, i-11: moscadello e lamporecchio / chi ne vuol, lo beva a secchio
tero di preziosa malvagia, chi moscatella e chi garba, che dicono
tero di preziosa malvagia, chi moscatella e chi garba, che dicono purgare le flemme
moscadella e grignolò: / tutta la mangia chi n'assaggia un po'!
peccata. anonimo genovese, xxxv-1-756: chi menna tanta mercantia, / peiver,
/ peiver, zenzavro e moscao, / chi g * è tanto manezao, /
, / e speciarie grosse e sotir / chi no se porean dir? chiaro davanzati
imgombrata del suo odore, e se chi lo portassi adosso mille miglia, mille
son buoni a ricoprir la puzza di chi pute. g. m. cecchi,
padre dicea: -figliuol mio, / chi mi t'ha morto? -e gran pianto
questa legge, che di lor muoia chi sortirà minor punto: con che batticuore lo
, che per la gravezza loro necessitavano chi gli usava, non potendosi sostenere a
/ tirare al mucchio e bazza a chi la tocca. = forma m.
miei barili. salvetti, 76: a chi tiene una vita da moscioni, /
innamorata cotta... e di chi, poi. è proprio vera la storia
di non sapere mai la sera a chi dir grazie la mattina, d'incontrare
questa i moti, / ché non san chi tu sia tempo e natura.
ne gli andari in cui si essercita chi serve che i danni avanzano i benefizi
le dottrine de'pantomimi muovere a perfidie chi assiste. papi, 3-ii-173: le attitudini
4-178: sentivo un moto di vomito come chi è preso dal mal di mare.
infelici, d'essere sotto la censura di chi non ha di esse la necessaria intelligenza
. f. visdomini, 163: chi non sa mo che moto proprio della volontà
. rucellai, 8-12: - a chi si dee obbedire? -al moto della ragione
seco tirasse. bisaccioni, 1-12: chi vuole intender i moti dei prencipi bisogna
e tiene / vigil sempre il pensier di chi lo regge » / per esplorar d'
xv-19: noi sai tu che di chi regna ai moti / veglian maligni,
guicciardini, 2-1-97: chi considera bene non può negare che nelle
siamo molto disposti ad accettare per precettore chi si volesse imporre di proprio moto come tale
in moto /... i chi andava a dimandare / pan secco in
pan secco in suo cammino, / chi a dire un sermoncino / da povero
(plur. m. -i). chi guida o possiede una motocicletta o
o, anche, una motocarrozzetta; chi pratica il motociclismo, partecipando alle competizioni
v.]: 'motogassogenista ': chi fa funzionare un motore a gassogeno.
. (plur. m. -il. chi guida o possiede un motoscafo o un'
motoscafo o un'imdarcazione a motore; chi pratica lo sport della motonautica.
(plur. m. -i). chi partecipa a un raduno motociclistico.
partì. sacchetti, 356: ór guardi chi è motor di tanto male, /
. indovinate! cedo il premio a chi indovina. -tempo perso. favella.
rivelarsi un vantaggio, almeno agli occhi di chi è innamorato della campagna.
, prender la mano ', per chi entrò in guerra, ai suoi verd'anni
(plur. m. -i). chi possiede o conduce per professione un motoscafo
(plur. m. -t). chi guida o possiede un motoscuter.
settembrini [luciano], iii-1-57: chi dicesse che egli [luciano] tacque
. mercatante spesse volte motteggiando diceva: chi in questo mondo è pecora, nell'altro
. bargagli, 1-227: parve a chi la guida era ivi de'ciechi,
pucci, 4-276: a noia m'è chi col prete motteggia, / quando è
insieme altrettanto diletto che ognuno, sia chi si voglia, possa con essi motteggiare e
. f. alberti, lxxxviii-1-84: chi sa giucolar me'di capresto / colui
leopardi, i-385: non far caso di chi ti schernisce a torto, ma piglia
a torto, ma piglia vendetta di chi ti motteggia a ragione. calvino,
, iii-1-100: se le lingue di chi motteggia la divozione non fossero lingue,
avea contra lo marito e non curava a chi ella dicesse villania. pagliaresi, xliii-130
fermo, e non si lasci atterrire da chi senza entrare in ragionamenti le abbaia dietro
v. motto]: 'motteggiatore ': chi getta mottetti. 3. per
seria la prima vista e radunazione e chi parlarla il primo, perché li portughesi si
maestrevolmente composti. aretino, vi-347: chi ba- sciucchia un fioretto tocco da la
sciucchia un fioretto tocco da la manza, chi trempella il liuto, chi biscanta un
manza, chi trempella il liuto, chi biscanta un motetto. tassoni, 328:
riscuotersi da qualche vergogna o comechessia dilettare chi ascolta, è cosa assai ghiotta e
s'ovre. monte, xxxv-1-451: chi savesse com'io son condotto, /
, va'diciendo a tutte / che chi ama altrui sia saggio ed altero / e
al doler con ladre mocti / de chi per robar altri è sì manero /
napoletane del quattrocento, lxiv-54: a chi intende breve mutto / basta dir per
, aforisma. latini, i-653: chi erratamente / fina suo cominciato, /
fiorenza un motto bello, / che, chi ha lupo per compar, s'ingegni
a filosofia. bellincioni, i-144: chi a suo modo ha el vento /
benvenuto cellini: « io servo a chi mi paga ». d'annunzio, v-3-353
la riva, e diceva ai viandanti: chi prima va al mulino, macina.
che dicea: più non bramai / chi mostrar volse il suo caso maligno. vasari
: « qui sono armati 2-168: chi ancora non s'era sistemato gli lanciava [
. -per attirare l'attenzione di chi ascolta o, anche, per conferire
allora il banditore e grida: « chi vuol parlare? » nessun si leva.
ai primi gentile, 3-189: chi attende all'una e all'altra specificata
g. m. cecchi, 282: chi ama teme. cacasangue! scacchia,
non risolve. ibidem, 284: chi è al coperto quando piove, è
lagna. e. cecchi, 6-142: chi sta bene, non si muove
,... sì sontuose, di chi son opere se non de'poveri che
ficade con chiodi. ariosto, 45-75: chi assedia una città che forte / sia
di s. stefano, 1-173: chi entrerà nell'altrui possessioni e beni armata
ci hanno lasciato che le muraglie di chi porta via ogni cosa da una casa.
più comunemente al muro ': di chi non vuol intendere. -tirarsi la
nel corso di un assedio, fra chi attacca e chi difende tale luogo fortificato
di un assedio, fra chi attacca e chi difende tale luogo fortificato (uno scontro
male. -stor. assegnato a chi sale per primo o fra i primi
onorificenza). garopoli, 5-54: chi di voi palma e onor murale apprezza,
2-55 (397): mi domandò chi era che m'aveva messo in quella casa
quadrucci e simili. bottari, 5-70: chi vuol murare si ponga prima al tavolino
peste] sono un edificio, / che chi lo vuol tirare infino al tetto /
son buoni, / ed a chi 'ntende l'arte molto spiace: / ognun
7-6: la sacra scrittura / a chi sa con prudenzia / ne dà piena licenzia
punizione, sia per esplicita richiesta di chi, in questo modo, intende iniziare
mura / nel core, e fura - chi a lui s'apiglia. -invischiarsi
-anche il duca murava: per indicare chi si inganna ritenendosi sicuro nella propria posizione
-per affermare che non si presta fede a chi cerca di darla a intendere.
[s. v.]: * chi mura di verno, mura in eterno '
': maniera proverbiale che significa che chi attende a fabbricare e a litigare, a
. proverbi toscani, 108: chi mura bene, gli perde mezzi; chi
chi mura bene, gli perde mezzi; chi mura male, gli perde tutti.
spese. proverbi toscani, 108: chi mura, mura sé. -chi
conti. proverbi toscani, 108: chi non sa rubare, muri.
di caneva e di cucina se ne serve chi lì alberga. vasari, i-235:
di gente che istanno fermi, e chi va e chi viene. -campo
che istanno fermi, e chi va e chi viene. -campo fortificato, linea
muratóre, agg. e sm. chi costruisce opere di muratura; operaio addetto
solida che comoda. 2. chi è affiliato alla massoneria; massone,
indicare la maggiore remunerazione che spetta a chi esercita tale mestiere anche a causa della
. massonico. carducci, iii-18-193: chi avrebbe detto al foscolo, primo
napoli nel periodo della restaurazione per indicare chi aveva prestato servizio sotto il regime precedente
xix. pisacane, vii-262: chi ha detto, come dicono i repubblicani,
]: * murco ': chi si tagliava il pollice per essere esente dal
sono muricciuoli di pietra, accomodati per chi volesse sedervi. note al malmantile,
seduti sopra a un muricciolo / guardan chi passa. fucini, 815: o pelché
superiori alle proprie forze; lottare contro chi è troppo forte, misurarsi o disputare
troppo forte, misurarsi o disputare con chi è troppo potente (v. anche
cozzi co'muricciuoli 'dicesi proverb. di chi contrasta colle persone assai più potenti di
tacque e udisse un murmur vario. / chi disse: 'questo piglia un grave pondere
piglia un grave pondere '. / chi parla: * s'el si tene,
tanto sa il populo di quello che fa chi governa o della ragione per che lo
rimbalzello di monete, in cui vince chi si avvicina di più col tiro alla
, averne poco. il parlare a chi non intende o non vuole intendere: parlareal
o buon tempio di giano, / chi porrà mai la mano -a riserrarti? /
mai la mano -a riserrarti? / sai chi sta mal? gli sparti / senza
arti. -e fuor del prato / chi per porta è cacciato / rade volte è
berni, 5-42 (i-137): chi urta col muro è suo 'l dolore /
non bisogna muro. ibidem, 249: chi leva muro, leva muso. (
leva muro, leva muso. (chi arricchisce, chi s'inalza, doventa superbo
leva muso. (chi arricchisce, chi s'inalza, doventa superbo).
superbo). ibidem, 344: chi mura di inverno, fa le mura di
valere anche come termine di paragone per chi invece si dimostra refrattario a ogni consiglio
novelli. s. ferrari, 386: chi è che me a me tutto disvela
che me a me tutto disvela? / chi di gioia e di duol chi mi
? / chi di gioia e di duol chi mi ha ferito / pure testé?
, secondo la mitologia greca, uccideva chi non risolvesse i suoi enigmi. d'
la mia musa. 3. chi professa una determinata arte, per lo
per indicare l'inettitudine e la stoltezza di chi non sa trarsi dall'impaccio con una
senese, 29: ben è musardo chi quie mi manda per sue parole! trattato
dante, inf., 28-43: tu chi se', che 'n su lo scoglio muse
. garzo, xxxv-11-303: korte, chi l'usa, / spesso vi musa
innamorato... -così fosse! ma chi vuoi che mi musi? bandi,
pataffio, 3: mala fistiggine è di chi rappella: / cambiato io ho per
. f. scarlatti, lxxxviii-n-622: ma chi fie sitibondo / fia ciottol di mugnone
sasso che rotola non fa muschio: chi non ha una dimora fìssa o chi
chi non ha una dimora fìssa o chi muta spesso residenza generalmente non ha idee
muscolarità, sf. letter. condizione di chi ha i muscoli sani ed efficienti;
lambruschini, 4-46: ne'musei anatomici chi di voi non ha veduto disposti separatamente
domestico di guerra. ojetti, 1-88: chi ha veduti i busti d'ogni materia
bandello, 1-22 (i-288): chi la soavissima bocca, quando le dolci
di idee. pallavicino, 1-425: chi... si dispone a consumar qualche
'vivere di museragnoli ', di chi viveva stentatamente, scarsamente. -di nulla
v. borghini, iv-302: così chi dirà 'gabbia ', oltre all'uso
non v'è stato sino al presente secolo chi di lui meglio e più eruditamente abbia
si scorge il gonfiare della gola di chi canta, il battere delle mani di che
a dire, dicesse quello ». « chi è 'quello '? » domando
liuto. d. bartoli, 5-118: chi giamai gli udì cantare pure una nota
poi saltò per una finestra, scortato da chi stava sopra gli arbori.
b. doni, 2-122: dicamisi chi è colui che abbia leggiadramente messa in
/ del vostro prelibato musicone. / chi disse: le mi paion le tanìe
le mi paion le tanìe, / chi le risposte dopo le lezioni / de'morti
/ scrisse l'eburneo dorso? e chi di righe / e d'intervalli sul forbito
fu il maestro 3. caratteristica propria di chi, nell'eloquio, più musicale di
, così detto perché propriamente conviene a chi recita musicalmente, come anticamente facevano i
giorno il giovane maestro sorave, sbattuto da chi sa quale tempesta, era venuto a
corte. mazzini, iv-6-322: ignoro se chi pubblicò in firenze l'inno di mameli
l'ultimo verso ancora ha bisogno di chi lfaiuti ad andare e gli dia spirito
lo sapranno dire. 2. chi pratica la musica, professionalmente o per
128: prima è magistero, a chi non avesse de'musivi fatti, farglieli.
un muso lungo un braccio ': di chi si mostra corrucciato tra dispetto e dolore
istruzione dovrebbe per necessità esser dato a chi avesse muso militare e fegato civico.
tenderebbesi l'abituale risolutezza di persona con chi non c'è da scherzare. giusti
duro: atteggiamento sfrontato e impudente di chi è insensibile al biasimo, ai rimproveri
proverbi toscani, 385: del resto chi ha vedute mai persone più allegre,
le gambe e allunga il muso '(chi dimagra). -avere il muso
della legge: « abbasso chi ti dà la paga ». ber nari
. aretino, 20-80: apponendo a chi non si facea a le finestre quanto
si facea a le finestre quanto a chi vi si facea, era fatta la mendatrice
movimento della lima, in direzione di chi ha subito uno smacco, a indicare
le tue virtù regine / dismembra da chi t'ha fin qui deluso / perch'hai
fin qui deluso / perch'hai fra lor chi te regrigna el muso. periodici popolari
bel muso dividere la sua roba con chi non ha nulla. carducci, iii-25-228:
allo spirito; ma non sapevi a chi chiederlo, le antologie ti ridevan sul muso
, nel venire al mondo, a chi opera in qualche virtù. brignole sale,
in toscana, da rivoltare lo stomaco a chi l'avesse avuto di bronzo. io
buonarroti il giovane, 9-560: di chi ha 'l naso arricciato e 'l muso
tristezza. 'accigliato 'dicesi di chi è mesto e di chi è sdegnato
'dicesi di chi è mesto e di chi è sdegnato. 'accipigliato 'dicesi
sdegnato. 'accipigliato 'dicesi solamente di chi è sdegnato. capuana, 8-204:
deh, destati o musorno, / ché chi non cura scorno -e coccoveggia /
a traverso le maglie del mussolino, chi avrebbe potuto sostener la scintilla che sfavillava
è atto come di minaccia, o di chi medita vendetta. c. arrighi,
plur. -ehi). letter. chi compone o esegue brani musicali; musicista
prender le mosse e a correre senza resta chi qua e chi là per tutto il
e a correre senza resta chi qua e chi là per tutto il regno e portarvi
magazzini, 79: non è bene chi sta ragionevolmente a lavoratori
): lacrimando senza piangere, come chi racconta una cosa che, quand'anche
ediz. 1827 (455): come chi racconta cosa che, quand'anche fosse
mutabile come il mare: guai a chi fida in quella bonaccia! -in
mutabil voler di dentro mira, / chi 'l prese biasma e maledice ognora
c. i. frugoni, i-10-3: chi su le tele / mutabili sudar da
di castello e inteso e pensieri di chi a questo è inimico: perché niente si
si dicono i mutamenti delle donne! chi avrebbe mai supposto due ore prima che
: non c'è [in parnaso] chi ti rivesta al freddo grande, /
i-126: ora parlo ad ognuno / chi serve servi tagliando guaglianza. / chi
chi serve servi tagliando guaglianza. / chi servito è, mutanza / non faccia
saper quando si muta stanze, / chi va, chi viene, chi ripon,
si muta stanze, / chi va, chi viene, chi ripon, chi scasa
, / chi va, chi viene, chi ripon, chi scasa, / se
va, chi viene, chi ripon, chi scasa, / se costì vi si
mutanze in più diverse note; / che chi compone il canto ivi n'ha cura
congiunge. g. villani, 11-2: chi ha podere di fare la cosa,
d'oro e pensioni. io non incolpo chi chiede, ma danno chi aveva l'
non incolpo chi chiede, ma danno chi aveva l'arbitrio di non mutar uso.
.]: 'mutare ': quando a chi ci mostra un componimento diciamo: 'qui
a. f. doni, 74: chi avesse veduto in pochi mesi costui cavalcare
lasciato mutar s'abbia alle parole / di chi l'avea più volte già tradito.
non succederà di far mutare registro a chi ha formato l'abito alla pigrizia,
del quattrocento, lxiv-132: donna, chi muta milli 'namorate / frustar se deverria
e confederazioni. panigarola, 1-227: chi si trova ben servito d'un capitano,
n'è grande dovizia. v'è chi fa arte di prestarle e, come una
che il mutar veste e solito più di chi vuol comparire un altro che di chi
chi vuol comparire un altro che di chi ha cura d'essere raffigurato per desso
-sostant. grisone, 1-89: taccia chi dice che si conosca nel collo al
. gelli, i-12: non sai tu chi sta bene non debbe mutarsi? pasqualigo
idea). tasso, 11-iii-548: chi forma l'idea non figura alcuna imagine
pena e dire. pataffio, io: chi muta lato, disse, muta fato
bene al revere;... e chi ricordava 'i piagnoni 'e gli
dei drammi di lui lontanamente famosi; chi il diletto provato nella lettura dei 'bozzetti
nella lettura dei 'bozzetti alpini '; chi (tanto per mutare) recitava enfaticamente
cose, con tedio o rincrescimento di chi parla, o quando si rinnuovano fatti
prov. proverbi toscani, 108: chi vuol essere ben servito, muti spesso
muta cervello. ibidem, 335: chi ha fatto il mondo lo può mutare.
[s. v.]: chi sta ben non si muti.
). fra giordano, 57: chi sono quelli che hanno i molti pensieri
caro abbracciarlo. machiavelli, 12-88: chi conobbe nicomaco uno anno fa e lo pratica
. a. cattaneo, ii-283: chi è colui che fa mutazioni sì disparate?
: grande scapito poi alla riputazione di chi reggeva aveva recato la faccenda dei biglietti
, 1-110: all'intorno v'era chi da tanta avversità e di tanta mutazione di
.. /... / chi andò, chi recò doni / o riposa
... / chi andò, chi recò doni / o riposa o se vigila
in quel tempo era in uso / a chi doveva far mutazione / d'abito scuderesco
la parte dritta. pallavicino, 1-587: chi procurò al prossimo sì gran bene come
si rinnova una carica, si sostituisce chi l'ha detenuta fino a quel momento)
silone, 5-279: col vecchio telaio chi tesseva, aveva bisogno dell'aiuto di
di dio. mazzini, 93-222: chi tenta di compiere un'opera educatrice non
, con sapiente barbarie mutilati, a chi possono più davvero parer belli e far
-sm. (femm. -a). chi ha subito l'asportazione o la perdita
potea spingere a far da mutilatore, chi può giudicare ch'abbia io per altro
':... lo stato di chi è muto, 'mutolezza 'e '
. dal fr. mutisme 'stato di chi è muto '(nel i7tì
quei lumi era di quelle; / chi non s'impenna sì che là su voli
sciutto / e non s'impega: / chi tela frega sbrega e tira via.
g. stampa, 43: chi fa qual noi parlar la muta pica?
qual noi parlar la muta pica? / chi '1 nero corvo e gli altri muti
ià non trovo quasi auditore, / con chi ne pózza de ciò rasonare. dante
fra gidio, 1-162: malo muto è chi non puote laudare iddio con 'l cuore
sa e puote. malo muto è chi non vuole confessare i suoi peccati.
i suoi peccati. malo muto è chi non riprende i vizi e difetti de'suoi
spettacolo che è cosa meravigliosa a crederlo a chi veduti li abbia. algarotti, 1-iii-288
usare il linguaggio gestuale, caratteristico di chi è privo della parola. calvino,
garzo, xxxv-n-309: savio è tenuto / chi sta talor muto. proverbi toscani,
, mancanza della favella; condizione di chi è muto. leggenda aurea
per estens. condizione o atteggiamento di chi tace volontariamente o ostinatamente, oppure per
. letter. atteggiamento e condizione di chi tace per imbarazzo, disagio, alterigia;
alla favella mutola per atti o corpi chi avessero naturali rapporti all'idea che si vole-
domenico, incontrò mormorazioni e rimprocci di chi si lagnava come tutto il restante della
a l'allegrezza. papini, iv-653: chi fa il mestiere di don chisciotte non
iv-43: io gliel direi, ma chi mel disse, volsemi / legar per giuramento
/ conserva il nome, / e chi sa darmene / qualche ragion? / taci
garzo, xxxv-n-301: fatica parduta, / chi '1 mutol saluta. libro di sentenze
esteriore sdegnato e scostante, proprio ai chi evita i rapporti umani per diffidenza o
f. m. bonini, 1-i-162: chi si marita resta mutuamente obligato all'altrui
mutuare), sm. dir. chi, in forza ai un contratto di mutuo
mutuatàrio, sm. dir. chi, in forza di un contratto di
tempo buona controversia d'oziosi: e chi sostenne che la scena fosse mutuata dalle
propriamente dalla valle di gifuni, e chi dai dintorni di nocera de'pagani.
nei bisogni tutti della vita chi di sì benefica opera voglia prevalersi.
, / fondata pur nel tempo strettamente / chi ben risguarda quel divin precetto / dal
daniele, -guarda nella rivoluzione italiana chi c'entra... eh?
1-109: l'avresti a sapere che chi comanda alla quarconia non siamo né io
è? c. arrighi, 3-179: chi mai può sapere ciò che frulla nella
, persone e brigate, / son chi venuti certi contadini / sol per contiarvi
donna zacra / portò in disputa con chi fondò pagra, / fui risvegliato,
dell'umana generazione. domandò il medico chi fosse questa contessa: al quale buffalmacco
, propria, in partic., di chi è raffreddato. * pirandello
dante, conv., iv-xxix-5: « chi dicerà », dice esso poeta satiro
perduto! boiardo, 1-20-26: or chi t'ha consigliato, vii stirpone, /
sciatta e sporca; pallade somiglia / chi gli occhi ha tinti di color celeste
. -per estens. condizione di chi è alquanto piccolo di statura.
vuole dire 'dare una cosa a chi n'ha assai ', perché li nani
ch'erano forse secento cinquanta: / chi a piè chi a cavai, chi
forse secento cinquanta: / chi a piè chi a cavai, chi dietro o nanti
chi a piè chi a cavai, chi dietro o nanti. -indica posizione
-prep. bonagiunta, 650: chi giudica lo pome ne lo fiore / e
lebbra; ed è veleno a chi ne bevesse oltre a una mezza oncia e
che è male e rappresenta una colpa per chi 10 commette o lo accetta, ovvero
, un affanno, un'angoscia per chi lo subisce. campofregoso, iii-33:
la panacea. vittorelli, ii-248: chi negar puote le ginestre e tellere / al
mazzi da 52 carte e in cui chi teneva banco versava una posta doppia degli
, un beauharnais od un napoleonide, chi non s'avvede che un tale ordinamento riuscirebbe
(sia positivamente sia negativa- mente) chi è napoletano, la sua cultura, la
. nàpoli, sm. invar. chi è originario o nativo della città di
). pavese, 7-47: chi vuoi cne spenda per sentire una chitarra
un fiore. tesauro, 8-54: chi dice esser la rosa regina de'fiori ne
cena terminata, / ecco un donzello a chi l'ufficio tocca, / pon su
l'obliò! zanella, 22: chi di te solingo e miserando, / celibe
/ così pianga e cada al fondo / chi ti viene a cimentar. pascoli,
, sendo spregiata da esso, lo maledisse chi s'inva- ghessi di se stesso,
2. per estens. caratteristico di chi fa uso di narcotici; torpido,
, si sa quante nari delicate ha chi non è in caso di approfittare.
accetta neppur più di trattare affari con chi, invece di annusare a piene narici l'
, v-47: adunque, narranti, e chi noi siamo insieme ci facciamo conte e
dante, inf., 28-3: chi poria mai pur con parole sciolte /
: le antiche istorie, / dice chi legge, narrano i miracoli / de
sorte di poema conveniente, conciosia che chi facesse l'imitazione narrativa in altra sorte
sm. (femm. a°-trice). chi narra, racconta, riferisce, occasionalmente
nella sua direzione. 2. chi stende, secondo un rigoroso criterio cronologico
naturale eloquenza. delfico, ii-89: chi non sa quanto le narrazioni galanti e marziali
privilegi, si viene nella narrazione esponendo chi fu il primo conceditore ed appresso chi
esponendo chi fu il primo conceditore ed appresso chi altri lo confermasse senza propria assegnazione del
mattina alla ricerca di un frac. chi sa quali nasate diede, chi sa
frac. chi sa quali nasate diede, chi sa quali amicizie, quali amori,
nascenti foglie. poerio, 3-470: di chi l'armi che pendon dal ramo?
armi che pendon dal ramo? / di chi sono i destrieri nitrenti / senza freno
nascente de'riformati. manni, i-21: chi non vede che qui si tratta di
nasciuti de la massa originalmente dannati: chi ama sé odia cristo e chi ama
: chi ama sé odia cristo e chi ama cristo odia sé. fasciculo di medicina
modità del parnaso. metastasio, 1-3-304: chi nasce in regia cuna, / più
pena dalla boccia: eravi ancora / chi le sue chiuse foglie all'aer niega:
bagliore sì, si vede: ma chi mi dice non sia piuttosto un ultimo
423: che nasca una fistola / a chi mai fece questo sponsalizio! g.
danaro da essi. cesari, 1-1-222: chi non dovea indovinare quello che avvenne,
il vermocane, poiché mi conviene vestire chi m'ha sconcagà la mia corte.
un gran bisbiglio, / né fu chi rispondesse alcuna cosa. bontempellt, 19-68
ber nari, 6-71: « mannaggia a chi t'ha nato » dice il vecchio
vestito 'si dice in modo proverbiale di chi è fortunato, per la opinione del
fortunato, per la opinione del volgo che chi nasce coperto e come vestito dalle seconde
11-1055: nel caso presente la fortuna di chi nasceva con la camicia non era soltanto
i'sia nato oggi! 'a chi ci fa troppo ingenui, inesperti. bocchelli
mar salato nasce il pesce fresco: a chi stupisce di cose che paion contrarie.
nascon gli uomini senza testa: a chi non gliene va bene una. si
zanaiolo nasce col manico in mano; chi ha da essere facchino nasce col cercine
fra biagio del carmine soleva dire che chi doveva essere zanaiolo nasceva col manico in
mano. proverbi toscani, 174: chi ha da essere zanaiolo, nasce col
, nasce col manico in mano. chi ha da essere facchino nasce col cercine
. giov. cavalcanti, 24: chi prima nasce prima pasce, tanto è
, tanto è a dire quanto: chi prima nasce prima succede. -da
nasce, tanti ne more. di chi spende sempre subito tutti quelli che guadagna.
. chiaro davanzati, 114-9: chi non è nato a simile di- stina
rigonfio / di rabbia tiestea: di chi pietoso / vita donogli e genitori al sangue
uomini degenerando, applaudendosi con esse a chi non meritava et adulandosi alla potenza altrui
, 4-211: stimo però che, chi ha studiato l'istoria del nascimento della nostra
chiaro davanzati, m-14: amar convien chi valentia voi pura. / dunque d'
2. figur. condizione di chi è nel pieno della gioventù, della
: ben era dovere... di chi era conceputo di sterile, alla pari
conceputo di sterile, alla pari di chi era conceputo di vergine,...
nascita di una certa persona ed eventualmente chi ne siano i genitori).
lunare. de libero, 1-93: chi me rapiva alla notte / aveva complice
frequentemente, al già concepito sia a chi non è ancora concepito o anche,
scorgere, interponendosi o trovandosi interposto fra chi osserva e ciò che è o può
, in una scatola di velluto. chi la trova la piglia. moravia, ix-38
primi della citta giungervi potevano, e chi ne aveva gli teneva così stretti che non
. girolamo volgar., 1-10: chi nasconde lo suo peccato non sarà dirizzato,
ch'ai suo destino, / mal chi contrasta, e mal chi si nasconde.
, / mal chi contrasta, e mal chi si nasconde. zanobi da strafa [
, almeno in parte, il carattere di chi più crede di nascondersi agli occhi degli
, nascondetevi'. come rimprovero rivolto a chi abbia compiuto un'azione riprovevole, abbia
l'imbarazzo che prova o dovrebbe provare chi ha compiuto un'azione riprovevole, ha
fatto del quale dovrebbe vergognarsi, o chi ha la coscienza sporca. tommaseo
, con riferimento al fatto che nel gioco chi conta, in attesa che i compagni
tua faccia. castelnuovo, 2-249: chi dimora nel nascondimento dell'altissimo 'alberga
il poeta entra nascosamente nell'animo di chi legge e di chi ascolta.
nascosamente nell'animo di chi legge e di chi ascolta. p. segni,
selva che v'era, acciò che chi v'era dentro nascoso uscissi fuori. boiardo
che fosse nascosa / la tua stultì a chi ti sta a udire. molza,
. c. fioretti, 1-52: chi altri che costui avrebbe saputo mai ripescar
langue, star così nascosto / suol chi s'unge o profuma o piglia il legno
la benivolenza si può avere inverso di chi tu non conosci e può stare nascosta
al naso arricciato caratteristico delle smorfie di chi vuol mostrare sussiego o fastidio.
anonimo genovese, xxxv-1-756: chi destinguer porrea / de quante mainere sea
. v.]: 'nasicóne ': chi parla nel naso. = deriv.
della lingua. gozzano, i-736: chi la ricordava ventenne, la ricordava cosi:
fa conversazione colla bazza ': a chi è vecchio e à molta bazza e è
più tardi dagli statuti comunali) a chi era condannato per falsa testimonianza.
puzzo essere in questo peccato il prova chi ha naso. pescatore, 9: hai
altrui. c. dati, 4-188: chi direbbe che a mecenate, cavaliere sì
era un uomo che aveva il naso, chi direbbe, dico, che gli fusser
che accomoda tutto. aveva un gran naso chi vi ha fatto generale! pea,
.. e così disse: / chi è? -'son io! '-chi
son maso. '/ - guarda chi è, possa cascarti il naso!
: 'affilare il naso ': di chi dimagrisce. -a naso, a lume
verbi di moto, dicesi familiarmente di chi cammini con la testa levata e con gli
d'essere senza naso ': a chi paresse mancar qualche cosa di necessario o d'
cedere e starvi di sotto; e chi potrebbe darvi di naso quando vi siete
aspramente. lalli, 2-2-38: fra chi darà del naso a i versi miei,
, 2-66: ho detto / che a chi passar volessi / il viso in modo
ingrato che malagevolmente si può soffrire da chi non v'abbia colla lunga abitudine fatto
, 7-164: gra, dite, chi potrà adesso toccarvi la punta del naso?
non battono il naso non muoiono: 'di chi par ch'abbia la pelle dura '
taglia il naso s'insanguina la bocca: chi diffama o danneggia i propri congiunti finisce
stesso. proverbi toscani, 84: chi si taglia il naso, s'insanguina
, s'insanguina la bocca (di chi diffama o offende i suoi più stretti
-la bugia corre su per il naso: chi mente non riesce a tenere nascosta a
bugia corre su per il naso di chi la dice (non si può celare
il naso: non disturbare o aizzare chi è già arrabbiato. bibbiena, 2-15
vasari, iv-100: sapete... chi è quegli che ha quel viso con
, esca. bonichi, 198: chi pesca a'pesci e chi pesca a'denari
, 198: chi pesca a'pesci e chi pesca a'denari, / ma diversa
nassa2). nassaròlo, sm. chi pesca con la nassa. dizionario di
nastràio, sm. disus. chi fabbrica o commercia nastri.
ricche gonne. fagiuoli, iv-134: chi [in una cavalcata di contadini] nastriere
verde e giallo / aveva attorno, e chi rosse e turchine. 2
terribile domicilio, si spiegava davanti a chi guardasse di lassù, come un nastro serpeggiante
la ricezione. moretti, i-942: chi si rifiuterà di preconizzarti anche di appartenere
montale, 13-19: c'è chi vive nel tempo che gli è toccato
così detto perché fa storcer la narice a chi lo fiuta,... fa
ed anco la sua nasutaggine furibondante a chi dall'esperienza consim- bola si sa che
contrabbassi, / e 'l bacio resti a chi non è nasuto. caro, 12-i-81
marino, xii-518: gracchi... chi vuole a sua posta ('plus
roma. nomi, 1-45: chi vuol curioso il cristallino / cielo passare,
o cuna, / è funesto a chi nasce il dì natale. tommaseo [s
di cristo. aretino, v-1-277: chi crede a giesù, da così fatta
impossibile effetto con facile dimostrazione è capace chi non dubita del suo natale. marino,
sulle spalle). - anche: chi, per fini benefici o commerciali,
tante civili faccende non favorire i cittadini chi l'una e chi l'altra parte
favorire i cittadini chi l'una e chi l'altra parte, e specialmente gli uomini
-natale con i tuoi, pasqua con chi vuoi', la solennità del natale deve
anega quel c'ha men paura / e chi meglio natar saper se crede. alamanni
. baldi, 13: s'inviti chi col ferro il legno formi; / e
col ferro il legno formi; / e chi con color vari in lui dipinga /
che esegue movimenti simili a quelli di chi nuota. 5. errico, 299
: ella era vestita / curta da chi a le natiche, / d'una gonella
di quello che ne vien cagionato da chi dà goffamente dalle natiche in terra,
in quaranta lire lo condannano; / e chi ha speso si può grattar le natiche
non mancando mai lettere di cambio a chi le domanderà. 4. nato da
sudditi del loro natio sovrano e appartengono a chi le assolda. 5. che
natia conchiglia. delfico, 1-217: chi ha la vera idea della circolazione del
mia natività, i quali, non sapendo chi io mi fossi, tutti * uno
4-34: io vorrei essere risoluto da chi ne sa sopra cotal materia s'è degno
degno d'esser chiamato gentile nel sangue chi sarà plebeo ne la vita, e
, cittadinanza. -anche: condizione di chi è nativo di un luogo determinato.
non avrà bisogno d'esser dichiarato principe chi sarà principe non sol nativo, ma anco
comporta, e salendo le scale, chi lo squadra di dietro e chi lo squadra
scale, chi lo squadra di dietro e chi lo squadra dinanzi, ed egli ne
odiranno i forestieri vocabuli spesso usarsi, chi dubbitarà mai che parimente insieme coi proprii
la morte. alfieri, 1-159: chi nato / si sente al regno, e
scambritta, lxxxviii-n-482: sappi da lui chi miglior bianco spilla, / comprand'un
per cominciare sua richesta, ed era chi subito gliele facea serrare e la nata
mendicando vanno. michelangelo, i-394: chi ne farà vendecta? / natura sol,
gli altri son motti; / e chi più nel metallo si diguazza / non sa
filosofia », mi disse, « a chi la 'ntende, / nota, non pure
sia sull'esperienza sia sull'abilità personale di chi la esercita, in quanto mira alla
ch'eo non saccio contare: / e chi poria pensare oltra natura? fra giordano
, 1-273: iddio rallumini la mente a chi dice quello che non è ed è
angusta che appena può introdursi un uomo. chi v'entra bisogna che sia persona,
. serra, 1-i-118: è lecito a chi governa l'alterare e mutare la qualità
latini, rettor., 140-15: chi accorda bene le sue parole colla natura
mandarlo male e goderselo con colui a chi lo ha robbato: natura contraria a
lei inprendesse. varchi, 7-26: chi è inclinato da natura a una qualche
lasciarono memoria di sé nei loro libri; chi ebbe l'arte e la natura e
arte e la natura e fu conosciuto, chi ebbe la natura soltanto e fu ignorato
il fiolo dapo'el padre, ma chi puoi più è signore. vico, 192
g. c. croce, 280: chi ha un vizio per natura, fin alla
esser cosa naturale il raccoglier molto per chi è sollecito a seminare, per chi
per chi è sollecito a seminare, per chi è tardo è ventura. proverbi toscani
petrocchi [s. v.]: chi non sa legger nella sua scrittura,
, è asin di natura. -a chi natura noi volle dire, noi dirian mille
[s. v.]: a chi natura non lo volle dire / noi
-chi troppo ride ha natura di matto e chi non ride ha natura di gatto',
doppiezza. proverbi toscani, 34: chi troppo ride ha natura di matto;
ride ha natura di matto; e chi non ride è di razza di gatto.
, come era istata la vita. e chi potesse diligentemente scriverla, examinato quello che
aristotile] sentenza così erronea può vedere chi vuole nel secondo de celo et mundo
è storico naturale; e vi sarà chi lo riputerà aritmetico e geografo e medico e
/ abundu in mala guisa, / chi 'l naturai caluri / perdo, tantu lu
bisogna in ogni conto pagare la roba a chi la vuole; ma sebbene questo è
dante, cono., i-x-13: chi vuole ben giudicare d'una donna,
adornamento discompagnata. burchiello, 2-6: chi vuol parer bella, / tenga sua
e prendi. salvini, 30-2-72: chi è più naturale e più schietto e
esse gli effetti. baretti, 1-152: chi ha buon orecchio è musico naturale.
pavese, 8-87: la pena di chi si lascia andare ad atti contro natura
; e però negano il soprannaturale; come chi negasse l'aria, perché, respirandola
voler provare / là dove posa e chi lo fa creare. -che esiste
ad altri. bresciani, 6-iv-99: chi vuol considerare il naturale de'popoli, non
quasi divini. berni, 56: chi non ha molto ben del naturale /
quella miglior forma / che ha saputo chi l'ha fatta. intrichi d'amore
evocata). panigarola, 2-49: chi brama di veder ritratta al vivo e
chi ha più del naturale ha più del degno
. fagiuoli, xi-106: non so chi possa mai / dipinto avermi: ed io
in lui '. però mostra in chi parla una certa bramosia di 'procedere
garrule. fausto da longiano, iv-2: chi ha letto le antichissime antichità de'filosofi
la pratica sublimata al grado di saper dominar chi volea cogli artifizi di cortigiana. e
il secondo è la fede, 'chi sta per quello, sta per l'abolizione
l'abolizione di ogni religione soprannaturale; chi per questo, entra nella cattolica chiesa
è proprio delle scienze naturali o di chi le studia. b. croce,
lor naturalità, ponno dire, a chi le riprende: « voi ve lo beccate
4. dir. disus. condizione di chi ha ottenuto, per concessione o per
.., non può essere dubbia per chi conosca e ricordi le grandi conseguenze che
della cittadinanza di uno stato aa parte di chi, per origine, appartiene a un'
tuttavia / c'omo s'orgoglia a chi lo 'ncontraria. anonimo, i-579:
da s. c., 2-5-2: chi ha naturalmente modi lieti e chi tristi
: chi ha naturalmente modi lieti e chi tristi, chi temorosi e chi rigogliosi.
naturalmente modi lieti e chi tristi, chi temorosi e chi rigogliosi. dante,
lieti e chi tristi, chi temorosi e chi rigogliosi. dante, conv.,
senza vibrare scherni e false accuse contro chi gode qualche riputazione. 5.
che si riferisce al naturismo, a chi pratica il naturismo, a chi ama
a chi pratica il naturismo, a chi ama la vita a contatto con la
, i-17: tra fervide tempeste / chi fia che aita ai naufraganti appreste?
, 2-171: ella fece un gesto di chi naufraga in aria, mentre i pomi
della verità. rebora, 215: chi si eleva sarà salvato, / chi serba
: chi si eleva sarà salvato, / chi serba fede all'umano, / chi
chi serba fede all'umano, / chi nel diluvio tenderà la mano / al mondo
e regolando i compensi che spettano a chi provvede all'assistenza, al salvataggio o
spettatori del naufragio e non perire? chi sa? bernari, 3-199: c'era
famelico gittato in fredda riva, / chi fia che mostri i regi tetti e gli
3-64: l'albero di manzanillo fa morire chi ci dorme sotto. la sua ombra
volte con nausea di chi l'ascoltava, da che gli nacque
a. f. doni, 10-109: chi fa quel che sa non è tenuto
. c. croce, 239: chi è umorista non ha amore né sapore,
sapore, e dà poco gusto a chi lo pratica, anzi viene a nausea a
tutti. casoni, 5-5-470: -tu chi sei? -il malcontento, vomi
v-1-37: gridate la vostra minaccia contro chi oggi si sforza di rotolar quanto più può
1-279: ei fa d'uopo, a chi brama di esser letto, irritare la
popolo non legge i pochi buoni scrittori chi sa dirmi quale e quanta non sia
. gualdo priorato, 125: chi è uso all'ardire non nausea il pericolo
ogni passo gli occhi e i nasi ai chi va per via. monti, x-1-401
ignorantaggine, con quella berlina data a chi li offusca e fa loro invidia.
patrii mari. betocchi, i-73: chi dal porto alle prore chiare / guarda,
s. v.]: 'navalista': chi è fautore del navalismo.
morto in battaglia. domeni chi, 7-23: i lacedemoni...
mercantile. -figur.: chi inizia altri alle esperienze sessuali. g
assai che non è dalla nostra; e chi lo spogliasse del centauro e della nave
nave rotta ogni vento è contrario', per chi si trovi in una situazione o in
; detto proverb., e vale a chi è in estrema miseria, ogni cosa
figur. anonimo, i-531: chi bene è naverato [dall'amore],
l'uomo. petrarca, 206-39: chi sì dolce apria / meo cor a
rimasta è sola, e non è chi governi. fra mariotto fiorentino, lxxxviii-11-743:
di maligna sorte /... / chi mi porge la man? chi regge
. / chi mi porge la man? chi regge questa / sdruscita navicella? g
navicellàio (navicellaro), sm. chi pilota o guida un'imbarcazione di dimensioni
la placida sembianza. -figur. chi compie una determinata esperienza; chi persevera
. chi compie una determinata esperienza; chi persevera in essa sperimentandone le varie possibilità
acridalio liquor? bene è in disgrazia / chi solca el mar (corno io)
. -attributo della vergine, protettrice di chi va per mare. d'annunzio
, speranza dei poveri, salute di chi è per morire! 2.
argo]: 'argo ': quel chi primo trovò di far la nave grande
che egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne'suoi più
di s. spirito, lxxviii-11-509: chi di dietro a cristo ha navigato / è
navi. d. bartoli, 9-28-11: chi vorrebbe consumarsi la vita o ne'campi
senz'arme nudo con tarmato giostra / chi s'innamor, sanza timone e sarte /
questo è proverbio anticamente detto, / chi dice navigar, dice disagio. g.
20-9: non sapete voi, / chi disse navicar disse disagio? proverbi toscani
vento. ibidem, 174: chi non naviga, non sa cosa sia timor
. dizionario di marina, 508: chi è in mare navica, chi è
508: chi è in mare navica, chi è in terra radica. ibidem,
in terra radica. ibidem, 508: chi non sa orare, vada in mare
tiene. proverbi toscani, 84: chi mal naviga, male arriva. (
boia faceva la festa a un condannato -a chi rimproverandolo gli mostrava il giustiziato -rispose:
navigatore. -navigatore individualista: chi compie lunghi viaggi di avventura da solo
efficienza talora approssimativa. -navigatore solitario: chi affronta navigazioni oceaniche da solo e su
: nelle competizioni automobilistiche di rally, chi assiste il pilota seguendo uno schema annotato
. f. doni, 3-190: ècci chi porta un ritratto, uno oriuolo,
loro valore logistico. soldati, 5-132: chi vive navigando e facendo della navigazione il
in misura fissa e convenzionalmente stabilita da chi detiene il controllo di un corso d'
la navigazione giova molto a'tisici o a chi sputa sangue. d. battoli,
essere quella che servisse di faro a chi disegna di ridurre a poema epico la
multiplicata già la generazione umana, or chi ne dubita? r. da sanseverino,
5-36: se va barcollando il seggio di chi governa, patisce naufragio il navile su
contro alla lebbra ed è veleno a chi ne bevesse oltre a una mezza oncia e
in latino. gramsci, 1-4: chi parla solo il dialetto o comprende la lingua
altramente abbiasi a dire: ché v'è chi usurpa a ornamento di lei sola anche
furono nazionali. carducci, ii-1-147: chi studi da vero cotesta lingua bisogna che
portar le armi. -sm. chi propugna l'unità e l'indipendenza di
che non abbia fatto presa. ma chi sa? i casi sono tanti! e
i nazionalisti del nostro teatro ripetono contro chi fa un discorso drammaturgico serio le medesime
critica, non essendo dato ragionare con chi alla ragione sostituisce un qualsiasi suo idolo e
regno di napoli solo esser quello a chi la nazione latina e italica tutta obbligata debba
diamo quello di 'nazione '. chi non l'approvasse, ne avrebbe ad inventare
meretrice. giraldi cinzio, 3-58: chi nacque di nazion malvagia / se muta il
nazirèo, sm. relig. chi, presso gli antichi ebrei, era
profumi, quintessenze e veleni, né manca chi dice aver lui fatta lega col diavolo
porta le pecorelle vostre e nonnsi trova chi le rimedisca. giov. cavalcanti,
come ostie consacrate, e chi li riceve se ne va poi compunto
se ne muore il benevolo imperatore xun- chi... ecco si muta la scena
i. nelli, i-16: chi non vuol durar fatica, se ne stia
/ che ognun ne compra: e infin chi n'ha in cantina / per rivenderlo
passò avanti. berni, 80: chi più n'ha più ne metta, /
scultura e la pittura, non è chi ne dubiti. manzoni, pr. sp
proprie mani / questo n'avene, or chi fia che ne scampi? boccaccio,
che ne percosse. verga, 1-232: chi ha mai pensato a tutte le gioie
cadesse morta 'nterra, strilleresti: viva chi nece? neh, se tu vedessi
creatura, dimmi, grideresti: mora chi perde e viva chi vence?
, grideresti: mora chi perde e viva chi vence? 2. con
rustico, vi-1-140 (13-8): chi paventa e dotta sua visèra, / al
che procurasse o chiedesse gloria dagli uomini chi tanto avea in sua mano da far
altro che per cessare di lamentarmi con chi non mi dà retta, con chi non
chi non mi dà retta, con chi non si cura né punto né poco
che ridire / né sa né può chi di là sù discende. petrarca, 144-1
io, né invito né sforzo persona chi sia a leggerle [le novelle].
vestigie umane. galileo, 4-2-396: chi leggerà la vostra scrittura toccherà con mano che
e quello spirito che l'uomo buono e chi viveva da cristiano aveva innanzi el peccato
gli fuggiva dinanzi come la nebbia a chi sale una montagna. svevo, 3-629
sa il populo di quello che fa chi governa,... quanto delle cose
e dubbi intorno alla economia con cui chi ne sa certo più di noi ha fabbricato
gran cesar, la prudenza / di chi mostrolla a trasimeno e a trebbia,
. maffei, 5-2-529: odesi tavolta chi, tali edifizi rimirando, si volge a
nessun tempo, mai, rispondendo a chi ci dimanda quando faremo, o quando avverrà
vendemiar nebbia. dolce, 8-11: chi uccella a speranza piglia nebbia, soleva
maria iacopa. proverbi toscani, 304: chi uccella a speranza, prende nebbia.
.]: modo familiare di celia a chi giunge inaspettato dopo lunga assenza, quasi
rimprovero tra lieto e amorevole: 'chi vi ci ha portato, la nebbia?
g. c. croce, 144: chi crede ai sogni fonda i suoi pensieri
è un nescio ', come a chi è uscito de'gangheri o ha dato il
e tepide, senza poter passeggiare: e chi sa quando ritorneranno in questa nebbiosa città
d'uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse. 2. nebbia
ti canterò. papini, iii-256: chi non ha che una vaga e imprecisa nozione
e nebulosi. mascheroni, 8-138: chi fu che d'euro collocò la sede /
è la forza della religione, che chi non ne ha la sostanza bisogna che
inesorabilmente. castiglione, 516: però chi pensa, possedendo il corpo, fruir
., conci. (1-iv-961): chi non sa che il fuoco è utilissimo
di opinione. machiavelli, 17: chi... iudica necessario nel suo principato
angiolieri, 75-2: in questo mondo, chi non ha moneta / per forza è
stato di necessità. -non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto
del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi l'ha costretta a commetterlo.
va e la morte vene: / tristo chi aspetta 'sta necessitate. giannotti,
napoletane del quattrocento, lxiv-125: tristo chi prova la necessitate, / tristo chi
chi prova la necessitate, / tristo chi casca per chiamare aiuto, / tristo chi
chi casca per chiamare aiuto, / tristo chi perde li beni acquistati. machiavelli,
ho a conoscere, ma de'mancamenti in chi m'è racomandato n'arà ogni buono
fecondi campi. loredano, 3-47: chi ha saputo generarvi ha saputo ancora prevedere
. bonichi, 28: foll'è chi suo tesoro spande / in loco tal
ora può soccombere alla necessità di natura: chi dice a te, non t'incolga
a. f. doni, 4-33: chi cava del libro degli ignoranti alcuna sentenza
ingegno. proverbi toscani, 142: chi giuoca per bisogno, perde per necessità.
d'annunzio, v-1-973: c'è chi, per questo popolo onnivoro condotto dal
dal più furbo degli scalchi, c'è chi s'è tolto il pane di bocca
tolto il pane di bocca, c'è chi ancora si toglie il tozzo di tra
] dal suo nome chiamar molte cose: chi l'erbe, come tonochile [ecc
mentre allora si credeva esente dalla morte chi aveva la fortuna di conoscerla. oggidì è
m. -gi). ling. chi si occupa di onomasiologia. onomastèrie
. m. -i). ling. chi sostiene l'origine onomatopeica delle parole e
(plur. -ghi). letter. chi crea parole e nomi nuovi, inventore
dal suo nome chiamar molte cose. chi l'erbe, come l'onochile, l'
onorabilitade), si. condizione di chi è degno di onore per le qualità,
delle colonne volgar. [tommaseo]: chi muore onorabilmente, il corpo n'è
onorare), sm. e f. chi tributa una manifestazione di onore o di
: l'onor non è in poder di chi il riceve, / ma è
s'usano per giugnere il compagno: chi con presenti, chi con cene e
giugnere il compagno: chi con presenti, chi con cene e con molte onoranze,
con cene e con molte onoranze, chi ti conduce in sul fatto prima ti
statura, incurvano all'adorazione di sé chi le scorge. f. casini,
. ant. e letter. condizione di chi gode della stima, della considerazione favorevole
, 86: non è da laudare / chi non à leanza, / e ben
: né il grande ottavio, né chi seco giostra / di par, antonio,
xcvi-147: croce santa, croce degna / chi di lei tosto si segna / onora
jesù d'amore. baldelli, 5-6-357: chi è... tanto dissoluto e
albergassero assai -e sarebbero ben ricevuti, chi vi volesse albergare, e onorati e
bisogna: / non far vergogna a chi onora me. ariosto, sat.,
che c'è forza di onorar successivamente chi ci governa. giordani, ii-64: gradirai
. rinaldo d'aquino, 96: chi vuole presio ed esser onorato, /
le tue contrade, / né v'è chi d'onorar ti si convegna. mazzini
: se tutti andassero alla guerra, chi resterebbe per onorare quelli che vanno alla
io creda bisognar miei carmi / a chi se ne fa copia da se stessa
onori scienzia e arte, / questi chi son? romanzo di tristano,
. nel gioco del poker, dare a chi ha realizzato un poker o una scala
pel soldo sono pronti a combattere per chi che sia, così quelli per un onorario
. remunerazione per l'attività prestata da chi, senza l'instaurazione di un rapporto
. a. adimari, 2-36: chi vince una volta in olimpia...
, lii-4-224: largamente ella suole premiare chi bene ed onoratamente la serve. -in
onoratézza, sf. condizione di chi, per le qualità, le virtù
tra i confratelli della compagnia della carità chi per integrità di vita, onoratezza e
. a. cattaneo, iii-73: chi disdice la parola smentisce la persona:
: salto per verità arduo a farsi da chi ha sangue onorato nelle vene e fior
bestiame. allegri, 16: chi non ha veduto, come voi ed io
e pettoruti, rimirando quinci e quindi chi fa loro di berretta, chi se gli
e quindi chi fa loro di berretta, chi se gli inchina, che gli saluta
gli inchina, che gli saluta, chi gli cede il luogo più onorato. muse
de'loro padroni. -proprio di chi è rispettabile, stimabile; acquistato con
: così, in verità, è per chi viaggia la vita con l'animo onorato
gesto o di un'azione e di chi l'ha compiuta. aleardi, 1-269
, che fa fede del valore di chi lo ha conquistato (un trofeo);
segno di onore, di elezione per chi lo riceve; che colloca in una posizione
d'una decina d'anni... chi s''oo poteva immagi nà?
, alla qualità del servizio fornito da chi lo riceve (uno stipendio).
c. i. frugoni, i-3-82: chi de la patria tua lume e sostegno
sf. ant. condizione, stato di chi è degno di essere onorato.
: virtù non ha ni poterebbe avere chi lascia onore per acquistare avere. ariosto
. con alto grido, dicendo: chi vuol bene all'onore italico, sèguite me
, 1-86: che darà il re a chi amazzera costui e salverà l'onore d'
a perseguire e mantenere come dovere morale chi esercita il mestiere delle armi, fondata
o il bene e il comodo di chi li paga. brusoni, 236: potendosi
.. impone un marchio d'infamia a chi abbandona le file e ricusa combattere,
, / la donna onore dona: / chi 'mprima vi s'adona, / più
voluto togliere un suo ornamento ed ucciderebbe chi gliel togliesse;... non si
dante, purg., 17-118: è chi podere, grazia, onore e fama /
: ma eu suffru in usanza, / chi ò vistu adessa bon suffirituri / vinciri
unuri. chiaro davanzati, 90-10: chi socorre un basso bisognoso / aquista lui
or ti sovegna, / saggio signor, chi sia rinaldo e quale: / qual
solo, disarmato, e in atto di chi non farebbe resistenza, non s'eran
estrema ti fu. morte domanda / chi nostro mal conobbe, e non ghirlanda.
amor d'essa il peccato; perché chi le nega questo, quale onore mai
sia gradito? goldoni, xiii-io: chi fra di voi, ninfe leggiadre e belle
l'onore dell'invenzione non è di chi la propone, ma di chi, dimostrandola
è di chi la propone, ma di chi, dimostrandola, la rende utile agli
e di sciabola, e non aveva chi gli togliesse l'onore di un assalto.
mi'parere, / non puote avere - chi nonn. è sofrente. 20
bellori, ii-94: è facile il riconoscere chi di loro abbia fatto l'uno e
proposizionidell'onore di preminenza, ond'è illustrato chi fra primi comparative): condizione
. moretti, ii-672: « con chi ho l'onore di... »
. ariosto, sat., 340: chi condizione aristocratica o da determinate atti
di privilegio. beicari, 7-65: chi cerca ricchezze, / onor, piacer sensuali
in tristi lutti. cavalca, 18-34: chi è ambizioso, cioè desideroso d'onori
onori: delitto consistente nel comportamento di chi, abusivamente (senza averne diritto)
abito ecclesiastico, e nel comportamento di chi si arroga qualità inerenti a taluno dei
mille a diecimila. alla stessa pena soggiace chi si arroga dignità o gradi accademici,
di onor in voi ed in male di chi meritato l'ha, io sono qui
: 'farsi onore ': si dice di chi tratta altri splendidamente. -farsi
[s. v.]: a chi s'invita che dica il vero anco
'rendete onore al vero '. e chi parla cosa che egli e gli altri
, 37: l'onore va dietro a chi lo fugge. ibidem, 54:
padre e difensore. ibidem, 58: chi all'onor suo manca un momento,
poi in anni cento... chi sprezza l'onore, sprezza dio. ibidem
deesi l'onore. ibidem, 107: chi fa onore ai panni, i panni
onore alla casa. ibidem, 170: chi si fa argo dell'onore altrui,
. 7. -l'onore è di chi se lo fa', la volontà è il
, e basta. tarchetti, 6-ii-399: chi avremo a cena con noi? -chiese
degne, e quanto degno d'onore facevano chi n'era meritatamente incoronato), di
o di eccellenza, elevata reputazione a chi lo esercita, a chi ne è detentore
reputazione a chi lo esercita, a chi ne è detentore, a chi lo
a chi ne è detentore, a chi lo ricopre (una carica, una dignità
non sono onore, se non fatte a chi merita e da chi ha merito.
non fatte a chi merita e da chi ha merito. a. m. bandini
ma perché il cardinale di ferrara, a chi si ha da servire, vuole una
, il decoro, la rispettabilità di chi lo accetta o lo contrae (un
: aver fatto dono di me medesimo a chi per bontà e per senno e onorevolezza
io per me dono ta'onorevolezza a chi la vuole e farò come la lumaca che
gìov. cavalcanti, 123: ber certo chi non vide costui non ha veduto le
. idem, 12-286: nello scaffale di chi ama la poesia (qualora vi sia
il viso compunto, coll'aria di chi si schernisce da una onorificenza, guardava don
che conferisce elevato valore sociale a chi lo esercita o lo ricopre (
, i-2-331: come si è ricercato chi fosse 'padre 'dell'estetica, e
-che conferisce autorevolezza, rispettabilità a chi lo indossa, in quanto rappresenta l'autorità
il buon nome, il merito sia di chi è riconosciuto aver usato espressioni o commesso
totalmente o in parte, dalle azioni di chi ne è capo o figura rappresentativa (
latini, i-2043: fa grande bene / chi s'arischi'al morire / anzi che
: o non pensi tu, omo, chi pigliasse la tua donna e usasse con
ramenta a que'che gli dispiasce / che chi serve lo 'ngrato a dio fa
niccolò del rosso, 1-168-1: a chi mi reclamarò di questa unta, /
voi m'udite ora; fra poco / chi sarà da me beato? / forse
mal onte. aretino, v-1-219: chi è più felice di me, poi che
amore, si lasciano facilmente accalappiare da chi fa in qualche maniera una prima figura
). chiaro davanzati, 106-9: chi trova no. l si tegna ad
cavalca, 21-48: mal vendica sua onta chi la peggiora. alberti, i-318:
fronte. proverbi toscani, 36: chi attende a vendicare ogni sua onta,
mai altri che solo me essere stato chi in la loro famiglia inseminasse brutto nome
son contento che tutti quelli ugelli a chi onterame si trae di corpo siano tuoi
. filippo degli agazzari, 45: chi non vive accontio muore a ontio.
che non lo misteri nostro vitoperiamo! ché chi meglio l'onora, ver'che degno
pratica). pasolini, 10-129: chi si occupa, politicamente, dell'universo
perigliosa e laida troppo e ontosa a chi reggie. g. villani, 9-205:
vedeansi di gran preda onusti, / chi con bei vasi e chi con ricche veste
onusti, / chi con bei vasi e chi con ricche veste, / chi con
vasi e chi con ricche veste, / chi con rapiti argenti a'dèi vetusti.
onuste. peri, 12-13: v'è chi porta a le mura onuste carra /
i. oomante, sm. chi pratica l'oomanzia. = deriv
in partic. quello del cavallo o di chi lo monta. pirandello,
. manifesti del futurismo, 12: chi può credere ancora all'opacità dei corpi
cieco. tommaseo, 5-307: qual chi, l'opaca tunica / toltagli,
quale venerazione e stima di divinità in chi penetra l'opaco del bosco e la quiete
opache le coscienze. -proprio di chi si trova in una condizione di ottundimento
inattivo. montale, 1-68: chi si ricorda più del fuoco ch'arse /
in verità, in verità vi dico che chi crede in me, egli farà l'
eli'opera. tommaseo, 20-258: chi ha fede senz'opere è albero con
come dice la scrittura, 'maladetto è chi fa l'opere di dio frodolentemente '
giunta a un barca- ruolo e a chi ci lavora di mano e a uno che
[s. v.]: di chi va a giornata a
potrebbesi dire del maestro che '1 fece: chi è come il cotale maestro? cavalca
... sì sontuose, di chi son opere se non de'poveri che cavano
, starà bene. epicuro, 136: chi desia di saper che cosa è amore
agazzari, 5: bisogna necessariamente a chi suona valersi dell'orecchio e secondar l'
., 19 (328): chi fosse stato lì a vedere, in qual
obbligazioni oggi legarti, / conforme suol chi roba altrui ritiene / in tante opere
vi sovrabbondano. bettini, 1-220: chi mi piantò a sett'anni in compagnia
saette a giove. gozzano, i-347: chi s'aggiri in un orto vede all'
per essere una ventina all'opera. chi tagliava, chi tritava, chi insaccava,
ventina all'opera. chi tagliava, chi tritava, chi insaccava, chi struggeva
opera. chi tagliava, chi tritava, chi insaccava, chi struggeva la stillante grascia
tagliava, chi tritava, chi insaccava, chi struggeva la stillante grascia, chi si
, chi struggeva la stillante grascia, chi si arrovellava agli strettoi a fare i
: 'mettersi a opra ': di chi non smette di far checchessia o l'
aretino, v-1-820: non è magnanimo chi vole essaitarsi per opra de le pompe
una giornata. onde il proverbio: chi ha danar da gittar via, metta
sa, lo dice il proverbio: « chi ha del pane da buttar via,
a. f. bertini, 7-68: chi sa che questa vostra operona non fosse
opararo, operàriu), sm. chi, per guadagnarsi da vivere, presta
c. croce, 145: chi non dà la sua mercede all'operaio non
un'amministrazione, in partic. giudiziaria; chi vi è impiegato con funzioni subalterne.
3. nel linguaggio ecclesiastico: chi si dedica attivamente alla diffusione della fede
della fede e del messaggio cristiano; chi opera nella chiesa, in par- tic
padre di famiglia dolce e pio / a chi vien tardi ancor dà 'l suo danaio
). 4. per estens. chi compie un'azione o provoca una conseguenza
o artefice. tommaseo, 20-99: chi per virtù propia si crede di fare il
e miracolosa creazione. -scherz. chi compie l'atto sessuale; amante.
altro operaio ». 5. chi svolge, per lo più con grande applicazione
e il tempo. - anche: chi ha mansioni modeste, esecutive, subordinate
sogni. -operaio della prima ora: chi si è dedicato a un movimento,
accusativo. 8. sm. chi opera o agisce, chi compie un'azione
. sm. chi opera o agisce, chi compie un'azione determinata, operatore.
sig. bernardino salviati. 9. chi esercita un mestiere o un'arte manuale,
. m. zanotti, 1-7-129: chi non vede il servo essere ordinato ad altrui
sp., 14 (240): chi raccontava ciò che lui stesso aveva fatto
concludere. gherardi, 2-i-119: chi fu colui che pronto e veloce la
55: tremenda è la responsabilità di chi opera mutazioni intempestive. jahier, 125
danno. anonimo, 1-616: chi riceve giammai sì fero inganno, /
oprate [le quaglie femmine] da chi non è suo mestiere, le guasta,
accaderà operarla. romoli, 303: chi non le vorrà [le olive]
. menzini, 5-264: tra voi chi sa far la gelatina / più chiara,
dir né operare. inghilfredi, 384: chi più falla di lodo a corona /
falla di lodo a corona / e chi ben opra di lui mal si sona.
virtù. ariosto, 6-1: miser chi, mal oprando, si confida / ch'
disprezzato. foscolo, 1-160: a chi altamente oprar non è concesso / fama
(ch'io mi ricordi) veduto chi ne scriva. galileo, 3-4-198: nelle
inteso con tal fede operativa, / chi dubita che egli i lieti regni / ora
salvini, 40-68: volentieri le vestigia di chi, essendo a noi in credito,
vennero a questo giovane per desio d'avere chi sapesse ben comandare per salvare la città
f. m. zanotti, 1-9-131: chi sa che il desiderio ch'io ho di
aristotele, trae origine dalla decisione di chi agisce, come, ad esempio, nella
la trasformazione d'alcun metallo in oro chi non conobbe la natura del peso,
ma io non dico ne meno che chi opera con iscienza del suo operare deva
senza il fare corporalmente, non era chi brigasse. guido delle colonne volgar.,
. 8. operatore economico: chi, in quanto soggetto economico, interviene
di servizi. -in partic.: chi compie, per conto proprio o per
o della clientela. -operatore di borsa: chi tratta affari nelle borse valori o nelle
freda. f. scarlatti, lxxxviii-11-600: chi vuol veder quanta scienza regna / in
o logiche. 11. cinem. chi durante le riprese di un film ha
-operatore di cabina o di proiezione: chi manovra la macchina di proiezione del film
film. - operatore di presa: chi manovra la macchina da presa (e
fisico. 13. fotogr. chi manovra l'apparecchio fotografico (anche nell'
benivoglienza. andrea da barberino, i-130: chi segue le male operazioni, conviene che
anche rachele, dapprima sterile (perché chi contempla virtù e divinità eterna di dio
, conci. (1-iv-961): chi vorrà da quelle [novelle] malvagio consiglio
s. caterina da siena, iv-7: chi cognosce la colpa sua e mostra in
umiliato, riceve sempre misericordia. ma chi '1 mostra solo con la parola e
viltà. da mula, lii-3-395: chi vuol ben penetrar nel cuore delli uomini
5. bonaventura volgar., 4-53: chi sarà sufficiente a predicare le tue operazioni
dei notari, cavalli e postiglioni per chi vuole correre la posta. filangieri,
. -disus. uomo d'operazione: chi esegue materialmente gli ordini emanati da un'
di dio... voi sapete chi porta la bandiera, nel nostro paese,
ricchezze. c. dati, 19: chi negasse che la pittura fosse operazion manuale
la sua parola, è più di chi l'ode che di chi la dice,
è più di chi l'ode che di chi la dice, però che la debbe
perenne. piovene, 7-118: per chi è abbastanza vecchio per ricordarla, chez
una prop. interroga rivolgendosi ironicamente a chi pare non rendersi conto dell'importanza e
(operièro), sm. ant. chi esercita un'attività manuale; operaio.
2. esecutore di un progetto; chi porta a termine un compito, un
un bel palagio. 3. chi si dedica a una determinata attività intellettuale
alti destini e indugiata sulla via da chi non può, né sa, né vuole
la vita politica esige operosità, e chi non corrisponde ai doveri assunti ed a
, abbominevoli quanto i delitti; riportatone chi sacerdozi e consolati, quasi spoglie opime
e consolati, quasi spoglie opime; chi maneggi e potenza intima. manzoni,
cicerone volgar., 2-135: chi è che dubiti che questo moto dell'
lascio stare i censori che vogliono imporre a chi scrive i lor propri pareri, eziandio
ii-40: oltre tiberio, vi è stato chi opinasse doversi ascrivere alla disciplina di pietro
la qual proposizione fu intesa sanamente da chi prima la disse, e fu limitata
f. f. frugoni, v-364: chi disse 'mare magnum 'la disciplina legale
(femm. -trice). letter. chi deduce o fonda le proprie idee e
donne, come alli uomini che, chi volesse argomentare per quella parte a lui
t'amo. machiavelli, 1-iii-502: chi ha opinione che voglia tentare sinigaglia e
ha opinione che voglia tentare sinigaglia e chi ancona. guicciardini, i-61: è stata
157: or fiso si riguardi, / chi non vuol far bugiardi / i suoi
mali opinione. -maestro in opinione: chi si professa un'autorità nell'ambito del
, tanto da far ritenere, a chi la professa e la sostiene con coerenza
di appoggiarsi ad alcuna opinione: e chi è in istato d'imbecillità fida al soccorso
espressi pubblicamente, in quanto non sempre chi ne è portatore ha accesso ai mezzi
di diffusione delle idee, e viceversa chi ne ha il controllo raramente ne è il
ntelletto sta con deitate / e contrastare vuol chi non fa bene: / però à
m'è quando sto in orazione / chi mormorando dinanzi o dallato, / mutar
, lii-5-130: come suol avvenire a chi voglia trar di gran fiume piccol ruscello
si chiama intemperanza. -condizione psicologica di chi attende o prevede (spesso con convinzione
mostrò molto allegro, dando opinione a chi lo udiva che arebbe le genti franzese
(plur. -chi). stor. chi partecipava alle gare delle oplomachie; il
167): questi cibi sono contradi a chi sente d'oppilato. pontano, 80
sì tolta / che non può nulla più chi sia transito / e l'anima da'
a delle menzogne, e v'è chi vuole verità la menzogna e menzogna la verità
a lui non andava per la memoria chi tanto malvagio non fosse, in cui egli
la forza, io vincerò, perché chi è risoluto di ritrovare o la morte o
quell'arte li quali molto bene sanno chi è più atto a quell'arte o
di critica; ma minaccia rovina a chi oppose la sua riforma della corte suprema
veggo che non è di uelli a chi sia dispiaciuta [la traduzione latina d'ero-
. galileo, 4-2-91: né sia chi m'opponga l'esempio di corpi leggerissimi
alla quale è lecito e necessario, a chi non ha prencipe superiore che lo difenda
b. cavalcanti, 2-19: similmente chi difende occupa uno di questi luoghi per sua
ordini, ritenendo ciascuno e opponendosi a chi fuggiva e invocando l'aiuto degli iddi
si cominciò a sfondar case, ammazando chi s'opponeva. bellori, ii-197: compassionevole
si move contr'al sacrosanto segno / e chi 'l s'appropria e chi a lui
/ e chi 'l s'appropria e chi a lui s'oppone. boccaccio, i-124
: non esercita ragionevolmente la sua libertà chi si oppone alla legge baldanzoso e ribelle
i-307: sfortuniano, vago di sapere chi fosse quel cavaliere, voleva interrogar il
progresso, o motivi di rampogna per chi si attarda, temporeggia, pospone,
era conceder quell'indulgenze... a chi fabbricasse una particella di quella basilica,
particella di quella basilica, quanto a chi desse l'opportuno denaro per comperare una
gratitudine dell'aver attico, interrogato « chi mise fuoco nel tempio? », risposto
tale che noi siamo portati ad apprezzare chi fa il male consapevolmente, e ha il
cadere abbasso, / per opra di chi sa con man sicura / roncoioni trattar,
parole già disusate sariano opportune solamente a chi scrivesse per esser letto non in questo
miglior simulacri a'sensi di dentro di chi oppositamente si porta. davila, 336
cose contrarie, e l'opposito fa chi il proprio amore prepone al proprio odio
metter a costoro a l'opposito, e chi vi si troverà el proverà.
el proverà. castiglione, 411: chi potesse far un esercito d'innamorati
. (femm. -trice). chi si oppone, contrasta, avversa una
le sue opere, le sue idee; chi solleva obiezioni, avanza opposizioni, dubbi
concludere al fallimento. 2. chi si oppone, contesta, contrasta, ostacola
più facile. -per estens. chi è contrario a una corrente di idee
arte per tucte le bottiglie a notificare chi vole oppònare a l'oficio de'decti consoli
5. polit. attività, azione di chi è contrario alla politica di un governo
minori s'oscurano senza che vi sia chi l'avverta; il sole, se niente
cose, ma se si abbattono in chi gli insegni cose vere, sono senza
.. abbine custodia e difendigli da chi gli oppressa. rosmini, xxi-384:
le mani de'nostri nimici fiorentini e da chi la
[stavamo] dolenti e dubbiosi a chi si dovesse occorrere, o quelli che
sopportiate la pena conveniente da comportarsi da chi tenga l'altrui roba e l'altrui dignità
[i perugini] né accompagnarsi con chi è nimico e oppressatore della libertà d'
433: come è degno di compassione chi, oppresso dalla crudeltà del suo fato
lodevole o virtuosa che difendere la innocenza di chi è ingiustamente oppresso? fausto da longiano
ringraziar volgesti, / inni rendendo a chi ti die salute. 13. impedito
il volto. oppressóre, sm. chi opprime, vessa, sottopone a soprusi
, maltrattamenti, malversazioni, angherie; chi danneggia o sfrutta nella persona, nei
tiranno, despota. -in partic.: chi occupa e tiene sottomesso, per lo
sovrastante. -anche: la condizione di chi vi è sottoposto. palladio
anche, lo stato, la situazione di chi vi è sottoposto. mazza, ii-148
spalle l'oppressura ecclesiastica. -condizione di chi subisce, o ha subito, l'in-
. b. croce, iii-22-261: a chi ricordava l'afa e l'oppressura dell'
tribulazioni future. ariosto, 30-82: a chi opprimer dovresti, doni aiuto: /
opprimer dovresti, doni aiuto: / chi tu dovresti aitare, è da te
innocente. g. gozzi, i-17-21: chi fu giammai sì da fortuna oppresso /
, germogliando, opprima, / di chi aspira a l'onor, l'erbe
ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi
da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? mazzini, 5-201
sia nelle sale e negli orti di chi ti opprime. -reprimere, tenere
peccato; tenere a freno e punire chi lo compie. ghirardacci, 3-187:
me lo domandate? voi? e chi più di voi l'ha vicino? non
o, anche, una casa, chi vi abita). -in senso generico:
e, salvo i soliti tormenti di chi oppugnava e di chi è oppugnato,
soliti tormenti di chi oppugnava e di chi è oppugnato, non successero per cinque
torre in gran parte l'occasione a chi volesse nuocere alla repubblica e oppugnare il consiglio
opinione, di una dottrina, di chi la sostiene; confutare, negare.
. varchi, ii-49: niuna cosa, chi ben considera, mai nel colmo salì
lungo andare un corpo chiuso; e chi lo tacciò di consorteria non si può
promesso. /... / chi mel torrà, se madonna il concede,
contenta e 'l ciel noi niega? / chi fia che oppugni al ciel che ad
e intimorito, non ha più chi implorar possa, se non voi solo
. dati, 7-i-2- 188: chi ben potrà discernere gli uffici e le parti
mezzo, lasciando dar la sentenzia a chi ne sa più di me. galileo
elettor di magonza. goldoni, v-758: chi i propri beni al censo vantar non
un misero privato / sdegna la sorte umile chi è nata al consolato. cattaneo,
della nazione. bacchetti, 1-i-491: chi la faceva... opulentissima e chi
chi la faceva... opulentissima e chi indebitatissima, chi prodiga e chi avara
... opulentissima e chi indebitatissima, chi prodiga e chi avara, di meretricia
e chi indebitatissima, chi prodiga e chi avara, di meretricia larghezza o di turpe
, 2-629: non s'invidia se non chi vive opulento e felice, né si
e felice, né si compatisce se non chi è travagliato. -sostant. -anche per
opulènzia), sf. condizione di chi dispone di beni materiali in grande quantità
tre alberghi. -con metonimia: chi detiene la ricchezza; le classi sociali
perché no? l'uomo stesso ma chi ne avrebbe / redatto o consultato l'opus
f. f. frugoni, 3-iii-313: chi dicesse a me, lasciandomi in balla
di certo / ne sembra di veder chi molto innanzi / brev'ora ancise, e
funebre. d'annunzio, ii-14: chi riconobbe le tue ore / sorelle de'
come sole. giamboni, 10-31: chi ha solamente buona fede, poscia che l'
. martelli, 1-61: non ha pena chi more, / ma chi consuma in
non ha pena chi more, / ma chi consuma in pianti i giorni e l'
di fango, / e disse: « chi se'tu che vieni anzi ora?
ch'egli è tuttora malvagio creduto / chi sol un'ora nel fallo è caduto.
natura e della vita. -anche: chi, in un'allegoria mitologica, assume
opportunamente. petrarca, 50-25: chi vuol si rallegri ad ora ad ora.
da me partire. anonimo, i-545: chi mi vede / di te crede /
; ci mangerebbero anco l'osso sacro; chi più ha, più vorrebbe; non
volte per caso estraordinario la vittoria a chi era ridotto in ultima desperazione. redi
de'medici, ii-210: ogni ora a chi aspetta pare un anno, / ed
passa l'ora. ibidem, 285: chi vuol vivere sano e lesto, mangi
, mangi poco e ceni presto e chi cena a buon'ora, non cena
non tornano addietro. -beato chi porta il giogo a buon'ora: per
. proverbi toscani, 241: beato chi porta il giogo a buon'ora.
, 146: non e molto lontan chi ti desia. / se vuoi ora,
loro amici e si mettono a ballare, chi li tiene? -in questa
, 24-1: ora à detto tulio chi cominciò eloquenzia et intra cui e come.
stagando in peyra o in cafà, / chi aora è sta compia. dante,
dante, inf., 28-3: chi poria mai pur con parole sciolte /
rettor., 24-2: a detto tulio chi cominciò elo- quenzia...,
(428): ma ora, chi si sarebbe tenuto d'informarsi, e di
: è pure esclamazione per rispondere a chi ci chiama o ci sollecita a fare alcuna
proprie mani / questo n'avene, or chi fia che ne scampi? antonio di
sp., 23 (386): chi son io pover'uomo, che sappia
, or allora è il pericolo, chi ne traesse niuna. -ora come
determinato al momento in cui si trova chi parla o scrive. petrarca, 62-9
microscopisti. e. cecchi, 13-165: chi vuol vedere coleridge oracolante: una specie
tono sentenzioso, con la presunzione di chi ritiene di essere infallibile o di prevedere
legione giornalistica non intendevo tanto alludere a chi ha già oracolato di sulle colonne delle
o non potette serrare tanto gli orecchi a chi gli manifestò pratiche che andavano attorno di
la quale, posta sotto il capo di chi dorme, fa che i sogni della
avreste poi quello che principalmente si desidera in chi consiglia: sapere et esperienza. g