(sia pure non come si desidererebbe o ci si aspetterebbe). macinghi strozzi
). macinghi strozzi, 1-241: ci ha lasciato a ciascheduno 250 ducati:
d'una lira al giorno non mi ci vuole '. carducci, iii-7-54:
mestieranti. slataper, 2-441: finché ci sposeremo, io tirerò avanti alla meglio,
e alla peggio, bisognava proprio che ci adattassimo a spropositare in francese.
avrebbero avuto la meglio nel caso che ci si fosse proposti di gareggiarvi.
/ disse astolfo: per dio, ci manca il meglio, / io voglio dire
schiena. bocchelli, 2- xxiv-785: ci ha congedati,... abbracciandoci e
]: alza le mele di qui che ci ò il cappello.
ricolte di vignie, / noci non ci à malignie, / amandorle, castagnie e
7-13: per le medesime utilità che ci arrecano i semi, noi rileviam il fagopiro
pallavicino, 10-i-126: molto miglior alimento ci danno le pesche e le melappie.
maneggiarlo ognuno, / perché chi non ci adopra gran destrezza, / d'un melarancio
farro e di frumento ch'egli stesso ci scodellava, e il 'mulsum ',
briglie nella stalla de'cavalli, dove ci stavano i pièveloci cavalli di diomede mangiando
. landolfi, 16-75: ah stavolta ci siamo, 'in medias res ':
lud. guicciardini, 3-123: di francia ci conducono per mare sali di bruaggio
l'impegno; / pasta ed esca ci vuol più che melata; / ami d'
., 115: di questi frutti ci ciba, o dolce amore melato, ordina
il simbolo dell'antica tristezza. egli ci è venuto dall'africa; è grande quanto
aromatico. lud. guicciardini, 3-125: ci portano la mela- ghetta e altre drogherie
incerto; e se non fosse così, ci sarebbe nel mondo così poco da fare
, per una strada traversa, il cavallino ci portò sotto una costa quasi piana,
filosofo melisso. gobetti, i-242: ci preme notare l'assurdità dell'esegesi del
e pe'troppi sibilanti suoi suoni, che ci vuol altro che rima a renderla melliflua
bremc, 2-610: il duca dell'asinara ci ha fatti spiritare questa sera colle sue
s'è l'uno di noi cosa che ci abbi dato molestia, ringraziatene la nostra
cattività del nostro serafino sensale, che ci ha raggirati come dua frulloni.
strada è orribile: un pantano che ci tocca percorrere durante quattro ore e venti
loto overo agrifolio, faba siriaca, ci ceraso overo melli overo ceti. alamanni,
'mèle 'e 'pére '. ci badino, perché dànno materia a riso
sassetti, 7-126: mentre che noi ci trattenevamo, all'uscio si sentì una
orecchie nostre la melodia delle parole che ci laudano, che qualunque altro soavissimo canto
, l'invito così insinuante, che ci facevamo nel nostro cuore un cantuccio d'assisi
/ melodiosa. linati, xii-167: ci perdiamo in molli fantasticherie a contemplare la
locale. solo se si è gran melodisti ci si possono prendere delle confidenze con le
. de sanctis, 9-199: metastasio ci teneva a esser chiamato poeta tragico,
dire biancastri. ojetti, 1-172: margherita ci promise un po'di merenda sostanziosa,
. tasso, n-iii-1046: gli egizi ci figuromo iddio co '1 cocodrillo perché,
del gallo, giacché senza questo concorso ci esiste appunto quella membrana del tuorlo che
in membranza di nostra cavalleria, sì ci armiamo e sie facciamo alcuno tornea- mento
ed ultima maniera delle cose piacentici che ci muovono a riso sono tutte le cose che
15-249: traducendo scrittori men castigati, destrezza ci vuole ad appianare le inuguaglianze, togliere
vedere e provare quello ch'è detto, ci conviene andare per tre membri principali,
di doppia faccia, dalle quali il signore ci scampi e liberi. carducci, iii-16-161
intorno alla torre. muratori, 7-i-13: ci mostrano essi in primo luogo il disegno
, indi i membri di esso partitamente ci additano. fil. ugolini, 208
carità che lemosina si chiama, iddio ci ha guardati e guarda di maggiori pericoli
corpo nostro. idem, 14: non ci può più [la morte] tener
, che da prima niente paiono, ma ci sono alla vita grandissimi insegnamenti. documenti
: un toro più membruto del vero ci guardò di traverso e mugghiò.
[s. v.]: domani ci ài adunanza: memento. d'annunzio
che ancora dopo tant'anni, se ci ripenso, mi risuscita nell'animo tutta
sinfonia memorabile di hummel, le cui note ci ricordano il primo giorno avventurato del nostro
» disse il conte. « non ci avete informati della situazione? ». «
4 lateo ', cioè che la parola ci è data per nascondere 1 nostri pensieri
fosse uno segno memorativo dello amore lo quale ci mostroe nella sua passione. castelvetro,
gli fini sopra memorati, neppur imo ci è che non confessi di conoscere la necessità
in un tratto la pace universale e ci furono tanti e tanti travagli, quanti
scritti dell'archivio domestico, onde vedere se ci trovavo memoria alcuna, che mettesse in
v. borghini, 6-iv-147: così ci davano le cose incerte come le certe,
il provare / ed il mettere all'ordine ci porta / via molto tempo. pratolini
: tanto per rammentarvelo, non mi ci fermerò lungamente. 've lo dico per
... principalmente richiede a noi che ci rechiamo a memoria li nostri mali.
tempo la memoria delle ferite che voi ci faceste. panzini, i-246: la
levatura, ecco la gratitudine, non ci ha pensato nessuno! -in relazione
le ossa dei nostri cari, che ci ravvivano la memoria di loro. deledda,
presente. muratori, 4-32: noi ci mettiamo a recitare l'orazion dominicale o
lo so a memoria. (di chi ci ripete cosa detta anche troppo).
.]. genovesi, 3-203: non ci è animale più memorioso dell'uomo,
carico di rapportare, tanto a dir ci rimarrebbe, che non sarebbe sì facile uscirne
semenza, / tute ch'à nome ci vite no son par de valenza.
.. martedì menabò, ma a quello ci pensava il fernaspe, col righello,
15-77: notai, anche perciò, che ci tenesse immensamente a farsi osservare. e
menanti di roma, ch'io non ci ho colpa. magalotti, 7-174: de'
pagano in contanti, /... ci son nuove assai maggiori / che se
, 23-73'-quella voglia a li alberi ci mena / che menò cristo lieto a
, / e soffia un vento che ci fa temere; / disse ricciardo:.
vo'andare in cafria; e voi mi ci merrete, / o tutti quanti di
4-11: una barchetta... ci menò ad una vicina fattoria. barilli,
, non te costui / essere per menare ci pensiamo. forteguerri, 1-80: prenderà
di mare, con un vento che ci menò tre miglia lontano da trabisonda.
dissero a lui: percioché niuno uomo ci ha menati. fatti di cesare, 258
di roma imperiale. bartolini, 18-28: ci siamo portati, per merenda, carciofi
3-132: dateci italia, e non ci si contenda / prendervi porto a l'ora
. 'quel discorso su quel monumento ci aveva che fare come 'l cavolo a merenda
nieri, 318: benché questo cappello ci abbia che fare quanto pilato nel credo
merendò ogni cosa come un signore, e ci schiaffò su tre boccali del meglio.
« tonino, ber tino, che ci state voi altri a fare il merendino?
nieri, 318: spesso spesso ci incastrava la cena, o il merendino,
, 6-147: sul punto delle giostre ci sarebbe da fare qualche amena divagazione;
le ferie. falotico, 3-7: sì ci vive ogn'un come li piace,
questa vaga meria, / che quando tu ci stai somigli egeria, / tanto ci
ci stai somigli egeria, / tanto ci provi pena straordinaria? papini, 27-
209: 'meridiana ': i vocabolari ci danno solo meriggiana: cioè il tempo
poli del mondo e per il punto che ci piomba in capo, fende (se
sole giugne a quello sopra l'orizzonte, ci fa il mezzo dì e sotto ci
ci fa il mezzo dì e sotto ci fa la mezza notte. galileo, 3-3-23
algarotti, 1-i-24: né altro oggi ci resta che... di vedere
, militari, tenente e sottotenente, come ci dissero. -sostant. il
. e. danti, 2-7: ci discerne [il circolo equinoziale] le
, xi-362: dal lato meridionale, sotto ci sono le fornaci, coi loro laghetti
regioni. fogazzaro, 2-357: ci ha un che di meridionale, quell'agave
cantoni, 533: -e nemmeno esse lettere ci aiutano ad acquistar molta grazia presso tutte
varchi, 23-121: in questa parte ci convien combattere colla delicata turba e merigevole
che in letto insieme a fare meriggiana ci ritroviamo, ove io sarò il paragone
all'ombre violette / dei vetri e che ci sia, là dietro, pare.
x-13-3: nel meriggio, quando la vita ci ha rapiti nel proprio vortice, amiamo
. tornasi di lampedusa, 120: ci si trovava in pieno meriggio romantico.
centrale. gessi, 96: ci apprestò riso, carne arrostita e merissa,
appetibile, che in ogni altro stato, ci par di vedere in quel de'potenti
tutte le donne e figliuole del paese ci erano concorse, e tanta gente ragunata
, 1-ii-125: durante la nostra navigazione nulla ci avvenne che meriti qualche memoria. montano
conta meno, anzi. se non ci mancasse la competenza, sarebbe forse quello
beneficio della redenzione, per la quale ci ricomperò dalla morte eterna e meritocci vita
: noi crediamo poi che tali peccati ci abbiano da dio meritati tanti flagelli? cesarotti
.. fra quel- l'opre che ci giustificano e quelle che ci glorificano: cioè
l'opre che ci giustificano e quelle che ci glorificano: cioè fra quelle che ci
ci glorificano: cioè fra quelle che ci dispongono alla grazia e quelle che ci
che ci dispongono alla grazia e quelle che ci meritano la grazia. muratori, 10-i-189
meritate lodi. -contrario a ciò che ci si dovrebbe naturalmente attendere; indebito,
era meritevole della curiosità mia, giacché ci ero a caso venuta, e trascurar
non siam tali che, quando dio non ci donasse vita eterna, ci facesse ingiuria
dio non ci donasse vita eterna, ci facesse ingiuria. panziera, 1-2: la
credere che le cose o prospere o dannose ci avvenghino per avventura o per indotto di
muratori, 10-i-283: quando anche non ci fossero peccati da redimere, demeriti da
della passione di cristo, per li quali ci seguita indulgenzia e remissione dei peccati.
cristo annichila tutte le nostra ingiustizie e ci fa buoni e giusti e santi nel cospetto
, come un dovere, dissero: « ci è lecito credere che i meriti di
venire a questi meriti, io non mi ci sarei mai fermo. s. caterina
di alessandro volgar., 99: ha'ci giuiato per lo sacramento de lo tuo
quale non la voleva far mentitrice, ci si lasciò corre, parendole che il trovato
libero arbitrio, e se elleno ci son'cagione di far conseguitare la
, scarsi di munizione, non ostante ci tirano, perché in tutti i modi
e forse è per codesto che non ci intendiamo a chiamarlo. gozzano, i-1016
, 7-144: lo spazio in cui ci muovevamo era tutto merlato e traforato,
batter forte forte, / la faccia ci divien più colorita, / scottan gli
e gli fanno: « senti. ci devi mettere a riposo, levarci dalla
una gisella, pensavo, proprio tutte ci stanno. poi pensavo a michela,
siano per anco spuntate: « e'ci è del merlo », cioè « non
« non è espugnato il tutto. ci resta ancora qualche parte da abbattere »
zimbello. genovesi, 5-188: non ci è quaggiù mezzo tra il sapere e
della cuffia, ma dagli picchia e martella ci restai com'un merlotto.
/ lagrimando fra noi. / pria ci abbracciamo, e poi / del mio tormento
salotto; ed a pagare così puntualmente ci ho sempre provato un orgoglio che è forte
ignoto. saba, 424: invano / ci mesceremmo alla folla; ogni umano /
cinque parti del mondo: per poco non ci sembrarono una restaurazione di quelle arcadie nelle
, i-155: perché dio fa che ci sia tanta meschinità tra buoni e malvagi?
di ghiande e d'acqua. e ci sono oggi ancora delle canaglie che chiamano quella
della vita, e tutto il passato ci sembrerà meschinità e fastidio, e che
pavese, 5-16: non sai quanti meschini ci sono ancora su queste colline. quando
fra gli altri duri effetti della povertà ci è ancor quello di vedersi non rade
incapace di distinguere, fra la canaglia che ci insultava, i meschini, i poveri
cellini, 818: morte poltrona, ci hai tolto il bargello / e prima
hai tolto il bargello / e prima ci togliesti il polverino; / tu hai 'l
. bonghi, 1-96: l'autore ci mostra d'avere un concetto meschino dell'
[s. v.]: come ci si vede il meschino in certi atti
con me tutta la gioventù d'italia ci cacceremmo ad aiutarvelo a corpo perduto.
pigliarsi per concessione graziosa quello che non ci si volea dare per nostro proprio diritto;
salari se questi sono tanto meschini che appena ci servono per le scarpe? romagnosi,
, i-875: quante myricae sulle prime ci tardano il passo! sono basse le più
mescolarsi non erano corpi continui; adunque ci sono corpi fluidi, tra'quali è
quei tempi per la italia, non ci era altra lingua che la latina la quale
condita con olio o per disgrazia ci mancasse de la nepitella. aretino,
... mangiavano gli spaghetti, e ci mescolavano, ridendo, la parola *
26-176: il re gli vuol bene e ci ha confidenza, avendolo spesso mescolato ne'
suoi piaceri. pascoli, 1-819: ci hanno mescolato il mio nome e hanno
volgar., 3-314: insino che noi ci viviamo [sulla terra], c'
e -robusti, e ottimamente disciplinati. ci dissero esservi mescolati non pochi tartari condotti
speziai grazia di dio forza e avvedimento non ci prestasse. tasso, n-iii-607: gran
così. o antiche o forestiere ci fa gioire di tale ornatezza e -complementare
, 18 sanctis, 11-368: come ci sono filosofie mescolate di poesia, (313
preghiere, c'era mescolato un rincosì ci sono poesie mescolate di filosofia. graziamento.
con qualche bugia, perché di poi ci è venuto altri advisi e letere del
detto ruggieri. magalotti, 15-389: egli ci è stasera venuto lo stamaiolo a divisare
un grosso pugno mazzuccuto, / che ci resterà il segno più d'un mese /
già un mese al negozio marsoner senza che ci abbia degnato di risposta. cicognani,
mesi non son di trentuno. (non ci son sempre le stesse condizioni, né
in prigione. pirandello, 8-181: ci voleva un mesetto di licenza, e
[datteri] extavano alternati cum verdissimi ci tri e naranci, ippomelides, pistaci,
safunerale. borgese, 1-141: non ci tornare più alla guerra. fili.
giosquino... compose a quattrovo ci la messa sopra il suddetto introito. g
monastero). carducci, ii-9-252: ci sono degli atei, che si foggiano
va'alla messa! ': a chi ci racconta cose che non crediamo. meno
dalla cigolante strada. -domandare se ci fu prima la messa 0 il prete
di balia, 9-146: che noi ci umiliassimo a domandare perdono e absoluzione; che
dispiace molto, che qui a bordo non ci sia neanche uno a servir messa.
con quelli che dicono 'impostazione '; ci pare che la ragione non abbia d'
[alla statua] quel viso cieco, ci s'accorge che non si tratta d'
tempo di aspettativa. prima di tutto ci avea preso intanto una discreta pratica del messale
di sostituti principali. -persona di cui ci si serve, strumento. bencivenni,
e per suo'messaggi [dio] non ci fina di sermonare e pregare che noi
lui rassembrare. beicari, xxxiv-95: non ci dobbiamo noi molto gloriare / che 'l
sia di dio messaggio? / non ci dobbiam noi molto consolare, / veggendol
i-127: requie chiediamo all'azzurro / che ci infesta, con messi di rondini.
noi anco il meglio che abbiaci saputo ci siamo ingegnati di mostrare che non sono
varcata la soglia, ecco che la città ci si stendeva innanzi come una messe vasta
/ in ordine vi sia, quel non ci manchi. = deriv.
non bene -ma se que'quattordici versi ci sono, così a caso, e per
vostra signoria. aretino, vi-239: ci ricomandiamo a gli orazioni delbreviale di vostra messer
. giambullari, 1-3-611: se la corona ci vien ne le mani / del re
messia; / seguo la stella che ci è qui presente, / che m'ha
stile, il famoso stile totale che non ci hanno dato i poeti dell'ultima illustre
superomismo, messianismo ed altre bacature, ci potrà forse venire da disincantati savi e avveduti
sempre zitto zitto / e che proprio ci par piantato e messo. giusti, 4-i-257
silone, 8-205: -potete spiegarci che ci facciamo qui? chi deve venire?
ho fatto pensiero, togliendo donna, ci sarebbe di bisogno d'una schiava; che
none per lo comandamento di dio che ci mise quando ci fece. chi adunque
lo comandamento di dio che ci mise quando ci fece. chi adunque v'ha gioia
, invitando gli assisiani a consegnarla, prima ci fecero essi le risate, poi li
.. perché si mova, gli ci vuole un messo. = dal lat
caro, 14-143: nel ben fare non ci stanchiamo, perché verrà bene il tempo
nuora, una magnifica giovane bruna / ci apprese mestamente che l'unica figlia / l'
scuro. tratavversari], se non ci facciamo vivi!... una visita
... è necessario innanzi tutto che ci sia un complesso d'idee comuni,
che mi dole, che questo tristo mi ci mestica ancora me. 4.
a tal condutto / che senno non ci vale o gentileza, / s'e'non
pratolini, 8-127: tra questa bruzzaglia ci sono pure centinaia di poverissimi mestieranti,
, 4-519: per i mistièri acquistare ci vuole una facoltà nativa nel trattare le
giovine cominciato a far questo mestieri, ci divenne tanto ricco che comperò possessioni assai
, quando neanco la natura non mi ci aiuta e con l'arte sola si dura
dolci parolette e ingegnosi sofismi, co'quali ci sforziamo di addormentare la nostra coscienza.
quelle virtù che a divenir così fatto ci sono da mestieri di tal facoltà insegnate.
dosso la sonnolenza, se non in quanto ci batti. -letter. abito,
, queste cose che noi aviamo imprese ci conviene fornire; nullo altro conseglio non
conviene fornire; nullo altro conseglio non ci à mestiero, perciò che non varrebbe niente
uno che a conto della polizia / ci dorme accanto per dell'ore intere? pratesi
valore modale: come occupazione specifica. ci netti, 1-152: la corinna andò a
finito il suo discorso, parve che ci lasciasse tutti freddi e confusi, perciocché,
, i-21: ciechi fatti, non ci fanno più di mestieri né coliri, né
: il succhiar le ferite, del che ci erano anticamente uomini prezzolati che ne facean
bèllissimo caso urgente. i secondari non ci si attentano e s'è telegrafato a lei
arte sua, quasi venutigli a noia perché ci ha guardato dentro: il cuoco non
: se per un difettuccio di gola non ci stava bene dietro al latte, poteva
, n-ii-353: quando alcuna parte del corpo ci duole, l'animo non può esser
mesta e sì dolorosa che a lagrimare ci mosse tutti. pulci, 27 *
/ ore fugaci e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste
: si dedicò senz'altro al caffellatte: ci teneva dentro lungamente la mestola e lungamente
affari, certo non così gonzi che ci lasciamo addirittura tirare pel naso.
che voi mi scappiate dalle mani, ci vuol del buono. ricordatevi che nicodoro,
bande / si sgretola, e nessuno ci rimette / pur una mestolata di calcina.
è un affare serio... ci vuol prudenza,... ci vuol
. ci vuol prudenza,... ci vuol giustizia... ci vuol
.. ci vuol giustizia... ci vuol carità. cagna, 3-390:
ovula o mestrua esige che in casa ci sia silenzio. = denom. da
16-iv-89: io tengo che... ci voglia ancora un mestruo per fermentare,
. 5. figur. fine che ci si prefigge, scopo al quale si
3-11: distribuiti su due automobili, ci eravamo avviati lungo l'aurelia subito dopo
quando trapassano le mete della tolleranza, ci prostituiscono, come un cade- vero nella
rotta di roncisvalle, 4-34: tutta saracinia ci viene adosso, / che la mitade
... cominciavano a scendere, ci conveniva ch'elle lo avessero passato, e
ne dirò la metade, che non ci sarà tempo. -non valere la
. de marchi, i-370: non ci volle che la sua straordinaria energia morale
. papi, 2-1-108: la nazione ci chiede buone leggi, e non già massime
segnano già il passaggio alla critica. non ci è più l'ideale: ci è
non ci è più l'ideale: ci è una metafisica dell'ideale. nievo,
pittura metafìsica. soffici, v-1-272: ci siamo! -pensai -a te simbolismo,
trasparente, con la solida sua grossezza ci nasconde la luce del sole. pallavicino,
d'un contrasto morale dove l'arte che ci trastulla sembrasse così concretamente negata ed esclusa
teocratiche e capitò in mani metafisiche? ci fu sempre la profanazione della storia come
metafisiche e vediamo se quest'altra volta ci riesce il discorrer del mondo eterno o
naturalmente dotati di più fantasia -la quale ci seduce a dire bugie, ma ci ispira
quale ci seduce a dire bugie, ma ci ispira altresì a dipingere de'quadri più
g. ferrari, ii-282: nessuno ci accusi di eccedere nella interpretazione e di
ornamento è composta ancora la leggiadria che ci lusinga nel parlare elegante: e questo
2-262: un altro modo di mutazione ci è, il quale col nome greco si
tale che dalla parola presa e tramutata ci conduce alla cosa significata quasi per gradi
cosa significata quasi per gradi, non ci servendo il grado di mezzo ad altro
uno stocco. savinio, 3-241: ci narrerà la sua vita con lo stridore
l'arte sua, sì che in prima ci sappia qual monte, qual colle e
.). -metallo raro: quellodi cui ci sia notevole scarsità e molta richiesta (
suddetto piacere è distinto da quello che ci è portato o dalla qualità dell'aria
felice artifizio, pure fra le stesse ci è il più e il meno.
è talmente perfezionata, che in oggi ci ridiamo delle grandi fatiche e grandi spese degli
. g. ferrari, 134: ci duole... che il tribuno di
tribuno di firenze [savonarola] non ci abbia lasciato un trattato formale sull'arte
una parola base (e per lo più ci si limita alle cinque parole ottenute dal
e quasi communi ànno li segni e ci vorrebbe il finestrino di quell'antico filosofo
di fine della storicità) non ci abbandona mai. = voce dotta
metatesi popolare,... assai cose ci daranno occasione di ricavare a suo
bacino. carducci, iii-21-119: ci riportò all'antichità il vice- ^ presidente
n'è piena milano, i quali poi ci tengono di origine straniera, che
. essa [la francia] non ci presenta ormai se non lo spettacolo di
l'eloquenza ma il sentimento che la natura ci mostra qui. e la metempsicosi è
. tutti i bei versi co'quali ci riempiste di meraviglia, e subito ne
, ha disegnato di quest'uomo straordinario ci fa meravigliare come un così cospicuo personaggio
passata come una meteora; ma i giovani ci avevano fissato gli occhi. zena,
calma della pace. onde la nostra meteora ci obliga di rintracciarne fra le smarrite notizie
opera caduca. galanti, 1-i-259: ci sembra superfluo parlare dell'accademia di ercolano
/ quali meteorologiche dottrine / recate non ci avria? -che si occupa di
.. venendo alle meteoroscopie, dico che ci hanno gli antichi matematici lasciate due vie
è sommamente proprio; perché la mimesi ci risponde alla metessi, e la metessi
metilcicloesanóne, sm. chim. chetone ci clico, liquido, incolore
, 8-29: e questo appunto che noi ci proviamo di fare o di tentare;
di tentare; e per farlo più speditamente ci consigliammo di proporci a dirittura il problema
10-i-137: avanti aristotile... non ci era metodo di veruna disciplina, salvo
..., [la geometria] ci trasporta sopra le stelle. malpighi,
ironica). codetno, 345: ci credono, gli stranieri, noncuranti,
gli stranieri, noncuranti, perché non ci piacciono le cerimonie e i troppi metodi.
ostinazione dei nostri metodi, coi quali ci siamo fatta una legge di lasciar per molti
25. maniera o mezzo di cui ci si vale o che si ritiene necessario
era un uomo di metodo e prima ci pensò lungamente. -prescritto.
o d'altri ascendenti '... ci erano ancora i 4 metro- nimici '
leverò la tinta mia e alla presenzia vostra ci metteremo quella di maestro miliano. n
nostra non venivano,..., ci rifece mettere i ferri in gamba.
. quarantotti gambini, 10-158: come ci si doveva vestire? mi ero trattenuto,
a parlare di ciò con x. -se ci mettiamo in blu -gli dissi -rischiamo di
proprio la mattina di s. lionardo, ci furono messi i piedi ne'ceppi.
le onde dalle creature che il signor nostro ci mise il quarto giorno.
l. frescobaldi, 2-38: costui ci fece mettere in una casa noi e
soffice polvere. calvino, 1-561: ci metteremo in un caffè lì vicino.
bocchineri, 1-9: addì 2 di gennaio ci cavorno di casa il detto conte,
volere essere lui quel che a tavola ci mettessi. -rifl. porsi,
accanto a lui. ungaretti, xi-228: ci mettiamo a tavola, e col vino
realistica. cesari, i-335: dante ci ha messi proprio sulla faccia del luogo
grande dolenza che regna in noi, ci potrebbe mettere a troppa grande ignoranza.
è acciò che nulla macula e lordura ci potesse in alcun modo perseverare o mettere
ghislanzoni, 18-81: il suo buon umore ci metteva appetito, si mangiava bene,
6-191: strana agitazione /... ci mettono indosso / tutte quelle campane /
con gli occhi aperti -agli occhi i contadini ci badano -gli messero addosso un affetto grandissimo
ch'io ne pero / innamorai, tanto ci misi cura. chiaro davanzali, iv-33
pazzi, vi-239: voleva ancora e ci ricercava che ne'nostri abiti, ne'cibi
il matrimonio]. anche la ragazza ci aveva messo testa. sinisgalli, 2-19:
ormeggia di qua, ormeggia di là, ci misimo quattro settimane a toccar manfredonia.
: capita a molti, e mi ci metto anch'io, di biasimare il tempo
: io da me niente o poco ci metto, se non è in quanto raccolgo
di lepida va seguitando, due cose ci bisognano: l'una è di mettere
de'ricci, 136: ogni volta che ci volete venire, l'ho tanto caro
. pallavicino, 9-80: quando poi ci si mettono in elezione due cose,
provare in prima / a chieder che ci metta. botta, 6-i-509: fecero
condizioni... non lo nego ma ci metterei la testa. 42
macinghi strozzi, 1-366: loro non ci mettono altro [che le parole]
[che le parole] ed io ci metterei la carne e il sangue. bisticci
aiutiamo con tutte le forze nostre, ci mettiamo dell'onore. sassetti, 100
. sassetti, 100: io non ci aveva però messo niente di borsa.
raccapezzerò del sacco le corde, e ci metterò del mio. manzoni, pr.
i fatti degli altri; ma quando uno ci ha da metter la pelle ha anche
da me, perché non voglio che ci mettiamo a questi pericoli. panigarola,
g. b. doni, iii-62: ci è stato insino qualche musico insigne,
sceso, / don de grazia sì ci à miso. dante, inf.,
la fece chiedere / per donna; io ci detti orecchia, e massime / che
. sassetti, 406: se noi ci mettiamo a fare alle braccia, o ella
, medicine ed altre scienze, e ci è continua disputa tra di loro e concorrenza
sdegno, / il pedagogo, quando ci si mette / alle cose, suol mettersi
care agli scacchi con un altro: mi ci misi per vincere, a fine di
grullone! credi tu che se io mi ci mettessi, non sarei capace di trattenerlo
là nesso arrivato, / quando noi ci mettemmo per un bosco / che da neun
simili scappataggini, e tali che nessuno più ci voleva affittar dei cavalli. botta,
che lavorano sul ponte sono quel che ci occorre. uno sciopero edile, vuoi
fatto; e mettendo lei in casa, ci metto una dote di parecchie migliaia di
, in quanto alle sodisfazioni; perché ci faremo burlare, non potendosi da voi
. periodici popolari, ii-322: non ci sono lavori, i viveri sono tutti
a metter su la commedia, se ci riesce! dessi, 7-131: per
l'elvira. « il fatto è che ci tocca prendere troppo pane di borsa nera
tommaseo [s. v.]: ci si è messo dentro davvero. ci
ci si è messo dentro davvero. ci si mette tutto. -mettersi di
ducati in tasca, io e la pisana ci misimo in barca per portogruaro.
, / che pria per lunga strada ci divise. grazzini, 2-58: arrivarono dove
posson vedere alle prese religiosi e signori, ci hanno un gusto matto; e fiutano
. forse verrò, ma se non ci sono alla mezza, cenate pure,
soperchiare? / speta un poco, ci trovarò riparo / io vo 'l mio
della valle, 1-34: o ella ci sarà mezzana a rinforzar questo regno o
in breve, perciò che sse noi ci ne passiamo così tacendo fosse pensato che
è bene vegetata si leva separatamente e ci si fa la mezzanella, che è una
e ciò che quello, il quale ci ricomperò per tua mezzanità, por tuo amore
ricomperò per tua mezzanità, por tuo amore ci riceva. -con riferimento all'opera di
s. bernardo volgar., iv-20: ci siamo proposte tre libertà, e l'
noi siamo restaurati dalla grazia: la mezana ci è riservata nella patria. landino,
uomini siamo in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali
furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi.
nei lettori di quell'età... ci sono i precoci, 15. che non
obbligati di far marciare un curato che ci accompagnò colla maggior renitenza; ed era
a. pucci, ii-221: o quanti ci ha di questi mezzani e sensali di
un suo nemico, amico credendolo, ci esaudisce, come se ad uno veramente
averebbe veduto che i castighi temporali che ci manda dio sono mezzani per isfuggire gli eterni
prodotta. aretino, 20-200: non ci è dubbio che i costumi sono buon mezzani
infra il perno ed il cerchio in che ci si volge, bisogna che sia un
, 1-70: non credo niuno di loro ci sia prima che a mezza quaresima.
tondetta, mez- zarella, io mi ci attuffo dentro come un porco nel fango.
). pascoli, 1-249: renato ci scombussolò una volta con una notizia a
non abbiamo avuto paura dei tedeschi e ci facciamo mettere a sedere da uno come lui
, che, essendo mezzedima, non ci occorrerà a fare altra spesa di carne.
!... la mia mezzeria ci sarà sempre? 4. figur
chiavistello e venderlo al ferravecchio. -e ci si berebbe ancor sopra una mezzetta. a
. la spagna, 19-5: se ci volete della gente vostra / prestar che
volete della gente vostra / prestar che ci sfinisca questa guerra, / io vi prometto
e men d'un mezzo di traverso non ci ha. g. villani,
sulla coverta della nave regina, che ci precedeva di mezz'arcata, i passi d'
lo richiedevano di questo servigio; e ci entravano un par di litri di vino
carducci, ii-2-37: intendo che gli stranieri ci possano aiutare, ma a cose
era uno spettacolo da tanto ributtante ma ci ha rimediato la mezza pelliccia di visone.
publica ed il carlino è noto che non ci arreca incom- modo nessuno. 13
toro. boccaccio, viii-3-99: « noi ci appressammo a quelle fiere snelle »,
oggimai a roma; che io non ci sono mezzo. oddi, 2-55:
in questi silenzi... / talora ci si aspetta / di scoprire uno sbaglio
/ il filo da disbrogliare che finalmente ci metta / nel mezzo di una verità.
i peccatori; / dal mezzo in qua ci venien verso 'l volto, / di
grandissima podestade, non ostante che essa ci sia lontana, qual volta più c'è
al mezzo de la terra, che ci ha di spazio tremilia dugento cinquanta miglia
ché el tempo è breve, e poco ci possiamo stare. ariosto, 281:
464: lo smarrimento dello spirito ci fa traballare come ubbriachi e cader supini
20-100: quattro altre volte, prima che ci levassimo, il suo cavallo andò fino
in maniera che... anche ci risponda quanto più si può al principio
delle creature perché vede che spesse volte ci sono mezzo tra noi e il creatore nostro
punto dov'essi sono arrivati, e ci stanno comodi. b. croce,
nel ragionare sopra tutto festevoli e gioiosi ci dimostriamo; non già oltre alla convenevolezza
a certe note osterie di fuoriporta noi ci s'arrivava soletti, ordinavamo come sempre
. 17. strumento di cui ci si avvale per raggiungere un intento particolare
-col mezzo del senso, il quale ci assicura che quella torre è diritta e
quella torre è diritta e perpendicolare e ci mostra quella pietra nel cadere venirla radendo
era a quel tempo così rara, ci era mezzi sì scarsi di acquistarla che bastava
ali. d'annunzio, vi-1001: ci concede un mezzo; l'automobile del quale
delle repubbliche greche, mezzo delle quali non ci ha che la monarchia governante con pubbliche
qualche lenimento e speranza di requie, ci voleva anche questo. -con valore
. novellino, 96-156: dunque, ci avrebbe ora meno un danaio in mezzo
disse uno de'mercatanti: « e'ci è in mezzo il mondo ». contile
quanto a ciascuno è noto, se non ci fussero le divine sue opere di mezzo
diceva di dubitar che i nostri padroni ci restassero di mezzo. -essere
9-322: da noi le macchine non ci sono, si fa tutto a mano.
si fa tutto a mano... ci sto in mezzo tutta la giornata,
; ché, sicuro, iddio non ci mancherà. viani, 14-360: quando il
; ma usasi solo parlando di persona che ci sia molesta o antipatica. sbarbaro,
/ un giorno perdoneranno / se presto ci togliamo di mezzo. calvino, 1-273:
concordia / mi diceva: e'non ci è luogo pe'mezzi. g. m
vorranno colaggiù negli elisi. voi non ci sarete pe'mezzi. -non esserci
: 'non c'è mezzo': non ci è da uscirne. -per i
noi non abbiamo peccato, noi stessi ci inganniamo e la verità non è in noi
mezocerchio, opposta / al sol, ci scopre e l'altra a noi dispare
a mezzogiorno. carletti, 50: ci sono ancora alberi, in particolare de fichi
ogni cosa, con l'incertezza se non ci sarà il tutto saccheggiato o ritenuto sotto
aretino, vi-544: questo non ci esser un bagaro è il diavolo,
malerba, 1-21: i primi tempi ci divisero per sezioni e fecero quella dei tenori
aiutare col suggerirci un « mezzo-termine » che ci cavi decentemente d'imbroglio. mazzini,
uni e il no dell'altro non ci sarebbe stata conclusione, se l'avvocato
per lui. bonsanti, 4-480: non ci vogliono mezzi termini... santo
mezzi termini... santo manganello ci vuole, - ed è sempre tempo,
l'intrigo [della commedia]: ci pare superfluo ed uggioso mezzùccio del critico,
mezzovolgari, non che latine imbarbarite, ci dimostrano che non tutti a que'tempi
scrivevano latino puro e per conseguenza che ci erano due sorti di lingua, cioè
qui mia sorella trovata, quanto 10 ci sono più solo, e meno questo sperava
l'aria d'un pover'uomo; ci vuol altri visi a far l'untore.
, cantilenante. carducci, iii-3-128: ci fare'un sonnetto. a l'ombra
italiani, con sì fatte imitazioni, ci dipinsero il crocchiar della gallina, il
un gran conto de le figure che ci si veggono intorno intorno. -le due
17 (305): « come ci chiamano? ». « ci chiamano baggiani
« come ci chiamano? ». « ci chiamano baggiani ». « non è
codèmo, 147: qui sopra non ci si può mica stare. arlia, 349
caso. panzini, i-249: non ci ha mica delle briciole di pane in
. contentare del convenevole, perché non ci farà mica contenti el patrimonio grande,
l'aveva costretta ad entrare: -mica ci mangeranno vive? g. bassani,
che suona; / questa novella ancor ci pare antica. novellino, 51-191: signore
un miccino. firenzuola, 967: se ci mette un miccin d'avvertenza, /
quanti manco pericoli e quanta più sanità ci risulterebbe dal mancamento de'galeni, de gli
l'albero di manzanillo fa morire chi ci dorme sotto. la sua ombra è micidiale
in quella stupida e micidiale fiducia che non ci fosse peste. carducci, iii-23-42:
anonimo, i-490: li occhi mei ci 'ncolparo, / che volsero riguardari,
da me, o fiore o cotal micolino ci si pensi. guerrazzi, 1-612:
da lui. pasolini, 7-113: ci son portichetti a lodi, tetramente settentrionali
come un branco di mosche cavalline, ci s'erano attaccati ai panni. volponi
delle compagne. pasolini, 7-113: ci son portichetti a lodi a sesto acuto,
probabilmente la forma 'microbo 'ci derivò dal fr. 'microbe '.
.]: 'microfonio': strumento che ci fa distinguere i suoni più tenui. panzini
botanica microscopica: quante interessanti novità non ci offrirebbe ella mai! papi, 4-175:
la ragione, speculando la natura, ci trova, dalle cose menome sino alle
come nel pino ed altre piante, ci ha fatto vedere la figura dell'intero albero
. b. croce, ii-1-98: se ci facciamo a guardare al microscopio non già
veramente ardua, perché sempre qualche pelo ci resterà a un microscopista, a un
maggior nemico della malinconia, la quale ci cava le medolle e asciuga tossa. rosa
. idem, 3-276: perché questo ci tocca più da vivo che non hanno fatto
. gregorio magno volgar., 1-202: ci promette [iddio] il regno celestiale
biaci, e questo è ché non ci è nel capo loro midollo. ma
rosmini, xxi-227: kant ben sovente ci dice delle cose assai belle e giuste,
. pellico, 2-474: i solitari ci riceveano nelle loro grotte dividendo con noi
assenzio misto, / né alcun gaudio ci dà senza passione. tasso, 4-92:
molto veleno. maggi, 540: ci pungi a morte [o amore] promettendo
. ahi, ahi! temo forte che ci saranno invidiuzze e rabbiette tanto più cocenti
sorrisi. lucini, 5-230: voi ci prendete al miei del classicismo. -prospettiva
c'è parola melliflua ch'egli non ci dica. pirandello, 5-542: era adesso
; poiché son troppi gli elogi che ci si fanno, e le dimostrazioni di stima
, di onore e di affetto che ci prodigano. -avere dolcezza sopra al
xxxv-n-725: ché-ll'om di buona fè ci vive in pene / e vedesi donar tòsco
: sono buoni fori, quelli, che ci dànno la fede della risurrezione. da
sasso durissimo. di più; il cristo ci introdusse 'in sancta 'per quei
bolle le mosche non si accostano: ci si tiene lontani anche da un cospicuo vantaggio
supplicai, scongiurai si facesse, noi non ci saremmo lasciati mietere ad uno ad uno
la soglia, ecco che la città ci si stendeva innanzi come una mésse vasta
bruciatai ce n'è più d'uno e ci sono i venditori delle arance, del
. codice marucelliano, 226: altrove ci furono libbre grosse e libbre sottili e
è a posto, la cartucciera piena, ci sono le cartucce a migliarola e quelle
mezzo de la terra... ci ha di spazio tremilia dugento cinquanta miglia.
: forse semilia miglia di lontano / ci ferve l'ora sesta. boccaccio, dee
, per la qual cosa il tutto ci va a rubba: onde non è contadino
, 135: il cardinal di gioiosa ci fa molti e utili miglioramenti, in ispecie
la moria da otto dì in qua ci fa poco danno. non so se si
quale si doveva piegare ogniqualvolta le scorciatoie ci avessero fuorviato. gramsci, 1-35:
, 6-v-29: da pignotti in qua non ci ha quasi scrittore toscano che, toccando
d'assai migliorarlo per molte cognizioni gentili che ci si ricercherebbono. tasso, i-192:
felicità del nostro autore ne'componimenti poetici ci assicura che il volgarizzamento sarebbe, anzi
anni già scorsi dopo la pubblicazione sua ci han fatto vedere che, se non
nulla della cateruccia, che, poi ci venne quella ischiavetta da barzalona, è
a dì 23 d'aprile... ci furono 2 cavallari con nuove della pace
tua malattia. carducci, ii-3-62: ci si prestò volentieri, e ricevè il sacramento
per fare il viaggio, il vento ci migliorò in segno di maestrale. g.
parea migliorato di molto e che non ci fosse pericolo di sorta. -che
che l'uomo, anzi molti di loro ci superano nella finezza de'sensi..
egli [i pastori] per tre dì ci diedero molto ben da mangiare, acciocché
scrittore giura... che non ci sia il migliore del suo [libro]
vedendo io, che altro non ci è migliore per lavorare in noi e in
uno vero e reale fondamento, acciocché ci possiamo edificare su virtù vere. alamanno
se il negus vuol mettersi d'accordo ci fa un piacere. se no,
ch'èci meglior'aventura, / che ci è aparita si gran meravilla. fra giordano
. gelli, i-153: la natura ci ha dato questi sensi, che non
corda, gli disse: -accettate questo: ci rivedremo in un mondo migliore!
1-196: ché quanto a migliore otta ci partiòno di questa misera vita, minore
altresì sapersi adattare a quel che in sorte ci venga di men cattivo.
: il figaro era anche flebotomo e ci aveva pronte nel vasetto di vetro le
, 3-86: questo governo... ci succhia il sangue peggio di una mignatta
garbano. bocchelli, 1-ii-297: voialtri ci tenete in vita per succhiarci il sangue
zena, 3-104: sol col mignolo ci tocchi / un di voi, bravi
luogo a te, perché veramente non mi ci sento a fatto; e questa scranna
sospettate migrazioni e mescolarsi di popoli che ci appariscono lontanissimi! e. cecchi,
d'annunzio, iv-1-668: amici ed amiche ci assediano; non ci lasciano in pace
amici ed amiche ci assediano; non ci lasciano in pace un'ora. tu sai
italiana. il proprietario che è un piemontese ci fa un magnifico risotto e delle cotolette
senza tutte quelle milaneserie, che tanto ci dispiacciono. = deriv. da milanese
. govoni, 9-414: l'alba ci ha già sorpresi in giro / anche
dato del nero albertini nostro fattore ci dè dare, dì kalen maggio
. infelicemente, per miliaria... ci mancò questa sera de'28.
ducati in tasca, io e la pisana ci misimo in barca per portogruaro. papini
. pasolini, 9s35: se ci è lecito usufruire in uno scritto « militante
loro ancora negata la grazia incantevole, ci sono sempre gli angeli; per gli altri
nessuno. arbasino, 180: se non ci fosse quella maledetta faccenda del servizio militare
di logici, a modo loro, non ci sono che i militaristi e imperialisti,
approviamo la voce proposta, perché non ci par proprio, come disse il machiavelli
allora calandrino: -e quante miglia ci ha? -maso rispose: -hàccene più
e su per gli canti delle ingiurie che ci aveva fatte. serdini, xxxix-i-67:
a cambio quanto cresciuto sia e quanto ci abbia egli utilizzato. cantoni, 277
. c. bini, 1-131: non ci avrei pensato dalle mille miglia. cicognani
pigiando il clacson come se a bordo ci fosse un ferito. = comp
settimana ventura è un'ottima idea. lei ci viene col marito, mia sorella ha
libreria del nostro amico stefano elia, ci vidi di certi nuovi libri rilegati con
bastava eccitarla perché diventasse una mima e ci desse spettacolo. -figur. carducci
mimèsi è un mito; e quando ci si voglia render conto di quello che esso
, ha erotizzato la nostra mimesi, ci ha stregati con la imagine del modello
, mimetico fino all'abiezione, non ci leva gli occhi d'addosso, e si
ix-143: quelli che venivano-su dalla valle ci dicevano che i tedeschi erano dappertutto,.
giustificare quel complotto in separata sede non ci sarà penuria. figuratevi, avranno solo l'
in gola. pratolini, 9-485: ci sono sei o sette tra 'mimmi '
libri ponte- ficali la chiesa santa catolica ci admonisce essere vizio aborrevole, e non
arbasino, 7-157: a questo punto ci si è già accorti dove si erano già
nievo, 595: mentre i bersaglieri ci tenevano a bada, il grosso degli assalitori
fondo. b. croce, iv-n-181: ci è stato telefonato l'avviso che una
scoperta sotto la nostra villa e che ci fossimo subito allontanati perché bisognava ripescarla e
popolari, i-330: tu sai che ci vuole la mina infallibile dell'idea, quella
qui, e dimmi che trista mina ci sta sotto qui. papini, ii-714:
dopo di lui altri di quando in quando ci scappan fuori con la 'buona '
passare questa nuvola così minaccievole che ora ci soprastò, che poi molto volentieri penserò a
. gl'inganni di questa fortuna, che ci lusinga con false minacce, sono troppo
e ella la donna; e tutti ci minaccia di far male, en modo che
crudele e rubicondo / d'impiccar tutti ci avea minacciati. machiavelli, 439:
armi di cui ella [la fortuna] ci ha minacciati, poiché le sue ferite
domina, e invece domina noi o almeno ci minaccia, e prende sembiante di male
2-356: leonardo non replicò nulla. ci fosse stato giorgio al suo posto,
tuo aiuto 0 quello degl'iddii non ci soccorre. caro, i-4: minacciano
rovine. muratori, 6-136: se ci assaliscono malattie, mi- naccianti di troncare
ecco subitamente che si cangia, / e ci minaccia pioggia, il temporale. forteguerri
scegliere ed a far tanti monti quanti ci son semi differenziati in tutto quel mescuglio
. / -di qui a domani non ci saranno più. bonsanti, 2-232: minacciava
dall'austria negli interessi materiali; ma ci vorrà tempo prima che ceda, se
* 594: tutti a un tempo ci mettemmo in quattro, / burberi e minacciosi
ch'io dovrò fare in pavia: ci penso sempre e non lavoro mai.
mazzini, 35-45: a momenti, ci piomberà addosso l'amnistia, dacché la
guerrier, poeti ed operai, / tutti ci diam la mano: / duro lavor
segnalazione. algarotti, 1-vii-93: ci è la vista di un paese con
allora tabù, dei finzi-con tini. ci rendevamo conto chiaramente, ambedue, di camminare
minatorie. di meglio, lxxxviii-11-92: noi ci faren valere, /. se spenderen
giuoco delle tavole e delle minchiate, ci ritroviamo nella gran loggia dell'accademico innominato
prete]... se non ci mette del suo; viviamo benissimo senza di
. rispose: « vediamo se il re ci vuol bene e quel che sa far
: « costei », disse, « ci minchiona: lasciamola andare dove vuole,
? moravia, xi-70: in quelle righe ci sentivo... un non so
saccenti, 1-2-6: se la coscienza ci abbandona, / v'è perieoi di
ho detto, sebbene che io non ci ho messo sale. magalotti, 20-95:
: la boccia era la medesima che ci aveva minchionato l'altra sera con una
minchionati di costui. salvini, 41-82: ci vuol... dare certe botte
cioè in toscana, il qual berni ci riduca al fatto tutta la scienza minchionatoria
9-1-73: in questo caso io ci veggo più delle minchionature per me, che
stinco di santo alaui ed è probabile ci procuri nuovi fastidi: ma il generale
, gli è un pezzo / che non ci mettevate piede in casa. l.
: ciò è presto detto, ma ci vogliono i minghioni che se la bevano.
prepotenti, esse dicevano, allo spedale ci stavan bene e le minchione eran maltrattate.
rete evasero / ed i tonni minchioni ci rimasero. de pisis, 1-508: un
un brillante di sasso; e gli ci vollero due mani'a far leva.
esca, non è già minchiona, e ci pianta subito. 4. con
, 1-4: ma il mal è che ci son certe persone / al mondo,
minerale. moravia, 15-173: la città ci sta di fronte, in semicerchio tutt'
po'po'di lavoro: sembra che ci sia passato il fuoco...
'viaggi'[del targioni tozzetti] ci fa spesso sentire quanto egli averebbe potuto
pirandello, 7-97: anche sotto la collina ci doveva esser lo zolfo...
orlando, la minestra, / ché noi ci siam rinchiusi e inviluppati / come fa
minestrùccia. marino, xii-569: non ci curiam di trutte o di pollame
per piacere: se l'irrazionale non ci mettesse la sua manina, come sarebbero
. f. doni, 2-64: ci son poi certi dotti in lingua toscana che
, / non che dipinto, elle ci hanno miniato. pallavicino, 1-210:
. ungaretti, xi-362: sotto ci sono le fornaci, coi loro laghetti
ed a tinte molto vivaci, che ci mostra, ricostruito, come suol dirsi,
oro di miniera, il qual non ci ha negli erari di questa vita, il
e stampato con l'imagine del principe, ci duro molta fatica e molto tempo ci
ci duro molta fatica e molto tempo ci perdo. marino, xxx-5-5: quella
la chiave di contralto; e poi ci sono i segni dei quattro tempi;
nelle nostre carni, per tal cagione egli ci è del tutto insensibile. pananti,
insomma avevo rinunciato a credere che a londra ci fosse realmente il tamigi. ungaretti,
inenarrabile. bensì potrò scrivere, e ci vado pensando, un commen- tarietto simile
di qui insino a tanto che non ci verrà, lo vostro fratello minimo.
: dissi: -conte, ah! non ci ài bon consiglio, / ché la
esprimere il minimo de'piaceri che dio ci ha co'cieli nascosti. metastasio,
può darsi che nella disgrazia dell'amico ci sia un peccato originale. il trasformismo
minore 0 maggiore di essi minimi che ci vanno pungendo e penetrando. michelini,
altro marmo. lancellotti, 401: ci dimentichiamo... che colà su è
noi serri,... non ci dà né pure un minimo che di tormento
parla sempre di rimpasti ministeriali, ma non ci si crede troppo; vi è chi
ministèrio si convenga. getti, 17-83: ci dà bene dipoi [dio] alcuni
. de notari, 155: né ci sarà se non d'utile e di diletto
maravigliomi ancor ch'in compagnia / non ci ha voluto e se stesso ha privato
era pur sempre tale un ministero che ci voleva ancora il clero per esercitarlo a
questi negozi, quando... ci fosse stato permesso, sapendo massime che
egli fusse su nel cielo salito non ci mancassero uomini che veramente il sacerdozio in
, non che ragionare; ma se ci sarà ministrato il vino spesse volte ne'
: dio volesse che almeno le selve ci avessono ministrate rozze vittuarie. murtola,
materie, e non tanto alte come ci ministrano i retori. gelli, 7-142
di fortuna o per malizia di chi ci ha 'vuto a minestrare o per nostra ischiocchezza
di piacere, l'arti ancora, che ci sono ministratrici de'piaceri, fumo ridutte
cavalca, 21-45: la quarta cosa che ci dee far venire in odio le guerre
, 45: andò alla sanità, che ci mandò il cerusico coveri e alcuni ministri
strumento, oggetto, attrezzatura di cui ci si serve per raggiungere un dato intento
il padre ministro [del collegio] ci aspettava in piedi. -ecclesiastico collaboratore
addosso / non mi venir, non ci accostiamo tanto. -ministrèllo (v
il minoraménto cotidiano de'torchi di venezia ci avvertisce dell'aumento d'essi negli altri
.. iddio è infinito, ella ci dimostrò un piccolino uomo. questa minoranza
. dolfin, lxxx-4- 613: se ci fosse maggior industria ne'sudditi, potrebbe
'e * minoranza ', che ci danno i buoni vocabolari. 2.
, / secondo l'affezion ch'ad ir ci sprona / ora a maggiore e ora
o sermoni / o simiglianti creder non ci dieno / che maggior ¦
se mancassi correrei un grave pericolo. ci vado a malincuore, credilo, pel
non saria ancora ritornata nell'oriente o vero ci saria pervenuta innanzi. cavalieri, 1-29
è un regime di terrore dal quale ci si sottrae solo in grazia della menzogna,
comando oggi solamente fa a dio e non ci aggiungnere né minuere alcuna cosa.
con salvatore di giacomo,... ci soffermammo a guardare la vetrina di un
g. b. doni, iii-2-243: ci sono poi gli strumenti di corde,
/ la quale a maggior morte ognor ci mena. de luca, 1-15- 2-79
, v. g., l'occhiale ci fa da una gran lontananza legger
per ancora non aviamo avuta, perché ci dice messer bartolomeo ne bisogna parlare al
25 (433): don ferrante ci mise tutto il suo sapere, e,
. minutàccia. manzoni, v-2-60: ci ho pensato su un momento se dovessi
sai, che, se avessimo chi ci desse fornimenti, ingrandiremmo in passo noi ancora
, capite? carducci, iii-27-76: ci credè la minutaglia dei raccoglitori di rime
, 2-13: in man la striglia ci facea pigliare / e con essa su 'l
a un suo ronzone / un madrigale ci facea sonare. / e chi ben
a i detti due gran filosofi che ci abbiam proposti in questi libri di seguitare
conoscere il mio parlare esser vero, ci arrechiamo dinanzi agli occhi alcuni segni che
cel mostrino, e forse non men ci varranno che se avessimo quel fine e sottil
: per giungere a tanta fortuna io non ci veggo altro rimedio, se non che
e così cangianti, che guai se ci poni am in traccia di una mezza idea
grandioso della statua. svevo, 5-54: ci sono delle vie, androni e piazze
. giannone, ii-273: giovanni di tessalonica ci rende testimonianza che a'suoi tempi la
, ma una continuata acquetta minuta che ci bagnò molto bene. parini, ix-30:
ancora le minute [isole], ci porremo permentoni, nia, sansego.
. 1 di piccioli, li quali ci diede tra molte volte a minute parti
che di scegliere quelle cose solamente che ci parranno convenienti a quest'opera. salvini
istruzioni minute. nievo, 171: ci rimisimo... in traccia di lei
ridicole. algarotti, 1-ix-184: come ci sono più maniere di dipingere, così ancora
, troppo debile e delicato stomaco, né ci piacciono infinite parole, che pur belle
, tutte le minute brighe cotidiane non ci lasciano tempo di riflettere. e.
eziandìo di peccati minuti, che non ci sarà talora uno veniale? cassiano volgar
vannocci biringucci, 25: quando ci serviamo della trutina più remota della bilancia
, 20-194: di quel poco che ci bisogna delle vostre gomme, de'vostri
l. salviati, 1-1-71: il popolo ci dà le cose, come suol dirsi
ordine, né d'ordinarie e raccoglierle ci dona alcuno spazio: il libro tutte
spazio: il libro tutte insieme le ci pone avanti ordinate e di considerarle ci
le ci pone avanti ordinate e di considerarle ci presta il tempo che noi vogliamo.
, i-i-ii: leviamoci di qui che non ci vegga, acciò che io vi possa
in simili luoghi, poiché questi tali non ci attendono così di minuto.
lei sa che noi altre monache, ci piace di sentir le storie per minuto.
gabbano. (quelle acquerugiole minute che ci si attaccano addosso senza che uno se
disperato mi sarei. galileo, 1-2-168: ci darà la quantità esatta delle ore e
passata di due minuti l'ora. ci mancano pochi minuti. l'oriuolo segna tanti
... ogni minuto che passa ci avvicina alla morte... datemi pochi
niente di notevole... al mondo ci sono uomini di un minuto solo.
23-24: iddio? capperi! egli ci è del certo. questo non si
dalla mia fantasia. savarese, 229: ci senti in tutto la mano della donna
sono raccolte dentro da noi, niente ci rimorde la salutevole coscienza. lubrano,
trito e le minuzzo, / io non ci veggo un gruzzo / ch'un granel
, assaggi. -benissimo, eccellente! ci vorrei minuzzare un po'di pane.
posticci stranamente indiavolati, onde i pecoroni ci perdano i mesi studiandogli, credendosi avanzarne
reseda che quel briccone del rosso ci aveva gittato. = femm.
? le contemplazioni sottili del salvatore, che ci fanno scampare tutte le tribulazioni. caro
tu pure, maledetto abito. poco ci mancherebbe che non lo tagliassi in minuzzoli
, 1-189: doppo l'aver perduto, ci stracciano,... ci riducono
, ci stracciano,... ci riducono in minuzzoli. idem, 20-84:
, 5-296: la prima penitenza che ci sia, / guarda se per la prima
e nessuno s'accorge che guarda e ci pensa, / lui, che un
le scrivo ora, perché i miei di ci vitanova mi fanno intendere che sono vessati
, come so stare sulla mia quando mi ci metto! calvino, 7-155: rispondevo
anatomico di s. maria nuova, ci vien messo in vista da filippo baldinucci,
secondo le varie distanze degli oggetti, ci sono di quelli che per proprio difetto noi
marinetti, 202: il periodo latino che ci ha servito finora era un gesto pretensioso
. con la scusa della miopia non ci va [alla guerra]. bacchetti,
grettezza. fogazzaro, 2-90: ci vuole... una grande miopia fisica
le spade. visconti venosta, 363: ci presero subito di mira: per fortuna
delle già fatte divisioni, secondo che ci occorrerà. baldinucci, 170: 'traguardo'
più fiero. 8. fine che ci si prefigge, scopo al quale si
. avendo la mira soltanto al poetico, ci mostra 10 spettacolo tanto anticipato, ahimè
precauzione. ariosto, 23-7: almen ci avessi io posta alcuna mira, /
presa la mira tropp'alto; ma che ci fareste voi, se faceva sua gloria
: certe signore e certi signori sgarbatissimi ci aveano prese di mira coi loro cannocchiali
prese di mira coi loro cannocchiali e ci guardavano come fossimo le grandi belve dell'
disparte. e stamane una macchina fotografica ci ha preso di mira. -fare
meticolose. magalotti, 21-137: ci avveggiamo esser queste notizie assai ordinarie e
pericolosi motteggi del cugino, il quale ci aveva presi di mira. visconti venosta
, le cui persiane rimasero chiuse, ci furon quelli dei d'adda...
da la bellezza di questa città mirabile, ci verrete pure. cellini, 619:
incantesimo. ariosto, 424: ben ci viene uno, che in tal cose dicono
, i-955: il nostro mirabile d'annunzio ci vuol suggerire, nel tempo stesso,
che colui si immagini mirabilia o sospetti che ci sie sotto qualche gran cosa,.
della terra e mantenitori della libertà, ci difendiamo in questo angolo di britannia. oggi
. siano mirabilie; ma e'non ci è altro che onde e sassi. lalli
aretino, 20-188: il segno che non ci era se ne andò con l'acqua
terapeutica. massaia, ii-181: non ci era meglio che ricorrere all'emetico..
e degli e, ci aiuterà mirabilmente ad asseguire la pro
uno stile d'una magrezza impeccabile: e ci edifica sopra, in aggiunta, i
miracolo e del sovrannaturale dalle materialità che ci attorniano qui in terra. fogazzaro, 7-159
e da turbarlo profondamente, in quanto non ci si riesce a rendere conto delle cause
. chi lo butta più giù. ci vorrebbe un miracolo. -effetto inebriante di
in questo tampo una piccola buca e ci metti dentro, per esempio, uno zecchino
è miracolo: l'aria di cui ci si abbevera e l'ondulamento dei colli fra
questo molti molte cose degne di miracolo ci narravano. buonarroti il giovane, 9-269:
di famiglia -rispose gravemente il giovine che ci avea meditato sopra assai e ne conosceva per
con voi... -che diavolo ci hai tu drento? ora lo voglio io
urtato due volte nelli scogli, noi ci ritirammo nella prora, la quale, spiccandosi
il piatto e buttarlo in terra, ci riuscivo: miracolosamente la signora elvira lo
finalmente. bigiaretti, 11-162: miracolosamente ci vennero portati i due caffè che aveva
vigliose, non sappiendo la causa, ci maravigliamo. p. f. giambullari
spazio di tempo [gli indigeni] ci dettero un grande piacere e miracoloso intrattenimento
d. bartoli, 9-28-3-158: non ci mancano già le dipinture di pennelli maestri per
oggetto. un bel momento quest'oggetto ci sembrerà -miracoloso - di non averlo visto
propria condizione. lomazzi, 488: ci son certe artigiane pedocchiose, / che
: volgendo lo sguardo a kassala, che ci stava di fronte, e che,
romana. cantoni, 594: ci voglio io, che mescolo tutto scientemente,
nilo, il deserto: fra sei mesi ci sarò. monelli, i-70: se
= dalla formula cancelleresca lat. miramur 'ci stupiamo ', ia pers. dell'
nel viso / d'un'angioletta che ci è apparita; / e io, che
, se ben si mira, non ci produce che tormento ed affanno. rosmini,
evento e lacrimoso, / qual funesto spettacolo ci porta / avanti gli occhi l'onda
purg., 25-108: secondo che ci affliggono i disiri / e li altri affetti
nostra guerra / manca il nemico che ci miri al cuore. e. cecchi,
[coretti] domandò alla cuoca quanto ci fanno pagare le legna il miriagramma,
deserto arbori che si chiamano mirici, ci gittammo ciascuni sotto la loro ombra,
: « quante myricae sulle prime ci tardano il passo! sono basse le più
giocherellare con un goniometro: « quanto ci si ferma? ». chiese continuando
che uno dei loro non connette; ci si risponde subito: bada, è un
condotto a una acqua mira, « colà ci conviene passare e vedrai che belle cose
la tribolazione è quasi come mirra che ci guarda e conserva, ché non cadiamo
amaritudine, fondata in vera carità, ci fa pervenire alla vera dolcezza e consolazione
della mirride scrive dioscoride, veramente non ci corrisponde punto. c. durante,
vivere... soltanto con quello che ci offre la natura. nutrirsi di fragole
il timido mirto. pavese, 7-169: ci sedemmo in un cantuccio sotto i mirti
ch'egli avesse fatto, s'egli ci fosse misavvenuto dalla battaglia? seneca volgar
nasconderle. s. mafjei, 95: ci sono / varie miscee che mi paion
miscee e, non sazio delle sciancate, ci vuol vedere ag- ganghiti in fondo di
ii-39: in tale stato di cose non ci deve far meraviglia se la storia si
il giuniore, scrisse una lettera che ci fa rincrescere della sua perdita; e
: da'medesimi frammenti i quali pur ci sono rimasi, non così molti, appare
cioè leggi miscellanee. einaudi, 1-248: ci dicono [le statistiche] che le
confessori; / lo vagnelista la lengua ci à mista, / c'adorna li cori
l'orrore, / la scherma non ci vai punto * né poco, / né
delle troppo moderne, che da poi ci hanno portate gli scolastici, i latini
vino e n'acconciamo le vivande e ci laviamo e puliamo con essa. c.
cui si trovavano, ma che vi ci possono tornare. 'confondere 'è
persone di valore e di sangue illustre ci abbia a venir mischiata sempre questa vilissima
accioché il mondo con le sue aversità non ci me- schiasse poi il suo amaro,
bolognini. sa il cielo che io non ci ho meschiato né malignità né disprezzo.
: be- retti guido... ci ha data una geografia troppo difettosa e
e l'ostro, / musa, non ci convien, né ci è concesso.
musa, non ci convien, né ci è concesso. bruno, 3-156: nel
insieme. garibaldi, 2-162: noi ci saremmo battuti corpo a corpo, giacché quartiere
l'enorme massa di cavalleria che veniva dietro ci avrebbe calpestati sotto le ugne dei cavalli
, che... egli non ci si mischiasse. pacichelli, 1-179'¦ la
: con spagna per ragion di natura ci doveria essere amore e buona intelligenza,
quant'egli è diletto, se non ci ha mischiato altro. g. villani,
mischio. s. maffei, 5-4-404: ci son mischi vaghissimi a velo: un
mio amore. fagiuoli, iii-9: ci sono delle donne scandalose, / inquiete,
leggenda aurea volgar., 776: noi ci dogliamo di te [o margherita]
diffinite. alfieri, 5-216: non ci credevi [voltaire]? e tientilo
libri da canto ed istromenti musici, ci ponemmo dappoi tutti insieme a far un
, senza dar mente a ciò che ci esce dal capo, di prima giunta
fece garbuglio, / quel dio lassù ci mandò freddo e caldo / e conciò
s'è dileguato, e non ci resta niente a sperare da anima viva fuorché
pezzente. pirandello, 8-834: ora ci abitava lui, il signore ridotto peggio
così sfacciato da venirmi innanzi? o che ci manca una parola per significare il disprezzo
la voce, moltiplichiamo i colori, ci struggiamo di trovare nuove bellurie piuttosto che
. buonarroti il giovane, 9-8: così ci riduciamo a far la ronda / dentro
. maffei, 7-136: altro più non ci rimane che il pur or passato xvn
or passato xvn secolo: del quale presto ci spediremo con dire che in esso miseramente
. s. maffei, 7-132: ci raduneremo... senza apparenza di
miserandi di infedeltà originata dalla superbia, ci giovino a farci amar l'umiltà;
che il chiamare idio e quei nostri misereri ci aveano più servito, che da per
n-iii-730: la fortuna... ora ci solleva di miseria in felicità, ora
solleva di miseria in felicità, ora ci deprime con movimento contrario. metastasio,
! d'annunzio, iv-1-716: noi ci divideremo, fra due o tre ore,
e intenti. muratori, 10-i-98: ci perdonerà i nostri peccati, quand'anche
.. bada un po'che differenza ci corre dal loro discorrere in quel tale
anzi lei. pellico, 2-170: ci facevano legge di parlare... del
e accomodati nel nuovo paese, renzo ci trovò de'disgusti bell'e preparati? miserie
bell'e preparati? miserie; ma ci vuol così poco a disturbare uno stato felice
di tela stinta sopra la poltrona zoppa, ci si chiede cosa diventeranno queste miserie tra
, per la sua miseria, non ci ha mai voluto mandare un medico. della
è quando noi pèrdoniamo a quelli che ci hanno misfatto, e quando noi atiamo i
che vogliamo ravveduti i malfattori, altro ci vuole che distillare da'pergami balsami di
rifiutiamo di caricarsi di sue misericordie, ci fa giumenti di sue giustizie. g
se tu hai niuna speranza che iddio ci riceva a misericordia, ecco, noi siamo
siamo apparecchiati a fare ciò che tu ci dirai. -senza misericordia: spietatamente
misericordia da dio... s'egli ci dà speranza che noi possiamo trovare misericordia
nostri peccati, facciamo ciò ch'e'ci comanda. — uscire di misericordia
[s. v.]: * ci vuole la misericordia di dio, c'
miseri e mortali, [gli angeli] ci amano misericordiosamente, acciò che siamo immortali
per tua pietà misericordioso, / or ci diriza nostro buon camino. g. morelli
patite. leonardo, 2-47: non ci manca modi né vie per compatire e
'piccarda '. gramsci, 8-62: ci domandiamo... perché l'università
in questa amena città... ci sono i quartieri poveri, anzi miseri
altissima descrizione della generazione eterna, che ci fece già da principio, di questo
mondo, nel quale... ispesso ci poniamo a sedere. ésopo volgar.
nato, che male a mio uopo non ci credetti l'altro giorno, quando mi
rovina. idem, vi-708: egli ci dona l'anno più veste che non
, 4-288: cred'egli però che noi ci moriam di fame? miseróne, avaraccio
: misero te, se l'orco ti ci coglie! / coglia, disse,
(190): signore, questa spada ci significa sicurtà con tra il diavolo,
. villani, 7-66: lo re ci perdoni ogni misfatto, e noi gli renderemo
sangue. monelli, i-98: il destino ci scaraventa di nuovo, con un calcio
mondo sì schernire, / el qual ci trae e giuoca di mispunti! =
processo. « lo vedi che governo ci si ritrova? alleato dei missini! sen
. berchet, 1-191: l'esperienza ci fa presentire vicino il ronzio d'una maledizione
assassini (benché di cose eroiche) ci fu rappresentata come una società composta di
siamo dunque degli anarchici, o così ci chiamano. ormai è un nome che fa
di quell'epoca. ungaretti, xi-61: ci sono degli altri campi, quello dell'
beffa: propone, pel carnevale (ci sarà dunque un carnevale di carneficina?
missione. s. maffei, 4-29: ci si contiene [in un documento]
venerazione,... quando non ci fosse né capo, né principe? galileo
strappi al cuore prodotti dalla gelosia allorché ci si rizzano davanti agli occhi misteriosità terribili
(onorato lettore) tali sapienti antichi ci hanno ascosto mirabil significazioni, come un
il luogo misterioso ove finalmente la natura ci chiama al riposo. g. capponi
qual 'non voleva 'entrare, perché ci andate misteriz- zando che il principe
contrarie, perché finite, e perché ci manca, almeno in grado perfetto, il
i-20: ciò ch'egli [dio] ci dà o permette a noi, o
spiegazione ragionata e delle cui modalità non ci si riesce a rendere conto, per lo
estremamente complessa e difficile o a cui ci si accosta da uno stato d'ignoranza
misterio che il signor nostro nell'evangelio ci avvisa e ammonisce tener fisso nella memoria
ozio divino. idem, i-457: ci piaceva indovinare i misteri e i pasticci
/ si dice tosto: qui gatta ci cova. 9. teatr.
. giusti, 4-i-260: per me ci vada pur senza mistero, / e
mistero, / e tanto meglio se ci sono anch'io. 12.
da sodisfarsi, / perché gli schietti ci sono in disuso. targioni tozzetti,
sia l'istesso come dire che egli ci sia dato da mangiare. cesari,
il senso della misticità, la storia ci racconta e descrive il loro, quasi direi
in bus e dello in bas, ci opporranno in tali cose, e pur
mistici; e, senza parlare, ci scambiammo qualche stupendo segreto. guglielminetti,
, 7-73: l'arte del passato ci appare priva di angoscia e di incomunicabilità
francese; e di fatti il littré ci fa sapere che 'mistificare 'è v
delle elezioni? arlia, 353: ci sono anche le voci 'corbellatura, minchiona
mista e turbata da i vapori continuamente ci ritroviamo. a. cocchi, 4-1-43:
chiama mista. algarotti, 1-vii-226: ci veggo in questo disegno un non so
quale misto (o comme che dir ci piaccia) e quale narrativo si chiami,
l'induzione sia bella e buona e ci somministri un canone generale per distinguere i
sanctis, ii-6-48: a quel tempo non ci è ancora propriamente una lingua, ma
. s. maffei, 5-4-313: ci si mostran sopra tutto frequentemente fulmini,
da una porta... e ci offrono dei bicchieri di una mistura verde
fatto dei documenti e delle memorie che ci restano di quell'episodio si può dire
la città si alterò in modo che ci vennero innanzi, e dopo uomini,
, riccati, 284: così fatto metodo ci dà... la misura della
hanno una certa misura, l'osservazione ci fa conoscere che la curva che rappresenta
, e però la poca acqua, che ci entra, camina e passa con poca
si richiedeva. dolce, 7-7: ci basti in ciò il testimonio di solo plinio
con misura o peso di bilancia / ci vorrà lèi l'oro e l'argento dare
caroz- zina e el gorzerino, che ci chiedete, vi manderemo volentieri, parendoci
. bocalosi, ii-25: in repubblica ci vuole una data misura di virtù: la
fracchia, 969: confesso che ci vuole una certa misura di sangue freddo
pratolini, 10-179: comincia col convincerti che ci hanno tradito tutti. ultimi i marxisti
è in ogni cosa una misura; ci son de'confini / certi; di là
e apprezziamo? una parte della critica ci risponde in proposito spogliando l'artista,
mie misure io presi: / ci salveremo senza timor d'esser sorpresi. manzoni
e pura, /... / ci batteva la misura / dell'orchestra il
. galanti, 22: la corsica non ci presentava che rovine, che monumenti di
moravia, 15-57: a tutta prima ci furono gli ammonimenti, le insinuazioni ideologiche
caterina de'ricci, 1-159: qui ci sono due conventi di religiose, le quali
, i-119: a misura tanto dio ci dà quanto possiamo portare, e più
? zanichelli per la traduzione di heine ci darà ottocento lire: ce le partiremo
della casa col nostro lavoratore, che ci fa buona misura e dacci le staia
, 1-59-16: l'accidia una fredura / ci areca senza mesura, / posta 'n
lei la misurabilità di ciascuno, ma non ci si vuole rassegnare. = deriv.
il circolo, come se del tutto ci fosse nota la misura del cielo a perpendicolo
misurarmi in collo. tarchetti, 6-ii-424: ci diedero le sciabole, ci collocarono di
6-ii-424: ci diedero le sciabole, ci collocarono di fronte l'uno all'altro,
ore. leonardo, 2-47: non ci manca modi né vie per compartire e
misurare questi nostri miseri giorni, i quali ci debba ancor piacere di non ispenderli e
studiamo il passo, ché gran via ancora ci resta da misurare. manzoni, pr
. con la scusa della miopia non ci va [alla guerra]. e misura
e perciò essa è quella nozione che ci mostra e che ci misura ogni cosa,
quella nozione che ci mostra e che ci misura ogni cosa, giacché noi non
ii-15-228: faccia il cielo che noi presto ci possiamo misurare con l'austria. rovani
altra cosa. delminio, i-83: dio ci fa veder in questo mondo tutte le
primi, finito quel misurato soccorso, ci ricadevano. massaia, viii-8: come
, 1-153: i nostri mal misurati desideri ci sogliono ingannare. d. bartoli,
l'aiuto dell'aritmetica arte noi veggiamo che ci è una regola a misurare monte murello
la distanza tra artimino e la fortezza, ci riserbiamo a dire altra volta la misura
che del corpo civile è il ventre. ci torna a conto perciò il tenerlo sodisfatto
mal ne disira, / se quei che ci ama è per noi condannato? »
i deh, perché dio di sua grazia ci cassa / e voi accetta? cammelli
la cieca / indole affieni, che ci fa crudeli? poerio, 3-100: ai
cielo, quivi mitissimo, in questi tempi ci dà di visitarle materia. brusoni,
di noi la cura piena; / egli ci faccia il mar mite o crudele.
valersene colla frequenza e facilità con cui ci serviamo de'rimedi più miti ed esenti
gioberti, 12-iii-281: questa riforma ci è attestata dalla unità del codice sacro
sopravvissuto, l'inintelligente = di cui ci si vergogna. 8. filos
ultimo che siam tutti così magoghi e ci va via il mitidio. 2
silvio de le boe tiene che nulla ci sia di sì vigoroso per mitigare l'acrimonia
legghi a noi, / ch'essempro ci possa esser nel futuro / a poter
e se dio vuole e maria santissima ci fa la grazia mitigheremo con esso in
mitigata, nel dialetto: e non ci sarà forse nessuno de'nostri lettori mila
', un'* assemblea ', noi ci facciamo prestare una parola dalla lingua inglese
', un " assemblea ', noi ci facciamo prestare una parola dalla lingua inglese
. di irrazionalità è quella per cui ci si abbandona ciecamente al bisogno di garanzia
abbiamo sbandito dal nostro pensiero, e ci studiamo ad escludere da quello anche de'
quale da questi raffronti sospettiamo subito che ci sia. saba, 18: la mia
già per la religione: i politici ci hanno visto uno strumento di governo;
del misticismo e della scolastica, dante, ci pone sotto l'occhio, come è
carducci, ii-14-198: non so che relazione ci sia tra i frak e le
tommaseo, 15-134: e che? ci crediamo noi forse in diritto di ripudiare il
nostri maggiori, e di nulla soffrire che ci rammenti i tempi felici de'poemi eroicomici
il nome di istorismo, se non ci paresse più opportuno e perspicuo lasciarle l'
loro mitologi, poeti ed eruditi, ci tesserono sopra un intrigatissimo laberinto di frivolissime
sue stalle un cavallo alato, come ci danno ad intendere i mitologi? minchionerie
vergogna. aretino, vi-133: madesì che ci si poteva stare e anco portar la
cecchi, 1-1 348: ci dette il perfido / tutte monete sbandite,
: a la croce de dio, ché ci son di male bestie in la corte
merica ritorna listesso per finire; siccome ci vuol la terra intorno alla casa;
altro non mancano veleni forestieri, onde ci si fa infino all'utriaca et il
fatto l'utriaca, ma in questo luogo ci farà di mestieri disputare alquanto del nome
mezzo stralunati. per burlarci d'uno che ci racconta una cosa strana o impossibile,
impossibile, a fargli capire che non ci crediamo diciamo: « ma che hai?
: sulle prime ebbe quel sollievo che ci procura la risoluzione d'una irritante difficoltà
al calcular mò, risolvere e concludere ci andranno alquante diete, e cosi al comparire
le giornate, che si vivono, ci sono ora madri e ora matrigne, avenga
madri e ora matrigne, avenga che mò ci si mostran prospere e mò averse.
, mentre noi qui sul fiume non ci diamo mente! -orsù, suvvia.
19-40: oh a questo mo noi ci potremo stare. buonarroti il giovane,
/ riposare; di mo'che noi ci siamo / per un pezzo. -in
animali. pascoli, ii-530: il che ci dà finalmente l'ultima ragione dell'aver
mobili, labili, inafferrabili, stasera ci fanno l'anima a somiglianza loro,
, lv-408: la scena mobile del mondo ci offre mille azioni che, traendo forza
questa, ch'è una scala stabile, ci servirà per misurare i lati della proposta
l'eterno mobile di ogni filosofia. essa ci dovrebbe insegnare quanta fede si debba ai
, 248: in un tal governo non ci ha che un solo primo mobile,
del mondo adoratore,... ci comandasse austerità di vita,...
. e. cecchi, 5-471: ci issarono in barca; e la nostra infagottata
in una pausa della nostra febbre, ci obbliammo a contem plarlo.
caos mi sgomenta:... ci dobbiamo considerare tutti mobilitati. pavese,
l'arsenale. silone, 5-198: domani ci sarà la mobilitazione. domani comincerà la
di origine. onde non credo che ci guadagni gran fatto la purità della lingua
sgualdrine, e che ad amar la patria ci penserà da vecchio. pratesi, 4-44
, tutt'e due aggobbiti nell'arte, ci sarebbe da sentire qualche moccion ciclista trattarli
mocciosi, ammettiamo senz'altro, non ci sapeva fare. bocchelli, 1-iii-48:
4-149: son questi i libri che ci compri, i viaggi d'istruzione che ci
ci compri, i viaggi d'istruzione che ci fai, moccioso? pratolini, 4-89
moccioso? pratolini, 4-89: qualcuno ci distoglieva dalla nostra commedia, voci che
erano stati accesi; e dunque non ci si vedeva neanche a tirar moccoli.
moccoli, in quanto a questo io non ci spero. nomi, 1-44: se
ii-273: — sì, ma ci sarebbe da aver de'taccoli grossi, perché
), sf. medie. nella medicina ci nese, sorta di stoppino
e queste gravi e sode, che ci dànno / comodità maggior con meno spesa
moda, che cammina come se non ci fossero poveri, li impone doppi. comisso
che in parigi. sbarbaro, 1-29: ci sono donne che la moda fa somigliare
genere di poesia, tempo fa, ci fu scialo: ora è passato di moda
': sulla parte sostanziale del contratto ci siamo trovati d'accordo. nel primo es
62): la modanatura delli detti vasi ci dette il disegno quel ditto gianfrancesco pittore
perché v. e. ili. ma ci mandi per il tavolino otto pezzi
personaggio letterario. guerrini, 2-155: ci accusano [noi poeti veristi] di cercare
, bisogna convenire che quelli che lui ci ha assestato hanno servito egregiamente a modellare
di lantosca, 2-116: noi due ci si modella / ai princìpi più strettamente
ordinamento darci ad intendere la necessità che ci è della generale dilezione. -composto
ragazzi, un po'perché anche lui ci si diverte, con ritagli di canne,
quel popolo d'eroi... ci fu proposto per modello ed esemplare.
, i-37: quella francia, che ci si presentava come un modello di governo
michelagnolo essere il maggior pittore che mai ci sia stato notizia né infra gli antichi,
de'grandi. galileo, 4-1-255: ci viene presentato un piccolo modello d'artiglieria
uccellatori mulattieri e viandanti et in fine ci farei [sul letto per il granduca]
mimèsi è un mito; e quando ci si voglia render conto di quello che esso
. stuparich, 1-55: nostro padre ci raccontava spesso un episodio della sua adolescenza,
3-281: il primo esempio di federazione che ci s'affaccia nel mondo europeo moderno,
nostre, sotto le quali con niuma difficoltà ci difendiamo da'venti e dal ghiaccio.
dopo quello all'ora debita verso il giardino ci avvieremo. f. f. frugoni
di quella. muratori, 10-i-100: ci obbliga egli ad usare in prò degli