. -ci). geom. disus. che ha forma di rombo; romboidale.
: questa figura rombica ha quella potestà che se ritrova nelle ordinanze quadre di gente o
testa. 2. cristall. che ha tre assi cristallografici perpendicolari fra loro
312: 'rombite': petrificazione del rombo, che trovasi frequente nella svizzera presso il lago
con la superficie disseminata di piccoli cristalli che ricordano le squame embricate del rombo.
udia 'l rimbombo / de l'acqua che cadea ne l'altro giro, / simile
altro giro, / simile a quel che tarme fanno rombo. boccaccio, viii-3-212:
dice l'autore, era 'simile a quel che l'amie fanno rombo', cioè era
rombo', cioè era simile a quel rombo che l'amie fanno, cioè gli alvei
impetuosa / ai vetri; e insetti che pareano enormi / facean ne l'afa un
solitudine torpida, dove non si udiva che il rombo di qualche insetto. g.
alate. caro, 3-380: ecco che da'monti in un momento / con
gli occhi a lui tosto converse / che gli aperse / cipri allor pel grave rombo
: / e tu, disse, che m'apporti, / che le forti /
, disse, che m'apporti, / che le forti / piume hai stanche e
da un'arma, da un proiettile che fende taria con violenza. ariosto,
di strali, / con un rombo che va fino a le stelle. caro,
indi scoppiando / allentò il piombo, che dal moto acceso / squa- gliossi,
lo romore e 'l suono dell'acqua che cadea nell'altro girone, simile al
campane). leonardo, 2-104: che diranno questi che 'l rombo della campana
leonardo, 2-104: che diranno questi che 'l rombo della campana, fatto col
oggi tuonò tanto assiduo il cannone, che è un rombo continuo e ne trema il
pellico, 2-473: i decreti di morte che la chiesa pronuncia si spandono per l'
gragnolava, e la bufera schiava tanto che a quel rombo mi dava volta il cervello
rombo di crollo / se scuote le lamiere che qui in alto / dividono le logge
le logge. -scroscio di acque che cadono o scorrono con impeto, di
. fogazzaro, 1-150: l'onda che ha due voci diverse: un gran
cascata del mulino. onofri, 3-18: che è questo rombo continuo, dirotto /
è il mare? il gran mare che piange in un fiotto / di spume.
la casa] poteva dirsi nostra e che noi l'occupavamo da padroni, ecco comincia
montano, 247: per gli strati solidi che ho tutt'in- tomo mi giungono da
rombo chiuso fra le case, avvertì che erano entrati nella città. beltramelli,
ragazzo ricordo il senso di penosa nostalgia che mi dava il rombo di un treno
mi dava il rombo di un treno che si allontanava invisibile nella campagna. e.
térésah, 1-60: fu come una viva che vegliasse / una sorella morta e nel
fai gran rombo, ma non sei che un suono! / d'odi cinta e
salvini, 24-318: saltatori cureti, che segnate / passi in arme e co'
fibonacci volgar., 24: le figure che sono terminate di quactro linee si
quadrilateri e sono di quelli alquanti che si chiamano quadrati... et altri
si chiamano quadrati... et altri che si chiamano ronbi. citolini,
i-intr.: rombo è quello che ha tutti quattro i lati uguali, ma
. guarino guarini, 1-33: ogni figura che ha i lati tutti eguali ma
italiani dei secoli xv e xvl) che si dispone in cunei congiunti dalle parti
firmossi il capitanio eccelso / e fé che tutti i cavalier romani / subitamente s'ordinaro
fatto fare il rombo alla cavalleria romana fa che le fanterie dei goti si dispongano al
di colore nero, chiamata semibreve, che nella notazione quadrata medievale equivale alla metà
. fuso avvolto di fili di diversi colori che veniva usato per pratiche divinatorie.
a guardia del palagio: / il che a melissa... / diede commodità
sventure. martello, 6-iii-582: penso ancor che tiresia, cieco indovin, che l'
ancor che tiresia, cieco indovin, che l'etra / e il tartaro col lume
o gigante (psetta maxima) che può raggiungere la lunghezza di 1
è intestato l'autore nel suo parere che trova ancora la somiglianza fra i cefali
fallace con suoi sugheri e suoi piombi / che non pescò già mai mulli né rombi
barros], 1-42: cessando il tempo che faceva quella furia del mare, andarono
ch'è fino allo stretto, ma che faceva la volta verso levante. crescenzio,
in qual si voglia rombo o vento che ella si trovi. d. bartoli,
: posato il levante, al volgere che di lì a poco fece la luna
tutti intorno i quarti della bussola, che è correre i rombi di tutti i quattro
ed avvalorarsi a vicenda, come due venti che, nati da rombi opposti, s'
d'aver ordinato al timoniere un rombo che doveva allontanarci da essa. guglielmotti,
-rombo magnetico: direzione di rotta che prende come riferimento il meridiano magnetico.
nome di magnetico o astronomico, secondo che sia ragguagliato all'uno o all'altro
. rumbo (nel 1518), che a sua volta proviene probabilmente dal portogli.
. -ci). geom. che ha forma di rombododecaedro (una figura
cristalli ottaedrici, cubici e rombododecaedrici che potessero esistere ben conformati in istato
in istato microscopico nelle laminette, giova ricordare che le loro sezioni possono presentare l'
. apollonio, 53: minerali che, paghi, cristallizzano in rombododecaedri e spregiano
. tipico, proprio del romboedro; che ne ha la forma (una figura
esempio della arena... che pur bianca, aspra al tatto, diafana
. -anche: oggetto o cristallo che ha tale forma. lessona, 1271
tutte le facce sono rombi eguali, e che quindi ha due angoli solidi opposti regolari
prisma esagonale e regolare. non è che temidria delle modificazioni che produce la doppia
. non è che temidria delle modificazioni che produce la doppia piramide regolare. lo spato
, cristallizzano in romboedri o nelle forme che ne derivano. bombicci porta, 1-332:
romboidale, agg. geom. che ha forma di romboide o di rombo
, si veggono composte di tante laminette che affettano la figura romboidale piane e trasparenti
/ che 'l mio danaio, che non di rapine / né d'angarieggiar raccòrrò
e nervi incisi. 2. che rivela la tendenza all'ozio, ad abitudini
dissoluta prodigalità di nomentano, descrisse poeticamente che tutti li ministri della sua sardanapalesca vita,
buffoni, gli si rappresentavano innanzi e che ogn'uno qualche presente della sua arte
, 2-84: non pensano mai ad altro che a farsi ben incipriare le parrucche,
. m. -ci). letter. che persegue i piaceri della gola.
4-187: non vorrei già con questa occasione che vi fusse chi di genio sardanapalico rinfacciasse
ora al nostro cuculo la poca stima che ha fra le vivande. 2.
sardanapalo, sm. persona che conduce una vita dissipata, oziosa
] inchiuso con più di quaranta donne che sono sue proprie mogli, oltre molte
diede [gallieno] in tanta dappocaggine che contra lui si sollevarono trenta tiranni e
e aureliano, principe terribile e severo che gli succedette, il fé parere in suo
] ornavi del tuo riso i canti / che il lombardo punean sardanapalo / cui solo
solo è dolce il muggito de'buoi che dagli antri abduani e dal ticino / lo
un sardegnolo immigrato e di una calabrese che lo aveva fatto delirare per dieci anni,
un somaro sardegnolo, giurando al controllore che quello era un cane. -proprio
gli tirò il codice in petto, che c'avanzò poco che gli dessero i tre
in petto, che c'avanzò poco che gli dessero i tre giorni sardegnoli,
voi, fratelli, una sardella salata, che non il meglio abitante dell'oceano con
berni, in: ha presso un lago che mena carpioni / e trote e granchi
. citolini, 230: quelli che sono de tacque dolci, chiamati fluviatili,
è un piccol pesce di fiume, che s'assomiglia àll'acciuga di mare.
: nessuno di voi è così poco naturalista che non abbia gustato, o non sia
. figur. staffilata; bacchettata, percossa che lascia sulla pelle un segno luneo e
], no: non v'ha dubbio che... le così dette 'sardelle'
crùcoli » dice... « e che cos'è la sardella? » « bian-
chetta, bianchetti, pesciolini neonati, che noi chiamiamo anche 'rosa marina: la
. di tanti altri valent'uomini, che hanno introdotte nelle loro bellissime opere parole
muratori, cxiv-44- 216]: oh che libro è uscito da bologna da un certo
i libelli, i versacci, le cantafere che andarono attorno a quel tempo [l'
sardelle; ma sembra impossibile il mento che allor si faceva agli autori di quelle
toste / quivi de'falli lor, che convien quasi / star come le sardelle
, 18-146: sulle prime, tanto io che lo scol- zani, intenti a smaltire
(plur. m. -chi). che si riferisce, che è proprio
). che si riferisce, che è proprio della sardegna (il territorio,
maestro sanguigno, 108: dandovi ferma intensione che. ili nimici di pisa e nostri
. ili nimici di pisa e nostri che sono colla forsa e baldansa del nostro
tutte per noi e cacciati ne finno sì che la nostra donna e dolcie e buona
la nostra donna e dolcie e buona madre che dee meritando li buoni terrà noi per
sardesca e 'l tempo della fervida state, che molto abbattea i catalani di malattie e
libbre xxii per cascio messanese e sardésco che io li diei d'ottobre a die xvim
: sento lo morso de ste bestie che van a salti corno cavai sardeschi. b
dava la colpa al fresco della mattina, che ne fosse stata cagione [del dolore
di stomaco], strignendola di maniera che le fosse forza lasciarsi cadere, come fece
e scite, / e gente, più che qui sono, infinite? viani,
... overo forzatamente come quelli che si muoiono avvelenati dall'erba sardesca per
a scardassare lana sardesca: avere a che fare con una persona difficilissima da domare
luigi come folle, / se non che a scardassar s'aveva lana / che gli
non che a scardassar s'aveva lana / che gli parrà iù dura che sardesca.
lana / che gli parrà iù dura che sardesca. tesauro, 10-82: dopo alquanti
tassoni, xvi-872: scrive eunapio sardiano che procresio sofista armeno, oltre l'eloquenza,
cui venivano buttate le carcasse degli animali che morivano in città e le cui carni non
, 1-24: qui 'l poeta fa che celidora trovi baldone nella sardigna;.
riva d'arno, così detto pel fetore che quivi sempre si sente a causa delle
a causa delle bestie del piè tondo, che morte si fanno in quel luogo scorticare
la sardigna. fagiuoli, 1-3-373: o che venga loro la rabbia nel cervello,
la rabbia nel cervello, in caso che n'abbian punto! noi altri uomini
noi altri uomini di qualch'età, che siam cavalli spallati affatto, che tutte
età, che siam cavalli spallati affatto, che tutte ci mandano alla sardigna? fanzini
nel caldaione non ci sarebbe rimasto altro che un barattolo d'unto per lubrificare un
eran valsi a farla ritornare a galla, che che, povera lulù!
valsi a farla ritornare a galla, che che, povera lulù! 2
si mantengono e si curano quegli infermi che sono oppressi da lunghe ed incurabili malattie
sardegna, con riferimento al clima insalubre che già gli antichi attribuivano a tale isola
sparvieri corsi e sardi o sardigni, che hanno il nome dalla corsica e sardigna ove
, 4-62: arrivassemo a uno fiume, che 'l chia- massemo el fiume delle sardine
molte. pantera, 1-93: le vettovaglie che si de- veno provedere per servizio dell'
salvini, v-4-3-4: sardine e sardelle credo che sieno quasi la medesima. f.
: deliberai da quel momento... che avrei messo un ventino nella macchina dei
elegante panino e l'oleosa sardina decapitata che quasi regolarmente vi depongono. soldati,
. sardinièro, agg. che riguarda la pesca delle sardine; attivo
bibbia volgar., x-502: quel che sedeva simile era all'aspetto d'iaspide
artificiosamente, et lo alite dii sardio, che è l'altra vena inseme coeunte.
sardi overo secondo alcuni sardo è pietra che si porta con le tavole di legno
accosta sì fortemente alle tavole delle navi che non si può cavare da quelle,
, 2: c'è il rischio che l'assenza di ideali lasci spazio alle 'piccole
(plur. m. -i). che propugna il sardismo come programma politico;
propugna il sardismo come programma politico; che sostiene l'autonomia della sardegna. -in
insieme di consuetudini, mentalità, tradizioni che si considerano caratteristiche del gruppo etnico sardo
). sardo1, agg. che è nato o che abita in sardegna;
sardo1, agg. che è nato o che abita in sardegna; che ne è
nato o che abita in sardegna; che ne è originario, che vi esercita la
sardegna; che ne è originario, che vi esercita la propria attività. -
d'i sardi, / e l'altre che quel mare intorno bagna. agostino giustiniani
giustiniani, 46: u re poi arrivato che fu in sardegna, o fussi per
pagò il debito del commune, come che avea promesso. m. soriano, lii-3-370
chini, catalani, biscaglini ed altri spagnuoli che vivono in mare continuamente. ojetti,
d'un'altra talvolta s'intendono peggio che tra sardi... e lombardi.
, prodigio di mirti, gli incensi che esali / prona, tu, ai cien
le altre infinite. 2. che si trova in sardegna, che vi è
2. che si trova in sardegna, che vi è prodotto. -sm. formaggio
le foglie di vite per piatto, che in quei giorni era la nostra cena
scappato passando attraverso le brecce dei reticolati che aveva aperto lui stesso, con un compagno
. ojetti, i-409: 'scribudùn', che in dialetto sardo vuol dire carne di
provenzale] per lei è lo stesso che il tedesco o il barbaresco o
t t. stor. che si riferisce, che è proprio del regno
. stor. che si riferisce, che è proprio del regno ardegna (cioè
del regno ardegna (cioè dello stato che nel xviii e alx sec. venne
fu retto dalla monarchia sabauda); che è proprio dell'apparato governativo, amministrativo
. leoni, 134: corre voce che la flotta sarda se ne vada. gozzano
mandare le prefazioni et il giorgio intero, che forsi si dedicherà a sua maestà sarda
... per uno cavallo sardo che gli venne di sardingna. -razza
. sardo-còrso, agg. che si riferisce alla sardegna e alla corsica
non s'è preso altro [pesce] che raggie moc- cose, cani e anguillatti
da cascina, 119: li sardoni, che sono di sotto bianchi e
rosse: egli è rossa la sarda, che è chiamata anco e sardio e sardóne
contiene un succo amarissimo molto velenoso, che, se ingerito in quantità eccessiva,
dosi adeguate ha proprietà diureti che, antispasmodiche ed espettoranti; appioriso (
e genera un certo spasimo nelle labbra, che par veramente che sempre ridano coloro che
spasimo nelle labbra, che par veramente che sempre ridano coloro che se la mangiano.
che par veramente che sempre ridano coloro che se la mangiano. anguillara, 4-338
erba sardonica e ne attinge un letal umor che si dinunde in un riso funesto.
l'erba sardonica, onde possa dirsi che il rìso in essa sia prodotto da convulsione
.]: 'sardonia': sorta di pianta che ammazza gli uomini in modo che,
pianta che ammazza gli uomini in modo che, convulsi nella bocca, sembra che ridano
modo che, convulsi nella bocca, sembra che ridano. appartiene al genere 'ranunculus',
dal lat. [herba] sardonia, che è dal gr. hapscovia, femm
sardòno). miner. varietà di agata che presenta strati rosso-bruni alternati con strati biancastri
de la sardonica, / similemente quivi fa che veggi. giovanni da samminiato [petrarca
groppi gli rilucono in su l'ornamento che gli ingombra le spalle [al sacerdote]
: le dendriti più stimate sono quelle che trovansi nelle agate, nelle corniole,
diamine se piangeva la bimba! una lattante che sente tutt'a un tratto mutarsi in
tratto mutarsi in onice e sardonica la poccia che avea tra le labbra. d'annunzio
12-3-286: mi resta però qualche dubbio, che l'ala- bastrite di plinio fosse piuttosto
e forse anche agata sardonica, piuttosto che alabastro orientale. -monile ricavato da
un sardonico, una pietra incisa, che rimontava all'imperatore adriano, un gioiello
, e sardonychus, sm.), che è dal gr. < rap8óvu$ -uyo <
sardonico1. sardonicato, agg. che ha aspetto simile alla sardonica.
medie. riso sardonico: movimento convulsivo che tende e separa i muscoli labiali,
.. overo forzata- mente come quelli che si -muoiono avvelenati dall'erba sardesca per
'riso sardonico': specie di convulsione che contrae dal- l'una e dall'altra
, così chiamata perché somiglia all'effetto che produce un'erba che nasce in sardegna
perché somiglia all'effetto che produce un'erba che nasce in sardegna. dizionario dei termini
riso sardonico...: movimento convulsivo che tiene separate le labbra e le guance
dicesi, da una specie di ranoncolo che cresce in sardegna e che move questa
specie di ranoncolo che cresce in sardegna e che move questa maniera di riso in chi
. 2. per estens. che esprime o manifesta ironia amara, pungente
ironia amara, pungente, maligna, che tende a dissimulare il pensiero e il
tutto finto, e più tosto sardonico che vero. martello, 6-i-506: vedi tu
(670): aveva un non so che di sardonico in ogni sua parola,
detto il suo sorriso sardonico, avrei capito che non parlava sul serio. d'annunzio
della nonna della quale non si vede che la faccia espressiva, tra il tenero
rispose, con un dispiacere sardonico, che non poteva aderire alla mia richiesta, perché
, mostrando di nuovo quella serenità sardonica che mi aveva tanto sconcertato la sera dopo
: aveva un piglio aggressivo e sardonico che da tempo non gli avevo più veduto.
gli avevo più veduto. 3. che è incline allo scherno malvagio o ama gli
c. boito, iv-119: prima che avessi agio di pigliarmela col sardonico vecchietto
a immaginare una eugenia sardonica e sprezzante che avesse propalato la sua scoperta al padre.
= dal lat. sardonius o sardonicus, che provengono dal gr. aap8àvio <;
e stiramenti di bocca, per il che apparisce che i malati ridano; e però
di bocca, per il che apparisce che i malati ridano; e però fu detta
il riso sardonico. 2. che ha il sapore dell'erba suddetta.
sono la figura della donna sarettana, che pascette elia. musso, iii-395: qual
più nobil di sangue ultimi stanno / che mille tra staffieri e paggi avieno / riccamente
alla coverta di sargane e di drappi che. ili guarentieno da'quadrelli, e nelle
della famiglia sargassacee, dotate di aerocisti che ne assicurano il galleggiamento (per cui
, cii-v-373: queste sono certe erbe che le chiamano salgazzi, e vanno sopra la
favorisce il permanere di tali alghe, che formano un denso ammasso galleggiante (e
per la prima volta da cristoforo colombo che attraverso tale mare al ritorno dal suo
quadrate è coperta da queste alghe galleggianti che fanno parere il mare un prato estesissimo
montale, 1-133: in un'aura che avvolge i nostri passi / fitta e
moravia, 18-279: hai provato soltanto che maurizio e flavia e i loro genitori sono
dotta, lat. scient. sargassum, che è dallo spagn. sargazo (da
di fama / per le nobili sarge che ci manda. boccaccio, dee.,
, come salamone, nel far vista che si spartisse il figliuol vivo, comandò che
che si spartisse il figliuol vivo, comandò che se ne desse mezzo per uno.
suo abito in una rigorosa semplicità, che vuol dire d'una roba di qualità e
brembana si fanno panni fini e sarze, che mandansi àh'italia meridionale e centrale.
ant. sarge (poi serge), che è dal lat. volg.
. v.]: 'sargiaio': nome che si dava anticamente a colui che dipingea
nome che si dava anticamente a colui che dipingea le sarge da letto. =
sargia-, voce registr. dal d'alberti che lo attesta in baldinucci.
9-58: tra li saraghi, quii che è tenuto consuma la lencza in li
drappo variopinto di cotone o di seta che si avvolge intorno al corpo in modo da
azzurra, fregiata di complicati disegni, che ricoprivala come un ampio mantello. idem
, con un grand'orlo azzurro, che faceva doppiamente risaltare la bruna bellezza della
: nasce ancora intorno al nilo quella che chiamano sarifa. domenichi [plinio],
sce ancor intorno al nilo quella che chiamano sari alta due braccia, grossa
; la sua radice è sì dura che se ne fanno carboni per le fucine de'
= dal fr. sangue, che risale alla voce tupi sarighe attraverso il
: egli ordinò a'quei della falange che, percotendo con le sansse...
è posta tutta / la canaglia, che sol numero fa, / e qualche volta
capitano de'soldati con le lande, che chiamavano sarissofori, contra gli sciti.
(plur. m. -t). che appartiene alla popolazione scita dei sarmati,
a ovest), fondando un regno che prese il nome di sarmazia, di
: polachi si chiamano adesso quei popoli che già si dicevano sarmati di europa, e
schiavonia stabilirono già molti secoli il regno che si chiama al presente di polonia.
: l'arte sarmata, infine, che si riallaccia alla scita a partire dal ii
pietre, gli intrecci fantastici, ciò che conobbero e assimilarono gli artisti occidentali all'
o pure 'tolse il sarmata eroe', già che sarmato non si dice. oriani,
e regioni; proveniente da esse; che vi si riferisce. lubrano, 3-97
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio dei
-ci). che si riferisce, che è proprio dei sarmati o della sarmazia;
è proprio dei sarmati o della sarmazia; che proviene, che è originario della regione
o della sarmazia; che proviene, che è originario della regione anticamente occupata dai
prima in colore: perché di quelli che si cavano, il sarmatico, che è
quelli che si cavano, il sarmatico, che è trasparente, è bianco.
baltico. pantera, 1-62: giudicò che più commodo d'ogn'altro fosse l'
oceano settentrionale. 2. che abita, che è originario delle attuali regioni
2. che abita, che è originario delle attuali regioni russe (
più del mio bisogno. io non credo che il marchese orsi s'unisca con voi
nuovo innamorato di delia quanto lo sarebbe che io potessi amare una furia. -dell'
unio qui tutta: / e quei che 'l tanai solca, e quei che rade
quei che 'l tanai solca, e quei che rade / le sarmatiche biade, /
le sarmatiche biade, / e quei che calca la bistonia neve, / e quei
calca la bistonia neve, / e quei che 'l nilo e che l'oronte beve
/ e quei che 'l nilo e che l'oronte beve. -proprio,
taurici allori / e degli eoi, / che non fé per brillar l'ingra reina
3. geol. nella cronologia geologica, che si riferisce, che appartiene, a
cronologia geologica, che si riferisce, che appartiene, a un piano del miocene superiore
sarmatico: bacino oceanico del miocene, che si estendeva dal mar nero al bacino
sarmentino1 (sermentino), agg. che proviene dalla vite. proverbi toscani
/ finch'e'sono scappucciati, / o che in tasca gli han cacciati: /
. paganino bonafè, xxxvti-166: voglio che facci un sagramelo / de non insidire
, li sarmenti viviradici, propagini fanno, che ciascuno con meraviglia si diletta. palladio
vite, cioè quelli rami o sermenti che si mettono sotto terra per fare delle
e i sarmenti delle vigne, ancora che sien duri, che si possono rompere con
vigne, ancora che sien duri, che si possono rompere con le mazze e
del monte vien prodotto il cinamomo, che ai nuovi scermenti è somigliante. soderini
sermento di vite in una fossa, che ha da far col saperlo far barbicare,
fuva e un'altra per i fiocini, che son poi l'opera della sapientissima naturar
mazze di viti o sermenti. bisogna che il legno della vite sia ben maturo
, facessero come il buon contadino, che pota i sarmenti per crescere vigore alla
certe viti pampinifere dagli innumerevoli sermenti volubili che si distendevano su per la vasta muraglia
(i-1091): fu data la sentenza che turino fosse legato ad un gran palo
son sì vecchie e sì smunte / che s'agguagliano a quelle /...
ecco il rovo aspro e orrido, che non può, no, fornire l'odoroso
era un sermento di clematide appeso, che potevo giugnere a cogliere sollevandomi su la
. chim. composto presente nella sarmentocimarina che si presenta sotto forma di cristalli incolori
(ant. sermentósó), agg. che è provvisto di sarmenti, di rami
[il gelsomino] >ianta sarmentosa, che facilmente s'arrampica. milizia, i-165
altre piante sarmentose. 2. che ha le caratteristiche, in partic. la
la flessibilità, di un sarmento; che si protende e si allunga come un
fondamento di tutte le piante, dico che generano moltitudine di radici, e quelle
: ritiene la creatura nella matrice a quella che è per partorire la pietra sarmio,
di onde nasce così detta, quando che alla mano gli è legata.
, iv-36: fu eziandio tanta pestilenza che i corpi morti si portavano con le maggiori
piante tipo della famiglia delle sarracenie, che contiene erbe americane, tutte di padule
; questi fiori sono sostenuti da uno scapo che sorge fra le foglie; sono grandi
(maestro di banda reggimentale francese, che lo brevettò nel 1856) e dal
. chim. aglicone della sarsa- ponina che si presenta sotto forma di solido cristallino
bellamente le commedie di plauto, il sarsinate che i cesenati considerano come loro.
. m. -i). ant. che è originario del territorio della città umbra
facissero per loro si — gnore che corno pensano avino loro stipendio, non curano
. sarta, sf. donna che, in proprio o come dipendente,
abiti, e la sarta ha assicurato che quel della bambina verrà un bel vestitino.
piovuti d'ogni parte al povero acerbi che molti han bisogno del purgatorio.
le marine e le di canale, che nel colore paiono i collondini; altre tutte
. erizzo, lii-14-130: quelli che tengono le armi del signor, suonatori
etnol. termine di origine turca, che serve per indicare gli uzbeki sedentari e i
= adattamento di una voce turca che indica i mercanti che commerciavano tra le
una voce turca che indica i mercanti che commerciavano tra le genti del turchestan occidentale,
sarta). ciascuna delle manovre fisse che sostengono lateralmente e da poppa gli alberi
nave, assicurando la resistenza allo sforzo che il vento esercita sulle vele e alle oscillazioni
corda, fune, cavo o canapo che appartenga alle manovre di un'imbarcazione a
(e al plur. indica le funi che fermano le vele alle antenne).
-sartie di barcollamento-. quelle manovre fisse che, nei vascelli antichi, si usavano
-sartie false o di fortuna: sartie che, in caso di burrasca, si usano
di trinchetto. -sartie rovesce-, corde che assicurano le bigotte ai bordi delle gabbie
ben despazhai / e l'altra sartia che tu sai, / si ch'en conta
iii-166: le sarei sì guardare / che tengan al girare. dante, inf,
. ariosto, 39-28: fu mirabil ancor che vele e sarte / e remi avean
le sartie le costiere, cioè quelle funi che, legate al calcese o cima
e l'ingegno. parini, 522: che vai fidar la vita a vele e
giove il nono anno si volge / da che giungemmo, e già marciti i fianchi
, sarchie': più paia di cavi che, incappellati alla testa degli alberi, inferiori
. filarete, 1-i-368: vero è che gli era rimasto due o tre pile,
o per voluntà sua o per suo consiglio che fusse, ordinorono in quello luogo fame
2. per estens. cavo d'acciaio che, nei primi aeroplani, assicurava alla
e rallenta le già stanche sarte, / che son d'error con ignoranzia attorto.
e i remi furo / la volontà, che a tira ed a gorgoglio / d'
in preda ad un'arte / vana che adoro e che temo. 4
ad un'arte / vana che adoro e che temo. 4. vincolo,
fiorentin, capitan de la parte, / che, s'io dovessi cavalcar per arte
le sarte è raccoglier tutti li amori che ci tengono congiunti al mondo, e spiccarli
, degna, alma scrittura, / che fa l'uom divo, più che
/ che fa l'uom divo, più che giove o marte, / mal può
ii-21-187: grazie dei 'rimatori siciliani', che è lavoro quasi compito. poco più
, 1557: 'mezza sartia': quel canapo che ha mezzana grossezza, e dicesi anche
partic.: l'insieme delle manovre fisse che sostengono l'alberatura di una nave.
un nome universale di tutte le funi che si adoprano ne i vascelli. bar etti
sue vele, fuoco del suo sartiame / che mostra fuori il pelo per falta di
del tanto, tanto cielo e tanto mare che quelle navi avevano corso. 2
. il complesso dei cavi d'acciaio che assicuravano le ali alla fusoliera nei primi
fusoliera nei primi aeroplani e di quelli che servivano come col- legamento fra i comandi
. -anche: l'insieme dei cavi che sostengono la navicella di un aerostato.
di collegamento o di comando di un aereo che si trovano esposti alla corrente.
di un paranco, sicché scorrano le corde che fossero troppo tese. guglielmotti, 1557
quali passa, in senso inverso all'azione che deve esercitare, aiutandolo a svolgersi e
[in cor azzini, 1-vi-123]: che niuno patrone o sartiatóre o il luocotenente
, 2-304: lei poteva anche darsi che fosse una sartina. 2.
. ciascuna delle sartie di piccole dimensioni che si usano per sostenere gli al- beretti
disus. sarte), sm. artigiano che, come lavoratore autonomo o in quanto
/... / dal sarto che tagliare / non vuol che 'l veggia.
/ dal sarto che tagliare / non vuol che 'l veggia. giacomo de'falconieri,
posa nostra amista, / vi priego che copriate la gonnella / che 'l sarto
/ vi priego che copriate la gonnella / che 'l sarto viene meno a nostra ancella
ch'i'fo come 'l sarto, / che per fretta trapassa spesso il punto.
longiano, iv-88: era fatto divieto che molinaio, sarto, panattiere e beccaio non
f. frugoni, 2-106: la veste che l'adomava, era bensì tagliata alla
alla moda, ma con tal maestria che serbava, ne'termini regolati, le misure
/ tutte involte in tali gonne / che a formar tutte lor parti / stanchi sian
età, a castelvecchio, un vecchiettino sarto che aveva militato in russia. piovene,
; e per essere obbedito / basta che io parli, basta che io alzi un
obbedito / basta che io parli, basta che io alzi un dito. -pietra
gran cosa il fregarla a la fede che si dà per via di due mani insensate
insensate? il fatto sta nel fracasso che ne fate voi uomini da sarti, e
da sarti, e non in quello che ne facciamo noi donne da scacchi. varchi
varchi, 24-34: colei è trincata che farebbe fare un uom da'sarti, e
uom da'sarti, e tanto taccagna che tirerebbe a un luì, non che a
taccagna che tirerebbe a un luì, non che a una collana di quella sorte.
ghirardacci, 3-249: imitassero il sarto che mille volte disegna et una sol volta taglia
, 1-ii-609: tutti conosciamo un tale che afferma: « ho un sartino napoletano
afferma: « ho un sartino napoletano che mi veste come un dio ».
: lei forse crede, signor tenente, che io sia un sartu- colo da poco
fatto a guisa di sarchiello o marretta e che più si assomiglia alla marra scopatola;
.. dice uno stornello: 'che sudiciume! / glialsera un pattumaro dalla fame
19-236: peporo, dalla barba steccolita che ci sarebbe stato bene dentro un sartoio
goldoni, xi-1191: signore delicate, / che gli abiti serbate / con tanta gelosia
a vespa, e qualche malignuzzo direbbe che ben ci sta, poiché non mancaci
cagna, 3-43: quel farfallone là, che l'anno scorso ballò tanto con la
ballò tanto con la mia vigia e che pareva perso per lei, si è
la mandò ad una sartorella sua conoscente che le sta a casa dirimpetto. fusinato,
gridar: « cara da dio! che bella! » ghislanzoni, 14-163: la
e delle sottane più atte a deprimere che a suscitare i salaci istinti di un ammiratore
, de'pannali e l'altre arti che si fanno con mani e con piedi.
: o sartori, io non so che conscienzia voi ve avete a guastare i panni
le costure m'ha trovate, 7 che non sarebbe cattivo sartore ». bandello
93: nato non era quel sartore / che doveva per lei tagliar la tonica.
gabbano, affatto lacero e minato, che non sapendo maneggiar l'ago nell'im-
im- bastirle, ci lasciò più crespe che punti. che egli medemo nel mirare
, ci lasciò più crespe che punti. che egli medemo nel mirare quei groppi diceva
udisse dalla terra ove sta seppellito con che gemito grave io lo accuso di non
fitta di visite fu l'ultima vigilia, che menò alla porta inquieta scarpari e sartori
i. frugoni, i-5-22: io, che sono un bell'umore, / fo in
32-140: ma perché '1 tempo fugge che t'assonna, / qui farem punto
qui farem punto, come buon sartore / che com'elli ha del panno fa la
tecniche e delle attività artigianali o industriali che concernono la confezione di abiti.
chiunque alle loro spalle avrebbe potuto credere che parlassero di un vestito o di
da sartore. sartoriale, agg. che è proprio, che si riferisce all'
sartoriale, agg. che è proprio, che si riferisce all'attività, artigianale o
o ne deriva. -an che: che presenta le caratteristiche e le peculiarità
deriva. -an che: che presenta le caratteristiche e le peculiarità di
corpo, cinico e riarso, non fatto che d'eleganza sartoriale...
moravia, 21-160: ero lontanissima dal pensare che i miei vestiti potevano essere l'equivalente
regione anteriore e laterale della coscia, che si estende dall'estremità inferiore del bacino
bacino a quella superiore della tibia e che, contraendosi, fa sì che parto
e che, contraendosi, fa sì che parto assuma la posizione dei sarti quando
accavallano le gambe per sorreggere la stoffa che stanno cucendo. 0. rucellai
o sartorio; è messo tra quelli che piegano. carradori, ii: l'estremità
delirante, polipo esistenziale e terapeutico, che si vale dei tentacoli più inquietanti,
di sartriano. sartriano, agg. che è proprio, che si riferisce,
sartriano, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda l'opera
è proprio, che si riferisce, che riguarda l'opera, la poetica, il
di jean-paul sartre (1905-1980); che ne richiama la visione del mondo e
8-259: « il piano altro non è che la nuova aggiornata difesa del capitalismo »
di cesare, nata d'una sartrice che si teneva. dossi, iii-333:
giovanotti e la sartrice delle donne, che si ricambiano un fuoco non interrotto di storielle
fr. surtout, designante un ornamento che un tempo si collocava a centrotavola.
li quali se chiamano saru e cantano meglio che non fanno li papagalli, ma sono
sarzanèllo, sm. region. cinghia che, vibrando, mette in
cade zoso el panno de razo, che era dinanti al paradixo, dinanti al quale
quale remase uno sarzo fino a tanto che uno putino vestito a mo'de angelo
mia sasina / la gioia dilettosa / che amor m'ave presentato. anonimo, 1-586
è saxon / l'omo, avanti che passe l'ora. sanudo, lviii-453:
bisogni di frumenti, per le male sason che de ui se hanno avute,
martini, 1-i-569: la leggenda vuole che il debra johannes sia asilo a parecchi
i quali nessun cacciatore, per esperto che sia, riesce ad uccidere, perché s
frutto è una drupa; la corteccia, che ha sapore aromatico e odore simile a
arboro (donde si taglia il legno, che al presente portano di nuovo dalla florida
, chiamato sas- safràs) un arboro che vien ad essere di molta grandezza.
redi, 16-iv-115: francesco ximenez racconta che il legno del sassafrasso, tenuto in
delle laurinee (laurus sassafras), che è un albero che cresce nell'america del
sassafras), che è un albero che cresce nell'america del sud, nella
(passato nel linguaggio scient.), che è dallo spagn. sasafràs attraverso l'
, la cui natura è propia / che, poste al sole, l'arco del
partic.: cumuli di sassi e detriti che, per azione delle correnti, si
oltra alle balze e alle rotte sassaie, che toglievano ogni orma di via,.
ne'fiumi que'rialti di renai e sassaie che s'osservano massimamente quando i fiumi sono
di guida a quei pignoni o sassaie che in forma d'argini potenti io intenderei
l'amo, tutti que'pignoni, che sono in questa sponda, quelle sassaie,
per quelle sue ordinanze di fantozzi in carretta che fra la mischia degli stradiotti vanno facendo
fucini, 720: il fatto è che spesso fra me e loro [i
monelli] accadevano battaglie di pugilato e sassaiuole che non finivano mai. d'annunzio,
tal furore e tale una sassaiuola, che i tre carabinieri della stazione di campostrino
perché mi bisogna far largo alla sassaiuola che sopra ciò vi si prepara dagli altri
prepara dagli altri. andate pur là, che ne toccherete delle buone. gigli,
a fare una sassaiuola contro sì gran virtù che passa in trionfo. d'annunzio,
: oggi acquidocci si chiamano quelle fosse che si fanno ne'poderi per scialo dell'
e letter. sassaiuòlo), agg. che vive o che cresce fra i sassi
), agg. che vive o che cresce fra i sassi, fra le rocce
, 9-88: di quegli [colombi] che vi si mettono, migliori sono i-sassaiuoli
un mare sassoso nutre ottimamente i pesci che da lui hanno il nome, i
e le codenere. 2. che partecipa a risse fatte a sassate. -anche
de'sassaiuoli era composto più d'uomini che di ragazzi, rare volte le sassate
di questi tre panni ogni uomo, che spada porti, si doveria far i ferraioli
, agg. appartenente alla dinastia iranica che regnò in persia dal 266 al 640
le proprie imprese. 2. che è proprio, che si riferisce, che
2. che è proprio, che si riferisce, che riguarda tale dinastia
che è proprio, che si riferisce, che riguarda tale dinastia, le sue tradizioni
veggo mai le coppie dei caratteristici arcieri che saettano, poggiano a terra il ginocchio
, 19-72: cascherò nelle man dei ragazzi che mi sasseranno. bacchelli, ii-222:
: un resto di timore trattenne quelli che lo volevano sassare. = denom
da sasso. sassarése, agg. che è nato o è originario o vive
sciabola alla porta. 2. che è proprio, tipico o si trova nella
gambe gli spilli, / chi dà sassate che pa- revon dure. aretino, vi-43
revon dure. aretino, vi-43: oh che bella sassata che io gli pianterei nel
aretino, vi-43: oh che bella sassata che io gli pianterei nel petto, se
/ e fischiano all'orecchio le sassate / che sembrano gra- gnuola a mezza state.
e ne uscì una turba di ragazzi che prese il carnefice a sassate e lo
un cane, tra una pioggia di sassate che gl'impedivano di tornare a dietro.
3-23: qualche mese fa ho saputo che hanno accolto a sassate l'ispettore comunale.
duro. caro, i-159: credevo che voi foste, come dire, un timone
, come dire, un timone, che deste delle sassate ad ognuno, ma non
delle sassate ad ognuno, ma non già che foste uno scavezzacollo ed uno scherano.
vi prometto, da quel- l'uom che sono, / che non gli sarà mica
quel- l'uom che sono, / che non gli sarà mica una sassata. verga
sassate (con valore aggett.): che merita critiche aspre e severe o duri
]: parla in un modo e vuol che s'intenda in un altro: capo
sasso. sassàtile, agg. che vive prevalentemente fra i sassi (un
i sassi (un animale); che cresce sulle rocce o si sviluppa in
, 1-48: menade troiano fu il primo che mangiasse il congro, non inferiore di
dentro la terra; sassatili, quelle che sono attaccate alle pietre o ai muri
: 'sassatile': dicesi di quelle piante che crescono sulle rocce o di quegli animali
crescono sulle rocce o di quegli animali che vivono sotto i sassi. = voce
come medicinale, in quanto si pensava che sciogliesse o riducesse i calcoli; barba
frica': così detta perché si è supposto che avesse forza di spezzare la pietra della
sorgendo dalle fenditure delle rocce, par che le abbia spezzate. 2.
appena gli ufiziali aveano rivolte le spalle, che tornavano a sasseggiarsi come prima.
mento, tempo giusto per un sassella, che... normalmente tocca la perfezione
tutti quanti [gli uccelli] / che stan per fiumi e per paludi e laghi
, ché questo è un sassèllo, che aspetta poco ». pascoli,
ch'è luce, / gremita, che alcuna ne resti / pel tordo sas-
appaiono i tordi sasselli, è segno che la caccia sta per finire. 2
. 2. locuz. dàgli, che è sassèllo: per incitare all'inseguimento
donna diceva: « giambracone, / che la duri »; ed il vecchio mansueto
; ed il vecchio mansueto, / che si vedeva fatto il lor zimbello: /
: l'altra [delle donne tebane] che si svellea le bionde chiome /.
: leon iii... non sapete che fu
quello alle cui istigazioni carlo magno, che egli avea coronato imperatore, convertì la
e dannosa opinione. x. che non si muove a pietà; insensibile,
meravigliarmi dell'anima sassea del muratori, che non solo non fu scosso come io lo
dal gradato impazzamento d'orlando, ma che lo condannò anzi di poco naturale.
è un fonte, del quale gufili che imprudentemente averanno beuto sì saranno insipienti:
pozione de epso fonte, ma colui che biberà è per avere li sensi saxei.
papini, i-65: l'anima vecchia che sperai sanabile / ri torna
di molluschi bivalvi della famiglia sassicavidi, che abitano in buche scavate in rocce calcaree
plur. zool. famiglia di molluschi che ha come genere principale la sassicava.
, dal corpo snello e lunghe ali, che vivono in luoghi rocciosi. savi
canto, ma son poche le specie che si possano tenere in gabbia. le
possano tenere in gabbia. le specie che vivono nel nord fanno migrazioni, quelle
, quelle dell'europa meridionale non fanno che escursioni. specie nota di questa famiglia
(ant. saxicola), agg. che vive in ambienti pietrosi, sulle rocce
serdinx, 1-177: io prego perseo che la testa scopra / di medusa vèr
/ melpomene cantare, inclita musa, / che il fiero teschio della na medusa /
sassìfico. sassifìcativo, agg. che trasforma in pietra, che pietrifica.
, agg. che trasforma in pietra, che pietrifica. imbriani, 8-50:
il cordoglio di ne- zagualpiglio, statuendo che la virtù sassificativa della ciaciunena dovesse aver
. m. -ci). letter. che trasforma in pietra (il volto di
, non men rimasi attonita e stupida che s'io avessi veduta la sassifica testa di
. genere di piante della famiglia sassifragacee che crescono in zone montuose fredde, per
, petali bianchi, gialli o rossi e che si credevano anticamente adatte come medicinali
nativa della cina e del giappone, ma che vive bene nel nostro clima all'ombra
piante, tipo della famiglia delle sassifraghee, che comprende pianticelle erbacee, con foglie intere
piante dicotiledoni polipetale a stami perigini, che comprende piante erbacee, di rado arbusti
due corna più o meno allungate, che s'aprono spesso in due valve settifere
la sassifragia è una pianta sorcolosa, che nasce tra sassi e in luoghi aspri.
radice è fissa nella pietra così tenacemente che non può scavarsi se non che con li
tenacemente che non può scavarsi se non che con li scarpelli e ferri aguzzi.
calcoli, e l'esperienza ha mostrato che col beveria se ne sono gettati innumerabili
. -gì). letter. ant. che spezza il sasso. - al ngur
auscultinsi. 2. scherz. che risolve ogni questione (con gioco di
. la frange. il perché credo che e'nostri lo chiamano sassifrago più tosto
lo chiamano sassifrago più tosto per questo che perché nasca in luoghi sassosi. muove
sassifumìfero, agg. letter. che espelle fumo e sassi (un vulcano
monza, 585: li sa- sinamenti che n'è stato fatto... de
.. de questi maladeti superiori, che pare se ingrasano a fame perder l'anima
. argelati, cxiv-3-549: il ladro che mi ha sassinato è tuttavia in prigione inconfesso
quali conosco mal convenire il verso e che in grazia del fanatismo pei versi ho dovuto
: la terza specie de'tordi è quella che da'greci fu chiamata iliaca, da
), agg. letter. ant. che predilige luoghi sassosi (un animale)
è anche stato tradotto con sassismo, che però ha assunto il senso più generale di
plur. m. -1). alpinista che pratica l'arrampicata libera. =
plinio], 697: tutti gli animali che nascono in sì gran mare sono certi
non ci ha mura né case, altro che sassi e una grande pietra dove sedette
a chi n'è colto, / che gli toglie non pur l'alma e la
non pochi sassi contro una levatrice, che fu vista accorrere da una partoriente, la
trambusto. d'annunzio, i-728: parola che da l'odio irrompi fuori / fischiando
pavese, 10-67: son lontani i mattini che avevo ven- t'anni / e domani
a ferire un suo garzone, / che con gli altri garzoni immantinente / a sassi
indicare a qualcuno, in tono perentorio che non ha alcuna alternativa. tommaseo [
a poco. panigarola, 1-38: commandato che alcuni sassi grandi fossero posti a turare
a turare l'entrata della spelonca e che alcuni pochi soldati de'più accorti ne restassero
guglielmini, 364: i sassi grossi, che si trovano negli alvei dei fiumi e
si trovano negli alvei dei fiumi e che col loro ostacolo impediscono il transito alle
, 497: tu [paolo iii] che 'l gran sasso tieni a cui l'
tutto il mondo eterno, / a che siam giunti mira, almo pastore.
l'arte mia divenghi degna dipingere le vittorie che nostro signor dio prepara a vostra maestà
cadendo il grave sasso volve, / che di cerere il don riduce in polve.
., 4-104: eran persone / che si stavano a l'ombra dietro al sasso
o fiumi o sassi o spine / far che dal corso il corndor decline. panigarola
là le mani gli sollevavano in modo che sino al tramontar del sole non permisero mai
al tramontar del sole non permisero mai che esse per istrachezza si abbassassero. gozzano,
/ rivedevo la tua bianca figura / che non avrei rivista. -scoglio.
, 25-26: questi è caco, / che, sotto 'l sasso di monte aventino
le grotte non bastano più e le casette che si costruiscono al piano per lo sfollamento
com'a quei, lasso, / che 'n vivo sasso -sua sementa face. dante
demon cornuti con gran ferze, / che li battien crudelmente di retro. mariano
di toro e il gioco dei sassi, che è antichissimo in questa città.
io non fossi impedito dal sasso / che la cervice mia superba doma,!.
-nell'inferno dantesco, ponte roccioso che consente il passaggio da una bolgia all'
inf, 23-134: s'appressa un sasso che da la gran cerchia / si move
da cristo prese l'ultimo sigillo, / che le sue membra due anni portamo.
/ vi sorge in mezzo un sasso che la cima / d'un bel muro d'
mezo e di circuito ha poco meno che diecinove miglia. è d'ogn'in-
apparì una gente / d'anime, che movieno i piè vèr noi. ^
, 222: la gente ria, che m'à posta in basso, / in
dagli appennini, le quali altro non sono che enormi massi di pietra nuda, si
alpi isolate, le quali non sono più che un masso di nuda pietra, come
lo mezzo veniva uno scolio di sasso che si scopriva sopra all'acqua dodici o tre-
centro è sasso e densissimo. il che si fa verisimile perché sasso ella è
.., vi s'aggiugne la calce che gli stringe e saldamente gli stabilisce e
baglione scrisse le vite di tutti coloro che in roma nel suo tempo usarono il
architettura. milizia, vii-459: si crede che gli egizi non sapessero far delle volte
pastori e untume di pecore e capre che, nel prudore delle secche, si
in iscaglie come l'alberese, che però non riceve pulimento. -sasso
, la quarzite,... che si presenta sotto forma di ciottolini bianchi
coltellino: pietra usata per costruzioni, che si sfalda facilmente se sottoposta al calore.
sasso coltellino è una sorta di sasso che serve per fabbricare, più tenero dell'alberese
spezza in falde sottilissime e taglienti, che paiono coltelli, donde ha avuto il nome
quieta come il rumore familiare delle acque che scendevan tra le felci, sul sasso
: sasso porcino è una sorta di sasso che nella scorza è sbiancato e dentro pende
è attissimo a murare, e la calcina che si fa di questo sasso è stimata
di cava ha una certa scorza sottilissima che pende in rossiccio, l'altro l'
, purg, 14-139: io sono aglauro che divenni sasso. boccaccio, viii-3-38:
scaramuccia, 14: non v'ha dubbio che far la prattica (disse un giorno
. 8. lapide o lastra che reca un'iscrizione o per lo più
piango le belle e graziose membra / che sto sasso felice fra lui serra, /
pulci, lxxxviii-ii-286: or morte, che nissun riguarda o teme, / a
comune moderno uso, quanto doveremo noi pensare che ne abbiano ad essere nella copia di
... deveno essere i veri epitaffi che è ai dire non le lodi,
è ai dire non le lodi, che possono esser comuni agli altri, ma
chiabrera, 1-i-406: perché nell'ora, che miei dì chiudesse / orrida morte sotto
così lascio, ma con patto / che ogni erede da me fatto, / quando
cuore di bernardo indurò in maniera, che, dove per altro stillava latte di
di carità, divenne crudo sasso, che ne pure battuto dalla verga di moisè
ben chi non scoppia; / più che al cor premo il pianto, più agli
de mi non te dole, / che de la morte e'son conzunta al passo
ella conversa fu in laur verde, / che mai per tempo alcun suo color perde
con modi villani e scortesi, è forza che gli altri non essendo di sasso ne
sasso? bottari, 5-125: bisognerebbe che m'insegnaste come si fa a ridursi
legno o d'altra cosa morta, che non debba apprezzarvi? da ponte, 216
sapor. verga, 8-156: farò quel che potrò... non ho il cuore
conoscenza. giordani, ii-1-160: vedete che io sono un sasso (voglio dire
un sasso (voglio dire, peggio che una bestia) in musica. brignetti,
. gelli, ii-54: donde viene che questi dotti sconfortano così gli altri dallo
gli altri dallo studiare, mostrando loro, che si duri maggior fatica che a portar
loro, che si duri maggior fatica che a portar il sasso della vernia, come
pane e 'sassi'i sassi (o quel che a me par pane e sassi)
. idem, iii-25-70: questo mostrare quel che non è, o come lo chiamerebbe
, e s'adira / con parole che i sassi romper ponno. rime anonime napoletane
/ tra i guelfi e'ghibelini, che non se lassa, / anche stano firmi
sassi pe'forni'non vuol dire altro che fare una cosa da pazzi, e però
pazzi, e però disse quel mio che, se tutti fossimo come messer nicia,
machiavelli, i-vl-305: appresso al desiderio arei che questi signori medici mi cominciassino adoperare,
venuto quel signore non pure a quelli che l'han conosciuto, ma che l'hanno
quelli che l'han conosciuto, ma che l'hanno anco inteso nominare. p
dice, e nascondere la mano, che un altro avesse, e non egli,
giovanotti fra i 35 e i 40 anni che oggi dirigono il pci hanno voluto lanciare
a terra questo sasso di sisifo, che è ricaduto già tante volte, benché spinto
: basta, il signor carlo vuole che si dimentichi quella scena., e noi
goldoni, ix-482: tal è l'amor che per te m'arde in seno /
per te m'arde in seno / che moverebbe a compassione un sasso. leoni
fati, permettetemi, amici miei, che io li abbandoni alla moderna mitologia.
e dagli altrui dolori, se non che tremava talora airorrende fune dell'amata principessa,
mancato in alcuna maniera all'infinito rispetto che le devo. crudeli, 2-258:
, ma restai di sasso quando veddi che alla crudeltà si aggiunge la beffa e
poi restar di sasso, col proporgli che s'andasse subito insieme a casa della sposa
. verga, 1-137: « bisogna che tu passi nell'altra stanza », soggiunse
», soggiunse quindi rivolto a brusio che sembrava di sasso. moravia, ix-239:
: questa frase l'aveva appena proferita che rimanemmo tutti e quattro, rosetta,
moretti, ii-1075: colui [papini] che per decenni passò per il più inamabile
fona, 69: un giorno fu forza che, gittato anco quel poco di vergogna
anco quel poco di vergogna da parte che pare inseparabile dalla donna, mi risolvessi
chiesa': applicasi... a coloro che sotto preteso di zelo mormorano o fanno
prov. monosini, ni: sasso che non istà fermo, non fa muschio.
caricarsi. ibidem, 206: sasso che rotola non fa muschio; sasso che
che rotola non fa muschio; sasso che non sta fermo, non vi si ferman
sassatelli e mesticate di scaglie o pietre che si fendino... giovano alle
così chiarissima correre e tra variati sasseregli che 'l fondo coprivano che se narcisso
variati sasseregli che 'l fondo coprivano che se narcisso in quel luogo fusse passato
.. la sua [morte], che morrebbe da un picciol sassetto che gli
, che morrebbe da un picciol sassetto che gli era per cader in testa, e
on- ette dell'acqua stagnante, dopo che da alto vi sia caduto un
si trastullano seri seri. voi vedete che hanno sempre alle mani cose trovate per terra
per terra, nella loro via, che interessano soltanto loro e che perciò sol
loro via, che interessano soltanto loro e che perciò sol essi sembrano vedere: chioccioline
stesso dio, anzi di stritolarla più che quel sassicèllo svelto dalla montagna non stritolò
a uso di succhiello in punta, che discosterà i sassuoli ch'egli intoppi sotto
, 206: chi fu giammai sì stolto che anteponesse a'sassuoli del lito le madriperle
-sassuolétto. targioni pozzetti, 12-6-208: che si sieno accagliati in masselli piccolissimi,
lisi, 1-105: il sasserottolo, che egli fece cadere nel lago dall'alto
sott'occhio la mappa circolare del tempo che diviene spazio. -sassòttolo.
minute non si scegliano così, prima che gli uomini o i giovanetti da quelle
: interviene a questa gente bestiale quello che avverrebbe a un muratore senza più, che
che avverrebbe a un muratore senza più, che, trovata una pietra fine e rilucente
. sassocòrno, sm. roccia che si trova nei filoni di pietra serena
di legno sulle ginocchia colma di perline che sembrano un tesoro. = dal lat
sassolàio, sm. letter. persona che si dedica a studiare e a classificare
somma uno di questi cercapulci della natura, che seria mente spacciansi per confidenti
di sasso. sassolése, agg. che è proprio, che si riferisce,
sassolése, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda la cittadina
è proprio, che si riferisce, che riguarda la cittadina emiliana di sassuolo, in
pulce drento ad una calza, / che vadi in su in giù per istaffetta.
dalla casa, lx-3-152: nel licenziarsi che ferono questi due, lanciò so- lidora
iii-14: piccoli ciottoletti o sassolini, che paiono essere stati rotolati qualche volta pe'
esso sassuolino con uno maggiore, per lo che il dolore atrocissimo ed il rintronamento fece
si era messo a disegnare i passeri che saltellavano attorno sui sassolini, sui praticelli
attorno sui sassolini, sui praticelli aspettando che venissero lanciate loro delle briciole. pavese
studi storici. carducci, ii-1-93: che movimento ha preso quel tuo poema,
, al cui grande edificio tu ti lamenti che io non abbia voluto arrecare il mio
un bel sassolino alla storia gli aneddotisti che illustrano questi grandi abbottonati, perseguitandoli persino
! molti ne trovo scripti, ma che sia / come trarre una goccia d'un
, ii-14: la colpa dell'uno fu che il re avea trovato nel bicchiere un
nel bicchiere un moscino, dell'altro fu che avea trovato nel pane un sassolinétto.
acido borico emesso da soffioni boraciferi, che si deposita in aggregati appiattiti, di
una specie di boride: klaproth crede che sia composto di acido toracico, solfato
mente con grana fine disposta a falde, che assume la specificazione lavagnoso, marmoroso
ma però disposta a falde o sfoglie sottili che si fen dono facilmente m
, 12-6-350: attraversai il canale o fiume che prende il nome della valle:
prende il nome della valle: osservai che la di lui rena ed agliata
vuol sasso dolce, gentile, che cede al fuoco; la fiamma l'investe
. sassone, sàxone), agg. che è nato, abita o proviene dalla
dalla sassonia, regione della germania centroorientale che fu regno indipendente fino al 1871,
di tale regione. -anche: che appartiene o che discende dalle antiche popolazioni
. -anche: che appartiene o che discende dalle antiche popolazioni germaniche stanziate dal
in germania, ove si trovarono in tempo che i pruteni molestavano grandemente i poloni,
un'antichissima gente unna, tutta di nobili che, unitamente con due altre dtingari e
: mettetelo un poco in collera e ditegli che questi sassoni pretendono d'avere i primi
d'avere i primi maestri ai musica che sieno al mondo. lanzi, ii-277:
autore anonimo di un'ampia opera storica che, rielaborando cronache precedenti, narra le
signor sassi et io se sia lo stesso che l'annalista sassone stampato dall'eccard,
of più sostantivo. 3. che si riferisce allo stile architettonico di età
acuto e sottile, con- vien dire che tutto quel primo stile pesante chiamato 'sassone'
. sassoniano, agg. geol. che si riferisce al piano medio del permiano
(plur. m. -ci). che si riferisce agli antichi sassoni, alla
montanari, ii-346: non ha bastato finora che a'falsari sia destinato nelle leggi sassoniche
fine del secolo decimoquinto. 2. che si riferisce al regno di sassonia.
divolgato e da verissimi testimoni si conferma che ne la guerra sasso- nica voi,
leonardo, 2-413: i piani, che si interpongano infra li àlberi che non
, che si interpongano infra li àlberi che non hanno per sé alcuna ombra, forte
della lor chiarezza, e massimamente quelli che son vari dal verde, cioè terreni
dell'attramento secondo 'l suo genere è che sia sostanzia de parti simili minerali dissolubili
.. se ne trova alcuno fosco, che piega al nero e ha preso alquanto
r. da sanseverino, 77: longe che furono da rama circa miglia x,
la spagna] maggiore il doppio di quello che sia la francia, ma non è
fertile né così piena di gente, dal che nasce che molti terreni restano incolti,
piena di gente, dal che nasce che molti terreni restano incolti, oltre che è
nasce che molti terreni restano incolti, oltre che è assai montuosa e sassosa. brusoni
trovato il terreno sassoso e arenoso sì che non poteva insieme rassodarsi, si ritirarono
pozzetti, 6-13: se si debba credere che il globo terraqueo sia stato creato interamente
far mattoni della migliore [argilla] che si trovi, cioè che non sia arenosa
[argilla] che si trovi, cioè che non sia arenosa né sassosa.
(un corso d'acqua); che ha fondali rocciosi (un tratto di
, rare volte stanno in altre acque che di paludi o di laghi: percioché
: più ovano i pesci di acqua dolce che i pesci marini;...
;... son migliori quei che sono in fiumi sassosi che gli altri.
son migliori quei che sono in fiumi sassosi che gli altri. b. del bene
il cefìso ruscelli / sassosi pareangli, che varca / il salto d'un uomo.
per la strada della virtù, ancora che ella sia, come dicono, e sassosa
s ^ affaticano per un qualche tragetto che faccia veduta di menargli al medesimo alloggiamento
smentibile, per tutte le colline, che il maggiore era morto... in
smozzicati d'antiche porte. 3. che cresce o vive in luoghi petrosi o in
. redi, 16-i-23: or questo, che stillò dall'uve brune / di vigne
. 4. per simil. che ha consistenza simile a quella della pietra
procelle / e le sassose grandini, che spesso / rendon vane in un dì d'
. soderini, iii-236: i peri che fan le pere dure e sassose si
dirle, sassose non abbisognavan di foglie che le difendessero dalla gragnuola. spolverini,
sastrovosi e malagevoli. 2. che rende arduo il cammino della virtù.
carlo da sezze, ii-189: possiamo considerare che gli avenca come alla regina saba,
gli avenca come alla regina saba, che, dopo di aver cantinato per i
terribilissime tentazioni,... gionta che ella è alla presenzia del mistico saio-
inferno a causa del peccato di orgoglio che lo portò a rivoltarsi contro dio suo
orio magno volgar.], 3-5: che vuol dire che a satan è etto
.], 3-5: che vuol dire che a satan è etto: « conserva
sua? » come può conservare quello che sempre desidera di disfare? bibbia volpar.
« perché tentò satana il cuore tuo che tu mentissi allo spirito santo? ».
torta guatatura. / o dio, allor che paura mi venne! catzelu [guevara
demonio gli disse [a gesù] che, mettendosi con le ginocchia in terra
dio... come il nulla che in quanto è pensato è la parodia dell'
, pigliati l'anima mia, fa'che io mi vendichi », ruggiva sordamente il
ruggiva sordamente il poveretto comprimendosi la testa che gli scoppiava. p. levi,
ha fatti? o perché ha permesso che il satàn li facesse? per i nostri
all'appellativo attribuito da cristo a pietro che gli suggeriva di sottrarsi alla passione,
. campailla, 1-2-57: uop'è che con gran zelo e fede viva /
satan'. pape è una intergezione greca, che manifesta l'affezione dell'anima, quando
a dire una parte di grammatica, che ha a dimostrare quella affezione dell'a-
a dimostrare quella affezione dell'a- nimo che è con stupore e maravigliarsi; e due
grande demonio; 'aleppe'è una dizione che ha a dimostrare l'affezione dell'animo
duole; sicché in somma puoi dire che questo padre di ricchezze gridasse, maravigliandosi
. idem, ii-3-378: è inutile che io avverta aver compreso sotto il nome di
sotto il nome di satana tutto ciò che di nobile e bello e grande hanno scomunicato
stesso, riparlandone anni dopo, confessava che « mai chitarronata (salvo cinque o
10 più una certa razza di satani che serbano... molte fattezze d'
dal gr. sa-ràv e sa-ràv, che a sua volta è dall'ebr. satàn
. scagliò al gobbo un maledetto calcio che se lo prende lo raddrizza, poverino.
ma no » satanassava il prete « ma che confusione mi andate facendo. io dico
dico, asserisco, giuro, spergiuro che la battaglia non può essere stata che qui
spergiuro che la battaglia non può essere stata che qui ». = denom.
, 6-ii-73: come hai tu piùe che gli altri satanassi a venire a me per
canzonetta, a questa turba cieca, / che satanasso guida ed ha 'n balia,
ed ha 'n balia, / e di'che tuttavia / fermo starò nel proposito mio
mio, / e lor nel lor, che ne gli paghi iddio. pulci,
così ti giuro: / io vò che satanasso sia il mio iddio, / o
quelle dei signori, no per altro che per esser messer satanasso suo compare.
le strofette con una voce di naso che avrebbe toccato il cuore a satanasso in persona
. jovine, 2-158: qualcuno diceva che nella gotta del gargano la statua dell'
statua dell'arcangelo non c'era piu, che c'era rimasto solo satanasso nero incatenato
era rimasto solo satanasso nero incatenato, che mordeva per la rabbia il piedistallo.
una catena in mano e dice: « che re di gloria vien alla mia corte
cavalca, iii-187: riprese san pietro, che lo pregava che [cristo] non
: riprese san pietro, che lo pregava che [cristo] non andasse in gerusalemme
vuoi tu ch'io beva il calice che mi ha dato il padre mio? »
., iii-266: david disse: « che è a me, e a voi,
uomo in israel? non conosco io che oggi sono stato fatto re sopra israel?
don giammaria... gli aveva risposto che gli stava bene, e questo era
il frutto di quella rivoluzione di satanasso che aveva fatto collo sciorinare il fazzoletto tricolore
-ministro, servo di satanasso: persona che ha carattere diabolico e perverso o anche
ho gran compassione a tutte quelle ville che sono oppresse da questi pestiferi cappelletti,
pestiferi cappelletti, i quali, mentre che crucciano gli altri, come ministri di
bar etti, 6-164: la cena che quell'oste o guardiano o portinaio di
cabeca. 2. figur. persona che abusa del proprio potere agendo in modo
, una fiera orrenda e strana, / che dicon che si chiama il re gradasso
fiera orrenda e strana, / che dicon che si chiama il re gradasso. manzoni
18-i-95: qui, era arrivata la voce che quel satanasso del re di prussia prima
1-i-376: io vi dico e vi prometto che cote- storo [volney e condorcet]
gli abati tanti satanassi / a sostener che ciò non si potea, / e trovan
della legge cristiana e dell'ebrea, / che tai decreti annullano e fan cassi.
, 13-536: « noi ci ricordiamo che uomo è messer guido vescovo »,
ammirativa. de marchi, i-992: che cosa gli mancava a quel satanasso per
così bello, non si ponno imaginare che sia quel satanasso, quel gran diavolo
falsi dèi erano così abbominevoli ed esecrande che un orecchio, anche mezzanamente pudico,
! oh, corpo di satanasso, che cosa mi tocca sentire! da ponte,
, un'eloquenza, un tratto / che ti fa cader giù se sei di sasso
): traggansi avanti questi giovanetti / che mostravan aver sì bravo core, / avvezzi
io, acciocché nessun forse sospetti / che dica queste cose per timore, /
faldella, 13-125: bisogna dire che alla inaugurazione della mostra mondiale quei prezzi
catzelu [guevara], ii-47: quel che sotto l'abito monastico si vedrà ch'
deficit intellettuale. tutti questi posapiano che fanno i satanassi. -incaricarsi della
quei due signori galeotti faranno la figura che si meritano!.. questa sarà
morte] e grida: « o tu che non ischivi / 1 colpi, e
niccolini i tuoi versi per l'affetto che vi spira, e perché (sono sue
.. un intero filone di letteratura che mi riesce inesplicabile: quello in cui
specie poi se si tratta della sottospecie che ama sataneggiare, io precipito in uno
(plur. m. -ci). che appartiene a satana, che fa parte
). che appartiene a satana, che fa parte della sua schiera (un diavolo
agostini, 60: ahimè, chi dubita che queste mie infruttuose lagrime e questi miei
facoltà magiche, sataniche. siete stato voi che avete suscitato l'uragano in cielo e
di chi non si raccapezza, trasecolato che tanto fosse avvenuto di fuori della sua
giovanni crisostomo volgar. [tommaseo]: che è quel { { tanto
{ { tanto grande tumulto? che è quel vestimento satanico e diabolico?
l'altra satanica. 2. che si ribella orgogliosamente contro le costrizioni della
di rosso, repubblicano e satanico, che la fama del primo carducci, poi il
. 3. per estens. che ha carattere perverso, diabolico, trasgressivo
carattere perverso, diabolico, trasgressivo; che rivela malignità, perfidia (o,
gioco satanico e negando avvenire in esso che si sfuggano i lacci tesivi dal nimico
sfuggano i lacci tesivi dal nimico e che si resista alle suggestioni risvegliate dal senso
, ridurre al silenzio la satanica voce che fece dei miei ultimi anni un inferno
ogni sorta, il genere di letteratura che più gli piacque fu naturalmente quello che
che più gli piacque fu naturalmente quello che allora si diceva romantico, decadente e satanico
mi sono appassionato er tutti i poeti che cantarono la voluttà e la vita, dal
modernissimo gabriele d'annunzio: tutti nomi che a voi, ministri di dio, suoneranno
dottrine di pochi uomini delle tenebre, che fanno osceno mercato della religione santissima di
sm. concetto estetico delltdealismo romantico, che nasce dalla teorizzazione del brutto, del
del deforme e in generale di ciò che si contrappone alla concezione classica di bellezza
inizi fino a quella 'sorta di perfezione'che esso si dà nel satanico...
. dell'ottocento), atteggiamento, che assume spesso il carattere di una moda,
inutile un rapido accenno a quei romanzi che più si distinguono per la loro fisionomia
novelle 'diaboliques'di barbey d'aurevilly, che si divertiva a mescere il cattolicismo col
età romantica] s'insinuarono anche quelle che si chiamano più propriamente perversioni..
artista e immoralista, il distruttore, che aveva scontato l'audace ribellione con una caduta
, era il puro artista, il lucifero che il convenzionalismo sociale martirizzò. s.
-in senso concreto: elemento in un'opera che esprime tale atteggiamento estetico. r
r. ponghi, 25: peccato che, recentemente, la mostra del cinquecento
, ii-7-185: dolce donna, sei tu che mi perfezioni in satanismo; sei tu
mi perfezioni in satanismo; sei tu che coll'amor tuo e con le lodi
satanismo e a rappresentarlo, era necessario tale che, a modo suo, fosse un
caffè e ritrovi notturni, la volta che il caso lo mise in faccia alla
2. indirizzo proprio di alcune sette religiose che praticano il culto di satana e del
(plur. m. -i). che appartiene alla corrente estetica del satanismo;
appartiene alla corrente estetica del satanismo; che ostentata- mente esalta nelle opere il male
. alla filosofia popolare de'pagani, che nel vino è la verità. viani
, collerico. 2. che si dedica al culto di satana, che
che si dedica al culto di satana, che pratica riti occulti. - anche sostant
di martin scorsese, per non dire che della faccia, una lunga via di scricchiolii
al fondo della secolarizzazione non c'è che il ribaltamento, la pura satanità del
(plur. m. -ci). che si riferi sce al potere
'satanocrazìa': potere di satana, che si esercita nel mondo. der. 'satanocratico'
]: 'satanocrazia': potere di satana, che si esercita nel mondo. =
non c'è una sa- tanologia, che pure sarebbe necessaria, perché il principe
viaggia una scatola grande come un panettone che e l'antenna satellitare di un miracoloso telex
una primaria lista di strumenti di lavoro che s'apriva con la richiesta di due elicotteri
satellitare, sm.): apparecchiatura che consente di determinare una posizione nello spazio
era portato il 'satellitare', una apparecchiatura che si mette m contatto con i satelliti e
67: la novità questa volta è stata che il naufrago ha usato il sistema satellitare
boiardo, 1-13: il popolo ateniese, che assai l'amava, gli concesse avere
atene. campofregoso, iii-22: quel che già con così longa scorta / de
corpo [di ciro]... che si chiamano satelliti, ornati e a
sicuro scampo e riparo alla sua persona che il castello di san marino. cuoco
marino. cuoco, 2-i-77: eccoti che un giorno, mentre pitta- gora era
tirannia, i perfidi intriganti furono i soli che fremerono all'udire che, all'antica
furono i soli che fremerono all'udire che, all'antica magistratura debole e serva
. i novatori smoderati apertamente... che i re son tutti tiranni..
: gli piacevano allora anco gli scritti che dava alla « biblioteca italiana » paride
loro satelliti i nobili, ne conseguiva che e corti e nobiltà pigliavano di spagna
satelliti, udendo sotto i piedi quel baccano che facea tremar le mura, glie si
scacciare dal suo cospetto quel pazzo insolente che aveva osato parlare così. -sf
3. astron. corpo celeste che ruota intorno a un pianeta primario,
furono scoperti a partire da galileo, che nel 1610 osservò quelli di giove,
(e si dicono satelliti regolari quelli che orbitano con bassa eccentricità, nella stessa
quello equatoriale del pianeta; irregolari quelli che non soddisfanno almeno una di tali condizioni
de'satelliti o l'istoria de'pianeti che girano intorno a giove e saturno.
sammonocodon. ma il bel sesso, che sentiva di avere del lunatico anzi che no
, che sentiva di avere del lunatico anzi che no, prendeva le difese di quel
luna senza luce, una piastra d'acciaio che luccica. come si vede che si
acciaio che luccica. come si vede che si tratta di un satellite spento! calvino
! calvino, 7-15: un corpo che scendeva a terra dal satellite restava per qualche
un'altra o un gruppo di persone che hanno stretti legami di sottomessa amicizia con
, senza una propria volontà politica, che venivano quasi satelliti strascinati nel vortice di
, queste sono le non leggiere magagne che viziano l'esposizione d'a chille stazio
. figur. stato, nazione, paese che si muove nell'ambito del potere di
, tirato giù il sipario sulla nazione che era stata spiritualmente suprema, la dichiararono
la dichiararono provincia o satellite, tanto che via via divenne cosa di lusso perfino
di lui per i loro fini: nientemeno che prussia e germania ed austria, senza
preso il sopravvento i problemi di efficienza che si presentano simili a quelli dell'economia
lange -tanto da aver portato a pensare che il basso tenore di vita specie nei paesi
all'inefficienza e alla mancanza di calcolo che non all'alto saggio di accumulazione.
san cono, un paese piccino piccino che adesso, in grazia degli autobus,
-emittente satellite: stazione emittente secondaria che riprende e ritrasmette il segnale di quella
laboratorio, navetta, stazione orbitante) che descrive un'orbita, generalmente ellittica, intorno
o si ha il propellente finanziario e organizzativo che occorre o si ricade ai pesci.
. anat. nervo satellite: tronco nervoso che accompagna il percorso di un'arteria.
un'arteria. -vena satellite: vena che accompagna un organo, in partic.
concessioni fatte a mao sul piano economico che spostano l'accento
di guardie, soldati o persone armate che svolgono compiti di vigilanza, di polizia
non aveste comandato al satellizio di gerosolima che non osasse arrestare un solo de'vostri
custodi bastano ad un numero di prigionieri che, governati in altro modo, richiederebbero
consumatissimi di colà il darsi a credere che al guasto morale, ai soppiatti sobbollimenti e
pianeta primario (e anche l'influsso astrologico che ne deriverebbe); l'insieme dei
mamiani, 10-ii-403: 1 sistemi secondari che chiameremmo di satellizio, come, per
più libero contro i disertori dalla milizia che non contro i rei più esecrandi,
quei governi non fosse piuttosto a satellizio che a pubblica difesa. cattaneo, iii-2-147:
questo satellizio, vano è lo sperare che l'italia risorga. -stato soggetto al
montanelli, 131: né i popoli che s'accentrano intorno al popolo mediatore perdono la
satellizio2, agg. letter. che è satellite di un pianeta. campailla
: la perseveranza di quel nocciolo infrangibile che è lo stato-nazione, fatale all'evoluzione comu
nitaria europea e alle diverse regioni che lo stato stesso satellizza e sterilizza,
. ant. tipico di un satiro, che ne ricorda le fattezze, le caratteristiche
(e in partic. la vedova che si faceva bruciare sul rogo del marito)
v.]: 'macchine satinatrici': macchine che servono per impartire alle facce della carta
della carta una lucentezza, una levigatura che uguagliano, pareggiano quella impercettibile granitura che
che uguagliano, pareggiano quella impercettibile granitura che le rende ruvide e meno adatte a
sue facce una lucentezza, una levigatura che consentano di ottenere stampa più nitida,
. 3. oref. lavorazione che rende opaca e di aspetto serico la
o bolero d'un color marrone rugginoso che sembrava un altro corsettino inverosimilmente corto e
= dal fr. satin, che è dall'ar. zaitùm (nome della
. sabbióso, agg. che è di satino, che ne ha la
, agg. che è di satino, che ne ha la lucentezza e la levigatezza
guardava il cappotto di ottavia e concludeva che era proprio un cappotto da ragazza: rosa
costumi a lui contemporanei, con toni che vanno dall'ironia pacata e discorsiva fino
del cinquecento risente del modello oraziano, che influenza tariosto e numerosi autori minori;
vizi; e dicesi 'a satira', che era una toffania o vero scudella che si
, che era una toffania o vero scudella che si offeriva alli dii, piena d'
ogni cosa, come è la satira, che riprende ogni vizio e meschia li grandi
la satira... (per quello che donato vuole) trasse il suo nome
) trasse il suo nome dai satiri, che sono dei per lo più lordi e
e sfacciati, o pure da satira, che è una sorte di vivanda che,
, che è una sorte di vivanda che, come scrive festo, è composta di
del nome dell'autore); scritto che mette in ridicolo, con intenti moralistici
persone o di un singolo individuo o che discordano dall'ideale etico dello scrittore.
, quando comincia quasi esclamando: « che fanno queste onoranze che rimangono da li
esclamando: « che fanno queste onoranze che rimangono da li antichi, se per
da li antichi, se per colui che di quelle si suole ammantare male si
mondo, / e di napoli conta / che riten quel che '1 mar non
e di napoli conta / che riten quel che '1 mar non vole al fondo
ii-99: l'altro ier fé segno che era tariosto /... /.
... con le sue satire e che tosto / esser messo dovea ne la
, ii-6-19: le varianti del persio, che ho trascritte nei fogliolini, starebbero bene
nome taccio, ché tu non pensi che io facci satira), vidi,
scocca! pellico, 2-176: la baia che monti sia stato esiliato è una satira
monti sia stato esiliato è una satira che si fa a questo pusillanime il quale
il quale scrive senza difficoltà tutto ciò che gli si comanda. leoni, 85
pavese, 5-152: venne il giorno che il sor matteo piantò una sfuriata alla
sfuriata alla moglie e alle figlie. gridò che era stufo di musi lunghi e di
la mattina, d'incontrare dei conoscenti che gli tiravano satire. -con valore attenuato
graziette, condito dagli attucci più buffi che si possano mai disegnare da brillo pittore.
quando di criticare un si compiace, / che non usi la satira mordace. alfieri
all'appicciccare il ridicolo sì alle cose che alle persone. 5. letter
monti o di mari o ai campagne che nelle satire si facevano. salvini, 6-125
è stato serbato) e in costumanze villaresche che ravvicina a quelle che erano vive ancora
in costumanze villaresche che ravvicina a quelle che erano vive ancora ai suoi giorni nella campania
-satirétta. fagiuoli, xi-58: -e che vende costei, / così stracciata e
? / -quest'è la poesia, / che povera mendica / a campar s'affatica
'tartana degl'influssi'... non era che un'imitazione di molti antichi poeti toscani
'piatto ricolmo, misto di frutta e legumi'che veniva offerto agli dèi (v.
sàtira2, sf. letter. donna che ha l'aspetto fisionomico del satiro.
priata come una spagnola, gli occhi giulivi che si donavano a tutti,..
... e due gran sopraccigli neri che si ricongiungevano sulla radice del naso dandole
. di satireggiare1), agg. che fa satira, che compone opere satiriche.
, agg. che fa satira, che compone opere satiriche. b.
. di satireggiare1), agg. che richiama l'aspetto di un satiro.
gozzi, i-5: miserabile quel scrittore che nel giustificarsi non vede in sé che meriti
che nel giustificarsi non vede in sé che meriti e argomenti da panegirici: trova
di que'tanti fra i nostri nobili che,... non sapendo come passar
caro, 12-i-115: la tentazione, che mostrava aver da satireggiare, è ita
io non vuò per tanto inferir quel che par che, satireggiando, accennasse un galantuomo
vuò per tanto inferir quel che par che, satireggiando, accennasse un galantuomo,
satireggiando, accennasse un galantuomo, cioè che stiano così le mogli a pigion corrente
satireggia. leopardi, i-15: egli pare che plauto talora, non volendo altro che
che plauto talora, non volendo altro che far ridere e satireggiare, della verisimiglianza
la minerva, xl-109: chi vorrà dire che giuvenale, che sì bene ha satireggiato
: chi vorrà dire che giuvenale, che sì bene ha satireggiato, non sia stato
filosofo, e di que'filosofi appunto che studiano l'uomo e che colla satira
que'filosofi appunto che studiano l'uomo e che colla satira pretendono di correggere i vizi