di seta azzurra. montale, 1-42: chi è in alto e s'affaccia s'
lavoravano a martello facendone sonagli, e chi cucinari e chi baccini, e chi
martello facendone sonagli, e chi cucinari e chi baccini, e chi el tomeggiava in
e chi cucinari e chi baccini, e chi el tomeggiava in candelieri o altri vasi
tansillo, 1-80: non v'è chi giochi toro, o chi canneggi, /
non v'è chi giochi toro, o chi canneggi, / né chi faccia altri
, o chi canneggi, / né chi faccia altri simili esercizi, 7 com'
conduce. a. lenio, 189: chi sopra un cavai candido venia, /
; / per dar le spezie a chi se 'l lascia dare, / riescon più
dell'uomo. benci, 1-37: chi lavorò a tornio il naso, e gli
grossa e mal tornia da un gran peccaor chi no n'e degno de nome ma
nella germania. tenca, 4-31: chi avesse veduto in quel tomo la città
puzza e di sozzura vaso / e di chi 'l porta vergognoso scorno / se per
membra, con tanta ragione! / ché chi cercasse il mondo a tomo a tomo
nel mondo unica fenice: / e chi cercasse il mondo a tomo a tomo /
palladio, 4-31: non si sa da chi egli il tempio fosse edificato, né
: piglieranno in iscritto... a chi per tomo ed che parlasse sempre guardando
/ leggete publio ovidio sulmonese, / chi si vestìa da vacca e chi da toro
, / chi si vestìa da vacca e chi da toro. nievo, 871: 1
tansillo, 1-80: non v'è chi giochi toro, o chi canneggi, /
non v'è chi giochi toro, o chi canneggi, / né chi faccia altri
, o chi canneggi, / né chi faccia altri simili esercizi, com'è dir
di cuneo e di alessandria, di chi aveva fatto le tecniche: dei piccoloborghesi
beffardo e gaio / pulfegno griderà: « chi vuol comprare / filosofi? tre lire
arto. viviani, vii-362: svegliandosi chi con torpedine e rigori per la vita
e rigori per la vita, e chi con dolori intensissimi nella testa. zeno [
a fare qualcosa. luzi, i-56: chi mai risveglierà le brune / torpidità del
nell'indolenza. rocco, 121: chi vilmente torpisce nell'ozio, fatto per ciò
1-137: da poi ch'abbiate ellecto a chi supporre / i vostri cor magnanimi e
targioni tozzetti, 12-6-69: vi è chi consiglia, per chiarire l'olio,
a i mormoratori di corte e a chi vende a l'incanto. allar- ghinsi
(plur. m. -ì). chi pratica il torrentismo. w
letteraria, artistica o anche legislativa o chi ne è l'autore, anche con una
; àrdente. garisendi, xxxviii-322: chi l'estate ci dà torrida e altera,
. lamenti storici, ii-273: e chi salleva su per le mura e torroni,
le mura e torroni, / e chi mettea in punto balestra e vertoni. vasari
cuscinetto puntaspilli. pulci, iv-81: chi fargliene incantar da un gattone, / e
fargliene incantar da un gattone, / e chi torsello ad agora e spilletti. g
molto è ragione, che sia renduto a chi tocca. = voce dotta, lat
-in espressioni comparai, per indicare chi è sbalordito e impacciato o spogliato dei
la torta. ibidem, 153: chi mangia la torta del comune, paga lo
in piazza. ibidem, 308: chi vuol fare buona torta, vada con un
umor, vari i cervelli: / a chi piace la torta, a chi i tortelli'
/ a chi piace la torta, a chi i tortelli'. 9. dimin.
il pane e diasene ogni matina a chi ha le morice, e lievale via.
. tommaso da faenza, xxxv-i-456: chi non è tal, d'amor ch'
tortellàio, sm. ant. chi produce e vende tortelli. fagiuoli
a. f. doni, 10-330: chi non ha altra faccenda che mangiare e
uom che rizza i muri torti: / chi vuol rassicurar giardino ed orti, /
dante, inf, 14-47: chi è quel grande che non par che curi
li guardava con la faccia torta, / chi tutto 'l prezzo non pagava mai.
che in zenoa se fesse / festa chi si ben parese / de gente tute ordenae
viviturì. proverbi toscani, 25: chi non ha orto e non ammazza porco,
organo. 2. condizione di chi è lontano dalla ragione e dalla verità
monte, 1-43-8: l'omo nudo, chi 'l fere di coltello, / di picciol
. giacomo da lentini, 17: chi a torto batte, o fa 'ncrescenza,
gli occhi sorridendo, coll'espressione di chi non vuol compromettersi, dando torto a
sola ascolta: / perché non hai chi mi tolse spento? piangendo, / vedova
. prov. monosini, 231: chi fa i fatti suoi, non fa torto
prigione. proverbi toscani, 69: chi perde, ha sempre torto. ibidem,
ha sempre torto. ibidem, 150: chi ha ragione teme; chi ha torto
150: chi ha ragione teme; chi ha torto spera... con le
mettere in prigione. ibidem, 166: chi s'adira, ha il torto. ibidm
nascoso, / ma per fame cruccioso / chi d'amor per innanzi si notrica.
, don scruta la trasognata fanciulla come chi non comprende e se ne tortura.
torturatrice », scattai. « ma chi è che vuoi torturare, se me o
). forteguerri, 30-5: e chi s'arrischia a navigar, si affonda,
fosco ciel, / allora appaiono -a chi non dorme / le morte forme /
canzonatura. d'azeglio, 1-528: chi mi fa un verso e chi un altro
1-528: chi mi fa un verso e chi un altro,..., e
, sm. e f. invar. chi per mestiere tosa i cani.
sarà meglio. firenzuola, xxvi-1-134: chi dice egli è cozzon delle comete;
egli è cozzon delle comete; / chi nunzio o turcimanno delle fate; / altri
oliva, i-3-690: anzi che peggiore di chi fabri- ca falsificare monete nel senso mistico
falsificare monete nel senso mistico nostro, riesce chi tosa le buone. muratori, 9-235
sm. (femm. -trice). chi per mestiere tosa gli animali, in
tosator di chiome? 3. chi limava monete metalliche (in partic. d'
che la pecora ha un anno, ma chi rama lana migliore indugi fino a
tòsco. toscanàccio, sm. chi ha forti caratteristiche toscane, identificate in
toscano (ed è riferito talvolta a chi ne formalizza stucchevolmente i modi linguistici e
lorenzo de'medici,... chi può averlo messo in testa al parini,
l. bellini, i-95: e chi sol della lingua sua volesse / conoscerle virtudi
consegua lode... cioè, che chi j j scrive correttamente
e. cecchi, 9-313: chi guarda meglio, anche sotto il luminoso vico
tersa / dove corre il pensiero di chi resta / o cresciuto da lei se ne
. pallavicino, 1-337: forte è chi afferra valorosamente il male, quando vede
e sono aparechiato a ubidire: ma chi rimane qui colla donna mia? petrarca
sostant. nievo, 1-vt-584: chi ti dà il diritto di credere ch'io
. niccolò del rosso, 1-59-8: chi sanamente 'lo mondo voi menare, /
n'è donato. bonichi, 72: chi perde libertà perde tesoro / la cui
solo con sanzioni amministrative, commessa da chi esporta capitali all'estero senza rispettare le
. considerazione, esame approfondito a iii-1-1168: chi viene alla soglia? chi mai dischiude le
a iii-1-1168: chi viene alla soglia? chi mai dischiude le valve cui segue un
attendibile previsione degli effet2. scherz. chi riveste un ruolo subalterno, suborditi e
del vassallo del signore. -anche: chi, in epoche cura del tempo;
1-1-2io: de gram conseio de segnor / chi = nome d'azione da valutare
, e, perav- piuto; / chi le possiede interamente ed ave, / no
. -chi). che è proprio di chi balla il valzer; elegante (il
. landino [plinio], 16: chi non vede che la vampa del sole
. monte, i-iv- 22: chi dir volesse: « amor di che ti
egli avviene che da superbia e da presumersi chi concorre meni alcuna volta troppa vampa di
vampa'. 'essere alla vampa'si dice di chi si riduce alla miseria.
sciascia, 10-120: la signora, chi sa perché, voleva proprio far vampare
speculatore cinico e privo di scrupoli; chi approfitta delle capacità e del lavoro altrui
monti, x-4-313: ma di terror chi parlò? il sangue mio / scorre tran-
mena gran vampo, e trova anche chi lo stima e chi lo vuol deputato.
e trova anche chi lo stima e chi lo vuol deputato. 9.
.. né tarughé, né vana- chi, vi sono cervi solamente.
latini, i-1449: ancor, chi s'abandona / per astio di persona
ria / anti termen de vitoria, / chi g'è poi parsua amaira. laude
1-1-202: e no te digo boxia / chi vana- menti te conorto. ugurgieri,
anonimo, i-559: vanamente pensava / chi mi fece alontare / ed ubriare -a
de la 'ngenerazione umana; / e, chi non vana, / puot'esser certo
non vana, / puot'esser certo, chi che è, in tal rengno / lo
notturna. 2. per estens. chi compie atti di inaudita e immotivata ferocia
beni o edifici privati o pubblici; chi costruisce, in partic. abusivamente,
manifesto », 21-ix-86], 1: chi, con spirito vandeano, si avventa
omo vanear tutta stasgione / di tale: chi 'l fa, assai m'è 'm
onestà sì poco tenere / che son contente chi per via le pedova. niccolò cieco
in fiere e quali in serpenti e chi in terra e tali in acqua, e
che a comparire. bresciani, 6-i-58: chi non direbbe a codesto vaneggiatore che gli
... /... / chi dal proprio lavoro / cerca libera vita
: nulla è maggior vanezza che servire a chi ti sprezza.
la punta d'oro... chi vanga, non l'inganna...
né vi manca però fra que'diletti / chi nel maro palustre, ove si giace
anitra opima o foliga loquace; / né chi con nasse e vangaiuole alletti / la
da stecconi, da suveri, e guai chi ci mettesse dentro una razzola, un
: si dice nel vangèlio: « chi si umilia fia esaltato, e chi si
« chi si umilia fia esaltato, e chi si esalta fia umiliato ». m.
sacchetti, 26: quanta invidia ha chi ha men denari / di chi v'
invidia ha chi ha men denari / di chi v'ha più, che sempre sta
. 2. per estens. chi precede o si trova in posizione avanzata
di retroguardia. -posizione di chi precede altri in un percorso, in
armato. 3. figur. chi dà inizio a un'azione precorrendo altri.
orazione. boccaccio, viii-1-56: fatichi chi vuole nelle sue vanità e bastigli tesser
del popolo. campatila, 1-1-31: chi tra cari scherzi, e liti balli /
; / ma questa è il buio a chi desia vedere, / e quella il
vedere, / e quella il rezzo a chi stanco riposa. -senso di vuoto
non si sradica mai dal cuore di chi è nato distinto, di desiderare una
al ciel drizzino i rami, / seguitando chi pietro e chi maria. moniglia,
i rami, / seguitando chi pietro e chi maria. moniglia, 1-i-566: dove
per la somiglianza del movimento compiuto da chi usa tale strumento con il battito delle
de li buni, vanna è la faiga chi se prende in li ré? landino,
con nausea di chi l'ascoltava, da che gli nacque non
dietro strascinando? tommaseo, 18-i-153: chi mi dà, d'un medesimo corso /
, 271: in vano si ritruova / chi guardia non si prende / di quello
si vantaggia », intesi rispondermi da chi voleva così accennarmi, che in quell'anno
non solamente a peso, ma vantaggiati; chi n'ha, usa fondergli o serbargli
/ s'appresti a trar del luogo / chi, avendo tolto altrui fuor di ragione
vantaggio: che indica a favore di chi o di che cosa avviene un'azione.
sport. nel tennis, punto ottenuto da chi effettua il servizio o la rimessa,
un pagamento. varchi, 18-1-248: chi pagava il primo mese l'intera somma
attrae tutto in sé stessa e irrigidisce chi le si accosta. 5.
di tutti rei. cantari, 289: chi si vantava di bella moglieri, /
prov. proverbi toscani, 461: chi si vanta, si spianta. =
loro disegni. salvini, 39-vi-64: a chi non vede più là sembrano vanterie e
dicendo che veramente sarebbe da riputare valoroso chi tal vanto adempiesse. pulci, 22-149
superiore. firenzuola, 973: aimé chi tolto m'ha la mia civetta? /
gravi difficoltà. folengo, ii-135: chi crederebbe ch'oggi tanta insania / l'acquistata
or mi di': e i vapori chi mena? alcuna virtù celestiale. chi muta
vapori chi mena? alcuna virtù celestiale. chi muta il mare? il vento
inf, 33-105: maestro mio, questo chi -nave, bastimento, ecc.
nel capo. campanella, 1067: chi non vuole imbriacarsi, con succo di cavoli
caro, 9-1-208: ma perché conosco con chi ho da fare, mi son risoluto
altro si stinco sugli scalini, e chi fu varato fuori e, come un
ch'era in questo fiume, / chi fu e quare si li disse apino?
iv- 383: ora, di chi la colpa se il popolo si lascia andare
già vicin l'ultimo varco; / a chi non sa, di perdonare insegna.
a qualcuno. nievo, 701: chi sa quant'altn affanni, e quanta varietà
): quando vene lo tempo chealquanti raspuli chi g'eram ramasi comengàm a inaurar, li
; basto. gucci, 315: chi di noi andava in su'cammelli, e
di noi andava in su'cammelli, e chi in su gli asini con cotali vardassi
si tolgono di mezzo,... chi col gas, chi con la varecchina
... chi col gas, chi con la varecchina. = deriv
può assumere per la particolare realizzazione di chi parla o scrive. -variante morfologica:
catena parlata o per scelte stilistiche di chi parla o scrive. -variante posizionale
sottilmente nuovo e novello. legga quell'articolo chi desidera di conoscere le schiette proprietà e
cento novelle, in tal modo variandole chi grazioso diletto dànno a chi le ascolta
tal modo variandole chi grazioso diletto dànno a chi le ascolta e, si cento volte
'l suo color cangiarse, / come a chi viene al fin d'ogni sua etade
vantaggio alcuno, era più che mai dubbio chi dovesse essere vincitore. porcacchi, i-335
da la fine è variato; / perzò chi bartolomeo da s. c.
egli è di variati amori, ma chi ama dirittamente, egli è gentile (un'
è tutto variato. fiamma, 1-578: chi è questa statua scano a essa
v.). chi n'assicura, verbigrazia, che questi quattro
e 'l van dolore, / ove sia chi per prova intenda amore / spero trovar
bighe, argàni, paranchi, varroc- chi, ogni sorta ai ordigni e di macchine
vasàio (vasaro), sm. chi fabbrica o vende vasi. - anche
nelle botti che sono in casa, chi ve fha, ovvero si porta dentro la
in un miei pensamenti; / tegnamene chi vuol, savio o pur vasco.
chiedendo un po'di vasellina inglese, chi l'avesse, perché le mani le bruciavano
'vasellaio, vasaio': denominazione generale di chi con argilla fabbrica vasi di ogni maniera
s. girolamo volgar., 1-14: chi bèe del vino del suo vasello,
'cos'è questo? 'domanda di chi si affaccia. vaso
delli numidi. lapidario estense, 155: chi * 1 mete in uno vasso
/ trapela il cruccio alquanto / ai chi i vasi vinari / come ai tempi
detta esquilina et avea benda sull'oc- chi come per le sibilie usa, non isterie
l'ira contro gli uomini ingiusti, se chi gli priegano non sono innocenti perché vaso
, perché non è questo luogo per chi ha giurato vassallaggio al diavolo. -fedele
(e, per estens., a chi ha rango inferiore nell'ambito della società
1-2-117: ben è mato senza falò / chi de segnor se fa vasaio. francesco
anche, semplicemente, vassallo): chi aveva ricevuto vasti territori a titolo di
contributo di acque. 4. chi, al di fuori di un rapporto feudale
collo del demonio. sacchetti, 9: chi ama dio, conviene che ami lo
si ordinò di dare a'suoi cavalieri a chi serviva l'oste una stampa di cuoio
pace. g. bentivoglio, 4-187: chi non vede la vastità dei disegni spagnuoli
quattro soli elementi. segneri, iv-31: chi tien sospesa in mezzo all'aria una
58: non canti più d'amor chi a lui respira, / né più di
rigor maligno / negar miei versi a chi d'averli è degno? alfieri,
le istituzioni laiche. - stor. chi, dopo la presa di roma, rimase
'quanto quell'arte', del tornare chi è cacciato, 'pesa', cioè
virtù dell'aria di delfo. c'è chi pretende che i vapori mefitici delfadyton'potessero
vattelapésca (vattelappésca), avv. chissà chi lo sa, chi può saperlo (
avv. chissà chi lo sa, chi può saperlo (ed esprime assoluta ignoranza riguardo
nievo, 671: -ma per conto di chi si vince l'europa? - vattelapesca
e compatto. soldati, 6-133: chi non conosce le vaude e le baragge non
, i-137: vedive'che pur ci ha chi sappia con l'armi stampanare questi pistolotti
-pensione di vecchiaia: corrisposta a chi abbia superato l'età pensionabile con un'
per la vecchiaia': iron. di chi ne ha fatta qualcuna delle grosse, da
merce. proverbi toscani, 145: chi non fa le pazzie in gioventù, le
le fa in vecchiaia... chi ride in gioventù, piange in vecchiaia.
in vecchiaia. ibidem, 146: chi non fa bene in gioventù, stenta in
in vecchiaia. ibidem, 323: chi da giovane ha un vizio, in vecchiaia
. 2. azione compiuta da chi è ormai troppo vecchio per non rendersi
gran matto et un gran fello / chi non corregge sé di tal risia / in
vecchiaia; condizione fisica e psichica di chi è vecchio. giamboni, 31
-bastone, sostegno della vecchiezza: chi dà o darà aiuto e conforto ad
hanno tramandato. simintendi, 1-24: chi potrebbe credere questo, se la vecchiezza
in mar le arene sono, / chi può, di rime armato, / dir
. per anton. il padre (di chi parla, della persona di cui si
facesse. idem, 360: chi lascia la strada vecchia per la nuova,
oi giovani. ibidem, 116: chi lascia la via vecchia per la nuova,
la via. pulci, 24-128: chi arebbe creduto che il vecchione / carlo
parve una fante, / che, guardato chi è, / si chini a traila
lorenzo de'medici, ii-323: chi vecchiume comprar vuole / per vantaggio,
rigonfiature,... c'erano attaccati chi sa quali quadri a colori, tutti
perdan l'opera del giorno, / chi per netto dà loro il gran vecciato.
i-276: disse lo signore a lui: chi fece la bocca dell'uomo, ovvero
fece la bocca dell'uomo, ovvero chi fabbrica lo muto e lo sordo, e
e il vedente e il cieco? chi altri, se non io? va dunque
e dietti ogni suo vece / che chi legassi in terra perpetuale / fosse il
/ fosse il legame, e anche chi sciogliessi / soluto fosse; e questo in
in vice. -il padre 0 chi ne fa le veci: nel gergo disciplinare
: nel gergo disciplinare scolastico, indica chi è responsabile dello studente minore. -nelle
funzione. -con partic. riferimento a chi rappresenta dio in terra. tedalaì,
ché navicar non ponno -in quella vece / chi fa suo legno novo e chi ristoppa
/ chi fa suo legno novo e chi ristoppa, le stoppe a quel che più
m'è dulci mia donna vidiri: / chi 'n lei guardando mettu in ublianza.
e donne vegan sta soprana / per chi 'l mondo veracemente luce, / tanto
cui venuta diè tanto d'orrore / a chi nel teatro stava a vedere, /
galdi, ii- 274: per chi ben vede e profondamente contempla la marcia
un inciso, per richiamare l'attenzione di chi ascolta. g. m
: tuo padre mi dava soggezione, e chi sa se mi avrebbe veduto di buon
di buon occhio. pavese, 5-157: chi adesso non vedeva più di buon occhio
1-i-468: se si fosse dato retta a chi aveva visto, previsto, preavvisato,
me. 19. inter. chi s'è visto, s'è visto:
e via una frustata ai cavalli e chi s'è visto s'è visto. moravia
fermiamo tra due piani... e chi s'è visto s'è visto.
soffrire. leopardi, 1069: « chi sei tu? » « sono un povero
l'ha veduto. idem, 152: chi ha della roba, è visto volentieri
dimidio habet. idem, 361: chi roma non vede, / nulla non crede
non crede. zannoni, 5-34: chi più guarda meno vede. proverbi toscani,
bevi e godi. ibidem, 96: chi non guarda, non vede. ibidem
non vede. ibidem, 116: chi non va, non vede; chi non
: chi non va, non vede; chi non prova, non crede. ibidem
franche antenne. carducci, iiì-7-297: chi volga attorno lo sguardo al monte e
un binoccolo da montagna in direzione di chi passa e non sa. -torre
il fine de la giostra, ne a chi si diede il pregio. 9
possa imaginar carezza, che non faccia chi dorme teco, e sta sempre su le
potrò. gozzano, i-974: « chi è luca? » gli domandò la mamma
, sm. ant. e letter. chi assiste a un evento, a uno
, a uno spettacolo; spettatore; chi vede qualcuno o qualcosa.
o metaforicamente significanti. 4. chi osserva, esamina, valuta attentamente e profondamente
il novellatore è intenditore. 5. chi fa da intermediario in una transazione economica.
salvatore. 3. condizione di chi ha perduto un congiunto, in partic
casa altrui. -condizione dolorosa di chi è, anche solo temporaneamente, lontano
), sm. ant. condizione di chi è vedovo, vedovanza. ottimo
» idem, 53-40: non è chi cura -en mia vedoveza: / escita m'
vedovità. 3. condizione di chi è stato a lungo separato dal coniuge
alle marittime, bon trovo fra 'toscani chi vi fosse addetto al pari di pietro
veduta tuttavia, additatomi nella piazza da chi lo conosceva. gnoli, lx-254: entravano
finitezza, che non si può credere chi non va a sincerarsene di veduta.
l'animo? montale, 18-315: chi voglia saperne di più, tirare in gioco
.. quello che abbaiava? » « chi? jor? » « sì,
merti?... / ma, chi se'tu?.
di roma? manzoni, ii-1-63: di chi parli, o veggente di giuda?
, o veggente di giuda? / chi è costui che, davanti all'eterno,
è cieco. '6. chi pretende di possedere facoltà divinatorie; indovino,
di plinio. bacchetti, 1-i-195: - chi sarebbe questa vostra amma?.
uomo che vegli nella stanza / illuminata, chi ti fa vegliare? piovene, 53
inter. vegliai: come comando impartito a chi è incaricato di vigilare o di soprintendere
dato una vigilia ed una festa: / chi siegue il vizio0 altro piacer vano, /
morte a vigilar si desta; / ma chi con le virtù tiene il cor sano
. f. alberti, lxxxviii-i-75: chi vi vegghia interrompe, io ve l'
. proverbi toscani, 95: a chi veglia, tutto si rivela. ibidem,
del dolore divino. 6. chi svolge una funzione di intermediario o, semplicemente
intermedi, / senza far la rassegna di chi dice. divennero presto padroni del mondo
. a questo regno / non salì mai chi non credette 'n cristo, / vei
rompise l'arboro e perdém la veira chi caìte in mar. leonardo, 2-575
spiega la vela. ibidem, 328: chi discioglie la vela a più d'un
merito. guai, o ragazzi, a chi distinguesse 'velade'da 'giacchette'!
sevo lo sparto. 2. chi progetta e fabbrica vele per natanti da regata
corporee simiglianze. d'annunzio, ii-102: chi mai dunque sotto il velame / scoprirà
2. per estens. condizione di chi porta il velo (in par- tic
piaga, e brama / d'unirsi a chi toffese. c. i.
sp., 12 (218): chi va, chi viene: uomini,
12 (218): chi va, chi viene: uomini, donne, fanciulli
, par., 5-129: non so chi tu se', né perché oggi, /
per i genitori quando v'è in casa chi ne dice male apertamente o velatamente
. l. cassola, 176: da chi le sarte e le velate antenne /
. c. croce, 71: chi sa ben veleggiare passa ogni golfo sicuramente.
le correnti ascensionali. 3. chi pratica il volo a vela; aleggiatore.
fu collata e martoriata perché ella confessasse chi fosse stato acconsenziente con lei a velenare il
il contrario. alvaro, 7-172: chi poi veda certi abusi, in un tempo
loro mal dire che avvelena e corrompe chi gli sente parlare e mandono infino alle spie
semina, velenosamente contagiosissime al cuore di chi ne gode. 2. disus
, sm. e f. sport. chi pratica il velismo. migliorini [
si ritrovi in italia, per non ritrovarsi chi ci sappia dimostrare le frondi d'alcuna
nero. piovene, 7-118: per chi è abbastanza vecchio per ricordarla, chez
con dolci sorrisi e con sembianta / di chi domanda in suo pensier soccorso, /
fa esser veloce; / sì spesso vien chi vicenda consegue. 9.
dito conte velecementi a lo fiume chi se iama vultomo, co- mengan tuti
[1931], iv-713: 'velocipedastro': chi usa la bicicletta villanamente o per imperizia
: branchi di monelli da per tutto: chi giocava alle noci, chi alle piastrelle
tutto: chi giocava alle noci, chi alle piastrelle, chi alla palla, chi
alle noci, chi alle piastrelle, chi alla palla, chi andava in velocipede,
chi alle piastrelle, chi alla palla, chi andava in velocipede, chi sopra un
palla, chi andava in velocipede, chi sopra un cavallino di legno. quarantotti gambini
. m. -i). disus. chi va in bicicletta; ciclista.
: diversi velocipedisti fecero una scommessa a chi arrivava più presto a pistoja. soffici,
», 26-i-1988], 14: chi spinge per velocizzare i tempi delle riforme.
di eseguire lo stesso esercizio fisico di chi va in bicicletta, dotato di dispositivi
violacei, sulla pelle troppo bianca di chi non prende mai sole. -per
fosse la vena delle rime, e chi potea in me più di me mi facea
piedi / lavar. campofregoso, 6-36: chi non sta chi può in letizia,
. campofregoso, 6-36: chi non sta chi può in letizia, / mi par
: convien del tutto che io sappia chi è il prete di cui tu tanto se'
diligenza di ritrovarle, non si vidde da chi vi andò che una venella minore del
. busca, 65: uscito, trovava chi gli dava delle venagioni, delle quali
abate isaac volgar., i-m: chi vuole vendemmiare colla mente gaudio nell'operazione
... /... / chi ti proteggerà? 3. figur
bonichi, 128: dassi danaio a chi derrata vende, / non a chi
a chi derrata vende, / non a chi dal vendante è dirivato. documenti della
de comparare. dante, li-119: chi con tardare e chi con vana vista,
dante, li-119: chi con tardare e chi con vana vista, / chi con
e chi con vana vista, / chi con sembianze trista, / volge il donare
vender tanto caro / quanto sa sol chi tal compera paga. manzoni, pr.
accordo politico arbitrario cedendone il governo a chi non ne ha diritto. foscolo
onestà e di cedere alle batterie di chi loro fa guerra, appunto perché loro fa
croce, 106: si suol dire: chi l'altrui prende, se stesso vende.
voglio conservarmi. monosini, 223: chi da alcun doni prende, la sua libertà
, la sua libertà vende... chi da altrui prende, / soggetto si
prende, / soggetto si rende, / chi prende, si vende. idem,
uffizi ecclesiastici è fatta vendereccia, e chi più ne dà, colui l'ha.
d'iddio, fanne vendetta; / a chi mal dice, dàgli tanta doglia /
cxiv-44-224]: dice di più che chi contraddirà, sarà uno sceleratissimo uomo, un
7. castigo fisico inflitto a chi ha commesso una colpa. regola di
. come fosse oro. quella vena, chi la sapesse colare, darebbe oro a
'mihi vendictam'. monosini, 218: chi minaccia, / vendetta caccia. proverbi toscani
i lattaiuoli. ibidem, 241: chi luogo e tempo aspetta, vede alfin la
. e f. invar. disus. chi vende i biglietti nei tram,
. 2. atteggiamento proprio di chi muta la propria posizione, le proprie
interpolazioni alla 'spagna', 199: or chi farà più la vendicanza / po che
[tommaseo]: crediamo veracemente che chi di sua mano il toccasse [il palladio
o la sua memoria facendo vendetta di chi lo ha offeso, gli ha arrecato
rancore di animo contro a colui di chi fa vendetta. cesarotti, 1-xxiv-203: non
1-xxiv-203: non doveva forse vendicarmi di chi aveva violati i giuramenti? p.
quel continuo sclaciare e quel vendicarsi di chi lo bastona? 10. dare
e s. contarmi, lxxx-3-793: chi avrebbe mai creduto in fine, che gli
. prov. monosini, 357: chi attende a vendicar ogni sua onta, /
o spi- ritualibus di punire e castigare chi erra. landino, 101: e questa
e vendicazióne. lucini, 11-266: per chi io canto questi fiori plebei e consacrati
infligge un castigo, una punizione a chi ha commesso un reato, si è comportato
, sm. e f. invar. chi è solito raccontare frottole o fandonie;
, sm. e sf. invar. chi vanta capacità e meriti che non possiede
dicea nabobo, altri chirurgo: / e chi gracco da beffe, e chi licurgo
e chi gracco da beffe, e chi licurgo; / e vendifumo a'ciechi,
. venditore ambulante o di piazza: chi esercita paesi lontani, in cui la
. g. cambi, i-2-290: chi non osserverà ogni anno di pagare detta composizione
, posto tori ambulanti; ma chi può tener dietro a questa fantasmagoria?
3. figur. venditore di fumo: chi promette invano, chi fa vanto di
venditore di fumo: chi promette invano, chi fa vanto di avere capacità inesistenti,
lode). pindemonte, ii-297: chi parla di tal guisa? un vile schiavo
venduta, fallo come prima puoi; che chi s'obrigò per voi sia isciolto.
venenàrio, sm. ant. chi prepara veleni. reina, i-46:
. monti, x-1-165: v'ha chi venenate / erbe raccoglie, e in pentola
venerabilità, sf. invar. condizione di chi è degno di grande rispetto, stima
vergine, v-409-17: altro tempo, chi no vorà, no dezuni, se no
terza nacquero / luca e zuane a chi lor nomi piaquero. savonarola, ii-134
non può esser senza peccato, perché chi più ama, più dona; chi più
perché chi più ama, più dona; chi più dona disordina. gioberti, z-27
la venerea fiamma non può obstare / chi ha complexion sanguigna e amorosa. s.
... adornerebbe le sue scritture di chi sa quanti rettorici tulipani e di quante
. targioni tozzetti, 123- 67: chi di maremma viene l'estate malato a volterra
visceri, vi si scuoprono presto, e chi e attaccato di luce venerea vi pericola
eleganza, di spirito) peculiari di chi è nato o vive a venezia.
1-8-13: o bontà nobelis- sima, chi ne farà vegnanza / de tanta iniquitanza,
, 456: tempo è da vengiare a chi offende. 3. rifl. vendicarsi
: con desideroso animo investigò il populo chi elli sono, e donde sono,
in cui sta o si colloca idealmente chi parla o scrive; è anche unito
nella ia persona indica il movimento di chi parla verso il luogo dove sta la persona
nella 2a persona denota il luogo dove sta chi parla; nella 3a persona il luogo
-venne, vide e vinse: di chi compie fulmineamente un'azione militare (sul
19: come alcuni vengono all'arte, chi per animo gentile e chi per guadagno
arte, chi per animo gentile e chi per guadagno. s. maria maddalena de
di venir cercando e libertà e sicurezza (chi 'l crederebbe?) in italia
ad accettare nelle guerre di religione chi veniva veniva, ebbe più volte a dire
strada mi si butta tra le gambe come chi viene d'aveme fatta una grossa.
, 3-272: né sarà più chi il venusin ripigli / perché purpurei i
locanda. baretti, 6-258: chi sa che qualcuno... non dica
(popol. ventagliaro), sm. chi fabbrica e vende ventagli. baldinucci
(plur. -i) e f. chi fabbrica e vende ventagli, ventagliaio.
tórre la volta, / che noi sarà chi volentieri ascolta. bibbia volgar.,
: che ha aspetto o caratteristiche proprie di chi è giovane. carducci, iii-18-359
borgese, 1-351: nel secolo ventesimo, chi non ha ammazzato nessuno, ne convenga
10. ant. ventotto-. chi è tradito dalla propria moglie, becco
trentuno. proverbi toscani, 292: chi di venti non n'ha di trenta non
. caproni, 2-19: e allora chi avrebbe detto / ch'era già minacciata?
terrore. pascoli, i-412: ci fu chi osservò come oggi anche i giornali.
il trafugoni è tutto avanzato. e chi non consente, se non a le ventine
], 15: offresi lauta mancia a chi ritrova ventiquattrore nera smarrita corso francia.
. cieco, lxxxviii-ii-192: pel pelago, chi vuol, vada or- zezzando, /
adoratori di soli se stessi, e massimamente chi siede in alto o ha buon vento
. -bandiera da ogni vento-, chi, per opportunismo, muta facilmente opinioni
sp., 13 (229): chi è riuscito a persuaderli che un tale
la divina pietà. selva, 3-160: chi non confesserà, che bruttissimo sia questo
voglione dire certuni, e vie più chi non potrà mai giugnere a conseguirla, che
. agostino volgar., 1-5-160: or chi sa se lo spirito dell'uomo sale
fortuna straordinaria. bellincioni, i-144: chi a suo modo ha el vento / legga
, tra la quale v'è sempre chi cerca di far vento a qualche cosa.
dentro. ibidem, 238: chi teme acqua e vento non si metta in
bisogna saper navigare. ibidem, 328: chi discioglie la vela a piè d'un
vizze, morte. bacchelli, 1-iii-685: chi semina vento, raccoglie tempesta.
vanna-gloria / anti termen de viteria, / chi g * è poi parsua amaira.
. " proverbi toscani, 138: chi ha ventura e chi ha ventraccio.
toscani, 138: chi ha ventura e chi ha ventraccio. 4. acer.
prov. aretino, 1-133: a chi ventura e a chi ventraia, dicono le
, 1-133: a chi ventura e a chi ventraia, dicono le vecchierelle. monosini
aliis aufert... 'per chi ventura, per chi ventraia, / per
. 'per chi ventura, per chi ventraia, / per chi cancheri a centinaia'
ventura, per chi ventraia, / per chi cancheri a centinaia'. =
-chi). letter. proprio di chi pensa unicamente al proprio personale interesse e
ventraiolismo, sm. letter. atteggiamento di chi pensa esclusivamente al proprio tornaconto e ai
: ha questa virtute, che, chi. lràe cum sì, scanpa gi dolouri
. e f. frugoni, 1-460: chi sagrifica l'agnello innocente, non deve
non deve sagrificarsi al ventre vorace: e chi dèe portare per insegna la continenza,
fisa al ventre cinico ed emblematico di chi la sbigottisce e la inganna,..
inviolabile. -con meton. chi è mosso dai bisogni e dagli istinti
i ventrini presso ai stin chi cavandosi molto sangue. = dimin
vo'diate di pigli; / e chi ne porti il cuor e chi * ventrigli
/ e chi ne porti il cuor e chi * ventrigli, / e 'corbi
ventura tua. guarini, 78: ma chi sa? forse quella, / che
fanciullo alla ventura. nievo, 701: chi sa quant'al- tn affanni, e
eufemistico). fogazzaro, 2-268: chi biasimava, chi scusava questa 'mirel- lina'
fogazzaro, 2-268: chi biasimava, chi scusava questa 'mirel- lina', ch'era
comuni e nelleventura. ibidem, 348: chi non ha cura, ha ventura.
aliis tradit, aliis aufert.. 'per chi ventura, per chi ventraia, /
.. 'per chi ventura, per chi ventraia, / per chi cancheri a centinaia'
, per chi ventraia, / per chi cancheri a centinaia'. idem,
centinaia'. idem, 279: chi non s'avventura, / non ha ventura
ventura. zeno, xxx-6-178: a chi ha ventura / poco senno gli basta.
tardi per ventura. ibidem, 136: chi ha ventura, poco senno gli basta
senno gli basta. ibidem, 239: chi non s'avventura, non ha venturanza
della città promessa. 2. chi svolge una professione in modo precario, avventato
scrupoli, offrendo il proprio servizio a chi paga meglio. aretino, iv-5-19:
dà-bene che non è poco a dire a chi è venturieri delle leggi. cesarotti,
suoi venturieri, mestiere che suppone in chi vi si dedica qualche talento, molta audacia
terrore del pubblico. 3. chi affronta viaggi o traversie anche senza badare
interlocutori, su qualche circostanza allegata da chi nel dialogo sosteneva la persona di socrate
. lorenzo de'medici, i-20: chi negherà nel petrarca trovarsi uno stile grave
è influenzato. musso, ii-130: chi vide mai più bel solstizio? là non
goda / di sé, quasi dicendo a chi lo mira: / simbol son io
ch'è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta. s.
gl'aveo inpromoso, apareglàm ogni cosa chi parea lor necessaria. pulci, 22-147:
esprimere il saluto di buona accoglienza per chi arriva. g. grimani, lxxx-3-910
8. sm. il nuovo venuto: chi è giunto da poco in un luogo
sterpaio. tutti ad un tratto chi certe palme di mano che pareano di
di mano che pareano di acciaio e chi certi piedi pesanti come magli, e cominciarono
una operazione; e come spesso da chi meno dovrebbe si vedono i verbali di
prudenza. a. cattaneo, i-390: chi è fedele, ma veramente fedele,
infi, 33-12: io non so chi tu se'né per che modo / venuto
collocato sono, / che mai disia chi v'è d'esser altrove. di giacomo
ettor e d'achille / tagliaron mai, chi resonare odille, / gridassen come verberate
qualcuno. papini, 28-236: chi guerreggia ha il dovere d'ubbidire e di
: quanto alla sintassi basti un accenno: chi -senza verbo: tacendo, senza ribattere.
verbolatro, sm. letter. chi si esprime con un'eccessiva ricercatezza di
. b. croce, ii-14-234: chi brama ardentemente di raggiungere un suo fine,
). mantova benavides, 124: chi saria quello,... che lodasse
, 4-38: da medico non faccia / chi verdastro è sempre in faccia. d'
fu pubblicata. carducci, ii-20-190: chi mi avrebbe detto che io sarei destinato a
più verde. maggi, 538: chi vuol dei propri allori eterno il verde,
settembre-ottobre 1963], 35: c'è chi, di fronte a tali problemi propone
cantando anime vidi. petrarca, 105-13: chi non ha albergo, posisi in sul
assai bello e vivace, molto cercato da chi minia. carena, 1-165: 'verdegiglio'
verdugalino alla franzese / pur vi fu chi lo seppe, e se ne rise.
più che sol vostra figura: / chi vo'non vede, ma'non po'valere
, sf. disposizione d'animo di chi rifugge da ciò che è moralmente sconveniente o
che offende il pudore; comportamento di chi pratica la virtù del pudore, della
riponiate il veretro, come e da chi '1 facciate mansuefare, quando s'inalbera,
tutti per tormentarlo, nuove maniere; chi come uomo vile lo vuol dare alle verghe
uomo vile lo vuol dare alle verghe, chi come bestemmiatore, alle pietre. cesari
il potere politico e di governo; chi lo detiene. bartolomeo da s.
del principe; perciò fu rappresentato da chi diè legge alle corone, sotto il geroglifico
difenda. tasso, 13-i-767: or chi di piero è 'n vece agli alti monti
incantate. d'annunzio, iii-1-407: chi saprà mai sottrarsi al potere delle formule
-verga da rabdomante-, bacchetta usata da chi pratica la rabdomanzia. -con riferimento
testi sangimignanesi, 116: de la pena chi farà vergola o verga.
o a verga a verga, di chi trema per soverchio freddo. guerrazzi, 4-740
bibbia volgar. [tommaseo]: chi risparmia la verga odia il figliuolo.
ovini o talora di bovini, o anche chi assume la custodia di greggi o mandrie
ch'ancor carte ne verghi, / chi siete voi, e chi è quella turba
, / chi siete voi, e chi è quella turba / che se ne va
sol pagine verghi e sparga inchiostro / chi brama eternità. tarchetti, 6-i-132: anzi
dedicato al rosario di mano del lanfran- chi, di facile e gran maniera vergato.
sacchetti, 140-162: andoronsene così vergheggiati, chi sciancato, e chi col viso infiato
così vergheggiati, chi sciancato, e chi col viso infiato, e chi col braccio
e chi col viso infiato, e chi col braccio guasto. f. casini,
vergheggiatóre, sm. ant. chi, per mestiere, batteva la lana
. verghezinó), sm. ant. chi batteva la lana con lo scamato,
come l'incanto ogn'or difende / chi serva intatto il virginal suo fiore, /
19-132: tosto che rebecca seppe colui essere chi egli era... lo salutò
ne ha sofferte due... chi poi ne ha sofferta una sola, lo
sola, lo chiamano 'pestello'; e chi punta 'vergine'. 12. agg
agg. proprio o relativo o tipico di chi è vergine o molto giovane o,
, / o verginette, a voi / chi de'perigli è schivo, e quei
. -ì). letter. ant. chi uccide giovani vergini. martello,
si fosse rifatto una verginità, e chi gioca per la prima volta vince invariabilmente.
l'essere vergine, la condizione di chi non ha avuto rapporti sessuali completi.
codice della cavalleria allora vigente prescriveva che chi aveva salvato da pericolo certo la verginità d'
proprio o che reca disonore, discredito a chi lo compie (anche nella forma superi
/ buon lettore, è vergogna a chi lo crebbe. / parlava come un vivo
gnia ». bisticci, 1-ii-579: chi credette fare a messer giannozo vergogna,
e fattomi... poi, chi sa? qualche vergognaccia. carcano, 361
, spargiamo, ponno esser viste da chi che sia, senza che ce ne dobbiamo
tommaseo [s. v.]: chi si vergogna, non si satolla.
d'annunzio, iii-1-417: non importa chi io sia. sono una voce libera
prov. proverbi toscani, 90: chi è vergognoso, vada straccioso. ibidem,
e diritture. bresciani, 6-iii-267: chi può immaginar quelle sfumature di tinte,
s. bernardino da siena, 701: chi andasse colà il sabato, quando voi
vericida, sm. ant. chi è menzognero, bugiardo, mentitore.
gozzi, 1-105: sono molto obbligato a chi mi favorisce di oneste richieste e notizie
), sm. dial. ant. chi si occupa della lavorazione e della vendita
dir. verificare i poteri: accertare in chi è stato eletto a far parte di
di un organo amministrativo locale o in chi è delegato a rappresentare qualcuno l'effettivo
o mio poeta, perché fu già chi a forza di fingere verificò la finzione:
). guicciardini, 2-1-220: chi facessi in su qualche accidente giudicare a
privata: istanza rivolta al giudice da chi, disconoscendo come propria e autentica una
anche assol. boschini, 121: chi franta, chi sustenta, e chi compagna
boschini, 121: chi franta, chi sustenta, e chi compagna; / chi
: chi franta, chi sustenta, e chi compagna; / chi quele corde tira
chi sustenta, e chi compagna; / chi quele corde tira, e chi le
/ chi quele corde tira, e chi le mola / chi cava, e chi
corde tira, e chi le mola / chi cava, e chi verigola, e
chi le mola / chi cava, e chi verigola, e chizola. boerio,
: 'in verità di dio': affermazione di chi invoca dio a testimone del detto,
con limpidezza. savonarola, 7-ii-23: chi va in verità viene fuora alla luce,
, 1-53: ma con vertà non sia chi se ribelli: / in un sol
una gran verità. gentile, 2-ii-169: chi... non ha la sua
. non ha la sua verità, chi tocca gli estremi dello scetticismo, si uccide
della verità. proverbi toscani, 126: chi vuol sapere la verità, la domandi
parini, 359: ben beato è chi degli avi illustri / mira le im-
paginetta. bacchelli, 2-xix-58: con chi questo ignora, e si propone prosodie
, 35 (617): guarda chi è colui che gastiga! colui che giudica
vermicellàio, sm. disus. chi produce in modo ar tigianale
vermiglio. tasso, 3-61: dimmi chi sia colui c'ha pur vermiglia / la
senza simiglio, / figlio, a chi m'appiglio? -figlio, pur m'hai
e abito gentile. beccuti, i-232: chi può contemplar l'alta bellezza / ch'
vermiglio. proverbi toscani, 118: chi pon suo naso a consiglio, l'un
non quel dì che si coglieva; che chi la servava fino all'altro dì la
. papini, iv-36: c'è chi vede in lui [iacopone] un pazzo
. g. contini, 25-3: chi nella prima infanzia ha letto pinocchio, amandolo
dante, vi-i-245 (i-3): chi udisse tossir la malfatata / moglie di
prov. proverbi toscani, 25: chi ara il campo innanzi la vernata,
pochi punti. idem, 145: chi invita la formica d'estate, non va
avrai buona derrata ibidem, 234: chi imita la formica la state, non va
ver, ma non però credibile / a chi del senso suo fosse signore. piccolomini
/ la più vera ragione è di chi tace. / il canto che singhiozza è
guicciardini, 2-1-178: piace universalmente chi è di natura vera e libera,
, ii-225: vedete (diceva vivacemente a chi, anni addietro, fu qui con
, a quel che si dice. ma chi ci entra si perde. g.
dunque altra non dica aver la terra / chi non vuol far co'detti oltraggio al
innanzi sera? papini, 27-622: sol chi avesse letto le opere mie e avesse
del non ver vera rancura / nascer 'n chi la vede. 20. avv
e canapiglia fa la fossa; tristo a chi tocca! l'è cruda di troppo
/ e paigli il bianco nero, / chi non s'accosta a te.
vero è che fede ge vuole e, chi no l'avesse, puoco gli porebe
quae quis cogitai proverbi toscani, 42: chi ama, 11 ver non crede.
via del vero. ibidem, 134: chi non sa mentire crede che tutti dicano
ben detto. ibidem, 298: chi dice il vero non s'affatica. ibidem
vero al mendace. ibidem, 299: chi si fida in bugia, col ver
puor, / e àm un pertusaor / chi tropo ha sotir verrina. falconi,
bersaglio. sannazaro, iv-103: chi per difendersi da le piogge del guazzoso
che lo attraversa o rispetto a chi guarda ecc.); declivio.
mar di pianto. fagiuoli, vi-164: chi poi versi di pianto amaro un rio
andrea da barberino, 1-246: or chi vedesse e'cavalieri abattere e versare e
mi verserò in rendimenti di grazie a chi così gran bene ci ha procurato. guerrazzi
e quanto a'numi è caro / chi a la patria versò l'anima grande /
si versa. proverbi toscani, 249: chi non ne ha, non ne versa.
fomentati dall'insidie degpemoli, e di chi non ama veder radicate in quel terreno
f. cornaro, lxxx-4-309: chi ha avuto l'onore d'avicinarsi alla
scritti di quel genere poteva capirli solo chi fosse versato nell'arabo. versatolo
, ii-340]: si cerchi da chi dè avere da lui sia pagato; potendo
, 154: né è simile di chi fa gli organi, e di chi gli
di chi fa gli organi, e di chi gli suona, o di chi impara a
e di chi gli suona, o di chi impara a mente regole di poetare e
regole di poetare e di dipingere, con chi verseggia e dipinge. goldoni, xiii-448
versicolo la sinalefe. lucini, 4-31: chi scrive per l'emozione di pensiero,
felicissimamente versificato. carducci, iii-6-46: chi ha letto le commedie versificate del sal-
, iv-736: 'versiliberista o versilibero': chi scrive in versi liberi. 2.
panzini, iv-736: 'versiliberista'o 'versilibero': chi scrive in versi liberi.
, giustifica ognor più l'opinione di chi dice che 'gli uomini nati alle belle
versipelle animale fu sempre la femina, chi averebbe mai excogitata così volpina e fraudolente
versista, sm. letter. chi compone versi in abbon danza
. parini, 352: elèna? e chi a costei negar può i versi,
ognuno, andare a'versi a coloro con chi ei conversava, non essere traverso,
modo appropriato. sassetti, 296: chi vuol fare una casa là, che abbia
questa signora!... ma chi la sa prendere per il suo verso,
montale, 10-35: nessuno potrà dirti chi sei, chi eri, / se fosti
10-35: nessuno potrà dirti chi sei, chi eri, / se fosti viva o
in verticale'. der., verticalista: chi è valente in detto esercizio.
uccidere nulla legge concede; per certo eziandio chi uccide se medesimo è micidiale.
maestro alberto, 19: chi la primavera verzicante / temperi sì,
: in fiorenza dicesi 'giucare', e chi mettesse f'o'in questa voce sarebbe cosa
fugiendus est. proverbi toscani, 238: chi muor di paura, si seppellisce nelle
è costituito da vescicole. -in chi). trattare con preparati vescicanti. -
iii-2-147: « tacete! / guai a chi tocca il vescovo! » ammonisce /
; il bonagiunta, lxiii-87: chi adusta lo vespaio follia face, / e
attera, sono notturni e si chi riprende alcun sanza fallensa. cibano
posto una tassa sugli orinatoi a carico di chi ne raccoglieva l'orina per ricavarne ammoniaca
incerta, che in roma antica indicava chi trasportava e seppelliva i cadaveri di persone
. m. -i) e f. chi guida una vespa. bacchelli, 2-xxiii-306
. f. casini, i-58: chi vive co'malviventi, si lascia vivere senza
le berestre, lance e pree, / chi da nona e vespo dura, /
lippi, ii-i: chi mi darà la voce e le parole,
italia meridionale). republica vessata, fu chi consigliò doversi accelerare il tempo piccola enciclopedia
sm. stor. nell'esercito romano, chi portava il vessillo. -per estens.
rubino. 2. figur. chi si fa promotore o sostenitore di un credo
. 2. per estens. chi persegue e tutela con intransigenza e vigore
con l'ufficio di guardarobiere. -anche: chi in capitoli e monasteri si occupava delle
funzione pubblica, il ruolo istituzionale di chi lo indossa. -veste senatoria: quella
1-42: questa pena pare data a chi ci vive, che reiterate le piaghe della
raccogliere vantaggi, come facilmente avviene a chi ha veste per trovarsi dove si trattano grandi
poca scienza. monosini, 262: chi ha de'ceppi, può far delle scheg-
, può far delle scheg- gie. chi ha del panno, può menar la coda
, può menar la coda... chi ha poco panno, porti la veste
spiegabile. musso, iii-194: chi non ammirerà qui roma dell'arte divina,
s'affisser, sì come s'affigge / chi va dinanzi a schiera per iscorta,
della superiorità morale, dell'esperienza di chi in passato l'ha tenuta. -
rimane vestigio alcuno. giordani, vi-23: chi dunque pitturò le camere e logge terrene
;... / senza la qual chi sua vita consuma, / cotal vestigio in
battiture e percosse, per modo che chi era con lei, manifestamente vedeva le vestigie
magalotti, 23- 37: ma chi vi ha detto, che quest'istessa natura
per natura eterna / e nel corpo a chi nasce occultamente / penètra, e per
presi vestimenti da contadini in disparte, chi da una e chi da altra parte en-
contadini in disparte, chi da una e chi da altra parte en- traron nella città
maestà, che non può ben vestirsi da chi nasce privato. 6. assumere
gustato, e gustano d'inalzare, chi di alte prerogative si veste.
. vuol dire imitarlo di modo che chi ti vede ravvisi in te gesù cristo,
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-268: chi a posta altrui si veste, /
dormire / causa mal vestire... chi si cava il sonno, non si
un modo. proverbi toscani, 235: chi veste il domenicale, o bene bene
o male male. ibidem, 318: chi veste uno zoccarello, e'pare un
mangiari. cavalca, 21-29: stolto sarebbe chi avesse in tanto odio un carissimo vestire
1-285: non si può tentar, chi non è vestito di carne.
!... e non ho avuto chi mi aiutasse, io! quella piccina
v.]: 'vestitóre': detto di chi riveste i fiaschi. = nome d'
sm. ant. negli antichi ospedali, chi soprintendeva al guardaroba. dominici
di indennità di prima vestizione; a chi non ha riscosso questa indennità, si
: ammettere non si doveva fra loro, chi non era della poetica facultà veterano.
un timoniere. -con riferimento a chi milita da lungo tempo in un movimento
anche alle inezie e agli spropositi di chi non ha seco una veterana amicizia. pascoli
. 5. sport. chi, dopo aver praticato uno sport per molti
è ormai ritirato dalle gare. -anche: chi, avendo compiuto una determinata età (
], 7: c'è anche chi sogna che il 'bad godesberg 2'diventi il
vetràio (vetraro), sm. chi nelle vetrerie è addetto alla soffiatura,
ne sono costituiti. -anche: chi vende oggetti di vetro. garzoni,
oggetti in vetro. 2. chi vende, taglia e applica lastre di vetro
-in espressioni comparai, con allusione a chi è scosso da brividi di freddo o
vetrinista, sm. e f. chi, per professione, allestisce le vetrine
la vetriuòla'. lippi, 6-57: chi per la pizzicata, che produce / il
buonarroti il giovane, 9-42: a chi la cassia / si richiedeva, ha dato
ha dato il reobarbaro: / e a chi 'l capelvenere, l'assenzio; /
capelvenere, l'assenzio; / e a chi telisire, il vetriolo. lastri, vi-
. bembo, iii-366: e fie chi, mentre ogni altra cosa prima che
pietosa versa, /... / chi bee ne'vetri e chi ne gli elmi
.. / chi bee ne'vetri e chi ne gli elmi a rova. baruffaldi
veleno non si fa la fossa / chi con un vetro voi spenger la sete /
un vetro voi spenger la sete / come chi in oro aver sua mente ha mossa
ramiro d'amor vetro, / e, chi ne cresce, ch'io pur ne
. prov. monosini, 242: chi ha cervel di vetro, non vadia a
. m. -ì). industr. chi è addetto alla fabbricazione del vetrocemento.
-in un'espressione comparai, con allusione a chi è scosso da tremori per il freddo
di popon ben segnati, / perché chi ha buon fiore ha mal picciuolo, /
rezasco], xvi: supplica ipsa universitari chi li sianu livati tali gravizzi et novi
elettronica, frequenza portante. 2. chi esegue il trasporto di persone o merci per
1. 283. einaudi, 2-24: chi deve decidere se si devono produrre più
per un baiocco si dava in vettura a chi voleva. idem, 1-19 (i-231
e per un carlino si dava a chi ne voleva. castelvetro, 4-137: calandrino
e cavalli a vettura, è bravo chi la dura. ibidem, 324: cavai
a veder tutti in brigata, / chi sopra qualche rozza vetturina, / e chi
chi sopra qualche rozza vetturina, / e chi sopra la sua mezza spallata.
plur. ant. anche -gli). chi, per professione, trasporta merci o
anche assol. longano, xviii-5-382: chi vettura, dèe venire da fuori.
ch'è donna deh'armento; e chi dice che fu una mula, ch'è
vetturièro, sm. disus. chi effettua trasporti di persone o merci.
vetturino (vettorino), sm. chi, per professione, trasporta persone o
animale. - in partic.: chi conduce una carrozza a cavalli di servizio
paese, ma per dar comodo a chi ara bisogno di mutar luogo. d.
cui parratti acceso. -ant. chi fornisce a nolo animali e veicoli per il
2. stor. a firenze, chi era a capo di un ufficio subalterno
, vi-477: uno sposo sì vetusto / chi dirìa che tanto gusto / a una
vedeansi di gran preda onusti, / chi con bei vasi e chi con ricche veste
onusti, / chi con bei vasi e chi con ricche veste, / chi con
e chi con ricche veste, / chi con rapiti argenti a'dei vetusti: /
con rapiti argenti a'dei vetusti: / chi traea i figli, e chi le
: / chi traea i figli, e chi le madri meste. =
forma di viti ed abbracciano e vezzeggiano chi loro si accosta, son figura della
novelli sposi il vezzeggiarsi e basciarsi, né chi lo scrive assolutamente fa male.
lei non si devesse disconvenire a ritrovare chi a'suoi bisogni provvedesse. fagiuoli,
però la grazia di dio; ma chi troppo gli ha in uso e in vezzo
53 versi. pascoli, i-153: chi può accorgersi mai, leggendo un '
/ d'amor chieggendo i doni / a chi lieto ode, ma 'l viso rosseggia
. tasso, 11-ii- 13: chi ben vi rimira, signor antonio, assai
amaranto immortale un vago serto / per chi l'inferno ed il peccato oblia:
prov. proverbi toscani, 123: chi fa la figliuola vezzosa, la sente
/ la roccia per dar via a chi va suso, / n'andai infin dove
arsiccia correa, fanno via a chi vuole giù discendere, non essendo di quegli
senza remi e vele, / e senza chi per quelle ondose vie / lo guidi
alla testa, e gridare: innanzi! chi rimane, è un infame! piovene
del ciel la santa via, / e chi ben t'ama è sol da te salvato
te salvato! boterò, 368: chi vuol far progresso nella via di dio,
, fatto poi seco amicizia, dimandogli chi lo inviasse per la via di platone.
avvezza sopra lingue diverse dalla natia di chi pensa, a vedere di che maniera
1-240: tutto l'uomo ha necessità di chi gli mostri la via nel peregrinaggio del
. sarpi, i-2-58: pareva che chi governa costì avesse intenzione di sopire le
giusto vi pecca. musso, 115: chi lascia la via vecchia per la nuova
ingannato si ritruova. monosini, 221: chi vuol essere in più luoghi, non
. a nessun luogo viene, / chi ogni via, che vede, tiene.
ibidem, 243: a nullo luogo viene chi ogni via che vede, tiene.
di quel fusto d'uomini re, chi sa! se ne avesse avuti, non
con valore aggett.): usato da chi compie viaggi. d. bartoli
. v.]: non sa molto chi vive di molto; sa molto,
vive di molto; sa molto, chi viaggia di molto. = denom.
buon viaggio): augurio rivolto a chi sta partendo. -dare il buon viaggio:
. -dare il buon viaggio: salutare chi parte. g. m. cecchi
nel modo più consono alle necessità di chi deve compiere un trasferimento (in partic.
.: particolarmente comodo e adatto a chi viaggia (un indumento). -che
dante, inf., 21-12: chi fa suo legno novo e chi ristoppa /
21-12: chi fa suo legno novo e chi ristoppa / le coste a quel che
, / mio bel pianeta, onor di chi ti move, / non tórre a
ultila morte. ibidem, 205: chi va e toma, fa buon viaggio.
ritorno, ecc.). 277: chi guarda a ogni nuvolo, non fa mai
figliuola. 1-i-399: 's'imbarca adagio chi vuol far buon viaggio'era un proverbio
donzelle e infante, dove e con chi più ciascun dilettava, dieronsi a vagare.
. buonarroti il giovane, 9-683: chi 'l comune e 'l proprio ebbe per
(ant. viannante), sm. chi viaggia, per lo più a piedi
viandante. tasso, 10-9: « e chi sei tu », sdegnoso a lui
.): proprio, tipico di chi viaggia (con partic. riferimento all'abbigliamento
cappello in capo. -in partic. chi si reca in pellegrinaggio in luoghi sacri
e spezza il tuo pane, dàllo a chi ha fame, e mena in casa
battaglia e credano che dio combatta per chi v'entra, viatanto temono la vergogna
viatricé). ant. e letter. chi è solito viaggiare da una località all'
viaggiare da una località all'altra, chi compie lunghi viaggi a piedi; viandante
ed enfermi. alamanni, 5-3-289: chi fa il buon viator sicuro e lieto
(plur. m. -i). chi suona il vibrafono. vibràfono
senza vibrare schemi e false accuse contro chi gode qualche riputazione. amari, 1-1-287
quattro volte e sei; / ma chi può torr'al sol il suo splendore?
più calda dovrò lamentarmi della freddezza di chi ha le fibre di ghiaccio e il
voce aveva delle vibrazioni, come di chi parla nell'acuto della febbre. deledda
vicaiòlo, sm. region. chi abita nei vicoli di napoli.
. agostino volgar, 1-9-147: appo cartagine chi sa, fuoriché pochissimi, la sanità
sm. (femm. -a). chi esercita temporaneamente un ufficio, una funzione
, almanco tenetevi vicari e cappellani e chi faccia bene lo offizio suo. pacichelli,
-negli ordini e nelle congregazioni religiose, chi fa le veci di un superiore (
dire questo, se non... chi fussi di opinione che a uno pontefice
, sm. e f. invar. chi è autorizzato a sostituire o a rappresentare
stor. nella repubblica di venezia, chi ricopriva la carica immediatamente inferiore a quella
l'istesso. e delle confraternite medievali, chi svolgeva mansioni = voce dotta, comp
. marin. nella marina militare italiana, chi rivesti tommaseo [s.
, sm. milit. disus. chi coadiuvava o sostituiva il comandante di un
sm. persona che coadiuva o sostituisce chi ricopre incarichi di comando, di governo
ho compiti da ufficiale. e tu chi sei? sei ufficiale tu, commissario
o vicecommissario? 2. stor. chi coadiuvava o sostituiva all'occorrenza un commissario
. vicecompare, sm. disus. chi rappresenta un'altra persona come padrino nella
). viceconservatóre, sm. chi occupa il grado immediatamente inferiore a quello
vicedecano, sm. eccles. chi ha il grado immediatamente inferiore a quello
). vicedelegato, sm. chi coadiuva o all'occorrenza sostituisce il delegato
s. v. j: 'vicedelegato': chi fa le veci del delegato. leoni
se il papa non può giudicare, chi giudicherà? 2. figur. chi
chi giudicherà? 2. figur. chi è lodato, ammirato in modo eccessivo
sm. (femm. -trice). chi ricopre un ruolo immediatamente inferiore a quello
vice duca), sm. stor. chi, in un principato vece), e
far modevicefattóre, sm. ant. chi coadiuva il fattore o, al-
vicegerènte (vice gerènte), sm. chi ricopre una cari36: domando ai romagnuoli
vice locotenènte), sm. stor. chi vicegovernatóre (region. vicegovernadóre),
vicegrancancellière, sm. stor. chi ricopriva una guicciardini, 13-vi-177:
(viccinquisitóre), sm. ant. chi sostiva o sostituisce temporaneamente un maestro di
). viceministro, sm. chi coadiuva o sostituisce all'oc- viceintendènza
sm. (femm. -trice). chi, in partic. nelsottosegretari o viceministri
fa esser veloce; / sì spesso vien chi vicenda consegue. 11.
tuonar de'cannoni. ojetti, ii-311: chi conosce vicenza e i vicentini già
vicepadre, sm. ant. chi fa le veci del padre (con
d. bartoli, 5-164: a chi, dopo la sua vera madre, dovea
presidènte), sm. e f. chi, nell'ambito di un qualunque ente
). viceprióre, sm. chi ha un grado immediatamente inferiore a quello
viceregènte, vice reggènte), sm. chi so di maestro segreto,
, sm. stor. in sicilia, chi ricopriva un grado immediatamente inferiore a quello
genitori e fratelli. moretti, il-mo: chi vive in solitudine nel suo paese natale
mezza parentela. ibidem, 109: chi vuol trovar la gallina, scompigli la vicinanza
naturai legge e divina, / catuno a chi vicina / con elio in cristo,
che tanto m'allaccia: / non trovo chi lo saccia, ond'io mi scanto;
con qualcuno, in partic. con chi detiene una posizione di potere o di
da un'altra. -in partic.: chi abita nello stesso edificio, nello stesso
dante, purg., 17-115: è chi, per esser suo vicin soppresso, /
poesie musicali del '300, lxxxiv-313: chi ha '1 mal dente ha 'l
ha 'l mal parente, / e chi ha 'l mal vecino ha 'l mal matino
che nessun parente. idem, 290: chi ha 'l buon vicino, ha 'l
per vicino. proverbi toscani, 24: chi affitta il suo podere al vicino,
o mal mattino. ibidem, 61: chi ha il buon vicino, ha il
il buon mattutino. ibidem, 76: chi lascia il vicin per un mancamento,
neve marzolina. ibidem, 248: chi ha pane e vino, / sta me'
[26-v-1983]: videocontrolli a distanza per chi cerca tranquillità. = comp
soddisfare le esigenze immediate di rappresentanza di chi arriva in aeroporto ». videoimpaginatóre,
. leuropeo [12-xi-1983]: per chi non lo sapesse, la 'videomusica'è
a. grasso, 310: chi non ha mai sperato di creare con l'
sermini, 105: apre apre apre: chi gioca, chi gioca? uh, uh
: apre apre apre: chi gioca, chi gioca? uh, uh! a
amore / è via men danno, chi si sa partire. cavalca, 21-5:
di fuosafi, 225: troppo è folle chi contende di assare là ove vede che
l'altro sia caduto e via più folle chi non a paura là ove vede l'
meglio si possa fare; a ciò chi desse danno, a corte di maleficio
. n. franco, 7-76: chi può a le donne vetare che esse,
il non potersi vietar la morte a chi volentier la sostiene, e sa che per
private; e gli ufici vietò a chi che russe che non vestisse l'abito lungo
tutti scomunicati / i suo'seguaci e chi participasse / con lui per alcun modo di'
di'vietati [zeli], / chi l'ubbidisse e chi gli favellasse, /
zeli], / chi l'ubbidisse e chi gli favellasse, / generalmente, qualunque
concieda grazia a me arnoldo e a chi di me rimarrà di fare in questo
nel 1941, in cina, da ho chi minh e altri esiliati politici.
codice della cavalleria allora vigente prescriveva che chi aveva salvato da pericolo certo la verginità
che non sia pecato mortale né veniale chi ofendesse elli detti capitoli. serafino aquilano
aggeo profeta. tasso, n-ii-416: chi considera le cose d'italia in paragone di
vedere, / vegghiare e provedere / chi vuol l'acquisto in pace possidere. /
forti limitazioni della libertà 2. chi appartiene a un gruppo o comitato, per
guicciardini, 2-2-1 io: chi ha le armi in mano non è necessitato
riesce vigilando sui raggiri e le congiure di chi nutrisce progetti a danno dello stato,
. guicciardini, 2-2-81: è necessario che chi governa gli stati sia bene prudente,
e dal 5. vigile del fuoco: chi appartiene al corpo di polizia dritto suo
fuoco. b. croce, iv-12-334: chi vi parla è un politico di
a fare politica attiva: simile a chi non essendo vigile trollato a vista (
6. stor. nell'antica roma, chi apparteneva a uno proprio al piano di
4. sm. e f. chi appartiene al corpo di polizia urbana e
. 7. condizione di chi è sveglio e per estens. mentalmente
tommaseo [s. v.]: chi non digiuna la vigilia di natale,
rose). ibidem, 235: chi vuol goder la festa, digiuni la vigilia
di coraggio e pusillanimità o prepotenza verso chi è più debole. -anche: in modo
azione o comportamento vile e abietto di chi accetta per codardia le sopraffazioni o agisce
le sopraffazioni o agisce con prepotenza verso chi è più debole. e.
. azione o comportamento vile, abietto di chi accetta le sopraffazioni senza reagire o si
reagire o si comporta con prepotenza con chi non può difendersi. fausto da longiano
vigliaccheria. mascardi, 2-445: ma chi era di grazia costui, quando la fortuna
; che si comporta con prepotenza con chi è più debole o non può difendersi
con parole doppie dica che colui di chi parla fosse uno scavezzacollo, o uno
ieri, oggi, domani e sempre chi accoltella un prigioniero, un uomo che
vigliacchetti d'italia, difendere il vino e chi lo beve contro la birra i birrai
di famiglia dolce e pio / a chi vien tardi ancor dà 'l suo danaio.
disse carletto. « hai mai visto scontento chi mangia e beve? »
che la costa. ibidem, 26: chi ha la vigna, ha tigna (
: e vi potre'toccarforse per sorta / chi guadagnare allor quella vignona / posta in
sm. (femm. -a). chi è proprietario di una vigna o la
ricorrevano a'magliuoli. soderini, i-381: chi desidera buon vino ponga i vignazzi in
pien de vineta. oliva, 447: chi sarebbe sì pazzo che riputasse prosperato quel
landolfi, 2-47: senza dubbio a chi s'attardasse verso sera sul lago carbonaro
pannuccio del bagno, 2-5: pregh'a chi dorme c'oramai si svegli / e
comunemente, che intenda assai più avanti chi è stato alcune settimane su i campi,
è stato alcune settimane su i campi, chi ha veduto un qualche maneggio d'armi
medici, 90: ma ben è vii chi sanza affanno crede / travagliar manco in
suo stato. amari, 1-1-391: chi fallasse dal giuramento sarebbe sfidato a duello da
oro, vi sarebbe egli per avventura chi mi sapesse dire il perché? delfico,
). fra giordano, 1-269: chi la cara cosa compera vile, questi ha
ischemie. flaminio, 48: chi sarà così vile e pusillanime, che non
inver di voi [donna] non è chi pensi vile, / né può disiderar
g. villani, i-iv-n-97: vile perisce chi a viltà s'appoggia. monosini,
vilezza / ingoiar tanta cosa, / chi già fare non osa / conviti né presenti
. vilière, sm. ant. chi offende, chi oltraggia. marsilio da
, sm. ant. chi offende, chi oltraggia. marsilio da padova volgar.
maffei, 10ti-246: e non s'accorge chi so- stien la contraria opinione, come
italiani. d'annunzio, iii-2-148: chi l'accusa? / anche giustiniano ha vilipeso
. maestro alberto, 106: ma chi solo potenza desidera, gitta le ricchezze
. carducci, iii-25-74: v'ha chi fattosi bello del meglio di quelle opere ora
grado suo. della porta, 2-229: chi ha una picciola villa non fa patir
invillano, se gliappicca la villàggine, come chi pratica con il zoppo la zoppag- gme
, 1-1-44: lì che doveva considerarsi da chi ultimamente, e per quel titolo,
villàio, sm. ant. chi vive in campagna; chi fa l'
. ant. chi vive in campagna; chi fa l'agricoltore, il contadino.
. 2. proprio, tipico di chi abita in campagna. a. f
da villa. villaiuòlo sm. chi risiede, chi dimora in campagna.
villaiuòlo sm. chi risiede, chi dimora in campagna. a
villanatico. biondi, 1-iii-70: chi denunziarebbe o desse in mano la persona
gran villanata ». arbasino, 1-515: chi ammetterebbe a freddo di sentirsi così bene
-sci). proprio, tipico di chi vive in campagna; contadinesco, agreste
credenza -de lo ben- voglienti: / chi è tementi -fugge villania. boiardo, 1-21-35
, irrispettoso. bonagiunta, lxiii-60: chi ben fa non usa villania, / né
, conv., i-ii-11: villania fa chi loda o chi biasima dinanzi al viso
i-ii-11: villania fa chi loda o chi biasima dinanzi al viso alcuno, perché ne
, delle abitudini dei contadini, di chi risiede in campagna; campagnolo, rustico
5. maffei, 5-4-162: ma chi crederebbe la zotichezza che nella nostra età
vedute le tue lettere: è villano chi te lo riporta. svevo, 6-304:
amò te. boiardo, 2-30-45: or chi seria quel traditor villano / che,
iniquo, / e benigno tarassi a chi lo prega. 9. turpe
e co'piedi in situazione villana, e chi sa perché? 10. ant
15-41: a qual le spalle, a chi il capo cincischia, / colpi menando
/ la zappa in mano... chi prega 'l villano / s'affatica
in villa stia, / ma villano è chi usa villania. non fu mai villano
. villeggiano, sm. letter. chi vive in campagna, villano. rovani
la gente non villeggia più: in inghilterra chi aveva case di campagna, castelli,
proprio, tipico della campagna e di chi vi risiede; campagnolo, contadinesco,
e alla rude schiettezza comunemente attribuite a chi vive in campagna. imperiali,
let- ter. proprio, tipico di chi vive e lavora in campagna, caratteristico
villottista, sm. e f. chi canta villotte. rovani, i-191
lodare om sua bontade, / e prodezza chi face. dante, fnf, 3-60
perché sapevo che è costume / che chi lascia ricordi dia il 'cumquibus', / e
linea... buzzati, 6-31: chi ci vive? che cosa vi succede
traditoria, mi rendea ben presto squadrabile da chi avea naso aguto. = deriv
con bertoldino e cacasenno, 4-73: e chi gli spini ai vimini congiunge, l'
la viminea sponda. lorenzi, 1-22: chi vi spinge il giumento, e chi
chi vi spinge il giumento, e chi le spalle / grava di terra entro viminei
1796). vinaccère, sm. chi effettua trasporti di vino a bordo di
rincresce, / e molto serve a chi aceto vuole / che con vinaccia forte gli
la vinaccia? lippi, 1-62: e chi lo tiene a bada / o ferma
vinaccióso, agg. letter. caratteristico di chi ha bevuto molto vino.
siccome disse già quel vinattiere / a chi, essendo in barca addormentato, / una
autorità, potere politico. - anche: chi lo detiene. muzio, 3-25:
lì sotto, alberi e sassi e chi sa cosa, vedete in quanti punti salta
v-1-27: certamente la liberalità, di chi vi sete fatto anello nel dito de
peccato della gola, sapendo, che chi egli vince di questo vizio, leggermente lo
contro a tutte le cose è forte chi 'n tutto vince se medesimo. cieco,
sanue chiazzata, sarebbe parata, a chi veduta l'avesse, la più ratta
volgar., iv-37 (12): chi vancese quela batagla [contro gli spiriti
correre insieme il palio, non so chi delle due si vincesse la prova.
lapidano estense, 152: e chi 'l tene al collo, forando, e
pirandello, 8-189: « voglio vedere chi la vince! » aveva ripetuto più volte
detto, / cne tutte cose vince chi sé vince. leonardo, 2-93: amor
può vincer sempre. idem, 362: chi vince da prima, / perde il
sacco e la farina... chi vince da sezzo, / empie il borsetto
, 45: nella guerra d'amor vince chi fugge. ibidem, 7: astuzia
tutte. ibidem, 141: assai vince chi non giuoca. ibidem, 211:
landino [plinio], 36: a chi dorme al suo lume della luna rivoca
al lume della luna, et a chi dorme al suo lume revoca ogni sonno-
vincifière, sm. invar. chi sconfigge, debella belve, mostri (
determinato comportamento. papini, 27-443: chi rinunziava ai vincigli del viver comune,
ad alcuni giuochi, per cui è vincitore chi secondo le regole del giuoco dovrebbe perdere
, sm. ant. e letter. chi, in una competizione, si aggiudica
che gli aveva procurato. -condizione di chi risulta vincente in partic. aggiudicandosi una
vincitore-, schierarsi in modo opportunistico con chi si mostra il più forte. alvaro
1-116: cariclea dovea dar5 il premio a chi fosse rimasto vincitore nel corso. bontempi
vengano estratti. -vincitore assoluto-, chi si qualifica al primo posto nella graduatoria
armi. lapidario estense, 153: chi l'àe cum sì, l'è vencedore
da e divien, se dura / chi combatte vincitore. petrarca, ii-1-184: ivi
/ ogni amoroso istinto, / che chi trionfa è vinto, / chi è vinto
/ che chi trionfa è vinto, / chi è vinto è vincitor. 4
, 1-2429: tutta fiata si vi è chi ben collime, / la vostra cruditate
. carducci, ii-2-32: pur troppo chi ha famiglia è vincolato a certe posizioni
uccelli, sì gli caccia, così chi dice convizio all'amico suo, sì lo
cotale efficacia. goldoni, xiii-585: chi mai può dir che aviditade impegni / il
vinifero? 3. sm. chi distribuisce vino; mescitore. rovani,
-parlare col vino: discutere, ragionare con chi, essendo un ubriacone o in condizioni
degli agnoli. soderini, i-466: chi vuole il vin bianco polputo e possente
, appellare solemus: 'vin di quarac- chi. vin di lecore'. idem, 125
ane mantiene. idem, 388: chi del vino è amico / di se stesso
l'acqua. proverbi toscani, 20: chi ha buona cantina in casa, non
per verme una uva sola; / poi chi premer le dèe purgato e mondo /
state maggiori. guicciardini, 2-1-170: chi non è bene sicuro,...
indicare che non c'è misericordia per chi soccombe in una lotta (ed è
poi fortuna adusse. vadi, xcii-ii-166: chi sa assai colpi si porta el veleno
assai colpi si porta el veleno, / chi sa poco, fa con gran fatica,
b. del bene, 2-376: chi ha da far un violaio, letamata e
violato per loro de lo sangue de achilles chi. nce era stato occiso. caro
, né impazientemente portare, se trova chi la sua fama e le sue opere con
alla quale mai più non era stato chi violenza avesse voluto fare. s. degli
: ivi con sommo studio si giudica chi è buon violatore, e chi ben sa
giudica chi è buon violatore, e chi ben sa zampognare, e chi ha bona
, e chi ben sa zampognare, e chi ha bona boce. trattato di virtù
delle lettere) -, reato commesso da chi prendepiù odioso apparisce. mazzini, 75-108:
condurre a voler bene a chi noi vuol male, ci conduciamo ad
che violento sforzatore. panigarola, 1-63: chi ha da fare con uomini potenti e
/ e non penetri qua disordinato / chi c'è desiderato, / e utilità n'
sostant giannotti, 1-55: egli danna chi ha spento l'amministrazioni tiranniche e violente
boccaccio, viii-2-3: giusta cosa è che chi, peccando, fece violenza a'comandamenti
negoziato con li turchi era simile a chi giocava con una palla di vetro, che
ostacoli. il sognatore italiano, xl-315: chi ha desiderio di leggere, compera,
suicidio. pirandello, 8-204: e chi sa! l'avvilimento per questa scena,
violenze o guerra da classe a classe: chi tentasse suscitarla, sia punito dal popolo
(violinàrio), sm. disus. chi fabbrica violini, liutaio. bizoni
violino. - in partic.: chi suona il violino in un'orchestra; chi
chi suona il violino in un'orchestra; chi suona come concertista solista.
-scherz. suonatore di violino: chi si comporta con smaccata piaggeria.
suonargli un corno che un violino-, di chi non ha alcuna sensibilità musicale o nessuna
l'orecchio armonico; e fig. di chi non sente la differenza tra il più
: quando canta un povero poeta, / chi chiacche- ra, chi dorme, chi