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vol. II Pag.3 - Da BALDANZEGGIARE a BALDEZZA (67 risultati)

riva: / tutta la gente torna, che fuggiva. lorenzo de'medici, 256

per casi o buoni o rei che sieno sorti. michelangelo, 255-7: il

preso ardire di scovrirmi questo amore fuor che oggi. tasso, 7-13: ma poi

, questa è la baldanza dello spirito che sente le proprie forze. alfieri, xiii-29

: s'aggiunga a tutto ciò, che quelli tra loro che, trovandosi la

a tutto ciò, che quelli tra loro che, trovandosi la mattina fuor della valle

, si sdegneranno anco, delle molestie che arreca loro la baldanza dei loro figlioli

ii-478: e quando il senatore disse che tutt'al più si poteva deplorare qualche eccesso

di baldanza giovanile, il marchese osservò che era una giovinezza che datava dal tempo

il marchese osservò che era una giovinezza che datava dal tempo di ariovisto e di alboino

con una baldanza ed una voglia, che non lasciava supporre i molti anni che

, che non lasciava supporre i molti anni che aveva. saba, 273: dal

assalire con istintiva baldanza il piccolo uomo che gli stava davanti. baldini,

. baldini, 6-157: qualcuna che se ne veniva tutta promesse, sprezzo

per una baldanza amara e sprezzante, che ora ricadeva tutta addosso a lui.

pavese, 4-190: anche i solitari che gettavano occhiate e poi se ne andavano

iddio? elli non n'è ma'che uno. e quelli, a baldanza del

fermo, e non serai / alcun che addosso t'aggia / baldanza men che saggia

alcun che addosso t'aggia / baldanza men che saggia. -prender baldanza addosso a

da barberino, 229: né ancor convien che faccia come la gallina, che,

convien che faccia come la gallina, che, per uno uovo ch'ella fa nella

casa, grida tanto e sì baldanzosamente che basteria s'ella l'avesse fatto d'

. dante, 64-3: per quella via che la bellezza corre / quando a svegliare

passa lisetta baldanzosamente, / come colei che mi si crede torre. m.

fra l'altre la vestal vergine pia / che baldanzosamente corse al tibro. boccaccio,

(100): la marchesana, che ottimamente la dimanda intese, parendole che

che ottimamente la dimanda intese, parendole che secondo il suo disidèro domenedio l'avesse tempo

): il re impose ad emilia che seguisse, la qual baldanzosamente, quasi di

umile e ottimo cittadino, non ostante che per lui si conoscesse, che più

ostante che per lui si conoscesse, che più che per loro usato, e più

per lui si conoscesse, che più che per loro usato, e più baldanzosamente,

: baldanzosamente e con molta maggior prontezza che alcun altro de'fuorusciti, sollecitava il

... baldanzosamente intraprendevano ogni ancor che scelerata impresa. redi, 16-i-15: questo

. redi, 16-i-15: questo nappo, che sembra una pozzanghera, / colmo è

sì forte e sì possente, / che per ischerzo baldanzosamente / sbarbica i denti

siate quai rupi del terren natio, / che baldanzosamente alle tempeste / godon di farsi

baldanza, di lieta sicurezza; che ostenta alacre fiducia; ardito, temerario

2-6: ma tanti furono, che gli ambasciatori s'avvidono, che la

furono, che gli ambasciatori s'avvidono, che la parte, che volea messer carlo

s'avvidono, che la parte, che volea messer carlo, era maggiore e più

, era maggiore e più baldanzosa, che quella non lo volea. g. villani

dio tanto ma- raviglioso e grande, che 'l fa vivere molto lieto e baldanzoso.

ci sta nell'animo tanta paura o che il garzone già non recusi seguire le buone

stimava alcun di cor sì saldo, / che me l'avesse a tor, dicendogli

risposta [della monaca], considerò che e'le metteva più conto e più

e più utile era al munistero mandamela che ritenerla a suo dispetto. cellini,

molti signori, di questa opera, che a lor pareva miracolosa ed antica.

cavallo. idem, 7-66: quei che fur prima timorosi e muti / hanno la

, suo capitai nemico, pur confessò che lo stile di lui a'cervelli baldanzosi pareva

, dirò così, di riverbero, anzi che porsi alla baldanzosa impresa d'ottenere uno

alla baldanzosa impresa d'ottenere uno splendore che sia tutto loro. casti, 25-123

casti, 25-123: sempre al poter dispotico che nasce, / sanguinario terror veglia alla

il suo destino) rispinse le mani che gli porgevano salute. colletta, ii-29:

chiesero con baldanzose voci sotto la reggia che il re vedesse, nel supplizio del

sei sì contento: misero, di che godi? sei così baldanzoso: misero,

sei così baldanzoso: misero, di che insuperbisci? tu e l'ultimo 'lazzarone

antichi tempi represso nei siciliani, e che covava cattivo per tutti i non avvenuti sfoghi

l'esempio degli sfoghi avvenuti, ma che non riusciva a individuare politicamente e socialmente

pancetta baldanzosa del caro suocero suo, che i bottoni del corpetto, con le larghe

: anche liseo ricco in fondo ha che brigare con le turbe, che si innamorano

fondo ha che brigare con le turbe, che si innamorano con le sue figliuole,

1-141: la bacia dappertutto: sul viso che repugna come sul culetto baldanzoso.

/ lasciam pur, lasciam passare / lui che in numeri e in misure / si

era acceso, e teneva per fermo che una de le compagne d'elena de-

d'elena de- vesse essere, perciò che baldanzosette e piacevoli le conosceva. firenzuola

selvaggia, più tosto un poco baldanzosetta che no, rispose. linati, 30-167:

: dice il marito: -a me pare che tu sia fatta una trecca baldella;

vol. II Pag.74 - Da BARILETTO a BARLACCIO (39 risultati)

d'olio. barlette, quelle che con acquavite, o con altro vino

altro vino, vanno portando le donne che tengono dietro a un esercito.

non dal sospetto: come fece colui che sarchiava uno suo campo, e aveva

come quel villano da san giusto: che, essendo in quelle contrade a bifolcare

in quelle contrade a bifolcare al tempo che l'esercito di fra moriale era di

: barletta è più comune nell'uso che barletto il quale diceva a un dipresso il

. avesse bevuto il bariletto di vino che la sua barca riportava vuoto dalla casa

all'uno ora all'altro, domandando che cosa fosse successo. 2. medie

3. recipiente metallico a forma cilindrica, che si adopera nei forni a gas.

vuotare il bariletto: dire tutto quel che si sa, vuotare il sacco.

ch'è la principale, / acciò che ben si sgoccioli il barletto. =

silicato di bario e di alluminio, che si presenta a cristalli rombici. =

dal vino. soderini, ii-101: dopo che sono asciutti [i capperi] s'

barlozzo toglie ogni finzione, / tutto quel che seguì. note al malmantile, 1-433

denari, ed egli mi ha promesso che allora ci darà a credenza la provvista

bianche e rosse, e lo zampillo che cadendo nel barilotto di cristallo faceva ballare in

: e [marfisa] vòlta a'cavalier che la servieno, / ed a terigi

la servieno, / ed a terigi che sembra un barlotto, / comincia a

un barlotto, / comincia a dir che tutti le parieno / cavalier da bagasce e

la sagoma di suo figlio; se dubitasse che alcuno fosse mai per farlo buono alle

sf. pulci, 10-76: mentre che cavalca, s'è abbattuto, /

su la strada un certo arlotto / che cavava il midollo d'un barlotto.

radioscopia, il bario percorrere i visceri che vuol rivelarci. = voce

barisfèra, sf. geol. nucleo terrestre che ha maggiore densità rispetto alla crosta (

per de signare la persona che serve gli avventori. panzini,

sportivi. baldini, 5-177: mi disse che veniva da cuba, e data

baritinòsi, sf. malattia polmonare che col pisce gli operai addetti

). baritonale, agg. che è peculiare del baritono. pirandello,

. = deriv. da baritono * che ha l'ultima sillaba atona '(

de i bassi e de i baritoli che de i tenori e de i sovrani.

/ rimase la consorte disperata, / che, piangendo in baritono e in soprano,

a me par, signor mio, che ciaschedun uomo abbia in sé una serie

toni a modo d'ogni stromento; e che tutti gli obblighi e bisogni sociali richiedano

baritoni scritturati a posta cantavano il passio che la folla pigiata stava a sentire come al

appunto nel voler cogliere un la bemolle che non c'è scritto passò armi e

. 2. agg. gramm. che ha tono basso, grave (cioè

si dice di sillabe e di parole che terminano con sillaba atona).

corsini, 9-32: sarà mai ver, che a suono o di ribeca / o

è scappata madornale da dovero: batacchio che io sono; braccia quadre s'adatta

vol. II Pag.75 - Da BARLEFFO a BARNABITA (68 risultati)

di lodola (e lodolaio è il falco che dà la caccia alle lodole).

, per tener fermo sul banco il legno che vogliono lavorare. = di

(per lo più di legno, che si portava alla cintola, specie nei

, per convento [= col patto] che mia bocca non vi appresserà. -e

di legno, senza doghe, che portasi in viaggio per provvisione del bere.

potranno ben vivere di que'pesci che son nelle parti di lombardia, cioè cavedini

. luce incerta e debolissima (che consente a mala pena di vedere

non distinguere); chiarore indistinto che appena trapela; fioca penombra.

aiutato, vide... la donna che sovra il letto boccone giaceva. vasari

crudetta, tagliente e secca tanto, che non potè mai addolcirla né far morbida,

far morbida, per pulito e diligente che fusse; e ciò potè avvenire, perché

a certi riflessi, barlumi ed ombre, che dividendo in sul mezzo de'rilievi,

a un tratto, in modo, che il colorito di tutte l'opere sue

lampi, videro questa gran verità: che la provvedenza divina sovraintenda alla salvezza di

ad una fessura della vecchia muraglia, che molte n'avea, spiò dentro.

il lume / della celeste spada, che mandava / su i foschi ceffi un pallido

: io gli ombrava quel po'di barlume che gli giungeva, ond'ei girò l'

, la spera del sole, pallida, che spargeva intorno a sé un barlume fioco

: gran cosa è questa. o che tutti gli oriuoli fallano, o il sole

un barlume in oriente; con tutto che il cielo sia chiaro e terso come

. cantoni, 850: voleva insomma che peppina si risolvesse a

accompagnati da un altro cieco, ma che vede ancora un barlume di giorno. pascoli

finestroni traspare il primo barlume del giorno che si sparge sulla città. soffici,

aperta vi si spandeva tuttavia un barlume che ci faceva intravedere le due file di letti

peregrini, xxiv-126: vi sono detti che hanno solamente l'aurora; vi sono

solamente l'aurora; vi sono altri che hanno il barlume dell'acutezze; vi

dell'acutezze; vi sono finalmente quelli che ne hanno il giorno. valeri,

lama. / agli occhi sei barlume che vacilla, / al piede, teso ghiaccio

vacilla, / al piede, teso ghiaccio che s'incrina. brancati, 4-52:

, 4-52: edoardo cacciò un urlo che fece dileguare, spense come il vento

candela, quel barlume di volto femminile che riluceva dietro la grata della finestra.

sul capo e in sul viso, che faceva el vergognoso. ariosto, 449:

barlume gli uomini / si torran poi, che tanto ci bisognano? bandello, 2-54

egli vedeva pure ad un cotal birlume che ella aveva bel viso e le carni

il libro a me alquanto, poi che sì bel lume di luna ci serve

chi fosse, e, a quel che gli parve di vedere così al barlume,

...: « non ci son che io *? leopardi, iii-341:

basta l'intenzione... - « che vuole, padre? ero a barlume

vedo, nel barlume, un'ombra nera che passa più veloce del vento.

orator romano, a quel poco barlume che la naturai filosofia dava ad un'ido-

latro. magalotti, 21-91: come parea che ci persuadesse un certo barlume di ragione

ad avere un qualche barlume di speranza che la nostra uni- versal moda di fare

vivissima; ho un certo barlume, che lo acquistassi ad un tomo per volta per

campagna... pare più allegra che la non era prima della tempesta.

barlumi di una filosofia psicologico-letteraria fecero sospettare che vi avesse un tipo perpetuo ed universale

, 25 (433): lascia che si veda un barlume, appena un barlume

coi nuovi quasi barlumi del vero, che si vengono acquistando di mano in mano

idem, iii-221: mi nega quello che qualunque padre in qualunque luogo si fa

fa un dovere di concedere a que'figli che mostrano un solo barlume d'ingegno.

dove i moderni eclettici veggono non so che ombre della terra e non so che

so che ombre della terra e non so che barlumi del cielo; è l'eco

senso e nella carne, non vede che un barlume del vero, e non giunge

nievo, 100: debbo anche confessare che l'animo mio sbattuto poscia dalle maggiori

chiara luce quell'incognito indistinto di bellezze che appariva solo in barlume ai lodatori plebei

si sente se non quel barlume, che fàccialo avvisto come l'ingegno sia ito.

sapeva mescolare tre quarti d'ora così che alla fine ogni singola foglia [dell'insalata

era lesa e pregna di un sapore che non era il suo o cui il

ah era così forte il sonno, che vinse la pena confusa del mio piccolo

: il kant ebbe come un barlume che l'attività intellettiva sia preceduta da qualcosa

l'attività intellettiva sia preceduta da qualcosa che non è semplice materiale di sensazioni,

un padre onesto, a una madre che a tarda età lavora. sbarbaro,

ci siede naturalmente vicino, ogni volta che un barlume dell'antica gioventù, che

volta che un barlume dell'antica gioventù, che a lui dobbiamo, illumina la nostra

: di te più non mi circondano / che sogni, barlumi, / i fuochi

volte, un barlume di sorriso quasi che nel presagio della tempesta cercasse di vincere

chiedeva pietà. con la disperata tenacia che viene da un barlume di scampo, direttamente

corpo morto su quel barlume di speranza che contenevano le due parole. moravia,

e gli estremi barlumi di una civiltà che fu grande si scoprono gli abbondanti residui

vol. II Pag.782 - Da CARNE a CARNE (68 risultati)

era dissimulare i delitti di carne, che mostrarsi avido di punirli: non essendo

quel mal passo dal quale altri sa che il cavallo non può cavare i piedi

di animali, esclusi i pesci, che costituisce, per la sua ricchezza di

pisani dies diecie infrante no- venbre, che li prestai, che li diedero in carne

no- venbre, che li prestai, che li diedero in carne di porco e

mollie, e per altre sue ispese che fecie allotta. g. villani, 10-193

d'ogni brutta carne, e d'uomo che non sia morto di sua morte.

né bevea vino, quando non n'avea che gli piacesse. cantari cavallereschi, 236

carne egli fe'dare / a rotolando, che a berta tornone. bisticci, 3-355

: del mangiare istette pagolo lungo tempo che non mangiò carne; e di poi,

ognun s'affanna, e non par che gl'incresca, / acciò che questa

non par che gl'incresca, / acciò che questa carne non s'insali, /

questa carne non s'insali, / e che poi secca sapessi di vieto; /

mollissime, e di quei frutti, che la stagione concedeva. aretino, ii-8:

. cellini, 2-4 (310): che venga il canchero ai peccati! ché

canchero ai peccati! ché questo male che io ho, fu solo per il

peccato d'un po'di minestra di carne che io mangiai ieri. tasso, n-ii-345

e non ci sono mancati medici dottissimi che l'hanno attribuita alle carni infette,

un pezzo di carne lessa, pregandomi che la mangiassi, e protestando che non gli

pregandomi che la mangiassi, e protestando che non gli costava niente, che gli

protestando che non gli costava niente, che gli era avanzata, che non sapea che

costava niente, che gli era avanzata, che non sapea che farne, che l'

che gli era avanzata, che non sapea che farne, che l'avrebbe davvero data

, che non sapea che farne, che l'avrebbe davvero data ad altri s'io

darlo per l'anima dei morti, ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne

da macello ', propriamente è quella che proviene da animali macellati, e che si

quella che proviene da animali macellati, e che si vende a pezzi; essa comprende

segno, misurarsi dalla quantità di carne che producono e che consumano.

dalla quantità di carne che producono e che consumano. -carne grossa: di

salate, ai fumi di legna verde (che contengono sostanze fenoliche che agiscono da

legna verde (che contengono sostanze fenoliche che agiscono da antisettici e privano la carne

sacchetti, 198-127: la gran confidenza che mi porti, mi fa sforzare a fare

porti, mi fa sforzare a fare ciò che domandi; fa'd'avere li duecento

carni salvatiche, ch'io credo guadagnare sì che io ti farò buona parte. e

ella governa la carne non si legge che si mangiasse altra carne che di bue,

non si legge che si mangiasse altra carne che di bue, di insalata, sì al

come si legge in omero, tutto che per vaglie... cominciando da que'

gli animali, narie e madere, vascelli che loro chiamano caravelle, con parendo crudeltà

con parendo crudeltà; ma poi vedendo che era pur crudeltà mantenimenti di farine e di

frutte secche, ammazzar l'erbe, che han senso, onde bisognava morire, con

comprano le carni di capre salate consideràro che le cose ignobili son fatte per le nobili

di quest'isola et le portano a quelli che e magnano ogni cosa. carletti,

vi abitano nell'isola di san tomme, che è situata sotto sono in queste isole

casale capre, particolarmente nell'isola che si chiama del fuoco e l'altro una

. bacchelli, ii-89: vorrei mangiare che mi dite. ma il mangiar carne d'

alcuna apprensione delle cose divine, e che vuole egli quirico poteva rinnovar conoscenza colla ridanciana

cotta, viene chiusa in scatole di latta che permettono di conservarla fresca a lungo.

pavese, 6-275: scherzammo invece sui gitanti che a quell'ora mangiavano freddo e carne

giorno di carnevale per avvertire i fedeli che il periodo quaresimale ha inizio.

il suono spiacevole d'una campana, che della carne comunemente s'appella, la quale

comunemente s'appella, la quale intima che più non si mangi. 17

anche è savorosa, e nudrisce più che carne di altri pesci. tommaseo, i-74

: de'pesci la carne cibò / che l'uom di sue carni ingrassò.

respiro, e han! come un tuono che scoppi, è incassata nella carne dell'

più nutribili e più dure sono, che quelle che più umore che carne,

nutribili e più dure sono, che quelle che più umore che carne, hanno.

sono, che quelle che più umore che carne, hanno. aretino, 2-33:

fatto il saggio de le pèsche, che di costì mi mandaste, con quelle che

che di costì mi mandaste, con quelle che anco il conte lodovico rangone da roccabianca

fila di nervi, e di vene: che ivi pure hanno il medesimo uffizio di

tenace di quel colore simile al capellato che dalla castagna medesima prende il nome,

è fasciata di una sottil camicia rossigna che se le attacca alle carni. redi,

. redi, 16-viii-68: secondo che la coccola va rasciugandosi, di mano in

va rasciugandosi, di mano in mano che va mancando in lei il sugo e l'

, la sua polpa o carne, che dir vogliamo, fa certi crespoli, ritirandosi

tutta quella parte più o meno sugosa che è ricoperta dalla buccia, e che nel

che è ricoperta dalla buccia, e che nel suo centro racchiude uno o più

. carne del piede: reticolo vascolare che si trova intorno all'osso dello zoccolo dei

vol. II Pag.783 - Da CARNE a CARNE (69 risultati)

pelli. boccalini, i-283: io consiglio che si faccia venir qua il secolo,

si faccia venir qua il secolo, che s'interroghi del suo male, e

s'interroghi del suo male, e che a carne nuda si vegghino le parti offese

così facilissima ci si renderà la cura che voi tenete per disperata. d.

sopravi le camicie insanguinate dallo spietato disciplinarsi che fa? -a carne lasciata:

venisse fatto di vedere due o tre che so io, mi caccio subito nella

questi, a carne lasciata, spererei che detta una cosa dovesse esser quella:

una cosa dovesse esser quella: e che avesse a finire quella cara canzoncina che

che avesse a finire quella cara canzoncina che comincia: 'oggi sì, domani no'.

comprano, la carne senz'osso; cosa che pare impossibile. -avere, mettere

ho messo troppa carne a fuoco: che mescolanza, che guazzabuglio strano. caro,

carne a fuoco: che mescolanza, che guazzabuglio strano. caro, 12-i-185:

tanta carne a foco, avemo ordinato che i capitani domandino di grazia tempo fino a

avrà il pane a buon mercato; che è quello per cui ci siam mossi »

a cui si attribuiva anche un patrimonio che in realtà non c'era. aveva

. gozzi [tommaseo]: tutte quelle che sparute erano, e poca carne avevano

poca carne avevano indosso, lodavano grandemente che il vestito fosse accollato. -carne non

dall'altro canto voi non offendete altro che un pezzo di carne non nata, senza

di carne non nata, senza senso, che in mille modi si può sperdere.

, ii-256: l'ansioso respiro della madre che sente la sua calda vita fluire nel

ferrara hanno conspirato carpi e bellai, che sono insieme carne e ugna. allegri,

, 132: me ne rallegro, che voi sete diventato, come dir carne,

non vorrei anche tanto infastidirlo, e che egli m'avesse poi a dire, che

che egli m'avesse poi a dire, che io fussi carne grassa. l.

carne grassa: 10 / vorrei, che tu toccassi due parole / della fine.

. lippi, 1-85: non ho che dir (gli rispond'ella) un'acca

le cose del mondo, è impossibile che non ricevano [i frati] alcuno

2-9 (238): tu medesimo di'che la moglie tua è femina e ch'

d'ossa come l'altre, e veggendo che mio marito non si'è mai di

curato, mi son proveduta a la meglio che ho potuto. aretino, 8-49:

vita loro, dovrebbero pur sapere, che son di carne e d'ossa anche loro

e d'ossa anche loro, e che non è cosa che accresca più il desiderio

loro, e che non è cosa che accresca più il desiderio, che il

è cosa che accresca più il desiderio, che il vietare di una cosa. buonarroti

: i cittadini non mordon ve', che credi? / e'son di carne,

. brancati, 4-153: si vede che la propria moglie è una donna di

stame, / ovver come il lion che vuol far carne. firenzuola, 244:

255): però, son contento che non si sia fatto sangue: oibò;

1827 (255): son contento che non si sia fatto carne].

del cavallo,... in tanto che non può diventar grasso, né far

carne e del colore, bisogna dire che stiate bene anche di dentro. boccardo,

, 1-403: gl'ingrassatori inglesi accertano che un porco cresce in carne 9 a

rifatto ed in carne, farò procacciar che si venda, comunque si potrà.

ella era convenevolmente grande per l'età che aveva, e assai bene in carne,

carne, tuttavia crescendo, come quella che giovanetta era. il petto sotto il

sua complessione, così sformatamente grasso, che fu bisogno fare uno scavato nella tavola

, i-998: se bene conservasse un che d'infantile e fosse bene in carne

2-258: eccoci vicino al natale, cosa che ben ne vado se i pivi,

, voi farete tante di coteste maladizioni, che il diavolo una volta ne porterà voi

per primo toccò al conte bastogi, che vi si vedeva raffigurato al naturale.

in ossa; e più in ossa che in carne. verga, 3-18: 'ntoni

deltognina, così bello, lisciato e ripulito che non l'avrebbe riconosciuto più la mamma

non l'avrebbe riconosciuto più la mamma che l'aveva fatto. svevo, 3-645

svevo, 3-645: spiegava come avesse capito che il tavolo veniva mosso non da uno

momento era convinta ella stessa di quel che diceva, quasi le pareva di vederla

dissi, « sono i primi partigiani che ho visto in carne e ossa ».

diavoli. / vale a dir, volle che l'uomo / fosse un uomo,

dir così della tua mamma, / che gli è peccato, e poi sa'tu

anima del mio marito. e ancora che fussi un omaccio, pure le carni

cotesti vostri impetuosi desideri di gloria, che non lasciate la carne per l'ombra

, ix-265: vegliate e orate, sì che voi non entrate in tentazione; imperò

voi non entrate in tentazione; imperò che lo spirito è pronto, e la

al mio venire è più pronto lo spirto che la carne. -non è carne

/ e del tanto aspettar n'è più che sazio; / così carne non siam

, i-516: quanta fatica per dire che il muratori era prete, e che

dire che il muratori era prete, e che anche un prete può essere dotto storico

e mezzo, né carne né pesce, che dovrebbe accettar le guarentigie e spianar la

come chi si lagna 1 di colui che non è carne né pesce / e non

per la gran confusione d'idee, ciò che

vol. II Pag.784 - Da CARNEADE a CARNEFICE (54 risultati)

non distinguere esattamente chi egli sia o che cosa sia divenuto. lippi, 7-50

boccalini, i-133: finalmente si era chiarito che arpocrate era un pan perduto, un

stia in villa, non sappia quello che voi fate. g. a. papini

dell'impronto con un vescovo, ottenne che egli ordinasse a sacerdote uno che era

, ottenne che egli ordinasse a sacerdote uno che era, per dirla col nostro volgar

opera impiegata non avesse in altro, che in porre i cavoli in terra colla

manca altro ad esser intieramente sano, che il rimettermi un poco più in carne

perché sento nella sua umanissima lettera, che... le pare di essersi

, / tornata nella carne, in che fu poco, / credette in lui che

che fu poco, / credette in lui che potea aiutarla. -troppa carne

se non do il lasso all'immaginazione ora che è calda, quando lo farò?

esso sapeva del ponte, e sembrava che si divertisse mezzo mondo a prolungare le

mondo a prolungare le condoglianze -il veleno che gli scorreva sotto il faccione giallo:

... piuttosto ad anime separate che ad uomini in carne viva. -vestire

fa carne: la carne è l'alimento che nutre maggiormente. -carne di giovedì

salvini, 39-v-147: il proverbio è, che non va mai carne senza osso,

mai carne senza osso, cioè, che non si possono mai avere le cose

da un suo simile e nei modi che le sono propri la punizione delle sue

norcia, sapendo benissimo quel detto, che 'qual carne, tal coltello '

dovute alla quantità e alla qualità dei beni che ognuno possiede. panzini, ii-730

berni, 37-4 (iii-223): imparando che pazzo è quel che pugne, /

): imparando che pazzo è quel che pugne, / e che metter si vuol

è quel che pugne, / e che metter si vuol fra carne ed ugne.

-costa, pesa più il giunco che la carne: con riferimento a cosa

[s. v.]: bambino che ha certe carnicine delicate. idem [

anche di più questa faccenda, perché assicurano che la virtù esiste e anche non esiste

: mandò il giustiziere, e comando'li che recasse il capo di ioanne battista.

grazia di sospendere il padre, acciò che della terza parte de suoi beni, come

successore rimanesse. bruno, 3-812: ordino che l'essere carnefice d'uomini sia cosa

forca divenne macello, e 'l carnefice che ne fe'quarti, anche fe'da beccaio

due assassini nella cisa, ed il carnefice che si faceva venire di lucca, ebbe

sorgesse, / svenarmi qui, pria che menarmi schiava, / carnefici, v'è

: oggi non ho più alcuna delle dolcezze che confortavano la mia vita; non ho

palazzo dell'intendenza un'officina di carnefici che risonava di lamenti e delle strida dei

un carnefice. ella parve più miserabile che un corpo legato alla ruota, attanagliato

si ricordò di epicari, e non credendo che una donna reggesse al dolore ne comandò

se tu fussi meglio affetto, conoscereste che sei un asino presuntuoso, sofista, perturbator

mio tiranno, in crudo / carnefice, che il frale onde son cinto / romper

frollo / come la carogna vile / che sul bitume / si matura al sole d'

panzini, ii-127: da quella sera che vedemmo per l'argine passare in fila

primavera, / uno strano arboscello, che non reca / fiori, ma frutta.

101: la sagra dei miti carnefici che ancora ignorano il sangue / s'è

empio carnefice della grecia non fece altro che venderlo [lo schiavo d'olinto]

iii-284: quindi i traditori non han fatto che acquistare ad arici un amico di più

un amico di più nello stesso magistrato che costoro avevano scelto per suo carnefice.

: se non mi vogliono dare altro pane che quello del carnefice, andrò a dimandare

universale, io ero uno dei pochi che ridessi sul muso ai vostri carnefici. de

i-16: la vostra colpa innanzi a quelli che vi uccisero fu la vostra bontà;

un tuo collega, se hai le prove che egli è disonesto. i carnefici non

carriera. 3. agg. che eseguisce la condanna a morte; che

che eseguisce la condanna a morte; che tormenta crudelmente; spietato, crudele,

carico de i più maligni roviglion franciosi che avesse mai gran maestro, pose 11

tutti i forni, e dandogli un cappio che lo appicchi, doppo uno, due

orecchi, come scaligero lo nominò, che in mare di parole non ha una bricia

vol. II Pag.785 - Da CARNEFICINA a CARNEVALE (62 risultati)

dell'aquila a due teste, / che rivomisce, come l'avvoltoio, / le

/ altro portento. il canapo scorsoio / che si muta in cordiglio intemerato / a

come sul rappresentante di quei carnefici uomini che provocano tanti spaventosi fenomeni.

degl'idioti, celebrò in atene un mestiero che valeva a coronare il delitto, a

sarpi, ii-128: di qua anco nasce che è necessario esplicare in confessione le circostanzie

è necessario esplicare in confessione le circostanzie che mutano specie, non potendosi altramente giudicar

condegna pena; onde è cosa empia dire che questa sorte di confessione sia impossibile,

questa sorte di confessione sia impossibile, o che sia una carnificina di coscienza, perché

perché non si ricerca altro se non che il peccatore, dopo aversi diligentemente esaminato,

dopo aversi diligentemente esaminato, confessi quello che si raccorda. foscolo, viii-183:

, ii-244: questa foggia di giudizi, che piuttosto carneficine legali si dovrebbero appellare,

stuol sanguinoso di quei primi credenti, che nell'udir con intrepido cuore l'annunzio

fuit duci ad locum tormentorum, con quel che segue: ed ivi poi legato,

si ricominciava la crudele carneficina, esclamò che lo lasciassero, che non gli dessero più

carneficina, esclamò che lo lasciassero, che non gli dessero più « tormenti,

non gli dessero più « tormenti, che la verità che ho deposto la voglio mantenere

più « tormenti, che la verità che ho deposto la voglio mantenere *.

noi dare delle segrete e private carneficine, che la tirannia dell'uso esercita sui rei

, iv-401: e mi vien detto che non v'ha settimana senza carnificina;

, 817: venne poi a dirgli che il suo raccomandato era sentenziato a morte

della malattia sorge l'imagine dello scheletro che sta per esser liberato dalla menzogna della

suo pensiero un'ebrezza troppo calda, che lo turbava suggerendogli parole dall'aspetto quasi

così, quella stagione / venne, che al pazzo baccanal succede, / e in

. 3. per simil. che ha la freschezza e il colore della

, un turbamento, inavvertito dapprima, che si faceva poi ansia, brama cupa

i-127: vide uno de'suoi famigli, che portava sotto un grande orciuolo d'olio

grasso di camesecca arrostito quelle male percosse che io le avevo date. ricettario fiorentino,

lasciandovi tanto grasso nel mezo appiccato, che a guisa di cocchiume turi la botte

allora, era pieno di topi, quel che si dice gremito: prolifici topi,

insieme, perché resti approvato anche quello che più interessa. varchi, 18-1-430:

[tommaseo]: se non fosse che bisogna metter in ordine le bagaglie, io

gli è lecito a'preti far così) che la mi lasciasse un poco carnovalare.

fece sapere ai capi del partito regio che aspettava la fine di quella « carnevalata »

mascherate, ai pubblici divertimenti), che va dall'epifania al primo giorno di

mercoledì santo dal dì di carnovale; vedete che oggi è dì di passione e voi

. machiavelli, 906: mi piace che messer nicia vi piaccia, e se

ariosto, 420: avvertite e ricordatevi / che gli è da carnoval, che si

/ che gli è da carnoval, che si travestono / le persone. bandolo,

piena, e qui ci sono molti che spiano tutto ciò che tu dici e fai

ci sono molti che spiano tutto ciò che tu dici e fai. firenzuola,

535: io intesi dire, che in sulla veglia che fece la mia

io intesi dire, che in sulla veglia che fece la mia sirocchia il carnevai passato

la mia sirocchia il carnevai passato, che voi ne parlaste con quelle donne sì

parlaste con quelle donne sì diffusamente, che mona agnoletta mia non ebbe altro che

che mona agnoletta mia non ebbe altro che dire per quei parecchi dì. berni,

, ii-51: né lascerò di dire che piero nella sua gioventù, per essere capriccioso

invenzione, fu molto adoperato nelle mascherate che si fanno per carnovale, e fu a

critica circa tanti melodrami fu questa: che non servissero sol che un anno ed

melodrami fu questa: che non servissero sol che un anno ed al carnovale, in

spirito. redi, 16-iv-415: questa sera che è la sera di carnovale in cambio

io vi dica in una parola quel che sono tossa del corpo umano fornite de'

corpo umano fornite de'loro strumenti sospenditori che le tengon alte su'piedi senza cadere

sono una di quelle torri d'uomini che i nostri covielli formano di lor medesimi

, il carnovale, cioè i giorni che son vicini al principio della quaresima.

palchetto quell'amabilissima dama di vicenza, che mi chiede in prestito uno de'miei

strappar dal viso la maschera a colui che in tempo di carnovale se ne abusa

questo sarebbe il tempo, tanto più che andiamo incontro a carnovale. foscolo,

il carnevale diviene noioso; né so che piacere ci trovino le belle donne,

piaceri! tommaseo, i-493: vecchie che di carnevale amoreggiano mascherate. giusti,

della vita. così nessuno si accorgeva che i lunghi e chiassosi carnovali altro non

lunghi e chiassosi carnovali altro non erano che le pompe funebri della regina del mare.

. svevo, 2-434: pareva impossibile che a quella temperatura fredda e umida resistesse

vol. II Pag.786 - Da CARNEVALEGGIARE a CARNICCIO (39 risultati)

, / non c'è più nulla che non balli, / sia cosa, sia

-carnevale santificato: le pratiche di devozione che nel * 500 e nel '6oo i gesuiti

leopardi, iii-808: per me fo conto che sia un carnevale, perché l'aria

istessa storia: questo carnovale di tinte che si disfrena su tutta la pendice. barilli

permesse soltanto le invenzioni buffe; le burle che facevan crepare dal ridere eran di moda

innocente. comisso, 7-114: si credeva che il regime della dittatura fosse il carnevale

, dei costruttori, insomma, e che la democrazia fosse quello degli avvocati.

mezzo di tranquillità, i francesi seppero che i prussiani erano giunti a verdun e

_ 5. fantoccio generalmente di stoffa che simboleggia il carnevale: ha figura di

, né più né meno come quelli che sono stati da loro afflitti; ed

gurate e ridicole. del popolino minuto, che aveva visto il guerrazzi, al

in lunga veste (come il fantoccio che raffigura il carnevale). -tenea

maliziosamente, di poi, cantò nei carnevalini che si face ch'è stenuata

dentro lucca tant'astinenza, / che basti a soddisfare a ogni gran male.

magro come un carnovale: comparazione ironica, che vuol dire grassissimo, come si figura

asciutto; e viceversa. carnevale che a milano si protrae fin nella

s. ambrogio, dal quale non vuol che mi scherzo vale; ma anche

e conte carnelvare, lopo rapace, che no se'digno; ma in loco

anche inventato il pellegrinaggio parlare, / che unde si tu, 'nu papare e 'na

del carnevale, scuno dei pezzettini di carne che rimangonoche si riferisce, che è adatto al

pezzettini di carne che rimangonoche si riferisce, che è adatto al carnevale; che attaccati alla

riferisce, che è adatto al carnevale; che attaccati alla pelle degli animali scuoiati e che

che attaccati alla pelle degli animali scuoiati e che avviene durante il periodo di carnevale.

darsi di non avere a ritoccarlo co'colori che abbiano colla erane la seguente.

12-11-282: la colla di carnizzo che faccia buona presa, mettendovi furono

recitare nelle vostre carnevalesche adunanze delle che fanno i conciatori all'estremità di esse pelli

1-347: non altro si udiva che la greve e tarda pedata del soldato.

vivo ricordo... di che si levano dalle pelli col ferro da scarnare

una giornata carnevalesca e di una baruffa che tre miei seccato si vende per

pelle del un codazzo di giovinastri che approfittavano di quell'alle becco

becco sordido e bisulco / fui, pria che mi traesser le gra gazzarra per

alla celia non butti dall'alto l'osso che stracolla il peso, papini,

, 1-84: cambiare in acqua il vino che garmi. e. cecchi,

al figlio york hanno un trattamento che invidiano i disoccupati. della vedova

tavano di trovar simpatico il carnevalesco regime che di setole et lunghe, et il carnézzo

italiani di allora s'erano dati, e che a lui pareva et nascon le setole,

prima alcuni frutti. domenica di quaresima che in alcuni luoghi si soderini, iii-362:

2. per estens. il breve seguito che spesso si scoppino. dà

un pugno di carniccio inl'oggetto stesso che origina l'allegria e la festa. carbonito

vol. II Pag.787 - Da CARNICINO a CARNOSITÀ (45 risultati)

carniccino), agg. e sm. che ha colore tra il rosso e

, dall'artefice sarà caricato tanto, che non avrà quello scuro, o quel

erano mutate in un calcare color carnicino che luccicava di sottili aghi di quarzo.

cavoli, con edificazione di questi villani, che veggono la tavola piena di broccoli,

/ di certa caccia d'etimologìe, / che i lor pensier frugnolare iersera. fagiuoli

ancora, quando si trova qualcosa con che riempir la carniera. fucini, 41

, sputò con rabbia un pezzo di canfora che teneva sempre in bocca pel dolore di

tasche nel dinanzi, ed un tascone che ricorre orizzontalmente tutta la parte di dietro

rete, di stoffa, ecc.) che il cacciatore porta a tracolla per riporvi

o sfregacciato, valica lo schioppo, che lo guarda d'accosto, o si sdruscia

avevano ucciso una diecina di passerotti, che mi mostrarono imbrattati di sangue, nel

quanto tu sai a l'improviso, che di continovo non abbiano un carniere a

di tante ipocrisie e simulate parole, che è forza a creder loro tutto quello

è forza a creder loro tutto quello che dicono. garzoni, 1-652: questi pellegrini

. n. martelli, xxvi-3-78: che chi non ha alla mano un carnierino

alla mano un carnierino, / par che non possa al paragone stare. =

'... di qua venne che presso gli scrittori de'secoli bassi, ciò

presso gli scrittori de'secoli bassi, ciò che noi appelliamo * carnevale 'o '

carnivoro. carnìvoro, agg. che si nutre soltanto o prevalentemente di carne

vallisneri, i-243: osservo pure, che i volatili carnivori... riconoscono

e lo spiritoso, malgrado la natura che m'ha onninamente negata quella snellezza d'

fantasia e quella esattezza di giudizio, che si richiede per fare lo spiritoso e

. leopardi, i-1058: un cavallo che non è carnivoro giudicherà forse ingiusto un

è carnivoro giudicherà forse ingiusto un lupo che assalga e uccida una pecora. deledda,

quando gli uccelli carnivori e predatori, che per procreare sdegnano il molle nido sugli

carnivori per eccezione, e così moderati che non spingono mai le loro orge sanguinarie

una sola pecora. 2. che preferisce la carne come principale alimento (

sane del mondo per questa principal cagione, che la nostra plebe per la sua povertà

pesce pastinaca, applicato a una cosa che non ha né capo né coda, sarà

, sarà più gustato dai cenobiti ittiofaghi che dai carnivori. 3. avido,

. animale, vertebrato o invertebrato, che si nutre prevalentemente o esclusivamente della carne

in ogni regno i carnivori, e che sovente agli altri regni estendono la loro

gusto, in onta ad una organizzazione che annunzia in lui il carnivoro pretto. panzini

: perché il carnivoro viva, bisogna bene che l'erbivoro muoia. alvaro, 7-245

considerarmi, come d'un grande carnivoro che vede volare una zanzara. 5

in grado di vivere autotroficamente, ma che, trovandosi a vegetare su terreni poveri

carnosina, sf. chim. sostanza che si trova nel tessuto muscolare dei soli

un poco è più vicina alla carnositade, che alla magrezza. leonardo, 1-116:

leonardo, 1-116: se tu dirai che li nerbi e muscoli dell'uccello sanza

sanza comparazione essere di maggior potenzia che quelli dell'omo, con ciò sia che

che quelli dell'omo, con ciò sia che tutta la carnosità di tanti muscoli e

quello osso d'un pezzo nel petto che aparechia potenzia grandissima all'uccello,.

,... qui si risponde che tanta fortezza è aparechiata per potere oltre

... nella qual figura si conosce che egli ha voluto tenere una certa mistione

carnosità, e più rada o minore che non vorria natura.

vol. II Pag.788 - Da CARNOSO a CARO (70 risultati)

carnosité. carnóso, agg. che abbonda di carne; che ha pienezza

, agg. che abbonda di carne; che ha pienezza di carni; che è

; che ha pienezza di carni; che è in carne; grasso. bencivenni

però parli d'un carnoso e biondo / che solea alfenio tra'suoi cari amici /

amici / stimar più presto il primo che 'l secondo. firenzuola, 590: diremo

. firenzuola, 590: diremo adunque che quel petto è bello, il quale,

suo precipuo ornamento, è sì carnoso, che sospetto d'osso non apparisce. vasari

e scorticati con quelli de'vivi, che per la coperta della pelle non appariscono

della pelle non appariscono terminati nel modo che fanno levata la pelle; e veduto

la pelle; e veduto poi in che modo si facciano carnosi e dolci ne'

. si fece eccellente in tutte le parti che in un ottimo dipintore sono richieste.

garzoni, 1-302: la lingua poi che sta dentro alla bocca, di spugnosa complessione

un abito di corpo carnoso, e che da'medici con vocabolo greco vien chiamato pletorico

una leggera maglia a righe bianche e azzurre che gli fremeva sul petto. montale,

vi è stata posta un'altra particella, che i latini hanno chiamata gurgulio, et

e nei capponi, cioè nelle glandole, che sono in quella parte dell'esofago che

che sono in quella parte dell'esofago che è attaccato al ventricolo carnoso, osservandosi

bocche nella cavità della glandola, sì che tumore o sugo raccolto si scarica poi

detta capo, e l'altra coda, che vanno d'ordinario amendue a mettere nelle

più carnose e le meglio atteggiate figure che un possa vedere. 4.

i-155: la polpa negli arbori è quello che negli animali il muscolo, e chi

calvino, 1-123: erano fiori di gigaro che protendevano gli smorti pistilli dalle labbra di

: in quegli altri zoofiti... che da'pescatori livornesi son chiamati carnumi,

, perché schizzano cert'acqua salata, che cuoce. = deriv. da carne

: e dopo visitata la carnuta; / che così chiaman quella cassa, dove /

e trattenuta; / per quella ruota che si gira e muove / si caccia

bencivenni [crusca]: quelli che sono grossi e carnuti sofferano la

idem, purg., 26-111: dimmi che è cagion per che dimostri, /

26-111: dimmi che è cagion per che dimostri, / nel dire e nel guardare

per li padri, e per gli altri che fùr cari, / anzi che fosser

altri che fùr cari, / anzi che fosser sempiterne fiamme. boccaccio, dee.

aver compassione agli afflitti; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro

una soavità, la qual mi pare / che del cor cacci ogni passione amara.

: udita l'offesa del parente ed amico che sommamente amavano e avevano caro, molto

. straparola, 1-5: polissena, che voi cotanto amate e cara tenete, mentre

voi cotanto amate e cara tenete, mentre che voi siete altrove, ogni notte giace

fatiche e sei consapevole di tutto quello che è stato fatto in questa notte. celimi

gli altri carissimo, ben verrà tempo che voi mi potrete dare aiuto. caro

, 374: sarà forse ragion, che io sia men caro, / perché di

ingrata sei, / se creder puoi che possa, ancorché rara, / altra beltà

, né offenderebbono gli animi de'letterati che sì caro l'aveano. parini, giorno

al mio carissimo abate di caluso, che allora villeggiava co'suoi nipoti nel bellissimo

, x-2-355: pazienza opponi alle sventure / che ne mandano i numi: essi nemici

raggio / della cadente luna; e tu che spunti / fra la tacita selva in

tutti i luoghi dove si potrebbe fuggire, che si conoscono, e che ci furono

fuggire, che si conoscono, e che ci furono in altro tempo cari. montale

coste, c'è sempre una vigna che piace sulle altre: / finirà che il

che piace sulle altre: / finirà che il meccanico sposa la vigna che piace

finirà che il meccanico sposa la vigna che piace / con la cara ragazza, e

sole. 2. desiderato, che si vuole conservare per i pregi,

/ e da voi faccio prego / che lo teniate caro / e che ne siate

prego / che lo teniate caro / e che ne siate avaro. giamboni, 2-1

, 35-67: o amor caro, che tutto te dai / ed onnia trai en

tuo possedire, / granne è l'onore che a deo fai, / quanno en

dante, 47-27: tanto l'amo / che sol per lei servir mi tegno caro

., i-vm-ii: onde, acciò che sia laudabile lo mutare de le cose,

sempre essere al migliore, per ciò che dee massimamente essere laudabile: e questo

non è più utile ad usare al ricevitore che al datore. idem, inf.

sai; però son duo le chiavi / che 'l mio antecessor non ebbe care.

più diletta / la vedovella mia, che molto amai, / quanto in bene

: li dolci detti vostri, / che, quanto durerà l'uso moderno, /

più hanno a caro li loro cani, che li poveri loro fratelli. cino,

... / la qual, poi che d'amar lei non disnervo, / m'

figliuola mia, io avrei avuto molto caro che tu avessi avuto tal marito quale a

t'ama, il maggiore si è che la femina ti dia de'suoi danari e

siena, i-n: veruna cosa è che sia tanto tenuta cara, quanto la vita

, tu ài preso mal consiglio, però che io conosco riccieri, e non credo

io conosco riccieri, e non credo che in tutta questa oste sia migliore lancia

in tutta questa oste sia migliore lancia che la sua, né più valente scudiere,

« se saper t'è caro / quel che tu di', tu sarai tosto chiaro

vol. II Pag.789 - Da CARO a CARO (71 risultati)

mio dono e caro pegno, / che sei de quella man gentile ordito,

ordito, / qual sola può sanar quel che ha ferito / e a la errante

più caro avere trovati posati e tumulti che non aveva avuto per male la mossa di

e più tesser di sasso, / mentre che 'l danno e la vergogna dura.

: né dei presenti piaceri riserva altro che una tenace memoria e la imagine di

quale quando ci ritrovamo, ci pare che sempre il cielo e la terra ed

, 2-193: i salsi condimenti, che mi mandate perch'io ismagri, mi

): ed hai più il corpo, che l'anima, caro. cellini,

1-85 (200): questa serva, che mi aveva rubato certe cosette di qualche

certe cosette di qualche importanza, per paura che non si ritrovassi il furto, arebbe

il furto, arebbe auto molto a caro che io fussi morto. della casa,

cosa veruna da fare più agevole, che amare e tenere grandemente cari coloro,

m. cecchi, 201: che il mio fratei non abbia / più caro

bramarlo e caro averlo / di me, che le son padre? sassetti, 18

prencipi,... erano quelle che gli acquistavano la grazia d'iddio. chiabrera

fed. della valle, 352: che se da bella man fassi più cara /

parte sì chiara / venirne il ben che da te move ed esce? tassoni,

magalotti, 9-2-29: ho poi carissimo che voi siate tuffato affatto negli studi delle

con me a montenero, può essere che ci vediamo. -oh! che l'avrei

può essere che ci vediamo. -oh! che l'avrei tanto a caro. p

nuovo supplizio: « mi ammazzino, che l'avrò a caro, perché la verità

tua cura, o signore, or che più ferve / la mensa, di vegliar

i quali son tanto cari al popolo, che non potrebbe il despota offenderli senza concitar

renda cara la morte con la certezza che tu m'hai amato. berchet, conc

(138): intimarono al console che guardasse bene di non far deposizione al

di non rispondere il vero, caso che ne venisse interrogato, di non ciarlare,

il caro tempo giovanii; più caro / che la fama e l'allor, più

la fama e l'allor, più che la pura / luce del giorno, e

sì vile / e sì dolente, e che la morte è quello / che di

e che la morte è quello / che di cotanta speme oggi m'avanza. nievo

baldini, i-39: il gran muglio che faceva il natisone vicino, rigonfiato dalla

sì leggiadre, e care, / che pensar no 'l poria, chi non l'

armavan sì felici e cari lumi, / che quant'io vidi poi, / vago

cospargi i crini, / via più, che luci d'oro, a mirar cari

dall'un fianco guarda il bel piano che irrigato è dal mincio; dall'altro le

... la città più fiorente che mai, carissima degnissima la società, gentile

delle più care novelle di voltaire, che pur troppo rimane frammento? faldella,

dolcemente quelle teste zeppe di capelli, che descrivono dei bellissimi cerchi, delle carissime

fantasia popolare dell'età di mezzo, che sovente ricorre così nei fregi delle cattedrali

, conv., i-1-19: priego tutti che se lo convivio non fosse tanto splendido

quanto conviene a la sua grida, che non al mio volere ma a la mia

mia facultade imputino ogni difetto: però che la mia voglia di compita e cara

purg., 14-127: noi sapavam che quell'anime care / ci sentivano andar;

di tal gita, / ch'io so che tu vi lascerai la vita. bembo

le finezze e le lusinghe più esquisite che a lei suggeriva l'infiammato desiderio di

cara, così maternamente piegata sulla bambina che continuava ad urlare! alvaro, 7-258:

cari vecchi del villaggio dove si crede che i capelli buttati diventino serpenti.

e per fare a colui / discreder ciò che dice. guittone, 202-1: o

carissimi miei, qual è cagione / per che sì forte dio disubidimo? dante,

. petrarca, 58-2: la guancia che fu già piangendo stanca / riposate su l'

: convenevole cosa è, carissime donne, che ciascheduna cosa la quale l'uomo fa

4-30: dovete sapere, carissimi fratelli, che sono certi beni, che sono buoni

fratelli, che sono certi beni, che sono buoni, e non sono giocondi,

, 12-iii-206: carissimo messer mario, che del messere vi voglio dare, poiché

messere vi voglio dare, poiché intendo che avete cominciato a farvi conoscere a un

un principe quale è il vostro, che vi può far anco signore. campanella

v. s. può esser certa che nel suo negozio del canonicato io ho

canonicato io ho fatto tutto tutto quello che a me si aspettava. goldoni,

è in natura, mio caro, che quei quattro, i quali tra lor

reina. idem, 18-1: cara beltà che amore / lunge m'inspiri..

forse tu l'innocente / secol beasti che dall'oro ha nome. giusti, 2-182

caro mio, non si sa mai quel che ci può capitare in questo mondo.

di no... ma gli antenati che fecero mio figlio barone...

sapere quali furono?... quelli che zapparono la terra! fogazzaro, 7-306

di sapere di dov'era l'ignorante che ha messo insieme un catafalco simile:

. davanzati, ii-276: è ben capace che egli può accumulare, e donare agli

1 colpi la guerriera ardita, / che vengono al suo caro aspri e molesti

non beve. foscolo, iv-432: a che vivo? di che prò ti son

, iv-432: a che vivo? di che prò ti son io, io fuggitivo

fuggitivo fra queste cavernose montagne? di che onore a me stesso, alla mia patria

lei del paesello natio e dei loro cari che speravano riveder insieme fra poco. deledda

vol. II Pag.790 - Da CARO a CAROBA (68 risultati)

ebbi le care tue e lessi l'offerta che mi fa la nobile direzione pel vegnente

e di cenere. 7. che si vende a prezzo elevato; costoso,

peso ch'è mortale, / prima che 'l suo maggiore amico provi, / poi

trovi: / e s'elli avven che li risponda male, / cosa non è

risponda male, / cosa non è che costi tanto cara, / ché morte n'

, conv., i-vm-17: dice seneca che « nulla cosa più cara si compera

« nulla cosa più cara si compera che quella dove i prieghi si spendono »

: il vino comunale di vendemmia, che fu tenuto carissimo, valse fiorini cinque

tutto l'anno, facendo divieto, che i mercatanti non vi conducessono vino forestiere,

cosa è sì cara comperata, come quella che l'uom hae per preghiera. marco

capellano volgar., i-75: ove vede che ad alcuno sua larghezza bisogni, non

sua larghezza bisogni, non dee aspettare che li sia dimandato im- perciò che cosa

aspettare che li sia dimandato im- perciò che cosa dimandata è cara comprata. boiardo,

1-1-6: duo mercadanti erano coloro / che vendean le sue merce troppo care.

non aveva voluto vendere il grano mentre che era caro, vedendo che poi s'

grano mentre che era caro, vedendo che poi s'era molto avvilito, per disperazione

la giustizia non è cosa sì vile, che si abbia a dar gratis et amore

studiare se non era ricco e facoltoso, che potesse resistere al prezio de'libri carissimo

redi, 16-vii-182: mi fece scrivere, che a pisa le cose commestibili erano a

commestibili erano a prezzo più caro, che in lombardia. algarotti, 1-487:

e sia pur vivo, ragion vuol che tu te ne astenga, se troppo caro

monti, x-2-9: colui [archimede] che strinse ne'suoi specchi arditi / di

verranno a costar care. 8. che vende la propria merce a prezzi alti;

la propria merce a prezzi alti; che pretende compensi elevati per le proprie prestazioni

m. frescobaldi, ix-29: mentre che fusti, firenze, adornata / di

care e benedette / l'antiche età, che a morte / per la patria correan

angiolieri, 76-3: così è l'uomo che non ha denari, / com'è

prezzo. sacchetti, 7-15: quello che avea l'insegna, dicea aver caro

per le spese '. d'uno, che sia buono a poco, e mangi assai

poco, e mangi assai, e che vada a servire, diciamo: egli è

dà più del dovere, e di quel che merita la sua abilità, a dargli

fece la sua morte cara costare: non che niuno ne perisse, ma aspramente vi

tristo a quel ch'aspettava altachiara, / che gli facea costar la vita cara.

propria vita mantenersi la libertà, fece che ognuno si preparasse alla pugna, animandoli a

a vender care le loro vite anzi che abbandonarle a una miserabile servitù. cattaneo

quartier generale... mi rispondevano che avrebbero venduto cara la vita.

quartier generale dell'osteria giurava e spergiurava che avrebbe messo a pezzi i contrabbandieri e

avrebbe messo a pezzi i contrabbandieri e che quelli che si erano rifugiati in castello

a pezzi i contrabbandieri e che quelli che si erano rifugiati in castello l'avrebbero

, 6-226: tieni dunque per certo che la tua segregazione dalla nostra fatica,

mercato. sassetti, 169: sì che si facesse ragunata d'una certa sorte di

una certa sorte di compera- tori arrabbiati che si gettano come verri feriti, non

verri feriti, non avendo altra mira che spedirsi, facendo loro più danno la

facendo loro più danno la spesa continova che il comperare caro. monti, x-2-63:

bruttissimo vizio di molestare i compagni, che hanno la disgrazia di starti vicini.

caro, amato, diletto 'e * che ha molto pregio, che vale molto

e * che ha molto pregio, che vale molto '. caro2, sm

sulla fine di dicembre, per la carestia che pativa l'inghilterra e la francia,

di caro-alloggi, non si sentiva dir altro che « sgonfia minga, neh »,

caratteristiche, non tutte egualmente riferibili, che davano alla vita milanese un tono fin troppo

sardegna. e là li lasciaro, che v'era dovizia, ed in genova cessò

lo staio del grano fiorini otto, che fu a quello tempo grande caro. marco

10 terzo e per lo quarto di quello che si vende comunemente. e in questa

. paolo da certaldo, 139: vo'che tu sappi che sono certi anni che

certaldo, 139: vo'che tu sappi che sono certi anni che sono grandissime fami

che tu sappi che sono certi anni che sono grandissime fami e carestie di cose

simile ti dico d'oglio, acciò che se 'l detto caro venisse, che non

acciò che se 'l detto caro venisse, che non ti truovi sanza le dette due

da siena, 307: se voi volete che elli vi guardi dalle fortune e da

bembo, 5-1-97: così i francesi, che assediati erano, 11 bisogno e il

grandissimo caro. algarotti, 1-92: che se ne'vestimenti si vuol fuggire la

è anche da fuggirsi quel soverchio lusso che a un suo rivale imputava l'albani,

. tasso, 16-9: e quel che 'l bello e 'l caro accresce a

l'opre, / l'arte, che tutto fa, nulla si scopre.

= lat. carus 'caro * (che vale molto, che costa un prezzo

'caro * (che vale molto, che costa un prezzo alto; prezioso)

quello di liguria è salvatico, che quivi nasce ne'monti ». caro4

tommaseo]: altri mali del cervello, che... tolgono la forza di

vol. II Pag.791 - Da CAROBA a CAROLANTE (66 risultati)

(133): non altramenti che si gitta l'avoltoio alla carogna,.

(i-466): credo io che fosse di natura di corbo, il quale

volentieri a le carogne si gitta che a buona carne. s trapar ola,

corvi si levarono gracchiando da una carogna che appestava il fossato. pascoli, 1492

, e ogni tanto qualche carogna d'animale che appariva convolta e rispariva nei gorghi avidi

. d'annunzio, v-1-935: ed ecco che mi ritrovo tra i piedi, ecco

mi ritrovo tra i piedi, ecco che ci ritroviamo tra i piedi i tetri

scostante. straparola, 4-4: diceva che per suo giudicio non si trovava al

giudicio non si trovava al mondo donna che fusse più bella, più leggiadra e

bella, più leggiadra e più attilata che la madre sua. et essendone state

tali zimbellamenti,... e tosto che si avveggono, che ci fai l'

.. e tosto che si avveggono, che ci fai l'amore credendoti, che

che ci fai l'amore credendoti, che te le voglia donare, ti squadra

sera / là, con qualche carogna che ha per casa, / ed or vuoi

perché gli danno certe carogne sotto, che hanno un trotto perpetuo come è il

e tanto magre, e disfatte, che gli tremano le gambe sotto, come a

punte de'piedi faceva spesso quella danza che si dice il « conto dell'orco *

fatto lo scherno continuo dei compagni, che mi denominavano col gentilissimo titolo di carogna.

anco una certa dose d'estro, che, se il corpaccio volesse servire come

la testa come un tamburlano, cosa che in questa condizione di mezza carogna è

una carogna di cavallo, un santantonio che faceva pietà, magro, secco, tutt'

il cuore mostrava le costole e zoppo che pareva una seggiola senza un gambo. calvino

1-43: e indicò il camoscio più vecchio che avevano preso, una carogna spelacchiata e

quando gli piomba ai piedi quella carcassa tignosa che per poco non lo schiaccia.

/ « e tu ti stai, che se'vicar di cristo, / co'frati

abietta. bruno, 3-204: colui che ha trovata la verità, che è

: colui che ha trovata la verità, che è un tesoro ascoso, acceso da

sia defraudata, negletta e contaminata, che possa essere un altro sordido affetto sopra

/ ch'ella in fatti non è che una carogna. forteguerri, 28-45: impara

queste carogne: / mi spiace sol che la vita le ho tolta. g.

mi ha concio tutto il letto: che maladetto sia egli. parini, 578:

parini, 578: merita pena colui che chiama il suo fratello pazzo o carogna.

alle spalle di certe carogne della letteratura che tirano a scalciare a diritto e a

3-83: « quelli sono carogne, che non gli importa un corno della patria!

come se volesse mangiarsela. « gente che non muoverebbe un dito pel suo paese

chiedeva spesso come stesse di salute vera che chiamava la bambina. e sentendo che

che chiamava la bambina. e sentendo che era gelosa, gli diceva: « sei

. cadavere (senza il valore spregiativo che ha oggi in questo senso).

. cavalcanti, 49: credete voi che non tengano a mente la crudeltà de'

la crudeltà de'loro padri, e che non sappiano quanto la loro perfidia si

: guardate il muro del capitano, che ancora ritiene le note del sangue di tanti

di questa corrotta radice procedette una corruzione che terminò la causa e la vita del notaio

3-208: non vi si trovano altrimente che come lordura, feccia, iettarne e carogna

8. prov. non gira mai nibbio che non sia presso carogna: certi mali

presso carogna: certi mali sono indizio sicuro che presto ne verranno altri. d'

, xxv-2-371: non gira nibbio / mai che non sia presso una carogna.

sono / de'libri suoi moderni, che l'han guasta; / insegnamenti che

che l'han guasta; / insegnamenti che le han dati in dono / gli spirti

: io mi ero accorto ritornando a casa che preferivo viver solo piuttosto che linda scordasse

a casa che preferivo viver solo piuttosto che linda scordasse anche me. mi faceva

situazioni da cui non s'esce che violando le regole del gioco sociale.

per sone in cerchio, che si tengono per mano, spesso

[a casa] le donne che facevano una carola ad un verso che facea

donne che facevano una carola ad un verso che facea la fiammetta. poliziano,

e bianchi omeri intesa / par che ricchi monili intorno spanda, /

di esse tasteggiava sulle dita insultanti, che ferivano con le punte la carta pecora

ecco m'elude, / e la carola che lenta disegna / alterna rapidissima, e

nel paradiso dantesco, cerchio di beati che danzano. dante, par.,

d'orioli / si giran sì, che 'l primo a chi pon mente / quieto

/ quieto pare, e l'ultimo che voli; / così quelle carole differente- /

carole-, cioè quelli beati spiriti, che seguitavano come fanno le persone nel ballo

suon d'un batter di denti, che gli faceva per troppo freddo.

qual tutti lietamente aveano risposto, ancor che alcuni molto alle parole di quella pensar facesse

pres. di carolare), agg. che danza. serdonati, 7-861:

trenta soldati con dardi in mano, che pare che scherzino, e etiopi carolanti

con dardi in mano, che pare che scherzino, e etiopi carolanti. monti

vol. II Pag.792 - Da CAROLARE a CAROTA (58 risultati)

, ma dannate al freno / della legge che tira al centro i pesi.

le tavole (con ciò fosse cosa che tutte le donne carolar sapessero e similmente

e cantare), comandò la reina che gli strumenti venissero. bembo, 1-97

questa, ultima delle sue dolcezze, che al cuore li passano per le luci.

campo, e raggirando vassi / pria che proceda a carolar più trito, / sì

a carolar più trito, / sì lieve che potrìa, benché profonde, / premer

budella, cominciai a tremar sì forte, che il letto, che mi era di

sì forte, che il letto, che mi era di sopra, pareva che volesse

, che mi era di sopra, pareva che volesse ballare. e quella buona donna

a quell'altra, le disse: « che non più tosto, la mia sirocchia

carolina1, sf. gioco di biliardo (che si fa con cinque palle: due

carena, 2-124: * carolina ', che anche chiamano * giuoco alla russa '

ciascuno dei due giuocatori; una gialla, che ponesi nel centro del prato; una

prato; una rossa e una turchina, che in principio del giuoco vengono collocate nell'

]: 'carolina', specie di giuoco che si fa nel biliardo, ma con cinque

sm. discendente da carlo magno; che è proprio dei carolingi (la dinastia

a cui appartenne carlo magno); che si riferisce ai carolingi. -arte carolingia

cattaneo, iii-2-417: i feudi che i carolingi e pretendenti avevano abbandonato ai

molta parte in un corpo di capitani, che divenne ereditario e indipendente. baldini,

più colore: nel panno azzurro, che io non supponevo d'un azzurro così

). carolino, agg. che si riferisce a carlo magno: carolingio

e improvvida era la tradizione carolina, che nella dieta di pìstes si ordinò demolirsi

la quale si manifesta o poco tempo dopo che egli è nato, e gli fa

lussureggiar con foglie grandi e oscure, che poi ingialliscono e muoiono, o dopo che

che poi ingialliscono e muoiono, o dopo che ha già fatta la spiga, e

la priva d'una parte della sostanza che i grani dovrebbero avere. 3

puoti, 56: « 'carola', verme che si ricovera nel legno e lo rode

« 'carola'è ancora quel piccolo verme che rode la lana, i panni lani;

carola', per quel segno o margine che resta altrui dopo il vaiuolo; buttero »

: la minaccia del furioso vento temporalesco che in valsolda si chiama caronasca si era

calvino, 1-153: a marcovaldo parve che il mondo grigio e misero che lo

parve che il mondo grigio e misero che lo circondava diventasse tutt'a un tratto

tratto generoso di ricchezze nascoste, e che dalla vita ci si potesse ancora aspettare

xvi) compiuto da schiere di cavalieri che si gettavano palle di creta durante una

, 16- vii-276: è impossibile, che v. s. illustriss. serva s

essere uno de'cavalieri operatori nel carosello, che si prepara. l. bellini,

carriere di caroselli e di cocchi, che da un ristretto di galleria? berchet

automobili, aeroplani, ecc., che girano intorno a un asse (mosso

stanza, per mezzo di macchine sottoposte che si fan girare. arila, 82:

pongonsi a sedere i bambini, e che poi, posta in moto, gira e

un raggio - / m'agita un carosello che travolge / tutto dentro il suo giro

e a lembo minutamente fra- stagliato, che nascono direttamente dal colletto della pianta,

principio dolce zuccheroso, o giallo, che mangiansi cotte o in insalata. ojetti,

. sbarbaro, 1-215: chi sa che pregio trovano a quella carota sfuggita al

grande, più in su l'uno che l'altro, e uno naso che parea

uno che l'altro, e uno naso che parea una carota. -in

vetro, cominciò l'una a dire, che pazzia è questa a credere, che

che pazzia è questa a credere, che l'appetito nostro si sazii per via di

sazii per via di questi imbratti, che non hanno né bascio, né lingua,

un tratto, mi sentii percuotere non so che cosa in su le mani; né

e si dice in particolare di persona che ha i capelli rossicci). panzini

riserbata per le volte, rarissime, che usciva, e che applicava sopra un

volte, rarissime, che usciva, e che applicava sopra un pastrano simile molto a

. caro, 9-1-275: io dubitava che questa fosse carota per indurre il duca

per indurre il duca a gittarsi al partito che se li propone. caporali, i-29

si può dir altro poi, se non che ciarlano commune- mente come le gaze,

carotte corrono in barbaria, e beato colui che le dice più sfrondate. bracciolini,

nominaron dive, / e dissero, che questo, o quel sonò / cetre,

vol. II Pag.793 - Da CAROTAGGIO a CAROVANA (67 risultati)

a. papini, 69: osservarono che effetto faceva questa lettera nell'animo del

animo del bianco; e, veduto che la carota entrava,... lo

chiama piantar carote il popolaccio / quel che diciam mostrar nero per bianco. a

la fu sì fatta questa baia, che si disse per la città la mattina,

si disse per la città la mattina, che gl'era stato cercato d'un bandito

un bandito in casa nostra, e ancora che si dicesse il caso come e'fu

il caso come e'fu; pareva, che noi piantassimo carotte (non credendo che

che noi piantassimo carotte (non credendo che questo vecchio mal vissuto avessi usato sì

astrologo] la bella cosa... che si trovava un certo paese dove si

chi vuole, signori oggidiani, né crediate che, sì come invecchiate voi, io

cacciata questa carota e inscrittovi l'oggidianismo che si vuole. b. corsini,

carota agl'innocenti: / ma dico che le tue stagioni in canti / forman

roccia (di forma cilindrica), che si preleva nella perforazione del terreno mediante

. m. cecchi, 7-5-1: oh che belle carotacce / mi vorresti ficcar,

(detto caro tiera) che consente il prelevamento del campione di

5). carotàio, sm. che vende carote. 2.

. buonarroti il giovane, 9-615: che storia sarà questa? dov'arriverà egli

idrocarburi complessi: pigmenti vegetali gialli (che colorano piante, frutti, semi, pollini

(plur. m. -ci). che si riferisce alla carotide.

tramater, ii-108: canale carotico: quello che dà il passo all'arteria carotide,

ii-108: si dice medicamento carotico quello che produce il sonno ed il sopore, ma

da delirio seguito talvolta da convulsione, e che termina con un grande assopimento, che

che termina con un grande assopimento, che è il suo sintomo principale. =

caròtide, sf. anat. l'arteria che porta il sangue al capo, partendo

frollo / come la carogna vile / che sul bitume / si matura al sole

sua fauce vinosa, la sua carotide gonfia che sforza la cravatta rossa, il suo

, sonno '(perché si credeva anticamente che dalla carotide dipendesse il sonno);

. carotidèo, agg. anat. che si riferisce alla carotide. -seno carotideo

prossima alla biforcazione della carotide comune) che è sede di riflessi regolatori della pressione

-giorno carotideo: piccola formazione anatomica che partecipa alla regolazione riflessa della respirazione e

. -plesso carotideo: plesso nervoso simpatico che circonda la carotide. carotièra,

alloggiarvi il campione a mano a mano che l'attrezzo tagliente affonda nel terreno isolando

(femm. -a). ant. che racconta frottole, spacciatore di fandonie.

piantar carote, e carotiere, / un che sia nel piantarle singulare.

sf. compagnia numerosa di viaggiatori che procedono uniti (con animali da soma

l. frescobaldi, 2-87: erano navi che recavano spezierie delle parti d'india,

: alla giunta delle carovane, allora che sono le merci che di là vengono

delle carovane, allora che sono le merci che di là vengono a più vile pregio

conto loro e d'altri quelle mercanzie che di più profitto giudicassero. p.

33: in cairo vi era una carovana che partiva verso gerusalemme, dove egli desiderava

40-i-253: son carovane di mercatanti, che si fingono ambasciadori d'alquanti re,

si fingono ambasciadori d'alquanti re, che di ciò non san nulla, e vengono

terra colla carovana della cina. vogliono che per questo appunto si conservi così fresco

oriente, gli arrivi delle donne perdute che si calcolavano a decine di migliaia, e

popolato da oasi fuggitive, e da carovane che viaggiano sempre, che non giungono mai

e da carovane che viaggiano sempre, che non giungono mai. d'annunzio,

estens. accolta, compagnia di persone che fanno insieme un cammino; gruppo di carri

, 9-9 (392): e poi che alquante giornate camminati furono, pervennero ad

era un bel ponte; e per ciò che una gran carovana di some sopra muli

, convenne lor sofferir di passar tanto che quelle passate fossero. pulci, 25-92

f. bini, xxvi-1-312: ma or che tutti i mar vostri son netti,

mar vostri son netti, / e che ci vengon tante carovane. caro, 12-i-6

ruosi; de la quale non ho che dirvi, se non che ci avemo fatto

quale non ho che dirvi, se non che ci avemo fatto acquisto de la bestia

avemo fatto acquisto de la bestia, che vi si invia: s'è presa di

s'è presa di buia notte, che seguitava a la coda la nostra carovana.

corte., i-199: quelle persone che desiderassero di respirare l'aria sana di

delle sole superficiali apparenze, non hanno che a formare una caravana di persone amabili

o per dir meglio) più bene che mai. negri, 1-360: la mia

marino, i-105: mastro noè, che fu il primo ingegniero che ritrovasse i

noè, che fu il primo ingegniero che ritrovasse i bucintori, se ne stette chiuso

così grottesche carovane, non c'è che lui il re. slataper, 1-131:

sì grandi, fra loro distinte, che pure è necessario ordinargli in più classi.

. alvaro, 2-54: le donne che una volta erano mandate a carovane per

in mancanza di bestie, si lagnavano che quella mula avesse tolto loro un mestiere.

moneti, 49: fanciulle, che vagando andar solete / con uomini e

,... la prima cosa che si attentava a fare era quella di muovere

vol. II Pag.794 - Da CAROVANARE a CARPINELLA (35 risultati)

(plur. m. -chi). che ha i caratteri di una carovana:

nella foresta. carovanièro, agg. che è proprio di una carovana (e

e. cecchi, 6-259: la tradizione che fa tanta parte alla donna nelle funzioni

carovaniera ': pista tracciata dai cammelli che congiunge le varie regioni desertiche (africa)

.. significa altresì la particolare indennità che, per sopportar men duramente il disagio

da non confondere col carpione, che è un salmonide). manzini, 11-130

concentra uno sguardo infinitamente sicuro, che arriva come un ago di luce dal fondo

bavero, ha un cappuccio così largo, che può coprire la testa, anco quando

-ina. carpale, agg. che si riferisce al carpo. carpare

sforzai, carpando appresso lui, / tanto che il cinghio sotto i piè mi fue

certe scarpe da contadino chiamate carpatine, che si facevano di cuoio fresco di bue,

de * gli animali ', scrivendo che i cameli son soliti calciarsi in simil scarpe

. carpellare, agg. bot. che si riferisce al carpello, che è

. che si riferisce al carpello, che è proprio del carpello. carpelllfero,

. carpelllfero, agg. bot. che porta carpelli (e non stami)

carpèllo, sm. bot. foglia trasformata che costituisce il pistillo. = voce

il nome di lignaiuoli, o marangoni, che in latino si chiamano 'fabri lignarii

quale fu il primo... che edificasse cittadi e case. =

-per estens.: artigiano, operaio che compie lavori di carpenteria (nei cantieri

dal * carpentarius 'de'latini, che significano generalmente legnaiuolo, e particolarmente facitore

corso splende: / e di mille che là volano rote / rimbombano le vie.

/ scoperta biga il giovine leggiadro / che cesse al car- pentier gli aviti campi

: ed ei prostrato, / pioppo parea che nato alla convalle, / aereo freme

; e sente il ferro / del carpentier che i flessuosi rami / ricurva in rote

né carpentieri di navi vi sono, che possano fare / navi coperte di tolda,

fare / navi coperte di tolda, che tutto fornissero, andando / alle città degli

tempio l'ultimo rombo di castagno stagionato che sembrava per miracolo fosse fiorito delle più

arare... e dice columella che nel giugere ne basta porre xxiv carpenti,

, / soccorretemi, gente; che m'ammazzano. caro, 12-i-96: data

nel viso e comprese anco da'cenni che ci arebbe fatto piacere a darnele un buon

fine, / e giurare e stragiurare / che un carpiccio a darti avea.

[de le nimfe] una, più che le altre presta, era poggiata sovra

. soderini, iii-363: il carpino che molto somiglia di foglia il nocciuolo, un

vigore e di languore, in un'ambiguità che aumentava lo smarrimento della donna ansante.

aerine, le ghirlande / dei carpini che accennano / lo spumoso confine dei marosi

vol. II Pag.795 - Da CARPINETA a CARPOFORO (54 risultati)

infruttescenze pendule e munite di brattee membranose che avvolgono i frutti (e cresce nei

, 7-73: uscirono sul breve piano erboso che porta umili avanzi delle magnificenze neroniane incontro

carpionato ', pesce concio nel modo che si soglion cucinare i carpioni, quando

bel lago e i rivi, / che sopra ogni altro d'italia si loda /

per lo bel sito e i carpion che son ivi. bembo, 5-1-33: pigliasi

2-181: il presente dei carpioni, che il moro dipintor da bene mi fece porgere

ischia- voncello vostro, suto più grande che non deveva esser piccolo: mercé dei

esser piccolo: mercé dei quadragesimali digiuni che fa il concilio a trento. borni

. borni, 25-12 (ii-255): che l'oro in acqua due pesci nutrica

visto, e malamente digesto da ciascuno che 'l provi. marino, 6-49:

colore aurato e di una purissima diafanità che campeggia nella distanza, ch'è fra

mole, ed è quello del carpione che posto nello spirito di vino cangia il suo

a un certo groppo d'uova, che si trovano ne'carpioni. collodi,

ombrelle, non prima tirava una posta, che l'aveva donata via, onde nel

affacciava intorno, pareva un corbacchione, che imbeccasse i corbacchini. -o un carpione

i corbacchini. -o un carpione, che ispartisse toro ai carpioncelli? - pigliala

e va con la testa alta, / che già per lui carpir si fa la

di voci: carpone, quello dimostrante, che è l'andare co'piedi e con

, sì come sogliono fare i bambini che ancora non si reggono, formata dallo andar

averà da rubare questa grazia da que'che a lui parerà che la tenghino e da

grazia da que'che a lui parerà che la tenghino e da ciascun quella parte

la tenghino e da ciascun quella parte che più sarà laudevole. firenzuola, 707:

gli ho carpito su questa vesta, senza che la se ne sia accorta. grazzini

oh, vedi ve', passa qua: che se lazzaro ci carpisse qui, guai

lieta correvi al figlio di colui / che da astuta madrigna ebbi fratello; /

da astuta madrigna ebbi fratello; / che al moribondo padre mio carpiva / mezzo

4-37: « signora baronessa, dice che il farro non risponde al peso »,

dalla porta del magazzino ». « che c'è? cosa dice?..

, di tutta la gentaglia famelica e girovaga che si ferma nel paese per carpire agli

: e [pesci rossi e dorati] che tentavamo di carpire con le mani o

loro, han carpito tutti i punti con che la cocina invoglia lo svogliato. marino

, i-257: le mie rime prima che impresse fussero,... sono ite

reiterate edizioni hanno avuto tanto di dispaccio, che chiunque ha voluto o tradurne o carpirne

virilità dell'italiano idioma esser questa, che, incominciata nel passato secolo, va

a quell'aurea età della lingua latina che di tutte le antipassate etadi avea carpito

, i-191: se v'è bene che godiamo, egli è quello che abbiamo noi

è bene che godiamo, egli è quello che abbiamo noi stessi veduto di lontano,

camminati noi stessi, sormontando gli ostacoli che ci si frapponevano: la casa che

che ci si frapponevano: la casa che più ci piace d'abitare è quella che

che più ci piace d'abitare è quella che abbiamo saggiamente edificata da noi. foscolo

felice dunque l'autore di diciott'anni che seppe carpire la fama dalla bocca di

, più o meno, al patrimonio che la natura largiva a tutti, e

la natura largiva a tutti, e che pochi carpivano unicamente per sé. prati,

prole / rise le illustri fole, / che pur carpia la vergine / cassandra all'

volevo carpire a quella donna un segreto che fosse pari al mio...

ora lo ho. ho un bacio che è stato metà elemosina e metà vendetta

pecchi, 2-11: frau baumann, che arrivava sull'uscio trafelata, riusciva a

sì e no la schiena nel momento che spariva all'ultima voltata.

; io l'ho carpito. -e che alla fine questo è quel che vi cuoce

-e che alla fine questo è quel che vi cuoce. più non ne so

sassetti, 399: è galante quello che voi mi dite che io non la

: è galante quello che voi mi dite che io non la carpii a venire in

non ti mento, / piloso; che paian cani spagnoli. berni, 177:

addosso un pez- zaccio di carpita, che gli aveva dato la donna,..