/ spavento dà con paurosa vista / (chi 'l crederebbe?) il vile e
-in espressioni comparai, per indicare chi è coinvolto in una situazione difficile,
, vizi e mentalità. -topodi biblioteca: chi trascorre gran parte del tempo in minuziose
costa il lardo. monosini, 24: chi di gatta nasce, topi piglia
un fesso solo. idem, 330: chi piglia i leoni in assenza, /
. v. j: 'topone': di chi va ratto e quatto, a modo di
frutto. piccolomini, 8-174: ohu, chi vuol donne, acconciar chiavi in toppe
d'azzardo con le carte, nel quale chi tiene banco gioca contro gli altri,
carte; perde e paga la puntata chi ha la carta uguale a quella scoperta.
, / con fare al fin con chi si sbriga presto / ammassa, toppa,
, l'ignoranza o l'infedeltà di chi li governa, la torbidezza e la codarda
. g. manganelli, 16-106: chi ha nell'orecchio la prosa misurata e
, 673: curi le paci sue, chi vede marte / gli altrui campi inondar
le congiunture potevano esser più belle per chi avesse preteso pescar nel torbido. targioni tozzetti
s. maffei, 10-iii-206: chi tiene subentri subito altra materia elettrica simile
: maggio torbo e giugno chiaro, chi empir vuole il granaro. e poi la
reluce di tanto splendore, / ciascun chiarescie chi a liei porta amore; / agli
altro stracco e un pochetto torbiccio e chi nostrale e chi forestiero. 13
un pochetto torbiccio e chi nostrale e chi forestiero. 13. prov.
g. c. croce, 281: chi ben non torce i panni, non si
la seta. loredano, 5-72: chi spalmava le navi, e chi torceva /
5-72: chi spalmava le navi, e chi torceva / le funi, e chi
chi torceva / le funi, e chi cercava e remi e vele; / e
cercava e remi e vele; / e chi la mensa a l'ordine metteva,
storce le bocche, torcere il collo come chi irride un ipocrita, cacciare un palmo
si buttavano addosso alla bestia; e chi le torceva la testa, chi le tirava
; e chi le torceva la testa, chi le tirava la coda e riuscivano a
che il sentimento poetico abbondi più in chi, torcendo o alzando gli occhi dalla
unico di questi diversi fatti è che chi si fissa nel bene che non è bene
naso. cesari, i-422: c'e chi torse il naso a questo 'ferir
prov. proverbi toscani, 344: chi ben non torce i panni, non s'
torchiàio, sm. disus. chi si occupa della torchiatura delle olive o
torchietto ardente, / e vò a veder chi è. alfieri, 5-189: mescere
veramente ridicolo. intorcetta, 75: chi però desidera le notizie più copiose e
tristo corredo che non mai si scompagna da chi va sotto i torchi. d'azeglio
de'libri che sieno di solo passatempo a chi è imbarazzato dal suo ozio. ghislanzoni
e i torchi ancor d'olanda / vantano chi di modena il 20 tomo della contemplazione del
, e non già per isperienza di risanar chi è in letto e nel torchio.
ricevo clienti.. che cosa borbotto? chi sa quanti spropositi, quanto male fatto
are il torchio-, con allusione a chi dilapida tutto il proprio patrimonio.
il torchio. groto, 463: chi non può accender un torchio, accende
torcia di meno al cataletto'. lo dice chi ci vuol veder bene.
convertito. manzini, 5-6: se chi un tempo fea da ermafrodito, / or
. 3. figur. atteggiamento di chi è costantemente rivolto al passato e non
la passione. sermini, 172: chi avesse in chiesa veduti... i
: il non guardare agevolmente si ottiene da chi che sia, con un torcimento di
altro affare. muratori, 6-354: chi pratica le loro conversazioni, miri un poco
mano; e nome: lo torcituro con chi se stringe la soma.
pratica esser più facile ad essere assoluto chi uccise un uomo senza offenderlo con armi
senza offenderlo con armi proibite, che chi fu collo schioppo trovato in cerca di
tordela. berchet, 204: oh, chi adesso chi mi dona / qualche augel
berchet, 204: oh, chi adesso chi mi dona / qualche augel che abbia
faccia torbida e sdegnosa; « e chi sei tu, che con tanta temerità,
quinto sorride. « piano, bisogna vedere chi sarà il tordo ». -parere
minerbetti, 4-ii-142: dice il proverbio che chi ha pazienza... mangia e'
anni sono. torèro, sm. chi combatte contro il toro durante la corrida
il terreno sia sottile. dicono che chi bee il suo seme fa sogni furiosi.
: non ha ragione di verace intelletto / chi non sente d'amore in qualche forma
, ch'è donna deltarmento; e chi dice che fu una mula, ch'è
dei carnaiuoli di siena, 93: et chi contra facesse, sia punito, per
, tutti s'affoltano e aggruppano e abboccano chi qua, chi là. -muta
e aggruppano e abboccano chi qua, chi là. -muta di cani.
di dama nobile e cortese il tormentare chi non t'offende. goldoni, xi-321:
a. cattaneo, ii-133: chi mi restituirà tanto tempo speso in lustrarmi,
sta. n. franco, 6-20: chi incappa nei guai e nei disonori,
molesti, chiedere consiglio ai saggi e a chi può rettamente giudicar delle cose. de
non adoprar tormenti ricercati e inusitati; perché chi fa tali cose è degno d'esser
qual sia il tormento dell'animo / di chi aspetta qualcuno; e massima- / mente
. lemene, xxx-5-229: dimmi, chi t'invaghì? / si, mia leucippe
un tormento. ibidem, 328: chi discioglie la vela a più d'un vento
, 9-31-2-141: perché non si spicca da chi il tiene sì tormentosamente sospeso? perché
schifo orribile e propriamente tormentoso (come chi è mosso al vomito) per queste
, xi-270: oh tormentosa vita / di chi ben ama. leonardi, iii-1044:
e viltà per tornagusto. 3. chi costituisce oggetto di piacere, di desiderio sessuale
di tutte le instituzioni tornanti a prò di chi ha vinto. tornante2, sm
5-ii-245: a metà stra calamitade, e chi vorrebbe altrimenti portar pesi, sudare,
alto, o con una semplice guardatura verso chi gli parla, toma subito ad abbassarli
questo titolo, / e vuol trovar chi eè che infra di loro / ha inviluppato
toma tal qual e'si move, / chi pesca per lo vero e non
de'tempi e degli accidenti, che a chi sarà morto non recitata fino in
faranno frutto alcuno, ma a chi fussi ancora vivo restituireb- bono la
e si ha da sdegnate con chi v'ha detto quelle parole, perché quantunque
: io spero, / che tomi a chi 'l rubasti il degno elmetto. stuparich,
dodici in firenze. segneri, iv-214: chi può questi mezzi stessi trascorrere ad uno
-buona tornata: espressione augurale rivolta a chi parte. beatrice del sera,
'l pesce viene a riva, / chi noi prende, e'toma via. fagiuoli
vuol tornar. proverbi toscani, 255: chi vuole che il suo conto gli tomi
le dodici tomature con cui si accoglie chi giunge gradito dopo un'assenza.
, fa che ti ricordi / a chi tu fosti ed a chi se'mogliera /
ricordi / a chi tu fosti ed a chi se'mogliera / onde per te mi
dove trionfa l'antilingua -l'italiano di chi non sa dire 'ho fatto'ma deve
quattrocento, lxiv-115: fenga la povertà chi vole amice, / e chi ha denari
povertà chi vole amice, / e chi ha denari attenda a triunfare. g.
. bernardino da siena, 948: a chi dà limosina drittamente come debba, gli
non lo volere. similitudine tolta da chi giuoca a trionfini o a ronfa o
aprire le vie come è detto, a chi cerca favori per vie publiche, e
favori per vie publiche, e chiuderle a chi li cerca per vie private, come
che fece roma: perché in premio di chi operava bene per il publico, ordinò
/ queli zercando inter lo gorfo / chi menazavan zercà lor. a. pucci,
). battista, vi-1-43: sol chi sbrana i nessi, e chi divora /
: sol chi sbrana i nessi, e chi divora / al triplicato gerion tre vite
... il triplice migliaio a chi t'indicherò. 4. che
eracle. -scherz. consigliere; chi dà responsi alquanto autorevoli. - anche
dal tri pode, di chi parla in tono cattedratico e trincia sentenze con
troppo avvilirmi teco, io non so chi mi tenesse dal batterti attraverso del ceffo
. s. fiorillo, cv-645: chi me darìa no punio da cà, chi
chi me darìa no punio da cà, chi no secozzone da. llà, chi
chi no secozzone da. llà, chi na scopoleata, chi mazzate, chi cauce
da. llà, chi na scopoleata, chi mazzate, chi cauce a lo tafanario
, chi na scopoleata, chi mazzate, chi cauce a lo tafanario, chi promonate
, chi cauce a lo tafanario, chi promonate 'n faccia, e chi tripate allo
tafanario, chi promonate 'n faccia, e chi tripate allo musso de sette sapate.
: in quanto a donna flaminia non è chi non la supponga matrona giunonica. era
prima guerra punica volgar., 162: chi vorrà considerare la differenzia, che è
parlando. d'annunzio, v-2-660: chi viveva in quella clausura solenne? non m'
manganelli, 16-152: andiamo per ordine: chi è come è riapparso tra noi questo
, di essere trisnipóte / di chissà chi, di chi non fu mai vivo.
trisnipóte / di chissà chi, di chi non fu mai vivo. -con riferimento
sparagnare. gualdo priorato, 1-370: chi pigramente semina, tristamente raccoglie. foscolo,
, 3-571: na, fa chi la segue grato, / magnanimo alle 'mprese
, sf. stato d'animo di chi è afflitto, addolorato, malinconico,
e letter. stato d'animo di chi è triste, malinconico, preoccupato o
questo vizio, che s'apella tristizia, chi il ben, che potrebbe fare non
felice da massa marittima, 36: chi seguita jesù possedè il pegno / di
mal costume ed al perverso ardire di chi è ostile a dio ed alla sua legge
del paese / e c'è poi chi vi conta tutti i passi: / e
). viani, 14-39: tristo è chi deve vivere sull'onda istabile marina.
alla fama. forteguerri, iv-423: chi sa ch'ei non mi arrechi / qualche
tra parente e parente, tristo a chi non ha mente. ibidem, 150:
forza di martel s'aita; / ma chi nel macinatura di legumi secchi. sangue
, percioché tutti questi sensi, da chi tritamente volesse guardare, gli si potrebbono in
crisolito... si dà tridato a chi patisce di asmo. r. del
fecion cadere di maniera le balestre, e chi le traeva che certi oltre le ferite
tritavo dell'avo. metastasio, 1-iii-140: chi le ha mai ricordato che così facevano
[in ii frontespizio, 190]: chi conosce, per esempio, il vero giovanni
diminutivo di 'trito': si dice di chi ha la smania di vestir bene, ma
: abbastanza integra è rimasta, per chi la cerchi, la cucina locale; carne
amor, proverbio è trito, / vince chi fugge e non chi si cimenta.
trito, / vince chi fugge e non chi si cimenta. leopardi, v-38:
rimandato indrieto come un cuccio. / chi vi cercassi trito e falde e falde
ogni farina l'ebbi sempre lorde. chi maneggia la pece per tinger5 ed attaccar
vi prego di far parlare in vece mia chi più è avezzo a triturare filosofemi per
: / « e l'occhio a lui chi trivellò notturno? ».
le viti] si è al trivelino / chi ben fa el foro el se gli tene
versi abbisognano d'aiuto, / e di chi possa ad essi impennar l'ali.
. soffici, v-5-60: c'è chi, più superficialmente ancora, sbaglia addirittura realismo
maffei, 5-2-534: 'os'si diceva da chi parlava con pulitezza; 'bucca',
abbiamo in plauto e in giuvenale, da chi trivialmente. c. bini, 102
di cognizioni apprese trivialmente, ma che divertono chi non va in cerca di precisione.
. g. argoli, 117: chi voci ha di civette, e chi di
: chi voci ha di civette, e chi di bubi, / chi prende il
civette, e chi di bubi, / chi prende il corso dritto, e chi
chi prende il corso dritto, e chi 'l difalca. / quel lancia il palo
, avv. ant. al modo di chi porta un trofeo, come se portasse
o soggiogata (anche con riferimento a chi è avvinto da amore); vittima
. pareva che le fossero caduti addosso chi sa quali trogoli di sporcizie che lasciano
le troie animali molto ferocie contro a chi l'offende. domenichi [plinio],
gli occhi bistrati? pavese, i-136: chi ti ha detto di stare attento quando
dante, par., 20-68: chi crederebbe giù nel mondo errante / che
come le 'troike'russe e tanto peggio per chi non è lesto a evitarle. antongini
publicati. p. foglietta, 125: chi dice i suoi segreti a donne,
altri. 3. trombettiere; chi, in partic. per professione, suona
creatore, perché ella è figliuola di chi la genera, e non figliastra com'è
che sì chiara tromba / trovaste, e chi di voi sì alto scrisse. casti,
passioni tuttora commosso,... chi volea ragionar di concordia e persuadere ogni
nazionali savoiardi e garibaldini, e marciare contro chi 'accusa tutta la nazione', contro chi
chi 'accusa tutta la nazione', contro chi ci nega il diritto dei 'generi nostri'.
e di trombai. 2. chi fabbrica o vende trombe. = deriv
in cambio dei braccialetti perché se no chi la vuole quella gobbona lì., oh
. frugoni, vii-741: sai tu chi siano? te 'l dirà la fama,
. sonatore di tromba. -al figuri chi divulga notizie, soprattutto riservate, o loda
). anonimo genovese, 1-1-281: chi per vila o per montagne / usa
al gran trombecta paulo. 14. chi diffonde, per lo più con malizia pettegola
avvento dei mezzi informatici in rete, chi aveva il compito di dettare per telefono
alla redazione centrale. 3. chi riferisce o divulga notizie o idee, propaganda
a vivere in un secolo trombettiero, chi va a genio dei giornalisti...
elencati con il giusto scrupolo di chi deve mettersi in guardia, coagulazione
dal gr. jioùìoig 'produ chi e trombi rossi. - trombo murale,
1986], 2: a chi fa ricerca sociale la gente e la società
-in espressioni comparai, per indicare chi russa f cetti, i-ii-274: l'italia
ioio g'e composo / da de chi g'e si pietoso. antonio da ferrara
arpino, 7-14: adesso l'hai trovato chi ti scorcia, ti stende, ti
a cui sgusciar di mano / a chi asta, a chi stioppo, a chi
di mano / a chi asta, a chi stioppo, a chi lanterna. goldoni,
chi asta, a chi stioppo, a chi lanterna. goldoni, ix-454: con
poi che si tronca la vita a chi taglia le borse, perché si perdona alle
, 1-20: nel contagio delle rivoluzioni, chi non ha la mano veloce a troncarne
sue. n. villani, i-7-28: chi batte, e rende a la sua forma
lo acciar dome, e compresse, / chi ricuoce il metallo, e trae la
e di coroo. bembo, iii-355: chi in luogo di somma felicità porrebbe due
queste selve amiche / non v'è chi ascolti i miei lugubri accenti / altro
tronco nudo gittarono fuori della barca per chi volesse vedere tale spettacolo. morone,
non resiste mai ad alcuna volontà di chi abbia vigore e destrezza bastanti a piegarla
annoso tronco. dotti, 1-380: chi tenta ferir le altrui radici / sovente apre
aretino, 10-26: è ben babbuasso chi non diventa di ventiquattro carati in corte
superbia. -anche: atteggiamento di chi cammina o incede tronfio. pascoli
guardava la faccia dall'espressione tronfia di chi si è comportato bene. 3
f. f. frugoni, vi-165: chi se tu, olà, della panza tronfa
i paesi d'europa, e vedete chi sono coloro che poterono resistere alla bufera
condizioni. anonimo, i-624: chi troppo s'umilia non è saggio. giamboni
ariosto, 5-6: dar la morte a chi procuri e studi il tuo ben sempre
. pirandello, 8-941: -mi dica chi è il vero, se non è marzani
troppo per qualcuno: con riferimento a chi non conosce e non accetta limiti.
petrarca, 307-7: a cader va chi troppo sale. s. bernardino da
nel troppo. monosini, 314: chi troppo mangia, la pancia gli duole.
mai troppo. gozzano, ii-78: chi troppo studia e poi matto diventa!
traduttori sulla prima pagina dei quotidiani: chi troppo chi niente. = adattamento
prima pagina dei quotidiani: chi troppo chi niente. = adattamento del fr
sgabello. beltramelli, ii- 605: chi tagliava, chi tritava, chi insaccava,
, ii- 605: chi tagliava, chi tritava, chi insaccava,...
605: chi tagliava, chi tritava, chi insaccava,... chi, lasciata
tritava, chi insaccava,... chi, lasciata la mannaia sul trappolo affondava
(plur. m. -i). chi si dedica alla pesca di trote.
asinelli. tommaseo, 2-ii-365: donna chi trotta e terra chi pende, /
, 2-ii-365: donna chi trotta e terra chi pende, / danari un ci spende
gli asini trottano. ibidem, 275: chi può andar di passo per l'asciutto
di necessità estrema inducono ad agire anche chi è solitamente pigro o irresoluto. m
). pataffio, 6: e chi è nella malta non trottato, / l'
membra. ariosto, 26-25: beato chi il cavallo ha corridore, / ch'
tommaseo [s. v.]: chi ha voglia di lavorare, o di trotto
per l'ambio; / ma poi chi le mie lettere riceve, / mi par
: movendosi la terra senza aver sopra chi appoggiarsi, cascherebbe; quasi che il
fino a notte alta. -per indicare chi lavora in modo instancabile e senza tregua
in modo instancabile e senza tregua o chi agisce freneticamente. nievo, 1-vi-42:
si fan delle scommesse tra i giuocatori e chi fa eseguire tal giuoco; 'fàricci la
anche in un'espressione comparai, per indicare chi si affaccenda freneticamente. salvini
, sm. e f. invar. chi ha il compito professionale di cercare persone
esser vivo. 3. reperire chi risponda a determinati requisiti, possieda determinate
, xli-i: perch'io non trovo chi meco ragioni / del signor a cui
119: pilato disse a li giuderi / chi eran sì crudeli et fieri: /
scuse per non andare. -smascherare chi viene ritenuto colpevole di un reato,
non trovate?, per cercare presso chi ascolta una conferma a quanto si è
venne trovato. varchi, 8-1-59: chi leggerà diligentemente il i capitolo del iv
. lorenzo de'medici, ii-238: chi mette tutto il suo in un invito,
trova buon orso. ibidem, 138: chi ha a rompere il vari punti utili
trova tesoro. bencivenni, 4-81: chi cerca, sì truova. b. giambullari
306: dice il proverbio che chi cerca truova. f. d'ambra,
. d'ambra, xxv2- 361: chi ben serra ben truova. monosini,
lippi, 8-4: che ben sapesti che chi cerca trova. proverbi toscani, 42
trova al mercato. ibidem, 46: chi tiene il piede in due staffe,
tommaseo \. ibidem, 108: chi trova una chiave, trova due quattrini;
chiave, trova due quattrini; ma chi la perde, perde due carlini. ibidem
perde due carlini. ibidem, 109: chi vuol trovar la gallina, scompigli la
che trovi. ibidem, 234: chi getta la sua roba al popolazzo, si
troverai cugini. ibidem, 247: chi la fa, chi la disfà, e
ibidem, 247: chi la fa, chi la disfà, e chi la trova
la fa, chi la disfà, e chi la trova fatta [la roba]
la roba]. ibidem, 329: chi cerca rogna, rogna trova. ibidem,
a trovar vivi [si suol dire a chi ha pochi assegnamenti, e si sgomenta
, / a. cte sia raccomandato / chi la tua laude à trovato, /
tua laude à trovato, / et chi te lauda, agnesa beata. bettinelli,
, sm. e f. invar. chi pro2. plur. istituto di pubblica
, 8-9: « povero trovatello! chi ne ignora il rovello? buttato via dalla
(anche come saluto augurale rivolto a chi s'incontra per significare affettuosa ospitalità,
1-i-140: citavano un proverbio ferrarese di chi si palesava danaroso a un tratto: «
un metodo operativo. - anche: chi escogita, chi progetta qualcosa negli aspetti
. - anche: chi escogita, chi progetta qualcosa negli aspetti pratici.
; immaginatore di un simbolo. -anche: chi formula un'opinione, un sistema di
un'opinione, un sistema di pensiero; chi per primo enuncia una teoria.
rettor., 6-6: ornai vuole dicere chi è l'autore, cioè il trovatore
to ordine. 3. chi escogita stratagemmi, tranelli, inganni o,
falsario e ladro. 4. chi sa trovare o scegliere qualcosa o qualcuno;
qualcuno; ricercatore. - anche: chi sa individuare, riconoscere. boccaccio,
civiltà sconosciute. -in partic.: chi riporta alla luce i resti di antiche
indiani piaitano quando trovan lo tesoro de chi deve essere. capuana, 1-ii-66: 1
anche sostant. anonimo, i-480: chi da gioia e diporto / ne levao e
come il settebello dal mazzo, allora chi lo poteva battere? = dal
re de'veien- ti con non so chi a dadi, spiegano alcuni, 'tesserarum'a
scena gli attori teatrali o cinematografici o chi deve comparire in televisione.
operazione. carducci, iii-27-21: chi avrebbe immaginato sotto quella parrucca da cattedrante
avversario; e così continovano: e chi coglie, vince il nocciolo che coglie o
: queste elèzioni hanno il tracco, chi vota per il governo è come se votasse
è come se votasse due volte, chi vota contro conta solo per uno.
v. giustiniani, xcii-i-328: chi s'applica al giuoco della palla e
s'applica al giuoco della palla e chi del pallone e chi del trucco, e
della palla e chi del pallone e chi del trucco, e chi del palamaglio e
del pallone e chi del trucco, e chi del palamaglio e altri simili, tra
di trucia e di stanga e per chi lavora deve pur venire il giorno in cui
, i-187: 'truciante'. si dice di chi ha la trucia, è ridotto cioè
rantasett'anni, che vide e disse chi erano stati i veri carnefici, il
gemello non si ritrovi, perché farei chi sa quale trucia figura se ricomparisse questo
(trùgiola pècore), sm. ani chi tosa le pecore. - anche con
lana in somma per lui non v'è chi trucioli, chi fili lino, chi
per lui non v'è chi trucioli, chi fili lino, chi pannina sbricioli;
chi trucioli, chi fili lino, chi pannina sbricioli; / sicché affamato né men
. truciolone2, sm. tose. chi veste abiti miseri e consunti, pezzente
trufa), sf. reato commesso da chi ricava illecito profitto a danno di altri
g. gozzi, 4-18: lecita in chi poteva usar la forza era la truffa
/ e'non ti terrà buffa / chi t'intenda; / vanne, figliuola mia
li voglio al suo dispetto, e di chi farà per lei guardisi questa truffaldella,
è 'girandola'presero pure spoglie turchesche. ah chi mai scompisciato non si farebbe dal ridere
truffardi; i falsi medici; o chi si vale di un'inserzione giornalistica per
la malvagità in abito di pellegrino a truffare chi aveva a lei dato con sì buon
: tu non rispondi, truffatore? a chi dico io? aiutatemi, che non
qualunque truffatore di limosine, e contra chi vuol senza fatica campare col pane altrui
, i-187: 'trullaggine': qualità astratta di chi è trullo; detto o atto di
g. f. loredano, n-18: chi vi forbe il forame quando frullate?
. truffatóre, sm. letter. chi peta frequentemente e rumorosamente.
/ buffole / e truffole / non dice chi sta cheto. = dal fr
coder. / a mi par van chi cred d'amor 50ì scoder. =
uo- va e di torte, e chi gl'empia 'l traghetto / senza dir chi
chi gl'empia 'l traghetto / senza dir chi 'l guadagni, o dove nasca.
, 2-i-6: ell'è cosa mirabile a chi non nacque toscano il sentire dalla bocca
alquanto numerosi. tanara, 18: chi non ha veduto diverse truppe di uccelli con
, 1-308: si può dar ordine a chi guida essa truppètta di ritirarsi.
un trust. bacchetti, 2-xxii-23: chi volesse fondare un giornale antiprotezionista potrebbe appoggiarsi
. m. -i). disus. chi fa parte di un trust, di
accordel- lato'. 2. chi concentra nei suoi scritti o discorsi un numero
, 'rusconi'(come i piemontesi chiamano chi lavora sodo) o 'truzzi'(come sono
, 1-1-180: a tu prometo beneixon / chi àn de ti compassion.
frase e alla fine decidere insieme a lui chi dei due, quando e da dove
. carducci, iii-27-140: e tu, chi sei, che osi darmi del tu
perché dintorno suonin mille tube, / chi move te, se 'l senso non ti
). - con meton.: chi suona tale strumento. montale, 3-206
baldini, 3-228: è pupilla di chi vede o di chi non vede questa
: è pupilla di chi vede o di chi non vede questa dell'iguana tubercolata,
1-181: marco era tubercolotico, e chi sa quando il povero figliolo sarebbe stato
se non ispasima di favellarvi. - chi è gentile il dimostra, tuchesto come tuchèllo
non ispasima di favellarvi. - chi è gentile il dimostra, tuchesto come tuchèllo
ed ordine provveduto da dio, che chi passa del purgatorio al celestiale regno, sia
nell'acque. cantari, 319: chi è ferito, in mar convien si tuffi
lor sangue. aretino, v-1-63: chi sa quel che dèe essere? i fini
qual si fa disprezzo indegno / di chi su libri a faticar si tuffa? ghislanzoni
sm. (femm. -trice). chi compie tuffi; atleta che pratica lo
, che gli vinse certi pesci, e chi più stava sotto l'acqua. maometti
lungo sott'acqua. 2. chi è addetto a immergere un materiale o un
ultimo tufo, si dice proverbialmente di chi va in rovina affatto. magalotti, 28-217
quei che danno / il tuffo a chi le fa. cesari, 7-252: io
il vino che ha la muffa: che chi ne bee tre dì si scorda del
... adomerebbe le sue scritture di chi sa quanti ret- torici tulipani e di
da un rullo di tamburi o da chi bussa alla porta (anche iter).
cornazano, 1-136: necessario è, a chi salire al cacumen del monte desidera,
esso ancora un fenomeno assai difficile, chi può negarlo? a. cocchi, 5-2-46
. n. franco, 4-203: chi pon mente a quel, che sopra il
po'di tumore su la cute di chi è punto, ma ella lascia dentro
superno orgoglio. tesauro, 9-142: chi ha forza maggiore a raffrenare / e la
gran tumor m'appiani; / ma chi è quei di cui tu parlavi ora?
efestiada. pananti, i-439: di chi quel solitario tumulétto / che siede all'
un son e un timulto d'una moltitudem chi intrase dentro. boccaccio, viii-1-241:
or se aduna lo esercito inumano: / chi potrebbe il tumulto racontare / de la
guerra e di tormenti, ed a spiar chi possa esser la donna amata; e
, assai leggier cosa è da comprendere a chi vi vuole riguardare. -essere
orali... così ora - e chi sa per quanti anni ancora -giaccio supplente
frettolosamente. tasso, n-ii-400: a chi dobbiam più credere, al giudicio del
, amaro così, che avrebbe attossicato chi n'era cagione. l. gualdo,
il tuono. monachi, 96: chi della lingua non udisse el tuono / ces-
prov. proverbi toscani, 124: chi non ha poveri o matti nel paren-
un vicino di casa, un non so chi, un nessuno, che abita,
mostrare una divertita sorpresa di fronte a chi, ritenuto irreprensibile, viene colto in
ne guardi, e conduca a tale chi mai ci vuole. 2.
sm. (femm. -a). chi è addetto alla fabbricazione di turaccioli di
su su, vien l'inimico, e chi noi crede / venga a veder,
par- tic. nel gesto tipico di chi è disgustato da un cattivo odore,
si rivestano senza sua licensia: or chi vedesse massarisie aparechiate a turare buche!
caterina de'ricci, 412: c'è chi li tura,... poderi interi
g. gherardi, 3-43: « chi prima è trovato, i patti eletti /
ne nascono: l'uno, che chi ha un certo viso che non istà bene
tei turi!: come imprecazione contro chi emette fetide flatulenze. sercambi, 1-i-336
prestare attenzione. cavalca, 9-23: chi si tura le orecchie, che non oda
tura buco, e fa callaia ('di chi salda un debito piccolo col fame uno
mangiano'). proverbi toscani, 96: chi non tura bu- colin, tura bucone
. chiose cagliaritane, 81: dicie chi l'ha vedute che le saracine vanno tanto
, le quali furono trecento sessanta, chi a cavallo e chi in su carri,
trecento sessanta, chi a cavallo e chi in su carri, e 'maestri che
turbante. -con meton.: chi porta tale copricapo (con allusione ai
fra turbanza e fra timore: / chi viemmi di soppiatto a scompisciare? tenca,
g. stampa, 50: lassa, chi turba la mia lunga pace? /
turba la mia lunga pace? / chi rompe il sonno e l'alta mia
sp., 8 (144): chi dava a voi tanta giocon- ità è
villani, 8-44: mala morte possa fare chi di voi turba la pace. b
se me coposse una tannana, / chi fé lo tempo astorbéa, / con
/ con bacanexi e groso mar / chi co unde e forte e brave / turba
sorriso impudico, svergognato, come di chi non è troppo dispiacente di essere colto
prov. proverbi toscani, 88: chi è fortificato, non è turbato. ibidem
. turbativa del possesso: comportamento di chi, senza giungere allo spoglio, reca però
mia litto consistente nel comportamento di chi con violenza o minaccia o con mezzi
veniva attaccata come inquietante e turbativa da chi non riusciva a leggere negli occhi dei
de lo to spirito santo, / chi me vei romaner sora / in turbazion
crudeltà, turbini d'ira / a chi pur osa di mirarlo in faccia. f
vita moderna. 9. chi è dotato di personalità travolgente; chi ha
. chi è dotato di personalità travolgente; chi ha carattere capriccioso, ostinato o,
: donqua ben posso dicen « lasso, chi. m- mi / tieni turbo,
'tifone'nella sua 'meteora', dove chi vuole può pienamente vedere di questa
questo re de la gloria veniente, / chi è? » con voce dolorosa e
el geloso marito, / guardando con turbor chi lei guardava. = voce
sembla angelica figura, / ma, chi l'asaggi, egli amore è guerrier mortale
cineserie e vecchiumi, arrivati fin quassù chi sa per qual quali vie e casi,
. -gi o -ghi). stor. chi appartiene all'antica popolazione dell'asia centrorientale
stato mai vero. 3. chi scrive, legge e interpreta lettere o messaggi
v.]: 'parla turco': di chi noi non intendiamo, o di chi
chi noi non intendiamo, o di chi strapazza la lingua che parla. verga,
ulani. 2. figur. chi cerca d'imporre le sue idee in modo
: la mirra e ture, a chi fu dato in sorte / placar ne l'
, turgido. garisendi, xxxviii-322: chi l'estate ci dà torrida e altera,
color flavo a le biade crescenti? / chi il dolce tempo quando bacco impera /
sancto piè l'uve turgenti, / chi in verno veste irsuta e glaciale / d'
testa possono temersi con molta ragione da chi considera le copiose e frequenti perdite di sangue
plur. m. -i). chi viaggia per turismo. g.
» la donna lo sapeva... chi cadde da un'altezza prodigiosa e protestò
(plur. m. -1). chi lavora in una fabbrica nella quale l'
lavorativa è organizzata secondo turni predeterminati; chi si alterna nel lavoro con altre persone
s. v.]: 'turnista': chi è di turno. ottieni, 3-143:
esigenze produttive. -in senso generico: chi si alterna con altre persone nel servirsi
. betteioni, i-187: v'ha chi al suo tempo nomi ingiuriosi / scaglia e
sommo amabile, / el cui principio chi può inarrare! = forse da turpe
van rinnovando... e v'ha chi comporta simili stravaganze e turpitudini, e
comporta simili stravaganze e turpitudini, e chi le loda? 4. affermazione
. pazzi de'medici, 83: chi dalla selva tira / i remi ancor frondosi
/ i remi ancor frondosi, / chi vele e torte funi, / chi sarte
/ chi vele e torte funi, / chi sarte e scale adatta; / chi per
/ chi sarte e scale adatta; / chi per l'altere gaggie / si vede
gaggie / si vede arme ordinare; / chi le turrite prore / dipinger, chi
chi le turrite prore / dipinger, chi da poppa / disporre i timon fidi.
. bergantini, lomazzi, 4-ii-176: chi desidera con questi avisi datti di farsi 353
columne. lanzi, 1-2- 171: chi ama l'antichità figurata,...
a. f. gori, i-ccxlix: chi pensa che in quel cultissimo rebilisti,
legale rappresentanza. -anche: condizione di chi si trova soggetto a tale ufficio.
al di fuori dell'obbligo giuridico a chi si trova o è ritenuto in condizioni di
nannini [epistole], 345: chi pregherò io, che pigli la mia tutela
anche, per simil., di chi svolge funzioni di aiuto e protezione provvidenziale
, tutt'e tre posero una mano, chi sul capo, chi sulle spalle del
una mano, chi sul capo, chi sulle spalle del ragazzo, come per accarezzarlo
della jessie. -per estens. chi per forte personalità, valore, prestigio,
sostegno. -padre tutelare, chi offre riferimento autorevole di natura intellettuale,
tutore (i beni, i diritti di chi ne ha la titolarità ma non la
. giuliano dati, 41: pensa che chi va in mar non è mai tuto
nell'ambito di un'organizzazione aziendale per chi è all'inizio della carriera o per un
. 2. per simil. chi vigila sulle azioni di qualcuno, difendendolo,
, arrogandosene la responsabilità. -anche: chi tutela, anche in modo disonesto e
ve la cancellarono. 3. chi esercita un potere politico forte ma larvato,
demonni eram tuta fia cum ella, chi l'ameistravam e ancor l'abellivam.
/ che si fugge tuttavia! / chi vuol esser lieto, sia: / di
a pietre. baretti, 6-380: chi fa sforzo fuor di firenze di parlar
x-28: dall'anarchìa lusingasi aver tutto / chi vuol la tuttiarchia. = comp
discovrir l'avorio / che fa di marmo chi da presso 'l guarda; e tutto
determinativo. maestro francesco, 651: chi non à de l'amore sperienza, /
, 1-224: filippo era tutt'orec- chi al campanello della porta, aspettando che venisse
grida, / il mes- saggier da chi il circasso intese / che costei fu ch'
: dall'anarchia lusingasi aver tutto / chi vuol la tuttiarchìa. romagnosi, 3-i-21:
. -ecco tutto: affermazione conclusiva di chi ha narrato, rivelato ogni cosa e
, motto o stato d'animo di chi esige ogni cosa immediatamente. a
: notabile proverbio... dice che chi tutto vuol, tutto perde. panigarola
, tutto perde. panigarola, 1-5: chi non può salvar tutto, salvi parte
il tutto. idem, 273: chi tutto vuole, / di rabbia muore.
tuttobiasma, sm. region. chi trova da ridire, da criticare su
ridire, da criticare su tutto; chi non apprezza né loda alcunché. bibbiena
, / e tosto verrà fatto a chi ciò pensa / là dove cristo tutto dì
stracca-gelosie; lascio mascararsi alle belle e a chi ha di che vestirsi ».
(plur. -gi o -ghi). chi ostenta e sfoggia competenza su tutto,
signore. papi, 4-123: avvi pur chi tuttora il premio ambisce / del destro
/ ogn'altra beltà dispare; / chi più mente la tene, / più fatta
, sm. e f. invar. chi affetta di sapere tutto, saputo,
di affannose silfidi in 'tutù'bianco, chi le potrà seguire le pattinatrici veloci che
(1iv- 341): già fu chi m'ebbe cara e volentieri / giovinetta mi
v.]: 'tuziorismo': dottrina di chi seguita in morale l'opinione più sicura
, egli è appunto nella condizione di chi dèe operare mentriè dubbioso dell'illiceità dell'
sue parti accorte. boccaccio, vii-123: chi meco esser desia, / benign'esser
bruna terra ubbidiente, che ami / chi ti piagò col vomero brunito. 4
sf. atteggiamento psicologico e pratico di chi per abitudine, per inclinazione, per calcolata
seguire i consigli e le richieste di chi sia 0 appaia rivestito di autorità o si
prescrizioni, agli ordini e alle direttive di chi è superiore in una gerarchia o esercita
genio! segneri,. 240: chi pecca..., di libero si
uso tr. guittone, i-3-384: chi ama se stesso veraciemente opera opere pertinente
vuol dire, quella faccia: comanda chi può, e ubbidisce chi vuole. proverbi
: comanda chi può, e ubbidisce chi vuole. proverbi toscani, 169:
244): benvenuto mio, sappi che chi è prigione non è ubrigato né si
tedaldi, 21-8 (54): chi nel cor mi pinse tal vagheza / ubligato
sito ampliare, possano e difendersi da chi l'assaltasse e opprimere qualunque alla grandezza sua
campi. carducci, iii-1-157: a chi lo sguardo avvalla, una beata /
... / in ubertate anche chi ha misura, / ed in grandezza umilitade
co'raggi solari, / allor di seme chi copia ubertosa / prestata a'solchi del
cambiare ubicazione. cattaneo, i-2-435: chi vuol innalzare una fabbrica sontuosa, deve
ubicazione. arlia, 4-184: chi non vuol essere... animale,
= propr. 'dove è presente chi ha maggiore autorità, cessa [il
, cessa [il potere] di chi è inferiore'. ubino, sm
ciccio. era batacchi, ii-29: chi sbadiglia annoiato e si dimena / e la
più ubbriacando, getta in profondo letargo chi ne ha abusato. 2.
senza tal formalità bevea, / onde chi più chi meno ubbriacossi. graf 5-886
formalità bevea, / onde chi più chi meno ubbriacossi. graf 5-886: in
consista questa spirituale ubbriachezza, propria di chi ha fatta una fervente pentecoste ed ha
, / nato alla stufa, or ecco chi presume / signoreggiar il bel nome latino
simili a due d'annunzio, v-3-821: chi sa quanti tordi prende in queste svagarti
. grazzini, 4-78: ed io chi sono, ubbriacaccia? = dal lat
, 27-92: dopo, se non fia chi me lo vieti, / farò di
(ant. ucellàió), sm. chi cattura o vende uccelli vivi, da
ciegli / meritamente lui resta uccellato. / chi si diletta di frau- b.
10 non dico, che faccia errore chi toscanamente favella: ma che varchi
1-389: tale, o corte sleal, chi fatuo ed orbo, / a caccia
prov. proverbi toscani, 46: chi va per uccellar resta impaniato. =
sm. (femm. -trice). chi pratica la caccia agli uccelli con reti
di vario genere. -anche: chi caccia uccelli con armi da fuoco.
. -in espressioni comparai per indicare chi circuisce, seduce o, anche,
circuisce, seduce o, anche, chi lusinga per carpire la fiducia o i
uccellatori. 2. figur. chi ordisce inganni, tende raggiri ai danni
razzi, 0-40: io non so vedere chi di costoro sia l'uccellatore e chi
chi di costoro sia l'uccellatore e chi l'uccello. -con riferimento al
uccellatori de'miei sermoni! 3. chi cerca di ottenere benefici, denaro, incarichi
io sì come far suole 7 chi dietro a li uccellin in sua vita perde
. canti carnascialeschi, 1-161: pazzo chi 'l suo dispensa / senza misura,
non piglia uccelli, mangi la civetta'. chi non guadagna, è costretto a mangiarsi
mortalità di bestie. intelligenza, 268: chi vide mai uccisione / così crudele,
: dava [papa eugenio] udienza a chi la voleva, passato il tempo delle
esaurito le ragioni che suggeriscono indulgenza verso chi crea o adatta o 'monta'opere che,
l'atrio nei giorni d'udienza che chi aveva buoni pugni e voce altamente intonata e
... della parola di dio mostra chi è suo figliuolo, e chi no
mostra chi è suo figliuolo, e chi no. cino, iv-163 (28-1)
sonare / e l'altra no, chi può giudicar questo, / qual sia migliore
certe lingue tebane che ci sono; e chi ode, poi non disode. proverbi
bevi e godi. ibidem, 56: chi affoga grida, ancor che non sia
ode nessuno. ibidem, 174: chi vuol udir novelle, al barbier si dicon
si dicon belle. ibidem, 231: chi non parla dio non l'ode.
la è sempre a un modo; chi parla per udita, aspetti la mentita.
m. villani, iii-8-1: dunque chi comuove i popoli, chi aparecchia le
iii-8-1: dunque chi comuove i popoli, chi aparecchia le grandi schiere, se non
le mie frasi. 2. chi assiste alle lezioni di un maestro, di
, di un docente. -anche: chi ha il permesso di frequentare le lezioni
interrogatorio (« perbacco! e lei chi è? », esordì: « forse
militare-, negli stati italiani preunitari, chi, con compiti di vario tipo, partecipava
lire. 7. ant. chi trattava con gli ambasciatori stranieri per conto
soldati, 2-35: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. sarebbe
: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. sarebbe soltanto una scuola di
4-95: « è permesso? » « chi è adesso? uffa! sempre seccature
, uficiale, ufizialé), sm. chi ricopre una carica o ufficio pubblico.
principe, o altro superiore, a chi spetta, principalmente star molto avvertito et
li sindichi a sindicare gli ufficiali ve- chi, e lo pesatore de la lana,
comune. -nell'antica roma, chi rivestiva una carica e funzione sacerdotale.
è posto l'ufficiale solamente per punire chi fa male, ma anco è posto
, e tergiversazioni, con le quali, chi conosce di non aver ragione, procura
-delegato all'esercizio della giurisdizione da chi ne detiene il diritto. galanti
membro di un corpo di polizia o chi ne è comandante. livio volgar.
. 14. ufficiale di gara-, chi è preposto al controllo del regolare svolgimento
la mia conoscenza. -ufficiale inferiore, chi, nell'esercito e nell'aeronautica militare
correnti artistiche. -ufficiale superiore, chi, nell'esercito e nell'aeronautica militare
di vascello. -ufficiale generale, chi, nell'esercito, riveste il grado
deprofundis. -ufficiale di scolta: chi comanda un servizio di sentinelle. calvino
17. marin. secondo ufficiale, chi ricopre la seconda carica di comando su
spagna. 19. disus. chi è preposto a una determinata mansione,
e brachetta stretta. ibidem, 261: chi porta la cappa è degli unziali.
iii-827: tutta la ufficialità falciata. chi difenderà domani le porte d'italia?
, dei notabili di una collettività; chi ricopre e si trasmette le cariche pubbliche
perciò gl'italiani aspirano sempre all'ufficialità a chi detiene il potere. 4
che promettevano di donare ducente ducati a chi desse lor ne le mani vivo il capitano
degli uffici: stabilita sugli stipendi di chi ricopriva le varie cariche (che a
via quella legge, per la quale chi non ha avuto il padre o almeno l'
: difensore nominato dall'autorità giudiziaria per chi non ha o ricusa il proprio legale
rinvenuti su mezzi o locali pubblici affinché chi li ha perduti possa fame richiesta.
città, ecc.) anche assegnata da chi ha il comando, la direzione,
li altri delli errori suoi. ditemi: chi è di voi che non abbia fatto
perché molte volte sono di gravezza a chi gli riceve. r. zeno, li-6-221
convento. f. porta, 4-224: chi cominciò a cicalare, chi a dir
, 4-224: chi cominciò a cicalare, chi a dir l'ufficio, chi a
, chi a dir l'ufficio, chi a riveder sue scritture, chi a sortar
ufficio, chi a riveder sue scritture, chi a sortar lettere, chi ad altri
sue scritture, chi a sortar lettere, chi ad altri affari si diede, conforme
dubiti essere di lungi dal suo officio chi è amaestrato nella republica e non cura
tuo ufficio. ibidem, 323: chi da giovane ha un vizio, in vecchiaia
alcuna in ragionare officiosamente di me con chi mi può aiutare. 6.
essi dovessino riferirmene merito, altroché rallegrarsiconoscendo che chi vedeva in me quella osservanza e officiosità,
, non giovano agli accusati e disonorano chi le scrive. lucini, 4-270: sopra
che il sopradetto, di fare, a chi non contempla, credere falsamente) potrebbe
) potrebbe al fine dalla benignità di chi giudica riputarsi, ma bugia uffiziosa, e
). verga, 1-325: « chi c'è nel palco numero tre, in
più gli viene il taglio; / chi dal compagno a ufo il dente sbatte.
. -gì; rar. ghi). chi studia gli ufo, chi se ne
). chi studia gli ufo, chi se ne interessa. buzzati traverso [
non mi comprendono son ridoto a preferir chi m'insulta! bartolini, 4-199: intanto
l'essere uggioso; condizione propria di chi si sente annoiato o reca fastidio ad altri
):. imprecazione e malaugurio contro chi parla troppo, a sproposito e dicendo
ugola': imprecazione... contro chi parla cose sgradite o strane. carducci,
non potendosi per l'ugualianza loro penetrare chi sia maggiormente il colpevole; suole il
mille uomini s'adoprano quivi quotidianamente, chi a nettare le ampie e diritte strade
nettare le ampie e diritte strade; chi ad appianar le parterre e ad igualar le
suo starebbe saldo. piovene, 5-287: chi sale a grossezza e'sarà più l'
quel ch'io sento, / numi, chi mai provò? foscolo, xiv-245: io
di tanto numero che vi sia disproporzione da chi gli governa a loro che sono governati
a schiera / al mio bel tempo; chi sa dir se l'era / d'
boiardo, canz., 15-54: chi troverà parole e voce equale / che giungan
nel parlare al pensier mio? / chi darà piume al mio intelletto ed ale /
, il che non è credibile da chi ha veduti esserciti e battaglie, essendosi combattuto
ch'amori la ferissi de la lanza / chi mi feri e mi lanza, / ben
/ fece li cieli e diè lor chi conduce / sì ch'ogne parte ad ogne
: « uh caspita!.. di chi mi vado a scordare! » fece
una carrozza! uh! uh! chi è questo tiranno che ardisce venire ad insultare
ed interessi. pananti, ii-225: chi ha il cuore ulcerato dalle costanti afflizioni,
torto. canigiani, 1-51: e chi di sé in sé la 'ngiuria ulciscie /
omerico ulisse. -al figur.: chi, per desiderio di conoscenza è incline
. -ci). letter. proprio di chi è incline ad affrontare nuove e audaci
di tempo appena trascorso e vicino a chi parla o scrive; negli ultimi tempi
all'ultima partita. parini, 308: chi fia che reggaci sul fianco lasso,
un periodo di tempo immediatamente anteriore a chi parla o scrive; più recente.
patrizi, 2-11: a sorte si traesse chi di loro dovesse essere il primo a
dovesse essere il primo a favellarne e chi il secondo, e così gli altri fino
prov. proverbi toscani, 68: chi pratica co'gran maestri, l'ultimo a
ultima a morire. -ride bene chi ride ultimo: v. ridere, n
. foscolo, ix-i- 324: chi pur credesse altrimenti e allegasse la strettissima famigliarità
la finta pena. metastasio, 1-ii-80: chi mai l'ira non teme / della
nostro parlamento se non fosse lari, a chi è di bassa estrazione sociale. autonomista
pareva fosse facile stabilire con tanta sicurezza chi fosse stato a quei tempi,..
, sm. atteggiamento intellettuale proprio di chi persegue una poetica realista esasperata. cameroni
. e. che voglia raccomandarla a chi è tanto altamente equa quanto umanamente pietosa
frezzi, iv-17-145: per la superbia di chi 'l pomo acerbo / gustò e stupefe'
il diverso dotar della natura! / chi marte segue e chi di appollo ha cura
natura! / chi marte segue e chi di appollo ha cura. g. b
, volendo dio'fare una grandissima opera, chi sta dalla onga e non la discorre
non la vede fuora dello umano. ma chi entra nello intrinseco, la considera e
, 5-118: quanto al cranio, chi lo metterà tra gli etruschi, chi tra
chi lo metterà tra gli etruschi, chi tra gli antichi umbri o sabini.
ventre: pertanto non si attacca a chi lo tocca, né anco lo bagna:
lo sento fare un verso aspirato come chi si prepara a un fragoroso starnuto:
, umile. tasso, 13-i-503: chi volge il guardo umile / a la beltà
sua reggia. chiabrera, 1-iii-359: chi potrà celebrar le rimembranze / delle meravigliose
che torni a umilianza / e pata pene chi stat'à con essa. chiaro davanzati
umilia ogni perverso: / costei pensò chi mosse l'universo. esposizione dei salmi,
. caterina de'ricci, 3: chi s'esalta sarà umiliato e chi s'umilia
3: chi s'esalta sarà umiliato e chi s'umilia sarà esaltato. panigarola,
adirato, / che torna umiliato / a chi merzé li chiere, voi il savete
era ridotto! e sempre umiliazioni! per chi e perché aveva egli lavorato tant'anni
cosa t'umilisci, e di': « chi son io? ». =
la dottrina cristiana, la virtù di chi è cosciente della propria natura di peccatore e
. beicari, xxxi-89: intenda ben chi ha la mente sana / quanta umiltade
'1 sacco. campailla, 1-1-29: chi a le viti i dolci parti invola,
dorati grappoli ne miete: / e chi li spreme, e l'animo consola /
g. c. croce, 239: chi ha umore non ha sapore. proverbi toscani
di senso dell'umorismo. -anche: chi compone testi o esegue disegni umoristici.
tutt'e tre posero una mano, chi sul capo, chi sulle spalle del
posero una mano, chi sul capo, chi sulle spalle del ragazzo, come per
quelli demoni abbassavono gl'uncini come fa chi vuole uncicare. = denom. da
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-266: chi ha le mani a uncini / da
-anche sm. e f.: chi ha undici anni. tommaseo [s
, sua moglie. parini, 501: chi noi già per l'undicesimo / lustro
il desiderio di sentire la nomina di chi dovesse tenere la suprema direzione dell'armata ungarica
ungari, tedeschi, schiavi, valac- chi, habent quasi linguam romanam. bisticci,
non battezzano di quaresima, ma solo ungono chi nasce in quel tempo. d'annunzio
vi pugna. ibidem, 341: chi cresce in capelli e in ugna, non
? » « sciolta un corno: chi ci assicurerebbe dai suoi unghioni? ».
ungitóre (ugnitóre), sm. chi unge con olio o applica unguenti
). ant. e letter. chi fabbrica o vende unguenti e profumi. -anche
. -anche: in roma antica, chi era addetto a praticare massaggi o ad
unguentière, agg. sm. ant. chi fabbrica o vende unguenti; unguentario.
passato e scusabile, è ridicolo in chi non porta nulla di nuovo. =
l'umana famiglia; contro questa è spiegato chi quella guarda qual intrusa e matrigna.
disse. -condizione, stato di chi appartiene a un corpo militare.
corpi militarizzati, categorie professionali o per chi presta un certo servizio o frequenta una
comprendere il disarmo unilaterale ed anche apprezzare chi lo sostiene, è una posizione che
generale. 3. stor. chi, nell'inghilterra del sec. xix,
amministrativa con l'irlanda. 4. chi, negli stati uniti d'america, propugnava
legislativa fra gli stati. -anche: chi, nel corso della guerra civile americana,
dalle temporali. sono incompatibili; e chi cerca di unirle, le confonde. f
, e mal conciensi il duolo / per chi se'n và de'cari eletti in
unissone alla circostanza, che incatenano specialmente chi gli capisce. -che si ripete sempre
non pensi che sieno più, o chi egli sia diviso in sé, anzi è
, da canaglia a canaglia, ma chi dice cinquanta, conta le unità per
bisogno. fagiuoli, ix-42: a chi disse, vo'dar mille mentite, /
attendo a vivere bene secondo cristo, e chi è unito con lui, non può
tutti di meraviglia. poerio, 3-439: chi non pianse / l'universal dolore /
vi mostrai. scola, xl-452: chi dunque difende la maniera di ragionare per
in questi libri. guarini, 2-53: chi dubita che nell'universale una medesma proposizione
ganti? ma nel particolare poi si conosce chi di lor meglio la sappia usare.
spezzata. 3. sostant. chi è fornito di un sapere vasto, enciclopedico
codice civile del 1865, 694: chi trovandosi da oltre un anno nel possesso
, universalmente gulosi, bevitori, ebria- chi e più al ventre serventi a guisa d'
covava universalmente in italia, e che chi 1'attizzava, era l'inghilterra.
via. / o sire deo, e chi porrà scampare? fra giordano, 170
b. croce, iv-2-70: chi combatte l'universitarismo, non combatte l'
sempre strus- son l'universo / ma chi è per l'un somerso / legge ordinata
serie di tutt'i possibili, allora chi potrà negare che qualche cosa sempre vi
683: perché io non ignoro da chi discendo, ma tu chi sei? come
ignoro da chi discendo, ma tu chi sei? come puoi provare di non
. sacchetti, 356: or guardi chi è motor di tanto male, / quando
d'arme. cesari, 1-2-300: chi sarà oggimai, che o per peccati,
d'imitar con pittura il volto mio / chi non descrive e non dipinge iddio.
e già appare la luna, / dove chi passa e corre e non si spruna
della leonessa, / dove vai? chi t'ha chiamata? / sigillata è la
caso. fra giordano, 5-5: chi è in peccato e dè entrare per mala
(femm. -trice). disus. chi unge, ingrassa, spalma di materia
. 3. nella tradizione biblica chi, segnato con olio consacrato, viene
. -parere unto: per indicare chi si allontana velocemente da un luogo,
poesie musicali del '300, lxxxiv-312: -e chi le vói le bone scafe? /
vói le bone scafe? / e chi le vói le bone visciole? / -a
non intervenire per correggere o per aiutare chi si è cacciato nei guai per propria
. r. martini, 67: chi è pronto ha dell'onto, e chi
chi è pronto ha dell'onto, e chi si sta nulla mai ha.
tributare incominciai. / che m'interviene tadverbio chi conto / la sera spesso al fuoco
(ant. unetóre), sm. chi era addetto a ungere la lana tosata
ch'ànno facta. 2. chi unge; ungitore in partic. del corpo
assistenti. 3. stor. chi, durante l'epidemia di peste di milano
ed ameno, con due porte per ricever chi venia dalla lotta: e quivi erano
orientali, sacramento che si somministra a chi è prossimo alla morte come aiuto spirituale
tali sacramenti. cavalca, ii-30: chi mormora ha difetto della unzione della grazia
io sono adesso un poco infreddato; ma chi non è di questo tempo?
). cuoco, 1-39: chi paragona la 'dichiarazione de'diritti del- l'
e tanti offesi e tanti, / che chi sarà con lei non senza liti /
vita e delle convenzioni della società; chi si comporta in modo disinvolto, spigliato
agio in ambienti eleganti. -anche: chi conduce una vita brillante, mondana.
uomo-gol. -uomo immagine, chi rappresenta l'immagine pubblica di un'azienda
e senatorie. -per estens.: chi entra a far parte per la prima volta
. g. belli, 456: « chi è là? », proruppe il 'cefalonte'
è d'uopo uscir di cuna, / chi vuol trovar fortuna. foscolo, xiv-4
l'uova nel panie- ruzzo, venga chi vuole. -così le insegnai io; benché
così l'uovo mondo / se non però chi è giovine e bello.
discernere, trovare il pelo nell'uovo: chi d'upiglio, o d'aglio, e
ma trasparente rendesi in brev'ora / a chi discemer sa nell'uovo il pelo.
nulla. proverbi toscani, 198: chi vuol l'uovo, deve soffrire lo schiamazzo
, 2353: dello sangue dell'upupa chi s'ogne, / da'spiriti, dormendo
fanfanijs. v.]: 'uranografo': chi fa professione o insegna o ha scritto
il dramma urbano, che è come chi direbbe l'epopea delle rane. carducci
borghesia manca soltanto la soddisfazione di pareggiare chi le è superiore. carducci, ii-12-103:
urgente, tutt'altro ai quello di chi domanda perdono. -che preme per
eleggi su, nel tuo desio, / chi sarà mai c'a patir pena m'
cecco d'ascoli, 3142: chi l'acqua beve, per virtù divina /
.: alito urinoso: caratteristico di chi è affetto da uremia. - febbre
lo trascinano [il morto] fuora chi per i piedi, chi per le braccia
morto] fuora chi per i piedi, chi per le braccia con tanti clamori,
urli e lamenti, che non v'è chi se lo possa imaginare. martello,
che cantano a urlo di lupo, e chi li tien dietro? bisogna lasciarli andare
alle urne. de roberto, 589: chi può dire che cosa uscirà dalle urne
uromante, sm. disus. chi praticava l'arte dell'uromanzia.
a. marchi, 1-ii-316: 'uromante': chi dall'ispezione dell'orma presume rilevar l'
fu. ugolini, 171: 'hurrà': chi usasse questa esclamazione in luogo di *
là del monte, a valle, chi sa dove. 2. hip
intorno la bottega / d'un non sapeva chi far calca grande, / e spignere
e più punito ancora di lei sarà chi l'urta, la sommuove, la sprona
que'cavalieri erano armati, ed urtavano chi lor veniva ne'piedi. tortora,
quell'assemblea la volontà del dio, chi propose una opinione, chi un'altra.
dio, chi propose una opinione, chi un'altra. chi volea temporeggiare il
propose una opinione, chi un'altra. chi volea temporeggiare il male, chi urtarlo
. chi volea temporeggiare il male, chi urtarlo. cesarotti, 1-xxx-164: demostene
con lei urtare. ammirato, 1-ii-317: chi urta con più potente di lui non
coll'animo che noi conosciamo quanto possa chi ne urteggia. 3. investire
la audacia, temerità e furioso impeto di chi sciolto urteggia e'buoni.
, 20-310: o amore, tristo a chi tu ti cogli a urto. f.
era in un momento di solitudine e desiderava chi s'interessasse di lei. pirandello,
. urtóne. caporali, lxv-75: chi s'intruppa fra '¦ veglioni, / chi
chi s'intruppa fra '¦ veglioni, / chi s'intende fra 'veglini / e
usanza di malvagio. casti, i-1-363: chi del viver del mondo ha un po'
. boccaccio, viii-2-149. altrimenti pecca chi fa un eccesso in un tempio o
tempio o in una piazza comune, che chi fa quel medesimo in alcuna parte rimota
nuova non correre. ibidem, 205: chi cambia terra, dèe cambiare usanza.
che vai, usanza che trovi. chi fa bene usanza, se non perde,
. dante, conv., ii-vi-4: chi da la ragione si parte, e
in pubblico si vergogna della gola; chi all'incontro usasse venere in pubblico avrebbe
vittoria avuta. filicaia, 2-1-19: non chi vittoria ottiene, / ma chi ben
non chi vittoria ottiene, / ma chi ben l'usa, il glorioso nome /
il nome di quel possessore, e di chi me ne diede il ricordo. tuttavolta
leopardi, i-50: dove s'ingannerebbe chi credesse che celso volesse per 'rodere'intendere
. b. davanzati, ii-601: a chi non piaceva la lingua attica, usava
minòs. paganino bonafè, xxxvii-158: chi questo modo uxarà / le terra magra
ahimè usate dunque così gran tradimento a chi di me tanto si fida? loredano,
campasse la morte, giamai non trovava chi volesse usare né stare con lui per
colui, il quale stava allato di chi bevea, scopria la coppa. f.
a dormire. filippodegli agazzari, 53: chi ne la tua secreta camera ove tu usi
. prov. savonarola, iv-311: chi usa col mugnaio bisogna che s'infarini.
, i-44: eh, mi'nastagia, chi ci vuole stare in questo mondaccio,
la canta sempre il pievano; e chi ha più giudizio, l'usi..
bello a vedere: usato, / chi lo tocca, è cocente, / e
han sempre, / ed ove alberga chi 'l mio duol contempre, / e
all'amico tetto. pananti, ii-20: chi scende e sai, chi toma a'
, ii-20: chi scende e sai, chi toma a'luoghi usati, / chi
chi toma a'luoghi usati, / chi stride sul panion, chi si sbatacchia,
usati, / chi stride sul panion, chi si sbatacchia, / ciondola, casca
nome vimbreno. boccaccio, i-199: chi sarebbe colui che prima non volesse una
... la prima, che chi è maggiore in dignità dèe essere in
'cursori'. de marchi, ii-506: chi poteva impedire, per esempio, che arabella
e ad eseguire gli ordini esterni di chi (re o magistrato) vi risiede;
due pani e non più pregando pace a chi avea fatto la carità, quindi come
frigna spacciommi: / pace dia dio a chi lasciò fagiuoli, 1-2-403: signor
che la morte picchiava all'uscio, e chi 3-11: trovommi amor del tutto disarmato
salto / si lanciarono in secco; e chi co'remi, / chi con le
secco; e chi co'remi, / chi con le travi ne l'arena uscirò
dell'acqua. bruno, 3-453: chi non vede che da per tutto della terra
v-189-220: tuti semo de lor ensudhi / chi in sto mundo semo venudhi. ser
uscirne a bene. michelstaedter, 80: chi la rivolgesse proprio a viva voce a
bando. ariosto, 32-10: a chi aspetta di carcere o di bando /
era giusto uscire della legge fatta contro chi pigliava donna di persona ribelle. chiabrera
). contrasto giustiniano, 23: chi ben ama de bon core, / sempre
tommaseo [s. v.]: chi vuole un buon medico, non si può
uscite delle trincee, e disse: « chi è dedicato al servigio di dio,
-in un'espressione comparat. per indicare chi canta con voce melodiosa. c
pare anco di non lasciar dire per chi noi sapesse che forma usitatamente significa bellezza
sessuali. canti carnascialeschi, 1-89: chi volesse di noi col giacchio aperto /
ne piglia di certo, / se non chi fa col tondo / che dovunque si
fondo). sacchetti, 75-1: chi è uso a firenze, sa che orni
. prov. cambini, lxxxviii-1-375: chi è uso in cavezza / gli è spia-
g. c. croce, 143: chi è uso alle rape non vada ai
5-1-359: come darà il suo consenso chi non ha ancor l'uso della riflessione
circostanze. codice civile, 1021: chi ha il diritto d'uso di una cosa
uso convertito in abito ha sempre alle orecchie chi le rompe la testa, non restando
paremi vedere / fera dismisuranza, / chi buono uso e leanza / voglia a lo
uso il decorare del titolo di 'duca'chi lungo tempo s'era esercitato nella milizia.
propria di una determinata età, di chi esercita una data professione, una data
; moda. caro, i-188: chi vestisse ora di toga e di pretesta,
, / che trovar non lo può chi non n'ha l'uso. 27
: « ad uso etc. »; chi riceve f e lettere
dietro alle panche, / usolando a chi viene ed a chi va. i.
/ usolando a chi viene ed a chi va. i. nelli, iii-388
anche sostant. - grande ustionato: chi ha subito ustioni di terzo grado diffuse
ustolare. ustolóne, sm. chi manifesta un grande desiderio di cibo.
da indice, non lette neppure da chi le possiede. tommaseo [s. v
usuàrio, agg. dir. civ. chi è titolare di un diritto reale di
dei particolari cittadini, è ufficio a chi governa. 3. ant.
usura? sacchetti, v-46: verbigrazia, chi presta a usura, pecca gravemente e
panigarola, 1-218: non è escusato chi dà ad usura, perché molti vi diano
grandi contropartite. giamboni, 43: chi ha misericordia del povero, rende al prossimo
cooperazione. -prestatore a usura: chi professionalmente presta denaro dietro corrispettivo di interessi
scozia. 2. l'attività di chi presta denaro a interesse, in par-
il delitto contro il patrimonio commesso da chi, approfittando dello stato di bisogno di una
fiori di filosafi, 195: ingrato è chi rende beneficio sanza usura. aretino,
sua lettera. cesarotti, i-xxviii-340. chi benefica agisce, gode di trovarsi atto
. prov. panigarola, 1-19: chi guadagna con ingiustizia, paga con usura
sm. (femm. -a). chi presta denaro a interesse e, in
., nell'accezione oggi prevalente, chi presta denaro esigendo un interesse stipulato in
. sacchetti, v-116: usuraio è chi toglie cotanto per cento. beicari, 6-291
. 2. per estens. chi accumula profitti sproporzionati ai propri meriti,
costretti di restituire i guadagni usurari a chi gli ha pagati. -arte usuraria
-arte usuraria: l'attività di chi concede prestiti a usura. machiavelli
quella che gli pareva più atta a sopportare chi con arte usurarie esercitassi i suoi danari
usureggiando contra lui. ottimo, i-208: chi usureggia offende natura, che è la
). ant. e letter. chi presta denaro a usura; usuraio. -
usuraio. - per estens.: chi vive di guadagni illeciti. tjgieri
. 2. per estens. chi approfitta di una situazione per trarre dei
spogliarlo senza causa delle sue ragioni, chi direbbe che tal cose si dovessero tollerare?
si dimanderebbe collera e bile, in chi comanda usurpa il nome di crudeltà e
secreta, sotto un'ignoranza voluta da chi comanda, una superstizione che usurpa il nome
aretino, v-1-585: oltra ciò, chi altri commenda si usurpal'affezione del commendato,
xlv-85: nondimeno dimmi, dolce lettore: chi piùdi donna usurpa cose inconvenienti?
rapare 'appropriarsi', con probabile riferimento a chi rapiva e prendeva possesso di una donna senza
interpretarla come detta più presto per avvisar chi non lo sapesse, che il ritrovamento
combatterlo. 6. ant. chi corrompe moralmente una persona iniziandola a pratiche
gli ornamenti e le figure del parlare, chi non sa che queste cose furono quasi
tipi di delitto consistenti nel comportamento di chi, in modo illegale e per lo
suicidi ed altro, sulla semplice fede di chi promise di vendeigliene un fascicolo pieno.
altre tali cose non dànno altro frutto a chi se ne serve, se non che
utènte, sm. e f. chi fa uso di qualcosa, in partic.
fa uso di qualcosa, in partic. chi usufruisce di un bene o di
3. inforni. utente finale: chi fa uso di sistemi d'elaborazione per
utènza, sf. condizione propria di chi usufruisce di un bene o di un
volte vien da far caldo: e che chi ha possa grosse e con poco midollo
con poco midollo, suda meno che chi l'ha sottili, o piene di sugo
, otre. ariosto, 44-21: chi a piedi e chi in arcion tutte partita
ariosto, 44-21: chi a piedi e chi in arcion tutte partita / d'africa
conchiude che 'l dono conviene essere utile a chi lo riceve, acciò che sia in
8: quanto all'ipotesi di punire chi si droga, amato ritiene che la soluzione
g. correr, lii-4-185: chi dirà mai che le guerre del 1563 e
a proposito per pascere ozi di corte, chi cerca l'utile di tutti e non
ne l'imperio di damasco regni / chi da lui dipendendo apra la via / ed
ed oro / contra gli egizi e chi sarà con loro. solato della margarita,
la sia nata per arrecare utile; onde chi l'ha fatta diventare filosofessa, chi
chi l'ha fatta diventare filosofessa, chi teologhessa, chi maestra di agricoltura.
fatta diventare filosofessa, chi teologhessa, chi maestra di agricoltura. alfieri, iii-1-254
loro famiglie. nievo, 419: chi ha cuore e coscienza deve farsi innanzi
dell'autore, quanto l'utilità di chi leggerà. b. segni, 9-161:
difendere lo studio della 'divina comedia'contro chi avesse costrette alla fuga teneide'e p'iliade'
, per estens.: atteggiamento di chi guarda principalmente o esclusiva- mente al proprio
. m. -i). filos. chi è fautore, seguace dell'utilitarismo.
utilitarismo. -anche, per estens.: chi mira esclusivamente al proprio utile, al
. 2. per estens. chi nutre ideali, speranze, aspirazioni irrealizzabili
manzoni, fermo e lucia, 210: chi avesse detto che quello era un male
dioscoride], 125: non ritrovo parimente chi faccia menzione alcuna di quella altra,
ella le frondi d'apio, chiamata da chi uva spina, da chi uva marina
chiamata da chi uva spina, da chi uva marina, e da chi uva crespina
, da chi uva marina, e da chi uva crespina. pisanelli, 64:
prov. proverbi toscani, 27: chi vuol tutta l'uva, non ha buon
dioscoride], 125: non ritrovo parimente chi faccia menzione alcuna di quella altra breve
ella le frondi d'apio, chiamata da chi 'uva spina', da chi 'uva
da chi 'uva spina', da chi 'uva marina'e da chi mva crespina'.
spina', da chi 'uva marina'e da chi mva crespina'. soderini, i1-384:
cosa non è voler sapere / da chi teme vergogna ed ama onore, / s'
bosco, 198: nasce che a chi possiede benefici o uffici vacabili rincresca tanto
grazie de'vacanti fatte per papa celestino, chi non avesse la possessione. bembo,
ora cantando, ed ora / riguardando chi passa, osservatori / de'diversi costumi
vano. maestro alberto, 59: chi vuol sua casa fondar proveduto, /.
vanità. salvini, viii-193: a chi intende niente, stimerà così fatte lodi
riposo più o meno lungo concesso a chi lavora; periodo di villeggiatura (spesso usato
vacanzière, sm. nel linguaggio giornalistico, chi va in vacanza e, in partic
in vacanza e, in partic., chi si reca spesso in località di villeggiatura
2. periodo di intermissione osservato da chi ricopre un ufficio, una carica,
del latte non si vorrebbe mai, da chi mugnendola ne tira profitto, che giammai
i mercanti di bestiame, per indicare chi aveva la peggio in una controversia.
quando aveano quistione, ponendo nome a chi avea il migliore della questione, bue,
migliore della questione, bue, e a chi avea il peggiore, vacca.
il proverbio fiorentino che dice: 'minchione chi non sa trovare il modo di mungerla'
la soccida. proverbi toscani, 24: chi avora alla terra colle vacche, va
colle vacche. ibidem, 45: chi ha rubato la vacca può rubare il vitello
non nasce agnello. ibidem, 167: chi si lascia mettere in spalla la capra
legna secche e buone; / di chi cucini, pur così a la grossa,
; ma una matrona mia pari, chi vuoi che la toccasse? 4
come il sacro fuoco di vesta, se chi la propaga non è ben certo del
(femm. -a). roman. chi concia le pelli. 2
(femm. -trice). medie. chi esegue una vaccinazione. verga,
e balenando e inciampando: come fa chi è oppresso dal sonno o dall'ebrietà.
taggine del signore che non sapea con chi si tenere, e vacillando si trovò
pigliare. cassola, 2-230: ma con chi vacillava, con chi si tirava indietro
: ma con chi vacillava, con chi si tirava indietro nel momento del pericolo,
conseguire dinanzi a dio con istabilir nella fede chi vacillò! gigli, 3-17: il
1-i-108: vanne: che tardi? / chi ti istà aspettare, / perché e'conobbe
: per iscroprire se tra loro fosse chi volesse passare ad abitare quelle terre vacue delpungaria
pochi se ne possono invenire / a chi piaccia tener contrari vadi. fallamonica, 77
la tua guida. garisendi, xxxviii-317: chi passa a l'amoroso vado / a'
al vado aspetta: / fuga i segnati chi 'l vangelio intese. =
te? » « vaffanculo, e a chi dovrei andare a dirlo secondo te? »
, sf. vita da vagabondo, di chi va ramingo senza fissa dimora.
v.]: 'vagabondaggine': stato di chi fa la vita del vagabondo.
privo di fissa dimora; condizione di chi, pur essendo abile al lavoro,
vi si dedica o, anche, di chi, spostandosi da un luogo a un
]. 'vagabondaggio': abito e stato di chi fa il vagabondo. parola brutta come
notturno, in posti deserti dove solo chi deve nascondersi cerca il suo letto!
. girolamo volgar. [tommaseo]: chi è colui che fra l'ansietà di
. vagantivista, sm. dir. chi usufruiva del diritto di vagantivo.
per que- st'ombre a vagar? chi vi persegue? / chi vi caccia?
a vagar? chi vi persegue? / chi vi caccia? foscolo, iv-297:
. f. scarlatti, lxxxviii-ii-511: chi altrimenti vaggellando sogna / difiscile è che si
pirandello, 2-iii-645: gli altri, chi vagellava, chi annaspava con le braccia
2-iii-645: gli altri, chi vagellava, chi annaspava con le braccia.
. m. -chi). proprio di chi conduce vita errabonda. viani,
pucci, 4-276: a noia m'è chi per mondan disio / ne'sacri luoghi
sentisse in un confusi / col vagir di chi nasce il pianto amaro / della morte
forza e vaglia / che maraviglia paria a chi l'udisse. brusoni, 891:
(anche vagliàia, sf.). chi fabbrica, chi vende vagli; chi
, sf.). chi fabbrica, chi vende vagli; chi usa, chi
chi fabbrica, chi vende vagli; chi usa, chi porta vagli. salvini
chi vende vagli; chi usa, chi porta vagli. salvini, 5-228:
aveano a vagliarsi di mano in mano chi vinceva il partito. guicciardini, 2-2-269
la città. vagliatóre, sm. chi compie operazioni di vagliatura, chi,
. chi compie operazioni di vagliatura, chi, per mestiere, vaglia il grano,
mestiere, vaglia il grano, crivellatore; chi maneggia un vaglio. sacchetti
, l'ammucchiano. 2. chi esamina e sceglie pietre preziose. rapini
aei diamanti non li godono e neanche chi li negozia. 3. figur
se vuoi saperlo, uno che l'infinocchia chi vuole; e tieni come il vaglio
superficie della terra. -sostant. chi è senza casa, senza fissa dimora,
cose a catilina applaudiva. grafi 5-271: chi d'oro e d'onor vago /
mal soffre loro l'animo d'ascoltare chi gli ammaestra. -innamorato di una
vago et ha due ale per fugirsi da chi non ha ben cura. g.
, rende vago spettacolo agli occhi di chi vi s'affissa. monti, x-4-239:
nero. bencivenni, 1-95: e chi ha gli occhi grossi e grandi e distrambi
, / ché nella cinquantina / non è chi porti degnamente il vaio. sanudo,
ecc. bencivenni, 8-104: chi guardare si vuole di pistolenzia, cioè
col vairolo / da poi che non sapevan chi ess'era: / chi talpon diventò
non sapevan chi ess'era: / chi talpon diventò chi l'assiuolo. piccolommi,
ess'era: / chi talpon diventò chi l'assiuolo. piccolommi, 52: le
ne piglierete il brodo, e a chi ha il vaiolo / giù per la gola
iv-330: nascono talora intorno agl'oc- chi de'colombi i vainoli che gl'acciecano,
2-186: lasciata adunque la valanga a chi la vuole, io preferisco per ora
sovra i cavalli graziosi e belli, / chi in valdrappa e chi senza. siri
belli, / chi in valdrappa e chi senza. siri, vi-434: 1
pie zolle e l'erba, / attenderò chi dicami: / « vale »,
anche, commiato rivolto ai propri cari da chi sente l'appressarsi della morte (in
amici! amo la terra, amo / chi me l'ha data / chi se la
amo / chi me l'ha data / chi se la riprende. = nome d'
: tideo valentemente si difende, e a chi da un colpo più non ne aspetta
contadini] a gara... a chi con maggior valentia dicesse insolenze agli stessi
invasare al diavolo, uomo o donna, chi che loro venisse in piacere, e
da molto meno. machiavelli, 1-vi-315: chi è stimato uomo da bene e che
b. davanzati, ii-298: chi più valeva nel dire era di più magistrati
sprezza quel che troppo si rinvilia, / chi stimato esser vuol se stesso stimi.
boce / lui, e castruccio, e chi con lor tenesse, / partecipando il
(634): cose buone, chi ha la scienza e il fondamento da farle
val piastre e scudi doppi, o la chi tiene, / voi meco, vai
meco, vai con quel, vai con chi vuole. -far valere: affermare
leonardo, 2-94: non vale fortuna a chi non s'affatica. buonarroti il giovane
ogni scherzo vale. ibidem, 206: chi fa bene per paura, niente vale
giovane, ma era suto ingannato da chi aveva condotto il parentado. p. cattaneo
valicare1. valicàio, sm. chi lavora la seta al valico.
che qualunque persona valicasse, / fusse chi si volesse o che maniera, / che
/ contro a ciascun, sanza saper chi era, / colla mie genti ciaschedun tagliasse
corto. se ^ neri, 1-71: chi guada il fiume, vuol esser certo,
: un ponte, un ponte, chi mi dà un ponte, o anche il
sì valida, ch'ella valesse eziandio a chi v'era per debito. cellini
becelli, 1-178: dicono, ed a chi dice io mi riporto, / che
dirieto da far tornar casto non so chi. guazzo, 1-170: chi vorrà considerare
non so chi. guazzo, 1-170: chi vorrà considerare la grossessa del suo capo
, sm. ruscelli, xxvi-2-149: chi accomanda il capo al valigino, a
dolce sonnellino. tassoni, 8-67: chi perdé il valigino e le pianelle, /
perdé il valigino e le pianelle, / chi stracciò per le fratte la pretesta,
stracciò per le fratte la pretesta, / chi rese il vino per diversi spilli,
vino per diversi spilli, / e chi arrivò facendo billi billi. inventario di alfonso
. (femm. -a). chi fabbrica o vende valigie, borse,
, ecc. - in senso generico: chi lavora o dare la propria pelle
tocca. 3. ant. chi è collerico, irascibile. monosini,
. le vallali che si davano a chi era il primo a montar sul vallo.
terra e l'aria, sì che chi disse generarsi vacuo ebbe tristo discorso.
lodi, e ci riesce male. / chi a te [barbiere] puote uguagliarsi
scala, / quale 'l percuote e chi li fa despitto. atti del primo vocabolario
. bernardino da siena, 715: ecci chi sia stato a santo francesco, a
lì a zia. guerrazzi, ii-149: chi da ampola muova per bezzecca,.
vallétta, sf. ragazza avvenente che assiste chi conduce o presenta uno spettacolo televisivo.
mi va cercando. foscolo, ii-277: chi a pugnar vuol meco accingersi / venga
dal dolore. 3. assistente di chi conduce o presenta uno spettacolo televisivo (
; avvallamento. abbracciavacca, xxix-36: chi sta nel monte reo vada 'n nel
che trovi loco meno reo, / e chi nel vallo simel poggi a monte.
a fronte. mazza, 1-87: chi mai non surse onde un vallon s'adima
del belgio (anche con riferimento a chi faceva parte delle milizie mercenarie del bra-
senza ingiustizia. 5. qualità di chi opera, in situazioni difficili o pericolose
tuo valore e al boia; / ma chi t'impiaga con parole, ha seco
volta pur le spalle: / non è chi vada ormai per dritto calle. /
5-319: grande scapito poi alla riputazione di chi reg potremo difenderle, sì
valore? 12. condizione di chi possiede l'idoneità, l'abilità, la
8-86: v'è anche... chi ha avuto appena valore di fidarsi al
alle cose. michelstaedter, 335: - chi è che non è illuso affatto?
, in quanto carattere di vita spirituale. chi dice valore, dice libertà; perché
o di volume tale da suscitare in chi guarda una sensazione simile a quella prodotta