teso le reti e, per richiamo, ci aveva messo dei piccioni domestici.
le gemme. pavese, 10-145: ci si sveglia deserte al richiamo inoltrato /
di cui è ricca; se non ci si mette dal punto di vista dal
valzer. -qui un ritmo biologico che ci conduca oltre l'illusorietà e il tra-
sarà l'ultima ebbrezza / quella che ci canterà a martello nelle tempie sensibili /
bel bello si fa studio in non ci credere, / molti riti ecclesiastici a deridere
l'antica virtù dei fanti d'italia ci illumina più d'ogni faro dalla torre
come due riti della camera della sommaria ci mostrano. cesari, 1-1-121: in
pur dicono, a mezz'aria). ci si fa una scorsa per ripulirlo;
, con quelle oneste parole che utili ci parvono. pulci, 11-120: rinaldo pure
ardì di ritoccarlo... quando ancora ci quietassimo al giudizio di costui, sarebbe
macinghi strozzi, 1-274: la morìa ci è pure un poco ritocca, ma
ritocca, ma in gente manuali: ma ci si fa una gran guardia, e
attualità'. non di meno quella ritoccata mi ci vuole, per essere ben sicuro del
frescante de'nostri giorni, che non ci è via di ntoccare il fresco sicché non
sui quali, però, da alcuni giorni ci impuntavamo senza risultato. calvino, 8-162
al castello d'if; faria e io ci dibattiamo là dentro, lordi d'inchiostro
occorrono speciali motivi perché una signora che ci tiene a figurare, apporti qualche ritocco al
vada a passare questi ultimi otto giorni che ci dividono dalle nozze, in casa dei
si ritoglie que'beni che ella prima ci ha donati, de'quali ella è sola
vi ritogliate peccando: da- poiché egli ci ha racquistati con tanti eccessi d'amore.
pasolini, 13-239: che in noi ci sia un fondo 'storicamente'cristiano è cosa ovvia
recarsi di nuovo nel luogo dal quale ci si era allontanati; giungere al punto
lasciata in un luogo o dalla quale ci si è discostati soltanto di pochi passi
, riunirsi a un gruppo da cui ci si era separati. anonimo,
dove siamo andati ad accompagnar tua moglie ci siamo infradiciati in un modo tale che
cielo lontano / la ciurma luminosa che ci saccheggia. 6. essere reintrodotto
g. bianchetti, 1-17: il reale ci sta d'intorno e ci preme da
: il reale ci sta d'intorno e ci preme da tutte le parti,.
e ritorniamo a godere quella seconda vita che ci è data. d. sestini,
vediamo quali sieno queste delettazioni, perché ci sono alcune controversie, dicendo altri che
prima di continuare un viaggio faticoso. ci ritornerò sopra, magari fra un anno
per uso. dannunzio, 9-12: ci sono nel romanzo alcune frasi che ritornano come
; né dando cura a quel che ci guasta il tempo, ci disperge la sorte
quel che ci guasta il tempo, ci disperge la sorte e ci seppellisce la
il tempo, ci disperge la sorte e ci seppellisce la morte, ritornino 1 pensier
: ma sappiate anco quello che carità ci sprona a dirvi. sarpi, vii-85:
favola spiegar così conviene: / quel che ci sembra mal, ritorna in bene.
ritornarla a casa, ancora li ponte- ci comandarono che la dovessero ritornare al tempio,
dimagrate. per ritornarle in essere, mi ci vorrà molto di fieno, e bastasse
mi svenne. a ritornarla, mi ci volle tutta, s'ebbe anco a farli
1-i-1-490: a stili solitamente più lieti ci ritorna il padovanino che viene innanzi,
zena, 2-158: il loro aspetto ci toglie dall'ambiente locale e storico in cui
o intimazione minacciosa: bada, se ci ritorni! (a fare o dire a
dire a cotesta maniera). non ci ritornerò più, no; non dubitate.
parola. ell'è cosa finita: non ci ritorniamo ormai più. carducci, ii-21-219
sua ritornata. guicciardini, 13-i-23: non ci è altro e vassi allo usato,
quei ritornelli che le precedono, e ci sono assai volte di soprappiù. v
sm. il ritornare nel luogo dal quale ci si è allontanati per scelta o per
così, gli analfabeti integrali, poi ci sono gli analfabeti di ritorno.
ritorno: ritornare nel luogo dal quale ci si è allontanati. -in partic. rincasare
con il quale si intorce il corpo e ci si divincola per sfuggire alla presa di
spoglie. garzoni, 7-575: così [ci sono] i cibi di pasta come
, 3-172: -con lui non ci si vince né ci s'impatta: a
-con lui non ci si vince né ci s'impatta: a ogni fascio li fa
la natura] riconosce l'errore, ci rimedia / con nascite novelle ed ecatombi
. mi pare, intanto, che ci avviciniamo a quello che ho chiamato caso
-ritranquillatevi.. / -chi dal periglio / ci salverà? / - in me fidatevi
io sono al punto, e mi ci ha condotto francesco mio figlio, di non
domani una montagna, il volere dei capi ci ritrasse a questi alpestri ripari.
terra addusse / la verità che tanto ci soblima; / e tanta -azia sopra
, 1-565: siccome a sommo prò ci riuscirebbe l'impossibilità di peccare, così
della quale è molto rimasa in noi che ci ne dovremmo vergognare di ritrarre da loro
la vattaglia. bembo, 10-x-101: ci ritraiamo dal sostentamento della madre per nutrire
ritraiamoci / in casa ^ prima che più ci si approssimi. randello, 1-17 (
io: è da 'visare certo che non ci venne vecchio [in firenze] né
, / amerà finché il nuovo non ci ritrascini pel mondo. = comp.
altri qualcosa che si è ricevuto o ci è stato tra smesso.
, 1-651: ivi, se fatto / ci vien di trarvi i filistei, fia
. esporre nuovamente un argomento su cui ci si è già soffermati in precedenza; ritornare
si debbon ritrattare, non perché solamente ci siano note, ma perché ci siano ancora
solamente ci siano note, ma perché ci siano ancora apparecchiate. tasso, 11-ii-4
, e agli altri che non ci sono. machiavelli, 1-vi-31: delle quali
sono sorprendenti, tanto nei personaggi ritrattati ci colpisce qualche cosa di strano e anormale.
l'imagine d'alcuno ritratta, insieme ci si appresenta non so che di onore
tra le spalle per la passione che ci metteva a contare tra sé la canzonetta.
non è destinata a rappresentarlo, non ci farà altresì pensare a lui. se
noi avevamo 1 nostri cani gentili che ci seguivano tra le colline. ceravamo allenati a
vino', come quelli che sain- te-beuve ci ha dato di tanti letterati e uomini politici
fece i tre più vaghi mondi / e ci fai il buon, che dio ti
è un simbolo, è un'immagine: ci dice il colore della pelle, la
, 8-72: la mugnaia, come ci vide, diè acqua al ritrecine, e
della pappa fatta alla moda che corre ci strafottiamo. = deriv. da ritrito
ciò che dopo lunga stagione e fatica ci venne iddio sa come imparato.
me ne voglio andare, e non ci staria chi mi pagasse. =
gli uomini. pallavicino, 1-510: qui ci convien levare una tentazione che guasta l'
. sacchetti, 160-72: « perché ci meni i muli, se sono restii
guardarmi. bacchetti, 13-745: voialtri ci portate i diavoli! -aveva detto il prete
ti mostri o ritrosa, / se io ci veggio poco, / questo mi farà
incomparabile sembra avere indovinato il cristianesimo, ci ha dato uno splendido esempio di quella
1-iii-299: noi... non ci dovremmo mostrar ritrosi di prendere aai francesi
te / che, d'uomo che ci fu già sì ritroso, / or n'
le carte. cassola, 6-167: « ci voleva anche la miniera », aggiunse
uso antifrastico. nieri, 52: ci ha fior di casa e fior d'orto
. c. levi, 6-12: ci sono qui alcuni confinati, una diecina
, 2-158: per mantenersi la vita gli ci vuole quella robina che vada volentieri e
, 2-187: a mezzogiorno e a cena ci trovavamo davanti sempre più poca polenta e
più diversi, gli automi di oggi ci offrono uno specchio, propongono ai nostri
momento solo di smemorataggine, quando l'onore ci comanda di ricordarsi robustamente e sempre.
lungamente soffocata, ha tutto quello che ci vuole per tenere insieme l'uno e
robustezza, la beltà delle tebane non ci dovrebbe far giudicare altri - mente dell'
più tenere. muratori, 8-ii-292: ci sono degl'ingegni e scrittori che giustamente
delle molte sue opere, le poche che ci rimangono sono sufficienti per attestarne la grandezza
e dette queste parole, l'angelo ci benedisse tutti e poi si partì.
è nel suo mosaico qualcosa che particolarmente ci attrae, ed è la ricchezza e
arte. r. longhi, 1-i-1-230: ci pare che da un'analisi attenta,
e corroborato da una mimica accesa, ci offre una visione rocambolesca del suo circondario:
esistenze si immolano per la salvezza comune, ci sia chi ha il coraggio o l'
targioni pozzetti, 7-14: altre piante ci somministrano alimenti o condimenti colle loro radiche
f. doni, 2-151: e'non ci è stato mai pollastriera sì sufficiente che
, significa l'adolescenza, la quale ci dà materia e accrescimento in vita.
, indica il riparo sicuro su cui ci si può fondare). anonimo
mentre pigliamo, se awien che non ci sia tempo di far qualche fortezza per
ora aopo una carrozzella da lui noleggiata ci depose davanti dia roccaforte che avevo spiata
fedi- rone parecchi... perciò ci ridoliamo a voi come noi do- biamo
poder ch'elli abbia, / non ci torrà lo scender questa roccia. idem,
chiamarono 'rupe'. massaia, vti-124: ci trovammo sull'orlo d'un precipizio ossia
i-228: si squadra coll'accetta, e ci vuol arte come a fare lo scalpellino
quella talpa facciam tal romore / che ci conceda di pian scachi e roco.
« l'ho fatta a talino che ci tien d'occhio tutti due; l'ho
noi non vi nascondiamo l'imbarazzo che ci ha attanagliati ora, nell'ascoltare '
/ con gridi rochi? / perché ci evochi / dai stigi lochi, /
: gli stromenti musicali sottoposti alle muse ci porgono dolci suoni et ancor insoavi e rochi
, noiosa alla maniera delle zanzare, ci voli intorno alle orecchie. -insensato
i denti? / questa tal passion tanto ci stiva / che non c'è men
hanno quel gusto di fare il male, ci mettono più diligenza, ci stanno dietro
male, ci mettono più diligenza, ci stanno dietro fino alla fine, non pren-
per i quali passa la poesia, e ci ripieghiamo sulle nostre impressioni e le analizziamo
: acciò che tu non istimi che noi ci mi- lantiamo come i taglia cantoni,
rispose il genovese, « io vi ci verrò volentieri, ma avertite che voglio
: non penso che paese ben regolato ci sia che non abbia tasse di tutto
alle man col dragone, / i destrier ci hanno grattata la rogna / tra mille
io », che diciamo a chi ci sia molesto. -maltrattare, offendere
tutta bianca.. » « uff! ci mancava anche lui! figuriamoci se quello
dà. -non vi è bisogno. ci siamo intesi. -cossa gh'ala paura?
così presto stassera? nem- manco se ci avessimo la rogna! ». -non
a te 'subito grazie', il latore qualunque ci ha subito serviti entrambi in mezzo alla
abbi de la rogna? quando io ci penso talvolta, io ne fo da
irsuto, che sembrava una iena, ci seguiva uggiolando. 2. che
govoni, 7-207: ora nei fossi non ci sono / che le foglie di velluto
rogo de'patti, come usano quando ci viene il papa e altri gran signori
evitando di compiervi ciò per cui tradizionalmente ci si reca in tale luogo. tommaseo
i. nelli, hi-170: in tutto ci vuole accortezza e maniera. a passo
per fretta condurre a buon termine; che ci vuol tempo e pazienza a conseguir l'
, come usa dire adesso, 'ci marcino'con la loro romagnolità o romagnolitùdine.
pono. firenzuola, 533: ciascuno ci ha dentro la sua opinione, e
bavella. galileo, 5-297: non ci vuol tanti rasi od ermisini, /
una rivoluzione di sangue..., ci avevo un romagnolo... e
simili. tommaseo, 2i- 397: ci son tre stelle che giran la mota;
in cui già le cronache si scrivevano, ci sono abbastanza ricordate benché confusamente dagli storici
che delle romane cose particolarmente e romanescamente ci lasciarono le ricordanze. = comp.
gravità anche dura e impassibile, quale ci è stato trasmesso dalla tradizione letteraria e
ciuffo, c'insegnava diritto romano e ci spiegava come e perché per la civiltà di
, non lo dice di più, benché ci adopri più parole. « i giudici
morale e più storiografamente, il quale ci sarà riputato in maggior virtù e sarà
romana bella. porta romana, / ci stan le ragazzine che te la dànno
che te la dànno, / ci stan le ragazzine che te le dànno /
; nella storia della mia vita non ci saranno mai scene forti. bernari,
. r. longhi, 1-i-1-230: ci pare che, da un'analisi attenta,
convenzionale che si assorbe nei libri e ci passa nel sangue. cameroni, 96:
il desiderio né l'ingegno, ma ci vuole un cuore che sappia aprirsi e
nievo, 1-vi-233: il duplice nodo che ci stringeva alle due sorelle dava appunto alle
era traforata così sottilmente che appena appena ci passava un raggio di sole uando
stato colpito. moravia, vii-7: ci fu un'esplosione secca proprio dietro di
decenni del '400, le induzioni stilistiche ci fanno poi puntare decisamente piuttosto su un
da noi... sulla rosa che ci verrà presentata dal magistrato della riforma.
un tempo, la rosa dei venti ci dirige tutte assieme le sue punte.
la tua rosa dei venti; come non ci si volge più indietro, newero?
1-348: un migliaio posso economizzare. ci ho altri guadagni in vista. sebbene
altri guadagni in vista. sebbene non ci sia molto rosa all'orizzonte, non c'
voglio, carissimo padre, che dolcemente ci inebriamo e bagniamo nel sangue di cristo
cristo crocifìsso, acciocché le cose amare ci paiano dolci e i grandi pesi leggeri
leggiadro e snello [il verso] / ci fiorisce le soste di rosai / e
e che il rosario dei futuri giorni / ci conduca al più puro dei misteri.
amor puro e vero che... ci stringe alla donna amata...
i talenti... non bastano; ci vogliono denari. la dabbenaggine
). aretino, 20-123: non ci è cosa più necessaria che i risi e
.. per la rosellitura dell'agnello ci vuole fuoco che dica davvero.
è tutt'altro che rosea, non ci sentiamo di vestire a lutto, per
imboscarsi; le persi d'occhio, né ci fu più verso a farle rialzare.
per quella grossa spina di bastianazzo che ci aveva in cuore, come se lo rosicasse
sentiva rosicare altri che te, come ci fosse un mulo davanti a un sacco d'
ah! i parenti hanno paura che non ci resti nulla da rosicare ».
che si rosica mezzo don liborio! e ci mangia e ci beve nel brago,
mezzo don liborio! e ci mangia e ci beve nel brago, e c'ingrassa
padroni che non hanno punta carità; ci mangerebbero anco l'osso sacro..
insomma, quando lei tribola dodici giorni, ci mette tutti i sette sentimenti e tutte
è fuori quadro, e quasi non ci crede perché non ci vuole credere, ma
e quasi non ci crede perché non ci vuole credere, ma poi ricontrolla e
unghia. cicognani, 1-65: ogni giorno ci voleva un manico di penna novo perché
partii da mantova ne rosicchiai molti; ma ci vorrà pazienza finché a qualcuno venga l'
la giustizia s'è mangiato tutto, ci ha rosicchiato persino le ossa, come un
e annerite, con le pareti che ci uscivano pezzi di tubature contorte. tomizza
alla casa, vecchia, da un lato ci sono le rosine quasi sfiorite, umili
il moro alla palma vicino; / salvia ci mette, ascenzio e rosmarino, /
simili. pascoli, i-879: non ci rincresca di strisciar con le dita un
: era proprio il bonghi, il quale ci veniva a raccontare come il partito moderato
: gli aveva detto che in soffitta ci dovevano essere dei libri antichi...
quello dove, con poco grano, ci sia una gran quantità di vecce, di
6-xii-281: acceso un gran fuoco, vi ci rosolammo attorno per asciugarci i panni.
a dieta, e sempre avanti / ci dàn questo cibreo. misasi, 121:
lei, ché son anni che non ci si rivede. -per estens.
di testa. tarchetti, 6-ii-623: non ci voleva che una donna cieca in amore
a rospo; trasportata in termini umani, ci fa pensare ad una persona accucciata che
mostrerà domattina le sue vermiglie guance, ci partiremo sopra la nostra nave. allegri,
olezzo / le nari inebbria, non ci par più vivo / ne rosseggi il
, i-i-1-490: a stili solitamente più lieti ci ritorna il padovanino che viene innanzi,
redi. roberti, lx-106: se ora ci rosseggiano le rose a ogni mese dell'
che del pari a ogni mese le fragole ci rosseggiassero. papi, 4-47: sul
capo. marsilio ficino, 4-36: se ci sentiamo abbarbigliati gli occhi, ma che
corpo rossiccio e le zampe pelose che ci aveva visto una cesareo, 1-78
[plinio], 8-55: molte sorti ci sono di lepri: nell'alpi son
ii epodo è piaciuto (pare); ci fu chi disse essere una musica rossiniana
due cavali che conperamo nel tenpo che ci venne messere lo duca di calavra filiuolo
tornino? [i tedeschi] che ci ho a che far io con essi
, fece l'uomo, « non ci sono croci nel cimitero, il tralcio dell'
non sono in buone relazioni... ci sarebbe eugenio valzania, ma non so
. manganelli, i-54: a roma, ci sono alcuni locali che si sono specializzati
vestì di rosso, solo perché allora ci si vestivano in tanti, e restare vestito
: avvegnaché il caldo rossore per vergogna ci tinga la faccia, neentemeno dentro si
nel popolo. tommaseo, 2-iv-88: codesto ci è rossore e vergogna, / che
ventarole e le roste, qualora con esse ci facciamo vento. -ventola per
in tanto fuoco, / ch'or ci reca il solleone, / qualche poco /
rosta del castagnaro. comisso, v-124: ci si lasciava trasportare dalle acque per lunghi
facevano roste per deviare i corsi, ci si sdraiava e si correva sulle sabbie.
] non promossi da voi, se non ci avete gusto? -per non esser messo
carducci, iii-5-477: i monumenti che ci restano del i periodo della lingua latina sono
molle sempre com'è lì, ogni rota ci lascia il suo solco. moravia,
fornire le rotaie sicure dell'azione e ci dicano, con la solenne loro autorità
porta et alla rota sollicitamente quando ci è vactutu. b. giambullari, 3-30
rotismo. focacci, 119: ci limiteremo soltanto a parlare dei mulini,
cui viviamo, né gli altri che ci rotano intorno o intorno ai quali noi
un paio di anni fa, quando ci furono delle lamentele,... decise
saltano i barbereschi sul nostro legno, ci fanno scintillar sugli occhi e sul capo i
taglienti 'cangiar'e il roteante 'attagan', ci ordinan di non far resistenza e sottometterci
. cecchi, 8-93: un disperato pigolìo ci avvertì ch'era- vamo passati sopra una
sì, è uguale per tutti, ma ci son quelli che hanno la mantellina corta
i reati attribuitigli, su questo non ci poteva essere dubbio: ma non aveva tutte
con queste rotellaccie, le quali anco bisognando ci copriranno dinanzi che sì che questo da
quale vi delibera sopra. io non ci troverei niente di male; è un paese
. aeron. aerodina con propulsa- tri ci rotanti e superfici sostentatrici. =
tesauro, 2-127: qual cosa ci resta quaggiù sicura? men formidabili son
una sigaretta. fenoglio, 5-iii-19: ci hai fatto un bel discorso prima, gino
dispiace a voi. per altro io non ci penso, se non si può rotolare
fare onore; vadia a ruotoli quanto ci è. -che prodigalità non più udita
plenilunio. piccolomini, 7-56: non ci volge la luna sempre quella metà la
la qual volge al corpo solare, onde ci bisognaria esser dove gli è 'l sole
anche sostant. bertola, 3-160: ci avea già ferito di colà in fondo un
. piccolomini, ii-109: se noi ci imaginassimo che un animale (come a
altezze, l'altezze con le bassezze mutare ci rallegriamo. 4. figur
i. andreini, 1-58: che altro ci significa l'anello matrimoniale con la sua
come quelli che non ingrandiscono tanto, non ci mostravano al senso la rotondità non perfetta
: nel numero di quella mia prosa ci era un non so che di troppo rotondo
le frasi rotonde della retto- rica: ci saremo noi taciturni, in fondo alla tavola
quel rotondo, quel canoro, che ci rapisce; e tanto più nelle prose che
10- 79: sotto la tomba ci ho messo quattro rotoni di ghisa, da
che hai: eh, mal fai che ci abba / la antilla di cencio guidoni
in 1395. machiavelli, 14-i-525: così ci siamo partiti ad ropta. g.
malizia de'muratori nel chiudere quella porta ci avea gittato del rottame di pietre incalcinandovi
patrizi, 1-ii-123: alcuni interi e rottami ci son rimasi di alcmane, di alceo
dai rottami. un memoriale del 1287 ci offre le quartine d'un sonetto già
e rotte non sappiam da qual forza, ci mostrano la loro organica interna struttura.
una maglia rotta nella rete / che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!
rendere una qualche idea dei rischi che ci si corrono. fe
abbiamo avuta la febbre tutti e due. ci siamo levati con possa rotte. gozzano
a questa », dissi, « non ci so star sotto, / e cedere
medesima che, divisi non essendo, sentire ci farebbono? -che, perduta l'unitarietà
, segreti. rebora, 3-i-290: ci si potesse vedere un giorno (preavvisatemi
sa né può riconoscere se medesimo, non ci è, né ci può essere stile
medesimo, non ci è, né ci può essere stile. buzzati, 1-298:
. il gelo era rotto per cui ci toccavamo come spettri. e s'usciva a
/ l'abitar colle fiere in schiavi, ci limitiamo ad altri piccoli commerci. eravamo
il tempo è molto rotto, e noi ci vor 'l più spietato
tinuative (tempo, ore), onde ci si può dedicare ad trovasse en
dante, purg., 9-74: noi ci appressammo, ed eravamo in parte /
verri, 2-191: i musei non ci mostrano se non se piccole monete d'argento
, perché lui a queste piccolezze non ci bada. panzini [1905], iv-424
rocca. guiducci, 1-3-4-33: non ci ha alcuno di voi, accademici, il
quante scienze si truovano e di quante lingue ci sono in notizia: ma, cercandosi
risanano coll'uso. giuliani, i-80: ci ho il babbo che non può levarsi
come ieri, circa ora 17, ci fé sentire il santo padre la rottura del
9-157: la rottura del fronte a caporetto ci aveva sbattuti dafl'isonzo al sile.
classica. soldati, x-62: non ci fu tra noi una rottura vera e propria
: la sua gelosia la mia inquietudine ci tormentavano a vicenda, insofferenza, telegrammi,
insieme. guicciardini, 2-2-95: mentre che ci staranno d'accordo, si mangeranno italia
-litigare. caro, 5-77: ci deliberiamo ancora d'offender coloro co'quali
deliberiamo ancora d'offender coloro co'quali ci siamo già rammaricati e siamo venuti a rottura
, fi'estate'di dublino... ci appaiano, direi, pastorali sanculotte di
troppo il granchio alla scarsella e ci vorrebbe tenere a stecchetto. -espressione
bresciani, 6-xxv-578: per attepidire tanta roventezza ci son pochi ghiacci della baia di baffin
con che si fabbrica in bologna, ci corre forse quel divario che è tra il
à un respiro quieto quieto che appena ci se n'accorge, da quant'è leggero
. sconvolgente. bacchelli, 2-i-234: ci son cose incredibili e rovescianti. sospetto
dagli urti. montale, 3-174: ci penso io, rovescio il cestino e lo
. pavese, 7- 164: ci fu un momento che un ragazzo rovesciò una
rovesciate; quanto a edificare, non ci pensate. -inquietare, agitare,
. tutti si rovesciarono fuori: « ci sono! ci sono! son arrivati i
rovesciarono fuori: « ci sono! ci sono! son arrivati i tre re
stizzirsi. arpino, 6-78: meno ci vado [al partito] e meno mi
impermeabile di 'gabardine'mezzo rovesciato dal vento ci passò accanto in fretta, incrociandoci,
. pananti, i-198: allor che ci comparve in simil vista, / rotto
m. leopardi, 1-87: -nel tesoro ci sarà una montagna di luigi filippi?
duca d'orléans, per reggere un'amalia ci vorrebbe un poeta demente, peccatore:
sopra di noi assai ben rilevati, ci pittavano addosso sì fatto rovescio di sassi
; terzo, l'accidentali, che ci mandasse il rovescio del po.
quanto si può osservare nelle inscrizioni che ci sono rimase, poiché...
il più bel giovane di torre: quando ci fidanzammo, le ragazze e le comari
a rovescio de'medici, allora vorrei che ci riparlassimo. alfieri, xiv-2-35: come
attenti / se sia mai una lenza che ci agganci. -maldisposto, scontroso,
tutta la mia taverna, che non ci fia chi non si rida del fatto vostro
13-47: ad ala i doganieri austriaci ci visitano le valigie, ma non rovigliano
la rovina manifestissima e che e'non ci era scampo nessuno, ristrettosi con alcuni
fiera, / di repente la pioggia ci fu sopra / con tanta la rovina che
: così si struggeva, anzi insieme ci struggevamo nel vedere l'irreparabile rovina della
le ha dato più sangue, che ci ha più creduto, che l'ha più
quel senso glorioso di libertà per cui ci raffiguriamo possenti a volere e risolvere un'
: la patria è rabbia di cni ci può meno e rovina di chi ci comanda
cni ci può meno e rovina di chi ci comanda più. n. franco
la rovina d'adamo e d'èva se ci stessero per mez'ora? de mori
, di far rovina, / disson: ci rivedremo domattina. verga, 2-220:
buoni, ma quando è caduta non ci vale poi nullo argomento. g. villani
strinse, i... i quando ci trasse gli occhi ad alto un grido
basso / con delle piote sotto ci sentimmo, / e ci rovinò dreto più
delle piote sotto ci sentimmo, / e ci rovinò dreto più d'un sasso.
ogni cosa al di sotto et all'intorno ci fugge: ove li diaspri stessi si
popoli che senza tintura niuna di politezza ci rovinaron addosso o da'boschi del norie
spuntato vicino a me poma che tonda ci rovinasse addosso. -con riferimento a tempeste
: bisogna separarci. ora un acquazzone ci rovina addosso; passerà, e la
essendo molti e diversi rispetti i quali ci muovon ad amar alcuno. giusti, iv-31
mazzini, 5-53: la fede nello straniero ci ha rovinati fin qui: oggimai,
che non ne uscirò più finché non ci abbiano a venir gli eredi. mazzini,
certi paesi rovinati / ch'altro non ci è rimasto che letame, / e'povar
che letame, / e'povar contadini ci son restati / per lavorare e muoionsi di
almeno in capanna), il grano non ci fa allegrezza. a volte sono già
, lu- ponacce », e non ci vogliono pure udire, non che assolverci.
le macerie. bacchelli, 2-69: ci volle un collettore delle acque, che,
. il rovinìo delle fedi viete che ci attorniava, prese ad innalzare senza ostentazione
], 23: pensiamo che non ci sia da essere troppo felici, ma che
parte più grande degli altri, e ci affanniamo... a correre rovinosamente sul
anche la settimana prima per poco non ci pericolava una mucca. -ripido.
umano). giuglaris, 368: ci rivedemmo sì, anima mia: ancor dopo
bestiame dalla sardegna prima dell'87, non ci stupiremo che l'economia agraria dell'isola
finanze comandava economie e rimedi impossibili finché ci pendeva sul capo la spada di damocle
incominciò a rovistare per la casa; ci mise dentro il mazzo dell'esca,
? ma chi ha mai detto che ci vuole la benzina per far camminare le
denti pietro, « tra un miglio ci abbandonerà ». -con riferimento scherz.
fuor di fiato, io non mi ci oppongo mica ». -come ingiuria
della sua patria...., ci fa dimenticare le sue imperfezioni nell'arte
prima [moneta], molto rozza, ci fa vedere un principe a cavallo,
di quei becchi, / come rullo ci disse in guise tante, / che i
padre. giordani, viii-9: non ci piacerà che anche fra noi si deponga
sembianza, ma sotto quella ruvida scorza ci si asconde gran midollo di dottrina.
questa gente [gli austriaci] non ci rende cauti, non si teme l'insidia
voci portandoci e riformando di quelle che ci erano già portate, di rozzissima ch'
quelle storpiature di vocaboli, que'solecismi ci muovono al riso e al dispregio, quasi
più volgari e rozze fatture ai cui ci provvede l'arte. cesarotti, 1-v-3:
esprimere quello affetto di pregare, costui ci toglie questa comodità insieme con la semplicità,
o eglino saranno ignoranti: gli intelligenti ci sapranno dir che lor non hanno bisogno
la noia, / ché forse domani ci stràngola il boia. cattaneo, iii-4-69
disordine eventuale che nel ruba ruba intemazionale ci permetta di farci un cantuccio.
, per la qual cosa il tutto ci va a rubba, onde non è
abbia a essere per mezzo vostro, ci faremmo però coscienza di proporvene la ristampa
begli occhi di non so chi. ci levano la pelle. non ci lasciano
chi. ci levano la pelle. non ci lasciano respirare un momento, neppure per
letti 0 simili frascariuole e vedrai che ci sarà ben qualcuno che ti rimetterà nel banco
ha in quella corte poco meno di quanti ci campano del lavorare il giorno. gemelli
rubacuori. cantoni, 29: « ci sono io di mezzo », sciamò beatrice
oggi cosa dalla mia doralice che grandemente ci potrebbe giovare. -che cosa? -un
i-58: la sorte al medesimo momento / ci dà in mano il ladrone e il
di bel giorno e fin sotto a civitavecchia ci avevano teso l'aguato...
case e per avventura non solamente l'avere ci ruberanno ma forse ci terranno oltre a
solamente l'avere ci ruberanno ma forse ci terranno oltre a ciò le persone.
secchia ad ogni patto, / che ci rubò la vostra gente audace. vico
il numero del reggimento che è quello che ci ha rilevati. uno ride: 70
della lombardia che prova che l'austria ci ruba ogni anno netta...
due revolverate. bernari, 3-231: ci rubano [i tedeschi] anche la bellezza
... altrimenti gli ultimi arrivati ci rubano il posto. bontempelli, ii-578:
pensando come la felice beatitudine de la ruffiana ci sia robbata da le donne e da
. pea, 11-52: anche qui ci fu un piccolo inciampo che rubò tempo
muratori, 6-286: se la morte ci ruba i parenti e gli amici
giorno e notte nell'umidità, non ci viene che foglie. / tra le piante
entrare in uno interdecto, perché ognuno ci può rubare e tractare come sbanditi.
rubbare; grande però artificio e ingegno ci vuole. pattavicino, 8-87: il
per tanti altri luoghi di piacere che ci sono, andarsi diportando. biondi,
: son nostro sangue i figliuoli e ci rubano il cuore: che dolore a perderne
di piazze forti rubbate... ci saranno a bastanza. abba, 396:
savinio, 12-391: ben altre musiche ci sono propinate di solito. e quando
, rubbatore che voi sete, che non ci voleva altra invenzione per togliermi così cara
a caggione dell'estimo nuovo e non ci è replica su ciò. 4.
intendimento... e come allegrezza ci fa essere sereni e chiari e come
e spiomba, / la battaglia crudel ci è manifesta. filenio, 1-417:
di già ad esser soverchio rubesto, ci potremo ridurre, quando vi piaccia,
m. frescobaldi, 1-76: ci à molte sismonde / con faccie rubiconde
saracin crudele e rubicondo / d'impiccar tutti ci avea minacciati. idem, 15-9:
autobus 103 rosso torneremo a casa, ci tapperemo in cucina, apriremo i rubinetti del
. calvino, 8- 52: ci crogiolavamo rivoltandoci su noi stessi, librandoci
vedere, udire la brigida! come ci godeva! allora sghignazzava così, guardate:
cento feriti e duecento prigioni, / ci buttaron per aria i contrafforti, / ci
ci buttaron per aria i contrafforti, / ci
volervi dir di tutti quanti, / e'ci bisogneria sette rubriche. buonarroti il giovane
civetterie alla moda, la sua pittura ci piace precisamente per la sua semplicità e
, 367: questo borgo... ci richiama con la sua passata prosperità al
forme ignude. gozzano, i-378: ci sono donne tra quegli infelici, sono ignude
e scritto, e volentieri / sempre più ci si illude. svevo, 1-212:
3-41: le due prompte porphyrice co-accademica, ci vuol ben altro: bisogna picchiare e piclumne
sistema del filo legato alla porta, ci si fa dare un pugno sul capo da
rudimentale, il povero, laddove la storia ci pone di fronte ai grandi fatti dello
astrazion fatta da queste considerazioni, masolino ci affascina per la grande semplicità dei mezzi
, i-3-168: la stessa scienza empirica ci addita, sì, negli esseri forme
rudimentale ed oscura, in questa consapevolezza ci sia una distinzione tra me e il mio
sia della notizia che dell'immagine che ci informa sugli astronauti, assomiglia un po'
]: non si pagava e rettori che ci venivano: e l'entrate del comune
e raffe / cenere aveste tanta che ci agrada. i. nelli, iii-103:
raffa e meze le ribalderie con le quali ci nacque, messe in tavola le sue
giovanni crisostomo volgar. [tommaseo]: ci ha arrecato non favole, non giuochi
, adulatori. papini, x-2-491: ci sono, in italia, quattro settimanali
, che col ruffianesimo del gravido ventre ci crede muovere a compassione. = deriv
18-179: stiamo andando da protti, ci sarà la solita corte di sicofanti, tirapiedi
, adulatori e altri ruffiani e naturalmente ci sarà anche mafalda. 5
ch'è peggio, la libertà che ci viene data costa tanto ed è accompagnata
chi ne offende, permettendo ch'egli ci possa turbare con una ingiuria non meritata
in gola più magnanimi proonimenti, che ci fa oggetto di riso, in cotesto statuto
se avesse finto di non aver capito ci sarebbe stato come una complicità tra di
strada asfaltata. breme, 45: ci vuole anche un certo equilibrio animale e
. jahier, 141: a noi ci vuole la scarpa puntuta perché sotto la
che trova la ruga sulla parete e ci si tiene. buzzati, 3-319: raspando
sono accorta, con coteste rugone che ci hai sulla faccia. = dal lat
biroldo, bestiale com'era: « e ci avresti anco da rugare? ».
pirelli, 171: « per quello che ci fa la buzzati! lo sapete cosa
volta? per san luigi? » « ci siamo. toma a rugarci con la
leone rag- ghiante, va cercando come ci possa divorare. busone da gubbio,
vecchie maestranze, ogni strumento i mangiato ci ha la raggine. lengueglia, 4:
. e. cecchi, -11: ci trovammo davanti alla più inaspettata e memora-
più diveniva che assai più tagliente scalpello ci volea che un passeggiere rincrescimento, a
magno volgar., 1-142: nessuna lussuria ci maculi..., non ci
ci maculi..., non ci consumi fa ruggine della invidia. s.
molti registro diligentissimo: e non vorrei ci avvisassimo di ristorare colla ruggine degli antichi
l'armi, / se pure alcuna reggine ci resta. bandello, 2-40 (h-33
tra lui e qualsiasi realtà spiacevole pareva ci fosse sempre come un'antica reggine.
xl-515: in un punto solitario, ci costrinse a fermarci e a scendere per andar
di un grande magazzino con la quale lui ci aveva una reggine speciale.
cerca una maglia rotta nella rete / che ci stringe, tu balza fuori, fuggi
spada o simile / cosa. - ci è un spiedo antico e tutto raggine.
.. come mignatte e barbieri che ci tolgono il mal sangue e come lime che
tolgono il mal sangue e come lime che ci tolgono la nostra raggine.
da le gambe in fuora, gli altri ci si cominciano a rugginir per modo che
perciò dire che non è cosa che tanto ci faccia diventar rugini e muffi, com'
delle mie. periodici popolari, i-521: ci maraviglieremo della pertinacia con cui l'ammasso
x-13-3: nel meriggio, quando la vita ci ha rapiti nel proprio vortice, amiamo
raggiti qualche migliaio di quei versi, ci nposiamo soddisfatti e raggianti. -celebrare
un campo. fenoglio, 5-ii-451: ci riscosse entrambi il ruggito della macchina di
. 'in tutta la vita non ci ha una ragia. sul vestito non
ha una ragia. sul vestito non ci ha una ragia'. è modo dell'uso
sì ch'io prenda la strada / che ci conduce alla corte superna. savonarola,
sentii mormorare 7 come chiare onde ci corresse avanti. / l'odore immenso cominciò
, v-1-101: che nei suoi versi non ci fosse della rugiadosità e della sdolcinatura
ombra de la notte... non ci nocesse. caro, 16-1: la
somigliano orti pingui di frati cistercensi, dove ci si debba rinvenire ogni grazia di dio
domandate: tutto ri si ritrova, ci è d'ogni bene, rugiadosa frutta
contìnuo, tutto un baleno, che ci rischiarava la strada e faceva spavento.
persone di valore e di sangue illustre ci abbia a venir mischiata sempre questa vilissima
, per le cui foglie il sole ci traguardava presso il mormorare d'un rio
pena di forca o di ruota / non ci fu messa, arricci la rugosa /
17-xi-1986], 3: capita spesso che ci emozioni di più un fatto trasmesso dalla
luciano], iii-3-114: io non credo ci sia cosa più ingiusta e più servile
sino alla morte. imbriani, 1-149: ci rifletteva su, per disprezzare quelle velleità
pesti, il meglio che noi potemmo ci rimettemmo a cavallo; et in mentre
bello e più grato in un tratto ci si fa vedere il sereno, e la
sorte di ruina. giovio, ii-103: ci pare a tutti gran cosa che 'l
mondo... io non mi ci trovo più... è tutta una
di esser molto turbato e duolsesi che ci avesse di lui così sinistra oppenione, pregandolo
anche questo, all'aperto quando non ci fu altro che una grande mina.
, / ch'a mal vostro opo ci avete assaltati », / e minava in
si vuol tenere, la qual vi ci mena con angosciosi tentamenti
). carducci, iii-7-345: allora ci pare che un raggio dell'antica gloria
: salendo un monte ramoso, / noi ci partimmo. giovanni da samminiato [petrarca
tanti uomini insigni ch'hanno insegnato e ci insegnano il dritto e sicuro cammino co'
composi / e una scheggia ci bruci in piena fronte. zione
movimento. misasi, 58: ci fu un momento di silenzio. malomo badava
voluto affrettare il rullìo delle macchine; ci sentimmo ventare sulla faccia come un refrigerio
decise che quello di mezzo era quanto ci voleva. -ponderare a lungo e
: è ben vero che, sì come ci ridiamo del rumore che ci fa paura
sì come ci ridiamo del rumore che ci fa paura, così ci pentiamo del falso
rumore che ci fa paura, così ci pentiamo del falso che ci fa sparlare
paura, così ci pentiamo del falso che ci fa sparlare. tasso, 7-24:
non faccia romore, perché, poi non ci fummo, la mia signora fenicia mi
sgridammo, ma molte altre volte che insieme ci trovammo ne gli facemmo gran romore per
il suo sapore: / il firenzuola ci volea l'agresto / e raglio, e
: tra lui e i genitori / non ci fur mai romori. goldoni, vii-85
fan rumore i peripatetici, e dicono che ci sia il senso agente, e fuori
e mondano rumore diamo leggermente purché tu ci rimagna, melanconica pazzerella.
scala æl paradiso, 54: se noi ci partiamo dalli luoghi nostri, sempre andiamo
. lo grande e '1 minore / ci vivono a romore. -con valore
sonno della oblivione dei comandamenti di dio ci legano e tengon sì stretti che,
in natura, per romore che fatto ci sia in capo, destare non ci lasciano
fatto ci sia in capo, destare non ci lasciano. caro, 12-i-320: per
poco onore ». forteguerri, 13-47: ci vuol pur poco a mettere a romore
popolo sì grande che, s'egli ci levasse romore addosso, noi potremmo essere
padre livini; e con tanto ardore ci schierate innanzi esempi civili, proposito che
ziastro rumoreggiava quanto un bue ed io ci pativo, perché allora ero delicatino.
. leoni, 581: il colera ci romoreggia alle porte spaventoso. già venuto
se messer fenoglio, 4-146: ci restò fin che non fu stufo di quella
meno fortunati sono i musicisti o ci rimoreggiate, perché la diffinirei con il peggio
montale, 1-14: l'illusione manca e ci riporta il tempo / nelle città rumorose
latino la rumorosa e luccicante poesia, ci avvedemmo subito che abbiamo ammirato un ammasso
, cxtv-6- 82: il nostro gigli ci sollecita che vorrebbe delle notizie per il
docilità, la quale si è quella che ci costituisce arrendevoli agli altrui sensi in quel
che la fortuna infine a questo tempo ci abbia con la sua destra tirati nella
i secondi [gli artigiani], e ci mostrino tanti ordigni e tanti ferri che
fondo, / visione, una distanza ci divide. 12. strumento di
6-53: varie donne del 217 e 221 ci avevano giocato ar lotto: sulla ruota
ruote grandi, e per ogni raggio ci mettono una seggiola fermata sopra due pioli
quell'armonia de le celeste rote / ci fai sentire, anzi del regno santo.
, quando il sol si corca, / ci partorisce il geminato cielo. idem,
giri, perché la vita viva, ci vogliono le impurezze. -sequela di continui
mondo vanno a ruota, e se adesso ci tien di sotto, è la ragione
tien di sotto, è la ragione perché ci porti di sopra, un giorno o
di guardiamarina e dovrebbe essere promosso. ci vorrebbe una maniglia, un po'di
con sì fatte imita zioni ci dipensero il crocchiar della gallina, il miagolar
sa- rebber piene le strade! e'ci ne avrebbe tanti anzi vespero che parrebbe
e strano di dopo bufera, dove ci si poteva affondare. bacchetti, ii-
: -anche fuori, all'aria libera, ci si può addomesticare. -alla maniera,
gabbia. / quanto al migliore non ci sarà bisogno / di poeti. ruspanti saremo
. caro, i-216: -mal prò ci farà, ti so dire. -perché?
quasi lo so d'altra parte, ma ci sarà qualche piccola pazzmeria per cavarmi qualche
accostatogli sotto il mortaio, come appunto ci mette sotto il mento il bacino il
panorama », 17-v-1992], 28: ci sono i racconti di passioni e desiderio
lice ». quarantotti gambini, 10-407: ci sono ancora nel mondo vaste correnti politiche
non va molto all'erta: / se ci sentite dentro qualche male, / che
non mossa da rusticità ma solo per non ci ocor- rere el bisogno, gli rimetto
una nuvola: tutte cose bellissime che ci fanno ancora impressione, che hanno ancora
contingenza, poiché in ciascuno di noi ci sarà sempre tanta msticità, tanta ingenuità
si dicono nobili. galanti, 1-i-126: ci abbiamo nel nostro regno feudi senza popolo
anonimo [agricola], 84: ci resta ora a ragionare di quelle cose
e signor canonico »... ci sarebbe da ricamare ore e ore su questo
dargli retta. de amicis, 81: ci rese a mala pena il saluto,
testa] anco spesso il mastice e ci ungeremo il fronte, le tempie et
un odore di menta e di ruta ci veniva incontro nel vento, e pareva
fratelli soffrono e muoiono di fame, ci sono essi filantropi, che godono e
il quale vi delibera sopra. io non ci troverei niente di male; è
estesero. monelli, 2-409: ad ardea ci sono quei freschi nel tempio di apollo
a'tempi suoi ruvidezza non era, ci fa fuggire gli altri suoi libri. sacchi
montanina venuta di fresco in città, ci sembra dei primi trent'anni del secolo
quell'aria di sprezzatura, la quale ci fa vedere che le cose furono pensate,
per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva; quei capelli petulanti si raddrizzavano
fioretti, 2-4-335: aspreza e molestia ci recano tutte le parole che o di suono
modo forse ingentilendo quelle voci che ora ci sembran sì ruvide nelle più graziose scritture
. giannone, i-263: lucrezio pure ci descrive la ruvida vita de'primi uomini
questa [cavallina] non ti fa, ci rinunzio. quattro anni in cinque,
ruzzar, bere e ribere / ci tenne desti insino all'aurora. niccolini,
ludibrio dell'italia ei ruzza, / o ci minaccia colla faccia accesa. riccardi di
molto simpaticamente. malafarte, ii-182: ci si pigliava a legnate. non per
arte. pratesi, 5-411: non ci voleva niente a farmi saltare dall'allegria:
si trovava un tratto della via che ci paresse opportuno, cominciavamo a fare i
giù selve intiere. 13: ci si aspetta sempre che invece di camminare ruzzoli
, xi-377: entrando in un paese ci viene incontro una gola di una cinquantina
fantasia, la memoria... che ci guastano girare per i paesi seguiti da una
, ii-219: anche i ragazzi che non ci avevano colpa avrebbero fatto il gran ruzzolone
quartiere di fabbriche tetre e fangose, ci ha deposti con buone maniere sul celebre quai
, sangue.. hai detto niente? ci ha tutto la 'esse'».
l'hanno abbandonata, e ora ci vanno le streghe: ma non è
aligi, apri la porta / per quanto ci passi costei. / afferrala e
sabato non è e i denari non ci sono: per indicare un evento impossibile
« sabato non è e i danari non ci sono ». fagiuoli, 1-2-213:
sagra del rischio, in cui qualche volta ci scappa il morto. stavolta è stata
inneggiato ai sabba occidentali poi che allora ci si sentiva lecito d'accogliere le indecisioni
per ischivar una sabbionara, con buon vento ci inviammo alla volta dell'isola.
, radio- zebedeo completa l'informazione quando ci parla di una quinta colonna, di
sua denuncia,... lei ci denunciava come sabotatori ». ebbe un breve
, ma pedicando vengono, e perciò ci vuole la profondità del fosso, acciocché urtando
pasolini, 16-121: tali lavoratori cattolici non ci sono più (se non come 'nomina'
voluto far tanto il saccente che noi ci ritroviamo come tu vedi, ma io giuro
con dispute bizantine. bacchetti, 12-52: ci fu un senatore, rimasto anonimo,
angiolieri, vi-i-377 (66-14): ancor ci ha altro, che detto non abbo
e pretto ragazzo, e i più ci aggiungono i titoli di saccentuzzo di filosofo
ingegno aver quello appunto che il boccaccio ci lasciò scritto così semplice e puro, che
contrario operando alla natura di cristo, ci dànno continuamente affanni, noie, tormenti
cosa, con l'incertezza se non ci sarà il tutto saccheggiato o ritenuto sotto
cielo lontano / la ciurma luminosa che ci saccheggia. = dall'espressione [mettere
sacchetta sotto il braccio, e quando ci ho venti fichi secchi, quando dieci noci
del buffetto vicino alla lettiera, e ci vidi, fra molti libricciuoli devoti, una
, sachillando colle mani palma a palma, ci addimanda- vano la benedizione.
: a noi, dopo il matrimonio, ci è cascata fuori una pancia che pare
una bella cosa, ma finché non ci si fa portare il 'sacco'da campia,
che porta il vin nelle sacca, data ci fu in una mesciroba di metallo di
una mesciroba di metallo di montelupo, ci ponemmo a tavola. -con riferimento
cosa avesse a decidersi a ciarle, lei ci metterebbe nel sacco ». verga,
. ibidem, 137: quando dio ci dà la farina, il diavolo ci toglie
dio ci dà la farina, il diavolo ci toglie il sacco. ibidem, 141
son nel sacco. -quando dio ci dà la farina, il diavolo ci taglia
dio ci dà la farina, il diavolo ci taglia il sacco: v. farina
, 9-361: accettato l'invito, / ci fu data una stanza assai ben lorda
» « ah, niet? e allora ci penso io: opp-là ». arpino,
le parole, furo i fatti / e ci ebbe il mondo assai che dire e
usati nella baracca; durante il viaggio ci servivamo invece di sacchi- letto di pelle
penitenziale. faldella, ii-2-104: ci troviamo davanti ad uno dei così detti
« siamo a mezza strada » e ci si asciugava il sudore. 3
l'uso di santa chiesa e che ci insegna il pontificale e sacerdotale e sacro
strumenti della tirannia sacerdotale i libri e ci teneva specialmente ad avere salve le poesie
e verbale: anzi per la verità ci si occupa di esse solo nei formulari,
procurarmi il favore dello spirito santo? ci sono appunto per questo i sacerdoti, gl'
così come sono giunta a noi e ci manca la giusta prospettiva per giudicarli;
giudicarli; e dove troveremo la sacertà che ci renda comprensibili i grandi tragici?
intrecciatore di salici. vittorini, 7-57: ci si può finalmente porre dinanzi all'arte
, di fine della storicità) non ci abbandona mai: persiste all'in- temo
all'in- temo di qualunque tensione e ci induce a investire di sacralità, di
mettere in piazza la propria malattia, tortora ci obbliga a rivedere, e forse a
: appena il cardinalone... ci avrà fatti dichiarare sciolti da ogni vincolo.
», disse il nini, « ci dobbiamo baciare sulla bocca », si baciarono
« siete in otto occhi e non ci vedete un sacramento ». 5
le regole con le forinole debite, non ci sia che ridire: 'fatto con tutti
di santa anna, e il vescovo ci diede la parola e feciela sagrare.
, se potessi sperare dal fango che ci ricopre, dalla inerzia, dall'avarizia,
. mi accontento di guardare che mai ci sia nel sacrario dallo spiraglio di
senza sgualcire i veli del mistero, ci aiutavamo a penetrare nel sacrario dell'amore
: se si piccano di sbertare uno, ci riescono, perdio sagrato! codemo,
. porcacchi, i-269: la tazza ci serve per sacrificar il vino agli dei.
, ii-55: a poco a poco non ci furono tra noi nemmeno differenze esteriori:
contentane, se no, dioboia! le ci sagrificano ». borgese, 1-279:
», rispose ivana. « non ci sta nemmeno i giorni di lavoro,
la nostra propiziazione. jahier, 17: ci si stringono intorno ragazzi piu grandi di
io il dolce nostro salvatore che egli ci guidi a sbranare e a macellare li corpi
paradiso; l'amore, demonio beffardo, ci stritola nel niente. solo la fede
, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure e
; però si dicono penne perenni. ma ci è il sacrificio, una pasta tanto
suddetta [il venerare gli alberi] ci vien somministrato un esempio nella 'vita di
ingiustizia. silone, 39: « ci vogliono rubare l'acqua ». « è
muratori, 7-i-302: né bada ch'egli ci rappre senta que'piissimi imperadori
così lontana da me come se un abisso ci separasse. depositario del diritto e
già stata impegnata e che altre stanze non ci sono... che lezione,
una piccola anticipazione di tutto quello che ci è dovuto sacrosanto da quelle canaglie di
5-5: io, asino, bestia, ci aggiungo un pizzico de'miei soldi,
miei sacrosanti. pavese, i-98: « ci ha guadagnata la tabaccheria? » «
di tempo per chiacchierare delringiustizia sacrosanta che ci è a questo mondo in ogni
il turno è sacrosanto, se non ci sono volontari. -con uso
, mi sia permesso dire che, se ci fosse un cerchio per sadici, fiori
, oditori del soffrire altrui, non ci sarebbe posto per me. foravia,
un bisogno di sadismo spirituale / noi ci facciamo male godendone, acri, nel soro
componente essenziale del mondo visuale che egli ci propone, era di marca diversa da quello
nulla, che '1 saeppolo / mio non ci aggiugne. 2. pollone o tralcio
estremamente squillante. barilli, 8-89: ci trassero per mano, pochi anni fa a
che, per far saetta a chi ci ha astio, / sentiate dir c'ho
, zio massimo, ma io non ci vedo un accidente, nulla vedo.
. pananti, i-i: pei cantanti ci è il latte di gallina, / pei
quale se attamente è adoperata, quasi ci saetta l'animo di dolcezza con perseverata prestezza
lento la sua rapidità leggera / ci saettò di sotto il ciglio basso
pronte: / « buon poeta, or ci saetta / d'una dolce canzonetta »
che con il guizzo di un beccaccino ci balza nel mezzo della vera vienna odierna.
ii-494: per tenere addietro una vite non ci è meglio che lasciarle i saettoli.
il nome della nave... ci si eleva per i poetici campi della storia
casa loro. cipriani, 1-i-6: ci traduceva le preziosissime saghe islandesi conservate in
, in un tristano tutto consapevole, ci perderebbe la spontaneità della passione, e
e specialmente dell'uomo, non solamente ci ha dato l'appetito concupiscibile per il
amare, odiare e simili; ma ci ha dato ancora l'irascibile, per
aiuto, mediante l'incendimento del sangue, ci svegliamo a riempirci di speranza e di
. goldoni, x-654: con ragion ci ha congiunti / amor sagace e scaltro
bandello, 2-45 (ii-142): egli ci ha narrato molte cose, ma tra
la beccaccia] di poca sagacità, né ci è villancello che non ne pigli coi
dalla scuola di gian bellino. nell'altro ci è tutta la mossa e quasi direi
male meno. salvini, 39-iii-28: ci strappa [la fede]...
famiglia rappresentava per lui quanto di preferibile ci può essere al mondo. pasolini,
3-242: quando si sputa sangue, ci vuole altro che due mestoli di ferina
di collocarla nel secolo, lei stessa ci aveva messo ora un ostacolo insuperabile;
sua felicità, / né di prudente ci daresti saggio. b. davanzati, i-204
delle forze di questa serenissima repubblica, ci voleva ancor maggior saggio, se possibile
ofizio proprio e solo del pubblico e ci teneva ofiziale a parte. 18.
. sacchetti, 144-33: fate che ci sia uno saggiuolo con uno granello di
temperanza civile e di grandezza italiana non ci può dare torino. molto meno firenze
infiammati e pungenti sagitte, / le qual ci fanno trar sospiri tanti. l.
cu questi tre atti di dramma lirico ci parve così poco evidente e definitiva che ora
letteraria). imcini, 13-41: ci fermeremo alla sua [di d'annunzio]
8-73: pare che tutto il cielo ci stia cadendo addosso sciogliendosi in quella sagra
, vii-85: qui con un calesso ci attaccammo, / volto al contrario, onde
3-76: siccome io per la musica ci avevo poca vocazione e il contrabbasso mi lasciava
lo facevano impestire a lui zitto zitto ci schiacciava fior di sagratelli. -peggior
essa dea. delfico, i-175: ci associeremo anche noi con que'popoli i
, l'adulazione e l'avvilimento? ci avremo anche ad onore il titolo allora
sahariano. carducci, ii-9-121: non ci rimane che una prospettiva di riscontro negli
387: guccio bellondani da petriuolo ci dè dare soldi xij...,
: « signiore, queste nere calze ci significano la terra dove noi dobbiamo tornare »
moravia, xi-103: tutta la sala ci faceva cerchio intorno e batteva il tempo
, sta studiando l'argomento da anni, ci impazzisce e raccoglie documenti.
, degno solo in qualunque caso che ci si involtino le salacche. = deriv
corpo colla sua emozione; ma egli ci dà quanto ha ruminato altrove, ed
che non si potrà suplire alle spese che ci sono degli officiali. cronaca di perugia
-salamétto. nieri, 169: gli ci voleva almeno un salamétto. -acer.
caterina da siena, 15: a pena ci vide sbarcare nel fido che, correndo
: non serve, gianbarba: io non ci tengo ai salamelecche. nievo, 1-vi-228
, / queste ragazzettacce scimunite / ci chiaman dottoresse e salamistre. salvini, 39-vi-61
della tragedia e della lirica; e ora ci vogliono smerciare la salamoia dei loro bariglioni
possono avere senza soldi? a noi non ci guardano nemmeno ». = voce
noi e che non accetteremmo anche se ci fosse profferta. 'se la può salare!
e civili, in molte de le quali ci sono collegi per scolari ove sono i
salaro della città di baldaca, e che ci aconpagnassino in- sino a domasco. piero
: egli èe il tempo buono che noi ci scendano sangue; e però, se
della porta, 0-32: non ci hai lasciato botte che non abbi salassata
giuglaris, 248: fino che dio ci salassa e ci porge bocconi medicinali amarissimi
248: fino che dio ci salassa e ci porge bocconi medicinali amarissimi, è segno
sua diplomazia, di far in modo che ci rimborsino subito, perché la nostra borsa
misto. nievo, 1-vi-705: noi ci siamo accontentati di mangiare una fetterella di
con alcune altre, buon accoglimento e ci si è fatto naturalizzare. =
vasi. calvino, 8-17: quanto ancora ci manca prima di saldare le piastre lisce
testi pratesi, 264: tante mungnaio ci rimase a dare, sauda co.
dice..., perché le leggi ci stringono a saldare coteste bandiere.
pura. p. cattaneo, cxx-264: ci sono ancora i marmi graniti..
ni- mici per questo, nondimeno sempre ci sono stato saldo e fermo. straparola
, è tutta vanità, ché non ci ha neente del saldo o di stabilità.
i-228: se entravamo in qualche boschetto, ci venivano tanto appresso che con una picca
sopra il decameron, 53: chi ci volesse sopra sottilizzare... gli verrebbe
altro che si sia, non ci sendo procura di nessuno di loro, e'
, ma finalmente traffico: chi più ci ha messo, più ne ha ritirate,
è il sale della terra, perché ci son quelli che piangono, soffrono,
, 2-2-73: se... non ci è altro che la entrata delle possessioni
altro de le pietre a dir non ci resta: essi sono il zolfo, il
cameriera sorveglia la gradazione dell'acqua, ci mette i sali, e poi quando il
placido, « pace a noi, non ci hanno un grammo di sale qui dentro
credo che, se fosse qui come ci sono io, i vostri sali e la
i'non vi guardo. / f / ci son certe cicale / che l'acconcion
via, / ma in dime ben non ci vò metter sale. -minestra
, l'è obbligata: / non ci bisogna su né sai, né olio.
di così illustre pegno: / e non ci metto su né sai, né aceto
, e son certo che al caso non ci metterebbe su né sale né aceto a
il giovane, 10-907: vò che no'ci prestiam l'un l'altro 'l sale
il lesso senza sale, se non ci sono 10 lì a mettergli la saliera
abito o con questi panni che ci vedete. bandello, 1-34 (i-428)
alla fecola estratta dalforchis mascula', che ci viene dall'asia minore ed è costituita essenzialmente
succedaneo del sagù e del salep che ci capitano da lontano e a caro prezzo
ecco che il narratore sospende l'azione e ci fa una lezione di botanica sui baobab
per le vie di roma, di cui ci rimangono soltanto tre frammenti tramandatici da vairone
. periodici popolari, ii-322: non ci sono lavori, i viveri sono tutti
nel quale non vogliamo entrare oggi, perché ci devierebbe troppo dal nostro argomento.
figurazioni, annotare i momenti salienti che ci consentano di intravederla. -che diversifica
, 1-183: per quanto la letteratura francese ci abbia abituati ai contrasti più salienti,
un livello più altoydi quello al quale ci si trova. misasi, 197:
su quello della persona con la quale ci si vuole unire carnalmente. sercambi,
languido di freddo come se la febbre ci salisse dall'erba su per le ginocchia.
. compagni, 1-15: 1 ghibellini ci terranno la terra e loro e noi cacceranno
. tarchetti, 6-ii-296: aspettavamo che ci si annunciasse che la vettura era pronta.
in sul legno della croce e con questo ci ha ricomperati. 21. aumentare
. pascoli, 1-255: se ci accostiamo noi a comprare, il prezzo
, allo zuccherato del wagnerismo, che ci era salito fino sopra gli occhi.
indugia, come la gli sale, non ci giovano bagat telle.
così fitte che a vederli da lontano ci par nevicato. linati, 30-172:
, credevamo di avercela fatta, invece ci siamo trovati a giocare tutta la ripresa
in parola: starò sveglio purché lei ci racconti la fiaba del mago delle sette teste
de la sciocchezza de la sposa, e ci furono di quelle a cui le veniva
: se io esco di casa e mi ci piglia / per sorte giorno di mercato
, perch'a tale strette / non ci vai più portare spogna o musco.
bido. cantù, 3-310: parimenti ci abbondano il sai marino, depositi di
). ungaretti, xi-228: ci mettiamo a tavola, e col vino di
'l nostro sforzo a colui il quale ci ammonisce pel profeta dicendo: « salmeggiate sapientemente
con le quali parole il regio salmista ci significa la grandissima confusione degli empi nel
salmo è sempre lo stesso: « ci vuol poco a sputar sentenze, questo è
: essi [i vent'anni] non ci vengono più imposti a data fissa,
buone feste e buone pasque: / ci ha niente per le tasche? / qualche
'macheroni; / fate sì che non ci abia salamoni / né legge né dicreto
o, voi direte, donne, che ci son pur in siena certi uni che
salone di bellezza per cani, e ci parlò a lungo dell'arte sua.
'yes', un salone, che ci ha tanti bordi.. / 'yes',
adorno di ricchi tappeti persiani, marinetti ci accolse con molta effusione e cordialità.
22-157: non perdemmo le sue tracce. ci dissero che in questi ultimi anni,
fecero mai nozze che il diavolo non ci volesse far la salsa. p) idem
desco sodo. monosini, 409: io ci sono come il finocchio nella salsiccia:
postol, fottendo la riccia, / che ci potresti lasciar la salsiccia.
6: io mi credeva certo certo che ci legassero le vigne con le salciccie.
1-ii-233: andate là: le vigne ci si legano / con le salsiccie. salvini
e allungata. faldella, 13-135: ci sono dei sigari grossi, salsicciotti.
senza corrompersi. campanella, 4-380: ci è poi odore statico che quasi vela lo
diverse persone. carducci, iii-19-385: ci fu chi stampò che io non avevo
: come grilli o saltabecche / che dio ci fuardi dalle lor cilecche. de pisis
e come aveva visti nel culiseo, ci andavano saltabeccando innanzi. grazzini, 2-368
. cellini, 1-64-158: lui ci diceva che aua di quelli, che gli
e saltava sulla sedia come se sotto ci avesse un saltaleone. -a saltaleone
, in vista di quel benedetto ginnasio ci s'era giunti. 2. il
infiniti benefici ch'ella [l'acqua] ci apporta, la chiamarono liquida,
! ma ora si scalda all'esercizio, ci prende passione. -sostant
foscolo, iv-365: la ragazzina intanto ci aveva lasciati, saltando su e giù
, cane d'un tedesco, non ci scapperai più », e gli saltano addosso
gambe con gli occhi, ma i vecchi ci tremano.. rimbalzare (la
. b. croce, iv-i 1-183: ci ha informati che niente di nuovo è
in aria. arpino, 13-26: ci salta tutta l'ideologia. li davamo
non vi è cosa per mio credere che ci faccia più onore e ci conservi più
credere che ci faccia più onore e ci conservi più grati nelle buone compagnie che
l'assistente di sociologia a milano e ci si vedeva per i cinema di pomeriggio
più che un cinquanta ducati, donde noi ci maravigliamo che... e'sia
quinto. lagna, 1-37: non ci capiva un'acca sor gaudenzio, ma
fussi uno stato disordinato, perché più facilmente ci salterebbe in bocca. -saltare
quelli da maneggio, ma se tra questi ci fosse un saltatore sarebbe carissimo. salvini
della francia. papini, ii-69: ci ha dato [hegel] delle parole:
all'altra. vittorini, iv-378: ci furono anche risate e risatine che saltellarono
un'allitterazione tanto gradevole come quella che ci viene da una semplice fuga di archi slanciati
'l braccio, / ve'come elle ci fan gli occhiacci torti. carena,
lucini, 6-126: essi sanno che non ci ingannano e pure continuano a ripeterci davanti
volgar., 1-3-209: la vera religione ci comanda lasciare ogni movimento di cuore ed
quanto in molti casi che possono occorrere ci possa giovare: come sarebbe nella guerra
buon senso, e un pocolino / ci fo di poesia, sono anticaglie / che
amanti, in che estremi e gravi pericoli ci troviamo a essare messi al salto da
qualche secondo. bacchelli, 1-ii-104: ci s'era messo con entusiasmo, pensando ai
parte erbaggi, frutti e civaie che ci somministra il paese; ma i più
, cioè pesci salati e secchi, che ci si portano ogni anno da'man lontani
atto o parola che aueuilì salute quando ci si accomiata o ci si incontra (
aueuilì salute quando ci si accomiata o ci si incontra (pe per
le lagrime che si dànno alle persone che ci furono care, specialmente al sepolcro dei
sterminato ergastolo. la sua morte non ci avrebbe liberati ma il suo sangue avrebbe
e di sradicarla. giannone, 1-v-146: ci lasciò [il cardinale] 40 prammatiche
: la repubblica nostra, capitano illustrissimo, ci ha mandati a visitarvi e salutarvi.
guerrazzi, 1-21: ecco ciò che ci risponde il popolo adesso che gli favelliamo liberi
arri- voreno due brigantini, i quali ci comincioreno a salutare cum artigliarie; ma
s. v.]: quando altri ci dice esserci alcuna persona della quale non
dice esserci alcuna persona della quale non ci curiamo o che non desideriamo vederla,
lei., dopo le esperienze che ci sono toccate. pavese, 7-108:
]: 'salutalo! ': a chi ci fa proposte strane. -salutiamo amici
! ': con dispetto a chi ci secca. -ti saluto: per
v.]: vedete con che ci saluta? tirandoci dei sassi.
, saluta e passa: chi troppo ci sta, la pelle ci lassa'. intende
: chi troppo ci sta, la pelle ci lassa'. intende di massa maremmana:
parte del dire... che ora ci consola e ora salutarmente ci commove e
che ora ci consola e ora salutarmente ci commove e ci turba colla sanità della
consola e ora salutarmente ci commove e ci turba colla sanità della morale e colla
tempo prima... per me ci aveva il debole... poi seppi
per colui che si incontra, da cui ci si accomiata o presso la cui abitazione
si accomiata o presso la cui abitazione ci si reca. alberti, 404:
le quali parole, che sono tre, ci è tanta sapienzia e sì grande pelago
? b. spaventa, 1-19: non ci resta altro mezzo di salute che correr
et umilimente conversò con noi e finalmente ci si lasciò se medesimo in cibo.
il contrasto di tale situazione con quanto ci si poteva aspettare). imbriani,
cola udendo la sua salute: « or ci spacciamo! ». conto di cordano
contro il bicchiere dell'altro, e ci fanno il noto spettacolo che noi non
non dica: « alla salute di chi ci ha divertito »? g.
: 'in salute'(faccia dio che ci rivediamo, ci ritroviamo insieme; che
salute'(faccia dio che ci rivediamo, ci ritroviamo insieme; che l'impresa conducasi
qui, insino a tanto che non ci verrà lo vostro fratello minimo...
di stipendio. salute! fortuna che ci devo essere anch'io. bacchelli, 13-620
poiché dopo l'acqua salutifera del battesimo ci siamo imbrattati, rinasciamo almeno per lagrime.
uomini, che senza provar altro cielo ci vivono, sono quasi immortali. de'mori
una persona che si incontra o da cui ci si sta accomiatando. giamboni
uom si potesse ramari- care, noi ci dorremmo di voi il quale,..
volteggiava sulla pista con un tale, ci gridò: « ubriaconi », e
un generoso saluto, il sale non ci brucerà le vene, e lasceremo impassibili che
, e lasceremo impassibili che la pioggia ci scorra come pianto sul viso, che la
come pianto sul viso, che la neve ci agghiacci le dita. -con
/ tutto uno squillante stormo / (ci uniamo) di 'saluti'. -nella
.. mi faccia interprete dei sentimenti che ci hanno qui condotti. -commiato
. / ma presso a un mezzo miglio ci fu detto / che la sua reverenza
... / e sol mangiarvi ci poteam le dita. /...
luoghi o edifici lontani o da cui ci si sta allontanando, particolarmente cari o
a rilasciarlo e deporlo sempre che ciò ci faccia con la debita salva dell'onor
minio, lxxx-3-768: in questa giurisdizione ci passano a tempi presenti molti pericoli,
, che n'hann'addosso.. ci ha a esser salvocondotto solamente per i birboni
contenti viviamo e caminiamo, come se iddio ci avesse concesso salvo condotto d'esser salvi
. / costa; ché mamma già tutto ci spese / quel tintinnante salvadanaio: /
. b. croce, iv-12-20: ci è poi il profitto materiale, tratto
3. figur. persona da cui ci si può attendere un aiuto economico o
prendere il cappello e dire: « signori ci vediamo domani ». 2
danno... eh via, ci penserà rlnghilterra a salvaguardarci, che non
altri e loro? credo che il chiarini ci starebbe: tu potresti sentire il dazzi
foscolo, xix-108: le minaccie de'guai ci hanno fatto trovare alcune strade di salvamento
. frachetta, 3-93: i sensi ci dimostrano quello che è da seguire e
, tu ricevi il prezzo e non ci è stato il danno, quello prezzo non
aremo ancora scritto qualche volta, se ci fussi suto la comodità di mandare le lettere
io mi confido / in te che ci dài porto e salvamento. segneri, ii-8
romani [nelle forche caudine] o ci si salvassono liberamente o ci si ammazzassono
caudine] o ci si salvassono liberamente o ci si ammazzassono tutti e che non si
sia grave. mazzini, 28-200: dio ci salvi da gioberti or che non fa
, e tutti che passan di qui ci pigliano il perdono (ne tiran giù
). giusti, 4-i-351: qui ci vorrebbe una notte arruffata, / una
/ ché se 'l gregge da lei ci viene or spento, / ah, tirsi
alle umane miserie: salvatore, perché ci riscatta da sdnavitudine; pastore, perché ci
ci riscatta da sdnavitudine; pastore, perché ci guarda pecore; avvocato, perché difende
ragioni. muratori, 16-25: non ci salveremo, se non per mezzo di gesù
/ ché gran segno d'amor allor ci desti, / quando per noi pendesti en
sono là [i piemontesi], che ci mettono la pelle per salvar noi mentre
italiana », 23-ix-1945], 165: ci volevano, nientemeno, l'ira di
dico una 'salve regina'alla madonna che ci provveda lei! oriani, x-21-27: piegò
si scorge oltre le sbarre / come ci parla a volte di salvezza; / come
stare a vedere la diligen- zia che ci usa, e poi che tre ore ha
espressione sano papini, vi-291: che bisogno ci sarebbe... di approfittare salvo,
reverenza avendo, ne'nostri bisogni gli ci raccomanderemo sicurissimi d'essere uditi.
« insomma, dio sia benedetto che ci ha voluto bene; e siamo salvi da
. gozzano, ii-325: taluna -intatta ci attirò furtiva / seco, ma per
gennaio, la mattina per tempo, ci furono novelle come iemotte la rocca di san
l'ho rivista con te, mi ci sono un po'affezionato. »
e diritte fanno le frecce migliori. ma ci vuole il sambuco. -di sambuco (
e samminiatesi. ferrucci, 34: non ci è dubbio alcuno che e'saminiatesi non
la sagrestia, davanti alla cui porta ci trovo una folla di preti, frati
giuglaris, 250: la lancetta con cui ci salassa ha la virtù dell'asta di
le loro piaghe, il tempo che ci risana di tutto. jahier, 2-129:
un debito. bacchetti, 5-163: ci sono delle passività. se giulia ha
generale idea di far sangue. altri ci vede un accenno cdl'opinione che a quella
-sanarsi col pelo del cane che ci ha morso: soddisfarsi con una crudele
321: egli è necessario che iddio ci guardi con l'occhio della sua pietà e
buonarroti il giovane, 10-973: altro ci vuol che matricale o ruta / a
metastasio, 1-iv-296: se i napoletani ci mandano i loro terremoti, ci mandino
napoletani ci mandano i loro terremoti, ci mandino almeno i loro buoni fichi ottati e
che un'opera di reazione: noi ci leviamo per sancire un grande principio;
leviamo per sancire un grande principio; ci leviamo perché è tempo che l'italia entri
marato col santo cresci in man che dio ci diè la cominciò per sì fatta maniera
ancora attridelle feste campestri del crespi, ci appaiono, direi, pastorali sanculotte di
un senso come di vuoto... ci prende una sera con l'odore degli
al contadino stupefatto: « un pomo ci tolse il paradiso, un pomo accese la
pea, 7-257: da oggi a domani ci saremo spinti davanti, forse, altri
pigliato il vaso (che come diciamo ci parerà vóto), lo demergerà rovescio nell'
forza tutto cacciato sott'acqua: onde ci si schiarisse che, essendo l'aria corpo
per non schiattar di rabbia, che ci poteva? -soffrire molto per una condizione
431: le dissi adagio: « ci sono delle schiavenze in giro da prendere
ii-851: questa adorazione schiavesca del passato ci umilia. -che asservisce, che
né deliberato nulla della caterinuccia, che poi ci venne quella ischiavetta da barzalona è migliorata
. bernari, 3-60: « qui ci vogliono i documenti », mormorò il
schiave di razza nera. tale eufemismo ci provenne dall'inglese, per indicare le
e voglia dio che di servi non ci faccia schiavi. profezia della guerra di
e salutate tutti gli amici; non ci vedo più. manfredi ha poi avuta la
: la cagione di ciò? in verità ci duole di doverla schiccherare qui sui due
due piedi ai lettori e confessiamo che ci sarebbe goduto l'animo di poterla tacere sino
tale [un asino], che ci ha che fare il signor bertini? alfieri
. v.]: con quelli schiccheroni ci vorranno due fiaschi di vino. soffici
magalotti, 14-53: noi altri, quando ci vien donata qualche lepre o fagiano,
giuliani, ii-172: in prigione, ci sta ai casa; esci e toma,
, ecco la sua vita. ma ora ci muore là dentro: la s'immagini
coltellate nella schiena, di tradimenti, ci sembra un po'ingenuo.
4-88: passiamo tranquillamente nel bosco; ci schieriamo con sicurezza nella pianura e,
e, usciti fuori dal bosco, ci dividiamo in due colonne. monti,
f. f. frugoni, v-106: ci fu poi mostrata la cantina, di
dal gozzadini a difesa dell'etruscità (se ci sia permesso questo vocabolo) degli scavi
schericato, vedi, vedi che io ti ci ho pur giunto, can paterino discacciato
». aretino, vl-115: voi mi ci stra- sinerete, schiericati! tassoni,
s. caterina da siena, i-132: ci convien... amare schiettamente in
sfacciataggine e la stessa malignità. e ci sarebbe riuscito se io con la mia
voci che schiettamente sono aramee, noi ci abbiamo ancora i modi e le proprietà
medici, 7-142: col vin versato ci bagnian di fuori, / ché l'
due e le tre ore di spidocchiatura: ci era iscor- dato il loro giocare una
. giuliani, i-228: tempo a rieto ci siam trovati anco più alle dure:
da sodisfarsi, / perché gli schietti ci sono in disuso. goldoni, xiii-799:
nella mista e turbata dai vapori continuamente ci ritroviamo. lemene, ii-123: tanto
tempo). pavese, 2-172: ci furono sì delle schiette serate come una
doppo l'acquisto vostro di arezzo, ci mosse a cercare la prote- ctione del
dal che chiaramente si comprende e la natura ci insegna, quanto siano più perfette l'
, schiferebbe anche quel povero piacere che ci trova. -giudicare negativamente, considerare
non proibiscano che nev casi predetti ci serviamo dell'ordine perturbato e arti
segni del corpo che se ne va ci diserta / la bocca semiaperta nell'intenzione
, 6-796: noi poeti, perché ci diamo a lo studio de le scienzie,
a tutti. appena siam nati che egli ci appresta un bagno entro cui lavarci dalla
usato. di che con assai schifiltà ci partimmo a l'ultimo da loro. a
. caro, 12-i-129: per ristoro ci piove tanto che non posso andare a
seneca volgar., 3-261: noi ci abbiam fatto malagevoli tutte le cose per
era ritta davanti a noi, non ci guardava. distante, piena di una
cioè di questa schifìtà, io non ci potrei perseverare però che questi cibi e
matta al gusto ». « e tu ci stavi? » « figurati, a
, è un'indecenza, lo so che ci sono le cimici, è uno schifo
, i-212]: no. noi non ci occupiamo di politica. e reiezioni ci
ci occupiamo di politica. e reiezioni ci fanno schifo. -nell'interiezione che
pea, 8-159: « io non ci ritorno » interloquì la ragazza alla quale
cesari, 1-397: non credo che ci bisogni cavar fuori le crudeltà, per
che, rimanendo in nave, volontariamente ci vedessemo morir di fame. pulci, 14-71
protesta dentro il fazzoletto: « non ci credo. è una balla. l'hai
. potrebbe essere commovente, se non ci fossero... le bancarelle delle
antica inghilterra... che meglio ci fa sentire la vita della procellosa baronia
di giacomo, ii-862: in verità egli ci pareva un baretti novello che menasse attorno
la frusta, / dicendo: « tu ci sei, qui non si scappa »
. stica, che per quella ci pensava il pubblico a far loro ac
(da levare la pelle: / ma ci stavano, sta per ricavarne un rumore secco
carrozzella di passaggio. panztni, ii-704: ci tiravano, ché si sentivano, le
fé uficio. el maestro che la schiovò ci ha messo tempo e sollecitudine e anche
che con mille catene più dure di queste ci secoli schiodato. legheremo
rappresentando il parto di una donna, che ci fece schioppar ai ridere. -manifestarsi
me la leverebbe? verga, 8-24: ci fu poi la storia della schioppettata che
: una buona schioppettata... ci vorrebbe per te. -per estens
schioppo. nieri, 80: quando ci ho qualcosa a tiro, ci faccio la
: quando ci ho qualcosa a tiro, ci faccio la posta collo stioppo. verga
tommaseo [s. v. j: ci corre quanto un tiro di schioppo.
schioppo. da casa mia al teatro ci sarà appena due tiri di schioppo.
», 18-v-1983], i: perché ci possono essere dolori perssoché simili alla pubalgia
ristagno d'acqua) per le pecore, ci feci una fossa nel mezzo, e
, schiudendosi improvvisa sotto di noi, ci riempì l'animo di meraviglia. montale,
gozzi, i-12-196: se adulatori non ci fosser, schiuma / d'inferno, i
schiuma / d'inferno, i grandi non ci curerebbero / d'adulazioni e s'accostumerebbero
fatto soltanto dalla schiuma dei bassifondi; ci sono anche molte persone di specchiata moralità
era uno che credeva che ciò che ci divide è sempre quello che in noi
e apprezziamo? una parte della critica ci risponde in proposito spogliando l'artista,
una pentola al fuoco. quelle raccomandano ci badi, e vanno. il santucci
sale marino, la polvere e il sudore ci sarebbe voluta la striglia. dài e
, i-358: nelle reni e nei polpacci ci schiumava un sangue torpido ma vivo
, la schiuma, noi si dice) ci abbonisce il ventidue per cento. metta
179: ieri una rondine, sola, ci seguì per un pezzo, volando su
il qual s'appoggia a giudiziosa orecchia ci adduce e consiglia a schivarli. bonghi,
, dandole manate sul sedere, « ci ho nel cavo della mano una sculacciata rientrata
vuol evitare e della posizione in cui ci si vuol trovare per il contrattacco.
il dolore. / però l'uom che ci vive, / oltre il temere dio
schizofrenici i nostri cavalieri, che magari ci sputano nel piatto, ma non vogliono
dei condannati. pirandello, 8-346: « ci sono forse io solo su la faccia
anche chiuder gli occhi, che non ci schizzi 1'allume. fucini,
di allegria. del giudice, 2-3: ci fu un lampo sulla destra, qualcosa
tempo a porgere i vassoi che i paladini ci si buttano addosso, arraffano con le
26 (448): era, se ci si lascia passare questo paragone, come
infelice violata e moribonda, di cui ci si narra la storia nel 'libro delle
dossi, iv-176: offertole il braccio, ci incamminavamo come due vecchiotti, piede innanzi
25-76: s'entrò sotto un androne e ci si fermò, in mezzo a un
. p. cattaneo, cxx-263: ci sono ancora i marmi porfiritri, così
così, perché sapete gente schizinosa che ci è. panigarola, 3-ii-41: dico che
essa fa la schizzinosa, ma ci si diverte. buzzati, 6-43: non
zacchera è quella terra molle che andando ci salta su per le calze. cicognani,