ha il moto: e cosi vuole / chi moto al mondo uni- versal comparte.
mugnari. 3. mestiere di chi è addetto alla molitura dei cereali.
: erano costoro simili al fariseo perché chi usa col mugnaio bisogna che s'infarini.
quando due tristi si accordano insieme, e chi ha a rivedere il pelo o i
rivedere il pelo o i conti tiene con chi frauda. p. petrocchi [s
, 33-2-3: salamone ne'proverbi. chi fortemente mugne, trae fuori il sangue.
lo sangue. proverbi toscani, 153: chi troppo mugne, ne cava il sangue
giorno, ignorando di lei / per chi viva quest'oggi. 2.
borbottare. savonarola [tommaseo]: chi attende a cosa d'altri sempre è
torri de la mia cattedrale, / chi vi canterà messa la notte di natale
tozzi, vii- 238: ascolta, chi mugola, là, in camera? pavese
: quegli insieme ascoltando se ne vennero / chi di qua, chi di là,
ne vennero / chi di qua, chi di là, con gran concorso, /
sfoghi e ai malumori puramente platonici di chi è soggetto agli inevitabili disagi della vita
fa far mula di medico / a chi non spedisce di sonantibus. -far nuove
sarebbe un rivoltarsi la mula al medico e chi ha a dare addimandasse. -servire
petrocchi [s. v.]: chi accarezza la mula buscherà de'calci.
ruzza e scherza in briglia', risposta a chi insiste per costringere a fare ciò che
. mulatièri, mulattièri), sm. chi conduce o noleggia muli per il trasporto
di dio. disse la volpe: or chi è tuo padre e tua madre
dicendo: -a benché io non veda chi màsini, / quel gioco è pur de
franzesi, xxvi-2-102: lasciamo astrologare a chi indovina / per vie di conghietture e
idee. burchiello, lxxxviii-11-455: chi vuol seguir troppe scienze / gli mulina
vanno mulinando / e stillando il cervello chi in una / cosa e chi in un'
cervello chi in una / cosa e chi in un'altra. passeroni, iii-320
di rimoverla e di dar adito a chi per quella avesse voluto entrare in alcun luogo
fama). moretti, ii-543: chi può dire come si formino i mulinelli,
i-23- g g 176: chi può ridir la festa e l'allegrezza /
, / e non c'è mai chi aiuta, / e non c'è mai
aiuta, / e non c'è mai chi sente! b. croce, iii-25-73
, libero per ispenderlo a servigio di chi va e di chi viene, a ciò
ispenderlo a servigio di chi va e di chi viene, a ciò che il molino
ti ripeto... -perché e per chi devi scrivere il tuo libretto? -per
del poeta quando gira, perché 'chi ci comprende, ci sa anche perdonare '
un gran mulino a vento. di chi non smette mai di discorrere. -mutare
g. m. cecchi, 1-1-314: chi prima ghigne al mulin, prima macina
, 83: ben va al mulino chi ci invia l'asino (è nostro il
grasse ingrassano il pastore... e chi prima va al mulino, macina.
-chi va al mulino s'infarina; chi va al mulino, bisogna (o
consideriamo in prima la spezie mulina; chi la può con ragione biasmare? non soffrono
in forma che sempre fu nimico di chi gli lo disse. berni, 28-10
crusca [s. v.]: chi nasce mulo convien che tiri calci, si
un mu- lotto, che servivano per chi non poteva o non voleva andare a
. mattio frarnesi, xxvi-2-184: basta a chi vuol fuggir qualunque impaccio. / o
a lire dodici il moggio: a chi ne chiedesse di più, come a chi
chi ne chiedesse di più, come a chi ricusasse di vendere, intimò la perdita
'o di 'oblazione ', da chi abbia commesso un'infrazione che ammetta un
pallavicino, 1-397: si dà mercede a chi esercita il magistrato e s'impone la
magistrato e s'impone la multa a chi lo ricusa, benché all'animo virtuoso
tal delitto sia il dover ubbidire a chi è peggiore di sé. segneri,
modesta somma di denaro, imposta a chi infrange determinati patti o regole di un
felicità della luce e dei fiori: chi mai li espresse con più energia [di
; d'una realtà così multànime, chi seppe porgere forma tanto leggiadra e robusta
ad ammenda '(es.: chi contravverrà a questa legge, sarà penato
egli non scelga di pagare (a chi gli contesta l'infrazione, all'ufficio
(o, abusivamente, intimare) chi abbia commesso un'infrazione a pagare una
continue metamorfosi per sottrarsi alla vista di chi gli poneva quesiti sul futuro.
). berni, 164: chi vuol veder quantunque poò natura / in far
quel mummióne, delle avventure del 1820, chi sa che birbonate... e
bocca senza masticarlo (con riferimento a chi è privo di denti).
mummiaro, sm. disus. chi era addetto all'imbalsamazione delle mummie nell'
sm. (femm. -trice). chi esegue la mummificazione; imbalsamatore. -al
, in mancanza, dal sovrano (e chi esercitava tale tutela e i poteri e
secoli xiv e xvi a venezia, chi intratteneva relazioni mondane con le monache o
.. conciò sia cosa che fosse chi offerisse numera secondo la legge. canigiani,
legge. canigiani, 1-38: a chi di ricchezza ha l'epa pregna, /
tansillo, 1-315: quando parte, chi 'l prega, chi l'abbraccia,
: quando parte, chi 'l prega, chi l'abbraccia, / ognun se gli
, sm. (femm. -trice}. chi pratica la mungitura di animali lattiferi.
toscana è sempre toscana, massime per chi v'è nato cresciuto educato. b
discordie, si davano alle parti, chi seguitando i modi dei democrati francesi più
più ardenti ai tempi della rivoluzione, e chi accostandosi a pensieri più miti e più
nuova municipalità. carducci, iii-17-25: chi avesse detto alla duchessa, nella nobile
, - perché non s'indovinasse da chi venivano. = voce dotta,
la vecchiaia. marchetti, 5-185: chi pria varie mogli ebbe infeconde, /
affrica debbono essere muniti di buone armi. chi si avventura per il deserto, deve
, si posa, non avendo più chi la porti; e perciò questa memoria munisce
'munizionamento 'presuppone 'munizionare '. chi l'ha mai usato, o
. bisaccioni, i-14: non restò chi non si maravigliasse della viltà di coloro che
questo genere. foscolo, xix-377: chi sa quando udrete parlare di me:
/ se non quando gridar: « chi siete voi? »; / per che
e con le minacce quanto penavano a trovar chi loro rispondesse, e allora non solamente
, ti so dire. io non so chi si abbia più a disperare, o
stima di parole, / però che chi tien conto di novelle / d'ogni
di sberrettarmi, / i'ho trovato chi non mi favella, /...
sta bene. aretino, vi-43: a chi le vendo, a chi le vendo
: a chi le vendo, a chi le vendo le bagatelle, le cose belle
belle, le mie novelle, a chi le vendo, a chi le vendo?
novelle, a chi le vendo, a chi le vendo? caro, i-330:
quei lumi era di quelle; / chi non s'impenna sì che là su voli
prov. proverbi toscani, 174: chi vuole udir novelle, al bar- bier
al fuoco. ottonaio, 61: chi vuol udir bugie o novel- laccie /
novellare1. novellante, sm. chi racconta o scrive novelle; novellatore;
; novellatore; novelliere. -anche: chi racconta o riferisce o trascrive notizie,
se prima non sono veduti e sottoscritti da chi ha cura di farlo. filze dette
destituita di fondamento o ritenuta falsa da chi la ascolta; baia, fandonia.
sm. (femm. -trice). chi racconta novelle, storie, favole.
3. chiacchierone, ciarlone. -anche: chi racconta storie inattendibili, fanfarone, contaballe
contaballe. trattati antichi, 67: chi nasce in sagittario... fia novellatore
per la lingua mia, / per accusar chi mal la legge osserva, / io
nelle tele dell'epoca. 2. chi racconta novelle, storie, favole.
generalmente questa. 4. ant. chi trasmette notizie, comunica novelle; messo
anche pettegola, maldicente. -anche: chi racconta storie inattendibili e inverosimili, fanfarone
il novellino ufficiale, ch'io non so chi sia, ha trovato da comperare il
che tendono i panioni e il vischio a chi passa, la quale, notato il
una pernice. fagiuoli, 1-4-422: chi vuol l'ortolano? insalata minuta,
plur. -i). disus. chi racconta novelle, storie, favole, o
notizie, ecc. -in partic.: chi raccoglie, più o meno sistematicamente o
, notizie per riferirle o venderle a chi ne sia interessato, a giornalisti,
tante nuove sparse di zuffe seguite, chi diceva che la peggio de'francesi e
diceva che la peggio de'francesi e chi de'tedeschi. v. rota, 1-46
altri. gazoìa, 1-13: chi lo cerca faceto [il medico],
lo cerca faceto [il medico], chi famigliare, chi novellista, chi vecchio
il medico], chi famigliare, chi novellista, chi vecchio, chi giovane;
, chi famigliare, chi novellista, chi vecchio, chi giovane; e per il
, chi novellista, chi vecchio, chi giovane; e per il contrario sono
sterile intendimento. gioberti, ii-63: chi fu, se non un frate,
dell'amore di novità nell'usanza, chi non vorrà sempre inventare mode novelle per arricchire
setta e gran divisione, / ché chi 'l volea novello e chi antico.
, / ché chi 'l volea novello e chi antico. seneca volgar., 3-139
, tanto quant'egli c novello, truova chi 'l conforta, ma poich'egli è
'l brigata. petrarca, 206-38: chi sì dolce apria / meo cor a speme
il tacito focile, / ch'accende chi la mira a poco a poco. del
... facea comandare che chi avesse menato moglie novella e non fosse stato
, / ché nel gioco d'amor chi fa da scherzo / tormenta da dovero.
di vecchio e antiquato, ma a chi gliel'opponeva, rispondeva chiedendo quando mai si
intenden- dose [tenuto alla pena] chi tagliasse qualche pedagnio overo novellone piccolo.
novenante, sm. e f. chi partecipa a una novena, chi segue
. chi partecipa a una novena, chi segue le pratiche di una novena.
possono riuscire più variati de'senari, chi sappia. carducci, ii-9-100: faccio
per la bocca non si potrebbe pensare: chi gli potrebbe noverare? g. villani
g. p. zanotti, ii-19: chi questa tragedia rappresentasse mi farebbe piacere a
sotterranei del chiostro e nei sepolcri, chi li novera? landolfi, 8-156:
che volentier si cerca, / e chi la pruova a fin mal si contenta
gran novero / che creder noi potria chi noi vedesse, / con limosine spesse,
e primi novissimi. manzoni, ii-9: chi è... /..
e d'aria e d'acqua / chi di lontan paese, ove già visse,
e tagliato a peze tuti li catelani chi erano in dicti luochi. pulci,
s'affiser, sì come s'affigge / chi va dinanzi a gente per iscorta /
e insolenza che faceva il popolo a chi non aveva tal segno intorno. brusoni
cristiani fatti prigionieri) da novizie, / chi piero invoca, chi chiama san pavolo
novizie, / chi piero invoca, chi chiama san pavolo. 2.
modalità e nella durata; condizione di chi conduce tale esperienza. -in senso generico
in una nazione; la condizione di chi è sottoposto a tale esperienza. -anche
b. davanzati, i-211: ma chi si arebbe a lasciare? chi a
: ma chi si arebbe a lasciare? chi a scerre? sempre i medesimi o
si trova intricato e non sa a chi credere, a chi appigliarsi. lippi,
non sa a chi credere, a chi appigliarsi. lippi, 6-31: tra i
plur. m. - *). chi applica metodi di insegnamento o indirizzi
venticinque. moretti, i-635: non sanno chi, ma qualcuno certamente vorrà pensare alla
splendide e reali, / convenienti a chi cura ne piglia: / carlo ne piglia
parini, giorno, i-308: péra dunque chi a te nozze consiglia. foscolo,
dio (con partic. riferimento a chi si consacra interamente alla vita religiosa)
le 'nozze del mare ', e chi getterà l'anello sarà una bella signora
. l. salviati, 20-31: chi mi richiede di queste cose m'invita
è destinato. ibidem, 226: chi non è alle sue nozze, / o
non si trova alle sue nozze (chi non è presente quando si fanno i
se le godono: c'è sempre chi approfitta delle iniziative altrui senza rischiare personalmente
a le orecchie di quel signore in chi loro di certo non credono. tansillo
foggia: / tanto me la può dar chi in terra stassi, / quanto chi
chi in terra stassi, / quanto chi s'alza e per le nubi poggia.
nella polvere di diversi generi. e chi non vede che, mentre il mobile
e d'affetto. bandi, 1-i-161: chi saprebbe mai travedere per la rosea nube
.). galileo, 3-3-394: chi ci vieterebbe il credere e dire alcuna
, sm. e f. ant. chi sta per contrarrematrimonio, chi è prossimo a
. ant. chi sta per contrarrematrimonio, chi è prossimo a sposarsi. anonimo
ch'io v'ho contati abbiano cura di chi si sia segnore di roma? a
, 1-ii-356: bellissima calliope, / or chi m'appresta / briglindorato pegaso / nubicalpestator
, 3-57 (ii-536): comandò che chi al tempo nubile non prendeva moglie non
gagliardi, / nubilo il giorno di chi resta, e pieno / di pronte colpe
sereno, / non gli sia alcuna chi di lei si fide. / nubilo il
, 41: non risplendono le stelle per chi brama nubiloso il cielo. in vano
. marotta, 2-87: né sarei chi sono se tacessi dell'energia nucleare.
i visceri degli eteropodi o nucleobran- chi. = voce dotta, lat.
. zool. famiglia di molluschi lamellibran- chi toxodonti comprendente numerose specie di profondità,
sue. 17. locuz. -nudare chi dorme: scoprire le magagne di qualcuno
cam, non dubitate per beffa nudar chi dorme, non che sol tanto invitar
, facendosi dagli inferiori a sé, a chi dar la lana o il pelo
lana o il pelo, a chi levando il cuoio e la pelle, coprir
. stato, condizione, aspetto di chi è nudo (completamente o in una
che appena ti lasciano scorgere la testa di chi vi resti affacciato. -assenza
d'esser nuda, sprovveduta, avanti a chi ha facoltà d'inquisire la nudità della
456: li voti loro sono vari: chi fa voto di vita austera, e
vanno nudi fuori che nelle parti vergognose; chi di vita solitaria, facendosi eremita.
, facendosi eremita. lippi, 3-37: chi per vestirsi riaccende il lume, /
buio non ritrova 1 panni: / chi nudo scappa fuori, e non fa stima
monti verso l'oriente fanno ombra, chi ti terrebbe che a carni nude non
d'uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse... ne le sue
cui 11 bel colle surge, ove chi sale / per non mai più morir
nuda sulla tempia troppo delicata, che chi la guardava quasi la sentiva palpitare!
arme nudo con l'armato giostra / chi s'innamor, sanza timone e sarte /
alcunché atto a rendere più sopportabile a chi vi giace o cammina il freddo,
, che si profondono nel giuoco, rimanendo chi giuoca molte volte povero, spogliato e
di pregio non sia degno almeno / chi per ornarla s'affatica e suda?
quanto questo non nuoce se non a chi già lo ama, e l'altro può
, e l'altro può pregiudicare a chi cerca sinceramente la verità. g.
petrarca, vi-1-in: nessun segreto fia chi copra o chiuda; / fia ogni
e nuda. benivieni, xxx-10-77: chi cerca e brama con suoi don piacermi /
scorgi. m. adriani, ii-32: chi avesse veduti nudi e svelati i veri
: viva, viva!, / chi il tamburo sonando e chi la piva.
, / chi il tamburo sonando e chi la piva. b. del bene,
g. b. martini, 2-1-278: chi sa dirmi onde venga che, stando
, se nella città non vi fosse eziandio chi la lor forza e vigore intendesse ed
in toscana, da rivoltare lo stomaco a chi l'avesse avuto di bronzo. io
, 6-37: dolor non sente / chi di speranza è nudo? tarchetti, 6-ii-294
di artifici. onofri, 3-90: solo chi desto alla notte / veglia (ed
che detto ei questo sonetto, pensandomi chi questi era a cui lo intedea dare
alle nove di sera, ora, per chi s'alza presto, d'andare a
. letter. ant. caratteristica di chi è solito parlare a vanvera, senza ponderazione
] son vari, cioè verdi, chi più acceso, chi meno, fanno vene
, cioè verdi, chi più acceso, chi meno, fanno vene e nugolette bianche
natura. carducci, iii-3-125: faccia chi vuol l'apostolo o il buffone; /
dentro montano nulla. gelli, ii-23: chi è quel che creda che di là
c., 16-1-6: a'nostri tempi chi vuole piacere dia molto, riceva poco
. anche forte come leone a chi in nulla nulla gli consente. firenzuola,
troverò la culla. carducci, ii-9-84: chi sa che il mio desiderio del nero
desiderio vano e disperato di ricongiungermi a chi amo sopratutto oramai? michelstaedter, 798
giuglaris, 275: rei che siamo, chi di quella lussuria, chi di quella
siamo, chi di quella lussuria, chi di quella ingiustizia, chi di quel mal
lussuria, chi di quella ingiustizia, chi di quel mal ufficio, chi di
ingiustizia, chi di quel mal ufficio, chi di quell'odio, è possibile che
(perché nulla mai si raccapezza) / chi lo sente, morir di passione.
le zanne, parevan sempre pronti, chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar
completamente. giraldi cinzio, 6-97: chi lasciasse casi tanto atroci / o per
se non professa le dottrine famose di chi domina, è tenuto per un uomo
/... / son bone a chi le piacen, secche e fresche:
). gelli, ii-198: a chi lo darai mai tu ad intendere questo
che dove fa bisogno operare sia più utile chi si sta a sedere e non fa
sta a sedere e non fa nulla che chi mena le mani? pindemonte,
proprio. ghislanzoni, 18-73: chi era quel forestiero? i nostri lettori
ché 'l tutto è nulla / contra chi serba un cuor pulito e terso.
, exalta- bitur '... chi nulla non ha, in vita eterna se
ne va. firenzuola, 708: chi tutto vuole, nulla non ha. c
nullatenènza, sf. condizione di chi è nullatenente. -anche: totale mancanza
, contempliamolo, e poi diciamo: chi sono io? 2. ozio
s. maffei, 10-ii-20: chi asserisce 1'esistenza di qualche cosa è
filosofo inglese henry more (1614-1687), chi ri tiene che l'anima
volontà forte e la nudità di potere in chi sente una passione politica lo fanno sciaguratissimo
la prenda non con me, ma con chi ha fatto la mala proposta, suda
. nullivéndolo, sm. letter. chi vende o cerca di spacciare cose da
chiaro davanzati, 10-6: dio sconfonda chi è sturbatore / a nullo amante ched
. pascoli, i-833: vitruvio scriveva che chi aveva l'animo alla poesia doveva avere
madonna eterna [o fortuna], / chi non sa ch'el tuo sacro e
dànno a morte. pascoli, i-383: chi fu che versò al martoriato poeta [
eccelle in un ambito determinato. -anche: chi assume una funzione di guida, di
. numeràio, sm. scherz. chi si occupa in modo esclusivo dei numeri
e delle loro applicazioni alle scienze; chi riduce tutto a numeri, a statistiche
non dovea essere. grifoni, xxxvii-80: chi numera i amici / ne li tempi
poterle numerare. tasso, 13-i-1106: chi nel sen de l'alta notte ombrosa /
recipr. tesauro, 4-421: chi odia la servitù non può amare il
volgar., i-525: se si sanasse chi sostiene questa infermità, numererà sette dì
fo numerà el conseio, mandati fuora chi non metteva balota. toderini [rezasco]
dei regni numerare. gelli, 17-208: chi non sa da se stesso, né
. donato degli albanzani, ii-529: chi numererà le vittorie, per non dire
battaglie, di ciascheduno di quegli, ovvero chi misurerà la grandezza delle cose? libro
, inculta. ramusio, iii-74: chi numererà le tante piante et erbe utili a
: può benissimo il restante essere numerato da chi mai apprese l'arte del numerare.
non va mai a verificarsi in vantaggio di chi, venendo in toscana, vi porti
nota che riesce dirimpetto alla destra di chi legge significa le semplici unità. muratori
) ttendo il pugno nell'aria; e chi sa qual diavoleria che essa ha assunto
milizie: quando levasi a sorte a chi toccheranno mero indice a base fissa
tu vuoi di esse, e distribuirle a chi le deve avere. gozzano, i-1328
consuetudine gastronomica come risultato dell'abilità di chi cucina). palazzeschi, i-140
e di questi son tanti, / chi adirando e chi viso mostrando, / ch'
son tanti, / chi adirando e chi viso mostrando, / ch'io non so
, per assicurarsi che non vi sia chi ne metta più d'una ed alteri il
usuali, con la stupidità pesante di chi viene dalla gozzoviglia. barilli, 11-99
historià]: per un [inno] chi n'ho visto del mio cesario,
ho visto del mio cesario, parmi chi giostra col numeroso oracio. varchi,
. cattaneo, i-2-349: a spiegare chi fossero i nùmidi, oramai si ha
o que'... abbiano cura di chi si sia segnore di roma?
.). bonichi, 197: chi vuole aver gran numero d'amici /
venuta primavera. graf, 5-573: chi ci chiama? qual suono è mai questo
fra tanti ebrei che abitavano nell'etto chi vi mandò?... vi mandò
polonia a fare il nunzio poi / chi ha gusto di tirar presto l'aiuolo.
nónzio, nuncio), sm. chi annuncia, riferisce, rende noto. -in
rende noto. -in partic.: chi è espressamente incaricato di recare o riferire
4. dir. civ. chi, su conforme incarico di un determinato
a vederla (sì piccola ella compare a chi dalle stelle la mira!),
, 454: lo domandar non noccia a chi ben crede. testi fiorentini, 204
, sì come 10 medesimamente facio, chi metterà discordia intra te e me.
nuocie. anonimo genovese, xxv-1-743: vila chi monta in aoto grao / per noxer
. boccaccio, v-217: folle è chi crede che niuna madre si diletti
nocére. chiaro davanzati, 87-8: chi pur guardasse e non toccasse il foco
non ven da savere; / e chi troppo s'umilia non è saggio; /
ogni troppo fare dé nocere, / chi fa ben troppo li torn'a dannaggio.
nuora intenda ', e vale: chi ha a intendere, intenda.
traditore, insino che guata il notatore chi lo possa agaffare. b.
ne'nostri ventri. gherardi, iii-131: chi insegnò agli anitrini notare o a li
, 220: guardate gli uccelli, a chi tante cose apparecchiate con zuccheri, con
la fuggitiva luce, / della barchetta mia chi sarà duce / sul mar che mena
. landolfi, i-622: non so chi siate e non mi importa saperlo; ma
. prov. iacopone, 1-90-51: chi ben non sa notare, / non se
. f. alberti, lxxxviii-1-64: chi in questo cieco mondo / non sa
(femm. -trice). chi nuota; chi sta nuotando; chi sa
. -trice). chi nuota; chi sta nuotando; chi sa nuotare o
. chi nuota; chi sta nuotando; chi sa nuotare o è particolarmente abile nel
o è particolarmente abile nel nuoto; chi esercita lo sport del nuoto.
mezzo de'notatori. -figur. chi sa cavarsela in situazioni complicate e difficili
che i bravi nuotatori '(di chi scambia la temerità col coraggio).
nuotata. -al figur.: condizione di chi è riuscito a superare senza danno una
la navicella si rivolse, e chi si seppe atare, o con nuoto o
: l'alegranza de le nove / chi novamente som vegnue, / a dir parole
. a. adimari, 1-77: -e chi t'ha detto ch'io son
io son maritata? e a chi? -o fattane nuova, a un ricco
che occhi aveva? celesti, nuovi, chi se li potrà scordare?
sociale emergente (e si contrappone a chi ha diritto a tale collocazione per nascita
n. 6. -nuovo ricco: chi si è arricchito di recente (e
aglio: primizia della terra sgelata: / chi ne mangia è entrato nella stagione nuova
giunga nondimeno nuovo e generi maraviglia in chi l'ode. a. f.
in là, dopo aver riflettuto di chi fosse quel volto che non le sembrava
dar udienza alli sudditi, intertenersi con chi gli può far saper cose di nuovo.
manifesta, che accade nel tempo di chi parla o scrive; che è del presente
-con riferimento al tempo nel quale vive chi parla o scrive: moderno.
. -che vive nel tempo di chi parla o scrive o anche negli anni
persona. francesco da barberino, i-45: chi netto si conserva / come natura il
le sue vertù dar luce. / ma chi da ciò disduce, / anzi che
fatto una scaramuccia, tornano; e chi ha guasto una schiniera e chi uno arnese
e chi ha guasto una schiniera e chi uno arnese e chi l'elmo,
una schiniera e chi uno arnese e chi l'elmo, e vannosi acconciando tutte le
, 1-ii-715: orgoglioso fiumicello, / chi t'accrebbe i nuovi umori? g.
nel presente, nel momento storico di chi parla o scrive (e che,
saresti voi desso? panigarola, 1-28: chi avrà tolta moglie di nuovo non sarà
dante, inf., 21-11: chi fa suo legno novo e chi ristoppa
21-11: chi fa suo legno novo e chi ristoppa / le coste a quel che
novo adornarsi, / parendo disoneste a chi le miri. pascoli, 505: oh
. ibidem, 61: casa nuova, chi non ve ne porta non ve ne
uccello vecchio. capuana, 14-128: chi cangia la vecchia per la nuova peggio
v-3-287: la tradizione non sa più a chi attribuire le torri rotonde dell'islanda e
/ multo crudilimenti / sua nuritura, chi illa à nutricatu. = dal
vegnerà de recevere nurigaminti, diga, inanci chi sega, lo patrenostro...
estolle / cere palla lieo, non ha chi esplichi / dove pomana ed ogni copia
pure vorrò cantando mie ore spendere, chi sarà che la fame del mio canto
/ multu crudilimenti / sua nuritura, chi illa à nutricatu. busone da gubbio
lo die che fui nato / e chi primo ne lo mondo mi vete, /
nutrica questo popolo. dominici, 4-202: chi è stato lungo tempo infermo coll'appetito
/ di così dolce amaro / è chi m'ancide e mi nodrica avaro.
intelletto / e l'umana ragion: chi la nutrica / per queste basse vie giammai
/ e dolor d'ogni morte; / chi più lui cred'e più vi s'
e pasce 'l core, / e chi l'è servidor già mai non erra.
. ssé; / però, amico, chi d'amore assai, / notricherallo sol
/ ma er fame cruccioso / chi d'amor per innanzi si notrica.
. doridi, 268: non ama chi vuol ben pur per si stesso; /
per si stesso; / non vive chi nel vicio se nutrica; / non si
. l. giustinian, 1-311: chi se nutriga in questo lazzo / voria
del cielo, o bellissima acacia, chi creduto avrebbe mai ch'egli ti fosse
si duole che non è libero; chi poi è nato ed allevato nella libertà,
/ esser del figlio / nudrice ancora chi fu nudrice / del genitor. [
fonti infide. -disposto a nutrire amorevolmente chi ha fame. lemene,
: così nutriente è l'esilio / a chi di tutto si nutre..
nutrimento, in che di morso / diè chi '1 mondo fa nudo e 'l
, miglioramento. bettinelli, 3-438: chi ha talento illustre, ben lungi dal
schiaffi inghiottire. nievo, 1-131: chi meglio nodriva ed alloggiava i suoi spesati
. crescere. selva, 3-287: chi crederebbe che fosse stata tanta crudeltà in
. bandello, 1-4 (i-56): chi vuol nodrire razze di cavalli, ricerca
e di esse sono molti che n'hanno chi trenta e chi quarantamila. a.
molti che n'hanno chi trenta e chi quarantamila. a. cocchi, 4-1-38:
. palladio volgar., 4-19: chi li vuol porre [i cedri] o
un'intelligenza che nutra di sé soltanto chi la possiede, paiono fenomeni intollerabili,
si nutrisse solamente di versi sarebbe come chi si cibasse di solo grasso per ingrassare.
sol vien manco amore, / ma chi più arse, del suo folle errore /
che tu nodrisca in seno / odio contro chi t'ama, un mostro orrendo /
, quale à condutto me essente de chi continuo vegio e servo, e bastarne notrire
in quando. botta, 4-16: chi intende a libertà deve, anzi che spegnere
alcun rispetto di portar l'arme contra chi si sia. -scherz. dossi
. vcrucci, 72: non so chi mi tenga che con le mie mani non
e scolorito. chiabrera, 1-ii-198: chi nudrisce tua speme, / cor mio
tua speme, / cor mio, chi fiamma cresce a'tuoi desiri? le me
vigilando sui raggiri e le congiure eli chi nutrisce progetti a danno dello stato, sventando
g. chiarini, 373: chi mi punse è quall'ati amatuntea,
morir giovinetta è dolce sorte / a chi vita sostien peggior che morte. /.
è lasciata là alla polvere e non è chi la insegni, anzi in cambio di
non ar bella se non a chi vive in tenebre. c. bini,
antonio di meglio, lxxxviii-11-134: foll'è chi sopra 'l ver di sé pressumi /
costante il pertinace; / foll'è chi lascia il ver per ombra o fumi,
nudrito! praga, 3-60: in chi, dimmi, versar l'onda infinita,
8-192: difetti ed idiosincrasie, scoperti in chi ci è vicino, ci tolgono l'
letteraria, non fu sordo all'appello di chi si rivolse alla sua coscienza per domandargli
modalità particolari. milizia, v-414: chi non ha ingegno sì grande, nudrito
nutrimento. bergantini, 1-201: hawi chi voglia deputate ancora / le foglie ad
una nuvola nera. -atteggiamento di chi è assorto e insegue fantasticherie, non
: quando covi dentro la tua nuvola / chi ci garantisce / che tu non ripassi
ii-6-28: il vecchio e gravissimo mamiani chi lo séguita tra le grandi nuvole dorate
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-26: chi voi campare senza jelosia / faza che piova
). beccuti, i-143: con chi più v'ama usar parole ingrate,
va'a vangare. ibidem, 277: chi guarda a ogni nuvolo non fa mai
i piè palustri. carducci, iii-4-194: chi è che cade e pare ascendere ombra
. albertano volgar., ii-58: chi ebbe in odio la compagnia del padre
, ii-10-299: mattioli e non so chi altri mi avevano pregato di andare stasera a
perfetta carità. bandello, ii-1077: chi perde il verginal nativo cesto, / se
, ha l'alma chiara: / chi sol la moglie gode, al resto casto
dare; e se c'è chi ardisca dire che anche in queste ci sia
a loro avere il peggiore, e chi disse per tradimento, come genti infedeli
a morir! moravia, v-199: chi non provava o almeno non sembrava più provare
rattristi le stelle, / c'è chi come te attende l'alba / scrutando il
: - or su, e tu chi se'? -l'anima di giusto. -o
se'? -l'anima di giusto. -o chi sarà adunque questo giusto? caro,
. m. savonarola, 18: chi ben regulati non hano cussi frequente bissogno
. atteggiamento psicologico e pratico proprio di chi abitualmente, per inclinazione e tendenza,
, i suggerimenti e le richieste di chi sia o appaia rivestito di una qualche
si fa al signore, / gratificare chi il servir conosce, / da l'umiltate
abietto e mancante di suo arbitrio, chi negherà tutti li viziosi, tutti li cupidi
e come contenuto del dovere proprio di chi si trova in una posizione di subordinazione
proprio maestro. foscolo, vii-249: chi giudica i cittadini in lite fra loro;
i cittadini in lite fra loro; chi consiglia e persuade a passioni nobili e a
. -disus. con riferimento a chi si trova in posizione di superiorità:
mi pensava, che così interviene a chi sta sotto l'obedienzia e bisogna stia alla
: la massima servile di obbedire a chi regna... deve intendersi di
parte spontanea, quando quello che fa chi fa obediendo non avrebbe fatto sanza comandamento.
propriamente questi sono cittadini, essendo cittadino chi è partecipe di comandare e obbedire.
videsi allora il custode delle leggi e chi dovea l'altrui vita guidare, primo alle
la fede...: or chi vi ha impedito che non obbediate a
. 15. prov. comandi chi può e obbedisca chi deve: gli
. prov. comandi chi può e obbedisca chi deve: gli inferiori e i sottoposti
. proverbi toscani, 69: comandi chi può e obbedisca chi deve.
, 69: comandi chi può e obbedisca chi deve. = dal lat.
/ et apparne strumento / onde poi chi succede il vuol per aritto. albertano
che obligamento non sia di peccato a chi l'infrascritti ordinamenti no obser- vasse.
da acerbi, da rosalino, da chi può in sei mesi, non possiate.
me n'offendo. è facevano a chi obbligasse più l'altro. svevo,
innamora in tal guisa i suoi servitori che chi l'esperi- menta una volta, non
, ma ancora tutti quegli animali di chi voi vi servite e che vivon dimesticamente
non è tutto facoltativo lo studio? chi obbliga? pavese, 1-80: poso il
l'amicizia ci obbligano a compiacere a chi c'invita. brusoni, 311:
fede e opera a molto meritare da chi poi e'confessano sé essere servi. ariosto
ve la servi? leti, 5-i-213: chi aveva questo anello poteva obligar la parola
nulla né a persona, e sia chi si vuole. machiavelli, i-vi-37:
i-22: se ti se'obbligato a chi nella necessità e miseria tua t'aiuta,
miseria tua t'aiuta, certo a chi quanto potè mai te lasciò patire alcuno
e comodità. lippi, 12-6: chi gli dà, chi gli dona e chi
lippi, 12-6: chi gli dà, chi gli dona e chi gli avventa.
chi gli dà, chi gli dona e chi gli avventa. / ma quegli ch'
questa venduta fàllo come prima puoi, ché chi s'obrigò per voi sia isciolto.
da prescrizione ob- bligativa, ma, chi gli piace, conferiranno alla vivanda quel
voto. cavalca, 18-255: chi lascia la cappa è detto apostata:
detto apostata: molto è più apostata chi lascia la castità, la quale è più
tanti sono i pericoli a cui sta esposto chi non vuol far altro a salvarsi,
-sei obligato, acciò che io sappia * chi ha ad illustrare la mia vittoria.
umori], essendo cosa certa che chi non li tiene, sì per tali
e vani pensieri? loredano, 1-130: chi non sa che i ricchi, obligati
da quello solo che costa a chi te lo fa? se così è,
s. caterina de'ricci, 193: chi è obbligato, come siete voi,
re si fa per quartieri, e chi serve non è obbligato per più di
penali, alla camera del papa obbligate, chi per modo diretto o indiretto venisse contro
condivi, 2-138: cosa, per chi la vede, inusitata e nuova, non
vergogna. salvini, 39-iii-158: or chi non vede che, tolta via la
'l voto è promessione fatta a dio, chi promettesse a dio di fare uno peccato
obrigazióne), sf. condizione di chi ha particolari doveri, anche gravosi,
per adempir le vostre obbligazioni, c'è chi ve lo darà infallibilmente, quando glielo
tutti il più acconcio alla intenzione di chi parla e il più naturale; ed è
il debito virtù, ma obligazione, e chi defrauda l'obligazione è reo e tanto
, 198: correva al servigio di chi lo ricercava e per ogni vilissima speranza spezzava
si obbliga di pagare una somma a chi quelle carte presenterà; credito delle
essersi fidata a le fraudolente promesse di chi dicea tenere obligazione a sua casa, si
gloria ognor più l'ale spanda; / chi erra torni alla verace strada, /
strada, / obligo è di servir chi ben comanda. machiavelli, 1-iii-1007:
carducci, ii-2-104: alle tue sorelle chi provvede? non l'un fratello, sfortunato
obbligo del sogdistribuissero per sua maestà a chi più le piacesse. giorno in un
somma di denaro. genitori (o chi ne fa le veci) responsabili del suorinaldo
l'obbligo stampato dee restare appresso di chi prenderà i tomi secondo andranno uscendo.
lettera lascio che le sia fatto sentire da chi ne tien l'obbligo più preciso.
, i-367: domandate un poco al popolo chi sono i signori, e vi risponderà
tommaseo [s. v.]: chi si confessa è fuor d'obbligo.
obblighetto al proprio altare / correre a chi da più come all'incanto.
è troppo grande opprobrio di un prencipe che chi l'ha ben servito alla mendicità si
e poi dormir con venere: / chi cotal vive è più morto che cenere
ragione e quando non bisogna, / a chi viene a cantar la befania? fagiuoli
aretino, 18-327: non è dubbio che chi cerca di vivere ne la lode celeste
bocca si fatti obbrobri che non era chi sofferiva che gli fosser detti senza farne
-bestemmia. bandello, ii-874: chi volesse dir gli opprobri fatti / in
cui ogni lume procede, e a chi per nostra e per la vostra salute se
tra volgari arene / vada a marcir chi non fu mai del volgo. / e
sm. (femm. -trice). chi obietta ed espone ragioni in contrario,
obietta ed espone ragioni in contrario, chi si mostra di parere diverso, chi
chi si mostra di parere diverso, chi avanza dubbi; oppositore. b
scender da monte mirabel alte99a / in chi bianche ^ a con obiecto pugna,
mostragli la carne: el corre là. chi lo muove? muovelo la fantasia,
, ecc. boccaccio, i-132: chi sarebbe quel giovane sì costante e tanto
2. polit. obiettore di coscienza: chi pratica l'obiezione di coscienza (in
la sola obiezione che si fa / a chi vorrebbe abbattere il feticcio / dell'inutilità
. obiezione di coscienza', atteggiamento di chi, per non violare una norma o un
a morte dar non perdonava, / chi el proprio figlio per la patria obire.
, 5-124: dicono... che chi obiurga se stesso, ma tradisce /
corso, vide il dotto oblato oltroc- chi, già suo maestro. ferì. martini
contrattuale (con partic. riferimento a chi, essendo titolare di un diritto di
nominar gli oblatori. 2. chi reca a qualcuno un'offerta, un dono
di bocca a gli obblatori delle vivande chi fosse il ristoratore della lor fame. carducci
a un grand'uomo, che non sa chi sia l'oblatore ossequioso, dall'adulazione
tutte le patatine secolui. 4. chi fa un'offerta per la chiesa, per
per beneficenza, per i poveri; chi fa l'elemosina, la carità;
la carità; benefattore. -anche: chi aderisce a un'iniziativa e la sostiene
(femm. -trice). dir. chi paga una certa somma a titolo di
oblatura, sf. eccles. condizione di chi è oblato. =
non vuoti? panigarola, 4-133: chi non va alla messa pacchiale, ove
d'israel e di'a loro: chi di voi offerirà sacrificio a dio,
faccia. caimo, intr.: chi non avea anticamente l'incenso, ne'
in nome proprio dell'oblatore e di chi egli nominassi, nelle liti e giudizi
i-490: le avversità non dànno a chi le riceve dell'amico oblianza. serdonati
veggiam... lasciar sepolti nell'obblianza chi dovrebbe esser sempre in bocca della fama
: quelli è stramalvagio e scaunoscente / chi gran rispetto mette in obrianza. stefano
è dulci mia donna viairi: / chi 'n lei guardandu mettu in ublianza / tutta
! / pur m'è forza obbliar chi son, chi fui, / ed adottar
m'è forza obbliar chi son, chi fui, / ed adottar le stravaganze
, 220: guardate gli uccelli, a chi tante cose apparecchiate con zuccheri, con
dee [le grazie] non favella chi la patria oblia. leopardi, 32-201:
/ mirarsi dulcimenti / dintru unu speclu chi li esti amu- stratu, / chi
chi li esti amu- stratu, / chi l'ublia siguiri [la sua prole]
palermo, 431: ben è malvagio chi bon fatto ubria. latini, ii-18:
, ii-18: pecca e disvia / chi bono amico oblia. natuccio cinquino, xxxv-1-324
via. petrarca, 206-45: mal fa chi tanta fé sì tosto oblia. goldoni
riferimento al distacco dalle cose terrene di chi si consacra a una vita religiosa)
tanto ubriato. bencivenni, 4-29: certo chi ciò assaggia neente disidera tanto com'essere
bench'io sappia che obblio / preme chi troppo all'età propria increbbe. tommaseo
(o, anche, proprio di chi dorme profondamente e serenamente).
via torta e coperta inganna altrui, chi può dubitare che non derivi da '
. -posizione incurvata, propria di chi è in atteggiamento pensoso. onofri
sguardo obliquo. -proprio di chi guarda di traverso, in tralice.
inventato daltarte, o per dir meglio da chi aveva il cervello oblico e ritroso.
per obliqua via. boterò, 11-320: chi ha di servirlo in ciò pensier e
-trasversale. casti, ii-5-38: chi nel petto non ha l'obliqua fascia /
molto di rado, che si truova 'chi 'posto negli obliqui casi. lombardelli
il parlare contorto è naturale effetto di chi non sappia o sia impedito di spiegarsi
opinion di coloro i quali vogliono che 'chi 'e 'cui 'formino un
'formino un solo pronome che faccia 'chi 'nel retto e 'cui'negli obliqui
bocca a destra ed o sinistra di chi tira. -marcia obliqua: ordinato
alberti, ii-262: parmi non senza arroganza chi produce nuovo instituto e cerca obliterare l'
, e foco su la lingua porta / chi a placar gli altri avea più i
che ai nostri tempi non v'è chi si diletti di scriver ciò che a la
smemorata che di valida giovanezza: e chi vuole a ogni nuova generazione rifare il
guicciardini, 13-vii-74: sono certo che chi ha ottenuto questo non cesserà di importunare
rime anonime, xxxvii-224: io non so chi si fu, né quando elesse /
. c. dati, 8-23: fuvvi chi, veggendo infievolita sua robusta complessione [
. nannini [epistole], 379: chi ascolta solamente e non opera..
fra tanto sonno del secolo oblivioso a chi più che altra cosa non piacque essere
conviene al calco più perfetto / di chi sembrò vivente e fu nessuno. moravia,
, iii-379: tre dì fatto pasqua, chi non fa forza di star saldo comincia
; e non fu mai da rimproverare chi depose il suo piccolo obolo nell'arca sacra
, sdegnosa e distaccata da parte di chi offre, o di attesa frustrata e
, o di attesa frustrata e delusa per chi riceve). mazzini, 56-217
ma tutta l'anima nostra offriamo a chi verrà per liberarci come ordelafo faliero ci
la nomano patrona de'ladri, perché chi la porta doventa quasi invisibile.
(femm. -trice). letter. chi critica con eccessivo rigore o con malevolenza
con eccessivo rigore o con malevolenza; chi biasima duramente; detrattore, denigratore.
non risponderò alle obtrettazioni e calunnie di chi mi volessi dannare, almanco, come
grassae saporita. sacchetti, 257: chi cantar ode il corbo / dice ch'anun-
il vin lo cuoca, / ma che chi lo trovò non era un'oca.
. -oca di mona bonda: chi si finge più giovane di quanto non
più giovane di quanto non sia, chi nasconde la vera età. pataffio,
del volatile; stabilita la posta e chi debba cominciare, i giocatori lanciano a
la penalizzazione stabilita per altre; vince chi giunge per primo nell'ultima casella,
sentimentalismo amerei meglio vederti sposare non so chi..., magari quel pulcino di
gli ignoranti talora pretendono di insegnare a chi più sa, o che anche l'esperienza
: per indicare in tono di biasimo chi vorrebbe ottenere un vantaggio senza sforzo o
se'oca e becceresti, e dicesi di chi torrebbe una cosa = dall'emil. e
. 5. ocaiòlo, sm. chi, a siena, è nato o vive
senese degli intronati, 35: ocaiolo: chi è nato o abita nella contrada dell'
ciascuna università corsi liberi e occasionali da chi potesse apportarvi qualche ordine nuovo d'idee
. gioberti, 12-i- 102: chi suscita una guerra civile... occasiona
che fanno, non che altro, inorridire chi legge. bocchelli, sentanti più
. occasionàrio, sm. teol. chi è esposto all'occasione prossima di peccato
perdita. birago, 560: chi non sa valersi dell'occasioni a suo tempo
nuova. b. croce, iv-12-334: chi vi parla è un politico di occasione
tolga l'occasione di commetterli togliendo a chi s'ascrive alle sette i benefici che gli
occasioni. proverbi toscani, 278: chi non sollecita perde l'occasione. ibidem
. oca1. occatóre, sm. chi erpica, chi esegue l'erpicatura di
occatóre, sm. chi erpica, chi esegue l'erpicatura di un terreno.
indicare soddisfazione, apsavonarola, i-96: chi ha punto d'ingegno, etiam che provazione
e dial. occhialaro), sm. chi vende, ripara, fabbrica, monta
, guàrdati / da gli occhialai e da chi fa le maniche. c. dati
smarrissi e or s'è ritrovato / da chi anche le stelle ha ripescato. guiducci
di estrema e perfino ossessivazena, 1-371: chi poteva pretendere di sposare, mari
/ e l'elerosa, 106: chi sia quali'uom che di trovar si vante
. dati, vii-3-141: camminando alla cieca chi tenta di vedere le di lei schiette
perfezion quella de'sarti, / perché a chi ben la guarda senza occhiali / ell'
969: sempre achitofellisti e macchiavellisti saranno chi in- terpretan ambizion di stato esser maestra
, fortemente iron., rivolta a chi in determinate circostanze non presta sufficiente attenzione
[s. v.]: a chi non vede bene o finge di
, compiuto. cesari, ii-112: chi ben frugasse con gli occhiali ne'classici
. occhialacci. guarini, 300: chi v'aspetterebbe con questi vostri occhialacci?
regina bona... perché occhiava chi le pareva. intrichi d'amore [
uno sta qua e l'altro là, chi sta col braccio in su la spalla
). baldi, 107: ma chi non si stupisce a la secreta / virtù
dei sì, a dei no / a chi, lungo il fiume, sostava nell'
: ascolta, il suona: sai tu chi è quello? / gli è mattutino
una gonnella senza occhietto, / che, chi la mira, ben par cosa tetra
, ii-402: nel dolce linguaggio dei cuori chi ha due begli occhi uno ne chiude
insieme molto grazioso. tosso, 14-616: chi sarà poi, quando del dolce riso
de'begli occhi i lampi, / chi non sarà dal suo parlar conquiso?
argo]: 'argo ': quel chi primo trovo di far la nave grande
in colchi e sta per un pastore chi avea cento occhi, che quando cinquanta ne
gli occhi d'argo in avvertire a chi tu dai a cambio, a chi
a chi tu dai a cambio, a chi tu rimetti. tasso, 15-32:
un lungo paziente esercizio e solo da chi sente passione per l'ufficio, che
: / e dunque non ti tocchi chi più t'ama. -occhio di
d. barloli, 9-28-1-53: chi più sa e più può, chi è
: chi più sa e più può, chi è tutt'oc- chio e tutto scettro
. giuliano de'medici, 36: chi sa se qual me preso / quelli occhi
: si suol dire per proverbio che chi entra in corte con qualche buona fortuna suol
... si offerisce per moglie a chi passerà con una freccia tesa sull'arco
e. fecie far l'ochio per veder chi sale e sciende. -toppa della
quegli altri sciagurati / ch'appoggia- van chi '1 cacio e chi i poponi / e
ch'appoggia- van chi '1 cacio e chi i poponi / e chi cavava gli occhi
'1 cacio e chi i poponi / e chi cavava gli occhi a'pan pepati.
prime frondi tenere a dimostrare incominciando a chi gli mira. soderini, i-34:
pretesto di religione. betussi, xliv-13: chi vuol conoscere la perfezzione bisogna che con
più potenti. alfieri, iii-1-156: a chi guarda le umane cose con occhio filosofico
mia fede obbligar? 13. chi è prediletto, favorito, sommamente caro
guicciardini, iv-185: né può essere ripreso chi di questo presta fede al vostro imbasciadore
fra 140° e 180°, propria di chi, in immersione, guardi verso l'
. montale, 14-57: dio sa chi dovrà tirarmi in alto / torcendo il
'a mosca cieca ', quasi che chi vuol percuotere un altro senza alcun riguardo
e ocelli: il più a occhio, chi gli serve. prisco, 5-154:
, 4: ci mostra ad occhio chi è questo uomo singulare e in vertudi
, noi non lo sappiamo, né chi possa esser colui che gli ha
occhi così per cantone, / come chi vuole altrui far qualche truffa.
/ su a quelle serve, ché chi sta con simili / suol esser delle man
gli occhi nella collottola dicesi familiarmente di chi non vede le cose stesse che gli
e talora, in modo enfatico, di chi vede da per tutto ed anche di
vede da per tutto ed anche di chi è accortissimo. -avere i primi
e accortezza. galileo, 4-2-74: chi rettamente e, come si dice, con
per quanto non desse negli occhi a chi l'obbediva, bastava che fosse conosciuto
da lui. segneri, iii-1-176: chi corregge non dee spiare curiosamente i mancamenti
emendando ciò che dà nell'occhio a chi passa. a. cocchi, 1-39:
, rapidamente. vettori, 96: chi è dietro a questo onesto studio, cava
all'istante. machiavelli, 254: chi ha questa pratica, in uno voltare
3. -lo vedrebbe, lo scorgerebbe chi ha gli occhi di feltro o di
di levarmi la maschera per dirvi candidamente chi sono e qualunque io mi sia mettervi
: ve'come sono gli uomini: chi crede troppo e chi non crede nulla;
gli uomini: chi crede troppo e chi non crede nulla; chi non ha
crede troppo e chi non crede nulla; chi non ha occhi né orecchie.
poliziano, 1-688: non mi piace chi sta cheta, / né chi sempre
mi piace chi sta cheta, / né chi sempre lei cinguetta, / né chi
chi sempre lei cinguetta, / né chi tien gli occhi a dieta, / né
gli occhi a dieta, / né chi qua e là civetta. -tenere
dice il libertino. ibidem, 21: chi troppo frena gli occhi, vuol dire
gli sono scappati. ibidem, 27: chi vuole un buon potato, più un
con quattro. ibidem, 108: chi non apre ben gli occhi a'fatti sui
ridicono semplicemente; guardarsi da loro, chi non vuole che una cosa si risappia)
s'hanno a toccare con le gomita. chi vuol tener l'occhio sano, leghisi
vede, cuore non crede. -a chi ha l'occhio del bue una mosca pare
2. -in terra di ciechi beato chi ha un occhio solo o chi ha
beato chi ha un occhio solo o chi ha un occhio solo è signore: v
cena? lorenzo de'medici, ii-165: chi è costui che par ebro, bertuccia
roba appunto per bottega, non sapendo chi ella si fosse, deliberò ai
e con quegli occhioni di bue spiritar chi di notte la vedesse con un poco di
rubella. s. errico, ii-4-1: chi ha giamai più di me sofferti i
. tasso, aminta, 843: chi è 'l mastro / di contant'arte?
215-74: si dolea... che chi si ponea ad un'arte non
il russo intellettuale si mette sul tono di chi parla una lingua, o un'anima
per l'universo. -tipico di chi è originario dell'occidente e ne ha
occidentalismo, sm. atteggiamento mentale di chi tende a dare particolare peso e rilievo al
* occi dentalista ': chi, nella sciagurata scissione dell'europa
verità questi va inverso l'occidente. ma chi desidera le cose celestiali veramente dimostra che
. padula, 474: beato chi ha finestra che dia in una intercapedine!
quello sperare nelle occorrenze della guerra da chi è dai sudditi odiato e per forza
corinto. s. maffei, 9-219: chi potrebbe riandare tutte le occorrenze della vita
, o giove...: chi è più degno di te d'occorrere
noi... dolenti e dubbiosi a chi si dovesse occorrere, o quelli che
signora, conferire / gli affanni nostri con chi ci vuol bene. / che cosa
la deficienza dell'imbarcazione / e di chi l'ha costruita. -con uso
e per le gravi pene proposte a chi ve ne conduce, i quali quando siano
disse: costui solo è quello a chi niente sta serrato né chiavato in casa.
per natura eterna / e nel corpo a chi nasce occultamente / penètra. vallisneri,
, il fatto, la condizione di chi o di ciò che viene nascosto.
primi della città giungervi potevano: e chi ne aveva gli teneva così stretti che non
erano tempi! codice penale, 648: chi, al fine di procurare a sé
e sarà in concetto d'ascoltar volentieri chi comanda giustizia e di l'individuazione
propria presenza; ma gradire chi gli rivela le pubbliche magagne, con sapere
scheramento. poi occultare chi l'illumina, egli verrà a tenere in
considerare. campailla, 1-6-26: chi coll'occhio dio mira di fede / e
sia. canti carnascialeschi, 1-330: chi scopre volentier l'altrui difetto / e
allor che si svela, / di chi l'occultò. niccolini, ii-14:
ove piangendo occoltemi. ariosto, 20-94: chi scese al mare e chi poggiò su
20-94: chi scese al mare e chi poggiò su al monte / e chi tra
e chi poggiò su al monte / e chi tra i boschi ad occultar si venne
. g. gozzi, i-10-85: chi per sua disgrazia mangiasse carne umana occultata
costituire un indicazione perfetta del tempo per chi abbia a disposizione le effemeridi astronomiche,
. i. frugoni, 1-8-147: può chi spirto gentil racchiuda in petto / tutti
dall'altro. galileo, 3-4-241: chi volesse tener due registri, uno de'
viva. ariosto, 6-1: miser chi mal oprando si confida / ch'ognor
desiderio; ma voleva rimanere occulta a chi avrebbe potuto ripararsi da essa e mettersi
miserabilmente morire. scapuccini, lxxxviii-11-492: chi può peggio fare ha la corona, /
occulte passioni. casti, 183: chi più di me può intendere / i tuoi
giustizia degli occupanti, se non in chi loro sapesse meglio posseder l'occupato.
. dir. civ. primo occupante: chi prende possesso di un bene che non
: l'azione si chiama occupazione e chi la compie si chiama primo occupante)
o con la forza, sottraendolo a chi lo detiene, o in modo pacifico,
diè la morte. lottini, 229: chi ha vicini li quali siano di forze
sp., 12 (220): chi occupava un tal posto doveva necessariamente,
-ricoprire. beccuti, i-289: chi sa far le mammine e chi le ciance
i-289: chi sa far le mammine e chi le ciance / se non le donne
jennaro, 92: prendi cordoglio de chi tanto t'ama, / rifrena l'ira
le cambiano. si occuperanno di saper chi sono, il domicilio, le carte.
trovò chiusa la porta; e a chi n'avea / la guardia disse ch'alloggiar
lancia innanzi al tucul lo chiude e chi s'è visto s'è visto.
amor non lega uomo occupato, / ma chi si posa in ozio e dorme e
meccanici lavori. giordani, i-2-337: chi farà nascere la voglia di leggere in
il nome di tiranno cade, e chi succede poi dopo è tenuto legittimo successore
(plur. m. -i). chi compie esperimenti di lunga durata in appositi
/ prole. monti, x-2-329: chi sa quante in quell'alpestre balza / lunghe
: in questo oceano infinito del pensiero chi ne afferra i profili indecisi e variabili
è ancor vie men sentito / chi, lungo tempo parlando, l'omo là
di bocci, tremolante di prismi, pescato chi sa in quale liquidazione. =
interna parrà originata da ispezione oculare a chi la vede ricopiata da tante gazzette e
o lontani trovasi presso l'occhio di chi osserva. 'oculare semplice ',
la potesse accusare all'oc- culatezza di chi averebbe osservati gli andamenti di un sol
, 6-i-358: non piace né anco a chi screde ma è a bastanza oculato da
da chi fa in qualche maniera una prima figura.
131: chiamasi volgarmente il ladano da chi laudano e da chi odano. c.
il ladano da chi laudano e da chi odano. c. durante, 2-245
questa idea dell'inse- gnare ad odiare chi che sia. massaia, vii-104: fu
è chiaro fra tutti i saggi. chi dilà dunque che odiabile, dileggiabile,
, 1-205: adonca vorrai dispiacere a chi tanto te ama per satisfare alli odianti
riferimento, nel linguaggio amoroso, a chi non contraccambia il sentimento d'amore)
. f. giraldi, xvii-195-39: mo chi a morte m'ode, / se
voglie privare, / vorrei potere odiare / chi m'inimica: e non ne posso
nuovo amor rivolte, / amar poi chi odiàro innante. foscolo, iv-324:
l'awenir. pioverle, 8-73: nemmeno chi moriva odiava davvero; era come pagare
: per odiare le azioni malvagie e chi le ha commesse, basta sapere che
. guarini, 71: ingannar più chi più si fida, e meno / amar
si fida, e meno / amar chi più n'è degno: odiar la fede
volgar., xxi-9 (259): chi non odierà i ^ padre e la
.]: odia la luce quegli a chi ell'è importuna. dicesi di certi
libri. proverbi toscani, 83: chi fa male, odia il lume.
che l'uno vuole che colui con chi s'adira patisca a riscontro di quel
i-404: passando sempre questa diversità tra chi invidia alcuno e chi l'odia,
questa diversità tra chi invidia alcuno e chi l'odia, che amendue veramente si attristano
. b. doni, iii-1-4: chi non si appagasse dell'esempio degli antichi
s'ingannerebbe. vai, 38: chi con esempio tal credè confondere / i grandi
quello che ho fatto: ho ucciso chi aveva ucciso, ho risposto con l'incendo
essendosi battuti con popoli tutti schiavi, chi della tirannide chi del fanatismo religioso chi
popoli tutti schiavi, chi della tirannide chi del fanatismo religioso chi dell'oligarchia,
chi della tirannide chi del fanatismo religioso chi dell'oligarchia, avendo soltanto distrutto i
gerarchia affettiva. rinaldeschi, 1-53: chi non ha in odio il padre o
vedi la disonestà essere in odio a chi veramente e di buono amore ama.
35-619: vieni, e vedrai con chi tu potevi tener odio, a chi potevi
con chi tu potevi tener odio, a chi potevi desiderar del male, volergliene fare
ignominia piuttosto che continuare a vivere con chi l'ha rialzata, in mezzo all'odiosità
nativa libertà dell'uomo; un'odiosità per chi la stabilisce; un disordine nel pubblico
me nemico et odioso, / (chi 'l pensò mai?), per mio
odiosissimo al popolo. rajberti, 1-193: chi si mostra duro e intollerante per le
in mano la bilancia dell'orefice, e chi ha provato che cosa è lo scrivere
, ché anzi è portato: orrore di chi l'incontra, tormento di chi l'
di chi l'incontra, tormento di chi l'accompagna, tutto dipinto da odioso
odisseìsmo, sm. letter. atteggiamento di chi nel modo di vivere, di
dell'insieme dei fedeli nei confronti di chi ne ha la cura spirituale (ed è
apollo. patrizi, 1-iii-338: chi ben osserva queste parti [degli agoni
virtù. laude cortonesi, xxxv-n-43: chi non sente lo tu'odoraménto, /
esce di casa, e molto più chi ha da praticar con persone pericolose,
una egloga. segneri, ii-506: chi ama, basta che odori l'animo
condizione sociale. chiabrera, 1-i-22: chi giudicava altrimente, egli in suo segreto
e i ministri dell'oro italiano: chi si adoperasse rimessamente in questa bisogna,
bandello, 1-22 (i-288): chi la soavissima bocca, quando le dolci parole
non calpesta la traccia, ma mostra a chi gli è appresso. f. birago
dante, purg., 23-34: chi crederebbe che l'odor d'un pomo
aria ingombrata del suo odore, e se chi lo portassi adosso mille miglia, mille
trapassi ogn'aulimento, / iesù, chi ben non t'ama fa gran torto.
qualunque intesa o confidenza col contagiri mettesse chi poteva avercela in odor di rinnegato.
andavano a torno, portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere e chi
torno, portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere e chi diverse maniere di
chi fiori, chi erbe odorifere e chi diverse maniere di spezierie, quelle al
femine pubbliche in ogni luogo sono preste a chi le vuole, disperse per la città
: altro che carte e versi bisogna a chi non se lo vuol menare a l'
lorenzo de'medici, 7-114: chi è colui che 'n mano ha quella
un miracoloso effluvio profumato che promana da chi le pratica nelle forme della più alta
re dalla madre e dalle damigelle intendere chi era colei sì gentilesca e di sì
tanto m'odorifichi, / tanta soavità chi può gustare? = voce dotta
/ odorosa armonìa. fiacchi, 231: chi por la man sul bel purpureo velo
man sul bel purpureo velo, / chi sentir l'odorosa aura volea. bertola
autore). carducci, iii-6-27: chi sa che cosa mai pensava e diceva
dover divenire meno piacevoli e graziose a chi l'udisse o le leggesse, ma
. offellière, sm. region. chi confeziona e vende offelle e, in
morale tale da suscitare nell'animo di chi lo subisce sentimenti di afflizione profonda,
/ che mi tornasse -a danno chi gli ò offiso. giamboni, 10-13:
volere dive nire micidiale di chi mai non t'offese, per servire altrui
. machiavelli, 7: solamente offende [chi manda colonie] coloro a chi
chi manda colonie] coloro a chi e'toglie e'campi e le case
da serezano, 121: amor, chi non m'afende -poi li piace; /
agli ingrati ed ha tanta pazienza a sopportare chi ogni dì l'offende e lo biastemmia
, è tale adelchi, / che chi l'offende, il dio del cielo offende
dante, conv., iv-v-15: chi dirà di cammillo, bandeg- giato e
disciplinati di maddaloni, v-474-20: chelli chi voleno fare chesta sancta penetencia, deveno obe-
proprio pericolo, s'avventavano addosso a chi gli feriva, più avidi d'offendere
potrebbe offendere i machinisti e i guardafuo- chi, risponsabili della trascuranza che avrebbe cagionato
persona). romoli, 325: chi ne mangia troppo [coriandolo] offende
odore di cose aromatiche, che a chi non è assuefatto offende il cere- bro
/ ché sapete che vai poco / chi offende all'om ch'è preso. chiaro
-ribellarsi (a un'autorità o a chi la rappresenta). fra giordano,
!. fra giordano, 2-233: chi gittasse il figliuolo del re nella sozzura
sozzura, come offenderebbe? maggiormente offende chi fa ciò, perocché maggior sozzura è quello
prov. proverbi toscani, 164: chi offende non perdona. ibidem, 164
non perdona. ibidem, 164: chi offende scrive nella rena; chi è offeso
164: chi offende scrive nella rena; chi è offeso nel marmo.
marmo. -dio perdona a chi offende, non a chi toglie e
-dio perdona a chi offende, non a chi toglie e non rende', il perdono
proverbi toscani, 140: dio perdona a chi offende, non a chi toglie e
perdona a chi offende, non a chi toglie e non rende. = lat
sovvertito (un sistema di potere, chi lo rappresenta). alfieri, iii-1-84
congegni in grado di ferire o uccidere chi tenti di immettersi nell'altrui proprietà:
l. martelli, 3-366: chi prende l'arme in man, chi
: chi prende l'arme in man, chi prende foco, / chi prende altri
man, chi prende foco, / chi prende altri offensibili strumenti.
: se pur tarda la sentenza, / chi ben provede e penza, / di
che mette in dubbio chiunque lo riguarda chi di loro debba restar vittorioso, tanto
, nel linguaggio del codice cavalleresco: chi provoca la sfida. castelnuovo, 1-169
, sm. ant. e letter. chi offre; offerente. bartolomeo da s
l'offeritore. 2. chi propone un prezzo in una vendita all'
all'incanto, per doversi dare a chi maggior prezzo ne offerirà; e se non
, proposta di contratto, rivolta da chi prende riniziativa per la stipulazione del contratto
, è efficace anche in confronto di chi non ne ha avuto notizia. codice di
l'offerta: / -a questo modo, chi dormissi, sveglio -, / e
erta. 13. prov. chi col lupo va all'offerta tenga il can
tenga il can sotto il mantello', chi frequenta persone poco raccomandabili stia in guardia
. b. giambullari, 1-1-332: chi col lupo va insieme all'offerta /
relativi alla stessa. botta, 5-193: chi non conosce i atti di leoben
soggettivamente attribuita è tale da suscitare in chi lo subisce (una persona, un
, esercitata o sentita come tale da chi la subisce, contro sentimenti di amore,
difender l'amore; / però si guardi chi gli à fatto ofesa, / avengna
sazia [l'anima] / a chi col core e col sembiante umile / dopo
con quanto ardor si disideri, se non chi riceve l'offese. ariosto, 36-77
dal delinquente, ma secondo quella di chi avea ricevuto il danno o l'offesa.
l'oltraggiatore a morte ei pose, / chi è che meta a giust'ira prescriva
che meta a giust'ira prescriva? / chi conta i colpi o la dovuta offesa
denaro anticipatamente non cagioni il guadagno di chi lo dà et il danno di chi
chi lo dà et il danno di chi lo riceve, ma che porti solamente una
casa mia. erizzo, 227: chi rimane offeso tiene scolpita nell'animo la ricevuta
come invidia vole e mia fortuna, / chi mi dè ristorar d'un tanto danno
muoiono. a. cattaneo, i-231: chi ha sperimentato di restar offeso nella testa
paura). caro, 9-218: chi meco / di voi, guerrieri eletti,
matrimonio è un sacramento! e sa chi sono gli officianti? i due sposi stessi
face pura! assarino, 3-91: chi mi negherà che questa sola destra sia
al figur. lucini, 6-186: chi assistè le prove di laboratorio di paolo
affittano ogni quattro o cinque anni a chi più offerisce. r. borghini,
uno che venda dar la mercatancia a chi più ne offerisce. m. adriani,
toscana, sebbene offra la dritta linea a chi accede inverso roma, poco fu battuta
a li occhi mi si fu offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. lancia
uso transitivo. loredano, 1-9: chi offerisce se stessa non può isfuggire il
.. si offerisce per moglie a chi passerà con una freccia tesa sull'arco per
stessa è donatrice larga / ov'ha chi la riceva. brusoni, 187: tre
se mustrò misericordiosa ad far grazie ad chi la discoperse da quello offuscamento. =
in non pigliare certi presentuzzi, ma chi va con l'argenterie, con le gioie
e ridotto in corpo di dottrina abbia chi lo insegni nella sua purità onde l'ignoranza
naturalmente è risplendentissimo non ha bisogno di chi lo polisca, anzi, se qualcuno
e offuscati. gherardi, ii-148: chi è quello di sì offuscato e ottuso
e difficile a guatarla: della quale chi bee ha sempre innanzi a gli occhi
si sana. ariosto, vii-843: chi fosse per perdere la vista o per
medicamenti oftalmici. bergantini, 1-457: chi è che non sappia quali sieno i germi
oggettatosi loro quel bianco, non vi fu chi non ne prendesse spavento. scaramuccia,
], quale col solo sguardo avvelena chi se gli oggetta, che nasca dall'
studente, ecc. pareto, 309: chi studia oggettivamente non rivolge il discorso a
a dei fatti soggettivi come il sentimento per chi aveva regalato il disco.
. b. croce, ii-2-ix: chi voglia conoscere davvero il vico deve leggere
nuova vaghezza? pulci, 4-74: come chi nuove cose per oggetto / vede in
-in cui cade l'attività fisica di chi compie un reato). -dir.
margarita, 133: è assurdo pretendere che chi ha l'autorità possa pacatamente provvedere al
costituisce la vera fama e la gloria di chi n'è l'oggetto. manzoni,
oggetto o si esercita alle spalle di chi deride. saba, 173: ti vidi
- fine istituzionale. - chi subisce vessazioni, angherie o persecutale e
i di fedro. pascoli, i-832: chi non sa quale largo uso sia nella
avv. nel giorno solarein cui si trova chi parla o scrive, in questogiorno, entro
4. nell'età contemporanea a chi parla o scrive; nel nostro tempo
un'altra noia. moravia, ix-150: chi ha autorità oggi in italia?
sm. il giorno in cui si trova chi parla o scrive, questo giorno.
ch'è in mie mani, / perché chi sa mai il dimani? /.
viver d'oggi, / però che chi c'è oggi / non ci sarà istasera
aw. nell'età in cui vive chi parla o scrive, nel tempo attuale
-in oggi: al tempo di chi parla o scrive, ainostri giorni.
non fanciulla; / ma sia pur chi ella vuole, in oggi è mia.
. prov. forteguerri, 3-1: chi campa si ritrova a cose strane, /
del nostro tempo o dell'età di chi parla o scrive; odierno, moderno.
'dalla parola 'oggidì 'che suole chi si lamenta inserire nel suo dolersi,
. letter. ant. atteggiamento di chi biasima per preconcetto i tempi attuali e
dalla parola 'oggidì 'che suole chi si lamenta inserire nel suo dolersi, donde
i cristiani oggi giorno non vogliono udire chi predichi loro queste verità, ripugnanti al
): che vive nel tempo di chi parla o scrive; contemporaneo. redi
: gli spiriti di casa mia, di chi diavol possono essere innamorati? egli non
di fatto si chiama pure 'oghèssa 'chi si distingue in qualche arte ed anche
1-1-79: nominò [cristo] beati chi rinunziassero per lui ogni loro sostanze.
adopra femminilmente. magalotti, 12-ii-3-223: chi negherà di veramente sognare, ognivoltaché vorrà
fra 'grandi / non v'è chi la virtù non prema e pesti. monti
servire [la curiosità] a prò di chi l'ha, e si empiono tutti
-io non ebbi mai moglie. -oh chi è quella / poveretta che sta là
udi'gridare: / -chi ha remolo, chi ha remolo? - / -oh lì
, oh! oh lì, oh! chi ha remolo? - / -io n'ho
lamento. giuliani, i-505: chi veniva, chi se n'andava, chi
giuliani, i-505: chi veniva, chi se n'andava, chi piangeva,
chi veniva, chi se n'andava, chi piangeva, chi a braccia aperte stava
se n'andava, chi piangeva, chi a braccia aperte stava lì fisso fisso,
., 8 (136): « chi è là dentro? -ohe, ohe!
, si tratta di sette milioni! chi resisterebbe alla tentazione. pirandello, 8-327:
andata? ». -lamento di chi soffre un dolore fìsico. volponi,
? / oimè, lassa tapina, / chi ardo e 'ncendo tutta! giamboni
in unione con il vocativo che indica a chi è rivolta l'esclamazione. boccaccio
miserabile caso. guerrazzi, 1-813: chi si rompe il capo, chi il naso
: chi si rompe il capo, chi il naso, altri altro membro,
. f. scarlatti, lxxxviii-n-512: chi carità non ha, chiaro ti dico
. picfolomini, 8-173: ohu, chi vuol donne, acconciar chiavi in toppe
domandato quello e quell 'altro se sapessero chi il porco s'avesse avuto, e non
, / custodite le soglie! olà, chi fugge / è un traditor. angioletti
iii-12: l'oleastro si donava a chi nei giuochi olimpici avesse la vittoria conseguita
i-204: le contò tutto il casato e chi egli era, con parole tanto dolci
s. v.]: v'ha chi designa col nome di 'oleocro-
12. proprio o caratteristico di chi cerca con mezzi suadenti e lusinghevoli e
l'oleoso silenzio? -proprio di chi è lento di riflessi o anche di
più florida olezza. redi, 16-ii-9: chi cerca la virtù, schivi d'amore
2. figur. proprio di chi indaga continua- mente, con assiduità.
a. orlandi, xxxix-1-108: vederà chi mira cum vaghezza / tra questo bianco
oliati e discreti erano i modi di chi, come egli si era espresso,
(plur. m. -i). chi compra in una situazione di oligopsonio,
v. j: 'oligospèrmo raggiunto di chi ha poco seme. = cfr
da una palma simboleggiante la vittoria; chi riusciva vincitore in tre gare o nei
; non stia olimpicamente seduto ad aspettare chi venga ad offrirgli il suo danaro.
nero, tutte serve di dio, chi ne dubita? ma tutte presidentesse, segretarie
-modo di vivere o atteggiamento di chi mostra distacco e indifferenza per molestia e
741: non si credendo li politici che chi ha la natura dell'oglio sia per
di stare al disotto, né che chi si vede col giuoco franco in mano sia
risparmiare il sole 'dicesi di chi faccia di notte giorno e, avendo perduto
. pisani, 219: così va chi si adopra, / nell'ubbidir de'grandi
. cavalca, 16-2-173: facciamo come chi mette oglio nella fiamma del fuoco,
prov. proverbi toscani, 27: chi vuol tutte lulive non ha tutto l'
dio, / e dissi: 'chi mi tine ched i'noi prendo? '
poi nera e matura si mette innanzi a chi siede a tavola, ma sparsovi prima
una verde oliva. ariosto, 6-51: chi qua chi là, per lo terren
oliva. ariosto, 6-51: chi qua chi là, per lo terren fecondo /
e mostrando loro quanto s1ingannino: « chi vuol tutte l'ulive, non ha
non ha tutto l'olio: e chi vuol tutto l'olio, non ha
. lorenzo de'medici, ii-243: chi vuol buon olio ancor gli ulivi innesti
sul vespro andando cercando per tutta jerusalem chi gli desse cena, non trovò chi lo
jerusalem chi gli desse cena, non trovò chi lo ricevesse. g. villani,
l'araldo a darne l'avviso a chi s'apparteneva coll'ulivo in mano. c
atteggiamento pacifico. bonichi, 171: chi riputato è morto dalla gente /..
fu gridato una boce e non si seppe chi fu, e disse: « ulivo
miglior ulivo. proverbi toscani, 27: chi vuole ingannare il suo vicino, ponga
i quali debbono andar le viti, chi gli ha a porre, tolga di queste
gran dì non fia serrata, / e chi farà col cor giusta l'offerta,
di ribellione orgogliosa e scriteriata contro chi si trova in una condizione di superiorità
riferisce per lo più all'atteggiamento di chi approfitta della propria condizione di superiorità e
che s'in- draca / dietro a chi fugge, e a chi mostra '1 dente
/ dietro a chi fugge, e a chi mostra '1 dente / o ver la
. pataffio, 8: chi con le mani o con parole scherza /
. l'oltraggiare, l'azione di chi reca un'offesa. -anche: il subire
. peregrini, 686: non ci oltraggia chi vitupera i nostri difetti: più ci
vitupera i nostri difetti: più ci oltraggia chi gli tace. s. maffei,
oltraggiarla. carducci, iii-12-77: oh chi oltraggiasse cotesti grandi intelletti italiani del cinquecento
qualcuno. rinaldeschi, 1-36: a chi m'oltraggerà di parole di cristo crucifisso
patto, tenere fede o usare ragione, chi '1 potrebbe dire? roseo, v-104
volgar., ii-319: assai è umile chi vive nella città con ragione e dirittura
. passeroni, iii-110: se a chi ci oltraggia si può muover guerra,
oltraggia si può muover guerra, / chi delle mosche barbare, indiscrete, / la
un orso, / feri nemici a chi gli l'oltraggia il corso.
l'oltraggiatore a morte ei pose, / chi è che meta a giust'ira prescriva
la memoria (ed è causa, in chi lo subisce, di un sentimento di
somo de sapere / chi sa sofrire ultra9o che li è fato.
rapido suona. piovene, 3-134: chi ha ricevuto un oltraggio disonorante ne parla
villani oltraggi / fa lieto aspri viaggi / chi • io scorge e difende. alfieri
mondo ed a se stesso oltraggio / chi con leggi d'onore invidia e toglie
ai soprusi, alle sopraffazioni esercitate da chi detiene il potere); oppressione,
). magalotti, 4-151: èwi chi asperge / d'umor soavi in oricanni
: la donna di sapere ebbe disio / chi fosse il negromante, et a che
. g. chiarini, 213: chi raccese l'amor? chi '1 maritaggio /
, 213: chi raccese l'amor? chi '1 maritaggio / infausto strinse? -ahimè
, copiosamente. bencivenni, 1-193: chi l'usa a oltraggio, ingenera rogna
-offuscare. baldi, 17: narrar chi faccia oltraggio al giro ardente / di
altra non dica aver la terra / chi non vuol far co'detti oltraggio al
punito... alla stessa pena soggiace chi compie qualsiasi manifestazione oltraggiosa verso i defunti
iniqui, ingiusti o reputati tali da chi si sente danneggiato nei propri interessi (
o ideologico, atteggiamento e comportamento di chi sostiene le proprie posizioni e idee in
lo bon sengnore, / quand'orno a chi combatte / s'a- rende per
costumi reali, non potendo altramenti saper chi ella si fosse, nobile donna dovere essere
, io vi vo'dire: / a chi in amor s'invecchia, oltr'ogni
. volendo passare più oltra, considerò chi fusse stato il compagno suo. m.
s. caterina da siena, iv-7: chi cognosce la colpa sua e mostra in
sia umiliato, riceve sempre misericordia. ma chi 'l mostra solo con la parola e
vecchio. della casa, 5-iii-1-46: chi è quello che tanto oltre sia o che
la pena pò venir gioita, / chi nonn. invita -pensiero oltre grato. cino
, la vuota scorza / di chi cantava sarà presto polvere / di vetro sotto
piene l'orecchie e l'animo di chi ode che non han lassato loco che
. rosaio della vita, 29: chi va oltramare per lo perdono, muta el
molt'è gran cosa ed inoiusa / chi vede ciò che più li agrata, /
separato aal mare rispetto alla terra di chi parla o scrive; che è proprio
mene ini, 5-264: tra voi chi sa far la gelatina / più chiara
, troppo. arrighetto, 238: chi sarebbe ora sì mansueto, sì dolce,
: una lettera scrittami non so da chi da paesi oltramontani... fu
.. devi dire piuttosto con chi non l'ha! = dal
, n-75: per cimentar la fé di chi glie '1 diede / del gemino tesor
eccedere. goldoni, xiii-585: chi mai può dir che aviditade impegni /
disparte mio fratello e palese gli feci chi era quel giovine afflitto, chiedendogli poi
dietro in ismarrita lontananza / ti lasci chi godè più in terra mai, /
mio omaccétto! salvini, vili-160: chi te l'ha detto? socrate forse
me ne ricordo. getti, 7-340: chi non toe moglie alla fin è tenuto
amore], / e dissi: « chi mi tien ched i'noi rendo?
, 45-40: non si perseguita se non chi si teme: essi rendono dunque omaggio
rettor., 6-5: ornai vuole dicere chi è l'autore,
, 7-66: né sol non v'è chi la tenzon rifiuti, / ma ella
trofei, non rispondevano ornai più a chi li chiamasse pei loro nomi cristiani.
, sf. medie. caratteristica di chi ha la pelle alquanto liscia. =
sarebbono letti all'accademia? ombè? chi t'ha detto che tu glimostri?
lor le gonne / scorciate non so chi poco cortese / e per non saper
ombra. -condizione o situazione di chi si trova o vive in un luogo