vero successore d'un regno... chi non è per apportare se non eccidio
questa grazia che i tuoi discorsi recheranno a chi t'ode, se procederan nella forma
(ed è usato in particolare da chi è sottoposto a una pesante fatica e
rivela e'suoi secreti quando e a chi gli pare per eccitare le menti umane,
ma la vecchia balia, non altramente che chi dal sonno a'furori è escitato,
una statua. baldi, i-63: chi fu ch'ardì con faticosa mano / federico
ed accende ed indolcisce e languisce, chi vorrà degna di commendazione reputar cosa da
o spirituale. pallavicino, 8-79: chi negherà che il ridicoloso non sia concetto
il muro grossissimo, che non aveva chi il difendesse, penetrati nel cuore della
ecclesiaste1, sm. stor. chi, nell'antica grecia, partecipava all'
dal gr. èxxxrj- oiocoriji; 'chi parla a molti '(dal verbo èxxxy
uomini. ì). sm. chi appartiene al clero, alla gerarchia la
pietra bianca ed una oscura: / chi avrà la nera, cerchi altra ventura.
questo poco ee. passavanti, 69: chi è pec catore, pianga i propri
diveder ch'ai suo destino, / mal chi contrasta, e mal chi si nasconde
/ mal chi contrasta, e mal chi si nasconde. boccaccio, dee.,
terra et mar da tutti lidi, / chi può saver tutte l'umane tempre?
anche iron. latini, i-1486: chi già fare non osa / conviti, né
per la fede / ed a chi può di loro poco cale ». boccaccio
/ tale, eumé, fu chi exeruziato m'ebbe / lo or recidivo or
. per estens. atteggiamento intellettuale di chi costruisce il suo pensiero o la sua opera
nobili pennuti. guerrazzi, iii-171: chi mal pensa, male abbia: per
spregia, ed è sol colpa / di chi gli usa eclissare i rai del vero
i-62: aereo e nuovo oggi non so chi mi sono e per gli abissali echi
efficacia che il parlare di uno esercita su chi gli sta intorno. alvaro, 11-164
, col loro solo suono, anche a chi non ricordi la storia precisa delle imboscate
le parole di altri. -anche: chi si fa interprete o accetta idee,
a un effetto di eco per cui chi parla sente le sue stesse parole.
lisciasi la barba; / e ci è chi 'l crede un salomon: costui
allo stesso modo dei pochi spiccioli di chi affronta un lungo viaggio. -senza
moglie vedreste precipitata. fulcis, xl-202: chi più di noi, che abitiamo questa
necessità di forme per esercitarla; ma chi ha potuto imporre queste forme? se
. 7. sostant. ant. chi amministra una casa, economo.
politica e civile. -disus. chi studia l'economia (come scienza).
). studioso di scienza economica; chi si occupa di economia (e nel
totale, non può essere partecipata da chi sa quanto grave e angosciosa e terribile sia
sm. (femm. -a). chi in una comunità (religiosa o laica
èdèma da fame, già! ma chi altri se non geo poteva aver messo in
odi talotta. varchi, v-801: chi volesse insegnare edificare... una nave
la pietra. tasso, n-iii-801: chi edifica con le parole senza lettere,
le quali non si crederebbero, se non chi l'ha vedute e lette. gioberti
di questo cavallo feceno li greci? chi ne fu maestro? che religione ha
, sistema. savonarola, iv-357: chi desidera la felicità di firenze solo per
vecchio edificio spirituale e si accasciò come chi non ha più forze, come qualcosa
. tasso, n-iii- 801: chi edifica con le parole senza lettere, fa
si convenne all'errore. -sm. chi aveva ricoperto la carica di edile.
incasso). bianconi, xxiii-216: chi fa il maestro di scherma, chi
chi fa il maestro di scherma, chi di ballo o di lingue, chi il
chi di ballo o di lingue, chi il soldato, chi il correttore di
o di lingue, chi il soldato, chi il correttore di stampa o l'editore
stampa o l'editore di libri osceni, chi il locandiere e chi forse peggio;
di libri osceni, chi il locandiere e chi forse peggio; ma nessuno ardisce turbare
pecchio, conc., ii-47: chi amasse di conoscere l'analitica discussione che
voce dotta, lat. editor -oris 'chi dà fuori, chi mette in luce'
. editor -oris 'chi dà fuori, chi mette in luce'; cfr. ingl
(plur. m. -i). chi scrive l'articolo editoriale.
affiso a'rostri, almeno si conobbe a chi fosse conceduta la vita. leopardi,
. marino, 2-56: se ben di chi regna alcuno editto / talor troppo severo
dottrina (messa in pratica specialmente da chi non è filosofo speculativo) che pone
. 2. nel linguaggio comune: chi fa del piacere uno studio e un'
e giovane fa bene per paura di chi lo educa, morti li educatori,
e meditando, si educa imparando da chi sa più di lui, si educa ancora
4. proprio di persona compita, di chi conosce le buone maniere (gli atti
2. più comunemente come sostantivo. chi ha il compito, la funzione di
, 2-i-116: l'educatore non è chi si presume capace di educare, ma chi
chi si presume capace di educare, ma chi educa. gobetti, 1-177• solo uno
della principessa carolina. 3. chi addestra animali. piovene, 5-151:
e. gadda, 6-230: ebbe come chi dicesse un invito nelle palpebre, il
il flusso del sangue..., chi la chiama ippuri, chi efedro,
., chi la chiama ippuri, chi efedro, e chi anabasi. d'alberti
chiama ippuri, chi efedro, e chi anabasi. d'alberti, 339: 'efedra'
si pone nell'urna con le altre: chi trae questa lettera rimane seduto ad aspettare
2-117: non gli va per casa che chi spera di presto ereditare, e il
agli ebrei. groto, 501: chi nasce nobile eredita la nobiltà da suoi maggiori
la nobiltà da suoi maggiori, e chi crescendo si fà poi virtuoso divien più nobile
, tanto vi tuperosa a chi la può opprimere, tanto pericolosa a tutti
defendendole. pallavicino, iii-333: aggiunse che chi diceva non esser di comandamento divino
; capo di un gruppo ereticale; chi accoglie e professa un'eresia, eretico
senza indiscretezza chiedergli di... indicarmi chi si celasse sotto quella sigla, egli
che si riferisce, che è proprio di chi segue un'eresia. m.
, il ferro e tire / di chi nell'amor tuo fervido bolle, / e
erronea. moneti, 4: v'è chi con eretici concetti / in mente ancora
tutt'uomini, ma detto / da chi prima di noi uomo si volle. c
/ disse: « or si parrà chi più diletto / avrà d'amare emilia »
cicerone volgar., 2-152: ma chi potrebbe essere escelso ed eretto, e per
suo, l'uomo ha bisogno di chi lo avvisi e tenga eretto, perché essendo
sm. (femm. -a). chi espia una condanna all'ergastolo.
lei farà una brutta fine. perché chi aiuta la fuga di un criminale,
di grand'alme insidioso albergo, / deh chi mi toglie a sì funesta guerra,
alessio, xxxv-1-25: qui emeontrava e chi videa / umqua non lu reconosia, /
ca ce seria spiacente: / ergo, chi non s'esforza ad esser vertuoso,
, oh che concetti / da innamorar chi trovò l'arte vera / di non
vi ho parlato di me: di chi parlerò dunque?... di voi
dell'impero, e non sa di chi sia vicario l'imperatore quando si erige
morale della vita umana e punitrice di chi li viola e, in particolare, vendicatrice
a dolere alla tua presenza, di chi m'offende. leopardi, 29-10:
erinnòfilo, agg. e sm. chi colleziona bolli commemorativi. = deriv
ma allo scopo di mettere nell'imbarazzo chi la sostenga (e nell'antichità fu
io. -sm. eristico. chi possiede l'arte di vincere nelle discussioni
sesso. menzini, 5-6: se chi un tempo fea da ermafrodito, /
afrodite ('acppostttj), poi 'chi è dotato di entrambi i sessi '.
i-214: a tren- t'anni, chi non è stato chiuso ermeticamente in un'atmosfera
astruso, indecifrabile, comprensibile solo a chi ne possiede la chiave, la cifra (
ermisin mavì. menzini, 5-5: chi tagliava i calli, / copre con ermesin
di fango e di lordura, / chi qua, chi là, senz'ordine distinte
di lordura, / chi qua, chi là, senz'ordine distinte; / dame
. signore! oh! se si inferma chi lo custodirà. sbarbaro, 4-82:
sm. (femm. -a). chi è affetto, chi soffre di ernia
. -a). chi è affetto, chi soffre di ernia. d'annunzio
sm. (femm. -a). chi è affetto da ernia, chi soffre
. chi è affetto da ernia, chi soffre di ernia. marco polo volgar
nudi. 2. per estens. chi in un'azione guerresca dimostra valore,
distinto per le sue gesta straordinarie; chi lotta per affermare un ideale sacrificando gli
un ideale sacrificando gli interessi personali, chi prende su di sé la difesa di
, campione, martire. -anche: chi, nella lotta e nella sofferenza, ha
, da salone, da palcoscenico: chi si atteggia a eroe senza averne le
l. bellini, 108: e a chi dame, e a chi prometterne /
: e a chi dame, e a chi prometterne / s'egli è il vero
sì una inalterabilità che parve stupidità a chi non distingueva l'eroico dall'insensato. bettinelli
furori: per indicare la condizione di chi è colto da irrefrenabile entusiasmo.
. dolce, 1-144: -e chi mandasse a donare le epistole eroidi
è l'eroismo degli irregolari, di chi rompe con la società. gobetti, i-103
v'è ormai, osiamo sperare, chi non sappia come la vita universale..
/ in baci sonori, / come chi ritrova il fratello in una città nordica
abbonda, errompe e dice: « chi è infermo, e io non mi infermo
io non mi infermo con lui? chi è scandalizzato, e io del scandalo non
panigarola, 17: faccia pur forza chi è consapevole di difendere una causa ingiusta a
, è oggi quasi introvabile: ma chi non saprebbe riconoscere, a colpo d'occhio
mare. idem, i-913: ma chi li canta que'singhiozzi erotti / da l'
caccia s'adopera, si chiama da chi erpicatolo, da chi strascino.
, si chiama da chi erpicatolo, da chi strascino. = deriv. da
2. che è proprio di chi va errando; che è segno d'
(la vita); proprio di chi è ramingo; errabondo. tasso,
là sovente ad altrui fastoso impera, / chi non impera a le sue voglie erranti
: brilla nel guardo errante / di chi sperando muor. leopardi, 20-58: e
idem, par., 20-67: chi crederebbe giù nel mondo errante, /
rette da intelligenzia non errante, però chi seguita la natura non erra. michelangelo
manzoni, 37: che fia di chi rubello / torse, ahi stolto!
si ricerca maggior vigor d'animo a chi vuole tenere e additare la retta via.
le misere matrone, spaventate, / chi qua, chi là per le gran sale
, spaventate, / chi qua, chi là per le gran sale errando, /
animali e come ciascuno erra, / chi qua chi là per ponente e levante,
come ciascuno erra, / chi qua chi là per ponente e levante, / per
e levante, / per mezzogiorno e chi per tramontana, / ogni fera dimestica
prossima erra. aretino, 9-288: chi è quello che non confessarà il poter di
comune e errando dalla comune utilità, chi per senno, chi per istudio. bembo
comune utilità, chi per senno, chi per istudio. bembo, 1-12:
aspra e dura. leonardo, 2-129: chi poco pensa, molto erra. guicciardini
poco, certo. perdonatemi. / chi è uom erra. tasso, 1-22:
troppo è il mistero; e solo chi procaccia / d'aver fratelli in suo
alla tua indole. -prov. chi tosto erra, a bell'agio si pente
ingrata fussi quella gente; / ma chi tosto erra, a bell'agio si pente
651: ma perché conosciate chiaramente, / chi tosto erra, a bell'agio si
1-ii-45: egli è ben vero che chi tosto erra a bell'agio si pente.
il furia sgomberava colle sporte... chi erra in fretta, a bell'agio
da credere, ed errerebbe contro alla fede chi altro dicesse. bartolomeo da s.
pur morrai ». ariosto, 22-86: chi di qua, chi di là cade
ariosto, 22-86: chi di qua, chi di là cade per terra: /
40: ma vilissimo sembra, a chi 'l ver guata, / cui è scorto
errato il fondaco. castiglione, 134: chi da questi dui [il petrarca e
] si discosta va tentoni, come chi camina per le tenebre senza lume e però
ei terra, / per far goder chi lo desia sotterra. -erra perfino
e torti li testi e le sentenzie a chi legge le loro erratiche opinioni. pagliaresi
errati. mascardi, 329: ma chi volesse dalle orazioni ritrarre la verità dovuta
iv -canzone, 46: similemente fu chi tenne impero / in diffinire errato, /
vuole dire: dare una cosa a chi n'ha assai, perché li nani comunemente
l'em per esser la quarta / come chi bocca per se forza squarta. berni
. berni, 27-8 (ii-299): chi vide irati mai due can valenti,
il senatore] e con l'aria di chi è pronto a elargire la sua protezione
fallo e terrò mio: / ché chi senz'ale un angel seguir vole, /
. proverbi toscani, 223: a chi pecca per erro, s'ha compassione;
per erro, s'ha compassione; ma chi pecca per arri non merita scusa.
quella tenti di rovinarmi riportandola proprio a chi non doveva udirla in quella forma.
di certo, un'opera molto utile chi prendesse a esaminare di proposito quella sentenza
l'erroneità dell'estetismo è evidente per chi accetti la forinola critica propria del pensiero
questa sua sentenza così erronea può vedere chi vuole nel secondo * de celo et mundo
esser loro parea morte; e di chi uccise gli figli, perché la vita
lui dissimile, era morte; e di chi l'opere sue, stimandole erronee,
del passaggio erano molto semplificate e che chi avesse un amico alla stazione di frontiera
strada giusta; peregrinazione, movimento di chi va vagando qua e là, vagabondaggio.
: sono... gli errori di chi governa quasi sempre causa delle ruine delle
seconda fioritura inaspettata, un errore, chi sa?; forse una distrazione,
forse una distrazione, una colpa: chi sa? -in forma ellittica.
lontane. g. gozzi, 434: chi ha pratica di ciò, potrebbe
. b. cavalcanti, 2-4: chi può negare, che due parti principali
ragionare dicesse qualche vanità, deve esser chi subito la registri e stampi, privandolo
, 3-52: ben è gran senno, chi lo potè fare, / saver celare
canzonette anonime, xxxv-i- 171: chi mi vede / di te crede / ch'
error fa maggiore e più espresso / chi ha dio in odio, che chi non
/ chi ha dio in odio, che chi non lo intende, / così chi
che chi non lo intende, / così chi l'ama più, più merto ha
, viii-2-282: 'erta 'è a chi volesse tornare in suso, ma,
chi dalla prima porta vuol venire a quella di
son messi innanzi da la instabilità sua a chi regna: la altezza e il precipizio
. m. cecchi, 7-3-10: a chi non tocca, / ha un
/ roncheggiando, / scornacchiando, / chi seco dorme farà stare a l'erta.
castello, / che non vi può salir chi non è augello. bandello, 2-22
gli attuffi. passavanti, 193: chi vuole attignere la divina grazia, non conviene
erto, tanto stimi la vanità di chi si sia che vogli monstrarsi o
che sia di santo zelo armato / chi vuole altrui ferir; né 'n alto ascende
'n alto ascende, / col dir, chi non ha il cor erto e sublime
l'erto; / e non vi giunge chi non suda e gela. -ad
di erubescenza. beccaria, ii-709: chi soffre una macchia radicata nella pubblica opinione
appresso le foglie. alamanni, 5-5-829: chi vuol gusto variarle al suo congiunga /
chiamansi eruce. vallisneri, i-122: chi ha veduto costoro [i vermi] uscire
colpa non era della scienza, ma di chi non l'aveva saputa adoprar bene.
162: invero rare volte interviene che chi non è assueto a scrivere, per erudito
giorno al vostro fianco col piacere di chi conversa con un caro amico, e
con un caro amico, e di chi ascolta ed impara mille ottime cose da un
alle persone istruite, colte, a chi si dedica a ricerche storiche, scientifiche
ed ella non si stanchi di proteggere chi tanto la venera, e si rassegna.
varia degli eruditi il sentimento; / chi vuol il pian, chi vuol sito
sentimento; / chi vuol il pian, chi vuol sito elevato, / chi ha
, chi vuol sito elevato, / chi ha il timor della nebbia e chi del
/ chi ha il timor della nebbia e chi del vento. de sanctis, lett
che non venga loro talento d'imitare chi per avventura pubblicasse erudizionarii di moltissimi tomi
eccellenti, -lavorante in erudizione: chi compie lavori eruditi. b.
grammatica, poi il maestro dimandò: « chi ci ha a dire qualche erudizione?
messevi fuoco. nardi, ii-244: chi consigliava la signoria e gonfaloniere raffaello giro-
città di qua dal fiume, e chi confortava il detto gonfaloniere a uscir fuora
, v-102: chiunque, e sia chi si voglia, esacerba l'ingiustizia con
mezzadri quando si tratta di decidere a chi dev'essere consegnato il prodotto.
uno, loro, e ad opporlo a chi non lo aveva mai né proposto,
esagerato ed ironico, col tono di chi adotta per eleganza un dialetto volgare,
potenza dell'uomo, non istimerà forse chi pensi ch'egli fu esageratore in sul
colore di verità quella esagerazione, che chi conosce un pittor veneto di questa età
alle finestre, su'terrazzi, e chi non avesse altro luogo, in su'tetti
avvolge di mitologia. luzi, 13: chi resta con me, preghi, nel
di fratellanza. -in senso concreto: chi costituisce causa di celebrazione, di glorificazione
diffatto risultonne alla sua perfettissima essenza, chi dubitar può che dalla umiliazione medesima dell'
, / non par che tu conoschi chi t'esalta / né qual ventura aopra,
ch'exalta, ond'ella vien, chi più 'l somiglia. guicciardini, i-231:
mi pare un voler tor fede a chi loda, e scemar riputazione e bellezza a
a disio. cavalca, ii-40: chi s'umilia, sia esaltato, e chi
chi s'umilia, sia esaltato, e chi s'esalta, sia umiliato e deietto
e glorificheràtti in eterno, però che chi s'aumilia sarà esaltato. savonarola, 64
onore di dio, dimostrando a chi ciò considera, che non la turba infinita
ma egli solo dà le vittorie a chi... si confida in lui veramente
di dio. cornazano, lvi-33: chi d'amor vive, parla, e
possenti. cecco d'ascoli, 1300: chi s'esalta fa depresso il volto /
egli esser papa, in dispetto di chi si esalta con gli onori altrui.
governata dai meriti e fatta elettivamente da chi sovrasta, risiede il principio popolare della società
. galileo, 3-1-n: non mancò chi temerariamente asserì, quel decreto [contro
47: ogni componimento presenta a chi voglia esaminarlo gli elementi necessari a regolarne
l'esame e lo scrutinio / faccia chi solo a grandi imprese è dedito:
sa il modo che si dee tener chi vuole / generar tapi e far novelli
che per sua essamina egli ci confessi chi furono i compagni. gr azzini,
finale. cavalca, 19-330: ma chi vincesse in quello esaminamento dello stretto giudice
sm. (femm. -a). chi deve sostenere un esame (in partic
, e tocca alla sorte il decidere chi debba o no rimanere più lungo tempo
studente. 2. sostant. chi esamina, chi sottopone a un esame
2. sostant. chi esamina, chi sottopone a un esame (in partic
ho preso qui a ragionare, dicami chi veramente il sa, perché...
l'orecchio civil pugne e contrasti: / chi fra strepiti avvezzo avido brama / del
particolarissimi studi a un tutto organico. chi esamina con la lente la graffiatura d'
pagarli e di darli in appalto a chi gli ha intrapresi. pisacane, iv-157:
galileo, 3-4-362: vedrete come debba fare chi si piglia per impresa di voler esaminare
e della vita rende difficile, a chi voglia esaminare queste lettere [del leopardi]
sarpi, vi-3-176: certa cosa è che chi esamina una asserzione quando ella è tesi
uso o minaccia di tortura), chi è imputato o sospetto di delitto o
? savonarola, 5-285: guarda pure chi contradice, esamina bene la vita loro
giudice o di un'altra autorità: chi è imputato o sospettato di un delitto
ne fosse accorto. -sostant. chi ha affrontato un esame scolastico, un
tutta la sua vita. 2. chi ha il compito, l'ufficio di esaminare
ogni parola. -in partic. chi fa, chi tiene esami scolastici.
-in partic. chi fa, chi tiene esami scolastici. c. dati
esperti chiamato a pronunciarsi sulla maturità di chi aspira a un diploma (e anche a
. l'autorità che sottopone a interrogatorio chi è imputato o sospettato di un delitto.
proprie. 4. eccles. chi ha il compito di esaminare gli aspiranti
examinàte 'esaminare '): 'chi esamina '; 1 giudice, inquisitore';
, che cosa era nobiltà, e chi era nobiltà, e chi era nobile,
nobiltà, e chi era nobiltà, e chi era nobile, e chi era plebeio
, e chi era nobile, e chi era plebeio: per lo cui esamine e
cessino qui, e mettessino per loro chi volessino che inter- vinesseno alli esamini,
speme, / ch'èi volendo saper chi l'ha difeso, / mi conoscesse
non è mancato a i nostri dì chi ha voluto ampliare l'esarcato, comprendendovi
dove viene esasperata la pena della morte a chi maneggia e si vale del denaro del
ogni giorno, e non sapevano a chi attribuire, la picchiavano immancabilmente.
? -gridò l'esasperata. -contro chi vi ha fatto da madre e da padre
, in escandescenze,... chi ne lo dileverà? manzoni, 777:
delle immagini omeriche non può derivare a chi le copia se non se dalla teologia,
menzini, iii-274: il primo scopo di chi scrive panni che debba esser quello di
/ esatto ambasciator. pananti, ii-428: chi più di loro esatto nei pagamenti?
de'medici, i-60: vuol che chi legge comprenda ogni esatta perfezione che si
di altre pubbliche entrate. -anticamente, chi aveva l'ufficio di riscuotere imposte, tributi
collettore, l'ufficiale esattoriale); chi è incaricato da un ente pubblico o
fili. 3. ant. chi scaccia, manda via, bandisce.
come può avere un dì tranquillo, chi ha impegnato tanto capitale di buona riputazione;
per lo più al plur.): chi è addetto ai servizi di esattoria.
. francesco da barberino, 100: chi ben prega e giusto / truova da
. p. verri, i-31: chi russava sonoramente da una parte...
sonoramente da una parte... chi svogliatamente andava errando con un perpetuo moto,
concluso. tenca, 1-75: fuvvi chi disse che la nuova letteratura iniziata trent'
ore di seguito. -sostant. chi soffre di esaurimento nervoso. albertazzi,
e executore degli ordinamenti della giustizia, chi prima sarà richiesto, a petizione e
le regioni di cristiani, concedendola a chi contribuisse danari, ed estendendola anco alli morti
là più variata sia, / meno a chi l'udirà noiosa fia. soderini,
de'vizi,... però chi del diletto è seguace ne'vizi necessariamente
in questo tempo i nostri, da chi tese / l'insidie son ne la cava
di non dare in escandescenze qualvolta mirisi chi attende poco, chi discorre. botta
escandescenze qualvolta mirisi chi attende poco, chi discorre. botta, 4-352: quando
escertóre, sm. raro. chi raccoglie, per pub blicarli
lingua affatto affatto. rosa, 148: chi non esclameria fin di sotterra, /
, 123: dafne, ove sei, chi agli occhi miei t'asconde? /
una maravigliosa forza appresso l'orecchie di chi ode. b. cavalcanti, 2-309:
'e la qual dicesi rimanere in chi dorme. monti, i-394: non è
disredato, che per certo sappi che chi è escluso da'flagelli, è escluso del
tutti. lambruschini, 2-258: v'è chi pretende escludere la religione dal governo dei
. giov. cavalcanti, 230: chi non voleva così contraria legge osservare,
determinati diritti civili); atto di chi nega il proprio voto a un candidato
sm. atteggiamento e disposizione interiore di chi è troppo reciso e intollerante nei giudizi
che è proprio dell'esclusivismo o di chi è esclusivista. bocchelli, 6-338
campo delle attività umane, che pone chi la possiede al di sopra di tutti
agiugnermi a qualche principe, apresso di chi io vivessi con più autorità che escluso
chiesa il riconoscere se il delitto di chi ricorre all'asilo sia de'compresi o
erano toccate, senza neppur vedere di chi fossero per non rimpiangere gli esclusi, senza
di santi e beati fiorentini, 197: chi ama me e osserva i miei comandamenti
sm. (femm. -a). chi esclude. -in partic.:
esclude. -in partic.: chi si oppone a un'elezione, chi
: chi si oppone a un'elezione, chi vota contro una candidatura. pallavicino
a catuno vo dando un esco, / chi non mi dice veritate. =
cessivi. beltramelli, i-612: -e allora chi deciderà nel caso nostro? -decideranno
escomunicatóre, sm. eccles. ant. chi scomunica. savonarola, 7-i-28: dimmi
/ tale, heumé, fu chi excruziato m'ebbe / lo or recidivo or
attività (individuale o collettiva) di chi percorre distanze più o meno ragguardevoli a
(plur. m. -i). chi pratica l'escursionismo, chi fa escursioni
). chi pratica l'escursionismo, chi fa escursioni. pascarella, 2-34
, i-13-65: che faite, che? chi puote escuzare sé? dante, conv
giovinezza. buonafede, 1-ii-91: vi fu chi tentò d'escu- sarlo con dire che
delle pupille. botta, 4-276: chi escuserebbe un vescovo, se, o per
scudo gli l'appicca: / e chi non vuol lodarlo, abbialo escuso, /
d'ogni gentil core. / con chi sente quel foco, che sento io,
volgar., v-694: molto è folle chi a dio non serve tanto quanto n'
cavalca, 9-23: dice l'ecclesiastico: chi si tura le orecchie che non oda
bibbia], 3-69: quant'è esecrabile chi abbandona suo padre? e quant'è
padre? e quant'è maladetto dal signore chi provoca ad ira sua madre? a
destriero intorno / meraviglie e discorsi: e chi per sacro, / e chi per
e chi per sacro, / e chi per esecrando il voto e 'l dono /
impossibile. d'annunzio, v-1-984: chi si ricorda di quel maggio lontano, se
lontano, se non per esecrarlo? chi si ricorda del maggio recente, se non
tutti esoso. alfieri, 2-26: chi 'l crederebbe / ch'io pur potessi agli
giudice, al cui gastigo protesta, chi così giura, di sottoporsi, in
i-95: alcuni credono... che chi offende l'umanità merita di avere tutta
popolare. -in senso concreto: chi è oggetto di ribrezzo, di orrore
tutta la repubblica. russo, i-315: chi tradisce per imbecillità o per infamia la
sm. (femm. -trice). chi esegue, chi mette in atto,
femm. -trice). chi esegue, chi mette in atto, chi compie una
esegue, chi mette in atto, chi compie una determinata azione, chi porta
atto, chi compie una determinata azione, chi porta a compimento una particolare opera (
l'esecuzione. -per estens.: chi mette in atto un disegno della provvidenza
dati, 19: con gran fondamento parlerebbe chi dicesse che nel dipignere il minor pregio
mano o con la voce adopra / in chi l'ascolta. bontempelli, 19-28:
e executore degli ordinamenti della giustizia, chi prima sarà richiesto, a petizione e
: con l'aspetto duro di chi, avendo avuto un pensiero che
propriamente l'esecuzione. manzoni, 358: chi potrà mai intendere che le leggi civili
più o meno lo sente; ma chi può mai tanto sentirlo quanto colui che
verri, i-180: gli dei esaudiscono chi in loro confida; ma se per lo
pruova con esempi naturali non esser re chi regna, ma chi sa, può
naturali non esser re chi regna, ma chi sa, può e vuole regnar bene
, calamità. boccaccio, i-183: chi volesse ancora nelle antiche storie cercare,
. savinio, 10-370: si trova chi compensa gli affamatoli del popolo, ed è
toccar alla più rozza gente / che talor chi li regge, indegno ed empio /
, 37-106: sia marganorre essempio di chi regna; / che chi mal opra,
essempio di chi regna; / che chi mal opra, male al fine aspetta
orecchioni '. manni, i-209: avvi chi osserva così, che senza urtarsi, /
ci è posto in esemplo, che chi si umilierà e sarà innocente, sarà re
.. per dare buono esempio a chi per l'anima sua vorrà fare limosina
né esemplo. magalotti, 7-79: chi lodasse me di qualche feracità nel produrre,
me di qualche feracità nel produrre, e chi lodasse voi d'un genio, d'
ha pronunziato un non mi si ricorda chi... cerchisi, e non si
infìno allora o da me o da chi si sia. stigliani, 271: il
elisir. g. gozzi, 1-168: chi conoscesse, per esempio, uno atto
riverita. settala, iv-46: e sarà chi le azioni di tiberio si pigli per
vergini seguisse. alfieri, 1-874: chi l'ama / dawer fra noi, chi
chi l'ama / dawer fra noi, chi è cittadin di cuore, / e
. -senza esempio: che non ha chi l'uguagli; senza riscontro, senza
senza esempio. giusti, iii-380: chi può essere tanto bastardo d'animo e d'
. l. salviali, 19-27: chi trovi / tu in tutta firenze,
figliuolo esemplare. pirandello, 7-276: chi sa perché, il vedermi diventare di
tal patto. bocchelli, 13-261: chi n'aveva più stretto e urgente bisogno,
in virtù della quale il testatore designa chi dovrà succedere nell'eredità dopo la morte
intelligibile. genovesi, 1-202: che? chi ha tante cagioni eterne, quante sono
iii-24-45: un po'di risposta a chi mi domanda come pervenissi a compormi l'
rigoroso inquisitore delli atti di pietà di chi mi serve. fagiuoli, 1-6-191:
esente. b. croce, iii-22-233: chi è esente dalla tristizia dell'astratta perfezione
che solo del re, non avea chi gli potesse dimandar conto del suo operare.
privilegiati. p. bardi, 1-10-18: chi egli elegge vuol che l'obbedisca,
giuridica vantaggiosa in cui viene a trovarsi chi è in tal modo esentato o dispensato
fortezze del comune di firenze, 17: chi tornarà ad abi tare al
dalla guerra per figli, mariti e chi ne fa le veci. bocchelli, 10-16
, sep., 43: sol chi non lascia eredità d'affetti / poca gioia
freschi, prosperosi: bisognava dire che chi era destinato a far loro l'esequie,
quel trattamento. 2. sm. chi svolge un'attività commerciale in proprio,
svolge un'attività commerciale in proprio, chi gestisce un negozio (soprattutto di generi
nimici. 2. sostant. chi esercita un'arte, un mestiere,
io non so, né voglio sapere, chi fosse che esercitava il pubblico ministero nel
l'umanità. muratori, x-1-43: chi daddovero si dà all'opere di carità
, gr., i-92: ma chi de'numi esercitava impero / su gli uomini
l'oppressione ricade sempre in ultimo sopra chi l'esercita, e lo schiaccia con
: io dico che qualunque autorità perverte chi l'esercita ed abbruttisce chi la subisce
autorità perverte chi l'esercita ed abbruttisce chi la subisce. -figur.
che il parlare di uno esercita su chi gli sta intorno. gobetti,
chi con arte usurarie esercitassi i suoi danari.
89-134: en ell'arbor de contemplare / chi voi salir, non dé'pusare,
affetti e pensieri profondi, invisibili a chi non ha occhio esercitato da rimirarli.
citare '): * chi mette in esercizio, in esecuzione; chi
chi mette in esercizio, in esecuzione; chi esco gita, chi inventa
; chi esco gita, chi inventa '. esercitazióne (ant
una guerra. de roberto, 2-254: chi sentirà che la libertà ottenuta è un
mura collo schioppo in ispalla: 'chi va là? '. dormirai sulla paglia
pranzi, danno balli, aprono villeggiatura a chi non ne ha; si lasciano adulare
malvagità. tasso, n- ii-13: chi ben vi rimira, signor antonio, assai
: avevamo molte sigarette e volevamo vedere chi ne sapesse bruciare di più nel breve tempo
alcuna cagione. ottimo, i-359: chi osserva auguri d'uccelli bianchi o neri;
arte, o manuale o intellettuale. chi più vi lavora, più di- vien
altri lucrosi exercizi. castiglione, 249: chi è di tal sorte, non solamente
ragioni: delitto consistente nel comportamento di chi, al fine di esercitare un preteso
elezione. carducci, ii-19-257: a chi ha laurea ed esercizio d'insegnamento non
professione: delitto consistente nel comportamento di chi esercita una professione (come quella di
ce seria spiacente: / ergo, chi non s'esforza ad esser vertuoso, /
di questa sua opera sarà fatto palese chi ne sia il vero e legittimo effettore
che per esibirsi? e per esibirsi con chi? 2. offrire, tributare,
reputano umilmente esibirsi a i servizii di chi amando onorano. galileo, 3-4-
pubblico bene. magalotti, 23-393: chi non ha avuto queste attenzioni, e
e del senso che vuol destare in chi ascolta. romagnosi, ii-105: vi
. m. casaregi, 1-13: chi... avesse... procurato
il viaggio. de marchi, ii-796: chi vanta un credito di mille, chi
chi vanta un credito di mille, chi di cinquecento, chi di cinquanta lire
credito di mille, chi di cinquecento, chi di cinquanta lire, chi si appoggia
cinquecento, chi di cinquanta lire, chi si appoggia a un'ipoteca, chi ha
, chi si appoggia a un'ipoteca, chi ha prestato roba, chi esige il
ipoteca, chi ha prestato roba, chi esige il pagamento di alcune giornate di
. ognuno rimanga dalla sua parte. chi ha diritti, li esiga, chi ha
. chi ha diritti, li esiga, chi ha doveri li compia. pea,
della vita è la seguente: non chi dà ma chi esige, è amato.
la seguente: non chi dà ma chi esige, è amato. cioè, è
, è amato. cioè, è amato chi non ama, perché chi ama dà
è amato chi non ama, perché chi ama dà. -figur.
perché giunga estremamente cauta e depurata a chi, da una preziosa suscettibilità di fantasma,
. esilarazióne, sf. condizione di chi è in preda a una piacevole eccitazione
molti inconsideratamente dannano,... chi esaminerà bene 11 fine d'essi,
-in senso concreto: la condizione di chi vive in esilio o si trova suo
; le vicende e le traversie di chi è esiliato. -anche: la località
alla patria. proverbi toscani, 378: chi può darsi pace dell'esilio o del
e dietro mi t'appiglio: / ma chi pur mi ritorna al duro esiglio /
sempre da clemenza è intenerito / verso chi prega dal suo triste esiglio!
la provvidenza riserva un'eternità di compenso a chi tollera cristianamente le corte ingiustizie di fortuna
non esime gli uomini, e sovratutto chi governa, dal grave obbligo di ripararvi
languido e disfatto. marino, vii-309: chi avesse dall'altra parte veduto cristo vestito
., 605: ormai... chi avesse negata 1'esistenza d'una trama
meccanica la gravità. beccaria, i-ii7: chi tranquillamente rinuncia al bene della vita,
esistenze ignorate. barilli, 6-12: chi oltrepassa questa soglia [dell'ergastolo
la vita. rosmini, xx-144: chi... dimenticherebbe di fare una
le case, incaricandosi di firmare per chi non voleva o non sapeva. guerrazzi,
: esitò un attimo, nell'atteggiamento di chi stia per prendere una grave risoluzione.
/ perché non esitarla a benefizio / di chi non ha né garbo né creanza?
far loro riputare migliori i consigli di chi non voleva darsi interamente alle parti di
freddo, ed è perciò poco frequentato. chi ha voluto esercitarlo con esito, ha
legno e di cartone, più labile di chi l'abita. soffici, v-3-304:
andarmene non appena avrò ricevuta, da chi ha il diritto di inviarla, la
-anche sostant. cinelli, 2-333: chi s'accorgerebbe che c'è la guerra?
sm. (plur. -i). chi compie esorcismi, chi esorcizza, chi
. -i). chi compie esorcismi, chi esorcizza, chi scongiura (divinità,
chi compie esorcismi, chi esorcizza, chi scongiura (divinità, idoli, esseri
, i-405: non badate nemmeno a chi v'esorcizza o vi canonizza coll'aspersorio
sm. (femm. -trice). chi esegue esorcismi, chi opera come esorcista
-trice). chi esegue esorcismi, chi opera come esorcista. soffici, iv-261
. cicerone volgar., 1-321: chi vorrà bene esordire la sua causa,
. exorrhize. alberti, 78: chi non sarà ignorante in questo modo
quale mostrava esser più facile il cacciar chi fugge che il sostener chi assale,.
il cacciar chi fugge che il sostener chi assale,... si spinse
gomme e simili. giraud, 1-113: chi non rammentasi / de'tuoi trionfi?
/ falariche, magliuoli e scorpioni, / chi solleva, chi abbassa e chi sospende
magliuoli e scorpioni, / chi solleva, chi abbassa e chi sospende / le sambuche
/ chi solleva, chi abbassa e chi sospende / le sambuche, l'esostre e
misterioso, arcano; comprensibile solo da chi ha una sicura e profonda conoscenza di
d'un figliuolo, che talora, chi potesse vedere, sarà tutto l'abavo del
(plur. m. -i). chi è incline a vagheggiare terre straniere e
, iii-1-19: dal giogo di njesa chi riguarda verso occidente, vede espandersi al
raggrinzato in me stesso, e per chi ha bisogno d'espandersi è una cosa
che la risposta è fredda fredda come chi la scrisse, ed io avrei torto esigendo
mila operai. savinio, 1-144: chi abbracci la retorica, fa opera vacua
savonarola, iii-76: lassati governare a chi governa e non volere ingerirti alle dignità
medesimo, come per avventura non farebbe chi avessi più espedienti. guicciardini, 122:
pace. ariosto, 232: chi sa meglio espedir, meglio disporre / quel
sciorre. guicciardini, 128: nelle guerre chi vuole manco spendere, più spende,
consulte ed andarsene a casa, o da chi venga giù con la deliberazione fatta più
potè le parole espedire, / come chi parla molte volte e sogna.
portate denari, perché non v'è chi espedisca gratis. = voce dotta
: qualche modo vivo ed espedito di reprimere chi machinassi contra lo stato. vasari,
. espedizionière, sm. ant. chi ha l'incarico di compilare e spedire
piacere delle lagrime e della pietà di chi lo gli donava. = voce dotta
incaricato di coprire le spese sostenute da chi (ambasciatori, messi, ecc.)
. -i). neol. chi sostiene, favorisce o studia l'esperanto.
citrografico. esperidiògrafo, sm. chi si occupa di espe- ridiografia;
canzonettisti osceni c'è la tragedia di chi à tutto esperimentato e perduto. 3
questo è avvenuto a me e a chi era con meco più volte, di maniera
scritto). giusti, i-413: chi vuoi che faccia carico a un giovane
dolor si lassa. / credete a chi n'ha fatto esperimento, / che questo
pietra bianca ed una oscura: / chi avrà la nera, cerchi altra ventura.
.. / se per richezza, chi ha di me più stato? /.
tempo dell'inverno. guarini, 127: chi fu l'alba mia, / del
vita sociale. -in partic.: chi è incaricato, in quanto fornito di
sì pigre, / come fugetti sempre chi ve espetta, / ed a cui più
è sola arte che si espetta a chi comanda. = voce dotta,
. f. visdomini, 62: chi è dottore teme d'umori, i preti
sa come fare espettorare due soldi a chi non ne dà che uno. =
, e a mozzar la testa a chi affila le lame per mozzarla a noi,
, che richiede un merito infinito in chi l'offre. papini, 20-410:
una nuova numerazione di anime per vedere chi abbia mancato di ascriversi alla guardia nazionale
di ascriversi alla guardia nazionale, o chi abbia espiccate fedi affettate dai medici per
agg. e sm. ant. chi spiega, che commenta. panfilo
, fine; compiuto, finito'. e chi le scrive? molti di coloro cui
, all'aprir dell'uscio, trovato chi morto, chi moribondo, [i galli
dell'uscio, trovato chi morto, chi moribondo, [i galli]..
. fiamma, 1-181: o cristiani, chi potrebbe mai a pieno esplicare il giovamento
particolareggiatamente. lancia, iii-620: chi narrerà lo strazio di quella notte?
narrerà lo strazio di quella notte? chi esplicherà le morti? e chi co lagrime
? chi esplicherà le morti? e chi co lagrime potrà aguagliare le fatiche?
e particular qualità, che si richieggono a chi merita questo nome. garzoni, 4-59
noi siamo e buone e ottime a chi ci usa e adopra bene e per bene
. galileo, 3-1-41: a chi potrete voi persuader già mai, che
. bianco da siena, no: chi più ne dice / con lingua men
penitenza in remissione dei peccati ». chi andava da lui si riconosceva peccatore;
andava da lui si riconosceva peccatore; chi va per lavarsi si sente sudicio.
con bocca di compatimento, come guardiamo chi mostra di volerci grossolanamente giocare. brancoli
stessa dilingentissime spie, per esplorare a chi siino inviati pacchetti. marino, 4-48:
quale oggi sono, è inutile ripetere a chi sa quanta parte della storia non pur
magalotti, 19-3: scelto il sito, chi pianta, attento esplori / d'ogni
d'esploratrice. 4. chi, per professione, per ragioni di studio
america meridionale. 5. figur. chi indaga la verità; chi si dedica
. figur. chi indaga la verità; chi si dedica fra i primi allo studio
i primi allo studio di un argomento; chi volge la sua attenzione alla ricerca di
gatore, investigatore ', anche * chi va in ricognizione, in avanscoperta
esploratòrio, agg. proprio di chi esplora, che si riferisce a chi
chi esplora, che si riferisce a chi esplora. p. del rosso
. e sm. e f. chi espone; chi presenta un esposto,
sm. e f. chi espone; chi presenta un esposto, un ricorso;
presenta un esposto, un ricorso; chi manifesta le proprie ragioni. cellini
notizie. -in partic.: chi partecipa a una esposizione. rajberti,
esponente del numero. 3. chi rappresenta una categoria di persone o una
di persone o una classe sociale; chi è alla testa di una corrente politica
sì bell'ordine al publico uso di chi desidera imparare. -affiggere, attaccare,
la figlia / consegno, dico a chi doveva esporla, / che l'esponga con
l'obbligazione. imbriani, 1-144: chi non sa resistere, non si esponga
ne'giuochi dei partiti, è da chi men dovrebbe esposta di continuo agli ammacchi
. rispose. paruta, 2-2-54: chi s'appresenta di udire ad esponere tante e
sm. (femm. -trice). chi pratica l'esportazione; chi porta,
). chi pratica l'esportazione; chi porta, spedisce, vende i prodotti
exposizione. giraldi cinzio, ii-42: chi così compone la favola, soddisfa insieme
una villetta, nella sabina, diceva chi lo voleva offendere, in quel di tibure
quel di tibure, diceva esso e chi non gli voleva male. ne parlava,
la vita; e restò esposto, per chi a ludibrio, per chi a pietà
, per chi a ludibrio, per chi a pietà, sino alla notte.
frenò l'ira. tausilio, 170: chi dal giorno che nacque tenne il core
come esposte, sicché non si sappia di chi siano figliuole, ovvero come siano state
non si difende? un esposto a chi di dovere. = cfr. esposto1
, notoriamente. cavalca, ii-146: chi gli dice male di pena o di fortuna
riman gran pezzo sbigottito, / che chi d'ogn'altro men n'avea cagione /
sacrificare ad esso. palazzeschi, 7-98: chi osserva ha la gelosa sensazione che un
della natura, gradevole ed utile per chi lo ha, e per chi lo cagiona
utile per chi lo ha, e per chi lo cagiona. gorani, xviii-3-505:
rendano il pensiero o il sentimento di chi scrive o parla; stile, modo di
tutti i concetti. bettinelli, i-200: chi ormai più legge, chi gusta il
i-200: chi ormai più legge, chi gusta il chiabrera, quel rivale di pindaro
, arrossendo alquanto. era verecondia? chi avesse osservato una rapida espressione di dispetto
e quella fissità dello sguardo farebbero supporre chi sa quale angheria usatagli dalla vicina.
. e. cecchi, 9-39: chi giurava sulla tetragona maestà dell'* evangelista
faziosi e barbarici, che dovremmo lasciare a chi gli ha inventati. levi, 1-140
, ciua desta sentimento di simpatia in chi lo avvicina per la prima volta. d'
error fa maggiore e più espresso / chi ha dio in odio, che chi
chi ha dio in odio, che chi non lo intende, / così chi l'
che chi non lo intende, / così chi l'ama più, più merto ha
ariosto, cinque canti, 1-27: tutti chi in una e chi in un'altra
1-27: tutti chi in una e chi in un'altra parte / avean lor fatto
tropp'oltre la giurisdizione di questa massima chi si credesse per essa autorizzato ad inquirire
, mormori d'ira, / gemiti di chi langue e di chi spira. tassoni
, / gemiti di chi langue e di chi spira. tassoni, vii-507: si
, ii-315: la sua faccia, chi la vede espressa al vivo di mano di
. d. bartoli, 26-94: chi attentamente osserva le intenzioni del vivere e
; tangibile. guittone, i-25-78: chi dio segue e simiglia monterà dove è
: noi dobbiamo comuni ringraziamenti e a chi parlò per noi tutti, e a
parlò per noi tutti, e a chi con espresse ragioni e con silenzio non ineloquente
rosaura, ma con espressa proibizione di svelar chi li manda. alfieri, 1-177:
dall'immaginazione. pea, 7-559: chi sa quale non espressa speranza, tumultuò
/ comparir cento scu- delle. / chi le porta? trenta messi / d'altrettante
e lì il dico espresso: / però chi quello ha voglia di sapere / fantaslando
. cecco d'ascoli, 3370: chi al mondo scrive, ciò è noto
bisticci, 3-216: per espresso, chi lo governava, ebbe per comandamento dal
. espressóre, sm. letter. chi esprime; esponente. buonarroti il giovane
= voce dotta, lat. expressor-óris * chi espone, chi esprime, chi porta
, lat. expressor-óris * chi espone, chi esprime, chi porta a termine '
* chi espone, chi esprime, chi porta a termine ', da expressus,
debolmente perché non è fortemente sentito da chi il concepisce, non potrà mai fare
nostri orecchi, e di cui si domanda chi siano, se politici, corridori,
entra nell'errore analogo a quello di chi vuol tradurre innanzi al tribunale della moralità
mali da questa tracutanza procedono, or chi il potrebbe esprimere? lalli, 1-4-19:
esprimersi nella propria lingua; cosa a chi professa un'arte liberale necessaria, non che
concedenti allo splendor della sua dignità. chi avrebbe mai tanto ingegno, chi tanta
. chi avrebbe mai tanto ingegno, chi tanta facondia, il qual potesse con
, i-381: noi ci domandiamo: chi avrebbe potuto esprimere, se carducci non c'
in esse. testi, ii-169: or chi da i fior più scelti / distilla
scelti / distilla acque odorate? / chi da le poma più fragranti esprime /
arrivata mai; o, forse, chi sa?, egli era intelligente e così
femm. -trice). ant. chi rimprovera, biasima. cavalca,
. (femm. -trice). chi espropria, chi compie un'espropriazione.
. -trice). chi espropria, chi compie un'espropriazione. einaudi, 1-499
scender da monte mirabel altezza / in chi bianchezza con obiecto pugna, / e
livio volgar., 3-150: a chi non era manifesto, che da loro
vostra nove espurgazioni con me, a chi le prime aveano pienamente satisfatto.
. -trice). ant. chi chiede, chi interroga, fa domande;
. ant. chi chiede, chi interroga, fa domande; dili
, 9-18: riguar dando chi passa, osservatori / de'diversi costumi delle
buonarroti il giovane, 10-955: chi ti farà l'essecole col pianto
voler provare / là dove posa, e chi lo fa creare, / e qual
essere soggetto del senso; e però chi dimanda di conoscere questo per via di
, 11-iii-1046: per l'istessa cagione chi loda la divinità, che vince tutte l'
e corruttibile. tasso, n-ii-543: chi dunque risguarda ne tessempio, che non
fa cangiar natura: / onde chi lo rimira in tale stato / l'immagine
l'ignorante e rudo. / ché chi è saggio risguarda all'essenza, /
, né forse anserebbe lungi dal vero chi asserisse questo istesso malore essere stato per
... presuppone un rapporto tra chi crede e l'oggetto del credere. ma
vi mandò... per sapere chi avea avuto il pane dov'era issuta la
si cibano in terra;... chi dove è vermini, come fan le
vermini, come fan le beccacce; chi dov'è spighe, come i colombi
è spighe, come i colombi; chi dov'è spine, come i cardelli;
dov'è spine, come i cardelli; chi dov'è bronchi, come le gazze
tosto se ne può altri rilevare. ma chi cade nella fossa e nel pozzo del
fiasco, in ima tale circostanza, chi ha fior di senno lo dica. levi
m. cecchi, 3-1-3: -pazzo fu chi / ti mandò a lui, e
re, elessero in suo nome il magistrato chi contene, et trenta anni le possette.
tu sei / e -far parte. chi t'ha scorto ne la sua cittate.
non meno amore e rive2- 1-205: chi è della quarantia, e non si rauni
. giov. cavalcanti, 240: chi vi era dentro per lo nostro comune,
g. m. cecchi, 233: chi avessi detto oggi a fortunio, /
. ariosto, 37-29: le domanda chi sì iniquo fue, / e sì di
! diodati [bibbia], 2-50: chi non è contr'a noi è per
protervo, / del tutto è cieco chi 'n te pon sua speme. giusto
. magalotti, 16-246: talora, chi potesse vedere [il figlio],
[queste parole], ma di chi può dare a voi e a me la
, 1 -intr. (62): chi il primo di noi esser debba,
conv., iv -canzone, 54: chi pinge figura, / se non può
da s. c., 86: chi io sia tu il saprai da costui ch'
più a loro ripensando, senza sapere chi si fossero né come, si sentì nel
gli piacesse. frezzi, ii-10-22: chi se'? gridai, che più cambi la
non restar però, che non risponda / chi tu ti sia, ch'in corpo
., 7 (118): « chi sono? » insistette colui con voce
. vi prego! / ditemi almeno chi son io! chi ero! brancati,
/ ditemi almeno chi son io! chi ero! brancati, 3-144: ma
ero! brancati, 3-144: ma chi crede di essere, lei?
, / si puote esemplo torre, / chi le vuole in cuor porre, /
: partì per milano;... chi lo cacciò fu tessersi saputo per certo
dura, / da che non è chi vi scomunicare. dante, purg.,
, assume valore affermativo. -non è chi non dica, chi non faccia: tutti
. -non è chi non dica, chi non faccia: tutti dicono, tutti
dubbiosa, che a far non ardisca chi ferventemente ama. sacchetti, 177:
ne senta affanno. marino, 4-215: chi fia che non t'appelli ingiusta e
-chi che sia, che si sia, chi che si sia: v. chicchessia
. -esserci e non esserci: di chi si comporta in modo che nessuno possa
di bisogno. petrarca, iii-1-87: miser chi speme in cosa mortai pone / (
in cosa mortai pone / (ma chi non ve la pone?), e
. prov. -chi ha è; chi non ha non è; vessere sta nell'
i-m-2-107: e'si dice in proverbio: chi ha, è. moniglia, 1-3-12
ve lo credo affène, / ché chi non ha, non ène. i.
. -l'è così la faccenda: chi non ha, non è. giusti,
avere. oriani, x-13-174: a chi non ha non è » l'antico
: ingannato sarà come il villano / chi vole in erba misurare il grano; /
e digiuno / senza vergogna, / chi se lo sogna? = deriv
carducci, 907: meglio a chi 'l senso smarrì de tessere, / meglio
può essere soggetto del senso; e però chi dimanda di conoscere questo per via di
occhi la sustanza e l'essenza; e chi negasse per questo la cosa, perché
la radice. aretino, iv-1-50: chi contende con cesare, combatte con dio;
cesare, combatte con dio; e chi pugna con dio, confonde se stesso,
con dio, confonde se stesso, e chi confonde se proprio, spegne se medesimo
se proprio, spegne se medesimo, e chi anulla il suo essere riman niente.
che non hanno senso, hanno amore. chi niega l'amore, niega tessere,
genio distinto. dossi, 438: chi sei tu, invisibile èssere, che sempre
: spremesi dalle granella dei granati, chi te vuol far buono, e non dal
8: ditemi, sirochie mie dolci, chi v'ha dato l'essare, chi
chi v'ha dato l'essare, chi v'ha facte cristiane, chi v'ha
essare, chi v'ha facte cristiane, chi v'ha data la persona così dilicata
persona così dilicata,... chi v'ha date tucte queste cose? della
, e rendere il dovuto onore a chi gli ha dato tessere. -conferire
padre mio. pallavicino, 7-188: chi dubita che l'amore in genere non sia
pellegrinaggi al continuo sono in essere, chi li muove senza necessità? caro,
infino altera o da me o da chi si sia. 0. rucellai, 3-28
agosto. 2. sm. chi è addetto all'essiccazione e alla raccolta
lei. -nel linguaggio amministrativo, chi per esso: chi ne fa le
linguaggio amministrativo, chi per esso: chi ne fa le veci. 2.
sovenendomi di molte perversità che avengono a chi vive; essendo con manco di esse
un nome; finché non si conobbe a chi era dovuta; e allora la fiammella
la mente estatica. -sostant. chi è in preda all'estasi, chi è
. chi è in preda all'estasi, chi è predisposto a cadere in estasi.
così improvvisa redenzione; a considerare di chi era quel viso che aveva veduto burbero
, appuntire. marinella, 1-22: chi varie imprese ne lo scudo stende /
e 'l fa vago ed ornato: / chi di strale la punta ottusa estende,
le regioni di cristiani, concedendola a chi contribuisse danari, ed estendendola anco alli
: altro tema di discussione: a chi estendere la partecipazione ufficiale del matrimonio:
4-270: l'estensione del calice a chi il domandava, sarebbe stata scala ad altre
sentimento e di energia d'anima, chi oserà fissarne i limiti e misurarne l'
varia a seconda della forza impiegata da chi lo adopera e del numero delle molle.
2. in senso generico: chi estende, chi amplia. carducci,
. in senso generico: chi estende, chi amplia. carducci, iii-13-4: il
cresce l'ariosto. 3. chi stende, mette per iscritto un documento
personale, per compito d'ufficio; chi propone un decreto; chi sporge una
ufficio; chi propone un decreto; chi sporge una denuncia. paoletti, 1-2-159
sono... desideroso di udire chi sia l'estensore di quell'articolo,
, colui il quale compila un giornale, chi scrive una sentenza, e stende o
amici, s'è forzato a cercarlo da chi fa il mercatante sulle altrui sciagure:
ricade, / ebbrezza del salto / a chi più corre sul tonfo,
possono mettere in alterazione gli umori di chi tiene vita sobria, ed è cosa
si conobbe alora quanta differenza sia da chi sa e non ha messo in opera ciò
cristo dice ch'essendio dio spirito ricerca chi l'adori in spirito, non per
questa cognizione dell'interiore esser necessaria a chi vuol perfettamente conoscere l'esteriore del corpo
si cambia. è impossibile pensare che chi ha perduto la lente di comunicazione dall'
berni, 243: del dolore ancora chi a parte a parte considerasse, non dico
mani, alla confusione e esterminio di chi ci vuole per nimici. caro, 2-328
e poi s'esauriscono; e allora e chi chiede sempre e chi non può o
e allora e chi chiede sempre e chi non può o non vuol più dare divengono
di timore e di nessuna confidenza in chi combatte valorosamente per la santa causa comune
che tosto langue e more, / chi per voler l'esterna / e caduca beltà
sua virtù e di sue fatiche; ma chi è capace di far tanto, tè
che a noi rimangano, e a chi noi determinassimo, dal fiesco o
un diritto giudizio da questa parte da chi volesse divertirsi a formarlo. parini,
parini, 291: né sia chi dall'esterno il mio dolore, / onde
il capitano degli esterni, e domandò chi eglino fossero, e donde, e
l'ibero e l'alemanno, / e chi 'l nome di cristo odia ed abborre
estero. banti, 6-99: c'è chi trova il protettore e guadagna sacchi d'
(femm. -a). neol. chi ammira eccessivamente tutto ciò che proviene dall'
. luini, xxiii-153: vi ha chi dopo un viaggio non lungo si ritorna
a casa illuminato, sistemato; vi ha chi dopo un viaggio più esteso si mostra
plur. m. -i). chi subordina il vero e la morale ai
e la morale ai valori estetici; chi ha il culto della bellezza artistica; seguace
tranquillamente fin dalla nascita. 2. chi si applica allo studio dell'arte o dell'
dilettantismo). -per estens.: chi ha gusto e sensibilità per le cose belle
gusto e sensibilità per le cose belle, chi ha il senso e il culto della
certo dalla maschera funebre. 3. chi trae da un'accurata e raffinata educazione
si piantano con ostinazione nella mente di chi è nato a comprenderle, pur nella
corpo. 13. sm. chi si occupa di estetica, studioso d'
impostori. b. croce, ii-1-13: chi legga gli estetici del periodo romantico è
. neol. esperto in cosmesi; chi pratica cure e vende prodotti di bellezza
definire posa. 3. sostant. chi, in letteratura o filosofia, segue
tanto, se l'estima / di chi a grand'agio il misurò, non erra
conosce la pace e non l'estima / chi provato non ha la guerra prima.
la guerra prima. chiabrera, 169: chi fosse meno esperto / estimeria per certo
. nievo, 556: giulio sorrideva come chi crede forse ma non estima prezzo dell'
, conv., i-ii-n: villania fa chi loda o che biasima dinanzi al viso
lavorate queste vigne; e maledetto sia chi mai vi pose estimo. s. bernardino
el prossimo e per farli danno. chi lo fa è tenuto a soddisfazione d'
carboni raccolti in pira luminosamente ardono; chi gli distingue, gli estingue. davila,
potrò. segneri, ii-401: ora chi può negare che tutti i debiti non sian
1-2: chi potrà affermare... che non sia
sopita, / ch'essernon puote, in chi t'è figlio, estinta. cuoco
»: no. ojetti, i-508: chi è che fischia? niente, è il
ne pativa, no; eppoi, chi aveva fame? io no: sentivo qualche
quistioni sospette contra la fede cattolica, ma chi le mosse dicidere ed istirpare. bibbia
si tuffavano insieme sott'acqua per vedere chi uscisse ultimo a galla, o correvano sulla
, o correvano sulla sabbia per stabilire chi avesse fiato più lungo, si sono ora
ridotti alla misera e strana gara a chi viva di più. landolfi, 3-143:
nel tempo o nello spazio a chi parla (e può applicarsi a
qual piombo o legno / vedendo è chi non pavé. boccaccio, vii-117: sì
lampo che mi strugge, / e segua chi mi fugge / libera e sciolta e
. designa persona o cosa vicina a chi parla, o anche persona o cosa di
di marte ai fieri ludi; / chi piume e chi bandiere al vento estolle
ai fieri ludi; / chi piume e chi bandiere al vento estolle, / e
bandiere al vento estolle, / e chi insesta i bolzon con le cipolle. p
, / gloria sarà mai sempre / di chi l'estolle e le dà vita e
nominarsi, per più segni dimostra virgilio chi egli è; poi l'autore, estollendo
ogni inchiostro. ariosto, 235: ma chi noticia avea di lei più inante,
e, fuggitivo, appelli / vii chi lui segue, e solo / magnanimo
.). tasso, 17-61: chi non gela, e non suda, e
di spine unqua non langue: / chi poggia sul calvario al ciel s'estolle
: e coronar di lauri / dovrò chi turpe e folle / splendido sol per l'
letter. che estorce. -sostant. chi sottrae o tenta di sottrarre denari.
di rapacità portenti e mostri: / chi ritrova estorsioni, aggravi e dazi / son
dir. delitto consistente nel comportamento di chi, mediante violenza o minaccia, costringe
soperchierie d'ogni maniera pungevano ed irritavano chi stava sotto. = voce dotta
agg. e sm. disus. chi esporta fuori da uno stato una merce
merce. - in partic.: chi esercita il contrabbando. de luca
amara vi parve in quel dì / chi v'ha detto che sterile, eterno
. -dir. erede estraneo: chi, non essendo un discendente diretto,
(più spesso al plur.). chi non appartiene alla famiglia; persona a
affettivi o da rapporti di interesse; chi non fa parte di una comunità; persona
, v-57: più presto si trova chi per un estraneo metta a pericolo la
uno scudo. capuana, 4-340: con chi debbo sfogarmi? con gli estranei
un luogo senza averne il diritto; chi si intromette nel rapporto affettivo di due
di aprirsi la porta di strada da chi è dentro, e facilmente introdursi l'estraneo
un bene spirituale confusamente avvertito, per chi, come me, era sempre stato
cognizioni tanto profonde quanto ne può avere chi ne fa occupazione della sua vita.
esterno nell'organismo anighelo / cita or chi solo il buon latino apprese, / per
delle tue grazie, le quali imparti a chi vuoi, peccando io estraordinariamente, né
è questo. sarpi, i-387: chi vorrà che dio supplisca con la sua
, 1-2-115: è onesto riconoscere, chi si affatica, di qualche premio estraordinario
dalle funi. buzzati, 3-243: « chi siete? il ventre, alcuna
, sodisfatto prima il bisogno particolare di chi averà da concedergli. serdonati, 9-154
si dovesse estrarre un re elettivo, chi ardirebbe proporvi per re un uomo ignoto
mio ditirambo deh'arianna inferma, da chi esse copie mi sono state date,
l'individuo. svevo, 5-422: chi altri è amata come me da persona tanto
, se non a raggiungerla, a chi la dicesse una furtività di eleganza e
estremisti (comunisti, socialisti, e, chi comprende perché?, azionisti).
dai comunisti o da socialisti per indicare chi, all'interno del loro movimento,
altezza della rocca, e guardava fissamente chi da quel legno scendesse sul lido.
bernardino da siena, i-316: quando chi à avere è in maggiore necessità di
nimico in mano. guicciardini, 95: chi adunche ha fede diventa ostinato in quello
tosto a l'ore estreme. i chi sol vive al dolore ed al tormento,
miei passati. cammelli, 126: chi sa scriver, mi scriva / per estrema
con estrema grazia e singular piacer di chi le vide. piccolomini, 216:
, iii-1-19: dal giogo di njesa chi riguarda verso occidente, vede espandersi al
estremo, / narrar le pene a chi le fa m'accingo. tesauro, 3-518
: provoca tutti gli estremi del castigo chi non ha avuto giustizia nel distribuire i premi
di insuperabili difficoltà economiche; condizione di chi si trova in una situazione difficile o
poco basta a rivolgere il cuore di chi non a discorso, ma ad empito si
delegato, anche voi! la legge punisce chi si serva di intimidazioni, minaccie e
tal error di tanto pregiudizio, / chi non ne beve, e quello a cui
i-198: ha bisogno di poter estrinseco chi è parte e non tutto, o procede
amarezza, / coll'estrinseco bronzo a chi vi loda, / coll'intrinseco ferro a
vi loda, / coll'intrinseco ferro a chi vi sprezza. manzoni, 48:
lecitamente usarsi. muratori, 5-iv-4: a chi è spetto nello studio dell'uomo,
in molti paesi sono sinonimi; anzi chi è di cervello un po'balzano lo
, è un extroverso e non capisce chi è introverso... nulla di male
ed inestimabile. cattaneo, ii-2-136: chi mira alla esuberante attività industriale, militare
il piè. pindemonte, 138: chi del suo prence tira / contro destossi,
quale spagna più importava di tenersi con chi era in istato, che con chi
chi era in istato, che con chi se n'andava esule. -fatto
senza sentieri / vanno insane: e chi quell'impeto / esultante infrenerà?
72: è la tempesta / esultazione a chi non sa temerla, / e sulla
, i-152: amore, amore, chi ti gusta, è sempre di te esuriente
chiara e serena, / ch'abbaglia chi mirarvi ardisce intento. sarpi, vi-1-4
mia vecchia età, codesta professione di chi cerca e trova la gloria sui campi
a cosa. cesarotti, ii-97: chi vien coi crini d'etade? il veggo
è più veloce che gli anni, e chi semina virtù, fama ricoglie. guicciardini
qual piombo o legno / vedendo è chi non pavé. antonio da ferrara, ix-130
. giusto de'conti, i-40: chi è costei, che nostra etade adorna /
attonata cetera / invan lavora, e chi ragiona al tauro; / ogne cosa
? quale inusato / splendor di maestà? chi tutte inonda / d'eterea luce e
(plur. -chi). stor. chi comandava, nell'impero bizantino, un'
conservassi. bembo, iii-370: deh chi sì tosto di piacer mi spoglia /
colle lettere. michelangelo, i-105: a chi morto ancor m'ama / ha dato
ne nega. bisticci, 3-135: chi avessi fatto per via d'uno brieve
. caro, 12-i-291: lasciatevi medicare a chi sa. vivete regolatamente, e non
amara vi parve in quel dì / chi v'ha detto che sterile, eterno /
/ ma solo, e imbelle ad assalir chi regna. leopardi, 23-169: nerina
acerba. soldani, i-52: e chi è quel che 'l puro e vivo lume
/ che 'l suo ectemo non è chi 'l preschiva. b. davanzali,
ch'exalta, ond'ella vien, chi più 'l somiglia. 12.
scoliato... se non da chi 'l fece. manzoni, fermo e lucia
gallicani e non gallicani si accordano; e chi sente altrimenti non è cattolico, ma
minchionerie. 4. sm. chi si scosta dall'ortodossia; chi professa
sm. chi si scosta dall'ortodossia; chi professa dottrine religiose non ortodosse; eretico
proposizione. 5. figur. chi, in campo letterario, linguistico,
. cesarotti, i-52: perciò se chi scrive latinamente vuole spiegar le idee presenti
formule antiche, fa lo stesso come chi volesse abbigliarsi con abiti tagliati sull'altrui
, a leggi estrinseche; condizione di chi non agisce in conformità unicamente di leggi
quella differenza che passa fra loro e chi è da meno di loro. scola
il rituale danno una forza grandissima a chi li osserva e a chi se ne serve
grandissima a chi li osserva e a chi se ne serve, ma guastano il fegato
presso la casa, secondo il privilegio di chi è nato padrone. 5.
una etichetta bianca. -sugli indumenti indica chi li ha confezionati e ha talvolta anche
sm. ant. studioso di etica; chi si occupa di filosofia morale; filosofo
schiatta etico. -che è proprio di chi è affetto da tisi; che è
petto. a. boito, 57: chi dorme?... un'etica /
due ruote meno. cesarotti, i-85: chi vuol mantenere squisita la conoscenza dei termini
letterale, etimologico della parola: « chi ti è più vicino, quelli della
. 2. sm. ant. chi dedica la sua attività di studioso alla
. ling. studioso di etimologia, chi si occupa di ricerche etimologiche.
= voce dotta, gr. èxojaoxóyoc 4 chi studia la origine delle parole '.
altra gente esterna. loredano, 1-45: chi potrà negare che non sia etiope quel
etnocentrismo, sm. atteggiamento di chi considera il proprio gruppo etnico come
buffole / e truffale / non dice chi sta cheto; / ma non fa
andiam farabullando: / pisciata l'ha chi fugge pe 'l faeto. =
. etruscàio, sm. peggior. chi si occupa in modo superficiale e dilettantesco
scientifica. baretti, 2-2: chi insomma ha procacciati tanti encomi in iscritto
antichità studiosissimi, vi sia una volta chi giunto è a leggere l'antica etrusca favella
sm. (plur. -gi). chi si occupa di etruscologìa, studioso di
è a dire buonagrazia; imperò che chi prende il corpo di cristo degnamente,
una specie di cifrario, restasse per chi non vuole esprimere che la parte più
la giustizia è uno sproposito da fare rabbrividire chi ricordi che cosa sono i postulati euclidei
). baruffaldi, iii-26: chi del torno ha qualche pratica /
m. -i). filos. chi professa l'eudemonismo; fautore dell'eudemonismo.
qui non ci si deve ammalare; chi s'ammala è perduto. lo portano in
2-175: tre dramme di euforbio ammazzano chi lo beve, in termine di tre
si credeva che rendesse lieto l'animo di chi l'usava. euftalmina,
secondo gli antichi, dava, a chi la possedeva, proprietà profetiche.
ordine umano contrapposto all'atteggiamento di chi disconosce i limiti degli uomini e il posto
si consolano a rompere le tasche a chi pecca, come se la passano? d'
in vista del regno dei cieli. chi è in grado di farlo lo faccia.
adulavano parlando, altri sprezzavano tacendo, e chi mostrò più forza fu l'eunuco marchesi
per lo levante. soderini, ii-107: chi ne vuole [di cipolle] far
. europeano, sm. disus. chi ha visitato e conosce bene l'europa
eutràpelo, sm. letter. chi sa divertirsi con moderazione e senso
portar via. biringuccio, 1-78: chi per far la parte di fuore, fa
di legno li suoi modelli primi, e chi di terra, e chi di cera
primi, e chi di terra, e chi di cera, e chi di sevo
, e chi di cera, e chi di sevo, o d'altre materie fusibili
venuti a perdizione. -sostant. chi ha abbandonato precipitosamente un luogo per sfuggire
per sfuggire a un pericolo incombente; chi è sfollato da un luogo in seguito
mirabilmente si purgò lo stomaco. a me chi domandasse onde questa evacuazione procedesse, crederei
. fra giordano, 5-48: chi è bene acconcio con dio, tutte
fosse l'attiva: ciò è manifesto a chi ben vuole porre mente a le evangeliche
in mente la massima evangelica: « chi di voi è senza peccato scagli la
vegliava l'infermo. palazzeschi, 4-242: chi fa, fa per sé. trovato
di perfezione, e di servarli, chi può, almeno secondo el suo stato.
-perfezione evangelica: stato proprio di chi, nella pratica della virtù e,
del progresso. d'annunzio, v-3-367: chi non riconosce in questo ultimo verso,
liberalismo. 2. atteggiamento spirituale di chi aspira alla semplicità del cristianesimo primitivo.
: lasciasse l'ufficio di beccamorti a chi lo voleva, e badasse egli a quei
], 2-138: in qualunque nazione chi lo teme, ed opera giustamente, gli
pulci, 24-1: « non chi comincia ha meritato *, è scritto /
dell'evangelio. vittorini, 5-225: persino chi è prete... porta
d. battoli, 42-iii-149: domandato da chi cercava di lui, a che fare
evasióne, sf. atto di chi evade, di chi si allontana
sf. atto di chi evade, di chi si allontana da un luogo;
l'evasione. 3. comportamento di chi, totalmente o parzialmente, si sottrae
, nel suo pallido / disegno; chi sa quali evasioni. serra, iii-548:
legami familiari. 5. atto di chi sbriga un affare, risponde a una
. evasionismo, sm. condizione di chi è specializzato in fughe, in evasioni
in fughe, in evasioni o di chi è solito sottrarsi alla realtà per tuffarsi
(plur. m. -i). chi è specializzato in fughe, in evasioni
fughe, in evasioni. -al figur. chi è abituato a vivere in un mondo
, 2-171: possedeva l'ingenua curiosità di chi non ha nulla da nascondere, e
dare una risposta chiara e diretta a chi lo interroga. -anche: timido,
2. sm. evasore fiscale: chi non paga le tasse dovute.
sanza pavento. boccaccio, iii-2-26: chi son costor ch'a'nostri lieti eventi /
con le belle non s'attenti / chi non vuol presto languir: / han
guerra / vide l'evento, e contro chi? con poco / stuol di nemici
eventuale: quello caratterizzato dal fatto che chi agisce non ha il proposito di provocare
). bembo, 5-80: chi ciò porsi in animo, se non nimico
. serdini, 1-146: amor, chi le verdi ombre everse in ghiaccio /
, 3-4-205: gran semplicità mi parrebbe di chi si dolesse che uomini di gran nome
celia, lo imitavamo, gareggiando a chi scoprisse più biancheria. barilli, 1-48
alla vostra pedagogia evirata ed imbelle, chi vive ne'paesi dov'essa regna è
segneri, i-470: è dovere che chi la rompe, sia non solo punito
su un bene in favore di chi ha esercitato un'azione giudiziale in
degli evi! / come lontano! chi potè vederti? / tu, quando niuno
, conc., ii-206: gloriose per chi le fa, efficaci al ommo sopra
le fa, efficaci al ommo sopra chi vi assiste, sono queste patriotiche evocazioni
'evolu zionista 'appellasi 'chi o in teorica o in pratica segue
di spiritualismo quasi religiosa: provvidenziale per chi non può trovare conforto nei dogmi di
marina. giusti, 4-i-159: evviva chi salì, viva chi scese. carducci
, 4-i-159: evviva chi salì, viva chi scese. carducci, 349: evviva
tommaseo [s. v.]: chi sente un'insolenza sguaiata: 'evviva la
-augurio di prosperità (specialmente per chi starnuta). mascheroni, 8-407
abbasso e di evviva perché si sapesse chi denigrare e chi applaudire. -gridare
evviva perché si sapesse chi denigrare e chi applaudire. -gridare, dire evviva
altari e la propongono all'imitazione di chi guarda. -ex combattente: reduce
; ma più spesso dicesi familiarmente di chi parla o affetta di parlare con autorità e
pertina dei libri, indicano a chi essi apparten gono (e
più sottili e par- ticulari considerazioni a chi 'ex professo 'tratta queste materie
con piena conoscenza '. si dice di chi tratta argomenti per lo più dottrinali,
sulle confidenze extra-sacramentali e sulle invocazioni di chi lo aveva eletto depositario delle proprie angosce
respirare, col petto veramente eroico di chi contro tutto e contro tutti ha riscattato la
. b. croce, i-4-89: chi è che veramente governa la storia in questa
concederlo, purché si dia spacio onesto a chi possedè li benefìci di poter dispor di
a salvare, eziandio sanza nave, chi anderae al mare. machiavelli, 770:
in gola. aretino, 8-17: chi con somessa voce e chi con alta smiagolando
8-17: chi con somessa voce e chi con alta smiagolando, pareano quelli do
perché vi si possa far differenza tra chi ha in mano il badile e chi
chi ha in mano il badile e chi gli è toccato la squadra.
al fine proposto. piccolomini, 1-2: chi sarà così maligno che nella fabrica dell'
: opera, prodotto della capire, a chi richiede con troppa insistenza qualcreazione divina;
. 2. sm. e f. chi produce personalmente con sistema artigianale determinati
con sistema artigianale determinati prodotti; chi all'uscita della fabbrica. possiede una
: i moderati hanno messo su fabbrica chi dirige gli operai o i muratori in un'
che mi venderà, glie lo dirà antonio chi; la pagava quattro paoli e
e a fine che fussino comuni a chi n'avesse di bisogno. machiavelli,
annunzio, iii-1-942: ah, questa casa chi la fabbricò / tanto grande? e
del mio giudizio. baldi, 384: chi non essendo timorato di dio, non
fabricar con tonde sovra la superbia di chi tenta domarlo. magalotti, 24-203:
l'aceto con più lavorio / di chi compone i balsami? p. verri,
. bibbia volgar., i-276: chi fece la bocca dell'uomo, ovvero chi
chi fece la bocca dell'uomo, ovvero chi fabbricoe lo muto e lo sordo,
, e il vedente e il cieco? chi altri, se non io? agostini
d'omero. marino, 10-17: chi fabricata la celeste mole / di foco
di foco e fumo tien, chi d'acqua e terra. t. alberti
, fabbricata non so poi quando né da chi, correva, come accenna il ripamonti
che par fabbricata apposta per caratterizzare satiricamente chi parla per dire che non ha bocca
-disus. chi lavora il ferro, nella bottega di
figur. artefice, inventore, maestro, chi escogita, chi architetta (e,
inventore, maestro, chi escogita, chi architetta (e, per lo più,
frodi, menzogne, inganni); chi è causa di una determinata situazione o
indarno, indarno accusa il fato / chi del proprio suo mal fabbro diventa.
impedisse, ed era degno di morte chi alcuno lavorìo facesse. maestro alberto,
poi le dite, / ed a chi non le cura le ridite, / della
re trovano pure la via di coltivare chi una scienza chi l'altra, e chi
la via di coltivare chi una scienza chi l'altra, e chi una o un'
chi una scienza chi l'altra, e chi una o un'altr'arte, malgrado
una pavida protesta, c'era tosto chi gl'invitava a liquidare la faccenda a
): gli altri compagni si ritiromo chi in qua e chi in là a sue
compagni si ritiromo chi in qua e chi in là a sue faccende. grazzini
troppo iscrupolosa. fagiuoli, 1-5-219: chi t'ha detto che tu, appena giunto
.]: 'dio mi guardi da chi non ha se non una faccenda '
. (femm. -a). chi si dà da fare senza risparmiarsi (e
connotazione di faciloneria); sgobbone; chi si occupa indiscretamente dei fatti altrui;
1655: comunemente, faccendiere, chi cerca faccende, chi le va
comunemente, faccendiere, chi cerca faccende, chi le va quasi accattando; e
amori. / poiché più non ho chi m'ami, / per pescare ad altri
, fa bisogno di guastatori: cioè di chi va loro innanzi, facendo ala,
2. ant. e letter. chi si dedica agli affari; commerciante,
la bocca carnosa e vermiglia ispiravano a chi la vedeva vivere tra l'austerità ecclesiastica
ampio dei gesti. 3. chi tratta gli affari di qualcuno, chi ne