di questi barconi fluviali c'era, chi sa come, anche un cannone.
fresco per focaccia, rendere pane a chi dà focaccia: ripagare un'offesa,
faccia, / e render pane a chi gli dà focaccia. de sanctis,
focaiòlo2 { focaiuòlo), sm. chi provvede a sorvegliare e a alimentare il
seminudi, laceri. 2. chi fabbrica e chi è adibito al funzionamento
. 2. chi fabbrica e chi è adibito al funzionamento dei fuochi artificiali
2-671: fatti dare la fochera a chi la rubò. ventura rosetti, 1-49:
focarino, sm. region. chi è addetto a porre continuamente legna sotto
foce dell'arno. manzoni, 41: chi [potrà] ritorgliergli [al po
sm. (plur. -i). chi è addetto all'accensione e alla sorveglianza
, nella fuggente notte. 2. chi alimenta i forni a carbone o si occupa
a vapore (nell'industria siderurgica, chi carica il carbone nei forni o chi
chi carica il carbone nei forni o chi manovra e sorveglia le caldaie a nafta
fuochisti rumorosi. 3. marin. chi aiuta gli ufficiali macchinisti nella manutenzione delle
partic.: nella marina mercantile, chi, dopo aver sostenuto un apposito esame,
a un signore. 4. chi alimenta la caldaia di un rullo compressore
nei lavori stradali). 5. chi si occupa della fabbricazione e della vendita
e della vendita di fuochi artificiali; chi è addetto all'accensione di petardi per
onorevoli premi menare una tranquilla vecchiezza, chi di grazia si partirebbe dall'amico focolare
dolci lamenti perché non l'udiva, come chi focosamente desidera alcun gran bene, che
, 2-3 (47): or chi scampò mai sanza offensione da'buoi che
degli elementi. casti, 19: chi crederla che arida selce, che /
colore e i focosi baleni... chi non crederebbe che fossero una viva brace
suol farsi anche al dì d'oggi a chi troppo dal vino scaldato viene, e
era cecco. forteguerri, 17-3: chi beve per dar dolce soccorso / a sé
cade mai [la loro collera] su chi proprio ne è la causa, cade
si moderano. guai se infierissero su chi di giusto. -dormire il sonno
da barberino, 100: in ogni loco chi ben prega e giusto / truova da
e quando scrivo. vide giusto allora chi senza conoscermi lo diagnosticò una forma di
'. gladiatóre, sm. chi, nell'antica roma, combatteva negli
duelli ed alle gladiatorie prove campi a chi che fosse sempre liberi e sempre aperti
quale cosa suole accadere spesse volte a chi ha gli occhi glauci. vallisneri, iii-409
triste glebe. ariosto, 39-71: chi s'affoga nel fiume e chi nel mare
: chi s'affoga nel fiume e chi nel mare, / chi sanguinose fa di
nel fiume e chi nel mare, / chi sanguinose fa di sé le glebe.
uberti, e altri i lamberti, e chi imo e chi un altro. carducci,
altri i lamberti, e chi imo e chi un altro. carducci, ii-15-154:
troppo disinore. giamboni, 19: chi sopra tutte le avversitadi, che gl'in-
tuttavia / ama a diletto e segue chi gli piace, / ed io son data
/ ed io son data a non so chi se sia. piccolomini, 85:
figliuola, gli domandò del perché. chi vuol bene all'anima sua, gli procura
divieto grammaticale; così è lecito, chi sappia farlo acconciamente, ma sempre in
è sommamente caro, parendo loro che chi gli ama, gli appruovi. galileo,
: non incontra [l'acqua] chi gli resista. segneri, i-352: veggono
24): ho sempre veduto che a chi sa mostrare i denti, e farsi
quasi in faccia, con la cattiveria di chi sbadiglia sul muso dell'oratore per fargli
. paolo da certaldo, 373: chi partecipa e usa co'buoni glie se
muoveva piano le labbra... come chi, per dominare l'impazienza di giungere
si diletta lo povero di cento danari, chi glieli donasse, come lo ricco di
questo cieco evangelico fu felice, perché chi aperse gli occhi a lui fu gesù
io come si sarebbe fatto beffe di chi, per indurre un altro a fare
onorata, non pensando che, se fosse chi addosso o in dosso gliele ponesse,
pianger vaghi / cercan dì e notte pur chi glien'appaghi. beicari, 1-52:
gli altri. pulci, 26-17: or chi vedessi il campo armare in fretta,
stornasse, / che mi tornasse -a danno chi gli ò offiso, / e ben
vada disegnando. giannone, i-20: a chi attentamente gli esamina [questi libri]
via / conviene a forza, a chi viva, fallire. cellini, 2-12
: -non vi sembra che patisca come chi sia in mal d'amore...
io dico, monsignore, / e chi, qual voi, non lo credesse,
/... / non arai chi le pecore ti pasca / o per tene
al figur. roberti, ii-39: chi è finalmente il musso? il suo stile
del concetto, e con lei quella di chi ridice, nel- l'ecolalia d'un
vizio. parini, iv- 118: chi de la gloria è vago / sol di
gloria della lingua e forse è nato / chi l'uno e l'altro caccerà del
; ed entrerà il re della gloria. chi è questo re della gloria? il
, menelao, di giove allievo, / chi mai sien questi uomin, che fan
tal lavoro riuscire di poca gloria a chi lo eseguì. 14. prov
abate isaac volgar., i-56: chi si umilia per dio e avviliscesi,
del ben vivere, 14: è folle chi di biltà di corpo si glorifica.
foscolo, xiv-159: cittadino ministro, chi ha combattuto gloriosamente non deve soffrire il
che in così gran città non trovò chi lo ricevesse. bibbia volgar., v-446
, e il segretario o il sergente o chi so io ci fanno sopra la glosa
, con pietre gobba: / vedrèn chi più potrà. moniglia, i-iii-
per porre in mente a'signori dedicati che chi dedica ne aspetta un miccino: pecca
quanta paurosa commozione faccia nel sangue di chi lo sente, io non ce lo so
f. d'ambra, xxv-2-435: dimmi chi me gli ha tolti; ed io
tu vuoi e perdonargnene, / sia chi vuole. 2. gliene (in
rustico, lo salutarono col segno di chi invita a mangiare i gnocchi. serao
gnomica alquanto comune. 2. chi o che tratta temi di carattere moraleggiante
. ant. autore di sentenze; chi scrive con tono moraleggiante, in stile
(plur. -i). letter. chi si occupa di gnomonica, esperto di
verga, ii-321: -o dunque chi prega domeneddio per la pioggia e
dello gnosticismo. cattaneo, i-2-282: chi ha ingegno metafisico può rinvenire argomento d'
anziani. 6. prov. chi ha la gobba non se la vede:
quel genere in cui scrivono male, perché chi ha la gobba non se la vede
-chi lavora fa la gobba, e chi ruba fa la robba: le fatiche
ricompensa. proverbi toscani, 68: chi lavora fa la gobba, e chi
: chi lavora fa la gobba, e chi ruba fa la robba.
portare fortuna). -gobbo reale: chi ha la gobba sia sul petto sia sulla
. -figur. gobbo spirituale: chi ha un animo contorto, ambiguo,
dossi, 522: non manchi [chi vuol far fortuna]... di
: la pazzia va del pari (e chi noi sa?) / con chi ha
e chi noi sa?) / con chi ha le spalle gobbe. fagiuoli,
conobbe, / e conobbe per lui chi adosso gli era; / e su la
3-288: dice eziandio moisè, che chi ha il gobbo... non sia
avv. tose. alla maniera di chi è gobbo, con la schiena e
d'acqua lo bagna: detto di chi è molto cagionevole di salute. -somigliarsi
marcia. 5. prov. chi gocciola e chi snocciola: c'è chi
5. prov. chi gocciola e chi snocciola: c'è chi beve e
chi gocciola e chi snocciola: c'è chi beve e chi paga. panciatichi
snocciola: c'è chi beve e chi paga. panciatichi, 136: un
2. (femm. -a). chi ha sempre la goccia al naso.
gaudete cum gaudentibus »: godete con chi gode. 5. che fruisce di
cerchio sen sitivo / onde chi sente più, più ama e gode.
più cara, /... / chi cerchi l'aquilon, chi voglia umore,
.. / chi cerchi l'aquilon, chi voglia umore, /...
umore, /... / chi goda in compagnia, chi viva sola.
.. / chi goda in compagnia, chi viva sola. soderini, iii-30:
di bene. pananti, ii-75: felice chi trovò sposa fedele / e gode al
-intr. loredano, 1-57: chi vuole finalmente... aver i sogni
. rovani, i- 234: chi vuole a venezia godere la luna senza pericoli
/ de'figli i figli, e chi verrà da quelli. carducci, iii-9-250:
concesse. metastasio, i-116: è di chi gode / del principe il favor questo
mondo, che veramente è bello a chi lo sa far bello con il tuo mezzo
la vita. aretino, 1-6: chi ha goduto una volta, non ha stentato
, non ha stentato sempre, e chi ha stentato sempre, non ha goduto mai
goduto mai. sassetti, 401: chi gode una volta, non istenta sempre.
fastidi. proverbi toscani, 231: chi non sa tacere, non sa godere.
-chi si contenta, gode: chi sa limitare desideri, necessità e ambizioni
e teleganza, belletti di cadavere. chi se ne contenta, goda.
goda. -chi semina (o chi lavora, chi pone) e non
-chi semina (o chi lavora, chi pone) e non custode, assai
: come dice l'approvatissimo proverbio, chi semina e non custode, assai tribola e
gode. proverbi toscani, 25: chi assai pone (ed anche: chi lavora
: chi assai pone (ed anche: chi lavora (chi semina) e non
(ed anche: chi lavora (chi semina) e non custode, assai tribola
un plauso da pazzi, in udir chi vi predica con più diletto degli orecchi che
. -in senso concreto: condizione di chi gode ed è felice (in contrapposizione
godipòco, sm. invar. region. chi non per mette che si
sì bene in contrario è verissimo, che chi non vive ordinatamente nel grado suo,
bontà dei suoi prodotti, goduti da chi li procacciò col lavoro. goethiano
goffamente ciò dirò, pur che ubbidire a chi mi può comandare, io lo farò
s. bernardino da siena, 251: chi aveva nulla di suo, la mandò
classici: un proverbio antico diceva: 4 chi fa a'goffi e non sa fare
con mille goffezze. gonzaga, 11-49: chi volesse far un catalogo di tutte le
eccellente, non del goffo: / chi non sa far stupir vada alla striglia.
goffi oltre modo, e disegnati da chi non abbia veduto mai la faccia della luna
. goffétto. garzoni, 2-77: chi non muore dalle risa, vedendo..
terra lontanissima. redi, 16-vi-95: chi lo avrebbe mai creduto, che i
vergogna; / la vergogna è morir, chi voi dir dica; / l'onore
di vergogna. gioberti, i-ii: chi elegge un mestiere, perché lo crede
forte voce di gola, come di chi è abituato a passare le giornate all'
con gli altri vizi far contesa / chi la sua ghiotta gola non raffrena.
stretta poco: / colà non poggia chi, fra gli oci assiso, / le
le parole a mezzo la gola di chi si ardisce a farvi una tal domanda
restò [la barca] coperchio a chi da essa cadde / nell'acqua; ch'
2-265: sono tutti fediti di coltello, chi nella gola e chi nel petto,
di coltello, chi nella gola e chi nel petto, e quale in luogo e
del tu da un ignoto o da chi disprezzi, e non poterglielo ricacciare in gola
. 2. per estens. chi porta vistose golette. bechi, 252
seconda del tipo di competizione, vince chi riesce a conquistare un maggior numero di
un maggior numero di buche, o chi compie l'intero percorso con un numero
mare, è comoda veste anche per chi non gioca. sicché è spesso uno de'
(plur. m. -i). chi pratica il gioco del golf.
, sciomberghe. baretti, 6-225: chi portava un terraiuolo cinto ai fianchi a mo'
a mo'di gonnella donnesca, e chi aveva le calzette di due colori,
aver virtù di conservar l'appetito a chi si veste di essi. =
memoria di così ben ricordarli. e chi non desinerebbe ascoltando come ne parla golosamente?
e briacchezza. lancellotti, 153: ora chi potrebbe mai ridire a pieno l'eccessiva
abate isaac volgar., 47: chi non puote sostenere in solitudine sanza lavorio,
le mani con l'espressione golosa di chi s'appressa a un buffet nel quale
golosi bocconi io non agogno; / chi va con fame a mensa e stracco a
, 310: bastava fare un cenno a chi son golpe vecchia, messer pazzo carissimo
pare sempre abbaiare: qui c'è chi fa buona guardia. buonarroti il giovane
, xxi-11-943: oh gli è mal sordo chi non vuole intèndare! / la golpe
grano] ingiallì prima di maturare, e chi prendeva una spiga in mano, gli
. francesco di vannozzo, 250: chi di vento se passe / allor sta saldo
si va, e si ha il capo chi sa dove, sempre lontano dai luoghi
'dormire a gomitèllo ', dicesi di chi, vestito, seduto o in piedi,
padrone. c'è sempre posto per chi ha gomiti. -baciarsi i gomiti
voi non riuscirete a persuadermi mai che chi spinge altri a fare una certa quale esperienza
sorridendo il muso / e col gomito urtò chi gli era a lato. forteguerri,
/ e con questi il cancelliere / pagherà chi deve avere. 8
tra i rami giallicci del moro / chi squilla il suo tinnulo invito? / chi
chi squilla il suo tinnulo invito? / chi svolge dal cielo i gomitoli / d'
intricata. burchiello, 43: chi cercasse con pena, / per ritrovare
, 554: onde saper non si può chi l'ha fatto, / né ritrovar
sm. (plur. -i). chi è addetto alla lavorazione della gomma o
oggetti di gomma. 2. chi fabbrica, o vende, ripara pneumatici di
marino, 10-243: per mostrar quivi a chi l'affrena e regge / come di
gonfalone della croce. idem, vii-183: chi volesse oggi andare dietro a molti che
corporazione e, in partic., chi nel periodo dei comuni aveva l'ufficio
= dal lomb. sgonfiaimpoll 'chi ha gote rigonfie come quelle dell'artigiano
persona boriosa; spaccone. -anche: chi fa grandi promesse senza mantenerle.
sapete quel ch'è un gonfianuvoli: chi si vanta, è instabile nel suo
labbro. marino, 304: chi gonfia la buccina marina, / ed altri
: questo veneno [del piacere] / chi si gonfia di lui rend'ebbro e
.. un poco gonfiatetti riceveranno meglio chi lo cavalca. gonfiato2, sm.
g. gozzi, i-322: chi avrebbe immaginato che un uomo di ottanta
leggenda aurea volgar., 1515: chi è gonfio e chiacchierone, non è
diodali [bibbia], 1-571: chi ha l'animo gonfio muove contese. sergardi
trofei, non rispondevano ornai più a chi li chiamasse pei loro nomi cristiani.
hai tratti d'aspra guerra! / chi con la gonghia e chi imbavagliato.
guerra! / chi con la gonghia e chi imbavagliato. = variante di gogna
tartarughe e nicchi grandi e piccoli, chi a ritto e chi a rovescio.
grandi e piccoli, chi a ritto e chi a rovescio. nannini [olao magno
(plur. m. -i). chi si serve del goniometro per eseguire rilevamenti
albero). alamanni, 5-1-574: chi della scorza intera spoglia un ramo /
sua gonnella. tassoni, 1-11: chi si vestì a rovescio la gonella,
vestì a rovescio la gonella, / chi cambiò la camicia con l'amata. tramater
femminile). giamboni, 255: chi ti vuole torre la gonnella, dàgli con
con fasto militar portavan via; / chi una gonnella, chi una camiciola, /
via; / chi una gonnella, chi una camiciola, / e chi fagotti pien
gonnella, chi una camiciola, / e chi fagotti pien di biancheria. baruffaldi,
mia gonnellaccia. baretti, 3-327: chi stassi a tu per tu con chi
: chi stassi a tu per tu con chi si voglia, quantunque s'abbia indosso
fare il gonzo. melosio, 1-300: chi crederia... /...
campo una gora; / beato a chi potea studiare il piede, / ché
donna fece a gara col diavolo a chi cuciva più presto una gorata di filo.
terre, tutte le mie case a chi mi porta oggi un filo della tua
manzoni, 20: eppur non manca / chi fogli empia di versi, onde la
/ però, se il corpo sempre a chi le piglia / gorgheggia e canta,
sm. (femm. -trice). chi gorgheggia (una persona o un uccello
: simil si prova / piacer da chi 'n su versi, o 'n sulle note
cuore nel separarsene. 2. chi eccede cantando nei gorgheggi (anche a
gorgheggi e cadenze. carducci, iii-15-90: chi può giovarsi di quelle scempiaggini sguaiate di
della plebe fiorentina, così move al riso chi usa, scrivendo, le voci di
, giacché ciascuna sapeva fin d'ora chi era il designato; solo esse si tesero
a precipizio nei gorghi, e travolto chi sa in quale lontananza! -figur
nel fuoco. mascheroni, 828: chi ne'gorghi del cor mette lo sguardo;
. gorgoglione. alamanni, 5-2-243: chi per util maggior più tempo cerca /
g. de'bardi, 2-87: or chi sarà che la grande spesa di esse
con artigli di leone, che impietriva chi lo fissava (e fu identificato ora
, vi-251: il mio breve orticel chi mi ritorna / ornato d'ombra e di
uno, se ne muovon dui: / chi scopetta la gorra e chi le calze
: / chi scopetta la gorra e chi le calze. g. b. nani
da iniquità. giamboni, 255: chi ti dà nell'una gota, para
s'aggira. monti, x-3-282: chi misurar mai puote / il valor d'
di micio'. fagiuoli, ii-128: chi strippa alla taverna e stassi in gote
11 vescovo al cresimando, il principe a chi piglia il cingolo cavalleresco. carducci,
indizio di gotica barbarie e di profonda stupidezza chi 10 sguardo ritraesse dalle leggi attuali e
: oltre gli ordini già numerati, chi vuol chiudere dentro a'termini dell'architettura ogni
: vinto il complesso di inferiorità di chi abita a nord della linea gotica e non
ha lunghette e braccia, / e chi co lei s'abbraccia / già mai mal
contegna / per quelle batosse / che chi le mosse / fistolo gli vegna.
tal maravigliosa polve. grossi, 249: chi ha i pecceri e i gotti più
, 2-299: dirai... a chi altri si tenesse gravato delle mie parole
sono gravi. tasso, 9-50: chi può dir come gravi e come ratte
, 21-132: or voglion quinci e quindi chi i rincalzi / li moderni pastori e
i rincalzi / li moderni pastori e chi li meni, / tanto son gravi!
, ch'ebbe tanta aversitate, / chi fu sofrent'e no perdeo memoria / per
. c., i6-5- * 9: chi 'l beneficio diede, noi dee predicare
possendo lasciare de'denari... ad chi aria desiderato,... se
bonagiunta, lxiii-81: più grave cade chi più è montato. seneca volgar.
. / che voi non feste grazia a chi si more / talor d'un guardo
318-13: con gravi accenti / è ancor chi chiami e non è chi responda.
è ancor chi chiami e non è chi responda. g. c. croce,
, / tutta la pena ben mi pare chi aggio. giraldi cinzio, 1-9 (
). fra giordano, 175: chi predica, e non gli è commesso,
qualche disagio. giamboni, 7-43: chi ha maggior gravezza in portare più arme
gravezza. alberti, li-m: a noi chi vieterà che non ci sia lecito nelle
mutavano i costumi delli uomini, e chi per diversità di cose, e chi per
e chi per diversità di cose, e chi per gravezza d'etade. frezzi,
5-128: -sì ho capito; ma nannina chi è? - nannina? è una
addutto, / e guai sor guai a chi più n'ha conforto / ed a
più n'ha conforto / ed a chi 'l ten sor tutto in guai corrotto.
chiaro davanzali, xxxi-45: guai a chi si dona a tale desire! /
bibbia volgar., vi-20: guai a chi è solo! imperò che, s'
che, s'elli cade, non ha chi l'aiuti rizzare. bisticci, 3-172
. bisticci, 3-172: guai a chi si fida de'popoli! savonarola,
. gozzi, 54: guai a chi tocca d'essere intitolato filosofo,..
per duecento anni, e guai a chi le disturba. -con riferimento ad animali
l'altrui e viver puri, / guai chi si fida in antichi guerrieri. milizia
mettano in risalto le forme anatomiche di chi l'indossa). -anche: busto
a. f. doni, 2-93: chi crederebbe che il nostro buono amore fosse
servai! ». ariosto, 13-44: chi fosse, dirò poi; ch'or
or me ne svia / tal, di chi udir non vi sarà men
volgo. tu sai / dirsi morir chi fuor del suo ben giace. s.
fallano. antonio da ferrara, 63: chi con vizi vive e con defetti,
etterni guai. savonarola, 43: chi del suo amor s'accende, / non
né fatto esser dio mai, / a chi s'annunzia più scusa non vale.
'l facesse. sacchetti, 52: chi perde il nome, già mai non l'
mai. proverbi toscani, 63: chi disse star con altri, disse star
'. proverbio che si dice di chi per un piccol bene presente non cura
questo capitolo duri e basti di chi a tanto che le gualcherie perverranno a
un mulino, una gualchiera, / chi vincerebbe in poesia le ruote / vòlte dall'
-figur. prati, i-288: chi colla lente al naso / mi ruppe il
/ mi ruppe il segnacaso, / chi mi gualcì l'epiteto, / chi mi
/ chi mi gualcì l'epiteto, / chi mi castrò lo stil. oriani,
. buonarroti il giovane, 9-711: chi i miei fior m'ha calpesti e
, meno, se è un letterato, chi gli pubblichi le proprie fesserie compensandogliele con
. berni, 97: piagneria chi vedesse / un povero giubbon, che
ornamento. di giacomo, ii-661: chi gridava evviva, chi baciava i piedi
giacomo, ii-661: chi gridava evviva, chi baciava i piedi di ferdinando o le
più fina, et i guanachi, e chi non le possono aver di lana,
el lampegiante bianco, speranza mia, di chi sono? michelangelo, i-4: contenta
porti / ne la fronte l'amor, chi l'ha rugosa; / ch'una
lavoro campestre che si presenta per prima a chi la riguarda. quest'uso toscano scusa
cannoniere. magi, 7: chi vuole che le sue guance o fronti [
contro la quale appoggia la mascella destra chi piglia la mira per aggiustare il colpo.
perdono, porgere l'altra guancia a chi vi ha battuto, rassegnazione.
da s. c., 36-7-10: chi a coloro che mal fanno studia d'
guasta da falso dogma conforta il guanciale di chi more. carducci, iii-24-105: voi
di rose. rebora, 201: anche chi ama ti grava, / se per
guanciali. buonarroti il giovane, 9-635: chi la fortuna ha amica, può le
intorno all'erbose sponde si messero, chi col suo guancialetto in grembo e chi con
, chi col suo guancialetto in grembo e chi con la conocchia allato.
e le tordelle;... chi volava in cerca di pagliuzze, chi di
. chi volava in cerca di pagliuzze, chi di bruscoli, di muschi,.
che li possa vedere, deve indovinare chi l'ha colpito; mano calda.
occhi in guisa che non possa vedere chi sia colui che lo percosse in una
-una guanciata? / -una guanciata a chi t'adora, silvio? tesauro,
venditore di guanti. -anche: chi lavora in una fabbrica o in un negozio
guantaio ', dicesi tanto di chi fabbrica quanto di chi vende guanti. dossi
tanto di chi fabbrica quanto di chi vende guanti. dossi, 697:
braccio. fra giordano, 3-9: chi volesse toccare una cosa lotosa che sozzasse
copria netto avorio e fresche rose, / chi vide al mondo mai sì dolci spoglie
forse nel guanto potea dare / di chi non fosse buon manco a impiccare.
. l. strozzi, 3-316: chi 'l labro si mordea, chi 'l dito
3-316: chi 'l labro si mordea, chi 'l dito e i guanti, /
livida folla; e non fu scorto / chi 'l raccogliesse. -rovesciarsi il guanto
passa il guanto ', locuzione familiare di chi, toccando altrui la mano, si
la pizzicatella gridava: « e guai a chi tocca il re nostro! » tutti
), sm. invar. chi è addetto alla sorveglianza e alla custodia
intestinale. guardabarrière, sm. invar. chi è addetto = deriv.
guardacarròzze, sm. invar. disus. chi è addetto alla custodia di carrozze.
s. v.]: 'guardacarròzze', chi custodisce legni. = comp.
guardaporto. milit. ant. chi sulle navi era addetto alla sorveglianza e
; lascio mascararsi alle belle e a chi ha di che vestirsi ».
volta a tempo di gran caldo, chi fosse di calda conpressione e volesse portare
. guardadighe, sm. invar. chi è addetto alla sorveglianza e alla manutenzione
. e f. invar. ant. chi osserva le feste di precetto con
maschera. ruscelli, xxvi-2-105: a chi è vezzoso e gentiluzzo, /
per riparare la mano, usato da chi deve maneggiare corde o fili e,
ridere assai. ruscelli, xxvi-2-105: a chi è vezzoso e gentiluzzo, / ch'
un'armatura di ferro, col quale chi lavora col trapano si protegge il petto.
i piedi, per conservarli caldi, chi sta lunghe ore allo scrittoio o
pavese, 4-253: ci guardammo come chi esce dall'acqua annaspando. -intr.
sdegnoso, / mi dimandò: « chi fuor li maggior tui? ». boccaccio
godere abbastanza. piovene, 5-25: chi gira e guarda venezia soltanto in barca
proverbi toscani, 410: v'è chi ti saluta prima guardandoti con la lente
giovane, il quale è quello di chi mi domandavi. foscolo, v-243: se
mostra per avedimento / che ciascun guardi chi siede in mio stato. g
disegno / parea aver fatto, a chi guardava al segno. gelli, 17-72:
potestà, non si debbe guardare a chi ella parli, ma la materia sopra
che « dolcezza » ridonò, / ma chi s'ingegna in poesi s'attiè /
portar avanti i suoi desiri; e chi noi crede, guardi a salomone.
gli strani. grazzini, 4-52: chi crederebbe mai che... si sia
senza far motto. botta, 4-444: chi non obbediva era punito, e fosse
me lo dipartisti. latini, i-1936: chi di te si fida, / sempre
io come / pesa il gran manto a chi dal fango 11 guarda, / che
guarda? carducci, 6: ma chi, mal docile talpa infingarda, / chi
chi, mal docile talpa infingarda, / chi dal neofito furor mi guarda? d'
granaio, il carco sleghi / di chi anelante vien. arici, ii-65: se
vangeli volgar., 98: chi ama l'anima sua, la perderà:
anima sua, la perderà: e. chi ha in odio l'anima sua in
. bibbia volgar., vi-244: chi guarda giustizia, riceve il senno suo
1 (7): non è chi, al primo vederlo, purché sia di
questo salomone come dice: * chi offende in una cosa, perde molti beni
tenersi lontano. latini, i-648: chi bene incomenza, / audivi per sentenza
, 66: lasciò cinquecento fiorini a chi facesse la sua vendetta, e di-
, / che non è da laudare / chi non ha leanza. latini, i-1640
ha leanza. latini, i-1640: chi sta lungo via / guardi di dir follia
!: per attirare l'attenzione di chi ascolta o per metterlo in guardia.
dimostrano la più biasimevole miopia, pari a chi non sappia guardare oltre la punta del
ti graffia. ibidem, 84: chi l'ha fatta, si guardi. ibidem
, si guardi. ibidem, 134: chi più guarda meno vede. ibidem,
meno vede. ibidem, 258: chi non guarda innanzi, rimane indietro.
penna, non fa mai letto: chi ha troppi scrupoli non ottiene alcun risultato.
alcun risultato. giusti, 3-60: chi vuol far bene bisogna che abbia il
volta al risico di far male, e chi guarda a ogni penna non fa mai
ben si guarda, scudo si rende: chi sta in guardia, non ha nulla
temere. proverbi toscani, 257: chi ben si guarda, scudo si rende.
scudo si rende. - chi l'altrui famiglia non guarda, la sua
sulla soglia. alberti, 44: chi l'altrui famiglia non guarda, la sua
egli casa a guardare il catenaccio: chi non s'ingegna le avesse raccolte nel guardaròbba
dell'ampia proverbi toscani, 42: chi non piglia l'amante al laccio,
stravagante e bello. muratori, 8-i-117: chi è solo me ragazze che
godo io limitare la nostra carità a chi la merita. d'appartenere a una
, 16- 125: non creda chi non ama le bugie / ch'abbian i
guardasala, sm. invar. chi è addetto alla sorveglianza di una sala
del papa, come si debbe fare a chi non vuole che il guardato si fugga
carlo, esser difenditore / di loro e chi loro dà censo e fio, /
guardatori / so- glion tenere in parole chi viene, / senza distinguere a cui
guardatóre delli comandamenti di dio: però che chi non è questo, è niente.
guarderai. a. pucci, il-n: chi nascerà sotto lui [marte] sarà
o di qualcosa; l'ufficio di chi ne è incaricato (ed è riferito in
: i romani punivano di pena capitale chi mancava nelle guardie. castiglione, 395:
perché a punto riesca ogni cosa, / chi va co'can, chi alla guardia
, / chi va co'can, chi alla guardia, al getto.
che la paura. leopardi, i-1027: chi ha forza di far questo, ha
0 mandriale. savonarola, 7-ii-51: chi reforma, debbe essere prima reformato lui
con la destra; ha guardia stretta chi non scopre un bersaglio valido rimanendo in
, 468: quanta guardia dìe avere più chi ha provato il mondo, che chi
chi ha provato il mondo, che chi non l'ha provato! pallavicino, i-734
non potea astolfo ritrovar persona / a chi il suo rabican meglio lasciasse, / perché
fa... /... chi non ha / di sua man guardia
. delfino, 1-516: corre a chi sviene / il sangue con gli
cor lasciai! michelangelo, i-105: chi morto ancor m'ama / ha dato in
tanta gente / verso la porta, che chi v'è di guardia / non basta
, li divisero. pasolini, 1-105: chi si metteva in guardia colpendo l'aria
, 4-41: invano si ritruova / chi guardia non si prende / di quello che
raffigura, e l'appropria, che chi non ne prende ben guardia, di leggieri
fuori a campo molto feroce, e chi non sta sempre avisato e in sulle
, 8-119: state in guardia da chi non è mai irritato. -stare qualcosa
ché levandogli gli occhi da sovra, chi nasconde, chi rubba, chi s'
gli occhi da sovra, chi nasconde, chi rubba, chi s'empie il ventre
, chi nasconde, chi rubba, chi s'empie il ventre e chi machina di
rubba, chi s'empie il ventre e chi machina di fuggire. latti, 1-1-82
del mio dolore. praga, 2-23: chi nei sentieri ove palla non giunge /
guardia ', e si dice di chi in uno stesso tempo vuol fare due diverse
guardiafréni, sm. invar. chi è addetto alla manovra dei freni su
. 2. retribuzione dovuta a chi compie tale servizio. = deriv
alcuni guardiani. -guardiano idraulico: chi è addetto alla sorveglianza, alla manutenzione
lupi arrabbiati. -nella caccia, chi sta alla posta. crescenzi volgar.
guardiano d'italia. 3. chi assiste, cura, segue una persona o
loro compagnia. -guardiano del corpo: chi fa parte del seguito di un sovrano
. -guardiano di se stesso: chi sa dominare e dirigere i propri impulsi
. boccaccio, iv-49: deh, chi può essere sì forte guardiano di se
guardiana. -stor. a firenze, chi curava l'amministrazione delle cose temporali del
v. borghini, 6-iv-441: non mancherebbe chi credesse che l'avesse procacciata il vescovo
non tenga sempre fermo contro a quegli con chi egli favella. petrarca, 154-6:
1-28: non mancò... chi ricordasse a una signoria che stessino cauti
sbarbaro, 1-118: « quel balordo chi è che a donna dipinta manda guardi e
il bel ch'in voi riluce / chi brama alzarsi al ciel dal chiostro umano,
chiari, 1-iii-27: voglio che mi dite chi v'indirizzò a me: cosa pensa
. guardóne, sm. neol. chi spia le donne cercando di coglierne le
non ha guari più interesse se non per chi scriva forse qualche articolo di bibliografìa.
ad alta voce: impari, impari / chi vuol esser dottor senza sapere. allegri
del... infreddato / chi crede, ch'un sovente, un quinci
putrido, che si dee tagliare, chi voglia rendere la sanità all'infermo.
corpo monta leggiermente si può guarire, chi... facessene unguento e ugnessene la
michelangelo, i-67: ché mai non muor chi non guarisce mai. -sostant.
oggi non più in uso, verso chi si è rimesso da una malattia.
, ma dove? in mezzo a chi? abbandonato, dunque; il vostro tempo
portino cortissima. dottori, 1-242: chi giù dalla fenestra e dal verone / salta
la guarnacca sotto al braccio, / chi va su per le tegole carpone.
. 5. prov. a chi ti vuole togliere la gonnella, dagli
colui, che vuole essere perfetto: chi ti dà nell'una gota, para
braccialetti e machiavelli, 719: chi non riderebbe? egli ha un guarnacchino
e guardinfanti che stanno a milano, chi avrebbe detto che la più fredda doveva
, 12- 1064: non v'è chi si distingua, o chi risplenda / per
non v'è chi si distingua, o chi risplenda / per gemmata faretra o terso
. v.]: 'maestro guasta', chi sciupa i la vori,
vori, e, per estensione, chi guasta ogni cosa che tocca,
, sm. e f. invar. chi interviene in qualche affare in modo
. e f. invar. chi insensatamente rende inutili le fa
sm. e f. invar. chi disturba (anche involontariamente) la giocondità
, sm. e f. invar. chi educa o istruisce i giovani in modo
istruisce i giovani in modo biasimevole; chi vizia e corrompe la gioventù (specie
, sm. e f. invar. chi esercita un'arte, una professione con
una professione con negligenza e inettitudine; chi contribuisce (o si ritiene contribuisca)
, sm. e f. invar. chi contribuisce a svilire l'attività letteraria.
guastaléttere, sm. e f. chi porta scompiglio nell'attività o nell'insegnamento
gli studi, e da fare onore a chi parla per lui. io, che
sm. e f. invar. chi esercita un'occupazione in modo negligente o
occupazione in modo negligente o inesperto; chi scredita, con l'ignavia o
o l'incapacità, la propria professione; chi reca impaccio o disturbo all'attività altrui
disturbo all'attività altrui. -anche: chi, nel lavoro o negli affari, esercita
. fagiuoli, ii-12: saperlo dee chi vuol fare un mestiere; / dunque
, sm. e f. invar. chi porta dappertutto disordine e confusione;
porta dappertutto disordine e confusione; chi mette tutto a soqquadro. sacchetti
, sm. e f. invar. chi vive alle spalle altrui; mangiapane a
, sm. e f. invar. chi arreca grave danno al proprio paese e
doviziosissima. baretti, 1-137: non essendovi chi potesse accorrere ad estinguere l'incendio.
far de novi per poter socorrer sempre a chi mancano secondo che per adoperar si van
alle case; e ieri, per chi venne di dentro, si disse aveano
più pare che dio abbia per male chi divide il corpo mistico della chiesa che non
anche assol. giamboni, 8-ii-187: chi guasta le sue cose, chiede altrui
i-416: al quale rispose lo signore: chi peccherà a me, guasterò lui del
dell'ira de'numi si fa divieto a chi che sia di guastare il santo luogo
ne la foggia che un non so chi ha guastato il boiardo. l. saiviali
la guastava. tolomei, i-28: chi per acquistar pregio di lodato dire questa
il lusso asiatico. campanella, i-373: chi mette la religione in burla,.
: vede il giudice d'oggidì dove chi dice vuol battere, e (non essendo
le spezierie senza alterazione e gara di chi le possa avere. forteguerri, 25-41
la chiosa: lo suo dato guasta chi rimprovera. cavalca, i-39: priegovi,
il rituale danno una forza grandissima a chi li osserva,... ma guastano
negligenza. canti carnascialeschi, 1-42: chi lo scoppietto maneggiar ognora / può,
sei volte per ora; / ma chi no 'l stima e prezza, / guasta
guastarsi per poco ', si disse di chi ha quasi condotto una cosa a perfezione
poco ', si disse altresì di chi, per qualche picciola cagione, disavvertenza,
, sm. e f. invar. chi porta lo scompiglio nel campo della ricerca
guastafèste, sm. e f. chi insegna il falso; chi propaga errori
f. chi insegna il falso; chi propaga errori e pregiudizi. capuana,
che io sia guastatore dello onore di chi ha compassione al mio amore. s
bocchelli, 9-283: la gramolatura, chi voglia farla bene, la compie a
gitta e dà il suo disordinatamente a chi non è degno e a chi non ha
a chi non è degno e a chi non ha bisogno, quel tale è
6. che altera un testo; chi rovina o deturpa un'opera d'arte
ginocchio di fronte a braque anche chi si ostina a diffidare del guastatore picasso e
rimase in tanta scarsezza d'abitatori che chi poscia a due anni la vide,
fatto una scaramuccia, tornano; e chi ha guasto una schiniera e chi uno
; e chi ha guasto una schiniera e chi uno arnese e chi l'elmo.
una schiniera e chi uno arnese e chi l'elmo. lorenzino, 102: oimè
col telefono guasto, non aveva da chi informarmi. 4. ridotto in pessime
b. segni, 9-159: a chi la minacciava d'ammazzare i figliuoli s'
ed uomini ammontati e ravvolti insieme, chi senza mano, chi senza piedi, chi
ravvolti insieme, chi senza mano, chi senza piedi, chi senza capo,
chi senza mano, chi senza piedi, chi senza capo, e chi altrimenti lacero
piedi, chi senza capo, e chi altrimenti lacero e guasto in diverse maniere.
vista. filicaia, 2-2-49: tal chi nel volto di costei rimira / guasto e
* non è buon alcun pasto: chi è privo di gusto non è in grado
miseria e più di straccio, / chi pur mi guatta, nella fronte il lege
non parli, ma si resti, come chi ode cosa molto nuova, e ne
l'uno all'altro, per veder chi la sua [galla di gengiovo] sputasse
39: ma vilissimo sembra, a chi 'l ver guata, / cui è
/ i peccati a guatar t'appuoni / chi potrà comparirti innanzi? beltramelli, iii-1050
, 15: or non è bene matto chi presta ad usura agli uomini, potendo
volentieri / a noi stessi crediam; ma chi ben guata, / vedrà gli scritti
): sentite grossa disciplina: / chi non guata com va, conven che
cicerchia, 1-146: fra voi è chi di tradirmi guata. storia di fra michele
: ta'piante sanza pome, c'è chi guata / collocar sempre quando luna cresce
si rimarrà in questa vita e nell'altra chi sarà iscande- lezzato in lui. giovanni
famigli di cucina corsono sopra a buovo, chi con pale, chi con ischidoni,
a buovo, chi con pale, chi con ischidoni, chi con ramaiuoli e chi
con pale, chi con ischidoni, chi con ramaiuoli e chi con bastoni.
chi con ischidoni, chi con ramaiuoli e chi con bastoni. bandello, 1-48 (
il senso specifico di * cuciniere '(chi sopraintende alle cucine), come nel
guazzabuglióne, sm. famil. chi fa guazzabugli; persona confusionaria.
s. bernardino da siena, v-240: chi è ricco comunemente desidera di godere e
acqua, non vada al ponte: chi può fare da solo, non cerchi aiuto
, non vada al ponte '. chi può far da sé, del suo,
con gli speroni. gioberti, 1-ii-72: chi non sa quanto esse [le maniere
dotta, lat. gùbernàtivus * proprio di chi governa ', da guberndre 4 governare
me... come si debba portare chi ha gubemo di famiglia. =
dal valore storico antico, dicesi di chi sostiene l'autorità del pontefice e della
bellin, nero né bianco; / a chi piace il color, quel se ne
. cecco d'ascoli, 4378: chi fida in donna è guercio zoppo e
se il guercio è cattivo, / chi dirà, che non sia l'orbo peggiore
, 19-283: pensate, -gli dissi -che chi ha guer- cito lui potrebbe far
7-159: che dio metta in cuore a chi fa mate alla città di firenze,
guerra civile. pavese, 5-66: chi ha formato le prime bande? chi
chi ha formato le prime bande? chi ha voluta la guerra civile? -guerra
aperta, ond'io / non so biasmar chi ci mostrò il nemico. -guerra
61: deh, come è fello / chi non si misura, / e pur
altru'mura! pulci, 7-53: chi partiva insin sotto gli arcioni, / chi
chi partiva insin sotto gli arcioni, / chi 'nsino al petto e 'l manco insino
lunga guerra qual sarà il fine o di chi sarò preda, dopo tante speranze e
perché la guerra fosse in te e in chi adora. -ant. sofferenza fisica,
al figur. sacchetti, 62-55: chi si può levar dal giuoco, quando
berni, 67-42 (v-258): chi in odio aveva tolto / odiava a
/ non dee guerra co'morti aver chi vive. foscolo, xviii- 252
combattere. fra giordano, 1-33: chi fosse nemico d'un re e continuamente
né lieto più del career si disserra / chi 'ntomo al collo ebbe la corda avinta
copernico, sottoposto ad esser impugnato da chi non intende né anco la primaria sua
ei... / di rendere a chi guerra a lui procaccia, / siccome
nemici. proverbi toscani, 249: chi ha terra, ha guerra.
vantaggi. proverbi toscani, 161: chi fa buona guerra, ha buona pace
affrontare. proverbi toscani, 162: chi va alla guerra, mangia male e
scodella. -nella guerra d'amor vince chi fugge: nelle schermaglie d'amore ottiene
nelle schermaglie d'amore ottiene il vantaggio chi finge indifferenza e ritrosia. proverbi
, 44: nella guerra d'amor vince chi fugge. -nella pace i
-non conosce la pace e non la stima chi provato non ha la guerra prima:
la pace e non l'estima / chi provato non ha la guerra prima.
la pace e non la stima, chi provato non ha la guerra prima.
. proverbio che denota esser facile, a chi si fida, rimanere ingannato dai falsi
-pace e vittoria son giudici in guerra: chi vince ha sempre ragione. proverbi
). guerrafondàio, sm. chi è fautore della guerra a ogni costo
fautore della guerra a ogni costo; chi considera fanaticamente la guerra come l'unica
di mano. lamfiredi, 4-91: chi pretendesse d'impedire per quanto è nelle sue
l'applauso invidierò del volgo / a chi per noi guerreggia. pascoli, 660:
al pubblico che so esser grato a chi mi mostra la verità. 7
foscolo, iii-1-24: ed io per chi mi venni a'bellicosi / dardani?
italia! 16. prov. chi ben guerreggia, ben patteggia: se
pace. proverbi toscani, 161: chi ben guerreggia, ben patteggia. =
il paese guerreggiato. chiabrera, 4-1-4: chi mosse in prima, o per pietà
, dove può toccare la morte a chi combatte. 2. per estens
cominciato e co'far guerra: / chi me non ama, faccia difensione; /
ci sta difenditore, / non cura chi 'n parlare la dannea. giamboni,
, che hanno voglia di menar busse a chi tien loro i piedi sul collo.
prova. bonichi, 175: guai chi si fida in antichi guerrieri.
come i goti, cercarono di batter generosamente chi li può battere, e non le
farne scattare il grilletto. 2. chi combatte in favore o in difesa di una
sembl'angelica figura, / ma, chi l'asaggi, egl'è guerrer mortale.
voi son pari. — figur. chi partecipa a una disputa. bembo,
4. prov. non è buon guerriero chi non teme la morte: chi teme
guerriero chi non teme la morte: chi teme per la propria vita combatte con
propria vita combatte con migliori risultati di chi affronta con incoscienza il pericolo.
esiste. e non è buon guerriero chi non teme la morte. = deriv
, iii-24-438: ho tra'miei vecchi chi combattè i repubblicani francesi nelle guerriglie di
dicesi di quel rumore che fa mangiando chi troppo s'empie la bocca di cibo;
perde il punto e la tirata: chi non prende le debite precauzioni si trova
. a. casotti, 1-3-23: chi non fa il nodo alla gugliata, /
sussidio pratico. boccaccio, vii-215: chi in tante ruine ti conforta / dov'
bembo, 1-196: così va, chi per sua luce e guida / prende bel
tradizioni del passato son sempre guida sicura a chi sappia seguirle. bartolini, 17-192:
il suo guida. 3. chi conduce qualcuno attraverso luoghi o locali sconosciuti
qualcuno attraverso luoghi o locali sconosciuti, chi gli indica il cammino; accompagnatore,
più in entro. 4. chi accompagna comitive di turisti nella visita ai
detto anche guida di città); chi guida i turisti negli spostamenti da un punto
venti passi. 5. chi guida un veicolo; chi accompagna un
5. chi guida un veicolo; chi accompagna un armento; chi monta un
veicolo; chi accompagna un armento; chi monta un cavallo. bandello, ii-1195
senza capi, senza guide, udite chi vi dà queste linee. moravia, iii-7
potrebbero darle qualche lezione di guida. chi non sa guidare, oggigiorno? levi
della motorizzazione civile, che autorizza chi ha superato i prescritti esami a guidare
all'esame per ottenere la patente di guida chi sia affetto da malattia fìsica o psichica
per guida. lippi, 6-1: chi piglia il vizio per sua guida, /
(guidagiuòco), sm. ant. chi re gola un gioco;
re gola un gioco; chi dirige una partita. g.
il guidagiuoco il peso nella spalla a chi sia quanto gli aggrada fa tenere. idem
guidagliàsini, sm. invar. ant. chi sorveglia e guida gli asini; asinaio
iii-2-43: andate dietro le pedate di chi vi precede, come le pecore dietro
riscontro un branco, / nel qual chi è ferito e chi percosso, / chi
/ nel qual chi è ferito e chi percosso, / chi dietro strascicar si
chi è ferito e chi percosso, / chi dietro strascicar si vede un fianco,
si vede un fianco, / e chi ha un altro guidalesco addosso. magalotti
e bello il bello, / a chi ha occhi e uso di ragione, /
nel secondo girone. idem, 2-731: chi va per la vita virtuosa
guidamuse, sm. invar. letter. chi dirige 11 coro delle muse (ed
guidapòpolo, sm. invar. chi esercita grande autorità sulle masse popolari;
. dante, purg., 1-43: chi v'ha guidati, o che vi
, / il suo signor, da chi bramar l'udiva. collodi, 42:
dèi. antonio da ferrara, 160: chi voi guidar le balle, / non
muta sentenza: / mal si contrasta a chi guida le stelle. leggi di toscana
. tasso, 13-i- 269: chi, tra le pescatrici accorte e liete,
se'quella / che doni pace a chi di te si fida. matraini, 22
questo nome 'villano 'comprende così chi si sta in qualche villa a guidar greggi
qualche villa a guidar greggi, come chi cultiva e lavora la terra. g.
v-10: no lo guida fin conoscimento / chi contr'al suo forzor vo star rapente
sarpi, i-1-282: la fatalità guida chi vuole, costringe chi ripugna. boccalini
: la fatalità guida chi vuole, costringe chi ripugna. boccalini, ii-241: quel
, 33-30: non può gustar lo frutto chi fugge 'l tuo guidare.
cantari, 109: dicea come fa chi mal si guida: / -così ne avvien
si guida: / -così ne avvien a chi troppo si fida. savonarola, 8-i-220
: quei che dipinge lì, non ha chi 'l guidi; / ma esso guida
della repubblica di firenze, 1-104: chi cerca ta'cose, le guida più secrete
a guidar la danza, / che a chi l'invita riverenzia face / e po'
esser ancora di messer agabito? / -se chi la guida sa far, chi ne
-se chi la guida sa far, chi ne dubita? -guidarsela con qualcuno:
. tasso, n-iii-556: tutta volta chi pare a voi più nobile, il cavallo
guidato o la guida, lo sfrenato o chi pone il freno? -incanalato.
. -sport. nell'ippica, chi addestra alle corse e guida cavalli trottatori
milizia o di una fazione politica; chi dirige un'impresa guerresca 0 un moto
, 49: il guidator del giuoco da chi gli pare 10 fa percuotere.
... una grida, che chi il conte d'anguersa o alcuno de'figliuoli
il merito, imperò che io vedrò chi sarà quello ch'io doverrò guidardonare.
, xv-450: tieni anche conto di chi mi loda, per poterlo guiderdonare come merita
voi conviene... guiderdonare a chi ne serve. = deriv.
da pisa, 1-366: questi guidardoni averà chi vorrà assaggiare li miei ferri. bibbia
la provvidenza voleva, che... chi era reo d'infamia, avesse il
buon servitore non viene meno guiderdone: chi svolge il proprio lavoro con impegno e
, è stato ammaestrato, non so da chi, a profferir parole a guisa degli
, quand'ha di verghe a'fianchi / chi gli ministra ognor foco maggiore. pescatore
mano o con la voce adopra / in chi l'ascolta. baldini, 6-116:
dante, inf., 19-32: chi è colui, maestro, che si cruccia
via. pulci, 22-11: or chi avessi rinaldo veduto, / e'non
pensiero europeo. pirandello, ii-1-383: chi mi chiama? (non è una domanda
ti squoti, sì ti strangola. chi sono coloro che guizzano? sono quelli che
conflitto. 10. prov. chi non vuol restare in secco, guizzi:
vuol restare in secco, guizzi: chi non vuol andare in rovina, deve darsi
da fare. pulci, iv-7: chi non vuol restare in secco, guizzi.
questo passo diedi un guizzo, come chi di semplice testimonio che si pensava di essere
guido da pisa, 1-173: chi in questo carcere [del labe- rinto
fosse / per far le guance rosse / chi fussi verde o gialla. =
a. f. doni, i-105: chi ti mostrasse una chiocciola serrata di verno
che tendono i panioni e il vischio a chi passa,... notato il
di quelle. varchi, v-801: chi volesse insegnare edificare, esempigrazia, una
.). infrattóre, sm. chi è colpevole d'infrazione; chi trasgredisce
. chi è colpevole d'infrazione; chi trasgredisce un ordine, una legge; chi
chi trasgredisce un ordine, una legge; chi viola un patto, un trattato,
nieri, 56: pensava la notte chi poteva infrecciare il giorno. =
che, sempre più discostandosi, chi vien dietro, dal primo infreddamento
, i-3-123: non sappiamo né sbandeggiare chi c'infredda, né invitare chi c'
sbandeggiare chi c'infredda, né invitare chi c'infiammi. -affievolire, spegnere
parola. 5. prov. chi altri agghiaccia, se stesso infredda:
il male ricade almeno in parte su chi lo compie. bizzarri, 21:
bizzarri, 21: bene è vero che chi altri agghiaccia, se stesso infredda.
stesso infredda. proverbi toscani, 83: chi altri agghiaccia, se stesso infredda.
sono adesso un poco infreddato; ma chi non è di questo tempo? aretino,
i-209: che s'a venezia per chi ha la tossa / gli zuccheri di candia
. aretino, 20-273: così va chi s'infregia a credenza. = comp
disciplina. bettinelli, 1-i-204: chi sopravvisse arricchito dall'eredità de'defunti,
potea infrenare. beicari, 6-174: chi è che infrenò così l'occhio, come
le massime di quella in italia contro chi, infrenatala in francia, se l'era
. infrenatóre, sm. letter. chi guida, chi doma 1 cavalli.
, sm. letter. chi guida, chi doma 1 cavalli. aleardi,
l'acqua, nelli tempi estivi, a chi rinfrescar vuole il vino. fascicolo di
, dicono le donne in toscana di chi comincia a sentirsi di mala voglia,
con qualcuno: fissarli in quelli di chi s'incontra. meditazioni sulla passione
con la particella pronom. fissarsi verso chi sta di fronte (gli occhi).
quella inviperita: -madama, disse, con chi parlate? voi m'avete preso in
fra giordano [crusca]: chi coltiva la vigna di messer domeneddio,
arde del fatto suo,... chi non direbbe che fosse uscito di cervello
caviceo, 1-59: a che lo infugare chi non se move? sanudo, i-213
sgambetta verso il vuoto..., chi c'è all'infuori di loro in
a scrivere m'infurio, / come chi ha poco giudizio, / io fo versi
la spoglia /... / chi ti proteggerà? pecchi, 14-59:
ferro spinse. mascardi, 2-417: chi va ora mentovando le infuriate baccanti,
s. v.]: 'infuriato', chi cammina o come- chessia si muove in
v.]: 'infusito', dicesi di chi, stando o camminando, porta la
che fu prima aretusa, / che sa chi tien la figlia, e dove,
. o iron. con riferimento a chi presume di sapere tutto). berni
che mangiare per la quaresima, chi pane e chi fichi secchi e chi andàt-
per la quaresima, chi pane e chi fichi secchi e chi andàt- tali
, chi pane e chi fichi secchi e chi andàt- tali e chi legumi infasuorati
secchi e chi andàt- tali e chi legumi infasuorati. = deriv.
che sognate oro e carogne, / chi v'ingabbia nelle fogne? / chi vi
/ chi v'ingabbia nelle fogne? / chi vi lega alla berlina? alfieri,
poterne scappare a verun partito? ma chi sa che egli pur non isbuchi fuori
io della battaglia ingaggio il guanto / con chi volesse contradir mio ditto. bembo,
c. dati, v-45: a chi vuol condannare la nostra lingua e coloro che
. orlandi, 5: ben è folle chi sagia / sì forte ramo a
del loro natio sovrano e appartengono a chi le assolda. tommaseo-rigutini, 2465:
cavallo con tutta lor gente, s'ingaggiaro chi avesse piue bella spada.
non corre. ingaggiatóre, sm. chi ingaggia. - in partic.:
ingaggiatore ', nome che si dà a chi scorre il paese col mandato di far
arco). galileo, 3-1-187: chi non ingagliardisse l'arco, nel tirar
io volessi impretirti, cioè ingaglioffirti, perché chi reditarebbe, col tempo, le nostre
cellini, 757: né so cognoscere chi più s'appressi oggi a tale verità
ingannamóndo, sm. invar. chi vive ingannando e raggirando il prossimo;
effettiva che non si lascia penetrare da chi non sia preparato; in questa ha il
g. gozzi, i-13-219: se chi mi scrive m'inganna, se dice cosa
s'inganna. bisaccioni, 1-194: chi si crede trovarne sempre de buoni [
il mulo, se tu credi che chi più ci può si sappi vendicare.
che parlo, o dove sono, e chi m'inganna / altri ch'io stesso
casa, 665: che parlo? o chi m'inganna? a tanta sete /
, 311-9: o che lieve è inganar chi s'assecura! / que'duo bei
assai più che 'l sol chiari / chi pensò mai veder far terra oscura? lorenzo
. guarini, 73: ingannar più chi più si fida, e meno / amar
più si fida, e meno / amar chi più n'è degno; odiar la
la vita;... pure chi distribuisce il suo, come rifiutando il mondo
l'errore sussiste, inganna; e chi vuol ingannare governa colla ragione di stato
dello scarpello e ingannan l'occhio di chi legge. sbarbaro, 2-60: a
se ingannando il creder folle / di chi si tien vincente, a lui conceda /
anche un vecchio 'barbanera ', trovato chi sa dove, perché ingannasse l'ozio
pseudodottrine, non mancano innesti nobiliari. chi le crede 4 ab origine 'marchiate
g. capponi, 1-1-414: chi pretenda sempre il frutto del capitale impiegato
., 1-37: così addiviene a chi s'accompagna con chi puote più di lui
così addiviene a chi s'accompagna con chi puote più di lui, che le
luca pulci, 1-112: ingannato è chi inganna. / proverbio antico de'famosi
famosi savi. proverbi toscani, 116: chi lascia la via vecchia per la nuova
. prov. leonardo, 2-93: chi non si fida mai sarà ingannato.
ii-100: ingannato sarà come 'l villano / chi vole in erba misurare el grano.
el grano. de mori, 64: chi si diletta di far frode, non
le galline. bisaccioni, 1-306: chi si sente solleticar l'orecchio, teme sempre
del fatto. proverbi toscani, 27: chi vuole ingannare il suo vicino, ponga
fico piccolino. ibidem, 32: chi vanga non l'inganna. (cioè
. (cioè:... chi vanga, dal vangare non è ingannato;
, gli porta frutto; e di chi va molto a fondo negli scassi fino a
terra giovine). ibidem, 46: chi non inganna, non guadagna. ibidem
per cucinare). ibidem, 270: chi crede d'ingannare iddio, inganna se
, inganna se stesso. — chi inganna perde: la falsità presto o tardi
che occasione nacque quel volgato detto: 'chi inganna perde ', onde conoscerete che
ingannato. petrarca, iii-1-87: miser chi speme in cosa mortai pone / (ma
speme in cosa mortai pone / (ma chi non ve la pone?),
unica persona di cui mi dispiace, sapete chi è: è la madre dei bandiera
. / misero o me, chi crede / alle sue false viste ingannatore!
, i raggiri riescono spesso esiziali a chi li mette in opera. boccaccio,
con i gom- biti, e a chi più può, mettere punti, pezze,
della fronte. agostini, 1-58: chi vuol provedere al ben publico non mira
23-167: il fuggir della terra a chi naviga non è altro che il moto
, 66: morto convien che sia / chi risuscita con cristo, / d'ogni
/ con varietà d'inganni / accompagni chi non dispera, a morte. savinio,
xxvn-5: non è da dire savio chi con sottratti e con inganni procede,
menda danno — se conforto tene / chi bona spene — non mette in inganno.
insegnano la rettorica. ibidem, 299: chi non si mostra com'è, va
, mentre avete qui inanzi e presente chi ve ne dimostra gli effetti? f.
/ ella inventò. leopardi, i-5°4; chi per le sue sventure manca di questi
gittati a caso) rimangono appesi, chi per un piede, chi per un braccio
appesi, chi per un piede, chi per un braccio o altra parte del
terre /... non è chi più ne vieti e serre, / perdoni
vieti e serre, / perdoni dio a chi l'impresa ingarba, / che bisogno
gli arimaspi. lubrano, 1-254: chi considera i principii della santità gloriosa in
diceva per pro verbio: chi lo 'ngarà, non vedrà mai la faccia
, tenzonavano di continuo gareggiando tra loro chi apparisse e chi fosse più inuzzolito e
continuo gareggiando tra loro chi apparisse e chi fosse più inuzzolito e più ingattita.
., 34-2-1 x: grave lussuria arde chi ozioso truova; ma ella dà luogo
e onesto ama'. guicciardini, 12-185: chi non è buono cittadino in verità non
può essere lungamente tenuto buono; però chi vuole parere, si debbe ingegnare,
parafrasava quel passo in guisa, che chi lo cerca nel testo greco non lo ritrova
quei replicavan con massima indegna, / chi può gabbare il fisco se ne ingegna.
. la fisiognomia, 33: chi l'ha piccolo [il viso],
(femm. ant. -a). chi, anticamente, inventava e costruiva ogni
. da guerra o idrauliche) o chi si dedicava alla progettazione e alla costruzione
circa dalla seconda metà del secolo xviii: chi, avendo frequentato una scuola d'ingegneria
campo (anche solo ingegnere): chi, anticamente, progettava e costruiva opere
costruiva opere di fortificazione; successivamente, chi, in qualità di civile o come
vi mandò giuliano. lorini ni: chi vorrà essere buono
ant. anche della parte): chi esercita la professione in qualità di funzionario
sonetto, il quale, siasi di chi si pare, è certamente d'una gran
nostro bellini si chiamarebbe molto tenuto a chi dentro i termini abili ne l'avesse
, / e sa più d'arte chi è più 'ngegnero / e meno chi più
chi è più 'ngegnero / e meno chi più sente de l'alchima. anonimo
di macchine e impianti in relazione a chi deve utilizzarli, al fine di realizzare
suo excellente ingegno. guidiccioni, 5-80: chi i ghiotti cibi e sconosciuti innanzi /
con le belle non s'attenti / chi non vuol presto languir: / han tropp'
quale aspira. ariosto, 35-1: chi salirà per me, madonna, in cielo
che 'l più infelice fra'mortali sarebbe chi fosse giunto a conseguir tutti i beni
boiardo, canz., 46: chi fia che tal beltà venga a ritrare?
iattura, diversamente e'si dolsono, chi in versi e chi in prosa, dell'
si dolsono, chi in versi e chi in prosa, dell'acerbità di questa
diventò arte politica. gioberti, 3-75: chi è che creda potersi procacciare l'ingegno
ch'è scritto e non compreso / a chi ha ingegno in commentar poeti. casti
vestir, mutato ingegno, / ponesti chi t'amò tosto in disparte. giulio
benigno ingegno. pulci, 2-7: chi colla spada, chi col pasturale /
pulci, 2-7: chi colla spada, chi col pasturale / poi la natura fa
: doveva essere d'ingegno molto bizzarro chi si piaceva d'imporre simili nomi ai propri
piglia l'incombenza d'intender, da chi s'appartiene, se i testamenti e
ruccia di buone feste non è operazione per chi travaglia giornalmente ne i maggiori impieghi.
parola. a retino, 20-305: chi crede senza pegno, non ha ingegno.
-chi non ha ingegno, suo danno: chi non è accorto, deve rassegnarsi a
a rimetterci. aretino, 20-209: chi non ha ingegno, suo danno.
presuntuose. proverbi toscani, 165: chi non ha sdegno, non ha ingegno
inganna ingeniosamente con bel modo e piacevolezza chi si sia. celimi, 1-105 (245
essere ingegnoso; carattere, qualità di chi è ingegnoso o di ciò che è
diavola, ch'è la maraviglia di chi la vede e la sente. leopardi,
può fare [il poeta] se non chi nella invenzione è ingegnoso, nella disposizione
della sua vita in più maniere: / chi va bizzarro frall'armate schiere: /
va bizzarro frall'armate schiere: / chi sta ingegnoso fralle dotte carte.
i circonstanti allegoricamente i pensier sui a chi più loro piaceva. salvini, 39-vi-99:
geloso e pure ama, al dispetto di chi non vuole che amore sia senza gelosia
d'averlo ingelosito e d'aver ottenuto chi sa che.
i miseri, ma non v'era chi gli esaudisse. 2. figur
(64-4): or se ne vada chi è innamorato, / ch'e'può
opera faza la mia esperienza, / chi à inzenerato questo giovene altiero / fati che
recognosenzia. pulci, 12-79: sia benedetto chi t'ingeneròe! cellini, 1-9 (
. arici, i-292: funesta a chi ne bebbe, / tetri malori ingenerò
pannuccio del bagno, 2-5: preg'a chi dorme c'oramai si svegli / e
, i-xiv-4: di due divine radici ingieneratrici chi potrà dannifficare né provare che servo
xviii-5-365: non si potea procedere contro chi ci avea tenuto mano, perché mancava l'
di effetto mirabile purché siano prescelti da chi ha l'arte d'ingentilirli in modo
lingua d'amor tanto frappa / che chi vuol stare in questo mondo errante, /
con gli anni si era ingentilito. chi sa che non fosse bastata una lieve
mia coscienza, dando licenza ingenuamente a chi sa di me un minimo erroruzzo, che
ingenuità, sf. stor. condizioni di chi è nato libero, da genitori liberi
un cavaliere / tanto s'addice, da chi ha gli occhi in testa / a
luci. pindemonte, 185: chi gl'ingenui vezzi, / chi l'agil
185: chi gl'ingenui vezzi, / chi l'agil portamento e chi lodava /
vezzi, / chi l'agil portamento e chi lodava / su quel sarmata labbro i
sopra. r. borghini, i-203: chi volesse dipignere a olio in tavola,
42: saria molto ben fatto chi rimettesse in piedi la usanza dell'ingessar
: il quale però col sembiante di chi inghiottisce una medicina molto amara, riprese
. bartoli, 2-4-428: per fuggire chi da'masnadieri e chi dall'incendio che
2-4-428: per fuggire chi da'masnadieri e chi dall'incendio che gli accerchiava, gittarsi
: o questa volta italia si assicurerà da chi ha disegnato inghiottirsela, o non mai
montale, 9-155: non so chi se n'accorga / ma i nostri
. n. franco, 4-187: chi vuol calze campanile, chi spezzate,
, 4-187: chi vuol calze campanile, chi spezzate, chi intere, chi bigarrate
vuol calze campanile, chi spezzate, chi intere, chi bigarrate, chi minuzzate,
, chi spezzate, chi intere, chi bigarrate, chi minuzzate, chi inghirlandate.
, chi intere, chi bigarrate, chi minuzzate, chi inghirlandate. -adornato di
intere, chi bigarrate, chi minuzzate, chi inghirlandate. -adornato di festoni.
). salvetti, 123: ma chi potralle apporre, / ch'ella s'ingolfi
quello ingigliato ammanto, / e a chi 'l porta, e a chi 'l dona
a chi 'l porta, e a chi 'l dona, assai men greve / spero
. eliseo che, per dar vita a chi giaceva nella bara, bastasse toccare i
ingioiellarsi il petto e guemirsi d'oro a chi v'ha dentro un'anima di sambuco
col piombin, non resta punto / chi all'arte è ben avvezzo / e 'l
. g. gozzi, i-2-166: chi è colui, il quale è prossimo agli
una volta in ierusalem,... chi in- gioncava le vie co'rami delli
gioncava le vie co'rami delli ulivi, chi con palme in mano. bembo,
civile, 633: su domanda di chi è creditore di una somma liquida di
quantità di cose fungibili o di chi ha diritto alla consegna di una cosa mobile
vero ingiuria, prima de'quello retraere a chi fiele fa, se può..
letto romper fede: / non sia chi pecchi in dir -chi 'l saprà mai
1-i-17: sempre bisogna offendere quelli di chi si diventa nuovo principe, e con gente
pen. delitto consistente nel comportamento di chi, con atti o parole, offende
pericoli della morte, all'ingiurie di chi ho tradito, ed abbandonata da coloro
i-290: né men fe'ingiuria al ver chi, di sotterra / dall'oceàn travalicando
atto servile. trattati antichi, 117: chi ha la faccia larga e piena,
disprezzo. s. maffei, 6-188: chi si era in questo modo privatamente con
giudicio, perché, dicea la legge 'chi accettò la soddisfazione, rimesse l'ingiuria'
dio di servito esser degno, / chi più lo serve, el po nulla stimare
e tanto grave ingiuriarl'envegno, / chi men l'engiuria, el po non sadi-
farò fine. mascardi, 61: chi non vede dalla scarsezza delle parole di
[il demonio] agli ingiuriati: chi si fa pecora, il lupo la divora
gente ingrata, ingiuriatrice, infedele, chi può capirlo? leopardi, v-39:
iii-1-249: questo buon ordine rompe ingiuriosamente chi vuole ciò che non è suo.
sant'andrea e san giacomo, ma da chi l'ha voluto rinettare, troppo ingiuriosamente
come son fatti gl'ingiuriosi, e chi son quelli che sono ingiuriati.
idem [petrarca], 202: chi non sa che la formica è uno animale
, al prossimo molto ingiurioso e a chi l'ha molto pericoloso, dannoso e
virtuosa, che difendere la innocenzia di chi è ingiustamente oppresso? abriani, 1-54
pregione. giov. cavalcanti, 237: chi ingiustamente tiene, di ogni cosa teme
della giustizia. panigarola, 1-19: chi guadagna con ingiustizia, paga con usura
11-135: ingiusto pare che sia chi fa contro alle leggi, chi vuol
sia chi fa contro alle leggi, chi vuol più dello altrui e chi è iniquo
, chi vuol più dello altrui e chi è iniquo. tasso, ii-475:
s. maria maddalena, xxxiv-216: chi fia ingiusto andrà al fuoco eterno / a
: satana. torini, 373: chi spera in sua pietà, sia pauroso /
dal nemico ingiusto / spesso è decetto chi 'n questo è troppo oso.
ariosto, 5-6: dar la morte a chi procuri e studi / il tuo ben
incivilimento e di meno ingiusta retribuzione a chi fatica. 6. che non è
b. casaregi, 208: chi con traffichi ingiusti e con usure / le
inglese ': anche il primo di chi ostenta ricchezza con gravità.
cattive o mediocri, sono ingloriose a chi le scrive, inutili agli altri.
. recipr. sacchetti, 159-81: chi per un verso e chi per un altro
, 159-81: chi per un verso e chi per un altro, si cominciarono a
mirano spalancate le porte dell'inferno per ingoiar chi fu una volta peccatore. forteguerri,
da ingoiare. pindemonte, 226: chi tanto strazia l'idioma nostro? /
. -ingoiator e di spade: chi si esibisce nei circhi infilandosi lame di
vilezza / ingoiar tanta cosa, / chi già fare non osa / conviti, né
3-163: dopo pranzo poi, conti chi può i bicchieri che ingoia!
. m. cecchi, i-2-23: chi più oltre ingolfasi / con loro [le
aveva ingollato il bicchierino a modo di chi à preso il vizio a buttar giù
: vedi come i meglio uffizi ingolla / chi canta in quilio il kirieeleisonne.
giov. cavalcanti, 38: chi cadeva niuno rimedio aveva di scampo,
g. c. croce, 145: chi va alla festa e ballar non sa,
italia ponga in pace, ed a chi ingombra / la terra santa pinga la
. tasso, 15-28: v'è chi d'abominevoli vivande / le mense ingombra
lapo gianni, xxxv-11-598: deh, chi ti dona tanta potestate, / ch'
il ciel commove a ridere; / chi guarda lei, nemico non lo ingombra.
vita. sacchetti, 67: raguardi alquanto chi richezza tene / o chi si perde
raguardi alquanto chi richezza tene / o chi si perde per venire in essa, /
g. f. loredano, 12-37: chi vi ha ingombrato il capo di coteste
-oberato. aretino, iv-4-273: chi favella ogni ora per bocca del compagno
isplendor di viva luce ettema, / chi palido si fece sotto l'ombra / sì
, 2-411: non sia tra voi chi pensi ch'io con la predica abbia
all'occhio fatica senza riposo, a chi può sembrar lodevole o imitabile?
al luogo, senza utile alcuno per chi la tiene colà rinserrata e con poco
tiene colà rinserrata e con poco per chi la ricerca ad altri fini.
. ariosto, 34-2: troppo fallò chi le spelonche aperse, / che già
ingordigia. significa l'ingordigia di chi troppo s'affolta nel divorare, perché
. ariosto, sai., 3-222: chi con canestro e chi con sacco per
., 3-222: chi con canestro e chi con sacco per la / montagna cominciar
. f. loredano, 13-7: chi disse venezia essere una ingorda de danari
il giogo della ragione, vi fu chi si prese licenza di fare il tutto alla
feriti. 5. maffei, 70: chi s'affanna d'uscir, preme e s'
diceva:... « sia benedetto chi fece l'uomo a la imagine de
giu giu giu giu 'precisamente di chi affoga. 4. accumulo (
della varia trascendenza. papini, ii-278: chi purgherà la mia testa dagli ultimi ingorghi
, / con li occhi vólti a chi del fango ingozza. buti, 1-2x1:
ingozza affollatamente ogni maniera di teorie, chi questa chi quella, e insieme le più
ogni maniera di teorie, chi questa chi quella, e insieme le più contrarie.
alla magione; / e del veleno, chi n'ha, se lo ingozze:
quel garzone. fucini, 113: chi aveva della bile, se l'era già
bile, se l'era già ingozzata: chi aveva delle ragioni, s'era sfogato
una coscienza di sé,... chi potrà più rincasare con un fantasma,
potrà più rincasare con un fantasma, chi potrà vincere l'orrore della solitudine sentendo
della vita, se gli artisti non trovano chi voglia sapere, dei loro prodotti,
ingranare » sessualmente. perché? di chi la colpa? borgese, 1-157: quel
.]: freddo da far ingranchire. chi sta lungamente fermo ingranchisce...
d. bartoli, 9-28-1-14: a chi questi paressero più tosto ingrandimenti d'arte
di squillace. aretino, il-no: chi dubitasse de la bontà sua, chiariscasi
, li quali sono poi per beneficio di chi li vuole, godendo tutti di participarne
. certo che i danari fanno piacere a chi n'ha bisogno; ma questi non
, 6-10: era così la guerra, chi ci moriva e chi ci s'ingrassava
così la guerra, chi ci moriva e chi ci s'ingrassava. -rimpinguarsi
. la terra considerino podere proprio dove chi vive è bestiame, e chi muore
proprio dove chi vive è bestiame, e chi muore ingrasso. verga, i-146:
; malvolentieri. tasso, ii-65: chi non si compiace d'esser vestito de
degno di roma veder tanti giovani dipintori chi tirar linee maestre, chi ingraticolare i
giovani dipintori chi tirar linee maestre, chi ingraticolare i campi, e chi colpeggiar
maestre, chi ingraticolare i campi, e chi colpeggiar di tocchi di carboncino per adombrare
della natura degli animali, xxviii-301: chi è padre e madre del peccato? superbia
ogniun cognosce e vede / che a chi ben serve debbi esser propizia;
, el secondo non retribuire grazie a chi l'ha fatto; el terzo..
pensiero cioè che stima il merito di chi fa il beneficio, e non di chi
chi fa il beneficio, e non di chi lo riceve; per questo, la
-comporta la revocabilità della donazione fatta a chi si è manifestato ingrato verso il donante
6-ii-675: l'ingratitudine è umiliante per chi la riceve. codice civile, 800
ingratitudine il debito contratto nel nascere con chi gli diede alla luce. 5
servizio alla comunità non procura gratitudine a chi l'ha reso. proverbi toscani,
diffìcile che vi siano buoni rapporti tra chi comanda e chi obbedisce. proverbi toscani
siano buoni rapporti tra chi comanda e chi obbedisce. proverbi toscani, 168:
francesco da barberino, i-225: ingrato è chi da noi / ri ceve
ingrato è non già meno / chi nega il beneficio ricevuto. / igual seco
. /... sovra tutti è chi mette in oblia. bartolomeo da
. c., 17-2-8: ingrato è chi 'l beneficio niega d'avere ricevuto
d'avere ricevuto, ingrato è chi 'l disinfigne; ingrato è chi non lo
ingrato è chi 'l disinfigne; ingrato è chi non lo rende; ma ingratissimo
rende; ma ingratissimo è sopra tutti chi l'ha dimenticato. dante,
dati, 11-116: delle bestie peggiore è chi non si cura di parlar bene,
xlvii-264: colui riman con pene / chi a lo ingrato serve. petrarca, 360-109
frutto / mieto; e tal merito ha chi 'ngrato serve. pulci, 21-18
1-75: ingrato uomo! così ringraziate chi vi fa un dono? 2.
dozzinali, /... / con chi più v'ama usar parole ingrate.
donna ingrata, / non sanno a chi si debbian richiamare. poliziano, 1-596
sostenere ', per essere mal prevenuto o chi la fa 0 gli altri; per
colui che la proferisce, come per chi la intende. molineri, 2-219:
fredda e ingrata. parini, viii-94: chi può narrar qual dal soave aspetto /
si riconosce più, per lo meno da chi non sia pratico. -metricamente imperfetto
, 10-1 (407): potrete vedere chi è stato verso il vostro valore ingrato
, anche troppo. non lo dice chi vuol essere grato davvero; perché tale
e fanno a prezzo ingravidar le cavalle di chi vuole. redi, 16-iii-131: io
sempre ingravidata, non sa mai da chi. -pregna (la femmina degli
conferisce molto all'ingraziamento nell'animo di chi è l'arbitro delle fortune.
adulatore fa e dice qualunque cosa con chi egli si creda d'ingraziarsi. guerrazzi
scritto. goldoni, x-755: non vedrete chi voglia / nella / utili delle
. ascose, / quando ve- dran chi i'alzo il mio cappello, / vengan
medesmi esser diversi. agostini, 13: chi mi darà mai tanta lingua e lacrime
ingressóre, sm. ant. chi entra. agostini, 73:
essiccarsi. soderini, i-159: chi taglierà l'arbore, non ingricchierà 0
ingroppò, e disse: - con chi ce l'avete? -intrecciarsi (una
. salvini, 13-124: folle, chi contrastar vuol co'possenti, = denom
né molto /... / e chi ingroppava, potea dirsi stolto: /
s. maffei, 5-191: fu chi stimò avere avuto parte in fargli risolvere il
: la lingua ingrossa, s'ingrossa a chi è preso dal vino, per la
120: l'aria s'ingrossa, chi si può salvar, se salvi. saluzzo
, ed essi gareggiavano e facevano a chi più mi dovesse stare in grazia.
in una poltrona, muto, ingrugnato quale chi sta in casa altrui e sente un
gadda, 6-210: ingra- atteggiamento di chi è ingrugnato; corruccio, risentimento
arrabbiarsi. machiavelli, 12-83: chi vuole ingrognare ingrogni! ritmo nenciale
in collera '. idem, 2-668: chi s'adira o entra in collera
allungare il muso, che suol farsi da chi vuol mo strare d'aver
lui. 4. prov. chi vuole ingrugnare, ingrugni: chi vuole
prov. chi vuole ingrugnare, ingrugni: chi vuole prendersela a male, faccia pure
la darò a loro dispetto, e chi vuole ingrognare ingrogni! grazzini, 296:
vuole ingrognare ingrogni! grazzini, 296: chi ingrognar vuole, ingrogni. girolamo leopardi
sogni, /... / e chi vuole ingrognar, suo danno, ingrogni
chiusa, di faccia ingrognata coll'aria di chi teme un avvenire peggiore del presente distruttore
contrasto colla ciera afflitta e tristanzuola di chi eravi inguainato. panzini, iii-397:
dendo col ragghio dissonante a chi li terge e liscia, ben
. ariosto, cinque canti, 3-87: chi ne la gola zini, 347
fecero chiamare senza strepito tutti e chi ne la inguinaglia, / chi forato nel
e chi ne la inguinaglia, / chi forato nel petto in terra li
mente, e 4 s'ingobbia 'chi manda giù gran quantità di nella
la barba uncta significa l'ingordigia di chi troppo s'affolta nel divorare...