dante, inf., 26-15: noi ci partimmo, e su per le scalee
bastone. idem, 552: un modo ci è: mieffe! mandaremvi le donne
voi; meffesì, ch'ella ci è, or va'! =
paradossi enunciati. anche per fare il mefistofele ci vuol più * serietà \ 2
. fra giordano, 5-4: ben ci ha assai che hanno faccia d'uomini
la speranza meniamo i nostri giorni e ci vediamo sempreppiù oppressi dalla miseria, conseguenza
. sassetti, 318: qua i venti ci sono in maniera fortunosi e talmente conturbano
lampeggia qualche momento di felicità, noi ci concentriamo tutti in noi stessi, temendo
diminuirsi; o l'orgoglio nostro soltanto ci consiglia a menarne trionfo. gnoli,
mentalità. giamboni, 249: se ci accorgessimo che ci menassi sotto spezie di
giamboni, 249: se ci accorgessimo che ci menassi sotto spezie di questo, e
. rajberti, 2-23: dove diavolo ci meni con questo preambolacelo? montanelli,
. sieno peggiorati non poco volendo che ci debba menare alla felicità questa filosofia presente.
: quanto a bastoni, signora non ci è più rimedio. dove ne trovano
. uovo. -fare la corda che ci mena: essere responsabile della propria condizione
per forza, ed eo medesmo mi ci 'nvio; / ed esser la mia morte
cupido] se'colui che alla morte ci mena: / per te dal corpo
con egual corso a quello di chi ci vuol giostrare? questo signore s'è
la mano leggiera, non è vero ma ci si sono fatte molte composizioni piccole.
una falce su la spalla, e ci dà di mano e ci mena via,
spalla, e ci dà di mano e ci mena via, e non bisogna dire
42. prov. — il diavol ti ci mena o ti ci ha menato:
— il diavol ti ci mena o ti ci ha menato: per indicare che qualcuno
fiore, 203-9: el diavol sì ti ci ha ora menato: / se mi
in opera il menarrosto, ma giacché ci sei tu non fa più mestieri ».
avrei preferito non la pubblicassi così perché ci ha molte mende per lo meno di
diffamare. prati, 1-102: non ci venga / l'antico sarto a far la
caterina da siena, 374: perché e'ci è intrata la puzza de l'amore
esempi del tempo passato, pochi anni sono ci fu in inghilterra quel prodigio del sandersono
, perocché eglino veracemente son quelli che ci possono atare a dare lo regno del cielo
alla porta di quello zio che finora ci aveva mantenuti nell'esilio. -con litote
, 8-7: o signor nostro, non ci far tal mendo / di voler che
', fusse la manna che si ci porta di soria. = comp
musso, iii-14: iddio voglia che ci troviamo per grazia sua oltre ogni nostro
è mendosa / quando sopra il bisogno ci importuna. guazzo, 1-169: sopraviene
1-225: ora conosceva milano come se ci fosse nata e cresciuta e s'ingegnava
, 1-90: per costei il veder ci divien menno. venuti, lxxxviii-n-686: se
sta. pratolini, 9-122: meno ci vedono insieme, meglio è...
665): questi quattro dì che ci abbiamo a stare ancora, si può sperare
di noi nella men bella chiudendo, la ci diede quasi terreno, in cui la
per due cavali che conperamo nel tenpo che ci venne messere lo duca di calavra:
, lira più, lira meno, non ci si guarda '. b
4 d'oro che 'l detto nerone ci recò meno d'uno suggello che portò
inf., 33-61: padre, assai ci fia men doglia / se tu mangi
e men d'un mezzo di traverso non ci ha. petrarca, 193- 12
, non ce la rimprovera e non ci ama però di meno. boccaccio,
., 37 (644): non ci pensava se non proprio quando non poteva
. cesari, iii-636: e'non ci bastava meno dell'ingegno e della lingua
quelle facce lì... non ci vuol meno di questa qui.
: povertà, né alcuna menomanza non ci dee rimuovere da filosofia. 3
ritardare il disfacimento delle cose delle quali ci appartiene l'uso. foscolo, iv-339
, conv., iv-xxvn-18: forze non ci menomano, anzi ne sono a
pezzetti minimi e indistinguibili d'acqua non ci sarà difficultoso né nuovo il riconoscervi.
: iddio con la sua eterna providenza ci governa e non è menoma creatura, la
la notte come 'l dì schiamazza. / ci menovasse or dio quella sciagura! francesco
da peretola marito de la bona ci de'dare s. x, che ili
di canonici, di maniera che non ci fu col tempo cattedrale alcuna che non ne
] scrittura in modo che ogni uomo ci ritrova il suo stato e che il
cibo [il corpo di cristo] ci è apparecchiato, ben sia tristo chi
celeste mensa in terra imbandita dall'amore ci pasciamo, leghiamci in bella generosa amistà,
del grande amore che il nostro signore ci portò, di cui non può darsi il
. arbasino, 1-220: federico ci ha iniziato al trotzkismo e al menscevismo
e al menscevismo, e in termini inconsueti ci spiegava a lungo gli aspetti politici della
tant'è; la buona lingua non ci dà che * mensuale ', a cui
. fibonacci volgar., 59: ci convien oggiumai tractare de'quadrilanti che sono
arraffare il giornale,... voi ci volete rimanere soli per beccarvi il mensuale
egli un paparello; ma se dio ci vuole esser per conto suo, ci
dio ci vuole esser per conto suo, ci sarà ancor per il nostro e darà
a tremare sul limo spaccato benché non ci fosse un filo d'aria.
altri corrono a spogliarsi. in calzoncini ci buttiamo nell'acqua di menta azzurra. gelida
delle creature perché vede che spesse volte ci sono mezzo tra noi e il creatore
brano belle da lontano, ma quando ci si è dentro opprimono.
. beicari, 6-222: il signore ci ammaestra essere sobrii e moderati, ma noi
. maria maddalena de'pazzi, ii-62: ci fece nel principio un poca di moderata
': nel senso politico di monarchico-costituzionale ci deve essere provenuto dal francese 'modéré
fine è vizioso ed in tutte le cose ci vuole moderazione. muratori, 10-ii-146:
vuole moderazione. muratori, 10-ii-146: ci vuol della moderazione in donare, affinché
la moderazione nei piaceri... ci priva d'alcuni piaceri presenti, per
arte. b. croce, iii-26-277: ci sono moltitudini che ancora vivono in comunità
è moderna. giordani, i-1-5: ci era proposto... di far cosa
e quai bestiali convulsioni fuor di proposito non ci si fanno veder talvolta da chi non
in esemplo tra gli antichi [stati] ci è sparta, tra i moderni vinegia
a i famosi / vestigi lor non ci sforciam di gire. martello, 81:
ossequio dovuto. machiavelli, 1-iii-810: ci pare si debbe rispondere ora, come
viene in tal disperazione in vecchiezza che ci manda a casa del diavolo calde calde.
sia bastevole al vivere modestamente, tosto ci nasce desiderio di accrescerla. fogazzaro,
l'umiltà v'è certo sentimento che ci insegna a paragonarci agli altri e a
confessano e spesso si comunicano e che ci si vede in essi quasi una divinità
necessità ricorre a noi e altre volte ci ha giovato, se bene egli per modestia
. e. cecchi, 5-1x1: non ci venga in mente che quei quattrocentisti,
. dessi, 7-12: nella mia vita ci sono state altre donne, ma nessuna
44: è la nostra superbia che ci fa parer dispregievole ed inutile la esistenza modesta
ragioni della sorprendente modicità del prezzo che ci era stato chiesto. = voce dotta
una tela cerata a guisa di tenda e ci sdraiammo sui modichi materassi che non salvavano
fu compiuta qualche modifica, oggi questo ci appare non un deserto orribile, ma
-impressionare. rosmini, xxi-47: ci abituammo ad attribuire il concetto di perfezione
le lascia inavvedutamente sgorgare; ma chi ci pensa a trovarle raffreddasi, e quel suo
è che sua maestà in quel modo ci perdoni che noi perdoniamo a'nostri prossimi
noi perdoniamo a'nostri prossimi li quali ci avessino offeso. guicciardini, iii-371:
fantasia. delfico, ii-20: sebbene non ci sia dato ancora il conoscere le leggi
cose e delle esperienze vissute, che ci sono state già date una volta nelle loro
non equivocare con l'antonomasia predetta, che ci conduce alla sola idea di * crestaia
sa meglio di me che a bologna ci sono le così dette sartine, le così
correre ai ripari con prontezza quando prontezza ci voleva. pavese, 10-113: il
bellissimi ed onesti. ariosto, 6-39: ci venne incontra con allegra faccia, /
determinato scopo; criterio particolare a cui ci si ispira in un'operazione, in
mio storpio notabile e senza scandalo mentre ci è la corte. forteguerri, 7-11:
fecero incontanente una legge, che non ci fosse poeta quaggiù il quale avesse ardimento
assoluto. essendoci il relativo ogni qual volta ci abbia moltiplicità... e il
ottativo, congiuntivo e infinito. così ci piace chiamargli per non ci partir da'
infinito. così ci piace chiamargli per non ci partir da'termini delle scuole, ancorché
circolo a noi si mostra, non sempre ci appare d'uguale diametro. a.
modo mio. foscolo, iv-372: ci fabbrichiamo la realtà a nostro modo; i
cose sentivamo a un modo; come mai ci troviamo a un tratto su via diversa
sei buono, lui no. -non ci badare. -qui diventiamo tutti cattivi a un
debolezze e le imperfezioni del nostro prossimo ci autorizzano forse ad essere senza modo rigidi
riguardanti appaga. moravia, v-59: ci abbracciammo violentemente, frugandoci in mille modi
dal serenissimo signor principe; e mi ci potrei fermare con la sua grazia.
cugina mia, / non so se tu ci avrai tutti i tuoi gusti, /
m'hanno detto loro e gli altri che ci voglion bene ch'io iscrissi duo versi
virtù del cortigiano e l'altre non ci avranno luogo. davila, 53: fermato
male giacessi in letto nel modo che ci sono giaciuto di molti giorni, non
narciso poi, converso in fiore, ci mostra quel che è in realtà nostra vita
e con quali strumenti per operar bene egli ci fabbricasse, imparasi a conoscere in che
che c'è possibile, a tutto quello ci ricordi, per forma che si provederà
gloria; fatela per modo che non ci sia peccato. g. m.
fresco che io non soglio, che ci è aqqua freschissima. -non tenere,
: « figlia mia, anche a questo ci ho pensato... lo affittiamo
, 51: fino all'anno scorso ci veniva sempre il pretore, qui al campo
ii-39: per quel fatale amore / che ci congiunse, per tuo figlio, all'
; nel tranvai, una volta, ci s'era seduto sopra per nasconderli, li
come infinite volte, modulando un tema. ci è carissimo; a lungo lo abbiamo
elevazioni ed abbassamenti di voci, ma ci muoviamo anco da un intervallo all'altro
, cent., 10-50: ogni dì ci si muta con una foggia, /
. f. pona, 4-224: non ci rimasero di un moggio di pane le
palestina non vivevano filosofi e anche se ci fossero stati avrebbero cercato di spegnere la
novelli in su le stelle erranti: / ci è 'l terren buono e non ci
ci è 'l terren buono e non ci può rovaio, / più d'un moggio
domati, / messi tra gl'immobili / ci rendevano ai parenti / mogi grulli ed
già noi non passiam dal falegname / e ci forniam di stucco tosto tosto, /
: facciàn questo mogliazzo / e non ci tener più tanto a digiuno / ché
buonaccorsi, i-vi-iii: de'mogliazi ci si sono facti di nuovo vi ho
libri di commercio dei peruzzi, 83: ci dé dare, di 16 di dicembre
. nuovi testi fiorentini, 219: ci deono dare s. xxvij di pisani,
roma come onorio alla sua gallina, ci sarebbe da augurarsi. -deh sia presto
, 97: a chi prende moglie ci voglion due cervelli. ibidem, 98:
troppo a far profferta delle cose che ci sono necessarie o che ci debbono esser più
cose che ci sono necessarie o che ci debbono esser più care. bocchelli,
, 105: tra moglie e marito non ci va messo un dito.
malaugurio. aretino, vi-393: -non ci sto forte. -egli è il vangelo.
bice setti che l'accompagnava al piano ci aveva detto... che aveva
bonghi, 1-157: se... ci facciamo guidare... da una
, 2-i-85: cattaneo legge per noi, ci sgombra tutte le parti puramente mole di
per buffo caso si chiamava enzo, ci fosse stata stranamente qualche molecola dell'antico
. carletti, 33: la notte non ci potevamo diffondere dalle zanzare, che ci
ci potevamo diffondere dalle zanzare, che ci molestavano grandemente. massaia, xi-130:
di moscherini ed altri noiosi insetti non ci avessero grandemente molestato. pancrazi, 2-225:
. andai a roma con mia sorella; ci allooffendersi. da porto, 1-48:
grazia di dio. savonarola, i-278: ci... molestano tre cose:
la seconda cosa che... ci... molesta è la poca intelligenzia
che non è vita, la pace ci viene turbata, la pace di stare con
per abitarvi lietamente nella stagione che più ci molesta la lunghezza de'giorni estivi.
). cavalca, 20-155: se ci molesta infermità alcuna e sopravviene, non
molesta infermità alcuna e sopravviene, non ci contristiamo,... perocché queste cose
fatiche, alle quali siamo condannati, ci opprimerebbono col loro peso se non avessimo
che per tutte le vie percuoteno chi ci vive. porzio, 3-172: dopo avere
i-373: se la pace con braccio ci rese tranquilli dalla parte sua, mediante
sensorio, altre con minore ed altre ci feriscano con grandissima molestia. redi,
egli bisogna in somma spegnere questa nazione che ci è cotanto molesta. g. gozzi
ira. moretti, ii-369: poi ci fu la molesta, pettegola, tentante
14-600: mancherà tosto il cibo e non ci resta, / fuor che '1 ferro
alcun rimedio, / e tu pur ci tien'chiusi in sì molesta / dimora,
pioggia molesta / i campi copre né ci chiude l'aria. tasso, 13-13
punto molesto, anzi di sommo piacere ci è questo vostro notare e specificare così
la media capacità molitoria delle macine, ci doveva essere compenso e uguaglianza fra l'
quasi movendo una molla della nostra memoria, ci richiami idee e ricordanze anche lontanissime,
che avvenne, [gli storici] non ci dicono una parola intorno alle cagioni e
algarotti, 1-ix-171: anche nella gerusalemme ci han luogo gli effetti palesi dell'ambizione
.. è la sola molla che ci spinge a cambiar sito e stato. paoletti
. grimaldi, xviii-5-551: dopo che ci siam persuasi che la prima molle di
colle molle! carducci, iii-27-125; ci sono, diciamolo subito, de'brutti
piedi appoggiata al mobile del grammofono miagolante ci guarda ridendo attraverso il fumo della sigaretta
[andrea costa]... ci aveva fatto saltar su come molle. non
vecchi brumisti, le più volte, ci aveva litigato, ai ragazzi ualche scapaccione
accompagnasse a vedere i saccheggi. -appena ci molla, -gli dissi piano, -andiamo
che l'avventura di poli assumeva, e ci si chiese se la moglie non fosse
andar a questo fornaio, e pur mi ci rificco; egli me l'inforna,
, gridavano e dicevano: « a cui ci lascerete voi?... oimè
dolcemente al peso del corpo, onde ci si può appoggiare, sedere, coricare
poco ha cessato di nevicare, e non ci sono nubi, nel cielo, ma
inni eleganti. tenca, 1-116: ci fu certamente ingiustizia nelle critiche mosse ai
nelle donne non è mica bella. ci vuole un colore bronzato, un'idea.
3-345: i diletti... ci fanno molli e deboli. s. agostino
il triplo: se i molli italiani non ci sono avvezzi, ce li avvezzerò io
: nel molle giro di un sorriso / ci sentiamo legare da un turbine / di
. pallavicino, 1-509: minore scusa ci è di sentir canti amorosi, di
ondeggiamenti molli. monelli, 2-190: ci vennero incontro né tarde né rapide con
vino). lanceno, lxvi-1-334: ci sono di molti altri castelli, cioè
superbia della ingrata moltitudine niente o poco ci volevano nelle onorevoli preminenze del comune a
altri malati. arbasino, 3-20: ci infiliamo nella folla grassa e molle sotto
la nebbia o '1 tramontano, / che ci rincari l'olio e 'l vino e
). giannotti, 1-53: noi ci siamo condutti ragionando a ponte molle.
12-11: -e qui ora che ci fai? -per via dei leucischi. ci
ci fai? -per via dei leucischi. ci si butta- ron noi anni addietro
nessun gentile;... sicché ci rimarranno i naturali solamente: gente molto
. rebora, 165: balzerà chi ci spia, / a schiacciar la lumaca
macchie d'olio attaccato alle vesti, ci è bisogno d'un altro olio che
fondersi. magalotti, 20-18: quand'e'ci pare che un sale nell'acqua o
novella. landò, 2-133: non ci è però cosa sì strana che l'uso
volendo io penare, / alla fin non ci fu se non mollizie. / dispiaccion
tentazioni della carne e la sua mollizie ci sbigottiscono dimostrandoci quanto che sia diffìcile e
. della porta, 5-19: -dove ci ritrovaremo per ragua- gliarci l'uno l'
8-206: una lunga e multiplice esperienza ci ha dimostrato che di tutte quante l'esterne
e molteplicità di informazioni e di aspetti ci presentano la vita passata come in un
delle passioni amorose non è già quella che ci faccia conoscere le dolcezze del sentimento sublime
7-6: il multiplicare è, quando ci sono proposti due numeri il trovare quel
. maffei, 5-1-265: del tutto cambiata ci si scuopre la faccia dell'imperio romano
prodotto, partito pel medesimo partitore, ci dà 44 minuti terzi. v. riccati
attribuivano alla facilità con cui gli untori ci avessero trovata d'eseguire in grande il
conto delle persone dei cittadini: e ci ricordiam che temistocle, per simigliante cagione
terra la sua fisionomia... non ci sono più. la raffica li ha
. bibbia volgar., viii-33: non ci confondere, ma fa nosco secondo la
francesco da barberino, i-195: ancor ci ha molta gente / c'han certi
molto tempo per arrivare quassù, e ci staremo molto poco. -che costituisce
). lacopone, 1-54-10: fatto ci ài molto peccato. compagni, 1-19
e insipido. ariosto, 424: ben ci viene uno, che in tal
v.]: per mantenere una casa ci vuole molto... li ci
ci vuole molto... li ci vorrà molto a campare. si spende
] in borsa. ghislanzoni, 7-39: ci vorrà molto ancora? -con
. gentile, 1-110: noi empirizzandoci ci moltiplichiamo e ci vediamo come un molto
1-110: noi empirizzandoci ci moltiplichiamo e ci vediamo come un molto; ma il
; ma il 'conosci te stesso'della filosofìa ci deve aprire gli occhi sull'atto dell'
infermi per le strade e per le piazze ci vennero trasportati... ma molti
molto tempo per arrivare quassù, e ci staremo molto poco. -precede un
, 57: adesso che il signore ci sembra molto molto lontano, può anche
seconda principal sorte di pesce, che ci si insala, è il cabigliò,.
: questa poca presente e momentanea tribolazione ci merita smisurata eccellenza e altezza di gloria
. chiari, i-1-131: pochi jnomenti ci vollero per la sorpresa, lo scompiglio e
beato! amabili momenti / in cui ci furo i più soavi baci / dolce
di popoli. palazzeschi, 3-17: là ci si riuniva nei momenti gravi come nei
strada al momento giusto, quando meno ci penso. 6. periodo di
1-i-166: di adriano stesso nessuna lettera ci rimane scritta ne'più critici momenti. mazzini
dello sputo. galileo, 1-1-2: se ci fossero errori di momento, desidero che
, poiché riesce difficile per quelli che ci sono presenti. qui... i
tracollo. buommattei, 199: non ci essendo ancora autori di momento, sopra'
volere giunta la possa, in vano ci si proverà botta, 5-130: buonaparte,
., 34 (599): « ci sta qui a servire una giovine di
a formare un'espressione che vale poco ci manca che... carducci
. nievo, 100: il cielo fiammeggiante ci si specchiava dentro, e di momento
lo dicevo momenti sono che alla terra ci si mette amore. -nel momento
118: nel secondo cambio, se ben ci corre tempo, tuttavia non si stima
significato di 'momento'quest'altro, non ci si raccapezza davvero, perocché logicamente le
momo, iddio de la riprensione, ma ci serrai le orecchie. firenzuola, 802
austerizzato l'osconiense,... non ci è possibile mettere in chiaro, a
imperatore. algarotti, 1-ix-19: non ci sapea trovare altra via da torsi d'attorno
padre non lungi. abba, 1-103: ci arrestammo ammirando. - chi siete?
mona il monacense,... non ci è possibile mettere in chiaro..
un delle ultime [lettere] ci è grato notare come la modesta
... » e aggiunse: « ci serviranno di semente, ed in seme
/ non mi vede, o non ci crede / che sono sola per via.
ciambellotti, i rasi ed i velluti che ci si consumano da chi ha qualche modo
altro è monarca. cantoni, 151: ci vuol tanto a camonarcato pire
panzini, iv-431: « la monarchia ci unisce, la repub blica
unisce, la repub blica ci dividerebbe »; sentenza storico-politica di francesco
senso. la monarchia è quella che ci unisce, la repubblica ci dividerebbe,
quella che ci unisce, la repubblica ci dividerebbe, e siccome il partito di azione
notizia, che abbiamo dell'istorie, ci porta che la prima monarchia fusse quella degli
volta a volta. moravia, vi-375: ci sono molti monarchici che cercano di mettere
37-174: l'unico grave pericolo che ci rimanga è quello æl federalismo, peste
tra il serio e il sorridente, ci accolse con una gentilezza monasticamente mondana.
cavalca, 20-60: di molte cose secretamente ci ammoniva insegnandoci la via e il modo
- e ricordati, costanza, che non ci sono amiche. -di carattere religioso
.. nei giorni di lutero, ci mostra ivan iv, il più terribile,
quello. genovesi, 1-i-202: tutti ci amiamo: ma il solo savio è
... questo soccorso è quello che ci procacciamo per. le virtù dette monastiche
carrozza reale..., non ci ha colpa... in somma parte
attuale le traccie giganti di quegli uomini che ci hanno preceduti; noi vi troviamo una
mondana, mi dissi, e non ci pensai altro. la. notte me
dio cupido: onde i piaceri che ci dona son più dolci che mille che
e dissolvermi fra essi: se non ci fosse scandalo. « cupio dissolvi et
, proprio il contrario di quella che ci si sarebbe aspettato di trovare nell'anticamera
se oggi tra i sagri ci e l'orazioni, che non si suol
queste passioni, io non so a che ci giovino né gli studi mondani né le
che de'secolari, poiché le secolari ci amministrano la felicità mondana e temporale,
mondano dobbiamo confessare che maria barrientos ci ha fatto trasalire più d'una volta.
s. caterina da siena, i-76: ci è bisogno... non stare
, 12-iii-49: la sola cosa che ci venga insegnata dalla esperienza, è una
ricchezze mondane, almeno alla morte le ci conviene lasciare. guiniforto, 439:
. galileo, 8-v-286: questo luogo ci mostra manifestaa- mente la falsità e impossibilità
è cagione di questa melodia esteriore che ci lusinga gli orecchi con la varietà de
aretino, iv-6-137: tal impari chi ci vive mondano, chi ci veste tonica
impari chi ci vive mondano, chi ci veste tonica e chi si mostra con chierica
bene, sì che de le frondi niente ci rimanga. idem, lxvi-1-55: togli
settembrini [luciano], iii-2-227: ti ci vorrà un sacrifizio per mondarti di sì
pallavicino, 1-484: or quanto più ci mondiamo dalle passioni, tanto più siamo
dentro. firenzuola, 789: anzi che ci accingiamo alla solenne oblazione del santo sacrificio
, ond'è nata empia opinione che non ci siano demonii, ma solo umor
farsi amare da dio, eccovi ciò che ci vuole: mondezza somma, mondezza di
moravia, xiii-257: in questo prato ci buttano le mondezze di tutto il quartiere.
fritto: del quale ai cani che ci latrano intorno... noi non potremo
di preferenza a sedervisi tutti quelli che ci tengono a sentirsi per mezza giornata nel
sperimentata un bene, ove l'umiltà ci consenta di considerare noi stessi come artefici
vita mondiale e la rettitudine dell'anima ci avvezzi a riputare il bene di molti
mondiale, la sociale,... ci vuole la rabbia dei disperati.
chiederti qual è la considerazione in cui ci tieni. -estremamente affascinante, seducente
). marinetti, iii-145: non ci sarebbe la teleferica della naviera che in
pane di dodici oncie, aguzzini; e ci mettono la mondiglia e la farina guasta
noi vedremo allora / mille antiquari rimmarcar le ci glia, / sperando pur
, alla forma timida e impacciata di cui ci parlano le antiche biografie [di virgilio
macinghi strozzi, 1-597]: non ci ho in questo fatto quella consolazione ch'io
/ e nessuno s'accorge che guarda e ci pensa, / lui, che un
, ii-1-76: gli studiosi del nuovo mondo ci vorranno porgere la mano a uscire,
mondo l'avrebbe stimato come pazzo se ci fosse andato. magalotti, 20- 106
mostro la verità e la vera via, ci fa stimare meno l'onore del mondo
, vuol sempre criticare: / quel che ci torna d'ora in poi facciamo.
. maria maddalena, xxxiv-199: che ci è più ch'avere il cor giocondo
in qual forma e per quali vie ci dobbiamo guidare per questi intrigati labirinti del
avuto un mondo di abati francesi che ci hanno annoiato. monti, iv-45:
esteriori le sue interne illusioni; e ci si divertiva un mondo. palazzeschi,
domandate e, s'io la dicessi, ci saria forse pericolo di disfarmi con mezzo
? disse uno de'mercatanti: e'ci è in mezzo mezzo il mondo.
alterano già i valori delle cose, ci fanno vivere, non nel mondo, ma
cosa al mondo / grato il sentir ci fa. carducci, ii-n-68: vedrei
non venne neppure in mente che la ci fosse al mondo. -con agg
ché, a ragione di mondo, ci sono stati assai più che la parte
venir per fare un cotai misfatto, ci dovrà comparire armato. -avere
roma come onorio alla sua gallina, ci sarebbe da augurarsi. -deh sia presto
ricordare il tempo passato... ci diede la più nera malinconia di questo
mondo per morire, siccome i dì passati ci dimostrano. -essere, stare al
, a quelle belve che sono, quando ci sono, i giudici postumi, era
stare al mondo, su queste cose ci si spiega prima di regolarle coi cazzotti,
regolarle coi cazzotti, se poi merita ci si picchia. -tenere al mondo qualcuno
credo. e io quindici a pasqua. ci corrono undici anni soli, poi finalmente
2-18: visto vinto il partito, / ci gettammo al monello e si conchiuse,
riguarda alla moneta in quanto è tale, ci debb'essere manifesto ch'ella fra noi
nuovo risparmio. bianciardi, 4-148: ci sono certi che il lavoro lo pagano
che conosce il bene, il bene che ci hanno fatto col rimettere l'ordine e
continueremo ad attingervi anche noi, quando ci occorra, la moneta spicciola che adoperiamo
a questo scudo, ché, se ci venisse la tua mona laldomine a riportarmi
? ». ellino diceno: « e'ci è dato monete e noi poi ne
le ragioni, le scuse ch'altri ci reca': crederle sincere, buone,
fini. pio vene, 219: ci trattenemmo ancora un poco, io predicando
colli monferrini. pasolini, 9-174: ci azzarderemo a osservare -in sede estetica -una
argentate. moravia, ix-209: michele ci disse che erano due prigionieri russi ma di
moretti, i-726: « se ci fosse qualche buona persona che volesse aiutare
cavalca, iii-115: molto... ci debbe commovere l'amaro pianto di quella
, insegna a'condiscepoli. latinismo che ci è venuto di francia. pellico, 2-211
che non dal latino 'monere 'ci viene il 'monitore ', ma dal
con grosso esercito [l'imperatore] ci pose l'assedio, tentando per viva
istorie prestaremo fede, son monizioni che dio ci manda; e piacciali che possamo rimediarci
, per vedere una tela che ella ci tesse. cellini, 1-40 (no)
armellina gentil, che monna urania / ci vorrebbe a lodarti o quella smania / che
. sacchetti, 100: se e'ci fosse monna scoccalfuso, / vo'la
diavolo. idem, 101: se e'ci fosse monna pocofila, / dir
saran fuggite, / per paura non ci avere a dar del fuoco. lippi,
monina, la quale già tanto tempo ci hai ogni giorno pasciuto col frutto tuo
. croce, iii-26-330: una recente partecipazione ci ha fatto sapere che l'idealismo attuale
possibile: e se qualcheduno di loro ci rimanesse volontariamente, non si qualificherebbe uomo
proprio cuore il più schifoso rettile che ci divora le viscere, il 'monopolio-usura '
sforzate di servirsi delli tre maestri che ci sono, più d'uno che di un'
forma di cartelli e 'trusts ', ci si trovò dinanzi ai problemi sociali da
un di costoro italianamente, sappi che ci è 'incettatore 'o in certi
; dovevano esservi agenti e mediatori dove ci sono borse. -monopolista del capitale
costruiscono piani grandiosi di egemonia, non ci si accorge di essere oggetto di egemonie
[3-ii-1977], 4: una lettrice ci scrive: « ieri ho pranzato
, 7: specialmente nel settore trasporti ci voleva [all'esposizione torinese di «
significando chiaramente in quel monosillabo: come ci posso entrar io? fil. ugolini,
e centralità. vittorini, 5-337: ci abbandoniamo alla dimensione dell'unità senza conservare
conservare il possesso di quella della pluralità ci votiamo a un * monoteismo 'o un
decimato di menta e di cimino, ora ci fa del pruno un melarancio, chiamando
la difficilissima viottola di monte maggio, ci giungeva monotono e chiaro il coro dei
del mare. gatto, 1-145: ci rimpiange monotono quel grido / brullo [
andare a dormire »... sempre ci restava male, sconcertato.
al nome proprio della persona a cui ci si riferisce, sia dinanzi al termine
i-122: quando monsignore vorrà, e'non ci rimarrà uno solo greco, ché tutti
quello. rispose: « monsignore, dio ci chiama a lui », e se
de amicis, xi-56: del resto, ci si trova [a fene- strelle]
1-i-19: fortunatamente il monsone di sud levatosi ci aiuta nel cammino così che, spiegate
tirannia. carducci, ii-1-8: « ma ci son le finestre? ché senza l'
, i-137: -quel suo garzone che figura ci fa? -di mangiapane e di servitore
, ii-356: un ferroviere dal finestrino ci spiegava i miracoli invisibili: mille milioni
, 191: due giorni dopo ci arrivò addosso una montagna d'acqua.
1553 [in rezasco, 720]: ci fu dato cura di vedere et considerare
sassi e montagnuole che pare ch'elle ci siano seminate, e venimo alla santa città
nessuno di noi... non ci rimise mai un occhio. soldati, 2-194
'montali ': in codesti montali ci vedete tanto spesso fallire le raccolte,
quali siamo dimorati lungamente, più vi ci dilettiamo che ne'disusati. carducci,
i campagnoli e i montanini io non ci sono ito a spasso, sdilinquendomi e
fondo è cupo sì, che non ci basta / loco a veder sanza montare
... montandoci al naso, ci danno fastidio. d'annunzio, v-i-
noi in nave e navicando, e'ci venne sopra una nugola sì grande che
venne sopra una nugola sì grande che ci copriva sì forte che non poteva vedere
che monta in macchina e, dice, ci sistemerà lui. calvino, 1-146:
licurgo e del re numa, non ci è paruto sconvenevole di montare oltre infino a
in sulla via di salire, poco ci costerà fare un passo più alto, e
la catena cingeva il loro collo: e ci era chi con una chiave andava continuamente
una merceì. algarotti, 1-vi-69: ci è tal pelle che per la finezza,
ordito. gargiolli, 220: non ci avete detto come si 'montano '
mamma nel '18. bianciardi, 3-108: ci dirige il dottor manfredi, un bell'
ojetii, ii-356: un ferroviere dal finestrino ci spiegava i miracoli invisibili: mille milioni
giov. cavalcanti, 13: ci è una regola a misurare monte murello per
: villa diedo gli piace tanto e ci ha già speso un tal monte di
... /... non ci vuol compassione, / voi sete tutti un
: e1 lume della ragione... ci mostra el monte già risplendente e invitaci
., 37 (651): non ci pensava [renzo] quasi più [
i quali avrebbero potuto eseguirlo, non ci pensassero più né anche loro; e
anda'p -facciamo monte. / -io ci ho un franchino: e te?
sopra d'un montétto, / ci era le forche con un uomo impiccato.
v-14-47: vedi le sirti, che quando ci gira / nave alcuna, trovar pare
farina: faccio il buco in mezzo, ci metto tre o quattro rossi d'uovo
3-247: voi sapete che l'occasione che ci riunisce in questa monticianissima taverna, malgrado
montone. sercambi, 1-1-461: ormai ci converrà filare come le femine, poi che
questo nostro montone maremmano di podestà ora ci ha dilevati. dolce, 8-21:
non abbiamo, ed è quel che più ci cuoce, un'accademia, una grande
beicari, 6-137: in questa chiesa ci mostrarono una tavola di marmo e dissero
posterità lami, 1-1-42: questa inscrizione ci dà altro forte argomento per dimostrare che
c'insegni un tradimento de'potenti che ci sedussero alla confidenza per coglierci alla sprovveduta
. negli scarsi monumenti d'epigrafia che ci avanzano di quel tempo. nievo,
galanti, 22: la corsica non ci presentava che rovine, che monumenti di
dalla tirannide, leggevamo questa strofa, ci sentivamo percossi da un non so che
da un non so che per cui ci sentivamo sollevare, e dicevamo: ecco un
costoro rimangono monumenti spaventevoli che i potenti ci schierano dinanzi allo sguardo per atterrirci.
, di pomi. tarchetti, 6-i-516: ci sbandavamo per le vigne,..
.: avvenga che in alcuni rmiracoli io ci abbia aggionto alcune parole moragli, nondimeno
l'abbiamo noi italiani... ma ci manca, o l'abbiamo in
moretti, ii-1054: in quella casa ospitale ci si struggeva per milano quasi a dispetto
interessata ed ascetica: in ogni rivoluzione ci si affaccia sotto due aspetti; la
evitar molte malattie individuali e collettive che ci possono infettare frequentando la società. montale
, quantunque, a dirtela, io ci abbia adesso un po'di rabbia;
per gli esempi ch'essa in ogni pagina ci presenta ad imitare. leopardi, iii-618
composto di donne o sostenuto dalle donne ci trascinerebbe fatalmente... ad un
luogo. circa alla moralità del quale ci sono, infra gli espositori, queste
lavoro. mazzini, 66-293: noi non ci lusinghiamo menomamente che gli uomini oggi al
una pittura che... né meno ci faccia comprendere di sé qualche natura,
ipocrisia verso noi stessi e gli altri ci concede anno per anno proroghe e moratorie
dolcemente al peso del corpo, onde ci si può appoggiare, sedere, coricare comodamente
, sedere, coricare comodamente, e ci si sente invogliati al riposo, al sonno
una donna, a mio credere, ci avrebbe a essere un tantino più di
so ridurmi... oh converrà che ci pensi e che mi procuri un marito
e tanti ornamenti, tanti vezzi, tante ci ance, tanta morbidezza sottomettere, porgere
e morbidezza nella testura e quasi sempre ci rassembra un che intoppi, come interviene
gridano: miserere di noi! dove ci nasconderemo? r. longhi, 205:
dolcemente al peso del corpo, onde ci si può appoggiare, sedere, coricare
appoggiare, sedere, coricare comodamente e ci si sente invogliati al riposo, al
] una città affettuosa e morbida che ci viene incontro a braccia aperte come una
a tale intendimento / perch'io peccato ci volesse fare, / se non veder
ora ha trovato da star morbido e ci resta. -tenere morbida la pelle
cellulare. e invece di cinque giorni ci starai quindici giorni, che ti faranno passare
: tirando a quella volta, meravigliosamente ci si presentarono avanti alcuni morbi- sciatti,
g. villani, 12-109: ci strigne la maestà reale di...
nuocere qui, perché chi passa non ci si ferma; e più sento che a
: il morbo infuria, / il pan ci manca, / sul ponte sventola /
la sala è piena zeppa, che non ci entrerebbe uno sproposito. fagiuoli, 1-6-280
mari tata, or non ci resta / più in casa nostra di fanciulle
nostr'orto la tempesta, / che ci guastava il melo, il noce e '1
pratolini, 10-440: sera per sera ci siamo riconosciuti com'è raro accada tra
28-147: l'avarizia morbosa di confalonieri ci è nota. carducci, ii-8-132:
: quella morbosa attrattiva... ci conduce e ci tiene a considerare un oggetto
attrattiva... ci conduce e ci tiene a considerare un oggetto di cruccio
dalla copertina provocante e ambrosiaca, che ci manda il 'boulevard 'di parigi
sarebbero stati... in gran perplessità ci s'intende che i più mordaci di
delle medicine che noi ano, non ci sarebbe cagione che costrignesse in pianto il
e i nuovi fiori; i petali ci cadevano sul capo come una neve odorante
arietta che..., se ci bacia la state, incomincia a morderci
ma questa volta era lui che non ci mordeva. 28. avere importanza
giuseppe. -non c'è nessuno che ci metta sui giornali. -qualche nome
non mordo all'amo; a napoli non ci vado, resto a bologna a insegnare
mi tocchi i tasti; / non ci mordiamo i basti, -io te ne priego
luogo di chi li scaglia: spesso ci si sfoga contro gli effetti di un
[il capo] a mordicare i ci moli / dei ramicelli, i teneri viticci
arrabbiato. citolini, 255: appresso ci sono... le morditure e le
s. angelo e il palazzaccio che ci abbiamo bisogno di parcheggi. pasolini,
: le persone a noi care che ci sopravvivono sono parte di noi. i nostri
iv- 543: nella nostra religione ci è in tre lingue in perfezione,
quattrocento. verdinois, 210: mai più ci rivedemmo. la mattina appresso si avvelenò
con una voce enquina, / che non ci arman vecina, / che non oda
. nievo, 812: suo fratello ci perdette nella moria la vecchia correggitrice che
89: dagli licenzia e dì che non ci tomi, / però che dove sta
bianciardi, 4-168: giù negli scantinati ci dev'essere una camera -come dire?
men necessari né men difficili bisogni che ci sono per mantenere in vita questa afflitta
.. che questo al sicuro non ci è, ma pur moricce o segni alcuni
, i-134: quando il signore / ci percosse dell'aspra carestia, / e'patì
, 5-295: il giorno in cui ci si fermasse, addio: non la
contento di quel fine che la natura ci ha dato nel vivere, e sempre
che si fanno in treno e poi ci si scrive un paio di volte e finalmente
quale fu morto da noi, per che ci recò vita. bibbia volpar.,
1-59-40: àce enfusa umilitate, / morta ci à superbiate. petrarca, m-8:
morire ': questo vai sempre che poco ci manca alla morte. 'stare '
lavora a opra / su que'bei piatti ci moriva sopra. p. petrocchi
que'confetti questi ragazzi: par che ci moiano su. -morire in culla:
avesse bisogno di prendere una scorciatoia, ci saranno altri luoghi da poter passare?
labbra la domanda se nei giornali non ci fosse un rimedio per lei. d'
si vuol ire, aver un amico che ci vuol tradire son doglie da morire.
a un libro su giorgione senza che ci si riapra nella memo —
mormoramento diceano al podestà: « perché ci volete tener sì stretti che alcuno piacere
donne, quando il pensoso disse: ma ci son pur de gli uomini che han
mestar si pose. panciatichi, 26: ci avvedemmo... che noi avevamo
è così bene esposto che credo non ci starebbe male nep- pur qualche morone.
g. raimondi, 4-38: ci sono le morse da tubi: le vecchie
. d'annunzio, iv-1-577: ambedue ci avvicinammo a giuliana. ella m'afferrò
l'orecchio, e si stringe, perché ci stia fermo. v'ha una '
2-102: quello sgomento... ci ha ripresi, come una morsa aspettata
gioberti, 1-ii-616: tutto ciò che ci regalate si riduce a dei saggi e
l'appetito e a saturar lo stomaco. ci date degl'intingoli, dei morsellati,
questi sarieno manuscristi e morselletti dorati non ci essendo quel vituperio vituperoso che manda il
d'uomo satollare, e che molti ci ha de'mali e pochi beni, e
11 corpo di bolle rosse, le cimici ci avevano morsicato dappertutto. 3
; trattenersi dal dire cosa di cui ci si potrebbe pentire. giuglaris, 2-692
videte, le quai sanz'altro testimone ci mostrono vestigi apertissimi dell'angoscioso giuoco di
selve gli antri. carducci, ii-12-21: ci dimeniamo, come una ciurma di pitocchi
. avvizzito. offici, v-6-69: ci trovammo in una piccola corte...
operazioni e di quelle col morso suo ci affligge e tormenta. sacchetti, 166:
goduto appieno / pentimento, che l'anima ci grava, / e il piacer che
.. / dell'imparcabil dardo che ci aspetta. / non vai dir: «
a mordere: eccoci al morso: ci siamo. -e perché non ce lo avete
caro! ci è corso poco che non l'avete fatto
, / e la croce gentile ci ha lasciati. 18. provvedimento
g. gozzi, i-5-59: io ci giuocherei la mia vita contro un morso
sofferenza morale. cavalca, 21-91: ci sana d'ogni morsura di pena e di
lorenzo de'medici, ii-256: se ci è alcuna a chi la fava piaccia
piaccia, / la meglio infranta abbiam che ci si sfaccia, / con un pestel
,... se vedeno che uomo ci sia che cerchi espugnar la lor pudicizia
ii-91: l'agitazion dell'animo ci sta mortale... chilo filosofo,
idio, in danno sempre della nostra vita ci mostri della tua deità fierissime e acerbissime
non diedesi ancor. jcùiier, 156: ci furono le partiture da ricopiare.
che la mortalità era a firenze, ci riduciemo a uno nostro luoco in vai-
a morire tre o quattro persone, ci sentiamo commuovere da misericordia e da spavento
mortalità imitazione di cristo, i-22-5: ci bisogna la virtù della pazienza nelle tribulazioni,
della nostra mortalità che in ogni attimo ci consuma. muratori, iii-26: chi
della mortalità nostra, il quale quanto ci tiene in questa corruzione della mutabilità nostra
corruzione della mutabilità nostra, intanto niente ci si manifesta la incommutabilità della eternità?
. v. arà inteso le sconfitte che ci ha date questo anno la mortaria traditora
la mortaria traditora, pure a dire ci ha tolta la mancina, è cosa da
.. o signor molza, quanti galantuomini ci sono stati rubati! ed ancora la
ma le sofferenze, quelle sarebbero meglio che ci fossero risparmiate. -con riferimento al
troppo da quella che la natura ci propone lontana,... ti fa
tuoi occhi - / questa morte che ci accompagna / dal mattino alla sera,
te l'arreco. -fine che ci si procura volontariamente; suicidio.
diavolo gliene scampi, ma egli gli ci conduce: e non solamente alla mala
strada, ma era una pena che ci faceva sentire di più la mancanza di una
mancanza di una luce nostra come se ci fosse una morte tra noi, perché
3-424: un'ombra sbucò dalle macerie e ci venne incontro... « dove
.. « dove andate? » ci domandò fermandoci sul portone una cui metà
c'è nessuno qui dentro... ci sono solo io e la morte »
, a ciò che 'l dimonio non ci possa tollere lu lume della mente,
redenzione, per la quale [dio] ci ricomperò dalla morte eterna. ottimo,
chi fa cosa a malincuore: 'ci va come un condannato a morte'.
. cinelli, 11-223: al circolo ci si annoiava a morte. d'altra parte
pratolini, 10-124: lo colpii. ci picchiammo a morte. quando finalmente armando
di dividerci, disse: « domani ci va prima dino e tutto è a
dino e tutto è a posto. ci penso io ». -campare,
. subito, subito, che tu ci arrivi prima di quella carrozza: già
per dir così un silenzio di morte che ci regnava attualmente. tommaseo [s.
fenoglio, 1-29: quattro colline appena ci separano e finiamo col vederci una volta
è forte. -tale che non ci starebbe neppure la morte: persona insopportabile
quella bevanda, e respirato quell'aria ci sentimmo ritornati da morte a vita.
esconsolate figliuole, della morte del lor fratello ci siamo vestite. -voler cadere
la morte. il primo passo che ci conduce alla vita, ci conduce alla
primo passo che ci conduce alla vita, ci conduce alla morte. la morte pareggia
maggiore prosperità e fortuna, quando meno ci si pensa. proverbi toscani, 203
petrocchi [s. v.]: ci furono risse, pugni e quasi quasi
furono risse, pugni e quasi quasi ci sarebbe stato il morticino. 3.
va piano piano dov'è il morticino, ci si tuffa la mano, si richiude
da per sé medesimo: l'esperienza ci darà lume. bonomo, 1-9: quando
suburbani di firenze, con mortifere scorrerie ci infestava fino su le porte. monti,
. perticari, ii-99: non più ci spaventa la imagine del futuro: non
sangue avventi. lalli, 12-206: or ci mancava questa impiccatala [la nottola]
sinisgalli, 6-49: la poesia non ci aveva mortificati e non ancora eravamo sicuri
al mondo. brusoni, 6-305: ci conviene aver riguardo che il soverchio amaro
, sì benemerito? segneri, ii-4: ci smentirebbe un antonio, ci smentirebbe un
ii-4: ci smentirebbe un antonio, ci smentirebbe un arsenio, ci smentirebbe un'
un antonio, ci smentirebbe un arsenio, ci smentirebbe un'infinità di mortificatissimi anacoreti.
mortificati e ora furibondi, pur troppo ci dichiara dissomiglianti all'invariabile figura de'corpi
; non perché in questo mio ufizio ci sia nulla da nascondere, ma r
baldini, 9-236: il chiarini forse ci teneva ad accentuare il carattere di '
colore. algarotti, 6-36: voi ci scorgete [in questi oggetti] l'
noi, non si può negare che ella ci riesce più scarsa — 968 —
). aretino, 20-197: non ci sono le più insalate pazzie di quelle
buona raccolta / e ognun di voi ci ha da parte il suo morto. manzoni
ti credevo morto ': a chi non ci scrive più, non si vede più
cassa da morto ': quando qualcuno ci invita a una spesa che accettiamo volentieri
: o giudicate / se la carota ci era stata fitta! / pur noi ci
ci era stata fitta! / pur noi ci rallegriam che voi tornate / a consolar
sentirsi terrorizzato. brusoni, 6-317: ci troviamo prevedute di due mariti che tirano
testa. -essere una voglia che ci si leverà dopo morti: essere un
.]: 'è una voglia che ci si leverà dopo morti ': di
dopo morti ': di cosa che non ci possiamo procurare. -essere un morto risuscitato
trasecolare. guicciardini, 13-xiii-71: né ci è buono, tra noi, che
mi vuol veder morto ': a chi ci perseguita. -pretendere perentoriamente che un debito
tegghiaio bot- ticini, nostro fattore, ci de'dare... le lbr.
torce; i bianchi incappati che tristemente ci guardavano dai buchi della buffa, e la
/ ch'era un mortorio, non ci andava un cane. v. bellini,
come sinfonia '. « dài, giacché ci siamo. non lo vedi, come
dolcemente al peso del corpo, onde ci si può appoggiare confortevolmente, sedere o
pendio che serviva a manovrare, e non ci siamo fermati. sbarbaro, 5-105:
a riscaldarsi, altro alla fè, ci vuole. idem, xi-13: alla
incollandola con gomma chiara, sì che ci si legga a traverso. 23
, e simili cose, che non ci costano. — come le mosche
pane verrà a buon mercato, ma ci metteranno il veleno, per far morire
mosca al naso. fidatevi di chi ci vede ed è in grado di saper
essere insieme con voi. ora che io ci sono, non crediate che così di
cardinale ippolito] dicendo: « noi ci sappiamo levare le mosche dintorno al naso
bue, quanto mille mosche: perché ci sono più mosche che buoi; e per
tanto va la mosca al miele, che ci lascia il capo. ibidem, 91
cavalca, vii-11: il secondo male che ci fa la tiepi- dità si è che
tiepi- dità si è che il nimico ci prende baldanza addosso di più tentarci che
). tartara, 404: altri ci preparano [colle anitre] gnocchi fatti
si dice scherzevolmente di qualunque vino quando ci è cascata dentro una mosca. es
il tristo; / in questa via ci sa di moscado / a un che
, 3-6: i caldi ordinariamente non ci sono troppo ferventi e le mosche e
mosche e i moscherini non molto nel naso ci dànno, salvo in silanda. soderini
e crediamo di arare la terra perché ci è conceduto di posarci sotto la coda
nuovo, i quali montandosi al naso ci fanno fastidio e risentire: onde si dice
coperte di piombo. algarotti, 1-vii-93: ci è... una città turca
moschettato. fagiuoli, 1-4-318: qui non ci va processo, ma, riconosciute le
non vi fate scorgere. volete che ci faccino fare una visita ai posti avanzati
grandine di moschet- terie e mitraglie che ci ferirono un bel po'di gente.
barbey d'aurevilly,... ci ha dipinto con colori fantasticamente lugubri le
e. cecchi, 6-274: ci aveva raggiunti un vigile stradale di quelli
cravaliz [gómara], ii-79: ci sonno quattro sorti di moschetti dannosi e
de li ragni,... se ci danno dentro li moschetti, ci restano
. se ci danno dentro li moschetti, ci restano intricati, ma li mosconi grossi
, come un pallone moscio se uno ci soffia dentro. -ripetuto, con
. si era tirato da parte e ci guardava, scuro, che sembrava un gallinaccio
le vespe e i calabroni? / ci fùr di molte vipere quest'anno /
. c. arrighi, 2-77: ci avevano cacciati come buoi in un carrozzone
quell'uomo non è più desto, e ci troviamo in un altro luogo, diversificando
di napoli non c'è altro moto che ci accerti che gl'imperiali sieno per mandare
in comunicarci ciò che avvenne, non ci dicono una parola intorno alle cagioni e
discendendo dagli universali a i particolari, ci faccia vedere l'uomo in moto e
, lassù ai vicoli di toledo, ci aveva colpa quella benedetta leva che s'era
. mazzini, 77-179: il 1 febbraio ci ponemmo in moto. in ginevra il
tosto mota, / venendo e trapassando ci ammirava / d'anime turba tacita e
de'nostri sensi più perfetti, quello che ci muove il senso dell'udito e per
: questo dato certo che l'esperienza ci somministra si è che il principio
vespro. de sanctis, 11-75: ci ha nel mondo quattro o cinque parole motrici
, passando dalla parola all'azione, ci espose il suo piano in una parola sola
buon mercato; che è quello per cui ci siam mossi. nievo, 2-31:
uomo, noi, senza vederlo, ci moviamo quasi dalla natura ad amarlo.
non si muovere? / salamon non ci arè retto. marino, vii-161: qual
come uomini grossolani,... assai ci moviamo daltesteriori sembianze. vita di gio
. g. gozzi, i-25-85: ci siamo... ritratti insieme in roma
iii-19- 174: oh, che ci si schiudano al tutto coteste contrade meridionali
una porta che con un rapido volo ci porti nel bel mezzo di fratelli confederati,
che possi contrastar con l'oro, né ci è muraglia che ci possa difendere dalla
oro, né ci è muraglia che ci possa difendere dalla potenza dell'oro.
s. v.]: * non ci hanno lasciato che le muraglie di chi
. ghislanzoni, 1-80: da una parte ci protegge la collina, dall'altra faremo
filosofica. mamiani, 10-ii-16: ci mancò l'agio e più la forza
altri la compera e volessi murarvi, ci toglie il lume a la cocina terrena e
possono per far murare t avvenire. non ci riusciranno. -chiudere, concludere
e debito mio con loro, che ci hanno murato [nel convento] quattromila
orlando, la minestra, / ché noi ci siam rinchiusi e inviluppati / come fa
- / rispose orlando: - anzi ci siam murati. -con uso iperbolico
-chi mura, mura sé: quando ci si trova coinvolti in lavori edilizi,
certamente morire. garibaldi, i-m: ci voleva l'animo d'un arcivescovo,
voi alle murate, a ciò che iddio ci presti vita. musso, 104:
un murello. pascarella, 1-14: ci forzò a sederci su un murello,
e per farle diventare più saporite, ci buttavano dentro da mangiare gli schiavi.
ponte). pavese, 2-81: ci fermò a mezzacosta presso un ponticello murettato
un soldo dal pugno chiuso, poco ci mancò non mi tagliasse un dito con un
venite aiutarci a scalzare il muro, che ci caggia addosso '. -se
-a buttar l'acqua nel muro un po'ci se n'attacca: per indicare che
a buttar l'acqua nel muro un po'ci se n'attacca, ma con te
, 211: la musa imparziale della storia ci ha svelato le larghe e nascoste radici
v-43: quando alcuno maravigliando e tacendo ci guarda fissamente col viso levato in su,
. livio volgar. [crusca]: ci hanno fatto assembrare lungi dalle nostre abitazioni
3-67: quando alcuno maravigliando e tacendo ci guarda fissamente col viso levato in su e
, non troviam can né gatta che ci musi. p. g. silvestri,
mussco- glione la straccia, la muscétta ci rimane. = voce di area napol
mazzo, perch'a tale strette / non ci vai più » rtare spogna o
redi, 16-vi-311: alla predica non ci volea stare; e dall'altra parte
glione la straccia, la muscetta ci rimane. = dal napol.
mandarlene tre o quattro navicellate, e ci vedrebbe delle porpore..., de'
da museo, due tre dièci macchine ci diedero la polvere. -che professa
trita, come dicono i toscani, poiché ci hanno messa la muserola in bocca e
: avviene che, dopo qualche intervallo, ci iace di rivedere un bel giardino
. che la sapienza eterna non volle che ci fusse discordanza di suoni nell'universo,
i. nelli, iii-76: che non ci ebbe forse piacere a quell'accademia di
. papini, 27-989: altre giovinette ci allietavano colla musica dei corpi danzanti, colla
s. v.]: non ci vo'entrare in questa musica. massaia,
, 6-106: le richieste... ci piovevano addosso ora da un alloggiamento,
sparassero pure; tanto le fucilate qui non ci arrivano, e noi stiamo mangiando e
sposati, non potevano sperar nulla finché ci fosse stato il padre. -cantare
, / ma cantala per breve, ché ci hai fracido / con tante lungherie e
suddetto piacere è distinto da quello che ci è portato o dalla qualità dell'aria
lettera per milano;... non ci sarebbe altro che tu avessi qualche conoscenza
... / il giorno tu ci mandi le cicale. -che produce un
ebrei, oltre gli accenti grammatici, ci fossero ancora i zione in ogni
musici cavalieri delle corti estense e toscana ci correva. -con sineddoche.
, 1-100: o pure con quanta soavità ci soglia gli spiriti ricercare un vago canto
buonarroti il giovane, 10-974: non ci pensar più sopra, ciapin: to'
picchia. sacchetti, 100: se e'ci fosse monna scoccalfuso, / vo'la
scimmia generale. nessuno, proprio, ci aveva pensato! -medie. muso
. forteguerri, 12-58: non ci potemmo mai sì strano danno / immaginare
e al muso duro, quelle genti / ci credono persone intelligenti! cattaneo, iv-3-240
partenza muso e quattrini, solamente loro ci hanno dato una mano. 6.
, e che ad amar la patria ci penserà da vecchio. de roberto, 402
bello, e magari quando siamo infognati, ci chiudono i tavoli sul muso.
dir nulla a nessuno, pure non ci fu verso di soffogargli in bocca ogni
/... / fin qui ci sono. carducci, iii-24-293: questo risuscitato
1-614: mio caro signore, quando ci annunzierete che siete sul punto di mettervi
). berchet, 1-147: tu ci hai sbattuta sul muso una tanta- fera
voi tutti. verga, 1-370: non ci si annoiava mai un momento in casa
più maestri, e così o non ci son più, o non giovan più.
dall'indie. massaia, iv-122: ci demmo a cucire cotte di tela bianca
, 2-238: voce voce voce. -non ci manca, per bacco. - no
i giusti tuoi buon mussurmanni, / non ci lasciare
. ah mustacchióne, mustacchióne, che ci porti via le creature sul più bello!
cessi loro una sfuriata e ci mandano alla rincorsa dell'altro [treno
altra, facendo quattro mute, dove ci vorran sedici soldati di più delle dette sentinelle
e noi, perché le guardie non ci vedessono, ci accostavamo al muro.
perché le guardie non ci vedessono, ci accostavamo al muro. cesari, 1-1-223
spedita una sua muta, la quale ci conduca in un giorno a parma.
di s. mesme, che ci è venuti a pigliare con una muta di
e mutabile. manzoni, vi-1-281: che ci siano, in questa e in quella
4-1-227: questa che è una scala stabile ci servirà per misurare i lati della proposta
3-20: la pioggia di settembre qualche volta ci obbligava a ripararci in uno di cotesti
v. borghini, i-rv-4-239: né qui ci è cosa alcuna di nostro, se
di freddo e di fame, che ci giovano tanti mutamenti e vestimenti, distesi per
cristo disse di sua bocca che niuna cosa ci aveva stato fermo. -essere
-ma che andate cercando da me? -che ci hai sotto? - che ci ho
-che ci hai sotto? - che ci ho sotto? maglia e mutanda, va
parti e la differenza dalle nostre, ci sarebbe da dir molto et entrare in
[i sensi], molto spesso ci avviciniamo o ci discostiamo, mutando lume
sensi], molto spesso ci avviciniamo o ci discostiamo, mutando lume e posto a
]: 'mutare ': quando a chi ci mostra un componimento diciamo: 'qui bisogna
europa non mutasi. pasini, 27-509: ci sono uomini che si mutano a lor
che eglino noi possano portare, onde ci fa di mestiero mutargli. bellori,
fugire. fra giordano, 2-192: perché ci mutiamo noi tanto di luogo in luogo
isguardando in cosa stabile e ferma, la ci reca ne'suoi scritti quale nel pensiero
giordano, 7-421: noi alla resurrezione tutti ci muteremo, ché la natura nostra e
bembo, 8-50: questo mutar ai casa ci ha tenuti tutti faccendosi e sotto sopra
: taci di ciò, e tacendone non ci dar menda se uscissimo dalla regola di
: mutata in meglio la risoluzione, ci restammo in un luogo di caffè a riposarci
è manifesto che non altro delle passioni ci rappresentano, se non quello che esse hanno
avamo colligato,... costui ci fu ora slegato caro abbracciarlo. machiavelli,
, 1-340: alle sei del pomeriggio senesi ci liquida le giornate della cinquina che ci
ci liquida le giornate della cinquina che ci spettano, fa la mutazione nel
mutazione nel libro della compagnia e ci congeda dalla trincea. -in
indizio di presta mutazione ed interpretare che ci fossi venuto per dover ivi occupare qualche
si fa grave. pananti, i-12: ci vuol qualche aria, qualche mutazione.
in italia. costantino garzoni, lii-12-413: ci è in oltre la compagnia dei mutefericà
. ojetti, i-329: se in epiro ci fossero adesso i turchi, noi saremmo
malvagi, mutevoli; ma certi giorni ci scambiamo delle strette di mano e delle parole
strette di mano e delle parole che ci rimescolano qualche cosa nel cuore. saba,
1-iii-34: volevamo parlare, ma i singulti ci mutilavano ogni sillaba sulle labbra.
ogni tantino di storpiatura o di mutilazione ci ridurrebbe questo vocabolo al nostro bisogno.
b. croce, iv-2-51: non ci è ignota la teoria gnoseologica del '
scoprono una casa muta; che fare? ci sia o no il nemico? carducci
giorno della vegetazione o della vita? ci è impossibile di rispondere, l'apparenza è
all'azione d'un corpo estraneo, ci producono una sensazione più muta e incerta.
questa tirchieria del padrone, che pure ci faceva doler la fronte a leggere su
la bestia è perfetta, ch'io ci ho posto la coda, ah ah ah
fu lungo e penoso. l'emozione ci aveva reso mutoli entrambi. bonsanti,
con dio, gismondo, che tu ci sai oggi a tua posta fare star
: il suono di quelle dorate campanelle ci avvisa e par che dica in mutolo
, 1-13 (47): così ci legammo i grembiuli indietro, e quasi
audacia, come dicesi faccia, muso. ci vuole una bella mutria a dire,
. arrighi, 3-86: credo che non ci sarà nessuno che vorrà immischiarsi, perché
invitava mai. bacchetti, 13-718: ci voleva un empio - disse, -come
che ha pagato in previsione (dio ci scampi e liberi) di qualche brutta
scene così decorative dell " arcadia 'ci fu un tempo buona controversia d'oziosi
, sacrificio, e vedi che schifo ci contorna. 2. seguita da un
dossi, 3-116: nel vagone che ci trasportava a narpea, noi occupavamo quattro
: quel punto di cielo che perpendicolarmente ci è sopra la testa e quello che è
si dice quel punto del cielo il quale ci sta sotto i piedi a perpendicolo ed
, sì. - naffe! dio ci aiuti, con queste diavolerie! buonaparte,
fuoco, e questa sorte di bitume non ci essendo portata, possiamo sicuramente pigliare el
l'india. idem, 2-iii-73: ci mostrò i suoi libri, scritti in un
. domenichi [plinio], 10-56: ci sono anco delle galline nane, che
lo core risponde con tormento: / non ci aio ecca, nanti fue l'amore
, il lingui sta. ci sono delle pecore in un prato, falchi
atarassia. piovene, 7-87: non ci stupiremo se il tema preferito di david
così ove vuole la 'n 'ci poneno la 'd 'e ove la
d 'e ove la 'd 'ci mettono la 'n '. m
d'occhio. nievo, 3-22: ci è ancora in trappola quel napolitano che con
in me. guarini, 1-153: così ci mescola il falso mondo innun medesimo nappo
, x-5-436: noi... non ci occuperemo punto... di tutta
, iii-345: l'idea urgente di agire ci ha narcotizzati. = denom. da
narranti, e chi noi siamo insieme ci facciamo conte e, dicendo, faremo che
poesia dicemmo essere la narrante, la quale ci pare che dalla stessa cosa si conduca
stata narrò loro. beicari, 6-155: ci narrarono i padri... che
arpa dicea l'ebreo cantore / che ci narrano i cieli / le glorie del signore
drammaticamente narrato e sì attraente che non ci soffre il cuore di esser troppo duri
ho messo i brachi a nasar quel che ci è, questo genere di animali.
fazio, v-17-87: un'altra ci è, mi disse, e 'l nome
12-i-82: pur ieri mi fu detto che ci era una nuova nasaria in sonetto che
: se il padre e la madre ognun ci ha parte / già nella nata ower
g. ferrari, ii-288: il cristianesimo ci vuol tutti perversi e delinquenti nell'atto
e delinquenti nell'atto stesso del nascere; ci nega il diritto e la possibilità di
liberi, di governarci da noi; ci vuol servi e maledetti. sbarbaro, 2-63
esistenza curiosa. -con la particella pleonastica ci. boccaccio, dee., 1
: naturai ragione è di ciascuno che ci nasce, la sua vita, quanto può
, comune madre a tutti coloro che ci nascono. chiabrera, xx-ix-237: dura
cosa è morire: / pur di quanti ci nascono nel mondo / deve morire ognuno
nasce, cresce e moltiplica, non ci dobbiamo però gloriare, però che non è
luna trigesima. pigafetta, 138: ci sono colombi, tortore, pappagalli e
sorgente dell'uno a quella dell'altro ci corre poco più d'un raglio d'
seppelliti nel pantano come le tinche. ci nascono i funghi sotto le ginocchia.
stare al bene e al male che ci piove di sopra. -nascere o
sia nato oggi! 'a chi ci fa troppo ingenui, inesperti. bocchelli,
, 3-21: le cose che la natura ci dà al nascimento rimangono sempre, con
in israel per nascimento dissero: perché ci ha oggi percossi il signore dinanzi a'
senza l'assistenza dell'opera sua non ci puote apparire di lui pure il
letteraria e civile, xl-661: noi ci siamo prescritta l'accuratezza più esatta nel compendiar
sotto che costellazione o pianeta l'uomo ci nasce. = forma masch. di
di titoli, de'quali non uno ci persuadeva. gozzano, i-1305: mi
nati / la notte che le cose ci nasconde. poliziano, st., 1-60
1-60: la notte che le cose ci nasconde / tornava ombrata di stellato ammanto.
del pavimento e presi il denaro che ci avevo nascosto. -sottrarre alla libera
davvero l'onniscenza e l'onniversatilità non ci sarebbe luogo a questo discorso.
e di madre], che dopo dio ci è onorabile sopra ogni cosa..
disonorevole. vittorini, 5-76: non ci si è mai rifiutati di riconoscere l'
convien ch'io dica, / insegnato ci avea quest'onorando / di pestar fin'a
abbiamo scritte onorantissime testimonianze di sopra, ci porgono testé occasione... a trattare
'sono i bei titoli coi quali ci onorano. 2. riverire e riconoscere
acqua alle mani; e poi che lavati ci fummo, a tavola ci sedemmo,
che lavati ci fummo, a tavola ci sedemmo, come piacque al buon vecchio,
c'è forza di onorar successivamente chi ci governa. giordani, ii-64: gradirai tu
: oggi, onorando i morti, noi ci svincoliamo benissimo da ogni debito verso i
premio augurale nel nome del re che ci diede una patria. bacchelli, i-175:
sto per casa... non ci s'aspettava davvero ch'ella volesse onorarci
cattaneo, 2-6: dalla varietà dei frutti ci sono porti tanti e sì diversi sapori
miei versi, dio sa che non ci ho pensato mai...: la
lavora ': qui l'onore non ci entra. r. sacchetti, 1-478:
, 463: n questo mondo ci son de'legisti di fortuna come de'
figlia è una ragazza onorata ». « ci credo, signora santa ».
oimè, che non solamente io non ci vedo strada onorata da potermi scoprire, ma
a scaricare il bastimento. -o che ci ayete preso per camalli? -io vi
sociale a cui si appartiene o nel quale ci si identifica (anche nelle espressioni salvare
e si dica che laggiù nell'isola ci siano parecchi uomini pronti a vendicarne l'
maschi comincia dal momento che il prete ci fa fare quella firma a piè dell'
, se non m'inganno, mi ci si rappresentano tre o quattro capi di non
servitori. poliziano, 2-49: lorenzo ci ha ragguagliato dello onore s'è fatto
io compatisco. cattaneo, vi-1-407: ci grandeggia innanzi la necessità d'abbracciare nell'
f. giambullari, 5-247: come bene ci discopre l'onore della lingua nostra nella
creduta dovere avere tal fine, mai ci saremmo indotti a mandare invano il detto
esso meco: e perché mio marito non ci sia,... io ti saprò
pur di quel nostro prete il servitore / ci offeriva il suo aiuto: io che
cavour, vi-453: l'onorevole deputato valerio ci diceva nell'ultima tornata esservi occorsi gravi
casa, iv-165: il primo che ci venne in mente per filosofo raro e singolare
persona che tenga targa a tavola, ci parve che non fusse luogo onorevole per v
sangue? muratori, 7-i-156: nulla più ci può far intendere qual fosse la dignità
. f. casini, ii-525: ci ha egli alla prima infedeltà spogliati delle
: per l'avverbio * onorevolissimamente 'ci dà ad intendere la preminenza del luogo
ii-289: o tu, dolce signor che ci hai creati, /... /
non si costumava far carbone, ora ci ha preso, costuma e se ne fa
dello scelto, xliii-433: noi non ci teniamo ancora così a venti né così
son punto ontoso. -eh! come ci entra l'unto qui? -ontoso, cioè
. magalotti, 21-88: del che non ci potevamo chiarire per l'opacità della canna
mentre la nostra acuita e moltiplicata sensibilità ci fa intuire le oscure manifestazioni dei fenomeni
12-i-280: bastivi a sapere che ne'vini ci dette a gustare il nettare e ne'
nettare e ne'poponi l'ambrosia. e ci rinfresco... con la gelidezza
dei vicoli. betocchi, i-127: ci ascoltiamo nell'urlo / opaco delle ciminiere.
queste cose opache e ingrate, che ci opprimono! moretti, ii-771: tu che
, le orazioni e simili opere pie che ci sono ordinate dalla chiesa o ricordate da'
palesi e tagli che o ^ ni persona ci dica bene di voi, sì che
, secondo loro, è vero che ci giustifichiamo per cristo. d. morosini,
, rotto, brusco, imperativo: ci si vede l'uomo d'opera e di
2. ciò che si compie o ci si prefigge di compiere sulla base di
al volere giunta la possa in vano ci si proverà. mazzini, 14-397: la
elenco andreottiano dei meriti della democrazia cristiana ci si presenta essenzialmente, e fatalmente,
a un barca- ruolo e a chi ci lavora di mano e a uno che va
non poca della restante opera delltiudson, ci spiegano agli occhi come un immenso quadro
altro di purgarci da'rei affetti che ci tengono involti neltamor delle cose terrene.
: all'opera, ai teatri, / ci sta il diavol, ci vanno gli
teatri, / ci sta il diavol, ci vanno gli idolatri. foscolo, v-325
non pensando, in quel momento, che ci sia un pubblico al mondo, discorre
dovuta, a quel rimedio / che ci parrà mestier darem poi d'opra.
e offerendosi: e noi, quando ci fia dato occasione, ne faremo opera
non mi dice nulla, non mi ci raccapezzo. -in opera, nell'
. s. cattaneo, 8-65: ci ponemmo in un tratto all'opra per
d'una staffilata / il bravo prete ci si mette a opra. mazzini,
noi aviamo molto che fare. non ci bisogna andare in maremma a pigliare uopara
non vi stia. giuliani, ii-324: ci son certe opre... che
via, pigli l'opre e non ci stia ». -la fine loda
sassetti, 326: ci sopraggiunse una nave delle nostre e passocci
passocci avanti: a bocca di notte ci stava per prua opera di mezza lega
serio che molte, che tutte quasi ci rinunzierebbero. sbarbaro, 5-102: fu il
prima ora, si trovano, anzi ci troviamo noi altri, che siamo quelli
momento di rottura: mao tzetung, ho ci min, potere operaio.
i-56: salvo... se non ci fusse qualche filosofo operante che con l'
... quelle metafore le quali ci rappresentano la cosa in atto ed operante
da ragazza. che la divina bontà ci presta alla nostra salute: delle operanza,
lungo [celso], 435: qui ci sono due pericoli: che, a
gente d'arme, che è costà, ci piace operiate per guardia di talamone
operare il fedele amore che insieme lungamente ci ha tenuti legati con pura fede. torini
, essendo a noi in credito, ci fa la strada all'operare, incalziamo,
operare, incalziamo, su quel modello ci formiamo, lui riguardiamo, e dalla
tra il prencipe e i sudditi, ci vorrebbe uno spirito operativo e rigiratore.
ed operativo, si potrebbe rispondere che ci sono però le streghe. f.
1-93: di tutti questi che detto ci aviamo, i primi [medici] sono
reprobi. guasti, iv-83: ora ci è dato scorgere in otto compassi gli
, 16-v-275: quegli sciagurati che non ci voglion bene e hanno odio contro 'l vocabolario
operazioni, vita, istituto metodo ec. ci furono anticamente. pascoli, ii-703:
caro, 5-121: è necessario che ci vergogniamo di quella sorte di mali che
in noi o ne gli nostri più cari ci paiono vituperosi, e queste sono quelle
i vari rapporti ne'quali son guardati ci dànno le idee del bene e del
mondo pestilenzie e piaghe, non vedo che ci fosse licito a fare. fra giordano
peccato, / per sua grazia se ci è concesso e dato / seminar qui
2. fu da taluni creduto che ci dovessimo attenere alla proporzione de'nostri vicini
! per collocare una partita di zolfo ci vuol la mano di dio...
altrui. leopardi, v-248: egli ci parla qui del latte come di un oggetto
po'per volta con paziente pazienza ci insegnò tutto quanto sapeva: leg
però che tali illusioni c'impongano e ci guidino a credere eh'essi crescano diversamente dagli
poesia: credo che in casa l'operetta ci fosse, e poi è andata perduta
sai che riguardi, che orribili pretese ci sono nei 'caffè chantants ': con
,... così i riti che ci lasciò furon pochi, semplici e schietti
alimentare). ariosto, 17-54: ci ungemo i corpi di quel grasso opimo
periodici popolari, i-749: se noi ci facciamo ad esaminare lo stato ed indole
strozza in gola più magnanimi proponimenti, che ci fa oggetto di riso, in cotesto
o dilettissimi nostri, per li casi che ci hanno indotti in non opinati accidenti,
suoi superiori... 'capite? 'ci spiegò... ora ci sono
? 'ci spiegò... ora ci sono delle nuove autorità che hanno un
quella bona oppenione di pace la quale lui ci disse, era deliberato di mandare e
159: -in che forma vuoi che io ci ritorni? -in abito di pellegrino.
vincendo la cupidità, l'opinione, che ci guida al piacevole, si chiama intemperanza
a quello che omero racconta, egli ci parrà più tosto savio e destro uomo
landino [plinio], 806: ancora ci resta un nobile medicamento degli alberi,
la situazione o la condizione in cui ci si trova. gramsci, 12-238
vi furono dei farmacisti senza diploma che ci apprestarono delle tisane oppiate e nauseose copiando
oppido. 5. maffei, 5-1-173: ci sia permesso d'aggiungere come non può
dignità d'alcuno, tante falsità di taccagnerie ci fussero, quante ne porrieno in campo
perso mettere innanzi eccitamenti, e altro ci bisogna che esortazioni, senza che,
: quella opilazion gialliccia, che noi ci studiamo di cacciar da'volti umani con la
per guarire gli esaltati dalle ricadute, ci abbisogna un po'di quell'oppio che si
, / si dipinto, com'è, ci persuade / per l'amor de la
rallegra pluton e dice: adesso / non ci sara dal cancelliere opposto, / perché
sara dal cancelliere opposto, / perché ci calza bene. g. m. casaregi
modesta semplicità. pellico, 2-170: ci facevamo legge di parlare...
quanto si può per noi, che ci opponiamo con buoni dettami a questo disordine
né accettarsi se non opportunissimamente, come ci ammaestrano ancor quelli che ci insegnano l'
, come ci ammaestrano ancor quelli che ci insegnano l'arte del parlare e scrivere
di opportunismo si dimostrerà inopportuna, perché ci farà perdere l'inestimabile forza spirituale e
l'inestimabile forza spirituale e pratica che ci viene dalla fede che è nei popoli del
movimento si è guastato, troppi opportunisti ci si sono infiltrati. -sport.
de'più facoltosi negozianti d'altro paese ci [in verona] venne, singolarmente
altezza strana. giordani, i-io: ci avrebbe scommesso la testa, l'opportunità di
orti di parnaso. scrittori di giornali, ci guarderemo dal gettare il discredito sopra una
, alcune delle sue parti verso settentrione ci si nasconde e si scuopre delle australi,
amica la verità, de la quale ci faremo scudo contra gli oppositori. galileo,
sopra proccurato di soddisfare alle opposizioni che ci potevano esser fatte col vocabolario alla mano
, / da sua potenzia tua virtù ci scioglia. lettere e istruzioni agli oratori
unificato o parificato il sistema tributario e ci saremo persuasi che gli altri paesi avranno
, grande per le cose assai che ci vanno. forteguerri, 14-87: alla rete
. foscolo, xvii-146: oramai non ci vedo; sono le sette, e
quei giusti che tengono la nostra malta e ci strappano la nostra fiume? b.
: sono oppresso dal lavoro, non ci vedo più, lascio di scrivere.
! pirandello, 8-564: che non ci fosse più bisogno davvero, neanche per
non solamente è occulto a quei che ci veggono, ma è occulto sino a
fatiche, alle quali siamo condannati, ci opprimerebbono col loro peso se non avessimo le
altra rabbia che contro l'austriaco che ci opprime direttamente. -assol.
alba sublime! govoni, 832: troppo ci opprime questa necessaria / brutale realtà.
-rifl. pirandello, 8-462: ci opprimiamo ormai per forza col fastidio infinito
ovvero che opprimendo la voce della ragione ci tragga ad azione onde a noi venga
recognizione superiore. cicognani, 3-161: ci fu un silenzio di quelli che mettono in
non lasci mai d'incalzarci, finché ci opprimi. guerrazzi, 6-603: egli
sono le armi con cui queste passioni ci oppugnano, così diversi parimente hanno ad
che si risponde come questo esempio non ci fa alcuna oppugnazione, perché i gentiluomini
non per ritirarci, per paura che ci facciano l'oppugnazioni del sarsi. b.
p. levi, 3-131: ci ho pensato su tante volte: bisogna
di segmenti ». cassola, 2-497: ci mise un bel po'a scegliere;
esperimenti più franchi e più destri, ci spassavamo nell'infilzare parole rimate, nel
, 206: noi secentofili... ci siamo troppo beati di pittura ricca gustosa
bellezza. metastasio, 1-iv-299: noi ci nutriamo qui delle nostre vicende interne e
questioni pratiche che un giorno o l'altro ci potremmo porre. come tante altre a
porre. come tante altre a cui ci parrà arduo trovare lì per lì una
. 5 e 6 dell'avantielenco. ci sono le farmacie di turno, le *
dell'offerta. arbasino, 78: ci siamo riservati un'opzione sugli alloggi che
: forse seimila miglia di lontano / ci ferve l'ora sesta, a questo
. sassetti, 139: io mi ci sarei messo volentieri [a scrivere certa
; in un'ora vo e torno, ci vole un'ora perché spiccichi due parole
ore fugaci e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste
. d'impazienza. perché spiccichi due parole ci vuole un'ora. 17
vostro valore, / e, s'eo ci penso, moro incontanente / di mia
maniera di diletto infino alla bassa ora ci è tolta. livio volgar., ii-1-329
noi, se vien fora cattiva: gesù ci salvi! tarchetti, 6-i-148: vedi
ora di smarrimento e di decadenza che ci rattrista tutti. 24. ant
noi dal medesimo spirito, la qual ci fa praticamente conoscere ad ora ad ora
padroni che non hanno punta carità; ci mangerebbero anco l'osso sacro; chi più
di sì fiero accidente, e sì ci rimanemmo goffi goffi. fanfani, uso
se sete desso, in buona ora ci sete venuto. -con buona fortuna
piovano arlotto, 78: quando noi ci partimmo io mi missi indosso uno mio
dirsi a significare che al bisogno non ci mancherebbe né coraggio né tempo da pigliare
percuoterlo. fagiuoli, 1-3-363: non ci potevi badare se non tu, segrenna
ma un'altra volta ch'io ti ci colga, tu sentirai che ora farà.
preciso momento, nell'istante in cui ci troviamo, adesso (e indica la
golfo: « ora non mi par che ci sia il freddo che era dianzi »
come l'elenco ora pubblicato dai promotori ci fa manifesto. 4. in
vie. sinché eranvi i tedeschi parea non ci fossero donne, ora. pascoli,
tali? pascoli, 325: polenta vi ci vuole ora e coraggio! -immediatamente
è pure esclamazione per rispondere a chi ci chiama o ci sollecita a fare alcuna cosa
per rispondere a chi ci chiama o ci sollecita a fare alcuna cosa e vale
pananti, ii-144: figliuolo caro, non ci confondiamo, / il mondo già vuol
già vuol sempre criticare: / quel che ci torna d'ora in poi facciamo.
a noi venne / oracolista, predizion ci chiama / a una sicurissima vittoria.
oraculo è quando dormendo pare che alcuno ci parli, e quello che ci dice
alcuno ci parli, e quello che ci dice riesce vero. fiamma, 1-577: