concisione (anche con riferimento scherz. a chi francese. applica le teorie futuriste)
sentimento o passione, ma, per chi la soffre in sé, è quel sentimento
nota dell'ammirazione è anche quella di chi celebra nell'arte un valore supremo, la
sinusite. 2. sm. chi è affetto da sinusite. sinusografìa,
ecco il tuo piano, buono solo per chi lo distribuisce in porzioni e dosi mortali
del sipario non si accheti e non oda chi espone la favola. parini, 745
), sm. ant e letter. chi esercita autorità o signoria su un determinato
quella guisa ch'eo / moro, chi morir fa mi morir faccia. novellino,
rosso dallo stemma dei du chi di toledo, un enorme pesce adagiato in
sirene. 3. figur. chi con lusinghe, allettamenti e anche con
santo e del filosofo, che lega chi viene a lei, che sorprende e soggioga
s. v.]: 'siricante': chi fa rifinimenti di seta, cfr.
s. v.]: 'siricaro': chi vende se ta.
e. cecchi, 5-306: sbaglia assai chi pretende spiegare tale voga con le speranze
è male nel corso della vita; e chi non sa spiegare i suoi indovinelli,
al terribile domicilio, si spiegava davanti a chi guardasse di lassù, come un nastro
un uomo che si affida alla giustizia di chi combatte appunto per la giustizia e per
, in campagna, le avranno pestate chi sa quante volte: a coglierle neanche pensarci
, seguendo i precetti spiegati o imitando chi gli esercita. -ant. ampio,
... non priva di incognite per chi volesse stabilire qualche legame fra quella prosa
: una de le nocive virtù che abbia chi va in corte è la poesia,
dei poeti eccellenti di qual meraviglia riempie chi attentamente considera tinvenzion de'concetti e la
nella spiegatura. salvini, 39-iv-221: or chi questa spiegatura farà meglio, se non
van la notte a spieggiare a zonzo / chi dia nello spiraglio o in emisfero.
poia. n. tornaquinci, 7: chi ha in odio le male opere, non
che niegano spietatamente il dovuto sollevamento a chi n'è meritevole. casti, m-211:
non può essere che a danno di chi così spietatamente il concetto ne travolge.
gierusalem fra tanto. baretti, 6-85: chi ha scritto e scrive e scriverà de'
erano li suoi lamienti aspri et orribili chi facea, che non forrìa stato null'ommo
null'ommo tanto spiatató o crudele chi l'avesse veduta piangere e. llamentare che
troncar sì pigre, / come fugetti sempre chi ve esperia, / ed a cui
queste pene spietate / ben me le crede chi ha aprovato amore. ariosto, 2-46
a pistare con essi una spicad'aglio a chi li piace, et a chi no,
aglio a chi li piace, et a chi no, lassa stare. 2
lasci pur liberi i padroni di darlo a chi vogliono: se venendo li troverò spigionati
1-73: molti altri luoghi potrà andar notando chi vorrà prenderne la fatica, ché abbiamo
oziosi spigolistri, che vogliono in ozio trovar chi dia loro le spese. boccaccio,
mai, e siavi pur per cuoco chi si sia, se non vi sono de
venisse dalla fava, ed isgrammatichi poi chi vuole. patrizi, 3-291: non
, v-907 (500-6): convien che chi gli estremi danni / sentir non vuol
o morale. forteguerri, ii-233: chi giace oppresso da dogliosa soma / non
essendo egli risolutissimo di non volere da chi che sia neanche una spilla. goldoni,
. scambrilla, lxxxviii-ii-482: sappi da lui chi miglior bianco spilla, / comprand'un
me tuo canto, / quale a chi stanco giace in grembo all'erba / è
spillaquattrini, sm. invar. chi spilla denari; parassita, sbafatore.
qual cosa. firenzuola, 679: chi è questo ch'i'veggio venir in verso
agli spillieri che feriscono le viste a chi fiso riguarda nella luce del sole.
cavalca, vii-134: sarebbe stolto chi, per cercare un ago o uno
la bocca per mangiare, e pure esservi chi sbardellatamente divora e chi spilluzzica a sputa-spine
e pure esservi chi sbardellatamente divora e chi spilluzzica a sputa-spine. collodi, 47:
lana in somma per lui non v'è chi trucioli, / chi fili lino,
non v'è chi trucioli, / chi fili lino, chi pannina sbricioli, /
trucioli, / chi fili lino, chi pannina sbricioli, / sicché affamato né men
guarda mai dunque che vespaio stuzzica / chi colle muse e con apollo bazzica,
prov. proverbi toscani, 308: chi spelluzzica non digiuna. = frequent.
da spilluzzicare. spilluzzichino, sm. chi ama spilluzzicare. tommaseo [s.
capo. de amicis, xi-275: chi mi dà a pensare più di tutti è
l'una e l'altra piaga: / chi può tanto dolor mostrare scorto? guidiccioni
. ungaretti, xi-51: 1mammalucchi, per chi non 10 sapesse, erano in origine
a comporre dhistoria miscella', che è come chi dicesse la spina dorsale per cui il
: o giesù, quant'è beato / chi dispreza il cieco mondo! / questo
mal dire della gente, / e de chi semena spine / secaranno soe semente.
g. c. croce, 64: chi semina le spine non vada senza scarpe
roveto ardente. vedutolo: « e chi è mai stato », disse « quel
5-431: tal è appunto la costituzione di chi è geloso, che, variandosi al
: distinto si vedeva in danza / chi meglio caprivole intreccia e taglia. /
spinettàio2, sm. disus. chi fabbrica spinette come strumenti musicali.
. ovidio volgar., 6-324: chi dubiterae ch'io non voglia che la giovane
, proprio nel momento dell'imbarazzo, chi ne era la causa scopriva di non avere
la bottega / d'un non sapeva chi far calca grande, / e spignere ed
traboccare senza temenza i minori, poiché chi dovrebbe loro servir di trattegno gli spigne,
lo ben da sé distinto, / ca chi più falla di lodo à corona /
più falla di lodo à corona / e chi ben opra di lui mal si sona;
partoriente o, con uso scherz., chi l'assiste). fenoglio, 5-iii-78
g. c. croce, 109: chi spinge la nave in mare, sta su
di sotto banche. boterò, 11-27: chi mai degnamente dello spino / potrà parlar
grifoni, xxxvii-82: non tema 'l spino chi voi cogler fiore / ché l'amor
un animale. passero, 6-8: chi di spini arma il riccio e 'l rende
. orbene, io muoio di sapere chi fosse. verga, i-185: jeli.
giuglaris, 1-36: in ogni regno chi non è spino corre rischio di farsi
alberti s. v. acqua }: chi è portato giù dall'acqua si attacca
bianchi. lastri, ii-iio: per chi ha bisogno di una gran quantità di spino
del tempo. pacichelli, 2-506: chi ha mente grande, pari a v.
, per la quale ha a camminare chi vuole andare al paradiso. tasso,
. sciascia, 8-122: a momenti, chi lo conosce bene, lo vede diventare
come disse lo spinoso alla serpe: « chi non cipuò star se ne vada, si
se ne vada, si ritiri »: chi ha più forza e diritti non rinuncia
« a non tenerti a bada / chi non ci può star, serpe, se
'come disse lo spinoso alla serpe: chi non ci può star se ne vada':
ne vada': e si dice di chi stando comodo, ed essendo guemito di gran
parola. boine, cxxi-iii-191: come chi dicesse deh'intellet- tualismo spinozistico per i
9. segnalazione di una persona a chi si ritiene possa agevolarla in partic.
, / faceano un venga addosso a chi era sotto. milizia, viii-178: la
di arresti e di fucilazioni, o, chi non era giunto a tanto, aveva
sulla spilla del proprio avversario; vince chi esaurisce prima le spille (ed è
li han le man dietro legate; / chi dice ladro e chi traditor chiama /
dietro legate; / chi dice ladro e chi traditor chiama /... /
traditor chiama /... / chi lo spenteggia e tal che muoia brama.
fuori dalla conoscenza e dal gusto di chi spintona... che finisco a comportarmi
incarichi, impieghi, promozioni scolastiche a chi non ha merito0 non ha i requisiti opportuni
la chiamano spinturnice, ma non truovo chi conosca la spin- tumice. domenichi [
, ma io non ho mai trovato chi sappia dire quale uccello sia questo.
. avere un peso così greve da squilibrare chi deve reggerlo o portarlo.
e disposte in modo da potere offendere chi lo assalta, senza essere agevol
fine si spiombetta, è un proverbio come chi regime repressivo e illiberale).
con la morte con degradazione il militare, chi, lunnia, dalla frode,
stato; spioncèllo, sm. chi sorveglia senza malizia un'al
intemazionale, dello stato, debbono rima- chi segnala un'opportunità favorevole. nere segrete
perfetti e pratichi volponi / a veder, chi disfida, che cos'e. galdi
da magistrato. 2. chi procura informazioni a un privato violando la
dietro compenso. -per estens.: chi occhieggia di nascosto o origlia, informandosi
. c. gozzi, 4-175: chi l'aveva veduta furiosa, / chi travestita
: chi l'aveva veduta furiosa, / chi travestita a'ridotti la sera, /
poca luce seppe fare. 3. chi denuncia alle pubbliche autorità o a organi
anche solo il sospetto di essi; chi va cogliendo e, anche, fomentando,
e scontento popolare per fame delazione; chi agisce da infiltrato in un'associazione,
in partic. clandestina (e anche chi propala false informazioni). b.
non hanno di che far rapporto a chi li mantiene, si fìngono delle nove per
. d. battoli, 9-29-1-141: chi insegna loro [alle chiocciole] a
van la notte a spieggiare a zonzo / chi dia nello spiraglio o in emisfero.
forse composta con pietre di musaico (chi se ne ricorda?), dice allo
del pensiero. papini, v-863: chi ha seguito con attenzione la spirale ascendente
], 15: c'è anche chi ritiene che questo tipo di meccanismo, e
fummo che si chiama brina; e chi vi tenesse la mano entro la troverebbe
qualora non facciano perder la pazienza a chi legge, spiramidano il gruppo principale, direbbe
leopardi, 20-159: non chiamerò spietato / chi lo spirar mi dà. carducci,
bandello, ii-1048: sempre teco / sarà chi 'l buon sentier ti manifesti, /
che anzi è portato: orrore di chi l'incontra, tormento di chi l'
orrore di chi l'incontra, tormento di chi l'accompagna, tutto dipinto da odioso
o sventure. aretino, v-1-16: chi dubita che il pastor de la chiesa non
esser non puote / sanza gustar di lui chi ciò rimira. ca
: solo ei puote / spirar coraggio a chi despera aiuto. f. f.
. presentare o lasciar trasparire e indurre in chi lo contempla o vi si trova senso
sembra loro poco pio e poco cattolico chi mostra di non approvare certi usi
mèle, / se san di dolce a chi ne legge ed ode. beni,
suo esercito uno spirato serpente, che sbranava chi s'accostava al fiume bagrada.
, i-5: in vano si domanda chi questo libro scrivesse, conciossiaché fedelmente si
d'annunzio, iv-2-595: « per chi, se non per questi, tu parlerai
di materia. mascheroni, 8-20: vien chi della natura i ciechi moti / incanutì
ciechi moti / incanutì spiando; e chi, lasciati / a un altro sguardo i
o per che altro meno inteso da chi più vi pensa, fatte leggieri al
. n. villani, i-6-69: chi mobil nervo e chi la norma arteria,
villani, i-6-69: chi mobil nervo e chi la norma arteria, / chi nervo
e chi la norma arteria, / chi nervo spiritai, chi vena aeria.
arteria, / chi nervo spiritai, chi vena aeria. 15. sm.
e con quegli occhioni di bue spiritar chi di notte la vedesse con un poco di
a l'improvviso. firenzuola, 275: chi sarebbe mai stato quello, sia pure
il nimico. guarini, 300: chi v'aspetterebbe con questi vostri occhialacci?
, camillo e scipion storpiati, / chi nel volto, n'un braccio e chi
chi nel volto, n'un braccio e chi n'un fianco. forteguerri, iv-447
sesto punto. fagiuoli, ii-15: a chi non sa legger né parlare
-innamorarsi follemente. casoni, 1-5-380: chi vide mai il più ridicolo pazzo di costui
di fame. giuglaris, 3-29: chi si lagna di patir micrania alla testa,
si lagna di patir micrania alla testa, chi spirita per la gotta ne'piedi.
freddo grandissimo e tremare, quasi come chi è invasato da malvagi spiriti. 'in quella
-in espressioni comparai, per indicare chi ha uno sguardo o un aspetto stravolto
): l'anima dice al cor « chi è costui, / che vene a
e spiritello e se punto si rassomiglia a chi lo produsse, non si potrà riputar
mente al cielo che si volge: or chi 'l volge? conviene di necessità che
grazia. iacopone, 69-137: chi lì iogne, ben è pino de lo
. dante, conv., iv-xv-7: chi sa se li spiriti de li figliuoli
iii-4 (8): intrandoge un chi era perfecto fidel, goè dacio, incontenente
alla rovina degli incauti e degliignari e di chi trascurava i riti e gli scongiuri prima di
, 2-2-258: se s'ha a attendere chi sia più atto al governo, così
. gozzi, 1-941: è un mentitor chi tenta d'avvilirti. / spirto,
si affaticano a reggervi nell'antico piè chi una, chi l'altra gabella,
a reggervi nell'antico piè chi una, chi l'altra gabella, e niente pensano
quando era giovane. e questo spirito da chi lo aveva ereditato, una donna qualunque
mai scritto. nencioni, 2-189: chi non riconosce lo spirito e la ispirazione
di pittura. aretino, v-1-237: chi vede voi [michelangelo] non si cura
è ciascuna a sollevarla intesa: / chi qua e là la rinzeppa co'guan33.
nel greco scritto, ciali, / chi la ricrea co'spiriti e co'sali.
infirmità diverse da ogni banda ci combattono, chi vuol cacciar questo spirito fuori con duol
questo spirito fuori con duol di fianchi, chi con un catarro, rano, bisogna
spiriti in corpo. ibidem, 292: chi ha spirito di poesia, merita ogni
polemicamente iron. nei confronti di chi eccede in tale atteggiamento o lo as
suo discorso. lubrano, i-ded.: chi svolge la sacra scrittura indettata dal verbo
è preposicione e se prepone alli nomi chi incominciano da le consonanti. panigarola, 3-ii-182
alla madonna. boterò, 357: chi vuol far progresso nella vita spirituale deve
che dicono le persone spirituali, che chi ha fede conduce cose grandi,..
di cantubemio. -capo spirituale-, chi è a capo di una chiesa o di
. c. carrà, 492: chi può negare a queste due tele unità e
s. bonaventura volgar., ì-64: chi vive spiritual- mente non si maravigli se
a. f. doni, 273: chi ama lascivamente è nella città di babilonia
, nella confusione di questo secolo; chi ama spiritualmente abita in gierusalem, che
dandogli grande autoritade di procedere spiritualmente a chi fosse disubbidiente alla chiesa. sanudo,
bene spumacciató. idem., i-130: chi è costumato in delizia e in dilicatezze
nido e sbatacchiare per terra: ma chi gli fa mettere i bordoni e le piume
al terzo dì già a spizzico vivesse come chi campa sull'altrui. -con
12-120: compra poesia (moderna) chi ama le letture fatte a spizzico, chi
chi ama le letture fatte a spizzico, chi vuole aprire di tanto in tanto il
], ma l'azienda splafona e chi ha bisogno aggira questo tetto. =
han tutti quanti le lor maccatelle. / chi ha le macchie, ecclissi ed altri
macchie, ecclissi ed altri mancamenti: / chi scema, chi tramonta e chi s'
ed altri mancamenti: / chi scema, chi tramonta e chi s'oscura: /
/ chi scema, chi tramonta e chi s'oscura: / e son con tutto
/ fece li cieli e diè lor chi conduce / sì, ch'ogne parte ad
. i. frugoni, i-4-109: chi 'l ceruleo giacinto e chi la smorta /
i-4-109: chi 'l ceruleo giacinto e chi la smorta / viola sparge. ecco
me nel ciel. mascheroni, 8-177: chi a bel desire accenso / in
molestia / per la ragione incontra a chi l'offende; / e chi altramente fa
a chi l'offende; / e chi altramente fa, tra noi non splende.
prov. proverbi toscani, 20: chi più arde più splende. ('les grandes
2. qualità o atteggiamento di chi è dotato di grandezza e nobiltà d'
gli conviene, cadesse ne la miseria di chi gli serve. i. pitti, 2-30
da far maraviglia. tenca, 4-31: chi avesse veduto tomo la città di milano
. m. zanotti, 1-6-352: chi ben consideri una lingua, facilmente ritroverà altre
splendide e reali, / convenienti a chi cura ne piglia. aretino, v-1-716:
abate isaac volgar., 1-43: chi ama gli splendidi vestimenti non puote avere
: so amor ne ferme, / chi no manche e no merme, / ch'
isplendor di viva luce etterna, / chi palido si fece sotto l'ombra / sì
o di un'armatura (e anche di chi la indossa). dante, conv
così un pochetto aspettando di vedere se chi gliene avea dato se ne avvedea.
conv., ii-iv-17: sì come afferma chi ha li occhi chiusi l'aere essere
il guardo a terra / v'è chi rivolge ancor, non che il desiro?
s. v.]: 'splènico': chi soffre di milza.
è splendore. baldi, 298: chi dice dignità, dice un certo splendore ed
sicuro di sé: con la spocchia di chi capisce la gente alla prima occhiata.
proverbi toscani, 107: chi del suo si spodesta, un maglio gli
da altri in una gerarchia 1-i-356: chi più altamente considerava la natura di cotali o
ne volevano ispodestare. varchi, 18-2-105: chi mo, correndo l'uno contra l'altro
. mariani, 2-210: figlio, chi crederla che sotto queste / robbe e
, per certo, o polidoro, chi prostrato le ginocchia t'abbraccia, poiché,
poiché, ingrato, giamai non riconoscesti chi t'amava. queste mentite spoglie non
non è ciò che tu credi) / chi ti proteggerà? pratolini, 9-906:
, ma non mette penne, / e chi comincia a fare il vagabondo / convien
4. espulsione da un podere di chi lo ha occupato illecitamente. amari
9-92: nuovi balzelli non v'ha più chi inventi; / la spogliante final sentenza
, paté e manto! / figlio, chi t'ha ferito? figlio, chi
chi t'ha ferito? figlio, chi t'ha spogliato? idem, lxxxiii-494:
erranti. trissino, 2-1-203: a chi lo getterà [il suo nemico] giù
d'orfeo le melodie, o di chi vanto / si diè di febo me'saper
passo procedevano. bacchelli, 1-ii-524: chi aveva salvato un po'di bestiame, doveva
la illustra valorosaspada, / giustificata per punir chi erra. batacchi, ii-149: spogliato
lungo tratto per napoli senza dare in chi ne la spogliasse. ortes, 74:
vinta dalla fraude e dal torto di chi mi ha per modi poco legittimi e
per cui piango, invidioso / di chi l'ha fatto suo e me ne spoglia
e senza considerazione, studio e ingegno di chi legge possino in un subito essere apprese
codice civile del 1865, 695: chi è stato violentemente od occultamente spogliato del
tito livio i gran fatti de'romani, chi fia colui così malvagio et ingrato,
, anche stava sparza per lo campo, chi de qua, chi de là,
lo campo, chi de qua, chi de là, sopra la guadagna dello spogliare
vigilanza, l'avevano trafugata per gittarla chi sa in quali mani. calvino, 15-93
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-268: chi a posta altrui -liberare una sostanza dalle
libertade spoglia. de jennaro, 94: chi libertà si giuliani, i-413:
bene è che sanza termine si doglia / chi, della porta, i-ii:
antichi, barbari o spoglia / chi vede nel penserò alcuna volta / quale ella
de le occisioni de la gente; e chi di ciò s'allegra, naviglio, ispogliossi
alla morte. savonarola, i-153: chi è mosso dall'impeto della carità si spoglia
bisogno. serafino aquilano, 295: chi per altrui vestir se stesso spoglia /
! ottonaio, cxviii-216: così fa chi si spoglia / di libertà per l'empie
sm., plur. -1). chi si esibisce in numeri di spogliarello
riguardo. codice civile, 1168: chi è stato violentemente od occultamente spogliato del
ch'è spolliato. guicciardini, 2-2-145: chi si trova in tanto grado,.
si le dico, par errure -a chi non ha capacitate: / de lo 'nfemo
violento la legge prevede a favore di chi l'ha subita un'apposita azione possessoria
e prima che si possa discutere a chi spetti la legittima proprietà sul bene).
codice civile del 1865, 695: chi è stato violentemente od occultamente spogliato del possesso
apertura e l'esame, da parte di chi è preposto a un seggio elettorale,
d'onne consolar l'anima spoglia / chi vede nel penserò alcuna volta / quale ella
e pure traducendo il suono v'è chi dice 'navetta', specie fra i tessitori
. ippiatria, 27: al cavallo chi à la boca comuna, cioè ne'tropo
. spolettàio, sm. tess. chi fabbrica fusi per la filatura; fusaio
). spollatóre, sm. chi sottrae ad altri con abilità grandi somme
? » voga rispondeva stupefatto: « chi, lo scerpapollai? lo rifiuterei fino
. b. tedaldi, 1-12: èvvi chi fa capogatti, e anco questi si
gli eccessi sessuali o, anche, chi impone una fatica, uno sforzo eccessivi
g. a. papini, 115: chi è punto versato in quella cognizione che
metallo / senz'arte, ond'è chi mi disnervi e spolpe. 10
infinite lagrime sparse sopra le spolpate ossa di chi morì per noi, fu depositato in
restava una notomia spolpada senza tagiuto de chi sa, m'è parso ben e de
d'annunzio, v-3-165: prendeva toro a chi l'aveva, senza ritegno ammutolendo con
. c. dati, 4-170: chi sta in cervello un'ora è pazzo,
, dice il nostro proverbio, ma chi sta un giorno è pazzo spolpato. l
terra vede alfin quattro sdraiati / che di chi bevea più facean la prova; /
: cose che paiono vere pazzie da legare chi le dice come spolpato affatto. idem
v-907 (500-6): convien che chi gli estremi danni / sentir non vuol,
s. v.]: 'spolveragioie': chi nelle botteghe de'gioiellieri tien pulite le
spolveramura, sm. invar. ant. chi studia i reperti archeologici (e ha
scarpe. mattio franzesi, xxvi-2-143: chi le scarpe spolverar volessi / senza pigliare
. goldoni, v-372: -ma! chi va al molin, s'infarina. -ma
opere d'arte e restringersi all'ufficio di chi spolvera, colloca in buona luce,
come fosse oro. quella vena, chi la sapesse colare, darebbe oro a
stanno al varco ogni mattina / aspettando chi viene e chi va idem, 114:
ogni mattina / aspettando chi viene e chi va idem, 114: 'in ovata o
ma non s'usa che nel traslato di chi sbratta da ogni cosa, mangiando o
d'insolito. grasso, 5: chi diavolo di nome nuovo è questo? dove
vite alba, altri scalogni, / chi il minuto serpillo e chi la squilla.
, / chi il minuto serpillo e chi la squilla. soderini, ii-354: la
una trombetta la sua voce per chiedere chi fosse. -sostant. molineri
. poliziano, st., 1-62: chi mostra fuochi, chi squilla el suo
, 1-62: chi mostra fuochi, chi squilla el suo corno, / chi forte
, chi squilla el suo corno, / chi forte il chiama [iulio] per
depravate fantasie. moravia, 21-258: « chi erano queste donne? » desideria:
si avesse a squinternare gli andamenti di chi vò dir io, si oscurarebbe il sole
è una bevanda sì squisita / che chi l'ha in corpo non può uscir di
di sapere. cesarotti, 1-i-131: chi vuol mantenere la squisita conoscenza dei termini e
in terra in acqua o in aria chi lo pareggi. v. riccati, 153
l'industria e isquisito il consiglio di chi ha sostenuta la direzione di quel potentissimo
notai, e quegli isquittinare; e chi de'detti notai più boci avrà, sia
per imborsazione. guicciardini, n-50: chi era ammuffito in futuro da'capitani avessi
. aleandro, 520: eccovi dove arriva chi non sa far buon mezzo di
del * 93 conuello del '98, che chi fosse nel '98 entrasse nel '93. guicciarini
suo non si disegna, / se non chi pò per farsa si squittisce. -estendersi
è possibile, e non difficile a chi 'l voglia, una vita lodevole?
egoismo alle astratte e meste sragioni di chi al suo dolore ha dato gli argini
illustrazione italiana [20-x-1907], 378: chi regola e sregola ogni cosa è la
sensuali. musso, iv-334: chi vive carnalmente, vive sregolatamente, irrazionalmente
). della porta, 2-278: chi può gir contro il cielo? essendo il
l'truovo molti amici di starnuto / e chi di bene-andiate e ben-vegnate, / chi
chi di bene-andiate e ben-vegnate, / chi di profferte e piccole derrate, /
; il naso, soffiandoselo, segnatamente chi ha stretti i canali delle narici.
: credenza sia, ma si 'l sappia chi vuole, / ch'i'ho donat'
e nella quale la vittoria rimanga a chi sta fermo sul campo. 2
boccali /... / con chi più v'ama usar parole ingrate, /
. stateréccio2, sm. ant. chi ambisce agli uffici pubblici o civili,
collina, effettivamente muniti di autoblinda (chi non l'aveva vista stazionante in staticità
troppo leggero il piede / per non destare chi dorme. 3. econ. ipotesi
'cani. -con riferimento a chi sia trattenuto come garanzia o pegno di
statinaro, sm. tose. chi si reca in maremma in estate come
registri eran tutti in ordine... chi volete che si pigliasse l'incomodo di
(plur. m. -i). chi governa o dirige uno stato o è
il moro. siri, 1-v-509: chi fa professione di statista bada più a'
patria. 2. disus. chi risiede nel territorio di uno stato; suddito
quanto guadagnano ogni anno gli zuccherieri; a chi servono le spese militari e le imprese
. 4. sm. disus. chi si occupa di studiare e di descrivere,
nullo. cecco d'ascoli, 713: chi tutto muove sempre e tutto regge,
regali sono in pessimo stato per colpa di chi ne ha cura. crudeli, 2-102
stato di pulcella. batacchi, i-265: chi ti ha ridotto in sì misero stato
o la volubile fortuna / dieder a chi più fur nel mondo amici. bembo,
: in un punto fa contento / chi gran tempo [amore] ha straziato,
tempo [amore] ha straziato, / chi non teme per tormento / e resiste
: condizione giuridica e di fatto di chi è sottoposto ad arresto. -disus.
avalca, 9-181: altro frutto dèe fare chi è chiamato e posto in istato di
istato di religione e di vita spirituale che chi è chiamato e posto in istato di
(anche soltanto stato): condizione di chi è o è stato sposato. s
quei di gabinetto; / dio sa poi chi lor l'ha detto: te a discorrer
di pisa, e sì castruccio, e chi non avea stato in pisa. bisticci
lo stato della chiesa molto opportuno a chi disegna novità nel regno di napoli, il
trimestre all'altro. cavour, ii-114 chi esamina i quadri dello stato marittimo inglese vedrà
onore e stato. mazzei, ii-107: chi ogni ingiuria vorrà vendicare, / o
. c. croce, 144: chi misura il suo stato non sarà mai mendico
in malo stato. ibidem, 174: chi muta stato, muta fortuna. silone
. giovanni crisostomo volgar., 3-82: chi monteran in sedia e in banca con
, 23-304: l'uomo, tanto chi l'ha voluto fatto dal caso o dalla
che vuol dire in tempo, quanto chi l'ha voluto stato sempre, vien
(plur. m. -i). chi pratica o propugna la statolatria.
c. carrà, 150: chi può far loro capire che la ragione d'
o di pasquino, o pur di chi volete. g. g. belli,
. morelli, 275: non usare con chi è male contento e non ti imparentare
i nostri uomini statuali. -proprio di chi può partecipare al governo dello stato.
altri cittadini. -proprio di chi è esperto di questioni politiche o di
l'intento di conservare la memoria di chi ha compiuto azioni o opere di grande
, ecc. giuglaris, 40: chi sa che ancora noi, al modo della
2. ant. condizione di chi gode dei diritti civili e stola sono di
un plastico primitivo. mento, chi aveva il compito di redigere o di modifi
, quali li nostri usano a portare chi con li badili, chi con le conche
usano a portare chi con li badili, chi con le conche aut con le sechie
: questo che fu un vantaggio in chi seppe usarlo, divenne per altri un detrimento
supplizi. giraldi cinzio, 6-15: chi a le leggi soprastà, può lor /
del dominio. pedemonte, iv-7: chi volesse invece, per grazia d'esempio,
di fatto attualmente esistente e vantaggiosa per chi ne auspica la conservazione.
. b. croce, ii-10-63: chi assume eli giudicare in ogni punto un gran
prestigio sociale. oliva, i-3-98: chi... detesta sceleraggini e non le
a una determinata posizione sociale e a chi l'occupa. montale, 13-45:
che fu ingiusto o che fu matto / chi fece prima li statuti rei; /
2-65: io vorrei sapere... chi è stato quello di cotanta autorità che
statuti e le sue regole, / e chi l'osserva fa profitto e utile;
l'osserva fa profitto e utile; / chi non l'osserva fallisce. -precetto
. b. barezzi, 1-334: chi menerà cane... non abbia né
d. malipiero, i-155: dimandò chi erino e li fu detto di s.
né stracci, / ché nessuno è a chi iacci / una cosa stazonata.
fare a certi lumaconi, / ché chi non può pigliar la perdonanza, / non
arpino, i-506: noi gli portavamo chi il cappello, chi il colletto duro,
noi gli portavamo chi il cappello, chi il colletto duro, chi la cravatta
il cappello, chi il colletto duro, chi la cravatta con la stecca dentro.
insieme. 12. prov. chi punto stecca al segno mal si salta:
stecca al segno mal si salta: di chi manca la meta anche di poco.
: diceva mandricardo con diletto: / « chi ponto stecca al segno mal si salta
delle stecche false. guerrazzi, i-342: chi la piglia troppo alta ordinariamente fa stecca
condurre ne lo steccato, se non sapeva chi fosse colui che si diceva esser campione
conficcato nel terreno (come penitenza inflitta a chi perde in un gioco).
e spuntoni, io vi farò conoscere chi voi siete e se sieno ragionevoli i miei
lalli, 12-134: che deggio far? chi mi fa stare a stecco? / di
lasciato scritto. moretti, ii-697: chi non sa che se raffaellin del colle
nero triangolo di gru. -figur. chi, avendo una riconosciuta supremazia intellettuale,
le volse. metastasio, 1-i-107: chi mi puote / mirar, senz'avvampar,
del sommo duce. 15. chi spicca fra tutti gli altri per l'eccellenza
per l'eccellenza delle doti spirituali; chi ha grande prestigio e funzione di guida
speranza in progresso. -per altro, chi l'ha sentita, l'ha portata alle
signor mio, o singoiar trastullo, / chi è colui che sta sotto le stelle
leonardo, 2-132: non si volta chi a stella è fisso. 49.
sguardo lucente. onofri, 11-22: chi è questa improvvisa dea che appare? /
fiori sbocciati. pascoli, 341: chi vede mai le pratelline in boccia? /
contrate. / parerne cielo stellato - chi da queste tre è spogliato.
'nanzi gli anni? lemene, 1-81: chi di me più beata, / s'ub
nostro accademico. saba, 5-25: chi in te [o violino] parli non
. fortini, i-167: state attenti a chi calpestate: / cremati nei carri stellati
stellionatàrio, sm. dir. rom. chi è reo o accusato di stellionato.
. prov. saba, 3-41: chi presto matura... / manca in
forza sarà che l'appetito aguzzi / chi di questo si pasce una stemana, /
ant. nella fabbricazione delle monete, chi batteva i dischetti di metallo per predisporli
nel superboassalto / mostri ch'a cader va chi troppo sale. battista, vi-3-3:
spirito, cioè che uccide spiritualmente e chi dice e chi ode. 20
che uccide spiritualmente e chi dice e chi ode. 20. profondersi in
g. p. zanotti, ii-184: chi se tragge da severa / dura legge,
. g. morelli, 310: chi era a piè non poteva più e quelli
sì diligenti e pronti ad aprire a chi batte,... questi è obbligato
: con gli anni si era ingentilito. chi sa che non fosse bastata una lieve
, sm. ant. e letter. chi regge lo stendardo; vessillifero.
. cassiano da macerata, lxii-2-iv-125: chi tenea rami di sabina, chi di
: chi tenea rami di sabina, chi di salcio,... chi stendardini
chi di salcio,... chi stendardini di seta, chi piccole om-
... chi stendardini di seta, chi piccole om- brellette. bacchelli, 1-iii-332
, dipingere. epicuro, 136: chi desia di saper che cosa è amore,
le lingue... furono o da chi le cominciò a parlare così prima ordinate
, allettamenti. giamboni, 8-ii-125: chi è lusinghiere stende malizie. ottimo,
assol. maestro rinuncino, 2-iii-13: chi 'mpromette -po'co tempo stende, /
(i-189): stendendosi, come fa chi mal volentieri si vede romper il sonno
il sonno, disse: « oimè, chi è là chi mi desta? »
disse: « oimè, chi è là chi mi desta? ». segneri,
verità. sannazaro, iv-78: mal fa chi contra al ciel pugna e contende;
quindici giornate attorno con tanto molesto che chi non si fuggì fu consumato e consumò
ceffi [in poliziano, 1-755]: chi m'intende, intenda. / perch'
inaccettabili). anonimo, i-520: chi 'n meve asempro prende / in amor non
berchet, 78: se v'ha chi è in lagrime, / sorga maledico /
. -nella lavorazione dei materassi, chi rende uniforme e ispessisce la lana cardata
lunghe. -stenditore di reti: chi è incaricato di stendere sulla sabbia le
il vero. mazza, i-116: chi penètra / il quarto arcano de l'ebraica
sm. (femm. -a). chi è specializzato o diplomato in stenodattilografia,
sm. (femm. -a). chi è specializzato o diplomato in stenografia,
... furono tolte stenograficamente da chi era presente. = comp.
(plur. m. -i). chi scrive in stenografare. notipia; chi
chi scrive in stenografare. notipia; chi usa la macchina per la stenotipia.
s. v.]: 'stenotipista': chi stenografa mediante mac ma'.
ste boschini, 432: chi fa un fasso de tuti costori / e
spuleto è fatto / per legge che chi è povero stenti. moneti, 145:
del suo altri contento / muore stentando chi visse di stento. l. pascoli,
vecchio servitore. ciampi, lxviii-112: chi di quest'armi avrà scudo e decoro /
prov. celli, xxi-i-670: chi sguazza per le feste, stenta il dì
si suol dire per divulgato proverbio che chi si marita in fretta stenta adagio. monosini
monosini, 373: sempre stenta / chi mai non si contenta. proverbi toscani,
non manca mai. ibidem, 146: chi non fa bene in gioventù, stenta
pur dire « chi gode una volta non istenta sempre »;
tempo a pentirsi. caro, 12-i-272: chi gode una volta, dite voi,
-chi lavora da beffe, stenta daddovero: chi vive da scioperato va incontro alla miseria
miseria. proverbi toscani, 226: chi lavora da beffe, stenta daddovero.
sui stentando va per arricchire altrui: chi non presta cura ai suoi affari finisce
stenti. proverbi toscani, 108: chi non apre ben gli occhi a'fatti sui
si mette a stentare, stenta sempre: chi inizia a risparmiare per avarizia vive fra
sempre. proverbi toscani, 48: chi si mette a stentare, stenta sempre.
: le medesime stentature sarebbero inevitabili a chi volesse pigliarvi a forza le contegnose e
i teatri che aprano la porta a chi non vuol spendere più di sei soldi e
e otto per la commedia e a chi si coccola le 'stenterellate', le azioni
su con fatica, che costano a chi le dice e a chi le ascolta.
che costano a chi le dice e a chi le ascolta. -flebile (la voce
; miseria. aretino, 20-319: chi potrìa aiutare gli afflitti, e con le
messo da parte, di nascosto, chi sa con quanto stento quelle mille lire.
. canti carnascialeschi, 1-161: razzo chi vive in corte, / per morir
nannini [petrarca], 283: a chi muore con stento e adagio, la
laudario di borgo san sepolcro, i-25-15: chi sta nel mondo sempre vive in stento
b. giambullari, iii-466: chi vive a speranza, muore a stento.
far divenir magro, ma chi spende troppo nel mangiare. cilente
: vi riconobbi tanti che erano morti: chi stava bene e chi era consumato come
erano morti: chi stava bene e chi era consumato come una candela. quelli ch'
del paradiso] è sì grande che chi n'avesse assaggiato una sola gocciola della più
il denaro. pafiini, v-281: chi tocca il denaro con voluttà tocca, senza
con bandierino tricolore portante: « a chi tolse il baluardo -questabase e lo stendardo »
sterco. filangieri, ii-592: chi avrebbe finalmente potuto concepire che si fosse
stereòmetra, sm. e f. chi si occupa di geometria solida o dello
professore di stereometria. 2. chi esercita la stereometria forestale. = deriv
. stereografo1, sm. disus. chi è esperto o impiega la stereografia.
s. v.]: 'stereotipatore': chi attende a 'stereotipare'. = nome
s. v.]: 'stereotipista': chi attende alla stereotipia. dizionario delle professioni
stampa con la stereotipia. -anche: chi fabbrica le forme stereotipiche. arneudo [
s. v.]: 'stereotipo': chi attende a 'stereotipare'. = deriv.
ottimo, i-353: bene lo sa chi per avarizia condotto permuta li beni della
, ancorché sieno ingegnose e belle, chi le segue troppo fuor di misura getta il
produrre frutti. lubrano, 2-45: chi chiama proprietà degli alberi la sterilezza,
alla riproduzione. segneri, iv-32: chi ha empite di latte quelle mammelle che
quelle mammelle che mai non restano e chi ha colmate di spirito quelle viscere che
f. f. frugoni, ii-371: chi munge sino al sangue la pecora fa
un colpirli di sterilità -condizione di chi è privo di mezzi economici. delfico
e le ruffiane, meritando aspro trattamento chi seduce l'anime innocenti e mantiene scuola
e poter compiere una tal impresa chi va stendendo in italia i fasti del
, 20-377: non è da farsene maraviglia chi pensasse lo sterminato bene ch'elle portavano
era una lotta; era uno sterminio per chi giaceva in terra ed una furia selvaggia
giaceva in terra ed una furia selvaggia per chi batteva. 2. per estens
angoscia, ahi qual dolor pareggia i di chi sterpato a la stagion più verde /
ed isterpone. boiardo, i-20-26: or chi t'ha consigliato, vii stirpóne,
letame. tanaglia, 1-1342: chi sterquilina el campo e vuol che vaglia,
rivolgimento sociale. verga, 7-433: chi va in carrozza non siamo noi. bisogna
g. villani, 2-6: chi vorrà più stesamente sapere le battaglie e
triste). mazzini, 69-70: chi non ha potuto, per fatalità di circostanze
ove sta bene..., pensò chi che sia che fusse poi errato nello
semplice. tansillo, 1-343: vedrà chi ben le sue vestigie osserva / chealtro non
. monte, 1-ix-126: oimè, chi t'aspetta, / dolorosa povertà, o
borgoi- fagiuoli, i-114: sia pur chi vuol, per questo io non m'accoro
la 'logica'del rosmini, opera degna di chi l'ha scritta... ed
fece curare. firenzuola, 703: chi volesse tenere un prigione in modo che
-pare che sia stato in stia: di chi è molto ingrassato. serdonati [tommaseo
stiantagiràndole, sm. invar. chi inventa e racconta fandonie, millantatore,
in verità, vi dico, che chi non entra per l'uscio nel stiero delle
fiero e acerbo: / deh! chi sarà che contro star gli possa?
stigliatóre, agg. e sm. chi esegue la stigliatura, manualmente o con
ché la guerra fosse in te e in chi adora / su te le stimme del tuo
degenerative? tozzi, vi-509: a chi ha avuto il tifo, restano sempre
tanto provvide e benefiche apparisce, a chi ben le consideri, lo stigmate inevitabile
lecito appena di dar sulla voce a chi si attenti di entrare in filologia popolana.
si stila in questa corte, e chi non fa così non fa mai nulla.
'l van dolore, / ove sia chi per prova intenda amore / spero trovar
a lo stil del nostro ragionare / or chi potrà montare, / poi che son
ti potresti scusare. machiavelli, 1-i-294: chi vuol fare tutte queste cose conviene che
nell'abbigliamento. tobino, 5-205: chi riuscì mai a mandare a letto il niccolai
stilettata, ne'mai si seppe da chi. bacchelli, 1-i-548: la tua pelle
2. con connotazione limitativa: chi ricerca esclusivamente l'esteriore perfezione formale dell'
(plur. m. -i). chi disegna e progetta la linea e la
prodotto industriale. -in partic.: chi crea lo stile di una collezione di
marxista. -critico stilistico: chi attua tale forma d'indagine letteraria.
occhi il pianto amaro, / c'è chi ne fa conserva e lo raccoglie.
tinucci, 2-49: i'non so chi sia che sopra 'l core / mi stilla
voltammo a varie cose il cuore: / chi l'ha stillato in ragu- nar danari
stillato in ragu- nar danari; / chi 'n piati, alchimie, in versi e
'n piati, alchimie, in versi e chi 'n amore. lalli, 1-5-14:
mi dato un punto di riposo: / chi s'è stillato in seguir tutti i
in seguir tutti i mali, / chi in voler esser troppo virtuoso, / mesto
. locuz. - stillare buon odore a chi ha buon naso: farsi stimare da
ha buon naso: farsi stimare da chi sa apprezzare le opere degne. g
il padre stella ha stillato bon odore a chi ha bon naso. -stillare il cuore
buonarroti il giovane, i-127: per chi apre bocca qua si stilla assenzio.
il veleno di nefaste accuse / contro chi geme. -stillarne di tutte:
{ femm. -a). tose. chi usa parsimonia, anche eccessiva, nello
anche eccessiva, nello spendere. -anche: chi ha astuzia, ingegnosità per gli affari
amicis, xiii-203: 'stillino': chi cerca di trar guadagno o far risparmi su
di poetare proprio degli stilnovisti o di chi si ispira allo stilnovo.
arti e mestieri, ii-106: vi ha chi chiama questa rosetta stilo di grana.
nella sua prima redazione, v'ha chi lo crede composto, non nel 1602,
de'dotti usare. mascheroni, 8-167: chi un posto premio estima, / e
confrati invitati delle autre case, e chi sia in stime cu li mastri. di
il che molto importa per opporre a chi vuol mettere la mercanzia in stima.
stima. proverbi toscani, 234: chi della roba non fa stima o cura /
ordinò di dare a'suoi cavalieri a chi serviva toste una stampa di cuoio di sua
che ciò importi non lo può stimare chi non ha provato. -prevedere,
caciato da firenze, e procederà da chi egli nollo potrebbe istimare. -immaginare
/ ch'altri stimi si conviene: / chi non ama, non è amata.
cosce, / ond'è ch'io stimo chi la riconosce. -rifl.
sprezza quel che troppo si rinvilia, / chi stimato esser vuol se stesso stimi.
altro poco stimi. leonardo, 2-131: chi non stima la vita, non la
copioso. ottonaio, cxviii-180: chi più savio esser si stima, / piu
. lorenzo de'medici, 10-ii-412: chi ne'bei lumi santi / avre'però
si può d'amor proprio parlare / a chi non prova i suoi dolzi savori,
e colui si stimi a felicità a chi non molto costano le conoscenze de'signori.
prov. proverbi toscani, 78: chi stima non compra. ibidem, 211:
conosce l'italia e non la stima / chi provata non ha la spagna prima.
spagna prima. ibidem, 220: chi stima altri che sé, è felice quanto
un re. ibidem, 247: chi vuol essere stimato, stimi se stesso.
senza l'avere. ibidem, 388: chi vuol essere stimato vada tra'rigattieri.
stimato vada tra'rigattieri. -a chi stima non duole il capo o il corpo
proverbi toscani, 78: a chi stima non duole il corpo. p.
[s. v.]: a chi stima non duole il capo. =
dal particolare stato psichico in cui si trova chi guida, meno sensibile a sollecitazioni d'
. ariosto, i8-iq: chi ha visto in piazza rompere steccato, /
la fava], stimolatore, in chi se ne cibi, dei sogni più macchinosi
pubblicar qualche cosa del suo. sia benedetto chi le ne ha dato io stimolo.
come un giuoco di tavogliere, nel quale chi sa giucarecon avantaggio vince tal ora il giuoco
di perplessità. forteguerri, vli-11-43: chi ha da dare, si gratta la testa
.. per malignità e perfidia di chi più egli si fidava, fu costretto fare
diritto? tu hai dei diritti? su chi, su cosa, su di me
de soa boca a 'l qual comandamento chi vegniva incontra perdeva la testa sen?
rompere la testa e trattare da delinquente chi non ha il vostro ideale. -risultare
diversi progetti. ne esistono? / chi se ne occupa? qualcuno / 'se ne
muratori, 7-v-434: io non so a chi venne in testa di dare maggior colore
/ e con parolesconce bestemiarlo, / ché chi calcitra iddio gli toma in testa. c
g. m. cecchi, 20-7: chi ha / testa di vetro non vada
averla rotta. proverbi toscani, 258: chi non ha testa, abbia gambe.
non c'è rimedio, lasciateli fare: chi vuol fare di su'testa, paghi
s. v.]: 'testaio': chi vende guancia di testa, ani- mellata
di publici peccatori, da sacrileghi, da chi restava in discordia col proprio fratello,
che consiste nel porsi alle spalle di chi deve subire una penitenza e fare con
. per chiedergli quanti di quelli e da chi preferirebbe che fossero compiuti. 4
, e la loro vita brevemente, ma chi più largamente la vorrà vedere. parafrasi
rovina. calvino, 14-74: c'è chi non si lascia distrarre nemmeno per un
via! - con quella testarda indignazione di chi è innamorato. -profondamente radicato (
4-89: che ragione aveva al testare chi, tutto che già in età di dominio
e de'quali dopo la morte di chi ne gode l'usufrutto, i suoi discendenti
1-296: o infaticabili eroi della scena, chi parlerà degnamente di voi, dopo tanti
testata: 'premio di 100 dollari a chi potrà smentire le affermazioni qui contenute'.
. -trice). dir. disus. chi fa testamento, testatore.
arlia, 577: 'testatario'. prima chi faceva testamento diman- davasi 'testatore': ora
e voi, signor notare garbatissimo, chi v'ha insegnato a fare di simili
tèsto), sm. e f. chi ha assistito a un fatto, a
(teste giudiziario). -anche: chi viene convocato per assistere a un importante
cosa niuna. alberti, 1-193: chi vende le cose sue stimi tu venda testé
lionardo mio, sono io prudente e cognosco chi getta via il suo essere pazzo.
tutto il cuore di essere obbligati a chi si prende cura di essa con fraterna
delle ballate. pascoli, ii-1197: chi è flegias, il barcaiolo dello stige?
col giuramento. segneri, iii-1-83: chi può però sopportare il reo costume di
. gregorio magno volgar., 1-18: chi adunque appressandosi il fine del mondo non
. testimonianza orale o scritta fornita da chi ha esperienza diretta di un fatto; deposizione
: « di due divine radici ingieneratrici chi potrà dannifficare né provare che. sservo
procedura civile (1930), 692: chi ha fondato motivo di temere che siano
che narrava. -testimone auricolare-, chi riferisce fatti che afferma di avere personalmente
de fama. -per estens. chi comprova o chi riferisce (o può
-per estens. chi comprova o chi riferisce (o può riferire) per
con subito assenso. 2. chi assiste direttamente a un fatto che può in
-per estens., anche con riferimento a chi assiste (anche partecipandovi in prima persona
sordi alle mie imprecazioni. 5. chi, con la propria autorità, di scrittore
non porria cangiar la sua 'ntendanza / chi sente forza d'amoroso sprone; /
de * tormenti. campanella, 5-127: chi nega tante visioni e testimonianze d'uomini
un effetto portentoso sul mio umore e chi vi ha partecipato potrebbe testimoniare che quelle
sì come esperti, mi potrebbero testimoniare a chi non lo credesse. imbriani,
con la propria autorità quanto sostenuto da chi parla. - anche assol.
testimoniàrio, sm. ant. chi rende falsa testimonianza. ulloa [guevara
giamboni, 10-37: « credi, chi fa contra le dette comanda- menta,
si fa al signore, / gratificare chi il servir conosce, / da l'umilitate
io nutro per voi. 5. chi, avendo assistito a un fatto di persona
sono oltre modo compassionevoli... chi le racconta è un testimonio oculare. garibaldi
testamento. -questo potrete fare. -ma chi sarà testimonio? chi nodaro? goldoni,
fare. -ma chi sarà testimonio? chi nodaro? goldoni, xi-656: a suo
la felice risoluzione. 8. chi o ciò che si invoca per comprovare o
, grande irriverenza e disonore gli fa chi lo mette per testimonio non solamente del falso
dio in testimonio. 9. chi, con l'autorità o l'esperienza che
per ogni dottrina / il sacco, chi rubato ha la farina. tommaseo [s
un fatto. baldinucci, 1-i-210: chi volesse, pigliando l'ottima parte,
. capigliatura folta e incolta. contadina verso chi lavora in quel modo, con coscienza,
, diceva all'altra la nunziatina. « chi fa stampare i soldi è il re
testuale. 3. sm. chi, attenendosi con eccessiva fedeltà al dettato
chelonite. boiardo, 1-10: non odo chi favella: e intendo il muto:
lor testudine de i scudi, / chi di lor s'affrettava empier le fosse,
affrettava empier le fosse, / e chi con scale superare il muro, / da
. villani, 4-7: non v'è chi sappia, o ch'almen faccia prova,
sua scorza stessa. arici, i-369: chi de'corpi in vestigar presume / l'
. g. visconti, 1-126: chi dice del stile alto ei non fa conto
stile alto ei non fa conto, / chi dice ch'el fu assai bello lo
el fu assai bello lo asonto, / chi la textura poi non è sì degna
si dee dar vino... a chi ha spasimo, che per ritirare i
quattro versi. berni, 274: chi vuol più bella furfanteria e adulazione che
montà fin a le fenestre de la cexia chi eram preso a lo teito. libri
: tutto ciò faceva gridare di rimbalzo a chi non si sentiva legato a niuna chiesuola
bruno, 3-572: ha piacer nella campagna chi troppo ha dimorato in tetto. monosini
. (plur. - *). chi pratica la teurgia. bacchelli,
(plur. -ghi o gì). chi esercita la teurgia. -per estens
il fregio consolar le chiome / cinto chi volle il bel nome latino / trarre al
non possono non recare grandissima maraviglia a chi le considera. 2. agg
], 5: e credo che anche chi è venuto dopo di me si troverà
o re, quel pane / dallo a chi ti vuol bene, dallo al tuo
, 4-35: fa'che sappia chi sei, fa ch'io non erri /
fe » dissele, « discreta giovane, chi tu ti sia ». o. rinuccini
e piegando dise: « per quelo a chi tu vai te scunguro e prego che
: fa una caveza di corda suptili chi cora al mostazo, cioè che si sera
si sera, come è le caveze chi uxano li cavalari chi tibiano. beolco,
è le caveze chi uxano li cavalari chi tibiano. beolco, 383: e1
/ che fa in collera montare / chi finisce di sperare. e. cavacchioli,
pendolo. montale, 15-443: c'è chi ti guarda e ti insegna / che
, in par- tic. quello di chi bussa insistentemente a una porta, il
6-i-422: diventava da ardente arrabbiato, chi da tiepido infervorato. nievo, 53
amante). ottimo, ii-150: chi eccede in amare sé, è superbo;
eccede in amare sé, è superbo; chi è tief » ido in amare il
-anche sostanl cavalca, 6-1-76: chi è pigro e tiepido alle battaglie spirituali,
tutto rigonfio / di rabbia tiestea: di chi pietoso / vita donògli e genitori al
o rasato (la capigliatura, in quanto chi è affetto da tifo petecchiale usa radersi
tifoide. -proprio, caratteristico di chi è affetto da tifo. viani,
chiama 'tifone'nella sua 'meteora', dove chi vuole può pienamente vedere di questa materia.
vidi et udi'che non può uomo chi veglia. daniele barbaro, 93: l'
: -dimmi, o diogene, conosci chi è costui?... io testé
oboli. -è troppo. non saria chi mangiarlo, è brutto, ha la carne
dir così, per ciò cotal grado ha chi tigna pettina ». c. i
possanza, e qual premio guadagna / chi gli altrui merti paga di calcagna.
tigna. proverbi toscani, 26: chi ha vigna ha tigna. ibidem, 155
la tignola dell'interesse. 3. chi, sia pure operando in modo lento e
troppo trito il proverbio dell'aver tignuole chi ha vigne. = dal lat.
anonimo genovese, 1-1-222: or par ben chi som pagai / li venician tignosi.
a un tignoso': dicesi proverbialmente di chi si giova di tutto e di tutti.
guardu, sintir la dul- zuri / chi fa la tigra in illu miraturi. chiaro
, concessione dell'usufrutto di terre a chi, avendo ottenuto particolari meriti in guerra
s. v. j: 'timidare'. chi mostra timidezza nell'operare è si timido.
ragione di scusa dovrebbe piuttosto valere per chi si confondesse, per timidezza, agli
un animale. gianelli, ii-10: chi non sa che il suono degli stromenti fa
più terribile che la sia, e chi incorre in questo deferto manca di animo
vita / la timida euridice, e chi l'adora / rimane in vita al fiero
, che, vedendo il romor di chi passa, si ritrovano nelle più ascose grotte
formata una che non possa essere savio chi è timido, perché già manca di massa
e nella consistenza si rassomigliava alla giudicio chi stima il periculo più che non si debbe
sarte e vele / sanno trattar ma chi al timon dà mano? / o chi
chi al timon dà mano? / o chi l'ardisce in tanta onda infedele?
, mette al timone della giustizia, chi timorato di dio non ha vizi peccaminosi.
verità il noto motto 'piglia il timon chi fu pur dianzi al remo'.
avevano solamente un lampione). di chi ha un occhio solo. = voce
il suo completamen marin. chi è addetto alla manovra del timone di una
di comando. 2. figur. chi dirige la politica di uno stato o amministra
, iii-34 (4): l'anima chi desira dee primamenti è compunita de timor
dal pensiero della pena: paura di chi si accosta a dio esclusivamente perché ne
: il primo [timore] è di chi teme la colpa sola; onde si
d'amendue questi; ed è di chi teme parte la colpa, parte la pena
. prov. monosini, 230: chi a molti dà terrore, / di molti
da s. c., 2-5-2: chi ha naturalmente modi lieti, e chi
chi ha naturalmente modi lieti, e chi tristi, chi temorosi e chi rigogliosi.
modi lieti, e chi tristi, chi temorosi e chi rigogliosi. b. cerretani
e chi tristi, chi temorosi e chi rigogliosi. b. cerretani, 2-37:
tino. tinàio, sm. chi costruisce e ripara tini. dizionario
il carpe diem, / tentammo di acciuffare chi avesse r; lo o escrescenze,
garzoni, 1-641: tutti questi differii chi gli vuole isprimere in un nome dica soldati
doccia che gittava in una tinella dove chi con mezzine fiaschi paiouli ciascuno ne
. tinellante, sm. ant. chi frequenta il tinello. -per estens.
tinellaro, sm. region. chi è addetto alla pulizia e alla manutenzione
(plur. -i). ant. chi mangia nel tinello, in quanto stanza
studiano che di sminuire il tinello a chi li serve. 3. region
g. c. croce, 144: chi è pigro delle mani non vada a tinello
tinello. proverbi toscani, 367: chi e pigro delle mani non vadia a tinello
lussuriosi e puzzano e tingono le mani a chi li tocca, e gli asini li
non tingano del loro colore la mente di chi le ascolta. 10. far
i. frugoni, i-8-23: ben sa chi stretto in coniugai catena / la legge
il sole la faccia e le carni di chi sotto esso cammina. -intr.
quell'esser ghe d'atomo e bea quella chi. l poeva meglio tocar e baxar
. prov. aretino, 25-62: chi vuol sedere in su i carboni, se
sentirvisi immerso. sacchetti, 272: chi cerca valore, in quel si tinge.
. g. bentivoglio, 4-594: chi di voi non ha tinto il ferro di
sangue. leonardi, 19-90: havvi chi le crudeli opre di marte / si elegge
tra i rami giallicci del moro / chi squilla il suo tinnullo invito? / chi
chi squilla il suo tinnullo invito? / chi svolge dal cielo i gomitoli / d'
: / « qui regna giovinezza e chi si duole? ». montale, 9-127
da tino1. tinozzàio, sm. chi costruisce, monta e ripara tini e
gli stabilimenti che possono piacere soltanto a chi va al mare per prendere la tintarella.
carattere. cassieri, 11-67: sapete chi ha tinteggiato di empietà questa novella?
sm. (femm. -trice). chi esegue lavori di tinteggiatura; imbianchino.
secondo la quale tale ronzio indicherebbe a chi lo avverte che una persona lontana stia
ma non intendo perché mi si cele / chi mi diede soccorso. -ant.
. imbriani, 10-149: guai, chi ci si abitua! diventa incapace di sentirsi
82: più dolce pare 'l mèle a chi assaggia / l'amaro innanzi, e
me. r. longhi, 455: chi riescirà a ricomporre i brani dispersi di
, 425: saltan gl'allegri satiri e chi suona / con le bacchette al cembalo
bacchette al cembalo la pelle, / chi l'oricalco e l'organo tinto =
sm. (femm. -a). chi tinge tessuti o pellami; chi gestisce
. chi tinge tessuti o pellami; chi gestisce una tintoria o è addetto alle
e col gran tempio. 2. chi svolge lavori di tinteggiatura; decoratore, imbianchino
alle pareti. 3. figur. chi induce al vizio, al peccato.
, sm. ant. in lucca, chi tingeva i tessuti con tinture colorate (
sembrare indifferente e di poca fatica a chi ha qualche tintura di questa sorta di componimenti
tal che non fosse ri- maso in chi più e in chi meno la tintura del
ri- maso in chi più e in chi meno la tintura del sangue e l'infezione
falsa erudizione. nievo, 1-443: chi non vede che la tintura burlesca della novella
animale capace di trasferire nel corpo di chi lo assume le proprie virtù essenziali e
). tinturière, sm. chi effettua tinture di capelli. c
2. che possiede le caratteristiche peculiari di chi appartiene a una determinata categoria di persone
e nel linguaggio delle scienze statistiche indica chi presenta le caratteristiche medie di una moltitudine
determinata azione. èarilli, i-205: chi non lo conosce [alfredo casella] immagina
). tipògrafo, sm. chi esercita l'arte tipografica come professione (
e dàgli, picchia e mena, / chi sa quei come sta nelle braghesse.
tiraferro, sm. invar. chi lavora il ferro facendone lamine o fili
v (1983), 166]: chi tira il ferro in fili o aste.
. cantini, 1-10-65: 'tiraloro': chi tira l'oro in fili da avvolgersi
tiramàntici, sm. invar. disus. chi manovra i mantici dell'organo.
: ingrato / tiraneggio la brama / di chi il suo cor m'ha dato.
a fare il fondamento, e contro a chi vuole tiranneggiare e contro alla plebe che
l'uom crudel chiamar severo, / né chi lascia peccar chiamarlo pio, / né
con essa. tesauro, 2-372: chi tosto non discaccia quell'affetto mentr'egli è
vessazione o atteggiamento vessatorio, oppressivo di chi esercita con arbitrio e prepotenza la propria
soperchierie... adesso farebbe ridere chi pregasse dio che gli desse pazienza per sopportare
. comportamento o indole o anche atto di chi mira a far prevalere con intransigente fermezza
di locuzioranno, un oppressore politico, chi ha commesso tiranne, sì è come
comenzao a tollere delle abadie. là prenneva chi pecunia aveva e tollevala. a chi
chi pecunia aveva e tollevala. a chi l'aveva imponevali silenzio. =
guicciardini, 2-2-40: si è dato a chi non si doveva,...
l'albergo vóto, sarà facil cosa che chi tirannicamente vi ha alloggiato tanto tempo a
plur. m. - *). chi uccide un ti nicidio.
: è tirannide ogni governo, dove chi eseguisce le leggi, le fa; o
eseguisce le leggi, le fa; o chi le fa, le eseguisce. foscolo
concreto: atto o comportamento prevaricatorio di chi, in forza della propria autorità o
, tirannissimo). nella grecia classica, chi in una città o in uno stato
-denominazione con cui gli storiografi tardo-anti- chi chiamati convenzionalmente 'scriptores historiae augustae'indicano gli
trenta tiranni. 2. chi detiene ed esercita un dominio politico e territoriale
». cicerone volgar., 1-409: chi sarebbe di sì sconoscente e villano animo
tiranno. 3. per estens. chi esercita la propria autorità o il proprio
dall'altra. -in partic.: chi impone la propria volontà sui familiari limitandone
carducci, iii-6-375: se la pigli chi vuole con la 'tirannofobia'alfieriana.
fecero l'effetto, che deve chi tirasse questo carro, non ho memoria.
alla grande differenza, che corre, tra chi tira un peso 337: il
. e il suo sul carro e chi lo porta sulle spalle. batacchi, 2-137
simil. e al figur. spreg. chi è addetto a mantro di milano,
sioni di infimo ordine; chi è alle dipendenze di una chiato
il quale dice nel tuo cuore: chi mi tirerà in terra? ulloa [zara-
. sm. e f. invar. chi è addetto a stampare copie di -estrarre
abito. de iennaro, 1-44: chi me piglia la podeia de la cappa,
piglia la podeia de la cappa, / chi me tira. na frappa e chi
chi me tira. na frappa e chi me strazza. casalicchio, 158: si
insieme si buttavano addosso alla bestia; e chi le torceva la testa, chi le
e chi le torceva la testa, chi le tirava la coda, e riuscivano a
la bocca ed il viso, di chi lo mangia. pavese, 8-123: non
partic., in ambito politico, chi lavora a favore di qualcuno).
soggezzion, viene il contegno: / chi mi tira di qua, chi là mi
: / chi mi tira di qua, chi là mi porta. cesari, 1-2-109
vuol tirar di punta a colui con chi combatte. f. f. frugoni,
. » e fece il gesto di chi si tira un colpo di rivoltella alla tempia
] ne è raunato in terra, chi tira sopra essi, chi si riserva a
terra, chi tira sopra essi, chi si riserva a tirar sopra quelli che
un'accusa. pananti, i-194: chi è senza fallo / è quei che dee
, / fra quello e me non sia chi borra impasti. lippomano, lii-8-301:
ducati l'anno, e fussino tenuti accompagnare chi rappresenta il dominio. vasari, 1-3-173
essere salariato. guerrazzi, 1-120: chi tira paga, provvisto secondo la condizione
, iii-437: se non vi era costà chi tirasse a milano una cambiale per
del papa, 6-68: vi ha chi crede che il globo terraqueo nel tirare a
e vio -che follia lo tira / chi lauda il giorno avanti che sia sira.
fanno per burla, per tirare con te chi ti ascolta. 40. condurre
morte. sannazaro, iv-213: ma chi pò gir contro 'l divin decreto? /
la cosa / non giova il comenziar chi non fa el resto / che fin che
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-263: chi tira a sé e ripone, / non
g. gozzi, i-28-a: v'ha chi mi raccomanda a non entrar in materie
per non annoiare altrui, e v'ha chi non sa tirar innanzi perché non si
quieto, tirate innanzi e lasciate dir chi dice. fagiuoli, xv-133: bada a
: là gli uomin si disfanno, e chi ne scampa / ha tirato diciotto con
si guardi dallo smoderato pericoloso mangiare. chi ha avvezzato la gola e il ventre
un lavoro tra mano, lascia cantar chi vuol cantare, e tira di lungo.
in firenze 'a campane doppie'. come chi nel prender le uve, strappa ogni cosa
senno del carradore-, fare come vuole chi comanda, eseguire gli ordini. boccaccio
cani: dare qualcosa di pregevole a chi non lo merita. castiglione, 3-i-1-154
ali d'amore. anguillara, 51: chi questo e chi quel muro in alto
anguillara, 51: chi questo e chi quel muro in alto tira.
: certo che è deplorevole che vi sia chi soffre e tira la vita co'denti
usala poi / in fare, a chi mal'ha, tirare i quoi. fagiuoli
sanno, loro lo sanno », chi tira i fili delle trame globali.
. fiori, 1-106: doh potta chi non ho or or bastemmiato, / tira
-tirare per i capelli: trascinare ineluttabilmente chi resiste, rilutta (una situazione, il
-trarre dall'acqua lenza e pesce; ripescare chi è sceso o caduto in acqua.
badar più che tanto, come fa chi non tende che a finirlo, o non
/ e domandone con gentil creanza / chi, dond'ella fusse; a cui con
aretino, 26-40: accostati pure a chi se ne è empito ben bene [
altro disse: « io mi raccomando a chi è di là che possa più,
o il diavolo che si sia: e chi più può più tiri ». e
finir, dice il proverbio: / chi la tira la strappa, / chi corre
/ chi la tira la strappa, / chi corre inciampa, e chi ne dà ne
strappa, / chi corre inciampa, e chi ne dà ne busca. d'azeglio
allungarlo. proverbi toscani, 25: chi ha del pan da tirar via, tenga
opra e non vi stia. (chi fa lavorare, bisogna che ci badi)
tira calci. ibidem, 129: chi nasce mulo, bisogna che tiri calci.
: gira e rigira, toma addosso a chi la tira (la pietra o che
, 1-ii-241: non bisogna mai dimenticare che chi troppo tira la corda si spezza.
dormito, stanotte? » mi chiese. chi. betti, i-266: ha guardato il
tiratelle dolci dolci, gli dico. « chi è la tua fa / con corda ben
, sm. e f. invar. chi ama protrarre a lungo, nella sera
di riccione. 2. chi tende a rimandare i propri impegni, a
per questo disegno. battista, vi-1-170: chi ha gli occhi di panno, non
vive e muor, come piace a chi la regge. piccolomini, 10-323:
). botta, 7-312: evvi chi pretende che i caratteri dei personaggi d'
ed esagerati. certo sì, sono per chi va e vuole andar terra terra;
e vuole andar terra terra; e chi smaccato e snervatello e sdolcinato e molle
sm. (femm. -tricé). chi tira con armi da fuoco o da
calcio, nella pallacanestro, ecc., chi effettua tiri, in partic. con
due. 6. ant. chi traina o conduce un veicolo. -anche
(plur. m. i). chi pratica lo sport del tiro a volo
m. medici, 182: 'tiravolista': chi pratica il tiro a volo. tiràz
più grandi. cantini, 1-10-87: debba chi vorrà mutare i capi della trama fare
invar. atteggiamento incostante di chi ora nega ora concede qualcosa; continuo
tendere o allentare secondo gli ordini impartiti da chi dirige il gioco. = comp
qua e la agitandosi, quasi come chi tesse e ritesse la tela; e sovente
effettuato senza particolari accorgimenti. la posizione di chi tira e quella del portiere avversario determinano
simil tiro. ruspoli, xxv: a chi volesse ancor prova maggiore, perché rimanga
i tre fantasmi bianchi picchiavano senza misericordia chi veniva a tiro, senza distinguere.
cerquetti: « indovinate mo'come chiamano chi, uscito dalla fabbrica de'maestri, dèe
di esercitazioni pratiche a cui si sottopone chi aspira a svolgere un'attività di insegnamento
tiromante, sm. ant. chi esercita l'arte della tiro- manzia.
eserciti romani. 2. figur. chi è agli inizi in una professione, in
). cassieri, 7: chi dei familiari avesse voluto concedersi la siesta
e d'orror pregni: / ma chi fia che ne insegni / come forza è
tisichézza, sf. condizione di chi è affetto da tisi; l'essere
della cura delle malattie [redi]: chi teme di avere a patire di
titano del podio. 4. chi si ribella con ostinazione e per lo più
anche sostant. arpino, 13-11: chi sopravvive all'allenamento, va in squadra
titic titoc con la palla, non capisci chi sta bene e chi no. r
palla, non capisci chi sta bene e chi no. r. beccantini [«
bragaccia, 1-394: conviene adunque, che chi vuole conservare la giustizia, il proprio
stor. feudo titolato: che attribuisce a chi ne è investito un titolo nobiliare avente
chiesa] è titolata, la dia a chi meno l'ha a consumare.
(femm. -tricé). chim. chi esegue la titolazione di una sostanza chimica
dei quotidiani e di alcuni periodici, chi è addetto all'ideazione o alla scelta
periodici. 3. cinem. chi cura la titolatura di un film o di
rettor., 5-16: ornai vuole dicere chi è l'autore... e ila
il che assai manifesto può apparire a chi le presenti novellette riguarda, le quali
magistratura, quanto una dignità dispendiosissima a chi l'otteneva e di cui erano insigniti alcuni
altrettanti trofei, non rispondevano ornai più a chi li chiamasse pei loro nomi cristiani.
. biffi, xviii3- 397: e chi potrà contrastarle [a genova] il titolo
chiama amore, / è dolce insania a chi più acuto scorge: / sì bel
, ecc.) e riconosce a chi lo possiede il diritto a fare uso di
proposito. bembo, 10-x-79: chi non vede quanto poco... a
. -scherz. amante in titolo: chi è conosciuto da tutti come l'amante
mio titolo. muratori, 7-v-159: chi dunque otteneva il titolo, cioè il possesso
autorità. -patrimonio a disposizione di chi ha avuto un'ordinazione ecclesiastica, atto
della richiesta, l'aria autorevole di chi l'aveva fatta, non lasciavan luogo a
: sono allegro. allegro / come chi non ha più titubanza. = voce
un tizzo, può forse piacere a chi vagheggia una zoraide? -per indicare un'
perdonanza, / e tu perdona a chi ti fece male; / perché vuole il
sm. ant. nell'esercito romano, chi durante la battaglia, portava fra le
). monte, 1-48-0: chi vòle, a me medesimo, dir «
, 6-281: a noia m'e'chi subito non toglie / di mano il vino
tobogannista, sm. e f. chi guida o usa il toboga. l'
, non forte, in partic. di chi bussa a una porta, di passi
di sapere e di discorrere non a chi scrive cose toccanti alla poetica, ma
e che le manchino parole a punger chi la tocca, perché è mordace di
e fatta smettere. leopardi, v-151: chi vuol toccare gli animi degli uditori,
, co'suoi tormenti, / a chi confida in dio, l'alma non tocca
per la bocca; / o misero quel chi tal vaso apregga! / questo ti
. giacomo da lentini, 54: chi non avesse mai veduto foco / no
, chillo che ei dentro, domande chi eo. ser giovanni, 3-50: buondel-
faenza, 1-v-59: non tochi corda, chi non sa le note; / ca
note; / ca no lavora dritto chi mal piomba. ovidio volgar.,
con voce dolcissima e sommessa sonando, chi fosse tanto fedele amante ch'elli il
g. m. cecchi, 1-1-317: chi tocca farmi, gli bisogna / esser gagliardo
come questa cosa sia ita, né chi l'abbi maneggiata. -abbattere,
... toccano a tardissima vecchiezza chi dice per la terra e per l'
la terra e per l'aere, chi per la regola del vivere, e chi
chi per la regola del vivere, e chi per l'una cosa e l'altra.
non presuma di toccare l'eccellenza dello scrivere chi non prova in se medesimo questa forza
che di lor tocca la meta / chi più simili al ver finge novelle. mazzini
a momenti! leoni, 314: chi avrebbe mai creduto che una testa sì esaltata
, se ingannando il creder folle / di chi si tien vincente, a lui conceda
somma dovuta. rosmini, 5-2-75: chi pone solamente l'industria, al disciogliersi
il nome d'erede, non a chi toccava l'eredità baretti, 0-69:
potervisi sottrarre. aretino, v-1-888: chi non sa che a me tocca esser quello
68. locuz. - a chi tocca tocca, tocchi a chi tocca:
- a chi tocca tocca, tocchi a chi tocca: per segnalare o avvertire che
dire tocchi a cui tocca, intendila chi può. f. f. frugoni,
un dente. -sotto a chi tocca: invito (spesso scherz.)
.) a farsi avanti rivolto a chi ha raggiunto il proprio turno. pasolini
pasolini, 21-221: « sotto a chi tocca! » suonò la solita voce
appena il copricapo se c'era proprio chi ci tenesse a salutarlo. -toccare
non gliene tocca. ibidem, 68: chi le tocca, son sue. ibidem,
sue. ibidem, 116: chi tocca con mano, va sano. ibidem
si conosce il buon organista. -a chi tocca tocca, a chi la tocca la
. -a chi tocca tocca, a chi la tocca la tocca, triste o tristo
la tocca, triste o tristo a chi tocca, zara a chi tocca: per
tristo a chi tocca, zara a chi tocca: per sottolineare come il destino
è armato, farà molti scorni / a chi ne fu cagion. zara a chi
chi ne fu cagion. zara a chi tocca! manzoni, pr. sp.
non mi riconosci? » « a chi la tocca, la tocca », rispose
destinata, bisogna chinare il capo; a chi tocca tocca, pur che ci colga
canapiglia fa la fossa; tristo a chi tocca! l'è cruda di troppo,
anziani. proverbi toscani, 145: chi barba non ha, e barba tocca,
sm. (femm. -trice). chi tocca o ha toccato qualcosa.
toccatore. 2. figur. chi si limita a un'esperienza fugace e superficiale
caro, i-298: si vantavano, chi d'essere stato buon pastore quando era
quando era giovine,... chi il primo cantore e 'l primo toccator
legati in rima. 4. chi conduce animali da soma o da tiro impiegati
l'attacco. 6. venat. chi nelle tese fa muovere gli zimbelli perché
mandargli l'infezzione. campiglia, 1-590: chi era tocco di lepra, non poteva
sp., 24 (425): chi s'esaminava se avrebbe potuto adattarsi a
d'ogni simonia. tornielli, 475: chi fé sperarti, serpente malnato, f
a far gli esercizi alla tedesca, e chi si scosta dalla linea potrebbe aver in
impiegato per stabilire in modo casuale a chi spetta un determinato compito o ruolo,
al tocco /... / per chi aveva a morir prima di loro.
e. caminer turra, xl-421: chi dice che la pietra del tocco delle
goldoni, ii-1006: dimmi un poco, chi mi ha introdotto in questa casa?
tommaseo [s. v.]: chi ha il vizio di toccare le cose:
civile. muratori, 7-i-70: chi s'applicasse in roma a consultar tante
di settant'anni. algarotti, 1-v-57: chi è uomo di toga non può intendersi
-nobiltà di toga: quella conferita a chi ha ricoperto alte cariche nell'amministrazione dello
; e nobile di toga era detto chi ne era stato insignito). de
il nome sei dà di dottore, e chi non imparò, legge ed insegna.
-nobiltà togata: quella conferita a chi ha rivestito alte cariche nell'amministrazione dello
togata non vecchia. -proprio di chi riveste cariche pubbliche; attribuito o concesso
accosta? / palliata si chiami. / chi altra spezie brami / togata quella dica
, 15-38: quelle statue fanno vedere chi fossero veramente quegli antenati più che non lo
e ti dice: « se indovini di chi sono, la donna è tua ».
principe... può defendersi da chi li fa guerra, può fare imprese sanza
ad usare liberalità a tutti quelli a chi non toglie. casalicchio, 439: solo
adorna case dei pastori, / ed a chi nacque fra gli aviti allori / spesso
segneri, iii-1-256: può dirsi che chi non rende l'altrui, lo tolga ad
.. saprò ben io difenderla da chi si attentasse a tormela. -revocare
tolse loro la libertà boterò, i-195: chi toglie a'sudditi suoi la facoltà di
presidente di un'assemblea nei confronti di chi ha parlato troppo a lungo o è
, mi pare un voler tor fede a chi loda, e
la lingua; e forse è nato / chi l'uno e l'altro caccerà del
li credo deità 'n amore: / chi li concede sì fera balia / che dà
né quanto grave ogni speranza torre / a chi del ben servir premio aver crede.
possibilità. fra giordano, 7-6: chi vuole fare tesauro in questo mondo conviene
, o cristo, tu tei vedi chi si veste degli abiti intitolati a l'ordine
prenda per moglie. alfieri, iii-1-78: chi può assicurare costui, che ella dal
: supplicava il o fructa lodo chi schifare / sa di non quei pigliare /
s'appresti a trar del luogo / chi, avendo tolto altrui fuor di ragione
appena il passeggier si toglie: / chi prende un fior, chi un ramicello.
toglie: / chi prende un fior, chi un ramicello. -attingere l'acqua
trasportarlo. tre consigli, 78: chi vuole venire dopo me annulli e spregi se
da terra una persona (in partic. chi è lento e impacciato nei movimenti o
britannico: ma non v'es- sendo chi dicesse altro, si tolsero quel che venne
esser in libertà di tuor soldo de chi li piace. 68. ricevere
quel magistrato / onde tòe la balìa chi va pretore. 74. acquistare
, xxxv-i-451: però fa fai di ciò chi porta sono / in dispregio, poi
san gimignano tolgono uno denaio per libbra chi compra e chi vende alcuna mercanzia a'
uno denaio per libbra chi compra e chi vende alcuna mercanzia a'senesi. niccolò
sé. fra giordano, 1-35: chi andasse a uno re e dimandassegli:
sarebbe questa? del loto si può torre chi vuole. sercambi, 1-i-410: lo
ispirarsi. piccolomini, 10-avv:. chi sarà abituato in qualche arte o scienzia
esilio. guicciardini, 2-1-190: a chi ha condizione nella patria e sia
aretino, v-1-193: così doveria fare chi si vale di quel poeta e di
lei. rime anonime, xxxvii-233: chi voi deletto de ste carte / si
. foscolo, iv-337: io, a chi mi stringesse o di sempre leggere,
. bernardino da siena, 2-i-578: chi folle a fare un'arte, si conviene
. leopardi, 341: togliete oh chi s'affaccia: / ecco carni strafresche.
già sproposito. proverbi toscani, 100: chi toglie moglie per la roba, la
va a marito. ibidem, 28: chi a'medici si dà, a sé
si toglie. ibidem, 326: a chi può tor tutto dagli quel che chiede