grande varietate de collori... e chi. ila guarda inel solle, sì
inchino perfetto. -proprio di chi rispetta completamente le norme del costume cortese
è perfetto. idem, ii-633: chi loderà il bisenzio / sì caro a quell'
guicciardini, 2-1 220: chi non ha il cervello molto perfetto e molto
colui che vuole esser perfetto: « chi ti dà nell'una gota, para l'
perfetto. 8. proprio di chi segue e mette in pratica integralmente la
, fede tesoro perfetto, fede riposo, chi in te ferma la sua speranza!
vasari, i-537: di poi è venuto chi gli ha fatti [i paesi]
integralmente gli insegnamenti evangelici. -anche: chi ha raggiunto la beatitudine eterna.
spirituale. bergantini, 1-201: hawi chi voglia deputate ancora / le foglie ad
. nani, li-5-36: il destino di chi comincia le fabbriche grandi suol essere di
, 100: non va radendo il lido chi vuol scoprir paese: / più vai
cose, a declinare, appena morto chi l'aveva perfezionata. pascoli, i-867:
lingua). ascoli, 33: chi osa discorrere di perfezionar la parola o
sua republica. betussi, xliv-13: chi vuol conoscere la perfezzione, bisogna che
a sta maniera, diceva: a chi tutto, a chi gnente! ».
diceva: a chi tutto, a chi gnente! ». ed è in ciò
manco conoscimento hanno, son quelli a chi più de la bellezza e perfezione [
: io so che il pretendere che chi serve alla chiesa, quando sia provveduto di
da tal perfezione [anima] non è chi te distragga. zanobi da strata [
e, anche, malvagie e perverse da chi parla o scrive (e tale termine
compagni, a non voler perfidiare contro a chi può più di te. caro,
, lmbriani, 4-343: non c'è chi non rida di certe idee e di
peggio che mai dagli espedienti sofistici di chi si prova a rimutarle e di chi perfidia
di chi si prova a rimutarle e di chi perfidia a difenderle. guerrazzi, 10-218
ragioni allegate da altri sin qui? -a chi ha senso comune erano assai e d'
397: qual pena poria bastare a chi è così perfido che renda tanta ingratitudine
quel sugo letal ch'a morte spinse / chi l'indo e 'l perso con vittoria
e rimpinzati di cibo, e beato a chi più gittasse fango e sassi su quei
e tela. lei disse perfida: « chi fa la commedia adesso? ma non
in firenze; e a me pareva insegnasse chi sa quale perfida igiene d'igiene dell'
. degli arienti, 2-439: de chi è questo naso perfilato e bzn composto,
a rivelare trattato alcuno, e pure era chi aveva e mostrava lettere di lui
gran pena mi 1 ascerei persuadere da chi l'avesse a propi occhi veduto.
: più pare che dio abbia per male chi divide il corpo mistico della chiesa che
diffondere. alberti, i-7: chi mai racontasse come spesso e in che
s. caterina da siena, i-25: chi l'ha [la carità] è
cattolica cristiana -una grazia che dio concede a chi vuol salvare, senza attenzione ai meriti
dimostra la civile educazione e istruzione di chi lo scrive. fogazzaro, 13-174: lettore
: la minaccia sacra del 'guai a chi vive solo', si adempie notte e giorno
consuetudine e dottrina di fare bene. e chi la piglia al cominciamento e perseverala,
uomo ha buona e perfetta, e chi piglia il contrario si ha mala natura
m. frescobaldi, 1-34: beato chi suo'patria ben conduce! / perseverate
virtù, 1-116: non è da lodare chi comincia, ma chi persevera. s
è da lodare chi comincia, ma chi persevera. s. giovanni crisostomo volgar
persiche, ci corrono colle pertiche'. chi avvezza gli scioperati a cosa che gli
, gli trova indiscreti nell'usarla, come chi invitato a coglier pesche da un albero
tardi a consultar varie provisione, e chi diceva una cossa, chi diceva l'
, e chi diceva una cossa, chi diceva l'altra, concludendo il nostro stato
e esca, perché per la persa libertà chi tre, chi cinque e sei giorni
per la persa libertà chi tre, chi cinque e sei giorni stanno senza magnare.
ferrerò, 1-90: chi la indovina / la mobil fantasia che ti
[s. v.]: così chi perde il filo del discorso, chi
chi perde il filo del discorso, chi si confonde in presenza di gente nuova
braccio, in una gamba: di chi per apoplessia non può più adoperarli. dopo
e gira, / porge tanta dolcezza a chi li mira / che i solar raggi
n. 1. -persona terza: chi non è direttamente implicato nella situazione o
che appena può introdursi un uomo. chi v'entra bisogna che sia persona, cioè
n. 7. 4. chi svolge una particolare funzione giuridica e sociale
una particolare funzione giuridica e sociale; chi ricopre o si viene a trovare in
. -persona pubblica o privata: chi riveste o no una funzione pubblica (
poy vivere uno solo punto ultra lo termino chi deo l'à dato. boccaccio,
. latini, i-1448: ancor, chi s'abandona / per astio di persona
, che risicano di mandare per terra chi non vi è preparato. moravia, i-534
, 2-1-164: non è più in prezzo chi porta la persona del padrone o del
la persona del padrone o del re che chi porta quella di uno servo, ma
di uno servo, ma solamente si attende chi la porta meglio. castelvetro, 8-1-521
.; la seconda che dimostra colui a chi si favella...; la
; la terza persona dimostra quello di chi si parla. ruscelli, 2-294:
, purg., 3-36: matto è chi spera che nostra ragione / possa trascorrer
-ammazzare una persona morta: accanirsi contro chi è debole, incapace di difendersi. -
644: si fece in detto consiglio che chi uccide sia morto e che l'avere
al telefono dall'albergo baglioni, -con chi parlo? - dello sbarba. -
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-21: chi perde la soa persona / per bona
ne bisognano a. llui; e chi altri ne cavasse, perderebbe la persona
m. palmieri, 1-99: chi ne'magistrati siede, innanzi ad ogni
; personalità. -in partic.: chi è rivestito di un alto incarico,
de le faccende e de'personaggi con chi e per chi negozia. b. davanzati
e de'personaggi con chi e per chi negozia. b. davanzati, ii-350:
le nefandezze o gli errori commessi); chi si distingue o primeggia in un determinato
il 'personaggio'; ce n'è chi vegeta di più e chi di meno.
ce n'è chi vegeta di più e chi di meno. -per estens.
il prologo adamo, per colpa di chi li suggeriva, a traverso, scordatosi della
monologhi magici. 6. chi interpreta una parte in una rappresentazione scenica
ciascuno di questi faceva a gara a chi meglio sapeva rappresentare il personaggio dell'ipocrita
e interesse o che acquista rilievo per chi parla o scrive, anche per essere
personaggio non potè succedere senza risvegliare in chi che sia motivi di stupore.
e non suole essere vantata se non da chi manca di qualità personali. mamiani,
buona fede mai, i moderati pregiudicano chi è al potere e coi loro errori
, e imposono per legge personale a chi consigliasse, trattasse o parlasse occulto o
personali. 20. sm. chi produce ricchezza unicamente con il proprio lavoro
l'esecuzione di tiri liberi da parte di chi lo ha subito). -per estens
divisoria udivo micòl parlare al telefono. con chi? col personale di cucina, era
da'qua. momento: dedicato a chi o chi celebrante?. -e ci risei
. momento: dedicato a chi o chi celebrante?. -e ci risei coi vani
del personalismo. -per estens.: chi sostiene il valore fondamentale dell'individuo,
(per lo più in contrapposizione a chi sottolinea il carattere eminentemente sociale dell'essere
del friuli, v-477-12: ogna fiata chi alguno de la fradalia mur, u
involti di cose nostre: dite a chi personalmente devono consegnarsi le cartelle. c.
ne abbia dubbio alcuno, perché a chi averà buona vista e intenderà un poco di
come dicono i perspettivi, doverà chi s'accosta a quel porto prima
to allegorico come ben si può accorgere chi perspicacemente legge quelle. c. bartoli
sui libri. carducci, iii-26-245: chi vorrà leggere più avanti nello statuto vedrà saviezza
, con la voce mansueta e gentile di chi vuol persuadere un impaziente, «
anch'io. foscolo, vii-249: chi giudica i cittadini in lite fra loro;
giudica i cittadini in lite fra loro; chi consiglia e persuade a passioni nobili e
, ma eziamdio me è comandato da chi sa e pole. machiavelli, 1-viii-253:
.., recano gran riputazione a chi le persuade o dissuade. galileo, 5-125
vorrebbe invano / rinnegare la vita / chi disse nei soavi / abbracciamenti, una sol
in persuasioni che ai gentili animi di chi mi ascolta non son necessari? botta
era tanto levato il buon consiglio da chi voleva ormai permettere il suo castigo che
equivaglia all'impressione di tutti gli altri a chi rifletterà che questa persuasiva, che non
egli scende poco dopo ad affrontarsi con chi predica il progressivo perfezionamento umano, gli
era stato miscredente, il dissi persuaso da chi in quella occasione poteva esser giudice ed
che son vere. landolfi, 2-18: chi per tanto accenni ad emanciparsi da uno
lo compatisco. foscolo, v-18: chi era sì pazzo da rapire al piacere
sarpi, vi-2-53: io non dico a chi pertenga punire li clerici disubidienti alle leggi
noci. i. neri, 1-27: chi porta in una pertica infilzati / (
guerra) un branco di pulcini; / chi de'piccioni e chi degli anatrotti,
pulcini; / chi de'piccioni e chi degli anatrotti, / chi pentole, chi
piccioni e chi degli anatrotti, / chi pentole, chi brocche e calderotti.
chi degli anatrotti, / chi pentole, chi brocche e calderotti. passeroni, 1-238
: consigliava il maestro di ginnastica come chi avesse lunga esperienza in fatto di pertiche e
si fa per diversi modi, ché chi l'accoglie a braccia e chi a passi
ché chi l'accoglie a braccia e chi a passi e chi a pertiche e chi
accoglie a braccia e chi a passi e chi a pertiche e chi a corda.
chi a passi e chi a pertiche e chi a corda. ceredi, 86:
perticare), sm. ant. chi, in una partita di caccia, ha
pertica. perticano, sm. chi anticamente vendeva pertiche per misurazione.
al fiorentino del trecento; atteggiamento di chi si conforma a tale teoria (e
. non mancano modi e vie a chi governa, e già son fatte pronte
4. perticatóre, sm. chi misura a pertiche i campi. -anche
dovrò perder la mia pace / in amar chi me non ama? foscolo, 1-193
antonio di meglio, lxxxviii-11-134: foll'è chi sopra 'l ver di sé pressumi /
pertinacemente ch'il minor pensiero che fosse in chi combatteva era quel della morte. marini
seriaci scomunica. monti, xii-1-31: a chi di tutto questo la colpa? alla
l'epigrafe, non la dedica. chi la vuole se la scriva ».
zane, lii-5-359: non manca al cardinale chi attraversi le operazioni sue, sì come
del vago, scoprirà dove, da chi e perché fu scolpita timagine.
meno. d. battoli, 8-76: chi dipoi vide il suo corpo ignudo,
d'un zelo infiammato di superbia correggere chi non ha caro d'essere corretto,
danno infra li soi. -importunare chi parla, interromperlo. s. giovanni
repubblica avea bisogno di dittatore, acciocché chi si muoverà a perturbare il buono stato
. m. cecchi, i-2-111: chi è da questa / passion perturbato, non
decreti. a. cattaneo, i-74: chi entra in qualche folla di popolo,
anonimo, i-538: com'om chi à disiato / lungo tempo passato -per
gonfaloniere] più gagliardo a opporsi a chi volesse alterare il governo, a chi soprafacessi
a chi volesse alterare il governo, a chi soprafacessi troppo gli altri o fussi perturbatore
donne altrui, non pagano col bastone chi è lor creditore, non commettono altre
tiranneggiando la fa serva in modo che chi ben ama, come fo io,
stimolo di conscienzia. caro, 17-7: chi s'è molto dato a queste cose
molto lunghe perturbazioni. mazzini, 64-244: chi scrisse anonimo sulle gazzette di perturbazioni,
di perturbazioni, di disegni repubblicani, chi fece serpeggiar quei sospetti nel popolo, mentiva
g. l. cassola, 169: chi senza forza d'attrazione potrebbe spiegar sì
: quanti prodomi se enganavam, / chi duramenti combatando / moriam e non savean
: più pare che dio abbia per male chi divide il corpo mistico della chiesa che
. pertusaór), sm. ant. chi pratica fori, perforatore. -anche al
puor, / e àm un pertusaór / chi tropo ha sotir verrina, / per
, / per tirà donde se straxina / chi serà so seguior / cum desmesurao calor
è gradito. bemari, 3-17: chi si contenta gode... pace a
dar e spender un perù / chi nelle vene un tal fuoco conserva. g
alto loco. neri poponi, 260: chi di pena e di noia / vuol
al primo stato. pulci, 2-7: chi colla spada, chi col pasturale,
, 2-7: chi colla spada, chi col pasturale, / poi la natura fa
riposto è il nostro bene. / chi non gela e non suda e non
di empietà che fino si era ritrovato chi più volontieri aveva esposto la carissima gioia della
pallavicino, 1-437: benché ciò da chi non ne fece prova non sia creduto
/ ed offrirà bene un sito / a chi della terra è sazio. dannunzio,
, ville. -per simil. chi ha conoscenze superficiali o improvvisate e ne
mattioli [dioscoride], 451: chi ben diligentemente essamina le note date da dioscoride
, occhi crudeli, grida e perversità con chi è dattorno. 2. degradazione
ch'umilia ogni perverso', cioè volge dolcemente chi fuori di debito ordine è piegato.
lx-2-47: perverso, che farai di chi t'odia, se chi t'ama tradisci
che farai di chi t'odia, se chi t'ama tradisci? lanzi, i-142:
rapimento alle azioni virtuose o viziose, a chi vogliamo noi attribuirlo? galanti, 1-23
bocchelli, 2-no: qualunque autorità perverte chi l'esercita ed abbrutisce chi la subisce
autorità perverte chi l'esercita ed abbrutisce chi la subisce. 2.
svolazzare. cesariano, 1-61: chi [festoni] facti de papero pincto e
facti de papero pincto e concrispato e chi de auricalco perlucente batuto tenuissimo quale pencolando
.. alcuna cosa... da chi volesse macinare. ordini della pesa
dagli officiali della pesa, sappiano a chi ricorrere. -region. bilancia.
piccolo seguito. -tipico di chi è o appare impacciato nei movimenti (
autore). temanza, 168: chi esamina il sopraomato del secondo ordine della
cose usuali, con la stupidità pesante di chi viene dalla gozzoviglia. comisso, 12-54
braccio pesante la divina giustizia contro a chi meno ne teme! -che dà
un corpo morto. ma non si vede chi sia, pei molti alberi che parano
la bocca pesantemente in bocca lo bacia come chi prema e franga e mescoli nella morte
e. cecchi, 5-409: chi, fra gli orari della vita meccanica,
. mazzeo di ricco, 212: chi conoscesse sì la sua fallanza / com'
il sangue ferrarese, / e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia.
. bibbia volgar., vi-529: chi peserà lo gravamento della terra con tre
oltraggiatore a morte ei pose, / chi è che meta a giust'ira prescriva
meta a giust'ira prescriva? / chi conta i colpi o la dovuta offesa,
del genere. leopardi, i-20: anche chi è veramente grande sa pesare adesso e
subord. fra giordano, 7-17: chi può pesare che volontà egli s'ebbe
, mette al timone della 'ustizia chi timorato di dio non ha vizi peccaminosi.
esser buone. varchi, v-57: chi favella gravemente, 'pesa le parole'.
così in corso, dà occasione a chi intende di pesar la parola del salmo
e non ho restato a dillo a chi toca, per non infastidire vostra altezza:
è tenuta ad alimentare i vizi di chi pesa su di lei. -incidere
». monosini, 265: a chi non duol, bene scortica. a chi
chi non duol, bene scortica. a chi non pesa, ben porta. proverbi
contesa. ibidem, 225: 'a chi non pesa, ben porta': ben fa
ben porta': ben fa una cosa chi non ne sente fatica o aggravio o rincrescimento
ne sente fatica o aggravio o rincrescimento, chi la fa facile, volentieri. ibidem
vendi caro. ibidem, 274: chi non pesa, non porta bene. ibidem
, 276: non pesa bene, chi non contrappesa. bacchetti, 1-i-493: -
n. 25. -pisa pesa per chi posa: per indicare l'aria pesante
toscani, 219: pisa, pesa per chi posa. = lat. volg.
nel sonno si sente al petto da chi dorme supino, come se fosse gravato
bollette. 2. figur. chi sa giudicare imparzialmente, con rigorosa giustizia
). fra giordano, 7-17: chi può pesare che volontà egli s'ebbe
mortali. 3. tess. chi assegna ai cottimisti una certa quantità di
re di portogallo. segneri, iv-686: chi ha pigliato l'appalto d'una pesca
. giuglaris, 332: questa volta chi ci può cogliere? si è pensato
). graf, 5-662: or chi vuol ricordare / pericoli e strapazzi?
gialle, / gli sfregi, fior per chi gli porta pari. note al malmantile
, e certe pesche sotto gli occhi come chi dà in cattive disposizioni.
molza, xxvi-2-23: non trovo con ragion chi si querele / di lei [della
del volto. gigli, 2-226: chi è colei nascosta in quel cantone, /
cristiana o di propagarla ne'ribelli della croce chi, prima d'intromettersi nella pescagione delle
linguaggi dell'oriente che non v'ha chi possa annoverarla. 5. seduzione
o gli è ignorante o contadino / chi non prende piacer di pescagione.
]: 'avere una pescaia in corpo': chi non si cheta mai.
ipotetici). varchi, 3-95: chi favella 'sine fine dicentes'e dice più
santo ermo, il quale si dava a chi più cicalava; e di simili gracchioni
'assordare o seccare una pescaia': di chi non rifina mai di cicalare o il fa
voluto quel tale arnese, ma ora chi lo pesca? -ce l'ho rispondeva
: pescare... fra la folla chi salutare o è ambizione o meschinità
pescator fu già chiamato, / mostra a chi l'ode l'amo acuto e fino
persona. palazzeschi, 4-234: chi sono quelle befane? di dove sono
alfieri, i-24: lo gli risposi che chi girava il mondo si doveva avvezzare a
una disgrazia. melosio, 3-ii-142: chi s'ammoglia in questo mondo, /
3-1-135: noi già cominciamo a pescare di chi diavolo voi raccontate. savinio, 22-279
-assol. muratori, 6-348: certo chi pescherà in cuore di coloro che vanno
di chiarini non è ancora venuto. chi sa che cosa peschi a firenze? se
quaggiù per questi borratelli, / dove chi sa pescar, molti n'acchiappa. nomi
, al parer mio, / di chi ben peschi e meglio tocchi il fondo.
, 496: dicesi pescare a fondo di chi sa assai e fondatamente, e pescar
fondatamente, e pescar poco a fondo di chi sa superficialmente. galileo, 3-2-297:
nel mar, lasciate al calcio / chi vuol pescare i calamai con li occhi.
del loro intelletto nulla si sa e chi vuol rintracciarne la memoria per arricchire la
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-265: chi sotto l'acqua pesca / dà di
gran ghignate. cambini, lxxxviii-i-373: chi pesca in luoghi fondi / sappi sott'acqua
acqua istare. pulci, 9-73: chi vuol de'grossi nel fondo giù pesca
maggiori guadagni. ibidem, 174: chi pesca a canna, perde più che non
che doveva essere pagato dal pescatore a chi, per lo più per diritto feudale
bocci, tremolante di prismi, pescato chi sa in quale liquidazione. jovine,
ant. pescaduri, pescaturi). chi per mestiere o anche per diletto esercita
esercita l'attività della pesca. -anche: chi sta pescando, chi è intento a
. -anche: chi sta pescando, chi è intento a pescare. sermone
pescatore. 2. figur. chi svolge opera di apostolato religioso (per
la sua rete prema. -scherz. chi è preposto alla cattura dei malviventi.
con liti cercate da essi per disturbare chi con pace e giustizia sta godendo de'
ladri, marioli. 5. chi nel raccoglimento e nella meditazione coglie determinati
esse. -pescatore di granchi: chi incorre in errori grossolani.
che non sa vuol disputare, / ma chi senza saper fa da dottore / solo
pescatore. -pescatore di vocaboli: chi si interessa in modo particolare e specifico
o che si ritiene tale, di chi svolge l'attività della pesca (e
che tirano a tutti i bacherozzoli: di chi tira anco ai più piccoli guadagni.
grotte dove scalfito / luccica il pesce, chi sa / quale altro sogno si perde
buonarroti il giovane, 9-88: preda di chi volea sfamarsi a scrocco, / son
ai coltelli. varchi, 3-326: chi vi scrivesse dentro sarebbe uccellato e deriso
lor disio, / onora e loda chi n'ha maggior soma / e piglia maggior
troppo grossi. -pesce piccolo: chi, in un determinato ambito, ha
perché l'ha del novo pesse: / chi 'l mane ^ a sempre eresse,
e. cecchi, 13-390: chi non accetta serenamente siffatte condizioni è un
bandelio, 3-2 (ii-261): chi lo levava fuor de le sue leggi,
ai pesci in mare, dimandarono i francesi chi era colui che comandava ed era padrone
padrone de l'armata, per sapere con chi avessero a fare. ulloa [guevara
8-96: una donna come quella? ma chi non si getterebbe a pesce, senza
fare da maestro in qualche cosa a chi ne è già esperto. g
. bonichi, 21: non corre chi va piano; / piace alla gatta il
quando 'l pesce viene a riva, / chi noi prende, e'toma via.
, pesce fa vesce... chi mangia cacio e pesce, / la vita
a puzzare. ibidem, 308: chi non sa cuocere il pesce, l'
picciolo divora / e non trova del pan chi non lavora. monosini, 105:
. affarista, imprenditore particolarmente spregiudicato; chi si è arricchito con estrema rapidità con
circondarsi). -in partic.: chi ha raggiunto la ricchezza durante la guerra
insieme delle azioni e dei comportamenti di chi in tali circostanze mira a un rapido
non s'ha mai da permettere che chi vuol pescare usi coccola od altre paste
appare / invitando à comprare / a chi ha voglia di magnare. p.
frutticolo. peschicoltóre, sm. chi si dedica alla coltivazione del pesco.
. f. frugoni, 4-260: chi chiuse a tutto il genere umano, almeno
un contesto volutamente oscuro e allusivo: chi fa da tramite occulto, messaggero.
quale per avere l'opportunità di sapere chi egli fosse, comperò certi pesciatelli dal
affettiva). savonarola, iv-549: chi è nella rete di cristo sta pacifico;
[s. v.]: di chi sguazza nell'acqua con mano o con
, sprovveduta. herardi, 2-i-226: chi. ssono coloro colà? oh, e'
. (femm. -a). chi vende pesce, come ambulante o in un
alletta, / chiamando alcuni, ed a chi scuote il pesco, /
cui più ha di abitatori alle sponde chi è più pescoso. bergantini, i-2-126:
, di portare pesi a prezzo serviva chi il richiedeva. masuccio, 221: la
il guida-gioco il peso nella spalla a chi sia quanto gli aggrada fa tenere,
, conv., iv-xn-4: ohmè! chi fu quel primo che li pesi de
e più o meno volontariamente li ostacola; chi, non avendo risorse autonome, deve
disposizioni è migliore. lampredi, 4-39: chi alla vendita della merce aggiunge il peso
portare i pesi delle nostre calure né chi le ci levi da dosso altri che 'l
, u-141: venite a me, chi ha peso o fatica, / ch'io
; e sia tuo peso / di scoprir chi m'insidia. f. casini,
. b. segni, 4-53: chi ara generato tre figliuoli non abbia ad
essere obbligato alla guardia della città; e chi quattro, sia disobbligato da ogni peso
sorte. giuglaris, 1-539: chi sotto le sue mine sepolto può contenersi
fremito di tutta europa. 15. chi dipende interamente da altri per il proprio
rapporti creano. biondo, xlv-167: chi piglia la strana moglie va carco d'
testuale o il significato intenzionalmente attribuito da chi parla conferiscono a una parola. filicaia
peso e fu arrostita; e fu chi ne manicao. c. gozzi, 1-694
maggior peso quanto paiano più leggieri a chi ben non le considera. castelvetro,
fianco schifandolo fa ala, / e chi l'aspetta, come avete inteso, /
certa balda vivacità sprezzante, come di chi si sia scrollato con poco onore,
dà cattivo augurio. pafiini, 39-3: chi vuol bene davvero al nostro povero grande
premio di pochi centesimi di peso a chi porti agli uffici comunali uno scorpione morto
e mai non se ne sazia. e chi si vedesse com'egli è menato pessimamente
veleno dell'eresia che attossica loro e chi a loro s'appressa. boccalini, ii-136
s. v.]: 'pessimista'dicono chi giudica uomini e cose, prevede e
esemplo pessimo e si darebbe occasione a chi volessi ne'tempi futuri fare alterazione nella
principe... potrà egli giustamente da chi ragiona chiamarsi meno tiranno che il pessimo
spettacolo del morto cesare dettatore parve a chi pessimo, a chi bellissimo. 5
dettatore parve a chi pessimo, a chi bellissimo. 5. che ha fondamenti
, 10-901: -brigate, un agnellino chi lo sa? / oh! ch'egli
, 5-100: -meschini, e guai a chi è nelle peste! rispose felice.
. monelli, 2-308: poveretto, chi ci va per le peste sei tu,
pestacotóri, sm. invar. ant. chi aiutava il pittore a bottega macinando le
pestatóio, sm. letter. chi vive nel fango e, per simil
pedagogici inaugurati. gentile, 2-ii-91: chi non conosce il gran favore incontrato dalla
, sm. e f. invar. chi anticamente era addetto a pestare il pepe
ritondo vermiglio, grande radice e grosse. chi la pestasse bene e mescolasse con cera
coll'uve. roseo, iii-58: chi pesta l'uva sia uomo e non donna
sp., 13 (225): chi con ciottoli picchiava su'chiodi della serratura
131: in chiesa non è più chi ti urti o pesti / in su 'l
, xxxiv-647: ciascuno esempio pigli, chi ha gusto, / della mia sposa e
è pesto. saba, 288: chi andando teme quanto me che un'erba
la contentezza ineffabile di pestare una volta chi ci tenne tanto tempo sotto i piedi
allegri, 38: qua dentro è chi la pesta, / qui sono i mie'
e dentro, al parer mio, sta chi la pesta. 10. prov
ho che sien pesteruole e non è chi m'intenda: penso che sieno pestelli.
sm. (femm. -tricé). chi macina o tritura sostanze medicamentose o droghe
di suo padre. 2. chi calca con i piedi, calpesta.
bianca di gesso. 3. chi percuote, picchia, malmena brutalmente.
malmena brutalmente. 4. scherz. chi suona il pianoforte malamente o con tocco
ponendo prima il modo che tener debbano chi da la peste preservare si vole, secundo
, 7-152: ciò debb'esser permesso a chi bene scrive, non a chi male
a chi bene scrive, non a chi male, non agli scrittoruzzi di gazzettacce,
la notte non senza gran noia di chi ascolta e con uno strepito noioso forano
geniali letti. giovio, ii-38: chi vorrà mo'seguir bassi pensieri starà sempre
errante chiama amore / è dolce insania a chi più acuto scorge: / sì bel
loro mala fortuna e di aver sortito chi una peste per moglie e chi una
aver sortito chi una peste per moglie e chi una furia, chi una matta.
per moglie e chi una furia, chi una matta..., deliberò di
ho che sien pesteruole e non è chi m'intenda: penso che sieno pestelli e
: - ritorna in casa: a chi dico io? che diavolo / vuoi far
ii-256: se ci è alcuna a chi la fava piaccia, / la meglio infranta
la terza, dicesi 'morto'. chi poi ne ha sofferta una sola, lo
, lo chiamano 'pestello'; e chi punte, 'vergine'. 8.
3-iii-168: si udiva il numeroso pesticciare di chi veniva dietro. -con riferimento ad
(femm. -trice). tose. chi calpesta ripetutamente, con insistenza. -figur
familiare nimico. landino, 14: chi non conosce quanto sia pestifero el vizio
le vele e i velieri; ma chi mi à comunicato questa pestifera smania?
proviate: sono dannosi e pestiferi a chi ama. casavecchia, 1-vi-183: se
maffei, 10-ii-126: non è mancato chi lodi l'opere sue [di giamblico]
lorenzo de'medici. ii-127: beato chi nel concilio non va / dell'impii
che, morti li citain e da barba'chi la destrusem e da pestilencia che dee
.. /... / che chi obiurga se stesso, ma tradisce /
piede, calpestato ripetutamente e pesantemente da chi cammina. livio volgar., 3-54
ciarpume. c. botto, 119: chi non trovava da sedere si sdraiava sull'
che ti facevono lucere il pelo? chi te le ha malandrinate? 2
calmo, 2-265: viva cupido e chi l'ha parturio, insieme con la
incerta, da cui p et esser 'chi beve smodatamente'e 'chi vende i liquori'
petènte, sm. e f. chi chiede, sollecita; chi fa un'
e f. chi chiede, sollecita; chi fa un'istanza, una petizione;
quasi in non cale / l'ufizio e chi 'l diè lor. leggi e bandi,
cavallo], / ma ben fa chi si mette / al mezo ne le cose
[il figliolo] sì pitetto? / chi lo potrà de'sua vizi riprendere,
excusazione. castiglione, 682: parvi che chi non fosse imitator di cristo avesse potuto
prego che non vogliate a petizion di chi si sia far cosa indegna del vostro pubblico
direttiva, disposizione, ordine impartito da chi ne ha l'autorità. testi
a pitizione di persona del mondo e sia chi vuole. -volontà, discrezione
il riconoscimento della sua qualità ereditaria contro chi possiede (a titolo di erede o
angiolieri, vi-1-376 (66-4): chi non ha moneta / per forza è
. letter. ant. atteggiamento di chi imita la poesia del petrarca (e ha
tutte; e ciò si può fare da chi ha cuore gentile, anche senza aver
petrarcheschi non può esser lento il trapasso per chi ha sempre l'ala pronta.
petrarca. carducci, iii-i 1-162: chi vinca la noia di tanta prolissità,
uccelli petrefatti e alle loro parti; ma chi ne vide mai? -sm
-che è proprio, che riguarda chi lavora in tali industrie. arbasino
suoi scolari in medicina, trovò che chi continovo mangiasse nove dì petronciano, diverrebbe
pascoli, 1029: per san zuanne chi non compra l'aglio, / per tutto
nuova, eccellentissimo signore? / con chi s'è battagliato tutta notte, / che
: quivi s'adoperava ogni argomento: / chi le dà, chi rimbecca e chi
argomento: / chi le dà, chi rimbecca e chi rovina / e chi pelle
chi le dà, chi rimbecca e chi rovina / e chi pelle picchiate pare
chi rimbecca e chi rovina / e chi pelle picchiate pare spento, / chi
chi pelle picchiate pare spento, / chi corre forte e chi lento camina, /
spento, / chi corre forte e chi lento camina, / chi dà pettate
corre forte e chi lento camina, / chi dà pettate e chi le gira al
camina, / chi dà pettate e chi le gira al vento, / chi 'n
e chi le gira al vento, / chi 'n alto salta e chi 'n basso
vento, / chi 'n alto salta e chi 'n basso si china. [sostituito
, s. v.]: colà chi l'un chi l'altro proponea /
v.]: colà chi l'un chi l'altro proponea / con lungo cicaleccio
delle città piccole d'italia, dove chi nulla nulla esce dal volgo è sempre
lo storico, dal canto suo, a chi lo inviti a trastulli eruditi o a
pettegoliamo, sm. comportamento di chi è solito fare chiacchiere futili e oziose
perché capaci di mettere in cattiva luce chi ne è oggetto. n
1-i-34: attaccando il 'giornale storico'o chi lo rappresenta ci schieriamo contro il dilettantismo
poiché date di becco fino al favellare de chi ve ne tenia a scuola. g
pettignóne e peloso. cesareo, 1-1: chi vide supplizio eguale al mio? /
pettinàgnuoló), sm. tose. chi fabbrica o rivende pettini, in partic
pettinaiuòlo (petinaiòlo), sm. chi fabbrica o vende pettini. stefani
. pettinato, pictanaro), sm. chi fabbrica o vende pettini.
pettinandro), sm. tose. chi fabbrica pettini per pettinare la seta.
pettinapòpoli, sm. invar. letter. chi placa e sopisce le agitazioni e i
pettinandosi la chioma, dava risposte a chi le chiedeva. carducci, iii-3-354: pettin
xxxv-i-792: zò sedeva una vilana / chi petenava stopa on lana, / el segnor
: non essendo conosciuto, ritrovava talora chi lo pettinava senza pettine. catzelu [
il papa, i cani': di chi ci va senza scopo. -avere cani
la pettinava. proverbi toscani, 333: chi non mi pettina non voglio che mi
s. v.]: 'pettinastracci': chi pettina stracci di seta. =
maestri delle botteghe. 2. chi pettina, taglia e acconcia i capelli.
del pettinatore. verga, i-469: chi l'avrebbe immaginato quando sposò il manica
monache] li erano tutte intorno, e chi li dava l'acqua e chi l'
e chi li dava l'acqua e chi l'asugatoio e chi il pettine, e
dava l'acqua e chi l'asugatoio e chi il pettine, e atavallo vestire e
bon cepolle? / -avante, avante chi se vo'riamare. / chi vói secar
, avante chi se vo'riamare. / chi vói secar li piectene? / -chi
ostie d'ingegno. algarotti, 1-ix-313: chi 'l vago stil ti diede e chi
chi 'l vago stil ti diede e chi la mesta / voce del greco, or
e taciturno / esangue tronco, e chi 'l pettine ebumo, / onde italia
/ il sacro profanar pettine ebumo / chi alla peggio strimpella il colascione? saluzzo
rilucono come fuoco eziandio nella bocca di chi gli mangia. buonanni, i-719: n
e dettagliato. aretino, 20-298: chi vuole che io parti a una la quale
al pettenecchio. lapidario estense, 158: chi se. ila apica al peteneclo,
ansante, lacrimando senza piangere, come chi racconta sua cosa che, quand'anche dispiacesse
avresti dovuto amare ludovico ariosto... chi sa quali altre cose belle avrebbe allora
sp., 26 (447): chi non conosce il petto forte, lo
machiavelli, 14-ii-373: io non trovo chi venga; e così la lettera che
insensibile. siri, 40: chi non ha petto di tigre che s'inasprisce
anzi nemmeno dare orecchio alle dicerie di chi volesse parlarne in contrario. -angustiarsene
. dolce, 1-113: -e chi mandasse un petto? -ammonirebbe che colui
prosperat omnia. idem, 570: chi ha nel petto fiele, non può sputar
sé. n. agostini, 5-8-59: chi avesse viste barbute e schiniere, /
tragetto di mare per non dare in chi gli pettoreggi, cacci e prema. bresciani
a biasimare così francamente con isfacciata petulanza chi ne ha saputo e ne sa assai
del pomero de'barrocciai può abbaiare a chi va per la sua strada di su
.. superba di tali geste, che chi le imprese avrebbe voluto non farle,
della fede cattolica, che è eretico chi non sente così; e questo con
6. atteggiamento pettegolo, proprio di chi è incline alle chiacchiere, alle mormorazioni
di lui successe meglio il ricordo di chi l'ospitava. 10. l'
alberti, n-341: né ha stomaco a chi non dispiace una femmina petulca, arrogante
. poliziano, orfeo, 374: chi vuol bever, chi vuol bevere, /
orfeo, 374: chi vuol bever, chi vuol bevere, / vegna a bever
ber la pevera, / voglio che scommetiam chi più s'abbevera. p. petrocchi
piccante. baruffaldi, 54: a chi canta di falsetto / buona pappa /
pepe. anonimo genovese, xxxv-i-756: chi menna tanta mercanzia, / peiver,
: pevere in cornino a pisciar vadi / chi ha sparato a trescar.
acque abbiam di più vertù / per chi non può sgravidare: / pezza rossa usiam
/ pezza rossa usiam portare / per chi fosse un po'attempata. l. strozzi
veggo i calzatoli schermir con i gombiti a chi più può mettere punti, pezze,
vero]. oriani, x-6-206: a chi, conoscendolo da lunga pezza, lo
caso avvenuto non fosse che lor chiaro chi fosse stato l'ucciso. n. franco
de le faccende e de'personaggi con chi e per chi negozia. g. m
e de'personaggi con chi e per chi negozia. g. m. cecchi,
fra giordano, 2-305: chi fosse vestito di pezzacce tutte lorde e
] diverse sorti di più colori: chi tira al giallo ed al rosso, alcuni
2-1-59: mai non si va a visitar chi che sia, quasi a maniera di
antonio genovese. pavese, 5-11: chi adesso stava nel casotto non era.
: o detto per disprezzo da chi si tiene più agiato e ripone nell'
. 5. proprio o caratteristico di chi non ha mezzi economici: miserabile.
), sf. condizione di chi è privo di mezzi economici o costretto a
gran fretta. forteguerri, 1-29: chi avvisa i paladini con staffette / che
ingannano togliendosi l'uno per l'altro chi non vi awertisce bene. trinci,
maglia, / come le schegge dintorno a chi taglia. lauro, 2-68: le
di pesci. erbolario volgare, 1-34: chi pone la radice della centaurea magiore nella
divisioni e più pezzi del regno, occupandone chi una, chi un'altra parte.
del regno, occupandone chi una, chi un'altra parte. alv. contarini,
un bel pezzo. ceopardi, i-44: chi mi chiedesse qual sia secondo me il
fortemente offensive. alberti, ii-29: chi pur s'ingombra / di tanti 'io vorrei
di bue. pulci, 20-40: vedrem chi può più: cristo o apollino,
, tv-197: pezzo d'animale, / chi t'insegna a dar fede così presto
figuri che io voglia da te? per chi m'hai preso? montano, 239
-chi gode di notorietà e di prestigio; chi ha avuto successo in un'attività.
del mercato macelliero. -pezzo minuto: chi appartiene a una classe sociale meno elevata
ne venga a pezzi la lingua a chi ne dice male... ma troppo
, 109: ah, ci è stato chi s'interessava di me! mi figuro
a pezzi. dalessandri, xcii-ii-227: chi sa la cappa all'improviso aventar all'inimico
d'ambrosino, parziale de'canetoli; e chi fece questo omicidio fu lodovico marescotto.
da galera che scappava via così, chi sa per quali altre prodezze. tozzi
s. v.]: 'pezzolàio': chi vende pezzuole. = deriv.
emestina. de marchi, i-682: chi tace non perde il fiato e campa
meglio, non ce n'è disegno, chi sa che non riuscisse, a pezzuoli
s. v.]: 'piaccicone': chi fa le cose in modo da sciuparle
119): mostrasi sì piacente a chi la mira, / che dà per li
core, / che 'ntender non la può chi no la prova. rime anonime,
questa è tela assai piacente. / chi ci dorme, non si pente. saba
di far liberali, animosi e piacenti chi vuole seguitar il regno d'amor.
, 1-51: le lodi date a chi regna da un libero scrittore onorano egualmente
regna da un libero scrittore onorano egualmente chi le porge e chi le riceve, perché
scrittore onorano egualmente chi le porge e chi le riceve, perché rimote da ogni
in quanto di per sé dànno piacere a chi le contempla o ne è innamorato)
2. godimento derivato dalla vista di chi o di ciò che è (o
. giacomo da lentini, 17: chi a torto batte o fa 'ncrescenza,
servizievole. rinaldo daquino, 96: chi vuole presio ed esser onorato, /
per lei servir viraci, / piu chi per altru beni chi m'avegna. chiaro
viraci, / piu chi per altru beni chi m'avegna. chiaro davanzati, iv-8
esser due e parer uno: / chi noi crede il pruovi un poco. poliziano
piacque. tasso, 14-62: solo chi segue ciò che piace è saggio / e
tattica ai studenti. alfieri, iii-1-142: chi però ci assicura che a catone,
a tutti. chiabrera, 521: chi lo consigliò a por mano al verso sciolto
virtuoso). giamboni, 10-14: chi al mondo piace, a dio piacer non
quanto piace [a dio] / chi umilmente con essa s'accosta. marsilio
su'sergente, / ché gran peccato fa chi lui impaccia. dante, inf.
questa corona e di metterla in testa a chi più h piacerà. viaggio di j
ed io non credo possasi salvare / chi ha ciò ch'io, così ne foss'
lavorato le vostre macine posapiano? - chi va piano va sano. 7
co l'amorat. petrarca, 105-13: chi smarrita ha la strada tomi indietro;
ha la strada tomi indietro; / chi non ha albergo posisi in sul verde
, 7 ch'invitano a posar chi s'appresenta. straparola, i-69: venuta
ben quanto dia: / ben fa chi tosto del posar si stanca.
/ perché chi troppo posa / sovente pensa disonesto e
forza non aggio; / fo come chi, posando in suo viaggio, / vigor
mai quell'era / che liberar potria chi mi dà morte? fogazzaro, 2-408
, si posa, non avendo più chi la porti. d'annunzio, v-1-289:
questo principio, giustissimo nel capo di chi regna, verrà dunque il principe a stimare
v.]: con minaccia o a chi minaccia. 'posa il sasso! posa
moto volger la faccia velocemente a colui con chi parla. -placare una violenta passione
gramola che non posa mai': di chi parla o brontola sempre. -non lasciarsi
: 'posa l'osso! ': a chi prende, porta via cose non sue
-chi altri tribola, sé non posa: chi procura agli altri difficoltà o preoccupazioni vi
egli stesso. gelli, i-62: chi altrui tribola, sé non posa. g
, / che gli è pur vero che chi altri tribola / sé non posa.
b. pulci, lxxxvhi-ii-311: chi fia che non ti chiami / più
d'ogni ben nimica, 1 ché chi ben posa mal seme notrica? -chi
salute. proverbi toscani, 284: chi cavalca la notte, convien che posi
siano livati li gravizi di li pusati, chi nun siamu tenuti dar pusati, exceptu
nun siamu tenuti dar pusati, exceptu quandu chi vinissi la reali majestati. capitoli e
], xxiv: supplica la ditta universitari chi non siamu tenuti a dari posati,
contra. segneri, iv-480: a chi medita il vero awien come quei pittori che
mirano a parte a parte, laddove chi rimiralo alla sfuggita non rimane preso, anzi
il mio giudizio. manzoni, vi-1-512: chi poi guardi un po'più posatamente agli
ma è quella semplice volontà di punire chi è meritevole. e però ella sempre
dimostra la civile educazione e istruzione di chi lo scrive. 3. caratteristica
predicatori. segneri, i-63: sai tu chi sieno quei giudici che si placano?
pianoforte, uscire quando vogliono, ricevere chi vogliono ». 10. dettato
: è codesto il momento in cui chi è interessato s'approfitta per far il tiro
, di blocchetti, di cubetti: chi esegue pavimentazioni stradali a selci; selciatore
posatóre2, sm. frances. chi assume atteggiamenti innaturali e affettati, ostentando
-impurità. redi, 16-v-74: a chi piglia brodi con mele appiole si conviene
morte. r. borghini, iii-72: chi pensa mai vedere una figura più perfetta
più bella posatura? scannelli, 157: chi brama scegliere dal tutto di perfezzione anco
staremo noi a cercar nemici quando abbiamo chi tale ci si protesta? cesari,
vergognosamente chiedendo cena, e non trovò chi gliene desse né chi il ricevesse, né
, e non trovò chi gliene desse né chi il ricevesse, né a cena né
, purg., 4-117: conobbi allor chi era, e quella angoscia / che
, quantunque. giamboni, 52: chi vorrà vivere secondo la volontà non sarà
sia suo. idem, 10-31: chi ha solamente buona fede, poscia che l'
. 3. atteggiamento realistico, di chi si attiene ai fatti concreti ed è
suole intendere, quando infame vien detto chi fa cose che siano stimate vili dai
è quel concetto che ha dell'oceano chi di lui nega esser fonte. s
per certa convinzione morale e perché so da chi furono scritte. quello che è di
, sol che vacilli la fermezza di chi regge. leopardi, v-369: il
che parlano come un libro stampato, chi intende confermare il detto da altri come
, almeno loro, a non dimenticare chi erano, di dove venivano, se è
positivo. il negativo è non offendere chi ci offese...; il
di malignità. d'este, 12: chi vuol essere qualche cosa e farsi nome
de'soldati, la diversa positura di chi cadea, di chi moriva, di
la diversa positura di chi cadea, di chi moriva, di chi uccidea. f
cadea, di chi moriva, di chi uccidea. f. pallavicino, 3-ii-197:
tempo, la positura scomoda, per chi dovesse spolverarlo [del busto di francesco
fuori dell'acqua con una porzione visibile a chi stava sull'argine. d'antonj [
di san nicolaio, ottima positura per chi può campeggiare ad armi uguali al nemico
il 'clic'posizionalistico e mili- tantistico di chi si schiera a destra o a sinistra o
deve attendere. bisaccioni, 1-12: chi vuole intender i moti dei prencipi bisogna
terra muoversi almeno di moto diurno, chi non vede che per fermare tutto il sistema
per dir tal cosa, se non chi a dritto e a torto avesse preso a
di me fama / come dee far chi l'onor prezza ed ama. altissimo,
'ha avuto una bella posola': a chi è toccato un colpo di fortuna avverso.
m. cecchi, i-203: vedi / chi era questo sposo! un che non
cavalca, iii-51: l'opposito fa chi il proprio amore prepone al proprio odio
amore. niccolo del rosso, 303-12: chi postpone lo dritto a la voglia /
... non poteva rappacificarmi con chi voi sapevate ch'io aveva ragioni di
non ci era persona... a chi io l'avessi data [la figlia
della lingua o a intenti stilistici di chi parla o scrive. delminio, i-32
sacra itala terra. -condizione di chi è in possesso dei requisiti necessari o
salute? sacchetti, 47: o chi mi rende le finite posse, / le
spandi e i teneri germogli, / chi possa e ardir ti dona, tu cui
ghibellini. 5. condizione di chi, per doti naturali o prerogative acquisite
i-28: altro non si può con chi accozza il volere e la possa.
, può far famoso e chiaro / chi lo prende con grazia e leggiadria. pellico
: / eterna è sua bontà. / chi mai con degno suono / sue posse
: cavalier di possa, / non sdegno chi mi loda e chi m'appella /
, / non sdegno chi mi loda e chi m'appella / vaga e gentil.
: dobbiamo avere compassione e misericordia a chi è nelle avversità; e ancora dobbiamo
sì ben dire ch'io non so chi negare ti potesse niente: di ciò che
. boterò, 11-327: signor, chi ti rimise nelle posse / de'nimici
ant. e letter. qualità di chi è potente, potenza; condizione di
è potente, potenza; condizione di chi, per le prerogative di cui dispone,
: non v'ha... chi non sappia a qual grado di possanza temporale
dell'ambizione e della possanza; ma chi ha accostato il labbro alla coppa incantata,
ha accostato il labbro alla coppa incantata, chi s'è inebriato del fumo di quell'
di guerra in ogni region, e chi volesse loro proibire il guerreggiar cade in
pianti un giorno, / tant'è crudel chi è del mio cor donna. guiniforto
sovrasta con la sua possanza e aiuta chi in lui si confida. cammarano, xc-209
3. capacità operativa; condizione di chi è in possesso dei requisiti necessari e
pare / che si faccia blasmare / chi si vuole orgogliare / là ove non à
, di riunirci, / malgrado di chi contro al nostro merto / ebbe possanza
e natura,... e chi usa molto di mangiarne, sognano sogni
forze abuso / con temeraria fronte / chi monte impose a monte? bacchetti,
^ a / in l'inferno scuro, chi ago è annomae; / lo fogo
possanza... di tal condimento chi potrà mai dubitare, considerando l'attitudine
n. franco, 6-44: a chi non induce maraviglia la prova che fa la
e morali che determinano il valore di chi ama e lo rendono degno di stima
cavalca, 20-22: se... chi tutto il mondo possedesse, per dio
orbe terraqueo. proverbi toscani, 76: chi il tutto può sprezzare possiede ogni cosa
lassandovi quelle di questo tale: e chi aveva nulla di suo, la mandò
i camurri di via carlo mayr: chi non li conosceva?) era tra le
prestazioni, tanto più intensa, in chi la contemplava, la voglia di abbracciarla,
richezze intendo l'om compiuto; / chi le possiede interamente ed have, / no
li possiede. beicari, 6-299: chi la virtù vuole possedere, se in
tenete in continuo essercizio, per sapere che chi le possiede e non l'usa è
mamente affetti; anzi talor, chi meglio ti possedè, men bene vien
maria maddalena de'pazzi, ii-53: chi ha questa perfetta umiltà facilmente possiede la terza
nardi, 14: egli era ben mancato chi si giudicasse esser degno d'esser re
giudicasse esser degno d'esser re e chi si ricordasse d'esser figliuolo di tarquinio
d'esser figliuolo di tarquinio prisco e chi volesse più tosto possedere il regno che
dante, conv., iv-v-13: chi dirà che fosse sanza divina inspirazione.
, 1-005: la notte è lunga a chi non può dormire, / ma ancora
, / ma ancora è breve a chi contento giace: / se 'l giorno
/ se 'l giorno è grande a chi vive in sospire, / presto trapassa a
vive in sospire, / presto trapassa a chi il possiede in pace.
le lor spalle / portan e corde, chi gli mira il vede: / una
, / quanto sopra ad ogn'altro chi sta teco / se può tenir nel
se può tenir nel mondo aventuroso / e chi te parla et ode e ti possedei
la vede, / ma più felice assai chi la possiede. p. tiepolo,
d'ogni discorso, così ognuno vede che chi vuole iniziarsi all'eloquenza sciolta e legata
è grande, dice questo savio, chi possedè la scienza; maggior chi ha
, chi possedè la scienza; maggior chi ha trovato la sapienza: ma sopra tutti
sapienza: ma sopra tutti è grandissimo chi teme dio. segneri, 5-65: non
sul gran teatro del mondo: ma chi più di loro ciò non ostante glorioso
calore. -per estens. chi amministra le ricchezze e le rendite altrui
/ farti potrò. 3. chi ha una determinata qualità o dote fìsica.
la sua posseditrice. 4. chi possiede buone qualità o doti morali;
possiede buone qualità o doti morali; chi pratica una virtù. aretino, iv-3-123
tutto divenga posseditor felice, impetratemi da chi può darla la rimessione de'miei gravi
solamente alta speranza. 5. chi detiene una carica, una dignità.
della rivelazione divina. 6. chi estende il proprio dominio su un determinato
proprio dominio su un determinato territorio; chi detiene la sovranità su un luogo o
al genio altrui. 7. chi domina i sentimenti e la vita affettiva
una materia, di una disciplina; chi dimostra di esserne esperto. fausto da
forestieri paesi, chiara molto e spedita a chi ben la sa parlare, posseditrice d'
i pennelli e le cetere posseduti da chi o non sapesse né dipignere né sonare
casalicchio, 542: maledetta avarizia, e chi è quello che potrà mai descrivere gli
erri talvolta il computo de'tempi, / chi il posseduto onor vorrà scemarte?
possentadóre, sm. ant. chi ha il compito di procurare alloggio a
il giorno in cui doveva definirsi a chi dei due possenti nemici avesse a rimanere
mai vederme absente / d'amor, chi tien di me radice e cime. castiglione
vita nuova, 38-9 (152): chi è costui, / che vene a consolar
manifesti. guidiccioni, i-49: ohimè, chi mi contende / il bel viso,
forte. tasso, 11-ii-226: -e chi può quetare i movimenti d'un altro
un inganno, tanto da avviluppare strettamente chi ne è oggetto). dolce,
quasi tagliare. soderini, i-466: chi vuole il vin bianco polputo e possente facci
basti al presente / perché sybilla ad chi niun ver s'asconde / ad sì
per ingegno. varchi, 22-71: chi, non possente raffrenar l'ira,
colmo d'ira. pasqualigo, 193: chi in disperati pensieri si vive non ha
presono ardire e caccioronli della terra e chi andò a ostina, chi alle stinche
della terra e chi andò a ostina, chi alle stinche a loro possessione, e
pretesto d'esser creditori di non so chi. botta, 6-ii-290: ne pigliarono gli
disfatta. proverbi toscani, 25: chi cava e non mette, le possessioni si
3-2-236: avendo inteso da non so chi essere suo padre morto, gli cadde in
, 2-32: primitivo: come, da chi; materiale; con versi vamente;
derivativamente; possessivamente: come, di chi; originalmente. = comp.
i pronomi possessivi accennano alla possessione di chi si sia: e sono cinque solamente,
ha un carattere possessivo perché non soltanto chi lo dà, ma anche chi lo
soltanto chi lo dà, ma anche chi lo riceve lo considera come un compenso per
sentirsi rispondere: « o infine, chi t'ha costretto ad anticiparmeli? ».
, 1168: 'azione di reintegrazione'. chi è stato violentemente od occultamente spo
, 1170: 'azione di manutenzione'. chi è stato molestato nel possesso di un immobile
è il cancello di ferro che trattiene chi lavora. -stor. dir. signoria
installarvisi. moretti, ii-835: a chi ricordi lo zoccolo a banco continuo di
manzoni, \ i-1-16: creda pure chi legge, tuttavia, che anche noi
per modo che si doverà tosto vedere chi di noi abbia ragione. siamo in possesso
una caratteristica. gigli, 2-34: chi volesse... non farebbe errore scrivendo
): i danari nascosti, specialmente chi non è avvezzo a maneggiarne molti,
non si sapeva dove esso fosse né chi lo detenesse. -possessore di buona fede
di buona fede, di mala fede: chi ha il possesso di una cosa,
232-13: ira è breve furore, e chi no 'l frena, / è furor
scienze delle quali neppur sarebbe pienamente posessore chi tenendone intera la pratica non intendesse le
ver, ma non però credibile / a chi del senso suo fosse signore; /
. bandello, 1-2 (i-41): chi dà orecchia a l'invidioso, chi
chi dà orecchia a l'invidioso, chi le sue maligne chimere ascolta, non è
e sorrise -possibilissimo, rispos'io, per chi pensa più alla persona che a'suoi
/ abolita sarà.. / -da chi? / -fra un'ora / sarà abolita
ancora altrimenti. bruno, 3-500: chi vuol perfettamente giudicare... deve
incerto; io pugno, ma non come chi percuote l'aire, volendoci in ciò
umani prudenti. d'azeglio, 4-iii-197: chi di noi, due mesi fa,
quanto succede oggi nell'italia centrale? chi poteva sognare possibile la sua riunione col
da te. castiglione, 123: chi... vorrà esser bon discipulo,
il proprio passato è agevole soltanto per chi l'ebbe 'possibile'. -che presenta
; /... / e chi infirm'a greve e ponderoza, / a
, 117-95: parrà per avventura a chi legge cosa soverchia e noiosa il parlare
possibile, per risparmiar la noia a chi vuol leggere di filo e per non
possibilitarmi a secondar col silenzio l'avviso di chi può credere inopportuno o troppo severo il
alla comunità, che lo distribuisse a chi non ne ha, a chi lo merita
distribuisse a chi non ne ha, a chi lo merita. in tal modo si
che si dovrebbero rigorosamente esigere verificati da chi cerca il trasporto fuori stato del fitto
a fruttami, che è la delizia di chi la vede, lui la piantò,
duca virgilio. trissino, 2-1-139: chi d'avarizia e chi d'amore /
trissino, 2-1-139: chi d'avarizia e chi d'amore / spronato, lieti [
pósta2, sm. ant. chi procura ad altri piaceri, divertimenti.
dalla mangiatoia fin alla colonna, acciocché chi lo governa possa da ogni lato girli d'
documenti della milizia italiana, i-n: chi, requisito, non si troverà alle poste
-figur. condizione di grazia riservata a chi accetta di essere redento dal sacrificio di
le groppe e fatti eran cavalli, / chi baio e chi leardo e chi rovano
eran cavalli, / chi baio e chi leardo e chi rovano. / la turba
/ chi baio e chi leardo e chi rovano. / la turba, ch'aspettando
. b. minerbetti, 4-i-326: chi di notte cavalca el dì convien che
, dove si mutano i cavalli da chi va in viaggio. buonarroti il giovane,
: i corrieri frattanto s'incrociano: chi va e chi viene: oggi mastro di
frattanto s'incrociano: chi va e chi viene: oggi mastro di posta domanda
. palmieri, i-205: l'animo di chi vuole essere certificato bisogna domandi,
caffè; lo gridano i tavoleggianti per chi arriva e lo chiede. 'una posta al
dicesi metaforicamente andar per le poste di chi va peggiorando nell'infermità. -a
mala fede. giuliani, ii-244: chi ha tante faccende, non può star lì
è sì cara, / come sa chi per lei da sé discaccia / la vita
leva e posa. marino, 374: chi vuol, canti a sua posta:
di questo, perché troppo si offenderebbe chi ha la suprema potestà del governo;
le poste, / l'error di chi fa i conti senza l'oste.
). bronzino, 1-43: chi per stacciuol l'avesse posta [la padella
che giocano con palle di legno a chi più s'accosta a un segno determinato
posta. a. cattaneo, ii-285: chi ha fatto questo salvo
a una svolta, facevo la posta a chi andava e veniva. bemari, 7-450
aspetto. baldini, 9-226: chi ne ha fatto il cantore della natura
sul 'canto di marzo'... e chi ha voluto ancora giocar la posta sul
maggior limosina di pagare i cavalli a chi vuol mandare i cervelli per le poste che
-lo credo perché sempre / si trova chi le piglia a tant'il giorno / da
le piglia a tant'il giorno / da chi ha bestie a vettura, per mandare
poste: stare in guardia, sul chi va là; fare attenzione.
talché, se allor putiva, or chi s'accosta / sente che raddoppiata egli
: / ma fa'la stampa tua a chi s'accosta. allegri, lvii-149:
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-268: chi a posta altrui si veste, /
sua libertade spoglia. monosini, 287: chi
posta. proverbi toscani, 341: chi corre in posta, scherza con la morte
la morte. bandi, 2-i-11: chi troppo godè in questo mondo deve rimetter le
fortuna. giordani, 1-iii-202: a chi diavol desti una tua degli otto aprile,
alla disperata l'asinella. voleva raggiungere, chi sa perché, la postale di siculiana
, 6-175: è regola importantissima per chi fabbrica di postare i terreni degli edifizi molto
. e sm. milit. disus. chi dispone rappostamento o l'attestamento di truppe
guglielmotti, 680: 'postatóre': chi o che posta. = nome
m. -i). letter. chi appartiene a un movimento della postavanguardia o
postcursóre, sm. letter. chi viene dopo un illustre personaggio (e
stirpe o in una comunità familiare, chi viene subito dopo il decano, per
: erbolati. 3. chi posteggia un veicolo. volponi, 3-161
in le anguinalle. tanaglia, 2-88: chi tal sangue trar fuor non gli cale
: o mortai vita e bestiai, chi posterga / gli occulti doni, sanza mostrar
vuole [dante] mostrare allegoricamente che chi vuole salire a dio mediante la
/ talché se allor putiva, or chi s'accosta / sente che raddoppiata egli
secolo, se talora i copisti posteriori o chi diede alle stampe gli scritti loro non
con debite lode facessero la posterità certa chi dentro da essa giacesse. livio volgar
la posterità. guicciardini, 2-2-33: chi si fa autore di fondare stati nuovi.
e morì tutto e da vero. chi gli avrebbe detto allora che un postero,
sm. stor. posizione politica di chi professa idee fasciste dopo il crollo del regime
al volume l'anonimo si paragona a chi mette cautamente le mani su un palinsesto
b. barezzi, 1-285: non mancò chi vide per terra un guanto posticcio,
: tu vi mancavi, carina: chi sa con quanto garbo, dolcezza mia,
dei notari, cavalli e postiglioni per chi vuole correre la posta. p. verri
, ii-25 (95): non so chi per involgere l'anguille / diede fuor
(femm. -tricé). chi fa le postille a un testo, commentatore
di lucca nel sec. xvii, chi registrava le variazioni o volture di proprietà
smarrito una lettera. oriani, x-15-119: chi era il postino che faceva il servizio
2. per estens. scherz. chi consegna regolarmente messaggi scritti fra due persone
sono tutti squagliati che di qua e chi di là: ho soffiato una boccata di
da questo stile o è tipico di chi ne è fautore. b. zevi
mal posti e peggio portati, rendevano a chi li vide ridicolissimo spettacolo.
. g. bargagli, 1-218: chi per comandamento avesse una novella da raccontare
umano,... vorrebbero pur vedere chi si sforzasse a nuove imprese. cesarotti
fatti ragionevoli e non ragionevoli, però che chi ammette e riceve le cure ragionevoli,
. n. franco, 4-201: chi ha cantinato più del vostro terenzio posto
1-526: « che volete da me? chi siete? » mi avrebbe cadendo dalle
lui ». -seggio occupato da chi ricopre una carica. pasquini, lvii-89
per sedere / nel posto destinato a chi comanda, / quando 'ex abrupto'si
e degli strumenti inerenti alla funzione di chi lo occupa, che sugli autoveicoli è
, che sugli autoveicoli è riservato a chi guida (posto guida) o sugli
sicuro, il meno intelligibile / da chi ha in tasca un brevetto a garanzia
compiace e gode, / quanto più facil chi sovr'altri siede / talor non saggio
pornografia piace lassù in alto, a chi ci paga? io credo che sì:
in forma di ordine, o di chi può occuparla). dizionario di marina
riuniti in leghe, possano impedire a chi sta fuori di partecipare ai salari privilegiati
la natura umana opererà in pieno. chi è a posto esclude senza pietà chi
. chi è a posto esclude senza pietà chi non prende ancora parte al banchetto.
posto qualcuno: far stare a dovere chi non si comporta in modo corretto;
, sfarzosamente. lippi, 6-71: chi è costui ch'abbiamo a dirimpetto / (
di maestose toghe giornalmente rinnovate; altrimenti chi non tien questo borioso posto, quand'anche
24. prov. -il posto a chi tocca: per indicare la necessità di
a pugni.. d posto a chi tocca, caro amico!.. non
una connotazione iron.). -sm. chi ha partecipato al movimento del sessantotto (
postsessantottini del primo racconto, dispersi tra chi è rimasto invischiato nel terrorismo e chi
chi è rimasto invischiato nel terrorismo e chi è rientrato nell'ordine. = voce
), sm. e f. chi postula; chi richiede con insistenza o con
. e f. chi postula; chi richiede con insistenza o con foga.
con foga. -in partic.: chi fa istanza per l'ottenimento o il
2. dir. canon. chi presenta una postulazione (cioè una richiesta
3. dir. proc. stor. chi presenta una domanda o istanza all'autorità
, ricorrente. -in partic.: chi, come professionista legale, rappresenta e
causa'. -dir. canon. chi si fa promotore di una causa canonica
giustizia è uno sproposito da fare rabbrividire chi ricordi che cosa sono i postulati euclidei
prova, precedente il noviziato, di chi aspira a essere ammesso in un ordine
s. v.]: 'postillatore': chi presenta gli atti occorrenti alla canonizzazione.
canonizzazione. 2. ant. chi ha la funzione di chiedere in sposa
ottien quest'albergo illustre e noto / chi postumo di sé dopo il ferètro /
quella fama postuma nel mondo, per chi la desidera. d annunzio, iv-1-56
... che il panvinio (o chi la sua postuma opera in tanti luoghi
mar caspio ed il senegai; ma chi ci avesse ordinato di rintracciarli e determinarne
la quale cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae. guido delle colonne volgar
sue porte. varchi, 22-41: chi manca... d'alcuna cosa non
è adversario a crocodili, il perché chi pesca a quegli ne porta seco.
amabile di continenzia, 143: ho pur chi puta e chi zappa la vegna;
, 143: ho pur chi puta e chi zappa la vegna; / gusta de
il braccio tagliava e'faldoni, / a chi tagliava sbergo, a chi potando /
/ a chi tagliava sbergo, a chi potando / venia le mani, e cascono
ispogliati delle cose del mondo... chi questo potare, che iddio ne fa
non serbandosi delle cose del mondo. chi questo potare, che iddio ne fa
, i-51: dice il dettato: chi vuole il vino ha da potar corto.
). proverbi toscani, 27: chi vuole un buon potato, più un
; ant. anche podadóra). chi pota; lavoratore agricolo addetto alla potatura
: 'potatura corta, vendemmia lunga': chi lascia alla vite un numero conveniente di
si potè, /... / chi mi tene in suo potè / ciascuna
1-92: alto è l'onore di chi a te [l'amore] / conviene
lotario diacono volgar., 1-211: chi non temerà uno giudice potentissimo, sapientissimo
proviene, è concesso o è disposto da chi ha autorità e potere. -anche:
g. b. adriani, 1-i-433: chi più altamente i consigli dell'imperadore andava
più potente,... guiderdone a chi meglio dicesse promettendo; onde altri potentissima
potenti? de sanctis, ii-13-349: chi ha studiato bene il meccanismo de'nostri
e prestigio. giamboni, 4-65: chi più saviamente e potentemente ordinare e reggere
che molte e severe farei ai componimenti, chi legge avesse sotto gli occhi gli avvenimenti
di svolgere un'attività; condizione di chi può (anche nell'espressione avere potenza)
al mondo ed a dio nova, / chi mi diede il velen, non l'
potenza / di dar sentenza, - chi contra voi veni. anonimo, i-475
il cui uso dipende dalla libertà di chi le possiede, come la potenza d'
dell'arte. loredano, 1-130: chi non sa che i ricchi, obligati all'
ch'egli è buono... chi potrebbe dire le potenze sue, farà a
, 45-40: non si perseguita se non chi si teme: essi rendono dunque omaggio
/ là dove [amore] posa e chi lo fa creare / e qual sia sua
realizzare. 13. condizione di chi può conseguire i propri fini, imporre
noi sudditi: perché, ove non è chi ubbidisca, nulla giova il comandare.
: ragionando delle potenzie d'italia, chi diceva una cosa e chi una altra.
d'italia, chi diceva una cosa e chi una altra. codice aragonese (1462
per marine battaglie. cesarotti, 1-xxviii-330: chi non sa che uno stato intisichisce ugualmente
/ che per foi abbiam portate: / chi dar noi fuol caritate, / grazie
devono separare. longano, xviii-5-385: chi non conosce che quanto più l'asta è
importazioni potenziali. gobetti, 1-i-39: chi ci potrebbe garantire da un tentativo egemonico
la vita reale. pavese, 8-48: chi rivela a una donna l'essere potenziale
poli). panzini, iii-404: chi gli avrebbe mai detto [a volta]
suo corso. labriola, iii-90: chi s'ha a rivolgere, il più comunemente
madonna mia. anonimo, i-533: chi porràvi partire, / bella, lo mio
fare? stefano protonotaro, 134: di chi eu putia sanati / multu legeramenti,
sanati / multu legeramenti, / sulu chi fussi a la mia donna a gratu /
latini, rettor., 5-16: chi bene sa dire puote bene sapere dittare.
ne pui. chiaro davanzati, xxxix-50: chi pò donare e tiene fa fallenza,
lei con somma quietezza potette maritarla a chi meglio le parve. bonarelli, 1-171
sempre! parini, xii-69: ma chi giammai potrìa / guarir tua mente illusa,
. deledda, ii-819: vuoi sapere chi io sono. ma se te lo dico
, 27-119: assolver non si può chi non si pente, / né pentere e
l'om per lo peccato, / chi non vede el defetto. angiolieri,
udito che a niuna persona fa ingiuria chi onestamente usa la sua ragione. alberti
fattezze essere formosa, ma sarà mai chi la stimi bella moglie. b. pulci
tutti i segreti, ma non sapevano a chi poterne attribuire la colpa, né potevano
/ nel caso amaro, / e chi potrebbeci / recar riparo? batacchi, 2-98
ci assalisse, / trovar non si potria chi ci obbedisse. [sostituito da]
.]: 'potrei ingannarmi'dice chi ammette modestamente la possibilità del dir cosa
ch'amori la ferissi de la lanza / chi mi fer'e mi lanza, /
lascio cercarla, considerarla e comprenderla a chi vuole e puote. d. bartoli,
sempre meno. -con riferimento a chi ha l'autorità, il prestigio,
dominio, a chi gode di particolari privilegi o, anche
particolari privilegi o, anche, a chi ha notevoli possibilità economiche e disponibilità finanziarie
e potenti rade volte, perché tristo chi poco ci puote. giov. cavalcanti,
; guai a mettersi a litigare con chi può di più. lucini, 4-47:
s. bernardino da siena, 63: chi credi tu che possa più, o
, 1-2-492: oh vedi qua insino a chi si ha messo / la spada a
più si corica, e buona notta a chi resta! -con riferimento a
coragio. chiaro davanzali, vti-60: chi non pò tutto, alquanto gli è serbato
miei già lenti / remi? e chi m'apre il vado, onde a voi
quel che puote. rosa, 1-65: chi altro non può si colchi con la
mostra? ». petrarca, 248-1: chi vuol veder quantunque pò natura / e
noteranno. bemi, 164: chi vuol veder quantunque pò natura / in far
, quasi cozzando col medesimo cielo a chi più ne possa, o egli ad intenerire
i su'anni, non c'era chi ce la potesse con me. de
per lui fu mosso / a fuggir chi da ritta e chi da manca, /
/ a fuggir chi da ritta e chi da manca, / vincesti sì che la
è il comune proverbio che dice: chi non vuole quando puote, non puote quando
bugie si pasce il mondo: / chi può non vuole e chi vorria non
mondo: / chi può non vuole e chi vorria non puote. b. barezzi
puote. b. barezzi, 1-427: chi quando può non vuole, quando vuole
il ben potere. monosini, 334: chi non può far com'e'vuole,
: vuol dire, quella faccia: comanda chi può e ubbidisce chi vuole. proverbi
faccia: comanda chi può e ubbidisce chi vuole. proverbi toscani, 20: chi
chi vuole. proverbi toscani, 20: chi non può, sempre vuole. ibidem
sempre vuole. ibidem, 34: faccia chi può prima che il tempo mute,
sia che può. ibidem, 95: chi fa quel che può non fa mai
fa mai bene. ibidem, 221: chi può crede sapere (o potere)
al buon gesù. ibidem, 316: chi vuol far quel che non puole,
g. l. cassola, 21: chi non sa qual su l'amica terra /
à più grande putere sopra lo cuerpo chi lu cuerpo non à sopra l'anima.
o la personaamata) ha sull'animo di chi ama. anonimo, i-528: ben
, / non già ben vede chiaro / chi se mette in poder tuo volontero.
egli si trovi. -condizione di chi ha la possibilità di far valere la
quelli che sono stati nemici per riconciliarsi, chi ha gravemente offeso si dee guardare di
che per l'opera sua: ché chi non vale, non vale, e chi
chi non vale, non vale, e chi vale, vale, come ch'elio
largo, di bontà compiuto? / chi s'à podere, dico ch'è tenuto
latini, rettor., 25-12: chi avea forza e podere sopra altri molti
dante, purg., 17-118: è chi podere, grazia, onore e fama /
], 123: como potirà xiri, chi un signuri di sì picciulu putiri comu
tutto ciò che vien loro proposto da chi possiede le ricchezze e il potere.
forte e la nullità di potere in chi sente una passione politica lo fanno sciaguratissimo
tenga ora la germania e presso a chi stia il poter di proponere, consultare
... non occorre vi sia chi ve 'l provi. loredano, 1-147:
ve 'l provi. loredano, 1-147: chi vuole conservarsi pudico fugga il bacio ad
za podire. / farà sua spotenza chi poter à più forte? xy
di questo, perché troppo si offenderebbe chi ha la suprema potestà del governo; basta
fé, la caritade, / da chi può l'uomo in cielo essere addotto,
'mundio'o sia sotto la podestà di chi era erede di esso marito. s.
il quale dura durante la podestà di chi lo fa. 5. ciascuna
o l'insieme delle prerogative riservate a chi ha ricevuto gli ordini sacri (e sono
dispensare. fr. serafini, 322: chi di voi non dirà esser eretico indubitato
e sono in vostra podestà: dimmi, chi ti costringe che tu ti crucci?
, 12-189: non è in potestà di chi lo muta fare che el governo nuovo
. n. franco, 6-44: a chi non induce maraviglia la prova che fa
11-296: chiamasi molto amator di se stesso chi ama una tal parte et a quella
ha la fortuna in potestà; e chi l'ha avuta lungamente propizia e serena
seconda gerarchia. iacopone, 69-82: chi de lo splendor è pino, regna co
, parvo so dà curamento, / e chi infirm'a greve e ponderoza, /
potissima che porta il secoletto contro a chi gli rinfacci la sua minimità. faldella
se le buone arti vói biasmare, / chi loderà mai l'arte che tu fai
potta di modona, ma non trovai chi veramente mi sapesse dire l'istoria.
dico, di san piero, / chi è colui che di voi non ragioni?
male che la luna non c'era, chi sa quello che poteva succedere quando gli
follia poundiana sia stata una felice invenzione di chi volle salvarlo dalla sedia elettrica.
dicono non vogliono vi sia se non chi vi ha da vivere per qualche mese
mie rime, cotanto noiose / a chi poveramente s'innamora. 4.
/ la man de 'l cielo su chi fatica. moretti, vii-26: la zia
più si allontanerà dall'intenzione di dio chi fosse intento solamente ad arricchire i suoi
seppellito così, come un poverello. chi gli voleva bene, fuori che il
, 1-12-234: o come è lieve a chi dolor non sente / non sano poverel
., forse, ma bella / per chi vi nacque. -con riferimento alla
noi alla tua afflitta madre, / o chi sarà più quel che la conforti?
1-114: oh poerini! poerini! chi sa che cosa diranno al paese! chi
chi sa che cosa diranno al paese! chi sa il babbo come ti cerca!
monte, 1-ix-74: ché già tesoro chi di nuovo acquista, / no,
naturale istoria così gran parte occupa, chi le togliesse i suoi disegni e le
disio / tuttora in acquistare, / non chi del poco si sa pace dare.
di filosofi, 189: povero è non chi poco ha, ma chi più desidera
è non chi poco ha, ma chi più desidera. libro di sentenze, 1-50
. savonarola, 13-4: felice or mai chi vive di rapina / e chi de
mai chi vive di rapina / e chi de l'altrui sangue più se pasce,
l'altrui sangue più se pasce, / chi vedoe spoglia e soi pupilli in fasce
spoglia e soi pupilli in fasce / e chi di povri corre a la mina!
, l'ignoranza o l'infedeltà di chi li governa,... la insolenza
-quello è un mestiere povero, di chi non sa far altro. -poco pregiato
oltre che toma sempre più conto a chi falsifica arrischiarsi più per le monete grosse
. s. maffei, 5-4-259: chi ha l'occhio avvezzo agli atteggiamenti degli antichi
non ci si fanno veder talvolta da chi non è imbevuto di quell'idee! tommaseo
1-24: veramente di povera mente sarebbe chi, quello che dite, diliberatamente volesse
, 137: la povera sciantosa a chi fa male? /... /
non aveva fatto male a nessuno, chi mai avrebbe diritto di andare in paradiso
che detto ei questo sonetto, pensandomi chi questi era a cui lo intendea dare
sgombrare il campo dalle povere dicerie di chi pretende il nostro poeta figlio del suo
su quella gallina! è proprio vero, chi disegna e chi squadra. la volpe
! è proprio vero, chi disegna e chi squadra. la volpe è trista,
che dirgli povero. idem, 143: chi è povero, non ha né amici
non vaglion nulla. idem, 231: chi bella nacque, povera non nacque.
, povera non nacque... chi nasce bella, non nasce povera.
non tanto della povertà, quanto di chi vuol coprirla e parere da più, e
necessari per vivere; la condizione di chi ha a disposizione insufficienti mezzi di sussistenza
i. llui alcuno beneficio, / chi nasce al mondo con questo giudiciò:
e lo appetito di essere, e da chi ne parla colla ragione, è preeletto
che gli amici. piccolomini, 1-56: chi sarà quello che giudichi mai felice colui
valore, quale si può trovare fra chi è privo di beni materiali.
povertade saranno da te arricchiti, perocché chi si fida di ricchezze de'suoi meriti sarà
dalla tua gloria. loredano, 2-237: chi ambisce d'arricchire le sue glorie co'
lusso di gonfi e lunghi periodi; chi ha poche idee le copre sotto un ammassamento
. giov. cavalcanti, 52: chi crede forse che quello che egli ha
miseria di locuzioni stentate, ambigue per chi le sente, che indeterminazione di tinte
o esoneri) in cui si trova chi non ha alcuna risorsa economica e (
s'accosta. proverbi toscani, 248: chi cade in povertà perde ogni amico.
potessero, gli incensi umani, distrarre chi li riceve... dalla conoscenza
, / con li occhi volti a chi del fango ingozza. / venimmo al piè
prov. proverbi toscani, 115: chi ha bevuto al mare può bere alla
uno sguardo. sbarbaro, 1-200: chi non si è scomposto è l'alto
riempire. 2. ant. chi compiva le operazioni di carico e scarico
privata dell'acqua, verrà preda di chi l'assedia. tansillo, 1-259:
indicata da cristo a san patrizio: chi riusciva a trascorrere nel suo interno un
lo pelai, con quella crudeltà che usa chi gli ha dato un pozzo d'oro
di dota, con dirgli; « con chi ti pare di favellare, ah?
era temprato. monelli, 2-405: chi non sapesse chi era e lo avesse sentito
monelli, 2-405: chi non sapesse chi era e lo avesse sentito, come
gioco dell'oca è quel sito dove chi arriva paga e vi stà sino a tanto
, io non me la perdono: / chi me la desse non arebbe pozzo.
pozzo? ': dicesi interrogativamente di chi marita male una fanciulla, volendo inferire
'non àpozzo in casa? ': a chi medita qualche matrimonio, specialmente cattivo.
]: 'non aver pozzo da affogarcisi': chi s'appiglia a un partito rovinoso.
dimostrazioni di giubilo serviranno di scusa a chi portò una novella schiavitù nei veneti paesi