mostra di quello che abbia nell'intenzione chi parla. silenìfero, agg.
deità. g. chiarini, 224: chi sa il buon padre mio che cosa
letto. 2. condizione di chi non parla, di chi tace o smette
. condizione di chi non parla, di chi tace o smette di parlare; assenza
li occhi mi si fu offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. guido da
quelle critiche? thovez, 1-172: a chi obbedirebbe, dato che obbedisse? al
il fior del ninfal coro, / chi con liuti in man, chi simfonie /
/ chi con liuti in man, chi simfonie / cantando con mill'altre melodie
ecc. scalvini, 1-388: chi si lamenta che non ascolta mai una
rossa, e presa in posca medica chi spurga sangue. tramater [s. v
musica. 4. marin. chi, nelle antiche imbarcazioni, incitava i
una disciplina sicura. 3. disus. chi suona in un'orchestra. risonare
(plur. m. -i). chi lavora su macchina per cucire.
tronco insieme / sciamando imprime: « chi da tanta altezza, / misera me
me, precipitata, o figlio, / chi m'ha sì tosto in gran procelle
tanti che cadono morti a terra: chi supplicando e chi singhiozzando, chi urlando,
morti a terra: chi supplicando e chi singhiozzando, chi urlando, ma senza
terra: chi supplicando e chi singhiozzando, chi urlando, ma senza prò; tutti
doloroso. pascoli, i-317: chi ispirò all'ignoto autore questo va
, avevano l'aria di un metro come chi dicesse singhiozzato. de amicis, xiii-396
in atto è dannosa per la produzione. chi vuole entrare in fabbrica deve firmare una
spacciommi: / pace dia dio a chi lasciò l'uscio aperto. -mangiare
. p. della valle, 3-74: chi fa un'azione, ancorché buonissima e
impegno particolare. cavalca, ii-5: chi... vuol guardare un castello o
: capitani, conselglieri e gonfalonieri e chi fusse di compagna sieno tenuti d'ubedire ai
ad alberto. 19. ant. chi non ricopre cariche pubbliche; privato cittadino
e questa singolarità, che ella dà a chi la possiede de auttorità et a chi
chi la possiede de auttorità et a chi le rimira maraviglia. manzoni, vi-1-159:
singolarità. lubrano, 2-99: lodano chi pecca, ammirano chi eccede ne'vizi
, 2-99: lodano chi pecca, ammirano chi eccede ne'vizi, per accreditar le
: difetti ed idiosincrasie, scoperti in chi ci è vicino, ci tolgono l'illusione
de'confederati. 8. condizione di chi vive appartato, in partic. dalla
). sport. nel canottaggio, chi partecipa a gare di singolo.
misero et dolente et in tutto sconsolato, chi merito suc cessore sarae di
singulsi piangeva. tasso, 13-ii-376: chi non sospira e non si lagna e dole
. savonarola, 1-183: spesso suole intravenire chi fantini sono prexi dal singulto. alora
spagna. 2. ant. chi, nelle grandi famiglie feudali e aristocratiche,
cura. s. cattaneo, 3-26: chi andò a dormire nelle camere a ciò
apparecchiate dal discreto nostro siniscalco, e chi a giuocare a scacchi, e chi a
e chi a giuocare a scacchi, e chi a passeggiare per le vaghe ombre del
di via manzoni,... chi viene dalla scala, ha sulla sinistra i
geografia e topografia, lato sinistro di chi guarda verso la foce o è rivolto nella
scudo che si trova alla sinistra di chi lo impugna e alla destra di chi
chi lo impugna e alla destra di chi guarda. 3. marin. lato
indietro e cominciollo a rimenare a casa di chi gli l'avea prestato. gherardi,
l'indomito sinistrar volessi, / v'è chi ritien che sua forza non spanda.
; che spira in direzione contraria a chi sta in mare o tenta una traversata
vento). boccaccio, vii-10: chi non crederà.. /...
luna... non era sinistro a chi voleva fuggire, ma più tosto molto
regnato. alberti, ii-116: a chi sia savio mai mancano le cose ottime
movimento). vadi, xcii-ii-163: chi voi farsi signor de spada e destro,
che non si perdona più allo onore di chi si sia, o pnncipe, o
tempo in tempo alterato da sinistri consigli di chi punto non eramico della casa farnese.
1 pretesti d'offendere non mancano mai a chi nutre pensieri sinistri. pellico, 2-72
di te èe vero lo proverbo: / chi vuol conoser l'omo diali destro;
washington post. -proprio, tipico di chi politicamente è orientato a sinistra.
orizzontale del labbro sinistro nella direzione di chi stia osservando per mezzo di un traguardo
medie. psiconeurosi che si riscontra in chi ha subito un trauma (ed è determinata
, cxxxiii- 212: -dite: chi è quella femmina? / -fu sino ad
pricorno,... chi gli porta sono curati dalla sinoca e da
parrocchia e che mano mano si consegnano a chi è nominato parroco. = voce
nome? d'annunzio, iii-2-148: chi l'accusa? / anche giustiniano ha
v.]: 'sinologo': detto di chi è molto versato nella cognizione della storia
sentenza, ma per tutta l'intenzione di chi parla o scrive nel volere o lodare
noi usiamo parole. l'errore è di chi legge e non sa ritrovare la sinonimia
inezia e i versi bigi / con chi riga sul fil della senopia, / o
ornai l'inopia, / contro a chi di virtù segue e'vestigi. piccolomini,
tutti i tempi e i luoghi; e chi non ammettesse eccezioni e talvolta non osasse
luoghi vari fichi fanno, / e chi d'uno e chi d'un altro ha
fanno, / e chi d'uno e chi d'un altro ha inopia. =
. di capua, i-509: chi potrà mai le particelle del sangue darne
chimico ritrovamento per fame notomia vincono? chi quelle del sugo nutritivo, della linfa
... della qual materia vegga chi vuol il primo sintagma di gregorio giraldi.
per mettere sul tappeto il rapporto di chi narra con la materia narrata e con il
scompartimenti e a cassettini, diceva a chi entra che i soggetti delle novelle hanno lì
basta castigare le città nemiche, ma ancora chi le sovviene e aiuta. cesarotti,
deputazione romagnola. non parrà poco a chi ripensi, o conosca, i tempi difficili
9. intr. prestare aiuto a chi si trovi in condizioni di povertà o
, le adeguate risorse economiche, o a chi è afflitto, angosciato, porgendogli conforto
della luce. metastasio, 608: tu chi sa se mai / ti sovverrai di
or ti sovegna, / saggio signor, chi sia rinaldo e quale. manzoni,
. 5. soccorso spirituale a chi è nel peccato. savonarola, 10-63
veramente un castigo di dio, a chi è diretto specialmente questo castigo? colletta,
sovversivismo, sm. polii atteggiamento di chi promuove la sovversione politica o sociale o
traviarsi; smarrirsiane: cosa che, chi ha il senso commune, conosce per assursi
suo capitano generalis 95: chi tentasse l'emigrazione sovvertendo operai del nostro
mie facoltà sono sovvertite; la di chi entrava che per un pezzo sospeso ogn'uno
dia a cesare. beccaria, ii-595: chi tentasse l'emigrazione sov8- i-384: iddio
portamo! m. villani, iii-9-1: chi difenderà il tempo della grazia? cioè
sozzassi. bibbia volgar., vi-212: chi toccherae la pece si sozze- rae da
sirai confusione. giamboni, 10-29: chi d'infamia d'alcuna macula si sozza,
sozza. g. gozzi, i-18-46: chi parla iniquamente degli dei ben può sozzarsi
immoralità. la fisiognomia, 35: chi l'ha [la voce] piccola,
/ sempre porta un verme in cor / chi dentro roe e de for, /
vuol dire aver monde queste potenze? chi non lo sa? mondo è quel grano
di quello che si trova nei libri. chi avrebbe avuto il coraggio di stendersi su
luogo sottano. rustico, xxxv-ii-361: chi 'l contende, nel viso gli
: venire alla in mente a chi, non mancando di molto ingegno e sufficiente
di riprendere la sozzura nell'occhio altrui chi nel suo proprio porta la trave.
{ spaccalegne), sm. invar. chi per mestiere spacca legna da ardere.
spaccamontagne, sm. invar. chi si gloria di aver fatto o si
. spaccapiètre, sm. invar. chi esercita il mestiere di spaccare le pietre
rivolta generica e un po'illusoria di chi dice « bisognerebbe spaccare tutto subito »
e ridondanti. imbruttii, 4-70: chi... è costretto a vivacchiare di
leggeste / ancor per i foglietti, / chi sia livia testetti / detta la spaccascene
/... / si vuol saper chi sono? / chi son or si
si vuol saper chi sono? / chi son or si saprà / talvolta sono di
piazza, xl-599: lhi per gloria, chi per mercede, tutti si misero a
s. v.]: 'spacchione': chi tripudia nel molto mandi forse 400 metri
s. v. j: 'spacchione': chi spacchia spesso e volineare, per cui
divertirsi allegramente. a mio mò, e chi no le vole le lasci stare! m
fareno guardare in quil- lo tiemplo da chi intanto che la pace fosse finalemente spazata.
da impacci. ottimo, iii-262: chi m'ha tolto il peso de le ricchezze
informazioni e con gran sollecitudini segretamente seppe chi erano quelli che erano di mala condizione
mostrare a te che cosa sia nobiltà e chi sia nobile e chi plebeio. e
cosa sia nobiltà e chi sia nobile e chi plebeio. e questa parte potrei spacciare
figline per archime. oliva, i-1-770: chi millantasse bonaccia sì rara tra uomini di
ne renda conto al tribunale medesimo di chi quivi la citò a comparire. passeroni,
come lo spaccia / per lo più chi brutto è in faccia. manzoni, iv-8
la faccia. fagiuoli, ii-8: chi me'di voi poteva veramente / spacciare i
: ancora se obbliga ellias bey che chi se spaia per zenoeise, chi è in
che chi se spaia per zenoeise, chi è in lo povo chi ge appertene in
per zenoeise, chi è in lo povo chi ge appertene in lo terren de lo
sempre i disegni e i calcoli di chi comanda riescono al fine voluto.
poi falliscono. baretti, 1-132: chi smania di spacciarla da politico e cerca
sforzatevi. g. gozzi, 149: chi sei tu? favella. sbrigati, spàcciati
spacciommi: / pace dia dio a chi lasciò l'uscio aperto: / e con
, 52: incago a l'amor e chi l'ha fatto! mo mazzame,
che dura poco; / ma spesso bea chi ha bicchier piccini. berni,
piccini. berni, 81: chi dice egli è più bella la bassetta /
). balducci pegolotti, i-i: chi va con mercanzia gli conviene che vada
liberamente che egli dia il consolato a chi egli vorrà e non è tolta la speranza
). -spacciatore di monete false: chi mette in circolazione monete o banconote contraffatte
istituzioni chiuse e a cui può accedere solo chi vi vive o vi fa capo:
padre gocidante. carrer, 2-457: chi non avesse saputa questa sua inclinazione,
lo spacco; forse senza strepito. / chi ha edificato sente la sua condanna.
-minaccia politica o militare avanzata da chi non è in grado di darvi seguito
spaccone. spaccóne, sm. chi ostenta vanteria e prepotenza o si vanta
reame'? » -tose. chi va sfoggiando eleganza nell'abbigliamento. tommaseo
tommaseo [s. v.]: chi veste foggiato per farsi ammirare, si
. brucioli [valdés], 156: chi avrebbe creduto che, essendo dentro di
, lxv-34: molti furon a quistion chi avanti vada, / o piuma ornata o
straniere. -spada santa: chi va armato solo per ostentazione. g
vivi che assoluta- mente non piacerebbono a chi, tenendo le redini, cinge spada
gli omicidi e i negromanti, se chi ha la spada della giustizia in mano fa
14-113: secondo la promessa / soffrirà chi ti loda a ogni generazione, / tra
per quell'impiego, trattandosi specialmente di chi cinga la spada. -andare armato
pari debbono nudar la spada contro chi biasimasse le donne. -potente a trarre
]. ibidem, 162: 'chi porta spada e non l'adopra, ha
e non l'adopra, ha bisogno di chi la cuopra'[chi ha il potere
ha bisogno di chi la cuopra'[chi ha il potere e non si fa rispettare
di spada ferisce, di spada perisce: chi reca violenza o provoca danno o offesa
subito e i famigli tutti spogliati e spadacciati chi così tosto non si lasciava rubare.
(dial. spadaccino), sm. chi va armato di spada, sempre pronto
e baldanza la quale usano contro a chi non ha forze di difendersi. del casto
2. letter. condizione di chi si allontana dal proprio paese alla ricerca
suo cuore spaesato. -proprio di chi non è originario del luogo. alvaro
.]: 'spagliatóre, spagliatnce': chi, che spaglia. = nome
volgo dice spagno, detto di figliuoli chi temeno la favella spagnuola, per essere
inducono a scrivere 'russianamente'e 'spagnolescamente'anche chi non è né russo né spagnolo (ravel
e orientale, non è difficile intendere a chi abbia letto almeno qualche passo del porta
proveda al servo suo per altro mezzo chi non sia contaminato dallo spagnolismo del padre
. m. -i). stor. chi parteggiava politicamente per la spagna.
su con lo spago, troppo larghi per chi li portava o troppo corti.
n. franco, 4-8: ma chi non puote avere l'avedimento che,
. prov. monosini, 333: chi ha spago, aggomitoli. tommaseo [s
. argoli, 119: altr'uscio a chi va s'apre e sbalanca, / ch'
una tomba o una caverna, liberando chi vi è sepolto o ciò che vi è
e sopra tutto spalanca la porta a chi ti reca e conficcala a chi non ti
porta a chi ti reca e conficcala a chi non ti porta. parini, 421:
liberarlo. oliva, i-1-189: assolvete chi non peccò e spalancate l'uscita a
non peccò e spalancate l'uscita a chi ha sofferte pene senza che abbia commessa colpa
spalancate le porte dell'inferno per ingoiar chi fu una volta peccatore, ma non vorrebbe
spalancato nella sua verità anche a chi non sappia il latino. 4
/ e nascuso fa 'l sottratto -a chi i s'è tutto dato, / da
: specialmente per dimostrazione di onore a chi passa, o s'incontra. dizionario di
sozzini, 305: quelli a chi era fatta la polizza, tagliavano ardi
aerarlo. balducci pegolotti, i-29: chi il tenesse [il grano] tanto o
di qua impediti, faranno spalle a chi offende il contado di volterra. fontano,
, 2-228: non hai capito con chi hai a che fare! escluse milena e
f. f. frugoni, i-365: chi volta le spalle alla moglie col lasciarla
proverbi toscani, 121: non sempre chi fugge volta le spalle. ibidem,
le spalle. ibidem, 167: chi si lascia mettere in spalla la capra,
zemina. d. bartoli, 9-29-1-174: chi è tutto spine, chi scaglie a
9-29-1-174: chi è tutto spine, chi scaglie a piastre,... chi
chi scaglie a piastre,... chi da capo a piedi in arme,
guido delle colonne volgar., i-238: chi se sventrava, chi se speczava per
., i-238: chi se sventrava, chi se speczava per li rini, chi
chi se speczava per li rini, chi rompea lo cuollo cadendo da lo cavallo
cuollo cadendo da lo cavallo feruto, chi se spallava. latti, 10-146: non
in un pilastro della navata a sinistra di chi entra. g. bassani, 3-218
presente. -prendere le parti di chi è debole o indifeso. soffici,
. f. frugoni, vii-702: chi è ladro s'anezziona a spalleggiar il ladro
, per non dar sedere a chi viene. 9. locuz.
: 'fare spallièra a uno': dicesi di chi sta dietro alla sedia ov'è un
le spalline-, bere alla salute di chi ha conseguito una promozione di grado.
di spalla. spallino2, sm. chi porta carichi sulle spalle.
s. v.]: 'spallino': chi porta a spalla fagotti, carichi,
spallóne2, sm. gerg. chi porta sulle spalle merci di contrabbando
: è atto proprio e comune di chi non sa o non vuole rispondere a quello
l'opera fusa? pavese, 2-49: chi va a tagliare il fieno, chi
chi va a tagliare il fieno, chi a staccare la meliga, chi a spalmare
fieno, chi a staccare la meliga, chi a spalmare le botti.
sostanze collanti; nel- industria conciaria, chi è addetto al rivestimento di pelli conciate
oliva, i-3-82: è desiderabile che chi tratta con personaggi tanto occupati spampani da
vantano, la spampanano e dicano male di chi conoscono, con il mettere nomi e
se saranno sensibili e intendenti. ma chi non si è ben nudrito de'princìpi
. i. nelli, i-275: chi ha bella vita, e ci pretende,
camicia] attillata col bustino sotto; e chi ha una vita così così dice non
s. v.]: 'spampanatóre': chi o che spampana. 2.
l'insalatina], / e a chi non ha denari gli si dia / per
che tal chiarore spanda / chent'ha chi la mi manda, / per zò che
novo adornarsi, l parendo disoneste a chi le miri. l. martelli, 3-91
g. b. mancini, ci-196: chi vorrà far [la volatina] secondo le
. francesco da barberino, i-152: chi parola data / o ver detta in credenza
spandere parole, adcioché li vicini e chi va per la via non tengano te e
in croce non scande / la luce per chi s'è smarrito, / la morte
/ avegna non la scorge / se non chi lei onora desiando. m. palmieri
di dio. milizia, i-193: chi è quell'uomo colassù nel campidoglio, che
da per tutto e li fa conoscere a chi vuole e a chi non vuole.
li fa conoscere a chi vuole e a chi non vuole. siri, 1-vi-273:
te 'n diparta il divorzio? -e chi tal grido / spandea di me?
la terra. settembrini, i-284: chi spande quest'idea con la parola, chi
chi spande quest'idea con la parola, chi la spande con esempio d'amore affretterà
; diffonderlo intorno a sé, comunicarlo a chi è intorno. sennuccio del bene
fratelli? a. tiepolo, l1i-13-189: chi consigliando le cose procurerà spander spaventi e
bonichi, 28: così foll'è chi suo tesoro spande /... /
... / ma'sagg'è chi lo spande sì che frutti. francesco da
signora, arrossendo alquanto. era verecondia? chi avesse osservata una rapida espressione di dispetto
pucci, 4-281: a noia m'è chi 'n tal riso si spande, / specialmente
la spanda ». fagiuoli, x-130: chi ha carrozza affé / non cura di
spandino, sm. industr. chi esegue decorazioni su fogli di cartone
ovidio volgar., 6-549: quella a chi lo petenechio è governi e li petti
uccello). ochino, 145: chi vuole da sé giustificarsi, sì come scrisse
ispiastrarsi. g. gozzi, 5-89: chi ha letto e sa ed è dotto /
che riesca / e tenda in ispaniato chi v'aesca. monosini, 347: tendere
, par., 19-81: or tu chi se', che vuo'sedere a scranna,
proprio senso di ciascuno, come se chi ha la vista lunga una spanna
idem, i-51: un « chi va là » enorme di una sentinella morlacca
sopra,... sparnoc- chi. = forma masch. di spannocchia
). pindemonte, ii-482: folle chi pensa... /...
cosparso. testa cilenio, xxxix-ii-49: chi fé 'l gran lavoro / del glorioso
. lloro aversetate, perzò che ector, chi era stato la speranza loro e per
era stato la speranza loro e per chi speravano de vivere secura- mente, era
sparafucile, sm. invar. chi si pone al servizio di un personaggio
1905], iv-456: 'sparafucile': propriamente chi impaurisce sparando il fucile, minacciando a
fin donne così nude, senza sparagnarsi di chi le veda: spettacolo senza dubbio assai
. prov. monosini, 231: chi a tempo non sparagna, / talor molto
dagna. proverbi toscanai, 48: chi sparagna, vien la gatta e glielo
sparagno. 0. vecchi, lxv-184: chi, mi risponderà qui il buon compagno
sarò giunto a tempo per dare a chi fallirà con queste sparamano di libra.
adito a quel grado che pur ha toccato chi non sarebbe degno di sfibbiare a lui
sparapippe, sm. invar. spreg. chi si masturba spesso. -al figur.
più rabbiosi nostri avversari vi era pure chi oggi le spara grosse di sotto al
sublimi e sparar poscia in fanfaluche aa chi ha un'oncia di cervello schernitali,
bene sparo. sacchetti, 275: così chi dè apparar mai non impara, /
dè apparar mai non impara, / e chi ha apparato tosto spara. pataffio,
e pevere in cornino a pisciar vadi / chi ha sparato a trescar. fanfani,
algarotti, 1-iv-297: domandato da non so chi che mostrar gli dovesse la sua biblioteca
sparata sulle labbra. e vi fu chi ne rise. -detto con foga
d'altari sparati, a'quali non è chi faccia riverenza. 2. privo
e vecdopo il pasto. chi. /... / dar per
non s'invecchia, / che poco vive chi molto spaun tal non credend'10 sparecchiamento
riordinare la mensa dopo il pasto, portandone chi). ant. separare, dividere due
: dolge filglo, onne mie spene / chi me te robba così cetto?
: inghiottire cibi o bevande in chiatore': chi o che sparecchia. anco il femminile 'sparecchia-
che mangia voracemente, divoratore. chi, egli sparecchia. adr. politi,
'n là: che begli atti! chi troppo sparecchia. tassoni, 1-61: fer
poi, che non hann'osso, / chi maniglia, xvii-6-107: se nell'
58): non si sarebbe potuto dire chi più godesse, o la 2. scherz
in tenera età (nell'espressione proverb. chi presto indenta, presto sparenta).
serdonati [d'alberti]: chi presto indenta presto sparenta. proverbi toscani
sparenta. proverbi toscani, 285: chi presto indenta, presto sparenta. imbriani,
e tutto per guadagnare: e per chi? fagiuoli, iii-85: 1 miei
gli introdusse in camera. parve a chi v'entrò d'entrar in un paradiso,
stava di continuo atenta a servire a chi ne domandasse. leggenda aurea volgar.,
, 13 (230): fanno a chi saprà sparger le voci più atte a
fossero sparte / parole di menzongna, chi ben comparte. guido delle colonne volgar
. cino, 240: paghi / chi la giustizia occide e poi si fugge /
cominciò a desiderare di spaventare / perché chi sparge terrore acquista prestigio. -fomentare
anco fomiti. forteguerri, iv-75: péra chi vuol tra noi sparger discordie. b
nelle tenebre. alfieri, 1-362: chi corre insano / al campidoglio e gioia sparge
de emonia. bembo, iii-629: chi mi dà il grembo pien di rose e
spargea la strada. fagiuoli, vi-75: chi fuor non trasse spada, è quel
e fronde. sannazaro, iv-38: chi vedrà mai nel mondo / pastor tanto
, l'olio); riversarsi addosso a chi sta bevendo. s. gregorio
b. corsini, 18-61: a chi non si sarìa la bile sparta, /
di terra di roma e ispar- sonsi chi di loro in cicilia e chi in francia
sonsi chi di loro in cicilia e chi in francia. a. pucci, cent
sua ombra, abbiate cura / che chi non sa nulla può dir dell'arte.
prolifico. gadda conti, 2-53: chi mi avrebbe detto, allora, che,
sotto la falce del mietitore: e chi se ne rammenta? pascoli, 141:
ogni insegna e ogni nome, perché chi contende con cesare combatte con dio, e
contende con cesare combatte con dio, e chi pugna con dio confonde se stesso,
con dio confonde se stesso, e chi confonde se proprio spegne se medesimo,
se proprio spegne se medesimo, e chi anulla il suo esser riman niente. cesarotti
sparire. sparlacchiatóre, sm. chi parla con maldicenza di qualcuno, anche
plebei che appestino subitamente le orecchie di chi gli ascolta. = nome d'azione
del cielo. foscolo, v-271: chi parla molto di sé fa che gli altri
pucci, 4-277: a noia m'è chi è tanto folle o matto / che,
o sparlato o fatto atto di dispregio, chi dubita che sareb- bono stati licenziati con
s. v.]: anco di chi, parlando, mescola parole irriverenti alla
altrie tanto / che bianca nieve, e chi dice altro sparla. sconcia, conservati questi
senziali. vittorini, 5-22: chi ha spinto questo corrotto libellista [de
an dossi, iii-97: chi mai... può non pensare con
zio, il parentado tutto, erano, chi di qua e chi di la, per
tutto, erano, chi di qua e chi di la, per la campagna.
corre, ognuno abbatte la fiamma. chi la sparpaglia con moschetti, chi la spegne
fiamma. chi la sparpaglia con moschetti, chi la spegne con acqua.
. g. gozzi, i-23-160: chi veder vuole il cielo, non s'imbosca
del sapere non appartiene se non a chi sia dotto. de marchi, ii-494:
. prov. sacchetti, 188-106: chi per sé raguna, per altri sparpaglia.
me son aregordao / d'un sono chi me io contao: / da un omo
me io contao: / da un omo chi sonava / che tesoro asai trovava,
/ che tesoro asai trovava, / chi in terra sparpaiao era. a. f
, ben pettinata con geometrica diligenza, chi sparpagliata e confusa da un'affettata incuriositade
. salvini, v-3-2-12: a similitudine di chi non abbia ravviati i capelli, ma
da adomarsi. varano, 1-359: di chi son le trucidate membra, / ch'
v.]: 'sparpaglione': anche di chi è solito sparpagliare. 'è un
.]: 'sparpaglione': si dice a chi ne'moti e nelle parole è assai
lamento). mascardi, 2-387: chi potrebbe narrar, signori, le lagrime ed
ucciso il re senza dubbio viene da chi vuol guerra per causa di religione. f
saresti riconosciuto, quasi dissi, da chi non vede. balbo, 6-56: il
lantemar tu sia scoperto e teco / chi porta in compagnia le sparse reti.
f. m. zanotti, 1-8-123: chi le genti / già per le selve dissipate
a rispondere almen con voce sonora a chi mi chiama con voce celeste. salvini,
voce incominciarono ad cridare misericordia et invocare chi nostro signore dio, chi nostra donna
misericordia et invocare chi nostro signore dio, chi nostra donna, chi uno sancto,
signore dio, chi nostra donna, chi uno sancto, chi un altro, con
nostra donna, chi uno sancto, chi un altro, con tanta devozione,
a più e meno insieme, e chi più tosto e chi più tardi.
meno insieme, e chi più tosto e chi più tardi. 3. in ogni
'la versione spartana della famosa 1200 per chi non tiene alle cromature'(pubblicità italiana volkswagen
curbi. 2. figur. chi appartiene alla classe dirigente. gramsci,
una suddivisione. vasari, 1-3-188: chi considera la grandezza di quest'opera,
, bottari, 5-90: a chi e di sì fatto ingegno dotato sovvengono
del denaro perché in tempo di carestia chi ci ha un poco di provviste se le
citate correva uno fiume molto grande chi se clamava esanto, lo quale
): 'alpi'rigide cioè aspri monti chi sparteno l'italia da la franza. botta
zuffa. boiardo, 3-4-37: chi cade avanti e chi per il contrario,
3-4-37: chi cade avanti e chi per il contrario, / e chi da
e chi per il contrario, / e chi da un lato e chi d'altro
/ e chi da un lato e chi d'altro tramaccia, / onde a que'
non sapeva più come spartirsi, a chi badar prima. luzi, 12-67: alcune
coi balilla, e mia sorella va con chi le pare e non dà fastidio a
che fosse preso? capuana, 14-300: chi sparte ha la meglio parte, dice
da essa. prose genovesi, 14: chi se sparte de la caritàe de lo
. lla maggiore parte di sua gente chi era cacciando i nemici e chi ispartito per
gente chi era cacciando i nemici e chi ispartito per lo canapo per guadagnare preda
prezzo? foscolo, 1-159: non son chi fui; maiuolo il quale è largo
del fango. boccaccio, iii-2-26: chi son costor ch'a'nostri lieti eventi
... / cieco pur è chi le bellezze vostre / non sa veder.
. agostino volgar., 1-7-78: chi è tanto rozzo in questa religione e tanto
'n disparte / andrei dal volgo. or chi da voi mi parte, / s'
o buon tempio di giano, / chi porrà mai la mano -a riserrarti? /
mai la mano -a riserrarti? / sai chi sta mal? gli sparti / senza
o arti. -e fuor del prato / chi per porta è cacciato / rade volte
.. ell'è per colpa di chi malamente la pratica divenuta sì vile e sì
, sm. ant. e letter. chi addestra e governa gli sparvieri per la
mondo, che non reputano nobili se non chi non fa nulla, o se non
sùbito pensai alla sparviera della mirabella. chi sa quale storia, chi sa quale ricordanza
mirabella. chi sa quale storia, chi sa quale ricordanza è legata alla branca
: nullo omo me pò parlare; / chi me serve lo pò fare, /
-ahi! urli in birli! si salvi chi può! / le passere do- ventano
spasimando langue, / finché scolora, chi dorme al suo corso [della luna]
crocifisso, acciocché pubblicate l'evangelio a chi non crede, riconciliate alla chiesa chi
chi non crede, riconciliate alla chiesa chi è diviso da lei. c. i
, 4-282: a noia m'è molto chi ène aspettato, / e del compagno
l. bellini, 6-150: nemico reo chi più facea 'l tuo caro, / tra
sm. invar. letter. ant. chi sfoga le proprie pene amorose confidandole ad
vergogne e con tutti i danni di chi si sbrascia. = comp. dall'
bel mondo. zuccolo, 385: chi non compare ai publici spasseggi con gli
all'aria, e non so a chi dire i miei guai: però li scrivo
altri allegria o intrattiene piacevolmente o anche chi per il suo comportamento goffo, insensato
facta, con uno figluolo piccolo di chi pigliava spasso. firenzuola, 291:
-diletto intellettuale, godimento spirituale (e chi o quanto lo determina).
. n. martelli, 108: chi credete voi che si stancassi prima o
, / e dardinel non son, chi sarò io? -farneticare, straparlare.
della tua dabbenaggine, tu condanni al supplizio chi ti vuol bene davvero.
/ italia ponga in pace, ed a chi ingombra / la terra santa pinga la
a falce dell'arto paralizzato, propria di chi è stato colpito rispettivamente da lesioni
. v.]: 'spastico *: chi, essendo stato colpito da paralisi cerebrale
). arpino, 13-47: « chi urla in questo modo spastico », protestò
a bertino, e menò alla taverna chi 'l tenea preso; quando fu bene
mirate con che facile enimmatico, / chi grecizza, in un motto si spastoia /
gracchiare o per volar de augelli. / chi vuol con ossa spatulomanzìa / di becchi
era uno spauraccio che facea stomaco a chi t mirava. de amicis, xii-363:
e sigori, / non c'ène chi gli spaure: / martello né score non
volgar., 146: stingue molti mali chi potentemente fa vendetta de'malfattori. le
solitari scopersero iddio. graf 5-580: chi parla di morte? chi oppone la
graf 5-580: chi parla di morte? chi oppone la scura / larva al genio
e divien, se dura, / chi combatte vincitore. angiolieri, vl-i-367 (
rauca, spaurita. arpino, 10-76: chi sei? chi sei?, aveva domandato
. arpino, 10-76: chi sei? chi sei?, aveva domandato la vocetta
che sta sulla soglia del latino a scoraggiare chi entra. 4. locuz. -fare
terribilissimi spaventapasseri, gli par d'essere chi sa che gran cosa: ed ecco
dante, inf, 29-108: ditemi chi voi siete e di che genti: /
non si spaventi. guicciardini, 2-1-370: chi si spaventa de'periculi della guerra,
prov. proverbi toscani, 34: chi ride e canta, suo male spaventa.
v.]: 'spaventatàggine': abitudine di chi vive sempre in sull'essere spaventato.
di soprassalto e domanda spaventato: « chi è? ». -di animali
. carducci, ii-1-173: vi fu chi disse che era rimasto spaventato dalle mie
simulato o finto. romoli, 289: chi usa molto di mangiarne [le fave
de'loro artigli nelle vive carni di chi egli afferrano. = deriv. da
di meraviglia e di sorpresa propria di chi rimane attonito o rapito alla presenza di
a quella. tasso, 14-23: chi sarà, s'egli non e, quel
acciò ch'ancor carte ne verghi, / chi siete voi. -ergersi in
lungi i nemici, e dare spazio a chi andava innanzi con la fanteria, serrate
introduce quello che si conviene fare a chi vuole bene descrivere alcuna cosa secondo tutte
qual alpi o quai montagne trova mai chi va da bologna in aqui- leia?
che i differenti colori fanno nell'occhio di chi guarda durano, ciascuna in particolare,
dio. peregrini, 3-420: a chi vede chiaro non è più sicura la spaciosità
ii-1126: madonna, i bei vostroc- chi chi rimira, / con quella fronte spaziosa
: madonna, i bei vostroc- chi chi rimira, / con quella fronte spaziosa e
. g. stampa, 8: chi vuol conoscer, donne, il mio signore
carico alcuno. bruno, 2-56: chi vooo spazzacamin? chi voi conciare stagni
bruno, 2-56: chi vooo spazzacamin? chi voi conciare stagni, candelier, conche
visin, visin, visin, / chi vuol spazzar camin? / alli ca-
alli ca- min, signora! / chi li vuole spazzare, / spazzar dentro e
spazzar dentro e di fora, / chi gli vuol ben nettare? 2
spazza campagne. fagiuoli, 1-4-192: chi è là? dàmmi quello spazzacampagne.
, sm. e f. invar. chi svolge i lavori domestici più umili (
, sm. e f. invar. chi ha l'incarico di pulire le latrine
). spazzadèstro, sm. chi è addetto alla pulizia delle latrine.
, / non ì'ha mai netto ben chi cuoce assai. canti carnacialeschi, cxviii-413
visin, visin, visin, / chi vuol spazzar camin? / alli camin
? / alli camin, signora! / chi li vuole spazzare, / spazzar dentro
spazzar dentro e di fora, / chi gli vuol ben nettare? aretino,
, che sono scossi in terra da chi la ripiega: viene la servente e sì
spazza le ciglia. monosini, 243: chi ha mangiato le noci, spazzi i
i gusci. proverbi toscani, 83: chi ha mangiato i baccelli, spazzi i
. goldoni, v-372: -mah! chi va al molin, s'infarina. -ma
grandi, 201: né vi sia chi opponga che a questo modo nelle piene
dere tendono a fuggire; chi li rattiene? nievo, 732: i
maria a verzaia. sacchetti, 152-68: chi di- cea: « o è fatto
è fatto messer bernabò vetturale? » e chi dicea: « ha egli andare ricogliendo
feci. pasquinate romane, 618: chi vuol veder... / una polpetta
questa è poi la ragione, perché da chi paga si fanno pagare il doppio.
capuana, 1-i-26: la curiosità di sapere chi avessi salvato dagli insulti di una mezza
sm. (femm. -a). chi è addetto alla pulizia delle strade,
cornacchie e putte. cantù, 3-81: chi si appropria roba altrui, sia un
alla bassa condizione sociale e culturale di chi svolge tale lavoro. rebora, 3-i-101
ripassava sulla gamba lo spazzolone col garbo di chi scuoia un suino. pirandello, 8-1060
, sm. neol. attività di chi parla, di solito attraverso impianti di
sm. (femm. -a). chi è addetto alla selezione e alla lavorazione
e le divecchia. gigli, cxxxvii-45: chi a spazzolar mi prende / cappello e
, che però dicesi più specialmente di chi rimette i vetri o finestre. p.
stordire. anonimo genovese, xxxv-i-722: chi se speia in la doctrina / sciita de
/ più e più volte, e chi non se reduce / gli fia per merto
eziandio essendo onesta, è vaga che chi l'ama abbia forma di uomo e
l'idolo parrà in altro modo che chi lo ponesse dal sinistro, e spezialmente di
226: non credere la tua mercanzia a chi la volesse sopra comperare: non ti
2-180: ponendo troppa affezione e amore, chi al breviario,... chi
chi al breviario,... chi a discipline e chi a sua cella bene
,... chi a discipline e chi a sua cella bene specchiata.
mirarsi dui- cimenti / dintru unu speclu chi li esti amustratu, / chi l'ublia
unu speclu chi li esti amustratu, / chi l'ublia siguiri. iacopone, 35-53
impedire le fiamme che ne risultano in chi la miri. -specchio di giustizia
giustizia: strumento leggendario per stabilire immediatamente chi avesse torto e chi ragione fra due
per stabilire immediatamente chi avesse torto e chi ragione fra due contendenti in giudizio.
ben guarda et in spieco remira / chi guardando considra gran vantaggio, / ch'a
, dello spirito, delle abitudini di chi le porta. baldini, 5-95:
or perché sei teco in lite? / chi di te amico se non tu?
di te amico se non tu? chi tu / fidato avviso; e chi de'
? chi tu / fidato avviso; e chi de'propri falli / specchio al presente
un'attività. biringuccio, i-141: chi entrava in quella buttiga,...
, riassunto. delfico, u-171: chi conosce la storia romana non m'accuserà,
f b. cerretani, 1-387: chi non pagassi a'detti tempi n'andassi a
più vecchio. ibidem, 116: chi s'è guardato in uno specchio solo
mostra va belli sembianti a chi avesse alcuna speziale bontà benvenuto da imola
plur. m. - %). chi possiede una specifica competenza ed esperienza e
perito. -in par- tic.: chi ha conseguito una specializzazione di tipo universitario
.]: 'specialista': lo dicono di chi ne'suoi studi e nella sua professione
. 5. in senso generico: chi è particolarmente abile, esperto, informato
eccellenza. panzini, iii-469: per chi lo ignorasse, come io ignoravo, le
il ben proprio e le tue spezieltà. chi ama le spezieltà sue non è libero
1-ii-406: faceva [domenico] ragione a chi gli aveva, sanza avere ispecieltà ignuna
propria. a. cattaneo, i-274: chi uccide un sacerdote pensando che sia un
fa omicidio, ma non incorre scomunica; chi pecca con una maritata credendola libera commette
a termine la mia tesi sul panzac- chi. 3. che opera esclusivamente o
e / d'un accidente monto re / chi me torba cor e mente. dante
perigo a lo descende'da lao lo monte chi monto pendea. guido delle colonne volgar
costei ammaestra. colei prospera le menti di chi l'usa; quella lega con bugia
governasse. lorenzo de'medici, 7-117: chi è quel ch'ha un mento sotto
fiate, quando a ragionamento s'abbatta con chi sia, dire che questo mondo è
po'specie di vedermi tagliata la parola da chi finché ero in casa della signora alice
fiorentina, 1-664: in spezie, che chi è stato a guardia di livorno sono
dell'inversione sessuale in ispecie, c'era chi ricorreva sogghignando a qualche parola del dialetto
, perché non basta, per saper di chi si parla, udir a nominar il
parole'dicono, nell'uso, di chi, leggendo, pronunzia distintamente e in modo
in modo da farsi bene intendere aa chi ascolta. 'se non specificate un po'più
qualle esso si incammini o venga da chi può commandargli assunto. siri, ix-1168:
una specificata professione di fede, aggiugnendo da chi il simbolo fosse proposto da credere.
la patria. gentile, 3-189: chi attende all'una e all'altra specificata storia
e specificazione d'ogni cella e di chi l'abita, ordinando poscia che niuna
dinanzi al volto) si possono regalare a chi li vuole. b. croce,
quanto ci contenga più. indica chi compie l'azione espressa dal sostantivo
che la signora matilde li dava gratis a chi comprava uno specifico qualunque o si levava
(plur. m. -i). chi fa e smercia specifici. -al figur
smercia specifici. -al figur.: chi offre soluzioni o propone rimedi di pronto
lumbroso ha dato lo specimen più caratteristico: chi è 'patriota'o 'nazionale'nel senso del
materia da capo, insegnando all'uomo chi egli sia, in qual albergo si trovi
/ e uno filo d'oro: chi bene lo tirasse, / one oxeleto.
. f. casini, ii-292: chi entra nella chiesa, chi si applica
, ii-292: chi entra nella chiesa, chi si applica alla servitù dell'altare.
per lo più a primogeniti o a chi il monarca tra i secondogeniti lo destinasse.
appella. fagiuoli, iv-128: non cosi chi ha carica speciosa, / che mai
manca il giudizio intero, non persuadere chi ha senno d'uom maturo. tarchetti
vocabolo). menzini, iii-257-intanto domandilo chi 'l vuole a'medesimi gramatici, con
sol di voi che sì risplende. / chi ne dice or le forme e i
ragione il signore di risentirsi con- tra chi, tenuto ad alzare in tempo la voce
io ne fusse di tutto signore, / chi mi dicesse: « tutto 'l
gruppo disordinato di persone (dietro a chi le guida). viani, 19-176
i-249: oh quanto è il merito di chi, non trovando per qualsivoglia impedimento dotato
fai nel tuo ditto, / ma chi voi specular con l'occhio sano / el
abbia pubicamente notificato, pure dimostrò, a chi ottimamente lo specola, esser stato devoto
buonaccorso da montemagno il giovane, 2-109: chi vuole altamente speculare gli abiti virtuosi morali
e trovato dove gli era mortto e chi ve l'aveva recato, trovomo che veniva
più che uomo. lauro, 2-133: chi vuole speculare, procede dalle cose communi
capire quanto sia malvagia l'opera di chi specula sul cambio? di lui è forse
di lui è forse solo più colpevole chi esporta il nostro oro. e. barone
letterati. nev tempi antichissimi c'era chi speculava sulla moglie: ora, ohibò!
reputa per illecito. baretti, 1-132: chi smania di spacciarla da politico e cerca
de'fatti umani. savonarola, 7-ii-354: chi ha grande ingegno penetra nelle cose insino
sé ne cerchi. — proprio di chi è meditabondo (un gesto).
è quel palazzo, / che chi per desiderio caldi, fuggano quanto possano tesser
.. diede viva solingo se non o chi per omore melancolico ha corrupto la il
fantasia ed è divenuto quasi bestia, o chi per alteza d'ingegnno dove nascosto fosse
separare gli -ant. uomo di speculazione-, chi si dedica esclusispeculaton da coloro che godono
stracco dalla spico- lazione, che a chi ha la testa debole, come l'avevo
che molto meglio non si sappia da chi governa. paruta, 4-1-62: quelli
di inventarsi un figlio.. e chi sa per quale speculazionè! -in partic
si scoprì sotto un'ascella, mise chi lo curava in sospetto di ciò ch'era
spedalingo. 2. per estens. chi si prende cura di un ospite malato.
detto papa chimento di grandi perdonanze a chi facesse loro aiuto al conquisto d'oltremare
[s. v.]: di chi, leggendo, guasta le parole o dice
allo spedale. proverbi toscani, 36: chi serve in corte, muore allo spedale
passo. ibidem, 323: chi ha un piè in bordello, ha l'
. m. -chi). proprio di chi è ricoverato in un ospedale; che
(femm. -a). ant. chi si occupa, per lo più con intenti
valore iron.). gno di chi gli attizzava si prese da questa congregazione,
? te un concorso. chi). ant. liberare, disimpacciare da
. p. strozzi, 14-4: chi è spedato, chi ha le calze rotte
, 14-4: chi è spedato, chi ha le calze rotte, / chi ha
, chi ha le calze rotte, / chi ha del mal francese e chi degli
/ chi ha del mal francese e chi degli agni. b. barezzi, 1-51
allo spedale. fagiuoli, iv-131: chi correndo venia, chi lemme lemme, /
fagiuoli, iv-131: chi correndo venia, chi lemme lemme, / chi era spedato
venia, chi lemme lemme, / chi era spedato e chi sudato morto. giusti
lemme, / chi era spedato e chi sudato morto. giusti, i-204: pensammo
beni materiali. guittone, ii-iii-7: chi * 1 carico de le divizie tolseme,
o risultato. garibaldi, 1-92: chi ha letto la storia dei preti ricorderà che
perde nella coltivazione..., chi strazia il suo in cavalcature, e altri
si spedisse. ariosto, vi-544: chi del negromante intendere / vuole, gli corra
il 'calcare'non è buono a niente per chi non sa niente, ed è poco
niente, ed è poco utile a chi sa. giova soltanto per ispeditezza degli incisori
medici, i geologi, i viaggiatori e chi presiede alla pubblica bacchelli, 2-xxii-175: gli
in fretta. sergardi, 1-344: chi vuol serbarsi lungo tempo in vita, /
che si prenda. bruno, 3-29: chi potrà a pieno lodar la magnanimità di
che sua eccellenza disponga ed ordini da chi io ho da avere questo pagamento e
re- bellione, quanto non hanno a chi rebellarsi. machiavelli, i-i- 435
: nelle spedizioni belliche non cerchi ragioni chi è commandato da chi ha autorità,
non cerchi ragioni chi è commandato da chi ha autorità, ma senz'altro obedisca.
(disus. spedizionièro), sm. chi si occupa del trasporto di merci e
alla stazione. -in partic.: chi per professione cura per conto di terzi
diritti del vettore. 2. chi cura l'invio della corrispondenza di un ufficio
romana anteriormente alla riforma del 1908, chi era addetto alla spedizione (cioè alla
: per tener ferma la scritura, / chi no. sse possa spegazar, /
speio e dotrina / de pisa, chi sta sovina. g. gradenigo,
a svignarsela. d'annunzio, i-33: chi spegne dunque i lumi? / dio
desiderio intenso. cavalca, 9-45: chi bèe del fiume del paradiso, una gocciola
è libero. filicaia, 2-1-13: or chi ti vieta / il ritrattar tua legge
che spento. arici, ii-28: a chi spregia tue feste e tua virtude,
o che mai fosse nato: / chi me n'ha colpa, di terra sia
ad una morte. / caina attende chi a vita ci spense. idem, inf
in lombardia, e già molto antica. chi non ne avesse idea, ecco alcuni
. ferrari, 567: per chi scrive adunque naudée? evidentemente per il capo
si la vergogna se spenne, -vederai chi sta al passone. s. bernardo
. tenca, 1-75: fuvvi chi disse che la nuova letteratura, inizia
come un moc- colino': dicesi di chi muore di consunzione. betteioni, iv-4:
spegne col veleno. ibidem, 347: chi è innamorato, smoccoli; chi è
347: chi è innamorato, smoccoli; chi è geloso, spenga.
storte. 2. figur. chi svolge modeste incombenze al servizio di un
ell'è ispegnitrice d'ogni noia: / chi la rimira ben negli occhi fiso /
orrido, colerico. guarini, 2-164: chi non l'ha visto andar taltr'ieri
tartarughe. r. longhi, 162: chi ne saprà mai nulla di questo viso
che se la dànno a gambe da chi mostri di gittar loro un tòzzo. pirandello
sm. (femm. -a). chi è addetto a spelazzare la lana.
. { spellécchio, spelléc chi). ant. scorticare un animale.
to cesare avesse a poter ritrarre da chi non fosse poi abile a luni, dove
nelle foglie della boiardo, cvi-529: chi è quello altro che provar mi vòle?
covava in una perpetua notte; e chi sa quanto fosse speluncoso e profondo.
cavallier che scesi erano insieme, / chi di su, chi di giù, si
insieme, / chi di su, chi di giù, si son ridutti / dove
vita. n. franco, 7-226: chi pon mente al vii meccanico della lor
rivedermi a te fia tolta, / chi sa che in te la passion non scemi
regga, egli mi scorga solo / ché chi confida in lui di nulla teme.
sentimento fiducioso, talora anche illusorio, di chi si attende la corrispondenza amorosa e il
g. stampa, 26: odio chi m'ama, ed amo chi mi sprezza
: odio chi m'ama, ed amo chi mi sprezza; / verso chi m'
ed amo chi mi sprezza; / verso chi m'è umile il mio cor rugge
cor rugge, / e son umil con chi mia speme adugge. tasso, 1-49
1-iv-39: non dè blasmar, sengnori, chi. 'llui à spene, /
a petrarca, xlvii- 226: chi ha del mondo alcun podere / non ponga
da correggio, 1-139: non sia ancor chi troppo speme pona / in corte,
in catene. / questo repugna; chi dunque m'aita? / fortuna no.
dunque m'aita? / fortuna no. chi? tu no, sola spene.
madonna mia, e'pur convene, / chi vói acquistar grazia dal to figlio,
mascheroni, 8-142: gesù, speme a chi si pente, / quanto sei buono
udirei quelli angelici canti / ch'ode chi vede il sommo e vero bene,
donne che non è non so io chi, e non vo mai a città che
1-1-202: l'omo aver exoecolento / chi tem tuto e no vor spender / ma
senza ritegno. tesauro, 10-30: chi spende e gode in tempo di pace si
: con donne di teatro / pazzo è chi fa all'amore / e chi non
è chi fa all'amore / e chi non ha da spendere / è assai più
cento doppi poi merito rende / a chi del suo ne'carcerati spende.
l'anima si spenda, / e chi tutto mi diè, tutto mi prenda.
donne, insegnar sempre suole, / e chi comincia, in odio ha poi lo
dir. spendere il nome-, indicare se chi compie un atto giuridico agisce in nome
. spendere il nome altrui: indicare che chi compie un atto giuridico agisce a nome
(e in tale caso, se chi agisce ha effettivamente il potere di rappresentare
1-515: vile impostura ell'è. chi spender osa / così il mio nome?
crisostomo volgar., 3-8: lo diavol chi è d'ogni malicia con tuto 'l
a che prò spendere il proprio sangue per chi s'è tanto assuefatto al servaggio da
sangue della sua nazione per far piacere a chi non gli è nemmeno amico?
qui s'impiegano pensieri e fatiche; e chi non può far di più, dietro
ne ha più ne spende-, per indicare chi sciala denari, fa spese superflue.
si disperdono nei vari alberghi, e chi più ne ha, più ne spende.
a fare garzo, xxxv-ii-304: kavalleria, chi la prende, / non dè stizza
. dondi, 268: il tempo coglie chi scarso lo te, senza dover parlare
in quaranta lire lo condannano; / e chi na speso si -spendere al vento-,
, la fatica e le re chi vuole manco spendere più spende. b.
: trattarlo in un 162: chi ha orecchi intenda, / e chi ha
: chi ha orecchi intenda, / e chi ha danari spenda. idem, certo
certo modo. 357: chi accatta e non rende / vive e non
lauro pur m'offendi: / chi pone e non custode / spende, tribola
spandere e spendere-, v. spanche chi / più spende, manco spende? chiari
dottore. ibidem, 234: chi ha quattro e spende sette, non ha
tommaseo [s. v.]: chi va al caffè, qualcosa spendicchia sempre.
spendifiato, sm. invar. chi spreca il fiato in ciarle; chiacchierone
. persona incaricata di fare acquisti per chi abita isolato, fuori dei centri abitati o
falsa: delitto consistente nel comportamento di chi (senza concorrere nel delitto di falsificazione
nome: indicazione, da parte di chi compie un atto giuridico, della qualità in
altrui: indicazione, da parte di chi compie un atto giuridico, del fatto che
di un altro soggetto (e, se chi agisce è dotato del potere di rappresentare
la gravissima responsabilità sociale e morale di chi incoraggia ne'giovani il vacuo delle verbose
: se gli spenditori dispiacciono, gianozzo, chi non spenderà vi doverà piacere. poliziano
un difetto che l'abbiamo tutti, chi più chi meno, e per questo i
difetto che l'abbiamo tutti, chi più chi meno, e per questo i galletti
spenachiate l'ale. marino, 18-210: chi può l'ira narrar, narrar il
: o brutto pazzo, alocco spennacchiato, chi te co- noscirebbe in cotal guisa?
spennacchiata et ignuda, spettacolo piacevole di chi la vide. da ponte, 1-674:
/ guarda barba da romito! / chi 'l mantel t'abbi stracciato? goldoni,
.]: 'spennacchiatura': l'atto di chi spennacchia o ciò che soffre chi è
di chi spennacchia o ciò che soffre chi è spennacchiato, lo spennacchiare o l'essere
terra; / corron le ninfe, e chi la benda straccia, / chi spenna
e chi la benda straccia, / chi spenna l'ale e chi le mani allaccia
, / chi spenna l'ale e chi le mani allaccia. daniello, 118:
più oltre. crudeli, 2-203: chi col comprar il cristiano si scotenna, /
col comprar il cristiano si scotenna, / chi col vender lo spolpa fino all'osso
vender lo spolpa fino all'osso, / chi col prestare lo pilucca e spenna.
speriamo che, all'ultimo momento, chi mette in pagina non te lo spenni un
\ spennatacchini, sm. invar. chi provvede alla spiumatura di un tacchino.
fama). aretino, v-1-16: chi da dio è conosciuto piglia de le sue
d'animo o condizione mentale propria di chi è libero da affanni, da gravi
al difetto passato, e se a chi è povero (ma non senza lode)
. soffici, v-5-132: chi cincischiando e leccando, chi abborracciando e
, v-5-132: chi cincischiando e leccando, chi abborracciando e sbrodolando, chi spennelleggiando da
leccando, chi abborracciando e sbrodolando, chi spennelleggiando da bravaccio come un verniciatore o
d'animo o condizione mentale propria di chi è libero da gravi pensieri, preoccupazioni
gli artefici e per i cittadini, a chi pareva bene et a chi male,
cittadini, a chi pareva bene et a chi male, come sempre fu il parere
memoria, ha più pensiero; / chi non n'ha punta, vive spensierato /
: maestro mio, questo [vento] chi move? / non è qua giù
cuore / né chiusi gli occhi a chi morì cercando, / a chi non pianse
occhi a chi morì cercando, / a chi non pianse tutto il suo dolore.
donne, che pietoso atto mostrate, / chi è està donna che giace sì venta
: cado inerte nell'attesa spenta / di chi non sa temere / su questa proda
boiardo, 2-13-42: il re lo dimandò chi fu sua madre. / « albina
capo spenzolato sul petto a guisa di chi assiso si addormenti, cadde sepolto in
su'splendore / a tutte stelle ed a chi più dà spera. frate ubertino,
la tavola allora verso gli aspetti di chi sedeva... mostrarono il proprio sembiante
. anonimo genovese, 1-1-275: chi in mar persevera / e non n'
verde. cavalca, iii-127: maledetto è chi pecca per isperanza della bontà di dio
una speranza. pirandello, 8-2002: chi sa da quanto tempo frenavano, dentro,
volti,? oè le soi voluntà, chi sea quela plaga et ond'ella vene
quela plaga et ond'ella vene e chi sea quelui che ge mete le arme,
illimitato di giocatori, in cui perde chi non ha più gettoni e vince chi ha
chi non ha più gettoni e vince chi ha eliminato gli altri concorrenti, incrementando
dell'affanno / che lo distrugge alleggierà chi l'ama, / e ristorar d'ogni
. b. giambullari, iii-466: chi vive a speranza, muore a stento.
porcacchi, i-249: più veloce corre chi segue con isperanza. monosini, 267
un incerto. idem, 362: chi vive in isperanza, / magra fa la
la danza. lippi, 12-3: chi vive a speranza, muor cacando. note
. note al malmantile, 2-833: chi si pasce di speranza, muore di fame
stare a speranza. ibidem, 304: chi vive a speranza fa la fresca danza
perde è la speranza... chi vive di speranza, muor cantando..
bisogna guardarsi da'disperati)... chi uccella a speranza, prende nebbia.
speranza, prende nebbia... chi esce di speranza, esce d'impiccio.
speranzina mia dolce, perché cotesto a chi brama di farvi un poco di carezzette?
, oh, che volevo dire: / chi ti pagasse non ti fermaresti / speranzacchia
dadlui quant'è discende: / però chi l'ha 'n ispene / mantegnalo, sperando
, 152: lievemente sostiene offesanga / chi cristo spera con compiuto effecto.
fagiuoli, vi-20: in questo mondo chi vuol far progresso, / se non punta
vita nuova, 8-11 (32): chi non merta salute / non speri mai
, purg., 3-34: matto è chi spera che nostra ragione / possa trascorrer
di buon animo,... perché chi avrà alcun segno di pollo, levarle.
di rallegrarsi e di sperare, se non chi ha patito, e pensa di pigliare il
: / brilla nel guardo errante / di chi sperando muor. avrebbe embrionicamente tradito i segni
la quale sera un ben sovegno a chi la riscotera. tasso, 2-13: le
deo,... salù de chi spera in vu. -fondare la
spera. proverbi toscani, 150: chi ha ragione teme, chi ha torto spera
150: chi ha ragione teme, chi ha torto spera. ibidem, 189:
, 2-1-106: come dice il proverbio, chi ha tempo ha vita; la dilazione
lettera che straccio. graf, 5-578: chi diè tal sentenza? tu, giove
, che ci costa tanti sudori? e chi ci farà poi le spese? ridotti
semenza sperde, / però mal fa chi terra ingrata cole. 7.
dal numero. carducci, ii-9-241: tu chi sa con quali persone sperdi il tesoro
se sperdette tutta l'armata, che andò chi in qua, chi in là.
, che andò chi in qua, chi in là. pananti, i-199: intanto
questo perde; / e 'n voi chi più ci pensa più ci sperde.
, \ -546: domani ci sarà chi s'incaricherà di scoprire il mistero del bambino
è che io 'non l'ho avuto'. chi lo sa? sarà andato sperduto.
anonimo genovese, 1-1-184: tuti queli chi zo zuram / encon- tenente se spezuram
certana ch'e'non è peccato, / chi si spergiura per voler pelare / colui
fraudolenzie di molte maniere, / di chi si fida o non fida ingannando, /
. grossi, ii-197: v'ha chi rifugge infra le ostili frotte / e per
volgar., i-254: lo proverbio dice chi iura ad inganno se speriura.
tue? ove ora l'adoperi? chi più ampiamente l'ha meritate? testi
, gli omicidi e i negromanti, se chi ha la spada della giustizia in mano
rotta fede, darsi in potere a chi lor piaccia. brusoni, 4-i-207: scopriva
dello spergiuro. foscolo, xiii-2-172: chi sapeva la natura di eugenio, pre-
loro costituzioni. d'annunzio, iii-2-242: chi / ebbe mani più monde / di
tommaseo [s. v.]: chi di nulla nulla si spericola è uno sperisperienze
: aristotile maestro francesco, 651: chi non à de l'amore sperienza, /
sperienza di noi, allora faremo vedere chi noi siamo. 8. prov
. prov. cambini, lxxxviif1-377: chi delle cose vuol vera scienza: /
d'una parte sola non mettono mai chi le ascolta in caso di dare un giudizio
non poco nocumento ai medesimi e a chi ciecamente seguirà il loro parere. mamiani
'naturalismo'e di 'sperimentalismo', forse, chi sa! ». 3.
il misero in sé medesimo che spesso chi soverchiamente lusinga tradisce. fagiuoli, ii-21:
bartoli, 1-1-51: incredibili sono a chi non gli sperimenta i pericoli del mare
.. spesso voleva a la lotta isperimentare chi fosse di più forte nerbo e dura
finestrino chiuso con cristallo, per cui chi sta nella carrozza può vedere dietro di essa
re leu- tran, commo ad omo chi era vinzuto sconficto e quasi muorto.
. p. verri, 2-i-1-57: chi avrebbe detto che il vigoroso e spermatico
di dileggio. cicerchia, 1-174: chi lo grida o bestemmia e chi lo speme
1-174: chi lo grida o bestemmia e chi lo speme [gesù], /
d'amor. abbracciavacca, xxxv-i-347: chi non per se vede fumerò, / vèneli
sonniglioso tuba appellando. idem, ii-xxvn-8: chi non vale approva di non valere,
vale approva di non valere, e chi vale perde valore in agio; ma
forze, conobbero che erano padroni di chi li pagava per difensori. d.
era una sciocchezza dare tanto danaro a chi non lo meritava, a chi, quasi
danaro a chi non lo meritava, a chi, quasi certamente, lo avrebbe di
coglieva con la sommissione di chi ode e non ascolta un detto superiore
. scarfoglio, 3: non mancò chi... mi ammonisse fraternamente di
certo, / bene farìa fallanza / chi ponesse fallanza / in ch'io lo metto
. bernardino da siena, 2-i-159: chi è quello che è vestito di chiarezza,
in voi medesimi! pigliate consiglio da chi è sperto delle cose del mondo. f
: ben li falla pensieri in veritate / chi crede fare d'altrui borsa spese,
? / - poco, signor, chi ho cerco acquistare / virtù, per non
vita di s. francesco, 2-273: chi adiuta me adiuta tucta la religione e
a. cattaneo, i-364: come chi legge un libro segna la pagina dove
le spese': dicesi nell'uso di chi mangia troppo a paragone di ciò che
e che fra dieci dì, non comparendo chi ci liberasse, voleva che ognuna di
vivere. pasquinate romane, 90: chi sequita li stati e chi l'amore,
, 90: chi sequita li stati e chi l'amore, / e. lle
le nostre spese. segneri, i-227: chi è dotto assai, quantunque sia povero
g. m. cecchi, 7-1-3: chi dà spesa, non dèe dar disagio
spese altrui. idem, 333: chi lavora dà le spese a chi si sta
333: chi lavora dà le spese a chi si sta. lippi, 9-47: chi
chi si sta. lippi, 9-47: chi dà spesa, dic'ei, non
, moglie meglio. ibidem, io7: chi compra pane al fornaio, legna legate
borsa. ibidem, 242: saggio è chi sa soffrire, spesa, danno
è bene che gli sia toccata pertempo; chi impara solo a spese degli altri, non
impara mai. bacchelli, 1-iii-473: chi compra al forno, fa le spese al
: poi tante spesicciole, capirà, chi va fuori ha bisogno di tante co-
tal fine è salariato e spesato da chi l'adopera. botta, 4-727: grimani
dico ispessamente: / « morto m'avesse chi 'n prima mi vide! ».
non usar tropo sagramento, / che chi spesaminti zura / leve menti se sperzura.
no dùm esser ingrato a quelo omo chi così spesamenti e federmenti m'à servìo
il bere, dando gran laude a chi lo trovò. mamiani, 10-ii-920: la
). soderini, ii-328: è chi scrive che,... se gli
simili tempi forse sono assai prossimi; chi sa anzi se non siano già venuti,
avevano l'aria di un metro come chi dicesse singhiozzato. -inviato sovente, a
ì-174: lo re toas et achilles, chi erano parienti, ambedui insembia, facendo
dieno spessi colpi. gavoni, 8-75: chi batte all'uscio della mia vita /
ispesso ispesso con grandissima dol chi, 8-88: il re, udito l'
di donar gioie e pene; / e chi lo contraria / o vèr lui move
/ sì che aletamare pur se convene / chi vuole che fructo fazia e farà bene
c. carrà, 516: c'è chi parla di malafede, ma noi possiamo
si rompono. aretino, 20-71: chi avea buona berretta, avea triste calze;
avea buona berretta, avea triste calze; chi buone calze, peggior farsetto ^ chi
chi buone calze, peggior farsetto ^ chi buon farsetto, sciagurata cappa; chi
^ chi buon farsetto, sciagurata cappa; chi buona cappa, uno straccio di camiscia
empie il borsello. ibidem, 108: chi vuol esser ben servito, muti spesso
, muti spesso. ibidem, 344: chi mura a secco, mura spesso.
de monti arsnesi e cosse lor, / chi monto aduxe re vapor / de pan
terra inutil carco, / né v'ha chi verso lei lo sguardo giri: /
rendere capace di affetti e di sentimenti chi appare duro, spietato o insensibile; intenerire
dentro. -persuadere, convincere, anche chi si ostina nel rifiuto. mazza,
. letter. rendere capace di sentimenti chi appare spietato o insensibile; intenerire.
musicali. grillo, 681: a chi procurerò io il vicariato, alla spettabilità
p. e. gherardi, cxiv-20-403: chi di cotesti eruditi e dotti modenesi tiene
laboriosa e domestica sembri anche oggidì, a chi vive nel mondo, lo spettacolo della
nel fiume. baiatri, i-83: chi vi ha dettato il porvi in un tal
. livio volgar., 3-345: chi in una parte e chi in un'altra
, 3-345: chi in una parte e chi in un'altra ad assediare le vie
i teatri che aprano la porta a chi non vuol spendere più di sei soldi e
otto per la commedia, e a chi si coccola le 'stenterellate, le azioni spettacolose
: faciate respondere in mano sua o de chi per lui sarà ordinato tutte le
, i-10-129: farebbe contro ogni ragione chi volesse attribuire all'anima sola quello che
desidero che trasmettiate i miei ringraziamenti a chi spettano. d'annunzio, v-1-1038: all'
l'altra di pepoli, vi diranno a chi spettano le due mortadelle di bologna cne
le spettava ai diritto. -a chi spetta: alla persona (da identificare)
un diritto. - per conto di chi spetta: per conto della persona (da
compete un diritto (assicurazione per conto di chi spetta). codice civile,
per conto altrui o per conto di chi spetta'. se l'assicurazione è stipulata per
conto altrui o per conto di chi spetta, il contraente deve adempiere gli obblighi
che spetta a me. -a chi spetta: a chi ne ha competenza.
me. -a chi spetta: a chi ne ha competenza. mazzini, 40-42
concesso a garibaldi. fa'che passi a chi spetta. 5. ricadere su
.. ordinò che tutti coloro a chi spettava principalmente in quella diocesi la causa
renda vacante. - canonico spettativo-. chi ha diritto di diventare canonico quando la
, benché maravigliose, / non v'è chi se ne faccia spettatore.
e fede / dell'umano sapere, e chi gli crede ». = comp
la percezione stessa considerata da parte di chi percepisce. marchetti, 5-166: ogni
. de marchi, i-940: chi ha qualche cognizione di spettroscopia sa che
, sbeffeggiare (per il gesto di chi simula di cospargere di pepe il capo
sm. ant. e letter. chi vendeva e apprestava spezie, erbe medicinali
(speciaro), sm. ant. chi confeziona e vende spezie o anche medicamenti
anonimo genovese, xxxv-i-756: chi menna tanta mercanta, / peiver,
/ peiver, zenzavro e moscao, / chi g * è tanto manezao, / e
/ e speciarie grosse e sotir / chi no se porean dir, /..
rinchiudersi andavano attorno, portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere e chi diverse
, portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere e chi diverse maniere di
mani chi fiori, chi erbe odorifere e chi diverse maniere di spezierie, quelle al
appellato cina- mulgo, 7 del qual chi mangia, le dita si lecca: /
malagevolmente patirne tempestadi o spezzamento di navi chi la ragione de'venti considera con grande
, 1-ii-355: figlio di semele, / chi non ti celebra / ne'golfi di
pò campare. ariosto, 8-3: chi morto e chi a mal termine lasciando,
ariosto, 8-3: chi morto e chi a mal termine lasciando, / esce del
. fagiuoli, xi-136: non so chi mi tenga, / o tristo ribaldone,
i-122: quanta nde pigliavano, de quilli chi non se volevano salvare, tutti le
ascesi mistica. lacopone, 69-139: chi li iogne, ben è pino - de
l'argento. graf, 5-1098: chi la ferrigna scorza / di monti rovinosi /
giurate battaglie, o capitano, / chi ti chiama d'ausonia alle mine?
.. non poco malagevole a sapere a chi la cosa a taluno soverchia mancasse,
. pascoli, i-72: parrà strano a chi crede, come credono quasi tutti,
, 2-254: guidi ogni mio pensiero chi solo ha saputo vincere le tenebre che
sta- bolite. fagiuoli, vi-179: chi la già data fé rompeva a torto,
traditore, che tradimento è questo? chi l'ha uccisa ersilia? -quello che è
delle colonne volgar., i-238: chi se sventrava, chi se speczava per li
., i-238: chi se sventrava, chi se speczava per li rini, chi
chi se speczava per li rini, chi rompea lo cuollo cadendo da lo cavallo feruto
in pace parechi giorni et non aver chi mi spezzassi la testa. g. gozzi
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-266: chi impresa fa confuria / talor si spezza il
ferro. ibidem, 258: chi piglia la lancia per la punta, la
naturalistiche. savinio, 22-315: di chi quei 'membra disiecta'sul nostro massimo palcoscenico
catzelu [guevara], ii-33: sia chi esser si voglia che si truovi una
. g. gozzi, i-11-210: chi ferito da una scure giaceva, chi da
: chi ferito da una scure giaceva, chi da un ciottolo carpito sul lido,
da un ciottolo carpito sul lido, chi spezzato le membra da un bastone.
. ippiatria, 25: al cavallo chi ha la cuncavità piana e la lingua
: ella era vestita / curta da chi a le natiche, / d'una gemella
rotto, spezzato, svanito. bravo chi ne sapesse raccogliere le briciole.
. n. franco, 4-187: chi vuol calze campanile, chi spezzate, chi
, 4-187: chi vuol calze campanile, chi spezzate, chi intere, chi bigarrate
chi vuol calze campanile, chi spezzate, chi intere, chi bigarrate. 17
, chi spezzate, chi intere, chi bigarrate. 17. compiuto in due
7-51: acclamazioni di comitive allegre a chi parte, cuori spezzati e lacrime improvvise.
. 2. nei mattatoi, chi divide in mezzene o in quarti gli
, il prezzo che si paga a chi spezza la legna da ardere.
vito da cortona volgar., xxi-723: chi potrebbe dire quante volte questa benedetta tolse
spezzazòcchi, sm. invar. ant. chi spacca ceppi o tronchi nodosi per
, e sempre con l'aria di chi è convinto che la vita vada innanzi a
3-68: quando ci ebbero raggiunti chiesi di chi fosse quella terra. « feudo del
(ant. anche sm.). chi è inviato da uno stato o
arrivo di uno stormo. 2. chi fornisce informazioni a un privato, in partic
si trova. -in senso positivo: chi dà spiegazioni o chiarimenti. dante,
-per estens. chi sta dietro a un'altra persona nella
de'peccati. ammirato, 1-i-226: chi vuol ricoprire la spia, il chiama accusatore
spia, il chiama accusatore, e chi vuol detrarre all'accusatore, cerca di vituperarlo
, 16 (289): tocca a chi comanda a tener buone spie. tommaseo
come una spia. 4. chi riferisce con malignità atti, discorsi e opinioni
?? scambrilla, lxxxviii-ii-472: chi vuol di ladroncelli una chiassata / cerchi
a girsene seco in casa di non so chi scultore per farsi scolpire la testa d'
cattaneo, iii-167: un povero cieco, chi noi compatisce, - rendere impossibile.
la spia: tradire la natura infida di chi agischiacciarsi contro una superficie dopo un lancio
poi verbio che dice: « chi è povero di spie, è ricco di
9-1194: algarotti, 1-v-140: chi è povero di spie, è ricco di
spiaccicanasi, sm. invar. scherz. chi fracassa con p. petrocchi [
spiaccicaragni, sm. invar. tose. chi cammina con deformato (un oggetto).
terra. schiacciato, spiaccicato, zoc- chi pareva fare una cosa col suolo.
che ami per amore, / pò vèr chi amaistar croi'e spiacente. panzini, iii-475
. e. visconti, 109: chi paventa odia l'oggetto della sua spiacente passione
leggendo a spizzico di quei versi, chi ripensi come quella gente avea poco da fare
. tinucci, 2-49: 1'non so chi si sia questo signore / che mi
che mi spiace: / i'non so chi si sia, se non amore. lorenzo
mi spiacciano, acciocché si possano mutar da chi lo sa fare. orsi, cxlv-32-119
fé por una pretella / che avea virtù chi adosso l'avesse / non potea far
, i-1619: consiglio che si moia / chi spiace per gravezza, / ché mai
purg., 3-78: perder tempo a chi più sa più spiace. = comp
suol far le spese: / e chi per la città la villa sprezza / starà
nannini [petrarca], 202: chi non sa che la formica è uno
adagiato. -offensivo o sgradito per chi legge o ascolta (uno scritto,
che e'non si truova tra noi chi l'usi. mattioli [dioscoride],
alla terra, in una gara a chi è più bello. 2.
barbaro che meriterebbe perlomeno una multa a chi lo adopera. spiaggióso, agg
. guglielmini, 32: malamente opporrebbe chi, per provare non esser vero che
. domenico da prato, lxxxviii-i-577: per chi meno intende, / ti vò spianar
in terra / mi paro innanzi a chi sua vista svela. codice dei servi di
. monti, xii-5-270: al presente chi ha scorsi gli 'atti'dell'accademia, non
g. m. cecchi, 1-2-504: chi pesca pei rigagnoli / e'spiana in
maritati insieme questi due soggetti. ma chi spianerà la sua disuguaglianza che passa tra
savarese, 150: non così per chi ha visto, in una notte, colmarsi
. bernari, 6-251: certo, chi viene dopo trova sempre la via spianata.
.]: 'vita spianata': chi è diritto della persona, senza rilievo né
-nella lavorazione del cuoio, chi è addetto alla cucitura delle pelli o
. -nella lavorazione delle scarpe, chi è addetto alla lisciatura delle suole.
3. nell'industria del tabacco, chi è addetto alla sistemazione delle foglie del
ruvidi sassi. 5. metall. chi è addetto al raddrizzamento della lamiera al
9. nella fabbricazione manuale dei mattoni, chi stendeva la creta nelle forme e la
da ravezzano, cxxxvi-549: signor mio, chi grida guerra / ché non lo spianti
de'mali protettori, e molto più di chi deve spiantare simili zizzanie, e in
1-130]: il vituperio sempre accompagna chi si è spiantato per troppo scialacquare e
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-267: chi vuol la buona terra / ogni mal
erba spianti. proverbi toscani, 361: chi si vanta si spianta. =
/ la mori: del creator, chi per noi salver, / ha voglù morir
v. j: 'spiantatore, spiantatrice': chi o che spianta. 2.
poterlo ricomprare e rendere a di chi era. = nome d'azione
empi pagani. mascardi, 2-294: chi non sa quanti occhi, sempre alla
in cuore di volerlo sapere e di spiare chi era costui. capitoli dei disciplinati di
, mandò uno dei suoi a spiar chi fosse. firenzuola, 275: io in
, ogni magione, / ed a chi gli nasconde o manifesta / il furto o
testa che è venuto per spiare con chi stavo a dormire. -richiedere il
voglio metterne in luce che un istante. chi oserebbe affacciarsi allo spettacolo intero della sua
conoscenza, tali da compromettere o danneggiare chi li ha compiuti; delazione.
quello che hanno detto e fatto a chi ne gli dimanda,... s'
fatica che il trattener la tosse a chi n'abbia il prurito. guerrazzi, 1-92
). spiazzatóre, sm. chi soppianta altri in un gioco o in
una con l'altra in maniera che chi una ne crede pigliare pure ne piglia molte
gran bocconi. f cetti, 1-iii-205: chi di là può spiccare un paio di
ferro e l'altro lo ributta, onde chi ha scarpe o stivali ferrati, nell'
core, dicendo fra se stesso: « chi sa? e perché no? » bruno
attirare con particolare forza l'attenzione di chi guarda; colpire con la limpidezza e l'
era una gioia a vederla camminare: chi le aveva regalata tanta grazia? vittorini,
casa, il martedì 6, e approvare chi gridava: « pane! »,
, non ti sia fatica / a dir chi è, pria che di qui si
b. cavalcanti, 2-171: chi lascia per la republica quelle cose dalle
passo. monti, xii6- 29: chi è quella strana figura che vestita da cavaliere
pagliaresi, xliii-66: egli è colui a chi sempre m'appicco, / che 'n
ciaschedun che dè guardarsi, / perché chi 'l segue all'inferno lo tira. /
spiccarsi, / perché chiar vede, chi fisso ci mira, / ch'egli è
. c. bini, 1-132: chi... potesse spiccarsi un istante dal
pietra di cinque mediocri ar chi che termina ad un fortino sopra uno scoglio
servir popolo ingrato; / ma chi spicca lo impiccato / lo spiccato impicca lui
lui. tommaseo, 2-ii-397: chi si spicca, è dalla volpe.
de'popoli e gli esempi delle nazioni che chi le sottigliezze mentali e dal fatto spiccate
l'elezzione del soldato anticamente: cioè, chi avesse l'occhio vivace, il collo
carte autorevoli spiccate da chi era in supremi gradi. cavour, iii-80
tonduto incamiciato clero / ben veder puoi chi con berretta a spicchi / già siede all'
perdere uno spicchio di croce': di chi teme abbassarsi a far qualcosa, quasi cavaliere
spicciafaccènde, sm. invar. chi sbriga incombenze o affari di importanza
e spicciatasi con due parole, a chi lascia la crusca il cernere questa farina?
scritto). algarotti, 1-viii-148: chi non sa quanti libretti da passare agevolmente
io sia vivo. carducci, iii-16-108: chi ripensi le sbrodola- ture di versi e
2. con il tono di chi vuole chiudere una discussione. bacchelli,
corrivi. nievo, 172: ladri! chi vi elice che sian ladri? son messi
pavese, 8-188: non è vero che chi, come te, è avvezzo al
]: 'non potere spiccicar parola': di chi per rola, interrogato dal giudice piuttosto
per burla che per desiderio d'imparare chi tosse il vero iddio, chi fosse giove
d'imparare chi tosse il vero iddio, chi fosse giove e marte e mercurio,
cento dialetti, in mille intonazioni, e chi piangeva come un fanciullo e chi minacciava
e chi piangeva come un fanciullo e chi minacciava qualche cosa d'invisibile, forse
, forse il suo stesso dolore, e chi parlava parlava come un bambino che spiccica
roberto, 15-149: pareva un agnello, chi lo avesse visto, un santo spiccicato
ma pacate, non andava in furia contra chi non avesse voluto stare alle sue condizioni
, dove tutti si sarebbero chiesti da chi aveva avuto un biglietto da mille.
. libro di sydrach, 387: chi fregasse lo vermine sopra la volatica,
mille o duemila uomini uccisi spicciolatamente, chi può annoverarli? papi, 1-6-47:
si cavi e traga lo scambio di chi rifiutasse e non acceptasse el suo uficio.
te in molti casi il levar d'impaccio chi parla, anche persone d'età maggiore
meno da spicciolare': dicesi in proverbio di chi è risoluto e vien presto alla conclusione
un bello spicco! '(di chi abbia fatto cosa tutt'altro che bella)
è più difficile a soddisfare sovratutto a chi è lontano dai luoghi in cui regnate.
spicinate tutto, ché tardi è per chi non si ravvede mai. 2
(plur. m. -i). chi guida un'automobile sportiva decappottabile.
-rifl. bellincioni, i-204: chi prima si spidocchia, / andar potrà
padire è dura, restringe il corno a chi ha debil natura. de iennaro,
quinto sorride. « piano, bisogna vedere chi sarà il tordo.. l'affare
carta geografica. saba, 1-51: chi ha comperato, per esempio, « l'
vizi e nella professione del bene da chi spiegò lo stendardo della vera fede sul
arte. serafino aquilano, 152: chi con l'ingegno in alto spiega tale
/ in contemplar saturno et orione, / chi la sua vita in le battaglie espone
vita in le battaglie espone, / chi al grado regio aspira e chi al papale
, / chi al grado regio aspira e chi al papale. g. gozzi,
, 4-12: pietà non merta / chi contila vento di ragione intesa / ali
dolce scorno / a chi l'un pregio e l'altro aver presume
secondo le occasioni. rezzonico, xxii-525: chi è colui che la mgosa fronte /