depositano il salmastro. guerrazzi, 14-218: ci prese vaghezza gittarsi in mare mentr'era
libecciata, dallo spavento e dalla vergogna ci colse una malattia, a vedersi fare
i-408: navigammo per lebeccio fino che ci trovammo al capo di santo agostino.
acqua al mare. lido, che ci fu consigliata dalla signora gemma. -ritornare al
per abitarvi lietamente nella stagione che più ci molesta la lunghezza de'giorni estivi.
de'regni altrui l'acquisto ei non ci vieti, / e regga in pace
e però la nostra salvezza eterna, ci si nega assai volte da dio per
che divora / lucifero con giuda, ci sposò. boccaccio, iv-no: li
tua posta, non basta: / perché ci è, diciam noi, poco fermento
isquadre di sette o otto navi. ci è in esse sparso a proporzione un lievito
lo chiedemmo a taluno, e ci disse che significava lo * svincolo 'di
od anche matto, spesso si vede che ci torna chi lo somiglia. cfr.
, così infimi come sommi, tutto ci nasce con egual grado di alterezza.
di stizza, perché si sente che ci sarebbe stato luogo pel bozzetto grazioso,
le alpi cessanti presso la riviera ligustica ci lascino è l'appennino. -alpi
scoride ligustico e da galeno libistico, ci si porta oggi in buona copia.
, che però non vedevamo, perché ci era mascherata da un'alta siepe di ligustri
l'odore delle foglie e dei fiori ci hanno indotto a coltivare quegli alberi e
. tarchetti, 6-i-487: la natura ci invita a folleggiare con lei sui suoi
dove si mette i centesimi e chi ci va più vicino sono suoi. valdinievole.
., col lilipuziano breviario, forse ci stava di casa anche... la
la scienza ha scoperto le prove che ci furono, in tempi geologici e preistorici
senza. de sanctis, ii-13-212: ci si sentono le cancellature e i ritocchi di
lima che sega / assidua la catena che ci lega. -lenta azione corrosiva (
gli occhi, / perché le gambe mi ci hanno menato; / ghieu, ghieu
chiamata / in tempi dolorosi, non ci lema. 3. figur.
/ ch'ella [la discrezione] ci dà, non limo, / ché per
, sommo artefice, per molti modi ci lima, percuote e purga, per farci
mi lima. bocchelli, 2-xi-518: non ci penso? questo pensiero mi lima e
la speranza, in cui, se non ci è la grandiloquenza del casa, ci
ci è la grandiloquenza del casa, ci è limatézza di stile eguale, maggior
fastidioso offrendo / spettacolo di mali a chi ci regna. manzoni, pr. sp
me, quando qual nuovo ospite mi ci conobbi su 'l limitare arrivato. foscolo,
lo studio della vita e dell'universo ci mostra... che tutto..
dei nuclei, come venti anni fa ci si limitava a una sistematica degli atomi
de'modi nostri, e vedrai che ci si guadagna il cento per cento di
, 3-22: -lo dite a me che ci ho a limite la vigna, -
portando dentro accidioso fummo: / or ci attristiam ne le belletta negra ».
gentile e feliciuola. ghislanzoni, 13-88: ci trovammo assisi sovra un banco di pietre
paura che non siamo a nulla; ci ho un limetto sordo e ogni tanto
martini, 1-iii-190: già troppo gli indigeni ci accusano di far la politica dei *
abbondante, che bisognò che un benefattore ci facesse la carità d'un asino, perché
quasi limosinando. bandini, 2-i-224: ci costringerà dopo di avere devastate le campagne
. pascoli, 1-693: basta. ci sono in vista tante noie, tanti
annunzio, vi-37: la prosa di tucidide ci dà una sensazione di limpidità. serra
tutti, con incomparabil limpiézza e giustizia ci governa. = deriv. dallo
5-259: non si sapeva capacitare che ci fossero musi lunghi, quando la presidenza
posto? è 'il teatro'. e poi ci ho dante! le 10000 lincee
sconvolge, tramuta gli oggetti che ci sono e sghignazza delle burle che fa.
delle burle che fa. -ora ci crede nel linchétto lei? io poi bisogna
nel linchétto lei? io poi bisogna che ci credi, perché quello a che
, perché quello a che uno ci s'è trovato non si puoi negare.
elettro. fazio, iii-11-104: ci si trova alcuna [pietra] / la
. lud. guicciardini, 3-7: ci è grandissima quantità d'una certa
, 7-103: così sono i paesi che ci mandano ancora individui veramente d'altri tempi
. v.]: stella che ci manda da milioni di miglia la sua luce
ad essere esaurito,... ci mandano le acque, per qualche anno ci
ci mandano le acque, per qualche anno ci coltivano il riso, e il terreno
e. cecchi, 5-117: davvero ci voleva la mala grazia d'enrico vili
ella finalmente fu cagione / che fille ci mandò tutti al barone. -mandare al
o voglia versare un fondo, che ci mandi innanzi. jahier, 39: la
tener conto. aretino, 1-37: ci sdrucciolano giù per la bocca tante novelle
fuori mandare le nostre scritture, che ci gioveranno le leggi 9 le regole dello scrivere
il pasto, pigliato il liuto, ci smusica con gorga molto gioconda. gemelli
pigliarsela in pace. fra le più indigeste ci fu la missione a torino del conte
uom dimanda. ibidem, 353: dio ci mandi male che ben ci metta.
: dio ci mandi male che ben ci metta. (quando accade una sciagura
sia di lettere o d'armi, ci varremo della voce di mandarino...
del mandarino. pratolini, 10-286: ci sedemmo a un tavolo, millo ordinò
messer vincenzio, di che ieri lui ci dette notizia. prima guerra punica volgar.
allontanarci da dio e dalla trascuranza nostra ci vengono siffatti flagelli, mandati da lui
e maturatamente discusso l'atto al quale ci proponete d'apporre la nostra firma, e
italia sopra il trattato di pace perché « ci spoglia » delle « nostre colonie »
si venisse alle conclusioni, el mandato ci sarebbe in quella forma che fusse di bisogno
3-257: in ima [mano] ci aveva quattro lunghe mandorle di brillanti,
, sui torroni. piovene, 8-32: ci sono... gli impasti di
venditore vi appoggia la punta del coltello ci si accorge che sono duri.
mia figliuola, non mi piace: e'ci dev'essere una mandragola sotto. ché
il monte di venere, come se ci avessero una mandria di pidocchi al pascolo
volgar., x-m: il manducare non ci mena a dio; né se noi
mi rispose: dove si manduca il cielo ci conduca; e donde si lavora il
conduca; e donde si lavora il cielo ci mandi fuora. e che diavol volete
l'ancore, il remo, che ci è un nocchiero che quel fragil legno fra
, 1-112: questo suo occhiale chiaramente ci scopre che pochissimi libri ha egli [lo
grandissimi avantaggi. gheri, 13-ii-291: ci si perderà di reputazione, in modo
5: già da 1600 e più anni ci è al mondo il papa e da
trattato, vestito, come se lui non ci fosse ma intanto sapendo, almeno cate
il soggetto della sua memoria, colla quale ci diede il grato spettacolo delle varie successive
sul lione, non se ne intendono. ci vuole anche la volpe o la prudenza
persone, così forestieri come paesani, ci si intervengono e impiegano. de mori,
incominciata con tali successi la guerra che ci furono maneggi di pace. f. d
vasco, 157: la sperienza ci convince che i maneggi di un gabinetto
maneggi della guerra del mare, che ci fossero delle insidie nell'armata nimica.
e quando non gli piacerà più che ci stia, andrò dove sarò chiamato da
xliii-162: chi resuscitando lazzar pianse / ci salvi, che con marta tanto manse.
. cassola, 2-468: non solo ci aveva pazienza [con il bambino] e
co'ceppi. aretino, 20-165: ci sono appiccatti per le mura...
92: da ragazzi il mondo ci pareva leggero e manevole come la palla
mandava in punto l'uomo che mi ci voleva al mio disegno, il battitore
garzoni, 7-576: così [ci sono] le varie specie di minestre,
pasolini, 3-372: tommaso, accanito, ci si mise in mezzo, facendo tutta
/ un nuovo balaàm. che dio ci aiuti! / guarda se tu lo scorgi
gente, certo se lo meritano. non ci vogliono mezzi termini, ve lo dico
ebbene, in gattabuia. santo manganello ci vuole, ed è sempre tempo,
. ma oro, mai sentito dire che ci potesse stare dell'oro. g.
petrocchi [s. v.]: ci siamo cacciati sotto il mangano. con
ogni dì mille mangierie, e non ci è rimedio. salvini, v-384:
: vi avverto che per cambiale forse ci perderemo;... invece, mandandovi
martini, 1-i-131: voglio sapere quante derrate ci sono in colonia. debbono smettere gli
il bel julo osservò: « ohé, ci mangiamo anche le tavole ». un
son ghiotto di simili cose. non ci sarebbe modo d'aveme una copia? p
direbbesi a chi piace la carne cristiani ci ammazzerà. crusca [s. v.
: acciò che tu non istimi che noi ci millantiamo come i tagliacantoni, i rodecatenacci
. papini, iv-21: ci sono state... stagioni di predominio
-uno sciopero, ecco un buon sciopero ci vorrebbe -dice il primo dei due.
., 33-62: padre, assai ci fia men doglia / se tu mangi di
, 2-13: messer carlo di valos ci facea spesso invitare a mangiare. dante
manti di seta foderati '. prima ci copre e poi ci mangia il verme.
'. prima ci copre e poi ci mangia il verme. cesarotti, 1-xvii-352:
l'ampiezza del respiro; noi meridionali ci mangiamo l'ultima vocale. -saltare
fagiuoli, 1-3-214: e che effetti ci ho io in questi luoghi? un
1-8: questa signora cancelleria dell'università ci mangia quaranta lire per gli esami di
ve lo mangiano! soffici, v-5-199: ci voleva infatti una genìa di grossolani e
ordinati per lui. sassetti, 170: ci sono arca- valle di rivendita, due
i loro associati e lettori, o che ci verrebbe a fare nel mondo? gramsci
da bere, e di tutto quello che ci fa di bisogno per trionfare. sansovino
, 2-186: quegli dell'isola benignamente ci ricevettono e accesono il fuoco per lo
calvino, 1-201: siamo rovinati! ci vogliono far pagare i danni! -pensò marco-
. quel tutore sulla roba del pupillo ci mangia. altri sulle donne '.
suolsi rimproverare 'il pane che un disgraziato ci mangia '. carducci, ii-18-209:
se io non faccio la cucina, non ci sarà chi ne faccia il mangiare,
[s. v.]: ci ha fatto un mangiarétto discreto. =
v.]: a quel bimbo gli ci vuol un mangiarino più delicato. nieri
cacio grattato e olio, e poi ci si tuffa dentro la polenta bella calda:
passione. bacchetti, 18-i-481: mimosa ci prepara un mangiarino coi fiocchi. non sentite
. pea, 1-215: se io ci sputavo su quel ferro come fanno le stiratrici
non vedrebbe altro, né crederebbe che ci fosse altro che armari e letti e scranne
alto questa mangiatoia che tu né flaminio ci potrete dar di ceffo... perché
credevano di dargli. per il resto ci avrebbe pensato da sé a farsi coraggio
). calvino, 8-98: ci siamo appena aperti un varco a colpi
ed alcuni maniaci e furiosi lunatici ben ci fanno vedere che nella luna vi è
compito una devastazione... e non ci fu verso di persuaderlo. allora entrò
del cavaliere, e gnene mostrai quando ci venne; ma rispetto alla porta, non
verga, 3-225: don franco non ci aveva avuto mai a fare colla giustizia
4: lapaccio è morto, e tu ci arai 'l malanno / con maniche d'
vi è cosa... che ci faccia più onore e ci conservi più grati
. che ci faccia più onore e ci conservi più grati nelle buone compagnie
tutte le cose celesti che vostra signoria ci addita. -di maniche larghe,
capite? adesso, rifocilliamoci, e poi ci rimboccheremo le maniche. -rinfrescare
che credi (diss'egli) che ci sia una ricotta tra quest'erbe? va'
, o lumaconi, / mentre che ci vedete manicare; / e non venite
del generale, / ché par che tu ci voglia manicare; / e'dice che
del secento. gioberti, 1-ii-616: ci datè... dei manicaretti di teologia
un dio malvagio. bocchelli, i-425: ci furono scismi e sette e guerre di
: i manichini sono che più ci piacerà... avvertendo che al traguardo
bellini, i-54: ad ogni buffonevol maniera ci ho sempre avuto poco il manico e
per il suo verso, par che tu ci abbia poco il manico e meno la
è dal manico e 'ngozzati / ci ha molto bene a isonne. fagiuoli,
-anche: situazione intricata da cui non ci si riesce a sciogliere; rompicapo.
in fatto d'arte andiamo di conserva, ci siamo ficcate in testa le medesime idee
è a manicotto spiano le barre che ci vengono ancora grezze di fusione, le
sia che vuol, con un figlio ci vuol maniera, ed arte. filangieri,
quale [signore] al suo turcimano ci fece dimandare di molte cose intorno a'nostri
ssono la fine della città, trattare ci conviene del vivere e delle sue maniere e
per sante e giuste che siano, ci fa trovar modi e maniere di coprire
243): due maniere di pietre ci si truovano di grandissima virtù: l'una
, 1-281: due maniere di fini ci lusingano la volontà. alcuni sono tali
parte del color proprio delle óose che ci sono: veggiamo gli alberi d'ogni
i-6-119: quella maniera di versi che ci è venuta ultimamente di francia, io
gran maniera, annibaie [caracci] ci lasciò l'esempio del moto della forza
incisore nel fare preciso tutto ciò che ci poteva entrare. gozzano, i-435:
cancello, gli parve tempo, e ci s'avviò in fretta, ma la guardia
ii-6-259: nella ingenuità arguta della bambina ci trovo un po'di manierato. pirandello,
manierato e squisito a cui la civiltà moderna ci ha avvezzi. -che dipinge
b. doni, iii-260: oggi ancora ci è chi sa fare madrigali, e
ch'ogni manieroso nostro incominciato trastullo non ci venisse agevolmente a fastidio innanzi alla sua
non ancora finita... ci sono ancora gli ultimi manifattori. mi
5-1-65: per godere di tale spettacolo ci è bisogno d'una stanza oscura affatto con
creano, allora quelle manifatture, che ci parevan giunte al sommo grado, conosciam
, l'ora fugge, il perder tempo ci può nuocere. - come si faranno
dir quello che il poeta vorria, ci sarebbe più manifattura che a ravviare una
. fagiuoli, 1-6-214: perché? ci voleva un po'più manifattura a capacitarlo,
concetto di manifestante e senza questo non ci sarebbe più l'umano ragionamento. ma
degli spiriti e sfiatamenti,... ci è paruto necessario quanto dagli antichi n'
de le bianche stole, / questa rivelazion ci manifesta. romanzo di tristano, 14
mali che la presente esperienza per mali ci manifesta, come sono 1 dolori attuali
[il palco] poco o nulla ci manifesta i fatti de'personaggi operanti se
nella capanna perduta in mezzo allo scopeto ci vive l'uomo, i buffi fetidi dell'
ammiano], 66: per la pecchia ci volevano manifestare un re, perché,
, 9-19: così come per le parole ci manifestiamo agli uomini, così per la
xxxi-165: il mio campicello lavorato assai ci darà da vivere; il quale se alcuno
leonardo, 2-403: la prova che ci mostra la sperienzia a confermazione del nostro
b. segni, 7-125: questo ci si manifesta ne'sapori, de'quali quegli
di manifestante, e senza questo non ci sarebbe più l'umano ragionamento. ma
fatto, in seno alla società che ci porge i natali. mazzini, 66-13:
in poi) potesse aver luogo, ci si trova ancora fermi alle manifestazioni accademiche
incisore nel fare preciso tutto ciò che ci poteva entrare. cassola, 1-194:
1-iv-143: mirate, eccovi genova che ci si mostra manifestissima. baldi, 6-9:
guardia- marina e dovrebbe essere promosso. ci vorrebbe una maniglia, un po'di
, 7-428: voglio dire che la stanza ci è buona per chi sente di manignoni
muratori, j-i 281: ci mancava l'ungheria che inviasse anch'ella migliaia
getta al fondo / in fin che ci saranno acciughe al mondo. -chi fa
goffi e manigoldi, come quegli che ci volete mandare, noi siamo forniti perfettissimamente;
mandare, noi siamo forniti perfettissimamente; ci mancano gli sciagurati e gli ignoranti.
nostra ventura, perché al buio non si ci fa stomaco a vedere il manigoldo pasto
a vedere il manigoldo pasto, che ci si porta inanzi, il quale affamando
si porta inanzi, il quale affamando ci sazia e sazi ci dispera.
il quale affamando ci sazia e sazi ci dispera. 10. ant.
fuor, manigoldone. oddi, 1-114: ci son di quelli che ti faranno andare
grande / stringi qualcosa, dimmi cosa ci hai! pascarella, 2-489: avuti
ne beava tra sé e sé, quando ci pensava, stropicciandosi le manine nervose.
: bell'imbratto d'impiastri che qui ci manipola il vocabolario. romagnosi, 18-232:
manipolare bene, e son sicuro che ci caveranno fuori una gentildonna quanto un'altra
caiano ad una cena, nella quale ci doveva essere una torta da lei manipolata
a dispiccare l'ultimo manipolo dell'uva che ci ha portato papà. 4
che va da trento a bolzano, ci vien fatto di immaginare come venti secoli
manna, manna, manna, non ci piace; vorremmo tornare nello egitto a
del cielo. pananti, i-149: moltissimi ci dissero che v'era / da far
? -il piede. ahihai. ma non ci avrebbe un fiammifero, scusi? -managgia
almeno tema onta e danno. corona ci è coronando onni 412: lo spavento delle
grano ed aitante brente di vino, e'ci è da vivere circa per dua mesi
velluti, 201: die 'l sa come ci cascò il manarese, e come ci
ci cascò il manarese, e come ci dolavamo. = deriv. da
che trema. cennini, 32: ancor ci è una cagione, che,
assolutamente invisibile. savarese, 229: ci senti in tutto la mano della donna:
essere nelle mani di dio, dio ci metta la sua santa mano, dio ci
ci metta la sua santa mano, dio ci tenga la mano in capo, ecc
toccato. pulci, 7-30: pur ci conviene stare fermi al berzaglio, /
/ e macon priego che le man ci metta. savonarola, 11-477: è
questa guerra... e dio ci metta la sua santa mano. guarini,
una fallace cosa. se dio non ci tenesse la mano in capo, miseri noi
segneri, iii-1-127: tutto quello che ci avviene di prospero o di penoso,
avviene di prospero o di penoso, ci viene dalle mani di dio e..
-anche al figur.: quello che ci vuole in runa situazione complicata o difficile
de dormir disio, / quando questa tempesta ci appario. / -o de la
fretta. ho fatto un sorpasso e ci siamo scontrati. loro erano sulla loro
pietro: -o pietro, o che non ci vai a far ceppo coi tuoi?
492): io dissi che e'non ci poteva mettere d'accordo altri che li
giornali e spendono in modo inesplicabile. ci si vede una mano straniera. tarchetti,
, 22-109: da poi che voi ci avete... /...
da noi quella mano che la natura ci porge per sollevarci dalle cadute, cioè
] e l'orso l'opera, seben ci la perderà della mano ancor la seconda
bernardino da siena, 252: or elli ci conviene in- trare a campo, dove
cocci tegoli, e tutto quello che ci si presenta. botta, 7-365:
/ che oggi, questo dì, ci viene a mano. soderini, i-520:
galileo, 1-1-152: in tutte queste operazioni ci vuole pazienza, diligenza ed un poco
stare ancora un poco alla vista, non ci sendo cosa alle mani.
vita. sassetti, 231: non ci resta [dei vasi di porcellana] se
ad altro parrà che c'invitino, ci verrà detto quello che di sopra abbiamo
, va su, man mano che ci avviciniamo, sale ancora e c'inghiotte -altissima
più vivo a mano a mano che ci allontanavamo da roma, il contatto del
ad esprimere i nostri concetti che prima ci venissero alle mani. cesari, iii-119:
a poco. aretino, 20-202: ci resta mo'le vertù de le quali
. cecchi, 1-2-253: se monello ci avessi in questo amore / miglior mano
. fagiuoli, 1-5-275: codesto latino ci son de'dottori che non l'intendono
alle mani oggidì, io odo che ci sono le guerre com'erano un tempo
del cavaliere, e gnene mostrai quando ci venne. -che si suona esclusivamente
« bene, bene, che nuove ci portate di milano? ». « ah
di ferma opinione che [urbino] ci si darà nelle mani, che noi non
: padre, tu sai che giammai non ci partimmo dalla tua volontà e dottrina,
.. e poi come dico, ci saremo anche noi a dare una mano.
, poeti ed operai, / tutti ci diam la mano: / duro lavor ne
203-29: quando io venni qui, io ci recai un sacco pieno di denari,
altro pieno di bugie: quello de'danari ci ho tutto speso, ed altresì quello
paura; perché non credeva che spagna ci mettessi le mani, e che aveva
è giusto restare sulla piazza deserta / ci sarà certamente quella donna per strada / che
e poi, per combinazioni politiche, ci fu rapito e non è ancora italiano
che si viene a sapere, o ci giunge non immediatamente dalla fonte o dall'
. b. croce, ii-n-86: non ci attarderemo a dare saggio delle sue intramesse
: al re dei re, che schiavi ci conserva, / mantenga dio lo stomaco
io mi ritrovo, / mi par che ci abbia fatto un po'la mano.
lo tengo d'occhio e quando posso ci scappo da genova, mi sfugge di
! sassetti, 365: i gentili che ci guidavano, si lasciomo andare in ginocchioni
fare come co'poliedri; con essi ci vuol briglia, frusta e fil d'
, ora lusingarli; altrimenti, se ci pigliano la mano, fanno di noi quel
camera, e la mano nella mano ci fissavamo negli occhi, tra le lacrime e
, intr. (6): non ci si presentò alla mente una critica,
le mani innanzi '. questo termine ci serve per esprimere uno che accusa un altro
un po'di musica? - linda ci stava. -con riferimento a concetti astratti
smorfia di dolore: « sì, ci siamo visti a roma ».
[città] per volere scrivere, ci abbiamo arrecato per mano la fatica di
. -io tener di mano? non ci mancherebbe altro! -esclamò la vecchia,
cure. berni, 99: non ci sarebbe il loro onore [dei medici]
tempi di duro e ignorante governo, ci mostra il caro delle derrate congiunto all'avvilimento
bandello, ii-1030: a'preparati seggi ci conduce [amore] / ove farà
/ ove farà gioirne eternamente. / ci van que'soli ch'egli manoduce,
quello che desidera: e se non ci fossero gli altri, più esperti di lui
vocaboli di sì bassa lega, se ci abbiamo la bellezza delle voci proprie da
di genova e di venezia, che ci servono, per dir così, di manoduzione
. carducci, iii-13-106: gran contrasto ci fu tra gli angeli e i demoni
suo termometro d'aria, o manometro, ci mostrano le dilatazioni dell'aria procedere irregolarmente
. alvaro, 13-231: alcuni manometri ci avvertivano dell'andamento dello spirito pubblico,
, ii-229: poi certe mele dinanzi ci mise / e vuoimi ricordar che l'arrostisse
a manomettere / tutto un pagliaio e ci rimane l'anima, / lo stollo nudo
a manomettermi, disse: « altra volta ci rivedremo ». boterò, 6-217:
disavventura e oscura, che sì duramente ci hai manimessi per la morte di colui in
vescovo abbattuto. arbasino, 145: ci spostavamo per i rifornimenti di cibo.
vostra chiesa; e perché io non ci posso istare, vorrei voi ci istiessi più
non ci posso istare, vorrei voi ci istiessi più fermo non fate, e
i secondi [gli artigiani] e ci mostrino tanti ordigni e tanti ferri che
moltiplicano: oltre a quelli di linea, ci sono quelli di manovra per lo scalo
. arhasino, 95: dopo i primi ci si abitua facilmente a manovrare i milioni
un'altra cosa: che sotto quella dolcezza ci fosse troppa abilità, che egli sapesse
guerrazzi, 2-622: se il tradimento non ci consegna a mano salva in potere dei
la frode, i puri loro nomi ci tiene invariati? f. f. frugoni
, non sapeva tollerare che quell'uomo ci rubasse così, a man salva.
guerriera e pronta al cimento; non ci avrebbe il fodero di talun vicario, né
e per santo desiderio; e non ci bisogna poi più temere. s. caterina
: bisogna dichiarare... con chi ci portiamo mansuetamente. m. adriani,
incontrata! / appena una manciata di secoli ci dividono, / un batter d'occhio
tu [amore] di fiere selvagge ci hai trasmutati in uomini e di uomini
: ora la voce di colui, che ci ammonisce, è mansueta; ma la
: l'abito della mansuetudine... ci modera nell'ira, sì che l'
appetito del vendicarsi o del punire non ci trapporti. tasso, 11-iii-771: la mansuetudine
divina virtù, con la quale iddio ci dimostra che con la pena de pochi
rigido de la giustizia, che assai spesso ci fa cadere in crudeltà. botta,
di animale. ramusio, iii-326: ci diedero frigioli e molte zucche per mangiare
. nuovi testi fiorentini, 219: ci de dare, s. xxx per uno
, 1-44: scende la sera: ancora ci lasciate, / o immagini care della
9-203: -ma di cavai di pezza ci son buoni / in abbondevol numero e
io vo a babboriveggoli, io non ci ho / a pensar più; s'io
, cent., 72-99: o quanti ci ha maestri di l'altavela. quell'
il panno. -le civette ci cacano i mantelli: v. civetta,
ottimo, iddio massimo, iddio sommo ci prolunga i termini del vivere, ci
ci prolunga i termini del vivere, ci conserva la sanità, ci mantiene la
del vivere, ci conserva la sanità, ci mantiene la letizia, ci dona la
sanità, ci mantiene la letizia, ci dona la pace. p. del rosso
sue spese, / ch'a le nostre ci è poco parte, ohimè, pensoso
] tanto munite non fossero, non ci abbisognano tanto sublimi sentinelle per guardia loro
trovato buono [l'amico], ci dobbiamo studiare di saperlo mantenere. piccolomini
promesso di scrivere un racconto in cui ci sono anch'io... ora devi
per mantenere e difendere una loro oppinione, ci dovemo guardare. caro, 5-1:
ella [la villa ca- marte] ci fosse stata di lunga mano, o mantenessesi
. gelli, i-153: la natura ci ha dato questi sensi, che non sono
1-68: questa scuola... ci ha date ne'libri per eroine le mantenute
che assicura e garantisce bertà, ci difendiamo in questo angolo di britannia. f
mantaco o mantice, del quale comunemente ci serviamo per soffiar nel fuoco, usandolo
e a stringere il mantice, non ci vuol molto; ma a muover le dita
lo dire, di grazia; se non ci è uno che meni li mantici di
una nuova moda, che i mariti ci siano sì, ma servano come i mantici
. viani, 19-35: la notte ci sdraiavamo sui velacci, sul mantile,
qui / e di qua e di là ci sarà il manto / e coperta del zelo
, diseredati d'« azione », ci ravvolgiamo in un manto d'indifferenza che chiamiamo
salvazione è manto / e fren che ci corregge. tasso, 15-61: e 'l
annidi, / cominciò 'l mantoan che ci avea vólti, / tra color non
, date, che con la canaglia ci vuole sempre la legge manuale ». bartolini
, 27 (67): la morìa ci è pure un poco ritocca, ma
spazia per le vette del sapere, ci sono, ci devono essere i piccoli
le vette del sapere, ci sono, ci devono essere i piccoli libri, che
: e questo è ogni premio che ci è dato manualmente. ottimo, i-341:
, 4-259: oh l'eccellente vitello che ci manucammo giunti al luogo di nostra prima
5-25: come non abbiam paura che ci manuchi o morda la befana,..
morda la befana,... noi ci troviamo già presenti alla rovina del vostro
nomi, 3-1 io: non vò che ci manuchi almen potendo / ghiron, se
capo, dove l'umor bizzarro mantovano ci diceva « il buco del gatto »,
manuscristi e morsel- letti dorati, non ci essendo quel vituperio vituperoso che manda il
che si tirava dietro due manzette ombrose ci insegnò una scorciatoia. saba, 179:
-l'albero di manzanillo fa morire chi ci dorme sotto. la sua ombra è
la peste manzoniana è un gingillo, non ci sarebbero altri impedimenti. bocchelli, 1-ii-108
foscolo, xviii-152: quelle circostanze che ci fanno nascere cattolici o protestanti o maomettani
nascere cattolici o protestanti o maomettani, ci fanno anche, senza il nostro decisivo
di carattere e piena di spirito, ci passava sopra e faceva finta di non darsene
viani, 19-41: per i marafei ci dev'essere un cimitero piccolo piccolo come
fuori: e questa è il meglio che ci sia arrivata innanzi. cesari, ii-494
e. gadda, 8-109: la tramontana ci sospinse alle cartoline illustrate nei rifugi e
oncie 8. ramusio, iii-256: ci vennero incontra quattro indiani de'primari con
solo nei pressi dei grandi santuari, ci accompagnano per un tratto di salita. moravia
un locale di pubblico spettacolo dal quale ci si è allontanati momentaneamente, o ritirare
... mangiavano gli spaghetti e ci mescolavano, ridendo, la parola '
. cinelli, 1-151: che passione ci aveva la contessa adelaide, buon'anima!
di spine ventose. ungaretti, i-36: ci rinveniamo a marcare la terra / con
con questo corpo / che ora troppo ci pesa. calvino, 1-476: il cappello
si navigava con il lunario, ma non ci si ridossava nelle calanche deh'isoje che
, memorabile. leopardi, iii-680: ci confidiamo tutti i nostri secreti, ci
ci confidiamo tutti i nostri secreti, ci riprendiamo, ci avvisiamo dei nostri difetti.
i nostri secreti, ci riprendiamo, ci avvisiamo dei nostri difetti. in somma
/ da ce 'l mondo fue pagano non ci so tal mar- chisciano.
, 20-114: non nego che non ci si usi ogni arte per accecargli, facendogli
avvenire si marchieranno. arbasino, 1-207: ci hanno portato a vedere la marchiatura dei
lingua. stuparich, 5-440: i guardiani ci hanno diviso in gruppi, secondo i
. è l'antica piaga italiana che ci ha impresso in fronte il marchio dell'
, ma sangue e marcia; onde ci vogliono purificazioni e abluzioni. tommaseo,
. algarotti, 1-x-71: parecchi luoghi ci sono [ne « le api »
a te! cinelli, 2-79: ci voleva poco a capirlo, anche lei
ojetti, ii-356: un ferroviere dal finestrino ci spiegava 1 miracoli invisibili: mille milioni
. marciapiedino. pasolini, 3-101: ci mise mezz'ora per arrivare, con
avvenisse, fra i tebani e voi non ci sarebbe mai lega. mazzini 40-71:
pregne e che allattate, se non perché ci fa sicurtà che gli impacci de'figliuoli
quel giorno che si dovrà marciare, ci saranno d'incomodo? forteguerri, iv-555:
dalla luce delle naturali scienze, non ci deve far meraviglia che i mezzi onde
a. monti, 695: fuori ci toccherà marciare con la russia degli zar
jahier, 19: il giorno ci mandi a dormire perché è stasera la
carducci, iii-26-112: certi filologastri che oggigiorno ci vengon su come funghi da terren marcio
marci. pavese, i-440: gosto ci gridò ch'era passato un garzone marcio di
la livia abbia male; io, che ci bado, / l'ho per marcia
una marcia vergogna che tutti gli anni ci debbano portare a casa qualche figliuolo con
. quarantotti gambini, 10-158: se ci mettiamo in blu -gli dissi — rischiamo
la buona zucca intravedeva il marcio che ci covava sotto a quest'apparente onoratezza. mazzini
età è la più bella e poi ci fanno marcire sopra un tavolino. de
i-185: la selva de'libri che ci si para inanzi come un giardino di
di inquietudine e di incertezza, quando ci si trova lontani da un accordo (
uno de'princìpi quello che l'altro ci darebbe, si debiliteranno sommamente i moti
sfigurare, si era vestito come di solito ci vestiamo noi: pantaloni di tela mare
d'odoardo! un mare di ghiaccio ci dividerebbe per sempre, ed andrei dove non
i romantici, ed ottenuto in modo che ci rapiscono e ci sublimano e c'immergono
ottenuto in modo che ci rapiscono e ci sublimano e c'immergono in un mare di
della vita, afferrarsi a quello che ci può tenere a galla. -stella del
potere spegnere il fuoco che continua- mente ci abbrucia. brusoni, 8-324: torello.
navigazione. massaia, vii-165: gentilmente ci offrì il suo legno, che dopo
filosofia ne'suoi lenti e luminosi progressi, ci conviene varcar monti e mari per ritrovar
è dunque una marea di fango che ci soffoca tutti, in questa casa?
deve, ammiriamo e ringraziamo, oggi ci vengono sotto gli occhi e sotto il
, purg., 28-74: tre passi ci facea il fiume lontani; / ma
giù, nella piazzetta antistante la casa, ci fosse il mareggiare innumerevole di una folla
abba, 1-37: ''la terra ci mareggiava sotto i piedi; stentavamo a tenerci
sì grandi che per poco la nave non ci andò sossopra: egli si mareggiò e
necessità ha a far mareggiare me che ci navigo. 8. con valore
riva. sestini, 24: così mareggiando ci avea colti quell'ora * che volge
periodici popolari, i-76: ora non ci resta che saper grado ai gentili associati
buccheri o tra quello delle porcellane, ci vuol pure in su la credenza qualche
con un breve giro per la campagna ci ridussimo alla parte posteriore del convento dove l'
). sercambi, 1-i-461: ormai ci converrà filare come le femine, poi
questo nostro montone maremmano di podestà ora ci ha dilevati. burchiello, 2-18:
uomini accompagnati da un maresciallo dei carabinieri ci passarono accanto in fretta; provenivano certo
anima che di sì gran tempesta ancor ci resti quel poco di maretta, che
dell'amore! preferiamo la maretta che ci culla e ci accarezza. papini,
! preferiamo la maretta che ci culla e ci accarezza. papini, iv-704: nei
della margherita, / ch'ognuno alfin ci lascerà la vita. caro, 15-iii-135:
macchine a metano o carbonella... ci portavano qualche volta a m * *
degli uccelli, studi apparentemente marginali che ci dànno il sapore dell'ozio, della
19: la tua mano sempre calda ci trova nel buio, e solleva il mento
carte esattamente con le estremità del tavolo. ci diede ancora una guardatina e trovò che
elettori di buon senso capiscono subito che ci vuole un certo margine di voti per governare
montano, 450: dove un dante ci fa l'effetto che spenda e spanda
drento, e sì piccioli che appena ci vedea; un naso largo e schiacciato
contemporaneo, tale da far sospettare che ci si avvii davvero alla perdita del senso
sassetti, 318: qua i venti ci sono in maniera fortunosi e talmente conturbano
cose marinaresche. nievo, 867: tutti ci siamo assuefatti alla vita marinaresca; e
trieste, per mare; e davanti ci risplendeva il faro bianco di quella grande indimenticabile
forte alla colonnina di questo forziere poi ci faccio sopra il gruppo alla marinara poi ti
pirateria e di quei ladri eroi, non ci restano delle tirreniche memorie ricordi di
come fumo d'un vino, / ci inebriava, questo / odore marino.
jahier, 256: in questa compagnia ci sono anche abruzzesi; e occhietti vispi
un che abbia pane in l'arca, ci son gli stuoli di aedàtta-tozzi. citolini
subito della mia mariolata, né gli ci era voluto molto. = deriv.
te. pecchio, 1-101: boccaccio ci apprese tutte le mariuolerie e travestimenti per
bravo yorik, e sta bene; ma ci permetta solamente dire che 'marionette '
, 1-14: e alle marionette, ti ci hanno portato? alle marionette? no
capisco adesso e vedo la mano che ci à spinti, fatti muovere come marionette e
di sensazioni. bocchelli, 2-xxiv-893: chi ci chiama marionette della provvidenza, mi par
marionette della provvidenza, mi par che ci abbia definiti bene. -persona
.). landolfi, 9-81: ci sento qualcosa [in questo scritto]
a vivere in qualche appartamentino, tutti ci volterebbero le spalle. -ragazza da
un'occhiata per la stanza a vedere se ci fosse focaccia panettone o qualche ingrediente da
spesso cavalcata. galileo, 1-1-14: ci sono e sono state delle regine e gran
-recipr. algarotti, 1-vii-226: ci veggo in questo disegno un non so
veggo questa fanciulla angiomai maritatola e non ci ha di che maritarla. tommaso di
si poss'essere / stato, il marito ci venne... / -venneci
futura grandezza. pratolini, 10-293: ci avevo appena messo piede ima mattina,
: « come in san frediano: ci abita la marmaglia, ci son quelle signore
frediano: ci abita la marmaglia, ci son quelle signore ». -branco di
. bocchelli, 15-54: i cocomerai ci badavano anche loro, ma urlando l'elogio
dentro il cacio, che si pensano non ci esser altra vita né paese che 'l
poi, secondo un certo detto, ci si rispondesse: noi siam contenti di errare
-suvvia, la mia bella giardiniera. ci sono ancora le marmellate di pere da fare
di toccare chi l'ha colpito: se ci riesce la pentola passerà all'altro.
un marmittone contenente gli avanzi del rancio ci siamo buttati su quel beverone ignobile,
raffreddore. nieri, 189: ci colse una marmocchiaia che non gli uscì
nostro per quello fratello del marmorario che ci la vendette e come la tavola dopo
che si, trasferì al cimitero e ci stava tutto il giorno a sorvegliare i lavori
302: mentre gli uomini imbestiati gavazzano, ci è intorno a loro non so che
non ringhia neppure. è marmoreo. e ci è del dantesco in quel marmoreo.
-dormiglione. foscolo, xviii-342: ci mancava un verno simile a questo perch'
letargo). foscolo, xviii-342: ci mancava un verno simile a questo perch'
de roberto, 3 * 149: ci vogliono cento altri articoli: i
3-342: « stiamo a vedere che ci dicono! » disse poi asciugando con un
la bufera ed il mare, non ci diedero tempo alla scelta del luogo e fummo
marosi, / anzi conviene che dentro ci cada. s. gregorio magno volgar.
marronare 'e * marronata 'se ci fosse l'uso del popolo. =
marronare 'e 'marronata 'se ci fosse l'uso del popolo. brancoli,
arrostiti. tarchetti, 6-ii-146: come ci si sentiva felici in quelle lunghe notti d'
caro, 3-1-290: non so perché ci faccino pigliar di questi marroni, come
pigliar di questi marroni, come ancora ci fan domandare con tanta istanza dal papa
una sua pezzuola che dentro si direbbe ci fossero de'marronsecchi e invece, chi sa
cristo. sassetti, 7-399: [ci sono] pernici, ma differenti dalle nostre
, 11-52: meno male che ci sono queste carte, qua sul tavolo,
, venere e mercurio camminano solitari e ci sarà il suo perché, e lascio
al fabro martellante, / quelle che ci riescono spuntate. imperiali, 4-134:
occhi incavati, intenti '... ci dà l'autoritratto fisico del poeta,
altri capi idee che di per sé non ci volevano entrare. cassieri, 101:
: non si giudica il destino che ci martella e ci foggia. -intr
giudica il destino che ci martella e ci foggia. -intr. insistere.
anche assol. rovani, i-767: ci vuol altro che qualche chiacchiera sciocca della
violenza nuova di eludere 11 segreto che ci martella, una voglia di perforare nel
perforare nel di là, da cui ci separa una membrana piena di sangue.
discepoli. salvini, 2-116: dove ci era bisogno di repetere una stessa parola
; chiazzato. landolfi, 14-124: ci oltraggiavano collo spettacolo forzato di donne vecchie
di affanno. bocchelli, 18-i-59: ci credete che io non so come fare
, arrivano altri col martello perforatore, ci premono sopra con tutto il corpo,
sarà l'ultima ebbrezza / quella che ci canterà a martello nelle tempie sensibili /
questa con- dizion però, che non ci faccia morir di martello per la sua
si chiude la villeggiatura. a san martino ci rivedremo'. pioverle, 5-245: a
naschiam coltali / e che nulla fatica ci martira. g. gozzi, i-8-211:
intenzione sincera e umile del patire. ci fu dunque, e c'è, e
fu dunque, e c'è, e ci sarà, de'martiri di desiderio,
e di mantova... che ci voleva? di giacomo, ii-773: una
, 1-ii-69: sono da scusare, se ci vollero più anni, e replicate esperienze
colla nostra industria soccorsi quegli stessi che ci opprimevano. cattaneo, v-2-58: infaticabili
scrittoio, il nostro figliuolo più tenerello ci sta anch'egli notte e giorno come
pucci, cent., 45-34: or ci crediam ciascuno esser sì forte, /
io il dolce nostro salvatore che egli ci guidi a sbranare e a macellare li
, io gli dissi, che non ci era il miglior / modo, che pigliassi
nel cupo deserto / c'altro remito che ci sia per certo. cantari cavallereschi,
lo tormentava, ché, se negli altri ci è dato a la illusione e la
... acciò che nasciendo non ci faccia essere frategli e consorti a torma a
ubbriaco il suo delirio; / ed io ci scrivo i miei più allegri canti.
uno specchio, che in questo caso ci para davanti la nostra stessa illusione..
la maschera soffocante che da noi stessi ci siamo imposta. -tormentosa eccitazione dei
andò raccogliendo in sé quanto di travaglioso ci tormenta nei corpi e quanto di penoso
tormenta nei corpi e quanto di penoso ci martirizza negli animi. f. f.
caporali, ii-56: pur se altri ci tenessero le mani, / io mi
tanto aspirarono, / per la via ci lasciarono le cuoia? 4.
perché fatai veleno in voi raccolto / ci diluvia qua giù doglie e martoro.
lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva. -rifl. carletti
, 10-179: comincia col convincerti che ci hanno tradito tutti. ultimi i marxisti
meglo: di marzatichi sarà trista, ma ci è quantità grande di grani vecchi.
. p. verri, 1-i-56: nulla ci ha lasciato l'antichità, onde avere
. bocchelli, 1-i-61: quel giorno ci capitava di passaggio, in gran pompa
141: il re s'inchinò e ci salutò, e, tenendo un pochetto il
un pochetto il cappello in mano, ci guardò fisso, voltandosi indietro, con
i furti e quelle altre empietà che ci si accompagnano, non avverrà già questo
del 1868, caricati i cammelli, ci avviammo all'hauash. d'annunzio, iv-1-7
dieci vergine, 58: del nostro olio ci richiederanno. / prima lo gitterei giù
. fagiuoli, 1-1-252: di me non ci son mascalcie, posso andare a faccia
peccato. fagiuoli, 1-6-98: -come ci siate entrato qua voi? -ci son
dante, inf., 12-78: noi ci appressammo a quelle fiere snelle: /
, 1-85: di quest'olio sacrato tu ci ungi messere, o rifocilla le
a mano a mano, / e ci andre'la bottega. io credo, mona
minuto a misura de'nostri denti, ci parve che cento de'nostri se ne
i mascellari, / chi nelle man ci si mette, / noi abbiam molti ripari
puoi riconoscere? -ad ogni abito ci sarà la sua maschera propria; piglia
, stravolto... il paese che ci ospitava è così gentile anche coi delinquenti
, o altri a donna, basta che ci fu travestire. -...
comuni italiani. carducci, iii-23-177: ci voleva coraggio per aprire indi a pochi
andiamo in maschera... presto ci caveremo queste maschere e quello che è
armi acute e robuste, che forse ci potea somministrare la giustizia della causa,
2-57: la cicalata, se io non ci badava, anch'ella andava in maschera
-or siete accompagnata, / -amiche, ci vedremo. (alfin l'ho superata)
tante apparenze varie che, se voi non ci siate avvertiti, spesso spesso ci rimarrete
non ci siate avvertiti, spesso spesso ci rimarrete. fagiuoli, 2-40: in tal
/ l'aspro mal ch'ogni gioia ci ha rapito. -attenuare, diminuire
cambiarsi. fagiuoli, 2-60: se ci fussero giovi, che per esse [danai
, 6-228: nel ravviarci verso casa ci abbattemmo in una nuova mascherata, né
necessità. v. gussoni, li-4-24: ci ricercò e pregò a dire se veramente
tre ore filate fino alla mia città. ci siamo arrivate verso mezzanotte; e la
verso mezzanotte; e la mamma, appena ci ha viste così mascherate, ha esclamato
: se la nostra sventura vorrà che ci sia imposto un principe francese mascherato da
e mascarecce e fibbie di diverse sorti che ci portò da brescia, ducati x d'
. i. nelli, ii-313: ognun ci guardava dietro e tutti dimandavano: chi
, vogliamo significare che la sua malizia ci è nota, gli diciamo: « mascherina
passare felice ai posteri ', non ci fa né caldo né freddo, né più
reputiamo finta, per farle intendere che ci è nota la sua finzione.
donna santa brocca! bisogna dire che ci abbia di gran porcherie sulla coscienza!
di santità /... / che ci si vede dentro? / l'interesso
applicare che quella maschia e nobile che ci somministrano le antichità di egitto,..
leggi d'ortografia, ora schiotto che ci tiri innanzi il nome, i privilegi e
gata femminea ed io mercoledì colla mascolina ci recammo alla rocca dove trovammo una ospitalità
): bene è vero che noi ci maravigliamo dello abito, per ciò che esso
. mazzini, 75-221: voi ci additate i renitenti alla leva e
deh, perché dio di sua grazia ci cassa / e voi accetta? e'siam
d'un paese unita al grado di fecondità ci dice quale massa di prodotti può raccorre
». arbasino, 9-26: [ci sono] troppe comunicazioni di massa e troppa
ingegni altissimi e le teste eruditissime non ci son più, ci sono però le
le teste eruditissime non ci son più, ci sono però le masse istruite. slataper
pietro de'gonfalonieri da brescia, e ci era capitano della massa di parte guelfa guido
dalle scale. gioberti, 1-iv-296: voi ci date degli eroi a balle, a
tragici, molta e troppa flemma mi ci volea. emiliani-giudici, 1-330: sandro
altri in altro sito, / perché ci han fatto fuoco sopra per pluton.
contrastanti delibere degli opposti strateghi, che ci strofinarono sopra, alle quote, come
consolo, né io d'aver lo accettato ci dobbiamo pentire giammai. ordini e parti
vede manifestamente che le persone massaie non ci pa- tiscon mai delle cose necessarie alla
guido di messer filippo de'peruzzi, ci dè dare... lbr 152 s
disavanzo di contanti, che nostro signore ci conceda sapere farne buona masserizia.
de'dieci di badia, 5-13: ancora ci pare che diciate a'vostri cancellieri che
7-48: se e'vi pare che ci resti altro che voi vogliate, avvisatemelo,
, sul cacume d'un masseto deserto, ci parve d'esser più sovrani dei signori
16-v-275: quegli sciagurati, che non ci voglion bene e hanno odio contro 'l
giorno, ma l'un d'essi ci va qualche volta di notte!..
di più sorti ancora loro, perché ci sono i pratticoni e maschi, gli stabili
belle cose. genovesi, 5-90: non ci ha tra noi de'teologi massicci e
, 5-2-338: il tempio col sol mirarlo ci rapisce in un estatico smarrimento, tale
5-298: girato un massiccio di verdura, ci si trovò bruscamente immersi di nuovo nella
che l'uno sapesse dell'altro, ci siamo trovati d'accordo nel massiccio della questione
quale ho preso a difendere, non ci starò a replicare altro; e massime che
, per il quale la medesima stella ci debba apparire or più grande e or
ottimo, iddio massimo, iddio sommo ci prolunga i termini del vivere, ci conserva
sommo ci prolunga i termini del vivere, ci conserva la sanità, ci mantiene la
vivere, ci conserva la sanità, ci mantiene la letizia, ci dona la pace
sanità, ci mantiene la letizia, ci dona la pace. i. riccati,
volgar., 2-83: le nostre avversità ci fecero ricordare degli dei e della religione
degli dei e della religione: noi ci ricettammo cogli dei in campidoglio al tempio
perplesse disquisizioni le scienze matematiche tal fiata ci soccorrono, e viene in acconcio la
io sentivo per analogia lo sforzo che ci costava quella conversazione squinternata. -tutt'al
cica lagamba è la più coraggiosa massista che ci sia. con lei i giacobini non
sia. con lei i giacobini non ci ponno. = deriv. da
, 1-i-200: per quelo che io ci conosco, voi vi potresti servire co presteza
ogni uno di barca mangiasse. non ci rimasero di un moggio di pane le
mezza dramma. idem, vi-43: ci fermiamo in un xacpcpevéiov (caffè) a
sostant. papini, iv-447: ci sono [nei 4 promessi sposi'] gli
con tanti sudori. -piano, che ci è ancora da masticare per un pezzo.
fantastica? / a tante impertinenze chi ci regge? / la pillola s'ingolla e
che i tiranni a masticare la italia ci lasciarono i denti. ojetti, iii-411:
della seta in firenze, 82: ancora ci è un altro mancamento che passa il
, del qual si ragiona / che ci abbonda di mastice per tutto: / e
4-36: masticheremo anco spesso il mastice e ci ungeremo il fronte, le tempie e
non resisto più! marta. -ma ci hai messo il mastice, forse?.
/ maligno: però crepi, o che ci stia. 7. locuz. -di
, ii-79: sulla riva opposta alla mia ci sono su questo tratto delle casine nane
matafioni delle vele e per le reticelle ci vuole otto volte tanta lunghezza, come
2-72: l'indomani era domenica, e ci voleva il suo bel pezzo di matamà
incominciò a rovistare per la casa: ci mise dentro il mazzo dell'esca,
e scompigliata di sorte che la sibilla cumea ci gitterebbe gli occhiali nel pozzo. g
capo sta sempre in mano di chi ci ha fatto, e sa lui come e
che poso s'usa, / sanza bandol ci son molte matasse. machiavelli, 1-iii-1600
/ -e da straccarlo. -bàstivi, che ci è / sotto matassa. c.
machiavelli, 1-iii-894: sa certo che viniziani ci spendono e sono in questa matassa.
se'per restar. pananti, i-304: ci vo per quattro mesi e piano piano
i-164: per iscioglier tutta questa matassa, ci vorrebbe almeno un mese di tempo.
. mercati, 1-40: vedi che ci era matassa da sviluppare fra costoro,
: che se poi altri... ci accusasse di cader sempre in disgressioni che
voi, che con tanta precisione e chiarezza ci avete svolta questa matassa che avea sì
è che non quadra. il sonno ci coglie insoddisfatti. 11. prov
di quelle corde di metallo di che noi ci serviamo per suonare? pea, 7-109
bene; anzi di tale specie di amici ci guardi iddio, chè sciupano la mente
! a conto de'* matelotti 'ci hai 'navicellai, marinai, battellieri,
... sono intorno alle quantità e ci dànno cognizioni ammirabili e quasi divine.
miseria, alla più assoluta schiavitù; se ci lasciamo trascinare dalla matematica insidiosa dell'eguaglianza
605: platone diceva che, se non ci fosse il numero matematico, non ci
ci fosse il numero matematico, non ci sarebbe la matematica scienza. galileo,
, sorgere degli alti matematici dove non ci siano scuole e protezione di governo.
recò certe materasse, sopra le quali ci posammo. siri, x-603: la
far coperte, né coltroni: qui ci vole un materassaio. botta, 5-225:
mettervi celestina, idem, 15-158: ci sono due lettoni monumentali con trapunta materassata
materiale elastico e sintetico, su cui ci si distende (sulla spiaggia, in
materia starebbe in eterno, e non ci potrebbe esser nullo di quelle infinite forme
1-iii-293: nelle quali [nelle nebulose] ci è dato di ravvisare il primo addensarsi
s'incarna, e mediante la quale ci apparisce. -sostanza costitutiva del legno
puledro del povero basilio, e pare ci sia un po'd'infezione. domani
borromeo, 1-34: se egli non ci avesse conservati, come sarebbe mai smorzato
. riccati, 1-426: per quanto studio ci abbiano posto gli alchimisti intesi a tramutare
guicciardini, 3-7: alberi da materia ci si truovano d'ogni sorte altissimi, grossi
fare un verme o niente, ci aveva fatti uomini, onde noi dovevamo
anch'io il signor don rodrigo; e ci vuol altro avvocato che vossignoria, per
., 3-3 (286): egli ci sono dell'altre donne assai le quali
seneca volgar., 3-316: la fortuna ci dà matera de'beni e de'mali
le parti l'aborriscono; ma materia ci è. frachetta, 543: ricevendosi
s. v.]: 'ci è sotto materia ': modo di dire
qui si tratta di qualche disegno coperto, ci è qualche fine nascosto. anche si
fine nascosto. anche si dice: 'ci è sotto roba, ci è sotto
dice: 'ci è sotto roba, ci è sotto ragia, gatta ci cova
, ci è sotto ragia, gatta ci cova '. -essere di grossa
bronzino, xxvi-2-266: elle [zanzare] ci cavan certo sangue pieno / di materiaccia
ma che dai laboriosissimi teutoni, che ci comandano, riputato viene 'opus ma-
interessi mate riali; ma ci vorrà tempo prima che ceda, se pur
de l'« anima », dov'egli ci insegna esquisitamente questa scienza. magalotti,
tutti quei tipi indimenticabili... ci sfilano dinanzi nel cortile ozioso della caserma
, di matei iali e grosse forme, ci recano ad essere uomini aveduti e gentili
. oltre il detto ribrezzo, questa volta ci sarà l'impossibilità materiale; perché 1
petrocchi [s. v.]: ci vuole tempo materiale per prepararlo. manca
in ognuna di queste relazioni... ci sono errori materiali, che si possono
il giornale si farà, subito che ci sian materiali. procura di farne parte costì
farci un carcere, una gabbia. ci siamo tirati la porta alle spalle.
siamo troppo amici e ricordi troppo sacri ci legano, perch'io non vi dica che
arti, nelle cronache, nelle religioni, ci dànno... il diritto di
perché sembra gra-. devole, e ci si addormenta. 4. persona
il sentito, la qual mutazione solamente ci è nota. tenca, 1-97: però
. alvaro, 5-12: quando non ci sono gli uomini col loro robusto appetito
: a guardare intorno a noi, non ci vien fatto... scorgere quella
hunc fundum '. gentile, 3-93: ci avverte [l'attualismo] che qualsiasi
fin le infime cose con le quali ci accompagnamo, le quali al sedentario cittadino
eseguito materialmente il delitto, che non ci sarebbe stato senza quelle premesse ambientali,
quali, nei ritrovamenti dei memoriali, ci si presentano le quattro principali maniere già
da siena, v-10: bisogna che ci sia virilità paternale e pietà maternale.
, il cinema di ordine inferiore, ci hanno rappresentato fino al disgusto il complesso
.., si resta di pietra, ci pare che non si sentirà mai più
. e. cecchi, 6-230: ci guardavano tristemente, quasi raccomandandosi: cavalli
, 5-150: alla paternità delle idee franco ci teneva molto e luisa era invece del
: materne vacche intorno al vitello nuovo ci fasciavano tutt'in giro della loro calda bestialità
di « vitellino che poppa », ci fa collocare in questo periodo una piccola
: una sorta di pietra tenera, che ci viene a noi in pezzetti, la
. levi, 6-89: in paese ci restano molte più donne che uomini:
riassorbirsi e sparire. tecchi, 10-141: ci sono invece donne che...
sono invece donne che... ci riportano verso il passato, come a
anulare destro... er signorino ci aveva un anello: d'oro vecchio,
10 pur lasciai. capuana, 15-131: ci declamava i suoi larghi periodi dove la
alto maledicenti, mentre le labbra illividite ci lanciavano in faccia il grido: -matricidi!
faccia il grido: -matricidi! -che ci rendeva attoniti e mortificati. 3
furiere è toscano: l'ho capito mentre ci domandava i nomi, il distretto e
del chiacchierone che del poeta, quale lo ci descrisse il doni nel suo comento.
far cascare la barbara coi suoi piedi, ci sarebbe caduta, tal briccone matricolato egli
d'arezzo, 156: un altro che ci stava ad ascoltare, / matricolato nel
6-69: non poteva essere e difatti non ci mancava che lui, il matricolino,
si debba ubbidire alla patria, mentre ci è matrigna, né al principe, mentre
è matrigna, né al principe, mentre ci comanda cosa ingiusta, è proposizione che
matrimoniar (segue la glossa) / ci vuol carne anche lì, ma carne viva
d'interesse e d'incompatibilità. non ci siamo capiti e non ci siamo corrisposti
incompatibilità. non ci siamo capiti e non ci siamo corrisposti. -matrimonio di
nostri signori che tegnamo matrimonio, se ci vedranno stare insieme e portarci amore.
7-31: come da una sconfinata distanza ci guardava la fanciulla, che non aveva
. salvini [tommaseo]: ci erano ancora i matronimici, cioè nomi
di farci due brutti scherzi, ma ci volle regalare anche il terzo. pratesi,
, 165: la bella giornata che ci siam chiamati « ragazzi », e corso
sulla nuca protesa, tanto quei mattatori ci avevan fatta la mano, davano un
... il trombone « che ci dà dentro ». 4.
muschio e il zibetto, che a questo ci vuol poco; e fiori e agrumi
, 2-52: oh, oh, mi ci ha rotta dentro la mattarella,
. r bocchelli, 13-231: se ci credeva, quel che si dice crederci,
più difettose. nieri, 159: ci avevo fatto le mattie sotto cogli altri ragazzi
. nelli, iii-223: -che gran male ci è poi che una fanciulla scriva ad
gli uomini arare. nella mattinata / ci fu lo spruzzo d'una scosserella. tozzi
gran mattino, e spero che non ci annoieremo. rigatini, 1-107: 4 mattino
, 13-v-8: se a'20 dì non ci sarà la paga intera, tutti e
andranno e, partendosi loro, chi ci resterà, sarà macto. commedia di
altra cotal loro passione vorranno che io non ci abbia nulla di buono. mazzini,
sin del romito de'pulcini. / ci è chi vuol dir ch'ei dorma n'
vengono, e ai moderni soltanto, che ci s'intende. perché, a paragone
della fortuna. carducci, iii-24-309: voi ci vorreste morti, perché non vogliamo piegare
matte, danzanti, di velo, ci soffiarono allato le ombre. -stregato
quella musica matta. soldati, ix-250: ci voltammo insieme: in tempo per vedere
in cielo, né a spegnerli più ci va che 1'accenderli? g. del
questo è caffè: e anche quella là ci va matta, per una tazzina
, 4-ii-235: noi stian bene e ci piovon le carezze per tutto, et i
carezze per tutto, et i popoli ci coron dreto come matti. forteguerri, 5-27
figurati i visacci... io mi ci diverto come un matto. scarfoglio,
. guicciardini, 13-iv-79: monsignorino visconte ci ha condotti oggi più di sessanta cavalli
questi aspidi sordi e questi allocchi / ci sto come sta il matto fra i tarocchi
la stoltezza di una persona da cui si ci aspetterebbe un comportamento più ragionevole.
vago colore, e con affanni / le ci mandar coperte di scarlatto. 3
fine e pregiato. e allora? non ci resta che pigliar per buone anche le
tozzetti, 7-72: le sopraddette formelle ci metteranno in chiaro se il terreno, dove
cimiteri, entra la folla / e ci urta i letti e c'infanga il mattone
, 3: alla fede, che altro ci vole oggidì che andar appoggiandosi pei cantoni
al macchione, / poi questa state ci darai il mattone. varchi,
me pare che i traduttori de'libri ci dieno il mattone alla lingua, perché
: mancando su quelle alture la legna, ci portarono un carico di 'cuvet '
il mal mattutino ': il cattivo vicino ci noia tutto il dì. =
? f. ceffi, xlii-15-61: ci conviene maturamente assottigliare in provvedere a cui
ma forza più stupenda di esso fuoco ci mostrano le sottigliezze de'medesimi alchimisti, i
, ma umanamente parlando, in quelle arie ci maturiamo più tosto che nelle nostre.
, 9-3-101: se si indugia tanto che ci avviciniamo a l'altro termine di s
e ricca preda ch'è questa! tu ci guidi una larga messe di morti anche
ella dirà forse... che egli ci sia stato tolto troppo per tempo:
troppo per tempo: ma in questa parte ci possiamo doler solamente che egli sia mancato
varie circostanze, onde oltre le regole ci vuole una pratica per conoscerne la giusta
si accoppi alla corruzione, dove non ci si improvvisa più ma si circola da
improvvisa prodigiosa maturità di coscienza, che ci persuade. -maturità di consiglio o
per l'appunto al dire: 'non ci è il vero'. bonghi, 1-95
b. accolti, 271: spesso ci trae di molte doglie fora / matura
: a noi più strana cosa pare che ci abbia scarseggiato il solito donativo e negato
prima che tu n'esca, tu / ci sconterai l'acerbe e le mature;
. foscolo, xviii-158: non ci voleva se non una testa vagante come
con spade né con mazze; imperocché non ci fu di bisogno né mazze né ferro
2-405: dalle finestre o di terra ci gittavano l'acqua adosso... e
che fuoco venisse da cielo, che tutte ci ardesse, sì come colui che se'
lenza che in fondo in vece di amo ci ha un gruppetto, un batuffolo di
sonno-danaro. per chi costruisce e per chi ci vive. in vece qui
volpe] è 'l mazzafrusto / che ci pende dietro via; / questo in
al mazzaio, e digli che ci metta un pomo d'argento'. gargioiti,
gli oggetti proprio al momento in cui ci occorrono, aveva per esempio deciso,
obbligato al fondo. brancati, 4-216: ci leghiamo una mazzera al collo, ci
ci leghiamo una mazzera al collo, ci prendiamo per mano, tutti quelli che
negozio di pollivendolo. una sera alfredo ci vide appeso un mazzetto di beccacce.
balìa, come erano quando noi andammo, ci convenne far deliberare da'signori e collegi
incominciò a rovistare per la casa; ci mise dentro il mazzo dell'esca,
sollazzo. pulci, vi-25: se tu ci fussi, 10 farei mazzi di sonetti
1-2-344: son vostre parole, le quali ci volevano appunto per compiere il mazzo e
galileo, 3-1-458: la nuova opinione che ci vuol esplicar il signor salviati..
e colla maremma,... ci viene descritto dal p. abate don guido
un errore necessario, ma un errore che ci fece mettere nel mazzo co'musulmani.
, farneticare. lippi, 4-7: ci è chi vuol dir ch'ei dorma n'
un grosso pugno mazzoccuto, / che ci resterà il segno più d'un mese /
fra giordano, 3-126: il nemico non ci ti mena in questi monti della grandezza
e delle altre scienze, presto o tardi ci converrà... filare e tessere
eletto parti? pavese, 1-24: ci portò, me e talino, all'osteria
significando chiaramente in quel monosillabo: come ci posso entrar io? -con valore enfatico
, 6-258: non è meglio che ci diamo del tu? tu momina una
., 1 (25): « ci penserò, io ci ho da pensare »
25): « ci penserò, io ci ho da pensare ». e s'
/ vierrebbe addove me, ma non ci 'iene. / e se crolinda mi 'olessi
, vogliamo farla debuttare al comunale? ci penso me! » questo, del me
molto dopo sollevati da una barbarie, ci hanno precipitati in un'altra, non minore
, in quanto a me, non ci replico. carducci, 524: quanto a
roma, e qual meandro arcano / ci metta a quelle porte. tarchetti, 6-ii-195
pertugi. papini, ii-990: allora ci si trova impigliati e affondati senza saper come
gruppo più folto di gente, appena ci ebbero scorti, sbucarono quattro megere e
non dico nulla della concorrenza sleale che ci fanno le donne oneste. -ma, orrenda
perché a noi meglio somiglia e meglio ci conosce. pavese, 1-38: le
tosto': il quale uso messer federigo ci disse che s'era preso da'provenzali
salvini, 22-10: spesso / così ci ritrovavamo tra noi, / pria ch'ei
convulsi, che è la meglio medicina che ci sia. fenoglio, 130: ti
, se la richiesta degli imbasciadori non mi ci avessi tirato, era per me molto
prospere che non si sperava. 1 ci sarà di molt'uva. meglio '.
l'essere stesso diverrebbe un assurdo se non ci fosse un intelletto, perocché l'intelletto
ammirazione incessanti per questo singolare artista che ci ha fatto dono di così smaglianti e
testimonianze del suo sentire, noi non ci stupivamo di quel che faceva sorridere la
fronte dei due galantuomini, disse mentalmente: ci siamo; e si fermò su due
, 1-79: ancora terre straniere / forse ci accoglieranno; smarriremo / la memoria del
memoria del sole, dalla mente / ci cadrà il tintinnare delle rime. moravia,
trapassi da noi, accioché satana non ci sbeffi, per mancanza di mente. f
distruggendoli; perché con le miserie, ci ha dato almeno il dono del pianto
mentale dei monaci avrà per male che ci sia anco il giuocar di mente delle
il giorno di natale i nostri figli ci consegnavano le lettere, poi recitavano alcune
per meglio dare a intendere quello che ci va per la mente, mescoleremo delle
a mente. galileo, 3-1-41: ci son molti che sanno per lo senno a
dimenticare, fare in modo che non ci pensi più o non se ne curi.
qui seduti facciamo finta di niente; ci prenderanno per due mentecatti che si spulciano
n'andammo, il variar delle cose / ci strinse e ciascuno mentiva. -usurpare
, della quale la nebba e le nuvole ci avevano fin allora o nascosto o malamente
quello si può fare ora, non ci sia levato dinanzi col tempo. egli è
è egli giaciuto, ché io mi ci coricai io in quel punto. pulci,
, che coll'obliquo sguardo dell'invidia ci affisa timido e si avvede che il
... quel processo che voi ci obiettate di non aver fatto?
e scorci, [la prospettiva] ci insegna rappresentare l'intero di eguali quantità
. ma lasciami! non vedi che ci guardano? -... le
secca,... / che ci fa ceffo con quel mento innanzi. e
, ii-12: più avanti i nostri mentori ci indicano i luoghi dove caddero dieci giorni
or vedete 'l vii piacire, quigno prezo ci ha lassato: / un fetor estermenato
d'odoardo! un mare di ghiaccio ci dividerebbe per sempre, ed andrei dove
, mentovato dal biondo e dal galateo, ci ha data una geografia troppo difettosa e
diligente raccoglitore de'fatti di ferrara, ci ha conservato una parte di quel processo,
tal quale un foco acceso, / ci si fé l'aere sotto i verdi
cometa si movesse di moto retto, ci apparirebbe,... esso vuole
cane, mimetico fino all'abiezione, non ci leva gli occhi d'addosso, e
le madri nostre nel mentre nel ventre ci portano. g. m. cecchi,
che il dato almeno in qualche modo ci urta, cioè qualcosa sia pur malamente
che 'l vento, come fa, ci tace. petrarca, 304-1: mentre
, 1-1: mentre che scriviamo libri che ci danno conoscenza delle più minute particolarità dell'
li giudei mangiano lumachella e se ci mettono taglio e la men
che, per compir la festa, ci mancava il povero padre cristoforo. [
volta che, per compier la festa, ci mancava il povero padre cristoforo]
da parte di dante nel convivio] ci mette su la via di ritrovare il
. operazione mentale e verbale nella quale ci si riferisce o si accenna a un vocabolo
ehi! » gridò: « non ci scappi, padre riverito: avanti, avanti
cielo e tosto le mani giungendo: -iddio ci salvi! iddio ci salvi!
giungendo: -iddio ci salvi! iddio ci salvi! -annotare, registrare,
menzione statue che, almeno in copie, ci sono pervenute, e alle quali essi
in tal modo coi sensi di cui ci ha dotati. ma tal mendacio è utile
ancor porria: / ma il re ci parla, e al re chi parla?
il « viaggio d'ana- carsi » ci porge luminosissimo specchio quanto possa un romanzo
: dev'essere proprio vero che la parola ci fu data per nascondere i nostri pensieri
avere di già scacciati tutti gli eretici, ci pregava, con una finta d'umiltà
ben gli accenti tuoi di fiele aspersi / ci palesano il cor livido e nero.
, le parti della nostra persona, ci fa vivere in un io falso 463:
di papa giulio iii, 458: noi ci contentaremo che la città di siena restasse
qui vorrei che mi stessero attenti, se ci sono, alcuni rammaricati e tremanti che
terrore sono posti nel cielo, donde ci benefica il sole e ci spaventano i fulmini
, donde ci benefica il sole e ci spaventano i fulmini. garibaldi, 3-153
(61): se questi non ci infolgorasse così fuori del nostro luogo, noi
credo ch'èci meglior aventura, / che ci è aparita sì gran meravilla [donna
maraviglia la grandezza del benefizio che dio ci fa nella confessione. targioni tozzetti, 11-1-
necessarie cose a nostra vita, parte ci muovono una cotale terribile maraviglia. fiamma
e del più coscienzioso dei nostri scrittori ci desta ancor più maraviglia che non la sua
cosa / è veder certi chiari che ci sono / che balzan dallo scuro tanto
/ -io sì,... cosa ci si trova / da far le maraviglie
e giosafatte, 28: dunque non ci sarebbero elle niente maravigliaboli. = agg
stavàno tutti maravigliati che da te non ci veniva lettere... noi istiamo maravigliati
istiamo maravigliati di lorenzo, che no ci ha iscritto parecchi mesi fa. nievo,
fa. nievo, 528: ci eravamo spiccati appena dall'approdo della dogana,
fummo sopraggiunti da un veloce caiccio che ci gridava di aspettare. il pilota fermò infatti
petrocchi [s. v.]: ci si sta maravigliosamente. -vivere meravigliosamente:
nostre armi latine amplificato, dirass'egli ci fusse largito dalla fortuna? marco foscarini
quali, quasi che questo dissenso non ci fosse, continuano, ciascheduno con un
inventori, che fecero tanti maravigliosi, ci parrebbero meno mirabili d'un fanciulletto che impara
negozio de'schiavi, per vindicarsi di noi ci fanno mille insulti ed impertinenze, pretendendo
. - l'avrà presa pipi! lui ci mercanta. -con metonimia.
che importa se tonta più, meno, ci frutti? / io sono poeta,
petrocchi [s. v.]: ci son già fuori i mercanti. ecco
a fare co'furbi e co'bricconi che ci giuocano e ci mercanteggiano come animali da
furbi e co'bricconi che ci giuocano e ci mercanteggiano come animali da pelare e da
gente suburbana. alvaro, 11-198: ci volle la prima guerra mondiale e la seconda
aretino, v-1-734: se nulla mancava, ci han supplito i cento scudi che si
, 16-i-102: dalle parti d'america ci viene una certa preziosa mercanzia di vermicciuoli,
di utilità e di forza ne deriva, ci fu rapito. manzoni, pr.
ha dato per le mani, non ci pensando. forteguerri, 27-8: sì t'
m'accorgo che in questa mercanzia io ci resto da sotto per la metà.
screditare la mercanzia, ripeteva: - ci vuole la fede per fare i miracoli.
': di qualunque cosa che non ci piace. crusca [s. v.
mercammo. fantoni, i-204: finché ci serpe in sen vigor, si merchi /
6-3: coltivo l'amicizia e non ci merco, / e non adulo e non
aretino, 1-42: il baston non ci rompe, né ci mercano i fregi
: il baston non ci rompe, né ci mercano i fregi con cui i poltroni
: quant'oro ha il perù non ci varrebbe seco per una paglia; poiché a
. grazzini, 308: l'arrigo ci mostrava il carro e 'l corno,
tommaso de'peruzzi e compangni della mercatanzia ci deono dare, dì kalen magio anno 1336
città. della casa, 5-iii-325: ci è un'altra maniera di cirimoniose persone,
a vendere al mercatino dei campi elisi dove ci può andare chiunque. moravia, vii-27
mercato. e. cecchi, 5-42: ci sono al mondo poche cose allegre come
persone, così forestieri come paesani, ci si intervengono e impiegano. serdonati, 6-310
tien mercato. betussi, xliv-77: -dunque ci è anco mercato in amore? -sì
esto mercato, / che deo paté ci à envistito. idem, 1-36-85: da
gli editori di oltremonte e d'oltremare ci piace: voglia però anche nella correzione
pane verrà a buon mercato, ma ci metteranno il veleno, per far morire
pagar dazio, e che per conseguenza ci saranno a miglior mercato? mamiani,
andò da 28 a 32 soldi; ma ci era poco mercato affatto, a tale
: sgraziato! forca! quali ingiurie tu ci abbia fatte, domandalo a te e
tuo voglie cotanto seguite, / grazia ci faccia che 'nsieme moriamo, / teco
gli occhi? gran mercé, non ci son vivuta invano io, no. carducci
, 6-1-310: se noi amiamo chi ci ama, niuna mercede n'abbiamo. tasso
: questi, la dio mercede, ci darà che scriver di sé per quarantasei
di rimino a nome del suo signore ci assicurò di favore e buona vicinanza.
fatica, alle discussioni che senza dubbio ci saranno tra noi e battista, per
i mercenari negri. moravia, 18-293: ci sono i mercenari che si battono per
traffico. arbasino, 9-204: non ci importa niente una specie di progresso che rimena
sera ti saprò dire come e dove ci potremo vedere mercoledì. tommaseo, 19-109
vasari, iv-36: questo, signore, ci mancava, perché, essendo egli [
. volta, 2-iii-333: il termometro mercuriale ci dà una misura prossimamente accurata del calore
o qualsisia altra parte del ventre, dove ci si scorga della tensione o della durezza
1-287: non vi ha cosa che più ci sgombri dal cuore le tenebre della mortai
cuore le tenebre della mortai malinconia, e ci apporti la luce della vital allegrezza che
composti in cui il mercurio fa parte, ci si trova in grado minimo di ossidazione
re e gli fanno: senti. ci devi mettere a riposo, levarci dalla merda
merda. arbasino, 3-251: antonio ci raggiunge ridendo a piedi, venendo all'
: perché fann'eglino tante merde di non ci voler parlare? 5.
4-24: lo sa lei che quest'anno ci sono stati ottocentomila aborti clandestini in italia
ogni valore di realtà della produzione, ci fu chi -e non si dice che la
in quel che sappiamo dei russi, ci colpisce fra la mossa degli istinti e
, i-84: è il destin che ci unisce nella sapienza sua; / guarda
lomea, / che spesse volte l'anima ci cade / innanzi ch'atropòs mossa le
ed ostinati sopra ciascuna delle materie sulle quali ci siamo lasciati rubar le mosse da tre
mossi e fuggevoli), l'orrore ci prende, non già della morte, ma
mosso a pietà delle nostre gravi persone, ci domandò cortesemente se volevamo salire per la
tempo nessuno di noi,... ci riempì di meraviglia. -concesso, donato
vi darò / una pianella; io non ci voglio fa'. marinella, 179:
1-3-41: un mostacciuolo di quelli che ci hanno mandato le monache, che hanno
nel mosto e inebriate, / ché non ci ha miglior vita, in ventate.
uva. soldati, v-515: quando ci destiamo, il sole è già a
i conti ',... ci rendeva mostosi, ci fagianava i * compo-
,... ci rendeva mostosi, ci fagianava i * compo- nimentucci '.
. pavese, 8-165: se qualcuno ci procura un disagio con la mostra della
per costume inveterato a fingere: chi ci assicura ch'ella non finga? imbriani,
che ne han detto i santi padri ci condurrebbe troppo lontano. manzoni, pr
lamenti storici pisani, 61: ventidue anni ci reggesti in pace, / dritte bilance
rosmini, 6-459: gionata e davidde ci presentano pure una bella mostra di santa
pelo e segno... e poi ci mandiate le dette monstre. sanudo,
mano e con la vesta in spalla ci tornò. -mostricina. targioni
tulo mostrabile. caro, 3-3-170: ci deliberammo il duca ed io di chiarircene
altre di piacimento. cavalca, 20-372: ci pare il maggior fatto che possa essere
: dio, come per un cerchio, ci mostra parte delle sue bellezze, mostrandole
amandole ce le fa piacere, e piaccendoci ci fa partecipi in terra delle cose del
era fatta pigliare sul camion e salendo ci aveva mostrato le gambe. -dare
. aretino, v-1-427: quando la infermità ci strascina nel letto,...
tu giacevi. pavese, 7-186: ci mostrò di lassù mezza roma.
e svanisce, così due geni di carità ci bearono e sparvero. -servire
ii-xiv-2: dico che lo cielo stellato ci mostra molte stelle. idem, inf.
: in tutti li segni, li quali ci furono mostri o nascendo o morendo il
insieme e pio, / opra grande ci ha mostro. -incutere.
, 4-13: la natura stessa questo ci mostra, la qual vudl far differenti i
e sempiterna onestà, se niente altro ci mostra se non se stessa e la
ai cani. cavalca, 9-265: questo ci mostra iddio per isaia, quando dice
che, quando queste cose intervengono, ci sono mostrate per figura dall'eterno dio
la prudenza... è scienza che ci mostra a schifare il male. piccolomini
zanotti, 1-6-387: lo stesso titolo ci ammonisce di mostrare a'poeti quali esser
1-121: il romanziera... ci mostra il deschetto apparecchiato, sul quale
362: nell'adelchi il primo atto ci mostra le cagioni della guerra e i
esconta; / cà, s'el nimico ci aponta, no m'aia que mustrare
del core è a impeti, come ci mostra il polso. mazzini, 40-121
, è contrario a quello che l'esperienza ci mostra, vedendosi e l'oro e
del vangelo di cristo... ci mostra che noi viviamo in questi chiostri
viltà forteguerri, iv- 369: ci hai burlate abbastanza ed abbastanza / ci hai
: ci hai burlate abbastanza ed abbastanza / ci hai tu mostrata la tua falsa fede
tal variare / per certo e'ci dichiara e ci ammaestra / che '
variare / per certo e'ci dichiara e ci ammaestra / che '1 signor voglia
la poesia tornò a mostrarsi, niuno ci fu che osasse impugnare la tromba epica
li occhi de la donna che tanto pietosa ci s'hae mostrata. idem, par
la vostra bontà [degli spettatori] ci porga aita / e si mostri benigna a'
volgar., 4-18: l'autore ci ammaestra che le cose vane e dubbiose,
epoche geologiche, la quale il mostratore ci ha fatta più sopra apparire, è
la sorte dell'uomo è mutata. ci sono dei mostri. un limite è posto
classi, tra due generi la natura ci offre sempre mostri, eccezioni, creazioni intermediarie
pietà, / e la croce gentile ci ha lasciati. moravia, 15-82: oggi
mostri del tempo. michelstaedter, 810: ci sono degli uomini che sono dei mostri
del lino immacolato, / mostri, ci abbandoniamo / alle mille bocche voraci del
non parliamo così mostruosamente, se punto ci curiamo della ragione, essendo noi ragionevoli
cassola, 5-158: lui insistette perché ci trattenessimo un altro poco, ed era
validità. galileo, 4-1-447: non ci è mezzo che il capra voglia tener
deformità esteriore evidente, ma per non ci essere regionevolezza né senso comune. in questo
la ferocia e la mostruosità, che ci sentiamo soggiogati. 9. uso
fa mostruoso anche nella forma, poiché ci rappresenta con immagine doppiamente disacconcia il suo
non è per me, capite » ci ripeteva il povero uomo « ma per il
andrà in agosto; se tu vuoi, ci sarà sempre una camera per te.
gioventù, secondo i quattrini. negli ostelli ci divideranno, vedrai ». prisco,
che, per compir la festa, ci mancava il povero padre cristoforo. rigutini,
carli, 57: li mori ci dissero che potevamo pigliar una delle due
fermo e lucia, 43: quando non ci fosse stata altra cagione di ritardo,
originaria sua nozione: il che non ci è manifestato pe'vocabolari. anche pietro
montale, 4-307: un filosofo idealista ci aveva insegnato che l'opera d'arte
di guerra per darli a qualcuno che ci teneva. ma chi più di benedetta
teneva. ma chi più di benedetta ci teneva? ai miei occhi, erano attestati
, quanti se ne pubblicano oggi che non ci s'intenda lo stile appunto a questa
più o meno dottorale ogni volta che ci si avvia da quella parte. pascoli,