dalla casa. fra giordano, 7-326: chi avesse uno bellissimo roncione e grande e
: 'chi à rósa si gratti': a chi à voglia di liticare o simili.
pena dalla boccia: erari ancora / chi le sue chiuse foghe all'aer niega;
le donne che l'erano intorno le stroppiciavano chi le braccia e chi i piedi,
intorno le stroppiciavano chi le braccia e chi i piedi, e chi con panni caldi
braccia e chi i piedi, e chi con panni caldi e chi coll'acqua
piedi, e chi con panni caldi e chi coll'acqua rosa. pigafetta, 4-96
netto avorio e fresche rose, / chi vide al mondo mai sì dolci spoglie?
tanto tanto calpestìo per intorno al letto di chi dorme non è buono e si potrìa
in modo abitualmente dubitativo, come di chi poco crede e ha poca voglia di
muratori, 11-60: quando pure chi è ora cristiano fosse sì debole e
mentale o psicologico, proprio di. chi dubita per principio di ogni affermazione o
del bisogno. lambruschini, 2-215: chi non è religioso... immergendosi
», 21-x-1945], 246: chi abbia presente l'opera di bac- chelli
. aleardi, 1-125: fu però chi scorse / altissima passar pei tersi cieli
in soglio. nievo, 1-vi-269: chi la vendetta tuona / sull'orgoglio scettrato
d'armi straniere non sarà mai temuto da chi l'aiutò, né rispettato da chi
chi l'aiutò, né rispettato da chi gli deve obbedire. carducci, iii-23-435
d'amor non rompa e spezze a chi persevera: / e dalle guardie toglie
e necessariamente puntato a cercare di riconoscere chi sono le persone reali che hanno ispirato
morione / loca nel mezzo, a sovvenir chi manchi; / scevre dagli altri in
anima). petrarca, 80-3: chi è fermato di menar sua vita / su
. simeoni, 1-143: questi, chi mira con la mente scevra / d'
. g. manganelli, 16-80: chi è marco polo? dal punto di vista
schedare. schedaiòlo, sm. chi è solito preparare scrupolosamente schede su libri
o su vari argomenti di studio, chi dispone di uno schedario ben fornito. -
schedario ben fornito. - anche: chi attende a lavori di compilazione, sommari
come le schegge d'intorno a chi taglia. ariosto, 23-130: tagliò lo
di far sacca internamente: dei medici chi opinava che fosse leso l'osso e chi
chi opinava che fosse leso l'osso e chi d'una scheggia di mitraglia rimasta in
canti. <). prov. chi ha dei ceppi, può far delle schegge-
ceppi, può far delle schegge-. chi ha mezzi abbondanti può permettersi lo sfarzo
a. politi, 1-596: proverbialmente chi ha de'ceppi, può far delle
, può far delle schegge, cioè chi ha assai, può mandar male qualche
qualche poco. monosini, 262: chi ha de'ceppi, può far delle
delle scheggie. goldoni, v-1043: chi ha ceppi, può far delle schegge
... declamare con i'ansia di chi ha fatto una lunga corsa per vie
quai non fanno la vita sicura / di chi s'appoggia a lor vanitade.
., 7-92: la signoria rimase a chi l'avìa, / mettendovi il legato
. a. pucci, cxxvi-820: chi più ti de'onorar quel ti fa
e rilevate. murtola, 10-19: chi de torca marina ancor l'immensa /
scheran vedute. cavalca, 21-233: chi ben considera peggio fa una femmina vana
. g. bassani, 5-205: chi altri, se non qualcuno che ne conoscesse
. 3. per simil. chi si adopera per assecondare servilmente qualcuno,
a compiere azioni indegne o riprovevoli; chi agisce perché si attui un disegno nefando
d'ombre e di sole, / a chi rubasti i colpi? e dove hai
/ che fan perder la scrima a chi compone. caro, 12-i-87: si misero
mio soggetto, /... / chi mi darà la voce e le parole
©, per dirlo alla lombarda, ma chi l'ha non ha voluto armelo.
della giovane locrese distillato in un « chi lo sa, amico ».
senno e co u valore: / ché chi ha più scienzia ha più dolore.
da la chitarra, xxxv-ii- / 122: chi lo vedesse schermire giuso al piano,
e insolenza che faceva il popolo a chi non aveva tal segno intorno. rocchi,
semper tacer, se dè amutarse / chi non potè schermirse dagringanni. lancellotti,
borghini, 4-ii-270: bene è vero che chi ha più ventura e chi manco,
vero che chi ha più ventura e chi manco, e chi si sa meglio schermire
più ventura e chi manco, e chi si sa meglio schermire e chi peggio.
, e chi si sa meglio schermire e chi peggio. giannone, 1-v-39: ebbe
preda soddisfà! / e chi stando a patir sete, / guarda in
in ciel se pioverà! / e chi vede pur che fiocca, / né dal
schermir con i gom- biti e a chi più può mettere punti, pezze, tacconi
e sbigottiti starsi / a guisa di chi scherme con la morte. panigarola, 4-205
. prov. oddi, 1-170: chi non sa schermir suo danno. =
). proprio della scherma e di chi la pratica. -anche in un contesto
. a. contarmi, li-7-368: chi negozia col papa lo fa con persona
e dando battaglia da più parti; e chi migliore ischermo ne poteva avere levando le
, 4-38: da medico non faccia / chi verdastro è sempre in faccia; /
sempre in faccia; / molto men chi è sempre infermo. / se non
/ col suo flagel fortuna e se chi peggio, / non che alla guisa
. -paese che offre asilo a chi è perseguitato. metastasio, 1-i-10
in pacifico agon mario contende / con chi provar ne le dot- t'armi il
80: a che t'ingegni / contra chi non t'offende usare schermi? campanella
fanno schermo d'un nome illustre per saettare chi non li cura, i romantici rispondano
farete schermo. michelstaedter, 36: chi vuole fortemente la sua vita non s'
... si turbò, perché di chi mal vive è proprio il timore,
, le schiergne, lo dir ghe profetica chi e chi t'à ferio e duro
, lo dir ghe profetica chi e chi t'à ferio e duro questo tal officio
, ella è una schemie... chi vedesse intra topi levarsi uno topo e
i-1465: e tengo grande schema, / chi dispende in taverna. iacopone, 30-24
com'è amor pungente / non tanerìa chi ama suo volere: / ché tal ne
monastica, che tanti nel mondo considerano chi intollerabile, chi fino schernevole, è
tanti nel mondo considerano chi intollerabile, chi fino schernevole, è delizia e decoro
come disse quel medesimo: « chi gastiga lo schermano, egli fa ingiuria a
fa ingiuria a sé »; chi riprende l'empio, egli domanda macola a
ripetere lo schernimento che già feci di chi, per conforto della sua mortalità,
naor / con sivoreli e tanbor, / chi robe aquistam e dinar / pur per
e sprezzi. della casa, 5-iii-330: chi schernisce sente contento della vergogna altrui e
schernisce sente contento della vergogna altrui e chi beffa prende dell'altrui errore non contento
qualità). aretino, v-1-37: chi dà ai villani insalvatichisce la nobiltà del
non equamente meritati e puniti / vedrà chi serve amore e chi gli noce. /
puniti / vedrà chi serve amore e chi gli noce. / mille milia ne son
lorenzo de'medici, ii-203: folle è chi spera, / perché ho veduto poi
e, fuggitivo, appelli / vii chi lui segue, e solo / magnanimo colui
il cattivo umore, la collera di chi soffre. imbriani, 3-131: quello da
fece il dottor fumi abbacchiatissimo, come chi oda o veda silurare o schernire..
i-180: può senza dubbio... chi naviga il mare schernirsi delle procelle e
. prov. monosini, 243: chi schernisce il zoppo, deve esser diritto.
verri, ii-269: da me richiese chi fosse quel traiano, alle cui gesta aveva
3. con meton.: chi è oggetto di derisione aspra e umiliante
di scherno. landolfi, 2-168: chi ancora non s'era sistemato gli lanciava
di tiberio e ai caio, a chi miserabile compiagnevala, soleva rispondere con un
quelli che sospirano per le donne! chi sa fare, se le fa correr
prendano anch'essi diletto, ed amino chi li mette in buon umore. chiari
giudizio formulato con troppa superficialità o contro chi si comporta con eccessiva leggerezza.
per eternare la vita deh'universo: chi non ti conosce e non ti sente incresca
ella volgendo gli occhi / (ma chi dir puote come!) / rasserenava
, nelle scuole. cardarelli, 181: chi perciò intendesse 'scherzarmi', come si
frottole d'incerta attribuzione, xlvti-267: chi ha a schirgar con porci / non si
esser morso. ibidem, 341: chi corre in posta, scherza colla morte
amendue i sessi quivi si ricreavano; chi remigando piccole barchette d'oro, chi
chi remigando piccole barchette d'oro, chi sollazzandosi a nuoto dentro tacque del limpido
che scherzo sia / sicuro; ché chi lungi n'ode il suono, /
al colmo della confusione simulando l'aria di chi abbia fatto uno scherzo assai divertente.
in affettuosi accenti. campatila, 1-1-31: chi tra cari scherzi e lieti balli /
andasse, non farebbe scherzo; / chi dietro mai poscia gli andrebbe? boiardo
vostra amicizia. siri, viii-427: chi sottilmente caratava la condotta de'scozzesi non sentiva
lo stomaco. bigiaretti, 10-12: chi si ritira tardi non riesce a prendere sonno
. 7. con meton. chi è oggetto di burle, della derisione
. prov. fiacchi, 72: chi suol da scherzo mordere; / alfin morde
e il signor antonio diceva scherzosamente che chi l'avesse voluta osare avrebbe dovuto pagargliela
, esclamava: « la benzina? ma chi ha mai detto che ci vuole la
scherzosa o seria. tenca, 1-151: chi non ricorda la scherzosa sua satira sul
stampa », 5-vt-1988], 2: chi ha potere non disdegna mai la ncchezza
del riposo avvenire dei colossi, a chi intanto deve essere schiacciato da loro?
petrocchi [s. v.]: chi vuol la noce schiacci il guscio.
della porta, 1-ii-84: -mastica, chi è questo rompiosse e schiacciateste? -è
convito, per rendere il partito; e chi approvava ve la posava semplicemente, e
approvava ve la posava semplicemente, e chi no la premeva con le dita,
lavoravano come ieri, come sempre. chi sa, credevano tutto finito.
nostri si mostrano bianche e dimostrano a chi bene le va considerando che quelli che
intorno] i manigoldi a cristo], chi a sputargli nel viso, chi a
, chi a sputargli nel viso, chi a schiaffeggiargli la gote. salvini, 39-ii-90
no de schiafo ne oregiaa a omo chi viva. pataffio, 3: doh!
può? dio ce li manda. -a chi volete cantarla, faccia da schiaffi?
sino a dare uno schiaffo pubblicamente a chi voleva infamarvi. -stor. schiaffo
sono schiaffi che la natura regala a chi vuol conoscerla troppo addentro e violare la
alimentare dicerie. sacchetti, 32-99: chi stiamazza di qua e chi di là,
, 32-99: chi stiamazza di qua e chi di là, più giorni per la
pur con pene. chiari, 6: chi ne sa meno, più schiamazzar
schiamazza), ha fatto l'ovo': chi troppo s'affatica per iscu- sarsi,
v.]: 'schiamazzatore, schiamazzatrice': chi o che schiamazza. tramater [s
, in quanto amplificazione dei meriti di chi è celebrato. caro, 5-205 dionisio
. prov. pananti, i-35: chi vuol l'uovo, dee sera o mattina
della gallina. proverbi toscani, 198: chi vuol l'uovo deve soffrire lo schiamazzo
sm. (femm. -a). chi schiamazza con grande clamore, strepita in
f. casini, ii-340: chi sui pulpiti adultera tutte le divine scritture
449: che potrà rispondere a chi gli mostrerà i suoi disegni per ravvolgere
sua, ciascun motteggia: / beato chi più bella te la schianta! fagfuoli,
si stianta e rimbalza nella fronte di chi la tiene. marinetti, i-249: i
col dir: egli è duro. / chi sa che non si fenda o non
prova farete /... / e chi tagliando fa l'oro stiantare, /
di malaugurio. nieri, 259: chi ha fatto sempre il galantuomo schianti.
che tanto m'allaccia: / non trovo chi lo scaccia, -ond'io mi schianto
le si schiantano. guerrazzi, 10-377: chi d'errore vive non ischianta errore.
ischianta errore. proverbi toscani, 315: chi troppo tira, presto schianta.
ridere. d'annunzio, iii-2-133: chi / di voi mi vide piombar giù
viani, 13-61: qui in versilia, chi primo mi parlò di 'cecco frate'fu
; immediatamente. guerrazzi, ii-201: chi si rizzava su di stianto come uno
stianto come uno stollo da pagliaio; chi si abbandonava a braccia aperte sopra la
e il me'nencin, ch'è pur chi vo'sapete, / sta a ripiegar
, specialmente dicesi in modo assai familiare di chi è inesperto nel giuoco. bechi,
'l suo polmone schiara li occhi a chi gli ha turbati. romoli,
l. giustinian, 1-171: « chi e'tu », el va dicendo /
», el va dicendo / « e chi è sta tua madona? / non
. r. longhi, 307: chi veda per esempio la 'madonna dell'umiltà'.
ti conviene schiarar: dicer convienti / chi drizzò l'arco tuo a tal berzaglio
e di schiarimento. manni, 2-x: chi non dirà che con più sicuro passo
): tutt'e due si volsero a chi ne sapeva più di loro, e
passare la notte in caserma? » « chi lo sa?.. potrebbe anche
. v.]: 'sciabolata': di chi trincia giudizi, perlo più a scapito d'
non 'insensato'. idem, 20-165: dileggiando chi favella a la buona, dicendo 'vaccio
sciacallàggio, sm. atteggiamento di chi compie saccheggi e rapine ai danni di
compie saccheggi e rapine ai danni di chi è colpito da una disgrazia e,
anubi. 2. figur. chi si abbassa a una condizione poco dignitosa
grande felino. 3. chi dimostra particolare abilità e cinismo nello sfruttare
4. nel gergo della malavita, chi deruba un ladro della refurtiva.
, con allusione al movimento oscillatorio di chi lava un barile tenendolo fra le gambe
e brine. d'annunzio, iv-2-1019: chi sciacqua le lenzuola / alla docciòla,
rustico, vi-i-163 (28-13): chi vedesse ser pepo scavallare / ed annitrir
qualità. caraucci, iii-18-15: chi vuol vantarsi del batacchi... si
più salde costeranno quattrolire in più: ma chi non spende entusiasticamente quattro lire, pur
(femm. -a). tose. chi tratta abitualmente la roba senza riguardo,
. nieri, 3-192: 'sciagattóne': chi ha poca cura della roba e la
fonte il quale avea virtù di ringiovanire chi vi si attuffasse e vi diguazzasse e vi
sull'acqua a specchiarvisi den chi tratta le cose in malo modo, sciupandole
... /... / chi non avesse del tuo mal pietate,
di demoni si adoperavano a tormentarla, chi stringendola con tenaglie infocate, chi ta
, chi stringendola con tenaglie infocate, chi ta 4. ant.
se tu puoi, / che tu sappi chi è lo sciatutti gli arnesi in uno
. /... / sciagurata a chi v'incappa, / che bisogni bembo
tanto sciagurati che non vorrano dare a chi n'ha bisogno quello ch'io l'
lo spingevano. - a questo modo a chi daremo la colpa? -a quei certamente
compassione. ungaretti, xi-227: c'è chi dice che qui ci fosse un tempio
esclamative, quale rimprovero nei confronti di chi ha commesso o sta per commettere un'
, viii-215: la natura ha dotati, chi più e chi meno, i suoi
la natura ha dotati, chi più e chi meno, i suoi figli di sciagurate
indumento). aretino, 20-71: chi avea buona berretta, avea triste calze;
buona berretta, avea triste calze; chi buone calze, peggior farsetto; chi buon
chi buone calze, peggior farsetto; chi buon farsetto, sciagurata cappa.
intanto trascrivere il 'bellum canapicinum', ma chi intenderà mai quella sciagurata scrittura iniqua?
: ahi, sciaguroso amante, / che chi di mille lingue / dificasse una lingua
lingue / dificasse una lingua; / che chi di mille inchiostri / dificasse un'inchiostro
to': malandato, rifinito per malattia. chi cammina malamente quasi strascicando le gambe.
spesa e vuol fare i conti addosso a chi ha voluto ridurre il famoso castello d'
parole. -conferire una qualità a chi non ne è meritevole o non sa
dice venere sovente, / nel vedere a chi gli ha dati: / « i
ridendo: « tiriamo via, tanto chi gli ha a avere gli vuole; è
prov. proverbi toscani, 234: chi scialacqua la festa stenta i giorni di
fattezze essere formosa, ma sarà mai chi la stimi bella moglie. beltramelli,
scialacquo, perché, conformandosi i-149: chi è stato scialacquatore del suo avere come crediquietamente
. davanzati, ii-18: s'inganna chi lo scialacquatore tiene per liberale. muratori
scialapòpolo, sm. invar. region. chi largheggia in mance e regalie.
or quanto si spende; / a chi, come siem noi, povero è nato
usciva a destra, o a sinistra: chi per andarsene a casa o ai fatti
ai fatti suoi per la più breve, chi per voglia di scialarsi un po'al
s. v.]: 'scialatóre': chi o che sciala. = nome
onorati, / che sanno di virtude a chi s'accosta. -cancellato con
persiane verde pisello. chiaves, 144: chi sa che brividi giùper le scale, /
rosa bianca e frali dita / di chi l'offerse, di lei / che ha
sangue e tutti morti di ferite! ora chi muore avvelenatodal figliuolo o dalla moglie, chi
chi muore avvelenatodal figliuolo o dalla moglie, chi per intemperanza ci porta tanto di pancia
,... c'erano attaccati chi sa quali quadri a colori, tutti macchiati
.]: animale o persona scivola da chi lo teneva. 'mi scivolò di tra
'mi scivola di mano'o 'mi scivola': chi mi sfugge all'impegno preso, dalla
a'bei passaggi e scivoletti grati / chi non potrà l'udito trattenere? fanfani [
nel coppo; infuse in vino fanno a chi ne beve allegro. i suoi fiori
innamorato., indovina un po'di chi? pronto! -pronto! -di fanny!
prioraticoné agli altri conseguenti ufici mettere se non chi a loro piaceva e che facessono loro
. galeazzo di tarsia, 1-112: chi di natura vuol l'opra più bella /
g. prati, 2-106: chi ha la lingua in bocca, / troppo
e il sangue sgocciola, / tocchi a chi tocca. -modulare un canto.
battaglia? perché prima che tu vedessi chi ti contrastesse? come se'tu piagato
doppi, a'susurron: zara a chi tocca! / ma se 'l divin giu-
, perché nuova cosa è a trovare chi voglia entrare in una manifesta guerra per
vedessi da poterla avere, sciocco sarebbe chi non la pigliassi: e quando fatto fossi
, le trappole scoccherebbono a dosso a chi le tende. bronzino, 1-275:
maggione. g. gozzi, i-n-210: chi ferito da una scure giaceva, chi
chi ferito da una scure giaceva, chi da un ciottolo carpito sul lido, chi
chi da un ciottolo carpito sul lido, chi spezzato le membra da un bastone,
spezzato le membra da un bastone, chi inarsicciato da un tizzone, e chi
chi inarsicciato da un tizzone, e chi in un modo, chi in un altro
, e chi in un modo, chi in un altro; ma i più trafitti
ritorni col bacio presente che imprimo su chi mi acconsente. stuparich, 5-323: com'
cotogna e 'sto signor fricelli! chi li conosce? a. solmi [«
altro di un altro giocatore; vince chi riesce a conservare intero il proprio uovo.
punta su quello del compagno: vince chi non rompe il suo. due che abbiano
isonne. n. villani, 4-54: chi canta la canzon di monna antroccola;
la canzon di monna antroccola; / chi di monna salvestra o monna aidruda:
monna salvestra o monna aidruda: / chi fatti a l'improviso i versi scoccola.
coveggiata, / non v'è chi voglia sua pratica avere. scocìglio
de lo scodato marito, maladicendo ella chi quello dato gli avesse. 3
una coda. contile, 1-13: chi è costui che viene scodeggiando con la
da barberino, i-128: folle è ancor chi vuol fare / merli o trovar lo
si vuota. ibidem, 115: chi ha bevuto tutto il mare, ne può
cheta l'appetito. verga, 7-832: chi è buon cane mangia allascodella. j
scudellaro, scutelaró), sm. chi fabbrica o vende scodelle. -in senso
prese in giro: « guarda un po'chi l'avrebbe mai creduto che avessi fatto
garantire il sostentamento, il vitto a chi non fa nulla. soldani,
: s'ognun volesse esser maria, / chi ci scodellerebbe le minestre? carducci,
dinanzi, vecchio grinzo di susanna, che chi tutto ti premesse non ne caverebbe tanto
pura. r. borghini, i-123: chi riguarda a piè di detta figura dalla
(un indumento mosso dall'incedere di chi lo indossa). fenoglio, 5-ii-133
, il corpo alla terra, laroba a chi va », aveva ripetuto sempre il signor
intorno alla persona... di chi cerca sfangarsela in quarche modo, col primo
. r. roselli, lxxxviii-ii-430: chi ha buona scoglia / dimolto argento può ben
, lxiii-102: oh quante pene passa / chi lassa - voglia! - doglia /
. l. strozzi, 1-139: chi brama / ornarsi di virtù fugga, e
navigazione. -con allusione a chi è saldo, forte e dà sicurezza
-persuadere lo scoglio: rivolgersi a chi è del tutto refrattario alle altrui ragioni
pelle di toro, non lascia, a chi lo porta, venir spasimo. buonarroti
tempo perso. bacchetti, 2-xxii-362: chi è, chi è che lapida il buon
bacchetti, 2-xxii-362: chi è, chi è che lapida il buon marinetti? unoscoglionato
dell'onferno, ove si scoria / chi ha fallito e morto in quel peccato.
sm. (femm. -tricé). chi è addetto a scoiare gli animali macellati
macellati. 2. figur. chi sottopone altri ad angherie e a crudeli
permeabilità del terreno. mano, chi se chamao cornelio nepote de lo grande salu-
dal cuoco o da altra simil persona a chi tocca, scannandogli e facendone scolar bene
. leopardi, 3-9: - insomma, chi si è avuto a male della lettera
suoi scolari in medicina, trovò che chi continuo mangiasse nove dì petronciano diverebbe matto
filosofo o di uno scrittore caposcuola; chi ne assimila e ne riprende le teorie o
di essere scolaro. 6. chi imita un comportamento o un modello religioso
non in altra scienzia che in retorica a chi fa meglio una composizione, benché ha
mistico e secreto. alberti, i-154: chi apressoli antichi non dico in arti scolastice e
esatto sebbene scolastico. -proprio di chi è allievo, da scolaro. de
. eccles. nella compagnia di gesù, chi ha compiuto il biennio di noviziato e
sec. xiii? 9. chi segue un corso di studi: allievo,
l'universa materia. gentile, 1-58: chi non ha sentito parlare del nominalismo e
(o anche esponendosi al biasimo di chi considera impudico e indecente tale atteggiamento)
i-46 (a) -i3: amico, chi 'l suo dir v'impetra,
mattioli [dioscoride], 451: chi ben diligentemente essamina le note date da
caudino [plinio], 227: chi più piedi ha..., quello
, profanare. lubrano, 2-388: chi pecca ne'luoghi sacri quasi s'impossibilita
spasimando langue, / finché scolora, chi dorme al suo [della luna] corso
/ e venne manco, a guisa ai chi muore. leopardi, 354: come
; / quel ch'io chiedo e chi sia, questi miei panni, / la
scolparmi? e tu sai bene / chi mi son io? va', stolto!
, la ruzzolarono non so dove. chi l'avesse detto a andrea biffi,
vato..., chi negherà scolpamenti a qualunque uomo senza
voi sarete così giusto giudice, come chi, 9-42: di certo [donatello]
distinto. varchi, v-46: di chi favella troppo e frastagliatamente in modo che
ch'i'sia dato in preda / a chi tutto diparte. giusto de'conti,
andò lineando con mirabile ingegno1 modi sospetti di chi governava; finalmente, proruppe in detestare
cuore umano. pascoli, i-761: chi non crederà capace d'ogni nobile sentimento
/ l'eterna fatto il tutto chi avrà riuscito a far dire dagli attori a
sorte degl'imperi; e a tali lineamenti chi non conoscerà l'eroe, che gli
sm. nell'industria della ceramica, chi incide motivi ornamentali sulle superfici.
.. e li savi ponono chi... desegnatori e scolpitori e svariamento
marmo. 3. figur. chi descrive efficacemente le caratteristiche psicologiche di un
con gli altri le col chi che non avevano fatto mai guardia né scolta
l'officio suo. 4. chi veglia tutelando la serenità di una persona,
scolta mai sempre / con viso attento chi favella. ritmo di s
{ scultellatóre), sm. tose. chi è uso ad assalire col coltello;
. maestro sanguigno, 86: cierto chi oltra lo debito 'scon- bacte la natura
ho avuto una lettera da quello a chi si hanno a dare e'danari, della
mi pare. fenoglio, 5-iii-345: chi verrà... ricorderà a lungo la
b. davanzati, ii-261: ora ricordatevi chi siete voi e domandate i vostri occhi
siete voi e domandate i vostri occhi chi son costoro. son coloro che l'
cosa [nella cassa]. - chi è lui? - il signor babbo.
a quell'oppresso, e scombuiarsi / chi qua chi là per lo spavento i teucri
oppresso, e scombuiarsi / chi qua chi là per lo spavento i teucri. lancetti
sua corte e oste iscombuiossi, e chi andoe in qua e chi andò in là
, e chi andoe in qua e chi andò in là. settembrini [luciano]
persona di fuori? -e di chi? se ognuno è scambuiato da queste mura
, scombussolamento. dossi, 3-100: chi sale su di una panca chi ne cim-
3-100: chi sale su di una panca chi ne cim- bottola giù., spinte
a. lenio, 331: ecco chi fu nel verso sì sublime / co'ambage
che non si troverìa in tutta spagna chi sapesse leggerlo né intenderlo. redi, 16iv-
quattro rosolacci e un ciuffo di rovi che chi sa per quale scommessa tra la terra
prov. proverbi toscani, 166: chi va in collera perde la scommessa.
vi enterriano se non si scommettessi a chi le mani, a chi le braccia e
scommettessi a chi le mani, a chi le braccia e a chi le gambe
mani, a chi le braccia e a chi le gambe secondo il bisogno. aretino
acquistan carco. fazio, ii-44: chi vi cerca scommettere / cacciatei via,
ferro] sei buoni passi e vinto chi, scommettendo, noi credea. manzoni,
lascierebbe in isposa la sua figliuola a chi mancasse mezzo quarto di nobiltà. giuliani
scommettière (scometière) sm. ant. chi fa scommesse, chi è solito fare
. ant. chi fa scommesse, chi è solito fare scommesse. sanudo
s. v.]: 'scommettitore': chi fa scommesse esuole e ama farle. piovene
aspetto da parecchio tempo ». « chi le ha detto qualcosa? » rispose l'
. v borghini, 4-108: chi lo mettesse [l'antico sito di firenze
, vè. ho sempre sentitodire: « chi ha bisogno, si scommodi ». p
: il tempo, la positura scomoda per chi dovesse spolverarlo, avevano lasciato agio ai
camicia. moscheni, 12: chi maliziosamente tace gli encomi e le
, altri alla via più stretta; / chi serba in coppia i can, chi
chi serba in coppia i can, chi gli scompagna. -rompere la concordia
ricco, 211: assai à guadagnato / chi si sa scompagnare / da mala compagnia
pescara dar si vede, / et a chi mai da lui non si scompagna,
usciva a destra, o a sinistra: chi per andarsene a casa o ai fatti
fatti suoi per la più breve, chi per voglia di scialarsi un po'al
è sempre impegnato con la pipa; chi sa nell'esercizio del suo ministero comefarà a
begli occhi sereno, / ove è chi spesso i miei depinge e bagna, /
, iii-414: non rimane in dio chi dalla carità si scompagna. bacchelli,
cose, che vi faranno inextingnibile onor a chi verrà dopo noi. né vi curate
dalla buona fede. tommaseo, 15-40: chi non ripeteva col davanzati che in -poesia
ribrezzo e madore, com'è di chi sia sotto l'impero d'una irresistibile
scompannare, tr. tose. scoprire chi è a letto, sollevando le coperte
: 'scompannare': levare o smuovere a chi è nel letto i panni d'addosso
4-31: si guardi [in marzo] chi non è avvezzofuori alla campagna di non si
regola generale: non si ama mai chi ci fa scomparire; si ama chi
chi ci fa scomparire; si ama chi ci persuade che noi abbiamo del merito.
grazioso e sì fatte. e vi ha chi vuole che tali riescano queste a cagione
conterrà il modo e la edificazione a chi volesse fare una città e in che sito
. scompartitóre, sm. chi divide secondo determinati criteri o distribuisce qualcosa
s. v.]: 'scompartitore': chi scomparte... può loscompartitore non essere
fabrizio, e vi conosce poco dunque chi predica la vostra docilità. c. gozzi
che parla. mazzini, ii-602: chi poteva sperare che ombra di concetto europeo
gara o scompiglia, / la qual, chi con lei erra, / non è
: le prode urtavano nelle poppe e chi scompigliava quei dinanzi era soprafatto da quei
prov. proverbi toscani, 109: chi vuol trovar la gallina, scompigli la
don rodrigo. leoni, 95: fu chi propose di suonare a stormo le campane
: il grido e lo scompiglio di chi investiva e di chi cadeva, misto
e lo scompiglio di chi investiva e di chi cadeva, misto al fumo ed a'
fu intesa la benivieni, 1-176: chi cerca scompiglio / si fa la fossa
portico, e vi lessi scritto: « chi non piscia, è una spia »
, ii-387: per paura v'è chi si scompiscia. tassoni, xvi-582:
riputasse ultimo tra 'potentati se, ributtato chi gli suggeriva gli scomponimenti del reggimento suo
1-10-59: degno del pubblico odio è chi distrugge / l'ordine sociale e lo scompone
riacender la guerra che la pazienza di chi ha ricevuto e tollerato l'offese. galanti
s'è presentato. pavese, 10-232: chi scompone così i miei pensieri è l'
portamento. codemo, 299: « chi è? » disse la signora, levandosi
veneziano saluta o rende il saluto a chi passa, con grazia giuliva o cerimoniosa,
c. i. frugoni, i-15-139: chi non sa, che dai piè fino
cai- sotti, con l'aria di chi stava dormendo..., la camicia
delicato che richiede diligenza e pazienza in chi lo effettua, affinché ogni pezzo del
. oliva, 438: così ragiona chi fu oggetto innocente di affezione scomposta.
hanno posto pel papa la trentesima e chi non paga cade 'n iscomunica papale
messa al bando dalla vita civile di chi nelle società anscomunica tiche si
lunga e più accanita la lotta, chi sa quali altre scomuniche gli scaglieranno addosso sul
petrolio, con in più la scomunica per chi vorrebbe ragionare su termini differenti. arbasino
, e pare che l'abbia': chi ha tutte le disgrazie addosso, a chi
chi ha tutte le disgrazie addosso, a chi nulla riesce secondo ch'egli vorrebbe.
de lodeveo de li alexandrin, / che chi seme ne vem pim / no e
pena de scomonigacione. cavalca, ii-70: chi falsifica lo suggello del papa è scomunicato
. bernardino da siena, 2-ii-1032: chi è cagione di fare follare alcuna cosa de
al tempo di cristo un editto che chi confessava el nome di cristo fussi scomunicato
s. benedetto volgar., 59: chi per grave colpa giaccia.
: maledetto sia e da noi scomunicato chi una cosa sì bella e utile, quale
tutta italiana. foscolo, v-390: chi perde il sonno sovra pochi volumi antichi
peppina sia mandata dal marito per vedere chi c'è... nella casa
6. che comporta la scomunica per chi lo possiede o ne fa uso in
, minore. passavanti, 106: chi è legato di minore scomunicazionenon puote ricevere assoluzione
. bernardino da siena, 2-ii-1032: chi è cagione di fare follare alcuna cosa
. sconcacaleggènde, sm. invar. chi scrive cose sciocche, inverosimili.
... poiché mi conviene vestire chi m'ha sconcagà la mia corte. domenichi
volete che fosse il mio? e chi mi darebbe stanza, strame e letto,
-con uso iperbolico, per indicare chi è colto da un'accesso irrefrenabile di
.). gini che lo compongono. chi di voi non s'inorridirebbe in
i propri sentimenti (nella forma proverbiale chi inconca vento sconca tempeste).
imbotta vento da tre mesi. - chi inconca vento sconca tempeste. 3
. rucellai, 2-3-12-40: subito che da chi che sia si brama e si vuole
del « leader » assai sconcertante. chi è che presiede alle stoltediscussioni di holyoacke?
intenzione). giuglaris, 1-329: chi non guarda bene alla condizione edi chi parla
: chi non guarda bene alla condizione edi chi parla e di chi si censura, forma
bene alla condizione edi chi parla e di chi si censura, forma sconcertati giudizi pregiudicialissimi
s. v.]: 'sconcertatore': chi o che sconcerta. viani, 4-177
damasco rosso, ornata di monete, chi può d'oro, e sopra di essa
natura non pruovamai sconcerti più strani che quando chi dovrebbe stare sopra di luogo sia necessitato
, / che empiea l'aperto solco, chi pieno solco apria; / tal che
: l'ultima ristampa veneziana dell'antonelli chi vorrebbe leggere, o, lèttone, chi
chi vorrebbe leggere, o, lèttone, chi non gitte- rebbe, tanta è la
(plur. -chi). ant. chi esercita un'attività con negligenza o senza
quale / doni con larga mano a chi t'offese / sì sconciamente, la tua
impeto in furore. varchi, 3-209: chi biasima sconciamente le rime a sdrucciolo del
oggetti; e per conseguente sconciamente ingannasi chi nulla vuol credere per sottrarsi al pericolo
sermini, 109: a me pare che chi sta a vedere abbi le treparti del gioco
lungamente in bella vita mantenersi, da chi mai potrem noi altro che sconciamenti aspettare
già! e cotesta gamba zoppa, a chi ladovete? « il fiume me l'ha
voler credere pure a sé e non a chi l'ama più che non pensa.
di meglio, lxxxviii-ii-157: amico è chi pell'amico si sconcia / e nollo scorda
è il conservarsi la libertà del pensare; chi più s'obbliga a legame può spaziar
memoria [del beneficio], e muove chi è beneficato, se non sì caldamente
oro. periodici popolari, ii-530: chi vi paga 600 ducati all'anno un
a ingannaretodì lo stesso e disprezzano e vilipendono chi scrive scondi tanto si sconcia. ciatamente
g. m. cecchi, 18-13: chi non può / dare a la palla,
greci hanno scritte correttapotrebbe anco essere che chi si tiene ai non poter fallare,
nei datori, negli sconciatori, in chi tien conto della combattuta palla. orazio capponi
.). porcacchi, i-317: chi... sia impedito da continua e
dee., 1-1 (1-iv-40): chi se ne potrebbe tenere [dall'adirarsi
. cavalca, vii-105: sarebbe stolto chi volesse innanzi sempre tenere il braccio sconcio
vede rado, e non sappiamo agevolmente chi si sia a'lor nidi avvenuto.
ho anche accennato allo sconcio inconcepibile di chi per avventura pretendesse di amalgamare le due
f. f. frugoni, 5-332: chi si trova sconcosso in fluttuante navile da
; e così scondite si gustavano, e chi avessegogna desomentisse. una presa di sale da
usciere e gli domandava con arroganza: « chi sei tu! » l'usciere stramazzava
nausea disperata ammorbava in asfissia, quando chi era cattivo poteva adunghiare, quando era
dove il nimicoè amato, mettono ben sovente chi governa in necessità di sconfidarsi di que'
deh'animo. pindemonte, iii-135: chi non sa quanto la fiducia o lasconfidenza dell'
sembra dicapirla meglio. govoni, 3-8: chi ode la travolgente musica / che la terra
mente ». castellani, xxxiv-308: chi ti potrebbe in vita guido dette
politico. gattini, 52: - chi è quello che tempesta l'uscio, tradita
chiaro davanzati, 10-5: dio sconfonda chi è sturbatore / a nullo amante ched
. buonarroti il giovane, i-130: chi è costui che vien sì sconsolato, /
e rimanere immobile e mutolo, in chi troverebbono l'arte e la maestria bisognevole a
consiste nell'in- vocare dio perché punisca chi ha commesso un'azione riprovevole.
larsi. burnio, 3-78: chi per via di scongiuramenti potesse fare
/ tu questa grazia implora / per chi t'amò, scongiura i numi almeno /
lxi-21: ciò non può saper se non chi 'l sente, / s'amor
scongiuro era de'più potenti, e chi lo fece pareva soggetto di non mancar
col volto, e con lo sguardo di chi ha in bocca le tanaglie del cavadenti
..., coll'andatura di chi cammina sui triboli, nelle giornate piovigginose capitavano
vedere un re ingrato e sconoaccadute, chi v'era stato, se la padrona era
adivenìa, / come avene soventi / chi 'mpronta buonamenti / lo suo a mal debitore
, 431: ben è malvagio chi bon fatto ubrìa, / ma quelli è
ma quelli è stramalvagio e scaunoscente / chi gran rispetto mette in obrianza. giamboni
-con sineddoche. latini, 3-70: chi sarebbe di sì sconoscente e villano animo
ha sembianza / di fina 'namoranza, / chi lo partisse seria sconoscente. niccolò del
/... / male abbia chi te serve e chi t'adora. contile
/ male abbia chi te serve e chi t'adora. contile, 2-4-20: o
o amore ingrato e sconoscente, e chi sarebbe quella che pronognite ama?
. francesco di vannozzo, 122: chi credete esser ora che 'n sul fico
forte, 5-51: (jhe mal aggia chi ti cinse spada, / ché tanto
sconoscenza. chiaro davanzati, xxvii-io: chi pur lo torto blasma / e 'lben celar
la sconoscenza, e prezza ed ama / chi l'amor tuo, chi l'onor
ed ama / chi l'amor tuo, chi l'onor tuo sol brama.
no: la tegno grande scanoscenza / chi rimproccia a l'amore i suo'tormenti,
del genereumano, rivoluzionatrice del mondo, sciagurato chi ti rinnega, infelice chi ti sconosce
, sciagurato chi ti rinnega, infelice chi ti sconosce! pirandello, 0-224: gli
2-314: colui che sarà più necessario a chi aràbisogno di lui sarà isconosciuto. a.
di strane e varie angosce, / a chi non si sconosce, - è il
: tanto gìo mariyandoper li mare scanuscuti da chi che 'ncappao in mano de corsali.
. 2. che non si sa chi sia; di cui non si conosce
. g. ferrari, 362: chi è fra paolo sarpi? come potremo
da fui. d'annunzio, iv-1-78: chi aveva un'amante provava un oscuro
e molto / più che virili, in chi dell'uomo al tutto / da natura
: ma anche questa equivoca simpatia per chi, secondo loro, è destinato a rompere
., 4 (62): « chi è stato ammazzato? » « quel prepotente
libera l'età dell'oro, percioché chi guidava repubbliche e chi soprastava a reami
oro, percioché chi guidava repubbliche e chi soprastava a reami era così primo di
siri, xii-494: il pattuire con chi prevale per conservarsi a più benigna fortuna
contra lui. tesauro, 10-107: chi sconsideratamente s'impegna nelle pericolose imprese d'
maggiore esercito del suo, rispondendo a chi lo sconsigliava essere necessario che chi vuole
a chi lo sconsigliava essere necessario che chi vuole a molti commandare sia anco pronto
sconsigliare che uno non si faccia amico chi è vecchio, usa il proverbio che conferma
pia zaro, iv-263: chi noi sa, si specchie / in noi
prov. proverbi toscani, 266: chi va alle nozze e non è invitato
, 9-23-379: soli essi dicono a chi li porta: « intra in gaudium domini
del grosso credito che con voi ha chi è governato da voi, né pure sborsate
ore febbre grande. ariosto, 23-1: chi nuoce altrui, tardi o per tempo
cambiale di 1000 fran chi. scontala per maggiore sollecitudine. carducci,
scontatóre, sm. tecn. commerc. chi sconta titoli di credito, ricavando un
contentezza ma scontentezza d'ordinario suol provare chi ha da levarsi per tempo nel freddo
, l'ignoranza o l'infedeltà di chi li governa,... la scontentezza
desiderio amoroso. ariosto, 159: chi non sa come stia fra il dolce il
una spiegazione. buonafede, 2-iv-40: chi amasse assai aristotele potrebbe dire che egli
pace. b. segni, n-51: chi sopporta le cose terribili e dentro vi
se ne duole è uomo forte: e chi ne piglia scontento è timido. carducci
o conza. varchi, 18-1-182: chi pagava tutta la somma intera nel primo
via di massima che sia concesso a chi fa parte del consiglio edai sindaci di ritirare
gianni, 1-i-72: bi specchi nella francia chi vuol vedere i funesti effetti di un
operazione. volponi, 9-266: oggi chi vende vende perché gli interessa l'incremento
de'contumaci al giogo evangelico è schernire chi beffa e voltare magnanimamente le spalle a
beffa e voltare magnanimamente le spalle a chi per ira irriverentemente scontorce il viso.
galileo, 3-2-52: né vi è chi voglia scontorcer luoghi della scrittura per contrariar
gli anni degli sconsacchetti, 12: chi volesse qui d'amor inizio / tosto veder
862: quel dolore / che suol mostrar chi malscontra in amore. -essere inefficace
mede 19. prov. chi la donnola scontra, segue il morbo:
simo bossolo. - chi incappa in persone o situazioni negative, non
trame svantaggi. sacchetti, 257: chi la donnola scontra segue il morbo.
scontro armato. boccaccio, iii-8-20: chi passò innanzi, chi rimase appresso /
boccaccio, iii-8-20: chi passò innanzi, chi rimase appresso / de'prìncipi primai nella
che, se riconsegnato, dà diritto a chi ha pagato una determinata somma o riveste
mezzo pubblico di trasporto) o a chi ha depositato un oggetto in custodia (
arma. boiardo, 1-4-69: a chi te piace de'tuoi ne dimanda, /
qual diritto ha di condannare paltrui scetticismo chi si ritrae scettico e disperato sui primi
scuntro, che lo piscopo de troia, chi se clamavacalcas,... ionce a
uguale, se non vi è altra con chi si aguagli; né vicina o lontana
a color va incontro / e domanda chi siano al primo scontro. -a
, viceversa. machiavelli, 1-i-320: chi si ordina di potersi rifare nellegiornate tre volte
alle piante / mostrava scorto, a chi potea vedello, / essere un mostro grazioso
i. neri, i-17: or chi ridir potrebbe lo spavento / del popolaccio afflitto
sono onore, se non fatte a chi merita e da chi ha merito. algarotti
non fatte a chi merita e da chi ha merito. algarotti, 1-viii-133: plutarco
al che solo (contro l'opinione di chi pensa che provenga dell'avere le arti
: / sconviene ad un eroe tamar chi amar non puote. alfieri, 4-60:
tuo animo. peregrini, 3-374: chi nulla brama, poco teme e poco o
poco teme e poco o nulla spera. chi non brama sconvenevolmente, può avere bramato
senza afflizzione. pallavicino, 1-76: chi può avvisarsi che la prima necessità increata
persone che so'inde lo mundo e quilli chi so'de grande condictione lassano andare le
, dice: « è mala mescianza a chi è mal costumato; porta
lo stomaco... come avviene a chi naviga e for- 0. rucellai
dèe tanta avvedutezza,... chi non vede ricniedersi a ciò sedato animo
no di informazione. trasmissione, chi non sapeva niente dell'affare calvi ha
(plur. m. -i). chi guida o possiede uno scooter.
m. -ci). proprio di chi possiede o viaggia in scooter (con
veterano, che di mandava chi mai fosse mo sto corrado brando?
/ là dovetal sentenza ebbi trovata, / chi alla morte asprissima la elegge, /
in altra forma sì corregge; / chi vuol la scopa, e di poi incarcerata
! ». -resto di scopa: chi ha subito tale supplizio (e genericamente
aretino, 20-131: anima mia, chi compra la scopa può anco comprargli il
(dial. scoparo), sm. chi fabbrica o vende scope. ramusio
scopaliti, sm. invar. ant. chi navigando si sbarcare.
scopamestièri, sm. invar. ant chi cambia spesso professione o mestiere, in
all'anima ciò che si pratica da chi si mette un vestito nuovo. que'
vaghi e belli / cercando van per chi dietro gli fotti. contile, 1-3-7:
altro scopato, un altro suggellato, chi col naso mozzo, chi senza orecchi,
suggellato, chi col naso mozzo, chi senza orecchi, tutti per testimoni falsi
rubicondo, insottana e mantellone, e domanda chi egli sia. una ragazza usato
non ci ha credito, se non chi è delli scopatori; il perché noi siamo
adietro, e dio il sa da chi, che non sono altro che gabbadei.
scopavégghie, sm. invar. ant. chi partecipa a tutte le feste e intrattenimenti
sm. stor. a reggio emilia, chi apparteneva alla classe di nobili o cavalieri
scopulus. rupe / onde non più discende chi vi sale. cicognani, 3-238:
e distrugge. un punto perso da / chi non vuole soccombere al nemico.
sepoltivivi, / uscir di quella tomba, chi per mano / a'alcun sus- sidiator
mano / a'alcun sus- sidiator, chi 'n braccio ad esso. 5
, del nemico); ritrovamento di chi o di ciò che non è mai
conviene mandi sempre a far la scoperta chi vi è, chi vi è stato,
far la scoperta chi vi è, chi vi è stato, chi vi si aspetta
vi è, chi vi è stato, chi vi si aspetta. manzoni, pr
profezie di quello guicciardini, 2-1-158: chi si vendica in modo che lo offeso
(plur. m. -i). chi compera titoli riservandosi di pagarli, eventualmente
ricevere colpi e fedite. vegna innanzi chi vuole. davila, 471: era il
della pelle scoperta senza alcuno drappo: chi la portasse oggi sarebbe schernito.
, freddi e secchi in maniera che a chi dorme scoperto, come si costuma universalmente
di essi scritte da anastasio, o da chi eglisi fosse, con una scoverta parzialità.
: cesare, che fu pietoso con chi gli impediva i viveri,...
in un determinato periodo di tempo a chi beneficia di un'apertura di credito.
ogni bruttura. tansillo, 1-65: chi scopetta la gorra e chi le calze.
, 1-65: chi scopetta la gorra e chi le calze. g. bargagli,
oggi [9-viii-1956], 2: chi può dire di non aver cercato di
sm. (femm. -trice). chi copia maldestramente e senza originalità gli scritti
nella terapia dell'agitazione motoria -figur. chi è l'oggetto preferito di iniziative ale
v. scopolia) e - chi è tormentato da continue disgrazie e avamina
; del suo intendimento allo scopo di chi parla con lui, sente appartiene alla pentandria
gran pena di veder andar per le lunghe chi può finirla in famiglia delle terebintacee, il
scopòfobo, sm. medie. chi è affetto da scopo disse
la faccia, e la barba senza fare chi sa da quanti giorni, scoposa sudicia
cagionesopraccennata provenga, ben può restar palese a chi considera che, posto un vetro così
, 5-i-518: c'era da domandarsi chi e a che scopo sparasse quei colpiscoppianti nel
: più facilmente potrebbe l'uomo tenere chi d'artificio, in quel cielo azzurro.
o didolcissimo figliuolo. oliva, i-2-472: chi può non iscoppiadura pietra scoppiato, né
penando moro, sì forte mi sente / chi de l'an- boccaccio, v-229
guerra, a fontamara sapeva qualcuno contro chi fosse? -verificarsi in modo improvviso
pascere i vermi v'ingrassate: / chi troppo mangia, vuol tre pan per coppia
è morto ». « è morto? chi mai? » dimandò l'amalia facendosi
eccessiva di lardo e dai colori accesi di chi scoppia dalla salute. 25
i doccioni. ibidem, 315: chi troppo mangia scoppia. = denom.
10-982: qualch'un si scoppi, / chi to di questo apparecchio o strumento
con la mia cara lesbia. -e chi verrà con voi, acciò non andiate
-ciascuno dei rumori secchi prodotti da chi cammina in ciabatte. burchiello,
piena di saettume di diverse ragione: chi monti, chi discenda, qual sia per
di diverse ragione: chi monti, chi discenda, qual sia per linia piana,
a. bonciani, lxxxviii-i-317: chi carica 'l balestro e chi 'l
, lxxxviii-i-317: chi carica 'l balestro e chi 'l diserra, / chi scocca
e chi 'l diserra, / chi scocca bombardelle e chi scoppietti. bisticci,
l diserra, / chi scocca bombardelle e chi scoppietti. bisticci, 1-i-366: il
signor niccolò, raccapricciandosi qui, come chi sente un estivo scoppio di tuono troppo smisurato
/ bùgia altri il ferro; e chi picciol, chi grande / il vaso forma
il ferro; e chi picciol, chi grande / il vaso forma, che più
s. fiorillo, cv-645: chi me darìa no punio da cà, chi
chi me darìa no punio da cà, chi no secozzone da. llà, chi
chi no secozzone da. llà, chi na scopoleata, chi mazzate, chi cauce
da. llà, chi na scopoleata, chi mazzate, chi cauce a lo tafanario
, chi na scopoleata, chi mazzate, chi cauce a lo tafanario, chi promonate
, chi cauce a lo tafanario, chi promonate 'n faccia, e chi tripate allo
tafanario, chi promonate 'n faccia, e chi tripate allo musso de sette sapate.
scappellotto. pasolini, 1-105: chi dava scopolette sulla testa del compagno,
testa del compagno, facendolo incazzare, chi si metteva in guardia colpendo l'aria
(scuopremacagne), sm. ant. chi si accanisce a mettere in evidenza
è questo essercizio così fatto, che chi 'l fa, die riprendare l'uditore in
? ». cavalca, 9-295: chi aspetta la cura del medico è bisogno
lo ricopriva. giordani, vi-23: chi... pitturò le camere e logge
baldi, i-142: passan sei mesi ornai chi qui il ciel non vuole / puro
all'anno. pananti, i-149: chi lo sa che qualche altra miniera / in
si dice ironicamente nel parlar familiare di chi presume aver fatto o aver trovato cosa
non forte. 9. scorgere chi vorrebbe tenersi celato; sorprenderlo. serdini
scoperti e ricacciati col fuoco. -rintracciare chi si nasconde. fra giordano, 1-140
suo amore scoprire. machiavelli, 1-i-76: chi comuni non può essere solo, né
farsi. 19. far riconoscere chi si presenta sotto falsa identità.
prima ignorate. anonimo, i-568: chi 'l contasta, eo sono aparigliato / discovrire
vantaggio alcuno, era più che mai dubbio chi dovesse essere vincitore. luigini, xlv-249
io me ti scopra e che tu conosca chi io sono. ricchi, xxv-1-290:
lx-1-3: mi sono scoperta troppo con chi forse si ride dellamia debolezza. f.
riuscita di un'impresa impegnativa, disturbando chi la sta portando a termine. pananti
favore d'una parte, se colui con chi tu ti aderisci vince, ancora che
l'ammazza. ibidem, 231: chi scopre il segreto perde la fede. ibidem
la fede. ibidem, 235: chi si stende più del lenzuolo si scuopre da
i magistrati di atene posero un premio a chi denunciasse i contravventori. i quali denunciatori
vennero chiamati 'sicofanti'per accorciamento, come chi dicesse 'scopritori'degli esportatori di fichi
ranza sarà anche uno scoraggimento grandissimo a chi sperasse di farsi un nome liberamente pensando
tutti gli ardori e le scoratezze di chi sente d'essere nato non solo a
uomo. varchi, v-36: quando chi che sia ha vinto la pruova,
tomma seo, i-503: chi volle, oltre al lucro gli onori o
fino all'ombelico. bacchetti, 1-ii-392: chi salta sul san michele a scorciare la
più approfondito. algarotti, 1-iv-121: chi volesse fare quel principe uditore di pitagora
sgomenti e che le manchino parole a punger chi la tocca, perché è mordace di
metastasio, 1-i-87: non è reo chi ha potuto / recar quel foglio,
contentarvi'. proverbi toscani, 88: chi non c'è, non c'entri;
c'è, non c'entri; e chi c'è, non si sgomenti.
sgomentatóre, sm. letter. chi causa sgomento, sbigottimento, sfiducia.
'l farsi bello in piazza, / e chi me'vi sgu- cullava piano piano sulle
, xiii-202: 'sgomentone', chi si sgomenta, si affanna di tutto.
. g. prati, i-284: chi puttaneggia in ciondoli / col dado ela fortuna
ciondoli / col dado ela fortuna; / chi stupra le effemeridi, / chi l'aula
; / chi stupra le effemeridi, / chi l'aula e la tribuna, /
l'aula e la tribuna, / chi sgombita, chi pesta, / chi mente
la tribuna, / chi sgombita, chi pesta, / chi mente e in alto
/ chi sgombita, chi pesta, / chi mente e in alto va. argino
. guido da pisa, 1-173: chi in questo carcere entra non ne può
tale in ogni modo da promettere, in chi sapeva sgomitolarla a vent'anni, un
per l'unione d'altri fiumi, chi potrà sanamente sostenere che un fiume reale
marc'aurelio, 253: « chi è che s'è azzardato a fà una
-sostant. caproni, 2-19: allora chi avrebbe detto / ch'era già minacciata?
dalle piogge e intristite dah'mcuria di chi le abitava. montale, 3-245: pian
misura. fagiuoli, x-34: v'è chi d'esser bella è sì caparbia,
erano tinte fagiuoli, x-143: chi è brutta e s'arrovella, /.
passione. carducci, iii-6-455: a chi senta la dolcezza di questamelodia e la ripensi
: sai tu, vergine dea, chi la parola / modulata da te gusta od
fiori. g. averani, ii-15: chi somministra al mare il necessario mantenimento?
, madama? si e fatto a chi ne gli dimanda, o nel potere della
/ né tromba alcuna vi è, né chi la sgotta. giorgiodati, 2-916: un
deliquenza che era nel fascismo, come chi fosse costretto ad assistere allo sgozzamelo a
[s. v.]: di chi, prestando il danaro, si fa dareun
questo bisogna pensare: offrono per l'affitto chi 1000 chi 1500 lire. tirano a
pensare: offrono per l'affitto chi 1000 chi 1500 lire. tirano a sgozzare.
e convenzionali. berchet, 1-18: chi tace approva, dicono essi, e il
s. v.]: 'sgozzino': chi sgozza la gente, prestando il danaro
vedemio ». carducci, iii-5-448: chi non isgradiva nel primo sgradévole, agg
/ che tu sie, buon cancarvenga a chi 'l creda. i. nelli, ii-109
le braccia e quelli che ci tenevano chi aveva la faccia sgraffiata e chi i
tenevano chi aveva la faccia sgraffiata e chi i capelli scomposti. bilenchi, 14-316:
questo è singolare. sicinio, 1-8: chi vuol fare dispiacere alla corte (mi
da mente conquistato. chi governava allora la città fu ordinato..
venisse dalla fava, ea isgrammatichi chi non ci sia avvezzo? nievo, 360
lui io rimasi sem poi chi vuole. c. fioretti, 1-32:
. e. gadda, 25-114: chi ha senso e gusto di cose letterarie dovrà
senta come quel pronome personale, per chi sa fare, può esser pretesto a
miniatura lombarda. sgrammaticatóre1, sm. chi non si cura delle regole della grammatica
s. v.]: 'sgrammaticóne': chi commette sempre spropositi di grammatica. specialmente
sgranaregli occhi di stupore, ridere di allegria chi ascolta. n. ginzburg, i-259
lorenzo de'medici, 5-31: a chi piacessin le fave sgranate, / o
j: 'si sgranchia la mano', di chi fuor del solito spende o dà.
avrebbe voluto andare col vaporino fino alla da chi mi vuol dir morto di fame, di'
un poco, a contratto al buio, chi vi desse un mezo scudo? cartaio,
-assol. percoto, 178: chi attendeva a sgranocchiare, chi con uncoltellino intagliava
, 178: chi attendeva a sgranocchiare, chi con uncoltellino intagliava di minuto e capriccioso lavorio
. a. cattaneo, i-242: chi può assicurare il punto dellanatività? chi deve
: chi può assicurare il punto dellanatività? chi deve osservarlo? la madre, che,
niuno dirà che sgravi la coscienza sua chi, tenuto a pagar le decime o a
in del ditto palagio e intende isgravare chi fusse gravato. 8. ridurre
ed a te far tragitto, / ma chi mi sgrava, oimè! del servii
più allegro vive, come ben sa chi prova la contentezza e alleggerimento che sente
acque abbiam di più vertù / per chi non può sgravidare. diodati [bibbia]
-abortire. sacchetti, v-266: chi la portasse la pietra orithes appiccata a
sono... le disperate speculazioni di chi ha preso familiaritàcon lo carcere, dove ha
attitudine di gesti che si ricerca, se chi parla è sgraziato della persona. documenti
questo mondo: si ride bensì di chi le desidera senza poterle ottenere e di chi
chi le desidera senza poterle ottenere e di chi ne usa sgraziatamente. -inopportunamente
in poi, e specienella zona portiana, chi usa questo dialetto scolorito e sgraziato,
caratteristica). temanza, 168: chi esamina il sopraornato del secondoordine della facciata,
viso ruvido e con parole sgraziate, chi potrà soffrirlo? manzoni, fermo e lucia
, che m'imboglia, / perdono da chi sa con quanta pena / vergo questi
di commiserazione. monte, 1-viii-106: chi bestia, chi sgraziato, chi cativ'è
monte, 1-viii-106: chi bestia, chi sgraziato, chi cativ'è? /
1-viii-106: chi bestia, chi sgraziato, chi cativ'è? / chi scioco,
sgraziato, chi cativ'è? / chi scioco, chi 'nodiato sempre vive? /
cativ'è? / chi scioco, chi 'nodiato sempre vive? / chi abassa,
scioco, chi 'nodiato sempre vive? / chi abassa, d'aver secondo il quanto
vi-548: -che la tullia, con chi favellai di voi, non ve l'
più sgraziato delle tredici ore': di chi è disgraziatissimo; perché infausto il numero
. r. borghini, 3-17: chi nasce sgraziato non ha mai ventura.
rimanga sodisfatto. monosini, 287: chi è nato sgraziato, gli tempesta il pan
, 1-483: v'è tanta poesia che chi fosse un po'astuto...
, / facciol per troppo amor di chi m'ascolta. stigliani, 2-114:
saran meno. goldoni, xiii-227: chi per grazia della provvidenza / udir poteo nelle
fatti miei non venisse a riferirtelo, chi sa con che belle aggiunte, e tu
i confetti'. 3. prov. chi ti schifa sgrifa: sprezza chi ti
. chi ti schifa sgrifa: sprezza chi ti sdegna. contile, 2-6-24:
ti sdegna. contile, 2-6-24: chi ti schifa sgrifa, si dice a casa
, si dice a casa mia, chi t'abbraccia sdilaccia. = comp.
racconti, nei quali colui, s'intende chi, entra nel peccatore nell'atto del
qui non del fucile, ma di chi spara). 2. scattare
sgrondavano di qua e di là, chi più e chi meno. montale,
qua e di là, chi più e chi meno. montale, 2-24: emerse
molto scarica gato negozio, traggono avanti come chi è persuaso d'averedi materie torbe nelle leggiere
fortemente inclinato. cicognani, 9-48: chi era uscito? forse quel giovanotto insignificante
matteo di meglio, lxxxviii-ii-149: guai a chi di virtù la mente ha scarsa,
s. v.]: 'sgropponare': chi sta in attitudine in ma
che curiosità e folclore, cari a chi durante la vita non pensa che alle feste
, ir. anco me parbe udir: chi fun trovati / che tucte due [gli
tanti che ne siamo satolli, e chi vince ne sia padrone. ti contenti?
rassegnazione). uazeglio, 5-ii-173: chi sgrullava le spalle, chi bestemmiava,
, 5-ii-173: chi sgrullava le spalle, chi bestemmiava, chi diceva: « noi
sgrullava le spalle, chi bestemmiava, chi diceva: « noi siam qui ancora »
, lava e scarnifica e spazza / chi fra i bari del mondo non volle aver
rimedia più che ogn'altro gin chi è in ti del segnor.
: a volte si sguagliano, perché chi nasce prima e chi dopo. =
sguagliano, perché chi nasce prima e chi dopo. = comp. dal pref
la filosofia si stava formando, ma, chi ben guarda, solamente al periodo della
. -come? -così. / - chi è questo sguaiato? - è il poeta
. sguaiatàccio. goldoni, iv-503: chi sono io? una sguaiataccia da nonfidarsene?
fuora tutte le anticaglie, ci contò chi si era impiccato per lui, chi avelenato
contò chi si era impiccato per lui, chi avelenato e chi tratto da una torre
era impiccato per lui, chi avelenato e chi tratto da una torre; e così
sgualdrinàccia. mariconda, 5-1-38: a chi credete dir queste parole, a quelle
. gregorio magno volgar., 1-74: chi non si leverebbe in superbia a sguanciar
carena, 2-18: forse non sarebbe riprensibile chi, per esprimere il contrario di inguantare
verbo guatare fosse altro daguardare e proprio di chi sguarda attentamente o con maraviglia (come
si poteva vivare per niuno modo contra chi voleva detrarre, elli disse a uno suo
un apologo). ta: / chi vedere la potesse, -sì glie tollerìa la
con amare fedite. tinucci, 2-15: chi sguarda in questa donna in lei comprende
di cui. tasso, n-iii-548: chi forma l'idea non figura alcuna ima-
donna è in balìa dello sguardo di chi la desidera. landolfi, 8-28:
apprendi: acuto sguardo / non basta a chi d'alsguardo a poco a poco raffigura
-con uso iperb., per indicare chi, in una famiglia, è costretto
». 2. figur. chi segue in modo acritico e pedestre una
coi denti più rossi degli occhi, chi pensava al suo nome e alle storie
da un corpo che ne contenga. chi rivoltando la spugna del calamaio, ne
co 'l grifo nel fallimento, benché chi gli crede rovina sotto ai contanti con cui
piangere e lamentarsi? berni, 112: chi non me lo crede, / e
che? -sete e panni. -di chi sono? -di colui con chi sguazzar
. -di chi sono? -di colui con chi sguazzar dèi, viso bello. aretino
sguazzava quanto si faceva dei compiacimenti di chi le pareva da bene. lanci,
altra cosa. fagiuoli, vi-179: chi sguazza col sudor del poverino / in oggi
balsami ecelenti / per far rizovenir ve- chi cadenti? / cose da maghi e pezo
mile putride / l'è cose che chi intende se ne ride. 2
.. egli voleva essere sicuro che chi comperava un suo dipinto (che io
g. m. cecchi, 1-2-198: chi sta di fuori / o per le case
la zucca sguinzagliatóre, sm. chi dà il segnale della quei grossi
ramo si e fachio scuro e vegio chi. l lavasse con aqua qualche poca
qualche poca cosa arave parir meglio ma chi lo sgurasse con crea o con sabion
-liberare una mano da quella di chi la stringe.. manzini,
, 1-iii-488: camparono pochi dalla strage, chi fuggendo per boschi e monti, chi
chi fuggendo per boschi e monti, chi sgusciando travestito dacristiano. nievo, 154:
, senza tuono. -divincolarsi da chi cerca di trattenere con la forza o
giovane, 9-552: sgusciar di mano a chi asta, a chi stioppo, a
di mano a chi asta, a chi stioppo, a chi lanterna. manzoni,
asta, a chi stioppo, a chi lanterna. manzoni, pr. sp.
suo bugigattolo ridendo, le guance arrossate di chi ha mangiato con gusto.
stoppani, i-82: degli uomini, chi corre, quasi volesse schivar la neve,
, sgusciando tra falda e falda; chi tira via tranquillo e noncurante, lasciandola
ultimi giorni di shelley'non ha per chi è un vero shelleyano nulla di nuovo:
api al più gentil de'fiori: / chi 'l crin, chi 'l labbro tumidetto
fiori: / chi 'l crin, chi 'l labbro tumidetto in fuori, / e
'l labbro tumidetto in fuori, / e chi questo si prese, e chi quel
e chi questo si prese, e chi quel loco. cassiani, xxii-289: al
montale, 15-35: là non è chi si guardi / o stia di sé in
alle quali si può dar fede chi vuole. bandello, 1-9 (i-120)
: - non vorrei più putto / chi camina per l'acqua come pesce, /
. sing. inghilfredi, 384: chi più falla di lodo à corona / e
più falla di lodo à corona / e chi ben opra di lui mal si sona
colombino o di buozzi, o di chi so io. - con
novellino, xxviii-834: non si trovò chi prima li volesse dare; e sì
sì. c. gozzi, i-137: chi diceva: « ebbi solo questo »
« ebbi solo questo »; e chi: « ebbi solo quest'altro, e
. dante, inf, 23-99: voi chi siete, a cui tanto distilla /
: la prima e principal massima di chi dirigge il commercio d'una nazione quella
. pratesi, 5-16: « voi chi siete? » « valentino il cieco
il giorno idioe sì perdona egli volentieri a chi si pente d'averlo bestemmiato. foscolo
, un po'no; non sapevo a chi dar retta; e come fa presto
o sei volte. - chi sì, chi no: v. no
. - chi sì, chi no: v. no, n.
'discorsi'del celebre seo come risposta a chi ha chiamato per nome, o ha
domenico da prato, lxxxviii-i-559: di chi non riconosce né ama il prossimo. tra
: dicesi in ischerzo 'dir di si'di chi s'inchina e comincia ad addormentarsi.
da siena (o da poppi) per chi sì e per chi no-, v
poppi) per chi sì e per chi no-, v. no, n.
e guanciali. -in partic.: chi ama la buona tavola e la cucina
ma sibbene questa: che non si predichi chi non è mandato. caporali, ii-59
tombe de'figli? savinio, 22-75: chi e sibili. dal fondo delle galere
commentato e completato dalle risa sibilanti di chi mosse / idre del capo sibilar per via
a renderla melliflua. serao, i-156: chi, primo aveva pronunziato quella sibilante parola
cino, cxxxviii-170-9: grazie ne rendo a chi vèr lui sibilla / che 'l vino
: sono di tanta audacia che, chi punto il lor senno avvilisce, incontanente
profeti. montale, 15-701: c'è chi dice che tutto ricomincia / eguale come
bianchi panni e persi tutte predicon a chi le domanda. linati, 13-113: c'
(plur. -i). stor. chi è esperto nell'interpretazione degli oracoli sibillini
, offerti in vendita a tarquinio (chi dice prisco, chi il superbo)
vendita a tarquinio (chi dice prisco, chi il superbo) dalla sibilla cumana,
è tale da rendermi talvolta sibillino con chi mi chiama altrove. piovene, 7-343
sibilio, sm. letter. chi emette oracoli ispirato dalla divinità (e
è. 2. iron. chi dà giudizi perentori. carducci, ii-16-164
/ formi un'eco di piaghe a chi più tace, / cangiando in strale il
deve defendere sibillóne2, sm. disus. chi provoca, con intencontro le rughe e
a sfregiar qualunque, a petizione di chi offeriva di più. -medico
persona che obbedisce incondizionatamente ai voleri di chi è potente. g. manganelli,
apprese. marino, 1-14-382: oimè, chi mi ritiene? e chi mi lega
oimè, chi mi ritiene? e chi mi lega / siché intradue rimango immobil sasso
latini, rettor., 48-13: chi vuole bene dire e bene dittare conviene
delle malattie, 1-6: molte fiate chi hae litigine patisce fessura de'labbri per la
fedelissima, non si sa ancora a chi, ma fedelissima; ai milanesi,
ormai da anni, chi sa perché, si ammazzano traloro ».
e in partic. di atene, chi, avvalendosi della facoltà concessa dalla legge
magistrati di atene posero un premio a chi denunciasse i contravventori. i quali denunciatori
vennero chiamati sicofanti per accorciamento, come chi dicesse 'scopritori'degli esportatori 'di fichi'.
gr. ouxoqpavxrjg, propr. 'chi contrabbandava o rubava fichi', comp. da
abitar. testi fiorentini, 188: chi troverà queste cose buone secondamente che noi
g. c. croce, 71: chi sa ben veleggiare passa ogni golfo sicuramente
». laude cortonesi, 1-ii-238: chi devotamente s'aco- manda / a sancto
a trattare le cause, et appena troverai chi 'l -fiducia nel conseguimento di un vantaggio.
. e letter. condizione propria di chi è o si sente sicuro, non
gaudente è puoi con grande scieguranga / chi en questo mondo ha pace e consolanga
presenza, / e disse: « chi. ll'à tolto a sicurare? »
la faccia. disse mainetto: « chi mi sicura? scoprite prima voi la vostra
ci ha sicurati bensì di non abbandonar chi prima non abbandona lui. d. bartoli
. prov. leonardo, 2-133: chi altri offende, sé non sicura.
carico ai guisi, dicendosi universalmente da chi li odiava che per sicurezza di loro
, altri aspetteranno regole che non si sa chi dovrebbe dettare, altri pagheranno con la
2. la condizione soggettiva e oggettiva di chi legittimamente si aspetta di non ricevere offese
dell'uscio diedi uno strepitoso: « chi va là? » pratesi, 5-276:
più di bronzoè grossa, più è certo chi la maneggia della sua sicurezza; evolendola far
- moralmente almeno -non mancano sicurezze a chi lo facesse. -per meton.
. g. bianchetti, 1-118: per chi parla giovameglio la prontezza e la sicurezza di
: né mai si è sentito da chi ne fa o ne fece quotidiana esperienza o
: perseguitano essi bensì sordamente achi legge e chi pensa; ma chi non ha l'imprudenza
sordamente achi legge e chi pensa; ma chi non ha l'imprudenza di parlare co'
nostra il tuo animo pieghi / a dirne chi tu se', che i vivi piedi
e quite e sigori / non c'ène chi sani e salvi e seguri in
1-iv-719): a far ciò convien che chi 'l fa, sia di sicuro animo
e parecchi altri che siano grammatici, chi praticamente e chi teoricamente, nelle lingue
che siano grammatici, chi praticamente e chi teoricamente, nelle lingue dotte dell'europa antica
. fausto da longiano, iv-130: chi ha brutta moglie, tienela sua fama sicura
, da che più non s'aspetta / chi far lo possa, tralignando, scuro
e perché anco sien più sicuri a chi gli adopera, si fan [gli archibugi
nei medici secondare le infermità anziché guarire chi le soffre e trattarle in modo che conducano
so anch'io. pavese, 5-163: chi cantava, chi bestemmiava, chi mangiava
. pavese, 5-163: chi cantava, chi bestemmiava, chi mangiava già salame e
: chi cantava, chi bestemmiava, chi mangiava già salame e formaggio. di ragazze
alla sicura. co o di chi non è in prima linea durante le opera
volta il sicuro. e c'è chi è rimasto a casa ».
sicura. mattio franzesi, xxvi-2-105: chi fuor non s'arri schio
fagiuoli, vi-20: in questo mondo chi vuol far progresso, / se non punta
giuseppe di santa maria, ii-28: chi piangendo si batteva con ambe le mani
con ambe le mani la faccia; chi cercava salvar le robe; tutti s'
ca dentro l'aigua ze': di chi si trova in prigione. m'à abrusciato
sicura. proverbi toscani, 78: chi bene istrumenta, dorme sicuro [nel senso
tommaseo]. ibidem, 80: chi va in mercato e non è burlato,
di mente che mare, / chi vuol viver securo. proverbia pseudoiacoponici,
. laude cortonesi, 104: chi voi lo cor securo porte la puritate.
cavalca, vii-239: per avere pace pugna chi non erra, / spera vincendo aver
in tempestadi di sollicitudini l'animo di chi lor possiede; e promettendo sicuritade,
vieni a richiedere il legato, o con chi praticherai, della sicurtà che quello che
bene alle carni sue, come sariano chi nascessi della figlola. ariosto, 19-104:
-sincerità. giberti, 37: chi obedisce a'suoi superiori con sicurtà dicuore,
; sicumera. iacopone, 69-52: chi en tal stato monta sune è con le
garanzia, malleveria (e la condizione di chi la riceve o la dà).
corte, / tant'è le capevolte, chi la somme che gli assicuratori marittimi
e dà one parte bona segurtade, / chi contrafesse. boccaccio, dee.,
di questa. goldoni, vii-566: - chi mi vuole; chi mi domanda?
vii-566: - chi mi vuole; chi mi domanda? - signor commissario, favorite
, il giovine poeta, / precorri chi vaneggia e chi lavora: / a
giovine poeta, / precorri chi vaneggia e chi lavora: / a seguitarti alla siderea
: beva il sidro d'inghilterra / chi vuol gir presto sotterra. baretti,
arme di siena in corpo; e però chi lo invita una volta, non l'
(o da poppi), per chi sì e per chi no.
), per chi sì e per chi no. = dal toponimo siena
al sole e facevano a gara a chi gli faceva maggiori. tasso, 11-iii-1031:
scienza. mauro, xxvi-1-181: chi non intende della luna il corso,
francia. panigarola, 2-307: a chi non parrebbe che tu abbia rotto il
sua non avea fatto, né avea trovato chi a tavola il tenesse a siepe.
quali stupeface l'europa anche ai chi sierosi. tobino, 5-92: il
si chiamarono. marino, 1-10-17: chi fabricata la celeste mole / di foco
mole / di foco e fumo tien, chi d'acque e terra. / s'
.). sifilòfobo, sm. chi è affetto da sifilofobia. sifilogènesi,
che scagliavano il fuoco greco, ossia chi contro i nemici scaricava lo stesso fuoco
con diversi congegni, nominati dal nome di chi li immaginò pel primo.
. la quale ha corpo lungo 30 chi. vive nell'america meridionale.
che mostri in volto grato / a chi più mancia ti dà che non s'
(plur. -i). scherz. chi preferisce fumare sigarette confezionate anziché prepararle
. t. bianchi, 1-i-207: chi voleva andare fora [di modena]
] mezz'ora fa per terra: chi sa quant'è che stavano lì.
la boca sigillata, et acennassi a chi escie di camera che non rivelassi cosa alcuna
della leonessa, / dove vai? chi t'ha chiamata? / sigillata è la
di cui si ciarla. / c'è chi lo sa magari ma ha la bocca
il pensier del signore / dèe, chi 'l nome ha da lui di segretario,
un armario. tommaseo, 2-ii-125: chi prenderà il tuo nome, / il tuo
violazione dei sigilli: reato commesso da chi indebitamente rimuove i sigilli apposti per disposizione
renghe che furono allora fatte e da chi, delle ragioni addotte, delle rissoluzioni deliberate
ciò sono alcuni altri che la chiamano chi sigillo di s. maria e chi
chi sigillo di s. maria e chi sigillo di salomone. 0. targioni tozzetti
, le prometto dirle sotto stretto sigillo chi sia quello di chi io mi dolgo.
dirle sotto stretto sigillo chi sia quello di chi io mi dolgo. -tenendo qualcuno
numeriche m'ha molto giovato, perchénon trovavo chi mi soddisfacesse. foscolo, ix-1-208: quel
volgar., 1-45: ben fae chi vieta di fare quella cosa che dubita,
la presente allegoria. e prima dirò chi questo nome prima diede; poi procederò
fur posti e sopriessa scritti versi significanti chi fosserquelli che dentro sepolti v'erano.
: lo mondo segnifica lo mar / chi no pò mai fermo star. fra giordano
vo significando. tasso, 11-iii-701: chi significa non è falso, chisignifica non finge
quanto ella arrivi a permettere, a chi compone, di sottintendere e traslatare il
fuori del liceo, ho bisogno di chi mi guidi. salvini, 38-iv-42:
segni. di giacomo, ii-813: chi volesse, con la parola opportuna,
buona fede mai, i moderati pregiudicano chi è al potere e coi loro errori
mondo a sicurtà, perché non v'è chi s'attenti di toccarle. b.
i servi di dio esso è forsore / chi più umil è di core. g
fallenza, / in mia parvenza: / chi fa dal suo servire dipartire / quello
. giovanni di bonandrea, xxxvii-59: chi tutto 'l zodiaco volgie e gira /
chiaro davanzati, 85-6: foll'è chi follemente si procaccia / e chi pensiero
è chi follemente si procaccia / e chi pensiero mette in suo danaggio, / e
. segnóe, signuri), sm. chi detiene un truova il po di vinegia,
trasformazione; / da tal perfezione -non è chi te distragga; / o ch'ei
detto anno riconosciuto. 3. chi occupa e conquista militarmente un luogo,
-signore della campagna, del campo: chi, dopo aver sconfitto il nemico,
« signore, signore », ma chi fa la volontà del mio padre il quale
signore ah'infermo. 5. chi occupa una posizione di privilegio e di
lida. -in partic.: chi gode di autorità e di influenza presso
troveranno mal fatte. 7. chi ha alle proprie dipendenze una o più persone
mi sia dimesso. serdini, 1-191: chi la guardasse. idem, infi, 4-95
-in un gioco o in una festa, chi ha funzioni di organizzatore e coordinatore.
e in funzione pred. per indicare chi è nel pieno possesso delle facoltà mentali
minimo contrassegno di debolezza. -indica chi può disporre liberamente di se stesso agendo
signore di se medesimo. -indica chi è libero di compiere una determinata azione
padre mio se sarà vivo. -indica chi conosce perfettamente una lingua e la sa
credono nella sua efficacia. -indica chi esercita l'autorità su qualcuno e ne
duo'signori. idem, 152: chi del suo vuol esser signore, / non
e non signore. ibidem, 93: chi del suo vuol esser signore, non
smeraldino erboso poggio. bonsanti, chi ha un occhio è signore.
latini, rettor., 25-14: certo chi avea forza e podere sopra altri molti
finalmente della vita. frachetta, 34: chi signoreggia uomini liberi deve aver per fine
a signoreger la sensualità: la quale, chi la seguita, conduce in ma'luogo
in ma'luogo. caro, 17-40: chi sarà mai che abbia tanta costanza dranimo
regno regge, ciò mi pare, / chi se medesmo può segnoreggiare. vita di
da ferrara, 168: cussi dè far chi voi segnorezzare / e oguagliare la balanza
. b. mardante, xlix-68: chi è servo è come quello ch'è seguace
signore. chiaro davanzati, 63-9: chi segnoreggia no. ll'auso nomare,
istà ella cotesta femmina sul trono? chi signoreggia più del costume universale?
sé. pasqualigo, seni: mal delibera chi dal timore è signoreggiate).
vita moderna signoregproverbi toscani, 36: chi signoreggia brameggia. giata dalla divisione del lavoro
, 40-3-4: veramente signoreggiato re èdella terra chi la carne sua regge con leggi di disciplina
mote si portan prestissimo sul pugno di chi li governa. = nome d'
tu se'termine e via - a chi t'ha ben trovato. rinàldeschi,
quant'ell'è da laudare, / chi ben si volesse pesar, / k'è
da reggi. -per estens. chi detiene tale dominio. leggende dell'exultet
battaglia. 2. condizione di chi esercita un potere sovrano o gode di
bernardino da siena, 69: chi sta in altezza di stato e signoria e
cominciamento, / sì che lo dotti chi à malvascia in core, / e chi
chi à malvascia in core, / e chi l'à bon, megliori il su'
imposta del 10 % sul compenso percepito da chi esercitava una carica pubblica. statuti
tu che sei nata / adaver signoria su chi ti mira? lucini, 11-220: venite
assoluto esercitato da amore sull'animo di chi ama. federico ii, 424:
10 farò le mie dimande confuse. chi mandasse a donare una chiave? -
dar malinconia. idem, 272: chi na compagnia / ha signoria. proverbi
macon tua possa signorile, / e chi contrario a te, signor, venisse,
signo frugoni, i-3-83: chi mai sì pronto ebbe conforto e lume /
dubbie vicende e fra i perigli? / chi mai sì culto e -composto di
, le ciancie a la signorile, e chi gli ode frappare diria: « questi
deledda, iii-693: « ecco con chi bisogna trattare » egli essere eguagliato
interminabili palleggi da fondo campo, inattesa di chi per primo sbagliasse infilando la rete o getdo
scherani lor corte, e uccider fanno / chi sott'essi non curva e testa e
. 2. per estens. chi appartiene alla piccola nobiltà o a una
diciannove. -sm. scherz. chi pretende di imporre a tutti i costi