. 2. per estens. chi cura l'educazione e l'istruzione di
non lontano dalla città. 3. chi per grandezza, autorità, dottrina, virtù
precettore. 4. ant. chi cura lo studio, l'interpretazione,
: ben demostri / alunno esser de chi gli elisi chiostri / abita ognor, d'
casa d'austria era obligata di sollevare chi a sua cagione si era precipitato e a
casa d'austria era obbligata di sollevare chi a sua cagione si era precipitato e a
: anche dice la scrittura: 'chi lascia la iustizia e toma al peccato fia
muratori, 10-i-248: se mal fa chi colle sue troppo rigorose sentenze facilmente vorrebbe
au'infemo il cristiano, forse peggio opera chi colle sue troppo indulgenti sì facilmente gli
nostre menti si sieno attaccati, non è chi non lo vegga. cesarotti, i-xxxm-307
di deposito. malpighi, 64: chi conosce la bile essere necessaria al chilo
. fr. colonna, 3-21: chi cum li caballi saucii precipitavano; alcuni
. segneri, ii- 478: chi è colui che precipiti nel risolvere? lo
dice mirabilmente l'istesso santo. precipita chi dal supremo di sé, che è
? e quanti lmfermità del senno di chi è posto a governar altri. paolo
, essendo condotto continuamente al macello da chi sapeva tutti i vostri rigiri e raggirava
i-214: lo spirto ha insano / chi precipita a morte / prima del tempo e
, mentre f'impedivano dall'abbracciare chi piangeva. -dannato.
p. levi, 2-204: quali eventi chi mici? la precipitazione
ricordi, in baci sonori / come chi trova il fratello in una città nordica
6. sm. ant. chi agisce in modo affrettato, avventato.
. a. casotti, i-7-27: chi troppo m alto sai, cade sovente /
nessuno de'suoi accenta manchi, perocché chi recita quella lunghissima parola, a luogo
carnali continuamente ci incitono al male, e chi non fa a quelli con la ragione
cicognani, \ - 1-344: a chi non conosca che sia... il
fu un attimo di silenzio, interminabile. chi lo ruppe fu la signora de sonnaz
precipitoso a dar forze il principe a chi egli per longo uso non ha ancor
edifici caduti una volta, non mancò chi ve ne rifece di nuovi.
follia). assarino, 3-123: chi vide mai temerità più ardita, baldanza
per tre agni, l'antigo enemigo chi era in quello serpente, venguo e
marcia, senza curarmi neppure di sapere chi mi venisse dietro. la strada era strettissima
il morso. i... i chi crede averlo o soggiogato o vinto /
con napoli. tommaseo, 2-ii-366: chi segue amor, segue il suo precipizio
il suo precipizio. ghislanzoni, 16-26: chi... ama le donne degli
'l miri? marino, 1-6-4: chi fuggir non sa questa impudica / a rischio
. f f -fallimento di chi detiene il potere politico o occupa una
messi inanzi da la instabilità sua a chi regna: l'altezza e il precipizio,
e altre picciole spese quotidiane / di chi non ha giudizio, / forman a
, ix-293: diceva che... chi voleva farsi qualche nome e potenza bisognava
'cittadini e molti anco de'magistrati, chi tirato da curiosa sollecitudine, chi condotto
, chi tirato da curiosa sollecitudine, chi condotto dal timore d'esser lacerato dalla
esser lacerato dalla furia del popolo e chi con animo di porgere qualche rimedio allo
bastoni, si va a precipizio, e chi cade neppure si ritrovano le ossa,
, dannarsi. bellincioni, cvi-285: chi segue il senso in precipizio cade /
altri meriti stabiliti da loro a chi bene adoperasse, fu que
gioco di alzar spesso nn al cielo chi par a lei senza merito alcuno e
a un tratto dal fantasma, « chi sei? » / grida. tarchetti,
1-209: conoscerà subito il signor valsec- chi, mio segretario, ottima persona; un
d'amore. guicciardini, 2-1-100: chi attende a acquistare la grazia degli uomini av-
per non lasciare alcun dubbio nell'animo di chi legge, riduciamo alla precisione sillogistica questo
cognizioni apprese trivialmente, ma che divertono chi non va in cerca di precisione. bicchierai
bene intendere. boccaccio, vii-155: chi con istile ornato e con preciso / discrivere
quanto alla modula adottata in toscana e presso chi debba farsi capo per danaro. stampa
solo di vista e non sapeva di preciso chi fossero; ma loro, evidentemente,
i-xxxvi-74: io sono ben certo che chi trasportasse alla nostra lingua le precise locuzioni di
sopra di noi, in evidente gara a chi centrava più preciso. -strettamente funzionale,
ogni misericordia et ogni bene. / beato chi non è da voi preciso. bianco
quando il commento fu scritto si dubitava chi ne fosse il vero autore. avuto il
. m. abbia infinito modo di ricompensar chi la serve, f f.
canteo, 223: sol vive chi per l'alto spande l'ale / de
. a. verri, i-161: a chi mai concessero le muse lo stile così
un autore. carducci, iii-12-188: chi ha creduto alla precocità delle 'stanze
dialettici si chiamano precogniti, de'quali chi piu abonda più facilemte sillogizza. tommaseo
attitudine, è un preconcetto, o come chi dicesse una fissazione. pancrazi, 1-33
. bartoli, 2-3-139: non v'ebbe chi s'agguagliasse a van matteo, di
: la prescienza eterna solo traspira a chi preconosce convenirsi conforme alla praparazione de'suoi
ibride; poi li disdissero; e chi ne ha fidato, sei meritava.
vergine] non pur soccorre / a chi domanda, ma molte fiate / liberamente
precorritor di morte. mazza, ii-98: chi vive a rinnovarsi è spinto / da
detto primo. temanza, xtv: chi sa mai quanti altri non ce ne saranno
fidele fatte precursori, acciò che sia chi voglia chi quello e queste leggerà chiaramente
precursori, acciò che sia chi voglia chi quello e queste leggerà chiaramente cognosca che
. d'annunzio, iv-1-475: « chi sa che io non ti muoia 'presto
sviluppo di eventi (con riferimento a chi afferma di parlare per ispirazione divina o si
loro ripugnanza per quel cibo e per chi lo mangia, profetizzano la colite, la
cavalca, iii-86: dicieno: profetizza chi è quello che t'ha percosso?
dicevano:... profe- tezza chi ti percuote. bibbia volgar., ix-159
: dicevanli: profetizza, cristo, chi è colui che ti ha percosso?
, fece profetizzare al proverbio del 'chi tutto vuol tutto perde '.
solenne e volutamente oscuro, da parte di chi pretende di conoscere il futuro per ispirazione
e faceale, quando si truo- vava chi accettasse le sue proferte. vico, 4-i-792
a loro parrà che si convenga a chi migliorerà le profferte. g. m.
'profìciat ': voce latina che anco chi non sa di latino dice in
religiosa e proficiente. musso, 222: chi è incipiente lasci il peccato et appiglisi
lasci il peccato et appiglisi alla virtù; chi è proficiente vada crescendo e diventi migliore
diventi migliore, perché non è buono chi non ha animo di migliorare. buommattei,
. baldinucci, 9-xxi-26: nelle barbe chi ha usato la macchia e chi le ha
nelle barbe chi ha usato la macchia e chi le ha alquanto profilate.
: mai non si va a visitar chi che sia quasi a maniera di sorpresa,
recente, 5-6 luglio 1901: vedere chi è l'autore dell'articolo e onde ha
ed è da augurare che ci sia chi si accinga a quest'opera doverosa e civilmente
: in questo oceano infinito del pensiero chi ne afferra [della saggezza] i
per farlo conoscere alquanto da vicino a chi ci legge. -profilino.
profitènte, sm. eccles. chi fa una professione solenne di fede.
solenne di fede. -in partic. chi pronuncia i voti solenni per entrare a
s'amava. bencivenni, 4-4: chi di questa scienza vuole sapere divegna umile
mostravano. 2. sm. chi vive a spese altrui; parassita.
da profittante. 3. chi sfrutta una moda adeguandovisi per mero opportunismo
sua patria. guicciardini, 2-1-268: chi si tiene sufficiente e non si vuole mostrare
bicchierai, 61: è in libertà di chi si bagna l'avere nel suo lavacro
per noi né filosofi ne filologi. e chi vi vuol profittare, egli in tale
occhio più che all'orecchio, onde chi più sa vedere più vi profitta. cipriani
tuoi. d. bartoli, 16-1-61: chi vuol profittare nello spirito conviene che si
ricci, 2-137: forse, rissando con chi facevaie le ingiurie, dispregio la congiuntura
bene. razzi, 3-35: ma chi mai potrebbe con lingua esprimere quanto è
, non solamente per dar agio a chi volesse trattenersi più lungamente negli esercizi,
, 23 (386): chi son io pover'uomo, che sappia dirvi
diritto comune, i vec chi possedimenti e ogni sorta d'interessi profondamente
comune apportare. guicciardini, 2-1-88: chi pensa al profitto suo debbe procedere con
a titolo di ricompensa a favore di chi ha conseguito meriti. della navigazione a
loro vizio intrinseco o per colpa di chi prese il denaro, la somma ricevuta
fino a prova contraria), da chi aveva rivestito cariche pubbliche o svolto comunque
dopo il 28 ottobre 1922, da chi ha rivestito cariche pubbliche o comunque svolta
broggia, 73: l'industria in chi è padrone puoi trarre profitti che non
o di una singola impresa) percepita da chi partecipa alla produzione in qualità d'imprenditore
e perciò quanto è il merito di chi le fa, altrettanto può essere il
, altrettanto può essere il profitto di chi le ascolta. cesari [imitazione di
anche con qualche profitto, massimamente per chi studia la lingua del corrente uso toscano
che leggo in quell'insegna: / chi vuol profitto far in poesia / non si
282: le genti fanno beffe di chi vuole attendere alle belle lettere, lasciando gli
toma ad infinito profitto e piacere di chi quinci oltre dimora. d. bartoli,
diabete spuria. marchetti, 5-291: chi poi del tetro / sangue schifava il gran
quali ne ricercano tanto profluvio che a chi non l'ha provato è impossibile a immaginarlo
di vocaboli, non intesi né da chi gli ascolta né da chi li pronuncia,
intesi né da chi gli ascolta né da chi li pronuncia, ammira come sacerdoti della
dormir così profondamente / che morto sembra chi ne face prova. salvini, 48-59:
presenti si fossero ingannati, credendo morto chi era solo profondamente svenuto. -spiegatamente
costei profondamente. maestro alberto, 123: chi vuol profondamente il ver cercare / e
319: non una sfiducia dei mezzi prenderà chi profondamente si ascolti; ma tornerà a
può considerare profondamente quanto vaglia colui a chi non è accaduto in qualche sua importanza
quante centinaia di anni si farà? tolga chi propone così a far l'opra sopra
abisso d'affanni? pratesi, 5-159: chi somuota in virtù della propria leggerezza,
somuota in virtù della propria leggerezza, chi si profonda nel dubbio, e chi si
, chi si profonda nel dubbio, e chi si rassegna ai nulla e alla propria
a tondo? alberti,, 1-10: chi noterà la desidia, inerzia, lascivia
sia questa 'cissoide ', se non chi, profondato negli studi della geometria,
quanto se'mai minchione! / con chi ti abbassi in umili vili salamelecchi?!
una figura. nievo, 523: chi la vedeva vagare vestita di bianco sotto
sotto le procuratie nella profondità della notte; chi affermava di averla incontrata in qualche calle
, per essere corpo, senza le quali chi pensa di fare scorti che bene stiano
15- 56: era un uomo profondo chi cercava rifugio e trovava la sicurezza nei
, 60-19: povertate è ciel celato a chi è in terra ottenebrato; / chi
chi è in terra ottenebrato; / chi nel terzo ciel suo è 'ntrato, ode
bontà di dio. rosmini, xxvii-74: chi insegna all'anima nostra a penetrare colla
). la fisiognomia, 29: chi gli [occhi] ha piccoli e profondi
rispondeva, egli anzi ripostava. ma chi può dire quanta tristezza rimanesse in lui
14. lontano, distante da chi guarda. dante, par.,
voce / la quale dice: « chi gran pena sente / guardi costui »
dante, purg., 1-44: chi v'ha guidati, o che vi fu
, disprezzo. goldoni, ix-ii6q: chi regna senza merito, cade in oblio profondo
chiamava profondo! era un uomo profondo chi cercava rifugio e trovava la sicurezza nei
suo principio: e senza veruno senno chi vuole sapere li suoi profondissimi pensieri.
cominciano da nino. -celato a chi considera superficialmente le cose; che abbisogna
laggato, / e c'era pur chi mi voleva bene. / dimmel tu
come quelli i quali erano giovani, chi di una donna e chi di un'
erano giovani, chi di una donna e chi di un'altra s'innamorarono perdutamente.
catzelu [guevara], ii-129: chi non sarà teologo profondo over cristiano ben
.. coltissimi. cesarotti, i-x-1-345: chi chiamasse venezia e napoli città marittime o
amore, tanto se'profondo, / chi più t'abbraccia sempre più t'abrama.
, in modo che facilmente si inganna chi fonda il suo giudicio in sulle parole e
tocca così in corso, dà occasione a chi intende di pesar la parola del salmo
che si trova più lontana rispetto a chi guarda. dante, par.,
: ansiosa e quasi sbigottita, come chi per salvarsi abbia vibrato un colpo senza
dell'anima sua. saba, 106: chi dai suoi ozi si riposa e ascolta
vivere. a. cattaneo, i-439: chi del suo peccato non si arrossisce,
davanzati, ii-280: né mai fu chi avesse più verace gloria né più alto onore
. profondòmane, sm. chi affronta un argomento con eccessiva e velleitaria
... le sopraffine escogitazioni di chi va chimerizzando nei laberinti dell'estetica, e
sulla spianata della fortezza. -figur. chi esercita un potere poliziesco e repressivo.
profugato, sm. condizione di chi è profugo, esistenza da profugo.
-che si riferisce o è proprio di chi è costretto ad allontanarsi dalla patria e
quadretti ordinari. pasquinate romane, 660: chi avesse trovati / un par de stivaletti
v'ha condotti in italia? e chi pensaste / di trovar qui? quei profumati
cose attillate. della porta, 6-40: chi ridde mai magior sfacciatezza di donne?
che emette, secondo la volontà di chi lo maneggia, profumi diversi a seconda
. fabbricante di profumi. -anche: chi fa uso di essenze odorose o
per insegna... le botteghe ancora chi la nunziata, chi san girolamo,
le botteghe ancora chi la nunziata, chi san girolamo, il sole, la luna
131: chiamasi volgarmente il ladano da chi laudano e da chi odano..
il ladano da chi laudano e da chi odano... n'ho però
sm. (femm. -a). chi fabbrica profumi, essenze odorose, unguenti
composti chimici di sintesi. -anche: chi vende al pubblico o commercia tali prodotti
plur. m. -i). chi è addetto alla produzione di articoli di
e fornimenti da cavalli bellissimi e somma- chi e profumi et altre cose belle e signorili
fiori, volendo [lo sposo] seguitare chi [la sposa] con altrui piedi
ricardo che le sue profusioni (da chi le riceveva ornate del titolo di liberali-
blica dignità. brusoni, 6-183: chi altri che un vallestaim averebbe nel breve
pantaloncini delle ragazze olandesi. sbaglierebbe tuttavia chi credesse che da tale profusione di segreti si
f. f. frugoni, iv-453: chi è intrinsecamente buono è forza che non
cintola. d'annunzio, iii-1-1168: chi viene alla soglia? chi mai dischiude la
iii-1-1168: chi viene alla soglia? chi mai dischiude la valve indicibili della candida
loquace. n. villani, 2-463: chi non sa che gli amanti comici profusissimi
progenerale, sm. eccles. chi esercita le man sioni m
, iii- 296: or sapete chi sia colei? è figlia di un'altra
famiglia). ariosto, 41-3: chi progenerò gli estensi illustri / dovea d'
de'boi, /... / chi a cavallo, chi a piè per la
... / chi a cavallo, chi a piè per la campagna / si
tomombeio, tutta la progenie de'mamaluc- chi andò di male. muratori, 7-iii-91:
una stirpe. machiavelli, 1-i-128: chi esaminerà... la edificazione di
ratta / una prisca fibrilla, sonnecchiante chi sa / in qual più riposto centro
è trasfusa? pallavicino, 1-361: chi non terrebbe di patto tesser inviolabile dal
del padrone. -per simil. chi dà origine a una tradizione.
alla materia [delle fortificazioni], chi la vuole di pietra viva e chi di
chi la vuole di pietra viva e chi di mattoni cotti o non cotti,
di mattoni cotti o non cotti, chi di terra, chi d'arbori, e
non cotti, chi di terra, chi d'arbori, e ci fu il re
(plur. m. -ci). chi propone o sostiene di continuo
quello della nazione. 2. chi professionalmente si occupa dell'allestimento e dell'
. b. croce, ii-6-191: chi non ha provato l'angoscia della vana
(plur. m. -i). chi formula o elabora un programma, in
politica e di filosofia. 2. chi progetta e realizza (e talora conduce o
offriva una agevole progressione di rami per chi volesse salirvi. -nell'educazione fisica
naturalmente l'azione. tommaseo, 15-10: chi crederebbe che di tutti i poeti,
. atteggiamento o orientamento politico-ideologico proprio di chi è genericamente favorevole al progresso della società
o spregiativa o ironica sia da parte di chi si ispira a concezioni conservatrici o di
liberale classica, sia anche da parte di chi si ispira a una più netta scelta
concezioni (in quanto valutate polemicamente da chi vi è contrano), secondo cui
(plur. m. -i). chi è favorevole al progresso della società mediante
civili, del costume, ecc.; chi è seguace o fautore degli orientamenti politico-ideologici
liberali, radicali, progressisti esaltati; ma chi non voglia dar lor niun nome ingiurioso
proprio, che si riferisce a chi è progressista, alle sue concezioni
», 23-iv-1986], 8: anche chi dubita della progressività della storia può cogliere
impegnata la partita delle massime poste; chi lo fa, è nel miglior caso un
varie date che dimostrano le perpetue titubanze di chi voleva sciogliere l'arduo proposito d'essere
, ai pacifici la tranquillità, a chi ha paura l'ordine, la socialità
. fagiuoli, vi-20: in questo mondo chi vuol far progresso,. / se
a dio. boterò, 368: chi vuol far progresso nella via di dio deve
. stampa periodica milanese, i-224: chi ha corpo debole e mal sano difficilmente potrà
, 2-i-16: né giova il dire che chi non ubbidisce alla legge proibente, particolarmente
muovano, avendo sempre bisogno o di chi gli generi o di chi rimuova il
bisogno o di chi gli generi o di chi rimuova il proibente. 4
non si può proibirli el profetare e che chi proibissi el profetare è eretico. guicciardini
profetare è eretico. guicciardini, 2-2-172: chi proibisce che in sul fatto, quando
di consoli vecchi e nuovi, overo chi fosse proibito d'essere consigliere per la
'l ponte, / né v'è chi proibisca porta o mura. -arrestare
(plur. m. -i). chi è favorevole al proibitivismo. =
leggi proibitive, ma facendo pagare a chi vuol venire a stare canoni di fitti
castiglione, 76: non è proibito a chi si sia scrivere e parlare nella sua
3. negato a una persona da chi esercita su di essa autorità o ascendente
ignoranzia. soderini, iv-102: è chi scrive che, tosandogli [ai cavalli]
di cambiar cielo. la sapienza di chi governa vede il male, e tosto
grandissima considerazione. broggia, 316: chi potrà impedire che non abbiano a fondersi
e per le gravi pene proposte a chi ve ne conduce. donini, lii-14-191:
di beata e cinica felicità d'imbria- chi... componeva... una
. e. cecchi, 6-43: chi sta dietro a roosevelt? chi escogita
6-43: chi sta dietro a roosevelt? chi escogita ed elabora certe ideologie ch'egli
. ghislanzoni, 177: chi leggerà quei duemila giornali quotidiani, proiettati
!... -voi dunque saprete chi abbia lanciato l'acquoso proiettile. ferd.
. algarotti, i-x- 268: chi non accuserà piuttosto la imperfezione della macchina
non m'indugio su l'assurdo di chi volle vedere nei caratteri delle cagne (
malatesta malatesti, 1-178: non so chi sei, che con tanto furore /
rendono la lingua più atta, come chi, diminuendo, dice 'spirto '
al sole. d'annunzio, ii-102: chi mai... sotto il velame
beate genti! -per estens. chi è originario di una regione determinata.
lettere da capo a piede, ma chi ha l'incumbenza di far la lettera dedicatoria
un avversario è prevenuta e confutata da chi parla o scrive. 2. per
3. mazzini, 46-21: chi nelle questioni di voto, eh proletariato,
del popolo. 3. figur. chi dispone di mezzi intellettuali limitati o svolge
società devon riposare tutti sul lavoro: chi non lavora, a far gaz. quando
i-iii-iii: la sua prosperità dimostra come chi ha voglia di lavorare e non ha
radula, 215: non è ridicolo chi voglia insegnare la danza ad un uomo
-dottore, picchi qui, e bestia chi si disdice. d'altronde, uomo d'
b. croce, ii-8-186: ci fu chi volle applicare alla poesia l'evoluzione delle
è il suo mezzo così palpabile che chi bene lo pondera non può negarlo.
bagni si è quello dell'astinenza. chi sfrutta troppo la pianta la rende infruttifera,
abbondava. c. gozzi, i-22: chi vive ha degli amici e de'nimici
vista di sì prolissa partizione lascierò a chi abbia maggior ozio ed erudizione di me il
storico). garibaldi, 3-10: chi può vantarsi di far la storia vera
grandi rimedi e conforti che dio da a chi per lui le sostiene e non vi
di muovere e d'impegnare ne'suoi racconti chi legge; peccato che meno d'ogni
partì. del carretto, cvi-604: ma chi è colui che ven con le man
il latino al mio puellulo: ché chi fa questa professione eruditoria mal può fare
non mi ricordo, prologheggiante così: « chi crederia, che sotto umana forma i
l'opera. manzoni, iv-84: chi erano quelli per cui la legge era fatta
fare il pròlogo adamo, per colpa di chi li suggeriva a traverso scordatosi della sua
non abbia? v giusti, 2-3-23: chi vi dice ch'io sia innamorato,
sm. e f. letter. chi fa una prolusione. m.
subord. giamboni, 8-ii-159: chi prolunga la morte non scampa. chiaro
prearar con così tragiche prolusioni alla compassione chi già ascoltava pietosamente. -situazione
e lodevole. guittone, i-36-49: chi credesse e amasse, operrea caldo,
. è. accolti, 293: chi è scelerato non ha piue / speme
li compiace. panigarola, 1-107: chi una volta manca di promessa non ne faccia
1822: 'promessa di mutuo '. chi ha promesso di dare a mutuo può
eseguire una certa prestazione a favore di chi si trovi in una determinata situazione o
, promette una prestazione a favore di chi si trovi in una determinata situazione o
le gran promesse fatte da esso redentore a chi si darà a quest'opera di misericordia
, 14-113: secondo la promessa / soffrirà chi ti loda a ogni generazione, /
compimento sospirato. 8. chi dà bene a sperare di sé relativamente a
lacerano e consumano. -per indicare scherzosamente chi modella la creta o un'altra materia
. -nel linguaggio pratico promittente venditore: chi con un contratto preliminare di compravendita si
la donna; e poi sol ama chi promettetele / e chi le dona. fausto
poi sol ama chi promettetele / e chi le dona. fausto da longiano, iv-
avesse astolfo già la palma, / come chi speme in pochi colpi avea / svellere
scacciato. fagiuoli, v-92: narra a chi n'ha promesse, a chi n'
a chi n'ha promesse, a chi n'ha date: / e poi cm
inquieto nel suo conversare, ché a chi ne dà ed a chi ne promette
, ché a chi ne dà ed a chi ne promette. manzoni, pr.
e tu credi male ». / « chi me promette? » « amor e
saremo in rivolta antipapale aperta; ma chi può farsi mallevadore di fatti futuri?
animo di fare. garimberto, 1-9: chi aspira alla gloria del suo nome,
de'poveri tanto poveri che non trovavano chi per loro volesse promettere. tramater [
secca, che così promette l'arte a chi vuole operare bene.
: per indicare il comportamento spregiudicato di chi non si cura di tenere fede agli
. prov. monosini, 118: chi promette e non attiene, / l'anima
del dare. ibidem, 255: chi promette nel bosco, dee mantenere in
dee mantenere in villa... chi tarda a dar quel che promette, del
petrocchi [s. v.]: chi promette e non attende, a ca'
[s. v.]: chi promette e non mantiene, ca'del diavol
idem [s. v.]: chi non può, non prometta. idem [
le espressioni grande, largo promettitore indicano chi si diffonde in grandi e per lo
e per lo più vane promesse o chi promette più di quanto possa o intenda mantenere
prominente della muraglia. muratori, 7-iii-72: chi mi sa dire onde venga il nome
meriti, raffredda la buona mente di chi è bene volto, e accresce audacia
sensazione). cattaneo, v-2-191: chi d'un tratto soggiace ad uno stuolo
(ant. promessàrio), sm. chi riceve o ha ricevuto una promessa.
-promissario acquirente: nel linguaggio pratico, chi, in forza di una promessa (
]: 'promissario 'dicono taluni chi riceve la promessa, sull'analogia di
'l voto è promessione fatta a dio, chi promettesse a dio di fare uno peccato
. -voto religioso pubblico pronunciato da chi entra a far parte di un ordine
(ant. promessóre), sm. chi formula una promessa o si assume un
anche determinati benefici. -socio promotore: chi, oltre ad assumere la qualità di promotore
croce, iii-32- 260: c'e chi risponde che, poiché è un fatto che
gran doti promotore, / per util di chi vien dopo di noi. -che
un catalizzatore. 7. commerc. chi si occupa professionalmente delle attività e delle
da promotore. promovèndo, sm. chi deve essere o chi sta per essere
promovèndo, sm. chi deve essere o chi sta per essere promosso a una carica
il promovimento che tutte le compagnie cerchi chi è promosso. 3. movimento
verri, 2-247: vi è già chi ha osservato essere l'amministrazione regia quella
questo nostro opuscolo sarà tanto grato a chi mi leggerà quanto fu laborioso a me el
della scala ed ei lasciavane copie a chi ne voleva, ripugna a tutte le ragioni
della dignità vostra e non solamente di chi vi è nimico, ma di chi
chi vi è nimico, ma di chi vi è invidioso vendicatori liberamente promulghinsi.
pene di vita e confiscazioni de'beni contro chi dicesse che l'imperatore fosse scommunicato o
specificamente nominate. manzoni, iv-64: chi chiedesse sul serio una ragione per poter
maggiore la benevolenza non raro ancora fra chi te mai non vide, quando fummo
. d. bartoli, 2-4-382: chi che sia che vi ci vegga entrare alcun
, eziandio di mandarino, come soliamo chi nelle guerre nostre fa prodezze di straordinario valore
magistratura, quanto una dignità dispendiosissima a chi l'otteneva e di cui erano insigniti
nazione e null'altro che amore a chi le propone. carducci, 11-9-315:
regola che la spagna promova al pontificato chi s'è mostrato più spa- gnuolo nella
due corone. giuglaris, 1-48: chi nel regno si studia di promovere non
dell'immagine medesima. delfico, 11-243: chi dice istruzione dice verità, per cui
lor crescenza. segneri, vj-ny. chi dipinge sull'alabastro non vi scancella mai
gsaminiamo qual sia questo onore nelle tirannidi, chi lo professi, a chi giovi,
tirannidi, chi lo professi, a chi giovi, da qual virtù nasca e qual
contestazioni. g. gozzi, i-15-109: chi è capace di promuovere dubbi tali nella
egli provi e senta la nostra potenza e chi siamo noi, ti quali promove al
promùscide, abbraccia [l'elefante] chi va a vederlo. serpetro, 301:
. promutatóre, sm. ant. chi trasferisce la proprietà di un bene,
lo vende. -in partic.: chi pratica la compravendita di titoli pubblici speculando
esser veloce, / sì spesso vien chi vicenda consegue. 2. promozione,
mar. lapidario estense, 104: chi. lla strenge in mane, ella scota
dei pronipoti. gozzano, i-445: chi poteva immaginare un pronipote di rama in
in quel signore in marsina e monocolo? chi poteva fiutare il sangue lunare in quelle
'l tuo core. cavalca, 21-iq: chi s'indegna leggiermente è prono, cioè
son, di più supplicio è degno / chi lor fa inganno. siri, vii-904
-con sineddoche. dannunzio, v-1-502: chi oggi intende parlare all'anima degli italiani
troppo è il mistero; e solo chi procaccia / d'aver fratelli in suo timor
senta come quel pronome personale, per chi sa fare, può esser pretesto a
pronomi possessivi accennano alla possessione di chi si sia: e sono cinque solamente
g. villani, 12-41: chi fia discreto e provveduto e vorrà investigare
sp., 14 (240): chi si rallegrava che la cosa fosse finita
: secondo l'oppinione delli antichi, chi così vestito nascea dicevano, prenosticando, quello
ho udito. leopardi, i-20: anche chi è veramente grande sa pesare adesso e
subord. passavanti, 257: chi volesse per lo cantar del gallo..
. bacchelli, 1-ii-428: si sa che chi pronostica come sarebbe potuta andare, quando
i-vm-31: bandì un grosso premio per chi avesse dimostrato che cosa pronosticava la cometa
[saette] che vengono prime a chi na constituito la sua famiglia et a
nati sotto l'influsso di mercurio] e chi d'oracoli risponde / secreti ascosi fra
trattato non la può comprendere se non chi vede qui per tutto un numero innumerabile
aspettative. bacchetti, 1-iii-459: chi non sa quanto è augurioso e pronostichevole
. - «; rar. - chi). previsione congetturale di avvenimenti futuri
ronostici agli oziosi che molti erano, da chi in presagio di ene, da
in presagio di ene, da chi di male, che vanità sarebbe raccontare.
nascondendo ed allontanando pertinacemente dalla presenza di chi non avea mai più a rivedere,
questo regno. lupis, 3-135: chi avrebbe detto che tutti questi scherzi erano celesti
e uesti prontamente e volentieri a chi gli voleva accomo-aava. boiardo, 3-222:
e l'armare i petti di sfacciata prontezza chi non sa che sono tre cose che
di eraclito. algarotti, 1-k-107: chi... sviscerasse i nostri autori,
sta tutto giorno davanti agli occhi di chi la sente vicina o la rimira presente
milanese, i-483: erra... chi dalla durezza e tenacità del grumo misura
prodursi, per mezo dell'azzione di chi genera. 13. marin.
scaturir fa d'elicona fonte, / dove chi le man bagna e chi la fronte
/ dove chi le man bagna e chi la fronte, / secondo che più onore
fr. della valle, 25: chi creduto avria mai ch'ai caro loco,
argentei spilli. mazzini, 48-247: per chi vo- esse copie di tutti i numeri
5-88: le grazie sono pronte / a chi con grande umiltà le desia. guarini
ha meno credito. ibidem, ii-662: chi paga a ironti, va al negozio
difendere il vangelo. crudeli, 1-152: chi è pronto a dar la sua vita
a tutto ciò che potesse piacere a chi doveva accordarlo. pellico, 2-355: nella
di mano, il qual disse che chi pensava diversi partiti nessuno ne pigliava,
così di cose naturali come di artificiali e chi ha occasione di trattare di queste cose
ella si ammorzava. algarotti, i-ix-339: chi nel silenzio di remota cella / infra
due imprese molto vaghe a vedere a chi sta fuora del giuoco e guarda i
, incerto. giamboni, 8-ii-52: chi d'ogni cosa si vergogna si è detto
nutamente costante. cesari, iii-476: or chi s'aspetta qui fa similitudine che trovò
partito rischioso. cattaneo, vi-1-358: chi non nacque avaro,
. f. pagnini, 2-ii-168: chi bene intende il pronto circolare e il progresso
debba così inevitabilmente tornare in iscapito di chi la commette. -facilmente raggiungibile (
c. i. frugoni, i-3-83: chi mai sì pronto ebbe conforto e lume
così varie melodie che i spirti di chi ode tutti si commo- veno e s'
nimici, perché, avendo qualche volta con chi contendere, l'uomo (sventa più
destro nel rigittare le parole ingiuriose in chi te le dice. catzelu [guevara]
s emelli, non so a chi lor due dar la colpa dello esservi con
verità). machiavelli, 1-i-166: chi volese per esperienza certa vedere più pronta
e gli esempi delle nazioni, che chi le sottigliezze mentali e dal fatto spiccate
, la quale è sempre pronta ad chi quella invoca. codice dei beccai ferraresi,
vaghi e di speranze prompte / nutrisci chi ti segue. b. tasso, ii-31
quella fonte / che fa le risa a chi bee sì pronte. baldi, ii-no
masticare troppo, perché si faceva a chi era più lesto. -accelerato (
poiché io, ben avendo inteso a chi ella si riferisse, volli costringervela.
in pronto l'una e l'altra e chi non è privo del senso comune può
già in pronto: non mancava se non chi percotesse la spina della fornace, come
prorompesse rovente all'opera del getto. chi percoteràdunque la spina? -stare per
palescandolo, 123: a questo modo chi prenderà ad usura non vorrebbe pagare altro
: che se il betti aggiunge « chi dopo la morte del poeta abbia francamente
. r. martini, 67: chi è pronto ha dell'onto e chi si
: chi è pronto ha dell'onto e chi si sta nulla mai ha. proverbi
sono tutt'altro che in pronto a chi cerca. migliorini, 8-107: l'e
8-126: il tritone, o tritopator o chi altri sia, formato d'uomo e
quella boccuccia che fanno le labbra di chi lo pronunzia. bonghi, 1-55: la
ci sono pretese. -dizione di chi declama o recita, intesa in relazione
2-5-214: fra tutte le città d'italia chi meglio intende e più naturalmente pronunzia e
, ii- 131: pronunciate: chi non è meco è contro di me.
, or pronunziandoli a un modo stesso in chi si muove e in chi sta.
stesso in chi si muove e in chi sta. 1 ^. stor
modo, quasi / con l'aria di chi sospetta / qualcosa, né si vuol
. siano tenuti... di costrignere chi ssedesse e tenesse quegli cotali beni.
e intemazionale. einaudi, 576: chi afferma che può esistere un giudice della
la censura della stampa... chi afferma ciò, afferma necessariamente che deve
di spedire io per mio conto a chi voglio, a persone intelligenti e care,
1 visitatori, le autorità, sapevano chi era il bonaccorsi. a lucca,
anche distribuendo saggi gratuiti. -anche: chi fa propaganda a porta a porta di
e propagandisti del prestito. -spreg. chi fa propaganda imbonitoria. e. lecchi
5-224: non vi avea per anco / chi con braccio robusto al curvo aratro /
lesse, e gli piacque. e a chi non potria piacere? c. carrà
/ le bilancie d'astrea. / - chi è la signora astrea? -la
: l'uffizio, anzi il dovere di chi s'ardisce propagare colle stampe il proprio
sono ovunque, l'incendio scoppia e chi lo ferma è bravo. palazzeschi,
notizie delle sue avventure,... chi dubita che un qualche genio non avesse
prende spietato disuman consiglio / di abbandonar chi langue al suo malore. 5
[g. acosta], 90: chi pretende di salvare la propagazione delli animali
oggetto). rapini, i-454: chi manderebbe più il barroccino del lattaio colle
/ non spegnerà il suo seme / chi fa crescer raltrui. marino, 4-243:
il propalarlo nuoce assai alla buona fama di chi 10 commise. zucchetti, 188:
di fame meno. carducci, iii-13-349: chi sospettò o sospettasse che la borgia stessa
origine indeuropea. propedèuta, sm. chi impartisce insegnamenti propedeutici. brignetti,
, lxxx-4-349: e sommamente cortese con chi sa guadegnar la sua propensione. tagliazucchi
quella propensione speziale che deve aversi a chi sì corte- semente ci ha dato tessere
grande, che destava negli animi di chi la vedeva delle tacite propensioni di gemo
. ché vogliono, da coloro da chi comprano, la propina, come se fossero
vivono in feroce celibato, c'è chi s'è portato la mogliera, che
propinquarsi a lei [maria], e chi la fuge non troverà via di pace
. gadda, 6-60: « parente 'e chi?... » fece ingra-
come a voler respingere ogni propinquità con chi si fosse. -con riferimento al
a dio come esser dolci e benigni a chi mal ci fa. marsilio ficino,
propizi e l'ore propinque », dileggiando chi favella a la buona, dicendo '
peso il cadavere, 10 trascinano fuora chi per i piedi, chi per le braccia
10 trascinano fuora chi per i piedi, chi per le braccia con tanti clamori,
urli e lamenti che non v * è chi se lo possa imaginare. g.
le offese recate d idei, e chi offendesse dcun ideo ai mdeficio criminde fosse
e malalingua. tecchi, 11-83: chi ce lo assicura che qualcuno, in gran
d'intesa. 4. proprio di chi intende accattivarsi qualcuno. piovene, 3-171
. giuglaris, 2-146: nella spagna a chi riuscì lo scuotere l'infame giogo de'
non pertanto cessò mostrarne grado / a chi propizio la inchinò signora. siri,
ha la fortuna in potestà; e chi l'ha avuta lungamente propizia e serena,
dare sfogo agli 'ardori impazienti di chi voleva combattere ', l'occasione si offrì
, e il lento comodo incedere di chi esce a godersi l'ora propizia. pea
contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'
altro... a- vrebbe riscritto chi sa quante cose graziose al dotto e gentil
] in fine: 'costei pensò chi mosse l'universo ', cioè dio,
, il quale farà trarre le brache a chi a me parirà ». il primo
>iù utile alla società in generale. chi vi propone dubbi di etteratura, chi
chi vi propone dubbi di etteratura, chi vi domanda nuove intorno a cose accadute
a cose accadute in lontani paesi, chi vi domanda un padrone, chi un servitore
paesi, chi vi domanda un padrone, chi un servitore. v. bellini,
f. m. zanotti, 1-4-21: chi è colui cui, proponendosi due piaceri
altra termi- nazione differente da quella di chi propose. 2. offrire al
fosse la più potente, guiderdone a chi meglio dicesse promettendo. gualdo priorato,
, 143: non bisogna giocare con chi propone i giochi. stampa periodica milanese
pro- ponerete. ammirato, 1-i-162: chi ha... ben proposto e ben
i giusti re giusti consigli: / e chi pro- pon le cose oneste e rette
altari e la propongono all'imitazione di chi guarda. -con riferimento a facoltà
credere. ciro di pers, 3-271: chi può altronde proporsi agli occhi avanti /
propone il premio di 50 zecchini a chi entro il luglio del prossimo 1828 avrà
gozzano, i-944: il re cercava chi sapesse costruirgli una nave che andasse per
rinaldo. alfieri, xiv-1-367: a chi volesse e potesse pigliar moglie, non
avea proposto. guicciardini, 2-2-33: chi si fa autore di fondare stati nuovi,
maggiorenti nel comune. fagiuoli, viii-105: chi ha giudizio con me venga e s'
usato a voglia altrui, secondo che chi scrive si propone importante e lieve una
. guidotto da bologna, v-196-157: chi propone il pericolo del comune al suo
. aretino, v-1-554: io propongo chi ama ad ogni obligazione. giraldi cinzio
nessuno si curava del proporziona- lismo (chi sa di voi che cos'è),
r. longhi, 629: per chi voglia... proporzionare meglio la
1 codardi. aleandro, 1-125: chi poteva più proporzionatamente invocar venere di auello
venere? g. bentivoglio, 4-42: chi comanda bisogna che prieghi e spesse volte
non è oggetto proporzionato a'miracoli di chi perseguita ne'defunti la sola morte del
tutto ciò che vien loro proposto da chi possiede le ricchezze e il potere (diffidenza
diffidenza sempre proporzionata all'ignoranza comune di chi la sente e di chi l'ispira
ignoranza comune di chi la sente e di chi l'ispira, al numero de'poveri
). duodo, lii-15-164: chi pretende di ben investire il capitale per
di quadri piccoli. vasari, i-154: chi ha tirate le prospettive ne'disegni piccoli
mari. leopardi, v-57: raro è chi veramente abbia più di guello che gli
lo effetto e tra il continente e chi contiene. berni, 43-35 (rv-
comparazione dalle qualità loro a quelle di chi ha ad ubbidire, e quando vi veggono
. non tutti sono tentati egualmente, chi più, chi meno, ma più di
tutti sono tentati egualmente, chi più, chi meno, ma più di tutti certi
. goldoni, viii- 309: chi non sa far altro che amare..
sia solita di estendersi la libertà di chi viene ammesso alla nostra confidenza, a
alcuna; e non è ragionevole che chi è armato obedi- sca volentieri a chi
chi è armato obedi- sca volentieri a chi è disarmato. b. segni, 11-259
di proporzione de'membri, di cui chi non era più ceco la vedeva riva
con- viensi a leggiadria. / e chi non sa ch'altro non è bellezza /
che la mezzana. lombardo, 4-ii-166: chi dubita si quell'ammirabile ingegno..
co'numeri aritmetici. selva, 3-157: chi non sa che tra quarantacinque e quaranta
che faceste circa fl refutar la mercanzia a chi ci è più dedito e a coloro
; né sempre ribaldo / stimar si dèe chi pone al fallir freno / e nel
il livore delle passioni di arte? chi poteva dire che in tanta serenità potesse covar
di emendazione. pinamonti, 494: « chi si confessasse senza dolore e senza proposito
za, / credenza di durar contra chi sia. landò, i-30: se l'
c'era la madre: che per chi non è ricco a milioni c'è poco
di cui avete voluto informarmi. e chi sa che non venga il proposito di metterli
la scena terza dell'atto secondo, chi sappia far ragione della diversità dei tempi
: non bisognava andarvi trastullando collo intelletto chi parlava con lui, ma a stare
che perciò non sia a proposito per chi non abbia un esercizio ai vita di molta
proposito allegava e sponeva: beato a chi poteva, come ne'princìpi delle nuove sette
. lancellotti, 3-117: v'ha chi fece non molto onorevole menzione della stampa
-preordinato. alberti, i-300: chi e'non poterono a sé forse quanto
fede e opera a molto meritare da chi poi e'confessano sé essere servi.
di loro natura o per accidente muovono chi le ascolta a mal fare. di
pietra del paragone degl'ingegni, e chi la passa felicemente è sicuro di navigare col
portarlo all'esame o al vaglio di chi deve prendere una decisione; iniziativa politica
fine di dare il suo manoscritto a chi volesse profittarne, ma è di facile contentatura
ella mi fa, e certo a chi volesse e potesse pigliar moglie, non si
contratto è concluso nel momento in'cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione
preghiera collettiva, la parte recitata da chi celebra o presiede, e alla quale risponde
sm. (plur. -chi). chi nei consigli fiorentini teneva il primo luogo
spezzaferro. propósto', sm. chi presiede, dirige, è a capo di
da'suoi mal ricevuto; / ma a chi 'l raccolse come s'appartenne / potenza
, non si sa propriamente perché e da chi e quando. pirandello, ii-2-187:
, ii-2-187: lei, scusi, con chi vuol parlare propriamente? montale, 3-76
belle [della lingua] e più vive chi le ci somministra, se non il
colle parti piu praticate nella corte da chi domina. calepio, 1-3: panni dovervi
consiste la potenzia e il nervo di chi è signore. queste sono quattro: l'
le quali quattro azioni sono proprietà di chi è principe e signore. 8.
forma tipica, comporta l'appartenenza a chi ne è titolare (individuo o gruppo di
. codice civile, 542: se chi muore lascia, oltre al coniuge,
li cedo per la pubblicazione se non a chi mi paia a me e come e
del xviii secolo (e di chi a tale linguaggio si riferisce), ciascuno
aggetti): che appartiene a chi ne fa uso personale; padrona
saggio loco, / ché foll'è chi s impronta di volere / l'altera cosa
strada è tutta sparsa di tombe. chi ha qui una proprietà vuole riposare aa
proprietà, per così dire, di chi la paga. piovene, 3-202: questo
di effetto mirabile, purché siano prescelti da chi ha l'arte d'ingentilirli in modo
rappresentar? bicchierai, 61: espone a chi vi giunge dalla terma leopoldina una facciata
. (femm. -a). chi ha la proprietà di un dato bene o
ricchezza (anche in contrapposizione morale a chi ha scelto la povertà evangelica e con
si diranno campi della chiesa, ma di chi li gode. de luca, 271
mio e tuo. -ant. chi è egoisticamente attaccato ai propri beni.
più presto possibile. 3. chi ha proprietà e possessi fondiari dai quali
; il mercante non ha patria; chi non è proprietario è un salariato, un
dissecca e la pioggia spappola. di chi la colpa? in comuni contermini ho
nel linguaggio ispirato al diritto feudale, chi ha la titolarità permanente, come bene
di reggimento: nell'età premodema, chi organizzava a proprie spese un reggimento di
migliore. 5. figur. chi domina una materia, un argomento;
. che si riferisce alla proprietà o a chi ne è titolare: diritti proprietari,
). mazzini, 93-116: chi vi parla esclusivamente di questione politica mira
si togliea. cavalca, vii-80: chi considera la propria infermità facilmente scusa i mali
suoi ensieri provava la calma triste di chi non spera più nulla. andolfi,
/ questo n'a- vene, or chi fia che ne scampi? fontano, 275
bene è la carità, la quale chi la possiede, ha ogni bene e senza
religione incominciate. foscolo, viii-214: chi ha nella sua propia natura una turpitudine
, 1-1-403: manca l'animo a chi esequisce, o per riverenza o per propria
eminenza vostra. sacchi, 3-44-157: chi legge è obbligato a soffermarsi alquanto più
è insistita, ripetuta, come da chi non le abbia ancora trovato l'espressione
ignoranza e l'imprudenza son più proprie per chi ha da distruggere che utili per chi
chi ha da distruggere che utili per chi ha da sostentar la re- publica.
. reato proprio: quello compiuto da chi ricopre una determinata posizione giuridica (e
[il boccaccio] è ripresa aa chi nel resto lo lauda, non poteva fuggire
o ad un genere, per esempio chi dicesse esser proprio della specie umana il
v-1-4-4: fantino nel propio si dice a chi corre al pallio sur un cavallo.
ma maggiormente è a pericolo del corpo chi così frodasse le dette monete. or
: se non lo piglio ora, chi sa quando lo potrò pigliare! fatelo venire
idem, par., 11-54: però chi d'esso loco fa parole, /
può d'amor proprio parlare / a chi non prova i suoi dolzi savori. leopardi
o preziosa, senza il giusto mezzo di chi... ha cercato di scrivere
, si mise in proprio, trovò chi gli fece un prestito, s'indebitò
forma di torrioni rimasti in piedi per chi sa quale scherzo dell'acqua. -argine
di cose d'onore si favellasse, chi si ponesse a propugnare una sì stolida credenza
195: la verità ebbe pur sempre chi l'ha propugnata, e giova ripeterne
al può propulsar gli altrui perigli / chi non ha forza d'aiutar se stesso
confonde. pazzi de'medici, 83: chi dalle selve tira / i rami ancor
/ i rami ancor frondosi, / chi vele e torte funi, / chi sarte
/ chi vele e torte funi, / chi sarte e scale adatta; / chi
chi sarte e scale adatta; / chi per l'altere gaggie / si vede arme
/ si vede arme ordinare; / chi le turrite prore / dipinger, chi da
chi le turrite prore / dipinger, chi da poppa / disporre i timon fidi
/ di ricchezze e d'onori a chi m'offende. [sostituito da] manzoni
spesso le prore / vanno a parar di chi perde la strada? siri, iv-2-179
a lo so colezo, / e chi de lui difida dalli ardore.
(ant. prorepture), sm. chi fa le veci del rettore di un'
tante bestie! e quando la chiede chi fa qualcosa, nulla. pascarella, 2-277
nell'esercizio dei relativi poteri) di chi è preposto a un ufficio con durata
1-i-455: se gli altri cittadini a chi era prorogato il magistrato fussono stati savi
relativi poteri), da parte di chi è preposto a un ufficio con durata
prorogazione degli imperi fu occasione grande a chi volle occupare la repuoblica. ammirato, i-i-
in pronto: non mancava se non chi percotesse la spina della fornace, come
). foscolo, ix-1-541: a chi vuole eleggere fra 'mondo 'e
dio. fausto da longiano, iv-67: chi ha il cuor sano pro
rompe in parola d'amore e chi ha l'interiora guaste non ha che
vivesseno anno, e presto ci prestaria dio chi ci avesse da far iusticia. lud
'. foscolo, ii-411: stampi chi vuole sue prosacce in rima. / tu
530: iddio pentirsi? iddio accorato? chi lo intendesse prosaicamente, crederebbe una bestemmia
, che a tal poetico nome accoppia, chi sa perché, quello prosaico e ridicoloso
vertudioso v'era: / ma non trovai chi bene il ver ne sapia. boccaccio
fer- maronsi. manzoni, iv-271: chi della vostra nobilissima prosapia [i franchi
'prosare ': dar la quadra a chi passa. tommaseo [s. v
il poeta, quanto da quella di chi è disposto ad ammirarlo per astruso,
3. figur. la posizione di chi opera effettivamente nella storia; posizione rilevante
pena ecclesiastica. oliva, i-3-28: chi non entra in roma o per ottenere
temerario e ostinato, tutto ciò da chi poteva essere intrapreso se non da pionieri?
su un tetto, con terrore di chi lo vide volare e risate poi, ricordando
. prosciuttòfìlo, sm. scherz. chi è ghiotto di prosciutto.
sansovino, 2-196: dànno doppio premio a chi presenta vivi quei c'hanno proscritto et
lione, che non si vuole scrivere contra chi può proscrivere. -abbandonare alla vendetta
capi del movimento, prometteva taglie a chi li pigliava. carducci, iii-21-296:
sesso / abolita sarà.. -da chi? -fra un'ora / sarà abolita
acqua da occhi a detto di non so chi. 4. dichiarare disdicevole perché
in poi), confisca disposta da chi si era impadronito del potere in danno dei
-per estens. emarginazione; condizione di chi è ignorato, trascurato o deliberatamente respinto
ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi
da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? manzoni, iv-346:
dovere civico. gobetti, 1-i-794: chi patteggiava o taceva nel momento in cui si
non si assentava mai da tale uffizio / chi non era malato o non avea /
può essere senza pericolo per la prosecuzione, chi consideri la grave età del canonico tarlazzi
: m'odi: ciò che sconviensi a chi proseg gi, / però
dice daddover, non fia / proprio di chi farnetichi o motteggi? foscolo, xviii-270
sm. (femm. -a). chi fa le veci o le mansioni di
proseguimento e fine, / poiché non chi primiero / entrò nella carriera il premio
carriera il premio ottenne, / ma chi con egual lena / tutto adempiè, fino
: formula augurale che si rivolge a chi prosegue un'azione, un'attività, un
un'attività, un viaggio o a chi continua il soggiorno in un determinato luogo
accettare l'imposizione: dissero che troveriano chi li difen- deria; e in tanto
le saette non giungano leggiermente a ferir chi fugge, ma lo trapassino; altrimenti
fugge, ma lo trapassino; altrimenti chi fugge le scuote subito e proseguisce la fuga
uno strapiombo di vigneti e di rocce. chi proseguiva il viaggio rientrava subito nel buio
le massime di quella in italia contro chi, infrenatala in francia, se l'era
benignità sua. caviceo, 1-26: chi de lacrime non me accompagna e di favore
(plur. m. -i). chi cerca con attività instancabile e pressante di
-a). nel linguaggio biblico, chi si convertiva alla religione crisraele (e
e a sbalordire. 3. chi milita da poco tempo in un partito;
milita da poco tempo in un partito; chi ha aderito di recente a un'ideologia
politica o a un'associazione o anche chi da poco ha intrapreso una professione.
ciel tumulto accenda, / e sental chi con prosèrpina annida. castelvetro, 8-1-73
.., dirotamente cominciano a sfoderare a chi un sonetto con l'imitazion del petrarca
del petrarca, com'essi dicono, a chi due stanzette de l'ariosto, a
due stanzette de l'ariosto, a chi sei versi politi, a chi il
, a chi sei versi politi, a chi il principio d'una prosetta attillata a
'. r. longhi, 976: chi non rileva, in prosieguo, che
voi siete superbo, in quanto è tale chi dice di esser umile. =
meravigliava monsieur jourdain. 2. chi compone versi decisamente prosastici. b.
durante un brindisi o anche rivolta a chi starnutisce. giovio, ii-71: '
alcionia. bucini, 3-27: per chi, per chi, questa lirica nuova,
, 3-27: per chi, per chi, questa lirica nuova, / che bestemia
, sm. ant. e letter. chi parla con ostenprosopide3, sf. entom
. prosopomante, sm. disus. chi pratica la pro- sopomanzia.
: 'prosopomante ': dicesi così chi pretende rilevare il carattere della persona dai lineamenti'
, superbia o pompa / acquista onor chi regge alcun governo. aretino, 20-220
non chiegga salario piacer vuole / a chi ha, piucché quattrin, prosopopea. zucchetti
agg. letter. ant. proprio di chi si atteggia a persona presuntuosa, arrogante
ammaestra. colei prospera le mentì di chi l'usa; quella lega con bugia
modo alli uomini per suo giudizio: a chi dà buona fama, a chi infamia
a chi dà buona fama, a chi infamia; a chi prosperità, a chi
buona fama, a chi infamia; a chi prosperità, a chi adver- sità;
chi infamia; a chi prosperità, a chi adver- sità; a chi richeza,
, a chi adver- sità; a chi richeza, a chi povertà; a chi
sità; a chi richeza, a chi povertà; a chi sanità, a chi
chi richeza, a chi povertà; a chi sanità, a chi infermità; chi
chi povertà; a chi sanità, a chi infermità; chi scoppia di malinconia,
chi sanità, a chi infermità; chi scoppia di malinconia, chi è allegro.
infermità; chi scoppia di malinconia, chi è allegro. macinghi strozzi, 1-361
: le prosperità di questo mondo a chi no le sa temperare non puonno durare.
a vedere che maggior virtù risplende in chi serba costanza a difendere se stesso nell'
a difendere se stesso nell'avversità che in chi assalta altrui con impeto nelle prosperità.
augurii di prosperità. -in risposta a chi starnutisce. p. petrocchi [s
]: 4 prosperità ': saluto a chi starnuta. -con metonimia: ciascuno degli
cecchi, 1-1-15: nessuno può sapere da chi sia amato quando egli ha fortuna prospera
doventar sgraziato. panigarola, 2-478: chi dice male non è ragione ch'abbia
beato colui che non crede (cioè chi non presta fede alla sua donna)!
fossero contro il valacco prosperosamente successe, chi assicurava il basta che, vedutisi i
freschi, prosperosi: bisognava dire che chi era destinato a far loro f esequie
e falle prosperose. beccari, xxx-4-240: chi avea più grassa e più lanosa greggia
più grassa e più lanosa greggia? / chi armento più fecondo e prosperoso? pascarella
dalla veranda che prospetta il mare, / chi lo sa uel che vedo e
. cattaneo, i-2-34: chi elevasse una rotonda nel mezzo d'un'
nell'aria e di presentar più profili a chi giri tomo tomo, vengon tagliate nella
giovanni, tempio tanto antico che ci è chi dice già esser stato il tempio di
che deve apparire sopra la testa di chi guarda. carena, 1-35: '
bel avvenire. fogazzaro, 12-x-283: chi si mostrava particolarmente lieta di questa prospettiva
, come voi, siamo; / e chi quadro non è ben sufficiente, /
9. posizione frontale rispetto a chi guarda (nell'espressione in prospettiva;
sconsolata fanciulla disdicono bruttamente sul volto di chi, messo da straordinaria virtù in prospettiva
realmente è. giuglaris, 2-797: chi qualche volta se ne allontana [dalla
prospetto a veder tutti in brigata, / chi sopra qualche rozza vetturina / e chi
chi sopra qualche rozza vetturina / e chi sopra la sua mezzo spallata, /
, / girsen dietro al procaccio, e chi cammina / innanzi e chi ragiona e
, e chi cammina / innanzi e chi ragiona e chi musomo / alle calate la
cammina / innanzi e chi ragiona e chi musomo / alle calate la bestia strascina
e ragionato. gianni, xviii-3-1022: chi volesse abbracciare l'istoria di un paese
di vista. landino, 224: chi appetisce signoria appetisce cose terrene, la
facevan velo all'indiscretezza degli occhi di chi abitava le case di prospetto.
'. prospettóre, sm. chi, valendosi prevalentemente ai conoscenze empiriche,
v.]: 'prosseneta ': chi nelle città greche aveva l'ufficio di
proxenos ', che (ricevasi e di chi accoglieva e di chi era accolto
(ricevasi e di chi accoglieva e di chi era accolto a pubblico ospizio;
salute: / là 'nd'è beata chi tè prossimana. simmtendi, 1
, ma per far ne'perigli incanutir chi lo solca, valicato il tumido fasto,
i3o): prossimano è al conoscimento chi saviamente conosce quello che debbia addo- mandare
e altre nazioni essendo morti, andando chi ha morto a chiedere perdonanza a'suoi
congiunti, gli perdonano, imponendo a chi ha fatta l'ingiuria vada per l'
ingiuria vada per l'anima del morto chi al sepolcro e chi a san jacopo
l'anima del morto chi al sepolcro e chi a san jacopo. giov. cavalcanti
guittone, xxxiii-130: folle anch'è chi mal mette ed ha messo / nel
sua lingua: prossimano è a dio chi per ragione sa tacere. albertano volgar.
? giov. cavalcanti, 1-217: chi sarà colui che nieghi che tale uomo non
e facta a sua similitudine, / chi 'l poma dir? 8.
dante, conv., iii-iii-13: chi guarda col viso contra una retta linea
vogliendosi giustificare, disse a iesù: « chi è il mio prossimo? ».
il nome di conferenzieri, avrei scommesso chi sa qual somma strepitando il contrario. beltramelli
non è più, come in origine, chi fa parte della medesima famiglia o tribù
trova a operare in stretto rapporto con chi detiene il potere; immediatamente subalterno.
sincerità... che convenga a chi tiene un luogo così prossimo appresso un principe
avuto dal medesimo / autor, da chi ferrara ebbe di prossimo / 'la
prov. proverbi toscani, 53: chi pensa al prossimo, al suo ben
prostatocistotomìa, sf. medie. incisione chi rurgica della prostata e della
, estendere. alberti, 1-9: chi conoscerà l'industria, le buone arti,
patire. g. gozzi, i-13-32: chi troppo a lungo stesse prendendo il cipo
. mattio franzesi, xxvi-2-120: chi s'era prosteso e chi le mani
, xxvi-2-120: chi s'era prosteso e chi le mani / si teneva alle guance
mani / si teneva alle guance, e chi alla testa. soderini, i-229:
piana terra bocconi, come si fa a chi vuole andare a vedere dentro le fumaruole
prosternatóre, sm. letter. chi si prosterna in adorazione di fronte alla
abbattere. alberti, i-277: bisognavavi chi interpellasse e arrestasse la fiera, se
o troppo ferocissima insultasse; e convenirvi chi la ritenga e prosterna e sottenga,
alfieri, 1-190: tradi- tor è chi figlia e sposa niega / prostituire a lui
miserabil fumo comperato con pochi soldi da chi si diletta di cartapecore. bar etti,
. -essere facilmente a disposizione di chi ne voglia far uso (un oggetto
per prostituirsi al popolo grasso, di chi la colpa? soffici, v-1-596: oggi
, la volontà della maggioranza o di chi appare più potente. a. chiappini
'; cioè meritrice o donna prostituta a chi viene. -mercenario (un rapporto
... degno di tale ingiuriosa lode chi non era stato, per fortuna sua
dire! - (superbo, sarcastico) chi fa la bella figura qui? (
altri a prostituirsi. -in partic.: chi sfrutta a scopo di lucro un rapporto
-in partic.: l'attività di chi si concede abitualmente, per denaro, a
destra. imbriani, 6-18: a chi non può o non vuol fare né la
terzi che, intervenendo nell'attività di chi si prostituisce, determinano o agevolano o
28-39: a me par gran cosa che chi [tiberio] ebbe la viltà di
, costretti, non senza riso di chi l'osserva, a cambiar la servitù
della coscienza. mazzini, 8-120: chi sente tutta quant'è la santità dell'
e se non iscocca parola che prostrare chi gli si oppone. -sopraffare, vincere
dignità prostn. idem, i-xv-84: chi sei tu, che sostenti / a me
antichi eroi. mazzini, 3-141: chi, se non taluni per abitudine,
: con l'oscurità ben spesso giostra / chi vuol esser conciso; et il diffuso
di nimica ira per aver pace da chi non iacea guerra. commedia di dieci
pio. battista, vi-1-177: e chi veggio prostrato a regio soglio / vende la
, nel silenzio sospiroso e lacrimoso, chi gli inaridiva l'ispirazione. -in locuz
vigorosa a combattere e a contrastare con chi l'assalta, laddove se non apparisce indizio
la terra, interrogò ad alta voce: chi è stato il ladro di quei danari
c. carrà, 506: vi è chi avendo osservato che il nostro pittore predilige
nostri orecchi, e di cui si domanda chi siano, se politici, corridori,
3. in partic.: chi primeggia e sovrasta sugli altri per doti
-anche (con connotazione negativa): chi vuole a ogni costo emergere e affermare
la prima parte del 'fausto ', chi vorrà stimarli qualcos'altro di una
m. -ci). proprio di chi vuole essere protagonista, di chi tende a
di chi vuole essere protagonista, di chi tende a prevalere su altri.
. protànope, sm. medie. chi è affetto da protanopia. protanopìa,
. proteggèndo, sm. chi deve essere protetto. alfieri,
in un pianto che le maturava dentro chi sa da quanto, tanto è piano e
i-303: non vi fu tra 'spettatori chi in quel punto non isterie tra due
non potessero li portoghesi avere ricorso a chi con grand'autorità li potesse proteggere. batacchi
. ma la colpa più grave è di chi si lascia proteggere; di chi invoca
di chi si lascia proteggere; di chi invoca la forza che lo protegga, la
giuntini] una santa proteggitrice (come chi dicesse una * indigete ') della
luce. tutto popolo. e c'è chi si protende dal parapetto a guardare,
gli otto protentini, cioè gli otto chi portavano la particolare insegna delle otto compagne
a proposito. leoni, 536: e chi può spiegare napoleone? è egli un
protervo! / del tutto è cieco chi 'n te pon sua spene. boccaccio,
'l peccato difende, / odia chi l'ammonisce e chi la regge.
difende, / odia chi l'ammonisce e chi la regge. gherardi, lxxviii-iii-348:
questa sola coniettura dovrebbe esser bastante a chi non fusse più che protervo o indisciplinabile a
man proterva? canaldo, 81: chi prosiegue azzione già condannata mostra ch'in
: l'ignoranza misera e proterva, / chi s'usurpa il divin, per virtù
: con arco protervo [diana] / chi la volesse offender minacciante, / indarno
di quel non tira nervo / vèr chi le spiace. b. corsini, 4
l'attivismo. soffici, v-1-119: chi, in questa acquafòrte desolata, non
/ non vi si può già dar: chi vuol, l'incastri. m.
). oliva, 192: a chi lo consolava con protestarlo mantenitore della vera
le sole parole. segneri, ii-11: chi sono coloro de'quali iddio più apertamente
e faroti condennare ne la pena di chi temerariamente litiga, de la quale da
uso illecito, svuotate dalla falsità di chi se n'e servito. b. zevi
v.]: 'protestatore ': chi fa protesta per rivendicare il proprio diritto
trasportare in alcune voci, le quali a chi più non sa potrebbono parere in certo
che fra i grandi / non v'è chi la virtù non prema e pesti.
mia di questo intento / tornii: chi priega e chi mi fa protesto / di
intento / tornii: chi priega e chi mi fa protesto / di dargli in mano
tempo debito, poiché non fu presentata a chi si doveva, la colpa e il
tutelato 'dalla legge, sì che solo chi ne ha la 'proprietà letteraria '
favore o la protezione di un patrono; chi è appoggiato nell'esercizio di un'attività
di un'attività pratica o artistica; chi è raccomandato nell'acquisizione di una carica
o caratteristico di un protettore, di chi ostenta protezione verso una persona.
difesa o tutela esercitata a vantaggio dì chi è o appare debole e bisognoso di
il grandinar de le saette sparte. / chi si ricorda aver veduto, il giorno
osava di esercitar la giustizia contra di chi avea gran seguito e protettori delle sue ini
di ossari? pirandello, 8-328: per chi mi prendi tu dunque? per un
: nel linguaggio della galanteria dicesi di " chi fa le spese 'a donna di
sia guardato. savonarola, 7-ii-59: chi abiterà nello adiutorio dello altissimo, si riposerà
sue leggi e di far render giustizia a chi appartiene. -con signif.
della chiesa e dife- sala contro a chi l'ha voluta oppressare. ammirato, 33
. io vi darò in quello similmente chi vi guiderà con ragionevole ordine e le
tutelato 'dalla legge, sì che solo chi ne ha la 'proprietà letteraria '
. -difesa dell'operato o di chi si è reso colpevole di una mancanza
lancellotti, 1-581: molte fiate chi ne sa manco vuol far del proto e
delle imposte, ma poi, avendo scoperto chi tra esse deve 'protocollare 'reclami
esse deve 'protocollare 'reclami e chi 'deciderli ', li pagherà alla
delle imposte, ma poi, avendo scoperto chi tra essi deve 'protocollare 'reclami
essi deve 'protocollare 'reclami e chi 'deciderli ', li pagherà alla
, dillo al governo, dillo a chi vuoi: ti lasceranno stare. ma vieni
sociale del movimento comunista. -anche sostante chi è portatore o diffusore di tali posizioni.
consolazione, la donna dimandò al santo chi fosse e come si chiamasse: al
f. f. frugoni, 3-iii-121: chi sarà colei lì, che parla a
dal peccato. musso, 183: chi potrebbe mai dire l'infinita abondanza delle
loro natura operata dal peccato, per chi la crede è semplicità e per chi la
per chi la crede è semplicità e per chi la dice è furberia: perché,
pa-pini, iv-408: c'è stato chi ha voluto far dell'alfieri un protoromantico
senso d'incantesimo e di malia in chi osava fissarle. = voce dotta,
da alessio commeno imperatore, della quali chi veniva decretato dicevasi da'latini 'comes palati-
protosofòsso, sm. letter. scherz. chi ha fama di gran sapiente; sapientone
uomo essecrabile, che patisca per cristo chi per la sua sembianza patisce? o non
, ii-1472: si domandi invece: « chi è che assomiglia più, tanto da
serie. campailla, 8-31: capir chi vuol di adam gli interni orrori,
un suono. foscolo, iii-1-60: chi legge con i greci moderni o con la
a liberarmi / da mala sorte, / chi la mia morte / a protrar venne
sol capo e perciò sola un'intenzione. chi ti vede può dirti visione di pace
. -con riferimento iron. a chi tiene un atteggiamento compiaciuto e superbo e
l'occhio. rovani, 3-ii-106: chi... guarda dappresso quelle fronti riquadrate
di stagione. gozzano, i-736: chi la ricordava ventenne, la ricordava così
anche sostant. 2. sm. chi vive nel ricordo del passato, vi si
conoscimento, disse: « signor tale chi son io? ». nomi, 7-37
le stoffe con quel tocco sapiente di chi le conosce e di chi conosce il loro
sapiente di chi le conosce e di chi conosce il loro prestigio...
si dica nel volgar parlare: / « chi vuole amici, in pochi faccia pruova
/ quest'è perché si truova / rado chi dir si possa vero amico. ariosto
fronda nocente le crudeli matrigne, e chi, la morte / mescendo con la
i-534: ben cante -e perda prova / chi a sua donna rinova. stefano protonataro
ma eu suffru in usanza, / chi ò vistu adessa bon suffirituri / vincili prova
ben venuto! ben vorrei vederlo. a chi somiglia? a te p p
molte pruove di se stesso, amare chi ci corregge, studiare molto i difetti e
di vista. stufiarich, 3-192: chi osservava più saggiamente e non si confondeva,
si maritò a un certo vecchio con chi ella stette fino a duoi anni fa,
un terzo del consueto raccolto; gli altri chi un sesto, chi un quinto;
; gli altri chi un sesto, chi un quinto; ma ciò basta a prova
toma tal qual e'si move, / chi pesca per lo vero e non ha
del padule d'orgta, pi: chi contra farà, sia punito per ciascuna volta
affannandosi gli accusanti e le prove a chi più conficcarli,... fecero di
, 2-4: la pruova or si vedrà chi di noi sia / piu degno de
alla fine di tale opere si vedrebbe chi di noi si ingannava. brusoni,
ingegnono di storpiare dalla via della verità chi vuole fare bene. m. villani,
la provanza. benvoglienti, qgv-6-112: chi vorrà mai credere a scrittori che sono
latini, rettor., 48-14: chi vuole bene dire e bene dittare conviene
casti, ii-4-24: né la carica ottien chi da me stato / non è prima
limitazione. tavola ritonda, 1-336: chi vi prova la prima volta di battaglia
ciascuno di provare la sua sorte, e chi di loro l'ha favorevole nel trarre
di loro fece. guidiccioni, 1-86: chi ti sospinge e chiama / a
tutte a un modo, / e chi una ne pruova / quasi tutte può dir
. tedaldi, 1-11 (33): chi di riccheza in povertà si truova,
in povertà si truova, / e chi di liberiate in ubidienza, / e chi
chi di liberiate in ubidienza, / e chi à moglie, ed ella un altro
che ogne bon servire è meritato / chi serve a bon signore a piagimento.
non sa che cosa sia il male chi non ha provato il bene. piccolomini,
l'abbia provato. giuglaris, 148: chi provo una volta il mare in furiosa
i... i creda ciascuno a chi dentro v'è stato / e per
p arrigo baldonasco, 394: chi à t suo presto prova / c'o-
io come / pesa il gran manto a chi dal fango il guarda, / che
amore. pigna, lvi-130: ma chi fia mai che da begli occhi invole
costì come qui. algarotti, i-v-324: chi ha fatto un viaggio o due a
in don da lambertaccio, / per chi dolor di testa il dì provava, /
e frigidi. forteguerri, 17-3: chi beve per dar dolce soccorso / a
dottrina nova: / la paria, chi no laprova, / ià non sa che
(119): mostrasi sì piacente a chi la mira / che dà per li
core / che 'ntender no la può chi no la prova. cino, iii-14-14:
tal guisa vivo, / pietà n'avria chi più m'à 'n suo proverbio;
non lo può saper bene se non chi li ha provati. t. contarmi
prova. d. bartoli, 9-23-54: chi non la si vede innanzi [la
sua. ponzela gaia, 13: chi se averà avantato e noi possa provare,
codice civile del 1865, 1312: chi domanda l'esecuzione di un'obbligazione deve
di un'obbligazione deve provarla, e chi pretende esserne stato liberato, deve dal
2697: 'onere della prova '. chi vuol fare valere un diritto in giudizio
fatti che ne costituiscono il fondamento. chi eccepisce l'inefficacia di tali fatti ovvero
già; sempre scusare, difendere: chi sente voi altri, son tutti galantuomini
altra no. cione, xvll-524-9: chi tacie non voler provare / cosa che nom
suoi scolari in medicina, trovò che chi continuo mangiasse nove dì petronciano diverebbe matto
, par., 24-105: di', chi t'assicura / che quell'opere fosser
cotali artefici, se non si ritrovasse chi cotal arte esserci- tasse. mazzini,
che noi intendiamo di pruovare, che chi urta con più potente di lui non fa
nuoce /... / né veracie chi legie / ed ascolta rasgione e torto
debbano farlo pubblicare [il nome di chi avrà brogliato], quando se faranno le
più celare. anonimo, i-517: chi mi tene in suo potè / ciascuna
allento: / che 'n cotal porto provi chi 'l mi dène. sercambi, 2-i-209
. compagnia della lesina, ii-61: chi vuole imparar a nuotare prima si prova
in lor et in uomini prova / chi de vertu ben fornito si trova. velluti
le cose amare / mostran veracemente / chi ama lealmente. cino, iii-84-q:
oro. proverbi toscani, 39: chi è misero e mendico, provi tutti e
amico. ibidem, 115: chi ha buona lancia, la provi al muro
non sa che cosa sia il male chi non ha provato il bene-..
ha provato il bene-... chi ha provato il male, gusta meglio il
la pace e non la stima, / chi provato non ha la guerra prima.
la guerra prima. ibidem, 261: chi vuol troppo provare nulla prova. giuliani
mamma; mio dio, che disgrazia! chi non prova, non crede.
o riscontrati direttamente dal giudice o da chi è in posizione simile a quella del giudice
: questo per isperienza e provato che chi non si fida mai sarà ingannato. d
che le provate. -sm. chi possiede capacità operative fondate soltanto sulresperienza,
cassola, 2-236: lui non sapeva nemmeno chi fossero, questi compagni, ma fossero
folle, me dico, simiglia / chi segue 'l suo dannaggio e al prò
approvato. cavalca, vii-37: non chi se medesimo commenda è rovato, ma
uno buono e leale uomo, testimonio di chi è la quantità e somma di soldi
si portano. moscheni, 194: oggidì chi non sa provecchiarsi negli ufici e migliorare
. e. cecchi, 8-122: chi saprà mai l'epoca e la provenienza di
di tizio o di caio; ma chi era, che consistenza aveva colui che li
. e. cecchi, 8-209: per chi provenga dalle solenni rovine di olimpia o
. bruno, 3- 227: chi vede il ritratto di elena, non vede
addomandò lo provenzale fosse stato, che chi non è reda de la bontade perdesse
ben intese dai toscani moderni, che chi tutte quelle levasse farebbe il libro molto
balducci pegolotti, i-211: scotano provenzalesco chi vende denari 4 per cento. carducci
', 'infievolire '... chi non volesse credere che fosse una inclinazione
tirannico e proverbiante. 'dimmi con chi vai.., 'con quel che
e della 'sciuer- ta 'a chi meriti d'essere proverbiata. -assol.
ottimamente ». varchi, v-36: chi sgrida alcuno, dicendogli parole o villane
in se stesso. guarini, 1-iii-17: chi domin non s'adirerebbe sentendosi proverbiare e
superbia / doctos 'da non so chi, l'ignaro volgo / i letterati sprezza
lanzi, 1-4-60: non proverbierà tal etimologia chi nella mia tavola de'dialetti avrà notato
che difficilmente s'intendono se non da chi ha pratica de'luoghi dove quel proverbiare
ma proverbiato. marino, vii-309: chi avesse veduto cristo vestito di viltà,
vivo, / pietà n'avria chi più m'à 'n suo proverbio; /
davanzati, 1-38 (6f4: chi dona il cor per un levar di cilglio
proverbio l'ho 'nteso: / chi tutto vuole, nulla dè avire.
èe vero lo proverbo: / chi vuol conoser l'omo diali destro. petrarca
, 105-31: proverbio 'ama chi t'ama 'è fatto antico. boccac
peroché 'l proverbo / dice: chi tace, mostra che consenta.
arabo in suo proverbio dice: / « chi dona aqua a la p
, / dice un altro proverbio; e chi inven- tollo / ebbe un ingegno assai
fattasi alla finestra proverbiosamente disse: « chi picchia là giù? ». bembo,
questa desolata e melica esclamazione: « chi sa ch'or'è: stiamo all'oscuro
prima parte di questo libretto / a chi 'l riguarda mostra apertamente / la camion che
assol. boterò, 11-220: chi pianta, chi traspianta, chi provigna;
boterò, 11-220: chi pianta, chi traspianta, chi provigna; / chi
11-220: chi pianta, chi traspianta, chi provigna; / chi ha vanga in
chi traspianta, chi provigna; / chi ha vanga in man, chi vomere e
/ chi ha vanga in man, chi vomere e chi ronca. = dal
ha vanga in man, chi vomere e chi ronca. = dal fr. provigner
giornale). carducci, iii-25-133: chi mi conosce sa bene ch'io non
e parecchi altri che siano grammatici, chi praticamente e chi teoricamente, nelle lingue
altri che siano grammatici, chi praticamente e chi teoricamente, nelle lingue dotte dell'europa
18. sm. e f. chi è originario, indigeno di una determinata
fi americani loro sudditi. 21. chi vive in un centro minore (in contrapposizione
ultime mode), considerati tipici di chi vive o proviene dai centri minori di un
il tratto o anche lo stile di chi vive lontano dalla capitale). gianelli
mentalità considerati per lo più tipici di chi è originario o risiede nei centri
aggiornamento, ristrettezza di orizzonti culturali di chi opera al di fuori dei centri di
mentalità considerati per lo più tipici di chi è originario o risiede nei centri minori
, 7-345: deve viaggiare in francia chi vuole ritrovare ciò che avanza in europa
; mancanza di aggiornamento culturale propria di chi opera al di fuori dei centri di
, considerati per lo più tipici di chi vive o proviene dai centri minori di
impacciati considerati per lo più tipici di chi vive nei centri minori di un paese
sm. (plur. -i). chi controlla la corretta intonazione delle voci delle
doviziose, dovevano esser tremendamente provocanti per chi le vedeva. bocchelli, 14-25: dove
provocativo. 7. sm. chi, con il proprio ingiusto comportamento,
8. dir. disus. chi prende formalmente l'inizia- tiva di citare
non meno [gli utopiensi] puniscono chi ha provocato alcuna persona a lussuria che
metta in crisi le convinzioni acquisite di chi guarda (e legge) e lo provochi
perché troppo provocasse. carducci, iii-27-22: chi provocò? chi fece la parte del
carducci, iii-27-22: chi provocò? chi fece la parte del frate dogmatico che rivede
una belva. giuglaris, 375: chi senza legno naviga mari, chi senza
375: chi senza legno naviga mari, chi senza provisione satolla popoli, chi assoda
, chi senza provisione satolla popoli, chi assoda le acque, chi agghiaccia il
satolla popoli, chi assoda le acque, chi agghiaccia il fuoco, chi a pesci
acque, chi agghiaccia il fuoco, chi a pesci predica et è sentito, chi
chi a pesci predica et è sentito, chi leoni provoca e non è sbranato.
credere che oscena sia la vita di chi scrisse, ma è il provocare altrui a
tassate di svergognato, lascerò cmaltri giudichi chi sia men modesto, o quello che
modesto, o quello che, per tassare chi mai non l'offese, cerca di
9. sm. chi è sfidato a duello. s.
. 10. dir. disus. chi è citato, convenuto o chiamato in
lì, sarebbe stato egualmente difficile, per chi le comandava [le truppe],
reticenze così naturali, allora, in chi aveva da temere sempre, e tanto più
timida, taciturna con me, come chi avesse bisogno d'amore e di pietà;
stridula, provocatoria. manzini, 12-45: chi sa che non si salvi qualcosa di
per le sinistre è provocatorio... chi, in buona fede, parla e
, 6-151: non mancò in questi secoli chi seguisse il costume di mandare un guanto
totale ruma. agostini, 1-58: chi vuol prevedere al ben publico non mira ad
or- léans. loredano, 3-47: chi ha saputo generarvi ha saputo ancora prevedere