guasto, per bella paura tanto oltre che furono sul contado di pisa la mattina
detta terra di listri uno sciancato insino che nacque, sicché mai ito non era,
/ ché non facessi come quei furfanti / che fanno lo storpiato quando chieggono, /
dante, inf, 25-148: avvegna che li occhi miei confusi / fossero alquanto
896: accadde caso così fatto, che 'l detto zanne sciancalo suo fratello trovò
. bacchetti, 12-256: uno, che subito parve autorevole fra essi, si fece
a sedere sur una delle panche sciancate che fiancheggiavano il tavolone di mezzo..
salute, per età e incomodi gravi, che si regge male. 'sciancato e
finestre del primo piano in quella guisa, che figura credete voi che avrebbe fatta una
quella guisa, che figura credete voi che avrebbe fatta una filza di finestre in quella
sciancato, cioè d'angoli tutt'altro che retti e di lati notabilmente ine
, vale a dire più strette in alto che a basso. stoppani, 1-345:
, una specie di torre sciancata, che si chiamò fornace. 5.
naturai figlio, non meno dell'animo che del corpo sciancato e stroppiato.
, ii-4-127: come se tutti gli sciancati che scrivono versi dovessero aver carrozza.
sciatto, approssimato, poco corretto; che zoppica malamente nella sintassi o nel ritmo
: vi tirano tanto tortamente le voci che fanno che riesce il componimento torto, sciancato
tirano tanto tortamente le voci che fanno che riesce il componimento torto, sciancato,
ii-7-313: per quanto io mi dolessi che l'italia non abbia una edizione buona
altri luoghi della sua stampa chiaramente mostravagli che nettunio e nentumo sono goffe sconciature degl'
6-380: quelle melensaggini frammiste alle ribalderie che sente non di rado ne'teatri, eternamente
degno più de'cani, de * porci che non degli uomini. -incompleto,
sinistro ogni ben fatto remunerare; aggiugnendo che, qualunque delle due cose già dette
per nigligenzia si sottraeva, o meno che bene si servava, senza mun dubbio
, senza mun dubbio quella repubblica, che 'l faceva, convenire andare sciancata.
. gadda, 25-68: l'tenaci liguri'che rappresentano la società a genova vogliono caricarmi
stanza dirimpetto, tommaso inciampò nella sciancatina che serviva a tavola, in cucina.
vita. 2. per estens. che presenta un restringimento nella parte centrale.
.]: 'sciangai': quel gioco orientale che si fa con un mazzo di bacchettine
quale facevano alli raggi dello sole che nasceva. = etimo incerto.
dal d. e. i., che l'attesta nel xvi sec. e la
pres. di sciare1), agg. che è prodotto dalla scia; che costituisce
. che è prodotto dalla scia; che costituisce la scia. e.
con la quale si indicano quei peli che molti lasciano crescere sulle tempie e al
savinio, 22-78: bisogna credere che quella parte della nostra borghesia che frequenta
credere che quella parte della nostra borghesia che frequenta i teatri continua a prendere shaw
pass, di sciapidire), agg. che è diventato insipido, povero di sapore
s. v.]: 'sciapidito': che ha perduto il sapore. sciapido,
il sapore. sciapido, agg. che è povero di sale; che ha poco
agg. che è povero di sale; che ha poco sapore. soldati,
d'acquario di cui mi pareva che nessuno avesse mai penetrato l'insulso sciàpido
sciagura, e non mai quella bruttezza che s'oppone alla leggiadria, della qual qui
, cxiv-4-52: a quel signore poi che, per aver detto troppo bene delle miesciapitezze
miesciapitezze, avrà detto troppo male, ditegli che, se non fosse troppo mio
tassoni, xvi-795: dite cretese, che nel iii libro descrisse il medesimo duello
più tosto atto ai sillogismi di rimbambite sciapitezze che degno di praticare i seminari di pallade
di venere, da te venerata più che mercurio in coteste letture nefande.
quasi stupido della sciapitézza me canagliesco di versaiuoli che a questi tempi inonda di chi l'
l'aveva cucinato. l'italia più che mai altra volta, così sciatto e sciapito
svolgere adeguatamente la (un cibo); che ha poco gusto (una bevanda).
e. cecchi, 13-52: l'effetto che proviamo è intensificani. nelli, iii-289
al gusto alquanto sciapiti, di modo che non piacciono molto nel principio a chi
: non mi voglio scordar d'avvertirti che in bologna si facciano sal- cicciotti,
si facciano sal- cicciotti, i migliori che mai si mangiassero; mangiansi crudi,
fanno parere il vino saporitissimo, ancora che svanito e sciapito molto sia. belli
della natura; l'aria inclemente anzi che no; tacque pessime; i frutti
costan meno dei maschi: si vuole che riescano più sciapiteal palato e qualche volta più
sciapite. 2. figur. che manca di originalità, di fantasia,
di maniera sciapite ch'io non credo che vi sia cervello di farfalla così leggiero
pesati molti altri volumetti giocosi di poesie, che furono riputati da giuoco e si scartarono
i. frugoni, i-15-216: voi, che affettate in italo ermano / di far
il motto sciapito d'un buffone, che yl metro arguto d'un valentuomo. de
ei dizionari, neppure quella parte della lingua che è fuori d'uso, perché certe
, perché certe voci e locuzioni muffite, che tu quasi ributti dalla tua mente,
d'argomenti sì deboli e sciapiti, che mette in dubbio non pur qui,
voglia piuttosto maggiormente avvalorare la loro sentenza che confutarla. cesarotti, 1-vi-7: eliodoro
. cesarotti, 1-vi-7: eliodoro, che ben conosceva le pretensioni dell'egitto,
vaneggiamento. alfieri, xxxix-133: voi che, inimici al ver, già posto in
le stessero ascoltando. 3. che non è fornito di autentica ispirazione, di
nell'invenzione (uno scrittore); che ha modeste capacità oratorie (un predicatore
novella o distesamente narrare un avedimento. e che sia vero, vediamo che molti,
. e che sia vero, vediamo che molti, volendolo fare, riescono freddissimi
: insulsi reputar si sogliono que'detti che non hanno acume e quegli scritti che
che non hanno acume e quegli scritti che senz * agutezza promulgansi... se
quali tutto lo studio non si raggira che intorno al loro codice austriaco e ad
« questi è un personaggio più di anfiteatro che diteatro », peroché nel teatro comparivano gli
le bestie. 5. che non genera o non genera più piacere,
, diletto, soddisfazione, gioia; che non desta o non desta più desiderio
, xlv-44: tu parlida semplicetta. e che vaglion le bellezze e le virtù e i
donne, non si farebbe mai altro che giuochi sciapiti e insipidi. bùgnolesale, 5-63
, quieto circa del suo capo più che adamo nel giardino, va cercando fuor di
dalla novitade il condimento a que'diletti che sciapiti gli son resi in casa propria
compagnia di san gilio, 153: or che faranno li sciapiti crudi / che no
or che faranno li sciapiti crudi / che no ne assaggiano tale imba- stigione?
ché tanto è il mo dilecto, / che fa l'affecto tutto inobriare;
l'alta deitade. 7. che ha poco senno, insipiente, sventato,
proprio nato sotto l'influsso della stella che il salvator rosa chiama 'asinina'.
o a caso / non può dirsi che puzzi o sia sciapito, / s'ogn'
il celebre ronsard, che si scosta assai nel suo stile dalla scostumanza
- e sai, per legge, / che spetta aisemplicità prosastica di frase oggi da'moderni
quando vengano questi gioveni a giocarealla palla, che dicono alle volte cotali scostumanze, che tu
, che dicono alle volte cotali scostumanze, che tu n. secchi, 1-38
finestre. scostando da quel tipo che la nuova scuola aveva ormai una
sciaurata, sconoscente, scostumata, presuntuosa, che = comp. dal pref.
in modo sconveniente, non credo che d'animo deliberato la vecchia fosse una
, e non -che tratta argomenti licenziosi; che vuole fasto / agli aretini, a
/ si dipartiron sanza rispuose, a cosa che gli fosse detta, parola veruna, e
melstra proscrizione e del vostro libro, che lo qualifica per un scosto. boccaccio
., 9-10 (1-iv-942): acciò che io troppolon, voi favellate scostumatamente..
bel ragio namento, ecco che io ritorno. 18. locuz
, 8-19: si raccolsono nel castello, che era alla marina, alquanto scostato dalla
la regina vecchia, vederai, abenga dio che sia scostata un poco da lo lito
, tanto più splende la parte inferiore che da noi è veduta. cassola, 4-23
: un esserepassò nel buio davanti a lei che trattenne11 respiro. c. e. gadda
raccolti, lo stropicciar delle sedie scostate, che la mia nera tristezza mi aveva già
. 3. per estens. che si è allontanato da dio. s
. caterina da siena, vt-13: pare che si voglino stare dimezo, con tepidezza di
muratori, 7-iii-26: si può giustamente sospettare che ne'tempi ancora de'longobardi e franchi
in tanto ordin le piante compartite / che l'una a l'altra equali erano
. 2. per estens. che si discosta da un ordine determinato.
sala seguentesembrano [le sigaraie] invece massaie che pelino polli ed uccelli; scostolano in
questaloro scostumaggine dir le donne: « quello che noi vi mostriamo non fu nella nostra
nella nostra prima madre ricoperto dal vestimento che idio ne fece, dove quel che voi
vestimento che idio ne fece, dove quel che voi mostrate a noi fu ricoperto al
loro figliuoli di una certa massima, cioè che non importa loro di essere odiati,
purché ne vengano temuti, non sapendo che..., laddove non è amore
-in senso concreto: atto o comportamento che rivela tale inclinazione. d.
d'osservarsi. il ritrarre il piede, che noi usiamo, strisciando un po'poco
agg. (superi, scostumatissimo). che è portato a trasgredire gravemente, in
dell'onestà; dedito ai vizi; che si abbandona facilmente a ogni sorta di
ogni sorta di eccessi, di intemperanze; che si esprime in modo scurrile, che
che si esprime in modo scurrile, che ama parlare di argomenti licenziosi.
fallo, ch'elli / n'è più che quel cotale inviluppato. boccaccio, dee
signori onorato e con premi grandissimi essaltato che più abominevoli parole dice o fa atti
falsi imbellettata, o senza quel gusto che speravi, subito ti par brutta. f
zanotti, 1-6-314: io so bene che le lordure istesse piaceranno agli uomini dissoluti
rimettevano ogni giorno più di quell'amore che in tutti i secoli hanno portato ai
, 4-45: non c'è memoria che un'esposita avesse rifiutato un pretendente per
qual altra speranza mi rimane, se non che ritorni a noi astolfo e vada nelle
trascorso nella dissolutezza (la vita); che offende il senso morale, che è
; che offende il senso morale, che è in contrasto con le leggi del
. castelvetro, 8-1-266: giudicando essi che non fosse meno uomo rinovato e da
uomo rinovato e da tenere per rinato colui che..., lasciata la vita
senza nulla pensar di riformarla, / che debba a dio esser accetta e grata.
è quel vecchio cavaliere qui sopra, che mi perseguita, mi scrive lettere scostumate
. pascarella, 1-263: il nuotatore che nuota lo si riconosce subito: quasi
molto scostumato. 3. che si mostra privo di buona educazione, di
, di aver figliuoli di mala natura, che, riuscendo scostumati, insolenti e da
di veduta, s'accordano a dire che i più manierosi che appresso noi si
s'accordano a dire che i più manierosi che appresso noi si costumino alle finezze dell'
, non malvaggio incallito ne'vizi, che non si vedesse ricevuto con prontezza somma
vera tenerezza. berchet, 1-177: che i servi sieno spesse volte scostumati,
è contra la disonesta e scostumata ingratitudine che dimostrano e'figliuoli ingrati ai padri ed
consigli. 4. letter. che non presenta caratteri e costumi (un
castelvetro, 8-1-192: questa è la pruova che le tragedie senza costumi non cessano d'
per tragedie àfifteig tragedie scostumate. il che in vero puòmale stare: conciosiaché aristotel ponga
con garbo e con modestia infinita, che villano molto sarebbe riputato chi offendesse, anche
da'disir van dipartiti e da'stolti / che vivon sempre in un bestiai scostume.
-. questo finge fautore a dimostrare che nello 'nferno è ogni immondizia e ogni
(e gli atti o il comportamento che ne derivano). sacchetti, 107-41
a un tagliere con un altro, che uno non ha tanta temperanza chesi possa un
sermini, 125: e * mi pareva che papino nostro... si levòe gittò
prima gli coglie sieno suoi », che tu ed io ognuno a gara per
così combattendo, a tanto scostume venimmo che l'uno all'altro in faccia ci sputavamo
usata per conciare e per tingere, che se ne ricava. balducci pegolotti
ricine,... dello scodano, che dà il color rancio e che viene
, che dà il color rancio e che viene spontaneo sui monti. arti e mestieri
giallo d'oro, bisogna, dopo che avrai guadato la seta, passarvi sopra un
bagno di legno di scotano, fino a che la troverai basta- mente dorata. malagoli
calvino, 15-18: l'idea che ci si fa dell'indiano rimane a
ai quali gli avamposti avevano già detto che si trattava di amici e non già di
i. frugoni, i-6-312: ve', che il ribaldo a cinguettar scotènte (pari.
brani il taglia! pea, 7-136: che almeno fosse scotennato per le feste,
è venuto il poeta! scommettiamo / che vuol fare la fine del somaro? /
celidora misera segrenna / co'piedi giuoca sì che si scalcagna, / si gratta il
scalcagna, / si gratta il capo sì che si scotenna. 3. privare qualcuno
'l timon della turba avvogara, / che scortica i clienti e gli scodenna.
/ et iesu cristo lassavano, / sci che. lli cristiani / stala del sangue
forma ai quadratelli o rettangoletti (il che può farsi speditamente con una speciedi ronca in
.]: 'scotennato': quella parte delgrasso che si spicca dal porco colla cotenna.
lasciandovi tanto grasso nel mezo appiccato che a guisa scotennatóio, sm. strumento tagliente
e accuratamente scotennati tomo tomo alle orecchie che reggon le suste degli occhiali.
. salgari, 27-47: sarebbe ora che mi narraste qualche cosa su quella terribile
narraste qualche cosa su quella terribile indiana che porta il triste soprannome di 'scotennatrice'.
zati discendenti dei selvaggi scotennatori di tempi che furono... hanno avuto una
, v. scotano. che scuote, che agita con forza.
scotano. che scuote, che agita con forza. s.
.. scossi, perocché iscotenti sono quelli che scuotono. 2. per estens
iv-57: dormìa con soprasalti scuotenti, che m'intercalavano il sonno lieve. 3
intercalavano il sonno lieve. 3. che ha la capacità di rivitalizzare prontamente un
lat. volg. * cottizare, che è da un gr. 'gioco ai dadi'
là, / unde non creda verun che colpa v'à, / gà mai per
negletisca vendetta molti dì / d'ognun scotigo che rebello gli sta, / però ch'
, / però ch'el santo papa, che sempre dà / forga e secorso a
giovio, i-123: questi signori dicono che il pigliar del monte san martino dà
: il navigatore... vide che la terra, sino al sommo, aveva
v.]: 'scoticare': lo stesso che scotennare.
v.]: 'scoticare': lo stesso che 'scotennare', nel mento del capo. bonsanti
oreste e gli altri due o tre operai che aspettavano. significato del paragrafo 2 [
sm. (femm. -trice). che svolge la mansione di scotennare gli animali
strumento applicato alla parte anteriore dell'aratro che serve per rivoltare la cotica del terreno
. m. -ci). filos. che si riferisce alla dottrina filosofica di giovanni
non meno sofficiente ne la dottrina tomista che ne la loro scotica, meritoe d'essere
. scotifòglie, agg. che scuote le foglie degli alberi (come
guidava i magnanimi ce- faleni, quelli che tenevano itaca e nerito scoti-foglie, e
tenevano itaca e nerito scoti-foglie, e che abitavano crocilea e la scoscesa egilipa.
semituoni, le smozzicature e le dissonanze che può cagionare lo scuotimento niente accademico d'
cavallo in corso, recitai quel sonetto che parve di singulti. d'annunzio,
organismo maturo il dolorenon è molto di più che lo scotimento provato da una casa ben
traballio di tutta la vettura sono tali che tutti dentro vi prendono un'aria stordita
possidonio il divide in scuotimento o concussione che vogliamo dire, et in dechinamento. f
dante un baleno di luce vermiglia, che gli toglie i sensi. leopardi, v-405
a qual nume attribuire l'improvviso scuotimento che rendea mal sicuro il suolo sul quale
tremoto alla divinità senza determinare il dio che intendeano di onorare. 2. movimento
uno dei principali meriti delle berrette, che costituisce il buon gusto delle giovani morlacche
mano, di far tremare il letto e che viola, alla fine, se ne
accorgesse. (nato nel 1266), che rappresenta l'ultimo sviluppo della scolastica
ordine solito e, più dignitosa e pettoruta che mai, riprese a beccare.
nifesto in quanta altissima estasi si riposassi che i dolori dello stomaco e le grandi
inviluppato col sangue e col fuoco nerveo, che stravaganze non fa nel nostro corpo,
? bersezio, iii-83: gli scotimenti che facevano trasaltare tratto tratto il corpo di
non a de'scotimenti... che la luce, o per meccanico impulso,
». cesari, 1-2-102: voi vedete che dio, con questi frequenti ricordi o
dio, con questi frequenti ricordi o scotimenti che vogliam dirli, veniva destando, o
estasi e gli altri scotimenti mistici, che allora si manifestarono con tanta intensità e
.]: lo scotìo d'una carrozza che ha cattive molle o d'un carro
ha cattive molle o d'un carro che non ha molle. sentendo lo scotìo
lo scotìo della stanza, m'accorsi che era il terremoto. lo scotìo di
dottrina del carattere pratico della scienza teologica che conterrebbe solo regole per la condotta umana
e teologiche, l'univocità dell'essere, che consisterebbe nell'ultima determinazione della forma
in corte maestro francesco da savona, che di poi fu papa sisto, lo tolse
scuole dei tomisti e degli scotisti, che per tanti secoli perseverarono poi, essendo
. m. -ci). filos. che si riferisce allo scotismo. -filosofia scotistica
, cxiv-109: se così fosse, o che belle gozzoviglie farebbono i padri zoccolanti e
prendiamo i tre ordini di 'perceptiones', che il leibniz (non senza ispirarsi alla
{ scuotilatèrra, scuotitèrrd), agg. che provoca i terremoti (come epiteto di
1405: qui ritorna, odisseo, che ti porga i miei doni ospitali, /
il ritorno senza guai / ai marinai che della nave guide e capi sono.
io porto indosso un così stran mantello / che mai barbier v'affilerìa rasoio, /
delle foglie più piccole e più tenere, che fanno cesto, come la chiami?
signor linguista! calvino, 12-34: quello che conta sono i dettagli fisici che il
quello che conta sono i dettagli fisici che il romanzo sottolinea, le unghie rosicchiate
si rilavano nella caldaia, a volere che spurghino dell'acido che hanno addosso:
, a volere che spurghino dell'acido che hanno addosso: la breccia, che
che hanno addosso: la breccia, che non s'è voluta struggere, si lascia
salvini, 39-vi-194: i sistri, che secondo la greca forza varrebbono in nostra
presso gli egizi, di strepito più tosto che di suono, inventati non furono,
). ant. e letter. che agita, che scuote qualcosa con vigore
ant. e letter. che agita, che scuote qualcosa con vigore ed energia.
scotitore del tirso. 2. che scuote violentemente la terra (il terremoto)
fracasso, / si pareggia al romor che fé quel sasso. cesarotti, 1-iv-66:
tasso, aminta, 8: chi crederia che sotto umane forme / e sotto queste
grandi e celesti il più potente, / che fa spesso cader di mano a marte
monti, x-3-538: il mar, che regno in prima era d'un dio /
.. /... / che divenne per voi [romantici]? un
scotitrice, manderemo, / e marte, che da pugna il ratter- ranno, /
lo vitto ferato / a li scotitori, che non me'n cote, / e con
misticato. 4. figur. che suscita profonde emozioni. tenca, 2-297
'carmagnola'e delladelchi'. 5. che elimina completamente un comportamento deplorevole.
. macchina per la raccolta delle olive che, per mezzo di un braccio meccanico
7. sf. tess. macchina che serve per ripulire delle impurità le fibre
o, anche, di altri frutti) che si compie scotendo e colpendo i rami
scòto1 { scòtto), agg. che appartiene all'antica popolazione celtica, originaria
popolazione celtica, originaria dell'irlanda, che, nel iv sec., conquistò
vedrà la superbia ch'asseta, / che fa lo scotto e l'inghilese folle.
; stame. -anche: il tessuto che se ne ricava (considerato tradizionalmente di
e una camicia di scoto o di lana che porto da qualche settimana.
di insetti eteromeri dell'ordine coleotteri, che hanno zampe anteriori triangolari e corsaletto alquanto
trottola rovesciata, dal corsaletto più largo che lungo assai arcuato ai bordi laterali e
invidia con biechi occhi e muso arsaggiero che dipende dal solo vizio degli organi esterni,
e spelazza / co'suoi cui sembra che gli oggetti, benché fermi al loro luogo
giorsiano in moto e negri, e che descrivano un circolo: affeni di pioggia
v.]: 'scotodiniasi': lo stesso che 'scotodinia'. sino lo sterco, scotulò insiemi
tenebre. finora non se ne conosce che una sola specie. 2.
2. agg. biol. che ama l'oscurità (un organismo).
polipeptide estratto dal cervello di ratti eliofobi che, introdotto nell'or ganismo
scotofobia. 2. biol. che tende a evitare l'oscurità (un organismo
. m. -ci). radiol. che impressiona una lastra fotografica. =
cadere quella poca di lisca più minuta che vi può esser restata. d'annunzio
, con sovrapposizione di spatola, piuttosto che deverb. da scotolare. scotolare {
dà brutti titoli, / se fia che il lino suo ben non le scotoli.
sentimento del celebre ramazzini circ'ai pregiudizi che le loro esalazioni sogliono arrecare agli uomini
si diè a scotolar la polvere a quei che l'aveano stuzzicato, penetrandone l'interiore
: scrive plinio l'asia produr ginestre che, macerate per dieci dì nell'acqua,
: quella prima grossa scorza stopposa, che fascia il cocco, come fa il
2. sf. macchina che serve per scotolare il lino o la
: 'scotoma': offuscamento della vista. lostesso che 'scotodinia'. saba, 6-201: so benissimo
'scotodinia'. saba, 6-201: so benissimo che il dott. weiss (che era
benissimo che il dott. weiss (che era, del resto, una persona affascinante
possono... considerarsi come 'scotomi'che impediscono di 'vedere'negli altri dati
scotomatóso, agg. medie. che è proprio, che si riferisce,
agg. medie. che è proprio, che si riferisce, che riguarda lo scotoma
è proprio, che si riferisce, che riguarda lo scotoma. -per estens.:
. m. -et). medie. che è proprio, che riguarda la scotometrìa
. medie. che è proprio, che riguarda la scotometrìa. scotòmetro, sm
specie di vertigine dal girare ed annuvolarsi che fanno gli occhi, detto da scotoma,
. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce,
. medie. che è proprio, che si riferisce, che riguarda lo scotoma.
è proprio, che si riferisce, che riguarda lo scotoma. scotomizzare, tr
abito). -con meton.: che veste in modo povero, dimesso (
. m. -ci). medie. che si rife risce alla scotopia
: visione degli oggetti poco illuminati, che dipende dalla funzione dei bastoncelli retinici.
delle sorgenti luminose è dovuta al fatto che..., in presenza di
scotoplàncton, sm. biol. plancton che si trova a oltre 500 m di
e di buon'opre e senza scotte / che m'assicurin della ippocrate volgar.
- oh vuomi strangolare / deh lagga che la sciogli o che la mozzi /.
strangolare / deh lagga che la sciogli o che la mozzi /... /
di manovra della parte inferiore della vela che serve a tenerla distesa al vento e
alla quale è collegata e alla funzione che svolge, è detta scotta dei trevi,
effetto / vanno de l'arte in che lodati sono: /... chi
pigafetta, 4-75: cascai nel mare che ninguno me viste. edessendo quasi sumerso,
sinistra la scota de la velia maggiore che era ascosa ne l'acqua. ulloa
vele chiamano maimonetta e la corda con che temperano le vele chiamano scotta. crescenzio
crescenzio, 2-1-37: scotte sono quelle che tengono le vele da quell'angolo ove si
del bastimento più o meno, a proporzione che il vento è più o meno obbliquo
l'onda si solleva, voi, che non sapete, mi dite: « ammaina
, o di alare una parommel- la che ci sarebbe voluto l'argano. pascoli,
escote (nel sec. xii), che risale all'antico germ. skaut 'angolo
scòtta2, sf. siero del latte che rimane dopo la lavorazione del formaggio o
cidàn cacio e ricotte e anche la bevanda che suol dirsi 'scotta'. = forse dal
[la moglie] fa comeuna scotta, che tuttodì favella (chia! chia! chia
186: io stimo... che nell'istesso modo s'impari la lingua giusto
stata per dirlo il lor nome, che parrebbe propio non fusseno conosciute ». g
bargagli, 1-142: io non perciò intendo che le donne diventino scotte né gli uomini
p. fortini, iii-139: - fate che non mi manchiate de la promessa del
promessa del moscadello... -non dubbitare che prima mancarei a me medesima che mancasse
dubbitare che prima mancarei a me medesima che mancasse a te; sai, abbi a
e sappilo persuadere... -non dubbitate che non mancarò, che il vino fa
. -non dubbitate che non mancarò, che il vino fa dire fino le scotte.
a scottadito: secondo una preparazione gastronomica che consiste nella cottura a fuoco vivace sulla
. -anche: la sensazione di bruciore che ne deriva. soderini, iv-328
, sente quell'affezione grata o molesta che noi poi abbiamo nominata caldo, bruciore
calde] un certo grato diletico, che noi poi chiamiamo caldo soave, ovvero
le mani] di subito a segno che se si continuasse più lungamente tal frega-
, ustioni. -in partic.: che è appena uscito di cottura e ne
abbruciati, scottanti dagli arden che parlare di te e del tuo nuovo romanzo
pesai ciascheduno di essi così scottante, subito che uscivadalla padella. g. vialardi, 1-110
, scesero per il sentiero di assi che difendeva dalla ghiaia scottante, e si
, 29: io non vorrei esser quello che una sera senteche i denti non attaccano più
terra scottante e assetata come la spagna che sfavilla tetra sotto i tramonti piagati e miracolosi
piccante. salvini, 41-202: « che possono sentire », dice egli, «
. papini, 27-419: le lacrime che non seppi versare nella prima vita sono
vita sono in me come un veleno scottante che mi divora senza riuscire a distruggermi.
, 7-253: portandosi la mano alla guancia che gli sifaceva scottante, andò a nascondersi in
govoni, 7-15: non son io che serro al seno / le belle donne languide
frementi, /... / che le bacio e le mordo / sulle bocche
] riservato e anche rigido nel contegno che per altro non è orgoglioso. poco fatto
di questi 'trucioli'. 4. che è di pressante e immediata attualità (un
immediata attualità (un argomento); che verte su problemi controversi e urgenti o
). fogazzaro, 1-597: vedrà che non ci tocco alcun argomento scottante.
. baldini, i-309: l'argomento che tocca esordendo il nostro amico è dei più
-che è sulla cresta dell'onda, che sta avendo grande successo presso il pubblico
-scabroso, compromettente (una notizia); che riporta notizie clamorose (un articolo)
anche troppo scottanti. 5. che provoca forte disagio e imbarazzo (un atteggiamento
la placidità estranea e pensante di quel grossoinglese che leggeva. cicognani, 9-133: c'era
. cicognani, 9-133: c'era un che di spavaldo, quasi di sfrontato nel
di violenta arsura (un desiderio); che suscita forti reazioni emotive (uno stato
più scottante ingiuria si poteascaricare contra d'uno che chiamandolo arga, lo stesso che oggidì
uno che chiamandolo arga, lo stesso che oggidì poltrone e codardo. marinetti, 2-i-457
marinetti, 2-i-457: 1 pipisti, che andavano predicando ai quattro venti di aver due
di guglielmo jannelli. 6. che deve essere saldato entro breve tempo (
anche ben intese. giacosa, 1-147: che gli uomini am una gocia
ti scotta qualche troppocaldo boccone, di maniera che bisogna cacciarlo de bel nuovo fuora.
milano, iii-389: per sostenere i corpi che voglio esplorare uso due sostegni diversi adattati
buttano all'ombra. / è il momento che il sole ha investito ogni cosa /
discuopre una dolcezza per compagna soave tanto che non sa 'l gusto risolversi se è
quale riceve dalla caldura e 'l diletto che gli porge la dolcezza. d'annunzio,
certe lacrime ardenti come la lava, che gli scottavano le pupille. -spellare
bestemmia uscì dalla bocca del padre, che nel levare il pentolino dal fuoco s'era
esaudito, è perché il medico sa che conviene tagliar, abbrucciar e squartar fin
conviene tagliar, abbrucciar e squartar fin che sia tolta via la putrefazzione e tutto quel
rucellai, 2-14-5-77: alle povere donne so che avete un malanimo loro addosso: conviene credere
avete un malanimo loro addosso: conviene credere che voi ne siate stato scottato, tanto
prender moglie. sono stati tanto scottati che per essi, ora, nonna',
ii-240: quando ci vien fatto un torto che ci scotti o nella roba o nella
troppo. fenoglio, 5-ii-576: ciò che lo scottava era sapere che se la godesse
5-ii-576: ciò che lo scottava era sapere che se la godesse a quel modo nel
goldoni, v-1210: occhio troppo vardar donna che cor te scotta. / mi no
è da provo suol pluidanar e piu scotar che quelo che sé da luitano. sarpi,
provo suol pluidanar e piu scotar che quelo che sé da luitano. sarpi, vii-
altre molto calde, come un ferro che scotta. 0. rucellai, 2-4-6-237:
rucellai, 2-4-6-237: avviene alcuna volta che i muri e i sassi scottano, ancorché
più. pallavicino, 1-445: quel che riempie il paradiso è l'inferno perché
l'inferno perché, sentendo gli uomini che 'l fuoco scotta e intendendo che nell'
uomini che 'l fuoco scotta e intendendo che nell'inferno è il fuoco, si dispongono
la mia rupe; ma con questa lancia che mi scotta nella man serrata, con
scotta nella man serrata, con questa che m'incuoce la mia palma incisa di
: camminammo a fianco a fianco sulla sabbia che già cominciava a scottare.
poiché era quasi mezzogiorno, un sole che scottava, da prendere un malanno chi andava
: si distendeva sulla spiaggia in attesa che il sole scottasse abbastanza da giustificare il
avete fame e furia di mangiare, / che s'ha da far? soffiarvi dentro
. gadda, 22-113: capì subito che di caffè compagni il gaetano di francia
l'aria, come un lenzuolo 7 che satanasso ha intriso / in un mar di
/ come la gota d'un bimbo / che ha la febbre. -avere clima
passeroni, iv-177: memore io son che mi scottava spesso / ora un piede
don cosimo stringendole la mano, e sentì che scottava perfebbre. pirandello, 8-80: senti
, come gli scottano le mani. che abbia la febbre? cicognani, 3-84:
capo si strinse l'intreccio delle braccia che scottavano. -essere violentemente irritato (
e quanto scottan l'ardente faville / che sentì dido al partir de la nave
melosio, 3-ii-135: hanno in sé bragia che scotta / d'un bel sen le
-lo vedo... - carne che scotta, che fa male. -essere
... - carne che scotta, che fa male. -essere ardente, appassionato
tanto in tanto si daranno baci, / che... scottano.
gli pò dire parola per bene, che loro la pigliano per male: par che
che loro la pigliano per male: par che la casa gli scotti. melosio,
melosio, 1-257: s'è forza che vi scotti / questo aver guance spolpate
alcun tedio / d'altro rimedio / basta che per guarir voi ci soffiate. a
tutte mortificazioni in materia di onore, che... scottano assai più di
chiappini, cxlv-14- 405: intendesi che alla reggenza di firenze scottata sia assai
questo impegno di esporsi al pubblico, che gli scottava assai. manzoni, pr
scommessa; ma non è questo quel che più mi scotta. carducci, iii-24-
iii-24- 390: egli volle tacere verità che forse gli scottavano. bacchetti, 1-ii-531
massoni mangia preti, la vi brucia che questa brava gente non perda la sua fede
guerrazzi, 2-115: questo era tempo che roma voltata agenova le dicesse: « com'
questi negozi? bada aifatti tuoi, o che ti scaravento addosso un nugolo di scomuniche
altri tributi, tolto via quelle che più scottavano, inventate per mera baratteria
: rise gustosamente lo spartano auesta facezia scintillante che scottava come una face ar- ente.
, 2-165: frizzo è una botta / che livido non fa, ma punge e
a scrivermi se non vuole avere diquelle risposte che scottano. -esprimere un severo ammonimento
oc- cniata severa, di quelle 'materne'che scottano. 10. essere di
piano piano il discorso su quell'argomento che scottava. moravia, xi-426: cominciammo
ultime del calcio; e si sa che questo è un argomento che scotta. p
e si sa che questo è un argomento che scotta. p levi, 6-111:
levi, 6-111: ho capito presto che la faccenda scottava, erachiaro che nessuno di
capito presto che la faccenda scottava, erachiaro che nessuno di noi sarebbe uscito vivo.
vi vuol condurre? -dice così, che le pietre della città scottano e bruciano
ancor dire, e più probabilmente, che... sia l'istesso acqua e
contemplar la riva opposta, quella terra che poco prima scottava tanto sotto i suoi piedi
guardò attorno pallida e turbata come uno che va via da un luogo amato con
lo stivale d'italia: so bene che da loro non ho a temere che pubblicamente
che da loro non ho a temere che pubblicamente neppure si fiati de'versi miei
si fiati de'versi miei; sono diavolerie che scottano i diti, argomento che ne
diavolerie che scottano i diti, argomento che ne va la pelle a darsene per intesi
sentito il coraggio di pronunciare quella parola che durante il giorno gli scottava il labbro
il labbro, neppure davanti a uno scienziato che forse avrebbe saputo sciogliere il.
poma a rivolgere a paracelso quella domanda che le scottava la lingua. -scottare
vuote, o trepidanti con la lettera che scottava nelle mani. gatto, 2-75
baldinucci, 9-ix-188: graziosa cosa fu quella che gli al caravaggio, troppo forte
. cavalli, lii-12-289: bisogna aver manco che farecon turchi che sia possibile, perché sempre
lii-12-289: bisogna aver manco che farecon turchi che sia possibile, perché sempre scottano o
fredda. idem, 247: non voglio che 'l fuoco chenon mi scalda, mi scotti
tinge. idem, 333: il fuoco che non mi scalda, non voglio che
che non mi scalda, non voglio che mi scotti. idem, 352: chi
, 13-86: tra i molti profeti barbati che girano intorno / qualcuno avrà anche toccato
ulloa [guevara], iii-167: quel che noi diciamo remar, dicono essi [
scotato; dial. scotadó). che ha subito un'ustione, che reca
). che ha subito un'ustione, che reca i segni di scottature; fortemente
erbolario volgare, 1-133: a quelli che sono scotadi confuoco overo acqua calda fa'unguento
sacchi, ii-26: avventurati furon quelli che poterono uscire da quella scena d'infernocolle gambe
scottato, con i vestimenti accesi, che si getta contro la sabbia e vi
dalla parte di mia madre: vidi lei che, come scottata, si volse ed
fenoglio, 5-i-841: johnny rincasò, che la neve, gelidifican- dosi sotto il
infuocati. 3. figur. che risente negativamente di un'esperienza e ne
coinvolto o ne trae motivi di risentimento; che ha tratto duraturi insegnamenti da un'esperienza
contro lui una grande multitudine de soldati che gli abbruciorno la casa...,
non vogliono sapere di inglesi. quelli che si fidarono di loro, scottati, dicono
scottato dal matrimonio a causa della moglie che gli era toccata in sorte. cassola,
filosofo scottato / per beffeggiar l'opinion che domini. monti, ii-212: sono occupatoin
-per anton. innamorato. -anche: che ha subito una delusione amorosa.
, non si curava di quel mantice che soffiava via tutta la fornace. guerrazzi,
essere sbucciati con due cilindri di gomma che girano uno in senso contrario all'altro
, iii-86: meesina per scotaure che fosse allei parlante. de fogo
ne a fare la purgazione de'peccati che forse con incendi e scottature di fuoco
scottature di fuoco... temi che non ti dia dolore più grave
scottiare, v. scotezare. che la morte. libro di esperimenti di caterina
: scotticismo, sm. vocabolo o espressione che fallo liquido l'impiastro corno salsa
20- 33: quest'altra, che una lieve cicatrice / di scottatura ha
in un fosso per spengere il fuoco che gli lavorava addosso da tutte le partie,
viso devastato da una scottatura orribile, che s'era fatta da bambina. -con
-disus. manifestazione cutanea della pellagra che consiste in eruzioni sulla pelle delle zone del
foglie di questa 'osmunda', sì fresche che secche. capuana, 1-ii-218: appena giunto
». 4. esperienza negativa che lascia un profondo turbamento o un senso
troppo tardi rimediata poi per la paura che teneva tutti di far nuove costruzioni a
uno scatto repentino divoce: « vuol dire che qui non ci metterò mai più piede.
'una scottaturina di tiglio'(il medicocondiscendente par che voglia far più gradita a'malati difficili
'magna parens frugum', aveva, oltre che torlando', anco il 'calloandro fedele';
storico, figlio piu legittimo delfor- lando'che non il romanzo scottiano, e che per
lando'che non il romanzo scottiano, e che per ciò offre tutte le sembianze del
1-71-115: qual sirà la scuttiante, / che se voglia trare ennante / cuntra le
/ cuntra le forze me'tante, / che tutto 'l mondo ò conquistato? buccio
nominati, eccettuando sempre robertson e mallet che, come dissi, scrivono lingua buona e
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla
-ci). che è proprio, che si riferisce alla scozia o all'irlanda;
si riferisce alla scozia o all'irlanda; che ne è originario o vi abita (
guglielmotti, 1615: 'scottiere': colui che attende alle scotte. dizionario di marina
scotte. 2. agg. che riguarda, che si riferisce alle scotte.
2. agg. che riguarda, che si riferisce alle scotte. guglielmotti,
la scot- to / io sol che paghi lo scotto e smaltiscalo. costo,
.. da questo verbo patteggiarono che, pigliandosi una minestra per uno di
frequentativo scotteggiare. maccheroni, colui che fusse l'ultimo a mangiarla pagasse
qualità non gli fa pigliarscottiano, agg. che è proprio, che riguarda, lo suggezione
pigliarscottiano, agg. che è proprio, che riguarda, lo suggezione di nulla, andando
.]: 'scottiere': oste, tavernaio che si fa pagare gli scotti.
depone il minerale a mano a mano che è recato dalla miniera, per riporlo
villani, 1-56: molte volte avvenne che i romei, volendo seguire il loro cammino
gesù cristo, xxxiv-414: tutto quel cibo che per noi è cotto / benignamente lo
. /... ogni taverna che avesse veduta, / dentro ve intrava e
fatica pagarti un buono scotto alla prima osteria che noi ritroviamo. adr. politi,
1-605: 'scotto': desinare o cena che si fa all'osteria. buonarroti il giovane
essendo ricco e cortese, molti lecconi trovava che a'suoi scotti voluntieri venivano e accattavan
, non stando forte a le carezze che gli fece la cialtrona, ci diede dentro
trovai pur certi ricchi ser polmoni / che reggon suoi communi come dotti, / ma
pover fan ragioni. / questi pur che ben ben le lor magioni / ingra-
, / ma il quarto poi, che tutti superava / ed avea vinto a tutti
negativa o pena, castigo, punizione che si deve sopportare per un'azione o
raggiungere un determinato risultato o conseguenza negativa che ne deriva. - pagare lo scotto
gustata sanza alcuno scotto / di pentimento che lagrime spanda. ser gorello,
vuole de'suoi servigi, è di mestiere che all'ultimo egli accordi lo scotto.
: pagherai lo scotto / di quel che hai fatto con affanni e pene. g
in tal modo gli ebbe rotto / che morto infin de la ferita giaque, /
fu padre di fereclo il giovinotto / che de l'error altrui pagò lo scotto.
(i-253): io metterò tutto quello che in boemia ho a scotto con quello
in boemia ho a scotto con quello che voi detto avete di mettere, che
quello che voi detto avete di mettere, che la donna mia non recherete a far
ben nascosto. -in senso concreto: ciò che tavemaro, / ch'eo non
di viver sempreinsieme e a uno scotto e che mai tra loro non sare'alcuna quistione
star con lui a scotto, / che cerca sempre mai di vantaggiarti.
ohibò, no! solo un po'più che al dente. m. spaccarelli [
, ninfa, chi è quel ladro che t'attizza? ». 2.
, 154: è 'l più nuovosquasimodeo / che mangi feo / tra 'scottobrinzi. burchiello
scottobrini e fecieno uno statuto, / che te sia fatto un crestier coll'imbuto.
verga, 8-347: gli scovò finalmente colui che faceva al scocco, per scotto,
carezze ed a ghiri, / mattaniccio, che hai gozzo panaio. = forse
deriv. scovàbile, agg. che può essere scovato. = agg
. disus. vela inferita allo straglio che sostiene il tronco di mezzana. dizionario
quarto d'ora. bresciani, 6-vi-ni: che destrezze usavano le guardie cittadine..
si è scovato; ciò che si è venuti a sapere. fagiuoli
crudeli, 2-145: scovan la lepre, che si stava ascosa / traverde e folta malva
'residenze'd'una volta. sono sicura che non verrebbe mai a scovarmi lassù.
angolo del palazzo imperiale il vecchio claudio che si teneva nascosto, più per timore di
nascosto, più per timore di novità che per paura, credo. banti, 10-370
10-370: in quell'aria di licenza che s'allargava a tutto il conservatorio,.
. cassola, 2-31: « chi vuoi che venga a scovarci qui », e
lo feci appiattare. -raggiungere qualcuno che non si trova all'indirizzo abituale.
guidatore de ballo, facendo tuti li acti che 'l scia fare, maxime nel dare
, proprio la persona giusta, quella che occorre, che fa al caso;
persona giusta, quella che occorre, che fa al caso; ci, primitivi
qualcosa di raro o di insolito o ciò che è abbandonato e dimenticato da tempo,
dimenticato da tempo, o anche ciò che sta nascosto o che non è individuabile a
o anche ciò che sta nascosto o che non è individuabile a prima vista.
di vacherot, ottimo, e desidererei che voi me lo scovaste per farmelo leggere
, riuscì a scovare un'automobiluccia fangosa che serviva a requisire le patate. govoni
-rinvenire ciò che è stato accuratamente nascosto. manzoni,
fermo e lucia, 543: dovette confessare che i lanzichenecchi avevan più ingegno a scovare
la bibbia di borso,... che nessuno più riusciva a scovare, egli
dove è riposto; tirare fuori ciò che si è tenuto da parte per un'occasione
pensò a trovar qualche altro ripiego. quello che gli venne in mente, fu di
: anche se serravo le palpebre sentivo che gli occhi viola di quattropani mi frugavano nelle
ho scovato un titolo alla mia raccolta che per esser ambiguo (non per me
è ozioso scovar nomi alle scuole, credo che potrebbero chiamarsi gli 'intimisti'. sinisgalli,
. dal pref. lat. ex-, che indica separazione o allontanamento, e da
scovazze / passa, l'è forza che si faccin dare / la regalia tal genti
166: scoviglia è la spazzatura, essendo che 'scopare'si prende per ispazzare, e
, le granatelle, dalle granate, che sono arbusti a uso di spazzare:
schidioni, scovigli ed altre simili cose che erano per la cucina. =
cane da scovo: cane da caccia che non ferma, ma segnala la selvaggina con
unoscovolo ferrarese, io non volevo già altri che tu. 3. figur.
scovolatóre, agg. e sm. che è addetto alla pulitura dell'intemo delle
guglielmotti, 807: 'scovolatore': chi o che scovola. 2. scovolo.
e 'scovolo', voci lombarde: lo stesso che 'lanata'. = nome d'agente da
lippariti in bocca, al dito, che era peggio, di santucci nel sedere.
. disse: « è da anni che non do una ripulita a questa pistola
falconi, 1-129: 'scovoli': lanate che si spazza l'artiglieria et altre da
la lanata o scovolo non è altro che un stivadore fatto di legno dolce e più
2. spazzola cilindrica con lungo manico che serve per pulire bottiglie, vasi,
del gocciolatoio sia tagliata una linea, che si chiama scozia, cioè cavetto. lomazzi
scòzio, agg. letter. che si trova in scozia. vittardi
benché in petto avesse il focoardente, / che sorbì a vampe a vampe dagli accesi /
nerbo e vita / d'ossian tremendo altro che un cenno solo. scòzo
poveraccio! sta fresco davvero! - che importa? a me basta che scozzino
- che importa? a me basta che scozzino delle carte assai. fogazzaro, 5-116
, un fiasco, una pignatta, così che vada in pezzi. 3.
. dal pref. lat. ex-, che indica movimento inverso o separazione e allontanamento
confermata dai verbi accozzare e raccozzare, che null'altro propriamente significano che riunire i
raccozzare, che null'altro propriamente significano che riunire i frammenti di qualche cosa.
grande jarata, rimase tanto soddisfatto che, dopo, fece venire a séfo scozzonatore
(ant. scocésé), agg. che è nato o vive in scozia;
una montagna di pietra di tal natura che brucia come legna, e se ne
: ma più se ne vagliono gli scozzesi che gl'inglesi. castelvetro, 8-1-426:
quali, per la naturai ni- micizia che mantengono con gl'inglesi, mandano tutti i
medici giovani a medicare in inghilterra, acciò che ivi s'esercitino e con vari esperimenti
scozzese contende dopo molti altri: « che il petrarca non alludesse alla 'divina commedia'
o al transilvano o al turco di quel che siano all'italiano o al tedesco.
propriamente una ristaurazione. 2. che è proprio della scozia, degli abitanti della
cambiano modulazione di voce più di quel che faccia la piva scozzese. carducci, ii-i
. idem, iii-7- 110: nulla che pur da lontano assomigli alla ballata scozzese,
color di rosa. 3. che presenta la caratteristica alternanza di quadrati di
scozzese. moravia, 16-23: notai che aveva una gonna lunga fino sotto le
in scozzese. -confezionato con tessuto che presenta tale disegno (un indumento,
un berretto scozzese di forma marinaresca, che aveva recato dai suoi viaggi.
di tela scozzese. 4. che s'ispira e si collega a una delle
. scuola scozzese: indirizzo di pensiero che, dalla seconda metà del sec. xviii
del senso comune e della conoscenza immediata che esso consente. fenomeno ad un altro
cognizioni quest'ultime emananti da'vari principi che la scuola scozzese chiama d'estinto': ecco
. frugoni, v-333: un puledro, che non sia scozzonato ancora, se non
migliorare, / bertson e mallet, che, come dissi, scrivono lingua buona e
uom molto scozzonato, / e 'ntese ben che lo man da alla mazza
. amenta, 49: gli uomini, che piccola enciclopedia hoepli, 1-iii-4051:
viani, 13-473: scommetto... che tu guasteresti la festa con uno scozzo
., ascolta piuttosto questo libro, che è stato benedetto in gerusalemme. =
e così sogliono castrare tutti quei che servono al loro uso, eziamdio quei
uso, eziamdio quei di guerra, che sono moltissimi. marino, xi-
col modo un po''blasé'dell'uomo arrivato che non se la sente, no proprio
trovandomi in mezzo a quei beduini, che il marchelli e gli altri stavano scozzonando
gli altri stavano scozzonando, m'accorsi che guardavano con vogliosissimi occhioni il revolver che
che guardavano con vogliosissimi occhioni il revolver che luccicava al mio fian co
carducci, iii-7-62: dei volgarizzamenti, che tanto con 4. intr
, prudente, avveduto. sanno che que'baiocchi son buttati. -
, de'quali tutto il mondo dice che il tempo della giovinezza loro furono i
giovinezza loro furono i più scozzonati capestri che vivessero: giuocatori, femmi- nacciuoli,
/ in questa nobil arte, che ad esopo / e ad apicio potrei far
. aretino, 20-130: io, che sino a qui mi sono tenuta scozzonata,
cogliona. varchi, 24-13: dubito che tu sii mal consigliata, e non bisognerebbe
voler far correre la cavallina, se non che o io fossi a. monti
.. all'attrito di quella dura realtà che di selle di bardature come in una caserma
queste mura, della più scozzonata meretrice che ci vivesse. soffici, v-6-274:
al suo tavolino, giovane o vecchio che sia, vede avvicinarglisi la piccola operaia in
. commedia della sembola, 2: che credi che non sappi fardi conto? /
commedia della sembola, 2: che credi che non sappi fardi conto? / so'scozzonato
fardi conto? / so'scozzonato, ben che sia villano. commedia di pidinzuolo,
. commedia di pidinzuolo, 130: che parole son queste! / che prete adottrinato
130: che parole son queste! / che prete adottrinato! / gli è dotto
qualificherà l'alessandro del bucefalo italico, che, con disinvolta destrezza da lui maneggiato
ubbidiente a così bravo scozzonatore, senza che mai ricalcitri o più s'impini a
, i-166: 'scozzonatore': lo stesso che scozzone, se non che questo accenna
lo stesso che scozzone, se non che questo accenna piuttosto l'atto e quello
, 9-1-184: egli si difese con dirmi che dieci volte ti s'è raccomandato per
di scozzonatura nello studio dell'antichità e che tu sempre l'avevi rimandato all'tstoria
cocchiero o allo scozzone, / a quel che l'insegnò con poca scuola / batter
, i-166: 'scozzone': è propriamente colui che scozzona i cavalli; ma nell'uso
nell'uso si trasporta a significare colui che ammaestra i giovani ne'primi elementi di
iii-86: - chi l'averebbe mai detto che da burla da burla si avesse avuto
mente così fiso a una certa scrittura che non si muove, né m'ha egli
], perché i più grassi somari, che stanno assisi da capo con la prebenda
(nell'espressione scranna di pistolenza, che ricalca l'espressione biblica 'cathedra pestilentiae',
davit disse: « benavventurato è quegli che non andrà al consiglio de'felloni e non
, 19-79: or tu chi se', che vuo'sedere a scranna, / per
pria non sono scripte le parole / che fan misura ad sua diricta canna. soldani
vegga [le macchie] / chi crede che l'occhiai sia quel pun
scrànzio, agg. ant. che espelle catarro frequentemente e rumorosamente; catarroso
altra, forzatamente tossendo, e'par che debba sputar gli occhi e scriar li polmoni
o vincoli. faldella, 9-566: che felicità sgranchirsi, scrovattarsi dalle noie dell'
pass, di scravattare), agg. che si è tolto la cravatta; privo
chi scrafia. mo d'allor che a scranna siedi / rafael giudicando, o
da scrafare. tro eguale / che del gran nome suo l'adige onora.
po terigia. gran palmi più su che tutto il genere umano. monelli,
filosofar s'appoggi e regga, / e che colui, che persone o cose con
e regga, / e che colui, che persone o cose con aria di disprezzo
esso traguarda, / il dottor sia, che solo a scranna segga. = etimo
per rispetto di parentado e di pecunia, che più volentieri giocherebbero nella piazza con li
piazza con li altri fanciulli alla scralla che non stanno nella chiesa all'uffizio.
luogo in cui è posta o della funzione che vi si esercita). -in senso
scrana, e comandò ad uno barbiere che la salasasse da ciascaduno brazo. l.
scarana, se abatete in una donna che avea una oca grassa e, lassata
comprò l'oca, dicendo... che senza scaranne si potea bene sedere.
per la quasi decrepita età venerabile, che sotto l'ombra di un olmo,
leggeva. baretti, 6-96: dicono che le tavole e le scranne e i letti
di que'religiosi sono fatti di quel legno che noi chia- miam sughero. manzoni,
. casti, i-2-106: o ciel che veggio! / sei tu...
sediamo a scranna e ti buggeriamo, lettore che ci credi. -esercitare il
vuol veder quanto la canna / ed oprar che baldon resti chiarito, / che ambisce
oprar che baldon resti chiarito, / che ambisce in malmantil sedere a scranna.
è il gran consiglio a scranna / che alessandro,... /..
. /... / con voce che il timore alquanto appanna, / il
a. chiappini, cxiv-14-267: alcuno, che pretende poterstare a scranna con tanti di essi
« padre, son balordo », / che 'l voler senza riguardo / starea scranna a
abbia per stare fra bibliofili, non che a cattedra, ma nemmeno a scranna.
se sì cresciuto fosse el fanalino / che più star no potesse a la scranella,
vespa deverìa venire / a punger que'che su ne'tocchi stanno, / come simie
e degli scranni rococò, era giustissimo che la stampa ripro e.
4-502: mi conosci abbastanza per sapere che lo scranno del giudice non mi attira
letter. azione sgarbata, scortese, che rivela maleducazione, inciviltà, rozzezza.
, sgarbato, insolente, villano, che non tiene un comportamento civile e moralmente
, ii-211: gliel dico io, che l'è una screanzata, e quando
g. manganelli, 8-10: è inutile che vi chieda riconosco, mi protesto
da due pagine le parlo di me: che screanzato! mi perdoni: è il
togliti dai nostri occhi! 2. che rivela o è dettato da maleducazione, scortesia
, ii-6: né il fatidico augel crediam che sia / di quei filosofacci rabbuffati /
sia / di quei filosofacci rabbuffati / che fan consister la filosofia / nell'aspro
un uso libertino, screanzato e tale che ne discapiti la nominanza dei nostri costumi e
, disse con una certa furia screanzata « che sciocchezze ». moravia, 18-299:
, 7-i-289: la vita nomade e screanzata che sono stato costretto a menare da un
di lei gentilissima lettera ed i fogli che l'accompagnano, l'altro di poterle
ne divina è definito da un vocabolo che la weil ha coniato: il compito
1-605: 'scriare'senese: quella forza che si fa di raccorre il catarro per
un'altra forzatamente tossendo, e'par che debba sputar gli occhi e scriar li polmoni
. disus. gracile, debole, che ha scarsa resistenza fìsica. diènte
scredentìssimó). ant. e letter. che vive nell'incredulità, nell'indifferenza o
ateo, miscredente. -in partic.: che non crede nel cristianesimo o nei suoi
. giamboni, 8-i-96: però che la legge de'cristiani era novellamente venuta
de'cristiani era novellamente venuta, sì che l'uno era in paura e in dubbio
l'altro era iscredente, avvenne molte fiate che gl'impe- radori e gli altri che
che gl'impe- radori e gli altri che governavano le cittadi facevano persecuzione contra li
l'eucarestia], ond'io ti prego che, ac- ciocch'io non erri per
dio per modo di morìa punire quelli che scredenti a dio e pertinaci in nel
6-xii-19: costui è uno scredente di quelli che del '92 cantavano la marsigliese e scannavano
. bartoli, 7-4-165: la sperienza, che insegna le de sanctis, lett. it
han corpi come di femmine, scriati, che tremano al rezzo, che si sfiniscono
scriati, che tremano al rezzo, che si sfiniscono gocciolando sudore. 2
, e più svilitivamente libercoli. 'screati', che diciamo anche 'scriati': di piccola forma
uovo pagare, perché, come che egli si mostrasse da prima molto
stentatamente (una pianta). più dolce che la sapa e non solo credeva, ma
screate, / alle due parole tutto quello che gli era detto. costo, 2-154:
, 7-103: per queste cose si manifesta che delpolmone viene il sangue, quando si sputa
creazione divina è definito da un vocabolo che la weil ha coniato: il compito
alla screazione sua dello sputare del sangue, che adviene per resudazione sua. landino [
], 3: un altro neologismo che mi viene segnalato è screcciare, usato soprattutto
conte vede quella dama adorna, / che ad alta voce li domanda aiuto. /
domanda aiuto. / là se rivolta, che già non soggiorna, / ché
sapienza civile, e senza quelle scappate che il cortigiano d'augusto rivelano scredente alla virtù
ligio al potere. 2. che non presta fede alle affermazioni altrui o
. -anche sostant. la di massa che l'ha fatta impantanare e girare a vuoto
a non voler prestar fede a quel che ne'buoni libri si trova scritto. lippi
, ma diciotto o venti, / che l'orco ti farìa qualche billera; /
: condussero anche i più scredenti a confessare che quei forestieri non potevano essere altro che
che quei forestieri non potevano essere altro che quegli uomini promessi dal cielo nelle loro
a significare persona ritrosa, contumace, che non ascolta i precetti o consigli altrui
come chi diffida / di cosa strania che le venga intesa, / con un riso
è vero ». 3. che è in disaccordo con qualcuno. b
; gli attutò alquanto il subitano supplizio che men- nio, maestro del campo
dimostrarne la nuire o fare in modo che appaia priva di valore falsità,
ricever con aggradi mento ciò che non varrebbe ad altro che a screditarle la
mento ciò che non varrebbe ad altro che a screditarle la 5. prov
deprimere le forze della ragione, in maniera che si prescredènza, sf. ant.
e scuse a chi opera male, quasi che alcuno di fiducia; incredulità, scetticismo
porto li pono, / poi mi conven che lor me- sdir discovra. giraldi cinzio
cinzio, 7-122: ad hipolipso, / che presente era a l'ambasciata, è
, è stato / molesto sopra modo che con lui /... /.
, e da questa discese la scredenza che oggidì guasta il mondo. =
cominciò ad ingegnarsi di farmi scredere ciò che io per lo sospirare avea pensato. guido
/ o il dolor sento del pensier che screde, / e al sogno altero del
lo screditò in fine e fé partire piùdiscontento che glorioso. d. bartoli, 2-2-234:
gli stava forte nel cuore il bisogno che v'era di screditare e convinceredi manifesta ignoranza
barbassorelli d'acquistarsi credito con lo sforzo che fanno di screditar in vano l'uomo
ii-307: non istupisco... che voi proccuriate con quanto vigore avete nelle
(64): sarebbe stato lo stesso che rinunziare a'propri privilegi, screditare il
: aver abbassata la molenda sotto quel che esigeva ogni mugnaio meno esigente lo screditava
. serao, i-365: la notizia che cesarino fragalà era poco 'solido'doveva
scrollava il capo: « qui civuol altro che la messa di don angelino »..
spirito che diremmo ribelle, se la parola non fosse
assurdi e le discordie loro, insinua che l'autorità di quelli non può essere
svalutare o considerare meno pregiata una merce che presenti alterazioni o difetti. galileo,
galileo, 3-4-138: somiglia il sarsi quello che... va con sottilissima diligenza
mercantilmente ricrescasi 'l pondo: / a quelle che scortatedi misura, / a quelle che smontate
quelle che scortatedi misura, / a quelle che smontate di colore, / a quelle che
che smontate di colore, / a quelle che svanite di sapore, / venisser
però screditate, / si provvegga argomento che l'aiuti. -svalutare il denaro
, 162: dicono, quei comunisti, che essi fabbricano molta moneta per screditare il
buona reputazione. orsi, cxiv-32-24: che mai si lascia ella uscir dalla penna?
do- stoiewski. alvaro, n-10: che la razza bianca si sia screditata nei
di sé nei film, è un fatto che ha il suo significato. =
. (superi. screditatissimo). che non gode della stima altrui o l'
stima altrui o l'ha perduta; che è ritenuto privo o non più dotato
a stare in parma, glorioso più che mai nelle sue parole, ma screditato anchelà
, 124: il giuoco non gli offriva che delle vittime volontarie, uscite per la
). segneri, ii-107: stimeranno che tra noi sia screditata la bontà,
tra noi sia screditata la bontà, che sia commendabile la malizia. metastasio, i-iv-
manzoni, iv-530: il nuovo decreto prescriveva che... le municipalità formassero liste
il latte, bino era così screditato che di carte [di obbligazione] non a
a dito per un avaro, che spacciato per un briaco: il primo è
di questa autorità sacrosanta è il aire che in roma s'operi diversamente da quel che
che in roma s'operi diversamente da quel che ivi s'insegna. f. argelati
santi malmenati dall'autore e di cose che a roma possano fare dello scredito,
politica. mazza, iv-147: ahi che senno non vale o ingegno predito, /
predito, / qualor nel volgo, che fa tanto novero, / ei sparga mala
lettori. faldella, i-4-114: ciò che maggiormente offendeva gli ingenui progressisti in questa
... si era lo scredito che ne proveniva alle istituzioni in faccia al paese
del credito finanziario (e la causa che lo determina). p e.
la giornata e si vedeva una mano che si divertiva a seminare il sospetto e
2. deprezzamento di una merce che presenti difetti o alterazioni. tommaseo
. 'lo scredito d'una merce'piuttosto che 'discredito', se non quando la minore stima
bene, li sere'divenuto di quelle cose che sono avenute a molti re..
.. e così diverrà di tucti coloro che seranno screduli et a'pericoli non prenderanno
, trattamento tore generico e che ciò in circostanze molto determinate è una
una forza; ma bisognerebbe notare a che prezzo sono possibili questi risparmi 'generici'resi
, per così dire, i paesi che visitavo di qualsiasi significato e non lasciava
visitavo di qualsiasi significato e non lasciava che la superficie. = comp
(il latte, lo yogurt che, secondo la legislazione vigente, deve
in quel gioco innocente come l'acqua che lui mesceva nel latte scremato e spannato
longhi, 1-i-1-426: ripeto ad ogni modo che non votlio dire adesso in che modo
modo che non votlio dire adesso in che modo, bellamente scremato del suo ore
il latte (e la sostanza grassa che si ricava da tale operazione).
: da questa prima scrematura si salvanopochi libri che meriterebbero un attento esame. -gruppo
, 3-185: il fatto... che nella sua famiglia il ramoprimogenito diretto, estinto
nostri palazzi sono soggetti a 'scremature'senza che questo magazzino apparentemente senza fondo accenni ad
. escrementizio. -al figur.: che deriva dal fondo più vizioso dell'anima.
simil. e al figur. distinguere ciò che si giudica valido e pregevole da quanto
o meglio dei loro capi riconosciuti, ora che l'impressionismo è stato scremato e degustato
se in verso o in prosa, che noi leggiamo imprecando, con fatica e fastidio
saltare una riga; ed altri libri che si leggono alla svelta, scremando il
, 115: si dice... che l'organizzazione abbia voluto scremare subito alla
lafame sono rimasti gli unici meccanismi di selezione che scremino i branchi e regolino l'equilibrio
la pubblicazione degli inediti tommaseiani. spero che ti contenterai di non molte pagine sì
. gramsci, 7-100: è vero che il contadino è un risparmia
di fuoco scrementizio delle più violenti passioni- che acceleri e sregoli il moto che sana quella
passioni- che acceleri e sregoli il moto che sana quella parte o queiraltra mantiene,
evacuare il corpo mal sano da'soverchi escrementi che maculano e infettano il sangue più puro
scontrati di ogni son di parere che il vero rimedio di questo fatto sarebbe
sarebbe nel fare due fogne generali che smaltissero gli scrementi e tutte l'
gli scrementi e tutte l'acque che piovono nella città. = forma
screpante, agg. region. che ostenta minacciosamente e provocatoriamente la propria forza
2-ii-209: certo quell'apostrofe alla morte che per mangiare che faccia di buon bocconi
quell'apostrofe alla morte che per mangiare che faccia di buon bocconi, non fa
bocconi, non fa collottola mai; e che se fosse ita di giorno alle porte
avrebbe passata male; è più buffa che funebre. idem, 2-iii-116: cintura bassa
, 67: seppi poi... che nelle ore della mia lontananza da talamone
certi screpanti mazziniani. 3. che ostenta pomposamente la propria eleganza. fanfani
livorno, a significare persona orgogliosa e che fa pompa della propria bellezza e abbigliamento;
e dicesi anche per elegante, che per consuetudine veste bene. = voce
: « messer, io ho tantabriga, che mi screva il core ».
inteso uno screpio della porta, credutosi che allora gli fosse aperta, s'accorse dapoi
'strepito'. screpolàbile, agg. che può fendersi, spaccarsi, sgretolarsi (
, sgretolarsi (un materiale); che si dissoda facilmente (un terreno)
aveva fatto screpolare all'intorno il muro che si scalcinava. d'annunzio, iv-2-1335:
, iv-2-1335: come un ghiaccio verdiccio che s'incrinasse, che si screpolasse.
un ghiaccio verdiccio che s'incrinasse, che si screpolasse. lucini 4-159: il
del mondo antico, vengo a luisa che porta le violette alla sua bambina.
per la tensione di elementi e motivi che sono di natura più specificamente dia- ristica
erano conoscibili dopo una rude campagna artica che aveva conciato e screpolato le fronti,
rigovernare è necessario immergerele mani nel ranno bollente che irruvidisce la pelle e poi la screpola
montaldo... ha i terrapieni spelati che la primavera screpola. pavese, 7-96
pavese, 7-96: c'era un vento che screpolava le labbra, e adesso sì
). anche screpulató). che presenta fenditure o spaccature; che tende
. che presenta fenditure o spaccature; che tende a sgretolarsi (una casa, un
posto al piano superiore, l'unico che ancora stava in piedi. svevo,
8-189: guardi quei piani fangosi screpolati che giacciono all'aria. d'annunzio,
: sieno come sgraffiati e screpolati: che abbiano la pelle stracciata. fucini,
callosa, il suo viso, screpolato piuttosto che solcato da rughe, pare un pezzo
il tallo di una pianta); che ha il tronco profondamente inciso (una
). soderini, iii-48: quelli che hanno la scorza intagliata, doppia,
. pascoli, 94: al sol che brilla in mezzo a gli umidicci / solchi
screpolato, livido, marcio, par che s'abbassi, stanco, sulla terra stanca
tecchi, 2-159: dalla cava, che è tutta scoscesa e aggrappata alla montagna.
e là da cespugli piatti nerastri, che a distanza paiono grosse tarantole abbarbicate
udiva già la voce screpolata delle rane che cantavano nel fosso davanti al viottolo.
. cellini, 681: avvenga che questa terra liquida vi sia messa alquanto
il rumoredi una caduta d'acqua sotterranea, che si rompe giù per balze. mercé
: si udiva soltanto il ronzio degli insetti che si godono la canicola annidati tra le
di decadenza, traccia di un passato che si sta dissolvendo.
un umore viscoso a tal segno, che questa volta non fu possibile ch'io
28-126: gli screpoli le case che per vecchiezza rovinano. redi, 16-iii-
fabbricato palagi lungo ilneva; e ben pare che sieno stati fondati per ordine sovrano piuttosto
sieno stati fondati per ordine sovrano piuttosto che per elezione, tanto le muraglie di essi
giudiziosa e prudente si è la riflessione che vs. illustriss. ha fatta intorno agli
per altri tanti scresciendo sino a tanto che per tutto il verno basso e con poca
e con poca acqua persevera, sin che ritorna il tempo della primavera.
di quelli segono nel suo ordine: che a volere rimediare è necessario il provedimen-
modi infrascripti: il primo, quello che si cimentò stamane e non vincto;
siti, etc.; item, che le gabelle grosse screscessino. 3
anonimo [de monarchia], 182: che. sse la chiesa è venuta meno
... in queste croci osservai che le labbra, per dir così, della
versi rigonfiate e scresciute notabilmente, lo che fa vedere che la nutrizione delle cortecce degli
scresciute notabilmente, lo che fa vedere che la nutrizione delle cortecce degli alberi si
, il sibilo di quel vento lontano che sbiancava il mare. scretura,
tolomei, 68: sappi, meo, che da me a. tte ha scre-
, / za, / sì che. ttu non vedrai come. ttu suo'
com'ebbe bruto per lucrezia, / che vendicò so'screzia / contro al segnor
vendicò so'screzia / contro al segnor che 'l fé deventar matto. =
fiocco / abbandonato ormai dallo scirocco / che più non screzia questo mar di latte.
per la notte della casa e tenui rumori che quando a quando ne screziavano il corso
de amicis, xiii-29: sentirai parecchi che metton fuori ogni tanto una parola o
screziano cosi il loro italiano per modo che non si sa ben dire che lingua
per modo che non si sa ben dire che lingua parlino. -attribuire particolari sfumature
aveva riattinto quel grado di trasognata impassibilità che solo nei passaggi di stagione si screziava
dovere essere da molto più tenuta e più che l'altre onorata. b. davanzati
vostra pelle è screziata e stravolta; che male avete, balia? -un male che
che male avete, balia? -un male che è nulla, figlio mio, rispetto
, figlio mio, rispetto a quello che t'aspetta in inferno, se non ti
qua e di là, non facevano altro che accrescere lo screziato, tappezzato, il
romanzi e la varia tela dello 'orlando furioso'che le monocromata, per così dire,
di macchie di colore o di venature che risaltano rispetto allo sfondo o conferiscono a
fanzini, iii-405: quegli ordigni strani che gli inglesi misero di moda al principio
chiazze per lo più irregolari di colore che rendono variegata la superficie di una foglia
il collo, segnato da quella screziatura che chiamano « collana di venere », era
un morto; e anche di questo volumetto che do a ristampare veggo e sento la
, come d'un pezzo di marmo che aggiungo a murare il sepolcro de'miei
di gioventù. de amicis, x-8: che stupenda screziatura di tinte fosche e di
anche f. le screzia). contrasto che incrina o può compromettere un rapporto di
a sé la morte diede, / che fu cagion da poi di molte screzia.
: come vi è caduto in pensiero che io avessi potuto essere in iscrezio con
fazio, i-7-16: ispento ogni pensier, che movea screzio / e dubbio al mio
fior d'un'acqua lucida e buia che lo sostiene. montale, 1-25: velato
siepi di lauro, / delle luci che svariano in patios e lanterne / di sera
nome ad alcune strisce di vari colori che si mescolano col color principale del fiore
in una corrente letteraria anche contraddittoria e che può causare confusione e disordine.
buone evirtuose, né mai si potè trovare che egli facesse altro, e non di
poeti] si lasciarono sedurre dalla vanagloria che suggeriva loro di far pompa degli studi
pompa degli studi fatti; e secondo che quelle ricordanze più venivano mischiandosi col naturale
elementi, medievali, ascetico, classico, che per diverse correnti vengono a mescolarsi nel
disperato [il vento] credo bene che qualche screziolino di freddo riescaa penetrare fin dove
ai dottori, scribi e farisei, che vi facciano far giustizia, secondo che
, che vi facciano far giustizia, secondo che canta la grida: vi dànno retta
., i soldati spagnoli e tedeschi che assediarono roma nel 1527).
l'armi loro, il lume bestiale che ne usciva faceva tremare i merloni, corsi
per le mura, con altro spavento che non fa il balenar dei tuoni.
con valore intens., e da cria che ricorda un poco quello della statua egizia dello
crasso paltoniere, l'orrido codardo, che vuol lasciare la tomba di nostro signor
, 2-384: io trovo in alquanti annali che, servendo costui di sua arte gli
servendo costui di sua arte gli edili che teneano i comizi e vedendosi eleggere a
di presente la tavola incerata e giurò che più non avrebbe esercitato cotal professione.
diciamo segretari, a differenza de'notari che sono detti scribi o scrivani volgarmente, ancora
sono detti scribi o scrivani volgarmente, ancora che ilsegretario sia propriamente il notaio del principe.
comanda... a un servitore / che vadaa fuoco e cerchi in diligenza / un
o un procuratore, / di quei che di rogarsi han l'ingerenza / e
e di milano è tità superiore che lo ispira). non saprei
materia io credo di poter confidare che la pubblicazione di ciò che ond'
di poter confidare che la pubblicazione di ciò che ond'io son fatto scriba.
, singular può essere forma modesta che dica lo scrivere cose non di
: « mandò cesare augusto uno comandamento che tutta la terra fusse descritta ». v
latino, a livio, lo scriba che pur compose un inno di vittoria. papini
posso tranquillamente considerare l'affermazione del singleton che il poema sacro fu dettato da dio
dettato da dio e il poeta non fu che lo scriba. 4. scrittore
di tutto il giorno, li seguitotutti fin che spariscono, con un sospiro d'invidia.
197: quanta politica, mia fiorenza, che arida messe da questo scribacchiaménto, da
, agg. (scrivacchiante). che sta scrivendo o scarabocchiando, senza disporre
ignoranzadi cotesta schiuma di scrivacchianti non faranno mai che la tua bella firenze non sia sempre
[tolstoj]... più che un uomo, sicché i mezz'uomini spettegolanti
del silenzio perfetto dinanzi a una fine che non è soltanto la fine di un
la filosofia] è una speculativa confusione che cinguetta in esempio e in oscurità, scrivacchiando
8-816: io credo, sinceramente credo, che non c'è miglior via per arrivare
via per arrivare a scrivere sul serio che di scribacchiare giornalmente. d'annunzio,
, bettina veniva a ricopiare a macchina ciò che avevamo scribacchiato di giorno. -assol
mio sentire, i difetti d'assai: che certo non potrei dire delle scribacchiata
. (femm. -trice). che scrive opere letterarie, articoli di giornale
bresciani, 1-ii-419: tante sono le minchionerie che si stampano dagli scribacchiatoli e dai gazzettieri
incondito e rozzo del suo antagonista buonaiuti che pure non scherza. 2.
2. agg. letter. che induce a scrivere, che dà l'
. letter. che induce a scrivere, che dà l'ispirazione (uno stato d'
chiatrice ha fatto apparire i due secoli che succedettero al trecento come l'epoca più
, al committente e al risultato economico che all'ispirazione artistica; impegno letterario continuato
scrittore o giornalista di poca abilità, che scrive per lo più a solo fine
, 'schiccheracarte', 'impiastratogli': colui che va scrivendo cose di pòco o
cara, se voi sapeste gli orrori che certi giornali piemontesi vanno continuamente scrivendo di
è davvero disgustante; non posso dimenticare che questi scribacchini sono italiani, ed è
di questo parlar magistrale. è un vizio che gli scribacchini inoltrando negli anni del mestiere
, sentendo trattare da scribacchini degli scrittori che sappiamo di primordine, abbiamo l'impressione
primordine, abbiamo l'impressione... che il nostro stesso mestiere sia sminuito,
il nostro stesso mestiere sia sminuito, che la cultura stessa sia sminuita. arpino
ché chi lo scrisse aveva la calligrafia che posseggono li analfabeti, e inoltre si dinota
in lui un certo 'impetus'di scribaccino che pensa: « io sono un grand'
furiere, ossia lo scribacchino, quello che tiene i conti. 3.
riporla in riposo. 4. che si riferisce all'esercizio della scrittura;
. gadda, 23-62: desidero confermarle che rimarrò a roma 'per qualche mese', con
stor. nel medioevo, funzionario di cancelleria che ricopriva la funzione di notaio o di
la scribattai in que'primi giorni, che mi ridussi nella gratissima solitudine de la
tutt'oggi, né so più che mi scriva. = alter,
legale da esso fatta stampare colle solite ciaciare che dentro di quella settimana sarebbe giunta la
scribèndo, agg. ant. che deve essere scritto. cesariano,
siano note, aciò si advertisseno ante che instituiscano li edifici, non lassano le
chi turba la concordia della cospirazionescempia e malvagia che perde l'italia. fa-pini, iv-528:
cibo molto lauto, e la scriblita, che è cibo non dissimile alla placenta,
cibo non dissimile alla placenta, salvo che ella non si cuoce col mele. tramater
di farina intrisa con uova, che noi diciamo berlingozzo. = voce
, tal volta, a certi satrapi che son deformati dal vizio e idioti così
son deformati dal vizio e idioti così che né meno sanno formare senza scarabocchio il
formare senza scarabocchio il loro nome, che quasi tutti scribocchiano confuso. = ine
entrar molti ranocchi: già m'intendi che vo * dire scartocchianti, pez- zentucci
polentoni, bagianotti, scriboccnia- tori, che pretendendo d'assidersi presumeansi anch'essi a
, scarpinelli et altre sorti di gentaglie che si dilettino di verseggiare,...
,... leggale loro scribocchiature, che sono ciabbatte sciarpellate, stracci pezzenti e
stracci pezzenti e putridi rimazugli, comandiamo che sian cattivi nelle nostre carceri criminali.
, se non quelle più sovente tornanti, che le accuse reciproche di pigrizia e scribomania
desumere dopo scrupoloso esame. che mia mente spesso varga / voglio che tuo
che mia mente spesso varga / voglio che tuo sentir meglio delibrè: / vero
sentir meglio delibrè: / vero sì che di lui fuori se scribre / via per
occhi un ovile molto meno poetico di quello che si trova nei libri. viani [
47]: 'scriccare': quel cri cri che fanno i fiammiferi quando s'attritano all'
di parti di metallo adiacenti a screpolature che si sono formate sulla superficie di un
. v.]: 'scricchi': nome che si adopera in toscana per indicare la
pres. di scricchiare), agg. che produce un cigolio, uno scricchiolio (
frugoni, v-608: coi rifferiti eloquenti, che tutti pe buone, di vernice e
da quel 'cricch'manifestamente si riconosce, che è appunto quel suono che producono i
si riconosce, che è appunto quel suono che producono i legni che rompere alcuna fiata
appunto quel suono che producono i legni che rompere alcuna fiata o spezzare si sentono.
-fare il rumore dello scatto della molla che si allenta. - anche sostant.
facevan bordone con lo scricchiar dei coltelli che scannavano i francesi sperduti o prigionieri ed
-frusciare (la carta, la penna che scrive sulla carta). cesareo
fuori quella mia carta da mille, che ancora scricchiava. -per simil.
anche le cicale. / sentirne ancora una che scricchia è un tuffo nel sangue.
]: 'scriccatóre': provvedequella lingua di foco che vorrai. mediante scalpello pneumatico all'asportazione
cervello in un'anemia di stanchezza, che mi vietava ogni possibilità di raccoglimento e
di foglie peste dalle pedate di uomini che camminano in frotta. arti e mestieri
è la quantità della seta più o menogrande che deve in ciò servire di regola. bisogna
impedire lo scricchiolamen- to della seta, che bisogna torcere prima con un bastone.
il povero giovine fece un passo senza che sentisse risuonarela sua catena e cadde inginocchiato sul
. (tose, sgrigiolante). che cigola, scricchiola o crepita (un
al rumore prodotto dalle calzature nuove; che crocchia (una giuntura).
per paura di disturbarei figlioletti... che dormivano sotto il nostro scricchiolante impiantito.
da ruffiano. -per estens. che sta per sgretolarsi o minaccia di crollare
scricchio, tutti i nove marinai inglesi che stavano sul ponte impallidirono. ojetti,
risponda. / non s'ode intorno che lo scricchio della / penna veloce.
bolero. e l'articolista non trovava meglio che presentare coteste novità dentro una cornice
anguille. 2. figur. che è in crisi profonda (un sistema di
brignetti, 10-16: avevo smarrito quei cardini che sostengono la scricchiolante baracca della umanità:
là sconnesse cominciò a menar tant'acqua che lo sperar di seccarla, aggottando senza
s'imita il suono acuto di roba che batta o si franga. alfieri, xiv-2-
, fa almeno scricchiolar la seggiola, che parla per lui. manzoni, pr
, bestemmiando in cuor suo ogni scalino che scricchiolasse. stoppani, 1-83: la
la brina catasta di ciocchi. / che sgrigiola. comisso, v-75: in un
11-58: improvvisamente l'uomo si che dall'azione del vento); cigolio causato
, 4-i-180: quei romori secchi del legno che si sostant. dilata e dei tarli
si sostant. dilata e dei tarli che rodono, gli scricchiolìi misteriosi che
dei tarli che rodono, gli scricchiolìi misteriosi che redi, 16-ii-107: fanciulletto /
del mio petto / almen tu fa che vi cada / la rugiada / zanzare rompevano
interrogai i primi fiorentini alido, nauseante, che cova nell'intemo delle navi; negli
aperse due braccia -cigolare. sterminate che parevano ali, e la fanciulla si gettò
scricchiolio di denti « vedi quel lesto ufficialino che incandescente). tien sempre dietro
scorbaruffaldi, i-67: cresci foco fin che scroscia, / fin che gendo
cresci foco fin che scroscia, / fin che gendo presso i cadaveri alcuni oggetti
gendo presso i cadaveri alcuni oggetti neri che si movescricchiola, ché poscia / al