è gravabile, e sì egli non ha chi gliele aiuti a comportare.
. bibbia volgar., vi-529: chi peserà lo gravamento della terra con tre
vessazione. bonichi, ix-301: a chi 'l gravò fa simil gravamento. boccaccio
cose varie, senza fondamento, e a chi le divulga. bibbia volgar.,
te ne andar così alle grida, ché chi tosto crede ha l'ale di farfalla
mal curate. soderini, i-383: chi le lascia [le vigne] a grido
(femm. -a). raro. chi grida molto; urlone. gridóre
fra sé: -frate'miei cari, / chi perde in questo mondo, e chi
chi perde in questo mondo, e chi guadagna. della porta, 1-379: o
; grugno. cavalca, ii-2: chi non guarda la lingua da questa immondizia
gr. yprjjzó <; 4 ricurvo; chi ha il naso ricurvo, aquilino '
grifonàccio, sm. ant. chi arraffa sfacciatamente. baruffaldi, 26:
secondo mia parvenza, / non saccio chi conosca interamente, / tanto ha fallaci
. pipistrello. garzoni, 2-77: chi non si sente aprir il core dalle
e grignolò: / tutta la mangia chi l'assaggia un po'! =
col nome di frastuono...; chi ne patisce pare che tenga nel capo
, guardavano con tanto d'occhi. chi sa? si aspettavano di sentire grillare
s. bernardino da siena, ii-317: chi lo mangia [l'agnello] fritto
vien toccata coll'indice della mano di chi spara. guerrazzi, 9-i-95: salirono buon
tratto di via taciti con la mano chi sul draghetto della miccia, chi sul
mano chi sul draghetto della miccia, chi sul grilletto della ruota, però che allora
poco fa in spezieria, che a chi gli avesse recato entr'oggi una viola
. baldovini, 2-73: orsù, chi tu ti sia, giacché ti siei /
). bandello, ii-979: e chi 'l petto di quella non discorza,
quistioni se ne può far per tutto chi vuol pigliar tutti i grilli che volano per
la sua borsa. idem, 8-212: chi è grimma non vuole parer d'essere
grimma non vuole parer d'essere, chi è brutta non patisce che una bella
, impalato, con la grinta di chi beve l'aceto, a dire..
n. agostini, 5-6-41: così va chi non voi ch'altri travase / nel
dell'iniziale di rose copriva il ricordo di chi vi avea patito. griso1,
doni, 2-56: come suole accader a chi disordina e dorme assai, ad avere
altri. l. bellini, ii-83: chi ha sotto il braccio un fastel di
di cannella, / di grofani un tugliol chi sulla spalla. monti, xii-3-217:
le gromme dei quartieri bassi, a chi vien da terra e a chi dal
, a chi vien da terra e a chi dal mare, mostrano una napoli affocata
: ben è crudele... / chi piange la tua morte, e non
ancora scroccare e mangiare a scrocco, chi mangia a spese d'altri, o
mangia a spese d'altri, o chi gode cose d'altri senza pagarle. il
; / ché resta pel viaggio / chi corre colla bestia carca troppa. magalotti,
: volsi la groppa / e dissi che chi in corte è destinato, / se
i-156: mal s'avviene questo mestiero a chi ha i suoi cinquanta o sessanta carnovali
il groppone! faldella, 3-89: chi crede di guadagnarsi il pane onestamente,
manacce pelose e groppose, proprie di chi ha maneggiato la vanga tutta la vita.
mondo, che mai s'è trovato chi n'abbia avuto cognizione vera;.
parlano grossamente. pallavicino, i-311: chi erano in roma quei che parlavano sì
quali possono impedir la debita gloria a chi scrive; la posterità de'tempi, la
. crescenzi volgar., 3-6: chi desidera la canapa per funi, la
l'alba. marino, vii-84: chi non istupisce, mentre io, porgendo
anello di longhezza. alamanni, 5-5-728: chi la branca sceglie / sia ben forcuta
secondo la forma del capo; onde chi vorrà considerare la grossezza del suo capo
per la sua grossezza abbia bisogno di chi l'indirizzi, sì che possa schifare i
grossezza e la callosità del tatto di chi vorria maneggiarle. -durezza d'udito
v.]: * grossista ', chi vende mercanzie all'ingrosso, non al
fronde. proverbi toscani, 27: chi vuole ingannare il suo vicino, ponga
, sendo grossa, era stata piantata da chi era stato cagione del suo errore e
redi, 16-ii-92: giudicate tra noi chi è 'l grosso o 'l mignolo, /
/ di che sentite grossa disciplina: / chi non guata com'va conven che fugga
rosso / diveng'assai, pensando a chi la mando, / send'il mio non
216: non mostrare le cose sue a chi ha grosse le orecchie e gli occhi
si credeva che gli veniva detto da chi si fosse. baretti, 3-269:
odio a dio. non fa così chi si fa la coscienza grossa, che ciò
grosse grammaticali. melosio, 1-300: chi crederla già mai / che, per un
città. campanella, i-9: a chi non vuol sapere il vero, si propone
di favole burlesche o mirabili; o a chi non può capirlo, si parla con
: questa è una battaglia grossa a chi ha punto d'intelletto. guicciardini,
vegniamo al triar de'colori, avvisandoti chi sono i colori più gentili e più grossi
di gravissimi accidenti. rajberti, 2-130: chi può essersi dimenticato della noia orrenda originata
lasciando che tal giudizio si faccia da chi si sia, e con qualsivoglia stadera ben
, sconclusionate. barelli, 2-71: chi ne dice delle tanto grosse troverà che
. machiavelli, 884: veduto in chi era guadagno, ho detto agli altri
, tu fa''l grosso! / chi t'ha questo cotal cucito addosso?
; maggioranza. baretti, 1-324: chi vuole piacere con una commedia al grosso
tutte sono trappole da inganni per córre chi non sa queste vostre usanze. p.
voi a tal segno i concetti di chi considera l'idolatria così materialmente e grossolanamente
molte cose riesco a farle meglio di chi esiste, senza i soliti difetti di grossolanità
panzini, iii-182: il re sorrise come chi oda un grossolano sproposito.
). baruffaldi, 51: a chi abbia un'animo / tutto magnanimo,
, 1-iv-90: chi brandi terge; chi cimieri impiuma. marino, 20-309: ciascun
figur. forteguerri, 14-3: onde chi ben conosce sua natura, /.
, 4-1-217: non è con voi chi la mia lingua onora, / e ch'
ebbe le muse seco; / e chi, d'amaro pianto il viso asperso,
, impiegare. guicciardini, 2-1-92: chi vuole fare questo, bisogna che implichi
di felice aventurosa vita / alta cagione a chi lo ciel sor- tilla? marino,
del mondo. savonarola, i-103: chi ama e si diletta della simplicità e
di accom- menda, colla riserva che chi presta la fatica o l'industria prenderà
mi spiace, o signori, dovervi dir chi l'ottenne. = lat. tardo
..., rendono maraviglia a chi le legge. impolpettare, tr.
polvere,... non impolvera chi la pesta. jahier, 137: tu
innanzi al re. salvini, 41-151: chi non sa, che abbia rivoltati i
a qualunque venia, e così a chi andava si porgeva, a tutti motteggiava.
. vittorini, 5 * 333: chi non afferra l'imponderabile del suo stile si
6. sostant. ant. chi impone, chi conferisce un nome.
. sostant. ant. chi impone, chi conferisce un nome. castelvetro,
proveditore, mentre ch'i'nomo / chi ha 'mporre l'uficio, e poi date
venni sol per isvegliare altrui, / se chi m'impose questo / non m'ingannò
legge non è commessa che alla fede di chi obbedisce e alla forza di chi la
di chi obbedisce e alla forza di chi la impone. scalvini, 1-381:
: il denaro non era da imporlo a chi non l'aveva. giorgio dati,
disperata salute di panzirolo, pensò a chi potesse appoggiar carica tanto gelosa e importante
nessuna sostanza. alfieri, iii-1-95: chi si sente davvero capace di solennemente vendicare
iii-90: a questa dimanda... chi propose buda, come più importante e
loro termini a certi gradi, e chi n'è ignorante, le sue cose fieno
gli apostoli. gioberti, 1-89: chi vuol conoscere le importanze di roma cristiana,
il tutto. galileo, 4-2-79: chi vorrà affermare che aristotile, volendo scrivere
a me degli scogli? non amo chi pericoli accenna. 8. essere utile
: non do i doni mia a chi non gli brama e desidera; ma bensì
gli brama e desidera; ma bensì a chi importunamente gli chiede giorno e notte con
non popoli, ma nazioni: e chi volesse sforzarsi a fonderle importunamente, non
alli giudici, se non... chi fa forza o importunanza contro alla volontade
han le dediche per male, / chi le fa lunghe ha nome d'importuno.
par troppo importuno / errar non può chi pensa a la giornata. s.
sarà importuna. guarini, 59: chi vide mai, chi mai udì più
guarini, 59: chi vide mai, chi mai udì più strana / e più
e rapacissimo. ariosto, 10-98: chi è quel crudel che con voler perverso /
. impositeur (nel 1345) 'chi regola la ripartizione delle imposte '(
. non ammetteva alla filosofia se non chi prima fusse impossessato della geometria. buonarroti
cioè universalizzandolo. michelstaedter, 34: chi vuol aver un attimo solo sua la sua
nondimeno e'si suol dire: 'chi bene ama mai non oblia'. s
impossibile effetto con facile dimostrazione è capace chi non dubita del suo natale.
, 1-133: contende con l'impossibile chi crede di superare i difetti della natura
hanno e niun necessario; le quali chi briga prendesse di raccorre a creder mi fo
è impossibile assolutamente che si salvi, chi non vuole restituire il mal guadagnato..
che voglia restituire il mal guadagnato, chi lo possiede. c. gozzi, i-287
: impostate le armi. si uccida chi non si arrende. pisacane, v-184:
e interrarle. manfredi, 4-5-358: chi non vede che... dovrebbe l'
magistrato delle bande] eseguire, contro chi falsamente scuserà, le pene imposte. giorgio
muratori, 7-v- 315: ma chi considera la tanta copia di penitenze corporali
impostorìssimo; femm. -a). chi approfitta, per lo più abitualmente,
conoscenze che in realtà non possiede; chi diffónde in mala fede false dottrine;
lotta,... li mastri conoscono chi è impotente o no al coito.
proprie passioni. giuglaris, 2-353: chi per ogni cosarella si avvezza alle scandescenze
lambruschinì, 4-135: io non so se chi li propose [i congressi degli
i congressi degli scienziati], chi li promosse, chi gli accolse
degli scienziati], chi li promosse, chi gli accolse volenteroso, intravvedesse le
suoi figli. certo le intravvedeva chi gli avversava e impo tentemente
10- ii-161: esentar solamente dalle fatiche chi, o per l'età troppo avanzata
conti, i-58: non so come / chi può consenta il cielo e il paradiso
corso affrena a la fugace dora / e chi de tacque mie l'urna sonora /
sonatore impoverisce, / né giova a chi l'ascolta: anzi talora / più d'
, 1-i-336: non può acquistare forze chi impoverisce nelle guerre, ancora che sia
i magazzini cominciavano a impoverire, e chi aveva derrate a tenerle per sé.
legna. proverbi toscani, 345: chi vuole impoverire il ricco, mette le
così bene impraticato / che non ha chi l'arrivi in chirurgia. = denom
mente impraticabile. cattaneo, v-3-324: chi vuole oscurar la questione...
impraticabili. fortis, xxiii- 482: chi può lusingarsi di penetrare impunemente fra quelle
paesano. cesari, iii-306: oh! chi ben notasse tutte queste minuzie di proprietà
arma che riposa nel fango, e chi s'abbassa a raccoglierla per ferire altrui
1-1095: non da la bucca man, chi non l'oblia, / di adrastia
orti, che è quasi impossibile di appostare chi sia quello che ci piantò quello impregnativo
impremiata, il vizio arricchito suggeriscono a chi che sia tentazioni. foscolo, 1-342:
chiaro davanzali, xvii-743-3: foll'è chi follemente si procaccia / e chi pemsiero mette
foll'è chi follemente si procaccia / e chi pemsiero mette im suo danagio, /
malinconia. muratori, 8-ii-235: chi senza ingegno imprende cotali fatiche, senza
lancellotti, 1-71: non averà dunque chi imprenda di fare ingiuria al savio?
tacire, / e tempo da ascoltare a chi imprende. giamboni, 8-i-23: dicono
diritta conversazione è che non ardisca signoreggiare chi non ha impreso ad essere suggetto. esopo
colli indirizzata. 2. sm. chi esercita professionalmente un'attide la natura,
10 scambio di beni o di servizi; chi esercita un'im3. intr. con
grande imprenditore). -disus.: chi assume l'esecuzione di lavori o la
.]: 4 imprenditore ', chi imprende lavori a fare per altri a
un certo calore, il calore di chi... gode a dimostrare la propria
la mano tua mal atta a ferire e chi ami e chi odii rifiuta d'immergermi
atta a ferire e chi ami e chi odii rifiuta d'immergermi lo stile nel seno
onor ama. ariosto, 12-79: chi vuol di quanta turba cada / tenere il
. annotazioni sul decameron, 63: chi piglia impresa di biasimare altrui, dovrebbe prima
s. v.]: 'impresario', chi conduce una compagnia d'attori o cantanti
(femm. -a). disus. chi, disponendo per lo più di un'
le giocate. 2. chi organizza a scopo di lucro spettacoli pubblici
suo salario; / fate torto a chi vi stima / fra le musiche la prima
diminuita la distanza -in stipendio -che separa chi ha conseguito una laurea, da chi
chi ha conseguito una laurea, da chi questa laurea non ha conquistato. 2
e per poco si sente il sapore di chi ha bevuto. — deriv. da
spagnuoli,... non ascoltava chi parlare avesse voluto in lor favore.
scappano in barca. jahier, 42: chi la vedesse allora rimarrebbe impressionato dei suoi
targioni tozzetti, 11-2-498: non vi sarà chi possa dubitare dei fin qui dimostrati teoremi
in quella, indarno quasi sempre affatica chi cerca di rimuoverlo. a. cattaneo,
iv-329: 'impressionista', è detto di chi lavora in arte secondo la impressione,
; e m'arde il petto / chi si specchia, lo specchio e 'l volto
la iniziarono. tenca, 1 -77: chi... nel contrasto delle piccole
cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse
par., 8-45: « deh, chi siete? » fue / la voce mia
la finì con somma diligenza, / e chi per lo impressor resse alla spesa.
azardo sono trascorsi alcuni errori, conoscerà chi ha giudicio essere stati per la natura
e disdicevoli da trovar danari, soccorrendo chi potè con grosse imprestanze al bisogno del
tempo già fu che reputossi imbelle / chi soleva abbracciar donnesca usanza / o nel lisciarsi
di capelli, a una piega, chi dirà dell'affetto che furtivamente volteggia sul
xviii-3-1077: in questo ceto si trova chi impresta la propria penna, chi somministra
trova chi impresta la propria penna, chi somministra i propri concetti alla mente altrui
anche al cento per cento, si trova chi cerchi gl'imprestiti anche per guadagnarvi alla
io volessi impretirti, cioè ingaglioffirti, perché chi reditarebbe, col tempo, le nostre
immaginato o supposto, o di chi agisce o si comporta in modo inatteso,
sicurezza dell'avvenire..., chi non può rammentare quell'età senza lagrime
vivere lungamente sotto la prudente guardia di chi desidera il nostro bene, è impreziàbile
giuda fece, dice uno santo: consideriamo chi è venduto, e da cui,
buonarroti il giovane, 9-817: per chi d'oro ammassato si fa specchio /
b. segni, 9-128: chi si difende, debbe imprima levarsi da
che 'mprima pare gioco, / ma chi lo tocca ha pene. guido delle colonne
xliii-24: di nullo bene è prode / chi lo convince e lassa, /
maledizioni, che io sputo a dosso di chi m'ha disviato la figlia,
con trasporto. muzio, 4-99: chi sarà che, quando a la capanna /
suo reai bambino. filicaia, 2-2-187: chi dal tronco vi svelse e chi v'
: chi dal tronco vi svelse e chi v'impresse / nel divin capo, e
cristo], 1-18 -rifl.: chi darà a questi occhi un rivo di
hanno il discorso e snervano l'attenzione di chi l'ascolta, perché si rendono inefficaci
-vuol dire: imprimitura? / -e troverò chi faccia de'be'tagli? / -so
: tagli / dolci. / -diamin chi taglia dolce? - intagli, / stampe
, 1-vii-42: saria molto ben fatto chi rimettesse in piedi la usanza dell'ingessar
delle muraglie. soldati, 2-333: per chi lì sotto cenava con le fettuccine e
d'iambi? non parrebbe improbabile a chi ricordasse le sollecitazioni che gli faceva in
della iustizia. machiapallavicino, 1-235: chi avesse nel pensiero distinta-velli, 845: costei
con poco o nessun benivieni, 1-119: chi del cieco dolor governa e regge fondamento
noi eziandio quelli bile, a chi gusti la scorrevolezza e il brio del rolli
16-61: già, e dopo tanto tempo chi ci si rire e ardere
l'altro. dominici, 1-30: chi tale stato rifiuta e fugge, nega volere
ordine a insegnare 10 impromesso cioè a chi à torre moglie o a chi à a
cioè a chi à torre moglie o a chi à a torre marito, come debbe
/ non c'è un mese, di chi ben ti vuole. n. degli
fosse bene attesa, / dovria donare chi è 'mpromettitore. = deriv.
un'impronta nello spartito, da conoscere chi e quale impresa se l'ha fatto
quale farà trarre le brache a chi a me parirà ». il primo vantatore
netto. fagiuoli, v-164: guai a chi pigliasse / l'ostia, dove debb'
dove debb'ir la ceralacca. / e chi a caso il sigillo v'improntasse /
lavoro fia, grande il sudore / di chi tentasse d'improntar la selce. leopardi
povero] dovrà improntarsi della personalità di chi lo indossa. 7. intr
dante, purg., 17-123: è chi per ingiuria par ch'aonti, /
chiaro davanzati, 87-2: foll'è chi s'impronta di volere / l'altera
chiaro davanzati, 85-5: foll'è chi follemente si procaccia / e chi pensiero
è chi follemente si procaccia / e chi pensiero mette in suo danagio, /.
meve adivenia, / come avene soventi / chi 'mpronta buonamenti / lo suo a mal
. modellato. pallavicino, 1-509: chi non intende avvenire in ciò come nelle
(femm. -trice). mus. chi legge ed esegue musica a prima vista
sempre scarmigliata, serpentosa e impronta con chi la contradice, sguaiata con tutti. bandi
. f. galiani, 4-224: chi impiega il suo denaro ne'fondi publici.
. agostino volgar., 1-5-266: or chi imputerà o impapererà al regno del cielo
improperar altrui è cosa molto pericolosa per chi l'usa. 3. rifl
g. m. cecchi, 26-88: chi odeti / tienti un improntuoso, cani
antico improperio che si suol dire a chi da'suoi chiari progenitori digenera e traligna
segneri, 3-378: né mancarono allora chi, ricordatisi della mole fondata già sopra
, alterare. sarpi, ii-450: chi non vuole impropriare tutte le cose non
che non si sanno se non da chi vi fu, senza improprietà grande non le
dell'età intermedia, diritto spettante a chi, in buona fede, faceva acquisto di
faceva acquisto di un bene immobile da chi sarebbe diventato effettivamente proprietario solo al compiersi
questa tardità, come impropria, verso chi con tanta prontezza s'era posto a
non così l'alma gentile improvere / a chi 'l mar sciuga e vi trasporta il
. v.]: improvvisa anco chi non compone sull'atto, ma chi non
anco chi non compone sull'atto, ma chi non medita assai. c'è gente
del suo dire improvviso. c'è chi improvvisa in economia pubblica e in politica
sm. (femm. -trice). chi compone versi o musiche improvvisando. -in
poeta estemporaneo. -in senso generico: chi improvvisa facilmente discorsi o battute recitando.
. 2. per estens. chi assume una funzione o una parte o
carducci, ii-13-295: il libro, per chi non fa l'improvvisa tore e il
2-292: bisogna fermarsi nelle prese risoluzioni chi non vuole il titolo... d'
accelerare. varchi, 18-1-412: da chi nacquero, e che volevan significare quelle voci
precipitose e intempestive portano sempre danno a chi le compie. aleardi, 1-18:
non avere niente di quello di antipatro. chi imprudentissimamente, se non cagione, occasione ne
danno e vulgatissima infamia, non di chi erra solo, ma di tutti e'
cuore palpiterà di palpiti generosi: ma di chi colpa se la patria per lui trova
e poi la 'mpruna, / volgendo chi sta 'n cima poi nel fondo, /
pubertà. -nel diritto romano, chi era privato o solo parzialmente dotato
, 163: spesso, parendogli che chi lauda sia troppo parco in dire, che
tutti, l'ignoranza o l'infedeltà di chi li governa,...
sangue. moravia, iv-86: « chi ha detto che ce ne andremo?
la bellezza l'uno dell'altro; chi virtuosamente, come socrate alcibiade il bello
achille patroclo, e niso eurialo; chi impudicamente, come alcuni scelerati, indegni
, impudicizie. loreiano, 140: chi tradisce l'onestà ne gli appetiti del senso
un sorriso impudico, svergognato, come di chi non è troppo dispiacente di essere colto
2. sm. dir. chi promuove un'impugnazione. impugnanza, sf
... tirare un pugnale a chi più 'l ficca / colà n'uno steccon
di quel cancello: / ovvero a chi più alto / il tira e meglio impugna
giudizio, un'accusa (o anche chi ne è sostenitore) per dimostrarne la
sm. (femm. -trice). chi impugna, chi contesta; avversatore,
. -trice). chi impugna, chi contesta; avversatore, oppositore, oppugnatore
. foscolo, xiv- 303: chi è sì sfrontato da dire impulito il mio
avvio. gioberti, 9-ii-481: a chi meglio può addirsi il dare la prima
correnti, e riconosce l'insegnamento da chi lo riceve. petruccelli della gattina, 4-95
, incitamento. malvezzi, 4-15: chi sa che gli uomini, o per motivo
che poco vagliano gl'impulsi della ragione con chi preverte le regole della natura. siri
dico de'peccati,... chi sarà tanto ardito che ne faccia autore
giordani, iii-73: impunemente è buono chi è accortissimo e fortissimo. foscolo,
può darmeli. fortis, xxiii-482: chi può lusingarsi di penetrare impunemente fra quelle
riferimento, nel linguaggio giuridico, a chi ha commesso un reato fuori delle condizioni
. impunibilità, sf. condizione di chi non è punibile (con partic.
riferimento, nel linguaggio giuridico, a chi commette reato fuori dalle condizioni obiettive di
(plur. -i). disus. chi ha ottenuto l'impunità come ricompensa per
a tempo, vendere delle impunità a chi voglia comprarle, dimostrare segni di gratitudine
comprarle, dimostrare segni di gratitudine a chi aggiunga qualche cosa allo scarso alimento. f
verità intiera. monti, iii-371: chi ha preso l'impunità ha denunziato anche
.. prometteva premio e impunità a chi mettesse in chiuso l'autore o gli
impunita / resti la mia ferita, / chi la fe'si punisca. giorgio dati
vicino a scoppiare che fa compassione in chi lo sente. 2. figur
impuntata, sf. raro. atto di chi punta i piedi perché non vuole proseguire
vuole proseguire, e oppone resistenza a chi tenta di trascinarlo. bernari,
, una impuntatura. baldini, 8-82: chi si faccia poi ad esaminare le cadenze
f. corsini, 2-618: non trovandosi chi dica né che vi mancassero provvisioni,
cristiane, stato in cui si trova chi infrange un tabù o tocca un individuo
impuri. alberti, i-308: felice chi nella copia e affluenza della fortuna sappia
e fulminati. campailla, i-1-31: chi tra cari scherzi e lieti balli / entra
di procedura penale, 85: è imputabile chi ha la capacità d'intendere e di
. boccaccio, iv-130: né fia chi quinci pensi crudeltà o furore in me
d'anime l'aver lasciato d'informarsi di chi segretamente combatte coi bisogni e coi guai
: quel servixio no varà nient / chi fi fato a l'omo desconoscent: /
a quel che tuttodì s'impiccano, / chi li fa ladri. imputane la propria
bibbiena, xxv-1-4: però non sia chi per ladro imputi lo autore. e
quanto di- svantaggio si pone a combattere chi ha seco galee mercenarie contra chi ha
combattere chi ha seco galee mercenarie contra chi ha le sue proprie. riccoboni, 25
78: assume la qualità di imputato chi, anche senza ordine dell'autorità giudiziaria
508: non è... innocente chi o ignora, o non ignora,
suoi subietti. guittone, 1-19-56: chi dà a te in dell'una gota,
, / non era lieve guardarle / per chi leggeva in quelle / apparenze malfide /
en ell'arbor de contemplare / chi voi salir, non dé'pusare, /
soa virtù dimostrare. bandello, ii-1042: chi ama iddio il riverisce e onora,
, inf., 23-93: dir chi tu sei non avere in dispregio. matteo
ediz. 1827 (12): « chi mi comanda? » rispose subito don
che più non curava gli argomenti di chi cercasse sopirlo. bonsanti, 4-27: un
impe- radore di mettere freno tanto a chi eleggeva, che a chi dovea essere
freno tanto a chi eleggeva, che a chi dovea essere eletto, per tener lungi
persona cadeva il caso, ammet- tevasi chi per lei combattesse. -ant.
, vano. fantoni, i-198: chi svolger tenta l'imperscrutabile / pigro futuro
. l'essere inabile; condizione di chi non possiede le facoltà, le qualità o
case tutte piene di soldati moribondi, chi non inabilitato dalla malattia, inabilitato dalla
, e nei chiostri a inabissarsi vada / chi servitù sognasse. -immergersi in
. boccaccio, iv-59: or chi puote ancora sapere se esso, da
ad accendere. govoni, 9-128: chi è che striscia così l'arcobaleno /
iii-382: non prendono nessun interesse per chi brilla in un genere di studi inaccessibile
selvatico fico. foscolo, viii-273: chi è mai sì inaccorto conoscitore della umana natura
d'amore, quanto più si dilunga da chi la può sanar, maggiormente s'inacerbisce
quelle tremende parole d'ira che hanno per chi quelle piaghe o apre o inacerbisce.
non rispondente mai tra di loro chi si avvisasse di oprare il gran segreto
mancato adempimento di qualcosa da parte di chi vi si era impegnato; manchevolezza,
adulto. -anche: che è proprio di chi non è ancora adulto, infantile.
infantile. pellico, 2-31: chi ha un tozzo di pane a dividere con
titolo). fagiuoli, iii-77: chi vuole inalberar l'eminentissimo [cappello]
berni, 40-44 (iii-303): chi salta in mar, chi innalbera e
iii-303): chi salta in mar, chi innalbera e chi fugge / sotto carena
salta in mar, chi innalbera e chi fugge / sotto carena. -levarsi
, la bandiera bianca della pace. chi s'adopera ad inalberarla sono proprio due
universalmente ricevuta ovunque si conosce giustizia che chi comperossi una cosa acquista sopra di essa
ghedini, 102: il suon, chi vuol, pur de'temuti accenti /
, stabilità. tarchetti, 6-i-459: chi può lusingarsi sulla durabilità dei propri sentimenti
. l. bellini, 5-2-22: chi fa molle e chi aspro, chi
bellini, 5-2-22: chi fa molle e chi aspro, chi rigido e chi cedente
: chi fa molle e chi aspro, chi rigido e chi cedente, e così
e chi aspro, chi rigido e chi cedente, e così d'ogni altra proprietà
altezza, inamabile. pindemonte, 229: chi un nobil segno si propone,.
belle virtù diventano inamabili, in grazia di chi male le usò. pascoli, i-508
: mio cibo è fare la volontà di chi mi ha mandato, perché questi sono
dalla scienza né da verun'altra prerogativa, chi non eleggerebbe il secondo stato come felice
ma ciascun vuole ed ama, / chi di lui ben s'inama, / e
diato: / però è 'n folle estato chi 'n tal pensier s'enama.
. a. cattaneo, i-250: chi si diletta d'inanellar gli orecchi,
dal laccio d'or non fia mai chi me scioglia, / negletto ad arte,
all'altro... perché non hanno chi gl'innanimi nelle loro ricerche, e
e con colui s'inanima, / chi gliel'dà certamente. bandello, ii-840:
cara, ma non si ama se non chi può amare ed intendere. leopardi,
pessimo. botta, 5-395: così, chi non era morto per lunga inanizione,
2. sm. negli annunci pubblicitari, chi deve rivelare le proprie generalità rispondendo a
, allo sconosciuto, au'innominato. chi era mai? ungaretti, i-47: voluttà
di lingua. foscolo, xvii-300: chi può farsi giudice inappellabile non intende un
nella nostra lingua accenna, propriamente, chi dell'appetito del cibo si sente privo
scienze... si riducono, per chi li contempla inapplicati, e disgiunti,
contro di lui con orribili minacce, e chi con gli archibusi inarcati il voleva uccidere
n. franco, 4-249: e chi sarà quel cieco che non vedrà che
proporzione dell'interramento di questo. e chi sa fin dove converrà prolungarne le arginature
i cuori e ne gli animi di chi l'ascolta. 2. per
del grano, e i fornai e chi facea pane a vendere, innarravano il
inarsicciata. g. gozzi, i-n-210: chi ferito da una scure giaceva,.
da una scure giaceva,... chi inarsicciato da un tizzone. bersezio,
le gote inarsicciate / empion d'orror chi gli occhi in esse affisa.
magalotti, 9-2- 187: a chi non è mutolo, nella veemenza d'una
8-29: tutti avevano l'aria di chi aspetta da un momento ch'apuleo
deriv. frugoni, i-3-152: dimmi, chi son mai queste / danzatrici guerriere
la tavola allora verso gli aspetti di chi sedeva... mostrarono il proprio sembiante
di futuri affanni. chiabrera, 1-ii-198: chi ti doppia e chi t'inaspra i
, 1-ii-198: chi ti doppia e chi t'inaspra i guai? / di duo
quest'aspra, / se non umiliarsi a chi ella inaspra. groto, 28:
, 1-105: le mani, a chi t'inaspra, addosso non metterai. leopardi
sdegno. calogrosso, 80: pianga chi vole e si lamenti, stridi /
mio martir più ognor s'inaspri / chi sa s'uscirò mai di questo inferno /
frutti dolci ma bacche amare onde, a chi ne gusti, s'inaspra il dolore
un giunipero. bandello, ii-1080: chi la vide e per lei non arse ed
, difficile. pallavicino, 8-53: chi di scabrosi termini la inasprisce [la
generare folta nebbia dinanzi agli occhi di chi discerne il vedere gli antichi autori differentemente
fortuna crudele, né in roma competendo inasprisse chi ne può più di lei. sarpi
: anzi s'impose pene gravissime a chi ardisse rimuoverla [l'insegna], donde
inattingibile, vietato anche agli sguardi di chi cercava di legger nei suoi occhi.
, iii-210: sai, figliuola, chi son quelli che si rendono inatti a ricevere
cronaca. non è argomento inattuale: chi non ha capito versailles non può capire
saluzzo roero, 3-i-234: chi sei tu, ch'ora vuoi schiuderti
feri son amuri / d'un culpu chi inavanza tutisuri. 4. locuz
, 8-51: incacco alle putane e a chi lor vuol male. g. gozzi
incadaveriscono e commuovono il paese, perché chi ha mente e mezzi vi provveda.
incorrere. ottimo [tommaseo]: chi è tiepido in amare il prossimo,
amare il prossimo, è invidioso; chi disordinatamente l'ama, incade in peccato
. mazza, iii-182: avvi a chi oimè la lingua incaglia / grossa al
potessi dir l'animo mio, / a chi m'incalappiò col suo splendore. b
, che molto meglio può discorrere d'amore chi mai non è stato negli amorosi lacci
mio marrello in mano; / ché chi con l'acqua semina, raccoglie /
grossa mascara che a pena è conosciuta per chi la sia? della porta, 1-198
, avvezza ed incallisce per peste. chi vuole intedescargli o incaledonargli fa opera li disagi
persona). pavese, 10-232: chi scompone così i miei pensieri è l'
. g. gozzi, i-27-224: chi vuole aiutar me,... ha
non avrete, mia dea, di chi dal rio / d'elicona gli allori al
, placare. lomazzi, 173: chi fia quel che la mia mente allumi
ci guata, / or è venuto chi al caro incalce, / or si prepara
sp., 12 (223): chi si fermava, chi voleva tornare indietro
(223): chi si fermava, chi voleva tornare indietro, chi diceva:
fermava, chi voleva tornare indietro, chi diceva: « avanti, avanti ».
ammorzava, costui lo porgeva poscia a chi lo seguiva, e questi all'altro
salvini, 40-68: volentieri le vestigia di chi, essendo a noi in credito,
à presa lo me'core, / chi mi disfido de lo compimento; / ché
, non m'incalci co'suoi calci chi mi vuol disfare! luca pulci,
che ammettere non si doveva fra loro chi non era della poetica facilità veterano,
.., s'era compiaciuto chi avete preso? -incalzava il colonnello..
. f. frugoni, 2-206: ma chi può mai datila, 83: incalzavano
tonduto incamiciato clero / ben veder puoi chi con berretta a spicchi / già siede
queste medesime osservazioni sufficientemente ancora assolvono chi che sia da qualche paura, che possa
del po di lombardia..., chi negherà che non sia sommamente giusto il
determinato schema. pascoli, i-935: chi non vede che orazio fa una graziosa
; ingaglioffarsi. faldella, 3-193: chi l'avrebbe detto il signor ramoliva incanagliarsi
e del proprio avvenire, e ci fu chi la intese nel suo giusto senso,
intese nel suo giusto senso, e chi, più onesto o meno furbo e incanaglito
contrasto, / si pensò darlo a chi primiero il ciuffa. — corrompersi
melense candidature. papini, x-1-261: chi era dunque responsabile del male che in
178: di seta si ricopre infino chi campa coll'incannarla. rezzonico, xxiii-252
non ne possa alcuno, sia chi esser si voglia, incanevar de fuori
2. stato, condizione di chi è colpito da un incantesimo. -
soderini, i-5: gran peccato commette chi fa incantare con triste parole le biade e
soderini, i-5: gran peccato commette chi fa incantare con triste parole le biade
voi nebbia ch'è stamane? / chi va attorno e non l'incanta, è
se questo pero è incantato, e che chi v'è su vegga le meraviglie.
monte. -incantatore di serpenti: chi li affascina e li rende mansueti con
v.]: 'è un incantatore'. chi coll'incanto delle parole o col prestigio
più. monti, 4-3-64: a chi non è noto a'dì nostri lo stile
incantatóre2, sm. disus. chi vende o compera. all'incanto.
, specchiatevi. d'annunzio, iii-1-407: chi saprà mai sottrarsi al potere delle formule
incantesimi, e perfino poteva far morire chi volesse, con la sola virtù di
magico; opera di magia con la quale chi è creduto in possesso di facoltà e
al concilio. loredano, 3-46: chi può resistere a gl'incanti della bellezza d'
soprattutto nel rimpianto e nella memoria di chi se n'è allontanato. 4.
non la troverebbe [una cedola] / chi fa lo 'ncanto con 10 staccio.
con il migliore offerente (cioè con chi offre il prezzo più alto o, rispettivamente
incanti: delitto consistente nel comportamento di chi, con violenza o minaccia, o
incanti: delitto consistente nel comportamento di chi, per denaro o per altra utilità a
secoli bassi molta era la folla di chi sospirava le degnità ecclesiastiche; e trovando
n. secchi, 1-32: ma chi spesso l'incantona / e la testa
, ma per far ne'perigli incanutir chi lo solca, valicato il tumido fasto
natura. mascheroni, 8-19: vien chi della natura i ciechi moti / incanutì
ciechi moti / incanutì spiando; e chi, lasciati / a un altro sguardo
i giovani precorrere a'vecchi; e chi ieri uscì del mondo ed entrò nella
2-774: affermava esser incapace di assoluzione chi non è macchiato di colpa mortale.
: è incapace di vescovato o arcivescovato chi non è qualificato col titolo di dottor
volere, il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace.
fatai dignità altrettanto maggior lustro acquista a chi la possiede, quanto è maggiore la incapacità
(diritti e obblighi) in capo a chi li compie; si distingue l'incapacità
. aretino, 20-256: incaparbiscasi pur chi vuole, ecco le maniche strette hanno sbandite
gran furfanteria, / che sorte ha sol chi ha mantoan priapo. fagiuoli, v-46
mantoan priapo. fagiuoli, v-46: chi s'incapa di far varie faccende,
sempre incaparrato un cantuccio del paradiso per chi, amico o nemico, non fa
i bei lacci d'amor, ché chi non ama, / vive senza diletto e
. aretino, 20-120: guai per chi incappa nella mani di puttana che ha
puttana che ha madre; tristo per chi ci si incapestra. giordani, 1-2-
, finché non incaponisca, somiglia a chi bevendo si fa brillo; ostinandosi poi
appunto della parsimonia. goldoni, xiii-349: chi dentro l'anno si pente e s'
sulla ruota della fortuna, per radere chi v'incappa. alfieri, i-95: se
]. de roberto, 6-186: chi più lo teme [il ridicolo] più
bonichi, 41: soverchio à guai chi se di tal confida. / e
di tal confida. / e saggio chi v'incappa, se si parte / non
, i-33: dee avere grandissima vertenza chi imparar vuole di non incappare in uomo di
che pessima sorte tua! in mano di chi sei incappata, uh uh! testi
barbieri costano un secolo e guai a chi c'incappa. f. f. frugoni
antonio da ferrara, 160: mal va chi s'incappa / e chi s'aggrappa
: mal va chi s'incappa / e chi s'aggrappa a cossa / che sostegnir
. libro dell'ecclesiaste, 80: chi spezza legne, incapperassi con esse. ariosto
da s. c., 33-1-4: chi cava la fossa vi cadrà entro,
la fossa vi cadrà entro, e chi pone la prieta incapperà in essa. cavalca
di virtù, 37 (102): chi troppo corre, ispesso incappa. scala
. f. frugoni, 3-i-283: chi s'incappava a mirarla incespava ben subito nella
come s'incappa / a trovar talor chi zappa, / saria tuo, padron
da s. c., 31-1-2: chi frettoloso è, incappa i piedi.
piedi. albertano volgar., ii-35: chi accompagna la pentola col paiuolo, quando
. a. gallo, i-2-212: chi potrebbe mai creder o conoscere qual contento
verbigrazia. lubrano, 2-12: havvi chi si consulta con gli astrologi, per incappellarsi
fargli prendere il cappello, stizzire; come chi stizzito se ne va. crusca [
: fu, non s'accorgendo egli da chi, incapperucciato;... fu
sanza incappo. buti, 2-530: chi va per la tenebra della ignoranzia,
va di notte e porta lo lume a chi viene di rieto: imperò che chi
chi viene di rieto: imperò che chi seguita, vedendo lui incappare, diventa cauto
ciato; condizione e aspetto di chi porta il cappuccio. gonzaga
; / dinanzi, intorno e dietro sta chi succia / sua broda, ed all'
ii-207: lascia, bettina, incappucciar chi vuoisi, / perché il cappuccio è
se sarò incapucciato, come potrò vedere chi mi vorrà offendere? tassoni, 8-41:
b. corsini, 1-120: chi non sa che pelagia e teodora /
buono. pea, 11-26: « e chi m'avrebbe detto che mi sarei deciso
arici, ii-365: di scarso viatico chi l'omero incarca, / chi al pondo
scarso viatico chi l'omero incarca, / chi al pondo de'fiacchi le spalle sobbarca
, armare. frezzi, i-6-106: chi per la costa discorra cogli archi,
la costa discorra cogli archi, / chi di lanciotto e chi di duro spiedo,
archi, / chi di lanciotto e chi di duro spiedo, / quando fia l'
si faccia la limosina... a chi è infermo, incarcerato, e in
, inserito. baretti, 6-405: chi può scorrere venti pagine della sua storia
ii-49: la feconda vite / non ritrovò chi de'soavi incarchi / le sgravasse le
non dubitate, / che guai a chi venisse a farci incarco / ch'io ho
: tutti mostrano difficoltà ad incaricarsi di chi non può dire: esco da una
gran fatto. imbriani, 2-95: « chi sarà il nuovo uomo-dio ». «
incaricata la fuga dell'occasione prossima a chi vuole confessarsi bene, che neppure per
ma ben vorrei che non discredeste a chi ha seduto nel trono di san pietro
sostant. goldoni, xiii-350: chi della sagrestia va incaricata, / chi
chi della sagrestia va incaricata, / chi nell'infermeria l'obbligo implica. a.
. tale incarico si debba isbattere a chi possiede tali beni. 7. danno
grande incarico de la mia cusciensia a chi di voi dare tale uficio. g.
. incaritóre, sm. disus. chi provoca il rincaro delle merci.
peccato. monelli, 2-347: in fondo chi mi assicura che tu non sia un
'nganno / non mi furi il veder chi d'anno in anno / sola pingendo
incarnatini. rovani, ii-35: per chi aveva intimità colle mode e col figurino,
sì compreso ha me incarnatamente, / chi me vedesse il crederia già bene.
iddio incarnato. cavalca, 21-215: chi avesse perfetta fede di cristo incarnato e
puritade, o bellezza incarnata, / chi l'occhio tuo innamorato aprisse, / solo
per vendicarsene. incarnatóre » sm. chi incarna. - in partic.:
incarognita [la cavalla]? o chi la raddirizza? -colmare di disappunto
dica, / confortatore o 'ncarrucolatore / di chi ha gusto esser tirato su, /
che si vorrà incidere in memoria di chi riposa in pace così incasellato. incasellatóre
g. visconti, i-5-13: chi aconcia tasche e chi le robbe incassa
visconti, i-5-13: chi aconcia tasche e chi le robbe incassa. sanudo, xi-501
, abbindolare. alaleona, 21: chi non si sarebbe lasciato incastagnare dalle belle
non vi si può già dar: chi vuol, l'incastri. aretino, 20-204
, ognuno che ha meriti dovrebbe soverchiare chi non ne ha. comisso, ii-172
, per guardare da dietro le spalle chi fosse venuto per assaltarlo. pacichelli, 5-33
rovani, ii-263: bonaparte fece come chi, credendo necessaria una inondazione, togliesse
goletta, in modo da permettere a chi l'indossava di muovere lateralmente il capo
somma sorte un tale incatenamento; ma chi è già fatto prigioniero di un sovrano
mal fattore. ariosto, 17-41: a chi cerca
i-xxix-377: saria troppo dura cosa, se chi difese dalle catene il minimo degli ateniesi
? moneti, 2-23: e però chi libero può star non s'incateni. fogazzaro
: vibrar dardi di sdegno / a chi ti porge incatenato il core. muratori,
ii-33: che contento potrebbe mai provare chi non può provare l'universale contento del mondo
f. doni, 4-1: bisogna certamente chi legge... non aver tanto
a. casotti, 1-6-35: incatorbiato sia chi m'era vicin, / perché la
. albertano volgar., 1-72: chi si sforza di fare quello ch'è
cavalca, ii-218: chi promette incautamente all'amico, fasselo inimico
: stavano fermi attendendo di poter sorprendere chi incautamente s'affrontasse a spuntar da quel
: purché... per incautezza di chi semina... non vi cadesse
infelice, / dicea tra sé, chi ti trarrà da questo / abisso di sciagure
: reato contravvenzionale consistente nel comportamento di chi acquista o riceve a qualsiasi titolo,
delle cose stesse, o condizione di chi le offre -da dar motivo di sospettare
esempio una certa partita... chi se tè venduta non l'ha tutta pagata
rustico, vi-1-162 (28-9): chi vedesse ser pepo inca- vallare, /
plasma del buio, le fattezze di chi approda alla solitudine. incavatura, sf
francesco da barberino, 203: chi viene al tuo albergo incavigliare (incavugliare)
irato enosigeo. fucini, 276: chi non ha visto quel gruppo, incedente maestoso
vinti, altri gli svena, / e chi le case incende. cagnoli, vi-357
dante, conv., iv-v-13: chi dirà che fosse sanza divina inspirazione,
frattura 0 rotto, / fatto da chi non è molto discreto, / ma
mascare modanesi, incinabrandosi le labbra talché chi le bascia sente incendersi le sue straniamente
lei dolente. alamanni, 7-i-41: chi non sa che sian dardi, lacci e
; esaltarsi. scarpelli, 1-118: chi più s'indura e non cedendo a i
? / oimè, lassa tapina, / chi ardo e 'ncendo tutta! guittone,
che altro. 13. prov. chi arde non incende: v. ardere,
da bruciare i registri delle tasse, chi era il primo? -in forma passiva
d'artifizio. de nicola, 130: chi dice che l'officiale di mare de
sm. (femm. -a). chi delibera tamente provoca un incendio
non si trova, né si sa chi sia questo uccello. alcuni la intendono a
dante, inf., 14-47: chi è quel grande che non par che
desiderio di sopprimere gli altri. e chi non vede che quest'ultima favilla
inaridirsi. sannazaro, 11-207: ma chi verrà che de'tuoi danni accertice,
-spacciato. palmerini, lx-2-149: fingasi chi può con quale maraviglia fosse solennizzato il
quella instabil dea che spesso / suol chi fugge seguir, fuggir chi segue,
spesso / suol chi fugge seguir, fuggir chi segue, / né incensa, né
farmi le spese / senza punto incensar chi comanda. nievo, 411: se ne
potessero, gli incensi umani, distrarre chi li riceve... dalla conoscenza
dar più incenso a'morti? / chi ha più forza, questa insegna porti.
-sm. pratolini, 2-124: chi può essere, in via del corno,
. a. cattaneo, i-34: chi colla immodestia del vestire...
.). caraccio, xxvi-31: chi i venti mai, chi i turbini
, xxvi-31: chi i venti mai, chi i turbini sonanti / inceppar può ne'
6-237: la timidità inceppa troppe volte chi sembra più sicuro di sé. marinetti,
ognuno ha un suo modo, e chi s'inceppa nel pensiero di come farebbe
norme. baretti, 6-339: chi maneggia una lingua con franchezza quando s'
e da protezione. senso di chi lo ha irrigidito e grave quasi ceppo.
allettatóri sirene. foscolo, v-344: chi non sa dove andare, va ad ogni
andare, va ad ogni modo -e chi non può, si rimpiatta in casa a
incerchia le tempie di laurea, ma chi colma il capo di dottrina. bar
). burchiello, no: chi a marzocco incercinò le chiome. =
pescatori. 2. stato di chi non può prevedere ciò che incerpicare,
). dial. può accadere o di chi non conosce la sorte che incespicare
v'ancide. goldoni, vi-626: chi dubita, chi teme la mia parola incerta
goldoni, vi-626: chi dubita, chi teme la mia parola incerta, /
comune, purché si spieghi, da chi l'adopera, in qual anno avanti l'
di casa per prole incerta, saputo di chi eran figli e quanto lor madre sofferto
: che direste voi... a chi si esibisse di mostrarvi oggi un'alchimia
; io pugno, ma non come chi percuote l'aire. bibbia volgar.,
. f. frugoni, 3-i-283: chi s'incappava a mirarla incespava ben subito
bandello, 2-24 (i-912): chi sa che al cavaliere, veg- gendo
. prati, ii-131: bada! chi ingiuria semina, / miete furor.
ingiuria semina, / miete furor. chi incesta / colla viltade, in triboli /
. bandello, ii-874: ma chi volesse dir... /..
i religiosi missionari. giannone, i-132: chi non abborisce ora e non condanna come
g. m. cecchi, 1-2-24: chi vuol far d'una incetta buon guadagno
intere di giovanetti posti al mal luogo: chi di sua voglia gittatosi a quel vituperoso
voglia gittatosi a quel vituperoso mestiere e chi per ciò comperato da uomini che ne
intenzione di non finirlo, ma da chi se l'avesse presa per incetta.
voci, rumori. monti, xii-6-267: chi ponesse sulla mensa innanzi a gentili persone
principali / che dalo incepto bene / rompon chi non si tene. sanudo, ix-568
sp., 25 (428): chi si sarebbe tenuto d'informarsi, e di
ediz. 1827 (431): chi si sarebbe tenuto d'inchiedere e di ragionare
t'intra- metter d'andar incheggendo / chi l'ha recata né chi la saluta
andar incheggendo / chi l'ha recata né chi la saluta. seneca volgar.,
, i-175: nuove leggi / ponno in chi serve ancor nuovi pensieri / e nuovi
essere troppo numerosa. gobetti, 1-i-812: chi scrive non poteva conoscere ancora i risultati
magno, 26: non conviensi a chi cantando ha in dono / dolce fiume
ferro inchina, / ed atterra con lui chi lui s'attiene. roccatagliata ceccardi,
vedrò in ampia e frequentata via / chi m'inchini e m'onori. marini,
tuo latino -va in fiorenza; / a chi m'ave in dimino / di'ch'
: gli uomini... meglio premian chi li inchina che chi li sveglia.
. meglio premian chi li inchina che chi li sveglia. -rifl.
cherente / agli amador che sanno / chi 'm balia m'ave e faciemi languire.
sinistro vanno. nannini, 1-174: ma chi è mai sì sciocco che s'affatichi
'n quella / ondeggiando trabocchi: / segui chi vince, ed ama / ove più
sia rapito a speranza d'impetrare fidanza, chi bene attende a le disposizioni del corpo
. campailla, 6-4: grave è chi a basso indirizzarsi ha cura; /
indirizzarsi ha cura; / lieve, chi moto al ciel mostra inchinato. b.
consecutiva). dominici, 1-182: chi è inchinato ad intagliare, o vero
tanto ha maggiore libertà di mentire; e chi ode è più inchinato a credere alla
grata del tripudio di gioia romorosa per chi sia inchinevole a pensierosa tranquillità. g
a male arrecati. cavalca, 21-19: chi s'indegna leggier mente,
). carducci, 111-1-459: deh chi potria contar quant'era mesta / ne
. lo cercai a lungo per chiedergli chi era - lo stupore mi aveva inchiodato
: fra rigogolo... aveva, chi scrive inchiodato, e chi voluto inchiodare
aveva, chi scrive inchiodato, e chi voluto inchiodare quattro pezzi delle più grosse
oca '. 14. prov. chi ferra, inchioda: ciascuno è soggetto
: ciascuno è soggetto a sbagliare; chi fa sbaglia (ed è spesso addotto
. che s'ha a far? che chi ne ferra, ne inchioda. proverbi
ne inchioda. proverbi toscani, 112: chi ne ferra, ne inchioda. viani
ne inchioda. viani, 10-81: chi ferra inchioda e chi cammina inciampa.
viani, 10-81: chi ferra inchioda e chi cammina inciampa. -fare come
dirowi il parer mio, / come chi per amore i fogli inchiostra. fagiuoli,
l'inchiostro; / così fa chi ha giudizio al tempo nostro!
ii-387: s'io avessi saputo per chi mandar le mie lettere, l'avrei
veste bianca. menzini, 5-7: chi detto avrebbe: il garzoncin mirtillo /
: tenga mano a la briglia / chi ha ronzin che inciampi. mazzei, 212
moto: e così vuole, / chi moto al mondo universal comparte. / se
giob, in biasimate e peccaminose giudicature chi si lascia svolgere dal risentimento e dall'
il suo errore, per non aver chi lo censuri, camina per lo stesso camino
. francesco da barberino, i-62: chi sua lingua agroppa, / per lo
gl'incauti, come può non cadervi chi non ne conosce la tessitura e gl'
prov. proverbi toscani, 112: chi cammina inciampa. ibidem, 238:
cammina inciampa. ibidem, 238: chi è inciampato nelle serpi, ha paura delle
delle lucertole. ibidem, 238: chi ha paura d'ogni figura, spesso inciampa
tempo debito. savonarola, i-23: chi cammina di giorno non inciampa e non
e cura. aretino, 20-262: chi non si pon mente a piedi, inciampa
, non tanta furia, / che chi va da panciolle meno inciampa.
do o c'inciampo '. dice a chi toccano cose spiacevoli sempre. =
8-88: una volta partiti col periodo, chi più vi può fermare? la prosa
, 2-1-155: alle sfrenate piene / chi fu che forti oppose argini e inciampi
forti oppose argini e inciampi? / chi tagliò ripe e strade aprì? fagiuoli,
: si guarda con meraviglia e fastidio chi osa frapporre inciampi, umani e naturali
vi giunse. casalicchio, 508: chi vuol camminare senza inciampo, dopo aver
bellini, i-69: il caritativo sapete voi chi gli è? egli è..
la salutò con l'esagerato rispetto di chi, riconoscendo e volendo dimostrare la propria
: nessuno mai riuscirà a sapere su chi, in virtù di quei processi misteriosi di
, 2-248: anche i cittadini, chi poteva, incignavano novissime vesti bianche.
penso / sol certo e lieto chi s'illuia e incinge. inutili
di qual cingesi / ferrigna pietra / chi, vane parole, falsi inganni, amor
e perfetti. musso, 222: chi è incipiente, lasci il peccato et
il peccato et appiglisi alla virtù; chi è proficiente, vada crescendo e diventi
e diventi migliore, perché non è buono chi non ha animo di migliorare. segneri
un ala- storre, né si truova chi più sovente di lui vada in bestia
/ pensando che di me si carnasciala / chi mi scortica vivo e chi m'insala
carnasciala / chi mi scortica vivo e chi m'insala. berchet, 195: come
piaga). varchi, 18-1-373: chi avendo per le gambe, o per le
.. se però il fare benefìzio a chi si persuade avere ricevute tante ingiurie è
i polpastrelli degli orecchi, accorto come chi alza la benda di su una piaga inciprignita
incirconciso; con dizione di chi non è stato circonciso. -anche al
parlasse superfluo, perché non fa così chi ha la grazia. diodati [bibbia]
bene che servir potresti di modello a chi fa le tarsie. 2.
considerava per azione indifferente l'incisione di chi non era stimato membro della civil società
chi ascolta, legge o osserva (una parola
-figur. musso, 183: chi potrebbe mai dire l'infinita abondanza delle
si sicca. 2. sm. chi pratica l'arte deu'incisione. -nella
tus '. bottari, 1-330: chi vede quella stampa col nome dell'inventore
insieme tanti spropositi, non sa a chi di que'due debba dare la colpa
casti, 16-52: quanto colpevol men sarla chi regna / senza l'altrui malvagio incitamento
), che consistono nel comportamento di chi incita qualcuno a tenere una condotta vietata
, ii-694: o glauco, a chi t'ascolta, sei / come l'estro
vizio). ottimo, i-281: chi... fa dell'attivo passivo,
incitrullito fra la falsa pietà di chi nulla può attendere dalla mia morte. de
ha voce né volia di muoversi come chi è preso eccessivamente dal vino o rintontito
incivilimento e di meno ingiusta retribuzione a chi fatica. pascoli, i-560: l'italia
dei romani], le loro espugnazioni, chi negar puote che... non
cattaneo, iii-48: il giudaismo, chi lo confonderà? chi spianterà l'idolatria?
il giudaismo, chi lo confonderà? chi spianterà l'idolatria? chi incivilirà tutto
confonderà? chi spianterà l'idolatria? chi incivilirà tutto il mondo? buonafede, 2-i-305
: un uomo apparso un giorno, chi sa quando, sulle tue colline, che
tutti incivilmente, perché questo parrà credibile a chi sa che non son del commune senno
cieli accuso. foscolo, xv-510: chi poteva supporre tanta inclemenza e tanta tardanza
tante doti vostre ogni ora / che chi vi mira con occhio ben sano /
828: inclinato alle oneste preghiere di chi mi poteva comandare, mi sono del tutto
nel luogo detto. panigarola, 1-56: chi è male inclinato, quanto minori aiuti
medesime. g. gozzi, 30: chi gli ha rivelato, povero sciagurato che
, e, secondo le inclinazioni, chi si contristava, chi si rallegrava. foscolo
le inclinazioni, chi si contristava, chi si rallegrava. foscolo, xiv-338:
giambullari, 231: poco sia dipoi chi ne parli, salvo che dopo la inclinazione
.. ne facea volentieri parte a chi stava peggio di me, e non mi
dio, ed alieno l'animo da chi reputa essere contrari al servizio di sua maestà
candidato. boterò, 9-28: chi vuole escludere gitta le ballotta nel verde
escludere gitta le ballotta nel verde, chi includere nel bianco. 3.
i-162: sua signoria sola, o chi quella deputassi e non altri, possa.
, xiv-33: consegnate l'inclusa a chi è diretta: amatemi e visitatemi colle
una delle sue, incoando il processo a chi n'era stato il fomentatore.
dir nulla al cameriere, né a chi che sia, cominciai a uscir da me
: secondo l'incocciatura del nardi, chi non faceva come gli antichi, faceva
frate. fanfani, lvii-6: chi non voleva più essere né feroce ghibellino
16-4-3: degno è d'essere ingannato chi pensò pur di ricevere quanto dava. or
militari cognite ed incognite del momento, chi avrebbe potuto riconoscere... il nervoso
. 2. che non si sa chi sia, di cui non si conosce
. nievo, 737: non so chi credetti che fosse quell'incognita e pietosa
volere. 7. condizione di chi vuole celare la propria identità, il
di piemonte... v'è chi pretende sia venuto a pranzo in ginevra,
contadino. -nel diritto romano, chi abitava in una comunità fuori dal municipio
-nel diritto romano, condizione di chi si eleggeva il proprio domicilio presso una
: secondo la legge egli è incolpabile chi si intramette di cosa che a lui non
ariosto, 179: ma se sì mente chi incolpata m'ave, / come è
ii-51: compagno si fa della colpa chi difende lo 'ncolpato. incolpato2, agg
abitavano alla rustica nelle capanne; e chi meglio ne stava, avea un di que'
concurrea da l'india all'occidente / chi incomber vuole a qualche disciplina. dolce,
. rinaldo d'aquino, 96: chi vuol presio ed esser onorato, /
tal cosa contrasto; i bene incominci chi vuol bene finire. = comp.
. a. cattaneo, ili-io: chi tacque per miracolo di umiltà e cominciò il
non uno, poiché non dite a chi questa immensa mole resulti incommensurabile. agnesi
cattaneo, i-1-29: in italia diremmo ridicolo chi si proponesse di star duro e incommosso
vita contemplativa volgar., io: chi potrà pensare quanto e [gli angeli]
-sostant. pascoli, ii-577: chi entra nel santo, vede solo le spalle
solo le spalle del signore; solo chi meritò di entrare in 'sancta sanc-
a tempo niccolò, per la furia di chi veniva e per la incomodità del sito
. alberti, i-53: né sia chi stimi le ricchezze se non faticose e
ricchezze se non faticose e incommode a chi non sa bene usarle. sarpi,
metastasio, 1-5- 158: -finger con chi s'adora. / -celar quel che si
si brama. / -è troppo a chi ben ama / incomoda virtù. idem,
: ha tratto dalle viscere d'italia chi n'era incomodo padrone: e lo
germani. marino, xiii-152: chi può dir poi gl'incommodi, che serra
tommaseo [s. v.]: chi se ne va, dice per cerimonia,
sua famiglia. alberti, 1-8: e chi adunque stimasse tanta incomparabile e maravigliosa nostra
ancor qui suol essere la sorte di chi giustamente vive: ma certo non mancherà
delle canzoni veramente incomparabili e stupende a chi sa considerarle su l'aria degli antichi greci
purità. de roberto, 6-64: chi ha detto... che la poesia
, 380: dice cose incompatibili chi dice principe ed imprudente. e che
le leggi. pallavicino, ii-58: chi presumesse di ricevere o ritener nell'avvenire
di posti di platea, dove siede chi ha pagato il biglietto... la
incomprensibile. tarchetti, 6-1- 508: chi può dire che questo stato [la pazzia
, 234: deh! che mai vede chi non vede in noi / un portentoso
forse racchiude anche la terra; ma chi può vedere al di là della sua incomprensibile
, forte: con l'amarezza di chi si sente ferito, incompreso. -sostant
credea. belli, lx-1-100: chi corre nell'arringo d'amore, non di
bisogna favellando, ed inconcusso / stancar chi pernizioso ti contrasta. salvini, 5-145
: poliinnio pedante... vuol giudicar chi dice bene, chi discorre meglio,
. vuol giudicar chi dice bene, chi discorre meglio, chi fa delle incongruità
dice bene, chi discorre meglio, chi fa delle incongruità ed errori in filosofia
tutto incongrua la violenza de'tormenti con chi non altro dovea bramare che lo strepito
di fare le necessarie indagini per appurare chi fosse quel maestro d'italiano del fanciullo
s. v.]: inconsapevolmente opera chi non rende ragione a se stesso de'
.]: inconsapevolmente opera e parla chi non è d'intesa con altri, e
ignoto. gramsci, 6-287: chi riesce a vivere non secondo le inconsapute
per giusto giudizio di dio, che chi usa inconsideratamente l'occhio di fuora, giustamente
b. segni, 4-76: a chi considera filosoficamente qual si voglia dottrina.
inconsolabile / e padre e re / chi vuol l'immagine, / riguardi me.
/ perché sovra ogni male, / a chi si parte, a chi rimane in
/ a chi si parte, a chi rimane in vita, / inconsolabil fai tal
il nome ancora e l'autorità di chi tanto inconsultamente la concedeva. carducci,
. guidotto da bologna, 1-29: chi nell'uno dei detti due modi non
d'inappagamento; stato d'animo di chi non è mai soddisfatto. salvini
. letter. stato d'animo di chi è scontento, insoddisfatto; insoddisfazione.
omini già vecchi i quali fan professione chi di sacerdozio, chi di filosofia,
quali fan professione chi di sacerdozio, chi di filosofia, chi delle sante leggi
di sacerdozio, chi di filosofia, chi delle sante leggi..., sempre
incontrafacènte, sm. ant. chi contravviene a una legge, a
alessio, xxxv-1-190: qui emcontrava e chi videa: / umqua non lu reconosia,
i-264: s'incontra alle volte anche chi si vorrebbe vedere nella bara. de
mai incontrato tra tanti suoi uditori, chi più di v. a. gli avesse
mala moglie. proverbi toscani, 98: chi incontra buona moglie ha gran fortuna.
sua in carta. tenca, 1-89: chi seguisse passo passo lo svolgimento del pensiero
qual alpi o quai montagne trova mai chi va da bologna in aquileia? e
rispetto, che farebbe perder la traccia a chi si sia ». — figur.
. 5. andare incontro a chi sta arrivando; accogliere, ricevere ufficialmente
. v. franco, 348: a chi stender più franco il volo pense,
la morte. tesauro, 5-67: chi non ha core ad incontrar la morte,
vero. 24. prov. chi si vuol bene s'incontra: le persone
: oh signore strinato, la riverisco. chi ben si vuole, spesso s'incontra
è vero, e d'imcontrario mente chi dice vero, se crede dire falso.
sapete come carlo paga / in un punto chi gli è incontro o rintoppa? danté
mio paese, / ché non so chi nel mondo ti conserbe, / incontro a
sé diviso. menzini, 5-226: chi è costui che la giornea s'affibbia /
gli empi. mascheroni, 8-343: chi sarà della patria inclito scudo, /
con grande danno de'genovesi e di chi v'era alla terra. pulci, 25-26
incontro). bembo, 10-143: chi non sa... che io ho
di netto. goldoni, viii-309: chi non sa far altro che amare,
male. sarà un bene per chi da una vita peggiore vi ascenderà, e
e all'incontro sarà un male per chi vi decada da una vita migliore.
, 3 (40): « a chi hai raccontato? » domandò agnese,
sguardo. di costanzo, 51: chi vede gli occhi vostri e di vaghezza /
dal malo spirito. segneri, ii-308: chi fa di genio una cosa, non
calare a fondo..., chi dirà che tal materia non sia inconvenevole
p. zanotti, 1-7: conviene che chi lo governa..., ora
. lorenzo de'medici, ii-254: chi non porta drieto gli occhi, /
dassi bere [l'assa fetida] a chi ha il mal maestro, a chi
chi ha il mal maestro, a chi è incordato, a chi ha la milza
maestro, a chi è incordato, a chi ha la milza grossa. n
bella testa a incorniciarsi; e domandando chi l'assomigliava, mi rispose in voce
luce del sole. leonardo, 2-147: chi coprirà il legname con converta di
di luoghi palustri nuoce assai più a chi vi dorme, che a chi l'incorpora
più a chi vi dorme, che a chi l'incorpora svegliato. e. cecchi
lagna / con quel gemito rauco di chi non ha voce, / e si stende
può conoscere. betussi, xliv-13: chi vuol conoscere la perfezione, bisogna che
ai rischi o ai danni possibili per chi ne è oggetto (un esperimento,
futuro male. gonzaga, 24-101: chi pensa fuggir dal ferro, incorre / nel
, incorre / nel foco, e chi dal foco, in mar trascorre. campanella
in grandi ed inopinati pericoli spesso incorre chi va pel mondo. lorenz ino, i-280
commandamento nullo. garopoli, 19-12: chi la pace non vuol, chi vita abborre
: chi la pace non vuol, chi vita abborre, / non merta il
d'importunità. fagiuoli, iii-160: chi mostrar non può il viso, incorre
, se bene sono osservati o da chi imprime o da chi corregge, restano per
osservati o da chi imprime o da chi corregge, restano per meno lor fatica
; impunito. porzio, 3-113: chi è colui... maggiormente affligga li
]: 'incorrezione ', vizio di chi mena vita scorretta e men che ordinata
, allora cerchiamo uomini degnissimi, a chi lasciamo la roba e facultà nostre. nannini
quale l'uomo ama unicamente. e chi sua donna stringe, non lei stringe.
mille- formi incorsamenti delli demonii, or chi si confida della sua innocenza?
della moltitudine non regolata. guai a chi si fida in lei. tortora,
quel dolce nome di costanza pronunziato da chi conobbe così incostante, come il vento
levità odiosa, non sapere perseverare amando chi tu riputasti degno da te essere amato
pur questo è furto, e vien chi me ne spoglie. s. bernard'o
l'essere incostante; abito morale di chi è volubile negli affetti e nei sentimenti,
dalle lenzuola incoverchiare / mi sento, chi contasse i miei diletti, / l'onde
d'essi ha l'opinion sua: chi vuole che sia increato ed indistruttibile;
vuole che sia increato ed indistruttibile; chi dice che ha avuto un creatore. b
io sì pien di meraviglia / come chi mai cosa incredibil vide, / miriam
volare i pennati, cosa incredibile a chi non gli avesse veduti. guido delle
/ di ch'io ragiono, come a chi la mira, / misurata allegrezza /
non sanno ove. bandello, ii-1193: chi potrà mai dire / de la dolcezza
passioni, apparendo ne le luci di chi si sia, operano effetti incredibili ne'
incredulità, sf. atteggiamento di chi, occasionalmente o abitualmente, non presta
presta fede alle parole altrui o di chi non crede alla verità di una dottrina
2. relig. atteggiamento di chi non aderisce ad alcuna religione o di
non aderisce ad alcuna religione o di chi si comporta con indifferenza o con ostilità
. -in partic.: condizione di chi non crede ai dogmi del cristianesimo o
crede ai dogmi del cristianesimo o di chi vive senza fede o di chi,
di chi vive senza fede o di chi, non avendo ricevuto il battesimo, si
esempli del cielo incredula schifi, e cerchi chi del mondo gli abbia sentiti, tanti
, 1-2-247: tant'è incredulo poi chi gli dà fede / quant'è incredulo
, nelle botteghe, nelle case, chi buttasse là una parola del pericolo,
buttasse là una parola del pericolo, chi motivasse peste, veniva accolto con beffe incredule
, però che non è possibile che chi vive male possa credare nessuna cosa buona
ch'in sofrenza -conven che pur sia / chi disia -l'amoroso a porto. chiaro
. giacomo da lentini, 17: chi a torto batte, o fa 'ncre-
fare 'ncrescenza, / ca ben è chi lo vendeche, da cielu è la defensa
palermo, 165: consiglio questo a chi è amadori: / non si '
leopardi, 34-69: obblio / preme chi troppo all'età propria increbbe. de
ahi quanto incresce / esser noto a chi regna, e ognor sugli occhi / un
lalli, 2-1-3: legga quest'opra sol chi ha dolce umore, / ma non
ha dolce umore, / ma non chi ne la zucca ha troppo sale, /
in valigia e che vogliano mangiar vivo chi fa ciò che può e fa per
. aretino, 20-299: nel sentire io chi era la diva, stringo i labbri
metterei mano. sacchetti, 178-135: chi l'increspa [il capo], e
l'increspa [il capo], e chi l'appiana, e chi l'imbianca
], e chi l'appiana, e chi l'imbianca. poliziano, st.
lenti. marmitta, 31: chi provò mai di me più dolci tempre,
s'ode un mormorio di scontento come di chi viene destato nel pieno d'un sogno
non operare ', come avviene in chi sta con « le braccia al sen conserte
pucci, 4-280: a noia m'è chi le gambe incrocicchia vegetali differenti.
lunghe strade / che arrivano stanche da chi sa dove / tra un barcollare di
del tutto. soderini, iii-506: chi incrostasse le mura delle stanze da tener
: né dar l'orec- chie a chi sovente dica / che il molto incrudelir terrore
dei dolori che incrudeliscono alla vista di chi ci conobbe felici. carducci, iii-28-324
a un sinai, / la legge a chi rimane si rinnova, / riprende a
. segneri, ii-400: né sia chi dicami che ciò non era un incrudire
cortigiane, 74: detti la incrusa a chi mi imponesti; la quale a lui
. inctibation. incube, sm. chi esercita su altri una forte suggestione (
'succube ', cioè nel senso di chi influisce preponderantemente sugli atti di un'altra
dovean trarre alla comun difesa / contra chi batter volesse la 'ncudine. mazzini
un tedio e un finimento di cuore a chi li ascolta. inculcare, tr
di prontamente estrarre, dalla stanza di chi n'è compreso, gli escrementi.
2-48: non biasima [cicerone] chi usa alle volte qualche parola greca,.
parola greca,... ma chi inculca le parole greche, cioè le mette
rigorosamente inculco l'esemplarità della vita a chi, per la prelatura, vive necessitato di
io, come si sarebbe fatto beffe di chi, per indurre un'altro a fare
le apparenze salvò certo tacendo, / chi in piazza lo portò fu il tribunale
m. -i). chi è specializzato nello studio e nella conoscenza
. condizione, atto, comportamento di chi è dominato da abituale indolenza; grave
egli aveva abitata con l'incuria di chi sta in albergo. d'annunzio,
venivan giù per po a investire rovinosamente chi badava ai fatti suoi. 2
f. f. frugoni, iv-455: chi avea la barba... ben
. ben pettinata con geometrica diligenza, chi sparpagliata e confusa da un'affettata incuriositade
. imitazione di cristo, iii-5-1: chi conversa dinanzi a me in verità,
s. v.]: 'incursore', chi fa un'incursione bellica: 'apparecchio incursore
e di potenza, incurvo e carezzevole a chi lo calca. = forma
. incusabilità, sf. condizione di chi non può essere accusato.
è indaco '. suol dirsi di chi, comprando checchessia, glie ne venga
e con un certo contegno indaffarato di chi sta compiendo qualcosa di privato. soldati
un vecchio atlante, non so da chi né come portato, indagando affannosamente dove
indagarne di vantaggio. mazzini, 21-96: chi volesse indagare con maggiore coscienza che non
pagine. foscolo, vii-78: lasciamo a chi sa pensare meglio di noi l'indagine
toma tal qual ci si muove, / chi pesca per lo vero e non ha
, libero per ispenderlo a servigio di chi va e di chi viene, a ciò
ispenderlo a servigio di chi va e di chi viene, a ciò che il molino
indebita: delitto consistente nel comportamento di chi, per procurare a sé o ad
. -ripetizione dell'indebito: azione di chi, avendo effettuato un pagamento non dovuto
certi limiti, esercitare nei confronti di chi ha ricevuto il pagamento per ottenere la
codice civile, 2033: 'indebito oggettivo'. chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha
interessi dal giorno del pagamento, se chi lo ha ricevuto era in mala fede
2036: * indebito soggettivo '. chi ha pagato un debito altrui, credendosi debitore
linguaggio come le sue azioni mostravano a chi l'avesse attentamente considerato i segni di questo
concetti spiegati in maniera che possano a chi li legge rappresentare costumi e azioni indecenti
irresolutezza, d'esitazione; stato di chi è incapace di risolversi decisamente fra due
grazia indeficiente. panigarola, 2-342: chi è più soave e più dolce di lui
previa per quanto il magistero sia perfetto di chi le ha fatte, identificazione; indistintamente
sp., 13 (229): chi forma aveva nella pelle del collo,
per esempio, e la forma, chi è che possa negare? da una cosa
. l'essere indegno; stato di chi è o si è reso o si ritiene
per le colpe commesse; condizione di chi è considerato o si considera inadatto a
degna sol de la catena / con chi i suoi servi amor legati mena, /
è indegno di mirar la luce del cielo chi ha potuto mirar la rovina d'una
uscir dovea di lui, e 'l chi e 'l quale, / non pare indegno
certo avanzo di voluttà, come di chi serba ancor vivo il desiderio di godimenti
. caporali, ii-14: facean come chi grida e s'indemonia, / per
indemoniati, noi può mettere in dubbio chi crede alle divine scritture. manzoni,
durezza indemoniata nel mezzo del core de chi potria aiutare gli afflitti.
fa le noci. botta, 5-22: chi fa scudo ai re... quando
travaglio più assiduo. gioia, 1-i-411: chi ha comperato allo ingrosso, deve indennizzarsi
intr. mettere i denti. -prov. chi presto indenta, presto sparenta: i
età. proverbi toscani, 285: chi presto indenta, presto sparenta. tramater
onde le donne in toscana dicono: 'chi presto indenta, presto sparenta ',
contrario, ma in altro senso: * chi presto indenta presto imparenta ', dinotando
golate sete. redi, 16-iii-372: chi aprisse il ventre ad un pesce argentino
. l'essere indesiderabile; condizione di chi è considerato indesiderabile. indesiderato,
a tutto ciò che potesse piacere a chi doveva accordarlo. = comp.
, per esempio, e la forma, chi è, che possa negare? da
non si potrà dar nota d'errore a chi chiama filire i papiri. manzoni,
suggerito. lubrano, i-ded.: chi svolge la sacra scrittura indettata dal verbo
. giov. cavalcanti, 114: dicono chi intende le cose del cielo, e
guardo: / ma lo abborra vieppiù chi ha il cuor più invitto. —
, facendo l'indiano, e notano chi c'è e chi non c'è.
, e notano chi c'è e chi non c'è. g. g.
diavoli. -... e chi l'ha indiavolata, lucido? nomi,
ammazzare un uomo. segneri, i-385: chi lo dovea tacciar di profeta falso [
il signor nostro gesù cristo], chi d'ippocrita, chi d'indiavolato, chi
cristo], chi d'ippocrita, chi d'indiavolato, chi di arrogante.
chi d'ippocrita, chi d'indiavolato, chi di arrogante. 2. per
che l'ingiuria indichi vizio e mancamento in chi la patisce. g. gozzi
montale, 3-151: ormai c'era chi aveva raccolto l'indicazione.
.., lo lasceremo indagare a chi è curioso di tali peregrine notizie. fagiuoli
o in una direzione a tergo di chi parla o della persona o cosa
moto, movimento opposto a quello di chi avanza). dante, conv.
'. voce e intimo militare a chi troppo avanza, perché tomi là donde viene
-la parte più lontana rispetto a chi osserva; non proverebbe quest'argomento, che
ha lasciato. tasso, 6-iv-2-107: or chi fuggir non vuol, -venir
, dove dolore). riman chi guarda in dietro. manzoni, 316:
è in posizione più arretrata rispetto a chi fa il passaggio. -restare o
non cercono, come i cattivi, di chi estraordinaria- mente gli difenda e onori,
atto). baldini, 9-210: chi potrebbe giurare che quando d'annunzio dettò
indifferentismo, sm. atteggiamento di chi considera materia indifferente l'avere o no
avere o no una religione o di chi, pur ammettendone la necessità, ritiene
plur. m. -i). chi fa professione di indifferentismo.
quale indifferenza (come noi chiamiamo) chi seco la porta in religione, e la
attitudine naturale. 2. atteggiamento di chi si astiene da una scelta fra i
, quando ella può essere osservata da chi che sia. metastasio,
essere indigente; stato, condizione di chi manca del necessario per vivere; grave
guadagnoli, 1-i-125: la castagna a chi non piace? / piace fino alle persone
* idee indigeste ', non appropriatesi da chi le prese ne'libri o ne'discorsi
luogo, né paiono maturamente pensati da chi parla o scrive. -incompiuto,
carducci, ii-21-54: asti commemora degnamente chi con l'alighieri e il machiavelli è
persona ha una certa schifezza contro a chi è adirata, che gli è pena a
pena la indignazione del re cristianissimo a chi tenesse commercio col marchese alfonso guerriero,
l'indignato spirito schiudesti, / giovinetto a chi ha bene nel medesimo modo, per la
, 4-3-40: col qual ordine chi credesse di trovare i suoi infiniti punti,
di paese all'intorno, avevan dovuto, chi in un'occasione e chi in un'
dovuto, chi in un'occasione e chi in un'altra, scegliere tra l'amicizia
che di movimento. -stato di chi lavora in proprio, di chi è
-stato di chi lavora in proprio, di chi è libero da vincoli di subordinazione.
argomenti. 4. condizione di chi non dipende finanziaria- mente da altri;
farsi medicare. ammirato, 1-i-156: chi per attendere alle cose grandi non bada
, alla camera del papa obbrigate, chi per modo diretto o indiretto venisse contro
trovò; questa volta la lettera arrivò a chi era diretta. [ediz. 1827
no... la ignoranza di chi à dato la dota alla figliuola di
l'ài tolta non può nuocere a chi à a riavere que'cotali danari.
.., pure che si trovasse chi li sapesse indirizzare alla milizia, come
/ soavemente s'odono cantare, / chi in terra o chi in mare, /
cantare, / chi in terra o chi in mare, / mentre s'indrizza
aretino, v-1-96: io non so a chi più debbo... per il
o per interessare, giova indirizzarsi a chi abbia provato le stesse sventure. carducci
f. f. frugoni, v-290: chi crederebbe che un soldato venturiere, se
3-230: un pacco da parte di chi? e proprio indirizzato a me?
adunque, o col signor campano o con chi vi piacerà, dar qualche indirizzo e
tu metti al parlar sciolto, / chi giugner puote a vera conoscenza / di purgar
suo splendore. gioberti, 1-iii-301: or chi non vede che... questo
responsabilità,... soffrono per chi si accontenta della pace e della mediocrità,
il nome dell'accademia, né sapeva a chi mi dovessi scrivere di voi. redi
, perché può essere sospinto indietro da chi ha maggiori gradi di forza intellettuale.
sola coniettura dovrebbe esser bastante, a chi non fusse più che protervo o indisciplinabile
., io (185): chi avesse sentito, in que'momenti, con
mai a crepare. borgese, 1-113: chi ti scrive? oh scusa; ma
debellata e distrutta. passeroni, ill-no: chi delle mosche barbare, indiscrete, /
tutte loro questa proposizione, che il chi fa e il quel che ei fa sonò