. sm. o f. inforni. chi è addetto alla preparazione di schede e
. agostino volgar., 4-182: beato chi te ama, beato chi te perfrequenta
4-182: beato chi te ama, beato chi te perfrequenta, beato chi te strigne
, beato chi te perfrequenta, beato chi te strigne, ma più beato chi in
beato chi te strigne, ma più beato chi in te persevera. = voce
, 5-101: c'era... chi si era offerto di presiedere, con
passato. pergamenaio, sm. chi fabbrica pergamene. ugien apugliese, xxxv-1-893
sm. (plur. -i). chi, nell'industria cartaria, è addetto
; pergamenaceo. sergardi, 1-382: chi reggersi non vuole a terra cada, /
parla chiaro il foglio pergameno, / e chi non ci può star, che se
, ii-186: non pare che si pergiuri chi, per cagione conceduta, vien meno
/ ch'ai pergiurarsi e all'ingannar chi crede. pasqualigo, 1-15: tu pergiurar
g. m. cecchi, 1-2-23: chi più oltre ingolfasi / con loro [
: questa è la croce vera di chi ha anima e mente e dottrina, dover
e mente e dottrina, dover servire chi nel pericardio ha del sughero e dei semi
usata dal mineralogista arcangelo scac chi [1810-1893] nel 1841), lat
pènde, sm. letter. chi eccelle per doti ora torie
chiamano volgar mente il periclimeno chi matriselva, chi vincibosco e chi
mente il periclimeno chi matriselva, chi vincibosco e chi caprifoglio. santi
il periclimeno chi matriselva, chi vincibosco e chi caprifoglio. santi, i-113:
gualdo priorato, 424: non mancò chi disse essere il combattere e 'l rischio
la cassa. guicciardini, 11-298: chi sempre actende a coprirsi non può tanto
che qualche volta non resti scoperto, e chi ti assalta fa assai pure che una
que'poveri pericolati e gli condussero zoppicando chi ad una casa, chi ad un'altra
condussero zoppicando chi ad una casa, chi ad un'altra, fino a tanto
procinto di affondare: un'imbarcazione o chi vi viaggia). - anche al
gruppo attorno a un pericolato, guarda chi accorre annunciandosi parente. 3.
pericolatóre, sm. scherz. chi crea, determina pericoli (ma è
trovarete... quel decoro delli rustici chi non sanno dire la comparsa perentoria di
perigo a lo descende'da lao lo monte chi monto pendea. idem, iv-59 (
pericolo. borgese, 1-27: chi non voleva proprio capire era la madre,
confusione, inventar che sia peccato castigar chi fa male, conforme alla legge di
metallo: percuotono con forza il timpano di chi ascolta e ne riportano una fissa attenzione
codice penale, 52: non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato
dante, conv., iv-xn-4: chi fu quel primo che li pesi de
gran pericolo! guicccardini, 2-1-35: chi è disperato non aspetta le occasioni,
. storia di stefano, 5-5: chi sta in pericolo lo dano sia d'
vita di gesù cristo, xxi-1025: chi cotale carità non hae, pericolosamente è
dell'anima. cavalca, 21-29: chi... vuole esser savio questo vizio
. -per estens. proprio di chi è afflitto da un male tormentoso (
3. che presenta gravi insidie per chi transita o naviga, a causa della
della bigoncia, professione che quanto a chi parla rende travagliata e pericolosa la vita
numero de'cittadini, che non vi entri chi è pericoloso a disordinare.
epidemica. muratori, iii-61: chi ha da praticar con persone pericolose,
queste classi. -sostant. chi opera nelle regioni, non nella capitale
, apertamente. soffici, v-1-418: chi dirà senza perifrasi a che cosa siano
pericolare. tassoni, 2-46: chi è nato a perigliar, viva in periglio
: / viva e goda nel ciel chi è nato dio. parini, giorno,
è de dilizie ben terrestre, / e chi non è ben destro / senza tornar
, / o verginette, a voi / chi de'perigli è schivo, e quei
conchiusa per commun consiglio; / ch'avean chi lor potria di sé a lor posta
davanzati, 1-38 (b) -5: chi dona il cor per un levar di
, 23-161: donde possono sapere gli uomini chi colui sia, il quale, non
persone. onesto da bologna, lxv-28-8: chi monta faza tali scale / che tome
acuta febbre perigliosa, / tanto che chi vuol dirle, il luogo assorda.
3. che presenta gravi insidie per chi transita o naviga, a causa della
71: io son chiaro esemplo a chi disia / intrar fra tanto periglioso mare
). boiardo, 1-10-43: or chi potrà la quinta parte dire / della
ragion d'amor ben posso dire: / chi più lo serve, più d'affanno
. peregrini, yprefné mancherà forse, chi biasmi l'aver io posposto il ragionar
astrologi predice felicissimi periodi alla vita di chi nasce sotto gli auspici di buona casa.
i-830: scrisse un altro bellissimo libro. chi sa, forse il migliore del suo
giuliano1. tesauro, 3-557: or chi negherà le centenarie periodi esser fatali a'
tutto un periodo. carducci, iii-24-210: chi professando critica maltratta la sua lingua,
qual guisa delle vivande peripatetiche mangiar debba chi quelle pasce, non per gonfiarsi, ma
non scrisse. prati, ii-35: lieto chi pére o langue, / tinto tacciar
temendo la morte, anzi infierire verso chi i loro figliuoli stimolasse o perire volesse
parti. musso, 211: dica pur chi vuole: la chiesa perisce. dovila
dardanà la profezia, / che troi'perìa chi la porta abbattesse. -dir
, la perdita di essa non libera chi l'ha sottratta dall'obbligo di restituirne
pera ». mariotto davanzati, ciii-215: chi dell'arte / fu mai famoso,
occhi aver di dolor molli / chi cagione è che 'l tuo bel nome pera
..., ben veggio che chi ritiene teco amistà malagevolmente può perire.
, 1-xxxii-9: pere in sua colpa / chi la colpa adorò. pirandello, 8-632
. g. gozzi, i-6-58: chi non fa a questo modo, la verità
. foscolo, 1-159: non son chi fui; perì di noi gran parte:
bue. foscolo, 1-165: pera chi osò primiero / discortese commettere / a
, iii-2 84: péra chi al vero inesorato e a'danni / del
amplissimo peristilio, gli artificiosi pavimenti, chi crederebbe di quanto luxo et impendio ornati
colonna, 2-no: gli artificiosi pavimenti, chi crederebbe di quanto luxo et impendio ornati
m. cecchi, 18-prol.: chi sarebbe quel da l'altra parte / che
da qualche proprietà. segneri, 1-71: chi guada il fiume vuol esser certo
perito balistico. 6. chi ha conseguito il diploma in un istituto
sfidanza in loro, / come di chi con palpito / s'appresta a veder cosa
con voce peritosa e bassa, come di chi domanda scusa, ripigliò. alvaro,
donati. / ma hanne dati a chi pochi, a chi molti, / come
hanne dati a chi pochi, a chi molti, / come è piaciuto aha
come sa chi per lei vita rifiuta. petrarca, 128-104
/ piaxer zo che de'farea, / chi cel e terra guìa e menna,
perché piace'. proverbi toscani, 328: chi, per piacere a uno, dispiace
ben amari / cantau iuiusamenti / omo chi avissi in alcun tempu amatu, / ben
diviria fari / plui dilittuosamenti / eu, chi su di tal donna inamuratu, /
le some / vendere il ghiaccio a chi ne volse avere. boccaccio, dee.
certo che i danari fanno piacere a chi n'ha bisogno; ma questi non
ciglia, / già mai non troverai chi casta sia, / pur che tu voglia
vanno a tomo per dar piacere a chi vuole. gemelli careni, 1-iii-135: dal
petrarca, 70-39: meco si sta chi dì e notte m'affanna, / poi
e del tatto, nel qual piacer chi eccede nel troppo si chiama intemperato.
è non esso [mondo] amare a chi con elio abracciato è stretto, e
: siate a piacere, gloriosa, / chi canta tua su... /
: aspri 640. panigarola, 1-19: chi ha negato un piacere, molte volte
anche ironicamente, irritazione e avversione per chi si comporta o si esprime in modo
. fammi questo santo piacere': a chi pare non abbia voglia di fare quel che
ride anch'egli di piacere, / chi sa mai perché. -essere un
quel che non ti costa, ché chi piacer fa, piacer riceve. dolce,
di quelli fatti. ibidem, 244: chi perde piacere per piacere non perde niente
fede nascente. -con riferimento a chi è accetto o in grazia di dio
suscita simpatia o ammirazione dando piacere a chi guarda o a chi appartiene alla stessa
dando piacere a chi guarda o a chi appartiene alla stessa compagnia di persone;
piacente. giamboni, 10-26: « chi so'queste virtudi? ». -ed
perciò che neente vale trovare od ordinare chi non sae ornare lo suo dire e mettere
. ricciardo da cortona, 8: chi v'ha dati e'mariti vostri così
vostri così da bene ed acostumati, chi v'ha facte piacevogli ne'loro conspecti
o vogliamo dire piacevolezza, è inutile in chi regge altri; la umanità o vero
lasciarsi bastonare come un tappeto e baciare chi lo bastona. -con metonimia:
, massime portandovi buone nuove, con chi e quando volete io burli?
leggiadra, avvenente. -con metonimia: chi è (o è considerato) leggiadro
, affascinante. monte, 1-80-6: chi ben riguarda, donna, vostre altezze /
passatempo. documenti vtsconti-sforza, ii-289: chi giocava a tavole, chi a carte
ii-289: chi giocava a tavole, chi a carte,... chi faceva
chi a carte,... chi faceva una zentileza, chi una altra.
... chi faceva una zentileza, chi una altra..., quando
piacevoleza che tu vedesti mai: da chi ne guadagnammo uno buon scotto. bandella
1-vt-218: io udii già da non so chi piacevolmente dire che gli odierni petrarchisti,
parte soccorrere anche con l'arte, massime chi fa professione di scrivere piacevolmente cose lunghette
con moderazione. guicciardini, 2-2-104: chi considererà bene il procedere suo doppo la
piacimento della propria volontà, la quale chi àe perfettamente ed al tutto annegata,
ogne bon servire è meritato, / chi serve a bon signore a piagimento.
possanza hanno di guerra in ogni region e chi volesse loro proibire il guerreggiar cade in
o piaghe sordide et è ottimo per chi ha le gambe grosse e così a
gregorio magno volgar., 2-1-1: or chi non è che non sappia che le
almeno queste. -con metonimia: chi suscita tormento amoroso. muse padovane,
del monastero] nascondono molte piaghe a chi ne sta di fuori. savonarola, i-55
[s. v.]: di chi è pien di piaghe: 'è tutto
bruna terra ubbidiente, che ami / chi ti piagò col vomero brunito.
tu vuoi ancora ch'io viva? chi l'ha piagato se non il mio amore
piagato se non il mio amore? chi l'ha condotto alla morte se non la
assol. dante, xlix-123: chi con tardare e chi con vana vista,
dante, xlix-123: chi con tardare e chi con vana vista, / chi con
e chi con vana vista, / chi con sembianza trista, / volge il donare
vender tanto caro / quanto sa sol chi tal compera paga. / volete udir
volete udir se piaga? / tanto chi prende smaga / che 'l negar poscia
/ ché sospetto t'ài dato / a chi vero giudicio e giusto chere. cassiano
marcia da dosso. piccolomini, 1-56: chi sarà quello che giudichi mai felice colui
de'suoi sudditi si sieno consumate e chi o veramente quali di quelle sieno arricchiti
fosato in mezo. tanaglia, 1-258: chi cultiva la terra dee sapere / tutto
tergo, non avendo il pane / chi gli partisse a mensa e chi le
pane / chi gli partisse a mensa e chi le piagge / con man robusta coltivasse
di mezzo, perché piaggiare diciamo di chi va piaggia piaggia, quasi fra
erano i padri nel piaggiare agusta: chi genitrice, chi madre della patria la
padri nel piaggiare agusta: chi genitrice, chi madre della patria la voleva appellare.
ed ostinata. salvetti, 109: chi fu quel baccellone / che di piaggiar
turba. a. pucci, 5-44: chi 'l trovassi per ogni maniera /
rideva. della casa, 640: affligger chi per voi la vita piagne, /
. prov. arrighetto, 236: chi piagne raddoppia i suoi danni. monosini
brutta cosa i piagnistei! guai a chi ha occasione di farli. tommaseo, 2-ii-250
, sm. ant. e letter. chi fa il pianto funebre (anche dietro
esequie d'iddio. 2. chi si addolora, si contrista profondamente per
. (femm. -a). chi piange o si lamenta continuamente in modo
si lamenta continuamente in modo noioso; chi si lagna abbandonandosi facilmente alla disperazione e
vanto. -in partic.: chi si lamenta di una situazione, di
di ringhi. -per estens. chi pratica una vita austera, propugnando i
di umanitario. -per estens. chi rimpiange un regime politico, una forma
o un modo di vita tradizionale; chi esalta i valori morali e sociali del
di rinuncia. carducci, ii-9-258: chi piagnucola o bestemmia rachiticamente e chi biascia
: chi piagnucola o bestemmia rachiticamente e chi biascia paternostri, vada a farsi benedire o
patetici. carducci, iii-18-347: chi sa l'oggetto di que'sentimentali amori
sm. (femm. -a). chi piange di frequente e a lungo
a consolarla. -per estens. chi si lamenta a ogni minima occasione,
sm. (femm. -a). chi si lamenta di ogni cosa,
piamente a queste / dee non favella chi la patria obblia. c. bini,
. b. croce, iii-23-82: chi allora piamente consigliava al principe studioso le
delfino, 1-514: piamente è crudo / chi 'l morir toglie a chi la vita
crudo / chi 'l morir toglie a chi la vita è pena. poerio, 3-411
10-442: così soavemente, pianamente / chi mi creò spogliavano la mente / d'ogni
della bocca. serao, i-156: chi, primo, aveva pronunziato quella sibilante
pianatóre, sm. oref. chi spiana e leviga le superfici del vasellame
una poca discrezion e grande ingiuria di chi lo sopporta. poleni, 75: potrebbe
alcune le calze, altre le cinture, chi gli ornamenti del capo, chi le
, chi gli ornamenti del capo, chi le pianelle. crescenzi volgar., 5-64
a. f. doni, chi le avesse detto brutta fosse, si sarebbe
sm. (plur. -i). chi applica pianelle per pavimentazione. =
: il pianèllo, dove arriva a posarsi chi ha salito la prima parte della scala
non fussi in istrada, non so chi mi tenerebbe che non ti lanciassi questo
l'alma spoglia. petrarca, 50-28: chi vuol si rallegri ad ora ad ora
gioviali? -tali si rappresentan elleno a chi stando in giove le riguardasse. frisi [
questi occhi il tuo raggio ultimo! chi l'avria detto sei mesi addietro quando
angiolieri, vi-1-335 (33-8): di chi tal donna è servidore / ben si
/ mio bel pianeta, onor di chi ti move, / non tórre a l'
: insegna agl'ignoranti, ride con chi ride, piange co'piangenti. massaia
il modo. giamboni, 10-8: chi sarà quelli di sì duro cuore che
, non rimango; / ma tu chi se', che sì se'fatto brutto?
c. e. gadda, 6-36: chi tuttavia la obbligava in discorso era ingravallo
passione che sgomenta / mi trasse a invidiar chi amando muore. -esprimersi accoratamente
e 'l van dolore, / ove sia chi per prova intenda amore, / spero
, 2-406: le corde sono come chi le suona; piangono e ridono e la
a la ragione e al giusto / che chi la colpa ordì pianghi la pena.
]: 'non lascia nessuno a piangere': chi more senza figli o senza famiglia in
prov. proverbi toscani, 74: chi mi vuol bene mi lascia piangendo,
vuol bene mi lascia piangendo, e chi mi vuol male mi lascia ridendo. ibidem
han voluto. ibidem, 145: chi ride in gioventù, piange in vecchiaia
firenze ride. ibidem, 278: chi piange il morto indarno s'affatica.
s'affatica. ibidem, 314: chi ride il sabato piange la domenica.
'chi ha babbo non pianga, e chi ha mamma non sospiri! '. idem
petrocchi [s. v.]: chi ride in venerdì e non à cherica
: 'fare il piangi'si dice di chi, senza gran cagione, si lamenta e
e si mostra addoloratissimo. dicesi di chi, senza giusta cagione, si duole
. pianto. ottimo, ii-542: chi passa del purgatorio al celestiale regno sia
di lamenti. alberti, 2-94: chi mai credesse, se non provando, tanto
versi piangiosi eccitava mestizia e sospiri a chi udiva e vedea. = deriv.
io fossi uscito del carreggio, / chi sarà ch'a ragion mi biasmi o dica
far venire il latte ai rognoni a chi gli sente. = deriv.
d'uomini piangolosi, io non saprei chi possa ributtarsi nelle ammonizioni e nelle querimonie
plur. m. - *). chi suona il pianoforte. -in partic.
il pianoforte. -in partic.: chi, per lo più per scopi professionali
: il mare si suol mostrare a chi vi entra piano e tranquillo, ma nel
verri, xxiii 168: chi vede una casa può dire d'averle vedute
dolce freno. foscolo, ix-1-549: chi mai fra gl'interpreti avrebbe voluto cancellare
: quell'espressione da sfinge sembrava quella di chi propone, con modi estremamente gai e
xxxviii-318: chi non sa l'ozio e la lascivia insieme
or per voi stessi non sapresti mai / chi fosser queste, non lo odendo dire
era morgana. ariosto, 7-1: chi va lontan de la sua patria vede /
quando favella. dante, xxii-io: a chi era degno donava salute / co gli
que fa lo vilan / al so segnor chi è pian? intelligenza, 30:
in un pianto che le maturava dentro chi sa da quanto, tanto è piano e
il giovane, i-349: il maledivan chi forte e chi piano. da ponte
, i-349: il maledivan chi forte e chi piano. da ponte, 217:
, 8-375: piano! vi dirò anche chi è medea. ma vi faccio notare
vedono in questa città di milano. chi sta a piana terra non vede se non
serva il vangelo dov'è dichiarato: / chi si umilierà sarà esaltato. guicciardini,
né la scesa. -molto corre chi va piano-, pian piano si va
, pian piano si va lontano; chi va piano va ratto; chi va piano
lontano; chi va piano va ratto; chi va piano va sano e va lontano-
piano va sano e va lontano-, chi va piano va sano: per indicare che
trapassare; / ché talor molto corre chi va piano. monosini, 355
, va ratto'. goldoni, xii-455: chi va piano va sano e va lontano
va lontano. carducci, ii-6-49: chi va piano, va sano (dice il
altra grande spinta. faldella, i-5-232: chi va piano, va sano: ma
verso la campagna. cesari, i-167: chi non vide arli né pola corre tosto
con tutte le altre, almeno per chi abbia buone gambe e l'abitudine di
un piano. -fare come chi loda il monte e attiensi al piano:
sull'erto / e non vi giunge chi non suda e gela. i..
gela. i... i ma chi della salita si querela / e guarda
volgar., 6-1 (133): chi siede in piano non hae onde caggia
; modalità. spallanzani, 4-iv-297: chi è avvezzo ad osservare il circolo negli
. e. cecchi, 13-166: chi vuol vedere coleridge oracolante: una specie di
fomentati dall'insidie degli emoli e di chi non ama veder radicate in quel terreno
/ di corso, e non di chi passeggia o trotta. goldoni, xiii-415:
che forse alla prima scorsa possano, a chi meno fissamente le consideri, parer
rivedere. nievo, 1-vi-541: indovina chi ho trovato in pianta stabile allo stabilimento
muoversi più (per lo più per indicare chi impone ad altri la propria sgradita presenza
negar degli occhi tuoi conforto / a chi languisce. tassoni, 3-11: il prato
, 348: ma voi.. chi ferma a voi quassù le piante?
in paradiso. lomazzi, 168: chi serà quel che in questo mondo errante
, sm. e f. invar. chi racconta abitualmente frottole, fandonie;
s. v.]. piantacaròte': chi racconta fandonie. = comp. dall'
acquatica. targioni tozzetti, 11-1-247: chi mai ha incombenza di brucare le foglie
medesimo lavoro. soderini, i-io: chi seminerà innanzi a che le dien fuora
, focea od etnisca che fosse: « chi ha ballato dia luogo; e a
ai traditori, agli assassini o a chi sottraeva il denaro pubblico); propagginare
-sentenziò l'interrogato, piantandosi davanti a chi lo interpellava. c. boito,
, mazzasette! oh là, a chi dich'io? o così, che si
dette tagumento. per la qual cosa né chi pianta né chi annaffia è di molto
per la qual cosa né chi pianta né chi annaffia è di molto pregio, ma
anzi 'l ver premio e frutto / chi in persona gentil l'amor suo pianta.
piantando l'uso per norma infallibile di chi scrive, si possa approvar alcuni modi e
per el passato, lo piantano, chi pensa al profitto suo debbe procedere con
ogni uom ci sia indozzato / e chi non piagne ha pianto o gli ha 'l
maritate). lauro, 50: chi destina di far vignale attenda che non si
. gozzi, i-23-216: dall'una cima chi vuol fare il gioco / ha su
alla gente volgare, la maggior parte chi d'una e chi d'altra professione idolatri
la maggior parte chi d'una e chi d'altra professione idolatri, provavali nella
trova aiuto quando lo chiede, non trova chi la consigli quando le occorre; ma
del valore di 12 zecchini fiorentini a chi farà constatare di avere...
pianterreno: stando allo stesso livello di chi ascolta (con riferimento alla posizione di
un giorno, / tant'è crudel chi è del mio cor donna. beicari
in un confusi / col vagir di chi nasce il pianto amaro / della morte compagno
voce lamentoso e incerto, proprio di chi sta piangendo. dante, inf.
voce di pianto, e sa da chi? dal mi'pietrino, che non si
cino, iii-126-13: ai doloroso me! chi mi soccorre? / ben veggio mi
poliziano, st., 1-22: talor chi sé gioioso sente / non sa ben
morir presaga. carducci, iii-10-402: e chi, non dirò ora che l'eloquenza
quando ella era nel più bel fiore, chi riuscì mai sommo in tutte le parti
non sai tu che gli è scritto che chi semina in pianto in gaudio miete?
.. discendente. 4. chi è costretto ad aspettare a lungo, immobile
non dar la cassia coi piantoni a chi merita di dormir teco. mercati, 1-31
. m. -i). agric. chi lavora in un vivaio di piantoni.
s. v.]: 'piantonista': chi attende a educare piantoni, cultore di
quali tutti sono trecento... chi suonava nacchere, chi tamburino a loro
trecento... chi suonava nacchere, chi tamburino a loro modo fatto, chi
chi tamburino a loro modo fatto, chi le piastre d'acciaio e chi suonava
fatto, chi le piastre d'acciaio e chi suonava trombe squarciate. casti, xxiii-512
si attaccano insieme. sempronio, 1-70: chi di piastra si veste e chi di
: chi di piastra si veste e chi di maglia, / chi la fromba sostien
si veste e chi di maglia, / chi la fromba sostien, chi la zagaglia
, / chi la fromba sostien, chi la zagaglia. b. corsini, 6-49
buonafede [aretino], 3-16: chi volesse far credere che sia mal fatto a
: branchi di monelli da per tutto: chi giocava alle noci, chi alle piastrelle
tutto: chi giocava alle noci, chi alle piastrelle, chi alla palla. verga
giocava alle noci, chi alle piastrelle, chi alla palla. verga, 8-489:
nell'acqua. guerrazzi, ii-39: chi è lo sciagurato che si è preso
. ungaretti, xi-227: c'è chi dice che qui ci fosse un tempio
piastra1. piastrellàio, sm. chi pone in opera piastrelle; piastrellista
sm. (plur. -t). chi esegue pavimentazioni o rivestimenti con piastrelle,
. piastricciatóre, sm. chi opera in modo confuso o incoerente:
somma piatade si volse a lei domandando chi fosse suo padre e madre. andrea da
sdigni; / però prego suavi / piatà chi mov'a giri / e faza in
come quell'altra di quei frati a chi voi fate la piatanza, che v'hanno
indiani piaitano quando trovan lo tesoro de chi deve essere o di quel ch'à comprato
à comprato la possessione o di quel chi la vendi, perché né uno né l'
piatisca con la borsa e guarda di chi tu se'avvocato. -impers.
potesse uscir dalle penne del trecento: chi tutti lesse i tanti testi a stampa
fate parlar del valor vostro / a chi fa incetta di sorbito inchiostro: /
insistere per l'ottenimento di qualcosa presso chi è in grado di concederlo; postulare con
capo dal piatitóre. tesauro, 4-404: chi pende da una parte non è più
. casini, iii-244: buon ministro sarà chi... non vorrà intrigare la
/ falsa sentenza avere, / e chi perdere vuol piato, avogato. compagni
involontaria ed estrema indigenza per ottenere da chi ne ha l'obbligo (in partic
[in chiaro davanzati], 383: chi nonn-ha de l'amore 'sperienza, /
4-282: a noia m'è molto chi ène aspettato / e del compagno non cura
136: 'ad litigiosos vero pertinent haec': chi a'piati s'awicina, / a
bassa e lente: / « dimmi chi se', che da'mie'doppi danni /
a conoscere, ma de'mancamenti in chi m'è racomandato n'arà ogni buono
sdigni; / però prego suavi / piatà chi mov'a giri / e faza in
merzì umilmenti si li aligni, / sì chi sia piatusa / ver mi, che
apocalisse volgar., 1-63: chi non temerà te, o signore, e
. agostino volgar., 1-25: chi lo sottomise alle miserie nostre altro che
bene ne nacque. e però dice che chi non casca non sa avere compassione di
non casca non sa avere compassione di chi è cascato. -con riferimento alla natura
quanto fa grandissimo male e incomportabile ingiuria chi amato si è non amare. machiavelli
favella: / « alza la testa a chi ti vien davanti, / mossa a
s. v.]: 'piattaio': chi vende piatti, segnatamente per le strade
piattaiuòlo (piattaiòlo), sm. chi manovra chiatte. dizionario di
una piatta. 2. chi ripara, ristoppa chiatte. tommaseo [
dizionario di marina, 628: 'piattaiuolo': chi ristoppava le navi. piattaménte
lanci, 5-13: -con chi pensi aver a fare? con quelle del
(plur. m. -i). chi pratica il tiro al piattello.
vince la posta (fa piattello) chi, anche in successivi rilanci, riesce ad
, perché nuova cosa è a trovare chi voglia entrare in una manifesta guerra per
mantello e grasso il piattello: di chi preferisce spendere per mantenere una ricca mensa
e con quegli occhioni di bue spiritar chi di notte la vedesse. della casa,
rime piatte piatte, / se ben chi vuol far l'uomo, in queste
la spada a cerco, e a chi di piatto, / a chi coglie di
e a chi di piatto, / a chi coglie di taglio, a chi minaccia
a chi coglie di taglio, a chi minaccia. nomi, 10-101: il colpo
netto / a venti o più, se chi scrive non erra, / e caddon
ver le lor tende / a dormir, chi di taglio e chi di piatto.
/ a dormir, chi di taglio e chi di piatto. piovene, 14-207:
piatti': figurato e scherzoso, di chi divora, non che mangiare. 'l'avete
cibo allo spirito ma non sapevi a chi chiederlo, le antologie ti ridevan sul muso
discorre di disonore è assai più disonorato chi fa il piatto di mezzo. -fare
ben che tu / non guardi in viso chi fa 'l piatto magro. -fare
si esprime come il cinese mangia: chi lo vede tra piatto e bocca il riso
prov. proverbi toscani, 20: chi lecca i piatti deve leccare in terra
mai questi abbaianti cani, / ma chi sta queto e sbircia a occhi piatti /
, i colpi e le percosse di chi è più forte. loredano, 5-151
6. prov. gatta piatta, chi non la vede, graffia: v.
allora camminerà. bacchetti, 2-351: chi grida e chi si buttasse a terra
. bacchetti, 2-351: chi grida e chi si buttasse a terra, lo farò
lo stile vivo?... chi ha ragione, la piazza o la scuola
fanteria. ariosto, 1-iv-606: -di chi dubiti? / -del capitan de la
d'essere in piazza? ': a chi fa atti o dice parole che non
tal decozione o attuale o prossima in chi con esso lui avesse contrattato.
piazze morte. giuglaris, 2-580: chi temesse d'infilzarsi per lui nelle lande
chiaro). vasari, i-173: chi intende nel disegno la forza degli sbattimenti
nel più debole, signor cleante mio, chi vuol riuscire ne'negozi. -avere
: 'fare il bello in piazza': di chi sta ozioso, che si dice anco
tutto il bosco. giuliani, ii-354: chi aspettava questa grandine lì al colpo?
5-453: bisogna prima far piazza pulita di chi sfrutta per i suoi fini l'umanità
trangugerò [il fico]: e a chi l'ha nera [la buccia]
. a. cattaneo: i-392: chi una volta ha messa in piazza la
come suol farsi all'incanto, a chi dice più. -porre in vendita.
politico. periodici popolari, ii-514: chi scende nella piazza ed, avviluppando parole
critiche malevole. gelli, iii-90: chi fa la casa in piazza o e'la
la fa bassa. monosini, 277: chi fa la casa in piazza, / o
dei plebei insomma. 8. chi recitava cantari sulle piazze. carducci,
. monelli, i-152: « sai chi ha vinto l'ambrosiano? » sì che
'fare il bello in piazza': di chi sta ozioso, che si dice anco piazzeggiare
fa parer gente di buon animo e chi lo fa e chi lo riceve.
buon animo e chi lo fa e chi lo riceve. = deriv.
imitando lo zoppo, rifacendo il verso a chi balbetta o rimangia le lettere,
g. stampa, 43: chi fa qual noi parlar la muta pica?
qual noi parlar la muta pica? / chi 'l nero corvo e gli altri muti
nel soffitto. monti, x-5-11: chi netto l''ave'al papagallo insegna /
f. frugoni, iv-256: non mancava chi terzeggiasse nel picardeggiare, poiché assistea terzagio
: non si sa né quando né da chi fosse composto il capolavoro del romanzo picaresco
fanno... passare per le picche chi nel tempo delle sentinelle sia addormentato.
adoperar la picca politica il trovar altri chi guerreggi a suo prò: questi è
quasi se lo facessero per dispetto, a chi se lo imbiancava meglio e di più
spirito, sicché lasci negli animi di chi ode il mordente, dirò così, o
buonarroti il giovane, 9, 481: chi non vince / l'esecrabil dell'oro
/ non sa farti di godere / chi più vini non sa bere, / chi
chi più vini non sa bere, / chi tradire un po'non sa. rajberti
puccin gaglioffo, popolaccio sozzo, / chi in piccardia e chi a tagliacozzo.
popolaccio sozzo, / chi in piccardia e chi a tagliacozzo. bemi, 50-42 (
concetto e figura a figura, per ripiccar chi piccò e rimordere chi morde.
, per ripiccar chi piccò e rimordere chi morde. -con uso recipr.
. s. maffet, 10-iii-180: chi gli s'appressa [al corpo elettrizzato]
gli è chiuso. - pulsa. - chi è che picca. - amici.
pref.: me contento: che chi pretende, se vaga a picar.
contro il destino non vai contrasto. chi si picca di sventurato, picchisi di
, perdio sagrato! faldella, 13-41: chi si piccasse di rimanersene sempre imperniato sul
belle doti, ma pur c'è chi debita / che non si piccan punto
2. picchettatóre1, sm. chi fissa picchetti nel suolo per delimitare un'
. 1. picchettatóre2, sm. chi, durante uno sciopero, effettua il
l'ingegnere aveva piantati la mattina, dopo chi sa quante fatiche e pentimenti, urlavano
armati, impedivamo in strada l'ingresso di chi tentava di forzare il picchetto.
cattolici sorvegliano l'entrata e chiedono a chi entra a che professione appartenga; se
punto (due l'ultima) e chi fa 12 prese o 'cappotto'ha 40
f. f. frugoni, 3-ii-213: chi seco s'imbatteva [con la regina
con dar spesso cappotto, toglievalo a chi non avea più contanti. baretti,
monete contro un muro (e vince chi ottiene il rimbalzo maggiore). nieri
, sm. invar. scherz. chi fabbrica o ripara padelle e altri utensili
piuttosto che quegli stabilisse un premio per chi meglio di ogni altro combattesse i bacchettoni
entrare o per richiamare l'attenzione di chi è in casa: bussare.
picchiare leggermente l'uscio, e domandato chi era, rispose il fratello che gli
a. f. doni, 2-174: chi picchia? o stufaiuolo, tu sei
pregare, levarono tutti ad un tratto chi certe palme di mano che pareano di acciaio
palme di mano che pareano di acciaio e chi certi piedi pesanti come magli, e
bene insieme. comanini, l-iii-367: chi picchia la pietra focaia ne trae scintille.
il romor de'piedi, non come di chi cammina, ma di chi picchi li
come di chi cammina, ma di chi picchi li piedi in terra. carducci,
monte, 1-43-io: l'omo nudo, chi 'l fere di coltello, / di
muratori, 4-54: tornate ora a chi sogna. verrà allora davanti alla mente
ricordare, anzi il picchiare in testa a chi studia l'amore e la ricerca della
quivi s'adoperava ogni argomento: / chi le dà, chi rimbecca e chi rovina
ogni argomento: / chi le dà, chi rimbecca e chi rovina, / e
/ chi le dà, chi rimbecca e chi rovina, / e chi pelle picchiate
rimbecca e chi rovina, / e chi pelle picchiate pare spento. ariosto, 14-46
1. picchiatóre1, sm. chi bussa a una porta, chi segnala
sm. chi bussa a una porta, chi segnala la propria presenza con colpi ripetuti
e d'elicone. 2. chi pratica abitualmente la violenza fisica, lo
degli avversari, in partic. politici; chi compie azioni sistematiche di pestaggio, di
-sostant. giuliani, ii-340: chi vuol fare lo scarpellino, comincia dal
chiamata, perché ecciti l'attenzione ad udir chi chiama. forteguerri, 3-72: s'
lomazzi, 435: lo intendalo chi può: fatto a raligni / trovai
sm. (femm. -a). chi si attacca a una persona in modo
(femm. -a). tose. chi per abitudine perde tempo senza combinare nulla
da noi il senso di piccineria di chi si rallegra d'aver per astuzia o per
merito franco, tutte le battaglie contro chi dava ombra crebbero e s'infervorarono.
., iii-16 (17): a chi li guarda de su lo monte [
adeguarsi alla mentalità, al comportamento di chi è di condizione sociale o di levatura
e i fini dell'oprare... chi può comprendere? la mente spaventata s'
calsaretti picchili. petrarca, 80-3: chi è fermato di menar sua vita /
un picciol punto / lo può stimar chi da terra il mira. -in
, / floride e terse, a chi più lor rimira, / non si conviene
[del paradiso] è sì grande che chi n'avesse assaggiato una sola gocciola della
schiatta che s'indraca / dietro a chi fugge, e a chi mostra 'l dente
/ dietro a chi fugge, e a chi mostra 'l dente / 0 ver la
, 37-106: sia marganorre essempio di chi regna, / ché chi mal opra,
marganorre essempio di chi regna, / ché chi mal opra, male al fine aspetta
. idem, 3-268: 'ita'che, chi quelli in questa terra li amaza,
, i-14: davasi permissione di restituire a chi avesse pagata la sua tangente con animo
c. ridolfi, ii-294: chi vuol aver cura dei propri pollai e
e platea fiammeggiavano, e guai a chi avesse osato emettere un'opinione di altro
proverbi toscani, 159: chi sta sotto alla piccionaia, casca sempre
. gadda, 20-13: -e questa bellezza chi è? -sono la fidanzata di jànos
abitino per riavere un piccioncino': di chi regala per riaver di più.
diciamo proverbialmente aver uova o piccioni di chi, a pena uscito d'un fastidio,
e cavalli a vettura, è bravo chi la dura. ibidem, iii-580: guai
i piccioncelli si dieno a mangiar a chi ha evacuato molto sangue per lunga infirmità
partic. è detto picciotto di giornata chi ha mansioni prettamente informative, di sorveglianza
, di sorveglianza; picciotto di sgarro chi, segnalatosi per il sangue freddo nel
azioni rischiose, è incaricato di punire chi ha commesso una trasgressione o di compiere
compiere una vendetta; picciotto d'onore chi, appena affiliato, occupa il grado
un bambino? » urlava. « e chi volete i piccirilli, le femmine,
pico), sm. (plur. chi). grossa zappa appuntita; piccone
, / per entrarv'entro, e chi salia con scale / e chi con picchi
, e chi salia con scale / e chi con picchi lacerava i muri. simone
la sciatta e sporca; pallade somiglia / chi gli occhi ha tinti di color celeste
parola). pascoli, i-935: chi non vede che orazio fa una graziosa
alle loro mentalità piccolette, allora plauda chi vuole ai sistemi mascalzoni e all'ipocrisia
diminuire la propria generosità agli occhi di chi è beneficato). fanfani, uso
è virtù molto bella: / e, chi non l'ha, morde con mille
più son le sue virtù sovrane: / chi va cercando le laude mondane / più
ii-4: va'su alto, come fa chi saglie in uno luogo eminente et alto
. de sanctis, 11-230: se chi scrive è un uomo d'ingegno,
capitoli della bagliva di galatina, 264: chi tagliasse qualche pedagnio overo novellone piccolo per
artefice chiamato bancherotto... a chi va in napoli darà carlini et a chi
chi va in napoli darà carlini et a chi va in roma giuli, et anco
punto. bibbia volgar., v-641: chi iddio teme viverà sicuramente; e chi
chi iddio teme viverà sicuramente; e chi non lo teme, sua vita sarà
picola, va'su alto, come fa chi saghe in uno luogo eminente et alto
per invenzioni industriali), spettante a chi abbia ottenuto il brevetto per un modello
percorre il corridoio coll'aria preoccupata di chi va in cerca di un oggetto smarrito.
espressione avida. pirandello, 8-38: chi sa che fiume di sete gaie e lucenti
ridursi, e spesse volte nimicissime di chi gli ha allevati essere tornati? dessi,
, alle abitudini e alle aspirazioni di chi ne fa parte (e ha spesso
d'attenzione dare un forte lume a chi legge. = comp. da
(picconaró), sm. ant. chi lavora con il piccone, in partic
villa. berchet, 204: oh, chi adesso chi mi dona / qualche augel
berchet, 204: oh, chi adesso chi mi dona / qualche augel che abbia
. -l'umile condizione propria di chi lavora con tale strumento. einaudi
ragione / di non amar se non chi mi voi bene, / ed in questo
nell'odierna industria edilizia, chi esegue a mano scavi non estesi,
mine. -in senso generico: chi fa uso occasionalmente di un piccone per
.: nell'odierna industria estrattiva, chi, una volta brillate le mine, ha
campagne. 2. figur. chi determina la fine violenta di un potere
1-435: gli attacchi blandi e piccosi contro chi per una ragione o per un'altra
. hanno dato pacchetti di munizioni a chi ne mancava, a qualcuno vanghetta e
timore, dell'ira... chi potrebbe annoverarli tutti?... questi
rivestito, riunto, ecc.: chi da un'originaria condizione di miseria è
di degradazione fìsica e spirituale, di chi ne è abitualmente afflitto). -
essere liberale e cortese, sciamano: guarda chi vuol fare il grande e il magnanimo
di ogni cosa. -proprio di chi è gretto, meschino (un comportamento,
sacrificio degli slavi, si starà a vedere chi ci soccorrerà. -misero,
si affaticano a reggervi nell'antico piè chi una, chi l'altra gabella, e
reggervi nell'antico piè chi una, chi l'altra gabella, e niente pensano a
parte del letto corrispondente ai piedi di chi vi giace. varchi, 23-70:
lo più per connotare il coraggio di chi, in battaglia, subisce l'assalto
atto benigno ad alcuno, avertischino a chi lo fanno. n. agostini, 5-6-46
, faticosamente. foscolo, xvii-299: chi sa se per sabbato o domenica avrò
. esperta]: esperto, cioè colui chi più volte è stato allogiato dal conte
dormito col conte scanno, cioè quello chi hav'andato per il mondo e ha
movimenti. salvini, v-3-1-3: chi ha i piè teneri si nomina per
quello che corre della perdita, portato da chi ha confidato più nel piè che nella
/ e 'l giusto è condannato da chi erra. -fermare, fissare il
ancorché non abbia forse all'età nostra chi gli ponga il piè innanzi nella pittura,
col piè: per indicare scherzosamente che chi giunge porta dei doni (ne ha le
vale presentare, donare, conciosia che chi porta ha le mani impacciate. monosini,
li farisei avevano fatto una scomunica che chi confessassi cristo, andassi fuora della sinagoga
ingrassa 'l campo. idem, 244: chi va a cavai da giovane, va
questi due si contraddicano, ma veramente chi fugge non paga i debiti; a
? » per quel che face / chi guarda pur con l'occhio che non vede
indica la parte opposta alla testa di chi giace. comoldi caminer, 104:
di una famiglia. - anche: chi ne fa parte e continua a risiedere nel
mia lettera, troverete il nome di chi ve la scrive, intorno a cui non
il piede ed il braccio antichi, acciò chi vuole possa vedere se le dette misure
d'italia, trovando buon accoglimento presso chi ebbe caro di partecipare de'lor tesori e
-ai piedi: per terra, accanto a chi parla o scrive. dante,
farò la veglia. state tranquilla: chi ronfa così, non vuole ancora saperne
di piede si rizavan su e facevano a chi più alte cose e soze scagliare.
vigilanza: stare all'erta, sul chi vive. d. sestini, 38
italia, la gitterete ai piedi di chi vorrete. -guardare, guardarsi ai
8-298: la carità, caro mio, chi te la fa? la gente allegra
gente allegra per levarti dai piedi. chi soffre, non te ne fa; non
a lo spirito poetico, non so chi sia oggidì che le ponga piede innanzi.
ritti come i fanciulli ostinati: e chi dovea vegliare dopo essi pestava inutilmente i
coi piedi: per indicare scherzosamente che chi giunge porta molti doni fra le braccia
pigliar cinque matton per piede / e chi non mi vuol dar, non mi
fin de lo destino / non verrà mai chi sede, / ca. mme convien
come minaccia più o meno scherzosa per chi abbia trattato senza il dovuto rispetto un
il dovuto rispetto un morto o per chi abbia paura dei fantasmi. 32
nasce più erba. monosini, 101: chi vuol de'servigi, bisogna fame.
. ama aver poca faccenda; come chi siede e sull'un ginocchio posa l'altro
cioè da ultimo. ibidem, 246: chi non vuol piedi sul collo, non
non s'inchini. ibidem, 247: chi ha buon cavallo in stalla, può
piede ignudo. ibidem, 352: chi si sente scottare, tiri a sé i
con una leggera pressione del piede a chi siede accanto o allo stesso tavolo (
ingrandirla. menzini, 5-226: a chi nel mal oprare ha fatto il callo
. sostenitore, garante di un'istituzione; chi ne rende possibile l'esistenza.
lui e lor san di vino a chi la spiega. 6. segno
.: volentieri motteggiatore e beffardo come chi sta e vuole stare sempre sul pratico,
disprezzo e dello scherno sul labbro come chi maneggia gli argomenti della forza. guglielminetti,
vizio). cavalca, 21-204: chi lascia il cuore prendere mala piega e
a. f. doni, 128: chi gli lascia [i figli] andare a
o mala. frachetta, 1-55: chi negli anni giovenih si è avezzato a'piaceri
grandi sorprese. tarchetti, 6-ii-245: chi oserebbe affacciarsi allo spettacolo intero della sua
i presenti e gli altri mezzi piegheranno chi arà a giudicare. -placare dio
il tuo animo pieghi / a dime chi tu se'. boccaccio, dee.,
dopo molti prieghi la piegarono a dire chi ella fosse. ariosto, 13-26:
nievo, 499: voi credete che chi si toglie di vita pieghi servilmente sotto
poiché il superbo imperioso orgoglio / di chi comanda e in man tutto ha il potere
: « e allora, si può sapere chi è? », insistette bianca mollemente
ch'umilia ogni perverso': cioè volge dolcemente chi fuori di debito ordine è piegato.
compiscono. g. gozzi, 1-168: chi sapesse conoscere a che sono piegati
gente raccolta tranquillamente sopra una piazza, chi guarda avanti e chi indietro, chi
una piazza, chi guarda avanti e chi indietro, chi in terra e chi l'
chi guarda avanti e chi indietro, chi in terra e chi l'orizzonte.
e chi indietro, chi in terra e chi l'orizzonte. -posizione rannicchiata.
sm. (femm. -trice). chi esegue la pie ^ iettatura di tessuti
c. arrighi, 105: chi ti scrive sarà in domino rosso orlato
che un giunco. firenzuola, 242: chi sarà quel giudice cotanto mansueto, cotanto
: taluni concorrono co'loro suffragi in chi credano che riuscirà più pieghevole alla loro
pieghevoli che gli acquistano l'affetto di chi seco ragiona. botta, 4-1080:
quella pieghevole prudenza, degna solo di chi può soffrire una esistenza precaria ed incerta
, anticipato monsieur jourdain, a cercare chi gl'insegni far all'amore cortigianescamente e
trascorso la gioventù. se trova con chi scambiare due parole in piemontese, è
retorici veri che nel fondo dei dialetti, chi sappia cercarlo, trova l'accento e
che tempo ha di prepararsi alla morte chi è assalito da un nemico alla strada o
in là sospirando come i mantici abandonati da chi gli alza, che soffiando s'arrestano
piena?: come apostrofe rivolta a chi se ne sta ozioso ad aspettare chissà che
: 'aspetta la piena? ': a chi sta sul canto d'una via o
g. m. cecchi, 30-31: chi si mette com'ho fatt'io per
. foscolo, viii-38: non fu mai chi narrasse pienamente la vita del machiavelli.
dovrebbe soddisfare 'pienamente'i gusti di chi vive in esso tempo. -autenticamente
/ prendan o legni o assi: / chi può passar si passi, / e
voce che degno di chiamarsi greco era chi a furia di sentirsi tale si fosse
iddio tali cose. achillini, 1-219: chi sa se la pienezza è già presente
forse quegli occhi; ma dicono tutto a chi, come lei, sappia leggere in
dei concetti. muratori, 5-iv-134: chi legge... non potrà non sentir
sodi su l'arca de lo monester chi era pinna de gran. boccaccio, dee
. agostino volgar., 1-7-22: or chi sono da essere intesi li pieni di
. v.]: 'bocca piena': chi fa i bocconi troppo grossi. 'discorrere
il passeggio s'è trovato, / chi può dir quanto c'è grato? /
di gridi efeso è piena: / chi cede al vincitor, chi cade esangue.
: / chi cede al vincitor, chi cade esangue. ciro di pers,
combattevasi in acqua, in terra: chi feriva, chi cadea: pieno era
acqua, in terra: chi feriva, chi cadea: pieno era lo stagno di
piena cosa di paura; / e chi bene ama una cosa che tene / rivende
senno. chiaro davanzati, xxvii-io: chi pur lo torto blasma / e 'l ben
giro col fare cupo e misterioso di chi ha la testa piena di progetti e di
, si prende per lo più da chi è molto pieno dell'altrui.
... ogni qualunque governo in cui chi è preposto all'eseguire leggi non dà
pure mai conto della loro esecuzione a chi le ha create. carducci, iii-21-239:
dell'umanità. tommaseo, 15-128: chi disegna e colorisce d'un modo incerto
. ferd. martini, 1-iv-153: chi ha voglia di lavorare qui se la
. codice civile, 542: se chi muore lascia, oltre al coniuge, un
e in base alla prudente valutazione di chi deve giudicare) fornisce la sicura certezza
/ dovete ringraziar con voci piene / chi vi diè tal favor nella mascella.
. l. adimari, 1-180: or chi darà forza al mio petto, acciò
, ricercando pieno rendimento di grazie da chi si conosce obbligato sopra il pensiero, non
con un sorriso ed un mugolio a chi gli gettava il soldo o il tozzo
in alcune ramosculosi, come parimente in chi grossi e in chi sottili; in chi
come parimente in chi grossi e in chi sottili; in chi vacui a modo di
chi grossi e in chi sottili; in chi vacui a modo di canne e in
vacui a modo di canne e in chi pieni. 0. targioni tozzetti, 1-66
molle, piena e chiara, non a chi meglio e più giustamente canta?
noi, frate, / e indivina chi sì ti dilena! ». sergardi,
ricorrente impiego. guarini, 2-104: chi li vuole adoprare ne'complementi [le
mezo agosto insino a mezo ottobre, e chi ha piena la borsa, non manchi
tutto viterbo; e tu di'« chi te l'ha detto? ». gemelli
alli ricchi dee sovvenirsi, perciocché versa chi mette in pieno. monosini, 142:
mette in pieno. monosini, 142: chi vuol più che pieno il corpo,
digiuno a pancia piena': dicesi di chi raccomanda altrui d'astenersi da cose ond'egli
et manque'. -convinto? - a chi il pieno? -a me, a me
poesia mi sottoscriverò io all'opinione di chi camminò sempre per le pierie colline colle
so dir che la sta fresca / chi con lor non è salvatica.
/ sì che per gran pietà, chi à potensa / di dame guerigion,
innocente? -nemico di pietà: chi è efferatamente crudele. ariosto, 37-84
. buzzati, 6-137 » guai a chi in una città si lascia sorprendere da
pietà no, non la stringe / di chi solo da lei sofferse tanto, /
pagamento, perché in fine si trova chi paga per il debitore: si conoscono stabilimenti
corpo lasciate, / ch'io troverò chi mi dia morte. tasso, 1-23:
del suo tesoro, / per soddisfar chi n'avea di coiame, / fece coniare
. prov. pegolotti, lxxxviii-ii-238: chi pietà non usa / pietà non truova
giusto è che pietà morta / truovi chi quella volentieri uccide. = dal
o che viene da essi concesso a chi ama sinceramente e nobilmente. giacomo
: la nobiltà pavese si è ridotta chi a tre, chi a due pietanze ogni
si è ridotta chi a tre, chi a due pietanze ogni giorno nel pranzo.
. pietési, sm. dial. chi esercita la professione legale; avvocato;
pietisti della letteratura. 3. chi assume atteggiamenti di compassione eccessiva e mal
-con affetto. marino, 1-17-21: chi pensato avria che que'bei rai / mi
grandissimi motivi, che la prima persona a chi si manifestasse tantosto che ei [cristo
. c. bini, 1-36: chi l'ha vestito in quel modo così pietosamente
mirtillo, anima mia, perdona / a chi t'è cruda sol dove pietosa /
, che pietoso atto mostrate, / chi è està donna che giace sì venta?
/ che 'l bisognoso siane proveduto: / chi per dio chiere ed ha lingua pietosa
monte, 1-46-14: molt'è fol chi trar crede aqua di petra! chiaro
o sasso. carducci, iii-7297: chi volga attorno lo sguardo al monte e alla
et è ancor vie men sentito / chi lungo tempo parlando lo mola / tanto lo
summergersi. poliziano, orfeo, 233: chi è costui che con sì dolce nota
. a. cattaneo, iii-264: chi non contento dei suoi peccati è stato
in persone insensibili, o di persuadere chi è del tutto scettico. dante,
pietre per lapidare moisè ed aronne, chi non direbbe che sono rei d'ira?
la quale aveva questa vertù, che chi l'aveva a dosso, nessuno beveraggio
, luminoso. cardarelli, 1130: chi ha posato questa immensa pietra trasparente,
,... sì sontuose, di chi son opere se non de'poveri,
amici... maraviglia apportava a chi considerava l'età loro sì tenera e il
una pietra d'onore sulla casa di chi perì di piombo austriaco non incontra che una
sono affatto inutili o piuttosto nocive a chi abbia la pietra nella vescica o nei
nei reni. baratti, 29: chi di tragger fuori si fatica / con più
intemo, direi loro col vangelo: chi di voi è senza peccato, scagli la
. solaro della margarita, 89: chi primo trae la pietra sia punito: s'
risponde. pirandello, 8-292: a chi diceva? s'erano rimessi a dio,
gran carro riversa. idem, 411: chi contra a dio gitta pietra, in
pietre non si cava sangue': da chi non ha un bene, non si può
parole di bocca e pietra gettata, chi le ricoglie perde la giornata. ibidem
che va rotolando non coglie mosche: chi è incostante nella sua attività non può
, non coglie mosche'...: chi girovaga non fa roba.
. (pietrifico, pietrifi chi). rendere duro e compatto come la
poco lavorati collo scarpello, per ingannare chi crede. angiolini, 241: il
il bandello ne ha registrati parecchi: chi sa di quale sia stata vittima questa
lercia. 5. stor. chi faceva parte della magistratura senese che era
alle pietruze. lauro, 2-95: chi vorrà far esperienza delle virtù delle pietre
essendo fatto spontaneamente in un non so chi un ulcere nella sede del perineo penetrante
: fatti questa ragione: / che chi va in corte e porta bon borsotto /
, i-44: eh, mi'nastagia, chi ci vuole stare in questo mondaccio ha
più ridicolo della vita del piovano arlotto chi volesse scrivere le innumerabili inezie pomposissimamente dettemi
altri malanconichi, / che inanzi a chi digiuna i servi pongono. / deh
comparative o metaforiche, viene riferito a chi esercita un'influenza carismatica, un fascino
a riconoscere come rivoluzionaria la letteratura di chi suona il piffero per la rivoluzione piuttosto
pigiachiòstri, sm. invar. scherz. chi vive in un monastero; monaco,
dal sonno... accorrevano tutti, chi in camicia, chi in pijama,
accorrevano tutti, chi in camicia, chi in pijama, chi in sottana. ojetti
in camicia, chi in pijama, chi in sottana. ojetti, 1-97: nella
plur. m. - *). chi confeziona o produce pigiami e vesti da
felice di scoprire che c'è ancora chi pigia l'asprino. 3.
g. m. cecchi, 30-59: chi ha provato sa che tormento e noia
sm. (femm. -trice). chi pigia l'uva. bibbia volgar
e sta a sentire e lascia dir chi dice. 3. locuz.
al pigio': figuratamente dicesi volgarmente di chi si acconcia volentieri a qualunque impresa,
pegionale), sm. e f. chi vive in una casa o in
col manico. batacchi, 3-86: chi si mette i calzon, chi la
3-86: chi si mette i calzon, chi la gonnella, / chi 'l pigional
calzon, chi la gonnella, / chi 'l pigional, chi la vicina appella.
gonnella, / chi 'l pigional, chi la vicina appella. g. chiarini
brevissimo giro. 4. chi ha in affitto una proprietà terriera o un
vanno cercando. de la pena a chi avesse a fare con alcuno pigionale di fra
rubrica lxxiiii. 5. chi dà a pigione un suo immobile; locatore
morte della pigionante. -ant. chi noleggia un'imbarcazione. consolato del mare
cento e qual centocinquanta ducati, e chi più chi meno, secondo la grandezza
qual centocinquanta ducati, e chi più chi meno, secondo la grandezza dei luoghi
anno di piggióne. montanari, ii-363: chi paga pigioni, livelli, affittanze,
scorpione. -per estens. condizione di chi abita in una casa d'affitto.
piglia, sm. invar. chi prende, afferra. tommaseo [
altro gli sguardi e, a vista di chi punto vi bada, fanno all'armonia
fiate / mangiari o fructa, lodo chi schifare / sa di non quei pigliare
scudo. lapidario estense, 162: chi la mescla cun bouno acieto forto e
/ è forza ch'io mel pigli da chi 'l trovo. a. serra,
, ii-175: mentre campi, avrai chi ti somigli / e chi ti chieda ancor
campi, avrai chi ti somigli / e chi ti chieda ancor con voce tronca /
fitto. b. davanzati, ii-429: chi ha bisogno di pigliare fa come e'
c'è governo che sia amato. chi comanda non può essere amato. chi ci
chi comanda non può essere amato. chi ci piglia quattrini e figlioli per fini
, i-488: povero mondo! e chi ne capisce nulla? la può capir ddo
sono iscritte ornate, come si potrebbe da chi avessi più perizia di me, pigliatele
via a pigliare cristo; e perocché chi non riceve direttamente, sarebbegli meglio che
un appalto. botta, 5-155: chi dava e pigliava gli appalti degli arnesi
cari del doppio del genuino valore; chi metteva, minacciando saccheggi, taglie sui
tratte, fino a che si trovi chi pigli tal carica. botta, 6-i-489:
lor disio, / onora e loda chi n'ha maggior soma / e piglia maggior
, lxxxiv-350: donne e fanciulle, chi ha gentil core / pigli del tempo
ma le s'è intimato lo sfratto. chi mai pigliare ora? carducci, ii-19-276
amando con presupposto o speranza di pigliare chi ella ama per marito. g.
trovi, / e vertù per essemplo a chi lei piglia. a. pucci,
qualche mestier, qualch'arte piglia / chi più alta o più bassa. b.
si piglia l'incombenza d'intender da chi s'appartiene, se i testamenti e
sentenza, sì si può questo fare per chi diligentemente considera le parti tutte delle scritte
la vita misera e corrotta o di chi sia in dolore. -assol.
coperte e vari colori, in modo che chi non ha l'occhio molto buono lo
. bembo, 2-144: volgendosi per chi vuole la detta voce 'amato,
. 68. locuz. -a chi piglia piglia: senza fare una distinzione
. faceva piovere delle legnate, a chi piglia piglia, per far intender ragione agli
questo mal sì grave / vuoi campar chi tien la chiave / del tuo cor
sp., 1 (22): chi si prenderà cura della sua salute?
si prenderà cura della sua salute? chi le darà un parere? [ediz.
[ediz. 1827 (21): chi si piglierà cura della sua salute?
si piglierà cura della sua salute? chi le darà un parere?].
girolamo leopardi, 2-46: cerchi di dote chi ha a pigliar donna, / non
e tanti altri segreti della natura ode chi gli dichiari. -pigliare fiato:
marito piglia, / ma fa meglio chi vergin si mantiene. -pigliare messa
. guidotto da bologna, 1-91: chi fugge quel pericolo che per lo suo
, altri per l'orecchio: beato chi può essere preso per le coma!
, svogliatamente. pananti, i-28: chi la piglia a due soldi la calata.
'a quattro quattrin la colata'si dice di chi avendo un'impresa a mano, ci
faccia più ritorno e levi il volo chi sa per dove? -pigliarsela calda:
bandello, 1-4 (i-59): chi si piglia d'amore, di rabbia si
presi tutti. idem, 116: chi due lepri caccia, / una non piglia
l'altra lascia. idem, 232: chi vuol durare, se la pigli a
mezzo proverbio: in terra di ladri chi può pigliar pigli. proverbi toscani,
pigli. proverbi toscani, 34: chi se ne piglia muore. ibidem, 92
bene, pigliane. ibidem, 99: chi si somiglia si piglia. ibidem,
. 12. -non si piglia che chi si assomiglia: per indicare che l'
ulivo: 'non si piglia che chi si assomiglia'. = lat. volg
spesa della senserìa. palescandolo, 118: chi prende a cambio scambia la sua moneta
. adriani, ii-368: egli voleva che chi pigliava moneta da lui per trafficare in
per la piana, / sia benedetto chi ne fu inventore, / benché paresse nel
guicciardini, 13-ii-90: arà più vantaggio chi sarà miliore pigliatóre di partiti. bandi
state sospesi e sospettosi in credere a chi è molto pigliatóre. cavalcanti, 338:
i-3-131: ritornando allo zanardelli, certamente chi consideri come egli pretende plasmare il suo
baroni e si parton gli uffizi. / chi a un impiego e chi all'altro
. / chi a un impiego e chi all'altro dà di piglio.
impiglio / come ansalon fu morto e chi l'uccise, / quando a la
nel bel viso, in cui / felice chi puotesse dar di piglio. amari,
gonnella] i nominati esaminò: / e chi in fondo di torre cacciò giù /
fondo di torre cacciò giù / e a chi dal boia fece dar di piglio,
fece dar di piglio, / a chi i ben tolse e chi mandò in esiglio
, / a chi i ben tolse e chi mandò in esiglio. -acchiappare un
piglio. finiguerri, 09: chi è quell'altro con sì sciocco piglio?
di due pagine, scritte col piglio di chi è avvezzo a poche parole. montano
. imbalsamatore ai cadaveri. -anche: chi unge e massaggia i corpi con unguenti
ippocrate volgar., 61: erra chi dice potersi allungare e conservare la vita
a. f. doni, 135: chi non riderebbe vedere un picciolo pigmeo cattivo
e ispide che pareva che pungerebbero a chi vi mettesse la mani. montanari, 2-19
]: 'muso di pignatta bruciata': di chi ha il viso sudicio, nero o
smenticarvi. -amico da pignatta: chi finge amicizia per scroccare pranzi e cene
s. bernardino da siena, 701: chi andasse colà il sabato, quando voi
me vado e da me faccio, peroché chi non sa che il fuoco de l'
che il lucignolo accesso nel pignatuzzo di chi viene oltra, ci farà lume sino
gruppo di persone, domandò: « chi è padrone di questa casa? ».
, con allusione alla ristrettezza mentale di chi obbedisce a schemi rigidi o, secondo altri
, ogni dama finge alcun personaggio, chi di re, chi di amazone, chi
alcun personaggio, chi di re, chi di amazone, chi di cavaliere errante
chi di re, chi di amazone, chi di cavaliere errante e chi di servo
amazone, chi di cavaliere errante e chi di servo, e continuando una lor
dice parole convenevoli al proposito suggetto e chi travia è pegnorato. 2.
debitore. 2. disus. chi per professione concede prestiti su pegno.
pucci, 4-278: a noia m'è chi che ne avesse donde / va pigolando
/ quando van piolando miaguloni, / chi piglia moglie intasca nella rete / e riman
-sostant. caro, 1-68: chi intende il pigolare che vi fate su,
(femm. -a). tose. chi si lamenta con fastidiosa insistenza della propria
, un'elemosina, una mancia; chi assilla con continue richieste; piagnucolone.
politi, 1-503: 'pigolone': chi, avendo assai, si rammarica d'aver
pigrizia. 2. condizione di chi non svolge un'attività utile o la
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-266: chi giace con pigrizia, / povertà l'
ingegno e la fantasia e non ho con chi parlare de'miei studi. marotta,
che men veloce corra / se non ha chi lui segua e chi 'l precorra.
se non ha chi lui segua e chi 'l precorra. g. del papa,
un astro. galileo, 4-1-371: chi sarà quello di così grosso ingegno che
pur, naviganti, / se a chi aspetta son pigri gl'istanti! govoni
/ pigra agli afflitti, sorda a chi ti chiama: / qualunque siede ben
chiama: / qualunque siede ben, chi non ti brama. g. visconti,
, 2-2 161: costui chi è... /...
non è il ritornare alla fatica a chi è stato un tempo in riposo.
la vittoria. proverbi toscani, 307: chi è pigro al mangiare è pigro a
al mangiare è pigro a ogni cosa. chi è pigro delle mani non vadia a
gadda, 6-287: con il gesto di chi discevera il riso prima di buttarlo ne
nome che si dà nell'emilia a chi esercita l'arte di brillare il riso.
caliamo. l. dati, 1-4-5: chi a tremissem volessi andare / fra terra
, mercanti e marinar, / a chi conven usar per mar, / e meterve
e meterve in grande aventure, / chi, tar or vene, son monto dure
mare. balducci pegolotti, 1-221: chi mette roba d'inghilterra o di francia
ottimo, iil-511: dice l'autore: chi pensasse di quanto peso è la materia
frigio. pindemonte, ii-116: là chi prima servia cittadin dirsi / e un ferreo
occhi. verga, 4-319: -chissà per chi è destinata quella pillola, dio liberi
. pananti, i-35: a tante impertinenze chi ci regge? / la pillola s'
bisogno di pillolàio. 2. chi confeziona pillole. -al figur.: autore
. pillottalo, sm. ant. chi vendeva o fabbricava pillotte.
, 1-236: basta ch'io dica a chi vorrà leggere la sua 'confutazione'ch'egli
gigli, 5-76: vediamo un po'chi è questo pillottator di cuori che scrive
latino che fa spalancare tanto d'occhi a chi non l'intende. =
piloromiotomìa, sf. chirurg. resezione chi rurgica dello sfintere pilorico che
della navigazione attualmente in vigore, indica chi fra il personale particolarmente qualificato ha accesso
aeronautica militare, civile 0 sportiva, chi è abilitato a guidare un velivolo.
: all'adunata aviatoria. non entra chi non ha la tessera di pilota, si
delle locomotive. x. figur. chi guida, regola o condiziona e influenza
. ferd. martini, 4-218: chi in quella sand « che si rifugiò
cui sa saggiamente regolare il corso; chi sa destreggiarsi con accortezza, prudenza e
di questo mondo non è buon piloto chi non sa condurre sé e la sua famiglia
stato per lo passato. 4. chi governa o regge uno stato o le sorti
antonio da ferrara, 158: zà fo chi disse, / per quello ch'io
el se diga per rima / de chi sta in cima e de chi trabucca,
/ de chi sta in cima e de chi trabucca, / ben che l'un
sm. (femm. -trice). chi mangia piluccando, a piccoli bocconi.
a piccoli bocconi. -al figur.: chi abitualmente estorce, scrocca o spilla denaro
disus. nel linguaggio dei lanaioli, chi ripuliva i cardi. tramater [s
sm. (femm. -a). chi abitualmente estorce, scrocca o spilla denaro
in modo subdolo o astuto. -anche: chi approfitta di qualsiasi occasione favorevole per
, pum, pam, inseguite / chi le terga, fuggendo, voltò. cancogni
circostanza col suo pimento di volgarità, chi sa perché, mi fa piacere).
impara': la polvere del biribara, dove chi più vede meno impara: frottola dei
lo versa in quel fiume, per chi lo figurate voi? gigantea, 25:
8-9 (1-iv-756): domandò il medico chi fosse questa contessa; al quale buffalmacco
a dir da uno stinco, / chi faccia mia vendette; e non sia
.]: maniera risentita di rispondere a chi c'importuna: « chi è stato
rispondere a chi c'importuna: « chi è stato che glie l'à detto?
: 'gli par d'esser pinco': a chi si crede un gran che.
rosati: aver predicato per pinco': chi à buttato via l'opera sua,
succiole o baloge, bruciate l'arrostite e chi le vende succiolaio: ed eccoveli,
pini. girolamo da firenzuola, 140: chi volesse, con l'arte o
. tebaldeo, lvi-71: morte, chi pinge te, chi di te scrive,
lvi-71: morte, chi pinge te, chi di te scrive, / ti fanno
i mobili. tomielli, 497: chi il muro addobba, chi lustra portiere,
, 497: chi il muro addobba, chi lustra portiere, / chi i letti
addobba, chi lustra portiere, / chi i letti infiora, chi pinge lettiere.
, / chi i letti infiora, chi pinge lettiere. -spalmare, stendere
/ vòltati a retro e di'a chi viene appresso: / « troppo, uom
. c. arrighi, 12: se chi lo accostava eragli amico di cuore o
conv., iv-canzone, 52: poi chi pinge figura, / se non può
agli astri. leonardi, 2-56: chi pingerà l'attonito sembiante? / chi degli
chi pingerà l'attonito sembiante? / chi degli occhi il baleno? / qual
facciovi accorti / che di fuor toma chi 'n dietro si guata ». ugurgieri
fuggir voglio, mi sento alla traccia / chi fuggir non mi lascia e pur mi
pucci, 4-281: a noia m'è chi mangiando si scigne, / e più
vero gioco del pinge ponge, per chi ci sa fare. = voce ingl
f. f. frugoni, vi-703: chi sarà colui là, tronfo e ritondo
a. verri, ii-232: ohimè, chi ravvisa ora le vestigia appena de'marmorei
qui per inanimire alcuno ad impinguar di troppo chi è già pingue. bianconi, xxiii-206
letterario). nappi, xxxviii-219: chi noi crede veda il tuo lavoro /
caldaie da'continui colpi che ricevono da chi le maneggia; ma vi si rimedia turando
le brighe d'altri, coll'aiutar chi cadeva, gli diè la pinta.
o crede, / fatta per man di chi senz'occhi vede, / non pinta
le ciglia. denina, vili-128: chi avria pensato che non pure le tavole e
, che pietoso atto mostrate, / chi è està donna che giace sì venta?
d'ascoli, 1833: bene ha virtute chi desia l'onore / e lode dello
tana. lomazzi, 237: « chi fa male alle volte fa gran bene,
eo so'innamorato, / ma creio chi dispiacerla voi pinto. pinto2 (
anche diversi pelandroni che non ho capito chi fossero: avevano già la piomba alla
pinctori, fra li quali gli era chi volea pigliar imprexa de questa depinctura per
de questa depinctura per ducati ducento, chi per centocinquanta e chi per cento. c
ducati ducento, chi per centocinquanta e chi per cento. c. e
dismisura / a la pintura -andare, / chi pò mirare -la propria sustanza. lapo
anno. pinturicchio, sm. chi pratica la pittura a un livello modesto
e. gadda, 2-90: chi mi stava innanzi, trent'anni! officina
altresì pieno pinzo di laidissime cose che fanno chi le ode arrossar di vergogna. c
ad alcuni sciocchi ed ha piaciuto a chi, come faccio io, disapprova la
congiunti avelli, è bassa cosa / chi non sente da voi faville al core.
/ proteggete i miei padri; e chi la scure / asterrà pio dalle devote
bugia). borgese, 1-27: chi non voleva proprio capire era la madre
dante, inf., 14-48: chi è quel grande che non par che
fra turbanza e fra timore: / chi vienimi di soppiatto a scompisciare? verga
, incensare. beolco, 1131: chi ha piasere che 'l sea dito che gi
i pi venturè de gi altri; chi de'esser tegnu che tute le femene
che tute le femene ghe vuogia ben chi che 'l se dighe che zò che gi
pi belo e 'l megiore de tufi; chi d'una cossa, chi de l'altra
de tufi; chi d'una cossa, chi de l'altra, tanto che a
o essere come un piuolo'si dice a chi sta sempre ritto impalato ed è impacciato
ostinazione. d annunzio, v-1-502: chi oggi intende parlare all'anima degli italiani
anche diversi pelandroni che non ho capito chi fossero: avevano già la piomba alla
fribergo... dànno copiosamente a chi vi cava pietra piombara, che è
). sbarbaro, 1-211: trasale chi ci vede. gli sguardi ci piomban
necessariamente dovrìano vedersi nell'imprese, come chi volesse depingere il voltoio che prima di
ride, qui si muor. / maledetto chi mi toglie / a'miei cari,
vi porteranno un ordine salutare piombando su chi deve ricevere il denaro piuttosto che su
deve ricevere il denaro piuttosto che su chi deve darlo ad imprestito. 7.
da faenza, 1tv-60: non tochi corda chi non sa le note, / ca
le note, / ca no lavora dritto chi mal piomba. ruscelli, 4-18:
. piombano1, sm. ant. chi lavora oggetti di piombo.
m. a. savelli, 1-33-3: chi avesse facilità non può dentro firenze
di cose che non possono più turbare chi, come noi, sia vissuto nel tempo
/ col piombin, non resta punto / chi all'arte è ben avvezzo / e
mi sottoscriverò io all'opinione di chi camminò sempre per le pierie colline
a. f. doni, 9-43: chi ha color piombino e denti radi, è
esser dato, / e 'l piombo, chi più su ha, / nonn-è degno
5-102: in piazza dell'agnello, chi avrebbe sospettato dietro il sordo muro tanto
la qual piombo o legno / vedendo è chi non pavé. 4. cilindro
pollice uniti a cerchio il gesto di chi lascia calare il filo a piombo.
grandissimo monte, chiamato cilleno, e chi ha misurato u suo piombo dice che
una pietra d'onore sulla casa di chi perì di piombo austriaco non incontra che una
, giudiziosa, moderata: e a chi non la intende, piombo!
sono un patimento sol possibile ad intendersi da chi lo prova. salvini, 48-75:
, 1-130: io all'incontro dico che chi parla con v. s. e
sommo valore è di piombo, e chi non le resta servitore è un goffo.
salate, che fanno cattivi umori in chi le mangia, e perché i
difficoltà. salvini, 39-v-175: chi è uso a ballare col calzare del
o vergogna del nostro parentado! da chi hai tu imparato
d'oro. ibidem, 326: chi mangia il ferro, deve avere le
che altrove. 2. figur. chi contribuisce con la propria opera o col
sviluppo e al progresso della civiltà; chi introduce un'innovazione seguita da molti;
biennale. -in partic.: chi è fra i primi a praticare un'
dei gesuiti, dei benpensanti, di chi aveva fatto il liceo: dei borghesi ricchi
vero cinismo -continua il manifesto -è di chi usa prima la vita di civili come la
). pioppicoltóre, sm. chi coltiva pioppi. = comp.
piorer / la mori del creator, chi, per noi salver, / ha voglù
'l mangiare / e 'l ber mancava a chi con lui si trova. egidio romano
occhi vita, /... / chi più s'irriga di tua dolce piova
scherz. tornare col piovano per indicare chi ritorna a casa bagnato fradicio).
s'io voglio 'l ver dire, / chi lo volse seguire, / e tenersi
: noi osserviamo piovere le munificienze sopra chi bene spesso non è in bisogno, con
piovono lenti, / egli toma fedele a chi lo attese. moretti, 15-85
donna, un raggio d'amor, che chi lo sguarda /... /
sotto coperta. marino, vii-303: chi versa le pioggie dal cielo piova sangue dalle
, 14: o felice fra voi chi ognor promove 7 le belle cure in
, / non porge meraviglia / a chi sa di cui sposa e di cui figlia
con stento... e di chi canta male? ma non basta; bisogna
: il biscotto piove sempre in bocca a chi non ha denti. monosini, 336
tommaseo [s. v.]: chi sta sotto la frasca ha quella che
piovuti, che stizzosamente / dicean: « chi è costui che san za morte /
di grazia piovuta sopra questi gentili, chi era io che potessi presumere di contraddire
irta pipaccia di veterano, che dimandava « chi mai fosse mo sto corrado brando »
aspettano di riconoscere il viso pellegrino di chi va su, senza elmetto. -per
ritrova in tutti gli orti, chiamata da chi piperitis per il suo acutissimo sapore e
piperitis per il suo acutissimo sapore e da chi piperella. = cfr. peperella
pipinaro.. oh varda, varda chi se vede! er signorino ».
scolpita in una elitropia, dà a chi la porta podere sopra i dimoni e
notte vigilando. -in partic.: chi è costretto a uscire nottetempo per evitare
i vanni. -pipistrello vecchio: chi ha acquistato una vasta esperienza con l'
scansa ed eludele. 5. chi si accosta per opportunismo al vincitore del
lo pipistrello quegli uomini che tengono con chi gli pare ch'abbia il migliore e
ch'abbia il migliore e gridano viva chi vince ed in fine son poco a
a fastidi. monosini, 130: chi ha galline, ha pipite. proverbi toscani
pipite. proverbi toscani, 198: chi ha polli ha pipite. -meno
artiglio, / ond'ei si dibattea come chi more. trattato di falconeria volgar.
al petto le mani e troverai / chi mi rosica più dentro a'rignoni.
avrà i bordoni: per alludere a chi, divenuto scaltro e accorto, non si
dante, inf., 26-53: chi è 'n quel foco che vien sì diviso
di cattedre. gatto, 4-94: chi non appare sentirà venire / la sostanza
veduto mai / le acque dei piranha. chi vi s'immerge / toma alla riva
. idem, 15-1080: pare che chi si tuffa in certe acque / viene scarnificato
: effetti della prospettiva, che a chi ben l'intende sa altresì ben capire
benci, 1-37: chi costrinse insieme e ristrinse la milza?
costrinse insieme e ristrinse la milza? chi fece il cuore in figura di piramide?
a punta), mentre non manca oggi chi lo riconduce a r. 'jpoq
tasca nessuna carta di riconoscimento; chi ti dice che sei tu? pirandel
-t, ant. anche -e). chi esercita la pirateria. bonvesin
degli sproni. tanaglia, 1-198: chi d'alcuna città cerca mina, / altri
f. galiani, 4-311: or ricercando chi meriti il nome di pirata in mare
-pirata dell'aria, del cielo: chi compie un atto di pirateria aerea,
provocato un incidente, fugge senza soccorrere chi ne è stato vittima. -per estens.
scrupoli. iusti, 4-i-205: chi mira al fumo o a quello che si
s. v. j: 'pirofobo': chi paventa il fuoco. pirofòrico,
. m. -i). relig. chi pratica la pirolatria; adoratore del fuoco
piròmane, sm. e f. chi è affetto da piromania; maniaco incendiario
piromante, sm. e f. chi pratica la piromanzia. cecco dascoli,
: da questa vanitate sono facti piromanti chi dal fulgente fulmine et altra ignea potestate
letter. piromante. -scherz. chi è addetto all'accensione dei ceri in
). patrizi, 1-iii-338: chi ben osserva queste parti [del nomo
le foglie più strette e gommose a chi le morde. domenichi [plinio]
s. v.]: 'pirotecnico': chi prepara e fa giuocare fuochi artificiali.
bruno, 3-219: disse un pirroniano: chi conosce se il nostro stato è morte
nel nulla: ond'io, a chi mi stringesse o di sempre leggere o di
cascaggine che produce il clima di pisa a chi non c'è assuefatto. p.
li picchiano mai, e guai a chi dà loro un buffetto sul naso. dossi
polcella per questo modo, che, chi lava la petra in acqua e dà.
ognun l'incaca, / né c'è chi 'l guardi, non che ci 'l
mali denari per te, che fìstola abia chi te pisciò. ibidem, 58:
: 'pisciare a gocciole': dicesi di chi per avarizia paga mal volentieri una somma e
in testa. moneti, 2-170: chi si trova sotto l'ombra de'grandi può
4-77: non venghi a competer meco chi non vuol restar stroppiato, ucciso e