portato in basso, calato, chinato, piegato verso terra.
che si nasconde alla vista di altri; chinato o rannicchiato dietro un riparo per celarsi
ferrer, appena seduto, s'era chinato per avvertire il vicario, che stesse
, va'là! ojetti, ii-730: chinato sul tubo [l'assistente],
tessevano un velo. moravia, viii-168: chinato sul bar, preparava dentro un grande
levarsi (di chi prima sta seduto o chinato o in ginocchio); lasciare il
. pavese, i-m: pensare uno chinato che perde sangue sulle stoppie sembra più
ferrer, appena seduto, s'era chinato per avvertire il vicario, che stesse
. manzini, 1-184: s'era chinato sulla tavola, col capo nell'arco
vivo il desiderio deltacque, bee stando chinato in terra a una fonte. s.
il cane, il lupo. si era chinato in terra e simulava negli atti gli
. 2. rivolto in basso, chinato a terra (il viso, lo
dilicato, / come ti veggio stare chinato, / li tuoi capei di sangue
3. figur. ant. chinato, abbassato, umiliato. guittone,
riguardar la gari- senda / sotto 'l chinato [= il lato pendente], quando
elegante, pettinato da ballerino, chinato in avanti. -ballerino da corda
/ e come un beduino / mi sono chinato a ricevere / il sole.
dorso di un altro, che sta chinato e non può vedere la mano che
abbassava fino a sbirciare di sotto il viso chinato; sì che gli occhi di tutti
di una povera ragazza, che aveva chinato il capo a prendere 10 sposo come
, 1-176: lui non rispondeva, chinato a terra, con le scapole che sporgevano
36-73 (iii-219): se non era chinato il traditore, / sì che la
/ quant'io calcai, fin che chinato givi. petrarca, 281-13: or l'
a poco a poco alzavano il capo chinato dalla brina. nievo, 73:
petto appiccato, perché, a capo chinato, sempre alla terra guardava. pulci
il viso chinato. morante, 2-12: in primavera,
mente el porta, e sempre è chinato verso la terra: altrimenti sarebbe somma
, e portalo con fatica, e sempre chinato verso la terra; altrimenti sarebbe mina
finito, e il celebrante, dopo essersi chinato a baciare la pagina del messale,
1-169: un uomo che mai aveva chinato il capo, uno che aveva tutte le
alzato l'uno che l'altro è chinato. d. bartoli, 34-46: chinando
16-2-309: tenea lo cappuccio della cocolla chinato molto in sul volto. regola di s
volgar., 26: sia col capo chinato, guardando cogli occhi in terra.
/ quanto ch'io posso più, chinato a terra. foscolo, iv-305:
che a poco a poco alzavano il capo chinato dalla brina. manzoni, pr.
825: salve, dea roma! chinato a i ruderi / del fòro, io
mi dolgono ancora le reni dallo stare chinato dietro il muro, per sentire quello che
statura più che mezzana, ma alquanto chinato. b. davanzati, i-191: vergognarsi
del suo brutto corpo lungo, sottile, chinato, calvo. buonarroti il giovane,
a riguardar la garisenda / sotto 'l chinato, quando un nuvol vada / sovr'essa
passavano le nuvole quella sera contro il chinato della garisenda, sì che al fiero
o mescolato con la china: vino chinato, vermut chinato. panzini,
la china: vino chinato, vermut chinato. panzini, iv-132: 'chinato
chino1, agg. piegato all'ingiù, chinato, volto in basso (il capo
= forse da considerarsi forma accorciata di chinato, oppure deriv. da un lat
volta pascere erbe corte, perché stando chinato con la testa gli scoli l'umore
15-36: coccoloni, vuol dire star chinato in su le gambe, come sta chi
mensa tenevano lo cappuccio della cocolla sì chinato in su gli occhi, che nulla
mi dolgono ancora le reni dallo stare chinato dietro il muro, per sentire quello
a un cert'uomo, che stava chinato sopra una tavola a mettere in sesto
sua cera sia allegra, e un poco chinato infino ch'elli è concio.
me, e ridono, uno è chinato all'orecchio dell'altro. 2
1-169: un uomo che mai aveva chinato il capo, uno che aveva tutte le
petto appiccato, perché, a capo chinato, sempre alla terra guardava: nella mano
costa. caro, 10-593: stava costui chinato, e per ferirlo / divelto avea
fioretti alzano il capo / dalla pioggia chinato e cristalline / fan contro il sole tremolar
china, o in colle dolcemente didotto e chinato per li lati, o in valle
morto. 2. figur. chinato, curvo (e indica sottomissione,
, 825: salve dea roma! chinato a i ruderi / del fòro, io
, o in colle dolcemente didotto e chinato per li lati. machiavelli, 755:
e i denti fracidi, e il dosso chinato. bartolomeo da s. c.
statura più che mezzana, ma alquanto chinato... e con labbro di sotto
di droghe (come sono il vino chinato, le tinture sacra, vinosa, amara
miei col capo se ne vanno / chinato e basso come gli erbolatti. =
capo scoperto e grondante di sudore, chinato nelle mani scarne, che gli tremavano
occhi a quella sfuriata; poi avea chinato il capo, col viso di fiamma
1-12: allora il viso al petto ebbe chinato; / ond'io conobbi che n'
pea, 1-289: mio nonno si era chinato a guardare le viti al calcio e
, ha la testa focosa per lo stare chinato. soderini, iv-268: se non
focosa [la testa] per lo stare chinato. -molto fertile, rigoglioso.
seduto [nella carrozza], s'era chinato per avvertire il vicario, che stesse
, 825: salve, dea roma! chinato a i ruderi / del foro,
., viii-27: se alcuno non chinato adorerà, sia gittato nella fornace del
bibbia volgar., ii-409: gittossi iosuè chinato giuso in terra e adorando disse:
, ii-2-1186: dopo essersi di nuovo chinato a riascoltare il cuore del giacente, tra
dinota. serao, i-122: avea chinato il capo sul petto e la gialla
. soldati, 2-77: il barolo chinato, col suo profondo gusto amarognolo e col
200: 'guatto guattomodo avverbiale. chinato e basso, per celarsi e nascondersi
maschile, e per ciò ha leggiero e chinato spirito ma dolce però, ma men
volto in giù, curvato verso terra; chinato, piegato, abbassato (in partic
-in partic.: curvo, chinato verso terra (il capo, la
giù, curvato verso il basso, chinato, piegato (il capo, il collo
ant. e letter. inclinato, chinato, prostrato; reclinato. amico di
: egli incombeva sovr'essa, a mezzo chinato, improntata la faccia della più ria
riguardar la cari- senda / sotto 'l chinato, quando un nuvol vada / sovr'essa
2. piegato verso il basso, chinato (il capo, la fronte,
andava col passo larghetto e con capo chinato, dicendo ufficio, che veramente parea
da lattosio sul modello di canforato, chinato, iodurato. lattoscòpio, sm
solenne e sacro; / ma col capo chinato e 'l volto basso / tre volte
. m. franco, 1-136: chinato / ognuno nel suo catin si specchia
molto semplice; e questo fu che, chinato il capo verso quel luogo, s'
, 12-300: stefano si era maldestramente chinato per prendere una sigaretta sulla tavola e
questo che segue, che 10 conosco chinato in questo campo di spighe, con la
faccia più l'usuraio »; egli aveva chinato la testa ingoiando le lagrime: per
, / quant'io calcai, fin che chinato givi. idem, purg.,
petto appiccicato, perché, a capo chinato, sempre alla terra guardava. pulci,
[zibaldone], 5-31: un contadino chinato su un campo di spighe, con
, / quant'io calcai fin che chinato givi. boccaccio, dee., 5-10
d. r.): apposta da chinato di oggetti, con una sommaria descrizione e
, che to'la notizia, / chinato non ti fussi a bere all'onda,
marchese nel momento in cui si era chinato per aprire il cancelletto d'ingresso,
a riguardar la carisenda / sotto 'l chinato, quando un nuvol vada / sovr'essa
... non istanno pur col capo chinato a guardare le scure cose de la
-il mio fratello ve l'ha portato il chinato? - gnor sì: dio il
, al passaggio che lo riguardava, aveva chinato rispettosamente il capo. piovene, 7-121
riguardar la cari- senda / sotto 'l chinato, quando un nuvol vada / so-
giamboni, 10-5: stai sempre col capo chinato e guardi le scure cose della terra
suo brutto corpo lungo, sottile, chinato, calvo; viso chiazato di margini e
che non mantiene la posizione verticale; chinato. morgagni, 7: per
d'annunzio, v-2-156: indovino il volto chinato della vergine assisa, le sue man
cancogni, 68: leo s'è chinato a raccogliere le ghiande ch'erano sparse
ojetti, iii-401: pascarella s'è chinato a cercare. gli era caduto il piccolo
piazza di s. marco e uno imperatore chinato per baciarli il piede. davila,
c'ha volto a dio le reni, chinato il capo a terra, alle tristizie
397: l'aratore, se non va chinato, prevarica, ciò è lascia il
prosternare), agg. prostrato, chinato al suolo, per lo più in atto
qualcheduno di que'covili si vedeva pure chinato qualche passeggierò o vicino, attirato da
; piegato anteriormente verso il basso; chinato. d'annunzio, v-1-310: piero
naso in un scorcio da arlecchino, chinato per raccor, se pulcinella / li scappellotta
(ant. quato), agg. chinato o anche rannicchiato dietro un riparo per
là uno che parve s'ascondessi / chinato nella calca quatto quatto. bemi,
nel collo; ma essendosi il re chinato per raccogliere uno di quei signori,
il busto in posizione eretta dopo essersi chinato. codemo, 276: -fra le
figli. -curvato in avanti, chinato. di giacomo, i-790: con
34: ebi disagio a quello stare chinato tucto dì, in modo che mi dolse
ha volto a dio le reni, chinato il capo a terra, alle tristizie terrene
e come un beduino / mi sono chinato a ricevere / il sole. pavese
. richino, agg. chinato; inchinato. d. riccardi
cieli ricurvi limpidi. 3. chinato in avanti, piegato verso il suolo;
fenoglio, 2-250: parlando s'era chinato alle patate e quando si ridrizzo aveva
che parlasse a me, lasso cadetti chinato in terra; e toccommi e levommi e
pare a riguardar la carisenda / sotto 'l chinato, quando un nuvol vada / sovr'
mio fratello ve l'ha portato il chinato? -gnor sì: dio il rimeriti!
: ferrer, appena seduto, s'era chinato per avvertire il vicario, che stesse
egli incombeva sovr'essa, a mezzo chinato, improntata la faccia della più ria
e dormì in sacco e andava col capo chinato. leggenda di s. alessio
in un scorcio da arlecchino, / chinato per raccór le pulcinella, / li scappellotta
. gadda, 6-66: mi sono chinato su di lei... ho voluto
mi pareva vedermelo davanti col suo visuccio chinato sulle carte o ognitanto dar di piglio alla
in un scorcio da arlecchino, / chinato per raccor le pulcinella, / li
in ciò che stavi sempre col capo chinato e guardi le scure cose della tana.
bernardino da siena, 984: egli va chinato col capo verso terra: elli diventa
che, quando mangiassero, tenessero sì chinato il cappuccio della cocolla in sulla faccia
boiardo, cvi-489: parmi che zappando stia chinato / là dove el piano ad imeto
cui tutti i re dell'oriente aveano chinato la testa, abbassò egli i fasci della
. carducci, iii-10-264: tutti avevano chinato il capo sopra pensiero quando per le
dice l'autore ch'elli stava attento e chinato per intendere e virgilio lo sottoccò e
calvino, 1-339: l'uomo s'era chinato sul motore voltandole le spalle: le
3-52: tornando verso l'ufficio mi sono chinato su una delle calcolatrici complete, ma
in ciò che stai sempre col capo chinato e guardi le scure cose della terra.
con la veste lun nuovo chinato sulla tela. ga e togata,
): sopra la verde ripa s'è chinato, / e la sete non già
: ferrer, appena seduto, s'era chinato per avvertire il vicario, che stesse
in qualche fossatello, / a cavalcar chinato, in zucca o scalzo. 1.
il fattore sotto il portone, egli era chinato ed occupato intorno a un torcoletto.
: ii... corbo col capo chinato in agguardo del corpo, quasi come
/ che insino al braghieri era chinato. = comp. dal lat trans
che in quel momento il guidatore si fosse chinato, così da risultare invisibile.
e come un beduino / mi sono chinato a ricevere / il sole. piovene,
avea tutta la faccia vizzosa, e andava chinato, e parlava iscilinguando per i denti
, x-208-11: questo fu che, chinato il capo verso quel luogo, s'avvisò