della purità, non sono gravosi a chi gli governa, anzi pronti nell'ubidire.
occhi lor cotanta grazia, / che chi le vede mai non può partire, /
: grazia formale che diletta e muove chi la comprende ad amar; e questa grazia
d'essi dipenda dalla buona grazia di chi lo riferisce, oppure dall'essere in
sia quella per la quale si dice che chi la fa sovviene al bisogno graziosamente,
sventura, / grazia 11 morir, chi però mai potrebbe /... /
ma che non è mai negata a chi la chiede con sincero desiderio, e
stesso. campanella, i-13: a chi osserva la legge di natura, ignorando
m. villani, 9-1: ma chi difenderà il tempo della grazia? cioè
lassù si dispensano le grazie anche a chi meno le merita. d'annunzio, v-2-301
effusione di spirito terribile e dolce, chi gli animava nel petto e nell'animo non
, ma la grazia di perdonarli a chi glieli infliggeva, e di gioirne.
iddio i consigli della sua provvedenza, con chi ha condotto le cose umane di tutte
46-66: non più di lei, chi a ceppo, a laccio, a ruota
cavalca, 21-150: non è misero chi riceve, ma chi fa ingiuria.
: non è misero chi riceve, ma chi fa ingiuria. anzi ci dobbiamo recare
. giannotti, 2-2-318: io cerco con chi mangiar mi dà / grazia, col
macinghi strozzi, 1-177: piacque a chi me lo dié di chiamallo a sé
g. villani, 12-68: pregando che chi dubitasse o temesse di passare, rimanesse
: non ogni grazia è piacere. a chi si fa grazia della vita, ma
di prole, andar in pellegrinaggio, chi dice a roma e chi a san diacono
pellegrinaggio, chi dice a roma e chi a san diacono di galizia, lui e
m'invita. carducci, iii-23-35: chi ricorda i lamenti tragici di eschilo e di
nella pace? mascardi, 2-445: ma chi era di grazia costui, quando la
udita? savonarola, 8-i-12: beato chi sarà morto in grazia di dio, ché
morto che vivere in tanti affanni. e chi sa di poter durare in quelli tempi
dante, pur., 17-118: è chi podere, grazia, onore e fama
gratuitamente. fra giordano, 1-33: chi fosse nemico d'un re, e continuamente
molte volte per odio gasti- gava troppo chi non meritava punizione, e chi la meritava
gava troppo chi non meritava punizione, e chi la meritava, per grazia, non
e mort'è del tutto in caritade chi a gaudio sì grande non gaudio prende
viso ruvido e con parole sgraziate, chi potrà soffrirlo? banti, 6-24: racconta
c'era tra i giovani una gara a chi salisse più in grazia del marchese.
]: 4 grazianata ', smorfia di chi fa il grazioso, il piacevole per
celebre canonista graziano. 2. chi cerca, con smorfie e moine, di
fa perfetto / quanto tosto si dà a chi 'l disira. priuli, li-1-401:
il mortale e il celeste, e chi la contempla può alimentarsi di sensi graziosi
odore grazioso. alamanni, 5-1-876: chi cerca il latte, ove fiorisca il timo
, xxviii-943: come voi sapete, chi riceve grazia, sempre die essere grazioso
grazia è quella per il cui mezo chi possiede un bene si dice esserne grazioso
si dice esserne grazioso in verso di chi n'ha di bisogno. botta, 4-153
comune magnanimo volle dimostrare essere grazioso a chi se pentea e aumiliava. caro, 11-159
de fede à sentimento... chi non s'aparecchia a tanto asenplo..
sm. tose. ant. chi vendeva al minuto vino greco (e altri
si possono più separare nella mente di chi le ha vedute insieme congiunte. idem,
. parini, giorno, ii-647: e chi giammai, / fuor che il genio
che tu difficilmente la possi lasciare, chi ti divieta che teco ne le spedizioni non
alla greca, per aiuto della pronunzia a chi legge. tassoni, ix-425: carlo
? 7. per estens. chi occupa i gradi inferiori di una gerarchia
sm. tendenza e comportamento caratteristici di chi si uniforma completamente alle regole e agli
brando non cavai: ferisca / oggi chi vuol: gregge atterrito e sperso / io
i licheni. pecchi, 3-98: chi sa che non mi piaccia più di ogni
greggiuòla delle pecore ch'io guardava chi mi sostituì questo innumerevole popolo ch'
s'abbassa per coprire le gambe di chi è in calesse. pascoli, 326:
lo pone. paleotti, l-11-405: chi dipingesse ancora la gloriosa madonna con la
vedersi simili pitture, dispia- cerebbono a chi le mirasse. - figur
variamente foggiato secondo il bisogno pratico di chi lo indossa e fornito spesso di pettino
, / dove in pregio è miglior chi peggio è nato. tasso, 13-i-367:
d'iddio, macchiar non puote / chi l'ammantò de le caduche vesti. de
sua propria casa. baruffaldi, i-42: chi può raccorre, / chi può rapire
i-42: chi può raccorre, / chi può rapire, / e chi può empire
, / chi può rapire, / e chi può empire / tasca e cappello,
. seneca volgar., 3-181: chi crede... ch'alcuna cosa sia
. greppiaiòlo, sm. spreg. chi vive di guadagni facili e poco onesti
che s'attacca alle botti, chiamata da chi greppola e da chi tartaro, ha
, chiamata da chi greppola e da chi tartaro, ha in sé virtù solutiva.
/ giungente nuova all'uscio sposa, / chi te, già prima, i-23x:
, v-1-210: la rivoluzione francese, chi la consideri non nelle sue forme o
trapasso. marino, 4-74: a chi mal vive il viver troppo è greve
che le gricce tornassero in danno di chi le faceva. redi, 17-93: '
la grida sotto piccolo nolo, che chi volesse mandare mercatanzia a talamone in sulle
com'io sono ignorante, se a chi sa lettere conviene come a loro sempre
, retorici. moneti, 165: chi meglio sa gridar si fa tenere / per
apertamente. tasso, 14-62: solo chi segue ciò che piace è saggio, /
: manda / tal guerra adosso a chi pur grida guerra. bianco da siena
tradimento ha fatto. guarini, 104: chi, troppo savia, / tace il
, schernire. cicerchia, 1-174: chi lo grida, o bestemmia, e chi
chi lo grida, o bestemmia, e chi lo speme. 14.
divine et umane, gridano contro a chi cerca opprimere altri. s. maffei,
grideran le leggi in vano / contro chi fia dal suo favore assolto.
credere che tutti quei gridatori sapessero bene a chi e perché applaudivano. d'annunzio,
i gridi fuor de la bocca di chi le considera come si dee.
e di vendetta. carducci, iii-25-299: chi pria leverà d'italia il grido /
mattioli [dioscoride], 282: chi intende... la qualità gustàbile
solo nella locuz. buon gustaio: chi sa apprezzare i cibi prelibati e le vivande
cibi prelibati e le vivande squisite; chi ha gusto fine ed elevato; buongustaio.
certe erbucce e certa radice, / che chi 'l gusta, il valore a lui
scomponeva in triste linee angolari, come chi gusta per errore una bevanda amara.
al figur. baruffaldi, 20: chi ne vuole [di tabacco], carpiscane
data attività. guittone, i-3-364: chi non sufficiensia à intra sé? chi
: chi non sufficiensia à intra sé? chi non gustò propia delettassione naturale, la
. s. degli arienti, 65: chi avrebbe existimato... tu argumentassi
xxi-14: sai tu, vergine dea, chi la parola / modulata da te gusta
naturale, che è maggiormente gustata da chi ha maggior finezza di giudizio e intende
gli umori delle libertà... chi gli ha imparati in su'libri,
tutti e'particolari e gustatigli, come chi gli cognosce per esperienzia. caro, 3-3-93
sanza odore e sanza sapore, che chi ne gusta ne ha quel piacere che si
salute. 17. prov. chi non la gusta la sputi: per ribadire
un giudizio. baretti, 1-109: chi non la gusta la sputi, ch'io
impressione gradevole. iacopone, 81-19: chi te crede tenire, per sua scienzia
176: quando puoi trovare / chi mangi tal vivanda, / a lor
e buono. pallavicino, 7-175: chi dunque avvezza il palato a ciò che
più amica. guicciardini, 126: chi disse uno popolo disse veramente uno animale
di quella manna celeste, come farebbe chi tenesse nella bocca un ottimo fico senza
al contrario che la maggior parte di chi può pagare non ebbe dal cielo mai sì
, 7-ii-58: ognuno ha diversi gusti: chi vuole del dolce e chi vuole del
gusti: chi vuole del dolce e chi vuole del brusco. guicciardini, iv-
, 8-ii-295: uomo di buon gusto è chi sa riconoscere ne'libri altrui questi pregi
lunga più uomo di buon gusto è chi sa ancora con questi pregi formare i
dello accusatore accusato, a udire condannato chi voleva far condannare; il popolo non
: insaporirla. alamanni, 5-1-877: chi cerca il latte, ove fiorisca il
, e può trovarla di suo gusto solo chi non la fa. -è questione
quanto buono, e quanto sia felice chi si confida in lui. pirandello, 5-279
l'abitudine (talvolta con riferimento a chi ripete un atto che infastidisce).
que'suoi polli, halli, 6-2: chi attende a far del fuoco, e
attende a far del fuoco, e chi va a caccia, / chi prende gusto
e chi va a caccia, / chi prende gusto di suonar la piva.
tormentosa e deforme carnefice... chi crederebbe che, quando con le lettere e
distinguere tra * ci 'e 'chi '; 'ce 'e 'che
nei paesi anglosassoni il magistrato ingiunge a chi detiene un prigioniero di tradurre il detenuto
. -nome, ch'assai quadra / a chi fa da speziai. -chiamalo.
stile. nencioni, 2-189: chi non riconosce lo spirito e la ispirazione
uomo nuovo »). stor. chi nell'antica roma, era il primo della
». — per estens.: chi ha raggiunto una posizione sociale ed economica
'donna che ha cura degli ospiti; chi vigila gli alloggi ': dal fr
imitazione scherzosa dei faticosi tentativi che fa chi non riesce a leggere una parola).
del più che cominciano come quegli a chi si dà nel numero del meno l'articolo
. angiolieri, vii-145 (27-8): chi d'amor sente, di mal far
(102-8): ben tegno folle chi da sé i divide [i denari]
quai [lacci d'amore], chi v'incappava lei mirando, / invan tentava
ho pensato che questo $arà, di chi alcuna cosa molto da lui disiderata con industria
iaspis, / che d'udir si disdegna chi lo 'ncanta. = forma ampliata
fagiuoli [tramater]: e a chi dicesse in contrario, gli muoverei una
di tempo. ariosto, 35-1: chi salirà per me, madonna, in cielo
iattura, diversamente e'si dolsono, chi in versi e chi in prosa dell'
e'si dolsono, chi in versi e chi in prosa dell'acerbità di questa morte
ovvero iberno. boterò, 11-34: chi, giucando, perde i denar suoi
sec. xiii), in risposta a chi chiedeva se sarebbe morto in guerra:
). ibridatóre, sm. chi esegue ibridazioni su vegetali o animali.
prendere un caffelatte, senza dare a chi ascolta il senso di una stonatura,
partecipando pur sempre del dialetto provinciale di chi lo parla, assume ad ogni modo
adatto caposcuola. 3. chi agisce o si comporta come un personaggio
). letter. capo famiglia; chi è preposto al governo della famiglia e
casato, schiatta'e dpxò? 'capo; chi è preposto alla direzione e alla guida
preposto alla direzione e alla guida; chi gode della massima autorità '(v
icnògrafo, sm. disus. chi si occupa di studi icnografici;
si occupa di studi icnografici; chi disegna piante di edifici. tommaseo [
v.]: 'icnografo ', chi fa lavori icnografici. icnologìa, sf
. 2. per estens. chi distrugge i monumenti o i simboli di
politico abbattuto. 3. figur. chi avversa violentemente o tenta di sovvertire la
, uno dei quali viene usato da chi scrive il segno per farlo comprendere a
scrive il segno per farlo comprendere a chi legge; oppure consiste in due o più
b. croce, ii-1-263: chi voglia un'immagine precisa delle fattezze di
1762). iconografo, sm. chi è esperto di iconografia; autore di
iconografia; autore di opere iconografiche; chi descrive iconograficamente un museo.
. m. -chi). stor. chi, durante le lotte iconoclastiche dei secoli
alcuni animali. magalotti, 9-1-249: chi l'avrebbe mai detto che un uomo
. manni, i-202: vi ha chi reputa che 'iddio 'sia così detto
iddei, / fatti ad participar da chi v'ingrazia. giov. cavalcanti,
non ne fuggivano che non avessero, chi osceno il fuoco, chi ladro il capestro
avessero, chi osceno il fuoco, chi ladro il capestro, chi micidiale la
il fuoco, chi ladro il capestro, chi micidiale la scure. = forma
giustizia e di pietà: / io benedico chi per lei cadea, / io benedico
per lei cadea, / io benedico chi per lei vivrà. a. boito,
pensai più. guadagnoli, 1-ii-335: chi va, chi viene, chi scende,
guadagnoli, 1-ii-335: chi va, chi viene, chi scende, chi sale
1-ii-335: chi va, chi viene, chi scende, chi sale, / chi
va, chi viene, chi scende, chi sale, / chi si pasce d'
chi scende, chi sale, / chi si pasce d'idee, chi di rinfreschi
, / chi si pasce d'idee, chi di rinfreschi. tommaseo [s.
, quasi con la idea di colui con chi si parla, non con la persona
varietà » viene sui primi giorni a chi non s'è ancora abituato. poi
d'uno scrittore vuoto, ma di chi nelle cose da operare non ha concetti
idea ', e di concetto a chi deve parlare o scrivere, e di partito
scrivere, e di partito o proposta a chi deve operare o comandare o dare consiglio
, 13-69: la cera di costoro e chi la duce / non sta d'un
. - »). filos. chi segue e propugna l'idealismo.
vira verso marx ». 2. chi appartiene alla scuola artistica e letteraria dell'
scuola artistica e letteraria dell'idealismo; chi ne applica la poetica. algarotti,
ha sempre ragione. 3. chi crede fermamente in nobili e alti ideali
mai voluto parlare. 4. chi vive astratto dalla realtà; sognatore.
godimento che procura un'opera generando in chi la contempli (la legga, ecc.
greca). labriola, iii-138: chi dice che la idealità è il principio della
idealità una forza un conforto; e chi non aveva il coraggio di soffrire cercando
scelga il bello, e idealmente l'unisca chi prima non si è accostumato a copiarlo
disegni: nell'industria delle confezioni, chi concepisce ed esegue disegni o modelli di
identifica, che individua. -filos. chi sostiene la validità del processo di identificazione
al senso comune e accusare di stravagante chi in ciò lo oltrepassa; sono cose che
13-i-836: bella madre d'amore, / chi tra le selve, le campagne e
dall'uso illecito, svuotate dalla falsità di chi se n'è servito. 3.
, sf. condizione di ciò o di chi antepone un'ideologia alla realtà concreta dei
con connotazione spreg.: a indicare chi proclama teorie astratte, separate dalla prassi
(plur. m. -i). chi segue o propugna un panteismo costituito dal
vaga isoletta, / dove non giugne mai chi c'è contrario. = lat
: alla bianca alba di questi idi / chi ti ha scosso dal sonno, /
ti ha scosso dal sonno, / chi ti ha chiamato sul ciglio / dell'
vidi, / in parte udi'da chi trovossi col tutto; / dal re,
.. non sono stati giammai da chi ha avuto giudizio nominati propriamente poemi,
idillismo, sm. atteggiamento di chi vagheggia, idealizzandola, la vita pastorale
il nostro idiòmate. alberti, i-154: chi apresso gli antichi non dico arti scolastice
/ quasi « cornata », e chi ben questo mira, / dato fu a
: difetti ed idiosincrasie, scoperti in chi ci è vicino, ci tolgono l'
sia riconosciuto. -in partic.: chi, pur non militando in partiti di
o qualcosa. marino, 251: chi crederà da mortai mano espresso, /
le reliquie fossero false, non per questo chi adora commette idolatria. 5. borghini
il dio vero. idolatricamente cristiano, chi ne'sentimenti e ne'costumi paganeggia
di teschio e di pugnali incrociati a chi osasse esprimere dubbi o riserve sull'idoleggiato
pratica. gemelli careri, 1-v-351: chi non pagava prontamente o non dava idonea
idra avesse sette teste, delle quali chi ne tagliava una, altrettante ne nascevano.
architettura idraulica. carducci, iii-7-198: a chi vòrrà comporre la storia degli studi in
nei principi. leopardi, ii-420: chi s'annunzia per medico, per legista
bevuto. 4. sm. chi ha competenza nella sistemazione idrica del terreno
, pesto e bevuto, giova a chi ha il male della pietra. a.
, i-282: i tempi sono idrofobi, chi non urla ha 'aria di sbadigliare
abissini... versavano continuamente a chi ne voleva, uno birra, e
(plur. -i). disus. chi si oc cupa d'idrometria
allegri, 153: avendo udito dir che chi risciacqua / solamente il bicchiere a
(femm. -trice). sport. chi pratica lo sci nautico. =
sm. (plur. -i). chi attende al funzionamento delle idrovore.
gli. patecchio, xxxv-i-571: chi nudriga puitana fai mal, ch'el'
paia da credere, nondimeno dicono che chi la tiene sotto la lingua indovina le cose
e autorità o che si ritiene tale; chi si considera depositario di grandi verità.
. ieròscopo, sm. letter. chi pratica la ieroscopia. ierosofia, sf
pi mare / zenza rimo (entenda chi s'aiutare!), / e
s. v.]: 'iettatóre', chi, segnatamente in quel di napoli,
con un igienico affaccendamento delle proprie gambe chi una canna, chi una scopa, chi
delle proprie gambe chi una canna, chi una scopa, chi un manico di granata
chi una canna, chi una scopa, chi un manico di granata. 3
d'una città sud-americana. 2. chi osserva le norme igieniche con pedantesca meticolosità
inconsapevolezza. landolfi, 9-89: chi, ora, più degno di perdono,
estraneo, l'ignaro, ma non chi... fosse stato in grado di
letter. condizione sociale propria di chi non è nobile; umile estra
universale in cui viene a cadere chi si è reso colpevole di atti ignobili o
e ignominiosa. agostini, 90: chi più glorioso fra i più ignominiosi peccatori graziati
dal falzo. campanella, 4-558: chi fa bene a tutti senza discrezione et elezzione
. l'essere ignorante; condizione di chi non ha conoscenza o notizia di qualcosa
7-v-85: né so vedere tanta ignoranza in chi scolpiva o facea scolpire ne'suoi monumenti
ignoranza. 2. condizione di chi manca delle cognizioni necessarie per giudicare e
ed è origine d'atroci dissidi a chi o per ignoranza o per arte ne stravolge
gloria. 3. condizione di chi è privo d'istruzione e di cultura
buoni libri, coll'ascolto della parola di chi vuole il benessere della società, colla
anche per commentare la felice condizione di chi non è assillato dai problemi che il
è figlia dell'ignoranza: in quanto chi è ignorante è spesso anche arrogante e
, xxii- 493: felicissimo poi chi dell'infida / corte fuggendo il lusinghier
2. che non si sa chi sia; di cui non si conosce
altezza d'animo. pananti, ii-142: chi ha poco senno, e dovria starsi
sono occulti e'gran segreti; / ché chi mi dovea dar del regno bando /
]: 4 ignudézza ', stato di chi è ignudo. = deriv.
vi perirono, ma tornarono in pisa chi ignudo e chi in camicia a modo di
ma tornarono in pisa chi ignudo e chi in camicia a modo di sconfìtta.
: 'ignudo bruco ', dicesi di chi non ha che poche e cattive vesti
e cattive vesti; e figuratamente di chi è poverissimo. 3. non protetto
la sua schiera di mezzo, chi così combatte, è costretto di lasciare ignuda
stanca. fra giordano, 5-256: chi non si arma coll'armi della penitenzia
si mostrino ignude e senza succo a chi studia i libri senza avvertenzia, nondimeno
questo è un serpente che, a chi noi conosce, è d'orrenda e spaventevole
-ripetuta, imita la voce di chi ride stridulamente o di chi frigna o
voce di chi ride stridulamente o di chi frigna o esprime scherzosamente, o con
maniera e'modi del fanciullo, domandò chi egli fosse. bandello, 3-57 (
sì lo temperato, / e lodo chi recto sa viver e netto. manzoni,
in selva. passavanti, 45: chi sarà adunque il peccatore, quantunque grande,
2-2 (136): ella il domandò chi el fosse. giov. cavalcanti,
sepoltura. bembo, 1-198: ma chi poria tacer, quand'altri il chiama /
potesi bassare, / se regimento non à chi 'l difenda. tasso, 9-33:
da siena, iii- 192: chi il fa annegare la propria volontà, e
: ma io, perché venirvi? o chi 'l concede? boccaccio, dee.
. ferd. martini, 1-68: chi m'impone l'alternativa di essere fischiato
mormorio lungo di ammirazione, lusinghiero per chi lo fa e per la persona che lo
ant. malinconia e prostrazione che travagliano chi è innamorato. equicola, 244:
nelle sue reti. papini, i-19: chi s'ama s'inlaccia 1 diti.
[in gioberti, 1-ii-311]: chi custodirebbe i suoi figliuoli? si vedrebbero
tal volere illicito, / fugendo da chi tutti i mal derivano, / ché chi
chi tutti i mal derivano, / ché chi non t'ama amar non mi par
uso illecito, svuotate dalla falsità di chi se n'è servito. -sostant
. gozzi, i-547- ripudiar potrai / chi per te tanto pianse? chi ebbe forza
potrai / chi per te tanto pianse? chi ebbe forza / di tanto sofferir per
di tanto sofferir per amor tuo? / chi in mezzo a violenze, a ingiurie
non ha limite. carducci, iii-23-115: chi, come lui, non vede nulla
, fatti i conti, si veda chi resta creditore o debitore, sì che
tristezza. 2. sm. chi è nato o abita nell'illiria; dalmata
ed illu tanto amai, / chi eo ne fui battuta / e messa in
. gioberti, 11-77: chi è lungi dal trono dee interpretare
intelletto illumine, / qual si convien chi vuol parlar di dio. bandello, 1-6
. reina, ii-259: ben venga chi rallegra coll'aspetto, infiamma colle parole
che vegli nella stanza / illuminata, chi ti fa vegliare? montale, 2-57:
? dirlo chiarozo chiarozo, acciò che chi ode, ne vada contento e illuminato,
. luini, xxiii-153: vi ha chi dopo un viaggio non lungo si ritorna
illuminato qual è il presente vi ha chi si scaglia fieramente contro le accademie.
manovra i riflettori di un teatro; chi è incaricato dell'illuminazione scenica.
quanto alle diverse figure, si rappresentasse a chi fusse nella luna simile in tutto a
nel sonno. pavese, 5-27: chi è che paga l'illuminazione, i
resto è un baleno, un'illuminazione (chi non lo sa?) ogni nascita
pensiero degli spettatori. 2. chi, attraverso il disegno, la pittura,
2). comisso, vii-38: chi infatti più illusionista di palladio...
fate! parini, xii-70: ma chi giammai potrìa / guarir tua mente illusa,
segneri, iv-738: beato... chi niente stima più che il servire a
, 1... i però chi dir ne vuol fatica frusta / se non
frusta / se non per grazia di chi 'cuor illustra. savonarola, 46:
. oddi, 2 -prol.: chi sei tu che del mio glorioso nome d'
: io non preverrò il giudizio di chi dee illustrare tai monumenti, né del pubblico
n. franco, 3-74: se chi di poco lucente animo vede il suo corpo
marchese ugo di brandiborgo, el nome di chi è illustrato per la edificazione di quelle
.). mini, 178: chi non ammirerà marsilio ficini, rinnovatore e
illustratore più celebrato. 5. chi esegue illustrazioni per libri, giornali,
libri, giornali, ecc.; chi raccoglie e coordina le illustrazioni e le
. -illustre sconosciuto o illustre ignoto: chi ha acquistato rapidamente e inspiegabilmente grande
sudasse per loro? 3. chi giace in uno stato di estrema miseria
sovrano di stati musulmani. imano è anche chi dirige la preghiera rituale, per lo
forteguerri, 28-95: mal fa chi s'imbromia e chi s'imbacca,
28-95: mal fa chi s'imbromia e chi s'imbacca, / sprezzando una sembianza
i. frugoni, i-15-164: fa ben chi si guarda, e chi si tiene
fa ben chi si guarda, e chi si tiene / imbacuccato ne la propria tana
potendo più soffrire ingiustissima morte, che chi tanto si era attentato sopra l'imperio delle
. (femm. -tricé). chi esegue imbalsamazioni. g. ferrari
imbambolarono a lei. bontempelli, i-618: chi s'imbam- bolava, chi s'agitava
i-618: chi s'imbam- bolava, chi s'agitava, e gli uni e gli
: smentisca... le dicerie di chi falsamente ha avuto ardire d'imbarazzare il
negoziati di fiandra. lippi, 12-n: chi ha scatole, chi sacchi, e
, 12-n: chi ha scatole, chi sacchi, e chi involture /..
ha scatole, chi sacchi, e chi involture /... / un altro
avvenire a viandante. goldoni, viii-385: chi ha una figlia da maritare, non
sia inteso,... acciò che chi ode ne vada contento e illuminato,
persona). papini, 39-xvii: chi ha scritto s'è sagrificato, s'è
cose [il rammentare e insegnare a chi improvvisa o compone] si dicono ancora,
c. e. gadda, 15-182: chi si propone di dettare altrui le norme
particella pronom. loredano, 8-48: chi crederebe un sì scaltrito essersi imbarcato così
, ogn'uomo racoglie / ma beato è chi si scioglie. aretino, ii-218:
: non farò come suol fare / chi senza aver biscotto in mar s'imbarca.
, è giocoforza lasciarsi portare: e così chi s'è impegnato in un amore,
sottigliezze. 4. prov. chi è imbarcato col diavolo, ha a
ha a passare in sua compagnia: chi pratica persone viziose, difficilmente riesce a
liberarsene. proverbi toscani, 83: chi è imbarcato col diavolo, ha a
disfaccia. chiaro davanzati, i-32: chi de lo sol veracemente imbarda / in generar
. lorenzo de'medici, ii-200: chi non ode una imbasciata / certo eli'è
, 8 (123): -cameade! chi era costui? -ruminava tra se don
imbastardisca e corrompa. foscolo, xvi-382: chi scrive deve seguire scrupolosamente l'indole della
a firenze. fineschi, liv: chi tre dì fa batteva la salciccia, /
tre dì fa batteva la salciccia, / chi spazzava il carton della farina, /
della farina, /... / chi all'ortolan imbastava la miccia. padula
che già volse affittarmi appartamento. / chi sa, se d'accettarlo ero contento,
asciuga 'l sen tutto sudato, / chi bee ritto, cantando, imbavagliato. verga
hai tratti d'aspra guerra! / chi con la gonghia e chi imbavagliato / non
! / chi con la gonghia e chi imbavagliato / non potean dire o far
m'imbecca / d'un sapor, che chi ne becca / se ne succia poi
cose [il rammentare e insegnare a chi improvvisa o compone] si dicono ancora.
spalla,... s'accordano a chi loro parla, e credenti sono.
g. m. cecchi, 1-2-428: chi rimane e ricco e solo, /
già una volta una sentinella e non so chi altri avevano preso rimbeccata; una lettera
modo; suggerimento dato di nascosto a chi non sa rispondere a una domanda.
fatta la guadagnata. lippi, 9-18: chi, perché giù non piglia l'imbeccata
la puza non se potrà intrare, et chi vi entrarà pigliarà la imbeccata.
'. 10. prov. chi sta col becco aperto ha l'imbeccata
aperto ha l'imbeccata di vento: chi perde tempo in ciance, conclude poco
di buono. pulci, ii-125: chi sta col becco aperto / di vento
è imbeccata. proverbi toscani, 231: chi sta col becco aperto, ha l'
al malmantile, 1-39: diciamo ancora di chi si sia ridotto colle persuasive ad intraprendere
si vendica regalando torrenti di noia a chi vi arriva col solo intendimento di farne
resistere e repugnare a maggiore forza di chi la muove a parlare. v
, l'ignoranza, o l'infedeltà di chi li governa... vanno pur
, non ci facciamo illusioni suh'imbecillità di chi le ha scritte, ma cestinarle del
vittorioso e la mia oscurità di imbelle chi oserebbe scegliere la mia causa? -anni
nome virile e perciò convenevole solo a chi del sesso imbelle sormonta collo spirito la
fantoni, i-61: tremate, imbelli: chi deride è degno / d'esser deriso
. 5. che si riferisce a chi per natura, età o condizione non
: / siegua un imbelle affetto / chi ben regnar non sa. metastasib, 1-11-472
. serafini, 443: si spaventa forse chi non è informato in veder un impiastro
rendono il suo colorito men plausibile a chi ama il vero. nievo, 1-335:
lezioso. carducci, iii-23-352: a chi leggendole [quelle lettere] non vien
rugghia con molta tempesta, / e chi gittava la gatta e chi il pollo,
, / e chi gittava la gatta e chi il pollo, / ed ogni volta
, / gareggiar con 10 stioppo a chi lo 'mbercia / meglio. botta, 5-334
pelo di capra. lucini, 5-271: chi è questo pezzente imberettato dal fazzoletto a
senso osceno. aretino, xxvi-3-46: chi vuol dargli ad un tratto la stretta
, e che la mano sola di chi governa ha officio e forza di sottrarre a
a gran vituperi e pericoli si esporrebbe chi serrasse la porta in faccia a quel idolo
cocchiere imbestiato sbraitava, non vide contro chi. -fisso, ostinato (in un
, corrompono poi parimente il polmone di chi se n'imbeve. galileo, 3-1-365:
. imbiaccatóre, sm. edil. chi passa con un pennello la biacca,
e mangi e bei, tu e chi tu meni teco. redi, 2-129:
a dirittura, e non vincer mai chi che sia, come fanno certi pittagori
a. casotti, 1-302: chi la può scampar, quando imbiancate /
altrimenti che * imbianchino '; e chi dicesse 'imbiancatore 'non si farebbe
pittore di garbo. 2. chi esegue operazioni di candeggio, di sbiancatura
ricciardo da cortona, 39: chi credarebbe che quegli capelli, imbionditi con
settembrini, 1-21: [c'è] chi chiappa un uffizio e per mantenerselo imbirbonisce
, insieme imbi- torsola, e a chi vi dorme non lascia riposare. =
, ii-5-120: del suo imbizzirsi con chi non trova tutti belli i suoi versi
cattaneo, iii-112: il santo a chi stende le sue braccia amorose a sostenerli,
le sue braccia amorose a sostenerli, a chi porge la sua mano paziente e pietosa
: ivi non s'ode / se non chi rode / e chi mena masse ile
ode / se non chi rode / e chi mena masse ile, / voltar de
mano imbocca. 16. prov. chi per le mani d'altri s'imbocca,
satolla: non è mai fortunato né felice chi deve dipendere, in tutto o in
. filippo degli agazzari, 46: chi per altrui mano s'im
, 24-26: tardi si satolla chi aspetta d'essere imboccato per le mani d'
le voci messe loro in gola da chi scarica l'arco e nasconde la mano
la tromba guerriera si lasci per ora a chi sa suonare e tentiamo piuttosto di riprenderne
e sas- suoli e s'imbocciolano, chi gli vuol bianchi. gherardini [
. carducci, iii-2-443: né manca chi v'imboli / il porco e a voi
sotto molti soli, / ditemi chi voi siete e di che genti. boccaccio
polmone, / che mai non imbolsisce chi ne mangia. -gonfiare.
valore illativo. imbonitóre, sm. chi cerca di imbonire qualcuno. -in partic
vedi 4 imbonimento '. propriamente, chi addolcisce, rende buona qualche cosa »
che l'altre da noi parte; / chi sa men servar quella, più se
e per sorte traevano, e a chi toccava era nicissità che andasse. giov
, e tocca alla sorte il decidere chi debba o no rimanere più lungo tempo
di pipistrello:... e guai chi imborsasse la coda fuori della foggia comune
ferro. g. gozzi, i-23-160: chi veder vuole il cielo, non s'
giovane, 9-707: si suol dir che chi litiga s'imbosca / in un sì
non si può esser troppo breve con chi ha due portafogli sulle spalle, e
suo essere. govoni, 9-381: chi mi darà in aiuto vino ed alcole /
poi un senso più mite per dire chi in guerra stava un po'meglio. il
. panzini, iv-326: 'imboscatore', chi aiuta ad imboscarsi. idem, iv-326
imboscatóre2, sm. marin. chi lavora a imboscare un'imbarcazione (cfr
imbossolatóre, sm. ant. chi imbossolava le schede con i nomi o
a rifuso! benivieni, 1-178: chi sempre imbotta assenzio / e non può
bacco bacco, eù oè! / chi vuol bever, chi vuol bevere, /
eù oè! / chi vuol bever, chi vuol bevere, / vegna a bever
, / gavazzando, / gareggiamo a chi più imbotta. / imbot- tiam senza
. lippi, 7-4: però sia chi si vuole, egli è un dappoco /
vuole, egli è un dappoco / chi imbotta al pozzo come gli animali. note
note al malmantile, 2-538: 'chi imbotta al pozzo '. chi beve sempre
: 'chi imbotta al pozzo '. chi beve sempre acqua. -imbottar buio
feccia. 7. prov. chi vuol vin dolce non imbotti agresto:
vuol vin dolce non imbotti agresto: chi persegue il bene non si lasci sviare dal
dice boezio al quarto testo: / chi vuol vin dolce non imbotti agresto.
agresto. proverbi toscani, 27: chi vuol vin dolce non imbotti agresto.
sm. (femm. -trice). chi imbotta vino o altro. -in
v-1-423: deve sembrare assai difficile a chi ama imbottigliare ed etichettare le anime, classificar
ad essere imbottigliati nel proprio stile, chi ne abbia imo. calvino, 7-171
dare un gradevole smarrimento d'altalena a chi dormicchia tra le piume. -coprire
agg. (femm. -trice). chi imbottisce. -in partic.: operaio
: * buttarsi sull'imbraca ', di chi, chiamato a palesare o testimoniare un
15-167: cino, iii-182-23: chi non la imbrama [la verace fama]
martello il vostro zelo / verso di chi nel gregge vostro imbranca / per fargli
di tagliente acciaio. vai, 50: chi un ense impugna e chi imbrandisce un
50: chi un ense impugna e chi imbrandisce un legno. siri, 12 7
mediocre o di nessuna abilità. -anche: chi imbratta i muri con scritte o segni
rifatte le teste bastiano, gli dimandò chi era stato quel presontuoso e ignorante che
modo dilettantesco. campanella, i-32: chi pennelli have e colori, ed a
, / pittor non è; ma chi possedè l'arte, / benché non abbia
s'è imbrattato di sangue per decidere chi doveva aver l'àiòlà più grande e
sassetti, 345: non ci ha chi non vi attenda, e non cerchi di
11. -chi imbratta, spazzi: chi ha recato un danno, è tenuto
danno, è tenuto a risarcirlo; chi ha fatto del male, deve riparare
7-2-2: sai tu come la va? chi imbratta, spazzi; / e chi
chi imbratta, spazzi; / e chi piscia, rasciughi. -chi tocca la
i panni cinti, un altro scinti, chi corti, chi lunghi, chi indorati
, un altro scinti, chi corti, chi lunghi, chi indorati e chi imbrattati
, chi corti, chi lunghi, chi indorati e chi imbrattati. della porta,
, chi lunghi, chi indorati e chi imbrattati. della porta, 5-91:
fu una gara animosa, sleale, a chi scriveva di più; nascostamente ci contavamo
così malamente inbrattati,... chi non vi crederebbe che vi si suscitasse
imbrattato / che non se trova più chi guardi el cielo. ramusio, iii-29:
s'io posso mai venir chiaro di chi gli presta a leggere quegl'imbratti,
arse tra l'altre... chi volesse farla rifare, sapesse chi fece queste
. chi volesse farla rifare, sapesse chi fece queste altre carte di sopra,
altre carte di sopra, e cercando chi avesse quelle imbreviature, e farla rifare
condizione di leggera alterazione mentale propria di chi è ubriaco; ebrezza; intemperanza nel
guardie e i servi e tutti: / chi nudo nella tenda, e chi più
/ chi nudo nella tenda, e chi più saggio / dorme disteso sulla pancia
4-30: mezzi imbriachi s'addormentarono, chi sulla tavola e chi per terra. segneri
s'addormentarono, chi sulla tavola e chi per terra. segneri, iii-1-3: aristotile
bastonate e svillaneggiate tuttodì, e da chi? da un imbriaco- naccio e da
. l. cassola, 1-31: chi imbriglia il mare dentro stabil sponda?
ragioni inflessibili, deve imbrigliarsi talvolta da chi ha petto ed autorevolezza per farlo con ferreo
. accomodarsi l'animo a servire a chi prima aveva commandato. relazione d'inghilterra
et imbrigliati. vasari, iv-29: chi è quel vecchio che guida quelli due cavalli
, è meglio cavarsele presto; e chi a vent'anni imbrigliato, si sbriglia
! / tutti a volto imbrividito; / chi bestemmia e morde il dito.
, i-231: 4 et prosit 'a chi sarà nel palinsesto del che l'amarezza gli
tasta bassa impetuosa fere; / e chi nel collo e chi nel petto imbrocca
; / e chi nel collo e chi nel petto imbrocca. canti carnascialeschi,
fatto a imbroccare i quattro numeri? da chi gli aveva avuti? da un assistito
dietro. n. agostini, 4-8-49: chi lancia dardi, e chi con archi quel
, 4-8-49: chi lancia dardi, e chi con archi quel passo allegro e trotterellante che
. g. visconti, i-iio: chi semina non sempre coglie il frutto,
imbroccatóre2, sm. ant. chi colpisce il bersaglio, chi coglie nel
ant. chi colpisce il bersaglio, chi coglie nel segno. abati,
io t'imbrodi! giusti, 2-162: chi del natio terreno i doni sprezza,
lodi. 4. prov. chi si loda, s'imbroda: la vanteria
. paolo da certaldo, 215: chi si loda sì s'imbroda. domenichi,
s'imbroda. domenichi, 2-304: chi si loda, s'imbroda, dice il
che sì spesso / usan costor: chi si loda, s'imbroda. papini
la strage, ma voleva, che chi s'imbrodolava nel sangue fosse il secolare.
, sm. e f. invar. chi bara al gioco delle carte. -al
, sm. e f. invar. chi impedisce ad altri il cammino,
impedisce ad altri il cammino, chi fa lo sgambetto. -al figur.
lo sgambetto. -al figur.: chi crea continuamente difficoltà, provoca inciampi,
ed exagito; e poi zara a chi tocca; e chi l'ha buona,
e poi zara a chi tocca; e chi l'ha buona, ben per lui
buona, ben per lui, e chi l'ha mala, mal per lui!
sm. (femm. -a). chi s'imbrodola spesso o con facilità (
esser brogiotto non sia da qui avanti chi tenga per male, perché è una
: * imbrogiottire ', dicesi di chi è preso da tenero affetto o per i
de'beni il creditore, ecco repente / chi fa per lui, e le scritture
tornano. lemene, xxx-5-263: di chi t'interrogò / sempre imbrogli il cervello
i dolci vezzi. muratori, 9-76: chi vuol sostenere sì fatte grazie colla gran
ho letto. forteguerri, 2-23: mal chi con essi o s'imbroglia o s'
sm. (femm. -a). chi imbroglia abitualmente il prossimo; chi vive
. chi imbroglia abitualmente il prossimo; chi vive di espedienti; truffatore, lestofante
* * *. 2. chi pensa, parla, opera senza discrezione;
vile, / e mal fa chi s'imbromia e chi s'imbacca, /
/ e mal fa chi s'imbromia e chi s'imbacca, / sprez
imbonciato contra quello. tommaseo, 15-128: chi [tra i poeti] sempre gaio
di lepidezze accattate, sempre familiare; chi sempre severo, sempre imbronciato. dossi,
ditino. del sole su di chi di noi in questo clima per alcun tempo
). roberti, ii-5: a chi passeggia sotto al sole, senza lui
imbruna ne i feraci colli, / chi cinge botti e chi racconcia tini.
feraci colli, / chi cinge botti e chi racconcia tini. -figur.
; abbronzare. varchi, v-511: chi potrebbe creder mai che il calore del
'imbrutiménto '... condizione di chi comincia a imbrutire o imbrutisce.
, 1-39: la città sbigottita, chi meglio uscir potea fuori, chi imbucarsi,
, chi meglio uscir potea fuori, chi imbucarsi, chi a'boschi, e
meglio uscir potea fuori, chi imbucarsi, chi a'boschi, e così tutti fuggirono
a'boschi, e così tutti fuggirono chi potè o seppe. pulci, 21-23:
entro nel pozzo. pananti, ii-20: chi scende e sai, chi torna a'
ii-20: chi scende e sai, chi torna a'luoghi usati, / chi stride
, chi torna a'luoghi usati, / chi stride sul panion, chi si sbatacchia
usati, / chi stride sul panion, chi si sbatacchia, / ciondola, casca
fanfani, lvii-11: tutti fanno a chi prima imbuca, per metter le mani
miei osti e d'altri che non hanno chi glieli imbocati; ma tu va'fatti
farla [la salsiccia] / a chi sa meglio imbudellar la carne. idem,
agire come un burattino. chi addestrava e metteva in campo il giostra
per sua balia, solo per / e chi 'l ver non imburchia / non molto tempo
di uno fucini, 275: chi metteva fuori bandiere, chi imbulscrittore,
, 275: chi metteva fuori bandiere, chi imbulscrittore, del suo stile, di
il suo solito semel lettava festoni, chi lustrava, chi spolverava, chi lavava.
semel lettava festoni, chi lustrava, chi spolverava, chi lavava. imburrato. palazzeschi
festoni, chi lustrava, chi spolverava, chi lavava. imburrato. palazzeschi, 3-13:
v.]: gl'imburreggiatori lodano sempre chi chiodi di garofano).
è in auge. stampa imburreggiatrice di chi è al potere, romoli,
imbustatóre, sm. neol. commerc. chi provvallisneri, iii-413: i bottanici chiamano
lasciarsi sfuggire le occasioni favorevoli, chi ha tempo non aspetti tempo. fontano
numero maggiore. gozzano, i-347: chi s'aggiri in un orto vede all'
dànno all'occhio fatica senza riposo, a chi può sembrar lodevole o imitabile? carducci
pregio; / ma pur stimasi egregio / chi bene oprando ad imitar conduce.
bergantini, i-2-134: non vi manca chi tavole dipinte / tali imitanti per finzione
di ercole. mamiani, 49: chi va in cerca di ciò insegue la
pensa che] abbia quel, sia chi si voglia stato, / molto la man
occhio a queste spezialtà, cioè: chi, a cui, di che, dove
l'aere ondeggia, / or chi quaggiù l'imita e chi 'l pareggia?
, / or chi quaggiù l'imita e chi 'l pareggia? dallo imitato,
2. per lo più sm. chi assume a modello o a esempio i
artista (o di un'età); chi, nelle proprie opere, si attiene
persona). nencioni, 1-329: chi è che non provi irritazione o sgo
vuol dir sembianza o similitudine: però chi imita è una imagine ed un ritratto
da capestro, /... chi non sa che è pura imitazione, /
capacità rappresentativa. chiabrera, 3-124: chi mira [le cose dipinte] rimane
pago. fr. serafini, 242: chi ha punto di zelo dell'onor di
immacolata bellezza. marradi, 161: per chi sorride immacolata e vasta / tanta beltà
, 1: la candidezza dell'animo di chi scrive storie dev'esser tale che.
l'immaginabile. cattaneo, i-1-256: chi s'imaginerebbe che l'astrattissimo e purissimo
enfatico). iacopone, 38-50: chi no l'ha provato, no lo pò
dante, par., 13-1: imagini chi bene intender cupe / quel ch'i'
per fama, / ch'ognun di voi chi sia può imaginarsi. cesari, 1-1-56
i'sia dato in preda / a chi tutto diparte? storia dei santi barlaam
orror non ha. casti, vi-463: chi creduto l'avrebbe; / chi mai
: chi creduto l'avrebbe; / chi mai potuto immaginar che il fato / m'
confermare quel ch'altri dice. a chi vi loda troppo, per non entrare in
filosofanti. maestro alberto, 123: chi vuol profondamente il ver cercare / e sanza
san tomaso. redi, 16-iii-172: chi troppo garoso temesse di qualche immaginaria illusione
.). agostini, 1-58: chi vuol provedere al ben publico non mira
d'intorno suonin mille tube, / chi move te, se 'l senso non ti
.]: 'immaginativo ', di chi eccede nell'uso dell'immaginazione. soffici,
la spera contemplare: / così, chi intender questa storia agogna, / con-
., 28 (476): chi sa immaginarsi una grida tale eseguita, deve
ombre e di fole, / a chi rubasti i colpi? e dove hai tolto
una pompa ch'eccede certamente l'immaginazione di chi legge. cesari, iii-532: ponendo
, par., 13-2: imagini chi bene intender cupe / quel ch'i'
i. frugoni, i-2-127: chi l'immago di quel core / a formar
dirsi la mia forma vera, / da chi ben mira a sì vario accidente,
g. stampa, 8: chi vuol conoscer, donne, il mio signore
umano, per lo esempio del quale impara chi è stato conditore di sì bella imagine
stato conditore di sì bella imagine. chi fu dipintore de gli occhi? chi
chi fu dipintore de gli occhi? chi lavorò a tornio il naso e gli orecchi
di persone,... e chi per offrire e chi per chiedere un soldo
.. e chi per offrire e chi per chiedere un soldo di cacio, o
nostri si mostrano bianche e dimostrano, a chi bene le va considerando, che quelli
con crudele imago. tasso, 19-29: chi giamai dell'espugnata terra / potrebbe a
nella conchiglia della sua insenatura marina, chi... si avvia a risalire
assistere alle cerimonie dalla cantoria stabilisce in chi lo gode una superiorità fra le più
.]: 'immaginifero ', chi nell'esercito portava l'immagine dell'imperatore a
-assorto, straniato (lo sguardo). chi patisca di milza immagrisca. pea,
tanto, / eh'e'fa immalinconir chi v'è presente. calandra, 32:
[in gioberti, 1-ii-311]: chi custodirebbe i suoi figliuoli? si «
padre volesse uccidere il figliuolo, e chi non vede, che contro la natura
si mostravano gli eretici, che fu chi di loro, uccidendo uno spagnuolo,
animale feroce. alberti, ii-277: chi desiderasse ricchezza per non be- nificare a
immanentista che ci sia; e da chi fa il panteismo sinonimo d'immanentismo, egli
questa qualità di pane riesce immangiabile a chi non vi è accostumato. ferd.
50: con persona alcuna, sia chi si voglia, non allentano la immanità
. cavalca [tommaseo]: chi potrà vedere con gli occhi fermi immarcire
riposo. a cui disse un non so chi: - ma tu ti immarcirai.
che lo mostra aperto, / forza è chi 'l mira abbarbagliato reste / e cada
diventare insensibile. bandello, ii-1080: chi la vide e per lei non arse ed
. anguillara, 4-406: ma chi d'atlante agguagliar può la forza?
la stupefatta faccia, / ch'a chi la vede immarmora la scorza, / egli
g. m. cecchi, 1-2-35: chi potre'credere / che questi, stato
appiccico su una parola di mio come chi dicesse un pennac- chino, e così
. consolidarsi. bresciani, 6-x-12: chi per ultimo avvisa che quando per lo
i cieli. segneri, iv-93: chi non iscorge chiaramente in queste operazioni quell'
discorsi). segneri, ii-602: chi non sa la fanciullezza, l'adolescenza
». 3. proprio di chi non è ancora adulto (una caratteristica
identificare. salvini, 41-230: chi dice il sole bambino, di due cose
un gusto immediato, gusto che manca a chi manca. gramsci, 12-38: può
sonetto sono, sì come appare a chi lo intende. pallavicino, 1-332: tutti
,... rischiara la vista a chi s'ugne con essa. 2.
tale effetto? leopardi, 1023: solo chi sia dottissimo, e fornito esso individualmente
maddalena de'pazzi, ii-376: ma chi saranno quelli che giustamente saranno condennati,
infelice, / dicea tra sé, chi ti trarrà da questo / abisso di
aveva fatto. capriata, 1-13: chi una cosa già per innanzi ritrovata,
usi della marina ed è praticato per chi muore in navigazione). 4
quattro ore. tasso, 13-77: chi tien la man ne la fresca onda immersa
ne la fresca onda immersa, / chi se ne spruzza il volto e chi le
/ chi se ne spruzza il volto e chi le tempie. magalotti, 21-27:
muratori, 8-i-19: la beatitudine di chi si consacra allo studio, non intesa se
allo studio, non intesa se non da chi v'è dentro immerso. manzoni,
fare. salvini, 10-3-248: chi tale divenne quando con lui s'immischiò
della nobiltà. pirandello, 5-634: chi ti dice d'immischiarti in cose che
tari morti, siano, dopo morte di chi ne sarà stato rogato, trasmesse.
, un altro scopato,... chi col naso mozzo, chi senza orecchi
... chi col naso mozzo, chi senza orecchi, tutti per testimonii falsi
leopardi, iii-296: io rassomiglio a chi si trova solo e senza stella in
persona). cavalca, 20-28: chi si confida in dio, istà immobile
infinitamente soave. landolfi, 2-192: su chi quello sguardo raggiungeva, il freddo cadeva
ecclesiastico). muratori, 7-v-159: chi... otteneva il titolo, cioè
. apparisce ancor nell'animale, a chi ben considera. filangieri, 1-686: essi
due modi, con la forzata mobilità di chi volle e vorrebbe posare, con la
vorrebbe posare, con la forzata immobilità di chi vorrebbe invece ora muoversi. palazzeschi,
. b. croce, ii-6-207: chi cangiasse il trepido momento della sosta nel
della sosta nel comodo atteggiamento del riposo, chi volesse persistere nella goduta « beatitudine »
il ricordo lo si subisce immobile. chi ricorda e chi è ricordato s'immobilizzano
lo si subisce immobile. chi ricorda e chi è ricordato s'immobilizzano.
interessi). aretino, 9-285: chi non immolò mai gli occhi, chi
: chi non immolò mai gli occhi, chi non piegò mai il core, chi
chi non piegò mai il core, chi è impaciente, chi è superbo,
mai il core, chi è impaciente, chi è superbo,... oda
acqua lo immolla', si dice di chi è in istato o in termine che ogni
ogni acqua lo immolla ': di chi trovasi in istato di salute che ogni minima
depravazione morale; corruzione; condizione di chi vive nel vizio, nel peccato;
del culto. -anche: condizione di chi può trasmettere tale contaminazione. cavalca
immondizia. bibbia volgar., i-473: chi toccherà alcuna cosa immonda, ovvero cosa
dunque il reo mi chiedete? e chi, chi toglie / voi da voi stessi
reo mi chiedete? e chi, chi toglie / voi da voi stessi con sue
alberti, i-169: s'egli è chi l'adoperi [il tempo] in lavarsi
; ed i voti della natura, chi sa ancora per quanti secoli resteranno inesauditi!
sono corollari non evitabili. — chi antepone la necessità dell'azione agliscrupoli morali.
4. nel linguaggio comune: chi rifiuta la morale corrente; chi risolve
: chi rifiuta la morale corrente; chi risolve l'etica nell'esperienza estetizzante.
ralmente sostenere anco i morali principii, chi bene non ci ponga mente.
meta primario, /... chi terge la coscia, / chi del lucido
.. chi terge la coscia, / chi del lucido morso immordacchialo.
dove a la gloria vassi: / chi ha spirito d'onor mi segua appresso
v'apro il sentiero: ora vedrassi / chi avrà desio d'immortalar se stesso.
molto e immortalmente giovare alla sua patria chi non viene almeno indirettamente a giovare più
imitazione di cristo, i-3-3: chi t'impedisce e molesta più che
se gli deve. casti, 3-14: chi mai d'ogni difetto immune, /
mai d'ogni difetto immune, / chi mai nel mondo si può dir perfetto
egli / salvo ed immune, ma chi può salvarlo / dal furibondo re? cesarotti
. più spesso succede nei bambini. chi ha passato i tren- t'anni può
. i. frugoni, i-10-177: avventuroso chi al regai suo piede / può,
della mia giornata. -condizione di chi è o appare sempre uguale a se
imposte. 3. condizione di chi è sempre stato e sempre sarà;
e dagl'imi al par negletta, / chi più l'accusa? 5.
). magalotti, 9-1-249: chi l'avrebbe mai detto che un uomo
f. invar. scherz. chi crea imbarazzo o fa perder tempo in una
. e f. invar. scherz. chi dà noia in casa altrui perdendosi in
turba più l'impaccia: / presa ha chi qua chi là tutta la strada.
l'impaccia: / presa ha chi qua chi là tutta la strada. galileo,
sergente, / ché gran peccato fa chi lui impaccia. boccaccio, dee.,
dar limosina per dota, ma impaccia chi dare ne volesse. floro volgar.,
-assol. canti carnascialeschi, 1-212: chi le scarpe, il giubbon, chi
chi le scarpe, il giubbon, chi la berretta / si trae, ch'assai
. p. zanotti, i-282: chi d'amor col visco / però s'impaccia
combattevasi in acqua, in terra: chi feriva, chi cadea: pieno era lo
acqua, in terra: chi feriva, chi cadea: pieno era lo stagno di
sua lettera, possono riuscire giovevoli a chi s'impaccia in far vino. carducci,
, 245: rado v'ha chi del pubblico s'impacci, / vivono a
s'impacciava. savonarola, 7-i-40: chi tiene ostinatamente che questa escomunica vaglia è
. b. casaregi, 181: con chi svela i segreti a lui fidati
segreti a lui fidati / e con chi fintamente opra e con frode /
frode / non t'impacciar, né con chi troppo ciarla. nievo, 1-527
. bibbia volgar., i-365: chi si impaccerà con le bestie inonestamente,
oh quan- t'util si procaccia / chi con vedove s'impaccia! forteguerri,
a casa. foscolo, v-413: chi dovea portarvi quel libro temeva di impacciarsi
, 1-158: ben dice il proverbio: chi troppo s'impaccia, non è
. gozzi, i-12-237: guai a chi s'impaccia / e non sa fare.
impacciar con essi. ibidem, 328: chi s'impaccia de'fatti altrui, di
tocca dui. ibidem, 328: chi s'impaccia col vento, si trova colle
caulinare in quelle lor suole, a chi non v'è uso, riesce impacciatissimo
anche in quello stato d'impacciatura di chi, la prima volta, è in
come mi avrei donato io se fosse chi si degnasse di accettare sì vile impaccio
cavalca, 9-181: altro frutto dee fare chi è chiamato e posto in istato di
di religione e di vita spirituale, che chi è chiamato e posto in istato di
, iv-164: ma sente al fin chi passa a regio stato / lo scettro
questa stribuzione, acciò non avessi enpaccio chi ha comperato da me. ramusio, i-7
fuor è di grande impaccio, / chi vano sperar perde. bembo, 92-
lassar vivere e non dare impazo a chi non ge ne dà loro. sannazaro,
, perché egli era una vergogna che chi andava sul carro a giustiziarsi avesse a
d'impaccio. betussi, xliv-92: chi de la vita mia l'ultimo giorno /
v.]: 'impaccione', non tanto chi dà impaccio ad altri (nel qual
proprio 'impaccioso '), quanto chi, messosi a fare o a dire,
nave]. della porta, 8-37: chi serve uomo grato, è un'impadronirsi
si svegliava. dotti, lvii-118: chi ancor non indovina / chi sia questa
lvii-118: chi ancor non indovina / chi sia questa famosa impaggiolata, / legga gli
mare / e che venga a impalare / chi non vorrà la fede rinnegare / di
duro, impalato, con la grinta di chi beve l'aceto, a dire.
passavano impalate, col viso giallo di chi ha fatto gran brutti sogni.
. impalatóre2, sm. manovale chi eseguisce i lavori che richiedono l'uso
è in pregio a i nostri dì / chi le muse sempre amò, / chi
chi le muse sempre amò, / chi su i libri impallidì; / tanto il
: ha detto che la terra è di chi la lavora. -lo diceva anche questa
notti da gettare sorti nel campo di chi vuoi che gli secchi il grano in erba
s'impallini l'uva, in casa di chi gli hanno a morire i figliuoli entro
, pezze pavonazze. marotta, 1-262: chi siete per volerli [gli spaghetti]
l'aglio sfregato al mortaro ditano facilità a chi el vuol a redurlo impalpabile. galileo
del pane. gioberti, 1-iv-411: chi può acconciarsi nell'animo che...
giaciglio). ruscelli, xxvi-2-118: chi alloggiava in paglia e chi nel fieno
, xxvi-2-118: chi alloggiava in paglia e chi nel fieno, / altri s'era
l'udirai soffiare. guerrazzi, i-165: chi s'impanca guidaiolo non bada a qualità
e m'invita / a andare a caccia chi mi rompa il grugno. 8
tordo. girolamo leopardi, 2-9: chi biasima (si sa) vuol comperare:
quest'uccello. amenta, 3-114: chi sa che potrà dirmi, per mettermi
tozzi, vii-444: oh, con chi mi hai impaniato, bindo.
fusse impanniato. ochino, 145: chi vuole da sé giustificarsi... è
. lorenzo de'medici, ii-165: chi è costui che par ebro,..
di cimabue, non parendomi equo che chi si appressa ad un professore coetaneo o
aretino, 20-193: innamoracchiarsi sta bene a chi vive di rendita, e non a
vive di rendita, e non a chi ha da vivacchiare di dì in dì;
n. 9. prov. chi va per uccellare resta impaniato: chi
chi va per uccellare resta impaniato: chi cerca di ingannare qualcuno spesso resta vittima
inganno. proverbi toscani, 46: chi va per uccellar resta impaniato. impaniatóre
impani zzata, e presente solamente a chi la riceve in atto '.
rifl. ruscelli, xxvi-2-150: chi alle tempie si fascia gli occhiali,
tempie si fascia gli occhiali, / chi sopra i berrettin s'impappafìca, / chi
chi sopra i berrettin s'impappafìca, / chi i marron manda innanzi a far viali
e nel dire che nell'operare; come chi maneggia cosa liquida e attaccaticcia. betteioni
mulo terrorizzato. bocchelli, 13-103: chi si perdeva, s'impantanava, e
al figur. tesauro, 2-i-96: chi vuol veder le macchie nel sole,
nata lassù in trincea. sete di chi sale e sete di chi scende, sete
sete di chi sale e sete di chi scende, sete di chi fa la scappata
e sete di chi scende, sete di chi fa la scappata 0 imparadisa a riveder
se fossero sempre presenti allo spirito di chi ubbidisce e di chi signoreggia, tornerebbe
presenti allo spirito di chi ubbidisce e di chi signoreggia, tornerebbe l'età dell'oro
già si sapeva implici / chi ne discende, non vi sale piue.
dell'imparare, che per potere avere chi insegni la verità è da fargli a
petrarca, 344-3: ben sa 'l ver chi l'impara / com'ho fatto'io
.. non paiono belle se non a chi le considera per impararne egli le regole
imitare. bonagiunta, xxxv-1-276: però chi voi valer, da voi impari /
, hanno il gastigo del deriso da chi le ascolta. cesari, ii-152:
petrarca, 105-33: proverbio, « ama chi t'ama », è fatto antico
impara: l'insegnamento produce anche in chi insegna un continuo arricchimento dello spirito;
insegna un continuo arricchimento dello spirito; chi insegna ha sempre qualcosa di nuovo da
. la fisiognomia, 33: chi ha lo viso ritondo, si è segno
d. bartoli, 9-29-2-118: chi non direbbe che impareg- giabilmente giovassero a
è la mia ricetta, / e chi me ne riprende infra le genti / si
dio medesimo. segneri, iii-1-280: chi ama la menzogna divien figliuolo del diavolo
-sostant. summo, 1-iii-562: chi volesse temperar e moderar il pare e
i-137: a farli [i lunari] chi si vuole imparnassire, / e a
caro, 16-37: ma come e chi 'l mio nome vi scolpio, / sì
: tue grazie... imparti a chi vuoi. pisani, 97: sorga
, colpa di pigrizia sbadata, in chi avversa l'insegnamento popolano; colpa altresì
l'insegnamento popolano; colpa altresì di chi non sappia o non voglia impartirlo qual
pure estimatori imparziali, non trovo più chi mi intenda o voglia intendermi. b
: che direste voi... di chi, vedendo accendere un mucchio di polvere
restare inattivo. gonzaga, ii-18: chi ha tempo non aspetti tempo, né
sugo che pasce mirabilmente l'intelletto di chi ascolta o legge. delfico, ii-318:
gli ambasciator delle puttane, / e passi chi impasticcia la gorgiera. forteguerri, 18-33
il povero signore... - chi ce lo fa impataccare? ei gli ha
impaurante. idem, 1-5-225: or chi potrebbe mai assai cento anni.
ariosto, 24-98: indarno tenta / chi mi vuol impaurir per minac-
gridavano: guarda guarda, si sbandarono chi qua, chi là impauriti.
guarda guarda, si sbandarono chi qua, chi là impauriti. g. chiarini
. stato d'animo o atteggiamento di chi non si lascia cogliere da paura
con la voce mansueta e gentile di chi vuol persuadere un impaziente, « ma
occorrono in simili casi non gli piglia chi è in facto, è un impazamento.
stravaganze. cavalca, 21-29: chi... vuole esser savio, questo
. s. borghini, 331: chi commetterebbe un adulterio, se non s'
essere impaziente; stato d'animo di chi è incapace di sopportare ciò che procura
2. stato d'animo di chi è nervoso, irritato, preso dalla
, ecc. cavalca, 6-1-77: chi mira con amor di cuore cristo crocifisso
-stato di agitazione; nervosismo proprio di chi non sa attendere con calma qualcosa intensamente
, e l'altro caccia, / chi sta, e chi procaccia, / l'
altro caccia, / chi sta, e chi procaccia, / l'un gode,
impazza, / e come cani abbaiano a chi passa. lucini, 7-13: un'
coi pazzi: stare alla larga da chi agisce sconsideratamente o si mostra irragionevole.
, 6-67: dice bene il proverbio: chi c'invecchia c'impazza. -chi
da giovane, scappa da vecchio: chi non si dà alla bella vita quando è
da vecchio. domenichi, 6-13: chi non impazza da giovane, scappa da
gherardi, iii-140: sappiate che quelli di chi io sono sì impazzata è aniello stramazzatigli
lor figliuoli che vanno in contro a chi entra, e glieli porgono a divedere,
è gran pazia, raffrenar la pazia di chi è di dio impazzato. mariano dia
. -all'impazzata: con la furia di chi è improvvisamente ammattito, con rabbia cieca
4-20: all'uomo si tira: almeno chi sa tener la spada in mano fa
. sei impazzito?: rivolgendosi a chi fa cose fuori luogo o strane, intollerabili
impeccabilità degli stoici? gioberti, 1-ii-97: chi è che abbia fior di senno e
l'animo di martino, e di chi s'era già impeciato della stessa passione.
, / perché morir non può, chi non ha vita: / non ragionar
sforziato, superato e vincto / da chi vince ogni cosa col suo strale / mi
i francesi lontani, solita braveria di chi ossequia poi e serve i presenti.
impedimento. bencivenni, 4-90: chi appresso tal boto si marita, già
nullo confratre se deggia impedecare de chello chi fanno li mastri. =
il santo padre scomunicò... chi impedimentiva pellegrini che andassero a roma.
. buchi nell'acqua. possono arrestar chi vogliono; non impedir gli eventi.
: com'è ciò?... chi volesse / salir di notte, fora
pecchiamo. bibbia volgar., x-214: chi vi ha impedito che non obbediate a
col quale ci sforziamo di far contesa a chi vietar ci volesse il conseguimento del bene
11-474: si vorria provvedere, che chi non si congregassi al tempo debito,
non paressero impediti e lenti / a chi avesse quei lumi divini / veduti a noi
tosto. beni, 69: e certo chi levasse queste due clausole o membra,
m. cecchi, 49: -per chi vuoi tu il medico? / -per la
di dare a'suoi cavalieri e a chi servia toste una stampa in cuoio di sua
; / non so dove trovare / chi mi presti denaro. -figur. e
teco i'voglio impegnare la testa, / chi addurrà più bella cacciagione / di nullo
e ciaschedun la testa si impegnava, / chi cacciagion più bella apprestava. aretino
pr. sp.. 1-17: chi, senz'altre precauzioni, portava una
di muovere e d'impegnare ne'suoi racconti chi legge. spallanzani, 111-312: altre
mostra un traditore, / vender ti vuole chi per te s'impegna. manzoni,
: già si è veduto quanto operi arditamente chi ancor s'impegni in un ministero privato
il voler divino. salvini, vii-535: chi s'è impegnato in un amore non
così, impegnativo, altro quello di chi dando una notizia succinta e generale delle
il concerto si sarebbe fatto vedere da chi avesse ottenuto... applausi tanto
avere in l'emulo ostinato, chi per altro mal volentieri il facea e
voglia, egli ha tale impegno con chi lo invoca di cuore, della chiesa avean
impegno della ritirata. giannone, i-io: chi avrebbe creduto, in un secolo così
è nata dallo scoprimento dell'indie. chi crederebbe, che l'abbondanza potesse impoverire
grande impegno. soffici, v-5-443: chi voglia ammirare con abbandono david bisogna che
indagare segretamente, col mezzo de'bidelli, chi sono i colpevoli. -mettere
f. f. frugoni, vi-707: chi maneggia la pece per tinger ed attaccar
, né misericordia / trovar non pò chi con meco se 'mpegola. siri, 1-vii-509
il giovane, i-498: per ubbidire a chi lo mi ha comandato,..
protesto. redi, 16-iv-409: ma chi ha l'incumbenza di far la lettera dedicatoria
dio. r. martini, 68: chi vi ha impulso a venir quà in
melosio, 3-i-409: non veggio ancor chi l'ave anciso / o per un
qualunque cosa avvenga, non si trova mai chi risponda. è una congiura di silenzio
b. croce, i-3-241: solo chi collochi utile e morale l'uno accanto
bandello, 1-21 (i-251): chi è che conosca i segreti dei cuori
f. f. frugoni, iv-200: chi, giocolier di mano, facea traveder
suoi seguaci. bruno, 3-365: e chi mi impenna, e chi mi scalda
: e chi mi impenna, e chi mi scalda il core? / chi non
e chi mi scalda il core? / chi non mi fa temer fortuna o morte
pace e senza un minimo disturbo di chi gli piglia, ancorché con disturbo dello
dante, par., 10-74: chi non s'impenna sì che là su
si possono trarre del regno: però, chi ne vuole, impennisi d'alie di
bandello, 2-17 (i-829): chi sente quei suoi versacci ed abbia niente
parti egli che abbia il medesimo sembiante chi è impensierito e chi no? fagiuoli,
il medesimo sembiante chi è impensierito e chi no? fagiuoli, i-34: ognun
acconciato, più operativo a fare addormentare chi ne bevesse. guerrazzi, 13-439: con
due casse,... / chi disse piene di pane impepato, / e
disse piene di pane impepato, / e chi di fior di seta. manetti,
lato. -sm. e f. chi impera. - raro: imperatore.
del nostro sistema. romagnosi, 19-342: chi dice « impero » come « funzione
ai congiunti. alfieri, 1-634: -e chi non piange? -abner, sol egli
pandora, / e sopra i cittadini e chi gl'impera, / acri parole e
si legge. campanella, i-31: chi si conosce degno di servire, / persegue
si conosce degno di servire, / persegue chi par degno da imperare. cesarotti,
, 16-21: amor, ch'impera a chi sol vive e sente, / non
cristo, tocca a dio solo o a chi tenga in terra il suo luogo.
avete inteso ». carrer, 2-599: chi vuol farsi ubbidire più tostamente da voi
mandato o incarico che comporta, per chi lo riceve, l'obbligo di attenersi
gran cesar, la prudenza / di chi mostrolla a trasimeno e trebbia. castiglione,
tornò a roma. 4. chi detiene l'imperio supremo; chi è investito
4. chi detiene l'imperio supremo; chi è investito della massima autorità.
dante, conv., iv-iv-7: chi a questo officio è posto è chiamato
sudice carte. 5. chi detta legge; giudice, legislatore, regolatore
forma irato, e dice: / giudica chi di noi sia più felice. s
di una catena di stabilimenti industriali; chi esercita un monopolio (cfr. re
godibili. 6. figur. chi si distingue per rare qualità e per
'questo giuoco è imperdibile '(dice chi ha buone carte in mano).
cristianesimo, non erano ancora cristiani di chi la maggior colpa? della imperfettibilità umana o
. caterina da siena, vi-4: chi l'à imperfectamente [la carità]
., iv-xi-13: quanto fa bello cambio chi di queste imperfettissime cose [le ricchezze
antica setta, la quale voleva che chi avesse brutta spoglia fosse anco d'anima
la veste apparecchiata, che non mancherà a chi metterla indosso '. con queste parole
. crescenzi volgar., 11-49: chi armento vuol comperare, dee primieramente aver
. muratori, 8-ii-149: non apprezziamo chi seguita a pubblicar libri con tante imperfezioni
. g. villani, 7-23: chi era di parte imperiale si ridusse a
cavalca, 20-263: oimè, eufrosina, chi ha toccata la tua faccia imperiale?
, da non ne notare il terzo chi s'avesse quattro fogli di carta imperiale
carlo esser difenditore / di loro e di chi lor dà censo e fio, /
. imperiale. gualterotti, xvii-885-3: chi di ciercare segnore si sagia / co
colui che pon bocca ne la deità di chi mi è benefattore, mi dà più
'e non * imperita '; ma chi supponesi che debba saper operare e giudicare
morire virtuosamente. pallavicino, i-61: chi non porterà credenza che apelle, se fosse
via, / o sembri almeno a chi cader non piace / imperizia di grande
collo in grazia loro? anzi, chi si vorrebbe imperlare né pure i calzari?
. n. franco, 3-62: chi guarda il componimento de la sua bocca
: aveva assunto l'accento impermalito di chi si ritiene trascurata. 3.
o non si trova come o con chi permutarla. e, per estensione,
foscolo, gr., i-92: chi de'numi esercitava impero / sugli uomini
dalla unione. mascheroni, 8-137: chi sei? ch'arbitro e donno /
che ne l'imperio di damasco regni / chi da lui dipendendo apra la via /
fa [la foglia] acciò che chi avessi voglia di questa cotal virtù se ne
fare 's'estima 'impersonale diremo che chi pensasse che il valore del petrarca fusse
26 (448): stava zitto come chi ha più cose da pensare che da
sp., 26 (447): chi non conosce il petto forte, lo
me abbiate lettere. caro, i-98: chi vide mai che gli occhi leggessero,
ingiuria. batacchi, i-240: chi t'insegna, impertinente, / fior di
8-iv-647: la sega recide il legno; chi lo negasse, e per sua giustificazione
corra di teti in mobile elemento / chi volubile in petto asconde un core, /
de'flutti imperversati oda il fragore / chi l'orecchio non porse al mio lamento
sole, e solamente dirassi incognita a chi non vuole conoscere e vive impervertito nella pura
, 1-ii-570: possiamo non esser gentili con chi alla gentilezza è impervio. montano,
: l'incongruo regime carcerario ammetteva che chi aveva denaro poteva comprare a mezzo degli
-figur. cavalca, 20-28: chi si confida in dio, istà immobile
della gioventù. savonarola, i-153: chi è mosso dall'impeto della carità si
, tr. (impetrar co, impetrar chi). locuzione chiara, non umile,
dante, purg., 19-95: chi fosti e perché volti avete i dossi
davanti o retro. idem, 55-1: chi 'ntende, intenda ciò che 'n carta
s. v.]: sta impettito chi spinge il petto in fuori e la
d. bartoli [tommaseo]: chi così fa, eccovi ne'mali che
leone impetuosamente verìo. montale, 1-68: chi si ricorda più del fuoco ch'arse
: oimè, oimè, oimè! chi mi t'ha tolta? / crudel partito
., 23 (386): chi son io pover'uomo, che sappia dirvi
e desiderabile. segneri, ii-512: chi non sa quanto impiacevolisca i territori del
molta ricordanza è molta molestia, perché chi ti punge la conscienzia, chi te la
perché chi ti punge la conscienzia, chi te la rode, molte cose ancora
impiagano la fama. foscolo, 1-281: chi t'impiaga con parole, ha seco
con lei. bruni, 35: a chi 'l petto m'infiamma, il sen
coglie il bersaglio (un'arma o chi ne fa uso). bracciolini,
e. gadda, 15-168: guai a chi sfrutta codesto sacro meccanismo...
invar. scherz. ant. chi lancia sfide o si impegna in duelli
, che a pena è conosciuta per chi la sia? e tanto più, quando
.. cominciò a dar orecchio a chi gli ragionava d'accordo e impiastrandosi il negozio
. pisone, poco fu da menomare chi non volesse impiastrare le carte. galileo,
di corpi finti e di paesi coloriti chi lungamente e impiastrò cartoni co'l pennello
credendosi, lisciate e impiastrate, essere da chi le guata più amate. nardi,
magagne di affetti, vincolato a chi opera secondo i dettami del cielo.
a. alamanni, xvii: chi rece il latte imbroda e 'mpiastriccia
infulcir trop pan entro mangiai. / quellù chi fa empiastro entro mangiai da fogo.
de l'arte magiche inventore? / e chi de'nostri dogi che 'n duro astro
sono. rosa, 41: a chi la povertà fitt'ha nell'ossa, /
il parlamento per l'applicazione nazionale di chi sa quali vessicanti ed empiastri. landolfi
d'impiastro. alamanni, 7-ii-199: chi la gemma svegliendo, all'altra pianta
impiastro. 11. prov. chi cerca fare impiastro, sa dove lo
, sa dove lo vuol porre: chi ordisce inganni ha le idee ben chiare
caso. proverbi toscani, 45: chi cerca fare impiastro, sa dove
il boia. forteguerri, 6-55: impiccate chi turba vostra pace, / ed ha
. buonarroti il giovane, 9-450: chi è quel che di rabbia non s'
gravoso. periodici popolari, ii-662: chi paga a pronti, va al negozio
chi s'è impiccato al libretto; e'bisogna
. 9. prov. - chi arricchisce in un anno, è impiccato
, è impiccato in un mese; chi vuol essere ricco in un dì,
, è impiccato in un anno: chi arricchisce troppo in fretta e con mezzi
sue disonestà. leonardo, 2-94: chi vuole essere ricco, 'n un dì,
un anno. proverbi toscani, 140: chi arricchisce in un anno è impiccato in
prati, non son mai impiccati: chi è ricco e potente può infischiarsene delle
giustizia. proverbi toscani, 68: chi ha denari e prati, non son
disoneste. proverbi toscani, 140: chi ruba per altri, è impiccato per
-per compagnia s'impiccò un lanzo: chi vuole a ogni costo imitare il modo
impiccano i ladrucci, non i ladroni: chi è potente non rischia alcun castigo pur
, argentine. stuparich, 5-476: chi si soffermava un momento a urlare,
si soffermava un momento a urlare, chi a tentar di raggiungere con uno sputo qualcuno
. 7. prov. — chi spicca l'impiccato, lo spiccato impicca
impiccato, lo spiccato impicca lui: chi risparmia il giusto castigo alle persone che
incrudelire più, quel proverbio vulgare: chi spicca lo impiccato, lo spiccato impicca lui
l'uscio. nieri, 66: chi per un capo e chi per quell'altro
, 66: chi per un capo e chi per quell'altro, avevano il loro
: proibiscono le leggi, l'impiccare chi non passa 18 anni: e di qui
. fiore di virtù, 37-103: chi non ha in sé onestà, d'al-
abissinia, si troverebbe più impicciata di chi imprendesse a scrivere la storia di roma
diminuire. soderini, iv-13: chi avesse fantasia di impiccinire la razza,
. pecchio, cono., i-290: chi viaggia in carrozza, chi a cavallo
i-290: chi viaggia in carrozza, chi a cavallo, chi sopra una nave,
in carrozza, chi a cavallo, chi sopra una nave, chi a piedi senza
a cavallo, chi sopra una nave, chi a piedi senza impicci, chi a
, chi a piedi senza impicci, chi a piedi colla famiglia e colla bottega sulle
morte. 4. prov. chi esce di speranza esce d'impiccio:
esce di speranza esce d'impiccio: chi lascia cadere ogni speranza cessa di arrovellarsi
problema. proverbi toscani, 304: chi esce di speranza, esce d'impiccio.
i gradassi. periodici popolari, ii-495: chi scrisse quel programma mostra di saper poco
dio grande, ove sei tu? o chi m'addita i materiali e l'albergo
non poca briga e. fastidio a chi ha dell'altre faccende, e impiega
, 271: in vano si ritruova / chi guardia non si prende / di quello
mercede, qualunque siasi, offertagli da chi l'impiega. carducci, ii-6-86:
impiegati. targioni tozzetti, 9-287: chi potrà mai calcolare giustamente la quantità dell'
da padova volgar., ii-v-2: e chi de doni spirituali sono arrichiti, non
. capuana, 12-181: compromettersi per chi? per un impiegatucolo, che viveva
fuori... l'impiegatume era di chi lo pagava. = deriv. da
anche al cento per cento si trova chi cerchi gl'imprestiti anche per guadagnarvi alla
il re in più importanti impieghi) chi gli contrastasse. brusoni, 118:
lagrime / e molle ossequio a impietosir chi sprezza. carducci, 111-17-35: fa
annaffiano, / chiuse lo sguardo a chi di fuorivia / non cede alle impietose loro
s'impetra. petrarca, 37-56: chi mi conduce all'esca, / onde 'l
. che ha restituito 11 moto a chi era impietrato dalla paralisi. -apparentemente
commenda (acomenda) in ciò che chi l'amministrava prendeva * per sua mercede un'
sia però tra voi, donne, chi pigli / in qualche tristo senso i
, ingarbugliare. compagni, 1-13: chi vuole perdere il piato di sua volontà
m'impiglio / come ansalon fu morto e chi l'uccise, / quando a la
antonio da ferrara, 142: chi le mirasse sotto, impigliate / le
g. pozzi, 2-243: sveglia chi dorme e l'impigrito accende, / consola
poltiglia, impillacchera, inzacchera, non impolvera chi la pesta. guerrazzi, 15-10:
. oliva, i-3-61: anche con chi... c'impingua, divenghiamo
si allontanerebbe dal fine del ministerio pastorale chi,... impinguandosi co tentrate
.. impinguandosi co tentrate assegnate a chi presiede, ricusasse... d'invigilare
d'avere per aiutatore colui contro a chi voi siate stati sì impii! pagliaresi
. lorenzo de'medici, ii-127: beato chi nel concilio non va / dell'impii
ce n'impipiamo, e macineremo grano di chi ci pare. brancoli, 3-87:
impiumano il cappello. chiabrera, 1-iv-90: chi brandi terge; chi cimieri impiuma.