notizia, come in questa città di firenze ci siano delle botteghe chiamate bancherottoli, che
il piazzale. idem, 3-38: ci vogliono settanta facchini del municipio a sbarcare
città, la gente che aspetta i parenti ci s'incanala disordinatamente per raggiungere la coverta
, zoppo come lui. e dentro ci sono i banchi per i ricchi, col
di saldi banchi e ben velate navi / ci accompagnasse a troia? pascoli, 661
fagiuoli, 1-4-65: pagate quel che ci va, e aggiustiamo questa cosa sotto banco
, 47: perché io dubito che non ci siano alcuni di questi ducati che siano
volentieri delle cose impalpabili, se non ci fossero le macchine a vapore. de roberto
che invece di digrignare i denti, ci sorridiamo l'uno con l'altro,
l'uno con l'altro, e ci diciamo: « buon giorno! buona fortuna
che la signorina del guantaio, mentre ci calza i guanti nuovi col gomito sul bancone
i guanti nuovi col gomito sul bancone, ci guardi di sotto in su in una
certa maniera, perché quel guanto non ci dia più pace. 2.
2-323: qui si suol dire che non ci sono al mondo più di due posti
è venuto di moda, i cuori ci avrebbero pochissimo da guadagnare e molto da
avrò da banda quel po'di quattrini che ci vogliono, guerra vi tenne sempre
che i navigli erano tutti insieme ci staremo benissimo. mila persone,
canale dalla banda deh'ingria, non ci sono che cinque piedi d'acqua; e
pulci, 13-12: e colpa inver non ci ha da gnuna banda, / ch'
resistenza). settembrini, 1-144: ci erano simiglianti accordi, ed il disegno
un lavoro così facile e sicuro che ci sembrava di avere un impiego governativo. codice
, e di tutto si fa. ci chiamano e ci chiamiamo « bande »:
tutto si fa. ci chiamano e ci chiamiamo « bande »: ci sono dei
chiamano e ci chiamiamo « bande »: ci sono dei fanatici convinti e degli increduli
mentre carolina li abbelliva di particolari, ci ricamava intorno proprio come faceva per la
. rinoceronte. sassetti, 133: ci si trova la bada, altrimenti banda,
capelli banderuole. algarotti, 3-43: ci si apre dinanzi in un subito la
, 3-28: le instruzioni dell'oliver ci servono di piloto. ce ne avvertivano ancora
fra gli evviva nostri e della folla che ci segue. comisso, 1-203: dapprima
, risoluzione; insegna ideale a cui ci si ispira, nel cui nome si affronta
! » e basta, ti va? ci stai? piovene, 1-143: questi
a seguire una bandiera, pur che ci sia uno che la pigli. guicciardini,
in campagna al principio dell'estate, e ci stavano sino a san martino. quando
del matrimonio, per accertarsi che non ci siano impedimenti. giovanni delle celle,
licenza che la stagione ed il luogo ci dà. firenzuola, 65: colui
che se n'era bandito volontariamente, non ci riportò quel fare del cortigiano ribenedetto.
: qualche accordo vien su debolmente e ci arriva rauco attraverso il vento. palazzeschi
dei banditi, che spargendosi per il mondo ci procurò... quella fama,
come già il bando da siena, sicché ci bisogna modo sin- gulare e divino per
42 (98): e così ci fu detto... che questa licenza
la legge dice che niuno confinato non ci possa venire se non pe'consigli,
il mio difetto al signor salviati, io ci ho talvolta pensato, né mai ne
: le baracche rosse che da bordo ci parevano nuove e parecchie, sono invece
tutto, e di legno tarlato. ci parevano baracche balneari e sono abitazioni. morante
gana si vede il treno per londra che ci aspetta. viani, = di
donne, se voglio che non ci si vede a cento metri, lui lancia
, di oggetti (in cui non ci si raccapezza). -anche al figur.
aveva condotto a mostrare che gran differenza ci possa essere dall'uomo in pace ed il
. cicognani, 9-82: qui, ci siamo noialtri che l'abbiamo aiutato,
di serafina e teresa. qualunque altra ci sarà di rammarico, e non baratteremo
tutti i giorni;... e ci stava ore e ore, senza
me, conobbi che per tutti i luoghi ci sono le bilance pari. b.
che lo scambiasse meco col pollo che ci era dato per lo più ogni domenica
barattolétto. monti, i-361: se ci poteste aggiungere sei barattoletti di caviale di
di noce. jahier, 85: ci son le noci baravantane rugose e scarse
! algarotti, 3-240: nel mezzo ci è il padre eterno; e asserisce il
. giusti, 2-213: barba no, ci s'intende: un impiegato, /
l'uno diceva che per un filosofo ci vuol l'aspetto e l'integrità della persona
/ barato? / -o maggior barbe ci son state / colte! redi, 16-v-170
per un canonicato e un'abbazia / ci vorrebbe altra barba che la mia. gramsci
. / al mondo barba d'uomo non ci sarebbe stato / che me l'avesse
che me l'avesse tolta, s'io ci avessi aspirato. cantoni, 126
uomo che me lo sporchi. al suo ci pensi lui. fanzini, iv-59:
alla barba di molti de'nostri che ci tengano per nimici capitali e ci castigano
nostri che ci tengano per nimici capitali e ci castigano a torto prima che ci amonischino
e ci castigano a torto prima che ci amonischino a ragione. costui fu un
a quello smargiassone di giramondo, che ci pretendeva. -far la barba, farsi
55-38 (iv-317): se giuramento ci può dare aiuto, / a la barba
con la divisione che se ne fa, ci scuopre essere stata quasi tutta semi,
targioni pozzetti, 7-13: altre piante ci somministrano alimenti o condimenti colle loro radiche
giù i carri con le barbabietole, ci andava dietro, e tornava a casa
un barbagianni. caro, 15-i-128: ci parrebbe luogo ben terminato per cattare auguri
ben terminato per cattare auguri, se ci fussero d'ogni sorte uccegli, come
fussero d'ogni sorte uccegli, come ci sono solamente gufi e barbagianni. vasari,
barbagianni, un gufo è stato! ci deve essere un barbagianni, un gufo
all'orizzonte. alvaro, 7-213: ci si può sedere sui lastroni smossi,
da poco. montale, 1-47: ci muoviamo in un pulviscolo / madreperlaceo che
invischia / gli occhi e un poco ci sfibra. tecchi, 2-45: le due
da venire. bacchelli, 1-i-578: ci vorrebbe la scienza degli strologhi, il
patre e li nostri barbani, quando ci vederanno a le brazze queste diavolerie?
dalla sua memoria le locuzioni toscane che ci fossero rimaste dal leggere libri toscani d'
141: quando vide un momento che non ci era nessuno, lì tra gli occhi
17-2 (ii-73): però già ci soleva esser nimica / l'empia barbarie de
, in luogo di riuscirci elegante, ci riesce precisamente il contrario, e incompatibile
spande. idem, n-iii-698: non ci possiamo raccomandare a'greci che son divenuti
7: soprattutto le rime strana cosa ci parvero e barbara usanza. colletta, i-164
. -dimmi, lorenzo, quale asilo ci resta? leopardi, i-243: altro è
3-887: in un deposito di legnami ci sono varietà enormi di qualità che noi a
maggior barbassoro, che non è questo, ci sarebbe stato allacciato. a. f
e tutta barberia: / donna non ci trovai tanto cortese. bandello, 1-59
] come mignatte e barbieri, che ci tolgono il mal sangue. g. m
a rivederci, o lettore, se pur ci rivedremo, quando io barbogio, sragionerò
sandro, barbogi più di me, e ci facemmo festa proprio di cuore. gioberti
neri o barboncini bianchi, appena solo ci s'avvicina, balzano a prua e
dossi, 52: più ancora distintamente ci venne -tuttoché barbugliata -la tìmida voce di
d'azeglio, 1-261: negli stivali suoi ci capivo tre volte. i miei amici
noi a mandare la barca, proprio allora ci accorgiamo... che la barca
accorgiamo... che la barca ci fa andare, e dove vuole.
-chiamavano così un grande palco, - ci fu l'epilogo della tumultuosa giornata.
quando andiamo barcheggiando... tutti ci guardano curiosi, ma zitti. invece
, ma zitti. invece gli inglesi ci chiamano. 2. figur.
barchette, che van sicure) egli ci guida con un remo in terra e
i barchi a vela, sui quali ci avventuravamo in mare, andavano come uccelli
è precisamente la moglie... ci tiene a rivelarsi sentendosi parte essenziale nel
senza disordine. magalotti, i-22: non ci portano in dote né meno un po'
curvando le alte teste de'pioppi, ci apporta. un brisciaménto mi corse.
vivono presso al sotto la collina ci doveva essere lo zolfo. quelle crestemare per
2. prov. la brocca non ci vince contro il sasso: il più
i poveretti rassegnati. -la brocca non ci vince contro il sasso, e col reverendo
già io. anzi pur sì: ella ci va di brocca. 4.
in cima a una pertica, ci serviamo per corre i fichi quando non si
di aver cavoli e lattughe, perché ci ha l'altro orto di casa sua
ha messo tutto a cipolle. ma noi ci metteremo pure i broccoli, e i
da una parte chi dall'altra, ci trasciniamo a gara verso il refettorio.
-broda e non ceci!: quando ci si augura che piova, senza grandinare
vogliamo ancor tralasciar di dire che ci ha differenza tra brodo, e broda detta
mangiano come lupi. io per me non ci vo'esser a questo desinare. f
ogni mattina per il brolo, / « ci sarà? » chiedea la cornacchia;
non s'appendano ai bronconi quando non ci arrivano con le mani!
si sedeva con noi tre sulle panchine, ci ascoltava brontolare o sghignazzare, s'infiammava
tirò via senza rispondere. noi però ci accorgemmo che aveva temuto d'esser burlata.
tempeste forier. giusti, 2-246: qui ci vorrebbe una notte arruffata, /.
bianca nelle donne non è mica bella. ci vuole un colore bronzato, un'idea
d'ombra. sinisgalli, 8-52: ci parve a quel tempo che non suonassero
provoca un'anormale pigmentain sulla brenta, ci sono dipinte tra certi colonnati alcune zione
della francese brochure, come se non ci bastassero * libretto, libricino, libercolo
ond'esce di lì in modo da non ci poter più ritornare. come chi brucia
... lo sanno quei bruciapaglioni che ci volano sulla testa! sono dei ragazzacci
, 6-202: per uccidere un uomo ci vuole un colpo a bruciapelo. pioyene
al cuore. cantoni, 350: ci credete voi alla infelicità dei letterati? -
». quasimodo, 4-27: non ci direte una notte gridando / dai megafoni
parini, 408: anco dionisio tu ci puoi vedere / che i peli si brucciò
aria e il ferro / e una scheggia ci bruci in piena fronte.
, dove i ricchi bruceranno; ché ci consoli della nostra miseria. quasimodo,
, i-369: ogni giorno ch'io ci andavo mi sentivo bruciare il viso dalla
guerra ti brucia. si aspetta sempre che ci bruci, per svegliarci. quarantotti gambini
. prov. dove è stato il fuoco ci sa sempre di bruciaticcio: certe tracce
1-iii-19: quel ragazzo, a morire, ci andò per il bruciore d'aver sentito
, la minestra, / ché noi ci siam rinchiusi e inviluppati / come fa il
amarezza indicibili. stuparich, 5-77: ci demmo un compito ideale che risollevasse le
tremanti ancora per lo spavento che ci ha rovesciati insieme nella polvere.
forse bisogno di noi sciagurati, e ci consideri come i vermi e gl'insetti
folla nera brulicare al sole come se ci fosse stata la fiera del bestiame nel piano
renzo, in vece d'inquietarsene, ci sguazzava dentro, se la godeva in
d'imprecanti. abba, 1-52: ci mettemmo pei campi e su per la collina
occhio di sale. gatto, 1-145: ci rimpiange monotono quel grido / brullo che
/ colà donde si nega / che ci ritorni alcun? leopardi, 6-117: a
e la sua famiglia; / e non ci gridan
ora bruscamente dall'una all'altra, ci saprà introdurre tutti i vezzi e le grazie
nero in testa. nieri, 166: ci avevano poi per curato un prete buono
284): oggi, amici cari, ci mancò poco, che non fosse una
chiedevo s'era vero che da giovane ci scappava di nascosto, e lui brusco,
lui brusco, scherzando, diceva che ci andavano i vecchi soltanto, a vedere la
carlo! de'miei ottomila ducati non ci ho proprio ritratto un bruscolo, nemmeno
natura fu colmo in modo da non ci poter entrar più bruscolo, stando io
gli occhi col fazzoletto, come se ci fosse andato un bruscolo. e
per vedere se [nella canzone] ci poteva scorgere qualche picco! bruscolo. fagiuoli
si chiamano spazzole, perché anch'elle ci servono per levarsi i bruscoli dagli occhi
il bruscolo nell'occhio mentre nel suo ci sopporta una trave maestra. de roberto
essersi messa nella grazia di lui, ci fa la fattoressa addosso. 4
). abba, 1-144: ci affollammo in quella casa dov'era già
grida acute di brustolini e caramelle, ci annunciarono che lì era il teatro.
, quando sotto il suo nome schiller ci dona questa dolce poesia, che rivela
iv-136: pregammolo noi mai che egli ci creasse più creature ragionevoli alla immagine e
il bastone in mano, sì che ci possiamo difendere dagli animali bruti e nimici
parte delle qualità che ci fanno superiori agli animali bruti. sassetti
è nella mente, in qualche modo ci dev'essere. lambruschini, 1-296:
mostra a nui / gran valor, che ci avviva e giova a tanti: /
loggia dell'orcagna abbia mai sopportate, ci crescevano e ne si premevano intorno come
3-11: brutto assassino: ecco dove ci porta l'ingordigia del potere. cassola
vale il paradosso: che il bello ci presenta unicità di bellezza e il brutto
lo scherzo a due carabinieri, che ci guardarono brutto. -passarne delle brutte
, e fu una donna. come ci restò brutto! vi basti che seguitò
donna! pirandello, 8-278: don lollò ci restò brutto. quest'altro caso,
. bembo, 1-53: [amore] ci tiene col piè attuffati nelle brutture terrene
cecchi, 9-3-8: ben sapete ch'e'ci è de'trafurelli / furfantini, ma
invincibile per la morale bruttura, che ci muove ad annientare chi ne è imbrattato
feroci stati uccisi più fa; ora ci rimane la bruzzaglia codarda. buonarroti il
il dolore; finalmente la scoprì, ci diede un'occhiata paurosa; e vide un
tirò via senza rispondere. noi però ci accorgemmo che aveva temuto d'esser burlata
, gridarono. « sotto l'acqua ci sono le buche *. « ce n'
indietro. ecco qua! fortuna che ci ho pensato prima di lasciarla andare nella
surto fuor della sepulcral buca, / ci apparve un'ombra, e dietro a
a mangiare, tutti su quelle spalle. ci fa buca! ci fa buca! *
su quelle spalle. ci fa buca! ci fa buca! *. e infine
eredità un ragazzo da campare: « ci fa buca, qui! è un destino
, qui! è un destino. ci fa buca! *. -giocare
bucando di qua e di là, che ci aggiriamo intorno e torniamo e ritorniamo a
prima a biancheggiar i panni e questa istessa ci fa toccare con mano che tal'ora
medesimo. sto per dire che non ci voleva meno di quel bucatino che ho avuto
guardiano non s'adiri e in balìa ci lasci del malvagio, veggendo che per noi
altro che la buccia del governo; non ci avete perfezione alcuna. bembo,
e comune doglianza incontro la natura, che ci tenga la pura midolla delle cose così
ingegni, consapevoli de'celesti segreti, ci sappiano dalla buccia della lettera snoccolare i misteri
e astuzia ordinato! certo che costei ci voleva far capitar male tutti a due.
a riveder le bucce al bracci: ci avevo pensato io, l'esame me ne
tre, o quattro navicellate, e ci vedrebbe delle porpore, de'buccini, de'
quasi tentati a credere, se nota non ci fosse la sua [della crusca]
: lo scalpitìo di un cavallo da nolo ci fa correre alla finestra come se fosse
l'avessero fatto apposta, come se ci avessero il giudizio dei cristiani. palazzeschi
fa: « o ceccarino! che ci aresti da apponere? me gli ha dati
tratto sul pendio del colle dal buco che ci avevano fatto, fumando e strepitando come
, che se v. s. ci vedesse le parrebbe che fussimo buoni soldati,
oh dio, che buco; un ci si volge appena! pananti, ii-24:
abbiam noi oramai rivoltato? e'non ci è buco, e'non ci è
e'non ci è buco, e'non ci è forno, dove noi non abbiamo
se tra questi vorrai essere anche tu, ci avrò molto piacere,...
quello, o dopo questo, non ci furono altri poeti bucolici, o ignorati o
s'accorda col calore di forno che ci pesa addosso, e la prima impressione
, spinta senza trasposizione di popoli, ci viene offerta dalla propagazione dei libri pali
fino al giappone. gioberti, ii-297: ci fanno buon testimonio... gli
vadan per una vena, / ché non ci ha meglio che empiersi il budello.
e ingrossa? redi, 16-iii-121: ci venne ad ambodue in pensiero d'osservar
la mano con tutti i pendagli, e ci stringe la mano a tutti. soffici
vi-1132: un bodino, un bodino, ci ho gusto in verità, / quel
lievo dal vitupèro; sta qui, non ci posso vivere; va là, non
posso vivere; va là, non ci trovo cosa che faccia per me; muta
-ogni bue non sa di lettera: non ci si può intendere d'ogni cosa.
. sassetti, 263: buoi e bufoli ci sono in molta quantità ma piccolini,
para. torini, 245: quanto ci fanno tremobundi e paurosi le bufere dell'impetuosi
, 4-18: invece quella sera da amedeo ci fu, come suol dirsi, bufera
e verdi, che tanti e tanti ci credono come angeli. = voce
curvando le alte teste de'pioppi, ci apporta. un brisciamento mi corse. d'
, zaino, armi, buffetterie, e ci adunammo nell'immenso cortile. alvaro,
cantera del buffetto vicino alla lettiera, e ci vidi, fra molti libricciuoli devoti,
buffo d'aria calda, pestilenziale, ci colpì in faccia: un alito soffocante,
: com'eri buffo la sera che ci siamo conosciuti, -gli disse. -perché buffo
ii-283: se v'è buffonata che ci passi per la testa o di nostro o
merito: a queste buffonate io non ci credo. govoni, 2-127: quando per
, né star per esso / che non ci attendi quel che ci hai promesso »
/ che non ci attendi quel che ci hai promesso ». ariosto, 491:
oh, io l'ho detto che tu ci avverresti bene a fare il buffone.
fatto ier sera nel tuo palco! e ci è voluta una gran forza per affettare
,... del bambino che ci guarda stupefatto, del nano che buffoneggia ai
dilettandoci nella buffoneria, con la quale ci ricrea, il vederlo poi giuocare a
bellini, 3-3: ad ogni buffonevol maniera ci ho sempre avuto poco il manico e
per cagion del freddo: il vocabolario ci registra solo 4 pedignone '»;
, con la buggerata del padrone, ci aveva rimesso il cacio lui. palazzeschi
203-27: quando io venni qui, io ci recai un sacco pieno di denari,
pieno di bugie: quello de'denari ci ho tutto speso, e altresì quello de'
sapete ch'importaci / assai, acciò non ci cogliessi bartolo / in bugìa.
1473: deh! forestiero, di dove ci arrivi? chi sei? di
-iddio, secondo el nostro bisogno, ci adiuti e ci consoli. -buono è di
el nostro bisogno, ci adiuti e ci consoli. -buono è di sperare in lui
dei quarantamila fucili da truppa, di cui ci era fatta bugiarda promessa, io per
in cui bisognava il lume e non ci si rigirava e per tutta mobilia una
moniglia, xxvii-6-105: alle min- chionature ci ho già fatto il callo...
mostra a nui / gran valor, che ci avviva e giova a tanti: /
, / come quel fummo ch'ivi ci coperse, / né a sentir di così
credi di sentirle o di saperle. ti ci muovi e sbatti subito contro un muro
sperare / (così crepasse chi vi ci nascose) / d'uscir di questi canti
parte vi concorrono abitatori. ma quantunque ci sieno numerosissimi i popoli e un bulicame
e signori; onde se noi / non ci provvediamo, sarem poi / come dire
pure con tutta questa gran limitazione, ci diamo per contenti della loro industria.
: un compositore di musica... ci sentirà tutti quelli strumenti per quello,
un bollon l'ò fesa, tanto lo ci ò ficcato. = dal fr.
chi accoppate? gramsci, 209: ci mettevamo dei bastoni alla spalla e facevamo
fosse una fucilata, ma la volpe ci mostrava i denti senza scomodarsi troppo.
, quand'è esclusivo come oggi, non ci troveestremità e appiattito dall'altra; una
il mio mestiere, e che ci ho una bile coi tedeschi che li scannerei
, era già andata a dormire, e ci augurava buonanotte. cassola, 2-22:
io speravo che oggi si sarebbe menera'ci a diletto: / e questi tuoi figliuoli
al governo morale, di buoncostume che ci impartiscono. dei comuni; e in toscana
se la disposizione sua è buona, non ci è miglior via a farne esperienzia che
chi era el pondo d'ogni cosa, ci fussi affezionato. firenzuola, 118:
più innocenti fandonie. nieri, 166: ci avevano poi per curato un prete buono
saba, 180: il braccio? poco ci mette a guarire. / coraggio madre
un piatto forte che vuole buoni ci può arrivare con quelle, e con qualche
, e con qualche minuto di più ci può arrivare anche chi le abbia barlacce.
, 418: ho risposto che non ci sono buona. guarini, 62: altri
buona a ché vedete che non ci posso andare a santo né in niun
la medesima fede e senno; poco poco ci manca per venire a bona conclusione.
gradoli, rivedemmo quel bel palazzo, ci impregnammo di quella buon'aria, facemmo
noi siamo amici del convento: e io ci sono stato in certi momenti che fuori
dove tu ti metterai a guadagnare e ci daremo il meglior tempo del mondo.
della settimana! svevo, 3-901: ci vollero un dieci buoni minuti perché comprendessi
buoni minuti perché comprendessi. allora non ci furono dubbii per me. luci- nico
impercettibile d'ima cerniera molto arrugginita. ci avrà messo, per tornare a posto
g. c. croce, 97: ci soleva contare qualche favola a buon conto
d'una buona donna? non ti ci voglio più vedere. se ci vai ancora
ti ci voglio più vedere. se ci vai ancora ti lego mani e piedi.
mi lasciò / per la sorella, io ci tomai. b. davanzali, i-20
. nievo, 362: ora che ci par d'essere avvezzi al pericolo,
c'è, verrà il pericolo vero e ci troverà assopiti e sprovveduti. dio ce
, iv-55: io vo'che noi ci troviamo per l'avvenire un po'più spesso
segneri, 11-36: [dio] ci mena spesso buone molte azion- celle,
preparare i cannoni, scherzando fra loro ci lavoravano attorno come a bestie da tenere
mica vai lontano, da qui non ci saranno nemmeno cinquanta metri in linea d'aria
da un cassiere a un e ci anderò, e ve lo lascerò meglio disposto
maggiori di quello che comunemente oggidì sono, ci vuol del buono a persuadermelo. lippi
ch'io vi possa giugnere, / ci vuol del buono e ci sarà da
giugnere, / ci vuol del buono e ci sarà da ugnere. redi, 16-iii-71
fosse mancato di rispetto in casa sua. ci volle del bello e del buono per
. ai quali e'bisognerà bene che tu ci metti del buono a dirci la ragione
vi saprà tanto buono, / che non ci parrà in vano esser venuti.
la mi chiamasse ed in sul buono ci guastasse i ragionamenti. gelli, ii-74:
di poi, a buon'ora, ci partimmo da san marcello per tornare a casa
: perché, in buon'ora, non ci avete voi detto alla bella prima:
, anche i rimasti a bocca asciutta ci venivano a passare la sera meglio che
. firenzuola, 770: basta, noi ci parleremo a bell'agio: pensa ch'
. 2. vocativo col quale ci si rivolge a un uomo sconosciuto,
ce n'andiamo. la signora bartoli ci à detto che à bisogno delle nostre
suoi parenti che arrivano di fuorivia. ci à dato una buon'uscita. capirà,
una famiglia questionano vanno da lei. se ci vien il mal di pancia a una
una parola tronca del comandante, le ci parvero sempre una famosa comparsa di burattini
suo talento. serra, ii-198: ci muoviamo come burattini secondo che tirano i fili
e pietrificate insieme, che gli scarpelli ci bisognano per distaccarle: né manco son materie
negli occhi e nel naso come se mi ci fosse entrato dello zolfo.
alterezza, non ha dubbio che meglio ci metterebbe pigliarne un'altra sanza dote che
sente subito che non è suo: ci è entrato, ma non gli appartiene.
fatto così burbanzoso e intrattabile che poco ci voleva a farmi saltare la mosca al naso
volge / al docile frangente - e là ci attende. 2. dimin. burchiellino
un rosso de'casi suoi per non ci avere a tornar su altre volte..
pareva che venisse da piangere. non poco ci volle a perbello col suo burino più
, 3-664: se il medico di non ci fare la burla come l'altra volta,
uno scherzo. (che così ci chiamavamo per burla). varchi, 23-12
intenzione di far da rispondere. noi però ci accorgemmo che aveva temuto burla, e
quel po'di fede che ci è mancata, prima di scendere a
-recipr. giusti, ii-369: ci burlammo amichevolmente l'un l'altro.
stimandole illusioni, è ormai tempo che ci burliamo di loro, e che essi
fuor del bagordo, / e die ci tesero / l'orecchio ingordo, / quando
4. prov. talvolta burlando ci si confessa: talvolta avviene di dire
al burlesco. comisso, 1-81: e ci indicò come cosa di cui non sapesse
pesanti che affaticano l'orecchio: / ci vuole un far più spesso da burletta;
era e spregiudicato. baldini, i-31: ci s'adattava male anche ab'idea di
a far la descrizione di una burrasca che ci sbattè per sei giorni continui. monti
cupe la luce, secondo che il vento ci gioca. collodi, 100: con
di gaeta, gli avvenimenti che più ci commossero furono la lettera famosa che scrisse
1-139: dicevano... che ci doveva fare un gran freddo d'inverno,
al taglio quand'esce dalla cava che ci si può scavare più presto che nel
gli abissi de'catrafossi, in che ci eravamo ridotti. b. davanzali,
per i burroni, per istudiare se ci fosse qualche passo un po'praticabile,
baldini, i-118: mentre noi saliamo ci traversan la strada, tra il verde
in bus, e dello in bas, ci opporranno in tali cose. =
ansiar, stare avvertiti / se lettere ci sian che la roccella / sia presa.
era stato lui, carlino, che ci si era arrabbiato un bruscherio per l'
, nell'essere aprile, che non ci fosse più da stare in pensieri di
? tre, cinque, otto: ci son tutti; c'è anche il griso
: aggiugnendo alla diottra una squadra, ci servirà anche per bussola ordinaria da levar piante
l'alfabeto. idem, iii-383: e'ci vuol tutta per non perdere la bussola
me'di tutti quanti è bradamante, / ci son certi giachetti ed angelini, /
a. f. doni, i-166: ci son certi stomacuzzi di lettori frasche che
prima bussola. tasso, i-222: non ci è esempio di chi l'abbia fatto
imbroglione. fagiuoli, 3-2-261: ci furo i giuocator di bussolotti, /
stanchi dei conforti forzati e volgari che ci suonano intorno. serao, 1-753:
settembrini, 1-65: se fra tanti ci erano altre teste che bollivano come la
ischerzo e per un giuoco da villa ci risolvemmo a rinnestare il capo su 'l busto
il capo su 'l busto, e ci riuscì con quella stessa facilità colla quale riusciva
: enrico pazzi scultore, il quale ci ha dato un busto di alfieri che
creonte i satelliti infami: / nulla ci scopra a lor, pria della fiamma /
basterebbero all'uopo. rajberti, 2-85: ci fu proprio un conte volta, famoso
buttar via il tempo, perché, se ci troverà qualche pensiero un po'eccessivo,
troverà qualche pensiero un po'eccessivo, ci troverà pur troppo anche molto di vero
avete in quella testa, dove non ci legge nessuno? 6. mettere
l'albero maèstro così incerto, e ci buttammo nella rada di medolino. pavese
bersagliere che tornava con noi a messina ci diceva che non si può stare al
, volendola dire, si vede che ci s'è buttata proprio a corpo perduto.
commedia, signor roccolino? -bella davvero, ci ho avuto gusto... -sentono
non mi pare che per ora almeno ci sia motivo di buttarsi giù a codesta
alto alto buttò le sue parole: -ma ci sarebbe un'altra soluzione, non ci
ci sarebbe un'altra soluzione, non ci hai mai pensato? -buttare all
sulla carta diverse cose da che ci siamo veduti, ed ogni giorno ne farei
, tu, nardi, domani! ci rivedremo! -buttarsi alla strada:
nievo, 789: maggiore argomento di discordia ci era la condotta di luciano, il
e con cotesta intenzione nel buzzo, poi ci vien fuori con tanto ladri versi,
si sarebbe fatto squartare! e sì che ci si metteva con tutto il buzzo;
buzzi sopra il fatto mio e vi ci date a sporgere qualche congettura in proposito
uomo panciuto. pratolini, 9-1160: ci ungeva le rote chi fa il bello e
logicamente doveva pensare alla medesima maniera, ci contrastava. = acer, di buzzo1
quelli svizzeri che nella stagione dell'inverno ci vengono a esercitare la loro industria di far
alfabeto e seconda delle consonanti (pronunciata ci, ant. e region. ce)
. g. gozzi, 1-59: ci sono certuni, i quali debbono credere
me. pananti, i-387: non ci vuol né talento, né memoria, /
una cabaletta costa sempre uno sforzo; ci si riesce ma un pericolo continuamente incombe
e sì che sono tanti anni che ci si stillano... ho quasi detto
alta faceva da cabina elettrica e sotto ci abitava una famiglia: di lì dietro si
6-374: dopo due ore di velocità, ci si fermò in una stradetta a toluca
suo cabotaggio di piccolo corso, ci sarebbe da disperare. panzini, iv-95:
le sue caccabaldolarie dal tempo antico mi ci hanno colta: elleno fur mezzane di
, 7-13: per le medesime utilità che ci arrecano i semi, noi rileviam il
che veggiamo in europa, de'quali ci serviamo per formare il cioccolatte, trovansi
di cacao non faceva proprio niente, e ci voleva invece la cera cattolica, che
bue, quanto mille mosche: perché ci sono più mosche che buoi. belo,
ii-19-130: dicono: oh se qui ci fossero gli svizzeri a tenere gli alberghi
moneta. caro, 12-i-9: noi ci stiam per aver di quei catolli, /
, / poiché tu con gli tuoi non ci satolli. / capre, pecore e
. / capre, pecore e polli / ci cacan per le vie fagiuoli e ceci
ha il naso lo turi: perché ci pare di dire, che si cacano sotto
machiavelli, 702: in questa terra non ci è se non cacastecchi; non ci
ci è se non cacastecchi; non ci s'apprezza virtù alcuna... io
col nome del diavolo, se noi ci lasceremo cacare in capo. brancoli, 4-215
tanti cristi con la canna, e ci facciamo sputare da tutti quelli che passano
passano. diventiamo la fogna della città. ci lasciamo cacare dentro la bocca.
le sue caccabaldolarie dal tempo antico mi ci hanno colta: elleno fur mezzane di
machiavelli, 702: in questa terra non ci è se non cacastecchi, non ci
ci è se non cacastecchi, non ci s'apprezza virtù alcuna. caro, i-109
talmone di torino... ci sono ancora quei blocchi allettanti in vetrina,
si cade, o quanti seguaci pruni ci sottomordono i miseri piedi! e spesse
a chi me la domanda, ma ci son voluti andar senza licenza, e nel
. fagiuoli, 2-198: chi ci avrebbe assicurati da un'archi- busata
e di tutte le opinioni, perché ci diamo la caccia, perché c'insanguiniamo
le cacce. giusti, ii-286: ora ci siamo proposti di rileggere i promessi sposi
di pescagioni, quanto altra terra che ci sia nota. red'¦ * 16-vi-209
calvino, 1-274: a un tratto ci fu un muoversi, un correre sul
, 372: boezio... anche ci ammaestra cacciare da noi la speranza:
donne e i figli, / via ci cacciaron come can tignosi. verga, 3-90
spavento che gli awersarii e nemici nostri ci cacciassero contra, e con ogni sollecitudine
verga, 4-36: a mio figlio ci penso io, torno a dirvi!
abba, 1-19: l'ordine del giorno ci ribattezza cacciatori delle alpi, con certe
importante e di fretta vorremmo che voi ci dicessi una messa molto presto: voi c'
di sopra, et ogni cacariuòla, che ci accasca, ma non come io l'
lungo e grosso pezzo di pane raffermo, ci aveva aggiunto un pezzetto di cacio forte
capo di 7 mesi e uno dì ci sbarcammo. arrivammo, fate conto,
nuova vita. « or dunque, poiché ci siamo, diss'io, che ve
senza riposo. alvaro, 9-59: noi ci ponemmo a sedere battendo le mani in
perché quegli esseri [i mendicanti] ci sembrano onnipotenti, ancora caldi dell'inferno
presente libro io coella alla logica non ci credeva. d'annunzio, iv-2-157:
sono edificate o da forestieri o da ci ha mostro la via del rizzarci. ariosto
che non tengono vita ordinata, che non ci faccia bisogno alcuna regola. beccaria, 1-315
l'autunno, cadendo l'anniversario, ci fu qualcuno che riuscì a deporre un
nel luogo suo più oltre, dove meglio ci cadrà in taglio. storia di fra
: ma toccherenne alcune, secondo che ci caderanno a pro posito.
d'inanzi / fummo chiamati, udir ci parve il messo / di nostra libertà.
di quelle che spasimavano per amore, ci son caduta peggio dell'altre. alvaro
9-158: « io come mi vedete, ci sono caduta ». si mise a
dice: « quest'oggi non conta, ci penso domani ». tante ragazze avevo
s'era dovuto tornare, la fanciulla ci sbadigliava sopra, il maestro si accordava
giusti, v-152: io da un lato ci rido, ma dall'altro canto vedo
caduti. pavese, 101: anche noi ci fermiamo a sentire la notte / nell'
la pietà, / e la croce gentile ci ha lasciati. moravia, viii-112:
terina da siena, i-203: bene ci cade spesse volte, cioè alcuno piacere
fra giordano, 3-264: acciocché noi ci accendiamo in fame e sete delle cose
1-322: ancora la parola di salomone ci cade, quando disse: buona femmina è
], 34-10: e'metalli del rame ci porgono medicina in molti modi.
quell'elemento che più d'ogni altro ci dà il senso della caducità delle cose,
proprietà assoluta, e paolina non ci abbia nessun diritto; anzi io
genitori prendiamo, ma l'animo esso ci dà purissimo e immortale e di ritornare
, di questo precipizio, del quale ci troviamo sempre a pestare torlo come dei
a perdere la voce se potessimo vederlo, ci è data dalla nostra coscienza, in
giorni in cui una caduta della memoria ci avverte dell'istantanea lacerazione della rete che
avverte dell'istantanea lacerazione della rete che ci tiene vivi e salvi sopra l'abisso.
, / per conoscerci rei, non ci bisogna. carducci, i-435: la
caffè nero, vorrei sapere se nel caffè ci metti l'orzo che è « rinfrescante
bocca del sacco, e dentro sembrava ci fosse terriccio o concime chimico, ma
terriccio o concime chimico, ma lui ci ficcò il braccio e tirò su una manciata
i. nelli, 2-2-3: non ci fu nissuno fra tanta gente ch'era
di battervi? lami, 2-54: ci mancherebbe questa, ella sarebbe compagna di
un naso terribile, e le canzonettiste ci facevano le spiritosaggini. fracchia, 29:
compiacenti, solo per vederle, giacché ci erano vietate dai nostri ufficiali, molto patemi
cecchi, 6-223: sulla ribalta parigina, ci sarà un po'più gusto e ironia
avventizia, simile a quel capillizio che ci par di vedere intorno alla fiammella di una
coltura dell'ingegno s'avanza e più ci accostiamo a quella vera e dolce urbanità che
la cagion si'sia, / io ci sto volentier; ora nessuno / abbia a
se carlo fosse morto, / che voi ci trovereste ancor cagione; / però del
cecchi, i-iii: i libri che veramente ci profittarono li pigliammo per pochi centesimi su
cagnaccio rugnir intorno a l'osso che ci rode, o un gatto innamorato;
vi è testimonio alcuno, né persona che ci vegga.
gli amici più cari aretino, 8-294: ci tassano del non contentarci di venticinque innamorati
non contentarci di venticinque innamorati, e ci dicono lupaccie e cagnaccie, non altrimenti
le più leggiere commozioni di cruccio, che ci agitano per ogni piccola contrarietà. sospenda
smarrito incontrammo per via; il quale ci accompagnò lunga pezza di plaudenti latrati.
via, ed io dietrole, e ci seguitavamo come due cagnuoli. carducci, i-614
e per farsi ben certi / che ci fosse abbondanza di confetti, / di
provvigioni e simile. nievo, 528: ci eravamo spiccati appena dall'approdo della dogana
fummo sopraggiunti da un veloce caiccio che ci gridava di aspettare. dizionario militare [
tornarono alla memoria: la burrasca che ci colse dinanzi a candia, la bandiera
sole, due marinai scesero nel caicco e ci rimorchiarono fino a potere gettare le funi
, 5-107: caina attende chi a vita ci spense. landino, 48 [inf
. rajberti, 1-29: ma ci fu ancora di peggio. con quel
tronchi cavicchiati / che sottobordo per mare ci arriva. pratolini, 1-171: le trafitture
mugnai era assai bravo a calafatare, e ci si mise, in modo che il
. fagiuoli, 3-3-139: d'un barcaiuolo ci vorria l'aiuto / che le calafatasse
accoppato un bue, come se ci avesse ancora in mano la malabestia
, la sua latinità, come tullio ci dice, rimane schietta e ignuda.
mondo. di questa catastrofe non ci era una coscienza nazionale, anzi ci
non ci era una coscienza nazionale, anzi ci era una certa soddisfazione. dopo
.. per ogni sciagura che ci occorra, per ogni pubblica o privata calamità
miei, mai neanche si suppone che ci sia, e che alla fin
, prima che tumida sera cali e ci avvolga. negri, ii-703: un boschetto
, gli disse: maestro, noi ci siamo affaticati tutta la notte, e non
fanali delle automobili sembravano stelle filanti che ci calassero incontro dal cielo. palazzeschi,
quelle al mar converte, / e mentre ci vien, sé, che ritorna,
: come il sole calò, che ci venne il crepuscolo sopra, / ecco che
il crepuscolo sopra, / ecco che noi ci ponemmo a dormir sul frangente del mare
. circa vent'anni dopo, ch'io ci fui per la prima volta, trovai
., i-166: in queste forme non ci è ancora arte. la realtà ci
ci è ancora arte. la realtà ci sta o come immagine del pensiero astratto
figurato parimente astratto ed estrinseco. non ci è compenetrazione dei due termini. il
. pallavicino, 3-2-178: il che ci rappresenta a noi stessi per troppo calati
in quella calca i particolari, non ci si stancherebbe mai. il creatore è veramente
, le novelle e le gazzette che ci empiono gli orecchi di cose lontane da
a migliaia le persone di ogni condizione ci venivano, e furono fatte molte baracche
di pesci divorati, e tutti ci pigliavano sopra il perdono con pedate,
calcagnate, nella melma; e poi ci si mise con furore, con il cuore
. bartoli, 33-23: e se ci avvenisse,... di scontrarci in
130: entro in chiesa e ci era pieno, e ti vedo chi con
: avere il contrario di quello che ci si aspetta. pulci, 24-22:
avrei voluto vederti io, neirinverno che ci abbiamo alle calcagne! ». verga,
in modo che la generazione che già ci pesta il calcagno, non abbia a dire
: costoro urlarono e urlarono, e ci lasciarono la via più impe
una gran bella voce. e tanto ci pensò e tanto s'illuse, che volle
toccano quasi con pudore; la dannata ci calca. palazzeschi, 3-217: accadeva
, dicevano che anche sotto la collina ci doveva esser lo zolfo. quelle creste
comecché 'l poco e disastroso luogo / non ci potesse accòr se non n'un
1-2-179: io son persuaso che noi non ci possiamo allontanare dalla strada calcata,
giorni per tre canne di muro? ci ho un bel guadagno in questo appalto
paese di calce viva nell'afa che ci brucia la gola, se parliamo.
vitruvio, come al tempo suo tanti ci fossero consumatori di calcina e di pietre
ricchi, xxv-1-294: dissi ben io che ci saria che fare / che tu voglia
scagliarono contro il cordone dei carabinieri che ci trattenevano sulla strada, e quelli si
. caro, 12-i-89: ier sera ci fu da rasciugare, questa sera da ungere
noi abbiamo le nostre: il mondo ci ha dato de'calci, e siamo fatti
un calcio a tanta benevolenza; ma che ci fo io a quel posto? carducci
calci. pirandello, 7-282: con lui ci stava, la signora carlottina, oh
, la signora carlottina, oh se ci stava! e come! e come!
. g. gozzi, 1-298: ci è un detto, quasi per proverbio,
ire a porta inferi, e poco ci può dare o tórre del menare le càlcole
aretino, 2-99: quando la infermità ci strascina nel letto... si mostri
poi in una foresta tale, che ci smarrimmo; e tempo fu ch'io credetti
abissi de'ca- trafossi, in che ci eravamo ridotti. galileo, 3-1-307:
domandando de'prezzi, trovammo che non ci riusciva l'incetta di tanto guadagno, quanto
dolce e vuoto; la macchina calcolatrice che ci stava a pigione pel solito s'era
e le dimostrazioni da me vedute, ci vogliono 540 lire, poco più poco meno
questi di perottino, che egli così caldamente ci ha raccontati. guicciardini, 287:
sillaba. la velia sull'uscio. « ci à gente * crocidò il vecchio «
sedani, dove a bollire, viceversa, ci fossero stati buttati degli « impiegati civili
, conc., i-401: in germania ci vogliono le stufe, la birra e
dite che sete caldi; altrimente vi ci farò riscaldare, per le chiabellate di dio
dio; se giunghiamo a palazzo, ci parlerete d'altro verso su la colla
. pavese, 101: una donna ci attende nel buio / stesa al sonno
di nuovo: -è che non ci sono prove, caro voi. che uno
in tal disperazione in vecchiezza, che ci manda a casa del diavolo calde calde,
, mi risponderanno gli oggidiani, non ci è più oggidì un omero, un platone
reo buon uomo, proprio quel che ci voleva. trovandolo poi nuovo affatto del paese
a punire calda calda la mancanza, ci porgerà in se medesimo un fenomeno morale
non è commoda né ricca: / ci si sta caldo e secco insieme insieme
e quella dell'argalia. non vorrei che ci prendessero caldi caldi. 13
né punto né poco mi divagò. ci stetti pure circa un mese per lasciare sfogare
? » mi disse... « ci troviamo un posto al caldo. si
). nievo, 141: la ci viene sovente, ella, alla fontana?
con un miraggio amoroso, sia che ci spaventino con queste rivolte d'anime assassinate
fa né freddo né caldo: se tutti ci salvassimo, a lui non cresce gloria
caldicciolo s'ascondono di picciola febbre che ci assaglia, o almeno gli anni vegnenti
essere più caldemo o caldoso; il sole ci dà dalla mat tina alla
acuiva i desiderii. borgese, 1-273: ci furono le nuvole e il sereno,
tener conto degli anni, sì come ci riferì tito livio, non sapendo scriverli
. pulci, vi-25: se tu ci fussi, io farei mazzi di sonetti,
lusingar l'udito. pananti, ii-45: ci vuol gli uccelli nominati sorte, /
il modo né la via non ci conosco. de jennaro, 76: a
bel fiore. cattaneo, ii-1-166: se ci cale di tentar cose eseguibili poniamo per
non cale. nievo, 127: donato ci seguiva posto affatto in non cale dalla
incontro nel calesse nostro italiano uno ci si trova quasi su la groppa
leggi sicure. idem, ii-47: poi ci raccontarono che, per non essere il
pananti, i-303: per me donna ci vuol d'altro calibro. manzoni, pr
la mia abbadia, / de'calici non ci ho più la semenza, / perduto
danari, e quando argento stato non ci fosse, egli avrebbe impegnato la cotta
santo antonio, odi che villania costoro ci dicono. -acer. calicióne.
viene in parte assottigliata e chiarificata quando ci siamo fatti padroni di alcune conclusioni fermamente
me innanzi; venite in quaggiù, ché ci dee essere una cotale callaiétta nascosa »
valle, 189: men aspra / ci s'è mostra fortuna da quel tempo,
cose di fuor; e carte amiche / ci pervengon talor, onde consigli / e
monti. palmieri [tommaseo]: callidamente ci dimostra [l'intelligenza] le cose
[l'intelligenza] le cose presenti, ci fa buoni esaminatori. =
a descrivere un banco scolastico: mi ci vollero sette giorni per scrivere tre righe precise
; i calli e lo storpiamento delle dita ci ritrovaron mezzo di poi per allargarle.
penitenza il fallo. svevo, 3-782: ci trovammo ad un certo punto di fronte
critiche di costoro? - no, ci ho fatto il callo. -fare
giornata delle così belle. ma 10 ci ho fatto il callo e non mi fanno
si ponesse un termine. del resto ci ho fatto il callo. verga, 1-74
soldato senza tanti piagnistei, che ormai ci avevano fatto il callo. soffici, 1-82
; / o, se sa, ci ha fatto il callo. pavese, 4-287
sapesse 11 mio nome, ma ormai ci avevo fatto il callo e il terrore
da nessuno. nievo, 152: non ci volle meno delle loro risate per metter
, 239: -olà, carlino! che ci fai qui? -mi disse uno di
calmedro 'manca al vocabolario, che ci registra 'tariffa'*; e panzini, iv-100
volte furfanti; in gergo e in calmone ci martorizzano in prima, di poi
martorizzano in prima, di poi ci manucano con più ingordigia, che
manucano con più ingordigia, che ci fa truccar per la calcosa.
mondo;... ella ci riporta all'imperio più vasto e più cosmopolitico
bestemmiare e calognare, non pare che ci ne curiamo. s. agostino
: una più vasta patria il destino ci aveva dato: un più dolce calor
pertanto, quando fu sparecchiato, e ci siamo trovati a quattr'occhi, quel
a quattr'occhi, quel nuovo calore ci diede spirito a condolerci, non foss'altro
certa simpatia fra le nostre due taciturnità ci avea già quasi allacciati vicendevolmente, senza
, operai, coinquilini, ragazze -e ci fu un uomo, un giovanotto,
: avrei detto che un sottile calorico ci avvolgeva, e ch'ella fosse arrossita.
come se tornassi dopo un'assenza, ci fu un moto festoso di aperta
: « bistecche, carne arrosto, ci sarebbe da averne? * saltò su
che per certi calorosi che conosco io, ci vuole il trabiccolo e lo scalda-vivande anco
esempio, di sentinelle d'amore che ci pedinan tossendo, o di calottiane straccione accosciate
europa esser falsa la calunnia di che ci gravano gli stranieri, cioè che i
e però che non è veruno che ci aiuti a portare i pesi delle nostre
delle nostre calure, né chi le ci levi da dosso altri che 'l signore
-figur. carducci, i-616: ci scampino sempre le muse dalla indulgenza del
di se stessi. baldini, i-97: ci attendono le fetide rovine della cartiera di
.. non tanto piccolo, perché ci ha da entrare una statua, grande
cristo alla colonna. alle pareti laterali ci voglio allogare due bei quadri, grandi:
, 215: ser martinello di balla ci de dare lb. vi, che li
, per begli abiti che fossero, ci offenderebbe non meno che se portasse la
/ sicuramente quelli, / di cui noi ci ridemmo esser sì lindi.
e non arai le calze. guasparri ci ha ragguagliato d'ogni cosa appuntino.
aretino, 2-99: quando la infermità ci strascina nel letto... si
aveva su da ottant'anni, il prete ci sudò una camicia per farcelo accomodare.
, 210: or vedi come questa ben ci calza. galileo, 187: questo
, / con che 'l loto ci ò trescato! meo de'tolomei, vi-n-46
costui, e dice: « io ci t'ho detto, che non è l'
de sanctis, i-74: 1 dragoni ci stanno per farci vedere il berrettone e i
i guanti e gli stivali, e ci stanno i camerieri perché noi vedessimo le
turchino, e le brache color granata, ci correva la gran differenza! svevo,
lucide: mentre le calzet- tine ci ricadevan sopra tutte guaste e passite.
. -m'aspettano? sanno eglino che ci sono?... -e chi sono
altri corrono a spogliarsi. in calzoncini ci buttiamo nell'acqua di menta azzurra.
tre o quattro navicellate, e ci vedrebbe... delle nerite, de'
avvenuto stanotte, mentre si dormiva? ci sono sparite a tutti le scarpe,
1-205: e se pur scardassare / ci bisogna talor lana, c'ha vizio,
egli fosse vivo! a quest'ora ci prepareremmo, ci vestiremmo delle nostre pellicce,
! a quest'ora ci prepareremmo, ci vestiremmo delle nostre pellicce, proveremmo le
sedeva con noi tre sulle panchine, ci ascoltava brontolare o sghignazzare, s'infiammava
. -sì, sì, è vero; ci sarà della polvere. non torna il
.. lasciami in pace ». ci fu quasi un suono di pianto in queste
. palazzeschi, 197: lassù non ci si poteva più stare, / è inutile
stare, / è inutile, / non ci si poteva star più. /
pare troppo ogni onore, che fare ci può, avvegnaché per verità mal cambiato
/ verrà la rondine amica / che ci dia questo par d'ali / in cambio
sopra di loro, quelli dell'isola ci davano li schiavi. targioni tozzetti,
. testi fiorentini, 15: attigliante ci à dato libre nj e denari xxj
sicurezza. abbandonati su due tavolacci vicini, ci avevano lasciati là come cose immonde.
cosa, per i poveri tonni che ci vanno a finire in mattanza.
.. guardi come siamo ridotti! e ci basterebbe una camerùccia e una bracciata di
una camerùccia disfatta dicendomi che indovinassi chi ci aveva dormito la settimana passata.
egli mi fa ridere ogni volta che ci bado; e massime nella recita teatrale
può esser facilissima a trovarsi; ma io ci ho fatto capo stranamente. l.
gli altri come compagni e camerate, ci pone più confidenza. de sanctis, iii-308
gli amici, vedete in qual difficoltà ci troviamo. [sostituito da] manzoni,
ho anche dati... là ci volevano que'galantuomini... quando scappò
. 1827 (255): là ci volevano quei camerate...].
si usciva in camerata, mi pare ci fosse anche la spada col manico d'ottone
splendlente e bruna / che un mago ci ha rapita, o madre luna. e
detta cameriera, quando il barone non ci era, dormiva con lei. tasso,
, perché il bre sciani ci possa far vedere * la squadra dei dragoni
, 3-777: questo primo affare ci lasciò lo strascico nel camerino dei ripostigli
, se penso quella camerista / che ci servì con volto d'assassina.
venne l'ispettore con ordine del ministro, ci fece uscire dalla stanza numero cinque dove
stanza numero cinque dove eravamo soli, e ci allogò nel cameróne dell'infermeria dov'erano
e alla forchetta. baldini, i-395: ci salutavamo in un gran cameróne pieno di
... non tanto piccolo, perché ci ha da entrare una statua, grande
premio della mia verginità, che 10 ci recai e non ne la porto, che
, corte., i-195: noi discendenti ci siamo fatte delle leggi umane, delle
da tutte le parti, la padrona ci commentava a modo suo, quadro per quadro
temo buono, ditelo a me, che ci giuo- cherò la camicia, e allora
che perda anche la camicia; non ci penso. -rimanere in camicia
la breve orazione: accidenti a chi ti ci ha portato! borgese, 1-72:
tanti calci e pedate che ogni predica ci faceva una camiciata. camiciata2,
seggioloni intorno. levi, 1-95: ci era stata [nella casa] tanti
fumare i camini di milano, che non ci so fare comparizione. c. bartoli
varca i monti. pavese, 4-286: ci raggiunse e superò, fragoroso, un
: tra petroburgo e peterhoff... ci è un basso fondo nel fiume:
un basso fondo nel fiume: non ci ha che otto piedi di acqua;
lo assorda e l'impolvera: egli non ci fa caso. 2. sm.
hai tu a mente la commessione che ci fu fatta? ». rispose l'altro
abbiam voluto interrogare altri testimoni; e ci siam messi a frugar nelle memorie di
questa era ben lontana dal sospettare che ci fosse sotto mistero; e la faccenda camminava
mura. redi, 16iii- 121: ci venne ad ambodue in pensiero d'osservar
sentieri della vita,... ci mettiamo. camminatóre (ant.
come io stimo) incamminandoci per altra strada ci indirizzassimo a più diritto e sicuro cammino
, il qual prima erto e lungo ci si mostrava, ne hai fatto parere e
invaghiti d'un apparente e falso diletto ci lasciamo al disordinato appetito fuor del buon
forse la luna si cele, / tratti ci arà questo lìon grifagno / del bosco
borsieri, corte., i-90: ci piovono da tutte le parti lettere, avvisi
cammin facendo. dossi, 152: noi ci adusiamo a pensare in date ore,
l'autore di sicuro non pensava quando ci mise le mani la prima volta.
clapasson, mafia, camorra e lega non ci ha da stare. 3.
camorristi, ed avranno fatto bene e ci crederò. dopo un certo tempo sarà
è estirpata ». nossignori, non ci crederò. i camorristi hanno polsi e
delle villanelle, quelle risa, que'canti ci esilaravano, ci facevano più caramente sentire
risa, que'canti ci esilaravano, ci facevano più caramente sentire la presenza di colui
: gli altri, come se non ci fossero ». leopardi, i-1087: [
rari diletti. fanzini, iii-294: ci soffermammo... in un luogo dove
dice, - ma un po'di minestra ci vuole. -battere, scorrere la campagna
; la sua cascina era spaziosa, ci saremmo divertiti. ' -alloggiare
». « bella, se dio ci aiuta ». pavese, 5-40: disse
come tutte le campagne, per farla fruttare ci sarebbero volute delle braccia che non c'
-dice lui - vuole la guerra. ci sono dei ventriloqui che la gridano,
tommaseo [s. v.]: ci siam messi al pianoforte alle nove,
e un capo ameno come lei, ci si campa due e tre.
. garzoni, 1-160: né meno ci piace che tocchi un bagatino a quel mastro
la via aveva brontolato che a monreale ci andava di malavoglia, perché sapeva esservi
, per begli abiti che fossero, ci offenderebbe non meno, che se portasse
. dice frate ginepro: queste campanelle ci sono di su- perchio. a.
gli orecchi parevano lampioni di carrozza, e ci si notava la traccia del buco,
: l'ospite il maggior milantatore che ci sia stato giammai, non facev'altro
, 14-301: alla fiera di san biagio ci sono anche i librai di montereggio,
son parecchie settimane che nelle tue lettere ci si ritropareti verticali e punta più o
che lo tastò e sperò e bussò ci assicura ch'ei suona campaninamente bene.
che... mi bastavano, e ci campavo col mio fratello. nievo,
gli perdono; ma se campo, ci rivedremo nella macchia. serao, 1-6
egli mi fa ridere ogni volta che ci bado; e massime nella recita teatrale,
, assidua, minuta, di cui ci fanno fede eloquentemente le carte autografe.
è giornata!... oggi ci vuol prudenza!... ».
/ di pensieri -per dirti, e non ci ascoltano solo / cicale del biviere,
mezzo, che con ogni maggior comodo ci s'adagiano in gran numero gli spettatori.
giusti, v-187: martedì sera quando meno ci pensavano, avendo avuto il supplemento alla
che non finirà così presto, ma ci rido e vo can tando
, quando nemo potest operari, che non ci sia più campo a sperare, che
più campo a sperare, che non ci sia più comodità di salvarsi. magalotti
v'ho dato campo franco che voi ci trattiate a mo'vostro. algarotti,
e di un dritto delle genti non ci è nel machiavelli che la semplice base
fronte a debiti o aggravi, non ci si farà scrupolo di ricorrere anche a
essere i più potenti di tutti, ci siamo distrutti a gruppi, ci siamo fottuti
tutti, ci siamo distrutti a gruppi, ci siamo fottuti da soli: abbiamo livellato
, usando le carte per mercanzia, ci dilattaranno fino agli antipodi, e forse
, un ciuffo di canne, bisbigliando ci spia: i cespi di rose, bianchi
. i giudei della via crucis non ci son per nulla. e le cose che
un certo amico in dono, / ci darebbe da far questa canaglia. magalotti,
con che razza di canaglia il diavolo ci fa ballare. fogazzaro, 5-35: canaglia
così: « per asciugare, il muro ci mette del tempo ». viani,
cattivo e venne il buono, che ci ricondusse al predetto capo dello spirito santo
cognizioni, colle voci loro appartenenti, ci vengono pel canale di una lingua sorella.
quella proposizione generale generalissima, che noi ci eramo messi in capo, che ne'
e in quanto al lino e alle canape ci penserà meni, se pur barb'andrea
pur barb'andrea sarà contento una volta che ci sposiamo! ». d'annunzio,
più chiara farla, / o canapa ci vuole o tuorli d'uovo. collodi,
essere signore d'adrianopoli, se non ci sono più di quattro che spasimano di
cassandra diceva il vero, e non ci aveva colpa nessuna: io feci male
i piè de'cavalli stamani / non ci guastassin di can qualche paio. aretino
frego di penna le pagine che non ci gustano, e, peggio ancora,
cancelliamo al prossimo: le maggiori non ci perdonerà iddio. marino, 351:
, i-18: c'è la nebbia che ci cancella / nasce forse un fiume quassù
nelle inquisizioni criminali della cancelleria, e ci aveva rubato il mestiero. ojetti, ii-844
pian pianino arrivò a sapere quanta commissione ci spettasse e se la fece concedere quasi
. menzini, 5-73: qui ci vorrebbe un po'qualche dottore, /
): così dandomi una gagliarda grida ci mandomo al cancelliere: io che borbottando sempre
cassa i volumi ad uno ad uno, ci si china su con reverenza anche perché
del giorno a quel cancello / la gente ci si accalca torno torno / in grandissimo
quel gusto di fare il male, ci mettono più diligenza, ci stanno dietro fino
male, ci mettono più diligenza, ci stanno dietro fino alla fine, non
vede,... di mattina non ci viene nessuno; serve benissimo, ditelo
poi seguiva una serata, quando nessuno ci sperava più, che la riscattava e
poi la zuppidda va spargendo che noi ci troviamo il nostro conto a fare questo
coi cristalli, ed inoltre un candelotto che ci tenevamo acceso, ci si agghiacciò in
un candelotto che ci tenevamo acceso, ci si agghiacciò in una notte il pane,
cui altrove si spande la rilassatezza, ci siamo dimostrati buoni europei e abbiamo
non ho pensato, e meno ora ci penso, di far vergogna al mio consorte
alcuno possa satisfare a quello che al senso ci apparisce. montale, 9: il
[della luna] è tanta, che ci offusca e toglie la vista delle stelle
dalla luna; tal che molto meno ci deve restar cospicuo il candore, anco per
, schericato; vedi vedi ch'io ti ci ho pur giunto, can paterino.
corremmo urlando a sant'ambrogio, / ci abbracciammo a gli altari ed a i
donne e i figli, / via ci cacciaron come can tignosi. brancoli, 4-210
e a tavola, allora ogni cibo ci farà buon sangue. -confortare i
, i-25: ma cosa vai ch'io ci metta le mani? / tanto è
cangiante della conca ospitale, e beati ci stendiamo nel fieno che bucherebbe, se
or giallo, or verde, or perso ci si dimostra. vasari, iv-51:
bensì deve dirsi che ne'sopraddetti giorni ci sieno gli influssi della canicola e del
alla sua esistenza canina e che non ci fosse perciò da aversene a male.
e lì aspettava che la canizza gli ci respingesse la lepre, la quale, finalmente
dell'aria. pavese, 7-134: ci sedemmo all'aperto, a quei tavoli piantati
. algarotti, 3-214: nell'altro ci vedrebbe di belle figure su per que'
giorni per tre canne di muro? ci ho un bel guadagno in questo appalto!
segneri, iii- 1-41: il signore ci ha fatto intendere, che ci vuol
il signore ci ha fatto intendere, che ci vuol misurare con quella canna con cui
questa materia in qualunque tempo, non ci arà perav- ventura pure una colonia che
e sieno lavati e mondi tutti quelli che ci enterranno. giusti, i-545: ma
ha ricominciato a morire. se mai ci sarà un mondo pacifico, felice, che
città voi non la potete vedere, / ci vuole il mio cannocchiale. bocchelli,
china sono a tiro di canocchiale, e ci trovate tra esse tante relazioni quanto fra
per venire a le cannonate, e noi ci aspettavamo di vedere di lassù una battaglia
galileo, 1-1-301: lo spago che ci è avvolto intorno è la lunghezza del
a dimari, 1-5 7: ma se ci cresco, vo'far le fusa e'
cannone. e. cecchi, 1-163: ci fu una lieve scossa... e
, / mentre abbracciamo la donna che ci ama. -cannonìssimo. panzini,
me l'avessi detto, non che io ci fosse albergato, ma io sarei camminato
cannuccie marine sono separati, a ragionamento ci riducevamo insieme. buonarroti il giovane,
. cappello, ix-58: se non ci dimostrasse e corta e vana / la vaghezza
rotolato. nievo, 155: pei preti ci sono le elemosine, i capponi e
per loro e per le lor puttane, ci gittano innanzi il resto. garzoni,
vento in poppa mandò, che fedelmente / ci accompagnava per l'ondosa via. foscolo
la nostra? delle cose che non ci costano, largamente le diamo a dio,
(i-374): i servidori, non ci essendo il padrone, come madonna gli
altrove, di modo che uomo nessuno ci restò se non il canevaro che era
. / se non gli cansi, ci verrò domani. [sostituito da] manzoni
di far versi non cantabili (e ci riusciva poco o troppo!).
oh quanti materiali, esclamo io, ci somministra la nostra frugonesca paternità nelle prime
: lasciateci sognare!... non ci gua state con le vostre
se ti riprometti seminare sempre ragioni tu ci raccoglierai grilli cantaioli. papini, 20-528
non pensando, in quel momento, che ci sia un pubblico al mondo, discorrere
d. bartoli, 33-143: mai ci si muterebbe in capo quel- l'innato
altro, se non se dal non ci essere tra le parole ed il canto quell'
voce angelica che cantasse in cuore mentre ci ferisce l'orecchio un tumulto di campane
fare degli scherzi prima di asti. ci toccò stare un'ora nella neve a
gallo; canti bene e razzoli male. ci di'che non fai, e intanto
da uccelli grossi, o non ci s'immischia di nuovo, direi d'averne
. panzini, iii-164: -cosa ci mettete che è così profumato il vostro rapè
: in quale mondo confuso e assordante ci troveremmo, se fossimo gettati a un
, sgomentati della nostra vivacità, ci legano alle seggiole ed ai canterali soliti
. guerrazzi, iii-45: alcune fabbricanti ci aggiunsero non so quali dosi di piè
si mirava con civetteria... ci fu anche ima gragnola canterina di cui l'
. comisso, 7-199: due giovani ci precedevano in fretta, uno era ubriaco e
tutto striscio sopra la collina un attimo ci arrestò il cuore. si capiva ch'
a. f. doni, 3-101: ci son ben alcune cantilene di grillo,
bastivi a sapere, che ne'vini ci dette a gustare il nettare, e
e ne'poponi l'ambrosia. e ci rinfrescò per modo con la gelidezza d'
spina, / di bene e mal ci fa tutto ima lista, / per
a tavola. nìevo, 1-39: ci dà una mano alla pellegrina nelle faccenduole
, / il sole dei giardini / ci ubbriaca meglio del tuo vino / che noi
. moravia, viii-117: il cameriere ci stava dinanzi, la carta in mano,
, e nella ressa e nel frastuono ci si dimenticava perfino quello stringimento di cuore
i-18: c'è la nebbia che ci cancella / nasce forse un fiume
. stuparich, 5-72: le voci che ci richiamavano alla terra, erano il canto
dalla chiesa. aretino, 8-13: ci disse la celleraria, che egli [il
; all'opera, ai teatri / ci sta il diavol, ci vanno gl'idolatri
teatri / ci sta il diavol, ci vanno gl'idolatri. foscolo, xv-552
da altro, se non se dal non ci essere tra le parole ed il canto
: in quale mondo confuso e assordante ci troveremmo, se fossimo gettati a un
la nostra? delle cose che non ci costano, largamente le diamo a dio,
che né pur l'amicizia, se ci avesse pensato da un mese, avrebbe
che il cuore avrebbe voluto, lucia ci riusciva fino a un certo segno:
riusciva fino a un certo segno: ci sarebbe anche riuscita meglio, se fosse
.. -non aver sospetto che non ci è pericolo. -parole! va'largo
: in questi tempi il signore di lucca ci volea giugnere al canto. -dar
il secondo, così però che non ci sono pilastri che nelle cantonate della facciata
buio della strada. nieri, 389: ci era più spie che cantonate a que'
, al quarto piano; a metà ci si sedeva su due palchetti murati nei cantoni
piombi e metalli per li ni mi ci infragnere. -tozzo (di pane
a cantoni, a martellati / non ci lascian mai fico, c'abbia foglia.
aveste posto / d'un romanzuccio, ci trionferei / com'un che alla taverna
una stanza, e colla forma sua ci si adatta. ed è anco della
il fuoco al ponte della galleria; noi ci corriamo sopra, calpestandolo lo spengiamo,
ch'e'non è guasto nulla: / ci fia 'n corpo un cantuccio anche per
. varchi, v-47: se alcuno ci dice, o ci chiede cosa, la
v-47: se alcuno ci dice, o ci chiede cosa, la quale non volemo
: il gran sapere di quelli scrittori ci dee persuadere che con ragione in tal modo
quelle minacce, restammo tutti atterriti: ci guardavamo in viso l'un l'altro alla
pecore. per due volte quelli del villaggio ci credettero, accorsero e se ne tornarono
, che girassimo i boschi. ci dava un'occhiata a sera arrivando, impe
tra gli alberi di una corte / ci si mostrano i gialli dei limoni; /
si sfa, / e in petto ci scrosciano / le loro canzoni / le trombe
abbiamo bisogno di conforto, e non ci accorgiamo neppure che da un libro all'
. varchi, v-47: se alcuno ci dice o ci chiede cosa la quale
, v-47: se alcuno ci dice o ci chiede cosa la quale non volemo fare
nostre [tabulazioni]: il mondo ci ha dato de'calci, e siamo fatti
pietrino non la stava a sentire perché ci capiva poco, ma l'organo,
un naso terribile, e le canzonettiste ci facevano le spiritosaggini. 2.
un contrario l'altro sentirebbe, / né ci sarìa tra lor combattimento, / né
caos; mentre invece ci condusse, fra orrendi mali, è vero
, non di fare un caos, che ci conduca tutti insieme alla morte. garzoni
e altissimi arbori, e per una vietta ci si poteva entrar comodamente dentro, la
macchia alcuna. carletti, 63: ci partimmo, seguitando il nostro cammino lungo
veggono di questa circonferenza, che intorno ci si gira, ora queste sue bellezze
, simile a una tinozza, non ci lascia immaginare una stanza da bagno,
animata. baretti, 1-234: non ci proibiscono formalmente il crederli popolati [que'
: mutarono i criteri dell'arte. ci fu un'arte pagana e un'arte
sapere o la capacità degli uomini non ci arriva. ma la conclusione è che pensare
fatte a quest'opera, perché forse ci riuscirà il capacitarci fra noi. l
, e non si capacitava che amelia ci passasse i pomeriggi da sola. cassola,
suddetta lettera. parini, 604: ci ha di quegli uomini al mondo,.
, v-19: pover'a noi! chi ci assolverà? non c'è altro che
dunque, tu mi domanderai, non ci sono ricoveri, non ci sono case
domanderai, non ci sono ricoveri, non ci sono case ospitaliere? sicuro che ci
ci sono case ospitaliere? sicuro che ci sono; ma quando tu le avessi
gadda, 514: gérard... ci presenta d'un polputo murat re,
: queste barbe e queste capelliere / ci fan fuor del dovere / vecchi parere,
venti. pascoli, i-406: e ci apparve la grande ombra, che ha rossa
adiratevi voi mai, donne? io ci vego di magre, che mi pare che
vego di magre, che mi pare che ci sia alcuna che talvolta fa a'capegli
/ come i musici ed io presi ci siamo. giusti, ii-51: facciamo a
il maestro di matematica... ci aveva fatto, a mo'di saluto,
. sono accadute tante cose che mi ci hanno tirato (come si dice)
: ho scritto perché il diavolo mi ci tirava per i capelli, ma le
guerra pontificia è l'immacolata. chi ci sta a un bel colpo da corsari
trainato da due baldi destrieri, non ci degnò di uno sguardo. linati,
, quella del dottore! -la palla ci vide per me e andò a bollarlo
forca. silone, 39: « ci vogliono rubare l'acqua *. « è
avventizia, simile a quel capillizio che ci par di vedere intorno alla fiammella di una
io voglio andare a cercare, se ci è ov'io cappia, e poi tornerò
da lor delineati. parini, 719: ci scese quest'aria veritiera di questo luogo
tanto bucato i polmoni ch'essa non ci possa più capire. pindemonte, 17-419
un sì angusto intervallo che al più ci capiva una scranna di paglia) ci angosciava
più ci capiva una scranna di paglia) ci angosciava assai peggio. tommaseo, i-548
7-42: nel salottino da pranzo appena ci capivano i cinque commensali. guai se
958: e se pure una volta ci verrà scoperta da lontano la cima di un
e là camminando a nostro talento, ci parrà per più giorni essere beati.
pellico, ii-133: oltre quella volta che ci salutammo cantando ne'sotterranei, io aveva
se voi la conosceste, forse non ci capireste nulla. no, non è
alle gambe: cura di piombo, ci vuole! pavese, 5-74: l'altro
una bottega di stovigliaio o di vetraio ci sono dei capirotti che si rimandano alla fornace
far i suoi negozi, e tornare, ci spende la carovana tre anni. passa
. nuovi testi fiorentini, 201: anche ci deve dare noi lib. mi e
la fa da suggeritore; mastro don gesualdo ci mette i capitali, e la baronessa
, che aveva pescato nel mare grande. ci si sentì ricchi con questa barca che
un gran capitale. magalotti, 2-9-147: ci è di buono la mia vecchiaia,
ce l'hanno speciale coi rossi, ci sarà il suo motivo ». « è
dire che finché c'è il capitale, ci saranno i fascisti *. 5
buona / che a tali offerte ella ci avea piacere, / che gli era grata
un capi taletto, e ci campa bene. idem [s. v
chedun altro... ci starei anch'io... *.
, 7-176: nel non essere nel sogno ci è consentito dimenticare i vincoli onde la
sviluppi, operata dalla storia, non ci riguarda. = fr. capitalisation (
germanico. sassetti, 266: noi ci partimmo di lisbona alli 8 d'aprile,
ii-104: il capitano tedesco gridò che ci volgessimo verso il palazzo e guardassimo in
grado di capitano della riserva: e ci teneva. barilli, 2-105: passavano fieri
15 (266): ma io non ci voglio andare dal capitano di giustizia.
tutta la ciurma, a quello che ci ha detto il capitano della fregata danese,
7-i-178: cristo, nostro capitano, ci ha dato esemplo che dobbiamo mettere la vita
di lei: in modo che non ci è luogo d'alcuna corruzione. ariosto,
così infatti accadde -che parlando più piano ci potremmo sentire, e che talvolta capiterebbero
e scender giù e capitare davanti a chi ci fosse. -per simil. e
al cui rispose: « di'che ci capiti un'altra volta ». mio padre
mio, non si sa mai quel che ci può capitare in questo mondo. i
ser sano? che vuol dire che non ci capita più? egli è male che
più? egli è male che non ci venga. vasari, iii-502: i deputati
-capitare fra capo e collo: quando meno ci si aspetta. svevo, 3-802
il nostro esercito non avesse capitolato, ci è un tormento insopportabile. 2
de'medici; però in questo affare ci sono sospetti. 4. ant.
, 183 (270): come noi ci partimmo dal gran cane, avete inteso
: ne'tanti trattati d'educazione, che ci fanno tanto di capo, non mi
spesso ingannati, sempre incerti, se ci apponiamo nel definire... come
sì bislacchi, sì bisbetici, / che ci saria da diventare eretici. idem,
di legno, non tanto liscia che ci renda direttamente l'immagini, e quella
il capo della casa. pensa che ci hai tutti gli altri sulle spalle,
bellissimo chiodo in ima trave, e ci ferma un capo della fune. serao,
: finalmente in capo a tre giorni ci cavorno di carcere, con sicurtà che demmo
in capo a più altri, non ci pensava quasi più niente. cuoco, 1-237
fine non rileverebbe molto, se non ci fussero dell'altre difficultà importantissime che risguardano
venghiamo ora a que'due capi che ci siamo proposti d'esaminare; e appigliamoci
perché non in tutto il nostro allievo ci faccia onore. io non nego però
gli dice: - « adagio! tu ci comprometti * -... veuillot
cerchiamo alcuno verso del salmo, noi ci facciamo da capo. m.
di passare per una via che non ci cascasse tra capo e collo un capolavoro
fichidindia. nieri, 68: e ora ci hanno messo una causa in tribunale che
io mi abbia il capo, e non ci raccapezzo più filo che mi conduca avanti
del cielo, e a questo portinaio ci conviene far capo. r. degli albizzi
essere facilissima a trovarsi, ma io ci ho fatto capo stranamente. -farsi
a mille teste / sceme, che non ci sia la sorte e il fato,
il capo, onde è bene di non ci arrischiare. -passare per il
ragazze! capite, vossignoria? ciolla ci ha la mano... ne
uh, uh, che san brandano ci tenga in capo la mano. lorenzino,
bandello, 1-26 (i-325): io ci starò fin che si veggia che questo
fare? andremo invecchiando, e ci esciranno questi grilli del capo.
1078: per venire a capo degli uomini ci vuole gran forza di braccia da fare
? ma come mai? io mi ci sono stillato il cervello, e non son
, o lividi, / al tutto ci è 'l riparo. -quando ancora / e'
fosso. negri, 2-975: dentro ci si movono due capini calvi, forse ciechi
malandrine fuste de'sassoni, tanti vi ci par vedere capocorsali. = comp.
... sicché vecchie in brillanti ci fantasticavano su tutta notte, su quel capocrònaca
per una certa curiosità... ci fui pel capo d'anno del 1768,
insigne, opera perfetta, ecc. ci si ripeterà: ci sono gli esempii.
perfetta, ecc. ci si ripeterà: ci sono gli esempii. lo sappiamo;
dandini del sesso femminile, e non ci vuole altro che un don magnifico,
caso di passare per una via che non ci cascasse tra capo e collo un capolavoro
finora va bene. basta che non ci faccia disperare quel capolino di sua figliuola
. eh, eh!... ci vorrebbero del- l'altre braccia..
verga, 3-115: dietro ogni soldato ci sta un caporale col fucile carico,
fosse lui il ragazzo col capo fasciato. ci vollero le testimonianze dei suoi compagni di
che un pianerottolo; e quando ci s'è arrivati, si scopre un'altra
, che frequentiamo in seguito, non ci riesce far lega, non si contrae
b. croce, ii-8-152: quasi ci si rallegra... che vi siano
dini del sesso femminile, e non ci vuole altro che un don magnifico,
fossero trattati così, presto a lucinico non ci sarebbe venuto nessuno! =
, 317: non basta che l'anno ci è un quarto meno di quel che
sotto a mantello o cappa, e'non ci è certo. belo, xxv-1-90:
e la cappa fosse cotta, / ci constò vinti ducati. / -che faremo,
ponente. « è una bavicciuola che ci fa piuttosto bene » dice tranquillo luigi
de sanctis, i-74: e i dragoni ci stanno per farci vedere il berrettone e
e i guanti e gli stivali, e ci stanno i camerieri perché noi vedessimo le
e i calzoni e i calzarmi, e ci stanno i camerieri ecclesiastici per la loro
cavalli di rosso fiammante, ed i prelati ci stanno in grazia de'loro paludamenti paonazzi
in grazia de'loro paludamenti paonazzi, e ci stanno i vescovi per mostrarci il cappello
è, e l'arcangeli, che ci deve essere dicerto a fare il maestro di
, le piegano, le seranno, ci fanno il capelletto, fan la sovra scritta
per non indugare tropo averne i danari, ci abiamo ritolte le piume come l'abiamo
il vecchio vinverra, cappellina in testa, ci guardava tutti sopra il cucchiaio, e
, che essi, le volte che ci venivano in visita, si tenessero costantemente
gli altri principi l'aspetteranno, né ci è più rimedio. ariosto, sat.
nieri, 318: benché questo cappello ci abbia che fare quanto pilato nel credo
monello sciancato raccattò il cappello bisunto e ci sputò dentro. -abbasso i cappelli!
onore meritavano le vivande e l'accoglienzia ci fece iersera. pulci, 24-38: e
novizio '. baldini, 1-8: ci mettevamo tutti dell'impegno, noi richiamati
fiorentini, 222: bongia f. ghinammi ci de dare s. xxviij, che
/ (se l'abbiam) che non ci scappi. buonarroti il giovane, 9-14
scaraventatevi; ma cappita! il muzio ci grida. guarini, 294: il resto
sino a sera sulle loro spalle che non ci erano cappotti che bastass 'ro.
. l'avevano di modo trasformato che non ci era rimasa nessuna de le sue solite
dolce, tu cavalchi la capra; costui ci ha assai uccellati, ed ancora ci
ci ha assai uccellati, ed ancora ci uccella. boccaccio, dee.; 2-10
da capre che mi porta / dove ci scioglieremo come cera. cassola, 2-47
buona prudenzia e pratica, esaminerai se ci fusse mezzo nessuno di salvare la capra e
questo instrumento, aggiuntovi taglie e carrucole, ci serviamo noi commodissimamente ad alzare i pesi
posare dei discorsi proprio dell'attesa, ci pervenne, sempre dalla morena di contro
chi vuole aver bene in corte bisogna che ci venga sordo, cieco, muto,
vicaria. vuol mostrarsi dottore; e ci fa intendere che è de l'arte
redi, 16-i-18: e ci accompagni / tutt'allegra e festosa /
nasce da non aver contezza di quant'altri ci abbia pensato, ma, quando altro
coscienza della debolezza dell'ingegno umano, ci somministrano. marino, 10-138: tutte queste
è il gusto per cose che non ci convengono, e che presto ci dispiacciono.
che non ci convengono, e che presto ci dispiacciono... in morale la
anche dura la sua tirannia. ella non ci badava, la cattivetta. carducci,
trovano. ma una volta nel letto, ci stanno ». cassola, 2-430: