s'annida / ipocresia, lusinghe e chi affattura; / falsità, ladroneccio e simonia
lusinghiere, / maliosi, falsari e chi furando, / barattieri e ruffiani e simoniàci
turco, che le concede solo a chi più offerisce. 2. per
è una specie di contagio morale. chi simpatizza è se stesso e un altro.
vuole amare ed essere riamata, in chi poss'io confidarmi se non in una fan-
impareggiabile. fagiuoli, i-136: a chi ha quattrini non manca amicizia; /
fidata di voi: il bisogno di trovare chi sia capace di compiangermi -una simpatia -non
plur. -chi). letter. chi veniva nominato, nell'antichità greco-romana, capo
tomeamenti e le barriere e simili, chi non vede esser simolacri e ombre delle vere
un trapassato. campofregoso, iii-29: chi ve suspinse qua? chi sete voi?
, iii-29: chi ve suspinse qua? chi sete voi? / omeni me parete
morale, di uno stato d'animo; chi li possiede, li esprime o li
miglior simulacri a'sensi di dentro di chi oppositamente si porta. pattavicino, 1-318
oggetto vero ed altre volte sperimentato da chi ode l'une e mira l'altre,
. m. casaregi, 2-41: chi simula una cosa o qualche atto da cui
simular amore. carducci, ii-2-122: chi conosce me, sa come a me sia
gran fretta. moravia, 24-249: chi mi diceva... che il 'lanzichenecco'
. prov. monosini, 361: chi non sa simulare, / non sa regnare
cogitazione e affezione dell'uomo, e cognosci chi va in verità e chi simulatamente.
e cognosci chi va in verità e chi simulatamente. guicciardini, 11-235: quello che
questo veleno. de, / chi 'mpotente ha mestier, lungi alle noie,
dice verità, come un mio amico, chi sempre parla simulato, tirando la brascia
finto nome e simulati accenti, / chi crederà che vitalian si celi?
necessità presenti che colui che inganna troverrà sempre chi si lascerà ingannare. aretino, 20-226
. guicciardini, 2-1-122: io loderei chi ordinariamente avessi il traino suo del vivere
ti tireresti dietro quella grazia che ha chi è tenuto di tale natura; e
arti tue. aretino, vi-228: chi non sa fingere non sa vivere, peroché
in apparenza, come nel caso che chi risulti acquistare un bene sia un congiunto
un congiunto o altra persona di fiducia di chi lo acquista realmente, ma intende non
guerra, e consistenti nel comportamento di chi fa apparire di essere affetto da una
. nel linguaggio del gioco degli scacchi, chi conduce un certo numero di partite contemporaneamente
dalla gola del pesce (lato sinistro di chi guarda) e s. pietro (
. -traduttore o interprete simultaneo: chi, mediante un apposito impianto elettronico,
, ix-521: loro aveano ordinato che chi confessasse ch'egli fusse cristo, fusse
sul piano sociale e sul piano psicologico, chi, oltre noi, sarebbe stato in
marchi, 1-ii-202: 'sinànchico': dicesi così chi è affetto da sinancia. =
s. v.]: 'sincàttedro': chi siede insieme col giudice, e più
s. v.]: 'sincellita': chi abita in una stessa cella con un
dalle non buone opere di coloro in chi egli più confidato aveva. duodo, lii-15-134
/ non so di noi primiero / chi s'abbia a consolar. cesarotti, i-xxxvi-m
attribuito a iacopone, 1-ii-9: chi vuol trovare amore, tenga sinceritade.
volta da me lodate e raccomandate a chi brama il vero onore. delfico, ii-73
a gran fatica / trovar si può chi ti sia amico vero: /..
sembrano parlar più assennatamente degli altri, chi va dicendo doversi prima dagli arcadi atterrar
stati a parte con alcun onorato carico e chi si è reso riguardevole per particolar azzione
. s. maffei, 5-2-377: chi scrisse il luogo di sì memorabil fatto essere
i. frugoni, i-13-5: chi nei dubbiosi dì, signor, non tinse
. ferrari, 163: sceglie la monarchia chi ha bisogno di rapidità e concordia,
di rapidità e concordia, la repubblica chi vuole dibattimenti aperti e sincera conservazione.
; che rispecchia le vere intenzioni di chi la dà, non tendendo a sviare
vinta dalla fraude e dal torto di chi mi ha per modi poco legittimi
trovino nella superficie della calamita riscontri con chi unirsi. marchetti, 5-113: or se
più sincero / quinci tragge il piacer chi non pose / il cauto pie sull'amorosa
dante, par., 14-139: chi s'avvede che i vivi suggelli / d'
: 'corrò prò coglierò': verbo sincopato, chi leva una sillaba dal mezo. musso
(plur. m. -i). chi fonda il proprio pensiero (filosofico,
può sembrare molto diverso il caso di chi deve recarsi in un certo luogo per vibrare
., doveva aprire la via a chi non fosse governato nella sua ricerca da
». i. neri, 2-81: chi vorrà tenermi a sindacato / e d'
parti si tramutano compiutamente alla vista di chi considera 1 fatti coirinesorabile sindacato del vero
arte per tucte le bottiglie a notificare chi vole oppònare a l'oficio de'decti consoli
di altri (anche con riferimento a chi esercita la critica letteraria o, con connotazione
o, con connotazione spreg, a chi si arroga indebitamente il compito di giudicare
se stesso. 3. proprio di chi si arroga il compito di giudicare il
agg. ant. proprio di chi si arroga il compito di giudicare il comportamento
si fanno molti nel suo paese. chi sarà dunque questa signorina marcella? è
. 3. per estens. chi sottopone a severa critica i comportamenti o
altri. -sindaco di se stesso: chi vaglia minuziosamente e valuta con severità i propri
ove parlo io et in presenza di chi parlo, se non nel vostro cospetto
e cara, / deh porgi a chi ti pinse / i prieghi miei e la
uno ci fa intendere molti, come chi dicesse l'italiano per gli italiani. vico
quale molto paia rilevata e simigliata a chi ella si ritrae. somigliatóre,
anonimo genovese, 1-1-233: l'omo chi no e astinevel / d'un bruto
segno... marco... chi luxe de note e de di marzo
o alcuno poco a voi somiglievoli, chi perdersi vorrebbe spontaneamente a coltivare i propri
senza simiglio, / figlio, a chi m'appiglio? -figlio, pur m'hai
nella somma dell'opera soleva dire non so chi che e'faceva per le pulci le
dice: « io non vel so chi vi prestasse uno marchesano ». lo giudice
, i-333: credetelo, cittadini operai, chi è alla somma del potere ha un
tempo novello de lo figior de dee chi devea vegnir. e sovra questi somaménti se
sommamente desiderato. varchi, 8-2-271: chi è colui il quale non lo lodasse [
. n. franco, i-71: chi potrebbe sommare tutte le lettere che v'erano
globalmente qualcosa. segneri, iii-1-224: chi può però qui sommare il conto degli
sommaria. bandi lucchesi, 48: chi volesse dire, opponere e dimandare alcuna cosa
l. salviati, 1-124: né sia chi rechi in dubbio, se di quegli
suggiace. / follia sommaria face / chi del fidato amico si disfida / e del
someliè], sm. nei ristoranti, chi è addetto all'assaggio e al servizio
/ sommerse la ragione, - a chi fo data a servire. dante, inf
ch'ama cristo. tassoni, 267: chi concessa / al colombo ha la via
, en quanto mal sommerge / a chi non te correge, passannote oziato! boccaccio
in partic. militare. -anche: chi compie immersioni a bordo di un sommergibile
morditore, simulatore, chi non si fa avvanzare con la depressione
. bandello, 2-7 (i-709): chi poi si deiettasse veder tanti miracoli di
. guarini, 1-62: oggi pare che chi non sa essere adulatore, sommersióne
non sa che dir di te chi te non gusta, / ché la ragion
. malpigli, xxxviii-59: non dè chi reger voi usare altr'arte, / né
esopo volgar., 5-68: come chi crede alli buoni consigli arriva bene,
alli buoni consigli arriva bene, così chi crede alli mali somettitori ariva male.
o continuative di cose a favore di chi ha diritto alla somministrazione. codice
vectovaglie che vi subministreranno quelle castella ad chi voi vi adcosterete. p. f.
tantopiù grave e funesto è l'errore di chi procreandoli somministra al tiranno un sì possente
far simile cose, offuscando gli occhi di chi gli vedessi e faccendoli parere che quelli
. f. birago, i-2-490: chi volesse tutti i cagnolini allevare e nudrir
caro, 11-763: tutti a somministrar chi sassi e travi, / e chi
somministrar chi sassi e travi, / e chi dardi e chi strali. c.
travi, / e chi dardi e chi strali. c. arrighi, 2-47:
antichi innanzi a'romani per non trovarsi chi n'abbia scritto, credo io,
uno che, scrivendo o somministrando a chi scrive, non avesse fattone lume o memoria
grazia divina. oliva, i-2-136: chi da lontano rimirava l'abbondanza impetrata dalla
simile / ereditade. varchi, 18-1-121: chi gli avesse il sabato con tanta sommessione
degli atti con cui faceva iscom- pisciar chi l'udiva. 2. in
liberamente che egli dia il consolato a chi egli vorrà e non è tolta la speranza
è spacciato. guidiccioni, 5-103: chi s'avvicina con la considerazione alle memorie
dante, inf, 15-102: dimando chi sono / li suoi compagni più noti e
può spesse volte una somma luce svegliare chi dorme, perché penetra agli occhi, e
sua lingua: prossimano è a dio chi per ragione sa tacere. matteo correggiaio,
casi di stato, si notava diligentemente chi essi fossero e di cui prigioni. sansovino
ogni parte. petrarca, iv-2-58: chi fé l'opra gli venia da tergo:
sempre meno contraddittorie che non sembri a chi sogna di misurare una vita soprordinaria coi
, 341: 0 mezzo aperta come chi non osa, / o pratellina pallida
contro qualcuno. foscolo, xiv-331: chi mi dice che questo barattiere non faccia
nomi, 8-20: non vi manca chi il sonaglio / attacchi; io sarò
'sbottoneggiare': dire astutamente alcun motto contra chi che sia per tòrgli credito,..
buono / metello. boiardo, 1-10-43: chi mostrerà la terre sanguinosa, / l'
che udì suonarsi all'orecchio un: « chi vive? » savinio, 2-50:
quelli che sanno far organi, ma da chi gli sa sonare. mazzini, 60-324
, i-ix-3: non si dèe chiamare citarista chi tiene la cetera in casa per prestarla
. fontanella, i-254: vedi poi chi nel sonar concorde / fa di noi due
anonimo genovese, 1-1-250: da un omo chi sonava / che tesoro asai trovava,
/ che tesoro asai trovava, / chi in terra sparpaiao era. dante, inf
chipiù falla di lodo à corona / e chi ben opra di lui mal si sona.
francamente sonata e al libraio e a chi avesse voluto farmi ingiustamente il pedante.
c'è dante, l-5: chi ragione o virtù contra gli sprieme / fa
davanzati, xxvi-25: bene faria fallanza / chi ponescecco d'ascoli, 3868: «
ancor del male / a paura. chi si fida d'ogni mascalzone, / sicché
gli diceva che lasciassero quel mestiere a chi era pagato per farlo. con
, 3: assai ben balla, a chi fortuna suona. idem, ni:
e gli fanno anco venire in odio chi gli face fare. costo, 2-550:
con si- voreli e tanbor, / chi robe aquistam e dinar / pur per schergnir
. con meton.: compenso assegnato a chi suona, a chi esegue musiche.
compenso assegnato a chi suona, a chi esegue musiche. tommaseo [s.
. antichi portolani italiani, 266: chi se parte da zizerchia... e
(plur. m. -t). chi svolge e promuove sondaggi (e ha
economico. sondatóre, sm. chi compie operazioni di sondaggio. -in partic
sonettàio, sm. letter. spreg. chi si compiace di recitare sonetti in ogni
e stereotipati. papini, iv-352: chi si sbrogia dal pruneto... dei
repubblica », 12-viii-1986], 16: chi voglia comprendere... potrà conoscere
latino -va in fiorenza; / a chi m'have in dimino / di'ch'eo
. franco, 14: aretin, chi vuol mordere in sonetti / questo e quel
al riposo, lieti, e cantando chi madriale, chi qualche canzonetta e chi
, lieti, e cantando chi madriale, chi qualche canzonetta e chi qualche sonettino.
chi madriale, chi qualche canzonetta e chi qualche sonettino. fagiuoli, vi-154: quest'
.. comprendere può per se stesso chi non legge sonnacchioso questo poema. -lento
breme, 1-124: non fuggirebbe altrimenti chi avesse le furie coi flagelli, in groppa
facoltà del sonnambolismo artificiale ed osservando che chi facea gli sperimenti la facea passare a
anche in espressioni comparai, per indicare chi non ha piena coscienza di sé e di
3. agg. proprio, tipico di chi è affetto da sonnambulismo o si comporta
b. croce, iii-25-204: chi la cerca [l'unità spirituale] nel
ratta / una prisca fibrilla, sonnecchiante chi sa / in qual più riposto centro
volta; non iscusi gli altrui sbagli chi si crede esente dal poterne prendere.
come lucifero. cesari, ii-29: chi legge dante debbe aver cavatosi bene il sonno
. (femm. -a). chi parla durante il sonno, proferendo parole
[17-xi-1907], 481: non manca chi si scandalizza perché il più autentico dei
di serenità o di tranquillità propria di chi non è turbato dalla coscienza di atti
... /... / chi ti proteggerà? 2. sensazione
. -per estens. condizione di chi è messo temporaneamente da parte.
moderne son piene di vari exempli che chi giugne al sonno el suo adversario, vinci-
un matrimonio che non levi il sonno a chi lo ha fatto? ungaretti, i-110
perdere il sonno. fagiuoli, vii-78: chi profferisce con parlar modesto / cose spettanti
modesto / cose spettanti alla generazione. / chi perde il sonno e starla sempre desto
si nascondono. ibidem, 57: chi ha fame, non ha sonno. ibidem
a sonno panca. ibidem, 225: chi si cava il sonno, non si
cupidigia. 4. proprio di chi è assonnato o anche pigro, indolente
preso, fa venire una sonnolenza che chi non si posasse caderebbe in terra.
al lume della luna, et a chi dorme al suo lume revoca ognisonnolènzia contraria nel
, incuria. tasso, ii-15: chi vuole il signor iddio nel suo cuore
custodite librerie, o per sonnolenza di chi le custodisce, o per qualsiasi altra cagione
alcuni sbadigliano, altri dormono sonoramente, chi spalanca la bocca, annunziando il tedio mortale
speroni, 1-2-242: guardisi... chi non è tale di darsi titolo di
, fino a superchiare e calpestare palesemente chi non ha ricevuto da voi sì buona misura
strumento musicale. baldi, ii-122: chi potrebbe / ridir ancor com'ella il vivo
bisticci, 1-ii-209: chiamasi egli povero chi mura in villa et in firenze sì
. muratori, 5-iv-134: chi legge... non potrà non sentir
: nelle tragedie più sontuose ugual lode riporta chi sul palco rappresenta al vivo le condizioni
un villano ignorante di quel che ritragga e chi agli uditori si ostenta per un pompeo
confini. b. corsini, 15-34: chi molto ardisce / le difficoltà grandi anco
dela nascente fé memorie illustri, / dite chi vi svegliò fatte immortali / in sempiterni
capitolo del signor ferrari, sapete su chi rovesciarne la colpa. = agg
affezione soporosa. 3. proprio di chi dorme. b. corsini, 9-29
soppanni. r. bonghi, 270: chi corre alla borgogna e al brabante per
a salvarsi, ma non quella di chi assume di sopperire alle spese. -con
ritrattar di quel sollenne salma, / ché chi la segue impera il divin chiostro.
se può, tira giù e soppianta chi 10 precede. 2. sostituire
f. casini, 11-88: chi con simulazioni, con adulazioni, con
piùscaltre soppiatterie. 2. atteggiamento di chi spia subdolamente situazioni o ambienti.
letteratura. 2. proprio di chi si muove con fare sospetto e guardingo.
soppiattonerìa, sf. comportamento o azione di chi briga in modo subdolo o con doppiezza
... essere assai sopportabili, se chi gode la decima e i ministri cui
intensissima emozione. bandello, ii-1109: chi potrebbe sopportar l'assalto / di quei
agli ingrati ed ha tanta pazienza a sopportare chi ogni dì l'offende e lo biastemmia
, un regime per quanto oppressivo, o chi esercita una pubblica funzione anche se è
sul collo una di quelle tirannidi che degradano chi le sopporta. papini, x-2-523:
iii, a altri lire ii, a chi lire i, secondo che parea loro
242: sopporta e apporta un mal chi non vuol giunta. = dal lat
. allegri, 245: rado v'ha chi del pubblico s'impacci, / vivono
non sappian il più delle volte da chi ne abbiano il buon prò.
. buonarroti il giovane, 9-711: chi i miei fior m'ha calpesti, e
ch'ella non avesse... trovato chi gli soppressasse le costure della gonnella.
così onoratamente mi procaccio il vitto, perché chi mi dona... del cascio
dona... del cascio, chi vino, chi sopressate di nola e copeta
.. del cascio, chi vino, chi sopressate di nola e copeta, chi
, chi sopressate di nola e copeta, chi provature di qui. statuti dell'università
(da cui sono tolti tutti i soggiace chi, mediante l'occultamento di un neonato,
stato: delitto consistente nel comportamento di chi, occultando la nascita di un bambino,
dante, purg., 17-115: è chi, per esser suo vicin soppresso, /
uscire. gli ingannati, xxv-1-334: chi s'i'la torrei per moglie; chi
chi s'i'la torrei per moglie; chi diceva ch'ell'era in molle
molle in dormentorio, che s'asciugava; chi ch'ell'era in soppresso nel
a dieci anni. alla stessa pena soggiace chi, mediante l'occultamento di un neonato
modestia arrossisce a queste lodi, ma chi ama non può sopprimerle. foscolo, xv-
garzo, xxxv-ii-302: gaude di villa / chi sta sopr'ella. dante, par
. poliziano, st., 1-29: chi l'adirata fera armato aspetta: /
elezione di nuovo re de'romani sopra chi ragionevolmente si può credere che possa cadere
vitale. -addosso a (e indica chi è vittima di un'aggressione fisica o
: veneli sovra senza dimoramento: / chi lo feriva da driedo e chi davanti.
: / chi lo feriva da driedo e chi davanti. tasso, 9-73: doppia
g. m. casaregi, 2-36: chi ordina la rimessa con le clausole sopra
danno delle lettere sia a pericolo di chi doverà far la rimessa. -denota il
cure o di responsabilità nei confronti di chi non è atto a governarsi, e
. diatessaron volgar., 327: chi ti pensi che sia servo fedele e
morte. scannelli, intr.: chi sapesse discernere quanto possa la simpatia degli
non è discepolo sopra il maestro. chi viene di lassù è sopra tutti. diede
diatessaron volpar., 282: uomo, chi m'à posto giudice o di- viditore
non ti fosse data di sopra; ma chi mi ti ha ato, n'
di cristo volgar.,, iii-10-3: chi mi serve liberamente, riceverà grazia sopra
partizione). galileo, 3-4-192: chi è così semplice che non intenda che,
di soddisfare alla iustizia mia. -indica chi subisce le conseguenze sfavorevoli di un'azione
azione o di una decisione insindacabile, oppure chi è vittima di una punizione, di
diversi progetti. ne esistono? / chi se ne occupa? qualcuno / 'se
'sopra / le nostre teste? -indica chi è fatto responsabile di colpe. latini
, anche stava sparza per lo campo, chi de qua chi de là, sopra
per lo campo, chi de qua chi de là, sopra la guadagna dello spogliare
giubbilo ricercando pieno rendimento di grazie da chi si conosce obbligato sopra il pensiero,
sovra i venti. parini, 253: chi è ch'oggi s'affida / sovra
si truova una pietra, la qual chi la porta sopra non è veduto da niuna
a cose finite e a sentenza data, chi guarda sopra sopra, sembra che i
può apparare tanto che basti contila'vizi chi non appara quanto e'sia presso o lontano
presone missore brettone de narba, a chi fatta aveva tanta iniuria. relazione anonima della
e se dobbiamo stare alla conclusione, chi nasce povero non deve sollevar mai l'animo
. l. melzi, iv-4: chi va a dar sopra un quartiere, deve
quando e'cittadini non hanno uno sopracapo chi e'temino o riverischino, le spezialtà
che nella puerizia. tommaseo, 18-i-985: chi non ha sopraccapo ricerca come diventare lo
non bisogna / impacciarsi con donne, chi non vuole / entrar ne'fondi sopra capo
). -per estens. chi intende imporre con arroganza la baretti,
di virtù. buti, 2-25: chi vuole nel mondo intrare ne la penitenzia,
. supraciò), sm. invar. chi aveva l'incarico o il compito di
a indicare, spesso al plur., chi è investito immeritamente di autorità e responsabilità
, specie nell'apparato burocratico, o chi esercita con arroganza e molta presupponenza tale
: il piglio d'autorevolezza molesta di chi sta di continuo sull'intesa di fare a
panno a sfondo sopracolore, dà a chi lo porta l'aspetto di un onesto
225: non credere la tua mercanzia a chi la volesse sopra comperare. adr.
: vostra signoria non mi ha scritto a chi devo fare la sopraccoperta delle lettere che
larghi. gregorio dati, 3-18: chi tenesse denari sopracorpo, li deba essere
diritto di dare una buona coltellata a chi gli avesse fatto quell'insulto per via sopratutto
i numeri dei giorni, come quelli a chi mancasse la loro perfezione e supradistinzione
nobilissimi instinti con il totale sopraffaciménto di chi ne gode gli effetti. 2
gonfaloniere] più gagliardo a opporsi a chi volesse alterare il governo, a chi soprafacessi
a chi volesse alterare il governo, a chi soprafacessi troppo gli altri o fussi perturbatore
fiero e superbo, con l'aria di chi non si lascia intimidire né sopraffare da
. i. frugoni, i-7-242: e chi m'insidia? / egle, che pensa
per macellarlo. romoli, 24: chi non vuol mangiar l'agnello lattinato, lo
, nel legger questa mia, / chi domine poss'esser questo matto. da ponte
il giorno dopo, due compagnoni di chi ha buscato irrompono in un'aula dell'high
e non manca tra 'nostri scrittori chi porti questa fazione per un sopraggiugniménto degli
. per estens. simbolo distintivo riservato a chi era insignito di un potere, di
sopraleggi, sm. invar. chi è o pretende di essere al
e l'amore stesso increato, pazzo sarebbe chi seriamente il meditasse e 'l contemplasse che
disciplina o nell'insegnamento di essa; chi è riconosciuto come maestro in un'attività
. i. neri, 1-26: chi dà di punta e chi di soprammano.
1-26: chi dà di punta e chi di soprammano. pavese, 2-80: si
. battoli, 6-1-64: si fece a chi più poteva in levarne alto alle stelle
più poteva in levarne alto alle stelle chi la santità della sceleratis- sima vita [
sima vita [di due eretici] e chi la sopramirabile sapienza de'forsennati capricci,
si debbe. de roberto, 10-200: chi asserisce d'amare soltanto o soprammodo con
mandarini nobili e ricchi cacciar da sé chi una e chi due sopramogli, dopo averne
ricchi cacciar da sé chi una e chi due sopramogli, dopo averne figliuoli;
. 2. il potere proprio di chi è sovrano assoluto. guanni, 2-160
e che non si dà se non a chi lo merita. d'annunzio, iv2-
: benché morto fusse l'animale, / chi l'uccidesse arebbe fatto invano, /
. parabosco, 4-13: -dite chi v'ha spinto ad amarmi così ardentemente come
grido supremo, era il grido di chi muore d'amore. = comp
e mal tomìa da un gran peccaor chi no n'è degno de nome ma lo
fuora, / facendo a gara a chi ne dice più, / e seguitano quasi
1 sopranominatori procedono a sopranominare alcuni sea chi passerà con una freccia tesa sull'arco per
soprannome. agli assenti o a chi è impedito o indisponibile. -an
edifizi sopranominati nell'intemo del foro a chi dalla città li conguagliare il corso del sole
le posizioni più elevate (con riferimento a chi gode di una condizione privilegiata).
nostra salute: / là 'nd'è beata chi l'è prossimana. -figur.
speroni, 1-2-215: certi nobili sonatori chi di liuto, chi d'arpicordo, chi
certi nobili sonatori chi di liuto, chi d'arpicordo, chi d'organo..
chi di liuto, chi d'arpicordo, chi d'organo... io già conobbi
- anche come epiteto encomiastico attribuito a chi si trova in tale posizione e,
e, per estens., a chi ha una funzione eminente di natura politico-istituzionale
cornetto per sobrano, e lo domandò minutamente chi io ero. 3.
ci hanno scoperto il migliore, né sia chi ci condanni se pure avessimo in qualche
acqua con molti cavalli e fanti, soprappresi chi scalzi e chi disarmati e chi senza
cavalli e fanti, soprappresi chi scalzi e chi disarmati e chi senza briglia, ma
soprappresi chi scalzi e chi disarmati e chi senza briglia, ma tutti egualmente senza arme
la cecità non vede, / e chi vederti crede / non seppe mai tuo via
vignetta per indicare come e quando e chi vestì se stesso o la sua casa con
soprascritte del volto, sono stati premiati, chi di quattro fino ad otto ruspi distinti
quattro fino ad otto ruspi distinti, chi ad un ruspo, due o tre la
degli adorni di belle cuoia lisce, chi schietti e chi dipinti, degl'ispidi,
di belle cuoia lisce, chi schietti e chi dipinti, degl'ispidi, de'lanuti
ottusi o soprasquadra. grandi, 50: chi volesse mettere in conto la declività della
moro. 2. letter. chi eccelle o si distingue per doti morali e
prov. proverbi toscani, 220: chi vuole soprassapere, per bestia si fa
lunghi discorsi che finiva in tronco come chi è soprassaturo di parlare. 2
al governo. mamiani, 3-291: chi soprasiede al governo investigar dèe le cose
prov. proverbi toscani, 220: chi vuol soprassedere, per bestia si fa
. f. doni, 4-70: chi si sottomette ai tributi et offerisce la servitù
stampa », 18-v-1983], i: chi corre in bicicletta ha altri malanni,
responsabilità o particolari rischi o assegnato a chi è insignito di decorazione al valore militare
sieno limitati questi divieti: cioè che chi fussi o fassi suto in uficio di fuori
ripigliate, con un certo sopratuono come di chi gridi e non parli. cassieri,
ragione della sua condizione, perché chi). ant. manifestarsi in modo prorompente
de prima 'ac etiam'de accreser tansa a chi li paresse meritar. soprattàvola (
. supratàvula), sm. disus. chi si presenta a casa di altri
fiorini uno larghi d'oro in oro a chi contrafacesse, e per ciascuna volta,
quattro d'oro in oro, a chi detto cavallo accattassi e lo soprattenessi più che
, iii-2-201: tu mi hai fatto come chi soprattenesse uno stambecco andante di golfo lanciato
vivendo, facevano. fagiuoli, iii-14: chi esce il primo [dei demoni]
soprattieni e sospendere. saccenti, 1-2-80: chi aveva il soprattien, chi la scrittura
1-2-80: chi aveva il soprattien, chi la scrittura / da presentarmi. a.
dilazioni, rinvii. e necessario che chi governa gli stati sia bene prudente, vigili
autorevolezza. siri, vi-intr:. chi potrà conseguire la sua approbazione, non
in altezza; sovrastagoldoni, ii-524: chi volesse paragonare la bontà, l'amore e
multitudem / de la vostra pietanza / chi tufi peccai sobranza. -superare in
delle vertù e seguitando le scienze, chi dubita che, avanzando di giorno in giorno
soffici [in lacerba, i-168]: chi per un verso o per un altro
speso degli amici in dar ricordo, / chi a l'un guerrier chi a r
ricordo, / chi a l'un guerrier chi a r altro, come è usanza
la troverai. dolce, xxv-2-245: chi mi assicurerà che non possano sopravenir mille
d'annegare. soderini, i-460: chi tarda a far la vendemmia non solamente
prov. pasqualigo, pref:. chi ha tempo d'aspettare, tutte le cose
s. v.]: 'sopravventatore': chi, che sopravventa. dicesi di nave
verso la grenada. cattaneo, iii-1-50: chi ha il sopravvento, il vento in
locale sperimentato sempre innocente dalla virtù di chi l'applicò ài tumore, quanto dalle
parte. tasso, 3-61: dimmi chi sia colui ch'ha pur vermiglia / la
si condussono. machiavelli, 1-vii-290: chi è contento di una mezzana vittoria,
mali che gli succedono alla giornata; ma chi non contento di 2. per estens
de'cibi avemmo sedata la fame, chi si diede a cantare, chi a narrare
fame, chi si diede a cantare, chi a narrare favole, alcuni a giocare
. davanzati, i-409: fanno a chi più prega che il suo fiato esca tosto
usufruttuario, ma di un altro di chi si potesse sperare la sopravivenza. fagiuoli
-per simil. permanenza nel ricordo di chi rimane in vita. calvino,
morì. bibbia volgar., i-359: chi batterà lo servo suo e l'ancilla
diavolo ci tentava. arpino, 13-11: chi sopravvive all'allenamento, va in squadra
o ecclesiastico. -in partic.: chi è preposto, a livello territoriale (provinciale
della cavalleria coradini. foscolo, vi-222: chi sopraintendente a'teatri ed agli spettacoli,
sopraintendente a'teatri ed agli spettacoli, e chi questore di eserciti, e chi su
e chi questore di eserciti, e chi su le cattedre de'licei. tommaseo,
. 2. per estens. chi è preposto alla direzione o al controllo
il sole la faccia e le carni di chi sotto esso cammina. -chi è
parochie e a'chiostri, o si oda chi ricorre e si rimuova chi
chi ricorre e si rimuova chi opprime. magalotti, 9-1-185: mi rimane
opera, per la poca cura di chi ne ha la soprintendenza. gualdo priorato,
del popolo e stabilì che, a chi fosse commessa la dedicazione del tempio,
(soprantenditóre), sm. ant. chi esercita funzioni di direzione e di controllo
, come delle cose sante; e chi ne soprusa, applicandolo a sproposito, è
sproposito, è tanto colpevole, quanto chi lo impugna e aspira a distruggerlo.
dell'uomo una ragione per non reprimere chi leggi e società tenta di porre a
pascoli, 1-29: si rivolga a chi crede, a chi conosce, a chi
: si rivolga a chi crede, a chi conosce, a chi può! metta
chi crede, a chi conosce, a chi può! metta il mondo a rumore
soqquadróne, sm. tose. chi mette a soqquadro, in disordine.
s. v.]: 'soqquadrane': chi mette a soqquadro ogni cosa.
nome proprio. emiliani-giudici, 1-82: chi glie l'avrebbe mai detto alla sposina che
sorbettaré2. sorbettàio, sm. chi produce e vende sorbetti e ge
sorbettière (sorbettièro), sm. chi produce e vende sorbetti; gelataio.
piu intorno e pensar a tutti i « chi sa quando! » e ai «
sa quando! » e ai « chi sa come! » che vi vengono in
elogi che sarebbero dovuti andare chissà a chi. 10. assaporare un sentimento
fo sorbia / da una parva fantina / chi par cossa sì meschina?
dieta si fa per piacere, come chi mangia poco alla volta ma spesso e
. buonarroti il giovane, 10-875: chi 'n sul pero d'amor vuol far
. calvino, 2-12: guai a chi alzava gli occhi dal piatto o faceva anche
o sgradevole. metastasio, 1-v-22: chi, mio caro signor gattinara, volete
fusberta; puono far fede coloro a chi è toccato provarla. g. gozzi
molto bene. batacchi, 3-171: chi gli appiccica schiaffi dell'ottanta, / chi
chi gli appiccica schiaffi dell'ottanta, / chi nel naso coi pugni lo sorbotta.
sopracciglio. bencivenni [tommaseo]: chi ha li sorcigli pendenti di verso il
dopo certo tempo elli dà a mangiaresorgi a chi gli diè la gatta. andrea da barberino
/ che nascoso rodendo fa sentirse / da chi non avea cura di trovarlo. m
sorcio è venuto fra male gatte-, di chi è capitato male, fra persone maldisposte
campofregoso, 3-73: pigliate exemplo da chi insere il frutto: / ché sempre
del re di napoli, e vi fu chi m'accusò sordamente ch'io l'aveva
a scorza / com'io di dire altrui chi ti dà forza? n. villani
, iii-1-235: perseguitano essi bensì sordamente e chi legge e chi pensa; ma chi
essi bensì sordamente e chi legge e chi pensa; ma chi non ha l'imprudenza
chi legge e chi pensa; ma chi non ha l'imprudenza di parlare co'
n. franco, 6-60: chi ha visto nei prati sordaspe alcuno, il
f. m. zanotti, 1-6-24: chi è che nelle egloghe esprimer voglia la
mali pensieri. tasso, ii-14: chi vuole ricevere i prìncipi mondani ne la casa
senza villania. segneri, ii-80: chi reputate più bisognoso di tali soddisfazioni?
rabbiosa fame mangiavano. rocco, 2-61: chi ve b. cavalcanti,
fioco, lontanissimo,... chi sa su qual canale putrido, in quale
, 6-187: gran difficoltà che pruova chi comanda ai popoli e abbonda di roba,
sforza a gorgheggiare, / e v'è chi un susurrio ne sente appena; /
disse lo signore a lui: « chi fece la bocca dell'uomo, ovvero chi
chi fece la bocca dell'uomo, ovvero chi fabbri- eoe lo muto e lo sordo
sordo e il vedente e il cieco? chi altri, se non io? »
[s. v.]: a chi, parlando, alza troppo la voce,
troppo la voce, e anco a chi bada a ripetere la medesima cosa: 'non
ottuso. lapidario estense, 157: chi 'de toca alcuna persona per male ella
senso). varchi, xxvi-1-15q: chi loda marzial, chi se ne duole,
varchi, xxvi-1-15q: chi loda marzial, chi se ne duole, / ch'ei
sensibilità, in partic. nei confronti di chi chiede aiuto o soccorso o affetto.
/ pigra agli afflitti, sorda a chi ti chiama. poliziano, st.,
i-21-72: ahi, le tebane corde / chi tempra oggi e la lira / che
lor, denari ovver derrate, / chi ganbero diventa, piccol frate, / chi
chi ganbero diventa, piccol frate, / chi sordo, o orbo, o chi
chi sordo, o orbo, o chi diventa muto. ariosto, 1-iv-568: sarìa
dicendo nel cor suo: « o tristo chi ha da fare con sordi ».
mille volte le medesime cose; ma chi dovrebbe far la battuta, ha le orecchie
a rispondere. gentile, 1-43: chi non senta questa identità di sé con la
, 5-102: in piazza dell'agnello, chi avrebbe sospettato dietro il sordo muro tanto
. fagiuoli, v-100: tirare innanzi chi si vuol per santo / e di
, il sordo. -non soccorrere chi è nel bisogno; non badare a
ai sordi: rivolgere la parola a chi non vuole ascoltare; esporre le proprie
le proprie idee, le proprie motivazioni a chi mostra il più assoluto disinteresse o indifferenza
'le campane non suonano per i sordi'risponde chi, canzonato, mostra di non prendersela
quell'altro ci à un pennecchio': chi non vuol intendere. -non c'
-non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, è mal sordo
non vuol sentire, è mal sordo chi non vuol sentire-, per alludere a chi
chi non vuol sentire-, per alludere a chi resta tenacemente attaccato alle proprie convinzioni,
una -in espressioni comparai, per indicare chi si chiude in se stesso, astraendosi
le sorelle di parnaso; / e chi non piangerà con questi insieme? poliziano,
incalzare. tuto fare, e con chi, via via per quella lustra strada parallela
o eterno, o tu che non so chi tu sia, / arcana sorgente di
/ d'uno che sente ma non sa chi sia / ascolta la voce smarrita.
sarai per me, signore dio, / chi contra me sarà già mai che surga
principe prudente, ambizioso e attivo, chi potrà far argine alle sue intraprese? alfieri
plebea. arici, iv-118: chi dal fango della plebe è sorto / o
nazione). alberti, i-io: chi conoscerà l'industria, le buone arti,
. dante, infi, 26-53: chi è 'n quel foco che vien sì diviso
tutte le cose umane si vede questo, chi le esaminerà bene, che non si
: ora ai nostri nimici, anzi di chi non sa pe naviganti.
in terra a far intendere a quel seque chi era. vocabolario teste dei panni
vita inessicabile sorgivo, / dici che chi ti vede non può vivo / restar.
ch'io v'ho contati abbiano cura di chi si sia segnore di roma?
religione ben sormontano il nostro intendere, ma chi obbliga il nostro intelletto e la nostra
virile e perciò convenevole solo a chi del sesso imbelle sor com
dante, purg., 17-119: è chi podere, grazia, onore e fama /
: né si avveggono ancora / che chi troppo alto sormontar procura, / colla caduta
c'era fra questi ultimi... chi, calcando sulla canizie il nero berretto
stanotte, quando ci siamo destati, chi era che camminava sopra le nostre travi
il die d'amore: / ma chi così l'apella fa gran torto, /
della vita. pratesi, 5-159: chi somuota in virtù della propria leggerezza,
somuota in virtù della propria leggerezza, chi si profonda nel dubbio. 5
/ che del bene e del mal chi tutto vede / a la fine non renda
, 1-iii-452: stando in ozio / chi non mormora è un sorgnone.
soror / e atre femene monto, / chi vegando esto dolor / de grande angustie
. lorenzo de'medici, i-318: chi puote ostar alle costanti ruote, / e
2. agg. che si riferisce a chi uccide la sorella. = voce dotta
far innamorare. anonimo, i-533: chi porràvi partire, / bella, lo mio
, / ché sapete che vai poco / chi offende all'om ch'è preso.
astuzia. carducci, iii-7-432: pure chi ben guardi quelle due figure stupende sorprenderà
e frettoloso, inquieto, come di chi teme d'esser sorpreso dalla morte,
muovere il cuore o scaldar l'immaginativa di chi ascolta. galdi, ii-209: il
scompartimenti e a cassettini, diceva a chi entra che i soggetti delle novelle hanno lì
da'ladroni, che in grosse compagnie chi qua e chi là corseggiavano, rubando
, che in grosse compagnie chi qua e chi là corseggiavano, rubando, menando schiavi
, 4-48: molto è folle e sorquidato chi sanza vetto- ria crede aver corona.
balducci pegolotti, i-210: sorra in giarre chi vende denari 6 della giarra. boccaccio
, o per accaparrare 'pacchetti'da cedere a chi non può perdere, se non con
i venti. marradi, 161: per chi sorride immacolata e vasta / tanta beltà
eccezioni per risparmiare sorrisi di compatimento a chi osasse senz'altro riproporla. -sorriso sardonico
limitazione). carducci, iii-2-208: chi del german di doppia oste maggiore /
il barbarico nembo urta e sostiene? / chi sovra mucchi di morenti muore / sorriso
soffio dell'aure. nievo, 212: chi non conosce queste isole fortu
rassegnata e tranquilla / lasciando il posto a chi non sa che viene. sorsellare
poco. monte, 1-vii-96: or chi mi potè fare ormai socorso? / nonn
gli parrà un sorso / a conquider chi fior di lui si langna!
di notte con una torcia a vento da chi, andandogli innanzi, facea vista
dominio. schiatta pallavillani, 1-74-15: chi è stato dritto a lo 'mpero,
fia sorso; / poi fia conquiso chi gli à data langna! = dal
. carducci, iii-13-100: vi fu chi asserì avere il boiardo tradotto anche omero
pare che debba essere la principale intenzione di chi scrive questa sorta di poemi. muratori
. b. cerretani, 1-270: chi non aveva ufizi non si poteva dolere
la barca piena fuor d'ogni credere. chi cominciò a cicalare, chi a dir
credere. chi cominciò a cicalare, chi a dir l'ufficio, chi a riveder
cicalare, chi a dir l'ufficio, chi a riveder sue scritture, chi a
, chi a riveder sue scritture, chi a sortar lettere, chi ad altri affari
scritture, chi a sortar lettere, chi ad altri affari si diede, conforme la
temere e voler quel vi disface? / chi muove o scorge il passo lento e
veduto per sorte? tassoni, x-25: chi sono cotesti giganti?... sa-
, e dimandate quivi dove vo'state e chi vo'siate, se per sorte lo
163: se fossimo malignati da chi non ci conosce, saremo certamente amati
ricco, la principessa esclamava: « a chi sorte e a chi sporte! ».
esclamava: « a chi sorte e a chi sporte! ». -con
aveva detto di tornar subito'. a chi è poi tornato tardi. quelli
9. sorteggio per stabilire chi debba esercitare una bartoli, 2-4-394:
a trucidar que'barbari, da cui / chi riman vinto ri, 292:
, nell'occulto poste, e considerarsi chi le toglie; e simigliantemente ne'fuscelli non
fuscelli non uguali, cioè buschette, chi la maggiore o la minore tolga; ancora
; ancora nel gittamento de'dadi a chi più punti gitta, e ancora quando
escon di casa, bisogna che attendan chi incontrano pel primo: se gli è un
a fare il fondamento e contro a chi vuole tiranneggiare e contro alla plebe che voglia
publici peccatori, da sacrileghi, da chi restava in discordia col proprio fratello, dalle
una persona. tinucci, 2-52: chi ben fa oggi, el mal gli è
mal gli è dato in dota, / chi è leale, è condannato a morte
, dissimile. guicciardini, 2-1-6: chi elegge può molte volte ingannarsi, riputando
volte ingannarsi, riputando buono o prudente chi sia di altra sorte. a. f
ch'io non son tuo, ma di chi diemmi in sorte. stabilì in italia dopo
tura volgar., 4-52: chi sperano in te [o maria] di
vie malvage e storte. sorti chi di loro per quel giorno avesse i ragionamenti
sorti, mediante le quali si definisse a chi degli eo me li acuserìa 'n tal
lettere al comune di lardano, 5: chi pagherà al nostro camarlingo di questo mese
infantili, designare con una filastrocca scandita chi dei partecipanti deve svolgere una parte determinata
/... / estraggono a chi tocca / la sorte, in filastrocca /
di provare la sua sorte, e chi di loro l'ha favorevole nel trarre miglior
rompe cattiva sorte. moneti, 298: chi d'arricchirsi di virtù procura / di
morte non si sa la sorte. - chi gh'ha bon naso, coiosse i
i meloni. proverbi toscani, 137: chi confessa la sorte nega io..
la sorte nega io... chi non è savio, paziente e forte,
crede al fascino, adopra sortilegi; chi spia il volo degli uccelli, chi legge
chi spia il volo degli uccelli, chi legge l'avvenire intrecciando ramoscelli d'alberi
l'avvenire intrecciando ramoscelli d'alberi, chi sorteggiando frecce senza punta. pirandello,
beneplacito, l'omcio, l'esercizio a chi elli vuole. 4. compiere
o nomi per designare fra più concorrenti chi
sortiàrio, sm. ant. chi pratica la divinazione per mezzo delle sorti
predice il futuro con l'arte divinatoria; chi compie sortilegi o incantesimi. fatti
. scarfoglio, 3: non mancò chi... mi ammonisse fraternamente di
: da questa vanitate sono facti piromanti chi dal fulgente fulmine et altra ignea potestate
potestate auguravano... e sortilegi chi per sorte le cose future predicevano.
numero cospicuo. muratori, 7-iii-16: chi vorrà leggere il capitolo delle iscrizioni cristiane
barbariche galanterie. goldoni, v-26: chi sente voi, pare ch'io abbia
chiaro davanzali, xii-24: ben sortisce / chi nel male confor ta la
accorderanno insieme ad una boce / nomar chi sortirà vostro dimino. machiavelli, i-i-
pur dono particolare del cielo, e chi ne gode il vantaggio può con intrepidezza
pel mondo vanno errando spersi; / chi più, chi men, sortiti han
vanno errando spersi; / chi più, chi men, sortiti han vari fati.
aver ve n'abbia obligo ognora, / chi dè di voi combatter, sortirete.
di domenichi, 7-48: gli esserciti andarono chi qua e chi là...:
7-48: gli esserciti andarono chi qua e chi là...: dentro,
è sortizio: da'e togli, chi non ci reca non ci truova ».
l'urne in sospettose ombre nudrita; / chi nel dolor t'e pari?
sorvegliare), sm. e f. chi vigila sim'incolumità e mantiene l'ordine
a punta. -per estens. chi ospita presso di sé un ammonito o
incidenti. soldati, 2-372: ma chi erano? se non fosse stato per gli
divise dei sorveglianti. 3. chi dirige l'esecuzione del lavoro di una squadra
-ferrov. sorvegliante di linea: chi controlla un tronco di linea e ne
i lavori di manutenzione. 4. chi segue lo svolgimento regolare di un processo
del prefetto nei collegi non la sa chi non l'ha provata. la responsabilità dei
. cavour, i-340: credo che chi vuol fare lasciti a favore delle opere
ognuno chiuso e affondato nel suo segreto; chi li sorvola estraneo a tutti è perciò
penetrato da coloro: « io odo non chi supplica, ma chi merita, né
io odo non chi supplica, ma chi merita, né altra scrittura soscrivo, salvo
, né altra scrittura soscrivo, salvo di chi non chiede ». 2
: in maggior stima passa la vita chi giace miserabile... che non la
miserabile... che non la passa chi si vede fortificato da corpo fiorito e
tutto 'l regno. goldoni, xii-691: chi ci assicura / che alcamene s'opponga
scommunicassi. -sm. burocr. chi redige una domanda, un'istanza o
della generazione crescente. 3. chi partecipa a una sottoscrizione in vista della
di ossequio. guerrazzi, 4-511: sapete chi figura, o signori, fra i
dei soscriventi. 3. chi si è impegnato a versare un contributo per
la signoria se n'abbi a governarecontro a chi ne lussi stato auctore et inventore. galanti
i. pitti, 2-191: chi non li [denari] aveva in atto
libro venne stampato e del nome di chi lo stampò o lo fece stampare. equivale
. e f. invar. letter. chi assomiglia nella fisionomia e nell'aspetto fisico
il suo reame. oliva, 439: chi così vive si fa immagine dell'anima
non porria cangiar la sua 'ntendanza / chi sente forza d'amoroso sprone. fiore
dì seguente. bencivenni, 4-80: chi vuole castità guardare, dè fuggire le compagnie
: l'amico non solamente dèe discacciare chi li reca i falli dell'amico,
altra n'impari. panigarola, 1-24: chi negherà che nei tempi abbiano a sospendersi
una galleria. ariosto, 11-38: chi ne le mine il ferro adopra, /
i pagamenti, e ch'egli restava chi sa quanto tempo senza le set-
g. c. croce, 305: chi vien tardi a mensa è suspeso dal cibo
fé pausa. goldoni, viii-306: -e chi è egli il suo signor padre?
, 164: 'sospensione. punizione inflitta a chi abbia gravemente violato in gara le norme
16. stato d'animo proprio di chi è attonito, incerto, dubbioso,
ulteriore precisazione. boti, 2-325: chi parla, parla con tre distinzioni; la
fabricato pur contra se stesso; / perché chi parla sì sospesamente, / a se
nel tempo. varano, 1-318: chi mi costringe / altri che il re seleuco
aperta. / sospeso sì, ma da chi? da che cosa e perché?
è l'ora / sospesa, in cui chi tutto brama e ignora, / su
si sostengano sopra di sé, usati da chi è riscaldato per collera o per allegrezza
nuova stagione / col suo cielo tranquillo e chi usciva, sospeso / fra se stesso
giusto de'conti, ii-63: qual chi mai cose insolite e stupende / sospeso
vostra me scrive: ch'io guardi chi mi lasso dormire in camera, che non
guarda con la sospesa meraviglia che coglie chi... solleva un sasso in primavera
ancora di tenere sospesa la curiosità di chi legge, che dalla maggior sospensione degli avvenimenti
10-350: più mi domanda: « chi è, è bello, è ricco,
opinioni dilatarsi e invasarne la fantasia di chi non sa distinguere il vero dal falso.
5-102: in piazza dell'agnello, chi avrebbe sospettato dietro il sordo muro tanto daffare
al sonetto, il quale, siasi di chi si pare, e certamente d'una
il nostro bellini si chiamerebbe molto tenuto a chi dentro i termini abili ne l'avesse
bacchetti, 5-133: povero giorgio, chi sa quel che pativa, e lei,
e da non tollerarsi l'opinione di chi sospettasse della verità di tanti sicuri documenti.
1313-1323) [rezasco], 631: chi è guelfo... intendasi sospècto
persona, semplicemente non ha capito con chi aveva a che fare, lei ha dato
de'pugnali, che communemente suole usare chi ha simili reggimenti nelle mani. sarpi,
con ogni comodità, in modo che chi è sospetto di male non può
di male non può praticar con chi è infetto. manzoni, pr. sp
mio dicere. machiavelli, 1-i-25: chi è cagione che uno diventi potente,
l'altra di queste due è sospetta a chi è diventato potente. ariosto, 7-75
ha avute indosso. tesauro, 10-32: chi è adocchiato da un potente abbia sospetto
opere sue. serdini, 1-126: ché chi voi troppo più ch'a dio non
. prov. monosini, 357: chi d'altrui è sospettoso, / di se
. prov. monosini, 357: chi è in difetto, / è in sospetto
sp., 8 (132): chi è in difetto è in sospetto, dice
e capzioso. giamboni, 8-ii-121: chi parlerà sospettosamente, il sarà vinto da
o di grossi rischi per l'incolumità di chi parla o scrive (un periodo di
s. antonino, 3-225: item chi trovasse il chierico con la madre o
, iii-29: oli ve suspinse qua? chi séte voi? / omeni me parete
.. /... / chi con ansia puerilmente pura / vi ritrae,
le minacce, quanto penavano a trovar chi loro rispondesse. 14.
/ ch'altri direbbe: « or sappiam chi rancide ». idem, inf.
. lorenzo de'medici, i-228: chi questa beltà mira, / d'eterno e
secoli bassi molta era la folla di chi sospirava le degnità ecclesiastiche. goldoni,
ecclesiastiche. goldoni, v-94: a chi ha merito, non mancano occasioni di servir
118: questa ruota sempre gira; / chi sta lieto e chi sospira. idem
sempre gira; / chi sta lieto e chi sospira. idem, 326: se
non sospira. idem, 359: chi ha mal marito, sempre sospira. proverbi
proverbi toscani, 98: chi ha mal marito, sempre sospira. ibidem
, sempre sospira. ibidem, 258: chi dinanzi non mira, di dietro sospira
lemene, ii-357: dicea maria: « chi trova il mio diletto / il sospirato
sospirato ardor de l'alma mia? / chi sa dir dove sia? »
, ansia o, anche, proprio di chi è affetto da asma.
, 1-605: la notte è lunga a chi non può dormire, / ma ancora
, / ma ancora è breve a chi contento giace: / se 'l giorno è
: / se 'l giorno è grande a chi vive in sospire, / presto trapassa
vive in sospire, / presto trapassa a chi il possiede in pace. bandello,
o del gomito, alle brevi parole di chi le fosse accanto. -in
il capogiuoco domanderà di nuovo: « chi n'è cagione? » e l'altro
e così si continuerà a piacere. chi non sospira subito che è nominato, o
non sospira subito che è nominato, o chi nomina un fiore che non è stato
del petrarca. giordani, ii-19: a chi non paiono già troppi i sospiri di
, ma ovidio fa menzione. e chi in tal malattia si ritrova, sospiroso è
sospirosità, sf. caratteristica di chi enfatizza le parole con sospiri.
fatto la prova, cercava di scoprire chi potesse diffonderle nel paese retrogrado che si
più non m'udrà da lei chiederiaita / chi mi condanna a questa estrema sorte.
varchi, 3-101: i latini, a chi diceva loro alcuna cosa della quale volessino
amico non vi date sost ^ f / chi la sua speme in voi ripone affatto,
segnore / in suo corpo acontenta / chi. llui crede; non penta; /
purg., 3-36: matto è chi spera che nostra ragione / possa trascorrer
sua clella mano dell'inferno? or chi è questo, se non quella sustanzia d'
, lxxxviii-ii-504: far non può in versi chi non ha scienza. / per me
vino). paleotti, l-ii-278: chi la dipingesse [la vergine] nel parto
possessione senza calogna. cavalca, 18-47: chi ha della sustanzia di questo mondo e
un bene (che devono essere rispettate da chi ha su di esso il diritto di
18-225: molto è... apostata chi lascia la castità [essendo religioso]
verace appella buona oppinione; / e chi figura sana intenzione, / amor non
. b. croce, iii-22-233: chi ha l'occhi per il sostanziale e il
sostanziose, gli piaceva l'abbondanza, a chi il vino, il grano, la
, il grano, la carne, a chi le donne e i marenghi.
, conforto. -anche: chi porge aiuto, soccorso. laudario urbinate
roccia discoscesa / ch'alcuna via darebbe a chi su fosse. landino, 173:
che è della famiglia del turismo, a chi dobbiamo rivolgerci noi ente turistico?
per sostentarsi. fagiuoli, xii-102: chi è questo re, che del suo
a cui oscilla. 10. chi offre o garantisce aiuto, appoggio, conforto
caleagnini, lvi- 554: or chi sarà mia guida e mio sostegno, /
sarà mia guida e mio sostegno, / chi mio ristoro nei frequenti affanni? virano
questa sentenza, / erechiti a la mente chi son quelli / che su di fuor sostegnon
èva, e poi adamo; e chi ne neghi o dica, / tutta la
nuditate. panfilo volgar., 33: chi è quello che odesse sostenire lo penserò
, 126: rendeva veramente, a chi non conosceva internamente quel prencipe, il
turbato. 19. tollerare chi abbia comportamenti o compia atti offensivi,
. b. casaregi, 174: chi sara che sostener mai possa / un schizzinoso
facciami contento. chiaro davanzati, xvii-38: chi bene ama non voglia soverchianza, /
di un romanzo di a. tabuc- chi pubblicato nel 1994. -discutere, disputare
in ciascuna facultà le dispute, e chi sostiene stampa la materia che vuol sostenere in
i-93: è un assioma in musica che chi non sa fermare la voce non sa
piede si rizavan su e facevano a chi più alte cose e soze scagliare. g
suo sostenimento. -aiuto materiale dato a chi è in condizione di completa indigenza.
tranquillo riposo, / tu ti dimostria a chi vederti appara, / principio se'd'
. caterina de'ricci, 193: chi è obbligato, come siete voi, sendo
: rallegravansi i parenti e gli amici con chi avesse potuto sostentare un giorno di più
e l'imprudenza son più proprie per chi ha da distruggere che utili per chi ha
per chi ha da distruggere che utili per chi ha da sostentar la repubblica. bettinelli
lo fanno in modo che è rovinoso per chi ha che fare con loro: e
contarmi, lii-4-240: nei tempi passati chi ha potuto sostentar il primo impeto de'
10-ii-160: ecco a che si riduce chi vuol sostentare la validità dell'arte magica.
alla gulosità 'substentazioni'. sacchetti, v-52: chi fa arte o mercanzia che sia
. m. cavalli, lii-1-234: chi non considera bene ove tenda questo donare
che10 me ti scopra e che tu conosca chi io sono. g. b. adriani
casti, vi-66: si vuol saper chi sono? / chi son or si saprà
: si vuol saper chi sono? / chi son or si saprà. / talvolta
sovvenne dei classici, diede retta a chi pretendeva giustamente un verso più 'sostenuto',
a questi giorni ragionandosi di non so chi caduto in delitto e perciò sostenuto nelle
la città, eleggessero per a tempo chi... rimediasse a'subiti casi.
di sustituire nel coro del suo convento chi in quella medesima ora supplisse alla parte
. (femm. -a). chi supplisce temporaneamente o in un ambito territoriale
o di una carica pubblica; chi ne fa le veci; chi colla-
pubblica; chi ne fa le veci; chi colla- bora direttamente con lui in posizione
rezasco], xvm: quello a chi tocca il cavalleriato..., se
di sostituto. 2. chi sostituisce temporaneamente o rimpiazza definitivamente il titolare
645, 14: 'sostituto d'imposta': chi in forza di disposizione di legge è
lo ha nominato. -disus. chi collabora, in posizione subordinata, con
quale vendono i sostituti dei mercanti a chi non la conosce per vera terebentina. lanci
. 5. figur. chi provoca gli stessi effetti, si comporta o
infante: delitto consistente nel comportamento di chi, sostituendo un neonato con un altro
, lo faceva colla coscienza tranquilla di chi crede di non commettere azione disonesta. «
sostregato » e somiglianti, che, a chi quieto dice, non si comportarebboro,
in piede è più forza e cautela di chi le fa che fede e saldezza di
le fa che fede e saldezza di chi le sostiene. bresciani, 6-ii-299: di
risurrezione del cristo. 3. chi è il sostegno di un sistema politico.
ai convalescenti liberati da una malattia o a chi si era salvato da qualche grave pericolo
incontenente li creman, / l'aver piiam chi g'era sota. 3
di nascosto. carcano, 165: chi lavora sott'acqua sa troppo spesso scegliere
e le loro mantelline molto ben guarnite chi d'oro e chi d'argento. verga
molto ben guarnite chi d'oro e chi d'argento. verga, 7-145: la
). alberti, i-277: bisognavasi chi interpellasse e arrestasse la fiera, se
o troppo ferocissima insultasse; e convenirvi chi la ritenga e prosterna e sottenga.
guicciardini, 2-1-202: non dico che chi tiene gli stati non sia sforzato a
spirito, quando, disputandogli non so chi che il 'paradiso perduto'fosse un poema
e gran ciarlatore, e dicea palesamente chi erano i congiurati contro a giano e
, senza sapere dove m'andassi, chi non varia tremato d'orrore? pascoli,
partito, in viaggio, e ritornerà chi sa quando. -tramontato, non
31: mi converrà (e chi noi crede s'erra) / o viver
.). iacopone, 15-32: chi è questo gran sire, -rege de granne
riusciva lungo alcune casipole a destra di chi entrava, e quindi passando in un'
che appartiene all'emisfero opposto rispetto a chi parla. crescenzi volgar., 4-21
lo più per nasconderlo pattavicino, 1-181: chi trovasse una mistura che avesse per
sotterrò il suo cupido, e a chi dissotterrato lo credea d'antico, portò
lo occiso. ariosto, 17-41: a chi cerca fuggir, pon grave fio;
. fagiuoli, i-156: vedeasi là chi un buon cappone afferra, / e
/ sempre e poi sempre; e a chi lo vuol posare, / non è
mi vivo. 9. finito chi sa dove (un libro).
, 43-108: lo patre onnipotente, en chi è 'l potire, / al suo
, / e non si può trovar chi ben ispogna, / cotant'è iscura vostra
[c] -3 (336): chi per foco non passa / non n'à
savi saracini cominciarono a sottigliare, e chi riputava il fummo non del cuoco, dicendo
commentari, dare le cose pensate a chi vien poi, acciocché esse non morissono
fine di non escludere per sovverchia sottigliezza chi certo ne è degno. guerrazzi, 16-81
d'una donna. pavese, 5-150: chi invece adesso era smorta e sottile,
, vermigli, ippiatria, 15: chi ha grossi li labri e chi li ha
15: chi ha grossi li labri e chi li ha suptili, e chi ha
e chi li ha suptili, e chi ha la lingua grossa e chi l'ha
, e chi ha la lingua grossa e chi l'ha suptili. d'annunzio,
dell'api. muratori, 7-iii-176: chi parla all'orecchi altrui si serve di una
tremar dell'acqua buia / vicino a chi cammina nella notte, /...
'n suo cantar sottile / dicea: « chi mi vedrà / lauderà 'l mio
s. bernardino da siena, 1000: chi ha la inte- ligenzia sottile, cavi
cavalcanti, 1-xvii-7: già risomigli, a chi ti vede, umile, / saggia
questo ragionamento in un sillogismo; e chi sa cosa ne uscirebbe! carducci, iii-10-284
. il mondo è andato sempre che chi aveva molto potesse intraprendere, e chi poco
chi aveva molto potesse intraprendere, e chi poco starsene ritirato e vivere sottile.
misura). galileo, 3-4-361: chi volesse trattarla con voi, come si dice
facendomi in effetto vedere fra quelli eli samo chi bene o male facesse, pesando,
. tommaseo]. ibidem, 124: chi fila sottile, si vuol maritar d'
d'aprile. ibidem, 174: chi vuol lavor gentile, ordisca grosso e
e leali. bencivenni, 4-14: chi non è stato tentato, elli non puote
di tulio. giamboni, 8-ii-258: chi ben vole pensare la sottilità di quest'
concetti, io crederei che dovesse bastare a chi favella esere inteso e a chi ascolta
a chi favella esere inteso e a chi ascolta intendere, senza andarla tanto sottilizzando.
. r. longhi, 589: chi tondeggiava e chi sfumava, chi sottilizzava
. longhi, 589: chi tondeggiava e chi sfumava, chi sottilizzava gli accordi e
589: chi tondeggiava e chi sfumava, chi sottilizzava gli accordi e si provava a
pert e 'l son fait desconga / chi seri amor, con'quel ch'in prede
ai dentro guardavano tanto sottilmente acconciò che chi sapeva il fatto come stava, sarebbe di
colpa non era della scienza, ma di chi non l'aveva saputa adoprar bene.
piccioli spilli occolti... e chi è consapevole d'un segreto che vi
el migiore han en sì goute simile, chi la guarda soutilmente, a rame o
.). sottingegnère, sm. chi è subordinato a un ingegnere direttore di
discorso diretto. calvino, 13-123: chi parla l'antilingua ha sempre paura di
carrozza. c. carrà, 295: chi dà preminenza ai simboli rappresentati non intenderà
altezzoso, come giudicando inutile di parlarne a chi non capiva. -implicito motivo
: ha questa virtute, che, chi se la mete souto la lengua, che
sono inferte. cicerchia, xliii-330: chi 'n terra sotto 'calci se l'ha
calci se l'ha miso, / chi dice: « ladro, se tu puoi
lavoro. -indica la posizione di chi è sottoposto a un'operazione medica o
-indica una collocazione più bassa rispetto a chi occupa un rango superiore. alfieri
/ in un torpido sogno, / come chi più non soffre. -indica
manzoni, fermo e lucia, 344: chi è sotto è sotto: ahi!
qualcuno; bene in evidenza rispetto a chi guarda o osserva. girone u cortese
diletto. b. segni, 7-117: chi ha lo strumento d'un senso conosce
ai sensi, dèe essere sentenziato da chi ha il senso più fino.
: ciascuno, sotto l'armi, chi lieto e chi dolente, chi a piè
, sotto l'armi, chi lieto e chi dolente, chi a piè e chi a
armi, chi lieto e chi dolente, chi a piè e chi a cavallo,
e chi dolente, chi a piè e chi a cavallo, ciascuno il seguita.
magiche e fati, tu di': chi nasce sotto 'l segno d'aquario, sarà
può quel che natura ha dato / chi d'un pianeto o d'un altro è
un altro è suggetto; / e chi sotto un destin vedi esser nato, /
dotto. -indica la condizione di chi è al servizio di un padrone,
di un padrone, agli ordini di chi dirige un lavoro. dante, inf
lasciar erire ingiustamente o almeno rigorosamente chi sotto l'om- ra del suo
: -tosto vi dirò io chi ella è: ma vedete sotto confessione.
mylord, io udiva da non so chi rappresentare la russia sotto la immagine di un
con un segno sotto, / e chi di noi l'ha maggiore è più docto
sotto, si stringe per offender dappresso chi gli sta a fronte, non servono più
al presente. algarotti, 1-iv-120: chi volesse fare quel principe uditore di pitagora
raffreddatissima. algarotti, 1-v-317: « chi ha fior di ragione », dissi,
terra e cielo. -stato di chi è oggetto di un pesante condizionamento.
sotto col fosforo. -sotto a chi tocca: come esortazione rivolta a chi,
a chi tocca: come esortazione rivolta a chi, per turno, deve o può
cui ho ottemperato. ora sotto a chi tocca. pasolini, 21-221: « sotto
. pasolini, 21-221: « sotto a chi tocca! » suonò la solita voce
di rito. calvino, 7-174: chi mi assicurava che l'abbandono con cui lei
non fosse un abbandono., sotto a chi tocca collettivo? 39.
carretto, ci sono degli uomini, chi gobboni, chi in ginocchio. uno è
sono degli uomini, chi gobboni, chi in ginocchio. uno è disteso a viso
non sai neppure uccidere! sangue di chi t'è morto; sangue di chi t'
chi t'è morto; sangue di chi t'è vivo.. mannaggia questo e
le scarpe (come è costume, per chi entri in un luogo santo) e
il mondo tutto a suo governo: / chi manda sotto e chi ha prosperato.
governo: / chi manda sotto e chi ha prosperato. -mettere il collo
mondo. d'annunzio, iv-2-533: chi potrà mai disperare delle sorti del mondo
dire, ma con un muto silenzio chi sibilava per rabbia, chi faceva un bisbiglio
muto silenzio chi sibilava per rabbia, chi faceva un bisbiglio, chi sbuffava co'
per rabbia, chi faceva un bisbiglio, chi sbuffava co'le labbia, chi gittava
, chi sbuffava co'le labbia, chi gittava un suspiro e si fermava un poco
suspiro e si fermava un poco, chi sotto lengua bestemmiava; e perché gli occhi
ma almeno è franco, si sa chi è e che cosa può fare. ma
un bambino. ibidem, 159: chi sta sotto alla piccionaia, casca sempre
ambasciadóre), sm. ant. chi aiuta l'ambasciatore nello svolgimento delle sue
sottoarchitétto, sm. ant. chi aiuta l'architetto nel controllo dei lavori
v.]: 'sottoarchivista'e 'sottarchivista': chi ha l'uffizio immediatamente inferiore al direttor
s. v.]: 'sottoboia': chi assiste al boia e ne fa le veci
nazisti, pronta invece ad andare sottobraccio con chi l'aveva invasa e soggiogata.
s. v.]: 'sottobrigadiere': chi ha il grado militare immediatamente inferiore al
. ant. sotocapo), sm. chi, in una gerarchia militare, burocratica
], 3-87: non consigliarti con chi ti guarda sottòcchio ed occulta il tuo
sottooccupazióne), sf. situazione di chi, per scarsezza di domanda di lavoro,
. stor. nell'esercito romano, chi aveva il grado immediatamente inferiore a quello
. sotto2. milit. disus. chi occupava la carica immediata clavicolare
il piroscafo. 2. chi ha una posizione subordinata di comando,
sm. (femm. -tricé). chi, per insufficienza di reddito, acquista
denatalità una delle cause della crisi: infatti chi dice denatalità dice sottoconsumo o niente consumo
re medesimo, porgeva in mano a chi aveva da bere una tazzetta di oro
). sottocustòde, sm. chi aiuta il custode nello svolgimento delle sue
s. v.]: 'sottocustode': chi ha un grado inferiore al custode,
sottodecano, sm. eccles. chi viene subito dopo il decano nella gerarchia
(femm. -trice). disus. chi, in un'azienda o in un
s. v. j: 'sottofattore': chi dipende dal fattore di campagna e ne
'demoni'. eco, 5-60: non è chi non veda, in questa superfetazione ermeneutica
preziosamente guemito, non ha già impedito che chi lo fece edificare non sottogiacesse anche a
'sott'olio': per ischerzo si dice di chi è da lunga pezza che non si
fatiche, lasciate queste noiose incombenze a chi sa farsele fruttare non poco, a
epoca di bustarelle, di sottomani, trovare chi punta solo sul proprio senso del dovere
amorosa. tansillo, 1-132: mai chi a donna accorta è sottomesso / non
. lorenzo de'medici, ii-99: chi vince il mondo e 'l diavol sottomette
: de gaulle sarà costretto a sottomettere chi lo ha spinto al governo, evitando
, non essendo, a quello a chi si scrive. g. ferrari, 64
più nell'occasione che nella forza, chi lega le mani a quel modo al suo
.. sono constretti a sottomettersi a chi molte volte sa manco di loro, ma
[i negri] riconoscono l'autorità di chi è duro, ponderato e freddo;
a. f. doni, 4-70: chi si sottomette ai tributi e
alla ragione. aretino, v-1-892: perché chi ubbidisce a lei [la ragione]
sottomezzano, sm. spreg. chi svolge un incarico di scarsa importanza,
da altri. ghislanzoni, 8-63: chi è quel figuro abbottonato?...
sottomessióne), sf. condizione di chi è soggetto a un'autorità politica, a
sottorbitale. sottopadróne, sm. chi subaffitta una casa. l'illustrazione
odiosi. 2. marin. chi comanda una coppia di paranze che effettuano
'sottopadrone': presso i pescatori adriatici, chi comanda la gemella cruna coppia di paranze.
al sottopancia. 4. chi serve servilmente e senza alcuna dignità un
, sm. e femm. econ. chi ha una sottopartecipazione in una società.
cuscino, su cui poggiava i piedi chi era seduto a cassetta in una carrozza
saggio loco, / ché foll'è chi s'impronta di volere / l'altera cosa
monti et altri simili siano stati sottoposti da chi ne fusse... padrone e
se per sorte ella pensasse sottoporre a chi si sia il corpo suo, la imagine
/ voglion vincerla sempre e sottoporre / chi superiore ad esse iddio dispose.
all'altro cimento. marchetti, 5-293: chi pronto accorrea per aiutarli / periva,
. buonarroti il giovane, 9-403: chi alle leggi / sta sottoposto, condennato
. b. segni, 11-14: a chi ha i desideri alla ragione sottoposti e
i desideri alla ragione sottoposti e a chi sopra secondo quegli, grandissimo giovamento porgerà
è il fine di tutti i tormenti. chi è morto non è più sottoposto all'
al peccato. guittone, ii-xx-11: chi vertuoso o ricco omo, chi non ha
ii-xx-11: chi vertuoso o ricco omo, chi non ha del solo e sommo bono
ha del solo e sommo bono? chi grande, sottoposto a peccato? loredano,
). sottorettóre, sm. chi sostituisce e coadiuva il rettore, in
, più tosto trovarci sottoscritto il nome di chi mai non è stato che leggerci quello
se stesso, usando la terza persona, chi redige e firma una lettera, un'
che ne mandassi prinzivalle, e ricercando chi la mandò, trovò che fu la donna
pres. di sottoscrivere), sm. chi partecipa a una sottoscrizione a favore di
senza un perché. / dicono che chi abiura e sottoscrive / può salvarsi da
libro venne stampato, e del nome di chi lo stampò o lo fece stampare
sottosiepe tra i prostrati viluc chi. = comp. da sotto1
ho ogni cosa sottosopra e non ho chi mi serva, e quello che è peggio
pare al volto. lippi, 12-3: chi vive a speranza muor cacando, /
antiche andarono sottosopra. fagiuoli, vii-18: chi arde d'altro fuoco e in quel
b. corsini, 19-99: a chi lungi è da lui, torvo minaccia /
schifare. bibbia volgar., i-359: chi batterà lo servo suo e l'ancilla
oscuro di un'attività, noto solo a chi ne è per la conversione della
. sottostudènte, sm. scherz. chi frequenta un corso di studi come uditore
: subconscio. slataper, 2-287: chi ha visto una scimmia -specie se delle
la curiosità 5. condizione di chi vive ai margini della società, povero
nullità, opponendosi così all'ottimismo di chi ripone speranze nella ragione e nell'utilitarismo
sociale. montale, 3-75: chi ha vissuto in camere d'affitto, in
/ quando man e ceio e oio / chi for ancoi nicchia del 'sancta sanctorum',
.). faldella, 13-174: chi avrà il coraggio d'intavolare o piuttosto
del sommario. einaudi, 593: chi scrive cominciò a collaborare nei fogli quotidiani
stampa », 28-vi-1987], 1: chi ritiene che la combattività della classe lavoratrice
fincati, 1-256: 'sottoventato': epiteto di chi è scaduto sottovento, figuratamente dicesi di
g. manganelli, 1-91: v'è chi vi attira frusci di amici serpi, e
chiamato. altri, se non a chi si dice, oda. fotteguerri, 19-86
come libro di divulgazione e lo legge anche chi non è ione, 4-102:
togliere, il portare via qualcosa a chi la possiede; sottrazione, in partic
da s. c., 1-658: chi penserebbe che la divina provvidenza avesse permesso
si trova, privando del suo possesso chi lo detiene o chi ha diritto a
privando del suo possesso chi lo detiene o chi ha diritto a detenerlo; asportare,
per non sottrarre il suo aiuto a chi, per salvarsi, s'è ricoverato in
ciò queste ultime tre leggi acconsentissero, chi mi potrìa dalla indignazione di quelle altre
o di ben affetto a suoi sudditi chi nel governo dall'ubbidienza di dio si
/ e nascuso fa 'l sottratto -a chi i s'è tutto dato, / da
iv-xxvn-5: non è da dire savio chi con sottratti e con inganni procede, ma
spirituali. bambagiuoli, 1-5: chi è magagnato di cotale vizio sì rinega
intendimento. trattati antichi, 68: chi nasce nel pesce, fia uomo savio e
suttrazióne), sf. comportamento di chi indebitamente rimuove un oggetto, allontanandolo dal
si trova o comunque privando del possesso chi lo detiene o ha il diritto di
. -in partic.: comportamento di chi opera (anche in modo fraudolento) tale
loro marcio dispetto. -comportamento di chi omette volontariamente, eventualmente ricorrendo a modi
leva marittima e consistente nel comportamento di chi, essendo soggetto a tale leva ma
minorenni: delitto consistente nel comportamento di chi, con il consenso di un minore che
incapaci: delitto consistente nel comportamento di chi (senza violenza né uso di mezzi
trova (in modo da impedire a chi ne ha diritto l'esercizio della propria
, del tutore, del curatore o di chi ne abbia la vigilanza o la custodia
al tutore o al curatore, o a chi ne abbia la vigilanza o la custodia
una sottrazione di questo beneficio conceduto a chi adopera tal rimedio. 12.
sm. (plur. sottuomini). chi è meno che uomo.
gorello, 847: non è ben pravo chi non se corregge, / vedendose una
meve adivenia, / come avene soventi / chi 'mporta buona- menti / lo suo a
s'umilia. chiaro davanzati, xvii-37: chi bene ama non voglia soverchianza, /
che c'è nella carità, tra chi la esercita e chi la richiede.
nella carità, tra chi la esercita e chi la richiede. -battere completamente
rispettare, o per lo meno sfuggire chi sa vendicarsi, e chi gode fama
lo meno sfuggire chi sa vendicarsi, e chi gode fama di onestà e di fermezza
da tutte parte. monte, 1-92-10: chi così ama, sente gioie tante /
sa che sia vita dolgliosa; / e chi è nel contrado bene stante, /
colla virtù chiaro e in cittadinanza superare chi di ricchezza il soverchia. oriani,
alla fine. tassoni, xfl-2-158: chi fugge superchiató da maggiore forza merita scusa.
, la soverchieria e la violenza in chi dominava. pirandello, 7-441: era seccato
dice non so dove il galileo, a chi viene colle sole armi della ragione umana
questa è una vera superchierìa. e chi v'ha detto a voi, signor
sola voce e apertamente fatiche e molestie a chi li possiede. baldélli, 5-3-137: la
siracusani. salvini, 39-iv-14: ora chi oserà mai con temerario sua opera fa per
terminasse tutto in foglia o in puo- chi frutti. lancellotti, 2-118: con un
che credette scopiare delle rise, e chi indrieto e chi inanti piegandose e chi ponendose
delle rise, e chi indrieto e chi inanti piegandose e chi ponendose la mano
e chi indrieto e chi inanti piegandose e chi ponendose la mano al stomaco per il
prodezza, / e donasi a viltate / chi n'ha entilitate, / ch'amore
., 6-631: a. c- chi ha danari ad usura, par che 'l
v-684: paura abbatte il pigro; e chi è soperchio spigliato campa con fame.
d'acordo. alberti, 297: chi compera spende quello superchio e stassi a
grandezze della francia, fu subito disunita da chi potea soverchio neh'animo del duca.
d'ansietà gli acquisti delle ricchezze a chi brama arricchirsi della vera gloria ed ornarsi
incantadi de qui e dato il sorabondante a chi sono, e a. russo
sovrabbondanza, peroché diedi libertà generosa a chi mi empie d'oro. d'annunzio,
guidatore, o nel migliore dei casi di chi gli siede accanto. 3.
ordine gerarchico (con partic. riferimento a chi, alfintemo della chiesa cattolica,
e gai'rassembramento, / che fa gioir chi 'n voi ha stendimento / veggendo voi
sorride come di spregio, dietro a chi ha dato. e sono le figliole che
sulle sue delle idee che forse a chi legge non sarebbero mai venute. =
: non esercita ragionevolmente la sua libertà chi contraddice a dio ed alla temporale sovranità,
contraddice a dio ed alla temporale sovranità, chi vuol seguire il piacere e lasciare l'
/ e con un sopracciglio, / qual chi col suo consiglio / parla di cosa
, 86: porgi, o padre chi abbia sempre sugli occhi dio, sovrano giudice
particolari. 4. proprio di chi detiene ed esercita il potere supremo o
sapere ancora,... a chi voglion darlo,... si dovrebbe
mordi davanti, / e paremi chi vada in paradiso, / e tegnomi sovrano
. sovrano2, sm. chi è a capo di uno stato o di
il principe o il papa); chi non ha altro potere, autorità o persona
cui dipenda in un ordinamento gerarchico; chi detiene la sovranità ritmo laurenziano
araldici. 2. per estens. chi eccelle e primeggia sugli altri o in
sofiraoccupazióne), sf. condizione di chi lavora per un numero di ore superiore al
continuativo di un bene da parte di chi non ne è proprietario (in modo da
nessuno impedisce di lavorare di soprappiù a chi ha maggior voglia.
8. sm. e f. chi è preposto, chi presiede a un'istituzione
. e f. chi è preposto, chi presiede a un'istituzione, a un
, a un settore amministrativo pubblico; chi soprintende o è responsabile dell'esecuzione di
, esercitando la propria particolare competenza; chi ricopre una funzione di particolare responsabilità in
-, nel comune rurale medievale, chi aveva l'incarico di vigilare sul territorio
da s. c., 1-658: chi penserebbe che la divina provvidenza avesse permesso
239: di ciascheduna scienza, chi vuol trattarne compiutamente, non può non
. fra giordano, 7-43: chi starà tra gente ha il vento e 'l
comose e divise da quelo monte, chi sovresta a lo so monester, una
sovrasta con la sua possanza e aiuta chi in lui si confida. -risultare
, quella diligenza che deve l'onesto a chi sovrasta, sono comandati dalla ragione.
... non gli suol fare chi non è abitualmente fornito d'una straordinaria virtù
sua? giraldi cinzio, 6-14: chi a le leggi soprastà, può lor /
l'età dell'oro, per- cioché chi guidava repubbliche e chi soprastava a reami era
, per- cioché chi guidava repubbliche e chi soprastava a reami era così primo di
contento che ella si maritassi a chi e'volessi da alessandro in fuori, imperocché
acciò che tu non possi fallare, ché chi avrà misura ne'suoi fatti soprastarà a
ma per acquistare moneta o dignitade; e chi desse loro quello che acquistare intendono,
s. bernrdino da siena, 69: chi sta in altezza di stato e signoria
ecco perché tutti si sovreccitano. c'è chi perde somme enormi. = comp.
più era morto de'latini, di chi altro poteva esser voce se non d'
ii-235: fra i bennati d'israele / chi più fede ebbe di lui [san
2. assistenza prestata a chi è in condizioni di indigenza o di
vegno de'più bisognosi. -sostentamento di chi è affamato. boschini, in:
fa nascer sollecito aiuto prestato a chi è in condizione di indigenza o di
liberale in ogni genere di sovvenimento a chi ne abbisogna: di denari e protezione
vuo'ch'i'ti sovvegna, / dimmi chi se', e s'io non ti
- rianimare i sensi di chi abbia perso conoscenza. parabosco, 3-32
4. confortare moralmente o spiritualmente chi è nel dolore, nell'angoscia,
santi). iaco-pone, 69-61: chi la croce stregne bene, -iesu cristo li
struggendo come cera al foco. / chi mi può sovvenir non mi soccorre,