per dio; che le piacesse / ched ella m'acompiesse / tutta la grande
potre'inanzi, che lei accordare / ched ella si volesse umiliare. g
, 7-9: e s'altri m'adomanda ched agio eo, / eo non so
vestito ed addobbato, / pel ben servire ched 10 ho fatto loro / m'han
fè, come troppo ingordo, / ched una imposta fè molto aggravata, / cento
altro vien, gli faccia segno / ched ella sia crudelmente, crucciata, /
ti redico / deio ritroso amico, / ched a la comincianza / mostra grande abondanza
s'i'ho per voi fallato, / ched e'vi piaccia ched e'sia
, / ched e'vi piaccia ched e'sia ammendato / per me. idem
, / ancor che paia poco, / ched è chiamato core. tesoro volgar.
, / deio ritroso amico, / ched a la comincianza / mostra grande abondanza;
sed elli... non à isperanza ched elli sia buono ed ardito nella battaglia
buono ed ardito nella battaglia, e ched elli v'abbia impedire ed appacificare le
, i-intr.: al savio appartiene ched e'non sia contento di suo senno,
ciò ch'eo pianga teco, / ched eo non so là 've tu possa andare
che io monti in arcione, / ched e'sarebbe tròppo gran partito / combattere a
che n'è sì amoroso, / ched ella per su'amor tropp'è arguta:
: negli ornamenti ha sollicita cura / ched e'non passin la ragion dovuta, /
il re e noi distrugga, e'conviene ched elli sia savio e ched elli non
e'conviene ched elli sia savio e ched elli non sia tiranno. machiavelli, 543
. pucciandone, iii-1-56: noi vedem ched om che s'atau- pina / già
, se mi vói atare, / ched io ti sposerò per mia mogliere; /
chi ben incomenza / audivi per sentenza / ched ha bon mezzo fatto. guittone,
sotto da lor sì forte avviluppato, / ched e'non è nessun sì gran prelato
credo sia alcuno amante / di ciò ched ama sia tanto gioioso, / abbracciando
188-4: se l'uom può tanto far ched ella vada / al su'albergo la
sì de'alla femina ben sovvenire / ched ella il faccia star un poco a bada
che da voi temuta; / convien ched ella sofficità sia / in ricercare e comandar
sotto da lor sì forte avviluppato, / ched e'non è nessun sì gran prelato
bastò quella tempesta contro all'arbore, ched e'cadde e 'l vento se nel
/ perciò che mi promise fermamente / ched e'mi metterebbe in alto grado,
penserò e in dottanza / di ciò ched i'credea aver per certano, /
in testa gli dié tal'iscorta, / ched ella 'l mise giù in terra boccone
incomenza, / audivi per sentenza / ched ha bon mezzo fatto. dante, purg
non mi valse nessuna pregherà / ched i'verso ricchezza far potesse, / ché
nervo e callo, / in quell'aere ched è sottile e fina. lorenzo de'
. fiore, 126-8: i'proverò ched e'son paterini, / e farò
intese, disse: per mia fé, ched io giosterrò io per te. ariosto
così cangiato, / che 'n una ched e'giungo 'n sua contrada, / sì
vi son troppo stato / e ched i'voli, sì tosto men vada.
dinanzi al papa con dolce latino, / ched egli arebber grazia d'ogni canto.
e luxuria per certo », / parmi ched esser possa troppo caro / lo corpo
, i-1367: dimora'vi tanto, / ched io vidi larghezza / mostrar con gran
ama tanto in suo coraggio, / ched avanzar d'amor sarìa neiente. iacopone,
crusca]: ipotaine è uno pescio, ched è chiamato cavallo fiumatico, però che
ti fallasse, / sì dì almen ched i'la ti donasse, / ed i'
, 1: al savio s'appartiene ched e'non sia di suo senno,
veggio certamente / che tu non vuo'ched i'servir ti possa, / da può'
in penserò e in dottanza / di ciò ched i'credea aver per certano, /
davanti a e \ ant. anche ched), pron. relativo. invar.
cui questo libro appella sponitore, cioè, ched ispone e fae intendere. testi fiorentini
e crudel pena e dura, / ched eo soffersi en coralmente amare, /
una festa / quand'ella l'alza, ched ella me guata. machiavelli, 885
/... mentendo, / ched è ben cosa da dover morire. piovano
relat. che2 (ant. ched davanti a vocale), pron.
lentini, ii-79: s'altri m'adomanda ched aggio eo, / eo non so
. che4 (ant. ched davanti a vocale; la forma
/ di cui lo savio dice / ched è capo e radice / del male e
: / non pò fugir, però ched è legato; / sì se consuma corno
hanno di quella vertute / la compagnia, ched è senza fatica. bembo, 2-12
come farina, /... / ched e'morisse ma'de la confina /
160 (25-6): e 'ntendi quel ched io ti dico breve: / ch'i'
prese tutto il circuito / ed ordinaron ched al primo suono / delle trombe il
: quel normando incontanente scocca / ciò ched e'sa, ed in piazza ed a
nervo e callo, / in quell'aere ched è sottile e fina. petrarca,
ch'eo reconforti onni bon servidore, / ched è disconfortato ed ha tormento / perché
veggio certamente / che tu non vuo'ched i'servir ti possa, / da
, a sua comanda; / ma non ched egli al fior sua mano ispanda,
de lo ritroso amico, / ched a la comincianza / mostra grande
la gioven donna cui appello amore, / ched è sovra ciascun'altra bieltate / compiuta
non ha tante goccie nel mare, / ched i'non abbia più pentute 'n core
a colui che biasima il mercato / ched e'fort'ama e che vorrebbe avere,
sovra degno suggetto, / in guisa ched è '1 sol segno di foco.
ardire e cono scenza / ched ò agli amici benvoglienza / e i nimici
/ ancor che paia poco, / ched è chiamato core. 8.
colà ove paterin sia riparato, / credente ched e'sia o consolato, / od
mio ribello), / o prete ched e'sia o chericello / che tenga amica
loco: / non pò fugir, però ched è legato; / sì se consuma
, / di cui lo savio dice / ched è capo e radice / del male
. cavalca, 16-2-82: non dico ched io non trovassi altri, ma io mi
potete voi farlo venire, / ma ched e'si contegna come saggio, /
di terzana. angiolieri, 102-7: ched e'morisse ma'de la contina /
così cangiato: / che, 'n una ched e'giunge 'n sua contrada, /
vi son troppo stato, / e ched i'voli, sì tosto men vada,
i'ho provato quel dolore, / ched esser ricch'e divenir mendico / è appo
/ e ben si contrafface / pur ched e'possa suo voler compire, / e
ama tanto in suo coraggio, / ched avanzar d'amor sarìa neiente. dante,
dicendo fo mutar coraggio / a ciaschedun ched è riprenditore / de lo penser ch'
ciò mal sia, mentendo, / ched è ben cosa da dover morire. nievo
m'accorgo che non vai più dirme / ched ei mi vesta; ch'esso s'
che mi diate il passo, / ched i'potesse abbatter il castello / di gelosia
e crudel pena e dura, / ched eo soffersi en coralmente amare, i
altro vien, gli faccia segno / ched ella sia crudelmente crucciata. leggende di santi
/ ancor che paia poco, / ched è chiamato core. pietro ispano volgar.
eo reconforti onni bon servidore, / ched è disconfortato ed ha tormento / perché
nel frale e già sdruscito legno, / ched ella 1 prieghi miei: dura mercede
dinanzi a vocale; ant. anche: ched, sed, ecc.).
... abbiamo benched ella, ched è novello, sed egli è troppo;
passò dappoi, / né voglia iddio, ched el, né i suo'par mai
se- gnore, damme la morte 'nante ched eo più te offenda, / e
credo sia alcuno amante / di ciò ched ama sia tanto gioioso, / abbracciando e
, 20-56: chiaro si trovò, ched in quel punto, / che disse berto
cussure: / la prima offende deo, ched è suo creature; / la simiglianza
cotant'è maggio la pena d'amore / ched io non averei mai creduto. idem
in sull'altro: io ti dico, ched io né gli miei fratelli non temàmo
qual derivò ogne salute, / po'ched e'fu del tutto al me'comando.
credo sia alcuno amante / di ciò ched ama sia tanto gioioso, / abbracciando e
esso sì 'l mette avante / di ciò ched e'disira, / e di tutto
avere spera, / che folleggiando àn zo ched àn voluto, / non per saver
maggio la pena d'amore, / ched io non averei mai creduto. bartolomeo da
, / audivi per sentenza, / ched ha bon mezzo fatto, / ma guardi
di speranza mi dovea nodrire / insin ched e'mi desse giuggiamento: / digiunar me
membrando / de lo dolze diletto / ched io aspetto, -sonne aiegro e gaudente.
la forma della sua sancta trinitade, acciò ched e'fosse anunziatore all'altre genti che
lentini, 7-io: s'altri m'adomanda ched agio eo, / eo non so
tanto tra dicere e fare, / ched i'sali'su l'albor de l'amore
per modo tal lo veggo diripato, / ched e'n'arà gran danno e disonore
l'attender non ti sia disavvenente, / ched io tanto del cor disio e bramo
eo reconforti onni bon servidore, / ched è disconfortato ed ha tormento / perché in
aveano accecato collo smeraldo de quelli serpenti ched erano vivi, e dissàrome che pòsaro lo
sappia i suo'comandamenti. / ver è ched e've n'ha due dispiacenti:
cera / tanto mostrarmi orgogliosi sembianti, / ched io di voi amare mi dismanti,
dubbio, se occhi avesse, / ched e'non mi ponesse / gran pregio,
quella cosa vietòe con quello distringimento ched e'poteo, cioè che mai
d'animo. pucciandone, 3-74: ched io per me non agio tanto ardire
conoscenza tiella in suo podere, / e ched è ricca a tutta mia devisa.
ha per lu'in questo mondo: / ched e's'affogh'anz'oggi che domane
xxviii-283: la terza condizione si è ched elli non lassa tenere escuole e non lassa
? chiaro davanzati, ii-328: poi ched in lui servenza / non
ebbe giuda, / faccia pur sì, ched egli abbia una druda, / la
non dubbio, se occhi avesse, / ched e'non mi ponesse / gran pregio
ballata non è altro che queste parole ched io parlo: e però dico che
, ed ogni altra civaia, / ched in quel tempo s'usa di mangiarne.
cor non è co'mico, / ched eo tutto lo v'ho dato; /
cherubin di luce splendienti, / ched escienzia sete 'nterpetrati, / alluminate
suo reame abbia molti savi uomini, e ched e'v'abbia grande studio e
xxviii-283: la terza condizione si è ched elli non lassa tenere escuole e non lassa
par, mille anni la dia / ched io ritorni a voi, madonna mia.
, / ed ora, -plui / ched ancora -non fui. inghilfredi, v-243-4
comuno d'esto marrimento, / no ched eo sento - di ciò guardatore).
mi vidi in tale sicuranza, / ched eo d'amor facia il meo talento:
/ ancor che sia poco, / ched è chiamato core. guinizelli, iv-18 (
avenimento / e lo bel portamento / ched à co misuranza, / ched amar mi
/ ched à co misuranza, / ched amar mi convene, / tenmi in
/ e 'mmantinente lo suo cor ched era / come di cera -si fece
quali servisgi furo di loro fardeli, ched io lo'mandai intra i nostri torzegli
tanto tra dicere e fare, / ched i'sali'su l'albor de l'amore
la risposta c'ho da lei: / ched ella non mi voi né mal né
né mal né bene, / e ched i * vad'a far li fatti mei
giuda, / faccia pur sì, ched egli abbia una druda, / la qual
ha tante goccie nel mare, / ched i'non abbia più pentute 'n core:
si solea / mutare in tutto ciò ched e'volea, / non seppe unquanche il
/ ch'io tragga del mio cor ciò ched io canto, / ond'io son
barberino, i25: per mia fede ched egli somiglia elia. ariosto, vi-328:
i sospir talvolta / la feggion sì ched io ne caggio in terra. paolo
e'sospir talvolta / la feggion sì ched io ne caggio in terra. seneca volgar
11-2: segnore, damme la morte 'nante ched eo più te offenda, / e
, ch'i'ho, del tremore / ched i'non t'abbi anzi, che
de'tolomei, vi-n-55 (19-107): ched ogn'omo, così volesse dio,
messaggio di garzon ma'non farei, / ched e'v'ha gran periglio, ed
togli via il lume, e quello ched e'fa al canto del secondo gallo,
festa, / quand'ella l'alza, ched ella me guata. mazzini, i-506
la forma della sua sancta trinitade, acciò ched e'fosse anunziatore all'altre genti che
già si solea / mutare in tutto ciò ched e'volea, / non seppe unquanche
, 1-40: m'à donato a quella ched è flore / di tutte l'altre
avere spera. / che folleggiando àn zo ched àn voluto, / non per saver
sappia i suo'comandamenti. / ver è ched e've n'ha due dispiacenti:
altrui amor non ti far conoscente, / ched è gran villa- nanza formentire.
(98-9): tu crede forse / ched 10 temesse el tuo motteggiar fello?
non crede / che nel gravoso mal ched i'sostegno / aggi alcuna speranza di
/ sovra degno suggetto, / in guisa ched è 'l sol segno di foco.
: / non pò fugir, però ched è legato; / sì se consuma corno
, ch'e'non avesse gelosia / ched i * fedel e puro i'no gli
boccaccio, vi-228: noi vedi tu, ched e'fa là aprire / i libri
membrando / de lo dolze diletto / ched io aspetto, -sonne allegro e gaudente
.. sapiate che ciò aviene del sangue ched egli aportò... del ventre
me quelle ghignate; / ma come ched i'possa, i'pur acquisto, /
mi pare, mille anni la dia / ched io ritorni a voi, madonna mia
/ a darci tosto gioia, / prima ched ei n'uccida crudelmente. giusto de'
e'di speranza mi dovea nodrire / insin ched e'mi desse giuggiaménto: /
mia angosciosa vita. anonimo, i-526: ched io l'amava di sì buona menti
sua vertute e la valenza, / ched ella fa meravigliar lo sole; / e
. guittone, m-8: la dice ched è bella come fiore, /..
, con'tu mal fai, / ched io sum grande, marito no me dài
per sua grazia non vuol farmi / ched e'le piaccia a sé tirarla ornai.
, vi-n-34 (10-9): ma per ched i'ti sent'alquanto grosso, /
incomenza, / audivi per sentenza / ched ha bon mezzo fatto, / ma guardi
comuno d'esto marrimento, / no ched eo sento - di ciò guardatóre).
p. angiolieri, xvii-792-13: poi ched io amo -voi di bono amare,
'l suo m'avea abbandonato, / ched i'pensava d'imbolarle il fiore. beicari
l'amore; / amore mi pinge sì ched io non paro. -letter.
di san francesco, disse in predica / ched ogni altro giudicio avea divieto, /
u tiranno non procura solamente el male ched e'può a quelli del suo reame o
terra, ma elli empedisce el bene ched ellino dovrebbero avere. leggenda aurea volgar
/ per poco servir d'onna / ched all'assai divene. = denom
, indugiossi di leggerlo insino a tanto ched elli fosse più esercitato ne'libri santi.
un nuvol vada / sovr'essa sì ched ella incontro penda. 8.
pseudoiacoponici, 32: al- l'omo ched è miseru no li fare 'ncrescenza, /
quando sarà per me sereno, / ched e'v'incresca de le mie gravezze?
e la doglia e la pena, / ched eo despero in quella volontate.
volgar., 843: dicevano ched elli s'infignea per iscampare per alcuno
34: meli'è lu pede 'rifondere ched enfóndere a tuctu; / ca chi cade
a vita / e la mea mente ched era infralita, / pien'è de
, e tuttor si provede, / ched i'non dica ciò per ingannano.
: disavviene ai re ed ai prenzi ched ellino sieno ingiuriatori e facitori di male
e torta, /... / ched e'non prenda sì gran smarrimento.
appresso fé come troppo ingordo, / ched una imposta fé molto aggravata. boccaccio,
sua vertute e la valenza, / ched ella fa maravigliar lo sole. /.
e sì fiede vergogna / sì gran colpo ched ella tutta ingrogna, / e poco
da l'ovo, / d'uscir 'nanzi ched el su'tempo sia. dante,
ispiacente: / che ch'i'vi dico ched i'son tenente / pur d'esto
e'sospir talvolta / la feggion sì ched io ne caggio in terra. salvini,
lignaggio, / se non che 'nsetatura / ched è lui fatta 'l fa ed el
e'di speranza mi dovea nodrire / insin ched e'mi desse giuggiamento. leggenda di
instanza che gli desse / marecinda, ched egli tanto amava / per osservargli al
ti fo sostener tuttor ardendo, / ched e'non prenda sì gran smarrimento.
; / e quelli fosse impero / ched i. llei s'intendesse, / salvo
pucciandone, 347: lo fermo intendimento ched lo agio / porta enfra vene sì celatamente
meritarselo. angiolieri, 58-9: awegna ched e'm'è bene 'nvestito, /
ispiacente: / che ch'i'vi dico ched i'son temente / pur d'esto
s'amar voli, ama cotale, / ched è più bella troppo ed è tua
il meo celato / pur e leal ched eo vi porto amore; / unde langore
. / mi mise in disianza / ched eo per amistanza -rinovasse / l'amoroso
ben è sembrante, oi me lasso, ched ella / fu fatta sol per meo
si fosse per dolor sì disperato, / ched elli stesso si fosse 'mpiccato, /
tutti a tre senza contesa o piato / ched e'si levin le spade dallato.
de lianza, /... / ched él te piaccia camparme, ch'io péro
che non fa la pantera, / ched usa in una parte / che levantisce sole
volgar., ii-2-8: e filosofi dicono ched e'sono sette scienze, le quali
70-1: vostro lignaggio / so ben ched è d'assai nobil altezza. rustico
/ se non che 'nsetatura / ched è lui fatta 'l fa ed el notrica
che piaccia lo meo servimento / a quella ched in
mi'lamentare - è di ragione, / ched 10 dimoro, amore, al tu'
, / e domandai lu'stesso / ched elli apertamente / mi dica il convenente
farà dire, / da poi ch'avèn ched ha loco e stagione, / s'
maggio la pena d'amore, / ched io non averei mai creduto. dante,
betto da pisa, 339: io ched ò veduto / lo mondo e conosciuto
, 1305: maggiormente è da tenere ched e'non fosse uno de'settantadue, avvegnadio
mi dole e dammi disperanza, / ched eo servendo a voi di bon coraggio,
innaverato e malamente, e la fedita ched io abo sì è mortale e sanza neuno
il popolo a la vera credenza, ched elli erra malamente in gesù, pensando
imprecazione. anonimo, i-526: ched io l'amava di sì buona menti /
. fiore, 161-11: ond'è ched i figliuo', ched ella avea / di
: ond'è ched i figliuo', ched ella avea / di lui, gli mise
distrutto sia da dio / lo primo punto ched 10 'nnamorai / di quella che dilettase
/ nova manera de pena angossiosa, / ched eo no ve so'servo in vostra
m'à dato e diede, / poscia ched 10 provai, dolente, quanta /
lui per tutto roma, e dicesi ched è eretico marcio. pierantonio dello stricca
comuno d'esto marriménto, / no ched eo sento - di ciò guardatore).
, v-5: tant'è lo gran martiro ched io porto / ch'ogn'altra cosa
od ò martiro / membrando l'ora ched io vegna a voi. g. cavalcanti
angiolieri, 33-13: ma sì vorrei ched ella mel credesse: / ché tante
un meco ardisce e fammi coraggio / ched io d'amor richieda la mi'amanza;
amor si gloria nel beato regno / ched ella onora e tene. =
latini volgar., i-83: lo signore ched è savio, elli ri- chiere lo
detto d'amore, 166: addio, ched i'mi torno, / e fine
detto d'amore, 165: addio, ched i'mi torno, / e fine
dolore e crudel pena e dura, / ched eo soffersi en coralmente amare, /
natura. anonimo, i-526: ched io l'amava di sì buona menti /
, 131-1: la dolorosa mente, ched eo porto, / consuma lo calor che
: donna, per deo pensate / ched e'però vi fe'maravigliosa, / soprapiacente
pucciandone, 349: noi vedem ched om che s'ataupina / già no
, xxi- 65: non so ched io mi faccia, / né chente ramo
mezzo lo cor me lanciò un dardo / ched oltre 'n parte 10 taglia e divide
animo tuo di pensier'sì spietati / ched ognun par che sia crudel veleno.
carte: / fa che m'adori, ched i'son tu'deo. f. scarlatti
importanza. angiolieri, 23-10: po'ched i'trovo 'n sul niente / di
maggio la pena d'amore, / ched io non averei mai creduto. marco
viso è già tant'amorosa, / ched è gioiosa gioì mirare in elio. dante
sia ormai ben tua speranza, / ched eo me son pensata- mente aderta /
chiaro davanzati, xxi-65: non so ched io mi faccia, / né chente
suo avenimento / e lo bel portamento / ched à co misuranza, / ched amar
/ ched à co misuranza, / ched amar mi con vene, / tenmi in
per simil modo infino a pisa, / ched una casa non vi campò intera.
degiate patire / li gran traicutamenti, ched usati / avete lungo tempo aconsentire,
guittone, 131-3: la dolorosa mente, ched eo porto, / consuma lo color
: / per fermo ben sapete / ched un occhio vedi re / non porri a
(98-10): tu crede forse / ched io temesse el tuo motteggiar fello?
(25-7): e 'ntendi quel ched io ti dico breve: / ch'i'
callo, / in quell'aire, ched è sottile e fina. -far
sì bella e netta / de l'aguglin ched e'cambiò l'altr'ieri. francesco
venivan sì forti per quell'atto, / ched e'con la sua fede sì fermissima
. fiore, 6-8: chi mi tien ched i'noi prendo? romanzo di tristano
, per ciò ch'è al mondo, ched egli non sia prò cavaliere e prodomo
chi è sturbatore / a nullo amante ched amar si cosa. fra giordano,
di speranza mi dovea nodrire / insin ched e'mi desse giuggiamento. petrarca,
un nuvol vada / sovr'essa sì ched ella incontro penda. idem, pur (
v-6: tant'è lo gran martiro ched io porto / eh'ogn'altra cosa tegno
, i-471: per fermo ben sapete / ched un occhio vedire / non porria per
/ e dissi: 'chi mi tine ched i'noi prendo? '. prati,
/ e dissi: « chi mi tien ched i'noi rendo? ». grafi
però che voi 'l volete, / poi ched i'voi non aggio, / esendo
sacchetti, 14: non spero orna'ched e'sian tanti / pensier che 'l
amore è in meve tanto combenuto, / ched à fatto uno spero ond'ello vae
non vo'più star tardando, / ched io non saccia in che guisa mi provo
piagliai / mi mise in disianza / ched eo per amistanza -rinovasse / l'amoroso
'l suo m'avea abbandonato, / ched i'pensava d'imbolarle il fiore.
od io consumi ad ora! / ched io non veggia la mortai partita!
: fol ne stia en statu, ched a lui è nula feltro! / en
le più alte e belle, / ched e'potè trovar nel suo ovile. tanaglia
ovo, / d'uscir 'nnanzi ched el su'tempo sia. francesco da barberino
d'amor non fece pà sembiante / ched e'fosse annoiato nell'udire.
aldobrandino, xxxv-n-438: la prima fiata ched io le 'ntrai in casa,
ome, sirocchia [lucca]! / ched io li [i tuoi figli]
che non fa la pantera, / ched usa in una parte / che levantisce sole
di medicina, 36: socrate nogli comandoe ched e'facesse fare uno dificio alto con
rugieri d'amici, 62: quella ched è flore / di tutte l'altre
dolce che conforta / l'anima mia ched è quasi che morta, / tanto
pseudoiacoponici, 112: quella è bona amicizia ched ogni tempo dura: / povertà non
detto d'amore, 163: addio, ched i'mi torno, / e fine
; / ché m'à donato a quella ched è flore / di tutte l'altre
che ne séte partito veramente: / per ched un folle siete: tropp'è piano
, / lo spirito che porto, / ched eo fora già morto, / tant'
persona cui questo libro appella sponitore, cioè ched ispone e fae intendere, per lo
priego che mi diate il passo, / ched i'potesse abbatter il castello / di
n'ebbe giuda, / faccia pur sì ched egli abbia una druda / la qual
e disse: mettiamo uno pegno ched io lo farò cadere in peccato. valerio
: fol ne stia en statu, ched a lui è nula feltro! / en
: nullo core no lo penseria / ched io pensando fosse sì penato. anonimo,
nuvol vada / so- vr'essa sì ched ella incontro penda. leonardo, 3-306:
di cose d'arte, ii-411: ched io vorei con voi guandagnare del penelo e
di dante, xxxv-11-776: l'attender ched i'faccio con paura / mi tène in
97: nullo core no lo penseria / ched 10 pensando fosse sì penato. chiaro
e 'l suo m'avea abbandonato, / ched i'pensava d'imbolarle il fiore.
sia ormai ben tua speranza, / ched eo me son pensatamente aderta, /
/... / e piace lei ched i'le sia servente: / ond'
. chiaro davanzati, 41-9: penso ched in pensier segnore n'era / di
pare, mille anni la dia / ched io ritorni a voi, madonna mia;
penserò e in dottanza / di ciò ched i'credea aver per certano.
ca vivere in penare istando muto / solo ched agia tal cominzamento / che, di
'l face,] già per lei ched io vaglio, / e non mi dona
assumere la consonante eufonica nella forma perciò ched), cong. ant. e
né sì lodar d'amore, / perciò ched io no l'aggio. dante,
, / cà emprima offend'a deo, ched è su'creatore; / la simiglianza
raro nel vincere se acquista / quanto ched in la perda se contrista. fazio
di darmi lo filliuolo vostro: vedete ched io l'ho perduto e non so
ballata non è altro che queste parole ched io parlo. savonarola, 5-i-18: parla
leale amante / ne sono dispregiato / ched io non sono amato. svevo, 5-24
. monte, 1-vi-115: maravilgliomi pur ched io non casco, / a le
m'è gran piacenza, / pensando ched i'v'aggia in mi'balìa. cino
tanto gli è 'n piacere, / ma'ched e'saggiamente si contegna ». passavanti
non so se piacimento / le fia ched i'la serva: / almen può dir
/ potre'innanzi, che lei accordare / ched ella sì volesse umiliare / ch'
[dante], i-31-9: ver è ched ella sì 'l fece piantare / là
la saracinia, / vi posso dir ched io l'aggio in balia, / se
fedìo col suo proprio coltello di colui ched elli non avea dove s'andasse.
a darci tosto gioia, / prima ched ei n'uccida crudelmente. -con
pigliai / mi mise in disianza / ched eo per amistanza -rinovasse / l'amoroso
aldobrandino, xxxv-ii-438: la prima fiata ched io le 'ntrai in casa, / trovai
e fate, se volete, / ched e'consenta senza più pispiglia / al diletto
è maggio la pena d'amore, / ched io non averei mai creduto. bartolomeo
.. fue le piue pressimana cittade ched elli trovarono quello giorno. ottimo,
vaghi! / e', voglio creder ben ched è piuritropia! = voce
cino, iii-174-5: più per quel ched i'non trovo ploro / che per la
/ de lo ritroso amico, / ched a la comincianza / mostra grande abondanza
ca vivere in penare istando muto / solo ched agia tal cominzamento / che, di
d'ardimento in uccidere un porco salvatico ched assalire un suo nemico. storia di stefano
il mette in alto grado / di ciò ched e'disia. cavalca, vii-81:
xxxv-ii-453: madonna, il fino amor ched eo vo porto / mi dona sì
ne saria a buon porto, / ched i'ne saria gaudente / e tutto lo
se non prendi buon porto / per quel ched i't'ò porto, / ed
veggio certamente / che tu non vuo'ched i'servir ti possa, / da può'
l'allogava, faceva patto col lavoratore ched egli non dovesse entrare ne la sua
, / ad ognuna rendea / ciò ched ella sapea / che 'l suo stato
e sì fiede vergogna / sì gran colpo ched ella tutta ingrogna, / e poco
a darci tosto moia, / prima ched ei n'uccida crudelmente. bibbia volgar.
no. mmi valse nessuna pregherà / ched i'verso ricchezza far potesse, /
torini, 357: quel tanto lume ched e'mi premette, / pel
/ per livra né per soldo / ched i'giama'gli doni. -esigere.
chiaro davanzati, xxi-64: non so ched io mi faccia, / né chente ramo
* g. cavalcanti, i-273: ched e'non prenda sì gran smarrimento / che
, il meo celato / pur e leal ched eo vi porto amore. monte,
piagente, / non v'ascondete sì ched io nonn-aggia / agli ochi vostri figura
e questa fue la piue pressimana ciddate ched elli trovarono quello giorno. guido delle
/ al mastro che gli starà pressimano / ched e'^ l'insegni. gherardi,
, / sì come quella cosa / ched è sì preziosa / e sì alta e
sopra tutte l'altre preciosa, / ched ella guardi di pena 'ngosciosa / e
non mi fate sì fera prigione / ched io mi trovi a mano a man
... lo re si. lraveabrivellegiata ched ella si potesse maritare a la sua
sì tra noi col tuo girar prevedi / ched e'ci vive e nasce ogni semente
guardarla fiso, / più non vorrìa ched istarle davanti. -essere dedotto.
che pender prima i'sì lascierei / ched i'uscisse fuor di mi'proposo.
si trova in lor tanto fallire / ched a lor non istate prossimana? giov.
, non vo'più star tardando, / ched io non saccia in che guisa mi
il lasciai con sì debile potenza / ched e'non crede mai veder fiorenza.
.., i... i ched il veder di tre susine prugnole / non
da l'ovo / d'uscir 'nnanzi ched el su'tempo sia. discorso sulla passione
, bella, a quello punto / ched io ti presi ad amare a coragio.
/ quanti ne sa voler, pur ched ei cheda. bondie dietaiuti,
n'ebbe giuda, / faccia pur sì ched egli abbia una druda / la qual
una festa / quand'ella l'alza, ched ella me guata. -pronunciato,
vada amore 'nanti / ne l'om ched ama e 'n cui mette sua 'ntenza.
testi sangimienanesi, 64: cointo vi sia ched elle have fate curare le tovallie e
: / per fermo ben sapete / ched un occhio vedire / non poma per certanza
dimostrare / lo suo nobile affare, / ched ha per conoscenza / e ragione e
., 1-28: dal trentesimo quinto die ched elli [i pulcini] son
chiaro davanzati, xxi-64: non so ched io mi faccia, / né chente
d'un suo ramo si dice / ched ha nome calice. g. villani,
451: la riuscita di questa signoria seguì ched elli vendicò messere piero e molti raspanti
/ lo meo reddire a star sì ched io miri / la bella gioia da cui
. / salutami toscana, / quella ched è sovrana, / in cui regna tutta
vi dico in buona mia verità, ched io sì vi posso rendere isotta vostra suora
come voi la mi donaste, imperciò ched io unqua co lei non feci altro
ognuna [creatura] rendea / ciò ched ella sapea / che 'l suo stato
convien ch'ella si renda, / e ched ella ti renda / del servir guiderdone
i'ebbi tanta pena e male, / ched e'verrebbe ancor tal temporale / ched
ched e'verrebbe ancor tal temporale / ched i'avre'ispesso fredo e caldo. sacchetti
alfani, xxxv-ii-613: se quella donna ched i'tegno a mente / atasse il
del padre suo avrà rica parola / ched ella venga a te subitamente.
vo'pregar co-la mia mente pura / ched e'ti piaccia ricever in grato / in
suo cavallo, e molto gli priega ched e'si vadano a riposarsi al suo castello
, / ad ognuna rendea / ciò ched ella sapea / che 'l suo stato
eo reconforti onni bon servidore, / ched è disconfortato ed ha tormento. dante,
disse del govemamento della città, noi provaremo ched elli disse male in tre cose.
a sua comanda, / ma non ched egli al fior sua mano ispanda, /
quando un nuvol vada / sovr'essa sì ched ella incontro penda. idem, purg
né sì lodar d'amore, / perciò ched io no l'aggio, / e
meo cor non è con mico, / ched eo tutto lo v'o dato /
degno loco /... / ched è chiamato coro. / ma 'l capo
chiaro davanzati, xxi-66: non so ched io mi faccia, / né chente ramo
pigliai / mi mise in disianza / ched eo per amistanza -rinovasse / l'amoroso
è sopra tutte l'altre preciosa, / ched ella guardi di pena 'ngosciosa /
. mmi fa ora sentire, / ched è tanto verace / che bene aventuroso
ho 'mpe- gnato le risa, / ched io non so vedere come possa / prendere
entro la mente, / e trovo ched ell'e la donna mia.
somma ho 'mpegnato le risa, / ched io non so vedere come possa / prendere
sanguigno, 82: poiché in gramatica conovi ched eri buono, migliore in leggie risperai
s'ài nulla scosa; / tu vide ched onn'omo t'accuosa. leggenda aurea
risposta c'ho da. llei: / ched ella no. mmi voi né ma
voi né ma né bene, / e ched i'vad'a. ffar li fatti
/ chiù d'uno a ritenire, / ched altrui ingannare è gran fal- lenza,
sotto da lor sì forte avviluppato, / ched e'nonn-è nessun sì gran prelato /
fusse tornato meno a peso. et ciò ched ellino ne sentenziaranno, o vero sentenziarà
. scarlatti, lxxxvtii-ii-515: non posso far ched io non mi lamenti / del gladio
prinze,... / secondo ched i'veggio mi'vantaggio; /..
di sodomia e d'altro usare, / ched ogni nostra legge rompe e schianta.
/... / vi posso dir ched io l'aggio in balia, /
certo non credo sia mai più roina / ched è amore, cui à ben distretto
/ e lo mio cor non crede / ched io già mai di tal loco mi
sì si pensò d'avervi guemimento, / ched e'non era suo intendimento / di
i-285: sì fu'i'sì saggio / ched i'ne feci saggio, / s'
i'ebbi tanta pena e male, / ched e'verrebbe ancor tal temporale / ched
ched e'verrebbe ancor tal temporale / ched i'avrei spesso fredo e caldo. /
paresse; / e quelli fosse impero / ched i. llei s'intendesse, /
, 1-86-7: or credi, folle, ched io vada a dire / sì gran
me n'à fatta sì savietta / ched i'non dotterei nessun lettore / che di
alia fine mi dia pace, / ched e'molto mi dispiace / ch'io non
cose!, / però che quelle cose ched e'vede / mantengon le sue voglie
. chiaro davanzati, xxvi-56: veggendo ched io sono / di star ne l'
dimostrare / lo suo nobile affare, / ched ha per conoscense non sensazioni. e
. cino, iii-28-7: guardate ben ched ogni carta volgo: / sedite il vero
: quel normando incontanente scocca / ciò ched e'sa, ed in piazza ed a
cavalieri trapassano quella sera, lo meglio ched e'possono, con frutte ed erbe salvati-
chi è sturbatore / a nullo amante ched amar si cosa. febus-el-forte, 4-38:
vostra fazzon piagente, / non v'ascondetesì ched io nonn aggia / agli ochi vostra figura
in testa gli diè tal iscorta / ched ella 'l mise giù in terra boccone.
a la fine i'pur tanto scotea / ched i'pur lo facea oltre passare.
e ricco, / ch'aspetto ched e'muoi'a mano a mano; /
'l segol do'se', / e dice ched esser ella [la bellezza]
sopra degno suggetto, / in guisa ched è 'l sol segno di foco.
quando un altro vien, gli facciasegno / ched ella sia crudelmente crucciata, / e dica
lignaggio, / se nonché 'nsetatura, / ched e lui fatta, 'l fa ed
piagente, / non v'ascondete sì ched io nonn. aggia / a gli ochi
pucciandone, 347: lo fermo intendimento ched eo agio / porto 'nfra vene sì celatamente
d'amor non fece pa sembiante / ched e'fosse anoiato dell'udire.
no. l credete, dico / ched ho ogni grande cosa / veggendo l'amorosa
i-145-12: per ch'i'te dico ben ched e'mi sembra: / « se
mia conoscenza mi riprende / e dice ched è troppo alta ami- state: /
allora almachio... comandolle o ched ella sacrificasse a l'idola, od ella
son da me tanto 'nse- gnato / ched il possa saver per veritate, / ond'
il bon sentor quasi perduto, / ched è 'n soffrire ispento e consumato,
fiore [dante], i-63-7: fa'ched ella sia là vincitore: / della tua
quando sarà per me sereno, / ched e'v'incresca de le mie gravezze?
piaccia lo meo servimento: / a quella ched in sua balìa mi tene. chiaro
/ lido non potte ritenere enea / ched e'non si volesse pur fuggire,
parte la divina legge / pongar, però ched io 'n essa nom parlo: /
sfidi o batti, e'griderà, / ched egli è di natura dimastino. libri criminali
fugge denanzi a lo suo viso, / ched ogni gentil cor vedendo sazia. boccaccio
/ chiù d'uno a ritenire, / ched altrui ingannare è gran fallenza, /
: mi dole e dammi disperanza / ched eo, servendo a voi di bon coraggio
: / la prima offende deo, ched è suo creature; / la simiglian-
la paga; / e gente trovo ched a fin già smaga, / credendo de
diversitade. g. cavalcanti, 1-xxxvi-9: ched e'non prenda sì gran smarrimento /
vaso scoppierebbe prima che ricevere alcuna cosa ched ei per esser pieno non può, se
, / né soffrèzza di male, / ched io porti a tutt'ore. boccaccio
co. la mia mente pura / ched e'ti piaccia ricever in grato / in
bene e si'solécido eprovvedutto in ciò ched ài a fare. felice da massa
somiglianza: / per fermo ben sapete / ched un occhio vedire / non porrìa per
somma ho 'mpegnato le risa, / ched io non so vedere come possa / prendere
ch'è sommo dicitore altero / e ched è spero -d'ogni tenebroso, /
donna, per deo ensate / ched e'però vi fe'maravigliosa, / sovrapiacente
sol per verità ch'e'sostenea, / ched e'fu del reame isbandeggiato. maestro
grande, io ti sconcerò di socto e ched io t'impiccheròe per la gola.
quando sarà per me sereno, / ched e'v'incresca de le mie gravezze?
v-402-6: io ispendo tutto ciò avere ched i'ò per dio ai poveri. g
spera, / che folleggiando àn zò ched àn voluto, / non per saver,
meo core veder quella stagione, / ched i'vo'poss'esser meritato, / sono
è in meve tanto combenuto, / ched à fatto uno spero ond'ello vae,
quei ch'è sommo dicitore altero / e ched è spero -d'ogni tenebroso, /
fiore [dante], i-155-8: ched i'sia di danar ben procacciante? /
animo tuo di pensieri sì spietati / ched ognun par che sia crudel veleno.
fiore [dante], i-5-7: insin ched i'avrò spirito o lena, /
/ e lo mio cor non crede / ched io già mai di tal loco mi
cui questo libro appella sponitore, cioè ched ispone e fae intendere, per lo
rendendo, / ch'aviso gli era ched egli afogava. cavalca, 18-177:
nel meo core veder quella stagione / ched i'da vo'poss'esser meritato, /
non vo'più star tardando, / ched io non saccia in che guisa mi provo
loco: / non pò fugir, però ched è legato; / sì se consuma
nom sarà giamai al mio vivente / ched io da voi mi stolla in veritate.
, / e domandai lui stesso / ched elli apertamente / mi dica 'l convenente /
per una selva crudele e villana, / ched ogni fiera v'è selvaggia e strana
i-216-8: ch'e'nonn. à guar ched e'fu quasi morto / 'n una
chi è sturbatore / a nullo amante ched amar si cosa. m. villani,
sì guarda ben la sua intenzione, / ched e'non abbia fintamente scritto; /
vi-328 (29-13): ma i'vorrei ched ella mel credesquando era sano, il
lanciò [amore] un dardo / ched oltre 'n parte lo taglia e divide.
, 202: la vista dell'uomo, ched è sì tagliente, non puote tutte
dolente, s'i'son arrivata / ched i'sì amo, e sì non son
nel meo core veder quella stagione, / ched i'da vo'pos'esser meritato,
quei ch'è sommo dicitore altero / e ched è spero -d'ogni tenebroso, /
, 186: sì voglio che voi sappiate ched ella tutta notte sì lo tenea in
alfani, xxxv-ii-613: se quella donna ched i'tegno a mente / stasse il
i'son fermo 'n quest'uppinione, / ched ella [becchina] sia un terren
una festa / quand'ella l'alza, ched ella me guata. poliziano, 1-639
venuto là ebbero paura e'giuderi ched elli non lo togliesse loro di mano,
testi sangimignanesi, 64: cointo vi sia ched elle ave fate curare le tovallie,
degiate patire / li gran tracuitamenti, ched usati / avete lungo tempo aconsentire,
savete, amico, indivinare / ciò ched io penso dentro dal mio core, /
ch'io tragga del mio cor ciò ched io canto. / ond'io son presto
bene incomenza / audii per sentenza / ched ha ben mezzo fatto, / ma guardi
presta, / sì comanda a ciascun ched e's'arrenda / o che la morte
diffinir tenzone, / ragion provando ciò ched io dirone. laude cortonesi, 1-iii-318:
ardimento in uccidere un porco salvatico, ched assalire un suo nemico. boccaccio,
entro la mente, / e trovo ched ell'è la donna mia. alfieri,
degiate patire / li gran traientamenti, ched usati / avete lungo tempo aconsentire,
. fiore [dante], i-ioo-n: ched i'so mia fazzon sì ben cambiare
so mia fazzon sì ben cambiare / ched i'non fui unquanche conosciuto / in luogo
. vacanti si intendano in tutto ciò ched è contro quelli tintori. 2
debiano e vacati si intendano in tucto ciò ched è contro quelli tintori.
mi sicurai, / sì che ciò ched io vaglio da voi tegno, / e
animo tuo di pensieri sì spiegati / ched ognun par che sia crudel veleno.
pucciandone, lxiii-187: lo fermo intendimento, ched eo aggio, / porto 'nfra vene
/ volete udire un bel vendicamento / ched e'ne fa, sì è prò ed
. fazio, i-24-101: dico ched e'potean passati avere / cinquecento anni
, 112: quella è bona amicizia ched ogni tempo dura; / povertà non
mi dia gragia e ventura, e ched io posa dire vero a te spegialmente,
sì d'amor lo vero, / ched ogni sua virtù veder mi pare / sì
, 1-86-8: or credi, folle, ched io vada a dire / sì gran
amor non ti far conoscente, / ched è gran villananza formen- tire. iacopone
. cino, xxxv-ii-639: guardate ben ched ogni carta volgo: / se dite
caterina, lxxxviii-ii-630: 1'son colei ched atai baiamone / ed i molt'altri