scientificidel tempo, certe « novelle letterarie » che si pubblicavano a firenze, i rendiconti
fica? -ant. che conosce per via speculativa (l'intelletto,
sesto de l''etica', dove dice che in essa è una vertù che si
dice che in essa è una vertù che si chiama scientifica e una che si chiama
vertù che si chiama scientifica e una che si chiama ragionativa o vero consigliativa.
assai pericolose e molto differenti da quelle che dona il nostro divino maestro, alle
allegoria di questa fabula, perché dimostra che l'eccesso de la lascivia carnale non solamente
de l'ordinario. 2. che segue o che si ispira ai modelli sistematici
. 2. che segue o che si ispira ai modelli sistematici propri della
ai modelli sistematici propri della scienza; che si avvale dei metodi operativi rigorosi e
naturalista sarebbe in questo caso népiù né meno che lo scientifico e metodico erede degli antichi
avvento di una società scientifica e tecnologica che distruggerà le arti. -che procede da
: v. scopone. 7. che è volto allo studio e alla ricerca o
è volto allo studio e alla ricerca o che ne è il risultato (l'attività
la produzione di opere, di scritti che ne deriva); che porta contributi
, di scritti che ne deriva); che porta contributi originali e significativi al progresso
scientifica, la quale altro non è che il lungo soliloquio del prigioniero che pensacolla penna
non è che il lungo soliloquio del prigioniero che pensacolla penna alla mano e che giunge alla
del prigioniero che pensacolla penna alla mano e che giunge alla posterità coll'unico suo pensiero
apprezzava più lo spirito e l'intento che il valore scientifico e la forma delle opere
studiosi. bocalosi, ii-35: quelle che si dicono vocazioni di natura e spinte
fatto altro, ne'passati sistemi sociali, che riempire la provincia scientifica d'uomini inutili
4-64: missiroli... non comprende che la 'rifor zione'delle comunità
da guida esclusiva nelle grandi scelte politiche che riguardano la spesa complessiva dei fondi per
dopo la morte del padre lodoli, che qualche dotto e sciennulla o quasi della
sciennulla o quasi della germania classica, che a ragione si tifico uomo stendesse una
un viaggio alla collina di herous, che è riconosciuta per essere una delle più
difficili strade nelle vicinanze della metropoli e che da lungo tempo è stata ritenuta dagli
carrozza. 10. ant. che possiede dottrina, erudizione, cultura in
hanno i poeti appropriate e fatte familiari che alcun'altra maniera di scientifici. bib
assai scienze bene sperto, che era di persona piccolo e spa
e di naturale ingegno dotato. però che, essendo ingegnoso senza scienza overo scientifico
del libro dell''e- tica'afferma che l'esperto è anteposto al scientifico.
, 10-122: altre volte già ho pensato che si potesse per il parlar politicamente intender
dimostra competenza in una determinata attività; che ha precisa conoscenza intorno a un determinato
croce, ii-4: né vi è cosa che renda il medico più certo e scientifico
oliva, i-2-484: egli, tosto che vide formata èva, stimòbene all'unico precetto
ecc. scientificòide, agg. che cerca di riprodurre i caratteri esteriori della
, v-6-445: di tra quei popoli medesimi che più consentono all'invasione del germanesimo,
reazionaria. 2. agg. che si riferisce o che è proprio dello
2. agg. che si riferisce o che è proprio dello scientismo. ma'
scientifiche del tempo e del razionalismo scientifista, che ebbe le sue prime manifestazioni proprio nel
. croce, iii-22-143: il germanesimo, che si stabiliva scientifistica, rinnegatrice della propria
divine. 5-126: la critica trascendentalista, che pur aveva in john ca sono
il così etto sindacalismo anarchico, che nello scientismo anticlericale fa il suo pascolo
è certo il vero capostipite dei romanzi che stasera passo in rassegna, anche se la
miracolo. 2. agg. che si riferisce o che si ispira allo scientismo
2. agg. che si riferisce o che si ispira allo scientismo. gramsci,
. idem, 10-386: praticamente so che molti cristiani scientisti più tepidi, messi
al medico; ma si hannocasi di gente che morì per non sottoporsi ad un facile
(plur. m. -ri). che si riferisce o è proprio dello scientismo
. scientologìa, sf. setta religiosa che si ispira a una visione scientista della
religioso è spiegato del resto dal fatto che gli americani, eccettuate pochefamiglie quasi tutte anglosassoni
... cfr. la scientologia, che èappunto la 'sofia'degli sciamani delle terre da
go. scientology è stato il mezzo che mi ha permesso di comunicare liberamente con
conoscenze rigorosamente controllate e sistematicamente ordinate che consente di giungere a verità obiettive intorno
resistente; la conoscenza, il sapere che ne procedono o, anche, ogni
, anche, ogni singola disciplina intellettuale che del sapere è parte (e tale
unitaria del sapere propria del medioevo, che la desunse dall'antichità classica, secondo
diversità fra conoscenza scientifica e conoscenza filosofica che incominciò a porsi con la nascita di
quella aristotelica e fondata sull'esperienza, che si affermò fra il xvi e il xvii
pensatori quali francesco bacone e galileo, e che costituì l'argomento del successivo dibattito epistemologico
termine anche in relazione con le discipline che si occupano dell'uomo e della società
o con un compì, di specificazione che indica l'ambito disciplinare o l'oggetto
e dell'invantagio d'onore, / che 'n alto a tutte l'ore / mira
l'ore / mira per telletto, dimostrando che nella cogitazione non entrano dimostrare / lo
idem, rettor., 44-12: conviene che questa una za, riduce la loro applicazione
pascoli, ii-650: la esto bono che senpre omo seco porta e che non perdere
esto bono che senpre omo seco porta e che non perdere scienza perfeziona la ragione pratica a
psico-fisiologica gli avevano destato allora una ciò che la scienza è ultima perfezione de la nostra
4-73 o tu oggetto e nasce dal presupposto che l'oggetto ci sia innanch'onori sciènzia
gramsci, 1-54: onranza, / che dal modo de li altri li diparte?
, inf., raccogliere le principali definizioni che sono state date 6-106: ritorna a
6-106: ritorna a tua scienza, / che vuol, quanto la cosa è della scienza
, la ragione truova; l'aspecto do che la scienza stabilisce tra i fenomeni, in
a'figliuoli, a'servi in altro idioma che solo in quanto non arbitrario) dei princìpi
sciènzia. leonardo, 2-421: quelli che s'innamoran di mente nell'aver riportato la
pratica sanza sciènzia son come 'l nocchieri, che entra i'molteplicità disorganica della raccolta di fatti
un ornavilio sanza timone o bussola, che mai ha certezza dove ganismo unitario ove sono
, ma si va aggiungendo alla giornata secondo che in / discende a celebrar
cattaneo, cxx-442: la vien che di suo presenzia / vuol onorarti acciò che
che di suo presenzia / vuol onorarti acciò che sie più prospettiva è una scienza
sie più prospettiva è una scienza che considera le linee visuali e bella. c
cioè dritto, reflesso sovrano / scende splendor che le riveste intorno; / arti e
sorte di -scienza pura o astratta: quella che si limita cose stare in uno et
secondo la propietà fettamente alcuna proposizione, dico che l'intelletto umadella naturale sciènzia, cerchiamo
, geometria, ecc., non sono che scienze scienza volesse eccellente divenire, il
modoquesta [la metafisica] è la scienza che ripartisce i propri onde praticare ed ottenere questa
aritmetica, a cui un'altra ne aggiungono che dicon alb. croce, ii-2-9:
poscia e del mar crebbe lo sdegno / che l'infelice legno / or si difende
intra gli amici di messer giovanni, che erano la maggior parte degli uomini grandi
degli uomini grandi, e intra coloro che desideravano fare novità in firenze. guicciardini
natura e operano il contrario di quello che prima hanno avuto in animo. caporali
, mercé d'un'ambiziosa / donna, che italia ebbe a tornare in pianto.
oltraggio grave e consapevole (e le parole che compagni, 1-21: i signori,
maometto] fu cardinale... e che quando elli andò di là [inafrica]
volé aconsentire, se non gli lasciavano che potessi fare guerra a'genovesi et alsignore gismondo
giambullari, 74: con ciò sia che gli amici e i favoriti del morto guido
e i favoriti del morto guido temendo che il re berengario non vendicasse troppo aspramente
, vii-77: come avviene a quelli, che, avendo male di stomaco, impongono
le scamonee, gli ellebori e le mercorelle che [i medici] ne fanno tracannare
mille sdegni di stomaco, a l'ora che non pensamo né avemo pur volontà di
da sdegno di stomaco, talmente infastidito che non poteva né prendere né ritener cibo
cibo. a. cattaneo, ii-165: che amarezza di palato, che sdegno di
, ii-165: che amarezza di palato, che sdegno di stomaco io provo!
ferruzzi adunchi, senza mai provenirne altro che tormentare quell'infelice e recarle a maggiore
stupor muove le genti / quel veder che i più prudenti / questi giorni han
et accese di tanto sdegno il pontefice che subito ordinò a filomarino di non moversi
iii-235: era un tempo che la malvagità umana e le libro delle segrete
a sdegno. repulsa con occulta sdegnosaggine, che manifestano poi -ardere di sdegno-,
di teme, arsedi sdegno, / però che vide estinta quella spene. f. f
, 1-544: ardeva di sdegno più che di fuoco, mirando sublimarsi quelle colonne
come ella è, da molto più che la poesia, ebbe [guido cavalcanti]
ha un mondo / sì bello e grande che ho quest'altro a sdegno.
e distende / la sua piena sì che pare / nuovo mar che corra al mare
sua piena sì che pare / nuovo mar che corra al mare. -avere, prendere
d'intorno il mare inonda, / ronor che segue il merto e vi circonda /
a sdegno di soffrire anche il sentirmi dire che nella croazia il re sin adesso non
qualmente la maestà vostra non sa quello che sia suo. casti, iii-139:
. e la professione di boia tanto onorata che gli stessi zar non avevano a sdegno
: mai non mi disserra / da che contrasta con i propri princìpi morali o non
l'or del mondo io non vorrei / che vostra altezza avesse preso sdegno / perché
. sdegnùccio, sdegnuzzo. a fare che da cleopatra marco antonio l'animo in tutto
e potesse ogni sdegnùccio e controversia spegnere che tra lui e cesare potesse per l'inanzi
nievo, 1-287: per quantol'andasse vantandosi che quegli sdegnuzzi erano fiori di gelosia,
atteggiamento altero e offeso; in modo che esprime indignazione, ira o disprezzo; sprezzantemente
deriva. carducci, iii-3- dicendo che volea che vivesse. berni, 4-78 (
carducci, iii-3- dicendo che volea che vivesse. berni, 4-78 (i-115)
., salito in piedi, disse sdegnosamente che i politici avevano vinta la loro opinione
opinione, i quali avevano sempre conteso che sotto il velame della religione stava nascosto
]: egli rispondeva sdegnosissimamente ogni volta che gli parlavano. g. gozzi,
della meretrice delle corti, ma colui che fé giubbetto a sé delle sue case
sdegnosettamènte. rovani, 3-i-120: ciò che è chiaro e limpido è il 'prologoe la
ne compiacque, confermandosi nella sua opinione che la impazienza e la sdegnosità del cavaliere
di carattere, e quel minimo di sdegnosità che l'accompagna sovente. 2
questo [il termometro] uno strumento che per la dilicatezza e sdegnosità sua, dirò
peri. sdegnosissimo). che prova sdegno per tutto ciò sdegnosa
aspira. patrizi, 3-75: dubiterei che anche questa lettera andasse smarrita, se
risponde ai propri gusti; che disapprova fortemente ciò che appare ingiusto,
propri gusti; che disapprova fortemente ciò che appare ingiusto, vile o immorale.
, 8-44: alma sdegnosa / benedetta colei che 'n te s'incinse! boccaccio
fatta virgilio, se non in dimostrazione che nobilissima cosa e virtuosa sia l'essere
dolci inganni / l'alma mia consumata non che lassa, / fuge sdegnosa il puerile
di tal connubio geme, / più sdegnosa che mai, più che mai rea,
/ più sdegnosa che mai, più che mai rea, / e pensa far che
che mai rea, / e pensa far che si converta tutto / il costor matrimonio
quando altri si sdegna per giusta cagione che glien'è data, dispiacendogli il peccato
, / minacciava i più cari / che con pietosa forza / pur così l'invidiassero
tutto ideale, sdegnoso di un pensiero che lo contamini e spinto al puritamsmo più
le corna e col petto, infin che l'uno / di vergognia, di duol
questa via / e dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante
il vii signore. 2. che esprime indignazione o risentita e sprezzante protesta
o risentita e sprezzante protesta contro ciò che è meschino, moralmente condannabile, contrario
o contro il destino avverso (o che da tale stato d'animo nasce).
canto. fogazzaro, 5-45: non fece che immaginareun probabile interrogatorio imminente, e masticare risposte
: una volta gli offersi certi soldarelli che m'avea dati la mamma: lui si
scaletta fissando e carezzando la pietra liscia che faceva ringhiera, con un sorriso tra
sdegnoso a lisa, disse: « vedete che cosa m'incontra di fare a vostro
en- triam; ma fa'ben poi che tu ti regga / incontro all'ira;
sacchetti, 66-8: coppo, come che savio fosse, essendo sdegnoso e in parte
bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa, / che fu sì altiera al mondo e sì orgoglio
foscolo, iv-514: il carattere sdegnoso che a poco a poco assume il giovine
ei se ne avvegga, dalla irritazione che gli dava una passione dolcissima e occulta
sdengosa. giusto de'conti, i-85: che pensi, cuordi tigre, a che pur
: che pensi, cuordi tigre, a che pur guardi / sdegnosa al cielo e poi
lido del tranquillo mare vedesi l'aurora che abbraccia il giovinetto cefalo, il quale sdegnoso
e tremante, fu un cotal colpo che mi lacerò le viscere. sdemoniare,
; redimere. cangiare, secondo che loro tornava, la quantità delle sil
davano al eoni / l'uomo che in altri vuole sé destarsi.
verso quello andamento e quella armonia che meglio rendesse le immagini delle cose e
demonio (v.). che, avendo prestissimo l'uso della bellissima lingua
sotle più proprie e spressive di ciò che scrivea. tratto alle potenze del
male; redento. 4. che ha natura selvatica o anche feroce; diffionofri
: o musica di limpidi pianeti, / che nel cile da ammaestrare o da domare
/ articoli i tuoi cosmici segreti. che in un contesto figur.).
e non sono isdegnosi. malvagità che li circonda. dolce, 1-208
bello augello, ed è sdegnosissimo in guisa che spesso per sdemonizzare l'evento.
un corridore umano, / e 'l cavalier che l'ammae monizzare, denom
al terren tòsco, un mirto, / che suo f. molinari, 4-189: tutta
con metatesi. -per simil. che aderisce con difficoltà a una sdentare, tr
recidano, ed è una pelle così sdegnosa che il batv.]: 'sdentare'
così dire, d'un senso così squisito che la fiammella d'una candela, che
che la fiammella d'una candela, che gli asoli punto d'attorno, sarà
molinara, intesa tale requesta, ancora che non multo gli fusse rencrescevole, puro,
/ e pon l'audaci man, mentre che parla, / or per lo seno
queste perle, e però ti priego che tu le porti al duca, e lodale
graf 5-911: benedetta la natura, / che sì gustose le fece! / ah
toscani dicono più volentieri sdegnosetta, sdegnosuccia che sdegnosella. -spreg. sdegnosàccìo.
comuni del parco nazionale di abruzzo, che chiesero la sdemanializzazióne. legge 5 gennaio
o catene dentate o di altra macchina che abbia denti. è ottima questa voce
arpino, 12-17: « tutto il patrimonio che ho, » rispose subito l'uomo
. zool. gruppo di mammiferi, che attualmente viene considerato un superordi- ne,
giugno 1982], 24: l'armadillo che vive negli stati uniti...
= sostant. plur. di sdentato, che traduce il lat. scient. edentata
cuvier. sdentato, agg. che ha perso alcuni o tutti i denti,
6-450: se fie sdentata, fa'ragione che pia- cevolemente rida. s. bernardino
, 1-73: vi so ben dire che, s'io fosse oggi stata maritata come
battistino, / quelle orecchie, / che tu sai, / morto in tomba
sdentata rabbiosa, / seridi pari un diavol che digrigna. aretino, 20-125: un vecchio
popparmi. martello, 6-i-448: lascia che la sdentata di mordere s'ingegni,
approva e il cavalier condanna, / che a sposar, suo malgrado, la
bavosa e fetida. guarini, 108: che vuoi tu ch'ami in te?
, producendo con affettazione quei suoni, che a ragioneproscrive monsignor della casa. tarchetti,
baci di bim ba, che sanno di nulla. c. e.
. pea, 14-25: lascia che si dien l'ultimo bacio quelle duebocche con
quante gambe ha 'l grue? / che sempre una ne tien nella farsata, /
capelli con uno di quei pettinini sdentati che aveva raccolto. -per simil.
-per simil. costituito da elementi architettonici che, a causa di un cattivo stato di
, si vedevano salire infatti, nell'alba che cominciava a schiarire, globi di fumo
(dicévole), agg. ant. che non si addisdilacciare, tr. (
. tarchetti, 6-ii-517: io credo che potevate benissimo averlo [l'orologio]
silvestro, 337: item morì ogie, che fu sab- bato, un'altra figliuola
de mastro cola albanese... adeo che fu l'ultimo e remase sderetata la
alquanto / al tuo minor fa tanto / che fra la gente lo 'nviti ai vantaggi
: verecondo rifiuto di onori e lodi che altri ti fa o ti dà.
mano, poi insaponava tanto fino a che il viso del conte non sembrava di panna
tubo di latta pieno d'acqua bollente che si mette nel coppo dell'olio per
). ce, sconveniente; che contrasta con la correttezza, con la
non è orrevole / con quella gammurruccia che sdicevole / sarebbe a una fante.
... fuggono dalle dicerie di quei che o stringono lor adosso i panni con
. ant. in modo riprovevole, che contrasta con la decenza e la moralità.
foltissimi, con disegno di sdigiunarsi intanto che i loro cavalli pascevano in quei prati.
: non si dubiti: ho più pensiero che si sdigiunin loro che io.
più pensiero che si sdigiunin loro che io. calzabigi, 109: ne ^
ha un istintivo timore... che nell'individuo ben vestito si smascheri a un
. fagiuoli, ix-79: né credo che un sonetto a masticare, / quand'
stagione in cui io non abbia di che sdigiunare i miei figliuoli. giuliani,
5digiunare), agg. disus. che ha fatto la prima colazione, che ha
che ha fatto la prima colazione, che ha preso cibo. - per estens
6-362: orsù, qui 'l vedo, che un par d'ore almeno, /
par d'ore almeno, / prima che voi stirativi e svegliativi / e sdigiunati e
dal d. e. i. (che l'attesta in fagiuoli).
pedante, veggendo l'animo suo, disse che si sforzerebbe; e ponzato alquanto,
san rocco com'egli è dipinto, / che permostrar la peste si sdilaccia. =
sdilacciare), agg. ant. che ha gli abiti slacciati o scomposti, senza
la s'è imbarbugliata d'un fraschetta che a pena credo che, quando gli
imbarbugliata d'un fraschetta che a pena credo che, quando gli è sdilacciato, si
chi 'l lume acceso in man, chi che faccende, / chi scalzo, chi
[secolo], non si videro che clori ed eurille, che tirsi e fileni
non si videro che clori ed eurille, che tirsi e fileni, che gregge e
ed eurille, che tirsi e fileni, che gregge e pastori, che svenevoli e
fileni, che gregge e pastori, che svenevoli e sdilinquati amoreggia- menti.
: aveva dovuto essere una di quelle che hanno paura dell'ombra propria, che
che hanno paura dell'ombra propria, che si rimescolano ad ogni rumore improvviso,
si rimescolano ad ogni rumore improvviso, che sdilinquono al vedere un sorcio!
quelle eleganze volgari non piacciono più oramai che ai commessi di viaggio forse e ai
tenerezze, certi sdilinquimenti, certe sentimentalità che avevano il potere di irritare gemma oltre
. strozzi, 1-174: altro non ho che sie mio ch'una pena, /
adesso quel marzapane, comesdilinquisce dietro quella civettuola che lo mena per il naso. butti
tanto tempo di sdilinquirsi per la bellezza che ora si crede sincero. bacchetti,
svenevoli esteti a sdilinquirsi sulle figure bellissime che vi si vedevano in trasparenza stupenda.
). carducci, ii-9-158: sa che aleardi, visto da presso e parlandoci,
testa? è proprio bello: peccato che scrivendo si sdilinquisca in un secentismo di tenerume
venir meno. parini, 333: oimè che versi, oimè che dolci prose,
, 333: oimè che versi, oimè che dolci prose, / oimè che roba
oimè che dolci prose, / oimè che roba, corpo di mia vita! /
ecco l'analisi succinta di quello scritto che fece sdilinquire di gioia re nasone. nievo
dalli due, s'era ridotto a tale che ad ogni mosca che ronzasse intorno alla
ridotto a tale che ad ogni mosca che ronzasse intorno alla pisana sdilinquiva di paura
mia, / cuor zuccheroso, occhi che sdilinquire / mi fate »: parvi
sdilinquire / mi fate »: parvi che leggier io sappia? nievo, 442:
e di sdilinquire scioccamente per una vanerella che pur di maritarsi avrebbe sposato un satiro
sbarazzate prestamentequesta camera di quella donna, e che la vada a sdilinquire o a morire
altissima, « chi s'immaginerebbe mai che così come sono sdilinquisco per la fame
. pasta, 2-81: so bene che ella [la cassia] è rilassativa e
[la cassia] è rilassativa e che cotale sua proprietà non si corregge abbastanza con
corregge abbastanza con quel poco di tamarindi che vi si mischia. oltreché fa sdilinquire
nelle foglie degli arbori e marcita, il che avviene in dodici dì, allor fracidata
una pila di pietra si pesta che in visco si sdilinquisca. c
prete pero: / gli è desso che 'nsegnava / sì ben sdimenti
: truffaldino... diceva di sé che col manierato, affettato,
fruparini, 826: invece di maestri che insegnassero la lingua goni, sdilinquiva
la prole (un animale). che dilenquire. soderini, iv-21:
, sdilinquitissi-timi dalle madri e mantenghinsi con quelle che non son maménte). letter.
. e vanno volentieri, credendosi che sieno le loro istesse madri, le
. (ant. sdelinquitó). che ha comportamenti improntati a un sentimentalismo lezioso
perdere alla prima qualunque sdilinquita di quelle che oggi le chiamano esistenzialiste!
imminente covata maggiolina. 2. che esprime svenevolezza, smanceria, lezio- saggine
: mi sento ridicolo come un esploratore che pretendesse di attraversare un'immensa e fragorosa
da viaggio di monsieur pré- vost, che gli dava un insulso scoramento come le romanzesdilinquite
come le romanzesdilinquite. 3. che ha un gusto stucchevole, untuoso (un
gola e il palato, di modo che si sta sempre mai per cacciar mora
tutte l'altre dolcezze, mi risolvei affatto che così fosse. perciocché le zuccherose e
un cotale smalto appiastricciato per bocca, che non si stende più che per lo palato
bocca, che non si stende più che per lo palato. panciatichi, xxvii-6-104
sdimenticano più presto la morte del padre che la derdita del patrimonio. grazzini, 9-49
tornò mai a firenze se non vecchio, che la cosa s'era sdimenticata. baretti
già in questi garbugli sdimenticarmi di quello che iersera promisi a coriolano. grazzini,
ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che 'so- lum'è mio, e che
che 'so- lum'è mio, e che io nacqui per lui;...
fu di tanta letizia firenze ripieno, che niuno v'era al quale non paresse,
i-55: sopraffatti dal dolore, senza braccia che siaprono per consolarli, senza una parola di
: il poeta attende tanto al diletto che si sdimentica l'utile. -in
, x-311: parea assai simile al vero che i medesimi spagnuoli per qualsivoglia obligazione contratta
tolomei, 3-107: certo buono sarà che io de la vostra libertà mi ricordi
perché questo si faccia una volta, bisogna che noi ci sdimentichiamo d'una massima che
che noi ci sdimentichiamo d'una massima che io odo spesso in bocca a'savi medesimi
medesimi: 'che non si può fare ciò che non si è mai fatto'. r
longhi, 2-20: la stessa ruggine cotidiana che ci ha fatto perdere il senso primordiale
. tolomei, 12: quelle cose che, ricordate, ci porgerebbonoutile et onore,
alcun poco dallecure dell'impero ode una canzone che parla di affezioni sdimenticate.
sdimenticate. -per estens. che ha perso ogni notorietà e prestigio;
2. figur. che ha perso fondamento e credibilità. l
porpora regia attaccata ai palchi'; immagine che può destare quel- paltra de'ragnateli pendenti
giove dolse! ma non sdisse / quel che 'mpromise. contrasto giustinianeo, 26
sese, / quelo, amor, che ti piazese, / volentiera vorìa fa'.
/ sdetto avria l'accusa strana: / che a lui sol s'era la vita
tanti prostramenti e sì fatte faticose cerimonie che è cosa da sderenare ogni robusto galant'
'basso', come egli dice, bisognerà che si sdireni, se si vuol chinare
pasolini, 1-24: vedendo agnolo, che si sderenava per niente, due ragazzini,
aveva fatta in pizzo! è roba che tornavo su e lo sderenavo facile.
, 1: nessuno avrebbe mai pensato che un personaggio sderenato come il savoia avrebbe
latti, 5-70: il pover sergesto, che a fatica / s'era dalduro scoglio disbrigato
[d'alberti]: fa'un po'che i conti vadan pe'suoi piedi.
). ant. e letter. che dimentica, che trascura fatti, circostanze,
. e letter. che dimentica, che trascura fatti, circostanze, persone.
io n'ebbi disputa con esso teco volendotu che questi cotali non ingrati si dovessero chiamare,
al dardo. -per estens. che abbandona un atteggiamento precedentemente tenuto.
mamiani, 1-344: non sembra egli che la fortuna quasi rappattumata coi buoni,
silvestro, 109: in tal modo piovecte che lanieve se sdemonze, e pagla fece una
sm. tintinnio prodotto da oggetti metallici che si urtano. baldini, 4-77
baldini, 4-77: una cosa che lascia assai perplessi è il rumore dei
- non solo psicologico, ma storico - che si deve sdipanare come un gomitolo per
non mi accorgo neppure più di quello che faccio. calvino, i-35: la
per sdipanare alcune considerazioni su quell'arte che s'è buscata (brutta cosa quando
d'incontrare nellecampagne toscane... improvvisatori che veramente 'si rispondono per le rime'e
veramente 'si rispondono per le rime'e che sdipanano a centinaia ottave ai bel suono
14-68: guardando meglio ci si rende conto che l'addensarsi e diradarsi dei volatili si
. banti, 10-325: a misura che, docilissimo, il dettato si sdipanava
a pupazzo... un arnese che non serve: uno sdipanato succhiello.
). ant. scolorire, cancellare ciò che è dipinto. v borghini
ma d'ogni cosa tua stravolgitore / ciò che ha a fare o non far t'
vero, bisogna ben crederloper forza: quel che è non si può sdipignere e l'oro
le carte non si sdipingono, bisognerà che realmente segua così secondo che di sopra
, bisognerà che realmente segua così secondo che di sopra s'è ragionato. a
. bertini, 1-80: leggete le parole che ne vengono. avvertiscasi eccole tonde tonde
: caro poeta, qual tu sia, che testi / di rime quella tale infilzatura
, / t'ingolfasti in un mar che fa paura. = comp.
b. corsini, 3-83: vedrem che più ci accade, / se noi sa-
sdisonorato, agg. region. che ha una condotta riprovevole; che è
. che ha una condotta riprovevole; che è caduto dalla considerazione, dalla stima
tornasi di lampedusa, 239: tutti dicevano che era un buon figliuolo, invece è
più considerato partecipe della natura divina; che ha perso ogni carattere di sacralità.
ii-202: ora dunque, in quel modo che i bugiardi cartaginesi... pronunziarono
. pronunziarono già quella gran panzana, che il senato di roma appariva loro un concilio
pavia: né ti ha da fare ostacolo che gli dèi sieno 'sdivinizzati'ch'è un
sieno 'sdivinizzati'ch'è un pezzo e che l'uditorio tuo sia composto di gente
l'uditorio tuo sia composto di gente che veste alla buona 'frac'e pastrani.
, viii-244: vi sono dogane interne che ammettono allo sdoganamento merci che sono dirette
dogane interne che ammettono allo sdoganamento merci che sono dirette dalle frontiere ad un dato
], 18: il destino ha voluto che, proprio mentre il msi sembrava
comici e di marmi e di gessi che hanno valicato gli oceani e che devono essere
gessi che hanno valicato gli oceani e che devono essere sdoganati. p. chiara
finale della sceneggiatura, e le generiche che protestano perché ieri, nella scena della
sensate, / ma più ardite d'assai che sdoganate. sdoganazióne, sf
, di sdogare), agg. che ha le doghe sconnesse o rotte (
, 2-172: 'botte sdogata': quella che ha guaste alcune doghe, e sono da
sestessenza dimoia / il patema originario / che mai nessuna sdogliò. = comp.
con certi sorrisi, con certi attucci che non mi assicuravano punto, credendo forse
punto, credendo forse... che da ultimo poi gli avrei tutto concesso
bresciani, 6-i-133: egli suol dirsi comunemente che i medicamenti sdolciati indeboliscono lo stomaco.
, 'e ira', intramettono una lettera che rompa e tramezzi questo fastidioso concorso divocali e
potessero scrivere con quella dignità e robustezza che ella vuole e sa usare.
verga, 2-351: non voglio che vi sdolciniate con quella sguaiata della golano
1068: a due bocciatissimi studenti genovesi, che si sdol- cinavano in sonetti zoppicanti per
sdolcinato { sdolcignató), agg. che ha sapore stucchevolmente dolce. soderini
delle corti ci suol essere quella differenza che ci è tra il dolce delle frutta e
.. per fargli vedere a undi presso che e'si inganna a partito, ho pensato
cervellaccio. 2. figur. che si comporta o si atteggia in modo
povero merlotto. / mon'onesta, che già vide impaniato / l'uccel- laccio
usa adesso / da'sposi sdolcinati, che d'umana / leggerezza dàn nome ad ogni
con un bacio vuol bendarmi / per celar che sotto ha l'armi. pellico,
malvone e sdolcinato. palazzeschi, 5-174: che avrebbe
de amicis, xiii-222: t'avranno detto che sono uno sdolcinato stucchevole, che stempero
detto che sono uno sdolcinato stucchevole, che stempero le parole e snervo la lingua
arditezza dell'americano. 3. che rivela un sentimentalismo svenevole o una benignità
sentimentalismo svenevole o una benignità ipocrita; che appare affettato, lezioso (un sentimento
la giustizia deimoderati; questa la barbara filantropia che proscrive sdolcinata la pena di morte.
si mette in bocca alla persona medesima che fa l'atto buono. nievo,
, 617: la mia, oltre che finzione, sarebbe anche sdolcinatura e sma-
duol forse il corpo? -ho paura che le dolga piuttosto la testa. -ci
assol. borgese, 1-407: sperava che il bagno lo sdolorisse e gli
di responso di sibilla, sono delle felicità che sdolo- riscono e che non si perdono
sono delle felicità che sdolo- riscono e che non si perdono perché radicano, tracciano
: gli pestò il mostaccio sì fattamente che gli s'era gonfiato come uno staio
.). sdomiciliato, agg. che è privo di cittadinanza, apolide.
tutte queste cause dànno origine aquella sciagurata stirpe che si chiama in germania degli heimatlos cioè
v.]: 'sdondolare': lo stesso che dondolare. 2. per estens
sdondolare), agg. tose. che trascorre il tempo in ozio o in trastulli
cioè con un fare svogliato e fiacco che dice oziosaggine e noncuranza.
se il busto accennasse dolcemente a svitarsi, che si propaga subito più risentito alle anche
svogliataggine: 'mi ha preso uno sdondolo che non mi leverei più da questa poltrona'
somma intelligenza, / atando me la possa che s'indonna / in ciascun cuor gentil
indonna / in ciascun cuor gentil, che da virtute / per accidente alcun mai
d'ogni pietà chiave, / avante che sdonnei, / che le saprà contar
chiave, / avante che sdonnei, / che le saprà contar mia ragion bona.
. sdonnino, agg. ant. che ha un colore grigio ceruleo (il
, cioè a color delle onde, che sono cerulee. = etimo incerto
. aretino, vi-540: egli, che per chiamarsi filoso si scusa del non
la moglie, spende tutto il tempo che richiede il contratto del matrimonio in isbe-
di circa quaranta dame giovani, di quelle che si allevano donzelle in palazzo ed il
sdonzellate. sdoppiàbile, agg. che è diviso in modo da essere ribaltabile
il nostro pensiero si ferma in ciò che due doni sono per il giudicar rettamente
primaverile, destando sensazioni, speranze, che parevano morte per sempre. butti,
. provava quelsenso di ridicolo verso se stesso che risulta dallo sdoppiamento della propria personalità.
propria personalità. -duplicazione del personaggio che si pone come il punto di vista
in rimbaud la meravigliosa forza della fantasia che... lo ruzzolò di passione in
la favola degli sdoppiamenti e dimezzamenti, che sempre lo aveva suggestionato in letteratura,
5. cinem. trucco, che si ottiene con una doppia impressione sulla
nella zona costiera e subappenninica italiana, che consiste nella formazione di un nuovo centro
chiusura asincrona delle valvole del cuore, che può essere imputato a cause patologiche (
di un composto chimico negli elementi primitivi che lo compongono. tommaseo [s.
pres. di sdoppiare1), agg. che registra due tempi diversi (un
. dividere, separare in due ciò che è unito o costituisce un tut- t'
1-1-266: pare alcuna volta allo 'ncontro, che f) ronunziare. ma difficile m'
, e il potere finanziatore: dissociazione che sdoppia il fatto bruto: da una
incontrare il fratello dmitrij incontra un angelo che lo fa salire sul 'carro'e lo
sostant. nefattore, messaggero; o che una parte sia sdoppiata, mol
, 2-177: era un gusto nuovo, che non aveva mai provato: amaro e
superbia di sdoppiarsi, dinon partecipare a ciò che faceva, e anzi, di biasimare ciò
, e anzi, di biasimare ciò che faceva. moravia, 24-228: dall'amante
mia figura così viva e parlante, che la guardavo con stupore quasi mi fossi sdoppiato
orizzontale si accompagna un personaggio verticale, che è lo stesso ma il suo 'doppio',
. ant. ridurre a unità ciò che è doppio. l. brancaccio
. brancaccio, 67: dirà forse alcuno che si dovranno raddoppiare i carri in più
sé congiunto / nella sdoppiata foglia / far che tutto trapassi, e resti solo /
sono alcune linee dalle quali posso congetturare che sianoanche sdoppiate, ma la distanza essendo minore
calvino, 10-86: capita alle volte che un solo dialogantesostenga nello stesso tempo due o
dalla sua immagine reale. -anche: che ha o che presenta due aspetti, due
reale. -anche: che ha o che presenta due aspetti, due valenze.
, vive la sua parte migliore, che è quella dello spirito. pasolini, 9-301
., egli sostanzialmente istituisce una genova che, per essere quella reale, realmente
sdoppiata -nello spettro di genova -non è che firpo non sia contemporaneo: egli è
tempo. 4. psicol. che ha uno sdoppiamento di personalità. 5
uno sdoppiamento di personalità. 5. che rivela una personalità profondamente contraddittoria; che
che rivela una personalità profondamente contraddittoria; che vive un forte dissidio o contrasto interiore
con la intermittente ma limpida coscienza morale che pronunzia la riprovazione di quell'operare.
e non sintesi, con forze cozzanti che prendono aspetto di forze poderose, laddove
, 2-141: l'altro modo anco con che si sdorano i lavori è che.
con che si sdorano i lavori è che... li coprirete di zolfo pesto
si sdora l'argento et ogni altro metallo che fusse conpannella o con malgama dorato.
fulvo della barba simile al rame dorato che si sdora. govoni, 69: un
pass, di sdorare), agg. che ha perso la doratura.
capriole e per li cervi delli campi, che voi non sdormentiate né risvegliate la diletta
maestà e minac- cevol di quel tiranno che sol con lo spaventoso nome si facea
mattina, sdormentato, udì prego che l'occhio di colui si sdorma, /
l'occhio di colui si sdorma, / che, sol levando, seco si conforma
ributtarla, l'una volta più importuna che l'altra, il savio giovane determinò
determinò di sdossarsela per quell'unico modo che gli restava. 3. figur.
gran ventura si recava di potersi sdossare uncarico che gli era di più peso che onore.
sdossare uncarico che gli era di più peso che onore. -levare da qualcuno un'infamia
riputazione del boccaccio la mala voce, che a torto gli era stata addossata da alcuni
l. bellini, 6-232: so che il vendicar colpo sì rio / ben
. salvini, 39-vi-19: ben è vero che quel principe che, sdossandosi del peso
: ben è vero che quel principe che, sdossandosi del peso del governo, ad
,... non corrisponderebbe alla figura che iddio vuol ch'egli faccia e che
che iddio vuol ch'egli faccia e che i popoli da lui richieggono.
, 6-ii-230: né sollievo è a davitte che da gerusalemme / la sdotata micolle lo
betlemme, / dove poco non fia che fra i meschin pastori / si pasca ei
pres. di sdottorare2), agg. che è incline a sdottorare (una
incline a sdottorare (una persona); che fornisce no, non dispregiarò mica
. m. adriani, 3-2-476: sdormentati che so mentata. 1945
uno di quegli sdottoranti volumoni sapreste soltanto che l'aneddoto è 'un sdormentire,
fatterello curioso raccontato per divertire'. che sdormento, sdorménti). tose. destare
i. nelli, iii-357: non mancava che que 2. intr.
]: 'sdormentire': di parte del corpo che della, 9-318: avevano cercato invano di
di sdottorarlo, cans'era intorpidita e che riprende i suoi liberi moti. cellandolo dall'
una gioberti, n-iii-337: mi affido almeno che tu farai loro persona); aprirsi
. euromio per proprio nome? questoè altro che sdottorarsi. menzini, 6-18: se io
tutto quell'ingombro ficcatovisi a forza, che nelle scuole si chiama dottrina.
licenza me n'entrarò in casa, che mi è forza farvi un mio servezio,
protestanti guardava dallalontana, perché a lui pareva che sdottorassero troppo. nievo, 3-64:
, agg. scherz. ant. che ha perso le lettere che recava incise
. ant. che ha perso le lettere che recava incise (una moneta).
. di sdottoreggiare), agg. che si esprime in modo sussiegoso e saccente.
3-214: non ci è cosa più ridicola che l'udirlo sdottoreggiare con quel parlar contadinesco
.. sarcastica e stonata, « sapevo che sei la madre dellacompassione, ma vuoi anche
, ma vuoi anche insegnarmi a me, che ti metti a sdottoreggiare? ».
. moravia, vii-266: quel giovanotto che pareva un uomo maturo, quell'ignorante che
che pareva un uomo maturo, quell'ignorante che non cessava mai di sdottoreggiare, un
degli asini e dalle buaggini dei dotti, che sono le due piaghe del tempo presente
sostant. bacchetti, 2-xxii-319: quel che dà veramente noia in questa rivista è
imbriani, 4-343: gli uomini, che salivano repentinamente al potere o riempivano le
riprova di una teoria morale, piuttosto che per una totale rappresenta =
redi, 16-i-31: 1 satiri, che avean bevuto a isonne, / si sdraiaron
in carrozza e mi ci sdraiai confuella felicità che conviene ad un duca gottoso. manzoni,
... di sdraiarsi su quel letto che la provvidenza gli aveva preparato, vi
steccati, / con frequente anelar fia che tu veda, / poiché sdraiar le membra
hai / tanta voglia: la morte che ti sdrai / per sempre senza movimento,
somma del potere ha un gran pensiero che lo preoccupa, quello del risorgimento della
gran dolore. gentile, 3-269: bisogna che passi attraverso alfogo astratto, che è il
: bisogna che passi attraverso alfogo astratto, che è il momento dell'oggetto: e accade
momento dell'oggetto: e accade talora che qualche belacqua vi si sdraia su neghittoso,
spirito. papini, v-556: non siamo che rappezzie bastardume, foglie instabili e passanti,
carnefici di noi medesimi, aborti malvenuti che si sdraiano nel male. -precipitare
. d'annunzio, v-1-1025: occorre che tutta la nazione perpetui la nostra lotta
e non fo la sdraiatina, come certi che s'addormentano sulla panca. zannoni,
sulla panca. zannoni, 5-37: par che [i muli] nascano apposta per
, 9-1-107: piacesse pure a dio che fossi da tanto di metter insieme tantaroba quanta
rileggeremo queste memorie sdraiati su l'erta che guarda la solitudine d'arquà. manzoni
, vide, accanto alla porta, che quasi v'inciampava, sdraiate in terra,
v'inciampava, sdraiate in terra, più che sedute, due donne, una attempata
cameretta sudicia, sdraiato su quel lettuccio che sembrava un canile. d'annunzio,
a quel romor erasi scosso ilporco, / che fin allor avea dormito o in piè,
, le messi). 3. che si estende ampiamente in un luogo (un
luogo (un centro abitato); che si allunga per ampio tratto (una
di persona istruita. 4. che si abbandona all'inerzia, all'apatia.
apatia. giusti, i-404: quelli che fanno assai più dispetto sono imille e mille
a questa parte vivoin una sdraiata melensaggine, che se mi durasse sarei aggiustato per il
sdraiata. 5. edil. che, presentando il paramento interno alquanto inclinato
fa... se la gran rabbia che avete mostrata co'beccafichi...
sintomo? ilsentirvi sfiaccolati, senz'altra voglia che di mettervi a sdraio. giusti,
, sf. invar.): sedia che permette di potersi sdraiare, in quanto
comodamente. bonghi, 1-82: credo che questi difetti nascano... dal
e. sanguineti, 2-63: è gente che prende il sole, intorno a una
, facendo sdraio e passeggiate fino a che tutto è finito in italia.
c'era pure lorenzo... « che fai? » gli fece questo, «
d'o 'o sdraio! » « e che me ne frega! » fece tommaso
alzando appena una spalla: non sapeva che era questo sdraio, e non gliene
. di sdrammatizzare), agg. che tende a ridimensionare la gravità di un
l'interlocutore o di damali l'impressione che tutto vada bene. fenoglio, 5-i-647
la cera, sorridente e distesa, che in una beneaugurante giornata di sole i due
esattamente quello di 'trattenere i giovani (che eventualmente non fossero di sinistra) sull'orlo
sdrammatizzato. sdrammatizzazióne, sf. giudizio che tende ad attenuare la gravità di un
se mostra fello e sdravio, / che sempremai li soi destrusse e pugna.
ambrogio contarmi, cii-iii-606: mangiato che si ebbe, si misero a far
): la donna sene rideva, dicendo che tutti quelli che si pensavano aver veduto
donna sene rideva, dicendo che tutti quelli che si pensavano aver veduto e sentito questi
sdrenito, agg. tose. che ha un aspetto deperito, smunto.
cosce più grosse di vo'e di te che siete due margoffe. idem, 10-349
verde e tenera come una mimosa, che attende da anni d'essere giustiziato.
sito. sdrogato, agg. che non fa più uso di sostanze stupefacenti
il padre putativo degli oltre 600 'sdrogati'che lì vivono e lavorano. = comp
pesantemente. moniglia, 1-iii-17: che sì ch'io lo sdruco; / i'
, lo fece a caterina così caro che, passata alle seconde nozze, il volle
sdruccevole. 2. ant. che induce al vizio, alla colpa, al
viva / e vera via, sì che poi tocca e fere / l'invidia gli
l'invidia gli altri e ognun par che si crucci / e al colorar poi sdrucci
: marinetta... pretendeva e supplicava che inun modo o in un altro la calassero
grande meraviglia di mascabado, persuaso sul serio che sifosse nascosta pel gusto d'una sdrucciaròla in
, imprendibile. -per estens.: che non può essere compreso o apprezzato.
. /... han fatto sì che non convien che sprucci / l'ignoranza,
.. han fatto sì che non convien che sprucci / l'ignoranza, ch'il
galoppa / l'invenzion co'1 suoi grilli che son sdrucci / agli altri che non
grilli che son sdrucci / agli altri che non san de l'arte il fondo.
uno imperatorsino a bologna, / al tempo che la misera bertuccia / mi disse:
: élla non dubita di segreti veleni che le possino apprestare i genitori...
, 2-39: non è oggi dì alcuno che canti che intonimeglio le note né più giusto
: non è oggi dì alcuno che canti che intonimeglio le note né più giusto, senza
, senza niuno sforzo e senza puntamenti che si sentono nella maggior parte de'cantanti.
e con tanta egualità cadente o salente che e'pare che non vi si senta
egualità cadente o salente che e'pare che non vi si senta intervallo veruno.
parlare senza scandalo e senza sdrucciolamento, che forse ancofè più difficile che il tacere
sdrucciolamento, che forse ancofè più difficile che il tacere. landolfi, 8-101: la
sdrusciolante, superi, sdrucciolantìssimo). che fa sdrucciolare facilmente (un sentiero,
, un ponte); lubrico, che non consente di avanzare speditamente. -anche
; come la morte è incerta; che premio è a'giusti, che tormenti
incerta; che premio è a'giusti, che tormenti sono apparecchiati agli ingiusti e peccatori
diripate, strette e sdrucciolenti in maniera che né sostenere si po- teano dal tramazzare
labile e ruinoso, nientedimeno fa'fedelmente quello che t'è commesso. fioretti, 2-26
, e mai terminano il moto insin che discendano al fondo della valle. b
e sdrucciolante si renderebbe facile e sicuro solo che voi voleste dimenticarvi per poco qual io
: le sentinelle vegliavano, non optante che per una grossissima pioggia...
sdrucciolente e guazzosa. -scherz. che consente al cibo di passare rapidamente (
allungati. go 2. che scivola e sta cadendo in un luogo scosceso
guisa di sdrucciolanti, percioché, allora che questo paese fu assaltato da bacco,
mette negli intimi del cuore sdrucciolando, che l'uomo non se ne avede. lomazzi
avede. lomazzi, 4-ii-384: un che mira un serpente sdrucciolante per terra è invidioso
ricadente sugli omeri, ma non così che alcune ciocchette a guisa di serpi sdrucciolanti
g. gozzi, i-12-95: non volli che... sdrucciolante biscia col veleno
guastasse il tempo. -scherz. che scende nello stomaco senza difficoltà (un
dolci, sdrucciolanti e saporiti, e che danno così buon bere. 3
bere. 3. figur. che tende al male o al peccato, instabile
leggenda aurea volgar., 908: colui che prima eravano e sdrucciolente in peccato divenne poscia
degni di leggerli. 5. che scorre piacevolmente alla lettura o all'ascolto
mente, / sì ch'io, che son della material gente, / con degna
elicona. aretino, vi-139: oh che versi sentenziosi, pieni, sdrucciolanti, dolci
chiavistelli / del capo mio, tanto che nel cervello / versi mi metta sdrucciolanti
]: sdrucciolantissima penna. 6. che viene meno rapidamente, poco durevole.
ragguardare rendonotestimonio della grandezza dell'animo di colui che edificò; ma i nomi di quelli
tu non puoi conoscere chi quelli più che questi abbia edificato. 7.
verso, gentile s'accostò in forma che nella pentola tutto 'l ramaiuolo sdrusciolò.
3-43: questa notte dormendo mi sognava che notava in un mare di brodo grasso o
notava in un mare di brodo grasso o che ad ogni bracciata incontrava ravioli e maccheroni
e lunghi un palmo l'uno, che sdrucciolavano giù da uno scoglio di cascio
e sdrucciolando portano al basso tutto ciò che gli sta sopra. crescenzio, 2-5-546:
manda fuori, sdrusciulando, le cose che nel porto cascano. galileo, 3-4-
un ferro gravissimo e brunito aderisce ai ferri che armano la calamita, ed ogni minima
montagna si stacca un fiocco di neve che, sdrusciolandosi, a poco a poco ingrossa
di sevo tutta la parte del vascello che sta sott'acqua, e questo si
s'hanno a farele colombaie troppo alte è che i colombi, stracchi dal volare con
chinar de la candela, la mano, che non è occupata in reggere il candelliere
impugnò tasta / questa mia destra, che ora / a sdrucciolar sol basta /
caduta del colle faceva macinare, dove che sopra alla sua raccolta acqua per gli incastri
della porta, 8-12: il sangue che sdrucciolava smaltava il terreno. marini,
9: il piacer ci strugge, / che porge il vin, che assaporato sdrucciola
strugge, / che porge il vin, che assaporato sdrucciola / per li condotti golici
gorgoglia. manfredi, 5-234: sia che alla sommità della cateratta sia congiunto un piano
declive per cui sdrucioli l'acqua, o che dalla detta sommità liberamente precipiti formando una
una cascata curvilinea, sempre è necessario che segua qualche aumento di velocità. fogazzaro
). bibbiena, 2-43: parti che i pronti detti gli sdrucciolino di bocca
: ci sdrucciolano giù per la boccatante novelle che bisogna che esse abbino pazienzia se le
sdrucciolano giù per la boccatante novelle che bisogna che esse abbino pazienzia se le mandiamo da
se le mandiamo da canto per dirti che le carte consegnano la gloria nei loro
seguaci falliti. dolce, xxv-2-239: oh che parole divine gli sdrucciolano di bocca!
, ii-118: qual è la poesia italiana che dovrà farsi leggere, scrivere e impararla
di quel ciarlone, ho un presentimento che dovrò succiarmela. mela sento sdrucciolare addosso,
anche e goffo, quello a cui paresse che di curve ce nesia troppo poche nel corpo
ce nesia troppo poche nel corpo umano e che bisogni aggiungerne altre,...
102: alfone comandò a'suoi soldati che si cavassero le scarpe e caminassero in peduli
, gli straccassero col correre, il che verrebbe loro agevolmente fatto, per aver
soglion là vicino alpolo, / s'avien che 'l verno i fiumi agghiacci e indure,
e dura e pensai ad altri ragazzi che avevo visto, prima di entrare in
trombe, / e, più spesso che d'altro, il suon di squille;
orphei tragoedia, cvi-181: ecco tirse che dal monte sdruciula. celli, liii-
tuttosi mette negli intimi del cuore sdrucciolando, che l'uomo non se ne avede.
serpi. aretino, 20-153: bisce che si sdrucciolano su per l'erba. berni
33-69 (iii-142): la fauna che ciò non aspettava, / come lo
un fianco e una dall'altro, e che tutte e tre facessero gran forza di
agnese e fermo presero per un viottolo tortuoso che girava attorno all'orto del curato,
una superficie viscida o eccessivamente levigata, che offra scarsa presa. - anche in
una pazza sdrucciola / per modo tal che percuote la cottola. egidio romano volgar
molle e gettili per la nave, acciò che i nemici sdrusciolino. sacchetti, 158
pasqualigo, 2-176: se tal ora aviene che la donna danzando sdruccioli con un piede
benedico il tristo inverno dell'anno 1785 che fece sdrucciolare e battere su la nuda
cellini, 1-96 (226): avvenne che per e'cattivi passi quelcavallo isdrucciolò. caro
un nome, la lon- ga, che non aveva ben udito, perché le fischiavano
dalle mani, e caddesfinito sulle ultime spighe che avea mietuto. tabucchi, 1-7:
di farvi sdrucciolare una parte de'quattrinelli che si trovava indosso. pratesi, 5-181
né così bravo poi per certe economie che ripagavano dieci volte quel poco che,
economie che ripagavano dieci volte quel poco che, per un trascorso di penna,
baretti, 6-268: faccia l'uomo quel che vuole, 15. completare una strofa con
non potrà mai far sì che trovi cose in questa sublunar vitaaffatto differenti una
, dicendo averci bevuto indegnamente, e che ella stillava manuscristi e manna e chedi seta
peluzzi suoi. varchi, 3-217: poi che sono sdrucciolato tanto oltra per compiacervi,
sdrucciolato tanto oltra per compiacervi, sappiate che io tengo impossibile che uno, il
compiacervi, sappiate che io tengo impossibile che uno, il quale non sia nato in
di ragionare da me temuto non meno che riverito. emiliani-giudici, 1-107: il discorso
, ella m'è schizzata di mano, che sapete convelle sdrucciolano. poliziano, 1-667
colombe, 154: in quella guisa che fanno l'anguille nello sdrucciolar di mano
naturale vizio tra le femmine, che quando elle si sdrucciolano a concedere li
mai non desiderano d'abbracciarsi con alcuno che sia migliore del marito loro oppure suo
massimo volgar., i-613: poi che per lussuria isdruccioloe, sì cadde [la
., 1-5-171: sono alcun'altri che..., sdrucciolandosi alla libidine
non si sogliono allegrare se non nelli diletti che pigliano con li corporali sentimenti. macinghi
): assai sono quelle [donne] che, per non avere persone sopra capo
spesso e'faccia sdrucciolar altrui a parole men che convenienti, io ti risponderei come merita
aggiugnere agli scritti altrui, e sia che si vuole, perché dalle cose che paiono
sia che si vuole, perché dalle cose che paiono ragionevoli e verisimili si sdrucciola a
de'platonici e poi di origene, che per carcere penale dell'anima riconobbero il
alcuni divieti indubitatamente divini... che d'altri indubitatamente ecclesiastici. rovani,
in una de quelle botte de mercanzia che se portano in le nave...
frugoni, 1-6-86: il primo verso, che di penna spicsdrucciolare sul ghiàccio. bontempelli
ed al lavor lo per il pensatore quel che un'ottima sdrucciolèlla è per il incastro
infanciullo. lanciato nella scivolata, bisogna che arrivi sino dole della lingua nostra
non si lasciò sdrucciolar dalla mo). che fa sdrucciolare facilmente, causando perpenna..
. de sanctis, ii-11-105: mentre dice che non perficie liscia, viscida o in pendenza
le giornate e rasserenandosi un po'il cielo che rono dalla penna più errori d'ortografia
mi rende impraticabili le strade, e che la scrittura toccò il suo fine piu allegramente
: non sapete voi come si dice? che il diavol èsottile, la carne sdrucciola e
ch'egli è meglio sdrucciolare co'piedi che con la lingua. lanci, 3-40
. 2. passo di danza che consiste nell'avanzare lasciando scorrere i piedi
il lodato scrittore a considerare i passi che entrano nel ballo nobile...:
. sdrucciolativo, agg. ant. che si può ingollare senza sforzo (un
volta, non fa per quelli che mangiano a miccino. = agg
, di sdrucciolare), agg. che è scivolato lungo una superficie liscia o in
, quel romanzo così ricco di avventure che è il 'fabbro del convento'.
spavento e fuga. - che si è introdotto furtivamente in un luogo.
tutta la parte di messer cecco, che è un continuato centone di versi e
ma sdrucciolate e torte in tal guisa che, dove lette nel suo originale son degne
son degne di ammirazione, nella copia che ne fa cecco son degne di riso.
. sdrucciolatura, sf. rima che presenta una parola sdrucciola. baretti
sdrucciolèlla, sf. tose. gioco infantile che consiste nello scivolare sul ghiaccio restando in
un cavallo quando vi è evidente pericolo che per la strada troppo sdrucciolevole possa cadere.
fango alto e sdrucciolevole. 2. che è in precario equilibrio e quasi sul punto
, aveva certe ale così maestrevolmente conotte che e'pareva che volesse ad ognor volare in
ale così maestrevolmente conotte che e'pareva che volesse ad ognor volare in altra parte
precipizio al piano. - che striscia agilmente (un serpente).
eleganti? - figur. che si insinua subdolamente. bartolomeo da s
molta ragione hanno certamente gl'inglesi, che destinano le loro meglio navi a questo effetto
certi carretti a modo dei traini sdrucciolevoli che si usano in quei paesi per scendere
dai nevosi gioghi. 3. che scorre piacevolmente alla lettura o all'ascolto
. petrocchi, 1-25: « non seppi che far altro, m'innamorai..
non più mai cantar dovessi / che in quattordici-sillabe misure, / nulla mi pesa
nulla mi pesa. 5. che tende a scindersi e a disaggregarsi (una
. morelli, 468: voi dovreste considerare che la vostra carità posa sopra un terreno
: come a pena giunge un bene, che tosto sene vola? così van le contentezze
carducci, iii-22-335: vuoisi anche credere che egli [aleramo], oltrevaloroso, fosse
fortuna. -che dimentica facilmente ciò che ha appreso; labile (la memoria
, una professione). -anche: che induce a un comportamento moralmente condannabile.
. ser giovanni, ii-148: giudicò che fosse bene riferire ogni cosa a un
, di lasciti e di limosine tuttociò che avea messo insieme, nella sua sdrucciolevole
39-ii-149: so benissimo quel detto, che gira attorno per lebocche di tutti, che
che gira attorno per lebocche di tutti, che persuade il silenzio, dicendo molti essersi
sdrucciolevole licenza, poiché meglio è tacere che sconsideratamente parlare. rosmini, 5-2-321:
giornalieri studi, / non sdrucciolevol china / che a meno caste voluttà trascina. castelnuovo
e parola, come si può negare che aristotele sdrucciolasse in questa confusione, o
aristotele sdrucciolasse in questa confusione, o che per lo meno mettesse il piede sulla via
, scarni e arrostiti dal sole, che, nell'acqua fin sopra il ginocchio,
. segneri, iii-3-215: il fine che fanno questi recidivi, i quali sì
al peccato, è simile appunto al fine che fanno coloro i quali frequentemente vengono meno
sf. letter. comportamento o abitudine che attrae irresistibilmente (anche nell'espressione pigliare
cominciai allora a pigliare per le eroine che vi campeggiavano il più vivo interesse.
l'impressione chiara, precisa di ciò che accadeva. come se fosse statauna cosa da
sdrùsciolo, sdrùzolo), agg. che ha l'accento sulla terzultima sillaba (una
acuto, posto più sopra una sillaba che sopra una altra, fa ch'esse parole
tanto più s'è voce sdrucciola, che l'accento abbia su la primiera sillaba
, seguiti appresso a loro: conciossiecosa che le parole sdrucciole, a profferirsi..
questi, dico, sono alcuni verbi che non è sempre necessario accorciarli. n.
269: ad imitazione degli spagnoli, che accentano tutte le voci sdrucciole, abbiamo
semplice zione di una madregna amante schernita, che avea traregola d'accentare tutte le voci
avea traregola d'accentare tutte le voci che non siano piane. bi-mutato l'affetto in
risolversi, quanto meno nel -più che sdrucciolo: bisdrucciolo. ponderar paziente, erano
bisdrucciolo. ponderar paziente, erano tutte prolusioni che prevenivasucchi, 3-5-66: più che sdrucciole
prolusioni che prevenivasucchi, 3-5-66: più che sdrucciole...: quelle [parole
lettere, cxxv-337]: avrei caro che dimandaste a messer trifone qual parebbe a
a messer trifone qual parebbe a lui che meglio riuscisse nella lingua volgare alla comedia
'l iambo sì trimetro come dimetro, che appelliamo sdrucciolo. tommaseo, 2-iii-131:
rendere l'imitazione latina perfetta, parendogli che quel metro rispondesse a capello al giambo
la traduzione metrica (in endecasillabi sdruccioli che corrispondono, per chi sappia leggerli, ai
chi sappia leggerli, ai senari) che ne feci molti anni sono per ozio.
accento, rendendo sdrucciolo il verso, che è invece piano. -sostant.
]: de l'egloghe pastorali, che si ponno fare con rime sanee in sdruscioli
goldoni, xiii-530: lo sdrucciol, che un dì grato si rese / ed or
quelle del serafino. 2. che termina con una parola accentata sulla terzultima
spirto, chieggio quale / ragion consente che la rima sdruc cioli del
, 1-293: le cinque stanze sdrucciole, che qui cominciano, dubbio non è che
che qui cominciano, dubbio non è che sono bellissime. goldoni, xii-ioii:
, i-292: sono ben lontano dal credere che tutti i miei gli attilatissimi sciolti
. aleardi, i-vii: la strada, che talora serviva di letto al torrente,
et i congri. -figur. che sfugge alla precisa definizione (una parola
è luogo più sdrucciolo e proclive / che la corte al privato. giuglaris, 36
, mettiamoci su le strade più sdrucciole che all'inferno conducono, e poi,
poi, se andiamo in giù, lamentiamoci che ci sian date le spinte.
stancò la voracità d'una cloaca, che, candida in superficie per la neve
tanti lezzosi rivoli, assorbea pur tutti che mettean il piè sdrucciolo sull'orlo lubrico delle
poi alle riforme sull'esercito, dichiaro che è questo per me un terreno molto sdrucciolo
mi avventuro a camminare, tanto più che mi trovo in vicinanza del mio amico il
si dice, a schiena d'asmo, che da'lati di qua e di là
là mandi con lo sdrucciolo ogni materia che vi fusse gittata drento nelle valli. galileo
potendosi fermare la scala, sarà forza che arrivi dal punto a al punto e.
non dirò la bellezza delle strade, / che, essendo fatte a sdrucciolo e a
scale fatte a sdrucciolo, come uelle che vi sono oggidì e qui in venezia nel
fare in fresco allo sdrucciolo d'orsanmichele che va in mercato nuovo in un biscanto
sdrucciolo': lo sdrucciolo di san lorenzo, che mette alla chiesa di questo nome.
una superficie mobile. -a sdrucciolo: che scorre di lato o dall'alto in
sportello o pezzo di macchina e simili, che non gira sui cardini né sui perni
, quando sentì spingere l'uscio a sdrucciolo che metteva in comunicazione la casa col banco
concreto: superficie, terreno scivoloso, che offre scarsa presa. per un
, isvolgendosi ladifesa de'piedi, così coloro che... lo incerto viaggio delle
... mena, di necessità è che subito caso lo spinga in caduta di
qui, e rendimi l'avanza: / che faranno allo sdrucciolo amendui. nannini [
i lapponi di grandissime comodità, massimamente che, per lo sdrucciolo grandissimo che fanno
massimamente che, per lo sdrucciolo grandissimo che fanno su per la neve, fanno presto
. verucci, 2-16: sta'fermo che adesso la voio saludar in sdruzzolo.
di un pezzo di artiglieria in modo che l'attrito diminuisca il rinculo.
carrette dei cannoni di marina con tali affusti che sdrucciolano, cioè che posano il ceppo
con tali affusti che sdrucciolano, cioè che posano il ceppo e le cosce sul pontetanto
posano il ceppo e le cosce sul pontetanto che la rinculata sia minima per l'attrito.
sdruccioli (con valore aggett.): che ha ritmo discendente (un verso)
5-221: il trocheo ha più del saltarello che non si ricerca a l'orazione:
. condizione di grave pericolo morale, che inclina al vizio, al peccato, alla
, del mondo e della carne, che dovunque si rivolge truova sdruccioli e trappole
6-v-16: è a'nostri dì lamento comune che dio abbia il secol nostro abbandonato alla
sicura e migliore di quella obbedienza automatica che toglie loro tavolta il senso e l'
spero poco o niente. la camera che verrà sarà più anarchica e bestiale di quella
sarà più anarchica e bestiale di quella che è morta. oriani, x-23-119: sentiva
è morta. oriani, x-23-119: sentiva che nessuna oppo sizione bastava a fermare il
. egli si lasciapiù alta politica. bere che non mai meglio, va giù sdrucciolone sdrucciolo
d. bartoli, 9-29-1-166: ciò che sol gli rimaneva era star- in modo
n. tornaquinci, io: come colui che va con sicuri passi, che io
colui che va con sicuri passi, che io pizzichi un poco l'orecchio al maligno
bacchelli, ii-409: dice la storia che il tumulto del campo di marte fu
, 1-217: l'uomo dotto s'avvide che beppe arpia aveva dato in uno sdrucciolo
beppe arpia aveva dato in uno sdrucciolo che avrebbe potuto riescirgli di nocumento, tanto
potuto riescirgli di nocumento, tanto più che non aveva quale già, vedo
colpi: farli scivolare sopra, senza che facciano presa. tarducci, 6:
su un terreno liscio o in pendenza, che comporta generalmente una brutta caduta; scivolone
. fogazzaro, 5-467: ti ricordi che ho fatto uno sdrucciolone prima di arrivare
, mi sentii dire, non già che i miei svarioni significavano l'urgere incomposto
incomposto d'una vocazione espressiva, ma che i miei periodi somigliavano uno che scenda
ma che i miei periodi somigliavano uno che scenda le scale bendato, a tentoni esdruccioloni
a. casotti, 1-5-56: congregate che furon tutte in sala / alcuna parola
a guardar certi birbaccioni della seconda, che si buttavan ginocchioni er terra a strofinare
r. longhi, 1-i-1-308: è vero che il dami dopo lo sdrucciolone tenta di
di risalire a poco a poco, sostenendo che nel guidoriccio tutto è assoluto, eterno
bellini, ii-28: certi lumaconi, / che, per dovunque assan, lascian molle
. (superi, sdrucciolosìssimó). che fa sdrucciolare facilmente, che non consente
). che fa sdrucciolare facilmente, che non consente di mantenersi in equilibrio (
da lacunoso e sdruccioloso suolo di maniera che malagevole ilflassarvi facea. giovio, cii-iii-686:
. giovio, cii-iii-686: il viaggio, che è da vi nai per
. per le sconnesse e movevoli scorie che rendono asprissima e sdrucciolosa l'erta più
18-i-361: quest'era ben la volta che quello sciagurato cantastorie coglieva in cima al
, 1-3-15: pur gli è pinello, che fermar credea / l'amor di donna
ferma / la sdrucciolosa anf lilla, che la stringe / co'la scorza del fico
sdrucciolose del sannazzaro convenissero più alle egloghe che quelle di undici sillabe, lascio che
che quelle di undici sillabe, lascio che ne giudichi ognuno come gli piace.
comuni o mute. sdrucciole quelle sono che hanno sempre nella loro innanzi penultima l'
dalla fortuna il più si reggono, che è sdrucciolosa e incerta. ammirato,
così sdrucciolosa fede altri potesse fermarsi, che sciocchezza esser quella di sperare che i
, che sciocchezza esser quella di sperare che i figliuoli di castruccio avessero a vivere privati
illustri degli altri ne l'armi militari, che nel fiore della lor puerizia con maturi
, 4-84: giunto ne'grigioni, o che gli girasse il capo o che gli
o che gli girasse il capo o che gli si sdruciacchiassero le tasche, fatto sta
si sdruciacchiassero le tasche, fatto sta, che cadde una poca di ciascuna semente in
/ onde ben dir poss'io / che le piaghe, che amor mi stampò al
poss'io / che le piaghe, che amor mi stampò al seno, / non
(§druscìbile), agg. letter. che può essere corrotto o compromesso (una
, 3-i-420: il cielo non ha permesso che l'innocenza di armando, quanta più
. pratolini, 9-1161: tu che ne dici, nellina?...
ne dici, nellina?... che in questo momento si stiano sdrucinando sul
. corsini, 3-48: domenico poi, che cura troppa / disfoggiar mai non ebbe,
di ciambellotto nero una giornea, / che si stendeva in fin sopra la groppa /
ora non mi ricordo a qual filosofo che affettava trascuratezza negli abiti. pratesi,
v-6-175: si sdraiò su un cattivo divano che v'era, pieno di rappezzi e
distese delle reti. i pescatori, che ne rattoppano gli sdruci...,
ma prima di darsi per vinti, che pioggia di turaccioli sulle schiere nemiche!
pioggia di turaccioli sulle schiere nemiche! che strage nelle falangi britanniche, che sdruci nelle
! che strage nelle falangi britanniche, che sdruci nelle file del bliicher!
manoello in breve sdrùccio / de l'uom che innesta 'l persico nel torso.
corsini, 17-53: milite alcun non fu che all'avversario minciò a cercare di sdruscire
gl'intestini. bonomo, 2-447: il che non può mai avvenire col grattarsi,
. fucini, 301: guarda che sdrucio m'hai fatto in questo braccio concotesti
: prendevo su le mia braccia il ferito che guaiva; gli trovavo lo sdrucio nella
: ho udito dire a medici accreditati che, se l'uomo vegliasse sopra di sé
vegliasse sopra di sé e a'primi cenni che la natura dà del futuro male attento
medico risparmiata, al quale, poi che il male ha fatto sdrucio, tocca
-con meton.: festa, scorpacciata che fanno i contadini per festeggiare tale avvenimento
del porco'dicono nelle campagne il giorno che il porco è aperto e tagliato per salarlo
è aperto e tagliato per salarlo, che le interiora si mangiano e si fa festa
nieri, 3-198: 'sdricio': mangiata che fanno i contadini nell'occasione che ammazzano il
mangiata che fanno i contadini nell'occasione che ammazzano il porco. 6
giusti, iii-341: preghiamo tutti la provvidenza che le toppe non sieno peggiori degli sdruci
di pietà...; e credo che sua eccellenza navagero fosse destinato...
fur i perversi pien di crucio / che venner il gran tempo a dimostrarmi, /
verso sdrucio / la vita di colei che non può aitarme. = deriv
e, dirizzandosi pure a lei, chiesele che ella gli desse qualche gonnelluccia, ch'
, ch'egli moriva di freddo. di che ella... chiamò una delle
chiamò una delle compagne sue, chiese che ella prendesse il coltellino suo e ceratamente
: co fuedi e mani che la si spaniò. lanci, 82:
in un baleno, la si rismigliò acerti che,... per sfibbiarsi e spogliarsi
vedi nella manca coscia mi scaglia, che via passando poco mi fere ed i panni
. « ti prego di vero cuore che tienghi segreta questa lettera, appena lettasdrìcela »
iii-1-897: - tieni! non li senti che suonano? / sono vénti ducati d'
sidilagi la sua lancia spezza / e presso che a quel colpo non s'appose, /
ghislanzoni, 16-199: i mariti non hanno che a rassegnarsi e a pregar dio che
che a rassegnarsi e a pregar dio che ammollisca o sdruscisca le loro catene.
disfarsi, andaaltissimo, 21: quel che ora insieme s'appunta e aduna /
]: c'è de'giocatori di lotto che sperano di garopoli, 6-1: come nave
di garopoli, 6-1: come nave talor che tonde averse / fèr gioco in
per vista, per ciò che obscurissimo di nuvoli e di buia notte
sdruscire. ramusio, cii-vi-512: mentre che eravamo così sbattuti dalla tempesta, il pilotto
pilotto d'essa nave ci avea detto che la sentiva sdrucire e che di già vi
ci avea detto che la sentiva sdrucire e che di già vi entrava molta acqua.
, altri corre a provvedere il legno che sdruce. sansovino, 6-261: la maggior
abati, 2-9: non v'è sartore che, mentre cuce vestiti, non battista
6-iv-88: in quel sinistro, dio volle che la prost'accidente, per cui pianto
due scogli in un fondo di loto, che la fece 'n l'alme adduce.
cavità. s. spaventa, 2-28: che cosa fa intanto la camera? essa
de- (con valore privativo-detrat- di proiettili che sdrucivano le loro file. tivo) e
marotta, 2-179: non avvenne mai che gli uomini del ge = forse da
, 206: il carmagnola, a fine che non facessero inimici qualche sdruscire all'improvviso della
[i giudei] ch'e'miracoli che faceva cristo, fu perché elli andando
tempio nel quale c'era scritto un nome che non si poteva nominare né sapere,
né sapere,... e dicevano che chi l'aveva, arebbe potuto fare
in quel luogo con grande malizia, e che elliebbe questo nome, e che si sdrucì
, e che elliebbe questo nome, e che si sdrucì la coscia e missevelo dentro
missevelo dentro,... e che con quello faceva tutti quelli grandi fatti
con quello faceva tutti quelli grandi fatti che elli fece. pulci, 27-73: questo
petto sdruce. brusoni, 5-68: come che le ferite delle femmine o non pungano
benché disperato, oltre le vesti più avanti che a sdruscirgli la pelle. giuliani,
falce e gli sdrucì il ventre, che si videro le budella. -intr
restar ton bernazzi a gambe torte, che camminavan curvi. / trapana il
se ne va per firenze un galliorie / che ha la barba a foggia d'un
mestieri, penso più tosto di sdruscire che di rompere la prattica, perché 'l
bello. passeroni, iii-53: pretendesi che s'abbiano a sdrucire / le amicizie più
abbiano a sdrucire / le amicizie più tosto che squarciarle, / quando alle rotte pur
, 1-119: di fatto chi potrebbe credere che platone sia vissuto prima del costa:
sia vissuto prima del costa: platone che sdrucendo e suto, un capo
siena, 2-ii-768: conveniente cosa è che tu il ricucia quando tu li vedi
detti giunchi insieme intrezzandogli, ma prima che ve n'abbia fatto le seconde,
ne la bandiera un materasso avea, / che sdrucito spargea la lana fuore. battista
pescara, voglio ritrovare quel sandalo sdrucito che lasciai tra i salci. morante, 2-80
ii-244: ebbi qualche controversia, gozio che io tratto, al luogo dove io mi
mobili logori e sdrusciti da del tempo che corre, si richiede una pazientia infinita e
). calzabigi, 178: soffrite che con quello appunto / sdru- scito stile
, ii-1441: alle poche e sdrucite notizie che si avevano della vita di dante,
varchi, 8-2-367: vi piacerà fare che io abbia il mio librocosì sdrucito, che
che io abbia il mio librocosì sdrucito, che andrò rinvergando il tutto. f. f
al posto di quella vecchia e sdruscita che faceva torto all'altar maggiore. cicognani,
parete sdrucita uscire qual raggio un lume che nel ferirmi la vista mi rallegrò il
donna avvezza / assai più con le man che con la bocca, / manda le
lapidar chi fugge. -sfilacciato, che ha contorni sfrangiati. cassola, 6-37
cassola, 6-37: una nuvola sdrucita, che passava in fretta, aveva un bel
4. sconquassato, sfasciato, che ha ceduto o sta per cedere nelle
sopra quello più tosto di fidarsi disponendo che sopra la sdruscita nave, si gittarono i
, non si può per questo dire che altrettante state non sien quelle che possono lieto
dire che altrettante state non sien quelle che possono lieto e felice viaggio avere avuto
gittati a salvamento al lito / noi che nel palischermo eramo scesi; / periron
uscì la barca di pietro il pescatore, che venne avanti sghemba e sdrucita come una
me la santa aura soave, / che in ogni affanno mio può ricrearmi / e
superna. carducci, iii-1-276: o che sdrucito legno / più sicuro il nocchier
il nocchier conduca in porto, / o che senza conforto / un mar di pianto
. marino, 1-18-80: 1 cani che 'l seguìano [il cinghiale] ha
cinghiale] ha conci in guisa / che ne giace più d'un per la pianura
. v.]: 'occhi sdruciti': che per essere sanguigni e offesi somigliano a
marito, ex sensale di cavalli, che l'aveva sposata vedova e sdruscita per
: andò ad una vite, laide che marciava dritta col suo passo spavaldo, oggi
togliere la una sdrucita e affamata ragazza che apaticamente si dialle pareti una stoffa antica
non apparire i primi rompitori di quella pace che, sdruscita già in varie guise,
e gli diedero quell'apparenza di ragionevolezza che non avea da se stesso.
, i-3-4-30: per un punto solo che si metta al ricucimento di questa veste
metta al ricucimento di questa veste parmi che se la faccia due o tre altri grandi
. a noi il rappezzare gli sdruciti che i giovani fanno. c. arrighi,
io, lo ripeto, non credeva che avesse a nascerne tutto questo..
(sdruccitóre), agg. ant. che sdrucisce, che lacera o strappa.
agg. ant. che sdrucisce, che lacera o strappa. tomitano,
sdrucita, per la quale sdruscitura vedeva quelli che si battezzavano. d. bartoli,
piega o un mendo, non che una sdrucitura o uno squarcio? spallanzani
dopo 22 ore lo ha rigettato senza che nella tela vi abbia ritrovato la più piccola
sulf. pona, 12: occorse che uno degli scudieri del padre mio,
.. udendomi gemere e favellare alla muraglia che in certo canto avea non osservata sdruscitura
sdolcinature, quegli annerimenti, quelle sdruciture che nella mia casa e nelle altre simili
degli abitanti. -per simil. apertura che rende disarmonica la facciata di un edificio
andava sussurrandole certe parolette ad orecun finestrone che non si sa arrestare a tempo.
contagioso scorbuto, arriva a que'lidi che mai non pensava né avea destinato toccare
le sdruciture, affiorava quel pietrisco livido che aveva colpito alfredo fino dal giorno avanti
, 3-ii-292: elfreda non trattò d'altro che di risarcire le sdrusciture dell'anima sua
17: -lagga star questa donna - e che t'ha fatto? / - m'
francesco redi per trovare una parola che si possa riconnettere a questa:?
mandar male, consumare spropositamente, guastare che che sia. 2. sfregare
male, consumare spropositamente, guastare che che sia. 2. sfregare energicamente
così impetuosamente, nell'amoroso impulso, che quasi lo ribaltò sulla neve.
: lo spettacolo del corridore solo, che sdruma in un paesaggio prezioso, che
che sdruma in un paesaggio prezioso, che entra nella periferia di una città incredibile,
, trapunta di tesori d'arte, che si addentra per l'ultimo sforzo nella
sdrumà), var. di sdramà, che è da un lat. tardo *
vignali, 1-2-5: questa mattina, da che si fece dì per fino a ora
tòzzi, v-113: ricordava il dispiacere che provava tutte le volte che le due
il dispiacere che provava tutte le volte che le due serve, per rifare il letto
il lupo manna ro: che, levatosi il cappello e sdrusciatene le gran
piume chio, delle più zuccherose che aveva. 3. raschiare,
e il tempo era come una spugna che vi sdrusciasse sopra per sciuparli dipiù.
i duchi possono essere sducati. / che per un pezzo si lassa sdrusciare, /
d'una cosa. d'un ragazzo che à perduta la voglia di studiare si
: / chi po'lui va, aiutai che non sduce, / e portalo a
volgar., 6-565: antico costume era che vi si facea uno cerchio e spargeavisi
uno cerchio e spargeavisi rena, acciò che li piedi dei combattitori non isducesseno.
tenere, isduce; rivolge e macina quello che schifare m'ingegno. 5
: quando avven per alcun accidente / che nuvola trasmeggi la so'luce [del sole
. sdutto1 indótto), agg. che ha corporatura snella, senza eccesso di
la mira poi scende precipite ad imbroccarla palla che il vecchio gli ha gittato, e l'
, il panciuto, e perché colui che è rubicondo deve essere argomento di riso
biondo, sdutto, / snello, che cala becca salta frulla / in un minuto
gesto e mossa e garbo e posa che, sulla salda ampiezza delle anche e sulla
, coi capelli corti, con gli occhi che sembrano pas sati al carboncino
, 598: torri lunghe e sdutte, che oggi / sfumano -382
boccia. -che cresce stentatamente; che ha il tronco troppo esile (una
'edotto': piante sdotte, ulivi sdotti, che sdutta / lungo, con molta
d'un mantello di gran classe / che lascia appena intravedere / sotto / le sdutte
, ridotto in pezzi, usiamo dire che e sdotto. -consunto, lacero
, in galleria borghese, dove par che gli ultimi cortigiani estensi, sul limite del
ormai sdotto ed incolto, non aspettino altro che l'arrivo del cardinale aldobrandini. banti
amorosa. alberti, ii-18: a che son io, a che son io condutta
ii-18: a che son io, a che son io condutta, / ch'i'nulla
. introduce la protasi del periodo ipotetico che si distingue in reale (con l'
ipotesi palesemente inattuabile): nel caso che, nell'eventualità che, qualora, purché
: nel caso che, nell'eventualità che, qualora, purché, alla condizione
, qualora, purché, alla condizione che. ritmo laurenziano, xxxv-i-5:
cutale signo, e per lue farie quello che per la mia persona, e se
ricco è piacentero e. llo piacien-se non che. v. sennonché. di
apertamente conoscer dèi niuna cosa poter fare che piu le piaccia. laude dei bianchi
teco malizia, / già non vò che me vaglia alcun pentire, / ma morto
mi domanda alcun chi costui sia / che versa sopra il rio lacrime tante, /
pratesi, 5-90: non vi fidate? che sarà mai? pof! se è
ma dimmi, se tu sai, a che verranno / li cittadin de la città
. idem, inf, 9-98: che giova ne le fata dardi cozzo? /
, inf, 10-97: el par che voi veggiate, se ben odo, /
, se ben odo, / dinanzi quel che 'l tempo seco adduce, / e
io son l'ombra di capocchio, / che falsaili metalli con l'alchìmia; / e
a dio piacerà, remunerarla d'altro che di parole. buonarroti il gio
d'intraprese, d'appena avviate, che posso, se non altro, rompere a
a mezzo: una ne ho, che posso romper subito. -se non
. -se non come non diversamente che. dante, par., 3-44
giusta voglia, se non come quella / che vuol simile a sé tutta sua corte
dee., 7-8 (1-iv-641): che che eglis'abbia di me detto, io
., 7-8 (1-iv-641): che che eglis'abbia di me detto, io non
abbia di me detto, io non voglio che voi il vi rechiate se non come
, con valore causale: per il fatto che, dato che, giacché, siccome
causale: per il fatto che, dato che, giacché, siccome, poiché.
donna amar non sono accorto, / che tanto si'amorosa né piacente; / non
., 33- 13: poi che. cciò avenne, non fue meraviglia,
, 98-7: lo core è messo che sempre v'adora, / cherendovi perdon sed
hai cotanto affetto, / dirò come colui che piange e dice. idem, inf
da picciol tempo, / di quel che prato, non ch'altri, t'agogna
li nostri disiri / dal voler ai colui che qui ne cerne; / che vedrai
colui che qui ne cerne; / che vedrai non capere in questi giri, /
128-31: o diluvio raccolto / di che deserti strani / per inondar i nostri dolci
questo n'avene, or chi fia che ne scampi? poesie musicali del trecento,
: si te desperi, e io che n'agio a fare? pulci, 5-28