fastidi infiniti, alle quali volersi prendere chi troveremo degli uomini di tempera sì tollerante?
tollerante. n. ginzburg, ii-177: chi scrive, corre due pericoli: il
d'animo o atteggiamento interiore proprio di chi accetta il dolore, le avversità, le
è incitamento ad un altro, e che chi non può sopportare la legitima dominazione non
bianchetti, 1-145: astenersi dagli sciocchi per chi non voglia vivere affatto solo, è
reprimere, non punire, da parte di chi ne possiede l'autorità, un atto
intemazionale (o anche rar., chi di essi si è macchiato); lasciare
più indesiderata, in partic. a chi pratica un culto o sostiene una convinzione
buonarroti il giovane, 9-25: solo a chi passa a sorte per la d. bartoli
di palamos, nella quale si dichiara chi fu il cavallo seiano, e dell'oro
incogniti assassini. aljuri, 4-132: chi, per danari, a giugurta restituiva i
a giugurta restituiva i tolti elefanti, chi i disertori. bollettini della guerra 1915-t8,
b. barezzi, 1-36: rare volte chi fura restituisce il tolto. siri,
riusciva lungo alcune capisole a destra di chi entrava, e quindi passando in un'
tambarello. tombaròlo, sm. chi compie abusivamente scavi in tombe antiche
.]: far tombola si dice di chi, prima degli altri, segna tutti
[s. v.]: di chi si rovina nell'onore o nelle finanze.
punta a bietta, e guai a chi non lo punta bene! fa il 'tombolone'
tombolóne3, sm. la vincita prevista per chi, al gioco della tombola, completa
in manetto da filicaia, no]: chi in miseria dà 'l tomo / ricorra
a dettare. goldoni, vii-1085: chi volesse discorrere su quel che succede in villa
settecentesco, roso dai topi, trovato chi sa dove, forse in fondo a
tonaca (con valore aggett.): chi indossa tale indumento (con allusione alla
tonache occorre il panno, e ci vuole chi lo fa, chi lo trasporta,
, e ci vuole chi lo fa, chi lo trasporta, chi lo vende.
lo fa, chi lo trasporta, chi lo vende. = dal lat
tonaco. tonacato, agg. chi indossa una tonaca. -anche sostant.
i crepuscoli / e alleghi sul tonaco / chi imbeve la luce d'accesi / riflessi
tonare in ogni luogo della sua predicazione chi, per salvarci, ha spasimato sopra d'
scuri. r. longhi, 589: chi tondeggiava e chi sfumava, chi sottilizzava
. longhi, 589: chi tondeggiava e chi sfumava, chi sottilizzava gli accordi e
: chi tondeggiava e chi sfumava, chi sottilizzava gli accordi e si provava a fondere
pappa. fagiuoli, i-100: dietro chi serve stà accivito, / quando vi vede
sul tondino. goldoni, v-1304: chi vi tiene ora, che non ci diate
volando alle terre vicine, / e chi più oltre dirizò suoi strali. beni,
piede). fagiuoli, x-41: chi è sbilenco o nano, / chi è
: chi è sbilenco o nano, / chi è gobbo, zoppo o sbieco in
o sbieco in modo strano. / chi se ne vien giocondo, / ora con
debba subito il tutto, a profitto di chi sta sotto, discendere; a dio
de'romitan direbbe meglio il vero / chi gli chiamassi frati vagabondi; / come vedete
: nel teatro oggi del mondo / chi si sia più goffo e tondo / gran
i. frugoni, i-6-157: mora, chi vuol morire / per cerimonia: io
la cera che si scola senza detrimento di chi vi sta di sotto.
in questo amabile tondo, / ove chi c'è si consola. -segno
. tonista, sm. disus. chi veste con eleganza e buon gusto.
scorta mia. forteguerri, 20-57: chi ti trattien contro questi perversi, /
ii-488: per indovinare l'animo di chi parla è meglio non badare tanto a
e tonsille. foscolo, xvii-346: chi gli suppliva, ammalò di tonsille, che
. eccles. nel rito della tonsura, chi si apprestava a ricevere la tonsura per
codesta guerra; / servo di lor, chi vuole star ci stia. moravia,
successo in un'attività. -anche: chi occupa una posizione di privilegio, di
(femm. -a). region. chi brontola, chi borbotta.
). region. chi brontola, chi borbotta. dossi, i-211:
è pietra da conservare la castità e affredda chi la porta. ariosto, 33-104:
). beccuti, i-307: chi or da le notturne m'assicura / topesche
notturne m'assicura / topesche insidie o chi sopra il mio piede / le notti fredde
c. arrighi, 4-192: talvolta chi sa far delle conquiste colle madamine fa
di replicare e chiese: « ma lei chi è, cosa vuole? » e
iudici maturi, né si commoverà per quelli chi ha buon capo e buona virtù.
non sarà gran cosa che facciano traballare, chi senza sodezza alcuna è qual foglia al
. traballóne, sm. movimento di chi vacilla ed è sul punto di cadere
i-186: traballone. moto disordinato di chi traballa. collodi, 24: il povero
. niccolò del rosso, 1-59-7: chi sagamente 'l [o] mondo voi menare
trabalzière, sm. ant. chi guadagna denaro in modo illecito; profittatore
dei nobili,... facendo tremare chi passava colla sola guardatura. nella stalla
25-110: colui che si raggira intorno a chi può sovvenirlo di qualche soldetto da giocacchiare
, ma tanto si trabatte che incontra chi lo aiuta. 5. darsi da
., 3-103: ma qui son trabeai chi stan sempre neti che da hi doctor
assol. salvini, 35-56: chi trabea, fa vergogna al primier senno.
vendetta presente. marino, 1-6-4: chi fuggir non sa questa impudica / a rischio
nell'onda, / non pensando trovar chi gli risponda. cellini, 2-4 (307
, 1-348: fattosi negli occhi come chi è uscito del senno, mi traboccò d'
con altro ingegno, in modo che chi vi pone il piede precipiti a inganno entro
e dicendo egli con profondo sospiro, e chi potrà mai fra tante reti, e
opportunamente azionato in modo da far cadere chi vi si trovava sopra in un vano
. tratto di terreno appositamente predisposto affinché chi vi passa precipiti in un vano sottostante.
: oltremodo imbarazzato era poi il camesec- chi, il quale... senza ragione
grugno di marzocco, / grida: « chi è quest'ucel perde- giomo / che
. improvvisa sensazione di panico che coglie chi deve parlare o esibirsi in pubblico (un
bianco da siena, 2-60: chi più ne 'm botta, più par che
cose andavano prendendo buona piega; ma chi non conosce i traccheggiamenti della corte romana,
dell'acqua. montale, 1-42: chi è in alto e s'affaccia s'awede
, che farebbe perder la traccia a chi si sia. -far perdere le
come io credo, dal greco; e chi qua e là ne va tracciando i
ito trace. marino, 1-19-393: chi superbo cervier dal bosco trace, /
superbo cervier dal bosco trace, / chi l'orso bianco di russia vi mena.
9-38: la ruota sempre si volge e chi è gionto al sommo, convien tracolli
l'altro alla carriera ostacolo: / chi dà un urton, quell'altro dà un
, quell'altro dà un tracollo, / chi batte il capo, e chi si
/ chi batte il capo, e chi si rompe il collo. p. f
la loro mentalità tradunionista, noiosamente: chi apre una tenda non vuole poi chiuderla
ragionevolmente nutre; azione, comportamento di chi tradisce; slealtà, fellonia. -
o sia re de corona: / chi non punisce oltraggio e tradigióne, /
perché fa tanto un tradimento, a chi ama, / bene volere di meno
di uno stato, della patria di chi lo commette (in partic. essendo militare
il fucile ad armacollo, e non sapeva chi lo tenesse di far la festa a
. compagni, 1-14: conobbe giano chi lo tradiva, però che i congiurati non
so apostoli che un de lor doghexe chi mangiava con si in una quela l'arave
è sempre indi- ciò d'amore; chi tradisce e chi è tradito, chi teme
ciò d'amore; chi tradisce e chi è tradito, chi teme, chi spera
; chi tradisce e chi è tradito, chi teme, chi spera. guerrazzi,
e chi è tradito, chi teme, chi spera. guerrazzi, 2-478: matteo
. f. fortini, i-124: pianga chi piange, chi ha male abbia più
fortini, i-124: pianga chi piange, chi ha male abbia più male / chi
chi ha male abbia più male / chi odia odii più forte chi tradisce trionfi
più male / chi odia odii più forte chi tradisce trionfi. 2.
cosa pubblica. loredano, 140: chi tradisce l'onestà negli appetiti del senso,
e ben più grave la colpa di chi tradisce le cose pubbliche, o di chi
chi tradisce le cose pubbliche, o di chi maltratta i padri, o di chi
chi maltratta i padri, o di chi con le mani macchiate ai parlamenti s'accosta
. prov. monosini, 360: chi mi fa me'ch'e'non suole,
, i quali metteva innanzi a chi voleva andar con lui? =
mai a lui non piace / se non chi è traditore. ariosto, 24-44:
traditore, insino che guata il notatore chi lo possa a gaffare. loredano,
volubilità. anonimo, i-488: tapino chi si crede / in falsa traditrici! cappellano
1-169: madona, poni mente / de chi poliziano, 1-708: la non
aretino, 20-261: lascia pur fare a chi fece, e dire a chi disse,
fare a chi fece, e dire a chi disse, e, tacendo, fatti
e, tacendo, fatti beffe di chi la squacquara rimoreggiando; « la poltroncionaccia
genovese, 1-1-203: ben è mato chi se fia / en questo mondo traitor,
/ en questo mondo traitor, / chi ogni soi seguior / per vitupera desvia.
). anonimo, i-531: chi bene è naverato, / a ciò non
ant. e letter. caratteristico di chi tradisce, di chi si comporta in modo
. caratteristico di chi tradisce, di chi si comporta in modo fraudolento (l'
leggi; per cui è piuttosto consigliabile che chi vuole riformare l'arte ritenga almeno l'
lingua nostra. casti, i-1-368: chi dunque dal piacer non fia sedotto /
, 27-ix-2000]: tradotto in moneta chi guadagna tra i venti e i trenta milioni
tommaseo, 11-225: questo esercizio consiglio a chi comincia: traduzione non d'opere intere
denominazione con la quale i pelagiani indicavano chi seguiva la dottrina cattolica, poiché agostino
: non mancò mai, di certo, chi bandisse fra noi, con autorità veramente
13-119: quel che voglio dire è che chi scrive per comunicazione dovrebbe (sto parlando
. tarchetti, 6-ii-505: vi ha chi considera innato in lui [l'artista]
, che fa dubitare della risoluzione di chi la scrisse. ghislanzoni, 16-149:
madre o sorella o sia moglie / di chi si voglia, amar amor t'induce
e non dallo scrittore. 2. chi traduce in un'altra lingua un discorso mentre
). cavour, vili-184: per chi possiede una data quantità d'acqua e
di mugello, 64: pena a chi non traesse a decti romori, per ciascuno
trafèla, sm. ant. scherz. chi mostra un impegno superiore al dovuto,
trafelaménto, sm. ant. condizione di chi ansima per la fatica o per la
g. m. cecchi, 30-59: chi ha provato, sa che tormento e
vede se avevo ragione., e chi è questa? ». g. bassani
donna nessuna apra bottega, / solo a chi passa a sorte per la via,
.). jahier, 2-71: chi traffica sul pane / sola carne d'italia
sul pane / sola carne d'italia / chi intruglia nel grano-pane / quest'inverno di
prov. proverbi toscani, 80: chi traffica, raffica. rndem, 228:
: non mancò giammai da fare a chi ben vuol trafficare. = etimo incerto
e sempre vantaggioso onestamente; / ché chi disse mercante, avanzo disse: /
sono stato il primo, naturale, chi mi ha preceduto immediatamente era un tipo
. (plur. -ci; ant. chi, ant. anche femm. le traffiche
propri interessi; maneggione, trafficante; chi non disdegna affari loschi; affarista equivoco
. ariosto, 1-iv-17: non sarà chi non creda, vedendolo, che lui non
lumicino, quello è un traffico, che chi lo intende, non veste un mantelluccio
l'arte disonora. tarchetti, 6-i-253: chi non assiste giornalmente a questo traffico dell'
questo traffico dell'innocenza quasi legale? chi non ha veduto in varie epoche un numero
esser onesto, ma finalmente traffico: chi più ci ha messo, più ne ha
guerrier piena è la piazza; / chi d'acuto trafier la destra armando, /
d'acuto trafier la destra armando, / chi d'asta lieve e chi di grave
armando, / chi d'asta lieve e chi di grave mazza. c. gozzi
penna e col trafieri e scudo / contro chi disse o vuol dire il contrario.
arco e di faretra, / fan chi gli segue rimaner dolendo / con la rivolta
di sì lodati costumi, per colpa di chi? di natura, che non soffre
in agguato e trafiggevano l'anima di chi vi passava. 8. impressionare
cor trafitto. fagiuoli, ii-115: chi fa ne nostre ciglia archi possenti, /
chi, 10-202: almirante si rivoltò, aprì
che avevano formato il memorabile baluardo, chi serbasse qualche reliquia di vita; e questo
dal biforme figliuolo feriti di citerea, chi per conforto e qual per diletto cercando gli
traccia della trafugata fune; ma non trovando chi confessasse di averla tolta...
toccava. trafugatóre, sm. chi trafuga; ladro. rovani,
spedalieri. bacchetti, 15-58: a chi vuoi darla a bere, traforèllo? traforèllo
m. ant. anche -gli). chi cerca con espe ant.
capelli tragazzati fanno venire le corbellerie anco a chi non n'ha avute mai, se
gli abiti. lippi, 6-57: chi, per la pizzicata che produce / il
storia. 4. per estens. chi si dispera o si adira per ogni piccolo
tragediògrafo, sm. letter. chi scrive tragedie; autore di testi tragici
(tragèda), sm. letter. chi compone tragedie 0 componimenti di stile
). boccaccio, viii-2-33: a chi riguarda lo stilo eroico d'omero
, con la forza delle maree, chi vuole a siviglia. tabucchi, 11-134:
campi elisi. traghettatóre, sm. chi manovra o lavora da un'imbarcazione usata
ma molte, e ancora aumentano per chi alterna traghetti in barca e trasbordi all'asciutto
si sa a che fine, come suole chi va per vie traverse e solitarie,
un remo. 2. chi lancia in aria dadi o palline in giochi
terribili forme, che non v'era a chi sofferisse l'animo di passarvi. cesarotti
tragetto di mare per non dare in chi gli pettoreggi, cacci o prema: ma
duo cammini a questa fonte vassi, / chi non volessi far certo tragetto. varchi
del paradiso] è sì grande, che chi n'avesse assaggiato una sola gocciola della
al centro della nostra esistenza, e chi sbaglia il tempo non arriverà mai più al
forse è il più gradito, / di chi vi spende i traieri e le gazzette
gran traine et a ghiado, / per chi t'ucise facevi orazione. = deverb
a cagion del comando, bisognevole a chi non dè aver da sé niun muoversi
traintenda sbalordito. foscolo, vi-508: chi traintende le parole che hanno significato certo in
. -a). ant. dial. chi commette un tradimento; chi si comporta
dial. chi commette un tradimento; chi si comporta con slealtà e perfidia;
anonimo (v 3793), liii-13: chi altro vi fa credere o pensare /
(traggiatóre), sm. ant. chi tira con armi dagiare solamente la sera.
a. cattaneo, i-364: chi legge un libro segna la pagina, dove
dunqua esser folle e sagio voi iasione / chi d'amar si conforta; / ma
divenuto obsoleto. libumio, 1-32: chi è che voglia dire il petarca non usar
/ che. nde nasce ed avene a chi à leanza; / und'eo ne
tralasso / perde ogni sorte, e chi non ben l'attende / anticipando il frettoloso
vangeli volgar., i-75: e chi non starà in me, sarà gittato fuori
, da che più non s'aspetta / chi far lo possa, tralignando, scuro
gobetti, ii-141: triste l'agonia per chi lascia il figlio che ha tralignato.
oliva, 190: altrimente avviene a chi traligna o dalla onestà o dalla rettitudine
prov. proverbi toscani, 124: chi i suoi somiglia, non traligna.
a trafori, che traluceva, per chi si poneva davanti, attraverso le fronde di
seneca volgar. [crusca]: chi a sapienza è pervenuto, è giuntoal suo
rotondo: / con tutto 'l cor chi centra sempre t'ama, / ché tu
bianco. cammelli, 56: a chi per suo ben fare 'l premio spera,
è duro comando l'unirsi in fra chi s'ama. goldoni, ix-114: la
dallo stato ogni quantità di grano, chi ci assicura che alcuni pochi ricchi mercanti
assai. tramatóre, sm. chi ordisce congiure, inganni; cospiratore,
prov. proverbi toscani, 174: chi vuol lavor gentile, ordisca grosso e
e vanno di giù e di su; chi porta freni, chi selle; lo tramazzo
e di su; chi porta freni, chi selle; lo tramazzo era grande.
compagno mio, che hai tu auto? chi t'ha assalito? » marini,
, 194: dice lui: « chi voi confessarsi guarda a trovar uno sacerdote chi
chi voi confessarsi guarda a trovar uno sacerdote chi sappia ligare e sogliere; uno cieco
opera. arbasino, 23-446: sai chi chiamava 'tramelogedia'una sua zeitoepr? il conte
di quei tempi. idem, 7-114: chi... crede
. dondi, 268: non ama chi vuol ben pur per si stesso; /
per si stesso; / non vive chi nel vicio se nutrica; / non si
e quanti si tramestassero in istolte gazzarre e chi si fosse affacendato a moverle.
il mantenimento della repubblica nella concordia di chi la regge, farà opera degna di molta
anima e al corpo. 0 beato, chi di tale diletto è infiamato, lo
vemenza de'caldi la stagione pericolosa a chi entra in roma, dall'en- trarvi
tramezzare. tramezzinista, sm. chi è specializzato nel fare tramezzini, panini
classificazione. biondi, 1-ii-126: chi corrompe il buon governo, autore dell'età
f. (plur. -i). chi scrive soggetti e trame per storie a
a fumetti? -trecentocin- quantamila lire a chi porta un'idea (il tramista).
roseo, iii-34: ha da avvertire chi pianta vigna da metter ben con diligenza ogni
luporini -e gli spiegai in poche parole chi era -ha chiesto tramite mio di entrare
kahane). tramoggiàio, sm. chi è addetto a una o più tramogge.
s. v.]: 'tramoggiaio': chi sta alla tramoggia. 2.
vento me ne porta, / né ho chi al camminar mi faccia scorta.
forte iniquo. carducci, ii-14-237: chi sa quale spettacolo di natura e d'
: questa condizion contiene il bando: / chi la fi- lia d'amon per
sole di questa dottrina è stato illuminato chi ha voluto e qui e fuora di
, 7-296: se prima si trovava retorico chi si rifacesse sull'impero romano, ora
batticuore, e le sincopi, e chi volesse, ci potrebbe porre ancor le febbri
è ritornata: e incapar- bischisi pur chi vuole, ecco le maniche strette hanno sbandite
. d. bartoli, 9-23-71: chi invidia... la fortuna a'ricchi
quadro, di quantunque sien buona mano? chi la grandezza ad un uomo, che
/ collo andar iscosto, / dite: chi ne vuole? intrichi d'amore [
deriv. trampolante, sm. chi vuole emergere e tentare la scalata sociale
saltellando e battendo i bec chi con parvenze di lotta. =
di vapori, ed è appellata aeromanzia; chi con tramutamenti di vasi in vasi d'
del sole è riservata a voi, e chi sa ch'ella in iscamnio di tramutarvi
e fossero tramutati; ma non era chi li tramutasse. -muovere gli occhi
altra. pea, 7-420: chi passava la cesta carica di fiori sul capo
sul capo della vicina, e chi si tramutava da una mano all'altra i
fuor del terren, tramuti altrove / chi gli vuol belli aver. vettori,
e tardi cór [l'uva], chi bene attende, / e spesso tramutar
s. bernardino da siena, 2-ii-1254: chi tramutare. in giorno festivo el diavolo
volte il giorno, vogliamo noi dire che chi avesse il capo tutto d'un pezzo
cantino. caronte, andiamo, tragitta chi attende. i tramutati [poeti] non
cagna, 1-148: allora, salvi chi può: un trangolare furioso, senza
a cali for birds. 4. chi ordisce raggiri, ingannatore. fiore [
. tranellóne, sm. disus. chi ordisce tranelli, ingannatore. bresciani,
magno volgar.], i-3: chi non sa che la saliva più tosto si
cagna, 1-148: allora, salvi chi può, un trangoiare furioso, senza
ogni sospetto. segneri, iv-2: chi mai non l'ha [la religione]
] trovata, la truovi; e chi la trovò, e poi per sua disgrazia
: il cristianesimo... ammanisce a chi ha perduto il mondo esteriore, e
di equilibrio e serenità interiore proprio di chi ha la mente e l'animo liberi
o pioggia. tasso, 1-31: chi potesse dunque, come favoleggiano i poeti,
stesso tempo fredda, lucida, di chi sa tutto quel che deve fare.
partic.: che non espone a rischi chi lo governa o lo monta (un
pellico, conc., ii-52: chi non vorrebbe trasportarsi a wyoming udendo il
oceaniche. imbriani, 8-92: chi non avrebbe stimato messo del cielo,
destra propria la destra di colui con chi si fa il patto, e comunemente
nei medici secondare le infermità anziché guarire chi le soffre e trattarle in modo che
transessualità, sf. condizione di chi è transessuale. paese sera [
(un governo, un incarico o chi ha ricevuto un incarico). guerrazzi
. 2. per simil. chi abbandona un partito politico, un gruppo
ricorre nel linguaggio politico per indicare spregiativamente chi abbandona il proprio partito. voce della
, conciliante. pascoli, 1-772: chi sa che quel cavaliere... transigente
3 maestro benintendi, xxxvii-187: chi vole altrui tenire sotto bailìa / ed
'altre persone, che sempre riguardano / chi è umile, superbo, o
s'agostino volgar., 1-7-181: chi montasse dall'inferno, e sofnute..
bentivoglio, 4-946: santo, sallo chi si ricorda del vangelio. però che appartengono
transitano, sm. chi esercita il commercio di tranultima traccia /
casualità. e per la regola transitiva, chi riesce a organizzare una sua casualità diventa
s'opponessero con l'armi alla mano a chi avesse tentato di praticare quel transito.
terra). cavalca, 9-134: chi non vuole lodare iddio nel transito di
così per transito [dante] dimostra che chi vuole esser ne la vera contemplazione delle
. e le transizioni sono ardue sempre a chi scrive, e sovente a chi legge
a chi scrive, e sovente a chi legge. breme, conc., ii-202
l'unità [5-i-1988], 3: chi propone questa benedetta transnazionalità venga qui a
e sì. llo retrasse da duy libri chi se trovaro facte e concordante in athena
in athena per li dicti riffirituri, chi si clamaro dares e dite. =
hi porravan mover ne trantalar niente quel chi manten constan- cia s'el vorrà vegiar
sm. (femm. -a). chi è addetto o impiegato nei
/ solo tien un difetto / (ma chi senza difetto vive in terra)
senza difetto vive in terra) / chi li piace parlare e traparlare.
e madre. forteguerri, 17-3: chi beve per dar dolce soccorso a sé
1-605: la notte è lunga a chi non può dormire / ma ancora è
dormire / ma ancora è breve a chi contento giace: / se i giorno è
: / se i giorno è grande a chi vive in sospira, / presto trapassa
in sospira, / presto trapassa a chi il possiede in pace. ghislanzoni,
, l-63: va', canzonetta, a chi sente d'amore, / che deggia
rogito torretta sopra accennato con delegazione a chi si stimerà opportuno a comparire nel relativo
e lasso. niccolini, i-96: ma chi sei tu, crudele, / che
a sciocchezza. martello, 6-i-450: se chi possedeva la rara indica gioia, /
allora per toscana codesto motto: « chi la fa l'aspetta » e di
arcane. -precedente al tempo di chi parla o scrive; scorso. patrizi
e bellissima filosofia, è da vedere chi furono questi movitori, e questo terzo
cui piango, invidioso / di chi l'ha fatto suo e me ne spoglia
albertano volgar., 67: or chi puote avere in questa vita alcuna cosa
non può esser lento il trapasso per chi ha sempre l'ala pronta. e
peri e 'l son fait desconga / chi seri amor, con'quel ch'in prede
vettura i buoi di trapelo e 'trapelante'chi tien bestie da trapelare e ne fa suo
che udivano. mazzini, 29-52: chi darà opera à questo lavoro s'accorgerà che
niente? » « nulla ». « chi vivrà vedrà. » -assol.
col trapelo. 2. figur. chi affianca e sostiene una persona in momenti
un trapezio. cicognani, v-2-15: chi non à conosciuto che cosa sia lasciare
gene- rono delle simili a loro, chi per via di semi e chi per via
loro, chi per via di semi e chi per via di trapiantazione.
(femm. -a). agric. chi è addetto ai trapianti di piantine
coraggio della ragazza definendo cavernicolo e trappàno chi osava parlare di cesira come di 'quella
. lunardo del guallacca, xxxv-i-290: chi voi da lor campare, / tali la
294: 0 donne, chi può fuggire le vostre trappole, ha ben
., 17 (292): chi sente un rumore la notte, non gli
il lardo. becelli, 1-125: già chi mal meritò, peggio ancora merta;
ancora merta; / né un sol scalino chi si cade fa, / e la
sempre aperta. proverbi toscani, 45: chi fa una trappola ne sa tender cento
fandonie. canti carnascialeschi, 1-371: chi più s'ingegna / trappolar1 altri,
granchi.!... / e chi me'pescar suole / piglia tal volta
. b. pino, 1-19: crepi>ur chi vuole che non mi trappolarete con cotesto nostro
usano per giu- gnere il compagno: chi con presenti, chi con cene e con
gnere il compagno: chi con presenti, chi con cene e con molte onoranze,
con cene e con molte onoranze, chi ti conduce in sul fatto prima ti dica
qualche quattrino. razzi, 7-26: a chi s'ha egli a credere di voi
non lo chiamano anche trappolo? ma a chi appartiene? » 2. ant
al contesto. chiabrera, 576: chi traponesse un vocabolo lombardo o genovese- in
degli alberti, 1-29: e per veder chi m'ave 'l cor trapunto / d'
allegri, 242: non v'è insieme chi fugga, o si vergogni, / quand'
trapuntar suola, e non v'è chi n'ingrogni, / o stando al sol
panza; /... / né chi baratti e venda benefizi / non sì
sì credendo far con simonia, / né chi traricchi i ricchi con uffizi.
trasportare di peso un corpo inerte o chi oppone resistenza; sospingere pungolando o percotendo
una fante, / che, guardato chi è, / si chini a trar la
gli dei. aleardi, 1-142: chi mi trasse / a questo ballo mascherato.
forte e grande. tommaseo, 3-i-210: chi si crede egli [gualtiero].
sporto. cesari, iii-416: chi avrebbe trovato altro cenno di egual prestezza,
fed. della valle, 1-27: chi ha da dubitare che subito non abbiano
tiepolo, lii-5-130: come suol avvenire a chi voglia trar di gran fiume piccol ruscello
s'appresti a trar del luogo / chi, avendo tolto altrui fuor di ragione,
santa maria della scala, 9-127: per chi f ucise facevi orazione, / per
g. m. casaregi, 2-36: chi trae per contro d'altri, non
, 8-25: stimava gotifredo, che chi ha militia pronta, deve per non lasciarla
maggiore. esopo volgar., 4-133: chi ama la puttana non creda da lei
un'usanza. anonimo, i-626: chi voi fare -di 'ntaglio cosa nova, /
niegano. mascardi, 52: sappia primieramente chi scrive una vita, che se qualche
lingua senza averla tratta dall'uso di chi parla. firenzuola, 77: qual altro
varano, 1-520: se v'ha chi intenda l'amoroso affanno, / se il
. n. agostini, 4-8-29: chi gli trae sassi, e chi con dardi
4-8-29: chi gli trae sassi, e chi con dardi il punge, / e qual
cadere di maniera le balestre, e chi le traeva che certi oltre le ferite e
casa, 5-iii-144: persuada loro, che chi ha delle bestie assai per casa,
che face, / che tragge a chi l'appella per amore: / tant'è
si trasse, e disse: « voi chi siete? » conti di antichi cavalieri,
. monte, 1-46-14: molt'è fol chi trar crede aqua di petra! proverbia
ad un tratto mi fa trasalire: « chi non muore si rivede ». g
, 1-128: questo sia exemplo maximo a chi verrà doppo di noi di non lasciare
non si fossero taciuti, e trasandati da chi le istorie scrivea. de sanctis,
l'incuria e la trasan- datezza di chi non ha da vantar altro che la propria
/ dio, con'cordolgloso ponto, / chi con core la 'nprendesse! / non
s. v.]: 'trasbordatore': chi o che trasborda. 2.
ma molte, e ancora aumentano per chi alterna traghetti in barca e trasbordi all'
come sia fosco il mondo degli uomini a chi trasceglie una moralità santa e vera,
g. manganelli, 13-18: chi si poteva salvare se non l'uomo
'mandato', nel quale si deve ricercare chi abbia presuntivamente il miglior talento ed il
, fece li cieli e diè lor chi conduce / sì, ch'ogne parte ad
, cioè dà del barbaro, a chi non fa miracoli, trascendono a vantarsi di
inesorabile, mi sarei tolto meco con chi trascinare questa croce: una donna. beltramelli
. a. pucci, 7-9: chi nasce sotto di lui [saturno] fa
seneca volgar. [tommaseo]: chi può negare che alcune cose spessamente comandate
anche loro, però, c'era chi s'incaricava uncinarle: ed erano le
levar via. castelvetro, 1-3: chi m'assicura che la mano dello scrittore non
azardo sono trascorsi alcuni errori, conoscerà chi ha giudicio, essere stati per la natura
lisimaco. -sollevarsi, insorgere contro chi detiene il potere (una popolazione)
come bella l'italia! vituperio a chi la calpesta e l'insulta! eppur
, purg., 3-35: matto è chi spera che nostra ragione / possa trascorrer
. antonio da ferrara, 104: chi v'ha così trascorsi / a furiar
narrazione). siri, 1-vili-127: chi volesse di tutte le sortite che si fecero
e far fascio d'ogni erba, perché chi cade in così fatte bassezze, volendo
. atteggiamento o stato d'animo di chi non si cura, non si dà pensiero
, con l'aria di trascuranza di chi risponde a una domanda oziosa di sfaccendati
crusca]: per salomone si dice: chi teme dio, niente trascura. valerio
essi fur cagion di mia fortuna, / chi ben vuol giudicar senza trasdire.
partic.: nel linguaggio giuridico, chi opera un trasferimento, chi trasferisce ad
giuridico, chi opera un trasferimento, chi trasferisce ad un altro un bene,
., i-5: industrioso è tenuto non chi transferisce e l'altrui dispensazione e l'
l'altrui dispensazione e l'ordine; ma chi dicendo cose nuove fa anche quello che
preordinato ad arbitro e dimino / di chi cerca goder te nel tuo regno, /
o di lavoro; la condizione di chi deve eseguire un ufficio fuori della propria
per il cui ambizioso transfiguraménto, di chi gli adora si scordano e chi in
, di chi gli adora si scordano e chi in essi ha sperato, disperano.
gozzi, 1-347: non vi dico chi sono, ne lo saprete mai. questo
artistica. patrizi, 1-iii-19: e chi bene considera questa finzione e questa formatura
azioni, da trasfonderla sin anche a chi non è nato a sentirla. pascoli,
venerazione e stima di divinità, in chi penetra l'opaco elei bosco e la quiete
i-47: avengadio che uno romano, chi se camao cornelio nepote de lo grande salustio
: / amore esme- surato, e chi hai preso ad amare? lorenzo de'medici
progresso, o motivi di rampogna per chi si attarda, temporeggia, pospone,
, agg. e sm. ant. chi diserta, in partic. passando al
scambievole quasi permi- schiarsi, cristo e chi il riceve nel divin sacramento...
trasfuso in amore, che neanche diceva da chi essere amati, né gli occorreva dire
essere amati, né gli occorreva dire chi fosse l'amato. montale, 21-90
« l'aids non se lo prende chi non se lo va a cercare » ha
fra le accuse che si portano alla 'gerusalemme'chi udì mai trasgrediménto, sm.
. cavalca, 21-234: pur chi n'è cagione [di peccato mortale]
moneti, 231: cloto dimostra che chi nasce muore, / per essere il
, 28 (475): intimazione a chi toccava per ufizio, e a ogni
d. bartoli, 26-182: chi mai potè, con più probabil sicurezza
un'altra. rocco, 1-84: chi dunque fa secondo il suo potere benefici più
già numerato nella parte del diavolo, chi, mentre era nel corpo, non fu
che il diritto ad agire spetti a chi ha promosso l'azione o che l'obbligazione
1-251: nessuno mai riuscirà a sapere su chi, in virtù di quei processi misteriosi
, qual luogo può essere al dolore in chi rimane? 6. nella teoria
emigrato. ungaretti, i-108: chi trasmigrato da contrade battute dal sole dove
. r. longhi, 1-i-1-145: chi ad onta degli inviti non ha occhio
2. sm. dir. chi, destinatario di un'eredità, muore
la rea. leggi vi sono che reprimono chi nell'ado- perarla travia. carrer,
e scritto che molto si perdoni a chi trasmodò nell'amore. soffici, v-5-147:
. arici, i-292: funesta a chi ne bebbe, / tetri malori ingenerò
e non la logica:... chi dunque presterà fede ad una logica,
d'un sequestro di persona? compiuto da chi? per mandato di chi? a
compiuto da chi? per mandato di chi? a qual fine? é le parole
e di voi si fan beffe come di chi travegga o trasogni. d'annunzio,
ancora sul mattino. -proprio di chi è in una condizione di sognante svagatezza
vie deserte, / col trasognato viso di chi sogna. bernari, 6-164: «
landò, 1-35: vomene ad udir chi trasordinariamente leggeva i libri dell'anima,
quei che dànno / il tuffo a chi le fa. 3. situazione
e granate e di più ragioni, chi dense e chi diafane, cioè trasparenti.
di più ragioni, chi dense e chi diafane, cioè trasparenti. landino [plinio
smalto). leonardo, 2-589: chi ne voi vedere le ultime prove, tinga
ma oculare del contratto e minacciavano, chi sa, una scandalosa ed umiliante rivelazione
i-28: guardando pianamente se possevo vedere chi quelli fusseno, viddi fra una trasperizióne che
/ solo tien un difetto / (ma chi senza difetto vive in terra) /
senza difetto vive in terra) / chi li piace parlare e traparlare. ghirardacci
i quali possono, e sogliono infettare chi s'avvicina, e non va premunito.
sa o non si tenne conto di chi prima le trasportò dalla tragedia alla comedia
di quel che non si creda a chi sia osservatore acuto e padrone d'un linguaggio
ch'è per lei raporto. / (chi senza essa vuol gire, è trasporto
-assumere in cielo in corpo e spirito chi è morto in stato di grazia (
uso, perché nel secondo cambio quel chi paga prima il suo danaro per traportarlo perde
, non dirò già così alla prima chi fusse quelli che primieramente le trasportò.
questa parte. arrighetto, 238: chi sarebbe ora sì mansueto, sì dolce
. l. strozzi, 1-4: chi è quella smarrita / ch'a questa ora
io come sapessimo se i maestri da chi eglino impararono non si fossero per loro affaticati
-dir. civ. terzo trasportato: chi è condotto su un veicolo a motore
si sa o non si tenne conto di chi prima le trasportò dalla tragedia alla comedia
brusoni, 9-634: o amore, e chi può darsi ad intendere i tuoi contaggiosi
natura una voce umana, vi è chi rifiuta a priori lo studio del reale e
e li cavalieri si trastullano alla marina, chi a 2. piacevole, divertente (un'
un'attività, un passatempo scacchi e chi a tavole e chi a danze. giuglaris
passatempo scacchi e chi a tavole e chi a danze. giuglaris, 2-224: ancor
fanciullo trastullandosi nelle sue stanze, non avea chi lo poottimo, i-365: giove.
trastullare. trastullino, sm. chi è gradevole, divertente, gioviale (
gli spiriti affaticati. landino, 49: chi è occupato non cerca transtulló: ma
gioia. - con meton.: chi è causa di tale condizione o stato
, ho io cerco questa consolazione d'aver chi mi governi bene, e vedermi,
cangiano. m. leopardi, i-301: chi vuol tenere tranquilli i figliuoli deve lasciargli
. -persona vezzeggiata e amata; chi costituisce oggetto d'amore (con partic
carnefice. bacchetti, 1-ii-462: « chi fa un passo in qua, è bell'
di derisione, ecc. - anche: chi è posto alla berlina. aretino
: « non è a te nulla / chi ha insegnato a me tai parole dire
dire; / se non mi trovi con chi faccia trastulla / me di presente mi
. faldella, ii-2-217: è artista chi trasuda ed odora carnosità e chi dipinge
artista chi trasuda ed odora carnosità e chi dipinge le immagini tessute d'aria, come
alla divinità varchi, 8-1- 295: chi sa che ancora noi... aiutati
io l'autopsia della ragazza, o chi altro? vi ho parlato io di vendetta
onore e di vendetta trasversale, o chi altro? a. busi, 16-126:
alcuni hanno affermato, gli arbori selvati- chi, o perché vengon di seme trasvettato dagli
degli apparecchi di grandi dimensioni o sovracari- chi per lunghe trasvolate. soffici, v-6-452:
che tutta la città non istesse sollevata, chi con sospetto e chi con speranza che
istesse sollevata, chi con sospetto e chi con speranza che le cose andassino a suo
. dolce, 1-127: - chi mandasse a donare una toppa, o diciamo
interessante per me il suo carattere. chi mi accerta ch'egli sia umano, virtuoso
rifiuta e ha in odio le paraule di chi l'amonisce. alberti, iii-200:
automobile. s. maffei, 5-2-290: chi viaggiava in queste parti, entrando negli
» d'annunzio, 4-ii-69: « chi di voi vuol venire? » interruppe «
atmosferica. r. longhi, 1-i-1-84: chi aveva ripetutamente offerto il trattamento di testa
cassa e per non completa guarigione di chi è stato sottoposto a un inintrigarsi a
. m. zanotti, 1-4-378: altrimenti chi trattando la cera e volgendola la fa
commodo, / spasso e sollazzo di chi reti ed ami / gode in trattar,
, 3-155: io veggo bene che chi non mi conoscesse, come fate voi,
noia molto m'è zopr'ogni guisa / chi tratta in chiesa cosa temporale, /
accetta neppur più di trattare affari con chi, invece di annusare a piene narici l'
dissidio. lapidario estense, 167: chi l'àe cum sì, e è grazioso
l'aria studiatamente calma e la voce di chi cominci a trattare una questione scabrosa,
rettor., 6-7: ornai vuole dicere chi è l'autore, cioè il trovatore
formato modestissimo. carducci, ii-19-117: chi è quel tale? ma credi che la
con giudizio / di dar nel genio a chi trattar mi vuole. m. leopardi
et io lo veggo con esperienza / che chi le tratta male al fine le perde
un popolo. savonarola, i-119: chi ha questa virtù in sé e sia messo
possono, per colpa o per elezione di chi le tratta, divenire e comparire sterili
arti mie tratterà. mazzini, 8-120: chi sente tutta quant'è la santità dell'
volte restanno di loro ingannati, perché chi gli va trattando con troppo artificio esce del
follie. cesarotti, 1-xxvi-18: conciossiaché chi è colui che tenendosi come in pugno
, v-317-25: mora, per deo! chi m'à tratato morite / e chi
chi m'à tratato morite / e chi tiene lo mio aquisto in sua ballia /
gy tradimenti coreno tutore, / e chi magore trata tradimento, / quel è tenuto
sia sottoposto all'ultimo supplicio non solo chi macchina ma chi sa chi accenna contro
all'ultimo supplicio non solo chi macchina ma chi sa chi accenna contro allo stato,
non solo chi macchina ma chi sa chi accenna contro allo stato, e molto più
fermo e lucia, 503: dimmi con chi tratti e ti dirò chi sei,
dimmi con chi tratti e ti dirò chi sei, è un proverbio; e come
rendere infallibile l'applicazione che ne fa chi lo cita. = dal lat
di sua moglie con l'aria di chi fa vedere in confidenza la fotografia d'una
il compito di garantire comoda la giornata a chi collabora con lui una piccola parte di
trattato. a. pucci, ii-8: chi nasce sotto questo pianeto sarà mercatante e
un'azione. chiari, 3-12: chi trattien la mano / sulla metà del colpo
le rivendicazioni. roseo, v-145: chi dicesse che il parlar de'capitani pacifica e
altro si trattengono di sua moglie, chi è, chi non è, di dov'
di sua moglie, chi è, chi non è, di dov'è. pascoli
né per altro s'innamora, e chi dice altramente sogna. anzi di più ti
d'alleanza. giannotti, 2-1-298: chi considera il trattenimento e l'amicizia che
le braccia e quelli che ci tenevano chi aveva la faccia sgraffiata e chi i capelli
tenevano chi aveva la faccia sgraffiata e chi i capelli scomposti. 2
. trattière, sm. ant. chi è addetto a registrare e conservare i
, sm. e f. pitt. chi dipinge stendendo il colore con brevi tratti
un contesto metaforico, per alludere a chi agisce mosso dalla volontà altrui.
. strozzi il vecchio, 2-78: chi mai non vide lagrimar le stelle / a
scorticato esangue / (contro un dio chi la può?) marsia che langue /
suoi sudditi si sieno consumate, e chi o veramente quali di quelle sieno arricchiti,
serpente antigo drago e lion fero e chi rugisse da quel gran belgebub. varano,
di questi popoli. allegri, 70: chi vuol veder quel ch'ha essere,
figur. bencivenni, 4-86: chi vuole dunque essere esaudito non venga neente
traito eciamdé per lo monto deleteive logo chi parea che inviase altri a mangià', mangiàm
un altro dì in consiglio grande; e chi avessi più fave delli altri, e
metaforico). nomi, 1-7: chi tien materia in corpo getti fuora, /
la mastichi pian piano; / savio è chi dà consiglio avanti il fatto, /
è deciso. conti, 269: chi rissolver non può chiede consiglio. / tratta
aggruppate ed in varie maniere abbozzate; chi contornato di carbone, chi disegnato di
maniere abbozzate; chi contornato di carbone, chi disegnato di tratti, e chi sfumato
, chi disegnato di tratti, e chi sfumato, e con biacca lumeggiati, volendo
tu quasi in picciol tracto / conoscerai chi nel tuo cerchio gira. a. pucci
atto. anonimo genovese, 1-1-200: chi vor donca esser prudente / e bem
, fu usato per scusa sua appresso di chi par la signoria lo esortava. lupis
molto meglio si sa aiutare, e chi considera l'una [donna] essere allevata
intendimento del suo discorso; l'interrogai chi fusse? fagiuoli, i-133: una donna
per la terzia confinato in perpetuo nelle stinche chi lo dicessi. machiavelli, 14-i-534:
. di quattro tracti di fune ad chi contrafacessi. ariosto, vlii-389: chi non
ad chi contrafacessi. ariosto, vlii-389: chi non avera modo di pagare la.
nome agnolo.., che sono a chi t'ascolta tratti di corda. parabosco
artiglieria. latini, i-646: chi bene incomenza / audii per sentenza /
dica van tratti. sermini, 183: chi le avesse pur una volta vedute la
tratto i passeri all'arrivo dei rondic- chi hanno già preso possesso dei loro nidi.
in tratto. foscolo, vi- indurre chi è dubbioso a prendere una decisione (una
, di un tratto significa loro, chi può salvarsi si salvi. g. chiarini
è sì attraente, che non vi ha chi non lo percorra in un tratto,
cotto. canti carnascialeschi, 1-58: chi bene un tratto con lor s'assicura,
tratto. proverbi toscani, 34: chi gode un tratto, non stenta sempre.
de'bei tratti. ibidem, 160: chi vuol lavor mal fatto, lo paghi
paghi innanzi tratto. ibidem, 275: chi pensa innanzi tratto, gran savio vien
-trice; popol. -torà). chi gestisce una trattoria, oste. -con me-
alla trattura della seta. -anche: chi gestisce un impianto per ricavare seta filata
i denti coprire: / par, chi ti vede, -che 'l vogli schernire;
7-20: ahi giustizia di dio! tante chi stipa / nove travaglie e pene quant'
nostro re sofferte. gioberti, 2-38: chi combatte virilmente e indefessamente per il vero
travalglie, corno sono diverse le persune, chi ad uno exercicio e chi ad un
persune, chi ad uno exercicio e chi ad un altro e tornando in casa trovando
li nostri àn miso in riiyna, / chi mai no eran travaiae. guicciardini,
gli dia favore. ibidem, 227: chi vuol riposare, convien travagliare.
quiete al travagliato, l'onore a chi n'è privo ingiustamente, la grazia
è privo ingiustamente, la grazia a chi l'ha perduta, e già molti anni
; che sorrida ai tanti ricordi come chi tornando da un'ascensione travagliata la racconta
carducci, ii-1-121: dopo cotesto tempo, chi sa qual vita travagliata mi serbano i
. prov. monosini, 139: chi ha moglie allato / sta sempre travagliato.
. prov. monosini, 146: chi è in questo mondo, ha de'travagli
ladri del sonno. ibidem, 341: chi non ha travagli, tenga de'cavalli
, l'ago libertà. chi mi legge facilmente giudicherà quale sia quello a
vaneggiale amara / oscurità che scende su chi resta. -svolgere una mansione andando al
trave. alberti, iii-8: chi mai sì duro o sì invido non lodasse
danno all'occhio fatica senza riposo, a chi può sembrar lodevole o imitabile? dizionario
.]: 'travasatóre, travasatrice': chi o che travasa. 2.
travasavini, sm. invar. ant. chi è addetto al travaso del vino.
; serraglio. tommaseo, 2-ii-251: chi detto me l'aria l'anno passato,
, e spari, e sciali: / chi m'arìa detto in chiesa, o
travato, per lo che era necessario che chi colpiva nel detto scudo, o rompesse
folle speme / le lusinghe soavi / chi giunger tenta insieme / con mano angusta
farò vedere altrui come dèe fare / chi ne'giudizi suoi travede ed erra.
s s 8. figur. chi o ciò che costituisce sostegno morale o
, ma aspettate / che per purgarvi vien chi ha in man le chiave. monosini
. d. bartoli, 9-31-1-124: chi... vede il travedere che la
. s. maffei, 10-ii-188: chi non sa quai mirabili travedimenti de'giocolieri
amo caramente le mie traveggole: e chi me le togliesse mi ucciderebbe. baldini,
sinistra verso destra rispetto alla posizione di chi adopera tarma; manrovescio. pulci,
per mare, traversando l'oceano, chi sa quante notti avrà passato insonni.
dubito che questa memoria starebbesempre nella testa a chi non è per aggiugnere a maggiore grado,
sacchetti, x-80-6: sappiate, signori, chi mai portò calze cosìfatte? di che io
menava l'oste. guicciardini, 2-1-277: chi vuole passare ha girato una parte dello
non è porto, ma golfo, e chi vi naviga può ben aver talvolta il
ognuno, andare a'versi a coloro con chi ei conversava, non essere traverso,
. trasversalmente. alamanni, 4-46: chi lo scudo ha impedito e 'l braccio manco
con il traverso, ci si immagina chi sa che cosa, ci si rovina.
scritti ai quel genere poteva capirli solo chi fosse versato nell'arabo. -rendere
dritta a sinistra, sia contrariamente; come chi intendal lat [lapis] tiburtinus '
, che travestire assai male vegezio. chi mai aspettato sarebbesi a tal conclusione?
esercita la prostituzione. - anche: chi pratica il travestitismo. flaiano, 1-ii-720
100: in questa nostra patria infelice, chi voglia rimanersi fuori della gran gabbia del
2. l'atteggiamento proprio di chi, appartenendo a un ceto impiegatizio di
collegio milita la malizia di chi le sta intorno. cicognani, v-1-147:
fino all'ultima diè ventura / chi dal primier disio / traviò così lunge i
via / conviene a forza, a chi va, fallire; / chi su,
, a chi va, fallire; / chi su, chi giù, chi qua,
va, fallire; / chi su, chi giù, chi qua, chi là
; / chi su, chi giù, chi qua, chi là travia. idem
su, chi giù, chi qua, chi là travia. idem, v-1-67:
ti farei veder ch'assai travia / chi non vede le cose con presenza. foscolo
, e con alcun discreto avviso di chi favella, per nostro avviso non è
il riconoscimento. -anche: reato di chi compare in pubblico rendendosi irriconoscibile.
forse ne'soggetti dell'età ferrea, per chi non voglia travisare la storia. cavour
viso se'sì cambiato che non fia chi ti conosca. io mi presenterò là
senza andarne piùinanzi: e ricordati ch'a chi smarisce il sentiero in un folto bosco,
, coinvolgente. govoni, 3-8: chi ode la travolgente musica / che la terra
, 4-480: lo so ben io chi gli ha travolto il cranio. gli antifigurativi
a riguardare? sacchetti, v-217: chi vuol dire, che sia la immagine del
signore? (salvo la reverenza di chi il dice) che cristo fu il più
, non è da negarsi, da chi non abbia l'ingegno o contaminato o
grano, cioè il te di chi si sente ripetere per la terza volta lo
. v.]: 'e tre'dice chi comincia a impazientirsi diodati [bibbia],
mondo. buon sangue non mente, e chi fa da sé fa per tre.
o per sé, fa per tre. chi opera in modo autonomo e senza dipendere
, 103: eran ben da propor da chi s'intende / di compagnie e di
c. i. frugoni, i-5-7: chi fra pianta, e pianta appende /
/ lunga treccia ad arte ordita: / chi da i labbri rubicondi / mobil fiato
sm. (femm. -a). chi confeziona o commercia trecce di paglia per
trecciano ghirlande. tommaseo, n-16: chi fu... che t'apprese a
imparate [di parole], non da chi non sa la differenza che è tra
sostant. aretino, 20-254: a chi sodisfa il treccolare d'un uomo, che
, impressi? guerrazzi, 1-77: chi possedeva non dico fiore, ma briciola d'
, da tenermi sicuro persino ora, che chi ci guardasse anche oggi, vi troverebbe
cittadini, non dando divieto, a chi ne fussi stato uno anno, a
cesari, iii-224: non so, chi de'nemici del trecento potesse non altamente
). gioc. nel totocalcio, chi realizza il massimo punteggio indovinando i risultati
/ che su per su li vada / chi voi pasar la strada.
riverente a distribuir ne prese / a chi ne volle ed a chi non ne chiese
prese / a chi ne volle ed a chi non ne chiese. foscolo, xv-387:
. treggiatóre, sm. disus. chi conduce una treggia. buonarroti il giovane
: sprecare un bene prezioso destinandolo a chi è immeritevole di riceverlo o a chi non
a chi è immeritevole di riceverlo o a chi non sa apprezzarlo. firenzuola
vino alle ranocchie': dà cose buone a chi non le conosce o che non le
ch'el tuo convenente 7 accosta con chi puoi / perdona agli altri tuoi /
fare; / e no rifiuto mai chi a me mescie / porgendo cosa che sia
fa esser veloce; / sì spesso vien chi vicenda consegue. -non sapere
la pace e la tregua, tristo a chi rilieva. = dal lai mediev
l'estremo. lucrano, 2-512: chi trema dio come padre, lo trova benignissimo
vita nuova, 11-2 (40): chi avesse voluto conoscere amore, fare lo
). sarpi, vii-64: a chi teme palpita il cuore e la voce trema
. prov. monosini, 330: chi ha casa e podere, / può tremar
sanguinolento di mano? lubrano, 1-8: chi è quell'eroe tremato da'barbari,
compagno mio quasi con grido: / « chi è quel che di tante frezze abonda
al sonetto il quale, siasi di chi si pare, è certamente d'una gran
sm. ciascuno dei movimenti convulsi di chi trema o rapida successione di tali movimenti
. lippi, 11-2: qui ci vorria chi scortica l'agnello, / o se
che le palpebre tremolassero, come a chi finge di dormire e sente su di
strumento). imperiali, 4-765: chi presso a questa a rallegrar, co'i
sostant. anonimo genovese, 1-1-237: chi fa li orni tremolenti / abrei- vir
incerto. gherardi, ii-187: fuggendo chi in uno luogo e chi in uno
ii-187: fuggendo chi in uno luogo e chi in uno altro, istupidì, attoniti
nodosa podagra, con gravissima noia di chi l'ha, tiene tutto il corpo
guardiamo noi, della razza / di chi rimane a terra. 3.
invernale il trenino andava col passo di chi sa che tanto ormai non arriva più
: sicché que'due punti son buoni a chi li ha in mano, e tristi
-abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno o anche chi ha fatto trenta può fare trentuno:
conclusione. proverbi toscani, 115: chi fa trenta, può far trentuno. c
, / prese ch'il balestron, chi la squarcina, / per aiutare ascanio in
... a fuggire si dierono chi qua e chi là, come se il
a fuggire si dierono chi qua e chi là, come se il trentamille avessero
, / nigregnacche bracon trentapagnòtte, / chi si cerca pidocchi e chi si gratta,
, / chi si cerca pidocchi e chi si gratta, / e chi vende ai
pidocchi e chi si gratta, / e chi vende ai baron le pere cotte.
-avere dietro il trentapara: per indicare chi corre in modo sfrenato. romei
posto pel papa la trentesima, e chi non paga cade 'n iscomunica papale.
trentunière, sm. ant. gerg. chi prende parte a uno stupro collettivo.
della coscienza, con il trepidante ardire di chi, per cogliere le violette, s'
le causedel disastro, dovuto, c'è chi dice, all'eccessiva velocità del treno
mia ripugnanza e il mio terrore affascinanti, chi non li indovinerebbe?
tepore / nuovo. palazzeschi, 4-121: chi doveva arrivare verso le tre di quella
2-73-25: con orni ben acostumai, / chi san lo trepo ben fornir, /
2-37-89: le bestie grosse e menue / chi d'inverno eram mar pasue, /
tute fam fiior de novo, / chi satam e trepam inter lor. serdini,
persone. pasolini, 3-92: poi chi qua chi là, erano venute altre persone
pasolini, 3-92: poi chi qua chi là, erano venute altre persone:
aspettando una pace forzata e dettata da chi può tutto. l'imperatrice amalia ritirata
che pigliarsi ha potuto più manesche. / chi ha scatole, chi sacchi, e
più manesche. / chi ha scatole, chi sacchi, e chi involture / di
ha scatole, chi sacchi, e chi involture / di gioie, di miscee,
, di storie tresca / taluno e conta chi fu questo e quello, / né
questo e quello, / né si sa chi sia egli e dond'egli esca.
in altro luogo, tutto sa chi a giesù crede. 6.
trescatóre, sm. ant. chi compie la trebbiatura del grano, trebbiatore
là nel trescon de'diavoli / v'è chi per essa ha ben gagliardi i fianchi
virile. ottonaio, cxviii-176: e chi sa fare, e dalle in ogni loco
affrescata dal tiepolo. -che, chi è nato o risiede a treviso (una
contro la cortina di seta azzurra, che chi da lassù l'ha veduta non può
; ma i ripari / appressa a chi si trova egro e languente. / i
(plur. m. -i). chi pratica il trial. la repubblica
: il calcio è fatica dura. chi non l'ha giocato non può capire.
prescegliere. latini, i-734: chi sa giudicare, / e per certo triare
con la mentalità tribale del 'ma di chi farà il giuoco? '...
avendo il nemico in testa, né chi lo ribolasse alla coda, potè a suo
. prov. getti, 17-188: chi altrui tribola, sé non posa. monosini
assai si tribola. idem, 377: chi pone e non custode, / spende
tentatrici tommaseo \. ibidem, 83: chi altri tribola, sé non posa [
: entrommi nella madre, dicendo: « chi la consolerà in tanta tribolazione? poveretta
dell'accaduto. albertazzi, 185: per chi tende a un ideale, guai se
, frivoli e tempeste, / tristo chi in fatti soi troppo procura / li guai
guido delle colonne volgar., i-104: chi serrà quillo chi per lo continuo poterrà
volgar., i-104: chi serrà quillo chi per lo continuo poterrà audire chysti tuoy
. parte destra della nave (per chi è rivolto verso la prua); dritta
messe tutte queste genti nuove, da chi dipendeva questo disordine, sotto quattro tribù
verga. bacchetti, 14-6: lei sa chi raccoglie l'avorio fra le tribù indipendenti
. lorenzo de'medici, ii-56: chi di sue bellezze s'innamora, /
tipico o relativo all'attività giudiziaria, a chi la svolge (anche per estens.
tribunale, all'attività giudiziaria o a chi la svolge. lucini, 12-111:
la quale prometteva premio e impunità a chi mettesse in chiaro l'autore o gli
marziale. vocabolario filosofico-democratico, i-160: chi vanta d'essersi opposto al tribunal militare
d'essersi opposto al tribunal militare; chi prese la difesa in tale occasione della
difesa in tale occasione della religione; chi alzò la voce contro i francesi. roccatagliata
lato del quale, per ristoro, di chi si pente, sta l'ultima virtù
ultima virtù divina. giuglaris, 223: chi si obbligherà i poveri, non averà
iii-1-134: se si perderanno quelle anime, chi ne dovrà rendere dipoi conto al tribunale
dipoi conto al tribunale divino, se non chi tanto ingiustamente concorse alla loro perdita?
alla loro perdita? leoni, 478: chi nella vecchia età può essere chiamato da
della confessione (e, anche, chi lo amministra). segneri,
e non molto distante / surger farà chi per morte 'l defunse, / venendo lui
5. figur. attività di chi, per lo più pubblicamente, si
) o, per estens., di chi si fa fautore o promotore, per
. 3. per estens. chi difende o promuove con veemenza una causa
di tribuno anticlericale. 4. chi riveste una carica di guida o di comando
determinato modo. lucini, 4-296: chi gli ha tributato il diritto di sconciare
giovane, 9-629: ben spesso / chi si vede onorar stima l'onore / sol
e non regalo altrui, / spregiando chi cortese onor gli apporti, / qual
a'bassà. tesauro, 10-34: chi troppo aumenta gli tributi perde il popolo e
tributario, alle relative pratiche, a chi professionalmente se ne occupa.
. f. scarlatti, lxxviii-ii-570: a chi lo ricevè diè tal trebuto / e
). iacopone, 24-23: a chi me serve -sì do el mal tributo,
tributo alla nostra umanità, quando manca chi è destinato o obbligato a prendersi cura di
infedeltà. mazzini, iv-1-4: tutti, chi prima, cni meno siamo infelici;
che, senza far nocumento alcuno a chi le pigliarebbe, solamente a l'ora determinata
regia); le guardie impedivano a chi portasse le tricolorate (le nazionali)
è un disturbo psichico grave che porta chi ne è affetto a strapparsi i capelli
[plinio], 32-0: non so chi che già le chiamò tridacne volendo che
ad anfitrite, a glauco: / « chi è » disse « costui sì altero
tridentière, sm. disus. chi è armato di tridente (come epiteto
l'essere trifàuce di cerbero, come di chi abbia molta 'gola'. = voce
sostant. raineri, 2-2-16: chi gli leva il civetta da le finestre a
trigamìa, sf. condizione di chi è trigamo. dizionario universale delle
marchi, 1-ii-299: 'trigamo': dicesi così chi ha per tre volte contratto il matrimonio
come la triglia: / non la mangia chi la piglia. 4. dimin.
. trimalchióne), sm. letter. chi offre una cena, ospite di un
e scrollare nel manico, dicesi di chi non sta saldo nel proposito. lippi,
, e lentamente; ed anche di chi nel far checchessia si dondola, né risolve
s. v.]: 'trinaia': chi fa e vende trine o le racconcia.
introduzione in italia; ma non manca chi sostiene l'origine it. dell'espressione,
più infingimenti. 4. chi difende qualcuno da un'aggressione, da
a missionari, con pena la vita a chi gli francheggiasse o rifugisse.
/ e 'l timon l'altro, e chi lo volge insieme. g. stampa,
fabbricazione della carta. - anche: chi è addetto a manovrare tale macchina.
intorno / la ricca mensa, e chi di lor poneva / i piatti e chi
chi di lor poneva / i piatti e chi i levava e chi trin- zava.
/ i piatti e chi i levava e chi trin- zava. aretino, 25-5:
a rischio di cavare un occhio a chi gli stava accanto. jovine, 284:
molto più lei, lei si può sapere chi è? ». -fare
in tal triocco e ballo / saltella chi per far d'un giulio acquisto, /
trionfali. 11. sm. chi ha ottenuto l'onore del trionfo.
- anche sostant. -proprio di chi assume tali toni e atteggiamenti. balestnni
tributano a un condottiero vincitore o a chi si è particolarmente distinto in un'impresa
a quelle filologiche... a chi non ne anderebbe via l'uzzolo di fronte
buonarroti il giovane, 9-377: l'altro chi canta, e fa buon tempo,
nostro pianto. fagiuoli, vii-19: chi ripieno d'invidia alte rovine / macchina
mano. proverbi toscani, 174: chi ha da essere zanaiolo, nasce col manico
di che gli è cosa certa / chi cerca di cadere. buonarroti il giovane,
buonarroti il giovane, 10-963: - chi v'ha portati qui? -le nostre zanche
suo agio, a una manigolaa, con chi e'aceva a gli amori.
petto gli trabocca. lalli, 4-33: chi rodde con le zanne una pagnotta,
con le zanne una pagnotta, / chi 'l fiasco ha seco da cacciar la
zanne, pa- revan sempre pronti, chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le
pulci, 28-i37: non morda ignun chi ha zanne, non che denti.
tutti gl'altó officiali, e gentiluomini, chi fascine, chi zappe, chi manaie
officiali, e gentiluomini, chi fascine, chi zappe, chi manaie, e altri
gentiluomini, chi fascine, chi zappe, chi manaie, e altri ordigni per empir
pensare. monti, x-5-47: è a chi vorresti ora / ficcarla? a che tai
. garzo, xxxv-ii-313: zappa a chi la tiene / e spada a cui
la zappa in mano... chi prega 'l villano / s'affatica
giusto de'conti, ii-83: chi vuol stare in questo mondo erzappale,
9-52: distinto si vedeva in danza / chi meglio capri- coni. vole intreccia e
un uomo degno di regnare, e regnare chi di zappare meritaria. pascoli, i-13
, cosi conviene che si apra al prete chi si confessa. citolini, 337:
peripateticismo. siri, 115: chi brama d'impedime i progressi è per tempo
prov. proverbi toscani, 27: chi vuole aver del mosto, zappi le viti
, sm. e f. invar. chi zappa la terra, chi compie i
. invar. chi zappa la terra, chi compie i lavori agricoli più umili e
faccia. g. gozzi, i-8-183: chi siete voi, maladetti, e chi
chi siete voi, maladetti, e chi vi guida qua a disturbare un zappadore che
abbrancato lo zappone, uscivano per cercare chi, a dio piacendo, desse loro
per lo più a primogeniti o a chi il monarca tra i secondogeniti lo destinasse.
(o almeno su due) dadi; chi perdeva pagava tante monete quante il numero
garzo, xxxv-11-313: zara, chi la 'mpara, / fa la mano avara
la corte simile alla zara, / dove chi sta a veder ha più diletto,
veder ha più diletto, / e chi vi giuoca men, quel più v'impara
contrari di rimandarla, sarà buona per chi l'avrà scagliata. 3.
in rovina. panigarola, 1-92: chi non può stare senza pericolo in un
gendarmeria indigena. -zara a chi tocca, zara all'avanzo: a chi
chi tocca, zara all'avanzo: a chi tocca, si tieferd. martini,
: pensa, pensa che tardi si rincocca chi aggiungendovi zaptiè ed ascari che può prendere
dai distaccascende in risalire: zara a chi tocca. pataffio, io: zara a
tocca. pataffio, io: zara a chi tocca; menti di ghinda e di
assalti, impetuosi fati, / o sia chi esser si vuol: zara a
= dal turco zaptiye 'gendarmeria'. chi tocca! b. giambullari, ii-524:
/ a quella plebe, poi zara a chi tocca. berni, 66-19 (v-
stenderanno le sue rete, e zara a chi tocca. carteggio degli agenti
sì come nello giuoco dello zaro, / chi meglio se ne cred'esser veuto /
per appunto i capi, zara a chi toccava;... adesso non ardirebber
vostre avvelenate frecce; e zara a chi tocca se, in vece di ferir me
. -i). letter. iron. chi si atteggia a conoscitore di cose profonde
origine incerta: non convincono le ipotesi di chi la considera come zampa (con uso
tali operazioni. zatteràio, sm. chi manovra una zattera. -anche in contesto
e f. nelle valli da pesca, chi compie lavori di scavo sul fondo stando
, sm. nella fluitazione del legname, chi è addetto alla manovra di una zattera
quel di carbon tignesi; / e chi va a zavardarsi di senopia, / e
va a zavardarsi di senopia, / e chi... oimè! = var
spreg. boschini, 114: chi non è manieroso è un zavater, /
[zazeóne], sm. ant. chi è sfaccendato, scioperato.
. 2. per estens. chi porta i capelli in tale foggia (e
oh miserando! oh cor di zeba / chi non pur sé, ma a'tiranneschi
glebe. b. croce, iii-14-35: chi cercasse nel poema i moti di commiserazione
: ritrovò l'espressione chiusa, distante di chi avverte: guai a te se mi
il canovaio, anzi caronte, / che chi ne trinca le budelle rece. /
520: per sé, c'è chi semina i biondi / solleciti grani cui copra
da fianchi, venga il cancaro a chi me l'attaccò. medie.
accade per l'ordinario: né a chi, parlando d'una lingua, intenda
d'azzardo con le carte in cui chi tiene il banco distribuisce a se stesso e
di sandro botticelli! gozzano, i-1055: chi sa che il mio sogno non veda
, 2-1-223: assai è buono cittadino chi è zelante del bene della patria e
metropolitani dell'asia, guide e padri di chi rinasceva al cielo col battesimo? c
e zelatrice': oltre che fautore indica chi raccoglie offerte o rate per chiese, santuari
siro e forse l'estranghelo / cita or chi solo il buon latino apprese, /
allo estremo. aretino, v-1-733: chi voi vedere quel reai pensiero, /
la guerra fosse in te e in chi adora / su te le stimme del tuo
, 1-4-34: e non avria ugualmente ragione chi la [la voce 'tertiame'] traesse
si mette in giro al letto per riparare chi vi dorme dalle zanzare. bianchini [
. anonimo genovese, xxxv-i-756: chi menna tanta mercanzia, / peiver,
, lei, della donzella? c'è chi si scandalizza perché ha più d'un
, 2-357: e del vino ancora, chi è colui che, rincresciutoli, bea
una pappolata,... e chi dice zanzaverata o cinforniata. =
animo). papini, v-133: chi ha il cuore zeppato di voglie matte,
/ queli zercando inter lo gorfo / chi menazavan zercà lor. ponzela gaia, 22
intendo il zergo, avete ragione: chi non sa che la vittoria è nostra e
zero: tau, ipsilon, fi, chi, psi, omega. castelvetro, 8-1-545
prov. proverbi toscani, 93: chi ha da avere, può tirare uno zero
, / perché il tuo sangue preme c chi né te né idio teme, /
che è fatta la frittata; / chi ha la tosse, chi il capo che
frittata; / chi ha la tosse, chi il capo che gli gira, /
il capo che gli gira, / chi la piglia a due soldi la calata;
può intendere una zeta: / e chi tocca dell'asino? il poeta.
una compagnia. goldoni, xiii-344: chi fa delle sue scene sommario e zibaldone,
sue scene sommario e zibaldone, / chi copia la sua parte, chi ordina e
/ chi copia la sua parte, chi ordina e dispone. -spreg.
del color di sangue, / venga chi migra, 7 tordo, frosone,
. zigomo. rovani, 3-ii-106: chi infatti guarda dappresso quelle fronti riquadrate e
265: e sai tu da parte di chi debbo salutarti? del don francesco petrini
ragna! / a tempo volteran, chi ben zimbella. / chi non s'arrischia
tempo volteran, chi ben zimbella. / chi non s'arrischia mai, poco guadagna
quelle che la tina uccella, / che chi più l'ama ogni or conduce a
farmi di vederlo alterato, / e chi sa ch'ei non venga a zimbellarmi,
tommaseo [s. v.]: chi semina fave, zimbella a grano.
mie, / tengon gran leggiadrie; / chi di quel- l'ha l'argento o
di quel- l'ha l'argento o chi le vene 7 d'oro, di rame
ferro o d'altro piene; / chi gl'incensi, le mirre o zinamomi.
(zincògrafó), sm. tipogr. chi è addetto ai lavori di zincografia.
, e de lo stelo; / che chi tropp'alto di tal meta incide /
secco zingone oppon bersaglio al gelo: / chi troppo basso, la speranza uccide /
nel fondo dell'animo la gr. chi è addetto ai lavori di zincotipia. volgarità
perch'era abbonita in cammarano, xc-276: chi del gitano i giorni abbella? / la
, zingaresca. carducci, iii-5-300: chi scrive udì nelle processioni della provincia levarsi
-in espressioni comparai, per indicare chi conduce vita nomade o raminga o,
esser luxen- gato questo fexe: / chi sta in pericolo lo dano sia d'elo
sputagli, ostriche, ciabattini, somac- chi, vomito e via discorrendo. c.
una lancia un zipolo,, di chi, per poco sapere, di materia atta
cava una piccola;... di chi abbia ridotte in poche le sue molte
da li senatori. sicinio, 1-80: chi domandate bel zitello? fagiuoli, viii-154
, viii-154: finalmente gli dissi: e chi le diede / licenza, o bel
affinché non possiamo tornare a casa, chi è che deve vincere: i tedeschi o
. (spesso anche con riferimento a chi non osi o non voglia farsi sentire o
voglia farsi sentire o notare o a chi agisca nascostamente). l. pascoli
., 8-4 (1-iv-694): salvo chi non volesse starvi a modo di mutolo
altra risata: « come ha detto? chi non è con noi, è con
'nsangnato il core? / rispondo: chi lo 'msagna. guercio da montesanto, vii-333
i zocchetti, / come piaceva a chi t'era maestro / per questo ne
-zoccarèllo. proverbi toscani, 318: chi veste un zoccarèllo, e'pare un fan-
, signor brigadiere. mo verranno. chi è che le vole? » controdimandò le
coli che venga la febbre a chi gli fece. aleandro, 1-182: il
dalla stessa periferia... a chi ricordi lo zoccolo a banco continuo di
parlare tanto in punta di zocoli, e chi non è uso troppo a ragionare in
tenuta mala lingua, ti direi, chi è quella che si dà in preda al
dei zoccoletti « mi dica la verità, chi le ha insegnato a voler tanto bene
-in un'espressione comparai, per indicare chi è attorniato da molte persone.
stando sul lido, e fanno a chi butta il sassolino più lontano, facendo il
e'non te vedo, dolze amor, chi, i-526: tonio cominciava a perdere la
{ zolfàio, zolfaro), sm. chi estrae lo zolfo e lo 8. locuz
. chiamavano dalla 'zolfinàio': chi vende zolfini. = deriv.
), sm. sen. zolfanello. chi produce o vende zolfanelli. zolfara, v
s. v.]: 'solfanellaio': chi vendeva solfanelli. come so'le
. dato ferravecchie, gridarete poi chi vuol comprar de'solfaruo adr
ficodindia] fiam 3-4-198: chi dicesse io ho sentito battere il fuoco al
facile alla collera. sarebe ripreso da chi gli opponesse che concorrendo a tale opezolfatina
prov. proverbi toscani, 26: chi ha zolle, stia con le zolle.
zompafòssi, sm. invar. chi procede a salti. cassieri,
mammà: « centomila lire? e chi te le ha date? ». fenoglio
perché la zompa a questo modo. ma chi crede d'essere, rodolfo valentino.
, a rulli. garzoni, 7-248: chi fa del ser cappocchia per lo senno
, come fanno gli scioperati e a chi avanza tempo. piccolomini, 2-98: non
zoofitòlogo, sm. zool. disus. chi studia gli zoofiti. olivi,
zoografi vien detto. 2. chi descrive o raffigura animali. m.
. m. -i). relig. chi pratica la zoolatria. m
zoologica. ferd. martini, 1-iii-8: chi diavolo ha parlato di collezioni botaniche e
(plur. m. -i). chi caccia o commercia animali esotici destinati in
esotici. 2. disus. chi si dedica allo studio degli animali, zoo-
industria zootecnica. 2. sm. chi studia la zootecnia e si occupa delle sue
zoppàggine, sf. condizione di chi è zoppo; l'essere claudicante.
se gli appicca la villaggine, come chi pratica con il zoppo la zoppaggine.
zoppo, condi zione ai chi è zoppo. lancellotti, 2-160
, 13-25: quanti antenati occorrono a chi un giorno / scriverà quattro versi zoppicanti
, 8-ii-113: non bisogna andare zoppicando, chi si vuole condurre al paradiso. giuglaris
cade, mai non intoppa, né zoppica chi si sa librare così dritto. massaia
degli altri. giuliani, ii-354: chi comincia a zoppicare zoppica sempre: ce n'
che vai? baldini, 14-56: chi mena vanto come guido mazzoni, d'
-per estens. con riferimento a chi ha vista debole e difettosa. -anche
vostri versacci zoppi e cose basse / di chi vi gonfia sì la cornamusa, /
[s. v.]: di chi è superiore di gran lunga ad un altro
che non si può andare dirittamente, chi ha per compagno del suo cammino il
zoppo. r. borghini, 2-64: chi stà col zoppo gli se ne appicca
ella s'intoppa. monosini, 243: chi schernisce il zoppo, deve esser diritto
re frigida. guadagnali, 1-i-29: chi può con lo zoppo camminare, /
non fia concesso; / squartà sia chi non ha permesso / d'ogni tempo
mazdeismo. zoroastro, sm. chi è esperto di arti magiche (anche
migliori l'incuria e la trasandatezza di chi non ha da vantar altro che la
zoticamente esposte. benvoglienti, 196: chi à scritto nella prosa più zoticamente di
nella prosa più zoticamente di dante, chi più ruvido e aspro di ser brunetto latini
ruvido e aspro di ser brunetto latini, chi più ricercato del boccaccio ne'suoi romanzetti
tommei [in lacerba, iii-104]: chi l'à detto ch'egli è il vero
s. maffei, 5-4-162: ma chi crederebbe la zotichezza che nella nostra età
avrebbe creduto che un uomo come lui chi sa qual dotto confessore avesse, qual
avrebbe creduto che un uomo come lui chi sa quel dotto confessore avesse, qual
cattaneo, i-2-349: a spiegare chi fossero i nùmidi, oramai si ha
zucca o schifo. aretino, 20-330: chi non sa notare ed entra nel cupo
zucca? non sai che prima cosa prendono chi si nasconde? -persona di spicco
una specie d'argumento cornuto, con cui chi lo proponeva avesse sempre la scappatoia per
sempre la scappatoia per l'appello, e chi rim- pugnava andasse sempre a zucca rotta
tre o quattr'ore, / dinanzi a chi ha maggior autorità; / quasi che
orticello. zuccàio, sm. chi coltiva o vende zucche (anche in
in checchessia. betti, i-397: chi entra, chi esce, chi incespica,
betti, i-397: chi entra, chi esce, chi incespica, chi dà zuccate
i-397: chi entra, chi esce, chi incespica, chi dà zuccate.
entra, chi esce, chi incespica, chi dà zuccate. gadda conti,
. buonarroti il giovane, 10-875: chi 'n sul pero d'amor vuol far
, più o meno secondo il gusto di chi lo beve. magalotti, 9-2-139:
chioma. beccuti, i-293: chi ha canuta la barba o bianco il zucco
adunano una ciocca: che a toccarla a chi si sia, è il maggior vitupero
-per estens.: azione propria di chi è ostinato o stupido. tommaseo
, 1-363: 'zuccone': dicesi di chi ha la zucca, cioè il capo senza
orna bartoli, 1-3-7: chi non ha un pelo in certa parte del
combattenti. andava tra sé fantasticando calloandro chi fosse mai quel prode, che avea a
di campai zuffa aperta, / saprem chi ne minaccia minacciar da quest'erta.
formata la risposta, la quale potrà vedere chi avrà volontà di leggerla. monti,
tosto, / sì che non è chi seco abbia a zuffarsi. beccari, xxx-4-240
abbia a zuffarsi. beccari, xxx-4-240: chi avea i più bei montoni e più
con diversi instrumenti di rame per bagnare chi altri vuole, oltre che con i medesimi
marino, xii-252: chi ha giamai più di me sofferti i latrati
deono esser fuggiti. errico, ii-4-1-85: chi ha giamai più di me sofferti i
b. giambullari, iii-471: che chi aspetta / mi sento ognor zuffolar negli
zuffolar negli orecchi. creili, 17-9: chi è là, dich'io, ch'è
vita di cola di rienzo, 106: chi lo mira, chi li tocca..
rienzo, 106: chi lo mira, chi li tocca... lo capo,
zufolaro, sm. region. chi suona lo zufolo; zufola- tore.
2. ant. e letter. chi riferisce o insinua qualcosa alle orecchie altrui
et zugno. groto, 54: ma chi crederà... ch'io abbia
, sm. e f. invar. chi appartiene a una popolazione di lingua bantu
giovine mo- linara spaesata in terraferma, chi l'aveva chiamata una zulù per quella
butà per terra. donai, 238: chi no abandona la semita dretta / convien
. pucci 4-96: a noia m'è chi nel bicchier fa zuppa, / e chi
chi nel bicchier fa zuppa, / e chi il dì del digiun mangia palese.
confusione, cosa dispiacevole et ingrata a chi ascolta. salvmi, 41-89: ne'conviti
e perché tal pane si stritola, però chi non vede lume, male la raccoglie
/ fu e non è, ma chi n'ha colpa, creda / che vendetta
. cicognani, 1-122: c'era forse chi rubava il fiore deh'amorino o la
oggi ti so dire in zurlo / sa chi son pien delle tue infino a qui
tue infino a qui / tu pensi forse chi sie un fanciullo. 2
zurma, che eran tante, / chi se pose a sue spalle, e chi
chi se pose a sue spalle, e chi da lato. sanudo, lviii-18:
la zurmaglia misera e tapina: / chi salta in mare, e chi nella carena
: / chi salta in mare, e chi nella carena / chi per le corde
mare, e chi nella carena / chi per le corde scappa in su l'antena
venut'era loro fatto di mandar fuori chi voleva conservarvi la catolica fede. m.
di un insetto, il sibilo di chi russa, il rumore di una sega in