r. carli, 2-xiii-51: gellio ci dà notizia delle leggi di c. fannio
piange anche, quasi che la vita ci riprendesse bambini... e la rivivessimo
piccolissima faldella di fila asciutte, come ci consigliò il signor riccardo wolfall, abilissimo
fine? conciossia cosa che a questo ci conducano i corpi inoffendibili, e alle
ventre o una vena,... ci sono voluti tre uomini per inoltrargli una
erta. gemelli careri, 2-ii-245: ci troviamo molto innoltrati in paese di nemici
di pelo nera. pavese, 10-145: ci si sveglia deserte al richiamo inoltrato /
della conoscenza umana,... ci troviamo nondimeno inferiori ad essi di forza
iii-28-62: la bella stampa del mestica ci venne a soccorrere delle ricche e utili
: è da credere che del vero ci fosse nella valanga di sonetti e di soprannomi
innondi. pavese, 10-89: non ci manca che un mare a risplendere forte
1-678: -di repente / il nemico ci assale: appien sconfitti / siam noi
. pascoli, ii-734: il cuore ci s'innonda di gioia nel riconoscere che
-sopraffatto. cuoco, 1-28: ci vedemmo inondati da una folla di stranieri
ceppi a noi reca, o libertà ci rende? = nome d'agente da
grande inondazion vinosa / si tuffi, e ci accompagni / tutt'allegra e festosa.
un'innondazione di libertà, che ornai ci affoga tutti quanti. 4.
e aspettar sul soglio inoperosi / chi ci percota? massaia, viii-11: quante volte
delle cinque forche sarebbe rimasta inoperosa. ci erano dieci spie o volute spie in
strani, schifosi, che qualcuno inopinatamente ci scopre addosso. = comp.
, vale un centesimo del tempo che ci perdi. = denom. da
io priego ciaschedun letterato, il quale ci trovasse [in questo libro] alcuna auttorità
1-iii-292: quanto al globo terrestre, esso ci porge l'esempio di una vita che
, né ugne mai né capelli via ci tollessimo! dell'uva, 3:
b. fioretti, 2-3-41: ci vuol altro che prosopopea di parole e
dominici, 1-97: fango inorpellato ci ha assai, e oro poco.
abbiamo salvato qualche parola che in gioventù ci avrebbe fatto inorridire. 2.
oseremo ancóra l'inosabile. basta che ci lascino osare. soffici, ii-82: la
lat. tardo inosculare 4 combaciare '(ci priano), comp.
pirati, ed assassini... ci fu rappresentata come una società composta di.
b. croce, i-2-110: né ci è stato mai possibile ritrovare, nella cerchia
da magro per questi giorni che ci restano da grasso. = denom
e inquietamente, come il santo apostolo ci ammonisce. gelli, i-46: voi ne
la quale, inquietando l'acqua, non ci lascerebbe venire in certezza. giuglaris,
secchie. renzo in vece d'inquietarsene, ci sguazzava dentro. percoto, 441:
21: i giureconsulti del magnifico parlamento ci trovarono [nel codice] tanta agevolezza
nelli, i-34: -primieramente non credo che ci sia la più difficile ad esser servita
un modo di esistere doloroso senza che ci accorgiamo di qual natura sia o in
cuore, che noi per simigliante modo ci scostiamo da ogni inquietudine e confusion delle
: inquilini peggio di questi, non ci potevano capitare. 3. abitatore
un indizio, per quanto gli inquirenti ci si mettessero attorno di voglia. ghislanzoni,
quasi ragioni vestite, molto più efficacemente ci muovono di quel che si faccia qualsivoglia
che doveva ascoltare a tutte le ore, ci si annoiava e ce ne andammo.
inquisizione psicologica. bocchelli, 2-ix-84: ci si mise con tanta passione, in
: 'in rerum natura'... non ci son che due generi di cose:
spesso vicendevolmente proficuo, a patto che non ci s'insabbi sin dall'inizio in irritanti
son dell'altre delle voci, che noi ci siamo accorti che l'avete insaccate per
fa borsa bene, sicché gli uccelli ci restano. 13. intr.
la vecchia taglia le cipolle, e ci buttano tutto e ci versano dentro l'
le cipolle, e ci buttano tutto e ci versano dentro l'aceto.
? gli ingannati, xxv-1-314: non ci mancherà chi dica che questa [commedia
giovane, 10-968: da morte a vita ci fe'riavere / un grande insalatone e
si faccia. bocchelli, 9-294: ci riunivamo nella sua camera di studente a
istria... è la sola che ci somministri un capo attivo di comercio col
, 21-109: la tribolazione... ci dà gli sette doni dello spirito santo
apatia le insanabili piaghe dell'anima, ci dicono che non abbiamo cuore. d'annunzio
la prostituzione. landolfi, 8-80: ci sento soprattutto, e non so quanto
guerre. sacchetti, 256: non ci basta insanguinar la terra, / che
4-23: sul viso grinzoso... ci aveva ancora la cipria alta, qua
boccaccio, viii-3-200: per ogni piccola cosa ci turbiamo e divegnam furiosi, e in
temerità. passeroni, 3-133: se ci accade qualche cosa / rincrescevole e dannosa,
. cecchi, 375: e se la ci veniva e aveva in animo / d'
moderno e nel quale ormai sembra che non ci sia più posto per il salvatore divino
interessato e l'avarissimo uomo, che ci ritrovo? amari, 1-2128: fu
tua insaziabile / golaccia... ridotti ci ha in miseria. michelangelo, i-iio
per loro, e perché mai non ci saziamo. della quale insaziabilità possiamo assegnare
foscolo, vii-141: inconvenienti della gloria ci apparvero la insaziabilità, la incertezza, le
le sembianze di quel tempo omerico, ci è qualche cosa di primitivo che insaziabilmente
aderenti rimutino la nominazione, e allora ci regoleremo secondo la determinazione inscrittiva. tommaseo
e vedendo i tanti simolacri che voi ci avete, mi venne scontrato in un
o di instrumenti o di altro, ci disingannano gli antiquari su le invenzioni di
verso i quali furiosa la guerra tutti ci incalza. valeri, 3-65: gli
quella fine e quel certo che, che ci mancava, non lo potevano mettere così
pel domani, i ribelli di ieri ci riguardano. g. bassani, 5-136:
toro. sannazaro, iv-392: non ci è probazione alcuna per la quale si
: se le immagini de'nostri amici assenti ci allegrano, rinnovellandoci la nostra memoria dell'
, scritta per mano dell'amico, ci fa conoscere la cosa che sopra tutte l'
la cosa che sopra tutte l'al tre ci diletta a vedere. poliziano, st
di cultura rischiarare sempre meglio i fondamenti che ci appartengono in quella nostra produzione scientifica del
e così venendo per gradi, poco ci cureremmo di esser famosi fra i lapponi
gli hai su le dita come tu ci fussi. lucini, 4-313: il barrès
insuperbito ch'io non credetti che tu ci degnassi più: e mentre che diciamo tali
questo il momento perché una guerra ci mandi tutto all'aria. sarebbe un
han bene inteso il parlar nostro, / ci guardan con mal ciglio, sospettosi /
ultimo l'uno sussurrò irosamente: -ma ci sono i tedeschi, perdio! pascoli
, la quale è comicolata, pur ci apparisce circolarmente irradiata, come se i suoi
detti dentro. oh! no, molto ci corre. 3. non conforme
.. e me ne pento, quando ci ripenso seriamente. 4.
., 1-5-64: sì diligente trattamento ci faccia più cauti, acciò che non presumiamo
inrazionali animali. pallavicino, 1-537: ci rimane a trattar solo d'un altro
degna prima dell'87, non ci stupiremo che l'economia agraria dell'isola
. di irrazionalità è quella per cui ci si abbandona ciecamente al bisogno di garanzia
verde d'erba alta e incolta: ci bagnammo i piedi traversandolo. disposti irrazionalmente
succedersi dei fallimenti e degli errori, ci appaiono elementi trasfigurati perché composti in una
g. raimondi, 1-43: il tempo ci accompagna, ogni notte, fino al
franche... irreconciliabilmente altre volte ci desolarono. = comp. di irreconciliabile
tanti danni e sì gravi, che ci paiano inrecuperabili. donato degli albanzani, i-
concava nave: / io, io ci andrò: ché ubbidisco ad un'inre-
« malgrado il suo significato politico, ci sembra che 'irredentistico 'abbia molto saldamente
, 5-53: ritrovammo un marinaio, che ci diede nuova di avervi visto sommergere,
, 8-v-230: avvenga che le vere stelle ci si mostrano sempre di una sola figura
: -voi, signor cleante... ci sarete sempre bene accolto. anzi vi
, la irremeabil porta, / sempre ci fur con tua vergogna e danno. c
si può eliminare, da cui non ci si può liberare; opprimente. -anche:
. lambruschini, 337: se ci dicesse che una a noi ignota e
sente. torini, 245: quanto ci fanno tremebondi e paurosi le bufere delli impetuosi
ii-15-211: per il ministero, ci sia o non ci sia officio postale,
ministero, ci sia o non ci sia officio postale, io sono
apprensione di certe probabilità, la quale ci farebbe giurare che la cosa sta così,
iv-438: ma se tu [natura] ci hai dotati del funesto istinto della vita
9-300: i guai dello estremo individualismo ci stanno in sugli occhi continua- mente e
la ragione, speculando la natura, ci trova delle cose menome sino alle massime
. scalvini, 1-179: ahi la vita ci è passata fra le irresoluzioni; abbiamo
, per che l'uomo alcuna volta / ci è preso, come vermo che
sulpizia è mio dono irrevocabile, perché ci abbiamo data la fede di essere sposi
, vii-134: la terza [ragione che ci induce a non sprecare il tempo]
e irrevocabilmente, e quel venderle correndo ci dimostra... che la bellezza agevolissimamente
quale più che mai è scritto che non ci si torna, e fosse ora
. recipr. svevo, 8-829: ci daremo subito del « tu » e c'
-intr. papini, vi-130: non ci ha ordinato [cristo] di amare.
b. del bene, 1-27: ci ha de'luoghi che...
* falsa '. sarebbe, se non ci fosse, con buoni es.,
. tarchetti, 6-i-96: il mare ci avvolge da tutte le parti e incomincia un
. svevo, 6-9: ma non ci dicevi due o tre giorni or sono
ha d'aver ragione, s'anche ci va la vita. monti, 24-706:
piena di paura, perché dall'impresa ci rimuoviamo: che se i nostri nimici irriteremo
da credere... che molto ci penserà la svezia ad irritar la russia
di trovare il mio male, tu ci ficcheresti le unghie dentro per irritarlo.
nomi. g. bassani, 3-11: ci sentivamo profondamente scontenti e irritati di aver
posso contenere una irritazione nervosa, quando ci vado. pirandello, 5-583: quelli
abile a far la podagra, ma e'ci vuole un altro fluido di diversa natura
. v.]: una regola ci sia che alle colpe venga irrogando pene
voci fra le pareti della curia, perché ci sembra che si possa correntemente parlare di
acqua irrompeva con maggior furia, quasi ci soverchiava, ci toglieva quasi il respiro
con maggior furia, quasi ci soverchiava, ci toglieva quasi il respiro. lucini,
a proposito di letteratura che di politica ci sono poi le signorine sensibili dagli occhioni
, in questo secolo di progresso, ci tocca vedere: il bracciante contadino spastare e
bandello, 3-31 (ii-418): ci sarà una cortegiana, la quale averà
una grand'arme di guerra, che ci ha resi grandi servigi, e che
cose che poco si dicono, meno ci si vuole pensare; e quindi,
irruzione di vanagloriosi idealisti... ci fa passar la vita cogli occhi incessantemente
: amico, su quel che racconti ci farò la tara. = adattamento dalla
.. putrefatta con l'aria ci dà ancora insieme un sale volatile, che
udita nell'infanzia, specie se non ci era destinata, càpita si iscriva nella memoria
accompagnò, come essa sola fra tante ci fosse apparsa in maiuscole. = voce
muratori, 7-i-209: le antiche iscrizioni ci fanno vedere che moltissimi furono coloro che
, senza dar mente a ciò che ci esce dal capo, di prima giunta dirà
questo fa sì, in conclusione, che ci troviamo di fronte a dei « seguiti
, 3-376: se fra le infinite curve ci è quella cui convengono le oscillazioni isocrone
tutti * terra, terra ', molto ci maravigliammo, perché non sapevamo che a
iii-7-448: l'isolamento della francia in egitto ci ha ben pagato lo schiaffo di tunisi
, forse unico nell'epoca nostra, ci è dato da francesco paolo michetti,
rosmini, xxvii-227: questa ragione medesima ci fa sommamente diffidare e ci mette in
ragione medesima ci fa sommamente diffidare e ci mette in iscredito la ragione de'razionalisti
. b. croce, iii-26-277: ci sono moltitudini che ancora vivono in comunità
, i-291: nella tristezza... ci sentiamo isolati, solitari, impotenti.
diavol lo faccia, / ch'e'ci recasser da far colizione / una volta
tipo masticatore, quattro ali (quando ci sono) ricche di nervature,
l'ardore. borgese, 1-56: non ci ho mica un berretto filettato, sa
ancor piace. carducci, iii-26-124: ci dispiace che il lusso del linguaggio filosofico
terra, sotto gli alberi del bosco, ci sono prati ispidi di ricci e stagni
casa. de sanctis, 9-290: ci venne ispido, timido, tutto ancora involuto
. subordinata. foscolo, v-327: ci seduce [la fantasia] a dire bugie
fantasia] a dire bugie, ma ci ispira altresì a dipingere de'quadri più simili
di qua delle alpi poi le donne ci son superiori anche perché gli uomini non
son superiori anche perché gli uomini non ci fanno nulla senza ispirarsi da loro. ojetti
e disanima la fantasia che quasi ispirazione ci move ad esprimere ingenuamente i sensi e
. l'unica cosa che non so se ci riesco sarà di condensare il libro come
, o duoi, / che ispirazion ci venne di mangiare, / mediante la
con modi di collera. ma il toscano ci mette un'atroce ispirazione, e in
poca spesa non la neghiamo neppure a chi ci aiuta ad issare la nostra valigia sul
peso da quelli che stavano sopra, ci saltai dentro. arbasino, 16: le
non avessero cominciato a mescolarsi insieme, non ci sarebbe più stato né via, né
verginella, / ch'e boschi nostri non ci negheranno. ricettario fiorentino, 1-b-iiii:
323: ora col suo santo isopo ci farà immondi e lavandoci sopra ogni neve rimarremo
ben fatto una, e tutta quaresima ci siamo venuti per udire questa predica,
per udire questa predica, e istamane ci venimmo, che non era dì. s
thovez, 1-112: [i giornali] ci presentano la vita passata come in un
e qualche sottile scoria di lava spezzandosi ci offriva sotto di sé una base più
e l'isterilimento della lingua nostra, ci ricorre al pensiero una opportuna osservazione del
, l'eccezionaiità della circostanza a cui ci si riferisce, quasi in sostituzione di
! frachetta, 208: se ci è qualche ombra che per istigamenti possi nascer
, primo istigatore di questo soqquadro, ci aspira e se ne lusinga. b.
, 7-49: la pittura... ci mostra... che...
dell'istintivo, se è l'istinto che ci fa essere ciò che siamo e perseverare
proveggono. l. bellini, 5-1-214: ci è quella cosa negli animali che comunemente
: la qual cosa insegnare grave non ci sarebbe a noi tullio, se paura non
se paura non avessimo, quando anche ci partissimo dall'instituto nostro, che di
; con tutto ciò, per una volta ci facciamo lecito di trasgredire le leggi prescritteci
della natura che per conservazion della sanità ci convenga trasportar nell'agosto il gennaio.
ingigantisce, va su, man mano che ci avviciniamo, sale ancora e c'inghiotte
gabinetto istologico. arbasino, 153: lì ci si occupava soprattutto di ricerche istologiche.
sia che vuol, con un figlio ci vuol maniera ed arte. 8
l'aria schiacciata, sopra di noi, ci manda ogni tanto delle orribili fiatate.
visivamente. campanella, 1078: ci son poi li mastri di queste cose;
meriterebbe il nome di istorismo, se non ci paresse più opportuno... lasciarle
: - ma se zoppica che colpa ci ha? -si voltò come un'istrice:
teatro è per lo più deserto e ci fa un freddo che ammazza. l'opera
nulla c'instruiscono del presente e nulla ci predicono dell'avvenire. filangieri, i-307:
conosce, di scriverci qualche lettera, ci farebbe cosa molto gradita. oriani, x-6-244
ivi nascoste si conservano negli archivi, ci potrebbe probabilmente istruire se que'duchi governassero
alpi e il mare, una storia che ci istruisce che le nostre sciagure non sono
è assai la ragione delle quale la natura ci ha ornati e instrutti. fr.
, non solo da conoscere ciò che ci circonda, ma da operare.
12: per esser quel 'con'instrumentale, ci toma benissimo. 4. mus.
tal tempo... assai cose ci daranno occasione di ricavare. giannone,
, come nel pino ed altre piante, ci ha fatto vedere la figura dell'intero
ardentissima del nostro bene,... ci mostra la virtù, guidandoci nella cognizion'
o * formazione del processo ', e ci basta, come bastò a'nostri vecchi
pratolini, 3-136: non antipatia ci divideva, ma una reciproca diffidenza..
istruzione. di giacomo, i-483: ci volle il bello e il buono per
lui se studia... perché oggigiorno ci vuole istruzione. 4.
instupidisce. giordani, viii-49: perch'ei ci prenda gusto e se ne innamori,
la pastura lasciammo gli cavalli, e ci ponemmo a dormire, e, dopo sonno
presenta inconvenienti di carattere funzionale; e ci sembra si applichi non meno opportunamente agli
, 7-7: in francia del rimanente ci sono quadri in gran copia de'migliori maestri
giustizia di giungere almeno sino a roma, ci trovò amici. periodici popolari, i-253
pretesto per odiare qualcheduno, o se ci fosse quel tanto decantato governo nazionale,
come gli oltramontani: cagione che non ci veggo, che non l'amore proprio.
linee aeree. stuparich, 1-420: ci eravamo sottratti alla schiavitù dei remi,
data poscia la benedizione a tutti, ci recammo a bordo della 'vittoria '.
all'idea dell'azione dove può: se ci cacciamo in vasti progetti, siam iti
con rascione; / lamentome che eo non ci aio offizio: / staraioce per
segneri, 2-3-77: a questo peso juridico ci conviene accordare i pesi della nostra stima
prima e certa, secondo la quale ci dobbiam servire di questi jussi, è per
bianche. tanara, 404: altri ci preparano [alle anitre] gnocchifatti di farina
, purg., 4-52: a seder ci ponemmo ivi ambedui / vólti a levante
filosofo ironicamente commiserasse svenata l'agnella che ci nutre e ci veste. 2
commiserasse svenata l'agnella che ci nutre e ci veste. 2. allora,
nel secolo xvi, e molti autori ci scrissero su de'componimenti piacevoli. b
!, vallo a raccontare a uno che ci creda! = voce ted.,
per tingere di rosso i sommacchi che ci vengono di levante. gli orientali estendono
la gomma kino, o chino, ci è portata in masse opache di colore rosso-nero
a pasqua e a kippùr, ci presentassimo coi nostri rispettivi genitori e
, 21: gli articoli... ci potevano dimostrare questa differenza, perché e'
potevano dimostrare questa differenza, perché e'ci mostrano quando 'torre 'è nome
, i-3 (i-48): se noi ci abbigliamo così a la carlona,.
carlona,... voi altri ci beffate. tassoni, 2-31: parte il
insistette con l'oste: « ma ci avete la vostra specialità... gli
, i-18: c'è la nebbia che ci cancella / nasce forse un fiume quassù
portar cibi in camera, la margherita ci fosse stata. g. gozzi
d'una risposta simile; replicava che ci volevan fatti e non parole. gozzano,
poteva più pensare, e pareva che non ci fosse speranza che il fascismo finisse.
con voce non troppo sicura: « ci sta qui a servire una giovine di campagna
. troppo la sa lunga. e come ci si diverte e ci ride sopra.
. e come ci si diverte e ci ride sopra. manzini, 17-153: ci
ci ride sopra. manzini, 17-153: ci sapeva fare! una bellezza ardua,
primo dì di questo in qua, non ci starà troppo. r. borghini,
: entrati in pietroburgo, la non ci parve più quale la ci pareva da
, la non ci parve più quale la ci pareva da lungi. manzoni, pr
: ma natura non sol, l'arte ci unì: / se tu canti la
di incitamento. cagna, 3-485: ci teneva ad inaugurare di sorpresa in quelle
dante, purg., 4-103: là ci traemmo, e ivi eran persone /
scritto in su la mano: « nimo ci passi », / per ciò che
savonarola, 7-11-66: so che tu ci darai un'altra vita poi di là.
caterina de'ricci, 369: qua ci abbiamo a stare un giorno, quando
di là. tecchi, viii-74: ci sono creature che sembrano destinate a emergere
: c'è stata c'è e ci sarà la religione... questo sentimento
viene viene. pascoli, 328: ci troverete qualche buon guamello, / persino
è luogo per voi, e se ci badate a stare, toccherete delle labardate.
l'inverno una polmonite. ma se ci vedesse insieme sotto casa » aggiunse «
interesse. fucini, 511: lì ci incontrammo cinque o sei volte nel salotto
, / disse: -per dio, ci mancherebbe questa! manzoni, pr.
superiori. magalotti, 20-260: quando ci facciamo ad apprendere i primi elementi di
i primi elementi di una lingua orientale, ci arriva nuovo il veder dividere e subdividere
, per una notizia lieta o triste che ci coglie, col non cambiar d'aspetto
stessa. de amicis, xiii-384: ci sono idee che si svolgono con un
post-bellica. tecchi, 2-91: ma chi ci capisce nulla in questi labirinti dell'anima
: la vita è un labirinto dove ci sarebbe impossibile raccapezzarci senza il filo d'
dolci nati / la notte che le cose ci nasconde, / che, per veder
de'più facoltosi negozianti d'altro paese ci venne,... col favore de'
11-300: così dopo che il poeta ci ha presentato una lacca rotta ed un sentiero
sentiero sghembo (canto vii), ci conduce in un seno, dove le
lacca. e. cecchi, 5-454: ci vorrebbe un giapponese a figurare il ricamo
d'india ', lacche carminate che ci derivano dall'india, e si usano
filastrocca. galileo, 3-1-243: -se ci fusse chi andasse a pigliarlo, laverei molto
, o coscia,... e ci è ancora rimaso * lacchétta di castrone
262: qui poi, qui ci ho un lacchezzo per vossignoria. d'
bulgaro nero / che tutt'oggi dietro ci tenne / pel tozzo e 'l bicchiere di
e vincere, allora e solamente allora ci daranno ragione; essi hanno torto, e
. foscolo, xix-187: ch'io ci avessi pensato [al rega- luccio per
: / ah chi fu mai che ci legò così! vailini, 73: tra
/ di questa terra, oh quanto mal ci vede, / che stima serti d'
1-i-488: quel che importa è che noi ci compromettiamo per un governo...
a tirarci i piedi, se quei vigliacchi ci metteranno il laccio al collo; capite
d'italia, non so che cosa ci voglia. marinetti, 2-i-937: subito,
oriani, x-26-43: ah! come ci laceriamo tutti e due! -con
composizioni publicare sotto il mio nome, non ci sarebbe la mia degnità se non passassero
chioccia, e le parole incespicavano e non ci arrivavano tutte, sì che si aveva
. m. nicoletti, lxx-743: ci lasciò chiari ed evidenti argomenti di pentimento
. idolo odiato, come sentiva, non ci voleva meno di quella lacerazione profanatoria,
i piedi talmente addolorati e laceri che ci gettammo a terra come morti. d'
castel che lacero torreggia, / e tu ci mostrerai come fu vinto / da'normanni
39-v-55: molto e raffinato giudizio per iscerre ci vuole le proprie e le giuste e
. là e della particella avverb. ci. lacìnia) sf. stor
risposto. cassola, 2-416: -e che ci sei andato a fare a roma?
americani. jovine, 2-198: -a guardia ci sono, -rispose il giovane con
ulloa [castagneda], ii-58: ci sono in questo regno grandi e ricchi
1-44: scende la sera: ancora ci lasciate, / o immagini care della terra
, dove per rallegrarci venuti siamo, ci convenga raccontare l'altrui lagrime, le
sciupata quella loro lagrimuzza iniziale, se ci fu. tozzi, vii-410: anche le
'lacrima christi'? ungaretti, xi-183: ci si fermavano le comitive a bere un bicchiere
per lacrimare. emilia rispose: -non ci sono io? ti terrò compagnia.
. ungaretti, xii-419: del serpente ci attrasse il ragionare / di bene e
; e ogni tanto il suo nobile viso ci guardava come chiedendo perdono. -ripugnante
molto saccente (una vera peste) ci diede a leggere una sua novella (
, tutta di lagrimosi inchiostri vergata, ci dava... avviso della morte di
medici, ii-204: se qualche donna ci fussi pietosa, / che accetti questa
nome d'autori. lacuna di secoli ci convien però far qui nell'istoria nostra.
dei peccati [tommaseo]: molte ci ha d'altre maniere di peccato e
e 'l nudrir faticoso / che voi ci sofferite, / tutto per ciò [per
, e di quei ladri eroi, non ci restano delle tirreniche memorie ricordi di crudeli
noi galantuomini: se no, i ladri ci affameranno. e. cecchi, 5-198
con cotesta intenzione nel buzzo, poi ci vien fuori con tanto ladri versi,
stesso l'arruffamatasse all'occasione, non ci aveva troppo scrupolo, perché diceva d'
fuori turbato, e come gaglioffi importuni ci caccerà con villanie e con gotate,
laie ove doveano dare con anche denari che ci diedero. tedaldi, 1-1 (72
. ma si potrebbe, ora che ci penso, si potrebbe... telefonare
faccia, le mani, il vestito non ci insegnò, perché questo non riusciva neppure
da questa infuori, difettosa e laida ci appare. -trasandato, povero,
/ e 'l nodrir faticoso / che voi ci sofferite, / tutto per ciò l'
vista ne parvero d'oro perché così ci dicevano, ma più approssimati vedemmo ch'
di prodessa né di valore che ll'omo ci debia vedere apresso la nostra morte,
non funo sì grande che nessuno omo ci dovesse vedere morti se non pogo.
], 1-186: in altre bande dove ci sono alcune lagune si riducono insieme ducento
nauseante, come una lama di fanghiglia che ci passava sotto, di piatto.
cervello per indovinar cose che non meritano ci si pensi. soffici, v-5-321: nessun
lunghe e distese, / pel racconto ci vuol vent'anni e un mese.
parabosco, 3-9: in questi casi / ci vogliono altre astuzie, altri punti /
dell'abitazione. milizia, vi-394: ci vogliamo dare alcuni piaceri lambiccati, che
una qualsiasi / fibra creata / perché ci lamentiamo noi? moravia, ix-19: non
i-89: forse che lamentatici / non ci sono a lamentare? 2.
imperadore perché li distruggesse e pregavanli che ci ponessono riparo. leonardo, 2-96:
bona memoria, di che la natura ci ha donati, ci fa che ogni cosa
che la natura ci ha donati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci
ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare essere presente. bandello, 1-17 (
i-89: forse che lamentatrici / non ci sono a lamentare? / forse che
forse che becchini e preti / non ci sono a sotterrare? moretti, iii-973
soliti giuramenti di memoria eterna. e ci apparivan più vani, quanto più si diventava
di basso rilievo. intorcetta, no: ci diede una lamina dentrovi il ritratto della
, lix-179: quello ne volevano dare ci mandavono, continuo gridando a la terra non
mandavono, continuo gridando a la terra non ci apros- simassimo, donando subito il cambio
. tasso, ii-408: platone medesimo ci conforta a generare i figliuoli ed a
chiesto di vedere il bilancio, e ci scorge dentro, incredibile ma lampante,
., 2 (30): non ci sarà niente, così spero; ma
sorta di drappo di seta, che ci capitava dall'indie orientali. petruccelli della gattina
v-1-432: a un certo momento l'omaccione ci passò d'ac- canto; dalla parte
purfina. pavese, 9-29: ci fu lassù un movimento e uno scricchiolìo di
e maestri delle naturali cose a noi ci ànno mostrato. beicari, 5-74: o
colli. caraccio, i-71: né ci riveggia qui la nova aurora / al lampeggiar
se lampeggia qualche momento di felicità noi ci concentriamo tutti in noi stessi, temendo che
manca la pappa agli asili infantili o ci vogliono nuovi giocattoli per i bambocci dei
volendo formare in simile modo il vocabolo, ci converrà dire 'lampadista', da 'lampada'
1-369: per qualla volta riebbe, come ci disse, un lampo e una visione
: ai lampi dei fotografi, che ci assalirono mentre scendevamo dall'aereo di ciampino,
mentre in classe riordinavano i quaderni e ci mettevano in fila, millo aveva il tempo
un lampo. de amicis, ii-93: ci trattenemmo nel cortile più d'un'ora
nel cortile più d'un'ora, che ci passò come un lampo. deledda,
vivere... soltanto con quello che ci offre la natura. nutrirsi di fragole
acciò che tra le sue tante ribalderie ci mescoli la bontà di quella opera.
lunga, anzi di dì e di notte ci si lavora e battecisi la lana.
dà tanto fastidio l'istruzione del popolo, ci vengono a dire che « i sofisti
leopardi, v-869: il poeta pontano ci fa una elegante descrizione di un pescatore,
che egli impazza sopra quel chiavistello; ci voglio rompere una lancia. -rompere
là 've di guerra il cor più non ci parla? 9. ant.
tremava tutto, ed io tremavo, ci saremmo lanciati l'uno nelle braccia dell'
nelle braccia dell'altra ma qualche cosa ci tratteneva. -fare un salto.
: come noi raccoglieremmo riverenti, e ci lancieremmo più animosi nel bel sentiero, e
tre a braccetto dietro ed io davanti, ci avviammo in comitiva alla carrozza. una
... e d'un lancio mi ci salvai. -di primo lancio:
ma di grazia! signor, non ci scopriamo / per cristiani così di primo
marruche della landa levi, 3-39: ci si inoltra nelle lande sterminate e nude
trantanove e trentadieci, alla spesa non ci si badava. pirandello, 6-44: tanto
aretino, vi-657: avete ventura che ci sono donne oneste e poche, che vi
, l'angiolo languidamente con la mano ci faceva: « addio, addio »
23-148: quando noi... ci mettiamo a considerare la creazione dal nulla,
c'immaginiamo dio per un essere infinito, ci vien fatto in ogni modo a nostro
piano, sopra la ninfa languida, ci stava uno studente d'univer- sità,
. dietro al fumo di tale caffè, ci si sentiva barricati contro tutto il continente
il ciclone passò rapido e noi tutti ci trovammo trasportati di colpo dall'agio d'
langura, il mio caro ludro? ci voleva, no? dopo il mangiare
lanterna e il mantello sulla faccia, ci disse di stare attenti se sentivamo il
i-277: il fine è quel che ci fa da lanterna. -raro.
giro che governa / la nostra vita ci addurrà il passato / lontano, franto e
stanza più interna, per accertarsi che nessuno ci sia: non c'è nessuno.
. lucernario. bernari, 1-14: ci si accorge che le valvole non funzionano
verde lanuggine. bertola, 124: ci rimettemmo in cammino sul fiume, penetrando
. buonarroti il giovane, 9-417: ci mancava che far! rompersi 'l capo
di smettere le sue abitudini di lanzichenecco, ci s'era lasciato andare allegramente, senza
i lanzichenecchi del giornalismo lo svaligiano e ci fan sopra i loro bisogni. 3
, 1-iii-1604: de'lanzechinét questa sera ci sono nuove da più bande, come sono
, tentata a tempo la laparatomia, ci sarebbe stata qualche speranza di salvezza.
profeti. pareto, 280: non ci sono che quei disgraziati di umanitari borghesi
per detraere all'onore di noi, ci fanno la causa d'ogni male. marino
lapidato. carducci, iii-27-140: i repubblicani ci riderebbero dietro e ci lapiderebbero di motti
: i repubblicani ci riderebbero dietro e ci lapiderebbero di motti, se vedessero alla
1-283: e dicevano insieme: chi ci rivolgerà la lapida ch'è così grande e
. esistente su la porta del tempio ci dà l'epoca del 1361, facendo
figur. delfico, ii-442: se ci resta... ignoto il primo inventore
caro / che inutilmente tutto il suo ci spende. parini, 318: chi
che propio descritto / il lapis filosofico ci fosse. = lat. làpis -idis
sta sempre intorno importunando o dalla quale ci si possono aspettare solo guai e seccature
, ii-64: quant'a'discorsi, i'ci darò tutta la mano, ma n'
di topo. gioberti, 1-iii-369: non ci dia dunque stupore, se questi,
i. nelli, 20-1-1: non ci è nessuno spiantateli nel mondo, che
il capo aguzzino, una faccia che ci sarebbe pestato il lardo sopra, mi
ebbene, quei signori, sono venuti, ci hanno imposto delle taglie enormi, ci
ci hanno imposto delle taglie enormi, ci hanno pelati vivi. sotto pretesto di
siane col piè sotterra, / e spesso ci friggiam col nostro lardo.
a lire 4 lo staio; pur non ci si getta il lardo a'cani;
getta il lardo a'cani; ché ci è de'poveri. g. m.
c. arrighi, 210: eppure tu ci staresti così bene, nella bottega d'
, nella bottega d'un pizzicagolo, ci staresti così dipinto, coi tuoi bravi
, ii-271: [senza la casa] ci saremmo sentiti così uniti nella nostra qualità
a monsignor nunzio. carducci, iii-21-118: ci riportò all'antichità... dissertando
: mio parere... è che ci vegnate su largamente. e tenete certo
. d'annunzio, ii-322: che ci porti? quali bei frutti / di
largheggiar di mano, / dopo che ci son stati tanti imbrogli, / un errore
la larghezza, / ché natura la ci ha, pezz'è, vietata. sigoli
23: da lui [gesù] ci è largito ogni bene. storia di tobia
tesoro! manzoni, 33: ecco ci è nato un pargolo, / ci fu
ci è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio. guerrazzi,
6-510: le donne... ci largiscono piaceri e affetti, che, se
vece di camminare verso la felicità, ci mettiamo senza avvedercene nel cammino ben largo
, 53: appena... ci riconobbe, con ambo le braccia ci fece
ci riconobbe, con ambo le braccia ci fece un larghissimo festoso saluto.
, 211: la musa imparziale della storia ci ha svelato le larghe e nascoste radici
padron nostri magnifici... / ci danno larga materia da ridere. tasso,
giovine cominciato a far questo mestiere, ci divenne tanto ricco che comperò possessioni assai
sordida avarizia. bocchelli, 1-ii-104: ci s'era messo con entusiasmo [a rimettere
) della 'letteratura dell'argomento 'ci dia qualche fiducia che non ripetiamo cose
noi, i larghi di spiriti, non ci arrabbiamo per così poco e abbiamo pietà
alitava un'ombra calda e saporita; ci si stava bene, colle vene colme,
c. bartoli, 1-212: egli ci è una sorta di vani di colonnati,
, le voci sono delle lettere che ci si lasciano sentire, le cui pronunzie
. parola che più d'ogni altra ci dà l'idea di un procedere grave e
larga: però in questo affare non ci ha che dire. -in modo indiretto
francesco da barberino, i-315: un altro ci contende, / tanto calvalca largo,
. gherardi, iii-231: se non ci fosse alcuna congettura assai evidente e chiara
e come uccelli già presi di mira, ci tenghiamo alla larga. arici, iv-397
albero odorifero. pindemonte, ii-388: ci mettemmo in mezzo a una foresta,
diavoli per ingannarci con loro finte larve ci fanno vedere cose maravigliose. caraccio,
, 305: sparirebbono incontanente quante larve ci colorisce la fantasia, sedotta dalle finte
libro mio testifichi / ch'io non ci credo affatto. graf, 5-380: per
indizio almeno! moretti, ii-304: ci fu poi un'alunna che salì la
ima giornata, / che dicon che ci piovan le lasagne. 9.
caro, 2-1-92: il povero gentiluomo ci ha lasciati; il che lo dico
. recipr. fanzini, i-411: ci siamo lasciati inchinandoci le teste lucide.
. mazzini, 24-99: la cometa ci lascia, senza ch'io abbia potuto vederla
1-44: scende la sera: ancora ci lasciate, / o immagini care della terra
[la mano di dio] mai non ci abbandoni e lasce, / poco debbiam
lasce, / poco debbiam curar ch'altri ci manche. 3. abbandonare (
i topi. guerrazzi, 2-109: ci si pose di mezzo arrigo belmessere e,
risico, tanto che il signor pirro ci ha lassata una manica di casacca.
alle cure di prima. i suoi confratelli ci lasciarono la più parte la vita,
su le calze possa ben tenere. / ci vuol poi la casacca a stare affé
ochino, 243: dio escomunica, quando ci priva della sua grazia, del suo
tesori di cristo, e come inimici ci lassa in potere del demonio. cesarotti,
noi lascieremo agli oltramontani, da'quali ci contenteremo di esser vinti nella ricchezza e
d'italia è stato sì grave, ci ha lasciato ricordi tali di sangue e
io non seppi nulla, e non ci ò interesso. e se bene à lasciato
giù e guarda che distesa di colline ci siamo lasciati dietro, in così poco
da lascio. redi, 16-viii-361: ci leviamo di letto la mattina due ore
pio. guerrazzi, 2-468: non ci ha cosa che guasti tanto gli ordini
libro]: perché e suoi lascivi versi ci commossono ad amare. nardi, i-m
zatori delle lascive bellezze bella esser giudicata, ci dinota secondo la lor scienza l'anima
stare a vedere la dili- genzia che ci usa;... apre la bocca
, noi si gridava come impazziti. ci pareva, spellandoci le mani, di
è ancora educato a sentir recitare: ci vuol tempo, e col tempo si otterrà
risposta. ungaretti, xi-172: carlo iii ci fece fare un balcone: c'è
continuamente prega il suo figliuolo, che ci faccia degno di salute lassuso. petrarca
svedesi ed altri settentrionali, che sovente ci torna nei libri e nei contratti:
: accostata una seggiola alla finestra, ci salii sopra, e gli detti la via
sotto ogni lastra. ibidem, 352: ci son più spie che lastre.
299: mancandoci le altre faccende, ci siamo volti a fare nettare la terra
sua fortezza maggiore, per causa che ci vanno più late, le quali servono di
con vela o con vogare, / scampati ci ha dai perigli eminenti / fra'duri
, 5-1-33: non altro che esatta anatomia ci ha finalmente assicurati della ragione di dare
questo orecchio pare che de nava non ci senta. e del resto come distribuirà
vorremmo bene esserne possessori, ché non ci faremmo coscienza di nominargli così, solamente
letteratura latina (e con aurea latinità ci si riferisce al periodo di maggior splendore
gobetti, i-178: queste virtù psicologiche ci attestano in mosca ima schietta latinità di
in essa qualunque benché ottima cosa scritta ci dispiaccia. bandello, 1-1- (1-6
e da questa nella nostra che ora ci serve. calvino, 6-m: vicino alla
: vicino alla bara... ci sono i tre cognati calabresi...
verga, ii-343: il pover'uomo ci perdeva il latino, e la pazienza
402: il guardasigilli ed il medico ci hanno già perduto il loro latino e la
, dicendo: qua sì che 'l signore ci comincia a far largo e a levarci
l'ec- clittica e ciascuna stella, ci darà la sua distanza dalla medesima,
e'mostra la latitudine del tempo che ci è dato. arlia, 311: e
di cristianesimo che dinnanzi a tali consuetudini ci fanno arrossire di pudore o sorridere di
, questo grande / inno che edificar ci piacque / a simiglianza d'un tempio
o tre minuti?... ci serviamo di strumenti maggiori assai assai di
-che cadesse angosciato! / la gente ci corressoro -da traverso e da lato.
pallone rimbalzò di traverso e schizzò via. ci si buttarono sopra in due, uno
i pescarecci che gli asciutti / che ci son d'ognintorno a venti miglia,
. a notte il suo grande latrato ci còrica nel rimorso. montale, 5-25:
s'estende alla stessa vita umana, e ci vuole un espresso divieto di dio per
ferocità del latroncellare, con quali ragioni ci scuseremo noi? = adattamento del lat
, 1-21: i lestrigoni... ci vengono dagli antichi descritti di gigantesca statura
di latta. cicognani, 2-88: ci avete mai badato a quell'òmo..
formaggio in ragione delle quattro lattaie che ci avevano alla stalla. -con riferimento
: 4 una lattata c'entri ', ci stia bene una lattata. diciamo 4
. lattatina. coltellini, i-iii-2-48: ci sono più di quattro che spasimano di
noi i vizi, acciocché lattati e nutriti ci si rivolghino adosso come velenosi serpenti.
, ma che dirò io? la lingua ci vien meno esprimere la tua dignità perciò
desiderio, con le cui saette egli ci trafigge volando. bisaccioni, 1-200: vada
meno amorevole quando ei flagella, che quando ci dà il latte delle consolazioni. pallavicino
investigatore delle opere ammirabili della natura, ci assicura d'aver veduto in un latte di
levare dal latte il fanciullo, sì ci pone l'assenzio. cavalca, 16-2-314:
. pareto, 280: non ci sono che quei disgraziati di umanitari borghesi
del latte. monelli, 1-224: ci sono troie grasse e figlianti, vacche
). bergantini, 1-213: ci rappresentano il lattifluo / titi- maglio,
soccio. berni, 19: che ci fai, che sbonzoli? / ho trainato
a l'uomo intagliato in tal legname ci è un lattovaro, che, pigliandone
o una cosa a qualcuno da cui si ci dovrebbe invece guardare. f.
lattugóna. fagiuoli, viii-4: non ci curiam di quella lattugóna, / ch'
la bellezza e l'utilità delle creature ci si mostra dio fattore laudabile e commendabile.
o fa grandi sbraciate, per significare che ci sono delle cagioni da far temere che
sono delle cagioni da far temere che ci sia del guaio nascosto e che debba
/ poi che di sue vertù non ci ha contezza. petrarca, 26-9:
3-210: nessuna prosperità di laude transitoria ci dissolva e non acciechino gli occhi della
cose transitorie, acciocché come ciechi non ci menino al fuoco eterno. alberti, i-21
sia un amore laudevolissimo, non però ci fu comandato da lui rigorosamente in quella
rigorosamente in quella gran legge che egli ci diede di amarlo. gigli, 2-150
,... la più onesta che ci renda in laudevolezza propinqui a dio.
là unque ivi volemo, con ferro ci conviene aprire la via. =
in che noi siamo / a sepellirli ci conviene andare. = deriv.
il pezzo di carta su cui si ci siede per difendere l'alfine acquisito diritto
57: beviam, se non ci arridano / le sacre muse indarno /
202: per più di queste parti insieme ci son portate, sono sotto una division
l'odore delle foglie e dei fiori ci hanno indotto a coltivare quegli alberi e
cessa una cosa o un'azione che ci rechi molestia. = significa:
massaia, i-iio: il suo rappresentante ci trattò lautamente, offrendoci carne, latte
cinque parti del mondo: per poco non ci sembrarono una restaurazione di quelle arcadie nelle
: questa poca presente e momentanea tribulazione ci merita eccellenza e lautezza di gloria in
* lavage ', come se non ci fosse 'imbiancatura 'o 'lavatoio '
., 1-1-178: con tutta sollecitudine ci studiamo con diversi lavamenti e colori e
interiore. cavalca, iii-140: cristo ci ha lavati de'nostri peccati nel sangue
sua mano della santa acqua di vita eterna ci darebbe, e che chi pure una
, ma non tutte le vecchie vesti ci siamo tolti di dosso. -correzione
fanciulletti, e sotto alla casa mia ci era una lavandara, la quale pulitissimamente mi
acqua alle mani; e poi che lavati ci fummo, a tavola ci sedemmo.
che lavati ci fummo, a tavola ci sedemmo. casti, ii-4-12: spògliati tu
iii-218: per noi lavare, cristo ci fece bagno del suo prezioso sangue. beicari
, tutta l'acqua d'arno non ci laverebbe. g. m. cecchi,
che in queste nostre parti oro puro ci si trovi, e per ogni una poco
il sangue tira e l'acqua lava: ci sentimmo uguali. -acqua torba non
. mazza, ii-161: altri ci vuol che un gonzo o lavascòrza /
tutte queste femmine, possibile che non ci avesse in corpo neppure un maschio? bacchelli
di tutti. jovine, 5-431: ci vieni per fare il lavativo, non per
hai fatto la morale ai tuoi studenti che ci sono saltati addosso. pavese, 6-69
. b. nelli, 38: quanto ci voglia di calcine e di rena ben
pieno di medici, li quali già non ci erano. g. gozzi, 1-162
umida sin'a sera che non mai ci lasciò una lenta pioggetta, la quale
. per estens. acqua sudicia in cui ci si è lavati o è stato lavato
e vivacchiando lieti, / che nel dappoco ci addottoreremo. baretti, 3-144: di
che la sta male; ché non ci si lavora. 2. in
, se la onnipotente mano di dio non ci lavora. 10. nel linguaggio
v.]: i forni lavorano (ci si cuoce). panzini, ii-157
carducci, iii-2-364: la man tu ci stenda / da l'alpe gelata, /
quella cupidità di finire le cose quale ci facci abboracciare il lavoro. vico,
-dove si manuca, iddio mi ci conduca, e dove la qual stata
fati pavese, 1-11: ci lavorammo tutti e due, e alla fine
biringuccio, proem., i: ci lavora. proverbi toscani, 24: chi
quella degli animali da frutto o lavorativi, ci avverte che i passaggi debbono esser fatti
tal vetro lavorato, per quest'effetto ci rappresentano una leggiadra figura? magalotti [tommaseo
benaglia, 49: la sera dopo ci trovassimo in adrianopoli, e qui si vede
faccette. guardi: per vederne le faccette ci vorrebbe11 microscopio ». -azienda artigianale
; bisogna santificarla. le forze materiali che ci troviamo d'intorno sono i nostri stromenti
e figluoli che furono di tano baroncelli, ci deono dare, dì 9 di gennaio
brilli. de amicis, i-914: egli ci aveva esortati a fare di quando in
che fosse. baldini, i-167: non ci voleva proprio nulla di meglio che il
rinaldo è il più vivo: in lui ci è una vera creazione. è un
questa avanguerra di fogli e d'inchiostri che ci tocca da sei mesi combattere contro il
il padre venga a morte, / e ci par d'aver gran sorte, /
894: mele, dèccole, 'vi, ci ho queste sole. / - nun
, illustrissime. -... (ci da delle illustrissime). ('
parte in tutte le commediole di italia e ci si divertiva un mondo. anche il
l. salviati, 2-2-5: l'articolo ci rappresenta talora la cosa quasi davanti agli
a'figli. manzoni, ii-6: ecco ci è nato un pargolo, / ci
ci è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio: / le avverse
sfatta. boccaccio, i-35: noi ci apparecchiamo di muovere nuove battaglie e strani
., 33-63: padre, assai ci fia men doglia / se tu mangi di
stanche. d'annunzio, iv-1-92: ci sono bocche di donna le quali paiono accendere
e a ognun dà fede: / e ci son uomin tanto babbuassi, / che
firenzuola, 18: se alcuno dicesse che ci è ancora lo y e il z
vi so dire io che le non ci stanno a grande agio. carducci,
piemonte e d'altre province italiane, ci sono avversari leali, hanno attenzione ed
, 1-225: una verità, di cui ci ha lealmente istrutti la fedel maestra natura
... /... ci détte speranza / di far la pace,
minore. passavanti, 72: innanziché ci rappresentiamo a'preti et apriamo la bocca
11 figliuolo... del sangue ci fece bagno per lavare la lebbra delle
molta gente, ed io con questa, ci figuriamo di poter sanare il mondo dalla
i-1168: come tutte le lebbre che ci vennero dal nord, [il cinema]
medio. papini, 27-957: tutti ci tenevan lontani perché vedeano in noi.
un muro infetto dalla lebbrosìa degli affissi, ci guatò di sotto ai grandi cappelli piumati
che non me li chiede e non ci pensa, il mio sangue, la
pastari su una libbra di minestra ti ci leccan sempre due o tre tacche.
rinaldo degli albizzi, iii-67: quando ci conviene pu- gnere e quando leccare.
e l'altro cacciatore in villa, ci diede a divedere che il valore degli
una mucca s'avvicinò alla tela e ci diede una maledetta leccata di sotto in su
dai terremoti, leccato dalle correnti, ci sembra di riconoscere l'ombra d'un
guadagno grasso. es.: « ci è un bel lecchetto in quell'affare della
a mostrargliene gratitudine, per veder se ci fosse modo di tirarlo appoco appoco a corrisponderle
fare a me. -se questa faccenda ci riesce, ho pensato poi a qualche altro
'léccia', la ghianda del lèccio. « ci sono molti colombacci alle lécce ».
le lunghe, lasciando indovinare che al fondo ci sarebbe stato il lecco di qualche notizia
nipote mia, quando... ci volesse qualche maggior leccornia per adescar quei
, / sin dalle fasce a mangiar ci avvezza. magalotti, 9-1-254: quei ghiottoni
è lecito di fare tutto ciò che non ci viene impedito dal dovere. padula,
: ragionato abbastanza di questi due, ci faremo lecito il numerare, fra'cortigiani e
, che nel difetto de gli alloggiamenti ci soccorriamo l'uno al bisogno de l'
alteravano e co'venti che gli aggroppavano, ci intimavano una domestica guerra. muratori,
.. il settembre dell'anno avanti ci avevano legacciato i pruni e le marruche
quella che sopra ogni altra cosa ci stringa. p. rucellai, i-ii-1-126
legale, e uno articolo / che ci vuol dello studio sopra. e.
che e'ce lo volesse perpetuo, ci volse anche la se- pultura.
avesse buon esito, e spero che ci avrà inserito il certificato del medico legalizzato
, 4-179: ah, dicono, ci siamo di nuovo con questa truffa legalizzata
: prima o poi... ci sarebbe stato modo di regolare i suoi rapporti
muratori, 5-2-35: oltre alle simiglianze ci sono altri infiniti rispetti, dipendenze e,
amo; un docile / legame ambo ci annoda: / tu me non credi instabile
iii-215: odio la vile prudenza che ci agghiaccia e lega e rende incapaci d'ogni
che sega / assidua la catena che ci lega. g. raimondi, 2-181:
, ma questa dolce corrispondenza d'affetti ci legherà per tutta la vita. leopardi
dell'utile proprio e togliendo le illusioni che ci legano gli uni agli altri, scioglie
m'affascina, mi lega e mi ci dedicherei tutto il giorno se non sapessi moderarmi
parola divina è come un innesto che ci dispone a dar frutti di vita eterna
l'eredità di beni e di mali che ci ha legato la natura, può eccedere
lei [la morte]: io non ci vo'impazzare; / terrò lesto il
. carducci, iii-24- 449: ci divertiamo a dire e udire stupidaggini gloriosissime
con un viso così stravolto, che non ci sarebbero nemmen bisognati gli occhi esperti di
essere qui; e ora più che mai ci sono legato, come vedete. b
te, mia dolce amica; la fortuna ci tiene tutti legati o per un verso
uno uomo un poco legato, io ci arei dentro una grande speranza. guarini,
potessi spastoiarmi da codesta legatura, ma non ci so vedere il verso. d'azeglio
ne drizzano, e per le quali ci potemo dirizzare... la prima
essenziali, cioè un decreto, che ci mostri quel che si dee o no fare
no fare, ed un motivo che ci obblighi ad osservarla più tosto che no.
e nelle poche carte che di lui ci rimangono, vedesi sempre dominare questa importantissima
: perché è lucchese, e forse ci avrebbe dato disturbo l'essere poco pratico
di adombrarla e spesso in luogo della vera ci ritragge la falsa ed apparente. tasso
fondata sovra la natura, percioch'alcuni ci nascono naturalmente a commandare, altri ad
quantunque vedi, sì che giustamente / ci si risponde da l'anello al dito.
dalle illecite. piovene, 3-195: ci disprezzano troppo per seguire una leggé nel
gioberti, 5-36: la legge morale ci apparisce come obbligatoria, e fondata su ragioni
, vuoti di tutto. e non ci sarà permesso di mendicare, ma sì
sarà permesso di mendicare, ma sì ci sarà imposto di conquistare. e la vera
statica. delfico, ii-20: sebbene non ci sia dato ancora il conoscere le leggi
freno? muratori, 6-22: qui non ci è disputa, e però né pure
tenderebbon di farle essi, ma io non ci voglio star sotto. = voce
e tante altre imbratterie e trappole che ci assassinano e ci impacciano il cervello tutto
imbratterie e trappole che ci assassinano e ci impacciano il cervello tutto giorno. g
, 5-545: l'idea che quasi sempre ci si fa d'un santuario, è
19-20 (73): ricordisi, chi ci legge, che... lo
le rime ancora di questa nuova lingua ci pare che la nostra fama ringiovenisca; ne
nostra fama ringiovenisca; ne la quale ci piace d'esser rassomigliati a'nuovi cesari e
nel viso / d'un'angioletta che ci è apparita. petrarca, 222-12:
per francesco. cesari, i-299: ci fu alcuno che lesse, in luogo
]: 4 in queste parole che ci leggete voi? \ che c'intendete?
levato un gran macigno dallo stomaco, ci avevo una colonna di granito, e ora
nel giogo suo, s'egli non ci fosse sempre vicino per aiutarci a portarlo.
, 9-15: la sesta cosa che ci commenda l'orazione, è la sua leggerezza
signore, la quale per ancora non ci era espressa, così giudicai che fosse
. fogazzaro, 13-96: in passato ci fu da dire, certamente. ci furono
ci fu da dire, certamente. ci furono delle leggerezze. adesso è una
scheggia, / da quelle cerehie etterne ci partimmo. simintendi, 1-136: così hoe
altrimenti fragranza che leggermente trasvoli e che ci lasci incerti donde ella spiri. pascoli
e mondano rumore diamo leggermente purché tu ci rimanga melanconica pazzerella [giovinezza].
, cioè quel vivissimo lume, che ci rimane e che noi veggiamo negli occhi
e se questa luna di settembre non ci porta acqua, siamo rovinati, grigo-
istruzioni de'dieci di balia, 6-147: ci pare che debbi ordinare che quelli uomini
fosse stato tale di sua natura, ma ci fosse divenuto per gradi, e ciò
... / sì che tornar ci convien al penserò, / dolce ma non
che nelle cose è molto esatto, ci vuole dentro alcuni particolari, quali io aveva
, xlvii- 116: il fleto ben ci prende di leggiero, / ma poscia l'
arte; ma non tutte l'arte / ci die'le leggiadrie, le grazie tutte
ogni leggiadria di vestiario e di mobili ci venisse d'oltremonti. 6.
: lo spettacolo cominciava a mezzogiorno: ci andai. fui colpito dalla originalità e dalla
fatto han ballata, / per leggiadria ci hanno tolt'elle / una vesta ch'
questa favola sotto leggiadro e trasparente velo ci fa vedere la misera condizione di noi
noi mortali, che, se ragione non ci provvede, siamo tutti dolcemente invaghiti di
... questi scarabocchi? e ci metto tutto l'impegno per poterti scrivere
al leggitore. varchi, 18-1-272: ci è paruto più conforme al- l'ufìcio
vittorio emanuele,... che ci voleva? la moralità irritata del popolano lombardo
). gobetti, 1-i-413: quando ci si incomincia a chiedere: che fare
che va da trento a bolzano, ci vien fatto di immaginare come venti secoli
la seconda volta,... non ci fu più un cane che facesse per
, se la storia delle lettere non ci avesse soccorso. filangieri, i-29:
vicitazione, disse messer ridolfo: -e che ci hai fatto a bologna? -quelli rispose
atti e pensieri bastardi, che subito ci affrettiamo a legittimare. -con riferimento a
possa legittimarsi per eroico e se la rima ci stia con decoro dell'eroica maestà,
. massaia, iii-196: questo racco ci diede da pensare non poco;.
4-42: siamo soliti noi altri, che ci riputiamo legittimi nel nascimento, farci beffe
caro, 5-135: i nuovi ricchi non ci rappresentano come veri e leggittimi posseditori di
incontrati in lui: tutte le apparenze ci ingannano. 6. polit.
tace, / ché, se lor fatto ci regna, / nullo amor saria verace
vj fiorini d'oro, che ili ci diede per lui puccio lengnaiuolo di firenze in
del commercio con quei paesi nasce dal non ci esser maestri di legname che sappiano fabbricar
: a l'uomo intagliato in tal legname ci è un lattovaro, che, pigliandone
altri corredi necessari a navigare, non ci possa andare su manco che quaranta uomini
questa sera stessa io con tutta la famiglia ci rifugieremo sui legni inglesi. -per
legno. della porta, 7-30: ci salutò con un saluto di legno. goldoni
compatire; altramente non debbe dispiacerci se ci sentiamo poi dire sul grugno; *
dell'aria per le squallide stanze, ci parevano voci e respiri di famiglia.
gran che interessanti al ricordo, benché ci sia fra loro qualche pezzo grosso, un
1-96: tutti i legumi in gran copia ci fanno / con l'altre biade,
. ungaretti, ii-49: quando su ci si butta lei [l'estate],
/ da non rin- francescarsi, / ci servì nelle regole! d'annunzio, v-3-809
'. b. croce, iv-n-350: ci salutò [il maresciallo badoglio] dandoci
. viani, 19-72: o gesù ma ci siete? se ci siete pensate anche
: o gesù ma ci siete? se ci siete pensate anche a questa sciagurata,
, tra poco su di me non ci si abbarbica più nemmeno la lellora.
? montale, 1-122: il silenzio ci chiude nel suo lembo. -con significato
arti, nelle cronache, nelle religioni, ci danno, pare, il diritto di
denina, 1-iii-96: la teologia cristiana ci tienpel lembo, ed è naturalmente contraria
una gran fortuna... e ci ruppe tutta la proda,...
l'intendimento delle cose, le quali ci hanno dapoi a mostrare. e.
firenze l'ho mostrata, dicono non ci aver l'intera sati- sfazione. torricelli
tommaseo [s. v.]: ci detti una scorsa così lemme lemme (
, bisogna salire, e per conseguente ci vuol lena e sforzo. pascoli,
lena, / ma nell'entragno ei non ci crede un pelo. govoni, 8-75
, 20-194: che ne la sorte non ci sia scropoli, guarda quella furfanta,
a uscir con noi. macché, ci aveva cotesta ledinosa. = deriv
, per non dire impossibile. io ci ho più volte pensato, e non ci
ci ho più volte pensato, e non ci trovo rimedio curativo, ma bensì lenitivo
suo, dal lubrico angiporto / con abominio ci segnava a dito. lucini, 1-43
: troppo mi duole che per lentaggine ci sia uscita di mano [la fanciulla]
la commozion degli affetti... ci stimola lentamente. volta [tommaseo]:
mio, lentando la cordella al cagnoletto perché ci seguisse. cantù, 1-15: lentò
famosa 'lente dell'avaro ', ci siamo, mi si passi la celia,
. carducci, iii-17-m: se 'ricalcatura'ci fosse, do- vrebb'essere smisuratamente ingrossata
le scienze naturali,... non ci deve far meraviglia che i mezzi onde
lenticchia. citolini, 197: dipoi ci saranno [fra i legumi] i lupini
'di lenticchie; ma il rigutini ci avverte che la vera parola italiana è
ungaretti, xi-300: seppi così che ci sono da 20 a 30 colori di
, 2-188: quanto più ignuda e schietta ci disco pre la toscana lingua
pre la toscana lingua, tanto più ci manifesta la ruggine e le lentiggini
lente viottole che col passo dei buoi ci accompagnavano dove la campagna diventando più spoglia
. tasso, 6-3: insino a quando ci terrai prigioni / fra queste mura in
, 203-10: e1 diavol sì ti ci ha ora menato: / se mi trovasti
lenti. soffici, v-6-117: ci trovammo nel centro della città. attratti
, l'altro sopra, entro i quali ci si pone a giacere (e il
: basso, noi ti preghiamo che tu ci dia istasera lenzuola bianche. m.
, costellazioni. carducci, ii-9-121: non ci rimane che una prospettiva di riscontro negli
maggiori. magalotti, vi-118: qui ci entra il proverbio che è meglio esser
in quell'uomo [carducci] che ci stava davanti, con quel piglio quasi leonino
stagione). comisso, vii-114: ci si sentiva liberare dall'incubo delle unghiate
scusarsi od almeno accettarsi, sol quando ci s'impone dal più forte.
conosciuto, ch'ella mi sprezzi, non ci vo'stare *. vo'finalmente cavar
145-75: dicea il giudice: come non ci foste voi, nella mal'ora?
orbo che io non veggia lume? io ci fo come la lepre che dorme con
disponibili. proverbi toscani, 90: ci sono più cani che lepri.
la dà nel petto / ch'e'non ci fia riparo. i'arò levato /
« quanto a 'lepretasso'... ci troviamo evidentemente nel campo infido delle formazioni
tanto eletti e buoni, / che ci fanno afa starnotti e leproni. cantini,
10-434: è dall'orto di casa che ci si incammina per il mondo; se
'il lercio accumulato sotto i piedi ci seguirà, passo passo, ovunque andiamo.
, xi-363: dal lato meridionale, sotto ci sono le fornaci, coi loro laghetti
tende a dimostrarci che queste opere che ci destano orrore come lesive di ogni senso
uso, con tono autorevole e sprezzante, ci plissé: -ritornate al vostro paese
giordani e con antonio cesari (1760-1828) ci ricordano il meglio di quel neoclassicismo lessicale
della quarta e quinta ginnasiale noi non ci accorgiamo di proporre a quei poveri giovanetti
provarli nella grammatica, ed esigiamo che ci rispondano in lessico. 4.
si trovano molte basse, nelle quali ci sono molti scogli, e di qua
delle bugiole, come un ragazzo tristarello tu ci hai dato saggio della tua bravura nelle
molta lestezza e con non minor paura ci fece rientrare. massaia, x-40: non
lei [la morte]: io non ci vo'impazzare, / terrò lesto il
popoli di queste nostre contrade, e ci vengono dagli antichi descritti di gigantesca statura
incute terrore. grazzini, 4-147: ci restano gli spiriti delle tenebre, che
sola gocciola della più picciola che là ci è, elli ne sarebbe sì inebriato dell'
riconoscere qualcosa di buono là dove non ci si aspetterebbe di trovarne. salvini
di volontà di fare, un po'che ci rimanga, con quel vino, gli
1-ii-361: a dare un grillo non ci sono sciali, / lo vedo anch'io
tal quale un foco acceso, / ci si fé l'aere sotto i verdi rami
, andate via », e non ci aprirà, e faràcci stare di fuori alla
umilemente e caritativamente che quel portinaio veracemente ci cognosca, e che iddio il faccia
lo stomaco o l'altre membra sane ci dà letizia, quanto maggiormente si dee credere
. de sanctis, 11-260: in catone ci è un sesto senso, che manca
faranno effetto le lettere maiuscole, non ci resterà altro partito che di tentare le cubitali
.. ne piglierò un altro; non ci vuol gran lettera per questo; e
: noi dobbiamo cercare solo que'fatti che ci provano come l'erudizione e il gusto
abbia... quella e questa autorità ci parrà alla giornata per le lettere della
ricci, 65: di dette staia diciotto ci fece lettera a giovanni fabroni a pistoia
a pistoia, vostro camarlingo, che ci consegnassi detto grano. cantini [rezasco]
560]: avendoci detta città supplicato ci degnassimo ordinare che de li detti capitoli
in città nuova affatto a me (non ci conosco, alla lettera, nessuno)
'l proposito pel quale... ci siam condotti a ragionar di questa materia,
risanare il nostro quartiere; in una parola ci vorrebbero mettere in mezzo alla strada,
di chi mi riprende, in essa non ci ha errori. a. rocco
'l glorioso fato del capitano caladio sabattini ci scrive il fratello di lui decio,
1-4-199: il quale [dio] ancora ci ha fatti idonei ministri del nuovo testamento
. giusti, i-287: creda che mi ci vuol tutta, per resistere allo stimolo
liqua ', eccetto pochi galantuomini, non ci ho buon sangue. = adattam
: temo che per troppo ammirarlo non ci si faccia un'immagine troppo letterale anche del
, 1-ii-69: sono da scusare, se ci vollero più anni, e replicate esperienze
se conosci l'alfabeto ma non ti ci confondi entro, per quel po'di compassione
cemento... tutti... ci siamo messi a costruire case. con
ciarliera e rabbiosa ed egoistica, ci sono della gente (io faccio sconcordanze a
è veramente un po'risentita; ma ci vuol altro per rifersi di quattro letterine
cantera del buffetto vicino alla lettiera e ci vidi, fra molti libricciuoli devoti,
lettiera. calvino, 6-94: ora ci stanno uomini sopra e sotto, su lettiere
, poscia resta liberi dalla febre, ci cominciassimo a levare.
come tu potrai; entra qui che ci sono quelle letta che io ho. storia
sormontato da un baldacchino, su cui ci si poneva seduti; originario dell'arabia
fatto il lettighiere. monelli, 2-127: ci stavano intorno gli schiavi con le fiaccole
i problemi di cui la signora esigente ci aveva gratificati in principio a proposito dei
162: la sua gelosia... ci tormentavano a vicenda, insofferenza,.
, perché in questo guazzabuglio di ponte ci si pena a trovarne, se uno si
30-3: forse semilia miglia di lontano / ci ferve l'ora sesta, e questo
lettori una proposizione può giungere accetta, chi ci assicura che ad altri non isvegli tutt'
senza discernere prima noi stessi ciò che ci sembri sinceramente utile o no allo stato intiero
, 407: nel suo apostolato liberalesco ei ci metteva tutto il calore tutta l'
rosmini, 7-114: il nostro autore ci dice che il sentimento onde in noi germina
: * liberalità ': virtù per cui ci serviamo bene, e con misura,
per dappocaggine nostra, con minor liberalità ci corrispondono le campagne. -azione provvidamente dispensatrice
, così da ogni sua parte liberalissimamente ci rimandava lo splendore. foscolo, xvi-147
): poi che qui ridotti siamo e ci manca la compagnia de le donne,
: perché molti sono indi liberati, ci ha da rendere molte grazie al gratuito dono
dalla pena. muratori, 10-i-221: ci è ella [la limosina] al
la limosina] al certo, né ci è chi nieghi la sua grande efficacia anche
buonafede, 2-iii-179: l'istituto nostro ci vieta la melanconia delle sempiterne dissertazioni, e
, secondo il loro nascere illogico, ci daranno le linee generali di una *
è cavato via tutto il di più ci si può rendere conto delle linee veramente
, 5-1-103: fu interpretato che maliziosamente ci volesse tal ordine di battaglia,..
, 2-307: per far la guerra, ci vuol la linea, e non civici
pavese, 4-183: -non capisco perché non ci vogliano in guerra, -disse l'egle
briciola. bresciani, 6-vi-98: se ci paia alcuna volta che tutto l'inferno
, 1-i-807: in linea di principio nulla ci è più odioso della mentalità del congiurato
più odioso della mentalità del congiurato e ci sembra che la lotta politica abbia la
: mi pare che in natura non ci siano quasi altro che i lineamenti del
pensare: mia è dunque - non ci corre più d'una lineetta tipografica.
nievo, 135: io per me ci fui le belle volte a quella incantevole
lacte. della porta, 6-46: ci hai dato a ber un pessimo liquor di
sintassi. ariosto, 837: io ci cognosco dentro de li errori circa la
suo libro sotto gli occhi, noi ci determiniamo ad augurare alla di lui penna
lingua. bacchetti, 1iii- 690: ci sono entrate di mezzo delle donne; e
sensi. cavacchioli, lxxv-210: la politica ci solletica i piedi / con la sua
., 14 (256): troppo ci dispiacerebbe se quel nome...
c. arrighi, 168: ci sono degli sfaccendati per le vie che ci
ci sono degli sfaccendati per le vie che ci cacciano le zaffate sotto il naso come
s. v.]: 4 non ci ho lingua': non posso entrare in
posso entrare in certi discorsi seco, non ci ho confidenza, non ho titolo d'
moravia, xi-144: sapevo che santina ci aveva una lingua, come si dice
due navi,... alle qual ci sforzammo di accostarci per darli lingua,
: tirando a quella volta, meravigliosamente ci si presentarono avanti alcuni morbisciatti, che ne
com'è: quando si apre bottega, ci si mette sulla lingua della gente;
un bar non mancano gli sfaccendati che ci piantano le radici. -mordersi la
dal dire una determinata cosa di cui ci si potrebbe pentire. ariosto, 29-2
noi. fagiuoli, 1-5-460: però ci vuol quel cervello ch'io v'ho
dire una determinata cosa, di cui ci si potrebbe pentire. segneri, iii-2-168
. de pisis, 1-451: nella cisterna ci sono ciuffi verdi e medianici di capelvenere
impariamo in qual si voglia paese, ci vengono dagli orecchi nella memoria col mezzo
tutte le prime nazioni gentili... ci spiegherà il linguaggio de'princìpi del diritto
572: [l'ideale] ci guida a porgere un omaggio alla virtù
brontolano da un pezzo senza che nessuno ci badi o entri in bottega. =
maligne. marinetti, 2-i-900: non ci si vedeva più: si dovettero fermare
. averani, ii-203: il pendolo che ci dava i minuti secondi, fabbricato dal
guisa di lucide linguette, da lontano ci appariscono assai maggiori e raggianti. magalotti
quell'allegro chiacchierare. nievo, 1-248: ci hanno a che fare certo più assai
corto il linguino, se no, ci avrai nelle orecchie un continuo cinguettìo dalla
il lamberti nelle sue giunte e postille ci avvisa che si trova e si dice '
. it., ii-156: non ci è più il poeta, ci è il
: non ci è più il poeta, ci è il grammatico e il linguista,
cui fu dedicata; tanto più che egli ci nota che è da lodarsi in luogo
a due punti fissi); di essa ci si vale per l'ottenimento delle curve
nacci assai rematichi. machiavelli, 1-viii-292: ci son cervi, pantere e leopardi,
: sono... i colori che ci fanno di mi- stiero, il biondo
lipemania. de marchi, i-488: ci vuol altro che parlare di delinquenti nati,
': i primi, perché non ci vedono bene, domandano a tutti di
. bresciani, 6-x-253: questo proemiare ci vai grandemente a scolpire nell'intelletto una
che meglio e'si liquefaccia, e'ci sono tre modi. m. fiorio,
da alcuni giorni in qua il caldo ci liquefà, di modo che si dura fatica
. abba, 1-42: il sole ci pioveva addosso liquefatto. soffici, v-6-104
. svevo, 6-390: se non ci fossi stata tu, a quest'ora il
. boine, iv-212: nella sensualità ci si può diguazzare con aderente liquefazione.
, 1-340: alle sei del pomeriggio senesi ci liquida le giornate della cinquina che ci
ci liquida le giornate della cinquina che ci spettano. c. e. gadda,
mi avvelena. voi liquiderete, qualche cosa ci resterà, forse resterete qui anche voi
per undici anni tributi in territori che non ci appartenevano. codice di procedura civile,
: per le scarpe, in autunno, ci pensiamo. ci sono delle liquidazioni.
, in autunno, ci pensiamo. ci sono delle liquidazioni. -a prezzi di
vasi di metallo. baldinucci, 74: ci sono vari modi e segreti di
4-1-19: l'angustia del passaggio ci obbliga a servirci di alimenti liquidi
, v-1-656: la statua del vincitore ci apparve tutta cristallo, e senza vincoli
certissima e liquidissima. serra, i-285: ci sono dei momenti in cui la qualità
'rimasi creditore'. panzini, iii-620: ci vuole il « liquido », che
fondo / d'un vaso, bisogna che ci sia? -olio. dante
e viva. vettori, 62: non ci serve il liquore ch'ella [l'
il corpo. guerrazzi, 2-583: ci mandi una boccia di liquore di ginepro
l'intelletto, imbriaca il cervello, e ci fa essere più malati che sani.
astro. de amicis, xi-117: ci dissero che faceva il garzone da un liquorista
anderà male in questa commissione, finché ci sia io. 2. lira sterlina
: io voglio ben dire che io ci ingrasso, e peso più una lira quando
quando arrivava alla fine della giornata gli ci mancavano sempre venti soldi a mettere insieme
che se dovessimo fare i conti e ci mettessimo quelle che ti ho dato già
incomoda turba non si alza qualcuno che ci arricchisca di bellissime liriche. ghislanzoni,
della commedia 4 carina 'di crommelynck] ci dà fastidio. i sentimenti, le
. serra, ii-282: quel che ci colpisce [nei romanzi di orfani]
le pare tanto bello, perché non ci va, in campagna? ».
2-xix-769: di suo [il petrarca] ci mise in grado geniale la coerenza e
la spina, tornata da firenze, ci disse di molti nomi con che sogliamo
loro tonache nere,... ci hanno fatto gli onori del convento.
bassini bassini e lisci lisci, e ci proveremo anche a fare, secondo le
la melma non teneva più, e ci sgocciolava dai badili come se fossero stati
sode e pelar le ciglia, non ci è meglio di me. giraldi cinzio,
più ovvio. magalotti, 22-51: ci parve di dover risolvere, per la
. v.]: 'gli stranieri ci hanno portato la lista civile ',
quale si tende o in cui ci si reca con la speranza, più o
in vagone con parecchi giovani... ci raccontammo le nostre avventure, lieti di
. pucci, cent. prol., ci: per questo intra'mortali vive il
sanctis, i-107: questa maniera di prati ci spiega ancora la bellezza meccanica ed astratta
assurde, che magari al momento non ci si bada ma rimangono dentro, per
. è un sogno dal quale non ci si sveglia. baldini, 5-66:
è attualmente qui un valente meccanista che ci assorda nelle diurne gazzette con una macchina
scientifici e filosofici, è quello che ci fornisce da una parte la vecchia filosofia vitalista
di « natura » che la logica ci ha insegnato essere nien- t'altro che
sono le istituzioni o abitudini nelle quali ci si meccanizza la vita. pirandello,
è ima naturale disposizione al meccanizzarsi, ci sia nel soggetto una somma di resistenze
soldati, i-323: le comodità del progresso ci persuadono insensibilmente a fissare in precedenza,
. buonaccorsi, 1-vi-169: e1 papa ci dovea adiutare castigare quello mecciante. caro,
.. tutto per questa via dell'affetto ci sarebbe perdonato. = deriv.
occhio più a chi sa, non ci sono in somma oggidì più mecenati. baretti
37: -avrai fatto furore, ci s'intende, -chiese carolina che,
1-i-243: la libertà con cui operiamo non ci concilia le simpatie e gli aiuti dei
; / e sarai meco sanza fine ci ve / di quella roma onde cristo è
dilettevole. viani, 10-31: non ci credevi che ci fosse lonferno / et
viani, 10-31: non ci credevi che ci fosse lonferno / et ora ne verrai
che le appartiene; e in quanto ci assiste ogni volta, partecipa a un
meno circolare. linati, 20-167: ci fermavamo a discorrere con alcune ragazze che
parteno; e calcula il tempo che ci hanno a stare con gli anelli, con
. ojetti, 1-53: in fondo ci si divertiva tanto, tra gli applausi,
esser di mia morte, / ma non ci posso far medela alcuna. delfico,
4-215: dobbiamo dire che aristotele prima ci fa accorti che le tragedie non
asdrubale ed io ne le sue case / ci ritrovammo in un medesmo giorno. c
a provvedergli quel po'di carne cruda ci pensa puntualmente il macellaio. -ant
co messer lo vesscovo di firenze che ci cresca il brivilegio nostro, ch'è
: giunto dante alla palude stige, ci vede dentro sommersi gli iracondi, che,
la natura e l'essenza sua intieramente ci manifesti. buommattei, 1-11: nella
osa / oltre al poder che natura ci ha porto. s. caterina da
futuri avvenimenti. boccardo, 2-231: ci proponiamo di mostrare in questo articolo la
mentre la nostra acuita e moltiplicata sensibilità ci fa intuire le oscure manifestazioni dei fenomeni
se non da magro per questi giorni che ci restano da grasso. filicaia, 2-2-313
possono mostrare la virtù loro, come ci potevano anticamente, mediante l'artiglieria.
sestini, 1: ad ar- nant-kioj ci convenne fermarsi, mediante la pioggia e il
cui s'incarna e mediante la quale ci apparisce. 6. conforme, secondo
: le cognizioni immediate sono quelle che ci vengono fornite dalla apprensione immediata dell'ente
. gelli, 17-141: se noi ci rivolgeremo a cristo con tutto il cuore,
salvator nostro, e'ne seguiterà che noi ci uniremo seco, come con nostro capo
partiti, rompere tutte le asprezze che ci possono essere tra i caratteri. -stor
medicamenti e ricorra a quegli che semplicissimi ci sono somministrati dalla natura, vera medica
e asini e buoi, / medicar ci dobbiamo ancora noi. e. cecchi,
[l'imperatore] perdessi, non ci mancherebbe modo a medicare francia con danari.
marino, 10-129: è la legge ci vii, che santa e giusta / sol
e di garza, come negli ospedali. ci stanno distribuendo 1 nuovi pacchetti di medicazione
', quel metodo terapeutico con cui ci opponiamo allo sviluppo del corso de'mali;
tutti sono intorno a questo grande malato. ci è un cumulo di scienze che si
medicine, secondo che egli medesimo diceva, ci ritornò. machiavelli, 697: questi
mese passato l'ha finita e non ci ha trovato nessun giovamento. pascoli,
: io mi confido che se piero ci venissi di buone gambe, che con messer
buone gambe, che con messer luca ci sarebbe qualche medicina, quando sinistrassi per cagione
: restiamo incerti se gli aiuti loro ci abbino a essere medicina o veleno.
per moda. panzini, i-821: catullo ci andò per trovare medicina alla sua passione
giuglaris, 248: fino che dio ci salassa e ci porge bocconi medicinali amarissimi,
: fino che dio ci salassa e ci porge bocconi medicinali amarissimi, è segno
darci le nostre necessità e la medicina che ci bisogna alla nostra infirmità. storia di
pensato, quando nascessi caso che noi ci avessimo a partire, dove noi ci
noi ci avessimo a partire, dove noi ci potremo gittare? -non vo'pensare al
ibidem, 286: è meglio che ci venga il fornaio che il medico. ibidem
... impossibilitato a rispondere, ci fa pervenire il suo certificato medico.
. noi con umiltà cristiana di spirito ci rassegneremo ad esser giudicati privi di senso
. gobetti, 1-i-433: in italia non ci sono proletari e borghesi: ci sono
non ci sono proletari e borghesi: ci sono soltanto classi medie. lo sapevamo
aria tuttavia. tanaglia, 1-22: ben ci è chi vuol ch'a questa [
i-1-270: de'turchi... non ci è alcun sospetto per candia, dovendo
e creano, allora quelle manifatture che ci parevan giunte al sommo grado, conosciam
mediocri ', cioè umani, nei quali ci possiamo riconoscere. moretti, 1 -ded
non sì però che quando una cosa ci parve importante per rispetto allo scopo storico
ma nella volgarità dei loro lavori poco ci cale oramai di sapere se siano apologisti
campagne non sono nemmeno i mezzadri. ci sono soltanto i piccoli possidenti, che
, 35: in tutte le cose ci vuol la mediocrità, fuggire gli estremi della
, sollevandoci ad un bene infinito, non ci prescrivono mediocrità nell'abbracciarlo.
medio evo, ferrati fin dove ferro ci poteva stare. gioberti, 4-12:
greve medioevo da credere che ogni notte ci venga lo spirito di giuseppe giacosa a
1-i-812: fuori di quell'esperimento non ci rimase altra alternativa che il presente medioevo
medioevo. soldati, 51: pazienza! ci vuole pazienza con le dooonne! specialmente
anche se rinunziavo a dorothea, non ci avrei, come si dice, fatto una
verso la generazione umana... ci fa rappresentare la morte e passione del suo
rosmini, xxvii-40: la divina grazia ci rende meditativi della santa legge e delle
gli indizi di un interno universo, ci sembrano quasi aridi al paragone di questi
borgogna mi ralluminò l'intelletto, mi ci misi più di proposito; e dopo
a riuscir poi bene in effetto, ci vuole meditazione e studio e fatica vera
gli avevo chiesto di lasciarmelo sfogliare, non ci avevo capito gran che -era tutto pieno
macerazioni e meditazioni queste genti indiane non ci han guadagnato niente. 1 giovani sono
d'importanza grande... e filippo ci venne da roma e...
banda, quanto per divenir manco mutabili ci fosse caro che l'incontro di una
di una testa di medusa, che ci convertisse in un marmo o in un
, sbigottita. savinio, 187: ci era offerto di contemplare... lo