incompetenti, è spaventoso! è spaventoso chi parla e s'impiccia di quel che
, orrenda megera, sai tu a chi parli? 3. entom.
vocabolario italiano. « i * 'un soe chi mi tenga ch'i'nun ti piedichi
andrea da pisa, xxxix-1-187: chi è colui che sia megianamente / docto
pinguedine naturale. « o himmè in chi ti raffidi! in quel meggio lì che
lor e in uomini prova / chi de vertù ben fornito si trova. dante
molte volte si mostra lieta per vedere chi la sa pigliare; e molte volte chi
chi la sa pigliare; e molte volte chi meglio la sa pigliare ne rimane in
12-68: non vide mei di me chi vide il vero, / quant'io calcai
memoria mi tradisce, e non so chi sia questo 4 giocatore di scacchi ',
etternale ardore. cavalca, vii-250: chi fugge colpa e la pena non canza
mei vince quant'è più penoso, / chi si conforta d'ogni cosa avanza.
non potea astolfo ritrovar persona / a chi il suo rabican meglio lasciasse, / perché
, 5-6: i meglio uffizi ingolla / chi canta in quilio il kirieeleisonne, /
si gloria / d'immutata esistenza, chi può dire?, / uomo che passi
n. 14. -a gara chi meglio meglio: impegnandosi in una vivace
delle case di siena, a gara chi meglio meglio, vennero in quantità di dugento
nobili delle case di siena, a gara chi meglio meglio, vennero in quantità di
parlando, si dicesse... chi meglio potè mettersi in assetto, meglio
minor danno. pulci, 18-17: chi fuggì prima, se n'andò col meglio
e'suoi pastori tengono modi, che chi peggio fa loro, meglio n'ha.
battaglia durò fin alla sera, / né chi avesse anco il meglio era palese.
! -sì, per certo; e però chi meno vi s'invesca meglio ne sta
abbandona [il mondo] nel meglio chi in lui si confida. segneri, iii-1-283
137: la povera sciantosa a chi fa male? / non vai meglio
disingannare que'ciechi, mostrando loro da chi venisser le grazie, e come egli
che nulla o poco / vole, chi meglio vole, ess'ammortare. ser
v. uovo. -non è meglio chi meglio non fa: soltanto le opere
; imperò dice che non è meglio chi meglio non fa. crusca [s.
.]: 'non è meglio chi meglio non fa '; si disse in
. avverb. in mei qui (o chi): qui in mezzo.
ritruovano; e come sarei io in mei chi, se io fossi perduto?
li mette mano: / dolce non dà chi troppo prieme mela. boccaccio, dee
palladio volgar., 4-18: ma chi 'l pone [il melograno] nella
molza, xxvi-2-23: non trovo con ragion chi si querele / di lei [della
per lo palato. soderìni, i-500: chi disse bianco [vino] disse dolce
rosa è divenuto mela cotogna': a chi è ingiallito in viso. = comp
adunasse egual vespaio. 2. chi vende mele. - in senso generico:
non fui mai giuntato se non da / chi ha detto di volere farmi ricco.
tassoni, xiii-443: questo ternario, a chi ben lo spreme, vedrà che riesce
uscio o le finestre: / che chi discerne il prun dal melarancio, / sa
stil da maneggiarlo ognuno, / perché chi non ci adopra gran destrezza, / d'
: -or dicami: / c'è qui chi si diletti di medaglie? j.
.. / son buone, a chi le piacen secche o fresche. citolini,
strali. rosa, 157: chi furberia non ha, fugga l'impegno;
a insinuarsi soavemente nel- l'animo di chi ascolta; che commuove, impressiona,
.). sercambi, 1-ii-536: chi parla onesto e contro al suo dir
l'individualità. de roberto, 1-177: chi aveva detto a quella lì di rivolgerle
né perde i suoi pregi, anche per chi sappia che è il prodotto di una
. qualità, condizione, aspetto di chi è melenso; sto- lidità di
non possano disonorare. fagiuoli, v-53: chi è quel melenso che non sa /
mostra anche figlio d'una melensa scioperaggine chi non sa ragionare a suo tempo.
manni, i-54: né è mancato chi reputasse come collettivi... laureto,
ecc. quando proverbialmente vogliamo dire che chi lavora non raccoglie per sé il frutto del
f. f. frugoni, v-387: chi si può affidar a se medesimo e
idioma). jbaruffaldi, i-63: chi sa che una volta questa voce [
sua, birbanteria degli altri, come chi, tombolando, incolpasse non le sue
di s. giuliano, ed è che chi di mattina vede l'immagine di s
sassi acuti e melmati, sa e comprende chi lo passa quanto sia grande il pericolo
varie melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno e s'infiammano
vergene maria. cafioni, xxxix-ii-20: taccia chi parla dii petrarca tanto, / ch'
. melòfobo, sm. letter. chi detesta la musica. = voce dotta
. bocchelli, 1-iii-415: senti poi chi parla di salute, quando che ti
. allegri, 193: come chi corre al palio ed ha il mellone.
'1 palio, si danno in premio a chi è l'ultimo. -dare
stritolava se ne aveva voglia, ma chi gliel'avesse toccata, sacristia d'olanda!
torsi, / cominciarono a fare a chi più tira. targioni tozzetti, 12-9-115:
mai se non femmine,... chi negli amici (benché sono amici!
iv-97: -qui manca una serratura vecchia. chi l'ha presa?...
. anonimo genovese, xxxv-1-756: chi menna tanta mercanzia, / peiver,
/ peiver, zenzavro e moscao, / chi g'è tanto ma- nezao, /
, / e spedane grosse e sotir / chi no se porean dir, /.
di ebano); si dice di chi sfrutta senza umanità e pietà l'opera del
opera del suo simile, specialmente di chi incetta e mercanteggia donne per la prostituzione
-mercante di parole o di frasi: chi fa un uso spregiudicato, a proprio
ai giocatori; vince i singoli premi chi possiede le carte uguali a quelle coperte
pontificio. rezasco, 621: chi, facendo professione della mercatura, era
guadagno pecuniario. cannoniera, 219: chi serve per utilità, fa più tosto
di oggetti disparati casca in terra. chi pensa più a combattere, allora? la
sicuri che non l'inganneranno; poiché chi oserebbe mercanteggiar bugie e vendere un'altra volta
. giusti, i-49: v'è chi sfonda gli scrigni o il capitale /
quali possono impedir la debita gloria a chi scrive: la posteriorità de'tempi, la
e sporchissime. non può servirsene che chi vi fa vita mercantile. foscolo, xviii-317
e dipendere dal bisogno di comprare, chi chiede, di vendere, chi offre.
comprare, chi chiede, di vendere, chi offre. -che fa parte dell'
mercantile; io chiamo tale quella di chi consuma il tempo suo in comperare et
, 4-i-691: senza altri ministri che chi rivegga se si fa opera buona e mercantile
, 9-76: avvi a'giorni nostri, chi noi confessa?, preponderanza visibile di
o lasciare il pensiero dell'opera a chi è in grado di intraprenderla. faldella
minuziosa esattezza. galileo, 3-4-361: chi volesse trattarla con voi, come si
225: non credere la tua mercanzia a chi la volesse sopra comperare. s.
ciptà che tutta la mercanzia e chi a loro atendea si dovessero raunare in
a'critici, mercanzia che non si trova chi la compri e chi la voglia in
non si trova chi la compri e chi la voglia in dono. baruffaldi, ii1-6
vero può toglier tutto 'l credito a chi le racconta, ma anco un momento di
. v. borghini, i-iv-4-259: chi fa professione di scrivere come per arte
reale. s. maffei, 4-2: chi di quest'ultima schiera è, il
della sua gioventù fa mercanzia / con chi ne fa, arrogante, or alto
il che molto importa per opporre a chi vuol mettere la mercanzia in stima.
[s. v.]: di chi nell'esercizio della sua professione sa farsi
saper vendere la sua mercanzia ': chi sa far valere la sua roba più di
l'impunità. proverbi toscani, 79: chi fa mercanzia e non la conosce,
mercanzia leggeri. ibidem, 174: chi è uso a mercanzia, non sa che
mercanziaccia sì di danno, / che chi n'ha, se potesse con suo
nausea / freni con l'acre reno / chi ne le cene pallide / cambia le
xxx-3-189: possa ancor più agevolmente aver chi / poti e vendemmi e zappi ed ari
alfieri, 8-137: creda al contrario chi lo allor vuol corre, / ché in
anni ei cerca. alfieri, 9-86: chi sei? che fai? son tutto
cerca / e tosto verrà fatto a chi ciò pensa / là dove cristo tutto
limitata. non è il caso di chi merca di se stessa, né di chi
chi merca di se stessa, né di chi sia innamorata. -mercarsi male:
4 l'ànno mercato bene ': chi n'à buscate e porta i segni.
alcuni mandando a mercatantare, e a chi somministrando di che potessero per altre vie
/ e nascuso fa 'l sottratto a chi i s'è tutto dato, / da
mercatanti. 3. per estens. chi esercita il cambio delle monete o il
concorsero da altre parti d'italia a rodere chi abbisognava di danaro, accolti favorevolmente col
gioiellieri. 4. figur. chi sa curare i propri interessi (soprattutto
) con onesta e lodevole diligenza; chi, presentandosi l'occasione propizia, sa
comandamenti di dio. 5. chi, per lo più con spregiudicata abilità
poi che colà drento / non sia chi vi discopra un po'meschino / e mercadante
magnanimo sdegno. borsieri, 31: chi è mai che possa tacersi alla vista di
-chi esercita il mercato di cose sacre; chi si macchia di simonia. savonarola
pandolfo fe'orecchie di mercatante a lasciare dire chi volle. g. morelli,
di la ditta galia, poi quelli de chi sarano le robe debino a rata pagar
ch'i'me ne cruccio, i chi sta con donna in chiesa a mercatare,
sm. (femm. -a). chi vende merci al minuto in mercato;
mercatino 'e 'mercatina ': chi di suo mestiere sta a vendere nel pubblico
pena si applica al fallito o a chi ha contratto col creditore nell'interesse del
che farà parer lo stato reo: / chi sì fia folle co'lui vengna a
le merci dell'intelletto, e sì come chi da tutti riceve, di tutti diventa
sp., 28 (475): chi aveva qualche quattrino da parte, rinvestiva
meo mercato. beicari, 1-25: chi più piglia de'beni terreni, n'ha
che desiderosissimo n'era baciccio, tosto a chi gliela fece, rispose. manzoni,
-rispose nunziata. -quello di dirmi voi stessi chi può avere bisogno d'un uomo a
/ che ognun ne compra: e infin chi n'ha in cantina, / per
mercato biasima. ibidem, 80: chi va al mercato e mente, la
e nuo- cono alla borsa). chi va in mercato e non è burlato,
per lo schiavo mercato, non per chi vende o per chi compra.
, non per chi vende o per chi compra. -con riferimento a valori
: o juda traditore e maledetto, chi ti ha fatto tal mercatore [del sangue
gradi vende de fumane vite / a chi per precio grand'e a chi per poco
/ a chi per precio grand'e a chi per poco. benzone, 82:
alleanze. papini, v-417: « chi bacerò è lui, pigliatelo e menatelo
che si riferisce alle attività mercantili o a chi è dedito a tali attività; commerciale
intermediari. -anche: la professione di chi è dedito al commercio.
etti, 6-268: gli uomini studiano chi armi, chi lettere, chi arti,
: gli uomini studiano chi armi, chi lettere, chi arti, chi mercatura,
studiano chi armi, chi lettere, chi arti, chi mercatura,...
armi, chi lettere, chi arti, chi mercatura,... unicamente per
lettere inedite, 11-88: troppo arricchirà chi fa negozi di mercatura con v. s
6. figur. atteggiamento di chi scende a patti e accetta compromessi disonesti
prov. proverbi toscani, 80: chi sa perdere congiuntura, non s'adatti
: ospiti, gioia sia con voi. chi siete? / donde venuti? a
tipo disparato. -ricevitore di merce: chi è incaricato di prenderla in consegna al
più da vender le mie merci. / chi ha dovizia d'anni, / compra
prov. proverbi toscani, 80: chi sa celare in parte i desir suoi
enzo, 221: prego suavi / piatà chi mov'a giri / e faza in
dio per sua grazia di donare a chi osserverà la legge sua, sia il
fia soave riso. fiacchi, 1: chi mercé del beneficio prende, / sua
, la mercé delle leggi, avranno chi gli trarrà delle rapaci mani de gli
sangue. landolfi, 2-19: povero chi sta alla mercé delle serve!
e la mente. cino, iii-100-30: chi mi facesse -far pur una morte,
, dura mercé, / fuggo da chi si strugge / e seguo chi mi fugge
fuggo da chi si strugge / e seguo chi mi fugge: / dona tal premio
satiri alle fattezze. forteguerri, iv-315: chi fa per forza quello che ha da
forte mercé. ariosto, 1-50: chi nell'acqua sta fin alla gola, /
, per mercé, colleghi ornatissimi, chi sarà di così forte volere da ripromettersi di
: generosa! tu rendi mercé / a chi vita morendo ti dié.
mai non è sazia, / a chi col core, e col sembiante umile /
g. c. croce, 145: chi non dà la sua mercede all'operaio
mercede, qualunque siasi, offertagli da chi l'impiega. serao, i-1071:
. cavalca, 6-1-310: se noi amiamo chi ci ama, niuna mercede n'abbiamo
il non aver fra noi niente più chi più merita che chi meno, quanto a
noi niente più chi più merita che chi meno, quanto a un estrinseco riconoscimento
a un estrinseco riconoscimento; avendo veramente chi il vuole quel più e quel tutto
, o merito che vogliam dirlo, a chi non basta sì che gli tolga affatto
ariosto, 28-88: non sa da chi sperar possa mercede, / se gli fanno
tanta inestimabil fede. ariosto, 16-2: chi si truova in degno laccio preso,
: -beato, anima bella, chi te vede! - / voi mi chiamaste
sono pur ne le extreme mercede di chi sì onoratamente porta in franza la corona.
1-ii-232: a casa mia si dice: chi ha fretta / se ne vada.
tasso, 8-4: deh, sia chi m'introduca / per mercede, o guerrieri
. m. zanotti, 1-4-369: chi non sa che l'amore non è mai
il tiranno] ancora la mercede a chi lo serve in casa, come merita
ecco bella mercede che rende cristo a chi tanto lealmente lo serve. -per
): vede perfettamente onne salute / chi la mia donna tra le donne vede;
penna mercenaria e lasciate il posto a chi lo merita più di voi.
modi di azione. pavese, 8-150: chi denunci l'immoralità dell'amore mercenario,
con quanto disvantaggio si pone a combattere chi ha seco galee mercenarie contra chi ha le
combattere chi ha seco galee mercenarie contra chi ha le sue proprie. d'annunzio
cambio di un compenso in denaro; chi vive della retribuzione tratta dal proprio lavoro
di fattori e di mercenari, impoveriscono chi li possiede. longano, xviii-5-387:
servizio di gruppi politici o economici; chi faceva parte di una compagnia di ventura
collo schierarsi col più forte, con chi paga meglio. = deriv.
conducendo a bottegai sacchi di pepe, chi balle de panni londreschi e chi altre diverse
pepe, chi balle de panni londreschi e chi altre diverse merciarie. ramusio, i-323
siete anche voi della razza di chi ha purgato la lettera a timoteo?
. f. casini, i-149: chi accumulò la manna, se avesse o
ora si sviglia / della mercuriale siringhetta / chi di argo adormentò le cento ciglia.
valori medi ottenuti, sono utilissime a chi compera e a chi vende, a chi
sono utilissime a chi compera e a chi vende, a chi produce, a
chi compera e a chi vende, a chi produce, a chi negozia ed a
vende, a chi produce, a chi negozia ed a chi consuma. oriani,
produce, a chi negozia ed a chi consuma. oriani, x13- 221:
in decozione. ariosto, 15-70: chi mai d'alto cader l'argento vide
biacca. 3. figur. chi è dotato di straordinaria agilità, flessuosità
'ha il mercurio vivo addosso'; di chi non si ferma mai; che anco dicesi
che è merda? ': di chi affetti disprezzo per una data cosa.
.. è e'però vero che chi mangia la merda del galletto diventi indovino?
per ischerzo di un ridicolo indovino o di chi vuol professare di sapere le cose future
è cascato in un merdaio ': a chi, dopo tanto pensare e sceglier partiti
-a). disus. spreg. chi è addetto a ripulire le strade dallo
, a quel merdino che si crede chi sa cosa, dagli giù.
mano al petto, / ve e chi mandò ne la spartana terra / l'adultero
uno stile tutto suo: nuovo per chi non abbia dì e notte alla mano
nessun l'altro intenda, / e chi volesse pur filosofare, / dato gli sia
/ sotto gli olmi di permesso, / chi le guida ed a che fine.
e adiutrice dei suoi adulteri, e con chi la faceva tutto il dì mille merenduzze
un banchetto. lippi, 2-48: chi fa le merenducce in sul bavaglio: /
le merenducce in sul bavaglio: / chi coll'amico fa a stracciabburatta: / chi
chi coll'amico fa a stracciabburatta: / chi all'altalena e chi a beccalaglio:
stracciabburatta: / chi all'altalena e chi a beccalaglio: / va quello a pedrellucce
disoneste, e i conforti delle quali conducono chi l'ascolta, non a sanità di
di fornicazione. cavalca, 18-256: chi corrompe questo suo tempio [il corpo
petrocchi [s. v.]: chi non paga la meretrice, paga il
settembrini [luciano], iii-1-19: chi fosse vissuto nel secondo secolo, non
: invano adorna il meretricio stile / chi non guardò dal fango illeso il core
opmergoglione guittone, i-3-70: chi vole ricco venire cade in tentas- sione
'l caldo sotto quelle merie, / chi si trawolle, chi siede e chi giace
merie, / chi si trawolle, chi siede e chi giace. salvini, v-403
chi si trawolle, chi siede e chi giace. salvini, v-403: '
meridiano. cecco d'ascoli, 224: chi da quel cerchio secondo, / che
i caratteri somatici o psicologici propri di chi è originario del meridione. l
plur. m. -i). chi si dedica allo studio e alla trattazione dei
: se voi pur volete ch'io dica chi è la più bella di voi,
. un arbore dai rami fronzuti, chi abbisogna di ombra venga e meriggi.
altari. bibbia volgar., vii-600: chi entra per la via della porta del
. meriggióne, sm. letter. chi ama oziare (in partic. durante
ore più calde del giorno); chi va bighellonando senza nulla concludere; fannullone
[le fronde d'alloro] facevano chi n'era meritamente incoronato. bisticci,
fin che con l'arme diffinito sia / chi la donna aver de'meritamente. celimi
, 80: il cavaliere alamanno, per chi non l'ha conosciuto, era grande
da barberino, ii-393: veggio bene / chi maior tene / noia, pena e
. fagiuoli, vii-9: il cielo a chi ha più soldi non si vende:
cariche del mondo, / che l'ha chi men le merita e più spende.
tuo sorriso. jahier, 127: chi sono io, superiore? / questi saluti
sono io, superiore? / questi saluti chi li ha meritati? -assol
a reputare che meritino più quegli in chi concorre il giudicio di più numero.
78: non v'era... chi meritasse in que'tempi d'esser letto
tua beltade / umilmente si prende e chi te adora / quel degno ne è,
lettori, par certo che debba meritarla chi si mette a lottare con un originale
vista del desinare suol pur dare a chi se tè meritato con la fatica.
e indulgenza. bronzino, 1-1: chi crederebbe mai ch'esser dappoco / potesse
vi-788: quest'e peggio merita / chi cerca altrui servir, e può star libero
vita nuova, 8-11 (51): chi non merta salute / non speri mai
: l'anima mia tentata / or chi l'aiuterà? / aiùtati, meschina,
. guittone, xvii-147-48: dio, chi l'ama, merta ciento tanto. iacopone
e al celeste sito / meritar prima chi prima ha servito. andrea da barberino,
che ogne bon servire è meritato, / chi serve a bon signore a piagimento.
] alquanto tempo in vinegia e investigato chi era divisioso di ducati per prestare,
. prov. leonardo, 2-131: chi non stima la vita, non la merita
merita. proverbi toscani, 84: chi soffre sei merta. pavese, 3-158:
trova la moglie che merita. — chi non mi vuole non mi merita: a
: a esprimere sdegno o noncuranza verso chi mostra di non apprezzare i nostri meriti
un meschinaccio servidor mio pari? / chi non mi vuol, non mi merita
: come diceva mona berta, / chi non mi vuol, segn'è che non
merta. proverbi toscani, 352: chi non mi vuol non mi merita. (
mi vuol non mi merita. (a chi mostri non si curare di noi)
da che mertatamente / non serve a chi l'ha onorato. masuccio, 15:
chiunque l'è più vicino senza veder chi è quel tale, che gli riceve,
: il biasimo star dee lontano da chi scrive cose meritevoli di commendazione. muratori
non mi hai scritto ': or chi è più meritevole di questo rimprovero? manzoni
/ e meritevol di maggior supplicio / chi ha cercato occi- derlo ha commesso.
. albertano volgar., ii-203: chi fa contr'a ragione, meritevolmente e per
, sf.). condizione di chi è degno o ha diritto o può aspirare
o di riconoscimento dovuto o tributato a chi ne è degno o ne ha
grave percossa / mazor cha carco, chi porti l'effante / de uom,
1-4-14: il merto di ubbidir perde chi chiede / la ragion del comando.
comando. leopardi, i-20: anche chi è veramente grande, sa pesare adesso
è... mal merito a chi perde dio per qualunque carnale o mondano
mondano diletto, bene l'ha certo peggiore chi 'l perde per mormorare e darsi malinconia
frutto / mieto; e tal merito ha chi 'ngrato serve. giov. cavalcanti,
di risarcimento e di indennizzo) a chi ne ha diritto per l'opera e
e per i servizi prestati o a chi ne è degno per il comportamento e
, 8-1 (228): chi volesse più propriamente parlare, quello che
da voi fuggir propose, / come a chi parve, e nel ver vide cose
buona giustizia. foscolo, v-18: chi era sì pazzo da rapire al piacere le
onore al vero merito, non sapete con chi va a letto insieme?
merito un'azione che è derivata forse da chi lo sa? -avere merito a
segreto però, di riunirci / malgrado di chi contro al nostro merto / ebbe possanza
berni, 21-4 (ii-162): chi amato non ama, e non dà
e non dà merto / a chi lo serve, è ben un gran sciaurato
! [la bara]. a chi debbo venderla? e poi, lo sapete
meritamente. calo, lvi-143: chi 'l piantò nel fin giunga a quel
, 1-42: non mancò mai giustizia a chi l'aspetta, / e anco quel
. segni, 11-3: bene è forse chi dubita se l'azion virtuose,
. merlàio, sm. tose. chi tende trappole fatte con lacci tesi fra
vita, sgridandolo 'férmati, a chi dico? meco non vai far il
questo, con questi panni. e chi me li compra, qui?
merlettàio, sm. letter. chi si immerge in elucubrazioni confuse e complicate
volle la consulta che fossero spartiti a chi meglio filasse o tessesse la seta o
la seta o la lana, a chi meglio conducesse le opere dei merletti.
: * aspetta il merlo ': di chi ha l'abitudine di star a bocca
. b. corsini, 1-46: chi non piglia del ben quando può averlo
montasse in su le diete mura, chi con marsecuri, chi con sicuri, chi
le diete mura, chi con marsecuri, chi con sicuri, chi altri ferramenti,
chi con marsecuri, chi con sicuri, chi altri ferramenti, chi colle mani,
con sicuri, chi altri ferramenti, chi colle mani, a disfare i merli di
s. bernardino da siena, 508: chi la monda a merli [la pera
a merli [la pera], chi a bisce. burchiello, 89: mandami
fin ch'ai cominciare / e ancor chi vuol fare / merli o trovar lo fondo
, che si lascia facilmente abbindolare; chi ha subito una truffa o un raggiro
vuotar la borsa più che si può a chi è poco pratico e merlotto. lippi
, abile, esperta. -anche: chi sa fare il finto tonto. manzoni
non già angeli, ma visi, di chi merlucci, chi di strivergna, chi
, ma visi, di chi merlucci, chi di strivergna, chi di borlanga.
chi merlucci, chi di strivergna, chi di borlanga. savinio, 10-9: taluni
, 1-9: senza le donne, chi avrebbe immaginato quei merluzzi, che ciamansi
par., 9-114: tu vuo'saper chi è in questa lumera / che qui
. canigiani, 1-46: rade volte chi ha l'animo mero / in tuo
vitipero. b. davanzali, i-216: chi ha voluto con lui tradire la republica
la republica... puniscasi: chi gli è stato mero amico, e
. del carretto, 2-112: chi de vendicarsi ha fermo intento / par
, 4-67: a noia m'è chi subito non toglie / di mano il vino
la sete colui che mesce io bere a chi à sete. sacchetti, 176-8:
mescere. fazio, v-11-4: come a chi ha sete è buon ch'om mesca
dico che gli è bene / a chi ha brama porgergli de l'esca. boccaccio
fare, / e no rifiuto mai chi a me mescie / porgiendo cosa che
acqua mesce. genovesi, 147: chi si contenta del grado di felicità che
guerra. giraldi cinzio, iii-14-54: chi dardo, chi secur, chi spada
giraldi cinzio, iii-14-54: chi dardo, chi secur, chi spada impugna / e
: chi dardo, chi secur, chi spada impugna / e ognun, quanto più
nel chianti quando vendono il vino a chi poi lo rivende a minuto, dicono che
meschinello. boiardo, 1-3-46: or chi saprà mai dir come si dole / la
'chi te lo mesce? ': a chi è sempre briaco. = dal lat
cattaneo, iii-265: che direste di chi avesse in carta e in disegno bellissimi
'l'essere meschino; condizione di chi è tormentato dalla mancanza del necessario e
necessario e da bisogni assillanti o di chi si trova in gravi strettezze, in
: e forse che ha figliuoli per chi e'faccia tanta meschinità, - =
produci ancor poponi e fichi / per chi ti disonora e t'assassina? -di
molti restar per le caverne, / chi morto e chi iferito e chi meschino.
le caverne, / chi morto e chi iferito e chi meschino. 2
, / chi morto e chi iferito e chi meschino. 2. intimidito,
luogo). boiardo, 1-9-31: chi senza capo va, chi senza braccia,
, 1-9-31: chi senza capo va, chi senza braccia, / piena è di
. leggi di toscana, 10-5: chi fussi meschino, per vivere e dar
londra], più che altrove, chi è creduto meschino, lo diventa: chi
chi è creduto meschino, lo diventa: chi lo è forse, ma non è
volte i meschini abbandonati nelle carceri e senza chi pigli la difesa delle loro cause e
gozzi, 1-245: mi chiese / chi fossi; io tenni tesser mio celato.
un uomo privo di generosità, ecco chi è azzali. parla di mio padre come
l'animo meschino. campanella, 4-563: chi troppo si travaglia d'altrui miserie e
ed inaccordabili onninamente le operazioni intellettuali di chi vive tre mesi fra le nebbie con
mesi fra le nebbie con quelle di chi ne vive sei, è puerilità tanto
non veggio, / meschino me, chi m'ha percosso a morte. cambini,
infelice, non è questa colei con chi ho contrattato il matrimonio. baldovini,
mazzini, 1-225: non so chi definisse l'uomo: un animale che
un meschinàccio servidor mio pari? / chi non mi vuol, non mi merita;
g. gozzi, 5-55: 0 chi soccorre questa meschinaccia / d'anima afflitta
questa meschinaccia / d'anima afflitta, chi le dà magiare? parini, 717:
: e quali hanno alte torri dove monta chi con alte voci chiama el populo,
sacchetti, 87-17: è mala mescianza a chi è mal costumato. = dal
la vite non pò fare / e chi noi meseda ben cum la terra / farà
, vecchie. sigoli, 176: chi porta la lettiera, e chi bacini e
176: chi porta la lettiera, e chi bacini e le misce- robe di dommasco
sm. (femm. -trice). chi travasa un liquido in un recipiente.
retorici veri che nel fondo dei dialetti, chi sappia cercarlo, trova l'accento e
vostri componimenti. berchet, 1-20: chi volesse poi soggiungere che, anche fra
i-40: per arte mescolando il rame chi con oro, chi con argento e chi
mescolando il rame chi con oro, chi con argento e chi con istagno.
chi con oro, chi con argento e chi con istagno. magi, 88:
. casaregi, 278: non v'ha chi meglio sappia / novelli mescolar colori.
qualche congiuntura di far del bene a chi aveva tanto patito. carducci, iii-14-145:
professò li tre requisiti da brasida in chi nell'armeggiare si mescola: volere,
medesimo tetto i generi delle morti: chi moriva arrabbiato dalla fame, chi stupido
morti: chi moriva arrabbiato dalla fame, chi stupido dalla febbre, chi pallido per
fame, chi stupido dalla febbre, chi pallido per difetto di nutritiva sostanza,
pallido per difetto di nutritiva sostanza, chi livido per petecchiali macchie. 17
combattevasi in acqua, in terra: chi feriva, chi cadea; pieno era lo
, in terra: chi feriva, chi cadea; pieno era lo stagno di sangue
: innanzi a quella ultima vittoria, chi considererà bene l'ordine di queste guerre
miscelati. cantini, 1-29-90: chi vorrà poi fare il pane di biade,
lunardo del guallacca, xxxv-1-291: foll'è chi quivi s'erra: / chi saglie
è chi quivi s'erra: / chi saglie 'n alta serra, / uop'è
valc'a mescólpa / amor: guai chi amonte. = comp. dal
è de la mente porta, / chi 'n midire mai parvo, / chi 'l
/ chi 'n midire mai parvo, / chi 'l san dimando parvo. chiaro davanzati
i numeri dei giorni, come quelli a chi mancasse la loro perfezione e supradistinzione del
come / pesa il gran manto a chi dal fango il guarda. bibbia volgar.
: passarono mesi e mesi: e chi sa quanti altri ne sarebbero passati se
a tanti del mese'si dice di chi, aspettandosi una cosa, e tenendola per
quello che stagna nelle vene del mesenterio e chi dicea mesenterica ella [la febbre] sia
ella [la febbre] sia, / chi del fegato delle altre viscere naturali,
consacrato e può essere celebrato solo da chi è insignito dell'ordine del presbiterato;
messe novelle mi sono troppo sospette a chi le cerca. pallavicino, ii-235: il
'va'alla messa! ': a chi ci racconta cose che non crediamo.
divino (ed è ufficio proprio di chi è insignito dell'ordine del presbiterato).
messa '): la prima messa chi è ordinato prete. 'il nostro abatino
antognotto, di scienzia avete, / ditemi chi fu pria la messa o 'l prete
né a predica » dicesi proverbialmente di chi è senza religione. -non dire
mezze le messe. passeroni, iii-52: chi ad amare in tal guisa mi volesse
le colpe di alcuno, accusarlo a chi può punirlo. così per esempio:
la chiesa è grande. (a chi mangia molto)... alla messa
tutte le panche son prese. (a chi non trova più da fare in un
sm. (femm. -a). chi è incaricato di recare un messaggio o
: ei pria s'inchina, indi chi sia richiede / al santo messagier del
. petrarca, 119-108: canzon, chi tua ragion chiamasse obscura, / di'
tono solenne, pronunciata o trasmessa da chi detiene un potere civile o religioso o si
e in versi, aprire una campagna contro chi ha le stesse formule scritte sulla sua
e della sua rosalinda maggior contezza a chi m'ascolta. metastasio, 1-i-1173: sì
sul suo messale. gozzano, 1-27: chi fu l'anima sazia / che tolse
in battaglia. marino, xiii-117: chi sa se mantoa ancor nutrisce e serra
. nievo, 628: per chi cerca novità ad ogni costo, la messe
vostra messer sì. 6. chi esercita un'autorità; signore, padrone;
, /... / disse: chi bussa là? non c'è messere.
anzi con dispregio che no: quasi chi parla o non sappia il nome proprio
d'arte. -per simil. chi era chiamato a presiedere un'associazione,
le fosse non si fanno mai; e chi ha dato i quattrini si gratti il
sella, / si vende per messia / chi nacque pulcinella. g. ferrari
cicognini [in panciatichi, 98]: chi di pranzar con voi cerca e desia
. -in partic.: atteggiamento di chi si considera depositario e annunciatore di verità
con cui talora si alterna. v'è chi modificare nella propria messinscena per servir
paiono a me ben cortesie vote: / chi tal mession fa ben, lo tengno
. 8. mésso2, sm. chi è appositamente incaricatodi riferire notizie a voce,
di corrispondenza, corriere. -anche: chi è inviato in missione, con incombenze di
-potete spiegarci che ci facciamo qui? chi deve venire? -un messo del vescovo
di sventura o di cattivo annunzio: chi reca notizie funeste o tristi previsioni; chi
chi reca notizie funeste o tristi previsioni; chi si presenta come apportatore di malaugurio.
che ci mise quando ci fece. chi adunque v'ha gioia? già savio uomo
'o * messo dei morti ': chi era di que'ministri o messi stipendiati
messo comunale, al sagrestano, a chi vi pare e piace. de roberto,
è colui che me inviò a sapere chi mai sia questo che conducevi ferito.
il mandato ': quando non torna chi s'è mandato a cercare un altro.
la principessa sorrise mestamente, come di chi credesse guadagnar a non esser veduto.
vogliono mestare. fagiuoli, iii-7: chi pigliar da sé vuole ogn'impiccio / e
9. con valore di inter. mesti chi vuole: a indicare indifferenza, disinteresse
/ per far l'ufizio mio; mesti chi vuole. 10. locuz.
, / che d'ordinario è di chi mesta il frutto. bianchini, 1-99:
e region. -torà). chi rimescola o rimesta un composto.
di polenda. 2. figur. chi, per conseguire i suoi fini, si
taxer / e pur si mesteso ingana / chi, senza guagno alcun aver,
vari colori, come più piace a chi opera. ma per darvene un esempio,
(femm. -trice). pitt. chi macina e stempera con olio i colori
e stempera con olio i colori; chi applica la mestica a tele e tavole
v.]: 'mesticatore ': chi prepara o vende mestica. chi tiene
: chi prepara o vende mestica. chi tiene una mesticheria. soffici, i-128:
per l'onestà e la moralità di chi la pratica. pea, 7-301:
mestieràio, sm. spreg. chi abbassa la propria funzione intellettuale a livello
mestiere. mestierante, sm. chi esercita un'arte manuale, un mestiere
un mestiere, un'attività artigianale; chi vive del proprio lavoro; operaio,
e il genio. 2. chi esercita una professione intellettuale, artistica o
creativa (e con risultati mediocri); chi ha una certa abilità tecnica priva di
abilità tecnica priva di ispirazione artistica; chi ha un ritmo di lavoro troppo intenso
di mestierante. 3. chi possiede a fondo il proprio mestiere;
bassi mestieri ', così detti da chi forse ha l'anima più bassa de'più
-per estens. opera fornita da chi esercita un'attività manuale; prestazione d'
occupato ne'mestieri. -per metonimia: chi esercita una determinata attività manuale.
mestiere): l'occupazione remunerata di chi, per lo più al tempo delle
dall'umile istituto delle persone sacre, chi noi vede? p. verri, xxiii-
marinaresco. forteguerri, 13-9: a chi fa il mestier del navigante, / domandar
mestieri al mondo, i quali fruttino a chi gli fa in tutte le stagioni dell'
non però tant'animo / ho, sapendo chi carro, un'aquila, leggiermente volando,
, 10-195: un mestiere pericoloso per chi l'esercita, così pur anco la mia
tecnicamente intesa, rivelandomi è pericoloso per chi se ne serve. leti, 5-i-401:
alfieri, 5-273: bastami sol che chi ha i du'occhi il veda, /
: un po'di mestiere a chi ne vuole. battesio, 1722: «
balcon s'allargan le bandiere / per mirar chi laria ha meravegliosamente ben operà el so'mestier
e de'confessori e de'consiglieri, ché chi detto gli avesse una volta una verità
verga che si rivolgesse e ribellasse contra chi tagliolla dall'albero, pulilla e lasciolla
, frangente. guittone, i-27-42: chi non vale approva di non valere e
non vale approva di non valere e chi vale perde valore in agio; ma inn
tal mestiero: / o dante mio, chi mi t'ha rubato?
mestiere!: perentorio invito rivolto a chi si mostra totalmente incapace di svolgere una
g. c. croce, 2-52: chi segue i sentieri / della virtù guadagna
ai filologi di mestiero ma naturale in chi ama gli studi e le lettere umane sol
. gozzano, i-116: e vedon chi sa quali tarli i vecchi saputi..
mestiere? -fare il mestiere di chi non ha mestiere: trovarsi nella necessità
un forestiero / farà il mestier di chi non ha mestiero. -fare il mestiere
, gli omicidi e i negromanti, se chi ha la spada della giustizia in mano
]: io vorrei dare soddisfazione a chi s'intende del mestiere. f. f
in prosa (e facilmente il conoscerà chi s'intende del mestiere) con qualche non
giuglaris, 2-281: non vuol brighe chi è abile e non si ingerisce se non
è abile e non si ingerisce se non chi non sa il suo mestiere. saccenti
fare? alvaro, 17-411: c'è chi aspetta un anno intero per guadagnare
[s. v.]: 'chi fa più d'un mestiere, l'acqua
attinge nel paniere ', e vale che chi attende a molte cose, non ne
-chi fa l'altrui mestiere (o chi esce fuor del suo mestiere),
zuppa nel paniere: si affanna inutilmente chi pretende di svolgere un lavoro o fare
bellincioni, i-217: non sai che chi vuol far l'altrui mestiere, /
b. corsini, 2-23: a chi vuol degli dei fare il mestiero, /
lui. fagiuoli, iv-37: finalmente chi fa l'altrui mestiere, / dice
zuppa nel paniere '; e vale che chi entra nell'altrui professione, diffìcilmente vi
senza frutto. proverbi toscani, 174: chi esce fuor del suo mestiere, fa
ch'appare a manifesti segni / vivo chi vive, e senza vita il morto,
volgendo, mi rimango eguale / a chi sognando altro piacer si desti. pananti,
noi: è dolore più grande per chi, pigliando a dime le lodi, ha
sepolto il coro. algarotti, 1-ix-313: chi 'l vago stil ti diede e chi
chi 'l vago stil ti diede e chi la mesta / voce del greco, or
taciturno, / esangue tronco, e chi 'l pettine ebumo, / onde italia
. c. bini, 1-237: per chi guarda dalle sbarre d'una prigione,
e lugubri. pananti, i-439: di chi quel solitario tumuletto / che siede all'
fila e riconciaci e'panni, / chi rattacona scarpe e chi fa mestole.
e'panni, / chi rattacona scarpe e chi fa mestole. soderini, i-473:
disse allora donna mestola: -e chi ve ne gastigò così? idem, v-249
. faldella, 8-85: lascino fare a chi ha la mestola in mano.
il mondo, come e'vuole / chi n'ha che fare, e chi ha
/ chi n'ha che fare, e chi ha la palla in mano / e
le forche e di finocchi / pascer chi mi fa grasso, e far che 'l
gli eventi. cantù, 319: chi era la mestola di tutta quella faccenda
»: cioè far ritornare in ballo chi ha invitato. allude al ballo rusticale,
mestola o la consegna di quella, quasi chi ha quella abbia lo scettro e 'l
.]: diciamo in proverbio: « chi ha la mestola in mano si fa
a suo modo »; cioè che chi si può far la parte da sé,
più adatto a giudicare una questione è chi vi è interessato direttamente. rosa
sm. (femm. -a). chi fabbrica o vende (per lo più
. v.]: * mestolàio': chi fa o vende mestole e arnesi simili
, come simbolo di autorità, a chi deve dirigere la danza (cfr.
o 'rifarsi dal mestolino 'dicesi di chi, mettendo su casa, ha bisogno di
il potere o passare dalla parte di chi lo ha. cantoni, 569:
: dicono... / che chi obiurga se stesso, ma tradisce / e
minestra degli altri, bisogna rispettare almeno chi ha il mestolo in mano. 8
v.]: * mestolone ': chi ha le lunghe mestole, chi picchia
: chi ha le lunghe mestole, chi picchia facilmente o tocca volentieri la roba
v.]: dirà un popolano a chi lo chiama povero: « povero io
perché ancise la fiera d'erimanto, / chi potrà mai con si sublime canto /
iv-326: si può chiamar felice / chi giunger non potendo all'alta meta, /
meta o termine appoggiato: / e chi col dardo al segno più vicino /
affetti umani. alfieri, iii-1-32: chi potrà pure asserire che l'ambizioso in repubblica
suo desio. 7. condizione di chi è vincolato da limiti intrinseci e ha
meta, quella che pare all'estimazione di chi ha il carico. g. r
oh mille volte fortunato e mille / chi sa por meta a'suoi pensieri, in
oltraggiatore a morte ei pose, / chi è che meta a giust'ira prescriva?
in bei lavori esperta / donzella a chi primier tocca la meta. -toccare
deh fate far per legge / che chi ha moglie e vuole esser poeta,
saccheggiati que'luoghi. chiari, 3-12: chi trat- tien la mano / sulla metà
iii-1-116: disse... assai chi chiamò la madre la metà dei figliuoli.
scienza. tarchetti, 6-ii-399: - chi avremo a cena con noi? - chiese
dà dell'inquietudine / il timor che chi ha prese una alla volta / le cose
e somma mente giovevole per chi vuol poscia applicarla a meditar sulle
g. gozzi, i-28-4: v'ha chi mi raccomanda a non entrar in materie
non annoiare altrui, e v'ha chi non sa tirar innanzi perché non s-abbatte in
. c. bini, 1-65: chi è convinto coscienziosamente d'un sistema cattivo
un sistema cattivo, vive tranquillo come chi è convinto d'un buono; non
manzoni, fermo e lucia, 210: chi avesse detto che quello era un male
sognatore metafisico. -sm. chi ha un interesse e una propensione presso
far festa 'per 'resistere ': chi usasse in latino questa metafora commetterebbe italianismo
gabbia. muratori, 11 105: chi metaforicamente ha chiamato l'uomo una bolla
dirsi vestito di cristo... chi si risente per lo fischio di una sferzata
(plur. m. -i). chi si patrizi, 1-i-153: uno ariano.
. metaiòlo, sm. dial. chi sistema le balle di paglia e i
, sm. ant. e letter. chi lavora i metalli. - anche
lavora i metalli. - anche: chi ne saggia la purezza. groto
, sm. ant. e letter. chi lavora i metalli: fonditore, fabbro
, altri pedoni e altri cavallieri, chi vittuaglia e chi metallo. tansillo,
e altri cavallieri, chi vittuaglia e chi metallo. tansillo, 1-67: io
: percuotono con forza il timpano di chi ascolta e ne riportano una fissa attenzione
intesse monti a monti / contra a chi piagne irrevocabil fallo. passerelli, lvi-362
al polo. papini, ii-793: chi ha l'animo d'altro metallo,
ha l'animo d'altro metallo, chi ha la tempra fucina, chi ha corso
, chi ha la tempra fucina, chi ha corso la vita su diverse rotaie
personali. castiglione, 92: chi è riuscito pazzo in versi, chi in
: chi è riuscito pazzo in versi, chi in musica, chi in amore
versi, chi in musica, chi in amore, chi in danzare, chi
musica, chi in amore, chi in danzare, chi in far mo
chi in amore, chi in danzare, chi in far mo resche,
resche,... chi in cavalcare, chi in giocar di spada
,... chi in cavalcare, chi in giocar di spada, ciascun
derandone le caratteristiche e le proprietà chi micofisiche, meccaniche, tecnologiche
voce dotta, gr. pieraxxoupyót; 'chi lavora i metalli'. metalmeccànico,
de nores, 1-ii-2- 367: chi vide mai nascer un agnello che poscia nel
favole. fagiuoli, ix-50: paiono a chi l'ascolta veramente / strane le metamorfosi
, 6-58: specialmente ciò avviene a chi si scuopre cotanto instabile e pieno di metamorfosi
. metanière, sm. industr. chi presta la propria opera nell'industria estrattiva
resero antipaticissimo. 2. sm. chi si occupa di politica in modo puramente
. 2. per estens. chi vive in un luogo diverso da quello
da quello in cui è nato; chi è originario di un altro paese;
è originario di un altro paese; chi è cittadino straniero, chi appartiene a
altro paese; chi è cittadino straniero, chi appartiene a una nazione estera (e
il vino. panzini, iii-821: e chi l'ha chiamato questo meteco, che
dal gr. fxéxotxot; 'chi cambia casa '(con allusione alle fasi
par che nascano in cielo, hacci chi legga / nulla delle meteore? n.
fenomeno sismico. genovesi, 1-i-124: chi potrebbe resistere al tremuoto? ogni forza
. pirandello, 8-417: didina, chi sa! poteva anche dar nell'occhio
. (plur. -gi). chi studia i fenomeni meteorologici ed è addetto
sulle previsioni del tempo. -anche: chi fa previsionisulle condizioni climatiche di un determinato
, a la pena di x libbre per chi facesse contra e ogni volta:
, sul latifondo siciliano, che raccolga chi ha seminato. in giugno accampano, al
provvederli da provincie più vicine; e chi non si trova in grado di far ciò
3. agg. tipico, caratteristico di chi è nato da genitori di razza bianca
rigidi, di quella rigidezza angustiosa di chi fa tutto a puntino, con meticolosità.
servizio. piovene, 3-68: « chi è rimasto con la signora? »,
a correggere? ojetti, ii-479: chi non conosce la pittura di vittorio corcos
lo zelo che pietro thouar partecipava a chi fosse degno della sua amicizia: amore
o. rucellai, 2- ^ 3: chi non cammina per la strada battuta e
. sport. nel gioco del calcio, chi è fautore o pratica la tattica basata
compiti difensivi e offensivi. 4. chi in giochi d'azzardo (lotto, totocalcio
della forza [del discorso] a chi non è forte è... la
bu bu / ed il romor di chi caldaie fa, / e lungo dir che
il metodo. ungaretti, xi-286: chi venga [in olanda] dal belgio
, 2-i-144: il segreto del maestro (chi non lo sa ormai?) è
usciam da cena, / dicendo: chi è cristian dice il rosario, / intuona
lunghi anni: non rispondo mai a chi sprezzo. deledda, iv-708: la bambina
, vi è un gran dire. chi preferisce le congiure e le sètte, chi
chi preferisce le congiure e le sètte, chi la pubblicità, chi la legalità.
le sètte, chi la pubblicità, chi la legalità. d'annunzio, iv-1-116:
come io credo, dal greco; e chi qua e là ne va tracciando i
: questa necessariamente esser dee metrica a chi scrive poesie e in vano vuol nome
poesie e in vano vuol nome di poeta chi compone senza verso. s. maffei
. il * quintale metrico 'contiene cento chi logrammi di peso, qualunque
di dante, xxxv-n-764: non sacci'ormai chi li si vada al mietro, /
nella sua prima redazione, v'ha chi lo crede composto, non nel 1602
. che si avesse in ogni parte chi ordinasse i vescovi o la loro ordinazione
vescovi o la loro ordinazione approvasse e chi ragunasse i sinodi provinciali, costrinse a
metropolita in pietroburgo. mamiani, 4-430: chi vieta ai metropoliti ed ai patriarchi di
, nessuna televisione può far sì che chi è relegato in una regione ancora primitiva
un vocìo di metropolitani e un si salvi chi può da tutte le parti. marotta
ed avien spesso / che, cercandovi por chi mi dia aita, / mortifero venen
, sicché l'acqua vi corra, chi mettere la vi volesse. crescenzi volgar.
tempo cattivo. tassoni, 1-11: chi si mise una scarpa e una pianella
una scarpa e una pianella / e chi una gamba sola avea calzata. redi,
e fermar- mici non oso: / chi mettrà a l'avvenente / questo lino
). fra giordano, 142: chi fusse messo in una alta torre e
-di animali. fiore, 97-2: chi della pelle del monton fasciasse / il
255 (397): mi domandò chi era quello che m'aveva messo in
'l fiore di quegli aiuti, per soccorrere chi perdesse e frenare i vincitori, che
capitano con due consiglieri... e chi è capitano può molto in mettervi e
mettervi e far che messo vi sia chi egli vuole. velluti, 50: la
.. e in su dette mostre noterete chi delli scritti vi parrà da cassare e
delli scritti vi parrà da cassare e chi de'non scritti vi parrà da mettere
dante, purg., 17-117: chi, per esser suo vicin soppresso, /
altresì, per mettere più in soggezione chi pagarmi doveva dell'opera mia. manzoni,
. d. battoli, 9-28-3-70: chi mettesse a'tormenti la bellezza, quante
che già ha gran tempo non vide chi più di lui dovesse poter valere. pananti
: antonio vi mette alcuni dubbi a chi crede non toccherà tutto a nostra madre
davanzali, i-13: i prudenti, chi in cielo chi in terra, met-
i-13: i prudenti, chi in cielo chi in terra, met- teano la sua
perdere. de libero, 1-128: chi si riprende i suoi pensieri / è una
dio m'ami. castiglione, 123: chi... vorrà esser bon disci-
settembrini [luciano], iii-1-86: chi messe questo scritto fra le opere
è si che sia cercata / a chi è d'alta donna en segnoria.
intendenti dell'arte alla maniera conoscan di chi l'opere sono, non restan per
, l'arme o la 'mpresa di chi fu cagion principale ch'e'le facessero
a freddezza. segneri, ii-445: chi può loro mettere a colpa verun abbaglio
di cervello; perché... chi parla poco, fra noi, si può
a. f. doni, 4-61: chi mette i nomi antichi, come è
trasse fuori e'danari e disse: chi la metterà più su, io la metteròne
. s. maffei, 9-243: chi incomincia a metter negozio e bottega,
metterle in opera. guittone, 93-10: chi ama peni a valer tanto, /
/ che-sse vedrà il viso colorito / chi i'spesso veggio, che'e'ne fia
subordinata). guittone, 103-4: chi no è conto de'fare altro viaggio;
de'fare altro viaggio; / ma chi per alcun modo essere pone, / faccia
paura e che schiamazza, / -con chi ha bisogno di buscar tre pavoli? pirandello
incanto e si pesavano le teste di chi vi pretendeva. muratori, 7-v-451: ne'
secoli bassi molta era la folla di chi sospirava le degnità ecclesiastiche e, trovando
, 8-10 (327): non so chi mi s'avesse a questo punto condurre
le mani attorno, farò loro veder chi sono. -mettere le mani contro
struggono e mettono nelle mani dei beccamorti chi ne viene assalito. -mettere qualcuno sotto
metter su una cena a doverla dare a chi vince con sei compagni quali più gli
la forza di ripigliarsi e andare avanti, chi gliel'ha data? noi. noi
stettero i capisesti fra loro a disputare chi dovesse rispondere, mettendola in cirimonia.
conti l'hai conosciuto soltanto oggi. -e chi ha intenzione di mettercisi? io,
sporti delle due botteghe, a cui chi avesse con diligenza atteso sarebbe riuscito scoprire
in posizione non perfettamente frontale rispetto a chi guarda. pirandello, ii-1-75: mi
diversa quella / di teodora, a chi 'l figliuolo uccise / ruggier con l'asta
carducci, iii-28-165: a tanta liberalità di chi finora alle domande del nostro studio ha
pertinacemente duramente le sue miserie, di chi stenta a pagare quello che deve,
fatto aspettare e aver fretta; / chi più n'ha più ne metta, /
... dicendogli quel proverbio: * chi più n'ha più ne metta'.
verlainiane, laforghiane, mallarmeiane, e chi più ne ha più ne metta.
, sm. e f. invar. chi provoca o inasprisce con intenzioni maliziose
sm. e f. invar. chi provoca o suscita disordine, litigi, dissapori
. mettitóre, sm. disus. chi mette o dispone o sistema qualcosa
ora di riposo. 2. chi scommette, chi gioca, chi punta denaro
. 2. chi scommette, chi gioca, chi punta denaro, beni
2. chi scommette, chi gioca, chi punta denaro, beni materiali, ecc
il quale farà trarre le brache a chi a me parirà ». il primo vantatore
in grosso in casa, vanno cercando fuori chi metta su le pancie, onde trovano
dei loro mariti. 3. chi getta i dadi (nel gioco d'azzardo
. sacchetti, 42-66: segretamente seppe chi erano quelli che erano di mala condizione e
di dadi pericolosi. 4. chi consegna o mette a disposizione di qualcuno
? 5. per estens. chi pronuncia, chi proferisce. -mettitóre di
5. per estens. chi pronuncia, chi proferisce. -mettitóre di bestemmie: bestemmiatore
contra dio. 6. figur. chi suscita, chi fomenta, chi incoraggia
6. figur. chi suscita, chi fomenta, chi incoraggia discordie, dissapori
figur. chi suscita, chi fomenta, chi incoraggia discordie, dissapori, ecc.
, sm. e f. invar. chi suscita 0 inasprisce discordie, litigi,
funesta insania / tocco è nel cor chi le menzogne conia. = come dall'
(ant. mezadré), sm. chi coltiva un podere di proprietà altrui
istorie moderne sono di poco diletto a chi legge,... perché non vi
plur. mezzemanìcole). dial. chi aiuta il muratore svolgendo lavori che non
abolizione dei giudizi, scrivendo sfacciatamente che chi si trova in ceppi, o vi sarà
perfetta cognizione. varchi, 3-249: chi non eleggerebbe di toccare più tosto mezzanamente
cercare trattando e dichiarando mostrare, or chi ignora quanto sia faticoso e lungo e
a. pucci, ii-5: chi nascerà in questo di non sarà né
d'essi il più principale, a chi s'ascrive ogni cosa temperata, e che
: per poco non risalii a domandare chi abitasse i mezzanini, donde indubitabilmente veniva
de'pazzi, iii-54: bisogna trovare chi faccia questa unione, avendo bisogno essa sposa
di mezanità a far questo. et chi piglierò io? o chiamerò quella la
sotto la mezzanità: onde fra loro chi è più alto di persona, ha sopra
lume ed aiuto venir ne possa a chi voglia scrivere la detta storia.
continovi. m. villani, 7-1: chi potrebbe con intera mente nel futuro ricordare
ciascuno di quelli edifica una casa; chi alta, chi mezzana e chi bassa
quelli edifica una casa; chi alta, chi mezzana e chi bassa. bartolomeo del
; chi alta, chi mezzana e chi bassa. bartolomeo del coraza, 295:
a'cardinali doppieri cardinaleschi grossi, a chi fiacole grosse, a chi mezzane, a
grossi, a chi fiacole grosse, a chi mezzane, a chi candele grosse.
fiacole grosse, a chi mezzane, a chi candele grosse. m. savonarola,
sono a mia cognizione, lasciando a chi le vedrà il giudizio di distinguere l'eccellenti
di pietate. machiavelli, 1-vii-290: chi è contento di una mezzana vittoria sempre
più chiaramente il giudicio e il saper di chi loro scritti non mezzana. scrive che
a'suoi giorni delle sciocchezze dovrebbe a chi abbia una benché mezzana tintura di idea.
men che mezzane. carducci, iii-5-269: chi a una chi a un'altra. cavalca
. carducci, iii-5-269: chi a una chi a un'altra. cavalca, 20-363:
orecchi..., s'accordano a chi loro parla e credenti sono. s
, caratteristico o che si addice a chi appartiene alle classi sociali intermedie; che
. 5452. mezzano2, sm. chi si interpone fra due o più persone
uomini. -in partic.: chi si adopera per agevolare l'attuazione di
alli successori che per buffone è additato chi poeteggia altrimenti. musso, iv-287: paolo
d'umanità grandissima. 2. chi favorisce, agevola, rende possibili i rapporti
, ruffiano, manutengolo. -anche: chi occasionalmente o abitualmente procura donne per incontri
126: il libro che leggevano e chi lo scrisse fu mezzano intra lor due
salotti e da osterie. 3. chi si offre o è richiesto quale intermediario
di questo matrimonio? 4. chi avvia e favorisce la conclusione di transazioni
mezzani esigono carlini cinque a migliaio da chi trae e altrettanti da chi rimette. g
migliaio da chi trae e altrettanti da chi rimette. g. capponi, 1-i-384
, patrono. -in partic.: chi interpone meriti e preghiere fra la debolezza
dio boni mezani. 6. chi è incaricato di agire per conto o in
che ritornerebbono volentieri. 7. chi si adopera per indurre altri a compiere
mezzano del diavolo. 9. chi, nell'ambito politico, funge da intermediario
alto né troppo in basso rispetto a chi guarda (e vale anche a indicare
lo soffogava [il moribondo], chi l'avrà sollevato a mezza vita?
le mezzine » suol dirsi metaforicamente di chi nel camminare porta le braccia larghe e
larghe e stese, come suol fare chi porta da luogo a luogo due mezzine
/ e ne le cucine anco a chi far vezzi. soldani, 1-31: quel
, / con gli occhi volti a chi del fango ingozza. landino, 63:
le occasioni favorevoli spesso si offrono a chi non sa trarne profitto. g
obbligata di somministrare e pagare nelle mani di chi appresso sarà destinato... un
moretti, i-952: grazia rosa! chi non la ricordava bambina, quando frequentava
mezza educazione, perché, supposto anche chi i loro precettori gl'imbevano i buoni princìpi
, il famiglio e la serva corsero, chi mezzo vestito e chi in camicia.
serva corsero, chi mezzo vestito e chi in camicia. tassoni, 4-49: cominciò
sbigottito, come quegli che non sapea chi ella fosse, quasi quasi non sapea
, anche loro, però, c'era chi s'incaricava uncinarle. pavese, 10-58
umane / abbatta in terra, a chi non è palese? -con riferimento
s'acquistò orazio, non perché mancassero chi nel mezzo tempo, che è d'
, infiniti mostri vedrete:... chi è mezza donna e mezzo pesce.
'non esserci mezzo 'si dice di chi, di grasso e fresco, sia
. prov. garisendi, xxxviii-287: chi lauda un tristo è un tristo e
ii-567: il che è intuitivo a chi consideri la disposizione della trinità, quando
, però molti si veggano accostarsi, chi più e chi manco, ad uno di
si veggano accostarsi, chi più e chi manco, ad uno di questi estremi
due stati dell'uomo... e chi si trova nel mezzo fra questi due
25. chiaro davanzati, i-28: chi 'l mezzo segue ha gioì più saporose
del geometrico, e questa virtù a chi s'appartiene il determinarlo è la prudenza
della fortezza. bisaccioni, 3-256: chi non conosce il rischio non è prudente
conosce il rischio non è prudente e chi troppo lo conosce è vile: il trovare
a malta. 15. disus. chi interviene in una questione come intermediario o
una questione come intermediario o mediatore; chi è incaricato di trattare affari per conto
risolsi di tentare ogni mezzo per scoprire chi fosse 10 sconosciuto che mi aveva indirizzato
era la donna. boccaccio, i-354: chi dubita che... convengagli [
giuglaris, 1-382: che però chi vuol farsi straordinariamente caso a'suoi popoli
accennati quei semplici e facili mezzi coi quali chi si sia, anche non medico né
in società né contrarre obbligo veruno verso chi che sia, se non mediante la
/ ah, figlia, dietro a chi movete i passi, / tutta turbata il
amici, impegnano, vendono. e chi mai potrebbe di tanta perversità dirne a
erano ordinati. cesari, 3-5-199: chi volle da vero servire a cristo, gli
, non si trovando... chi troppo s'assicurasse di contrattare co'conti
partiti politici, non fu colpa di chi la gittava in mezzo con tanta precisione e
ad essa domanda, la qual era chi faccia creare amore. gemelli careri,
. tozzi, v-23t: vorrei sapere chi ha più colpa: se la ragazza o
di subito, senza mezzo, sicché chi ieri ardeva di fiamme impure, oggi
. g. villani, 8-68: chi era col vescovo e con messer corso
vescovo e con messer corso, e chi non gli amava si stava di mezzo.
, i quali dicono e gridano viva chi vince, e non bene conosciuti sono
tommaseo [s. v.]: chi vuol il fine vuole i mezzi. proverbi
più duttile. -per estens.: chi canta con tale varietà di voce (
mezzodì. -per metonimia: chi vive al sud; popolazione meridionale.
il mezzodì ignora o sprezza o calunnia chi vive al settentrione. 7.
mare. carducci, iii-3-350: o miracoli chi 'l direbbe, / chi 'l potrebbe
o miracoli chi 'l direbbe, / chi 'l potrebbe raccontar? / il cavallo mezzo
della governatrice. casalicchio, 384: chi può dire la paura che ebbe il
curiose. « 'è risorto '. chi mai? ignorasi ». ma via
uomo nuovo, avrebbe tutti i voti di chi era stufo del proprietario codino e tutti
alfieri, 9-9: se non hai chi per te [cicisbeo] difesa faccia,
un uom non basta? / mente chi 'l dice, / dori è felice /
i nomi loro da quei due venti a chi stanno in mezzo, il primo è
: nel fare gli aquerelli o mezzivini, chi può avere acqua di fiume chiara e
sa'mi tu dire perché fu disfatta e chi ne fusse la cagione della sua ruina
, 6-ii-187: era curioso di sapere chi eravate, perché venivate qui tutte le
dal monte sionne odo parole / di chi salvarmi brama. alfieri, i-91: elia
aretino, 20-107: gli dico: « chi è la tua putta? »;
: la pruova or si vedrà, chi di noi sia / più degno de la
mio danno e mel merito, perché chi non lavora non manduca. marino, 20-201
manduca. marino, 20-201: son chi mi sono, e qual mi sia,
/ ed illu tanto amai, / chi eo ne fui battuta / e messa in
modi soprallegati sono tutti falsi, e chi vuol parlar e scriver bene dirà:
più: / e dee cantare appunto chi non sa / che cosa sia 'la
sol, fa, mi, rene: chi si esercita al solfeggio cantato.
solfeggio cantato. aretino, 20-21: chi con sommessa voce e chi con alta
, 20-21: chi con sommessa voce e chi con alta smiagolando, pareano quelli dalla
cinque gattini, /... / chi latra o miaula, chi crocchia,
.. / chi latra o miaula, chi crocchia, chi bela, / ma
latra o miaula, chi crocchia, chi bela, / ma senza strido, ma
a chiamare: « muscia », e chi miagolava, come fa la gatta.
i cenciaiuoli. foscolo, ii-431: chi miagolava come un vecchio gatto, /
miagolava come un vecchio gatto, / chi siede muto, cupo / come un gufo
strepitare. pulci, 22-26: guarda chi ciurma con meco e miagola!
buonarroti il giovane, 9-387: per cui chi sta a veder si fa 'nvidioso /
. -trice). letter. chi parla, recita o canta con tono svenevole
/ a'bei passaggi e scivoletti grati / chi non potrà l'udito trattenere? carena
/ quando van piolando miagulóni, / chi piglia moglie intasca nella rete. =
gatto. varchi, v-62: chi vuole beffare alcuno, gli grida dietro:
medici, ii-306: nessun s'infinga chi n'ha di bisogno: / le mie
: - cos'hai da lamentarti? - chi è che si lamenta, secondo te
della forza della stirpe. v'è chi antepone la grafia francese o inglese di
.. / non ostante che sia chi dica espresso / che tanta micca è
per allora ti tracanni questa, / che chi l'ha in corpo non può uscir
la micca: con allusione a chi si vede sottrarre e godere da altri
la micca. / così 'ntravviene a chi la dice buono. salvini, vii-575:
. me. angiolieri, 75-6: chi lo staio ha pieno o la galleta,
la miccia d'una mina: -lo sai chi sono? alvaro, 8-170: lawrence
'. mulla. fineschi, liv: chi puliva il taglier della cucina, /
puliva il taglier della cucina, / chi all'ortolan imbastava la miccia. b
avete per sì trascurata e son micce chi noi fa. idem, vi-292: ricordati
asino. n. villani, 4-53: chi se ne vien coi nudi piè pedestre
vien coi nudi piè pedestre, / chi di corde calzato e chi di suole
pedestre, / chi di corde calzato e chi di suole, / chi su 'l
calzato e chi di suole, / chi su 'l cavallo e chi su 'l miccio
suole, / chi su 'l cavallo e chi su 'l miccio equestre. lippi,
un miccio. fagiuoli, iii-7: chi pigliar da sé vuole ogn'impiccio / e
chiama arte del michelaccio; che, per chi la può fare, è la più
ladro, ad un micidiale, non a chi ne avesse scemato d'un capo solo
, perverso. cavalca, 18-53: chi odia il suo fratello è micidiale.
: l'albero di manzanillo fa morire chi ci dorme sotto. la sua ombra è
bellico). algarotti, 1-ix-255: chi poria dir le fiere stragi e tante
aborre il nome micidial di forte: / chi altrui fé danno, al minaccioso aspetto
, iii-136: non volere divenire micidiale di chi mai non t'offese per servire altrui
di rolone. muratori, 9-80: chi infesta le strade; chi intenta a'
9-80: chi infesta le strade; chi intenta a'latrocini; chi commette micidi.
strade; chi intenta a'latrocini; chi commette micidi. cesari, 6-419:
alludere, più o meno esplicitamente, a chi, divenuto scaltro e accorto, non
'. 5. prov. chi ha buon pane e buon vino, ha
vino, ha troppo un micolino: chi ha il necessario, deve considerarsi ben
fortunato. proverbi toscani, 76: chi ha buon pane e buon vino,
di micrania. giuglaris, 3-29: chi si lagna di patir micrania alla testa,
lagna di patir micrania alla testa, chi spirita per la gotta ne'piedi. lubrano
44: la lor declamazione, / a chi nuovo la sente e l'assapora,
. gazola, 1-108: poco importa'a chi spasima in un letto sapere come si
. mostruosi microbi umani... -noi chi siamo? -domandò microanalizzatóre, sm.
me lo ricordo. pascoli, i-948: chi scrive semiritmi, seguendo il capuana
microcosmògrafo, sm. ant. chi studia la costituzione dell'uomo considerato come
coll'acquerello della modestia e guai a chi sgarra! 2. per estens
v.]: 'microttalmo': aggiunto di chi, in proporzione della testa, ha
quasi triangolare. gozzano, i-347: chi s'aggiri in un orto vede all'opra
v.]: 'micrografo ': chi si occupa di ri cerche
423: 'micromanìa ': di chi sente bassamente di sé. = voce
g. l. cassola, 185: chi saggio ingombrò di fili il seno /
(plur. m. -i). chi si serve di un veicolo a micromotore
]: 'microrchide ': aggiunto di chi ha i testicoli sommamente piccoli. p
pensiero, ch'egli è impossibile che chi crede veramente alla ragione non creda eziandio
microscopio composto'. pascoli, i-174: chi esamina con la lente la graffiatura d'
polline. e. cecchi, 5-20: chi passa la vita scrutando a microscopio bacilli
che notabilmente potesse offendere gli orecchi di chi che sia. muratori, 4-13: microscopio
, ampliati. moneti, 2-vi: chi col microscopio dell'invidia applicato all'occhio osserva
(plur. m. -i). chi svolge analisi, osservazioni, ricerche e
carattere scientifico per mezzo del microscopio; chi è esperto nelle tecniche della microscopia.
fronte. 2. figur. chi nell'esame e nella valutazione critica di
v.]: 'microtrachèlo': aggiunto di chi ha il collo notabilmente corto.
a. degli agli, lxxxviii-1-31: chi sé nel primo amor non ferma e
, di scienzia avete, / ditemi chi fu pria, la messa o 'l
della terra. chiabrera, 1-ii-387: chi mi negherà che la midolla / del terren
, da rifiutare? noi consentirà mai chi ficcherà gli occhi dello 'ntelletto nella
vien da far caldo:... chi ha tossa grosse e con poco midollo
e con poco midollo, suda meno che chi l'ha sottili o piene di sugo
profondità. tommaseo, li-m: oh chi mi dà risguardar tutto ignudo il tuo
corpo ammirabile, o terra madre! chi mi dà, rasciutti un istante i gran
quasi cribrare il tuo midollo? chi sa qual teatro di maraviglia e
in modo alcuno. guarini, 2-103: chi ben la va masticando gusta, quasi
dissimulare è... la base di chi regna: questi è il midollo,
letteraria, e vi sbocca, quantunque chi legga un poema e un romanzo debba
f. f. frugoni, iv-271: chi disse che le labbra della meretrice stillano
sciolto e disordinato a molti: ma chi guarderà al midollo e agli intimi collegamenti
santa chiesa. beicari, 5-103: chi gusta un poco del tuo mele [o
casti, 24-80: spesso pace propon chi me la vuole / e il veleno
, / e alzi quei dolci cigli chi m'alcide. tebaldeo, son.,
[i poeti] cominciano a sfoderare a chi un sonetto, con l'imitazione del
a chi due stanzette de l'ariosto; a chi
chi due stanzette de l'ariosto; a chi sei versi politi; a chi il
a chi sei versi politi; a chi il principio d'una prosetta attillata a la
attillata a la boccac- ciesca; a chi la metà d'un ennecasillabo, e va
amico fedele / di gesù cristo in chi patisce o langue; / e dove trova
7-70: cercato ho quel che cercar suol chi ama: / trovato ho tòsco per
-allo svogliato il miele pare amaro: per chi è pigro neppure le prospettive più allettanti
più. proverbi toscani, 20: chi ha fatto il saggio del miele non
il miele rimane senza le pecchie: chi pretende eccessivi vantaggi finisce per non ricavarne
qui dove si può applicare il proverbio che chi vuol tutto il miele riman senza le
egli è dolce ': e vale che chi vuole essere amato, gli conviene procedere
calabroni se lo mangiano: altri è chi si affatica, altri chi gode i
altri è chi si affatica, altri chi gode i frutti del lavoro. mielite
dopo le spalle del mietente e non è chi lo colga. tommaseo, 13-iv-100:
colga. tommaseo, 13-iv-100: sovente chi semina non raccoglie, acciocché i seminanti
spugne miete. campailla, 1-1-29: chi a le viti i dolci parti invola /
dorati grappoli ne miete: / e chi li spreme e l'animo consola /
mieta dolore. michelangelo, iii-174: chi semina sospir, lacrime e doglie, /
poliziano, 1-448: qual è chi miete la sua mèsse in erba /
fa, s'io ben discerno, / chi meté i frutti e la sementa in
/ mieto; e tal merito ha chi 'ngrato serve.. -mietere ogni erba
). letter. che è dedito chi semina in lagrime in gioia mieterà. all'
12. prov. -altri è chi semina, altri chi miete: cesarotti,
prov. -altri è chi semina, altri chi miete: cesarotti, 1-xxi-195: umana e
1-xxi-195: umana e saggia / ragion purspesso chi consegue vantaggiosi risultati non è vuol che si
amici / e di'lor mente goda chi semina e chi miete. e in questo
di'lor mente goda chi semina e chi miete. e in questo è vera che
per vedere quel mietitóre, sm. chi miete; persona che compie che fanno le
di falciar le candide / voi? chi vi difende, / che non vi scoppian
un migliaccio di porco, del quale chi ne mangiò ebbe pericolosa infermità e alcuni
. sapa. béltramelli, iii-605: chi apprestava la rosticciana e i migliacci, chi
chi apprestava la rosticciana e i migliacci, chi adunava le setole, chi i zampetti
migliacci, chi adunava le setole, chi i zampetti, le cotenne, il grugno
., conci. (519): chi ha a dir paternostri o a
metallo, quando, per inavvertenza di chi opera, il metallo già fuso viensi
7. prov. servi senza badare a chi e avrai dei migliacci: per conseguire
dare... il triplice migliaio a chi t'indicherò. — merce che
tutto sia 'l migliore / non veggio ancor chi contento aia 'l core. / senestri
. stampa, io7: non è chi teco non sopporta / de'dolori e di
dell'arse città. cattaneo, vi-1-315: chi può numerare le milliaia di soverchierie e
prov. proverbi toscani, 95: chi erra nelle diecine, erra nelle migliaia
, par., 19-80: or tu chi se', che vuo'sedere a scranna
, sì piacevole e sì vario, che chi non l'assaggiasse non potrebbe immaginarselo mai
altro nome addomandarsi miglio saracino. fu chi lo ha veduto ed avuto nato con le
g. c. croce, 144: chi ha paura degli uccelli, non semini
perfezionamento. chiaro davanzati, xxxv-17: chi non dole non sa che sia allegrare
(e quando essa sia svolta da chi abbia il bene nella sua materiale disponibilità
quanto fa sorgere, a favore di chi l'ha compiuta e al momento della
uomini. tommaseo, lxxixiii- 480: chi dice 'miglioramento', intende due verità essenzialissime
febbre. 2. sm. chi apporta miglioramenti ai beni immobili che detiene
e a vivere ordinatamente, se fosse chi ili potesse dirizzare, cioè ritrarre da
., xxii-i (274): chi dispensa le cose spirituali... non
lo dotti [il buon signore] chi à malvascia in core / e chi l'
chi à malvascia in core / e chi l'à bon, megliori il su'
vari nomi e simboli del politeismo. ma chi migliorò omero nella rappresentazione del dio «
, xxxv-1-394: ben si loda mai / chi sa tanto valere / che si mantegna
e spesso migliorano; ma se manca loro chi gli curi bene, divengono come selvatichi
tommaseo [s. v.]: chi di men buono o men atto a
la colpa ne va data principalmente a chi ha la missione di sacerdote e di
proverbi toscani, 283: assai megliora chi non peggiora. = dal lat.
/ e meritevol di maggior supplicio / chi ha cercato occiderlo ha commesso. tasso
da tutta gente tenut'è migliore / chi à misura ne lo so parlare. latini
19-106: si restò senza conclusione / chi d'essi due guerrier fosse il migliore.
fossi, io figlia tua, / a chi nomarmi ardisse schiava, oh! pensi
possa avere. guittone, xxx-26: chi più è bono, bon conosce a meglio
ne va per lungo oblio, / chi mi conduce a l'esca, / onde
e miglior ardire. allegri, 179: chi va a servir in corte offende,
non pareva a lui che dovesse parere a chi digiuna per divozione, come digiunava egli
. g. gozzi, i-7-147: chi sa qual tu se', non può dire
maggior valore. alberti, i-193: chi vende le cose sue stimi tu venda
al mezzogiorno, che non si sapea chi avesse il migliore. guido da pisa
boccaccio, 1-i-433: sovente a chi tanto adentro non mira con la coscienza
me dove mettere il vino né a chi darlo. panzini, iv-423: '
, è miglioria il non risentirsi con chi ha cercato tutt'i mezzi di distruggerti,
situazioni; scroccone insaziabile, parassita; chi è pronto a lucrare e a speculare
a furia di viaggi. 3. chi è attaccato grettamente alle proprie sostanze;
di mignatte da salasso. -anche: chi le applica a domicilio agli ammalati.
s. v.]: 'mignattàio': chi tiene provvista di mignatte da vendere e
alle donne. 'mignattàio ': chi vende mignatte e chi va alle case
'mignattàio ': chi vende mignatte e chi va alle case ad applicarle ai malati
applicarle ai malati. 2. chi cattura mignatte per uso terapeutico, per
in nostro volgare sono decti pidocchi. è chi gli chiama seme d'albero ritroso,
16-ii-92: giudicate tra noi [poeti] chi è 'l grosso 0 'l mignolo,
mignone1, sm. letter. disus. chi gode della protezione, del favore,
satirelli / ricciutelli, / satirelli, or chi di voi / porgerà più pronto a
cucco ', con cui s'intende chi è amato, careggiato, ricercato da alcuno
ogni lusingatore è pien di froda; / chi fa di purità ha del mignotto.
bacche del color di sangue, / venga chi migra, / tordo, frosone,
giocondità. d'annunzio, v-1-603: chi mi condanna a essere una pietra miliare?
... e gli altri, chi d'un accidente, chi di migliare,
altri, chi d'un accidente, chi di migliare, chi di colica. carducci
d'un accidente, chi di migliare, chi di colica. carducci, ii-3-369:
tutte gioielli,... facevano a chi più alzava la gamba.
importa del riposo avvenire dei colossi, a chi intanto deve essere schiacciato da loro?
le gazzette. borgese, 1-46: per chi non è ricco a milioni c'è
millionesima volta. montale, 13-20: chi scava nel passato può comprendere / che
. letter. che è proprio di chi aderisce attivamente e globalmente a una determinata
« clic » posizionalistico e militantistico di chi si schiera a destra o a sinistra o
segneri, iv-561: pensate poi, se chi giugne fino ad accollarsi i negozi di
alcuno. galileo, 3-4-175: a chi vuol che l'argomento della parallasse militi nella
. i. frugoni, 1-15-125: chi sogna a grado militar salire, / chi
chi sogna a grado militar salire, / chi dispiegar di consiglier la veste. botta
un militar corteo. -formato da chi ha intrapreso la carriera delle armi.
militare, ordine religioso-mili10. sm. chi milita in un'esercito, chi presta
sm. chi milita in un'esercito, chi presta servizio in un corpo armato,
del disertore. gobetti, 1-i-648: chi vorrà dare del ministero nitti un giudizio
(ant. mìllite), sm. chi appartiene a un reparto armato, a
milite conscrittp o volontario lo esterni a chi gli comanda « alla presenza degli ufficiali
che l'occupavano. 3. chi appartiene a un'organizzazione di pubblica assistenza
. 4. per estens. chi dedica la propria attività, la propria
facciano il « milite glorioso » con chi puote meno di loro, gli par esser
capitani de'nostri tempi estinta: e chi ne vuole vedere le ragioni più longamente discorse
per legge, per convenienza, in chi regge il pastorale; e non così è