in un punto et inabissiti, / poi che napoli tua non è più napoli ^
il grave aulete / rompe l'onda, che mormora e spumeggia. g. chiarini
, / ferma l'avaro remo, / che il pigro, irremeabile / stagno rompendo
, 1-i1-67: su per tonda, che rompono i remi, vi vedreste scherzar variamente
prua rompe i flutti alti e lenti che ci portano. -avanzare passando attraverso rovesci
fuori, trova intoppo di certi scoglietti che, rompendola, le fanno far maggior
contra se stessa rivolta, è cagione che 'l fiume non si possa navigare.
su una lingua di terra ghiaiosa e sterposa che rompeva l'acqua proprio di fronte a
con tuo'forze e con l'ardire / che tal virtù non manchi al buon disire
, imperoché di necessità consegue al sospirar che l'aere, che è davanti alla
consegue al sospirar che l'aere, che è davanti alla bocca di colui che
che è davanti alla bocca di colui che sospira, sia percosso e rotto dal sospiro
: questi sono moti accidentali e violenti che fanno che que'corpi, rompendo a forza
sono moti accidentali e violenti che fanno che que'corpi, rompendo a forza i vapori
, rompendo a forza i vapori caldi che sono nell'aria, ripatiscano e ricevano calore
di bricherasio, 1-249: non sarebbe male che ogni casa del colono avesse una piccola
disgiunte / i nostri fati, allor che appresentosse, / rompendo l'aer con
e, rompendo l'aria, par che vogliano notificarlo alle stelle. aleardi, 1-36
tranne il gorgheggio sommesso di un usignolo che rompeva l'aria a intervalli, per
, per l'ampia vallata non errava che il suono de'miei passi.
, purg., 6-57: poma che sie là sù, tornar vedrai / colui
sie là sù, tornar vedrai / colui che già si cuopre de la costa,
cuopre de la costa, / sì che 'suoi raggi tu romper non fai.
segneri, iv-660: potrà ben essere che in qualche strano accidente un valoroso nocchiero
timone, con la vigilanza al trinchetto, che gli riesca di secondare il venticello amorevole
guardava or questa or quella scheggia / che la sassosa costa rompe e taglia.
. giov. cavalcanti, 1-151: seguitò che una volta dalle nostre masnade furono presi
man tener la spada, / acciò che più niun ti possa dire: / «
gheri, 107: de'svizzeri dice che a milano non ci è nova nessuna
milano non ci è nova nessuna e che per tutto sono rotte le strade. ferrucci
qui è meglio ch'io vada prima che siano rotte le comunicazioni. -dissestare le
mese di febbraio ed erano molti dì che ne pioggia né neve avevano rotte le
avevano rotte le strade, di modo che era la polve per tutto. baldi,
parte da la lontananza e parte dal verno che già ha rotto le strade. buonarroti
dietro da sé il ponte, acciò che non fosse rotto dai nemici. di costanzo
paludi di napoli e, rotto tacquedutto che conduce dentro la città l'acqua della
acqua della bolla, stette in speranza che re carlo uscisse a far fatto d'
. c. campana, iii-124: passati che furono oltr'al fiume, ruppero 1
passai al campo del serenissimo di lorena che poco quindi lontano stava attendato con intendimento
via ferrata: ma non possiamo essere che favorevoli al principio. -interrompere un
e sparse e roppe di sorte le vene che in tutto ne restò secca.
ritornarsi in porto, / da poi che rotte ha in mar tutte sue vele.
mi volse vele con un vento, / che se non fosse ch'io ne fui
, avvisando dover di necessità avvenire o che il vento barca senza carico e senza
s'entra in un piccolo fiumicello, che, se bene non è più
barchetta nei sassi e perder la robba che si porta, si giunge vicino alla montagna
fuwi una volta un mercatante / vecchio e che ruppe al- l'isoletta d'andro /
amore. petrarca, 268-16: so che del mio mal ti pesa e dole;
. leonardo, 3-286: l'acqua che lo stagno riceve da circostanti fiumi,
con le campagne ti trasporta / il po che ciascun dì rompe le rive. c
fu già cent'anni terra ferma e che niun'altra cosa la divideva aa brabante che
che niun'altra cosa la divideva aa brabante che la scalda; ma che poi,
aa brabante che la scalda; ma che poi, gonfiando quivi molto il mare per
per venti contrari nel suo crescere, che fa due volte in ventiquattrore, aveva
onde piene / romper le mete sue par che si miri, / sol poi spuma
iii-240: vorreste voi punire un fiume che devastò le campagne? le gocce che
che devastò le campagne? le gocce che rupper le rive son già passate, e
le rive son già passate, e quelle che succedono sono innocenti. -per
rompe in un loco la feconda terra / che di verdi arboscelli orna sue rive.
qual sol, rotte le nubi, awien che splenda. panzini, 1-50: poi
: fu tumulto nella dura / oscurità che rompe / qualche foro d'azzurro finché lenta
g. bianchetti, 1-211: gli scrittori che sanno il loro mestiere, quando traducono
il coraggio dell'impossibile è la luce che rompe la nebbia. -cancellare una
, con certi lampi di avidità ladresca che rompono a momenti le nebbie ipocrite di un'
, per occuparlo o per asportarne ciò che vi è custodito; aprire a furore
bianco per dare al cane, acciò che mangiando non abaiasse. nardi, 9:
altri ordigni, arrivati a detta villa prima che si facesse giorno e attaccato un petardo
: li diavoli avranno duolo, inperciò che sarà quelli che romperà lo 'nfenio e metterà
avranno duolo, inperciò che sarà quelli che romperà lo 'nfenio e metterà fuori i
suoi amici. petrarca, 358-5: quei che del suo sangue non fu avaro,
suo sangue non fu avaro, / che col piè ruppe le tartaree porte, /
, / col suo morir par che mi conforte. sannazaro, iv-211: oh
, atre procelle; / arme, con che l'oscure, orrende porte / de
infemal tiranno ruppe e sparse / quel che col suo morir vinse la morte. tasso
dell'avarizia ch'è in loro, che rompe tutte le porte della loro castitade
la gente disingannata a rompere 1 ceppi che avea lasciato imporsi dalla lingua latina. cesarotti
, 653: ibsen vuole dall'uomo che egli sappia rompere la cerchia di menzogna
egli sappia rompere la cerchia di menzogna che lo stringe. -superare ogni barriera
come e'messe segretamente al punto e prigioni che dovessino rompere le stinche: e così
rompere le stinche: e così ledono, che a dì 6,...
. boccaccio, iii-5-46: tu sai che io son quiritto sbandito, / e
-per estens. superare lo spazio che divide da una meta. ulloa
, 7-29: allora tutti ruppero la ruota che gli avevano fatto intorno e ripresero a
parlare. pavese, 8-158: fin che garofolo vuole rompere il suo isolamento,
, 46: negus ruppe il cerchio che i suoi gli facevano intorno, alzò l'
gozzi, i-7-76: gran cosa è questa che il sonno, ai sua natura veloce
natura veloce, sia durato quel tempo che dovea e sia volato via, e
dovea e sia volato via, e che il sogno, rotti i confini suoi,
negli occhi aperti così melato e tale che tu lo possa ancora vedere.
d'ogni pietà ver me, si che per poco / arà lo spirto l'usitato
e morte la memoria di quel colpo / che l'avanzo di me convien che rompa
/ che l'avanzo di me convien che rompa. boccaccio, dee., 8-7
beicari, 5-14: già son tre giorni che gli andaron via, /..
spagnola? / questo e il dolor che più che altro mi rompe / e
/ questo e il dolor che più che altro mi rompe / e mostra ben
d'un papa in romagna, poi che fu rotto dagli anni vesti la tonaca
livio volgar. [tommaseo]: servilio che era di migliore aere credeva che fosse
servilio che era di migliore aere credeva che fosse il meglio a piegare gli animi del
meglio a piegare gli animi del popolo che a romperli. -impedire un'esperienza
: quattro son quelle cose principali / che da lo incepto bene / rompon chi non
david con parole i servi e non permise che il toccassero. s. girolamo volgar
de- stenneva la mano, faceva semmiante che tacessino, ca voleva favellare. sine
, ca voleva favellare. sine dubio che se lo avessino scoitato li abbera rotti
in varie imagini diamante, / prima che colpo di fortuna, o prima /
., 6-720: ecco un'altra cosa che dèe tenere la tua lettera, però
dèe tenere la tua lettera, però che le promessioni rompeno ogni animo. sercambi
con denari rimuovere e rompere li capitani che in toscana erano. capellano volgar.,
cui vergogna l'argento non rompa e che da vii persona volta non sia per grande
perch'io son sicura de lo spirito santo che abbo di mantenermi viva, e meglio
iv-127: sono alcune donne tanto pericolose che come vetro di leggieri sono rotte e le
l'ira di dio, terribil, che il superbo / rompe. 21
., iii-vm-20: dico... che queste fiammelle, che piovono da la
... che queste fiammelle, che piovono da la sua biltade...
né vogli tuore alla figliuola mia quello che tu rendere non le puoi giammai,
. muratori, 6-312: beati coloro che, aiutati da altrui, imparano per tempo
s'acqueta, / rompendo 'l duol che 'n lei s'accoglie e stagna. francesco
gran petrarca, /... / che ruppe ogni timore / quando de core
sanudo, lviii-354: suplico vostra serenità che seco romperà ogni mala impression li avessi
(i-922): avete anco a sapere che dove è il compito e da ogni
una ben salda e ben fondata speme che, di continovo viva e verde,
: le quali elli non prima vide che, rotta ogni durezza, volse la prora
queste parole; le tue orecchie voglio che tocchino; la tua severa rigidezza voglio
tocchino; la tua severa rigidezza voglio che rompano. fiamma, 1-131: per
romper la durezza della vostra superbia, farò che il cielo mi sarà di ferro e
, i-500: costringi l'avenente, / che vada via du- reze c'à nel
, vedrò mai venir quell'alba / che senza nubi un dì mi mostri il cielo
bel petto rompa il freddo ghiaccio / che trae dagli occhi miei sì largo fonte
mantener la ragione de le donne, poi che sete donna. ma a noi dà
donna. ma a noi dà il core che, se fossimo là ove questa nuova
di marmo dimora e le potessimo parlare, che senza dubbio romperemmo quel suo core adamantino
nuovo caso, altro rimedio non potettero prendere che umilmente raccomandarsi, non meno con calde
raccomandarsi, non meno con calde lagrime che stretti prieghi, per dio mercé chiedendo,
venne la battaglia in pria, / che ruppe ogni valore immantemente, / sì
ruppe ogni valore immantemente, / sì che del colpo fu strutta la mente.
ogni sbaraglio, c'era anche caso che quell'accoglienza le portasse alle gote un
stringere a sbieco, senza tagliare, che fanno talora le forbici e cesoie, o
desi di quel lento e stentato masticare che fanno i vecchi. tecchi: 2-79
l'avrà presa il tenente della divisione che è venuto il giorno dopo a vedere la
corridoio, fra un tintinnio di chiavi che si allontanavano. = voce di
: le donne hanno certe puppine vizze vizze che gramente in compagnia. fanno schifo a
, farmacia. dal cozzo dei bicchieri che facilmente accade nel posarli che fanno più
dei bicchieri che facilmente accade nel posarli che fanno più persone dopo aver bevuto: 'senti
1-iv-678): buglietto... sai che si co- paghi caro, sbicchierando
, 9-359: non potei / altro veder che un abitino denom. di bicchiere (v
, sbiavate. ha veduto dice che avea le mostre di velluto nero un po'
e da un capigliatura bionda sbiavata che pare tema di essere colo
storto. 3. figur. che non ha forza espressiva; fiacco,
ch'egli l'arco, secondo che sbiecamente imboccava il manzo, che
che sbiecamente imboccava il manzo, che è una spezie di epopea pedestre e sbiavata
., 8-2 (1-iv-678): acciò che tu mi creda io ciel la fronte livida
tassoni, xii-1-37: vostra signoria awertisca che il mo- caiale non abbia nghe per
colore sbiavito o di tessitura ineguale, che qui non varrebbe nulla. =
» / gridando gìan; e non sapean che farsi, / come li vidi sbiavi
tutto arsi, / di voler dimostrar quel che non féi. chia,
pronom. avere 3. figur. che ha perduto vigore, infiacchito. una
cioè canto, sbiecano sbiavo ciò che ha perduto il suo vigore, come sono
v.). rate col calandrino, che sfuggono a quartabuono per ca
rimedia in parte col segare gli alberi subito che venir via. sono tagliati.
lei occhio mancino sbircia ad una stella gemmata che le sta al posto del cuore,
sbiecato in modo da tutte le bande che riuscì forte ed ha molta grazia.
fuori squadra (un muro); che ha un andamento tortuoso (una via
andamento tortuoso (una via); che colpisce una superficie con una certa inclinazione
graf, 5-115: biondo raggio di sol che fai tra sbiechi / macigni rinverdir triboli
tetti, / e la purpurea luce che tu sbieco saetti, 7 o fuggitivo
, 7-495: capisce, ora, che con que'due poveri piedi sbiechi non potrà
non potrà mai entrare nel mondo misterioso che lauretta le lascia intravedere.
merte menò un colpo con la spada: che gli venne molto sbieco per la paura
l'oscurità. 2. che ha l'angolo tagliato con una linea obliqua
obliqua rispetto al filo dritto in modo che i lembi cadano meglio o abbiano maggior
santa sabina, furono costruite solide batterie che battevano a sbieco: i lavori dell'
folla usciva come acqua da un vaso che altri tenga inclinato a sbieco. pirandello,
alla cuspide. piovene, 92: bastava che un raggio di sole filtrando tra i
: la confusa biancheria della larga tavola che si allungava fin sulla soglia della bottega
albergo secondario donde non vedeva il lago che di sbieco. -a stringersi,
di sbieco a viola, « visto che è già amico di famiglia ».
di qualche sasso fitto in terra e che abbia il pendio verso dove è il moto
[la ruzzola] su qualche pietra che avesse pendio... e che battendo
pietra che avesse pendio... e che battendo a sbie- scio su la pietra
in qual altra maniera ella potesse far altro che fermarsi dove ella battesse. baruffaldi,
egli ne ferisce anche più di sbièscio che non fa la state ». dannunzio,
. -con valore aggett.: che non è certo, ma è frutto
tommaseo, 12-20: vale a dire che la sua scienza va per isbieco,
la sua scienza va per isbieco, che la sua è una coscienza di sbièscio.
all'osteria! e talvolta così rasenti che se uno faceva tanto di cacciar fuori
cui si posi, per modo che la persona ne pericola di cadere.
. lippi, 5-30: quest'altro, che non cerca da costui / di questi
, / poich'egli ha inteso quel che fa per lui, / sprona il cavallo
tempo, e tempo aspetta: / che mentre piscia il can, la lepre sbietta
v. j: 'sbiettatura': quella forma che lascia la bietta uscendo da legno o
la bietta uscendo da legno o altro corpo che ha spaccato. = nome d'azione
sala pubblica (cinema o teatro) che si compie staccando il tagliando di controllo
pensoso e con dolorosi pensamenti, tanto che mi faceano parere de fore una vista
la percossa dello sbigottimento del cuor suo che... cadde in terra tramortita.
.. messer amerigo del cavalletto, che guidava la parte dinanzi, avendo ciò inteso
volgar., i-143: l'airo parea che se confondesse per le vuce de quilli
udir, in tanto strepito e nel tirar che faceva li nostri da le mura per
: adve- lenare acque e sali adciò che le terre diventino vote, o per
di omini o per sbigottimento di infectione che per simile cosa nascessi. cavazzi, 505
., mettendole tal paura e sbigottimento che tutta tremava, perdeva il polso, tanto
tutta tremava, perdeva il polso, tanto che né muoversi potea né gridare. imbriani
confusione e la vergogna della regina, che pur voleva negare, e lo sdegno di
: piccolo pen sando / che come gli altri uomini dovevi / morire pure
e aspra pazienza è quella di alcuni che, mostrando ad altri i parti de lo
2. azione, gesto o fatto che incute timore o paura; atteggiamento che
che incute timore o paura; atteggiamento che mira a intimorire o a diffondere preoccupazione
disorientamento. calvino, 5-42: quelli che restano a metà strada, i minorati,
cosa v'è pinta e formata, / che sbigottì i romani: una matrona /
fantasma / apparso in questo dì, che ciecamente 7 dal terror nacque e
mucchio di giovanotti e di uomini fatti, che discutevano di sport e di politica con
muzio, per più sbigottirlo, gli disse che ccc giovani aveano congiurato venire ad uno
sue vedute, / mi sbigottisce si che sofferire / non può lo cor sentendolo
veggiovi con lei / il bel saluto che mi fece allore: / lo quale sbigottì
quale sbigottì sì gli occhi miei / che li 'ncerchiò di stridi / fanima mia.
, cii-i-5: oltraché gli esemplari che mi son venuti alle mani erano estrema-
estrema- mente guasti e scorretti, cosa che averia sbigottito ogni forte e gagliardo intelletto
gagliardo intelletto. getti, ii-47: -da che viene... che tanti pochi
: -da che viene... che tanti pochi uomini si dànno agli studi.
.. ed anche dallo sbigottire, che bene spesso fanno quegli che son tenuti dotti
sbigottire, che bene spesso fanno quegli che son tenuti dotti, coloro che vorrebbon
quegli che son tenuti dotti, coloro che vorrebbon diventare, mostrando che lo studiare
, coloro che vorrebbon diventare, mostrando che lo studiare sia la più diffidi cosa
lo studiare sia la più diffidi cosa che possa fare un uomo. galileo,
guicciardini, 2-2-263: bene è vero che meglio riesce in uno giovane che in
vero che meglio riesce in uno giovane che in uno vecchio: il che mi sbigottisce
uno giovane che in uno vecchio: il che mi sbigottisce, essendo la città nostra
avesse trattenuta in casa con certe dimande che la sbigottivano. borgese, 1-339:
un gesto spontaneo di sincero pudore, che sbigottisce in una sacerdotessa di tal fatta
a la sedia sua perle attaccate / che sbigottiscon un sol a vedere.
, 5-3 (1-iv-470): di che pietro... forte sbigottì e imaginossi
, con affectuose et ordenate parole, che non se sbavottesse per l'assieio che
che non se sbavottesse per l'assieio che vedea contra la citate. savonarola, 7-ii-127
mancate di fede e sbigottitevi ad ogni nuvola che va attorno. guicciardini, 2-1-183:
chiamo io animo grande e intérrito quello che regge e non si sbigottisce per e periculi
: gli omini molto più sbigottiscono allo scuro che al chiaro. becelli, 1-263:
alla nuova comparsa si compose / tal che la moglie pur feo sbigottire. guerrazzi,
se di dio la mano, / che ogni potere avanza, / ei prende a
marini, ii-58: questo ben dirowi: che non deve uomo forte sbigottirsi nelle avversità
dèe sbigottir niuno di potere conseguire quello che è stato conseguito da altri, perché
abbandonarsi, per le malagevolezze e fatiche che al principio vi ci prova.
, / isbigottì più per la vittuaglia / che per aver perduto la fortezza. motza
: si tenne il più vituperato uomo che mai nascesse sotto il cerchio della luna e
cerchio della luna e sbigottì sì fieramente che mancò poco non morisse di doglia..
gente. gozzano, i-128: capiva poi che non capivo niente / e sbigottiva
questi sono in figura / d'un che si more sbigottitamente ». d.
iv-125 (7-14): questi martìri, che nel cor passaro, / provando lor
di tanta forza e sì possente / che li spiriti miei tutti tremaro; /
/ li vidi a mo'di gente / che sbigottitamente / un tormentoso dubbio agiti e
15: o salute d'ogni occhio che ti mira, / conforto d'ogni mente
, / come chi più suo ben che d'altri ha caro. tasso,
progresso di tempo a tal la miseria che si gettò disperato nel tevere. casti
del forsennato, ella gridava: « ma che hai? ma che hai? ».
gridava: « ma che hai? ma che hai? ». -che manifesta profondo
e iennaro, 129: conosco ben che sbegottito e smorto / intrar convienne a
morte sepolti, erano ridotti a tale che più non ubidivano a'padroni. b
pindemonte, ii-221: io spero / che l'armi sbigottite e ancor digiune /
o per una fatica o un'opera che si ritiene eccessiva e superiore alle proprie
tanto tempo celata la mia volontade, convenne che si jartisse de la sopradetta cittade e
andasse in paese molto ontano: per che io, quasi sbigottito de la bella difesa
io, quasi sbigottito de la bella difesa che m'era venuta meno, assai me
uno e l'altro di questi poeti dimostrare che questo interviene: che gli uomini e
questi poeti dimostrare che questo interviene: che gli uomini e quali si dànno alla
, 17-177: -quanti sono ancora stati che, considerando lo stato vostro, per
le proprie mani? cosa tanto empia che ella non cadde solamente giamai nel pensier d'
avversa fortuna, o sopportare qualche male che gli sarà sopravenuto. vasari, 1-3-201:
. vasari, 1-3-201: gli scultori che noi abbiamo chiamati vecchi ma non antichi,
sì mal composte di artifizio e di bellezza che, o di metallo o di marmo
, o di metallo o di marmo che elle si fussino, altro non erano
si fussino, altro non erano però che tonde. m. adriani, iv-308:
siila molto potente e l'altra di mario che allora si stava sbigottita e sparsa in
con pio animo a giove e lo pregò che gli mandasse qualche cosa in suo aiuto
del rosso, 1-125-4: lo dolge guardo che per gi ogli varga / nel cor
dilecto quasi si ostuppa / e sbigodito pensa che gi carga. g. gozzi
il valentuomo mezzo sbigottito, come quegli che non sapea chi ella fosse, quasi quasi
ella fosse, quasi quasi non sapea che domandarle, stimando che la fosse una pazza
quasi non sapea che domandarle, stimando che la fosse una pazza. manzoni,
mezzo tra 'l sonno, e più che mezzo sbigottito, trovò su due piedi un
espediente per dar più aiuto di quello che gli si chiedeva, senza mettersi lui
monelli, 2-400: era un pezzo che non lo vedevo, e rimasi sbigottito
: mirò i visi sbigottiti di tre bimbi che non osavano volgere gli occhi all'uscio
perché non ardivano a amentarsi di coloro che messo ve paveano, perché tirannescamente teneano
longo, xviii-3-263: la quiete, che nella repubblica e nella monarchia si suppone
., qui al contrario altro non è che una stupidità d'animi sbigottiti che godono
è che una stupidità d'animi sbigottiti che godono del silenzio e non osano querelarsi.
per parte,... in modo che a mona laldomine pareva già essere nelle
sm. (femm. -tricé). che turba, che provoca ansia ed
-tricé). che turba, che provoca ansia ed emozione, che agisce
turba, che provoca ansia ed emozione, che agisce sulla sensibilità di altri turbandone
sm. inclinazione da un lato che compromette l'equilibrio di un corpo.
bottan, 4-70: si conclude che né per temore né per moto
tal guisa cagionare le stragi e le rovine che accadono in molti tremoti.
: per resistere a quel senso di frana che ormai lo sbilancia da ogni parte,
2-89: non riconosco, in questa sonnolenza che sbilancia i pensieri, il punto di
, il punto di arrivo e l'ora che mi mosse. -eliminare, far
1-v-484: l'ambasciadore di venezia, credendo che la congiunzione della spagna coll'inghilterra troppo
questi non avessero così potente aiuto di fuori che sbilanciasse le nostre forze.
persuadere come non gli bastassero i proventi che aveva in casa mia, non avendo
per quanto appariva, vizio alcuno considerabile che sbilanciasse le sue misurate finanze. foscolo
. foscolo, vi-658: vero è che la pubblica economia è forse sbilanciata dalle troppe
dalla moltitudine degli amministratori e de'generali che oltrepassano la proporzione de'reggimenti. nievo
i. nelli, iii-129: non sapete che chi troppo bilica sbilancia? cassola,
con le parole, poiché dobbiamo credere che ciò tomi a grato di s. m
sbilanciare. moravia, v-324: mi accorsi che parlava lentamente come se avesse voluto osservarmi
a lungo nel salotto vicino, sia che i piedi fossero ritrosi, sia che la
che i piedi fossero ritrosi, sia che la bussola del pensiero si sbilanciasse.
per una posizione difficile da mantenere, che può provocare una caduta.
il giuoco rovinarono sbilanciati con tanta furia che corsero un gran pericolo. bacchelli,
, sbilanciato penosamente dal pacco dei libri che teneva appoggiati contro l'anca aguzza, ebbi
: una donna-uomo più dura e salda che non sia stato mai un facchino, con
provocava quasi un principio di vertigine, che però si stemperava nella quiete sicura del
quiete sicura del paesaggio. 3. che ha lasciato sguarnita la propria area di
è rimpallato. 4. figur. che non riesce a pareggiare le spese con
viaggi in francia. -dissestato, che ha il bilancio economico in passivo.
: come... volean farmi credere che gli affari di mio marito fossero sbilanciati
del rispetto per lui, essendo quello che ha tra le mani gli affari più intrinseci
. soffici, v-2-115: un dottore che, tenendo di mano al sindaco di un
ed impegnati poi ad entrar nella guerra che non metteva ad essi conto di cominciare.
2-ii-68: posto lo sbilancio di commercio che è il debito cogli esteri, se
a rilasciare tutta quella somma di danaro che dovrebbero esigere per quelle merci che entrate
danaro che dovrebbero esigere per quelle merci che entrate fossero in quello stato di soprappiù
, signor cresippo, della promessa, che un giorno mi avete fatta, d'istruirmi
e l'industria per togliere lo sbilancio che soffre il nostro commercio. filangieri,
erario,... sono i disordini che nascono dall'esazione che si fa dagl'
sono i disordini che nascono dall'esazione che si fa dagl'incumbenzati del governo. papi
l'accumulato debito pubblico era sì grande che richiedeva un pronto e straordinario rimedio.
anno furono il principio del nostro sbilancio che poi s'aggravò sempre. einaudi,
380: quando il legislatore faccia in modo che quel che avanza allo stato di roba
il legislatore faccia in modo che quel che avanza allo stato di roba propria, e
5. contrasto evidente, fra due elementi che presentano caratteri diversi e inconciliabili.
sulle qualità delle opere lombarde di bramante, che sarebbero 'unità di concetto, chiarezza
senza troppo sbilancio anche a un filosofo che non sia mai stato architetto, poniamo
sbilancióne, sm. scossone, urto che sbilancia un veicolo, compromettendone l'equilibrio
a sbilancioni e bevendo acqua, fin che si capovolge o s'affonda,
, coi piedi, a certi sassi lubrici che sbilencavano ogni diritto proposito di cammino.
e precipita, si sbilenca su questo braccio che si strappa. = denom.
la timonella si fermava davanti a un casolare che aveva tutto l'aspetto di un vecchio
3-187: son migliaia di blocchi di ghiaccio che dondolano sul mare sporco, che crosciano
ghiaccio che dondolano sul mare sporco, che crosciano sordamente sotto la prua del battello
: tuonò cupamente entro la nube sbilenca che attraversava il cielo. -storto (
freddo. 2. ingobbito, che ha la schiena curva; che ha
ingobbito, che ha la schiena curva; che ha abitualmente una posizione in cui le
: portava una buffa cuffietta in testa che per metà era cappellino e per metà cuffia
le disse: « o meca, con che demonio duiomo siete stata per camminare così
v.]: 'sbilenco': del cavallo che ha le punte dei piedi rivolte in
i miei cavalli fossero giovenchi, / che lustro il pelo, i passi hanno sbilenchi
si dirige verso l'uscita con un'andatura che volendo parere impettita riesce sbilenca. arpino
intens., e da bilenco, che è probabilmente dal fr. ant. belline
sett. balengo (v.), che ha il valore, oltreché di 'sciocco
agg. inclinato da un lato, che è in posizione non perfettamente eretta,
sbilicati e con i calzoni e cavaturacciolo, che dipinse fattori.
dirò senz'esagerazione un'iperbole sì strana che voi non ve l'immaginereste giammai per
con malinconica tenerezza il mucchietto di marenghi che il dritto andava facendo sulla tavola.
: sbilurciava chi poteva essere l'uomo che si avvicinava. -assol.
mi volsi: il signore del ferrazzuolo che sbiluciava. = incr. di sbirciare
. bislungo, di forma allungata; che ha dimensioni maggiori per lunghezza che per
; che ha dimensioni maggiori per lunghezza che per larghezza. pea, 1-118
. sbinariato, agg. letter. che rivela mancanza di giudizio, di equilibrio
sbiobbino. pirandello, 7-151: pensate che di quelle tre educande non una delle
mi affidò ad una vecchierella sbiobbina che... s'era fatta in sull'
, troppo ansioso / lo squarcio che si sbiocca sui nevati / gioghi di lunigiana
, grigio- argento, una nuvola che sbiocca a mezza costa. =
. aretino, vi-497: quando sia che le vadino a vedere, ne lo
. giusti, 4-ii-495: più bravo che mai / va detto [il deputato]
l'un all'altro e susurrare ai passeggieri che questo sbirbava sulla misura, quello sul
bandi, 2-i-250: chi potrebbe mai supporre che in bottega di burchiello non fossero almeno
bechi, 1-139: ora, non sapendo che inventare per sbirbarsela, masino prese la
rise mai di voglia, come quello che, tenendosi più sbirbato di fallalbachio, gli
discreto, del resto, dai tipi che vedevo aggrapparsi al cordone del campanello con
. fagiuoli, 1-1-36: guidoni, che vanno in giù e in su sbir-
via via riscontrando sul brincellin di carta che avvicinava, rallentando un po'il passo
1-171: questo era appunto il buon gusto che mostrava nella pittura megabuzo..
po'troppo, il principino di tarsia, che stava nel palchetto accanto al nostro,
e sotto le mani sbruffano certe risate che sono veramente scandalose in mezzo a tanta
e sbircia a occhi piatti: / guarii che vuol far fatti, / né ti
fucini, 49: cencio tabaccaio, che era sull'uscio a sbirciare, chiamò
, 8-148: sbirciando colla coda dell'occhio che rientravano in sala anche bianca e suo
nell'atrio, in mezzo alle due sentinelle che li sbirciarono in tralice.
, 16-97: hai forse avuto il sospetto che sbirciassi ciascuna lettera prima di spacciartela?
quattro ragazze freschissime, fora- stiere, che vengono a visitare le biblioteche...
, 9-98: diede una sbirciata per assicurarsi che non ci fossero i soliti conversatori serali
cristallo. fogazzaro, 12-x-331: sentenziò che non v'era uomo, per quanto
elegante, la sola della città, che vi apriva le sue vetrine ricolme di
v.]: 'sbircio': lo stesso che 'bircio'. 2.
fronte per guardare di sbircio il medico che le volgeva le spalle. = comp
: se dua cotanta fosse la sbiraglia / che qua lo conduranno, io non ne
ariosto, 23-63: orlando, poi che lo disciolse, / l'aiutava a ripor
bastante a tenere in rispetto i tristi che non fossero una folla. baldasseroni,
.: quella volta, per esempio, che la sbirraglia borbonica venne a fare una
scatenata di diavoli a farvi il peggio che pono e che sanno, e pure
diavoli a farvi il peggio che pono e che sanno, e pure si vive tuttavia
. cattaneo, iii-136: al primo mantice che si alza, vedete subito una sbirraglia
, vedete subito una sbirraglia di scintille che si risvegliano. -insieme tumultuoso e oppressivo
non lasciarsi fuggir di mano il timone che guida la nave nel bollire della tempesta
, dello sdegno, del timore, che è l'alta sbirraglia delle passioni che
che è l'alta sbirraglia delle passioni che abbiamo addosso. = deriv. da
grazzini, 4-376: ha mandato me, che faceva le meraviglie, per la sbirreria
, 1-199: accortosi lo svegliato mercante che quegli era un ladro, uscì pian piano
il fetore è fetor di sbirreria / che quivi hassi fondato augusta sede.
ancorché armata, / ha più timor che la poltronerìa, 7 anzi il fracasso
4-ii-392: taglierò corto anche alla diceria / che fece con un tono da compieta /
sbirraria. -figur. insieme di parole che esprimono minaccia. a. cattaneo,
repressivi. tommaseo, 3-i-123: russia che scomunica pontificalmente ed ammazza sbirrescamente i rebelli
. m. -chi). letter. che è proprio, che si riferisce agli
. letter. che è proprio, che si riferisce agli agenti di polizia (sia
(sia antichi sia moderni); che ne possiede i caratteri tipici (e
amicissimo vostro. soffici, v-6-267: il che non toglie, tuttavia, che alla
il che non toglie, tuttavia, che alla minima occasione egli [il pizzardone]
gozzoni e pedate solennissime nel sedere l'imprudente che troppo si fosse fidato dei suoi modi
carbonari, 1-359: si tratta dell'impossibile che il governo possa reggere i sudditi.
là! galantuomo., poco; che va'tu girando a quest'ora? »
? » 2. per estens. che si fonda sul massiccio impiego di forze
/ e con quel cappellon triangolato / che s'usa e copre gli occhi alla
, iii-26: la fanciulla ammise con garbo che questa era insolenza, anzi 'sbirrismo'.
non si rimedia, questo governo, che a poco a poco viene da ogni canto
fatto governo più conveniente ad uno sbirro che ad un gentiluomo. mariconda, 5-1-38:
5-1-38: possa dir peggio a uno che sbirro? g. f. loredano,
e si rifugiarono nella casa della donna che li nascose nella soffitta mentre gli sbirri
i-100: popolo turbolento e temibile, popolo che disprezza il villano, odia lo sbirro
fiume de'padri, ben altra gente che i filosofi derisori e i teologi sbirri
un pezzo di canapo impiombato nelle due estremità che serve ad imbracare qualunque cosa per trasportarsi
'sbirro': anello di cavo di canapa che si passa intorno a un cavo o ad
di lupo. 5. agg. che attua una politica autoritaria e repressiva.
, doletevi / di voi stesso, che andasti (semplice) / a dir i
d'annunzio, v-1-933: un comizio che il buon popolo di roma lasciò regolare
mattio franzesi, xxvi-2-140: aver cura, che nulla non mi manche, / imbisacciare
: andiamoci a sbisacciare; e'vuoisi che noi usciamo fuori tutti a buon'ora,
buon'ora, acciocché non si paia che noi abbiamo vegghiato questa notte.
machiavelli, 1-iii-82: farassi, sbisacciati che saranno un poco. 2
cuore ercole mai, / né que'che vanno in piazza a dare al toro,
vi pose il capo e la coda che sbisciava. 2. per estens
ragnatela nera, un compasso d'eleganza che sbisciava sull'erba, solo e felice
/ laggiù di fresca luce del torrente / che sbiscia a valle / nel verde polverìo
qualche frasca d'ulivo o qualche muricciolo che sbiscia fra i campi. viani, 19-157
era in via dell'anguillara, una via che sbiscia tra il pozzo di santa zita
posta / da un ingegnere obriaco / che è andato avanti e indietro come un
aretino per modo vilitivo quel pissi pissi che taluni fanno in chiesa recitando orazioni.
chiesa recitando orazioni. e una donna che stia tutto il giorno per le chiese
rigutini, 2-88: 'sbisorione': colui che se ne sta tutto il giorno in
traverso. patrizi, 3-35: acciò che reno non urti per fianco l'opera,
e il testo letterario o l'opera pittorica che ne nascono). papini
mode forestiere e dagli sbizzarrimenti degli ingegni che cercano la fortuna nel nuovo. rebora
più degna di questo mio sbizzarramento, che un'unica virtù rimane in me ferma
ii-263: è naturale... che, dopo lo sbizzarriménto di futuristi e passatisti
scaramuccia, 168: io vado osservando che così gran distanza è stata molto ben
, pazze in sé, perciò appunto che sono savie assai troppo, pur giovano in
100: al nostro pensiere, per isbizzarrirsi che faccia in istrani composti e in combinazioni
combinazioni singolarissime, altro non accade salvo che di andar raccogliendo alcuna minima stilla del
: si sbizzarrisca di più, non lasci che la sua pagina diventi tanto spesso grigia
improvvisando. rovani, i-697: quella che, seduta alla tastiera, sbizzarriva colla
ada. -dedicarsi a un'attività che permette di sfogare la propria personalità e
6-75: mi piace assai, amedeo, che qualche volta e per mero sollazzo e
, 13-213: forse anche tu pensi che io lo vizio, dandogli danaro e
aretino, 20-308: sbizzarrito e sfoiato che fu sopra di me, prese tanto
prese tanto dispiacere vedendomi ghignare per ciò, che mi si dilequò dinanzi in quella ora
fedro / scatenossi quel buon veglio, / che a tacer forse fea meglio:
forse fea meglio: / io lasciai che qual puledro, / quando dà de'
, niuno ve n'aveva tanto animoso che s'assicurasse pure a toccarlo.
brusoni, 8-100: bisogna... che gli uomini si sbizzarri- schino che le
. che gli uomini si sbizzarri- schino che le sorti e le vite de'grandi stanno
a caso un cavaliere amico, mi disse che sarebbe bene ch'io componessi un libro
esaltata / tira, megera mia, che sì t'accese. 6.
dicendoli: « torpè, be', che partito / ha tu disposto prender del tuo
parere del duca francesco e di quegli che governavano a firenze di mandare meser agnolo
, agg. (sbizzaritó). che ha trovato sfogo alla propria curiosità o
.. sblaterate a dritta e a manca che il nostro corpo vi ha fatto
di diversa natura da un vincolo giuridico che ne impedisce o ne limita la disponibilità
molto più ristretto di cessazione delle circostanze che impongono un dato numero di consiglieri e
accessibile un luogo rimovendo ogni ostacolo che impedisca la libera circolazione o le comunicazioni
-figur. aiutare una persona che si è impappinata a riprendere a parlare
somma di denaro, da un vincolo giuridico che ne impedisce o ne limita la possibilità
: il dipartimento di stato svizzero informa che i fondi della banca di stato russa
sbloccarli ». pasolini, 8-130: che cos'è, che, in italia,
pasolini, 8-130: che cos'è, che, in italia, ha sbloccato le
da noi sospinta con forza nella buca, che ne rimbalzi fuori, o piuttosto paia
sia, ma ritorni addietro, dicesi che la palla sospinta 'ha sbloccato'; o
. pasolini, 17-161: le moralità che ne trae hanno il carattere un pò
carattere un pò * pesante di velleitarismo che non riesce liberamente a sbloccarsi in un'
per meglio dire, alle diverse interpretazioni che si dànno a quelle disposizioni in materia di
, articolata su tre o quattro punti che prevede... lo sblocco della
il rimettere a via libera il segnale che vieta l'entrata di un treno in una
l'amor di dio! » sciamò galeazzo che aveva fiutato la sbobba. marinetti,
. marinetti, iii-106: la realtà è che ci buschiamo punizioni su punizioni! senza
frati gli sembrava una delizia. tanto che i compagni vedendolo mangiare con tanta avidità perr-
. bartolini, 5-128: lasciatemi dire che la 'bianca'fagiana e la 'bianca'fanciulla
. -anche con sineddoche: persona che presenta tale caratteristica fisica. tommaseo
bazza. e quindi si dice di persona che ha quel difetto, come sogliono i
. sboccacciato, agg. ant. che si esprime in modo rozzo, volgare
virgilio servar il decoro del casto poeta che dello sboccacciato contadino. = comp.
. patrizi, 3-355: è falso che i fiumi tributari di po non abbiano
ntrame alcuna vera cagione, ma conietturava che fusse uno sboccamento della palude meotide.
d'un fiume, disperato comanda ai compagni che rivolgano la barca a dietro.
e recente, di cui è necessario che partecipi ancora il mare agitato, oltre
non si parlando d'altro nell'esercito che assediava veio, pervenne la fama dello
a questo, tanti sboccamenti di strade che entrano una nell'altra, che, a
di strade che entrano una nell'altra, che, a guisa di laberinto, fanno
di non avere altro sboccamento al mare che la porta di nizza. 5
vulcanici (e anche la lava stessa che fuoriesce). botta [tommaseo]
pres. di sboccare), agg. che si riversa in un fiume, che
che si riversa in un fiume, che sfocia nel mare. patrizi, 3-372
l'alveo sboccante al mare di quello che porti scaricando nella valle. buzzi, 122
nel mare nostro. 2. che si immette in un luogo (una strada
esterna del guscio. 3. che fuoriesce da un organo squarciato. cesarotti
confusa degli equipaggi. 5. che presenta una larga attaccatura (una manica)
del giubbetto a campana. 6. che impressiona fortemente la vista. salvini,
sboccante ricevendo. 7. che perviene a un determinato esito. fratelli
: fu dato uno disegno al gonfaloniere che e'si poteva di sotto a pisa volgere
el letto di amo, in forma che non passerebbe più per pisa, e farlo
alla terra ferma ad un gran fiume che vi sbocca, e quivi l'empiono
, l'ebro e il tago, che sbocca nell'oceano e fa quel famoso porto
fatto perdere il ramo destro della brenta che discendeva verso chioggia, caricando di tutta l'
acqua il ramo sinistro di lizzafusina, che sbocca vicino venezia. algarotti, 1-vi-167
gagliarda di verso le coste di russia che altrove, perché ivi sboccano le fiumane
del gamba, del yaiek e del volga che con essa combattono. foscolo, v-33
8-94: allo stesso modo dei fiumi che si confondono quando sboccano nel mare salato
non molto discosto dalla bocca del nume che entra in mare, il quale è chiamato
ella è posta in capo di un'isola che forma nel suo sboccare la mesa,
il tributo di cento altri fiumi che vengono a sboccar in esso. ceredi,
compito, un braccio d'acqua navigabile che si chiama il naviglio, e lo
sboccare nel ticino accioché tutte le merci, che si menassero per po, si potessero
] diversi fiumi, cioè il danubio che lo trascorre da ponente in levante,
levante, la drava e la sava che sboccano nel danubio dalla parte di ostro
sboccan tutte in un secreto bagno / che nel centro del bosco è fabricato.
forma il mincio, mutato nome, che a governolo sbocca nel po. pea,
siede sul piccolo fiume ruer allo sboccare che fa nella mosa. f f
campi son, ma non sì piani / che l'acqua vi si fermi e si
/ ma sbocca tutta quanta ne'fossati / che doppo ungo tratto dalla sieve / che
che doppo ungo tratto dalla sieve / che divide il mugel son ricettati. giuliani
sbocca l'acqua: si fa fiume, che manderebbe un mulino. -scaricarsi (
sboccare le lor fognature in queste fosse che sieno intorno al circuito maggiore. g
grandemente stimati... io credo che ciò addivenisse perche, sboccando nel tevere le
tossa per la grossezza del muro, che sboccano nella sommità della casa. barbaro,
fa una fomacetta con le sue narici che sbocchino nella detta torretta a vòlta.
vòlta. marino, 1-14-142: orgonte, che 'l lavor ritrova intero /..
fracastoro, i-290: a certi tempi avviene che le scaturigini dell'acque, che sono
avviene che le scaturigini dell'acque, che sono sotto terra, o per terremoti o
con raiuto de'quali si raccoglie l'acqua che copiosamente piove da'tetti nel vano del
canal suppressa alquanto, / singhiozza sì che 'l mormorio de tonde / sembra di
tal, con furor tanto, / che si disfiocca in argentata spuma. d.
, ne attinse di quella pura vergine che veniva sboccando e n'empié fino all'orlo
. frocchia, 875: l'acqua che sbocca laggiù dagli archi della fonderia non
per li piccioli rii di questa vena / che dall'ampiezza sua cava s'appella,
e discatena / riservati furor l'alma che fugge. malpighi, 1-195: non
1-195: non seguirà... mai che il fegato sia l'officina del sangue
fegato sia l'officina del sangue e che tutto il sangue ivi si generi, perché
sangue ivi si generi, perché bisognerà che sempre mi conceda che tutto quello che da
, perché bisognerà che sempre mi conceda che tutto quello che da noi viene stimato
che sempre mi conceda che tutto quello che da noi viene stimato realmente chilo.
e niente al fegato: di più che tutta la linfa del bartolino finalmente sbocchi
matrice a lubricar si sbocca, / che, stimolata e da quell'acqua aspersa
solito viene da un impeto e sconcerto che si trova ne'vasi sanguigni di tutto
. / ma pur con l'arte, che da pndo sbocca, / né di
. carducci, iii-10-186: da poi che nel paradiso terrestre ebbe origine la colpa,
non bastò più, non si può intendere che indi nascesse anche la legge della repressione
, virgilio chiese allo autore una corda che gli aveva cinta e, gittatola nel burrato
: con quel rumor, con quel furor che sbocca / torrente rapidissimo dal cupo /
ch'avevano impedito il corso del tevere che non potesse sboccar in mare, dopo
: era necessario per fare ciò, che il fiume fosse ristretto nel suo alveo e
ammiano], 184: ciascun animale che vi s'appressa per il gran puzzo si
bartoli, 1-4-125: videro le fiamme, che sboccavano fuori delle fenestre e del tetto
bracciolini, 5-2-9: così zeffiro pur che 'l ciel rischiara, / se d'occidente
. f. frugoni, 3-iii-27: come che avesse, ad asta vibrante, rispezzata
rompere solo quella [via sbarrata] che sboccava in piazza ed essendo già levato
483: da esso rivellino tirorono una trincierà che andava a sboccare nel fosso dalla parte
in roma coll'edificare quelle due chiese che paiono nate a un parto, le quali
misasi, 7-i-159: dalle vie, che sboccavano alla piazza ove i soldati ubbnachi
marino'nella sua cameretta del seminterrato, che sboccava con una finestra al livello della
a sedere in cima de la piazza che sbocca in parione, patria di maestro pasquino
. ariosto, 1-iv-8: andiamo, che se sboccasse erofilo, mal per noi
cellini, 1-101 (237): inmentre che la mia bottega si apriva e spazzava
uell'ora meridiana, per uno sciame che vi sboccava, • onne e donzelle
sboccava, • onne e donzelle eran che venian dalle bagnature. -svoltare (
gola e quivi alzar il terreno senza che i cavalieri lo possano impedire né offenderlo.
, iii-438: su 'l far del giorno che seguì alla elezione del nuovo generale,
con una loro mina in una contramina che lavoravano quei di dentro, e la
dove gli convenne sfilare; e secondo che sboccavano le sue genti e si mettevano
oh generosi, oh forti, / voi che sovr'esso mentre ancor cadea / d'
forcella. pasolini, 3-320: è tanto che ve volevo veni a dì 'sta cosa
sboccò tosto dalla città con tal empito che, presa la 'briccola'con cui era stato
organo comincia in loro ad agire isboccati che siano dall'uovo. -oltrepassare l'
. bartoli, 2-4-119: su lo spiegar che il capitano faceva le vele al vento
. galileo, 3-1-194: nel tempo che la palla cacciata dal fuoco si movesse
, perché la ruota da quella parte che pende il pagliuolo sarà la prima a
prima a muoversi nel ritirarsi, avanti che la palla sbocchi. -penetrare attraverso
quante maniere il moto dell'aria, che appelliamo suono, sbocca, tante vocali fa
: quando si ode un bestemmiatore, converrebbe che tutti corressero con le mani a turargli
i-226: sia un nume terreno, e che non mai / breve sospiro da'suoi
labbri sbocchi. nievo, 1-vi-593: sembra che le parole le sbocchino fuori a doppia
6-1-463: strepitoso improvviso ridere awien, che sbocche / vario di romor mille, quai
x-629: la passione del cor convien che sbocchi. g. gozzi, i-6-21
con ordine; e ne nasce quella facondia che desiderate. 12. prorompere in
ingiurie ed inezzie tali contro di noi che e se ne risero e ne stomacarono
dove il dente dòle: va a finire che sbocco in un de'miei soliti sfoghi
perché dal suo adriano udito avea / che quel baciare in franza si facea. de'
tavola parlò sempre lui: da tanto che viveva selvatico, a sentirlo sboccare era
al suo termine: contento del bene che operai e sicuro di aver riparato per quanto
verso la dinastia ma per i timori che ispira una repubblica che andrebbe a sboccare
per i timori che ispira una repubblica che andrebbe a sboccare nel sovietismo. pea
venuti oratori fiorentini allo imperadore a pregare che tacque delle chiane non fussero sopra il
il po a miglior disposizione, giudico che sia necessario levare il reno dal luogo
si deve avvertire di sboccarlo in sito che abbia fondo, sfuggendo per quanto sia
pesco. leonardo, 2-67: sono alcuni che, per avere comodità d'un fiume
, 3-4-98: gli albuscelli e le piante che si dice germinare nel mar nero non
e son nudrite dall'acqua de'fiumi che vi sboccano molta belletta. -immettere
. è conficata grandissima quantità di vasi che là portano il sangue, e da esso
di messario, crepato nel mezzo e che sboccava la sua crema sul tappeto.
po * così da banda per veder quel che e'fa o quel ch'e'dice
, al fiasco romper il collo, acciò che il vino passando per quello non sia
quando se le rompe la bocca o che si getta un poco del liquor che hanno
o che si getta un poco del liquor che hanno di sopra. lippi, 7-io
e, scuotendolo, butta fuora il vino che è nella superficie per purgarlo dall'immondizie
superficie per purgarlo dall'immondizie o fiore che vi poss * essere. de àmicis
gherulfi fece fontana, sboccando un fiotto che colpì in pieno petto il povero ramusino
sentimento. cavalca, ii-101: pare che crepi lo detrattore, infinché non isbocca
. non avereste sboccato questo pensiero, che la guglia di roma potesse co 'l tempo
non è egli vergogna ad imaginarsi, non che a sboccar mori simili farfalloni?
di maniera in più dì la torre che pagolo fu alla fine costretto di levare
bartoli, 14-1-107: in quella terribile uscita che fece il vesuvio...,
disse: « ché qual ventura maggiore che trovar qui aperta la porta del paradiso?
figur. baldini, 14-16: più che tagliar via qualche mezza pagina non ho
misura meglio, e l'abbocca, che non gli scappa più. = comp
. parla sboccata- mente con gli uomini che a lei vengono..., è
è difficile il riputarla una tortorella scompagnata che pianga la perdita dolorosa del suo consorte
, apertamente. leti, 5-v-387: che direbbono quei ciancioni che così sboccatamente parlano
leti, 5-v-387: che direbbono quei ciancioni che così sboccatamente parlano contro la francia?
alcuna, né meno il cavallo, che sboccatamente si pose in fuga.
, 8-114: lei esplode in sboccatezze tali che il povero paterfamilias cala subito la bara
a tirar palle con quella neve acquosa che fa le palle sode e pesanti come
quel ch'io vedo, tenete conclusione che la balla subito sboccata dalla bocca del
petto bollente. 4. figur. che ha avuto un dato esito, un determinato
sul campanile di giotto. y che presenta una o più rotture o scheggiature
: palma prese il suo unico boccale che era un coccio senza manico e senza beccuccio
per boccale sboccato. 6. che presenta una o più aperture a becco sull'
labbra esce l'acqua del detto pilo che, essendo colmo nel mezzo e sboccato dalle
sboccato dalle bande, viene tutta quella che sopravanza a versarsi dai detti lati
bocche de'capricorni. 7. che si allarga verso la bocca. g
colombina, 480: tu però dèi avertire che se qualche pezzo, per esser molto
sboccato, cioè più largo alla bocca che nel resto dell'anima...,
invalidi a parigi. 9. che è stato privato di una piccola parte del
e senga ferri e freno, / però che non amor mal servo isfrena. de
rattamente nell'estremità della ripa del fiume che, non potendolo dal corso ritenere,
. salvini, 41-222: l'intelletto, che ha le briglie dell'anima, si
un diavolo / di mondo sì viziato / che mi pare il quissimile / d'un
di due n'avèno da me, che era il più vechio e sbocato, per
. de'bardi, xcii-i-148: come cacciatori che avessero i veltri sboccati e non potessero
'sboccato', cioè senza freno: lo che noi diciamo delle persone e i franzesi delle
essendo incapace di regger se stesso non che quei popoli ad ogni freno sboc
-che non ha ritegno nel parlare; che parla in modo insolente o malevolo.
roma, li fu, per alcuno sboccato che altro che male non sapea dire,
fu, per alcuno sboccato che altro che male non sapea dire,...
ferrara, 215: no volemo al pestuto che alguno de nu in proferando sia strabucà
vi-62: « chi se'tu, che così forsennato biastemmi? » « ai parlar
da siena, 150: elli so'molti che hanno bene, quanto eliino possono dire
dire male d'altrui. e sai in che modo ne dicono male? alla sbocata
, senza temenzia niuna. 3. che si esprime in modo triviale, scurrile,
. trattando quel senatore con degli epiteti che al tempo d'esopo un rozzone sboccato
): abbiamo laggiù una mano di scapestrati che, tra il bere e tra che
che, tra il bere e tra che di natura sono sboccati, ne dicon di
dirle un'impertinenza nemmanco un bersagliere, che è la razza più sboccata con le ragazze
le ragazze. tozzi, iv-213: che tu sei il più sboccato, lo sapeva
). carducci, iii-24-300: con che sdrucciolose illustrazioni in quella sboccata lingua fiorentina
2-105: sarebbe una ricca miniera per coloro che si dilettano della toscanità, non di
assensi puerili. moravia, 21-196: che vuoi dire? che non agiva in modo
, 21-196: che vuoi dire? che non agiva in modo volgare, che non
? che non agiva in modo volgare, che non parlava in modo sboccato? piovene
garanzia? eh, come! ho capito che lei mi vorrebbe tirar a parlar sboccato
, sotadico e mam- moncello impudente, che, quanto più salti, mostri tanto
piazza... sanno fare altro che latrar senza mordere. -spreg.
nieri, 2-333: peccato... che pietro aretino sia quella boccaccia sboccataccia che
che pietro aretino sia quella boccaccia sboccataccia che è. = comp. dal pref
a peschiera passa lo sboccatore del lago che genera il mincio. 2.
di spumanti secondo metodi tradizionali, colui che estrae il tappo della bottiglia di spumante
in modo da eliminare il liquido torbido che si è depositato sul tappo stesso.
sboccatura ». goldoni, vi-80: prima che vadasi alla sboccatura della bottiglia, frattanto
vadasi alla sboccatura della bottiglia, frattanto che si allestisce la tavola, vorrei,
tavola, vorrei, don eraclio, che si tenesse fra noi un breve ragionamento
per non defraudar punto di quella speranza che di lui si era con- ceputa,
. crescenzio, 3-50: questo canale, che passa dall'una all'altra bocca,
a pizighetone, piazzaforte situata alla sboccatura che fa l'adda nel po. desideri,
di alcuni lunghissimi e dispersi canali, che hanno le loro sboccature comunicate con quella dei
laterale con fogna più grande dell'altre che pigli tutte le sboccature e testate delle
nel centro della terra, pone il poeta che finisca il vano di questo suo inferno
faccia della terra, ove egli vuole che sia ricoperta da una falda di terra,
sboccatura viene verso tal parte della terra che nel suo mezzo racchiude jerusalem. -orifizio
verso il pozzo circondato dai giganti, che dal mezo in su eran posti sopra la
bottis, 37: la superficie della lava che cacciò la voragine a...
tirando egli avanti per la dritta, che era la più principale, dove avevano
, le ironie e le saettate umoristiche che suscitano nel pubblico quelle parate. =
sboccazzato, a gg. ant. che parla in maniera sboccata e irriverente.
, agg. { sbucciante). che sta sbocciando (un fiore); che
che sta sbocciando (un fiore); che sta uscendo dalla gemma (un germoglio
: potrete... mirare alcuna stella che, pari al purpureo d'un fiore
aere. 2. per simil. che esce dalla scollatura (il petto).
.. delle forme sboccianti plastico-volu- minose che tendono a sopraffare l'antico predominio dei
piani caravaggeschi. 3. figur. che sta incominciando (l'estate).
suo volto si spiegarono come a fiore che sbuccia al raggio di primavera. tarchetti,
intorno è piena di questi gigli appassionati che sbocciano in un attimo e durano poche
nievo, 1-vi-87: quelle vecchie quercie che per la centesima volta sbucciano ancora. pascoli
all'orto e rimase a guardare la verdura che sbocciava come fiori.
o, per dir meglio, sospettava che forse la gallozzola nascesse, perché, arrivando
suoi semi, il quale fosse cagione che sbocciasse fuora la gallozzola. -coprirsi
: altro segno è un sordo mormorio che, a porgere attentamente l'orecchio, si
di mezzo ai bozzoli e viene dal dimenarsi che vi fa per entro la farfalla vicina
. pagano, i-22: isole nuove che o sbucciarono in un subito dal fondo
in un portamento e in una acconciatura che non odorava punto di villa.
con i lontani lampi di calore / che fan sbocciar la luna come un fiore!
, 443: la lampada, forse, che a cena / raduna; / che
che a cena / raduna; / che sboccia sul bianco, e serena / su
cielo nero si rigava di fuochi sibilanti che sbocciavano e si spaccavano in grandi rose
delle venuste forme e del sorriso / che fra le labbra sboccia. guglielminetti,
riluttanti. verga, 7-632: certi movimenti che facevano sbocciare gli omeri delicati dalla scollatura
: si tolse [sabina] il fazzolettone che la impacciava e siro vide i suoi
canto vocale, dolcissimo, vellutato, che... sbocciava e si espandeva intorno
9-242: a volte la voce che sbocciava là dentro [nell'apparecchio telefonico
telefonico] era come quella d'un bimbo che parlasse sollevandosi sulla punta dei piedi.
malaparte, 7-316: fu in quel momento che sopraggiunse, ansando, il ministro rafael
... ho ragione di sospettare che, fin da quando gli sbocciavano nel
. malaparte, ii-177: mi pareva che il cupolone non avesse ancora finito di
. non c'era giovanotto di sanfrediano che non l'avesse inutilmente avvicinata. morante
era sbocciata in una bellezza inattesa, che appariva davvero un miracolo della felicità.
ritrova i semi delle leggi feudali, che poi i barbari fecero sbucciare in europa.
delfico, ii-48: niuno dubita ormai più che i sensi non sieno i principali mezzi
sbucciano le verità o gli errori, secondo che si mantiene nella linea della realtà o
, si dice, sbucciaron sì presto che nell'ottavo anno della sua vita fu capace
baldini, i-468: era la casa che aveva visto sbocciare i 'canti di
mi viene una pensosa / gioia, che sboccia come fior da stelo. molineri,
cuore dell'uno e dell'altra ecco che dio allora fece sbocciare la carità, un
/ pareti, come quei meravigliosi / fiori che il maggio sboccia in mezzo al tetro
: la novalesa, fondata nel 726, che accolse carlomagno tardantesi intorno le chiuse,
proprie o a quelle del compagno che più s'accostano al pallino perché vincano
, agg. (sbucciato). che si è schiuso dal bocciolo (un fiore
converso in fiore, ci mostra quel che è in realtà nostra vita, che scappa
quel che è in realtà nostra vita, che scappa fuori a modo che fa il
vita, che scappa fuori a modo che fa il fiore, il quale appena sbocciato
2. per simil. che si è schiuso (un uovo);
e messi al confronto, con far che provino sul paragone del sole del lor oculare
pregiato esgesuita bettinelli. 3. che è divenuto prominente, pronunciato (le
. 6. per estens. che ha raggiunto il pieno sviluppo fisico e
. guerrazzi, 9-ii-101: dovete convenire che tra una bella cortigiana sbucciata pur ora
di vivere. 7. che si è sviluppato spiritualmente, che si è
7. che si è sviluppato spiritualmente, che si è formato culturalmente o politicamente.
del dopoguerra. 8. che si è formato, affermato, diffuso (
faldella, i-2-188: vi sono delle vecchiaie che dànno fioriture, sbocciature e messi intellettuali
classe, fisica e non, a meno che un giorno o poco più di quella
reconditi, lasciamone lo sboccio al tempo, che li maturerà o li soffocherà. soffici
sboccio (con valore aggett.): che è in procinto di manifestarsi in modo
.): vivace, allegro, che ama divertirsi e chiacchierare. fanfani [
simile, suol dirsi di coloro o colei che è vaga di conversazioni, sta sulle
sbocciolare. sboccióne, agg. che si comporta in modo tronfio, spavaldo
pettoruto, trionfante, sboc- cione, che toma al paese seduto vicino al meccanico,
di corpo d'acqua et essendo perciò necessario che i ai lui pessimi effetti si manifestino
suo sentimento può dedursi dal dir lui che gli antichi sbocchi del po nella venezia
/ sbocco di senna e il lido che si sede / dal mar britanno infino al
): dovevan seguire tutto il corso che fa l'adda... fino al
). menzini, iii-51: immaginatevi che segga mercurio sullo sbocco di queste due
punto in cui sgorga, la polla che forma). vallisnen, iii-u:
poco a poco ammassandosi formino quegli sbocchi che noi chiamiamo fontane. fucini, 180
se ne vanno le ricciute donzelle / che recano le colme anfore su le spalle /
di un territorio; la zona costiera che lo consente. mazzini, 92-165:
quale abbisognano, le boc che di cattaro. d'annunzio, v-1-1121:
gli interessi della città e dei paesi che se ne servono pei loro sbocchi naturali.
nave affretta verso lo sbocco della baia che si profila lontanissima laggiù. 4
sbocco (con valore aggett.): che consente l'uscita. -senza sbocco (
(con valore aggett.): che non ha uscita. savinio, 407
: ho sostato talvolta nelle grotte / che rassecondano, vaste / o anguste, ombrose
, 150: è all'improvviso una brezza che apre, / allo sbocco del tunnel
orchestra si andava per corridori piani e che avevano diversi sbocchi detti vomitoria.
di sangue dal petto vennero ad avvisarmi che la sanità ne'mortali è appiccata ad un
. pellico, 2-221: papà mi scrive che, dopo la febbre e i due
. cesarotti, 1-xix-92: donna, che ognora al ben popputo seno / abbeverava
nel resto e sozza / più del villan che le mandava in faccia / sbocco alitoso
da un corso d'acqua; il canale che consente tale deflusso. lippi,
6-96: « anch'io l'ho detto che tu sei un buffone », /
igienico. soldati, 2-218: dopo che ebbe aperto il rubinetto e chiuso lo
utile il preoccupare il passo, con fare che la religione santificasse certi princìpi politici.
prodotti sul mercato. -anche: mercato che assorbe la produzione di un dato settore
mediata per la gran bretagna, che è precipuamente ma- nufatturiera e commerciante,
a trovar nuovi sbocchi alla divorante attività che le ferve dentro. periodici popolari,
, non riesce ad altro in fine che a rincarare tutti i prodotti, a
... ritiene non a torto che la tranquillità del lavoro operoso sia la garanzia
... dalla sua felice topografica situazione che l'ha fatta godere per più lungo
dell'apertura del porto di livorno, che le ha procurato lo sbocco di tutte
disoccupazione di massa, soprattutto giovanile, che trova ben pochi sbocchi. -paese in
in lacerba, ii-179]: si disse che l'impresa sarebbe stata facile, che
che l'impresa sarebbe stata facile, che sarebbe costata poco, che il paese da
stata facile, che sarebbe costata poco, che il paese da prendere era pieno di
da prendere era pieno di risorse, che sarebbe potuto diventare una colonia di popolamento
d'emigrazione. -settore produttivo che assorbe semilavorati per la lavorazione finale.
accidia; e la via rettilinea frondosa che percorreva tutti i giorni non aveva sbocchi.
18-160: io 'devo ammettere'il dato, che è lo sbocco, la manifestazione 'attualmente
macchine, 222: dopo avere avvertito che il design tende ad una trasformazione radicale
radicale dei processi produttivi tanto dell'arte che dell'industria, rimane da chiedersi se esso
piuttosto lo sbocco naturale di uno sviluppo che ha profonde radici nella storia dell'arte
. moravia, 22-25: si noti ancora che così per i cristiani come per i
linati, 13-100: non ci s'imaginava che la sua vena creativa avesse ancora tanti
le conquiste a quella impazienza e cupidigia che non erano spente nella massa del popolo
di un organo; sensazione di bruciore che ne consegue. crescenzi volgar.,
ci accade a raccontare le marine battaglie che gl'italiani medesimi feciono in romania tra
. piccolomini, xxv-2-19: sempre che e'ti trova, al primo ti
ti sbolgetta tante cose filosofiche, mattematiche e che so io, che sarebbon soverchie per
, mattematiche e che so io, che sarebbon soverchie per empirne una magona.
magona. dossi, 3-105: pareva che la posata voce del direttore soggettasse questioni
posata voce del direttore soggettasse questioni e che la tremola, da piffero, di ghioldi
mercato nuovo dove si sbolgettano tutte quelle che vengon da vinezia per li gentil omini et
vinezia per li gentil omini et altri che aspetton lettere da quelle bande, a causa
aspetton lettere da quelle bande, a causa che e'sap- pino il porto e dove
nella mente non accogliamo una vasta idea che si faccia sintesi e nobile scopo del
ffl-24-321: questa popolazione..., che fu così ostentatamente fredda al passaggio.
di uno sbocconcellaménto del blocco militare sovietico che è stato ottenuto nella fase della guerra
stato un asino d'oro, può esser che mi fossi risolto di sbocconcellar quelle rose
, iv-279: si rivolse agli ufficiali che stavano sbocconcellando pezzi di carne avvolti in
'putre solum', cioè 'terra friabile', che si sbocconcella facile. papini, 28-283
. guerrazzi, 1-405: per ciò che importa peculiarmente al nostro assunto vuoisi considerare
39-84: non si può odiare l'austria che domani sarà sbocconcellata e finirà, con
sarà sbocconcellata e finirà, con quel che le resta, in una più vasta
caro baldini, è vero, sì, che sto lavorando ma intorno ad un'opera
sto lavorando ma intorno ad un'opera che non si presta davvero ad essere sbocconcellata
si isolano sdegnosamente dalla folla delle mediocrità che li circondano. 6. spendere
: tornavano, lentamente, a persuadersi che potevano sbocconcellare adagio adagio quanto restava loro
sbocconcellato. moretti, 2-150: buona piadina che non sa di sale, / sbocconcellata
desinare si componeva di ven- tidue chiocciole che bollivano in una pentola sbocconcellata. d'
parevano per lo addietro propizie al concetto che il senatore torelli vagheggia da lungo.
alcune sbocconcella- ture bianche prodotte dai rimbalzi che i tre ragazzi gli facevano fare sul
sbocconcellatura della sua autorità aveva acceso più che mai l'agonia del dominio assoluto.
, agg. (sbufonchiante). che sbofonchia (anche con riferimento a un
paragrafi e leggi, che studiar plinio e gli altri che di ciò
leggi, che studiar plinio e gli altri che di ciò hanno scritto.
dice, nell'uso, di vestito che in qualche punto non tomi bene,
. sbolinato, agg. marin. che non ha le boline ben tese (
(sbóllo). guarire da una malattia che produce bolle e pustole.
di argilla compatta, l'acqua gemeva così che non si riparava a pulir la lavagna
si riparava a pulir la lavagna dal motriglio che sbollava, non suzzandolo l'argilla.
scoppia e sbolla in una violenza di passione che sembra portarci ancora una volta a certi
poi gli ha data / la lettera che a lui lo raccomanda. / gan lo
sbollata, / vide per filinor ciò che dimanda. -intr. per estens.
sa; chi bolla sbolla. volevate forse che andassero tutti airinfemo? 2.
cassetto, oppure svende a dieci quello che - nella bottega - si vende a cento
. (ant. sboglientante). che emana un intenso calore. bibbia
sboglientante. 3. figur. che infiamma d'amore divino. bibbia volgar
, 1-1-271: tanto despiaxe tal or / che [il maiale] inanti tempo è
in vino od acqua, e poi che seranno raffredate pelandole. g. vialardi,
: la buona donna, toccatami la fronte che sboglientava, interrogatomi gli occhi, la
pasolini, 3-313: si sentivano i maiali che grafitavano oltre la parete, nell'altra
, e gli strilli dei ragazzini, che, in quell'aria sbollentata giocavano tra le
tra le casette. 4. che ha raggiunto il massimo grado di intensità,
). cassola, 5-142: aspetterò che sbollisca il caldo e poi me la
botta, 6-i-256: si doveva temere che, ove fosse sbollito quel primo fervore
al piemonte, dicevasi, fa viva aspettazione che se ne aveva va sbollendo, perché
t. gar, cxxiv-155: peccato che, sbollito il fervore della lotta elettorale,
) gli ultimi vapori romantici, confessiamo che sarebbe stato meglio, o al più
un vagabondo in cerca d'un asilo che non trova. tornasi di lampedusa, 194
gli occhiali col fazzoletto, lasciò che fosse sbollito il piccolo accesso di vanità che
che fosse sbollito il piccolo accesso di vanità che l'aveva spinto a citare se stesso
tol- stoi vivo e saporito è quello che in una delle tante liti investì il
tante liti investì il buon turghenief, che cercava di sbollire la stizza passeggiandogli davanti
arpino, 19-56: si unì all'applauso che il conferenziere era riuscito a ottenere dopo
l'uso romanzesco dell'fio'e i guasti che questo divino 'io'proustiano aveva inconsapevolmente
piccola cavità originata nei metalli da gas che si sviluppano durante l'operazione di fusione
sviluppano durante l'operazione di fusione e che non si liberano completamente durante il raffreddamento
un'attività industriale improduttiva, facendo credere che sia di pregio. einaudi, 1-349
la quale si lamenta sempre di ciò che fa o non fa la cogne, meriterebbe
o non fa la cogne, meriterebbe che lo stato le sbolognasse, pur di liberarsene
se cavate quei due o tre lapponi che vi sbolognano le immondizie delle loro tane
alla prima occasione i cinque centesimi inglesi che aveva avuto chissà da chi.
adottata, sei figlia di una prostituta che non sapeva che farsene di te ed
figlia di una prostituta che non sapeva che farsene di te ed è stata ben
1-1-88: si proibisce... che quella [moneta] non si possa
188: la moneta..., che si sbol- zonava, non fu quella
si sbol- zonava, non fu quella che allora si batté, ma quella che era
quella che allora si batté, ma quella che era stata battuta l'anno dinanzi.
zonar. bresciani, 6-ix-244: s'accorse che la piazza non era in tutto oppugnata
era in tutto oppugnata per un rivellino che contendea il passo. che fece?
un rivellino che contendea il passo. che fece? lo sbolzonò tanto che v'aperse
. che fece? lo sbolzonò tanto che v'aperse un gran sberleffe.
disutil messo al commissario: / bisogna altro che andarne a spalle intere. / pur
può farsi affronto / maggiore ad un che il ricettarlo in casa / e sbazzonargli
razzi, 6-42: buon per me che non sono innamorato anch'io, ché
roma] la vigilia di san pietro: che dio tei dica il piacer che io
: che dio tei dica il piacer che io ebbi dei raggi che traeva e dei
il piacer che io ebbi dei raggi che traeva e dei fuochi che facea castello
ebbi dei raggi che traeva e dei fuochi che facea castello sbombardando terribilmente.
bactaglia ad civita, in tal modo che la sbumbardaro un dì et una nocte.
nocte. aretino, 20-221: dicesi che la buona memoria di castello, nel
; l'altra per non fargli adirare più che si fossero. corsali, cii-ii-55:
fossero. corsali, cii-ii-55: subito che la nostra armata comparse, non restarono
a me parrebbe, signor lodovico, che noi dimostrassimo qualche cosa alta per parer dotti
noi non siamo..., sì che noi figurassimo con due favolette di narciso
achille avrà lo sbombettare e l'addormentarsi che fanno insieme giunone e giove nel principio
moto di spirito: questo non tolse che gli sbomboloni fiorentini le assomigliassero piuttosto a
sbomboloni fiorentini le assomigliassero piuttosto a sgorbi che a cose soavi a vedersi. =
sbomicaré), agg. letter. che si sprigiona, che emana. pirandello
. letter. che si sprigiona, che emana. pirandello, 6-259: come
cavalca, 20-288: come a persona che parea loro vecchio e sbontadiato,
ed ella va dicendo: « va', che sbonzoli ». soderini, ii-350:
, 15-2: non mai rifina l'anno che o di poma / non sbonzoli o
stanchezza. berni, io: -e che ci fai, che sbonzoli? / -ho
, io: -e che ci fai, che sbonzoli? / -ho trainato un asin
1-ix-30: cotal falsa opinione è giuocoforza che ne ingeneri di più altre...
più altre... se il fondamento che tu poni è debole, qualunque cosa
cosa vi fabbricherai su è di necessità che faccia pelo, poi corpo e sbonzoli alla
un tratto tanta rabbia e tanta stizza che... messer lo abate prese
e tirollo allo indietro, di maniera che tutta tombolar gli fece quella scala;
dino da firenze [tommaseo]: che cosa vuol dire isbon- zolato, mi
se il dito passa dentro dal timpano che sostiene le budella, e quanto più
2. figur. malandato, che ha un'andatura incerta e barcollante.
botte... e tanto vi bollirà che il tuo lavoro sarà sborraciato.
sborbottava ma con dolci querele il privilegio che aveva ottenuto sopra ogni altro nel possesso delle
, sborbottando con sacrileghi rimprocci, quasi che le bugie et il mancar di parola
et il mancar di parola sia una mercanzia che pur si pratica nel cielo.
pass, di sborchiare), agg. che ha perso le borchie, privo di
giovanni crisostomo volgar., 37: imperiò che nessun tormentaor d'omi arave mae possuo
bordòch 'piattola', 'scarafaggio'e 'vermocchio', che il r. e. w
allentare le scotte per ridurre la superficie che le vele offrono al vento.
. 2. togliere il fasciame che ricopre l'ossatura di una nave.
sbordatura, sf. porzione di un oggetto che fuoriesce da un orlo. -in partic
. -in partic.: parte di suola che sporge oltre la tomaia.
. 2. tess. operazione che consiste nell'eliminazione dal lotto di velli
il re francesco coll'aggiunta di quelle che solimano il gran turco...
vuoi togliermi la gelosia di testa quasi che mi desse punto d'impaccio, che
quasi che mi desse punto d'impaccio, che vadi sbordellando per tutt'i chiassi di
toscana. carducci, iii-24-97: re che lesinano a londra il quattrino e sbordel-
a venezia. palazzeschi, 6-189: quelli che verrebbero per me non vanno bene per
per me non vanno bene per loro che sono dei giovinotti abituati a sbordellare.
a sbordellare, / e palla sia che scingavi le zone. 3.
ritolta avessi a questi cani / quello che usurpan lor de'cristiani, / over roltramon-
, / over roltramon- tani, / che sbordellata han santa chiesia tutta, /.
pass, di sbordellare), agg. che è solito frequentare postriboli. giovio
una donna. contile, ii-48: che novelle son le tue? mi brillano le
brillano le mani, quanto tempo è che non ho ammazato gli uomini? ah
vero. -e come sbordellato! tanto che, per lo ben di me, io
lo ben di me, io aveva paura che la cosa non andasse a finir bene
ii-5-262: dirimpetto a cotesta bruzzaglia puzzolente che sbordelleggia firenze e infanga le città storiche,
il più delle volte uno arriva in fondo che è già bell'e morto per i
non è morto muore di freddo prima che arrivino i soccorsi. = piemont.
nome d'azione da sbiirdì 'spaventare', che è comp. dal pref. lat.
e. w., 1098] e che vale quindi 'allontanare dal bagordo', poi
anonimo genovese, 1-1-278: per zo che li an la boca fola / en
castelvetro, 132: i fanciulli, che stanno a leggere, di- consi dare
a marino: è però un miracolo che la malattia no v'abbia fatta strage
colla poca pulizia e le molte sborgne che vanno prendendo que'villani. giusti,
e mezza: briaco sempre della sbornia che terribile presi iersera. verga, 7-360
roberto, 3-194: tutte le volte che sua moglie gli regalava un'altra figlia
2-156: avevano preso una sbornia maiuscola che li faceva traballanti, ilari o lacrimosi
botte è la politica, il vino che ognuno ne beve è il proprio senti
è il proprio senti mento che si riscalda alla botte comune: la sbornia
. papini, v-21: cervelli aerostatici che credevano di toccare le sommità del cielo
contro la croce. -avvenimento che provoca uno stato d'animo di esaltazione
cognato e della zia / o del piovano che s'è dato al gioco / o
al gioco / o di quella ragazza che andò via, / che diventar nervoso
di quella ragazza che andò via, / che diventar nervoso, giallo e roco /
11-105: la liberazione fu la sbornia che libera la mente dalla soggezione.
anche gli usceri sono delle povere creature che hanno a casa mogli e figlioli.
4-no: è l'enorme numero degli abitanti che finisce col dare una leggera sbornia a
de amicis, xii-336: riconobbi desbottonass, che si doveva essere sborniato in qualche osteria
il vin dell'inganno scellerato, / che sborniò vocadì con le sue femmine.
i campi. lo sborniò per caso uno che conosceva l'ortica al tasto.
s. v.]: 'sborniato': che ha preso la sbornia. 'non
. 'non son rare le volte che toma a casa sborniato'. nieri,
sbagliato macchina e investito un'altra topolino che non c'entrava un fischio.
come potrei dire? mitologi che: naturalissime, dato il genere della nostra
di crudelissimi disgusti, non essendo possibile che non succeda qualche sborraménto.
consegli con quelle più chiarezze e segni che si sono auti e pigliare le meglion risoluzioni
7-iii-340: 'borra'altro non è che un luogo pantanoso, dove si ramano
a notte con questo e con quello che gliele fecero a tutti i modi, a
venti, cominciò a far come le gatte che sborrano e imiagolano. l. veniero
, / a legar ritornò non so che collo. pasquinate romane, 332
, 332: non far disegno che l'umor concorra / per volerlo in
mi dài il culo, da vera troia che sei, e io te lo infilo
v.]: 'sborrare': il fiorire che fa una pianta contro tempo.
in francia, a vomitare / quel che in italia forse gli è disdetto, /
tutti i medici gli è detto / che, se non sborra, si porla crepare
veggio tanto in là scorso il malore / che non ci s'è per poter riparare
cotesti tempi, per virtù degli argomenti che mettevano in opera, si accusavano gl'incolpevoli
castiglione, 3-i-1-468: nostra signoria etiam che abia perso questo cardinale suo cusino,
a dispetto di mare e di vento, che io sborri fantasticamente e componga al
'burasca'discendere da borea, vento empetuoso che rovaio si chiama, onde medesimamente affermano
superbia, la quale altro non è che vento, e borioso'superbo', e
. cecchini, cv-731: sto pavaion, che credeva che fosse in le altre mie
, cv-731: sto pavaion, che credeva che fosse in le altre mie robbe da
vegnuo a sbo- rarse in sta casa che no cognosco. 6. sfogarsi (
tuo patrone si caccierà al coperto fin che sborri il mal tempo, e tu starai
le piogge sborrano la collina. acque che hanno sborrato da tutte parti quest'alta
tutte le artelarie e schionetti, ita che queste bestie se messeno in fuga e se
, ch'altro desiderio non ebbe mai che di veder contenta la figliuola..
... dicono tutto quanto quello che hanno detto e fatto a chi ne gli
o nel potere della giustizia o altrove che sieno, s'usano questi verbi:
questo generoso parlare e tessersi trovato uno che sborro il rattenuto da tutti operar sì che
che sborro il rattenuto da tutti operar sì che i loro accusatori, tra per questo
ch'in mezz'ora / sborra il furore che non dura un passo. parabosco,
aretino, 10-58: io me stimava che la 'cortigiana'comedia avesse sborrato ogni punto
esci fuor del manico, e d'avaro che n'eri ne se'diventato prodigo e
furon da principio fatte far tonde più presto che quadre o d'altra foggia, così
: levare tutta o molta della borra che era in cuscino o simili.
o simili. 2. lasciare che si elimini la schiuma del mosto in
. sborativo), agg. ant. che parla liberamente, senza nascondere nulla.
161: 'sborrato': senza forza, che ha perduto la borra, cioè la
morale. fucini, 876: questo che vói di'?.. che 'un c'
: questo che vói di'?.. che 'un c'è più core! /
'un c'è più core! / che questa gioventù moscia e sborrata, / nun
ancora far chiudere tutti li sborratori di marara che dànno in po, senza che se
marara che dànno in po, senza che se li potesse vietare. zonca, io
stato assai lento; e ciò tanto più che non avea sborradori o siano sfogatoi,