sciabordito, se ti pesa in capo quel che ti ci mise la moglie,
: dicesi a pistoia per quel medesimo che sciabordare. vocabolario pistoiese [s. v
sciabordio di un liquido; il rumore che ne deriva. baldini, i-718:
d'acqua al piede d'invisibili scogli, che teneva tutta l'aria in frescura
): specie di testuggine terragnola americana, che ha forme piuttosto massicce, corazza assai
due macchie simili si trovano sulla pelle che riveste l'occhio, ed una all'estremità
o sfondando. -anche fitto e morbido, che diventava giallognolo sotto il ventre, con
. lori, 1-37: già mi par che si'arrivo e che, sfelato, /
: già mi par che si'arrivo e che, sfelato, / bianche, del più
. nieri, 3-192: infilatele amcalli che raspano furiosi ai bordi delle tombe.
verga, i-150: rimangono quei monellucci che vi scor gnè 'ridurre in
,... quegli uomini d'affari che vanno intorno sona, vale dinoccolato
e sulla fiancata affissero grossi cartelli segnalanti che i mezzi erano minati e sarebbero saltati
solo sfiorarli. questo a prevenire più che altro la scoperta e lo sciacallaggio civile.
3. comportamento proprio di alcuni animali che, invece di cacciare, preferiscono approfittare
più o meno abituali di carne, che si procurano esclusivamente cacciando, non praticando
. proprio, tipico dello sciacallo; che ne ricorda l'aspetto. marinetti,
dell'africa e dell'asia, ma che si trova pure in grecia ed in dalmazia
notturna fra i boschi in numerose schiere che mandano altissimi gridi, avvicinandosi ed entrando
per allontanarsi i sciacalli o le iene che vi girano intorno. pascoli, 881
leone, uno di quei duelli terribili che kipling celebrò nei suoi magnifici 'fabliaux', nei
.]: 'sciacallo': detto di ladri che andavano a rubare nelle case sinistrate (
sciacalli..., fanno quello che possono. -chi, nell'informazione,
si accanisce malignamente e vigliaccamente contro altri che si trovi in una situazione difficile o
del pub- lico o dei critici che si accaniscono contro un autore o un'
. chacal, nel 1686), che risale (attraverso il pers. saghdl)
eletto / d'aureo pel, che col nome di famiglia / jakal dagli zoografi
: mosto, vino vergine, quello che non ha bollito nel tino, ma appena
alvaro, 8-92: son diversi i vini che vi [nellecinque terre] si producono,
processo di produzione di questo vino, che prevede unfim- mediata separazione, dopo la
e di forma cilindrica con decorazioni, che faceva parte della divisa dei corpi di
della famisto gusto da sciacalli, più che da lupi da tigri e da leoni,
a sciacquabarili': dicesi di quelli zoppi che vanno a gambe larghe e fare che
che vanno a gambe larghe e fare che vogliano con un piede andare in un luogo
perché fanno lo stesso moto colla persona che fa uno che sciacqui un barile.
stesso moto colla persona che fa uno che sciacqui un barile. -dormire a
bene e da vantaggio. e, poi che l'ebbe così lavato e sciacquato molto
lenzuola / alla docciòla, / convien che l'acqua attinga / alla mandringa.
p della valle, 3-334: bevuto che ebbe il chan, sciacquò il re la
d'una macchina: era la forza che spigriva la granata, sciacquava i piatti.
. v.]: 'sciacquabocca': vaso che si tiene sulcare scherzosamente l'assoluta mancanza
alcuno. esempio: 'la prima cosa che fa appena si leva, piglia un bravo
invar. tose. veloce spuntino, che si accompagna a una bevuta.
carena, 2-258: 'sciacquadenti': nome che si dà a ogni piccola cosache si mangi
, di cristallo o di vetro lavorato che viene posta in tavola piena di acqua
: mi compiaccio a immaginare un grancarro inaffiatore che corra sulle rotaie lungo quei fossi e
liquido medicamentoso o con un collutorio (che poi si risputa fuori).
). algarotti, 1-viii-40: dirannoti che lo sciacquarsi la bocca con aceto fa
fazio, ii-39: di lagrime convien che 'l viso adacqui, / sì che
che 'l viso adacqui, / sì che tutto ne sciacqui. -agitare l'
sbarbaro, 6-1 io: voze, che sciacqui al sole la miseria / delle
baretti, ii-139: quantunque sia vero che non v'abbiatequattrini da sciacquare.
sciacquar di remi, un canto / cosìlontano che par quasi pianto. -muoversi su
annitrir, quando sua donna vede, / che si morde le labbra e vuol razzare
labbra e vuol razzare, / quelli, che dipo'par, non si ricrede.
, 4-21: niente sete e volanti, che sciacquano al passo come una peota sulla
in viso con due stecchi di gambe che gli sciacquavano nei calzoni. idem,
plagas'. brancati, 4-211: « quello che mi dispiace » continuò, « è
mi dispiace » continuò, « è che domani la gente si sciacquerà la bocca
portato, / per farci digerire quello che si ha mangiato. / - io
. cino, iii-63-13: cos'è che turba quanto più si sciacqua. =
, 14-136: quel po'di vino sciacquerello che bevo, mi va tutto in sangue
lontano. cinelli, 11-284: io che da ragazzo andavo in giro col carretto
fatte per chiha tempo da perdere e paura che gli venga a mancare la pappa scodellata
scodellati. 5. ant. che ha la forma concava di una scodella.
trasceglie, grande, grosso... che abbi l'ugne nere morate, piene
alte e rilevate ne'calcagni edi maniera scodellate che quel vóto che l'hanno non si
ne'calcagni edi maniera scodellate che quel vóto che l'hanno non si ficchi, quando
offeso. 6. numism. che presenta una faccia incavata. p.
exemplorno da le magne testu- dine, che noi dicemo vulgarmente bisse scudellate.
. papini, iv-17: basta che uno scodellatore di volumi abbia vinto,
: 1 dei dei gentili vengono significati daglianimali che guidano i loro carri:...
-con meton.: la quantità di cibo che vi è contenuta. cavalca
infinita, ma di sì misera capacità che appena ciascuno ne può beccare un pezzuolo
naso fatto a guisa di peperone, che, a forza di immergersi nelle scodellette
gianelli, i-ni: rappresenta questi una donna che tiene nelle mani alcune scodellette di metallo
ghianda. redi, 16-viii-68: secondo che la coccola va rasciugandosi,..
della coccola, formando quivi quella scodelletta che serve di custodia all'uovo che v'
scodelletta che serve di custodia all'uovo che v'è impiantato e dalla quale non senza
. volponi, 2-108: mi disturbò che parlasse mentre guardavo al di là del
dei tagli, di forma triangolare, che vengono effettuati nei cartoni di copertura di
'scodellette': così diconsi i tagli triangolari che si praticano nei cartoni dei piani di un
scodellino dalla parte concava, di modo che il lume della lucerna si ripieghi la
. f. frugoni, iv-447: tosto che cotti appena [gli gnocchi],
il portapenne, il pietrino, nonnulla che fanno il conforto di quella seconda abitazione
fanno il conforto di quella seconda abitazione che è per un impiegato la sua scrivania.
-con meton.: la quantità di sostanza che vi può essere contenuta. cennini
a poco, / e lofo consumar fin che vi resta / di brodo un scodellino.
lo più di ordine materiale), che ci si aspetta di ottenere da qualcuno.
dinanzi, vecchio grinzo di susanna, che chi tutto ti premesse non ne caverebbe
, lo facea torcere ne la guisa che si torceno le donne per le doglie del
153: la vostra fante vi dirà che, quando ha piena la pentola di lardo
freddare e congelare cala di maniera la mole che fa nel mezzo uno scodellino dove prima
), il quale dalla parte esteriore e che avanza all'orlo della cavità è spiantato
scodellino (con valore aggett.): che ha forma circolare e concava.
en cuoio pellegrino / d'un sagri che il vaiolo abbia meschiato / col suo marchio
vengono a farsi due fossette o scodellini e che paiono sigilli del dito piccolin di cupido
nella valvola dei motori a scoppio, che dà appoggio alla molla compressa.
partendo regalasiun poco di polvere da schioppo, che i beduini grandiscon moltissimo per metterla sullo
scodellini a foggia di conchiglie così leggiadri che sembrano più adatti a formare perle che
che sembrano più adatti a formare perle che palle. = dimin. masch
la quantità di cibo o di altra sostanza che vi può essere contenuta.
g. barbaro, li-m: vedemmo che aveva certi scodellot- da padre leone scodinzolante
guisa di colonna. la trave similmente che su in alto sotto la spranga ne
levi, 3-142: faussone mi ha spiegato che manca lo scodimento quando un oggetto allungato
... faussone mi ha spiegato che manca lo scodimento quando un oggetto allungato
, famoso trincator di birra, pare che gli faccia -la corte [al barile]
xiv-118: baba si ferma ogni volta che c'è un cane che la interessa
ogni volta che c'è un cane che la interessa e, pur stendendo meccanicamente la
no alla bestiola che, ritta in piedi, si adopera per
ce n'è voluta, di quella strada che scodinzola e sembra che salga tanto proprio
di quella strada che scodinzola e sembra che salga tanto proprio per quello scodinzolaménto continuo
. di scodinzolare), agg. che muove la coda per manifestare gioia, eccitazione
xi-47: detta un'altra paroletta zingara che adesso non ricordo, avrei avuto subito
, scodinzolante, un bel cane giallo che mi avrebbe seguito dappertutto. 2
. 2. per simil. che ancheggia in modo evidente (una persona
. marinetti, 2-i-794: efebi scodinzolanti che scrivono con le anche. e.
allora, come le chiamano con un vocabolo che sa di sole e di fieno,
). fenoglio, 5-ii-133: sapeva che lui ora non staccava gli occhi dal
montagna. 3. figur. che esprime visivamente la propria gioia, la
, molto allegro, molto scodinzolante, che con la sua allegriaormai fuori di stagione va
tono abituale di rimpianto del tempo passato che affiora in tutte le canzoni napoletane,
, i-301: 'scodinzolare': quel dimenare che fa il cane celeremente la coda in segno
per la loro acconciatura, non si direbbe che stampino note musicali, teste di crome
dalla bocca, come una seconda lingua che non riuscisse più a ritirare, che
che non riuscisse più a ritirare, che quasi quasi lo soffocava. -per estens
straducce deserte, un poco polverose, che scodinzolano e s'intersecano in mezzo a
: per similitudine dicesi anche delle donne che nel camminare si dimenano. c.
va via, va in fretta, che ha tante faccende! marinetti, 2-iii-
reale, vedendola seduta su quell'ordigno che doveva servire ad uccidermi. e allora io
sentii come uno di quei minuscoli cagnotti che si conquistano la vita agitando la propria
. bacchetti, 2-xxiii-622: il verso che gli vidi fare [al cane]
cane] col labbro e il mugolio che l'accompagnava... non valevano
si adotti anche la tedesca!) che indicano i titoli, le qualità degli alberghi
sono tre più favoriti dal gran-signore, che lo seguitano sempre in ogni luogo;
luogo; il primo si chiama 'silictar', che
; il secondo 'sco- dradar', che porta la veste; il terzo 'scarabdar',
porta la veste; il terzo 'scarabdar', che porta l'acqua e la vivanda
e, come nato toma, / convien che 'l saxo o ruota lo disfaccia.
agg. ant. e letter. che ha i lineamenti schiacciati, appiattiti (
luca pulci, 4-88: un gigante che e'chiaman fortunato, / che non
gigante che e'chiaman fortunato, / che non avea di bellezze solo una, /
volto giallo e tondo e scofacciato / che pare in quintadecime la luna. c.
truovi una parolina ch'abbi, anzi che no, dello sporchetto. 2
spalto / scofacciate mirando tante schiere / che de'giganti il truculento assalto / venian di
forma còffo [lo] 'guscio', che è dal gr. xfexucpog.
delminio, ii-97: tutti quelli sensi che scogitatamente sono trattati per li luoghi topici
fiato uccidendo molta gente, comandò regolo che con fortissime balestra fosse saettato. palladio volgar
la sua verdura, / e tanto più che m'è secca la scoglia / e
del mezo alla corteccia, la quantità che tu voi. 3. pelle
1-83: se ci è armadura o cosa che tu voglia, / vattene in zambra
, 5-54: ricordatevi ch'io vi dissi che i nervi visivi che si partivan dal
io vi dissi che i nervi visivi che si partivan dal cervello avevano più di una
una scoglia, delle quali scoglie questa che dalla dura madre si parte è una
dalla dura madre si parte è una che forma la cornea. 4. figur
cornea. 4. figur. ciò che protegge una persona da eventuali pericoli o
6. locuz. non essere rimasto altro che la scoglia: trovarsi al limite delle
poco, / né altro m'è rimaso che la scoglia / per trovar libertà,
scoglia / per trovar libertà, sì che mia voglia / è di servarla e stare
, prima via / di gir, che vada che non trovi scoglia. boccaccio,
via / di gir, che vada che non trovi scoglia. boccaccio, ii-240:
ellino in prima non ferissero il segno che l'era posto. disastro.
3. per simil. insieme di elementi che si susse che bisogna gli
di elementi che si susse che bisogna gli facea. adr. politi,
e fugace coniglio / e qualunque animai che meno nuoce, / lo scogliato,
a seni, golfi, isolette, scogliere che s'inabissano a profondità immensurabili o spaccata
isola bella non era cento sessanta cinqueanni sono che uno sterile greppo: le sue rive non
greppo: le sue rive non presentavano che un'ispida scogliera. carducci, iii-24-127:
l'occidente. pascoli, 197: di che mai ragiona, / lenotti, il tardo
guidator dell'orse / oziando su l'acqua che risuona / lugubre e frangesi alla rea
la marea picchiava su le scogliere spumeggiandoe sonando che pareva bestemmiasse. lineili, 2-143: costeggiavano
raccolte nello stesso sito, per impedire che le onde non vadano a frangere contro
con gli occhi la nave fino a che doppia il capo; agitano un'ultima
sulle altre, con un effetto pittoresco che intende riprodurre la configurazione naturale delle rocce
portati dal vento o altri organismi) che si sviluppa a cintura lungo le coste
corallina è un ecosistema estremamente complesso, che ospita una folla incredibile di esseri viventi,
, -serie di rocce alte e scoscese che costeggiano un torrente o configurano una cascata
fuori di napoli, c'era un isolotto che stava tanto al cuore al figliolo:
, sm. massa di roccia nuda che affiora o emerge parzialmente (e
, 16-135: sì come toma colui che va giuso / talora a solver l'
àncora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è chiuso, / che
che nel mare è chiuso, / che 'n sù si stende e da piè si
ché potavamo rompere agli molti scogli e secche che sonoin mare. de jennaro, 1-187:
ghiaccio e parte delle tempeste e delle nebbie che sullafin dell'autunno e sul far di primavera
. montale, 1-99: l'agave che s'abbarbica al crepaccio / dello scoglio /
al mare da le braccia d'alghe / che spalanca ampief. ole e abbranca rocce.
, ix-20: io sono ben come quei che sivide / ne l'agua infino a'denti
attribuito a petrarca, xlvii-213: ora che stato / dirò che sia'l mio se
, xlvii-213: ora che stato / dirò che sia'l mio se non di scoglio /
con onde tempestose d'ogni lato / fin che l'ha consumato? poliziano, st
st., 2-37: o felice colui che lei [fortuna] non cura /
[fortuna] non cura / e che a'suoi gravi assalti non si arrende,
arrende, / ma, come scoglio che incontro al mar dura / o torre che
che incontro al mar dura / o torre che da borea si difende, / suo'
da uno scoglio, perché non è cosa che più facilmente ti convinca che lo scritto
è cosa che più facilmente ti convinca che lo scritto di tua mano. l.
: stava la giovane assai più dura che un marino scoglio, né mai al
pari a la beltà l'orgoglio / che se pur, lasso, al mio pregar
sue speranze. -di scoglio: che vive fra gli scogli (una varietà
faranno anche alquanto lontano dalla focepredetta scogli artifiziali che non apparischino fuori dell'acqua, a'
e'segni, venghino a farpericolare e'nemici che con galee o altri legni cercheranno di
rilevato di ben trenta braccia, donde che in quello luogo era uno castello di
qualche nome, lasciando stare gli scogli che sono inclusi ne'confini del regno di napoli
dove giungemmo sul tramontar del sole, che fu giornata di centoventi miglia. s
d'itaca, uno scoglio dell'arcipelago greco che ora si chiama teaki, un pascolo
filante d'oro là in alto, che lo guidasse in salvo dal malanno sino
'ilo scoglio di quarto': dei mille che salpano per la sicilia. -località
, 1-i-14: ah! gl'inglesi! che cosa hanno fatto di uno scoglio come
là sassi spezzati e ischeggiosi e scogli disuguali che uscivano fuori de'sassi. giov.
parte più dirupata e più piena di scogli che vietino il fare le cave delle mine
savoi'ne fu cacciato / da'guelfi, che poi tenner quello scoglio. ramusio,
manca però il rappresentare una parte, che io stimo principalissima sopra tutte le altre
un castello chiamato vaetsburg sopra un scoglio che spunta dal monte acuto e sublime in
dal monte acuto e sublime in guisa che fa orrore e diletto ad un parto
vede il famoso antico castello di dunbarton che è in alto sopra un grande scoglio
manzoni, ii-256: come l'umor, che nel limo / errava sotterra smarrito,
smarrito, / da subita vena rapito / che al giorno la strada gli fa,
/ si converte / la gran torre che suona l'arringo. stampa periodica milanese,
. graf 5-813: l'anfratto / che pria m'accolse si spartiva in molti /
vittorini, 1-81: risaliamo alle alture che sono di scoglio. -nelltnferno dantesco
-nelltnferno dantesco, ciascuna delle sporgenze rocciose che, intersecando argini e fosse, collegano
de la roccia scogli / mo- vien che ricidien li argini e 'fossi / infino
argini e 'fossi / infino al pozzo che i tronca e raccogli. idem,
malagevole, / ed erto più assai che quel di pria. 4.
4. figur. ostacolo, intralcio che si frappone al regolare svolgersi di un'
al regolare svolgersi di un'azione o che impedisce un'iniziativa; situazione problematica,
dolorosa, inconveniente anche assai grave, che si presenta spesso all'improvviso e a
impreparati. guinizelli, lxv-27-44: alotta che 'l servente aspetta el bene, /
el bene, / tempo revene - che merta ogne scoglio. francesco da barberino
et han per l'altre dubio / più che 'n passar danubio. cavalca, 21-85
: del cardinale vernilo si può dire che la persona sua meriti ogni cosa, ma
sia... la brevità tanto stretta che oscuri la sostanza de'negozi,.
questo scoglio molti hanno fatto naufragio tale che apena ignudi hanno potuto notar per fuggir la
, 6-i-121: soavissima vita / a che scoglio rompesti! / tu rompesti al timor
c. i. frugoni, i-6-169: che dirò de le primiere / che si
: che dirò de le primiere / che si fan tutte le sere, / a'
, cioè l'imperturbabile e serena fiducia che questo aveva nella propria sufficienza e nel
sempre, ed ora aggiungete il comunismo che spaventevolmente minaccia. tarchetti, 6-ii-25: noi
tarchetti, 6-ii-25: noi non facciamo che inciampare come fanciulli a tutti i più
adesso uno scoglio, molti scogli, che mi tagliano la strada e mi romperanno
e le trappole degli esami. -questione che si presenta ardua, di difficile soluzione
ciro ed araspe, e ben fanno vedere che fra gli etnici era disputato il punto
tu sei entrata... pènsati che, se tu con l'amore proprio la
imprudenza e d'indecoro, et ad uno che urtasse in questi scogli, si potrebbe
in questi scogli, si potrebbe sgridare che si sollevassedel lezzo e tornasse alla grandezza che
che si sollevassedel lezzo e tornasse alla grandezza che rappresenta. 5. fattore o condizione
b. croce, ii-2-21: colui che se ne sta come ostrica attaccato al
. essa diventa una pura'academia'di disoccupati che si fanno réclame in tomo col protesto
istruire l'operaio. 6. persona che, per la funzione che riveste o per
6. persona che, per la funzione che riveste o per il proprio comportamento,
di prìncipi e tiranni,... che, rifuggiti poi e presi da nimici
su solide basi. sa benissimo che lo scoglio principale sulla sua rotta è il
potentissimo direttore generale. -persona che arreca ad altri gravi tormenti amorosi.
immobil son di vera fede scoglio / che d'ogn'intorno il vento e il mar
: già non son duro scoglio, / che possa sopportar tantocordoglio. v franco, 322
d'ammollir tento un aspro scoglio / che più s'indura e più s'impietra,
scogli. foscolo, xv-532: io, che sono acciaio e scogliocontro le ciarle e le
pianto le trasfonde / quel duro scoglio che 'l tuo petto asconde. g. stampa
], li-m: non è travaglio alcuno che tu non l'abbi caricato sopra di
di me,... di maniera che io son lo scoglio dove tutte tonde
non abbiamo altro motivo di trovarlo ridicolo che quello di non essere nati ostriche anche
stenti, questa religione della famiglia, che si riverbera sul mestiere, sulla casa
mestiere, sulla casa e sui sassi che la circondano, mi sembrano, forse
spoglio, / sol per seguir quel che nuove a me istesso? savonarola, 8-i-171
fa'penitenzia. toma a dio, che io veggo che tu vai a dare
. toma a dio, che io veggo che tu vai a dare in iscoglio.
pino, 3-17: o povero lucio, che, quando esser pensavi in porto,
). filicaia, 2-2-124: or che farò? di scoglio / il cuor non
; né mai / costò l'amor più che 'l volerlo. cesarotti, 1-xxxiv-226:
'murar sullo scoglio': forte, contrariamente che 'murar sulla rena'. anche figuratamente.
stracco indarno a vincer tonde, / che m'àn più volte ripicchiato a scoglio.
sì egual a le bellezze orgoglio, / che di piacer altrui par che le spiaccia
, / che di piacer altrui par che le spiaccia. g. stampa, 127
scoglio si fen- la bruttura del peccato che avvolge le anime. de la nave
. delfico, ii-43: si dice che bisogna conoscere gli gligenza, quale stare è
boca dii porto è uno scogieto, richiedono che sopra el dito sia fabricato una forteza
fuori, trova intoppo di certi scoglietti che, rompendola, le fanno far maggior rumore
, 26: davvero, mio caro, che c'è da far ridereraggiungere le dimensioni del
enfiasti unque lo scoglio, / sì che 'l tuo creatore / non sperata.
e sorridete, / care stelluzzeliete, / che io, veramente il giuro, / di
rovescia infino alla coda, in forma che quello che era di fuori rimane dentro
alla coda, in forma che quello che era di fuori rimane dentro. b
, il quale è sì forte e duro che a gran pena si può rompere.
con allusione alla favola esopica della rana che si sforza, gonfiandosi, di
] cór si conviene innanzi alquanto / che i legnosi suoi scogli aprendo il seno /
via gli scogli di fuori, le piante che sono più di dentro. 3
bernardino da siena, 2-ii-1209: o tu che hai tanti scogli più che non ha
o tu che hai tanti scogli più che non ha la cipolla, ricuopreli le carni
ser giovanni, 3-vii-13: se colui che creò la natura / m'avesse fatta
, com'io soglio, / però che questo è mal che sta nell'osso;
soglio, / però che questo è mal che sta nell'osso; / e s'
a dramma. la finice, che s'arde e rivene, / eo m'
giovio, ii-39: questi discorrenti qua dicono che potevafar non due, ma tre cose facili
due, ma tre cose facili, più che tagliare in fiessen le cappe a'frati
uomo. fenoglio, 1-i-1690: dicevano che il dolore l'aveva scoglionato, che
che il dolore l'aveva scoglionato, che invece di pensare a vendicare suo figlio su
lui, dio mannaro, non saprebbe che pesci pigliare. è solo unabestia che vuole
saprebbe che pesci pigliare. è solo unabestia che vuole sgravarsi di noi, e scalcia e
2-xxii-362: chi è, chi è che lapida il buon marinetti? unoscoglionato d'italiano
d'italiano qualunque sarebbe capace di dire che si tratta di due figure rettoriche: metafora
amplificazione. brancati, ii-361: scoglionati che non sono altro! arpino, 5-156
in cuore:... del mistero che siamo. e gli scoglionati che con
mistero che siamo. e gli scoglionati che con la medicina legale, le leggi stesse
: 'scoglionato': suol dirsi di persona che abbia pochi rispetti umani, che sia ritroso
persona che abbia pochi rispetti umani, che sia ritroso, arrogante e facile beffatore
lontane e difficili da giocare], che il giocatore [di biliardo] si
saccio, mostrò con opera perfetta come quegli che pigliascoglioneggiare, tr. (scoglionéggio,
, scoglionéggi). vano per altore altro che la natura, maestra de'maestri,
. marino, v-81: prima che egli nascendo in vita uscisse / vide
fu scoglioneggiato da la corte / ciò che fece vivendo e ciò che scrisse.
corte / ciò che fece vivendo e ciò che scrisse. = deriv. da
(ant. scoióso), agg. che presenta scogli affioranti o anche sommersi (
fra giordano, 3-125: la nave che si abbattesse in mare scoglioso sì è
pieno, e molto più sono li secreti che li manifesti. pantera,
nei paesi nordici, sono più agricoltori che marinai. -figur. difficile,
indurò le membra de'romani non altrimenti che un sasso. imperiali, 4-479:
ecco l'aspra e scogliosa / capri, che in mezzo al mare / in somiglianza
/ in somiglianza appare / d'alto leon che posa. savinio, 27-147: più
vuoi pigliare buona maniera di montagne e che paino naturali, togli di pietre grandi che
che paino naturali, togli di pietre grandi che sienoscogliose e non pulite, e ritraine del
cheè daverso garbin esse una scolura per siroco che fa porto. = deriv. da
-al figur.: barbiere poco esperto, che scortica i clienti (e ha valore
e dello squartare fu così piacevole che non seppi trattenermi dall'ordinare: «
, 22-41: o rubicante, fa che tu li metti / li unghioni a dosso
metti / li unghioni a dosso, sì che tu lo scuoi. ariosto, 15-43
. verga, 7-278: ora, che ci aspettate a fare scuoiare l'asino?
quel modo. forse èla prima bell'azione che ho fatto in vita mia. infatti la
qualunque sarà l'una di voi / che tanto far con suo ingegno sappi / ch'
vittima s'accorge.., capirete che.. quindi bisogna andar adagino. non
. i. frugoni, i-6-278: più che ti do frugoni e ti punzecchio,
pur non potesse, considerato il bene che ti vuole, sendosi messo a pericolo
cioè di non farli tutte quelle carezze che ti fussero possibili, ognuno direbbe poi che
che ti fussero possibili, ognuno direbbe poi che ben ti stesse ogni male che tu
poi che ben ti stesse ogni male che tu avessi da lui. rosmini,
anima ha ancora un'incredibile potenza maravigliosa che si esaurisce nel sentirsi tesa e nell'inte-
campana, 197: è l'ora che roco s'affanna / il giornalaio a
(plur. m. -chi). che ha la vivacità o l'andatura saltellante
famiglia sciuridi (sciurus vulgaris), che ha corpo agile, lungo circa 30 cm
, gemme, uova di uccelli) che rosicchia sorreggendolo con le zampe anteriori e
tal guisa è rivolto il quaderno / che sempre viverò grolificato, / po'che messer
/ che sempre viverò grolificato, / po'che messer angiolieri è scoiato, / che
che messer angiolieri è scoiato, / che m'affriggea e di state e di verno
fate un supposto sgangherato / a dire che perciò mi spolpo e scuoio; / ch'
colpo da maestro tagliò il colloal manzo, che, subito scoiato, in pochi minuti fu
questa... mi pare una sera che qualcuno ne uscirà scuoiato come san bartolomeo
, ma di tanto vigore in ogni tratto che t'afferrano al passaggio lo sguardo come
ghiro ed altri... animaletti piccoli che un animale grande. i. nelli
salgari, 11-260: « non vedo che degli scoiattoli volanti », rispose il
possiedono una duplicatura cutanea — un patagio — che congiunge, scorrendo lungo i fianchi,
altri chiamano schiratto, e di pelo che gialleggia. biscioni [s. v.
delle colonne volgar., i-47: avengadìo che uno ro alla pendenza e
in tutti quei lati cularitate neccessarie, che veresemelemente deveno atrai- dove si conosce
veresemelemente deveno atrai- dove si conosce che l'acqua non ha la sua calata o
nén declarare. do, che riceva tutta l'acqua e la porti a
, agg. ant. noncurante, che sta in ozio. guido delle colonne
cosìvergognata no. nde la porterrai cossi scoitata che no. llo accate ben caro con
qualunque altro drappo una via vuota di pelo che andasse dall'uno cordone all'altro,
la venere di fidia è d'avorio, che non ha macchia, perché non suda
si può dire preziosissima tessitrice, parendo che lo scarpello si sia tramu
ii-290: questa tela non fa altro che strapparsi e non rinfilo a rannodarla.
due, è una miseria; bisogna che mi rizzi a raccattare le fila.
lif-pi, 10-1: quanti ci son che vestono armatura, / dottor di scherme
, 10-1: ingoiano le scuole, che sono specie di pane fatto di farina
spole, così dette per la forma che hanno) con olio, anaci e zucchero
/ a passar senza scola, / che lo mondo ad om prò / senz'amore
dintorno tutta la corte degli scolabicchièri che pratican per le fiere. = comp
il caso di una donnetta del popolo che, non trovando più il suo scolabrodo,
aggirava per la cucina, invocando dio che glielo facesse ritrovare. scolare
li coprivano i quadri delle varie avanguardie che si erano succedute per oltre mezzo secolo
e di gialli. 2. che defluisce, che cola (un liquido)
. 2. che defluisce, che cola (un liquido). targioni
tozzetti, 12-4-175: nel 1592 fu ordinato che il letto del torrente arialla si allargasse
certi scolari, scolanti d'ingratitudine, che... contra i lor precettori,
arpino, 6-15: con tutta la roba che ti piantano dentro... uno
, verbuti, 2-115: tutto quello che la terra non succhiò, venne nei
1-i-167: le strade 10 intendo ancora che tutte abbino tanta pendenza che, partendosi
10 intendo ancora che tutte abbino tanta pendenza che, partendosi l'acqua dalla piazza,
fessura largo un dito, dove l'acqua che piove deba scolare nelle cave. da
superiori. soderini, i-490: avanti che l'uve si pigino o pestino,
uve si pigino o pestino, quello che si scola da per sé, lasciato bollire
fiumi, maravigliosi sono gl'ingegni con che que'valenti uomini e, quanto ne
praticabili e poco men sicuri al passaggio che qualunque altro de'piani, facendone ringorgare le
superficie della strada è arcuata in modo che scolino per essa facilmente le acque.
: l'alleggio della stiva apri, che l'acqua, / scoli e non facciapoi
inferiori sono soggetti a ricevere le acque che dai più elevati scolano naturalmente, senza
dai più elevati scolano naturalmente, senza che vi sia concorsa l'opera dell'uomo
sotto lamedesima città, sebbene è tanto alto che può contenere i fiumi che scolano verso
tanto alto che può contenere i fiumi che scolano verso settentrione, non è però di
paciotto, 3-444: il canale niccolino, che quivi è che per11 passato scolava in po
: il canale niccolino, che quivi è che per11 passato scolava in po alla chiavica di
v. lancellotti, 145: scolata che fu l'acqua, tornatole alavare [le
cina una sua propria gomma o vernice che chiamano cié, la quale o lagrima da
se stessa o scola giù dalla intaccature che si fanno nell'albero che la produce
giù dalla intaccature che si fanno nell'albero che la produce. pratesi, 5-496:
aquilano, 239: or queste ni ve che dai monti sco lare dal
lare dal capo un catarro che gli si rappigliò per tutta la
al fuoco, e piedi, che sformatamente gli si rattrassero. con
, ii- piangere; aveva lasciato che le palpebre si riappesantisse144: la cera
fenoglio, 5-i-586: ettore era così colpito che -scorrere sulla pelle (il sudore
il sudore). era immemore del candito che gli scolava in mano e al pascarella
le nuvole). chino il sudore che gli scolava giù per le gote infiammate.
risentiti, co spillata, che aveva finito di scolar per terra, a
membra, e prima le teste di quegli che le aveano 2. per simil
marviglioni francese. in tutto il volto che le si scolò e perdé irrimediabilmente
il mal della virtù sta nel cervello / che per troppo sbarbaro, 1-100:
lo sentii bollire d'un interno riso che, come per una falla, di
2-101: appresso questi signori stanno tutti idanari che son della illustrissima signoria, così da mare
o, come ivi dicono, newgate, che delle dodici che ne sono in londra
dicono, newgate, che delle dodici che ne sono in londra... è
maleagiata e penosa a cagione dello scolarsi che fa in essa tutta la peggior ribal-
scolino, per così dire, dai luoghi che primi popolo, mayda fece aprire
daogni rapporto, per lo più incerto, che suole scolar di menzogna. proverbi toscani
proverbi toscani, 401: quelli poi che vanno e vengono, che si girano
quelli poi che vanno e vengono, che si girano a ogni vento come le banderuole
verno', sono la feccia più spregevole che scoli dal letamaio de'birboni. 6
6. liberarsi dell'acqua in eccesso evitando che ristagni; inviare le acque meteoriche in
. guglielmini, 2-121: 1 terreni, che ora scolano sul pelo del po di
muovere i suoi rustici a far sì che con facilità si scolino i suoi campi dall'
si scolino i suoi campi dall'acque che, stagnanti, uccidono erbe e grani,
boglio in acqua con sale e, cotte che saranno, le metterai a scolare.
a scolare. romoli, 190: bollite che sono [le noci], convien
stefano fece ricordare la testa del porco che si aggancia al chiodo per lasciarla scolare.
da vedere e intendere la vena in che modo la conciano innanzi si metta al forno
piastrello: / io temo assai che tutto non si scoli. c. brandi
zambeccari, xxxvii-72: io l'alma sento che forte sopoco, fino che diventi nera
alma sento che forte sopoco, fino che diventi nera; e come poscia ha fatto
fatto la respira / per li pecca'che sì l'àn fatta oscura, / che
che sì l'àn fatta oscura, / che la se sidenza al fondo, scolano l'
-bere a garganella. tutte le alpi che scolano nella magra, indi per le cime
stampa periodica milanese, i-403: si faccia che scolarmi nella gola arida il boccale
giuliani, i-24: è il primo viaggio che fanno questi giovenchi e non durano ancor
, messere lo lupo, al latte che la mia madre ha, e dite che
che la mia madre ha, e dite che lo scoli nella vostra falsa e iniqua
fenoglio, 5-iii-583: io sono uno che ai suoi bei tempi potrebbe scolarsi un'intera
1-20-30: a quelli [piani] che hanno da restare allo scoperto non si ha
allo scoperto non si ha a darepiù pendio che quel basti a scolare le piogge. vasari
sono le vestigia del muro della chiavica che scolava tacque del canale volta. -assol
piccioni neri spollinavano la notte dalle ali che al tepore si aprivano come guscelli.
dall'acqua e mandalo al cimatore, che l'asciughi nella soppressa.
stangheggiato un dieci o do- deci amici che non potevano più darmi tanto gli avevo
freschi... e cucinateli fin che venghino duri, e poi scolateli. romoli
la detta acqua, e la polvere che rimarrà dentro mettetela a sciugar sopra una
de], 681: sono alcuni che prendono la limatura del piombo e lo
dell'acqua a poco a morchia che sarà dentro. vittorini, 3-59: il
. = dal fr. scolane, che è dal lat. tardo scholàris, deriv
della lettera dell'esperienza? -niente altro che la prima potenza del mondo, quella
ordinate per quattro toma da non so che gita o festa. einaudi, 527
, xvi-46: non faccio lezioni senza che tutta la città venga ad udirmi e gli
stessi professori dell'università, e senza che la scolaresca non m'accompagni a casa
iii-582: le cattedre e l'aver che fare con una scolaresca sempre impertinente non
grandi discorsi per le novelle di francia che giungevano sempre più guerriere e contrarie ai
ora la scolaresca preparata a quell'insegnamento che la scienza a'dì nostri richiede.
prima di cena d'altro non si parlò che dei tempi andati e...
trovavo... delle famigliole borghesi che andavano a teatro..., strette
(plur. m. -chi). che si riferisce, che è proprio degli
-chi). che si riferisce, che è proprio degli scolari o degli studenti o
poeti di vario genere sono sì noti che ormai parrebbe vanità scolaresca di fame elogi.
seguito un piccolo quadro della 'vita scolaresca'che sarà forse più grato alla bella catalina ed
2. imparato a scuola; che risale agli anni della scuola.
a. lamberti, 68: in allora che le monache assunsero lo spirito sociale il
modi più seducenti quella riservatezza e decenza che ne accrescono ognora l'efficacia e si
. nievo, 1-vi-273: miracolo periodico che sa di scolarescolontano settanta miglia e che perciò
periodico che sa di scolarescolontano settanta miglia e che perciò farà sentire fino alle tue narici
. -con uso spreg.: che riprende temi o concetti scolastici; privo
di studi a cui appartiene l'autore; che sa di imparaticcio e di pedantesco.
gadda, 11-130: concludo col ripetere che è lavoro degno proprio d'un cervello di
. condizione di scolaro, di discepolo che riconosce la superiorità del maestro. papini
... piuttosto un'innocente imitazione che una smaccata piaggeria del passo del re.
, gennaio 1968]: dobbiamo constatare che in questi ultimi anni lo sforzo condotto nel
. = dal fr. scolante, che è dal lat. mediev. scholaritas -atis
, di scolarizzare), agg. che frequenta la scuola o ha avuto la possibilità
dei piccoli utenti non troppo scolarizzati, che dunque ricevono false informazioni, specialmente ov'
accesso delle donne alla scuola: al punto che recentemente l'indice di scolarizzazione per le
cento, sorpassando quello dei maschi, che è rimasto al 55 per cento.
. (femm. -a). ragazzo che riceve l'insegnamento di un maestro,
i-39-108: o scolaro e mal discepulo, che ora è questa di venire a scuola
giordano, 7-237: noi veg- iamo che lo scoiaio, quando il maestro insegna,
. ottimo, ii-197: pedagogo è quello che cura dello scolaro sì in costumi come
le altrui pedate, secondola quale sogliam dire che gli scolari imitino i lor precettori.
differenza! carducci, iii- 24-245: che spropositi! li rileva sorridendo uno scolare diliceo
e puro conserva / questo mio stile che pare / lo stile d'uno scolare /
aveva una voce di scolara pedante, che recita senza espressione, meccanicamente, con
quattro intere carte di virgilio od ovidio, che non sarà una meza di livio o
molti giorni è stato festa, / e che finita poi quella vignuola.
/ ripresi mio ritorno, / tanto che nel paese / di terra navarrese, /
scoiaio / su'n un muletto baio / che venia da bologna, / e, sanza
a'suoi scolari in medicina, trovò che chi continuo mangiasse nove dì petronciano diverebbe
sono i lor lettori di varie scienze che dal comune sono salariati. f. badoer
1 primi a muoversi furono gli scuolari, che calarono armati dall'università e diedero quasi
diedero quasi le mosse alla moltitudine, che s'impadronì, prima d'ogni cosa,
collemie ciance quegl'infelici e sconsigliati giovinotti, che farebbero meglio ad ire a caccia e
ire a caccia e a fare all'amore che studiare lettere. pratesi, 1-275:
, tra le lodi di pitagora, che gli scolari di esso erano usati di osservare
come se fosse stato una legge tutto quello che egli diceva0 comandava loro. boccalini, ii-203
boccalini, ii-203: appresso poi disse aplatone che di sommo pregiudicio era alla sua riputazione
di sommo pregiudicio era alla sua riputazione che 'l mondo tutto vedesse dalla sua scuola esser
opposti, nonché diversi, da quelli che da platone e dal suo scolaro aristotile.
immaginati. barelli, i-i77: mi pare che siate scuolarod'aristarco per la chiarezza e per
scuola, quali li avevano1 vecchi metafisici, che accettino e applichino il principio proprio del
, quando si abolisca l'idea di sistemi che abbiano princìpi propri. vittorini, 5-10
fiore dei liberi, 194: tuto quello che noi avemo vegudode multi magistri e scolari e
, usava di mandar quegli scolari, che egli ammaestrava, ad udire i più
: credo, se ben mi ricorda, che il primo abboccamento fosse col consegnare a
i-106: dipinse un ercole più maestrevolmente che da giovinetto scoiaio s'aspettasse. targioni
, come pure a mr. verstappen che prego di non dimenticare il suo scuoiare
misericordia! » esclamava la scolara, « che anticaglie! ». c. carrà
basso, anzi scoiaio rozzo, richiedesti che certi esempli, i quali brievemente sono
[o medici condotti], con umiltà che vi sublima, scolari. gentile,
croce. noi siamo li scolari, che siamo posti a questa dolce e soave scuola
, se non si arrende, ciò che irritò quel generoso popolo, che si difenderà
ciò che irritò quel generoso popolo, che si difenderà sino all'ultimo sangue.
luciano], iii-1-86: pare quell'elena che fu dipinta da uno scolarèllo di pittura
meis, ii-19-400: parevamo due scolarelli che escono dalla scuola, e si vanno
, e si vanno accapigliando sopra quello che non hanno ben capito. -scolaretto
grosseche sono conformi a vostra scienza, però che vostro inteldiata e applicata con pedanteria acritica
nuove? ci ispipisa... che non sappia come ogn'uomo...
canzonatrice dei superiori, egli si sarebbe caso che turbava le costruzioni della scolastica marxista.
corl'importanza e il significato della dialettica che, da dot rezione dei
, intonando questi nomi preclari e dicendo che molti, che si tirano bene la
questi nomi preclari e dicendo che molti, che si tirano bene la calza, lo
dissi ad una bella scolari- na, che come gli altri fanciulli se ne fossero andati
di mogginano con due scola- rine, che hanno la curiosità di vedere com'è fatto
e la chioma breve da efebo, che era e non era la sua assistente
. aleandro, 1-57: bastavagli forse che cotesta sua nuova feografia creduta e abbracciata
baretti, i-311: quel mio testuto scolaraccio che vuol leggere l'alfabeto dalla zeta e
insegnar per sé medesimi ne'seminari quello che ad essi vescovi ben paresse, ove fossero
. filos. filosofìa cristiana del medioevo che ha come scopo principale di portare alla
di occam). -anche: filosofia che si assume il compito di difendere razionalmente
panigarola, 318: ove vedete un uomo che vuol far del teologo senza aver fondamento
teologo senza aver fondamento di scolastica e che sdegna o si ride de'scolastici
ed ecco una sferzata data a coloro che dànno opra alla scolastica. magalotti,
il genio di seguire la scolastica, che a mio parere corrompé affatto il gusto
. gioberti, ii-171: la scolastica, che è la quarta forma della filosofia nostrale
2. per simil. sistema interpretativo che si fonda determinata teoria minuziosamente stutrina
di queste come di maschere o sopravvesti che l'ignoranza o la scolastica forense ad esse
con tanta scolastica? il fatto è che tesser professore giova ai professori politici: ioper
più, un di quei poemi barbari retorici che lo tommaseo [s. v
ufficiale. volponi, 9-194: concluse che, se l'avvocato avesse riso, con
miste a scolasticaggini... più che inutili. = deriv. da
. scolasticale, agg. letter. che si riferisce, che è proprio o
agg. letter. che si riferisce, che è proprio o si ispira alle dottrine
, dettescolasticamente concordanze; egli non ha dubbio che gli scrittori scrivon più pensatamente e sono
studiosa'. stuparich, 4-180: sappiamo che i vociani nutrivano una specie di odio
nelle sue università non in altra scienzia che in retorica a chi fa meglio una
l'angelico dottor san tommaso cerca scolasticamente che cosa sia divozione. b. croce,
: componimento letterario o concetto e ragionamento che ripetono i modi che si insegnano a
concetto e ragionamento che ripetono i modi che si insegnano a scuola senza nessuna originalità
le mie scolasticherie e non far conto che della intenzione mia di obbedirti. leopardi,
e il vostro consiglio intorno alle prose che vanno lette m'è arrivato opportunissimo, perché
, di peregrine impressioni, non metterei insieme che una scolasticneria. = deriv
schematica, minuziosamente no per mettere insieme quello che sanno o che saper doe la troppa
no per mettere insieme quello che sanno o che saper doe la troppa brevità darebbe all'
l'arida, noiosa e scovrebbero o che si figurano di sapere. e. cecchi
alle camiciuole fregiate con innumerabili altri componimenti, che scrissi tanto in me b
scolastici o d'associazioni sportive, si sarebberotro che in prosa poetica a la scuola di retorica
acume ossia del discernimento... che è prosaico ma severo, che è duro
.. che è prosaico ma severo, che è duro e penoso ma proficuo,
è duro e penoso ma proficuo, che prende talvolta non simpatico aspetto di scolasticismo
, per la vita intellettuale, quello che il frigidaire è per gli alimenti,
filosofia della scolastica. -anche: atteggiamento che riprende dottrine e concezioni della filosofia medievale
. boine, cxxi-iii-58: mi pensavo che 'scolasticismo'volesse designare uno speciale metodo di
scolasticità1, sf. carattere di un testo che sa di imparaticcio e di banale
salvini, 47-40: mi parrebbe che la lettura di dante, letto colle
. ant. anche -ce). che si riferisce, che è proprio della scuola
-ce). che si riferisce, che è proprio della scuola; che deriva
riferisce, che è proprio della scuola; che deriva dalla frequenza della scuola; che
che deriva dalla frequenza della scuola; che attiene all'istruzione pubblica o privata;
attiene all'istruzione pubblica o privata; che riguarda o regola l'attività dell'insegnamento
e trame scolastiche, le quali come che mi sogliano essere poco a grazia, pure
disciplina delle lettere concepiscono un non so che di contentezza nell'animo che li obbliga
non so che di contentezza nell'animo che li obbliga a tenir grata memoria di
: da un certo vizio scolastico, che agevolmente si contrae dall'inutile esercizio del disputare
dall'inutile esercizio del disputare, par che nascano le aridissime logiche sottigliezze. buonafede
provincia. conferenze scolastiche: di maestri che si raccolgo eotuti credere studenti
sf.): formato di foglio che misura 78 cm per 108 (scolastica
lettura sia fantastica, / a un, che, si può dir, non
di virtù non ha scolastica, / che pelle pelle l'alfabeto a mente, /
7. facile biasimo di tutto ciò che non proceda in linea diret
le parole scolastiche e i modi cattedrali che poco luogo può rimanervi per le voci
stampano scolastiche discipline truffate dagli autori, che si lamentano tutto giorno d'esser assassinati
indecenti e insulse. gli ho detto quel che si richiederebbe per la nostra che è
quel che si richiederebbe per la nostra che è biblioteca di scrittori classici, sì
a me scrive monsignor vescovo d'adria che non sussista ciò che mi son posto
monsignor vescovo d'adria che non sussista ciò che mi son posto il primo a provare
intorno al viaggio militare. il passo che io porto su questo di giulio cesare,
anche da fulvio orsini, parmi così chiaro che non ammetta alcune scolastica interpretazione. cesarotti
e scolastica argomentazione e quella pompa periodica che, secondo plutarco, fu così fastidiosa agli
. -con uso spreg.: che deriva da princìpi rigidi, astratti,
credo ai non ingannarmi, se dico che da un tal nostro difetto di conversazione
conversazione proviene pure principalmente quel non so che di convenzionale e di scolastico che trovasi tuttavia
so che di convenzionale e di scolastico che trovasi tuttavia in molta parte della nostra
leopardi, iii-717: condizioni essenziali sarebbero che questi pezzi fossero tutti in lingua purissima
figliuoli, a'servi in altro idioma che solo in latino? goldoni, iii-454
scolastica filosofia. per bacco! vedrete che giovinotta di garbo! berchet, 108:
giunto indizio all'orecchio mi fa sospettare che certe discipline scolastiche, delle quali non mi
3. insegnato o appreso nella scuola; che costituisce l'argomento di una disciplina della
argomento di una disciplina della scuola; che è oggetto di insegnamento o di apprendimento
, volete degli scolastici. 5. che segue con diligenza, ma senza originalità,
. maria della vittoria in roma, che potrebbe forse appartenere al primo tempo romano
la musica non piace niente affatto, dicono che non v'è canto, che non
dicono che non v'è canto, che non vi sono mortivi nuovi, che è
, che non vi sono mortivi nuovi, che è piena di movimenti scolastici. tommaseo
un crescendo sempre più serrato di intenzioni, che conferiscono alla sua pittura un più gagliardo
: tali sono gli effetti di quella scolasticafilosofia che in italia ha preso di recente il nome
1-i-208: gli scolastici, cioè coloro che insegnavano nelle pubbliche scuole che allora appunto
cioè coloro che insegnavano nelle pubbliche scuole che allora appunto incominciarono a chiamarsi università,
barbarie, da lui chiamata incivile, che adoperavano gli scolastici, ostinati...
dotte. carducci, ii-7-323: non creda che io, aristocratico in fondo, faccia
lastici e di altri per i casi che me si sono aventati al dorso. dei
il cui metodo di insegnamentoun uomo dozzinale e che ha poca cognizione di simil cose.
. muratori, 7-iv-226: sembrando che col nome di 'scolastici'egli disegnasse
vedere abbastanza confermato quanto già dissi, cioè che principalmente da gerberto si dèe riconoscere il
a'romani, scolastici eran detti coloro che nelle scuole de're- tori nell'arte
dei suoi princìpi o dei suoi metodi; che si può ricondurre a essa. -teologia
a essa. -teologia scolastica: quella che si avvale di argomentazioni razionali di origine
, ii-313: chiamasi teologia positiva quella che si ristrigne a considerare le cose scritte e
. algarotti, 1-iv-277: convien dire che fosse smarrito ogni buon metodo di pensare
, quando tra quella nebbia di parole che tenevan luogo di cose, fu per
sole son le due specie di revelazione che gli scolastici teologi chiamano matutina evespertina. muratori
: la teologia era pressoché la sola scienza che alloradominasse le scuole, se però teologia può
l'odio. bruno, 3-836: disse che era ami co della
co della lettera e che non si deiettava de simili esposizioni proprie
: ne'moralisti e ne'teologi, che fondarono nel secolo decimo-terzo le scuole del
, 27 (464): per poco che la corrispondenza duri, le partifiniscono a intendersi
di loro come altre volte due scolastici che da quattr'ore disputassero sull'entelechia. mamiani
divisero gli -per simil. giurista che interpreta i testi in senso strettamente letterale
dispregiativo, e denota più gli atti speciali che l'abito, denota la scolasticheria esercitata
della filosofia aristotelica esercitavano il pensiero meglio che le scolasticherie filosofiche da germania raccattate.
pedantesco non era facile rinvenir lo scrittore che, sollevato oltre il gregge dei critici
, neppure a quella non soda, che di cotesto ibrido scolasticume non sache cosa farsi
ducati ccc. quanto a voi piace, che sia distillato a lento fuoco. =
. scolatìccio, sm. liquido che scola lentamente e in piccola quantità,
dopo aver impregnato il terreno; rivolo che scorre su una superficie, in partic.
2. per simil. tenue chiarore che riesce a filtrare in un locale chiuso
. 4. agg. disus. che scola o defluisce lentamente dal terreno (
mistione... dell'acqua dolce, che dissala alquanto l'acqua marina, favorisce
; ed è ancora per questa causa che alcuni animali, se vivano nelle lagune,
scolare1. scolatìo, agg. che si condensa in gocce liquide, in
. scolativo]: nebbia scolatìa, nebbia che si scioglie in pioggia. questa è
, e non s'arriva a sera che piove. = deriv. da
scolativo, agg. ant. che ha la proprietà di favorire l'espulsione
mondificativa e sedativa. 2. che scola e defluisce lentamente dopo aver impregnato
ricetti d'acque scolative o piovane, che, per essere i lor fondi stagni e
, sf.): acqua meteorica che non viene assorbita dal terreno e scorre
stabilì (non solamente riguardo all'acqua che si fa scorrere per mezzo dell'acquedotto
mezzo dell'acquedotto, ma perfino di quella che si fa scorrere libera ai fondi inferiori
scorrere libera ai fondi inferiori, e che venne denominata scolatizia) che in forza
, e che venne denominata scolatizia) che in forza di questo deflusso non si stabilisce
scolato. soderini, i-490: il vino che si addomanda di lagrima si fa.
, 84: piglia la tua lente scolata che sia cottanell'acqua, e mettila a bogliere
ben verrei teco per veder quell'uomo / che tanto mangia, e portar via,
comprende alla vista, ma dal gusto che la sia dolce e fatta: il che
che la sia dolce e fatta: il che si manifesta se l'acino dell'uva
e premuto, sia di color rifuscato, che non più verderognolo trasparisca, ma anzichenó
ma anzichenó negreggi. 3. che lascia defluire l'acqua; privo di ristagni
bestie con loro, e allora videro che per il caldo avevano il muso rigato e
in alcuno luogo si era una scala, che andava infra queste due mura, e
d'acque, come dire di tetti che d'acque piovane e d'altre che per
tetti che d'acque piovane e d'altre che per le case s'usano. soderini
ampie porche e frequenti solchi acquaiuoli, che alcuni chiamano elici, e tramandarne tutta
dante una bellissima immagine dell'inferno: che infatti quello è lo scolatoio delle ribalderie o
poiché per tutto ranno, vengasi a che ora si pare e in quanti si vuole
le cattive acque, né ha altro scolatoio che la morte. -punto di
precedenti. 3. tubo sporgente che alla base del torchio raccoglie e riversa
si colloca un vaso per ricevere il fluido che viene spremuto mediante la pressione.
famigliali suoi dialoghi risuonar faceva que'titoli che meritati aveva sua madre, morta in servizio
. compagnia della lesina, i-14: che non si tengano in casa cani,
pappagalli, né altri uccelli o animali che non si guadagnin le spese e apportin danno
scolar la lissia, ma di quei che votan la casa. 6.
padova. 7. agg. che consente il lento deflusso o lo scolo
. /... / infìn che truovi / il maggior solco o la maestra
scolatóre, sm. fosso o canale che consente il deflusso o il passaggio delle
o il passaggio delle acque per impedire che formino una palude. - anche: tubo
de'terreni, di nome polesini, sì che non poteva più scolare. crescenzio,
, archi o scolatori fatti in maniera che l'acqua del mare vi entrava e gli
appositivo. santi, i-278: prima che i fossi scolatori, fàttivi non è
ridotto il terreno a prati da fieno che vi sorge estremamente lussurieggiante, queste acque
boccamazza, i-1-395: se ha d'avertire che quando se cu- sirà la ferita lassare
per recipiente; il quale, secondo che s'andarà il piombo per lo scolatorio scolando
sf. acqua, specialmente piovana, che defluisce lentamente e scola verso il basso
non assorbita da un terreno, e che per conseguenza, quando abbia unpendio, decorre
acque scolatizie. 2. liquido che cola o fuoriesce per gocciolamento. soderini
si piglia per ottimo quello [latte] che non molto è discosto dal mulso quando è
quando è munto, né tosto preso che abbi partorito, come è la colostra,
partorito, come è la colostra, che è quella prima scolatura doppo che ha partorito
, che è quella prima scolatura doppo che ha partorito. a. neri,
-rivolo su una superficie; il segno che vi ha lasciato. barilli,
-fondiglio rimasto in un recipiente, che si può ricuperare lasciandolo scolare.
, iv-85: i ciccioli sono quelli rimasugli che si cavano dalla scolatura del lardo;
umore, in partic. purulento, che cola da un organo. -con meton.
/ c'erarimasto il misero fondiglio, / che fu per grillo.. e rise la
metta ogni tua possa, / mentre che l'olio scola, in qualche scossa,
stancò la voracità d'una cloaca, che, candida in superficie per la neve
di tanti lezzosi rivoli, assorbea pur tutti che met- tean il piè sdrucciolo sull'orlo
sacre, non le profanaitanto come que'sacrileghi che le trattarono con le mani scolanti di
e in modo funzionale, per ogni operazione che occorreva: la pigiatura delle uve,
mio gentil padrone /... sa che in inghilterra / un orso già sanò
: a quella schifosa scolazione, / che dagli occhi sanguigni umar ti veggio, /
di darsi a lui, è certo che l'avrebbe appestata senza il minimo scrupolo
, sm. plur. zool. raggruppamento che comprende animali di corpo vermiforme come i
di colore biancastro con lucentezza vitrea, che si trova in rocce effusive.
di un silicato di calce idrati, e che ha molta affinità col mesotipo. sono
iii-2: queste sono come ulcera umida, che i greci chiamano reumatica...
degli schiavoni un certo tita ber- toli che ragionava con altri due intorno al piovano di
intorno al piovano di santa temita, che deve eleggersi. romagnosi, n-180: le
diritto partecipar debbono tutti i cittadini e che vengono in francia denominate primarie e in
quale ti si raccomanda, e mi dice che ti dica che, se vale,
raccomanda, e mi dice che ti dica che, se vale, tu lo adoperi
, 1464: pazzo! ami piuttosto / che il pedante li portialla scoletta / i tuoi
mi trovo proprio sulla soglia della scoletta che cercavamo e ildirettore è già dentro. bacchelli
più miserabile manifestazione della vita letteraria, che sono i programmi e i gusti ambiziosi
gusti ambiziosi delle scuole e delle scolette che anche oggi infestano poesia e letteratura, delle
scuolette sopravvissute... non erano che un modo di concepire. = dimin
: sì signor, son poch'ori / che son qui giunto: ed ho li
del cornucopia, ampliatore del calepino, che ho fatte le scolie al dottrinale, io
ho fatte le scolie al dottrinale, io che ho locupletato con le mie notturne lucubrazioni
latina. caro, 12-iii-m: giudico che sia necessario accompagnarla [la 'retorica'di
ragione de l'interpretazione di quei luoghi che sono oscuri o dubbi. lettere al
viso in altra parte, mi disse che aboliva ogni altro studio e materia eccetto
aboliva ogni altro studio e materia eccetto che qualche annotazione, scolia ed interpretazione sopra
antichi greci ad una canzone da tavola che si cantava con accompagnamento di lira,
in quando questo scoliaste afferma qualche cosa che non mi pare che e'la sappia affatto
afferma qualche cosa che non mi pare che e'la sappia affatto. tassoni,
quel detto d'omero... che la natura senza misterio non haposti due freni
. maffei, 5-1-38: il fiume, che scorre a un miglio dabrescia, fu detto
d'euripide. foscolo, vi-367: che si chiamasse poi leda ed elena appare
gli organi (ventose o uncini) che consentono l'ancoraggio del parassita all'intestino
formava un genere a parte, e che non sono che il periodo agamo dello sviluppo
a parte, e che non sono che il periodo agamo dello sviluppo di una
acquatici. è pure lo stato che banchetta e ama: egli combatteva forse la
per lavorare ai carmi. il primo, che è lo scolio, è già comuna
scolio, è già comuna altra forma che formeranno l'individuo perfetto o piuto; a
o piuto; a terminare il secondo, che è l'epitalamio, mi manproglottide;
una ventina di versi. per agamia che embrioni rappresentanti la fase (proglot- con
, il quale dà scolio di callistrato, che solevasi cantare dagli ateniesi origine a individui
. entom. famiglia di insetti imenotteri che depositano le uova sulle larve di coleotteri
spanicus'e lo 'scolymus maculatus'sono erbe che crescono in tutta la regione mediterranea,
terre di bonifica, canaletto poco profondo che convoglia le acque superficiali in un fosso
d'italia, emiliani e lombardi, che hanno scavato e sistemato canali, fossi
/ ogni sollecitudine e vigilia, / quei che con glose e scoli oltre duomilia /
vedere il famoso codice detto 'il ravennate'che contiene 'con scoli e margini interlineari',
simile ai peani erano gli scoli, che conteneano lodi di uomini valorosi e soleano
e soleano cantarsi nei conviti, mentre che il vino si portava in giro.
un disturbo nell'antagonismo fisiologico dei muscoli che operano dai due lati della colonna vertebrale
anche più sicurodi prima. non c'è che un accenno lievissimo, se vogliono i
. m. -ci). medie. che presenta i segni o le caratteristiche della
famiglia di insetti coleotteri con livrea nera che hanno come tipico rappresentante il genere scolito
. entom. genere di insetti coleotteri che vivono sotto la corteccia e nel legno
della famiglia dei xilofagi ('scolytus') che danneggiano grandemente alcuni alberi, di cui
scòlla, sf. region. fazzoletto che si porta al collo.
scure per la gola, simile a questa che ti mando lorda. padula, 17
18-viii-1907], 185: la larga 'scolla'che le s'incrociava sul petto lasciava scorgere
. dal pref. lat. ex-, che indica allontanamento, e da un deriv
. (region. scolacciato). che ha il collo scoperto; che por
). che ha il collo scoperto; che por ta la camicia o
libertà nei movimenti. -in partic.: che porta abiti molto scollati, in modo
. sotto il mento alquanto gozo, che, pèr coprirlo, essa e le sue
pèr coprirlo, essa e le sue damigelle che prima scollacciate n'andavano, vestirono accollato
gotate', cioè ve le sciorinerei tanto sode che vi rimarrebbe il segno per un pezzo
ch'era un'indecenza, col pretesto che si faceva mandare i vestiti da palermo.
per farlo tacere. 2. che ha un'ampia e profonda scollatura; che
che ha un'ampia e profonda scollatura; che lascia scoperta la parte superiore del petto
, sì, pregali questi pittori! a che giova? son divenuti casti e pudichi
prometteva di fare onore alle vesti scollacciate, che lo sposo, con un po'di
strascico. 3. figur. che tende all'osceno e al licenzioso; salace
racconti un po'scollacciati alla signora giorgina che faceva la pudica ma si ringarzulliva. montano
ii-1082: in principio si era detto che dovevano essere festicciuole di famiglia, alla
, x-28-204: l'abito non aveva che un corsetto liscio con una finta scollacciatura
aspetto dei volti e delle mani brune che uscivano dalla scollacciatura e dalle maniche ornate
assurdo è costretta a difendere un'immagine che effettivamente è ormai mutata. e l'
mille volte ti abbraccio con marcel- luccio che ti prego di far scollarare e mi sorprende
pass, di scollarare), agg. che ha abbandonato r abito talare.
mille volte ti abbraccio con marcelluccio, che bramo sentir subito scollarato. scollare1,
vestito': farlo più basso dacollo, sì che del collo si veda più. scollare una
troppo; il principino di tarsia, che stava nel palchetto accantoal nostro, se l'
vedere il danno! enno certe formicule che si portan via ogni cosa e la vanno
vanno a rimettere. s'ingegnano tanto che vorrei averlo io il grano che raccolgono
tanto che vorrei averlo io il grano che raccolgono; a volte s'appigliano su su
, i-463: havvi qui infatti una mèsse che metteinvidia a vederla, bellissima davvero e biandeggia
. gargiolli, 232: negli anni che il grano scollava faceva il tacciaiòlo da un
staccare 0 provocare il distacco di ciò che aderisce più o meno tenacemente.
logoro: una valigia di cuoio / che ha portato etichette di tanti alberghi.
/ ora vi resta ancora qualche lista / che non oso scollare. piovene, 1-118
fermare a scollarsi i chili di fango che gli gravavano gli scarponi. -scostare
cielo filtra, stacciata, l'acqueruggiola che spolvera gli abiti, scolla le giunture
, inargenta i capelli, acquerella la selva che scola sui tronchi e impolpa il sabbione
3. figur. eliminare ciò che è connaturato; allonimbriani, 6-118:
d'antibo aveva capito, lui, che i propositi di sennacheribbo eran di quelli che
che i propositi di sennacheribbo eran di quelli che non possono scollarsi comechessia. montale,
ora non v'è al mondo forza che possa restituire rettilineo senso a quell'itinera-
per allentamento dell'elemento o della sostanza che teneva unito l'oggetto. machiavelli
più ferma e con due ferri, acciò che, scollandosi da una parte, si
fatto raccomodare ne la cassa molto meglio che non era prima; con tutto ciò seria
un sostegno, contro la spalliera, che si scollò e gli restò fra le mani
. ser manno, lxxxviii-i-492: di che fo fine e di più dir mi
pass, di scollare1), agg. che presenta un'ampia apertura sul davanti,
g. villani, iv-11-151: che nulla donna potesse portare panni lunghi dietro
portare panni scollati, ultra lo modo che a loro si conviene. bisticci, 1-ii-478
mai dato il caso di una donna che in un abito molto scollato purché sia
sulle scarpette scollate. 2. che indossa abiti molto aperti sul davanti e
andavano tanto sgolate e scollate li panni, che mostravano di rieto lo canale de le
, 5-i-233: tu, donna, vuoi che la tua figliuola vadi scollata. lubrano
negli amori, se mira donnacce scollate che cantano? segneri, 1ii-3-291: vogliono così
..., tutta scollata, che mesceva da bere a un giovinotto becero
). giuliani, i-284: ponete che si rompa il castagno, ed ec-
, 2-40: il cinto e l'ornamento che [le ninfe] intorno allo scollato
] per la scultura, dopo la disgrazia che gli occorsealla corte d'ungheria, dove 1
d'ungheria, dove 1 suoi intarsi, che nel viaggio avevano tirato l'umido,
, scollata; cioè distaccata dalle cose che faccio nel momento stesso che le faccio.
dalle cose che faccio nel momento stesso che le faccio. pasolini, 17-360:
pasolini, 17-360: ciò non toglie che tali infrazioni siano estremamente goffe, e
tali infrazioni siano estremamente goffe, e che quindi ninnarieddu risulti un personaggio 'scollato'.
apertura dell'abito o di un indumento che lascia scoperti il collo e la parte
si partia dalla scollaturaun ornamento d'oro massiccio che r arrivava sotto le pop
altresì dalla grande scollatura un non so che delle spalle e del petto. d'annunzio
vestito aveva una scollatura posteriore molto profonda che arrivava fin sotto le reni e metteva in
reni e metteva in valore il dorso che era la cosa più bella di viola.
. apertura della tomaia di una calzatura che lascia scoperto il dorso del piede.
alle braccia, a farle intendere quello che di lei a me veramente importava. piovene
dove le donne accumulavano gli ori, tanto che la scollatura era chiamata 'la cappella'.
: disunione, separazionedi due o più cose che dovrebbero esser collegate insieme; contrario di
, 14: iresponsabili non conoscono addirittura quel che dovrebbero fare. quando fanno qualcosa sono
. dal pref. lat. ex-, che indica allontanamento, e dal denom.
scollettatrice, sf. macchina o congegno che, applicato anteriormente all'estirpatrice di barbabietole
s. bargagli, 4-548: vedendo che ciascuno d'essi era stato cacciante e
cacciato la volta sua e dell'altre e che assai bastantemente s'era scorso da tutti
, 569: scollinando da uno dei poggetti che incorniciano il lago, incominciò ad apparir
, 7-166: gli occhi fissi al camion che ormai aveva quasi scollinato e mordeva l'
lontana, 4. tose. che ha il collo spèzzato (un fiasco)
fiaschi scollati. deti e scollegamenti. sete che scollinano basso.
. dal pref. lat. ex-, che indica allontanamento, eda un denom. da
scollino, sm. fazzoletto o piccolo scialle che un tempo le donne portavano intorno al
i-262: mi dà più fastidio il freddo che dovrò patir io quest'inverno per esser
patir io quest'inverno per esser senza scollino che la freddezza della padrona. b.
sotto il mento in un soggolo, che si stendeva alquanto sul petto, a coprire
nero saio. bresciani, 3-336: volle che ordinassi al primo sarto del sobborgo san
, 7-105: mio padre avanzava e vedevo che l'acqua, arrivata allo scollo delle
. pea, 7-659: diviene naturale che lui la stringa tra le suebraccia e la
pindemonte, iii-59: tra i requisiti che prezioso rendonoun monumento antico, quello è di
ancora dove fu eretto, dovendosi confessare che scollocato, diviso in pezzi e riconstruito
foscolo, xiv-23: oserei dire francamente che un omero a'giorni nostri sarebbe uno
a'giorni nostri sarebbe uno scrittore scollocato e che un virgilio avrebbe tutti i caratteri della
sono passati ventiquattromila con seimila cavalli, che è onesta partita, e quivi dovranno volere
, 4: viadotti, ponti, parrebbe che si potesse, egualmente che colla libertà illiponticelli
ponti, parrebbe che si potesse, egualmente che colla libertà illiponticelli e tombini hanno risolto
alle merci, ai prodotti della terra': che possano essereesitati e trasportati altrove con utile.
scolmatóre, agg. e sm. che ha la funzione di gine dello
ridistribuzione equilibrata di popolazione e cesso che siano stati alleggeriti bacini montani o attivati
uno stato. canali scolmatori senza che le amministrazioni più sotto filangieri,
adda e dei suoi af che le riconduca nell'intemo dello stato donde sono
4. canale, fosso o solco che consente di allontadar riparo allo scolo dell'
l'altrui mefiume. tallo che viene a monetarsi scandaleza, come lo scolmare
come lo scolmare 11 piattello dell'uova che vengono a benedirsi. giuliani, -per estens
poi con la cògliora tiro su quest'olio che resta ne'nuto. vasi; bisogna
resta ne'nuto. vasi; bisogna che lo scolmi (scemi), per far
i mattoni si scardinarono, aprendo le che ha da ricascare. de amicis, xiii-176
si te superiore del gelato: sai che si dice scolmare il gelato? spalancò una
crepa tenebrosa. grande lago che ebbe in un solo fiume, il lambro
per un'arteria a scorrimento veloce, che gira intorno allo scolmatore dell'amo.
altiero ucello di superbia colmo, / che ne le genti grandi ogn'or si
guisa amor m'à colmo, / che già traboco, ché ne vien lo scolmo
. soderini, i-411: eccetto che dove fa di bisogno dare lo scolo
di bisogno dare lo scolo all'acqua che s'ha a vangare a pendio, mandando
galileo, 4-1-211: si av- vertisca che tacque sopra parte alcuna del terrapieno noncovino,
donnefatto il bucato e sturato le vasche, che hanno lo scolo alla volta della ragnaia
canneti. io diedi scolo alle acque, che, ristrette, arginate, irrigano i
di denaro, spesa (e la causa che la determina). magalotti,
conserveremo, /... / tra che son pochi, e quelli decimati /
commerciale. genovesi, 1-ii-32: che i prodotti interni di queste arti abbiano
queste arti abbiano il più libero scolo che si possa. paoletti, 2-114:
2-114: nare le acque o che riceve gli scarichi. v.
amo per il fosso della serrezza, conviene che consumi lunghissimi tempi, et intanto tacque
: a fine di prevenire il pericolo che i terreni posti dalla parte di stagno
fiumane, di scoli e di canali che uniscono a venezia il basso friuli. stuparich
formato dai differenti scoli dei vari laghi che guarniscono la parte settentrionale della provincia.
dello scolo delle acque è nel senso che il proprietario del fondo inferiore non può
1 fondi inferiori sono soggettia ricevere le acque che dai più elevati scolano naturalmente, senza
dai più elevati scolano naturalmente, senza che vi sia concorsa l'opera dell'uomo.
fondo superiore non può fare alcuna cosa che renda più gravosa la servitù del fondo
al plur.: acqua colaticcia, che da un fondo superiore tende a defluire
questa maggiore affluenza d'acque nell'indo che nel gange vuoisi ascrivere principalmente a ciò
nel gange vuoisi ascrivere principalmente a ciò che questo riceve lo scolo del pendiomeridionale degli imalai
una servitù attiva a favore del fondo che li riceve, all'effetto d'impedire
inclinato che dalla rodesia scende a terrazze verso l'
oceano indiano. 6. ciò che gocciola da un recipiente capovolto; fondiglio
avete al presente, salvo le feci che 'l profeta disse e lo scolo della
trasversalmente la strada. -liquido che stilla lentamente. soderini, i-540:
fitta stamegna,... e loscolo che n'esce si condisce con farina. govoni
con le botti colme di vino / che a picchiarci su parevano massicce; /.
nostro stradone fedele! -linfa che sgorga dalle incisioni praticate in un tronco
d'un vecchio professore per le immondezze che gli si accumulavano intorno alla casa e
e proruppe con drammatica enfasi: « e che dovrei dire io dell'università? cotesta
università? cotesta è la cloaca massima che mi appòsta tutta la mia città ».
5-i-1721: abitava nella enorme casa popolare che sorgeva nella depressione tra il mattatoio e
mattatoio e la sponda sinistra del torrente che raccoglieva tutti gli scoli della città.
nel cortile allungando lo scolo nero che scendeva sul muro lungo il davanzale.
beccaria, i-41: queste leggi, che sono uno scolo de'secoli i più
esaminate in questo libro per quella parte che riguarda il sistema criminale. -rubrica
le piaghe cofusa nelle nostre regioni, che raggiunge una lunminciando a rimarginarsi, anche
o bruno oliva; è predatrice di insetti che cesso espulsivo è preceduto..
13-229: toma a fiorir d'annunzio / che è moltocalvo ognor. / critici e cortigiane
le pipe collo scolo son meno sgusciata, che non aveva ancora fatto la scaglia né sentito
, d'un color dilavato come gli scorpioni che si tro due parti:
ai margini del ponte di una nave che raccoglie l'acqua piovana o di lavaggio
]: 'canale di scolo': specie dicunetta che contorna a murata il ponte di una nave
corrispondenza del trincarino, per raccogliere l'acqua che scorre sul ponte stesso e che si
acqua che scorre sul ponte stesso e che si scarica poi in mare attraverso gli
'scolo': altresì qualunque tubo o canale che serve di guida e passaggio ai canapi.
mercati, 63: non è possibile mai che eglino abbino avuto tempo a ritirarsi.
tempo a ritirarsi... io penso che eglino ne aranno volutofino all'ultimo scolo:
volutofino all'ultimo scolo: non può fare che questo vecchio non ci rompa l'uovo
su la forca morti insino alrora solita che li uomini della compagnia della morte vennero
famiglia di uccel li caradriformi che vivono nei luoghi umidi o paludosi;
famiglia di trampolieri. non si compone che di pochi generi, due soli de'
lombrichi chioccioline larve acquatiche di ogni specie che oltre agli scolopacidi vi richiamavano i palmipedi
sensoriale fornita di un prolungamento rigido, che l'uomo. ramusio
i due posteriori terminano con un uncino che contiene un liquido velenoso. vivono sotto le
2. anellide marino della famiglia nereidi, che ha il corpo formato da numerosi segmenti
boemia, divinatrice, fu la prima che mangiasse seguzzole, ceppe e scolopendre:
alla fillitiae, non può se non confessare che siaella quella pianta chiamata volgarmente lingua cervina e
della scolo- pendria contro / gli ristagni che si fan nella milza. = voce
scolopendrium nella classificazione scient.), che è dal gr. axo ^ ojrèvòqiov 'felce'
di artropodi mandibolari della classe chilopodi, che hanno corpo allungato con 25 segmenti,
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio degli
. -ci). che si riferisce, che è proprio degli scolopi. migliorini
superiore. -anche, con valore aggetti che appartiene a tale ordine. a
degli scolopi. carducci, iii-25-243: che più? gli scolopi, tanto benemeriti
a cose., a cose., che dio ve 'l dica per me;
scolopòforo, agg. entom. che sostiene il prolungamento sensibile nella cellula scolopale
sentirsi alquanto indisposta, avvigorita dallo scoloramento che per l'incertezza della grande azzione le
di prestigio. pallavicino, iii-126: che rimanga l'integrità e non ne accada
e nel piano ha il suo inverno, che in pochi giorni lo scolora. arici
/ losfavillante in ciel meriggio estivo, / che i fior scolora nelle piagge. a
: egli analizzò le candele e trovò che la cera, di cui si componevano,
persona, d'anelli veri, d'anelli che sieno quel che si dice un anello
anelli veri, d'anelli che sieno quel che si dice un anello, ce n'
/ ma solo un punto fu quel che ci vinse. idem, purg, 23-50
non contendere a l'asciutta scabbia / che mi scolora », pregava, « la
ceresa, 1-1585: quindi vien quel timor che mi scolora / e mi rapisce da
ferro adonco / il più bel germe che fiorisse mai. chiabrera, 1-iii-306: quinci
iscolorare la tranquillità del volto, eziandio che il figliuolo delle sue viscere lo discacciasse
tu sia ridotto solo con lei e che tu vegga che... amore leviene
ridotto solo con lei e che tu vegga che... amore leviene scolorando il viso
della occasione. monti, x-4-650: poi che tacciar quel crudo non rattenne / e
/ poi di nubi alzarsi un velo / che dell'alba i rai scolora. g
. cassola, 53: spesso addi vien che la purpureachioma / pur ei [il sole
il coro / sco- loran di virtù che luce in fama. ciro di pers,
vento dava, / il fier mastin, che l'opre altrui scolora, / dente
seppe, la dimane di custoza, farmeglio che correr su e giù per la riva del
colora ogni cosa d'una patina inimitabile che rende tutto bello, venerabile, augusto
si scolora il verde faggio, 7 che di frondi al nuovo maggio / le
prerembrandtiana di mistero, in quelle luci che scolorano in cupi grigi e in marroni
[la luna] un alone giallognolo che scolorava in azzurro. 6.
cecco d'ascoli, 3487: ti par che muora, e spasimando langue, /
suo [della luna] corso / che par che in corpo non possieda sangue.
della luna] corso / che par che in corpo non possieda sangue. poesie musicali
tebaldeo, son., 224-4: che non può l'arte? io so che
che non può l'arte? io so che sei lavoro / de pietra, e
si scolora / tutto il volto, e che tu mora / giureriano i circostanti /
tu forse intendi /... / che sia questo morir, questo supremo /
e non me ne guardai, / che i be'vostr'occhi, donna, mi
/ discolorarsi ha più cagione il sole / che per atreo non ebbe e per tieste
apre un balcone sopra la città smisurata che si scolora nel crepuscolo. -per
ottimo, ii-191: la vostra fama, che nasce di cose mortali, procedendo in
g. visconti, 2-86: quel che dentro non sei non monstrar fuora,
, qualorason veduti mancar nell'opere a ciò che aveano pronunciato al mondo con le parole
tornielli, 498: qual è bellezza che non si scoloro / or che maria ritinge
bellezza che non si scoloro / or che maria ritinge il candore? pananti,
belle degli harem prestoappassiscono, come le rose che idolatrano tanto. foscolo, hai
guardo la mia vita / e, tizzo che di cenere si copre, / ciò
di cenere si copre, / ciò che feci ai miei occhi si scolora, /
151: sotto il dominio di un affanno che non aveva requie, il mondo gli
pavese, 8-92: è concepibile un individuo che, facendosipiccino, scomparendo, scolorando, attraversi
. (superi. scoloratìssimo). che ha perso la vivezza dei colori;
rosi e scolorati, / come i fior che i devoti han condannati / a intisichir
luce, / tu le fumane lievi / che il vallone produce / silenziosa bevi.
passando esso lume non si vegga fuor che in quella parte nella quale direttamente il
: la sua persona è più smilza che prima, le spalle le cadono di languore
/ avete pianto, rosa. per che cosa? moretti, i-877: il volto
. e. gadda, 279: quello che tiravano dentro pareva un morto..
, svilito; modificato negativa- mente, che ha perso valore. bibbia volgar.
scolorato, avendo il color mutato di quello che solea avere? g. landi,
da scolorati e leggieri palliamenti coperti e che conosciuti siano, essi lo sappiano, nondimeno
loro [degli spagnoli] quanto che ne rimanevano e l'autorità in italia
di dire graziosissime, leggiadre sì, che basterebbero a rifiorir il
, ili-7-38: nella poesia siciliana, sol che guardiate oltre la prima pelle, vedrete
20: oh quelli sono affanni che scoloriscono alla genitrice il volto, che
che scoloriscono alla genitrice il volto, che a lei smungono il petto...
lei smungono il petto..., che la privano del sapore stesso de'cibi
de'cibi. crudeli, 2-228: ahi che freddo timore, / ahi che gelida
ahi che freddo timore, / ahi che gelida pena / corse per ogni vena /
: non mi trattenne neppure il pallore che subito scolorì la già bianca faccia g
, 23-iii-1884], 196: i sintomi che si manifestano sono la sonnolenza, l'
davanti al faro, alla fine del sentiero che pareva anche la fine di ogni terra
, 5-109: il lettore può pensare che l'illeggibilità sia dovuta a uno scolorimento
, subito si è condotti a constatare che eisenhower segna anche la ripresa di gruppi
dei singoli in cui vive il coro, che verso la fine s'assiste ad uno
ad uno scolorimento, una crescente levità, che trasforma gli uomini in ombre.
come fai a trovar pronti tutti i colori che ti passano nella fantasia? » «
m'invadeva quel senso di tristezza indefinita che mi annebbiava la gioia del rimpatrio, scoloriva