. angiolieri, 70-9: e chi dicesse: « te ne 'nganna
lo domandai del nome, / e chi elli era. jacopone, 11-14: e
e dicea ne'sospiri: / « chi m'ha negate le dolenti case? »
sì nove, / che farian lagrimar chi le 'ntendesse. fazio, v-28-4: oh
'l ricercarne la difficoltà doveva garbare a chi vantavasi di aver sempre tratto la rima
. bernardino da siena, 1038: e chi sta in questa fermeza, riceve uno
pennello! diceva io baldanzoso -s'abbia chi vuole, ch'io non l'invidio,
, 2-41 (ii-73): andava imaginandosi chi fosse la giovane del cui amore gerardo
. petrarca, 363-6: non è chi faccia e paventosi e baldi / i miei
e baldi / i miei penser, nè chi li agghiacci e scaldi. boiardo,
baldorie o a pagare la parte di chi non avesse avuto denari, chiunque fosse della
a corde. pulci, 27-55: chi sonava tamburo, e chi nacchera, /
, 27-55: chi sonava tamburo, e chi nacchera, / baldosa e cicutrenna e
en pied- (femm. -a). chi fa barba e capelli dietro commont les
carso. 3. figur. chi rade e pela e scortica, danneggiando
.. alzan la testa e puntano contro chi passa gli occhi lustri e il barbino
granturcoli. moretti, 69: chi mi darà le piccole mezz'ore / gettate
bamboleggiare. redi, 16-1-8: chi la squallida cervogia / alle labbra sue congiugne
sodisfazione de'più è lo scopo di chi scrive ». ojetti, i-306: vi
tra loro. cellini, 657: chi vuol farla buona [la terra per le
). barbuglióne, sm. chi parla barbugliando. barbuglióso, agg
. / e oltre a questo, chi vi gittò freno, / chi lancia,
, chi vi gittò freno, / chi lancia, chi iscudo e qual balteo;
vi gittò freno, / chi lancia, chi iscudo e qual balteo; /.
iscudo e qual balteo; /. chi elmo e qual barbuta, e altri pieno
barca ben che facesse grandissima resistenza a chi volesse staccare e separar l'una dall'
. d. bartoli, 40-ii-34: chi può, commette la sua barca alle mani
direte: barca; vi sarà domandato per chi; risponderete: san francesco. la
ant. barcheruòlo), sm. chi trasporta in barca persone o merci;
trasporta in barca persone o merci; chi la possiede e l'affitta.
riva. buonarroti il giovane, 9-406: chi è quel barcarol? così da lungi
tanto bene, era il tollerare che chi si sia potesse tutto l'anno a
del '95. barcheggiatóre, sm. chi sta a barcheggiare. linati, 30-173
mia barchetta, prima, / per obedir chi sempre obedir debbe / la mente,
, sat., 1-100: a chi nel barco o in villa il segue,
corpo di qua e di là (come chi è ubriaco, o soffre di leggera
sopra riccio, e mente per la gola chi vuol dire che ella sia stata fatta
puttana. c. gozzi, 4-167: chi l'avria detto mai? gesù!
per un bardasso, ch'io non so chi sia, / che fe'parigi scoppiar
sm. mulo o cavallo montato da chi guida un branco di muli, di cavalcature
ma coll'impiego / di bardotto a chi pesca per livorno. ojetti, ii-136:
. castiglione, 316: prima domandatogli chi egli era, ed esso rispostomi, mostrai
bargellino1, sm. ant. chi fa le veci del bargello; chi
chi fa le veci del bargello; chi svolge i compiti del capitano di giustizia.
e significa: / 4 bazza a chi tocca'. idem, iii-243: oggi o
4. figur. tose. chi indaga sui fatti e la vita privata
(dial. barilaro), sm. chi fabbrica e vende barili; portatore di
barrista), sm. e f. chi serve i clienti di un bar
, 3-199: dal centro di firenze chi abbia buone gambe in quindici minuti ci
minuto di più ci può arrivare anchè chi le abbia barlacce. -andare, mandare
un calpestìo, si voltò a guardar chi fosse, e, a quel che
chi benedica. bocchelli, 1-i-540: due barnabiti
/ sovente con pirrusso s'affrontava: / chi delle lor saette una provava, /
sm. (femm. -a). chi froda al gioco delle carte; truffatore
-i). artista del barocco; chi ha gusto e sensibilità del barocco;
ha gusto e sensibilità del barocco; chi applica nelle sue opere il barocchismo.
uno scrocchio o pigliar uno scrocchio, chi compera o vende robe o mercanzie a tempo
rivendano a contanti per manco: per chi le dà si chiama scroccare; quando
dura digestione che non si trova chi vi voglia entrare, costumano i medesimi agenti
era il primo, e poi, chi sa perché, baroco, che designava il
grosso che l'altro, e ancora chi l'un più giù che l'altro,
iacopone, 81-15: amor, con chi te pone? con deiette persone, /
reame in vacazione, i baroni occuparono chi in un paese e chi in un
i baroni occuparono chi in un paese e chi in un altro le possessioni e ragioni
: o pazzo che tu sei, chi vuoi tu, che per marito ti prenda
baroni. giusti, i-49: v'è chi sfonda gli scrigni o il capitale /
un'altra minuta di lettera, anche questa chi sa poi se spedita. alvaro,
vostro grano e delle vostre biade, chi poco e chi assai, secondo il podere
delle vostre biade, chi poco e chi assai, secondo il podere e la
poco discretamente, sì come dandole a chi noi valea. bandello, 1-1 (1-8
la barra: gioco e gara (a chi lancia più alto e più lontano)
, 205: barraccani d'ogni ragione, chi vende paga soldi 2 per balla.
dice istruttore. palazzeschi, 4-242: « chi fa, fa per sé ».
una scalea non è insuperabile barriera per chi ha avuto un richiamo dal sole e
; anche birocciàio), sm. chi conduce un barroccio; chi lavora a trasportare
sm. chi conduce un barroccio; chi lavora a trasportare materiale (terra,
il nome. boiardo, 1-18-26: chi lo vedesse entrare alla baruffa, /
berni, 18-30 (ii-106): chi lo vedesse intrar ne la baruffa,
tommaseo- rigutini, 2412: barullo, chi compra cose da mangiare anche in digrosso
). barzellettàio, sm. chi ha pronta la barzelletta da dire.
o più tardi, pungerà il sedere a chi crede di riposarci su in santa pace
casa che fa cantonata, a sinistra di chi guarda dal corso medesimo, occupa lo
vale pigliare un grave errore, come chi inciampi in una cantonata. è modo
d'una di queste cammere v'avrà chi ragioni in voce sommessa, e ne'
voce sommessa, e ne'due altri chi oda ciascuno il contrapostogli per diametro,
sm. (femm. -èra). chi è addetto alla sorveglianza e alla manutenzione
strada ordinaria [cantoniere stradale); chi dirige la circolazione dei battelli lungo un
sm. (femm. -a). chi fa parte di un coro; componente
prima o più tardi. 2. chi esercita la professione del canto; cantante;
la professione del canto; cantante; chi canta per diletto o per passatempo.
tempo reo. casti, 20-73: se chi regge gli stati, intento solo /
alla giudea. leopardi, 957: chi pose mai nel numero dei beni umani
e in un cantuccio dell'anima di chi più non crede, vapora d'incenso
, e cinquanta cantucci mandati non so da chi. redi, 16-vii-329: per via
: rinaldo gli venia compassione: / « chi fia costui? » fra sé diceva
camera, se medesima specchiandosi, maladiva chi mai l'aveva dato per marito guido d'
di vecchio canuto si vedeva, da chi era in alto, tremare nel cataletto
umana grandezza abbatte a terra; / chi mi fece in amor sì lunga guerra
canzonare, e confondere il capo a chi vi legge? manzoni, pr. sp
voi canzona. berni, 109: chi è colui che di voi non ragioni?
ironico, che si butta in faccia a chi vuole fare cose dalla quale altri cerchi
-trice; disus. -tóra). chi canzona; chi ha l'abitudine, il
. -tóra). chi canzona; chi ha l'abitudine, il costume di
ponendogli© il viso su 'l petto, di chi è la vostra putta?..
questa cauzione: / matto è quello chi se calza sperone / per andar discalzo
/ la notte ama il silenzio, ama chi tace. redi, 16-vi-290: mi
/ doni gran pregio offrirti, / ma chi diè liberali / essere a i sacri
, / recando il buon messaggio a chi l'aspetta. soffici, ii-306: egli
un fratello, / tristi! a chi dio la dura sorte impose / d'andar
a. f. doni, 3-111: chi vuol che i poeti, gli storiographi
. proverbio, che si dice a chi dice sempre le medesime cose; come
noia / ad ugo di perso, chi è di buona voglia. giacomo da
t'invia, / in cortesia, -a chi ha balia / di consigliare amante diffamato
, 861: farebbe opera di buon cittadino chi, invece delle insulse o sudicie canzonette
dei canzonettisti osceni c'è la tragedia di chi à tutto esperimentato e perduto. tozzi
vi sono introdotte. peregrini, xxiv-159: chi vorrà fargli tali [sonetti] non
3. chi scrive i versi dai quali il musicista
sentisse amor, per lo qual è chi creda / più volte il mondo in caòs
lingue orientali. muratori, 1-35: chi le interpretò [le leggi] in una
[le leggi] in una, e chi in un'altra maniera; con essere
qualche scintilla di luce, che a chi avesse saputo accorgersene, serviva a rilevarne
, lett. it., i-3: chi sa quanto tempo si richiede perché una
gli piace. guicciardini, 106: chi attende a acquistare la grazia degli uomini
precisamente, ma dare risposte generale: perché chi richiede, talvolta non gli accade poi
/ si le dico, par errure a chi non ha capacitate. boccaccio, 18-42
, non era imputabile. è imputabile chi ha la capacità d'intendere e di
parole non ben capacitino gli animi di chi legge o chi ascolta. fagiuoli,
ben capacitino gli animi di chi legge o chi ascolta. fagiuoli, 3-2-230: voi
qua, et in là, dicevano di chi era cagione de lor paura. f
, 1-3-257: toccategli la mano: -a chi? / che fate / il bue
capar- biaggine e della mia ricciutezza. chi sa da qual nascondiglio della mia carbonaia
, che esaltarti col buon consiglio di chi ti vuol bene. varchi, 18-1-334:
è una merce che porta, a chi la compera, pentimento. sicché quel
apra il foglio. holla promessa a chi caparra me ne ha già data.
giusti, v-19: pover'a noi! chi ci assolverà? non c'è altro
, fatta di sfuggita (come chi si affaccia appena in un luogo, per
virtù e dei vizi: v-534-57: et chi per sua malizia / de
d'aria delle piante,... chi vuol saperne il numero, numeri quella
o. rucellai, 2-2-14-249: chi ha le pupille nere, chi le
2-2-14-249: chi ha le pupille nere, chi le ha azzurre, quegli l'ha
riman che ben ti voglia; / chi ti to'la bacchetta e chi ti scalza
/ chi ti to'la bacchetta e chi ti scalza, / chi 'l vestimento
la bacchetta e chi ti scalza, / chi 'l vestimento stracciando ti spoglia. boccaccio
a mettere pace in sì gran città, chi non avendo in casa più che due
i capelli a pensare il precipizio di chi vi sale? berni, 60-20 (v-98
far rizzare i capelli in testa, chi avesse visto da lontano. pirandello, 7-206
da guerra pontificia è l'immacolata. chi ci sta a un bel colpo da
coperta senza toccar loro un capello, ma chi si muove guai! faldella, 2-120
la scomunica maggiore... a chi, per istigazione del diavolo, torca
critiche altrui. giusti, ii-249: chi si pettina colle proprie mani appena s'
se ritrovano. aretino, 2-117: chi non ha visto gli atti, che fanno
/ nel corso furioso, ed ha chi el sproni? sannazaro, 4-81: quel
tommaseo [s. v.]: chi ci legge in quel capetto. -è
sì era la piana terra, e, chi avea, un poco di paglia;
noi siamo. -penitente di capezzale: chi si dispone in fin di vita a
e retro, come dicesse: chi sono io? io chi sono? d'
dicesse: chi sono io? io chi sono? d'annunzio, v-3-185:
capintesta. 2. sport. chi è primo in una corsa ciclistica a
prencipe per mantenersi nel suo dominio occida chi cerca di cacciamelo, non è cosa
idem, purg., 21-81: ora chi fosti, piacciati ch'io sappia,
, in modo infiammata di non so chi, che io non capio in me stessa
e poi con lusinghiera umiltà avrebbe riscritto chi sa quante cose graziose al dotto e
quali degli altri. segneri, ii-397: chi può però mai capire quell'amarezza,
subito si calmò, col sorriso indulgente di chi vuol far capire la ragione proprio a
? capirà! e le provviste? chi le porta lassù? pirandello, 7-138:
. capirótto, sm. ant. chi si è rotto il capo o ha
344: i romani punivano di pena capitale chi mancava nelle guardie, chi abbandonava il
pena capitale chi mancava nelle guardie, chi abbandonava il luogo che gli era dato
chiesa anglicana, pose pena capitale a chi dicesse che il pontefice romano avesse alcuna
, 190: certo sarà necessario a chi cura ornarsi di laude e fama, fugire
del principe. de sanctis, iii-9: chi guarda con quest'occhio in quei tempi
il capitale? galileo, 149: e chi è così semplice che non intenda
vitalizii, s'estinguono con la vita di chi li possiede. nievo, 484:
le spese e ostentazione sono così grandi che chi non ha un capitale di cinquanta o
interesse all'onore? manzoni, 204: chi sa se l'esempio dato da quell'
foscolo, v-45: dio non abbandoni mai chi non ha altro rifugio fuorché la carità
mi ha dato. gioberti, ii-i: chi abusa del bene lo rende malefico,
del bene lo rende malefico, e chi non sa prevalersene, né, maneggiandolo
degli uomini sia breve, pure a chi sa fare capitale del tempo e non lo
natura dell'uomo è capace, e chi è sollecito e risoluto gli comparisce mirabilmente
sm. (plur. -i). chi possiede e fa fruttare i capitali;
possiede e fa fruttare i capitali; chi appartiene all'alta borghesia industriale, detentrice
sono piante parassitiche ed inutili intermediari fra chi produce e chi consuma, e che
ed inutili intermediari fra chi produce e chi consuma, e che sarà un bel
che sarà un bel progresso quello di chi riuscirà a stabilire la comunicazione diretta fra
iii-128: dopo verrà la rivoluzione, e chi si salverà saremo appena noi modesti capitalisti
perché la forza è nelle mani di chi ha interesse che la gente non capisca,
presto i soldati, e pagati, e chi gli dovesse capitaneare. giov. cavalcanti
podestà. d'annunzio, v-1-916: chi può cianciare d'un porto franco?
di alloggio. -capitano delle chiavi: chi aveva la sorveglianza delle porte di una
e colonnello dell'esercito. -titolo di chi comanda una nave mercantile. -capitano di
-capitano del porto { di porto): chi soprintende alla capitaneria del porto.
io. 9. ant. chi garantiva per un debitore, mallevadore.
necessità vi bisogna capitare alle mani di chi governa. straparola, 1-3: la capra
e scender giù e capitare davanti a chi ci fosse. -per simil.
dell'una maniera e dell'altra, chi ne capita bene e chi male. paolo
dell'altra, chi ne capita bene e chi male. paolo da certaldo,
fanno qualche volta male capitare, ma chi ha la grazia di dio e la
. 8. locuz. -a chi capita, al primo che capita:
curialesca. pavese, 5-87: pigliava chi gli capitava, sull'uscio, sulla
. -anche per estens.: riferito a chi eccelle in qualsiasi attività.
per lo più al plur.: chi nell'antica roma non possedeva nulla all'in-
queiraltra mano. marino, vii-243: chi non ha osservato che i templi,
mente che noi spendiamo quattro parole: chi non si curasse di sentirle, e
un po'forte restando in mano a chi se n'era fidato e doveva poi
il girar in tondo sopra sé cadendo. chi fa le forze, appuntando le mani
deriv. dal lat. capito -ònis 'chi ha la testa grossa '.
peli bianchi. campanella, i-32: chi pennelli have e colori, ed a caso
, / pittor non è; ma chi possiede l'arte, / benché non abbia
, di governo, di responsabilità; chi gode di autorità sugli altri; chi
chi gode di autorità sugli altri; chi ha un grado elevato in una gerarchia
della chiesa: nelle chiese cristiane, chi esercita l'autorità spirituale più elevata;
d'ogni gioia paradiso; / adunque chi ha pena e disconforto / con meco in
un poco gli occhi, e guardate chi è stato posto per capo de la
de la vanguardia di segni celesti: chi è quello, che con la sua
-capo produzione: in un'industria, chi dirige la produzione. e.
, 374: gli altri tutti, chi per una e chi per un'altra via
altri tutti, chi per una e chi per un'altra via, furono in capo
, in luogo so'stato, che chi l'avesse tagliato così a traverso, vi
quale io sono per più capi obbligato a chi la scrisse. parini, 824:
: antica forma di contratto per cui chi teneva le bestie, era obbligato a mantenerne
da capo. carducci, i-16: chi voglia tornare su la vera via,
mi ricercava, quasi desideroso di saper chi io mi fossi. d. bartoli,
in capo quel che sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello
tra usuraio e feneratore. usuraio è chi toglie cotanto per cento; feneratore è chi
chi toglie cotanto per cento; feneratore è chi toglie quello, e mette su l'
senza un lungo e penoso tentennìo, / chi l'ha fra 'l capo e il
hanno messo una causa in tribunale che, chi la perde, resta nudo; loro
trattato d'amore, 39-11: ché chi attende, certo è maraviglia / come non
libro di opere diverse, 47: chi si vuole iscandalizzare, si scandalizzi,
, e giunga a farsi udire da chi è nella stanza contigua, questa ad
dimani, ma o prima o poi, chi semina la morte raccoglie la morte.
sul piè dubitosi e sospesi, incontrare chi loro la diritta insegni. galileo, 1-1-323
avanti, e non si rivolge a chi lo può e vuole dirigere e sostenere?
tant'oltre, non fa capo a chi lo può e vuole dirigere e sostenere?
. machiavelli, i-9: debbe ancora chi è in una provincia disforme come è
quando è bisognato principi esterni contro a chi era per opprimere italia. boccalini, i-226
le vertigini. pananti, i-28: chi ha la tosse, chi il capo che
, i-28: chi ha la tosse, chi il capo che gli gira. -grattarsi
all * asino: far del bene a chi non lo jnerita, non ne è
fosse di fuoco..., chi terrebbe il suo impeto che e'non si
e mettessono il capo in grembo a chi poi gli disfacesse. machiavelli, i-997:
: che maledetto sia l'alchimia, e chi ve la mise per 10 capo.
cui ritrarle. giusti, i-51: ma chi diavolo è stato che t'ha messo
., 1 (20): a chi, messosi a sostener le sue ragioni
azione): ritorcersi in danno di chi l'ha compiuta. guido da
nome messenzio. passavanti, 183: chi contra dio pietra gitta, in capo gli
tornare in capo lo scherno a chi cercò di avvilire le sue fatiche.
machiavelli, 410: mosca lamberti disse che chi pensava assai cose non ne concludeva mai
allega a proposito qualche proverbio, come chi dicesse a un superiore che murmurasse de'sudditi
alla mia vista. 2. chi dirige una banda musicale. oriani,
sm. (plur. capibarca). chi comanda una barca da pesca o da
una battuta di caccia. -nelle corti, chi è incaricato non solo dell'organizzazione e
plur. capicontrada). ant. chi era preposto alla vigilanza dell'ordine pub
il singoiar conforto / un capodaglio per chi l'ha piantato. capodanno (
legge. c. bini, ii-190: chi l'ha vestito in quel modo così
fàbbrica). in una fabbrica, chi sorveglia e dirige il lavoro. boccardo
: il primo di una serie, chi figura al primo posto; chi primeggia.
serie, chi figura al primo posto; chi primeggia. -in capofila: al
cadute / si son vedute! / chi perse il credito, / chi perse il
! / chi perse il credito, / chi perse il fiato, / chi la
/ chi perse il fiato, / chi la collottola / e chi lo stato.
, / chi la collottola / e chi lo stato. / ma capofitti / cascaron
capo fitto nel fumo degl'incensi, e chi sa per che razza di cristiano mi
. (plur. capigiòco). chi dirige un gioco, chi presiede al gioco
). chi dirige un gioco, chi presiede al gioco. tommaseo [s
segretario. de sanctis, iii-261: chi si tiene in possesso di una dottrina,
sm. (plur. capigruppo). chi è a capo, chi guida un
). chi è a capo, chi guida un gruppo. imbriani, 2-39
sm. (plur. capilettigari). chi dirige un gruppo di barellieri (nelle
(plur. invar.). chi figura come primo in una lista (
gara sportiva). -al figur.: chi primeggia, chi si distingue; campione
-al figur.: chi primeggia, chi si distingue; campione. tommaseo
o capimastri-, ant. capimaèstri). chi riceve dall'architetto gli ordini e ne
. buonarroti il giovane, 9-591: chi fia 'l capomaestro, giacché tanti /
sm. (plur. capimusica). chi dirige una banda musicale, per
tutta la città non c'era chi gli potesse stare a fronte, e i
gentile, ragionevole, prudente, pare a chi legge le opere sue ch'egli sia
. capipartito, anche capopartiti). chi è a capo di un partito, di
sm. (plur. capipattùglia). chi comanda una pattuglia. baldini
sm. (plur. capipòpolo). chi guida il popolo nella lotta per
mio canile. buzzati, 1-128: « chi va là, chi va là?
1-128: « chi va là, chi va là? » ripetè la sentinella.
. caporano, sm. ant. chi guida e comanda, maestro.
rivolto verso terra, nell'atteggiamento di chi sta vomitando. = comp.
. (plur. capir edattóri). chi dirige una redazione, per lo più
plur. m. caporióni). chi è alla testa di una compagnia di facinorosi
e li aizza. rajberti, 2-241: chi di voi, abituati da tant'anni
(plur. invar.). chi sorveglia e dirige il personale di una
sm. (plur. capiservìzio). chi dirige un servizio in un'impresa.
(plur. capisestièri). ant. chi era preposto a un sestiere.
sm. (plur. capisezióne). chi è a capo di una sezione di
soldati, oltra 1 capisoldi, a chi due paghe, a chi tre, a
capisoldi, a chi due paghe, a chi tre, a chi quattro e a chi
due paghe, a chi tre, a chi quattro e a chi più. botta
chi tre, a chi quattro e a chi più. botta, 6-ii-382: accattarono
sm. (plur. capisquadra). chi comanda una squadra (di operai,
. in una stazione ferroviaria, chi dirige il movi mento dei
di casa o co munque chi invita (nelle tavole rettangolari è
scherzavano. 2. sm. chi siede a capotavola, nel posto d'
: 'capo di tavola'e 'capotavola', chi sta in capo alla mensa, o,
nièri). milit. chi comanda il lancio dei siluri in una
, dove l'autore, che intendeva benissimo chi introduceva di mano in mano a parlare
accennargli colle prime lettere a'capiversi, chi ce gli mettesse, sarebbe da ringraziare
(plur. capivilla). raro. chi dirige t organizzazione turistica di una località
]: « 'capo villa ', chi nel villaggio ha un grado d'autorità
d'annunzio, v-1-929: c'è chi ha schifo di palpare questa specie di
da capovolgere. capovolgitóre, sm. chi rovescia. -al figur.: sovvertitore
capovolti. d. bartoli, i-440: chi può veder sotto i sei piè
non ho fin qui trovata congiuntura / di chi m'indirizzasse qua al castello, /
colla capperuccia di dietro, la quale chi porta il giorno, solo che soldato
cividale del friuli, v-477-22: item chi nisuno no debia esir recevuto in la deta
! chiabrera, 497: ma fia chi dica: « gabriel chiabrera / vestir
l'acqua. idem, 261: chi porta la cappa è degli uffiziali [
. proverbi toscani, 68: 'chi ha buona cappa facilmente scappa '.
un punto martin perse la cappa: di chi vede sfuggirgli lo scopo a cui tendeva
gusto non meno capriccioso dell'ingegno. e chi gli portasse un piatto d'ostriche o
tempi, e somigliante all'affanno di chi sta in cappella; e forse tanto più
regno, la quale ragionevolmente volea che chi avesse una volta sofferta la * cappella
. monti, ii-297: non so chi abbiate destinato in compositore della musica;
. e scherz. maestro di cappella: chi si erige a capo, chi si
: chi si erige a capo, chi si assume funzioni di direttore e di
specchio stregato. 2. ant. chi aveva l'incarico di scoprire o coprire
podestà della città di firenze, 1-50: chi sarà cappellano sei mesi abbia divieto nell'
2. stor. in firenze, chi aveva cura della nettezza urbana di un
morìa s'è morto uno capeliere a chi abiavamo venduto 1500 piume dove voi abiavate
a. pucci, ix-407: ewi chi vende taglieri e scodelle, chi vende
ewi chi vende taglieri e scodelle, chi vende liscio, ed òvvi il calzaiuolo /
trae al fuoco; ché per certo chi vi pon ben mente come compariscono,
in capo quel che sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello
voi vi state là a roma, chi per avere el cappello e chi per altro
, chi per avere el cappello e chi per altro, e le povere chiese
anello, come di santa reliquia, chi sono? giusti, ii-216: andai [
cappello. canti carnascialeschi, 1-184: ecci chi non impara mai a tornare, /
non impara mai a tornare, / chi si dibatte, e non vuole il
buonarroti il giovane, 9-84: ma chi fantino a me corre il cappello,
cruccio alla gola, e non so chi sconosciuto, su per una erta, testardo
, colpa, vitio et negligentia di chi regge la gioventù,
ogni tempo. lippi, 6-57: chi per la pizzicata, che produce /
che è 4 cappotto ', quando chi tiene il giuoco fa tutte le date,
cappucciàio, sm. ant. chi fabbrica o vende cappucci.
e mantelline impermeabili) da parte di chi deve stare all'aperto col maltempo; è
. guinizelli, ii-420: chi vedesse a lucia un var cappuzzo /
in capo quel che sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello
d'intorno molti fanciulli e uomini; e chi gli tirava il cappuccio di dietro e
gli tirava il cappuccio di dietro e chi d'inanzi, e chi gli git-
di dietro e chi d'inanzi, e chi gli git- tava polvere e chi pietre
e chi gli git- tava polvere e chi pietre. storia di fra michele, 43
concesso. lorenzo de'medici, 183: chi è quel c'ha quella berretta in
. -nettati il cappuccio: a chi rimprovera agli altri un difetto da cui
o pericolo. aretino, ii-154: chi ha capre ha corna, tutti gli avverbi
greggia che è cotanto strania, / chi te la diè sì follemente a pascere?
bocciuolo. lorenzino, 144: insegnatemi chi m'ha rubato l'anima, la vita
, 5-3 (36): la brigata chi qua e chi là, cotti lor
): la brigata chi qua e chi là, cotti lor cavretti e loro altra
degli aghetti. aretino, ii-95: chi vuole aver bene in corte bisogna che ci
. boccalini, i-102: vi è stato chi ha chiacchierato che i capricci de'prencipi
di amanti? moravia, iv-113: chi mi assicura che tu mi ami veramente
); e's'accorse del prigione chi egli era, parve ch'egli avesse
tommaseo]: coloro i-13: chi lascia un ben maschio,...
e ponderazione; ca presente chi era lui, la sua salute, i
s. v.]: 'capriccioso', chi brama che le sue subitanee, e
parti loro. marino, vii-141: chi ha mai veduto ed osservato pittore tanto
i segni dello zodiaco, tanto utili a chi partendo vuole finalmente sapere se parte sotto
la guerra fosse in te e in chi adora / su te le stirarne del tuo
mattioli, 2-1024: chiamano volgarmente il periclimeno chi matriselva, chi vincibosco, chi caprifoglio
chiamano volgarmente il periclimeno chi matriselva, chi vincibosco, chi caprifoglio. pascoli, 26
periclimeno chi matriselva, chi vincibosco, chi caprifoglio. pascoli, 26: con
occhi caprini. ojetti, ii-417: chi mi parla è un uomo alto e magro
gli sbadigli fuora de la bocca di chi vorria mangiare o dormire, così le
persona designata. -al fìgur.: chi espia una colpa che non ha commesso
oggi si direbbe, un eccentrico, e chi più rendea il carattere nazionale era vincenzo
di moscou. botta, 5-474: chi con le carabine trapassava da lontano i
da lontano i corpi degli offenditori, chi con sassi sparsamente lanciati gli tempestava,
con sassi sparsamente lanciati gli tempestava, chi con enormi massi strabalzati gli ammaccava.
tentata una sorpresa dello stesso genere, ma chi la tentò ebbe a fuggire colle trombe
fagiuoli, 3-2-342: c'è chi ha voluto dire che s'appella [
. mattio franzesi, xxvi2- 180: chi sol caraffe con quel corpo enfiato / e
: -il bello animo è il tesoro di chi l'ha tale, e il
tenersi per grande entrata; e chi giuocando tollera la perdita, diventa savio,
rivolgimento, un fuggi fuggi generale. chi accorreva di qua, chi scappava di là
generale. chi accorreva di qua, chi scappava di là, chi cadeva,
di qua, chi scappava di là, chi cadeva, chi tirava caramboli per liberarsi
scappava di là, chi cadeva, chi tirava caramboli per liberarsi, o cacciarsi parecchi
. (femm. -a). chi fabbrica o vende caramelle.
, 5-2 (25): senza manifestar chi si fosse né donde, pregò caramente
tanto faccia dio tristi e dolenti / chi agli amanti fa altro, ch'onore,
nave in compartecipazione con altri; chi partecipa a una società commerciale, in
che i loro conti possano essere letti da chi ha da fare con esse come azionisti
ecc.]. dominici, 1-16: chi vuole determinare se l'oro è fine
. d. bartoli, 9-28-2-153: chi v'è, per uomo d'eccellente giudicio
carati, di tutti i carati: chi possiede ottime qualità; vero galantuomo.
92: delle qualità delle genti con chi voi e le cose vostre s'abbiano a
quale ogniuno ne tira un carato e chi più si tien savio più ne pizzica
bellissimi. d. battoli, 36-6: chi ne vien considerando le vite [de'
ne'caratteri estrinsici gli interni / di chi va e chi viene. marino, vii-121
gli interni / di chi va e chi viene. marino, vii-121: che cosa
lombardia, e già molto antica. chi non ne avesse idea, ecco alcuni squarci
istia sul quinci e sul quindi; ma chi assume il carattere di scrittore, e
. i. frugoni, 699: chi non sa che buon effetto / fa col
come comunemente diciamo, il carattere di chi lo scrisse. parini, 120
ed è un colpo di coltello a chi ha l'anima nobile! il carattere si
. -cantante di mezzo carattere: chi in un'opera buffa o semiseria sostiene
, cresima e ordine (e distingue chi ha ricevuto uno di questi tre sacramenti
ricevuto uno di questi tre sacramenti da chi non l'ha ricevuto e fa sì che
bernardino da siena, 337: se sarà chi adori la bestia, cioè la insegna
/ recito, né dò retta / a chi la penna tuffa / nell'acqua benedetta
potuto presentarsi, con una donna (chi sa che donna!), in uno
sm. (femminile -a). chi lavora a fare il carbone nelle carbonaie;
a fare il carbone nelle carbonaie; chi vende al minuto il carbone (e anche
carbonatazióne, sf. chim. fenomeno chi mico per cui una sostanza
stellante. rajberti, 2-209: ma chi furono quelli imbecilli che sognarono di attribuire
gente di mare; e c'è chi scarica dalla stiva i carboni e i
carboni e i cereali; c'è chi conduce le chiatte da carico e quelle
la mascella / e disse: -i'so chi son questi ladroni: / quel canceler
a. casotti, 1-3-35: e chi n'assaggia un bocconcino almanco, /
carbon fossile. 2. chi opera nell'industria e nel commercio del
(fuochisti, cuochi e in genere chi deve stare lungamente accanto a un fornello
vino rosso. marino, 7-121: chi cupido è di suggere l'amabile /
tali affari, non si curava più di chi era già in carcere; non pensava
, agg. e sm. chi è chiuso in un carcere, in una
i carcerati. -carcerato politico: chi è in carcere per cause politiche.
. carceratóre, sm. ant. chi manda in carcere, chi fa incarcerare
ant. chi manda in carcere, chi fa incarcerare. -anche: chi ha in
, chi fa incarcerare. -anche: chi ha in custodia un carcerato, carceriere
né lieto più del career si diserra / chi 'ntomo al collo ebbe la corda avinta
che sia nelle sale e negli orti di chi ti opprime. giusti, ii-576:
orecchio. d. bartoli, i-436: chi sa dirmi a che far dentro il
altro con bellissimo ordine il tramezzano? chi abita in quelle camere? anzi perché
han porta all'entrare né all'uscire, chi nasce prigione in quelle carceri? mascheroni
piacerà. tasso, 6-iv-2-107: or chi fuggir non vuol, s'è vero
carcere alzar la voce, e a chi vi pasce / il tedio consolar del dì
, terra e sol morti stimiamo, / chi han libero il sentir, non,
noi, morto; / e però amiam chi in carcere ci serba, / e
in carcere ci serba, / e chi ci rende al cielo odiamo a torto.
sm. (femminile -a). chi custodisce i carcerati, chi presta servizio
-a). chi custodisce i carcerati, chi presta servizio di custodia in un carcere
ecc.]. alfieri, i-255: chi per mero ozio e vaghezza rientra nel
incurabile, e non si parte da chi n'è affetto, come il granchio non
del vento gio cano a chi è più verde e a chi è più
cano a chi è più verde e a chi è più argento. e. cecchi,
cardare1. cardàio, sm. chi fabbrica o vende strumenti per cardare
fieno / invecchiati bisogna, / a chi non vuol vergogna, / cardargli ben
sparlare. canti carnascialeschi, 1-321: chi cardar si sente, / quand'il
tra buon giudizi confermato, / che chi cardeggiar vuol sia cardeggiato. manzoni,
cibano in terra;... chi dov'è spighe, come i colombi;
dov'è spighe, come i colombi; chi dov'è spine, come i cardelli
un medico. 2. sm. chi è affetto da una malattia di cuore.
ciascun'altra che da lor diriva, / chi le abbandona, alli brutti animali /
polmone. 2. sm. chi è affetto da insufficienza cardio- polmonare.
guanciata? / -una guanciata a chi t'adora, silvio? /
quivi si potrebbero vedere innumerabili navili, chi è rotto e mezzo coperto dall'arena;
è rotto e mezzo coperto dall'arena; chi si mostra da poppa e chi da
; chi si mostra da poppa e chi da prui, chi da carena e chi
mostra da poppa e chi da prui, chi da carena e chi da costa.
chi da prui, chi da carena e chi da costa. c. battoli [
del papa, 4-39: io odo quivi chi mi sgrida altamente di così fatti modi
. il credito non è mai mancato a chi porti progetti ben concepiti. la,
i contadini; ma la grandine, a chi tocca il danno è tutto suo.
] hanno carestia... di chi dica loro il vero e ricordi il bene
io e miltaltre vecchie, per carestia de chi ci abbi consegliate ed avertite, aviàn
, non fanno carestia di raccontarli anche a chi non si cura saperli.
, 803: avendo alessandro carestia / di chi tenessi la sua insegna eretta. guicciardini
che spesso le donne concedono a chi par loro che le pigli per
cera di buon bracco, avendo domandato di chi egli era e non trovando, pensò
da'briga; sta'pur soda: / chi ti serve onora e loda / si
el campo. straparla, 1-1: chi mi potrebbe più dolcemente carecciare e onorare
calzavano. della casa, 589: chi sa carezzar le persone, con picciolo
. -trice). ant. chi accarezza, chi festeggia. salvini
. ant. chi accarezza, chi festeggia. salvini, 36-96:
ponesse i modiglioni e le comici, a chi ne domanda darà questa ragione.
cariatidi. 3. figur. chi rappresenta o sostiene idee, istituzioni antiquate
ojetti, ii-641: a destra di chi entra, è il palco per le mogli
cariche e comandò che irremissibilmente fosse ammazzato chi primo osasse tentar il valico della fossa
fattezze. gioberti, ii-6: perché chi regna carica di favori i suoi cortigiani
, e la spesa fia tanta che chi non si fia argomentato, o sia da
bronzo è grossa, più è certo chi la maneggia della sua sicurezza, e
male sta nella natura dell'artista. chi è d'una organizzazione molto sensitiva, dà
sensitiva, dà in esagerazione; e chi è poco sensibile diminuisce. il primo
ha maggiore dispiacere di lui. e chi della parte contraria caricava, che filippo fingeva
dante, par., 23-65: ma chi pensasse il ponderoso tema, / e
di meraviglia? segneri, iii-1-62: chi, posto ciò, non si carichi di
appena impressionata. 4. marin. chi noleggia una nave per farvi trasportare merci
, dico, parlassi o scrivessi così, chi non crederebbe ch'io facessi la caricatura
in capo quel che sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello
più di un esame di coscienza in chi si dedica a questa speculazione, in
e dell'oriuolo ognuno si riderà di chi ci racconti che da una miniera del
all'occhio fatica senza riposo, a chi può sembrar lodevole o imitabile? prati
percossa / che una breve memoria in chi si dole. nievo, 1-66:
] hanno il diritto di pretendere che chi possiede la prerogativa del comando, ne
carico suo, tanta maggiore laude merita chi lo fa. lorenzino, 203:
suoi, e soleva dire: « chi ha carico di casa non può dormire
può dormire quando vuole * perché « chi comanda ha da far conto ».
caso accrescere. parini, 724: chi adisce un'eredità assume con essa il
popolo, che, come era proposta, chi non l'avessi consentita s'arebbe tirato
congiunto indigente che vive a carico di chi l'alloggia. sbarbaro, 1-237: gli
miseria, di madre a carico, di chi sa che altro ancora. tenta la
locali o più se prima non avrai detto chi era quell'uomo a cavallo col quale
che roda anche il nome a chi giace; / velato da parietarie / non
. 2. sm. chi ha ricevuto un carisma. carissimato,
senza la quale indarno s'affatica / chi vuol salire nello eterno regno. bibbia
la mente mia, / che a chi non pensa a lei, provvede e pensa
la chiesa sì largamente parla: che chi non ha la carità non ha nulla
ella formalmente? amore. ed amor verso chi? verso iddio immediatamente, e mediatamente
ch'egli ha sognato la notte; e chi non sogna, non ha creanza,
foscolo, v-45: dio non abbandoni mai chi non ha altro rifugio fuorché la carità
altrui, gli spirti invola: / chi pò dir com'egli arde, è 'n
-carità pelosa: la falsa carità di chi, fingendo di adoperarsi disinteressatamente per il
e ne ditta / onde vieni e chi se'. goldoni, ili-io: -per carità
ciascuno procurava alcuna coserella da mangiare; chi noci, e chi fichi, e chi
da mangiare; chi noci, e chi fichi, e chi datteri, e chi
chi noci, e chi fichi, e chi datteri, e chi erbe, e
chi fichi, e chi datteri, e chi erbe, e chi pastinache, e
datteri, e chi erbe, e chi pastinache, e così insieme facevano carità.
quel poco che può metter da parte chi vive sulle braccia. è una pia istituzione
che riguarda unicamente il povero; e chi vi presiede con animo pieno veramente di
caritevre. / de mi golza omihomo a chi eo sont pla- cevre, / de
. carivéndolo, sm. ant. chi vende a caro prezzo, strozzino.
, il silenzio è un silenzio che a chi ascolta parla una parola indimenticabile. quasimodo
non ci stando, farvi beffe di chi ci sta meglio e di chi ci sta
beffe di chi ci sta meglio e di chi ci sta peggio; e vivendo a
io creda bisognar miei carmi / a chi se ne fa copia da se stessa;
corto da piedi, e noi e chi legge. de sanctis, lett. it
: per l'erto carmelo dei santi / chi cede con fede concede.
pettine di ferro. campanella, 1091: chi è zoppo serve alle sentinelle con gli
serve alle sentinelle con gli occhi; chi non ha occhi serve a carminar la
delle penne per li mata- razzi; chi non ha mani, ad altro esercizio.
medici, 167: tomonsi a casa chi tristo e chi lieto; / e
167: tomonsi a casa chi tristo e chi lieto; / e chi ha pieno
tristo e chi lieto; / e chi ha pieno il camaiuol di stame, /
avarizia ni dra carnai sozura. / chi pregarà l'altissimo e la regina pura
spirituali. d'annunzio, v-1-732: chi mai dirà fin dove possa giungere il
[di san paolo]... chi avrebbe ancora supposta viva la guerra deltinclinazioni
, 74-3: i buoni parenti, dica chi dir vuole, / a chi ne
dica chi dir vuole, / a chi ne può aver, sono i fiorini:
momento. -acer. carnalóne: chi è sensibile soltanto ai piaceri dei sensi
da s. c., 25-3-5: chi dalla carnalità è preso, nasconde e
la felicità dove ella è riposta, ma chi la cerca nelle ricchezze, chi ne'
ma chi la cerca nelle ricchezze, chi ne'cibi, chi nelle carnalità. panzini
nelle ricchezze, chi ne'cibi, chi nelle carnalità. panzini, i-49:
, i-172: quando altri lo domandava chi era quegli ch'era in sua compagnia,
): era riputato biasimo grande a chi, nato di stirpe nobile, carnalmente
gli occhi vostri possiate chiaramente vedere con chi vostra figliuola e sorella dentro il mio letto
corpo al livido carname / non fu chi desse un moccolin di cera. monti,
di cera. monti, x-3-220: chi può ridir le vittime alla fame / dell'
. -spreg. carne venduta: chi tradisce per debolezza d'animo o per
e posi ogni fatica / e furi a chi ben vive ogn'ir'e tedio.
sangue, non averete vita eterna. chi manduca la mia carne, e beve
, par., 11-8: e chi rubare, e chi civil negozio, /
11-8: e chi rubare, e chi civil negozio, / chi, nel diletto
rubare, e chi civil negozio, / chi, nel diletto della carne involto,
, carne, e dimon rio: / chi con lor vince la giostra, /
, gli piaceva l'abbondanza, a chi il vino, il grano, la
il grano, la carne, a chi le donne e i marenghi.
de'medici, 167: tornonsi a casa chi tristo e chi lieto; / e
: tornonsi a casa chi tristo e chi lieto; / e chi ha pieno il
tristo e chi lieto; / e chi ha pieno il carnaiuol di starne, /
datteri e d'altre ispecie assai: chi 'l bee e non è uso, sì
fa andare a sella e purgalo; ma chi n'è uso, fa carne assai
moretti, 52: poi mi guardate come chi si lagna 1 di colui che non
qualcuno sta facendo, non distinguere esattamente chi egli sia o che cosa sia divenuto.
nuova e denari freschi: si dice a chi, rimasto vedovo, piglia una seconda
(123): « -cameade! chi era costui? -ruminava tra sé don
(càrnefe, carnìfice), sm. chi esegue le sentenze di condanna a morte
a morte, boia, giustiziere; chi sottopone a tormenti i prigionieri, seviziatore
al cuore. sdba, 92: chi vede te vede una primavera, / uno
2. uomo crudele e spietato; chi tormenta, tiranneggia, arreca danno senza
arreca danno senza pietà ad altri; chi ordina e stabilisce l'uccisione, il tormento
signor pietoso / carnefici spietati, / chi creduto l'avrebbe? / io stesso m'
. proverbi toscani, 308: chi non cameggia, non festeggia.
berni, 10-56 (i-278): chi ha veduto i putti il carnovale / fare
questa città, gli stivali: chi ha cinquant'anni deve cominciare secondo
proverbi toscani, 145: * chi ha cinquanta carnevali, si può metter
tempo. carnicciàio, sm. raro. chi raccoglie i car aretino,
, questo è peccato e non c'è chi lo assolva! ma basta un
: era una gioia a vederla camminare: chi le aveva regalata tanta grazia? i
n. martelli, xxvi-3-78: che chi non ha alla mano un carnierino,
che negli animali il muscolo, e chi l'ha più carnosa e chi più
, e chi l'ha più carnosa e chi più asciutta. b. davanzali,
aiuto. caro, 12-1038: e chi mi resta / di lui più fido e
ch'è sì carà, / come sa chi per lei vita rifiuta. idem,
: vederete come / tien caro altrui chi tien sé così vile. boccaccio, dee
a la salute universal d'arcadia, / chi più deve bramarlo e caro averlo /
, voi areste a caro / saper chi èn questi. goldoni, vii-1054: -vi
, / che pensar no 'l poria, chi non l'ha udita. bembo,
quei rispetti dei campagnoli toscani: beato chi potesse sgorgare dal cuore schietto e appassionato
fratell e cittadini,... chi leggerà e intenderà, dee avere assai gran
leopardi, 30-2: dove vai? chi ti chiama / lunge dai cari tuoi
intenzione). guittone, ii-243: chi accatta caro / lo mal, non certo
.. / ben fo, a chi lo vuol, caro costallo. firenzuola
del priore e del capitolo! avanti, chi si sente da più! a me
, gr., ii-325: pur chi pinger la può? mentre a ritrarla /
si giran sì, che 'l primo a chi pon mente / quieto pare, e
alle cipolle. sbarbaro, 1-215: chi sa che pregio trovano a quella carota sfuggita
sfrondate. bracciolini, 1-14-41: fecero dio chi prima arò, / chi piantò
dio chi prima arò, / chi piantò delle vigne, o dell'ulive,
delle vigne, o dell'ulive, / chi pria fece vascelli e navigò, /
. lancellotti, xxiv-292: lasciate dire chi vuole, signori oggidiani, né crediate che
. 2. figur. chi racconta frottole, chi spaccia fandonie.
2. figur. chi racconta frottole, chi spaccia fandonie. buonarroti il giovane
. carovaniero. carovanière, sm. chi guida una carovana; chi conduce le
sm. chi guida una carovana; chi conduce le bestie da soma in una carovana
da carpentiere. carpentière, sm. chi fabbrica carri, carradore. -per estens
però fra que'diletti /... chi con nasse e vangaiuole alletti / la
e 'l carpion fugace, / né chi tragga da tacque a cento a cento /
onde nel porgerla di sua mano, a chi se gli affacciava intorno, pareva un
(plur. m. -gi). chi si nutre di frutti (un animale
, avv. indica la posizione di chi sta o si trascina per terra sulle mani
vi mena sembri piuttosto un inerpicatoio, pure chi vi sale o ritto o carpone si
fiumi a macerare. segneri, ii-233: chi di loro era disperso a raccoglier paglie
loro era disperso a raccoglier paglie, chi a troncar selve, chi a carreggiare
raccoglier paglie, chi a troncar selve, chi a carreggiare sabbione. algarotti, 1-451
. buonarroti il giovane, 9-205: chi porta, chi carreggia, chi straìna
il giovane, 9-205: chi porta, chi carreggia, chi straìna, / chi
: chi porta, chi carreggia, chi straìna, / chi carica, chi scarica
chi carreggia, chi straìna, / chi carica, chi scarica, chi posa.
chi straìna, / chi carica, chi scarica, chi posa. lippi,
, / chi carica, chi scarica, chi posa. lippi, 1-76: così
: non si teneva in carreggiata. chi tuttavia la obbligava in discorso era ingravallo
, 3-7-78: ma non bisogna, a chi ha intelletto sano, / ch'esca
sm. (plur. -i). chi, nelle stazioni, vende bevande e
è... / bel uom chi è scarso et avaro; / candela che
, i-267: che direbbe ella di chi volesse far fare il corriere alla testuggine
lo si vide mai... chi mandava avanti la * carretta 'era gladulich
credo che sia una gran consolazione di chi è ruinato per loro, di vederle andare
la mula medesima. / -sì, a chi vuole parere un carrettaio. guerrazzi,
un carrettaio. 2. chi dà a nolo carretti. 3.
carrattière, carrettièró), sm. chi guida il carro. livio volgar.
sm. (plur. -i). chi vende libri usati o altra merce trasportandola
. buonarroti il giovane, i-349: chi n'ebbe a esser portato di peso
. 500. carrettonàio, sm. chi compie trasporti col carrettone.
il carriaggio. guicciardini, ni: chi chiamò e'carriaggi « impedimenti *, non
*, non poteva dire meglio; chi messe in proverbio « gli è più fatica
(plur. m. -i). chi ha una smodata ambizione di fare carriera
alle sue spalle. 2. chi compie, per conto del proprietario del
gli uomini erano alla terra giacenti, chi morto, e di tali mal vivi:
adattarsi ad agire secondo la volontà di chi comanda. buonarroti il giovane, fier
fare il carro lo sa disfare: chi sa dare sa togliere. f.
f. d'ambra, 36: chi fa 'l carro, lo sa disfare;
firenze, detto quel proverbio usato, che chi sa fare il carro lo sa disfare
parla di più e mena più scalpore chi dovrebbe tacere. note al malmantile
da almeno una presenza, vi sarà chi affronti -per temporanea che sia -la vicinanza
fermo. carrozzàio, sm. chi fabbrica (o ripara) car
carrozza. carrozzière, sm. chi progetta e costruisce la carrozzeria degli
autoveicoli. 3. ant. chi fabbrica carrozze. salvini, 16-114:
cellulare capita li abbia in sua vece chi lo vede passare. soldati, v-443
ii-150: poco a me cale / chi scende o sale / per climaterico /
luna; / poco a me conta / chi cala o monta / per le carrucole
/ allora! oggi è altro fare. chi non abita / gran case, e
par vostro, e non veder pur da chi. settembrini, 1-334: l'astuto
cortecci de'faggi dilettino non meno a chi le legge, che li colti versi scritti
'mparare. chiaro davanzali, xxxv-1-429: chi 'ntende, intenda ciò che 'n
par., 12-122: ben dico, chi cercasse a fo glio a
, canz., 46: chi fia che tal beltà venga a ritrare?
bene, che in quelle finezze non è chi v'abbia aggiunto mai; che n'
è divina. tasso, 19-29: or chi già mai de l'espugnata terra /
mio scriver in carte / s'oblia da chi mi prova in quella guisa, /
. d. battoli, 34-240: chi legge i lor libri, non solo
e lunga è l'arte: / a chi altamente oprar non è concesso / fama
da qui innanzi, per il lato di chi sta ai confini, non c'è
. -chiamare una carta: chiederla a chi tiene il mazzo o invitare il compagno
idrografie). varchi, 24-24: chi lo sa? non lo appostarebbe la carta
alcuni un panno d'arazzo, ecci chi porta un ritratto, uno ori- volo
bisogna dire una carta di villania a chi ti fa quello che non debba;
di me. servirò e canterò per chi mi comanda: ma carta bianca. pananti
. pisone, poco fu da memorare, chi non volesse impiastrar le carte, lodando
di marte. campanella, i-32: chi pennelli have e colori, ed a caso
, / pittor non è; ma chi possedè l'arte, / benché non abbia
: questa volta la lettera arrivò a chi era diretta. agnese trottò a mag-
un conversare, che si fa con chi scrisse. giusti, i-411: solito gettare
, e pure ama al dispetto di chi non vuole che amore sia senza gelosia.
-chi ha cattivo gioco mescola le carte: chi non è soddisfatto del proprio stato,
, 2-10-372: dice il collegio, che chi ha possessione è pernicioso alla città,
, come si dice in proverbio, chi ha cattivo giuoco rimescola le carte.
alcuna cosa, e non rispondere a chi ti domanda, o rispondere meno che non
rispondere meno che non si conviene a chi t'ha o punto o dimandato d'alcuna
questa azione fare, mosso e sforzato da chi può, e che per se stesso
, non rispondere secondo il gusto di chi richiede. carena, 1-67: cartacce diconsi
, 3-1-85: non vi è né meno chi vi attacchi un voto / di cartapesta
di carta pesta. collodi, 148: chi mandava il cerchio, chi passeggiava vestito
, 148: chi mandava il cerchio, chi passeggiava vestito da generale con l'elmo
ma che sciocchezze!... chi ve le dà a bere, don calogero
2. marin. e aeron. chi consulta e interpreta le carte nautiche.
), agg. e sm. chi manda il cartello di sfida. garzoni
recando il nome e il cognome di chi vi abita. carena, 2-116
ii-277: gli bisogna trovare e pregare chi si degni d'udirlo leggere, appiccarne i
il cartello / rosso e nero: chi troppo s'accosti, non riesce più a
d. bartoli, 33-307: chi vuol sicurarmi che nel nudo osso d'
i costumi. cartògrafo, sm. chi si dedica alla cartografia. imbriani,
precisa che sono guidate dal cuore; chi l'ama vi riscopre la vecchia cartoleria,
cartolibràio, sm. neol. chi esercisce una cartolibreria. =
cartomante, sm. e f. chi pretende di indovinare il futuro per mezzo
hanno messo. moneti, 71: ma chi non lo stimò per un baccello,
mi chiederà v. s., chi è il maggiore economo d'italia.
la contrada / sì che ne sa chi non vi fu ancora. g. villani
mia, loro reverendissime signorie conoschino in chi ha a continovare la servitù di casa
col nome di casati, o di chi abita nella casa, per mezzo del semplice
, 222: et io vi dico che chi muore in tale stato parziale, che
addio parenti, / addio dico a chi rimane, / addio amici e conoscenti,
dei luoghi comuni ove vada a sfogarsi chi ha la libidine di scrivere. comisso,
: essi continuavano a parlare suddivisi, chi voleva un governo diverso, chi sosteneva
, chi voleva un governo diverso, chi sosteneva la necessità delle case di piacere,
alla famiglia. fagiuoli, 3-1-334: chi sta in casa, per savio è celebrato
tolse questa / seconda donna, di chi ell'è figliuola. -tornare a casa
migliori affetti. - * casa nuova, chi non ne porta non ne trova '
trova '. idem, 62: * chi vuol la casa monda, non tenga
si sa quel che la costa: chi decide di investir denaro in costruzioni o
fa alta 0 la fa bassa: chi fa le cose in pubblico si aspetti di
e se'vecchio... infine, chi fa la casa in piazza, o
morti? beltramelli, i-531: e chi poteva convincerlo ora a rientrare nell'orticello
più di panno grossolano, adatta a chi deve fare lavori pesanti, o a chi
chi deve fare lavori pesanti, o a chi pratica certi sport all'aria aperta)
. varchi, 18-2-84: di sotto chi porta un saio, e chi una gabbanella
di sotto chi porta un saio, e chi una gabbanella, 0 altra vesticciola di
corte; e'v'è conosciuto me'che chi che sia. = spreg.
casalinghi vinti. prati, ii-163: a chi la zolla avita / ara co'propri
: fece gridare pena la forca a chi mettesse fuoco in alcuna parte della città
. casanière, sm. ant. chi presta denaro. corrispondenza di una filiale
casereccio. casaro, sm. chi lavora il formaggio e il burro.
così le contò tutto il casato, e chi egli era, con parole tanto dolci
(femm. raro cascamòrto). chi, per corteggiare le donne, assume un
. rucellai, 2-41: il trionfo di chi salvato avea loro 1 figliuoli, unico
cascante vecchiezza. salvini, 39-i-22: chi troppo paventa, a guisa della senile,
cascato, si tenesse diligente cura di chi gli era attorno a governarlo.
ecco che si può immaginare a dipresso chi abbino a essere gli elettori. sassetti
errori). alberti, 97: chi si sente svilire indurisce con sdegno et
cose da far cascare la lingua a chi le ripete ». « e tu non
gli hanno auto un benefizio, / che chi l'ha fatto lor cascasse morto,
cascata non fu vista più, / chi può narrarla è un valente uomo affé.
uomo affé. lippi, 9-24: chi boccon, chi per banda, e chi
lippi, 9-24: chi boccon, chi per banda, e chi supino /
chi boccon, chi per banda, e chi supino / giù se ne viene,
. cascinàio, sm. ant. chi amministra e cura una cascina in proprio
conto di terzi. -anche: chi si occupa della fabbricazione del formaggio grana
prov. il casco vuole il riso: chi cade sbadatamente per terra suscita il riso
varchi, v-46: quando alcuno per iscalzare chi che sia, e farlo dire,
'). casellante, sm. chi custodisce un tratto di strada ferrata e
sa, crede di sapere? che chi ha fornicato, fornicherà. il brigadiere
(plur. m. -i). chi ha in affitto una casella postale.
casèllo1, sm. casa di chi custodisce un tratto di strada ferrata o
quanto potesse nel contrastare alla forza di chi l'assaltava. foscolo, xv-412:
più non fortuito; anco che spiacevole a chi tocca, ma quasi sempre piacevole a
[casiariuòlo), sm. ant. chi è addetto alla fabbricazione di burro e
che avea, e dice: « chi diavol c'è stato? che truovo lo
: adunque, s'è così, chi prométtevi... di ascoltar ne'casini
e non ieri come costà, forse chi sa se sabato non anderò alla grande festa
agli acquisti / che lascia a'frati chi in morte dispone, / perocché a tutti
chierici e a'casisti / ed a chi vive di contemplazione / aveva il parlamento
. 2. per estens. chi con pedante sottigliezza pone in dubbio anche
: facendoli bona ciera, l'adimandai chi fusse e che caso in quelle parte
nella lunghezza del tempo aiuto insperato a chi ha perseverato nella ostinazione. guarini,
. f. frugoni, xxiv-1054: -e chi dunque legar ti fe'? -il fato
sarian piene le storie della pittura, chi saper ne potesse tutti gli anecdoti?
dimostra gli effetti del macinato non su chi ne discorre in cattedra e in tribuna,
cattedra e in tribuna, ma su chi ne patisce. alvaro, 7-50: ultimamente
et la nocte, sempre in casa fusse chi veghiasse per tutti e casi quali alla
morte tolti. guicciardini, 255: chi ha la vista acuta e...
fortuito o forza maggiore. non è punibile chi ha commesso il fatto per caso fortuito
la quale si dà perdoni grandi a chi la piglia, autorità di assolvere da quasi
agli effetti sullo stato di salute di chi ne è afflitto. varchi,
che in genere prende il nome da chi lo compie o dalla persona più nota e
adesso sue notizie a caso, da chi passava di notte a fargli una commissione
. guicciardini, 136: sappiate che chi governa a caso si ritruova alla fine
in quel monasterio. campanella, i-32: chi pennelli have e colori, ed a
, / pittor non è; ma chi possedè l'arte, / benché non abbia
altrui, e messo alle strette di dire chi l'avesse mandato a dar fuoco,
stessa. ojetti, i-40: c'è chi tenta un partito agrario, ma esso
ognun'è al caso, / e chi far la recusa, il giusto offende.
: m'era piaciuta, mi piaceva, chi lo sa perché? faceva al caso
a caso. segneri, ii-183: chi è tra noi, signori miei cari,
riguardava indrieto, di volere fare che chi avessi dato nella passata gravezza meno nelle
., 1-1 (79): e chi sarebbe colui che noi credesse,
l'anno 690, sarebbe agevolmente stato chi l'avesse voluto 691. leopardi,
per ipotesi. prati, ii-186: chi scorda / in qualche parte, di memoria
sventure e notarono il nome; ma chi tien conto de'casolari spogliati ed arsi?
fortune del mare. lippi, 9-18: chi versa giù bollente la rannata, /
. bussola. ariosto, 19-44: chi sta col capo chino in una cassa
infrangersi al colpo, il ruggito di chi non vuol morire, l'ilarità atroce di
non vuol morire, l'ilarità atroce di chi è giunto ad uccidere, tutto distintamente
cassa e a'bisogni aprirla e pagare chi dovesse avere da loro. bibbiena, xxv-1-5
cassa. berni, 143: chi vuol di scudi aver le casse piene;
di scudi aver le casse piene; / chi stare allegro sempre e far gran cera
ne comparti al povero; / sì vuol chi lo ti dié. buonarroti il giovane
23-9: ma chi si trova gran contanti in cassa, /
fruttare quel poco che può metter da parte chi vive sulle braccia. è una pia
che riguarda unicamente il povero; e chi vi presiede con animo pieno veramente di
copista. cassandra, sf. chi pronostica continuamente e nei momenti meno opportuni
la sera si trasforma in letto per chi dorme in sala, coperto d'un panno
guittone, xxvii-38: e guai a chi nemico / ed omo matto crede,
rimossi in un anno più di 4000, chi per aver venduto la giustitia per presenti
per aver venduto la giustitia per presenti, chi per essersi portato troppo rigoroso nel giudicare
sm. (femm. -trice). chi cassa, cancella, annulla,
si procede sì gelosamente, che se chi compone, emenda, con eziandio se piccola
apertura, per la quale si può da chi vuole mettervi dentro, ma non già
l'incasso stesso, il guadagno di chi esercita un mestiere, una professione. -
coro, per sicurezza e comodità di chi dovea salire. -pane in cassetta
da querelante? / forse non v'è chi con maggior malizia, / purché corrano
, cassettaio. 2. chi un tempo andava in giro facendo la
sm. (plur. -i). chi, in una banca, ha in
mattioli [dioscoride], i-54: chi ben raguaglia la cannella, la qual noi
dar la cassia co piantoni a chi merita di dormir teco, salvo
sm. (femm. -a). chi tiene la cassa; l'impiegato che
una bottega o in un pubblico esercizio, chi siede al banco appositamente attrezzato per la
. scherz. nelle comitive di amici, chi ha ricevuto l'incarico di raccogliere le
? / sed egli è nudo, chi gli scalda il casso? galileo,
bene. / non de'blasmar signore chi 'n lui à spene, / né per
essere soldato di riputazione, e a chi facilmente tutti i cassi e sviati fareb-
gli darà tal morte, qual può chi sparge il stigio veleno. cassòla1,
. -1. canti carnascialeschi, 1-336: chi ha di voi castagne secche, /
proprio rischio. imbriani, 2-28: chi perpetra la rapina, almeno, risica;
aver discernimento. angiolieri, 149-4: chi de l'altrui farina fa lasagne,
castagnaccio. castagnàio, sm. chi ha cura di un castagneto; chi
chi ha cura di un castagneto; chi raccoglie le castagne. -anche: venditore
far si conviene. soderini, iii-361: chi vuol porre un castagneto bello che servi
e di dio faccia castaido e ribaldo, chi li dice che punisca il malfattore;
, ogni castel si rende, / misero chi contrasta e si difende. abba,
di case erano rumate, seppellendo gente chi sa quanta. -accampamento fortificato.
; / tosto tosto vada fore / chi non ama di bono core / a piacere
piacere. giamboni, 182: e chi sono queste virtudi? ella [la filosofia
poco discretamente, sì come dandole a chi noi valea. cantari cavallereschi, 9:
. /. neri, 3-5: chi dice che sia stata bizzarria, /.
stata bizzarria, /... / chi dice amor, chi dice gelosia;
.. / chi dice amor, chi dice gelosia; / e si fan sopra
lo pastura d'umor di poesia, / chi di musica, chi d'alchimia,
poesia, / chi di musica, chi d'alchimia, chi / di castellucci,
di musica, chi d'alchimia, chi / di castellucci, chi di sogni.
d'alchimia, chi / di castellucci, chi di sogni. sassetti, 139:
frusta, strumento efficace di punizione per chi si dimostra ribelle a ogni ordine e
bisogno del castigamatti ': dicesi di chi non sa risolversi a far bene,
rinsaviti, e che s'accorgeranno a chi la debbono, e si ricorderanno chi li
a chi la debbono, e si ricorderanno chi li ha messi sù e spinti a
. albertano volgar., i-i: chi ama la dottrina, ama la scienza;
la dottrina, ama la scienza; ma chi innodia li gastigamenti, è matto.
bandello, 1-15 (i-174): chi fa il male o chi dà cagione
i-174): chi fa il male o chi dà cagione di farlo, condecevol cosa
dispregiar l'altrui correggimento, / che chi è savio, caro dee tenere / nel
ch'i'dissi: « maestro, chi son quelle / genti che l'aura
razza. boiardo, 1-3-19: venga chi vói ch'io gli gratti la rogna,
e castigato con pene severe / sarà chi contrastare abbia ardimento. aretino, ii-27
castigano e fanno patire li vicini di chi ha fatto il male, insieme con
da s. c., 40-9-15: chi per dolci parole gastigato non si corregge
ricaggiono. proverbi volgar., 18: chi guarda il senno, va per diritta
, va per diritta via: ma chi della gastigatura si duole, erra.
anticamente si dava una certa castigazione a chi non gli sapeva risolvere. castiglióne
). punizione, pena inflitta a chi ha commesso una colpa, al fine
del vostro fallo e dello aver imitato chi falliva. varchi, 22-75: a cui
... e senza sindacare di chi fosse il torto, la colpa punita
, sofferenza fisica, le quali, da chi ne è colpito, vengono tenute in
, che ci si fa? a chi tocca tocca; oggi a me, domani
in loro... et imperò chi ha la virtude di castitade combatta contra
da dio in fuori non ci è chi de la castità d'una femina ti possa
224: in generale vecchi o giovani chi sdrucciolava nell'anarchia filosofica non dava grandi
dicesi casto giuseppe, sardonicamente, di chi ostenta pudicizia 0 castità ritrosa, ben
ogni difetto uman. fantoni, 857: chi ha di voglie indiscrete anima casta /
. castracani, sm. invar. chi esercita il mestiere di castrare i cani
(castrapórci), sm. invar. chi castra i porcelli.
ii-124: egli è ito un bando che chi sapesse o tenesse un m. marco
del cielo hanno castrato se stessi. chi può prendere, prenda. giovanni dalle
rigido / nessun volea lodarmi. / chi colla lente al naso / mi ruppe il
/ mi ruppe il segnacaso, / chi mi gualcì l'epiteto, / chi mi
/ chi mi gualcì l'epiteto, / chi mi castrò lo stil. 5
allu templu gire / ciascuno ad offerire / chi vove et chi vetello, / chi
/ ciascuno ad offerire / chi vove et chi vetello, / chi castrato et chi
chi vove et chi vetello, / chi castrato et chi agnello / oi altra bestia
chi vetello, / chi castrato et chi agnello / oi altra bestia grossa,
canzoni all'italia non sta bene a chi ha voce di castrato. bocchelli, 1-iii-98
zione '. castratóre, sm. chi castra. piovano arlotto, 201:
c. croce, 253: chi è questo barbone ch'è qui con voi
o campale, che si dava a chi primo entrava negli alloggiamenti, o nelle
le castagne. 2. chi esercita il mestiere di castratore di animali
... fra sé diceva: « chi sa mai che castroni la fa!
simili altre castronerie da dar vomito a chi le sente. garzoni, 1-832: magnificano
della parte guelfa, 17: e chi così casualmente si troverà cavato, sia notaio
scrissero non pochi e grossi volumi, chi per difendere, chi per combattere la
e grossi volumi, chi per difendere, chi per combattere la legittimità del triplice contratte
che non è concepibile se non da chi abbia fatto l'orecchio, come un catadupo
messe quanti preti ci sono. ma chi paga? *. de roberto, 36
, 8-199: i guadagni sfoggiati da chi naviga, stanno nel pericolo de le
ruzzo di voler passare per antiveggente, chi sa che a quest'ora non m'avessero
1-173: -io penso certo, che chi ponesse qualche paio di voi nella sepoltura
di vecchio canuto si vedeva, da chi era in alto, tremare nel cataletto.
sm. (femm. -trice). chi compila un catalogo. catalogazióne
mai santo ugolino, e non so chi si fu. bisticci, 3-41: l'
. berni, 57-64 (v-44): chi presso al mare alloggia, e chi
chi presso al mare alloggia, e chi discosto; / altri sopra le navi aspetta
complimento per sempre che mi raccomandiate a chi vi pare. marino, i-241:
il campo è tuttavia assai vasto, chi voglia menare a tondo lo staffile. *
della seconda spezie, non ritrovo io chi a'tempi nostri ci sappia dimostrare in
parte inferma. viani, 14-216: chi lo faceva sperare [l'infermo] nelle
, nelle erbe, nella stagione buona; chi nei cataplasmi, chi nelle mignatte,
stagione buona; chi nei cataplasmi, chi nelle mignatte, chi in unguenti e frizioni
nei cataplasmi, chi nelle mignatte, chi in unguenti e frizioni di mille generi
, che è di continuo fastidio a chi le vive vicino. tommaseo [
elleboro... provocano il vomito a chi per bocca la piglia. tommaseo [
natura e il modo fu questo: che chi avesse cento fiorini di valsente, d'
vita, pagasse mezzo fiorino; e chi ne avesse mille, ne pagasse cinque;
misurasse con la rendita: io dico che chi avesse di rendita fiorini sette di valsente
riguardava indrieto, di volere fare che chi avessi dato nella passata gravezza meno nelle
, bensì nel rappresentare con novità. a chi mi si opponesse mostrerei le tragedie -e
istia sul quinci e sul quindi; ma chi assume il carattere di scrittore, e
insegna, le qualità, gli esempi di chi l'insegna, gli tolgono ogni efficacia
), agg. e sm. chi insegna la dottrina cristiana, catechista.
. catechizzatóre, sm. disus. chi catechizza (ma non per obbligo di
(femm. -a). relig. chi si prepara al battesimo ricevendo la prima
al catecumeno suo monte: / « chi t'ha uguagliato ad un rinoceronte? »
grasso e rimbambito, / ebbe nel dua chi l'aveva servito ». lanzi,
. 2. per estens. chi fa i primi passi in un'esperienza,
in un'attività, in un'associazione; chi è iniziato a una dottrina, a
rima: / non sente al capo duol chi ha maggior pena; / veggo che
assoluta soggezione. pirandello, 7-220: chi non ha colpa, chi non ha da
, 7-220: chi non ha colpa, chi non ha da pentirsi, è uomo
enne pena soldi cinquanta: e chi è stato là, l'ha potuto vedere
catin di mal rappreso latte, / quando chi 'l porta non misura i passi,
tradirà. pulci, 22-78: e chi l'uccise bee col tuo bicchiere, /
. e spreg. catoncèllo, catoncino: chi fa ridicolmente sfoggio di austerità di costumi
già vecchi, i quali fan professione chi di sacerdozio, chi di filosofia, chi
quali fan professione chi di sacerdozio, chi di filosofia, chi delle sante leggi
chi di sacerdozio, chi di filosofia, chi delle sante leggi; e governano le
le congiunture. d'annunzio, v-1-740: chi è? è uno di quei due
, agg. e sm. ant. chi cerca di procurarsi favori, vantaggi,
, ii-247: 4 cattedra '. chi ha da insegnar a molti, deve stare
e più di gran lunga potrebbe dimostrarlo chi veterano in questa milizia ha sostenuto innumerabili
dimostra gli effetti del macinato non su chi ne discorre in cattedra e in tribuna,
cattedra e in tribuna, ma su chi ne patisce. -fare, avere
con l'aria di voler insegnare a chi non sa; dottoreggiare, pontificare;
sue consorte s'è assai volte disputato chi più degnamente, poiché nonna cianghella più
po'po'l'opinione, e forse, chi sa?, illuminarla, e incutere
torri de la mia cattedrale, / chi vi canterà messa la notte di natale?
m. -ci). proprio di chi occupa una cattedra, di chi insegna:
di chi occupa una cattedra, di chi insegna: autorevole, solenne, perentorio
gli scolari. foscolo, iv-326: chi in tempi schiavi è pagato per istruire
la prisa foro devi- sati: / chi abbe la soro e chi lo frate,
sati: / chi abbe la soro e chi lo frate, / e 'n gattivanza
così mal condotta? -la cattivanza di chi par buono. 2. azione
nuova vita. lamhruschini, 1-81: chi è che cattiva la volontà dell'uomo;
figur. elegia giudeo-italiana, v-35-51: chi bole aodire cru- deletate / che addevenni
dante, conv., iv-v-14: chi dirà del cattivato regolo, da cartagine
di morire, non può resistere a chi '1 tormenta, che si de'creder
ultimo sentimento che risulta nell'animo di chi considera il secolo della lega lombarda,
. boiardo, canz., 120: chi avria creduto mai che tal beltade /
. bibbia volgar., v-175: chi darà di sion la salute a israel
se non per necessità, e che chi ordina una republica gli debbe presupporre tutti
1-1-28: siccome riescirebbe un cattivo medico chi non avesse mai frequentato lo spedale,
così non potrà essere un bravo coltivatore chi vive sempre lontano dalle proprie terre.
a capriccio dona questo o quello a chi li piace, e perciò è biasimato da
, quand'èramo ragazzi insieme? chi l'avrebbe detto allora che lei
affanni, / poter chiamar crudele / chi del regno la priva, / chi la
/ chi del regno la priva, / chi la ritien cattiva. testi, 323:
vederlo, rispuose: vadalo a vedere chi noi crede, ch'io il veggio tuttavia
per indubitato che vostra santità, e chi si legherà con lei, abbia ad essere
cattolica persona. guicciardini, 65: chi arebbe pensato che di uno padre tanto
), agg. e sm. chi pratica o esercita la cattura di navi
titinnio. boccardo, 2-794: fuwi chi... asserì che una nave non
, 2-173: de la caucalide (chi chiama dauco agreste..., i
3. figur. e scherz. chi è al seguito di un alto personaggio
fare il caudatario', in generale, chi con l'opere e parole sue serve all'
riputarsi per tali. pascoli, i-309: chi esamina a parte il monumento, riconosce
giole e le salsiccie sì; e chi non iscuffìa come un traditore de la
de la carne secca col caulo? e chi non trionfa d'una suppa lombarda?
ed origine amore. aretino, 1-170: chi perde, chi vince, e chi
aretino, 1-170: chi perde, chi vince, e chi ciancia, le lascia
chi perde, chi vince, e chi ciancia, le lascia ire come elle
romano. campanella, 1092: con chi fan le guerre? e per che causa
s'odon gagliarde / e sode: e chi fu prima, / o le pentole
una materia che sta molto a cuore a chi emette il giudizio (e sarà pertanto
che sarebbe impossibile darlo a credere a chi, come io, non fusse stato in
nobili, graduati e prudenti; in chi el nuovo stato assai confidava per avere
ogni loro errore si ha da dare a chi gli ha posti in officio. straparola
conoscono. castiglione, 430: però chi non ha perduto il fren della *
, dovete trattar col mondo, come chi sa di trattar con un traditore, cioè
in un cantone. salvini, 39-iii-164: chi è da lungo uso...
proposta e la risposta furono dalla parte a chi apparteneva ricevute nelli capi non pregiudiciali alle
cedola]. -per cautelarmi del mio. chi ne dubita? -messer no. voi
poco cauto, più volte in presenza di chi andava e di chi veniva trasse fuori
in presenza di chi andava e di chi veniva trasse fuori questa sua borsa de'
, perché l'intelletto si levi a vedere chi egli sono, e discernere se sono
guicciardini, 13 7: avvertisca sopra tutto chi tiene pratiche contro agli stati a non
. sarpi, i-103: quelli da chi è ricercato il concilio promettino e assicurino
che saranno fatti,... chi non potrà esser presente vi mandi ambasciatori
che ha per cauzione il rispetto umano di chi fa sentire, e alquanto ruvidamente,
, / che mai non suol fraudar chi in lui fede have. idem, cinque
bell'onore. de sanctis, iii-52: chi vede la copia e l'importanza di
cavadènti, sm. invar. chi esercitava la professione di estrarre e curare
/ però, donne e pulzellette, / chi ha guasti i mascellari, / chi
chi ha guasti i mascellari, / chi nelle man ci si mette / noi vi
mi fermo talora sbigottito, / come chi siede appiè del cavadenti. tassoni,
volto, e con lo sguardo di chi ha in bocca le tenaglie del cavadenti,
si ponevano le poste, e vinceva chi estraeva il numero o la figura corrispondente
. cavaiuòlo), sm. diai. chi esercita il mestiere di cavatore di pietre
determinato fino a occuparlo tutto; vince chi riesce a lanciare un nocciolo in equilibrio
. e sm. che cavalca; chi va o sta a cavallo.
pregne. 3. sm. chi guidava, stando a cavallo, la
è bene la maestra, che mostra a chi non sa come deve stare, caso
o migliore o peggiore, da chi prima giugnesse. botta, 6-i-47: cosa
rustico, vi-1-139 (12-11): ma chi è questa lonza, or lo scacciate
soffici, ii-392: erano sguaiatamente mascherati chi da pulcinella, chi da vecchia befana
erano sguaiatamente mascherati chi da pulcinella, chi da vecchia befana, chi semplicemente con la
pulcinella, chi da vecchia befana, chi semplicemente con la giubba arrovesciata e un