. viani, 14-281: sofista? chi non è mai o difficilmente contento,
fisica divisione d'un corpo finito è pazzo chi crede farsi progresso in infinito, o
solo fisico, sm.): chi esercita la medicina, medico (in
8. sm. filosofo naturale; chi studia o professa le scienze naturali,
fisico-chimica. 2. sm. chi studia la fisico-chimica. fisicoltura, sf
(plur. -ci). ant. chi, nell'ambito della fisica, si
un'invenzione, e vi è di voi chi la chiama un grillo un ticchio un
un grillo un ticchio un girimeo, chi un capriccio o un ghiribizzo o un
o un ghiribizzo o un ribobolo, chi una fisima, chi una frottola, chi
un ribobolo, chi una fisima, chi una frottola, chi un balocco o
chi una fisima, chi una frottola, chi un balocco o un dondolo o un
). fisiòcrate, sm. chi aderisce alle dottrine della scuola fisiocratica.
2. sm. seguace della fisiocrazia; chi fa parte di quella scuola economica.
v.]: * fisiografo ', chi pratica la fisiografia. fisiolisi, sf
specie. b. croce, ii-2-136: chi nello studiare le varie fasi della vita
sm. (plur. -gi). chi si occupa di fisiologia; chi studia
. chi si occupa di fisiologia; chi studia, coltiva, pratica la fisiologia.
fisiomante (fisionomante), sm. chi pratica la fisiomanzia. varchi
pene deh'inferno. lalli, 6-216: chi è quel cavaliero / sì bello,
. v.]: * fisonomico', chi è dato allo studio della fisiognomia.
divinatoria fisionomica. -in senso generico: chi riesce a conoscere l'indole di una
. v.]: 'fisonomista comunemente chi, non per scienza o per arte
lì s'aiuta a conoscere le persone. chi si crede d'aver indovinato il buono
scolpire i volti umani. 3. chi ricorda facilmente le fisionomie delle persone e
petrarca, 48-11: il sole abbaglia chi ben fiso 'l guarda. pulci, 11-39
e di stupore. vasari, iii-434: chi considererà isaia profeta che gli è disopra
senza tedio alcuno. ammirato, 1-68: chi fiso vi porrà mente, vedrà che
colleghi, assistita da voi e da chi altre potesse dar lume, perché siano a
discorre sopra la terra? -non è chi non possa vedere che questo è per
all'osservazione del miammirato, 1-210: chi ha perduto questa speranza, croscopio.
di un lampo. baldini, i-650: chi s'affaccia sul colle scopre dunque dall'
, /... / deh! chi l'effetto al tuo voler ritarda?
. guerrazzi, 5-51: però, chi potendo procurarsi agiata vita si mantiene indigente
di sentimento e di energia d'anima, chi oserà fissarne i limiti e misurarne l'
va e dove non va. con chi si accompagna: « ne tiene a bada
una sola fissata d'occhi s'accorge chi vi è e chi manca.
occhi s'accorge chi vi è e chi manca. fissativo, agg
dello spirito. botta, 4-443: chi ha fanatismo e fissazione in un pensiero
. della robbia, 1-300: chi considerava il boscolo, si vedeva con
viva, / che venus pare a chi ben la riguarda. / in fra le
v'impose. giusti, iv-18: beato chi si dirige a un punto fisso,
dirige a un punto fisso, beato chi ha trovato il suo centro. negri
: o lumi di omni luchi, chi illuminar non cessi, / audi sti nostri
disputa. della robbia, 1-300: chi considerava il boscolo, si vedeva con
aquila nel sole. battista, ii-57: chi mira un corpo vasto, mentre sta
la brama. marino, 304: e chi tempra la fìstula selvaggia, / e
tempra la fìstula selvaggia, / e chi gonfia la buccina marina, / ed altri
talvolta la fistola, che venga a chi mal ci vuole, travagliava quei ducati
contegna / per quelle batosse / che chi le mosse / fistolo gli vegna.
pataffio, 3: che fistol venga a chi 'n terra 'l cacò. bande ilo
sempre qualche cosellina. grazzini, 4-545: chi mai l'avrebbe pensato! i frati
sm. (plur. -i). chi studia la fitogeografia. fitognosìa,
(plur. -4). raro. chi si occupa di fitognosia. =
e f. (plur. m. chi si occupa di fitolitologia.
sm. (plur. -i). chi studia la fitopatologia. fitopergamèna
(plur. m. -i). chi cura le malattie per mezzo della fitoterapia
, sm. e f. invar. chi cede in affitto camere mobiliate.
(letter. fittaiuòlo), sm. chi ha in affitto terreni altrui;
fitto. d. bartoli, 22-121: chi naviga portato ab estrinseco dal vento,
: « o virgilio, o virgilio, chi è questa? » / fieramente dicea
è privato per sempre dell'onore di trovare chi cammini suu'orme sue. verga,
mai. alfieri, 1-750: a chi in cartagin culla / ebbe, non men
culla / ebbe, non men che a chi sul tebro nacque, / la patria
onor segue del bene, / che chi s'apprende a camminar diretto, / tempo
del feudo, spogliar del fitto, chi nieghi l'ossequio debito al suo sovrano
il fitto. lippi, 1-3: a chi non piace, mi rincari il fitto
convenientemente fitte dall'autore: imperò che chi divide la carità e l'unione
avean sì profonde e diramate radici a chi darebbe il cuore? 0. targioni
, sm. ant. e region. chi tiene in affitto un fondo; affittuario
arrestare la fiumana della vita irrompente? chi gli avrebbe potuto dare la forza?
dei suoi legionari. -legionario fiumano: chi partecipò con d'annunzio all'impresa di
(letter. fiumaiòlo), sm. chi abita nei pressi di un fiume e
roma, barcaiolo del tevere o anche chi si diletta a farvi bagni o pescare.
dante, purg., 1-40: « chi siete voi che contro al cieco fiume
fiutafatti, sm. invar. ant. chi si occupa degli affari altrui, impiccione
. parini, giorno, ii-454: or chi è quell'eroe che tanta parte /
: ora timo, menta e ruta / chi più fiuta? baruffaldi, iii-81:
parti nervose delle narici, e perciò chi non molto è assuefatto a fiutarne, cade
cominciai andar sussurrando e fiutando per rinvenire chi mi si opponeva. manzoni, pr
fiutasepólcri, sm. invar. scherz. chi indaga l'origine delle famiglie,
. v.]: 'fiutasepólcri', chi s'impiccia ne'sepolcri o in anticaglie.
, / e il bacio resti a chi non è nasuto. buonarroti il giovane,
(femm. -a). tose. chi ha l'abitudine di andare curiosando dappertutto
l'abitudine di andare curiosando dappertutto, chi si impiccia dei fatti altrui; ficcanaso
flabellante, sm. letter. chi portava il flabello ai lati del papa
il flabello. -al figur.: chi si adatta a compiti servili per compiacere
[s. v.]: * chi ha fretta, se ne vada '
'. maniera proverbiale che si rivolge a chi ci stimola a far precipitosamente checchessia,
[s. v.]: * chi ha fretta indugi ', e altresì '
vuol agio '. proverbi che significano: chi vuole che una cosa gli riesca bene
[s. v.]: * chi fa in fretta ha disdetta '. proverbio
disdetta '. proverbio che significa: chi opera troppo frettolosamente e senza la dovuta
si metteva a tavola con l'urgenza di chi avesse i minuti contati. cardarelli,
: se con occhio non frettoloso andrà chi legge contemplando a parte per parte questo componimento
. -chi è frettoloso incappa i piedi: chi agisce con precipitazione inevitabilmente sbaglia.
da s. c., 31-1-2: chi frettoloso è, incappa i piedi.
diodati [bibbia], 1-563: come chi è frettoloso di piedi, incappa:
gli è stato soffiato da non so chi (forse da qualche prete o frate dalla
per fermo e per certeza, / ca chi là dentro à entrar, no
sposi. il fricandò dei promessi sposi. chi non ha letto, e da poco
l'altrui e viver puri, / guai chi si fida in antichi guerrieri. francesco
libro di sydrac, 273: chi pigliasse le lumache e frig- gessele con
e 'l rio caffè, / l'usi chi ha tempo / per passatempo: /
mondo è fatto male...: chi nuota nell'oro, bello pari in
in mezzo a tutti i comodi, e chi frigge nella miseria e paté di tutti
/ che, se ne'mari altrui frigge chi pesca, / nel mar d'amor
, / né più sa per danari a chi far voto. carducci, iii-26-122:
, buone parole e friggi): di chi fa una promessa e non la mantiene
sm. (femm. -a). chi frigge cibi; chi prepara e vende
-a). chi frigge cibi; chi prepara e vende cibi fritti. -anche:
, faciloneria. panigarola, 3-ii-189: chi magnificamente ragionasse di cose basse, darebbe
a la venerea fiamma non può obstare / chi ha com- plexion sanguigna e amorosa:
plexion sanguigna e amorosa: / come colui chi l'ha frigida e tarda,
scendevano nel campo,... chi con in testa un cappellaccio di pierrot
in testa un cappellaccio di pierrot, chi con un cornetto frigio, a campanelli o
. dossi, 744: ma e chi mai, di tutti coloro che uscivano
vidi il burchiello da molti forbottato; chi gli diceva; o tu facesti i
. fripière, sm. chi compra e rivende oggetti usati; straccivendolo
capo, che mi sembrate una flora. chi vi ha frisato, madama? =
sparagi. artusi, 134: chi è che non sappia far le frittate?
che non sappia far le frittate? e chi è nel mondo che in vita sua
le traversità, si faceva animo a chi gli domandava: -ma del tuo figliolo
nulla; che quando io v'andai, chi mi voleva fritto e chi arostito.
andai, chi mi voleva fritto e chi arostito. buonarroti il giovane, 9-38:
frittole. frittolino, sm. chi prepara e vende cibi fritti.
fritturàio, sm. letter. scherz. chi è ghiotto di cibi fritti.
veneziano che non è senza bellezza per chi volesse ridere. frivolaménte (letter.
offesa, indipendente fino allo sprezzo con chi opponeva frivole ragioni ai suoi severi e
la virtù non fosse un principio in chi ne aveva esercitata senza limite: frivolo,
frivola età. rajberti, 2-234: chi mi suggerisce qualche buon concetto per fargli chiudere
coraggio, persuase consulti;... chi prescrisse bagni sulfurei e chi iodici
. chi prescrisse bagni sulfurei e chi iodici; altri, dio ne liberi
4 cheros 'pronunziata con il 4 chi ', / ch'è un più frizzante
. p. verri, i-336: chi si fa un pregio d'insultare la pubblica
pioggiolina » ed era, al dire di chi l'ha vista, una frugola vispa
lacrime frissavano. benivieni, 1-180: chi 'l ver non imburchia / non molto
spirito). grazzini, 101: chi non ha un certo naturale / che frizzi
, e guarda in faccia solo a chi la paga: e però tutti le
. arlia, 1-164: 'frizzone', chi dice frizzi, motti piacevoli, ec
voi volete portar sentenza di frodaménto a chi ha imparato i secreti dell'altissima scienza?
., xiii-6 (161): chi potrebbe frodare agli occhi umani quello dolce e
a. f. doni, 2-6: chi prende diletto di usar frode non dee
incontro alla sterilità. 2. chi introduce o tenta di introdurre nel territorio
bettinelli, i-42: bando poi rigoroso a chi falsificasse il diploma [di poeta]
, xviii-3-228: per queste frodi, mentre chi ha dichiarato fallito il padre vive nel
contro a'pisani. petrarca, i-1-119: chi prende diletto di far frode, /
frodi. 9. prov. chi con frode nuoce per frode perisce:
con frode nuoce per frode perisce: chi agisce fraudolentemente sconterà la sua colpa venendo
, la mogliera mia: / e chi sa? salterebbe l'umore / di vendicarsi
c. croce, 2-57: immortai resta chi si fida in dio, / e
si fida in dio, / e chi sua vita spende senza frodo. 4
mandino a torre. cantini, 1-8-246: chi avessi de'detti drappi forestieri nella città
e's'usassi una legge: / chi più la merta [la prigione] non
di frodo. bernari, 5-305: chi gli vede quella lettera in mano..
[il quadro], subito corse chi lo portava a chiamare il pittore.
del comune allontanavano dall'alto delle torri chi avesse provato ad avvicinarsi alle mura.
, ii-243: per la strada / chi d'olmo e quercia, chi di palma
strada / chi d'olmo e quercia, chi di palma e oliva / spargon novelle
/ ficcava io sì come far suole / chi dietro a gli uccellin sua vita perde
. fazio, i-4-64: già fu chi visse di frondi e di ghiande;
contate: / il folgo, sannazzaro e chi le fronde / sfronda del moro a'
onde con gravi accenti / è ancor chi chiami, e non è chi responda.
è ancor chi chiami, e non è chi responda. cammelli, 49: ognun
fuor dell'usato, era sparso, chi potè averne fronda, serbollasi come reliquie
r. degli albizzi, ix-71: che chi di quella veste / delle frondi d'
tempo, / che più è savio chi tal passa tempo. l. martelli,
/ ond'io porto asto grande a chi ci muore. boccalini, i-55: gli
, frunde e rame, / e chi m'ame a chi non m'ame,
rame, / e chi m'ame a chi non m'ame, / dimme,
non m'ame, / dimme, chi me se dà a me? equicola,
armi. muratori, 5-ii-199: in chi è privo del filosofico ingegno noi troveremo assai
. seno. sacchetti, vi-42: chi della schiatta sua mi dimandasse, /
3. che si presenta di fronte verso chi osserva. -presentazione o disposizione frontale:
v.]: 'frontaliere '. chi abita in una zona di frontiera,
2. che è rivolto frontalmente verso chi guarda. svevo, 5-334: non
sua famiglia. la fisiognomia, 31: chi ha la fronte larga e distesa,
combattitore ed ama mischia... e chi l'ha piccola, sì è folle
piccola, sì è folle: e chi l'ha grande, sì è lento.
le cose future e la verità. chi vincerà? l'una fronte bronzina con
4. la parte anteriore, rivolta verso chi guarda (di un oggetto, di
de la dieta statua queste parole: chi mi ferirà, io ferirò lui. bembo
fosse tormentato. magi, 7: chi vuole che le sue fronti [del
-fare front'indietro: per indicare chi recede da un proposito. panzini
linguaggio familiare, per indicare l'azione di chi recede dal primo proposito per alcuna prudente
, dirimpetto, dal lato opposto a chi guarda (con partic. riferimento a
un vecchio, e lor domanda / chi sieno, onde venuti e da qual
celeste. frezzi, iv-21-145: però chi vede dio a fronte a fronte,
, 1-290: ai numi è caro / chi de'numi al voler piega la fronte
contro di genova. delfino, 1-353: chi la fronte troppo innalza, è tosto
senza paura: / quivi non è chi gli mostri la fronte. tasso, 3-31
qual cosa dee essere il fine di chi mette esercito in campagna, e senza
dante, inf., 27-57: ora chi se'ti prego che ne conte:
... con l'aiuto di chi fondolla fronteggiasse e calpestasse i tiranni,
portare i pesi delle nostre calure, né chi le ci levi da dosso altri che
terrore. 9. prov. chi ha bella donna e castello in frontiera
permanente. proverbi toscani, 50: chi ha bella donna e castello in frontiera
frontigiano, sm. ant. chi abita di fronte, dirimpettaio.
nella nostra fede, / ch'a chi mette le coma non si vede.
2. polit. neol. chi aderisce a un fronte popolare; chi
chi aderisce a un fronte popolare; chi è fautore del frontismo. - anche agg
della porta di esso inferno, che chi entrava dentro a quella lasciasse ogni speranza
secoli xiv e xv, 25: a chi mi fu cortese 1...
. soderini, iii- 293: chi volesse fare una selva che presto fosse e
ser giovanni, i-146: donne, chi ha d'amore il cor fronzuto,
del color di sangue, / venga chi migra, / tordo, frosone, zigolo
. andrea da barberino, 1-100-1: chi potrebbe dire le grandi valentie di riccieri
che un quartier vidi di donne, / chi nell'abito dovuto / facea pompa dell'
dovuto / facea pompa dell'arnese, / chi tirando innanzi il lutto / si schermiva
d'impiccio. moravia, xi192: chi ama, diventa stupido e finisce per credere
(femm. -a). ant. chi divulga false notizie, pettegolezzi, dicerie
da frottola. frottolóne, sm. chi racconta abitualmente frottole. =
v.]: 'frucchino ', chi ha il molesto abito di frucchiare.
[s. v.]: di chi mostra gran calore e operosità sul principio
della casa, 699: inforni pian chi lo vuol far con gala: i
frugalità, sf. virtù di chi sa fare uso moderato di cibi e
i can, bu bu; e chi zappava, / chi nel fuoco soffiava /
bu; e chi zappava, / chi nel fuoco soffiava / e chi frugava
, / chi nel fuoco soffiava / e chi frugava dentro con sua lancia. burchiello
era dì alto. gamerra, 54-137: chi solo con femmine s'imbuca, /
/ sonar le valli e, senza aver chi fruchi, / le formicole tutte uscir
nievo, 145: giurare si lasci a chi frugò se medesimo e si conobbe atto
non conosco una terra meno propizia per chi voglia andarci a frugare il passato.
parte gravi difficoltà, insuperàbili anzi a chi non voleva dissimulàrsele. d'annunzio, iii-
fruga la paura del cielo, crescala chi comanda, con l'uccidere i capi.
ferro. 11. prov. chi ne ha ne fruga: chi ha molti
prov. chi ne ha ne fruga: chi ha molti denari li fa circolare,
, e son pagati / appunto per frugar chi va e chi viene. barboni,
/ appunto per frugar chi va e chi viene. barboni, ii-1-942: questo uscire
redi, 16-v-121: vi sarà forse chi persuaderà v. s. a cacciarsi
e son pagati / appunto per frugar chi va e viene. ferd. martini,
innamorata. canti carnascialeschi, 1-277: chi s'assottiglia dietro all'uccellare, /
restando soli, feceno al tocco per chi dovea essere el primo a ire a frugnuolo
lorenzo de'medici, 3-19: ma chi cava, mette e getta, /
, avv. ant. nel modo di chi va frugando o punzecchiando. bembo
due pezzi in versi non so di chi sieno, ma la canzone certo l'ho
, non solo ne'migliori o in chi pur seguì un buono stile, ma
il vero e sommo bene, or chi negherà costui esser beato? pulci,
vaglio una frulla, / per che chi non ha pinco, non ha nulla.
incerto e vacillante, è facile, a chi non vi ha molta pratica, fallirlo
d'un di costoro, che gridano: chi ha crusca? e veniva giù per
7. locuz. lingua di frullone: chi farfuglia e balbetta per l'emozione o
. frumentière, sm. ant. chi portava i viveri per l'esercito
non fan freddo né caldo / a chi le sente. = voce onomatopeica
e, scoppiettando con la frusta, desta chi dorme. manzoni, pr. sp
... porse la frusta a chi l'aveva ripreso. g. gozzi,
, e data mano alla frusta contro chi si ride de'novelli scannabue, m'
inezia. panzini, i-375: allora chi ci badava a quelle robe vecchie?
. fustagno. frustata, sm. chi fabbrica o vende fruste. frustamattóni,
. frustapostrìbolo, sm. invar. chi frequenta abitualmente i postriboli.
ostinava a tenere gli occhi spalancati come chi cerchi di scorgere qualcosa per mezzo una
frusta 'dopo avere ben bene frustato intorno chi gli pareva dovere frustare, capitarono fra
ragione è per noi, non avendo chi la faccia gli è un frustare il tempo
struggere. cammelli, 293: a chi ben pensa parrà cosa iusta / ch'
. rosa, 98: signor, se chi vendea giovenchi o tori, / dal
suo lavoro dalle incursioni e dall'audacia di chi lo vuole abbattere e rinnovare; e
nella cittade accattar giova: un frusto / chi vorrà, porgerammi. foscolo, v-80
. per antica convenzione, apparteneva a chi per prima la marcasse, magari solamente
, 6-152: un insieme che comunica a chi ci passa un senso di quattrinosa spensieratezza
uom muto e sordo: / però chi dir ne vuol fatica frustra / se non
. buonarroti il giovane, 10-875: chi 'n sul pero d'amor vuol far de'
sm. (femm. -a). chi vende frutta a dir di sì
che dette a la povera sposa -ant. chi è avido di frutta. de le
. bonichi, 28: sagg'è chi lo spande [il suo tesoro] sì
che frutti. gioberti, ii-i: chi abusa del bene lo rende malefico,
del bene lo rende malefico, e chi non sa prevalersene, né, maneggiando a
tutte le strade / la turba, a chi il fuggir sì poco frutta.
fruttava niente. papini, 20-74: chi vorrà seguirlo, dovrà lasciare i campi che
, un carattere più riflessivo farebbe fruttare chi sa quanto mai bene. banti,
. scherz. feci sciolte, proprie di chi patisce di diarrea. mauro,
frutticoitóre (frutticultóre), sm. chi coltiva alberi e piante da frutto.
fruttièro, sm. ant. chi aveva l'ufficio di provvedere la frutta
10. prov. non fruttifica chi non mortifica: i meriti sono frutti
proverbi toscani, 242: non fruttifica, chi non mortifica. = voce dotta,
palladio volgar., 1-8: chi arando lascia tre solchi in crudo terreno
erano state in italia fin allora come chi dicesse sporadiche, quasi fruttificazioni ritallite d'
disegna frutta. milizia, iii-252: chi non può esser pittore, sia paesista,
sm. (femm. -a). chi vende frutta (e anche ortaggi,
campagne. maestro alberto, 81: chi vorrà la sua terra seminare, /
: c'è sempre stata la lotta tra chi lavora e chi gode il frutto del
stata la lotta tra chi lavora e chi gode il frutto del lavoro altrui. comisso
e fa cognoscer qual fructo riceve / chi segue animai selvaggio e leve. d
guittone, i-15-37: per neente labora / chi non labore segue fine a frutto.
la vittoria è fruttuosa e utile a chi la sàe usare. s. bernardino da
, xxi-1-345: con queste parole, chi mi pizzica di qua e chi mi
, chi mi pizzica di qua e chi mi buzzica di là, chi mi mette
e chi mi buzzica di là, chi mi mette le man drieto, chi
, chi mi mette le man drieto, chi mi tocca dinanzi. =
« ma voi, insomma si può sapere chi siete? ». mi stringo nelle
sottrarsi all'indegno giogo di chi con scettro cadente e con fucato ardire
per esprimere l'azione di metter a morte chi è condannate ad esser ucciso con più
fu. ugolini, 163: « chi non dice 'fucilare'per 4 me schettare'
morte! filettatóre, sm. chi esegue la pena della fucilazione; chi
chi esegue la pena della fucilazione; chi ne pronuncia la sentenza (e spesso
.). -in senso generico: chi spara colpi di fucile. de
o ridente, altera o pia, / chi la riguarda se medesmo obblia. 6
tasso, 6-iv-2-107: antro dove riman chi guarda in dietro, / fucina ove fa
, agg. e sm. neol. chi aderisce alla federazione universitaria cattolica italiana (
presepi. d. bartoli, 9-28-2-115: chi vide mai... le api
cui fianco è rimaso il ferro di chi lo ferì, affretta il suo fine.
del ghiaccio. giusti, 4-i-202: chi nacque al passo e chi nacque alla fuga
4-i-202: chi nacque al passo e chi nacque alla fuga. fogazzaro, 4-238
partic., del paesaggio alla vista di chi viaggia a bordo di un veicolo veloce
, aborrimento. giamboni, 69: chi contra alla lussuria vuole combattere,.
8. atto e comportamento di chi cerca di uscire dal suo ambiente,
giudicata inadatta, insopportabile, o di chi si abbandona a ricordi o a sogni
disaiuta che favorisca. -letter. chi allontana, chi disperde. marino,
. -letter. chi allontana, chi disperde. marino, vii-101: o
della musica, la sua scrittura indecifrabile a chi non è iniziato, i segni delle
schierati ei sono; e i nostri / chi qua, chi là, senz'arme
e i nostri / chi qua, chi là, senz'arme, in fuga.
festamente la fuga. magalotti, 21-92: chi si fosse abbattuto a cavar la palla
. tasso, 2-13: non è chi la fuga o le difese, / lo
è più caro / il sapor dolce a chi gustò l'amaro. -con riferimento
'l pianto alle fugaci sarte / volge chi fu delusa, e poi richiama / con
dolcezza! o viver lasso! / chi mi ti tolse sì tosto d'inanzi,
1-169: meste le grazie mirino / chi la beltà fugace / ti membra, e
figli. mazzini, ii-69: ma chi dirà doversi anteporre la lusinga d'un
il sentimento ch'è nel cuore di chi parla. d'annunzio, v-3-98:
, iii-178: straziano [queste donne] chi le ama, fugano chi le segue
donne] chi le ama, fugano chi le segue, odiano chi le desidera.
ama, fugano chi le segue, odiano chi le desidera. 3. per estens
. f. achillini, 50: chi incanta il tempo con croce de oliva /
si fughi. parini, 308: chi fia che reggaci sul fianco lasso,
, ah! dove siete, / chi vi fugò? d'annunzio, iii-2-109:
. nomi, 4-58: così deciderà chi sia il più forte / il numer degli
maravigliandosi correndo fug- gette, come chi fuggisse dal fuoco, e giunse ad un
dispersi dal vostro conspetto e non sarà chi raduni li fuggenti. andrea da barberino
dà l'impressione di allontanarsi rapidamente a chi si trovi sopra un veloce veicolo;
ché ne sdegna la conversazione, come chi si vergogni d'un passato ancor troppo
aspetto e portamento trasandato, tipico di chi fugge. e. cecchi, 3-48
di colpi dati e ricevuti senza sapere a chi, da chi, né come,
e ricevuti senza sapere a chi, da chi, né come, né perché.
, agg. e sost. invar. chi rifugge dalla povertà. settembrini [
giornate attorno con tanto molesto, che chi non si fuggì fu consumato. bibbia
31: seguitarono gagliardamente ad uccidere chi si fuggiva, attraversando e colline e
ch'egli è di parte / che, chi da lu'si parte, / e'fugge
di terrore nella chiesa da cui, chi può, è scappato. tutti fuggono,
dì vuole e disvuole: / segue chi fugge, a chi la vuol s'asconde
disvuole: / segue chi fugge, a chi la vuol s'asconde; / e
vista; dare l'impressione, a chi si trovi sopra un veloce veicolo, di
, i-25: così n'avvien, chi troppo al fin ritarda, / com'
falla. baldi, i-20: folle chi per seguir sognato incerto, / fugge dal
pensiero fuggie. boccaccio, i-183: chi volesse ancora nelle antiche storie cercare,
precede la penna. baretti, 1-123: chi scrive in italiano deve assolutamente scrivere netto
. giacomo da lentini, 16: chi è tementi -fugge villania. chiaro davanzali
. chiaro davanzali, xi-93: pére chi cor non ave, ma / troppo
, 133: panni adunque che a chi voi fuggir ogni dubbio ed esser ben sicuro
in una poltrona, muto, ingrugnato quale chi sta in casa altrui e sente un
g. c. croce, 303: chi fugge el lupo scontra el leone.
dante, purg., 1-41: chi siete voi che contro al cieco fiume
guittone, i-1-33: come fuggire può male chi no 'l conoscie? e conosciuto,
conoscie? e conosciuto, che vai chi no 'l dizama? bartolomeo da s
carico. l. martelli, 1-5: chi non fa prova, amore, /
testimonianza fare. guicciardini, 150: chi vuole vivere a firenze con favore del
che gli altri. settata, iv-47: chi si intirannisce d'uno stato, per
, 33-30: non po'gustar lo frutto chi fuge 'l tuo guidare. compagni,
. villani, 12- 20: chi avea cose care o mercatanzie le fuggìa in
frodo. la intenzione nostra è che chi fugge simili bestie sodando, non gli
cavallo! ognun fuggendo e gridando: chi è questi? 3. varco
se vita brami e pace. / di'chi sei, donde vieni, ov'era
che si allontana rapidamente dallo sguardo di chi si trovi sopra un veicolo che si
fuggito più turbato aggiunge: / e chi dal giogo suo servo securo / prima partìo
testi non toscani, 33: item chi nulla donna poeza né digia portari in
l'ardore dura poco, / se chi 'l dà, noi sente ancor. pindemonte
morte, e filiggini deu'infemo, chi le guarda come colore da dilettarsene?
lettere non siano intese se non da chi è partecipe della cosa si fa inchiostro di
, sulle labbra e sulle gengive di chi è affetto da grave infezione e in
. biringuccio, 1-282: perché sempre chi l'esercita, sta simile a un
? fulmicotone? savinio, 1-159: chi tiene fra mani esplosivi efficaci, nitroglicerine e
, io non 'l vedrò; vedrallo / chi pria morir non ardirà. bocchelli,
ciascuno faccia bene il suo gesto. chi fulmina, di fulminare: e chi
chi fulmina, di fulminare: e chi saetta, di saettare. tasso, ii-63
: a questo modo a? con chi ti pare avere a fare e? g
, spesso, ben pericolosi: come chi dicesse... una lampadina che si
arrivai dove era quel morto. ma chi fui? un fulmine, camminai come
eroe, di cui non v'ha chi lustre / al paragon l'onor del sacro
. avvenuta la cosa... con chi? con antonio. 6.
5-202: -oh, povero giovannella! e chi avete trovato lassù a montetoro? -un
v-1-729: è un fatto che, per chi corre o vola fulmineamente in un'automobile
loro passato. montano, 185: chi apprende la morte fulminea di un caro
: il suo movente è erotico: chi lo ha visto lavorare se lo ricorda stracco
sebastopoli. d'annunzio, v-1-624: chi s'alza oggi arbitro di tutta la
tiranni. metastasio, ii-328: e chi potrebbe, / della strage paterna ancor
: nel bolognese e nel modenese, chi abitava nelle campagne e, come tale,
dir. stor. condizione fiscale di chi, nell'età intermedia, era tenuto al
dante, inf., 30-92: chi son li due tapini / che fumman
al buio fumarsi una sigaretta pensando chissà chi sono tutti questi che viaggiano con me
serviti (e allude all'atteggiamento di chi fuma tranquillo, nell'attesa che i
, ma ercole sempre; e guai chi volesse illudermi!... oh,
. -trice; popol. -tòro). chi fuma abitualmente (tabacco o anche droghe
abitualmente (tabacco o anche droghe); chi fuma molto. -cancro dei fumatori:
2. che è tipico di chi legge i fumetti (l'atteggiamento mentale
cui guidosanto dal tabellone diceva con fumetti chi era e che voleva.
de la gioia. baldini, 1-777: chi voglia, girando appena il viso,
corrivo e precipitoso nel disperare dei padri, chi oserebbe ora ripetere l'accusa a fronte
el suo fumigante o camino, acciò che chi esercita el foco non sia dal fumo
fuma. 2. figur. chi ama sbalordire con trovate di grande effetto
sbalordire con trovate di grande effetto; chi cerca di confondere le idee o di
far qualcosa... e a chi lavora dà l'illusione di poter, durante
fummo che si chiama brina; e chi vi tenesse la mano entro, la
mala vita / è funzion e finzion di chi t'imita. c. gozzi
de jennaro, 75: sagio è chi dispende / i giorni al ciel,
ed arcadi. oggi ha migliore consiglio chi scrive la sua ragione in prosa schietta.
o di ossigeno che viene indossato da chi deve penetrare in locali invasi dai gas
. allegri, 148: spacci il bravo chi vuole / per me, perch'i'
, svanire. bonichi, 197: chi vuole aver gran numero d'amici /
fumo. -venditore di fumo: chi vuole far credere una cosa per un'
credere una cosa per un'altra; chi vuol mostrarsi diverso da quello che è
dolor voglia, voglio che parlare / possa chi vuole e di me abbaiare.
colore, tenendo di fuore il sasso chi d'azzurro e chi di verde e
di fuore il sasso chi d'azzurro e chi di verde e chi di giallo.
d'azzurro e chi di verde e chi di giallo. targioni tozzetti, 12-9-50:
bandella, 2-7 (i-709): chi poi si deletasse veder tanti miracoli di
manzoni, 40: deh! per chi mai scorrea / quel sangue onde il
morte / filata fu... da chi? da un funaiuolo. g.
gran turco. 2. figur. chi sa destreggiarsi con abilità tra forze opposte
. a. pucci, 3-3-20: chi s'armò di lancia e di rotella,
di lancia e di rotella, / e chi portava i raffi con gli uncini,
ove maggior funata / potesse far di chi delinque, et erra. grossi, 19
giordano, 2-143: dovete sapere che chi vuole levare un grande sasso, non si
s. bernardino da siena, 833: chi è bastonato, chi è ferito:
, 833: chi è bastonato, chi è ferito: a chi è stretto il
bastonato, chi è ferito: a chi è stretto il capo con funi e arandellato
capo con funi e arandellato; a chi è tratto i denti. landino, 114
. pirandello, ii-2-1168: c'è chi ha granaio, dispensa, rimessa, /
granaio, dispensa, rimessa, / e chi non ha né fune / né tanto
quella che viene gettata in mare a chi sta per affogare perché vi si appigli
e mai non dà speranza / che chi è reo possa andare impune. buonarroti il
non potere e si rimette nella bontà di chi avanza da lui. -quello, vinto
discorsi o allusioni inopportuni e imbarazzanti per chi ascolta. proverbi toscani, 268:
mesta e funebre, / facean come chi grida e s'indemonia. diodati [
spioventi... pensai: « ma chi può essere questo funerale di terza classe
duomo / è là che parla a chi lo sa capire: / a battesimo suoni
il marchese fu morto, / come chi toma dal funereo lutto / alla sua famigliola
, turbarsi. caro, 16-42: chi sì di cristo il gregge odia e confonde
quel bel viso / dal colpo, a chi l'attende, agro e funesto.
. boccalini, ii- 44: chi fa funesta risoluzione di vestir contra il suo
popoli. d'annunzio, iii-2-216: chi vien dal mare? il mare t'è
covile o cuna, / è funesto a chi nasce il dì natale.
, 206: vedovette bellezze, / chi di funeste spoglie / vela i bei raggi
tinto. giulio strozzi, 12-12: chi potria del ricchissimo tesoro / tutte raccor
in fonte, non istarsene alla fede di chi gli cita. tommaseo [s.
. fungaiòlo, sm. raro. chi cerca, raccoglie o coltiva funghi.
un altro. svevo, 3-591: chi ha provato di restare per giorni e
{ funghicultóre), sm. agric. chi si dedica alla coltivazione di funghi mangerecci
f. negri, 129: allora fu chi prese un globetto, che è quasi
medici, ii-210: ogni ora a chi aspetta pare un anno, / ed ogni
lume, / star sempre desta ad introdur chi chiame. 4. medie.
: né [si dia vino] a chi ha la lingua fungosa né grave,
(rar. femm. -a). chi esercita una pubblica funzione (amministrativa o
funzionario. -funzionario di fatto: chi esercita di fatto una pubblica funzione,
di servizio. -funzionario internazionale: chi ricopre una carica presso un'organizzazione internazionale
un'organizzazione internazionale. -funzionario onorario: chi ricopre una carica pubblica (per lo
) esercitato non già nell'interesse di chi ne è titolare, ma per un interesse
sm. artificiere. -in partic.: chi provvede al brillamento delle mine.
-per simil. vampò tra urla altissime di chi era rimasto prigioniero. lasci ch'io vada
. francesco da barberino, 249: chi non sa ch'egli è meglio ad
risponde / quell'altro foco? e chi son quei che 'l fenno? guido da
i muri. poliziano, 1-293: chi mostra fochi, chi squilla 'l suo
poliziano, 1-293: chi mostra fochi, chi squilla 'l suo corno; / chi
chi squilla 'l suo corno; / chi forte il chiama per la selva oscura.
dinanzi il ceppo nel fuoco, e chi ulivi e cotali cose. folgore da
dante, inf., 26-52: chi è in quel foco che vien sì diviso
d'uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse. intelligenza, 24: grisolito
l'accende. bencivenni, 4-79: chi vuole spegnere lo fuoco di lussuria elli dee
a compiere un atto disonesto. « chi mi mise questo fuoco grande nelle vene
in continua afflizione, in continuo fuoco chi ha solo el peccato sanza essere punito
al pari infiamma / la mente a chi s'abbevera a la fonte. algarotti,
xi-68: spetta dunque all'intelligenza di chi indaga distinguere tra un turbamento e l'altro
un gioco infantile, si indica, a chi cerca, la lontananza o la vicinanza
quando s'è risposto, per sicurtà di chi scrive. goldoni, vi i-63:
. vasari, i-91: bisogna a chi lo lavora [il porfido] avvertire
casa insieme. pavese, 1-12: chi va dentro perché un altro ha dato
a un fienile, deve stare attento a chi gli dà del tu. -vendere cose
favellando, al compagno, / parlando a chi ti viene ardito a fronte.
pulci, 21-26: per paura non è chi la guati: / pilosa e nera
se ne venne. lalli, 6-2: chi attende a far del fuoco e chi
chi attende a far del fuoco e chi va a caccia. e. cecchi,
smanie, e fate fuoco contro a chi nella morale non si tiene con queste guide
di spegnerla. settembrini, 1-74: chi ammazza un uomo,... le
fuor che il timore, / difetto di chi muore, / non colpa della morte
colpa della morte. cesarotti, ii-202: chi, fuorché il figlio di comallo,
g. stampa, 8: chi vuol conoscere, donne, il mio signore
difuori di ogni idea morale che regge chi vuole star tranquillo. -in fuori
3. esprime la condizione di chi non fa parte di un gruppo,
, allontanato o abbandonato, o di chi non è soggetto a una giurisdizione.
brigata, / e gli altri ballin forte chi più pò. niccolò da correggio,
il volgo. tu sai / dirsi morir chi fuor del suo ben giace. magalotti
ii-15-6: vi è un doppio orgoglio di chi inconsideratamente si gitta in concetti ed imprese
le vestimenti e de le usanze, chi di'avere in sìe quelo chi vole
usanze, chi di'avere in sìe quelo chi vole arengatore divinire, fòr de l'
: nullo è de dio degnio, fòr chi ric- chessa dispregia. francesco da barberino
doglia e dura / merzé dimanda a chi 'n balìa mi tene: / for colpa
neuno sciagurato / fu né sarà di chi a cento mill'anni, / ch'a
di matti. botta, 4-401: a chi era promesso denaro, a chi castelli
a chi era promesso denaro, a chi castelli e feudi nel dominio, a chi
chi castelli e feudi nel dominio, a chi castelli e feudi fuori. cicognani,
vuole / udirne nulla, come quella a chi / pare strano l'aver a ir
di fuori. giannotti, 2-2-138: chi... vuole appellare contra qualche sentenza
. bencivenni [crusca \ '. chi gli ha in fuori e grossi, si
allora, come impazzito. « vediamo chi ha il coraggio di affermare davanti a me
giovanni, 1-97: tosto vada fore / chi non ama di bon core / a
, 3: niuna cosa non sa chi fuori non va. bisticci, 3-392:
punto quel che mi è stato detto da chi non falla e, da poi che
[s. v.]: chi non colpisce nel bersaglio, dà di fuori
dà di fuori. dà di fuori chi non la indovina. non avevo dato di
che voi, come parco di lodi a chi non le merita, sarete defraudato di
in versi. -trovarsi nella condizione di chi ha superato una malattia, di chi
chi ha superato una malattia, di chi è fuori pericolo o si è sottratto
, xxvi-1-170: o finocchio gentil, chi non t'onora, / chi non ti
gentil, chi non t'onora, / chi non ti loda, si può dir
, di sé: nella condizione di chi ha perduto la facoltà di intendere e di
di intendere e di volere, di chi non ha più il dominio dei sensi
dei sensi e della ragione, di chi è in preda a un grave turbamento
di strada, / a guisa di chi brami e trovi cosa / onde poi
frequente e comune, per esser significante: chi lo volesse interpretar sempre, avrebbe un
f. invar. neol. chi vive violando la legge, commettendo azioni
naffiano, / chiuse lo sguardo a chi di fuorivia / non cede alle
, cacciare. varchi, 1-27: chi si contiene dentro dello steccato e
di firenze. tesauro, 3-392: chi rese la patria ad un regai foruscito e
la tunica della madonna. -sm. chi è stato espulso o cacciato da un
, prestando una specie di culto a chi non merita culto né onore alcuno.
pietate: / forse è per via chi punirà le 'ngrate / opre di lui che
: ahi mio signor, mio dio, chi a me ti fura? berchet,
s. agostino volgar., 3-52: chi del bene e dono tuo gloria cerca
dominio. tasso, ii-64: a chi fura danari non deve esser furato
/ che beltà fura e toglie / chi la nasconde fra gelate voglie. metastasio,
ferro, fura / le voglie de chi sua gran luce vede; / o felice
gran luce vede; / o felice a chi dio la dà in ventura. poliziano
prima, / ché dar lo voglio a chi ne fa più stima. equicola,
meravigliar se voglio anch'io / che chi mi fura il cor sia furto mio.
tutte. -era già. -e chi ti ha furato tesserne ancora? alamanni,
e ladroni. baldini, 3-14: chi scende e chi sale a dare manforte
. baldini, 3-14: chi scende e chi sale a dare manforte ai furatori.
essere furbi i capi e i governanti, chi sta sopra e chi sta sotto,
i governanti, chi sta sopra e chi sta sotto, tutti. -in
malfattori o, in genere, di chi vive ai margini della società, della
essere amato. proverbi toscani, 3: chi ebbe potenza e amore d'illuminare le
per tutti i luoghi furbeschi rumori, che chi serve vostra serenità ne sente un'estrema
vedevo arrivare con l'aria furbesca di chi proporrà un'infrazione alla disciplina. d'
desina da furbo. berni, 109: chi è colui che di voi non ragioni
giorno d'oggi essere astuto, / e chi furbo non è, non è stimato
ho scoperto il furbo; non son chi sono, se non mi vendico. giusti
niente, assumere un atteggiamento ambiguo di chi la sa lunga o di chi vuol
di chi la sa lunga o di chi vuol giocare d'astuzia. documenti su
dovuto farsi furbi presto e girar mondo chi voleva mangiare. ciascuno sa parecchi mestieri.
furbi, più sorte... / chi conta / più di costoro? /
le belle fanciulle in cui si avviene chi torna le sere di festa per le stupende
non te ne dilettare, né ascoltar chi se ne diletta. furfante (
ammazzassero tutti i signori. birbante! chi farebbe viver la povera gente, quando i
1827 (288): furfantóne! chi farebbe vivere la povera gente, quando i
furfanteria, / che sorte ha sol chi ha mantoan priapo. saccenti, 1-2-54:
, 3-2 (i-67): or pensi chi ha sangue e discrezione, / la
furie poetiche, ancora incende furore in chi se gli dia. d'annunzio,
31: seguitarono gagliarda- mente ad uccidere chi si fuggiva, attraversando e colline e
furia atroce. forteguerri, 17-3: chi beve troppo vin diviene furia. goldoni,
mastonelieri ànno sì grande furia, che chi vuol la sorte fine, come domandate
sensazioni violente. boccaccio, vii-164: chi crederia che 'l freddo aspro e
fìgur. mascheroni, 8-84: ma chi dirà, / donde l'immancabil esca
prenderla. pallavicino, 1-16: non mancò chi per l'esercito ancora stimò nocivo quel
(furièro), sm. milit. chi, in passato, provvedeva al vitto
a terra. -furiere della sussistenza: chi provvede al servizio dei viveri.
(sec. xii) 'foraggiatore, chi procura il foraggio': deriv. dal
di su tare e ardere le navi, chi non direbbe che sono ree d'ira
., dolce, 1-133: -e chi mandasse un furioso? -questo libro,
apollo. -che è proprio di chi ha perso la ragione e dà in
: per indicare che, generalmente, chi ha temperamento impulsivo non dura nell'ira
libro. fra giordano, 5-282: chi toglie a dio quello ch'è suo,
porta e l'uscio del paradiso. chi non entra per la porta è furo e
: ira è breve furore, e chi no 'l frena, / è furor lungo
si sfoga inconsapevolmente la lunga pena di chi sostiene un troppo grave edificio familiare.
a. f. doni, 180: chi fosse stato pazzo, cioè entrato in
. lorenzo de'medici, 7-113: chi è costui, che vien con tal
quei furori che agitano l'anima di chi ama..., segnò un foglio
furie poetiche, ancora incende furore in chi se gli dia. ariosto, 46-80:
1-765: queste due condizioni si convengono a chi per furore d'avere...
saette. m. villani, 11-1: chi potrebbe in piccolo numero di carte comprendere
. l'essere furtivo; comportamento di chi agisce o si muove con segretezza, evitando
gli editti e le spie, contra chi fosse ardito di mettere in qual che si
al fine di trarne profitto, a chi la detiene e a buon diritto non
doppio o del quadruplo da applicarsi a chi l'aveva patito. de luca, 1-15-2-218
nannini [ovidio], 66: chi rapita fu tant'altre volte, / fu
meravigliar se voglio anch'io / che chi mi fura il cor sia furto mio.
sua digressione..., e chi sa quali altri furti non osservati di
furti non osservati di costui potrebbe scoprire chi ne facesse ricerca. carducci, ii-7-144
i doni d'amore, non è chi ne dubiti. -con riferimento alla
suo zio. verga, i-231: chi avrebbe potuto immaginare che quella semplice parola,
fusàio (fusaro), sm. chi fabbrica o vende fusi. guido delle
-agora, fusaroli! - / così chi vendea, e chi comperava. =
! - / così chi vendea, e chi comperava. = dimin. di fuso1
fusbèrta, puono far fede coloro a chi è toccato provarla. nomi, 4-83
atto, che si vuol tutto diviso con chi prima s'aveva comunanza d'interessi e
fusione sogliono accadere quando non è abilissimo chi getta. porro lambertenghi, conc.,
col fuso. tornielli, 485: chi l'ago infila, chi i lini attortiglia
485: chi l'ago infila, chi i lini attortiglia, / ch'il drappo
membro o parte d'una statua: a chi l'un de'piedi, a chi
chi l'un de'piedi, a chi il fuso della gamba, a chi mezzo
a chi il fuso della gamba, a chi mezzo un braccio. zi
prov. non entri fra rocca e fuso chi non vuol essere filato: non immischiarsi
: non entri tra rocca e fuso, chi non vuole essere filato. loredano,
filato. loredano, 9-23: in vero chi non sa fingere, non sa vivere
piede. bencivenni [crusca]: chi ha il fusolo over le caviglie delle
12. fustagnàio, sm. chi fabbrica o vende tessuti di fustagno
fustagnèro, sm. ant. chi commercia, al- pingrosso o al minuto
. b. tasso, 1-19-44: chi con le branche acute a lui s'avventa
branche acute a lui s'avventa, / chi col dente vorace e chi col fusto
, / chi col dente vorace e chi col fusto. d. bartoli, 43-4-125
, 178: garzoni e giovanotte, chi attendeva a sgranocchiare, chi con un coltellino
giovanotte, chi attendeva a sgranocchiare, chi con un coltellino intagliava di minuto e
e da una banda sola, e che chi la sonava... stesa sopra
. d'annunzio, i-913: ma chi li canta que'singhiozzi erotti / da
aver nello stomaco. garzoni, 1-617: chi sa però che non allentino qualche volta
altro sesso. garzoni, 2-42: chi si tiene d'essere un bel fusto,
non s'accorge. mamiani, 1-248: chi mi fa dormir di male notti /
in bestia. giusti, ii-247: chi non si sente montare i futeri, come
disciplina. 4. per estens. chi si applica a questo genere di indagini
della realtà contenuti nel campo visivo di chi guarda un motivo naturale, ma che in
grande e car tenire, / e chi non vai contar di gran valore, /
gabbacompagno, sm. invar. ant. chi inganna i propri amici, i propri
). gabbacristiani, sm. chi suole ingannare o frodare il prossimo;
; anche gabbadèi), sm. chi vive di frode o di imbrogli,
sia buono: di questo tale buono chi ne dirà bene e chi male.
questo tale buono chi ne dirà bene e chi male. se elli vive drittamente,
e tengono parentado con le tristizie di chi fa cotali ribalderie. caro, 12-i-54:
gabbaminchióni, sm. invar. chi approfitta della stupidità altrui, imbroglione.
plur. gabbamóndo e gabbamóndi). chi vive frodando e ingannando il prossimo;
vive frodando e ingannando il prossimo; chi si fa beffe di tutto; imbroglione,
genere bianco o nero, indossato da chi lavora, soprattutto da medici per proteggere
e'non ismucci la scarpetta, / disteson chi gabbani e chi schiavina, / e
scarpetta, / disteson chi gabbani e chi schiavina, / e così tolson via questa
rotti per algun. 2. chi era addetto al peso pubblico; ufficiale
le buone donne lusingando! / po'chi vi crede, voi andate gabbando.
goldoni, vii-576: povera donna! chi paga, e chi non paga. quanti
povera donna! chi paga, e chi non paga. quanti verranno a prendere
del nostro solone! / se protegge chi ruba e chi gabba, / muoia cristo
! / se protegge chi ruba e chi gabba, / muoia cristo, si sciolga
legge papia poppea rimuoveva dalle publiche cariche chi non avesse figliuoli, presso a'comizii
avesse figliuoli, presso a'comizii, chi non ne aveva, fingeva adottare alcuno,
quei replicavan con massima indegna, / chi può gabbare il fisco se ne ingegna.
son presente. ammaestramenti, 245: chi riprende lo scher- nidore, se medesimo
si piglia, / e dio sa poi chi furon gli avi e i babbi.
sempre quel che più si fida: chi ripone la propria fiducia negli altri, generalmente
gabbasanti, sm. invar. chi si fa beffe della divinità; bacchettone
n. franco, 2-71: chi credi ch'io sia stato o mercurio?
gabbatèlla, sm. invar. ant. chi fa giochi di prestigio; giocoliere.
paura, / ché ben resta gabbato chi li crede, / perché fermezza in lei
: il fin pensar dovevi / perché chi il fin non pensa se si trova
zoccolo, 1-194: manco rimarrà gabbato chi ha migliore occhio e più sta sulla
: fatta la festa, non v'è chi spazzi la sala. somiglia quello napoletano
femmina gabbatrice. trattati antichi, 67: chi nasce in sagittario... fia
folle e disconoscente fa più disonor a chi gli consente. 2. ant
sì t'ama. e seneca dice: chi gastiga lo folle, e 'l gabbatore
v. borghini, iv-302: così chi dirà * gabbia ', oltre all'uso
daria sia restrecta in gabbia / pensi chi le legge se quel nentra in rabbia
). gabbiàio, sm. chi costruisce o vénde gabbie. -in
/ col pentolaio s'è visto: e chi fa gabbie / volentier n'una sua
gabbia. gabbiettàio, sm. chi costruisce gabbie; gab biaio
sm. (femm. -trice). chi provvede alla tappatura delle bottiglie di
gabbia. gabbionata, sm. chi costruisce i gabbioni per le opere
631: o che bel passerotto! ecci chi abbia 11 gabbione per mettervelo? grazzini
, 15 (64): peccato face chi allora mi vide, / se l'
buonarroti il giovane, 9-634: ma chi talor tentolla [la fortuna],
. levi, 3-68: chiesi di chi fosse quella terra. -feudo del conte
. m. cecchi, 5-83: per chi voglio far tante cose, e darmi
suolo d'argillosa e pingue creta? chi ce ne assicura di propria veduta? e
propria veduta? e se veruno, chi mai così agevole a gabellare sì fatte supposizioni
e questa ancor non seppe gabellarla i chi cominciò dal latte a succhiellarla. 4
... il vero equilibrio di chi, non avendo mai bisogno di gabellarsi
è vero. buommattei, i-23: chi non è di questi buttagli via,
prometto dirle, sotto stretto sigillo, chi sia quello di chi io mi dolgo e
stretto sigillo, chi sia quello di chi io mi dolgo e vedrà ch'io non
femm. -a). disus. chi era preposto alla riscossione di una determinata
conto del comune o dello stato; chi aveva l'appalto delle tasse; chi
chi aveva l'appalto delle tasse; chi era autorizzato a vendere un prodotto di
di compagnia. 2. chi riscuoteva gabelle o dazi alle porte o
mano. -gabelliere degli impacci: chi si prende brighe e fastidi che non
e fastidi che non lo riguardano, chi s'immischia nei fatti altrui.
di sotto pubblicano. 2. chi riscuoteva dazi o gabelle alle porte o
lassù gridava in sua favella: « chi è dentro è dentro ».
/ perché mai tanti rispetti? / chi fa mal odia la luce. denina,
it., ii-310: vico era come chi, vivuto solitario nel suo gabinetto,
privati giudicare delle cose di stato? chi non mai vide eserciti, delle militari
mai vide eserciti, delle militari? chi non fu mai in corte, degli
il potere di rendere invincibile in battaglia chi la portava. intelligenza, 37
..., / disfar mostrando chi prestava a gaggio, / fece di notte
dividendo e donando per gaggio militare a chi oro, a chi gioie, a chi
per gaggio militare a chi oro, a chi gioie, a chi speranze, trasse
chi oro, a chi gioie, a chi speranze, trasse popoli e principi sotto
. b. corsini, 1-11: chi sul ruggieri e chi su la calata /
, 1-11: chi sul ruggieri e chi su la calata / menava danze e chi
chi su la calata / menava danze e chi su la gagliarda. g. f
l'usanza lombarda, / che a chi piace è un modo molto adorno,
carnascialeschi, 1-127: se ci è chi voglia darci a macinare, / noi
che si mostra quasi sempre arrendevole a chi se la procaccia colla ragione avvalorata dalla
... seguitarono gagliardamente ad uccidere chi si fuggiva. varchi, 182- 263
favore d'una parte, se colui con chi tu ti aderisci vince,..
qui inanzi mi scusi più gagliardamente con chi m'accusasse o riprendesse...,
, 1-181: tanta gagliardezza di cose, chi non ha giudicio, non la deve
alta sona e dal ventoso gardo / chi vien cantando a i mal costrutti valli
e potente sonnifero, rispose: per chi non vuol pagare, il conto dell'
. monti, si apre lo steccato e chi vediamo? bocchelli, 6-281: accumunavano
, benché si vegga debole, pur a chi lo domanda risponde di buon animo e
patrone. aretino, 8-184: chi non usa seco le astuzie che usano i
vezzi si usava allora co'principini. chi avesse detto al frugoni che quel bamberottolo così
miglior lama, onde cercar di scoprire chi fosse il gaglioffo che si permetteva di
berni, 272: vedete che chi [di versi] n'ha fatti di
fatti di dieci [piedi], chi di otto, chi di sei, secondo
piedi], chi di otto, chi di sei, secondo che erano [i
un arrosto. alberti, ii-151: fu chi diede a ulisses un calcio, e
roba, la patria; e per chi? per un gaglioffo, uno sciagurato
sp., 8 (132): chi volete che ci tocchi, se stiamo
[ediz. 1827 (129): chi volete che ci tocchi, se stiamo
-mozza sia una mano dall'anima di chi gli fece mozzar la sua dal corpo;
... latte gaglioso, chi ne piglia a oltraggio, fae danno allo
, par., 15-60: però chi mi sia e perch'io paia / più
e'vi chiama. - ridolfo. - chi mi? / 0 mio padre.
della casa, 699: inforni pian chi lo vuol far con gala: /
altro artificiale qual chiamano sai vetro e chi sai alcali e questo si fa di
nel volto, e poi ridono; e chi di queste cose sa far più,
aretino, 1-4: coteste sono trame da chi si diletta di giostre d'amore,
a. f. doni, i-255: chi fa le sue opere oggi e delle
più importanti. muratori, 7-iii-16: chi vorrà leggere il capitolo delle * iscrizioni
provenzali. c. gozzi, i-297: chi porta il vizio in trionfo col
e questa galanteria parve l'atto di chi, al caffè, butta e fa suonar
noi basta che gli avventori siano galantuomini: chi siano poi, o chi non siano
galantuomini: chi siano poi, o chi non siano, non fa niente. giusti
eruzione è ora in decrescenza, ma per chi non ne ha veduto il principio,
95: io non mi so immaginare chi possa essere quel galant'uomo dalle lettere
né altre gentilezze, / canchero venga a chi vi vuol per manza. / coi
. fagiuoli, 3-4-301: sentite: chi trovò quell'invenzione / di fare il
e ora gli dànno la limosina, e chi ha fatto sempre il galantuomo, schianti
galantuomini?... ditelo or voi chi sia quel giovinastro, rubapollai! carducci
xxx-1-84: il tempo è galantuomo a chi l'aspetta. de sanctis, 7-543:
, 2-223: o galati insensati, chi v'ha ammaliati per non ubbidire alla verità
corregge. ariosto, n-12: taccia chi loda fillide o neera / o amarilli o
, cinque canti, 3-111: come chi vespe o galavroni o pecchie / per
veneno. tanaglia, 2-464: chi a tal cura la mente assottiglia / di
. beicari, 5-99: ami gesù chi vuol pace nel cuore, / tenendo l'
, prigione. sacchetti, 56: chi ha cotto / non paga scotto / che
ingannatore. guittone, xxxii-33: chi è malvagio e chi galeadóre / e
guittone, xxxii-33: chi è malvagio e chi galeadóre / e chi per disamore /
è malvagio e chi galeadóre / e chi per disamore / e per malvagità e falseza
galeòto, galleòtto), sm. chi era addetto alla voga nelle galee o in
altre navi o imbarcazioni a remi; chi era condannato alla pena del remo sulle
che il furbo rischia sempre di incontrare chi è più furbo di lui. b
(« galeotto fu il libro e chi lo scrisse »); allo stesso modo
d'arte. fagiuoli, 3-5-201: chi assettato tuttavia, / pensa a dar
a dar quattrini a cambio: / chi vuol fare in quello scambio / una
; balconata. pananti, i-387: chi ha uno scatto, chi una convulsione
, i-387: chi ha uno scatto, chi una convulsione /... /
una convulsione /... / chi alza il cappello ed agita il bastone
cappello ed agita il bastone / e chi si getta giù di galleria. verga,
. m. -i). neol. chi gestisce una galleria d'arte (per
s. v.]: 'gallettàio', chi vende i galletti, pasta fritta.
sm. (plur. -i). chi fabbrica gallette per la sussistenza delle forze
(plur. m. -i). chi tende ad accettare e a seguire supinamente
trovando... / cangiato in gallo chi fu pria gallina. dossi, 754
). lorenzino, 70: ècci chi dice anche che le donne vecchie son
la serocchina. arlìa, 1-170: a chi vive facendo serocchi, suol dirsi che
mostra un mese ', dicesi proverbialmente di chi mostra aver assai meno anni di
un bene senza fare i conti con chi lo produce. barilli, 1-174:
g. m. cecchi, 7-4-11: chi nasce di gallina, tosto razzola.
buon costumi usciti, / perché raspa chi nasce di gallina. a. cattaneo,
e sacrifici. pananti, i-35: chi vuol l'uovo, dee sera o mattina
[s. v.]: * chi vuol trovare la gallina, scompiglia la
e volendo il suo, si scomoda chi si crede che l'abbia.
guardatevi, galline: bisogna diffidare di chi è più astuto di noi. proverbi
schiamazza, ha fatto l'uovo: chi si affanna a scusarsi dà prova della
panciatichi [fanfani]: le donne loro chi fu galli- nara... chi
chi fu galli- nara... chi fu lavandara. -chi, sulle navi
discernimento. allegri, 103: ma chi conosce dal cappone al gallo, /
bottino e che cantava: per indicare chi reagisce con arroganza a chi lo beffa
per indicare chi reagisce con arroganza a chi lo beffa o chi nelle disgrazie non perde
con arroganza a chi lo beffa o chi nelle disgrazie non perde il buonumore.
del gallo si desta la volpe: chi vuol riuscire nei propri intenti deve agire
versi...: 4 matto è chi spera, che nostra ragione / possa
gallozzole d'aria. algarotti, 2-117: chi la osserva da vicino [l'acqua
baldi, i-180: compagno non mi vuol chi corre troppo, / mentre io men
e stereotipato. baldini, 3-118: chi vuol vedere il bel mondo, verso mezzogiorno
). famil. e spreg. chi sbriga minuti servizi, modesti incarichi o
del galoppino mercurio. 2. chi, in periodo elettorale, si prodiga per
sm. (femm. -trice). chi sottopone un corpo animale all'azione di
sm. (plur. -i). chi è addetto alle varie fasi di preparazione
da canto, / e serbisi a chi scruta coll'occhiale / le gambe a'ragni
i-438: così una gamba di legno a chi ha perduto la naturale. nievo,
gridavano 'guarda la gamba '; affinché chi era in grado di esser toccato,
prender de comuni maggior partita / e più chi ben non vita / giacer o gamba
fino al ginocchio (e si dice di chi cammina nell'acqua o affonda nel fango
li putti andomo a gambe alte, chi morto e chi ferito. buonarroti il giovane
a gambe alte, chi morto e chi ferito. buonarroti il giovane, 9-78
: hanno tutti l'andatura atassica di chi... ad ogni passo teme di
gozzano, 61: ma « chi » sono gli uomini? / chi sono
« chi » sono gli uomini? / chi sono? è tanto strano / fra
darsi alle gambe / altrui, da chi mal informato tira / attraverso fendenti,
gamba che mai. lippi, 2-46: chi non era in gambe né in quattrini
, da uomini? allora si vedrebbe chi è più in gamba. -essere
proprio. magalotti, 24-62: a chi pare il campione troppo forte per iscommetterci
trovar meglio il suo conto. a chi pare d'esser bene in gambe, presenta
pucci, ix-399: a noia m'è chi le gambe incrocicchia / istando a mensa
a san fedele. serra, iii-252: chi direbbe che questa scuola così meschina e
posso muovere. cicognani, 6-180: chi desse alla disgraziata donna la forza per portarsi
uno fra le gambe ', riferito a chi ci stia attorno nei detti modi.
, o simili, od anche di chi ci somministri o procuri tali cose.
azeglio, 1-189: ma ci fu chi mi tagliò le gambe d'un colpo.
rattrappirsi. redi, 16-vi-93: chi poi si sentirà scottare, tirerà le
-chi non ha cuore ha gambe: chi non è coraggioso si dà alla fuga
. ed ecci il proverbio trito: chi non ha cuore ha gambe.
la bugia]. zucchelli, 178: chi poi viene a praticarli, a lungo
nella fossa. giusti, 4-i-45: chi mi prese al gambale e chi alla fiocca
: chi mi prese al gambale e chi alla fiocca, / gridandosi tra lor
/ gridandosi tra lor: bazza a chi tocca. collodi, 268: sul gambale
/ dett'al fin la gambata / a chi riluce nella quinta stella; / che
. e sm. e f. chi è privo di energia sia fisica, sia
energia sia fisica, sia morale; chi è sempre stanco, neghittoso. canti
] da gottosi,... da chi ha le gam- beracce. b.
lor, danari o ver derrate: / chi gambero diventa piccol, frate, /
gambero diventa piccol, frate, / chi sord'o orbo, o chi diventa muto
, / chi sord'o orbo, o chi diventa muto. arrighetto, 248:
, 4-285: a noia m'è chi gambetta sedendo. anonimo, ix-1029:
passar innanzi e far il gambetto a chi era degno, e farlo cadere dalla
della foglia. alamanni, 5-3-499: chi sol l'appenda [il cotogno] /
verde non nasce giglio: non sempre chi ha buone doti può esplicarle completamente.
varchi, v-54: dare il gambóne a chi che sia, è, quando egli
una calca di due processioni opposte, di chi viene col gamellino a pigliar del vino
gamellino a pigliar del vino, e di chi se ne va col gamellino colmo gridando
agnellino. d'annunzio, v-3-137: chi troppo abbaia empie il corpo di vento
sulla chitarra, o 'l ganascione, / chi asciuga il sudor [ecc.]
gancio che si trova diritto: sfortunato chi non si adegua al conformismo vigente.
bande. e. danti, 8-109: chi volesse in tutte le vedute servirsi della
carbonata, ch'io v'addito, / chi non ha fuor de'gangheri il cervello
da'suoi gangheri. rosa, 45: chi vuol creder ch'un ingegno uscisse /
ii-564: quando una città è sottosopra, chi la tiene ne'gangheri?
m. -i). scherz. chi fa parte di un'allegra brigata; buontempone
'. ganimède1, sm. chi veste con eleganza ricercata e frivola;
veste con eleganza ricercata e frivola; chi ostenta abitudini troppo raffinate ed effeminate;
ostenta abitudini troppo raffinate ed effeminate; chi fa il galante con le donne;
ricchi epuloni. -per estens. chi gode il favore di un alto personaggio
le spezierie senza alterazione e gara di chi le possa avere. gemelli careri,
berni, 27-8 (ii-299): chi vide irati mai due can valenti /
frascherie, e una confusione generale fra chi era stato sempre in prima fila,
stato sempre in prima fila, e chi veniva dopo. pascoli, i-356: non
: regnano infra costor perpetue gare, / chi di lor faccia in arme opre più
. -fuori gara: per indicare chi, pur prendendo parte a una competizione
calare del grano, ei fornai e chi facea pane a vendere innarravano il grano
il volto, or fanno a gara / chi prima a un segno destinato arri ve
boria e per grandezza fanno a gara a chi ne possiede maggiore quantità. baretti,
fanno [due torrenti] / a chi far può nel suo camin più danno.
come altri vuole. castellini, 36: chi volesse tirar questa gara / bisognerebbe rivoggere
, come fanno gli scioperati e a chi avanza tempo; il che si dice ancora
degli altri, ci s'avrebbe da mettere chi è almeno garante delle sue. pratolini
o assunti convenzionalmente) che gravano su chi, mediante un contratto, trasferisce ad
a trattar coi metallarii mandi un altro: chi vuoi; tu, mi resti a
pananti, 1-88: io vo con chi mi garba per la via, / e
garba per la via, / e pianto chi mi va poco a fagiolo. de
vi ha veduta / che ha dimandato chi séte: è garbato / anch'egli molto
garbo2. garbatóre, sm. chi modella le sagome sulle quali dai
i-121: queste composizioni, allegre per chi l'ode, mi piacciono, ma per
l'ode, mi piacciono, ma per chi le servano non mi garbeggian. g
): bevettero di preziosa malvagia, chi moscatella e chi garba, che dicono purgare
di preziosa malvagia, chi moscatella e chi garba, che dicono purgare le flemme
queste contrade. varchi, 7-564: chi negherà che ciano profumiere, così gobbo,
. allegri, 142: anticamente, chi voleva diventar poeta di garbo e dabbene
: bravo; così mi piace; chi intende la ragione, fa conoscere che è
/ perché non esitarla a benefizio / di chi non ha né garbo, né creanza
confusione e i disordini recano vantaggio a chi non ha nulla da perdere.
adorniate la fronte, gareggianti / di chi più illustre e bella / ne seppe
plebe. a. manetti, 119: chi aveva fede grande in filippo, e
aveva fede grande in filippo, e chi l'aveva in lorenzo... e
popolo: avvertite che questo, con chi io garreggio, è galileo galilei mascherato
laudi del tuo emulo, e di chi può gareggiar teco nella tua professione, quantunque
, / gavazzando, / gareggiamo a chi più imbotta. milizia, iii-423: spesso
, tenzonavano di continuo gareggiando tra loro chi apparisse e chi fosse più inuzzolito e più
continuo gareggiando tra loro chi apparisse e chi fosse più inuzzolito e più ingattita.
la fortuna avessero insieme gareggiato, per chi devesse di loro di miglior doni,
l'uno coll'altro gareggiano, non chi più abbia quale e'debbia virtù e
, gareggiando, venuti in pruova, chi di loro, col suo canto, facesse
: la volpe e la pantera gareggiavano chi fosse più bella. 8. competere
, 86: c'è di questi a chi non piace in altri quel vizio che
/ n'è gran maestra, e chi sbevazza, e a coro / fa tra
ulloa [barros], 2-178: chi vide quanti dì le nostre navi tagliano
. baldini, i-543: e chi si spingesse sul fiume altre case rosse
, 1-383: né sarebbe gran fatto che chi attonito, poco dianzi, in veder
di quercia sculta e massiccia? imperocché chi assolverà i peccati se peccati sono?
, ecc., destinata a riparare chi esercita un incarico di vigilanza (come
della spalla. milizia, iii-215: chi faceva giuocare questa terribile macchina stava al
guardie o veramente pene in pregiudicio di chi ha il garetto over jurisdizione. carte
migliori, / altri le rogge, e chi le carvelle. né anco dirò
e denigratorie. giusti, ii-248: chi non si sente montare i 'futeri',
certaldo, 64: spesse volte avviene che chi non si corregge per garricità, sì
danno: -e però non avere per male chi ti riprende de'falli che fai.
ingiuriosi detti. guarini, 215: chi pur garre / sempre col suo destino e
sparger dinanzi al vincitor, disdice / a chi fu re. albertazzi, 51:
varchi, v-856 (164-8): come chi suo gran mal paventi e garra.
, litigioso. cavalca, ii-152: chi è contenzioso e garrulo, non si
. 5. maffei, 291: chi da le umili, dove il volgo ondeggia
lana in padova, 163: ancora chi meseti sea tegnu'e debia mostrare a zascaum
), / né v'è fra noi chi vendicare il possa. chiabrera, 1-ii-348
esser molto agevole. 2. chi presta la propria opera alle dipendenze altrui
al lavoro, scantonò a quelle statue a chi le spalle ed a chi le braccia
statue a chi le spalle ed a chi le braccia talmente, che facendo luogo l'
o rintracciare il becco. / per chi non ebbe un tetto mai. pastore,
promesse. gelli, iii-70: -e chi siate voi? -son il garzon di lapo
di sua etade. angiolieri, 45-14: chi la sguarda 'n viso, / sed
società devon riposare tutti sul lavoro: chi non lavora, a far gaz.
punti. l. fioravanti, i-9: chi vuole il ponto allacciato e chi un
: chi vuole il ponto allacciato e chi un dritto punto, chi vuole il gaso
allacciato e chi un dritto punto, chi vuole il gaso e chi la catenella.
dritto punto, chi vuole il gaso e chi la catenella. garzoni, 1-490:
plur. -i). stor. chi seguiva le dottrine del filosofo e
la loro ripugnanza per quel cibo e per chi lo mangia, profetizzano la colite,
v.]: 'gastromante ', chi indovina per gastromanzia. = voce dotta
v.]: 'gastronomo ', chi ama i lauti pasti. leopardi,
volte, poscia andare al tasto: chi coglie coglie. magalotti, 7-20:
rivelare la debolezza della sua figlia a chi l'avesse richiesta, non essendo tratto
i topi passavano. si dice a chi fa vista di non vedere una cosa.
una cosa. moneti, 212: chi finger sa, stimato è più sagace,
si vede insomma sempre esser meschino / chi non sa far la gatta di masino.
modo basso, per sbandarsi, fuggire chi di qua e chi di là, come
sbandarsi, fuggire chi di qua e chi di là, come gatte che scappassero da
rugghia con molta tempesta, / e chi gittava la gatta e chi il pollo,
/ e chi gittava la gatta e chi il pollo, / ed ogni volta lo
di gatta ', si dice di chi è impazato. -non dare gratuitamente o
per non accusare sé stessi si incolpa chi è innocente. v. borghini
colpa della lingua, per colpa di chi non la intende, ell'è biasimata,
una cattiva azione non è tanto di chi la compie quanto di chi non si
tanto di chi la compie quanto di chi non si adopera per impedirla. crusca
tolta, la colpa non è di chi la toglie, ma di chi gliela lascia
di chi la toglie, ma di chi gliela lascia inconsideratamente in preda.
[s. v.]: 'chi di gatta nasce, sorci piglia o
non prese mai topo ': a chi con troppo apparato e troppo agio si mette
prese mai topo ', dicesi a chi vuol far qualcosa co'guanti in mano
d'ingegno. -gatta piatta, chi non la vede, graffia: spesso
proverbi toscani, 302: gatta piatta, chi non la vede, graffia.
gattini ciechi '. proverbio che dicesi di chi per troppa fretta fa male alcuna cosa
di dante. giusti, 2-27: manderò chi mi burla in gattabuia. collodi.
ambiguità. lippi, 1-19: chi sa? forse costei se ne sta cheta
è buona alla gotta sciatica ed a chi orina a gocciole. soderini, iii-442:
i pipistrelli, i vermi, e beato chi ne aveva. -pelle di gatto
traslato, si dice 'gatto 'a chi è ladro. es.: guardati
pur figuratamente e familiarmente, dicesi di chi tien dietro alle donne, donnaiuolo.
catuno vo dando un esco, / chi non mi dice veritate. -gatto
la sugna: chiedere un favore a chi non lo vuole o non 10 può
via tra le gambe, se n'andassero chi qua, chi là, come tanti
gambe, se n'andassero chi qua, chi là, come tanti gatti frugati.
gatto. caporali, ii-69: miser chi trabocca per le scale, / sperando
e gatti. idem, 482: a chi volevano dunque che la buon'anima lasciasse
romualdo inciullito -ci dormiva su il gatto: chi vuole darsi infatti la pena di leggere
fare da maestri in qualche cosa a chi vi è più esperto di noi.
di gatto 'e si dice di chi è impazzato. -non esservi un gatto
il gatto!: domanda scherzosa a chi appare di pessimo umore o veste come se
lecca spiedo non gli fidare arrosto: chi ne fa una piccola ne farà una
e gatti non fa mai bene: chi maltratta gli animali rivela un animo malvagio
. proverbi toscani, 341: * chi ammazza cani e gatti, non fa
, non fa mai bene '. chi maltratta le bestie... ha mala
, per ammonirlo si suol dire * chi serba, serba al gatto ', perché
per serbare; ma la si rammenti che chi serba, serba al gatto. mangialo
serbare; e poi non tu sai che chi serba serba al gatto?
, non corre il gatto; / chi non vuol l'osteria, lievi la frasca
può accedere in coffa dal basso pennone. chi proviene però dalle sartie del tronco maggiore
e fa questa molestia alle genti: e chi 'l chiama fantasima. pulci, 19-42
vorace. pulci, iv-81: chi vuol d'un riccio fargliene calcetti,
d'un riccio fargliene calcetti, / chi fargliene incantar da un gattone. alfieri,
superno tu si arai ta'laude / che chi ti nomerà n'avrà gran gaude.
epidemica. pataffio, 6: chi ha li gattoni è uccellato. sacchetti,
. guittone, xxxii-105: ben agia chi noi pria chiamò gaudenti, / ch'
uno stato naturale, tutti lo siamo, chi più, chi meno, non mi
, tutti lo siamo, chi più, chi meno, non mi dica che c'
. rebora, 28: ben t'applaude chi compera e smercia, / venere neutra
ti deliba, / promiscuità gaudente, / chi ferve di speranza e si corona /
contesto, / con canti quai si sa chi là sù gaude. bianco da siena
proverbia super natura feminarum, v-177-34: chi sente d'amore la travaia e la
felicità eterna. iacopone, 39-48: chi non s'esforza ad esser vertuoso,
, par., 15-59: però chi mi sia e perch'io paia / più
, / gavazzando, / gareggiamo a chi più imbotta. monti, x-4-327: tra
. lorenzo de'medici, ii-238: chi vince, per dolcezza si gavazza.
pavonazzo]. tommaseo, i-143: chi stende la mano, e di petecchia /
v.]: * gassosaio ', chi vende gassose. gazza1 (dial
gazza morta: sovente la morte sorprende chi è appena riuscito a sistemarsi. d'
, 8-12: quella medesima pacienza che ha chi amaestra un cane, un papagallo,
ter tate a capriccio di chi le scrive per guadagnare. tommaseo reno
giornale cui sono pubv.]: chi gazzette, tommaseo [s.
che 2. per estens. chi è incaricato di stendere andavano a casa
orale). fagiuoli, 3-3-40: chi s'ode dar le nuove e i gazzettini
cose che non furon né saranno; / chi fa l'arguto e sputa concettini.
jerusalem. d. bartoli, 24-66: chi mi cambiò i leoni e gli orsi
al nocciuolo della uliva. fa guerire chi la porta del male della pietra.
diodati [bibbia], 2-7: chi gli avrà detto 'pazzo', sarà sottoposto
, /... / ma chi la colse non vedrò giammai / ch'ai
e rinunce. tasso, 17-61: chi non gela e non suda, e non
l'erto; / e non vi giunge chi non suda e gela. periodici popolari
sm. (femm. -a). chi fa o vende gelati. - in
gelato2. gelatière, sm. chi è addetto alla lavorazione di creme,
mostravan fieri, /... / chi francia bella e montalban rovina, /
bella e montalban rovina, / e chi de'nostri far vuol gelatina.
che maggiormente offende il gusto di chi ha letto il de banville,
s'infuoca. spolverini, xxx-1-160: chi tempo miglior bramando aspetta, / vede
portar fuori dal soffice nido delle abitudini chi non conosce la fresca furia del vento e
un brivido); che è proprio di chi ha perso il calore vitale, di
ha perso il calore vitale, di chi è morto (il pallore, il sudore
ghiaccio? e lo gelo del cielo, chi lo generoe? tasso, 8-4-