s'òn perfascia, / ah, chi più doveria portar mie fascia; / di
): vede perfettamente onne salute / chi la mia donna tra le donne vede
di venere che una donna stava dubbiosa chi di due amanti che la seguivano l'
santo omo laxà-1 depoe sì alcum disciporo chi lo seguise perfetamenti? s. bonaventura
affermare quale ella sia, perché non è chi possa perfettamente penetrare nel cuore e nel
la sua persona. cavalca, 20-27: chi vuole seguitar cristo perfettamente dee spregiare pena
plur. -gì). ant. chi si immischia in cose vane; curioso
e letter. spergiuro. -anche: chi promette in malafede o non mantiene una
sue. lorenzo de'medici, i-40: chi rompe un sacramento e'diventa periuro.
del tribunale. periziatóre, sm. chi esegue una perizia; perito arbitrale.
sotto del gigante. -figur. chi circonda, attornia una persona. pulci
de'conti, i-62: seguendo di chi m'arde i passi e torme, /
reca e fregio in un tempo a chi palese la porta. segneri, iii-1-162
gianni è una perla d'uomo. ma chi sa! / gli amici, l'
ho affidato! 9. chi eccelle fra i suoi simili per particolari
con valore antifrastico e iron., chi vi si segnala per vizi e malefatte.
! il loro lampo colpiva come folgore chi ardiva affissarla. 11. agric
... non hanno rivali per chi, dopo cena, desidera continuare « all'
sciupare un bene prezioso facendone parte a chi è immeritevole di riceverlo (e tale
sm. (femm. -a). chi si dedica alla lavorazione o alla vendita
s. v.]: 'perlaio': chi lavora le perle. 'la perlaia',
loti in italia, non penso che fallarebbe chi dicesse che fusse il vero loto,
banti, 10-363: alla fine, chi te l'ha detto che non è
; luccicante. cesariano, 1-61: chi [festoni] facti de papero pincto e
facti de papero pincto e concrispato e chi de auricalco perlucente batuto tenuissimo quale pervolando
della colonna, contro la luce, chi scorgerebbe in te così abbacinato la sostanza
follìa ancor permanente di credere che chi non succhia il purissimo latte delle balie
consiglio superiore. lo dicono. ma chi comanda è la commissione permanente composta dei
-sm. nel gergo delle caserme, chi svolge il servizio di leva, in
!: formula di augurio rivolta a chi resta da chi è in procinto di
formula di augurio rivolta a chi resta da chi è in procinto di allontanarsi da un
[s. v.]: a chi si augura buon viaggio, questi risponde
. albertano volgar., ii-2: chi breve tempo per vergogna non soffera la
permesso di non aver compassione alcuna a chi è di religione differente dalla nostra.
). dare (da parte di chi ne ha l'autorità politica o giuridica
. pascoli, 587: ci fu chi non mi volle allato / nel mondo,
mondo, così larga via; / chi non permise che, sia pure, /
permiano. savinio, 301: chi mai pensò di misurare il grado di
. granucci, 1-34: voi vorreste che chi degenerasse dalli avi fosse bandito dal consorzio
0. rucellai, 2-14-2-205: chi conosce la permischianza delle contingenze mondane l'
, consentimento, permesso (dato da chi ha l'autorità morale o politica o
b. croce, i-3-241: solo chi collochi utile e morale l'uno accanto
/ ivi splendeo la reggia. / ma chi permuta i regni o gli disface?
g. f. pagnini, 2-ii-173: chi avesse in un anno ricevuto il genere
superio re a quello di chi che fosse. b. croce, ii-9-78
? / rispondete! - dicea - con chi ragiono? -asta di un campanile.
quest'ultimo [governo] il tenne chi dappoco, chi moderato e non sanguigno:
governo] il tenne chi dappoco, chi moderato e non sanguigno: ogn'uno
-chi detiene il primato in qualcosa; chi costituisce l'espressione massima, l'apice
determinata dote, di un carattere; chi raggiunge l'eccellenza in un'attività.
altre belle e dotte armonizanti, / chi 'l fondo pian d'una viuola appoggia /
. maria maddalena de'pazzi, vii-322: chi vuol sapere quant'anime buone son nel
pera sue. lastri, ii-184: chi vuole delle frutte in quantità da mangiare
su'peri, su pie'peri: di chi va arzigogolando cose più ingegnose che vere
prov. proverbi toscani, 27: chi vuole un pero ne ponga cento,
un pero ne ponga cento, e chi cento susini ne ponga un solo.
questa non è cosa necessaria, che chi non vive ad altrui e'viva però a
, 297: però, vedi tu? chi compera spende quello superchio e stassi a
soria. giamboni, 10-29: « chi d'infamia d'alcuna macula si sozza
arme. poliziano, 1-607: tristo a chi si confida in bel colore, /
, / ma per fame cruccioso / chi d'amor per innanzi si notrica. idem
bono sengnore / quand'omo, a chi combatte, / s'arende peroltrato,
implorazione. brigatole sale, 2-148: chi non s'arrende al perorar d'un
sm. (femm. -trice). chi perora, sostiene, difende una tesi
perpero. monte, 1-75-6: chi or si mostra, di tal guisa il
conosce la causa dell'attentato, né chi lo perpetrava. ghislanzoni, 18-190: vi
femm. -tricé). disus. chi compie un'azione disonesta, illecita,
li examinati molto bene senza alcuna tortura chi sono li altri perpetratori de simili inconvenienti
quelle colpe. garibaldi, 1-34: chi si curava del perpetratore d'un delitto
cuore qualunque si corronpe per fenmina e chi vuole l'anima sua condannare in perpetuale
, 1-1-253: comunicherò tutta l'invenzione a chi piacerà a s. m.,
vano l'ordine d'essa natura: e chi si è dato a perpetuarsi ne'figliuoli
). gelli, 7-205: chi è principe, finalmente, [desidera]
governi di ricchissime provincie a vita di chi gli ha e passando anco dal padre
, di lampade che si accendono, chi t'inscenò nel cielo più vasta più ardente
levò alli troiani così orribili incendi? e chi cacciò delle navi tanti fuochi? quantunque
sono perpetui. guicciardini, 2-2-33: chi si fa autore di fondare stati nuovi
all'istante o produrrebbe un asma perpetuo in chi avesse la temeraria curiosità di contemplar l'
perpetua gara, e contendevano tra loro chi fosse tra lor dui più maledico, più
gelo, ma al perpetuo calpestio di chi passa, regge non pertanto ancora,
informazioni esatte. -anche: stato di chi non può prevedere ciò che può avvenire
molta perplessità e sospizione nell'animo di chi le riguarda. g. p.
e dir d'esser sudato: di chi ha autorità di far quel che vuole.
induce vizio. aretino, 20-121: chi piscia come le altre è come le altre
: sai tu com'ella va? chi 'mbratta spazzi / e chi piscia rasciughi.
ella va? chi 'mbratta spazzi / e chi piscia rasciughi. g. c
g. c. croce, 92: chi piscia sotto la neve forza è che si
petrocchi [s. v.]: chi non piscia in compagnia o fa il ladro
che pisciavan da'bellichi': per canzonare chi racconta frottole o cose vecchie favolose.
medico, s'imbuzzara del medico: chi è sano non ha bisogno di cure.
bisogno di cure. - anche: chi si comporta rettamente non teme la giustizia
. l. salviati, 19-60: chi piscia chiaro si fa beffe / del medico
al medico. tommaseo, 2-ii-396: chi piscia chiaro s'imbuzzara del medico.
-anche: piccola quantità di orina emessa da chi minge frequentemente. c. e
farò cavaliere sconcacado. brancati, 4-79: chi si corica coi bambini, si alza
. (femm. -trice). chi pratica la piscicoltura; allevatore di pesci.
che trovan gettan dalle mura: / chi colla conca o vaso da viuoli /
, 8-2-95: non si dice, a chi è di buona pisellaia, 'dolce
allusione al movimento dondolante, cascante di chi sonnecchia. pigolino, sm. sonno
schiacciare in ufficio. palazzeschi, 9-186: chi riusciva ad attaccare un pisolino entrava al
pispiglia, sm. ant. chi divulga notizie false e malevole, pettegolezzi
trilli alla finestra, / augellin, chi t'ammaestra / con tai note a
e pispigliando nel buco delle orecchie che chi ama di durar fatica in questo mondo
, 3-131: o sfolgoreggiante beltà! chi la vede imminchionisce: agghiacciasi sotto gli
passavano. 4. prov. chi semina fave pispola grano: per raggiungere
adeguati. proverbi toscani, 26: chi semina fave pispola grano. = denom
chiacchierare sotto voce; detto così perché chi è discosto non sente altro che un
sente altro che un suono come di chi non facesse se non 'pissi pissi'
diavol croce, / vale un tesoro per chi sta 'n sul noce. giov.
avrebbe egli tolta senza una pistola di chi la mandava e senza un breve di
né le cose del mondo, perciocché chi le ama non ha la carità di dio
il cancaro e la fistola / a chi non t'ha per poeta eccellente / e
condussero prigione a titolo di non sapere chi si fosse. /. getti,
la legge è una pistola che difende chi la tiene bene nel pugno.
/ ogni difficoltà e far restare / addietro chi si sia, basta ch'io metta
valerio massimo volgar., i-475: chi per istrettezza è costretto di venire a
persone trapassassero della presente vita senza avere chi udisse le loro confessioni o chi gli
avere chi udisse le loro confessioni o chi gli comunicasse. 2. che
benvenuto da imola volgar., ii-181: chi non sa che scipione nascica meritòe tanto
pistolettatóre, sm. letter. chi usa la pistola per rapine, estorsioni
, i-137: vedive'che pur ci ha chi sappia con l'armi stampanare questi pistolotti
pistóne2, sm. ant. chi va a piedi (contrapposto a chi
chi va a piedi (contrapposto a chi va a cavallo o in carrozza);
, sm. ant. e dial. chi impasta e cuoce il pane;
il pane; fornaio. - anche: chi vende il pane. ugieri apugliese
credere di abbondarne. 2. chi pesta i cereali in un mortaio.
le capre. marino, 1-17-119: chi giù s'attuffa e chi risorge a galla
, 1-17-119: chi giù s'attuffa e chi risorge a galla, / chi balza
e chi risorge a galla, / chi balza in aria e chi nel mar si
, / chi balza in aria e chi nel mar si corca; / altri portato
ingrato. giralai cinzio, 1-86: chi si propone i buoni autori, messer
legume [la fava] stimolatore, in chi se ne cibi, dei sogni più
et egizzia? bruno, 3-1114: chi ha buon senso e non vede del profitto
facezia o motteggiamento fra essi; anzi, chi veduti in quel punto e considerati gli
nievo, 735: fosse effetto di chi ci mangiava addosso o degli scarsi e pitagorici
udendo per l'altra incomposti clamori di chi al fuoco disperatamente gridava, ebbe orecchio
suo agio, a una manigolda con chi e'faceva agli amori. tassoni, 2-33
a. f. falconetti, 1-62: chi non ha notato mille volte la pitanga
mi aveva colto sul serio; e chi sa che cosa avrei scritto a quei
. mus. nell'antica grecia, chi eseguiva col flauto gli inni in onore di
onore di apollo pitico. -anche: chi accompagnava col flauto i cantici o monologhi
ùlulo del lupo. -figur. chi imita o segue in modo rozzo,
-chi; femm. -a). chi è costretto dall'indigenza a vivere di
uno batter da pazzo o da pittocco: chi picchia? pagliari dal bosco, 146
: argomento di scherno e di lazzi per chi lo nutriva, pitocco parassita.
]: 'pare un pitocco': anco chi non accatta, ma ha l'apparenza di
. 2. per simil. chi, conducendo negoziati su posizioni di netta
.]: 'fa il pitocco': anco chi ha da campare, ma è tirchio
de seta tanto mangnia, / che chi vene da la spangnia e re marocco /
in mano il nome di pittone a chi professava di rispondere e d indovinare per
oracoli. -figur. scherz. chi esprime giudizi in forma apodittica, assoluta
, 3-152: * pitto \ non so chi sia o che sia, ma da noi
/ e ben mal si consiglia / chi per quella s'aggira, / ché se
nelli, i-7 (29): a chi salta in bestia, a chi minaccia
a chi salta in bestia, a chi minaccia / per ch'ai sacchetto suo son
particolarmente basso di statura in confronto a chi sta vicino. malagoli, 300:
. nieri, 3-152: non so chi sia o che sia, ma da noi
, idee che si vogliono significare a chi non è presente (e tale forma
sm. (femm. -trice) chi si dedica, come professionista o come dilettante
sorte che, con maggior satisfazione di chi remira e giudica, viene ad istoriar,
croce, 2-54: qualche guadagno ha chi gioca di scrima, / un musico,
anche 'pittore da mazzocchi', perché a chi dipigne sgabelli, come a chi dà di
a chi dipigne sgabelli, come a chi dà di bianco al muro, d'
nulla. -pittore della domenica: chi si dedica alla pittura durante il tempo
. 2. per estens. chi esegue illustrazioni per libri o giornali.
esecutore). - pittore pietrista: chi decora le pareti interne di un edificio
dipingono perché la pittura costa cara e chi ci guadagna con la pittura non se
sol gentil pittrice. 4. chi oralmente o per iscritto descrive, espone,
più che duemila tende ordinate simmetricamente. chi non l'ha mai visto, non
quella miglior forma / che ha saputo chi l'ha fatta. bruno, 3-843
; truccatura. fagiuoli, x-142: chi è brutta, e s'arrovella, /
, imbiancare. giordani, vi-23: chi... pitturò le camere e logge
scherz. tintore (con riferimento a chi si tinge abitualmente i capelli).
morbi pituitosi. pallavicino, i-20: a chi sogna una goccia di pituita nella gola
genera. 2. sm. chi è affetto da sifìlide; sifilitico.
s. bernardino da siena, 63: chi credi tu che possa più, o
di noi. casti, vi-321: chi è più forte e chi più vai,
, vi-321: chi è più forte e chi più vai, / la ragion sempre
/ digu avir confurtanza / eu, chi amu e timu e servii a tutt'uri
servii a tutt'uri / cilatamenti piu chi altru amaduri. gallo da pisa, xxxv-i
variamente combinati. giamboni, 10-14: chi al mondo piace, a dio piacer non
o falsa speme di trovar quiete / in chi contuplicar fa le moleste, / ch'
5-138: galeotto fu 'l libra e chi lo scrisse: / quel giorno più
lo tenere. cavalca, 18-34: chi bee dell'acqua, cioè della grazia
onore, e te l'impara, / chi ne discende, non vi sale piue
radici de 320 posta sopra 40; chi è il proposto. piccolomini, 10-303:
lei non vedea. rovani, i-20: chi pensa a codesta divina adolescenza della vita
e in nostra contri n'è un / chi de li aotri è pu axerbo.
ver, ma non però credibile / a chi del senso suo fosse signore; /
dante, inf., 15-102: dimando chi sono / li suoi compagni più noti
della lirica. gioberti, 1-iv-574: chi la perdona alle sette magagnate e cancherose
: i'l'ho più volte (or chi fia che m'il creda?)
,... è parso a chi ha qualche cervello e nelle cose degli uomini
comandò che a alcuna persona mai manifestassero chi fossero. storia dei santi barlaam e giosafatte
confini 30 e più luoghi sono presidiati, chi di più cavalleria o fanteria, chi
chi di più cavalleria o fanteria, chi di manco, secondo la qualità.
abbondio... stava zitto come chi ha più cose da pensare che da dire
ottomani sono di questa natura, che chi gli dona più tesoro o, come noi
pover visse e pover se morì. / chi altro cerca non intende più. guicciardini
del fiume. bocchelli, 1-ii-115: chi vuol far carriera... ha da
saper più. -per estens. chi ha maggior valore, competenza, esperienza
più tardi!: formula di commiato da chi si prevede d'incontrare nuovamente nella stessa
? ditemi, signor simplicio, tra chi credete voi che quest'autore mettesse maggior
e la quiete? -chi più e chi meno: in misura diversa a seconda
ambiziosi portamenti accendano, ne'petti di chi non possiede, voglia di possedere.
, che non fanno al caso; come chi non coglie nel punto. pirandello,
alta e nuda affatto di capelli. chi può essere? chi non può essere?
di capelli. chi può essere? chi non può essere? -per indicare un
tommaseo [s. v. j: chi conobbe alessandro manzoni giovane mi diceva un
po'di più. -fare a chi più: tentare di superarsi a vicenda
piede si rizavan su e facevano a chi più alte cose e soze scagliare.
, viii-253: spesso farebbe più, per chi ha ragione, avere avuto el primo
allora non sapeva più che per vista chi tu ti fossi. mazzini, 40-263:
: legami che non tengono più che tanto chi brama garbugli e ha mandato giù la
. fra giordano [manuzzi]: chi perde il cavallo ben si duole,
perde il cavallo ben si duole, chi perde una torre, più; chi perde
, chi perde una torre, più; chi perde il figliuolo o padre, più
il figliuolo o padre, più; chi perde gli onori e le ricchezze, più
vincono. proverbi toscani, 115: chi ha fatto il più può fare il
si disperdono nei vari alberghi, e chi più ne ha, più ne spende
chiamasi per antonomasia il nostro. e chi più n'ha, più ne metta:
scender da monte mirabel altera / in chi bianche ^ a con obiecto pugna, /
come / pesa il gran manto a chi dal fango il guarda, / che
piume. guarini, 442: signor, chi per favor d'aure seconde / il
/ pensier non mio, ma di chi chiaro il rende. ciro di pers,
. s. degli alienti, 2-583: chi serà quello... tanto tenero
dante, purg., 1-42: « chi siete voi che contro al cieco fiume
la barba appunto ha messe: / chi sì, chi no direbbe che l'avesse
appunto ha messe: / chi sì, chi no direbbe che l'avesse. tasso
invidia un tempo e dolce scorno / a chi l'un l'eteme piume /
alamanni, lxv-34: molti furon a quistion chi avanti vada, / o piuma ornata
trono dei piuma. -figur. chi ha scarso peso sociale e culturale.
cinguettavano le pispolette:... chi volava in cerca di pagliuzze, chi.
. chi volava in cerca di pagliuzze, chi... di radicine;.
piumacciuoli e origlieri per conciliare il sonno a chi dovrebbe vegliare. -per estens
paiano sostenere tutto quel carico, sicché chi li vede n'àe rancura e però dice
un dolce paradiso. leonardo, 2-96: chi disputa abegando l'alturità, non adopra
non la seconda volta, di maniera che chi sa fare il mestiere pare che più
adempir le vostre obbligazioni, c'è chi ve lo darà infallibilmente, quando glielo
singolare di tutti. guerrazzi, 1-344: chi può non benefica i suoi, piuttostoché
usura [papa gregorio] e scomunicò chi la facesse piuvica. statuto dell'università
carne, tute rizza, / che a chi se sia le fa vegnir la pizza
. (femm. -a). chi fa e vende pizze. ojetti,
salita santa teresa, a sinistra di chi va a capodimonte. ojetti, ii-117
. p. della valle, 3-337: chi lo pizzica [il sultano] di
pizzica [il sultano] di qua, chi lo tira di là; lo pigliano alle
lo pigliano alle volte in aria; chi per le gambe, chi per le braccia
in aria; chi per le gambe, chi per le braccia e chi per la
le gambe, chi per le braccia e chi per la testa, e lo portano
frugoni, 3-ii-411: a'tempi d'oggidì chi pizzica ha pizzicata; chi susurra ha
d'oggidì chi pizzica ha pizzicata; chi susurra ha salvo condotto; chi ha
pizzicata; chi susurra ha salvo condotto; chi ha l'unghie lunghe ha la panza
condite con le salse forti o di chi si compiace degli odori, che in fine
cose mal fatte, e zara a chi tocca e chi l'ha per mal si
fatte, e zara a chi tocca e chi l'ha per mal si scinga, o
g. f. achillini, 51: chi altri spirti aver se tien più cari /
spizzico. abba, 22: vecchio chi muore!, soggiunse il pievano porgendo la
fare la pizzicata. landolfi, 2-161: chi caricava il proprio fucile dalla bocca pestandovi
fucile dalla bocca pestandovi dentro lo stoppaccio, chi, avendolo già caricato, aggiungeva una
frugoni, 3-ii-411: a'tempi d'oggidì chi pizzica ha pizzicata; chi susurra ha
d'oggidì chi pizzica ha pizzicata; chi susurra ha salvo condotto; chi ha l'
pizzicata; chi susurra ha salvo condotto; chi ha l'unghie lunghe ha la panza
di pidocchi. lippi, 6-57: chi per la pizzicata, che produce / il
lor usci, gli andavan bezzicando / chi la pancia, chi i lombi,
gli andavan bezzicando / chi la pancia, chi i lombi, chi le mele:
la pancia, chi i lombi, chi le mele: / ed ei dalle palmate
. i., originariamente bottega di chi vendeva piccole quantità o pìzzichi: cfr.
e la 'diritta'a nessun duole: / chi ha le carte in man, fa
. e ma ri, 5-202: chi vuol bene dà pizzichi! io.
il pizzicor della gelosia che il merito di chi li favorisce. salvini, v-2-4-7:
: aristofane fu un certo umore, come chi dicesse, acetoso, salato e col
limitato. guerrazzi, 2-438: noi chi siamo? un pizzicotto di gente seminato
apparato chimico. imbriani, 6-196: a chi talvolta intercedeva pe'furfanti, solea rispondere
i polpastrelli delle dita nel gesto di chi sparge il sale, come gesto di
prossimo a dio, come essere placabile a chi l'offende. corona de'monaci,
tuoi cultor propizio, / propizio a chi t'ignora. -conciliante (con
spirito, cioè che uccide spiritualmente e chi dice e chi ode. 2
che uccide spiritualmente e chi dice e chi ode. 2. mitigabile,
dì nimica ira per aver pace da chi non facea guerra. d. bartoli,
non... non possendo placare chi era con loro sdegnato. giuseppe flavio volgar
per placare era sempre tirato in ballo chi doveva far da guanciale.
placati e tanto piacere e vale / che chi qui lo odiò lassù l'onora.
dante, par., 16-117: a chi mostra 'l dente / o ver la
tal passione è libero, e similmente chi è acceso d'ira e colui che è
bernardino da siena, 948: a chi dà limosina drittamente come debba, gli
su cui è indicato il cognome di chi vi abita o la denominazione di una
alcune chiese, indicante il nome di chi li ha offerti acquistandoli o versandone il
all'uscio di casa con l'indicazione di chi vi abita. serao, i-610:
innata o acquisita, propria di chi è calmo, pacato, sereno,
inenarrabil placidezza, / con cui molce chi awien che steso scriva? nievo,
un'età chiara e serena, / chi dell'immenso regger può la somma? /
dell'immenso regger può la somma? / chi del profondo moderare il freno? filicaia
riferimento alla condizione di presunta serenità di chi muore, in quanto finalmente liberato dalle
e continuate con dei colloqui propri di chi veglia e parla a tuono. d annunzio
l'arte la dottrina e tutto a chi lo volesse, contento a restarmene in
mirto e di ginebro / m'invola chi mie sponde orna e rinverde. /
onde rimbonbando porge un piacevole temperamento a chi arde dal troppo calore? patrizi,
molto vasta o sconfinata e lontana da chi parla, talora indicata in modo
dante, par., 13-4: imagini chi bene intender cupe / quel ch'i'
plaga d'indistinte giornate, di cui chi riesce a cogliere e fermare l'atmosfera
altrui'. plagiàrio, sm. chi compie plagio di un'altrui opera dell'
plagiari e copisti. 3. chi segue rigorosamente un modello di vita e
di concetti. algarotti, 1-x-135: chi non dovria credere che i franzesi,
]: 'plagio': delitto di chi comprava un uomo libero e lo teneva
teneva o vendeva per servo; o di chi persuadeva ad un servo di fuggire dal
. lapidario estense, 152: chi 'l tene [il calcedonio] al collo
vertute [lo zaffiro], che, chi l'àe cum sì, e è
moti planetari. nievo, 1-vi-271: chi sa infine se la terra occuperà ancora lo
puotesi far piantario, cioè ciliegeto, chi spande in questi mesi e'noccioli loro
perlopiù nelle ultime desinenze delle sillabe di chi canta con grazia e tenerezza, e anco
creatura, /... / chi ti plasmò sì formose le braccia? /
). lacopone, 92-115: chi sta nel terzo stato del novo adam
aveva fatto di terra. 2. chi modella con la creta o con un'altra
luce. 3. figur. chi ha cura della formazione spirituale o culturale
dovrebbero essere... ammonimento a chi ancora (la maggioranza stragrande) poltre
marmo? r. longhi, 499: chi è mai questo sluter nostrano, rimbombante
una statua. rovani, 3-ii-218: chi oserebbe, se si dovesse fare il
. intr. gesticolare muovendo le dita come chi modella la creta. viani,
. (femm. -trice). chi manipola la creta, la cera,
una finestrella, per la quale a chi vi veniva parlava. landino [plinio]
landino [plinio], 260: chi non si meraviglierà che per avere solamente l'
patria loro, domandai se sapevano da chi fosse architettata la chiesa del rosario.
plateali sopra di me, se da chi mi ama non mi fosse stato scritto e
r. longhi, 162: chi ne saprà mai nulla di questo viso
intesero i platoni. -iron. chi si atteggia a possessore di grande conoscenza
possessore di grande conoscenza e autorità; chi si dà arie ingiustificate di grande pensatore
e, fatto poi seco amicizia, dimandogli chi lo inviasse per la via di platone
. saluzzo roero, 3-ii-205: misero chi solcando il mare infido / vede apparir
vergognar le muse. vittorelli, i-21: chi non plaudea ne le dorate logge /
. col compiaci mento di chi rivede un amico che lasciò ignorato e che
plauditóre, sm. letter. chi manifesta con applausi la propria approvazione o
rendono il suo colorito men plausibile a chi ama il vero. pellico, 4-47:
alla cittade trasportar. grossi, ii-302: chi i tronchi a rimondar, chi s'
: chi i tronchi a rimondar, chi s'affatica / a squadrarli, chi ha
, chi s'affatica / a squadrarli, chi ha cura che il pesante / carco
tespi). guarini, 1-ii-2-296: chi lor avesse detto in quel tempo:
dà d'ogni accidente la colpa a chi non le va bene a gusto. lancellotti
sottoposti, ma non al modo di chi s'immerge nel fango della plebaglia senza
agli spettacoli, gli schiavi pessimi e chi, consumato il suo, campava su i
tradizione. de roberto, 590: chi può dire che cosa uscirà dalle urne a
. carducci, ii-1-5: a chi di nobiltade i quarti poi mi chiede
elevato. moneti, 4: v'è chi con eretici concetti / in mente ancora
, 4-34: io vorrei essere risoluto da chi ne sa sopra cotal materia s'è
degno d'esser chiamato gentile nel sangue chi sarà plebeo ne la vita. scannelli,
con viso ruvido e con parole sgraziate, chi potrà soffrirlo? ciro di pers,
, tutti più gentili del dovere: e chi mi dice della mia maniera di scrivere
scrivere, che è piena di dignità; chi, che è bellissima; chi,
; chi, che è bellissima; chi, invece, che è geometrica, pallida
geometrica, pallida e senza colorito; chi, plebea e colorita al segno da parergli
la sua ragione soltanto su trattati, chi che li avesse stretti e quando che sia
nella santa città e nella prima intrata chi e'vi va in atto di peregrinazione
, concede plenaria e perpetua indulgenza a chi visita in certi tempi la detta chiesa di
era più in poter loro né di chi che fosse di soccorrere la roccella.
si reputavano nullamente creati, come da chi non avea potestà di fargli. botta
tempo che dee venire, se non chi l'arà premeditata e informata al presente.
... naturalmente, c'è chi ha fatto eco in italia.
vera poesia? zaiotti, lxxxix-ii-8: chi non vede che l'ultimo verso è
nella poesia italiana,... a chi vi rifletta ben sopra sembreranno tutte maniere
sospizioni di pleuritidi. foscolo, xvti-346: chi dovea far certa parte principale d'innamorato
, ferendo da ogni parte, uccide chi la tiene in mano. g. michiel
degli archi. d'annunzio, ii-879: chi diede al falso tempio il grande crollo
ordini greci e greco-romani. vi ha chi applica questo nome all'estrema faccia del
cui posano le statue; v'ha pure chi a tutte queste cose applica il nome
plissatrice, sf. frances. chi esegue la plissettatura. = dal fr
me. -disteso nel gesto di chi implora. viani, 19-523: -alleluia
prega e plora / e porta invidia a chi per tempo more. tasso, 12-90
cento dialetti, in mille intonazioni e chi piangeva come un fanciullo e chi minacciava
intonazioni e chi piangeva come un fanciullo e chi minacciava qualche cosa d'invisibile.
eugenio quarto, anzi giobbo secondo, / chi ama e teme iddio tanto mal plora
à cura. machiavelli, 1-viii-323: chi il padre morto e chi il marito
, 1-viii-323: chi il padre morto e chi il marito plora. bandello, ii-1120
onore / e mettetevi in plutone, / chi giugne l'artiglieria, / quella di
. g. torti, vii-59: chi leverà più voce in tua [dell'italia
]: 'parlare in plurale': dicesi di chi in vece di dire, per esempio
e religioso. 4. scherz. chi sostiene la pluralità dei rapporti sessuali o
mondi con democrito, illustrissimo signore, chi in qualche modo a sé incognito venisse trasferito
la diversità e pluralità e perfezione, chi in più e chi in manco lume.
e perfezione, chi in più e chi in manco lume. beni, 1-222:
di cinquanta lire. baretti, 6-85: chi ha scritto e scrive e scriverà de'
13 (230): fanno a chi saprà sparger le voci più atte ad eccitar
dell'altro intento;... a chi saprà trovare il grido che, ripetuto
(plur. m. -i). chi ha commesso più omicidi.
lo fante inter lo prao e trovando pusoi chi segavam, lo fante spià qual era
plutòcrate { plutòcrata), sm. chi, in forza della propria ricchezza,
nella vita politica e pubblica. -anche: chi appartiene ai ceti più abbienti e agiati
. 2. per estens. chi possiede grandi ricchezze, chi ha un
estens. chi possiede grandi ricchezze, chi ha un cospicuo patrimonio. cucini,
delle sue proprietà ed effetti. vi è chi in sua vece ha adoperata la voce
il prete cartaginese dava questo nome a chi nella pratica religiosa fosse più ostico ed
, 3: i quattro giovani condomini, chi su una poltrona di vimini, chi
chi su una poltrona di vimini, chi su una chaise-longue, chi su un
di vimini, chi su una chaise-longue, chi su un materasso pneumatico, chi su
, chi su un materasso pneumatico, chi su un divano sospeso al dondolo e
saperne un pochétto. carducci, iii-23-138: chi cotesti esempi conosce e conosce un pochétto
, con acceso volto disse: « chi ha permesso venire queste sceniche puttanelle a
mano dalla penna. mazzini, 44-222: chi diffida della purezza de'miei motivi e
ebbe allora poco nome; e oggi chi lo ricorda? imbriani, 3-15:
tua ventura / fra magnanimi pochi a chi 'l ben piace: / di'lor:
viene loro addosso uno periculo improviso: chi regge a questo, che se ne
guicciardini, 2-1-261: non avere subietto a chi si possa rivolgere, rispetto alla pazzia
, né riprovare loro pogo senno: chi tucte le disprescia a tucte dispiacie.
boccaccio, vii-106: poco senn'ha chi crede atar la luna / a discorrer
per suo sonare, / e molto men chi ne crede portare, / morendo,
sia infamia e meriti esser sforzato servir chi ha assai e non merita. a.
inganna ingeniosamente con bel modo e piacevolezza chi si sia; l'altra, quando si
ordinare, ornare parole et avere memoria chi non sae profferire e dicere le sue
davanzati, xix-56: quei fa ben, chi più li sta lontano / e chi
chi più li sta lontano / e chi la sua amistate poco tene. g.
come pampinea volle poco innanzi mostrare, chi fa beffa alcuna a colui che la va
medici, ii-214: sanza ragion riprendami chi vuole: / se non ha cor gentil
]: 'e nemico di fra poco': chi non si contenta mai. -in
i-655: atteso quanto mal volentieri è veduto chi dal molto è venuto al poco,
assai si contenti. ibidem, 77: chi non può far col troppo, faccia
troppo, faccia col poco... chi si contenta al poco, trova pasto
boccone mal conosciuto. ibidem, 315: chi troppo intraprende poco finisce. ibidem,
petrocchi [s. v.]: chi s'attacca al poco, s'attacca
dice il proverbio: è impossibile che chi dice o scrive molte cose non vi metta
grande ed una. graf, 1-69: chi fu quel pocodibuono / che osò chiamarle
sì bramoso i fugativi poculi / segue chi diè agli dei per cibo il filio /
belle labra e i nitidi oculi / di chi tien il mio cor da me in
la nodosa podagra, con gravissima noia di chi l'ha, tiene tutto il corpo
tutti male. pallavicino, 1-507: chi non dirà possibile di leggieri ad un
vestito. de iennaro, 1-43: chi me piglia la podeya de la cappa,
la podeya de la cappa, / chi me tira na frappa e chi me strazza
/ chi me tira na frappa e chi me strazza. = voce di area
. prov. monosini, 330: chi ha casa e podere / può tremar,
del padrone. proverbi toscani, 24: chi affitta il suo podere al vicino aspetti
masserizie. lorenzo de'medici, 5-5: chi avessi un poderetto, / che 'l
formidabil falange. carducci, iii-4-324: chi è che lava i candidi cavalli /
). maestro alberto, 59: chi vuol sua casa fondar proveduto /.
che è cosa incredibile a narrarlo a chi non la vidde, sbeffando e ridendosi
essa quel medesimo rigore che farebbe contro chi avesse trasgredito senza cagion ragionevole o senz'
-sostant. abbracciavacca, xxix-32: chi non per sé vede lumero, /
in su un'asta. or venia chi si sentia sì poderoso d'avere e di
la lite, ingiusto baldo, / a chi ha il torto vinta dà, /
esercizio del camminare, gara a chi più resiste nelle corse. brutto vocabolo di
(plur. m. -i). chi pratica il podismo; atleta specializzato nella
. 2. agg. caratteristico di chi pratica il podismo (un passo,
saltar lo sacrato poema, / come chi trova suo cammin riciso. idem,
esser quella che servisse di faro a chi disegna di ridurre a poema epico la
e segni / convien ricorra a te chi vuol salute. io. dimin.
della moltitudine) la favorevole protezione di chi più sa, l'essere maltrattato ne'
/ quanto beate! palazzeschi, 8-95: chi sono? / son forse un poeta
gli asini. tommaseo, lxxix-i-71: chi mi sia io, vile poetacelo,
avesse disdetta la corona / che suole ornar chi poetando scrive, / i'era amico
alli successori che per buffone è additato chi poeteggia altrimenti. patrizi, 2-13:
4-18: d'aura si pasce ancor chi poetezza. tassoni, xiii-240: amante,
divinità moltiplicata. baretti, 6-85: chi ha scritto e scrive e scriverà de'
il greco, né il latino; e chi dubita non è abilitato nella poetica scuola
colossale, che dura ancora e durerà chi sa per quanto. perché mariù è parca
fama futura, / conforto gli è chi con lei poetisca. = var.
. -a). disus. chi abita in zone collinari. giornale
lo bene aver speranza e fede: / chi ben prevede -di bruna fa bianca.
situazione particolare. guidi, xxx-5-323: chi in amore ha core audace / poggia
salire. abbracciavacca, xxix-36: chi sta nel monte reo vada 'n
che trovi loco meno reo, / e chi nel vallo simel poggi a monte.
riguardar passar navili: / e correttor di chi gli regge accorto / (sperto ei
pantera, 1-214: a questo miri ancora chi averà la cura del timone, orzando
. d. bartoli, 9-29-2-117: chi volea mano a'remi, chi correre a
9-29-2-117: chi volea mano a'remi, chi correre a fortuna, chi disarborare
, chi correre a fortuna, chi disarborare, chi ammainare o caricar la vela
a fortuna, chi disarborare, chi ammainare o caricar la vela; e orza
. p°ggiarin°, sm. tose. chi abita sui poggi, in una zona
suo figliuolo'. lo dicono per rimproverare chi troppo presto si dimentica de'lontani,
« a questo regno / non salì mai chi non credette 'n cristo, / né
parere al popolo troppo novatori e offender chi amava allora più le cose facili e
padron lazzaro, un uomo voi! sapevo chi siete, a me lo diceva anche
vengono ricevuti come ostie consacrate, e chi li riceve se ne va poi compunto,
253: in simile pena casca quillo chi conducesse e po'non acceptasse quillo che
. landolfì, 8-64: tentò mordere chi gli si avvicinava porgendo cibo, e chi
chi gli si avvicinava porgendo cibo, e chi immaginò di incappare con una coperta l'
. forteguerri, i-198: presto muor chi troppo pensa al poi. mazza,
inquietate del poi minaccioso, e deridete chi per voi se ne inquieta. rebora,
a più tardi. anche scherzoso a chi rimanda una faccenda. 12. locuz
busini, 1-150: nei magistrati seguitavano chi intendeva più ed era più animoso,
, rettor., 37-13: appena fie chi. lli sappia contrastare, poiché sanno
fante, dieci, ecc.; chi fa le carte deve versare nel piatto della
certo grado di quella scala, si movevano chi ad un modo e chi ad un
si movevano chi ad un modo e chi ad un altro, a similitudine de le
o pollacchina. gigli, 2-211: chi a confortar lo stomaco mi porta /
carducci, iii-1-88: vile ed infame chi annebbiò il pudico / fior de'tuoi
quel signor pollacco, a presso di chi è stato michelagnolo, ha ultimamente scritto ch'
polo. cantoni, 577: se chi va, o finge di andare, nel
polare. e. cecchi, 5-276: chi sa la tenerezza e la furia dei
una proposizione filosofica è di domandarsi contro chi o contro che cosa polemicamente si rivolga
opinioni altrui specialmente con gli scritti; chi usa argomenti polemici con abilità e con
polemici con abilità e con efficace vigore; chi provoca una polemica o vi interviene.
.: sostenitore di controversie teologiche; chi confuta teorie religiose erronee o ereticali.
. polendàio, sm. tose. chi prepara la polenta o ha l'incombenza
s. v.]: 'polendàio': chi la vende. polendai bergamaschi.
'polendàio': per dispregio suol dirsi a chi è avvezzo a mangiar polenda o viene da
onesta polenda. -dottore da polenta: chi è dedito ai piaceri della mensa,
. roverbi toscani, 307: chi dopo la polenda beve l'acqua alza
., come soprannome o ingiuria verso chi ha i capelli o la parrucca bionda
e dàgli, picchia e mena, / chi sa quei come sta nelle braghesse;
. poliamatismo]: per quanto vi sia chi denomini questo sistema con nome di poliamatipia
v.]: 'polidattilo': aggiunto di chi ha più di cinque dita.
). magalotti, 23-226: chi sa... che in quella guisa
]: 'polifago': dicesi così chi mangia molto e chi mangia indifferentemente gran
polifago': dicesi così chi mangia molto e chi mangia indifferentemente gran numero di sostanze diverse
, la poligamia, gastigando con la morte chi ricusava. segneri, iv-212: che
sbardellatura poliglotta; / e poi, chi mette un par d'orecchie, vola
par d'orecchie, vola; / chi mette l'ali, sotto il basto trotta
ciò sono alcuni altri che la chiamano chi sigillo di s. maria e chi
chi sigillo di s. maria e chi sigillo di salomone, del che non saprei
forse composta con pietre di musaico (chi se ne ricorda?), dice
dio non è dove.. -e chi legge deve spostarsi di alcuni passi e
, scrittura nascosta, intelligibile solo per chi ne possiede la chiave. 4
copie volute. bettini, 1-307: chi ci tiene a veder pubblicati i suoi
. polimante, sm. ant. chi è o finge di essere un seduttore
finge di essere un seduttore irresistibile; chi vanta le proprie conquiste amorose.
gobetti, i-233: affermazioni incomprensibili per chi si ostini, negando l'evidenza, a
f. frugoni, vii-594: a chi ha le nari guaste dal polipo e perciò
/ può servirsi di te.. chi conduce una vita inerte. hislanzoni,
(plur. m. -i). chi compera in una situazione di polipsonio.
naturalmente è risplendentissimo non ha bisogno di chi lo polisca, anzi, se qualcuno lo
, fatte con lo stesso principio di chi taglia una pietra o polisce un cristallo
) saranno di non picciolo giovamento a chi non sprezzerà di considerarle e di metterle
far buono e virtuoso quel principe a chi serve e quasi polirlo et ornarlo de
polirizon, beuta con acqua molto giova a chi ha carne spiccata o crepata.
per ciò che tutti questi sensi, da chi tritamente volesse guardare, gli si
: evidente è il verso di dante a chi conosce la storia e il linguaggio del
sm. (plur. -t). chi pratica il polo, giocatore di polo
proprio davanti a me. mi ha chiesto chi ero, da dove venivo e dove
fessura, ma rimasi nell'atto di chi, all'esterno dello steccato di un politeama
-ci). letter. proprio di chi ha compiuto rigorosi studi di ingegneria presso
(plur. -i). letter. chi ha studiato in un politecnico; studioso
e lucidità. equicola, 6: chi, di vana gloria ingordo, non avendo
3-ii-583: entro alle quali poche parole chi numererà quante voci vi sieno belle per
e civiltà. goldoni, vii-532: con chi tratta bene meco, so corrispondere con
-in senso generico: attività che svolge chi si occupa di problemi e di questioni
complessivamente, dal punto di vista di chi ne è estraneo o non vi partecipa in
fra quanti neri ho praticati non vidi chi la magnanimità dello spirito o la politica
ritrosa, / quandu una persona dice / chi per voi vive infelice? betteioni,
. pareto, 226: in italia chi non ammira gli ordinamenti pei quali i
. panzini, iv-527: 'politicante': chi fa della cattiva politica; fazioso,
bellin taccia e rintani. 2. chi ottiene ciò che desidera grazie alla cortesia
considerati dal punto di vista sia di chi detiene il potere o ne condivide le
potere o ne condivide le tendenze sia di chi vi si oppone); che dipende
o di ben affetto a'suoi sudditi chi nel governo dall'ubbidienza di dio si
dell'uomo. algarotti, 1-vi-42: chi cercasse ne'caffè di revel le gazzette e
od uomo, non è politico se non chi tratta dell'avvenire. de sanctis,
in cui più d'ogni altro può riconoscersi chi, facendo politica, si trova a
maneggi diplomatici (con riferimento sia a chi detiene il potere sia a chi vi
a chi detiene il potere sia a chi vi si oppone, e può anche
, per la spregiudicatezza che talvolta rivela chi svolge tale attività). -anche:
suo naturale. guarini, 1-iii-99: chi vuol ben conoscere quale differenza sia tra
invisibili. b. croce, ii-2-300: chi vuole la monarchia assoluta o la dittatura
valore limitativo o specificativo, riferito a chi è in determinate condizioni o situazioni in
salvatore al ritorno... « chi? micione? è un po'lunga la
nostra specie. balbo, 5-100: chi piglia per iscopo ultimo del suo ragionare il
ultimo del suo ragionare il passato, chi ne tratta 'ex professo', è storico o
suo paese. -proprio, peculiare di chi partecipa attivamente alla vita pubblica, alla
alla politica o, anche, di chi se ne occupa per studio, per interesse
.. che tu sei tale a chi piace il raro e politico vivere. g
: durante la lettura ci dovrà essere chi sottolinea i riflessi del modo di produzione
i riflessi del modo di produzione, chi i processi di reificazione, chi la
produzione, chi i processi di reificazione, chi la sublimazione del rimosso, chi i
, chi la sublimazione del rimosso, chi i codici semantici del sesso, chi
chi i codici semantici del sesso, chi i metalinguaggi del corpo, chi la trasgressione
sesso, chi i metalinguaggi del corpo, chi la trasgressione dei ruoli, nel politico
. rosa, 158: in questo fiume chi non è politico / non pensi di
pensi di pigliarci una saracca: / a chi proteo non è, l'eufrate è
questi dottori. idem, xiv-129: chi ha il baco poi d'esser un uom
vita culturale di un paese o, anche chi esercita tale influenza. -anche: che
: che si riferisce, che riguarda chi si occupa dell'organizzazione della cultura in
tante d'amor fùr gentili opre, / chi mi ritiene il vostro dolce aspetto?
. i. andreini, 1-264: chi non ha mai veduti i chiari e
: o mio tenero verso, / di chi parlando vai, / che studi esser
, sì com'ella si vanti di chi gli fu innanzi. moneti, 2-xi:
un dato tempo a tali opere. chi non potesse colle sue braccia, lo farebbe
-scherz., con riferimento a chi svolge indagini di mercato. alvaro
delle rime del nostro autore: e chi ha l'orecchio avvezzo all'armonia dell'ottava
s. v.]: 'poliziesco': chi non è proprio di quel gregge,
-per estens. poliziotto privato: chi svolge professionalmente, con apposita licenza prefettizia
. 2. per estens. chi governa con metodi antidemocratici e repressivi.
pellegrini. 3. figur. chi svolge indagini privatamente, per motivi o
molesto, importuno, senza discrezione; chi vigila in modo eccessivamente pedante o,
o con una poliza, o commettere a chi vuoi che siano da te aiutati in
per altra via sia advisata, e chi sono e che e come, pur
trovata, dove erano i nomi di chi n'era autore, furon puniti. boccalini
tesori, delle provincie da conferirsi a chi nella folla le abbrancasse. segneri,
un intrattenimento. emiliani-giudici, 1-118: chi aveva carrozza di suo o chi possedeva
: chi aveva carrozza di suo o chi possedeva uno zecchino da prenderne una a nolo
una a nolo, vi andò; chi si lasciò persuadere dalla natia parsimonia fiorentina
indicava la colpa o il nome di chi veniva esposto alla berlina (o colpito da
molte polizze, le quali dava a chi della infirmità chiedeva consiglio: nelle quali
di s. stefano, 1-179: chi arà scritto o fatto scrivere o mandato in
una polizza il nome di quello a chi ciascuno vuole dare quello officio. varchi,
tempo fu di far la tratta / di chi stasera qua regnar dovesse, / in
nome di uno di loro, e a chi tocca clizia, se l'abbia, e
vogliamo, e colui senza sapere a chi 'l motto diceva, un verso o una
, 819]: sotto pena a chi non presentasse le sue polizze in termine
in maggior fama di pietà e rettitudine chi sapesse fare con più ipocrisia il segno
). verga, 3-140: chi vi ha detto che c'era bisogno del
che c'era bisogno del prete? chi è andato a chiamare il viatico? quello
. c. gozzi, 4-38: chi merletti, chi drappo o cosa tale,
gozzi, 4-38: chi merletti, chi drappo o cosa tale, / chi
, chi drappo o cosa tale, / chi vesti seco porta e dentro e fuore
porta e dentro e fuore, / e chi polizze vecchie non pagate; / poi
chi non tocca il conto che si tiene per
la quale, per più strazio di chi ne è creditore, fa sommargli in polize
manicate da le bestemmie e dai denti di chi le porta. g. forteguerri,
essere scritta per intero di mano di chi la sottoscrive o per lo meno è necessario
sorge un qualche diritto in capo a chi li effettua), cioè la parte
principale, che resta nelle mani di chi la compila (generalmente un pubblico ufficio
. l. donato, lii-6-363: chi considera bene il fondamento di questa fiera
, in virtù delle quali, a chi le prende, si pagherà dopo morte a
, polizze notate. -documento emesso da chi ha un deposito di denaro presso una
1-1-350: si fece per legge che chi avea comprato dal comune beni per polizze
polizzàio, sm. ant. chi era preposto a registrare le polizze,
polizzàrio, sm. ant. chi aveva l'incarico di registrare polizze,
tante pollizzine dove sia scritto il nome di chi elle sono. imbriani, 7-174:
il suo danaro, se c'è chi gli dà fondo in polizzini del lotto.
: simile nella felicità... a chi assetato affondi tutto il corpo nella
diligentemente elencati con il giusto scrupolo di chi deve mettersi in guardia, 'choc anafilattico'
cacio / perché paia più fresco a chi lo compra. a. pucci, 4-268
duo filze di tordi, dandogli a chi me gli porti in casa, dico:
di polli. gelsi, io: chi briaco, villan, chi poliamolo, /
, io: chi briaco, villan, chi poliamolo, / chi discorde, crudel
briaco, villan, chi poliamolo, / chi discorde, crudel, chi vano amore
, / chi discorde, crudel, chi vano amore, / chi mala lingua e
, crudel, chi vano amore, / chi mala lingua e chi gran mariolo.
vano amore, / chi mala lingua e chi gran mariolo. 3.
. lorenzo de'medici, ii-305: chi il vedesse [un gallo] quand'è
con tre pollastrelle che non so a chi vendere, e con una gallina nera.
facilmente raggirabile. -in partic.: chi per inesperienza o avventatezza subisce gravi perdite
questi sensal massime / di matrimoni a chi non è ben cauto / dànno spesso,
qualche pollezzoia / che toma in capo a chi crede a lor frottole. fagiuoli,
. pollinàio, sm. tose. chi raccoglie spazzatura ed escrementi umani e animali
lavoro umano. pascoli, i-174: chi esamina con la lente la graffiatura d'
sm. (femm. -a). chi vende polli e uova al mercato
g. c. croce, 83: chi vuol tener la casa monda non tenga
stecchi. lippi, 3-74: sapeva pur chi erano i miei polli. imbriani,
-0 polli 0 grilli: a indicare chi passa da un estremo all'altro.
vecte di pollone / servon bene a chi saeppola. vettori, 103: non mi
di torri mettean fuori la gemma, chi il crederebbe?, i polloni ri germoglianti
caccino delli loggiamenti ogni leproso; e chi cadesse in polluzione e chi toccasse il
leproso; e chi cadesse in polluzione e chi toccasse il morto, o uomo o
. tommaso da faenza, 1-iv-62: chi nonn-è tal ch'atenda d'amor scampo,
d'anticristo o polmonate che sien date a chi le merita? = deriv
sommergono. bontempi, 1-2-109: ma chi può, cominciando da'polmoni donde esce
. / al verde è riccio; e chi tentò le coma / al davanzati,
. prov. carducci, iii-22-401: chi ha i polmoni sani respira bene in
celeste. maestro alberto, 158: chi non sa, presso al polo, che
per buon nocchier [s'onora] chi, la diurna luce / sparita, con
? e di che vivo? / chi ne guida qua giù? chi n'erge
? / chi ne guida qua giù? chi n'erge al cielo, / poi
di mal rappreso latte, / quando chi el porta non misura e passi, /
. r. longhi, 1-i-1-394: chi ora abbia fra mano la 'guida del touring'
degli aspetti che qualificano e contraddistinguono chi è polacco, la cultura, la mentalità
. la spagna, 34-28: or chi potrebbe racontare i colpi / che si davan
aggett. in polpe, che designa chi indossa la calza, di solito bianca,
ghiande sardiane] mangiata è utile a chi avesse bevuto quel veleno che si dimanda
quello che negli animali il muscolo e chi l'ha più carnosa e chi più
muscolo e chi l'ha più carnosa e chi più asciutta. e. cecchi,
diverse, secondo che si alluda a chi s'ingegni a scoprir delle scabrosità pur
pelo sull'uovo), o a chi si lambicchi a trovare in una data
persuasivo. nievo, 9-142: chi ancor non ha il cervello al limbo /
non sia la colpa; / per chi cerca gli orfei coi mandolini / gli
. n. franco, 6-79: chi crederebbe se no l'avesse veduta in
che di te faccia la voglia / contra chi ti sarà crudo e protervo.
: abbastanza integra è rimasta, per chi la cerchi, la cucina locale;
dico il rosso. soderini, i-466: chi vuole il vin bianco polputo e possente
e cravatta, mandando un accidente a chi aveva inventato tutte quelle porcherie da signori
del mondo. 2. figur. chi rivela perspicacia, acume, sagacia nel
ingiuria del tempo o per incuria di chi le possiede. ci vorrebbe, tomo a
la mente. idem, iv-123: ma chi potrebbe dipinger quell'anima, che,
, rinforzare. filicaia, 2-1-103: chi fia che gli egri miei confusi affetti
che poterò, si fuggirò e uscirò chi qua e chi là, e non vi
, si fuggirò e uscirò chi qua e chi là, e non vi rimase omo
fava cotta. lomazzi, 4-i-216: chi si vuol far seguir da porci, gli
grano] prima di maturare, e chi prendeva una spiga in mano, gli si
o sudicio. pagliaresi, xliii-88: chi 'n su la banca dorme e chi di
: chi 'n su la banca dorme e chi di frasche / ne la suo cella
, spaventati dal subito assalto e trovati chi dentro a poltrire chi fuori a rubare
assalto e trovati chi dentro a poltrire chi fuori a rubare, furono ammazati con rabbia
dovrebbero essere... ammonimento a chi ancora (la maggioranza stragrande) poltre
5-182: il tuo nome qual fu? chi fosti viva? / forse un protervo
l'iroso vocabolo del baretti) di chi si reputa aver così bell'ingegno che
di poltrone in particolare s'adatta a chi, ricusante i marziali conflitti, se
. i. frugoni, i-15-68: ma chi può trarmi da tossa, / mio
, bu bu, io morderò / chi vorà del poltron mandar vèr me, /
: o meschini e 'nfelici di chi si fida di queste poltrone nimiche dell'onore
. g. gozzi, i-28-178: chi non dice o non crede questo, /
così piccolino ho perso il padre? e chi mi vuol far bene mo? quella
. bemi, 272: vedete che chi [di versi] n'ha fatti di
ha fatti di dieci [piedi], chi di otto, chi di sei.
piedi], chi di otto, chi di sei. secondo che erano [i
birbanti,... divenivano servi di chi se li pigliasse. -che
soldo che distribuire gli altrui cavalli a chi ha a combattere. n. secchi,
io non scrivo più un verso, e chi dice che mi son dato al poltrone
tra due poltroni il vantaggio è di chi prima conosce l'altro. tutte l'
poltroni. bartolini, ii-217: guai a chi dorme sopra la propria arte! l'
dee., 3-7 (1-iv-297): chi non sa senza denari la poltroneria non
dee., 3-7 (1-iv-297): chi non sa che senza denari la
la poltroneria. tansillo, 1-77: chi sta su un banco, chi corcato giace
1-77: chi sta su un banco, chi corcato giace, / a poppa,
castiglione, 4-28: ha bisogno de chi lo guardi ch'el non caschi e
letter. con il comportamento usuale di chi vive senza lavorare; nell'inattività e
ima poca discrezion e grande ingiuria di chi lo sopporta. -espressione ingiuriosa,
ed aitante. pulci, 12-44: chi è quel poltronier che tiene il lume?
uso aggett.: che è proprio di chi, non lavorando, è ridotto a
cum la man drita de la porve chi era intorno a l'otar. ariosto,
: fra i nostri posteri... chi mai potrà credere che questa polve [
ed uso della polve da fuoco in chi non avea mai veduto uno somigliante fenomeno
giro angusto di sacrate mura / serbi chi fé stupir morte e natura, / polve
pie zolle e l'erba, / attenderò chi dicami: / vale, passando,
tacerà, la vuota scorza / di chi cantava sarà presto polvere / di vetro
riccio]... fa utile a chi ha la idropisia carnosa e al paralitico
avanti di seminare ed a foggia di chi getta la semenza sul campo, spargervi la
'dar della polvere negli occhi'di chi con false e speciose apparenze di ragione
è lasciata là alla polvere e non è chi la insegni, anzi in cambio di
forestiero e che sia tutto polvere. chi domin sarà egli? tommaseo [s.
di rovere. proverbi toscani, 26: chi semina nella polvere faccia i granai di
rovere. ibidem, 314: chi soffia nella polvere se n'empie gli occhi
è verso di accomodarsi, ebbene! chi ha più polvere, più tiri. fanfani
brutto: / olà, dice, chi vien?. d. bartoli, 4-4-132
sp., 12 (218): chi va, chi viene: uomini, donne
12 (218): chi va, chi viene: uomini, donne, fanciulli,
staccia ben bene la farina nella madia, chi non puoi averla già bella e abburattata
3. nelle industrie estrattive, chi rileva le condizioni ambientali e, in
a brandelli. sanminiatelli, 11-86: chi stava dentro diventava reliquia, farfalla polverizzata
sm. (femm. -trice). chi riduce in polvere o macina finemente sostanze
-figur. chi analizza con estrema minuzia e pedanteria.
bruttura. dell'uva, 225: or chi verrà ch'ai collo / la tua
e tace? caro, 9-727: chi da le trincee, chi da le torri
, 9-727: chi da le trincee, chi da le torri / stavan dolenti rimirando
io, far parola, se non chi pur volesse far pompa della più polverosa e
polvere. del caretto, 3-48: chi son quei che vengono trottando, /
capo gli verso. fagiuoli, ii-181: chi provvede manteche, oli e polvigli,
manteche, oli e polvigli, / chi gemme e nastri, o chi più d'
, / chi gemme e nastri, o chi più d'una tinta, / e
più d'una tinta, / e chi strumenti a raffilare i cigli.
. battaglia di ravenna, lxxiv-16: chi sentisse le strida e 'l gran rumore /
le strida e 'l gran rumore / e chi vedesse quel fumo e il polvino.
carica del pulzone. falotico, 1-3: chi quest'arte vuol far del bruscellare /
frutti mitologici. boccaccio, 1-i-392: chi tormenta tantalo in inferno se
lei, della donzella? c'è chi si scandalizza perché ha più d'un granellino
del pomero de'barocciai può abbaiare a chi va per la sua strada di su
, uscì dal pometo, né più molestò chi l'udì. = voce dotta
la dolcezza dell'amore italiano: e chi sa come l'avrebbe oppresso, per
a polire lo stile. -anche: chi, con la propria autorità critica,
raffinatezza stilistica. algarotti, 1-vi-217: chi potrebbe mai perdonare al caro di aver
sm. (femm. -trice). chi, nell'ambito di diverse lavorazioni industriali
. pomicióne, sm. gerg. chi, manifestando insistente e spesso molesta galanteria
. donato degli albanzani, 51: chi loderà la moltitudine sperta, abitante le selve
. idem, purg., 23-34: chi crederebbe che l'odor d'un pomo
di lor disio, / onora e loda chi n'ha maggior soma / e piglia
falso, ella fece un gesto di chi naufraga in aria, mentre i pomi cadevano
boccaccio, ii-325: dimmi come / e chi ti tolse di castità il pome.
esce di casa, e molto più chi ha da praticar con persone pericolose, porterà
. prov. bonagiunta, 650: chi giudica lo pome ne lo fiore / e
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-277: chi porta 'l gonfalone -alla vittoria? /
porta 'l gonfalone -alla vittoria? / chi pompa e vanagloria -può nutrire. malpighi,
conti, i-90: canzon, se vuol chi puote, e così sia, /
lorenzo de'medici, 1-83: cerchi chi vuol le pompe e gli alti onori,
della rinascenza,... di chi prima ti aveva portato, pompa vana e
sua perdita. metastasi, 1-i-137: chi l'ombra errante / con la funebre pompa
gravità l'aria solenne e dolente di chi si cimenta in questo difficile quanto lucrativo
. chiari, 3-47: io son chi sono e basta: / non fo pompa
. proverbi toscani, 317: 'chi non può far pompa, faccia foggia'.
stesso). pompatóre, sm. chi è addetto alle pompe, al pompaggio
noia m'è quando si dice messa / chi pompeggiando e non con umil core /
e ne'tribunali e ne'ministeri e chi segretario de'magistrati e delle legazioni e chi
chi segretario de'magistrati e delle legazioni e chi prefetto nelle città, e chi sopraintendente
e chi prefetto nelle città, e chi sopraintendente a'teatri ed agli spettacoli e
sopraintendente a'teatri ed agli spettacoli e chi questore di eserciti e chi su le cattedre
spettacoli e chi questore di eserciti e chi su le cattedre de'licei. pisacane
fontana. cagna, 3-452: insomma, chi era quest'ofelia? dove le pigliava
(plur. m. -1). chi si dedica allo studio delle antichità
in lite per sedarne l'animosità; chi interpone i propri buoni uffici per placare
s. v.]: 'pompiere': chi cercal'effettaccio. originariamente, scherzo francese
sm. (plur. -i). chi è addetto al funzionamento e alla manutenzione
più pomposamente che saperà ed attenderà che chi l'ha invitata venga per essa.
più ridicolo della vita del piovano arlotto chi volesse scrivere le innumerabili inezie pomposissimamente dettemi
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-64: chi vuol veder un caro e bel tesoro
vittoria). boiardo, 1-27-21: chi giurarà come andasse la cosa, / e
croce nuovo dispiacere. / non liberate chi è degno di morte, / fate nel
.. ha malie e fascini solo per chi ama giostrare in pubblico e sfoggiar la
, perocché quel cade nel basso, chi s'abbaglia nel pomposo, alcuni dànno nel
altri nel freddo. 15. chi è dedito al lusso, allo spreco,
si possa fare né mai sia sta chi ne abia usato. 3.
. g. pozzi, 2-268: chi i beni di quaggiù sminuzza e cribra /
pallavicino, 1-377: non può esser onorato chi non è conosciuto: e pure,
i negri] riconoscono l'autorità di chi è duro ponderato e freddo; a lui
sostentacelo del tutto, come si mostra in chi va con le braccia aperte sopra la
e udisse un murmur vario; / chi disse: questo piglia un grave pondere
, parvo so da curamento, / e chi infirm'a greve e ponderoza, /
grandemente le capacità e l'ingegno di chi se ne occupa; che richiede grande
dante, par., 23-64: chi pensasse il ponderoso tema / e l'
d'ascoli, 1393: magnanimo non è chi in atti vili, / quasi temendo
al ciel volasti. parini, xii-83: chi sei tu, che sostenti / a
non è al mondo che obedire / chi te non può patire. lamenti storici
intollerabil pondo. passeroni, 2-57: chi non sente la gravezza / dell'incomoda
-con ossimoro. sempronio, 36: chi vive, al pondo ancor lieve e giocondo
l'aspetto più arduo che presentano a chi se ne sobbarca; carica o dignità che
, 58: non canti più d'amor chi a lui respira, / né più
e bilanciare bene le qualità di uno a chi tanto pondo si commettessi. b.
augusto al pondo. passeroni, 6-23: chi è di maggior pondo / suole andare
da ogni pericolo, e fu mandato chi la guardasse in quattro parti della città,
nepote) agitasse un asciugamani per salutare chi giungeva. -con uso predicativo.
ed alta torre pronta a narrare a chi volesse ascoltarla la storia di monte san
mette qualcosa. -in partic.: chi stabilisce ove porre a dimora le piante;
, conv., i-vm-4: chi giova a molti fa l'uno bene e
fa l'uno bene e l'altro; chi giova a uno, fa pur un
. v.]: 'pontaio': chi inalza i ponti delle fabbriche in costruzione.
pontata1, sf. quantità di lavoro che chi lavora su un'impalcatura provvisoria riesce a
diritto di riscuotere dazi e gabelle da chi passava su un ponte.
sanza scantonare marmi o pericolo alcuno di chi murava. carteggio inedito di artisti,
passarlo fa sudar la fronte / a chi mal provveduto è di parole. zannoni,
pietra del paragone degl'ingegni, e chi la passa felicemente è sicuro di navigare col
, per la quale è bisogno che passi chi salvare si vuole. s. caterina
fra due coppie, in cui vince chi ottiene il numero di prese a cui si
i tomeamenti e le barriere e simili chi non vede esser simolacri e ombre delle
ritirata. giraldi cinzio, 7-76: chi il nemico indur può che sen vada
fi ponte. nomi, 5-45: a chi si ritira e fi campo cede /
largo letto, faceva sicurissimo ponte a chi trapassarlo il voleva. fed. detta
delle mani, costituendo un appoggio per chi voglia scavalcare un muro, un ostacolo
: va', mostra lucciole per lanterne a chi ha i bagliori agli occhi e non
affare dello stato. -scherz. chi primeggia in un determinato ambito.
ponte-gru in un porticciolo, pronto a chi avesse voluto fame uso, e può capitare
... le sopraffine escogitazioni di chi va chimerizzando nei laberinti dell'estetica e le
n. 6). gioc. chi egioca al ponte (v. ponte,
geni incompresi. papini, iv-857: chi non avverte il lezzo di cattivo gusto
girvi e mozza il fiato / a chi non fosse a rampicare esperto. saccenti,
uovo). prati, 2-154: chi sta peggio dell'uom? non certamente
scritto. ponzatóre, sm. chi è solito sprofondarsi in meditazioni interminabili e
ponziopilati§mo, sm. atteggiamento di chi rifiuta di prendere posizione o di manifestare
. / egli, sì! / chi?.. ma lo chiamano piccolo /
non sia ingannato. tolomei, 3-101: chi mai di que'costumi, di quelle
prov. proverbi toscani, 234: chi getta la sua roba al popolazzo si
popolani, composti non si sa da chi, vestiti di meste melodie. carducci,
sm. (femm. -a). chi fa parte del ceto intermedio fra la
io. nella società medioevale, chi apparteneva al ceto di mezzo, contrapposto
/ e roba da cani / dicendo a chi gioca, / trastulla coll'oca /
vizi e nella professione del bene da chi spiegò lo stendardo della vera fede sul
. genovesi, 570: vi è chi ha creduto ch'esse nudrissero piucché sette
america: a decidere per volontà popolare chi dovesse applicare la legge. 3
ne rimase escluso. rosa, 2-310: chi per via del bordello onor ricerca,
penitenziali con letame e orazioni, e chi non sa leggere, dica trenta 'ave
rompe / e promette gran premio a chi dia aviso / chi stato sia che
promette gran premio a chi dia aviso / chi stato sia che gli abbia il figlio
siccome suole accadere nei moti popolari, chi ne diceva di più, questi n'era
... devi dire piuttosto con chi non l'ha! -e vuoi che te
nuovi rimbotti, e farvi a compagni chi non sta contento se non in volervi
altri, il resto è inimico di chi è padrone dello stato, parendogli sia stato
volete diventar popolari, e vi scordate che chi vuol diventarlo non lo è; che
boterò, i-59: gli effetti di chi aggrandisce l'imperio sono più manifesti e
spazio. menzini, ii-15: a chi si umilia [la ragione] volentier
di statura ordinaria, non che a chi passa di qualche dito cotesta statura.
così complicati di mente e di cuore, chi riapre i volumi di lope de vega
, poesia da stare a paragone, chi si fermi al di fuori, con le
popolo. -attribuito al popolo da chi appartiene a ceti non popolari.
triviale. di giacomo, ii-831: chi consideri questa strada pittoresca da'policromi aspetti
. in età comunale, condizione di chi apparteneva al ceto popolare. statuto
si voglia. carducci, iii-5-450: chi altri, in fine, potea..
, rimase in tanta scarsezza d'abitatori che chi poscia a due anni la vide ne
parere popolesco ». botta, 6-i-12: chi voleva il favore popolesco accattare doveva in
debbono imputare massimamente ai cattivi ordini di chi governa. 4. proprio della
degli autori de'libri, ma di chi li copiò. y democratico (
sf. ant. condizioni di chi appartiene al ceto popolare. capèllano volgar
d'occasione. imbriani, 6-59: chi notoriamente è l'informista del quartire,
così stretta simiglianza... crederà chi si verrà ricordando, come male arebbe
. ibidem, v-594: laudate il signore chi siete in terra, caverne e tutti
gli artefici e per i cittadini, a chi pareva bene et a chi male,
, a chi pareva bene et a chi male, come sempre fu il parere del
non si confessava. segneri, iv-511: chi può ridir le promesse, i patti
/ la canta. e non è morto chi rivive nel canto! 6.
: ancora se obliga ellias bey che chi se spaia per zenoeyse, chi è in
bey che chi se spaia per zenoeyse, chi è in lo povo chi ge appertene
zenoeyse, chi è in lo povo chi ge appertene in lo terren de lo imperaó
de lo imperaó, e tufi li marcanti chi van e vennen sun lo terren de
tu romano, / sogiochi, e chi t'elegge / per libertà e lo 'mperio
e 'l van dolore, / ove sia chi per prova intenda amore / spero trovar
stando a'perdoni per buscar qualcosa da chi entra in chiesa od esce, non hanno
e stretti / com'a guardar, chi va dubbiando, stassi. cesari,
gentilezze in novelle, le contava a chi non le volea udire. -fare
può tenere. idem, 244: chi vuol ben dal popolo lo tenga magro
tenga magro. idem, 287: chi vuol ben dal popolo lo tenga scusso
de'rognosi poponi. pratesi, 5-440: chi mangiava bramosamente un torsolo di cavolo,
di popon ben segnati, / perché chi ha buon fiore ha mal picciuolo. canti
canti carnascialeschi, 1-164: donne, chi vuol poponi, / venga pe'nostri
, 100: donna e popone, beato chi se n'appone. ibidem, 330
ciascuna ascella permetteva di scoprire 1'infilata, chi ci buttasse l'occhio, magari senza
lattato questo spirito. oliva, 186: chi tollererà che cristiani, conceputi nel grembo
1-iv-22: ah, ah, ah! chi voi insegnar a dir bugie, che
dante, inf., 21-13: chi fa suo legno novo e chi ristoppa
21-13: chi fa suo legno novo e chi ristoppa / le coste a quel che
a quel che più viaggi fece; / chi ribatte da proda e chi da poppa
; / chi ribatte da proda e chi da poppa; / altri fa remi e
che i buoi parlavano al tempo antico. chi dice le poppi de targonave faceano come
pazzi de'medici, 83: chi per l'altare gaggie / si vede
/ si vede arme ordinare, / chi le turrite prore / dipinger, chi da
/ chi le turrite prore / dipinger, chi da poppa / disporre i timon fidi
fatto. bibbia volgar., vt-74: chi mi darae
a diletto. tommaseo, 2-iii-184: chi ti netterà gianni tuo? / chi della
: chi ti netterà gianni tuo? / chi della sua poppa lo popperà?
cravaliz [gómara], i-191: chi il suo nemico poppa da le sue
masticalentischio, che va palpando e segando chi ha la ventura più grossa? quel
dalla rabbia le gingive. di chi move le labbra e la lingua in atto
sono così antiche che non si trova chi fusse il primo che insegnasse piantar le
'l fanciullo pigli di quelli costumi che ha chi il notrica. bellincioni, i-198:
in partic. allo stato semilibero; chi li conduce a pascolare in branco e
molta fede soccorsa da scarso discernimento in chi le ordinò. arbasino, 7-14:
g. m. cecchi, 1-ii-334: chi vuol ben dal popolo / lo tenga
sul fuoco. 2. figur. chi si contenta di cibi grossolani o ripugnanti
alla sfrenatezza sessuale o alla perversione; chi si compiace dell'oscenità, del turpiloquio
: tra 'politici non sarebbe mancato chi avesse dubitato di peste fatta a mano
uscivan dalle case; la gente, chi a buttar fuori porcherie, chi a
gente, chi a buttar fuori porcherie, chi a raccomodar le imposte alla meglio,
a raccomodar le imposte alla meglio, chi in crocchio a lamentarsi insieme. verga
, / se gli può comportare a chi le tolle: / ché le non fanno
polsini e cravatta, mandando un accidente a chi aveva inventato tutte quelle porcherie da signori
potere e si rimette nella bontà di chi avanza da lui. imbriani, 1-225
avuto forza di far tornar l'appetito a chi aveva perduto l'asino e lo
del maiale. cesari, i-559: chi vide porco affamato, apertogli il porcile
considera o si vede / in chi suol star nel fango o nel porcile.
cosa, cioè roma, si trovoe chi questa dottrina porcile comperasse. mannelli,
e corrotta. grasso, 34: chi dubita che 'l non sia me fatto che
]: 'porcivi le': chi pretende parlar bene e poi casca in gravi
ad assisterti, non manca in toscana chi abbia mente e cuore per farlo.
]: 'tu sei un porco': a chi manca specialmente alla parola, a chi
chi manca specialmente alla parola, a chi mentisce o simili. pascoli, 1-226:
balena e altri guccio imbratta, e chi gli diceva guccio porco. carducci,
che maladetto sia la tua natura: e chi mai al battesimo t'assunse, /
. soffici, v-5-60: c'è chi, più superficialmente ancora, sbaglia addirittura
-gli urlò il fattore -ché non so chi mi tenga dallo stenderti per terra accanto
vestitino davanti. cicognani, 3-51: chi lui? porca paletta!.. io
porco alla quercia. varchi, 3-95: chi nel favellare dice, o per ira
cercare in roma. fanfani, 3-189: chi s'adira non si ricatta. son
destinazione di cose importanti o preziose a chi non sa apprezzarle. monosini, 257
. -ingrassare il porco: giovare a chi non ne abbisogna o non lo merita
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-267: chi ha a schifar con porci / non
in nimiam erga filios unicos lenitatem': chi ha un sol figliuolo, 10 fa
figliuolo, 10 fa matto; / chi ha un sol porco, lo fa grasso
di un'azione riprovevole vengono sopportate da chi non l'ha commessa. monosini,
indicare l'ignorante che vuole insegnare a chi ne sa più di lui (ed
dicesi di coloro che vogliono insegnare a chi ne sa più di loro.
: ma di che ci fai carico? chi abbiamo levato dal mondo? dei massoni
di te, porconàccio; mirate a chi ho voluto bene, a un villano
tessitura..., offrono, a chi ben li osserva, segni patenti di
di diamante. bandello, ii-1080: chi la vide e per lei non arse ed
gli hanno auto un benefizio, / che chi l'ha fatto lor cascasse morto,
/ dismenticano. segneri, iii-1-184: chi può mai trattar con un uomo che non
maledicendoli, insieme al filtro e a chi glie lo porse. onofri, 3-36:
e ben si converrebbe: / ma chi porger non puote argento od oro / o
ciò che gli piace... così chi pagherà per intiero (e questi sarà
di cui cadrà tutt'il rigore), chi in parte, chi niente, secondo
il rigore), chi in parte, chi niente, secondo che più o meno
fero. lanzi, ii-32: né chi mirò alla sistina il suo [del perugino
così facilmente sia stata porta fede ad chi ha seminato tale errore. poliziano,
sua elezione porge questi beni mortali a chi è degno degl'immortali, gli purga
, come colui che vole / pescar chi sia perito in grembo a tonde, /
avegna non la scorge / se non chi lei onora desiando. -trasmettere un
... /... / chi move te, se 'l senso non
il cuore. castelvetro, 8-1-479: chi spontaneamente publica al mondo cosa non richiesta
riusciti infami, credo per negligenza di chi no'gli resse bene. patrizi,
che l'uomo sa di bene, ammonire chi errasse, tutto porgerti pieno di fede
alberti, 5-243: né fu mai chi per me pur due parole / porgesse a
., mentre dice che vuol giudicar chi dice bene, chi discorre meglio,
dice che vuol giudicar chi dice bene, chi discorre meglio, chi fa delle incongruità
dice bene, chi discorre meglio, chi fa delle incongruità ed errori in filosofìa
mondana, ma per visualizzare il più possibile chi porge e chi ascolta.
visualizzare il più possibile chi porge e chi ascolta. -esprimere (verbalmente)
che termine sieno le cose di qua e chi costì le porge altrimenti. firenzuola,
(per lo più con riferimento a chi parla in pubblico). - anche
dicesi anco 'porgere'; e segnatamente di chi recita fuor di scena, in pulpito o
sappi che lui ha dirieto a sé chi ti porgerà tribolazione e pentimento. sannazaro
amicizia che porgeva non minore invidia a chi non poteva entrar per terzo fra sì bella
coppia d'amici che maraviglia apportava a chi considerava l'età loro sì tenera e
(plur. -f). letter. chi sosteneva la presenza di cavità nei corpuscoli
pornografo. -per estens. chi si compiace di letture o di spettacoli
: per lo esempio del quale impara chi è stato conditore di sì bella imagine.
conditore di sì bella imagine... chi perforò i meati et aperse i pori
i meati et aperse i pori? chi constrinse insieme e ristrinse la milza?
constrinse insieme e ristrinse la milza? chi fece il cuore in figura di piramide?
li porri per il sudore, onde a chi ne mangia con eccesso, quando non
bianco e vermiglio. loredano, 3-112: chi sa che dio co 'l vestire di
colore rosso-violaceo. cavalca, iii-180: chi si veste di porpora o bisso malagevolmente
onde fossero compassionati li suoi incendi da chi refrigerar poteva i suoi ardori, o
fronda nocente le crudeli matrigne, e chi, la morte / mescendo con la
porporati carnefici [gli imperatori persecutori] chi scrisse satire, chi ordì congiure, chi
imperatori persecutori] chi scrisse satire, chi ordì congiure, chi cavò dal fodro il
chi scrisse satire, chi ordì congiure, chi cavò dal fodro il pugnale? delfico
b. casaregi, 96: or chi virtù per duce / prende, vie più
di falsa porporina che dopodomani sera accecherà chi sa quanta brava gente. ojetti, i-814
che arrivi alla porta dell'abitazione di chi è stato abbandonato da una donna,
che si semina verso la porta di chi è stato lasciato da una donna nel giorno
e per far centomila contrabbandi, / chi ne pose un sacchetto addosso a'figli
un sacchetto addosso a'figli, / chi un cartoccin da questo e da quel
. monosini, 3; 77: chi pone e non custode, / spende,
si pone. monosini, 377: chi pone il cavol d'aprile, / tutto
piante. casalicchio, 508: chi vuol camminare senza inciampo, dopo aver
in assetto, il guidator del giuoco da chi gli pare lo fa percuotere. c
lorenzo de 'medici, 5-12: chi pon l'anno de'pulcini, / se
. guidotto da bologna, 1-30: chi nell'uno dei detti dui modi non fa
si regge e ponsi in terra: / chi vivole le chiama e chi cattive.
: / chi vivole le chiama e chi cattive. machiavelli, 1-ii-457: molte volte
diatessaron volgar., 327: chi ti pensi che sia servo fedele e