, il fare affronto e dispiacere a chi si sia, senza che siano mai per
consiste neh'esprimere un concetto sgradevole a chi parla o a chi ascolta con parole
concetto sgradevole a chi parla o a chi ascolta con parole o con perifrasi allusive,
, ch'io, con buona licenza di chi che sia, non ad altra che
e senza licenza: consenziente o dissenziente chi di dovere, in qualsiasi modo,
: non è mancato fra i servitori chi senza licenza del padrone, e tra
del padrone, e tra i figliuoli chi senza licenza del padre, è uscito
». -gli sembrava triste anche per chi resta. poi, una frase (sudai
ch'ella non paga. -respingere chi chiede un favore; levarselo dai piedi
-ant. non accettare in una comunità chi desidera entrarvi. s. caterina
: * licenziare le stanze 'di chi le ha a pigione, disdicendole a certo
: io non sarò mai amica di chi mi tradisce, e non ho licenziate le
a tutto osare. pavese, 8-174: chi ha solo come contenuto il travaglio dell'
voti de'professori presenti all'esame. chi otterrà favorevoli tutti i voti, si proclamerà
). licenziatóre, sm. chi concede una licenza. einaudi,
era rilasciato dalle antiche facoltà universitarie a chi aveva sostenuto un determinato numero di esami
una parola licenziosetta in tanti anni? chi può resistere? = deriv.
alfine, se lice, / e a chi lo stuzzica, dice: / non
, inf., 13-54: dilli chi tu fosti, sì che 'n vece /
, 97-9: né mi lece ascoltar chi non ragiona / de la mia morte.
falciatrice / d'insidiar non lice / chi disprezzar la sa. foscolo, ii-330
qui, dove men lece, / chi fu ch'ardì cotanto e tanto fece?
lece / per te stesso parlar con chi ti piace, / ché tutti siam macchiati
. sempronio, 9-10: tutto lice a chi salute agogna. forteguerri, 10-102:
sm. (plur. -gì). chi si applica allo studio della lichenologia.
licitatóre, sm. dir. disus. chi prende parte a una licitazione.
per essere venduta giudizialmente e deliberata da chi offre un prezzo maggiore di quello alla
se fosse rame [l'oro] chi vorrebbe ad esso inchinare una pietra lidia?
uomini son vari gli appetiti: / a chi piaceil raggio del sol caduto. idem,
: le cittadi che la chierca, a chi la spada, / a chi la patria
, a chi la spada, / a chi la patria, a chi li strani
, / a chi la patria, a chi li strani il mar là su l'
: si frangono tacque forteguerri, 23-63: chi il crederebbe? in lido così strano /
lidi. 9. prov. chi solca in lido, perde vopera e il
, perde vopera e il tempo: chi ara o semina sulla sabbia compieun lavoro inutile
bembo, 1-193: onde si dice: chi solca in lito, perde l'
colle tazze. ricci, 3-234: chi l'amaro caffè reo / prezza più del
pur s'ingegnava. foscolo, v-280: chi maseo]: ascoltò lo avviso con somma
. lorenzo de'medici, 233: chi vuol esser lieto, sia: / di
o d'ostro. boccaccio, vii-123: chi meco esser desia, / benign'esser
trasse, e disse: « voi, chi siete? ». petrarca, 45-4
è termine al martir? / a chi vive in lieta sorte / è sollecito
: ciascun debba dire sopra questo: chi, da diverse cose infestato, sia
lieto viso, ringraziò con buon garbo chi gli avea risposto, e se ne
temprato e leve, / et ov'è chi cel rende, o chi cel serba
ov'è chi cel rende, o chi cel serba. leonardo, 7-i-34: il
mi ferì. bandello, ii-1096: chi potrà teco contrastar al salto, /
. corsini, 1-64: se a chi rompe la fè titol si deve / dar
, oh mia felice sorte, / chi per venirmi lieto a passo lieve / non
democratico. mascheroni, 8-44: v'ha chi talor fanatico raccoglie / i lievi filosofici
piagneva i peccati levissimi veniali, che chi l'avesse udito, non conoscendolo,
intendere. sennuccio del bene, 24: chi a ciò non vuol venir fallace /
311-9: o che lieve è inganar chi s'assecura! fed. della valle,
: non era lieve guardarle / per chi leggeva in quelle / apparenze malfide /
alamanni, 4-1-50: né mancherà chi sospirando diche: « siavi leve il
pie zolle e l'erba, / attenderò chi dicami: / vale, passando,
dramma silenzioso che si muove intorno a chi sta per entrare nella morte. borgese,
s. bernardino da siena, 109: chi fa miglior pane, o una che
, o una che non vi pensi? chi ha sollecitudine. ella provvede alla massa
: ricordate, sette giorni; e chi poi tenesse in casa lievito e pane
5. bernardino da siena, 109: chi fa miglior pane, o una che
, o una che non vi pensi? chi ha sollecitudine... colei che
/ di quel che no li piace e chi s'affretta / e colui che fa
da s. c., 3-4-8: chi due lievri caccia ad un'ora,
a quel s'appropia, / e fia chi arriccerà, purché tu ligi.
opposito, sempre arricci il crino / a chi la coda ti
vassallo, cioè commilitone, vennero a dinotare chi si giurava ad altr'uomo per seguirlo
matto, spesso si vede che ci torna chi lo somiglia. cfr. 4 lignaggio
campi; e a punir noi scendemmo / chi insultava al comune retaggio. manzoni,
codice della cavalleria allora vigente prescriveva che chi aveva salvato da pericolo certo la verginità
otti. bonichi, 71: divenne, chi ragion seguì, signore, / e
. lignimaèstro, sm. ant. chi lavora il legno; falegname.
cavalcanti, 28: mal vendica sua onta chi la peggiora. ariosto, 129:
dee., 2-2 (132): chi non ha detto il paternostro di san
violenza i finestroni, o sbadatamente da chi aveva cura di tener netta la chiesa fossero
grazia dato / che non pò mal finir chi l'ha parlato. cavalca, 20-41
finì. dondi, 269: dica contra chi vuol: el saper vale / più
. periodici popolari, i-177: chi manda male uno scudo distrugge tutto ciò
. g. bargagli, 209: chi per comandamento avesse una novella da raccontare
fama. chiaro davanzali, xxvi-25: chi ponesse fallanza / inch'io lo metto
tosir l'altrui sciagura; / chi sta bene non pensa a chi sta
; / chi sta bene non pensa a chi sta male. proverbi toscani, 84
sta male. proverbi toscani, 84: chi mal naviga, male arriva. ibidem
. ibidem, 239 ^: mal delibera chi troppo teme. crusca [s.
[s. v.]: 'chi mal semina, mal raccoglie '; proverbio
in senso figurato, a denotare che chi male opera ne riceve poi meritamente danno
uscir dovea di lui, e 'l chi e 'l quale. idem, inf.
ai polsi cammina forte, come di chi ha visto in faccia la cosa chiamata
astio e 'nvidia ed orgolglio e male / chi più v'afina, quelgli è 'n
vale la ribellione. valeri, 3-180: chi sa, bella, che cosa chiudi
l'esili braccia congiunte in croce, / chi sa quale dono ci porti / di
gli accordi e la fede data; e chi altramente fa, non si vuol maravigliare
e pur in tanto male, / e chi ferimmi e chi mi prese adoro.
tanto male, / e chi ferimmi e chi mi prese adoro. di costanzo,
s. carlo borromeo, 1-13: chi non fuggiva, spesse volte era dal male
si ripente / de l'un mal, chi de l'altro s'apparecchia. boccaccio
infelice! oh! supremamente infelice! chi reggerà più alla sua vista? chi oserà
chi reggerà più alla sua vista? chi oserà più rivolgergli la parola? egli
: / a che farem noi a chi mal ne disira, / se quei che
parlano tutti, oggi... chi è che non dice male?..
g. m. cecchi, 163: chi / vedesse adesso in quel letto la
16-4-3: degno è d'essere ingannato chi pensò pur di ricevere quando dava.
onor di voi e in male di chi meritato l'ha, io son qui venuto
oh la bugiarda! la bugiardona! chi è costei? ». « non me
ne diciamo qui quanto basti per infarinare chi n'avesse bisogno. -parer male
a male. pananti, i-17: chi pensasse a mal molto s'inganna,
che 'l si venga alle mani, chi per bene e chi per male; e
venga alle mani, chi per bene e chi per male; e dicono: quando
non mi sono mai tenuto aggravato da chi, non solo in pensiero, ma
/ buon viso a uno, a chi i'vo'mal di morte. m.
scandolo, / suo danno; che chi vuol male, mal abbia. crusca [
s. v.]: 'chi ha fatto il male faccia la penitenza '
la penitenza 'dicesi in proverbio a chi bisogna si adatti a sopportare le conseguenze
cattivo operato. proverbi toscani, 83: chi è in peccato, crede che tutti
il vero male. ibidem, 132: chi ha provato il male, gusta meglio
del suo mal pianga se stesso: chi è responsabile delle proprie disgrazie non può
se stesso. bocchelli, 2-v-135: chi è causa del suo mal, pianga
volgari un così fatto proverbio: « chi è reo e buono è tenuto, può
-chi fa male odia il lume: chi agisce disonestamente preferisce vivere nascosto.
nascosto. proverbi toscani, 83: chi fa male odia il lume.
ne scigni. machiavelli, 819: chi lo vuol aver per mal, si scinga
-chi mal fa, male aspetta: chi commette cattive azioni sa che presto o
ariosto, 37-106: sia marganorre essempio di chi regna; / che chi mal opra
essempio di chi regna; / che chi mal opra, male al fine aspetta.
-chi mal fa, mal pensa: chi opera malvagiamente è solito attribuire anche al
[s. v.]: * chi mal fa, mal pensa ': proverbio
mal pensa ': proverbio denotante che chi è avvezzo a operare non rettamente,
-chi mal fa, mal riceve: chi commette azioni malvage è fatalmente destinato a
e l'orno in breve / vide chi mal fa, male riceve.
sventure. proverbi toscani, 170: chi ride del mal d'altri, ha il
male. -è un gran medico chi conosce il suo male: chi conosce
medico chi conosce il suo male: chi conosce i propri difetti o la gravità di
toscani, 287: è un gran medico chi conosce il suo male.
è una condizione perenne se non per chi è ormai irrimediabilmente segnato da essa.
-male non fare, paura non avere: chi opera il bene può avere la coscienza
dicesi, in proverbio, a significare che chi opera sempre rettamente non deve mettersi in
se non vuoi del male: spesso chi pratica il bene è ricambiato con la più
che non mi giova: con riferimento a chi è del tutto indifferente alla gioia o
nuocere », affiancato dal collega « chi non risica non rosica », essa
spaventa, 2-116: non è mancato già chi, prevedendo ora la tua nomina a
: femine puttane, maladétto da dio chi in voi si fida. lippi, 8-67
o perfido giuocaccio! o maladétto / chi t'ha trovato, e me, che
poteva. il garzone apre per vedere chi è, e trova un poeta maladétto
rancor che rabbia è questa, / chi vi sospinge il piè, chi vi molesta
, / chi vi sospinge il piè, chi vi molesta? c. i.
-destinato a suscitare repulsione e orrore in chi ascolta o guarda. pavese, 8-269
! ora ch'io farei vedere a colui chi son io, vedi che non ho
/ e dalli invidiosi e tristi simili / chi se ne può guardare? loredano,
pellico, 2-134 > l'errore di chi ammira un grande scrittore e lo difende
, 71-2: or se ne vada chi è innamorato, / ch'e'può dir
voi, e la vostra presunzione, e chi a voi crede! libri di commercio
5-55: la reina vecchia maladisse / chi l'avia fatta di prigione uscire. benvenuto
traditore. ariosto, 4-63: sia maladetto chi tal legge pose, / e maladetto
tal legge pose, / e maladetto chi la può patire! della casa, iv-203
né anche a murano: sia maladetto chi trovò le cerimonie. castelvetro, 4-125
cesari, 6-321: che più? chi non abbomina e maledice nerone? chi gli
? chi non abbomina e maledice nerone? chi gli concede l'onore di nominarlo uomo
maledicendoli, insieme al filtro e a chi glie lo porse. bernari, 4-192
, bestemmio e maladico amore, / e chi ti crede e chi di te ragiona
, / e chi ti crede e chi di te ragiona. foscolo, iv-383:
punto. goldoni, xiii-651: a chi strilla, borbotta o maledice, / sbuffa
rinegato. 10. prov. chi non può benedire, non può maledire
può benedire, non può maledire: chi non ha autorità e credibilità nel- l'
maldicenza. proverbi toscani, 170: chi non può benedire, non può maledire
, ma alla fine non perdona a chi non ritorna a lui, tosto mandò la
baretti, 6-268: gli uomini studiano chi armi, chi lettere, chi arti
6-268: gli uomini studiano chi armi, chi lettere, chi arti, chi mercatura
studiano chi armi, chi lettere, chi arti, chi mercatura,...
, chi lettere, chi arti, chi mercatura,... unicamente per.
la vera tribolazione degli autori veniva a chi dalla troppa economia della penuria e a
dalla troppa economia della penuria e a chi dallo scialacquo dell'abbondanza; e ch'esso
ma il solo piacere che rimanga a chi dopo lunghi sforzi, finalmente s'accorga
può rapirti umana forza: maledizione a chi ti agguaglia co'bruti! d'annunzio
, per isfogare il vostro livore contro chi mai v'offese. -andare in maledizione
avere la maledizione addosso 'dicesi di chi è sempre perseguitato dalla mala fortuna, e
una musica. mi piacerebbe sapere di chi è. una musica curiosa. ma
malaugurio ed insieme di maleducazione, con chi avesse alluso ad uno od altro di
la zenta che, s'el no fosse chi tenesse rasone e punisse li malefici,
malefizio. ariosto, 6-1: miser chi mal oprando si confida / ch'ognor
detta città si mantiene molta giustizia e chi ruba o ammazza o fa altro maleficio,
si assentava mai da tale uffizio / chi non era amalato o non avea / qualche
e possedè suo luogo ipocrisia, lusinghe e chi affattura, cioè i maleficiosi.
s'io voglio 'l ver dire, / chi lo volse seguire / e tenersi con
malenga. 2. sm. chi pratica la magia nera, mago,
fanciullo malescio e dispettoso, non so chi meriti più scapaccioni. 3.
cordialità aveva spesso seguito al malessere di chi ha ben poco da dire, avendo già
idem, conv., iv-xxix-7: chi uno valente uomo infama è degno d'essere
in guerra con li suoi e con chi di loro descenderà. boccaccio, viii-1-82
.. porta. alberti, i-7: chi mai racontasse come spesso e in che
azioni forse alle volte con nausea di chi l'ascoltava, da che gli nacque non
: assai molto vince e'suoi malivoli chi nulla perde. serafino aquilano, 261:
con la faccia ironica e malevola di chi vuole attaccar briga. cassola, 2-448:
hanno malfatto. bocchelli, 1-iii-604: chi comanda e chi ubbidisce alla lega,
bocchelli, 1-iii-604: chi comanda e chi ubbidisce alla lega, chi ha coraggio
comanda e chi ubbidisce alla lega, chi ha coraggio di malfare e chi ha paura
lega, chi ha coraggio di malfare e chi ha paura di far bene, gli
racconti, nei quali colui, s'intende chi, entra nel peccatore nell'atto del
, con rimedi a rovescio, facevano a chi più accendere a ogni mal fare,
causa provata. dante, xxvi-i: chi udisse tossir la malfatata / moglie di
non li hanno saccheggiati loro. so io chi è stato, e quando li avrò
e'malfatti? fagiuoli, 2-81: almeno chi nel- l'operare è furioso e risoluto
violando la legge, commettendo crimini; chi è colpevole di un delitto; fuorilegge,
casa di madonna gismonda mora ed ammazzar chi gli avesse voluto far contesa, è da
le azioni più basse e perverse; chi conduce una vita disonesta, contraria alle
l'alma fosse mortale, e più beato chi vive bene e puramente che gli malfattori
vie. 3. ant. chi commette errori o compie malamente un'azione
voce dotta, lat. malefactor -óris * chi compie il male ', nome d'
scosso alfine. cattaneo, vi-284: chi sia persuaso che ogni scienza deve scaturire
lieve guardarle [le case] / per chi leggeva in quelle / apparenze malfide /
, xxx-4-80: o dolorosa sorte / di chi possiede un mal fondato impero! lorenzino
denaro, sarete meno vizioso. - chi sono io? un malgoverno? - perdonate
: reato contravvenzionale consistente nel comportamento di chi lascia liberi e non custodisce adeguatamente animali
denti succhio. petrarca, iv-2-128: chi de'nostri dogi che 'n duro astro /
erano scritte di me a malgrado di chi m'ha voluto impedire. simintendi, 2-145
è levata via, a male grado di chi l'ha voluto impedire; e tiensi
sanzione dell'uso. erroneamente c'è chi scrive a malgrado. jahier, 239:
v.]: « malgrato »: chi non è grato abbastanza o ne'modi
bersezio, 1-49: talvolta, chi attentamente e senza ripugnanza esaminasse la malgraziata
roberti, i-255: il tacere verso chi malgrazioso ci turbasse i capelli in testa
al pensiero quello malgrazioso e sregolato di chi parlando dice talvolta 'le mi dissero,
: non siamo... commossi da chi guaisce quasi femminetta, per breve carcerazione
6-1: armi il petto di gel chi vede amore / saettar foco e ferir l'
. maliàio, sm. ant. chi opera sortilegi, incantesimi; stregone.
disperati. segneri, iii-3-303: neghi ora chi può che... il mondo
ragunare i fanciulli e di potere gravemente gastigare chi con astuzia o malignamente da lui fosse
. ma. 3. proprio di chi è malvagio; che rivela un'indole
per esplorar la complession di ciascuno. chi si disordina e rompe in impazienza e
anche tenere la briglia in mano a chi nella città volessi malignare. guicciardini,
paludose, che sono cagione, a chi ne beve, di non poche e pericolose
machiavelli, 1-i-135: è necessario a chi dispone una republica ed ordina leggi in
rovina degli incauti e degli ignari e di chi trascurava i riti e gli scongiuri prima
dentro all'acqua del carnale amore, né chi la gamba metta nell'onde fallaci della
motto che dicea: più non bramai / chi mostrar volse il suo caso maligno.
ne'frenetici, negli ubbriachi, in chi sogna e in chi è sorpreso da violenta
ubbriachi, in chi sogna e in chi è sorpreso da violenta ipocondria o
senso di afflizione dell'animo che prova chi soffre per passioni violente, desideri insoddisfatti
/ di riverenza tacita fioria / a chi fisava quel suo sguardo intento. tecchi,
se è... mal merito a chi perde dio per qualunque carnale o mondanò
diletto, bene l'ha certo peggiore chi 'l perde per mormorare e darsi malinconia.
trova che viva solingo se non o chi per omore melancolico à corrupto la fantasia
fantasia ed è divenuto quasi bestia, o chi, per alteza d'ingegno sprezzando le
altri malanco- nichi, che inanzi a chi digiuna i servi pongono. crescenzi volgar
signor tomaso, maledicendo la crudeltà di chi così miseramente lo lasciò morire. cellini
mentre che [leonardo] la ritraeva, chi sonasse o cantasse, e di continuo
iii-25-359: or sono vent'anni, chi scrive queste malinconiche pagine osò manifestare il
malincorpo -mi sa di malaugurio, ma chi vuole andar per mare ha da contentarsi
con risparmio, e a malincuore, come chi arrischia cosa che troppo gli preme.
37: non perisce ne'precipizi se non chi ne'malipassi troppo confidentemente si arrischia.
può dire guarito. può anche intendersi chi sente di continuo il suo malessere, ne
giove. -fontana di malizia: chi induce altri a peccare. proverbia
mostrar odio ferino e mortale / a chi consumerebbero co'baci. cesari, 6-395:
dalle leggi intimata pena di morte a chi fa profession di magia, il che dicono
. ro-. berti, 1-86: chi legge un libro scritto colle antidette malizie
. e fattone fare un altro da chi non aveva gran malizia in quest'arte,
, di agire, di comportarsi di chi, per lo più in modo precoce
, del chiaravalle ragionava; con dire che chi ayea nelle stelle fitto gli occhi e
. crescenzi volgar., 11-45: chi vorrà comperar cavalli e cavalle, bisogna
s'era cattivata la fiducia del maltese, chi sa poi perché, così tracagnotto,
quello che non si sa, onde chi loda sé mostra che non creda essere
aspetto ha molto meno d'offesa che chi maliziosamente pecca. savonarola, iv-495:
libro di sentenze, 1-41: chi parla maliziosamente, è odiato dagli uomini
vasco, 501: le pene stabilite per chi abusa dell'autorità o della forza
della forza dal suo sovrano confidatagli, per chi maliziosamente lo inganna, per chi insomma
per chi maliziosamente lo inganna, per chi insomma malversa in impiego, derivano da
un novo argo, un edipo a chi l'ascolta. de mori, 181:
s. bernardo volgar., 12-32: chi è tanto malizioso che non si penta
282): « e già, chi avesse bisogno di prendere una scorciatoia,
di quel suo non sapere, più pecca chi non sa e non fa, che
e non fa, che non pecca chi sa e non fa. imperocché nel primo
d'abbindolare i reggitori e di persuadere chi non ha letti i miei fogli ch'io
, laforghiane, mallar- meiane, e chi più ne ha più ne metta. pasolini
e toscana. beltramelli, iii-605: chi tagliava, chi tritava, chi insaccava
. beltramelli, iii-605: chi tagliava, chi tritava, chi insaccava,..
: chi tagliava, chi tritava, chi insaccava,... chi cuoceva i
, chi insaccava,... chi cuoceva i mallegati negli enormi paiuoli,
cuoceva i mallegati negli enormi paiuoli, chi apprestava la rosticciana e i migliacci.
-a, e -dùce). dir. chi presta, o ha prestato, malleveria
fideiussore. -mallevadore di pegno: chi, durante un processo, garantisce la
nannini [petrarca], 174: chi desidera il pontificato romano o qualsivoglia
2. in senso generico: chi dà la sua parola e si rende
un giuramento. belli, lx-2-110: chi ricorse per consiglio alla sua prudenza e
sentenzia, sotto pena di scomunicazione, chi rompesse la detta pace, sopra la differenza
rustico dice: « io non vel so chi vi prestasse uno marchesano ». lo
statuto dell'arte dei legnaiuoli, 11: chi dinanzi a'consoli o notaio di detta
è il danno. il proverbio: chi entra mallevadore, entra pagatore. proverbi toscani
. proverbi toscani, 92: chi del suo vuol essere signore, non entri
sua fama. lanzi, 1-2-80: ma chi può proporre simili cose senza la mallevadoria
settembrini [luciano], iii-1-357: chi non ha contanti da sborsare subito,
negozio comporta per lo più, per chi presta la garanzia, l'obbligo di
la situazione di obbligazione a carico di chi ha prestato la garanzia) che da
presentato un migliaccio di porco, del quale chi ne mangiò ebbe pericolosa infermità, e
tale garanzia comporta per lo più, per chi la presta, l'obbligo di pagare
avevano notato per uno de'caponsacchi, e chi arebbe creduto altramente, concorrendoci tante cose
per lo pericolo che ne sovrasta: 'chi vuol saper quel che 'l suo sia
raggi solari esusta e da'ghiacci ristretta. chi potrebbe assai pienamente raccontare le molestie dalle
suoi comandi. razzi, 8-20: guarda chi vuol malmenarsi per bocca m. costanza
viritati. v. borghini, 6-iv-6: chi considererà le tante calamità che dopo i
comprende alla prima il significato anche da chi non le abbia mai udite né lette.
berchet, 241: non dee morire / chi un malmèrito non ha.
duecento malnati. fagiuoli, 1-2-256: vedrò chi sarà quel malnato che vorrà sostenere queste
di colui che ne scrisse / fu chi in inferno sono i più viziati,
li mali. castiglione, 235: chi conversa con ignoranti o mali è tenuto
so di fuoco alcuna cosa, né chi suona queste campane; costui v'è ito
e dice del cherico) a sapere chi le suona; par che dica che gli
istavano nel male luogo, e davansi a chi le volea. di giacomo, i-750
dovuto. iacopone, 24-23: a chi me serve sì do el mal tributo /
dante, inf., 22-79: chi fu colui da cui mala partita /
/ mieto; e tal merito ha chi 'ngrato serve. ovidio volgar., 5-18
ed exagito; e poi, zara a chi tocca; e chi l'ha buona,
poi, zara a chi tocca; e chi l'ha buona, ben per lui
buona, ben per lui, e chi l'ha mala, mal per lui!
, despia- tata; / mora, chi vagia dannata / a lo inferno, a
gittò alla malora quanti pomi apparivano a chi travedeva. redi, 16-v-310: mandi alla
a prò de'suoi vasti disegni da chi cerca di avanzarsi contra il suo signore,
terra, in acqua o in aria chi lo pareggi, nella lontananza almeno.
de core verase / lo fece che de chi se tase / per gli malparleri che
. bianco da siena, 35: chi 'n verità del malpatir s'avezza,
rosso malpelo, perché nella tradizione popolare chi è rosso di capelli è considerato d'
il titolo di malpensante gioverà risparmiarlo, chi sente carità cristiana. de roberto,
malpratici muratori. cattaneo, ii-2-89: chi chiamate malpratico da senno perché io mi
l'onestà per dare ambascia a chi ha spropositato, come il malridotto
, come mal sano fu il consiglio di chi ci fece staccare dalla confederazione di
un calore nervoso e malsano, come di chi sia in uno stato di tensione e
599: raddoppia i suoi tormenti / chi con occhio mal sicuro / fra la
di una inquietudine strana, però, come chi si sente e malsicuro e dubbioso.
: gli uomini sovente rimangono malsoddisfatti di chi troppo fece per soddisfarli. anzi, sapendo
offende comecchessia la mente e l'animo di chi sente o legge. guerrazzi, 13-49
torri nel gran piano, / e chi portava sassi e chi la malta. filarete
piano, / e chi portava sassi e chi la malta. filarete, 2:
entrò dove gli altri; e ivi chi si trovò nella malta insino a gola e
si trovò nella malta insino a gola e chi insino al mento. -bitume
strinze la man ogn'uon con fa chi salta. / questo procede sol per avarizia
giudicati a star con pene, / chi in pioggia, chi in malta e chi
con pene, / chi in pioggia, chi in malta e chi in foco,
chi in pioggia, chi in malta e chi in foco, / secondo che a'
). bar etti, 1-313: chi sa che qualcuno non mi attribuisse anche
anche qualche segreto maltalento contr'esso? poiché chi non parla di coloro dei quali tutta
denunciante. de nicola, 243: chi sa però quanti sono arrestati senza essere giacobini
senza essere giacobini... e chi sa quanti saranno vittime o dell'errore o
. menzini, 5-115: sa chi provvedere al maritaggio / debbe di
figliuoli mal tenuti, da chi tien troppo bene altra donna. tornasi di
s. v.]: 'maltollerante'sarebbe chi non sa tollerare in tutto,
'; ma potrebbe anche dirsi chi la tolleranza fraintende, e tollera
perditore della giornata, non sapendo di chi quella galea si fosse, montò su la
famiglia: delitto consistente nel comportamento di chi, in modo deliberato e abituale,
: reato contravvenzionale consistente nel comportamento di chi incrudelisce verso animali, o senza necessità
ristoro è questa pianta velenosa e maltratta chi n'è punto in maniera che poche persone
gran bretagna. muratori, 7-i-183: chi poi considera i rogiti de'notai de'
nasar, re crudelissimo, e non avendo chi gli vicitasse e atasse, sì
, xxviii-239: altri erano suso, chi sgorbati, chi maltratati, 1 adeo '
altri erano suso, chi sgorbati, chi maltratati, 1 adeo 'era una cosa
229: quivi appresso, in uno loco chi se chiama melapo, è lo corpo
. 2. figur. disus. chi si mostra tiepido verso le novità politiche
, il vecchio, il fanciullo, e chi d'una morte e chi d'un'
, e chi d'una morte e chi d'un'altra. ma diciamo pure che
, / sì che lo dotti chi à malvascia in core. giamboni, 4-49
èssi gloriosa in loco degna, / chi no la piange, quando ne ragiona
/ poiché e'malvagi son multiplicati; / chi vuole ir netto non vi metta mani
/... / male abbia chi te serve e chi t'adora. boiardo
/ male abbia chi te serve e chi t'adora. boiardo, 3-3-13:
non sua, e che son fuoco a chi li vedde, di mantenersi nell'ardore
. testi fiorentini, 200: a chi ffare lo potesse, varrebe molto a
mischiare nell'acqua ch'è malvagia, chi bere line conviene, e farla bollire,
. b. segni, 9-170: chi sa discemer bene intra la tragedia buona
spirituali antiche, 65: giova a chi ti nuoce, per vincere la malvagitade co'
è che una forma d'ignoranza e chi sa non può veramente fare il male.
quasi come un frutto di malvagitade di chi l'usa, si sogliono ne'corpi riferire
: tiran sette volte a sorte / chi dovesse irlo a cercar. / su 'l
in abito di pellegrino, a truffare chi aveva a lei dato con sì buon cuore
iniquo. guittone, xxxii-35: chi è malvagio e chi galeadore / e
guittone, xxxii-35: chi è malvagio e chi galeadore / e chi per disamore /
è malvagio e chi galeadore / e chi per disamore / e per malvagità e falseza
prove intorno alla malvasia: competere a chi ne beve di più. aretino,
, l'acqua vòle, / chi li vói soli e chi li vói col
vòle, / chi li vói soli e chi li vói col pane. / io mi
'malversare '. einaudi, 1-350: chi liquida di quel ministro. tommaseo
. che ha un grave difetto malversazione; chi abitualmente o frequentech'ormai più non si
consistesse nel rivelare ai malveggenti l'inestida chi ricopra una carica pubblica) con abuso
è un entra e lucia, 398: chi entra in una cucina in un giorno di
do stato il mal venuto chi avesse tentato persuadere ai te le
venuto dal suo paese! al diavolo chi t'ha portato qui! 0
; abbiam noi paura di mali visi? chi ha paura si fugga. b.
poco di mal viso, come suol fare chi viene truffato, poco stavano a ripigliare
2. sm. e f. chi conduce una vita disonesta. -in partic
vita disonesta. -in partic.: chi compie azioni delittuose; delinquente, malfattore
gli uomini erano alla terra giacenti, chi morto e di tali mal vivi. cornato
è morta. marino, 10-273: chi muor trafitto e chi malvivo langue. brusoni
, 10-273: chi muor trafitto e chi malvivo langue. brusoni, 8-155:
loro, e sono stati malvoglienti di chi mai n'ha fatto dipignere alcuno.
della raunanza, raddolcierà l'amarezza di chi vuole inasprirsi contro de'malvoluti. malvonàggine
sempre nei monti, a piacer di chi ne vuole. = dallo spagn
attaccato alla gonnella della mamma ': chi non conosce ancora il mondo. 'è
non andrà sempre così '. a chi gli va male, consolandosi con la
, /... v'ha chi 'l fece? gioberti, 4-2-611: le
vittorini, iv-402: io parlo per chi ci vive... per la
. a. cattaneo, i-242: chi può assicurare il punto della natività? chi
chi può assicurare il punto della natività? chi deve osservarlo? la madre, che
, xii-2-365: dicer non dico, pensa chi t'appella: / mammata ti viene
/ cure con cure alterna; ma in chi sugge / il latte e in chi
chi sugge / il latte e in chi denuda la mammella / c'è un
inintelligibile, e però fa più impressione a chi la sente! il d'ayala pone
premurosa. beccuti, i-289: chi sa far le mammine e chi le ciance
i-289: chi sa far le mammine e chi le ciance / se non le donne
(plur. m. -i). chi dimostra, anche in età adulta,
da parte della madre o di chi he occupa idealmente il posto; chi
chi he occupa idealmente il posto; chi è affetto da mammismo. vittorini,
bambino piccolo. iacopone, 1-289: chi fosse vero amante / pigliaria questo infante
lavacro mistico. dossi, 3-90: chi, se non essa, legava, la
, l'ammasseremo fra le mani e vedremo chi tira più vicino al lecco. tarchetti
quale fieno non empierà la sua mano chi sega, e 'l suo seno chi raccoglie
mano chi sega, e 'l suo seno chi raccoglie le manate. verga, 1-541
. capponi, i-276: sentendosi mancamento di chi amministrasse la giustizia in cose politiche,
, ii-453: troverai molti santi uomini chi con un mancamento e chi con un altro
santi uomini chi con un mancamento e chi con un altro. alberti, i-295
l'ingiuria indichi vizio e mancamento in chi la patisce. leopardi, 894:
b. croce, i-3- 326: chi tolga in esame una qualsiasi di quelle distinzioni
io che, per mancamento ancora di chi non è poeta e vuol portar giudizio di
380: non può essere perfetto capitano chi, o per mancamento di vista o per
si riconoscono dai loro mancamenti; a chi la peste ha mangiato il naso,
la peste ha mangiato il naso, chi ha i capegli brizzolati e striati.
lettere]. è gran mancamento di chi lo fa. ca'da mosto, 224
mancamento, / fa prova in terra chi è del ciel più degno. gir.
da'mancamenti i quali si suppongono in chi patisce, e non dal patimento stesso.
chiamare da tutte le case del vicinato chi potesse attestar del rumore.
può un'ingiuria riuscir più grande in chi la fa e più vergognosa in chi la
in chi la fa e più vergognosa in chi la riceve. botta, 4-82:
quanti le lor mac- catelle. / chi ha macchie, ecclissi ed altri mancamenti:
, ecclissi ed altri mancamenti: / chi scema, chi tramonta e chi s'oscura
altri mancamenti: / chi scema, chi tramonta e chi s'oscura.
/ chi scema, chi tramonta e chi s'oscura. -fase di oscuramento
si ricerchi al decoro e all'uso di chi v'alloggia. loredano, 2-i-6:
. e. cecchi, 5-347: chi sa come mai degli etruschi venne a formarsi
alegranza. chiaro davanzali, lii-21: chi avesse in sé nulla mancanza / di penitenza
11 morto era alessandro manzoni: e chi l'aveva ammazzato era io..
non la sa alcuno. vi avea chi sospettava che, essendo egli fattore, temesse
manca l'olio. borgese, 1-402: chi sa se mia madre vorrà mandarmi i
lascierebbe in isposa la sua figliuola a chi mancasse mezzo quarto di nobiltà. manzoni
. padula, 215: non è ridicolo chi voglia insegnare la danza ad un uomo
all'italia. deledda, i-170: chi ti ha detto che devi morire? quelle
uno scopo. dominici, 1-16: chi vuole determinare se l'oro è fine
. della casa, 640: affligger chi per voi la vita piagne, /
1-419: poi, mancati i favor, chi vende e toglie / quel ch'acquistato
? - così l'intendo. - birba chi manca. leopardi, 20-153: mancano
sono poi così difficili da serbare, e chi vi manca, sebbene gli piaccia poi
ordenate. b. segni, 11-226: chi manca in quelle cose dove li più
e le parole morte, / soccorra chi m'ha posto in dura sorte / che
la fede publicata dal principe o da chi governa non può mancarsi, se non con
non mancate a voi stesso né a chi in voi spera e, sperandoci, pensa
ordinò [il brunelleschi] che vi fussi chi vendesse vino e chi pane, e
che vi fussi chi vendesse vino e chi pane, e cuochi, e così ogni
, 76: assai è ricco a chi non manca... (oh!
all'ultimo fante. amenta, 1-8: chi mai forzotti a darmi fede, a
, 20-261: tacendo fatti beffe di chi la squacquara rimoreggiando: « la poltroncionaccia
voglia per il publico bando comandare che chi è per la contraria parte debba comparire
, che non è non so io chi, e non vo mai a città,
di proporzione de'membri, di cui chi non era più che ceco la vedeva priva
: è poi anco maggiore disgrazia di chi è manchevole d'un occhio. s.
: nome di savio non si dee a chi non truova il primo essere delle cose
: ricompensa che spetta di diritto a chi ritrova un oggetto smarrito, generalmente proporzionata
facoltativamente, oltre al dovuto, a chi presta servizio permanente alla propria dipendenza;
. allegri, 20: sarò cortese a chi mel rende [un bastone],
re di francia, / disfar mostrando chi prestava a gaggio, / fece di
, / un batter d'occhio per chi comprende la tua lezione. 3
-manciatèlla. segneri, iv-519: chi semina, lascia egli per questo di
[quanto * manciatina']; e chi si ruba di buone manciatelle di roba,
della fila, incominciando da mancina, chi è? 3. polit.
è serva della mancina. (cioè chi è buono a qualcosa, è condannato a
qualcosa, è condannato a fare per chi non è buono a nulla).
sinistro (per lo più, rispetto a chi guarda). iacopone, 19-21:
: diciamo * mancino manritto 'di chi adopera egualmente l'una e l'altra mano
: * mancino manritto ': di chi adopra ugualmente la dritta e la mancina.
[s. v.]: chi è mancino la mattina, è mancino anche
di lui: né sarà perfetto in chi pretende manciparsi dall'ubbidienza patema. siri
schiavo acquistato mediante mancipazione. -anche: chi si trova in condizione di servitù.
mancipia illustre al pulvinare assisa / di chi nel sangue ha sua virtù multata.
austria. 3. figur. chi è sottomesso passivamente alla volontà altrui;
è sottomesso passivamente alla volontà altrui; chi si lascia facilmente influenzare e dominare;
si lascia facilmente influenzare e dominare; chi è strumento inerte e rassegnato dei capricci
penne a celebrare intente, / non già chi d'or, ma chi d'onor
non già chi d'or, ma chi d'onor abbonda, / e 'l vizio
interessi di lui. 4. chi è dominato o si lascia facilmente dominare
non basta un bel principio / a chi poi, d'amor mancipio / o dell'
sul più buono. 5. chi accetta supinamente una dottrina, una teoria
diventarne succubo. ariosto, 7-59: chi potea, ohimè! di te mai creder
farsi in virtù franco, / come chi di ben far sempre s'in vaga,
, miserabile. guittone, xxix-121: chi prende de ben vano è corto e
che si trovava sulla mano manca di chi fosse sceso pe'così detti gradini di
tutti con sassi e con bastoni / chi dava a brandimarte e chi al destriero
con bastoni / chi dava a brandimarte e chi al destriero. ariosto, 10-89:
piede è più forza e cautela di chi le fa, che fede e saldezza
fa, che fede e saldezza di chi le sostiene. -più o manco
tanto meno. savonarola, i-80: chi è più presto e più congiunto alla
. m. cecchi, 19-23: -e chi è quello che l'ha a scoprire
le renderei fra tre giorni. -e chi le ha? -rispose menu maravigliato dalla
medici, ii-63: felice è più a chi manco bisogna. guicciardini, 9-51:
2. sm. dir. civ. chi, in base a un contratto detto
proprio conto. -per estens.: chi conferisce a un altro l'incarico di
in dieci minuti. 3. chi dà a un altro l'incarico di commettere
consultori, ma che basti sii saputo da chi pertiene saperlo. segneri, iii-3-128:
è necessario che in ogni esercito sia chi rappresenta il mandante dell'esercito. mandare
g. gozzi, i-14-221: da chi ne avea l'autorità fu quivi mandato
, dissegli: messere, se mi dimandano chi è quegli che ti manda, come
che alloggerà col carne- secchi; / chi dice a lo spedai, dove mandato /
una imbasciata pericolosa questa, tanto per chi la porta che per chi la manda.
tanto per chi la porta che per chi la manda. -assol. rinaldo
utica, mandò a catone che determinasse chi dovea comandare. siri, ix-
in dure spine, / quando fia chi sua pari al mondo trove? /
la palla cade o per errore di chi la manda o per errore di chi la
di chi la manda o per errore di chi la riceve. dolce, 7-4:
mandasse o si spignesse non dentro verso chi l'apriva, ma fuori verso la strada
la turbina. bontempelli, i-832: chi le ha insegnato a mandare l'aeroplano?
l'ha mandata. i francesconi (chi ne avesse) si manderebbero per sei
. adesso si manda la carta, o chi ce la fa mandare 28
predichi chi non è mandato. citolini, 449:
otto che mandassino un bando, che chi gli ha avuti, non gli rivelando fra
/ e donasi a vii- tate / chi n'ha gentilitate, / ch'amore 'n
: perché mandi avanti in tua difesa chi non ha colpa? -mandare a vuoto
pienezza del cuore. carducci, iii-21-90: chi non conosce i « monumenti ravennati »
): infino da ora sappiate che chi avuto avrà il porco, non potrà mandar
aretino, vi-368: dice il proverbio: chi vuol vada e chi non vuol mandi
il proverbio: chi vuol vada e chi non vuol mandi. proverbi toscani, 72
sempre col ricordarmi del proverbio, che chi vuole va e chi non vuole manda
del proverbio, che chi vuole va e chi non vuole manda. = voce
mandarini 'i funzionari sindacali riformisti? chi sono i 'mandarini'?... i
del pallone toscano, ecc., chi, ponendosi al fianco del trampolino di invio
, tornata. pea, 1-258: chi ha perso può rifarsi a quest'altra
nuovo carcerato. caproni, 1-51: chi fabbrica una fortezza / intorno a sé
s'illude / quanto, ogni notte, chi chiude / a doppia mandata la porta
, sm. dir. civ. chi, in base a un contratto di mandato
, n. 8). -anche: chi compie atti di amministrazione o svolge altra
in nome proprio. 2. chi compie un delitto per incarico di un
dietro pagamento. -per estens.: chi compie delitti alla stabile dipendenza di una
nel linguaggio ottocentesco politico-ideologico e politico-istituzionale: chi presiede all'organizzazione e alla direzione della
del potere. -in partic.: chi, per incarico conferitogli dagli elettori,
-sostant. fra giordano, 3-236: chi fue il mandatore? fue iddio..
mandatore? fue iddio... chi fu il mandato? l'angelo.
vuole il mandato': proverbio che vale chi accetta un regalo è obbligato a contraccambiarlo
privato individuo dà un tale ordine a chi custodisce o amministra i suoi beni.
sapemo come questa cosa sia ita, né chi l'abbi maneggiata. cosimo de'medici
jure rivocato, se al tempo del pagamento chi doveva esigere fusse fallito o in prossimo
che in tal modo si instaura fra chi conferisce e chi riceve l'incarico)
modo si instaura fra chi conferisce e chi riceve l'incarico). s.
castelvetro, 3-32: chi dice di discemer ciò e afferma,
tato l'incarico non può rinunziarvi, ma chi l'ha conferito può revocarlo, salvo
compiere una determinata pratica nell'interesse di chi tale incarico conferisce (ed esso,
ariosto, 35-63: seco prende / chi le fa compagnia fin all'ostello /
un delitto in modo che resti sconosciuto chi ne ha voluto l'esecuzione. buonarroti
il nome di procuratore a colui con chi à contrattato. monti, i-190: vi
botta, 5-209: avendo cessato di sussistere chi aveva dato il mandato, non vi
. fra giordano, 3-236: chi fue il mandatóre? fue iddio..
mandatóre? fue iddio... chi fu il mandato? l'angelo. boccaccio
2. nel gioco del pallone toscano, chi lancia la palla al battitore.
battitore. anguillara, 10-79: giocan chi di lor sceglier de'il loco.
già sanza mandorle s'era domesticata, e chi egli era,... in
sm. (femm. -trice). chi coltiva mandorli (soprattutto sotto l'aspetto
... posta sotto il capo di chi dorme, fa parlare in sogno il
lor mandre. tasso, 2-96: chi si giace in tana o in mandra
: dice l'apostolo... che chi non lavora non manduchi. cicerchia,
erasmo da valvasone, 1-4-151: chi non sa come i nove campi scuota
da mane sonasse, acciocché si ricordi chi quella volesse dire. n. franco,
se pure vorrò cantando mie ore spendere, chi sarà che la fame del mio canto
, tu dici, benché non si vegga chi governa e maneggia il timone, le
perché l'ha del novo pesse; / chi 'l manesa sempre eresse, / donne
parer vile [l'architettura militare] a chi considera che quei lavori di terra da
dimostrazioni è troppo pericoloso cimento, per chi non le sa ben maneggiare. annotazioni sul
fiumi e de i loro ripari che chi facilmente maneggia il calcolo integrale o differenziale
. infamando, con atrocità di vocaboli, chi maneggia cause senza conoscerne la midolla quanto
'maneggiare un soggetto, trattarlo come chi ne è bene esperto. si può
il tradimento non era favola, ma chi lo maneggiava giudicò che passerebbe con minore
col mancar solamente del debito suo ed impedire chi far l'avesse voluto. boterò,
, quanti allora la repubblica maneggiavano, chi al popolo chi al senato fingendosi bene
la repubblica maneggiavano, chi al popolo chi al senato fingendosi bene affetti, tutti sotto
mandato si maneggia. bisaccioni, lx-1-35: chi prende pietà de gli amori altrui fabrica
molto prima l'imperatore; ma tanto chi maneggia il papato quanto chi governa l'impero
ma tanto chi maneggia il papato quanto chi governa l'impero sono di poco entrati
machiavelli, 1-iii-701: né pare che chi maneggia el papa dubiti punto che lui
. bartoli, 9-23-238: perciò, chi maneggia coscienze, tuttodì vede a'fatti,
voluto averne distinto e particolar conto da chi l'ha maneggiata per molti anni, e
500): i danari nascosti, specialmente chi non è avvezzo a maneggiarne molti,
, la invidia e il carico di chi aveva maneggiato. caro, 2-2-305: dicendo
che non darebbe una vostra scrittura a chi lo facesse papa, come se le
esemplare equità. giuglaris, 1-318: chi abbia sempre su gli occhi dio,
della carta, cjie molte volte a chi non è del tutto superiore nell'arte
del mazza, 15: io non so chi mi tiene ch'io non gli cavo
ti maneggio. proverbi toscani, 116: chi maneggia non braveggia. ibidem, 258
maneggia non braveggia. ibidem, 258: chi vuol saldar piaga, non la maneggi
lungo di quel che non s'immagina chi non sa che perderlo. cesarotti, i-i-
sono eglino poi in fatti, a chi addentro gli penetra, verissime massime e oracoli
maneggiati ed i rigiri più nascosi di chi vi operava. mazzini, i-84: non
220: maledetto sia e da noi scomunicato chi una cosa sì bella e utile,
a. f. bertini, 7-72: chi sa ch'i'non vi faccia vedere
de gl'interessi publici non si fidi a chi non ha prima dato buon conto di
c. croce, 145: chi dà il maneggio di casa alle donne,
altro marito? -così è. -e chi fu egli? -fu un giovane pisano,
crede comunemente che intenda assai più avanti chi è stato alcune settimane su i campi,
stato alcune settimane su i campi, chi ha veduto un qualche maneggio d'armi e
sempre manere. pagliaresi, xliii-162: chi resuscitando lazzar pianse / ci salvi,
e platea fiammeggiavano, e guai a chi avesse osato emettere un'opinione di altro
adirandosi, arebbe dato delle busse a chi si adirava seco. giannotti, 2-1-44
, flagelli: le quali cose impauriscono chi le guarda e non chi erra,
quali cose impauriscono chi le guarda e non chi erra, né chi ve le appicca
guarda e non chi erra, né chi ve le appicca. roseo, ii-51:
con tanto affetto ch'e'facea piangere chi era intorno. aretino, 20-78: tratto
manevole ': di cosa che cede a chi la maneggia. 3.
debba essere ben compresa da parte di chi ascolta o legge. nieri, 3-119
, stare a manganella ': di chi à ufizio speciale, presiede a tutti.
e, ancor che non discerna / chi sieno, piglia un bacchio di cipresso,
termini, ve lo dico in faccia; chi lo combatte, ebbene, in gattabuia
il muso si acquista tal nome, chi è più onorato di te, che mattina
girar sempre, / che busbacchi aggirar chi lor credeo. zonca, 54: mangano
che sia al mangano rivolta / da chi a peso tirar più la rinforza, /
160: due strane fatiche bisognano a chi, essendo di statura piccolo, si
: 'mangiabambini': si dice usualmente di chi, nell'aspetto, ne'modi e nelle
. bimangiacipolle, sm. invar. chi mangia abi scia d'acqua
mangiacaparre, sm. e f. chi è sempre pien questo regale ospizio; /
. scon a non trovar più chi li voglia. papini, li-mi
]: 'mangiacarne ': direbbesi a chi piace la carne cristiani ci ammazzerà.
con dossi, i-165: chi lo conobbe?... un mangiadòrmi
mangiacastagnacci, sm. invar. disus. chi region. involtino di pasta fritta, croccante
, sm. e f. invar. chi odia, avversa e denigra i francesi
mangiafruménto, sm. invar. chi si nutre soltanto o prevalentemente di cibi
, e talora poco onesta. -anche: chi vive alle spalle altrui senza lavorare o
ma mi vanno ruspando il cervello; chi è questa bertuccia che qui in terra scherza
, sm. e f. invar. chi è buono solo a mangiare lasagne;
v.]: 'mangialasche ': chi mangia volentieri e in abbondanza le lasche
mangia lepri; detto in gergo di chi vorrebbe farsi bello. * * »
, sm. e f. invar. chi non può tollerare i liberali e li
par tic., ai napoletani); chi è buono solo a mangiare maccheroni;
mangia-massóni), sm. invar. chi odia e avversa accanitamente i massoni;
odia e avversa accanitamente i massoni; chi perseguita le società segrete. gobetti
demonio. -con riferimento all'atto di chi riceve la comunione eucaristica. pallavicino
de li balconi. muratori, 9-154: chi de'prìncipi sa ben praticare il lodevol
. e f. invar. scherz. chi si nutre di ossi (con riferimento
feroci 4 mangia- padrimaestri '; perché chi sa qual rumore me ne farebbe addosso
. e f. invar. spreg. chi percepisce lo stipendio per un ufficio che
, sm. e f. invar. chi è buono solo a mangiare; persona
.]: 'mangiapagnòtte ': di chi gode, inutile, stipendio pubblico.
-i; meno comune invar.). chi è buono solo a mangiare; persona
poltrone, parassita. - anche: chi percepisce lo stipendio senza meritarselo, lavorando
ch'ei tiene in corte, / chi racconti di vista. buommattei, i-16:
sm. (plur. -i). chi opprime, angaria, sfrutta barbaramente una
, sm. e f. invar. chi odia, avversa e denigra aspramente i
, sm. e f. invar. chi odia e denigra i radicali; conservatore
, sm. e f. invar. chi è ghiotto di rane (ed è
per lo più, con riferimento a chi lavora nelle risaie).
. invar. letter. ant. chi è ghiotto di rape (come epiteto
uno migliaccio di porco, del quale chi ne mangiò ebbe pericolosa infermità, e
c. campana, ii-466: fu chi affermò essere stati mangiati in quell'eccessiva
; confetti, non solo n'aveva chi ne voleva, ma egli si gitavano
guadagnoli, 1-ii-132: i polmoni a chi gli han dati? / ad un
fa bel veder e lo ascenso difìcile a chi vole smontare in altra parte che
e mangia? massaia, iv-58: chi diceva non avere io quella virtù e quel
quel potere che tanti mi attribuivano; chi d'essermela intesa con i nemici e
favorire la chiesa e assicurare italia da chi disegnava mangiarsela. carducci, iii-25-215:
l'altro, e vanno sempre col peggio chi può meno. i. nelli,
questa impresa. cesari, 7-485: chi concedesse agli uomini generalmente questa libertà,
onde, resta coperta alla vista di chi da lungi riguarda. dizionario di marina
dura digestione, che non si trova chi vi voglia entrare, costumano i medesimi
una cote: porgere il cibo a chi non ne può trarre alcun giovamento.
cani, che vanno sempre dattorno a chi può meglio dare loro mangiare. manzoni
gli uomini. macinghi strozzi, 1-388: chi a tempo vole mangiare, ennanzi all'
] intende. fagiuoli, 1-4-20: chi troppo mangia scoppia, lo sai tu
d'italia in bocca, fanno a chi più mangia; ma chi troppo mangia,
, fanno a chi più mangia; ma chi troppo mangia, scoppia. proverbi toscani
scoppia. proverbi toscani, 20: chi ha bocca vuol mangiare. ibidem,
fiorentina'). ibidem, 285: chi mangia, beve, dorme e caca
, sta meglio del papa... chi vuol viver sano e lesto, mangi
cosa ibidem, 306: assai digiuna chi mal mangia. ibidem, 308:
mal mangia. ibidem, 308: chi troppo mangia, la pancia gli duole,
mangia, la pancia gli duole, e chi non mangia, lavorar non puole.
murare a secco. ibidem, 315: chi troppo mangia, scoppia. (genericamente
petrocchi [s. v.]: chi à mangi, e chi non à s'
.]: chi à mangi, e chi non à s'impicchi. chi à
e chi non à s'impicchi. chi à mangia, e chi non ha sta
impicchi. chi à mangia, e chi non ha sta a vedere. chi è
e chi non ha sta a vedere. chi è pigro a mangiare, è pigro
crusca [s. v.]: chi non mangia, ha del mangiato.
si dice in proverbio a significare che chi mangia meno del solito ai pasti ordinari,
[s. v.]: chi più mangia, meno mangia. (proverbio
meno mangia. (proverbio che vale: chi stravizia suole aver vita breve).
ibidem [s. v.]: chi troppo mangia scoppia. (proverbio che
mangia scoppia. (proverbio che vale: chi è intemperante nei cibi va poi soggetto
vita. e figuratamente applicasi anche a chi, per mancanza della debita onestà in
san michele (da che il detto: chi ha da mangiare per san michele,
per vivere, non vivere permangiare: erra chi non sa condurre o concepire la vita
ferno i denti de'lor figli, / chi vede noti e non si maravigli /
non pareva a lui che dovesse parere a chi digiuna per divozione, come digiunava egli
fiate / mangiari o fructa, lodo chi schifare / sa di non quei pigliare,
ricevere molti mangiari e molte cortesie, ché chi gli riceve conviene che ne faccia.
non faccio la cucina, non ci sarà chi ne faccia il mangiare, se non
, sm. e f. invar. chi mangia abitualmente le ricotte; -al figur
moravia, vii-218: ma tu chi sei? un pecoraro mangiaricotte, con
mangiaségo, sm. invar. spreg. chi ama cibi conditi con grasso di
cibi conditi con grasso di animali; chi fa un uso eccessivo di strutto (
mangiasocialisti, sm. invar. chi avversa e combatte aspramente i socialisti;
. e f. invar. spreg. chi percepisce lo stipendio senza meritarselo, lavorando
sm. e f. invar. chi è ghiotto della carne di sorciq 1 (
vizzi e mangiate, gridando e bevendo a chi più può, in onore di maometto
mangiatedéschi, sm. invar. chi ostentava coraggio intrepido, specialmente di fronte
mangiatiranni, sm. invar. chi odia o avversa tenacemente i tiranni.
il signore,... non trovando chi l'alloggiasse, è forzato a dare
stupido inno a uno statu quo stupidissimo. chi bene intenda, sola una voce ne
pur troppo il proverbio che dice che chi si piglia per amore si tien poi per
7. ant. nel linguaggio ascetico: chi, animato da ardente carità e da
, sm. e f. invar. chi mangia di tutto e in abbondanza;
mangia di tutto e in abbondanza; chi è di gusti non troppo raffinati.
(m. plur. -i). chi riesce a nutrirsi senza lavorare o senza
nutrirsi senza lavorare o senza spendere; chi vive alle spalle altrui; parassita,
v.]: 'mangiauomini ': chi minaccia o par che minacci malanni o
mangiauomini sono sovente i più buonuomini a chi sappia pigliarli '. =
. (plur. -i). chi vende mangimi. = deriv.
sm. (femm. -a). chi suole man giare molto e
giare molto e con ingordigia; chi non sa moderarsi nel mangiare; ghiottone
segretario di gabinetto; desta l'invidia chi conosce un discreto numero di deputati, ed
numero di deputati, ed è felice chi può dare di 'tu 'ad un
gozzi, i-9-149: non vo'che imiti chi allargar suoi stati / con funesta manìa
tutto è fuori proporzione ed esasperato. chi nasce in questa luce, o
si trova scolpita in una pietra, fa chi lo porta aver virtù di liberare i
acuti di una malattia mentale, ma non chi ha un temperato affetto, passione,
usato, è gallicismo. -proprio di chi ha perso la ragione; che deriva
o male accompagnato. morante, i-196: chi la conosceva, riguardava le sue sofferenze
beffavano di lei. -maniaco sessuale: chi è dominato o manifesta un interesse esclusivo
un po'sudici. -proprio di chi è ossessionato da un'idea fissa.
. varchi, 18-2-254: alcuni avevano passato chi la celata, chi la corazza e
alcuni avevano passato chi la celata, chi la corazza e chi le maniche di maglia
la celata, chi la corazza e chi le maniche di maglia, e non
essere di maniche strette ': di chi nelle sue azioni si comporta piuttosto con severità
: ella era vestita / curta da chi a le natiche, / d'una gonella
: è voce foggiata scherzevolmente per deridere chi, come suol dirsi, manicherebbe, ossia
e sangue,... e chi non manicrà la mia carne e non berà
di maggiore fervore, e volle sapere chi fosse il traditore del segnore, però
aromatico. baruffaldi, 54: a chi canta di falsetto, / buona pappa
sempre sembiante d'amico... chi l'ha spinto ad armarsi contra il
d'egualità; dond'è che vedere chi il preme, sia colle doti naturali,
malatesti, 1-124: son addentata, e chi mi tien non resta / mai di
a. pucci, ii-9: [chi nasce sotto saturno] è manicatóre di
l'anello. sermini, 296: ór chi allora veduto avesse matquella sorta di succino
con un igienico affaccendamento delle proprie gambe chi una canna, chi una scopa, chi
delle proprie gambe chi una canna, chi una scopa, chi un manico di
chi una canna, chi una scopa, chi un manico di granata. moretti,
. n. franco, 4-249: chi sarà quel cieco che non vedrà che
d'azeglio, 2-265: chi mi dicesse, ora, quel che farò
quel che farò tra due anni, chi sa che occhi mi farebbe spalancare! se
, o meccanico / o liberal, chi punto è intriso, / da franco dice
. bramati, 4-272: « e chi si oppone? » osservò l'avvocato
sua, ha detto in riprendendo in chi che sia o dolendosene più del dovere
aretino, 20-131: anima mia, chi compra la scopa può anco comprargli il
un'altra). ibidem, 315: chi non si contenta dell'onesto, perde
[s. v.]: a chi si lamenta che la penna non gli
mondo e della reclusione repressiva sofferte da chi vi viene ricoverato; quella della anormalità
viene ricoverato; quella della anormalità di chi si trova in condizioni tali da dover essere
. -i). disus. chi presso parrucchieri per uomo o per signora
« macché principessa, macché regina: chi arriva quando il corso è avviato ha
maniera e'modi del fanciullo, domandò chi egli fosse. giusto de'conti, i-71
c. arrighi, 3-80: -è per chi la beverà -rispose un po'arrogante la
maestà che non può ben vestirsi da chi nasce privato; e bisogna bene ch'egli
ch'io sento? aretino, v-1-702: chi non lo invidiaria, avendo egli provato
. l. bellini, 5-1-39: chi potesse prendere a grano a grano la
[il boccaccio] è ripresa da chi nel resto lo lauda, non poteva
alli successori che per buffone è additato chi poeteggia altrimenti. caro, i-40: «
così concisa, serve alla reminiscenza di chi è persuaso. pallavicino, 1-269:
dell'arte alla maniera co- noscan di chi l'opere sono, non restàn per tanto
la dovuta proporzione; a guisa di chi sopra bianchissima carta getta nerissimo inchiostro;
'maniera dilavata 'è quella di chi colorisce senza forza o rilievo, le
luoghi, si riconosce nondimeno, da chi intende, la differenza delle maniere di
così varie melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno e si infiammano
. c. dati, 11-103: sappia chi legge dante che, se egli averà
la lingua, perché si agevola a chi scrive il mezzo di non errare ed
il mezzo di non errare ed a chi legge il mezzo di giudicare. de sanctis
della vista che così si cambiava a chi su vi montava. sansovino, 2-83
diventa la sua maniera. poi c'è chi imita, e sono i 'manieristi
, / quel che 'l fanno ire e chi li fa manieri. cieco, 3-59
pucci, 4-283: a noia m'è chi troppo è maniere / allo scherzar di
del sec. xiv, 30: chi per robar altri è sì manero / tenga
doni, iii-260: oggi ancora ci è chi sa fare madrigali, e chi sa
è chi sa fare madrigali, e chi sa praticar, quando vuole, quella manie-
sia solita di estendersi la libertà di chi viene ammesso alla nostra confidenza, a
region. -tóra). chi esercita un'attività manuale in campo artigianale
, mercé il vestir tanto abietto, onde chi il vedeva senza conoscerlo reputavanlo un qualche
. 3. produttore. -anche: chi manipola artificiosamente un prodotto, sofisticatore.
mutilate invitano gli occhi alle lacrime di chi invaghito di così eccellenti manifatture nutre un
in certe minuzie lontanissime dagli universali di chi filosofa. v. danti, l-i-219
sia schietto e netto; ricami per chi vuole gittar via l'oro e la manifattura
/ nuova manifattura stravagante, / che chi gli ritrovò, dio gliel perdoni.
alla sua manifattura. leti, 1-22: chi dice sede apostolica dice il pontefice;
dice sede apostolica dice il pontefice; chi parla della sede apostolica parla del papa
, stregoneria. salvini, 39-v-63: chi ben ama possiede un'arte innocente e
manufatturière), sm. disus. chi lavora valendosi della propria attività manuale;
lavora valendosi della propria attività manuale; chi esercita un lavoro artigiano. p
dànno alcuna noia. 2. chi lavora in una manifattura (come operaio,
2. sm. e f. chi partecipa a una manifestazione pubblica; dimostrante
-anche assol. latini, i-1922: chi ti manofesta alcuna sua credenza / àbine
parte] rimuovo alcuna dubitazione, manifestando chi è che così parla. idem,
1-95: al prencipe si rendè, manifestando chi era. manzoni, pr. sp
chiesa, ogni magione, / ed a chi gli nasconde o manifesta / il
contrario, e così tiene. e chi manifesta ch'egli il tenga? il
. bandello, 2-40 (ii-39): chi sa se ella, -pentita di quanto
di te parlar si deve / da chi 'l ver ama e 'l suo contrario aborre
, ii-1048: sempre teco / sarà chi 'l buon sentier ti manifesti, / pur
che di quello il nocchio, / chi l'asapora, molt'amaror larga,
ciò che dal publico si potesse conoscere chi di noi due1 merita biasimo e castigo
tutto riccieri. benci, 1-37: chi figurò i membri del corpo degni d'onore
degni d'onore nelle parti manifeste? chi nascose nello occulto i membri vergognosi?
boterò, i-59: gli effetti di chi aggrandisce l'imperio sono più manifesti e più
, / or più nel volto di chi tutto vede, / creovvi amor pensier mai
pubblici, con scopi propa7- 59: chi potea, ohimè! di te mai creder
notti fallace / fa manifesto a chi di lei ben ode. boccaccio, dee
ogni melanconia. pirandello, ii-i- chi è guelfo e chi non è. g
, ii-i- chi è guelfo e chi non è. g. m. cecchi
g. m. cecchi, 157: chi, il ver 1180: alle
il che gli avviene e presto) / chi l'inganno 5-59: egli seppe
nota e fersi manifesti, / come chi quel che fa vuol che si paia.
, descrivendo il nome e cognome di chi trae, o mette, secondo che narra
bulletta o manifesto, ed il nome di chi porta con il numero de'colli e
de amicis, xii-350: c'è chi nella villania raggiunge il sublime: chi
chi nella villania raggiunge il sublime: chi sta seduto proprio con la signora ritta
. redi, 16-iv-78: credono eziandio che chi porta al braccio un maniglio di esse
che la stanza ci è buona per chi sente di manignoni e dolorosa per chi patisce
per chi sente di manignoni e dolorosa per chi patisce di pedignoni. =
. 3. per estens. chi ha animo crudele, spietato; chi
chi ha animo crudele, spietato; chi è privo di scrupoli; malintenzionato; ribaldo
suo agio, a una manigolda, con chi e'faceva a gli amori.
brutto ribaldo, escimi di casa. a chi dico io? vanne fuor, manigoldone
di alcuna emenda fare a quel di chi quella robba fusse. linati, 18-72
accordare de'privilegi e delle esenzioni a chi incominciasse a manipolare de'vini particolari da
prezioso,... particolarmente per chi abbia interesse a che non vengano manipolate
il morto era alessandro manzoni; e chi l'aveva ammazzato era io. già:
io aveva conspirato, congiurato, macchinato chi sa da quanto! alla uccisione a tradimento
della poesia. cardarelli, 517: chi voglia sapere quali fossero e siano tuttora
; gesto. rosmini, 1-81: chi facea gli sperimenti la facea passare a
stava dirimpetto all'albergo, lo domandò chi egli era, quasi come per una
. 4. figur. spreg. chi svolge la propria professione o mestiere in
dio, e avea qualunche sapore desiderava chi la gustava. pulci, 1-25: gli
questo aspro diserto / a retro va chi più di gir s'affanna. ottimo,
et a li spion perdona, / merita chi ti serve e sii pietoso, /
benivolenzia premano fuor de le viscere di chi ama altri ne la maniera ch'io amo
usala poi / in fare, a chi mal'ha, tirare i quoi. cestoni
la manna dal cielo 'dicesi a chi aspetta fortuna senza durar fatica. cassola
/ piove la manna in bocca a chi si sta: / chi corre e suda
in bocca a chi si sta: / chi corre e suda non arriva a bere
e è corona e mannaia, perché chi no onor ama né prò, ricaccerete l'
mannaia colpando onni perdente testa. comapertamente chi fosse il cristo immolato e chi il giuda
comapertamente chi fosse il cristo immolato e chi il giuda. pagni, 2-13:
quell'orrore al delitto, chi contrafacesse. simintendi, 3-83: se tu
/ innel martello, i-3-324: chi di me più felice, più invidiabil,
debole e leggero, come bisogna a chi confida più nei piedi che nelle mani
rinchiudersi andavano attorno, portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere e chi
, portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere e chi diverse maniere di spezierie
chi fiori, chi erbe odorifere e chi diverse maniere di spezierie. antonio da
... sapere... di chi sia mano una composizione...
-iron. passeroni, iii-17: chi scrive in versi è solito storpiare /
.. / ed abbia quel, sia chi si voglia stato, / molto la
man, cioè, che paghi / chi la giustizia uccide e poi rifugge / al
25 (428): ma ora, chi si sarebbe tenuto d'informarsi, e
producea il signore sopra noi, spiando chi era nella città, lasciò le lusinghe e
donde penso / sol certo e lieto chi s'illuia e incinge. a
, per lo più quando si riferisce a chi si dedica a intrighi o a traffici
forse che la sostiene il sassi? -o chi dunque? - egli è la lunga
pugno. -mani di faraone: chi esercita un potere tirannico e oppressivo sulle
voi sempre a lingua e carta di chi prega / date orecchie benigne e man
mano). berni, 242: chi potria descrivere il timore che ha uno
, / daten'una per uno / per chi ha aver la mano. note al
sfavorevole. -giocatore di mano: chi fa giochi di destrezza e di abilità
all'altezza delle reni e deve indovinare chi degli altri giocatori gli colpisce più o
, per il diritto al vantaggio di chi ha la precedenza nel gioco o il diritto
saper che questo avviene, / che chi n'ha poco [del terreno],
giovinezza, così lisci e alla mano per chi li legge con poca attenzione.
. raccoglie a due mani le lagrime di chi piangeva le comuni miserie.
prefisso. ariosto, 20-33: a chi gli porta [i maschi] dicono che
benché morto fusse l'animale, / chi l'uccidesse arebbe fatto invano, /
se tu puoi, / che tu sappi chi è lo sciagurato / venuto a man
naturalmente le puttane son nimiche, come di chi non gli porge a man piene.
camminando. arlia, 1-214: chi nel camminare manda le mani innanzi e
,... ma mettile a petto chi l'abbi cura alle mani. firenzuola
durindana e nel drappel più stretto / a chi fece due parti de la testa,
due parti de la testa, / a chi levò dal busto il capo netto.
vicini. -pazienza. -beh, chi dee aver la man ritta di noi?
... che alcibiade non curasse chi avesse in mano il governo, o nobili
volte s'informano i sensali... chi sieno i mercatanti che l'hanno [
1-6-295: mai non chiudeva le mani a chi a lui ricorreva.
proprie mani / questo n'avene, or chi fia che ne scampi? dominici,
in mano. giusti, 2-228: chi fa da santo colle mani in mano,
/ qui mille, ed a chi / bisogni andare per punti di luna /
torri nel gran piano, / e chi portava sassi e chi la malta, /
, / e chi portava sassi e chi la malta, / chi ordinava e chi
portava sassi e chi la malta, / chi ordinava e chi facea con mano.
chi la malta, / chi ordinava e chi facea con mano. -con
: / sol al parlar si vede chi v'è stato. -dare, affidare
mia; disaminatele e fatele disaminare a chi voi volete e in quanti luoghi vi
.. s'io non ho trovato chi m'ha voluto mettere in mano cento cinquanta
una cosa da noi credere se no chi l'ha veduta. ariosto, 21-25:
): bisogna che lui comandi a chi tocca,... e formare un
versi / suo'laudi fora stanco / chi più degna la mano a scriver porse.
, 16-97: le leggi son; ma chi pon mano ad esse? sacchetti,
pistola e sparava a qualcuno -lei sapeva a chi - magari a se stessa.
: né... / v'è chi lo brami chiuso in un avello [
parola da produrre una ripercussione identica in chi legge, quasi sensazioni e sentimenti gli
'di seconda mano'quando si compra da chi ha comprato; e così di 'terza
., che rivedessero le bucce a chi aveva già di seconda mano tosato.
e solerte. morone, 77: chi ben governa / esser deve tutt'occhi e
», rubando i * sudaria 'a chi non si badava.
per industria, per zelo eziandio di chi governa. -far gesù con le
i tempi strani, / c'hanno chi morto e chi fatto mendico, / fan
, / c'hanno chi morto e chi fatto mendico, / fan che di te
, giunte e alzate le mani come chi adora, abbassata la testa quasi in
confessione d'indegnità e d'impotenza. a chi non abbia le mani sudicie non accade
[l'adulatore] lecca le mani a chi dovrebbonsi mordere. -legare la
rassegnare, se e'non si punisce chi inganna il comune. macinghi strozzi,
umori. gelli, ii-198: a chi lo darai mai tu ad intendere questo?
che dove fa bisogno operare sia più utile chi si sta a sedere e non
sedere e non fa nulla, che chi mena le mani? redi, viii-
n. 9. -non sapere a chi dare la mano diritta: essere indeciso
deputati chiacchieroni a sproposito non saprei a chi mi dare la mano diritta. arlia
, suol dirsi « non sapere a chi dare la man diritta ».
varchi, v-61: i latini a chi diceva loro alcuna cosa della quale volessino
in modo che appena si possi trovare chi non penda a mano sinistra.
o, in senso generico, di chi abbia l'incarico o l'autorità di
e l'altra dietro 'dicesi di chi rimane deluso, ingannato, ec. es
di mano,... disse che chi pensava diversi partiti nessuno ne pigliava.
un delitto. guittone, i-3-398: chi mal sente, male ama; e chi
chi mal sente, male ama; e chi male ama, a mal porgie la
, sano / -chi mi vuoi? chi mi chiama? / oh tu se'tu
. c. croce, 144: chi è pigro delle mani non vada a tinello
, chiudi. ibidem, 238: chi s'impaccia col vento, si trova colle
, mano larga e brachetta stretta: chi ricopre un posto di comando deve dimostrarsi
non netta bene la mano altrui: chi ha difetti e vizi non può correggere.
-lunga lingua, corta mano: chi parla troppo è spesso inconcludente.
giorni di lavoro '. sbaglia anche chi dice, p. es. 4 occorrono
ch'egli manoduce, / né mena chi non ama ardentemente. cuoco, 2-86
abitatori. d. bartoli, 2-2-202: chi l'ha veduta in questi ultimi tempi
era conferito il nome e cognome di chi prima il signoreggiava. amari, 123:
libri, non che un discorso. e chi aprirà gli occhi a questo? un
dei beni, né si trovando più chi ne avesse, onde si venne al
ti vegga in tanto scherno? / chi ti ha, dolce fìgliuol, sì manomesso
merita di essere straziato e manomesso da chi vilipende il parini, e tanti altri sommi
tal guisa liberando da un tal gastigo chi si tien le cose della città, né
, sm. dir. rom. chi concede (o ha concesso) la manomissione
. salvini, 41- 151: chi non sa... che i manoscritti
stampato in parigi e nel prefazio s'ingegna chi l'ha pubblito d'accreditarlo col dire
quante picciole cose, diceva non so chi, non avvertite nel manoscritto, te le
manovalanza, sf. condizione, stato di chi svolge l'attività di manovale.
muratori e alle fatiche de'manovali sia chi badi bene, affinché tutto il bisognevole,
far segnali. 3. figur. chi svolge in modo più o meno impegnato
manovra io posso entrar nelle grazie, chi sa? fors'anche dell'imperatore.
imperatore. c. arrighi, 1-141: chi non conosce la proverbiale manovra dell'accompagnar
sbagli innocenti di porta o usciolo di chi ha fretta d'entrare in qualche modo
di trasporto. -in partic.: chi è addetto alla guida di una vettura tranviaria
punto manovriero. -sm. chi è addetto alle manovre di un'imbarcazione;
sinistra verso destra rispetto alla posizione di chi adopera tarma. ciriffo calvaneo,
denti in guisa che non è chi presso / osi affrontarlo, ma co'
tempo disse gesù a'discepoli suoi: chi amerà me, sì osserverà la mia parola
indomiti mansuefatto da un solo benefizio di chi cavò loro o una spina da un
5-106: bisogna dichiarare... con chi ci portiamo mansuetamente. m. adriani
dividono, / un batter d'occhio per chi comprende la tua lezione.
più nel linguaggio biblico, a indicare chi è docile ai comandamenti di dio;
s'ascoltan favellar le selve. / chi loda amore e 'l mansueto impero, /
loda amore e 'l mansueto impero, / chi le belle ferite / che infino al
con la voce mansueta e gentile di chi vuol persuadere un impaziente, « ma
mansueto, il lupo par feroce: chi non è coraggioso teme chi si dimostra
feroce: chi non è coraggioso teme chi si dimostra aggressivo. proverbi toscani
aliena si fa mansueto e domo: chi a casa propria la fa da padrone,
, prelati, vescovi, cardinali, chi in piviale, chi in paludamento, chi
, cardinali, chi in piviale, chi in paludamento, chi in mantelletta.
chi in piviale, chi in paludamento, chi in mantelletta. rovani, 15:
3-1-348: mandansi in branchi alle scuole chi qua chi là, co'loro mantelletti
mandansi in branchi alle scuole chi qua chi là, co'loro mantelletti lunghi fino
nelle e le loro mantelline molto ben guarnite chi d'oro e chi d'argento.
molto ben guarnite chi d'oro e chi d'argento. capuana, 15-140: mi
sopra. ariosto, vi-529: da chi potrò aver or ora in prestito, /
a proposito. fagiuoli, ii-164: dove chi le rinchiuse [le immagini]
lorenzo de'medici, ii-161: -colui chi è che ha sì rosse gote?
: dotato del potere di rendere invisibile chi lo indossa (secondoun'antica leggenda).
necessaria, per dar campo, a chi vuole scommettere, di sodisfarsi in osservare
suo detto toma im falisgione, / chi porgie altrui per cappa lo mantello.
ha amor né discrezione, / e chi più porge a quel sotto il mantello /
io volterò mantello: con riferimento a chi è disposto a parteggiare per il miglior
goldoni, ii-373: -e questo mantellone chi diamine è? -oh! questi
paremi vedere / fera dismisuranza, / chi buono uso e leanza / voglia a
dell'aria. cesarotti, 1-i-131: chi vuol mantenere la squisita conoscenza dei termini
e mantiegli quanto puoi, acciò che chi l'udisse non diventi verso te crudele come
a. f. doni, 3-111: chi vuol essere amato da le donne loro
5. caterina de'ricci, 193: chi è obbligato, come siete voi,
.. e 'l presto, / di chi mantiene il monte e fa ch'e'
, xxxv-1-394: tegno c'acquisti assai / chi sa ben mantenere / quello c'ha
di mare. guittone, xliii-76: chi voi mantener pregio / guardi ben che
a. f. doni, 3-111: chi vuol mantenere la reputazione e il credito
dio dato un stato in governo a chi tiene la maestà con potestà indipendente nelle
nuova stomachevole restai mutolo per non saper chi detestar prima, o la malvagità
nievo, 145: giurare si lasci a chi frugò se medesimo e si conobbe atto
fame). ibidem, 255: chi promette nel bosco dèe mantenere in villa.
nel bosco dèe mantenere in villa. (chi ha promesso nel pericolo, mantenga poi
il mantenimento della repubblica nella concordia di chi la regge, farà opera degna di
possa fare, che sarà procacciarlo a chi, per cagione o della salute o d'
g. averani, ii-15: e chi somministra al mare il necessario mantenimento?
tutte le instituzioni tornanti a prò di chi ha vinto. -prosecutore.
lombi nella gonna stretta. 3. chi cura la manutenzione, il buon funzionamento
. oliva, 192: a chi lo consolava, con protestarlo mantenitore della
né si seppe mai... chi avesse commesso questo omicidio; e il podestà
. manifesti del futurismo, 66: chi mi darà torto se io dichiaro che