do. fenoglio, 5-iii-522: i digiunanti ci stamburavano e ci ballavano sui calli.
, 5-iii-522: i digiunanti ci stamburavano e ci ballavano sui calli. -sostant
ritrovata la stampa fino al presente, ci sieno infinite migliaia di libri. galanti,
opera vostra, fino a tanto non ci scrivevi altro. tasso, ii-377: io
giudicare, attraverso le parole d'ordine che ci arrivano o attraverso la stampa clandestina,
, la posizione del 'fenicottero'che ci avvicina. -dir. pen.
roma per il servizio-stampa, e se ci sono persone che dobbiamo continuare a curare
; però si dicono penne perenni. ma ci è il sacrificio, una pasta tanto
che vedere in ciel le stelle / ci faran di mezzo giorno. -orma
medesima, / da rimanerci un uom che ci sia pratico, / non che uno
fatti d'un'altra stampa, e ci è da farci suso disegno. caro,
la stampa de la nostra confabulazione, ci sarìa caro che la cosa stesse tra
escogitato. leoni, 383: ora ci vengono imposti altri 120 milioni di prestito
di vivo et esser morto e che ci espongono a voce e in istampa i loro
[tommaseo]: mai più non ci tornare, ché, se ci tomi,
più non ci tornare, ché, se ci tomi, a'miei figliuoli ti farei
davanzati, i-137: vedi ve'che pur ci ha chi sappia con l'armi stampanare
dell'arte senese, iii-174: egli dice ci ha fatto la forma e fattala tragittare
giuliani, ii-327: la falsa squadra ci serve per istampare e metter insieme de'pezzi
stampar questo figliuolo / madre natura non ci pose fretta. bacchelli, 1-iii-761: ti
loro in viso de'bacioni, che ci lasciavano il bianco per qualche tempo. d'
chi scioperato ha stampata la mia, come ci mancassero puttane di peggior sorte di me
di sicuro), è che le gride ci sono, stampate, per gastigarli.
saggio e stagionato / sem- fre meglio ci consiglia. / se sposassi una sua figlia
di dati. cicognani, 3-28: ci era stato cinque o sei mesi, qualche
giro che governa / la nostra vita ci addurrà il passato / lontano, franto e
oggi [20-v-1954], 31: non ci stanchiamo di questo che può essere il
: nel buio spalancava gli occhi, dove ci aveva sempre stampato quel cristiano. bigiaretti
, la varietà de'vostri cuori 7 ci ha fatto diventare stampatori.
son vicino ai settant'anni... ci sono arrivato e senza stampelle.
dire di conoscere la vita e non ci facciamo degli eroi di stampiglia. =
ricorreggere alcuna cosa negli stampini, tu ci mandi la nota delle correzzioni al più presto
di permettere alle loro mogli qualche divertimento, ci fanno cento stampite. gioberti, 1-i-6
i-2-35: non restarò di dire qui che ci avesse in vece di pollastra una pernice
dentro a'buchi ne stana, se ci s'intana ne'buchi. alvaro, 11-163
ed il sergente, dopo molte indagini ci venne fatto di stanare il cassiere della camera
commiato e condurrem due paggi solamente che ci menino due cavalli a mano, perché,
profondo filosofo, i quali in prima ci rapiscono, ma se successivamente ci fossero
prima ci rapiscono, ma se successivamente ci fossero replicati dieci, cento e mille volte
replicati dieci, cento e mille volte, ci stancherebbono. goldoni, xi-505: suo
animali. galileo, 3-1-295: pur ci sono degli animali che si rinfrancano dalla
de sanctis, ii-7-316: gl'impazienti ci regalano ancora delle sintesi e de'sistemi
così stanchi, mediocri e stentati che ci vuol molta buona volontà a far loro tanto
, forse oggi del suo lavoro non ci sarebbe alcun bisogno. -fissato, accettato
della fatalità meccanica che a poco a poco ci impronta ed uniforma fin nell'inconscio.
vivo in un mondo in cui non ci si fa regali (se non forse tra
mano tutte le settimane: a volte ci si mette al trotto tra le stanghe.
le stanghe. guerrazzi, 1-437: ci voleva pecunia, e di molta, ed
g. rucellai il vecchio, 30: ci furono donate... 2 vitelle
. ma tanto tanto e massimamente presso ci guasta gli arrosti e gl'intingoli e facci
p. levi, 2-188: ci sono metalli amici e metalli nemici. lo
mancarete per cosa del mondo a non ci attendere, ché tutti ne verremo di brigata
c. marzocchi, i-223: che vuo'ci faccia? oramai gli è uscito tutto
paese. gemelli careri, i-ii-42: ci ponemmo in cammino, più sr godere
: disposte in tal modo le stanze, ci porremostanze di larghezza di braccia venti. boiardo
porcellane. giuliani, ii-85: finalmente ci è riuscito d'entrare nella stanza mortuaria.
tratto da le mie stanze, e ci fui ricondotto con promessa che ne sarò
/ ma il parco di san giacomo ci vuole. / no: due stanze,
torte di sotto e di sopra che ci erano e che vi séte sì bene accomodato
novella del boccaccio fatta da bernardo accolti ci estendiamo di più, trovandosi ella stampata
che queste perfezioni sì grandi in dio ci debbano essere, ma non già esser da
aveva eletto questa terra per patria; e ci sarebbe istanziato con la moglie e coi
: mentre temendo ch'io non mi ci stanzi, « specorate sì ben ch'egli
con essa da castel sant'angelo e ci mandò a stanziare a velletri. -per
pure ove i falconi stanziano e si pigliano ci vien significato dagli autori, ed è
al mondo esser presumi, / ma più ci cresce chi vertù consumi / contro a
è luogo per voi, e se ci badate a stare toccherete delle labardate.
... se è a roma, ci stia. -non poter stare in nessun
: il signor cavaliere notare può starsene! ci penso io! e. cecchi,
cecchi, 19-40: a questo mo'noi ci potremo stare. buonarroti il giovane,
ch'andar se ne volessi) / non ci voler più star, voler crepare; /
voler crepare; / cioè, no'ci volevam ammazzare. cantoni, 285: come
li trovano. ma una volta sul letto ci stanno ». vittorini, iv-23:
iv-23: lo sa che a camminare non ci sto. fenoglio, 5-ii-389: combinarono
bene per tobia: quel mon- ferrino ci stava a quattro marenghi. -lasciarsi
. aretino, vi-89: -adunque noi ci siamo stati? - stati ci siamo
-adunque noi ci siamo stati? - stati ci siamo, ah, ah, ah
a farmi cenni. / ohibò, non ci sto, non ci sto.
/ ohibò, non ci sto, non ci sto. 16. sottomettersi a
vogliate sempre stare al latte, ché ci conviene disponere i denti del desiderio ad
, 1-3 (i-48): se noi ci abbigliamo così a la carlona, senza
arte le nostre naturai bellezze, voi altri ci beffate e dite che noi siamo mal
per te e non per me, che ci ò a star poco. cesari, 6-56
però che, stando in quell'altura, ci sopraggiunse una nave delle nostre e passocci
, 2-56: la giornata era lunga e ci stavano tante cose: lei serviva nell'
avanti a noi sì luminosa fiaccola che ci fa lume in mezzo alle tenebre, non
catinina alzò la voce. « io non ci voglio più stare con quello là che
v-199: di quaranta dì, ch'io ci sono stato nel principio, la maggior
inteso, / e del tuo aiuto ci fa qui mestiere ». / morgante più
, a ciò che t dimonio non ci possa tollere lu lume della mente che
/ a ramoso aedo, sì nova / ci lere / ch'altri dica:
del cappero col secco dell'arrosto non ci può stare assolutamente. r. ponghi,
che mi stava tanto bene. mi ci è voluto per poterlo mettere. -avere
, 9-102: « una franca spiegazione non ci starebbe? » suggerii.
senza percezioni; ma con ciò non ci si fa esenti dal dovere di 'dimostrare'o
dormir disio, / quando questa tempesta ci apparìo. della porta, 2-111: il
scrive, che io per me non ci voglio né onore, né biasimo alcuno.
con la luna notturna: poiché non ci tocca a veder la terra illuminata, se
per la via, turlendana domandò: « ci stanno cantine? » fenoglio, 5-i-1035
cantine? » fenoglio, 5-i-1035: ci stava uno sparuto, perplesso gruppo.
vuoi ricorreggere alcuna cosa negli stampini, tu ci mandi la nota delle correzioni al
« egli è il vero che pippa mia ci è stata colta, iddio sa come
per la solita storia del: « ci voglio star a qualunque costo » aveva assorbita
nessuno. 60. locuz - che ci sta a fare: per indicare l'inutilità
lo sapeva neppur lui. -giacché ci siamo, stiamoci: tanto vale accettare
cose interessanti 'tutti noi'. giacché ci siamo, stiamoci. -insegnare a
fatti tante volte e sai anche tu che ci stiamo dentro appena. -stare
la notte ruzzar,... / ci tenne desti insino all'aurora.
(668): chi domandasse se non ci fu anche del dolore in distaccarsi dal
chi è in altrui balìa, bisogna che ci stia, ibidem, 199: non
, 282: nel bosco tagliato non ci stanno assassini. ibidem, 287: giugno
stare. ibidem, 352: chi non ci può star se ne vada. ibidem,
la quinta e molte altre, tutti ci fece maravigliare. libro della cura delle
. cecchi, 5-447: un improvviso starnazzo ci faceva trasalire; un cappone dalla grande
cacciato il capo fuor della stia, ci osservava dagli immoti occhi di corniola.
salvaggimi tanto eletti e buoni / che ci fanno afa starnotti e leproni. redi,
ci sediamo con le gambe penzoloni e ci facciamo una sveltina, di fumo che credete
cxxxvi-75: oh, egli è ver che ci ha molte si- smonde / con facce
1-118: in fondo al giardino, / ci ritrovammo il mareai nostri piedi; / sbavava
d'un proiettore ce lo rivela, e ci troviamo a sgambare tra erbe e giunchi
nerissimi con i capelli sventagliati sul volto ci guardava. sventaglio, sm.
l'inverno ormai fischia e sventa e qui ci sono pochi ripari. stuparich, i-397
ogni minimo dettaglio può avere un senso che ci avverte delle intenzioni degli dei: lo
nel primo di questi romanzi... ci passano avanti gli occhi i vampiri del
di rimanere sventrato. pasolini, 13-225: ci sono morti sventrati sotto il solleone del
potrà intendere quello che la divina provvidenza ci ha fatto ai grazia. -in
366: oh sventurati noi, che ci converrà morire affogati in questo pozzo per
. ginzburg, ii-468: circostanze sventurate che ci legano alp. f. giambullari,
: grazia, da vera svergognata, ci stava, e non faceva che dimenarsi come
, i-36: quietate così le cose, ci restava non meno da fare, con
. longhi, 1088: rosai, o ci stava o ci tornava allora di casa
1088: rosai, o ci stava o ci tornava allora di casa, col risultato
affari andavan d'incanto: sul principio ci fu un po'd'incaglio per la scarsezza
da m. antonio anseimi, che ci menò a casa di monsignore il bembo.
andavano insieme per isviare una spia che ci seguiva. d'annunzio, v-1-975: come
erano già bene avviate nell'evangelio; né ci volle meno che la forza a'emmanuel
da la scienza de le cose inferiori, ci chiama apresso salomone con queste parole.
diverso. verga, 8-20: « ci ho visto la commedici, in questo magazzino
sviarsi così dagli altri, dagli usci, ci si possa smarrire. fenoglio, 5-ii-502
triegua le novità dello sviato regno, ci s'aparechia nuova e lieve cagione.
e a sinistra, da che parte ci fosse men gente, e svignò di là
e i propositi sui quali voleva che ci mettessimo d'accordo. cameroni, 1-39:
conclusione. cavour, iv-65: se ci date i mezzi di sviluppare tutti quei
questa triaca fina / de onne peste ci scioglie e sviloppa. -eliminare un
a sua madre tredici mesi? perché gli ci vuol più tempo che ad ogni altro
e. cecchi, 7-106: alcuni dati ci mostrano la rapidità con la quale,
precoce, così dicevano, e sviluppata, ci voleva, dicevano, un marito.
svinatura. tozzi, vii-459: alla svinatura ci deve essere anche il vostro beppe con
spirituali. boine, iv-235: ci sento dentro come un'ala in fremito.
, i-18: dio... ci ama, come sue creature, svisceratissimamente.
senza pari. salvini, 40-445: esempi ci dà egli... di svisceratezza
dio, il quale con amore infinito ci ha amati quanto se stesso.
e detto per lo sviscerato amore che ci porta. -che rivela profondo affetto,
parlava. maurensig, 63: tabori ci... commentò alcune delle partite [
. -... a tutto ci è rimedio. adesso vado a svitarlo.
: l'on. sella con imperiosa cordialità ci volle ospiti a casa sua. non
marito sa poi il fatto suo e ci sto a mio agio insomma.
pure se ne razioni di teutoni ci ha, per gli sguizzeri, per gli
bevande e lante e bucherellato, ci fa pensare d'essere seduti dentro un
, 3-372: tommaso, accanito, ci si mise in mezzo, facendo tutta una
. giusti, 4-ii-491: quale / nausea ci svoglia d'assaggiar 1 pianta? b
b. croce, iv-i 1-243: non ci è voluto molto a dimostrargli che l'
di letteratura, e né io né altri ci perde. zione fisica.
mobili e fissi senza attenzione, chi ci avrebbe immaginata una un'occupazione).
cipolle remose, pignatelle di carne sensitive ci vanno per la mente, tanto mal diciamo
mazzini, 14- 170: oggi non ci ho capo: non ho gran tempo a
bacchetti, 2-373: aspettando l'ora, ci scherzava sopra con quella svogliatura di melanconia
. d'annunzio, iv-1-463: una rondine ci svolazzò sul capo garrendo. comisso,
271: tanti pensieri,... ci svolazzano per la mente sopra cose inutili
svolazzi. rovani, i-467: qui ci vorrebbe qualche svolazzo degli altri poeti minori
svollere dall'oriente o dalla grecia ci venissero i promotori del ben una
svoli di rondini. montale, 1-124: ci chiudono d'attomo sciami e svoli:
c. di montaguto, 4-i-205: non ci vedevo modo nesuno da potere isvoltare questa
: ed ecco che a uno svolto ci appare / di colpo la riga argentea del
vecchiaia, / notti giganti e livide ci aspettano. 5. andamento diverso
si mangiò di quelle fogliette sugose; poi ci si mise a far alle svoltorelle in
diretti nelle nostre attività in modo ch'esse ci appaiano vuote di ogni senso loro proprio
altro mezzo che fare come se lei nemmeno ci fosse. -svuotarsi il cervello-,
suo contenuto. tondelli, 138: ci facciamo una sveltina, di fumo che credete
a una vecchia tabaccaia, a cui ci eravamo rivolti per il rifornimento. montale
che è uno di quei bar che ci sono, che ci fanno la tabaccheria,
di quei bar che ci sono, che ci fanno la tabaccheria, anche.
... -era ventanni che ci tabanavo, m'era venuta a noia.
ricordo che avevamo indosso due tabarroni che ci erano stati imprestati. verga, 8-573:
nave da guerra, pannello al quale ci si appoggia per prendere la mira.
del pallone sui tabelloni o nei rimbalzi ci avvertiva che il gioco era già cominciato.
, 10-ii-84: non occorre sperare che dio ci voglia ammettere ne'suoi celesti tabernacoli e
. g. gozzi, 1-443: ci sto volentieri fra queste silvestri scene come
tabemicchi / avrete il suon che il dolor ci vibra. tabèscere, intr. (
, 1-117: la bilancia sulle quattro tacche ci andava come i bamboli a scuola.
quanto gli pare a loro e ti ci leccano sopra tre o quattro tacche. bacchetti
di mezza tacca. moravia, 22-71: ci pareva d'essere in un tipico salotto
viltà taccagna fino a dire che non ci sono denari per tali lapidi.
circolazione nazionale, ma non di rado ci arrivano... si tratta spesso di
. frescobaldi, cxxxi-175: questo nostro consolo ci disare, incolpare qualcuno, additarlo alla
carlino, per amor del tempo che io ci perdo drieto. grazzini, 4-134:
neri, ii-273: sì, ma ci sarebbe da aver de'taccoli grossi, perché
un giornalista americano baffuto, che sopraggiunse, ci interruppe per registrare sul suo taccuino il
. pavese, 10-83: la città ci piaceva di giorno: la sera, tacere
due / vedono essi il male che ci rode. -con riferimento a un
che 'l vento, come fa, ci tace. petrarca, 164-1: or che
altro, che pur si continua, ci si fa sensibile e in questo si misura
vita. castelvetro, 8-1-166: se adunque ci è rappresentato un buono che operando sia
un piacere tacitamente nascere in noi che ci fa lieti. a. f. doni
. de amicis, i-892: ci leggeva... qualche cosa d'un
: se tacita ella [la ragione] ci ode quel silenzioè nostra lode. casti,
di cortigiane, 59: se noi ci diamo in preda d'una persona nobile /
quando lo beviamo [il vino], ci beva l'afflizzione dell'animo e
beva l'afflizzione dell'animo e ci provoca l'allegrezza dell'ani
sanguinoso lavoro della loro riforma, non ci offrono che un sol opuscolo di poche
di qua, mesta di là, ci troviamo con un pugno di mosche. bianciardi
. passeroni, iii- 104: ci pungono le vespe ed i tafani; /
'squares'appartati e silenziosi, che non ci si aspetterebbe mai di trovare così prossimi al
testa di mio padre, che non ci raccapazzava mai nulla. 6. locuz
l'antibraccio, ma così lieve che non ci fu nemmen bisogno del taffetà. quarantotti
taganata alla via della gola gli ci avevano levata una gavina di un palmo.
cantari cavallereschi, 237: troviamgli tanto panno ci bisogna / perché un gonnello costui possa
spartirei fra tre... ma ci sono le taglie: benissimo. le taglie
velluti, 198: in brieve non ci ebbe concordia nella taglia. e la detta
re cristianissimo pagherà della sua borsa se ci vuol riavere, o vi terrò compagnia il
monte le memorie del passato; non ci aver più che fare. tàglia3
meton.: carrucola. ci fori per pallia. guido delle colonne volgar
, come si adopera 7-18: non ci tien conto d'abbaco o di taglia,
]: per isterzar bene una boscaglia ci vuole il tagliaboschi. = comp.
: acciò che tu non istimi che noi ci millantiamo come i taglia cantoni, i
il signor raffaele li trovò tagliati. « ci hai messo tu il tagliacarte »,
deldevening trojan'sul lido salino; non ci credereste che arietta salubre tira laggiù,
faldella, ii-2-222: esso [ghigno] ci lima, ci sega, ci taglia
: esso [ghigno] ci lima, ci sega, ci taglia l'anima dimostrandoci
ghigno] ci lima, ci sega, ci taglia l'anima dimostrandoci, che egli
anche assol. brancati, 3-206: ci sono veramente dolcezze che tagliano! -intr
s'ebbe tempo freddo da neve che ci tagliava il volto. giuliani, i-291:
, x-1-807: il sole... ci bruciava la groppa e la tramontana..
groppa e la tramontana... ci tagliava il viso. bacchelli, 3-155:
brancati, 4-149: barbara... ci ha tagliato la carne con un coltello
» boccaccio, iii-i-i 11: tosto ci vedrai ne'cerchi tuoi / della città
che. nnoi siamo in questa vita ci potemo mutare di rii in buoni, ma
subit'ora / ogni alegrezza del cor ci ha tagliata. -eliminare ciò che
. mentre a tagliar dritto per conto proprio ci si sente stranieri senza rimedio. fenoglio
se non nel commune tagliamento di quelle, ci si fa chiaro che la linea meridiana
. silone, 97: l'emozione ci tagliò il respiro. arpino, 3-89:
tagliata fuori. per questo il ponte non ci piace. rapporto cen- sìs 1992,
sacchetti, 1-624: « i vostri signori ci tagliano i colletti dietro le spalle »
la morte è l'ultima tagliata, che ci divide da tutto. 5.
taglierino. paotieri, 2-17: ci versavano nelle scodelle la minestra di ta-
cane). leopardi, i-n: ci par deforme una certa razza di cani quando
, 282: nel bosco tagliato non ci stanno assassini. 33. dimin
, si sviluppa dall'asta, e ci son quelli (de'lavoranti) presti a
, 1-357: le conchiglie... ci taglieggiavano le piante. = frequent.
alla chioma raccolta. bresciani, 6-xii-98: ci dicono che que'bei taglieri di cappelli
guatò fiorigia. passeroni, iii-68: ci darem sincere / prove d'amore,
pinamonti, 588: ora la morte ci libera con un taglio da tutte queste
158: mia cognata che viene dalla svizzera ci ha portato questi tagli di stoffa inglese
10-203: parole taglio situazione ritmi da domattina ci promettono un campo più largo del singolo
spereria che 'l gran cesare taglio ci veggo, che se per mie mani ci
ci veggo, che se per mie mani ci conducessi in casa. siri, iii-64
dell'accademia... onde io ci veggo mal taglio. 32.
con l'indice un altro tasto; svelto ci passò sopra la mano, di taglio
che dicono: « in questa roba ci è taglio per un abito o per due
nessun modo in questo panno / non ci conosco taglio senza danno. monosini, 293
, 2-ii- 199: a gran nodi ci vuol de'tagli più grandi. proverbi toscani
, e gli sfollati lo tagliuzzavano e ci facevano le sigarette con la carta da
. praz, 2-291: l'immagine che ci resta di lei è quella d'una
può spogliare lei con le sue mani, ci ha un tajerino attillato, e sotto
cavare qualche sugo, tanto stento però ci corre che con meno si cava l'olio
che, a quando a quando, ci trovavamo a bocca a bocca con lo stesso
po'di cuore per la loro chiesa, ci penseranno; se poi non hanno cuore
che fortuna od altro tempo io / non ci potesse dare impedimento / anzi, vivendo
a. cattaneo, i-190: se talvolta ci viene talento di sferrar in maledizione contro
stupendo, più profittevole che la natura ci porga, cioè l'ingegno. tarchetti,
, i-qo: egli [iddio] ci dà la vita ed egli stesso a suo
di quella statura. bacchetti, 2-xxii-217: ci pare di vederlo questo talentone con la
campo che esplichi la sua attività, ci apparirà come persona umile, mentre avviene il
aperto io per il primo, e ci ho trovato... n. 4
metallico, aureo o argenteo a seconda che ci si riferisca a un sistema basato su
via speditamente. parini, 604: ci ha al contrario moltissimi talmente ostinati e
/ secondo l'affezion ch'ad ir ci sprona / ora a maggiore e ora a
congiongendole insieme, sì come la opportunità ci persuaderà. pascoli, 161: sai,
i battitori gli furon addosso. « questo ci profetizzi? » e lo tam- buraron
una grande nuvola di fumo nero, ci annunciano che l'aereo è distrutto. cancogni
trabiccolo vien collocato. manzoni, v-2-470: ci sono nella casa di milano due così
vien viene. cantoni, 501: ci siamo sposati a tamburo battente, mia moglie
può dire, e questo po'di vacanze ci farà un gran bene. pirandello,
re suo padre. zena, 1-300: ci fu qualcuno che propese di fare una
. c. carrà, 260: non ci sentiamo di vestire a lutto, per
. sassetti, 273: uve non ci sono, ché la terra non le produce
: questo [carcere]... ci venne ampliato, facendo cioè una apertura
iii-24-440: i francesi... ci spazzolarono... dalle macchie e dal
tangenziale. algarotti, 1-viii-161: se non ci fosse nel sistema planetario che la sola
a uso servitore: o quant'è che ci hai quel tangherotto? alla cera mi
, 3-4-335: di queste sensazioni altre ci sono più grate, altre meno, secondo
e col colonnello. ti pare? se ci sto troppo, ho paura che finirebbe
così via. calvino, 12-104: ci siamo messi in cerca del sacco di
, ii-271: sig. crisostomo, tu ci hai sbattuta sul muso una tantafèra da
ultimi giorni dalle nuvole... ci mostravano pioggia senza darcela. = denom
tromba. aretino, vi-456: ci manca il tara tantara trombetti.
nei regi consigli. pascoli, 5-140: ci vuol solo un tantino / di coraggio
., 12-1 (237): non ci saremo dilungati con tante fatiche e con
ni, 18-120: tanto fa: poiché ci sono, rimarrò fino a domani.
rivedersi dopo tanto. parise, 5-154: ci vuol tanto a capirlo che la sua
manganelli, 3-37: un presentimento di insidia ci accompagna, forse neppure a noi destinata
, non mi costringa, non mi ci sforzi! 19. quantità tale
mai di questa voglietta e alla sera ci metto di mezzo tanto di catenaccio. de
tutti a mensa. in capo su ci veggo un giovanotto tanto mai bello!
anche non fosse tanto tanto ricca; quando ci sono le doti morali ».
si cognosce quanto le stelle non tanto ci inclinano ma ci sforzano. castelvetro, 8-1-462
le stelle non tanto ci inclinano ma ci sforzano. castelvetro, 8-1-462: ifigenia
una generazione di storici: storici tanto se ci applicheremo all'economia come se al romanzo
. tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. tanto va la
. tanto va la mosca al miele che ci lascia il capo. tanto va l'
va l'oca al torso, che ci lascia il becco. tanto va la capra
tanto va la capra al cavolo che ci lascia il pelo. tanto vola il parpaglione
noi viviamo in questo mondo, non ci possiamo essere senza 2. ben
l'amore da alcuno obbietto piacente che ci si offerisca agli occhi, od a qualunque
la mitologia dei taosi cinesi... ci fa ravvisare nella dottrina di tao un
la mitologia dei taosi cinesi... ci fa ravvisare nella dottrina del tao un
'nfemo prendendo la via; / co'più ci vivo, più cresce il mio bando
di genova e di venezia, che ci servono, per dir così, di manodu-
contadino disse che noi siamo tapini perché ci manca la madre. arpino, 13-28:
conca -alla stazione 37 quella sera non ci arrivavano certo. pratolini, 10-350:
ii-196: per ammaccarli i bugni non ci vuol nulla; si tappan tutti i buchi
, e col tempo a tappare i buchi ci avrebbe pensato lei. de marchi,
in compagnia. sinisgalli, 9-65: ci siamo tappati nelle stanze, a stento
tappati nelle stanze, a stento / ci arrivano dalla piazza i rintocchi dell'orologio.
. v.]: a questi freddi ci vuole il pastrano, e bisognatapparsi bene per
bocca con un argomento irrefutabile., se ci sono i conquibus, c'è tutto
stessa donna. magalotti, cxxx-i-314: ci ha ciato ad intendere essergli stato picchiato
tuppete tappete', cioè colpi e tiri ci sono intervenuti;... un para
sorte di confetto. ramusio, cii-ii-273: ci fece dire, che un tappeto di
vendevano un tappeto che a salirci sopra, ci si trovava dove si voleva.
. tarchetti, 6-1-487: la natura ci invita a folleggiare con lei sui suoi
d. cecchi, 184: non ci sia chi semini tanti triboli che. ssi
: le ricalcò giù [bestemmie] e ci mise per tappo una sigaretta. barilli
parte. varchi, v-49: quando ci pare che alcuno abbia troppo lar- heggiato
contestazione dei violenti è finita, come ci augurava, a tarallucci e vino:
di percosse. jovine, 5-103: ci hai fatto arrivare fino alla terra vecchia,
col n. 7: 'motivi siciliani'che ci ha costretti a taran- tellar nella neve
mala creanza di despina, / che ci ha serrato in faccia il chiavistello /
del can rabbioso in noi si multiplica e ci fa canini, e quello delta tarantola
canini, e quello delta tarantola in essa ci muta la temperie. cagna, 3-60
nostre macchine, cioè nei compiti che ci sono stati affidati. 2. che
così bello, gli pare impossibile che non ci abbia il baco., cretini.
discorso. varchi, 3-77: quando ci pare, che alcuno abbia troppo largheggiato
lo strumento oltre all'importanza teorica, ci sembra che offra un buon mezzo per
. linati, 30-115: bisogna che non ci pensi ai bei castagneti di serra d'
e grave tardamente. buti, 1-209: ci conviene scender tardamente, sì che s'
la risoluzione non men necessaria che giusta ci perturba. -ant. e
la convenzione che ora il signor presidente ci ha presentata. 7. andamento
calzabigi, cxxxvii-164: si fa tardi. ci lascino / provare ancora noi. tommaseo
, iii-30-4: una sera tardùccio ambedue ci trastullavamo con una fune. =
nelle viscere di un infermo], chi ci assicura che invece di sciogliere o di
francese, per piatti die ci. = forse deriv. dal fr
lento passo procede alla vendetta, non ci serbi tanto più grave tormento che appieno
l'asinelio vóto. monelli, 2-190: ci vennero incontro né tarde né rapide con
partenza / preparerò il bisogno: però ci vuol prudenza; / esser non devo
1-50: se siamo tardi d'ingegno, ci chiamiamo buoi. montale, 5-124:
, e fin sull'acropoli d'atene, ci si aspetterebbe a creta una vegetazione quasi
di gioventù ormai tardone che con la muffa ci concorda perché non vuol più rischiare di
, 27: l'autore e le tavole ci mostrano come la grossa mano artigiana di
a noi dalla sicilia e che ancora ci resta. = dal lat.
notti, dopo che s'è perduto, ci si sveglia di colpo nel buio.
e sapeva che a fare un tari ci vogliono venti grani. pirandello, 7-783
compensarli dei maltrattamenti, oltre la berretta ci perdeva qualche pezzo di dodici tari porto sottomano
. tabucchi, 11-76: qui non ci sono targhette sulla porta, questo è un
c. e. gadda, 21-268: ci basta una sirena 'periferica'nel frizzante mattino
una sirena 'periferica'nel frizzante mattino. ci basta una voce del tariffario. p.
non perdono le foglie, / là non ci sono cose che si tarlano.
quell'antica, data alla prora; che ci mette su gli occhi quel battellaccio tarlato
come vedete o forse non vedete, ci sono concordanze subitanee, riscontri inattesi, saggi
greve di canfora, con infinite cautele ci lasceranno svolgere le pagine tarmate e cadenti
», aprile 1994], 52: ci si può inerpicare per sentieri montuosi
. fenoglio, 5-ii-240: in piazza ci sarà stato un migliaio di partigiani che
so benissimo / l'usanza di costor che ci governano; / che quando in ozio
di quell'antica. banti, 8-44: ci vuole un pretesto per togliersi il fastidio
e regolare. calvino, 20-450: come ci ha tarpato le ali (a
statonen- se. cardarelli, 881: ci fu un'epoca leggendaria che i tarquiniesi
anche sostant. cardarelli, 881: ci fu un'epoca leggendaria che i tarquiniesi
anche sostant. cardarelli, 881: ci fu un'epoca leggendaria che i tarquiniesi
di tarquinia. cardarelli, 881: ci fu un'epoca leggendaria che i tarquiniesi
s'è scritto, ora massime che ci dite averne trovato del ^ >iù bello che
qui finalmente, o tartaruga! quanto tempo ci hai tenuto! ti sei smarrito per
anche assol. caro, 12-i-7: ci tiene con un certo acquerello e con certi
l'ostre- ghe, che quando manco ci penso, mi fanno venir voglia di
jeli la tasca di tela, dove ci aveva tutta la sua roba.
gran dispendio, / basterebbe, / ci vorrebbe, / a scemar5 il doppio incendio
a qualcuno: per indicare che non ci si cura delle minacce rappresentate da un'
: suol dirsi a significare che non ci curiamo di ciò che altri dica o faccia
8-125: vedete, don luca, ci ho tutta la raccolta nell'aia..
/ basterebbe il tascabile briquet / se ci fosse una goccia di benzina. bertolucci,
il 'tascabile'sovietico di racconti italiani dove ci sono due tuoi racconti (gli ultimi due
dosso portiam questa taschétta, / che ci son dentro tossa d'un uom morto /
morto / e tutta volta, perché ci diletta, / l'avem dinanzi agli occhi
sulle quali c'era il taso alto. ci se ne accorse in pochi ché il
la matricola, a que'tempi, ci volevano su per giù cento lire toscane.
1-219: mio fratello studiava medicina e ci volevano sempre dei soldi, ora per
], 335: in questi primi tempi ci si appaga di una corsa in tassametro
. algarotti, 1-vi-73: un'altra via ci è ancora per avere il censo;
una struttura (in partic. bloctassello ci si poteva egli mettere? chetti di
casa. p. levi, 5-101: ci spiegò che il tempio non era molto
edificazione del socialismo, varie volte in urss ci si è trovati di fronte al rischio
ciò che sicuramente l'onorevole propinante non ci consigliava, ma nemmeno al tasso a
soltanto nuti lavori di oreficeria. se ci si accontenta di una risposta normale. se
. garibaldi, 2-481: il nemico ci tastava su vari punti, prendendo posizioni
suona con un instrumento sordo; per quanto ci tasteggia su, di rado esce un
né lingua, né mani con le quali ci tocchino i tasti? »
ben ne tocchi i tasti; / non ci mordiamo i basti, -basta! ch'
ii epodo è piaciuto (pare); ci fu chi disse essere una musica rossiniana
strisciare con la palma sulla parete che ci chiude, come per indagarne a tasto
14-56: un ufficiale, un tenente, ci spiegò con un lungo discorso la tattica
tatuaggio bruciare come una ferita, e ci invadeva come una frana di fango la certezza
essere tautologico: los i riconosce perché ci si arriva. tautologismo, sm
usato in contesti metaforici e to ci stava come il diavolo nell'acqua santa,
osti? -tavemesco e briaco: onde ci maneggiamo con quella fronte balda con cui
è la carta del navigare che ci regola: la stella polare che ci guida
ci regola: la stella polare che ci guida: il vento che nelle calme
guida: il vento che nelle calme ci porta: la tavola che ne'naufragi ci
ci porta: la tavola che ne'naufragi ci salva. foscolo, xv-556: que'
sanctis ii-6-32: incalzati dal sensismo, ci siamo gittati all'ideale come a nostra tavola
5. per anton. quella a cui ci si siede per consumare i pasti (
l'acqua alle mani, e alla tavola ci mettemo,... con molta piacevolezza
-no certamente. alla mia tavola ci può venire ogni giorno chi vuole,
vino piace. ungaretti, xi-228: ci mettiamo a tavola e col vino di bosco
rasa. verga, 3-238: finché ci sarebbero stati i preti era sempre la stessa
luogo finitimo. carducci, iii-26-79: ci piace che, ad evitare certe ripetizioni ingeneranti
ancora ridotte a tanta correzione, che non ci sia talvolta errore di mezz'ora,
tener l'ago. cellini, 602: ci sarebbe da dire molte infinite minuzie,.
le correzioni alle tavole di tiro, ci con uno, ci con due, ci
di tiro, ci con uno, ci con due, ci con tre, chiedendosi
ci con uno, ci con due, ci con tre, chiedendosi quale si dovesse
benissimo / l'usanza di costor che ci governano; / che quando in ozio
su quelle guance da pugni, non ci correbbe perciò una goccia di sangue.
il tavolièro e lo scacchiera perché il vento ci tiene assediati in casa e ci bisogna
vento ci tiene assediati in casa e ci bisogna trattenere con qualche cosa. segneri
essere rappresentato. baldini, 9-129: ci accorgiamo subito che questa in fondo non
carrà, 640: allora garbin ed io ci gettammo alla caccia delle monete smuovendo sedie
e simili / cose vorrò, che molte ci bisognano. nannini [petrarca],
una tazzina di caffè all'uso arabo, ci alzammo da tavola, e andammo ad
g. manganelli, 16-26: platone ci dice qualcosa che ci colpisce, come colpì
16-26: platone ci dice qualcosa che ci colpisce, come colpì lui, se ritenne
di tè, burro e marmellata, ci avrebbe preparato alle cinque! n. ginzburg
cucina e ho fatto il tè, ci ho messo il latte e lo zucchero e
e il dirle alla bella ed insolita perché ci sia, s'immaginano, dello stile
fagiolino, quello che al teatrino dei pupi ci prende sempre le bastonate: con quella
nessuna parte, e dappertutto, siccome ci si vuole bene, un bene un bene
teatro è r lo più deserto e ci fa un freddo che ammazza. d'annunzio
non mi piace andare nei teatri quando ci vanno tutti, di sera, coi lumi
. savinio, 22-304: a torino non ci sono teatri. per meglio dire,
sono teatri. per meglio dire, ci sono, ma il loro palcoscenico è spalancato
è uscita tre volte alla settimana e ci conducono sovente a teatro. sbarbaro, 4-44
il dramma », settembre-ottobre 1972]: ci aiuterete secondo la formula del nostro 'teatro-povero'
o sonetti, una forma che non ci riguarda più. -piccolo teatro:
umano egli è pur vero che sempre egli ci dimostra quel gran teatro di meraviglie ch'
mostrar l'ingegno e l'arte / ci vuol un gran teatro e una gran parte
: / più romiti alle tebaidi: / ci sarian manco atteoni: / piu lucrezie
è tenera, dolce, piccola. non ci sono più di due acini in ogni
potrebb'essere di bellezza perfetta, e fortuna ci mette una teccola. cicognani, 3-21
, sani senza una teccola; ma non ci pensa che bei nipotini! -teccolina.
maurensig, 1-35: per eseguire quel pezzo ci ne, il clima). rossi
induttiva, come freud è costretto, ci si può sempre prospettare il dubbio di
g. giudici, ii-162: però ci sono dei vuoti -i vestiti / che
, tecnicizzato, e le sue implicazioni ci sono state additate dall'analisi del '
serve tutto il bel sognante denaro che ci avete speso. pecchi, 13-103:
settore particolare qual è quello psichiatrico, ci si trova infatti a dover analizzare insieme
campo dei prodotti a combustione a gas, ci ha incaricati di ricercare un: tecnico
tecniche e forinole dei grammati ci. bocalosi, ii-159: e allora l'
vocabolo). migliorini, 8-37: ci sono parole foggiate e tecnificate da poco
si richiama a lui, è perché ci viviamo dentro, perché la 'società industriale',
1 portenti della tecnologia a cui assistiamo ci affidano e ci assicurano che saranno immitati e
tecnologia a cui assistiamo ci affidano e ci assicurano che saranno immitati e sopravanzati da
, 2-505: lo sviluppo della tecnologia ci offre alcuni entusiasmanti orizzonti su ciò che
per chiudersi è la frequenza con cui ci si interroga sulla sorte della letteratura e
. dotare di strumenti tecnologi ci. 2. sottoporre un processo a
fatto vedere i loro provini, e mi ci sto rompendo la testa, perché non
alla crescita del deserto; e il disastro ci trova sempre in fiduciosa attesa che il
: « che? son fisime coteste: ci devi tornare: verrem con teco stefano
colui / che i parti di menandro ci pubblica per sui. baretti, ii-274
palle e vo'cacciarle in petche ora ci sta dinanzi come germanesimo o tedeschismo ho
l'illustrazione italiana [10-xi-1907], grè ci aveva lasciato un'estate... per
non vedendo l'influenza ritardata di brecht, ci riporta a berlino intorno al ancora giunto
bionde, ché cento e più anni fa ci si son gonza, mi v'imbarcai
tedeschi. litanie, / e non ci ricantate tuttavia / con stil francioso e di
è sentito il cannone; purché non ci facciano tribolare tutto l'anno senza sparare
di devozione che il prefetto di firenze ci aveva date belle e distese: essa
un'ingiusta impazienza, se un colpevol tedio ci ha fatti qualche volta compatirvi davanti con
e spingarde, / acciò che non ci tenghin troppo a tedio. -farlo attendere
e forse tediosa, riescirà a chi ci ascolta. d'annunzio, iv-2-205: la
un tegame. gargiolli, 229: ci si torna per pasqua di rose e allora
bacchetti, 2-xxiii- 672: finché ci ricorderemo che cosa fu un pollo arrosto,
homo technicus'. moravia, ii-121: ci riducevano tutte infangate, con gli occhi
44: un'immensa costa di monte / ci si apriva davanti, / cosparsa di
venuto a milano se in questi giorni non ci fosse capitata la tegola della inaspettata requisizione
.]: di cosa spiacevole che inaspettatamente ci avvenga. 'è stato un tegolo caduto
. firenzuola, 157: qualche gatta ci cova: che sì che scoprirò qualche
scoprirò qualche tegolo, se io mi ci metto. -ubriaco come un tegolo
un amico; e avendo io ordinato che ci facessero del thè, dissi a chi
, si era vestito come di solito ci vestiamo noi: pantaloni di tela mare,
-provvedimento o norma inefficace, a cui ci si può facilmente sottrarre. erizzo
, v-17-81: così tra questa gente non ci cela / la pietra corno ammen,
, che sarà stato posto avanti, ci sarà convenuto così disporre quella sentenza.
: sono tante le cose che abbisognano e ci consumano specialmente in telaggio, che vorrei
finisca lo studio, e che 'l falegname ci accomodi i telari e le finestre.
una cartolina, la negativa? e ci sono cartoline sensibilizzate? mi pare che si
teatrale). metastasio, 1-iii-128: ci vuol altro che pannicelli caldi. bisogna
tirandole su, sino al ginocchio; ma ci sono anche le biciclette da donna,
carani, 1-22: benché e ci siano di quegli che chiamano questa parte
», 16-v-1995]: da noi non ci sono mutandine in grado di far lievitare
la visita allo stadio di riem, dove ci sono... cinquanta posti per
repubblica », 1-viii-1995]: karl popper ci ha appena ammonito, prima di andarsene
« la stampa », 11-x-1993]: ci si telefonina al ristorante, da un
. b. croce, iv-n-181: ci è stato telefonato l'avviso che una
a roma. la prima volta che ci si vede. ma davvero, stavolta.
e col sorriso e a un amico che ci guardava meravigliato e che mi domandò che
conciso. cicognani, 13-190: che ci troviate in quell'uomo pagherei di saperlo
f. basaglia, 1-i-378: se ci fosse il concetto di processo (primario)
scoccino: abbiamo la teleselezione, inutile che ci chiamino a capocchia. -teleselezione
v.)., sul modello di ci neteca. teletècnico,
elaborazione dei dati a distanza. so ci stanno le teletipiste del centurvat, o centro
lungi (televedere, dunque), come ci suggeriscono e metope e frontoni, ove
lampo, diventassero vetro (o quando ci sarà la televisione). comisso, v-343
calvino, 7-72: le scosse telluriche ci aprivano la strada. gli strati di
omnes homines de pisas prò xv toloneu ci mi pecterunt balducci pegolotti, i-xx: toloneo
eco, 12-21: varie teorie testuali ci vengono in soccorso con una categoria dall'
di ammortamento degli investimenti... ci sono due cose che non possono essere cambiate
. il resto può cambiare tutto: ci può essere più tematizzazione, più dibattiti e
, ché il nostro passo / non ci può tórre alcun: da tal n'è
io ben costui / conosco, e mi ci son ben inter per lungamente
. da ponte, 1-499: ah! ci ha fatto un bel guadagno, / colla
, ed empitola di nuovo, mi ci posi suso a sedere. idem, vi-44
tempaccio, oggi fa quattro / giorni, ci tiene imprigionati e punto / non ci
ci tiene imprigionati e punto / non ci lascia cavar piede di soglia. foscolo,
biasimo la dolcezza e la soavità, ma ci vorrei il temperamento, perch'io stimo
ventre delle madri quel temperamento che più ci piace, è però conceduto a noi,
, né rubare! » un temperamento ci deve essere; se non c'è,
leciti movimenti, li quali colla prosperitade ci assaliscono. dante, xlvii-63: larghezza
, 247: sarà forza un giorno che ci si prenda qualche temperamento per tórre gli
di logici, a modo loro, non ci sono che i militaristi e imperialisti,
. carducci, iii-19-329: domenico gnoli ci lavora attorno, e potràlevarne fuora con la
di dorate piume. bertola, ni: ci temperava gli ardori del sole un venticello
, né so immaginare che remedii sì pronti ci siano a temperarli, se vinceranno.
beni e dei piaceri che gli dei ci presentano, e goderceli tutti, ma temperatamente
in questo mondo è pellegrino e non ci pone troppo il cuore, ma usa queste
il circulo artico e il sole né troppo ci si avicina, né molto ci si
troppo ci si avicina, né molto ci si allontana. giacomo soranzo, lii-3-55:
modo e misura: una certa temperazióne ci vuole: se è troppo, gli dà
ne andava col cuore più chiuso di quando ci era venuto. b. croce,
dell'amore! preferiamo la maretta che ci culla e ci accarezza. calvino,
preferiamo la maretta che ci culla e ci accarezza. calvino, 1-198: in
ritirarsi o no. nievo, 1-357: ci diemmo a tempestare contro chi ci avea
: ci diemmo a tempestare contro chi ci avea favorito di quel sucido trattenimento.
cavalca, 9-266: perché pessimo ladrone ci tempesti il mare?...
le passioni sono commozioni dell'anima che ci tempestano, e ci fanno incerti ed
commozioni dell'anima che ci tempestano, e ci fanno incerti ed inquieti.
accademia. muratori, 6-332: chi ci assolverà dalla presunzione, allorché tanto ci lamentarne
chi ci assolverà dalla presunzione, allorché tanto ci lamentarne dello stato presente, e impazientemente
ti saremo grati di una pronta risposta che ci auguriamo affermativa per poterti inserire tempestivamente nel
della serata, al solito tempestosa, ci avviammo al caffè aragno seguiti da un'enorme
, che se ne stava vicino, ci narrò una nuova ed incredibile storia.
saturnina, la musa nera di verdi, ci si para dinanzi per la prima
il tempo infausto ed adro, / che ci rapisce con la sua tempesta, /
accidia, però che nel tempo delporazione ci stae adosso, riducendoci a memoria la
che solevamo avere, e per questo ci vuole fare cessare dall'orazione. boiardo,
film vuole appunto dirci che nulla accade. ci può piacere o no, ma vuole
primo tempo dello spettacolo, le ragazze ci vennero incontro. n. ginzburg,
nazionale non giocava con questo piglio (ci riferiamo soprattutto al primo tempo), con
portare a termine un'opera per cui ci si è impegnati, soddisfare a una
inneggiano a questa odiosa carità, come ci insegnò forcella in quel suo prezioso articolo su
non avesse mai visto torino o non ci fosse più stato dal tempo dei tempi.
che fu ben per tempo / ch'amor ci strinse in gloriosa parte. ariosto,
è tempo di finirla, e non mi ci so ridurre. montale, 1-139:
che fortuna od altro tempo rio / non ci potesse dare impedimento. boccaccio, vii-5
serpentina d'oro e al bavero della giubba ci sono degli sgargianti alamari e va al
levare. aretino, 20-123: non ci è cosa più necessaria che i risi e
che voi vedessi mai; e così ci demo vita e tempo infino a dì.
e voi siete a roma, e non ci scrivete. che discrezione è la vostra
questo modo, che del tutto con puoco ci renda satolli, e ne l'altro
c. e. gadda, 7-190: ci preme di notare come nella compiutezza cosmica
che sono. machiavelli, 14-i-504: questi ci paiono temporali da premiare chi volge vectovaglie
sera... nel ritornar a casa ci sorprese un temporalone. -peggior.
fosco. barilli, ii-552: finalmente ci appare siena l'incoronata, su un cielo
, 598: il suo anonimo biografo ci racconta alcuni aneddoti che dimotemporaleggiare, intr
temiamo iddio nostro signore, il quale ci dà piova temporanea cioè quando deve essere
baretti, ii-160: nelle città dove soggiorneremo ci provvederemo di servitori temporari. p.
alla diligenza o temporeggiamento nel negoziare, ci pare ch'egli possa conchiudere che la diligenza
: temo che la politica temporeggiatrice non ci sia lungamente permessa. bacchetti, 2-v-55:
fra i nostri, da queste parti non ci sono pelandroni, né profughi. montale
/ ch'ai giogo d'or casto smeneo ci leghi, / non sosterrà chi del
rivelazioni. ariosto, 1-iv-297: ci bisognerebbono / tanaglie e non parole;
una pa rola dalla bocca ci volevano le tenaglie. viani, 14-236:
: per levargli di tasca un soldo ci vogliono le tenaglie. arfiino, 6-107:
. arpino, i-343: il maresciallo ci afferrò alle braccia con due tenaglie.
del cavadenti. calvino, 10-21: ci si addentra per vie fitte d'insegne che
vangoni et altri strumenti simili, ma non ci avvediamo che questi ci vuotano la borsa
, ma non ci avvediamo che questi ci vuotano la borsa e non il molo.
di fiori. comisso, 12-215: ci addittò il glicine che lasciava scendere tra
qui. ho una gran paura che ci tocchi levar le povere tende!
stabilito che, o le cose ci vanno bene, o andremo a piantar tenda
, patria della rivoluzione odierna, pare ci sia una paralisi dello spirito rivoluzionario,
e per esser illimitata è necessario che ci intendiamo prima fraternamente in tutto e per
agosto 1993], 19: quest'anno ci sono passati, tra gli altri,
cultura d'oggi, una tale bipartizione ci appare meno centrale e caratterizzante.
. io per quest'anno bisogna che ci rinunzi. -con riferimento alla tela
padiglione, una tenda; montarla dove ci si accampa (con particolare riferimento ad accampamenti
. garzoni, lii-12- 417: ci sono poi... quelli che suonano
mal sanare; / null'altra medicina / ci giova, si ci tendo: /
null'altra medicina / ci giova, si ci tendo: / tanto non sarà fina
dice, finalmente sincera. « ma non ci fu verso. ossia ci sarebbe stato
ma non ci fu verso. ossia ci sarebbe stato. insomma... sei
siccome poi al di sopra dell'attico ci sta il superàttico, o lo stenditoio della
l'uomo, non sai che tenebre ci sono nel suo cuore. -oscurità
il paragone di altre costituzioni... ci accertarono sempre più di non avere osservato
velo / come quel fummo ch'ivi ci coperse. chiabrera, 1-iii-67: poscia muove
. bacchelli, 9-290: donne, ci fanno là [in emilia], di
/ tu se'la via c'a vita ci mena; / di tenebria traesti e
. berchet, 1-101: l'esperienza ci fa presentire vicino il ronzio d'una
ogni tenebrio, / e questo libro ci dia a sapere et a intendere.
gozzano, i-217: il flavo galileo che ci afflisse / di tenebrore e di malinconia
solo una parte, una piccolissima parte, ci è nota: fioco lumicino, che
si tratta di voler bene alla patria, ci vuol altro che mettersi la maschera al
militari, tenente e sottotenente, come ci dissero, ma vestiti in borghese che,
portarlo e allevarlo. ghirar ci, 3-54: pigliato il frutto nelle braccia
capo. verga, 3-182: quelli che ci avevano messo un po'di tempo.
pazzo., lo sentite? / ci conviene scappare. / ah, tenetelo.
sinisgalli, 8-28: quando i cavalli ci pigliavano la mano per i prati di colle-
ogne cosa fuor di suo luogo, poco ci sta, se non è tenuta.
dilettazione. pea, 7-15: se mi ci volevate mi ci avevate a tenere,
7-15: se mi ci volevate mi ci avevate a tenere, quando era tempo.
: « chi può tener cesare » ci diceva con la sua voce di basso profondo
clero e roma. pirandello, 8-199: ci vengono effettivamente dalla società un buon numero
la bocca umana..., ci è... sbadigliare, e poi
10-52: tien su la spada, mentre ci si favella, / la fera destra
medesimo tiene. forteguerri, iv-569: egli ci è nato, / lachete, un
a mente le ingiurie e i mali che ci son fatti dagli uomini, perdiamo la
alvaro, n-231: tenendo presente ciò, ci si può ap assionare alla
non furono divise: un volere un amore ci ha sempre tenuti legati e congiunti.
una grossa testa scaltra e golosa che ci tenne affascinati nell'osservarla. brancata ii-16
., 12-23: sì come coll'arme ci difendiamo da'nemici e colla forza sostenemo
si faccia né si tenga invito, ci nasce lite. -raccogliere una sfida
descrive ch'io vi veggio / ancorché non ci siate, e v'ho negli occhi
. carducci, ii-19-130: oh se qui ci fossero gli svizzeri a tenere gli alberghi
padre. de amicis, ii-824: benché ci sia differenza d'anni, lo tengo
ne sono ributtati, a poco a poco ci si avvezzano e cominciano a credere che
. jahier, 141: a noi ci vuole la scarpa puntuta perché sotto la
che trova la ruga sulla parete e ci si tiene; che spezza la crosta,
sulla luna. pavese, 6-319: ci saremmo trovati sull'angolo di corso regina
[apostoli] doveano essere come dode- ci pietre fondamentali, su cui si tenesse la
? è un paesuccio, che non ci si fa vita a male. ma unguanno
fa per lei; vedrà che non ci può reggere ». ma il conte gli
risposto con fermezza: « vedrà che mi ci adatterò come gli altri ». e
le case [il terremoto]: e ci volle assai ferro a rilegarle, perché
in cose grandi e di stato, non ci è parentado né affinità che tenga.
spagna. ghislanzoni, 4-114: leandro ci teneva un poco alla sua riputazione di uomo
di uomo di genio -ci teneva come ci tengono tutti gli sciocchi. panzini, ii-676
. panzini, ii-676: la padrona ci teneva a far sapere a tutti che la
gran ricco. baldini, 14-182: pascoli ci teneva immensamente a collaborare a quella rivista
frase: « no, grazie, non ci ten go » -
pensavo che bemasca m'aveva interessato perché ci teneva a me. 122.
se 'n fugge ogne natura, / costei ci fa costanti a tener gara.
che non la vedevo perché quella che ci tiene di mano l'avevano mandata via
riprese subito a guardare davanti a sé. ci mancava anche questa, che lui l'
/ schedando cole mani e con rimore / ci secca tutte l'ore fognun si tenga
carni che tossa, perché in quelle non ci va trare? maironi da ponte
si a fonte,... ove ci aveva vastissimi teneri la moglie.
vana fanciulmaffei, 5-1-179: un solo ci resta ancora da risolvere degli arla,
canapruli] fanno le frecce migliori. ma ci vuole il sambuco. allora con la
bene sì che de le frondi niente ci rimagna; e troncali nel tenero de
di quel dipinto è meraviglioso, e veramente ci si vede quello che dice il vasari
, lxxxviii-ii-520: omè, che 'n capo ci è posta la cenere, / per
che 'l vetro, per ogni piccola cosa ci turbiamo e divegnam furiosi, e in
capisce, ma se penso a come ci siamo arrivati mi sa di giuoco. n
tenerucce. guerrazzi, 9-ii-85: un dì ci potevamo considerare fatte a quindici anni,
bordello. carducci, ii-12-22: se ci fosse sempre la eccellente institu- zione della
17: questo non è più possibile, ci vuole circuito e all'in- temo del
quali apunto non saprei indovinare. ma ci possiamo bene imas'nare che fossero d'
il tenore è sibillino, ma io ci leggo un suggerimento. -con riferimento
.. ricominciando i quali col 1463, ci presentano:... dal gennaio
sport. algarotti, 1-x-62: ci saran nel coro delle muse non solamente
la parte di tenorino delle regie poste, ci è arrivato. -tenorino di grazia
stampa », 24-iii-1982], i: ci addentriamo in conversazione sul linguaggio e la
tentato. magalotti, 20-114: ci vorrebbe altro che una piccola scaramuccia d'
labirintico. baldini, 3-301: improvvisamente ci cade in mente la roma nera umida
fra scrittori di tutto il mondo) ci ha raggiunti, coi suoi tentacoli: e
/ ma eravano ragazzi: il diavolo ci tentava. -in relazione con il
tentando de pazienzia; ché, se ci revoltaremo, vi parerà che non è necessario
antichi tempi, io stimo che voi ci tentiate; ché non posso credere che
moravia, xi-79: con le buone ci ho provato, non è servito a niente
non intende. fenoglio, 5-i-965: ettore ci rimase, nulla gli seccava più che
dire, bel dolce padre, non ci menare infino dentro alle tentazioni. bibbia
bibbia volgar., ix-36: e non ci inducere nella tentazione, ma liberaci dal
siena, 2-i-129: ogni tentazione che ci viene, prima incomincia dalla carne,
. cicognani, 9-166: con amedeo ci voleva una che fosse contro le tentazioni
foscolo, xvii-94: con un tentellamento che ci scuoteva tutte le viscere siamo finalmente giunti
6-xiii- 368: voi con una celia ci fate ridere, e dietro la celia ci
ci fate ridere, e dietro la celia ci calate di spesso una tentennata, che
calate di spesso una tentennata, che ci riscuote a udire la verità. -reazione
. d'azeglio, 8-78: se ci levano di poter spiattellare sul viso ai
petrarchesca,... ogni versipiuvolo ci riesce. 3. malfermo sulle
: su di questo cinesia, quale ci vien descritto da ateneo, di lunga e
tenuissimo raggio s'è dileguato, e non ci resta niente a sperare da anima viva
tempo, tenue di per sé, non ci è giunta né pure intieramente genuina.
dorme? / la parola più tenue ci sale alle labbra / dalla pena più atroce
. firenzuola, 19: gli intelligenti ci sapranno dire che lor non hanno bisogno
ii-273: certamente che giovanni di tessalonica ci rende testimonianza che a'suoi tempi la chiesa
cxxxvi- 754: l'anima non ci può più dentro stare, / poi eh
duca. cecon tormento: / non ci aio pecca, nanti fue l'amore.
della chiesa che pesava sopra tutti, ci fu un partito... che prese
, la toccante poesia del pianoforte, ci rammentarono gli idilli di un altro tedesco romantico
. p. citati, 13-47: nulla ci consente di costruire, movendo dai promessi
, sollevandoci ad un bene infinito, non ci prescrivono mediocrità nell'abbracciarlo. muratori,
cassieri, 14-59: don giustino non ci bolli anzitempo col marchio di apocalittici.
col marchio di apocalittici. e non ci regali la speranza delle virtù teologali.
di tutte l'altre scienze cotal verità ci dimostra, quanto è ella ancora di tutte
criteri, usanze e procedure a cui ci si attiene in modo rigoroso e acritico (
fteóg (v teologia) e òvu ^ ci, òvo ^ a ton.:
. b. croce, i-2-245: ci si presentano... bipartizioni di scienze
da tanto tempo. faldella, i-5-12: ci sono certe teorie che a forza di
agebatur'. borgese, 1-368: quando ci si affida al criterio dell'utile, s'
non occorre più la teorica, se non ci torna su, per rendersene ragione minuta
tutte le avvilenti teoriche del positivismo noi ci sentiamo così liberi nell'imperscrutabile segreto dell'
. nomi, 12-84: il nemico ci tratta da ragazzi, / perché mentre
teorici rombazzi, / a man salva ci ruba, e come uscisse / apposta,
, e come uscisse / apposta, acciò ci beffi e ci stra pazzi
uscisse / apposta, acciò ci beffi e ci stra pazzi, / se
, di sistemi, di concetti, ci astrazioni, di classificazioni. manifesti del futurismo
eventuale correzione dell'immagine che più facilmente ci facciamo dei frye: il critico che
non sarebbero né liberi né felici quando ci fosse chi potesse attentar alle loro opinioni o
il giorno dell'ira... ci voleva, alla fine, un caldo bagno
, 3: se così fosse, ci troveremmo nella condizione di un terapeuta che
quello che si tenta di fare e se ci riesce l'istituzione dovrebbe risultare terapeutica a
, 305: il fenomeno di cui oggi ci occupiamo; cioè d'un individuo mezzo
formavano un semicircolo. savinio, 22-158: ci accompagnò a una poltrona di velluto spelacchiato
per nome. savinio, 22-256: chi ci guarda allora da tergo ci scambia per
: chi ci guarda allora da tergo ci scambia per gobbi. -alle spalle
salvateci dal nemico che sotto amiche sembianze ci trafigge da tergo. -con valore
l. bellini,, 5-3-106: ci vollero mondi interi di spazio immenso,.
einaudi, 2-69: potremo noi immaginare che ci siano due ferrovie in concorrenza le quali
il punto terminale'. arbasino, 23-1286: ci sarebbe sta fiera del ciclo terminale:
cade, dirò. sercambi, 1-i-15: ci siamo derizzati dinanzi alla vostra magnifica signoria
. giov. cavalcanti, 63: non ci sia niuno che creda che tutte le
amari, 1-iii-321: più precise notizie ci dànno di cosiffata descrizione le carte del
costituita incontro all'emisfero del sole che ora ci è occulto, sì che il terminator
1-160: ogni cosa era commune, non ci era mini di cicilia stette la sua
cotal ricordanza ne l'animo, ecco che ci appar dentro la resenza, la conversazione
noi, terminando nell'altrui male, ci somministra quindi oggettoper il timore; il quale
per mancamento dell'altre parti, che ci concorrono. cesari, 6-319: non posso
comunemente accettati o considerati normali a cui ci si deve attenere nei comportamenti sociali e
te creanze, / e i termin che ci vanno. -trattamento inflitto a una
a que'tempi, tra garibaldi e mazzini ci era ancora un po'di ruggine;
e sua moglie, sono brave persone e ci lasciamo abbastanza in buoni termini.
a vedere che cos'è questo pensiero che ci ferve dentro. 34. fis
segnali, che egli lasciò: cioè che ci amassimo insieme senza verun termine.
ii-62: l'amor che ti portiamo ci fece uscir dei termini. b. davanzati
sono al di là del limite, che ci si rivelano per segni, barlumi,
, simile a una minuscola proboscide (ci sarebbe voluto il termocauterio, ma lui aveva
. era un complesso di colori quale ci potrebbe apparire in una termograna; e io
stretta di tempo... i bigotti ci richiameranno a mantova; e in quel
possibilità di previsione sulle variazioni termopluviometriche che ci attendono in futuro. = voce
ma lei non credeva nei termos, non ci aveva mai creduto.
e allato di essa verso terra ella ci farà delle casuccie. cavour, vii-235:
, 5-3: al pesce il cameriere ci comunica che non si parte più fino a
italia, nonostante la buona volontà che ci avevano messo i nazisti, non è diventata
sufficientemente studiato. pindemonte, iv-72: ci regalerebbe quella 'terra vergine', ch'è
merica ritorna listesso per finire; siccome ci vuol la terra intorno alla casa.
della terra, dei concimi, non ci curiamo più. pirandello, 8-225: la
degli sperimentatori sociali. pasolini, 7-154: ci furono alcuni che dalla terra promessa /
.]: 'terra merita': radice che ci si reca dall'indie e trovasi fra
tutto il mondo regna pace; / poco ci si guadagna, e se pur erra
. tnssino, i-48: veramente se ci fossero non solamente la autorità del boccaccio
s. v.]: una malattia ci mette in terra. -confutare
terràccia. caro, 12-i-305: appena ci tenevano sicuri negli steccati. così sono
gli orecchi. arpino, i-480: ci guardava con fermezza, il volto di terracotta
perduto tanto dello stato nostro che non ci restava in terraferma altro che padova e
, 3-94: le migliori maioliche e terraglie ci vengono d'inghilterra, dove è umargilla
fiume di colore terragno, ed esso ci manda un rumore d'andamento pacifico, quale
sassi e di colli, ogne nave ci si spezza e ci va in pericolo di
colli, ogne nave ci si spezza e ci va in pericolo di perire.
94: se ora dopo tante disfatte, ci mettiamo a considerare l'indole e la
magi, 73: se non ci sarà mestiere portar dentro il terreno per terrapienare
ah, ah, tu tornerai qui quando ci ritornerò io, mia cara! si
granella, quanta è la semenza che ci va sparsa dentro. giornale agrario toscano,
granella, quanta è la semenza che ci va sparsa dentro. pratesi, 5-479:
», luglio 1935], 370: ci portò al terrazzino finale. p.
sostant. montale, 13-110: ci sarebbe spazio per centomila terremotati / di
tu se'la via c'a vita ci mena; / di tenebria traesti e di
tarchetti, 6-ii-411: è necessario che ci battiamo fino a che uno di noi
, riconosciamo il terreno su cui ella ci conduce. ghislanzoni, 16-171: la
di cadere in schematizzazioni sociologiche, non ci avventureremo su questo terreno. 10
denari da altrove; ché con costui non ci e terreno da por vigna. magalotti
di dio, ci ha tutti noi abbandonati. beatrice del sera
abbiamo attinto al pittoresco: la natura ci si leva davanti nuda e terri
, 43-124: qui l'unico pericolo che ci minacci è quello dei terrificatori per sistema
terrifico. f. basaglia, 1-i-94: ci sembra che questo secondo tipo di fenomeni
nazione. bacchetti, 2-xxii-202: non ci siamo mai tanto sentiti indiani, noi che
territoriale. stuparich, i-321: scipio ci scrive da roma che fra breve dovrebbe
. cavour, iii-34: l'onorevole preopinante ci ha detto che mentre in molte parti
, riconosciamo il terreno su cui ella ci conduce, e veggiamo, se non usciam
e l'informai del brutto tiro che ci fanno questi signori teroni di volerci scacciare
», 15-v-1988], 7: ci appassioniamo alle manifestazioni più caserecce in cui si
e raccapriccio. flaiano, 1-ii-613: ci indicavano questa o quella casa, facendo
fue pregato, e dettogli: voi ci avete pronunciato le pene, diteci alcuna cosa
, 4-380: una lunga tradizione di cui ci dà esauriente rassegna piero zanotto in un
violenza, più il sospetto che qualche gatta ci covi comunque, quando nelle perquisizioni si
sua consueta e inconfondibile tonalità narrativa, ci accompagna durante la rappresentazione che ha luogo
giordano [manuzzi]: ora e'non ci ha oggi nullo che sappia chi si
non so, ma tutte le cose che ci toccano l'anima, tutti i nostri
, ottavisti, sestinisti, terzinisti, che ci spingete fuor di colleggio?
per una sola cosa fa che noi ci esaltiamo in cospetto alle genti.
. barilli, 5-44: per ora non ci son passeggeri a bordo, né di
borghese », 15-iii-1950]: « ci vuole una terza forza! » dice il
fagiuoli, 1-5-375: in terzo, ben ci dèe essere il figliuolo compreso.
spesso con la madre: come non ci sarebbe stato? e il renzo ideale
uris valdinievolina, bionda anch'essa (ci combiniamo in molte cose) mi vuol dare
1250. pascoli, 1398: mi ci posi io, ne recisi per quanto una
corona de'monaci, 201: idio ci comanda: 'tesaurizate quivi [in
. di quel comandamento, per lo quale ci comanda risto che non tesaurizassimo sopra
tezauro! cavalca, iii-159: cristo ci è fatto sapienza, ed in lui sono
fronte alla convocazione del congresso del pci ci sarà ovviamente l'intervento nella solita forma
, 701: anzi fin su l'altar ci aspetta il prete, / che l'
tesoreggiare, come se in terra lungamente ci potessimo stabilire. a. cattaneo,
d'una cosa o dell'altra continuamente ci è dinari. carena, 2-74: 'tesoreria'
: mandi a vedere alla tesoreria se ci fossero mandati per me. b. stringher
, 1-129: chi fa studio di caratteri ci avrebbe trovato una miniera larga ogni giorno
tezoro vale, con altre gioie che ci han del marito. bisticci, i-i-
senatori essere pietosi di coloro che non ci lasciavano nulla a guastare e pensavano lo
: si guadagna un tanto, e così ci reggiam alla meglio. =
. tomizza, 3-49: e voi ci avete il pane bianco e noi ci abbiamo
voi ci avete il pane bianco e noi ci abbiamo il pane scuro e ci abbiamo
noi ci abbiamo il pane scuro e ci abbiamo la carestia e tutto ci è tesserato
scuro e ci abbiamo la carestia e tutto ci è tesserato. -per estens
della sua vita che la buona rassela ci faceva davanti al focherello. tornasi di
, 1-i-158: la vite de'nostri pittori ci furono tessute con grande erudizione e molto
e porgerlo all'uomo dello skilift che ci faceva i buchi. 2.
'tessile'è voce nuova; e non ci pare esatta, né quanto alla formazione,
io non credeva (gli dissi) che ci volesse tanto per essere un bravo tessitor
, all'origine del danno tissutale non ci sono batteri o virus, ma le cellule
sacri. s. maffei, 10-ii-299: ci fu chi per provare la prosa delle
22-i-1986], 16: speriamo che ci sia nel nostro tessuto sociale qualche zona
non abbiamo patito assolutamente) ma perché ci siamo alzati da tavola or ora e
di fanfani, crede fanfani che i giovani ci vadano per entusiasmo, noi gagliardamente dubitiamo
noi gagliardamente dubitiamo, comunque i giovani ci sono. -capo staccato dal busto (
in firenze una sorta di cacio che ci viene d'olanda in piccole formette rotonde,
1017: la sua gente, che ci era venuta addosso, certamente sarebbono stati tutti
: noi s'è corso abbastanza, ora ci tocca di far posto agli altri.
. d. carli, 220: non ci valse scusa, bisognò pagare mezza piastra
, 5-ii-433: per due soldi a testa ci vedemmo la caccia alla volpe e la
deciso le parole di salvatore: « se ci hai la testa, studia...
quistione, convenendo dire o che non ci siano più quelli ingegni, se noi
se non per que'tanti spropositi che ci potrò, mio malgrado, mescolare di
discussione della legge elettorale... nessuno ci aveva cuore né testa. bacchetti,
di cavolfiore, e venusta, così ci starò, per quanto di malavoglia, senza
grano. lecchi, 14-7: non ci sono stati nemmeno gli uragani che piegano
in italia hanno pigliato tutto, e non ci hanno lasciato neppure le teste dei chiodi
. cavalca, 20-260: più tollerabile ci pareva a sostener l'ira di quella
era capitano generale della fan ci, illuderci a vicenda colle regole della decenza
attribuire ogni cosa. in venezia non ci è vecchia fabbrica di tollerabile disegno, che
forze. machiavelli, 14-i-303: ci sforzeremo 'totis viribus'fare il possibile per
dem, v-13-15: a deretu assu muru ci est in sa bia et osca totube
1-2: lavatici tutti un'altra volta ci ponemmo a sedere in cerchio alla bell'
famoso per le belle sue tovaglie, ci rendemmo a dresda in sette giorni di cammino
. dessi, 7-114: la mamma ci aveva fatto la zuppa con l'uovo e
e stava scodellando, la ragazza che ci seviva stava legando il tovagliolino al collo
certi dolci morbidi con lo zibibbo che ci mandava mia madre. 2.
testi pratesi, 41: in primo ci rapresentano [i frati]...
nel fondo. verga, 8-139: ci aveva pure messi in bell'ordine tutti i
un che abbia pane in l'arca, ci son gli stuoli di accatta-tozzi.
algarotti, 1-vii-159: forse ch'ella ci troverà che dire nelle forme delle figure
, 8-137: tanotto poi, cresciuto, ci avrebbe pensato lui a darle un tozzo
. tozzolo. marotta, 4-32: ci troviamo senza tetto e privi di un tozzolo
109: solo il giorno di lavoro ci [sul ponte] stanno molte trabacche
viva, un porto animato, invece ci son quattro trabaccoli malinconici, e tutto
isfacelo che pur traballando sulle sue rotaie ci ha tenuti dentro fino a ieri.
non avendo fermezza alcuna cosa umana, ci conviene ricevere in grado qualunque mutazione e
volgitoio come si usa, nel girarlo atomo ci farà il cerchio scauato. 3
pnncipal vena far le conserve, ci sono le api, c'è la voliera
obbli- delizia d'una fattoressa, ci sono i conigli argentati, i cigni neri
d'un aquila'. papini, iv-21: ci sono state... staper segni
motori? muratori, 6-102: che se ci sono stai, o se tuttavia ci
ci sono stai, o se tuttavia ci fossero di coloro, che sostenessero, indursi
.. ed i mozzi / loro voli ci sfiorano pur ora / da noi divisi
sono a padova di volo, ma non ci sarò fermo e stabile che dopo s
volontà del signore. mazzini, 35-303: ci vuol pazienza, ed io ne ho
s. caterina da siena, iii-57: ci doviamo disponere a portar volontariamente ogni pena
castagne cascano da sé volontarie; non ci è da scuotere la pianta, e
volontà, perciò che contratti non ci sarà la volontà libera puramente, anzi vi
di firenze, 1-159: quanto ci scrivete abbiamo inteso, e simile quello pare
si riveggono in pellicceria e in pellicceria ci vanno più pelli di volpe che d'asino
, che tu fai dimenar ciò che ci è. -piroetta, giravolta.
dopo essere dimorati in salisburgo due settimane, ci ponemmo in viaggio per alla volta d'
. fioretti, 2-1-m: di seneca ci ristoreremo un'altra volta con più agio e
ora che il tuo cuore disumano / ci spaura e dal nostro si divide. pavese
di esser solo, e poco alla volta ci presi gusto e non smettevo, e
intorno a quella lettera. pareva che ci volessero leggere attraverso le sue parole.
un passo. algarotti, 1-vi-50: ci vorrebbe un dato vento per rimontare il
ne vien fornito molti dì prima: ci sono in tal caso più modi di mantenergli
xii-53: ma ahimè, che bruschi voltafaccia ci fa la fortuna anche sui tranvai!
architettura, e più intelligenza bisogna che ci abbia dentro per sapere i termini delle regioni
ad intendere che non poteva, e che ci voleva dell'altre cose, e che
7-565: il cavallo... subito ci viene incontro, non per la via
1-242: ad ogni voltata di spiedo ci dava due tranghiottite. 2.
il paesaggio perde la verticalità e quasi ci ruzzola dentro al vagone: in quelle
la testa voltata di tre quarti: « ci verrò anch'io quando sarà tempo.
, 128: un soldato della guardia ci teneva un archibugio lungo voltato in faccia nostra
anni si caricava uel trombone. ci mise la polvere giuseppe ii deprimendo la
giuseppe ii deprimendo la hiesa: ci gittò le palle il volterianismo introdottosi negli alti
partì. dante, xli-9: donna non ci ha ch'amor le venga al volto
gli dia entro il volto: e non ci venire più con queste novelle, però
, sibilando le esse « ma che ci sei venuto a fare propriamente quassù? »
sdraia / nel verso sciolto, e ci fa un voltolone, / come somaro dentro
v-9: facci debili e volubili, che ci voltiamo come la foglia al vento.
avanti, si sognò, si credette che ci fosse una non so quale voluttà diabolica
che, comunque si cada, non ci si farà male. = voce
, a tai costumi / invito non ci fa. pirandello, 7-1677: al suono
e le dee all'amore, che ci ascoltavano e ridevano. 3.
, vii-11 [afc&]: questa tiepidità ci fa molti mali. primieramente genera vomico
e quasi un vomitare il veleno che ci uccideva, grande stoltizia è volerlo pure
alla madre e alle due zie che ci stanno. -dire uno sproposito.
. un vinetto! lasci fare; ci penso io. regalo dei parenti di mia
il tempo vorace, che tutto consuma, ci ha tolto queste insigni sue opere.
e spento i nomi di tutti quelli che ci sono stati serbati da qualunque altra cosa
e della marineria... i moderati ci avessero dato nel 1866 la vittoria.
restaro assorbiti. mamiani, 9-322: noi ci imbatteremo eziandio in demostrazioni nove e mirabili
corrono affari né politici né economici che ci obblighino a suggerirci scambievolmente incidenti, riflessioni
maldicenza. cesari, ii-165: è ci fu anche qualche altro, che ne disse
una bilancia di precisione, registrata, ci monti sopra e tago impazza, fa
(come appellativo con cui in sicilia ci si rivolge a persone di riguardo).
? » esclamò angustiata la contadina. « ci lasci stare, noi poveretti ».
11-114: noi come orfani siamo, e ci raccomandiamo a 'vossia', che qui un
del plurale di maestà) a cui ci si rivolge. carta fabrianese,
, della singola persona) a cui ci si rivolge; compiuto da voi,
o dalla singola persona) a cui ci si rivolge. dante, purg.
(o dalla persona) a cui ci si rivolge. gozzano, i-1329:
a cui appartengono le persone a cui ci si rivolge (anche del mondo materiale contrapposto
cui fanno parte le persone a cui ci si rivolge, in un rapporto di
di cui fanno parte le persone a cui ci si rivolge.
di chianti. pavese, 10-97: ci si siede di fronte e si vuotano i
o la città delle persone a cui ci si rivolge. firenzuola, 924:
(o della singola persona) a cui ci si rivolge; tutti i beni e
. terreno posseduto dalla persona a cui ci si rivolge. boccaccio, dee.
, del partito, delle persone a cui ci si rivolge. dante, inf
nutre nei confronti della persona a cui ci si rivolge (un sentimento).
fatto, eseguito dalla persona a cui ci si rivolge (un'opera d'arte)
per bontà, concessione della persona cui ci si rivolge. dante, vita nuova
noto la vuotezza delle città marine. non ci si trova un libraio nemmeno a cercarlo
non si placa, è forsi che non ci sente? brusoni, 8-161: fatto il
voyeur! moravia, 26-39: non ci sarebbe invece scopofilia nella pittura e nella
poste sul tirreno, coll'intera calabria, ci presentano materie volcaniche e vestigia di fuochi
stoppani, 1-340: oggidì... ci abbiamo il signor abich, tedesco di
portato i dipinti. pavese, 94: ci sono d'estate / pomeriggi che fino
monete forastiere e nella guerra monetaria che ci fanno gli esteri e i nazionali, non
, siamo ancora in campagna; / ci siamo venuti per un week end /
venuti per un week end / e ci siamo rimasti l'intera stagione: e chissà
o a differenze anatomiche: sono weiningeriano. ci sono i sessi spirituali e non solo
avrebbe distratto. flaiano, 7-63: nel ci; nema americano la tradizione del 'western'
winckelmaniani. arbasino, 19-298: non ci si sottrarrà né alle tentazioni di iside e
escludono a vicenda buzzati, 4-501: ci sarà ben stato qualcuno che ha avvertito
apparire della mappa nootica? per questo ci servirebbe un'ora x. 4
, prodotti alimentari, cosmeti ci, ecc. xàntico, agg
papini [in lacerba iii-54]: ci son dei momenti nella vita dei popoli
, il noto disegnatore e silografo, ci dà due forti teste a carbone e alcuni
. ha uno yacht a portofino che ci stanno trenta invitati. c. cederna,
ora in questo moderno zabaione, che ci vendono a racconciare il latino in bocca
doppi, e le lor parti, ci è la suola, i guardoli, lo
zaca- gnare. linati, 25-209: ci ho piacere me la faccia zaccagnare un
zacchera è quella terra molle che andando ci salta su per le calze. lubrano,
star bene col popol minuto. quando io ci vengo, io gli arreco sei zaccherelle
. buonarroti il giovane, 9-550: ci accostammo al lor uscio zingaresco, /
!., alla beatrice dantesca, ci corre quanto dalle steliucce di pasta zafferanata alle
argentata luna la notte l'eteme sue bellezze ci dimostra. luigini, xlv-237: «
ulloa [castagneda], ii-146: ci sono ancora altri arbori che si chiamano
to; ei me lo dà; non ci vedo alcuna zampa di revisore.
tanto va la gatta al lardo, che ci lascia ladeterminazione. zampa: v.
forteguerri, vii-22-12: grand'ugne egli ci aveva e antico collo / per ripararle
risulta. zeno, 190: dentro ci si vedeva chiaro lo zampino di persone
sp., 11 (193): ci ha messo lo zampino quel frate in
i-367: ringraziatemi, van- nelli. ci ho messo lo zampino anch'io per questa
e per nostro destino / tutti quanti ci siam per un zampino. 3
. tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino: v. gatta1
gentiluomo, del resto: a li piedi ci aveva du pantofole: che pareveno du
carline e le cinquine d'argento e rame ci arrecarono tanto nocumento e male, che
di dio, il quale sa quando ci rivedremo. = var. di
dante, inf, 6-23: quando ci scorse cerbero, il gran vermo, /
cose, o se il padre orazio grassi ci dicesse ch'egli per carnevale s'è
di zanzare ed altri insetti, che ci giravano intorno lasciando sulla nostra pelle dolorose
. cinelli, 11-223: al circolo ci si annoiava a morte. d'altra
, 2-56: con la propria zappa / ci dessimo su 'l piè. passeroni,
, va mezzo in malora, se non ci si bada. e intanto bisogna già
era zappata di fresco, e veramente ci s'affondava, col pericolo anche di
mangiava da zappatore, quando egli non ci era, tuttavia in sua presenza perdendo
zappettando. posò l'arnese, e ci condusse a veder la chiesa.
guardare se i poeti c'annasino, overo ci facciano come formiche, perché dov'essi
: titolo di l'avanzo, ornai non ci è più gioco. bruno, 2-32:
. sansovino, 4-140: i legnami ci si portano in molta abbondanza per i
e trovarete fatto ogni cosa; che non ci rimarrà zazara a sgombrare.
pron. pers. atono. dial. ci. malpigli, xxxviii-24: a
. = var. di ci (v.). zèa
strisce pedonali. pratolini, 10-20: ci guardiamo negli occhi. lei sembra una
si tratta poi? bianciardi, 4-185: ci sono due passaggi zebrati dalla porta di
quattro e mezzo, che sotto le loggie ci vengono stalle bellissime, che aranno l'
4-351: le spese erano molte, ci sarebe voluta la zecca in cantina,
n'è piena milano, i quali poi ci tengono anche a passare per milanesi di
nuovo di zecca, se lo stile non ci dicesse che oggi di tali palazzi non