g. bassani, 4-109: meno male che alla fine (era andato a leggersela
da bere la 'proverbiale'cicuta, il che era l'unico modo di cui disponessero
ed altri simili pedagoghi rompiscatole van dicendo che [il rospo] perché si mangia
2. oggetto o strumento o opera che provoca fastidio o noia. - anche
frammenti del mio ombrello rompiscatole, senza che eglino se n'accorgano. dossi,
poema tra il didascalico e il rompiscatole, che tratta 'della domestica pace'. =
mi trovo talvolta sì pieno di rompitèsta che non ho momento da respirare. foscolo,
(rompitìmpani), agg. invar. che produce un rumore assordante.
era del forzieretto. e facendo vista che ella la avesse guasta, le salto a
le salto a dosso con maggior gridi che pugna; poi dimandando da romperlo,
2. nell'industria tessile, macchina che riduce le stoppe di lino.
sono preparatorie al lavoro sì del lino che della stoppa, come rompitoi, battitoi
. (femm. -tricé). che viene meno alla parola data o ai giuramenti
, i-390: se colui... che ruba o frauda el deposito dell'uomo
e rompitore di fede, così colui che pitterà del proprio corpo el deposito di
di fare tal cosa di nascoso a colui che esso offende. andrea da barberino,
rompi - tore di sua fede più che niuno altro africano. machiavelli, 1-i-448
lo fece più odioso al popolo romano che alcuno altro inimico che avesse mai quella
al popolo romano che alcuno altro inimico che avesse mai quella republica...
la pace o rompe un'alleanza; che tradisce un patto, un vincolo sociale,
intendono essere rompitori della pace non coloro che sono li primi a movere scopertamente l'
movere scopertamente l'armi, ma sì coloro che dànno a quelli causa di moverle.
di moverle. latti, 1-5-37: taccio che del tuo erario egli ancor sia /
leggi. -in partic.: che rifiuta la fede ebraica. bibbia volgar
ma adempirla ». 2. che rompe, che spezza qualcosa. tanara
. 2. che rompe, che spezza qualcosa. tanara, 189:
] da'latini 'coccothrau- stes', nome che viene dal greco che vuol dire rompitore
stes', nome che viene dal greco che vuol dire rompitore degli ossi. leoni
giusto il vecchio paragone della fiala infranta che sparge l'unguento e la fragranza della
libro ai sydrac, 450: lo fanciullo che sarà in questa pianeta sarà fello garzone
del suo palazzo. 3. che mette in fuga i nemici. m
m. adriani, 3-4-296: l'artefice che fé il timone della nave più diletto
della nave più diletto prenderà nell'udir che questo suo strumento addirizzerà il corso della
bisticci, 1-ii-332: per la strada che viene da pisa a livorno dua isciagurati
dua isciagurati vennono correndo, come uomini che rom pono la strada...
vi farò veder con questa spada / che séte ladri e rompitor di strada.
le donne politiche e filosofiche rompitrici, che non ci dovrebbero essere per verità. imbriam
tacere: sennò gaetano avrebbe potuto rispondere che il padrone gli aveva ordinato di lasciare
mercé de la somma luce del cielo che quella allumina. 7. che
che quella allumina. 7. che riduce le stoppe di lino (una macchina
signora polonia! la celebre rompitorta, che avrebbe, a parole, seccata l'umidità
sulla faccia attiva di un utensile da taglio che serve a spezzare lo svolgimento del truciolo
sua compagnia a trastullo per una selva che avia molti arbori di mortella, enea
gli fare nella parete una cava, che oggi dì appare nelle case di roma
. filar ete, 1-i-362: fitti che gli hanno [i pali], mettono
sm. e f. invar. persona che per trascuratezza o inadempienza conduce alla rovina
nelle fortune di mare... quelli che non sanno fare il debito loro io
b. corsini, 9-3: settecento che son da casagliuola / e giù da
, / e da'piè di morel, che alla gragnuola, / alla neve,
/ poveri sterpamacchie e rompizolle, / che sovente alle turbe cittadine / vanno a
figliuolo di maia era costui, / che parve a gilamoro un rompizolle. =
rompe gli arnesi di casa. gran rompone che tu sei! = deriv. da
. rumicare. romulare, agg. che è proprio, che si riferisce a
romulare, agg. che è proprio, che si riferisce a romolo, fondatore dell'
. carducci, iii-2-147: ben venga mario che del ge- ner reo / porta il
? roccatagliata ceccardi, 2-392: ei che tradì il mistero / de la possanza
, volando ne'portici dorati, cantava che 1 franciosi erano presenti. scroffa,
rapina romulea, non si potrà sostenere che milano depredi oggi la sicilia come roma
ludi / empiea sonante l'isola / che il tebro ad ostia in faccia / lieta
man sua propia, / e fece che a intrar in la spelonca / gli fu
e quando da lor passan viandanti / che porton ronca, partigiana o spiede,
con spiedi, partigiane e ranche, che erano in tutto 150. buonarroti u
ossia ronca con cui mercurio decapitò argo e che poi pallade diede a perseo per fare
mi lascia due minuti., voglio che sappi una volta chi sei. nievo,
bocconi. pirandello, 7-114: non voleva che questi [il garzone], dovendo
disperge e tronca. segneri, iii-1-256: che direm poi di coloro che voglion restituire
iii-1-256: che direm poi di coloro che voglion restituire quando morranno? quasi che
che voglion restituire quando morranno? quasi che non sappiano maturare le loro risoluzioni,
sinché stan sani, tra l'unghie, che come ai grifi non si possa lor
roncaggine. roncagliése, agg. che si riferisce, che è proprio,
roncagliése, agg. che si riferisce, che è proprio, che proviene, che
si riferisce, che è proprio, che proviene, che ha avuto luogo a roncaglia
che è proprio, che proviene, che ha avuto luogo a roncaglia, centro
cxiv-14-211: il padre bardetti mi figura che anderà leggendo in proposito della sua opera le
20, come mi dissero sì il putativo che il vero autore. bettinelli, 3-163
or a quella adunanza ronca- gliese, che rappresentava un immenso senato raccolto a dare
d'un canevazo crudo, / però che naque nudo, / abia braga e camixa
di tutte quelle ripe sì dei campi che dei prati, che gli verranno indicate
ripe sì dei campi che dei prati, che gli verranno indicate dall'agente per render
ai ventre li s'atterga, / che ne'monti di luni, dove ronca /
luni, dove ronca / lo carrarese che di sotto alberga, / ebbe tra '
spelonca per sua dimora tra i bianchi marmi che si cavano ivi, dove ronca,
disbosca e coltiva i terreni lo carrarese che alberga di sotto. collenuccio, 1-136:
adatta in un bel vaso, / che ritenga l'umor quando vi fosse. /
il bosco era sì folto e denso che conveniva ad alcuni d'essi andare avanti
gli sterpe, / dov'era l'asto che la pace ronca, / or siam
, 1-i-69: prete ronchetta di santo angelo che quine era capellano, vedendo la donna
tanto poco amico di tonache e scapolari che, dove non poteva fame a meno
passare in luoghi di pericolo, piuttosto che imbrancarsi coi pellegrini sotto la protezione dei monaci
di meglio per ripararsi dalla pioggia dirotta che mettersi uno 'scappolare', uno di quegli
improvviso non laceri lo scapulare della pazienza che mi fanno ora portare. t
x-100: fu... maraviglia grande che di tante palle che...
. maraviglia grande che di tante palle che... volarono d'ogn'intomo niuna
i padri del carmine attribuendolo allo scapularetto che di quell'ordine portava sempre al collo
tempo appresso tutti i baroni pugliesi, che 'l re aveva presi alla battaglia,
. ramusio, cii-ii-321: venne una nuova che il betudete non era morto e che
che il betudete non era morto e che i suoi figliuoli, con l'aiuto
scapularli e poi adunagli di nuovo, che custodir custui. -figur. scatenare
in un punto et inabissiti, / poi che napoli tua non è più napoli?
m. cavalli, lii-3-128: si crede che il tempo e la morte d'agria
sua mente zascun immaginava, / in che maniera potriano tenere questi / di scapolare
la morte tanto prava / a stefano, che è savio, con suo zesti.
a cades e poi a jeviza, ita che aviano scapolato li pericoli di ditta armata
312: seppi allora di buon luogo che, se per mala ventura fossi presa,
e non li atterriva con un mastalli che rammentava una pagina fatale della loro vita,
al suo paese, ove aveva certi parenti che avevano scapolata la schiavitù e vivevano agiatamente
p. querini, ii-148: quelle creature che scapolano la pueril etade tanto sono cotti
tanto sono cotti e assueti al freddo, che grandi poco, anzi nulla lo stimano
agiato colla corrente maestosa tra le rive che s'allargano. dizionario di marina
un sistema di cavi da un ostacolo che ne impedisce il libero movimento. dizionario
carro verso le costiere, fin tanto che la penna scapoli il calcese e volti col
gir. priuli, i-73: furono molti che montorono in barca per scapolar che si
molti che montorono in barca per scapolar che si anegorono. simone litta, lxxiv-208:
strada, aspettata la mattina io providi che egli fusse menato dinanzi al vostro illustrissimo
-quando si tratta di fuggire, sappi che allora solamente ho acutissima vista e gambe
i-139: questo bon re fu il primo che cercò e fece cercare con gran diligenzia
li libri santi della sacra legge, che erano scapolati delle mani de'pagani.
non siam nepoti o figli / di costui che ci tiene al giogo stretti, /
indole non saprei in massima definirla altro che con la parola: anguilliforme, poiché ti
, ti scivola così rapidamente da ogni parte che, quando credi d'averla afferrata,
la tal giovane bella e virtuosissima, che aveva teso tante reti che sarebbe miracolo che
virtuosissima, che aveva teso tante reti che sarebbe miracolo che la poverina ne scapolasse
che aveva teso tante reti che sarebbe miracolo che la poverina ne scapolasse. -sottrarsi
iii-27: fa'festa / e lascia pur che a mio capriccio scapoli. io
roma per terra, scapolandomela dagli assassini che pochi giorni dopo assaltarono il corriere nelle
destino ecco capitare un convoglio di cavalli che occupavano tutta la strada. nievo,
del toccare questa corda sotto al pretesto che voi trattate dei pranzi popolari. faldella
quel fastello di panni sotto il braccio che farebbe supporre che l'infame se la
panni sotto il braccio che farebbe supporre che l'infame se la scapolasse mezzo ignudo.
ristretto..., con maggior velocità che l'usato volando, se ne venne
scapolato2, agg. letter. che presenta scapole alquanto sporgenti (le spalle
la lingua quei denti rotondi per quel che erano;... o le spalle
, con una peluria rada e dura che ne seguiva i limiti. = deriv
una miscela di marialite e meionite, che si presenta in prismi allungati con striature
. v.]: 'scapolito': minerale che trovasi nelle miniere di ferro in arandal
moniglia, xxvti-6-106: scarica ogni cosa che ti viene alla bocca, che,
cosa che ti viene alla bocca, che, quantunque sieno fiabe e melensaggini e
, lv-76: erano suso alcuni omeni scapoli che non meritano pena. m. cavalli
e, quando bisogna, altri scapoli che vivono alle taverne. donini, lii-14-193:
. v.]: scappoli sono quelli che servono nelle galee senza catene ai piedi
p. verri, 3-ii-65: quello che dico dell'abilità si può estendere anche
si può estendere anche alla buona fede che è dagli uomini trattata nella stessa guisa
corpi, sieno essi scapoli, tosto che l'invito al guadagno sia in essi più
. fagiuoli, iii-27: sappi che, escito da costei, mi ficco /
chieder quanto vuoi. 2. che non ha vincoli coniugali, non ammogliato,
moglie / qui a questo garzonotto, che è uno / capitai, vi so dir
saputo conservarsi scapolo può fare centomila cose che voi altri, gente di matrimonio, non
d'annunzio, 8-109: io son sicuro che il mio piccolo appartamento di scapolo piacerebbe
dai medici e non aveva mai pensato che alle cose di questo mondo. pavese
, 340: la vedova, / adesso che la resta sola e scapola, /
di sopra ha da essere di modo che le braccia siano scapole. 4
statuti dell'università di bisceglie, 69: che non si tengano porci né castrati scapuli
-che corre libero davanti ai cavalli che trainano una carrozza (un cavallo)
. desideri, lxii-2-v-181: died'ordine che alcuni tartari a cavallo, con un
soprappiù, spedita- mente scorressero pel cammino che in quel giorno avevamo fatto. d'
dicesi anche nell'uso a quel cavallo che sciolto precede gli altri che tirano una
a quel cavallo che sciolto precede gli altri che tirano una carrozza. 5
subiti e vapoli: / lodano dio coloro che vi vanno, / se senza danno
rimaso alcuno scapolo, e non è alcuno che voglia più salir il monte per combattere
-sm. ciascuno dei blocchi di pietra che costituiscono tale materiale edilizio. 7
vedevano grigi scapolacci e zitellone vizze, che pareva la morte si fosse dimenticata di loro
(scapo- loioideo): muscolo allungato che si estende dal margine superiore dell'omoplata
, per imparare la diversità di linguaggio, che passa fra chi fa la vita di
. scàpolo-omerale, agg. anat. che si riferisce alla scapola e all'omero
all'omero. -arteria scapolo-omerale: quella che continua l'arteria ascellare. -articolazione scapolo-omerale
'scapolo-omerale': in anatomia, tutto ciò che appartiene all'omoplata e all'omero. -
ascellare. -'articolazione scapolo-omerale': quella che esiste fra la testa dell'omero e
gli olandesi] e ripremeva m guisa che trascorrevano più oltre di quello ch'egli
perché, vedendo ogni giorno per continue esperienze che nei panni infetti sono nascosi i semi
, con tutto ciò non si possono scaponire che lo credano. magalotti, 20-133:
. magalotti, 20-133: so bene che ci son certi matti che, prima
: so bene che ci son certi matti che, prima di scaponirgli, ci vuol
più ostinati, non occorrerà far altro che metter loro innanzi il libro del padre
: trista, a non badarli tanto che son piccini! se non si scaponiscono
. redi, 16-v-186: bisogna credere che queste così fatte antipatie sono nel mondo
così fatte antipatie sono nel mondo e che è pazzia il volerle scaponire.
al vomito nella signora marchesa, parmi che sia cosa ben chiara...
chiara... sarà forse detto che renergia deh'antimonio saprà molto bene scaponire
noi torre a scaponire un libro / che mal si lasci 'ntendere. 5
. casotti, 1-1-2: il primo dì che celidora in trono / s'assise con
rondinelli, 1-139: l'istesso popolo, che si mostra tanto renitente ad andare al
renitente ad andare al lazzeretto, sarà quello che, scaponito dall'esperienza del danno,
: carrozzini e scappacavalli a due posti, che avevano partecipato a molti corsi dei fiori
scappa da casa, agg. invar. che rifiuta le regole dei vivere sociale;
rifiuta le regole dei vivere sociale; che conduce una vita sregolata. - anche
., d'ottima famiglia., che va a finir male di certo.
scappafatica, agg. invar. che non ha voglia di lavorare, scansafatiche
quale, avendo cacciato un suo ministro che gli dava poco credito, prese in
parte dell'oro logio meccanico che trasferisce il moto del bilan
bilan ciere alle ruote dentate che costituiscono gli ingra naggi preposti
mobile su di un pernio, e che mette in comunicazione il regolatore colla ruota ultima
cantù, 3-80: barba lionardo, che faceva orologi da campanile e girarrosti,
con sé. non mi pagava più che l'altro, ma era già un benefizio
, ma era già un benefizio l'insegnarmi che cosa siano la forza, la resistenza
sulla ruota per mezzo di due palette che gli imprimono alternativamente un lieve movimento retrogrado
oscillatorio a una verga curva detta àncora, che è sospesa ad un asse orizzontale e
della forza motrice viene limitato il più che sia possibile. g. negretti [«
mus. nel pianoforte, meccanismo a molla che costringe il martelletto a ritornare nella sua
la corda, al fine di evitare che la vibrazione della corda risulti affievolita dall'
quale serve a spingere il vero martello che trovaglisi sovrapposto. 3.
del motore e un tipo di scappamento che regola la sonorità del motore senza modificarne
al quale è stato tolto il tappo che ne chiude lo sbocco, al fine di
spesso vicino a casa. si poteva dire che le uniche mancanze loro erano gli scappamenti
pres. di scappare1), agg. che fuoriesce da un luogo. salvini
. salvini, 39-iii-230: ulisse, che prepose alla veduta del fummo scappante dai
. 2. per estens. che non aderisce bene al corpo perché eccessivamente
per sot trarsi a ciò che pare una minaccia o un pericolo
se mai non viene un diavol che lo grappe / dirittamente in mezzo delle chiappe
aretino, 20-272: io dirò ben che buona robba séte, / più che
che buona robba séte, / più che donna che sia; / e che tal
robba séte, / più che donna che sia; / e che tal grazia avete
che donna che sia; / e che tal grazia avete / che, a farvelo
; / e che tal grazia avete / che, a farvelo, un romito scapparla
costrinse a rimbarcarle e portarle, dicendo che conveniva far sì che alcuno dei nimici
e portarle, dicendo che conveniva far sì che alcuno dei nimici non iscappasse. buonarroti
a-95: per ire al trabocchetto, che tu sai / essere in ripa al nume
i-4-204: si vociferò persino la fiaba che il prelodato commendatore fosse scappato in isvizzera
. cavalli, lii-4-320: lo scappare, che più volte ha tentato, non gli
testi veneziani, 105: voio che margarita la mia sciava, la qual
delle sue mani scapare: « dappoi che. ttu vuoli sapere chi io sono,
, lii-12-213: scappò di mano di coloro che lo volevano ammazzare. casti, i-1-150
incappi, / giuro a santo gennar che non mi scappi ». cesarotti, 1-
cesarotti, 1- xxiii-106: noi leggiamo che i soldati ateniesi, i quali ebbero
, 5-1034: una rea! principessa / che scappa con un pagliaccio. borgese,
casi non c'è donna che non sospetti il marito d'essere scappato
, ii-9-28: comincio dall'an- nunziarti che domani scappo a parma e mi fermo al
. zucchetti, 286: sempre temevo che, scappando a talluno il piede da
il piede da que'legni del ponte, che 'n verun modo non si potevano vedere
i baffi scomposti, e gli occhi che scappavano. 3. fuoriuscire da
, potrebbe altresì colla stessa franchezza negare che il filo dell'acqua, che si vede
franchezza negare che il filo dell'acqua, che si vede scappare dallo zampillo d'una
non sia sempre nuova e nuova acqua che successivamente dalla fonte se n'esca.
: lui e gli altri sturarono una bottiglia che scappò mezza per terra. -scorrere
lui abbassò le braccia con tanto abbandono che il pane gli scappò di mano in terra
dovette correre per appaiarsi a lancia, che correva anche lui, con le pantofole che
che correva anche lui, con le pantofole che gli scappavano dai piedi.
). algarotti, 1-v-115: sperava che gli uomini avrian posto più fede in
posto più fede in una spada, che stringon con mano, che in una
una spada, che stringon con mano, che in una pallottola, dic'egli,
in una pallottola, dic'egli, che scappa loro da un fucile. idem,
193: forza centrifuga è quello sforzo che si vede fare a ciascun corpo che
che si vede fare a ciascun corpo che è mosso in giro di scappare per linea
magalotti, 23-120: voi stimereste miracolo che un seme, stato fungo tempo sepolto
vò star qui stanotte, / in fin che il sole non iscappa fuora ».
arrampicarsi come pecore sbrancate sulle prime colline che scappano dalla pianura. -costituire una
zibetti] una borsetta o vescica tonda e che scappa in fuori quanto un mezz'uovo
. scappano dal busto quattro appendici, che altro non sono che gli arti dell'uccello
quattro appendici, che altro non sono che gli arti dell'uccello. -debordare
fianchi,... il seno che le scappava fuori tremolante ad ogni inchino.
albero, zitta, co'rosei piedini che le scappavano di sotto il lacero gonnellino.
, 46: restino maledetti per sempre quei che, da me tante volte chiamati,
come si dice) alle prese sì che non possano scappare con distinzioni negative e
aretino, 26-143: ascolta un trattolino che ci vorrìa iscappar de la memoria.
: son diventato come una cipolla / che sia scappata di memoria al cuoco, /
midolla. casalicchio, 118: quindi è che coloro che da do- vero entrano in
casalicchio, 118: quindi è che coloro che da do- vero entrano in se medesimi
il loro studio e diligenza in far che scappi dal cuore questa memoria e questo
questa memoria e questo pensiero, cioè che fra poco si ha da morire necessariamente.
: tra mille dipinti arcidimenticati, questo che cordialmente mi dispiacque non mi scapperà più
. giuliani, ii-136: il danaro che mi avete mandato l'ho finito,
ho finito, perché i danari scappano che uno non se n'avvede. idem
converso in fiore, ci mostra quel che è in realtà nostra vita, che scappa
quel che è in realtà nostra vita, che scappa fuori a modo che fa il
vita, che scappa fuori a modo che fa il fiore, il quale appena sbocciato
e poi essendomi proprio scappato il tempo senza che io me ne avvedessi. montano,
qualche decennio il tempo scappa così veloce che le cose prima quasi d'esser vècchie
valdés], 29: tenendo per certissimo che 'l cielo non poteva iscapparmi dalle mani
cielo non poteva iscapparmi dalle mani, poscia che io aveva le mie bolle e diceva
, vi-66: lasciatemi, vecchia strega, che al corpo di., che mi
, che al corpo di., che mi farete scappare la pazienza. cini,
fenoglio, 5-ii- jj71: il momento che dall'alto di benevello vidi sulla langa
contra i poveri stampatori con una rabbia che non saprei dirvi. manzoni, pr
iii-17-311: qualche frate anche c'era che scappava fuori con tre o quattro versetti
. verga, 1-317: credo anche che scappai a ridere! 12. venire
senza ponderazione o ritegno o con termini che possono risultare inopportuni, sconvenienti, urtanti
, la terra e il cielo, che mi corsero in mente e i tarocchi e
., gli venne scappato da bocca che averìa pagato 4000 scudi per averlo in le
per flamminio voi, perché so certo che mi scapperebbe di dirgli di lelio. baldi
amaramente scrupolo di quel 'povera me'! che le era scappato detto tra sé,
puglisi, « dovete promettermi... che né voi né i vostri parenti vi
facendo ricorso a toni e a termini che paiono poco consoni, stravaganti, impropri
: scappo di penna ad ovidio, mentre che raccontava la inondazione... di
un verso alquanto più giulivo di quel che comportasse la strage del diluvio. muratori
lodai la coniettura del canonico gagliardi, che scrisse non esser mai verisimile che dalla
, che scrisse non esser mai verisimile che dalla penna di san gaudenzio scappasse quel
sarebbe lasciato scappare dalla penna una conclusione che né punto né poco si può tirare dalle
se non quasi forzato. e quegli che fo non mi paiono degni di lei.
me, venendo alfe sue mani, che di piacere a lei. zannoni,
degli altri [barbarismi e solecismi] senza che tu ve gli spargessi a bello studio
cxiv-4-93: è impossibile... che non iscappino degli errori goffi, ma la
fucini, 603: lui insistè tanto che dovetti accettare lùncarico, ma soltanto per gli
moretti, i-742: ricordo un amico parigino che aveva mangiato più volte gli spaghetti con
più volte gli spaghetti con gide e diceva che i pensieri gli scappavano, sì,
gli scappavano, sì, come gli spaghetti che 'glissent des deux còtés de la fourchette'
: lasciò scapparsi tante lagrime dagli occhi che l'ebbero ad affogare. caporali, ii-5
ognun, ognun s'avvisa, / che non si deve mai scherzar co'i santi
azione, generalmente aggressiva e violenta, che viene d'impulso, tanto aa non
. dati, 3-157: a un cavaliere che ballava scappo una coreggia. -risultare
, 2-437: minuciano fingeva... che gli scappava la pipì per poter andarsene
bacchelli, 18-i-543: il caso volle che in una certa questione dove entrava una
entrava una donna, e questo è bene che lo sappiate, marco provocato si accalorasse
sappiate, marco provocato si accalorasse tanto che ci scappò un morto. comisso,
, 17-150: indubbiamente è più facile che scappi una guerra ora che un tempo,
più facile che scappi una guerra ora che un tempo, perché non sono più
tasca un'arma da taglio è facile che ci scappi il morto. -essere
, attori e produttori. vuoi vedere che ci scappa il film? 15
caro, 17-35: pensi tu forse che ora, scrivendoti, io sia allegro
son restati morti o si ritrovan prigioni, che non la scapperanno. allegri, 181
milordo.. / quando penso che sei stata.. / ah giannina,
xiv-250: ho veduto da lontano cecco che tornava indietro, e l'abbiamo scappata
però a suo padre) mi piace più che far dispetti e scappar castighi. »
magalotti, 9-1-124: tu hai tanto fatto che t'è riuscito di scappar quella lettera
in custodia a dua de'suoi primi che lo scappassino. 18. far partire
n. 6. -fare a scappa che ti inseguo: trovarsi in un circolo
manca l'altro e fai sempre a scappa che ti inseguo. -lasciarsi scappare
fenoglio, 5-iii-443: di'a tuo fratello che avevo un affare da proporgli. a
. a ogni modo non è un affare che scappi. -non si scappa, non
: rifuggire da una situazione incresciosa, che si vuole assolutamente evitare. manzoni
, con una parrucca di capelli bianchi che gli scappavano da ogni parte da sotto
bertini, 1-75: per una lezion sola che io v'ho dato sulp'ignorare',
la chiesa all'inondazione degli eretici, che sempre con nuove e con nuove traduzioni ardiscono
addosso al tale o al tal altro, che non l'appioppino subito a me.
veramente un figurone di marmo carrino, che in quel verde scappasse fuori mirabilmente.
scappate fuori nella tua epistola molte cosette che stimo doversi migliorare. capuana, 15-213
avventatasi su l'isola menò tanta strage che il terzo degli abitanti appena rimase vivo
scappata in questo proposito la penna più che non volevo. -scappare per la tangente
: per alludere ironicamente a una persona che, non più sottoposta al controllo di
mena... si sentiva il cuore che gli sbatteva e gli voleva scappare dal
dal petto, come quelle povere bestie che teneva in mano. 20.
troppo frena gli occhi, vuol cure che gli sono scappati. ibidem, 95:
, cxxix-153: già me l'aspettava che marinoni facesse la scappata a roma.
il buon frate cristoforo l'aveva pregato che, passando per monza, facesse una scappata
cassola, 2-434: non c'era giorno che non facesse una scappata dalla zia.
avere risposto un brutto 'no'alla mamma che lo pregava di rimanere in casa.
nei boschi vicini... seppe poi che erano passate solo poche ore dalla sua
. -matrimonio di scappata: quello che consegue a una fuga d'amore.
era fuggita con lui sopra una galera che andava in levante, e a corfù s'
non devrebbono maravigliarsi le genti quando odono che noi poverelle facciamo qualche scappata, perché
, 4-53: non mai arei pensato che una giovane come questa avesse fatto una
croce, 189: non ho dubbio che tu faccia scappate, perché fin ad ora
i-106]: m'è sempre parso che tornar con la moglie dopo una scappata amorosa
fra timido e malizioso, della commessa che fa una scappata. cassola, 5-205:
parlava di una scappata di due ragazzi che invece di andare a scuola vagabondano per
uscita, sparata. quello che voi ne sentiate, intendendo sempre che dobbiate
che voi ne sentiate, intendendo sempre che dobbiate considerarla per una scappata d'ingegno
brofferio oppongo il giusti; e noto che la satira di questo ultimo si spande per
con una scappata di diecimila razzi, che paiono la eruzione d'un vulcano.
momento della scappata dei razzi, parve che il paese saltasse in aria.
iii-20-16: appresso... una scala che monta e si perde fuori del quadro
queste viuzze senza inciampare in una miss che seduta davanti al trespolo stava immagazzinando meticolosamente
. baluda, xcii-i-104: ho osservato che, fatta che hanno la prima scappata
, xcii-i-104: ho osservato che, fatta che hanno la prima scappata alla mossa,
i-12: la scappata altro non è che che una veloce fuga che si dà al
: la scappata altro non è che che una veloce fuga che si dà al cavallo
non è che che una veloce fuga che si dà al cavallo e questa deve
, 791: 'scappata'è anche il nome che dànno i costruttori al lancio di poppa
una bella scappata': d'una nave che s'awia bene. 9.
guido (entra di scappata) -veh! che hai? g. raimondi, 4-134
indegnissimamente vilipesa da una mano di briganti che della corruzione de'buoni studi fanno mercato
di questi giorni disse a vittoria, che l'aveva messa in gastigo...
ero 'in mente dei', tu sapevi che al bimbo che ti doveva nascere non
mente dei', tu sapevi che al bimbo che ti doveva nascere non avresti voluto punto
quando un non se l'aspetta, / che imbroglia e non si sa cosa rispondere
scappate oratorie del segneri non hanno nulla che adombri o l'impeto di demostene o la
stile di far sovente delle scappate e digressioni che nulla giovano. tocci, 1-114:
del cattaneo... non han che far nulla. -espressione, talora
ii-18: non sai tu... che ho dovuto viaggiare sino a madrid,
una specie di bando, per qualche scappatùccia che ha fatta in milano, due anni
l. bellini, 5-2-91: sapendo che anco fra voi vi è qualcun altro
panciatichi, xxvii-6-99: questo straziato, vedendo che venere faceva qualche scappatella, non volle
. (ant. scapato). che si è dato alla fuga; che si
. che si è dato alla fuga; che si è allontanato, per lo più
chiose cagliaritane, 58: la nocte che venne facta la sconficta venne sì grandissima
facta la sconficta venne sì grandissima piova che tucta la contrada apellagò et onni fiume
. mazzini, iv-6-81: non suppongo che garibaldi, scappato in sardegna, abbia ricevuto
. -processione degli scappati: quella che si svolgeva ogni anno a firenze fino
bambino operata da s. zanobi, che aveva provocato la fuga spaventata e gioiosa
festa fu fatta in quel giorno / che tu facesti alle stelle ritorno / quando
ancora oggi scappano i vostri tìgli, che non trovano lavoro decente e nemmeno una
disposta ancora a sposare un uomo che lavora la terra. 2.
buonarroti il giovane, i-273: forse che v'è tra essa alcun tesoro /
tratto. 3. figur. che ha abbandonato improvvisamente un certo atteggiamento psicologico
e infino al tradimento. 4. che ha una posizione irregolare, anomala,
buonarroti il giovane, 9-364: oh che gote, oh che mento, che
, 9-364: oh che gote, oh che mento, che ganasce / scappate de'
che gote, oh che mento, che ganasce / scappate de'lor gangheri!
, prese a contradirlo con tanto polso che n'emanò decreto di farlo prigione.
,... erano venuti a sapere che il professore dopo una notte terribile era
dovea far nascere sospetto nelle menti de'superiori che sotto vi covasse una sottil malizia.
di rinvenire delle scappatorie fra le congiunture che farebbe espressamente nascere. salvini, vii-4-6
qui il pirronista, non contengono altro che un viluppo di parole, tanto che
che un viluppo di parole, tanto che si mostri di rispondere, mentre nulla di
ripieghi e scappatoie per non far ciò che o non si sente o non crede
, v-2-603: sotto dubbio non cadesse che un discorso sì vago et indeffinito,
veloce (un cavallo); che sta correndo molto velocemente. tommaseo [
. v.]: 'cavallo scappatóre': che corre lesto. è di lode.
e più scappatóre. 2. che, avendo un grilletto molto sensibile, lascia
. janier, 179: è vero che somacal si rinfagotta, che non sa
: è vero che somacal si rinfagotta, che non sa farsi la cravatta..
somacal luigi; sarà suo il fucile che non ha scatto, fucile scappatóre.
del nipote e m'è stato detto che già aveva per concluso un parentato con una
, 2-iii-77: non vedendo altro scappavia che in un miracolo o nello scioglimento felice
al pianoforte. -espressione ambigua, che si presta a diverse interpretazioni.
: entrando nel porto, la prima cosa che ci diè nell'occhio si fu uno
diè nell'occhio si fu uno scappavia che conduceva due ufficiali dei legni da guerra
bandi, 1-ii-39: il primo lampo che gli balenò alla mente in burrasca fu
là! galantuomo., poco; che va'tu girando a quest'ora? »
), sm. moto rapido degli occhi che non si soffermano a lungo su nessun
a scappeffuggi, per confermare un amore che le disparità e difficolta rendevano sempre più
abbracciandolo e trassegli il cappello, dicendogli che un re poteva ben scappellare un altro
. -liberare il glande dalla pelle che lo ricopre. documenti sul parentado'medici-gonzaga
le scappelli. faldella, i-4-77: dicevano che egli destituiva gli impiegati che non lo
: dicevano che egli destituiva gli impiegati che non lo scappellavano per istrada. dossi
bartolini, 18-23: il ricco si sa che s'è arricchito rubando; ma vedere
, e scappellateli, come meritano quelli che scomunicati vogliano celebrare la pasqua.
colonna, quelle manovre ferme o quegli ormaggi che vi si erano calzati come il cappello
drappi, di bandiere e di fanfare, che passa per le vie più affollate,
. ma era anche la prima volta che si degnava di entrare in area, la
scapellata), sf. gesto di saluto che si compie togliendosi il cappello.
ingenocchiate e le riverenze per la nardina, che di vii serva, ch'era in
son gli staffieri quei gentil facchini / che gli portan con fasto ed albagìa:
1-vi-649: se avessi veduto i vecchi generali che figura facevano! e che scappellate a
vecchi generali che figura facevano! e che scappellate a garibaldi! d annunzio, 8-41
gherardi, 2-iv-274: non altrementi che falcone pele ino si facesse
. de pisis, 3-191: si direbbe che son più felici gli arrivati, le
gli arrivati, le persone scappellate e che vanno in automobile? -per simil
in automobile? -per simil. che ha il glande liberato dalla pelle che
che ha il glande liberato dalla pelle che lo ricopre (il pene, anche perché
marino, v-24: priapo dio, che in lampsaco adorato / de le frutta
così lontani da dar segno di sordidezza che anzi, con odoretti di temperati calori vitali
vitali, profumano il fumante cazzo, che scapellato e contento vien trionfante da l'
parecchio dài e dài, aveva ottenuto che gli mostrassi la pistola: la quale
2-275: vedeva se stessa, la simpatia che le aveva mostrato quell'uomo scappellato da
/ in vigor della legge m'assicura / che il vescovado né la nunziatura / non
/ e molte riveder di quelle genti / che mi fecer di gran scappellature / e
mani e di sorrisi e grandi scappellature che la signora si prendeva troneggiando dallo scalino
marito. 2. marin. operazione che consiste nel togliere le manovre dalle cime
signor no, ma perch'io stimava che con voi aveste un pezzo di legno e
pietade. cantoni, 806: chi sa che non campiate tutti due contro i vostri
di mia sorella s'è innamorato, che coraggio.. » gli altri ridono a
/ dava a ciascun, nel trapassar che fea / sotto quell'asta, un scappellotto
dando, / non era più nessun che non volasse / di dove egli apparta.
b. andreini, cv-125: ohimè, che scopelotto, ohimè ch'io sono balordo
gli scappellotti / s'è fatto largo sì che ognuna scappa. alfieri, i-38:
non finivano più: bubù rise tanto che la cosa gli finì a scappellotti a
diede uno scappellotto, ma così leggero che sembrò piuttosto una carezza. -per
, 27 (464): per poco che la corrispondenza duri, le parti finiscono
di loro come altre volte due scolastici che da quattr'ore disputassero sull'entelecchia:
prendere una similitudine da cose vive; che ci avesse poi a toccare qualche scappellotto.
l'elemento rawi- vatore e unificatore, che spesso ci svegliava da certi torpori col
da certi torpori col suo discorrere, che aveva nelle pieghe delle parole talvolta degli
avrebbe dato lezioni di latino ai ragazzi che studiavano in città e non passavano mai
ritardo, ma con patto, vedi, che tu dia davvero un buono 'scappellotto'
, 7-i-64: mi rallegro delle buone nuove che mi date dei miei amici di costì
miei amici di costì e dei vostri lavori che vi portano a casa luigi in quantità
mese a questa parte; sento però che a giorni mi rimetterò a lavorare e forse
di pagare, ricevesse una bussata sul capo che lo mandasse innanzi. 'passare al teatro
la connette con lo spagn. scapelotas 'colui che fa cadere le palle rimaste sul tetto
di broccato di argento simile a quella che soleano usare gli scolari a certi loro
n. martelli, 26: duoimi ben che il consacrata non potrà essere dei nostri
per modo il ciffetto de la chierica che 'l bestiuolo cagliò e volea ridurre la
]: dietro lor tenne con modo / che dentro gli ebbe serrati / con un
il pedule; e dicesi più degli stivali che d'altro. 2. intr
oltra misura / e molti altri baron che non so dire. = denom.
dinanzi da sé e disse: « che è ciò, messer rinieri, che voi
« che è ciò, messer rinieri, che voi non siete partito di sardegna?
scappino2, sm. maschera bolognese, che si può accostare a quella veneziana di
accostare a quella veneziana di brighella e che rappresenta il tipo del servitore astuto e
suono di alcuni stromentì da fiato, che certi nostri tubicini toccavano assai bravamente intanto
certi nostri tubicini toccavano assai bravamente intanto che noi iscapponavamo in quell'agreste maniera.
tose. pranzo a base di capponi che usavano fare i contadini in occasione di importanti
va più spesso con la capote chiusa che aperta e c'è un altro buon motivo
certi giuochi di carte, non permettendo che il competitore faccia tutte le carte,
quel paese tutti quanti. neh, che ci perdo? me la so scappottare
v'è abate mitrato in tutta cristianità che la possa seco. -sm.
per simil. privare qualcosa dell'accessorio che serve a chiuderne l'apertura o a coprirne
. bernari, 3-347: lo sanno tutti che c'è un preallarme, un forte
preallarme.. gesù, tanto è vero che hanno scaucciato pure i cannoni di castel
di sottomissione. alberti, 274: che vedi tu da questi i quali si travagliano
: quando piaccia al sommo artefice / che il più furbo sia pontefice, / penna
un paragrafo risponsivo di lettera ostensibile, che tolga giù di sella il pentito religioso in
pentito religioso in questa sua ricerca e che, levandomelo d'attomo, il conduca a
a pettinare e non già sopra lei che ha tutt'altro da pensare che ad aiutar
sopra lei che ha tutt'altro da pensare che ad aiutar frati a scappucciarsi.
proprio nel tempo dello scappucciare, / che nome eterno ha donato a'sanesi.
è malata? -malata? ella sta modo che ne farà scappucciar più di quattro.
poneno la brena al cavallo, a zio che non scapuze. boiardo, 2-11-32:
i barili, s'accorsero i dacieri che da lacone erano defraudati, onde ritennero
etti, 6-290: la minima gamba che uno di que'due muli si fosse
rude di turbodiesel e va a finire che allarmato scapuccia e incappa in una toma
delle mascalcie, 1-259: le altre malattie che vengono alli cavalli, come il male
vengono alli cavalli, come il male che si chiama la lingua arabica sabastia (
[casi di fortuna] sono quelli che, quando avvengono, non erano innanzi aspettati
desiderati né conosciuti: come quello d'uno che va in viaggio e per la via
3-66: agli altri discipoli si disse che in quella nochie elli aravan tuti scapuggar e
quattro o sei. aretino, 26-358: che ti ariamo noi a dire: il
nos a malo... subito che il diavolo fu venuto a le sue,
padre, ch'io sono il fistolo che ti ci ho pur colto »..
»... « adunque tu che mi hai fatto iscapucciare sei il demonio?
gr azzini, 447: molti ci son che, quando altri scappuccia, / gli
chi in un altro. e sappi che poche e forse niuna ve n'è che
che poche e forse niuna ve n'è che non scapuzzi qualche volta. l.
volta e non è poco dal male che un fa saperne cavare qualche bene. gioberti
[not.]: niuno vorrà stupirsi che il tommaseo scappucci in cose di speculazione
faldella, 1-122: si sa già anticipatamente che l'uomo, quale essere fisico e
stati e prìncipi al congresso della pace, che possedessero il diritto al suffragio nelle diete
: fingendo ogni tuo andamento, fa'che tu sia la sapienzia ca- pranica in
bizzarri, 38: io ri dico che, s'una donna fosse più dura che
che, s'una donna fosse più dura che uno ravanello e più aspra che un'
dura che uno ravanello e più aspra che un'acqua vite, che quando ella viene
più aspra che un'acqua vite, che quando ella viene ricercata una volta,
alia fin fine tutte scappucciano e sappiate che non per altro contrastano le donne che
che non per altro contrastano le donne che per essere vinte. -accettare sia pure
avrebbe il re di portogallo più scapitato che la stessa francia, mentre questa.
seco ingaggiare in una difesa gli olandesi che se questi fossero scapuzzati in un trattato con
venuta dall'antico franzese 'à faison', che scappucciò una sola volta nella storia di
tenere in alcun conto o violare ciò che è giusto, buono, morale.
dritto andar per questa valle ombrosa, / che 'l non scappucci o manchi in qualche
330: guàrdati... da cavai che scappucci (o inciampi).
. gesto di saluto e di ossequio che si compie togliendosi il cappuccio o qualsiasi
, 297: uno famiglio informato di ciò che avesse da fare mandarono innanzi, il
da fare mandarono innanzi, il quale provvide che all entrare della porta e per la
le 'nvenie e ser gerì, non meno che la farina, ci toccano ogni dì
farina, ci toccano ogni dì più che l'altro. = deriv.
, agg. { scapucciató). che si è tolto il cappuccio; privato
cappuccio con tutto il vaio appiccato, che n'era ben fornito. e * 1
1 medico scappucciato col cavallo, che per lo romore de'ferramenti caduti molto
fare nel mondo ed al fine proposto ciò che un gesuita scappucciato poteva fare.
, si comportavano i soldati sulle tradotte che, nel giugno 1940, correvano a
le alpi scappucciate. 3. che ha il glande scoperto della pelle che normalmente
. che ha il glande scoperto della pelle che normalmente lo ricopre, in quanto eretto
/ finch'e'sono scappucciati / o che in tasca gli han cacciati.
, a la pazzia, / e quel che non è pazzo, pazzo sia »
, pazzo sia » / a que'che si chiamavan scapucciati. 5.
agg. e sm. scherz. che toglie il il guscio a qualcosa.
puccinarono, e mi tornarono quel matto che io ero per natura. =
, agg. ant. e letter. che ha lasciato l'abito monacale.
, ii-53: il frate over monaco che nella religione averà doppie toniche, doppi
abiti, over doppi scapuzzini, questo bisogna che sia per estrema necessita. corte,
servir la mia signora / come par che comandi il mio destino? =
/ disturbar questo frate iscapuccino, / che conta paternostri a mattutino. aretino, 25-10
. tansillo, 1-196: v'è donna che con gli occhi suoi ridenti /
.. vesteno corno omini, eccetto che in capo, ché non vi mettono scapuzzo
). anche la caduta che ne può conseguire). beolco
sgarguzzi / ch'a'fiè du scapuzzi / che te no vissi mè, / perché
. arrighi, 4-157: filippo, che s'era curvato innanzi, perdette l'equilibrio
per stramazzare al suolo. lo scappuccio che egli fece mancandogli il centro di gravità fu
il centro di gravità fu così comico che nanà dovette malgrado dar fuori in un'altra
menti di vostre signorie, ché sono certo che d'uno scappuccio d'un dito quelle
della quale vien ripreso, suole a colui che lo rirende rispondere: « chi favella
ai- altare; e'cade un cavallo che ha quattro gambe ». gilio,
i primi scappucci son appunto la pianta che frutta esperienza insieme e salutare ravvedimento.
ai nostri tempi, ad una ragazza che arriva in queste condizioni a casa di
. ha avuto uno scappuccio con un uomo che l'ha piantata e ha un bambino
ci ha messo non sai perché, che avrebbe potuto benissimo riserbare pe'grotteschi scolpiti
volendo più tosto scapric ciarsi che dare alimento al piccolo infante. brusoni,
o per forza a'miei piaceri, stimando che una donna delle sue qualità, arrabbiata
donna delle sue qualità, arrabbiata non che affamata d'amore, dovesse abbracciare per
dovesse abbracciare per grazia suprema qualunque occasione che se le rappresentasse di scapricciarsi. lubrano,
le bestemmie prescite di quei giovinastri, che s'indestravano a scapricciarsi nelle lascivie,
le ruberie e con le libidini, che, quivi, per amore del papa,
[figlio] non ha altro pensiero che scapricciarsi di tutte le sue voglie,
spiritello della stravaganza, quel mazzamu- rello che ebbe il suo nascondiglio nella carbonaia della
nella carbonaia della mia casa patema e che fin dall'infanzia m'ha in balìa,
operaio, del soldato e della donna che non si scapriccia. -sostant.
sale, 3-40: furon questi i versi che alla guisa ditirambica, sol dal capriccio
, cìv altro non avesse in mente che lo scapricciarsi e impegnar se stesso e
guerra in coteste parti. ora è tempo che cotesti signori, che si piccano da
ora è tempo che cotesti signori, che si piccano da bravi, vadino a scapricciarsi
minuzio volse scapricciarsi: se egli, partito che fu fabio e, veduta un'occasione
fu fabio e, veduta un'occasione che annibaie aveva mandato una parte dell'esercito
..., senza badare più che tanto alla comodità, si scapricciava forse
ii-481: fiume capriccioso! tanto è vero che, in treno, l'abbiamo a
più seri e nobili fiumi d'europa che, quando penetrano in questo territorio della
scapriccerò, ch'hai a mantenere quello che hai detto. -dare la soddisfazione delle
[le commesse] infine, più scapricciate che arrese, rientrano sbeffeggiando a bottega e
il giovane, svogliato di tutto quel che è mondo, scapricciato della vanità delle comparse
il mare tumido e scapricciato, sembra che ogni onda nel vento e sul vento,
prenderla di fianco. 3. che cresce troppo rigogliosamente (una pianta)
faccia alla vita. ed è questo che... lo distingue dalla fluente
e scapricciata ricreazione continua di se stessa che si chiama vita. scapricciatura
sincera semplicità di piani e di toni che oggi hanno per me, dopo tante avventure
. amenta, 4-19: non son io che mio figliuolo fa le pazzie per la
per la schiava di cotesto capitano e che tu in luogo di stornarlo, in luogo
medicarsi un taglio di temperino. sapevo che giù pe'nnestroni dell'antica santabarbara ne
gran frasca eccitato dal vincere il ribrezzo che mi faceano i ragnoli. 2
). cicognani, v-1-342: lasciamo che [l'aquilone] si scapriccisca,
tessuto connettivo, anche patologico, che avvolge uri organo.
del tessuto connettivo, anche patologico, che lo avvolge. = comp. dal
è rappresentato daltunica specie scaptonyx fusicandus, che vive in cina. = voce
continente americano e in alcune regioni arabe che si effettua esponendo al fuoco le scapole
sì grande il lusso è fatto / che d'ogni onore oggi una donna è priva
in ordine le mie scarabattole nella stanza che mi è stata assegnata. c.
drappeggiati sul cornicione e i venditori ambulanti che ingombravano il passaggio, affollandosi con le
2. per estens. persona malridotta, che ha un aspetto trascurato, scalcagnato.
redi, 16-i-30: son minuzie, che raccattole / per freiame in gran dovizia
candide scatole / fra le cose / che più rendon preziose / le moderne scarabatole
zazze- rina ben rifondata e polverizzata, che un non ne avea di torto,
di tutti quei beati scara- battoli, che di sotto i loro immensi cristalli ci espongono
, prezioso, venerabile americano vasellamento, che quasi rosse poco l'aver messo in
antiche manifatture di argento i loro forzieri, che scrittori e scarabattoli essi chiamano. bresciani
ragnateli d'un rococò / scarabattolo par che rievochi / il bel tempo che tramontò.
par che rievochi / il bel tempo che tramontò. -scansia con ante vetrate
]... era di quelli che avevano acchiappato la fortuna e la teneva negli
tu se questo barbaro scarabattolo è quello che si conviene a castigo di un reo politico
deriv. probabilmente dallo spagn. escaparate, che è dall'oland. schaprade, incrociato
con oltre 20. 000 specie, che riunisce forme di dimensioni molto varie, da
massiccio e rivestito da una spessa cuticola che in alcune specie è di colore nero o
ancora coprofagi, formando sfere di sterco che trasportano nelle tane per nutrirsi e per
marsupiali e dei molluschi gasteropodi e altre che vivono nei nidi di termiti e di
, sm. entom. denominazione comune che indica vari coleotteri e, in partic.
e zampe anteriori con tibie appiattite, che, utilizzando il capo e le zampe anteriori
del diametro da 2 a 4 cm, che fa rotolare procedendo all'indietro fino a
indietro fino a una cella, e che custodisce come riserva di nutrimento per sé e
lo scarabeo ercole (dynastes hercules) che può raggiungere la lunghezza di 17 cm
bencivenni, 7-80: item vermini, che sono chiamati porcellini, cuoci con olio
in un fiasco, ancora io pensava che fosse di quelli che ronzano e non di
ancora io pensava che fosse di quelli che ronzano e non di quelli che fanno
di quelli che ronzano e non di quelli che fanno pallotta, come lo scarabeo o
sbagli ne discorsi un giorno seco dicendoli che quelli erano due scarabei volanti. pratesi,
l'altro uno scarabeo trovato a sovana, che mi volle clonare. gozzano, i-904
su un piano di base ellittico, che in seguito portò anche scritte, incisioni
sepolcreti formati di tumuli di ciòttoli, che ricoprivano immediatamente, schiacciavano quasi, altrettanti
di vita, come lo scarabeo metallico che porta sui capelli. pascarella, 2-327
. curva piana algebrica del sesto ordine che ricorda il profilo dello scarabaeus sacer.
scarabeùccio, sm. letter. persona che si attribuisce meriti di altri usurpandone la
. / or fa', compar, che tu la scarabelli. varchi, 3-249:
di toccare più tosto mezzanamente un violone che perfettamente scarabillare un ribechino? bar etti
come lo vogl'io / quel ribechino che tu scarabilli, / e tesservi su
a modo mio, / fila d'argento che squilli e scintilli! d'annunzio,
, ma non di carta lieve, che non contenga sol che scarabocchiamenti vani,
carta lieve, che non contenga sol che scarabocchiamenti vani, bensì di quelle pagine
scarabocchiamenti vani, bensì di quelle pagine che pesano per la virtù, non per
i fogli: e voi sapete / che ve n'ha scritti più d'uno e
mia udienza di ieri l'altro non fece che scarabocchiare della carta per non vedermi.
cui poggiavo la mano erano i fogliacci che vado scarabocchiando. g. raimondi,
i troppo spessi merletti sembrano piuttosto grinze che frange. 2. per
scaraboggiando sopra un caso raro di vipera che in roma ha partonto i vipenni per
pigli, senza maladirmi, la noia che sto per darti. d'azeglio, 7-i-330
. giusti, 4-i-12: l'istinto più che altro e la noia m'hanno portato
notò la forma china d'un ragazzetto che scarabocchiava il compito su un tavolo a
mi è accaduta né ho vista cosa che monti troppo il pregio d'essere scritta al
da un po', c'è un cretino che si diverte a scarabocchiare sulla staccionata del
, non vede e non ode più che la sua musica, la sua musica finalmente
in grande uniforme e in parata, che deve sembrargli un'altra cosa dopo quei
scarabocchiatissime cartelle vi apparirebbero come un cantiere che langue. 2. scritto o
papi, 1-2-126: la difesa, che fu fatta di tutti loro, aggirossi principalmente
tutti loro, aggirossi principalmente sul pretendere che non vi fosse stata vera cospirazione, ma
cassola, 6-23: entrò una donna che conosceva di vista: « voglio un mucchio
lapis su un foglio di taccuino, che rappresentava, in piccolo e scarabocchiato,
: 'scarabocchiatóre, scarabocchino': lo stesso che impiastratogli; e dicesi anche di disegnatore,
nefande teorie del realismo, il meno che si possa fare loro si è cremarli vivi
questa... è la gran figura che fanno nel scient.),
mondo quegli aretini che vennero sventuratamente a na scere
: 'scarabocchiatore, scarabocchino': lo stesso che impiastratogli, e dicesi anche di disegnatore,
riva del mare,... che cosa non figurando dentro di quelle arene,
cosa non figurando dentro di quelle arene, che sciocchezze non vi formano,..
sciocchezze non vi formano,... che scarabocchi non vi descrivono, e si
vi descrivono, e si vanno sognando che siano piante di fortezze e di cittadi
un suo servitore trovandolo nel suo studio che facea scarabocchi e dicendogli ch'egli sapeva
lo negasse, egli fingeva d'intendere quel che dicevano quei freghi da lui fatti.
fantoccio. cantù, 3-102: io, che sapevo far quattro scarabocchi, dipinsi un
far quattro scarabocchi, dipinsi un quadretto che sospesero come grazia ricevuta. giusti,
sul passaporto un certo scarabocchio, / che vuol dire, 'inter nosf, ordine
una scrittura grossa, sconnessa, traballante che cominciava precisamente nel nome della santissima trinità
: gioietta. arpino, 12-75: sapeva che ogni suo scarabocchio ormai valeva miliardi.
scarabocchio (con valore aggett.): che ricorda un segno grafico irregolare, uno
artistica mediocre, di scarso valore, che denota mancanza di talento (anche in
, 16-vii-55: questo è il primo scarabocchio che attende dalla sua pietà qualche colpo della
più quattro parole sincere di due ignoranti che tutti gli scarabocchi di ti sapienti.
sapienti. leonardi, iii-131: fate quello che vi piace 'lettera diomsiana'per la
saranno soprabbondanti le cure vostre e quello che dite di volerne fare. petruccelli della
processo verbale... non seppe che pensarne:... chi sa che
che pensarne:... chi sa che diamine un procuratore generale ed un avvocato
sposare quel brutto scarabocchio? si vede proprio che mi avete preso per un uomo di
un indistinto brusìo, tuttavia ero sicuro che rumori dovevano produrvisi. -insetto repellente
repellente. manzini, 10-n: « che brutto scarabocchio! » feci. ma altro
scarabocchio! » feci. ma altro che scarabocchio: così immobile [lo scarafaggio]
3-132: di tutte le mie saldature, che saranno state più di duecento, me
eppure me ne accorgevo bell'e da solo che le mie erano degli scarabocchi, tutte
mentre lì vicino c'erano quelle del montatore che si era fatto male, che
che si era fatto male, che sembravano ricamate. = etimo incerto
da scarabotto 'scara faggio', che è dal fr. escarbot (fusione di
[queneau], 239: tutto quel che lei ha raccontato prova come due e
prova come due e due fan quattro che è lei... il catone
, 2-5 (1-iv-136): andreuccio ciò che avvenuto gli era narrò interamente. costoro
x-433: dàmmi quel foglio. / oh che gran scaraboni! nieri, 3-187:
nieri, 3-187: 'scarabotto': lo stesso che soonchio. 2. per estens
, coi quali cominciare almeno un lavoro che mi sarebbe stato sì caro di compiere.
= deriv. dal fr. escarbot, che è incr. del fr. ant.
.. e quindi è un cavaliere che scarabozzola l'occhio dell'altro cavaliere o
scarabozzola l'occhio dell'altro cavaliere o che gli ammacca una spalla, lo ferisce in
e della bocca con un grugnito profondo che gli scavò le guance e scracchiò lontano.
seconda: un moccolo mezzo pietrificato / che scaracchiò quel grande un dì ch'era infreddato
. varchi, v-36: quando chi che sia ha vinto la pruova, ciò
, iv-280: in un ampio ricetto, che noma- vasi lo scracchiatoio, rinvenni molti
vasi lo scracchiatoio, rinvenni molti salivatori che con uno secchio tra le gambe curvi
tra le gambe curvi sputavano affluentemente così che dei lor samacchi... un laghetto
non l'ha potuto avvicinar nessuno / che non sia uscito con uno scaracchio. s
, 161: l'iride dello scracchiò che si stacca / qual farfalla che in
scracchiò che si stacca / qual farfalla che in aria mette l'ale. de roberto
rispose con uno scoppio di tosse cavernosa che finì con uno scaracchio giallastro. c
contossa / con lo sputo fetente, che conturba la gente. 2.
giurare nelle sue parole ed una platea che s'acqueta ne'cujussi ch'e'sputa,
[tommaseo]: ciò sono li scarafaggi che i fiori fug- gono e lo sterco
di sydracn, 386: ria lebbra che al corpo monta leggiermente si può guarire chi
lo scarafaggio non usa mai altra mercanzia che di feccia; elli fa la sua balla
lo guata. pulci, vi-134: credo che per gli scarafaggi / non c'è
scarafaggi / non c'è ancor terra che milano vantaggi. bono da ferrara volgar
vigo, cxxviii-206: ma i libri? che fanno lì
fanciulla, e forse le più, che paiono scarafaggi: strofina di qua, ingessa
al sole, e'fannole diventar più bianche che 'l cecero. s. giovanni crisostomo
sterco suo: così fatti sono quelli che si sono dati all'avarizia e sono
sono fatti più infelici e più brutti che questi immondissimi animali. s. bernardino
bernardino da siena, 2-i-268: questo tale che palesa la magagna occulta è simile allo
. garibaldi, 160: le monarchie che sorreggono cotesti scarafaggi, perché li sorreggono
carducci, ii-5-49: di tutto quel che dice quel brutto scarafaggio non creder mai una
razza di scara- faggetti tondi e volanti che passeggiano su dette foglie [del cavolo
vien frittate, ognun stava accivito, / che per aria cni può se la sgaraffa
femminile. pataffio, 8: diavoli che filò berta, cosa arcigna, / per
(parassita in partic. dell'uomo) che vive nei rifiuti o nella materia in
le quali cuoprono certe altre alette sottili che loro sotto stanno. bruno, 3-634
sotto stanno. bruno, 3-634: che dal sterco del... bove nascano
? piove inchiostro. e quello: che me ne importa, tanto mai più nero
la capria, 1-114: faccio bene io che non gioco e preferisco fare lo 'scarafone'
sciarpellati e scarafoni, beccai e becchini, che fan macello degli ammalati e negozio dei
male... e disse: « che sciocchezze sono queste? mi meraviglio che
che sciocchezze sono queste? mi meraviglio che tu, che sei sua madre,
sono queste? mi meraviglio che tu, che sei sua madre, parli in questo
, 3-157: perfino il proverbio lo dice che pure lo scarafone è bello per mamma
, 71: si creda alla parte, che si lamenti aver comprato simili cose difettose
agg. (plur. -ci). che si riferisce alla scaramanzia, che ha
. che si riferisce alla scaramanzia, che ha valore di scaramanzia. toddi [
, 6: si potrebbe sospettare anzi che proprio questa sua natura ribelle ad una schematizzazione
, ricordi la formula 'seasinbaila cosefà', che nella sua astruseria scaramantica vuol dire se
gesto, comportamento, azione, parola che serve, secondo la credenza popolare,
maestri di quest'arte senza capo né coda che è la nostra cinematografia: classica o
la nostra cinematografia: classica o stonca che sia, avvolta in una stracca e
. -con metonimia: effetto positivo che può derivare da tali pratiche superstiziose.
questo lo terremo per ricordo e chi sa che non faccia la scaramanzia? »
redi, 16-iv-94: quattro perle scaramazze, che tutte insieme pesavano dodici grani, nel
cinquecento. 2. figur. che ha molti difetti (una persona).
: c'è una ragazza; / ecco che bella perla io vorrei darvi, /
un fine cesello con certi scaramazzi verdastri che gli davan un sapore orientale.
babuino e le diverse scaramelle di mano che fa alla presenza di tutti.
assai involti, e tanto più quanto che sicuri nelle cose della memoria locale,
castiglia e specialmente d'una sorte che noi chiamiamo scaramoio. = adattamento
ii-454: questi capitani, con questi che sono qui da cavallo e da piè
scaramuccia appresso alla terra, per forma che furono in pericolo di romperli e feciongli
stendardo. fontano, 331: de che essendo stato bon pezo in bactaglia,
fare alcuna differenza di ferir più questo che quello, a noi parrebbe che si potesse
più questo che quello, a noi parrebbe che si potesse dire lui aver fatto tuficio
campana, ii-136: i cattolici, che nelle scaramuzze avevano molte volte assaggiata la
ben ferma e piantata in terra, acciò che, assaltati dal pallone, con gentile
saltano poi in quell'altra dicendo « che rozza, che vacca, che ladra,
in quell'altra dicendo « che rozza, che vacca, che ladra, che troia
dicendo « che rozza, che vacca, che ladra, che troia, ella lo
, che vacca, che ladra, che troia, ella lo vuol tutto nel tondo
e si vestirò. / il portentoso fu che si sentirò / più vigorosi dopo tanto
ariosto, vtii-192: per l'odio che è tra li nostri di vagli e
orrecchie gliele tirava forte... che, se no lo lasciava, vi voleva
xii-86: non averei io giammai creduto che l'emulazione potesse trasformarsi in disperazione,
rieto per infino alla rete, di che certi loro cani, sentito il lupo,
subito l'attaccò m modo nella gola che inanzi che lo lasciassi l'atterrò.
attaccò m modo nella gola che inanzi che lo lasciassi l'atterrò. 3
, cvi-138: dime presto, figliuolla, che hai tue? / che scaramuza è
figliuolla, che hai tue? / che scaramuza è questa? e niun morto?
abituandosi... e non eravamo che alle prime scaramuccie d'una tremenda battaglia.
una scaramuccia con guido su una questione che veramente non avrebbe dovuto importarmi tanto.
soprattutto -, era quasi sempre a me che si rivolgeva per ottenere, come
forse erano queste scaramucce di falsi ostacoli che davano illusione eli un rischio ad amarsi
illusione eli un rischio ad amarsi, che in fondo non c'era?
, i-228: le dette scaramuccie letterarie, che incominciarono tanno 1757 della mia 'tartana'e
incominciarono tanno 1757 della mia 'tartana'e che seguirono sino tanno 1761, formarono i
sino tanno 1761, formarono i gradini che mi condus sero a ordire de'capricci
termineranno come quei duelli d'omero, che finiscono col regalo e col darsi la
, ii-10-57: qualche rara mezz'ora, che son di buon umore, riesco non
anch'io in quelle scaramucce di discorsi che paiono bei tratti di conversazione. fogazzaro,
palesamente il disopra nella scaramuccia di frizzi che ferveva tra noi. 5.
campale tra agostino peccatore appassionato e agostino che voleva convertirsi. idem, iii-160: alcune
si fa incontro al calonaco, tanto che lo rinculò nella scala, e ferrantino
dell'arte, di origine napoletana, che ripropone il modello del soldato millantatore e
al mio ardente desiderio, credimi certo che è un volerti procacciar la morte. lippi
dei piccoli teatri. carducci, iii-5-107: che se piacesse ai signori dello « scaramuccia
dar le nuove di quella, sì che la stampino. = cfr.
. di scaramucciare), agg. che combatte in una scaramuccia. -anche sostant
buonarroti il giovane, i-494: persone che, scaramuc- cianti, queste fuggon e
fuggon e altre ad esse corron dietro, che è opera spesse volte e avvenimento militare
scaramucciante filosofo, il qual s'awide che alla regola universale non si poteva rispondere,
: continuamente stavamo a scaramuzare per modo che ce tenero assediati dui giorni e due
punto! e quanto al magnar, che magnano? -la mia [spada] non
, magnan gambe, spalle e braccia, che si minuzzano scaramocciando. marinella, 269
a scaramucciare per trattanere gli austriaci fino che potessero piantare il cannone e gion- gesse
e giocando tutti coperti il viso, che non si conosceva l'un dall'altro.
in fine s'infiammaron sì nella contesa che vennero alle pietre, a'bastoni, e
a. gatto, i-2-205: tantosto che son giunti i quagliotti al miglio,
al miglio, cominciano a scaramucciar talmente che, essendo de'valenti, non solamente
, ma del sangue assai, innanzi che finiscano la battaglia. magalotti, 8-1-56
femmina e portatili al re, fece che un'altra volta si ponesser le tavole
l'odore delle vivande cominciò di diffondersi che la solita processione fu subito venuta, la
gatti vedendo cominciarono a scaramucciare sì bravamente che in brevissimo tempo n'ebber fatto un macello
è l'amore. non avevo dui anni che io, senza che persona m'insegnasse
avevo dui anni che io, senza che persona m'insegnasse, sapevo quel ch'ora
innanzi voglio tenervi per mia maestra. so che voi avete a vostri dì scaramucciato con
, sofferendo le sue sagacità con la pazienzia che sofferiva le superchiarie de le brigate ch'
ha saputo sua maestà così ben scaramucciare che ha chiarito tutti quei cervelli francesi.
cervelli francesi. magalotti, 23-87: che cosa ho io concluso? nulla. ma
voi, tenendomi su gli universali il più che ho potuto. mamiani, 70:
iii-25-326: o vecchio fanfulla da lodi che per l'onore dell'italia desti quelle
: ancora ci è da scaramucciare prima che venire alle strette della battaglia, perché io
io non mi trovo denari, salvo che alcuni pochi, che potranno servire a
trovo denari, salvo che alcuni pochi, che potranno servire a far le nozze:
, 229: ci è stato più che fare a scaramucciar co 'l caldo e con
co 'l caldo e con le mosche che co'banditi. 7. intr.
agg. e sm. ant. che combatte in una scaramuccia. d
, 358: perché s'è da credere che anco li nemici faranno quello medesimo de
se non di scaramucci e badalucchi, però che ciascuna oste era in luogo forte.
alcuni pescatori. questi 'scaran- doni', che i pescatori stessi si fabbricano nelle lunghe veglie
il quale è una sorte di terreno che tiene in parte della pietra. milizia
concrezioni calcaree, di poco spessore, che si trovano nei terreni alla profondità di
valore intens., e da caranto, che è da connettere con carro2 (v
dal d. e. i. (che l'attesta nel xiii sec.)
infiammazione del cavo orale e della faringe che provoca disfagia e senso di costrizione alla
terzane; in oltre per alcune infirmità che provengono da flemma, come sono le
ver, parmi un sollazo! / de che è morto leon, ognun me spia
siri, iv-2-373: si conobbe ancora che l'enfiaggione della parte sinistra delle tempie
una urga di manna, con che terminò la schirincia. micheli,
, i-728: la povera giovine, che imparava la musica col violino, si sfiatò
col violino, si sfiatò a segno che le venne la schiranzia. c. gozzi
, infin c'ho in gola e che m'affoga / come la scheranzia, se
e da carassare 'fendere, rompere', che è dal lat. tardo charaxàre '
, di scaratterizzare), agg. che non ha un carattere tipico, privo di
bacchetti, 2-xxiii-646: non è che acquazzoni e nubifragi siano una novità.
nubifragi siano una novità. tanto poco che in un dialetto padano han fatto nascere
la singolare efficacia d'un vocabo- lon che li chiama 'scaravassoni'. = voce
passeroni, 4-91: il primo sasso / che trovò, con piè non lasso,
, si era accorto di un impertinente che, quasi appiattito all'angolo del palchetto
e al marito scaravento un fastoso ceffone che gli fa girare il capo.
sbarbaglio livido su un manifesto rosso, che recava a grossi caratteri la scritta:
fremente mi trascinò seco nella strada più che di passo e mi ricondusse a casa
teseo scannò scirone, vecchio 'gangster che, depredati i viandanti, li costringeva a
istintivamente la mano alla fronte. ma ecco che di colpo siamo scaraventati a terra.
gadda, 13-246: speriamo... che il comando di divisione non ci scaraventi
il cuoco si raffinava troppo nella certezza che il mulo veniva ogni giorno con la
vie, anche per non trangugiare insulti, che anche la plebe, oltre gli studenti
interiezioni. bigiaretti, n-188: èva sentiva che il mio silenzio copriva alla meglio qualche
parole non pronunciate, forse ebbe paura che gliele scaraventassi addosso. fenoglio, 1-110
guerrazzi, 2-115: questo era tempo che roma voltata a genova le dicesse:
? bada ai fatti tuoi, o che ti scaravento addosso un nugolo di scomuniche
a tesi perché scaraventa su 'sta povera donna che ha peccato tanta mole di disgrazie.
tanta mole di disgrazie... che è evidente una punizione. -far
michelstaedter, 667: le cataratte di note che le sinfonie ti scaraventano addosso bene ti
vampiri saggi, in casa. a meno che non si scaraventino in macchina aperta verso
, -337: son di quelli / che, 'l canapo saltato delle mosse,
de roberto, 311: tra quelli che non credevano possibile la soppressione, tra
possibile la soppressione, tra gli altri che temevano di dover rinunziare al lusso di
, 9-656: l'uom malvagio, / che per timor tenne al suo vizio il
, / dirò scaraventati, / però che fatta far lor colazione / eran forte alterati
, 88: soffriva la inesprimibile ambascia che tormenta gli uomini creati a cose grandi
ma scaraventati dalla fortuna fuori del cammino che a quello conduce. rebora, 3-i-488
della nostra anima unanime proprio nel momento che, dopo una giovinezza quasi ascetica,
smoccolare. aretino, 26-81: giuracchiando che la candela era in tavola, mostravano
idem, vi-523: scarbonchia la candela, che pare che si spenga. =
: scarbonchia la candela, che pare che si spenga. = comp. dal
pietre ed a scarbonchi lavorata, / che faceva resplender soa persona. = comp
in fanfani [s. v.] che la attesta in g. villani.
se son vecchio, ti vederà cossa che son bon da far. t'ho pagà
reputazion a un galantomo; ma vói che adesso ti me la paghi a mi
della quale sta rinchiusa polvere d'archibuso che accesa e scoppiando fa del romore.
inglese..., avendo inteso ciò che teodoro aveva fatto contro persone poste sotto
... la libertà non si merita che dopo una lunga costrizione di prigionia.
la fede. grillo, 130: spero che più del solito sarà pronta ad ottenerci
in suo favore; / e feron sì che la sua causa presa / e terminata
ecco pugno proibito! » esclamavan i primi che ave- van visto arrivare princivalle. «
/ del scuro limbo, scarcerando quegli / che degni ritrovò per giusta sorte.
una parte del corpo da un indumento che lo ricopre o lo costringe. buonarroti
questa vista il cuore con tanta violenza che parea che, procurando di scarcerarsi dal
il cuore con tanta violenza che parea che, procurando di scarcerarsi dal proprio petto
bacchelli, 1-iii-724: si seppe pure che gli sfrattati vergi- nesi non avevano aspettato
per sgombrar dai vegli della coguazza e che se n'erano andati a cercar lavoro
mobili propri con due assegni mensili, che uniti ne facevano uno più grosso di quello
cassazione. ojctti, i-703: si dice che giorni fa, leggendo un elenco di
in conseguenza con maggior ìmpeto, scarcerati che sono, squarciano l'aria. scarcerazióne
pallavicino, i-246: procurò... che i vescovi... supplicassero a
dica pure vostra signoria eccellentissima al cavalliero che per di lei mezzo m'onora de'suoi
carico indizi sufficienti o se non risulti che si tratti di reato per il quale
.: persona brutta e deforme o che non possiede alcuna qualità. 1
scarpettaccia vecchia da fare stomaco, piuttosto che da muovere appetito. fanfani, uso
di altra cosa piccina, stentata e che sia come una sconciatura. è dell'uso
143: 'scarciume': persona o cosa che vai pochissimo o nulla, roba di scarto
: 'scarde': cocile corno ti pare che non v'è grascia né è pesce da
cardi. ma parlando prima di quelli che coltivati dalla natura nascono salvatichi nelle campagne
dalla natura nascono salvatichi nelle campagne e che noi volgarmente in toscana chiamiamo scardaci,
, di scardafoni e di simili, che tutti poi in picciol tempo si dileguarono.
quel povero anonimo, autore del sonettaccio che mi trascrivi. é qui è uscito
le castagne dal cardo o riccio, che anche dicesi ricciare. giuliani, ii-417:
), si trovano castagne vergate (che incomincian a macchiarsi di rosso).
m. franco, 1-127: sento che 'l matrassaio ha buona cera, /
lacerata da capo a piedi con que'pettini che si adoperano a scardassar le lane.
che tutti gli anni, in autunno, due
domenichi [plinio], 11-23: dicono che [i bombici] prima si fanno
scaraazzare mu- scelli, pelucca l'erbetta che butta sulle connettiture del pietrame.
sare'meglio esser con quelle dame / che con questo pagan crudele e rio / che
che con questo pagan crudele e rio / che così scardassato t'ha lo stame.
sien giulian le mani / a quel che architofello ha scardassato. aretino, 10-51
io t'avrei in modo scardassato / che non faresti altrove mai più guerra.
. f. frugoni, iv-158: quei che pria mi stro- icciavano la schiena
mi stro- icciavano la schiena, che mi lisciavano il pelo, che m'ab-
schiena, che mi lisciavano il pelo, che m'ab- occonavano coi confetti,
friggetelo, arrostitelo, scardassatelo, fin che durerò io, in pene e tormenti
: tanto batteva e scardazzava quella lana che, a uno tempo il ramaiuolo e la
e bevea da mietitore. ed esse, che mille anni gli parea di scardassare il
suo, dileggiavano le vivande nella foggia che le dileggia un che non ha fame.
vivande nella foggia che le dileggia un che non ha fame. -battere impetuosamente
lo avevano accommodato presso al gentiluomo, che non faceva mai altro che piccicarlo,
gentiluomo, che non faceva mai altro che piccicarlo, tirargli i mostacchi ed iscardassarle
gigli, 4-180: assicurisi san giovanni che non gli sarà adesso scardazzata la pelliccia
baretti, i-76: vi acchiudo la dedicatoria che ho fatta al mio duca di savoia
. varchi, 3-55: d'uno che dica male d'un altro quando colui
l'esistenza. rebora, 2-37: che giovo, se l'aria mi fu tolta
. stuparich, 5-133: beato te che ragioni con tale calma da far invidia
nel modo detto, perché, poi che si saranno scardassata molto bene la lana
le pecore in guardia al lupo fa che questo le scardassi e le mangi.
mastro pasquino tante scartassate su 'l culo che ti verrà voglia di cacare, quando
: la lana scardassata è altramente rotta che la lana pettinata. g. g.
delle muse, dalla quale si traviano tanti che pretendono di salirla, situata in arcadia
poesia gli scardassati somieroni di stersicore, che perciò sempre si trovano al verde.
trovano al verde. questi sono i poeti che platone dalla sua republica escluse.
femm. -torà e -tricé). che scardassa la lana o altre fibre tessili.
lino e della canapa tutte le operazioni che costituiscono la macerazione, la pettinatura e
foglio intitolato « il caffè », che mi dicono si stampi in codesta vostra città
si stampi in codesta vostra città e che sia scritto da certi giovanotti milanesi che vonno
che sia scritto da certi giovanotti milanesi che vonno fare i saputi troppo presto.
di radicandoli, 175: statuto è che neuno maestro e lanaiuolo debbia dare né
, la cui innocenzia non patì la fortuna che sotto la testimonianza cadesse dello stramba e
quella gente gonfaloniere, con non manco prudenza che valore non vesse rintuzzato cotanta rabbia.
d. bartoli, 13-2-21: la ricreazione che il santo duca si prendeva or più
, nettapanni, scardassieri, ciabattini, che, non potendo vivere dell'arte loro.
conta dino è una lana che tutti i cardoni (scardassieri) non la
il mutar abitudini e pensieri, che non di rado si lascerebbe piuttosto sfracel
due in sulla piazza de'priori, che erano due di un ordine degli otto fatti
minuto stato degli scardassini e gente minuta che hanno perduto lo stato. testi sangimignanesi
mente..., ciò è che... li scardassini arompano e traggano
dimenticato di pigliar certi suoi scardazzi, che pur il giorno davanti comperati nuovi e
, 1-xi-218: strumenti chiamati scardassi, che sono due assicelle molto strette in altezza e
lana, / maligna agli scardassi, / che ti secca la gola / e le
3. febbre dello scardasso: febbre che accompagna i disturbi respiratori causati dall'inalazione
? o poverina, non sai tu che con un calzo solo io getto a terra
terra una muraglia, non sai tu che il vento solo che porta la mia
, non sai tu che il vento solo che porta la mia spada, quand'io
denina, viii-70: del resto parve che tanto il pescivendolo napoletano quanto lo scardator
lana forte / lana cattiva allo scardatore / che il pettine rompe / e in petto
, agg. e sm. ant. che estrae le castagne dal riccio. -anche
b. barezzi, 1-370: non credere che quel che tu hai e vali sia
barezzi, 1-370: non credere che quel che tu hai e vali sia per miglior
capelli. viani, 4-8: oltre che una scardazza per le code dei capelli
: specie di pianta fruticosa leguminosa, che fa un cespuglio spinosissimo di cui si
rovo, quando elleno sonno giovanelle, che non possono pógnare. targioni tozzetti,
. targioni tozzetti, 12-4-346: converrà che il contadino pratichi una grande e continua
.. e qualunque altra razza di pianta che potesse pregiudicare al prato. =
v.]: 'scardinatoli': nome che in alcuni luoghi di toscana si dà
, 131: quel cardinale d'andrea che dopo il 1860 doveva giungere quasi a farsi
fino all'arrivo dei soliti carabinieri, che dichiararono gli ammalati in arresto.
alvaro, 7-174: in questo nucleo, che ha resistito ai più gravi eventi della
sta nello scardinamento economico dell'america, che sembra altamente improbabile; una seconda,
della psicoanalisi per opera di una biologia che dilaga nel profondo. y allontanamento brusco
(e il disadat tamento che ne consegue). g.
g. manganelli, 17-16: ciò che mi lega a questa donna è il
si farebbero scardinare le mascelle, piuttosto che rinunciare al più elegante « allò!
veggo mai le coppie dei caratteristici arcieri che saettano,... senza provare un
all'infiltrazione di scorridori subdoli e feroci che scardinano la linea e cominciano la strage.
a lui in larga misura, molto più che a improbabili suggestioni che gli siano venute
, molto più che a improbabili suggestioni che gli siano venute dal suo 'maestro'hindenburg
x-1-53: sentivo in me potentissima la forza che mi sollecitava al male, tentai con
. hanno scardinato quel principio dell'autogestione che pretendeva di fare di ogni operaio un
,... se avessi avvertito che questa nascita mi scardinava e mi riformava,
poi avere la più lontana idea di quel che avrebbe voluto e dovuto farvi, se
, ii-336: volle fare un tal ordine che, se altri se ne guastino,
altri continuamente se ne rigenerino, ma che però sempre stieno salde le prime basi e
. scardinata, sf. colpo che scardina una porta. fenoglio,
. barilli, 7-113: unica cosa che avesse forma e funzione di festa in
mondo scardinato era la macchina da presa che senza pretesa, con il suo prismatico obbiettivo
, già un secolo fa, sosteneva che, scardinato dal sentimento della società,
appropriano di un oggetto pertinente all'amore, che funge per loro da stimolo sessuale.
adatti a tutto osare contro gli elementi che volevano raffreddare l'impresa di fiume.
trova tanti pesci e massimamente anguille, che sono aggomitolate, conciossiacosaché d'amore ardano
d'amore ardano, ovvero scardini, che adunati vanno che a pena la navicella
, ovvero scardini, che adunati vanno che a pena la navicella tener gli può.
.]: 'scardonare': svellere i cardi che ingombrano i campi, quelli principalmente ne'
con cui prendesi la radice più abbasso che si può e la si strappa m gran
in quella potranno ben vivere di que'pesci che son nelle parti di lombardia, cioè
le scaglie, / o d'altro pesce che più larghe l'abbia. ottimo,
mantoa e nel po; è ben vero che a milano ne son portati d'un'
altre cose. garzoni, 7-442: dove che tutto lo studio si pone in piantar
qual impietade usar si può maggiore / che tòr a'soi la facultà per darla /
un solo parla? / dico quelli che povertà di fore / mostran al vulgo e
d. e. i. (che l'attesta nel xix sec.).
i-389: ragazze, badate alla cucuzza, che non vi scarduffiate; se no,
dal vecchio nonno, quasi novantenne, che la padroneggiava con la sua caparbia e la
amicis, i-632: io non vedevo altro che una capigliatura scarduffata e un indice minaccioso