il corpo per scariscopia. che di freddo e la testa gli bruciava,
diol. tecnica televisiva applicata in radiologia, che papini, 40-113: l'invisibile virtuoso si
vivaci, ora leziosamente ronzanti. che possono anche essere teletrasmesse. = comp
v.). 5. figur. che si ripresenta alla mente con insistenza (
, i frammenti si riu- terapia che prevede l'impiego dei raggi x (si
. banti, 9-306: di tutto ciò che la circondava, aspetti scio radiante
r. ponghi, 1-i-1-98: che diremo infine della grande rapia e l'
tutte le forme articolari croniche. che dà la caratteristica umana anche al 'battesimo'e
m. -ci). radiol. che si riferisce alla rontgenterapia. 7.
alla rontgenterapia. 7. scherz. che corteggia una donna. ronzaménto, sm
pres. di ronzare), agg. che prodove d'api selvagge un folto essame
, 1-40: non c'è più ragnatelo che duce durante il volo un ronzio
esce del bucolino, con mosca o moscione che ronzi per aria perché insistente (
o altro minuto animaluzzo o insetto che non significhi c. i. frugoni
venuto / ad innestare il cespo ei che più ch'altri / libò il
c'era altra voce, / rammento, che il cupo stridore / d'un
conosca. -densamente popolato di insetti che produ / tutto pende tacito e tetro
tacito e tetro. / e non ode che qualche mocono un forte ronzio (un
, i fiori). sca / che d'un tratto ronza ad un vetro.
della gatta, -per simil. che produce un cicaleccio indiil baubar de'cani
. 2. per estens. che emette un rumore sordo, vibrante e
indora. sbarbaro, 4-44: la volta che 4-3-91: io del presente problema
era mai stata scabrosità e porosità che comunemente e per io più neces
o altro mezzo ambiente, di che segno evidente ce ne porge il ronzante
'ronzare'..., per quel rumore che pastato dai motori ronzanti e dal
da 155 scop 3. che prova o percepisce un fastidioso e insipiano
ronza il folle / mortorio e sa che due vite non contano. buzzati,
toccate debolmente ronzavano: non erano più che tre, non erano più che due;
erano più che tre, non erano più che due; l'ultima aveva un gemito
silenzio, almeno così pareva a lui che aveva le orecchie che gli ronzavano forte
così pareva a lui che aveva le orecchie che gli ronzavano forte. 6.
c. arrighi, 1-190: la contrada che... si apriva dinanzi,
vago e indistinto brulicar di rumori, che ronzavan, per così dire, nell'
ronzò una nota sommessa ma pur sonora che lasciò nell'aria come un sospiro.
fenoglio, 1-i-1466: suo padre ribadiva che la loro guerra era stata tanto più sentita
intrapanabile vetro. -echeggiare per i suoni che vi si producono (un luogo)
colori, come fa appunto la leggiadra gente che, dopo essere andate a piedi come
, xii-5-159: ed ecco la 'nottolata'che cotesti giovani fanno per loro trastullo, ronzando
poi ronzò per la camera, gettando gridi che somigliavano a ruggiti, e gemiti che
che somigliavano a ruggiti, e gemiti che parvero rantoli di agonia. 8
il ciel ti guardi dalle tante spie / che solevan d'intorno ti ronzare, /
, vi-110: appena compariva in piazza che mi ronzavano appresso (a guisa di
.. capì a mezza parola e promesse che starebbe
palazzeschi, ii-207: nell'aria gonfia che trasuda / tutti i sudori, tutti gli
ronzava intorno al poeta con la speranza che egli avesse finito la supplica in versi e
662): « eccome! si figuri che, solamente nella mia cura, domenica
gaia. castelnuovo, 192: era naturale che intorno all'alba ronzassero i galanti e
sm. (femm. -trice). che ronza (un insetto).
150: dalle pareti non pendono ormai che enormi grappoli di bacche nere, dall'
di lassù. 2. figur. che si aggira intorno a qualcosa o qualcuno
, 7 (no): convien però che il lettore sappia qualcosa di più preciso
ronzatoli misteriosi. 3. che annoia, irrita, importuna con la presenza
camera], il ronzatore il più antipatico che crispa i nervi, è lacarta.
lacarta. papini, iv-801: poco poma che il poeta morisse scrissi una schermaglia intitolata
. ronzièro, agg. ant. che si muove in modo scoordinato, sgraziato
mal uso e con ignoranza grande, che in sentirsi toccar dagli sproni buttano calci
, i-141: il poeta gentil, che andava intorno / col suo magro e sciancato
di sua vita errante, / ei, che da un anno si credeva morto,
(paggi, garzoni, ecc.) che accompagnavano il nobile o il cavaliere e
cusì grande folla no farò mai / che tri gargete en un dì abia soto
polo volgar., 3-298: sappiate che dànno a'buoi ed a'camegli ed
diede la capezza in mano, / che pel collo, pei fianchi e per
passo, di trottare e di correre me'che possano. d. bartoli, 4-4-423
portar le bagagli e e gli scudieri che servivano a'cavalieri loro padroni. becelli
, a dir meglio ronzini, / che pareano il ritratto dell'angoscia, / venian
qualche bon ronzino tudesco, sema possibile che facendo mistura con queste cavalle de qua
persona mediocre, di limitate capacità, che deve lavorare accanitamente. carducci, iii-25-219
tramway della lette ratura periodica che ha da trasportare il popolo per bene
2-xi-92: diede una spinta a jacob, che, poco robusto com'era e indebolito
. -colonnello snarr, queste sono offese che chiedono vendetta per tre generazioni, nei
... -campa, ronzino mio, che l'erba cresce! - ghignò snarr
a la briglia / chi ha ronzin che inciampi. monosini, 159: moglie
. -non vi è peggiore ronzino che di destriero: non vi è nulla
: non vi è nulla di peggio che impiegare malamente le proprie qualità.
ascoli, 1469: non è peggior ronzin che di destriero. 5.
da un ronzinèllo piumato come un barbero che va a rompicollo. nievo, 1-43:
era vergata d'uno scaccatuzzo, / e che n'andavi in sul tuo ronzinuzzo,
di darti copiuzza / di quella donna che miri fisuzzo. -spreg. ronzinàccio
tardo ai fiori / ronzìo di coleotteri che suggono / ancora linfe, ultimi suoni,
-frullo. fagiuoli, 4-175: che godimento poi... non avrebbero ricavato
cattivo uccellino delle belle nuove, / che prendi per un fiore la mia testa
2. sibilo prodotto da un oggetto che fende rapidamente l'aria. galileo
come si sarebbe appigliato al ronzio sordo continuo che fanno i globi della luce elettrica.
immenso ventilatore. silenzio. non s'ode che il ronzìo del congegno. montale,
bianchezza'e tutti finalmente gli altri concetti che separati tra di loro e scomposti si prendano
anonimo romano, 1-62: parevame che. lla spada non era sempia come
non amava le leggi scempie, cioè che puramente comandassero ciò che si doveva fare
scempie, cioè che puramente comandassero ciò che si doveva fare, ma doppie e
unite alla ragione motiva, perché ciò che in esse veniva ordinato si dovesse così
... s'oppone alla doppia, che contiene due muta- zion di fortuna,
firenzuola, 429: ballavano sì maravigliosamente che tu non avresti voluto vedere altro:
umili riverenze, e così a tempo che e'pareva che ogni loro movimento fusse degli
e così a tempo che e'pareva che ogni loro movimento fusse degli instra- menti
o altra vesticciuola di panno soppannata, che si chiamano 'casacche', dove la state
, e con un velo semplicissimo, che la pare uno scricciolo. l.
e scempi, mentre la moda, che cammina come non ci fossero poveri,
un solo filo. 4. che manca di qualcosa o ne è stato privato
fa di vita scempia, / poi che tu uccidi e batti questi cani /
, 2-3-8: l'infelice re, poi che si scorse / privo del ben che
che si scorse / privo del ben che 'l cielo illustra et empie, / a
le orecchie umane dalle gote scempie, che prima non aveano orecchie alcune.
scempie / trovai pur sei le lettere che 'ncise / quel da le chiavi a me
bronzino, i-95: già doler non deviam che senza esem) io / vaghezza in
gentile. 5. per estens. che ha complessione esile, gracile. leonardo
alie, si sostengano in questa aria bassa che è grossa, e non si sosterrebbono
e non si sosterrebbono nell'aria sottile che poco resiste. -breve, di
a far versi, versi: / che 'mporta un po'più lunghi o un po'
nude e scempie. 7. che mostra un animo semplice, ingenuo,
ingenuo, schietto o, anche, che dà prova di scarsa intelligenza, di
, di stupidità, di dabbenaggine; che si comporta in modo dissennato; sprovveduto
dante, par., 17-62: quel che più ti graverà le spalle / sarà
. del carretto, 7-11: -va', che tu mi pari una scempia. -scempia
tanto era con la moglie in colera che, per vendicarsi e gravemente ingiuriarla,
2-20 (1-841): la bettolina, che aveva anzi che no un pochetto de
): la bettolina, che aveva anzi che no un pochetto de la scempia,
per non vedere il vecchio. -eh, che sei uno scempio: ascolta, risolvimi
sol propio per non veder quello di che si dice, il qual non è
monna apollonia d'un giovanastro spensierato, che si cottonava la barba, più scempio
si cottonava la barba, più scempio che le lumache in su la prima vista.
egli era uno scempio, un gocciolone che si lasciava menar pel naso da tutti
bocchelli, 13-810: suo padre soleva dire che negare un beneficio quando non costa,
vi-44: sono ragazzine luride e scempie che vanno a bordo delle navi per prendere
m. cecchi, 20-7: scempio che tu sei, / io non so arte
sei, / io non so arte a che e'si adopri meno / il capo
e'si adopri meno / il capo che all'amore. guerrazzi, 2-365: vien
di logica e credibilità, assurdo; che denota stupidità, insulsaggine (un pensiero
). monte, 1-107-14: dico che ricor, de l'uommo, è copia
più scempie cose del mondo per ciò che gli è il più sufficiente lavaceci che tu
ciò che gli è il più sufficiente lavaceci che tu vedessi mai. firenzuola, 2-289
le opere inedite di mano pieri, che mai non vedesti o leggesti la più scempia
il re di tempeste era un tale / che diede col vivere scempio / un ben
vastissimo ingegno per adattarlo alle angustie più che meschine di quella leggenduzza, la cui semplicità
soderini, ii-318: le rosse scarlattine, che ancora esse da dommasco s'addomandano,
ancora esse da dommasco s'addomandano, che hanno i rosai bassi, sono di
scempio', presso i botanici, dicesi quello che non ha che quel numero di foglie
botanici, dicesi quello che non ha che quel numero di foglie che deve avere naturalmente
non ha che quel numero di foglie che deve avere naturalmente; a differenza de'
naturalmente; a differenza de'fiori doppi che per la cultura ne hanno un numero
simili a ciocche di rose scempie, che portavano un germe ornai condannato, avevano
pia, sf.): quella che corrisponde a un unico suono o non
a percuotere, sì dolce la profferisce che a sentirla par quasi un 'i'raccolto
dall'altra parte; ma l'ufficio, che hanno, è o di accennare la
. lanzi, 1-1-69 he consonanti, che poi scrissero raddoppiate, in certe iscrizioni
lettera e alcuna volta no, conciosia cosa che voi pronun ziavate poco fa
membri, l'altro scempio, o schietto che lo vogliamo chiamare. piccolomini, iv-69
libere over scempie sì domandano quelle proposizioni che non han particella alcuna che limiti il
quelle proposizioni che non han particella alcuna che limiti il verbo o 'l predicato con
, comune, d'infima classe, che ha una sola parte di soldo,
590: 'compagno di parte scempia': quello che nell'arruolamento alla parte ha diritto ad
], cii-v-271: vi sono ancora uccelli che si chiamano passere sempie e sono minori
si chiamano passere sempie e sono minori che coccali e hanno li piedi come anatre
taglia a scempio perché quand'anco sia ciò che dice d'essere avvertendone gli altri fa
dice d'essere avvertendone gli altri fa sì che stieno all'erta; e si taglia
e si taglia a doppio nel caso che in qualche punto riesca un minchione.
nel principio, mi dava ad intendere che la scempiuzza peccasse più tosto per ignoranza
altramente, ma or bene conosco e veggio che, come falsa e ribalda, pecca
. badalucchi, io: vanne, che ti rompi il collo: che scempióne è
vanne, che ti rompi il collo: che scempióne è questo? vò chiamarlo da
: ad angelino i nemici accoccavano / che per le sue sventure era scempióne.
era scempióne. carcano, 453: che siamo stati ciechi e, per dirla
: lascio immaginare la lavata di capo, che toccò al baccellone del confidente! gli
baccellone del confidente! gli epiteti ameni, che gli vennero affibbiati! prima gli si
il più bello scempiotto e scioccone che si ritrovasse all'età sua.
decorato, munito di tre porte, che chiudeva sul fondo il proscenio: esso
sulla facciata venivano fissati i fondali dipinti che costituivano la scenografia della rappresentazione).
quella medesima [tragedia] scrissono in che modo bisogna... agli occhi
e dipinte maravigliosamente. serlio, 4-192: che dirò io in questa occasione delle stupende
9-92: così fattamente ho inteso io che già in castro per il duca pierluigi
duca pierluigi farnese fu fatta una 'scena'che si mutò due volte e da aristotile
gallo. vasari, ii-257: ma quello che fece stupire ognuno fu la prospettiva ovvero
scena d'una commedia, tanto bella che non è possibile immaginarsi più. barbaro
egualmente distante a quel lato del quadrato che terminava il proscenio, di modo che
che terminava il proscenio, di modo che la scena dei greci era più rimota che
che la scena dei greci era più rimota che la scena dei latini. guarini,
drammi abbiamo la varietà delle scene, che, tratte in giro o condotte per
ritte di qua e di là, / che, per via di carru
-co- teste son scene, / che si mutan, ognor, secondoché / il
da ordini di colonne, e tale insomma che le si possa dar nome di
scene del teatro olimpico di vicenza, che sono di legno e in rilievo
così presto sanno mutare le scene che l'occhio appena se ne avvede
. buzzati, 6-50: antonio le disse che proprio in quei giorni preparava scene
14. -scena multipla: allestimento che presenta visibili contemporaneamente agli spettatori i vari
gonnelli, 1-166: 'scena multipla': quella che appare divisa in due o più ambienti
spagnolo, tipo di allestimento scenico che aveva la particolarità, insolita in quell'epoca
quel modo di scene sfacciate o aperte, che dicono essersi alcune volte usate, e
per scene aperte non intendete voi di quelle che si vede anco dentro alle lor stanze
anco dentro alle lor stanze? e che di dentro a quelle alcuna volta si
in partic. da una fitta vegetazione) che chiude un paesaggio sul fondo.
d'alberi sopra / tale una scena che la luce e 'l sole / vi
tutta giace in pianura, se non che da una parte s'alza alquanto e fa
la scena è firenze, dove si finge che intervenisse il caso. de'sommi,
50: la 'scena'della comedia nostra che vedrete martedì finge costantinopoli. razzi,
costantinopoli. razzi, 8-prol.: che poss'io o che debbo rispondere / a
, 8-prol.: che poss'io o che debbo rispondere / a chi dirà che
che debbo rispondere / a chi dirà che troppo è biasimevole / e fuor d'ogni
scena uscivano i mimi trasformati da quelli che prima avevano parlato e fatto alcun atto.
altera scena. bruno, 3-259: que'che sono nel spettacolo possono meglio giudicar de
spettacolo possono meglio giudicar de li atti che quelli personaggi che sono in scena.
giudicar de li atti che quelli personaggi che sono in scena. buonarroti il giovane,
raggi del bel volto, amor, che tenti? c. boito, 114:
sbarbaro, 1-102: era la ballerina che... rientrava in scena, scaraventando
era cominciato il tramonto di quel bozzo che col maieroni, dalle scene del teatro
il quale è le lamentazioni comuni, che si fanno con l'aiuto de la
'bocca di scena': lo spazio tutto che comprende l'apertura del palco scenico negli odierni
-scena piena o vuota: situazione che si verifica in uno spettacolo teatrale quando
strumentali, ma talora anche vocali) che hanno la funzione di rilevare alcuni momenti
: 'musica di scena': è la musica che, durante uno spettacolo teatrale di prosa
di scena': in televisione è colui che cura la preparazione dello studio, per la
il regista di uno spettacolo tetrale e che nell'uso attuale è più strettamente riferito
delle varie operazioni di spostamento o sostituzione che si rendono necessarie). stampa periodica
direttor della scena a far noto al publico che il sig. maestro non si trovava
: 'direttore di scena': tecnico teatrale che in palcoscenico ha la responsabilità tecnica dello
di scena, sia durante le prove che durante la rappresentazione teatrale o la ripresa cinematografica
3. -servo di scena: operaio che ha il compito di provvedere agli spostamenti
teatro]: il 'servo di scena', che mette in ordine la suppellettile della scena
, 1-173: 'servo di scena': facchino che, alle dipendenze della direzione di un
-applauso a scena aperta: quello che il pubblico tributa ai protagonisti nel corso
ancora sollevato. moretti, ii-291: che avrebbe detto alla ribalta il mio cuore
uomo il tumulto della gioventù appare ciò che allo spettatore, a scena spenta, la
tempo il 'buttafuori') chiama gli attori che devono trovarsi m scena, pochi istanti
uditemi attentamente, per bontà vostra, che ad un spettacolo il più glorioso v'invito
un spettacolo il più glorioso v'invito, che mai rappresentasser le famose scene della grecia
era diventata una pista di fotografie spaventate che fuggivano sullo schermo a rotta di collo
odio le scene / e i commedianti, che mi dàn martello / con rime sconcie
appresento piena / di vari giochi, che né mai latine / né greche lingue recitamo
, 10-23: io suppongo... che gli spettatori delle tragedie e delle commedie
e delle commedie abbian notizia e conoscenzia che le cose che si sanno o si dicon
abbian notizia e conoscenzia che le cose che si sanno o si dicon nelle scene non
, 9-836: bellissimo accidente / di quei che per le scene usan vedersi. loredano
. loredano, 2-121: quei preparamenti che facevano i musici di capella sono stati disciolti
procuratori della chiesa, non volendo permettere che i loro musici servano di pubblico trattenimento
prete, e disser poi: / « che figura farebbe sulla scena / e che
che figura farebbe sulla scena / e che fortuna faremmo ancor noi ». foscolo,
disgusto bastante per lasciarci indovinare l'effetto che può aver su la scena. mamiani
mio impresario, è raggiante! « ma che novelli! ma che coquelin! »
! « ma che novelli! ma che coquelin! » esclama, « tutta roba
prostituiscano, ricorrendo a queste teatrali industrie che disonorano così spesso la scena italiana.
milanese, i-101: la lenzi poi, che anche in mezzo a più belle otterrebbe
, 7-57: « mi ha perfin detto che voleva portarmi a parigi ». «
insieme di aspetti e fenomeni della natura che si presentano alla vista in un dato
(o, talora, urbano), che suggestiona per particolari caratteristiche o che
, che suggestiona per particolari caratteristiche o che costituisce lo sfondo di una vicenda.
, 2 36: quel platano che verdeggiava pomposamente lungo l'ilisso, formando
in cui fedro dipinse tutto quel bello che si ritrova in amore. d. bartoli
campestre. algarotti, 1-vi-63: ecco che volta il fiume; e né più
fiume; e né più né meno che all'opera, ci si apre dinanzi in
sempre e sempre qualcosa nuovi, secondo che i diversi punti piglian più o meno
, 214: di trevila città, che con iscena / d'aerei tetti la ventosa
tetti la ventosa cima / tien sì che a cerchio con l'estrema schiena / degli
era abbastanza ricompensato della bellezza de'siti che percorrevamo, dalle varietà delle scene,
alpestre, ino- bliabil scena, / che di lievi ed incerte ombre ti veli.
d'una silenziosa apoteosi. -località che spicca per la particolare bellezza o ricchezza
attività. firenzuola, 433: poscia che gli fu finito il bel giudizio,
i-1-29: io, tenendo per fermo che tanto moto non è disegnato senza li
comparir in questa scena, non credo che siamo alla catastrofe, ma forse solo al
39: vi ha tra voi alcuno che a me neghi essere oggidì, per
me neghi essere oggidì, per ciò che tocca a pochi temerari, le chiese di
teatro e scena, / sarà mai che ritorni al tuo splendore? cesarotti, 1-xvii-106
crisi fetontea. la tradizione antica, che ce la rappresenta accaduta nelteridano o sia
nelteridano o sia nel po, non par che s'accordi colla nostra spiegazione fisica.
arnesi rurali sulle spalle, donne o fanciulle che spingevano le loro vaccherelle, ragazzetti affaccendati
, quasi rivolto un perno, / scena che dagli orror ritorni lieta, / prospera
vivendo a brace, / non pensa che patir ne dèe la pena / e che
che patir ne dèe la pena / e che fra poco s'ha a mutare scena
mutare scena. giuglaris, 1-531: fin che uno discorre a segno, conosce quanto
quella corte diverse mutazioni di scena, che diedero molto da parlare all'italia. caraccio
! e massime in quel giorno / che di giosafat fia la valle piena. chiari
cattaneo, vi-1-330: egli vide tosto che alla deportazione mancava la prima condizione della
, nel mese, nel giorno stesso che è fatta: un'ora, una mezz'
colletta, i-35: que're, che ne'penetrali della reggia nascondevano enormi delitti
. g. giudici, 8-19: io che mi rusto e consumo / in
, 618: fu opinione de'savi che la vita dell'uomo sia una rappresentata
quel dolce / e irrevocabil tempo, allor che s'apre / al guardo giovanil questa
baldini, i-284: il suo bambinello sergio che apre gli occhi sulla scena del mondo
]: di malaugurio la frase volgare, che non è del povero popolo, 'sulla
eruditi; da una brillante avanguardia, che è destinata a lastricargli la via.
perché la metafora ricorda il teatro, che non è sempre serio'. montano,
e movimentato di episodi e vicende umane che costituisce l'oggetto di una trattazione storica
di lumi e d'ombre... che noi la crediamo istruttiva per l'uom
istruttiva per l'uom di stato non meno che per quello di chiesa.
: intendo io per colloquio quello stesso che oggi si suol chiamare scena, dividendosi
partono. metastasio, 1-i-63: quello che più mi turba è che nell'opera /
: quello che più mi turba è che nell'opera / ho una scena agitata
/ ho una scena agitata, / che finge cleopatra incatenata. g. gozzi,
scena in faccia agli spettatori fa l'effetto che dèe fare, e la riesce o
. tommaseo, 16-114: dalla varietà che la musica nella medesima scena sa dare
10-35: le piaccion le orchestre / che la fanno parere un'attrice alla scena
muta': quando l'attore, finito che han gli altri parlare, co'gesti fa
atteggiamenti o altri segni fa intendere quel che non dice. esempio: nella 'bottega
si parlano a quel modo; il che avviene in ispecie fra gl'innamorati. esempio
contributo, schietto, severo, ferreo, che lega, sostiene e ritma i quadri
le prime scene di un dramma giallo che parve assorbire l'interesse di honey e
anche, cortometraggio di carattere comico) che un tempo si usava proporre al pubblico
tempo:... con quella fotografia che fa pensare ai documenti delle sedute spiritiche
7. per estens. episodio che è oggetto di narrazione in un'opera
i costumi del settecento ai romanzi, che travieranti lungi dal vero con iscene esagerate
5-313: si dipingono ritratti di santi che possono essere, per ambivalenza, maghi,
e scene di miracolo o martirio che possono essere, per ambiguità compositiva,
questi due altri. è sulle alpi che l'hayez ha collocato la scena. c
con tre composizioni: 'il battista che addita alle turbe il nazareno', circondato
giacomo e giovanni; 'il battista che rimprovera erode'per la tresca con la
figur. episodio realmente accaduto, situazione che si verifica in un dato luogo e fra
minate persone e, in partic., che appare degna di rilievo o colpisce
l'europa in cielo eletto, / che scena avesti di reai diletto / su 'l
: quanti imbrogli, quante scene, / che mi fan restar di ghiaccio! crudeli
quelle scene di lutto e di orrore che si svolgevano intorno a me, a quelle
svolgevano intorno a me, a quelle che mi avevano preceduto nello scorso periodo della
giurisdizione overamente l'inabilità di quella persona che non possa o non debba fare nella
fagiuoli, 1-5-279: -povera mia cognata, che scena le bisogna fare. -ma quando
. chiari, 2-i-42: supponeva fermamente che, a tenore de'suggerimenti suoi, io
scherzo, si compiacque ella per gran modo che riuscisse a meraviglia il suo progetto,
lo odia anche molto, perché sospetta che stia facendo tutta una sua scena d
vanità. cantò,, 392: che serve darsi delle scene di capo?
le significherò le ridi- colose scene con che hanno preteso di farmi paura. gigli,
allora mormorò fra i denti: « vorrei che il griso avesse giudizio, che non
vorrei che il griso avesse giudizio, che non mi facesse scene ». mazzini,
so d'altro servitor di piazza in parigi che d'un gallico israelita di lugo,
'banda nera', scrocchi, etc. che soccorsi dieci volte, e che, dopo
etc. che soccorsi dieci volte, e che, dopo scene fatte in iscuola per
io son buono e gentile il più che posso; ma l'altro giorno..
... se c'è una cosa che mi urta i nervi sono le scenate:
sopra la quale gli raccontai le scene che s'eran fatte. pananti, i-28:
varchi, 23-247: né si accorsero che in quella scena ri- splendente di beni
scena ri- splendente di beni vani e che tosto spariscono non è cosa alcuna tanto
è cosa alcuna tanto avversa e contraria che essi non dovessero aspettarla da quel tempo
essi non dovessero aspettarla da quel tempo che cominciaro a non udire nulla che ver
tempo che cominciaro a non udire nulla che ver fusse. b. corsini, 5-56
non serba / la memoria di quei che tra i coltelli / ribagnati di sangue
, 123: ora tutta questa apparenza che altro è se non una scena di
cesarotti, 1-xxxii-265: né mi duol che il dolor che in fronte io porto /
: né mi duol che il dolor che in fronte io porto / m'esponga all'
per la scena e per lo prospetto che per la sustanza degli effetti di poderosi
39-iv-173: quantunque andato sia in proverbio che il mondo si regoli coll'op-
si regoli coll'op- pinione e che tutto paia qua mostra, vista, scena
questo luogo i particolari di quell'azzioni che fecero una scena in madrid tanto stravagante
dalla lettera di beccaria mi figuro i dialoghi che avrete avuti nel viaggio, compiango la
e mi fido sulla ragione vostra, che gli impedirà di fare una scena irreparabile
. carena, 2-163: 'scena', che in alcuni luoghi fuor di toscana chiamano
melodramma italiano dell'ottocento, recitativo accompagnato che per lo più precede un'aria,
quella, generalmente di carattere solistico, che si distingue per particolare lunghezza, drammaticità
genitori, riportandone generalmente un'impressione traumatizzante che, benché rimossa, tenderà a condizionare
più per la destrezza / de'recitanti che pel suo valore. metastasio, 1-iv-166:
valore. metastasio, 1-iv-166: la 'festa'che vi mando dèe comparire in iscena fra
i-97: 'alfonso a cora'. opera seria che è andata in iscena il giorno 26
la mia opera, non fa credere che egli pieghi per la mia riuscita.
signor direttore. ecco il mio ragazzo che vuole.. ». « sì,
». « sì, ho capito. che vuole andar sulle scene. tutti vogliono
giuglaris, 1-376: bella riflessione di sinesio che i soli re da burla, quali
re da burla, quali sono quelli che compaiono in scena, non si lasciano
veduto comparire in scena / la materia che dà il portante a'denti / e
, 3-1-242: per uno [animale] che il notomista ne tagli, mille ne
deliberazione d'un prencipe originar cotal radice che ne pullulino poi dell'altre assai,
i-337: egli [nerone], udito che agerino messaggio d'agrippina era giunto,
il principe, per poter dar voce che ella, per vergogna della cosa scoperta,
scenico. montanelli, 58: confesso che, se il risorgimento italiano mi fosse
prese a sostenere questo re da scena, che poi morì povero in inghilterra nel 1746
degli artisti, dall'ingiustizia dei comitati che hanno i loro beniamini e le loro
chi parla o opera palesemente, credesi che sia indettato o mosso da altri, diciamo
. -con valore aggett.: che svolge una parte occulta, ma spesso
del copione (un personaggio o l'attore che ne interpreta la parte).
1-29: entra èva in scena nel punto che adamo, abbattuto dal dolore e dall'
.. ch'egli entrasse in iscena, che fosse fischiato e ributtato e che fossero
, che fosse fischiato e ributtato e che fossero con la di lui morte chiusi i
c. papini, 36: quindi procurò che il parto fosse tenuto segreto, sì
dava ordini a una barca di pescatori che doveva 'fare scena'scendendo la varàita.
] a tal pazzia li mena / che li fa di ciascun favola e scena.
). -anche, per estens.: che interviene con enfasi e prosopopea in una
il fato assente affettuoso alcun voto mortale'che vuol dire? ». -che
i panni dalla scena': maniera proverbiale che significa 'scoprir alcun secreto'e 'far apertamente
cui si teneva coperta la scena e che si calavano al principio della rappresentazione.
metterle in scena, io non credo che, da un popolo ancora scostumato,
da mettersi su la scena, sempre che far si possa, gli accidenti principali e
si possa, gli accidenti principali e quelli che sono i più importanti e i più
i più importanti e i più appassionati e che il popolo maggiormente desidera di vedere.
. cesarotti, i-xxxv-133: diderot dice che sino ad ora non si sono posti sul
non se i caratteri, e dice che sarebbe un campo nuovo e fecondo il
mio lavoro, / e v'assicuro che vi fate d'oro. pirandello, 10-237
di voi né dio né dea, / che macchiati non abbia e posti in scena
la indole, il carattere dei personaggi che pone sulla scena il poeta. tommaseo [
uno scandalo', segnatamente quando espongansi cose che non si dovrebbe o espongansi in forma
raggiungere invece l'intimo essere della persona che mettono in scena per cogliere ed esprimere
è raro il caso... che il poeta [carducci] metta in scena
: può ben accadere... che la fantasia disordinata di un visionario o la
goldoni, viii-584: -e credete voi che il marito le impedirà di cantare? -oh
-oh se prende questo, v'assicuro che non avrà più bisogno di montar sulle
egli all'azione / mi addestra ancor, che tanto ben passeggia / la scena.
, quel grande d * asti, / che d'un passo sì maschio, ardito
magalotti, 23-140: ben dovete credere che chi introduce dio non l'introduca per fargli
ma per fargli far tutte quelle parti che non può fare alcun altro degl'interlocutori
in questa dubbia arena, / vedi che sia d'alto furor capace / il personaggio
sia d'alto furor capace / il personaggio che produci in scena. -ricalcare
. bontempelli, 7-104: « da che cosa, ritirarti? » « dalla
.. insomma dal mondo. intendo, che nessuno dovrà vedermi mai più ».
di non aver visto nessuno di quelli che si prevedeva di incontrare in un determinato
locuzione dello stile delle didascalie teatrali, che si adopera scherzosamente per dire che in un
teatrali, che si adopera scherzosamente per dire che in un luogo non si sono trovate
luogo non si sono trovate le persone che ci si aspettava di vedere.
, da poco tempo miracolosamente convertito e che con indicibile fervore andava riparando agli scandali
così alla sfuggita questo sguarao agli autori che fin qui parlarono della letteratura italiana,
, onde rispondere innanzi tratto a coloro che potrebbero forse irritarsi del nostro tirare in scena
del rimettere fuori certe cose o ragioni che per qualche tempo arevano dimenticate: 'lo
tempo arevano dimenticate: 'lo sai tu che è tornato in iscena? '
avessi diritto di comparirvi -ho scordato che io non vivo per me, né in
viene in iscena altro demonio calcabrina, che da quella buffa prende cagione di appiccar
b. croce, iv-12-313: spero sempre che, fatte le elezioni e venuti in
di tutti. giuglaris, 296: che enormità, che fierezze, che scempi,
giuglaris, 296: che enormità, che fierezze, che scempi, che rapine
296: che enormità, che fierezze, che scempi, che rapine, che violenze
, che fierezze, che scempi, che rapine, che violenze, che affronti,
, che scempi, che rapine, che violenze, che affronti, che macelli,
, che rapine, che violenze, che affronti, che macelli, che camificine
rapine, che violenze, che affronti, che macelli, che camificine, che strazi
violenze, che affronti, che macelli, che camificine, che strazi non vennero in
, che macelli, che camificine, che strazi non vennero in quei giorni in scena
martello, 223: una sola scusa, che è la necessità, si può addurre
in discolpa di questi tragici, ed è che, nati poveri in repubbliche limitate ed
fuori del verisimile a quella vecchia scenaccia che avean trovata in teatro. giacosa, 119
ballo del lan- ther, una scenaccia che lena ne fu malata dallo spavento.
fare il giro di tutte le persone che ballano. = adattamento, dovuto a
mia. potresti tu disporre intanto ciò che occorre per l'esecuzione; se non
descrivere affollatamente il teatro, gli spettacoli che vi si davano, la ribalta, l'
tempo, e si vede un cantante che, non pensando, in quel momento,
non pensando, in quel momento, che ci sia un pubblico al mondo, discorre
, incantevole (e anche gli elementi che concorrono a formarlo). carducci
maggiore frizzava acuto il presentimento della neve che le nuvole con immensa malinconia andavano meditando
fanzini, iii-359: guardano i monti che formano scenario, che sfumano in alto
: guardano i monti che formano scenario, che sfumano in alto verso il crinale deh'
si accendono tutte insieme, sullo scenario che annera d'improvviso, come una ribalta
algarotti, 1-viii-19: quante volte nelle opere che si fanno sul teatro del mondo non
capolino, o di fiutare a distanza quel che ora si chiama un lembo di vita
dalle cose viste o dalle cose udite quelle che mi parevano suscettibili di un altro ambiente
(e anche 11 punto di vista che si assume per esaminarlo e l'insieme
e giudicarlo). -anche: ciò che si può aspettare in base a determinate
quello della seconda guerra mondiale -per uno che durante la dittatura italiana aveva vivamente operato
vivamente operato: da ogni parte scenari che cadevano, trionfo della materia, il
recitanti, le scene della commedia che si dèe recitare, i luoghi pe'
in mano da colui il quale invigila che l'opera sia recitata ordinatamente. spesso
era accennato soltanto, in quella maniera che i commedianti sogliono denominare 'a soggetto': cioè
e la condotta e il fine de'ragionamenti che dagli attori dovevano farsi, era poi
per ora non riesco a inventar nulla che mi piaccia. piovene, 7-30: accennato
scena più semplice e sorprendente di iila che si presentava là dalla soglia. piovene,
tra gli altri, quelle figure d'eccezione che ino scarsa attrattiva per la normale
far qualche rumore, qualche scenata, che mettesse in malizia i passeggieri. massaia
, e conduci le cose in modo che io stasera, tornando, non abbia bisogno
^ 0: se c'è una cosa che mi urta i nervi sono le scenate
si dire, con strilli e urli che arrivavano in cielo. piovene, 14-125:
tempo, c'è voluta una scenataccia che mi angustia an- cor'adesso.
. scenatante, agg. letter. che fa una scenata, che compie un
letter. che fa una scenata, che compie un gesto plateale. - anche sostant
uso scena. 2. letter. che colpisce per la spettacolarità, per la
pres. di scéndere), agg. che discende, che sta cadendo, che
), agg. che discende, che sta cadendo, che procede dall'alto
che discende, che sta cadendo, che procede dall'alto verso il basso,
galileo, 3-1-30: ditemi perché vi pare che la velocità del cadente per g b
nel suo scudo. 2. che sta scendendo lungo una scala o per una
avrò scendente. -per estens. che cala dal nord (una popolazione).
povera padova! sono passati i tempi che ella mandava il suo carroccio, e le
. 3. per estens. che digrada o porta a un luogo più
scoperti i gradini, scendenti ai diversi piani che la città ebbe nell'antichità.
ebbe nell'antichità. 4. che pende dalle spalle (un mantello);
pende dalle spalle (un mantello); che arriva fino ai piedi (un indumento
. muratori, 7-ii-82: certo è che i romani antichi... lasciavano
.. ma non mancavano alcuni meno scrupolosi che adoperavano le brache scendenti sino al piede
mezzo le guancie. 5. che si immette in un lago da un fiume
piazza vittorio emanuele. 6. che si riduce progressivamente d'ampiezza (la
. 7. figur. che consegue da una causa (un effetto)
non fosse. -che deriva, che è stabilito da un'autorità indiscussa,
ministri e parlamentari. 8. che prosegue con la trattazione di una parte
capo chino / tenea, com'uom che reverente vada. idem, inf, 17-82
io voglio esser mezzo, / sì che la coda non possa far male. idem
/ e fui di sotto e vidi un che mirava / pur me, come conoscer
. deiminio, 2-47: melisso dice che gli occhi delle anime volgari non possono
e... cominciai a pensare in che modo io dovevo iscendere da quella grande
vasari, 4-i-515: ho aquistato tanto luogo che dirimietto al cassone, per la banda
per e scritture, sopra la volta che è tronba alla scala, dove vostra
scendi da quelli, awertisci a quello che fai ». scalvini, 1-361: frettoloso
ancor giovane come- diante andrea calcariola, che ha conquistato una certa gloria sulle tavole
a secco, girandosi per parlare a brahe che lo segue un passo indietro; poi
scende subito dalle piastrelle, in modo che lui possa essergli di fianco.
splendor, ch'io pensai clrogni lume / che par nel ciel quindi fosse diffuso.
scender convien esser tardo, / sì che s'aùsi un poco in prima il senso
3-109: nello scendere incontrò il padrone che tornava. foscolo, xvii- 264
peggiore assai della mia; e allora che sarebbe di me? -smontare da un
filosofia fue tanto presso a la fede che la potea vedere..., scese
incontra. sansovino, 2-69: dopo che il doge ha finito la sua orazione
al porto in cerca d'una tartanella che ci tragittasse a porto maurizio...
pigliando più de la dolente ripa, / che '1 mal de l'universo tutto insacca
inf., 23-32: s'egli è che sì la destra costa giaccia / che
che sì la destra costa giaccia / che noi possiam ne l'altra bolgia scendere,
del primo cerchio, cioè del limbo (che così lo chiama ancora lui),
. novellino, xxviii-879: ella vuole che voi vegnate a cavallo, già quando
, 30: arcita scese en carcierato / che podeia sempre ymilia vedere. miracoli di
scendo in cucina / un po'tremando che il zio prete pronto / m'applichi
franz pifter, il mercante di giocattoli, che ore fossero. borgese, 1-121:
puczo. -avvicinarsi a una persona che si trova più in basso; raggiungerla
eli diede un calcio nella testa tale che cadde tramortito. machiavelli, 1-i-331:
figur., per qualcosa di spiacevole che gli è accaduto. tommaseo [s
carrozza vide scendere una donna di servizio che pareva una signora. soffici, vt-127
aiutarono a vicenda per distinguere le valige che dovevano scendere da quelle che dovevano proseguire;
le valige che dovevano scendere da quelle che dovevano proseguire; e l'addio fu
fu veloce. montano, 135: senza che si siano incontrate le nostre voci,
, 12-33: un'ora egli è che il sir di montalbano / dalle rive di
com'egli può, cenno con mano / che di lui parli e dal cammino preso
magion beata. cesari, iii-585: che bel vedere quegli angeli scender nel gran fiore
, purg., 12-27: vedea colui che fu nobil creato / più ch'altra
1-68: de l'alto scende virtù che m'aiuta / conducerlo a vederti e a
d'intorno, / strugga gli affetti che con lei son nati, / ed infiammi
divinizzate. giamboni, 10-82: poscia che la fede pagana fu scesa in terra
s'omo 'n tant'erro sale / che parla il contrarioso / a zo che
/ che parla il contrarioso / a zo che l'amor fae, / amor per
tuo'forze e con l'ardire, / che tal virtù non manchi al buon disire
e commuove ulisse a ritenere i greci che s'apparecchiavano di tornare a casa,
non dicendogli però cosa o insegnandogli cosa che egli per sé ottimamente, se non era
buonarroti il giovane, i-18: poi che giove immortai, sovente sceso / a far
ali] per altro uso se non che egli scenda dal cielo con gli auspici.
, la'come la madre d'amore che, prima di scendere fra gli abitanti di
bene, / onde vien la letizia che mi fascia. bibbia volgar., vii-519
robuste, alla terra ultima, con quelli che iscendono nello lago, cioè nello inferno
: scende pure allo 'nfemo teseo, che fonda il popolo ateniese; ancora scende allo
ancora scende allo 'nferno orfeo, che fu detto fondatore della gente greca.
gente greca. fantoni, i-15: che giovano sospiri e lagrime / s'oltre la
scenderò sotterra. mazzini, 8-91: oggi che i potenti son muti, oggi che
che i potenti son muti, oggi che byron, goethe e lo scott sono scesi
letto fantasticando... gli pareva che, essendosi gettato nella senna...
qual cosa aveva ordinato talmente i suoi che una parte urtasse contro il forte passo di
marco occupato dalla vanguardia di joubert e che è la chiave di chi scende dal
un esercito straniero, un'orda barbarica che proviene da nord o che cala dalle montagne
orda barbarica che proviene da nord o che cala dalle montagne verso la pianura)
l'impera- dore... ciò che il re di capadocia domandava fece, e
112: il simile fece filippo strozzi, che da venezia venuto in bologna col conte
per opporsi e resistere ah'empito de'francesi che, rumoreggiando ne'suoi confini, minacciavano
: egli era tanto avvilito e tanto abbattuto che non durarono fatica a indurlo a scendere
jahier, 223: scoramento e tentazione che mi han preso scendendo alla città dopo un
, 5-ii-387: si trattava solo più che il sensale venisse su coi suoi domabile a
mare. fiamma, 312: prima che 'l redentor del mondo cominciasse a predicar
conosciamo », e passandoci accanto ginetta che scendeva in acqua, le dissi: «
'scendere in acqua': di una nave che viene varata. 10. sostare
e gran desiderio di far meno traslocamenti che sia possibile. mazzini, 35-
la forza di gravità o per un moto che è stato impresso o per il moto
, 6-4: jli è da credere che quei primi inventori di questi artefici si
occhi quella natura e interna pro- pensità che hanno i corpi gravi di scendere al centro
un grave pendente da un filo, che sia fermato in alto; il qual grave
. g. gozzi, i-23-161: o che studiasser, pria d'andare a spasso
scender de'gravi, di quella picciolissima che si conserva ne'barometri. -abbattersi su
, / e colpo alcun de'suoi che tanto o quanto / impiagasse il nemico anco
scese. crudeli, 2-228: ahi che freddo timore, / ahi che gelida
: ahi che freddo timore, / ahi che gelida pena / corse per ogni vena
[s. v.]: sipario che scende tra i fischi. chiudersi
gli occhi con amorevolezza sulla giovane nipote che, in atto di far scendere un
ix-93: il lardo, ne mangiavamo tanto che un giorno feci un rutto e un
feci un rutto e un pezzo di lardo che già mi era sceso nello stomaco risalì
panigarola, 2-494: egli è quello che cuopre il cielo di nuvole e fuori di
nube, quando piove / da quel confine che iù va remoto, / com'io
: deh, quando fia già mai che giù dal cielo / scendano di vulcano i
chi guardava pauroso verso il cielo, sospettando che qualche fulmine non iscendesse. sinisgalli,
vittime sulla terra... qualcuno disse che il fulmine era sceso lungo la catena
filicaia, 2-1-85: e 'l sol, che in pioggia d'or sui campi scende
mi parve un mormorar di fiume / che scende chiaro giù di pietra in ietra
ietra. petrarca, 208-3: rapido fiume che d'alpestra vena... /
creso. da esso scende il pattolo che anticamente menava oro, dal che provennero
pattolo che anticamente menava oro, dal che provennero le ricchezze di questo re. leopardi
scende ov'è più bello / tacer che dire; e quindi poscia geme /
purgato scende ove è più bello tacer che dire, cioè ne'vasi seminari.
aneliti e pe 'l mesto / pianto che scende dalla smorta fronte, / d'un
dalla smorta fronte, / d'un, che de'sensi al fonte / bevve,
. calandra, 3-106: guardavo il sole che scendeva verso i monti lento. p
lo sito di ciascuna valle porta / che l'una costa surge e l'alta scende
i viniziani, per sostenere l'impeto che da quella [fortezza] potesse venire
, munita tutta la strada d'artiglierie che dalla fortezza alla città scendeva. gemelli
truova in prima una strada... che scende regolatamente verso l'angusto sentiero (
l'angusto sentiero (tagliato nella roccia) che dà l'ingresso nella città. gnoli
tementi, pare, del rotondo torrione che hanno a ridosso. gozzano, ii-140:
inguine liscio, il ventre magro, che scendeva dolcemente verso l'ombelico.
come l'adolescenzia è in venticinque anni che precede, montando, a la gioventate,
la senettute, è in altrettanto tempo che succede a la gioventute. -susseguirsi
, dice mark, indicando le cifre che scendono in colonne rapide, del tutto
dante, purg., 30-67: tutto che '1 vel che le scendea di
, 30-67: tutto che '1 vel che le scendea di testa, / cerchiato
atto ancor proterva continuò come colui che dice / e 'l più caldo parlar dietro
1-8-122: fiammeggiante venia pomposa vesta, / che la vaga donzella strettamente / sino al
giri, cadeva fin al bel seno, che vezzosamente in parte copriva. aleardi,
dondi, 264: la ola, che per poco foco spuma, / tosto
appartiene tanto il crescere e gonfiare del mare che si dice musso', quanto il venir
musso', quanto il venir meno e scendere che si dice riflusso. -diminuire
università di bisceglie, 66: per che li grani sogliono valere quando più e
terra è di sua virtù pregna, / che poscia a primavera fuor si stende,
foco scende / s'abbarbica un disio che drento regna, / un disio sol
d'eterna gloria e fama, / che le 'nfiammate menti a virtù chiama.
cuori, gli infiammarà di quel foco che arse le lingue bipartite degli apostoli e
le lingue bipartite degli apostoli e di che infocò il carro di elia. chiabrera,
raggio [gli occhi] non han, che altrui scenda nel seno / mai per
suo contento. fuicaia, 2-1-55: che come al sen per le pupille scende
cerretti, xxii-479: tempo fu già che subito / timor scendeami al core, /
... mi sowien del tempo / che mi scendesti in seno. verga,
il poveretto, in quell'ora nera che gli si stringeva addosso, sentì scendersi al
e qualche impero / v'hanno quesfocchi che dannasti al pianto, / ascolta i
: erano cadenze molli e voluttuose, che scendevano nell'a- nima come gocce di
e mostro in tale loco benvoglienza, / che già mai non vi scese il mio
per li noiosi falsi mai parlanti / che 'nfra li fìn'amanti dànno intenza. martello
6-iii-176: è possibile, o quinto, che l'a me dato affetto, /
sperati trionfi sgombrino da quel petto / e che avvezzi alle spade, ai pali,
manfredi era andata a trovare il sonno, che da molto tempo non iscendeva invocato
su me più rapido e profondo / che non sperassi. -diffondersi nel corpo
ma scendere a'particolari e dire ciò che lodi e ciò che vituperi. pallavicino,
e dire ciò che lodi e ciò che vituperi. pallavicino, 10-i-200: or
mostrato per tutta l'opera la coerenza che ciascuno di questi linguaggi ha coll'altro
su'princìpi -meglio sull'applicazione de'princìpi che ci dirigono. -analizzare a fondo
della vostra vita spirituale, la natura che grandeggia formidabile in tutta la vastità di
la vastità di tempo e di spazio che noi le conferiamo, nel suo carattere
essenziale. èoine, cxxi-ii-108: ma bisogna che tu mi parli pure di te stesso
de soa grannezza, piagnevano anco li aitri che con esso staievano. machiavelli, 1-i-214
una repubblica e più confidare in uno cittadino che da uno grado grande scenda a governare
grado grande scenda a governare uno minore, che in quello che da uno minore salga
governare uno minore, che in quello che da uno minore salga a governare uno maggiore
davanzati, ii-593: qual cagione diremo noi che sia che ciascheduna scienza od arte nobile
: qual cagione diremo noi che sia che ciascheduna scienza od arte nobile, in certe
guittone, i-3-451: e 'l filozafo dicie che la vita dei boni continua senpre a
colmo suo... nella 'cena'che fece a milano per ludovico il moro
[il fanfani] in tali errori che a mente sana certo non poteva fare
di poco merobe scendo ai preghi / che quanto è a lui concesso, per te
1-183: voleva scendere fino a narrarle ciò che non aveva confessato ad altri che ad
ciò che non aveva confessato ad altri che ad eugenia, fino a rinnegare il
447: sì fera non pensai / che fusse, né sì dura, / che
che fusse, né sì dura, / che la sua altura -inver me no
la spera ch'io amai, / né che la sua figura / in tanta arsura
ardito di 'ntendre; / non credea che vostre alteze / vèr me degnassero iscendre
ostentasse bravura nel minacciare gli olandesi, che se spacciatamente non iscen- devano al finimento
tedeschi mostrare il viso e sì percuoterli che federico scendesse a patti. viani,
a patti. viani, 14-287: prima che si spargesse sangue, si scese a
maggiore fatica,... però che tu ti ponesti su'mille fiorini e mai
fermarsi ne le parti inferiori e terrene che non ritorni per li medesimi gradi a le
: altre volte quelle tante difficoltà, che nella mente nostra van germogliando contra i
pratica scompariscono, trovandosi facile quel cammino che pareva dinanzi sì aspro e insormontabile.
il 'diritto universale', perché gli pareva che vi perdurassero il pregiudizio e la pretesa
, 1-i-272: qualche volta è necessario che giudichino la verità, perché essendo le
calze e delle sottane più atte a deprimere che a suscitare i salaci istinti di un
edifizio surto nella dominazione musulmana. que'che i padri nostri le riferivano con piena
a ragionar de'benefici della redenzione, che possono maravigliosamente aiutar la nostra speranza.
. lancellotti, 3-200: non avendo altro che dire della matematica in generale, scendo
55-51: maledicerà la spesa / lo convento che l'ha presa: / nulla utilità
per filosofici argomenti / e per autorità che quinci scende / cotale amor convien che in
che quinci scende / cotale amor convien che in me s'im- prenti. niccolò
, e solo perché nasce da queste cose che sono fuori di noi. bellincioni,
inferno è pien per lei, / che in grazia è tanto fatto al re del
fatto al re del cielo, / che da'suoi prieghi scender può salute. tolomei
, 3-95: erari chi l'incolpava che la tela dell'eloquenza vulgare avesse tessuta
avesse tessuta con parole latine, perciò che non gli pareva che scendesse da bel
latine, perciò che non gli pareva che scendesse da bel giudizio le forze e le
cervello a ritrovare i vincoli e dipendenze che stringano e facciano scendere e germogliare l'
mini] marxismo è qualche cosa di più che un'antipatia verso le superstrutture ideologiche,
, un amore per i fatti, che in lui scende direttamente dal cattaneo.
. dante, 1-ii-424: né voglion che vii uom gentil divegna / né di
/ né di rii padre scenda / nazion che per gentil già mai s'intenda.
li permise e non senza cagione, però che di lui doveano scendere li fondatori del
invitto 7 dovea per lui, che dal suo germe scese, / esempio esser
originai gli effetti / prima osserva in talun che da te scende. 29
, ii-i-219: di popolo [nomi] che caggiono in 'ero'e di que'
caggiono in 'ero'e di que'che scendono in 'irò'e di que'che finiscono
que'che scendono in 'irò'e di que'che finiscono in 'oro', quasi lo stesso
'oro', quasi lo stesso è da dire che degli uscenti in 'aro'pur testé abbiamo
queste sei voci si mutano o per che 'l canto passa più in alto del 'la'
'la', overo perché scende più basso che l''ut', secondo ch'è il
seguiva l'intonazione e se notava qualcuno che scendeva un pochette, lo riprendeva.
abilitato per una qualificazione o a quello che costituisce il precedente limite (nazionale,
: a qual martire / venite voi che scendete la costa? cavalca, 20-408:
ormai / divisi dall'umoroso / autunno che li gonfiava, / non m'era più
, 2-67: c'è una piccola chiesa che non si vede, su quella montagna
vita, non si cimenti all'impresa; che, con tutta la buona volontà,
poerio, 3-47: i satelliti poi, che sì feroce / signor giammai non hanno
/ signor giammai non hanno, / che più non sieno di pietate ignudi, /
donare a gran prìncipi, con ordine che la scendesse per retaggio avsuoi successori.
bottoni, a grandi maniche, che la signora indossa quando atto gentil
signora indossa quando atto gentil, che nulla costa / e che del giusto i
atto gentil, che nulla costa / e che del giusto i limiti non scese.
così penosa agonia d'animo fu soprapreso, che tutto affannato: « scendetemi! »
: « scendetemi! » disse agli sbirri che gli erano allato. tommaseo, 19-120
pseudo-arte. bilenchi, 14-35: oggi che sono rimesso fisicamente in sesto, oggi
sono rimesso fisicamente in sesto, oggi che la necessità di lotta contro la vile quanto
. cavour, iii-238: far sì che una parte del prezzo delle obbligazioni fosse
). scendìbile, agg. che si può scendere agevolmente. -anche:
si può scendere agevolmente. -anche: che immette a un determinato approdo.
scendilètto, sm. tappetino che si pone a lato del letto per
occhi gli andarono per caso su qualcosa che luccicava su lo scendiletto, dalla parte
/ colore di albicocca un vermiciattolo / che arrancava a disagio. flaiano, 1-ii-520
della terra] si dessero, certo è che contrari, non si potrian dire,
reluce qui più e meno altrove / o che cos'è da sopra al sommo giove
o vogliamo noi salimenti, cioè pensieri che giungono a dio, o vogliamo
o vogliamo noi scendimenti, cioè pensieri che scendono alle cose terrene e carnali.
salire; voce registr. dal bergantini che la attesta in dolce. scenditura
: chi monta faza tali scale / che tome piana la soa scenditura, / che
che tome piana la soa scenditura, / che molto varia pogo a quel che sale
/ che molto varia pogo a quel che sale / se fage perigliosa caditura.
f. letter. chi simula sentimenti che non si provano in realtà, comportandosi
. bot. famiglia di alghe cloroficee che comprende generi raccolti in colonie microscopiche con
di alghe cloroficee della famiglia scenedesmàcee, che comprende un centinaio di specie monocellulari,
. nel loro sceneggiamento altro non considerarono che il loro bisogno, piantando talvolta in
dov'è soprattutto il collerico michelan- giolo che trafigge l'anziano. 2. disus
e non ne riportano macchia, non che infamia. -sostant. stampa
gradito il comico sceneggiare di vincenzo galli che diede qui, come pare, il
algarotti, 1-iii-288: lo sceneggiare, che chiamasi muto, è altresì una parte
, è altresì una parte della recitazione che dipende in tutto dalla propria intelligenza dell'
3. figur. simulare sentimenti o sensazioni che non si provano in realtà, comportandosi
qualcuno. nievo, 1-vi-526: credo che non vorrai imitare il costume di quei
costume di quei mariti dell'oceano pacifico che si mettono a letto a sceneggiare le
del suo volto glabro (è dieci anni che non si toglie i baffi, e
e sceneggia le reazioni della ragazza, che sta per rientrare. = denom
opera cinematografica; uno sceneggiato indica più che altro un lavoro specialmente televisivo nato dall'
. da non confondere con la 'sceneggiata'che è un genere teatrale napoletano fondato soprattutto
quel genere genuinamente popolare... che è la sceneggiata napoletana, ecco il
suo re riconosciuto e indetronizzabile mario merola che... ci riporta ai filoni classici
... litiga con tutti, dice che bisogna sbaraccare tutto quell'armamentario da sceneggiata
tutto quell'armamentario da sceneggiata militare, che dobbiamo puntare tutto sulla discussione. g
alfieri, xxxix-69: vero è altresì che codesto genere di pastorali sceneggiate è
, ritornano a recitare l'eterno dramma che redense il mondo. 2
romanzo sceneggiato e infine ieri ho veduto che non so ormai costruire neanche il più
iniziativa: la classifica periodica per le voci che si avvicendano al microfono e che i
voci che si avvicendano al microfono e che i giornali pubblicano accanto a quelle dei
opera cinematografica; uno sceneggiato indica più che altro un lavoro specialmente televisivo nato dall'
[5-ii-1911], 129: sfinge, che sa essere una così garbata novellatrice,
fisiognomici, interessato più all'atmosfera ambiente che all'individuale che fa spicco. =
più all'atmosfera ambiente che all'individuale che fa spicco. = nome d'agente
sceneggiatorio e registico, pier paolo pasolini che non vedo da mesi. = deriv
in funzione del compimento dell'opera, che ha normalmente la forma di un
trascritte tutte le indicazioni drammaturgiche e tecniche che servono al regista; sulla colonna
puramente orientativa o, secondo determinati orientamenti che privilegiano il montaggio e l'improvvisazione,
posteriori o dovuta al montaggio: testo che registra fedelmente il film finito riportando tutti
letteraria: vero e proprio testo letterario che si presenta non già come una traccia
e additando i pregi e i difetti che parevagli di vedere in ogni sua tragedia,
posto una virgola! e voi sapete che la sceneggiatura, da sola, può distanziarsi
: aveva dimenticato sul sedile la sceneggiatura che l'indomani, domenica, doveva leggere
leggere e annotare: il film della cantante che andava in lavorazione tra poche settimane.
siamo in campagna alfine, / e par che la campagna ci permetta / di far
di vita reale (anche scritto) che si impone all'attenzione in quanto interessante,
dizionario e ci dicemmo scambievolmente diverse cose che parevano dover finire assai seriamente. nievo
, avevano tanto distratta la mia mente che non raccapezzavo più nulla di quanto avevo
col libraccio aperto davanti, aspettò discretamente che terminasse quella scenetta di famiglia. piovene,
assistito a questa scenetta: una levatrice, che, avendo prelevato benzina perché privilegiata dal
scuotermi coi suoi furtivi accenni alle proposte che qualche vecchietto le faceva.
gelosia. cantoni, 823: ditele che senza di voi il suo tradimento non sarebbe
non sarebbe andato così liscio, e che io lé avrei potuto fare una bella scenetta
pittorica o plastica di carattere aneddotico, che riproduce con minuziosa fedeltà scene di vita
non s'intravede più, forse, che a destra: nel semicatino sono aggiunte
non addirittura con le scenette del presepio che in occasione del natale la rinascente espone
gentileschi in quel 'riposo nella fuga in egitto'che è in una cappella al primo piano
fioretti, 2-1-44: a ciascuno è manifestissimo che qualunche azion tragica è molto prima storicamente
tragica è molto prima storicamente intervenuta e che poi si rappresenta scenicamente. bl corago,
bl corago, 86: nel tempo che la poesia o gusto del cantare anche scenicamente
moglie di liberale volgare, rifatto, che scenicamente recita da matrona e da dogaressa.
[la commedia di nicco- demi] che nasce e si conclude in un giorno;
in un giorno; di un amore che si può pensare scenicamente solo come scherzo e
si può pensare scenicamente solo come scherzo e che trattato a mo'di idillio diventa goffo
. savinio, 12-102: diremo ancora che entrambe queste opere, forse in omaggio
conto di quei tentativi di sintesi in che si distingue quell'arte teatrale dei nostri giorni
si distingue quell'arte teatrale dei nostri giorni che con audace neologismo si chiama scenotecnica.
ho notato, e noterò sempre, che il soldato della patria non deve mai
bensì nel modo solenne del sacerdote, che si offre vittima alla religione della
quelle della oesia di gozzano] che si distendono nel tempo,...
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,
. -ci). che è proprio, che si riferisce, che riguarda uno spettacolo
è proprio, che si riferisce, che riguarda uno spettacolo teatrale, la recitazione
tale attività), i risultati artistici che se ne ottengono, o anche, la
il teatro; rappresentato sulla scena; che si usa sulla scena; teatrale.
non vorrà esser grato al d'ancona che... ci abbia rivelato qualche nuovo
a napoli e proprio uno de'migliori che metastasio abbia scritto; anche per l'apparato
., con riferimento alle rappresentazioni teatrali che, per iniziativa dei consoli e, in
e scenica, tuttavia nella corica più forte che in ogni altra deve regnare.
altra deve regnare. 2. che riguarda, che si riferisce a generi o
regnare. 2. che riguarda, che si riferisce a generi o a opere
scenica poesia? -imitazione di cose, che si rappresentino in teatro. tasso, i-108
erano dai poeti in guisa intrigati, che a sciorli non bastava l'arte di que'
costume tanto oltre passò appresso i greci, che i cantori loro, i quali si
per farle atte ad essere cantate, che facessero i poeti scenici le loro parole
in canti. -per estens. che è proprio, che si riferisce a
-per estens. che è proprio, che si riferisce a un'opera letteraria caratterizzata
. nencioni, 2-245: io credo che il metodo, seguito dal fogazzaro nella
cortis'sia più adatto alla rappresentazione teatrale che allo studio analitico del romanzo. vi
, ecc.). -anche: che trae in inganno, diretto a trarre
corpi esser maschere dell'anime, e che non fanno l'ufficio suo primiero, ma
e questo, spiantando la religione, fa che i giuramenti diventino scenici, ed incoraggino
dilettante, egli fu cliente di qualcuno che in regina coeli attende l'ora di riprendere
de'due habsbourg fu così veramente scenica che papa nicolò terzo potè proporre al primo
motto o intemperante o scenico, credevamo che sotto a'piedi ci si aprisse la
casquettes, salopettes. 4. che desta una profonda ammirazione, suggestivo,
, 8-53: il lento lavorìo delle ore che sgretolano la notte; il timbro nuovo
scenico. k. ant. che pratica la prostituzione in modo pubblico e
mia elezzione; perché non posso approvare che donna d'un solo marito sia prostituita e
7-71: né i scenici, cioè coloro che giuocano nelle piazze per mostrare ch'abbiano
gladiatori e le donazioni delle scene: che muno scenico potesse accettare più di cinque
istrioni in scenici, li quali erano coloro che recitando esponeano la favola nel pulpito sopra
ed in timelici, li quali eran coloro che col canto e col bailo la medesima
l'orchestra. giannone, 2-i-192: colui che aveva presa in moglie una vedova ovvero
presa in moglie una vedova ovvero una che per divorzio era separata dal suo primo
(plur. m. -i). che conduce vita errante, senza fissa dimora
por cacchi, i-96: quella parte che guarda a ponente è abitata da altri
.]: 'scenite': nome che si dà a'popoli che abitano sotto le
scenite': nome che si dà a'popoli che abitano sotto le tende. gherardini [
li arabi sceniti o nomadi son quelli che in oggi chiamiamo beduini. gioberti, 1-v-422
popoli nomadi o sceniti poi, non che mancar di territorio, ne posseggono per
(plur. m. -et). che appartiene o è caratteristico delle popolazioni nomadi
sono somiglianti a scenobati... che volgarmente si chiamano funamboli trivoli.
nel teatro futurista, tipo di allestimento che si avvale di elementi mobili per conferire
scrofani, 120: fu in questo luogo che l'apostolo visse occulto, esercitando con
scenico stesso, l'insieme degli elementi che lo costituiscono. e. danti
e. danti, 9-2: quindi avviene che certe belle vedute... si
chiamano communemente prospettive, da quel prospetto che ci si rappresenta alla vista, il quale
chiamarla 'scenografia', cioè descrizzione delle scene che nel recitare le comedie e tragedie loro
, contrade o ville dove si presuppone che sia successa la favola. gherardini (1852-57
l'« arte » di firenze, giornale che ha pronunciato l'editto di prescrizione ad
. carducci, ii-15-67: inutile dirti che egli e il bazzani di bologna,
per allenarmi sal- go-scendo quella faticosa scenografia che è la roma storica, più sorprendente
è la roma storica, più sorprendente che bella per un occhio elvetico e cioè
come il mio. -contesto storico che fa da sfondo a una narrazione letteraria
serlio, 2-1: perspettiva è quella cosa che vitruvio domanda scenografia, cioè la fronte
responso. barbaro, 14: vuole altrove che le colonne candiate apparischino più grosse che
che le colonne candiate apparischino più grosse che le schiette, et insomma la pittura
posta in questa parte di prospettiva dal che ella ne prende il nome, e
. lomazzi, 4-ii-224: molti intendono che questa [sciogra- fica] sia la
[sciogra- fica] sia la medesima che vitruvio dimanda scenografica, cioè la fronte
quasi un chilometro in linea retta, che nel suo percorso si allarga, dalla parte
(plur. m. -et). che è proprio, che si riferisce alla
-et). che è proprio, che si riferisce alla scenografia. monti,
scenografia. monti, iv-103: vorrei che questo illustre concittadino nostro frequentasse meno il
. 2. per estens. che richiama una scenografia, in modo da
come a questo dispiacessero precisamente le cose che piacquero ah'altro: piazza di spagna
si vedono ancora avanzi considerabili delle mura che circondavano la città, fatte di grandi pietre
lello scenografico atto alla formazione di linee che concorrono ad un dato punto nella prospettiva
dire? aveva saputo chi era antonio, che faceva lo scenografo? o alludeva genericamente
lettera d'un bravo patriota romagnolo, che è anche un bravissimo pittore scenografo.
accolto con sinceri applausi quest * innovazione che permette a tutti i viaggiatori di riportare
la vita; mobile di strami poveri, che in- testavasi come stabile di vitalizi censi
per commemorare la peregrinazione nel deserto, che rievocano trasferendosi a vivere per alcuni giorni
fallen ad una / famiglia di ditteri che ha per tipo il genere 'scenopius'e
ha per tipo il genere 'scenopius'e che comprende soltanto il genere 'chrysomyza', cosi denominati
nel teatro futurista, tipo di allestimento che pone in risalto la dimensione plastica e
la dimensione plastica e prospettica degli elementi che compongono l'ambiente scenico.
nel teatro futurista, tipo di allestimento che pone in risalto l'aspetto cromatico degli
in risalto l'aspetto cromatico degli elementi che compongono l'ambiente scenico per ottenere l'
: l'arte del preparare tutto quel che conviene a ben mettere in scena un'opera
scenotecnica, tolgono o falsano o deviano quello che la musica dell'orchestra ci suggerisce e
. savinio, 12-102: diremo ancora che entrambe queste opere, forse in omaggio
minimo conto di quei tentativi di sintesi in che si distingue quell'arte teatrale dei nostri
distingue quell'arte teatrale dei nostri giorni che con audace neologismo si chiama scenotecnica.
(plur. m. -ci). che riguarda la scenotecnica. tommaseo [
s. v.]: 'scenotecnico': che concerne i congegni occorrenti a mettere in
12-102: non si creda con questo che noi siamo propugnatori della scenotecnica: le
siamo propugnatori della scenotecnica: le cose che noi propugniamo sono unicamente quelle fatte con
più volutamente scenotecnico, quanto in quello che pretende rispecchiare la verità. r.
14: aveva esigenze, specie scenotecniche, che non sempre si riusciva ad appagare.
appagare. 2. sm. tecnico che si occupa della produzione di particolari effetti
e non in una rappresentazione teatrale o che è addetto alla manovra e sorveglianza dei
cattiva, / e la gramigna, che riè cattiva, / e i paternostri,
quella serpe, ma non di quella che poco anzi s'è fatta scentar di qua
in collo, / primo, fuor che del nero; sì, ma questi /
incaschito: / « carico piccolo è che scenta il bosco ». =
(alto monferrino ^ sanfà 'dileguarsi), che continua un lat. volg. exemptàre
: « tristi e guai per quei ragazzi che non sono sotto gli artigli del padre
ago... di vestiti è scenta che fa pietà. -povero, dimesso
! » e lasciò cadere la semente / che aveva in grembo; e vide sé
commissione... affermava... che la necessità di tede acquisto non era
non era pienamente dimostrata, tanto più che ora parlandosi molto di scentralizzazione, se
. « voi dimenticate, signor conte, che il ministero martignac ebbe idee di scentramento
nocciolo di piombo scentrato, in modo che cadeva di preferenza sull'uno o sul due
uno o sul due. 2. che non ha colpito l'obiettivo. fenoglio
goffi di campagna non capiscono un uomo che, per quanto navigato, messo fuori un
di un organo rotante di una macchina che si trova sbilanciato quando il suo asse
controllo critico circa gli oggetti del sapere, che esclude la possibilità di pervenire a conoscenze
delle cose -il vero mondo -non è quello che ci si mostra immediatamente. tutti e
, o negare quella forma di conoscere, che è stata presupposta. boine, cxxi-iii-756
perdurante la vegetazione del frumento non abbiamo che due sorte di faccende: la sarchiatura
= dal turco serbet 'bevanda fresca', che è dall'ar. sarab 'bevanda'
e negli stati uniti d'america, che è relativo o che è di competenza
uniti d'america, che è relativo o che è di competenza dello sceriffo.
sceriffale2, agg. nel mondo musulmano, che è proprio, che si riferisce allo
mondo musulmano, che è proprio, che si riferisce allo sceriffo. = deriv
, agg. nel mondo musulmano, che appartiene o compete allo sceriffo. l'
ricciuta barba nera. 2. che ha dignità di sceriffo. s.
, continua a detenere alcune delle funzioni che, fin dal medioevo, ne facevano
, ii-534: il scheriffo del paese che, come capo e pretore della provincia,
da ponte, 292: a reading seppi che il mio protettore assistente era partito per
s abboccò con due avvocati, che fecero cercare dello scerifo. dizionario politico,
pubblico ufficiale, preposto alla contea, che esercita varie funzioni esecutive, amministrative e
3. per estens. persona che ha o si assume compiti di guida
. = dall'ingl. sheriff, che è dall'anglosassone scirgeréfa, comp.
sm. nel mondo musulmano, titolo che designa i discendenti di maometto attraverso la
detto re e il re d'algeri, che fu figliuolo di barbarossa, condotto l'
lii-13-4: il diritto delle robe, che entrano ed escono del zidem, la
macomettani sono grandemente onorati e rivereti quelli che per dretta linea sono discesi sì de
... e tan- t'altri che sotto nome di riformatori e sapienti hanno più
tanto rigore dagli scerifi per loro consumo che pochissimi n'arrivano a uscir del paese
superiore a quello dello zecchino veneziano, che aveva corso nelle relazioni commerciali con l'
della valle, 1-i-352: seicentomila sceriffi (che son d'oro e vagliono un poco
cioè a dire aspri e pacasi, che sono le loro monete minute, nondimeno
conv., iv- vi-8: però che li disideratori di quello [fine] che
che li disideratori di quello [fine] che sono in tanto numero e li appetiti
sono quasi tutti singularmente diversi, awegna che universalmente siano pur uno, malagevole fu
: io scemo qui... che l'ira ha fine di vendetta, l'
1-3- 18: allor colui, che per lo troppo vino / non può scemer
infortunio maggior fusse e più orrendo / che venir a morirsi entro un deserto.
arguzia e di malizia, a provarmi che egli ha saputo scemere ciò che è
a provarmi che egli ha saputo scemere ciò che è buono e durevole da ciò che
che è buono e durevole da ciò che è stolto e labile. -scegliere
la cassa, soldar gente, scemere quelli che abbiano buona presenza e che si conoscano
scemere quelli che abbiano buona presenza e che si conoscano di più spirito e di
pescar nel torbido e farabolani, senza che vi fosse tempo e modo di scemere
di scemere e di ordinare, non che di disciplinarli. 2. comprendere
grado, mentr'io vivo / convien che ne la mia lingua si scema. petrarca
scemere la disposizione del cielo nell'ora che fa suo canto. bandella, ii-1205
di tant'opra al segno, / che non la sceme appena l'intelletto,
un giudizio. petrarca, 150-3: che fia di noi, non so; ma
calore. serafino aquilano, 64: a che stimarci, o gente umana indegna,
né schermo alcuno ho dal dolor, che scuro / m'è l'avvenire e tutto
tutto quanto io scemo / è tad che sogno e fola / fa parer la speranza
1-295: « non vi scemo cosa che l'offenda », rispondeva l'amico
marmitta, 137: l'avaro agricoltor, che carco / di preda il vede [
emiliani-giudici, 1-191: nella sua prigionia, che fu accompagnata da tutte le crudeltà morali
cxxxi-146: in ogni modo e verso che si taglia lo detto pome, o per
n. agostini, 5-5-60: ben che sia venut'il giorno chiaro / e 'l
giorno chiaro / e 'l sol più che mai fusse luminoso, / non si scemea
al core senti un certo non so che parendogli nel viso di quella scemere alcune
manti, / e in quella altezza che ne're si sceme, / gir tapinelli
l'aria è inabissata di folte tenebre che a niun modo si può scemere la faccia
umile / giace l'arena, tal che di lontano / non si sceme da tacque
l'udito. chiabrera, 1-iv-38: che dice orfeo, che sull'eburnea lira
chiabrera, 1-iv-38: che dice orfeo, che sull'eburnea lira / spargere al ciel
mentre la segui / per la via che men dubbia a'saggi parve, / ond'
vagliare e mondare l'abbondanza delle granaglie che, in grandi muc- chie, gli
, ma uno svanito, uno scemo che agiva senza neppure conoscere il significato e
cernita delle diverse parti della lana, che si effettua prima di pettinarla. tramater
v. j: 'scernimento': primo lavoro che si fa ¦ die lane prima
, guerrier senz'arme. 2. che distingue fra quanto vede. imperiali,
beltà de la mia bella amata, / che, come tante son, così son
/ gareggianti fra loro e vincitrici, / che mal può l'occhio, scemitore amante
divina. 4. disus. che è addetto all'operazione di cernita della
all'operazione di cernita della lana, che si esegue prima che venga pettinata.
della lana, che si esegue prima che venga pettinata. tramater [s.
. jacomuzzi, 1-i-97: è giusto che uno sherpa, la guida nepalese tensing sia
] va al nido d'un piccolo uccello che ha nome scerpafòlea che de'maggiori ha
un piccolo uccello che ha nome scerpafòlea che de'maggiori ha paura, e bèe uno
dante, inf., 13-35: da che fatto fu poi di sangue bruno,
. abba, 144: trovata bianca che scerpava erbe sotto il pergolato,..
. jovine, 2-214: le capre che ogni tanto si fermavano a brucare foglie
sui fianchi il sibilo di un vincastro che carlo aveva scerpato da un carpino.
.. i per bacco il becco, che le piante scialpa. 2.
, sengnor non s'enerpe! / che ciò sia ver, s'è saputo e
gocco vanti tanto trabal- gando, / che no mi pogne e fàmi scarpare; /
in ordine e scerpando certe note visuali che avevo da un parte. 9.
violenza. -anche con riferimento alla sensazione che il cuore si disgiunga dal petto per
. pulci, 19-15: omè, che par che 'l cor da me si scerpi
pulci, 19-15: omè, che par che 'l cor da me si scerpi!
d'annunzio, ii-1033: più corpi enfii che scerpate / radiche porta il danubio /
scerpate esistenze: tutto schianta / l'ora che passa. 2. per
scerpati per la commedia dell'indomani, che pena mettersi in gioco! montale, 18-75
sm. (femm. -trice). che taglia le fronae e i rami degli
li stringono e fasciano, di guisa che bisogna mandare innanzi una schiera di scerpatori
adoperino a tracciar tanto di spazio libero che possano passarci ti mulo.
a guardia d'una bottega, e uno che voleva imbolare, acciocché la scimia facesse
sacchetti ha: 'e sciarpatili', sì che ci e sciarpellare e sciarparé, anzi scerpare
fisse santo ambrosio: « e'conviene che sia dato al diavolo a morte corporale
m. cecchi, 1-i-113: quel marito che disse alla sua moglie / in segreto
vicina alla comare tre, / tanto che in capo alla sera e'n'avea /
). ant. e letter. che ha le palpebre infiammate e arrovesciate ai
. frugoni, iv-117: chi sentenziò che non vi sien occhi più brutti che quei
sentenziò che non vi sien occhi più brutti che quei del medico,...
, intravedemmo un saturno barbato e sceroellato che mangiava un lungo rocchio di salsiccia figliale,
e scarafoni, beccai e becchini, che fan macello degli ammalati e negozio dei
il palato..., onde bisognò che corressi ad una fontana che stagnava non
onde bisognò che corressi ad una fontana che stagnava non lungi per abolire con quell'acqua
con quell'acqua limpida l'amarezza torbida che m'infestava la gola, interdetta così
m'infestava la gola, interdetta così che non potea più esalar un latrato,
: ecco un'altra non men ridevole che frivola che sciarpellata calunnia? scerpellino {
un'altra non men ridevole che frivola che sciarpellata calunnia? scerpellino { sciarpeliino,
{ sciarpeliino, serpellino), agg. che ha le palpebre infiammate e arrovesciate ai
scambio di orazione: « beete meno, che mal prò vi faccia ». firenzuola
egli avevano quegli occhi scerpellini, sì che e'vedevan poco o niente di lume.
cecchi, 30-33: il sole, che batte negli occhi lippi, cisposi e scerpellini
lor cattivo, non per sé, che è veramente la lucerna del mondo,
: chi ha gli occhi sciarpellati, che oggi si dice comunemente scerpellino. =
e'son fagnoni / e goccioloni, / che dicon sciarpelloni / e guatan in cagnesco
aveva mai potuto vedere né far cosa che trapassasse l'ordine della natura, benché
16-vii-111: se non bastasse, non avrei che cure di vantag gio,
: 'cerpel- lone *: lo stesso che scerpellone. g. g. belli,
appiccando a un sottilissimo filo un peso che non si può reggere, a un cavallo
, a bocca aperta, più cadavere che colei non fosse sembrato poco prima.
v.]: 'scervellare': scervellarsi più che stillarsi il cervello. massaia, vi-178
(lambiccato il cervello) a trovar ragioni che valgano. pascoli, i-149: essi
di una parola, quale sia quello che si adatti a ognuna delle parole del tema
adatti a ognuna delle parole del tema e che non contrasti a quello della precedente e
si scervellava da un'ora a immaginare che cosa potesse mai essere accaduta al 'sighnor'avvocato
inferocite negli orecchi, con uno stridore che scervellava. 3. ant
io rappicco il contare de lo spasso che ella ha di scervellare i suoi.
quanto a noi..., riflettiamo che in opere ed in uomini grandi,
maniera da noi usata sì nello scrivere che nel parlare... chi ricusasse ora
o dal corteggio, non ci guadagnerebbe che del novatore scervellato e fuor de'gangheri
di giornali... gridano: « che cosa fa il governo? che cosa
« che cosa fa il governo? che cosa fa il comune? perché non
f. frugoni, v-294: a che, a che cotante saionate da orbi,
, v-294: a che, a che cotante saionate da orbi, cotante stramberie
la poveretta, non di altro rea che di non aver voluto sopportare le prepotenze,
vii-643: con la confusione e l'ansia che ho nel cuore, non l'avevo
[la chiave]...: che scervellata! 2. insensato,