liberato soltanto dietro la nostra promessa che ci saremmo ritirati entro i nostri confini.
fatto quegli eroi che con altri mezzi ci hanno liberati dall'antica schiavitù. lambruschini
muratori, iii-35: ove... ci sia modo di mettere su quel principio
, 23-75: quella voglia a li alberi ci mena / che menò cristo lieto a
il disprezzo delle ricchezze... ci libera dall'abuso di esse e ne regola
che avvengono ogni giorno a quelli che ci vivono lungamente. casalicchio, 56: facci
37. con valore di inter. dio ci liberi! dio ci scampi e liberi
di inter. dio ci liberi! dio ci scampi e liberi!: v.
schiavo di sé. ojetti, iii-244: ci eravamo foggiata un'idea della libertà tanto
un'idea della libertà tanto balorda che ci eravamo liberati perfino della logica e noi
benigni signori. jahier, 158: ci prepara [la fanfara] una bella entratura
] una bella entratura in paese e ci fa fieri, siccome ha chiamato tutta la
di vittoria della rivoluzione industriale sull'aborrita ci viltà contadina e artigiana.
cavalca, iii-120: se ogni dì ci ardessimo per lui [gesù cristo]
mesta e sì dolorosa, che a lagrimare ci mosse tutti, e fececi intenti alla
e i difetti, e quei spezialmente che ci allontanano dal sommo bene e ci conducono
che ci allontanano dal sommo bene e ci conducono al sommo male, cioè all'
delle cose scritte. bacchelli, 1-iii-421: ci badino costoro, che fanno tanto
di un vero eroe dinamico e moderno. ci vuole una camera dell'excelsior e
. fra giordano, 2-99: iddio sì ci ha fatti liberi in tal modo che
da sé in sé riceve / esser ci puote, e non d'altro, cagione
, se non sappiamo esser liberi, non ci disonoriamo almeno colle ciarle impotenti dei greci
/ uniti per dio, / chi vincer ci ptiò? -polit. libera chiesa in
la soluzione del problema che il passato ci ha preparato ma che noi poniamo e
tornare!... - chi ci può aver condotta questa femina? -oh
mare). frocchia, 955: ci mettemmo in una lancia che, dopo
di fare o non fare, secondoché ci piace e pare e fin dove si conosce
la libertà che dio o i superiori ci hanno per tante azioni lasciato. romagnosi,
adopra. dominici, 1-2: sempre ci rimane la libertà di fare meglio. macinghi
nella buona arme forte la quale dio ci ha data, della forte libertà. leggenda
; dalla quale servitù cristo nostro signore ci ha liberati, riscuotendoci con il suo sangue
. s. spaventa, 1-20: ci faremo propugnatori indefessi delle libertà municipali,
: la libertà della stampa... ci piace in ogni tempo favorire e proteggere
ii-ii: osserva / che alcun non ci oda. in grave affar di stato /
terza libertà da necessità. questa ultima ci à data la natura nella nostra creazione
siamo restaurati dalla grazia; la mezana ci è riservata nella patria. dunque si
che è la mia giornata di libertà, ci andremo. 16. condizione
talento. nieri, 2-153: tutti ci si posson provare, e a libertà,
, 1-103: 4 libertinaggio '. ci è venuto, senza dubbio, dal francese
volesse che fosse la cosa! non ci sarebbe bisogno neanche della parola. d'
che riguarda la vita comune. non ci fu barbiere, che non facesse dipingere
pascoli, i-573: la nostra guerra libica ci ha dato o sire, dei
: la scena era licenziosa e noi ci comportavamo da viziosi e da libidinosi.
. b. croce, iii-26-192: ci venne innanzi un processo per atti libidinosi
una nuova edizione delle mie opere, ci farà premettere una qualunque mia vita. g
chi si sa librare così diritto. ci i. frugoni, i-1-156: poiché
vede. tarchetti, 6-ii-148: la natura ci presenta in tutto i due estremi;
che poi, rifacendosi in contrario, ci nasconde. 12. locuz. librarsi
studiare nella di lui libraria, non ci trovai se non libracci insipidi e sciapiti
. moravia, 15-97 le guardie rosse ci salutano agitando per aria il libretto rosso
: chi comprerà ancora a libretto, se ci levate i nostri piccoli funzionari?
il libro è meglio stampato quanto meno ci si accorge, quanto meno si è
produzione industriale in una grande città moderna. ci sono tante cose, per esempio la
papini, vi-635: il libro di giobbe ci rivela che, anche dopo la cacciata
i libri pubblici della nostra città non ci somministrano... memorie sicure circa alle
sciolti che essi sono soliti studiare, ci lasciò qualche danaro e robicciuole ch'aveva
, tutto quello che gli antichi tuoni ci possono mai somministrare. s. maffei,
moretti, ii-461: è incredibile come ci si possa illudere così grossolanamente,.
arlia, 1-202: certi libri che ci vengono d'oltralpi, o anche certi
chiuso e sigillato, un libro che non ci si legge: parlare poco; non
non c'è e l'onore che ci dovrebb'essere. -leggere il libro
nel mio libro': di persona che ci garba poco, del cui fare non andiamo
14-208: con quel librino e quel lapis ci fai la figura magra d'un agente
di eleonora de fonseca pimentel], ci viene innanzi un epitalamio del 1768.
libretti, libracci,... che ci assassinano e ci impacciano il cervello tutto
... che ci assassinano e ci impacciano il cervello tutto giorno! marino,
mandra di lupe; in giungere all'ostellaggio ci presenta un lupo in effigie, figurativo
franco, 37: il cardinal da ben ci chiude gli occhi / sol per drizzarti
letteratura paganeggiante e sensuosa del secolo che ci ha preceduti, tutto glorioso d'aver
, iv-296: i signori cacci credo che ci daranno la licenza o privilegio di stampare
: noi [uomini] di nostra autorità ci avemo vendicato una licenzia, per la
, e senza cui licenza niuno male ci può avvenire. fatti di giuseppe ebreo,
, 1-233: il dr. caproni stesso ci aveva consi gliati a lasciar
, i-972: le leggi della versificazione volgare ci obbligano più che non ci licenzino,
versificazione volgare ci obbligano più che non ci licenzino, ad usare come ossi-
le piante dei nostri piedi implumi, ci licenziasse a inferirne che ci possano riuscire
piedi implumi, ci licenziasse a inferirne che ci possano riuscire a diventar comprensibili concetti e
licenziaron tutti i poveri non ammalati che ci rimanevano, e che scapparon fuori con una
altri prelati, che veggiano tanto numero, ci hanno comandato che noi non ne tolghiamo
avendo intenzione di starvi del tempo, ci portammo i nostri cavalli e si licenziò
lare della possessione, e se voi non ci avessi gusto avvi- sateme, acciò che
, o piuttosto non erano quel che ci voleva per lui. vi si licenziò tanto
empia prosperità. parata, ii-183: ci conviene... sopportare, con dispiacere
di licenziose dottrine, ch'insensi- bilmente ci spogliano di quella viva fede che ci guerniva
bilmente ci spogliano di quella viva fede che ci guerniva il petto di coraggioso ardire.
: morte crudel... / ci tolse oggi agostin, padre di questo /
veder fummo non lascia, j l'udir ci terrà giunti in quella vece. muratori
, e a queste aggiugniamo la sillaba 'ci ', come i latini e i
. lì e dalla particella avverb. ci. liciniano, agg. bot
farne oste, dice il boccaccio, né ci sono mai in una città le intere
da sontuosi palagi, e quando pur ci fossero, già non vorrebbe imitare un pittore
indo- lorita dietro, dopo ore che ci stava seduta. -sbarra di una
o catalogo. manzoni, v-3-122: ci devono essere anche tre o quattro fogli
xi-521: allungavo la gamba fasciata, accantp ci mettevo il cappello per le elemosine e
allegri fatti, un telegramma da cheren ci dà la bella notizia che stanotte dentro il
intonazione mesta. jahier, 279: ci siamo incamminati a passo di strada..
lite. pulci, 16-18: non ci è più giusta cosa che la spada /
anzi sappiam di certo che la morte ci vincerà tutti. -essere in lite con
coppia di giovanotti che ballavano insieme e ci tagliavano la strada. -intentare
annotazioni sul decameron, 82: di poi ci sono i proverbi che hanno quasi autorità'
pecora di giuliano, non uomo, ci ha stanchi oramai con le sue vittorie,
vero litiagliolo / che 'n su tutto ci aveva da ridire '. = deriv
i-13-23: pertinaci litigheremo e quanti qui ci vedete, tanti saremo litigatori contro di
/ m'ha quattro anni, e ci son ben due sentenzie / date conformi.
bisogni della società un buon trattato che ci manca della litologia del regno.
[venosa] negli orari ferroviari e ci si va con la littorina che parte alle
dividere il cielo nelle sue regioni, quando ci pigliavon gli auguri. m. adriani
cavalleggeri. tesauro, 2-i-4: ancor ci 'ntronavano le orecchie i fieri litui di
genovesi, 4-317: il solo rimedio che ci veggo,... è quello
d'un uomo livellato dalla vita moderna, ci si accorgerà troppo tardi e a nostre
la civiltà, questa inesorabile livellatrice, ci faceva apparire più imitatori di quel che non
mani, lanciammo gli ordigni livellatori. ci si ammazzava a vapore e a catafascio.
marco d'oro, comunque improntato, ci possa levare dallo stato qualche cosa più
non al livello ideologico e politico; ci siamo limitati a descriverne gli aspetti più visibili
a livello: e si figura che ci si deve star benone. -a una
dal mclviii al mclxi, ci sono contratti di allogazioni e di livelli
, scorgemmo ciò che le loro fila serrate ci avevano nascosto: sul lastrico sanguinolento il
anche a nominarla e solo che ti ci fissi un momento pare che ne trafumi
che qualchedun senza giudizio / indosso non ci metta la livrea / e ci tenga
non ci metta la livrea / e ci tenga alla fine al suo servizio. foscolo
il tempo. per muover te, ci vuol la lizza come per i tuoi blocchi
pananti, 1-i-16: il vascello che ci portava era appellato l * eroe '
letto, che tu fai dimenar ciò che ci è. tasso, 11-ii- 233:
popolarità mi scompigliò il cervello, e ci presi un gusto matto a vedermi seguito
luogo; onde die 'l sa come ci cascò il manarese, e come ci dolavamo
come ci cascò il manarese, e come ci dolavamo. 6. con funzione
così padrone come lo sono io, che ci ho consumato sei anni nel ritrovarlo [
mia lettera dal meleto: no? ci terrei a saperlo, per certi miei sospetti
letteraria. de sanctis, ii-n-103: ci fossero almeno le tinte locali, e
). -locale notturno: in cui ci si sofferma sino a tarda ora della notte
: la sera le ne mossi parola quando ci fummo allogati in due camerette d'un'
questa descrizione (per mio avviso) ci sta a locanda. anzi direi che sia
la locandina degli spettacoli, casomai ci fossimo potuti permettere il cinema.
7- 307: il proprietario ora ci chiama a rispettare il contratto di locazione
fortini, i-288: fatta la scritta ci messe che devesse avere la stanza per
cattaneo, v-1-35: se... ci si volesse apporre a peccato l'avere
d'iddio. aretino, v-1-205: ci son molti che vogliono la state per la
nostra giente e io co lloro insieme ci ripongniamo nascosamente. intelligenza, 112:
. proverbi toscani, 19: chi ci loda si dee fuggire e chi c'
1-iii-915: in questo partito... ci conosce- vono drento dua periculi; l'
posto. moretti, 15-194: stamattina ci sono stati due trenta, una lode
lodi piacciono a tutti; molto facilmente ci si lascia accalappiare dalle lusinghe. proverbi
] andar da noi discosto / e ci pagar di loffe e di calcagna. dottori
finito che si ebbe, tutti su ci levammo. zilioli, ii-98: le abitazioni
logge la famiglia. gozzano, i-223: ci rivediamo che ricopri i vetri / di
naso. poliziano, 1-659: e'ci son certe cicale / che l'accon-
/ va'pure assieme, / che tu ci bazzichi / non ce ne preme.
3-4-193: quando... l'occhiale ci fa da una gran lontananza legger quella
sydney né a new york, se ci fosse andato, non avrebbe trovato una città
e nei disagi generati dai continui bombardamenti ci si poteva arricchire facilmente nelle più astute
tanto tra i crochi... ci sono delle piantine di trifoglio e di loglièlla
gadda, 10-209: nulla... ci raddolcisce tanto la pituita, e ci
ci raddolcisce tanto la pituita, e ci emolce a clemenza, quanto il buon criterio
. muratori, 8-i-224: quanti ci sono che di leggeri schi- verebbono la
della quarta e quinta ginnasiale noi non ci accorgiamo di proporre a quei poveri giovanetti
. muratori, 8-i-224: quanti ci sono che di leggeri schi- verebbono la
guarini, 2-83: né qui credo che ci bisogni logorar il cervello nel cercarne l'
meno infruttuosamente l'ingegno che 'l tempo, ci faremo al soggetto del presente capitolo più
appresso apertissimamente già logorandoci e sminuendo, ci risolviamo poi finalmente in polvere e vento.
: che nell'atto medesimo del godimento ci si vengono logorando. mazzini, 69-312
rilievi o in altra sorte di monumenti ci si presentino? g. gozzi, i-9-29
cameratismo logoro. bocchelli, 2-xix-541: ci son tutte le scene d'obbligo,
[i frutti], col tempo ci mancherebbero fra le mani, perché gli
cesari, ii- 267: iddio ci alletta e lusinga ad amare pure i beni
a chiesa non sono voluti ricevere, non ci vogliono più sostenere »; e correrannoci
e per avventura non solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno oltre
solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno oltre a ciò la persona.
, quantunque dopo la lombata cogli spinaci ci avesse ammollato le serre fino all'ultimo
a dilettarsi che ad ogni voltata di spiedo ci dava due tranghiottite. i. neri
non dico la fatica, ché voi ci siete fatto, ma le tempeste che ve
noi italiani uomini per gratificarci gente siffatta ci dovremmo rendere come loro lumbrichi? camerana
pascoli, 1-297: non temi che ci accusino con tutte quelle sigle e motti
lombroso. bocchelli, 2-xix-375: ci si può trovare la nevrastenia di un
civile anche nella penultima guerra d'indipendenza ci venne da venezia. carducci, iii-16-10
saggio gli mandai. non credo che ci bisogni altro che un po'di pazienza
, 3-28: se dagli amici aiuto non ci venne, / non me ne faccio
. lanzi, 3-217: molto lontanamente ci han guidato cli- tarco ed opoa;
lontananza di turino, la quale ormai ci cominciava a ricrescere. panigarola, 1-4
cielo lontano / la ciurma luminosa che ci saccheggia. -ripetuto con valore rafforzativo
, purg., 28-70: tre passi ci facea il fiume lontani. cecco d'
giovane, dirimpetto a te, che ci guarda?... -mariano dentale -rispose
estraneo. castelvetro, 10-x-101: ci ritraiamo dal sostentamento della madre, per
bonghi, 1-223: mi pare che ci sia poca buona fede ad accusarmi di
che la presunzione. baldi, 4-1-120: ci ha esposto con molta modestia alcune parole
: forse semilia miglia di lontano / ci ferve l'ora sesta. -ant
anna? sono i nostri parenti; ci mancherebbe che non andassimo al funerale.
i-279: alla lontana dal peccato, che ci accieca. -andare lontana parte:
: la terra piange, e 'l sol ci sta lontano, / ché la sua
i guai vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione; ma che
innanzi e più m'avvedo che ogni religione ci guadagna assai a tenersi lontana dalla politica
rustico, vi-1-138 (12-5): ci ha una lonza sì fiera ed ardita
altra spada. tasso, n-iv-55: dante ci figura per lo leone l'ambizione,
la nostra pizia, a dirla schietta, ci ha detti certi versi lonzi e prosastici
, magazzini... fino a ora ci si vede del carbone, del
e loquace. guadagnali, 1-i-96: ci guardi... il ciel dal parapiglia
19-12: -stasera con questa 'lorda 'ci sarebbe voluto s. venanzio -disse tra
che peccando lordarsi; e nondimeno non ci vergognamo a lordarci, ma a confessarci.
coscienzia, lo stimolo della quale, quando ci comincerà a pugnere, non lascerà in
giudici, ii-235: tu credi che ci sia poi tanta distanza dalla pazzia de'
pacciume, alle bizze del fiume nessuno ci pensava più. -persona ripugnantemente sporca
, 19-72: intanto su di me non ci monterà più nemmeno la lellora e voi
era... venuta fame; e ci rammentò che nel campo di là c'
nostre -ma la loro disposizione... ci angosciavaassai peggio. 4. sostant
ò manecati, / con che 'l loto ci ho trescato. fra giordano, 3-320
, a questa volta: / più non ci avrai che sol passando il loto.
col loto. pallavicino, 1-551: ci sta il cuore avviticchiato a questibeni di loto
guardiano. -no, eh? ci son questi cortigiani affamati, che s'attac-
a sopportar che il loto addosso / ci sia fatto e ci caccino in un fosso
il loto addosso / ci sia fatto e ci caccino in un fosso? =
, con l'ambizione ', ecc. ci si dirà: è una metafora che
non morali, e quanto alle metafore ci sono confini, e questa qui sconfina di
sì gran lutta. fantoni, ii-77: ci minaccia il passato, e ci sgomenta
: ci minaccia il passato, e ci sgomenta / il presente, ci addita orrida
, e ci sgomenta / il presente, ci addita orrida tomba / un dubbioso avvenir
orrida tomba / un dubbioso avvenir che ci spaventa, / e un nume feritor
, / e un nume feritor sopra ci piomba; / geme natura nell'estreme
estreme lotte, / cede, e ci cuopre interminabil notte. aleardi, 1-182
, è un olio sparso, che ci bagna l'anima lottatrice e alla pugna la
5. maffei, 181: -non ci veggo venir se non gente / di
suo numero da un bussolo, e ci si sedette in ordine numerico.
per fare una giocata (o sorte) ci si rivolge a una ricevitoria, si
ha un che di morale: / ci avvezza indovini, /... /
più lubrici della sua gioventù, non ci è rimasta contezza di sorte alcuna.
suo, dal lubrico angiporto / con abominio ci segnava a dito.
superare un ostacolo; mezzo di cui ci si serve per vincere una resistenza o
maraviglia se con tutto il suo sapere ci è corso un qualche errore nella sua iliade
veli vaporosi. cassola, 2-386: ci misero un po'prima di scorgere la formazione
latino la rumorosa e luccicante poesia, ci avvedremmo subito che abbiamo ammirato un ammasso
iii-210: le nottoline... che ci rasèntano leste, frusciando sericamente le loro
5-545: l'idea che... ci si fa d'un santuario è di
ischivo. bizoni, 56: l'oste ci trattò benissimo, trote lucci anguille sarde
pasto come il pesce al lombrico, ci fu da ridere perché, appoggiando il
foscolo, iv-365: la ragazzina intanto ci aveva lasciati, saltando su e giù
gl'infiniti. moretti, ii-659: dio ci salvi dagli scrittori di passaggio. la
sono poi quelle che lo stesso compilatore ci vuol qui stare a vendere per facelle
ché per luce divina / lo re fiorin ci spese sua potenza. dante, conv
mercè della maestà vostra nuovamente apparita, ci mostra che noi viviamo in questi chiostri
. baldini, i-208: questa fortuna ci era riserbata per oggi, di veder la
suo a noi, acciocché di tenebria ci rilevasse in istato di luce e di
ettema, / tanto che la veduta ci consunsi! petrarca, 366-3: vergine bella
alle umane miserie: salvatore, perché ci riscatta da schiavitudine,...
rassetta... un altro anno ci sarà la luce elettrica. gramsci,
ha tre luci; dietro i cristalli, ci sono tre vetture, per l'esposizione
furono, che questi pensieri più volte ci confortarono a mandare in luce. mamiani
. ma diteci: o che la notte ci è luce?... '
i-1343: chissà,... chi ci sarà al seggio critico della 'stampa
dante, xliii-5: la stella d'amor ci sta remota / per lo raggio lucente
delle cose detestabili, si fa rispettare e ci interessa. -che ha il mantello
quella di francia, già lucentissima, ci lascia dubbi del suo splendore e fra le
schietti. bacchetti, 2-i-36: oggi ci potrebbe nauseare e disperare / il nostro
pasqualigo, 369: se dio non ci provede, non credo di poter durare
e il sole, lucerna d'iddio, ci rischiara perché si possa meglio vedere le
, delle quali noi altri ordinariamente tanto ci dilettiamo che ci pare di essere in
noi altri ordinariamente tanto ci dilettiamo che ci pare di essere in disgrazia di dio
/ con sterpi tal ch'entrarvi non ci giova; / pur se farne la
nella notte risplendono, fra i quali ci è la lucerna, cosi chiamata per
giunti sull'ultimo pianerottolo sotto il lucernaio ci si appoggia braccia conserte alla balaustra.
: di tempo in tempo una lucertoletta ci guizzava fra i piedi; si fermava
sforza, o vero s'appicca, ci è commendata la diligenzia. 2
tre promontori, quelli dibattendo e scotendo ci dimostra e insegna lucidissimamente. liburnio,
che è tempo, le difficoltà che ci passeranno innanzi inesorabilmente resolubili nel giorno dell'
memorie per le belle arti, 4-41: ci parrebbe bene in quei casi di dare
capuana, 15-103: [il pubblico] ci ha sputato in faccia che non ci
ci ha sputato in faccia che non ci crede capaci di fare, impotenti lucidatori di
osservasse nel dipingere la colomba per cui ci viene significato lo spirito santo, cioè
alcuna oscurità tenebrosa, e nello inferno non ci può apparire alcuna lucidità. 5.
bassi. arbasino, 11-140: ci terrei proprio ad attrezzarmi per la lucidatura
8-243: la religione... ci ammaestra con sicurezza e lucidezza circa parecchi
ella ebbe alcuni momenti di lucidità; ci riconobbe, ci unì le mani dentro le
momenti di lucidità; ci riconobbe, ci unì le mani dentro le sue.
moravia, xii-101: possibile che non ci fosse alcuna differenza tra un destino accettato
che divora / lucifero con giuda, ci posò. boccaccio, viii-1-238: la
nel pignatuzzo di chi viene oltra, ci farà lume fino a l'uscio. galileo
cui si replicano le riflessioni, non ci si scorge alcuna mancanza, come accade
, / ch'a mal vostro opo ci avete assaltati, / e ruinava in basso
piedi nudi nella camera, benché non ci sia nessuno. la qual cosa non
: quando il moralista e il giureconsulto ci dicono che niuno può far lucro con danno
a sciòrre ora il gomitolo, / ci sarebbe faccenda insino a luglio. bandello
più vicino. foscolo, xv-118: ci rivedremo; certamente a luglio. carducci,
e basso / pare un'epidemia che ci accompagni. soldati, vii-105: riudivo,
sonetto sia più antico di quel che dante ci dica; più ragionevole, a ogni
: dentro il ghetto degli ebrei / ci è dipinto lui e lei; / gli
i. nelli, i-209: non ci pensate, vi dico. era lui,
loro. rebora, 2-170: balzerà chi ci spia, / a schiacciar la lumaca
quel tanto che colcatomi a lato non ci potevi dormire, con le zinzanie de le
, o lumaconi, / mentre che ci vedete manicare, / e non venite qui
o in altri secoli 4 sicuri ', ci si perde nelle vaghezze della falsa poesia
luce, si che le tenebre non ci comprendano; quello che va nelle tenebre
. fra giordano, 2-162: non ci è rimasto altro lume se non la
. bocchelli, 2-xv-12: della storia ci siam fatti lume e nume e regola e
i-xoi: questa buona donna... ci ha dato i primi lumi della perversità
simili disordinate passioni e perversi appetiti che ci fan ciechi in mezzo al lume.
fedelissima senza esser serva, non solo non ci defrauda di alcuno degl'infiniti pregi del
il lume. girolamo leopardi, 2-59: ci si negozia, insin ch'egli è
e venga a lume, quando elli ci dimostra quello ch'elli sente delle nostre operazioni
i caratteri di giulia e della zia ci sembrano maestrevolmente dipinti; quello dell'amante
. mazza, iv-40: più natura ci diletta e piace / se al bel contrasto
: quel gran luminare... ci porta il giorno e cagiona tanti mirabili
quel gran luminare de 'l sole che ci fa lume ne 'l dì. campanella,
abba, 1-141: questo popolo che ci ha fatto la luminara la notte del
25 maggio,... adesso non ci riconosce più. camerana, 9
casa tutta sossopra, cogli occhi che pareva ci avesse la luminaria dentro.
pastorale si tacque. pirandello, 8-23: ci si prova con tanta pazienza, la
;... il vocabolario non ci fornisce alcun esempio di questa parola in
età nella quale noi viviamo, e che ci pare così luminosa, sarà rappresentata coi
amicizia acquistata e desiderata da noi, ci risveglia un piacere vivissimo. filangieri,
inf., 15-19: ciascuna / ci riguardava come suol da sera / guardare uno
cervia, e il trattamento e i prezzi ci disgustarono. la luna di miele è
le inchina. (la luna di settembre ci fa prevedere le sette altre che le
di settembre, nove lune attende. (ci sta per nove mesi)..
martini, 1-i-542: bellissima notte lunare che ci accompagna per tutta la discesa difficile delle
la famosa notte degli imbrogli / non ci fu luna nel paese di lucia.
. in luogo del cimiero lunato, ci vollero una cuspide di bronzo, da cui
che non la facessero. pel riposo ci sono le feste, e basta.
rissimo ruffiano. carducci, ii-12-235: ci rivedremo per la più lunga a settembre
che capita a uno mio castello che ci è di lunga. cicerchia, xliii-376:
mese e mezo, ed al fine ci dette vestimenti molto ricchi. varchi,
nulla. bresciani, 6-xiv-69: tu ci hai tolto proprio a straziare colle tue
memoria, di che la natura ci ha donati, ci fa che ogni cosa
la natura ci ha donati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci
, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare essere presente. dovila, 397
/ ma cantala per breve, ché ci hai fracido / con tante lungherie e
giov. cavalcanti, 13: ci è una regola a misurare monte murello per
b. pitti, 1-109: noi ci tenemo malcontenti di lui per le loro
alla sera. magalotti, 9-1-264: qui ci vorrebbero strofe altissimo, 18: distinguonsi a
, 59: del resto, per chi ci avesse gran parte de'cristiani che allora viveano
. fra giordano, 5-82: non ci potemo appressare a dio così corporalmente,
renzo, invece d'inquie- tarsene, ci sguazzava dentro, se la godeva. [
di santi, 3-103: molti infermi ci sono abbondati e da lungi parti venuti
e per qual cagione? perché mai voi ci volete pensare, né volentieri voi ve
della vita, 74: le quali cose ci fanno di lunge dalla grazia di dio
al di là delle nostre parole, ci sentivamo capaci di un fatto concreto,
busto, o un'ingessatura, che ci aveva tenuto stretto il petto lungo tempo,
i costumi: la voglia di trucidarmi ci fu, ma si celò sotto le miti
. compagnia della lesina, i-70: ci piace il vestire degli ungheri, polacchi
quei contadini ce lo sapevano che i tedeschi ci avevano il vizietto delle mani lunghe.
jahier, 9: quelli che per consolarci ci chiedono come faremo. -perché siamo poveri
lunga da allevare. troppo poveri perché uno ci voglia bene. -essere più bugiardo
. moravia, i-407: « che ci guadagni con questo tuo contegno?..
è più lungo di stamattina) che ci era chi voleva asserir di lei tutto
li guardo quanto son lunghi': non ci bado punto, per quanto appaiano o vogliano
così lunga sulla vita e la morte: ci soffi su, e veda se le
finalmente che mostriamo come le medesime linee ci possono servire per quadrare la porzione maggiore
vedete che non è sei once; io ci dicea che non era al peso
, 6-271: partiti da merida, ci fermammo due leghe lontano di là in
lassa. gemelli careri, 1-ii-124: ci ponemmo tutti a cavallo, onorandomi l'
lo fondo è cupo sì, che non ci basta / loco a veder sanza montare
poco. machiavelli, 1-viii-7: quale luogo ci è rimasto... per riprenderlo
4-iv-112: era da indagarsi quale proporzione ci abbia tra il diametro dei globetti e
aristotele, ch'assai più larga dottrina ci avea lasciata scritta in otto libri de la
voi dar consigli, non par che ci aian loco. abbracciavacca, xxix-14: ché
. citolini, 36: il moto ci mostra il luogo e... il
più loco. tasso, n-iii-583: non ci avria luogo l'arte del nocchiero,
: se l'esempio de'venti non ci ha luogo, non accade mostrare eh'ei
questa notte almen troverai loco / che ci potrèm godere insieme un poco. di
sarà dato licenza; ma al bene non ci è loco. giraldi cinzio, 6-71
da lasciarsi, delle quali credo che ci siano venute quest'anno dugento tinelli,
hanno certe genti a ravenna, le quali ci sono state più tempo; il che
tordi... -per giunta! ci avessi la lupa... mangerò questi
con una sferza di sovatto, quando ci tassano del non contentarci di xxv inamorati
del non contentarci di xxv inamorati e ci dicono lupacce e cagnacce: non altrimenti
diavolo, luponacce », e non ci vogliono pure udire, non che assolverci
: rimango fuori dalla borghesia, non ci voglio entrare perché non mi piace, rifiuto
, 876: muta un'angoscia ci doma, / ché ci raspa sopra il
muta un'angoscia ci doma, / ché ci raspa sopra il cuore tratto / tratto
aretino, vi-237: io anche ci saria bello che stata, se gli
4 lupetto ': specie di pelle che ci capita di barberia, simile a quelle
e larghe, sì che le dita ci stanno ben distese e slargate nelle calze
cavate le lor voglie, e'non ci stimano più un lupino. grazzini,
sua non vorrei ire, / che ci ha un trotto di lupo. -essere
altri non creda. 4 -quante miglia ci saranno di qui alla madonna del sasso
con una sferza di sovatto, quando ci tassano del non contentarsi di venticinque innamorati
non contentarsi di venticinque innamorati, e ci dicono lupacce e cagnacce, non altrimenti
in un lurido patto d'amore, ci fingemmo pericoli che non avevamo mai corsi.
;... v'è ancora e ci sarà sempre dignità di coscienza, aborrimento
padula, 289: nella festa di garibaldi ci parve vedere una lurida ombra entrare in
orrido. bertola, 170: braubach ci si svelò come un mucchio di casolari
lùschero, agg. region. che ci vede poco, che ha la vista
: però, lui a esser cieco non ci pensava nemmeno, era un po'lusco
che dobbiamo noi rispondere a quelli che ci lusingano e accostanci al mondo e ritraggono
code per l'aria, e lusingando ci accompagnarono in fino a tanto che le
in fino a tanto che le fanti ci ricevettono, e per gli palagi del
, e per gli palagi del marmo ci menaro alla donna. petrarca, i-3-128:
bestemmiandolo noi, egli [dio] ci fa bene e chiamaci, lusingando co'suoi
[dell'anima] quando adverso quelli tali ci facciamo terrieri col dire, coll'osservare
albero, che c'era bisogno, ci lusinga colla sua ombra. giostra delle virtù
senza lusingare la superbia di coloro che ci vivono, si dee parlar de la
noi mal conoschiamo, anzi in quelli ci lusinghiamo, ci fussero amichevolmente fatti avvertire
conoschiamo, anzi in quelli ci lusinghiamo, ci fussero amichevolmente fatti avvertire.
carducci, iii-9-182: ma pur troppo ci sono i falsi amatori e i lusinghieri maldicenti
, 1-263: l'amor del lavoro ci toglierà mille capricci e mille debolezze che
mille capricci e mille debolezze che oggi ci disonorano... l'uomo impiegherà
cose da giovani, poco o niente ci ricordaremo di voi e della vostra anima
le più lussuose automobili percorrono continuamente, ci sono le dune desertiche, le sabbie
iii-26-133: ricchissimi di giunte tratte dai classici ci si schierano dinanzi, ognuno alla lor
nelle minuzie. bonghi, 1-37: ci bisogna, perché s'abbia naturalezza di frase
lassa quella mente, che tal gente ci ha 'lbergata. bartolomeo da s.
magno volgar., 1-142: nessuna lussuria ci
, / dove si paga il boia che ci frusti, / e sempre se ne
, / non che pudichi; e non ci sarà furia, / sendo tutti ricette
le metamorfosi d'ovidio [tommaseo]: ci dimostra l'uomo lussurioso di lussuria di
e adorano idoli. aretino, v-1-400: ci sciorinai sopra i sonetti che ci si
: ci sciorinai sopra i sonetti che ci si veggono ai piedi. la cui lussuriosa
anima del lussurioso; ma ora che ci è sempre nel popolo chi ne approfitta,
; ed io, sciocco, mi ci lascerei accalappiare? capuana, 15-163: i
cominciare da non alimentare lustre illusive che ci farebbero anzi peggiori. 2.
. che scappato a quell'una non ci fosser più altre reti per pescarlo.
la brina e il gelo essa? ci deve / far così freddo! tra le
. nieri, 69: ora ci si è affacciato un altro che aveva
, x-53: quel maledetto / dopo tante ci aveva anco a far questa? /
. lustrascarpe. bersezio, 330: ci squadrò ben bene dall'alto al basso,
: renzo in vece d'inquietarsene, ci sguazzava dentro, se la godeva in
: notai perfino che sotto la cipria ci aveva il naso un po'lustro.
verità. manzini, 17-97: eh, ci godevi a raffigurartela [la tua vecchia
han tolto. algarotti, 1-vi-69: ci è tal pelle che per la finezza,
d'un'altra stampa, e ci è da farci suso disegno: parlo dei
pur spicciola filosofia, ma il vecchio ci dette sulla voce. 2. nella
, 5-132: per più fiate li occhi ci sospinse / quella lettura, e scolorocci
ma solo un punto fu quel che ci vinse. idem, par., 1-38
la questione, e dirolla che non ci avrà alcuno ma. aretino, 20-299:
egli si imbianca con dirmi: « perché ci mettete voi il forse e il ma
262: ma, ma, ma non ci sono ma! guardi, guardi un
lui. viani, 13-453: ma, ci fu un ma: un maligno.
materia di paste la produttrice migliore. dappertutto ci gratificano del nomignolo di 'macaroni '
i dadi. luca pulci, 4-41: ci fia bastonate credo a macca.
, pirro, che... ci è chi sa giucare di macatelle. grazzini
ma tanto tanto e massima- mente presso ci guasta gli arrosti e gl'intingoli, e
mattarello. guerrazzi, iii-39: chi ci tiene le mani dentro... ora
. f. doni, 2-64: ci son poi certi dotti in lingua toscana che
da lugano... ci giunse daverio, inviato da mazzini con
suo maccheronico latino. gravina, 112: ci riman solo a ragionare della poesia maccheronica
maccaronica. fanfani, lvii-19: infine ci furono anche le poesie maccheroniche di merlin
-riflesso. fogazzaro, 3-109: ci raccogliemmo per far colazione...
essendo bella, non sarebbe gran fatto che ci fussi qualche volta anche pitture, fatte con
groviglio. papini, iii-297: se ci inoltriamo per qualche tempo nella macchia di
marco provocato si accalorasse tanto che ci scappò un morto. così si diede alla
vista non fossero impediti di filosofare. ci farei timone che tirasse de'sassi a
che tirasse de'sassi a le genti, ci farei alcuni che, senza esser veduti
. se volete far l'amore, ci sono i macchiozzi di villa borghese.
dei « macchiaiuoli », non solo ci fu indipendenza ma anteriorità, e non
. tra essi c'è dino, ci si conosce, capita in piazza dalmazia la
compresso. guadagnoli, 1-i-6: or ci vuol altro che la poesia; / or
altro che la poesia; / or ci voglion le macchine a vapore, / per
alla scienza, al pensiero. egli ci ha introdotto una macchina vieta. carducci
nascimento e l'occaso del sole manifestamente ci dimola machina de l'animo che vi
che niuno tenterà scommetterla che sotto non ci rimanga. ammirato, 1-i-324: merita.
, andava così precipitosamente; ma non ci fu verso. marnioni, 4-267:
, 3-189: un cacciatore... ci offerse in vendita anche suo figlio,
me a lui, guardò in mezzo, ci guardò entrambi e aveva di nuovo sulla
misteriosi, genera di noi sospetto, e ci fa dalla gente tenere per machinanti e
cosa impossibile. bersezio, iv-12: ci si vedeva in viso... che
de'colonnesi. guicciardini, 2-10-206: ci maravigliamo... che sì spesso si
della spedizione ed erano entrambi macchinisti, ci valsero sommamente in tale circostanza. massaia
che davasi il titolo di macchinista, ci disse di aver pazienza, poiché tanto
. papini, iv-1006: noi ci allontaniamo da shakespeare... c'
. caro, 12-i-281: de'melloni ci si dà speranza che n'aremo a macco
: quella allegrezza che produce bacco / ci trasportò ier sera in strano loco, /
, la tavola e 'l foco / ci fer parlare spesse volte a macco.
un macco, / tanto che molto ci détte spavento. g. f. achillini
informarsi che moneta corre laggiù, e quanto ci vale l'obolo, e se l'
non consentiamo che la politica né la grammatica ci vengano dall'antro di polifemo. tommaseo
ecco: quel 'macellesco 'non ci finisce, e noi col popolo, nel
il tempo era meraviglioso, e poi, ci avevano detto che gli americani e gli
è così condizionato che li molti umori ci fanno enfiare,... gli grandi
enfiare,... gli grandi caldi ci fanno seccare, gli digiuni ci macerano
caldi ci fanno seccare, gli digiuni ci macerano. sabba da castiglione, 74:
macerai. cavalca, 20-155: se ci molesta infermità alcuna e sopravviene, non
molesta infermità alcuna e sopravviene, non ci contristiamo,... perocché queste cose
per li molti colpi avanti ricevuti, ci ferì con sì gran forza, che
: gli aveva detto che in soffitta ci dovevano essere dei libri antichi:.
muoiano. da porto, 1-169: ci fu tolto, pochi dì sono, da
una lunga macerazione di rosei sogni goliardici ci sembrava una cura efficace di costumi e di
è la scure, senza la quale non ci si può avventurare nelle intricate foreste vergini
almeno noi che facciamo questo giornale non ci siamo... fatti vincere dalle
... io l'approvo: e ci ho sopra delle idee machiavelliche. alvaro
fa adorar per dio, credendo che non ci sia il dio vero, e ogni
gli otto giorni a tobia e lui non ci voleva credere, si fissò che fosse
... -lascia fare a me. ci vuole una certa machiavellica.
a vie oblique, il che ci ha procurato l'opinione di essere noi tutti
, lett. it., ii-62: ci è un piccolo libro del machiavelli,
or perché la macìa le atterrasti? / ci vendemmia chi passa di lì.
(243): due maniere di pietre ci si truovano di grandissima virtù: l'
belluno, per brescia; perché so che ci avete mandato quel macigno del bertoldi.
barbicola candida, dallo stomaco, ci avevo una colonna di granito, e ora
hai le gote alcuno liberale e ci vii costume. macilente / e
pregio. linati, 20-128: il maresciallo ci accom la macilente carne.
, e il tuo macilento volto col quale ci inclinavi a amarti! b. corsini
a. f. doni, 3-93: ci sono stati ancora di quegli antichi savi
noi) per parolette e conforti d'altrui ci attacchiamo al collo una macine che non
attacchiamo al collo una macine che non ci si stacca fin che non andiamo all'
, vi-1-131 (8-8): questi due ci hanno messi a sì gran serra,
e quinci si raccorga, s'alcun ci erra, / che macine non son
macinò il caffè. moretti, ii-535: ci furon mulini che segavano legno, pestavano
macinare, / ché la fame ornai ci strigne. fasciculo di medicina in volgare
nare esperienze. spandeva senza che ci fosse un soldo da parte. suo
, ma vote e forate sottilmente, ci siamo abbattuti a veder delle suddette palle
de'bardi, 1-9-74: pur s'io ci penso ben poco mi nuoce, /
mandasti, che ho ancora qui: e ci avevo segnato mende e macole d'imitazione
volgar., 1-142: nessuna lussuria ci maculi,... non ci consumi
lussuria ci maculi,... non ci consumi la ruggine della invidia, non
consumi la ruggine della invidia, non ci enfi alcuna superbia. ricciardo da cortona
ora stata onestissima, per cosa che detta ci si sia, non mi pare che
di faenza venne alla devozione nostra, ci richiese che, finita la guerra,
lui avessi animo di maculare la pace, ci libererebbono da questo periculo! contile,
, 446: non... ci sia maculata quella libertà, della quale il
, della quale il vivo oraeoi vostro ci ha promessa molte volte la conservazione.
com'io son maculata: / tu non ci arrivi tu: quel fu un gran
che qualcosa di incrinato, dentro, ci sia. -coperto di piaghe o
il quale s'appella orbacca, se ci metterà nel vino maculato di muffa,
consuma. poliziano, 2-49: lorenzo ci ha ragguagliato dello onore s'è fatto
.. avevo la mia madama e ci stavo benissimo. -che cosa sono le madame
bandello, 3-61 (ii-563): ci venne questi dì madama maria di navarca
, che mi si promette, non ci abbia da fare alcuno e che non voglia
aretino, vi-558: se il calendario vi ci mette, s'egli vi ci mette
vi ci mette, s'egli vi ci mette, farà sì che i mariti impareranno
/ over l'altrui minori / che ci dimostri madonna decenza. dante, vita
intero casamento senza trovarci padroni; allora ci schiaffammo in una camera a due letti
tale altra condizione, di buon grado ci si acconcerebbe, si suol dire 'va
per es.: 'se quel signore ci desse sempre quel po'di sussidio,
pur la madonna; ma se dopo che ci hanno così avvezzato, smettono, allora
terracotta... anche questo, che ci fossero tante madonnine, e tante croci
sapeva che io, altrimenti, non ci sarei mai cascato. pratolini, 10-408:
paolo toscano, perché da una parte ci era l'effigie della madonna.
darsi una cert'aria d'importanza, / ci voglion nasi grossi e madornali. cardarelli
sonno. quasimodo, 1-47: nessuno ci ricordi della madre, nessuno / ci racconti
nessuno ci ricordi della madre, nessuno / ci racconti un sogno della casa.
sì temporali come spirituali, che dio ci fa, o immediatamente per se medesimo
: quando però la chiesa madre nostra ci chiama ne'sacri tempi...,
chiama ne'sacri tempi..., ci chiama ad applicare di più la mente
... che talora alcun monte ci scuota / per le molte caverne forti
installiamo -e non andiamo più oltre - ci rimettiamo ad essa - paghi, ciechi.
luce, lustravano. montale, 1-47: ci muoviamo in un pulviscolo / madreperlaceo che
che invischia / gli occhi e un poco ci sfibra. 2. meteor. nubi
7-60: traile stipe, ottimo terreno ci annunziano... le madriselve, i
muteti. sacchetti, 86: chi ci cantasse suoni o madriali, / d'amor
no e per levarci per tempo, ci riducemmo al riposo, lieti, e
croce, 2-13: in man la striglia ci facea pigliare, / e con essa
a un suo ronzone / un madrigale ci facea suonare. / e chi ben non
rileggere questo madrica- lino, il quale ci era drento. gottifredi, xliv-292: egli
altro e da una notte all'altra, ci vadano lasciando la stessa cognizione della grandezza
qual ragione un cerchio veduto in maestà ci paia rotondo, ma guardato in iscorcio
paia rotondo, ma guardato in iscorcio ci apparisca ovato. vico, 178: nella
evidenza. vico, 6-137: poiché ci è niegato per gli nostri corti talenti
da ciò ch'è riprovato, ci si apre più largo campo da fare
, iii-344: la tramontana ed il maestrale ci erano contrari. berni, 59-49 (
tramontana, come fanno alcune che non ci mirano, come si conviene, ma,
del volto, che uomo del mondo non ci era che lo conoscesse. idem,
stranieri sembra non possa fare: almeno cosi ci afferma chi tiene il maestrato della guerra
. lud. guicciardini, 3-81: ci sono due altri conventi, l'uno
premo delle forze nemiche, che sì maestrevolmente ci fase evolutiva più tarda -évole si è
pronoi caratteri di giulia e della zia ci sembrano maestrestico della sua gran maestria ed
volgar., 3-260: natura non ci ha comandato neuna cosa che sia grave
. pallavicino, 1-454: questa ragion ci forza a concedere che ci sia una
questa ragion ci forza a concedere che ci sia una mente invisibile, la quale abbia
fretta. beni, 1-294: l'ariosto ci pon davanti le cose con tanta felicità
un pochino, » rispose renzo, e ci si mise con un vigore, e
più udito ordin di cose, non ci mostrasse un qualche risorgimento, per cui
cioè tutto quello che buono e bello ci appare. tasso, n-iv-8: la
commercio con quei paesi nasce dal non ci esser maestri di legname che sappiano di fabbricar
, i-26: signor maestro, la ci badi bene; / io l'aria debbo
giusta »... « non ci sarà bisogno, zio: la misura è
a altri che a giuliano apostato: ci è contro il padre maestro del sacro palazzo
aquilone, cioè quello di mitridate, ci minacciava. lanfredi, vi-537 (1-3)
o tramontana. ariosto, 13-15: ci assalse alla sinistra sponda / un vento che
contrario, non era però si fiero che ci togliesse il prender porto in lesina,
duo dì, fin che vento migliore ci richiamasse al cammino. crescenzio, 2-156
: è lei [la fanfara] che ci fa fare 'un po'di mafia
pascoli, 1-254: qual danno ci diede quell'ipocrita del bertacchi! e
si sta bene e alle magagne che ci sono ci rassegniamo. gozzano, i-1261:
bene e alle magagne che ci sono ci rassegniamo. gozzano, i-1261: la
gran frescante de'nostri giorni che non ci è via di ritoccare il fresco, sicché
gire nella mangna, / s'io ci potessi soccorso trovare; / forse pietà arai
tante magagne che ho addosso, non ci ho questa di gonfiarmi. c
: se avesse magagnati li capitelli e ci avesse alcuno male, ogne con ditto
al luogo e al grado loro, ci cascano e ricascano così spesso; onde
fra giordano, 3-85: noi non ci ne vergognamo di portare questo segno eziandio
, 1-285: in questa mia città ci è più difetto di bontà e di lealtà
le toccherei! -ma il signore non ci è per nulla in questo mondo? carducci
canta e parra come un cristiano e ci ha voluto mettere una canzona nostra.
4 immagazzinare ', perché è roba che ci vien di là dal traforo del cenisio
magazziniere della carne e dei viveri che ci sia. 3. dial.
ammessi questi, né i mercatanti stranieri ci portano il loro grano, né i
in un fiore, in una belva. ci ha tutto un magazzino di trucchi.
-chi non vuole delle foglie non ci venga di maggio: chi non desidera
non vuol delle foglie, / non ci venga di maggio! -gennaio fa
e maggio. alfieri, 5-222: non ci avean date già scrittori maggi / rosmunde
digestione. marsilio ficino, 4-36: ci ungeremo il fronte, le tempie e il
non credete loro, peroché per maggioranza ci vogliono torre il nostro. g.
, e voi siete a roma e non ci scrivete. che discrezione è la vostra
non c'è aristocrazia privilegiata, non ci sono più feudi né maggiorascati; libera
cittadini a confidar in dio, che dio ci assisterà. lubrano, 2-269: siate
pirandello, 8-721: il maggiordomo ci perde la testa. in un momento,
stava alla porta,..., ci fe'segno di uscire. annuario pontificio
invocazione che un rintocco della campana maggiore ci fece guardare tutti sopra il campanile.
peccatori: / dal mezzo in qua ci venìen verso 'l volto, / di là
bonaventura volgar., 1-260: non ci potea lasciare maggiore né migliore cosa né
.. ha patito,... ci rendiamo certissimi, invittissimi capitani, che
essere pari, avere ciò che ci spetta. nomi, 15-57:
* maggioria ', in verità, non ci sembrerebbe male appropriata, tostoché della voce
a pigliarlo per norma della legislazione, ci renderemmo presso i posteri oggetto di compassione
cavalca, 21-245: molto maggiormente non ci abbandonerà, volendo noi essere suoi amici
, applicate convenevolmente a soggetti disposti, ci insegna di partorire quasi miracoli in natura
causa e delle cui modalità quasi non ci si riesce a rendere conto (e
-seminati che sono una magia! il signore ci è passato di notte. 4
, ii-222: kipling è una magia che ci prende interi, che ci risparmia ogni
magia che ci prende interi, che ci risparmia ogni fatica di lettori, ogni sforzo
marmo; e d'un lancio mi ci salvai. ungaretti, iv-40: non la
in tutto questo noviziato il filosofo politico ci fa pensare a quelle figure magiche di
d'intrare. mazzei, xxi-254: iddio ci consigli l'onor suo e 'l bene
la sua misericordia, ché di lui ci ricordianno sì poco e della sua eterna
saria gran fatto dimenticasse noi e che ci trattasse per veri ingrati. dell'uva,
cose certe, quali sono quelle che ci ha insegnate dante nel suo magisterio, il
per questa ragione tanto solamente del magisterio ci volle discoprire, quanto a gentile amante
di insegnante. pascoli, 1-348: ci ho... un altro migliaio di
magistero. un migliaio posso economizzare. ci ho altri guadagni in vista.
qualche sezione della scuola di magistero. ci conceda, onorevole signor ministro, le sezioni
.. dobbiamo fare, quando fortuna ci percuote per alcuno accidente, di non
, 1-2-183: sa- / pendo quanto ci vuol di magistero / a far un buon
interesse. magalotti, 23-99: non ci è che dire; questi son di quei
dire; questi son di quei termini che ci vengono in bocca da quell'abito naturale
magistrali gare. carducci, ii-14-275: ci sono strofe lavorate con magistrale originalità anche
ha la figura, / e che far ci vorreste? moravia, i-648: c'
perché... questa maniera d'arme ci è disconversabile rispetto a'grandissimi caldi,
pigliate questa catena, e che voi ci facciate aggiugnere tante maglie che arrivino al
chi va a morire e di chi ci manda. carducci, ii-16-278: fresco,
cerca una maglia rotta nella rete / che ci stringe, tu balza fuori, fuggi
è [la fanciulla] delle meglio ci sia; nientedimeno ha una maglia in
. papini, i-201: la fantasima ci guarda un momento cogli occhi fissi,
la scienza ha scoperto le prove che ci furono, in tempi geologici e preistorici
bello ogni avventura finisce. il maglio che ci ha dato l'ultimo colpo, non
inimitabile. g. bassani, 3-34: ci avrebbe senz'altro pensato lui, giulio
g. f. rucellai, 74: ci è un bel giuoco di maglio e bella
ubidire. nini, 449: né ci nuoca, o magnalmo imperatore, / se
esso rivive, quanto di speranza essi ci donano, non lo colgono gli occhi
magnano e fallo aprire, che non ci è fretta ». cellini, 1-105
quietina, e insieme arrossì. -e ci ha magnano per tutto -ribattè l'altra
3-204: via dello scalone... ci immette nel vicolo scanderbeg, via di
. pavese, 2-99: quel giorno ci raccontò che da ragazzo aveva fatto il
affanni. garibaldi, 2-343: il popolo ci festeggiò, i magnati fecero le smorfie
[le ceneri delle piante], ci troverete della magnesia, della calce,
riccati, 2-229: un altro canone ci somministrano i corpi magnetici, essendosi scoperto
tre osservazioni sopra tal materia, noi ci pavoneggiamo d'aver arrecato qualche gran lume
, i-288: i signori di perugia ci feceno presentare di molto pesce; oltre
di molto pesce; oltre al presente ci aveano fatto fare in perugia di confetti,
d'osservare bene i percorsi, e ci tengono rinvoltati e sballottati fra le diverse
che dal fare un bel bottino / ci lasciammo arrestar da chi la 'ncetta / fé
gran pensiero, / e però non ci far tal raccoglienza, / ché di star
riesce: la dapocaggine si è di chi ci sta forte. botta, 4-878:
g. gozzi, i-9-33: egli ci è venuto notizia, sin di qua
140: virgo dolcissima, preghiam che ci bagni / l'anime nostre di quella rugiada
-quali intenzioni avrebbe il governo se qui ci fosse un 'gruppo 'disposto al acquistare
1-3-259: e'ci resta grande speranza di conservare non solamente
femminile. d'annunzio, iv-2-478: ci soffermammo innanzi alla fortuna; ed egli
in mezzo c'è come un giardino: ci sono quattro magnoli -il lustro delle foglie
ultimo che siam tutti così magoghi e ci va via il mitidio. •
lo studio, sonci le mangone / che ci empiono il contado e tutta pisa,
]: quella è una magona (ci si trova d'ogni cosa). bechi
oli, una magona / di lingerie ci vuol. gigli, 3-76: in casa
240: quando noi donne siamo gravide, ci viene volontà di cose stravaganti, e
il danaio e le nostre borse non ci possono star forte. goldoni, iii-875:
vedrai innanzi ricco di particolari, se ci hai ancora voglia, fa'pure, ed
men forte che il dispregio, ma pur ci tende. carcano, 213: l'
che cose? -la carne e quel che ci bisogna. allegri, 126:
', ecc., co'quali ci par di dare un giudizio ed un concetto
non da magro per questi giorni che ci restano da grasso. a. cocchi,
vari brani cantati e mimati - la devadasis ci rivela 10 spasimo della maharajna agonizzante che
, perciò che niun sa ch'egli mai ci venisse. ballate del sec. xiv
: mai, frate, il diavol ti ci reca! ogni gente ha già desinato
boccaccio: 'mai frate il diavol ti ci reca'; che tanto vale quanto '
lippi, 5-19: riguarda ben s'altro ci manca / e distendi mai più questa
'brutto mondo 'nel dire che non ci vediamo più. tutti lo suppongono.
la mogliera trionfa. e noi? ci amiamo più ardentemente che mai. manzoni,
più ingegnosi di prima, se la moralità ci manca. mi disse tante mai
si diventa mai! quattro colline appena ci separano e finiamo col vederci una volta ogni
pavese, 7-58: fu qui che carletto ci chiese chi ero e poi disse:
t'amar mai più / e pur ci ritornai! gigli, 2-18: tal distinzione
questo tempo mai mai mai maissimo non ci è una volta capitato, se non
. « più maiale di loro chi ci va insieme ». 6.
. nieri, 234: se non ci eran loro, toccava a noi a
, passando al plurale maiestatico -siamo e ci confessiamo invischiati nella dottrina delle scienze mondane
p. della valle, 3-542: ci formammo quivi a dormire, prima di
. p. della valle, 3-481: ci fece grazia di dir la prima volta
faccia fico. * temporibus illis 'ci fu chi lo tentò ribattezzandolo 'maice
mi riconosci forse affatto. / -maisì; ci veggo ben; ma in sì gran
vi chiama laudo. / -io non ci vo'venir, così vestita. / -maisì
redi, 16-viii-253: in questo paese ci fanno funghi così belli e così maiuscoli
vampata laudativa così maiuscola che, quando ci penso, mi vengono i brividi.
a'20 settembre. l'acqua non ci è buona, donde procede che quasi
della folla. pirandello, 8-199: ci vengono effettivamente dalla società un buon numero
avrebbero accoppato un bue, come se ci avesse ancora in mano la malabestia di calafato
, per questa cagione, / innanzi tempo ci manda alla fossa. crusca [s
trova morto. fagiuoli, vii-4: pur ci sono certi malaccorti / che,
panciatichi, 24: tutto in un tempo ci parve venir giù un rovescio di
pietà nostra, e in contraccambio elle ci contaminassero la sanità. deledda, iii-950
, n-iii-849: l'amico ne'pericoli ci sovviene, ne le fatiche e ne le
che l'uomo sia inteso, e io ci ho più volte pensato e non ho
segneri, iv-206: dove nell'operare onesto ci soprav viene qualche malagevolenza speziale
di castro, venne interrogato qual sicurezza ci sarebbe di questa unione, seguita la
malagiatamente, sicché guai se il nemico ci scorgeva. = comp. di
. e. cecchi, 5-117: davvero ci voleva la mala grazia d'enrico vili
della quale la nebbia e le nuvole ci avevano finallora 0 nascosto o malamente
a noi, accioché di tenebria ci rilevasse in istato di luce e di verità
usato. giuglaris, 5: noi sciocchi ci diamo a credere che possa custodire fedelmente
ogni cosa confusa e maleandare che non ci vede l'uomo pur un'ombra di
virtù, ma ogni cosa e ogni stato ci si truova pieno di lussuria e di
ve ne ha che hanno sofferto, e ci sarebbe bisogno atterrarli tutti e fare una
, 6-i-378: per ristoro del male ci comperano i ministri quei malandati tedeschi.
quelle malandrine fuste de'sassoni, tanti vi ci par vedere capocorsali. goldoni, xii-115
sotto 'l monte caucaseo i malandrini / ci spogliaron di tutto, e i nostri
, vi-392: mi ha detto ch'io ci aggiunga... come le malandrine
. macinghi strozzi, 1-354: ci è chi gli ha malanimo addosso.
, 159: malannaggia la guerra che ci tolse i nostri battelli. guerrazzi,
: -malannaggio! malannaggio! che non ci sia un mezzo di crescere subito.
del camino: a questo i contadini ci badano. = v. malannaggia
si dee sperare, pregando dio che ci dia grazia a noi, che rimagnamo
li morti co'maglianni, da'quali ci guardi * qui vivit et regnat in secula
per al presente; / quel che ci resta, faren poi fardello, / ch'
della polonia. alfieri, 7-127: forse ci piove anche da loro e mi par
, 108: oh!... ci prendete per tedeschi, che vi colga
. buon per te che le cose ci vanno bene... se no.
la fredda e pura ventilazione del nord ci fa male dopo tanta afa malarica.
tristazzuol, giano rattacca, ancora / ci fai del boto e fingi l'indiano
periodici popolari, i-649: a voi ci vorranno due o tre libbre di pane
, n-i-100: la sempre malaticcia morale ci avrebbe guadagnato. -anormale, morboso
fattore è un cane, che non ci conta la giornata quando siamo malatelle. pascoli
16-v-40: un gran maestro in medicina ci volle dire che tutte le malattie del
152: dobbiamo servirci desistesse traversie che ci occorrono, per trattenerci di quella malattia
evitar molte malattie individuali e collettive che ci possono infettare frequentando la 'società '.
anche se rinunziavo a dorothea, non ci avrei, come si dice, fatto
lui per sposarsi andò a stare a genova ci feci una mezza malattia.
, 2-114: son malattiaccie quando in camera ci manca il canterale. borgese, 1-285
con la solita voce di malaugurio: « ci rivedremo, non aver paura, tanto
tanto più che tu a roma non ci torni così presto ». -malinconico,
manco gli spassi / che il barbaggiani ci darà, una volta / malaguroso ed
mala ventura possa egli avere, che iersera ci venne! s. caterina da
conviene avvertire alla scelta delle persone che ci aiutino a sì fatto conseguimento, e non
sì fatto conseguimento, e non lo ci disturbino e impediscano,... e
, 81: il malcerto delle cose nostre ci ha tolto molto di riputazione appresso costoro
tra gli alberi di una corte / ci si mostrano i gialli dei limoni.
/ e quest'è la cagion perché ci strazia. marsilio da padova volgar.,
che faciemo sanza richiedernelo. e noi ci tenemo malcontenti di lui per le loro
malcontenta di questa casa me lo dice e ci separiamo in buona pace.
). moravia, ii-410: ci sono libri imperfettissimi, mal- costruiti
malcostumata persona. fagiuoli, ili-io: ci sono anche degli uomini incivili, / stolti
inevitabile che gli scrittori delle riviste nuove ci appaiono in atteggiamento di polemica e di
. periodici popolari, ii-322: né ci vorrano le scale di seta per far
. carducci, iii-9-182: pur troppo ci sono i falsi amatori e i lusinghieri maldicenti
i-48): se noi [donne] ci abbigliamo così a la carlona, senza
le nostre naturai bellezze, voi altri ci beffate e dite che noi siamo mal
con me. -sì, vengo, ma ci vengo malissimo volentieri. tarchetti, 6-i-650
siamo amici del convento: e io ci sono stato in certi momenti che fuori non
stato anderà in questa commissione, finché ci sia io. -apparire male:
caviamo di qualche estraordinario, ancora che ci sia male el modo. -essere
mamma, ho tanta paura ». io ci rimasi male perché fin allora rosetta non
con quelle palate. loria, 1-135: ci siamo sentiti tutti male in quel momento
- linda, perché sei ritornata? - ci stai male? - ci sto male
? - ci stai male? - ci sto male per te. -stare
. delfico, i-i7: i mali ci sembrano d'una natura più feconda: essi
profondo. ungaretti, ii-87: ci scorderemo di quaggiù, / e del male
uomini. piovene, 7-143: bernanos ci impone, con evidenza irresistibile, questa
. monte, xvii-768-12: io non ci conosco più rimedio, / poi c'
male venissi da gli influssi celesti che ci predominano. della casa, 5-i-36:
mali che gran dolore o rovina o distruzione ci possono portare. piccolomini, 1-238:
da quel radicato pregiudizio, pel quale ci crediamo in possesso della più perfetta legislazione
croce, / chi sa quale dono ci porti / di dolce bene o di male
egli c'era di buon augurio, ci portava fortuna. incantava i mali con un
per i poveri, e come volete che ci aiuti, se facciam del male?
mal ne disira, / se quei che ci ama è per noi condannato? »
1 (24): basta: ci penserà questa notte; ma intanto non cominci
bugiarda! ». bocchelli, 1-iii-690: ci sono entrate di mezzo delle donne;
bene. pellico, 2-13: non ci sarebbe gran male che fossero ben bene
il suo male. -iddio ci mandi mal che ben ci metta: anche
-iddio ci mandi mal che ben ci metta: anche la disgrazia è accettabile
certi... dicono: « iddio ci mandi mal che ben ci metta »
« iddio ci mandi mal che ben ci metta ». -il male non
: -va'pur su; / noi ci farem motto. sempre mai / non
non è giusto lamentarsi dei guai che ci si è procurati da soli.
, così le vergogne del '66 non ci recarono tutti quei maggiori danni che potevano.
è la caduta dell'uomo: il cristianesimo ci vuol tutti perversi e delinquenti nell'atto
e delinquenti nell'atto stesso del nascere; ci nega il diritto e la possibilità di
liberi, di governarci da noi; ci vuol servi e maledetti. de sanctis,
, che viscere non ha: / ei ci ha spremuto infin l'ultimo picciolo,
picciolo, / or come cani mitragliar ci fa. borgese, 1-385: che potevo
. dio! alvaro, 2-129: ci avrà pensato, quel maledetto, a
figli. bernari, 3-172: se ci tenete a vivere in pace, a voi
: io non so che gusto da bestia ci trovate in queste maledette carte. pirandello
de amicis, xi-58: dalle feritoie ci venivano nelle costole dei soffi d'aria
dei soffi d'aria gelata, che ci facevan correre dei brividi maledetti sotto la
, vendilo come puoi, non ti ci affezionare. -che ha una fama
.. in un linguaggio che nessuno ci capiva una maledetta. emiliani- giudici,
seduta affettando un abbandono sentimentale -e non ci riusciva una maledetta, poiché non era
in grotte. pancrazi, 1-10: ci incontrate [sulla via per siena] i
niente di meno umilmente scusare, quando ci fusse imposta alcuna falsità, e mostrare
acciocché, quando la voce della loda ci leva in alto, la lingua del detrattore
lingua del detrattore e del mala- dicente ci tiri a terra. lottini, 177:
? quale de- stin maledico / ammalati ci manda per impazzire il medico?
! della casa, iv-203: non ci è rimedio che le visite mi lascin vivere
per ricompensa della vita che facciamo, ci maledicono, e vanno dicendo che,
dicendo che, finita la morìa, ci vogliono fare impiccar tutti. serao,
una musica curiosa. ma qui non ci capisce ». « che specie di musica
detto che il nostro signore gesù cristo egli ci ha dato signoria di calcare gli
crudeltà, odio, invidia e rapacità ci ritraggono, quasi corruttele d'una ideata
invadente, fastidiosa, di quelle che ci si trova sempre fra i piedi.
a mostrare che que'tanti malori, che ci tengono languidi e malestanti,..
que'tempi e poi, la fortuna istessa ci fusse iniqua e infesta,.
infamante. tecchi, 10-70: non ci fu verso; non volle accogliere scuse
di qualche nostro malfatto, che non ci riveli o non ci abbandoni. carletti
malfatto, che non ci riveli o non ci abbandoni. carletti, 116: giustizia
i-364: sotto il peso dei nembi ci si sentiva soli nel mondo malfido, tutto
così fresca e così mal fondata, ci poteva nuocere o impedire. dovila,
283: amor a nostro mal grado ci sprona a desiderare quel che n'è
è spantata la damigella e, non ci sappiendo altro che farsi, piangendo dirottissimamente
i-255: il tacere verso chi malgrazioso ci turbasse i capelli in testa o i
malgustato frutto /... l'eden ci rapì,... fu di
la palmaria come dietro un paravento che ci nasconde la sua fine. -attrattiva
c'è entrata la malìa. par che ci sia entrata la malìa in questa società
far credere a rinalda come « non ci sia niente di male ».
, v-2-479: le cipolle della resta ci spiavano a traverso la sfoglia, con un
nuova e così impensata e dubito che non ci sia sotto qualche malignità di qualcuno che
petrocchi [s. v.]: ci si vede la malignità nel viso.
livio che dalla malignità de'tempi non ci sono stati intercetti. vasari, i-407:
posson vedere alle prese religiosi e signori, ci hanno un gusto matto; e fiutano
da gridare a dio, orando, che ci aiuti ne i pericoli spirituali delle battaglie
ii-92: da quel momento un sol destin ci strinse / né sciorre ne potrà l'
ricolte di vigne, / noci non ci à malignie. trissino, 2-1-116:
nostri guasti affetti, rifioriva tutto quanto ci poteva essere nella nostra relazione di maligno e
, 2-xxiv-1139: il caso, quando ci si mette, tira quasi sempre al maligno
emilia, tutti morti, ché qui pare ci sia la « malina » che se
un modo di esistere doloroso senza che ci accorgiamo di qual natura sia o in
tempo fuggito, lasciata ogni maninconia, ci possi rallegrare. a. f
replicò quello dal fazzoletto: « voi ci volete far malinconia, e noi vi
libellula danzante. misasi, 1-83: ci era un silenzio sereno e malinconico nel
, 10-37: la terra [lucca] ci parve maninconica, che è in
noi avemo più cara una cosa che ci sia data volentieri, ancora che picciola,
ancora che picciola, che una che ci sia data di mal talento, e,
piangete? ditemi una cosa / voi ci veniste a malincorpo, è vero?
ragazza ostile ed incapace di ironia non ci vide che un tentativo di ricatto, insieme
bambini, dovrebbero gli adulti misurare quanto ci sia di falso o malinteso nella valutazione
peccato [dell'invidia]... ci assomiglia al diavolo, perocché è tutta
appunto come. / se malizia non ci è, l'ha la magnale / ch'
tempi e in tutte le religioni ancora ci sono stati i suoi miracoli. gl'
: si direbbe il buon rucellai non ci avesse, nel fare e né meno nel
partire pei tedeschi, ma invece ella ci vuol correr dietro al moroso. misasi
7-250: guardo se negli occhi di lei ci sia rimasta qualche malizia di quando ballava
nostro signore gesù cristo acciò che non ci venga a noi né a questo servo di
senza malizia. jahier, 125: ci sono dei visi di santi, usati soltanto
tanto maliziati / ch'ai fistio non ci voglian più venire. verga, 3-32:
: uno e solo è il partito che ci resta, giustissimo, necessario, ch'
avesse bisogno di prendere una scorciatoia, ci saranno altri luoghi da poter passare? »
-disse rensini, ammiccando malizioso, -non ci dispiacciono poi mica troppo a noi le
per sasso,... se no ci vorrebbe troppo poco e un arrivista qualunque
: su quella benedetta seggiola delle finanze ci voleva un uomo più malleabile, o
, il calce. caro 8-97: ci è la vena cava e la vena porta
(e il verde vigor rude / ci allaccia i mallèoli / c'intrica i ginocchi
manetto spigliati da filicaia, come mallevadore, ci promisero e obrigarono di conservarne la compangnia
muratori, 7-ii-402: quando l'ammirato non ci rechi qualche buon mallevadore di tanta antichità
re se ne costituirebbe mallevadore, come ci s'era obligato e per suo onore e
. alfieri, i-124: quest'italiano mi ci volea assolutamente introdurre, entrandomi mallevadore
volea assolutamente introdurre, entrandomi mallevadore che ci saremmo scambievolmente piaciuti l'uno l'altro,
s'ha di permuta bisogno, il danaio ci entra mallevadore ch'ella si farà per
nell'amore, nell'affetto religioso, ci malleva... sensatamente quella palingenesia
dei villaggi, tenne consiglio e poi ci consegnò ad alcuni di essi, con ordine
dar malleveria delle spese e questo uso ci è rimasto. mamiani, ii-141: io
tanto è sudicia, che il sudiciume ci passa attraverso al mallo).
. ferd. martini, 4-14: ci guadagnammo d'essere malmenati e pesti nella calca
20-24: oh belle / leggi, che ci han fatto addosso gli uomini! /
genovesi, 150: quelli che non ci vivono per sé soli, fanno un'
: molto e raffinato giudizio per iscerre ci vuole le proprie e le giuste e le
lì a consegnarle, la questura non ci vede chiaro. g. raimondi, 6-61
ch'ella, infermatasi gravemente, non ci lasciasse la vita. bonsanti, 3-i-123:
stesso. muratori, 4-185: poco ci vuole a discemere che sregolata e deforme creatura
-sono mille anni ch'io non ci sto più, né mi vogliono sentir
: il vico... « ci addentò in maniera che fu di ribrezzo e
scrive che per la mala ricolta non ci si può servire de le venti botte
venti botte di greco, secondo che ci offerse, ma che le x non ci
ci offerse, ma che le x non ci mancherà e che di già le tiene
certo. ariosto, 23-7: almen ci avessi io posta alcuna mira, / poi
guicciardini, 13-v-10: stando qui, ci staria in verità con pochissimo servizio di
: raccolti attorno a un gran fuoco, ci riparavano alla meglio, ascoltando i racconti
settembrini [luciano], iii-2-231: ci avviammo al tempio di venere, noi due
; ma la lezione del testo davanzati ci è sembrata migliore. facilmente s'intende
tener molta ruta, e guardare che non ci si secchi. pirandello, 8-222:
scuole pubbliche. moravia, xi-467: insomma ci fidan zammo; ma il
danni. jovine, 3-145: se ci chiamano con quel brutto soprannome,.
... di mandarli in malora perché ci ripensino su. -liberarsi,
in malora, giacché ad ogni patto ci vuole andare, e di non pensarci più
tanto. galileo, 3-4-144: sempre ci vieni con esperienze fatte intorno ad altri
quella voce: -un marito ti ci vuole. - in malora! -per
dossi, 1-i-190: nel bel mondo ci sono famiglie in malora che paiono e
lì accanto, al pronto soccorso, ci rassicurò: « un leggero malore,
america], da cui, se ci è venuto un qualche maloruzzo, ci è
se ci è venuto un qualche maloruzzo, ci è anche venuta la polvere de'lor
bocconi soliti mangiarsi al suo delizioso convito ci farebbono il mal prò. salvini,
malsania dei tempi: il che non ci si può chiedere. gramsci, 1-272:
: se a noi, o malsana, ci fia dato copia di te, tu
il giovane, 9-197: viste io ci ho, ch'io tengo assai malsane
come mal sano fu il consiglio di chi ci fece staccare dalla confederazione di quella
salirà. ferd. martini, 1-i-299: ci vogliono denari e moschetti, affinché gli
moravia, iv-5: ella... ci avanzò con precauzione guardando misteriosamente davanti
non vuole altro più se non che ci contentiamo della fede in cristo orante dentro
curata. paoletti, 1-1-173: ci sono molti effetti appartenenti agli ecclesiastici
tornasi di lampedusa, 25: ci si infilava in anditi sudicetti e sca
prete, nel '54... ci entrò un po'precettore un po'abate domestico
manipolazioni e i maltrattamenti dei commentatori, ci restano illesi e fiorenti di bellezza come
è più possibile, il partire non ci è rispetto a i nimici concesso, i
guarda la rada presso il forte, ci è una statua antica molto maltrattata.
inadatto. pavese, 9-15: ci serviva, squallida e mal truccata, una
padrone, forse la stessa che in passato ci aveva tante volte attirato lassù.
brillanti secondi, ma sani e salvi e ci saremmo risparmiata la sorte toccata alla povera
20-69: nessun'altra repubblica al mondo, ci dice, può essere paragonata a venezia
bernese. padula, 180: che ci siano malumori è necessario, ma il supremo
soddisfatti, a'beati dormienti, e ci siamo tirati addosso infiniti fastidi, e
subit'ora / ogni allegrezza del cor ci à tagliata. petrarca, 183-6: lasso
che ragazzetto / che luigi di nofri ci ha condotto / di francia? -signor
non mi potevo levar dal cuore che ci avevano pure una gran parte di colpa
, oggi poche o niuna donna rimasa ci è, la qual ne sappi [di
neanche il verbale * malversazione ', se ci felici parenti che quella poteva anche
mano in mano che si avvicinava, ci sembrava il più malvestito di tutti.
menando a'malvestiti. fagiuoli, 2-11-98: ci fu però un certo innamorato, il
false di bene sono un consiglio che ci dà l'irrequieto desiderio, che abbiam
suppongo; anzi sto per non ci entrare, per non mi fare
»; ed anche in quel « ci è dipinto », invece del semplice «
domanda non l'attedia, cosa ci trova lei in quel punto lassù marnai dell'
regno. cassieri, 14: neppure se ci avessero messo la ceralacca. e che
/ bisogna proprio di codeste facce; / ci son qui tutti, attori, figuranti
, / e lo scoiattolo; altro ci rimane? = spreg. di
vittorini, iv-402: io parlo per chi ci vive... per la vita
va farà la fortuna di quel paese, ci daranno dei mammalucchi a noi che ce
a due mammelle, dico; qui nessuno ci pensa, ma siamo in mezzo a
sciame diviso, non aver dubbio che ci sono e parecchi capi e tuttora sdegnati.
, il cinema di ordine inferiore, ci hanno rappresentato fino al disgusto il complesso
, / ch'e boschi nostri non ci negheranno. marino, 311: la gentil
di lampedusa, 138: a napoli ci volevano bene, sapevano che eravamo buona
manale, e l'usiamo per non ci rompere il dosso della mano nel tirare lo
al mancamento del lume del sole e ci rende, con la reflessione del suo,
: quanti manco pericoli e quanta più sanità ci risulterebbe dal mancamento de'galeni, de
la spezia, ora che il colera ci infuria, a principio d'anno nuovo,
bene più che il mancamento del bene ci fa scontenti. gigli, 2-296:
o non li giudicherei tali o non ci rifletterei addirittura). -in senso
soli di tutta la generazione delli giudei ci diamo a credere di poter restare e conservare
. scoppia il cuore, che non ci sia toccato ad assistere nella tua malattia,
mura, vicino alla nave nella quale ci dovevamo imbarcare aspettando la mancanza della marea
il morbo infuria, / il pan ci manca, / sul ponte sventola / bandiera
poeta. ariosto, 352: non ci può materia, / ogni modo, mancar
già sì stanchi / che la forza ci manchi / di cacciar con voi, donne
bene. leonardo, 2-47: non ci manca modi né vie di compatire e
misurare questi nostri miseri giorni, i quali ci debba ancor piacere di non ispenderli e
e delle virtù dell'anima nostra, non ci manche- riano mille esempi sensati e certi
firenze, scandicci l'ho abolita! ci manco da più di vent'anni,
montale, 1-14: l'illusione manca e ci riporta il tempo / nelle città rumorose
forte, se le dipinture, le quali ci tirano a devozione, non tossono.
di inter. -ci mancherebbe questo, ci mancherebbe!: a esprimere, in tono
il giovane, 9-250: appunto questo / ci mancherebbe per colmar lo staio. batacchi
, / disse: -per dio, ci mancherebbe questa! mazzini, 37-
268: ho paura che siate malata. ci mancherebbe anche questa. carducci, ii-13-121
quello che spedii. dopo tanta fatica, ci mancherebbe anche questa! bernari, 6-85
mancherebbe anche questa! bernari, 6-85: ci mancherebbe, accettare i prezzi imposti di
sabotare la guerra. -ci o non ci manca o mancherebbe altro o altro che
importa che ella si proponga un capolavoro. ci mancherebbe altro. non lo capirebbero.
. « io tener di mano? non ci mancherebbe altro! » esclamò la vecchia
- disse clelia. -ci manca o ci mancava anche questa o questo!:
persona etc. etc. to'! ci mancava anche lui! p. petrocchi
[s. v.]: * ci manca questa! ': d'un'altra
per soprappiù. alvaro, 17-150: « ci mancava proprio questo », pensava »
vantaggidesiderati). ariosto, 335: ci abbiamo e iudici e potestà e sopra
lettera, vi accorgerete di quanto poco ci manchi che non sia scritta in versi.
esser mancatore, massimamente quando il mancare ci porta a maggior ruina. colletta,
studi ed atti a'negozi, presto ci sbrigamo dalla tavola, per attendere a
di coloro che della ihanchevolezza del comparativo ci rampognano, si è la copia di aumentativi
non meno nell'aggettivo che nel sustantivo ci veggiamo forniti. pascoli, ii-1672: nel
. bartoli, 9-23-47: l'un giorno ci rammenta la manchevolezza dell'altro e tutti
le labbra, e per di più ci mise il dito in croce. carducci,
e le mancie ai primi dell'anno ci saccheggian le borse. e. cecchi,
siete una manciata di farabutti: e ci avete fregato. -in senso generico
! / appena una manciata di secoli ci dividono, / un batter d'occhio
/ per il vecchio della fara / che ci fa la profezia. cicognani, 2-174
mancina. e. cecchi, 2-169: ci son giuocatori talmente invasi da questo spirito
vuol rispondere a tono ad uno che ci vuol mettere in mezzo, oppure se con
fatto, si suol dire, che ci 4 resta mancino '. es.:
durare e quella che per nostro manceppato ci è serbata in cielo. mancipato2
poi la infiammagione,... ci protestaremo presso i parenti dell'infermo del
, inf., 23-68: noi ci volgemmo ancor pur a man manca / con
noi... se siamo buoni, ci comandi, ci faccia correre.
. se siamo buoni, ci comandi, ci faccia correre. -fare dei dritti
quanto meno ne parlava, tanto più ci pensava. [ediz. 1827 (184
quanto manco ne parlava, tanto più ci pensava]. -in relazione con
: la lingua che dio e natura ci ha data non deve, appresso di
macinghi strozzi, 1-161: s'i'pure ci stessi [in casa], sarò
/ il peggio è lo sciupio che ci hanno fatto; / sarem finora a cento
i vicini. -maniglia a cui ci si afferra per salire sui mezzi pubblici
colui che commette: la schietta lingua ci fornisce committente. codice civile, 1704
gherardo d'apiano, signore di piombino, ci mandò a profferere il porto di piombino
v-i- 427: quando la infermità ci strascina nel letto, mandisi per il
queste voci solamente, che ogni giorno ci assordano l'orecchio, di non so
l'arca tè buona lì, e ci sono altri bambini coi quali può divertirsi.
. di far penitenzia, e non ci è altro remedio che questo, se non
sul mio capo accordo / all'intemperie che ci manda il cielo. comisso, vii-151
francesco da barberino, ii-3: industria ci manda il nostro sire. petrarca,