: i vagoncini di una 'decauville 'ci co steggiano, carichi di
motrice il guidatore... ci indirizza un'occhiata benevola. =
detto: io voglio che l'uomo ci reputi ministri e dispensatori, soggiunse quasi
bibbiena, 14: se le torte non ci facessino dolce la bocca, vi parria
576: se non vogliamo che gli altri ci motteggino e notino i nostri mancamenti et
giunti, senza alcun tedio sentire, ci trovammo. assarino, 6-114: dopo lunghe
avremmo buon servigio, per ciò che egli ci bisogna, e egli è forte e
potessi vedere. bembo, iii-387: assai ci hanno, motteggiose giovani, dal diritto
cravaliz [gómara], ii-99: ci furono molti mottetti graziosi sopra dove seria
annunzio, iii-2-994: te ne ricordi? ci mettevamo tutt'e due dentro il confessionale
se le sue cortesi parole non mi ci avessero in certo modo invitato. de
che sia di lui, ma non ci n'ha neuno sì proprio come questo motto
e si intendevolmente e sì apertamente lo ci noma ed ispone. seneca volgar.,
splendido, celio amaro, bruto grave. ci grammi, degli intenti di
-anche: frase sconti venosta, 268: ci aveva riferito [il giulini] che cadi
'levia gravia '. badi che non ci trovo il 'motto ', due
da quest'ultima fase poetica, se non ci fosse di ancora ministri colle
. poesie da cantare, onde ci rimase mottetto. carducci, 9
certo modo di domandar consiglio, quando ci è detta una cosa che sia impossibile
credersi; quasi chiamiamo altra gente che ci consigli se questa tal cosa sia da
credersi, e che senta lo sproposito che ci è stato detto. dirò per esempio
. c. ghiberti, 271: ancor ci à più dottanza, / ca li
altrui. niccolini, 2-2-5: non ci fé motto, né cangiò sembiante.
fa motto, versa e si inchina e ci lascia soli. -rinunciare a
sul vuoto orciuol d'olio, io ci scorgo appresso un luigi. beltramelli, iii-297
i termini naturali di queste due facoltà e ci rende insufficiente il loro più perfetto uso
cometa] si mostrerà verso occidente, ci apparirà per lo suo ascendere ritirarsi verso
. e. cecchi, 13-357: oggi ci sono le 'scuole ', i
mutazioni de la fortuna, la quale ora ci solleva di miseria in felicità, ora
solleva di miseria in felicità, ora ci deprime con movimento contrario.
le commissioni che si elessero, tutto ci dà motivi di consolazione. foscolo,
g. rucellai il vecchio, 30: ci furono donate... 2 vitelle,
, 163-94: la cioppa, che ci avete fatta nera da piede, fatecela mozzare
dal nostro libretto molte cose belle, ci costrinse pure a mozzare alcuni componimenti.
mozzerem tutte; / non dubitar, noi ci troverrem sesto. gioberti, 4-i-87:
. lancellotti, 2-119: quanti anni ci bisognino per imparare a troncar via dal
/ loro [dei morti] voli ci sfiorano pur ora / da noi divisi appena
se fosse altrimenti, bisognerebbe dire che ci avesse lasciata mozza la sua legge ed
agli inseguitori. pratolini, 2-456: ci furono dei secondi di un tragico silenzio
-da una mucca a una donna ci corre un par di corna', per
: 'da una mucca a una donna ci corre un par di corna '.
sm. bot. region. ipocisto, ci tino (cytinus hypocistis)
. bertola, 170: brau- bach ci si svelò come un mucchio di casolari,
monelli cenciosi. serra, i-397: ci sono, nel mucchio, i vanitosi,
stata zona di ripopolamento per due anni, ci avevano lasciato andare un mucchio di lepri
e tornare sani. chi è che ci vuol condannare a respirare il tanfo degli
. prov. cova la mucina', gatta ci cova. pataffio, 4: egli
i'sia da gello e ch'i'non ci avessi a badare? e i mucini
tasse. casati, 2-127: il mudir ci aveva detto che si trasferiva a gondocoro
dunque era in quel paese di muffa? ci sono stato per la guerra; pioggia
di erbacce umide che ad ogni passo ci mandava sul viso ora una tanfata di
, va mezzo in malora, se non ci si bada. -non essere
s. v.]: alla roba ci fa la muffa, quando giace senz'
qualche cosa da mangiare, e presentati ci furono due pani neri e pesanti e
a unirsi con quel muffettino del marchese ci si rimette un tanto di decoro. -chi
e di veccia e tutto semola / ci fa mangiare. fed. della valle,
straccio di tetto contro il temporale è quanto ci occorre. pascoli, 788: che
, i-59: non è cosa che tanto ci faccia diventar rugine e muffi com'è
. bandi, 109: le palle ci mugghiavano agli orecchi, sempre con maggior
mugiliformi, con corpo ricoperto di squame ci cloidi estese fino al capo
nell'acqua, dio del cielo! ci fu verso di fargliela ingozzare! e quando
: del nuziale suo letto le panche / ci prestò la mugnaia gentil.
mediocre, cosa da 'terrieri '. ci fu... il 'mugugno
mula o pelle 'suol dirsi quando ci siamo messi ad un'opera qualunque per
sui rami del melograno avanti casa, ci fè esclamare con giubilo: - benvenuto
strana mulaggine. papini, ii-1249: ci voleva tutta la massiccia melensaggine e mulaggine
occhi e per gli orecchi nell'animo ci passano reggono tersicore e melpomene; quello
artiglieria. forteguerri, ii-222: non ci sono mute, svimeri e sterzetti,
g. capponi, 1-i-330: ci vincono esse [le donne]..
aperta verso il mare e il vento ci mulinava a suo piacere. -con
e riuscì in parte; l'egitto ci offre la strada più spiccia...
. guardo gli amici. questo vento ci piglierà tutti, ci mulinerà un pezzo come
. questo vento ci piglierà tutti, ci mulinerà un pezzo come foglie.
comune. assedio di montalcino, i-369: ci sono pure... altri infiniti
da tabacco \ moretti, ii-535: ci furon mulini che... pestavano semi
per fermare così tosto, poiché voi non ci lasciate mancare l'acqua. massaia,
poeta quando gira, perché 'chi ci comprende, ci sa anche perdonare '.
gira, perché 'chi ci comprende, ci sa anche perdonare '. bacchetti,
tua parola di bene, le donne ci nascondono a farci dormire. tecchi, 13-155
il minimo de'iaceri che dio ci ha co'cieli nascosti. g. gozzi
commozione gentile: -lo so che quando ci rivedremo, voi non mi amerete più
: vieni a nasconderti qui. non ci pescheranno. -rifugiarsi, rintanarsi (
stagione, che a lei piace, ci truova; e non potiamo dinanzi a lei
lo intrinseco del cuore; onde noi ci potiamo ben nascondere all'occhio della creatura
città perché per una infinità di estati ci hai giocato a nascon- derello tutte le
e per i burroni, per istudiare se ci fosse qualche passo un po'praticabile,
aranceti, nascosta e solitaria, e ci si poteva anche scannare un cristiano senza
; ma uno di quei nascondigli dove ci può succedere di peggio che all'aperto.
.: luogo piacevole e ameno dove ci si ritira e ci si rifugia in
piacevole e ameno dove ci si ritira e ci si rifugia in pace e in solitudine
: è il bisogno di sensualità che ci invade, contro ogni salvaguardia, contro ogni
improvvisamente le era presa la paura che ci fosse nascosta qualche bestiaccia. 3
, 20-23: sempre [i demoni] ci procurano d'ingannare e...
autore si lasci facilmente intendere, nulladimeno ci è parso aprire alquanto più inanzi il
13-364: per isbrancarmi dalle torme maremmane ci volle tutto il vigore d'un buttero selvaggio
, per domare la mia indole folle ci volle il nasicchio, la cavezza e
... egli è... ci ho io dato dentro? ho io buon
sai che tre nasi son quel che ci vuole per bere il barolo...
le ciarle che ha fatto di me, ci sono tornato, o sono per tornarci
8-7 (1-iv-712): io non ci sarò oggi venuta invano, ché, se
e i moscherini non molto nel naso ci dànno, salvo in silanda. baldinucci,
2-157: -credevo che [l'uragano] ci portasse via, col capanno e tutto
! bandello, 1-9 (i-115): ci farebbero star tutto il dì con la
s'adatta la potenza motiva; e ci serviamo d'esso ad inalzar i pesi,
distintivo. ojetti, 1-58: prima ci fu la neutralità. e per la mostra
al natale. muratori, 8-i-248: ci sono uomini così sciagurati che traggono co'
natali suoi, con dolce impero / ei ci reggeva a voglia sua. foscolo,
, tralasciato il lume della natura, ci appigliamo a quel della fede, la
santificare nel miglior modo le natalizie solennità ci fermammo per tre giorni. d'este,
natare è a tutti necessario, e ci sono a posta le piscine fuor delle fosse
. groto, 1-32: il battesimo ci scorge alla suprema altezza del cielo:
27-11): adunque, chierma, non ci date indugio, / ché pedir vi
, o in certi trabocchi che ci strappano le budella; e per questo
e per questo a lo 'n su ci vagliamo de le mani, e a lo
o signore, dal tetto natio / ci chiamasti con santa promessa. d'annunzio,
lanzi, ii-in: il palomino ci fa conoscere un altro e aspetta
/ come natura dolcemente impone; / ci si innamora insieme per natio / consenso
castelvetro, 10-x-99: la volgar lingua ci è più vicina e piùnatia, e la
manco allegra [sarà] a quegli che ci amano la nostra morte che soglia essere
sei bianca, suor matilde! -le ci vorrebbe la campagna. -mi farò
la fede mia che il zuccaraio mi ci diede più basci che non fece nella bocca
2-11: ora questi barbari la loro lingua ci hanno recata, ora quegli altri,
quelli di beccheria. sercambi, 1-i-15: ci siamo derizzati dinanti alla vostra magnifica signoria
il granito sotto di me, come se ci fosse venuta a crescere sopra una natta
/ s'a nuovo tempo i patti ci fìen rotti. a. manetti, 6
delle cose umane che più applicar non ci si potrebbe quando altra cura non avesse che
a'sensi qualche cosa di incorporeo, che ci tira su dalla grave materia in cui
dalla grave materia in cui siamo e ci trasporta coll'immaginazione nell'infinito. sbarbaro
è così, bisogna che noi non ci mettiamo a far cose che non si convenghino
immuta ne e oggettivo. ci si accorge che quasi sempre 'naturale
onorevole, che secondo il discorso il quale ci ida all'utile. varchi,
tale natura. io all'inferno effettivo non ci sono ancora. -con riferimento
nel paradiso terrestre ancora un'altra volta ci volse torre l'uomo la primogenitura quando
1-211: vedi quanto la maladetta fortuna ci perseguita e di che natura sono le
anime elette non annoveriamo solamente coloro che ci lasciarono memoria di sé nei loro libri;
giuglaris, 372: a noi i vizi ci sono fatti natura. metastasio, 1-i-368
/ « nostra natura qui a te ci manda ». b. davanzati, ii-248
sarete sigura / che la vostra belleze mi ci 'nvita / per forza, come fa
il naturale orrore / di sua figura che ci fa vedere / quell'erittonio figlio di
... illusione, perché se ci si prova a formulare quella religione o quella
modo, anzi il dialettico e il naturale ci son differenti, usando il dialettico solamente
, il soffitto con le travi di cipresso ci ridestarono ilisto della ricchezza allo stato naturale.
a. cocchi, 8-374: come ci persuade l'esempio e l'autorità degli
fra'partiti, rompere tutte le asprezze che ci possono essere tra i caratteri. piovene
alcunché di fisso, immutabile e oggettivo. ci si accorge che quasi sempre 'naturale
, 20-22: la naturale giustizia e ragione ci dimostra che siamo tenuti di servire a
che siamo tenuti di servire a colui che ci creò. cino, iii-21-21: amor
uno lume naturale, il quale dio ci ha dato perché discerniamo il bene dal
, 84: mali che nello stato naturale ci tribolano. mascheroni, 8-113: in
originario. muratori, 10-i-112: allorché ci diamo ad intendere che il solo grave
il solo grave ed estremo bisogno del prossimo ci obbliga a sovvenirlo, facciamo noi ben
cavalca, 21-46: la quinta cosa che ci dee incitare ad odiare e fuggire la
. rosmini, xxvii-205: non ci ha più mezzo fra questi due estremi
e realtà delle cose le cose appunto quali ci si mostrano immediatamente nella osservazione e nelle
una filiazione del naturalismo francese da cui ci si sia poi staccato assumendo delle forme
spaccati 'e le * fette 'che ci davano della vita; con le storie
davano della vita; con le storie che ci raccontavano, di ambienti e di condizioni
dalle molucche, dalla polinesia, / ci descrissero in libri malinconici. -
, la reale dottrina della scuola naturalista ci avverte che le cose umane non hanno
tre... soli di quegli accoppiamenti ci empiranno il semisacro presente genere, ciò
carducci, iii-6-446: negli ultimi anni che ci visse, quasi pegno e ricordo all'
con alcune altre, buon accoglimento e ci si è fatto naturalizzare. algarotti,
gentile, 1-125: se noi empiricamente ci consideriamo nel tempo, ci naturalizziamo e
noi empiricamente ci consideriamo nel tempo, ci naturalizziamo e ci chiudiamo entro certi limiti
consideriamo nel tempo, ci naturalizziamo e ci chiudiamo entro certi limiti (la nascita
fosse toscano. pascarella, 2-267: ci son tre progetti di legge su la
: naturalmente fu nominato bello ciò che ci dava aggradevoli sensazioni per mezzo della vista
utile proprio e togliendo le illusioni che ci legano gli uni agli altri, scioglie assolutamente
n-ii 364: alcuni ci nascono naturalmente a commandare, altri ad
iii-368: aviene alcuna fiata che in maniera ci naturiamo nel nostro male che uscir di
fioretti, 2-1-127: il parlare spesso ci scuopre come pro riamente naturato
lacrime per quell'uomo esemplare, se ci scoprisse lettori così intriganti e saputi;
ordinario l'ancora sagra dei naufraganti, ci era stato levato dai venti, dopo averci
delle metafore fu sempre un pericoloso mare e ci han naufragato frequentemente i migliori critici.
cui venivi allora / che la madre ci diede / questo corpo mortale, / col
comportamenti negativi, diversi da quelli che ci si era prefissi. bacchetti, 2-xxii-78
scialle di lutto. moretti, ii-547: ci amava insomma senza disprezzarci, senza crederci
prese nausea grande e languore come allorquando ci coglie il male di mare: chinai
: l'albero di manzanillo fa morire chi ci dorme sotto. la sua ombra è
l'autore e dolersi di quel che ci fa nausa che la natura non gli
senza l'ombra d'un ricordo che ci consoli. michelstaedter, 594: non
incenso. graf, 5-1135: né credere ci voglia / come in quel vecchio tempo
nauseante e prima che vomiti questa dichiarazione ci saranno de'guai e ci vorranno dell'
questa dichiarazione ci saranno de'guai e ci vorranno dell'unzioni, de'fomenti e delle
: vi furono dei farmacisti senza diploma che ci apprestarono delle tisane oppiate e nauseose,
. carducci, iii-15-28: in queste canzoni ci passano variamente innanzi il vecchio navarca
materia e legnami di ch'ella vien fatta ci rende la sua fabrica più difficoltosa che
via di ricondurre sua navicella in porto. ci riuscirà? io cerco di dargli mano
meravigliose -aggiunse come riflettendo; -cioè insomma ci sono cose che corrono navigano girano per
del fiume, quale si navica, ci è una città chiamata grosseto. caro,
due scogli. per una parte non ci conviene esser mai curiosi con dio e
anche ai più accorti talvolta succede: ci restano. emanuelli, 2-59: si ritirerà
ariosto, vi-468: se contraria / non ci è in tutto fortuna, in sicurissimo
fratelli... questo nome istesso ci rappella il cristo, di cui fu figura
nazi-fascismo e noi, dichiarandoci repubblicani, ci troveremmo sullo stesso terreno di questi. montale
, ballo nazionale, / unico che ci resti! manco male! tommaseo [s
potevano esserci uomini di onore, non ci era certo né un popolo, né una
arbitrariamente le si attribuiscono e dei quali ci si sente partecipi; che consiste nella
machiavelli, l'alfieri, il leopardi ci paiono più che scrittori ed artefici?
suo spirito patriottico e nazionalisteggiante: non ci sono più malattie di guerra in francia,
parve che di un partito nazionalista non ci fosse più bisogno. 3. ispirato
stato autonomo. balbo, 4-389: ci convien dire... che possa pur
e abbiano pregio di nazionalità quasi affatto ci mancano. b. croce, iii-26-5:
se uno è lo stato davvero, non ci possono essere dentro nazioni diverse. garibaldi
'que'recipienti? in mille non ci azzecchereste. bene; dicesi 'nazionalizzare il
.:... 'in italia ci vuole una legge per ottenere la nazionalizzazione
.]: 'nazionalmente': in modo che ci abbia parte tutta la nazione, o
delle lettere occidentali, cioè omero, ci trovi una lega di popoli fratelli contro un'
contro un'altra lega di popoli; ci vedi la stirpe in guerra colla stirpe
delle nostre femine deponessimo l'arme e ci sottomettessimo alle rapacissime mani della nazione cristiana
49-241: la nazione è matura: non ci rimane che a cacciare questo sentimento di
. iacopone, 1-34-48: lo diavol ci areca mala tentazione: / « que
cassetta. terra dove ci fa d'ogni nazione semi. nel tino
da esso. tecchi, 9-195: ci sono ora, in pietra, le ali
ix-362: se non vuoi che io ci pensi, comincia tu a non parlarmene.
i giovanotti c'è sempre qualcuno che ci si mette e vuota il sacco; ebbene
? galileo, 3-1-383: -resta ora che ci diciate quello che di poi seguì circa
precede immediatamente il verbo: noi, ci. s. francesco, 21
del lor duce oloferne, il qual ci vieta / ogni offesa da lor. achillini
immediatamente il verbo: a noi, ci. latini, rettor., 118-17
fugaci e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste.
romaenosi, 4-864: questa dimostrazione non ci fu né punto né poco presentata,
.. che i gridi delle neade ci sono per niente, perché le
che io neanche riesco a vedere se ci sia o dove sia. d'annunzio,
una sospensione di tutto il resto: ci vivo dentro come in una nebbia, che
, figliuoli del sole; le nebbie ci rovinano. -con riferimento alla caligine
tempo, mai, rispondendo a chi ci dimanda quando faremo, o quando avverrà,
personaggio; passò ad altro, e non ci pensò più. [ediz. 1827
lieto e amorevole: 'chi vi ci ha portato, la nebbia? '.
nebbiaci, e questo è, ché non ci e nel capo loro midollo.
vicini. vittorini, 1-56: conigli ci corrono tra i piedi. un cane che
che nelle annate molto nebbiose certe raccolte ci mancano. nievo, 101: la notte
, 10-i-562: come la nozione del fine ci è nebbiosa, avviene a forza altrettanto
la signo ra] non ci ha mai parlato delle sue tonsille.
dire (eravamo già in confidenza e ci davamo ora del tu) hai un
testi. fucini, 66: lì ci abbiamo de'necci, -e mi accennò il
paniere della moglie, -e qui dentro ci ho delle castagne. p. petrocchi
pagar la canna presa e l'opere che ci vanno, e non ho denari
sarà virtuoso. varchi, 18-2-205: ci conviene fra poco tempo a uno di questi
ha da venire, quando verrà non ci dobbiamo d'esso attristare. baldi,
necessaria del pane e... ci illumina più del sole. carducci, ii-7-295
principe di parigi. muratori, 8-1-66: ci par necessario il ben divisar le maniere
. gelli, i-153: la natura ci ha dato questi sensi, che non sono
bene dei più, forse questa persuasione ci farebbe soffrire con eroismo. d'annunzio,
sensibile, e tutti i mali che ci colpirono furono conseguenza necessaria dell'avermi egli
, almen più dilettevoli e più cari ci saranno gli amici. g. b
f. d'ambra, 49: talor ci da ad intendere / d'ir fuori
2-3-5: se per alcun tempo nicistà ci strigne ad altro, dessi ponere tutta cura
. panigarola, 1-63: bene spesso ci fa la necessità eleggere per padrone cui
eleggere per padrone cui la superbia non ci lasciò accettare per compagno. baldi,
davanti a una illusione, questa necessita ci sembra un tradimento. -obbligo, dovere
l'impulso vittorioso di un sentimento che ci porta a fare qualche cosa od astenerci da
peccati nostri riguardo, in tanta nicissità ci voglia alcun soccorso dare. brusoni,
. muratori, 10-i-174: qualora non ci sia la necessità del tempio e dall'offerirne
i-20: ciò ch'egli [dio] ci dà o promette a noi, o
? palazzeschi, 1-226: i signori uomini ci riserbano che facciamo tesoro sì e no
un po'd'amore, che loro ci richiedono a tempo avanzato o, peggio ancora
terza maniera d'opera, nella quale noi ci do- vemo esercitare, è opera di
quelle cose che di qui a poco ci converrà lasciare morendo, o vogliamo noi
le intrame, mostrarci con che ragione ci pongono silenzio. machiavelli, 161: la
c'inchina a dio..., ci rende quasi a lui superiori, necessitandolo
11-52: il necessario di natura non ci può dispiacere, se non fosse per
essendoci la natura madre amorevole che non ci necessita se non a quello a cui
e legati, liberi e necessitati, ci s'illude di poter sostituire con vantaggio
a quel ne siate, pregandovi che ci si pigli quel partito si può,
pigli quel partito si può, acciò ci possiamo valere di quel ci s'aspetta quanto
, acciò ci possiamo valere di quel ci s'aspetta quanto prima, perché ci
ci s'aspetta quanto prima, perché ci troviamo necessitate. necessitazióne, sf.
volta seppellita la sua brava carogna, ci banchettano dentro, felici...,
fogna / uscia dal palagio che a fronte ci sta. -macabro. carducci
. pratolini, 9-845: nemmeno la preghiera ci assiste, che mormoriamo. ciò che
fa ancora dolcezza; l'aspide che ci ha punto, mantiene la sua figura
un mar orrido e crudele, / ci spinse il vento in questa estrania banda.
: io aveva promesso che 'l primo che ci apparisse di darmi a lui, che
m. adriani, 3-3-388: chi ci impedirà che, quando scoppia qualche differenza
soffriamo di mal di testa e non ci sono parole per spiegare questa misera condizione
condizione umana più precise di quelle che ci offrono i trattati di nefologia.
, agg. (plur. m. ci). che si riferisce, che
orribil contage arse e corrotte, / ci negavano il vitto. nigrisoli, lvi-89:
, un sentimento, un bisogno che ci è attribuito da altri. -per lo più
giudizio. genovesi, 1-178: niuno ci ha che ragione si abbia di negare
: prega il signor che più non ci contrasti, / da che ti perdonoe poi
che è un dio terribile, se ci opponiamo ad esso; ma che diventa
più di noi è bramato che più ci vien negato. ibidem, 299: chi
pistoletta leggi a noi / ch'essempro ci possa esser nel futuro / a poter
uno alchimista sappia far oro... ci sono ragioni per l'una e per
legge affermativi e negativi, per li quali ci è vietato ogni male ed ècci comandato
può essere positivo o negativo. il primo ci rappresenta la forza infinita come produttiva del
: il freddo e il secco non ci ha chi lo raffiguri se non per
i-m: ogni scena può intervertirsi, e ci è agevole di presentare gli eroi più
qualunque cosa m'avesse proposto, io ci era preparato, non volendo oltre restar neghittoso
: no, no, quanto più ci ripenso tanto più quel disegno mi spiace:
, iii-26-339: noi italiani del centro ci siam sempre pregiati di ricercare, di conoscere
de sanctis, ii-6-33: là dove petrarca ci appare negletto e rozzo, vi sono
, 20-26: se [i diavoli] ci veggiono valenti e umili, sì ci
ci veggiono valenti e umili, sì ci temono; e se ci veggiono timidi e
umili, sì ci temono; e se ci veggiono timidi e negligenti, sì ci
ci veggiono timidi e negligenti, sì ci prendono baldanza addosso. dottrina del vivere
, 2-ii-33: il negligente laerzio non ci racconta da quale scrittura di museo abbia
giovanni crisostomo volgar., 7: ci fa credere ciò lo nimico per torci
/ e 'l dormir senza alcuna discrezione / ci rende tutti oziosi e negligenti. c
i-774: per render grazie a dio che ci abbia cavati da quella vita tiepida e
, il capo aguzzino, una faccia che ci si sarebbe pestato il lardo sopra,
vocaboli e modi preziosamente arcaici... ci sembra non gli convenga qualificativo migliore di
, il non dolersi di chi negligentemente ci serve e di chi forse o scarsamente ci
ci serve e di chi forse o scarsamente ci provede o duramente ci regge sono virtù
forse o scarsamente ci provede o duramente ci regge sono virtù che, non bisognose né
caterina da siena, i-9: voglio che ci destiamo dal sonno della negligenzia, esercitando
facoltà che, forse per ipocrisia, ci siamo abituati a considerar negligevoli.
certo io cacherò qui, di poi non ci sento persona alcuna. = voce
c'è nigotta, disse: questo non ci esser un bagaro è il diavolo,
quella a noi e tanto più quando ci pensiamo. 10. ant
dottrinale. mamiani, 3-293: noi ci siam ricordati che nelle politiche relazioni e
. parata, 1-1-441: che altro ci insegna la prudenza, salvo che di
spiriti a lungo intorno a questo negozio, ci fu risposto che era necessario consultarla con
sarpi, i-1-41: l'ozio non ci è utile: il nostro bene sarebbe un
: la città di bruggia, pel gran ci facciamo i nostri bamboci, i cavallini,
e poi tutto a un tratto, ci casca addosso un negozio simile! -affare
fare. groto, 432: non ci invito vostra signoria tra perché ella è
sec. xvi, i-34: se non ci era ozio di risponder la prima volta
/ portando dentro accidioso fummo: / or ci attristiam ne la belletta negra. bandello
. foscolo, iv-521: credimi: ci vuole una stupida bassezza, o
umore è cetrino e negro, però ci è mescolata la furia e la temperanza.
, è tristissimo, e la quinta fantasia ci abbuia d'intorno un orizzonte negro negro
dell'opificio. palazzeschi, 6-260: ci ha messo a lavorare come dei negri
. ora siete i più forti e ci tenete incatenati. -negrógnolo.
ella, per esservi / più grata, ci ha arrecata una commedia / nuova
intendimento parlassi, quando in realtà non ci averei parte veruna, fuor di un negromantico
or, perché questo [ragionamento] ci tocca più da vivo che nonhanno fatto l'
presto. esser potrebbe / questo, che ci minaccia, / un nembo passeggier.
lavoro un cranio di morto; e ci scoverse il coperchio, e rideva;
, se buttavi l'asso quando ti ci ho chiamato! 9. figur
vorrei dire: li serbo per quando ci vedremo. mazzini, 77-393: ho accennato
, un'anima nembosa, che più ci leggi meno vi capisci. -che
n'estraggono la sostanza melata e se ne ci bano. =
. ariosto, ii-22: poco ci giovò: ché '1 nimico empio /
alle mura. pulci, 7-29: e'ci bisogna provar l'armadura / ed aspettar
anzi gli utili nimici sono quegli che ci offendono: li grandi e pericolosi sono le
annate così presto stassera? nemmanco se ci avessimo la rogna! 3. avv
con qualcuno. faldella, i-3-84: non ci guardava nemmanco più. pirandello, 8-413
, per uscir d'imbroglio, / non ci pensa nemmeno, e vive quieto.
come noi veggiam quelle del sole, che ci paiono sottili nei, e in verità
esaurito il miele -se il neoconsorte non ci mette un poco di spirito e di
pasolini, 9-329: ciò che specialmente ci trova simpatizzanti, e ciò che più
realtà. gramsci, 1-253: non ci può essere un neomalthusianismo voluto nel croce
pasolini, 9-329: ciò che specialmente ci trova simpatizzanti, e ciò che più
sospetto che in quell'atto delle pietruzze ci fosse nequizia di male pratiche magiche.
, padre e signor nostro, / ci terrà sempre in doglia et in mestizia.
a un nome, sempre queste opinioni ci recano qualche cosa di vivido e pittoresco;
di grilli, la via lattea / ci appare come un lustrale benda.
un esempio?... il bastone ci vuole: sante nerbate! cassola,
cantù, i-iii: di mezzo alle acque ci nereggiava il promontorio di bellagio, che
morte imminente ed inesorabile: e poco ci manca a poter dire lo stesso delle
mandarlene tre o quattro navicellate, e ci vedrebbe de'le porpore, de'buccini
ricordare il tempo passato... ci diede la più nera malinconia di questo
. garzoni, 7-576: parimente [ci sono] i potaggi diversi, come
additato come la pecora nera; le famiglie ci diedero la caccia, ci frugarono addosso
le famiglie ci diedero la caccia, ci frugarono addosso, scovarono libri sotto i
m'avanza. pananti, iii-15: ci hanno poi detto i pirati...
, anzi muoverci verso di loro, ci aveano creduti incantati, e secondo la loro
... diceva a me: « ci ho una speranza. il ward fu
. carducci, ii-9-84: il diavolo ci porti, che a me non interessa
, ii-15-401: secondo certe informazioni che ci vengono di colà, pare che il partito
crede che in vaticano oggi ci saranno proprio le serve? di serve
serve, proprio serve, neppure una; ci saranno quindici o venti dame dell'olimpo
né trasporti di amicizia, né schiaffi ci vogliono; cotesti son segni di debolezza
della nostra repubblica dall'opprimente governo che ci aggravava dei neri, degli oscurantisti e
quindicina di giorni al fresco; e ci era il casetto, se ti guarda-
negli altri. carducci, ii-8-210: ci sono misteri. le lettere scompariscono.
, 2-11: principessa, / voi ci offrite una festa neroniana! = voce
per quando è vero gesù cristo che ci guarda, se l'avessi preveduto che
nervetto di cuore mal netto o pellicola ci sarà restato sotto la lingua o nella
cerotti nervini al sincipite, comecché troppo ci vuole per conseguire il desiderato effetto.
, i-1272: passeranno molti giorni e ci scriveremo da lungi, quando a voi
i poetici nervi. fantoni, ii-92: ci animò la virtù, la non velata
la virtù, la non velata / sincerità ci palesò l'occulta / somiglianza dei cuori
si sentisse pentita o seccata, o ci pensasse su. -azionato con impazienza
! la volle far la nesci e ci mandò con dio senza un briciolo
, 5-89: se mai fui nespila, ci son stata adesso, che ho ricolte
perdona / e che '1 tempo ci togli ognor la vita. lamenti storici
247: sospettosa guatavi, e: « ci ha nessuno / -mi chiedevi -veduti?
fanno, / ché a ciò fare non ci è pronto nisuno. lippi, 1-53
, per mostrare alla ente che non ci crede ancora che gli affari vanno da
. boccaccio, vili-1-21: niuna cosa ci ha meno stabilita che la popolesca grazia
-attribuzione indebita. fagiuoli, 1-4-61: ci son presentemente degli altri taccagni, ma
mio albero è puro e stietto; non ci son nesti né rimessiticci.
il mare è più alto, tanto ci si navica meglio e più nettamente e più
: papiniano è quegli che più nettamente ci ha lasciata la vera idea del dritto
bandi, 137: empito le borracce ci accomiatammo dai camicioni bianchi, i quali
accomiatammo dai camicioni bianchi, i quali ci raccomandarono... che non additassimo
la musa brilla! monelli, 2-516: ci avevi annunciato un nuovo nettare, onore
. frugoni, i-8-2: un dio ci scendé in petto e in dolci numeri /
petto e in dolci numeri / pronte ci fa dotte parole involvere, / che di
franco, 6-70: conosciendo che cosa ci impacciasse lo stomaco, con la mano
documenti cattolici. fagiuoli, vili-173: ci vuole che la terra, eh'è
m. adriani, i-3: uopo ci fia di nettare o purgare il nostro
lambruschini, 5-116: le particolari avvertenze che ci resta da dare per ciascuna delle prime
. algarotti, 1-x-71: parecchi luoghi ci sono [in 'le api 'del
voluto che studiassi da ragioniere, aove ci vuole precisione e nettezza a tenere la
parole, come se al posto della parete ci fosse stato un semplice paravento.
: le pulci stesse e le zanzare ci stimolano a tenerci netti della persona e
i-48): se noi [donne] ci abbigliamo così a la carlona,
nostre naturai bellezze, voi altri ci beffate e dite che noi siamo mal
tempo buono. carletti, 45: non ci fermammo mai se non in un altro
netti sul cielo, dei branchi di scimie ci guardano. ricci signorini, v-348:
, assolto. svevo, 6-360: ci fu un'inchiesta dalla quale egli uscì
doni, 10-348: signore, questa cuffia ci significa che per 10 netto delle cose
ora, ma per metterle al netto non ci vogliono men d'otto giorni, dovendo
saremo morte da nostra madre cotante bastonate ci darebbe, e forse voi non andareste
e bisogna farlo riuscir netto o non ci si mettere. giannone, ii-326:
: della povera gente cristiano / non ci campava, se mutata foggia / il comun
nell'intervallo di pochi secoli, ci dànno la chiave storica delle due sètte dei
nervoso. savinio, 1-21: ci sono oggidì diverse nazioni in eu
faceva neanche compatire. gramsci, 6-349: ci troviamo dinanzi a un referto da neuropatologo
. guicciardini, 9-61: se lo imperadore ci satisfà di milano o lui vorrà che
di milano o lui vorrà che noi ci oblighiamo a aiutarlo in guerra contro a
loro fuori di italia stiamo neutrali e solo ci oblighiamo alla difesa degli stati in italia
amici, e dobbiamo tornare amici. ci guastammo, pensate un po', er
erano chiamati. ojetti, 1-58: prima ci fu la neutralità. e per la
avvicinai a lei: la nostra neutralità ci poneva quasi in dovere di far causa comune
. ruscelli, 2-83: molto più ci fanno chiari di tal nome neutro le voci
zolfo; e da questa parte ci sono i neutri, ossia all'acido,
« che voltaggio avrà un lampo, ci hai mai pensato »? mi domandò.
. quasimodo, 1-44: la neve ci illumina dai prati / come luna.
50: la mattina del duello non ci vollero meno di due ore prima che pasquale
dicevano proverbio lombardo 'sotto la neve ci sta lo pan '. proverbi toscani,
strozzi, 50 (94): ci è stato molto spiacevoli tempi di neve
di neve e vento: che dì ci nevicò; e cominciò la sera della
i toni, rispondevano invariabilmente: 'ci ho il nervoso '. -con
oh il buon paese da cui, se ci è venuto un qualche maloruzzo, ci
ci è venuto un qualche maloruzzo, ci è anche venuta la polvere de'lor
nibbio e le pecore del lupo', non ci si può fidare di chi è per
quel piede di virago nibelungica olimpia non ci sa durare: un vile tradimento la rifà
da collocarlo in uffizio speciale, che ci stia senza disagio e senza impedire. -
': il posto, l'ufficio che ci vuole per lui. 'l'hanno
facessi parte della scuola del tommaseo. ci stavo pur bene; era la mia
voga nella scuola fiorentina e di cui ci è forse un solo esempio nell'antico.
lio, era sdrucciolato a orza. non ci era via di rimetterlo in suo nicchio
. soffici, v-2-450: per un pezzo ci si incanta nelle iridi che fanno le
. mi dia anche quel nichelle, mi ci compro il tabacco senza dover cambiare.
pesava la nichel-dimetilglios- sima, e mi ci volle impegno per farla persuasa che non
fa '1 condutto, ca om non ci ha che fare. -la
camminare spedito a soli otto mesi, ci mostra ad un tempo e come in embrione
di quel furbo di fiorante: tu ci sei! -sì di grazia andate. -quest'
natura; è quel che si vuole; ci si sposa, si mescolano i bezzi
ovo e si mangia quelli che ci trova e così nasce per la fatica d'
radici sfatte,... non ci sia fungo che voglia nascere. jovine,
infanzia. quarantotti gambini, 10-144: ci imbattemmo in una fila di altri bambini
del paradiso, 332: come neuno serpente ci si potrà nascondere e farci nidio nell'
gnuoli. de sanctis, ii-19-196: se ci è niente d'imjx) r- tante
trasparente. gozzano, i-1251: ci lasciammo andare alla deriva tutto il giorno
281: ogni cosa di questo mondo ci si fa un niente nella mente, a
'l martedì ancora il simile volea: niente ci fu mai modo. storie pistoiesi,
'niquitanza. francesco da barberino, 16: ci à figliuole di baroni li cui padri
a me, e di neient'eo ci ho volere? boccaccio, dee.,
nuova spagna. magalotti, 23-58: non ci è voluto niente di meno che quel
numero senza numero delle stelle che qui ci sembravano appena scintille, e colà son
estremistici. oriani, x-19-307: ci offre un'idea nietzschiana, una donna
. alvaro, 9-87: i gabbiani che ci seguivano da più giorni facevano a poppa
scritto in su la man: « nimo ci passi », / per ciò che
10-37: là entro in quella selva ci si rimpiatta, / perch'ella è
bizoni, 86: così in colonia ci sono le canonichesse con le pelli come
sedativo. garzoni, 7-569: [ci sono] poi i succhi medicati come il
non l'invitasse alla castigatezza... ci si può aspettare di tutto da parte
pupattole! arbasino, 194: non ci sembrava probabile che i suoi rapporti col
dell'eternità dell'anime, grande argomento ci dà il consentimento degli uomini, che
prestaremo fede, son monizioni che dio ci manda; e piacciali che possamo rimediarci
vele- nosetta la buona alisa; voi ci fate basire. 6. ant
la forma insuperabile, ma che col dramma ci hanno proprio poco o punto a che
la notte costà, col tirreno che ci cantava la sua ninna nanna da giganti
suo marito e così lo ninnava. lui ci pigliava gusto ed era tutto felice.
/ in luogo di quei ninnoli, ci tiene / bottiglie,... bocche
; ma, veda, io non ci ho colpa... se ella non
, dopo dieci portate di ninnoli, ci fu largo dell'odore di due fagiani rubati
da chi prova, li gran ninnoli che ci sono per cavar denari. giusti,
. pulci, 26-51: or non ci far questa vergogna: / pòrtati,
sentor fuggevole / era lassù ma non ci si credeva. / dicean: «
, dai colori puri e brillanti, come ci possono dare i sogni dell'oppio;
gli editori di oltre monte e d'oltremare ci piace: voglia però anche nella correzione
: il dato nostro psicologico e storico ci par essere astratto e come vividamente nitificato da
: fra poco ho le vacanze. e ci nitrisco e corro più presto come cavallo
gnuoli. algarotti, 1-iii-9: niun principe ci fu mai tra i moderni, né
oggi poche o non niuna donna rimasa ci è, la qual ne sappia ne'
niuna fiducia. carducci, iii-7-54: ci fu per avventura qualche tentativo poetico,
codeste industrie, impurità di sorta: non ci sono cattivi mezzi, che il fine
, ii-150: per aiutar esso timon ci sforzammo di ridurlo e farlo star al suo
v.]: nel linguaggio familiar lucchese ci sono le voci 'nizzo e nizzato
.]: nel linguaggio familiar lucchese ci sono le voci 'nizzo 'e '
dritto di tutta la cricca: e difatti ci si considerava, mica no, mentre
, tra i bravi e lui, ci fosse qualche uscita di strada, a destra
3-133: senza questo no interno, che ci fa insaziabili col nostro stesso essere,
d'una medesima cosa, i'non ci ho fede. o. rucellai, 8-17
e meramente servili. galanti, 1-i-126: ci abbiamo nel nostro regno feudi senza popolo
il giovane, i-118: d'ogn 'intorno ci son camere molte, / quai fornite
ricordano e dicono: ahi lassi! che ci vale ora nostri poderi, onori,
. sacchetti, v-26: l'orazione ci fa pensare dio esser nobiliore di noi
* ascende superius '. nobilemente ed altamente ci fu posto questo 'superius ';
e parole e figure proprie, che ci mostrano apertamente la lor differenza e pur
. muratori, xiii-14: io non ci truovo alcun pregio singolare, eccetto forse
mia cera, / che. n ci è alcuna fera. neri de'visdomini,
suo a noi, acciocché di tenebria ci rilevasse in istato di luce e di verità
ricevuto le lettere che la vostra nobiltà ci ha mandate. -decimi di
mare e allato di essa verso terra ella ci farà delle casuccie e qualche vecchia terra
incomprensibili da noi che i nostri occhi non ci possono aggiungere, sì si dimostra in
che, a forza di nocchini, ci voleva inzeppare nel capo le poesie bernesche
. pazzi, xxvi-3-309: or non ci fatte a tornio più canocchi, /
desinenze, serbando il nocciolo antico, ci recano la voce e in parte rispecchiano l'
, ii-9-573: sotto al classicismo di dante ci battute del piede, dovevo spingere il
esmazzini, 14-50: chi e che ci è stato nemico accanito nella svizzera?
insignificante. labriola, iii-238: ci sarà ben la storia naturale del fenomeno
la storia naturale del fenomeno, e ci sarà poi modo di sceverare in esso il
che si salvi l'anima / e'ci bisogna dar piano sul nocciolo. -si
nasce un pesco: a indicare che ci si accorge di colpo di un evento
, scatolona. jahier, 85: ci son le noci baravantane rugose e scarse di
. rea, 6-19: menomale che ci sono questi medici primari all'americana,
farsi servir da certa gente che non ci piglierei una noce con sette gusci.
subire prepotenze senza reagire; permettere che ci sia arrecata offesa. -mangiare le
i-5 (5): tutto quello che ci ritrae da essa [dalla vita eterna
conforto con voi che voi e noi tutti ci destiamo da questo nocevole, oscuro sonno
. boterò, 8-57: all'ora essi ci battono co'l vantaggio loro, posto
quella che da lui [corpo] ci divide e da'suoi nocimenti ci assicura,
corpo] ci divide e da'suoi nocimenti ci assicura, non desiderarla con impazienza,
, 9-600: fermò le bestie, ci si riparò sotto un nocio a chiacchiere
, 8-ii-194: nulla cosa è che tanto ci sia nociva ad amare nostri amici,
pericolosa. piovene, 3-133: dopo che ci siamo scoperti, sentiamo un nuovo diritto
la bilancia perfetta del giudizio che differenza ci ha dal dilettevole al convenevole, dal non
magno volgar., 2-90: non ci sarà in tutto nociva la nostra imperfezione
fórno / più de l'usato, ci risolser quanto / d'onesto e bel
alcun nocumento. muratori, 6-327: non ci vuol molto a saziar la nostra fame
il veleno o il puzzo, né ci rappresentano la malizia e 'l nocumento loro
. giuglaris, 7: perché ci fa la terra quattro carezze pascendoci,
quanti altri avanti o dopo di lui ci si sono affaticati. russo, i-315:
. tommaseo, 21-721: grande riguardo ci viene imposto e dalla riconoscenza e da
quest'ultima fase poetica, se non ci fosse ancora di più; se un'altra
ma l'aggiramento e l'incostanza non ci viene dalle cose di fuori, e
pianto e sollevano il cuore. non ci si consola che così: piangendo.
e più allargo. govoni, 2-211: ci prese vilmente alla gola / un gran
confusa, non ben chiarita, nella quale ci si trova più o meno volontariamente e
2-29: - qui bisogna pensare se ci è modo alcuno di sturbare queste nozze
da sé. « vuol dire che non ci tornerò più ». -groviglio,
sangue con nodo di parentadi abborriamo e ci stimiamo per legge di sanità obligati a
. rosmini, 5-2-951: il ragionamento ci ha ricondotti colà d'onde siamo partiti,
'nghiottisce. l. frescobaldi, 2-147: ci prese un nodo di vento con tanta
vento con tanta tempesta e fortuna che ci spezzò le bonette della vela. f
2-72: l'indomani era domenica, e ci voleva il suo bel pezzo di matamà
. piazzi, 1-33: se però noi ci faremo ad esaminare il di lei [
tempo attentamente osservarlo,... ci accerteremo che esso non ha che due
impedimento o fastidio grave, da cui ci si deve liberare risoluta- mente.
54. prov. -a gran nodi ci vogliono tagli più grandi: quanto più
chiari, 2-ii-199: a gran nodi, ci vuol de'tagli più grandi.
tanti espressi inviluppi prima che più raggirati ci avvolgano, perché malagevolmente si scioglie il
esto descordo, cà 'n t'è ci òpo a danzare! simintendi, 1-113:
': bevendo vin bono, e ci s'aggiunge a volte: 'che piantò
e consumata del tutto la casa, noi ci ridurremo, come santo noferi, con
. ulloa [zarate], 23: ci sono molte sorti di alberi del paese
saporiti come i nostri di europa. ci sono de gli alisi e delle noghere salvatiche
: e quando pensi tu che noi ci abbiamo a rivedere? monti, x-2-8:
., 16-10: sì come coll'arme ci difendiamo da'nemici e colla forza sostenemo
vogliam tòr via che gente nuova non ci sopravenga, reputo oportuno di mutarci
bene a chi noi vuol male, ci conduciamo ad amare il nemico.
oh! miseri a noi tutti, ci conosciamo alla fine nostra! chiabrera,
che noi facciamo agli uomini, non ci dovrebbe esser arte che dovesse avere maggior
giusti, 4-ii-400: poi che i re ci presero in favore / e ci fecer
i re ci presero in favore / e ci fecer ministri e confidenti, / noi
fiere siam nui, / ma pur ci duol la crudeltade altrui. g. gozzi
una qualsiasi / fibra creata / perché ci lamentiamo noi? -gli uomini della
informati de i gravi pregiudizi... ci siamo determinati [ecc.].
voleva dire: a noi; andiamo: ci vuol tanto? carducci, iii-25-175:
un modo di esistere doloroso senza che ci accorgiamo di qual natura sia o in
della nostra esistenza, per cui non ci sentiamo capaci d'agire, o da
nessuno. cassola, 2-348: i perseguitati ci sono stati davvero durante il fascismo;
bere. g. chiarini, 166: ci mancava anche questa, ch'io dovessi
pistoletta leggi a noi, / ch'essempro ci possa esser nel futuro / a poter
, perché mentre noi marciavamo, eglino ci seguivano oltraggiandone con parole e con fatti
date noia di ciò: elle non ci toccano pure ». pescatore, 53:
men buoni..., difficilmente ci possiamo astenere. riccardi di lantosca,
non ch'altro, una mosca non ci potremmo cacciare dal viso che ci noiasse
non ci potremmo cacciare dal viso che ci noiasse. esopo volgar., 5-82:
penano più. -scacciare. ci netti, 1-131: ai granturchi specialmence quelle
longiano, iv-123: allora la carne non ci noiarà più che la vederemo incenerata nella
troppa continuanza o per altra cagione non ci divenisser noiose, quelle non giudico da
, 47: animali la cui sola nominanza ci riesce noiosa. b. fioretti,
. pananti, iii-39: noi pure ci rallegrammo per esser giunti al termine del
la storia dell'arte senese, iii-44: ci è bisognato aspettare per avere passaggio sicuro
ora dopo una carrozzella da lui noleggiata ci depose davanti alla roccaforte che avevo spiata
or onde pagherai lo nolo, or come ci vive- rai? balducci pegolotti, i-xxi
a piedi. gadda conti, 1-408: ci fece mille angherie, prima di lasciarci
della biancheria, materasse ed altro che ci ha dato. zannoni, 5-39: in
ghislanzoni, 16-69: per caso, ci venne veduto un magazzino dove si davano
s c. garzoni, lii-12-372: ci fermammo altri tre giorni a provvederci di
i-57: i pastori nomadi di quei luoghi ci regalarono del latte e qualche agnello.
la fionda. e i nostri oppressori ci nomeranno ben presto loro signori e padroni
quanto che sia di lui, ma non ci n'ha neuno sì proprio come questo
mente e sì intendevolmente e sì apertamente lo ci noma ed ispone tanto, come nostro
4-1-281: la brevità della vita non pur ci priva di quel poco spazio che al
della nostra natura è conceduto, ma insieme ci leva di poter provvedere altimmortalità del nostro
reverenza avendo, ne'nostri bisogni gli ci raccomanderemo sicurissimi d'essere uditi. l
... nel nome di cristo crocifisso ci partimmo della nostra città di firenze.
giorni. che cosa saremmo noi olimpici. ci chiamano con le loro vocette, e
chiamano con le loro vocette, e ci dànno dei nomi. -eccles.
1-iv-617): io in servigio di voi ci voglio durar fatica in far mie orazioni
doi o tre anni molto familiarmente, e ci aveva dato molto nome dovunque andava.
né per la crudeltà de la sorte ci doviamo disperare, perche è una bella
marchesa colombi, 5: i bimbi non ci disturbano, non li isoliamo. vivono
bisogna avere il nomentadore, il quale ci ricordi e'nomi loro. = dal
, alle etère cinquecentesche l'istesso aretino ci conforta asserendo che colei che il volgo
dal ministero, se fra quei membri ci sarò anch'io allora potrò dire il
frasi nominali. pasolini, 8-196: ci sono delle lingue fondamentalmente nominali, altre
. -appellativo, titolo con cui ci si rivolge a una persona (e
: quegli animali la cui sola nominanza ci riesce noiosa. 6. locuz
e l'esempio, ad imitazione di cui ci lasciam nominare... pastori,
ed egli si consolava tutto come se ci fosse. -con riferimento ai termini
, 9-2-68: io non vorrei che ci trafelassino a cavar fuori e a spiegar voci
potendo altro, non uscirem di quanto ci avete commesso, che per aderente sia
ad imitazione di cui... ci nominiamo pastori, venendo in terra a
numero 'ma dice: poca gente su ci si disidera. giannotti, 2-2-59
borghini, 69: nominatamente questo carico ci è imposto in quel comando: pregate per
. guicciardini, 3-120: da bologna ci mandano [nei paesi bassi] molti drappi
straniero che mi domandò se in italia ci fossero ancora uomini valenti nei miei studi
divise. delfico, i-26: se ci si presenta per la prima volta una
conferma in altrui tosto che l'uomo nominato ci conrisponde con la presenza. foscolo,
montagna, inclusa la località in cui ci trovavamo e che infatti era nominata nel
s. v.]: non tu ci vai. non tu ci andrai. o
: non tu ci vai. non tu ci andrai. o non tu mi dici
, inf., 13-4: noi ci mettemmo per un bosco / che da nessun
due gridi: / 'oggi ci sono / e doman me ne vo.
so che, e in somma / egli ci è e non c'è. salvini,
noi vogliam tor via che gente nuova non ci sopravenga. sercambi, 326: negarono
. davanzati, ii-187: noi non ci possiamo ragunare e parlare, se non se
: la buona vecchia, quasi nonagenaria, ci accolse con gioia, dicendomi che,
a depravare i suoi cittadini, e ci riuscì a meraviglia. = voce dotta
arbasino, 9-26: [ci sono] troppe comunicazioni di massa /
b. croce, iii-32-262: ci sono ancora degli sventati, tra i
guardarlo, e da cosa; e chiunque ci venisse, poteva parer piuttosto noncurante della
presero ad imitare. codemo, 345: ci credono, gli stranieri, noncuranti,
gli stranieri, noncuranti, perché non ci piacciono le cerimonie e i troppi metodi
rispetto umano che della stessa famiglia molti ci furono che tenner coll'una parte e molti
, presti al sagrificio,... ci troviamo nondimeno inferiori ad essi di forza
la testimonianza d'amicizia che gli inglesi ci dànno a insegnare ai nostri concittadini come,
, non ce la rimprovera e non ci ama pero di meno. 6
fuori del quale nulla c'è né ci sarà mai, neppure il possibile in
che esso non c'è perché se ci fosse sarebbe insieme non essere ed essere;
2-i-31: figgendo insieme lo sguardo nel futuro ci vediamo noi morti; ci vediamo quasi
nel futuro ci vediamo noi morti; ci vediamo quasi con quelli occhi con cui
vediamo quasi con quelli occhi con cui ci potran guardare i superstiti, e inorridiamo
'non expedit ', non ci fosse più freno ad assumere atteggiamenti
dir non-mondo, / considerando quanto / ci ha non-mondezza e pianto?
dir non-mondo, / considerando quanto / ci ha non-mon- dezza e pianto?
le sue [del ragazzo] spalle ribelli ci sono le nonne calviniste coi capelli lisci
s. v.]: quando poi ci comincia a noiare o qualche discorso o
iii-3-327: la non nata ancor gente ci grida: / -o popolo di francia
partecipante. borsi, 204: un nonnulla ci abbatte, un altro nonnulla ci consola
nonnulla ci abbatte, un altro nonnulla ci consola; oggi pigri, domani trepidanti
c. gozzi, i-129: non ci voleva meno della detta tragedia, perché
. salviati, 19-57: vanni, non ci pensate, ché voi date, /
che son mezzi del bene e del male ci paiono degne di farne conto: ma
sono nonnulla o di pochissimo momento non ci sono d'alcuna considerazione. buonarroti il
perché doviam noi entrar sotto a chi ci richiede per nonnulla? -senza alcun
manderà non ostante e che in ogni caso ci sono cambiatori che le cambieranno. lipbi
grandissima'podestade, non ostante che essa ci sia lontana. cavalca, 20-588: non
detto bigio, nonestante che altri mancamenti ci sarebbe. cellini, 2-1 (302)
andare, ché per certo non ci potemo vergognare considerando e fatti nostri.
croce, ii-8-139: oltre le poesie, ci sono le antipoesie, ossia le cose
, ossia le cose brutte, e ci sono le non-poesie, ossia le opere
luigini, xlv-255: non so che che ci tira ed alletta a vagheggiare. leopardi
del norcino. fagiuoli, v-148: ci ho pensato ancor'io [a farmi
lxxx- 4-68: il conte due argomenti ci addusse che gli rendono sospetta l'intenzione
porto si trovano molte basse nelle quali ci sono molti scogli: e di qua
civile, il sole italiano, se non ci si bada, risica di farsi una
carducci, iii-1-57: beviam, se non ci arridano / le sacre muse indarno /
seguente, giunti ad un piccolo torrente ci fermammo per desinare. carducci, iii-22-68:
contava dei fischi; sapeva quanti giri ci volevano a riempire i vivai, e
combattere, sull'unica via che allora ci stava aperta dinanzi, a prò'della
che la persona a cui ci si riferisce o ci si rivolge deve
persona a cui ci si riferisce o ci si rivolge deve ritenersi informata di
squadriglia di aeroplani. non ci facemmo caso; ormai era diventata una
si sforzava di controllarsi. alla fine ci riuscì e disse con voce normale: '
normali. pirandello, 8-1064: ah, ci pensava sempre, lui, a
fatte ivi / a questi dì, che ci han d'ogni ben privi? ».
2-1-197: se venisser damigelle nosco, / ci darian qualche biasmo appo le genti,
l'oro: / abbiain (nessun ci sente), abbiam nosco un tesoro.
bibbia volgar., viii-33: non ci confondere, ma fa'nosco secondo la
, di term.: a noi, ci. gigli, 2-172: non resta
divinità). caro, 2-650: ci mettemmo tra lor, che i nostri dii
con ogni occasione in ogni loco / ci azzuffammo con essi. berchct, 83:
/ alla foga de'carri falcati / ci fu guida, per chiane e fossati /
. d'azeglio, 1-136: egli ci mandava all'ospedal san giovanni ed altri
per lo meno a venezia. -nossignora! ci vuol qualcheduno, qua, ci vuol
! ci vuol qualcheduno, qua, ci vuol più coraggio a sfidare il boia
. ma no signore; in compagnia ci vieni; e in compagnia d'un
testi pratesi, 139: anche ci diede di sua mano, cioè è a
si andava tutti assieme alla festa: ci si divertiva con niente. 2
nostalgicamente, gli inni musicali del risorgimento, ci rassicuravano che mai sarebbero stati toccati i
nostrale i nostri pensieri... ci lasciavano comprare a quattrini contanti i pensieri
[cipero] è quello che si ci porta di soria e di alessandria: ma
: avemmo pure de'frutti nostrani che ci rallegrarono assai, perché già era gran
!. firenzuola, 474: egli ci è stata racconta... una mala
ripieni, / che poca gente più ci si disira. petrarca, 128-30:
,. un'ideologia, una conquando ci cadde il mal rettor del lume. vinzione
stro senno più che il nostro avvedimento ci ha qui guidati. s. caterina
da siena, i-20: ciò ch'egli ci dà o permette a noi, o
cielo d'alcamo, 15: quando ci passo e veioti, rosa fresca de
. gozzi, 3-1-307: dappoiché radamanto ci ha conceduto di poter venire al mondo
il giovane, 9-461: forniti noi ci siam di quel che d'uopo / più
predicatore, s'egli è buono oratore, ci sforza a ire a trovare il nostro
assiduo. solinas donghi, 2-33: ci aveva... tenuti informati della
a una situazione, o a cui ci si affida per ottenere un favore, in
uomo che fa per noi, che ci è utile, e del suo giovarci gli
, l'amore: / l'amor che ci fa nostri anche delusi.
: prima che il buio della sera ci impedisca di osservare il viso del nostro uomo
conscienza nostra nell'opere nostre buona testimonianza ci porti. dante, conv., iv-xv-n
le orecchie nostre la melodia delle parole che ci laudano che qualunque altro soavissimo canto o
., intr. (5): ci siam messi a frugar nelle memorie di
17: non se'tu colui che ingiustamente ci venisti a tórre il nostro? fausto
quiete, vuoi dare a quei che ci tolgono il nostro e togliere a coloro
il nostro e togliere a coloro che ci dànno il suo. b. de'rossi
. raimondi, 3-11: col pascoli ci trovammo a fondare, nel * 78,
noi abbiamo le nostre: il mondo ci ha dato de'calci e siamo fatti la
spettar all'ora / che la fortuna ci trovò dal nostro. -venire alla
documento, nel quale un dialetto italiano ci apparisca adoperato in lavoro di versi:
saliva in camera mia, che pareva ci avesse colpa lui se non riuscivo a guarire
increspata da collo, che non si ci sarebbe appiccato il pidocchio, con alcune
. gelli, x5-i-321: se bene ci si chiaman propriamente 'note'quei caratteri con
quando zola tocca la nota triste e ci fa assistere al deperimento di geneviève che
di geneviève che si consuma d'amore ci pare di rivedere quella soave lalie.
rossini, 2-2-148: l'individuo che ci rappresentiamo nell'idea, cioè l'ente
bocchelli, 1-iii-728: mancava, per quando ci mettes- ser buona voglia, * la
lieto ed affettuoso con augusta. non ci fu quel giorno alcuna nota stonata fra di
, non mai notabili di esorbitanza, ci sembrano sin qui tredici iscrizioni severe eppur
de'nostri meriti e che noi non ci meravigliamo, quasi s'elle non fossono
falso trovato. sacchetti, 153-18: e'ci ha peggio, che li notai si
importante. cornazano, 1-145: ci vuoi tutti de detti notandi creati?
specolar vittorie. bellori, i-79: sebbene ci restano alcune opere da notarsi, stimo
alla vita. moravia, xiii-296: « ci tieni, eh, a questa fotografia
maligno e di provocante nella domanda ma non ci diede peso. -annoverare.
abbracciamenti, ché saremo notati da chi ci vedesti. brusoni, 1-69: sovra
576: se non vogliamo che gli altri ci motteggino e notino i nostri mancamenti et
[s. v.]: non ci trovo nulla da notare. 8
sempre a gridarci addosso la croce se ci attentassimo, non dirò di spiantarle dal
coloro i quali... acquistavano la ci viltà e 'l beneficio di
le cose. viani, 14-137: -tuttavia ci vogliamo levare una curiosità -ha detto un
di più infelicità, o colui che ci vive o quello che ci more.
o colui che ci vive o quello che ci more. 5. che è
l'altezza dei suoni e per la durata ci si riferiva a una serie di ritmi
particolarità di questo tratto d'istoria ma ci arresteremo qui e qua, secondo che
arresteremo qui e qua, secondo che ci si darà cosa di notevole bellezza. di
notevolemente: ammaestrandoci la natura, non ci doverremo curare della povertà.
a dì 13 di luglio 1478, ci mandò el re di napoli un trombetto colla
croce, iv-12-404: il documento che ci viene presentato non è solo la notificazione
cagione di dio, o er quanto ci possono aiutare a fare venire in notizia di
sente, / dell'imparcabil dardo che ci aspetta. -ciò che è oggetto
michelagpolo essere il maggior pittore che mai ci sia stato notizia né infra gli antichi
singolare nel suo genere il monumento che ci ha conservato questa preziosa notizia, dimostratrice
per le notiziole che del loro autore ci dànno, di sedici egloghe che egli
attaccano la radio su città di messico. ci tengono. è imprescindibile. in tal
si conta. foscolo, xi-i-xii: non ci è noto se l'eroe greco intonasse
e tutto quello / ben capirai ch'io ci ragiono dentro, / l'una causa
a contatto; ma per ciò bisogna che ci facciam noti. -diffondersi,
come nel pino ed altre piante, ci ha fatto vedere la figura dell'intero
rosa, 1-72: in detto quadro ci ho lavorato otto altri giorni continovi e
storia che da prima niente paiono, ma ci sono alla vita grandissimi insegnamenti. d
analizzato minuziosamente. magalotti, 9-2-88: ci vuol l'esperienza, è vero, ma
gli abiti a una forma compiuta, ci convincesse con scolastici argomenti che ben meglio
notte. marinetti, 2-iii-41: ci vedremo all'uscita del teatro dove riprenderò
tutto; e nel sentircelo il valente uomo ci tramortì suso. zucchetti, 324:
nottata. cassola, 6-82: in nottata ci sa rebbe stato un cambiamento
, 1-60: la notte che le cose ci nasconde / tornava ombrata di stellato ammanto
insieme, mi farai saper che tu ci sarai. cantini, 1-1-171: nis§uno non
che si parte il sole / e non ci vedess'altri che le stelle: /
, / la più lunga notte che ci sia. -chi va a letto
che stavano spiando la casa: ferrante non ci trovava rimedio, e ormai si disponeva
giusto sospetto che potesse essere il demonio ci spaventò di maniera che, pigliando la fuga
col pubblico -ami vestiti da donna -che ci rasentano 5. region. pomolo di legno
: sulle vigne, di notte, ci sono anche stelle. è un dio
con la luna notturna: poiché non ci tocca a veder la terra illuminata,
novantatré / dal cavalier che più non ci si truova! varchi, 18-2-432:
dal colloquio o dal carteggio, non ci guadagnerebbe che del novatore scervellato e fuor
'miseria 'sua umana. e ci arriva a grado a grado, per le
i nove mesi, più quelle che ci sono nei nostri nomi. se viene un
voi / se in ogni opra tal numero ci vuole. guadagnali, 1-ii-209: alle
stamane? sacchetti, 19-21: di che ci servisti, basso, che tanto ti
, che tanto ti pregammo iersera che ci dessi lenzuola bianche, e tu ci
ci dessi lenzuola bianche, e tu ci hai dato tutto il contrario? disse il
, le novelle e le gazzette che ci empiono gli orecchi di cose lontane da
di cose lontane da noi e non ci fruttano altro che l'udire in tutti i
. ser giovanni, 3-47: non mi ci venire più con queste novelle, però
quattrocentoventi, da '1 quale in qua non ci sono bugie o novelle, ma la
. f. doni, 4-94: oggi ci è tale che con l'ingegno,
di una cosa strana, che non ci sembri verisimile. f f
forse. nievo, 1-665: vi ci vorrebbero... novellette azzimate,
d'azeglio, 5-i-293: con me non ci voglion queste novellate, buone pei cortigiani
la pagina bandelliana col metro che ci porgono gli illustri esempi della novellerìa
: non è vero che la morte ci giunga come un'esperienza in cui siamo
sono novellizie. salvini, 39-v-145: ci è d'ogni bene: rugiadose frutta,
fatto han ballata, / per leggiadria ci hanno tolt'elle / una vesta ch'altrui
: mangiamo patatine novelle bollite, che ci offre la massaia. -appena caduto
, 2-48: la esperienza d'oggi ci dimostra con chiara evidenza il poetico furore
secondo dalle muse, le quali però ci spirano il furore oratorio: e questo
quando c'invécchiamo, né marito né altri ci vuol vedere, anzi ci cacciano in
né altri ci vuol vedere, anzi ci cacciano in cucina a dir delle favole con
era sei ònce. dolce, 7-7: ci basti in ciò il testimonio di solo
attentamente nella mia carta, vedrà che ci son noverati molti altri furti che non si
tremare: all'inferno, ai novissimi ci credi? 5. locuz.
: né mai dopo la vostra partita ci fu alcuna novità. marco polo volgar.
senza alcuna novità, e credo anco che ci possano esser de gli errori. stigliani
: un'altra novità ancora più ridicola ci < è che certo bottazzi col corpo
: il vecchio si fermò. noi ci avvicinammo. -buona sera, giovanni.
naturali e nati et allevati tra cristiani ci sono di grande agiuto e nel fine
che ci espongono i loro programmi di blocchi e di
basti. / risposi: è ver, ci vo qualche momento, / ma sto
a casa, fece le nozze; e ci ebbe a morir suso, tante volte
mar confida? carducci, ii-6-90: ci saranno le 'nozze del mare ',
la volta di quella misera casuccia che ci albergava mi pareva di vederla squarciarsi d'
). galileo, 3-3-394: chi ci vieterebbe il credere e dire alcuna delle
giornate d'autunno sereno... ci si sente così vuoti e leggieri..
nubecola / qua e là / ma dio ci guardi / anche da questa.
nubicentauri, che erano assoldati da fetonte, ci volarono alla nave, ma, conosciuto
aria! e però i nuovi parlanti ci han regalato il * nubifragio benone!
che la nave facendo vela quella nubila ci seguitava, e fuori della nave non pioveva
almeno questo giorno e quest'ombra che ci traporta fusse, dico felice e tranquilla
tormentarci? morando, 69: or dunque ci giubili / il core nel seno:
e perpetuai gloria / pei tuoi prieghi ci accolga / e 'l nubiloso cor sì
accolga / e 'l nubiloso cor sì ci disvolga, / unde l'animo nostro sia
minute invisibili a noi: contuttocio non ci resta invisibile quel campo che da loro
. barilli, 5-184: il governatore ci aveva assegnato... un nucleo della
ardigò, ii-93: la forma a spirale ci dà l'idea di una rotazione della
nebulosa su se stessa, e inoltre ci indica che il nucleo centrale gira più rapidamente
non nascondere nulla alla divinità a cui ci si presenta (assumendo, in tale caso
alcuna. carducci, iii-6-296: nelle satire ci [salvator rosa] si fa sentire
] ricoperse la nostra nudità, perocché ci rivesti di grazia. segneri, ii-169
interno del palazzo è stato svuotato. non ci sono che le enormi colonne cilindriche e
desolata tenerezza. pavese, 8-400: ci si uccide perché un amore, qualunque
perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità
questa tirchieria del padrone, che pure ci faceva doler la fronte a leggere su
che sarà egli di più? coricati che ci saremo nudo con nuda, che pensi
al sommo giogo del monte, certamente ci potrà condurre almeno fino alle sue falde
; tanto che, se * ricalcatura 'ci fosse, dovrebb'es- sere smisuratamente ingrossata
bordo. vittorini, 9-171: tanto ci sarà la carrozza nuda e cruda.
possanza / che d'ogni umano affetto ci denuda. manzoni, pr. sp.
. pavese, 10-71: anche noi ci fermiamo a sentire la notte / néll'
quanta importunità tutti gli eretici del mondo ci astringono alla lettera della scrittura santa,
vogliono patire che noi... ci partiamo da quello che suona a primo tratto
che plinio lodi molto questo edificio, ci sono alcune cose male accompagnate, e
gozzi, i-7-34: vediamo intorno se ci è rupe a proposito, nuda di neve
: nel tempo di nostra dimora a berber ci occupammo della ripartizione dei bagagli e del
imbarco sui 'nùgger 'che il governatore ci aveva fatto approntare. casati, 1-11
la sua umanità è quella nugoletta che ci assume a se a guisa d'acqua
nugolo di zanzare ed altri insetti, che ci giravano intorno, lasciando sulla nostra pelle
il senno. verga, ii-460: ci avete scatenato addosso un nugolo di affamati
ix-282: le vespe, poi, ci avevano i nidi sotto il tetto ed entravano
le farà dar bando, / sed e'ci passa di qua nugolone / ch'andrà
son pallide. guiducci, i-3-4-33: non ci ha alcuno di voi, accademici,
come voce di forza, alla quale ci si sottintende 'cosa '. metastasio,
. cavalca, iii-io: iddio non ci comanda né ci vieta nulla per sé
, iii-io: iddio non ci comanda né ci vieta nulla per sé, ma per
giov. cavalcanti, 13: voi non ci potete mostrare nelle vostre legali scritture,
lxxxviii-n-453: veggo che scusa ornai non ci vai nulla. caro, 1-352: in
della volontà, nulla natura o stella ci ha che fare. berni, 54:
, nei nervi, nel sangue non ci si è accumulato per nulla l'assiduo lavoro
. bini, 1-56: il signore non ci è per nulla in questo mondo?
9-1-304: nulla di meno egli venir non ci volle. c. campana,
. pratolini, 9-544: nel pomeriggio ci sarà il funerale. vengo dall'avergli lasciato
, ma quella scoperta di nullatenenza generale ci sbalordì oltremodo, ci gelò addirittura.
di nullatenenza generale ci sbalordì oltremodo, ci gelò addirittura. 2. figur
, 3-329: ciascun dì e ciascun ora ci mostra come noi siamo niente e per
siamo niente e per alcuno fresco argomento ci ricordiamo della nostra fragilità e della nostra
il mondo è creato e non ci era vacuo eterno; dunque prima della
disprezzo del mondo. tarchetti, 6-i-638: ci ha mostrato [la maturità].
. delfico, iii-539: così non ci dobbiamo meravigliare se alcuni popoli di vantata
). privilegio logudorese, v-5-3: ci nullu imperatore ci lu aet potcstare istum
privilegio logudorese, v-5-3: ci nullu imperatore ci lu aet potcstare istum locu. s
del cavaliere indomito e feroce / -perché ci tenti? e cosa a nullo ascosta
. bacchelli, 2-xv-12: della storia ci siam fatti lume e nume e regola
numerabili numerando. galileo, 1-2-168: ci darà la quantità esatta delle ore e minuti
stessa. calvino, 1-415: se lui ci avesse parlato di formiche,..
l. bellini, 5-3-106: ci vollero mondi interi di spazio immenso,
in conseguenza, trasferito nella regola che ci soggiugne. cattaneo, iii-3-121: il
numerassero. lambruschini, 4-3: noi ci numeriamo e raro è che alcuno non
, 2-11: -non torna bene: ci faren quistione. / più di quattro bisogna
cantabili, avvertendo ancora che nella cantilena ci sia il suo tempo intero, secondo
si possono numerare facilmente. guarda se 'l ci
i-383: fate sentire ai milionari che ci va del loro interesse e del loro
d'oro. delminio, i-83: dio ci fa veder in questo mondo tutte le
suo numero da un bussolo, e ci si sedette in ordine numerico, gli
tore). -carattere numerico', adoperato come ci fra nella rappresentazione di numeri
arabici 'diconsi le figure numerali di cui ci sercomposita, le cui variazioni sono determinateviamo
sorti / con che quella inimica ognor ci assale) / che doverebbon farne pur
di quel gentile dialetto [fiorentino] non ci sono tanto nascosi da ignorare che notabilissimo
? 'suol dirsi a persona che ci stia attorno e fa domande vaghe e
numero senza numero delle stelle, che qui ci sembravano appena scintille, e colà son
. f. frugoni, v-106: ci fu poi mostrata la cantina di tronfe botti
carlo borromeo, 1-34: se egli non ci avesse conservati, come sarebbe mai smorzato
particuiare d'una sola... se ci ha luogo la coniettura, io credo
gadda, 11-176: alla taverna valtellinese ci sono delle indaffarate ragazze valtellinesi in costume
è la luce, e la luce ci è nunzia delle cose esteriori. pascoli,
divina. cavalca, iv-151: dio ci manda a nunziarlo e profe- rello a
primavera. graf, 5-573: chi ci chiama? qual suono è mai questo?
poder ch'elli abbia, / non ci torrà lo scender questa roccia ». idem
feroce. foscolo, xv-538: molti ci nuocciono per interesse, e moltissimi non
nuocciono per interesse, e moltissimi non ci giovano per indolenza. lambruschini, 2-236:
per nuocerne. nini, 449: né ci nuoca se noi non reclamiamo / quanto
precordi. giugliaris, 2: non ci piace ventosa [l'aria] e ci
ci piace ventosa [l'aria] e ci nuoce stupida. parini, giorno,
non nocia alla vera e non ci sia bisogno di ravvedi mento
con una voce enquina, / che non ci arman vecina / che non oda '1
noi abbiamo bisogno di un maschiotto che ci tiri innanzi il nome, i privilegi e
[s. v. orco]: ci è un pesce detto orca cannicula che
ragioni sociali le ragioni naturali dei più che ci restano avviliti e affamati. deledda,
tava qualche battuta. ungaretti, i-36: ci vendemmia il sole / chiudiamo gli
: incontentabili che noi siamo, massime quando ci diamo a nuotar nel piacere! muratori
paura li marinari, perocché spesse volte ci arrivano le pericolate navi. malecarni,
nuotar fuori, ancorché ad ora ad ora ci affondi. carducci, ii-12-245: dal
noi n'usciamo salvi e a onore, ci potremo chiamare ottimi notatori. r.
, mi par fatta bene, e ci si sente che tu sei franco notatore di
dì 13 novembre detto... ci fu nuove eh'e'pisani avevano corso pisa
colla nuova che aveva trovato la casa che ci voleva. viani, 13-44: un
, i capelli e la barba ramati, ci dà la nuova che la camera del
per indicare l'ambito specifico al quale ci si riferisce. c. dati
nelli, i-235: -lauretta, che guai ci sono? -buon per te che hai
hai a fare il piacere di non ci venir più '. moravia, vii-42:
della mancanza di notizie intorno a persona che ci >reme, intendendo che per solito
nel sangue. sicché il sangue nuovamente ci ha manifestato questa verità. tolomei, 3-134
: certamente il polito pur assai chiaro ci dimostrò alcuni suoni de gli antichi romani
nuovamente in su gli scherzi e ci beffiate. = comp. di
[il limbo], / quando ci vidi venire un possente, / con segno
ed amici, quando la vita ancor nuova ci appare tutta un sorriso. carducci,
, tra quei particolari aranci, io ci ero già passata. 20.
figliuolin mio, si tribola. -che ci è di nuovo? è tornata mia
1-94: quando io gli chiedo se ci è nessuna nuova del mondo, mi
albergare un nuovo amore / allora sì ci raggiungi, santa ispirazione.
, è una topaia, io non mi ci trovo e mi sto dando daffare per
dante, inf., 23-71: noi ci volgemmo ancor pur a man manca /
a antonio lo stracciarolo... ci fecero una quindicina di sacchi, e
simintendi, 3-209: la larga terra ci dà abondevolemente le ricchezze e 'dolci
1-1 (67): quello iddio che ci notrica e cria, / veggendomi in
, v-52: la terra come madre ci notrica, perocché di terra siamo nati.
quando difende e ricuopre noi parvoli, ci nutrica e sì ci conforta non con
ricuopre noi parvoli, ci nutrica e sì ci conforta non con grave e ponderosa difensione
. roberti, ix-57: la moda ci nutrica in festa e in gioco / e
nutrica in festa e in gioco / e ci apre scola delle cose belle.
. campanella, 4-389: dietro poi ci è l'umor vitreo, somigliante a
.. noi di tanta benignità non ci vergognamo, né perciò cerchiamo concordia co'
, 40-10: la bella speme tutti ci nutrica / di sembienze beate, / onde
czechi, i-iii: i libri che veramente ci profittarono li pigliammo per pochi centesimi su
e 'l nudrir faticoso / che voi ci sofferite, / tutto per ciò l'avete
esercito. alfieri, 9-96: ci fan di armati un milion nudrire, /
consumare: poscia che, dormendo, ci assomigliamo e ci avviciniamo al non essere
che, dormendo, ci assomigliamo e ci avviciniamo al non essere.
frementi una patria che nessuna contrada italiana ci offriva, ma senza pur sospettare che
mi tenga che con le mie mani non ci rompa quel capo dove si nutriscono quei
dopo tutto questo, l'accorgersi che ci si è ingannati e che s'è ingannato
campanella, 1043: per il fuoco ci movemo, cocemo, nutrimo e crescemo
l'erbe. pirandello, 8-306: ci può essere bestia più stupida di questa
speranza del piacer in quello nutrito, ci impregna l'anima d'un desiderio di
amato si ritrova quanta amore agli occhi ci dipinse. buonarroti il giovane, i-144:
: difetti ed idiosincrasie, scoperti in chi ci è vicino, ci tolgono l'illusione
scoperti in chi ci è vicino, ci tolgono l'illusione -prima da noi nutrita -
solo nei pressi dei grandi santuari, ci accompagnano per un tratto di salita.
iii-313: non importa che la rubrica ci sia sempre o sempre nutrita.
, 10-25: di quelle cose che noi ci nutriamo, di quelle siamo ancor fatti
cose che noi siamo, di quelle ci nutriamo: il che non significa altro
materia della nutrizione, mediante la quale ci conserviamo nell'essere. sarpi, vii-74
elli diventano oscuri e spessi, sì che ci tolgono la veduta del sole; e
quando covi dentro la tua nuvola / chi ci garantisce / che tu non ripassi i
mezzo uomo d'affari. nelle nuvole ci stava davvero. -cadere dalle nuvole
in prima persona... altrimenti ci perdiamo nelle nuvole. -per nuvole
): la argentata luna, ancor che ci fossero nuvoletti assai, li suoi raggi
di sereno. baldini, 5-72: ci vedo tutti arrivare alla prossima tappa,
nuvoloni su la luminosa spiegazione che la fede ci dà della morte. c. e
carità è quella veste nuziale la quale ci conviene avere, se noi non vogliamo essere
nannini [epistole], 421: ci filiamo una tela la qual, poi ordita
la qual, poi ordita e tessuta, ci potrà servir per far quella veste nuziale
è chi ardisca dire che anche in queste ci sia simiglianza, io l'ho
d'una tampa a sorbire il grappino, ci sia il pederasta / o i
, 7-2 (1-iv-595): egli ci son de'ben leggiadri che...
, prol., i-4: il quale ci fé degni della loro veduta, o
zenzero / per pepe bono, j oggi ci reciti / col togo addosso / questa
. d'annunzio, iv-2-9: o che ci hai negli occhi, zarra, stasera
2-1-133: quest'altre navi, poi che ci han condotti, / se ne ritorneran
la spagna, 8-24: se dispregiare ci fa il re carlo / perché andiamo
guerrazzi, 2-163: innanzi ch'essi ci chiamino alla obbedienza io faccio conto di
. e si seguita la natura quando ci diamo moto verso una femmina che ci diletta
quando ci diamo moto verso una femmina che ci diletta. goldoni, xiii-134: chinò
prossimo. giuglaris, 314: come ci potrebbe dio obligare all'osservanza de'suoi
senza sua grazia adempire, questa poi ci negasse? brusoni, 1-286: a questo
grazia. costo, 1-78: quanti ci sono di questi sciocchi ignoran- toni che
-assol. pascoli, i-144: ci ha pensato abbastanza alla stranezza di questa
i-972: le leggi della versificazione volgare ci obbligano più che non ci licenzino,
della versificazione volgare ci obbligano più che non ci licenzino, ad usare come ossitoni,
3-1-6: il parentado e l'amicizia ci obbligano a compiacere a chi c'invita.
, né meno dotato di nomi, ci obliga a credere tutto il contrario.
tutti l'altri tui beni ke tu ài ci devarai avere, sì obligi per razone
; e così è di questo, che ci obbliga a fare questi atti espressi di
ad restare debitori ad ugolino, perché ci siamo obbligati in particulare. nardi, 80
suo annello. badoer, li-3-159: non ci saria cardinale italiano che non credesse esser
molte ricerche, per assicurarci che non ci siano impedimenti. -dato, promesso
, dazi, portature e altro, ci perdono. rosmini, xxi-319: noi non
perdono. rosmini, xxi-319: noi non ci sentiamo in modo alcuno obbligati di soddisfare
dio, vi contentate dell'onesto: / ci tosate, ma non fino alla