qua e là gruppi di contadini che ci guardavano accidiosi e pensando chi sa che cosa
tr. (accigliino). munire di ci glioni. =
imitarsi. arila, io: che ci sieno gli esempi più recenti, lo sappiamo
779: per rigenerare i popoli, ci vuole... la libertà,
, esausti, se la provvidenza non ci mettesse riparo con quella striscia d'ombra
; ricordevole del corso pericolo, non ci cade un'altra volta così di facile.
i-7 (6): né per certo ci farà prò avere fatte tutte le cose
guscio di noce!... ci stanno come le acciughe in un barile.
disse: -se cotesto è, dio ci t'ha mandato, e serai ben accivito
4-22 (ii-768): se donne ci sono, guardale quanto tu vuoi, ché
tanto frequenti non erano, ma ognuno ci si accodava... come si facessero
1-79: ancora terre straniere / forse ci accoglieranno. 2. figur.
! idem [crusca] '. ci accolsero con uno loro accoglimentaccio rustico e
doppio aggravio. svevo, 3-773: ci eravamo accollati i mobili e non ci decidevamo
: ci eravamo accollati i mobili e non ci decidevamo
campi di lombardia..., ci reca un fiero sgomento questa babilonia di
ardeva come una catasta di legna, quando ci passò vicino, e le fiamme salivano
erudizione. pratolini, 2-203: se noi ci comportiamo bene, i ragazzi non potranno
se poi sono bacati nel sangue, non ci sono parole né botte che li possano
tanto gli gustavano quelle bacche, che ci tornava sempre. alvaro, 2-156: giunge
perturbasse gli animi vostri, quando voi ci vedeste distruggere i luoghi di questi
risata... [al quale] ci abbandoniamo fra amici intimi. pascoli,
, e che ne'tumulti i galantuomini non ci stanno bene, non mi son lasciato
: padre stradino, se voi non ci soccorrete di qualche cosa nuova da lèggere,
. cecchi, 5-136: la sorellina ci dava quasi la sua età; e ci
ci dava quasi la sua età; e ci si sentiva, guardandola, sulle spalle
da una parola tronca del comandante, le ci parvero sempre una famosa comparsa di burattini
bene, non mi so trattenere e ci do dentro ». « tutti così i
di qua e di là, che ci aggiriamo intorno e torniamo e ritorniamo a
le fastose cerimonie sacre e profane, ci fu il solenne baciamano, secondo le
gente baciapile e i preti stessi, che ci rimet tevano ranno e sapone
-disse il suino. -per un dollaro ci avrebbe baciato le scarpe, si lascerebbe
bacillo virgola. comisso, 7-13: ci si spaventava perché nell'inchiostro, erano
. marotta, 2-157: la sera ci lavavamo le mani nella stessa bacinella,
sacchetti, 51-30: io per me ci sono venuto per bene, e non per
costumi, / d'argento e d'òr ci sono, di gran costi. casti,
ai borghesi l'ingresso nella stazione, ci sono molte donne e uomini che irrompono
credo che in tutte le letterature non ci sia bacio di più grande effetto. oggi
stampando loro in viso de'bacioni, che ci lasciavano il bianco per qualche tempo.
che trita trita esce dalla veemenzia che ci rimescola, non istanno per abbandonare i liuti
le vivande, e i basciucchiamenti, non ci chiamino più per il proprio nome.
memoria quel fatto, di cui non ci rimaneva più che un'ombra; si
personaggio; passò ad altro, e non ci pensò più. cattaneo, i-1-249:
a dire: esci di lì, ci vo'star io '. e il sapere
bello, gli pare impossibile che non ci abbia il baco... cretini »
qualche ragazzino più audace... ci urla all'improvviso all'orecchio: «
soprappreso da terrore; mentre i bersaglieri ci tenevano a bada, il grosso degli assalitori
amico -ma che cosa fu? / quei ci rispose, il mare è torbo
, perché sia fatta bene, ci badano; badano perché altri badi
. figuratevi se gli volevan bene e se ci badavano! de roberto, 363
non badò al nostro consiglio; e ci ordinò di farli alloggiare nel castello.
- bada lì: che credi che ci voglia un gran talento a finire i
dei due orologi i frequentatori della bottega ci badano poco, perché per essi il
è sempre fredda, ma i tedeschi non ci badano anche se è fredda. paolieri
si sentiva ruzzolar nel solaio, non ci si badava proprio. pea, 3-143:
il respiro del vento, / ma nessuno ci bada. cassola, 2- 185:
? puoi far conto / più non ci sia, quella è la porta, e
santo diavolone, dargliela a bere! ci vuole soltanto un po'di abilità ».
1009: -voi solo e la badessa ci potete rimediare. -come? - persuadere
f. doni, ii-202: se oggi ci fusse questa legge che l'eredità andasse
niente succede. nessuno ha gridato. e ci squagliamo a poco a poco, e
grotta naturale. marotta, 6-37. ci furono però la guerra e altri fatti
svolazzo coi baffi, come i ghirigori che ci sono sul blocco de'fogli, al
la caricatura di noi tre: io ci fo la mia figura, perdio:
due baffetti ricciuti. moravia, vii-74: ci hai baffetti, bella mia..
». cassola, 2-447: dove ci mettiamo? -fece dando un'occhiata intorno.
reai ingegnere o un architetto, / ci munge fino all'ultimo sacchetto, / per
, andò loro incontro, domandò che ci fosse di nuovo. una bagattella.
soldati. de amicis, i-85: ci metteremo in corpo la piccola bagatella di quindici
: varie sono le specie di prestigi; ci è una sorte che vien chiamata apparenza
, oggi, per le baggianate. oggi ci sono le conquiste sociali e la giustizia
17 (305): « sai come ci chiamano in questo paese, noi altri
stato di milano? » « come ci chiamano? » « ci chiaman baggiani.
» « come ci chiamano? » « ci chiaman baggiani. » « non è
il verde. colombini, i-36: ci ha fatti andare fra tanto reo tempo senza
lieve rugiada matutina, / ch'invisibil ci bagna, / vien quel ch'il
ragioni, dietro i luoghi di bagnatura non ci dovrebbero essere mai e poi mai le
scottarmi? nievo, 846: ci resta anco il tempo di goder la villeggiatura
pranzo. barilli, 4-77: non ci son le ninfe al lume di luna,
poco a poco [nel caffelatte] ci aveva messo a bagno tutto un bastone di
un bagno di sudore, ma in fondo ci sentiamo meglio questa mattina.
fuor del bagordo, / e che ci tesero / l'orecchio ingordo, / quando
bacchelli, i-299: ed è come quando ci si ritrova con antichi compagni di scuola
se volesse scacciare i pensieri tristi -non ci pensiamo! barilli, 6-25: non ci
ci pensiamo! barilli, 6-25: non ci vengano a dire che è una città
compagni, noiati delle nostre sentenze, ci davano la baia e ci chiamavano i
nostre sentenze, ci davano la baia e ci chiamavano i dottorelli. idem, 1-18
e mangiano la grandine ridendo / perché dentro ci son gli occhi del diavolo, /
246: vogliono la baia, e ci tengono in ciancie, e ci fanno gran
, e ci tengono in ciancie, e ci fanno gran danno. firenzuola,
tredici mesi, e così galante che ci si fanno le baie e si terrebbe a
a parigi non si accorge quasi che ci sia l'esposizione. baie. tutto conduce
orlo della gran baia di palinuro, ci spogliammo e entrammo nell'acqua, ch'
e si divideva in quattro quattrini (ci volevano dieci baiocchi per fare un paolo)
i signori, e senza soldi non ci si poteva stare, e non era come
ogni sera c'è qualche baione che ci dà il mattone! un'altra sera
le celebri parole: -solo le baionette ci possono scacciar di qua. -in mirabeau
di linguaggio, pare che questa parola ci torni spontanea. tutto il resto è
impallidì, gli balenarono gli occhi e ci volse le spalle. cantoni, 414
a dire il fratello, -io non ci capisco nulla! -poi gli balenò un'idea
. nieri, 241: quante stelle ci è in cielo? tante ne vide quell'
pellegrina, e venutaci di lontano, tardi ci arriva, e in apparire, sfolgora
dei batticuori provati tutte le volte che ci chiedevamo. pratolini, 2-292: intanto
di lui più genuina di quella che ci dànno le sue pitture e le sue
. bernardino da siena, 1011: tu ci vedi per la intelligenzia loro [degli
lancie e l'altre armadure... ci vedi ardore co la volontà tutta data
vii-7: io guidavo piano perché non ci vedevo bene tra tutti quei cespugli e si
all'assassinio. cantoni, 351: ci sono stato assai bene per un po'
animo che la doglia, e però invano ci si balestrano confortevoli parole.
di quel che spende un giovanotto, ci campa la moglie, e anche la
, 466: perché la prima parola che ci insegnò la balia non fu morte?
cattivo. pulci, 17-30: e'non ci va due mesi, che in balìa
67): ma quello iddio che ci notrica e cria, / veggendomi inver lui
: due ore scorsero in un lampo; ci avrebbe passeggiato tutta la notte senza accorgersene
la sensazione tremenda che dietro a quegli occhi ci sono cervelli che giudicano con una misura
bene tra le gambe di due dragoni, ci portano via, tirando questa carrozza da
, ii-446: incontrammo tre carrette cariche, ci si disse, di balistite, precedute
pavimento lastricato era rimasto sconnesso come quando ci venivano deposte le balle di merci.
nel camerino... restava sola. ci doveva essere di balla qualche persona
ma che ancor non aveva sentito dire che ci fosse un altro milano. e ben
e sfiorita con accento sfiduciato, padroni ci saranno sempre. pavese, 8-69: in
, -disse ad alta voce leonardo. ci credessero quegli altri scalzacani che formavano la
anitra, col becco in aria, e ci sguazzava dentro, si godeva il fresco
ammucchiati che in mezzo un ago non ci sarebbe passato. 4. essere
la miseria è un'eredità, e ci si affeziona ai ricordi di famiglia.
con che razza di canaglia il diavolo ci fa ballare. de amicis, i-934:
deprecata contrarietà (come a dire: ci siamo! stiamo freschi!).
firenzuola, 699: voi spettatori per stasera ci lasciarete stare in pace, ché non
5-171: quattro ballotte che mancarono, ci hanno liberati da un gran pericolo.
tua parola di bene, le donne ci nascondono a farci dormire, -ci fanno
sono urli nelle orecchie e ballottamenti che ci spaventano e stordiscono. 2
a dieci anni, se il turbine non ci ha portati via. intanto eccoci qui
, 605: risolcando gli oceani, ci recherai l'evviva di quei minimi nuclei
172: e la balma di roccia ci ricoprirà / e l'acqua di neve ci
ci ricoprirà / e l'acqua di neve ci disseterà. = voce che si
celebrità balnearie... che dio ci scampi dal ritrovarcele intorno al letto. e
, se non sia affatto sguaiata, la ci si balocca in sul serio: e
da siena, 291: io vorrei che ci fussero di quelli che ci furono l'
vorrei che ci fussero di quelli che ci furono l'altra volta, li quali cognobbi
. pea, 3-241: nelle trincee, ci si sta male, ma peggio si
1-114: gli assassinamenti, con cui ci si colgono i balocchi, pareggiano le burle
piccolezza d'animi e balordaggine e il caso ci han rimandato. d'annunzio, iv-2-258
: / qui son condotto e non ci trovo alcuno / ch'abbi segno di fede
l'intendimento comune, che il volgo ci chiama distratti o balordi. dunque,
. pindemonte, 9-521: perché così ci turbi / la balsamica notte e i
getta olio sui carboni, e noi ci adopereremo a spargere balsami sulle ferite dei
, e fosse, e torri, che ci fan di sé scudo per tutto intorno
, baluginanti neltoscura-chiarità piovente delle stelle, ci rallegravano gli occhi abituati a quel tanto buio
396: i perugini ancora di balugiole ci empievano il seno: conciossia cosa che facevano
, 11 (193): « ci ha messo uno zampino quel frate in quest'
, balzano, vispo e svelto, ci è in lui la stoffa di un gran
una maglia rotta nella rete / che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!
: su per le gradinate dei vicoli, ci sono donne che cantano, dondolando il
versi, perché lui, il poeta, ci balzi incontro vivo. 3
caro giorno! deh quanta allegria / voi ci arrecaste, o dolce maria! /
voi [i monarchi] costituite, ci riesce esosa e tirannica, noi vi balziamo
regge / signori, a'quali il balzellar ci tocca. = deriv. da balzello2
cresta. paolieri, 2-115: lì ci ho seminato il trifoglio, e, da
da ora in su, basta che ci sia un barlume di luce, voglio farci
presentandoci un guanto bianco imbottito di bambagia ci fa sapere che quel guanto, niente di
la più bella, perché il figliuolo ci si divertiva, e a mettergli della bambagia
scusate, io venero, / se ci s'impara, / tanto la cattedra /
io sia un bamba- rottolo: io ci ho impeso gli uomeni per minor parola che
che quella che in vituperio della corte ci hai detta tu. varchi, v-143
« separarci è la sola cosa che ci rimanga da fare ». pavese,
la stalla. idem, 2-256: noi ci guardammo dentro gli occhi: nei suoi
bambini, ovvero le bambine, e'ci bisognerebbe il braccio o le seste.
questo mondo, tu [sorella] ci mettesti un'altra bambina. così il nostro
ii-11-9: andare in maremma, allora, ci voleva coraggio: mio padre che v'
. sassetti, 289: la stanza ci è buona per chi sente di manignoni
, che la più parte della gente ci fa i più bei bamboccioni del mondo.
e di farvi la figura del bambolo ci avvilisce. viani, 14-116: egli,
bell'androne lucido alla veneziana che ci si può specchiare e fa quasi soggezione a
di brutture. il regno agli inizi ci ha dato quella piazza del duomo che
severa del problema, se mai problema ci fosse stato, si conchiude con una rievocazione
, deliberò, poi che il ferro non ci aveva luogo, adoperarci miglior metallo
« sapete voi quante e quante formalità ci vogliono per fare un matrimonio in regola?
credenza ch'io avevo che in me ci fosse tanta vita da bastare a diecimila
. basta, che alla fine ci lasciammo convincere e tutti insieme ci
ci lasciammo convincere e tutti insieme ci avviammo senz'altro verso l'attraente avventura.
paese, che la gente di fuori ci sta bene, ma vi prova tuttavia
dire a te queste cose, che non ci hai che fare, è specie del
a quei tempi che il marito non ci fosse, intendendo sempre de la notte,
animo. gioberti, iii-168: se ci basta l'animo di sprigionare la mente
la mente dalla prosa municipale, che ci attornia e ci affoga, ci accorgeremo
dalla prosa municipale, che ci attornia e ci affoga, ci accorgeremo di vivere anche
che ci attornia e ci affoga, ci accorgeremo di vivere anche noi. de sanctis
dell'addolorata che si è fatto liscio tanti ci si sono inginocchiati sopra, la domenica
: questo è bastevole, / quando non ci fusse altro; ma la effigie,
e gli parve con bastevole energia. ma ci voleva altro! b. croce,
dal vedere con rapido sguardo una persona ci si dispone a intuirla davvero,
si rivela come poco meno che nulla: ci si accorge di possedere, tutt'al
copia'. verga, 3-216: sapete che ci ho lì dietro una camera dove ci
ci ho lì dietro una camera dove ci starebbe un bastimento di roba.
arrogante. verga, 3-118: -io non ci sono avvezza a star nella camera di
instrumento col quale e'potentati inimici nostri ci potevano più facilmente bastonare. varchi,
dal vitupèro; sta qui, non ci posso vivere; va là, non ci
ci posso vivere; va là, non ci trovo cosa che faccia per me;
questa mia porca natura non è governabile: ci vuole il bastone... bastonate
alvaro, 9-472: il bastone, ci vuole. creda, così si mettono
possiamo servire in forma di pane che ci conservi? ei si spoglia delle sue
ma ero istruttore di bastone, in guardia ci sapevo stare, e avevo il braccio
nelle ruote. de amicis, i-889: ci accusavano di « metter dei bastoni fra
, se no ho paura che qualche amico ci metta i bastoni fra le ruote.
timore è bastone spirituale, il quale ci conduce infino a tanto che noi perve-
pataffio, 9: dato ci fu ventisette batacchie. batacchiano, agg
un atto spirituale, la chiesa cosa ci ha da dire? 3.
cantoni, 816: « e non ci avete cavato nulla? ». « no
, 12-4: mutazione d'abito, che ci recarono di nuovo i franceschi, quando
, secondo che egli medesimo diceva, ci ritornò. sacchetti, 155-10: era in
non sono presenti le vere battaglie, ci mostra l'imagine di ciascuna. sarpi,
è da gridare a dio orando, che ci aiuti ne i pericoli spirituali delle battaglie
, e questa dura angoscia e fadiga ci conviene sostenere infino alla morte. boccaccio
, e poi dissono: come voi ci avete detto, queste non sono cose da
continuo viaggio. / armati ed andanti ci colga la morte: / speranza e
sì » e tu « no » ci siamo accapigliati, ciascuno con piena fede,
.: qualsiasi azione per la quale ci si distingue. baldini, 7-54:
. panzini, ii-119: allora ci avviammo alla proda... dove
stuoia era stesa sul fondo e vi ci sdraiammo più che sedemmo. beltramelli, i-238
. /... egli esce e ci batte a nodo a nodo / con
prendiamo / di fuor, da chi ci batte le pareti, / ov'entra
la luna. galileo, 429: voi ci avete posti in luogo dove non batte
e neri; per tutto il pozzo non ci batteva mai una spera di sole.
la pioggia calda di maggio che ci batte sopra. pavese, 45: sento
a'cristianelli, tutto in un tempo ci parve venir giù un rovescio di pioggia
in quanto alla sorveglianza casalinga, la ci batteva sodo, perché serrando gli occhi
quel principio, per il quale noi ci moviamo con la terra, o esterno o
né l'altro, e però noi non ci moviamo, né in conseguenza la terra
poco di calcolo,... che ci servirà anco, se il computo batterà
del volto che uomo del mondo non ci era che lo conoscesse. firenzuola,
occhio si apprende. algarotti, 3-224: ci vorrei un qualche bel paggio e qualche
mascelle. cicognani, 1-130: poi ci sono gli avventizi: quelli che trascinano
molle e guizzante. baldini, 7-8: ci sono le chiese, gelide qualche volta
*. moravia, iv-147: « se ci sei batti un colpo...
un colpo... se non ci sei battine due *. e parodiava quelli
). de amicis, i-892: ci gridava in ogni momento che eravamo dei
la fiaccona. cicognani, 6-47: ci sono di quelli che si son dati
seminare, custodire, segare, battere, ci vogliono 540 lire, poco più o
essere sul punto di fare una corbelleria, ci metto di mezzo una bella distanza.
palazzo dove si beve vino rosso e ci battono prostitute comuni. vittorini, 5-184:
, 1-176: e per scacciare la stizza ci esortò a cantare... il
me, come se al mondo non ci fossi altro che io. dossi, 212
, cominciò a bersagliare le punte che ci stavano d'intorno, e un vero diluvio
gli eravamo giunti a pochi passi, ci lasciò con le braccia allargate. da
battezzato. d'annunzio, v-1-714: ci sono martiri in ispirito e in opere
in ispirito e in opere, come ci sono, oltre i battezzati nell'acqua,
. carducci, i-9: oh almeno ci resti la fede, onde il battezzatóre nel
le versai sulla testa? vedete che ci si guadagna a fare le cose senza
. e. gadda, 2-83: dante ci offre lui pure una qualche battuta tecnicistica
alla sua immaginazione, e non soltanto ci crede volentieri ma ci crede con passione
e non soltanto ci crede volentieri ma ci crede con passione, in un battibaleno
istantanea. bartolini, 4-209: appena ci ebbe riconosciuti imporporò lievemente le guance;
: « io vi conosco e non mi ci confondo più, ma c'è stato
gli pendeva dietro. -lo vedete cosa ci ha? - e giù risate. -
si tratta di dire che il padrone ci vuol mandare i birri alla porta..
sempre furtivi, brevi, violenti. ci amavamo di nascosto, col batticuore. pavese
lei riceve il flusso e reflusso, come ci mostra la ventilazione della sua cima;
chiesa battista. bocchelli, 3-19: ci fu una grave separazione in famiglia,
. tentò di ripescarla nei fogli; e ci fu una battuta di silenzio penoso.
e definitive. piovene, 5-458: « ci sta davanti agli occhi la miseria dei
. forteguerri, 22-22: infino allora ci s'era mantenuto / con certi biscottini
l'accetta. hai un viso che ci si farebbe sopra un battuto di lardo.
disturbatore del mondo a sant'elena, non ci voleva molto acume a capire che per
le ossa. sbarbaro, 1-59: ci sono ancora gli animali che mi fanno sorridere
11: con quel loro bau bau, ci fecer parer d'aver le budella in
! sono il suo maggiordomo. non ci credi? ma tu che hai visto,
la nudità degli armadi e dei cassetti ci tenevano a mente il viaggio che dovevamo
fulgeva intenerito e una bava di nuvole ci metteva a traverso un fresco e roseo
ponente. « è una bavicciuòla che ci fa piuttosto bene ». ojetti, ii-
?.. sbarbaro, 1-71: ci angosciavano certi aspetti consunti come visi in
ma ormai quella è nell'uso, e ci può stare nella sua forma nativa,
giorno, sarà un altro; al bazar ci dovete tornare. d'annunzio, v-1-617
887: la padrona baffuta del bazar ci serviva di persona. ojetti, i-613
dal flauto, mercanti armeni ed ebrei ci guardano coi loro occhi di oliva ardenti
semicoperta. manzini, 11-23: subito ci accorgemmo che il colore stanco d'una
dio l'aiuta. lo sapete pure? ci siamo per le spese e per
dallato, che è il miglior luogo che ci sia, per ciò che non vi
. e donde non bazzica molta gente che ci possa far danno? varchi, 23-75
; la civetta, il civettone, ci bàzzica. nella casa di donna saggia
casa di donna più gentile che severa ci bàzzica certa gente, che non si
gente, che non si sa se ci facciano gl'innamorati o le spie. frequentare
vedi quel che vuol dire bazzicare dove ci son ragazze da marito! -diceva a
gli anni, ma noi fortunatamente ci abbiamo a bazzicare per casa in un'annata
cuore, con questa gente che ci bazzica, / e'non gli giova punto
non t'arrischiare da quella parte, che ci bazzicano gli spiriti. sbarbaro, 1-105
avvertirvi che, nella casa dove serve, ci bazzica don giannino catalano, che non
e tante bazzicature che è forza che ci vada tempo. firenzuola, 270: avendo
, quanto ella è forte cosa! non ci è meglio che stare reinchiusa e non
: e sulla tavoletta sotto il trave ci deve essere anche del cacio bazzotto. bartolini
; e questa è quella cognizione che ci vien riservata da intendersi nello stato di
sua volontà. pascoli, i-923: ci sono due vie, attiva e contemplativa,
, v-1-573: uomini siamo; eppure ci sentiamo prossimi a una beatitudine insolita.
. d'annunzio, v-1-83: non ci fu un beato che soleva ripiegare la
ora beate e ora ebbre: non ci mancava niente che potessero sapere, e
. verga, 3-115: dietro ogni soldato ci sta un caporale col fucile carico,
, e mai per camesciale e prima ci si fece vitella. machiavelli, 885:
magnifica co tal idea ch'ora ci sembra essere di beccaio! casti,
è una faccia del secolo. e ci è l'altra faccia. mentre questi,
abbracciavano ad un'arte che spariva, ci erano altri, spiriti tranquilli e sereni,
, il cantare, l'amare, / ci sia qual- ch'altra felicità. d'
amore. valeri, 1-50: una gallina ci attraversa il passo / e becca ai
indicare che il danno viene da dove ci si attende il guadagno. goldoni
statene pur sicuri, voi non mi ci beccate un'altra volta là dentro.
una romita: -giovanni, e'ci incresce di te, considerando il freddo che
rendere una qualche idea dei rischi che ci si corrono. bacchelli, 1-iii-254:
nulla, e mai per camesciale e prima ci si fece vitella. machiavelli, 670
: forse che becchini e preti / non ci sono a sotterrare? tozzi, i-177
malmantile, fagiuoli, 1-3-134: anche costui ci ha voluto mettere il 2-688:
/... / col terribil suo ci appartiene. nievo, 508: di più
/ la civetta e rotea medipallone non ci metteva mai becco, fatto sta che lo
. -terza è ricordare. -quarta e ci dava di becco. allegri, 195:
note. cassola, 2-460: quello che ci hai guadagnato è che ora vai vestito
, col becco in aria, e ci sguazzava dentro, si godeva il fresco,
desso. idem, 704: e'ci è rimedio. -quale? -fare dormire subito
55-38 (iv-317): se giuramento ci può dare aiuto, / a la barba
per soprammercato. bocchelli, 1-i-286: ci sei, becco cornuto e pecorone, e
, 8-3 (249): tu non ci dovevi perciò straziare come fatto hai;
come fatto hai; ché, poi sodotti ci avesti a cercar teco della pietra preziosa
a guisa di due becconi nel mugnon ci lasciasti. idem, dee.,
bau ecc., e gli persuadono che ci sia la befana cattiva e la buona
i tuoi fidi consiglieri, ed 10 ci farò vedere la befana davvero. leopardi,
di quella befana. nieri, i73: ci ho a esser proprio solamente io nato
sono generalmente longevi. serra, ii-166: ci sfilano dinanzi nel cortile ozioso della caserma
c. croce, 189: dove prima ci avevano in pregio e stima, si
faranno beffe di noi e forse ancora ci faranno qualche scherzo. galileo, 471:
sue paure. de amicis, i-894: ci facevamo beffe di lui e gli rendevamo
veggiamo e pesiamo questo fatto; che ci credete beffare come ghiottoni? beicari, 1-35
faceva paura, e quanto ad amministrarla ci avrebbe pensato lui. poi gli parve
carichetti s'occupano, e noi di sopra ci beffeggiamo de'rattori delle vilissime cose,
beffeggiato il figlio del padrone se non ci fosse stato il padrone. =
e che fosse fuori di sé, non ci andava. beffévole, agg. ant
ora di andare a dormire... ci ho un sonno... ».
1-39: andando io per lor magioni / ci provai di buon bastoni; / questi
ragazze in calore / dentro i boschi ci vengono sole, di notte, / e
al mondo ogni sua gioia, / non ci 'nvidiate questa bella almeno. zito,
, e vecchio? moravia, vii-74: ci hai balletti, bella mia..
, quello a la presenza di quanti ci erano bellamente basciò in bocca senza altrimenti
dentro accidioso fummo: / or ci attristiam nella belletta negra ». / quest'
e ti fa chinar pensoso il capo, ci è una temperanza da maestro; è
de'benefici e privilegi di quella e ci scorge per lo dubbio mare di nostra vita
granite, fresche di lino, che ci si dorme che è una bellezza. alvaro
corte., i-15: noi quindi ci crediamo assai meno in dovere di chiamare
che passarono tra queste due rivoluzioni, ci furono tanti regni bellicosi, accaddero tanti
bersaglieri, che passavano vicino al ginnasio, ci faceva balenar gli occhi e fiorir sotto
di adescare. fagiuoli, 1-1-380: ci sarebbero state di quelle [serve],
affo spiccarla e al mettersela in seno ci corre un bel tratto. carducci,
! un'altra volta direi loro che non ci sono. - ma la sua roba
le conseguenze. soffici, ii-393: ci addossammo tutt'e quattro a quella cancellata
, a forza di pedate e pugni ci liberammo da quella che non era più
! buzzati, 1-210: eh, ci avete dato dei bei fastidi, voialtri lassù
non mi potevo levar dal cuore che ci avevano pure una gran parte di colpa,
tu vivi: una maledizione di sangue ci divide per sempre. jahier, 61:
/ per cui del mio sì ben ci si favella. petrarca, 338-14:
li conosco! verga, 3-106: -perché ci andate alla bicocca se vi è la
: -o beffa! perché ci vado? panzini, ii-380: « lavori
1-1-189: come senza nessuno? non ci son io che son suo se non cantava
a casa era beffa pulita e invece ci è un muro. -farne,
accento di viva soddisfazione - ma non ci sono riusciti; c'eran dei musi duri
: pavoneggiarsi. allegri, 167: ci vuol altro, che far del bell'impiazza
: -bello mio, e cosa ci guadagni? sbarbaro, 1-76: mutarono
libertà ». marotta, 5-65: ci andai una volta, belli di mamma,
un dietro l'altro, e da principio ci si accompagnava anche la longa colla bimba
. cecchi, 14-3-2: facciamo a non ci torre i bocconi di bocca l'un
. davanzati, i-19: il ben servito ci si snoccioli di contanti in su 'l
accorsi che i superstiti dell'altro defunto ci guardavano sorpresi non sapendo spiegarsi perché dopo
; e una volta ficcata, mi ci vuole del buono e del bello a
mancato di rispetto in casa sua. ci volle del bello e del buono per
a non volerne sapere in nessun modo e ci volle del bello e del buono per
a dovere. pirandello, 7-993: ci volle del bello e del buono per farle
: poi si rimise: ma gli ci volle del bello e del buono per girar
2-163: voleva andarsene immediatamente. mi ci è voluto del bello e del buono per
: a tutti i punti della strada dove ci sono due o tre o un gruppo
aretino, ii-133: intendo che ci sono tra gli altri belli spiriti girolamo
de'benefici e privilegi di quella e ci scorge per lo dubbio mare di nostra vita
cascine,... fino a che ci trovammo in una specie di belvedere con
a fare ogni cosa, e non ci fia difficultà, perché la madre si andrà
troncato: qualcosa; e in questo qualcosa ci poteva ben anche essere una vita:
o per risposta all'augurio che l'altro ci fa o perché il regalato se
ch'altri rinunci a contratto fatto, e ci faccia entrare nelle sue ragioni; o
contado. pulci, 1-23: quand'io ci venni al principio abitare, / queste
, spegnete per ora quel male che ci ammorba, quella rabbia che ci consuma,
che ci ammorba, quella rabbia che ci consuma, quel veleno che ci uccide
che ci consuma, quel veleno che ci uccide. ariosto, 32-81: già son
ai borghesi l'ingresso nella stazione, ci sono molte donne e uomini che irrompono
pomeriggio eravamo già nel tratto scoperto dove ci aveva sorpreso l'alba. pasolini,
malgarbo. de amicis, i-451: ci domina naturalmente, senza volerlo, e
baldini, i-13: furono i feriti che ci ridettero l'allegria con le loro liete
. de amicis, i-448: sempre ci rappresentiamo col desiderio la figura d'un
, i-227: sotto l'aspetto ridicolo ci era però qualche cosa di ben serio
gente non badava a quelle scritte, non ci badava più; la gente, lo
). cesarotti, ii-429: non ci volea meno che una consolazione così pronta
e per termine il supremo bene, ci manifesta poi... ciò che la
. cantoni, 600: ma io non ci capisco più nulla! questi maestrucoli hanno
mai male. - a far del bene ci facciamo dei nemici. -l'ingrato
i-330: un bene che è nostro non ci piace mai tanto, quanto un bene
poi, lo vuoi sapere? se non ci sarà pane, man gereccio
piedi uno sulla spalla dell'altro. siccome ci volevamo un gran bene posso sostenere che
suo bene, perché il cane non ci arrivasse. 10. tranquillità,
. cecchi, 81: che ci ha? che è stato? sempre tu
. goldoni, iv-453: in casa non ci lasciava avere un'ora di bene.
. caterina de'ricci, 438: ci vennono dua donne da bene e di qualità
, 1-123: ma il ciel benigno ci ha tal don'concesso, / ch'a
. sassetti, 31: se bene ci sono delli altri debitori attenenti alla ragione,
caso in quel secolo benedetto, non ci dovevo stare, non ero destinato ad
persona o di cosa di cui non ci si vuole più impicciare. sacchetti,
aretino, ii-36: io mi ricordo che ci fu de i guai a farti imparare
madre addolorata'. panzini, ii-139: finalmente ci moviamo, ma per fare una tappa
. cellini, 1-8 (38): ci partimmo dal povero padre, et in
dinari, perché non n'aveva, ci dette la sua benedizione. bruno, 3-787
1-23: un occhio di stelle / ci spia da quello stagno / e filtra la
darlo per la beneficiata di lablache, ci ha perduto 3200 fr.! verga,
potevamo tenere di non dire che tu ci hai un obbligo per l'utile che di
de'benefici e privilegi di quella e ci scorge per lo dubbio mare di nostra
capitano, io non so che adesso ci sia beneficio alcuno vacante, ché quando
sia beneficio alcuno vacante, ché quando ci fosse, io senza dubio lo saprei per
ereditario. de sanctis, ii-57: ci ha di quelli, i quali fanno
. flaminio, 85: questa glorificazione ci fa umili nelle grandezze...
benefico e liberale può parer che non ci sia bisogno di sapere se n'abbia spesi
del povero le anime benefiche... ci prodighi su questo argomento i lumi del
orgoglio umano. tommaseo, i-504: ci fu chi rubò: e certamente non furono
: invitiamo i nemici stessi, se alcun ci resta, ad amarci coi tratti d'
venerazione gli stessi dei veri ed animati ci si rendan grati e benevoli. f.
loro grandezza [dei dominanti] non ci dispensa dal debito che abbiamo di usar
forse eravamo un poco gelosi, perché ci pareva che il nostro maestro ne avesse fatto
, 2-43: ma veramente iddio non ci lascia in questo tentare, se non per
studio. lambruschini, 1-91: nulla ci accosta più ai fanciulli, nulla ce
flaminio, 9: gioan battista ci mostra col dito il medico benignissimo,
loro grandezza [dei dominanti] non ci dispensa dal debito che abbiamo di usar
beninteso, per queste mie scapigliene) ci mette di cattivo umore, ogni complicazione ci
ci mette di cattivo umore, ogni complicazione ci offende. c. e.
speranza. nievo, 840: e se ci fosse capitato un giovane bennato che allo
/ cuore, con questa gente che ci bazzica, / e'non gli giova punto
ma non è più quella! qui ci va 'si mantiene bella e fresca \
si resti all'insegne; il ben servito ci si snoccioli di contanti in su 'l
poi,... non ci disputavamo quasi mai. idem, 1-7:
gono bensì spesso, perché ci si è dato cagione; ma che
la rimpiazzerà. tommaseo, ii-302: ci stringemmo bentosto di affetto mutuo, che
della « donna è mobile ». ci davano così il benvenuto, ma il nostro
bisogno di tre di noi, il maggiore ci mandò a chiamare e ci mise
maggiore ci mandò a chiamare e ci mise gli occhi addosso, come su gente
(per rotazione dei due nuclei benzeni ci). è sfruttata nella preparazione industriale
bacchelli, 9-195: il luogo dove ci eravamo fermati a far benzina non mi ero
comprò un pianterreno / nel paese e ci fece riuscire un garage di cemento / con
burchiello, 4: e la più gente ci sarebbe pirandello, 7-1019: le due
dice a milano: comm i salami ci beviamo sopra, dopo, caro pipetta
pecchi, 2-106: ma a ottobre vi ci voglio, quando arrivano quelle tramontane!
, intanto: « non so come ci possano stare in città con quel po'di
e spina, / di bene e mal ci fa tutto una lista, / per
. aretino, 1-144: io non ci rido, perché non so, se me
, 5-80: a quel manetti io ci credo e non ci credo. anzi,
quel manetti io ci credo e non ci credo. anzi, se vuol che gliela
collodi, 423: noi non ci lasceremo infinocchiare da voi, -disse la
ber grosso oggi, e a mala pena ci si può egli vivere a far così
diss'egli). minuzie per chi ci beve grosso. il non sapere una cosa
non faccia nodo; / e, se ci pencola / sotto il terreno, /
, 17 (305): « ci chiaman baggiani ». « non è un
per infilarmi un certo re di picche / ci si messe co'piedi e colle mani
e se con queste mani non ti ci fo morire a furia di sassi..
quelle profonde umiliazioni, quei dolori che ci parevano immensi, quando all'uscire dalla
dopo la prima sgridata del maestro che ci aveva sgomentati e avviliti, ci sfilava dinanzi
che ci aveva sgomentati e avviliti, ci sfilava dinanzi la scolaresca insolente, beffandosi
non finiva mai di sfilare, e ci pareva d'essere alla berlina d'un
. buonarroti il giovane, 9-615: ci parve di vedergli in calza 'ntera
. buonarroti il giovane, 9-834: ci portò gli antipasti / de'berlingozzi colle melarance
l'ultima, e l'ultimo: e ci fu molto da ridere, perché seppellì
lode della bugia. viani, 13-436: ci inzeppò ne! capo...
e tutte queste case del paese, che ci sono noir si sa perché; con
spalle risedevano. cicognani, 1-58: ma ci volle la mano della cencia perché la
, viva ferdinando secondo ». noi ci cavammo le berrette, ed io risposi:
casa. moretti, 17-221: -dunque ci siete! - gridò il più anziano
con berretto. giusti, i-402: ci troverete sempre col berretto da notte,
, abbia in capo la corona o ci abbia il berretto frigio, è un furfante
sanctis, i-74: e i dragoni ci stanno per farci vedere il berrettone e
e i guanti e gli stivali, e ci stanno i camerieri perché noi vedessimo le
. lorini, 80: né ci accorgiamo che solo il nimico tocca a
tralasciare la consegna perché i vostri compagni ci sono rimasti?... se bersagliano
formidabili, cominciò a bersagliare le punte che ci stavano d'intorno, e un vero
l'occhio, allargandosi d'intorno, ci scopre ad ogni momento altri infelici oppressi
nievo, 595: mentre i bersaglieri ci tenevano a bada, il grosso degli
da bersaglieri. è la vita che ci vorrebbe per me sempre. abba,
bersagliere che tornava con noi a messina ci diceva che non si può stare al pinf
esercizio di tiro; il campo ove ci si esercita; tirassegno. nievo,
, i-447: questo fantasma dell'amicizia ci tormenta continuamente. tutti gli epigrammi ironici
che berta filava, e voi non ci pensate più al tempo in cui ci parlavamo
non ci pensate più al tempo in cui ci parlavamo dalla finestra sul cortile, e
lett. it., ii-13: non ci è il capitolo e non la satira
9-203: ma di cavai di pezza ci son buoni, / in abbondevol numero
sopra le tavole, / che le grida ci sono; e nelle camere / con
, come donna ripiena di pietà, ci aveva scrupolo, e faceva studiare a'teologi
contra le dette co- casa! non ci mancava che questo! ma se ci mòre
non ci mancava che questo! ma se ci mòre in casa? mandamenta, che commetta
si, pecca te, tu un ci pensi, vero? sùbito infatuato appena si
rapina e bestemmia. dante, quello ci mòre? guarda in che bertuello se'andato
tu? d'annunzio, v-1-705: ci sono... asceti che bestemmiano
bestemmiatore fosse ucciso: questo adesso non ci obbliga, né chi non l'occide
, e bestia fia, / ché ci è ben di due gambe bestie ancora:
di voler apparire più che uomini spesso ci fa meno che bestie. de roberto
bocchelli, 1-iii-88: « che cosa ci stavi a fare da quelle parti?
, 512: bestia che sono! ci aveva anzi tutte le ragioni, e me
. e io, asino, bestia, ci aggiungo un pizzico de'miei, miei
, disse, « questo ometto, che ci è venuto a dir villanie in casa
una delle tre: o qui non ci sarei più, o la bestia saria cangiata
da siena, 987: io ci voglio entrare [nel mondo] con umiltà
richiese una bestiuccia ardita, / che ci accordate voi per parte vostra? parini,
parola che si crede la nota che ci distingue dai bruti, mentre invece è
. soffici, ii-63: tutti noi scolari ci eravamo accaniti bestialmente contro due condiscepoli solo
: c'è la tauromachia di goya. ci sono i bestiari del de montherlant.
rasa masticando le foglie chiare del betel ci presagì che, avendo vissuto della stessa
battezzato per giunta, che la santuzza ci aveva messa l'acqua, ed era una
quella bettolaccia; per questo ei non ci veniva più! = deriv.
sangue bettoliera e tavemaia, in convento ci stava come il diavolo nell'acqua santa
e di beveraggio, che dinanzi recate ci sono, o a una o a due
o a due fermateci, di quelle ci satolliamo, dell'altre tutte, almeno per
maliosa circe preso avessimo, d'uomini ci cangiamo in fiere. d'annunzio, ii-20
lascio persuadere da questi gentili, che ci siano delle erbe e delle pietre nelle
e dopo i beveroni, / a'boccon ci vuol mettere. redi, 16-i-8:
che non piace; ma bisogna non ci pensare: e quando viene quel beverone
non d'appetito, della vorace fame ci voleva altro. 3. bevanda
brava fumata e una brava chiacchierata, ci staffiamo mugolando dal gusto in un bravissimo
così per continuare la via, altrimenti ci si intorpidisce e si cade nel sonno »
: volti di tediate bellezze pre- raffaellite ci attorniavano e ci fissavano co'loro sguardi
tediate bellezze pre- raffaellite ci attorniavano e ci fissavano co'loro sguardi di biacca.
biancastróne. - spreg. biancastronàccio. non ci fa di mestiero aspettare che tanto si debiliti
l'uso della biancheria sotto i vestiti, ci era quasi del tutto sconosciuto.
bianchezza è bella per sé; ma perché ci ricorda ne'capegli la vecchiaia e la
è brutta; ma non, se ci mostra la prudenza del vecchio. marino,
magalotti, 9-1-93: il gran duca ci mandò una mattina alcune coccole d'olmo,
collane d'oro; in questa giara qui ci son 12 cafisi d'olio.
panno di bucato,... ci sarebbe pur sempre il fastidioso danno della notorietà
bianco. pavese, 7-29: ci disse che voleva festeggiare rincontro e comandò
galante. firenzuola, 533: ciascuno ci ha dentro la sua opinione, e
così? non sentiva la comunità di montepulciano ci ha richiesti con grande neppure l'infreddolimento
mano una cestetta tutta fradicia, e ci avevano guardati dal bianco dell'occhio.
a'nemici. pananti, i-375: ci han messi tutti fuor di punto in bianco
venivano a pagare il debito, -e ci avrei volentieri dato di bianco. manzoni,
prete per penelope. e alla nagrafe, ci avete gusto a farvi rider sul muso
... era il peggio che ci potesse essere, faceva quel mestiere leggiero
il pudore fuori di luogo, che ci trattiene dall'adoperare vocaboli bellissimi, efficacissimi
questo atto dell'uccidersi, il quale ci libera dalla infelicità recataci dalla corruzione,
miei pensieri viene approvato, né ci si legge altro che contradizzioni accuse
si potrebbe dire che gli elementi della bibbia ci sono preesistenti. 2. opera
tempo stesso che [l'autore] ci guida in questo vastissimo labirinto, somministra
assolutamente. andiamo: qualche buona idea ci verrà strada facendo ». camminando pensavamo
matassa di luce. baldini, i-39: ci raccogliemmo alla mensa che è allogata in
tuo * spese impari, / perché ci desti a desinar fagiuoli; sgonfiar bisogna
meglio di noi altri italiani, che ci diamo a credere di poter guarire gli ammalati
calvino, 1-214: in un portacenere ci sono dei bicchierini di stagnola di cioccolatini
dossi, 414: noi stessi, ci arrampicavamo sugli àlberi del frutteto, o,
assicella della biciàncola, faccia a faccia, ci lanciavamo, al mutuo impulso de'ginocchi
a sghembo lo stelo di una felce, ci si vede la figura dell'aquila
iii-298: e dire che nell'evo medio ci mettevano degli anni per prendere una di
sedici volte tonda e altrettante bicorne ci si mostrò febea. guido delle colonne volgar
. vasari, 3-20: ma perché ci fate voi di qua plutone col cane
bidone, e quei sei litri che ci andavamo a bere sott'una frasca per preservarci
a. f. doni, i-210: ci son poi certi dotti in lingua toscana
con tanto di lingua fuori, e ci aveva gusto di quel bietolone di suo
per l'aria alterata da'vapori, ci può far vedere la biffa fuori del luogo
fatto per l'aria, il quale ci rimane del tutto invisibile. carena, ii-89
trachea. pavese, 2-28: ci si accompagnava, se faceva stellato, a
, 97: sulla via del piano ci eravamo incolonnati con altri camion carichi di
andare al perdono a sancto agnolo. dipoi ci conduxe ad vicitare la figliuola del dispoto
che gioielliere e gioielleria. ma l'uso ci fa distin zione, e
di fare un bigliettino a parte, ci vuol pazienza. anzi, guarda,
nemmeno parola: prende ancora la cambialina, ci dà un'occhiata con gli occhiali,
di mele, e simili. ma che ci vuol tanto a dir 'frittelle '
tra noi, / or che non ci è il gigante che c'ingoi. ariosto
sì, ma straniera; e non ci serve avendo ipocrisia, bacchettoneria, nelle
ii-176: soltanto con questa confidenza egli ci può fare accettare un bigottismo fatto di fedeltà
mia bilancia. bocchelli, 9-20: ci si offrirono di fronte le sagome delle
dico delle ricchezze di dio; perocché ci è sopra capo chi ha il peso delle
allora io aggiungo: -a meno che non ci siano poi i figli a fare da
la bilancia, ma in ogni modo ci vedo e ci sento un che di grande
ma in ogni modo ci vedo e ci sento un che di grande e di
me. conobbi che per tutti i luoghi ci sono le bilance pari.
nata. viani, 13-122: mentre ci risciacquiamo e beviamo alla polla, le
v'ha forse nazione gentile, che ci pareggi. 7. ant.
imp. di bilanciare e da arm [ci \. bilanciataménte, avv.
le guide lei, la zaira la un ci arrivava alle fòrbici sana. fracchia,
, e più che mezza la settimana ci si attenderà sino a che si venga al
tua pazienza / triste, delicata, ci rubò la paura, / fu lezione
e dall'odio; ma a casa tua ci starai tu co'tuoi pari. giusti
, per passare il tempo, e ci pigliavano delle malattie dalla bile; ma non
qua! -bell'affare! certe bili ci piglio, solo a vederlo! via via
questo vecchiaccio di pantalone. più che ci penso, più mi salta la bile.
diavolo è l'ironia incarnata: non ci è uomo tanto briccone che il diavolo non
5-94: io che studiavo quante biglie colorate ci stanno in due soldi, mi vergognai
i. nelli, 8-1-8: sempre però ci si trova qualche cosa da perfezionare.
non faccia nodo; / e, se ci pencola / sotto il terreno, /
rincorso da mille spaventi... ci aveva guardati per più d'un anno,
. medie. presenza della bilise non ci trattenesse il timore del rimorso, e ci
ci trattenesse il timore del rimorso, e ci sforziamo rubina nel sangue (e
rossi). invisa, e ci lasciamo andar non di rado fino a deriderlo
col salvadanaio. idem, i-91: e ci fan disperar le bimbe, i cittì
dietro l'altro, e da principio ci si accompagnava anche la longa colla bimba
640: lucilio rientrando indi a poco ci trovò addormentati, segno evidentissimo che la
non poteva stare? te lo dicevo che ci si doveva venire? 3.
/ ch'io so che qualche trappola ci è fatta ». / rispose astolfo:
pennacchi in gran pompa e campanelli / ci si appiccano al collo e in sulla
ottimo / cuore, con questa gente che ci bazzica, / e'non gli giova
un accozzamento di fatti arbitrarli, dove ci può essere coordinazione, non subordinazione.
. papini, 25-224: la spettroscopia ci ha permesso di ricostruire la biografia delle
sanctis, ii-125: i biografi non ci rappresentano che un lato solo di questo carattere
e la scienza chimica. tu vivi perché ci sono quelle determinate condizioni materiali. poi
fosca o biondeggiante,... / ci può render più o meno a
nascoso / di là dal colle ancora ci fea da lunge / degli alti gioghi
. e. cecchi, 1-105: ci ritroveremo ancora, gli amici vecchi e
scarlatti di rubens e i biondorosei tizianeschi non ci sono per nulla. =
2-51: bisogna però credere che quel birbo ci abbia riconosciuti per forestieri a qualche altro
: però quel birbo del fattore non ci pagherà che un terzo della giornata!
e le reni, e non sai se ci stia a smorzare i colori o piuttosto
. varchi, v-57: quando alcuno ci dimanda alcuna cosa, la quale non
dimanda alcuna cosa, la quale non ci piace di fare, lo mandiamo alle birbe
a sentirla la preghiera della vecchia e ci ghignavano, ci facevano le matte sganasciate.
preghiera della vecchia e ci ghignavano, ci facevano le matte sganasciate... quelle
. viani, 10-89: che non ci sia alla vostra pazzia tramescolata della birbanteria
la virtù. settembrini, 1-44: ci vedrai sciocchezze ancora, e birbonate,
nulla da perdere!... e ci viene per succhiare il sangue alla povera
in pace, / se quei birbon ci s'accasavan loro. goldoni, ii-1284
: ma voi altri birboni di dotti, ci vuol tanto a dire solamente la parola
i tortellini ed il lattemiele. ci veni té, non è vero? -sei
impareggiabile, non fosse altro che non ci si annoiava mai un momento in casa
. bernoccolo. tozzi, 2-93: ci mancò poco, poi, che si scordasse
segno di riconoscimento sopra il pane: lei ci faceva una fitta con due dita,
due dita,... e cecchina ci lasciava un birignoccolo arrotolato con le mani
giunsimo a un piccolo villaggio e là ci accomodammo d'un birroccio che ci trascinò
e là ci accomodammo d'un birroccio che ci trascinò fino a cittadella. pascoli,
tutti quei tipi indimenticabili... ci sfilano dinanzi nel cortile ozioso della caserma
appena balenata. comisso, 7-37: ci distendemmo di sopra tra casse di birra
andava al caffè,... e ci si rintanava nell'ultimo tavolino, nel
detto gesù, il più gran rivoluzionario che ci sia stato, e i suoi preti
leopardi, i-280: la filosofia che cosa ci ha insegnato?... quello
. settembrini, 1-341: le continue sofferenze ci han renduto tutti bisbetici. nievo,
basta. bartolini, 15-127: ella ci si rizza dal letto con tale umore bisbetico
mai e in quale epoca della mia vita ci fossimo potuti conoscere, e se si
di quelli che a fare un bischénco ci mangiano maccheroni; non gli parve vero
scrivo. jahier, 11: ci porterai in premio con te a passeggiare -ma
e biscottini. giusti, ii-369: ci apparecchiò in casa tua piatti di frutte d'
vedi a scotto? / e'converrà che ci sia del biscotto ». guicciardini,
col pane che afferrammo a volo e ci indicò un promontorio vicino, dov'era un
vicino, dov'era un convento che ci avrebbe offerto di più. -figur
., 8-6 (269): tu ci menasti una volta giù per lo mugnone
mugnone ricogliendo pietre nere, e quando tu ci avesti messo in galea senza biscotto,
bislacchi, sì bisbetici, / che ci saria da diventare eretici. foscolo,
gli bisnipoti. leopardi, ii-1240: che ci accadrà in lingue remotissime, quasi ignote
venne il giorno che per farla finita ci decidemmo a prendere un partito estremo:
. bembo, 2-21: di nulla ci gravate, rispose il magnifico, ma noi
xxix-1-36: dico, delle cose che ci son note, o perché nostre, o
perché a noi famigliari, converrà che ci vagliamo a comprendere le divine: nella
, senza comunicarci le loro forze, ci comunicano volentieri le idee, i loro costumi
(ora almeno a un bisogno non ci mancheranno fogli). carducci, i-24:
donde venisti. sacchetti, 184-77: voi ci allegasti l'altro dì caifas che disse
chiari e manifesti, che bisogno non ci è de gli occhi lincei, gentilmente introdotti
personaggio di quel genere... ci sarebbe voluto per impiego della mia letteratura,
bene avviato, quando per l'appunto ci fosse bisogno d'una persona che imbrogliasse
qui le poni in opera, che ci hanno più bisogno che in altra tua
: / quando fu tempo, ci détte in suo aiuto: / di ristorarlo
g. del papa, i-779: ci sono ancora i sali di ginestra, di
che ti mando io. domani poi ci avrai il tuo bisogno. ma che nessuno
fa al caso, appunto ciò che ci vuole. cavalca, 9-3: chi
però le spose / nel danno; sempre ci è mano adiutrice / che soviene a
loro avanzi alle bisognose, quelle che ci avevano pochina roba e frutta. piovene
abbiamo meritato, ma per la sua bontà ci ha voluti per servidori. leonardo,
palazzo reale, prendiamo gelati come beefsteak e ci pavoneggiamo vestiti di rosso »; cfr
mala ventura possa egli avere che iersera ci venne. egli n'ha tutta notte tenute
il ritorno, che quel giorno appunto ci eravam bisticciati forte. nievo, 656:
tuttavia la voleva bisticciare con me e ci riesci. verga, 1-327: ti credo
imperciocché i primi bisticci, de'quali ci sono rimasi gli esempi, consistevano in distici
bisticci nefandi..., alla quale ci abbandoniamo fra amici intimi. dossi,
prete. pulci, vi-128: ci basta solo tu tenga fermo di pregare,
al figur. machiavelli, 10-n: ci rincresce essere a questo modo bistrattati,
taglio di singolare bontà. ma la forma ci è venuta dal francese, e noi
, qualcuno bisunto..., ci hanno fatto gli onori del convento. verga
ruota una cordicella unta e bisunta e ci ha appesi certi cosi lunghi, neri,
. palazzeschi, ii-84x: a venezia ci sono le zanzare,... creaturine
di più, oltre a quello che ci manifesta la vista, l'odorato ci dà
che ci manifesta la vista, l'odorato ci dà argomento ed indizio molto chiaro che
, le quali per tale odore che ci arrecano si fanno manifeste. d. bartoli
di pensieri -per dirti, e non ci ascoltano solo / cicale del biviere,
al bivio, lasciammo il viale e ci inoltrammo per un sentiero erboso. pavese
onde fargli paura, per la bizza che ci aveva contro di lui dopo l'affare
-disse il mozzo fala- nanna -a bordo ci sta già più volentieri che a casa
. f. doni, i-25: egli ci bisogna oggi più arte a scrivere un
il bizzarro con la novella voce cricch ci fece udire il suono che fa la
, / deh va, che non ci nocci, mal bizzocco. buonarroti il giovane
alla moda. rajberti, 1-104: se ci troviamo in necessità di blandire alcun nemico
non saremmo nemmeno stati italiani se non ci fossimo lasciati andare anche per questa china
del piccolo studio, tutto immensamente mi ci piacque. = fr. blinder
. baldini, 1-66: nulla ci sfugge di quel che vive e
neve implacabile, a gennaio, / ci blocca su le vie. baldini, i-241
assedio. redi, 16-ix-74: ci vuole un lungo e lungo assedio,
coi baffi, come 1 ghirigori che ci sono sul blocco de'fogli, al telefono
blocco). deledda, iii-789: ci si fermava ancora una volta...
era ristretta, / ch'entrar non ci potea più di saetta. cesarotti, ii-445
falsa appariscenza, lustra': 4 non ci credete! è tutto un bluff'. panzini
rossa e settanta centimetri di scimitarra, ci fa gli uomini più contenti della terra
olina, 79: si tiene che ci sia da questa alla cutrettola o
e nel forte odore di foro boario che ci soffia nel viso, il sentimento sano
dante, inf., 6-23: quando ci scorse cerbero, il gran vermo
, iv-171: ma io dalle bocche strette ci vado mal volentieri.
amicis, i-904: i professori ci correggevano nei componimenti gli errori grossi,
non torno, / cioè ch'io ti ci truovi, o vivo o morto! »
, ii-232: questo fangaccio nel quale ci conviene entrare non m'è arrivato più su
une incastrate dentro le altre, ci trovammo quasi alla bocca di un golfo.
non sai tenere la bocca chiusa. se ci ricaschi ti rimando dalla vecchia.
; perocché stando in quell'altura, ci sopraggiunse una nave delle nostre, e passocci
passocci avanti; a bocca di notte ci stava per prua opera di mezza lega.
incurvavano a lui. nievo, 701: ci esibì poi anche, colla bocca un
da tutte le parti della città, ci consolavano. de amicis, i-1007: si
che d'alcun altro incommodo / che ci possa accader. varchi, v-62: il
noi, senza lei, non intelligibili, ci si propongono a credere. panciatichi,
i-967: da tutte le strade vicine ci arrivavano all'orecchio... note
piacque il primo giorno, ma poi ci feci la bocca e bevevo e cianciavo.
e come, rivoltandosi / indietro, ci facevan le castagne / coccandoci, e le
noi mettere mano in quest'uomo, che ci ha cotanto menato per bocca. caro
in quei discorsi, non capiva cosa ci trovassero di divertente. lui non rideva
la bocca, e dir buon prò ci faccia. -parlare con la bocca
aperte a sugar l'alimento. ci dispiacerebbe se quel nome, per il quale
della mia. a me è parso che ci abbia fatto una boccaccia. levi
. / in luogo di quei ninnoli, ci tiene / bottiglie, che so io,
ogni cosa come un signore, e ci schiaffò, su tre boccali del meglio che
schiaffò, su tre boccali del meglio che ci fosse, senza contare il gran guasto
. dalla boccaporta spalancata dei dormitori maschili ci saliva a zaffate sul cassero. dizionario
sarà un mese che non gioco, ci ho perso la mano. -locuz.
bellini, i-73: in realtà non ci averei parte veruna, fuor di un negromantico
desiderio enorme? cicognani, 3-6: che ci andava a fare il biondo in casa
di lusso tu sia, e che ci voglia per muoverti, e per farti aprire
, proseguì il compitissimo negoziante, non ci sono che oggettini di poca importanza e
padre. bocchelli, ii-77: non ci sono ogni anno degli scolari che si
/ -i malandrini, i ladri, che ci han tolto / la cavalla, le
/ quando s'ha un bocconcino che ci dice. palazzeschi, 6-151: « la
/ da gli occhi in fuor, non ci è un buon boccone. bruno,
dolore. sassetti, 158: diteli che ci mandi qua de'tordi o altre
casa o d'una capanna, dove ci diano per carità un boccon di pane e
pane e un po'di paglia che ci serva da letto. d'annunzio, v-1-166
stomaco, digiunando del miglior boccone che ci toccasse mai. monti, iv-362:
molto malvagio / vorrà che qualche trappola ci scocchi, / per pigliarci al boccon
di tempo..., dunque ci fu per qualche tempo governo di caso e
agitazione dei sì diversi affetti che ambedue ci travagliavano. manzoni, pr. sp.
, 1 (24): basta: ci penserà questa notte; ma intanto non
carducci, iii-24-4: a un tratto ci si scoperse tra i piedi una
l'italia in affrica, e menelik allora ci faceva allibire. poi fu l'inghilterra
: a queste parole e lui e noi ci levammo da tavola bofonchiando. varchi,
/ a dire: esci di lì, ci vuò star io *. panzini,
5-88: fino alla fine ultima, ci sarà l'uno o l'altro di
pare, il giudizio / finale non ci sarà. alvaro, 7-264: i greci
gli legava le brache si ruppe, ci mostrò l'ombelico, e il ventre che
e più grande provasse il prurito, ci additò moltissime piccole bolluzze, e non
dava un pugno su la carta, e ci rimaneva una bolla con l'arcangelo gabriele
oro: al mattino, per esempio, ci dava una pennellata di rosa;
piantò sulla strada... e ci sono ancora ». « ma non potreste
stuparich, 5-489: questi nostri dominatori ci hanno bollato con vari sigilli in fronte.
fronte. ma già prima noi stessi ci bollavamo, per riconoscerci e per infamarci
, tanto che ai primi calori, quando ci andavamo a bagnare nel torrente, i
gigi maragliano al volante,... ci siamo ridotti statue di gesso. palazzeschi
? fogazzaro, 4-179: a misura che ci placavamo noi, si rabboniva lui pure
, 920: ma probabilmente -come ci capita spesso -ci sbagliamo, lamentandoci
al finestrino del bollettinàio; lo guardiamo, ci guarda... è il
quelle bolliture, e alla cena nessuno ci pensava. -figur. baldini
pesanti nubi sul torbato mare / che ci bolliva in faccia, tosto apparvero.
] sono una vera stufa; io ci bollivo. cicognani, 3 80: e
. settembrini, 1-65: se fra tanti ci erano altre teste che bollivano come la
a prorompere nel suo gettito naturale, ci voleva l'azione. abba, 1-10
. aretino, iii-140: qual cosa ci bolle in pignatta. f.
costato di crocefisso, anziché pelle normale, ci fosse attaccata della carne bollita.
dante, inf., 12-102: or ci movemmo con la scorta fida / lungo
inganno. caro, 15-i-130: ben ci meravigliamo che quella buona femmina v'abbia
del nome suo; pure qualche segreto ci dovete aver voi; sopra tutto vi ricordiamo
quelle bolliture, e alla cena nessuno ci pensava. 2. liquido bollito
pretore. vittorini, 5-286: otis ci dice che il parlamento britannico non ha
dante, inf., 12-101: or ci movemmo con la scorta fida / lungo
fulgeva intenerito e una bava di nuvole ci metteva a traverso un fresco e roseo bollore
bolo armeno, quello dico che si ci porta in certi pani quadrati, e che
. g. del papa, i-779: ci sono ancora i sali di ginestra,
. e. cecchi, 1-155: ci son uomini che passarono quegli anni in un
non s'arricchi. serra, ii-594: ci sono delle biblioteche di storia e di
più vezzose parabole, e se non ci fosse stato il tonfo della caduta e
de amicis, i-292: per un pezzo ci fu l'uso di sbottonarsi la tunica
. c. dati, xxvii-6-81: [ci vogliono] tant'uova a fare ima
uova a fare ima simil frittata, che ci voleva un abbachista a rivelarne la somma
la fiamma è condensabile in infinito, come ci mostra quella che si condensa nelle bombarde
bombarde. e. cecchi, 5-89: ci sono decrepite milionarie, sorde come bombarde
fucilate scoppiarono sotto la sua casa, ci furono i giorni dei bombardamenti e poi
che non l'avranno bombardata, nessuno ci crederà a queste storie. 2
il pezzo a segno in modo che ci dien dentro, stante il moto della terra
volta, / nina mia, ti ci ho colta. -acer. bombolóne
confessione, se forse iddio per questo ci rendesse bonaccia. maestro alberto, 48:
modo di fare bonaccione e cordiale, ci dava la mano a tutti e quando
a tutti e quando era ubriaco perfino ci abbracciava. levi, 1-139: il
m. frescobaldi, 1-178: ivi ci prese un nodo di vento con tanta
con tanta tempesta e fortuna, che ci spezzò le bonette della vela, ed
porterebbon due somieri. / buon uso ci ha recato, ben tei dico, /
-regione bonificata. panzini, ii-109: ci mettemmo in via. da ravenna a
l'uom vorrebbe esser onorato; né ci basta ch'altri porti opinione de la nostra
dio, nella quale era riposto il non ci far nulla; anzi non pur doviamo
sua bontà, la quale con tali mezzi ci stacca dal soverchio amore delle cose terrene
stacca dal soverchio amore delle cose terrene e ci solleva a quello delle celesti e divine
sofferenza. nievo, 840: e se ci fosse capitato un giovane bennato che allo
e di tutte le passioni maligne che ci fanno eloquenti: è la manifestazione diabolicamente
: ma quante gentildonne credi tu che ci sieno che paiano divine, bontà de
grazzini, 4-340: questo ultimo disegno ci è stato guasto, bontà di tuo padre
parole tre lettere diverse da quelle che ci andavano. baldini, 7-53: che
degli uscocchi / sta la bora e ci dà posa. idem, v-1-397:
vuoi dunque, mio caro, che io ci rimetta qualche migliaio di lire, che
perché tu se'quelli, che vi ci fai stare. capellano volgar., 1-261
, ii-256: replicò egli: -voi ci avete condutti non in chiesa, ma in
790: il nostro figliuolo più tenerello ci sta anch'egli notte e giorno come
. buonarroti il giovane, 10-961: ci bisognerebb'un di que'bordegli / ch'
o dodici anni / che no'ci conoschiamo. g. gozzi, 1-374:
: per quell'operazione al banco di roma ci devo pensare io. questa è la
dicono, d'alto bordo e che ci vede. bocchelli, 10-159: lo fece
.. a bordo del castore, che ci portava al settimo congresso dei dotti italiani
, 484: tornai nella gondola che ci aveva condotti a bordo. verga, 3-18
1-66: poi le voci dei marinai ci richiamarono a bordo, ché era pronto
da pasto. giusti, ii-369: ci apparecchiò... due bottiglie di sciampagna
. il mio bordone e scarsella com'io ci venni. fiore, 228-12: tutto
fatti. simintendi, 2-229: la pecora ci dea l'armi che ci difendino
pecora ci dea l'armi che ci difendino dall'aspro vento borea. petrarca,
jahier, 194: nella vita borghese ci si può distinguere coi denari dell'eredità ingiusta
, zaino, armi, buffetterie, e ci adunammo nell'immenso cortile dove tre o
: il maresciallo dei carabinieri... ci aveva gentilmente accompagnati, in tenuta borghese
oh, donne borghesi! per voi ci voglion dei deputati, dei senatori, dei
comense, ove la casa o palagio ci è assai agiato. firenzuola, 458
cosa, o poco più altro almeno ci fosse da dire. bertola, 99:
: le casette basse di san mauro ci vennero incontro. la vet —
[mio padre] quasi ogni giorno ci veniva a piedi a vedermivi. idem,
364: quando che sia, ci sarà pur sempre qualcuno che ascolterà a
orecchi. baldini, i-530: non ci lasciamo prendere dalla boria delle apparenze.
cellini, 1-2 (27): ci s'interviene un poco di boriosità
dante, inf., 26-14: noi ci partimmo, e su per le scalee
per uno è troppo larga, e ci vuol della borra. monti, iv-354:
, 16-v- 315: se non ci vuol far bollire quella borragine, la lasci
andò a chiedere a loreto che cosa ci fosse da fare. loreto rispose:
borsa. nievo, 362: pazienza ci vuole e non por mano subito alla borsa
. sassetti, 100: io non ci aveva messo niente di borsa, ma
siena, 399: sicché domani vedrai se ci sarà niuna borsotta di peccati, e
tutti contenti: chi è povero, ci ha gusto perché dice: « ci sei
, ci ha gusto perché dice: « ci sei 'rivo al lumicino eh!?
, per addimandare colui il quale destramente ci toglie la borsa, ossia il portafogli
1-161: piccino e nasuto, l'ospite ci illustrava la sua raccolta di whistler con
, 1-68: costeggiammo l'isola che ci mostrava ora boscaglie incatenate e ora valloncelli
baldini, i-624: il messo provvidenziale finalmente ci apparve al fianco della parte che meno
apparve al fianco della parte che meno ci si figurava, in veste boscaiola con
tragica, la boschereccia satirica, che ci è passata in uso delle pastorali.
famoso per le belle sue tovaglie, ci rendemmo a dresda in sette giorni di
apparenza qualunque, che su quell'albero ci sono delle mele. gozzano, 89:
là nesso arrivato, / quando noi ci mettemmo per un bosco / che da nessun
/ ma il modo né la via non ci conosco. poliziano, st.,
martelli, altro ufficiale della legione, ci stessimo nelle puglie alla testa d'una
forte il bisogno di sgranchirci le gambe che ci arrampicammo su una breve collina boscosa che
suo numero da un bussolo, e ci si sedette in ordine numerico, gli uomini
nino dandogli una botta sul braccio. - ci vediamo dopo. -colpo che si
la manutenzione dell'antemurale del porto: ci s'era messo lui, e a bòtte
. -qui la botta non vale, perché ci tira garbino al solito, e la
nel proprio sangue. cicognani, 2-132: ci siamo. un'allegria vispa anche nell'
!... la mia mezzeria ci sarà sempre? de roberto, 196:
de sanctis, i-210: non basta che ci sieno delle punzecchiature, delle botte maestre
e la scaricò malignamente su chi non ci aveva colpa. serra, ii-315:
archibuso. magalotti, 9-2-220: qui ci sarebbe voluto... un metrodoro
bottàccia. de amicis, i-452: ci accorgiamo d'aver ferito la sua bontà
scomposte. verga, ii-408: io non ci ho colpa, caro don bastiano.
allontanò scutrettolando. papini, 8-106: ci s'entusiasmava per un titolo, per
non si maravigliò punto, anzi sorrise e ci presentò il vino che non s'era
indolenza, o perché a forza d'urli ci crescesse l'arsione. nievo, 388
siamo cattive doghe da bótte, perché ci accostiamo mal volentieri a'vostri umori;
ogpl tanto torna la frase: « ci faremo il nostro piccolo nido *. moravia
stata la mia, il fegato che mi ci son mangiato, per sostenere l'arte
, / ma tiran via perché gatta ci cova. carducci, i-704: i bottegai
bottegai. fagiuoli, 1-6-239: già ci ho pensato: mi vo'mettere a fare
sentimento pieno di poesia gentile quello che ci fa mettere in mostra in quel giorno
.. una doga della botticina, dove ci stava il vino che rimetteva lo stomaco
don cipriano, dicendo: « una breccia ci divide, il barolo ci concilia »
una breccia ci divide, il barolo ci concilia ». manzini, 11-97: la
il ciolla. dossi 488: ci sono i dilettanti-organizzatori di feste pùbliche,
bottini -chiamiamo così -quelle strade sotterranee che ci portano le acque potabili, forse perché
benedizione. della porta, 1-27: almeno ci avesse una apertura nel ventre, che
ragazza, con quel fazzoletto nero che ci aveva al collo, se la prendeva
se la prendeva coi bottoni del farsetto, ci dondolava ora su di un piede ed
il popol di firenze poiché giano / ci fu cacciato, non valse un bottone
ora c'eran già i bovi aggiogati; ci ripassava su l'aratro a ridissodare la
a quarantanni quella stessa pappa frullata che ci avevano a diciassette, nel fiore della
onde non è da maravigliarsi, se ci nascono più bozzachi, che susine.
, 5-211: chi lo sapesse scrivere, ci sarebbe materia per un bozzettino, di
che gli legava le brache si ruppe, ci mostrò l'ombelico e il ventre che
ma non più in collera come ci è qui il xuvtjyéotov che faceva socrate d'
bagno, sussurrando rapido a dolores che ci saremmo ritrovati di là, all'ingresso
che fu lo segò a tavoloni e ci si fece la cassa da morto.
sistema di bracciate che un di noi ci rimarrebbe stritolato. 5. movimento
foscolo, iv-306: la isabellina ci tenea dietro in braccio all'ortolano. leopardi
a lui nelle braccia, il quale ci invita. carducci, i-1347: quelle
ambidui. pananti, i-126: noi ci gettiamo nelle vostre braccia. svevo,
l'altra. bocchelli, 1-i-136: ci stareste a fare a braccio di ferro
direte. giusti, 3-148: ci stava un po'a braccia tronche vedendo da
facciamo i bambini ovvero le bambine e'ci bisognerebbe il braccio, o le
di treccia. bacchetti, 2-271: ci saranno state due braccia d'acqua nel
dire * franco cacciatore '; ma non ci par proprio, sì bene 'cacciatore
/ sovra la brace a volgerlo / ci penserà massilio / di capre condottier.
con loro per abitudine e perché non ci vedea ragione di mutar compagnia, cascando
e si lascia nella stanza. poi ci si mettono sopra e stanno calde.
maiale in gratella. nieri, 89: ci fosse un po'una bella braciuòla di
, pispolone, masticava amaro: che ci aveva messo il cuoco nell'intingolo di
e nella confusione di quell'attimo che ci è rimasto per scampare, o ch'egli
si rosica mezzo don liborio! -e ci mangia e ci beve nel brago! -
mezzo don liborio! -e ci mangia e ci beve nel brago! - e c'
ultimo insegnamento del problema principalmente desiderato, ci porge un util diletto di tante belle
il punse. cattaneo, ii-1-184: ci si affaccia tosto all'animo la brama
. cassola, 2-275: anche in centro ci capitava di rado: ci andava qualche
in centro ci capitava di rado: ci andava qualche volta a sfogare, in una
guardate, signori miei, che non ci si accordi la volontà di coloro che in
dobbiamo rendere a dio, il quale ci difende dalle sue branche [del nimico
altro che un pianerottolo; e quando ci s'è arrivati, si scopre un'altra
quattro branche di scale, le ragazze che ci aspettavano sul pianerottolo. palazzeschi, 19
mendica, a brancicarle le vesti come se ci avesse sotto del pane. faldella,
[i giornali] in sesto amorosamente, ci passava sopra le mani più volte per
come noi fu rotto lo stampo quando ci fecero, e le donne di questo
prese a brancolare dentro le tasche: ci aveva una carta da dieci franchi.
, è stretto e abbracciato da chi ci può arrivare; gli è portato un
« ah, vorrei vedere che non ci fosse quella! » saltò su la giovanna
, 4-53: nella mano di là ci teneva l'arco brandito come uno spiedo.
in camera privatamente, come or noi ci troviamo, penso che licito gli sia e
porche, o branie, appunto come se ci dovessero seminare, o piantare cipolline
s'usa, e con la frangia che ci s'attacca naturalmente nel cucire, c'
branzino di cinque chili -. tutti ci sporgemmo dalla murata, difatti un grosso
stormo. bocchelli, 1-iii-141: non ci fate ridere, padrona, che è passato
grazia dalla sponda del lavatoio, e ci aveva messa la sua: di quelle soperchierie
stati qua e'messi del podestà, e ci bravarono per conto della posta di raffaello
. g. gozzi, 1-436: ci sono alle volte alcuni, i quali,
uomini più quieti. settembrini, 1-120: ci messero anche l'escalonne, ridotto mezzo
milione di uomini bravissimi, e'quali tutti ci minacciavano. idem, i-iii (261
voler fare il bravo, non saprei cosa ci si potesse guadagnare. giusti, iv-11
iii-702: abbiamo paura che il denaro ci porti sfortuna. mia nipote avrà fatto la
se era tanto rassegnato, prima, e ci faceva anche il bravo? -discolo
ii-182: l'uomo che questi brani ci mettono innanzi, ha proprio tutta l'aria
, 130: che sapesse leggere, ci ho i miei bravi dubbi! barilli,
non è il capolavoro di kipling; ci son dei pezzi, certo, che
chi l'indovina è bravo, chi ci riesce è bravo: per esprimere che qualcosa
bravo. targioni pozzetti, 12-6-71: ci vuol altro che venti e che uccelli
minio. carducci, i-1114: vienna ci comanda di non chiamare orde i suoi
dentro a'buchi ne stana, se ci s'intana ne'buchi. bravura
/ che cristiani di bravura / vinto alhama ci hanno già. tommaseo-rigutini, 3466:
e la varia pittura / a noi ci fan paura, / gli rendon brutti,
gobetti, ii-30: nello sviluppo dell'opera ci turba la noiosa illusione di un'inesistente
e una scarica a trenta passi, ci costrinsero a ritirarci. dizionario militare [
don cipriano, dicendo: « una breccia ci divide, il barolo ci concilia »
una breccia ci divide, il barolo ci concilia ». -fare, aprire
studenti torinesi e bolognesi, o ci raccontavano delle fandonie, o effettivamente dovevano
autorità. nievo, 332: troppo ci condussero colle bretelle; il padre pendola
puro e non affettato... ci sarebbe da fare qualche dolce amorevole brevissima
. esempi: mi, ti, ci, etc., me lo, te
degli molti impedimenti, che il nimico ci procura al tempo dell'orazione. boccaccio
, non fu esso il rettore che ci battezzò? e. cecchi, 5-134:
che avvengono ogni giorno a quelli che ci vivono lungamente. tasso, 11-iii-
giudiciosa elezione; percioché queste parole meglio ci pongono inanzi gli occhi la brevità de
i polmoni, dissolvèvasi la stanchezza e ci si trovava tanto flessibili e leggieri che,
cena che devo fare stasera, dove ci tocca un galletto e mezzo fiasco di vino
mio danno, se ogni mese / non ci toma a veder. buonarroti il giovane
, 2-23: tirò fuori una tazza. ci versò il latte da un bricco scrostato
latte da un bricco scrostato, e ci spezzettò dentro il pane. -per
dimenticato. idem, 6-96: oreste ci aveva additato all'orizzonte di quel mare
225: meglio sarebbe stato che voi ci aveste lasciati stare lassù nelle nostre briccole
, e per paura che la gente ci aiutasse a spegnerlo, si è scelta
concittadini. cattaneo, i-1-397: se ci fosse un uomo di un cuore così
altro partito, gente d'ogni risma: ci ha gl'imbroglioni, gl'ipocriti,
far cascar la barbara coi suoi piedi, ci sarebbe caduta, tal briccone matricolato egli
il diavolo è l'ironia incarnata: non ci è uomo tanto briccone che il diavolo
, strepitavano. foscolo, xiv-346: ci sono contese perfino le occhiate..
è delle brevi, e vedrai che ci vorranno almen quattro pagine; e chiamo in
non finisce subito,... ci diamo tutti al brigantaggio. piovene,
. comisso, 1-235: ci lasciò salire sul ciliegio, solo di tanto
197: lo sfondo era quello che ci voleva: un paesaggio di palude, un
de roberto, 377: se pure ci fosse stato qualcosa, nessuno avrebbe toccato
dimostrare che di sì fatti sospendimenti non ci fa luogo prender noia. sassetti,
, di qui a cent'anni non ci sarà più nessuno di quelli che siamo
, 737: in questa maladetta terra ci è un'usanza assai cattiva, che non
è un'usanza assai cattiva, che non ci è gentiluomo che non si voglia sentir
voluto trattenermi seco lui a desinare, ci trovai una tal brigata che mi fece
ma non troppo forte, poiché, ci dicevano, un collegio non è un
in riposo dentro un canestro, come ci si mettono le frutta primaticce.
: quattro guerrieri / da un drappel ci spiccammo, e a tutta briglia /
io abbia figliuoli, ha fatto che ci siamo imbattuti in un giovane quale è
cuban. giusti, 2-62: non ci solletica / con cibi strani, / sì
per scendere nella barca a vapore che ci doveva portare al piroscafo, si avvicinò
mostrar l'ingegno e l'arte / ci vuol un gran teatro e una gran parte
un po'brilla. baldini, 5-93: ci sono... dei vecchi e
maggiori. boccaccio, iii-1-3: tosto ci vedrai ne'cerchi tuoi / della
oltre il confine / che a cerchio ci rinchiude. -avere un cerchio alla testa
ii-520: dunque ringraziamo la mamma che ci ha fatti semiseri da dare un colpo al
0 cercone: dalle persone disoneste non ci si deve aspettare altro che cattive azioni
se voi la conosceste, forse non ci capireste nulla. no, non è una
una buona ora. calvino, 1-410: ci accomiatammo dai vicini con molte cerimonie.
sensate risposte. ma, dio buono, ci ho colpa io se la provvidenza fu
collodi, 353: ella morì, né ci fu marito che facesse mai tanto fracasso
differente. forteguerri, 30-101: altro ci vuole che biacca e cerotto / acciò
sempre lo stomaco ». « èh! ci vuol altro, ci vuol altro,
« èh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro ».
vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro ». [. ediz.
(23): « eh! ci vuol altro cerotto, ci vuol altro cerotto
« eh! ci vuol altro cerotto, ci vuol altro cerotto, ci vuol altro
altro cerotto, ci vuol altro cerotto, ci vuol altro cerotto »]. imbriani
allo incendio d'amore? altro cerotto ci vuole! 6. dimin.
, / de'quali ogni dì molti ci si vede, / promise al padre suo