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vol. II Pag.69 - Da BARCOLLANTE a BARDANO (38 risultati)

barcollante. era stato respinto. senza che si fossero mossi, tutti lo avevano respinto

i-414: trovò il padre già barcollante, che per parlare doveva appoggiare ora un braccio

di bielle d'un giuoco meccanico, che si scomponga e ricomponga. slataper, 1-31

voce. 2. figur. che tentenna; indeciso; che sta per

. figur. che tentenna; indeciso; che sta per perdere di prestigio, di

, di autorità, di fermezza; che sta per essere sopraffatto. b.

è cosa evidente e osservata tuttogiorno, che gli uomini di maggior talento, sono

il barcollare e travolgersi e raddirizzarsi, che van continua- mente facendo [con la

e li tiene in tanta passione, che non che altro, non rammentan se

tiene in tanta passione, che non che altro, non rammentan se stessi,

un uccelletto, appena era fatto il vóto che incominciò subito a boccheggiare,..

il dolore per la morte della madre che lo faceva barcollare e che gli offuscava

morte della madre che lo faceva barcollare e che gli offuscava la vista. panzini,

borgese, 6-41: un trenino buio che nel fischio querulo s'allunga, / barcollando

barcollando e a gesti lenti come uno che nuota sott'acqua,

o gloria!... dal giorno che tu più non sei la mia sola

la compiaciuta sicurezza di un'autorità, che per un attimo egli aveva sentito barcollare

e voi, bizzuche / berte, che vi trovaste al suo barcollo, / ponete

cellini, 1-96 (226): avvenne che per e'cattivi passi quel cavallo isdrucciolò

barcollone, non si potendo aiutare, che percosse in su la punta della zagaglia

barconi costruirsi al di sopra delle cataratte che per lungo tratto cascano tra gran pietroni di

, fra due barconi carichi di carbone che oscillavano appena. de amicis, ii-122:

una gittata, un faro, dei barconi che si cullano: cotrone ha un porto

il mugghio del barcone, / catene che s'allentano. soldati, 150: avevo

ero immaginato tutto, il quartiere, che conoscevo, le case vecchie, squallide,

mi burlava per via delle mie scarpe che paiono barconi. morante, 2-62: la

. bocchelli, 1-iii-757: dicevano sempre che in famiglia stessero tranquilli, perché egli

più custodita e disposta in modo, che né tacque né gli animali la danneggino.

6-19: papa gregorio mandò a'genovesi che con loro navilio, alle spese della chiesa

: ch'elli armarono in genova, che galee e che uscieri, e batti,

armarono in genova, che galee e che uscieri, e batti, e barcosi

mente per la gola chi vuol dire che ella sia stata fatta de le barde di

lavori e partimenti d'imprese, secondo che coloro erano che le portavano.

d'imprese, secondo che coloro erano che le portavano. g. m

farfanicchio, avvertisci allo scantonila, / che se e'non mi tien quel corsaletto /

corsaletto / e quelle barde altrimenti, che io / gli spezzerò le braccia.

lento ritrarsi e solo / costui vedemmo, che alle barde, all'armi, /

bardàglio, sm. trapunto imbottito che fa da sella. = deriv

vol. II Pag.70 - Da BARDARE a BARDO (35 risultati)

cenno il cappellano, al quale ordinò che facesse preparare subito la lettiga e i

(390): al quale impose che facesse tosto approntare la lettiga e i

il basto, gonfiava la schiena, aspettando che lo bardassero. tombari, 1-125:

dal comune... diede ordine che gli si bardasse la mula e fischiò

iii-122: figurati! con questo fegato, che a giorni non può sentirsi sopra neanco

. -si). ragazzo, giovane che si prostituisce, cinedo. machiavelli,

, 3-606: que'doi fanciulli, che nel signifero succedono al toro, compresi da

stelle, senza altre sette circonstanti informi, che mostrano di buono o di bello in

bello in quella sacra sedia, eccetto che il reciproco amore di doi bardassi? rosa

ch'io non so chi sia, / che fe'parigi scoppiar dalle risa, /

per le scale / già buie il soldato che ride. bacchelli, 1-i-337: i

1-i-337: i più fantasiosi arrivarono a sostenere che quel barbuto personaggio (il connotato

, e vi ha messo due rose che innamorano. fuori di celia, questa

bardassi. chiesa, 5-106: riconobbe finalmente che ero proprio un bravo ragazzo, superiore

il bardasson del mio nipote / in che bella fortuna che si trova? d'annunzio

del mio nipote / in che bella fortuna che si trova? d'annunzio, ii-61

a pensare a'sparagni: / bardato fe'che il bel corsier s'adduca. nievo

di quel demonio [il cavallo], che non era bardato e sollevava in su

di ulivi grigi. 2. che ha indosso l'armatura. verga,

io per me... veggo certiduni che l'altro giorno non eran nulla,

per significare tutto quell'assetto anormale, che dovette assumere la nazione durante la guerra

vinse la bardella della cavalla a un villano che pur allora l'aveva riscossa dal sellaio

sopra una mula senz'altra sella né briglia che una bardella e una cavezza in mano

481: han la tiglia soda / più che nimo altri che di mattinata / porti

tiglia soda / più che nimo altri che di mattinata / porti in monte il cavestro

di governar i popoli, solo affine che i poliedri non abbiano a por la bardella

lioni. 10 non sarò già quel che voglia mettergli / la briglia e 'l

grana fine e di colore turchino, che si fende in lamine sottili come la

galestri, di cuoiucci e di bardelloni, che sono pietre composte di materia terrosa,

un glutine lapideo tanto magro e debole, che stando scoperte ed esposte all'ingiurie dell'

. archit. filare di mattoni in piano che si mura in giro sopra gli archi

è] un filare di mattoni, che si mura sopra gli archi. bàrdico

di maschia eloquenza, egli è quello che ti presento, lettore. bardiglio (

una specie di quei san severini di bardiglio che si veggono sulle cantonate dei quadrivii toscani

depositari e custodi gelosissimi quei famosi bardi che avevano e conservarono per sì lungo tempo

vol. II Pag.730 - Da CAPRICORNULO a CAPRINO (25 risultati)

naturali del burro di capra, da che si estrae l'acido caprico.

alti 1 m, foglie con due orecchiette che abbracciano il fusto, fiori piccoli,

, in spighe terminali, frutto vischioso che si attacca al pelo degli animali (

caprinfernale, sm. scherz. diavolo che ha forma di capra.

dianzi lasciai, se vi sovviene, / che in sul caprinfemal, pigra carogna,

martinazza, e sopr'al quale si favoleggia che vadano le streghe a benevento.

capra. caprino, agg. che è proprio della capra, che si

. che è proprio della capra, che si riferisce alle capre; che ricorda,

, che si riferisce alle capre; che ricorda, che assomiglia alla capra.

si riferisce alle capre; che ricorda, che assomiglia alla capra. ristoro

., 9-79: di necessità convien che si faccia da coloro che 'l gregge

di necessità convien che si faccia da coloro che 'l gregge seguitano, e massimamente i

8-228: ora a i frati, che fin di qua mi puzzano di lezzo caprino

degli attillati ancora, e di quelli che olezzano più che le botteghe de profumarieri

ancora, e di quelli che olezzano più che le botteghe de profumarieri. cellini,

satiri, questi non avevano altro di satiro che certe piccole cornetta e la testa caprina

, e silvani, e putti e baccanti che è una maraviglia a vedere la diversità

, 19-381: un satirin, che siede a piè del trono, / gonfia

v.]: 'caprifico *, aggiunto che si unisce 344: ivi sull'

attinenti per composizione e qualità, e che tutti spet / de'lanuvini

i-501: cavalieri sudanti, cioè che non si lavavano mai, caprilina

caprini visaggi di monaci puzzolenti, e dame che non tommaseo [s. v

. un grasso neutro naturale, che è tra i componenti del d'

caprimèmbre, agg. ant. che ha membra satiro su piede caprino / con

su piede caprino / con occhi sì chiari che sembra di capra. / lùcergli tra

vol. II Pag.731 - Da CAPRIO a CAPRIOLO (47 risultati)

un par d'occhiali tondi cerchiati di nero che gl'ingrandiscono le chiare pupille. campana

. (521): e se non che di tutti [i frati] un

piato loro. sassetti, 74: vorrei che voi facessi vezzi a quel fratone,

facessi vezzi a quel fratone, intendendo che egli è persona amorevole, e di

sostantivamente, per caccole di capra, che servono a letamare. 5.

fatta dal sarsi stima grandissima di cosa che, liberamente parlando, io stimo assai

, e gli altercanti parean infuriati caproni che insieme cozzassero. = lat. caprinus

46-91: or s'un gianetto par che 'l vento passi, / seguendo

la destra sul mezzo d'uno spiedo che aveva a canto, la cui punta

pargoletta o dramma o capriuola, / che tra le fronde del natio boschetto /

testa, appresso cavargli il cuore prima che toccar gli altri membri. -per

, cavriuòla), sf. salto che si fa mettendo il capo a terra e

. redi, 16-ix-233: tosto che mi sentì dire questa possente parola vescicatori

capriole così snelle, e spiccate, che tali al certo non l'averebbe sapute

: non è egli la medesima cosa che se altri in passeggiando venisse tutto a un

fuggi degli scampati, fra i cavalleggeri che non han spazio per manovrare. non

, giù a capriole per quei greppi, che si tiravano scapaccioni e risate.

qui / non si sente / altro / che il caldo buono / sto / con

, amico ed emulo del chiabrera, che mescolare al grecismo del savonese le capriole

2. salto (nella danza classica) che si fa sollevandosi da terra e scambiando

aretino, 8-45: ballò sì gentilmente, che fece maravigliare ognuno: ella faceva cavriole

fece maravigliare ognuno: ella faceva cavriole che non le avria fatte un cavriolo,

, e con una grazia antonia, che non avresti voluto vedere altro. bruno,

. buonarroti il giovane, 9-478: che 'n levando da terra / concordi un

di topi e delle sorche, / che vi menan la danza trivigianà, / e

, / e sì grosse vi son che paion porche. / vi corrono il «

son tante e i complimenti son tali che, per arrivare a saper fare una

, perché ci va un balletto prima che s'incominci a parlare. lippi, 7-23

capriuole terze o quarte, ecc., che quante più volte son tagliate, più

piedi. goldoni, iii-48: -volete che vi regali quattro castagne secche?.

io ne'miei beni. -si vede che ha buona mano a seccare. -perché?

del ballo nello » stesso sito per appunto che il cominciarono. g. gozzi,

.. d'aver veduto un famoso ballerino che nel ballo del coviello, dopo d'

cui s'alza la canna e non istringe che aria. tuttavia que'che san ballare

non istringe che aria. tuttavia que'che san ballare, saltare e far capriole,

. è un salto alto e brillante, che i cavalli fanno alzando le estremità anteriori

certe capriolette così minute e così preste che e'non pareva che egli avesse o nervi

e così preste che e'non pareva che egli avesse o nervi o ossa.

ossa. caro, 1-300: incontanente che sentì il primo accento d'essa [

avevo / un damo ballerino, e che faceva / certi salti tant'alti,

algarotti, 1-258: cotesto ballo, che tanto pur diletta, non è poi

altro, a considerarlo in sé medesimo, che un capriolare sino all'ultimo sfinimento,

all'ultimo sfinimento, un saltar disonesto che non dovrebbe mai aver l'applauso delle persone

. di caprioleggiare), agg. che fa capriole. jahier, 95:

il ragazzo, dai piedi caprioleggianti, che va, solo, in esplorazione: pei

solo, in esplorazione: pei prati, che sono prati, ma possono anche essere

gonnelle con grossi calzari / e compagnia che vi diletta e piaccia. marco polo volgar

vol. II Pag.732 - Da CAPRIOLO a CAPRONE (48 risultati)

spesse volte gli animali inrazionali sottopongono quelli che sono razionali, a confusione di molti comuni

, 9-142: aperto un sacchetto, che egli di pelle di cavriuolo portava maculosa

fiasca delicatissima di tamarisco, e volle che in onore del com- mune idio bevessemo

1-27 (i-335): avvenne un dì che, avendo lasciati i cani dietro alcuni

cavaliero. aretino, ii-76: dico che domenedio creato che ebbe il cielo e

, ii-76: dico che domenedio creato che ebbe il cielo e la terra,

fresch'aure seguono / di capriol, che se ne va leggier, / i veltri

corso, ed agilissima al salto, che sta, e vive su monti più ripidi

. stuparich, 5-72: le voci che ci richiamavano alla terra, erano il

il canto del torrente, più sveglio adesso che durante il giorno, o lo stormire

come due cavrioli di cervia gemelli, che si pascono ne'gigli. cantari cavallereschi

egli cercava di respingere da anni e che ora gli camminava accanto, soffiando per

come di zampette di caprioletto saltativo: che senta già la primavera in anticipo dentro

redi, 16-i-109: marco vairone volendo spiegare che cosa sia il capriuolo delle viti,

onorevole formata dalla banda e dalla sbarra che si incontrano nel punto d'onore,

', pezza onorevole di primo ordine che ha la somiglianza di una v capovolta,

, cuneo di legno a faccie piane che si caccia sotto alle ruote de'cannoni e

. caprìpede, agg. letter. che ha i piedi di capra.

. caprizzante, agg. ant. che va a salti (come una capra

barba, odore sgradevole e tenace (che deriva dalle ghiandole che circondano gli organi

e tenace (che deriva dalle ghiandole che circondano gli organi della riproduzione).

uranio a te non valser baccari, / che mala lingua non t'avesse a ledere

corna infiori / e lo vezzeggi, or che più ferve il giorno, / satiro

di fuori, / tanto i montoni che i capri, rinchiusi nell'alto recinto

d'annunzio, ii-262: simile al bove che rumina, / simile al capro che

che rumina, / simile al capro che copula / è l'uomo, con la

i capri isnelli e destri, / che sono in copia, in quei luoghi campestri

sai., 2-44: or sa che differenzia è da la carne / di capro

carne / di capro e di cingial che pasca al monte, / da quel che

che pasca al monte, / da quel che l'elisea soglia mandarne. caro,

nota, / e da lor cerca allor che 'l tergo o 'l fianco /

.. sono tutte le sorte di salvaggiumi che tra noi: pernici...

[alloggia] / col capro, che dal ciel, torbido e fosco, /

. capro espiatorio o emissario: il capro che, presso gli ebrei, veniva caricato

colpe del popolo (dal sommo sacerdote che cosi liberava il popolo da ogni pena

essere animato (uomo, animale) che (nelle religioni antiche: babilonesi, assiri

peccati e i mali di una comunità che in questo modo ne veniva liberata espiandoli

-al fìgur.: chi espia una colpa che non ha commesso. bruno,

raccontò, o meglio fece capire, che non solo era stata spesso, come ogni

la vittima dell'ingordigia del vecchio, ma che, specie da un pezzo in qua

, e mandato qui, a quello che egli diceva, come capro espiatorio per

. v.]: 'caproico', aggiunto che si unisce ai nomi generici di acido

avanti? baldini, i-654: irsuti caproni che sbucano con visi di demonio fuori di

: la luna apparve fra due nuvole che parevan due grandi caproni bianchi lanosi pronti

capron fottuto d'un ginnasio, tanto più che a conti fatti « non riuscivano »

ella subito salta. guarini, ni: che vuoi tu ch'ami in te?

non rideva, talino faceva degli occhi che sembrava lui un caprone. 3

combattevano l'un con l'altro, che tutt'a due gocciolavano sangue per ogni verso

vol. II Pag.733 - Da CAPRONICO a CAPTIVO (41 risultati)

. zool. sottofamiglia di bovidi, che comprende la pecora, la capra,

. bencivenni, 4-13: conviene che 'l vino esca per le capruggini chente

-inis 'vaso, coppa ', che nel tardo latino assume il significato di intercapèdó

capsàrio, sm. stor. schiavo che accompa gnava (nell'antica

, portando in una cassetta tutto ciò che poteva loro servire. 2.

o cilindretto di rame o di ottone che contiene quantità varie di miscela fulminante,

la capsula esplode... dopo che il colpo è partito, lo schidionano

tempo. fracchia, 372: le capsule che i bambini sparano nelle loro pistoline di

6. anat. involucro di tessuto connettivo che avvolge alcuni organi (come il rene

-capsula adiposa del rene: il grasso che circonda il rene (con funzione di

sostanza bianca (negli emisferi cerebrali) che è posta fra il nucleo lenticolare,

i-727: rovesciato il lembo... che reca nella sua capsula il ciotolo liscio

, d'acciaio, di ceramica) che serve a proteggere la corona dei denti

di gas illuminante dove è un becco che può essere acceso, dall'altro, con

capsule telefoniche: parti dell'apparecchio telefonico che trasformano l'energia meccanica dell'onda sonora

trasmessa in energia dell'onda sonora (che viene percepita dall'orecchio: capsula ricevente

xxxi della prima cantica, ove induce che virgilio, captando le sue benivoglienze, dice

prima volta scòrsi i protagonisti della storia che sto per raccontarvi, disponevo d'un

, i primi escavi dei canali adacqua tori che captavano le polle di risorgiva della cosiddetta

tutte le radio possibili. era ormai chiaro che la guerra continuava, e senza scopo

le onde della mia subcoscienza, fatto sta che nessuno come lui sapeva indovinare ogni mia

idea surrealista (da herb. read) che le immagini, le ispirazioni siano magari

e sociale, dove ha un senso che interessa tutta 1'esistenza, e buttarlo in

un cielo esclusivistico di illuminazioni e trovate che da sole non sono che giochi.

e trovate che da sole non sono che giochi. 2. figur.

e nella parola cattatoria, per quel che se ne accenna nella materia de'

in questa parola cattatoria, credendo che fusse quando un testatore disponesse se

testatore disponesse se condo quello che paresse o piacesse ad un altro, come

dicesse di lasciare erede quella persona che piacesse a sempronio, e che

quella persona che piacesse a sempronio, e che questa disposizione fusse nulla, come

ragionevoli e servizievoli opere e manufatti, che è non meno caro al pensiero di

, signore, di non mi accorgere che 'l nemico delltnferno con la tregua ché or

lacci e nove insidie per captivarmi più suo che mai. garzoni, 1-598: con

mai. garzoni, 1-598: con che arte pensi che s'imponghino i nomi

garzoni, 1-598: con che arte pensi che s'imponghino i nomi di ginevra,

la vaghezza de i nomi giovanili, che pazzamente poi chiudono in lettere d'oro

quali paiono accendere d'amore il respiro che le apre. le invermigli un sangue ricco

, portano sempre in loro un enigma che turba gli uomini intellettuali e li attira

: laci di bei crin d'òr, che in tanti lai / me faceti

potrò mia noglia ad altri dire, / che mi teneti in tal captivitade,

l'unica fu dessa [quella lettera] che in sì lungo tempo della mia

vol. II Pag.734 - Da CAPUA a CARABO (37 risultati)

privo rimarrommi? e imponi / che costei sia renduta? il sia.

giusti / concedanmi gli achivi altra captiva / che questa adegui e al mio desir

taneo, iii-4-52: furono i due primi che vennero condotti prigionieri al consiglio di

semitica ed ellenista, non fanno che triturare e liquefare, a forza di sminuzzamenti

ant. anche cazióso), agg. che cerca di trarre in inganno; insidioso

a fatto senza intelletto speculativo, stimai che creder questo era una pazzia, e

questo era una pazzia, e pensavo che fusse stato posto avanti da qualcuno per

capziosa, piena d'inganni, degna che il pontefice la dannasse. pallavicino, 3-270

, fatte al pontefice; il consiglio che questi volle prendere da quella congregazione,

, vano, cazioso, e degno che 'l papa lo rifiutasse. salvini, 39-vi-

ispida), comune negli stagni, che ha odore puzzolente e presenta le membrane

calcinala 'o * cinevaia ', stante che i suoi fusti si mostrano sempre

16-i-325: minute bazzecole, o miscee, che per altro nome son chiamate carabattole

bencivenni [crusca]: le cose, che convengono usare a coloro, che

che convengono usare a coloro, che hanno il cuore caldo, cioè perle,

xdtpap. e, dal persiano kàhrubà 1 che attira la paglia '.

brescia alessio miche- lowitz otto mila carabine che si conservano ancora nell'armeria di moscou

: contro le carabine tirolesi, che ti spaccano il cranio con la palla alla

1800 metri, ci hanno mandato catenacci che non piglian fuoco dentro una fornace.

ne vanno attorno, con certe carabine che si tengono care come spose. le

quel gran silenzio, non sentite altro che il rumore della macchina, e vi

rumore della macchina, e vi pare che quel punf punf! ve lo facciano dentro

vien voglia di ballare anche voi, che non vi terrebbero le catene, come quando

suona il violino all'osteria, dopo che avete mangiato e bevuto, e allungate

a colui nello stomaco una terribile puntata che lo buttò sul prato a gambe all'

si erano allontanati a guardare una carabina che aveva un ragazzo, e pareva vera:

de roberto, 3-85: voglio che se le cose non vanno come

corpo speciale (arma dei carabinieri) che ha il compito di tutelare la

, ii-505: qui a pisa, paese che chiamano morto, fu tentata una sorpresa

a fuggire colle trombe nel sacco, senza che i carabinieri ci mettessero mano. collodi

quando si avvide da lontano del carabiniere che barricava tutta la strada, s'ingegnò

mancato servizio di giurato. io proverò poi che non potei ricevere la citazione. de

falde ornate in punta di fiamme argentee che battevano sulle loro cosce fra le natiche e

1-219: quando incontravano i carabinieri, che vanno a due per due lungo le

di braccia e aveva gridato ai carabinieri che aspettassero a prendergli il figlio dopo il

panzini, iii-41: cosa crede lei, che io voglia fare da carabiniere alla società

dovila, 1-6-165: osservarono molti, che mentre la cosa andava fra corazze e

vol. II Pag.735 - Da CARABO a CARACOLLO (43 risultati)

gozzano, 42: son nato ieri che mi sbigottisce / il carabo fuggente,

dei marinai pileati / sul càrabo curvo che porta / la scorza e la ghianda del

graticolato fatto di piccoli legni riquadrati e lunghi che s'incrociano ad angoli retti, e

3-2-342: c'è chi ha voluto dire che s'appella [la veste da camera

veste da camera] / caracalla, e che cesare antonino / recò di francia questa

antica dei galli, cioè un mantello lungo che scendeva fino ai talloni.

marco aurelio antonino (188-217), che ne ebbe il soprannome di caracalla.

, sono tra gli odori quello, che i colori, il rosso, e il

e il verde, il turchino, che dubbio? questi sono i colori cardinali

e quivi una caracca ritrovare, / che per ponente mercanzie raguna. idem,

irlanda. guicciardini, i-208: permesse che andassino nel regno di napoli due caracche

andassino nel regno di napoli due caracche che a genova s'erano armate per ferdinando

portogallo mancano li negozii, a causa che li detti olandesi e altri impediscono con

impediscono con il predare spesso le carracche che vanno e vengono di lisbona a

le gran caracche dell'india, quelle che, senza forse mai veder terra per

xxiv-956: è però una sconciatura stravolta che i gufi si vestano da pavoni.

vestano da pavoni..., che i navicelli e le zattere spieghino tanta vela

in oggi dicesi di una nave portoghese che fa i viaggi delle indie orientali e

d'arrivar que'caracconi dell'indie, che sebbene non è fuori di stagione,

anni venute molte anticipatamente, pare strano che elle tardino. = acer,

1660. da tale notizia s'arguisce che le denominazioni caracòllo e caracò furono pronunciate

cavallo nel maneggio e anche al cavaliere che guida il cavallo).

celano le schiere nell'ombra; se non che scivolando fra tetto e tetto, la

: ella montava un superbo cavallo, che caracollava continuamente. carducci, 463:

, 347: su per una delle gradinate che conducono a sant'elmo, vidi una

all'inglese e briglie e staffe elegantissime che caracollava sotto un cavallerizzo settenne. orioni,

cappelloni messicani; e pareva scortassero uno che in groppa al proprio cavallo portava una dama

, 2-24: non reggendosi ritto ogni volta che tenta di muoversi [l'ubriaco]

e così prodigamente caracolla e barella, che un'intera ben lunga e larga strada

carducci, i-965: a ogni motto che un gli facesse dei casi più spesso

improvviso scatenarsi del boogie-woogie, quand'ecco che il pigni che caracollava accanto all'amico

del boogie-woogie, quand'ecco che il pigni che caracollava accanto all'amico stringendo a sé

bianca s'è scaricata tutta addosso alla lepre che -oh è vero! -capitombola,

a ricevere l'assalto de'nemici, che il principe e l'ammiraglio, i

insegna l'armi maneggiar sì pronte, / che fa ch'ognuno il suo cervello ammiri

è una volta in tondo e mezzo tondo che si fa fare al cavallo cambiando di

, abbigliati alla gallica, ma così male che par appunto ch'abbian il mal francese

strambamente con le calze a campana, che paiono tanti battacchi. magalotti,

. viene dalla voce spagnuola caracòl, che vuol dire * chiocciola '.

impiego delle armi da fuoco), che avanzava in 15-20 righe distanziate l'una

.. assalì con tanto impeto, che nel primo incontro ruppe e riversò la truppa

pigliano la carica; onde, mentre che girano, rinimico gli incalza a tergo.

. finian la danza / tre saltàtor che in vari caracolli / rotavansi, intonando

vol. II Pag.736 - Da CARACOLLO a CARAMELLAIO (49 risultati)

54: « caracò, dicesi quella scala che, rigirando sopra se stessa, si

leopardi, iii-809: il tabacco che io portai da bo logna

: delli uccelli, questi sono quelli che voi non mangerete: aquila, grifone,

volgar. [tommaseo]: quelli che hanno sparso il fiele... riguardando

: * caràdrio ', nome che gli antichi davano a un uccello tutto

antichi davano a un uccello tutto bianco che abita vicino alle paludi, e che da'

bianco che abita vicino alle paludi, e che da'moderni si pone nel genere de'

i-711): ora l'abbate, dopo che si conobbe esser così de le bellezze

esser così de le bellezze di costei invaghito che il volersi ritirare ad altrove porre i

di vetro, con tutti quei modi che seppe il meglio, s'ingegnò di

il meglio, s'ingegnò di fare che il suo amore fosse da la giovane riconosciuto

la rugiada dell'acqua sopra, sì che ella pareva più viva che la vivezza.

sopra, sì che ella pareva più viva che la vivezza. sassetti, 119:

: in beendo si ha questo contento, che nella caraffa si sente cantare il ranocchio

la quale contiene dello spirito di vino, che, a ogni minimo grado di calore

, a ogni minimo grado di calore che senta, si dilata e monta su

fare la caraffa: forma di divinazione che consiste nel versare piombo o cera fusi

note al malmantile, 1-3io: favoleggiano che quelle donne maliarde e streghe..

. la testa de santo iennaro, che fo arcepiscopo de napole; e have una

greco. mattio franzesi, xxvi-2-106: che profumar le maschere si fanno, / e

). caro, i-156: di che vetro si fanno i caraffoni / da

io feci di sopra, del non dir che la cometa si figurasse in un

con un gran caraffo d'acqua che sbocchi da un muro. =

diventa savio, ché altro è che parere: e in vero i possessori dei

. -quanti ne conosco io, che senza ciò sarebbono nocchi e carafulli.

sm. tributo per sonale che veniva pagato dai sudditi cristiani nei paesi

dagli indigeni per tingere il corpo, che si ricava per macerazione dalle foglie di

verde scuro. ha odore balsamico, che si sviluppa specialmente per azione del calore

targioni pozzetti, iii-552: la caranna, che si conosce presso di noi è in

masse solide e fragili. = voce che in italia compare nei primi dell'ottocento:

, di sapore acidulo, profumati (che si mangiano crudi o cotti: e se

con la propria palla una delle palle che sono sul biliardo, al giuoco della carolina

al giuoco della carolina, in modo che poi ne vada a toccare un'altra.

2. figur. spinta, urto (che si dà in una calca).

spinta per l'urto dato da un che è di mezzo, si dice che 4

un che è di mezzo, si dice che 4 s'è dato ', '

non è finito d'entrar nello stanzino che, dietro, un fiotto spinto da

di -boia 'palla, sfera '(che sembrava corrispondere alla forma del frutto

.]: 'caramele ', nome che si dà ad uno dei prodotti

tondo o quadrangolare, incartato, e che ora i toscani chiamano pasticca, e

di giulebbe ben rassodato e secco, che suole prendersi quando si è infermo di tosse

sulla fede ancora di alcuni fiorentini, che ci han fatto certi che le *

fiorentini, che ci han fatto certi che le * caramelle 'son dette 'pasticche

. frutto candito. 3. lente che si porta incastrata nell'orbita dell'occhio

distinzione aristocratica); monocolo; persona che porta il monocolo. fogazzaro, 7-182

scosse, crollò la testa, tanto che la caramella gli cascò dall'orbita. cicognani

lello era la sora anita, quella che stava a vendere bruscolini e caramellette accanto

cannamella (da canna mellis), che già nello spagn. dava cahamiel.

ebbero in tempo dagli angeli suoi annunciatori che il verbo incarnato era nato; con

vol. II Pag.737 - Da CARAMELLARE a CARATARE (41 risultati)

sm. sostanza di colore bruno scuro che si ottiene riscaldando a circa 200° saccarosio

e. gadda, 7-35: una parola che sia piaciuta un giorno ad una giovinetta

cara creatura... si direbbe che, in certi casi, la persona umana

succedé l'ineffabile e dondolante foroposo (che gli intimi chiamano fofò), un brasiliano

caramella. caramellóso, agg. che ha i caratteri della caramella. -al

. stampa, ix-161: misera me, che m'è 'l mio ben vietato,

'l mio ben vietato, / allor che più bramava e più devea / essergli

caramente in mio nome, facendogl'intendere che fra pochi giorni gli manderò alcune osservazioni e

ingrata sei, / se creder puoi che possa, ancorché rara, / altra beltà

prese / la fanciulla per man; che compiaciuta / chinò i begli occhi verecondi e

: « il signor curato è un uomo che sa il viver del mondo; e

mondo; e noi siam galantuomini, che non vogliam fargli del male, purché

né donde, pregò caramente la buona femina che per l'amor di dio avesse misericordia

dio avesse misericordia della sua giovanezza e che alcuno consiglio le desse per lo quale ella

desse per lo quale ella potesse fuggire che villania fatta non le fosse. 5.

cristo, caramente vi voglio pregaie, che in tutte le vostre opere vi dobbiate

/ io te voio caramente pregar / che 'l te plaqua de cantar / e de

): io ti prego, carissimamente, che questa volta tu mi risponda com'io

ti possa, se non pregarti caramente che, quanto più puoi rendendoti umile,

conservata [la canzone] più caramente che gli altri componimenti in versi, come consta

in versi, come consta a quelli che visitano i libri. 4.

ch'aspetti divizia / di quel che caramente comparrai? bencivenni, 4-32: tutti

la tua felicità, tutto quello che la vita concede, pur facendoselo

graffiava sulla vernice i suoi caramogi, che dubbio che non gli venissero fatti a

sulla vernice i suoi caramogi, che dubbio che non gli venissero fatti a centinaia di

vecchio cucco / come sta bene! oh che bel caramogio! 2. figur

fatto carampìa, de'denti, / che ventiquattro di bocca n'ha fuore.

pantera [tommaseo]: palandarie (che sono vascelli fabbricati per trasportar cavalli)

a vienna capitando, / gente vide che s'urta e si scalcagna; / che

che s'urta e si scalcagna; / che usciva fuor d'un grand'uscio ed

ogni mese tre carantani per fiorino, il che fa il 5 per 100 al mese

carantano ', moneta di rame austriaca, che conta per cinque centesimi della lira austriaca

vite bianca e la nera, quella che volgarmente chiamano alcuni viticella, altri momordica

. grande albero della famiglia meliacee, che cresce nell'america e nell'africa tropicale

o di conchiglia bivalve o di mantello che ricopre il corpo dei crostacei; scudo

egli divenne amico di buffalmacco, il che agevolmente gli venne fatto, e comin-

stanno sopra l'acqua sempre, e tosto che quelle schiere de'volatori si levano in

pigolare l'uno verso l'altro pare che si carapignino come bei signori. =

certi coppi di pietre di diverse sorti che vengono di cambaia, e due spade di

[del zecchiere] altro non è che... un caratare l'oro,

, e uno allegare d'argento secondo che il principe per remedio vi concede terminatissimo

vol. II Pag.738 - Da CARATARE a CARATTERE (59 risultati)

misure dal diametro e grossezza della palla, che 'l patrone vuol che le tirino

palla, che 'l patrone vuol che le tirino. caratèllo (ant

dio nel suo pregare, / se non che convertisse in vino il mare. pananti

alterazioni colla chiarificazione e zolfatura. subito che abbia queste due operazioni e chiuso con

bottiglie (e lo ripeto, ben fatto che sia nel suo principio) non vi

suo principio) non vi è vino che non isfidi il tempo, il variar

bellezza, la quale non era altro che una stanza tutta ragnateli con quattro botti

pulci, vi-114: et non pensassi che le gambe fussino però di giulio secco

di staiora tre in circa a seme, che da primo et secondo culo et orrevole

vien checco spinelli: / io credo che costui più ne divori / a pasto,

più ne divori / a pasto, che non sien dua carratelli. tassoni, 8-65

e si bevea / con gusto tal, che il dì di san martino / bebbero

vino. magalotti, 19-48: intanto che il padrone / rideva nel suo sé,

nel suo sé, tutto contento / che il caratello suo gli desse il modo /

perfetti, e perfetti in modo, che neppure nelle cantine del caro e del bembo

di montepulciano, a cui non v'è che apporre. = deriv. dal

[le società commerciali] è necessario che i loro conti possano essere letti da chi

divide in xxnn carati, e quello che è fino in perfezione è di xxnn carati

diecine di migliaia noi; tutti vuole che participiamo non so di che carati, il

tutti vuole che participiamo non so di che carati, il qual peso, secondo

peso, secondo gli orefici, mi pare che sia men di un ottavo d'oncia

: cacciano [certi orefici tanto rame che né i caratti, né il tocco della

, talmente inorpellò le sue azioni, che ancorché la maggior parte fossero di piombo

di 18 parti di oro, intendendo così che siano di rame le rimanenti 2,

le rimanenti 2, 4, 6 parti che mancano al numero di 24. panzini

mondiglia nel fiorino d'oro fiorentino! che tempi! -figur. d

frammescolan di lor proprio tanto di falso che ad un carato di verità mille pesi

d'oro fine di ventiquattro carati, che si chiamano fiorini d'oro, e

v'è, per uomo d'eccellente giudicio che sia, cui rendan sì pago i

rendan sì pago i suoi componimenti, che, come ad oro di ventiquattro carati

oro di ventiquattro carati, non abbia che aggiugnere di bontà? 2. unità

venti carati più fine puttane, che le suore, e che le maritate,

fine puttane, che le suore, e che le maritate, e che le cantoniere

, e che le maritate, e che le cantoniere. f. f. frugoni

molti [libri] non vaglion uno che sia di carato fino più che di

vaglion uno che sia di carato fino più che di carattere scelto, quando quelli son

impura. baldinucci, 138: la differenza che è fra 'l rubino e 'l carbonchio

e 'l carbonchio, da altro non depende che dall'eccellenza e perfezione di questa pietra

non so se voi vi diate a credere che il vostro ateismo sia dell'istesso carato

, la plebe, insegnando ai nobili che il loro sangue non è di un carato

di un carato più fino e prezioso che quello degli altri uomini. 4

aretino, ii-119: io sono in opinione che questo per essere coglione in cremesi,

fino / a tutte le carrate, / che voi oro pesate.

s'abbiano a travagliare, non pare che occorra tenerne ragionamento, perché si dee

tenerne ragionamento, perché si dee sapere che ell'hanno a essere da tutte le bande

incontri, gentiluomo di ventiquattro carati, e che io da moltissimi anni venero e stimo

, 2-194: vò pensando a una comperazione che si confacci con ciò che io paio

una comperazione che si confacci con ciò che io paio, in quel mentre che una

ciò che io paio, in quel mentre che una massara di venticinque caratti mi si

i piedi: alla fè bona, che nel comparirmi innanzi una di queste mattotte

', indica quella porzione d'interesse che uno ha sopra una nave, od

nuova compagnia con patti e modi, che appresso farò menzione. bonacorso berardi debe

società, si farà un'opera di quelle che diconsi 'a carato '. ciascheduno

è una pazzia dove tutta la pretensione che ho si rissolve in attaccarmi un bastone

cecco d'ascoli, 3614: lo spazio che su fra le stelle vedi / fra

fuoco sacro / il gran segreto voglion che tu credi. / lì sono li caratteri

sopra vi messe un foglio con non so che carat- tole. vasari, ii-134:

la bellezza di quegli astrologi e geometri che disegnano con le seste in su le

. galileo, 118: i caratteri che sono sopra questo foglio, già mai rispetto

vol. II Pag.739 - Da CARATTERE a CARATTERE (73 risultati)

grandissima mutazion di luogo che faccia rocchio di v. s.

rocchio di v. s. illustrissima che gli riguarda. marino, 345: è

seguirebbe de'circoli ondeggianti in essa quel che de'caratteri scritti dalla sibilla sopra le

tipogr.: ogni lettera o tipo che serve alla composizione di un'opera (

mobile); la serie dei tipi che hanno lo stesso occhio o lo stesso

lettere. caro, 12-i-225: imaginatevi, che bella purgazione del mondo sarebbe, se

e tante altre imbratterie, e trappole, che ci assassinano, e ci impacciano il

. sassetti, 239: un padre che andò in quelle parti, imparata la

, e, domandato della cagione, rispose che tanti erano i caratteri, quante erano

libro mandatomi, nel quale io estimo che a la bellezza del carattere debba corrispondere

con il pennello formano le loro lettere, che sono caratteri ieroglifici... intesi

, giapponesi ed altri, non ostante che abbino diverse lingue tra loro. lancellotti

e puntati ne'piedi, di maniera che, quando erano in facciata o for-

magalotti, 16-106: a scriver tanto che basti per esser inteso [nella lingua chinese

ha da essere altro lume, salvo che una sola candela accesa: ed uno si

si pone tanto lontano da essa, che a mala pena possa rilevare i caratteri

carta e caratteri, oltre alla materia, che mi pare dovrà essere gradita dal pubblico

pedagogo per far credere ai vostri leggitori che li avete copiati tali e quali dalla mia

mia frusta, quando il fatto sta che nella mia frusta non ve n'è né

non temessi di dir male, direi che ne fu esso l'autore. era inoltre

e sì sbiaditi dall'umido e dall'età che ebbi a penare a cavarne costrutto.

. leopardi, 1050: si crede che avesse pubblicato dalla stamperia reale del- l'

e riformata appresso a poco nel modo che l'alfieri corresse il panegirico di plinio

per ragguagliare il mio amico musolino di ciò che io facevo, ci scrivevamo lettere con

porcellino come allora era io, son sicuro che nelle due prime lezioni gli caverei le

. io invece non ebbi altro incomodo che quello di riportarle a casa alcun poco

alcun poco allungate. ma quest'incommodo che continuò e s'accrebbe per quattro anni

chiave della memoria,... penna che scrive i caratteri del pensiero. d

battoli, 36-35: d. francesco, che l'avea cominciato per curiosità della mente

intendere il vero significato degl'infiniti caratteri che sono le creature. 3.

scritti con la mancina a rovescio, che trattano della pittura e de'modi del

suo avolo, in carattero così formato, che sembra quasi in istampa. tasso,

idioma. marino, i-50: con che resto baciandole cordialmente le mani. e perdoni

. goldoni, vii-1137: trovate qualcheduno che copi la lettera, o copiatela voi

carattere. monti, ii-67: avvertite che questi documenti siano sottoscritti colla ricognizione del

presenza del testificante, purché troviate persone che ne riconoscano il carattere. foscolo,

pellico, ii-174: volsero alcune ore che pur mi sembrarono eterne, e la lettera

amati caratteri! qual gioia nell'intendere che mia madre, l'ottima mia madre

: fai così: cogli il momento che non sia in casa il goiorani, picchia

dicendo: date alla signora questa lettera che viene da pistoia. a questo fine

lui affidai la faccenda di trovare un calligrafo che scrivesse la lettera inventata da me,

me, imitando il carattere dell'autografo che gli consegnai. panzini, iii-430: una

tu sei viva, o muta / immagine che guardi i miei quaderni / d'ora

raffigurano un ritratto segreto di luisa, che atteggia quei caratteri come mille gesti diversi.

; sulla qual tradizione riflette cornelio tacito che le vi portarono come ritruovate da sé le

sé le lettere ritrovate da altri, che intende le geroglifiche egizie. ma,

verlo avere), diciamo che vi portarono le geroglifiche ricevute da altri

portarono le geroglifiche ricevute da altri, che non poteron essere ch'i caratteri mattematici

esteriori, caratteri algebraici di un concetto che non è in loro.

peculiare, nota individuale e specifica che contraddistingue una persona (e anche un

essi il suo proprio carattere, con che si disferenzia dagli altri. algarotti, 2-276

altro [difetto del traduttore], che il più ordinario è, consiste nello

consiste nello sfigurare il carattere dell'autore che rappresentar vuoisi, copioso apparir facendo quello

rappresentar vuoisi, copioso apparir facendo quello che è conciso, fiorito quel che è

quello che è conciso, fiorito quel che è severo. patini, 748: la

nelle diverse età, a me pare che usiate di una denominazione impropria. cuoco

sovrano, e questo ministro era quegli che dava, come suol dirsi, il «

a tutti gli affari; tono e carattere che un momento di poi cangiava, perché

xiv-36: scrivimi dunque, e ti prometto che nel ritoccar il mio elogio saprò improntarvi

2 (38): quel placido accoramento che si mostra di quand'in quando sul

conc., i-98: voglio dire che le serie de'bisogni fisici, originata

secolo decimonono è appunto il lavoro critico che si va sempre più sviluppando. ritrarre

spegnere il lume, non potea essere che non imprimesse un carattere aristocratico anche nelle

, i-334: havvi momenti storici in che le nazioni, dopo lente e lunghe modificazioni

le nazioni, dopo lente e lunghe modificazioni che per una parte hanno operato su la

sulle quali sedevano gl'invitati, e che evidentemente la padrona vi lasciava per una

. pascoli, i-395: ricordatevi ancora che la calma è il carattere principale della

il carattere proprio e individuale delle opere che si prendono a considerare. e. cecchi

popolare ricorrenza religiosa. slataper, 1-142: che cosa avviene nello spirito individuale che muore

: che cosa avviene nello spirito individuale che muore, perché si possa mutare così

, n-ii-14: il contrario giudicò, qual che si fosse, colui che gli lesse

, qual che si fosse, colui che gli lesse ne la fronte i caratteri che

che gli lesse ne la fronte i caratteri che scrive la natura: e se pur

vol. II Pag.740 - Da CARATTERE a CARATTERE (64 risultati)

e chi viene. marino, vii-121: che cosa miri, o anima? miri

xxiv-882: la più vera causa però che il ritenne dall'im- pegnarsi di nuovo

rapida e forte è simile ad un fulmine che sbalordisce; ma porta seco qualche carattere

idea, ecco alcuni squarci autentici, che potranno darne una bastante de'suoi caratteri

vitalità. pellico, ii-112: non già che non vi sieno facce di buoni le

e non vi sieno facce di ribaldi che portano benissimo impresso quello di ribal- daria

quello di ribal- daria; ma sostengo che molte havvene di dubbia espressione. d'

cercava di rivelare in me medesimo e che in esso apparivano con una fierezza di rilievo

in quei modi e con quei caratteri che le conferiscono indole di fatalità naturale,

quella di rivelare inattesi caratteri, espressioni che difficilmente coglieremmo sulle sembianze originali.

, alle quali rispose il giovane quel che volle con una vocina impacciata e debole

a quel carattere d'onest'uomo, che, com'egli dice, mi professo

ero tanto ingenuo, diceva il nilini, che ada, con la solita furberia delle

me ne accorgessi. a me parve che ada continuasse a divertirsi a quei complimenti

quella novizia un'affinità di carattere, che rendeva più irosa la mia condanna, più

, vii-1165: dite alla signora giacinta che io sono lo sposo della signora vittoria.

è ima vergogna, a una persona che riveste il nostro carattere. -per

1-80: va bene, dico io, che un curato il quale fa un sermone

capire da quel suo popolo, e che non istia sul quinci e sul quindi;

assume il carattere di scrittore, e che fassi a stampare qualsisia cosa, deve

sono passati dieci anni in italia senza che siasi dato alla ciurma de'lettori l'obbrobrioso

de'lettori l'obbrobrioso spettacolo di due che, usurpandosi il luminoso carattere di letterati

, 1-292: alcuni hanno sostenuto, che in qualunque luogo commettasi un delitto,

alle leggi, possa essere punito; quasi che il carattere di suddito fosse indelebile,

e modestia ad un tempo, ciò che fermamente si tiene per importante verità

qualità naturali proprie di un individuo, che distinguono la sua personalità da tutte le

frugoni, 699: chi non sa che buon effetto / fa col sesso a noi

solamente bado al buono ed al cattivo che contiene, ma bado eziandio a dicifrare

vivo il carattere d'una donna galante che tiene a bada molti amanti, a guisa

amanti, a guisa d'un gallo che vezzeggia cento galline ad un tempo, dal

ed a me stesso di quelle qualità primitive che la natura mi avea improntate nell'animo

tre di cui mi ricordo benissimo, e che ritrarranno al vivo il mio carattere.

fortunata gente, /... / che il carattere fiero indipendente, / che

che il carattere fiero indipendente, / che hai conservata la tua lingua antica.

in quella categoria. ecco dunque in che maniera intendevano che la tortura purgasse l'

categoria. ecco dunque in che maniera intendevano che la tortura purgasse l'infamia..

infamia, restituendo a quel detto l'autorità che non poteva avere dal carattere della persona

occuparci di que'princìpi di legislazione, che in varie guise trasfusi nelle istituzioni degli

popoli, potentemente cooperarono, non meno che la natura medesima, a temprarne il

. leopardi, i-1090: l'uomo che poco o nulla ha trattato...

parini] quel falso riso di protezione che vuol essere una carezza ed è un colpo

dispregiò in segreto la prudenza dei genitori che la contrariavano. svevo, 3-598:

. svevo, 3-598: le poche idee che gli si movevano nella testa erano svolte

per molto nella mia favorevole impressione, che quello faceto ed accomodante dello zio corroborò

verso se stessi; la persona stessa che possiede tali virtù. milizia, ii-211

del carattere. vi sono degli uomini che hanno l'uno e l'altro; ma

cospicuo per titoli. foscolo, xiv-274: che? domani sera quel tuo galante si

di carattere è di due sorti, che nascono da principii affatto contrarii, l'

antonio ferrer, il quale era quel che ora si direbbe un uomo di carattere,

si direbbe un uomo di carattere, rispondeva che i fornai s'erano avvantaggiati molto e

molto e poi molto nel passato, che s'awantaggerebbero molto e poi molto col

poi molto col ritornar dell'abbondanza; che anche si vedrebbe, si penserebbe forse

forse a dar loro qualche risarcimento; e che intanto tirassero ancora avanti. panzini,

, e modificarle secondo i diversi caratteri che aveano da rappresentare. g. gozzi

maschere, le quali non sono altro che caricature di uomini che ogni cosa tirano

quali non sono altro che caricature di uomini che ogni cosa tirano al piacere e alla

virtù, imitandone la beltà. e che altro fa il poeta che ciò, collo

. e che altro fa il poeta che ciò, collo introdurre sulla scena i

di cozzo colle vostre passioni in quelle che volete dipingere. de sanctis, lett

carattere: impaziente, rissoso, manesco, che grida e batte. carducci, i-409

: ma colori e parole e suoni che simulavano lusinghieramente la vita. d'annunzio

; eravamo in una torre sopra un elefante che, spinto da uomini nascosti sotto,

spinto da uomini nascosti sotto, pareva che camminasse da sé: la mascherata era

cazzuole. -ballo di mezzo carattere: che si svolge senza eccessiva ricchezza di personaggi

vol. II Pag.741 - Da CARATTERINO a CARATTERISTICA (47 risultati)

maniere, ovvero sorti del dire, che i latini ora forme, ed ora figure

3-367: la fabbrica ha un sodo maestoso che gareggia cogli antichi edifizi: e la

quell'arcone nel mezzo ha non so che di trionfale. e un tal carattere

carattere conviene a maraviglia ad un tempio che è un monumento delle vittorie di sigismondo

dagli altri (in logica è l'attributo che costituisce e contraddistingue una nozione).

, e certamente furono innanzi que'de'poeti che quelli de'suoni articolati. idem,

il qual è propio de'corpi, che son agenti necessari, cominciò il mondo della

mondo della natura; perocché que', che ne'corpi sembran esser conati, sono

chi non l'ha ricevuto e fa sì che i tre sacramenti non possono essere ripetuti

celle, 4-1-1: tre sono i sacramenti che non si possono dare più che una

sacramenti che non si possono dare più che una volta, cioè battesimo, gli

non debbon li principi presumer di credere che per l'apostasia si devolvino alla loro

chiesa, né possono far altro li principi che denonciarli ai loro vescovi e superiori che

che denonciarli ai loro vescovi e superiori che li castighino. d. battoli

fogazzaro, 7-195: e non s'intende che operando contro il bene o astenendosi da

idem, i-101: se sarà alcuno che adori la bestia o piglierà la carditola

mondo intero di viventi da sé, che ha comunicazione con gli animali di tutti i

., e tut- tociò in somma che è necessario per formarne un carat

gruppo di trasformazioni, oppure gli invarianti che caratterizzano tale ente. 19. statist

l'albagia / un chiappanuvoli / par che tu sia. / eh, toma bécero

sangue. -malattia di carattere: che affligge con febbri e dolori tutto il

qual eminenza di mente fu quella di colui che s'immaginò... parlare con

immaginò... parlare con quelli che son nell'indie, parlare a quelli

son nell'indie, parlare a quelli che non sono ancora nati né saranno se non

eccessi violenti. collodi, 582: che caratteraccio triviale! essa è contenta come

una scelta di lettere per un editore che né gliela stampò né gliela pagò.

: un caratterino piegato e irregolare, che sembra chiedere scusa alla carta.

: tante ne fece, delle imprudenze, che la nuova relazione non potè non avvertirsi

delle cure, dei pensieri, delle noie che gli eran diluviati da quella sciagura;

uso di abbreviature e di segni caratteristici che permettono di inquadrare in modo sintetico e

. teatr. e cinem. attore che interpreta parti di rilievo (ma raramente

detto anche primo carattere); attore che recita in parti di secondo piano interpretando

caratterista, e vi riuscì così felicemente che mentre prima i suoi ascoltanti avevano sempre sbadigliato

di desiderio e di speranza, pensando che fra i tiranni e i servi sciocchi,

fra i burattini e le maschere, che nelle tue commedie mentali dovevano passarti continuamente

. caratteristica, sf. ciò che, formalmente o sostanzialmente, costituisce la

cosa e ne determina la particolare fisionomia che la distingue dalle altre. targioni

conoscere i difetti di una qualche aria che si abbia a praticare. cuoco,

. imbriani, 3-259: lei, che ha delle caratteristiche eccellenti...,

presentarsi, con una donna (chi sa che donna!), in uno de'

. elettrotecn. caratteristica ohmica: diagramma che rappresenta il modo di variare della resistenza

di corrente. -caratteristica esterna: diagramma che rappresenta il modo di variare della tensione

). -caratteristica di placca: diagramma che rappresenta il modo di variare dell'intensità

). -caratteristica di eccitazione: diagramma che rappresenta la forza elettromotrice indotta in

. 4. matem. numero intero che entra in un logaritmo; abbreviatura o

in un logaritmo; abbreviatura o lettera che si usa per distinguere certe quantità o

minori), diversi da zero, che si possono ottenere sopprimendo alcune linee e

vol. II Pag.742 - Da CARATTERISTICAMENTE a CARAVELLA (58 risultati)

: rispetto a quegli altri... che io ho dovuto annoverare più fra i

i nemici della ragione e della verità che fra i miei, io non credo d'

indocili e calcitranti, ogniqualvolta mi parve che lo meritassero pe'loro brutti costumi.

(plur. m. -ci). che serve a qualificare, a caratterizzare

a qualificare, a caratterizzare; che è proprio di una persona (e

una sensazione, ecc.), che ne costituisce il carattere distintivo, formale

il più caratteristico della lingua. sono esse che determinano gli accidenti dell'azione, e

gran presenza di spirito, molto più che al suo umile stato non parea convenirsi.

378: non... si creda che... si possa ridurre a

, nebbiosa, vaporosa (è il vocabolo che allora piaceva, ed è caratteristico)

dei propri sentimenti, perché il dolore che poco prima aveva trovato, era troppo caratteristico

. alvaro, 9-99: consumammo il pasto che il mio ospite diceva caratteristico del luogo

. -note caratteristiche: indicazioni informative che riguardano le persone e le loro attività.

. carattere particolare, distintivo; ciò che è tipico. baretti, 1-44:

un'altra in chiesa, non mi pare che abbia ad essere uno de'necessari caratteristici

, e madre d'una mediocre famiglia che richiede a lei una vita che abbia

mediocre famiglia che richiede a lei una vita che abbia molto più dell'attivo che non

vita che abbia molto più dell'attivo che non del contemplativo. de sanctis,

saint-victor ha quell'acuto occhio critico, che gli fa cogliere di sotto alle somiglianze superficiali

fatto storico, ma un fatto storico che ha la sua propria qualità, diversa da

caratteristica: nota ripetuta nel canto gregoriano che si fa sentire nell'intonazione dei salmi

inoltre in ogni intonazione una nota, che noi diremo principale o caratteristica, la

la quale regola tutte le altre sillabe che precedono l'una e l'altra cadenza

salvini, 6-45: io niente vi ravviso che per satiro in alcuna parte il caratterizzi

, 1-151: le lodi poi di che sono loro larghissimi secondo che l'uno o

poi di che sono loro larghissimi secondo che l'uno o l'altro viene in

viene in campo, sono lodi vaghe che niente caratterizzano, simili a quelle che

che niente caratterizzano, simili a quelle che nel suo poema dà l'ariosto a'principali

da me vedute, quanto col dire che firenze è il gabinetto del gusto, roma

poeta. ricci, 1-174: que'medesimi che pare che gli applaudiscano sul viso,

ricci, 1-174: que'medesimi che pare che gli applaudiscano sul viso, gliele tirano

cocchi, 8-235: a galeno pare che diocle tralasciasse a bella posta di mentovare tra

posta di mentovare tra questi sintomi quel che caratterizza più propriamente la melancolia. baretti

con tutto quell'umile spirito d'adulazione che principalmente caratterizza gli arcadi. cesarotti,

essa aggiungere alla regolarità ed alla scelta che le sono proprie, la franchezza e

proprie, la franchezza e la fecondità che caratterizzano l'altra. lastri, 1-4-186

, il secondo vien caratterizzato dalla putredine che ne succede. boine, i-166:

ima umanità definita, di certe opacità che mi caratterizzino; questa universalità pensante e

ha quattro gradi e quattro aspetti diversi che non violentati si affacciano agli uditori con

loro deità, le quali non erano che impressioni della natura. con soli tre

. l. bellini, 5-2-26: che cosa vedeste voi mai più straniamente informe

, di caratterizzare), agg. che ha un carattere o una caratteristica propria

sono due forosette, egregiamente caratterizzate, che gli cavano di bocca il suo segreto

segreto d'amore. là è una pastorella che incontra nel boschetto, e ti abbozza

. baldini, i-361: quella che insomma vedevamo era, pur a suo

a suo infame modo, una élite, che faceva ripensare a tempi in cui la

avere uno stile meglio caratterizzato di quel che non abbia saputo esprimere oggi. pavese

si è arrivati, ed è indubitabile che secondo il vario carattere si agirà in

sf. psicol. ramo della psicologia che studia il carattere prendendo in esame la

esame la genesi e la dinamica dei fattori che 10 compongono, e ne specifica le

. -per estens.: la rappresentazione che un poeta, uno scrittore, un artista

sociale, com'è quella del barone che smunge con minacce ed estorsioni i suoi

(plur. m. -ci). che concerne la caratterologia. caràttola1,

carta, con certe carattole dipinte, che non pareva cappuccio né cuffia a bendoni

diversi interessati. in qualunque società, occorrendo che l'ammontare delle carature non sia stato

3. teatr. parte dell'incasso netto che per contratto spetta a un attore;

del deposito franco del porto di genova che mantenne le stesse norme di lavoro dal

volontà di credere »: e credere quello che fa comodo, per evitarsi il disturbo

vol. II Pag.743 - Da CARAVELLA a CARBONARO (39 risultati)

giugno siate in tale campagnetta, / che vi sien corbi ed alghi- roncelli;

messo de ganozza fu su una caraveglia, che con frumento in alissandria andava, priso

carovella prima, e anche della seconda, che vengono l'una in gennaio e l'

d'armata, certa sorte di vascelli che usavano i re di portogallo per mandar

sì snelle e leggiere a voltare, che pare che abbiano i remi. carletti,

e leggiere a voltare, che pare che abbiano i remi. carletti, 12:

dell'isole canarie e madere, vascelli che loro chiamano caravelle, con mantenimenti di

: 'caravella', nave non molto grande che cammina velocemente. così si chiamano le

affacciò a guardare le altre due caravelle che a distanza seguivano; parevano lontane;

2-11: compagna delle antiche caravelle / che solcavano mari blu petunia / guidate dalle

è buona. -ell'è una colla che si chiama colla di spicchi, la quale

. davanzali, ii-510: prima vengono che le altre caravelle, ma non bastano

s. v.]: 'carbàmmico', che si unisce col nome generico di *

', per denotare un acido particolare che si forma tra gli elementi dell'ammoniaca e

carboemoglobina, sf. fisiol. sostanza che si forma nel sangue per reazione dell'

dell'emoglobina con l'anidride carbonica, che è avviata per questa via agli organi

è avviata per questa via agli organi che la espellono daltorganismo. = voce

parecchi enzimi, detti anche glucasi, che provocano la scissione idrolitica dei glucidi.

di carbonio), in cui si pensava che l'idrogeno e l'ossigeno fossero presenti

l'ossigeno fossero presenti nella stessa proporzione che nell'acqua. quest'ipotesi essendosi poi

= deriv. dal portogh. carbonado 'che contiene carbonio '. carbonàia

piano, ben pareggiato e circolare, che chiaman piazza, si dispongono in cono

il fuoco si va lentamente soffocando prima che le legne sian ridotte in cenere; e

come sempre. non c'era nulla che potesse interessarlo all'infuori dei tagli e delle

: fra le fortificazioni delle città pare che s'abbiano a contare anche le carbonarie.

alcuni detto 'carbonaia ', che di solito rigira la città lunghesso

uomo, il quale era buono, e che temeva iddio, et era carbonaio,

carbonari, ma parevano proprio, ciò che erano, prencipi. cellini, 1-7 (

: benché i carbonari proprii sian quelli che fanno il carbone. bracciolini, 1-59:

carbonari, / e non la gente, che nell'arme è dotta. algarotti,

algarotti, 3-7: la più memorabil cosa che sino allora ci avvenisse, fu di

in mezzo a una flotta di carbonai che facevano vela a newcastle. lustri,

: vegliare sui carbonai, affin d'impedire che non attacchino al bosco il loro fuoco

. slataper, 1-119: i carbonai che dalla maona carrucolano le ceste di carbone

un tempo: dalle regioni e popolazioni che traversava, come il camaleonte della favola

di carboneria? - appunto. -e che cosa sono questi carbonari? -li conosco così

questi carbonari? -li conosco così poco che non saprei dirvelo. giusti, v-77:

per natura e per abitudine, teme che fra la madre e il figliolo esista

, battuto dal boia. era il supplizio che il canosa dava ai carbonari. carducci

vol. II Pag.744 - Da CARBONATA a CARBONE (61 risultati)

carbonaro. 2. agg. che appartiene alla carboneria; che si riferisce

. agg. che appartiene alla carboneria; che si riferisce alla carboneria. fanzini

non perdere quella sua arrosticciana o carbonata che vogliamo dire, mettela in uno pane

michelangelo, 57-20: la carne, che nel sai si purga e stenta,

sai si purga e stenta, / che saria buon per carbonat'ancora, / di

carbonat'ancora, / di voi più che di sé par si rammenta. aretino,

dee far quelle carezze a la moglie, che il pan fesso fa a la carbonata

il pan fesso fa a la carbonata che l'ugne. berni, 79: mangiar

linati, 30-22: ricordo certe apparizioni che mi fecero quasi sgomento: di una

di mucchietti d'un'allegra gente, / che vada pure il mondo in carbonata,

comedie de la semplicità mia, e quello che mi cuoce più è, che i

quello che mi cuoce più è, che i miei amorosi non mi vogliono dare più

. m. -ci). disus. che contiene carbonio. cattaneo, ii-2-174

. 2. agg. che contiene carbonio. boccardo, 1-963:

boccardo, 1-963: gli scienziati osservarono che un gaz carbonato forniva una fiamma più

più viva dell'idrogeno puro. riconobbero che il carbon fossile scaldato in vasi chiusi

immensa quantità di gaz idrogeno carbonato, che dava vivissima fiamma. per raccogliere il

una vasca, dalla quale uscisse un tubo che va sotterra a diramarsi nella città e

durezza rossa a modo di varice, che nereggia nel capo, talora livida, che

che nereggia nel capo, talora livida, che si va dilatando, ma non enfia

o carbonchio. muratori, 3-196: che se il carbonchio è duro, alcuni

una gemma a nome catoncello, / che nasce in libia in una regione; /

della torre sì aveva uno carbonchio, che rendeva sì grande sprendore per le contrade,

d'annunzio, v-2-127: ecco una melagrana che ride da tutti i suoi denti vermigli

assunto già negli ornamenti del tempio, che per la fenditura della sua maturità precoce

carbonchio ricco ancora in testa, / che d'ogni oscura notte facea giorno; /

la faccia angelica e modesta, / che riluceva come il sol dintorno. ariosto

sol dintorno. ariosto, 34-53: che tutto d'una gemma è 'l muro

è 'l muro schietto, / più che carbonchio lucida e vermiglia. alamanni,

primo luogo, così chiamati dalla somiglianza che hanno col fuoco, benché essi non

primo [fiume] è frison, che circonda tutta la terra dove è l'oro

prudenzia. marino, vii-102: quinci avviene che nella natura tutte le cose tanto sono

2-209: ma chi furono quelli imbecilli che sognarono di attribuire un prezzo così favoloso

così favoloso e matto a un carbonchio che nessuno vende, che nessuno compera, che

a un carbonchio che nessuno vende, che nessuno compera, che nessuno porta,

che nessuno vende, che nessuno compera, che nessuno porta, che non giova a

nessuno compera, che nessuno porta, che non giova a nessuno e che non serve

porta, che non giova a nessuno e che non serve a niente? collodi,

mi si piantò proprio sul viso; che la vampa del focolare le rendeva gli occhi

al pari d'un carbonchio la goccioletta che spesso aggiungeva vezzo al suo naso uncinato

del busto di un nero cambiante, che va dall'azzurro del pavone alla fiamma

balenio di carbonchio / è un ricciolo tuo che si sfa / nel bagno. dessi

, 5-128: altri [metalli] sono che vogliono istare in anello d'oro e

carbónchio2 sm. medie. grave malattia che si manifesta con una pustola (escara

tozzetti, 11-2-473: l'unico carbonchio che io abbia veduto ai miei giorni, fu

, il secondo vien caratterizzato dalla putredine che ne succede. nel primo corso del

. malattia del grano dovuta a un fungo che intacca la spiga e sviluppa abbondanti spore

mise a guardare la grossa mano di barbetta che, tenendo un carboncino leggero tra le

carboncino [sugli occhi], dimmi che tua zia è rimbambita del tutto.

domenichi [plinio], i-1488: tiensi che anche il car- boncolo, una

legna per mezzo di combustione lenta che viene interrotta dopo la completa disidratazione

54-11: questa corte è una fucina, che 'l bon auro se ci affina:

, 4-6 (433): mi pareva che... uscisse di non so

... uscisse di non so che parte una veltra nera come carbone. biringuccio

, dell'olmo...: quel che è dolce, è quel che è

: quel che è dolce, è quel che è fatto d'ogni legname che par

quel che è fatto d'ogni legname che par più domestico, che contiene più

d'ogni legname che par più domestico, che contiene più della natura aerea, come

,... e simili, che son di qualità più gentile e più debile

convertita mediante la virtù di quella introduzione che v'ha fatto el fuoco, per aver

di quella umidità aerea ed ontuosa, che ogni legno suole in sé contenere.

vol. II Pag.745 - Da CARBONE a CARBONE (56 risultati)

, vampa, truono e piombo, / che di piaghe infernali i corpi ammorba,

il gran consumo [di carbone] che se ne fa nelle parti meridionali del regno

e tante combustibili materie, fece in guisa che presto il vorace elemento si sparse e

del carbon fossile, o legno, che si trova in quelle colline dentro alcuni

. pascoli, 50: o carrettiere che dai neri monti / vieni tranquillo,

rupi, sopra aerei ponti; / che mai diceva il querulo aquilone / che

che mai diceva il querulo aquilone / che muggìa nelle forre e fra le grotte?

, ii-250: seppi da mia madre che poco prima ch'io arrivassi, un coinquilino

prima ch'io arrivassi, un coinquilino che saliva le scale aveva sentito, passando davanti

uscirne un certo puzzo di carbone bruciato che lo aveva messo in sospetto. alvaro,

sotto la nostra terrazza per far intendere che cantava. -per estens.:

, son buoni per la polvere, che fa con essi men romore. redi,

, 16-ix-315: io non so vedere che utile possa fare a v. sig.

carbone polverizzato e stemperato nell'acqua, che tale appunto è la bevanda del caffè

quelle de signori, non peraltro, che per essere messer satanasso suo compare.

, pastor, sì duro cerro, / che mi faccia il carbon per lo mio

sono riscaldate col coke (carbon fossile che già ha servito alla formazione del gas

boccardo, 1-502: al carbone fossile, che ha subito questa operazione [di carbonizzazione

carena, 1-263: 'carbone dolce', quello che è fatto di quel legno che chiamasi

quello che è fatto di quel legno che chiamasi dolce, cioè più leggiero e più

. questo carbone produce minor calore che non il carbon forte.

grande, e con la gola lunga, che parea proprio desso. cantari cavallereschi,

, / quando per legge di colui che regna, / di bella ninfa perditrice

bella ninfa perditrice il viso, / che 'n foco avampa, col carbon si segna

'carboni', chiamansi quei pezzi di legno che nei nostri focolari sono arsi interamente con

nuovi, l'antico gioco, / quelli che a me nel gioco / si rivelano

spazzatura ammonticchiata, carboni fuori della stufa che scricchiolano sotto il piede. -segnare

demoni cun li grandi bastoni, / che ge speza li ossi, le spalle e

persesi il viso il gran pagano / che avea il colore di carbone spento.

diavol più ch'un carbon nero, / che della tomba fuor sùbito balza / in

negri di carbone, e nella parte che va più verso l'equinoziale sono bianchi di

un uomo dai sopraccigli di carbone, che aveva messo le rotaie in germania.

? / plui nigri è de carbone quili che l'à portaa. 4

., 14-52: ma sì come carbon che fiamma rende, / e per vivo

e per vivo candor quella soverchia / sì che la sua parvenza si difende, /

si difende, / così questo fulgor, che già ne cerchia, / fia vinto

fia vinto in apparenza dalla carne, / che tutto dì la terra ricoperchia. ottimo

, né però è ella tanta, che vali il carbone acceso, sì che sua

, che vali il carbone acceso, sì che sua apparenza non si discerna. dante

con uno carbone di fuoco, e comandògli che andasse a predicare. intelligenza, 35

una gemma a nome carbonchio, / che nasce in libia in una regione; /

profeta. boiardo, 2-8-30: la figura che avea l'arco teso, / subitamente

, 1-214: un poco di foco, che in un piccolo carbone in fra la

, remaso era, del poco omore che in esso restava carestosa e poveramente se

alte voci de l'augello udite / che chiama il giorno in queste parti e 'n

il viso e'manoni dell'uomo, che scoperto si vide, doventarono come un carbone

di scintille / vomitava una nebbia, che stridea / sì forte come quando un

guarda le rose rosse! -ardono. sembra che abbiano nella corolla un carbone acceso.

. michelangelo, 102-n: ma po'che del gran foco lo splendore, / che

che del gran foco lo splendore, / che m'ardeva e nutriva, il ciel

siete tornato dalla festa? avete visto che bel guadagno? ». poi si rivolse

consunzione son le opere dell'uomo ingiusto che chiude gli orecchi alle grida del debole

pratolini, 2-551: naturalmente il fatto che in via del corno ci fosse la

un carbone: una persona molesta, che nuoce in vari modi. g.

, fallire. -carbone spento: cosa che sfigura a paragone di un'altra.

certi e prendon sì mia fede, / che gli altri mi sarien carboni spenti.

vol. II Pag.746 - Da CARBONELLA a CARBONIGIA (49 risultati)

in così palese luogo dover cantare, il che fare non era usata, questa

e con maniere così nuove di melodia, che alla dolce fiamma, che le

, che alla dolce fiamma, che le sue note ne'cuori degli ascoltanti

mio padre] mi diceva sempre che nei libri si trova tesori inestimabili..

nunzio, v-1-879: quelli che più fiammeggiarono sono divenuti carboni spenti

di carboni. firenzuola, 728: che io non possa mai più man »

. grazzini, 4-91: e sai che i nostri pari [i servi] non

carboni. dar maggior gastigo di quello che merita il delinquente. il carbone è

carbone è fra le più vili mercanzie che si vendano a peso o a misura

: e però abbiamo questo dettato, che significa, dar più del giusto.

cennini, 35: ti voglio mostrare in che forma de'fare i carboni da disegnare

e biacca d'una femmina assai bella, che ancor fa fede della maniera ch'e'

, i-60: il dipintore, prima che con terminati profili le sue figure colorisca,

vi spolverava su il carbone, così forte che ancora si vedono e si toccano uno

fierissimo, e sarà quella malattia, che fa vedere tutti o in parte i granellini

della spiga, nel tempo della panocchietta che gli ricuopre, interi e chiusi tra'

senza punta, di scorza piuttosto liscia, che cede sotto a'denti, più grossi

e rosse, con certi razzetti lividi, che si chiamavano carboni. garzoni, 1-115

., 132 (180): sappiate che tutte ispe- zierie, tutte mercatanzie rendono

carboni e di tutte le dodici arti, che sono dodicimila istazioni, n'hae ancora

ziglio d'oro era il carbone, / che dava luce a guisa de lumiera,

netto, e brilla di sorte, che abbaglia la vista. 11.

, iv-112: 'carbone bianco'. l'acqua che si trasforma in energia elettrica e sostituisce

limitatamente (geyser, soffioni), ma che si pensa di utilizzare in un

per indicare la forza costituita da quelli che emigrano all'estero per lavoro.

cassiano volgar. [crusca]: ecco che volse a me uno de * serafini

anonimo, ix-449: per lucerna vorrei che vo'avessi / duo carbonzin che lucien

vorrei che vo'avessi / duo carbonzin che lucien senza fallo, / e balsamo per

di rame, o d'altra materia che si tenga al fuoco, e nel mezzo

proporzionato vasel di vetro, o di che altro si voglia, con entrovi acqua;

d'ottone accordate all'unisono, sì che toccata l'una risonasse l'altra,

eccole qua; vi è il ventisette che è uscito secondo invece di quarto, ma

sabbiose, chiamate guardafuochi nella landa, che non valsero a preservare le selve contigue.

carena, 2-362: 'carbonara', nome che si dà volgarmente alla vela di straglio

(il nome è dovuta al fatto che questa vela, trovandosi sopra il fumaiolo

: ne ho veduti due pezzi che pareano due belli lazzaroli; il prezzo

carboniccio, agg. ant. che ha il colore del carbone.

mettete pure a uscita di sentir dire che io mi son tuffato fino agli occhi nella

di fermentazione, dalla combustione di sostanze che contengono carbonio. -neve carbonica: l'

di carbonico nembo mercé della fiamma stessa che si divora il proprio fumo, l'

1-25: alle accuse non rispondeva altro che « menzogna, intrigo carbonico *: e

non poteva contraddire rispondeva con quelle parole che ancora mi suonano nell'orecchio: «

. cattaneo, i-1-151: sulla strada che dalle carboniere di darlington conduce al porto

carbon fossile. carbonièro, agg. che si riferisce al carbon fossile.

carboniera). carbonìfero, agg. che contiene carbone (un terreno, una

una roccia: bacino carbonifero) ', che produce carbone: miniera carbonifera, industria

, 1-505: gli strati carboniferi, che giacciono nelle viscere del nostro pianeta,

massimi guadagni non sono dissimili da quelle che si verificano in ogni altra industria.

, a compiere un lavoro equivalente alla energia che il sole dell'epoca carbonifera ha sepolto

vol. II Pag.747 - Da CARBONILE a CARBURAZIONE (31 risultati)

dello stato allotropico e della struttura cristallina che nella forma cubica costituisce il diamante,

apparenza... è il carbonio che diventa carbone e diamante. svevo, 3-556

: m'ero arrabbiato col diritto canonico che mi pareva tanto lontano dalla vita e

carbonio: gas incoloro e inodoro, che si forma nella combustione incompleta del carbone

fumo di stufe e fornelli a carbone che abbiano cattivo tiraggio, nei gas che

che abbiano cattivo tiraggio, nei gas che si sviluppano nelle miniere o che si

nei gas che si sviluppano nelle miniere o che si accumulano in gallerie ferroviarie non bene

ossido di carbonio un'affinità molto maggiore che per l'ossigeno, e si trasforma in

un composto stabile, la carbossiemoglobina, che non cede più ossigeno ai tessuti,

: si carbonizza nella punta il palo che si configge in terra, acciò si conservi

, 23: nel dormire i piedi, che erano di legno, gli presero fuoco

naturalissimo. se bruciamo qualche cosa vediamo che si carbonizza e dopo se ne va in

alcuni di quegli idoli non si rintracciarono che le ossa carbonizzate. comisso, 1-71:

, con dispersione delle sostanze volatili, che possono essere invece raccolte in impianti più

parti di legno non se ne ottengono che 17 o 18 di carbone.

conseguente aumento della percentuale di carbonio (che raggiunge anche il 95 % nei più

(plur. m. -ci). che riguarda i problemi comuni concernenti l'estrazione

. m. -ci). chim. che contiene uno o più carbossili.

porta in capo una pietra preziosa, che ha nome carbuncolo. boccaccio, dee.

legato un carbun- culo tanto lucente, che un torchio acceso parea. cassiano volgar

quale ad un greco suo compagno, che de morbo era stato morto in ditta

ma sì bene una gratitudine agli occhi, che i buon gioiellieri dalla differenzia degli altri

, sì come io dico tanto rari, che risplendono la notte, questi solamente si

carbonculi. bruno, 3-204: colui che ha trovata la verità, che è un

: colui che ha trovata la verità, che è un tesoro ascoso, acceso da

sia defraudata, negletta e contaminata, che possa essere un altro sordido affetto sopra

gadda, 457: è noto che gli ingegneri, di tanto in tanto,

v.]: 'carburare', l'azione che si fa per introdurre il carbonio in

strato superficiale di carburo di calcio, che aumenta la durezza del metallo).

'carburazione'. indica in generale l'operazione che si compie nel carburatore. -figur.,

di calcio non troppo attiva si dice che ha 'insufficiente carburazione '.

vol. II Pag.748 - Da CARBURO a CARCERAMENTO (43 risultati)

famiglia malvacee (hibiscus sabdariffa), che cresce nei paesi tropicali, e specialmente

uso dove la natura li pose, che piuttosto sarieno stimati anella senza gemme che

che piuttosto sarieno stimati anella senza gemme che membri umani; e non si scorgevano,

umani; e non si scorgevano, non che occhi avessino, ma che occhi mai

, non che occhi avessino, ma che occhi mai vi fussino stati. egli erano

stati. egli erano concavi non altrimenti che il guscio dell'uovo senza il tuorlo

più ch'un carbon nero, / che della tomba fuor sùbito balza / in un

voi. carducci, 674: maggio che sovra tossa ed i carcami / rose

: delibera / di dire il vero o che cotesto fradicio / carcame, d'osso

quaresima e la fame, / dicon che vuol ritrar questo carcame. nievo,

non v'è dramma più patetico di quello che si dibatte tra un intelletto che non

quello che si dibatte tra un intelletto che non vuol morire e un carcame che

che non vuol morire e un carcame che non sa vivere. 3.

1-95: altro non siamo, umanità, che dei naufraghi, ribelli a una verità

naufraghi, ribelli a una verità inesorabile, che rotta la spera, sfasciato il carcame

ossa. marino, i-190: ecco che mi presenta innanzi una mulissima, la

, oltre la macerazione della carne, che si conosceva benissimo all'ossatura e al car

scosse improvvise e quegli strani singhiozzi rauchi che facevano sussultare e vibrare sonoramente tutto l'

-figur. manzoni, 838: volete che [l'autore di un romanzo storico

più ricco, di più compito; volete che rifaccia in certo modo le polpe a

modo le polpe a quel carcame, che è, in così gran parte,

carcaria, e d'altri pesci (che sono falsamente creduti lingue di serpenti impietrite

gli piomba ai piedi quella carcassa tignosa che per poco non lo schiaccia.

segno di servitù morale e sociale, voi che credete di avere assolto il vostro compito

il mondo fa orrore: una carcassa che brulica. allora il mondo profondo è

attingeva lena per la sua vecchia carcassa che poi strapazzava senza riguardo a benefizio del

tanto più rassegnatamente, quanto veggo che tra imposizione e tedeschi, ne è ricoperta

e 'l mio lunario sbarco: / fin che il sella un bel giorno, al

dileticamento risveglia una delle più larghe ebbrezze che dormano nella carcassa umana. d'annunzio

3. resto delle parti principali che compongono una costruzione o una macchina distrutta

non coperto dal fasciame, o prima che questo vi sia applicato, o dopo

questo vi sia applicato, o dopo che dallo stesso siasi staccato. d'annunzio,

l'ordegno percosse la terra con tale impeto che vi s'addentrò. esplose nell'urto

ode la voce d'un fanciullo / che gioca in pace intorno alle carcasse /

i tre vecchi cavalli] bestie decrepite che avevano logorata la vita trascinando su per

i-24: gli mandarono un'automobile sconquassata che, se riusciva a fare quaranta chilometri in

un'ora, era un miracolo. volle che io l'accompagnassi, insieme al suo

. la sovrapposizione di più tele gommate che costituisce l'ossatura di un copertone (

fu isolato del tutto, in modo che ciascuno potesse mirarlo in tutta la sua miseria

a traverso / gli serpe un arco, che d'avorio e d'oro / tutto

minaccie, di vessazioni, di bandi che senza diminuire il pericolo ne faceva accorgere

. serao, i-400: quando vide che essi partivano, quando comprese che sarebbe

vide che essi partivano, quando comprese che sarebbe rimasto solo, il dottor trifari,

vol. II Pag.749 - Da CARCERANTE a CARCERE (16 risultati)

carcerare) t agg. ant. che incarcera, che condanna al carcere.

agg. ant. che incarcera, che condanna al carcere. botta, 5-498

quei contratti, o altre disposizioni, che si facciano in carcere a favore del

en prescion l'ha carcerato, / che dèi esser condennato de la 'niuria c'ha

città. cuoco, 1-33: vanni, che era allor il direttor supremo di tali

era già in carcere; non pensava che a carcerarne degli altri: ardì dire

a carcerarne degli altri: ardì dire che « almeno dovevano arrestarsene ventimila *.

dato un passaporto ad emilio bandiera, che fuggisse. settembrini, 1-6: non

settembrini, 1-6: non udivo altro che malinconie e tristi novelle: « hanno

hanno tolto l'impiego a quel poveruomo che con tanti figli come farà? *.

questa materia, fu carcerato anche prima che la promessa potesse aver effetto.

carceràrio, agg. relativo al carcere, che è proprio del carcere. pellico

tempi della mia detenzione; ma ora che sono maturato alla vita carceraria, ora

sono maturato alla vita carceraria, ora che la fantasia dovrebbe essersi calmata su tutto

la porta della pretura è tutt'altro che di buon augurio. gramsci, 15

rimasi un giorno senza mangiare, dato che il carcere passa il vitto solo agli