(535): i magistrati, come chi si risente da un profondo sonno,
da me. giordani, vi-103: chi le piangeva intorno consolò, paragonando la sua
, i-123: in prima, se chi lo [l'edificio] ha levato dal
salvini, 39- tv-222: mal fa chi nelle lingue come in ultimo fine si
di governo. guicciardini, 2-1-14: chi non ha perizia grande delle cose publiche
75: io vorrei sapere... chi è stato quello di cotanta autorità che
tuire così severa legge che voglia che chi non userà quelle parole che sono entro
dio è ordinato e giusto, e però chi resiste alla podestà resiste all'ordinazione di
la potestà viene da dio; che però chi resiste a lei, resiste appunto all'
ci trovassimo qui col nostro esercito, chi di noi arebbe vantaggio? come si potrebbe
ch'avea ch'era sacerdote; e chi à ordini sacri non dee dare opera
natura / spiega gli ordini arcani a chi l'intende. gioberti, 4-161: una
spegnarlo, lo spengono, e poi a chi s'abatte s'abatta, sia chi
chi s'abatte s'abatta, sia chi vuole. machiavelli, 1-ii-342: quanto alle
grazia, niuno dura nelle miserie se non chi vuole. segneri, 2-1-200: gran
ogni perverso ', cioè volge dolcemente chi fuori di debito ordine è piegato.
tra lor [i cavalieri] che chi per sorte / esce fuor prima vada a
, atta a soddisfare l'occhio di chi le mira. s. maffei, 5-4-175
è destinato. bertola, 233: chi avesse a caratterizzare le principali scene che
10-59: degno del pubblico odio è chi distrugge / l'ordine sociale e lo scompone
ordine nuovo; ma diventa reazionario in chi sospiri l'ordine del passato. moravia,
1-i-164: è un comico da piccoli teatri chi, restringendosi in un fatticello d'un
. -per estens.: condizione di chi appartiene a uno di tali gruppi sociali
: avertirono [i senatori] che chi fusse dell'ordine de i patrizi, e
tutti tre gli ordini del regno, chi per il clero, chi per i nobili
regno, chi per il clero, chi per i nobili e chi per il popolo
il clero, chi per i nobili e chi per il popolo, i quali convenivano
intelletto e per la buona pratica di chi li ammaestra, che sono li padri dell'
nemmen dassi [il cielo] a chi nacque nobilmente, / ché non è
ed ordini possino fare penali e sottomettere chi contrafacesse a qualunque rettore ed eziandio ai
applica, neppure a favore di chi è sottoposto alla disciplina militare,
guicciardini, 2-1-383: nella religione gentile chi era cesare appresso a'romani era anche
iure rivocato se al tempo del pagamento chi doveva esigere fusse fallito o in prossimo
vengono emessi dal vettore (o da chi per lui) su richiesta e a
tenuti ad emettere, dietro richiesta di chi ha il diritto di disporre delle merci
la fede: « e credi, chi fa contra le dette comandamenta, che
riparare, perché si mette tempo per chi lo vuol fare a prepararlo e metterlo
in attività. sansovino, 2-128: chi sta per rubare alcuna cosa, necessario
l'altra el cuoco: / però chi bene ordiva e mal tesseva, / tenendo
prov. proverbi toscani, 174: chi vuol lavor gentile, ordisca grosso e
ha bene ordito cerchi di ben tramare', chi ha cominciato bene un'azione deve sforzarsi
. b. pino, 1-7: chi ha bene ordito cerchi di ben tramare.
ordisce la tela non giochi alla pela', chi opera inganni o intrighi deve badare bene
. antonio da ferrara, 167: chi orde la tela, / a la pela
imprevisti. bellincioni, i-148: chi vi governa sempre el meglio elesse;
di fuori, si può largamente, chi ha buon gusto, giudicare la bellezza che
disus. -torà). tess. chi ordisce il filo per la tessitura; chi
chi ordisce il filo per la tessitura; chi lavora all'orditoio; operaio che in
struttura essenziale. tartara, 13: chi osserva il carcasso spolpato del petto d'
io ebbi a la fonte, / e chi me tenne sì con mente pura!
poi all'orechie. pulci, 28-10: chi gli ha con l'unghie scarnate le
l'unghie scarnate le gote, / chi gli avea tutte mangiate l'orecchia.
, v-59: vello là, vello là chi non ridesse / se scoprendo il barbier
tanto piene l'orecchie e l'animo di chi ode che non han lassato loco che
delle orecchie tese di detti animali a chi riguarda da lontano. io.
nelle orecchie: accostandosi molto dappresso a chi ascolta e parlando sottovoce, in modo
ti lece / per te stesso parlar con chi ti piace. g. m
convertito in abito ha sempre alle orecchie chi le rompe la testa, non restando essa
. bandello, 1-2 (i-41): chi dà orecchia a l'invidioso, chi
chi dà orecchia a l'invidioso, chi le sue maligne chimere ascolta, non è
vigile, attento, all'erta, sul chi vive. cassiano volgar., xxiii-7
ii-191: ve'come sono gli uomini: chi crede troppo e chi crede nulla;
gli uomini: chi crede troppo e chi crede nulla; chi non ha occhi né
crede troppo e chi crede nulla; chi non ha occhi né orecchie. -non
né orecchie, né lingua per ridirlo a chi si sia. -non credere
o l'orecchia. ibidem, 352: chi ha orecchie intenda, chi ha danaro
352: chi ha orecchie intenda, chi ha danaro spenda. -un paio
, di un'arte, ecc.; chi ripete pedissequamente i discorsi, le idee
per via dell'orecchio lo spirito di chi ascolta. g. b. martini,
agazzari, 5: bisogna necessariamente a chi suona valersi dell'orecchio e secondar l'
: di ballar bene invano s'assicura / chi non ha orecchio e non intende il
... / vien detto di chi è immerso in simil gara: / oh
prov. proverbi toscani, 308: chi mangia pane in panata, fa rider
l'effetto che fa il pan bianco a chi vive di pan di segala.
scolare, l'adolescenza). -anche: chi occupa tale banco; scolaro.
bene ascoltar, meglio vedere, / chi lo vuol, sempre nella prima panca.
e metti le panche ': per chi s'affaccenda per fare e disfare e
pettegolezzo). ottonaio, 61: chi vuol udir bugie o novellacce / venga
4-ii-622: non manca mai nel paese chi ha caro di veder nascer garbugli e
a le pancaccie. bronzino, 1-145: chi non vuol biasimar... /
. pancacciàio, sm. disus. chi passa il tempo oziando in luoghi pubblici
. pancaccino, sm. disus. chi si dilunga in chiacchiere oziose e insulse
(dial. pancaro), sm. chi noleggia le panche e, in genere
s. v.]: 'pancaio chi dà a nòlo le panche in una
truccato. burchiello, 2-6: chi vuol parer bella, / tenga sua faccia
molte uve. soderini, i-383: chi vuol buon vino ponga le viti in luoghi
secchi et asciutti,... e chi assai vini, pancate e bronconi,
sgabello. boccaccio, 9-18: chi sarà colui sì trascurato che d'essere
sul quale si appoggia o si siede chi lavora a un telaio. carena
., per indicare la condizione di chi ha subito una condanna penale.
panchinaro, sm. sport. chi, in una squadra, svolge generalmente
. f. frugoni, vi-165: chi se'tu, olà, della panza tronfa
valore, /... ma chi scappa, / chi per salvar la pancia
.. ma chi scappa, / chi per salvar la pancia il dorso volta,
ha una connotazione spreg. per indicare chi gode in maniera egoistica e ipocrita dei
in grosso in casa, vanno cercando fuori chi metta su le pancie. -mostrare
grosso divario di età da parte di chi parla nei confronti di chi ascolta)
parte di chi parla nei confronti di chi ascolta). pasolini, 5-26:
. prov. monosini, 314: chi troppo mangia, la pancia gli duole,
la pancia gli duole, / e chi non mangia, lavorar non puole. verga
che sovversivi. -per simil. chi si occupa esclusivamente e grettamente del proprio
esclusivamente e grettamente del proprio tornaconto; chi non conosce grandezza ne eroismo.
. panciagónfia, sm. neol. chi ha la pancia gonfia, piena di
-con riferimento a tale posizione assunta da chi è scosso da un riso convulso e irrefrenabile
, sm. e f. invar. chi è digiuno; chi non si può
. invar. chi è digiuno; chi non si può mai saziare. strati
bernardino da siena, v-109: sai chi è la pansièra? è una
audacia. 3. prov. chi va da panciolle meno inciampa: la
, non tanta furia, / che chi va da panciolle meno inciampa.
del maresciallo.. figur. chi guadagna fraudolentemente.. e.
, pancraziaste. caro, 5-30: chi ha forza di stringere e di fermar l'
di fermar l'avversario è lottatore: chi battendolo può spingere si dice pugile;
battendolo può spingere si dice pugile; chi vale in questi due modi si dice pancratista
a. adimari, 2-14: sappiasi che chi vinceva nella lotta e nel pugillato era
b. segni, 9-21: chi può ritenere e strignere un altro si
dica esser buon giucatore di braccia; e chi può sbalzarlo e percuoterlo si domandi percotitore
e percuoterlo si domandi percotitore; e chi si porta valorosamente nell'uno e nell'
pancraziasti. giulio dati, lvii-186: chi vorrà paragonare i pugili, i cesti
una giusta idea del giuoco del ponte da chi non l'ha veduto. quelli che
di ciascuno, i quali insegnano a chi il pugilato, a chi il pancrazio,
insegnano a chi il pugilato, a chi il pancrazio, affinché i giovani s'
.. il quale chiamano... chi trifoglio acetoso e chi pan cu-
chiamano... chi trifoglio acetoso e chi pan cu- colo. gherardini [
grande / ch'amor per lei a chi la prova pande. dante, par
spiegherà mai troppo in alto l'ale / chi di rossor il volto non si spande
a'fo- rastieri erano fatte dare da chi li ricevea ad albergo. f.
pagamenti che la banca doveva fare a chi ne aveva diritto. f.
distinzione che in india è attribuito a chi, appartenendo alla casta brahmanica, ha
zool. genere di molluschi acefali ortocon- chi della famiglia corbolidee, con conchiglia inequivalve
; ché, se tutti tossono re, chi farebbe il pane, chi lavorerebbe la
re, chi farebbe il pane, chi lavorerebbe la terra? beicari, 6-144:
questa contrà de segnar li panni crai chi parem quasi parti per quarto. idem,
acqua. fiori di filosaf, 131: chi ha pane e acqua quanto bisogna,
fichi. vive in senso equivoco. di chi si fa mantenere dalle donne.
mai fino a tanto che non venga chi insegni che la fatica è il pane quotidiano
cuoce il pane: per sollecitare beffardamente chi tarda a capire. varchi, 24-32
cuoce il pane 'si dice di chi non intende alla prima... forse
... forse vuol dire di chi non intende alla prima, ma appena alla
che il beneficio sia di disgusto a chi lo riceve. tommaseo [s. v
re, quel pane / dàllo a chi ti vuol bene, dàllo al tuo cane
di cosa che non pericola. a chi ha fretta...: 'aspettate
subordinazione. cantù, 438: mangi chi vuole quel suo pane di sette croste
dimentica nelle distrazioni. ibidem, 68: chi ha denti non ha pane, e
ha denti non ha pane, e chi ha pane non ha denti [a chi
chi ha pane non ha denti [a chi manca la possibilità a chi la voglia
[a chi manca la possibilità a chi la voglia o la migliore attitudine.
, può stare una parola '. chi ti da mangiare, ti può ammonire.
: alla certosa è un cert'uso, chi vi va e non ha fretta,
s'affina. ibidem, 234: chi imita la formica la state non va pel
cattivo companatico. ibidem, 248: chi ha pane e vino, sta me'che
coraggio. tommaseo}. giuliani, i-5: chi vuol pane, bisogna che se lo
estranei è spesso motivo di rimprovero da chi, più prossimo, vanta maggiori diritti
diritti. proverbi toscani, 234: chi dà del pane a'cani d'altri,
proficua. proverbi toscani, 25: chi ara da sera a mane, d'ogni
tempesta il pan nel forno: a chi è nato sfortunato toccano le sfortune più
prospere successurum, dicere solemus: 'chi è nato sgraziato, gli tempesta il
altra il bastone: con riferimento a chi si mostra amico all'apparenza ma è
saggio. -povero pane, a chi ti fai mangiare!: con riferimento
. v.]: povero pane a chi ti fai mangiare! si dice per
voi di libertà! povero pane a chi ti fai mangiare! -qual pane
allusione alla pigrizia e all'inettitudine di chi non sa guadagnarsi la vita.
dice proverbialmente del giungere in un luogo chi è veduto mal volentieri comparirvi.
-se un pane non hai, non trovi chi te lo dia'. chi è a
non trovi chi te lo dia'. chi è a mal partito difficilmente trova aiuto.
un pan non hai, non truovi chi tei dia. -sott'acqua fame e
(1979) » l 17]: chi vuol paniberar me'camollla / con
di una città, ecc.; chi declama tale composizione in una pubblica adunanza
assai miglior narratore e panegirista di me chi le incomparabili doti di lei racconterà. giannone
raccattareliquie. 3. per estens. chi manifesta, a voce o per scritto
-gli urlò il fattore -ché non so chi mi tenga dallo stenderti per terra.
poco... -a la via di chi si apre un panereccio? citolini,
. (femm. -a). chi confeziona il pane e lo cuoce per conto
a ciascun giocatore e la vincita per chi fosse riuscito a collezionarne quattro dello stesso
courier. migliorini, 6-101: chi voglia surrogare 'pamphlet '...
, tranello. agostini, 1-49: chi dice ballo e carnesciale dice le panie
che funesta insania / tocco è nel cor chi le menzogne conia. g. gozzi
merlo per codeste panie ': a chi ci vorrebbe ingannare. -parere preso alla
: ingannare. pascoli, i486: chi certe trame para agli altri, badisi /
pania da se stesso: per indicare chi è causa del proprio male. monosini
tutte le malattie. -al fìgur.: chi può trovare rimedio a ogni difficoltà o
sf. veter. infestazione di cisticer- chi biancastri di tenie delle specie solium e satinata
di cuore impetuoso, a guisa di chi è sorpreso da un panico spavento.
passere non semini panico: per esortare chi è eccessivamente timoroso a non intraprendere imprese
imprese rischiose. vasari, 4-ii-201: chi ha paura delle passere non seminerebbe mai
: meno passere e più panico: a chi à molte proposte in aria.
per fuori, cioè per ordinazione di chi gli dà la pasta, talora bell'e
forme e attributi (e si oppone a chi afferma l'antecedenza della percezione dell'essere
sacchetti, 161: a'primi di'che chi va quanci o lanci / mal può
francesco da barberino, i-127: folle chi prima leva / da sé il taglier
il taglier ancor gli altri mangiando / e chi non netto stando / fa de la
'in un catino 'si dice di chi ha eccessiva paura o teme d'
e non approdano cosa alcuna, siccome chi facesse la zuppa nel paniere verserebbe il
'n una rete. redi, 16-i-30: chi s'arrisica di bere / ad un
mestiere fa la zuppa nel paniere: chi s'impegna in lavori che non sono
bellincioni, i-218: non sai che chi vuol far l'altrui mestiere, /
nel paniere? proverbi toscani, 174: chi esce fuor del suo mestiere fa la
con l'acqua raccoglie col paniere: chi semina quando è già cominciata la stagione
molto scarso. -al figur.: chi fa le cose quando ormai è troppo
risultati. proverbi toscani, 26: chi semina con l'acqua, raccoglie col
il mio marrello in mano; / ché chi con l'acqua semina, raccoglie /
/ avea condotte carlo pateracchi, / chi disse piene di panimpepato / e chi
chi disse piene di panimpepato / e chi di fior di seta e di pennacchi.
. l. belimi, 5-1-96: chi non istupisce al pasto... del
che tendono i panioni e il vischio a chi passa. 3. locuz. -calare
; panitaliano. pascoli, i-563: chi vorrà assegnare ai bersaglieri, fiore della
/ biancica. montale, 1-66: chi ha edificato sente la sua condanna.
in panna. d'annunzio, iv-2-851: chi sa che ste- lio non sia in
-asciugamano. pulci, 25-216: chi butta, alla lombarda, il pannisello,
: per pannini e bammace baio- chi cinque. de nicola, 571: la
-stoppino. sercambi, 2-i-282: chi volesse del fuoco, con bamba- gio
cammello. e disse al servo: « chi è quello uomo che viene per lo
piansi! immè che nottataccia! / chi nun ha pelso 'r babbo, nun
, ancor involto ne'panni, fu chi mi offese la vita.. manzoni,
una commedia non è manco laudato chi bene rappresenta la persona di uno servo
persona di uno servo che quelli a chi sono stati messi in dosso e panni del
neuno sciagurato / fu né sarà di chi a cento mili'anni, / eh'a
occhi di panno. battista, vi-1-170: chi ha gli occhi di panno non vede
alcuno o si sconturbi, / ché chi nuoce al compagno in fatti o in
o in detti / deve saper che chi la fa l'aspetti. -esservi
oggetto trattato. gravina, 51: chi celebra l'altrui merito... dee
, con la voce mansueta e gentile di chi vuol persuadere un impaziente, « ma
interpretare un'affermazione secondo le intenzioni di chi l'ha espressa. por cacchi,
-serbare, tenere i panni a chi si annega: aiutare chi si trova
panni a chi si annega: aiutare chi si trova in difficoltà o in una situazione
la 'ntendiamo, / ch'a chi s'aniega ognun gli serbi i panni.
difese e te- nessesi i panni a chi s'annegasse. -serrare, stringere i
sacchetti, 227-36: in tutte le cose chi si veste i panni del compagno non
corporature. proverbi toscani, 107: chi fa onore ai panni, i panni fanno
a lui. ibidem, 140: chi dei panni altrui si veste, presto si
danno. periodici popolari, i-103: chi ha poco panno, porti la veste
. pannolinàio, sm. ant. chi fabbrica o commercia in pannolini o altri
un panorama complesso e vario all'indagine di chi li raffigurava. comisso, vii-17:
di cavalli. migliorini, 6-102: chi ha visto il czrmpo di battaglia di waterloo
. [panoràmico, panoràmi chi). cinem. eseguire una panoramica.
.. sono cresciuti a destra di chi passa il cancello della 'via panoramica '
barbarie civile de'russi. 'panslavista': chi parteggia per cotesto accozzamento mostruoso. gramsci
(plur. -i). letter. chi mangia e beve pantagruelicamente.
partic. il popolo nei confronti di chi lo governa) a subire le conseguenze di
conseguenze di iniziative ed errori compiuti da chi è in una posizione più sicura o
massimo favore. carducci, ii-2-165: chi sa che qualche signorina avvezza a leggere
. m. -i). disus. chi suona il pantaleone. metastasio
suol smerdar da capo a piede / chi s'imbatte a passar per quella via
rieto da far tornar casto non so chi. 3. stor. nella
vedete ch'io prendo il largo per menarvi chi sa dove, - forse in un
tempo in chiamarla / la rana, chi vuol trarla -del pantano. monosini,
un pantheon. imbriani, 7-116: chi ha visto nell'interno una delle due
più immanentista che ci sia; e da chi fa il panteismo sinonimo d'immanentismo,
a rete. ottimo, ii-367: chi s'arma con la moneta, siccome
e molti altri;... chi la porta seco deve guardarla nel nascere
nei piedi. razzi, 6-90: chi men creperebbe di riso a vedere come
pantofole. soffici, v-6-323: c'è chi, scomodato nella sua pigrizia o desiderio
tempi da stare in pantofole e che chi aveva fegato doveva compromettersi.
sm. (femm. -a). chi confeziona, fabbrica o vende pantofole.
pantofole. 2. figur. chi ama eccessivamente il quieto vivere e rifugge
427: mi pare che ognuno, tanto chi aspetta come chi arriva, sia tratto
che ognuno, tanto chi aspetta come chi arriva, sia tratto giuocoforza a ripassare
overo un lascivo comico, troveresti a chi raccomandarti e saresti onorato, essaltato e
afferma l'epigrafe. 2. chi sa comunicare con una o più persone
del discorso a estranei. -anche: chi gestisce abbondantemente per far colpo su chi
chi gestisce abbondantemente per far colpo su chi è presente. goldoni, xii-254:
etimo incerto. pantòsofo, sm. chi ostenta una conoscenza enciclopedica; saccente.
per la preparazione di minestre indicate per chi soffre di male di stomaco).
e alle consorelle, e anche a chi fa elemosine alla chiesa. = dimin
uova e '1 tuo pan unto / e chi l'ha fatto e colui che lo
che dar panzane e paroline per trattenere chi che sia. g. m. cecchi
che o io ho sentite o da chi fha sentite mi sono state riferite, non
beati paoli. varchi, v-58: chi favella 'sine fine dicen- tes 'e
ermo, il quale si dava a chi più cicalava '. lippi, 1-29:
un pranzo! biffi, 34: chi avesse canne a provare vada dal conte lodovico
. 'tra te e bista non so chi valga più: siete due paoli di
a seconda della col- locazione politica di chi parla o scrive, può assumere connotazioni
rosso. 2. per estens. chi ricopre un grado superiore o il primo
ferita. arlia, 1-248: a chi si fa leggermente male a un membro
-più papalino, più papista del papa: chi afferma con zelo eccessivo e controproducente
pontefice. - per estens.: chi si dimostra oltremodo ligio alla tradizione,
che consacra: occorre porgere attenzione a chi è più competente di noi.
iperbolicamente un colpo in grado di stordire chi lo riceve; è registr. dal
papalàccio, sm. scherz. chi parteggia in modo smaccato per il papa
ne'tedeschi e ne'papali artigli / chi più mai renderà, poi che un volere
milizia. 2. per estens. chi porta tale copricapo. faldella, iv-162
3. papalóne, sm. chi parteggia in modo smaccato ed eccessivamente fazioso
pontefice. bresciani, 6-xv-170: chi sparò addosso ai vostri è stato il
sarò il conte dell'an- guillara. chi stette mai in su la santa paparina come
[ecc.]. 3. chi si distingue, primeggia o ritiene di
dal papa, ma che vien da chi fa piovere. = deriv.
l'uomo di oggi, certezza per chi vive di fede, il papato si ripropone
3. condizione, stato di chi è papa. condivi, 2-96:
2. letter. caratteristico di chi sta per addormentarsi (un'espressione)
cagnotti dei ministri del popolo, a chi porgeano papaveri per meglio assonnare ed a
porgeano papaveri per meglio assonnare ed a chi minacciavano ed usavano violenza.
e fuor di tempo quel papa? chi papeggia ora? 2. essere
ai paperi: affidare qualcosa proprio a chi dovrebbe esserne tenuto lontano. f.
, 1-242: questo miele... chi lo chiama sudore del cielo..
sudore del cielo..., chi lo chiama papilla di nettare.
papisti. filangieri, ii-21: chi crederebbe che nel secolo deci- mottavo.
guelfo e papista. -proprio di chi è fervido sostenitore del papa.
pappa. a. alamanni, xvii: chi chiede bombo, chi pappa e chi
, xvii: chi chiede bombo, chi pappa e chi ciccia. grazzini, 4-343
chi chiede bombo, chi pappa e chi ciccia. grazzini, 4-343: faranno
novelle... -pappa sciapa per chi non ha niente da pensare.
altri paesi. botta, 7-234: chi non ha organi generatori e non sa
pappacece, / proprio è sol di chi è infingardo. -fare a pappaceci
a coloro che non credono in cerbero chi vuol farci creduli a dottrine fon
papagallo a te! 6. chi importuna donne o ragazze sconosciute con gesti
; i quali fuvvi a'nostri tempi chi li chiamava pappamillèsimi, cioè antiquari.
pappapàtria, sm. spreg. disus. chi nasconde interessi personali dietro un apparente patriottismo
, a stimare la lira c soldi e chi mille fiorini; chi nel pappare e
lira c soldi e chi mille fiorini; chi nel pappare e sempre pensar di bombare
pappare e sempre pensar di bombare, chi non seguir mai se non femmine.
, 12-59: e il vivere, / chi 'l sa se forse egli non è
pappo io: con ironica allusione a chi metodicamente specula in modo illecito, si
darla / per moglie a non so chi vostro creato / che vi aveva a
dormire al fuoco 'si dice di chi è sciocco, e massime di chi non
di chi è sciocco, e massime di chi non si cura di quello che la
[s. v. pappuccia]: chi le fa [le pappucce] nel
d'esopo. campanella, 1-ii-9: a chi non vuol sapere il vero..
sapere il vero... o a chi non può capirlo, si parla con parabole
conto lascio quelle indagini e dispute a chi ha tempo da sprecare, o.
sprecare, o... a chi, meno sapendo, meno prova dispiacere di
. baruffaldi, ii-225: fra noi chi mettessevi la mano / saria impostor,
alla quale non è in questo mondo chi più s'avicine per atto di providenza
25-46: io parlo per paratoli a chi intende. = var. masch.
portare o può costituire un aiuto per chi si trova in difficoltà o, anche
. marinetti, 1-83: 'paracadutista ': chi usa il paracadute. piovene, 7-553
candela accesi, proteggendo la mano di chi li impugna.
2. disus. chi, durante le processioni, raccoglieva le
v.]: * paracera ': chi andava a riparar la cera nelle processioni
la dottora. bresciani, 6-xi-21: chi conosce alquanto gli ultimi cinquant'anni della
celestiale si è la visione de deo, chi l'omo la vede da fache ad
che non aveva fatto male a nessuno, chi mai avrebbe diritto di andare in paradiso
da crè che tuti li parvoli, chi pum 9à parlà', entren in lo regno
altro san paolo, di giusto, chi riesca a snidarlo entro la infinità numerica
ciro di pers, 3-22: venga chi veder vuole entro un bel viso / con
, fugga... amore / chi non ha gentil core, / perché non
, meta. bruno, 3-963: chi sì m'ha punto il cor è un
[s. v.]: a chi dice andrà in paradiso, si risponde
, ultraterreno. monte, 1-80-8: chi ben riguarda, donna, vostre altezze,
, ma alla pace e contentezza di chi vi soggiorna. in ogni luogo,
senti'di paradiso. carducci, iii-9-332: chi poi avesse vaghezza sapere di qual maniera
sperticato. firenzuola, 2-186: beato chi poteva dir la sua in suo favore
è fatto per i cristiani, e che chi parla spera salvarsi. altri modi proverbiali
uso: 'il paradiso è di chi se lo guadagna ', 'il paradiso
quella opinione paradossastica di socrate, che chi conosce il bene non può non volerlo
trite, etc. vi passavano, chi le avesse dette, per istrane e paradosse
contro l'ignoranza e la faciloneria di chi segue acriticamente l'opinione dei più)
formati con ironia per farsi beffe di chi credea esser grande o di saper pur
dell'uomo una ragione per non reprimere chi leggi e società tenta di porre a
5: riuscirà non ordinario paradosso a chi si sia a primo aspetto che nel
la felicità epperciò trovano l'angoscia; chi invece cerca il patire trova, in
della poetica di aristotele] in guisa che chi lo cerca nel tèsto greco non lo
(ant. parafrizatóre), sm. chi, trasponendo un testo altrui da una
m. -i). letter. chi espone con parole proprie un testo altrui
di renderli meglio comprensibili. -anche: chi traduce liberamente, senza lasciarsi rigidamente condizionare
di delirio che s'impadronisce spesso di chi naviga nella zona torrida, inducendolo a
tiro al piattello, lamiera che protegge chi aziona la macchina di lancio dai colpi
gentile insieme accesi. pascoli, 1491: chi mena donna sopra il suo paraggio
saver quel che simiglia, / se non chi sta nel ciel ch'è di lassoso
riporta laude. boccaccio, 1-ii-527: chi questi e chi quegli altri difendea; /
boccaccio, 1-ii-527: chi questi e chi quegli altri difendea; / ma tututti
ii-12: a mia coscienza pare, / chi non è amato, s'elli è
, provarsi. monte, 1-79-20: chi si paragona / conven ben che sia,
. f. visdomini, 34: tristo chi in questi paragoni non si risolve al
, e l'ortis la mente di chi legge. dello stile, merito capitale,
viene loro addosso uno periculo improviso: chi regge a questo, che se ne
: se voi pur volete ch'io dica chi è la più bella di voi,
paragone. brignole sale, 2-130: chi giudica saggiamente confessa che la femina apparirebbe
vizio. e per ellissi, a chi afferma più valenti nella prosa che nel verso
l'ignoranza italiana si stizzisce rabbiosa contro chi la vuol toglier via dall'ombra e
sciolse co'l'armata mano / collui chi lego il mondo a un simil nodo.
struppiar un verso / non v'è chi mi trappassi d'un cedrone. f.
: or su alle mani a paragoneggiare chi di voi è più bella.
proporzionalmente. aletiplo, 41: chi alli nemici, cui debbe dare pena e
che avviene involontariamente per disturbo fìsico di chi scrive. = voce dotta,
sono parole di virgilio, nelle quali palesa chi è quella lupa e la sua condizione
che i paragrafi delle leggi a decidere chi sia il padrone del mondo. ghislanzoni
che nessuno ci abbia visti! altrimenti chi sa quanti e quali paralipomeni alla leggenda
]... fa utile a chi ha la idropisia carnosa e al paralitico.
; analogia. beccaria, i-535: chi considera i progressi della specie umana troverà
: quantunque sia indubitato essere medico migliore chi a lungo andare ed a parallelismo di
. m. -i). chi si compiace di istituire raffronti, di rile
. giov. croce, 37: chi per caso si trova a paradello / de
in modo indipendente, senza collegamento con chi si propone gli stessi fini.
(plur. m. -i). chi ragiona per paralogismi, cadendo in errori
economismo si pone la domanda: a chi giova immediatamente l'iniziativa in quistione?
paralume ne'giuochi dei partiti, è da chi men dovrebbe esposta di continuo agli ammacchi
quella che più a dio offerisce, chi davanzali, chi camicie per lo prete e
a dio offerisce, chi davanzali, chi camicie per lo prete e chi càmici per
davanzali, chi camicie per lo prete e chi càmici per 10 paramento e chi tovaglie
e chi càmici per 10 paramento e chi tovaglie o sciugatoie. 2.
morso alla bocca, paraocchi, paraorec- chi, paranaso, pancera. =
in partic. degli anti chi greci e degli ebrei, colui che accompagnava
paraninfo et ella / la sposa; e chi sarà quel fortunato / amante che godrà
a fescennini. -per estens. chi si intrattiene o conversa con una dama
con sua santità. 2. chi si adopera per combinare un matrimonio favorendo
nozze. bruno, 2-21: a chi dedicarrò il mio 'candelaio '? a
dedicarrò il mio 'candelaio '? a chi, o gran destino, ti piace ch'
hanno voluto provare la necessità che ha chi è amato di corrispondere all'amante dalla
dopo la guerra. 7. chi favorisce l'impollinazione di una specie vegetale
cosa sola. papini, 28-201: chi si propone di far lume ad altri non
morso alla bocca, paraocchi, paraorec- chi, paranaso, pancera. 2
vostra un parapetto invincibile con dire: chi sa se mi confesserò bene?
... dove se appoggia / chi vaghegiar desia quell'ampla corte / pur
sp., 12 (218): chi gridando « aspetta aspetta » si china
; porgere. giamboni, 10-113: chi ti dà nell'una gota, para l'
un corpo morto. ma non si vede chi sia, pei molti alberi che parano
stanno all'aperto e non vi è chi li pari. carducci, iii-17-247: egli
ad uccidasi. pascoli, i486: chi certe trame para agli altri, badisi
5-1000: né muti volto secondo / chi ti si para davanti. pavese, 9-91
e in terra / mi paro innanzi a chi sua vista svela. bembo, iii-114
ha pochi arbori da cavarne costrutto: chi torto, qual mezzo secco, uno marcisce
trovone. albertano volgar., 1-50: chi la sua casa fae alta, chiede
alta, chiede le mina; e chi schifa di parare diverrà a male.
(plur. -i). stor. chi, nell'antico egitto, estraeva i
. esercitando l'accattonaggio. -anche: chi vive di rendita, chi non esercita
-anche: chi vive di rendita, chi non esercita un'attività produttiva. lomazzi
. ferrari, ii- 177: chi vive di rendita, vive di ozio,
cinelli, 11-298: a questo mondo chi non lavora non mangia. e finito
ideale per fini utilitaristici o economici, chi si mette al servizio (per lo
un gruppo di potere, ecc.; chi si avvale di influenti appoggi politici o
iii-234: no non dar retta a chi ti [o dante] vuol fra noi
3. proprio, tipico di chi prospera all'ombra dei potenti; cortigianesco
m. -ci). proprio di chi vive mangiando alla tavola di un ricco
. dolce, 8-38: ora chi non crede che a'nostri giorni non
ammalati. 2. condizione di chi, stipendiato dalla società o dallo stato
-stato, condizione o atteggiamento di chi assorbe risorse materiali comuni o pubbliche
cooperativistico. -scherz. stato di chi è mantenuto da altri perché privo di
(plur. m. -gi). chi studia la parassitologia; esperto di parassitologia
.., le vuote magniloquenze di chi ha creduto procedere di capolavoro in capolavoro
g. m. cecchi, 1-1-340: chi non abita / gran case e adorne
/ graziose si son date / a chi lor di ciò favella. leonardo,
forze nostre son parate / a far venir chi per amor non viene. nicolò erizzo
: l'invadere uno stato ricerca, a chi non è parato, tempo e provvisioni
conduttore di greggi. - anche: chi pungola i buoi durante l'aratura.
fa così parcamente e così poco che chi la vede sta in dubbio sella è
del rosso, 1-140-8: poi ve9o pietate chi mi scarca / a l'aspro porto
espressione lat. ('perdona a chi è sepolto '), tratta dall''
per lo più scherz., di chi è già stato punito dalla sorte ed è
qualità, tendenza, atteggiamento proprio di chi pratica la temperanza, la frugalità (
. f. morosini, lii-8-161: chi considera le spese eccessive che fa di
a me ben cortesie vòte: / chi tal messione fa, be.. 1
poi missero mane alli soi brandi, chi pariveno essere leoni pardi. boiardo
3-13-3: che puoi tu replicare a chi ti rimprovera, o sordido peccatore, il
andate innanzi parecchi di voi; / chi sarà il primo, uno scudo guadagna.
imperadori. alfieri, iii-1-156: a chi guarda le umane cose con occhio filosofico
l'arti., carducci, iii-10-318: chi bene ripensi, il sacro poema spettava
del guadagno. conti, 355: chi pretende gareggiare il ferro? -annullare
pareggiar le cose dispari e fare che chi ama sia riamato. michiele, i-310:
regge / e di quaggiù non ha chi la paregge, / parmi ogni dì
borghesia manca soltanto la soddisfazione di pareggiare chi le è superiore. -rifl. rendersi
). fra giordano, 3-23: chi fosse di sotto alla terra all'altra
la latina. del tufo, 113: chi potrà qui a milano / parigiarsi a
trovasser al mondo..., nondimeno chi di noi è che amendui questi ritratti
e i lunari eclissi,... chi sa a quante altre teologiche tradizioni avran
rafi. paremiografo, sm. chi raccoglie e studia le forme proverbiali (
la professione del disegno. -condizione di chi è membro di una famiglia potente o
, e tengano parentado con le tristizie di chi fa cotali ribaldane. -avere
esser pari. ibidem, 124: chi non ha poveri o matti nel parentato,
, xxxv-n-391: li buon'parenti, dica chi dir vòle, / a che ne
non so fra 'miei parenti / chi di me più si rammenti. foscolo,
i parenti! signore iddio... chi non sa che cosa sono i parenti
nobilitade, egitto. 6. chi presenta notevoli simiglianze e affinità culturali con
di quello che ne vien cagionato da chi dà goffamente dalle natiche in terra. foscolo
poesie musicali del trecento, lxxxiv-313: chi ha 'l mal dente ha 'l mal
de'parenti '. idem, 143: chi è povero, non ha né amici
: parente con parente; mal per chi non ha niente. idem, 337:
parenti come sono. ìbidem, 124: chi vuol vivere e star sano, da'
tra parente e parente, tristo a chi non ha niente. tornasi di lampedusa,
facevan voler bene da tutti. e chi per un verso e chi per un
tutti. e chi per un verso e chi per un altro, tutti sentivano la
tra il battezzato e il battezzante e chi assiste al battesimo some patrino o matrina
tra il confermato e il confermante e chi assiste alla confermazione. nasce finalmente tra
, lo doveva addobbar cavaliero, e chi indi in poi gli si stringeva di parentela
alcun canto. fiore, 97-3: chi della pelle del montone fasciasse / il lupo
idio dia il malanno alle cortigiane e chi vuol lor bene ». l. donato
bulino. mazzini, 64-223: parlarne a chi gli s'aggirava intorno gli pareva artificio
il quale farà trarre le brache a chi a me parirà. guicciardini, 2-2-83
li cedo per la pubblicazione se non a chi mi paia a me e come e
d'uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse; e pareami con tanta
ciò che non pare, / pensa chi era, e la cagion che '1 mosse
fisica. stefano protonotaro, 134: chi su di tal donna inamu- ratu,
/ e di billizi cutant'abondanza, / chi illu m'è pir simblanza / quandu
eu la guardu, sintir la dulzuri / chi fa la tigra in illu miraturi.
esser due e parer uno: / chi noi crede il pruovi un poco.
medici, ii-210: ogni ora a chi aspetta pare un anno, / ed ogni
due giorni per un bel parere di chi te l'ha donata [una schiava]
-profezia. beicari, 5-57: chi ha a risponder parli con dovere / e
-interpretazione. cesari, i-19: chi l'intende meco dell'andar su, chi
chi l'intende meco dell'andar su, chi dell'andare in piano, chi fra
, chi dell'andare in piano, chi fra erto e piano, e chi a
, chi fra erto e piano, e chi a sghimbescio strisciando il piede: ed
sono i pareri. monosini, 361: chi ricorre a poco sapere, / ne
di requisiti, prerogative, privilegi di chi è un pari. gualdo priorato
a. alamanni, xiv: chi trova ragne, reti e paretelle, /
ragne, reti e paretelle, / chi accende il fuoco e chi pesta il savore
, / chi accende il fuoco e chi pesta il savore. soderini, iv-
infantile. palazzeschi, 1-530: chi sa mai quello che si pretende di
alla reai pargoletta. salvini, 40-489: chi è questa pargoletta celeste, inghirlandata di
ond'io fui. idem, xxxvi-2: chi guarderà già mai sanza paura / ne
. g. chiarini, 22a: chi sa il buon padre mio che cosa ha
attenta mira / che mai non sia chi con incauta lingua / la pura e pargoletta
mazzei, i-197: e non vi è chi parli per lo pargolello: ma quello
latini, rettor., 25-13: chi avea forza e podere sopra altri molti
principe e quelli del vero letterato, chi asserirlo ardirebbe? foscolo, gr.,
(un gioco, una competizione o chi vi prende parte). -anche al
. d'osma, lxv-262: oh chi fia che mi dette le parole /
, paro, / farà di carlo e chi 'l siegue disparo. a. pucci
pari. tasso, 5-36: non dèe chi regna / nel castigo con tutti esser
rimettere sarà forzato. broggia, 403: chi sarà colui che voglia andar al banco
andar coi matti a paro: / e chi crede alle femmine è un somaro.
fanno a pari e dispari per vedere a chi tocca tornare in quell'inferno.
ben guarda et in spieco remira / chi guardando considra gran vantaggio, / ch'a
verde della pianura... non so chi mi teneva dallo scendere.
, sm. e f. invar. chi appartiene alla casta più bassa della società
. 2. per estens. chi è relegato ai livelli sociali più miseri
le domeniche quando roma si vuota e chi ci rimane si sente un paria.
: dio osserva la pariglia: ama chi l'ama, / e risponde a chi
chi l'ama, / e risponde a chi il chiama. canaldo, 129:
armi straniere non sarà mai temuto da chi l'aiutò né rispettato da chi gli
da chi l'aiutò né rispettato da chi gli deve obbedire. b. croce,
già. fagiuoli, 1-2-55: -ma chi era questo potestà mio antecessore? era
a torino vi è tra gli operai metallurgici chi ricorda di essere andato, come rappresentante
. e femm. invar. dial. chi si esprime con franchezza e senza remore
sor parlachiaro; io son parlachiaro: chi dice le cose apertamente. anche ironicamente.
de'donzelloni. chiabrera, 1-ii-390: chi parlamenta de'paesi bassi, / che olanda
loro si fosse suonato a stormo: chi si ritirava, chi si univa in crocchio
a stormo: chi si ritirava, chi si univa in crocchio, e già da
, delle sue funzioni e di chi ne fa parte; che deriva
5. sm. letter. chi enuncia una teoria, chi la espone
. letter. chi enuncia una teoria, chi la espone con abbondanza di argomenti.
gracchi. 2. per estens. chi parla, in pubblico o in privato,
non per celia o ironia, di chi abusa la chiacchera parlamentaria o di chi
chi abusa la chiacchera parlamentaria o di chi, anco furtivamente parla con prolissa gravità
, 43-106: lo patre onnipotente, en chi è 'l potire, / al suo
, di alti personaggi. -anche: chi partecipava a tali assemblee; ciascuna seduta
. proverbi toscani, 152: * chi dice parlamento, dice guastamente '.
: - dimmi, grillo, e tu chi sei? - io sono il grillo
'pinocchio ', e allora? chi aveva ragione: lui o il grillo
parole con le quali cristo, interrogato chi egli era, disse « il principio
minor grado di proprietà di linguaggio di chi parla. latini, rettor.,
per dispetto che veniva la tentazione a chi gli passava accanto di strapparlo per un braccio
di questo nuoto. foscolo, xiii-2-133: chi pur vi ammoniva di sciagure vegnenti e
-che esprime con vivezza la personalità di chi abita una casa. c. arrighi
fronde). pascoli, 28: chi sa dir se l'era / d'olmo
buonarroti il giovane, 10-972: rispondi, chi vuo'tu di questi due? /
le parlanze del popolo e l'animo di chi gl'incita, potremo dire che l'
hanno ragione. sannazaro, iv-104: chi veduta non la avesse, udendola solamente
miei riprenditori. chiaro davanzati, 106-n: chi trova no. l si tegna ad
penserò umile j nasce nel core a chi parlar la sente, / ond'è laudato
parlar la sente, / ond'è laudato chi prima la vide. idem, inf
o mio tenero verso, / di chi parlando vai, / che studi esser più
a la prova, a ciò si veggia chi averà avuto meglior parere. p.
parliamo sul sodo, signor padre. di chi credete voi che sia quel ritratto?
si possa servire delle orecchie, e chi forte non gli parla non è inteso
, proferire. monte, 1-iv-53: chi savesse com'io son condotto, j
stanno ancora in cammino. parole, chi sa, che un giorno furono parlate
guiza di maggiori, / non srìa chi l'aspettasse, (se ben guardate /
marine, queste fredde luci / parlano a chi straziato vi fuggiva. 10
? monti, ii-34. 8: chi parla pace e chi guerra, e dentro
ii-34. 8: chi parla pace e chi guerra, e dentro ventiquattrore le opinioni
bada o guarda come parli o con chi parli!: come invito a moderare
voce, o come rimprovero rivolto a chi si esprime in modo sconveniente, scorretto
. « parlo come si parla a chi è abbandonato da dio, e non può
da sé, volgendo la parola a chi non è seco o alle cose, ma
prov. chiaro davamati, ii-io: chi troppo parla, credo, in-
giammai non fallirai /... chi parla poco gli basta la metà
metà del cervello... chi troppo parla, / spesso falla.
: dice ogni linguaggio: / chi troppo parla, non è saggio.
ben fare. ibidem, 130: chi parla deve fare anche volen
tieri. ibidem, 230: a chi parla poco basta la metà del
metà del cervello... chi non sa tacere non sa parlare..
parlare il cervello. ibidem, 231: chi non parla, dio non l'
è come tirare senza mirare... chi mal parla abbia pazienza alla risposta
gente dell'arme e tra 'cortigiani chi era questo valente combattitore, non ne
da tutta gente tenut'è migliore / chi à misura ne lo so parlare. federico
sapienti, anche per dar tempo a chi l'ascoltava d'assaporare quel suo parlar dipinto
e perch'ella non voleva rispondere a chi la chiamava, volendo sapere s'ella si
: mi lusingo che pel futuro anche chi scrive si ricorderà di esser solito a
437: tutto m'è neente / chi 'ntenda in tal parlare [del cuore]
forte tentennone / che getterebbe a terra chi si sia. -figur. intensa agitazione
tutto a que'versi: 'a parlar chi mi sforza? 'le lagrime mi
ottimo parlatore e pronto era, che chi conosciuto non l'avesse, non solamente
in assise. -per estens. chi parla molto e volentieri, talvolta eccessivamente
eo non trovo quasi auditore / con chi ne possa de ciò rascionare. bartolomeo
condizione. -parlatore di vantaggio', chi vuole avere ragione a ogni costo e
. v.] 'parlatore di vantaggio': chi, discorrendo con altri, par che
non voglia ch'altri zittisca; e chi è così scaltro parlatore, che pare abbia
,... la quale rispondea a chi venia alla porta, sicché niuna dell'
latini, rettor., 25-15: chi avea forza e podere sopra altri molti
: nullo omo me pò parlare, / chi me serve lo pò fare, /
uccelli). bertolucci, 138: chi i passeri,... /.
. idem, purg., 31-141: chi palido si fece sotto l'ombra /
cima. de sanctis, ii-9-712: chi vuol comprendere la differenza de'secoli,
quali un castello di monferrato diventò come chi dicesse il parnaso provenzale. b.
, paro, / farà di carlo e chi 'l siegue disparo; / ed è
ch'e'fia neiente, contro a chi fa paro. = deverb.
meno drammatico) un'altra. -anche: chi richiama alla memoria un'altra persona per
dovranno sembrare tutt'altro che belli a chi non li interpreti secondo la loro natura
provinciale istesso. ariosto, 3-1: chi mi darà la voce e le parole /
a sue parole! firenzuola, 526: chi con atti, con parole, con
s. caterina da siena, iv-7: chi cognosce la colpa sua e mostra in
umiliato, riceve sempre misericordia. ma chi '1 mostra solo con la parola
testo. -giocatore di parole: chi è solito esprimersi con frasi e battute
con l'autorità e la credibilità di chi ne è autore, e anche per
, 1-1-100: - parole quattro. - chi siete voi? - balia! -
tua parola / a dar questa risposta a chi t'elegge: / fa'che consenta
e nelle espressioni interiettive la parola a chi ha aperto o all'apertura, la
è sempre solo, e non ha con chi barattare una parola. ci troviamo insieme
parole, / di non voler'anch'io chi non mi vuole. manzoni, pr
di parole. roseo, v-145: e chi dicesse che il parlar de'capitani pacifica
chiesto, mozziamo le molte parole di chi ci richiede, acciocché non
la parola tra 'denti dicesi di chi in ogni circostanza sa ben dire il
con cautela. varchi, 3-94: chi favella gravemente pesa le parole; chi
chi favella gravemente pesa le parole; chi non favella, o poco, le parole
, con promessa scambievole de'giocatori che chi perde pagherà il vincitore. d'annunzio,
i denti. ibidem, 78: a chi fa bottega gli bisogna dar parole ad
non pa- gan dazio: questi usa chi ha voglia di discorrere a ogni modo
di discorrere a ogni modo. ma chi è seccato dei discorsi suol dire in via
parole di bocca e pietra gettata, chi le ricoglie perde la giornata. parole di
1-101: andate a bella posta pescando, chi sa dove, certe parolacce che ne'
parola. parolàio1, sm. chi è solito diffondersi, per lo più
differenti effetti cagiona questo mio foglio. chi in leggendolo mi accusa di parolaio e
mi accusa di parolaio e cianciatore, chi m'anima con cortesi modi al proseguimento
in modo che assuero non sentisse su chi dovesse ricadere quella spesa straordinaria.
gente come spilli. pavese, 5-69: chi non apprezzò il discorso fu nuto.
per ingannare o per entrare in grazia di chi che sia dicesi eziando fare le parolezze
di una canzone di musica leggera; chi svolge professionalmente tale attività.
per ingannare o per entrare in grazia di chi che sia. p. nelli,
co'paroioni inintelligibili e inintesi pur a chi gli fa risuonare. pratesi, 5-138
perché natura spesse volte puzza / a chi più la rimesta e a chi più
/ a chi più la rimesta e a chi più l'ama. m. adriani
.. che non sia inteso da chi si posti al pilone diagonalmente opposto dell'arco
leonardo del guallacca, 332: chi voi da lor campare / tagli la
, morbo. lubrano, 2-384: chi chiude in se stesso un assedio di
denari, volentieri porgeva orecchio a chi gli proponeva nuovi modi di cavarne. tra
. prov. bencivenni, 4-80: chi vuole castità guardare dè fuggire le compagnie
s s rezzonico, xxii-525: chi è colui che la rugosa fronte /
in infinito. buti, 2-482: chi uccide padre o madre o fratello.
con una scure, premiando col tradimento chi tradì lo sposo e l'onore. filangieri
della patria. buti, 2-482: chi... è destruttore de la patria
capriccio sia un parricidio, nondimeno per chi ama di viver felice è da sfuggire
sparve. 2. figur. chi ripete a memoria, con ottusa meccanicità
i-496: non andrebbe lungi dal vero chi dall'indole e dai costumi dei parrocchiani
là, va'un po'a veder chi arriva ». leopardi, 832: io
. 2. stor. chi, nel sistema statale di roma antica
o perfida, o sleale! / ma chi è colui, che fu, che
. 2. con sineddoche: chi porta una capigliatura posticcia (in senso
sm. (femm. -a). chi confeziona parrucche. parruccàrio, agg
sm. (femm. -a). chi fabbricava e acconciava le parrucche. -anche
-anche (e oggi esclusivamente): chi taglia, pettina e acconcia i ca
antico regime). -per estens.: chi ha mentalità, comportamento, atteggiamenti retrivi
dell'ospedale. 6. chi porta i capelli lunghi e in disordine
parsi, sm. invar. etnol. chi appartiene al gruppo etnico discendente dai seguaci
. con la parsimonia di gesti di chi è abituato a dominare ogni impeto fisico
partaccia peggiore dell'altra: e per chi lo prendeva, e se voleva offenderlo
la parte offesa e cercando con sospetto chi può avergli fatto quella partaccia. c.
usando gravi e anche male parole contro chi ha fatto cattivo servizio o cosa dispiacevole
accusatore, per la quarta parte a chi giudicherà. -eccles. terza parte
rischio alcuno. rosmini, 5-2-75: chi pone solamente l'industria, al disciolgliersi
stanotte. foscolo, 1-159: non son chi fui; perì di noi gran parte
, e questa è la ragione, ché chi seguita quella à quaggiù pace e in
anche loro, non essendovi più a chi dare, e non volendosi trovare impicciati
ma alla migliore. tanaglia, 2-1200: chi di grilli qualche parte uccida / e
guerra. chiaror davanzali, xxv-41: chi 'mprima disse 'parte '/ fra li
capo di parte? se ci è chi si fa capo d'uno solo, egli
gliela negasse. -per estens. chi è impegnato in una competizione sportiva;
. guicciardini, 2-1- 185: chi giudica a occhi serrati espedisce verisimil- mente
. leonardo del guallacca, xxxv-1-291: chi s'innamora isfallo, / odit'ho
cose che a'forastieri erano fatte dare da chi li ricevea ad albergo. bellori,
dei limoni. parronchi, 13: per chi ha avuto la sua parte di cielo
il più alto scopo dell'ambizione in chi è nato libero si è di ottenere
parti rare e belle, / le quai chi non l'assaggia non l'intende.
parte). guittone, xliii-78: chi voi mantener pregio / guardi ben che
gna parte. cavalca, 18-207: chi ha mal parte al core per sé
segnore assai have in balia; / chi sua vertute fugge fa follia: / prim'
: con lui [giasone] sen va chi da tal parte inganna; / e
13 (230): fanno a chi saprà sparger le voci più atte ad eccitar
dell'altro intento;... a chi saprà trovare il grido, che ripetuto
suite. -colla parte', indicazione per chi accompagna in orchestra un cantante o un
che dio su non degni, / chi v'ha per la sua scala tanto scorte
me fossoro sparte / parole di menzongna, chi ben comparte. s. bonaventura
abiezione. guittone, iii-16: solo chi ve mira / già mai de la vostr'
acciò che fusse certificato della verità e chi era quello che tenea in braccio, e
della fabbrica dell'universo... chi è colui che non veda quanto iddio
considerato. cavalca, 6-2-78: chi ha mal parte a corte per sé non
diritto. giacomino pugliese, 195: chi ne diparte, / fiore di rosa
regno / onde sta nostro signiore / chi non ama con amore, / con pietate
o del torto: nella condizione di chi ha ragione o torto. chiari,
di altri. bonichi, 73: chi con vertù è saggio /...
me fossoro sparte / parole di menzongna, chi ben comparte. anonimo [in montè
ricevesse il sangue ferrarese, / e stanco chi '1 pesasse a oncia a oncia
s. bernardino da siena, v-299: chi dicesse a firenze di non essere guelfo
: fia segno / a lor vendetta chi primier le strinse. -attribuire parzialmente
tragedie, nelle quali re è chiamato chi, vestito di porpora...,
parte? ma tu che sei, chi ti credi? -farsi da parte
parti fidi. maestro francesco, 651: chi non à de l'amore sperienza,
sp., 17 (302): chi vuol gente abile, bisogna che la
, deve per forza mettersi dalla parte di chi comanda. -mettersi da parte
: la vita è ancora bella, per chi ha la scaltrezza di non prendervi parte
, 1-459: tal dài mercede a chi del trono a parte / voleati? o
, e credi poco... chi vuol ben giudicare, / le parti dè
la parte sua. giuliani, ii-298: chi non ha da parte (roba tenuta
di lui opinioni, sono dolorosi per chi le avversa. 4. cointeressato
). bacchelli, 1-ii-300: chi volesse compiere la descrizione dell'agro ferrarese
s. caterina da siena, i-49: chi è senza il battesimo non partecipa del
pien di grazia: gli altri partecipano, chi più e chi meno, delle sue
: gli altri partecipano, chi più e chi meno, delle sue grazie. giacomini
volto). sbarbaro, 5-62: chi non pensava a trar profitto dalla sua
mio concetto intorno a lei non partecipava chi gli avrebbe conferito autorità. -parlare
è in uno certo modo più felice chi è di ingegno più positivo che questi
quale sia più a proposito, o chi participando dell'uno e dell'altro ha più
ha più del severo, o vero chi ha più dello umano. giacomini, 2-16
una vera virtù, partecipasse all'eroismo di chi lo sacrifica col soffrir la sua sventura
l'amante abbia e non sappia a chi comunicarlo, non dà la metà di
lo zelo che pietro thouar partecipava a chi fosse degno della sua amicizia.
participandomi, richiesemi alla fine con istanza chi fosse il mio signore. denina, xxiii-233
.. dove è amato anche da chi non partecipa tutte le sue idee politiche religiose
participazione, e così porgere pretesto a chi lo desidera. 3. capacità
divina, quella republica fia più beata chi si accosterà più a dio. beni
: ha rubato e fatto participazione di chi ha rubato le ricotte. -in partecipazione
{ { cavalca, iii-26: chi non è compagno delle tribolazioni non sarà
.., intanto che... chi è governato da lui si dia ad
; e è mistieri che. ssi osservi chi del regno
siena, i-439: ne'dicreti dice che chi dà la cagione del male è come
ridotti o nelle case ne sono partefici chi le dà. cesari, i-607: il
maschili della prima maniera possono, per chi vuole, gittar due lettere 'at
flavio volgar., i-267: eravi a chi pareva che cestio dovessi andare con l'
con la voce, con gli atti chi gareggia in uno sport o combatte in
, la contrattazione diventa universale. e chi parteggia pel venditore e chi
universale. e chi parteggia pel venditore e chi
odore. chiamasi volgarmente in toscana da chi matricaria e da chi amarella, nel
in toscana da chi matricaria e da chi amarella, nel che riserba in parte
si vedea / cor rer chi qua chi là, senza sapere / ch'
/ cor rer chi qua chi là, senza sapere / ch'oprar volesse
e veduella. della casa, iv-208: chi trovò le partenze e l'andar via
commiato, congedo; saluto rivolto a chi parte. caro, 3-763: la
, piacevolmente disse: per servire a chi debbo, reciterò alcuni pochi versi di
è caunoscenti. monte, 1-23-5: chi ben guardare -vi vole, partenza /
. olti altri faran meco partenza, / chi servo vostro dopo me, chi prima
/ chi servo vostro dopo me, chi prima, / da questa vostra singoiar
organizzazione sociale, politica, religiosa; chi ne è un membro insignificante, con poteri
cui buon governo dobbiamo tutti cospirare, chi comandando e chi ubbidendo? l'aurora,
dobbiamo tutti cospirare, chi comandando e chi ubbidendo? l'aurora, ii-478: i
. in questa seconda particella si dimostra chi costui fosse che apparito gli era.
v. atomi]: 'atomi quelli minuti chi appa- reno in li raggi del sole
del sole, detti ab 'a particella chi priva, e 'thomos ',
positivi nelle loro risposte, mancavano (chi 'l crederebbe?) dalla particella affermativa
forze ed aumentare l'impero, perché chi la ordinò fece sagacissimamente un misto di
e particular qualità che si richieggono a chi merita questo nome. ammirato, 388
. v.]: c / è chi affetta la mestizia, il malessere per
al susino; a altri particolari, come chi l'ha lanug- ginoso, il moro
. bandello, 1-10 (i-136): chi volesse le parti- culari crudeltà da questo
-i: la candidezza dell'animo di chi scrive storie dev'essere tale che..
, specifico. savonarola, 7-ii-354: chi ha grande ingegno penetra nelle cose insino
cose importanti non può fare buono giudicio chi non sa bene tutti e particulari,
29. ant. e letter. chi non ricopre cariche pubbliche; privato cittadino
nardi, 6: la contenzione di chi dovesse regnare e la cupidità del signoreggiare
, perché nel popol novello non era chi molto l'un l'altro avanzasse. sansovino
particolari litiganti. 30. chi è investito d'autorità; signore.
, i-103: non può dirsi clemente chi nella rimession delle pene toglie al pubblico
per dar al particolare, ma piuttosto chi quel che rimette ad altri sottrae a se
, viii-3-203: prima gli dice in generale chi essi sono, poi discende a nominarne
egidio romano volgar., i-1-2: chi vuole alcuna cosa appréndare, prima ne
dolori, che saran detti frivoli soltanto da chi non ha cuore. b. croce
pronomi. g. ferrari, i-322: chi ammetteva il genere e l'essere o
si gusta, quello che s'intende da chi l'intese da altri che noi vide
altri che noi vide né l'intese da chi il vedesse, né cura che di
si tratta di accennare il luogo di chi ragiona preciso, circoscritto, particularizzato,
ma, nelle creature, particolarizzati, chi n'ha una parte e chi un'altra
, chi n'ha una parte e chi un'altra, e tutti con difetto
. a. bonciani, lxxxviii-1-317: chi mena di roncone, lance e accetti,
/ e chi la partigiana o chiaverina / gli lancia addosso
). carducci, iii-24-159: chi ha dato a voi il diritto di
sm. (f. -a). chi aderisce a una determinata parte, fazione
governi di ricchissime provincie a vita di chi gli ha e passando anco dal padre al
parte. 2. stor. chi si aggrega in formazioni armate al di
di sfuggita a portarle i saluti di chi dirigeva il servizio sanitario del gruppo formazioni
; fautore di una potenza straniera, chi l'appoggia e ne sostiene più o
francia. esarotti, 1-xxv-380: a chi vuol far pompa di zelo per le
uomini partigiani, e dànno animo, a chi è così favorito, di potere corrompere
sostenitore di una forma di governo; chi auspica l'avvento o l'attuazione di
i partigiani tuoi. 4. chi parteggia per uno dei contendenti (persona
. 5. in senso generico: chi tende alla faziosità, nella lotta e
nella lotta e nei contrasti politici; chi si manifesta incapace d'imparzialità.
adulazione alcuna volta. 6. chi è sollecito delle sorti di qualcuno, lo
partigiano di zola. 8. chi si attiene a una precisa scelta etica
ber ni, 21-6 (ii-163): chi potendo vietar non vieta il male /
pongono in fuga. 9. chi proclama l'eccellenza di qualcosa o sostiene
una prassi nei confronti di altre; chi è seguace entusiasta di un uso o
negando validità e fondatezza alle altre; chi fa propria una determinata teoria e ne proclama
statuto dei mercanti di calimala, 2-95: chi hae rinunziato all'arte dinanzi a'consoli
anonimo, i-480: chi 'ntra noi partimento / si 'ntra- mise
e giesù cristo gli disse: -uomo chi. mm'à fatto giudicie o di-
diverse persone. panigarola, 1-60: chi vuol far più fazioni in un tempo,
e degno su forche pender / preve chi no cessa offender / in sì greve
in sì greve falimento, / a chi mai sonar no sento / de dever partir
, i quali tutti per mezzo partirei con chi tal piacere mi facesse.
cap., 8-8: ben fu cradel chi trovò prima tarme, / chi primo
cradel chi trovò prima tarme, / chi primo incominciò partir la terra, / cagion
altrui parto la pena, / a chi pena mi dà, lasso, perdono.
e si parton gli uffizi. / chi a un impiego o chi all'altro dà
. / chi a un impiego o chi all'altro dà di piglio. amari,
enfocata, / unita, trasformata; chi tollerà l'amore? / fuoco
la scriminatura. dolce, 1-127: chi mandasse un di que'ferri che ado-
te abandono. cavo, 16-34: chi da voi mi parte, / s'amor
ancor / che lo stol asminuio, / chi per fortuna fo partio, / n'
core impressa. anonimo, i-533: chi porravi partire, / bella, lo mio
, 395: molti à pensier gioiosi / chi serve a chi à partito / ciò
à pensier gioiosi / chi serve a chi à partito / ciò ch'è a suo
sembianza / di fina * namoranza, / chi lo partisse seria sconoscente. dante,
gran piacer lo sprona; / e chi di voi ragiona / tien dal soggetto
che qui relegato dimori narrarci, e chi tu se'. caro, 16-37: come
se'. caro, 16-37: come e chi 'l mio nome vi scol- pio /
fu grande romore tra 'baroni, chi voleva e chi non voleva e così
romore tra 'baroni, chi voleva e chi non voleva e così si partì il
torna tal qual e'si move, / chi pesca per lo vero e non ha
più necessitosi; fornendo il nolo a chi dovesse partirsene. pascoli, i-295:
e partite: allude al comportamento di chi spinge gli altri all'azione, spesso
partirsi. s. antonino, 3-122: chi... ha fatta professione tacita
della scena, cosa la quale per chi partisse da un'opera e all'altra
volgar., 1-1: è rinnegato chi si parte da dio per mal'opera
dal secolo. laude cortonesi, xxxv-n-46: chi ben t'ama... /
: j -beato, anima bella, chi te vede! zanobi da sfrata [s
latini, rettor., 15-23: chi. ssi parte da sapienzia e da le
dante, conv., ii-vu-4: chi da la ragione si parte e usa pur
casa di francia. frachetta, 827: chi manda più tardi di quello che conviene
mostacci, 151: assai vai meglio chi si sa partire / da reo segnor
ciascun prende suo viaggio, / e chi per sua follia si parte d'ella /
si parte. marino, vi-22: chi se', reai fanciullo? onde ti
proverbi toscani, 89: 'porta aperta per chi porta; e chi non porta,
'porta aperta per chi porta; e chi non porta, parta '. chi reca
chi non porta, parta '. chi reca danari o altro, è certo
il ben venuto. ibidem, 205: chi vuol star bene non bisogna partirsi da
sua. -arte dà parte, chi da lei non si parte: l'acquisizione
, 226: 'arte dà parte, chi da lei non si parte '.
firenze è descritta in arti, onde chi è scritto in alcuna può partecipare al governo
governo; e s'intende anche che chi sa fare un'arte è ricapitato e
del dominio... col nome di chi li possedeva e con lasciare tra una
, / fora bono l'aspettare; / chi non fa quando pò. ffare
supplementare che in firenze veniva imposta a chi possedeva il titolo di capitano di parte
mentre l'intero incontro viene vinto da chi si aggiudica due frazioni su tre o
, la partita è doppia, e vedremo chi sarà il più furbo. bacchetti,
accomodati così che dietro la schena di chi vi siede s'appoggia al muro una
voluto averne distinto e particolar conto da chi l'ha maneggiata per molti anni,
girolamo volgar., 1-17: ben fa chi dà lo suo avere per partita,
. prov. siri, ii-1534: chi abbandona la partita la perde. proverbi
all'ultima partita, / lasciando a chi riman suo proprio afanno. aretino,
volta pur le spale; / non è chi vada or mai per dritto cale:
vedrà qual alma fo gentile / e chi alziò l'ale a più legiadro stile
rapsodi, uomini volgari che partitamente, chi uno chi altro, andavano recitando i
, uomini volgari che partitamente, chi uno chi altro, andavano recitando i canti d'
d'instanze. -per estens. chi sovvenzionava una determinata attività o impresa commerciale
capo de'partitanti. 2. chi assumeva con regolare contratto l'appalto di
partitante2, sm. e f. chi parteggia per un partito, per una
? 3. per estens. chi è fautore di un ideale morale o
precetto. j j. chi è legato affettivamente a un oggetto.
partitato dal magistrato comunitativo a dettatura di chi fece escludere i soggetti già vinti. idem
questa contrà de segnar li panni crui chi parem quasi partì per quarto. benuccio
di partir l'utile per metà, chi lo dà commette usura e pecca, perché
fraudi il loco primo, / a chi si aspetta, niega. carducci,
2-i-142: come vedea partita la famiglia o chi fusse, el cane grattava una volta
competenza. nannini, 1-12: chi è mal pratico e povero de partito
matto / donar ciascun partito / a chi contra vuol dire / c'amor senza servire
è contraria luna a l'altra che chi ha runa, l'altra a niuno
, 395: molti à pensier gioiosi / chi serve a chi à partito / ciò
à pensier gioiosi / chi serve a chi à partito / ciò ch'è a suo
à perdenza. fra giordano, 1-269: chi stimi la cosa più elvella non vale
elvella non vale ha mal comperato; ma chi la cara cosa compera vile, questi
sedici anni e volendone pigliar partito, chi mi dice « falla suora, che
: -che nasca una fistola / a chi mai fece questo sposalizio! / -ognun
. cellini, 1-30 (80): chi di noi non aveva pratica di tal
.. che squarciano il cuore di chi tesoreggia. 6. condizione morale
ha più merito che più ama, non chi più fa o chi più s'affatica
più ama, non chi più fa o chi più s'affatica. e questo fece
partito / che m'abbia a medicar chi m'ha ferito. calandra, 6-177:
un trattato. bellincioni, i-52: chi non vuol metter quel ch'a ciò
tiene fra noi disuniti di partito. chi vorrebbe un'altra volta il governo del
altra volta il governo del papa; chi amerebbe esser governato dall'imperatore: chi
chi amerebbe esser governato dall'imperatore: chi vorrebbe che il dominio del popolo stasse
partito del movimento! 'movimento di chi? di che? per far che?
quel frate... quello a chi ei rende il partito ed a chi si
a chi ei rende il partito ed a chi si vuole che gli altri lo rendano
vincersi per i due terzi, che chi de'pretendenti avrà maggior numero di voti
mente. genovesi, 1-i-181: a chi siamo noi obbligati di tante accanite controversie
che costui dice, e puoi comprendere chi egli è: facendo pace fra voi
e di rivalità personali ricorrente non stupisce chi è assuefatto alla partitocrazia italiana. =
g. paleotti, l-11- 278: chi la dipingesse [la vergine] nel parto
sommo torto le fa [all'anima] chi tutto dì la fa servire alla carne
(64-3): or se ne vada chi è innamorato, f ch'e'può dir
quegli che convertiva, volle insegnare che chi, come lui, si adopera in guadagnar
partoriscano, per grado de la vita di chi l'alberga, alcuni spirti che,
lxxxviii-n-619: o pazzi da catene, / chi ha spasso di giuoco! / quanto
/ quanto repente foco / senti che ha chi s'im- brode: / un vermin
viaggio di j. soranzo, lfl-13-245: chi, potendo, istituisse nei suoi stati
. anseimo da ferrara, lvt-i: chi può aggiunger un dito a sua statura
se n'advegga in lontananza? / chi può resurger fuor de la bassura / se
zungete a la prima casone / di chi più v'ama che la vostra zoglia.
. / ciascheduno in suo parvente / chi d'amor sente — veramente / ben
, sm. e f. invar. chi, essendosi elevato socialmente specie sotto l'
da monte mirabel alte99a / in chi bianche5? a con obiecto pugna,
è de la mente porta, / chi 'n midire mai parvo, / chi 'l
/ chi 'n midire mai parvo, / chi 'l san dimando parvo.
luca 9, 46-47), riguardante a chi spetti il primato nel regno e la
addomandarono del pane, e non fu chi ne rompesse loro '...;
loro tritate per esposizione e non trovarono chi le esponesse loro. s. caterina
. maria maddalena de'pazzi, iv-70: chi non diventerà come un parvolino, non
, similmente i parziali più possenti occuparono chi una possessione chi un'altra di questi con-
parziali più possenti occuparono chi una possessione chi un'altra di questi con- dennati.
, lascivi e parziali della donna, chi non percote la malvagia e furiosa? marino
che di lei ragioni, se non chi è già divenuto sua parziale. s.
-abitualmente connesso. salvini, 39-v-66: chi è prodigo è infestato da un vizio
fatto esser dio mai, / a chi s'annunzia più scusa non vale. muratori
in- var. disposizione d'animo di chi propende o è favorevole a qualcuno o
impremiata, il vizio arricchito suggeriscono a chi che sia tentazioni. mamiani, 4-183
2. atteggiamento o comportamento di chi è parziale, fazioso o ostile a
alla po tente parzialità di chi teneva in conto di luterano il
l'oranges, non v'era rimaso chi ne sostenesse con maggior parzialità la memoria che
notar si possa nel sommo dio da chi che sia degli uomini, di qualunque
più ne'parti del loro genio, chi inflorida l'espose e chi inesausta sorte
loro genio, chi inflorida l'espose e chi inesausta sorte alla luce. 3
volgar., xxiv-26 (315): chi con pura umiltà non avrà prima fatto
, e saprà ridomandare il suo a chi l'usurperà. lorenzo de'medici,
istentarmi il dì e la notte, chi ti offende e convienmi pascere quelle
l'attenzione. giamboni, 10-40: chi nella magione dentro del suo cuore alberga
dimostrano si è a ciò che paschino chi in loro si diletta. bembo,
ha uno stile tutto suo: nuovo per chi non abbia dì e notte alla mano
un ambiente. monte, 1-iv-19: chi dir volesse: « amor di che ti
dalla balia. pellico, 4-241: chi ama egregia donna non perde il tempo
costoro... pascono le speranze di chi gli ode e sbeffapo la fiducia di
gli ode e sbeffapo la fiducia di chi gl'innalza. f. f. frugoni
varia frutta. reina, i-204: chi dice 'pascere 'pare che dica
della santa chiesa; e non si trova chi si muova a trar- gliele di bocca
bugie si pasce il mondo: / chi può non vuole e chi vorria non puote
mondo: / chi può non vuole e chi vorria non puote. giusto de'conti
. prov. monosini, 361: chi si contenta di poco, / truova da
proverbi toscani, 212: a vinegia, chi vi nasce mal si pasce; chi
chi vi nasce mal si pasce; chi vi viene, per ben viene.
parlare. proverbi toscani, 231: chi dice tutto e niente serba [non
altre bestie a pascer l'erba [chi abusa della parola può incontrar peggio che
non ha moglie, ben la batte, chi non ha figliuoli, ben gli pasce'
ellittiche, per indicare la condizione di chi vive nella ricchezza e nel lusso,
della sua storia. 3. chi intrattiene rapporti con molte donne contemporaneamente.
attitudini più strane che i gesti di chi atteggia. imbriani, 6-179: dopo colezione
tendenza alla pinguedine, propria di chi conduce una vita agiata, co
). cavalca, vii-207: chi fosse pasciuto e non mangiasse, s'
esige che si faccia la limosina a chi ha fame e sete, e non già
fame e sete, e non già a chi è ben pasciuto. codemo, 73
. ceresa, 1-192: così va chi oltra il dever si adaesca, /
. -colombo pasciuto, ciliegia amara', chi è sazio non pregia alcun cibo,
del genere umano. palazzeschi, i-385: chi ancora, che a tale realtà sia
sostanze vegetali. ottimo, i-359: chi osserva auguri d'uccelli bianchi o neri
suo pascolo. romoli, 24: chi non vuol mangiar l'agnello lattinato, lo
reato contravvenzionale, consistente nel comportamento di chi introduce animali nel fondo altrui al fine
in così gran miseria / non mancò chi a soccorrere / venisse il parto tenero /
salutiferi pascoli. savonarola, ii-286: chi entra per me [in paradiso]
a corpi. segneri, i-80: chi è che con pari sollecitudine mai provvegga a
urge usare il massimo del tatto per chi ci si voglia concedere un tantino di
qualcuno: per indicare la condizione di chi è costretto a lavorare senza concedersi soste
: / da carnevale a pasqua, / chi studia e chi lascia. proverbi toscani
carnevale a pasqua, / chi studia e chi lascia. proverbi toscani, 23:
a mezza quaresima. ibidem, 93: chi vuol quaresima corta, faccia debiti da
mai senza foglia. ibidem, 274: chi vuol moglie a pasqua, la quaresima
-natale con i tuoi, pasqua con chi vuoi: v. natale2, n
scherz. (femm. -a). chi si accosta ai sacramenti della confessione e
i romani fecero la seguente pasquinata: chi dice che li guai son cominciati,
che li guai son cominciati, / chi dice che li guai son terminati. /
in roma, ivi condannato per pasquini chi maneggiava suoi affari. m. ricci,
silone, 8-133: d'altronde, chi sono io? un modesto passacarte,
-nelle case di noleggio cinematografico, chi è addetto al controllo e alla revisione
comprendere quanto sia grande l'errore di chi trilla, passaggia, e ripiglia il
che avete fatto ottenere a non so chi un passaggio gratis per costantinopoli. carducci,
di là del fiume ed in mano di chi la custodiva il passaggio del ponte.
dell'orecchio, rivela in qual modo chi ascolta a bocca aperta aumenti senza saperlo
diserzione militare. loredano, 2-i-167: chi averebbe creduto mutazione così improvisa! chi
chi averebbe creduto mutazione così improvisa! chi mi poteva predire passaggio così infelice!
borgese, 1-251: forse aveva ragione chi buccinava che quel passaggio dall'artiglieria in
. f. frugoni, i-501: chi li sente, con voci semisgozzate, con
fosse proseguita o no, lodando infinitamente chi in tali materie va col calzare del piombo
che non si può ben comprender se chi vi danza misuri col desiderio la terra
viaggio. de amicis, xii-419: chi pensava che fosse un evaso dalle patrie
fosse un evaso dalle patrie galere, chi un brigante delle calabrie di passaggio per
passamartèllo, sm. ant. chi svolge, anche involontariamente, la funzione
appiglio, / per un passamartèllo / chi puote aver il più leggiadro e bello?
severa lezione. negro, 42: chi mi varde possa esser averto per schena
bocca; è usato dagli alpinisti e da chi deve sopportare temperature particolarmente rigide.
te. colombini, 51: carissime, chi mi potrà dire l'amore e la
volgar., xxiv-26 (314): chi ponesse a petto al picciolo e passante
11. sm. e f. chi si trova a transitare o a passeggiare
, sm. e f. invar. chi, con un apposito carrello, trasporta
burocratico. einaudi, 1-555: chi non sia, come non è lo scrivente
come richiesta rivolta da un funzionario a chi sta attraversando un confine o si trova
landolp, 15-no: passaporto signori! chi prosegue per la testa di cavallo?
. -passaporto di servizio: rilasciato a chi compie un viaggio all'estero per un
: per lo spesso / toccar di chi saluta e di chi passa / le figure
/ toccar di chi saluta e di chi passa / le figure di bronzo entro
vita stessa. giamboni, 10-18: chi fu anche verage figliuolo di dio,
: la parola 'fringuellare', usata di chi molto ciancia, è venuta da questo
dentro alle cose, chi vedesse nel corpo umano, qualunque fosse il
del mancamento del vivere possono militare a chi tenta passare come a chi tenta proibire
militare a chi tenta passare come a chi tenta proibire. castelvetro, 8-1-323: iperme-
posto le guardie che non lasciasson passare chi venia,... si rinchiuse