mamiani, 7-90: quando anche ci si dimostrasse che tutta quanta la civiltà
nord dovrebbero unirsi a noi, quando ci siamo dilaniati invece di costruire uno stato
nella stanza più interna per accertarsi che nessuno ci sia: non c'è nessuno.
354: e'mi par che tu non ci oda / da quest'orecchio. soffici
: da quell'orecchio, rosso non ci sentiva. palazzeschi, 3-201: « perdonate
idee altrui. fratelli, 5-24: ci troverete tutt'orecchi ad ascoltare le vostre
per i pochi lettori di poesia. / ci dovrete fare l'orecchio. -fare
non so che a tomaso che immediatamente ci seguitava, mi si fece all'orecchio
, che gli offusca gli occhi, ci spaventiamo... a questi vocaboli.
. agostino volgar., 1-1-134: non ci si vantino di non so che ciuffole
quale, mentre con i dilettevoli orezzamenti ci fiere nei volti e vagamente ci rinfresca
orezzamenti ci fiere nei volti e vagamente ci rinfresca l'arsure, puote egli altro
: « non vi fate compagni coloro che ci hanno tolto i nostri sposi e i
rispondo di sì. moretti, i-369: ci sarebbe arrivato, il piccino, a
. borgese, 1-332: da quando ci ha l'orfanotrofio di san giuseppe rincasa
, 23-83: non vi par egli che ci fosse da farsi onore, quanto nell'
a una vita deietta e dalla quale ci si libera attraverso una necessaria serie di
due periodi di cornelio nipote, né ci era esercizio più acconcio da addestrare in
g. b. martini, 2-3-263: ci hanno lasciato dei singolari trattati, dai
agli stranieri c'è: e con essa ci sono tutti i danni ch'ella suol
tra gli intellettuali e i semplici, ci fosse stata la stessa unità che deve
rotte non sappiam da qual forza, ci mostrano la loro organica interna struttura.
-nossignore, vado a prendere servizio, ci sono stato assegnato. -assegnato in
e generico. pratolini, 10-312: ci affidarono, noi adolescenti, a dei
.. la causa della vita non ci è bisogno di cercarla fuori del corpo e
insegnamento generale della fisiologia... ci dice che una eccitazione in un punto dell'
questa guerra non tanto mi piace perché ci darà trento e trieste, ma per il
v-5-187: questi capolavori... ci dimostrano abbastanza come il 'grande '
con piccole oblazioni per la confraternita, ci favoriva straordinarie esecuzioni di musica.
in noi, / ma pratica convien ci adotti e 'mpingua. piccolomini, i-33:
sue accuratissime 'osservazioni ', principalmente ci confessiamo obbligati, come a colui che più
la materia di cui si accorge: ci sono tutti i fatti della natura, ci
ci sono tutti i fatti della natura, ci sono gli uomini, gli stati.
-rifl. zena, 3-103: or ci stiamo organizzando / in sezioni, squadre
la tesi. michelstaedter, 29: ci sono i modi della previsione organizzata a
commenti orchestrali dagli altoparlanti: gli organizzatori ci avevano messo di tutto. gramsci, 1-12
sua madre tredici mesi? perché gli ci vuol più tempo che ad ogni altro
lo dire, di grazia; se non ci è uno che meni li mantici di
malumbra a quel suo tristo mestiere, ci siam dimenticati parlare dell'organo della curiosità
virtù, quelli che la generale confidenza ci fa riguardare come gli organi delle pubbliche
'. giuliani, i-444: mi ci tiraron su a forza, e come fui
tramite suo. vasari, iii-525: ci sarà cosa grata che... vi
franca; a rinforzare gli organi vocali ci vollero quasi due mesi. -sonare
lud. guicciardini, 3-120: da bologna ci mandano [nei paesi bassi] molti
particolar modo l'idea che le donne ci mettono di più a orgasmare degli uomini
sentimenti. in realtà, le donne non ci mettono di più degli uomini a orgasmare
xii-39: si voleva partir subito, ma ci era impossibile per causa del digiuno del
orgiastici bengala di questo supremo commiato, ci parve udire allora lo strido delle procellarie
amore. beicari, 6-92: questo tempo ci è stato donato per far penitenza e
stato donato per far penitenza e molto ci sarà richiesto, se negligentemente lo passeremo
che dal municipio accettammo si fu che ci venissero passati gratuitamente i sigari che fumavamo
che un libro sia gradito, egli ci dee essere delle figure. gli uomini che
gius. maria da gargnano, lxii-2-11-153: ci fece passare la scusa di non ammetterci
e tutte le vicende del rito nuziale ci passano una dopo l'altra davanti gli occhi
né ella il meritava, né suo cugino ci sarebbe passato sopra senza volerne sapere le
massa, saluta e passa; chi troppo ci sta, la pelle ci lassa.
chi troppo ci sta, la pelle ci lassa. ibidem, 246: chi va
io: quando io credeva riposarmi, ci venne addosso la passata di borbone, di
che volergli di nostro capriccio accomodargli come ci sarebbe paruto ch'e'dovessino stare.
provvede a tutto, rovescia la padella e ci dà una passatina con lo straccio per
, 3-148: prima di andar militare, ci avevo fatto un po'all'amore,
stuparich, 5-84: « finalmente! ci sei anche tu, si- mone.
: l'anno nuovo... ci giovi sperare meno disgraziato e tristo e
buona memoria, di che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa
che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci
ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare essere presente. fausto da longiano,
, tra l'astrazione e la realtà, ci rammenta manzoni alcuni passati esempi della storia
, / fuor dell'ordin passato, / ci ha tutte oggi forzato / a mutar
. pratolini, 10-234: ma davvero non ci sei mai stato? mi fai sentire
una casa, per significar quelli che ci stanno a pigione; le 'pubblicazioni 'de'
x-14-77: quell'altro passatore del reno ci aveva ingannati. govoni, 2-32: il
menzione plutarco. leopardi, i-882: talvolta ci accade di osservare o di porre qualche
debbono sopportare tutti i dolori che dominedio ci manda. saòa, 420: come
m'hanno da impiccare? dove non ci è colpa, non ci è pena.
? dove non ci è colpa, non ci è pena. -dedicarsi a uno
. mazzini, 3-88: il sangue italiano ci freme dentro e que'pensieri di guerra
, que * pensieri di procida, ci solcano l'anima, quando vediamo la
zanotti, 1-9-113: pare che noi ci andiamo facendo delle vicendevoli visite nelle scienze
d'annunzio, iii-1-482: -di'che ci porti? stracci o sirventesi? / -
quale i cinquecento giovani poeti d'italia ci vanno dilaniando gli orecchi da mattina a
... e subito domandavate: ci sono le lenticchie oggi, mamma? »
, la parola o la frase a cui ci si riferisce, ricorre in più passi
con assenzio misto / né alcun gaudio ci dà senza passione. ariosto, 42-40:
dolci affetti, le passioni soavi donde ci vengono se non da lui? abba,
passioni quando si levano nell'uomo sì ci fanno entro una nebbia che spegne e
sua passione. pavese, 4-166: ci andavo sovente, in certe conche riparate,
consentanei... tutte le passioni ci vengono da cagioni esterne, sebbene non
ma ora si scalda all'esercizio, ci prende passione. soldati, 2-436: arrivava
tardi senza lamentarsi, come se finalmente ci avesse preso passione. 20.
nomissimo atto di virtù, mai più ci partirà dalla memoria. alfieri, iii-1-162
eh, innamorato, certo... ci voleva poco a intenderlo. qualche passionaccia
con una passività, che quella donna non ci ave- rebbe dato ricetto. -l'
6-130: non è vero che lui ci potrà contare, proprio nella gentile passività
escono, dunque una virtù attiva ci vuole a sentirle. cesarotti, 1-
sia passivo. einaudi, 1-614: qui ci troviamo di fronte ad un sofisma:
/ in quella dia / che mi ci adussi, / li tanti passi / fue
epoca forse la più anti- filosofica che ci sia mai stata, poiché, di proposito
un passo, per iperb., e ci può essere lungo tratto, ma breve
portatone il premio, e se egli non ci fosse stato, che il figliuolo del
ogni passo: a mano a mano che ci si sposta o si proceae.
adagio. cicognani, 1-177: dunque ci siamo intesi -forse il dottore credeva che
guai. palazzeschi, 1-543: non ci capiremo più, non ci capiremo mai se
: non ci capiremo più, non ci capiremo mai se seguitiamo di questo passo
m. cecchi, 206: e'non ci mancava altro, ti so dire,
baldini, i-244: se il fante ci ripensa, sente una gran voglia di ballare
che un passo dopo l'altro noi ci conduciamo al trovamento della verità che investighiamo
temer; ché 'l nostro passo / non ci può tórre alcun: da tal n'
n-155: in certe strade di campagna ci sono dei 'passi ', gomiti
lo lairo. castelvetro, 8-1-323: ci possiamo bene imaginare... che danao
ho sentito sonare un corno: qui ci debbe stare qualche saraino che riscuote il
. moretti, 1-575: quasi quasi ci si stupiva non si fosse pensato anche
non vi poss'io proferir, ch'i ci sono / per passo come voi.
lasciate troppo trasportare alla volontà: adagio ci è ancor di ma'passi. g.
adagio a'ma'passi: coi forti ci vuol giudizio. 26. dimin
, xxiii-497: dopo una dozzina di giorni ci trasferimmo allo zante, isola che fornisce
. m. villani, 1-53: ci è debitore il vescovo di faenza di
, soleva dire ai contraenti che lui ci sarebbe stato, ché era di pasta dolce
ii-228: è una casa pero che non ci manca il da fare; ma del
cor. de sanctis, n-241: ci ha cementatori di sì tenera pasta che innanzi
del suo anche non abbi. / e'ci fia poi pien di babbi / dove
stari su una libbra di minestra ti ci leccan sempre due o tre tacche
io, fallo. una pasta asciutta ci vorrebbe! ojetti, iii-408: ancora pasta
difaccia a me la celeste pastecca che ci sorprende ancora in altomare. = voce
chiusa il santo. gozzano, i-1354: ci siamo alzati da tavola or ora e
, 7-84: nella cavità del balaustro ci averebbe a essere un pastelletto di stucco.
. gozzano, i-607: noi piccoli ci si disponeva attorno al tavolo, miss
vendeva per borgogna e per sciampagna non ci entrava nemmeno una gocciola di vino.
si ricomponevano. pecchi, 13-138: ci fu la stessa lenta preparazione, lo
tra sette o otto piatti, che ci si dànno -e questi sono, carne
: pasticci e panforti come si vedevano allora ci ricorderebbero le ornitologie e i vasi di
. algarotti, i-viii- 171: ci sono stati de'bravi facitori di pasticci in
? non ti fidare, anthos. ci deve essere qualche pasticcio sotto. pavese,
, frittate. moravia, xi-390: gatta ci cova. non soltanto ha innocenti ma
che io abbia mai scritto. lì non ci son frasi, per santo apollo,
l. salviati, 19-56: e'ci sono / di molti che fanno arte
luterano! periodici popolari, i-457: non ci voleva altro che questo per farmi stare
: - vedetelo, per dio, che ci vien di qua, forse per intrar
ve rincresca. guicciardini, vii-105: ci si aggiugne che e'nostri cittadini principali
, 13-188: massimo immaginò che la dama ci tenesse tanto ad averlo, per darlo
il fatto sta / s'egli ci scrive il vero o pur se fa /
: i topi a volte, se non ci si bada, pigliano le castagne pel
v.]: con gli imbecilli non ci si fa mai un pasto bono.
la gran cosa. / -tu ci dirai qualche pastocchiata. = deriv
da fuora. settembrini, 1-239: ci fecero sedere a terra, ci posero le
1-239: ci fecero sedere a terra, ci posero le pastoie delle traverse. borgese
vasari, 4-i-42: ben felici chiamare ci possiamo, avendo visto in questo pessimo
spero nella guerra d'ungheria la quale ci tolga fuori da queste benedette pastoie.
da parlare a suo modo; e non ci accaggiono più né regole, né esempi
panigarola, 4-29: con questa pastorale lettera ci pare necessario l'aggiungere alcune cose che
cose che per materia di editto non ci pareva che si confacessero. d. bartoli
gli scrittori] quanto vi piace, ci si risponde, ma un po'vuoti,
alle umane miserie: salvatore, perché ci riscatta da schiavitudine; pastore, perché ci
ci riscatta da schiavitudine; pastore, perché ci guarda pecore. -rappresentazione iconografica
pastoraccio la più bella cosa che ci fusse... -egli, che non
sto delli griffi, ancora che ci sonno molte pastrane di essi. moniglia
garzoni, 7-576: così [ci sono] le varie specie di minestre,
scena transitoria / o ferma di persone che ci adeschi, / che siam per far
le gregge. massaia, i-58: ci riposammo per refocillarci e per pasturare i
. caro, 12-i-9: noi ci stiam per aver di quei catolli / da
si leggeva nei giornali di gente che ci cascava, nel trucco della patacca.
largheggiar di mano, / dopo che ci son stati tanti imbrogli, / un errore
, 7-118: buum! patapuum! qui ci vorrebbe un vernacchio alla napoletanesca.
schericato, vedi, vedi che io ti ci ho pur giunto, can paterino discacciato
ma noi attenti a quel dialogo non ci avevamo atteso. faldella, 9-773: gli
nuova. galanti, 1-ii-128: qui ci sembra luogo di parlare de'pomi di terra
vela. è la più brutta patata che ci sia. -medie. disus. rigonfiamento
. de roberto, 4-74: voi non ci vedete, e finalmente: patatrac.
! mi pare che -dopo tutto -non ci sia da stupirsi che una figlia somigli alla
di lanza, venosta, sella non ci avrebbe perduti, stringendo nel '70 l'alleanza
..., anzi è, e ci resta, nella infelice declamazione d'un
, xviii-5-583: l'ineguaglianza tanto più ci stimola quanto più è patente. foscolo
de amicis, i-532: disputando, ci scambiamo le patenti d'asino e di
travi. da un teschio all'altro ci cammina un festoncino, il quale nella
è fatto questo pateracchio / e che non ci rest'altro d'importanza, /.
/ ch'ella [la discrezione] ci dà non limo, / ché per sé
da siena, v-10: bisogna che ci sia virilità paternale e pietà maternale.
et onore vostro, pel santo padre ci fu fatta questa risposta. giov. cavalcanti
paternale prima dell'abbraccio) o non ci sarà cambiamento a quello che già ti
, facevano la manifestazione. i questurini ci sorridevano paternamente. -con atteggiamenti e
scosse il capo paternamente: -eh, ci avete dato dei bei fastidi, voialtri
5-150: alla paternità delle idee franco ci teneva molto. b. croce,
10-i-144: bisogna ben conchiudere che non ci vuole di più per finalmente capire qual
volta », egli disse, « ci promettemmo che se veniva un tempo più
o, voi direte, donne, che ci son pur in siena certi uni che
/ (come i ragazzi) e ci si accontentò che fossero autorevoli.
europa, tacito e david hume, ci suggeriscono frequentemente queste così patetiche riflessioni.
sentimentalismo. ar basino, 3-298: ci troviamo presto tutti a far delle rime
giochi, né più né meno che quando ci si avvicinava con un impulso umano appena
carducci, iii-25-225: sarebbe ora che ci mettessimo in una purga di silenzio; e
. bartoli, 7-1-35: corpi morti ci volle,... anzi assai meglio
clavicordi. montale, 12-176: il belli ci fa dimenticare che il romanesco non è
nosa,... annunciando che ci troviamo davanti a una farmacia. volponi
loro palazzine. montale, 7-84: ci invitò tutti a prendere il caffè nel patio
coi medesimi finimenti cadere; onde spesso ci lassa sospesi chi sia che faccia,
, maltempo, ecc. -nei quali ci s'imbatte con pericoli e danni).
poi che valicai la quarantina, / ci pato al caminar fatiga e pena. vasari
ad infilzare il resto / tornando, ci patì qualche interesse, / perocché telmo
napolitano ristampa libro uscito in firenze, ci patirà non solo l'editore fiorentino, ma
non si paté più il tormento che ci davano le scarpe. 6.
qui si atisce la fame. ci sfoghiamo a bere. de amicis, ii-674
can rabbioso in noi si multiplica e ci fa canini, e quello della tarantola
, e quello della tarantola in essa ci muta le temperie, così fa la remora
s'ha di permuta bisogno, il danaio ci entra mallevadore ch'ella si farà per
prossimo, noi di tanta benignità non ci vergognamo. lorenzo de'medici, ii-8:
come verrà severo il giudice il quale ci minaccia del giudicio ed apertamente istordisce i
, 244: gli eretici... ci astringono alla lettura della scrittura santa,
-più che non patisce: più di quanto ci si attenda o sia ammissibile.
rei '... patire col 'ci 'dice un po'più e un
non lo sentire punto. ma il * ci 'usasi di noia leggiera; il
il generoso a sentire le lodi proprie ci patisce; al sentire i biasimi altrui
a immagine e similitudine d'iddio, ci cascano subito le braccia e ci si patisce
iddio, ci cascano subito le braccia e ci si patisce per il creatore, proprio
i consigli dei professori; ma come ci * pato '! sono gl'incerti
zitta. -mi dispiace... ci pato... -mormorò la vecchia.
non posso sopportare che ti tratti male: ci patisco. 14. accusare danno
come l'occhio dello strano gatto che ci sonnecchia in cuore patendo la giornata, il
sarebbe in due a patire: quando ci offrono parte d'un cibo che a mala
per la troppa abondanzia, perché non ci potevamo saziar ogn'ora del mangiare,
epicuro, 105: il patito / caldo ci fa mancare, e in questi rivi
di bisogno. algarotti, 1-vi-30: ci siamo qui rifatti con buone provvisioni e,
betocchi, i-85: sento quanta vita / ci lega insieme, patita / alternativa di
della dama. pananti, i-302: ci deve essere l'amante favorito, /
come pure l'amante disprezzato, / ci vuole il cascamorto ed il patito.
. croce, m-26-3 ^ 8: ci sono stati sempre, e ci sono ancora
8: ci sono stati sempre, e ci sono ancora, gli innamorati di napoleone
il 'si 'per il 'ci '... e, mi perdoni
boglio: n'm'attalenti. / se ci ti trova paremo - colgli altri miei
., ii-67: nel medio evo non ci era il concetto di patria: ci
ci era il concetto di patria: ci era il concetto di fedeltà e di sudditanza
. quanta patria e quante inutili quartine ci tocca sorbire. -in unione con
. guido da pisa, 1-327: ci brighiamo di sotterrare li nostri [compagni
con lo nobile sangue loro questa patria ci anno già partorito. caro, 1-606:
: e questo dalla parte sua tropologica ci mostrerà come il poeta tenda costantemente al
, ii-354: di molte antiche monete ci è restata ignota la patria: non
-la lingua è la patria: ci si riconosce compatrioti in quanto si parla
. giuliani, ii-126: la patria ci chiama e bisogna farsi forza e obbedire
la casa! -e all'uomo ci vuole la casa, nella montagna,
caratteristica va attenuandosi, via via che ci si allontana nel tempo dal modello originario
, v-2-529: nel vedere il nonno, ci fu, oltre il piacere, una
e da camminare col bastone, quando ci fosse necessità. balbo, 5-20: prendete
umanità. arbasino, 147: ci parlava dei partigiani, e noi abbiamo ricambiato
ii-271: senza la casa... ci saremmo sentiti così uniti nella nostra qualità
/ chi le gioie e le vesti ci ha impegnato. muratori, 7-iii-426: il
senza riflettere che qua né padre né madre ci hanno che vedere, e che sarebbe
noi italiani dalla moltiplicità di sezioni che ci dividono, dalla inerzia colpevole de'tipografi
, ii- 126: né mai ci fu permesso né a me né ad altro
e patriotticheggiante per la quale le canzoni ci sembrano fuor di tono nell'opera sua
non ti dico con quali arringhe patriottiche ci fulminasse. -italiani?... vergogna
si distingue dalla 'filantropia 'che ci fa comprendere in un solo amore tutti
quartiere aristocratico. cicognani, v-1-256: ci son poi, là, anche le vie
gli atti autentici che tuttavia dell'antichità ci rimangono, interi si veggono oggi giorno in
amministra da solo gli istituti bene- ci per l'operaio. gobetti, 1-76:
ahimè, subitamente si dileguò. e ci accorgemmo ch'ella era stata offesa dall'aspetto
. pasolini, 14-67: -qualche patteggiamento ci sarà pur stato. (-oh, sì
garibaldi, 2-190: il popolo di genova ci accolse palpitante di gioia e di affetto
quella serie di smorfie e temporeggiamenti che ci accompagnarono nel nostro paese ovunque ritrovavansi i
gli occhi] ne le imprese amorose ci promettono pace e patteggiono tregua, ci bandiscono
ci promettono pace e patteggiono tregua, ci bandiscono guerra, ci richieggono di battaglia
patteggiono tregua, ci bandiscono guerra, ci richieggono di battaglia, di furto ci
, ci richieggono di battaglia, di furto ci prendono i cuori, c'imprigionano e
prendono i cuori, c'imprigionano e ci taglieggiono. oliva, i-2-216: quivi
oliva, i-2-216: quivi l'incarnato verbo ci esorta a patteggiare chiaramente l'esclusione co'
adriano van de venne e altri seicentisti ci tramandarono graziosa memoria delle scene fugate di
ridotto a una specie di patinatoio, dove ci eravamo poi messi a sdrucciolare l'uno
sandolini e ai pattini che le sembrava ci fossero sempre stati. = deriv
. non voglio tacere che non ci manca chi non padrini, ma pattini gli
patto. sacchetti, 119-50: che mi ci darete, se io ce le ritruovo
beni, 1-122: quando pur'egli ci andasse stringendo con l'autorità dell'odissea
lo zirafa, -non mi fido. ci voglio anche i punti. -per
: enfra la vertute e l'atto molti ci ode al ioco: « matto »
parole, furo i fatti / e ci ebbe il modo assai che dire e fare
proposito. alfieri, i-20: io ci perdei il pranzo e fors'anco l'assoluzione
vittoria. montale, 1-122: il silenzio ci chiude nel suo lembo / e
patto. p. levi, 3-130: ci siamo sistemati in un alberghetto da
rialzò la testa e disse: -quel vecchio ci ha contato una balla.
son ito a rimondar de'castagni, e ci sono stato più che di patto:
sono stato più che di patto: ci ho ricolta una fame che non veggo
ricusò di pattovire. disse: - ci darai quel che vorrai, quando ti piacerà
canaglia. bresciani, 6-xii-252: ora ci è venuto cotesto amico del colèra,
piedi il pattume di tanta poveraglia insolente che ci imbratta le vie. bacchelli, 17-52
messi anche loro tanto per dire che ci sono, ma è roba da poco »
ozio. in quella vita di michelaccio ci si patulla. fanfani, uso tose.
paucità. giannotti, 2-1-282: non ci resta altro impedimento alla repubblica che la
d'annunzio, i-331: una paura ignota ci strinse. pensiero di morte / illuminò
invincibile nei confronti di persone da cui ci si sente minacciati anche fisicamente. d'
, 20-474: nullo è il quale non ci viva con paura, o maschio o
, 2-4: non perché [napoleone] ci fa paura, ma perché mi suona
in modo diverso o peggiore da quanto ci si aspetta. donato degli albanzani,
dati luoghi. es.: 'non ci andare, sai, laggiù: c'
boni, danno scioccamente ad intendere che ci sono le paure. viani, 19-zìi:
mi roda la tasca ». a chi ci minaccia invano. -aver poca paura
1-iv-831): la natura... ci ha fatte ne'corpi dilicate e morbide
dormivamo ancora in sonno convulso a cui ci forzava il siroppo di papavero amministratoci da
e d'intensità drammatica, profonda, ci prendeva. comisso, vi-77: il canto
è la chiave di contralto; e poi ci sono i segni dei quattro tempi;
quasi meditati da virgole d'argento, ci fece compassione. -che presenta una
asino e a destarlo / la tromba ci vorria dello spavento. / lo scuote,
pavimento: costituire l'elemento su cui ci si muove. brignole sale, 2-186
poiché dopo samuele apparvero i re, ci stieno, a patto però che servano di
inaudi, 1-495: le buone intenzioni ci sono; ma è notorio che di
: il grido amaro della pavoncella / ci saluta. -la carne di tale uccello
, 1-750: mio caro paonazzetto, non ci rincrebbe la visita della signora e prof
. da un pezzo attendiamo quella che sola ci hai preannunziata... e darà
con linee e macchiette grigie e nere (ci sono anche individui completamente bianchi o
un bellissimo pavone, il quale appena ci vede scende dalla scogliera di una fontana
fiori gialli e purpurei dei nenufari, e ci viene incontro aprendo la coda occhiuta e
o tre osservazioni sopra tal materia noi ci pavoneggiamo d'aver arrecato qualche gran lume
di quelle in mosaico, di cui tanto ci paoneggiamo. de sanctis, 11-209:
e lasciava travedere che nel nuovo governo ci sarebbe stato un bel seggio anche per
(67): quello iddio che ci notrica e cria, / veggendomi inver
, 1-14: per mesi e mesi nessuno ci sarebbe entrato [nella sua stanza]
costri- gne. leopardi, i-235: ci sono molte sventure reali e tuttavia ridicole
[s. v. hermafroditi \: ci son diavoli anco chi si son trovati
s. v.]: con lui ci vorrebbe la pazienza di giobbe.
e la benignità di dio, la quale ci sostiene, chiamaci et aspettaci. boccaccio
che io sia collerico, tanta pazienza ci ho avuta. caro, 12-ii-
[nella controversia col castelve- tro] ci sono stato tirato per i capelli? tutta
dalla precipitazione. verga, 8-389: ci voleva una pazienza da santi. pratesi
tempo di finirla, e non mi ci so ridurre. conviene ch'io mi
, dico io negligenza, la qual ci condurrà allo stato ch'io dubito. davila
20-17: quella medesima pacienza, che ci ha chi ammaestra un cane, un
posso '. cavalca, 18-66: ci è necessaria la pena e la tribulazione,
son padroni loro? borgese, 1-26: ci verro anch'io quando sarà tempo.
tu hai tribolazione, il merito che ci è, se tu la porti in pazienza
'pazienza e cenci. chi c'è ci stia e chi non c'è non c'
chi è in una condizione diffìcile e ci sta per dignità, per non parere
sieno di marmo ricoperte, mentre che non ci curiamo che cristo si aggiri nudo?
non pensi. leopardi, 111-145! ci siamo visti abbandonati scherniti, trattati da
rellone, nascondetevi. bandi, 145: ci capitò la terza mala burla che volle
oltremodo commosso. moretti, ii-304: ci fu poi un'alunna che salì la
età più tenera, gli individui che ci vanno soggetti, mentre conservano un sano giudizio
e non dimeno che permetterci in disordine ci assalti per diversi luoghi, potremmo dir
aperto nei momenti 'che la vita ci formicola alla punta delle dita e si
queste pazzie accadevano di rado; solitamente ci si accontentava di un piccolo giro per le
emiliani-giudici, ii-235: tu credi che ci sia poi tanta distanza dalla pazzia de'
, se sono tutte bugie quelle che ci dice, non se gli può dare altro
. boccaccio, vili-1-21: niuna cosa ci ha meno stabilita che la popolesca grazia
già deposti dal feretro, / e pur ci ritroviam n'un pazzo intrico.
teorie. a. boito, 7: ci scagliò sull'umida / gleba che c'
: ah pazze passioni nostre, che ci acciecate in maniera che con ugual ostinazione
il savio lo crede, il pazzo non ci pensa. ibidem, 281:
una pietra nel pozzo, che poi ci voglion cento savi a cavarla fuori. ibidem
stanchi pei. cieco, 39-19: non ci far volgere indrieto i pèi, /
1-vi-28: a questa spiaggia di helsingor ci sta sempre di guardia una fregata danese che
core risponde con tormento: / non ci aio pecca, nanti fue l'amore.
nondimeno cari e dolci frutti che egli ci ha per addietro abbondevolmente dati, egli
dell'inferno] volto e del male ci vegliò quando le nostre speranze furono peccaminosamente
5-250: se in cotale subitanea misericordia ci entrava forse un briciolo d'odio,
a lei non viene in mente che ci possa mai esser contatto peccaminoso fra noi
o sacra vergine, eppure pecchiamo e ci sporchiamo. -sostant.
in remunerare,... poco ci pecca il populo, il quale per instinto
. i. frugoni, i-6-30: bazzigottin ci secca: / troppo in orgoglio pecca
legge che qui abbiamo, ch'egli non ci sia fra noi chi possa dir
. pure si truova molti prìncipi che ci peccono. nardi, 176: flaminio
pecati penitenza / averà, e questo ci è profetezato. chiaro davanzati, lii-23
che sono contrari alla legge di dio e ci possono privare dell'eredità ch'egli promette
: gli 'nganni altrui, adunque, ci piacciono oltre a modo e ci dilettano e
adunque, ci piacciono oltre a modo e ci dilettano e ci costringono per l'alegrezza
piacciono oltre a modo e ci dilettano e ci costringono per l'alegrezza a ridere,
a tale intendimento / perch'io peccato ci volesse fare, / se non veder
ottavio e oranta fin a quest'ora ci sia peccato? bizoni, 48: per
peccato. giusti, i-70: benché ci abbia tre serve, mi sgomenterei a
/ di darmi pena, e non ci ò peccato. g. cavalcanti, i-336
oggi corrotte e falsate, e non ci si fa oggi una buona arte senza peccato
la moda di sacrificare i bovi non ci sia più! fogazzaro, 1-459: dunque
più! fogazzaro, 1-459: dunque non ci vedremo qui? che peccato! tozzi
firenzuola, 649: eh purella, tu ci hai poco peccato, ti dico,
più importante. bernari, 4-55: qui ci sono tanti abiti che il padrone non
che siate bene accomodato e ricco, non ci avendo né colpa né peccato.
mortale: ne avrei scrupolo o anche ci avrei ribrezzo. -portare il peccato di
: se seguitassero i medesimi modi, ci sarebbe per avventura un giorno il giuoco
i-1-179: a questo mestieraccio maledetto / ci rinunzio e proposito qui faccio / che
. foscolo, xvi-481: se lavorassi, ci s'aggiungerebbe la vanità, e il
palestra del romanzo... nel 1866 ci narrò un'altra storia di amore,
montale, 3-244: tentavo (e infatti ci sono riuscito) di salvare qualcosa dalle
di fidarsi troppo, e ormai gl'inglesi ci sono avvezzati. = forma
? alfieri, 12-268: tutti invecchiando, ci tin- giam di questa / pece:
ripetere l'invito; due mascelle gli ci rimasero presi senza che gli fosse possibile
questa pecora di giuliano, non uomo, ci ha stanchi, oramai, con le
azionisti, la quale tiene succursali dovunque ci siano pecore da tosare. banti,
attendendo a pregare sua divina maestà che ci conceda un pastore il qual sia atto a
lei. manifesti del futurismo, 91: ci vediamo ancora una volta costretti a scagliarci
lxxxviii-11-453: veggo che scusa ornai non ci vai nulla; / convien pur che tu
» sono i bei titoli coi quali ci onorano. -con uso aggett.
peco- ron chiamato, / perché ci ha dentro nuovi barbagianni. / e
ma l'apparente sua volgarità di certo ci offenderà meno dopo lette le note al-
rade volte, perché tristo chi poco ci puote. statuto dei disciplinati di pomarance,
di quella mala pianta, che dacché ci sono scuole e maestri... ha
i nostri padroni e pedagoghi politici non ci possono più tenere come bambini del tutto.
atteggiamento. pallavicino, 1-510: qui ci convien levare una tentazione che guasta l'
vico, 406: la barbarie ricorsa ci riportò le stesse frasi eroiche, ove
. algarotti, 1-ix-87: in italia ci aveva a quel tempo artefici eccellenti in gran
numero, ma tra gli uomini di lettere ci era una infinità di grammatici e
lingua, e negare che lingua italiana ci sia, e crearne una nuova, per
non in prosa. pellico, 2-170: ci facevamo legge di parlare...
senso di vita, e non pedantemente ci educa e diverte. = comp
destro, acciò che, mentre noi ci vogliam mostrare simile a lui, non diamo
libri, le dottrine e le pedanterie ci si accostano. razzi, 8-8: di
pedanterie. muratori, 8-i-224: quanti ci sono che di leggeri schiverebbono la pedanteria
f belo, 3: altro ci vole oggidì che... componere i
verri [il caffè], 99: ci spoglieremo ormai di quell'austero pedantismo che
: infiniti discorsi politici... non ci rimangono, se non brevissimamente accennati nelle
poetico. guicciardini, 2-1-359: che ci maraviglieremo se uno pensiero simile nascerà in
se volete, e sorgozzoni davanti, ci spinsero a guardare in faccia ed a
, 6-55: non è questo seguire chi ci ama, bensì calpestare le pedate del
una tampa a sorbire il grappino, ci sia il pederasta / o i bambini che
. ferrari, 390: il capitano ci consigliò di recarci pedestra- mente a costantinopoli
. arbasino, 19- 277: ci sono specialisti pediatri e pedofili che si occupano
d. martelli, 75: in arte ci permettiamo d'essere completamente anarchici e crediamo
a me... che noè ci lasciasse molti animali, quando egli sbarcò;
mettere innanzi le sue pedine, merita che ci fermiamo un momento per guardarla meglio.
moglie. cicognani, v-1-432: l'omaccione ci pedinava con una insistenza strana. silone
27-10): adunque, chierma, non ci date indugio, / ché pedir
possono fare anche di questi incontri quando ci si sposa. = comp. di
quelle [donne]... ci [a noi scrittori] si serrano intorno
'con gente senza cervello. e anche ci è chi gli va scientemente. loro
osteria, / e una stridula voce ci ha risposto: / potete seguitar la
perché qui son tutti pedoni. non ci sono veicoli o cavalcature a zanzibar.
possibile. tommaseo, 2-i-148: nel pedone ci canta il rosignolo. giuliani, i-206
senza scarpe. sigoli, 165: ci convenne trarre le scarpette e andare in
vostre dame veggendo alle finestre, / no'ci le- vian la mattina cornando / sempe
non ne vietano l'assaggio, quando ci càpita, alla lingua ottimistica del somaro
, e quel po'di roba non ci era modo a custodirla. l'uno mi
! / le cicale in preda ci hanno, / che non canton sol la
perché e'nostri più vivi assegnamenti / ci toggono oggi e'mariti e e'parenti
; ma a casa, perdio, non ci torno: / noi si muore a
deve attendere. giuglaris, 91: ci siamo noi, o signore, nell'abisso
; e quel ch'è il peggio, ci manca ogni giorno più la vera voglia
no. - no, eh? ci son questi cortigiani affamati che s'attacche-
. m. cavalli, lii-3-129: non ci erano uomini che sapessero ben disegnare,
, chi delle tre strade, che ci sono, ne pigliassi più una che
peggio né meglio. massaia, vii-168: ci convincemmo che su quella nave eravi un
peggio. la sventura mi disgusta. non ci credo. landolfi, 2-121: fieramente
cantare insieme. -nei cortili alla peggio ci buttano l'acqua in testa.
poco, certo si è che il lami ci ha fatti da peggio. -fare
essere accidente. peggio che peggio. ci dicono questi signori dottori che si comunica
. tommaseo]. -mal ci cresce chi non peggiora: v. crescere1
ha conceduto l'uso a questo linguaggio, ci è quella del poter formar dalle voci
conoscitivo. soldati, 137: non ci intenderemo mai. dài sempre un senso
la nostra professione evangelica: e poi non ci vergogniamo di usurpare il nome cristiano,
: ormai, non saprei lasciarlo. ci sono peggiori di lui. -rappresentato
quel nimico esser peggiore che più astutamente ci offende. f. badoer, lxxx3-
pensiero dei morti che amammo e che ci amano. padula, 296: il celibato
dimmi pure dei miei versi quante porcherie ci hai trovato, e se non ne hai
alla città. nievo, 1036: iddio ci perdoni cosi di averla male compresa come
ufici, / e per pegno di ciò ci dier tizzano. sercambi, 2-ii-242:
voluto permettere che la invidiosa fortuna vi ci togliesse nel fiore della vostra giovanezza e
è anche avuto cura che quelli che ci vanno abbiano 'ut pluri- mum '
liberi. monosini, 217: a entrar ci vuole ingegno; / a uscir danari
dell'egeo! viani, 19-34: ci sedemmo sul fasciame incatramato presi dalla pegola
noi faremo da ciriatto e da barbariccia e ci adopreremo, coi nostri raffi, a
non si spania col ranno, e ci vuole le fregagioni colla rena e folio
discendenti vittoriosi del terzo noachide. del che ci fanno buon testimonio il genio misto del
). sassetti, 7-154: non ci are'più pensato un palacucchino. =
le quali parole, che sono tre, ci è tanta sapienza e sì grande pelago
passavanti, 5: del quale novero ci dobbiamo ingegnare d'essere noi peccatori,
n'usciamo salvi e a onore, ci potremo chiamare ottimi notatori. vasari,
tetraggini opprimenti. d'annunzio, i-182: ci spingono i vènti grecali / pregni di
tu, santa pelaia, / se affatto ci vuoi far lieti e contenti / fagli
chiaro? emiliani-giudici, 1-273: non ci è stato mai verso di persuadere il nostro
fra i nostri, da queste parti non ci son pelandroni né profughi. borgese,
la borghesia si pela dalla paura quando ci pensa. -depilare per scopi cosmetici
dì per fino a ora, non ci siam mai restate tutte due di lavarci,
d'agnelli o di capretti, / mentre ci diamo a celebrar le feste / che
a fare co'furbi e co'bricconi che ci giuocano e ci mercanteggiano come animali da
furbi e co'bricconi che ci giuocano e ci mercanteggiano come animali da pelare e da
5-78: perfino la grandine, che ci aveva pelato la vigna, non aveva
era uno spettacolo da tanto ributtante ma ci ha rimediato la mezza pelliccia di visone
, nemico del suo paese, adesso che ci s'era ingrassato, lagnandosi continuamente che
: ebbene, quei signori sono venuti, ci hanno imposto delle taglie enormi, ci
ci hanno imposto delle taglie enormi, ci hanno pelati vivi. sotto pretesto di
proposito, sergente, quand'è che ci facciamo un'altra partitina? - non
. b. pino, 22: ci pelaremo tutti se non si ci rimedia.
22: ci pelaremo tutti se non si ci rimedia. f. f. frugoni
pure merita perdono cupido che là ci colca con la diva e qui ci scortica
là ci colca con la diva e qui ci scortica con la pelaruóla. -con
troiana tutta l'italia era etnisca, ci dice che da per tutto si parlava etrusco
di gemiti, un disperato pigolìo, ci avvertì eh'eravamo passati sopra una covata
pelatino. nievo, 1-vi-523: elisa ci fa sapere che è discretamente pelatino,
, quando bagniuoli, quando pelatoio, e'ci perderebbe il cervello una bufola.
filamenti esterni. giuliani, ii-333: ci son le pelatore, che levano quella
pellaccia d'uomo violento e attaccabrighe, ci volle poco ai testimoni dell'altra parte.
dell'uomo. carducci, iii-13-308: ci sono certi amori sensuali, che,
come ingiuria. faldella, 5-142: ci ha fatto vincere la causa della cooperativa
fatti degli altri; ma quando uno ci ha da metter la pelle ha anche
tommaseo [s. v.]: ci va della pelle. ci corre risico
.]: ci va della pelle. ci corre risico della integrità della pelle;
? bizoni, 86: in colonia ci sono le canonichesse con le pelli come
non star nella pelle, egli invece ci sta, computo e cauto.
. g. bassani, 3-239: ci fosse stato, fra noi, in precedenza
bacchetti, 1-iii-448: per me, non ci ho mica gusto a parlarvi, e
del sig. de meis. to', ci mancava lui! ma già questi '
alla porta. landolfi, 9-13: ci ho pensato pelle pelle altra volta.
buon compagno e amico nostro, non ci torrà la pelle. carducci, iii-24-136:
. bacchétti, 1-1-513: per adesso ci conviene star a vedere che cosa ha
delle tre belle arti. ora quanto più ci penso ad animo posato, tanto più
. calvino, 7-118: « ora ci siamo, -pensai, -non mi resta
. michelangelo, i-7: ma non ci arrivi più 'n queste contrade, /
, saluta e passa; chi troppo ci sta, la pelle ci lassa. ibidem
chi troppo ci sta, la pelle ci lassa. ibidem, 288: male
le torbide paludi sconfinate / da cui ci verranno incontro le abbaziali / campane di pomposa
.. e da questa guerra faticosa ci libera la morte... questa è
, 408: a mano a mano che ci andavamo accostando alla cima, le file
di due 'pellegrinanti esuli dame ', ci suona dolce come una lingua di casa
colla terra... e occultamente ci partimmo, e dopo di- ciasette giorni
s. bernardino da siena, iv-383: ci visita idio per uno lume che mostra
ben detto che la lingua de'latini ci debba esser quello che già fu loro la
ornai circa a venti anni che noi ci partimo di là e facemo tanta pelegrina navica-
, iii-396: bravo va- frino! ci hai insegnato una cosa nuova e pellegrina.
le domestiche e quelle che assai spesso ci si parano davanti non muovono di sé
[di rimbaud] e nel suo carattere ci doveva essere qualcosa del pellegrino sospetto e
hi ieri, 149: caso mai non ci trovassimo, ci rivedremo in pelleria.
149: caso mai non ci trovassimo, ci rivedremo in pelleria. = voce
al pellecteri. pratolini, 1-6: ci pensa l'allegro, rissoso clamore della sua
proverbi toscani, 48: in pellicceria ci vanno più pelli di volpe che d'asino
colle sue barbicine e colla terra che ci può rimanere attaccata. lisi, 305:
bianca pelliccia di bollicine d'idrogeno, ci siamo, l'incantesimo è avvenuto.
pochissima popolazione e per cui la francia ci rimetteva ogni anno da settan- tamila lire
morale, di religione. noi non ci vediamo se non la gola del lupo
rodere ha la sua dinominanza, che ci lacera con diletto e una strana vaghezza di
condotti, / che fin nei pellicin ci sono entrati. 4. disus
. pulci, vi-25: io non ci arò infine pacienzia e piglie- rollo pel
mi tocchi i tasti; / non ci mordiamo i basti, -io te ne priego
pellicole loro. giuliani, ii-414: ci stanchiamo a far del fuoco, si
plinio], 10-60: tre sorti ci sono di ardeole, leucon, asteria,
'en lo demàs ', noi ci stiamo con un poco di pe- sterella
delli corami. algarotti, 1-vi-69: ci è tal pelle che per la finezza
leopardi, 44: vorrei sapere se ci va una guarnizione di pelo della pertagna
velo / come quel fummo ch'ivi ci coperse, / né a sentir di così
: in tanto che per un pelo ci sta la vita mia. serdini,
, / ma nell'entragno ei non ci crede un pelo. goldoni, xiii-334:
. troppo... perché non ci hanno stato né sono del pelo nostro.
l'una e lyaltra setta, e così ci accorgeremo se la comparazione batte a pelo
giovare. più familiarmente 'sul cuore ci ha il pelo lungo così '. bandi
alcuna. verga, 8-345: io non ci ho il pelo nello stomaco, come
: né dormì mai niuno meco che non ci lasciasse del pelo. -deporre
lusingarlo. carducci, ii-6-158: non ci pensiamo più. per quanto io gli
. bandi, 1-ii-56: - non ci scatta un pelo, - esclamò lo
tanto va la capra al cavolo che ci lascia il pelo. ibidem, no
.. supera la siepe, ma ci lascia il pelo. -il lupo
altre case nella via centro- versuri non ci sono ma alti muri soltanto pezzati di
di sondrio, mentre un secondo pelottone ci dà lo scambio nel servizio di lassù.
è con tutto il peltro letterario che ci vuole per riempire un volume.
preraffaeliti capelli. jahier, 3-37: ci son degli albi verdi di peluscia infeltrita da
/ profonda sì che qualsisia cerusico / ci perda il tempo e il paziente le
. mazzei, ii-191: arei caro ci aveste uditi, s'io ne traeva
, in quanto secondo la sua giustizia ci dà male di pena e permette il male
dislealità sua. panigarola, 1-44: dio ci lascia talora i nemici in casa per
da soma /... in breve ci darai la pena / di tanto oltraggio;
sempre a sciorinarsi sul muretto del molo, ci spiegò che, sospesi fino a nuovo
che, fin tanto il maestro non ci richiamava, noi non potevamo varcare la
fortini, i-288: fatta la scritta ci messe che devesse avere la stanza per
una costituzione di guglielmo ii, che ci parla di dogane di terra e di mare
pena. jahier, 156: poi ci furono le partiture da ricoiare. ricopiare
alessandro magno volgar., 43: elli ci sconfisse e a gran pena iscampammo dalle
raccontarli. giusti, i-70: benché ci abbia tre serve, mi sgomenterei a
cavalca, 6-1-406: la penalità della vita ci induce a umiltà, vedendoci sì miseri
umiltà, vedendoci sì miseri che ogni cosa ci fa male. girolamo da siena,
vita, supplichiamo a lo altissimo iddio che ci voglia scampar e liberar. beicari,
penante. papini, 27-34: lui medesimo ci avvertì, lui medesimo proclamò che tutto
a malgrado di tutto l'impegno che ci si mette e lo sforzo che si
lavorino; ma io credo ancora che qui ci sieno danari da pagare i lavori laddove
per la notizia poi di ciascuna distanza ignota ci servirà di scala il tempo che il
ricci, 107: la trina, che ci chiese, non è stata prima fornita
, i-269: la sera poi noi ci divertiremo / a giocare a'tre-setti quadri-
. bacchelli, 1-i-513: per adesso ci conviene star a vedere che cosa ha in
convincente. giusti, 4-i-107: se ci pencola / sotto il terreno / rimanga
la mano con tutti i pendagli, e ci stringe la mano a tutti. pirandello
cremona, che sono ancora pendente, non ci hanno lasciato deliberare cosa alcuna. piccolomini
, io per un altro callo / ci rinselvammo, a 'nvestigar d'ancora / s'
più in pendente. varchi, 23-36: ci fa migliore il dono, e ne
comico, la italiana d'un professore, ci fanno avvertire la pendenza delle menti nel
nella memoria. serra, i-207: ci devono essere tante cose dietro di me
della contemplazione, ma l'opera perfettiva ci rapprossima a dio. -sostant.
deriva da quel radicato pregiudizio pel quale ci crediamo in possesso della più perfetta legislazione,
serra, i-9: il pascoli non ci ha dato mai uno di quei versi
amor di dio con gran pianto che ci apra e mettaci pur dentro, e
, lontana in tutto dalla verità, che ci obbliga ad una buona e perfetta imitazione
, protestandovi che per conto alcuno voi non ci mescoliate bugie nel dire i fatti vostri
, ii-8-58: poiché tutte le cose che ci attorniano in ogni istante sono occasioni e
mugito, considerato nella scrittura e pronunzia ci porterà alcuna osservazione. i grammatici la
sul quinto grado della tonalità in cui ci si trova all'accordo perfetto sul primo
e ne'dibattimenti, a'quali talor ci trascina l'altrui malizia, è proprio
perseguitorono. cristoforo armeno, 1-315: maometto ci promette di dovere inimichevolmente coll'ira sua
le malinconie, come va che tutta via ci perseguitano? muratori, 4-121: io
in tutte le loro case ogni volta che ci vado. 8. inseguire con
degli oppressi, dei perseguitati -cesare rovigatti ci era nato e cresciuto. cassola,
. cassola, 2-348: i perseguitati ci sono stati davvero durante il fascismo;
, iv-11: iddio... sempre ci fa trionfar... de'nostri
que'tempi e poi, la fortuna istessa ci fusse iniqua e infesta, sollevando ad
invece di rachele la veggente. eppure ci si adatta, se il suo amore è
tempestoso orion subitamente surgendo con tempesta e'ci condusse in ciechi guadi, e con
ciechi guadi, e con venti perseveranti ci disperse e per onde e per sassi senza
: se 'l patto della promessa non ci costrignesse perseverantemente di ritornare al monastero.
- anche: dare attuazione a quanto ci si propone o ci si ripromette.
dare attuazione a quanto ci si propone o ci si ripromette. guidotto da
facciano le persiche e le ciriege che ci furon portate tanto di lontano.
: 'chi usa i matti alle persiche, ci corrono colle pertiche'. chi avvezza gli
cino, ni-12-14: quel satiro morso / ci mostrò manoello in breve sdruccio / de
e stavo sempre accanto a lui e ci avevo perduto persino il sonno. =
tecchi, 9-21: persisteva nella convinzione che ci dovesse essere una linea, un 'modo
, persistono a seccarmi, e mi ci vorrà decisamente un rimedio. -con
. gadda, 18-12: l'elemento deformatore ci sembra essere il solo pezzo attualmente mosso
nel mentre la restante massa dei pezzi ci appare il 'persistere attuale o provvisorio'del
di cose e persone le quali non ci sia più speranza di ritrovare e di
10-445: ivana ringraziò, si commosse, ci avrebbe pensato da sé ad allevarmi.
: le persone a noi care che ci sopravvivono sono parte di noi. pascoli
: guatiamo per l'orto se persona ci è. gelli, 17-105: nessuno,
con una falce su la spalla e ci dà di mano e ci mena via.
spalla e ci dà di mano e ci mena via. poerio, 3-596: malinconia
guisa di un tutto, quale idea ci si presenta all'immaginazione? quella di
tempi barbari ritornati forse i grandi signori ci restarono detti 'personaggi'. 21.
l'individuo o la cosa a cui ci si riferisce (o, anche, secondo
a tutti i relatori e riferitori che ci intervengono, assegno et attribuisco la persona
né meno io che sono la fede non ci capisco nulla. -ammazzare una
in privato stringeremo quel vincolo indissolubile che ci unirà per sempre colla persona quanto fummo
(1-iv-37): non solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno oltre
solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno oltre a ciò le persone.
per far vedere un pezzo grosso del centro ci bisogna spogliare il banco dei ministri e
sp., 22 (371): ci siamo abbattuti in un personaggio, il
baldini, 5-214: più andavo e più ci pensavo, cercando anche di ricordarmi in
sfogo personale, che in questo momento ci sono uomini che stanno a testa all'
, spesato e sistemato. / non ci stupirai, noi che abbiam sottomano /
caratteri umani. castelvetro, 3-64: ci è la traslazione che si può nominare
a chi o chi celebrante?. -e ci risei coi vani personalismi!
essa non si accordano colle naturali e non ci s'innestano, come l'albero si
romagnosi, 3-i-85: gli enti matematici ci appariscono dotati di una specie di personalità
e. cecchi, 5-111: non ci venga in mente che quei quattrocentisti,
al mio personcino, il quale non ci ha da far nulla. de sanctis,
direttrici o creatrici dell'ordine naturale che ci sta innanzi. b. croce, iii-27-18
282]: e ben, che ci è fenito / di grandezza, di tempo
le impronte con le quali tale esperienza ci ha segnato per sempre. -onnisciente (
perspicace intelletto. castelvetro, 8-1-483: ci fa bisogno di sottile considerazione e di
scocca il dardo. cucini, 11-310: ci siamo inalzati alla veggente perspicacità fonte del
. in quel grado che da apelle ci viene assegnata. d. bartoli,
del persuadere, quando noi dimostriamo o ci pare aver dimostrato la cosa. caro
tempo inacceso. e nel suo musicale discorso ci persuadeva all'accettamento, al distacco,
cuore di ostinarci contro coloro i quali ci voglion persuadere verità a cui non siamo
dissuade. galileo, 5-125: non ci era alcuno che si fosse mostrato renitente o
spade, / sì dipinto com'è ci persuade / per l'amor de la patria
, iv-2-621: ella [venezia] ci persuade ogni giorno l'atto che è la
e sfrontata? ti persuadi perché mi ci scaldo? 12. per estens
: a rimovermi da somigliante apprensione tutte ci vollero le persuasive più forti dell'amoroso domestico
per un fine buono e bello, non ci riesco. mi manca forse quella duttilità
, quella persuasività, quella insinuatività che ci vuole. 2. esemplarità,
, gli argomenti che oppone loro non ci sembrano troppo persuasivi. pascoli, i-96
, la vostra sicurezza, e non ci assordaste tutto il giorno co'vanti sì
agli uomini sì picciol corparello! basta che ci ha fatto divizia di gambe e di
d'una pertica buona, poco mi ci struggo. -regolo della lunghezza suddetta e
ariosto, 381: il comprator et io ci siàn nel torbido / compromessi, ch'
marrone nel riccio, che per sgusciarlo ci vogliono le perticate. 2.
maniera che a farmi muovere dal pollaio ci vorrebbono i perticoni, e dio sa se
signore di faenza venne alla devozione nostra, ci richiese che, finita la guerra,
. savonarola, 8-ii-143: alcuni altri ci sono che, intesa questa santa verità
27-10): adunque, chierma, non ci date indugio, / ché pedir vi
. savonarola, 7-i-12: nessuna cosa ci può perturbare, e però aremo la beatitudine
di tedio. bellori, i-51: ci spediremo da quei particolari che, giocondissimi
animo degli uomini sollecito e, come ci dicesti, perturbato. nardi, i-190:
volontà traditrice e rubella è quella che ci porta il giudicio offuscato, il cuore
. berna ri, 3-190: la polizia ci tiene molto a confondere politica e adulterio
noi altra cosa è la virtù razionale che ci regge, altra la virtù animale che
il casa e l'autore della 'mandragola'ci lasciarono nelle loro scritture esempli non meno autorevoli
tutto, contentarsi: e poi, ora ci vuole: nella tempesta ogni pertuso è
strada mattonata, pietro paulo de pan ci ardo ed meneco perosino bolognini dui.
il plico era indirizzato a un convento, ci arrivò. [ediz. 1827 (
si fanno ragionevoli le tradizioni volgari che ci son pervenute dell'umanità de'tempi oscuro
per meglio dire nella parte che di esso ci è pervenuta, pindaro è ricordato soltanto
., 334: o iddio il quale ci partisti da le tenebre e menasteci in
menasteci in questa luce dolcissima, lo quale ci hai fatto tuo sacrificio, ricevi l'
. gozzi, i-10-119: se non ci fossero le attenzioni particolari della provvidenza,
nimici nostri..., ma eziamdio ci perverrà che noi li abbiamo in abominazione
: se... per ventura ci veniranno navili armati d'inimici, o verrà
inimici, o verrà nuova certa che ci debbano venire,... il detto
avevano nulla da fare fuorché stringere chiunque ci fosse disposto in un nodo di rare
. moretti, ii-461: è incredibile come ci si possa illudere così grossolanamente a quel
la caduta dell'uomo: il cristianesimo ci vuol tutti perversi e delinquenti nell'atto
delinquenti nell'atto stesso del nascere; ci nega il diritto e la possibilità di
esser liberi, di governarci da noi; ci vuol servi e maledetti. jahier,
. frachetta, 2-53: dove il proponimento ci guida è facile a far perverso giudicio
d. martelli, 184: ci duole di un amico morto non poter
: oh dio buono! e che ci vuole / per levarmi un dì d'intorno
, 2-58: un cigolìo si sferra, ci discosta, / l'azzurro pervicace non
d'annunzio, iv-2-24: negli occhi ci aveva due belle pervinche aperte, e
aveva due belle pervinche aperte, e ci doveva avere i fiori anche dentro al
pesanti nubi sul torbato mare / che ci bolliva in faccia, tosto apparvero.
pesanti). jahier, 156: ci furono le partiture da ricopiare. ricopiare:
rozzo e pesante di questa gente non ci rende cauti, non si teme l'insidia
awerb. la capria, 1-120: ci sono due squadre... con portiere
). sciascia, 8-11: -non ci penso -disse il farmacista...
-disse il farmacista... ma ci pensava. come scherzo, era piuttosto pesante
1-vi-32: queste medesime turbolenze... ci hanno reso pesante l'aria della toscana
croci, per pesanti che fossero, ci parerebbero leggierissime. muratori, 6-284:
noi cristiani possiamo ripetere a quelli che ci vogliono consolare alla umana, che essi sono
una specie di angelica leggerezza; mentre lui ci aveva creduto sul serio, con una
carducci, iii-27-124: assai poesie di lui ci diè tradotte in versi il signor bernardino
con la bilancia perfetta del giudizio che differenza ci ha dal dilettevole al convenevole, dal
più commodi. sassetti, 107: ci sarebbe questa spesa del porto d'ancona
compensarli dei maltrattamenti, oltre la berretta ci perdeva qualche pezzo di 'dodici tari'porto
forse di una letteratura spenta, che ci riporta da un lato ad alessandria e al
questa barca sia venuta con gente, ci volle un quarto d'ora.
tasso, n-iii-577: in questo mare ci sono molti porti, laonde né l'
opportuno istrumento a far quelle operazioni che ci son profittevoli. torricelli, ii-3-253:
rendere a iddio il culto che più ci sembra conveniente è senza dubbio una porzione
sterminata porzione. bianciardi, 4-89: ci ho visto certe ragazzette d'ufficio magre magre
, camillo ramò, una mezza porzione ci sei non ci sei, giallo, con
, una mezza porzione ci sei non ci sei, giallo, con sette peli in
dio. muratori, 10-i-70: solamente ci obbliga egli ad usare in prò degli
la città stessa di roma apertamente lo ci dimostra, la cui porzione maggiore di
il grembiule. « un minuto e ci siamo ». trafficava ai fornelli,
ha oppressi gli occhi nella notte, invano ci pare volere fare disiati corsi, e
sacro un inno. -luogo dove ci si ferma per un periodo più o
al seguito dei paladini dell'indipendenza, ci mise in posa e ci fece la fotografia
dell'indipendenza, ci mise in posa e ci fece la fotografia. montale, 9-29
gli aiuti furon sì presso che non ci era più da temere. -immobile
istat; ma per timor servile / pur ci occupiàno sanz'alcuna posa, / ettemum
cicognani, 9-176: « o che ci prova gusto a pigiarsi la fronte con
non fece sì ratto, / né non ci fu sì pronto, / ch'egli
2-44: a questa fonte a caso ci trovamo, / e come egli è de'
, / e come stracchi un poco ci posamo. straparola, ii-139: dopo
sia ben fatto quel dì delle novelle ci posiamo. guerrazzi, i-783: il
il colonnello marrocchetti, ferito nel braccio, ci si avvolgeva intorno un fazzoletto e co'
, purg., 6-65: ella non ci dicea alcuna cosa, / ma 1
: delle carezze te ne farò, quando ci rivedremo, tante... che
vogliamo a usarle: e richieggiànvi che voi ci consigliate e pognate l'animo, a
lontananza, che la società e la fortuna ci contendono. montano, 1-260: i
ccavallo per alcuno arduo caso el quale ci stregneva cavalcare sen ^ a fallo,
questi pensieri così dubbiosi, accioché non ci incontrasse qualche contrario e pericoloso accidente,
le trombe i soldati in dietro, ci posamo in una valle tutta gramignosa appresso
buon'ora il sabato primo di ottobre ci partimmo. pascoli, 292: o fiumi
, pesare. landolfi, 2-167: ci fu un momento di calma assoluta in
ch'è ne'mortali, / non ci hai mai dato un punto di riposo,
gra. mmal gli volete: ciò ci posa. = adattamento del fr
e pur di nuovo dir: quanto ci è adesso? nannini [ammiano],
in una cappelleria apposta; al tempo che ci vanno le rogazioni, vi fan la
maria maddalena de'pazzi, ii-107: ci disse tanti belli e profondi sentimenti che
che aveva avuti sopra santa agnese, che ci risolvemo fermare a lungo e parlare posatamente
aste, oblungo, a righe larghissime: ci si mette più tempo; e il
dolci nati / la notte che le cose ci nasconde. salvini, 13-238: la
se vi ricorda, l'ultima volta che ci parlammo, che l'ignoranza de'signori
tre belle arti. ora quanto più ci penso ad animo posato, tanto più
: la boccia era la medesima che ci aveva minchionato l'altra sera, con
grand'arco del portico, per cui ci passa dalla merceria alla piazza, imperciocché
: quelli [nomi] forse li quali ci paion più messi al bacchio hanno degli
dio] molto più, poscia che ci ha conservati in innocenza. bembo, 10-v-
noi, poscia che dalla compagnia luntani ci ritroviamo, entrare col spirito nostro in
noi a cercar nemici quando abbiamo chi tale ci si protesta? cesari, i-326:
voglio andare giù al compare che mi ci presti su un fiorino, per comprare i
la stessa fase di positivismo che attraversammo ci insegna che il positivismo fu un'illusione
processo, di esso non si pensa che ci sia solo il principio o magari il
soavità, nondimeno l'amarla moderatamente non ci è disdetto dalle sue leggi, non
positivo. il negativo è non offendere chi ci offese...; il positivo
veggo ben io che l'oste non ci vuol albergare. sarpi, ii-126: parlando
sommerso, ché, se in altra positura ci si accomodasse, verbi grafia bocconi o
bianciardi, 4-75: ovidio... ci diede soltanto una galleria di positure da
la nostra andata, l'amore che ci avevano da portare quei signiori, i regali
portare quei signiori, i regali che ci avevano da fare, la positura del paese
rispetto al sole e a noi, ci mostra la sua superficie, tocca dal sole
racconti di ulisse e di enea, ci pare questo essere simile a'blemmi, uomini
: a punto per sorte nello aprirlo ci battemmo a quello luogo dove e'tratta
si muovessero o spedissero delle colonie popolatri- ci, le quali con tutti i necessari apparati
troppo arida, troppo poco impegnativa perché ci consenta sempre di superare la pur modesta curiosità
esaltazione in cui ben si sente che ci si sta esaltando e che quindi si
: ancora non à una posizione; ma ci si vuol bene. moretti, 15-319
previsto, spesato e sistemato. non ci stupirai, noi che abbiam sottomano / la
posposto in vostro figliuolo, e'non ci era persona... a chi io
ha al volere giunta la possa in vano ci si proverà. alfieri, xvi-24:
tengono, egli poco a dire non ci ha. g. m. cecchi,
questo quel luogo dove l'antichissime storie ci dicono venere esserne istata reina e che
, 177: tu, santo padre, ci ài tolta la possa e la forza
cotai cose valente. parini, 805: ci siamo a nostra possa studiati di ricavar
la nostra salute, da poi che dio ci ha conceduta possanza d'udire o di
né ciechi né vili; che non ci manca il coraggio, ma la possanza.
seneca volgar., 3-162: ambizione ci promette esser bene adomato e festa e
posseder barbara terra, / ché proposto ci avremmo angusto e scarso / premio,
negri, 1-9: per buona sorte ci ho trovato un operaio tra questi francese e
caso quando bisogna », prima perché altramente ci servono le cose proprie che l'accattate
; poi perché il sapere molte cose ci fa onore ancora ove non lo cercavi;
minore nettezza. almeno per quel che ci dicono questi grafici bisogna concludere che la
di evasione dal cerchio stretto di cose che ci circonda. 16. avere
de amicis, i-558: la campagna ci afferra e ci possiede interi. è proprio
i-558: la campagna ci afferra e ci possiede interi. è proprio vero che la
il corpo. serra, ii-506: ci sono stati, nel mondo, dei poeti
possedimenti e gb stessi nostri confini, che ci erano stati promessi intangibbi quando si cercava
il mantenere la fede giurata a dio ci farà posseditori di eternità gloriosa.
cosa, azione, opinione e ragionamento ci vien proposto e a dame diritto giudizio
quasi ragioni vestite, molto più efficacemente ci muovono di quel che si faccia qualsivoglia
nuovo in questo stato, / quando ci vidi venire un possente, / con segno
coronato. buti, 1-121: 'quando ci vidi venir un possente': questo fu
tale che da tutte le malvagge inclinazioni ci desvii e da qualsivoglia sceleragine ci preservi
inclinazioni ci desvii e da qualsivoglia sceleragine ci preservi. bruni, 476: ecco
ora mai da far l'arte, ci priviamo d'una possessione così fruttifera e
beicari, 6-136: due padri secolari ci ricevettero ad albergo in una chiesa fatta di
giordani, vii-48: né per acquistar dovizia ci bisogna emigrare e gittarci sulle altrui possessioni
volgar., 3-2: la natura che ci ha messi in possessione di questa sola
questa sola cosa fuggitiva, della quale ella ci caccia tutte le volte ch'ella vuole
i-555: il possesso è di beni che ci appartengono come propri, e non come
perciò -aveva qui dei possessi. e ci veniva spesso? che tipo era? e
la felicità di quell'altra vita non ci può esser riposta che nel possesso d'
semplici o essenze delle cose, noi ci troviamo nel campo della necessità, e
... che il signore di urbino ci rendeva lieti della sua vicinanza, pandolfo
, rientrato in possesso di rimino, ci notificò pure il suo ritorno, invitandoci
avvenni in una... la quale ci dà il nome della madre di corso
ancora le mani cariche di 'bibelots'e ci guardano scornati e furiosi.
, ancorché chiara e conosciuta, non ci è appresa dall'intelletto con quella certezza
). panigarola, 121: dio ci ha data legge possibile, dunque cade
. ruscelli, 2-350: tuttavia, ove ci pare che possano gli studiosi cader in
succeduti sopra i ministri ecclesiasti ci. vendramin, lii-4-455: non mancò il
fini reali ed i fini ideali, non ci dovrebbero essere, e che occorre lavorare
la aveva galantina al possibile, e ci parevano e non ci parevano i peli,
possibile, e ci parevano e non ci parevano i peli, ed era fessa sì
ed era fessa sì bene che non ci si conosceva il fesso: non troppo rilevata
delle cose. e la possibilità logica ci si presenta come possibilità assoluta, ossia
possibilità nostra,... noi ci accostiamo co'raggi della discrezione a que'
l'ordine stesso e le medesime ragioni ci guidano a riconoscere che ciascuno d'essi
nelle campagne non sono nemmeno i mezzadri. ci sono soltanto i piccoli possidenti, che
si vuol dare alla mina), ci si mette la carica (della polvere)
posta al prete. aretino, vi-519: ci è un gran tramito da la posta
, si chiaccherava, si rideva, ci si dava la posta per un altro
. ca'da mosto, cii-i-519: ci armammo ordinando le nostre poste, benché
spiega un po'come accade che a montecarlo ci sia il telegrafo e non la
i medesi ciottoli? savinio, 22-186: ci dissero che aveva un impiego alla posta
di teramo, e anche questa notizia ci confortò, perché mostrava di quanta poesia
dah'arrivo del sergente di posta che ci recava un fascio di lettere.
molte lettere. le vedevo, perché ci mettevano la posta sul tavolo. pavese,
volumi. nelle case della città futura non ci sarà spazio per scaffali ma ognuno potrà
s. v.]: le ciliege ci maturano grosse di questa posta. viani
che andavano a giocare? io non ci credo. calvino, 7-104: anche
anche: eventualità di danno a cui ci si espone. storia di stefano,
moto e ti ha preso dentro inesorabilmente. ci sei. non ne uscirai più.
. non ne uscirai più. non ci credevi forse ancora, fino a ieri,
coccole di ginepro e, in fondo, ci congegnava una croce di ferro. moretti
anche più ciarliera e rabbiosa ed egoistica, ci sono della gente (io faccio sconcordanze
lì colla rocca sempre in mano, ci son le filande a posta.
cinque ne impallina. tenca, 1-135: ci siam soffermati a bella posta su questa
. giamboni, 10-33: so bene che ci vieni e vai a tua posta.
in queste cose della coda e'non ci si può córre posta ferma: chiunque ha
sé: rivelare il luogo in cui ci si trova. g. villani
quelli che mi farebbero la posta, ci rimetterei la pelle di certo. alvaro,
noi non stessimo come poste fallite, ci diede un trattenimento di rivoltelle fatte delle
e radicali riforme. deledda, v-975: ci si incontrò alla fermata dell'autobus che
vaglia. leoni, 669: solo ci giunge ogni sei o sette giorni qualche
carrettieri e cadessieri. nievo, 1-vi-211: ci ripiegammo a mano ritta per imboccare la
cose s'imparano quando svoltato capo ferro ci si avvicina sul 'postalino'a caprera. vittorini
con le aggiunte cinque o postcategorie, non ci dà nessuna dichiarazione del criterio con cui
di juan gris e di garcfa lorca ci accompagnano troppo. idem, 18-149: voleva
oneste e sole..., noi ci saremmo certamente persuasi e pentiti.
medesimi cavalli arrivammo a una villa dove ci aspettavano quattro altri cavalli freschi.
sia quasi un rompere l'occulta postema che ci affogava e quasi un vomitare il veleno
e quasi un vomitare il veleno che ci uccideva, grande stoltizia è volerlo pure
nelle posterga). quello proprio che ci voleva. = voce dotta, calco
di dio, le cui famose spalle ci fanno ombra di dilettoso conforto. bruno
con le rappresentanze dell'altra vita che ci dànno le arti del disegno ne'tempi
virtù, inluminando le case nostre, non ci accorgiamo che il valor proprio è quello
fatto essendone mancato il vero governo, ci furon dal vento e dal mare con gran
ne ho colpa se in italiano non ci sono neutri e se quei pochi e posticci
ordinamento darci ad intendere la necessità che ci è della generale dilezione.
sanctis, ii-6-115: nel secondo terzetto ci è l'applicazione, posticcia e stiracchiata,
luogo piano più umido, tanto più ci innalzeremo con la terra posticcia assodata bene
risponde: - altro che posticino! ci lasciano, anzi, il primo posto,
indecente; volta loro il sedere e ci s'entra non per la porta grande,
, le novelle e le gazzette che ci empiono gli orecchi di cose lontane da
come l'antecedente,... non ci cada giammai nell'immaginazione quel che agevolmente
postille in margine col lapis che non ci sarebbe voluto a riscrivere tutto il già
iii-54: postilla è quella imaggine nostra che ci si rappresenta in acqua o in ispecchio
nipote. sereni, 4-73: e acque ci contemplano e vetrate, / ci pensano
acque ci contemplano e vetrate, / ci pensano al futuro: capofitti nel poi
in luogo del testo che pochi intendono ci pongo a fronte la versione letterale del
di questa situazione dell'uomo di oggi ci ha dato la letteratura postnietzschiana ed esistenzialista
per fuggire la confusione della istoria quanto più ci fusse possibile. castelvetro, 8-2-98:
della natura non è quella che inesattamente ci s'immagina come già tutta posta,
punti di riferimento; spazio in cui ci si può sistemare o che si occupa
se prolungati fra due vecchi coniugi. ci si trovava bensì in uno di quei posti
finestroni spalancati. palazzeschi, 3-107: ci mettevamo al posto, in platea,
redi, 16-iii-2: molto spesso ci avviciniamo o ci discostiamo, mutando lume
16-iii-2: molto spesso ci avviciniamo o ci discostiamo, mutando lume e posto a
posto. b. croce, iii-26-277: ci sono moltitudini che ancora vivono in comunità
ma si poteva esser certi che nessuno ci conosceva. bemari, 1-164: quando
, le dame del posto di ristoro ci vennero incontro con sigari e cartoline illustrate
il posto che la r: ietà ci ha inesorabilmente assegnato. montale, 13-100:
piace lassù in alto, a chi ci paga? io credo che sì: meglio
iii-3-275: buona regola militare è non ci lasciare alle spalle alcun posto forte posseduto
, 6-97: lo sappiamo noi quello che ci vuole, per lui. e molti
conosce il bene, il bene che ci hanno fatto col rimettere l'ordine e
c'è posto che stanotte nostro signore ci mandi del male a noi o alla
: noi s'è corso abbastanza, ora ci tocca di far posto agli altri.
posto. se sono fuori posto che ci rimangano! cassola, 6-27: lui non
di peggioramento'e all''errore'non ci si pensa. / all''obbligazione'meno
avessero voluto ridere alle sue spalle, ci avrebbe pensato lui. -tenere
... senza che un'altra ci se ne sopraggiugne, posto che delle parti
gadda, 6-144: postoché davvero liliana ci teneva tanto, a un bambino,.
, d'altra parte, se non ci confessassimo che, se non interviene un
da farsi. nievo, 15: non ci vollero meno di dodici anni di seminario
fìsica dei colori (fisici)? non ci si può attendere dalla scienza fisica la
a quelle belve che sono, quando ci sono, i giudici postumi, era
mar caspio ed il senegai; ma chi ci avesse ordinato di rintracciarli e determinarne la
per quattro vie... i nomi ci sono dati da altri: o per
si tagliano i rami interamente, ma ci si lasciano degli spocchi giovani, più o
chiane sono tutte appestate, che sfìzio ci sta più a pescare? = voce
assai v'indicherà pure il superfluo che ci resta. marradi, vili: le
domati, / messi tra gl'immobili / ci rendevano ai parenti / mogi grulli ed
sa iv ado ri, 254: ci mettemmo in cerchio attorno al focolare terreno
: nei titoli e nelle vanità noi ci paragoniamo ai potentati maggiori, ma nell'essenziale
agostino volgar., 1-4-131: allora ci favoreggiano e con noi s'allegrano ed
allegrano ed a ciò con tutte loro forze ci aiutano li angeli e tutte le virtudi
spettatori o per la persona alla quale ci si rivolge (la voce, uno
stampa periodica milanese, i-442: non ci ha circostanza favorevole éfitrove all'uso della
gadda, 18-119: il concetto bene-male ci riporta... a sussumere una potenza
potenza di carità e di speranze che ci rende fiduciosi. 2. nella filosofìa
possibile che un boccone che si mangia ci debba andar torto? oh benedetto il
e. cecchi, 5-244: ci sono cose le quali posseggono una qualità
ma sia ringraziato dio, il quale ci ha conceduto la vittoria per iesù cristo signor
fiorentino, intendente di greco, non ci adoprò [nella traduzione] quanto poteva le
bonghi, 1-171: so che noi ci siamo dati ad intendere che questo nostro
modo e non dubitate: per voi non ci sarà più freddo: berretta rossa ci
ci sarà più freddo: berretta rossa ci salverà (accennando con ciò a un suo
questo caso il popolo italiano), ci ha data la 'grinta'di mussolini. la
ché per luce divina / lo re fiorin ci spese sua potenza. novellino, xxviii-828
evitare la parola causa, appunto perché ci dà un senso troppo indeterminato, la
, 1-2, 48]: non ci fu potenza di farlo venire.
potenziali. gobetti, 1-i-39: chi ci potrebbe garantire da un tentativo egemonico asiatico
stato elettrico e i raggi cosmici che ci passano dentro come un coltello nel burro
è la considerazione attenta della realtà che ci viene offerta dall'arte, la quale porge
energia narrativa. stuparich, 9-134: ci dà la verità storica potenziata dalla sua
astorri, lx-34: contro la forza non ci si puole andare, né vale raggione
2-98: se l'ira talor non ci assalisse, / trovar non si potria chi
assalisse, / trovar non si potria chi ci obbedisse. [sostituito da] manzoni
veìo / come quel fummo ch'ivi ci coperse. idem, par., 2-94
: non dèi seguire quelle cose che non ci possoro dare fermo stato, anzi dèi
. / sta lì nel canto come non ci fosse. / e non tesse e non
rade volte, perché tristo chi poco ci puote. giov. cavalcanti, 34:
quel ragazzo è così cattivo che non ci se ne può. giuliani, i-307
ne può, proprio più; e ci vuole lo sfogo, a qualunque costo.
nostra borsa non può più, che duro ci par pure il tempo ci siamo stati
che duro ci par pure il tempo ci siamo stati alle nostre spese.
regole, né usi, né opinioni ci potevano, e rimaneva sempre a galla sulla
: un mastice, che neanche il martello ci poteva, quando aveva fatto presa.
di piote erbose. il maltempo non ci pole. -arrivare, battere in un
de'piedi: cosa molto bella e che ci dimostra quel che possa lo scorcio.
prete era spacciato. manzini, 17-153: ci sapeva fare! una bellezza ardua,
la fatica non la possono, non ci resistono; alzano un peso da nulla
alle quali semo più acconci, a quelle ci diamo; e se per alcuno tempo
diamo; e se per alcuno tempo nicistà ci strigne ad altro, dessi ponere tutta
è importantissima e molto difficile, però ci ingegnaremo d'agevolarla quanto porremo il più
man pel dosso. rosa, 2-249: ci messe lo scultor l'arco dell'osso
chiaro davanzati, liii-77: che. n ci è alcuna fera / che, pur
fece sì ratto, / né non ci fu sì pronto, / ch'egli in
elli [pluto] abbia, / non ci torrà lo scender questa roccia ».
, a cui soggetti siamo, ne ci guida. -pieno e incontrastato possesso
la bella curva delle spalle ignude / ci avvinse del suo magico potere.
vivere, 2: ahi lassi! che ci vale ora nostri poderi, onori,
, non bastano? pellico, 2-170: ci facevamo legge di parlare...
. oddi, 1-97: -se non ci vuoi gire, statti. voglio esser ubidito
. -oh, oh, oh! tu ci hai una gran podestà sopra.
. segni, 11-85: niuno è che ci inviti ad operare quelle cose che non
maestri, nel cui nome noi giovani ci esaltavamo ed accendevamo, gli eroi del
pazzi, ii-350: la seconda ierarchia ci mette le dominazione, principati e potestà
. privilegio logudorese, v-5-4: ci nullu inperatore ci lu aet potestare istum
privilegio logudorese, v-5-4: ci nullu inperatore ci lu aet potestare istum locu. carta
altrettanti vermi nel più immondo pottiniccio che ci possiamo figurare, formato da sterco,
tutti i viluppi delle gentarelle di cui ci devremmo vergognare a parlarne,..
ricolto oleario, sicché tra non guari ci accadrà di vederci infestati d'innumerevole poveraglia
alle bestie feroci. bacchelli, 1-ii-563: ci voglion domare colla fame, e che
di noi medesimi e del mondo che ci circonda; ma quanto poco, quanto
e si credeva, poverannoi, che ci fosse anche un popolo. = voce
in servigio di quelle poverelline, che ci son chiappate, bontà de le ruffiane,
quanto alle spose..., se ci fosse al mondo un'altra poveretta buona
parte mia. jahier, 120: non ci chiamate 'poverini'quando passiamo così gocciolanti
per nostro amore e divenuto poverissimo, siccome ci ricorda s. paolo, a fine
medesima. vico, 4-i-774: lo ci appruova la lingua latina, la quale
/ come quel fummo ch'ivi ci coperse. tasso, 7-44: ecco (
42 per cento d'azoto. se ci si tenesse a questa indicazione, senza
quai bestiali convulsioni fuor di proposito non ci si fanno veder talvolta da chi non
.. 'io non so che cosa ci sia di incantato in queste parole.
rudimentale, il povero, laddove la storia ci pone di fronte ai grandi fatti dello
ariosto, sat., 5-42: sempre ci è mano adiutrice / che soviene a
pane verrà a buon mercato, ma ci metteranno il veleno, per far morire la
: per questi luoghi... ci battono di molto le volpi: povere galline
le stavamo compiendo, un qualche maleficio ci ha sempre cambiato tra mano in atti
ii-384: povera a me, che ci aveva fatto il mio assegnamento su quella
la miseria superba. pratolini, 9-305: ci vanno in taxi i bigazzi? al
piemontesi a parlare insieme italiano. non ci pensano neanche. e hanno ragione.
ragione. bada un po'che differenza ci corre dal loro discorrere in quel tale
tempo. sassetti, 246: vi ci raggirammo la povertà di 46 giorni.
in un quadro di desolazione polare dove ci si sentiva accapponare la pelle. rebora
la pelle. rebora, 3-i-621: se ci fosse modo di parlare con l'incaricato
volte sensibili all'etere, agenti etiologi- ci di vaiolo umano, vaiolo vaccino, alastrim
fecero molte pozze nell'arena, dalle quali ci fornimmo per servizio de'navigli. f
, 2-30: tolomeo, come se non ci fosse al mondo [il lago trasimeno
umidità e c'era un pozzetto. qui ci cresceva il capelvenere. -cisterna di
trar de l'acqua da un puzzo, ci cadì dentro. baldi, 412:
tutta rossa. sbarbaro, 1-273: lassù ci accoglieva la sporta sull'erba e,
le gallerie traversate in corsa dall'ascensore ci sparavano sulla testa. e al fondo
che po'po'di lavoro: sembra che ci sia passato il fuoco...
e neri; per tutto il pozzo non ci batteva mai una spera di sole.
, 23-148: quando noi... ci mettiamo a considerare la creazione dal nulla
immaginiamo dio per un essere infinito, ci vien fatto in ogni modo a nostro
figura farei? cassieri, n-139: ci siamo messi a dormire. una delle
pozzi d'oro. nieri, 68: ci va un pozzo di quattrini. bocchelli
. verga, 7-147: compare menu ci spese gli occhi della testa in tanto
una pietra nel pozzo, che poi ci voglion cento savi a cavarla fuori.