, a rischio di cavare un occhio a chi gli stava accanto. papini [in
, se un scimunito / non scorgeste in chi v'ama al sol parlare, /
: si troverebbe forse fin d'oggi chi intraprenderebbe la strada da lione a ciamberì
pucci, 4-281: a noia m'è chi, mangiando, si scigne. buti
e di speranze vóto, / chiamo chi del mortai mi scinga e sleghi. rota
starsi. 10. prov. chi l'ha per mal, si scinga:
le veste de'gentil'uomini, e chi l'ha per male scingasi.
. leti, 5-i-315: non vi è chi non conservi nel petto qualche scintilla.
artistico. vasari, i-492: chi considererà la qualità di que'tempi,
moro, hanno illuminata la via a chi volle farsene sacerdote. alvaro, 7-56
nei sensi la genesi del pensiero, chi ebbe la sorte di conoscerlaed afferrarla per estenderne
di conoscerlaed afferrarla per estenderne la luce; chi col travaglio dell'attenzione si occupò di
forme organiche della nostra specie; e chi sulle diverse condizioni e circostanze della vita
lucide. algarotti, 1-ix-96: ci era chi con una chiave andava continuamente stuzzicando alla
. g. averani, ii-6: chi sa che non credessero così per lo sfolgorante
par., 9-113: tu vuo'saper chi è in questa lumera / che qui appresso
né lieto più del career si diserra / chi 'ntomo al collo ebbe la corda
2-1-15: città scinta di mura / è chi fede ha in se stesso e dio
commerciali. pataffio, 6: chi paura avesse del mal viso, / non
dissennatamente. boccaccio, vii-40: chi nel suo pianger dice che ventura / avversa
è al suo maggior disio, / e chi l'appone scioccamente
a dio, / e chi accusa amore. s. bernardo volgar.
quello che interroga scioccamente che quello a chi si fa l'interrogazione. fagiuoli,
... rispettate almeno l'anima di chi l'ha fatta. scioccheggiare (
su croce testimoniava solo della sciocchezza di chi lo compilava. manifesti del futurismo [
a proposito quello che in una guerra lampo chi si ferma è perduto. 2
inconsistenza morale. monte, 1-viii-107: chi bestia, chi sgraziato, chi cativ'è
monte, 1-viii-107: chi bestia, chi sgraziato, chi cativ'è? /
1-viii-107: chi bestia, chi sgraziato, chi cativ'è? / chi scioco,
sgraziato, chi cativ'è? / chi scioco, chi 'nodiato sempre vive? /
cativ'è? / chi scioco, chi 'nodiato sempre vive? / chi abassa,
scioco, chi 'nodiato sempre vive? / chi abassa, d'aver secondo il quanto
151: è più isciocco che gli sciocchi chi non si guarda da essere infamato per
sp., 3 (48): chi dice le bugie al dottore, vedete
danno delle altre. dossi, 1-ii-567: chi direbbe che anche il merito vero dovesse
[chiarella] pareva sciocco, / come chi sente l'amoroso caldo. caro,
sp., 8 (132): chi volete che ci tocchi, se stiam
si rincasò. pirandello, ii-2-1167: chi t'ha rovinato, sciocconàccio?
-ò-del lat. -w-, non manca però chi (come u. vignuzzi) propone
boemi e moravi ordinarono tra loro che chi aveva dieci milia sciocchi di vasente (che
con gran voce e dicea: « chi è degno d'aprire il libro e sciogliere
un indumento; sfilarlo dal corpo di chi lo indossa. buonarroti il giovane,
. bartolini, 20-66: « or chi si scopre, per prima, il seno
il fratello cercandone ne ritraeva, tuttolxv-74: chi può troncare quel laccio che m'avvinse /
il consiglio comunale, perché c'era chi mangiava a due palmenti, figliuolo mio
per voi. goldoni, ix-629: chi scioglierà di tamas i violenti impegni?
: dal laccio d'or non sia mai chi me scioglia. boc caccio
rifl.: ahi me tapino! chi mi sciorrà da questo corpo di morte?
venduta, fàllo come prima puoi, ché chi s'obrigò per voi sia isciolto.
/ e, non renden- dol, chi mi possa sciorre, / vagheggerò quel bel
carducci, iii-23-238: alla poesia moderna italiana chi scioglierà il grembo 'doloroso', un prete
spaventevoli scosse, ma molti anche spaccati chi in due, chi in piùflezzi. a
ma molti anche spaccati chi in due, chi in piùflezzi. a. paradisi, xxii-466
le note. foscolo, iii-1-60: chi legge con i greci moderni o con la
b. pulci, lxxxviii-ii-320: tristo a chi in tutto da sciogliea da essa
pietà si scioglie, / qual chi cattivo seme in terra getta / si
indietro il volga; / ma 'l cor chi legherà che non si sciolga, /
merita nome di meno forte, anzi chi può evitarli... con buona arte
, perch'è dello imbriaco e di chi dorme. -trascorrere, passare (il
questi versi? indovina un po'di chi sono? non la scioglieresti in cento.
dicendoti tutto quel che aviamo sentito da chi ci tien con seco in letto. della
isciogliendo il freno alla garrulità. chi / pensieri... / fanno de
, sm. slegamento, liberazione di chi sta legato o imprigionato. -anche con riferimento
rimugini più tosto gravezza che premio a chi la riceva e porterà più queste carte,
in un finischi parla di pace, chi di guerra, ma niente di positivo.
finalmente questa dolorosa tragedia in chi prima in chi zoni] questioni dal cui
finalmente questa dolorosa tragedia in chi prima in chi zoni] questioni dal cui scioglimento la storica
sciolo (sciòlo), agg. chi vanta presuntuosamente una dottrina che non ha
giuseppe flavio volgar., ii-214: chi è quello che nonsappi l'anime degli uomini
? » « sciolta un corno: chi ci assicurerebbe dai suoi unghioni? e
abolizion dei giudizi, scrivendo sfacciatamente che chi si trova in ceppi o vi sarà
dante, purg., 13-131: tu chi se', che nostre condizioni / vai
. -figur. cane sciolto: chi agisce politicamente senza riconoscersi in nessun gruppo
vari suoi cortigiani, scritto non so da chi, in fogli per lo più sciolti
mercé corre allungata e sciolta, / chi ti rammenta più sole o canicola?
-sm. stor. in siena, chi era ammesso allo squittino per una carica
ogni sforzo di farsi credere mentecatti da chi gli osserva, supponendo comparire geni di
atteggiamento). fallamonica, 280: chi tal fa laudar si deve molto, /
dante, par., ii-io: chi dietro a iura e chi ad amforismi
, ii-io: chi dietro a iura e chi ad amforismi / sen giva, e
ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio, / e chi regnar per
, e chi seguendo sacerdozio, / e chi regnar per forza e per sofismi,
forza e per sofismi, / e chi rubare e chi civil negozio, / chi
per sofismi, / e chi rubare e chi civil negozio, / chi nel diletto
chi rubare e chi civil negozio, / chi nel diletto de la carne involto /
de la carne involto / s'affaticava e chi si dava a l'ozio, /
l'altro, né di lei è chi possa fidarsi, e questo si intende
s. caterina de'ricci, 193: chi è sciolto e separato dalli carichi è
carichi è più tenuto all'asperità: chi è obbligato, come siete voi,
audacia, temerità e furioso impeto di chi, sciolto, urteggia e'buoni. machiavelli
b. croce, iii-9-285: vi ha chi s'infastidisce dell'agnosticismo e dei molti
braccia del segretista ciarlatano. 3. chi partecipa alla celebrazione di un rito iniziatico.
per altro si dice segretario che per esser chi l'esercita partecipe de'segreti di quello
]: 'segreto come un dado': di chi si lascia facilmente scoprire un segreto,
): è un galantuomo, che, chi lo paga bene, tiensegreti gli ammalati.
. boterò, i-195: chi toglie a'sudditi suoi la facoltà di unirsi
apertamente ciò che volevamo, chiedendo a chi entrasse fra noi fede in un 'principio'.
le segrete cose. cavalca, iii-247: chi vuole vedere le sagrete cose di dio
. / la più vera ragione è di chi tace. -non ancora palese (
e conintramezzo di altra persona, ed allora chi non vorrebbe vedere le ridicole scene,
voglio sentire deisecreti. deledda, iv-810: chi vuole che un suo segreto si tenga
, avutolo a sé, gli domandò strettamente chi egli fosse; e aleramo manifestò al
257: essa, udendo e non sapendo chi fusse, alquanto spaventata si vòlse;
alquanto spaventata si vòlse; ma veduto chi era, nel suo segreto non l'
qui dire un secreto, / e chi no sa, e chi ten cheto:
/ e chi no sa, e chi ten cheto: / ogni arbore che voi
empiersene lo stomaco. fagiuoli, vii-39: chi sa ch'io non avessi un bel
stato. bacchetti, 1-i-361: « chi sarebbe cotesto vecchio? », chiese un
vaglio l'acqua': proverbio che dicesi di chi non sa serbare il segreto, e
: servo d'altrui si fa, / chi dice il suo secreto a chi noi
/ chi dice il suo secreto a chi noi sa. proverbi toscani, 231:
noi sa. proverbi toscani, 231: chi vuol essere discreto, celi il suo
, sm. spreg. atteggiamento di chi occulta cose o notizie con aria di mistero
6-243: allora poldo con l'importanza di chi rivela un secretume da camerata: «
sequace, sequaze), sm. chi segue i princìpi e i dettami di
lodasse il vento. algarotti, 1-vii-149: chi vuol vedere un gran ragù di colore
. 3. per simil. chi segue i dettami di un sentimento,
, di una condizione dell'animo; chi persegue un determinato scopo o risultato.
anche sostant. dante, xlix-64: chi è servo è come quello ch'è seguace
nutrisce quella vita. salvini, 39-v-66: chi è prodigo è infestato da un vizio
alberi subiti, date / pur ombra a chi pianta ed innesta; / voi,
volte puna con l'altra in maniera che chi una ne crede pigliare pure ne piglia
; allontanarsi da un luogo insieme a chi parte, andarsene con lui, accompagnarlo
multu crudili- menti / sua nuritura, chi illa à nutricatu, / e sì bonu
pari / mirarsi dulcimenti / dintru unu speclu chi li esti amustratu, / chi l'
speclu chi li esti amustratu, / chi l'ublia siguiri. -volare verso
in che maniera puote / seguire idio chi à tutto venduto, / ed àllo
felice da massa marittima, xliii-198: chi seguirà iesù possiede 'l pegno / di non
tristizia. antonio di boezio, 126: chi era da quilo papa molto se sequìa
/ e io no tomo in col ricordo chi va via o è fisicamente lontano.
ver che mi consuma e strugge) / chi mi sprezza adorar, seguir chi fugge
/ chi mi sprezza adorar, seguir chi fugge. -con uso intr.
si trova; accompagnare con lo sguardo chi si allontana. dante, inf,
attenzione, col proprio discorso interiore. chi presume precorrereindovinando quel ch'altri dirà, non
delle nostre deduzioni. 14. inseguire chi fugge; incalzare il nemico in fuga
riputazione. -andare in cerca di chi si nasconde e tenta di sottrarsi alla
quel che natura ha dato. / chi d'un pianeto o d'un altro è
d'un altro è suggetto; / e chi sotto un destin vedi esser nato,
g. c. croce, 146: chi vuol seguir la virtù, bisogna scacciare
carriera. fagiuoli, x-5: chi vuol combattere / colla necessità, segua
amor siguirai. serdini, 1-221: chi prende questo amor falso a seguire, /
schegge. parafrasi del decalogo, 58: chi el vici de luxuria seguerane, /
. ser giovanni, 3-238: s'acheti chi è innamorato, / e non seguisca
nuoce. del! uva, 183: chi tanto segue quanto agli occhi aggrada /
dee., 2-8 (1-iv-187): chi sarebbe colui che dicesboccaccio, dee.
baldi, 5-42: potè proteo legar chi di sua figlia / seguìo le frodi e
e scende, e poco vale / chi non ti guarda e da te dipartisce;
, 59-119: il governo piemontese, per chi lo credenecessario, il popolo e l'esercito
. metastasio, 1-ii-930: né so di chi lagnarmi, / ma sieguodo a diporto su
., i-intr. (1-iv-27): chi il primo di noi esser debba nella
compatimento; / ma così segue a chi mi dà un'occhiata. zeno, xxx-6-193
65: degg'io sempre onorar chi più nr irrita? / forse per tema
parecchi omicidi da canaglia a canaglia, ma chi dice cinquanta, conta le unità per
e ciò seguì, benché vi sia chi ha detto / ch'un di quegl'indovin
miglior giudizio si farebbe degli scrittori latini a chi volesse oziosamente seguir torme d'alcuni eruditi
, 508: è stato chiesto a moréas chi fosse questodon o dom caramei di cui lo
per il diverso dotar della natura! / chi marte seguee chi di appollo ha cura,
dotar della natura! / chi marte seguee chi di appollo ha cura, / come alor
quei che segue il fiero marte / quanto chi dàssi a pallade in potere / ne
a dietro. proverbi toscani, 74: chi segueil prudente, mai se ne pente.
, mai se ne pente... chi segue il rospo, cade nel fosso
e spaventoso più di quanto possa credere chi noi pruova, per lesì frequenti e sì
miei potenza / presono giuseppo e chi lo seguitava. boccaccio, dee.,
lo sguardo, ma senza muoversi, chi passa o si allontana; continuare a guardare
-mantenere la stessa posizione apparente rispetto a chi guarda (un personaggio dipinto).
seguitatodonne maritate. 4. inseguire chi fugge e, in partic., il
, ché, dall'avidità di seguitar chi fugge, non siano tirati in qualche
e in persona, / ed in danar chi l'avea seguitato. nardi, i-486
e dissero loro che non si trovava contro chi si potesse fare la scampanata.
« io sono luce del mondo. chi mi seguita non va in tenebre,
più... dovrà ciò farsi da chi seguita cristo, il quale nel dì
tommaseo [s. v.]: chi parla o scrive, seguita l'ordine
se retrova alcuno equa- le. / chi seguitarà più cotante scale, / dove se
finire, tu perderesti di capitale pare- chi migliaia di fiorini. questa non è la
, 2-130: non ci è oggi chi buono esemplo boglia seguitare. dante,
e insolenza che faceva il popolo a chi non aveva tal segno intorno. scalvini,
, 54: la carne non dà a chi la seguita, se non gravamento e
delle vertù e seguitando le scienze, chi dubita che, avanzando di giorno in
gli empi pensier pagani; / ma chi dei cartesiani / l'idea può seguitar?
. dante, xllx- 67: chi è servo è come quello ch'è seguace
, lxxxlv-350: donne e fanciulle, chi ha gentil core / pigli del tempo,
uno degnissimo grado. casini, lvii-62: chi ha infame origine / e nell'infamia
altro che io, frate nicolò, e chi il mio nome vorrà trovare e il
premio di virtù. savonarola, 7-i-56: chi tiene opinione dalla qual seguita una conclusione
giuglaris, 154: signori miei, chi non vuol seguitare noncominci, e chi ha
, chi non vuol seguitare noncominci, e chi ha cominciato non seguiti. = forse
di qualcuno. di popolo, chi in carezza, chi a cavallo, chi
di popolo, chi in carezza, chi a cavallo, chi a piedi, con
chi in carezza, chi a cavallo, chi a piedi, con giamboni
animo e più dritto amore di patria biasimavano chi dicea quelle villanie. mamiani, i-131
autorità di dare gli onori e utili a chi gli uomini per udirli parlare, e
, 359: che può scegliere chi viaggia con tanto seguito dietroe con la ragion
seguito. -capo di seguito: chi ha un gran numero di seguaci e
boccamazza, i-1-389: la schiena chi presiede all'asta pronuncerà ad alta ed intelligibile
i seguiti attraverso la cronaca col batticuore di chi spia sulla tela le peripezie dell'eroe
elezzione del soldato anticamente: cioè, chi avesse l'occhio vivace, il collo di
anonimo genovese, 1-1-203: ben è mato chi se fia / en questo mondo traitor
/ en questo mondo traitor, / chi ogni soi seguior / per vitupera desvia
badessa / di quelle che, a chi brama di passaggio / vaga angio- letta
ciascuno, fresco come fiordaliso, / chi ti riguarda e ben ti mira fiso,
. prov. monosini, 86: chi vuole arricchire in un anno, impoverisce
sei mesi. proverbi toscani, 142: chi è più vicino al v'erano
; ma l'altro giuocatore dice: « chi ha intelletto, computi il numero suo,
al valore avveniristico di tale numero per chi viveva nel cinquecento).
si dà per antonomasia il suo nome a chi è fanatico partigiano di qualche setta od
di napoleone. boccardo, 1-302: chi mi guarentisce ch'ei [lo stato]
e pietoselagrime? metastasio, 1-ii-850: or chi potrà senza lagnarsi epiangere / narrar d'europa
c. i. frugoni, i-10-29: chi scordar puote o non curar lontano /
: ben ha di selce il core / chi senza amarti ascolta / come dolce favelli
selce. selciàio, sm. chi mette in opera le selci per pavimentazione.
selciaròlo, sm. region. chi esegue pavimentazioni stradali. baldini,
, 1-14-186: le dieno a fare a chi parrà loro e nonalli maestri e selciatori che
2-xxi- 360: una sensazione, chi l'ha provata, che non si dimentica
da dermatosi alle mani; colpisce soprattutto chi lavora nell'industria elettronica e vetraria.
di agire, quando è bene sapere chi comanda e chi ha da ubbidire. fenoglio
quando è bene sapere chi comanda e chi ha da ubbidire. fenoglio, 5-i-643:
scientifici, opera una selezione per individuare chi si segnala per particolari qualità e doti
metodi scientifici, allo scopo di individuare chi si segnala per particolari qualità e doti
(plur. m. -i). chi sostiene la teoria della selezione naturale proposta
teorie dei 'selezionisti'. 2. chi ha il compito di smistare le comunicazioni
2. ant. seggio destinato a chi ricopre una determinata carica; trono (
dattari e d'altre ispezie asai e chi 'l bee e non è uso, sì
1-300: oh quanto si truova indietro chi monta in sella ultimo di tutti! piovene
votare la sella. algarotti, 1-iv-208: chi vorrebbe esser così ardito da entrare in
voglia far come dice la canzone: chi non può battere il cavallo, batti la
cotar serva e cerca a un arbor, chi è monto cavao, e adù-me le
dentro ascose. boccaccio, vii-59: chi che s'aspetti con piacer i fiori
si annunziarono i miracoli della radio, chi potè tenerlo, il vecchietto? ogni antenna
poco foco gran selva divora: / chi troppo parla, credo, invan lavora
161: ha questa virtute, che chi l'àe cu sì e andando a cagare
: a questa citate erano vicini multi buoschi chi avea- no copia de multe bestiame salvage
non son di vostro gusto: / e chi diavolo mai può contentarvi? / vi
questo gustoso legume, stimolatore, in chi se ne cibi, dei sogni più
, scostante. anonimo, i-624: chi fa ben troppo li torn'a dannaggio;
del veemente e del selvaggio, per cui chi le possiede si attira nel mondo molte
repubblica », 22-ii-1986], 7: chi faràrispettare quei parametri, gli amministratori del mattone
fratello. -rifiuto di mescolarsi a chi non appartiene alla propria cerchia.
ogni bene. 3. figur. chi è oggetto di concupiscenza, di seduzione
e assai cera. granucci, 1-105: chi non sa ancora che i salvatichi uccelli
che ne volete fare dunque? -mangiarmelo con chi mi pare. beccaria, ii-642:
una massima di collegio; è salvatico chi fa carestia di parole. alfieri,
sp., io (185): chi avesse sentito, in que'momenti,
cavalca, iii-231: però si conviene, chi vuole avere pacee domestichezza con dio, che
il colsi. manzoni, 41: chi potrà della gemina dora / della
tae grife mai mai nozampa; / che chi seme la entro va / perpetoamenti ge sta
pubblico. 2. disus. chi vende sementi. p. petrocchi [
s. v.]: 'semaio': chi vende semi di piante. 3.
vende semi di piante. 3. chi vende uova di bachi da seta.
s. v.]: 'semaio': chi alleva o vende seme dabachi. =
ogni loro vocabolo per quanto animalesco, chi di noi può dir nulla? semasiòlogo
buona, ma indigestae bevanda poco adatta a chi ha lo stomaco in disordine. foscolo
, 1-ii-71: v'è chi amando si strugge al mio sembiante. monti
lunga è l'arte: / a chi altamente oprar non è concesso / fama tentino
i pensieri. leopardi, 2-56: chi dirà tonde e il turbo / del furor
vostro e dell'immenso affetto? / chi pingerà l'attonito sembiante? e.
. giacomo da lentini, 50: chi vide mai così begli occhi inviso, /
, che così ti travaglia, / ètraditori chi 'l tradisce non erra; / chi con
ètraditori chi 'l tradisce non erra; / chi con falsi sembianti no. ll'aferra
: le venne incontro col sembiante di chi ha in pronto una barzelletta. bernari,
storico, e li fa più cari a chi... vi vede il sembiante
mura; e già se ne penteo / chi ha volute mie forze provare, /
cortese. serafino aquilano, 146: chi sei, donna, che vai perqueste corte
sembianze / di fina 'namoranza, / chi lo partisse seria sconoscente. delminio,
.. / non fecondar me, ma chi degnò crearme; / no 'l mio
/ che 'nprima pare gioco, / ma chi lo tocca ha pene. seneca volgar
eu la guardu, sentir la dulzuri / chi fa la tigra in illu bianza
, iii-173-4: al mio parer non è chi 'n pisa porti / sìla tagliante spada d'
sul viso e per la vita a chi è di carnagione molto delicata...
gicomo da lentini, 54: chi non avesse mai veduto foco eserta tien ammen
, 2-lxxxii-38: vilissimo sembra, a chi 'l ver guata, / cui è
, inf, 33-12: io non so chi tu se'né per che modo /
, 1-69: sia maledetto il seme e chi 'l congiunse / nel ventre diabolico ov'
prodotto ha il seme / di cadmo chi gli infranga col nodoso / rovere l'
vuol dello scapamento e aver cent'oc- chi intorno a'bachi; se no, non
garzo, xxxv-ii-311: vergogna, chi la teme, / nasce di buon
-fondatore o fautore di un partito; chi è responsabile di pericoli, guerre,
sedere intorno a ricordarsi della morte di chi lo sementò. -la fede in dio
ii-2-271: questa è la croce vera di chi ha anima e mente e dottrina,
e mente e dottrina, dover servire chi nel pericardio hadel sughero e dei semi di
celesti: / non spegnerà il suoseme / chi fa crescer l'altrui. carletti, 55
il seme paterno e corrispondesse con ingratitudine a chi gli ha dato tessere. giusti,
b. pulci, lxxxviii-ii-320: tristo a chi in tutto da pietà si scioglie,
da pietà si scioglie, / qual chi cattivo seme in terra getta / si truovapoi
1-13: v'è un giuoco intitolato chi fa più perde. l'istesso si sperimenta
tutto » mi diceva egli. « chi sa? forse il cielo ce l'ha
s. v. j: 'semellaio': chi vende semelli. soffici, i-20:
rende e renderà suo campo, / chi fa sementa per che non dice i campo
, che trassinano i grani per correre chi sale il primo su quel ciliegio:
risparmio, e a malincuore, come chi arrischia cosa che troppo gli preme. pascoli
a farla sementa, per non veder talora chi la porta et essere tanto avvilita la
sementa e per tutto mandò comandando che chi la sua grazia desiderasse, prendesse il
certo modo alla sementa dei fatti, chi viene dopo assiste alla mietitura; i
potranno sedere intorno a ricordarsi della morte di chi lo sementò. -suscitare,
ricolgano. poliziano, orfeo, 274: chi è che mieta la sementa in erba
tutto questo ammirabile magistero quali son nati chi al 30, chi al 50 giorno.
quali son nati chi al 30, chi al 50 giorno. della formazione
panfilo volgar., 71: chi è quelui che mande a semenar lesoi semence
, messa a molle nel vino, fa chi ne mangia inclinato alla lussuria. erbolario
e non molto distante / surger farà chi per morte 'l defunse, / venendo lui
ossa. 2. figur. chi è provvisto in maniera notevole di doti
miaccesa nel cuore. semiagricoltóre, sm. chi esercita una forma incarbonchiare,
(plur. m. -i). chi si dedica all'attività artistica pur avendo
pur avendo una preparazione tecnica inadeguata; chi consegue risultati artistici molto modesti.
animaleschi. nievo, 2-24: chi lo avrebbe detto che le nostre mani
? papini, x-i- ioii: chi creò quella semibestia che più d'ogni altra
). semicittadino, sm. chi nell'àmbito di una comunità civile gode
e semiumanitaria. -proprio di chi dimostra tale livello culturale. pasolini,
e della bambina, durante il giorno chi se ne occupa? » « sta a
si potrebbero perdonare attitudini di semideità a chi non porgesse come documento giustificativo un'opera
(plur. m. -ci). chi si ispira soltanto in parte ai princìpi
. vogliono, ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare... da
sm. (plur. -ci). chi segue una dottrina non perfettamente ortodossa o
. m. -i). proprio di chi è fautore di posizioni politiche di sinistra
semifiasco, sm. (plur. chi). parziale insuccesso di un'iniziativa
semifilòsofo, sm. mezzo filosofo; chi filosofeggia da dilettante. buonarroti il
nel buio, pareva sentenziare: guai a chi mi rientra. = comp.
-con valore attenuato o iron.: chi crede di possedere eminenti capacità, intelligenza
, 576: 'premio semi- gratuito'. chi manda l. 36, riceverà subito i
nelsenso di 'cameade'. papini, iv-19: chi patisce dell'ubbia di fare storia integrale
somiglianza. semiliberale, sm. chi dimostra una certa sim patia
stato di parziale coscienza, proprio di chi non è completamente in grado di intendere
. guarino guarini, 1-283: chi... tagliasse via una porzio
metopa. cesariano, 1-64: chi hano in li anguli principiati li triglifi
in li anguli principiati li triglifi e chi la semi metopa seu semimetopa. barbaro,
econ. forma di mercato in cui chi detiene la quasi totalità o la maggior
semimorti, calpestati dall'inumanità, senza chi gli aiuti. 2. che
dunque una libbra di semine salate a chi, parlandomi del mio tutore, lo
crescono e generono delle simili a loro, chi per via di semi e chi per
, chi per via di semi e chi per via di trapiantazione, mediante una
. tommaseo, 14-iv- 100: sovente chi semina non raccoglie, acciocché i seminanti
sé ciascun arende, / und'è folle chi attende, / di seminato, gran
gioglio. panfilo volgar., 71: chi è quelui che mande a semenar le
ama questa erba luoghi umidi e ombrosi; chi lo semina per averne le radici,
] sono così antiche che non si trova chi fusse ilf>rimo che insegnasse piantar le fave,
passi andare / prima ch'io scioglier possa chi mi serra. vasari, iii-761: se
] nel mondo e quanto piace / chi umilmente con essa s'accosta. passavanti,
, fu il monitorio affisso nelli luo- chi soliti di roma e immediate seminato per tutta
, nonmietiamo. preziosi dandoli a chi non è in grado di apprezzarli.
dire delle cose belle ed elette a chi non l'intende e non le capisce
quello raccoglie. rinaldeschi, 1-80: chi seminano con lacrime in allegrezza ricoglieranno.
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-12: chi semena spine / secaranno soe semente. canti
semente. canti carnascialeschi, 1-390: chi non pianta e semina a tempo
freschi, prosperosi: bisognava dire che chi era destinato a far loro tesequie,
spera il vago vento in rete accogliere / chi sue speranze fonda in cor di femina
cor di femina. costo, 2-66: chi resta in casa e manda fuor la
g. c. croce, 64: chi semina iniquità, raccoglie de'mali. grillo
raccoglie de'mali. grillo, 1052: chi non semina, non raccoglie. monosini,
l'altro ricoglie. idem, 377: chi vuole il buon rapuglio, / lo
per ventura. pananti, iii-180: chi vuol raccoglier lagrime dèe seminare amore.
persona al mondo. ibidem, 26: chi semina buon grano ha poi buon pane
poi buon pane. ibidem, 84: chi mal semina mal raccoglie. ibidem,
semina mal raccoglie. ibidem, 170: chi semina spine non vada scalzo. ibidem
e nascono sbirri. ibidem, 231: chi parla semina e chi tace raccoglie.
, 231: chi parla semina e chi tace raccoglie. ibidem, 249: chi
chi tace raccoglie. ibidem, 249: chi n'ha ne semina, e chi
chi n'ha ne semina, e chi non n'ha ne raccatta. ibidem,
ha ne raccatta. ibidem, 321: chi semina virtù, fama raccoglie. verga
, semina tutto. idem, 1-iii-685: chi semina vento, raccoglie tempesta.
o microrganismi. marino, 1-19-4: chi fia che, come al sol tenera neve
percosse. foscolo, ii-ioi: or chi non sa che adulator tuo primo /
risaie] possa render men nociva a chi vive nelle medesime, nulladimeno, ritenendo
il mondo? ciondoloni, dondolando come chi semina porta il braccio o quasi seminandole
semiologia? pasolini, 18-222: mente anche chi dice, a proposito delle nozioni elementari
. semioràcolo, sm. iron. chi ritiene di poter emettere giudizi sicuri o
e io risponderei: « già: e chi li fa? non io certo ».
sm. (plur. -i). chi si dedica alla poesia in modo estemporaneo
scioglimento delle camere. forse c'è chi ritiene che siamo scivolati verso una repubblica
semipretino, agg. proprio di chi, pur non facendo parte del clero
, sm. sport. condizione di chi pratica un'attività agonistica come semiprofessionista.
m. -i). sport. chi pratica un'attività agonistica (in partic.
sm. (plur. -chi). chi gode di una relativa agiatezza.
. giusti, 4-i-120: chi non vuol far centone o miscellanea,
vuol far centone o miscellanea, / chi non s'affida alla semisaccente / ciarliera nulleria
semisacro, nel quale non è facile sapere chi può esservi ammesso e quando, la
una bisaccia sulle spalle, piovuti da chi sa dove, a spizzico,..
semisèrvo, sm. letter. chi si trova a vivere o a operare
o a operare in condizioni subordinate; chi mostra un atteggiamento servile nei confronti dei
f. f. frugoni, 1-501: chi li sente, con voci semisgozzate,
questa mia voce semispenta, / chiamo chi non m'ascolta. -smorzato,
delfino, ii-357: quale edipo potrà dirci chi fosse quella vaga donzella il cui capo
, onesto. dondi, 238: chi no abandona la sèmita diretta / convien
strada non lassare, / spesso allonga fastidio chi vole abre- viare. 7
. stor. persona che brerà impossibile a chi ricorda il mio stato normale di sta
, sf. raggiro che comporta, per chi ne è colpito, un danno economico
a letto e mandò chiamare il chi, due uomini, già semivestiti, finiscono
. p f. giambullari, 362: chi morto affatto e chi semivivo, in
giambullari, 362: chi morto affatto e chi semivivo, in sì diverse e strane
un torrente / di semivivi, e chi pietà domanda, / chi sorge e
semivivi, e chi pietà domanda, / chi sorge e chi ricade in guazzo tetro
pietà domanda, / chi sorge e chi ricade in guazzo tetro / di sangue,
in guazzo tetro / di sangue, e chi si trae le membra dietro. fagiuoli
, e par del senso privo; / chi 'l slacia e bagna, chi 'l
/ chi 'l slacia e bagna, chi 'l stroppichia o frega: / a poco
/ si tu noi fai, non è chi n'aia cura; / da tutta
90: sembula o vermicelli. item chi facesse vermicelli, o vero semola intra vìsceglie
sua semola. idem, 246: chi si mette tra la semola, gli asini
semolièro, sm. ant. chi passa allo staccio la farina per separarla
locuz. - cadavere, manichino semovente-, chi supinamente obbedisce a ordini o impulsi,
[gesù] la mor chi, a una specie di biblioteca semovente e
s'io voglio 'l ver dire, / chi lo volse se somma luce
istituzione, una for / chi ben t'asaggia, mai non può morire
se'la soave refezione dell'anima; e chi ti man- ciascuno di loro è ferma
a la tua consolassione; ma qui chi cruciato, serà consulato a te.
. machiavelli, 1-i-159: considerino quelli a chi i cieli dànno tale occasione, come
, 128: noi vogliamo lasciare a chi verrà dopo noi tanta vergogna, cotanto
la nascente fé memorie illustri, / dite chi vi svegliò fatte immortali / in sempiterni
'n sempiterna doglia, / se presto chi m'ha morto e chi m'addoglia /
/ se presto chi m'ha morto e chi m'addoglia / non muove a darmi
a'nuovi suoi sporcissimi appetiti, onde fra chi fuori si vede escluso da quella ieri
, con la lu nelia chi fosse seco. firenzuola, 537: ancora
cui io parlava poc'anzi, a chi sono noti? dove vengono registrati se
come ti mostri semplice neli tuoi adimandamenti! chi è colui che voglia ricorrere a la
, che colui che inganna troverrà sempre chi si lascerà ingannare. f.
garzone icaro di semplicetura né la vista di chi intende. de amicis, ii-50: di
da s. c., 11-7-5: chi alla moltitudine predicala parola di dio, sempice
preziosa, senza il giusto mezzo di chi... ha cercato di scrivere proprio
sommo bene. leone ebreo, 41: chi lo può conoscere vedendolo in essere conosce
e due graduati. borgese, 1-27: chi non voleva proprio capire era la madre
mitazione di cristo volgar., iv-15-3: chi leverà la sua intenzione semplicemente a dio
amore trae altrui del senno e quasi chi ama fa divenire smemorato. capellano
de sanctis, ii-13- 378: chi medita, non è un filosofo, ma
adoperata, tale che io non so chi altri se pavesse potuta mostrare che amore
294: questa opinione... chi l'avesse rifiutata poteva passare per un semplicione
e campagnola. palazzeschi, 9-117: chi si fidava di quel sorriso non poteva essere
grandi opere d'arte. atteggiamento di chi ragiona e opera secondo princìpi schematici,
usato dai francesi per indicare chi, per vizio di ragionamento, non
no 3. figur. chi, in virtù della sua dottrina, sa
, paolo per gran simplicitade li addimandò chi era stato innanzi, cristo o vero
del passaggio erano molto semplificate e che chi avesse un amico alla stazione di frontiera
amore, tanto se'profondo, / chi più t'abbraccia sempre più t'abrama.
si considera più sempre l'intenzione di chi manda che la qualità della cosa che
; ed intendendosi sempre l'indennità di chi l'ha. codice napoleonico [regno d'
di san gilio, 167: dio, chi verrà a quellaaltegga / nella gloria eternale /
sia troppo gravoso; / ma ferila chi t tene, / aucidela sen
quando è fio / queli chi ne son semoxi. elucidano volgar.,
. suscitò... negl'irlandesi nei chi... altresì, sartia volante,
circondario furono chiamati a consulto, e chi gli faceva serviziali, chi salassi,
consulto, e chi gli faceva serviziali, chi salassi, chi senapismi, chi fomenti
gli faceva serviziali, chi salassi, chi senapismi, chi fomenti. 2.
, chi salassi, chi senapismi, chi fomenti. 2. figur. gesto
senato moderno. -senatore a vita: chi, per legge, ricopre la carica dal
e a vita, salvo rinunzia, chi è stato presidente della repubblica. il
dante, cono., iv-v-15: chi dirà di camillo, bandeggiatoe cacciato in essiglio
ei crepasse: egliè ito in bando che chi sapesse o tenesse un messer maco sanese
di un'azienda, appellativo attribuito a chi si distingue per particolari doti professionali e
latini, rettor., 25-14: chi avea forza e podere sopra altrimolti non averia
bocca piccinina e gli occhi bassi; e chi non vuol la sposa tolga il prete
, 315: il domandare è senno a chi sa più di sé.
farete gran senno. varchi, v-581: chi negasse... il suopugnale a uno
11-34: della qual distinzione faccia senno chi n'è ancora in tempo. mazzini
vana superstizione, ma, consigliato da chi sospettava di mali maggiori in una plebe furiosa
l'oste. grillo, 404: a chi ha ventura, poco senno basta.
senno antico. ibidem, 156: chi ha ventura, poco senno gli basta
sé perché altri ingrassi: è stolto chi danneggia sé per giovare ad altri.
erra, / la roba a chi ella va, tossa alla terra. /
latini, rettor., 40-22: chi dice « davizzo » non compren
viene e 'l dì vien meno, / chi desse al pulitino un certamente,
fazio, iii-11-106: italia truova, a chi gira i suoi seni, / venti
odor del veleno. ibidem, 328: chi ha le coma in seno, non
ariosto, cinque canti, 1-32: come chi tardi i suo'denar dispensa, /
parti di un onesto -sensale di pesci: chi mette in vendita al mipanni di non
grande autorità. 2. chi fa da mediatore per la concessione di prestiti
rar. femm. -a). chi funge da mediatore in una transazione commerciale
della merce trattata. -per estens.: chi acquista merce, per lo più a
delle mercatantie che vi son, e ancora chi sieno 1 mercatanti che l'hanno.
. 2. per estens. chi avvia e favorisce la conclusione di affari
li sensali ebrei. -spreg. chi fa commercio dei benefici ecclesiastici. savonarola
sono fatti oggi sensali sopra li benefici a chi più ne dà, e chi più
a chi più ne dà, e chi più ha danari, quello ha li benefici
. (femm. raro -a). chi si adopera per combinare matrimoni, favorendo
della mia condizione. -per estens. chi si adopera per unire neh'amo- re
sensali lascivi? 5. chi si adopera con il raggiro per indurre altri
disoneste o a concludere affari svantaggiosi o chi si rende responsabile di un'azione nefanda
sensale di tradimento. 6. chi si adopera per procurare voti per un candidato
di voti. 7. chi si occupa di trovare per altri persone atte
8. finanz. sensale di credito: chi fa da intermediario per l'investimento di
dell'italiana. guardate se v'è costì chi voglia guadagnare questa sensaleria. p e
sensalismo, sm. atteggiamento di chi cerca il guadagno senza scrupoli; affarismo
assennata. machiavelli, 1-i-190: chi leggerà sensatamente tutte leistorie, troverrà pochissimi virtuosi
del governo veneziano. manzoni, vi-1-39: chi dicesse... che la lingua
lume che, sebben risplende sempre in chi l'ha, non illumina sempre ugualmente,
facoltà psichica. chiari, 5-30: chi non conosce amore per prova immaginarsi non
sottili sensibilissimi e forse comprensibili soltanto a chi li muove e li spia nelle profondità.
, 15-iii-1946], 55: v'è chi attribui todinamica.
essere aperta consisteva il suo essere chiusa. chi sua proprietà, ma il peccato percuote il
: « cos'è la filosofìa sensistica? chi era du tillot? » =
delle pene. tenca, 1-194: chi scriverà la biografia di pellico, non dimenticherà
l'altre belle e dotte armonizzanti, / chi 'l fondo pian d'una vivola appoggia
degli atti con cui faceva iscom- pisciar chi l'udiva. -lo esser troppo sensitivo cava
... come soffrirete poi voi chi vi sveni, chi vi smammelli, chi
soffrirete poi voi chi vi sveni, chi vi smammelli, chi vi sbrani e
chi vi sveni, chi vi smammelli, chi vi sbrani e vi frigga e vi
sensitiva, merita d'esser temuto da chi l'offende. a. adimari, 3-53
dell'umane cose, / acquista oggi chi nasce il moto e il senso.
perché dintorno suonin mille tube, / chi move te, se 'l senso non
il ciel mite ed immite! / chi potrà darmi un qualche nuovo senso?
quanti. tansillo, 124: se a chi più perde più dolor con- viensi,
. n. agostini, 5-14-50: come chi una ponderosa salma / sopra gli omeri
s. maria maddalena, xxxiv-199: chi vuol vivere assai non pigli affanno,
imperio aver di tutto 'l mondo / a chi le proprie voglie non affiena, /
, nuovo, insolito, o da chi ha comportamenti inattesi e provocatori; scalpore
perdita fu ricevuta con molto senso da chi non lo conobbe. marco foscarini,
del necessario. mascardi, 2-429: or chi di noi, signori, ha 'l
'l cuore di smalto sì impenetrabile? chi ha 'l senso dell'onore sì rintuzzato
in generale. varchi, 23-24: chi non manca del senso commune osservi nel
e ai risultati di essa dall'essere chi li compie partecipe di tale mentalità.
ai prencipi d'italia, aderivano, chi più chi meno, e per convenienza e
d'italia, aderivano, chi più chi meno, e per convenienza e per
seguilla in volgare. castellani, xxxiv-323: chi vuol tornare al fonte immenso / della
contraria a'sensi del pontefice e gustosenso, chi voglia per un sogno privarsi di cosa tanto
poco di cui fui capace, e chi ha di me più coraggio, più ozio
x-2-144: ben di senso è privo / chi ti conosce, italia e non t'
pallavicino, 1-818: apportavan l'esempio di chi si muove, il quale non può
, e percepito acustica- mente (da chi ascolta) come 'segnale': il significato si
il tempo, la positura scomoda per chi dovesse spolverarlo [un busto] avevano lasciato
le cose, che porgan diletto / a chi prenderà in mano il suo poema.
pon legge / un miser servo, e chi de'sensi è fuore / le pecorelle
. fra giordano [tommaseo]: chi vuole vedere una veritàsottile o di geometria o
la fanciulla pallida non muove il senso di chi lavede, così le opere di costoro non
sembian za di oscenità, come chi dicesse 'un cotale', 'vostra natura',
sia però tra voi, donne, chi pigli / in qualche tristo senso i
in lei e però completamente sconosciuto a chi le sta dinanzi. = deriv
terza ragionale. gherardi, 1-ii-389: chi la parte sensuale seguita, abbattendo la
sensuale / e viensi all'altra, chi ben si rimembra, / più bella,
il piacer fugge. savonarola, 56: chi cerca ricchezze, / onor, piacer
e furfanti, e non vuole che mangi chi nonlavora. e loro [i frati]
mezzofra cartesio e locke... a chi interpreta sensualisticamente p'idea corporis'bisogna
5. c. croce, 147: chi naviga nel mar delle sensualità si sbarca
nieri, 3-201: 'sentàcchio': dicesi di chi sente facilmente anche quando dorme; si
ciardini, 2-1-52: non è maraviglia che chi non sapeva e'particulari delle cose,
daive conforto e resbaodor. / questo chi par un gram vapor, / tosto
, 160: è spergiuro... chi giura contra la sentenza dell'animo suo
fata, - vo''n altessa / chi la fermessa - d'essa - conoscensa /
. anonimo romano, 1-183: « chi vorrao tornare tornarao, chi vorrao remanere
1-183: « chi vorrao tornare tornarao, chi vorrao remanere remanerao ». questa sentenzia
/ falsa sentensia avere, / e chi perdere vole piato avocato. onesto da
sentenzia dare. /... / chi contra de l'om giusto aà sentenzia
: de'quali, cimentati di nuovo, chi avrà la metà ed uno più delli
sentenza, fanno arricciare i capelli a chi li guarda per la terribilità che essi
vi metterò la sentenzia del testo innanzi: chi ha del buono iudizio tenga l'occhio
facciamo », disse « il ponte a chi fugge », e mostrò che senz'
illegittisentenzia. proverbi toscani, 150: chi ha la sentenza contro mamente.
, ii-iii-49: savete voi... chi è bono o non bono de'vicini
non bono de'vicini vostri, ché chi ama quello bono che per bono sentenziano
tali, entenaete ch'è bono, e chi contrario, contrario. ovidio volgar.
si può parimente giudicare e sentenziar felice chi è vissuto. d. bartoli,
faccio come 'l nibbia', / però chi me sentenza, fa mal troppo; /
doglio perché meo servire / è sentenziato da chi fa fallore. ricordati, 1-36:
sotto ai sensi dèe essere sentenziato da chi ha il senso più delicatoe più fino.
subord. chiaro davanzati, xxi-21: chi sta nel foco già non dè volere
il morto. segneri, iii-3-216: chi lascia dio per ritornare al demonio, dopo
quando, come, perché, con chi, dinanzi chi, quanto tempo, in
, perché, con chi, dinanzi chi, quanto tempo, in che tempo
8-ii-154: troppo alla buona suole sentenziardalle cattedre chi non sa prima ben discemere queste opposizioni
manifesto di che cose e quando e a chi stia bene nel parlare questo modo di
. giuliani, ii-314: allora chi m'avesse detto: « non piglierai
. visconti, conc., i-381: chi senza badare a prescrizionisentenziate a testa fredda trasfondesse
dei non sensi. 3. chi, con la novità e la forza della
supponenza. capuana, 1-iii-156: « chi manca al convegno è un vile!
che segue è della medesima vena, e chi non sa trovardiscorsi sentenziosi e saldi vada a
. v. sentenziosàccio]: 'sentenziosàccio': chi, sputando sentenze che offendono altrui,
per la via delle disperazioni, percioché chi per quella camina non può volgere i piedi
seder buonarroti il giovane, i-40: chi 'l cammin d'umana vita / tranquillarne
/ tranquillarne in ciel desira, / chi a gloria aspira / alta e gradita,
non è uomo dabbene o buon cristiano / chi noi richiama e non gli mostra il
, a nullo ancor dimostri, / qual chi seco d'onor contenda e giostri,
del nuovo. mascheroni, 8-195: èvvi chi pinge i floridi arbuscelli, / e
, xxx-6-104: premio ben degno / a chi s'apre il sentier col proprio merto
sentiero: tenere lo stesso comportamento di chi ha preceduto. m. zane,
g. c. croce, 2-52: chi segue i sentieri / della virtù guadagna
. alv. contarmi, lii-4-243: chi parte dalla via dritta, travia di
, gentile, affettuoso', e, a chi piace, 'simpatico'. d'annunzio,
: cessi... la meraviglia se chi vuoto si sente d'ogni vera sostanza
sentiti in francia e in italia né da chi scrive né da chi legge. il
italia né da chi scrive né da chi legge. il conciliatore, ii-609: qui
(plur. m. -i). chi indulge al sentimentalismo, all'eccesso svenevole
virile sentimentale. 2. filos. chi attribuisce valore conoscitivo e, anche,
: èi perduto lo tuo sentemiento, chi mostrasti altro tiempo de vivere cossi descretamente
menoiscritte, le quali impediscano il sentimento di chi legge, non lo debbi a me
che ciò che dicea parea bello a chi lo udiva e dichiarava i loro animi d'
27 (459): son cose che chi conosce la storia le deve sapere;
ne diciamo qui quanto basti per infarinarne chi n'avesse bisogno. -comune sentimento
che il sentimento poetico abbondi più in chi, torcendo o alzando gli occhi dalla
i fiori delle agavi americane, o in chi ammiri e faccia ammirare anche le minime
. casini, i-29: né vi era chi opponesse veruna chiosa per istiracchiare la legge
intendere e il giudizio o l'opinione di chi la fece, e quel che i
o iperbolico, 'non ha sentimento'chi non si riscuote di nulla; o,
diciamo che 'non ha anima né sentimento'chi pare poco sensibile al bello di natura e
cose esterne meramente sensibili l'attenzione di chi ascolta e legge. 'toccare la corda del
de'sentimenti onde io maledivo mantova e chi n'era padrone e chi volentieri vi
mantova e chi n'era padrone e chi volentieri vi stava. tommaseo [s.
insensato. biondo, xlv-89: pertanto chi non ha legge è pazzo, fuori
perdono e'sentimenti, né può dolersi chi non sente. -perdere i sentimenti
sentimento'. proverbi toscani, 88: chi non ha sentimento, riman senza frumento
iii-1-360: un le sentine / purga; chi afferra i remi; altri alle sarte
. domenico da prato, lxxviii-iii-277: chi crederla del- l'infemal sentina / amor
quest'è comune sentenza divina, / che chi dispregia la sua grazia fina / diventi
). -al figur.: chi non esita a esporsi a seri rischi nel
. 2. per estens. chi si trattiene a lungo in un luogo
eroi / in sentinella, danno il chi va là? ». pratolini, 3-123
testa di cerbottana in terra, e sentirai chi passa lontano da te. panigarola,
. c. dati, 124: chi vuol sentir questa storia intera legga svetonio
si rabellava / sentiva chi'l coltello e chi la lancia. ovidio volgar., 6-408
, i-538: lo mal non dole a chi lo face, / molti ne senton
dovere vorrebbe che le cose preziose sidonassero a chi ne sente scarsità e non a chi ne
a chi ne sente scarsità e non a chi ne prova dovizia. 8.
ch'amori la ferissi de la lanza / chi mi fer'e mi lanza, /
equalimenti arduri. monte, 1-92-7: chi così ama, sente gioie tante /
- ch'è chiamato amore: / sì chi lo nega - possa 'l ver sentire
ha in sé tanta dolcezza / che chi la sente è proprio in paradiso. ariosto
liet'amor, virtù donando: / chi tristo vive già d'amor non sente.
giovinetto e'sacri amanti, / come talor chi sé gioioso sente / non sa ben
che tu se'. alfieri, iii-1-70: chi non sa che vi è stata e
e non sente la servitù; e chi questa non sente, scusabilissimo è sela soffre
e predicava. mazzini, 51-81: chi non sente il vero di queste linee
. e aristotile pare ciò sentire, a chi bene lo 'ntende, nel primo
latini, rettor., 16-2: chi. ssi parte da sapienzia e da le
sono polemiche e rabbuffi e schemi contro chi non sente l'arte, contro chi non
chi non sente l'arte, contro chi non la vede, contro chi,
, contro chi non la vede, contro chi, disgraziato, non ha occhi per
mondo abbraciare. novellino, xxviii-850: veniva chi si sentiva sì poderoso d'avere e
questi due. alberti, 5-233: chi si sente libero nel porto / e vede
natura e dal genio alle riprensioni di chi che sia. cesarotti, 1-xxviii-257: la
risplendente / per la par chi tardi si sente / dal grieve sonno.
sentire... è mal sordo chi non vuol sentire. fagiuoli, xi-57:
un tempo poteva sembrare il movimento di chi non sente bene. -ant.
o paragone: / e pur dirà chi sente ch'io l'aduli. giuliani,
affé: / ci pensi un po'chi è; / e noi frattanto andrem colà
giamboni, 10-19: non vuole esser buono chi de le tri- bulazioni del mondo non
farsi sentire. baruffaldi, i-189: chi segue mio camminfaccia sentirsi / col grido,
seggiole da sedere. lo lascio credere a chi lovuole, che quanto a me non me
ti affligge in particolare? -senti chi parla: per ritorcere un'argomentazione contro
parla: per ritorcere un'argomentazione contro chi la propone. g. bassani,
diversamente? / e senti / poi / chi / parla. -sentilol: per richiamare
'n speranza. guittone, xxviii-24: chi ben sente, el contrar vede aperto.
-sentire la lezione-, ascoltarla ripetere da chi deve impararla, per controllarne l'apprendimento
dolz'è rancura / eh'amor dà a chi 'lservisse; / ma chi luna sentisse,
amor dà a chi 'lservisse; / ma chi luna sentisse, / parrìali amara e dura
dolenti e lagrimosi / ieadri discordando, e chi per turno / sentendo e chi per
, e chi per turno / sentendo e chi per tivano co'francesi. mascardi
sì: « mio! » / chi sente rio, - idio - l'apella
- idio - l'apella tosto; / chi è 'n ben risposto - no lo
mondo esterno. lacopone, 76-16: chi non ha costumanza te reputa 'mpazito
1-123: marcone, non dubitare che chi avrà errato se ne sentirà. f
, gli altri non ne sentissino mai, chi dubita che la riputazione e la grandezza
qua e là per gli alloggiamenti; e chi ai poggi, e alla marina i
di esordio per richiamare l'attenzione di chi ascolta. pirandello, 8-676: sta'
monosini, 245: è mal sordo chi non vuol sentire. proverbi toscani,
sentire. proverbi toscani, 43: chi soffre per amor non sente pene. ibidem
quando suonanole grandi. ibidem, 80: chi va al mercato e mente, la borsa
se ne sente. ibidem, 83: chi delitto non ha, rossor non sente.
non sente. ibidem, 123: chi fa la figliuola vezzosa, la sente adul-
conosci tutto. ibidem, 266: chi sta in ascolterìa, sente cose che non
si senteil male. ibidem, 303: chi ben dorme, non sente le pulci.
le pulci. ibidem, 317: chi porta il fiore sente d'amore; chi
chi porta il fiore sente d'amore; chi porta il mazzo, sente di pazzo
sente di pazzo. ibidem, 352: chi si sente scottare, tiri a sé
rotondo: / con tutto 'l cor chi c'entra sempre t'ama, / ché
/ ché tu se'stame e trama chi t'ama per vestire, / con sì
memoria. guglielminetti, 37: folle chi i nervi a più sentire affina.
il sentire è un modo di essere relativoa chi sente: niente è d'assoluto se non
. b. croce, ii-14-234: chi è in preda a un suo violentosentire perfino
l'opinionenon buona che lasciano del parlante in chi ascolta, diciamo: 'cosa che
'sentite'di uno scrittore, che, 'a chi se ne intende', palesano il grado
avviso denota sempre un qualche sospetto in chi lo dà. proverbi toscani, 33
per la quale io fussi riconosciuto da chi mi fusse presente. 3.
che tanto son suave e delettosi, / chi ben li asaggià,
lo lascio di buon core / a chi ha guasto il buon sentore, / o
il buon sentore, / o a chi paté 'l giracapo, / come perfetto e
); lo stato d'animo di chi è innamorato, la condizione psicologica in
». chiaro davanzati, 1-60-10: chi non è nato a simile distina, /
. lorenzo de'medici, lini: chi regge imperio e in capo tien corona,
sare'io sanza lui corso? / chi m'avrìa tratto su per la montagna?
un baghettino'. monosini, 362: chi va a letto senza cena, / tutta
, sm. e f. invar. chi risiede in un paese straniero pur essendo
, sm. e f. invar. chi è privo di un'abitazione, senzatetto
per lo migliore. vasari, 1-3-313: chi, sti mando le ricchezze
nievo, 145: giurare si lasci a chi frugò se medesimo e si conobbe atto
, sm. e f. invar. chi non crede in dio, ateo -anche
persona priva di timore di dio, chi non ha alcuno scrupolo o senso morale
, sm. e f. invar. chi è privo di un impiego, di
, sm. e f. invar. chi non crede in delle sentenzie. dio
in delle sentenzie. dio -anche: chi è privo di timor di dio, chi
chi è privo di timor di dio, chi non = comp. da senza
vuole far conoscere la propria identità; chi si mantiene nell'anonimato, chi non
identità; chi si mantiene nell'anonimato, chi non lascia trapelare nulla della propria vita
, sm. e f. invar. chi è privo di patria per esserne fuggito
, sm. e f. invar. chi è privo di pensieri, di preoccupazioni
, sm. e f. invar. chi è privo di pensione.
, sm. e f. invar. chi non possiede al cuna proprietà
, sm. e f. invar. chi è o è rimasto privo di un'
quello di de -sostant. chi percepisce una sensazione (e l'organo
in luoghi lontani de lì, e chi gli sepererà in mandargli in qua e in
veramente impertinente. guicciardini, 2-i-157: chi ha a conducere co'populi cose che
[s. v.]: di chi vuol separare non ti fidare. =
e nel sentimento. massaia, ix-156: chi ha contratto il vero matrimonio evangelico potrà
e con nel linguaggio politico chi parteggia per separare una provincia dall'intera
napoleonici in america. 2. chi persegue l'affermazione della specificità culturale di
con me ». 3. chi è al servizio di un paese straniero.
, il prete freme rabbiosamente contro a chi tenta lo sviluppo di quei precetti che
. m. zanotti, 1-4-229: chi sa che questo divin maestro, svelandoci
. sarpi, vi-1-152: non mancarono chi credeva che fosse più secreta causa che
. bertini, 7-107: parla esso contra chi credeva la milza separatrice d'un sugo
sian diversi. bruno, 3-338: chi non sa primamente circa le qualitadi attive
atto separato, essere prestato, da chi di ragione, ilconsenso alla cancellazione della relativa
s. caterina de'ricci, 193: chi è sciolto e separato dallicarichi è più tenuto
e separato dallicarichi è più tenuto all'asperità chi è obbligato, come siete voi,
pompei] e la sua popolazione, chi l'abolirà mai? 5.
così poss'io veder vendetta ria / di chi è stato prin- cipal cagione / di
/ che roda anche il nome a chi giace; / velato da parietarie / non
, sepolcri imbiancati. nievo, 1-vi-88: chi ci assicura che i cuori che noi
sepoltura. ariosto, 10-28: né chi mi cuopra / gli occhi sarà, né
: durare anche dopo la morte di chi ne è oggetto (un sentimento).
onorate. b. corsini, 8-57: chi sepolto giacea entro la tomba / credo
l'ume in sospettose ombre nudrita; / chi nel dolor t'è pari?
dachi ha visto in faccia la guerra a chi è sepolto in ozio. campanella,
ch'io piangessi? / padre, e chi 1 alma in lagrime sepolta / mi
muratori, 8-i-153: noi professiamo singolare obbligazionea chi ci fa col suo studio e coll'aiuto
secondo che erano tassati i sepultuari e chi ci aveva cappelle, egli di suo
, babbo, vive, vivono ». chi parla? / 241: camminando,
della famiglia, per non vi restar più chi debba o possa usarla.
fu dagli affetti umani in chi vuole seguire il maestro. nebre
d'agosto, che non si trovava chi li volesse sopellire per denari. andrea da
morti furono tutti consumati con fuoco e chi soppellito. piovano arlotto, 6: in
lo sono procurato. savinio, 22-256: chi ci guarda allora da tergo ci scambia
, / non son lasciato stare: e chi mi reca / da fareun sonettin per una
fame gli suoi?... a chi impresterà danari colui c'ha gli suoi
il costume antico, credo a dimostrazione di chi digiuno; ad ogni ardita parola, muto
, col loro solo suono, anche a chi non ricordi la storia precisa delle imboscate
caratteristiche comuni. garibaldi, 3-161: chi turba l'ordine, e lo gridan tutta
e. lauda, 1-10: c'è chi... ritiene la 'sequenza'una serie
. c / è, infine, chi va ancora più in là e vede la
mi par di vederlo) interrogò: « chi è di loro il signor martini?
ambizione morta non è buona se non a chi il cielo è stato avaro delle sue
idonea persona. sarpi, vi-2-96: chi sequestra entrate di qualsivoglia beneficio o monastero
, in modo autoritario, qualcosa a chi la possiede. massaia, vlii-56:
aretino, 22-25: egli bisogna, a chi vuole che il suo intelletto entri nelle
evitare contagi. roseo, v-200: chi vorrà che fra soldati sia istinta ogni
a studiare. lucini, 12-98: chi ha costruito una muda a se stesso per
essere sotto sequestro; l'ufficio di chi è incaricato di custodire e amministrare un
5-101: c'era fra questi ultimi chi si era offerto di presiedere, con
• 113: fu scoperto ladrone chi m'incolpava di rubbamen- to; e
essere maestro di latino a questo scolaro chi sappia bene manzoni, pr.
guglielmotti, 817: 'sequestratore': chi o che sequestra. -disus.
sequestrectomìa, sf. chirurg. rimozione chi rurgica di un sequestro.
nelle cose marittime, impedimento posto da chi governa alla partenza di alcun naviglio dal
d'un sequestro di persona? compiuto da chi? per mandato di chi? a
compiuto da chi? per mandato di chi? a qual fine? pirandello, 8-277
vento, crolli la rama / dolce dorme chi ben s'ama. borgese, 6-91
i-io (58): per l'ora chi era tarda -morte, anche nelle espressioni ultima
sera; / del re di aragona chi vene da napoli. poliziano, 1-697:
da castiglioni. idem, 389: chi vuol morire, / si lavi t capo
ogni dì vien sera. ibidem, 234 chi specti. la mattina
9. -non è ancora a letto chi ha da aver la mala sera:
, 682: non è ancora a letto chi ha da aver la mala sera.
e grazie specialmente all'insuperabile seraccata, chi voglia recarsi a bouquetins...
per ensegnare, / serafin per amare, chi vede lo signore. dante, conv
non paressero impediti e lenti / a chi avesse quei lumi divini / veduti a noi
serali', che fannosi la sera per chi ha la giornata altrimenti occupata. non si
serbanza). latini, i-1932: chi ti dà in prestanza / sua cosa,
torso così come sta riesce meglio e chi lo ruppe, lo fece per serbare il
colpa di chitradisce le cose pubbliche o di chi maltratta i padri o di chi con
di chi maltratta i padri o di chi con le mani macchiate ai parlamenti s'accosta
miser, vieni; / forse, chi sa se il ciel dal crudo scempio /
che rilevar si potesse dalla bocca sua chi l'avesse indotto contro di me a quell'
pane mai, né il tetto / né chi li aiuti né chi li consigli. /
il tetto / né chi li aiuti né chi li consigli. / unpadre, o dio
e superba, / come somigli a chi m'ha posto el freno; /.
, altri alla via più stretta; / chi serba in copia e can, chi
chi serba in copia e can, chi gli scompagna; / chi già 'l suo
e can, chi gli scompagna; / chi già 'l suo ammette, chirichiama e alletta
prendere lume del lume appresso? e chi serberae le ampie acque nel cupo mare?
quale fosse l'agitazione de'miei affetti chi capace non è di quell'amore ch'io
afflitta le ruine, / rimasteeterno essemplo a chi non serba / sesto né decretàl'né
di tal cose. caro, 5-249: chi vuole accusare deve serbare la imputazione a
perché potrei col ragionar talora / a chi m'ascolta esser noioso alquanto. g.
perpetua prosperità. piave, xc-248: sol chi vuole si serbi fedele; / non
mia fille, sèrbati, / sèrbati a chi ti adora. 23. locuz
. metastasio, 1-i-13: non merta fé chi non la serba altrui. tommaseo [
serba pazienza. ibidem, 48: chi serba, dio non gli dà
: io già m'intendo, or, chi lb puote, in in
/ e i dì anarchi? e chi savvi, o nomi barbari, / pronunciar
anonimo genovese, 1-1-200: ze, chi dè donca falir / ni trar li
. prov. borsi, 1-188: chi tentenna o stintigna / stringe le mol'austria
4. sm. e f. chi se ne sta all'aperto a godersi il
riformato gaiamente il circolo dei serenanti, chi sulle seggiole e chi sull'erba.
dei serenanti, chi sulle seggiole e chi sull'erba. quante cose ha da dire
sull'erba. quante cose ha da dire chi può godersi contento un dolce far niente
che ami forse di più sulla terra, chi sa se una volta in vita loro
séra. serenatante, sm. chi canta una serenata sotto le finestre di
sonno. 2. figur. chi elogia qualcosa in modo incondizionato e preconcetto
di una inquietudine strana, però, come chi si sentemalsicuro e dubbioso. -atteggiamento di
della reina che si degni far punire chi questo commisse. documenti diplomatici milanesi,
albori festivi. magalotti, 4-197: chi, cui mirar si dia chiare e serene
nessuno ha la fortuna in potestà; e chi l'ha avuta lungamente propizia e serena
ciel, gastone in terra, / chi potrà porre a tue fortune il freno?
deh, miser, vieni; / forse chi sa, se il ciel dal crudo scempio
un'età chiara e serena, chi dell'immenso regger può la somma? c
, par., 13-5: imagini, chi bene intender cupe / quel ch'i'
non è ch'infiammi e guide / chi d'amor altamente si consiglia. poliziano
. serdonati [d'alberti]: chi fece del seren troppo gran festa,
no tre giornate. ibidem, 244: chi fece dei seren troppo gran non
sergente, / ché gran peccato fa chi lui impaccia. 3. uomo
.. /... / chi lo morde, chi gli storce le mani
.. / chi lo morde, chi gli storce le mani, / chi per
, chi gli storce le mani, / chi per deligion gli sputa in faccia,
deligion gli sputa in faccia, / chi gli dà certi sorgozzoni strani. pulci,
. s. fiorillo, cv-645: chi me darìa no punio da cà, chi
chi me darìa no punio da cà, chi no secozzone da. llà, chi
chi no secozzone da. llà, chi na scopoleata, chi mazzate. salvini,
da. llà, chi na scopoleata, chi mazzate. salvini, 39-iv-109: dalle
verme serican segua le scorte, / chi a le ceneri sue, oltre del fato
fine). sergardi, 1-381: chi per le colpe sue salir non deve,
sm. (femm. -trice). chi pratica la sericoltura. tommaseo
? 2. qualità di chi agisce con responsabilità, con correttezza,
con cui presi l'affare agli occhi di chi ben intende era l'indizio più incontrastabile
leggendo a spizzico di quei versi, chi ripensi come quella gente avea poco da
gravi. tesauro, 2-366: chi arebbe aspettato quell'argutezza seriogiocosa da chi
chi arebbe aspettato quell'argutezza seriogiocosa da chi stava col capestro alla gola? salvini,
ne doglia / colui che legge e chi lo sta a ascoltare. 2
. bacchetti, 9-274: non ho idea chi abbia derivato dal sermone latino e dai
[ieronimo] a legil bastone. chi predica al deserto perde il sermone.
prov. proverbi toscani, 74: chi non teme il sermone, non teme
cappella la sera su il tardi. chi fa il sermone sede in uno scabello nella
arido. fagiuoli [tommaseo]: chi piantò questa vigna benedetta, / egli
(region. serparo), sm. chi si dedica alla cattura delle serpi.
dolci popon serpati / bian chi e vermigli c'è d'ogni ragione.
sesso femminino della famiglia. -per indicare chi si torce per il dolore o per
dentro con un altro nocciolo: e chi fa col tiro scap- a serpe (
de noi. gualdo priorato, 1-122: chi commanda dirà: « micchia in serpe
se quivi entrate fosser sue faville, chi, 1-ii-342: se 'l padrone / non
la za; / c'a chi la serpe morseca, la lueerta è m
'l suo veleno. monosini, 241: chi è stato morso dalle serpi ha paura
il serpe. ibidem, 307: chi d'estate secca serpi, nell'inverno mangia
il suo veleno. imbriani, 6-195: chi dalla serpe è punto, ha paura
processo, non lasciando nulla sottintendere a chi legge. 6. sensazione improvvisa
terribile domicilio, si spiegava davanti a chi guardasse di lassù, come un nastro serpeggiante
comisso, 5-157: tra il trambusto di chi vende e chi compera, silenziose e
: tra il trambusto di chi vende e chi compera, silenziose e come invisibili serpeggiano
e toscana. manzini, 17-167: chi non sente serpeggiare, nella 'digitale'
solevo girare per evocarne queste ombre come chi sia serpentato. serpentatóre, sm.
o ofiuco. bruno, 3-599: chi mi saprà dar altra caggione che il
/ fu e non è; ma chi n'ha colpa, creda / che vendetta
. bruno, 3-750: « prendalo chi lo vuole », disse il gran patriarca
seno-, trattare amichevolmente un ingrato o chi tale si dimostrerà. alv. contarmi
'autorità barbogia'dei dizionari... chi sa zig zag con cui si evitano,
sempre scarmigliata, serpentosa e impronta con chi la contraddice, sguaiata con tutti.
quanto il mondo in sé contiene: / chi nata, serpe, sta, camina
galileo, 3-3-504: bisogna, a chi le vuol far credere congerie di minute
a'prossimi edifici. tasso, 12-45: chi può dir come serpa e come cresca
di stati. goldoni, ix-280: chi crederebbe che sì rio costume / serpendo andasse
a bizzeffe. bandi, 2-ii-227: chi dicesse che il conte guido ringraziò mille
aggio cominciato e vò far guerra: / chi me nonn. ama, faccia difensione
difensione; /... / e chi m'afende meterò intal serra / che de
; prigionia. anonimo, i-509: chi disparte sollazo, / gioco ed ispellamento,
lunardo del guattaca, 332: foll'è chi quivi s'erra: / chi saghe
foll'è chi quivi s'erra: / chi saghe in alta serra / uop'è
fila), sm. e f. chi chiude una fila di persone venendo per
s. v.]: 'serragliere': chi custodisce o tiene un serràglio di belve
in ogni cosa / ci vuole e chi non l'ha, convien che sbagli:
serraglio? pascoli, i-28: non ama chi dice di amare un serraglio di donne
se co 'l tempo si generano in chi così lo beve dolori colici e stomacali
g. c. croce, 80: chi è stato colui che ha posto quel secchiodi
ere'che tuti li parvoli, chi pùm gà parlà', entren in lo
un'abitaziocome vuol dentro entrare, truova chi con furor la porta gli ne
porta, / vostro savere aprite a chi lui chere. chiaro davanzati, xix-69:
e dolor d'ogni morte; / chi più lui cred'e più vi s'afatica
accordatisi li schiavi e fatti alcuni buc- chi nella galea, quando si videro vicini a
, e questi nuovamente serrati i buc- chi diedero de'remi all'acque. gianelli,
io lo veggo con esperienza / che chi le tratta male al fin le perde:
di minaccia. cicerchia, xliii-325: chi la suo santa gola stringe e serra
gola stringe e serra, / e chi la faccia li ha lordata e tenta /
apriva labocca per cominciare sua richiesta ed era chi subito gliele facea serrare, e la
: 1 pensier del signore / dèe, chi 'l nome hada lui di segretario, /
: la natura del principe di salerno da chi meglio può esser conosciuta che dal tasso
bandello, 1-22 (i-288): chi la soavissima bocca, quandole dolci parole formava
sacchetti, 171: follemente serra / chi ha perduto i buoi e l'uscio
f. d'ambra, 57: chi ben serra ben trova. monosini, 105
serra ben trova. monosini, 105: chi mi vien dietro, serri l'uscio
fronde del porro. idem, 270: chi non sa far l'arte serri la
raccomandati a dio. ibidem, 107: chi ben serra ben apre. ibidem,
i conti. ibidem, 292: chi non sa l'arte, serri la bottega
un remore per la terra, e chi corre in qua e chi corre in la
, e chi corre in qua e chi corre in la: e si udiva gridar
... è la precipitevole parola di chi enuncia fatti e fatti, che riescono
ultraterrena). bellincioni, cvi-285: chi segue il senso in precipizio cade /
ha stretto il sentiero al caso, ma chi non spera cosa alcuna l'ha al
per questoponte di sponde serrato / passi bisogna chi cader non vuole. ca'da mosto
/ e nella fin son poi di chi gli acquista / col grande ingegno e virtù
in carcere? guicciardini, 2-2-172: chi proibisce che in sul fatto, quando e'
menechini, cvi-133: o sventurato me, chi me conforta? / qual uomo è
s'è straniato dall'altra / come chi si discioglie da un nodo troppo serrato
serrato. c. arrighi, 2-23: chi sa come si dorma serrato quando si
più presto precipitosa che sommaria, perché chi giudica a occni serrati espedisce ve- risimilmente
mai brancicare. quelle veritàvengon dall'alto: chi ha l'anima serrata da ogni parte non
: come vuol dentro entrare, truova chi con furor la porta gli serra nel petto
ragione, che la serva, non avendo chi la ricopra, bisogna che sia difesa
di vii servo, / si fa chi da cotal serva si scosta.
-figlio, figlia della serva: chi ha origini umilissime o non gode di
, dell'età intermedia, condizione di chi, pur essendo dotato di personalità giuridica
morte, / a quale strazio va chi s'innamora. poesie musicali del trecento
. servaiòlo, sm. chi amoreggia con le serve. de
dee., 1-1 (1-iv-40): chi se ne potreb fe brevi
l'altre da noi parte; / chi sa men servar quella, più se
. prov. monosini, 231: chi fa la legge, / servar la degge
partire, sentire quelli uomini io voglio chi sono, / se violenti e selvatici e
vero amore; / digli sopriogni cosa chi l'arà sempre a mente; /
, 1-53: noi deliberiamo che a chi è stato ricevuto nel convento al grado di
. -disus. capo servente, chi aveva l'incarico di distribuire le provviste
artimone. 11. sport. chi è alla battuta nel gioco del tennis
, che sono scossi in terra da chi la ripiega: viene la servente e
, favore. aretino, iv-3-74: chi dubitasse che i pianeti non v'abbino
uscì. pavese, 5-10: c'era chi prendeva una bambina per averci poi la
. forteguerri, i-256: sa'tu chi sono i pulcinelli miei, / i
sm. ant. e letter. chi e addetto al servizio di un padrone:
domestico, famiglio. -in partic.: chi serve a tavola. giamboni
e servigiali. -con uso enfatico: chi si pone al servizio di un'altra
fat proverbiosamente disse: « chi picchia là giù? » sercambi,
s. agostino volgar., 1-2-132: chi potrebbe comportare che attribuendo ellino tanto onore
. 2. sm. condizione di chi è servo; servitù. a.
bernardino da siena, 575: a chi è dato una grazia, a chi un'
a chi è dato una grazia, a chi un'altra. so'divisioni di servigi
sua santa fede. pacichelli, 1-242: chi... passeggia il mondo ha
so, 16-49: sprezzata ancella, a chi fo più conserva / di nico
. prov. monosini, 101: chi vuol de'servigi, bisogna fame. proverbi
riaccende amore. ibidem, 112: chi erra nell'elezione, erra nel servigio.
, degli schiavi o, comunque, di chi appartiene alle classi subordinate. -anche
gridante, di sudato. -proprio di chi è supinamente assoggettato alla volontà della dersona
vagliono ch'a publicare la servile adulazione di chi li scrisse e la sciocca ambizione di
li scrisse e la sciocca ambizione di chi li pretese. menzini, ii-159:
. gir. tagliazucchi, 1-i-381: chi era il procuratore? qualche uomo per
lingue, non fa prova troppo valente chi va girando lungi assai dalli scogli per evitare
tra voi, dove pensate che sia dotto chi sa più grammatica e logica d'aristotile
, spesso rassegnata, ai voleri di chi è potente o autorevole, o a comportamenti
3. disus. condizione di chi è in servitù o è assoggettato a
di wilson. -essendo nella condizione di chi professionalmente dipende da qualcuno.
i ricchi non ave- van già più chi li servisse: fortunate quelle signore che
/ ercole, e veste di sto a chi tanto lealmente lo serve! bartolini, 20-107
vera. -coadiuvare con mansioni subordinate chi è insignito di una carica.
per un baiocco si dava in vettura a chi voleva. -possedere carnalmente, sedurre
. bambagiuoli, xxxvii-13: saggio è chi serve et onora ciascuno, / ché
rende uno. 16. fornire chi siede a tavola dell'imbandigione di cibi
perchémenate voi a 'mpendere questo cavaliere, e chi è elli che cosie lo disonorate villanamente
(53): beato si reputava chi più cose poteva recare o più sollecitamente servire
, 253: in simile pena casca quillo chi cavour, iv-374: lo stato
vita del somministrante molte cose in chi serve sono talenti e si ammirano che,
una rendita vitalizia. chi commanda, passano per imperfezzioni e si biasimano
.. porti vita e serva / chi da signore alcun merito vòle. petrarca,
1-511: notte e giorno faticar / per chi nulla sa gradir, / piova e
che non lascia servire perché nella montagna chi non è forte è un disgraziato.
rinviene / se chiami lui o chiami chi gli è allato. botta, 5-263:
a servire. bacchetti, 1-ìi-431: chi serve, s'inganna da sé.
libro di sentenze, 1-54: chi serve a'suoi desideri è sottomesso a
colle donne ad imparare andate. / chi di servir s'impegna, dèe farlo ad
oggi può annoverarsi fra gli scempi / chi crede in ben servir farsi gli amici
laude cortonesi, 1-i-127: ben è morto chi nonn. è acorto / de servire
stava di continuo atenta a servire a chi ne domandasse. -dare, largire
fiori di filosafi, 185: taccia chi dona e chi serve, parli chi
filosafi, 185: taccia chi dona e chi serve, parli chi riceve e chi
chi dona e chi serve, parli chi riceve e chi prende. 35
chi serve, parli chi riceve e chi prende. 35. essere sottomesso
: egli è benvero... che chi vive dell'altare debb'anco servir all'altare
remissione de pena e de colpa a chi serviva, chi se moriva deritto ne iva
e de colpa a chi serviva, chi se moriva deritto ne iva alli piedi de
c. carrà, 590: ci fu chi parlò di dignità italiana calpestata e ancora
, anzi talvolta servono a far morire chi non sarebbe morto. goldoni, vii-
segneri, i-97: il danaro, a chi non l'ha, serve prima di
di tentazione ad acquistarlo malvagiamente; a chi poi l'ha malvagiamente acquistato, serve ancora
: ciò serva per dimostrare quantoabbia dell'impostore chi si applica per internarsi nella cognizione di
principe questa tua considerazione e documento di chi meriti ne'consessi il primo o secondo luogo
fanno in modo che è rovinoso per chi ha che fare con loro: e se
diversa da quella di cui si serve chi legge,... non potrebbe il
molto lungo casalicchio, 527: chi crederebbe che anche i stolti biso
della navarra. guicciardini, 2-1-64: chi fa guerra in casa sua...
rovina / che sia nel mondo, e chi opina / diversa- mente, si serva
risposta a domande di convenienza (sul chi si è, sul come si sta,
né lo signore lo deve dare ad chi lo dimanda, che se fosse prudente
cos'è dolore. ibidem, 174: chi serve all'altare, vive d'altare
. stefano protonotaro, 134: di chi eu putia sanari / multu legeramenti, /
putia sanari / multu legeramenti, / sulu chi fussi a la mia donna a gratu
né quanto grave ogni speranza tórre / a chi del ben servirpremio aver crede. leopardi,
suo spirito nel mestier della guerdolore / chi serve che servir crudel signore. serdonati [
e non ridire è maseo]: chi non ha servito, non sa comandare [
abusi. ibidem, 36: chi serve in corte muore allo spedale. ibi
lasso a dem, 153: chi serve al comune, non serve a nessuno
]. ibidem. 159: assai domanda chi visenda de la soa donna.
avaro che un povero liberale... chi paga innanzi, è servito vitore
vitore). dopo. [chi, comprando, paga prima di aver avuta
. servizio. tanto, a servir chi non conosce, vale chi serve ben,
, a servir chi non conosce, vale chi serve ben, quanto servita1
. eccles. religioso appar chi serve male. ibidem, 167: chi
chi serve male. ibidem, 167: chi ben serve, non sarà mai
sermoni sacri [tommaseo]: chi cercasse oggi tutti i famosi maestri in
e a restare. -con riferimento a chi beneficia dei favori di una prostituta.
anche da questo. panigarola, 1-227: chi si trova ben servito d'un capitano
ma schiavo per volontà. - e di chi? -d'un cavalier come voi,
-d'un cavalier come voi, a chi ho servito e servo con tutto il
. -disus. servitore di piazza: chi accompagnava i forestieri nella visita di una
.). boccaccio, 9-28: chi di acquistar fama o guardar l'acquistata
anno perdon vigore. ibidem, 109: chi vuol vedere il padrone, guardi i