et in tenere / corno lo tempo chere. dante, 63-67: lasso! non
te ciuffa, / che sé te chere e pregi esser valentre. iacopone,
di luogo. = dal fr. chere (sec. xi) * viso,
quale l'altro debba fare ciò che chere. rustico, vi-1-175 (37-13):
: soccorso a i suoi perigli altro non chere. tassoni, 9-71: per ragion
9-71: per ragion di cortesia ti chere / che, come l'hai de
, i-5-74: catuno om vivente beatitudine chere, cioè compiuta perfezion di tutto bene,
, / ove pur fugge porto e chere scoglia, / o di correr ver
214: per libertà aver donna non chere, / sed ella è savia, sola
ancor la gola, / che quel si chere, e di quel si ringrazia.
/ ch'alia battagliai! cavallier lo chere. = deriv. dal lat
/ e 'l secolo innocente che si chere / ch'adam perdeo, darà la pia
la gola, / che quel si chere e di quel si ringrazia, / così
'n altrui ciascun ciò che 'n sé chere, / non creda prò d'altrui dannaggio
assai te ciuffa, / che se te chere e pregi esser valentre. tedaldi,
mezzo e fine meglior, donna, ne chere. francesco da barberino, i-35:
ha l'uom sempre tutto quel che chere. m. villani, 1-89: i
, / ove pur fugge porto e chere scoglia, / e di correr ver morte
/ ch'alia battaglia il cavallier lo chere. p. f. giambullari, 392
.. e tutto quel che chere. anonimo, ix-836: in questo
'n altrui ciascun ciò che 'n sé chere, / non creda prò d'altrui
dà piombo a bere / questo decenza chere / che basti a lui che l'
e cierto con dolcitudine se dezìa e chere, e si riceve con devossione!
, / ove pur fugge porto e chere scoglia, / e di correr ver morte
a chi vero giudicio, e giusto chere; / e t'ài messo in dispiacere
voler quel brutto, il qual folle amor chere, / con mal molto tenere,
e cierto con dolcitudine se dezìa e chere, e si riceve con devossione!
foco auro falso, ma fino el chere. dante, inf., 12-13:
feriosa, / te deletta, te chere, e te s'enchina, / a
, / ove pur fugge porto e chere scoglia, / e di correr ver morte
/ ché vertù di tanto savere / sommo chere - laudatore? / und'eo serò
fermo in poter tenere / quel che secreto chere, / che quando l'avrai detto
la gola, / che quel si chere e di quel si ringrazia, / così
exenplo, plazave le predicte cose in- chere secundum che vui sete tenui.
non fere / di lancia altrui chi chere / la sua ragion e non dea dispiacere
, / e ne 'l contraro chere più latino. -dotto, erudito
, / c'a que'che 'l chere affaciata mente. dante, vita nuova,
ché vertù di tanto savere / sommo chere -laudatore? tasso, n-iii-783: facendo
tempesta, / ove pur fugge porto e chere scoglia, / e di correr ver
mezzo e fine meglior, donna, ne chere; / ché bona incomincianza in dispiacere
et in tenere / come lo tempo chere. bibbia volgar., v-696: tanto
davanzali, 86-2: madonna, amor non chere gentilezza / né grande massa ch'orno
: con ami, reti, mazzac- chere e esca / fa anch'amore de'cuori
, / c'a que'che 'l chere affaciata mente. trattato di pace,
mercede. alamanni, 7-ii-148: italia chere / umil mercede e si lamenta e plora
e fine meglior, donna, ne chere. chiaro davanzali, xvi-71: poi nel
mezzo e fine meglior, donna, ne chere. iacopone, 1-90-43: facciamo regemento
società, due vestivano proprio come quac- chere, una sola di nero. gozzano,
dilatazion in profferere; / li tuoi proemi chere / lo stato de'moderni brevi o
'intelletto / che di gioi'chere sempre la sua / spera.
/ per lo soccorso che sua donna chere. castiglione, 231: parmi che
quel brutto, / il qual folle amor chere, / con mal molto tenere,
fanno tutti loro operazione / come natura chere e non avanti, / ché nulla
corno grandi vivere erratamente in tutto quanto chere nobelità. 2. in modo
finfo del buono, xvii-192-7: al fatore chere perdono. iacopone, 10-20: la
/ a chi vero giudicio e giusto chere. cassiano volgar., v-14 (61
fanno tutti loro operazione / come natura chere e non avanti, / ché nulla
xvii-164-38: volglia giudicie te ciascun, che chere / falsa sentenza avere, / e
davanzati, 86-5: madonna, amor non chere gentilezza /... / e
24: lo cervio en sua vecchiezza serpe chere; / poi l'ha mangiato,
et in tenere / corno lo tempo chere, / loco, possanza e ben guarda
vedere. / di'lor che italia chere / umil mercede, e si lamenta e
, 86-3: madonna, amor non chere gentilezza / né grande massa ch'orno
: ché 'l fantino spess'ora / chere volare, e 'l pregione per pene;
/ ché 'l fantino spess ora / chere volare, e 'l pregione per pene
ta lo 'ntelletto / che di gioi'chere sempre la sua spera. fiore [dante
la gola, / che quel si chere e di quel si ringrazia, / così
e agustino: « ove che carne chere refessióne, defetto trova ».
amiamo religgione, la quale noi ama e chere, e in essa operare e con
xxxv-i-365: lo cervio en vecchiezza serpe chere; / poi l'ha mangiato, be'
trattenne a lungo con le sue chiac- chere, rinnovando le lamentele contro i contadini retrogradi
attribuito a cino, ul-14-2: naturalmente chere ogn'a- madore / di su'cor
tempesta, / ove pur fugge porto e chere scoglia, / e di correr vèr
/ vostro savere aprite a chi lui chere. = deriv. da sdegnare
davanzati, 86-4: madonna, amor non chere gentilezza / né grande massa ch'orno
, i-17-38: voglia indicie te ciascun che chere / falsa sentensia avere, / e
/ a tiberio egli manda e pace chere: / pace che da la pugna
/ vostro savere aprite a chi lui chere. chiaro davanzati, xix-69: amor
: ché 'l fantino spess'ora / chere volare, e 'l pregione per pene.
chi al mondo altro non vuol né chere / che trovar morte, di morte è
: in tal guisa si configurerebbe l'epoca chere nel cesto di raccolta. dra delle
finfo del buono, xvii-192-8: al fatore chere perdono / dai tereni vo perdono.
/ per lo soccorso che sua donna chere. gigli, 2-202: tessete le ghirlande