si precipitavano alle balconate, facendo a chi primo vedesse la statua della libertà.
erano tenute in tanto pregio, che chi ne aveva pur una, in bel
si può la sua presente passione, chi bene là mira. petrarca, 43-2
piacere, molto simile a quello di chi riesce a spendere, in una bottega
trafficava. alamanni, 6-14-168: e chi sei tu, dimanda, / che vien
fianco., lippi, 9-24: chi boccon, chi per banda e chi supino
lippi, 9-24: chi boccon, chi per banda e chi supino / giù
: chi boccon, chi per banda e chi supino / giù se ne viene,
adacquando con esso l'altro vino, chi si gloria d'esser bramoso del bere e
di guglielmo gilberto. redi, 16-iii-2: chi non vede quanto travierebbe, se la
mondo. pea, 7-508: guai a chi ha scrupoli: sarebbe come se,
bande. di giacomo, 1-677: chi passa in quei momenti di raccoglimento, non
dante, conv., iv-v-15: chi dirà di cammillo, bandeggiato e cacciato
a guardar dietro alla porta per veder chi aveva sonato, e s'accorse che il
banderàio (banderaro), sm. chi confeziona o vende bandiere; chi
chi confeziona o vende bandiere; chi fa paramenti, tappezzerie, ecc.
9-849: dal collegio vi vien di chi fa 'nsegne / e bandiere, e stendardi
. banderése, sm. stor. chi porta la bandiera, l'insegna;
porta la bandiera, l'insegna; chi comanda una schiera di combattenti (e
un salto, / e domandò di chi son le bandiere; / quel della gaggia
: nei tempi di violenza guai a chi affettava ricchezza senza aver la forza di
mandò uno al rialto, che bandisse che chi volesse veder l'agnolo gabriello andasse in
dì la giostrasi facea: / che chi volessi, potessi venire. ariosto,
premio di pochi centesimi di peso a chi porti agli uffici comunali uno scorpione morto
, e dire: intra cotanto tempo chi sa impedimento tra loro tali persone,
la croce addosso, dando perdono a chi contro a loro facea danno alcuno.
fece bandire, con promessa, a chi trovata aveva una borsa con quaranta ducati
e forse con più lena / che chi bandisce l'asino smarrito. buonarroti il
la sua stracotata superbia, fece decreto che chi non pagasse fosse bandito. boiardo,
e suo distretto. beccaria, 1-273: chi turba la tranquillità pubblica, chi non
: chi turba la tranquillità pubblica, chi non ubbidisce alle leggi,..
sm. (plur. -i). chi suona in una banda, musicante.
tenessono le femmine alla bandita, chiamandole chi amiche, chi mogli e chi cugine.
alla bandita, chiamandole chi amiche, chi mogli e chi cugine. buonarroti il
chiamandole chi amiche, chi mogli e chi cugine. buonarroti il giovane, 9-394
col bando, esiliato; sbandito; chi vive fuori della patria, perché
assai ulivi, ma tanto maltrattati che chi si trova affezionato a questa pianta non gli
moversi: « vossignoria illustrissima deve sapere chi è costui: quel bandito, quel
notte crepitavano fucilate spavalde, i « chi va là » dei ragazzacci, dei banditi
sm. (femm. -trice). chi una volta portava a conoscenza del pubblico
la fece bandire, con promessa, a chi trovata aveva una borsa con quaranta ducati
bando per de intorno inteso. / chi de provarsi a l'arme procacciava, /
de provarsi a l'arme procacciava, / chi per mirare avea quel camin preso.
, / e promette gran premio a chi dia aviso / chi stato sia che gli
gran premio a chi dia aviso / chi stato sia che gli abbia il figlio
. e poi mandò il bando, che chi dovesse aver niente da questo ormanno,
gl'otto che mandassino un bando, che chi gli ha avuti, [i denari
gode / l'ereditate in pace, e chi gli agogna / mal, freme indarno
sotto pena di bando del capo a chi contraffacesse. f. d'ambra, 4-20
, vi-n-191 (10-14): muoia chi cortesia vuole difendere, / ch'i
milizia bando. testi, 327: chi dà bando a gioie oneste / fa
che hanno luoghi e castelli dove chi è pel re non può cognoscere: a
2. tracolla mobile (per chi porta il fucile e le cartucce,
qual scuole? ». « intendami chi può, ché mi intend'io ».
signore, e non c'è ancóra chi sappia scoprirlo e ravviarlo. pirandello,
bao: far bau bau, di chi si nasconde e si mostra all'improvviso.
incontrare qualche conoscente, in borghese; chi ha un fiore all'occhiello, chi
chi ha un fiore all'occhiello, chi ha una mazza leggera, chi esce
occhiello, chi ha una mazza leggera, chi esce dal bar asciugandosi la bocca con
dopo: è una illusione: si dura chi più chi meno a reggersi in gamba
è una illusione: si dura chi più chi meno a reggersi in gamba; si
a contendere forte e sfrontatamente; come chi espone sé o le sue cose in luogo
a ballare, se voglio bevuto chi sa quanti cicchetti di grappa! nelle svoltate
è probabile che la voce del chi si crede avere queste virtù, la pruova
: tutti venivano, tutti chiedevano, e chi non chiedeva per sé raccomandava altri,
m. cecchi, 9-4-2: oh, chi si fida / di sensale, va
va a far tosto sensale / di chi 'l barò. baretti, 1-373:
), agg. e sm. chi fa baratto; chi commercia barattando, facendo
e sm. chi fa baratto; chi commercia barattando, facendo scambio.
loro pipe. -prov. chi baratta, imbratta. proverbi toscani,
imbratta. proverbi toscani, 79: chi baratta, imbratta... sempre si
. dossi, 104: degli scolari, chi leggeva romanzi e chi scolpiva od inchiostrava
degli scolari, chi leggeva romanzi e chi scolpiva od inchiostrava panchi, chi giocava
romanzi e chi scolpiva od inchiostrava panchi, chi giocava a tresette, a smercili,
sm. (femm. -trice). chi baratta, chi fa baratto.
. -trice). chi baratta, chi fa baratto. salvini, v-482:
non la ricompera, e similmente assolviamo chi merita esser punito. g. villani,
e africa soggiogata, trovò in roma chi l'accusò di baratteria. livio volgar
, di dir sì per denari a chi per ragion si de'dir no, ciò
, o altra dignità per denari, a chi non è degno d'averli e che
ridotti i russi. 2. chi teneva pubblico banco di gioco (e di
che lui non volesse prestare fede a chi l'avisava de'suoi vizii, nientedimeno,
l'immenso stuol. foscolo, xiv-331: chi mi dice che questo barattiere non faccia
4. dir. e marin. chi reca danno volutamente e per tornaconto alla
questo in vari luoghi, / e a chi li porta dicono che prenda / femmine
mezzo a ciascuno. cattaneo, ii-1-24: chi parlò la prima volta di tariffe protettive
la prima volta di tariffe protettive, e chi fece nel 1616 cogli avari olandesi quel
a casa tutti colla nostra, perché chi non pare, spesso l'ha più grossa
, pare che finga di non ne sapere chi più ne fa; come il villano
annida / ipocrisie, lusinghe, e chi affattura, / falsità, ladroneccio e
della barba a ponto ha messe: / chi sì, chi no direbbe che le
ponto ha messe: / chi sì, chi no direbbe che le avesse. savonarola
prò mi faccia, alla barba di chi perde. pulci, 22-18: disse
in santa pace, alla barba di chi non vuole. monti, i-13: metterò
animali '. nievo, 461: infatti chi ballò allora intorno all'albero della libertà
dare la prova delle proprie capacità a chi ne dubita e se ne burla;
l'aria buona, ma allora i denari chi li prendeva? -far
: fare un brutto tiro (a chi non se l'aspetta). pulci
, 5-174: questa volta hai trovato chi ti serve a dovere: barba e parrucca
pur di finir la giornata, e chi le tocca son sue. pascoli, 519
barbe nella buccia. alberti, 44: chi l'altrui famiglia non guarda, la
. passavanti, 257: [chi volesse] per lo cantar del corbo
: oh guata ceffo di barbagianni! chi bussa? dico. g. c.
nuovo uccellaccio che all'andare si avvide chi egli era, gli cominciò ad intuonare sotto
scioccherie e che si lasciano trappolare da chi è più furbo di loro. carducci,
per tristezza e turbazione d'animo, e chi sa, che il toscano, anzi
da strabiliare: avvolti in mantelloni, chi con due o tre fucili in ispalla,
oltramontani. varchi, 18-1-412: da chi nacquero e che volevano significare quelle voci
cosa e darà e torrà la gloria a chi parrà a lui. machiavelli, 499
amabile, qual è ragion che sia chi de'allettare i prossimi per guadagnarli alla
factezze essere formosa, ma sarà mai chi la stimi bella moglie. boiardo,
argo, ei dà barbara morte / a chi dà
può chiamare. marino, 5-12: chi d'ambrosia gl'impingua il crin sottile,
ambrosia gl'impingua il crin sottile, chi di rosa l'implica e chi di persa
, chi di rosa l'implica e chi di persa, / chi di pomposo
l'implica e chi di persa, / chi di pomposo e barbaro monile / la
si rivolgeva sul proprio asse per aria, chi avrebbe veduto e preveduto il padre taparelli
par di se medesimo s'inganni / chi s'è sempre veduto in uno specchio.
sm. (plur. -chi). chi ha in custodia i cavalli barberi.
barberia ricomincia a suonare lontano: « chi del gitano... » del trovatore
e felicità universale, gli artisti, chi sa?, non saranno più
ancora con lui, solo perché avevo chi mi teneva su, chi mi dava
solo perché avevo chi mi teneva su, chi mi dava aria da respirare fuori di
a. alamanni, xvii: e chi vuol dindi, e chi cioccia, e
xvii: e chi vuol dindi, e chi cioccia, e chi cocchi, /
vuol dindi, e chi cioccia, e chi cocchi, / chi ha la bua
cioccia, e chi cocchi, / chi ha la bua. magalotti, 1-129:
i. nelli, 8-1-1: chi lo sapeva? se morivo ieri, andavo
natura faccia a un animale, e chi non è bue non fa fortuna in
il freddo. dossi, 744: chi mai... si accorse, sotto
gli si scoprì sotto un'ascella, mise chi lo curava in sospetto di ciò ch'
/ per la buca lor fatta da chi poi / dà che dir sempre alle pancaccie
'l signore fece mandare a quelli genovesi chi li mettesse in bucato e lavasseli bene
impossibile. giusti, 3-112: chi diceva che il ridolfi aveva preso a
lorenzo de'medici, ii-165: « chi è costui che par ebro, bertuccia
gli scogli. marino, 304: chi gonfia la buccina marina, / ed
comare e buccinare. marino, 7-139: chi de l'obliquo corno a gonfie gote
e dirlo su pe'canti ancora a chi ascoltarlo non vuole. vasari, iii-526
l'atrio nei giorni d'udienza che chi aveva buoni pugni e voce altamente intonata e
borgese, 1-251: forse aveva ragione chi buccinava che quel passaggio dall'artiglieria in fan
2. propalatore di notizie; chi racconta i fatti altrui con intenzione malevola
, e col dietro stano alti. chi fa la maglietta, un altro la bùcara
tal che molti se ne fugge, / chi quà chi là per certe bucherattole.
se ne fugge, / chi quà chi là per certe bucherattole. redi, 16-iii-334
di condotto notturno. betocchi, 5-26: chi in un buco scrive, / oggi
tutti i buchi. giusti, 2-86: chi non sa leggere / si chiama un
: ogni buco ha il suo chiodo, chi l'ha vecchio e chi l'ha
chiodo, chi l'ha vecchio e chi l'ha nuovo! -buco via buco
-gli pare d'aver preso buda, di chi si tiene d'aver fatta cosa difficile
aver fatta cosa difficile e rilevante. -a chi va in fretta, come avesse a
e isconciamente trottava. pulci, 7-54: chi partiva insin sotto agli arcioni, /
partiva insin sotto agli arcioni, / chi insino al petto, e 'l manco insino
/ che le cornacchie faran taferugia; / chi aveva men forate le budella, /
ha reciute le budella, come rece chi non ha stomaco da sofferire il caldo
/ addio dicevo al mondo, addio chi resta. note al malmantile, 1-374:
budella di dio! se posso sapere chi buffa a questo modo, io lo
sm. (femm. -a). chi si riempie volentieri di cibo, grande
non ha gran pezzo di conoscimento / chi 'n caccia entra nel bufol, come certi
sul viso, salutò al modo di chi si appresta al combattimento. -per
armati in difesa da gli altri, chi è tutto spine, chi scaglie e piastre
altri, chi è tutto spine, chi scaglie e piastre, chi dure anella
tutto spine, chi scaglie e piastre, chi dure anella commesse, chi da capo
piastre, chi dure anella commesse, chi da capo a piedi in arme, con
che un colpo di bastone / da chi la porta punto non si sente. note
c'è la minaccia di andare in buffa chi non ce la potrà fare.
le budella di dio! se posso sapere chi buffa a questo modo, io lo
note al malmantile, 1-67: diciamo buffettare chi getta vento per bocca,
fu fatto signore, né vi fu chi ricevesse un buffetto. « s. bernardino
1052: elli pareva uno pazzo; chi gli dava uno buffetto sul naso,
gli dava uno buffetto sul naso, chi de'sassi a'piei, e egli sempre
mentre il soffietto soffia in faccia a chi l'usa ed il cordone del campanello resta
cordone del campanello resta in mano a chi 'l tira. pare insomma che con un
cattaneo, i-1-117: v'è chi tollera il cinquecento, purché si tratti
chiesa, 5-168: ma c'era chi già aveva veduto e udito; e anch'
in- nanzi / buffoni e cantator, chi suoni e danzi. ariosto, 35-20
buffone! della casa, 550: chi si diletta di troppo secondare il piacere
giullari, questa società ha anch'essa chi la rallegri. collodi, 109: io
corruccia. 2. figur. chi si abbandona a buffonate; chi agisce
figur. chi si abbandona a buffonate; chi agisce in modo da far ridere di
atteggiamenti strani, bizzarri, assurdi; chi manca alla parola data, muta idee
12-42: fa veder quanto è buffone / chi vuol che sempre in giudicar le regole
dovessimo fare i conti, non so chi avanzerebbe. leopardi, iii-358: la
. -eh, buffoncèllo, va via. chi non sa che il mondo è fatto
scurrili. segneri, ii-627: e chi è se non voi che con allegrissimi applausi
drizza. cesarotti, ii-267: dice che chi parla non è mercurio, ma piuttosto
lorenzo de'medici, ii-166: chi è costui che par ebro, bertuccia
. buffonière, sm. disus. chi fa il buffone per mestiere.
: e ippocrate maestro della medicina (chi lo crederebbe?) dà per sovrano rimedio
(femm. -a). dial. chi alleva bachi da seta.
, con intenzione d'ingannare... chi la verità tace, e chi
chi la verità tace, e chi bugia dice, l'uno e l'altro
suole tollere sospeccione di bugia; perocché chi appena basta a dire bene acconce
poeta una bugia. castiglione, 192: chi non sa che al mondo non saria
dalla bugia. tassoni, v-211: chi molto parla, è verisimile che spesso
, di dove ci arrivi? chi sei? di chi figlio? / tutto
arrivi? chi sei? di chi figlio? / tutto sincero mi conta,
bugie hanno il naso lungo: quando chi mente arrossisce o si confonde, tradendosi
seguaci incivilmente e bugiar damente chi vuole. redi, 16-iii-31: siccome io
quel dì con frusberta, / che chi il dicessi fia detto bugiardo. lorenzo
esser potestate di terra; / rico bogiardo chi è traditore, / pover soperbo chi
chi è traditore, / pover soperbo chi vuol guerra. dante, inf.,
. buonarroti il giovane, 10-875: chi 'n sul pero d'amor vuol far
/ bugia altri il ferro; e chi picciol, chi grande / il vaso forma
il ferro; e chi picciol, chi grande / il vaso forma, che più
tetto. d. bartoli, xxix-1-48: chi dentro a una camera tutta buia fa
intorno al carmel, vi potrebbe essere chi lo vide: eppure a noi il
piedi / verso l'anima buia di chi tace! piovene, 5-667:
, e del fuggire le percosse di chi aveva a andare, e le cadute ne'
4. figur. condizione di chi è nell'impossibilità di conoscere; mancanza
/ ma un sospetto fu sol, poiché chi entrò / in quel d'antichità buio
. canti carnascialeschi [crusca]: chi vuol spesso dare spaccio / a'trabalzi
e per presto sperare / (così crepasse chi vi ci nascose) / d'uscir
« bullismo *. vi era chi, entrando in un bar, pretendeva
convinzione soggettiva di operare con intenti chi si sa partire / da reo segnor e
, iv-429: bum! accoppo! chi accoppate? gramsci, 209: ci mettevamo
da altre facoltà, le quali, a chi mancano, bona notte. di giacomo
sgabellar quell'oro, / e dessi a chi che sia la buona sera. chiabrera
di buonavoglia. 2. ant. chi, pur non avendo subito condanne,
ad aprire, per 3. chi spontaneamente presta un servizio o accetta un
servizio negli ospedali. - a firenze, chi presta e servirlo. brancati,
allora? piantavi tutto, e buongiorno a chi il complesso delle esigenze etiche collettive
renne, istigazione alla prostituzione, ecc. chi apprezza la buona tavola, i cibi e
cóc, comp. letteratura; chi sa capire e scegliere le cose belle.
, 58: non è dubbio però che chi è di buona natura si può conservare
società; che ingentilisce, eleva moralmente chi 10 professa (istituzioni, leggi,
re e monsignore di roano, in chi era el pondo d'ogni cosa, ci
disgusto contro alla volontà e opinione di chi me lo cagionava. redi, 16-v-42:
di buon animo, e perdonare a chi v'ha fatto del male. leopardi,
in agitazione e gli stavano intorno e chi gli diceva « buono buono *, e
diceva « buono buono *, e chi gli batteva con la palma della mano la
propria condizione. - con riferimento adi firenze chi abbia buone gambe in quindici minuti
il dici per piacere a coloro a chi tu il dici, come molti dicono:
che racconcia / la pulita bigoncia; / chi buon graticci appresta; / altri riponsi
minuto di più ci può arrivare anche chi le abbia barlacce. alvaro, 1-117
sangue e nervi ed ossa / fan prova chi di loro abbia più possa. castiglione
nelle guerre d'altri è buona a chi è potente in modo che non ha da
: si suol dire per proverbio che chi entra in corte con qualche buona fortuna
sia pur bonissimo, presto sazia; come chi bee ad un tratto un boccale di
sieno buonissime. galileo, 155: chi dicesse « io ho sentito batter il
focaia », senza ragione sarebbe ripreso da chi gli opponesse che, concorrendo a tale
la buona. idem, 222: e chi sa dire quanta autorità possa, non
). latini, i-645: ché chi bene incomenza, / audivi per sentenza
., 24 (425): chi, senza risolver nulla, proponeva di prometter
: alla buona alla buona, che chi stà con altri può ben dire di
con le cattive, con le buone chi la consolerà in tanta tribolazione? poveretta 1
tua figliuola. lippi, 9-35: e chi pretende venga colle buone, / che
col padrone. c'è sempre posto per chi ha gomiti. pancrazi, 2-75:
di dare a'suoi cavalieri e a chi servia l'oste una stampa di cuoio di
. berchet, 69: e chi, cercando consiglio ai critici, potrebbe menarmi
addomandò lo provenzale fosse stato, che chi non è reda de la bontade perdesse lo
; e sapete che si dice: chi buono è tenuto, può fare il male
che d'esso àe poco, e più chi più n'àe meno, e ricco
più n'àe meno, e ricco più chi più n'à in abondanza. unde
te n'ha fatto dono, / dicci chi di noi erra il ver cammino,
buono dal reo. manzoni, 187: chi vorrebbe asserire formalmente che il bono possa
son legni marci. pananti, i-79: chi s'espon sul teatro molto rischia:
lavoravam di buono. pascoli, chi ne ha diritto. 957:
ubria merce da spedire a chi si incarica del trasporto. candosi
, che tu n'ha'buono; chi la fa l'aspetti. b. davanzali
. collodi, 342: non so chi mi tenga dal fare un boccone anche di
possano reggere. lippi, 7-23: chi tien che queste ninfe sien le lasche;
che queste ninfe sien le lasche; chi le sirene ed altri le cazzuole: /
altri le cazzuole: / io non so chi di lor dia più nel buono,
dicono, quand'èramo ragazzi insieme? chi l'avrebbe detto allora che lei avesse a
no, si stea il giorno seguente, chi contravverrà, senza mangiare. note al
. fra giordano, 3-215: e chi potrebbe dire quanta è la bontà di dio
n'ha niuna che non n'abbia chi due e chi tre, e godono e
che non n'abbia chi due e chi tre, e godono e mostrano a'mariti
(femm. -a). chi non pensa ad altro che a divertirsi,
2. gratifica che viene data a chi lascia un impiego, in segno di
italia sono le chiocciole, le quali chi chiama bugoni o chi buovoli. galileo
chiocciole, le quali chi chiama bugoni o chi buovoli. galileo, 594: -e
. (femm. -a). chi manovra e fa muovere i burattini dando
nell'apposito teatro o baracca); chi fabbrica o vende burattini. fagiuoli
dell'arte: deriv. da burattino 'chi abburatta la farina '(per
burattino2, sm. ant. chi abburatta la farina. s.
. qualche buon frutto sempre racchiudono per chi avvezzo è ad aver sofferenza e a
24 (405): a considerare di chi era quel viso che aveva veduto burbero
usa figuratamente in senso di 'conforme a chi ruba 'o 'rubacchia '
e satirizato e profetato insieme, biasimando chi aveva da nascere tanti anni dopo la
nella raccolta burchiellesca non fa difficoltà, chi conosca bene quella raccolta. pirandello,
buriasso, sm. ant. chi addestrava e metteva in campo il giostratore
, diremmo noi. 2. chi suggeriva i versi agli improvvisatori o nelle
piccio di piedi femminili, che cercano, chi sul serio e chi...
, che cercano, chi sul serio e chi... sapere indorar l'argento
borlanda. con cose sacrosante chi per ischerzo e da burla filosofando,
hanno dello ingenioso e modesto; perché chi voi burlar senza rispetto spesso offende e
come la burella burla di mano di chi la lascia andare, così fanno, senza
, dico, parlassi o scrivessi così, chi non crederebbe ch'io facessi la caricatura
canti. campanella, i-9: a chi non vuol sapere il vero, si propone
tutte le virtù che riescono più fastidiose a chi le possiede meno.
, / ch'alcuna via darebbe a chi su fosse; / cotal di quel burrato
diodati [bibbia], 1-573: chi rimena il latte ne fa uscir del burro
. buonarroti il giovane, 9-271: chi porta simil nuove al suo padrone, /
, / gli uomini buoni ingombri, a chi 'l salario, / che leggier
girar sempre, / che busbacchi aggirar chi lor credèo. 2. acer
. m. cecchi [tommaseo]: chi vuol questo busbino / da voi,
stanzaccia. l. salviati, 19-77: chi trovò prima quest'arte / del vivere
dal dacen. chiabrera, 462: chi squaderna del corner di francia / lettere
lettere fresche,... / chi parlamenta de'paesi bassi, / che
2. milit. reato militare compiuto da chi, in tempo di guerra, si
tommaseo]: male a scolari insegna / chi d'altrui vede busco, e non
bocconi. brusoni, xxiv-856: e chi poteva vietarmi che..., non
, la ruffiana senza indugio apre a chi le tocca pur la porta, sempre buscando
fuoco e del fumo richiamato alla massa chi era andato fuori a buscare, si ritirarono
femm. -trice). ant. chi prende, procura; procacciatore.
nell'aria, nel terreno, / chi lo sa? c'è del veleno:
intoppato in un buscione;... chi non crederebbe ch'io facessi la
, 84: abbiano e figliuoli tuoi chi e'temano, el maestro da chi e'
tuoi chi e'temano, el maestro da chi e'siano gastigati più tosto con paura
ogni persona che domanda riceve, e chi cerca trova, e chi picchia,
riceve, e chi cerca trova, e chi picchia, le fia aperto. sacchetti
ed ebbe così detto: / « chi bussa qua? * pur sempre borbottando.
i-222: non ci è esempio di chi l'abbia fatto in epopeia, se non
2. ant. chi reggeva la portantina papale. 3.
reggeva la portantina papale. 3. chi raccoglie l'elemosina nelle chiese. =
anno sono con voi. farò vedere chi sono. ho imparato a posta il
busta gialla, grossolana, bruttissima per chi debba chiudervi una letterina d'amore,
netto / a venti o più, se chi scrive non erra, / e caddon
, colla corazza, vuol dire come chi dicesse voi altre donne che avete il busto
mando l'inclusa lettera. uh! chi potesse vedere quanta bustorfìeria v'è dentro.
butirro, acciò ch'elli sappia riprovare chi farà lo male ed eleggere lo bene.
il più lontano dall'uscio. « chi t'ha detto che tu la buttassi là
, v-118: credimi, yorick: chi si tiene dappoco, è traditore di se
mezzo secolo prima. nieri, 253: chi vuole invece conoscere le idee della gente
ginocchioni davanti. giusti, i-431: chi ha fame non perde il tempo a scegliere
bustorfiesimo per rabbia. salvini, 39-ii-13: chi non aveva talento da giugnere a far
, nelle botteghe, nelle case, chi buttasse là una parola del pericolo, chi
chi buttasse là una parola del pericolo, chi motivasse peste, veniva accolto con beffe
può dir, pandolfo mio gentile, / chi s'innamora, o poveretto lui!
dimostrarono fondate. il governo, o chi per lui, buttava a mare i responsabili
inatteso). giusti, i-554: chi sa che questi savi sbarbati non si
cose buttate via hanno qualche pregio per chi le raccoglie. 3. sdraiato,
b. corsini, 8-58: chi piume e chi bandiere al vento estolle
. corsini, 8-58: chi piume e chi bandiere al vento estolle, / e
bandiere al vento estolle, / e chi infetta il buzzon con le cipolle. panzini
, 9-1160: ci ungeva le rote chi fa il bello e brutto tempo sul
, fino il bruciataio, / e chi vende le immagini di lucca, /
hai capito? non si sa di chi sia, ma non può essere che d'
de l'egitto, e mai è chi abbia possuto fingere con qualche verisimi- litudine
sua cabala, fece quasi credere a chi il conosceva, che egli non fusse lui
, alzature d'ingegno. -e di chi? -di vostro fratello. bettinelli,
quel cardinale là di francia, sapete chi voglio dire, che ha un certo
pegaso). cabalóne, sm. chi ordisce cabale, inganni, subdole trame
. non vo più via; e chi s'è visto s'è visto.
, agg. e sm. marin. chi esercita il cabotaggio.
puoti, 42: cacaglia dicesi di chi profferisce con istento le lettere ripercotendole.
: ca-ca (con la iterazione di chi tartaglia). cacàia, sf
: deh, che venga la cacaiuola a chi mi pose questo nome!
. buonarroti il giovane, 10-878: chi diacin è costui che me la 'mbola
e se io dico il vero, pensi chi non mi credesse s'elli ha veduto
, rabbino. -anche scherz.: chi si dà importanza, e fa il saccente
, sm. e f. scherz. chi pesa le parole prima di pronunciarle;
. e f. invar. ant. chi ostenta d'essere sempre assorto nei propri
pataffio, 3: che fistol venga a chi 'n terra 'l cacò. aretino,
nel giuoco come nelle pugna, e chi ha il naso lo turi: perché
di bella cacheremo. -prov. chi vive sperando, muore cacando: è
speranze. lippi, 12-3: ma chi vive a speranza, muor cacando.
. note al malmantile, 2-833: chi vive con speranza, muor cacando.
gente vile: e vuol dire, chi si pasce di speranza, muore di fame
g. m. cecchi, 19-30: chi è questo fuligno? -un cacasangue,
, pusillanime; buono a nulla; chi si confonde alle prime difficoltà.
son de la medesima valuta, e chi gli piglia, non vantaggia questi da quelli
e sm. ant. che defeca; chi ha la diarrea. bencivenni [
, che le sono anzi dannosi, come chi direbbe 1 cacchioni nell'amie delle pecchie
di tutti i pesci sorti differenti: / chi scaglioso, chi molle, e chi
sorti differenti: / chi scaglioso, chi molle, e chi col pelo; /
chi scaglioso, chi molle, e chi col pelo; / e saran più che
de la quale io soglio dar licenza a chi me la domanda, ma ci son
e leggi la lor vita, tu troverai chi è stato canta in banco,
chi è stato predicator di piazze, chi ha
chi è stato predicator di piazze, chi ha fatto la spia, chi s'
piazze, chi ha fatto la spia, chi s'è adottorato in cucina,.
è adottorato in cucina,... chi ha avuto la caccia da bargelli per
a niuna caccia, ma lasciassero fuggire chi volesse. galileo, 5-392: per
). fagiuoli, 2-198: chi ci avrebbe assicurati da un'archi-
andando alle cacce, gareggiano fra loro a chi faccia maggior preda. g. gozzi
1-144: il pretendere adesso di decidere chi abbia ragione, è un andare a
gli davamo la caccia. -inseguire chi sta fuggendo; cercare di catturare qualcuno
dunque lo volevano a qualunque patto; chi sa quanti birri erano in campo per dargli
prender le mie misure in modo che chi mi dava la caccia tornava il più delle
cacciadiàvoli, sm. invar. chi fa scongiuri, esorcizzatore. - anche
bracciolini, 1-14-41: fecero dio chi prima arò, / chi piantò delle
: fecero dio chi prima arò, / chi piantò delle vigne, o dell'ulive
delle vigne, o dell'ulive, / chi pria fece vascelli e navigò, /
cacce. paolo da certaldo, 140: chi tutto vuole tutto perde; chi troppe
: chi tutto vuole tutto perde; chi troppe volpi caccia l'una per l'
lingua; e forse è nato / chi l'uno e l'altro caccerà del nido
, 1-40: per cui fuggite? chi è quello che vi caccia? boiardo,
s'adira, allor si scaglia / vèr chi la caccia, che da lui si
sacco e fuoco, non badando a chi cadeva sfinito per via. verga,
, ognun la cappa si cavava: / chi piglia sassi e chi stanga e chi
cavava: / chi piglia sassi e chi stanga e chi mazza; / ognuno addosso
chi piglia sassi e chi stanga e chi mazza; / ognuno addosso a costor
che da questo essemplo è tornata a chi è padrone degli stati la medesima securtà che
. dante, conv., iv-v-15: chi dirà di camillo, bandeggiato e cacciato
gente infuriata l'una contro dell'altra. chi prevaleva, sfogava la sua rabbia addosso
. (femm. -trice). chi va a caccia di selvaggina, di uccelli
., anche di altri animali); chi ha buona esperienza di caccia. -la
collo. -cacciatore di frodo: chi caccia senza licenza, o comunque
giacca. 2. figur. chi va alla ricerca (ostinata, accanita)
... ». 3. chi manda via, espelle, mette al bando
. 5. nelle corti principesche, chi sovrintende alle battute di caccia. -il
galateo. caciàio, sm. chi fabbrica il cacio. caciaiòlo (letter
femm. -a). ant. chi fabbrica e vende cacio. francesco da
cacio / perché paia più fresco a chi lo compra. i. neri, 1-3
quello che hanno detto e fatto a chi ne gli dimanda..., s'
(dial. caciottaro), sm. chi prepara le caciotte. pasolini,
. cacocèrdo, sm. ant. chi si arricchisce con mezzi disonesti.
catuno vo dando un esco, / chi non mi dice veritate. m. villani
viole. -sostant. letter. chi cade morente sul campo di battaglia.
. f. frugoni, xxiv-1005: chi è quel vecchion venerabile ch'entra nell'
mi scorga anco a morire; / e chi fu l'alba mia, / del mio
memorie per le belle arti, 1-38: chi accompagna il suono con la voce,
accompagna il suono con la voce, chi batte con la mano la cadenza,
batte con la mano la cadenza, chi salta. giocosa, 57: egli cantava
come accade d'improvvisare un canto a chi ode la cadenza del mare e il
pavese, 8-336: narrerà ora non chi « conosce la natura umana * e
di psicologie significative e profonde, ma chi possiede blocchi di realtà, esperienze angolari
2-168: « non ti riconosco più; chi t'ha guastato *? nell'enfasi
di battute audaci, che lasciano interdetto chi le ascolta. -lasciar cadere (una
avien per natura: / più grave cade chi più è montato. iacopo da leona
la faccia, e tutto arrossisca, chi questo tormento perdona, lo suo dono
amorosa). tasso, 6-i-141: chi non brama di cadere al varco,
. carducci, 1026: oh a chi d'italia nato mai caggia dal core il
e ciascuno gli facea festa; e chi più era caduto alle sue reti per li
contro il tavolo, cominciò a chiedergli chi erano quei ritratti e se non aveva
mai cadere, per credere di trovare chi ti ricolga. ariosto, 19-94:
alberti, 40: perché piacie egli onorare chi già è caduto di vita con sepulcri
lo assessore, e fummi detto da chi vi si trovò ne cadde presso alla metà
lingua, non cade vendetta, perché chi la fa, a se stesso offende.
ciardini, 86: può muovere chi desidera faccende un'altra ragione,.
cade / che 'l cavallier di chi costei ragiona, / sia quel che per
nomati hanno certa parte del patrimonio, chi più e chi meno secondo le varie
certa parte del patrimonio, chi più e chi meno secondo le varie consuetudini e leggi
: a voi dunque mi rivolgo, o chi portate in mano il caduceo di mercurio
in uno stante tutte le forze a chi si dà questo male, cade. d'
dalla loro sede). -anche di chi va a finire a terra (per
cagion naturale. galileo, 856: chi non vede... i piccoli fanciulli
. buonarroti il giovane, 9-515: chi m'assicura, così mezzo cieco /
mortai caduta / esser veri presagi a chi non fosse / stato privo di mente e
quante cadute / si son vedute! / chi perse il credito, / chi perse
/ chi perse il credito, / chi perse il fiato, / chi la collottola
, / chi perse il fiato, / chi la collottola / e chi 10 stato
fiato, / chi la collottola / e chi 10 stato. / ma capofitti /
magazzini, 79: non è bene che chi sta ragionevolmente a lavoratori mutargli per cosa
che nell'indie; aver bisogno di chi gli sustentasse il braccio allenato, e
lui. ed andò caendo colui a chi l'avea data [la torta].
10-889: tu va'caiendo i'dica chi tu sei. = voce tose
aperti adocchian, di sotto, chi entra; i caffeioli passano lunghe ore mirando
pochi passi dal varietà... chi fumava, chi faceva crocchio, chi mangiava
varietà... chi fumava, chi faceva crocchio, chi mangiava. molti
. chi fumava, chi faceva crocchio, chi mangiava. molti cenavano con pane e
tutti, l'unico, non aver chi stia alla pari. pulci, 18-90
, perché invero e s'appone meglio chi giuoca a pari o caffo, dicendo o
moglie giuocavano a pari e caffo a chi toccasse dormire sul letto e a chi sotto
a chi toccasse dormire sul letto e a chi sotto il letto. -non fare
regnare cagiona audacia nelle menti di chi governa. boccalini, iii-98: il conte
sarei uccisa. ammaestramenti, 249: chi compagno prende, se poco l'ama
conceduta qualche apparenza di probabil ragione a chi sostiene la fluidità del sangue cagionarsi dal moto
il viso suo cun tal diletto / di chi si mostra avante al suo cospetto /
rispose: « così fo io a chi ben non mi sa usare ». sannazaro
non permettere, abusi, perdonare a chi aveva mancato. de sanctis, lett
amico... cagioni va caendo chi partir si vuol dall'amico. m.
tombe, / né mai rimbombe / chi me fa morire. lorenzo de'medici,
una dura cosa, conte mio, per chi vi ama, il vedervi braveggiare contro
cagna frettolosa fa i cagnolini ciechi: chi fa le cose in fretta, le fa
a'saracini, e stava fresco! / chi getta lance e chi sassi nel petto
fresco! / chi getta lance e chi sassi nel petto; / pure al battaglio
nido, / che solo sa annoiar chi parte o viene / con istridente grido
cagnoli hanno aperto gli occhi: di chi sta in guardia, non si lascia ingannare
allega a proposito qualche proverbio, come chi dicesse a un superiore che murmurasse de'
sicario; scagnozzo; chi per interesse tien mano a soperchierie e
dise cum dolo: / « chi gli avrì fusolo? ». pascoli,
, inf., 5-107: caina attende chi a vita ci spense. landino,
svolge fra due persone (e vince chi riesce a raccogliere il maggior numero di
lamiere. luca pulci, ii-95: chi calafata, il me'che può ristoppa.
che egli avrebbe chiuso bottega, e chi aveva bisogno di calafatare la barca poteva
preziose a proporzione del grado: perciò a chi di semplice corno, a chi d'
a chi di semplice corno, a chi d'avorio e di calambà, legno stimatissimo
, non perde mai; / così chi va lontan da la sua patria, /
, e giglio, e topo, e chi mai in una cosa così facile a
farsi, quanto lo è una dedicatoria, chi mai v'ha insegnato a fare cotesti
: uscirà delle oscure e tenebrose spelonche chi metterà tutta l'umana spezie
dopo molti affanni darà diletto; e chi non fia suo partigiano morrà con istento
210: egli apparirà difficile a giudicare chi sia stato più, o scellerato et empio
'l suo polmone schiara gli occhi a chi gli ha turbati. boccaccio, i-292
onde nacque che quando alcuno dubita che chi che sia non voglia giostrarlo e fargli
di cimentarle. montale, 3-81: chi conosce a memoria quel brano di meyerbeer
pesci in mare, dimandarono i francesi chi era colui che comandava ed era padrone
padrone de l'armata, per sapere con chi avessero a fare. manzoni, 305
nella vescica. fagiuoli, 3-3-7: chi fa servizi, serve; ecco ne cala
gloria l'aver pronto a'suoi cenni chi tanto facilmente frenava la caparbietà degli altri
fortuna / per molte guise: ed a chi nella sua / desia d'averli,
, purg., 3-52: or chi sa da qual man la costa cala /
.. / sì che possa salir chi va sanz'ala? idem, purg.
perché il globo cala della terra) / chi va più oltre [dello stretto di
quando ella fu poscia calata, / chi era a galla restò tra le fronde.
purissimo ferro. sassetti, 197: chi si parte di quivi di buon'ora gli
sp., 29 (497): chi non ha visto don abbondio, il
. b. corsini, 1-ii: chi sul ruggiero, e chi su la calata
1-ii: chi sul ruggiero, e chi su la calata / menava danze,
la calata / menava danze, e chi su la gagliarda, / chi su la
, e chi su la gagliarda, / chi su la zoppa, e chi su
, / chi su la zoppa, e chi su la svegliata. -ballare di
cecchi, 22-21: ma i'fo come chi balla di calata. 8. marin
, svogliatamente. pananti, i-28: chi la piglia a due soldi la calata.
cavalca. pananti, i-390: ma chi entrar non potrà nel- l'auree sale
ricolta, e ristrignere i granai a chi n'avea conserva. boccaccio, dee.
gli furono in dosso stracciati, tenendosi bearto chi pure un poco di quegli potesse avere
, 792: e se voi ricercherete bene chi sono questi che fanno questa calca,
distanze. baretti, 2-165: perché chi forma di questi bilanci e stampa di questi
e ci era pieno, e ti vedo chi con un canestrino, chi con un
ti vedo chi con un canestrino, chi con un fagotto, e stavan tutti buttati
. pulci, 20-67: beato a chi mostrava le calcagna! / ché tutti
la carità è frutto di fede, e chi s'avventa così all'impazzata ai calcagni
facean gli eroi, / senza aspettar chi lor facesse invito, / chi a cavallo
senza aspettar chi lor facesse invito, / chi a cavallo, chi a piè per
facesse invito, / chi a cavallo, chi a piè per la campagna / si
: / non vide me'di me chi vide il vero, / quant'io calcai
il suo tallone. negri, 1-558: chi calchi l'orecchio sul fecondo / solco
!... buon giorno a chi resta! » i giurati si agitavano sulle
d'aprile. salvini, v-496: chi ha posto giù la riputazione e calcato
, o dovuto alle circostanze particolari di chi scrive, o al bisogno di calcar con
contorni, e poi tratteggiarne le ombre. chi calca senza saper disegnare, trascrive una
seguitata avessi la strada incautamente calcata, chi sa in qual precipizio sarei caduta?
, e fa vincere li piati a chi la porta addosso. ghiberti, i-xiv:
agg. e sm. ant. chi gioca al calcio (fiorentino).
lettere non siano intese se non da chi è partecipe della cosa si fa inchiostro di
castellamare, per buttar giù le muraglie chi con pali di ferro ciclopici, e
con pali di ferro ciclopici, e chi con un martellino a polverizzare un pezzetto di
modo basso, e in equivoco, di chi è inclinatissimo a fabbricare (tommaseo,
, / come per prova il sa chi 'l ver disceme: / così d'una
empireo. carducci, 1026: oh a chi d'italia nato mai caggia dal core
nessuno. e. cecchi, 6-83: chi pigliava a calci il cadavere; chi
chi pigliava a calci il cadavere; chi lo schiacciava, passandoci sopra con la
alvaro, 7-226: non è sempre saggio chi sa di lettere, dice la novelletta
. locuz. -calcio dell'asino: di chi approfitta vilmente della disgrazia degli altri per
. giusti, 2-78: c'è chi paga i ciambellani / con un calcio
ma educato ha da essere: ora chi professando critica maltratta la sua lingua, bastona
): c'è del grano nascosto. chi non lo sa? ma tocca a
non lo sa? ma tocca a chi comanda a tener buone spie, e andarlo
tutti. / al popol d'italia chi un calcio vuol dar? verga,
e sparar calci con gran pericolo di chi lo cavalcava. panciaiichi, 16: quel
una doglia nel gomito, ch'è quanto chi dicesse: è acuto dolore, ma
un punto o rete (e vince chi segna il maggior numero di punti
un di loro s'era portato, chi sa da dove, un pallone da calcio
è uno de i nobili divertimenti. e chi ben lo considera e l'esamina,
nei datori, negli sconciatori, in chi tien conto della combattuta palla; poiché
da cui pria calcitrante e poi pentito / chi pur dianzi l'offese ottien perdono.
dio, et al loro avvenimento, come chi calcitrasse nel puoglo [= pungolo]
che sei ficcherebbe nel piede, e chi desse del capo nel muro, che se
xix). calcògrafo, sm. chi esercita l'arte della calcografia; artista
e vari colori, in modo che chi non ha l'occhio molto buono, lo
nuovo e non lo ricognosce; ma chi ha la vista acuta e che sa
nelle forze che lo movono. e chi meglio sa calcolarle, colui vince.
dati medesimi, onde si rimette a chi ne'casi particolari vorrà fare simili calcolazioni
coperte e vari colori, in modo che chi non ha l'occhio molto buono,
per nuovo e non lo ricognosce; ma chi ha la vista acuta e che sa
, e con il calcolo / di chi, inconscio, invano non si umili.
oro e coralli. bruno, 75: chi voco spazzacamin? chi voi conciare
75: chi voco spazzacamin? chi voi conciare stagni, candelier, conche,
de l'egitto, e mai è chi abbia possuto fingere con qualche verisimi- litudine
quand'ha di verghe a'fianchi / chi gli ministra ognor foco maggiore. vasari,
xxiv-967: alcuni, senza sacco, portavano chi un calderone, chi una grattugia,
sacco, portavano chi un calderone, chi una grattugia, chi ceste di scudelle,
un calderone, chi una grattugia, chi ceste di scudelle, chi altri strumenti
una grattugia, chi ceste di scudelle, chi altri strumenti e masserizie da cucina.
e dei comici nimici del coralli bolliva. chi diceva che il coralli era stato licenziato
pratica che teneva con la ricci; chi diceva ch'era stato licenziato per lo
: ha un caldaióne in corpo: di chi brontola o non si cheta mai.
, le più dannose e lacrimevoli a chi le riceve. cattaneo, ii-2-317:
erba amarissima. cornaro, 50: chi crederebbe che il vino vecchio; passato
, 449: se prima egli e chi lo seguiva erano allo ammunire caldi,
adesso. menzini, i-118: a chi di febo ne'bei studi è caldo /
fine che il giovine si disponesse ad amare chi tanto lui amava. caro, 2-2-206
deperimento giornaliero dell'antica lingua, e chi osa di ravvivare un termine dell'epoca primitiva
grande alla città: ma nascono più da chi è caldo di danari che da chi
chi è caldo di danari che da chi ha possessioni. -ceneri calde:
elle cose da rider queste? -e chi non riderebbe? orsù a'fatti, ché
: me la son presa calda, e chi son 10 / veder farowi, temeraria
in essa [fazione imperiale] v'avea chi la prendeva calda e chi fredda;
v'avea chi la prendeva calda e chi fredda; chi stava nel tiepido; e
la prendeva calda e chi fredda; chi stava nel tiepido; e questi come
conti, i-43: e quella man di chi sì caldo scrivo, / e gli
e vento / sia maladetto, e chi ne vide prima! s. agostino volgar
errore. / ma, certo, chi nel fior de'soi primi anni / sanza
addosso a guisa d'un serpente / a chi presso gli passa quando è in caldo
mura, che stimar non sanno / chi sia il guerriero in su l'arcion sì
s'impanchi a ballare il valz. beato chi non sente né caldo né freddo;
agg. e sm. ant. chi deride, chi si fa beffe degli altri
sm. ant. chi deride, chi si fa beffe degli altri; burlone.
. caro [tommaseo]: né sia chi per ingiuria o per calèffo / tocchi
e appare bello a seconda di quanto, chi lo considera, ha occhi per vedere
: perché io son fermo lì: chi non è galantuomo a tutta prova, o
calendarista, sm. (plur. chi compila i calendari; chi si occupa
plur. chi compila i calendari; chi si occupa dei problemi del calendario.
città di marsiglia a un torniamento, e chi ne rimanesse vincente, colui l'avrebbe
g. gozzi, 1-355: di chi t'osta inimico non ti caglia, /
anz'i'potre'morire, / dica chi vuol, ch'i''l mett'a non
, ei dà barbare morte / a chi dà lor la tomba. manzoni, 318
temer che sia / posto in non cal chi glielo diede in mano. leopardi,
calessino divenne in breve il terrore di chi girava per le vie di campagna. baldini
muli, i calesseri e i calessi e chi doveva continuare il viaggio in essi.
roba rubata, che tutti fanno a chi piglia piglia. pascoli, i-266:
da siena, 337: se sarà chi adori la bestia, cioè la insegna di
redi, 16-i-30: satirelli, or chi di voi / porgerà più pronto a
bene lava poi la bocca; a chi l'usa, buona e saporosa, e
quella calidità che è accidente, non avendo chi la reggesse, non verrebbe insino a
sibile. cornaro, 85: bisogna che chi nasce nasca con complessione o calida,
. parini, giorno, i-637: or chi fia dunque / sì temerario che in
. denso. soderini, i-185: chi [dei legni] fa più fumo,
dei legni] fa più fumo, e chi meno, et esalan più chiaro,
volta pur le spalle: / non è chi vada ormai per dritto calle. bembo
, anguste, sporche e sonore. chi hai odato il silenzio di venezia non
esercizio della calligrafia è utile anche a chi non mira a farsi calligrafo di professione:
da calligrafia. calligrafo, sm. chi esercita e insegna l'arte della calligrafia
e insegna l'arte della calligrafia; chi scrive con grafia perfetta ed elegante.
l'esercizio della calligrafia è utile anche a chi non mira a farsi calligrafo. settembrini
. v.]: perito calligrafo: chi dal tribunale è chiamato a giudicare se
panzini, iv-100: callìgrafo: non chi ha bella scrittura, ma chi scrive
non chi ha bella scrittura, ma chi scrive « bello *: opposto di contenutista
significa * buona voce ', e chi questa invoca, tutte l'altre invoca
molto odorata pianta, chiamata da chi sclarea, da chi... erba
chiamata da chi sclarea, da chi... erba di san giovanni,
vatico sia quella che chiamano chi callitrico e chi cen- trumgalli.
vatico sia quella che chiamano chi callitrico e chi cen- trumgalli. domenichi [plinio
vennono tanto appuntate, che mal per chi avessi toccato un buon calcio nelle mele
d'annunzio, v-1-1151: c'è chi da lontano pensa e dice che siamo intenti
rimise in calma e domandò a quei due chi fossero e con qual'autorità vietassero di
per zergo ragiona. aretino, 1-188: chi accozzasse tutte le ribaldarle del mondo
s. v.]: calmucco, chi va impellicciato o imbacuccato in grossi panni
calo. g. villani, 12-41: chi cercherà indietro troverà il cominciamento del calo
calo; che così non la intendeva chi mettea fuori i bezzi, e simili
, / che v'è gran carestia di chi divida; / poi non è nulla
di brente, conc., i-118: chi è, verace ed infaticabile propugnatore
ore! tornar a casa così tardi? chi te ne ha insegnate di tanto belle
tragazzati fanno venire le corbellerie anco a chi non n'ha avute mai, se non
quegli insetti che sono sbadatamente schiacciati da chi passeggia. manzoni, 169: altro
la genziana] fa gran prode a chi fosse caduto d'alto e fosse calterito e
amor della patria, ed ama la patria chi vuole il suo bene ed ha i
più, che debbe aver di là chi lo calunni; e di già ha avuto
i-iii- 217: mi dispiace quando chi mi calunnia è ima persona come vostra
sm. (femm. -trice). chi calunnia; accusatore; diffamatore; detrattore
io mi sforzerò per ogni via di certificarmi chi sono calunniatori, e quali le calunnie
importa... mi dispiace quando chi mi calunnia è una persona come vostra
, che rispetto. 2. chi rimprovera, biasima ingiustamente. pellico,
d'una ciarla calunniosa: direi da chi se non fosse viltà, se fosse necessario
i pesi delle nostre calure, né chi le ci levi da dosso altri che 'l
. che è proprio del calvinismo; chi segue e professa il calvinismo; seguace
della barba. pascoli, 1238: chi le coorti de'chiomati galli, /
chiome -ed altra è calva; / chi strugge o salva -e pur quando l'
generale tenne dietro alla furiosa bufera; chi correva di là, chi di qua in
bufera; chi correva di là, chi di qua in cerca d'un riparo qualunque
della ferrovia. 4. sm. chi è affetto da calvizie. -disus.
che volge presto / il calvo a chi la chioma non afferra. / se non
sutto, /... / uom chi per mal far è benastrutto, /
non è un poco di rognuzza, a chi la sera intorno al fuoco mandato giù
e baccelli. caro, i-188: chi vestisse ora di toga e di pretesta,
buonarroti il giovane, i-315: ma chi pretende negli scritti suoi / di narrar
usanza di dare un paio di calzoni a chi per primo avesse comunicato una notizia da
a. pucci, ix-407: ewi chi vende taglieri e scodelle, / chi vende
ewi chi vende taglieri e scodelle, / chi vende liscio, ed èwi il calzaiuolo
è del buono tuttavia, e c'è chi avrebbe il filo da rimetterla a nuovo
dimostra colle chiappe in verde giallo / chi già le calze si legò col salcio
ma io conoscendomi incapace di schermirmi da chi sa tirarmi su le calze, fui
mi par mill'anni di morire per veder chi mi porta via! * ma non
maschili; ammonimento indirizzato a chi si dimostra poco abile in un'attività
[calzaiuòlo), sm. ant. chi fabbrica e vende calzoni, calze.
debba lasciare qualcosa che segga nell'animo di chi ascolta. calzante2, sm.
can- zione: / matto è quello chi se calza sperone / per andar discalzo
di rimpiccolirsi, secondo la gamba di chi li calzava. manzini, 10-90:
grande. 17. prov. chi se ne calza, non se ne veste
ricci, 292: e in vero, chi andassi veramente con questi dua calzari,
sottile calzare. negri, 1-515: chi tramutò sul margine i calzari / di corda
fosse proseguita o no, lodando infinitamente chi in tali materie va col calzare del piombo
prò mi faccia, alla barba di chi perde. 4. per simil
. (femm. -a). chi vende o fabbrica calze; l'operaio addetto
calzettière, sm. ant. chi confeziona o vende calzoni, calze
). ruscelli, xxvi-2-150: chi raddoppia camicie e chi stivali, /
ruscelli, xxvi-2-150: chi raddoppia camicie e chi stivali, / chi ha di calzetton
raddoppia camicie e chi stivali, / chi ha di calzetton due o tre para.
che ci sono?... -e chi sono costoro? -il sarto e
di seta, / che facea tremar chi lo vedea. forteguerri, 21-9:
che quei tritoni facevano gran paura a chi li vedeva, nonché veramente se gli empiessero
questa altezza non va se non a chi da cieli è dato, cioè dove vola
leontessa. l. bellini, 5-96: chi non istupisce al pasto...
mia caparbiaggine e della mia ricciutezza. chi sa da qual nascondiglio della mia carbonaia
de §anctis, i-52: « e chi ha fatto la reazione? *. «
per amore aggio), sacci ben chi ama, / se non è amato,
una situazione. cavour, xi-123: chi ha viaggiato nella liguria trova serbata la
: e i ministri che riconciliassero leggermente chi non fosse realmente mutato, essa [
della quale più facilmente si possa da chi che sia recar censura, che questa della
sacchetti, 382: scacciò del tempio chi cambiava / e chi colombe o altro
scacciò del tempio chi cambiava / e chi colombe o altro comperava. tasso,
della vista che così si cambiava a chi su vi montava [sul pero]
, ii-i: non è tra voi chi si riscuota ad avviso sì formidabile?
è fatto come uno stallatico, che chi viene e chi se ne va, e
uno stallatico, che chi viene e chi se ne va, e a poco a
altri. deledda, iii-615: so che chi la sposerà avrà da tribolare, in
cambiadóre) i agg. e sm. chi cambia monete; chi esercita l'arte
e sm. chi cambia monete; chi esercita l'arte del cambio, agente
. cambiavalute, sm. invar. chi esercita il commercio o cambio delle monete
voce ben viva è 'cambiavalute '. chi si dà a questa professione, non
: e quanto fa bello cambio chi di queste imperfettissime cose dà per avere e
bellezza] a cambio / con chi vi dà virtù, bontate e
è più che non rende cambio a chi lo serve. cavalca, 17-i-44:
maneggiare quegli che tu ami o di chi hai dubio che qualche volta possino rendere
si sanno o possono intendere. e chi gli ricuopre o scusa con nome di cambio
o scusa con nome di cambio, chi d'interesso, altri di diposito e di
reggersi. c. dati, 122: chi si contentasse di vedere in cambio della
può comprare, a pochi cents, chi vuole, / cambrì, percalli lustri come
camera, se medesima specchiandosi, maladiva chi mai l'aveva dato per marito guido
camera o ridotto, e fare certo chi dentro vi fosse..., presono
. osserva attentamente entro un microscopio; chi ha in mano de'prismi, e chi
chi ha in mano de'prismi, e chi delle camere ottiche. lanzi, 2-5-193
-colore di camera: pallore cereo, di chi conduce una vita molto segregata.
in una camerùccia disfatta dicendomi che indovinassi chi ci aveva dormito la settimana passata.
e commerciante della circoscrizione, anche su chi esercita il commercio ambulante, in base
sm. (plur. -ghi). chi, un tempo, riscuoteva o aveva
. antonio da ferrara, ix-135: chi le mirasse soto impignolate, / le lor
(che lascia scoperto il collo di chi l'indossa). panzini, ii-710
parte, ben pochi interamente vestiti, chi affatto in camicia. svevo, 2-471:
volte si mostra lieta, per vedere chi la sa pigliare; e molte volte
la sa pigliare; e molte volte chi meglio la sa pigliare ne rimane in camicia
-chi cuce ha una camicia sola, e chi non cuce due: non sempre il
ha una camicia sola, / e due chi l'ago non pigliò nemmeno.
tocca il culo a qualcuno: di chi è fuori di sé dalla gioia e lo
garibaldine. - al figur.: chi militò con garibaldi. abba, 1-41
. borgese, 1-249: -to', chi si vede! -disse filippo, scosso da
191): dissi che andassi a vedere chi era quel pazzo che a quell'ora
reciterà la breve orazione: accidenti a chi ti ci ha portato! borgese,
. (femm. -a). chi confeziona o vende camicie. firenzuola,
. g. sacchetti, ix-1093: chi passa 'l breve cruno / per annichilazione
ne conduce,... da chi v'è arrivato si può vedere quanto ella
fa caso. 2. sm. chi viaggia a piedi; viandante; vagabondo.
in ragionamento. leonardo, 5-284: chi cammina per ponente dalla mattina alla sera
uno albergo. castiglione, 134: e chi da questi dui [petrarca e boccaccio
] si discosta va tentoni, come chi camina per le tenebre senza lume e però
i'mi facci alla morte, / chi è da giusta corte / tirato là dove
.). vasari, ii-165: chi non è atto a una cosa, non
. (femm. -trice). chi è solito camminare a lungo e di
a lungo e di buon passo, chi fa frequenti camminate. dante,
ischiavo della morte. aretino, 2-119: chi afferma per agile cambiatore colui che sempre
di mal rappreso latte, / quando chi 'l porta non misura i passi, /
: oggi seria reputato un montone / chi torcesse el camin dalli studiosi / di
. 8. luogo percorso da chi cammina; strada, via. latini
uno scopo. fiore, 69-14: chi malabocca vuol metter al chino, /
boiardo, 2-8-44: se tu non prendi chi te giace avante, / prima che
convien saltar lo sacrato poema, / come chi trova suo cammin riciso. petrarca,
nando a vertù, tenere il può chi vuole, e a beatitudine pervenire.
corrotto a rubare i cammini, e chi più potea. a. pucci, cent
per quella campagna ordinate, che gittavano chi greco, chi moscatello e chi vermiglio
campagna ordinate, che gittavano chi greco, chi moscatello e chi vermiglio d'ogni ragione
gittavano chi greco, chi moscatello e chi vermiglio d'ogni ragione, e tutti vini
o campale, che si dava a chi primo entrava negli alloggiamenti, o nelle
oste, che s'apparecchiasse. e chi la chiamava martinella, e chi la campana
e chi la chiamava martinella, e chi la campana degli asini. e quando
dì tempelloron le campane, / sanza saper chi suoni a morto o festa. leonardo
). canti carnascialeschi, 1-45: chi vuol ch'altri gli creda, /
fora riceve il battaglio sopra la testa: chi fa le cose prima del tempo ne
riceve danno. guerrazzi, i-31: chi suona la campana prima che sia venuta
se non fossero questi avventurosi saggiatori, chi avvertirebbe i dormenti che l'alba è
, ix-299: follia porta al mercato / chi vi compra campana sanza sono.
sonare / e l'altra no, chi può giudicar questo, / qual sia migliore
giù a campane doppie. trist'à chi non istà lor lontano. 3
campanaro1 { campanàio), sm. chi è addetto a suonare le campane.
overo speciale de la casa, overo chi sia trapassato alcuno confratre o sora
al ginocchio. caro, xxi-n-126: chi vestisse ora di toga e di pretesta,
che teneva il campanello, / dice chi sia, e che di casa egli esce
il campanile gli cada addosso: di chi va in chiesa di rado o malvolentieri.
si è. giusti, ii-244: chi sa i pratesi come sono andati in
era cornacchia di campanile, lasciava gracchiare chi voleva, faceva orecchia da sordo. grazzini
. ma fra tanti milioni di campanili chi sa se neppure uno sia architettonico,
plur. m. -i). chi è tenacemente attaccato al proprio campanile (
designano l'esagerato amor di campanile e chi lo prova. piovene, 5-50:
questi abissi, / cerchi di sprigionar chi t'imprigiona? marini, xxiv-815:
da morte. fiacchi, 153: chi dal laccio campò tema il veleno.
figlio unico!... a chi vuoi lasci la roba dopo la sua morte
vive in peni. cino, ii-572: chi udisse un dì que'che campan,
canz., 92: deh! chi può ben morir, adesso mora; /
stare. b. davanzali, ii-5: chi, consumato il suo, campava su
riuscire a sopportarla. -prov. chi campa tutto vanno vede tutte le feste
passata anche questa!... chi campa tutto l'anno vede tutte le feste
vo'vedere infino in fondo, e chi campa un anno vede tutte le feste
campasse la morte, mai non trovava chi volesse usare, né stare con lui
. l. bellini, 5-1-95: chi potè mai campar di paglia un leone
. questo è peccato e non c'è chi lo assolva! ». « tu
campato, e uno di loro, in chi tutta la speranza della impresa era posta
f. f. frugoni, xxiv-921: chi non è in armeggiar esperto, a
164: giovano questi instrumenti molto più a chi campeggia le terre, che a chi
chi campeggia le terre, che a chi è campeggiato. guicciardini, ii-160:
foscolo, 1-343: ed io per chi mi venni a'bellicosi / dar- dani
simil. foscolo, v-88: per chi può difendere le proprie ragioni con l'
. (femm. -trice). chi sta in campo, chi guerreggia.
). chi sta in campo, chi guerreggia. carducci, i-271:
sue cento epopee. 2. chi vive in un campeggio. = deriv
che a primavera è ^ ricercato da chi pianta vigneti e, se ben costrutto
, tra il labirinto delle calli. chi gira e guarda venezia soltanto in barca
l'altra creata di conseguenza... chi non lo sapesse, fraintenderebbe leggendo '
non sapevo neanche come andava il campionato. chi sa quante belle partite giocavano dappertutto.
sm. (femm. -èssa). chi combatteva (nei giudizi di dio)
di altri. -per estens.: chi prende su di sè la difesa di una
la giovinezza de'campioni alteri: / chi fregia, chi fa chiari / delle forti
campioni alteri: / chi fregia, chi fa chiari / delle forti corazze i
forti corazze i ricchi acciari, / chi sull'elmo dorato alza cimieri. galileo,
e noto. -al figur.: chi eccelle in un'attività, chi è
.: chi eccelle in un'attività, chi è superiore a tutti gli altri nel
a far tenzoni. ojetti, ii-529: chi va la prima volta a una corrida
mostra, modello. -di persona: chi è il modello, l'esemplare (
ió -ónis, dal franarne kampjó 'chi combatte in campo '. campire1,
uguccione da lodi, v-149-5 5: chi po aver dinari de livrar ad usura
tiene: e solamente offende coloro a chi e'toglie e campi e le case per
/ dal nostro campo miete penitenza / chi vi gittò d'errori la semenza.
, si ritornerà nei nostri campi o chi sa dove. panzini, iii-85: gli
campo fu neuno cavaliere approvato se no chi al palo buona prova facesse. petrarca
sin al nono giorno / concede a chi contese ha da partire. guicciardini,
agio di giostrare e di duellare a chi lo voglia. varchi, 18-1-277:
lui porre / in modo che non sia chi ne sospetti. -mantenere il
d'ascoli, 65: e chi le insegne in campo circoscrive, / d'
fediti. bibbia volgar., vi-70: chi è costei che esce fuori...
ed umiltate e pregherò e soffrenza, / chi po'campo tener? nullo, si
... / ch'ei trionfò di chi la chiesa afflisse. -in una
6-242: gli altri ripresero a parlare, chi inginocchiata contro la sedia, chi seduta
, chi inginocchiata contro la sedia, chi seduta; un giovanotto con la barba
campo sicuro. marino, 1-86: ma chi non sa che né iddio avrebbe campo
della patria, ed ama la patria chi vuole il suo bene ed ha i
una tale orazione di fede pura, chi è, che... si sia
il campo è tuttavia assai vasto, chi voglia menare a tondo lo staffile: e
che rappresentano. giusti, i-545: per chi vuole possedere veramente la nostra lingua,
che trotta in qua così camuffata, chi sarebbe mai? varchi, 18-3-259: essendo
credon con draghinazzo far battaglia, / a chi batton la guancia ed a chi tanche
a chi batton la guancia ed a chi tanche. / s'io non avessi indosso
le viole odorose, i tulipani, chi di gennaio, chi di febbraio,
, i tulipani, chi di gennaio, chi di febbraio, chi di marzo hanno
di gennaio, chi di febbraio, chi di marzo hanno la loro fioritura; e
io non capisco l'attrazione delle donne verso chi è un po'canaglia. avete il
uomini comuni per le lettere, se chi s'intrude in questa nobile professione la
bastanti, converrà allora che pensi, chi ne avrà l'incum- benza, a
sorpreso da una rimembranza arrivata a lui chi sa per quale sotterraneo canale: ricordò
(campàio, canaparo), sm. chi raccoglie o lavora la canapa.
). canapicoltóre, sm. chi coltiva la canapa. = voce
. canapière, sm. chi esercita l'industria della canapa.
addosso. 4. sm. chi raccoglie la canapa. = deriv.
del beccafico canapino. pascoli, 578: chi chiamano le canapine / coi lunghi lor
noi e cancellar l'antiche; delle quali chi cerca giudicar la perfezione, spesso s'
. guicciardini, 338: quegli a chi la tirannide è lasciata ereditaria,..
a te debbiamo / come noi cancelliam chi deve a noi. cellini, 1-72 (
ritrae. nievo, 1-78: poverina, chi sa quali brutte cose le hanno date
cancellatóre, agg. e sm. chi cancella; chi fa scomparire.
agg. e sm. chi cancella; chi fa scomparire. d'
a volo i piccioni: ben tornato chi li ciberà lautamente, l'umano che
eccoteli nell'un via uno, e chi ne tocca son sue. dizionario di
truffa, « canchero a'pensieri; / chi sa dell'avvenir? godiamo intanto *
passare per mezzo il zodiaco, ché chi contrafaceva il leone, quale lo scorpio,
perché la guerra fosse in te e in chi adora / su te le stimme del
pasta, 86]: vi sarà forse chi persuaderà v. sig. a cacciarsi
e indica altresì il senso di sollievo di chi è scampato a mala pena da un
2-833: di qui abbiamo il dettato: chi ha che dir dica, la candela
cuma, / timeo e altri infiniti chi gli oscura? / italia, sepoltura /
un corbo. candidato2, sm. chi aspira a ottenere cariche, magistrature,
magistrature, o è proposto a occuparle; chi si presenta a esami, a concorsi
, a concorsi. -in partic.: chi si presenta a una competizione elettorale,
successo (in un campo determinato); chi briga, chi si dà da fare
campo determinato); chi briga, chi si dà da fare per ottenere ciò che
(e anche, per antifrasi, chi fa di tutto per attirarsi un danno
3. stor. nell'antica roma chi, indossando una toga candidissima, chiedeva
e senza piacere o gioia alcuna, chi dubita o non lo crede, cotestui va
, candore. arino, vii-96: chi è che vegga b cinabro deba rosa
. castiglione, 222: farà stomaco a chi l'udirà e riuscirà a punto quell'
cuore appena d'avventurarsi alle gambe di chi passa sulla porta, guardandosi indietro se quei
scrocchi... i denari di chi va là dentro, sono tutti suoi.
a uno a uno! ». « chi? ». « ma quei figli
diàntine. beltramelli, i-149: - chi ha tradito la sua parte è un cane
cavallo, si accesero i micei e, chi l'aveva a ruota, calò il
, non troppo diverso da quello di chi dividesse (per adottare l'esempio spinoziano)
tiro metteva a monte un giulio, e chi faceva venere gli tirava tutti.
che si degnasse di guardarla, o chi la raffigurasse per quella. note al
fanno un perpetuo sbraitare contro le mene di chi non la pensa come loro, mentre
e altrui, * i cani abbaiano a chi non conoscono '. e riuscivo a
can che dorme'. stuzzicare, molestare chi se ne sta tranquillo; provocare guai
va in cerca del morso del cane chi lo prende per la coda).
, i-iooo: e questo è, che chi non ha lo stato in questa terra
. chiabrera, 497: ma fia chi dica: « gabriel chiabrera / vestir
, / ch'io farò ben: chi pensa mal, mal abbia. b.
cacciatore. idem, 341: 'chi ammazza cani e gatti, non fa mai
gatti, non fa mai bene '. chi mal d'intorno una persona
-can che abbaia non morde: chi fa molto chiasso non è pericoloso.
che molto abbaia prende poche lepri: chi molto parla, agisce poco. selva
freschi e più forti; conciossia cosa che chi ha del pane, mai non gli
tenga il can sotto il mantello: chi frequenta persone poco raccomandabili stia in guardia
, 655: e'si suol dire: chi ha 'l lupo per compare, porti
. lippi, 7-87: e mal per chi ha tempo, e tempo aspetta,
canuzzi, canini. lippi, 12-12: chi porta il gatto o la canina
. ariosto, sat., 3-220: chi con canestro e chi con sacco per
., 3-220: chi con canestro e chi con sacco per la / montagna cominciar
alamanni, 6-4-48: ma voi chi sete, che in cangevol core
per natura: / più grave cade chi più è montato. rustico, vi-1-178
, 8-82: misero me, / chi ha cangiata mia dolcezza in tosco? michelangelo
ritegno cadere. tansillo, ix-606: e chi la notte langue, il dì
avessi la strada incautamente calcata, chi sa in qual precipizio sarei caduta
di lui ti piangi, / sappiendo chi voi siete e la sua pecca, /
». marino, 1-160: curi dunque chi vuol delizie ed agi, / io
sm. (femm. -trice). chi cambia, muta; trasformatore.
acque terrene. bruno, 39: a chi inviarrò quel che dal sirio influsso celeste
tintor posta avea al sole, / chi la levò d'in sulla canna? chi
chi la levò d'in sulla canna? chi? / chi la scannò? su
d'in sulla canna? chi? / chi la scannò? su, di'.
la lenza. marino, 9-24: chi fuor de tonde trae con lacci e reti
trae con lacci e reti, / chi con tremula canna il pesce fuori, /
cortecci de'faggi dilettino non meno a chi le legge, che li colti versi scritti
, 68: io penso, che chi da prima nominò l'archibuso, si movesse
/ se presto non mi di'di chi sei prena; / ti taglierò la
da bene. berni, 97: chi la vendesse a canne, / et a
fastidioso. pananti, i-42: guardate chi vuol far da principessa / con quella
gola. pulci, 22-92: e chi dice altro per la canna mente.
alla qualità. marino, i-163: chi manda l'opere sue a stampar fuora
canneggiatóre, sm. aiutante di chi mistura il terreno con la canna
mattioli [dioscoride], 36: chi diligentemente essaminarà più e più sacchi di
. d. bartoli, 34-39: chi mai dirà che l'acqua di cannella e
piccolo spiraglio. marino, 6-45: chi con maglio leggier manda lontano / l'eburnea
palla ad otturar la fossa; / chi, poi che dal cannel le sorti
(ant. canìbale), sm. chi si ciba di carne umana;
: facendo l'anima allora, come chi a mirar le stelle, si vale del
canti carnascialeschi, 118: ed abbiam per chi va del corpo a stento, /
bene specular, oggi è intercetto / da chi mostra le cose pe'cannoni.
augustei obbediscono ai cànoni quanto questo. chi l'ha costruito rispettava la metrica dell'
minacciano la scomunica maggiore... a chi, per istigazione del diavolo, torca
rimettono a'respettivi padroni i attuari, chi vorrà credere che non vi trovino ancora
al figur. cattaneo, ii-2-200: chi giungeva alla retorica a diciassette anni,
la doveva capire in un anno solo; chi aveva ingegno più vivace e vi giungeva
siena, 174: e sai che merita chi dà una infamia? io dico sicondo
, ragunati insieme conferiscono il benefizio a chi di loro gli pare lo meriti.
torri de la mia cattedrale, / chi vi canterà messa la notte di natale?
forse a pena si troverà fra'santi a chi altro, come a lui [s
santificato. bruno, 3-1081: chi arrebe notizia de tanti grandi soldati,
d'affondare. alvaro, 9-493: chi cantava era un piccolo uomo peloso,
e con un betto baroni, a chi detti deputati l'hanno allogata. algarotti,
canovière, sm. ant. chi ha cura dei magazzini dell'esercito;
ha cura dei magazzini dell'esercito; chi ha preso l'incarico di vettovagliare l'
mantenevano. 2. ant. chi ha la rivendita del sale. leggi
prosa canora, e cantacchiata da chi la recita noiosamente: cantafèra accademica
.). ciarlatano, saltimbanco; chi canta e fa giochi sulla piazza,
sp., 5 (86): chi, passando per una fiera, s'
4. sm. e f. chi esercita l'arte del canto; chi
. chi esercita l'arte del canto; chi canta in pubblico. boccaccio,
occhi chinati, e stando volta a chi magior vi siede. dante, vita nuova
donne. idem, iii-3-39: sai tu chi sia colei che dimostrosse / l'altrieri
, si scorge il gonfiare della gola di chi canta, il battere delle mani da
canta, il battere delle mani da chi regge la musica in su le spalle
tacerà, la vuota scorza / di chi cantava sarà presto polvere / di vetro sotto
tita cantare all'occhio del soffione; truovi chi il può, senza pori aperti
/ canta, ch'io canto, e chi m'ascolti attendo. menzini, 5-63
tutte le grazie agli animali, a chi gli parve e come gli parve,
uno volesse. giusti, 3-112: chi diceva che il ridolfi aveva preso a mettere
torri de la mia cattedrale, / chi vi canterà messa la notte di natale?
-cantare ai sordi: parlare a chi non vuol sentire. bandello,
dimani, ma o prima o poi, chi semina la morte raccoglie la morte.
finisce male. pananti, i-403: chi vive di speranza muor cantando, /
un bel monte di monete: / or chi con più ragion ride e canzona?
gallina che canta ha fatto l'uovo: chi parla per primo di una cosa,
. bandello, 1-34 (i-423): chi volesse mò narrar le pazzie che gandino
, sm. e f. invar. chi recita (e a volte anche compone
alle dieci la fame, prepotentissima in chi si alza presto e studia e passeggia,
). disus. e letter. chi canta (per diletto o per esprimere
lo più al femm.: cantatrice. chi esercita l'arte, la professione del
(femm. -trice). neol. chi canta canzoni da lui stesso scritte o
pittori] siccome veggiamo andar tuttora canterellando chi ha la voce discordata e difforme, si
mise quindi a cantarellare l'aria: 4 chi rende alla meschina '. pesci,
relli o cessi, / chi n'ha per masserizi'o men viaggio /
e in parte di vezzo; dicesi di chi ama cantare, per lo più senz'
chetò ed arrossì. 2. chi esercita la professione di cantante. aretino
6. sm. ant. chi componeva e recitava cantari. -al plur
, 56: il primo dovere di chi canticchia versi è di farsi intendere a dirittura
(femm. -trice). chi canticchia; chi canta fra sé, con
-trice). chi canticchia; chi canta fra sé, con voce sommessa.
e donne il ragionamento sopra amore; e chi disse una cosa, chi un'altra
; e chi disse una cosa, chi un'altra. vi era tra gli altri
intonazione e modulazione monotona e strascicata di chi parla o legge o recita; particolare
nostri e'nostri soldati chiamati, per chi ogni mese davano le paghe a messer
sm. (femm. -a). chi è addetto alla custodia e alla manutenzione
lista dei vini. 2. chi gestisce una rivendita di vino o chi vi
. chi gestisce una rivendita di vino o chi vi lavora come inserviente; vinaio.
* cantiniere '... dicesi anche chi tiene pubblica cantina o canova per vender
persone di riguardo. 3. chi lavora in un complesso enologico e si
lo più al femm.: cantiniera. chi seguiva le truppe in guerra o alle
tapparmi gli orecchi colla cera, né ho chi mi leghi a un palo, come
. boiardo, canz., 66: chi tole il canto e penne al vago
. bonichi, 66: folle è chi sì compreso è d'arroganza /.
al figur. latini, i-2828: chi mangia più sovente / che non fa
tutti gli obblighi siano dal canto di chi li educa, tutti i privilegi dal canto
, tutti i privilegi dal canto di chi è educato. -dal canto di padre
ver ch'in falsitade / non cede a chi ne sia? che caritade / non
1-79 (186): questo lo giudichi chi è da canto, sanza passione.
muro, ché non diam sospetto / a chi passa; e guardate bene intorno,
propria parte. sassetti, 68: chi ha la presunzione dal suo canto,
: se però si concede questo rigresso a chi ha con tanta solennità dato la volta
-la buona via si piglia dal canto: chi ben comincia è a metà dell'opera
possono appiccicare anche alle cantonate: altrimenti chi sa a quanti ripieghi, a quante
; corsero alle cantonate; e, chi sapeva leggere, la c'era proprio la