la disiosa e celata amicizia / facìe chiamar l'un l'altro: -amore mio!
: quando io movo i sospiri a chiamar voi, / e 'l nome che
tutti vói fare accordanza, / convenemi chiamar la mia nemica, / madonna la pietà
la qual cosa, per quel medesimo nome chiamar la possiamo che questo fiume si chiama
deh'ossimirsina, e però alcuni voglion piuttosto chiamar questa acoro agrio. =
, quanto nelle prose e nelle iscrizioni chiamar si sogliono concetti arguti. c
: adesso mi par che si faccia chiamar non so se cappino o che diavolo
ammantase questo nobel mantile, / pòse chiamar gentile, d'onne gioia ha adornato.
/ ei volge il capo ed a chiamar la madre. = variante settentrionale di
imbriani, 2-116: un'altra si fa chiamar nella, aferiz- zando da gaetanella.
due, / s'anche m'abbia a chiamar quelli autoroni / che il leopardi affastellano
ebbe il riguardo... di non chiamar gli affidati, eretici.
utile consiglio... / fece chiamar ciascuna, di presente, / donna che
o. rucellai, 2-6-4-275: lo vuoi chiamar provvidenza? ottimamente lo chiamerai; imperciocché
, a sé latino i teucri / chiamar si fece. 8. tardo
mondo star sicura / potria, senza chiamar di fuori aita. bandello, 1-3
della geometria pratica, che si suole chiamar altimetria. = voce dotta,
stesso, non si contentò di chiamar la prima col nome complesso di
. iacopone, 51-59: fanse chiamar ecclesia le membra d'anticrisso! idem
iii-18: sia ch'io t'abbia a chiamar bestia o birbante!...
di lontano, / come io soglio chiamar, così risponde. machiavelli, 876
iii-3-99: non può il sal- vadore chiamar mai dolce la croce, che gli apprestano
è, che non può il salvadore chiamar mai dolce la croce che gli
che addiettivi in qual si voglia modo chiamar si possono, tutti convengono in questo
i teneri alunni potranno imparare a chiamar dee le arciduchesse, se le
quanto nelle prose e nelle iscrizioni, chiamar si sogliono concetti arguti. salvini, 30-1-
sofistici argumenti, e come li soglion chiamar i nostri, castelli in aria di questi
feroce; / non mi valeva, per chiamar, macone. arici, 107:
quel romito forte si assicura, / chiamar sentendo la vergine pura. cellini,
/ s'anche m'abbia a chiamar quelli autoroni / che il leopardi
doni, 2-15: e si può chiamar avventurata certo, perché quelle donne t'hanno
d'un'azione, affine di poterla chiamar giusta, morale, bona, o il
, che la mia donna si poteva chiamar perfida, mi aveva dato qualche conforto
di bachi ». -e mandavano a chiamar la settimina perché lo venisse a segnare.
han passato il rio, / e sentomi chiamar da mona masa. varchi, 18-2-338
del tuo popolo in toscano; / di chiamar nero il nero e bianco il bianco
beccamorti sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevan becchini, la quale questi
: il guardiano... fa chiamar fra cristoforo, gli fa vedere l'obbedienza
dì dell'ultima partita / uom beato chiamar non si convene. idem, 309-14:
colui tra'mortali si può con più verità chiamar beato, che senza invidia de le
beccamorti sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevan becchini, la quale questi
beffa, beffeggia o sbeffeggia, ama di chiamar altri in parte del suo riso,
serpente / l'avea assalito, e chiamar macometto; / ma macometto non valea
2-12-3-38: offici giovevoli poi e atti virtuosi chiamar si possono quelli, che per iscambievolezza
vizi del tuo popolo in toscano; di chiamar nero il nero e bianco il bianco
bicolore, non si debba né anche chiamar colorita. monti, 3-2-342: bicolore /
saper fare qualche cosa più che birbonescamente chiamar gli uomini buoi o ravagliacchi.
1-36 (i-442): messer pancrati fece chiamar la moglie, che venne come fa
sono labiali, e quindi sogliono essi naturalmente chiamar pappa il cibo, bobò il cavallo
, 1-49 (i-591): poi fatto chiamar un solenne notaio, di nuovo fece
i-1362: l'altra scuola non vorrei più chiamar manzoniana perché dalla lingua dei promessi sposi
nelle bragie. boccalini, iii-276: il chiamar il turco in nostro aiuto era atto
altra [scuola] non vorrei più chiamar manzoniana perché dalla lingua dei promessi sposi
garzoni, 1-143: qui s'impara di chiamar i metalli purgati, incolumi, sani
o camerate, giacché io non potrei chiamar servi gli amici, vedete in qual difficoltà
loro di chiamar fonica. la bocca della campana risponde
i-201: a me pare una bestemmia chiamar canaglia la povera gente; ma chiamar
chiamar canaglia la povera gente; ma chiamar canaglia tutti coloro che s'abusano della
duri e 'gnorantoni / s'hanno a chiamar, e per nomi più 'nfetti
/ ei volge il capo ed a chiamar la madre. verga, 4-93: e
italia tutta quanta s'è incontrata a chiamar lingua toscana quella, che ado- prava
che ammantase questo nobel mantile, / pòse chiamar gentile, d'onne gioia ha adomato
sig. luigi pazzi dierono il carico di chiamar quei musici che avesser giudicato..
tuttavia mantenuto nel regno di napoli di chiamar carlini somiglianti denari. c.
figliuolo carissimo. io ti posso ben chiamar caro: tanto mi costi di lacrime
italia tutta quanta s'è incontrata a chiamar lingua toscana quella, che adoprava o
argumenti, e, come li soglion chiamar i nostri, castelli in aria di questi
quel bastone / il qual si suol chiamar castiga matti. buonarroti il giovane,
anni / in durissimi affanni, / poter chiamar crudele / chi del regno la priva
che pensassino che alessandro non si dovesse chiamar tiranno per essere stato messo in firenze
che a questo bisognava venire, fatti chiamar tutti i suoi in sala, in questo
, lo sepulcro e l'avello si può chiamar caverna. campanella, i-259: di
ciò si può, nel modo liturgico, chiamar natalizio il giorno della celebrazione corale.
allor s'udì con dolorosi pianti / chiamar soccorso dal celeste regno. guicciardini,
marchetti, 2-99: qui se alcun vuol chiamar nettuno il mare, / cerere
non trovo, / perduto provo -lo chiamar merzidi. / ché tanto lungiamente ho
chiama. dominici, 1-20: il chiamar divino è a festa e tranquillità del
dal pigro sonno / mova la testa per chiamar ch'uom faccia. boccaccio, dee
/ ei volge il capo ed a chiamar la madre. verga, 3-134: si
maggior, a sé latino i teucri / chiamar si fece; e dolcemente in prima
e guelfo, i più sublimi, / chiamar goffredo per lor duce i primi.
/ che ne l'esizio estremo / chiamar m'udiro aita. d. battoli,
, / che d'alti gridi e di chiamar mercede. idem, 37-60: simula
fòro e 'l parlar tutti commosse / a chiamar guerra in un concorde grido. cattaneo
austriaci, porgendo loro un titolo a chiamar da vienna straordinarie facoltà. carducci,
beccamorti sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevan becchini. s. agostino volgar
colui tra'mortali si può con più verità chiamar beato, che senza invidia de le
ne cercava: da ogni banda correre e chiamar si sentiva. 19
che io mi possa dalla vostra promession chiamar contento, come voi della mia vi
. redi, 16-viii-243: si potrebbe chiamar beato, se v. a.
o civile felicità, la quale io politica chiamar soglio, non si richiede una somma
. segneri, iii-1-196: incominciano a chiamar collotorto chi non è sfacciato come son
i-127: fragili fiori più che colonne / chiamar, codardi! le nostre donne;
) / finir non deggio di chiamar omei. storie pistoiesi, 1-10: dalle
invece di fare l'assemblea, che chiamar si potrebbe 'costituente di venticinque persone
e 'l parlar tutti commosse / a chiamar guerra in un concorde grido. tassoni
gesù. d. battoli, 37-33: chiamar... fece a sé da
, 19 (332): fa chiamar fra cristoforo, gli fa vedere l'obbedienza
paolo... aveva assentito a chiamar il sinodo; ma che insieme con
ridere quando sentiamo da'maestri di foravia chiamar 'còmpito 'il tema dato agli
mai, si possono a buona equità chiamar seccatori, e i medesimi complimenti seccaggini
e delle cesure: che in latino chiamar si potrebbe concinnitas, da concinendo,
quanto nelle prose e nelle iscrizioni chiamar si sogliono concetti arguti. baretti, 2-372
turchio fosse, il fe'battezzare e chiamar pietro, e sopra i suoi fatti
umano (già l'abbiam detto) chiamar potrai « amenità del volto ».
effetti di carità, che possiamo certamente chiamar grandiosi, quando si consideri che venivano
sua presenzia. ariosto, 38-37: chiamar fece a consiglio / principi e re
questo miglioramento parziale, se si può chiamar così, lungi dal dar consistenza al sistema
spendere la sua protezione, nel sentirsi chiamar la signora; ma quali consolazioni!
morte, / né volse il padre al chiamar suo la fronte. -per simil.
tra'mortali si può con più verità chiamar beato, che senza invidia de le
della contingenza (se però si deve chiamar angolo) il proietto non si separerebbe;
ne andai in capo di scala per chiamar l'oste: olà, dove sei?
seguente notte fece con una voce contraffatta chiamar ferondo nella prigione. aretino, ii-156
come la donna fu giunta, fece chiamar il suo padre ed entrò in un di
de l'ultima partita / uom beato chiamar non si convene. sannazaro, 1-52:
6-i-199: donna, se donna pur chiamar conviensi / chi di donna fra noi
era converso. beccuti, ix-540: chiamar beato iddio ben si potea / giove
non ho lasciato... di chiamar ad un rigorosissimo esame i vostri pensieri e
cordial sospiro: / -non so che error chiamar lieta ti face / tal vita,
aviene che è messo in consuetudine di chiamar cornuto uno, per dirlo uomo senza riputazione
spendere la sua protezione, nel sentirsi chiamar la signora; ma quali consolazioni! de
città sbalordita, / e si facea chiamar « cosmopolita *. foscolo, v-183
figliuolo carissimo. io ti posso ben chiamar caro: tanto mi costi di lacrime
invece di fare l'assemblea, che chiamar si potrebbe * costituente ', di venticinque
ch'io ho la potenza / di chiamar papa qual più mi diletta / de'
voi altri livornesi con proprissimo vocabolo solete chiamar pesci armati. vallisneri, ii-
/ in durissimi affanni, / poter chiamar crudele / chi del regno la priva,
e brutali, o non si curarono di chiamar le lettere intorno al trono, o
i medici, / non ci abbiano a chiamar poi mone cionne, / sciocche,
ariosto, 10-25: chiamò, quanto potea chiamar più forte, / più volte il
. de roberto, 76: costretto a chiamar zappatori e giardinieri, egli stesso lavorava
. in questa, ch'io posso chiamar decrepita, altrettanto per la sua morte
sia gobbo, però abbiamo per costume chiamar 'delfini 'i * gobbi '.
sorta di deliramente ed estasi furente che fece chiamar fanatici essi e i loro simili d'
il nome di vescovo di beauvois e fattosi chiamar conte di beauvois, s'aveva prononciato
e dissi: « olà, non chiamar più, ecco il guardiano apparecchiato:
orazione vocale, pare che sia da chiamar più tosto deprecazione. tesauro, 2-176
e in quelli che oggi si usa chiamar depressi o sottosviluppati, vi è fame,
sotto il carico! quanto piangere e chiamar santi e cristiani in aiuto! mastro nunzio
, lo 'ncominciò a dimenare e a chiamar, dicendo: -pinuccio, destati; tòmati
aumentatori di sterco e riempitori di destri chiamar si debbono, perché per loro altro nel
noman segni di casi, e 'l rimanente chiamar soglion proposizioni: ed eziandio quelle tre
: la 4 divina commedia 'si può chiamar quasi un diario, nel quale giorno
facezia: l'altra in parole, che chiamar possiamo dicacità, di cui parliamo al
prole del serpente / dicato a marte chiamar vi potete, / dapoi che voi
ii-637: perché allora dubitar di chiamar ira... la bestialità tipica
lo 'ncominciò a dimenare e a chiamar, dicendo: -pinuccio, destati;
erra, in ricordarsi non si può degnamente chiamar mente, ma smemoraggine, o vero
drento dimoro, / il qual si fa chiamar re caradoro. -per estens.
magalotti, 25-97: tu li badi a chiamar commenti, io mi assuefo a chiamarli
e da alcuni affissi, da altri chiamar si sogliono particelle disaccentate. buommattei,
perder la casta, che noi potremmo chiamar col villani, essere dischiattato, è
il mio peccato di averti mandato a chiamar da casa tua per condurti in polonia
potremo noi forse non in tutto disdicevolmente chiamar le cagioni che fanno essere una città felice
. bartoli, 7-1-65: doversi egli oramai chiamar pago della privata confessione e disdicemento de'
magalotti, 4-112: oblio? oblio 'l chiamar? ah, ch'io ne mento
catene, udirsi a nome / per ischemo chiamar, vedersi a dito / disegnar per
, 168: gli ufficiali della posta sogliono chiamar 'disguido 'quell'errore che commettono
tutto s'udìo / alle mistiche nozze chiamar. -figur. landolfi,
segni, 11-199: si debbon chiamar sane,... ben dispositive
tasso, 12-335: tragici si posson chiamar sopra tutti gli altri il * critone
lucenti, el vulgo volle / notte chiamar quel sol che non comprende. della casa
che per altro nome ci è piaciuto chiamar cielo, dal cui giro tutte le
all'infuori alla prua del sandoncello, per chiamar più acqua nella doccia e sulle pale
/ fuori affatto di ragione / il chiamar questi doccioni / farfalloni; / farfalloni
fogazzaro, 5-404: la cameriera si fece chiamar due volte e poi venne mezzo svestita
51: la santa chiesa... chiamar suole i luoghi destinati alle sepolture de'
/ poiché la saggia turrachina vuole / chiamar qua l'arti e le dottrine ancora.
la romanza, / prendea diletto di chiamar la ganza / alla finestra.
li amori, cioè quanto è lecito chiamar l'amore -illusione ebefrenica della adolescenza.
si esprimeva con quell'accento che usa chiamar veridico, pur trovandosi in uno stato
, 2-84: chi può costringermi a chiamar capolavori i ritratti delle concubine regali e
quelle de le bestie non si posson chiamar con questo nome, ma quelle solamente
encomio e laude, / delle muse chiamar si fia marito, / e in pindo
come egli faccia, costui si potrà chiamar veramente entimemàtico: costui, dico,
fianco] ha tre processi, che piuttosto chiamar si possono epifisi: il primo è
in quiete. boccalini, ii-224: chiamar si potevano fortunati allora che nel principio
: « ma perché, signor tommaso, chiamar uno che non può rispondere? »
ci sono gl'iniqui esploratori, / che chiamar suole il re con falso nome /
inquirire negli altrui pensieri, e a chiamar a sindacato giuridico ogni detto, ogni cenno
, la lotta ascetica non si poteva chiamar più in loro una guerra, ma
dolce maria! » / dinanzi a noi chiamar così nel pianto / come fa donna
; / qual se italia, al chiamar d'esti anfioni / fosse dei boschi e
parte della morale è quella che propriamente chiamar si dovrebbe « etica ». essa
generali austriaci, porgendo loro un titolo a chiamar da vienna straordinarie facoltà; perocché a
agatone, / che queste dame usan chiamar gattone, / col signor diodor,
agatone, / che queste dame usan chiamar gattone, / col signor diodor, nacque
... amerei di saperlo onde chiamar l'impostore davanti ai tribunali, e
ariosto, 43- 124: a chiamar la patrona andò il famiglio, / per
, ch'era alla finestra, / fece chiamar sue damigelle presto. ariosto, 43-183
, 4-127: con le lamentazioni e col chiamar il cielo a redenzione della patria facevano
m. cecchi, 21-29: i vò chiamar qua messer alessandro / per consultare,
canonico stimatissimo. adesso sì che vi posso chiamar canonico di cuore, perché non siete
alcuna; vuoi che tutto si possa chiamar sapienza, ove intraviene ardor d'imparare;
civile felicità, la quale io politica chiamar soglio, non si richiede una somma
si muove sì, né quindi si può chiamar fermo in modo assoluto, ma non
ci aver altro vocabulo, si porla chiamar 4 festività 'o vero 'urbanità'
lassù come se l'avessi mandato a chiamar io! moravia, xi-349: bello
: così fìniran tanti schiamazzi / di chiamar la fontana e i giuochi ingiusti,
ostinazione che tende a fine virtuoso si dee chiamar costanzia. tasso, 12-385: concedo
ch'era alla finestra, / fece chiamar sue damigelle presto, / ché d'ogni
la camera tua, reina mia, / chiamar or conti or duci, ed essi
con finti e rinnovati nomi / chiamar pergamo e xanto. tura del capo
borsieri, xvi-254: non si può chiamar fiorente la coltura d'una nazione quando
più proprie e precise, si potrebbe chiamar fìsico. d'annunzio, iii-1-1120:
uso avverb. sacchetti, vi-44: chiamar si fa maria di grande stato /
di matematica s'avvede / che colei che chiamar l'acqua in una latrina;
93: mal volentier m'arreco a chiamar gonna / per mia natura il fodero e
; / qual se italia, al chiamar d'esti anfioni, / fosse dei boschi
partecipano dei princìpi di tutte queste che chiamar si possono « banche miste » perché
quella della campana, che piace loro di chiamar « fonica ». tramater [
, e giustamente io l'ho potuto chiamar vescovo. fagiuoli, 3-3-90: se quest'
arco forminga senza corde. perciocché il chiamar forminga l'arco non era molto sicuro
v.]: i fisici moderni preferiscono chiamar * massa 'di un corpo
forza morta ', così sogliono i fisici chiamar quella ch'è impedita da un ostacolo
la monarchia di spagna, avendo fatto chiamar a sé il suo medico ordinario, poco
d'aver le doglie e mandi a chiamar subito in fretta e 'n furia la sua
tissimo tremendo / tartaro... / chiamar posso le furie. = voce dotta
presente sentesi più frequen temente chiamar funaio colui che tiene funi in vendita.
: quando 10 movo i sospiri a chiamar voi, / e 'l nome che nel
: perfino i futuristi son costretti a chiamar rotaie le rotaie e storia la storia
; perché alcuni vogliono, che rigorosamente chiamar si debbano sangue bilioso, pituitoso e
gammurra ', né par che si possa chiamar propriamente diminutivo di quella; e giudico
: pentito, spaventato, corse a chiamar la madre: un garzone fu spedito
. rucellai, 2-11-2-211: generosità dunque chiamar si dee, quando gli atti della
, ch'era alla finestra, / fece chiamar sue damigelle presto, / ché d'
dalla moltitudine del popolo e si fecero chiamar gentiluomini. davila, 251:
, che tali maestri l'usano di chiamar giogo; e salendo sopra alli mantaci
, 2-139: le vivezze, che gioie chiamar si possono e grazie da qualcuno sono
scrivere la qual mi giova di chiamar più tosto celeste fare a giova
, 8-21: noi ci potremmo ben chiamar meschine se consumassimo la nostra gioventùdine co
discorso delle opere di dio, e chiamar vano o superfluo tutto quello dell'universo
perché è vigliaccheria bell'e buona il chiamar giudice un tribunale in dispute letterarie,
inquirire negli altrui pensieri, e a chiamar a sindacato giuridico ogni detto, ogni
ingiusti da la sinistra; e 'l signor chiamar a sé i giusti, e dannar
.. non curi per ora di chiamar la forza di muscoli indeterminata. d'
, 93: mal volentier m'arreco a chiamar gonna / per mia natura il fodero
grosso, non hassi per conto alcuno a chiamar « povero ». =
risplendente /... / si vuol chiamar reina sopra noi, / sì che
colui tra'mortali si può con più verità chiamar beato, che senza invidia de le
di carità... possiamo certamente chiamar grandiosi, quando si consideri che venivano
, xxx-4-245: misero in ver si può chiamar l'amante, / che quant'opra
dovea. matteo correggiato, 31: cristo chiamar sempre sia nostro canto; / cristo
. redi, 16-viii-243: si potrebbe chiamar beato se v. a. s.
bene, ma ella non si debbe chiamar la terra nuova, anzi sassi e
grecizzò il nome proprio e si fece chiamar giasone. -rifl. volgere in greco
l'una ignobile, la quale chiamar possiamo « grifo grammaticale »,..
subito che se ne fu aveduta, fattasi chiamar... una certa agnese
parini, 429: l'empia guerra / chiamar consiglio dell'eterna mente. foscolo,
maggiore. pescatore, 17: sospirar e chiamar dì e notte in vano / la
segni, 4-40: gli spartani usaron di chiamar iloti, quasi prigioni, tutti quei
/ quasi regina in servitù ridutta, / chiamar al funer suo l'imbastardita / razza
caorsa, / il qual si fa chiamar papa giovanni, / traggasi innanzi a
: così potrà poi nostro signore dio chiamar a sé il generoso papa paulo, senza
possevino, 177: -le leggi potrannosi elle chiamar da natura? -potrannosi, perché dipendono
, o tanto subito che si potrà chiamar istante. sarpi, vii-46: il
, 41-231: or perché non si puote chiamar tenera quella luce che sul mattino bagnata
campane del suo impero / e a consiglio chiamar gli dèi d'omero. brusoni,
impertinenzia / che quantunque io mi facci chiamar curzio / spada siciliano, che di
, 17- 34: si può chiamar 'difficultà di respirare '. questo è
sole quello che più propriamente si doveria chiamar ecclisse della terra. salvini, x-219
maria! » / dinanzi a noi chiamar così nel pianto / come fa donna
iacopone, 16-24: quanno odia chiamar ma santa'/ lo mio cor
4-114: hanno costumato gli altri di chiamar republica quegli stati che inchinano al popolo.
, vi-3-147: aggiongono che non si può chiamar determinazione d'un concilio tutto quello che
5-5: quando io movo i sospiri a chiamar voi, / e 'l nome che
nasce che le medesime cose si potranno chiamar vicinissime e lontanissime, grandissime e piccolissime
può ben essere che si continuasse a chiamar vecchio. g. gozzi,
: le prime opere dell'arte si possono chiamar secche, perché i soavi modi delle
: le prime opere dell'arte si possono chiamar secche, perché i soavi modi delle
intelletto divino con buona similitudine si può chiamar luce, come tu chiami. aretino
et essi più tosto corpi informati che forme chiamar si possono. campanella, 5-75:
e del * gn ', che chiamar si possono infranti, similmente è da dire
e d'altri mesi, col farli chiamar amorosamente dalle quaglie ingabbiate come cari amanti
altro abuso cominciarono i nostri maggiori a chiamar 4 gotico 'tutto che avea colore di
argomenti ingegnosi, che con maggior ragione chiamar si possono concetti arguti. l.
: ai tempi di giustiniano piacque di chiamar tanto le ingiunzioni quanto i divieti col nome
adolescentuli. spallanzani, 4-iii-325: allora chiamar potevasi la salsa di sassuolo oscura ed ingloria
, ché padre / doppiamente di me chiamar ti dei, / perché degnasti ingravidar mia
de l'ultima partita / uom beato chiamar non si convene. ariosto, sai.
or venga innanzi alcuno ed osi di chiamar tiranni i marchesi d'este. cesari
d'una dottrina bella autore; / benché chiamar si possa, con più vero,
tendo voce / sciòrre a chiamar, fu suo consiglio il muro
/ mi chiameran, ma il lor chiamar sia vano. d'annunzio, iv-1-17:
r. martini, 89: voglio chiamar giannicco e mandarlo a insellar il cavallo
, / fammi, divo anibài, chiamar col ciuffolo, / che al suon
l'incarnazione di dio universalmente si dee chiamar epifania apparizione o piuttosto insensazione. è
: cominciatisi questi per uso della lingua chiamar cavalieri, fu attribuito a loro ciò ch'
dai sensi, e noi le sogliamo chiamar sensibili; altre si formano in te stesso
, 7-ii-73: non generoso, no, chiamar si deve /... ma
nome, prime intenzioni e primi concetti chiamar si sogliono. sansovino, 2-190:
a nessun mai secondo, / feron chiamar san gianni e san dionigi / al
rami nella buca / entra, senza chiamar chi l'introduca. bandello, 1-5 (
presumete, con inudita sfacciataggine, di chiamar popolo vostro il popolo, ch'è del
volete. pirandello, 5-647: minaccia di chiamar aiuto, inveisce, smania. alvaro
, più che con fatti. forse dal chiamar collo zufolo gli uccelli nelle insidie.
, o di una artiglieria, si possa chiamar soprannaturale. sagredo, 1-623: decampò
invece di legale non s'ha da chiamar egli piuttosto abusivo ed irragionevole? 6
italia... perché non potrebbe chiamar questa età a ricevere ne'nuovi ideali politici
, 135: essi greci hanno in costume chiamar virtù la scienza over arte di qualunque
impercettibile o tànto subito che si potrà chiamar istante. f. f. frugoni,
che istoria morale in più stretto significato chiamar si potrebbe... in secondo
da cazador, con el corneto da chiamar li cani et li lassi da tenirli.
imperio in modo che non si potea chiamar più monarchia, [li capitani romani]
figliuolo carissimo. io ti posso ben chiamar caro; tanto mi costi di lacrime e
. groto, 1-41: con- vien chiamar parimente a questo publico lutto gli alberi
occhi). sacchetti, vi-44: chiamar si fa maria di grande stato /
», che tu partorisca, o chiamar un lanista che ti squarti per cavarmela
: sentì la voce pros- simana / chiamar sì forte, con chiaro latino. frottole
ancor di latte balbettando, / sepper chiamar, prima di mamma, amore.
, xliii-136: in casa d'un che chiamar si facia / simon lebroso dalla gente
scandalo / l'udir san bernardo / chiamar simoniaco, / lascivo e leccardo /
lieto volto; / però non ti chiamar sì tapinella, / ch'io son
natura istessa. leggi ancora ho udito chiamar talvolta certi principi, che piuttosto necessità
1-108: avean insomma il jus, che chiamar lice / la legislazion della natura,
altro che pianto, / né sa chiamar la lingua altro che morte, / poi
musicale). sacchetti, 42: chiamar senti'timida boce e lena. valerio
lascivia, che la s'abbia a chiamar con la leonza. = deriv
non senza lettere, che letterato, chiamar si potesse) molto in cotale uffizio si
: nella stessa guisa solevano i latini chiamar volto liberale l'avere come noi diciamo
giano verso il suo signore, si deve chiamar liberalità e cortesia, o vero se
serpente / l'avea assalito, e chiamar macometto; / ma macometto non valea niente
). tasso, n-iii-785: fece chiamar cinna solamente e comandò che gli fosse
non mi fate piangere. corro a chiamar mia madre, e a licenziar le donne
fortini, ii-213: certo crudele quel giovine chiamar si deve e noi misere donne sventurate
freno delle leggi, e che il chiamar tirannia la legittima limitazione era un notar
figur. tesauro, 2-2: possiam chiamar le sue rettoriche [di aristotele]
6-278: un odor di panni, a chiamar panni i lipoidi, gli aminoacidi,
/ ei volge il capo ed a chiamar la madre. pavese, 7-80: gli
di più colori per far lodri da chiamar li uccelli da rapina. =
nasce che le medesime cose si potranno chiamar vicinissime e lontanissime. alfieri, iii1-
non si dovrebbe di meci villani / chiamar algun, ma tuto dir cortese, /
il lume di lume, che si può chiamar anco lume secondario, o participiato
trovaro. redi, 16-viii-243: si potrebbe chiamar beato, se v. a.
aristotile si dichiara volere nella sua filosofia chiamar * luogo 'l'ultima superficie del
/ quasi regina in servitù ridutta, / chiamar al straordinarie; solido, pesantissimo.
pucci, cent., 25-87: fecesi chiamar poi macométto. botta, 4-882:
feroce; / non mi valeva, per chiamar, macone, / onde al tuo
8-26: le signore mamme si sentono chiamar madame (-'riverisco, madama!
. ariosto, 28-38: due volte chiamar per la donzella / il nano fatto avea
tutti vói fare accordanza, / convenemi chiamar la mia nemica, / madonna la
dia. / come se'dolze a chiamar maria, / che par che rimbaldisca tutta
ch'era alla finestra, / fece chiamar sue damigelle presto, / ché d'
(62): il fe'battezzare e chiamar pietro i suoi fatti il fece il
1-ii-419: i cui autori si sogliono chiamar giansenisti, benché rigettino sinceramente cogli altri
anche oggidì. cominciarono le femmine a chiamar costoro col nome suddetto per far paura
mena, 1 sommo, eternai ben chiamar lo deggio. iacopone, 16-2:
cent., 33-94: la quale fe chiamar città papale, / e'colonnesi ebbero
non altronde nacque che dall'uso di chiamar con nome barbaro tutto ciò ch'è
. iacopone, 16-25 • quanno odia chiamar 4 la santa ', lo mio
ancor di latte balbettando, / sepper chiamar, prima di mamma, amore.
fagiuoli, 5-512: ho mandato a chiamar ciapo, che torni in qua con esso
e, sì, sì, bisogna chiamar la cosa col loro nome, 'le
beccamorti sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevan becchini. grifoni, xxxvii-89:
s. e intendente del mestiere io sentii chiamar, nella tiorba, sonar da barbieri
il bianco con lo bruno / si fa chiamar balzano. / e pur di mano
ammantase questo nobel mantile, / pose chiamar gentile, d'onne gioia ha adomato.
7-iii-283: si cominciano i tori a chiamar 'manzi ', quando castrati ed
sono certo quegli altri che hanno osato chiamar dio a proteggere la marcia e la
dubia gli par questa prosa / posso chiamar lo quinto maresciallo, / ch'à la
dolce vita, / in ciel mi fa chiamar sua margarita / e fatta m'ha
quando vediamo due secoli dopo il tasso chiamar miracolo d'arte e di scienza maritate
. lupis, 19: ben si potevano chiamar d'oro i suoi giorni, giaché
. biringuccio, 1-44: puossi ancor chiamar vetro quel color bianco che dànno li
e bestiali, ebbe ardimento di farsi chiamar re, godendo pochi giorni di questa sua
/ quei che al suo re fece chiamar didone. berchet, 167: quando
, 2-84: chi può costringermi a chiamar capolavori i ritratti delle concubine regali e
ottenere direttamente, i fisici moderni preferiscono chiamar massa di un corpo la cagione per
che, quantunque essi ancora si possin chiamar composti di quella materia e di quella
è perciò che il senti / dai colleghi chiamar 'matricolino '; / terribil nome
sia differente non poco, l'ha fatto chiamar passera, e a differenza dell'ordinaria
differente non poco, l'ha fatto chiamar passera e, a differenza dell'ordinaria,
a voi, signore, piace di chiamar 'mazziniano'... è dovuta a questo
macchinatore. botta, 5-458: fe'chiamar dal padre il figliuolo ribelle, fe'
dal padre il figliuolo ribelle, fe'chiamar dalla madre il figliuolo bastardo, dalle gazzette
e voci in un megafono, principiava a chiamar gente, spopolava: le rivendugliole stranivano
: il verso lirico, o melico che chiamar lo vogliamo, fra tutte le altre
dalla moltitudine del popolo e si fecero chiamar gentiluomini; e così fu diviso il
ii-114: non ardisco... di chiamar la mia prudenza con l'esempio d'
da ferrara, 21: non te lassar chiamar de grazia piena: / se tu
figliuole, di far testamento, di chiamar chi mi raccomandi l'anima. b.
, i-284: chiunque non crede peccato chiamar dio in testimonio di un mendacio,
che dolce disire / lo giunse di chiamar tanta salute. gherardi, ii-zio: era
sia concesso a'savi alla mercanzia di chiamar li capi de'mercanti e altri che
non trovo, / perdut'aprovo -lo chiamar merzidi. guidotto da bologna, 1-73
schiavi d'ottavia, che, fattisi chiamar plebe, ardivano nella pace quello che
sciolto. passeroni, iv-326: si può chiamar felice / chi giunger non potendo all'
per tal ragione, anziché elettrometro, chiamar dovrassi semplice elettroscopio, se pur non
. -il banditore d'asta cercava di chiamar la gente, in uno spiazzo interno della
e. gadda, 18-284: si può chiamar metodo... l'insieme de'
più principali e nobili maestrati si debbian chiamar artefici. g. bertivoglio,
: sogliono anche i napoletani e romani chiamar 'macchia 'una selva minore. bicchierai
alle volte questi due poeti, soleva chiamar dante messer settembre e il petrarca messer
beccamorti sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevan becchini. benvenuto da imola
incenso. groto, 1-41: convien chiamar parimente a questo publico lutto gli arbori
, ii-600: tutte queste... chiamar si possono 1 banche miste ',
torte, le quali propriamente si possono chiamar miste. galileo, 3-1-39: chi
ii-247: con più nobile uso sentiamo chiamar 'luigi, filippi, carlini,
. doni, 2-97: si può anche chiamar coro quel corpo di cantori che modulatamente
putenti, ma soglionsi ancora alle volte chiamar mofete que'luoghi ond'elle si levan
: troverete il pastor porsi a sedere, chiamar i bestiami, molgerli. garzoni,
, iii-2-144: tu eri di mercé chiamar già roco, / quando tacea, perché
, non so se me lo debba chiamar ministerio o principato, sarebbe come monco
hanno valicato el rio / e odomi chiamar da mona masa. machiavelli, 1-viii-172
lorena fosse per andare a parigi a chiamar gli stati generali, per far dichiarare
, lxxxviii-1-281: morsi di pulce e chiamar di villani, / romor di chiavi e
: deesi... intendere li dannati chiamar la seconda morte, sì come noi
per la morte ', cioè a chiamar la morte. d'uno che tarda
ma come quei che tra'peccatori si posson chiamar mostri, nemmeno la curano. giannone
. sacchetti, 130-29: comincia a chiamar la gatta: 'muscina, musei,
sacchetti, 130-29: comincia a chiamar la gatta: « mu
dalla prigione, la quale ben posso chiamar muda, a similitudine di quella degli
]: 'muletto': così soglionsi tuttora chiamar da'fiorentini i fanciulli dello spedale degl'innocenti
mondo star sicura / potria, senza chiamar di fuori aita. trissino, 2-2-159:
pigro sonno / mova la testa per chiamar ch'uom faccia. girone il cortese
, 5-1: io movo i sospiri a chiamar voi. cacce d'ignoti, lxvii
colore interviene nel tema -che si potrebbe chiamar musicale -del disegno, come un'affluenza
il perché, cominciò per nome a chiamar l'abate. zanobi da sfrata [s
quelle voci che per ordinario si sogliono chiamar mute, le quali fra l'altre,
presente per non aver convenuto insieme di chiamar, v. g., questa superficie
la quale, per conseguenza, si possa chiamar lingua propria e nativa di tutti gl'
sono certo quegli altri che hanno osato chiamar dio a proteggere la marcia e la
xiii-30: sia dato a giulio cesare chiamar fasti il suo calendario, ch'egli avea
mare: le quali distrazioni non si ponno chiamar volontarie, ma né anche sono involontarie
, 6-52: mi parrebbe quasi bestemmia chiamar letto quel negozio in cui mi corico
, / che tanto amaro il fel chiamar non lece. bisaccioni, iii-114: una
ch'abbiam vista bradamante in pena / chiamar ruggier pergiuro, empio e superbo:
che avevano alquanto patito: fatto perciò chiamar pierfrancesco, glieli fece tutti vedere,
religione, nelle edificazioni delle città, chiamar prima supplichevolmente giove, apollo e libero:
-71: qui, se alcun vuol chiamar nettuno il mare, / erere il
bellincioni, ii-95: talor rispondo che chiamar non m'odo: / timido,
se molto gli dàn noia, fan chiamar certi uomini... e questi tali
nuova fede i giudiciosi, onde convenne chiamar eretici di più nomea. siri, v-1-495
onorata nominanza ingenue arti e liberali a chiamar presero. -per metonimia: popolo,
eterno. l'eternità infatti si può chiamar novissima come si chiama antichissima. carducci
per la cui participazione, come quello, chiamar mondo si possa, per sola distinzion
senza qualche ragione si può la misura chiamar numero della cosa misurata e conseguentemente il
costanzo, 1-323: il re, fatti chiamar tre giovani di grandissima forza e audazia
, / fiso mirando quelli, / chiamar senti'timida boce e lena. carducci,
e non opera... si può chiamar auditor dimentico overo oblivioso. siri,
.., si vedeva che voleva chiamar gente. misasi, 7-ii-88: le cortesi
* regina ', contra sé, chiamar s'intese. idem, purg.,
ne andai in capo di scala per chiamar l'oste: olà, dove sei?
quant ^ all'olio pareva che si potesse chiamar ghiacciato, non facendo egli tale effetto
oltramondani, che così mi fo lecito chiamar la lappo- nia, doveva subito giunto
ciò che da noi si suole / ombra chiamar. fantoni, ii-53: ricercan l'
colpa, / finir non deggio di chiamar omei. boccaccio, ii-261: mai
8-268: tu, che non cessi di chiamar giurando / tuo testimon tonnipresente nume,
[gli antichi] dal suo nome chiamar molte cose: chi l'erbe,
... vollero dal suo nome chiamar molte cose. chi l'erbe, come
sol risponde / l'antro opaco al chiamar mio. pascoli, 21: il bue
anche l'opalle, o girasole che chiamar lo vogliamo, e non si strugge se
4-217: tutte quelle arti si debbono chiamar vili che fanno il corpo peggio disposto
il corpo peggio disposto, e debbonsi chiamar opere meccaniche, imperoché elle tengono occupato
: la corte... vuole chiamar eresia tutto quello che si oppone alla
zanotti, 1-4-24: li stoici non vollero chiamar beni né la sanità né le altre
. m. buondelmonti, ii-7: pace chiamar non si dee quella trista tranquillità che
sonno / mova la testa, per chiamar ch'uom faccia, / sì gravemente
ben fare... si può chiamar meritamente poetissimo tra gli oratori e orato-
1-5 (i-74): si fece chiamar il famiglio e gli ordinò un manicaretto
il volgo... usa di chiamar chiesa l'ordine di tutte le sorti de'
da quello di senofonte, il vorrei chiamar cieco infin negli orecchi. -con
terra e 'l monte / corito fé chiamar per proprio nome, / perché fusse più
non altronde nacque che dall'uso di chiamar con nome barbaro tutto ciò ch'è
semplici, ma decenti suppellettili, di chiamar a new york il rimanente de'miei
, in voce orrenda e fiera / solea chiamar la morte. muratori, 7-i-489:
in color tinti orrido e tetro / chiamar dal ferro, (tassiani, xxii-289
e che faccia sdegno e stomaco il chiamar tesoro di paradiso le parti oscene ciò non
oscuri. pulci, 26-122: sanza chiamar gli spirti nelle ampolle / e i
che tende a fine virtuoso si dee chiamar constanzia. guicciardini, 95: quello che
castelletto, che più tosto si può chiamar palazzotto. temanza, 361: in padova
contenea affari chiari e limpidi, solendosi chiamar palmare un fatto notorio e non dubbioso
piccola ambizione... è quella di chiamar 'pane 'il pane e '
]: 'dir pane al pane, chiamar pane il pane ': dir le
: nel contado di lucca si continua a chiamar panicale la paglia e gli steli secchi
oh! quanto meglio facea il commendone / chiamar quei suoi discorsi paradosse, / che
una monaca, la pregò che volesse chiamar la sua giovane. fagiuoli, 1-68
sottil la mente insidia / che prudenza chiamar fa la malizia; / fa quiete a
cosa partecipe di vita si può ragionevolmente chiamar animale, aggiungendovi ancor le piante.
via della particolarità che l'ha fatta chiamar dal popolo madonna grassa, lì era
gli cadde un giorno in pensiero di far chiamar un poco erminia. -non
de l'ultima partita / uom beato chiamar non si convene. idem, 128-100:
:... s'alcuno la volesse chiamar partizione, non divisione, ne seguirebbe
dolce maria! » / dinanzi a noi chiamar così nel pianto / come fa donna
che il manicomio è vicino e bisogna chiamar due medici a consulto. -cosa
14-24: non so come si possa chiamar poeta l'arzigogolato cuoco di un tanto
, ii-16: solo iddio si può chiamar con ragione l'amico vero, e tutti
1-i-264: né cesare si vergogna di chiamar pazientissimo l'esercito suo, paziente in
della virtù cristiana viene l'uso del chiamar 'pazienza 'il cordone che portano i
xxxix-1-226: io son sì roco de chiamar costei / ch'io son facto di voce
33-94: la quale [città] fé chiamar città papale: / e'co- lonnesi
tansillo, 1-22: ben si potè chiamar peggio che putto / chi camina per
furono più che empi, si possono chiamar dolci, a parangone di quelli in
que'che mi mettono in vosce / chiamar si possono ucce'sanza penne! -con
muratori, 9-1: si può chiamar felice quaggiù chi non prova alcuna delle tante
male. bellincioni, ii-226: quanto chiamar mi posso sventurato / poi che d'amor
non trovo, / perdut'aprovo -lo chiamar merzidi. giamboni, 10-31: fede
, 4-54: in fine si pensò a chiamar dritto perfetto i doveri della giustizia,
io sappia, ha mai pensato di chiamar comodo il pericolare. -per estens
quelle tale infìrmità cussi le conseglio che chiamar debano il medico perito. landino, 217
coltivate nei vivai perliferi non si possono chiamar false. 'perle giapponesi': le perle coltivate
coltivate nei 'vivai perliferi'non si possono chiamar false. 2. figur.
(i-37): fattosi... chiamar il notaio, fece il suo testamento
: non giustamente esilio, ma permutazione chiamar dobbiamo quella che, o costretti o volontari
, da questo amore, se amor chiamar si deve, nasce una pemiziosissima peste.
: questo sì, questo si può chiamar odio di se stesso, che si abbonisce
, lii-15-38: la fiandra si poteva chiamar del tutto persa. cinelli, 2-267:
voi udirete lor [i sospiri] chiamar sovente /... / e dispregiar
alcune enti... appresero a chiamar 'provecchiarsi'il rapinare. 'asseroni,
lasciar la pessima sua volontà, andò a chiamar il confessore. b. davanzati,
volendo parlare senza equivoci, sarà bene chiamar petacciuòla la sola 'plantago maior'..
quello 'mperio felice / per discordia chiamar due imperadori: / l'un fu
spatriarsi grecizzò il nome proprio e si fece chiamar giasone con vile e barbaro piaggiamento ai
rezasco], 698: fu mandà a chiamar i capetani della piazza. agostino giustiniani
., 51-60: pe 'l bargel si chiamar bargellini / e ciaschedun della moneta vile
che gli fosse dato, mandò a chiamar un suo amico e gli raccontò tutto quel
v.]: quell'uom si può chiamar felice / che sa scansare il pigio
mova [italia] la testa per chiamar ch'uom faccia, / sì gravemente è
: un che valicava ogni confine / e chiamar si facea mastro nembrotto / piluccava gli
sé e sé. « lo voglio chiamar pinocchio. questo nome gli porterà fortu
epiteti o nomi aggiunti o pitetti che chiamar gli vogliamo, rifiutano l'accorciamento.
ventura grande, non si vergognano di chiamar soprosso. g. c. croce,
fece difetto, / e si sporse a chiamar dal parapetto / nella corte il garzone
galenici, perché alcuni vogliono che rigorosamente chiamar si debbano sangue bilioso, pituitoso e
il più li poeti tragici hanno usato di chiamar le persone non principali con nomi degli
uscito è fuora, / che madonna chiamar solea sovente, / ond'ella,
sa ben fare... si può chiamar meritamente poetìssimo tra li oratori e oratorissimo
in altri i medesimi nostri difetti e chiamar barbari que'costumi che presso noi sono
dei costumi la qual giustamente si deve chiamar politica. di qui viene ancora che
che istoria morale in più stretto significato chiamar si potrebbe..., e finalmente
ch'abbiam vista bradamante in pena / chiamar ruggier pergiuro, empio e superbo; /
: il mondo ha tanta fronte di chiamar noi villani, poltri e ignoranti.
nutriamo, acciò che cantino per il chiamar gli altri che passano, e li diamo
scoppia anche l'opalle o girasole che chiamar lo vogliamo, e non si strugge se
questa di famigliare, se forse non vogliamo chiamar l'una publica e l'altra privata
del vostro stile officiale al segno di chiamar setta noi: noi, 25 milioni d'
per le sue virtù non più setta chiamar si debbe, ma popolo.
quanto fondatamente egli si sia mosso a chiamar mostro e portento il poema che difende
: ebbero in uso i greci di chiamar 'longobardia'quella porzione del ducato beneventano che
ammantase questo nobel mantile, / pose chiamar gentile, d'onne gioia ha adomato.
dire, / sento il su'nome chiamar ne la mente / che face li miei
iii-833: adesso sì che vi posso chiamar canonico di cuore, perché non siete
potestà ecclesiastica è tale che si può chiamar molto accommodatamente con questo traslato. sarpi
58: i lor culi non si possono chiamar culi ret tamente, ma
so poi perché detto stato si debba chiamar povero di gente, essendo che è
costumi, la qual giustamente si deve chiamar politica. tasso, n-iii-954: prima s'
il cielo che, avendo disposto di chiamar a sé il buon caprasio, con questa
, or altro legno, / a sé chiamar soleva i marinari / e udir novelle
, lxxxviii-i-447: per mio pianto o chiamar [di firenze] già non si
cor soccorso chiama, / poco del mio chiamar, donna, ti cale, /
special- mente dagli ufficiale di marina per chiamar l'attenzione e >revenire l'equipaggio della
buommattei, 250: alcuni l'ànno voluta chiamar nella nostra lingua 'preposizione ',
poi è il dar la querella, chiamar a la scala, non si presentare,
; / non mi valeva, per chiamar, macone; / onde al tuo iddio
ammalato, anzi stasera ho mandato a chiamar un altro perché finisca di copiare il
beccamorti sopravenuti di minuta gente (che chiamar si facevan becchini, la quale questi
beltà e fortezza ridotta, mandò a chiamar il fratello. b. tasso, ii-200
. sarpi, vi-3-147: non si può chiamar determinazione
. l'una delle quali si può chiamar principato d'un solo, l'altra
in cui tutto discorre, ti piacesse chiamar vacuo, come molti chiamor- no,
... l'altro si può chiamar vero possibile, probabile e credibile, che
; e chi ad altro pensa / chiamar si puote veramente probo. maestro alberto,
tale infirmità, cussi le conseglio che chiamar debano il medico perito. 11.
effetto del bene. si devono dunque chiamar comodi e (per parlar in lingua nostra
quel che chiami profondo, medesimo puoi chiamar lungo e largo della sfera.
a questa promission, né testimonii / volse chiamar, né privata né publica / scrittura
effetto del bene. si devono dunque chiamar comodi. catzelu [guevara],
propagabili le virtudi, eccetto se vogliamo chiamar virtudi e bontadi quelle che per certo inganno
la quale, per conseguenza, si possa chiamar lingua propria e nativa di tutti gl'
ci è forza di piegare alla necessità, chiamar questo necessità e non verità, e
simonide e da bacchilide comm'abbia a chiamar quelli autoroni / che il leopardi affa
semplici, ma decenti suppellettili, di chiamar a new york il rimanente de'miei.
bel frutto, / ma ben ti può'chiamar beato in tutto / per gran vertù
sono certo quegli altri che hanno osato chiamar dio a proteggere la marcia e la
sottil la mente insidia / che rudenza chiamar fa la malizia; / fa quiete a
pur che vi abbiate statuito / di chiamar agnonsto a lo steccato, / sì che
., nondimeno elle si possono sicuratamente chiamar belle e buone. -precisione,
. serafini, 38: qua io di chiamar risolvo i rabbiosi vendicativi, i puntigliosi
punire. iacopone, 51-61: fanse chiamar ecclesia le membra d'anticrisso! /
fio. iacofione, 51-62: fanse chiamar ecclesia le membra d'anticrisso! /
di cani, / morsi di pulce e chiamar di villani, / romor di chiavi
i quali s'avrebbono per analogia a chiamar trittonghi e quadrittonghi. gigli, 33:
piccolomini, 10-255: si sogliono alle volte chiamar tragedie costumate quelle dove per la maggior
, sacciate che questa donzella / si facea chiamar la fata bianca / e mantenea
volse per amor della madre farsi chiamar del balzo aegli orsini et a differenza dell'
, mancandogli la linea masculina voglia chiamar alla co rona un francese
quartodecimo [canto] e veramente posso chiamar questa fatica, poich'è senza diletto
[amore] insidia / che prudenza chiamar fa la malizia; / fa quiete a
r. martini, 89: voglio chiamar giannicco e mandarlo a insellar il cavallo
, 3-163: or mi sent'io chiamar dall'alma in parte / or io vo
albizzi, 43: io sen- tia chiamar giù quinavalle, / ma non avevo fiato
sì salutifero che certo / si potrebbe chiamar la quinta essenza. 3
durezza di cuore e inuman sentimento e chiamar voci di gratitudine e d'allegrezza l'
, 2-31 (358): fecemi chiamar drento e con certe sue lombardesche raccoglienze
, dilapidare. finiguerri, io: chiamar si fa volta d'agniol del volta /
arte d'impero, / che voi chiamar solete / ragion di stato e gelosia
per compassione di coloro che nel sentirsi chiamar padre non possono in premio di cotal
g. gozzi, 1-iii-44: a chiamar l'oro appresi / de'cuori infame
stare, / ch'i'mi sento chiamar da mona masa; / lascioti il cuor
temerità pei tempi che correvano quella di chiamar l'attenzione dei lettori sopra le angoscie d'
di solone che negò a creso potersi chiamar felice alcun de'viventi per le ingiurie
avendo in tanto / già mandato a chiamar alfesibeo / a cui febo insegnò la medica
... ha trovato modo di chiamar l'occhio del passante, drizzando..
cocciutaggine di una beghina non si può chiamar carattere. tutti gli altri..
, allor che l'empia guerra / chiamar consiglio dell'eterna mente, / e dir
governo o allattamento manuale o virginale che chiamar si voglia dei fanciulli nei primi otto o
, triunfando, / regina contra sé chiamar s'intese. p. del rosso,
di come si cadeva in schiavitù a chiamar regina una donna che fosse donna,
4-75: costumasi infra le monarchie di chiamar regno quella che risguarda il ben pubblico
2-44: com- minciarono i prencipi a chiamar segretari que'loro ministri che, dovendo
novellino, xxvtii-852: degnasser per me chiamar merzé / là ove poggiarsi non ragion
colle quali la città tutta volle lungamente chiamar requie sulle ossa degli amati defonti,
sarebbe stata... una vera ingiustizia chiamar lei responsabile di quella sciagura. e
e aumentatoli di sterco e riempitori di destri chiamar si debbono, perché per loro altro
risolvette pur finalmente... di chiamar in aiuto suo gli un- gheri.
ecco, signor, ch'ai tuo chiamar mi volgo / e veggio il mio mal
: questa cassa retta- mente si può chiamar un vaglio, sicome molt'altre di sì
, 42: usa la scrittura di chiamar la moltitudine de'pesci reptile, perché
biringuccio, 2-63: quel carbone che chiamar si deve buono, vuole essere di
. fiamma, 248: lieve si può chiamar l'assalto ch'ebbe adamo, perché
cum sua boca ce- fal mio / chiamar colei che gli ha robato il core?
figliuolo carissimo. io ti posso ben chiamar caro, tanto mi costi di lacrime e
beltà e fortezza ridotta, mandò a chiamar il fratello p. cattaneo, cxx-272:
beltà e fortezza ridotta, mandò a chiamar il fratello. caro, 12-6 ^
e aumentatoli di sterco e riempitori di destri chiamar si debbono. segneri, iii-1-148:
: il sollievo, se si poteva chiamar tale, durò poco, neanche il tempo
, xiii-30: sia dato a giulio cesare chiamar fasti il suo calendario ch'egli avea
, perché alcuni vogliono che rigorosamente chiamar si debbano sangue bilioso, pituitoso
la dia. / come se'dolze a chiamar, maria, / che par che
principe rimbambolito volesse appunto con quella parola chiamar l'animale presente e non la moglie
: numero cubico... si debbe chiamar quello che si genera dalla doppia multiplicazione
una pianta e a sentir que'della valdichiana chiamar 'rimunita'una donna rawersata, credè
.. a sentir que'della valdichiana chiamar 'rimunita'una donna rav- versata.
che lo giudico assai ben lasso, a chiamar dentro l'o- portuno e soave rinfrescamento
/ mi chiameran, ma il lor chiamar fia vano, / quando per man dell'
ringorghi e il preme, / ché chiamar gli altrui sguardi nel suo col pianto
di catene. filenio, 1-233: chiamar soccorso, mi- ser, vaimi poco
. doni, 2-144: io vo a chiamar taddea che venga a far non so
villana con cui si udian gli alguazils chiamar con orrido grido gli schiavi, a ripetuti
5-179: questa via d'argomentare si può chiamar da noi ripiego quando, dati due
e ripone, / non si può chiamar oca. monosini, 231: chi perde
e per ispe- dirmi s'ha a chiamar ignoranza quella di un uomo il cui
sola immondezza, ch'io non libreria chiamar volli, ma tal luogo da fame nuova
1-4-149: quanto a'corpi, egli soleva chiamar sue delizie riservate l'adoperarsi in servigio
conti, 82: suole il volgo chiamar con riso amaro / credulo sciocco e
una certa catenatura e rissonanza che affettazione chiamar si potrebbe. atti del primo vocabolario
e possente / si vuol chiamar reina sopra noi. jacopo da cessole
: udirete le trombe de gli angeli chiamar su i morti; vedrete i morti
terra e venni / dov'io udì chiamar cu'dole il ciotto. / e lì
e delle cesure: che in latino chiamar si potrebbe 'concinnitas'. g. b.
del dispotismo, e dispotico si può chiamar il magistrato che l'esercita. stampa
modo, non ebbe il torto di chiamar quella scrittura stampata alla macchia, e di
un ghiaccio, / e sol per chiamar morte ornai son roco. pulci,
a trovar un amico che veramente amico chiamar si potesse, troppo altamente gli doleva
. finiguerri, 149: costui si fa chiamar mes- ser provedi, / che si
, / in van la sorda sponda / chiamar sovente di naufragio in segno.
. collodi, 9: a sentirsi chiamar polendina, compar geppetto diventò rosso come
; / e'non si vuol così chiamar fellone. machiavelli, 1-vi-258: se
altro abuso cominciarono i nostri maggiori a chiamar 'gotico'tutto che avea colore di barbarie e
, almeno più sincero sarebbe stato il chiamar rubare il rubare e non chiamarlo pigliarsi
a trovar un amico che veramente amico chiamar si potesse, troppo altamente gli doleva
, 7-100: ha piaciuto a dio di chiamar a sé mio padre: onde s'
sabbione / andar vociferando abbandonata / e chiamar teseo a ogni suo sermone. g
giorno d'oggi non facciamo dificoltà di chiamar l'eucaristia 'pane sacramentato', e non
arnese acuto / che i latini cultor chiamar bipalio, / saetta i nostri: a
dell'arte, 47: ubaldo fa chiamar gli schiavi e dice a armellina se è
che vanno attorno), si può chiamar meritamente poetissimo tra li oratori e ora-
sì che dolce disire / lo giunse di chiamar tanta salute. cino, iii-41-2:
sì salutifero, che certo / si potrebbe chiamar la quinta essenza. -salubre
galenici, perché alcuni vogliono che rigorosamente chiamar si debbano sangue bilioso, pituitoso e
dottrina del mondo, se si ha da chiamar sapienza, e sapienza terrena, animalesca
re de'persi avventurato più / mi posso chiamar io, mentre ti bacio »,
ambizione... è quella di chiamar 'pane'il pane e 'sassi'i sassi (
7-452: coloro più di tutti si possono chiamar savi li quali ottimamente le scritture ai
il fier disio / di colei che a chiamar rimango roco / in queste ardente face
covo, che mi parrebbe quasi bestemmia chiamar letto quel negozio in cui mi corico la
altri cimelii - come ti piace di chiamar queste scaglie del mio destino -,
, 454: è il dar la querella chiamar a la scala. siri, 1-iv-220
3-87: io soffrirò che tanti scalzacani / chiamar si faccian prìncipi o sovrani? manzoni
pendeva sul capo e scampanellò a furia per chiamar la nipote. onufrio, 154:
: si movea per certo verso / che chiamar puossi a scancio, / si movea
ecco, signor, ch'ai tuo chiamar mi volgo. /... /
meno grave perch'ei sia solito, vò chiamar pa- squetta, che, servendola alla
da solo, quando lo andrò a chiamar fuori, venga coi fratelli, che
. mamiani, 9: veggo ciascuna fazione chiamar li stranieri a sostegno proprio e in
pianto o chiamar già non si scelia / la mente tua
cedere per niente, / si sogliono chiamar, scherzosamente, / 'schiaccia-pidocchi',
: così finiran tanti schiamazzi / di chiamar la fortuna e i giuochi ingiusti.
fare un rumore come quando si vogliono chiamar le api sciamanti, a forza di suonar
: ecco, signor, ch'ai tuo chiamar mi volgo / e veggio il mio
torna scapigliata e sciolta, / sentendosi chiamar con manifesta / sacra voce.
mi colpa, / finir non deggio di chiamar omei! 9. intr.
etimologia, / gli dirò che così chiamar si suole / quello scontrin bollato,
del mio giuvenale, che spero di poter chiamar mio senza scrupolo. cornoldi caminer,
sole / ei volge il capo ed a chiamar la madre. -tacite sedi
denti d'una sega: si può chiamar sega molto bene l'ordinanza romana, non
guarini, 2-44: cominciarono i prìncipi a chiamar segretari que'lor ministri che dovevano esercitar
segreti, giunsero al luogo e fecero chiamar que'due signori che si trovavano assenti
tutti i probabilisti mitigati o semiprobabilisti che chiamar li vogliamo. = comp. dal
età di 65 anni, non si può chiamar vita viva, ma vita morta.
sente, / non m'udirete mai chiamar merzede, / anzi voi mi vedrete,
avete; / e giambatista anch'io chiamar mi sento: / furon locuste
, che non si possono... chiamar capelli. = voce dotta,
per le sue virtù non più setta chiamar si debbe, ma popolo. balbo,
: ma non si potrà in buona coscienza chiamar tale una cosa fredda e sfettata che
« che bambino? è un'idiozia chiamar così questa povera sveglia sfiatata ».
, iii-37-12: or non si sforzi di chiamar ferezza / la qual fugge denanzi a
a nuova fede i giudiciosi; onde convenne chiamar eretici di più nomea: martino bucero
si movea per certo verso 7 che chiamar puossi a scancìo: / si movea (
. tansillo, 1-22: ben si potè chiamar peggio che / andar degli inimici. goldoni
vasari, 1-3-16: elle si possono sicuratamente chiamar belle e buone. =
intelletto divino con buona similitudine si può chiamar luce, come tu chiami. b.
b. davanzati, ii-397: convenne chiamar eretici... due italiani,
sì che dolce disire / lo giunse di chiamar tanta salute. idem, vita nuova
che, per vergogna del secolo, osiam chiamar virtuose. 2. figur
erra in ricordarsi non si può degnamente chiamar mente, ma smemoraggine o vero dimenticagione.
nobile e possente, / si vuol chiamar reina sopra noi. serdini, 1-147:
/ se non che servo suo chiamar me senta, /... /
1 nimici questa note li hano fato chiamar « arme, arme » e saltar
addimanda infusione di muschio, si potrà anco chiamar muschio soluto. a. neri,
. poliziano, 1-353: pasitea fé chiamar del sonno sposa, / pa- sitea
due soli che per avventura si possono chiamar versi e che ordinariamente si odono nelle
marito era a desinare altrove, fece chiamar la sua commare e volle che seco
arme, s'elli mi volesse chiamar merzede, che 10 non n'avesse pietà
o di una artiglieria, si possa chiamar soprannaturale. magalotti, 21- 163
'l velo / del sonno, e un chiamar « surgi: che fai? »
il grande... era solito di chiamar gli adulatori tignole e sorici della corte
dante], i-37-11: sì si fa chiamar il die d'amore: / ma
galiani, 3-293: non s'ha da chiamar 'guadagno'l'apparente ed ideale accrescimento che
ti alla baracca bizantina a caprioleggiare per chiamar gente. = dal lat. mediev
e gemiti e non si vergogna di chiamar felici coloro che morirono di fuoco in troia
beccamorti sopravenuti di minuta gente (che chiamar si facevan becchini,...)
prosperi ed in quelli che oggi si usa chiamar depressi o sotto- sviluppati, vi è
, 3-1-317: quelle osservazioni s'hanno a chiamar più giuste o men errate, le
solone... negò a creso potersi chiamar felice alcun de'viventi per le ingiurie
modi: in 'righe'o 'solchi'che chiamar si vogliano, ovvero 'a spaglio',
per aria in atto di disperazione, a chiamar gente. 10. intr.
rendino il seguito s'acciuffa, / onde chiamar la guardia ed i soldati / fu
grecizzò il nome proprio e si fece chiamar giasone con vile e barbaro piaggiamento ai
gura / quando più mi spavento / chiamar merzé a quella a cui son dato
che molti francesca- mente si ostinano a chiamar 'toelette'. d'annunzio, iv-2-1120:
che sia nel numero de'vocaboli, nel chiamar le cose, ne l'orditura del
ci: altri, e si potrebber chiamar meramente speculativi, i quali si proposero
spendere la sua protezione, nel sentirsi chiamar la signora; ma quali consolazioni! idem
a dire, / sente '1 su'nome chiamar ne la mente, / che face
un ghiaccio, / e sol per chiamar morte ornai son roco. bembo, iii-366
, 19 (332): fa chiamar fra cristoforo, gli fa vedere l'obbedienza
volge e governa, poteva con altrettanta libertà chiamar questa sprone e timone quella. marino
5-35: questa villa, o podere che chiamar lo vogliamo, s'appartiene a gentiluomini
amaro, / che tanto amaro il fel chiamar non lece. testi, i-227:
son stanco, aimè meschino, / de chiamar tanto mercede; / sti ochi lassi
, / cui la gente talora / suol chiamar misura ». g. villani,
costanzo, 1-323: il re, fatti chiamar tre giovani di grandissima forza et audazia
parti, di cui la prima si può chiamar la 'topica', e le due ultime
. zucchelli, 130: mandai a chiamar il chirurgo, acciò la considerasse con serietà
de'conti, i-94: se per chiamar mercé s'impetrò mai / fra stimoli d'
. ojetti, iii-408: a chiamar mussolini un melanconico, tutti i foglietti
megafono, prin cipiava a chiamar gente, spopolava: le rivendugliole straniva-
di radunar tutte le genti loro e chiamar l'altre ch'erano in slesia e
di quella che, pur troppo, bisogna chiamar malattia. tommaseo [s. v
sanudo, iii-468: fo stridato domam chiamar gran con- seio... per
. vogliono alcuni che s'abbi a chiamar ziuolo montanino;... canta stridendo
, 1-5 (i-74): si fece chiamar il famiglio, e gli ordinò un
strugge, i medici non ponno / chiamar ne'lumi a lui con l'arte il
e guelfo, i più sublimi, / chiamar goffredo per lor duce i primi.
5-3-122: egli ebbe in uso di chiamar 'tragedia'i componimenti dettati in sublime..
altro modo, / si vengon a chiamar da noi bruciate. adr. politi,
., 19 (352): fa chiamar fra cristoforo, gli fa vedere l'
siena, i-180: io ti posso ben chiamar caro; tanto mi costi di lacrime
, non lodola in volosi leva / a chiamar lieta le susurranti lunge. sussurrare (
piagnevano. bellincioni, cvi-265: quanto chiamar mi posso sventurato / poi che d'
di quella che, pur troppo, bisogna chiamar malat carducci, iii-24-244:
da'sacri svolgitori de'divini arcani grecamente chiamar si sogliono senso tropologico, allegorico e
5-35: questa villa, o podere che chiamar lo vogliamo, s'appartiene a gentiluomini
della morte. varano, 1-156: chiamar sovente fra le tacit'ombre / me,
la patria, che è avvezza a chiamar 'tagliani'gl'italiani. c. e.
lassa tapina, ben mi posso / chiamar dolente, s'i'son arrivata /
che in buona tempera era, fatto chiamar tindaro, gli comandò che fuori traesse
2-198: mo casa vostra no se puolela chiamar el tempio de la felicitae? parini
. manzoni, iv-206: si può anche chiamar frivolo e pedantesco il desiderio di saperle
, 41-231: or perché non si puote chiamar tenera quella luce che sul mattino bagnata
cima a un castelletto di carte per chiamar gente intorno a una teorichetta faticosa.
terra e 'l monte / corito fé chiamar per proprio nome, / perché fusse più
., ii-600: tutte queste che chiamar si possono 'banche miste', perché ora sono
è conforme ai principi del gius comune chiamar territorio tutto quello spazio fin dove 1
e di quelle merci che si potrebbero chiamar fresche, cioè i latticini, le frutta
, che non sanno aprir bocca, senza chiamar subito iddio, che venga a testificare
grave vita, / quante volte m'udiste chiamar morte! boiardo, canz.,
, 1-iii-75: non mi sono determinato di chiamar te sia alle specie terrestri
in color tinti orrido e tetro / chiamar dal ferro, ch'ogni altezza inchina.
7-i-285: non saprei l'uom crudel chiamar severo, / né chi lascia peccar
e ripone, / non si può chiamar oca. -tirare a, nel
dèe per quanto amaro / inghiottir: / chiamar aquila un somaro / è mentir.
de l'orzo tisana, et usarono di chiamar tisano el kilo liquori che escono di
non adoprano campane sogliono con voce cantando chiamar il popolo all'orazione salendo sopra certe torri
/ si sente per disgrazia impetuosa- / mente chiamar - gran caso! - al luogo
giornata / in cui costei si fé chiamar regina. rajberti, 2-65: che belli
/ abitatori son d'alpestri monti, / chiamar potrei già tramontate stelle / sotto i
terrestre manto / di tai disciolse, che chiamar non vale. -con riferimento
non si può a rigor di parlare chiamar transito, né a tali navigazioni si
'l velo / del sonno, e un chiamar: « surgi: che fai?
7 quando sentì la boce prossimana / chiamar sì forte, libertà per mettermi tutto nella
in voce orrenda e fiera / solea chiamar la morte, infin che spento / da
due vele minor,... chiamar piacque / al volgo de'nocchier trinchetto
. frescobaldi, iv-127 (10-13): chiamar soccorso di merzé non vale / a
di molte imperfezioni, due giorni sono fece chiamar a sé le serenissime muse. ungaretti
cesar, triunfando, / 'regina'contra sé chiamar s'intese. petrarca, 28-81:
più tristi. manzoni, iv-118: per chiamar buoni o tristi i longobardi,
546: udirete le trombe degli angeli chiamar su i morti; vedrete i morti
a cacciare, senza aver bisogno di chiamar truppa de'tuoi lavoratori. marino,
alla cosa, perché non sarebbe esatto chiamar pace quel periodo tumultuario e confuso.
che turchio fosse, il fé battezzare e chiamar pietro. leonardo, 2-315: verrà
1-100: pervenute le cose a quella che chiamar si po bile qualcosa a
in voce orrenda e fiera / solea chiamar la morte. foscolo, xv-268: il
commedia dell'arte, 47: ubaldo fa chiamar gli schiavi e dice a armellina se
la proporzione si può molto più propriamente chiamar similitudine, ma l'altra più tosto medesimità
xvii-108-43: dumqua, m'è uopo di chiamar mercede / dello suo fallimento, /
maraviglia che vaghissima sia la metafora in chiamar le lagrime pioggia degli occhi e la
, i-224: quello solamente si può chiamar vecchio, quale mette fine ai vizi
alla buona disciplina maritima, che si può chiamar il veicolo delle vittorie e la chiave
pazzi, vii-232: veramente vi potresti chiamar monaca, se andando a mensa non avessi
, con altro vello / retomerò a chiamar su 'l sacro monte. -lanugine
vita comune, quotidiana. di chiamar la commedia imitazion della vita, immagine della
in color tinti orrido e tetro / chiamar dal ferro, ch'ogni altezza inchina:
ro, e, succedendone, chiamar le genti ad estinguerli. periodici
51-60: e pe 1 bargel si chiamar bargellini, / e ciaschedun della moneta
cotesti acutissimi fiorentini spiriti giugnesse a potersi chiamar sonettino; come a qualche vinucolo si
a dire, / sento 'l suo nome chiamar nella mente, / che fate li
gioberti, 4-2-365: l'uso italiano di chiamar 'virtù'le arti nobili e 'virtuoso'
.: marco tullio non s'astenne di chiamar la commedia imitazion della vita, immagine
pettegolezzo. che mi mettono in vosce / chiamar si possono ucce'sanza penalberti, lfl-254
strepitosavociferazione. santi, i-215: incominciammo a chiamar gente,... finalmente alle
gliaccigliamenti a tempeste e tremuoti / il chiamar quelli 'giuste celesti ire', / il far
il tecnico lor vocabolario, / sogliono chiamar costituzionario. na costrizione, sf.
li strozzieri di un lodro fanno a chiamar loro uccelli e falconi. na lòffio