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vol. XVII Pag.51 - Da ROMBICE a ROMBO (37 risultati)

. -ci). geom. disus. che ha forma di rombo; romboidale.

: questa figura rombica ha quella potestà che se ritrova nelle ordinanze quadre di gente o

testa. 2. cristall. che ha tre assi cristallografici perpendicolari fra loro

312: 'rombite': petrificazione del rombo, che trovasi frequente nella svizzera presso il lago

con la superficie disseminata di piccoli cristalli che ricordano le squame embricate del rombo.

udia 'l rimbombo / de l'acqua che cadea ne l'altro giro, / simile

altro giro, / simile a quel che tarme fanno rombo. boccaccio, viii-3-212:

dice l'autore, era 'simile a quel che l'amie fanno rombo', cioè era

rombo', cioè era simile a quel rombo che l'amie fanno, cioè gli alvei

impetuosa / ai vetri; e insetti che pareano enormi / facean ne l'afa un

solitudine torpida, dove non si udiva che il rombo di qualche insetto. g.

alate. caro, 3-380: ecco che da'monti in un momento / con

gli occhi a lui tosto converse / che gli aperse / cipri allor pel grave rombo

: / e tu, disse, che m'apporti, / che le forti /

, disse, che m'apporti, / che le forti / piume hai stanche e

da un'arma, da un proiettile che fende taria con violenza. ariosto,

di strali, / con un rombo che va fino a le stelle. caro,

indi scoppiando / allentò il piombo, che dal moto acceso / squa- gliossi,

lo romore e 'l suono dell'acqua che cadea nell'altro girone, simile al

campane). leonardo, 2-104: che diranno questi che 'l rombo della campana

leonardo, 2-104: che diranno questi che 'l rombo della campana, fatto col

oggi tuonò tanto assiduo il cannone, che è un rombo continuo e ne trema il

pellico, 2-473: i decreti di morte che la chiesa pronuncia si spandono per l'

gragnolava, e la bufera schiava tanto che a quel rombo mi dava volta il cervello

rombo di crollo / se scuote le lamiere che qui in alto / dividono le logge

le logge. -scroscio di acque che cadono o scorrono con impeto, di

. fogazzaro, 1-150: l'onda che ha due voci diverse: un gran

cascata del mulino. onofri, 3-18: che è questo rombo continuo, dirotto /

è il mare? il gran mare che piange in un fiotto / di spume.

la casa] poteva dirsi nostra e che noi l'occupavamo da padroni, ecco comincia

montano, 247: per gli strati solidi che ho tutt'in- tomo mi giungono da

rombo chiuso fra le case, avvertì che erano entrati nella città. beltramelli,

ragazzo ricordo il senso di penosa nostalgia che mi dava il rombo di un treno

mi dava il rombo di un treno che si allontanava invisibile nella campagna. e.

térésah, 1-60: fu come una viva che vegliasse / una sorella morta e nel

fai gran rombo, ma non sei che un suono! / d'odi cinta e

salvini, 24-318: saltatori cureti, che segnate / passi in arme e co'

vol. XVII Pag.52 - Da ROMBO a ROMBOIDALE (39 risultati)

fibonacci volgar., 24: le figure che sono terminate di quactro linee si

quadrilateri e sono di quelli alquanti che si chiamano quadrati... et altri

si chiamano quadrati... et altri che si chiamano ronbi. citolini,

i-intr.: rombo è quello che ha tutti quattro i lati uguali, ma

. guarino guarini, 1-33: ogni figura che ha i lati tutti eguali ma

italiani dei secoli xv e xvl) che si dispone in cunei congiunti dalle parti

firmossi il capitanio eccelso / e fé che tutti i cavalier romani / subitamente s'ordinaro

fatto fare il rombo alla cavalleria romana fa che le fanterie dei goti si dispongano al

di colore nero, chiamata semibreve, che nella notazione quadrata medievale equivale alla metà

. fuso avvolto di fili di diversi colori che veniva usato per pratiche divinatorie.

a guardia del palagio: / il che a melissa... / diede commodità

sventure. martello, 6-iii-582: penso ancor che tiresia, cieco indovin, che l'

ancor che tiresia, cieco indovin, che l'etra / e il tartaro col lume

o gigante (psetta maxima) che può raggiungere la lunghezza di 1

è intestato l'autore nel suo parere che trova ancora la somiglianza fra i cefali

fallace con suoi sugheri e suoi piombi / che non pescò già mai mulli né rombi

barros], 1-42: cessando il tempo che faceva quella furia del mare, andarono

ch'è fino allo stretto, ma che faceva la volta verso levante. crescenzio,

in qual si voglia rombo o vento che ella si trovi. d. bartoli,

: posato il levante, al volgere che di lì a poco fece la luna

tutti intorno i quarti della bussola, che è correre i rombi di tutti i quattro

ed avvalorarsi a vicenda, come due venti che, nati da rombi opposti, s'

d'aver ordinato al timoniere un rombo che doveva allontanarci da essa. guglielmotti,

-rombo magnetico: direzione di rotta che prende come riferimento il meridiano magnetico.

nome di magnetico o astronomico, secondo che sia ragguagliato all'uno o all'altro

. rumbo (nel 1518), che a sua volta proviene probabilmente dal portogli.

. -ci). geom. che ha forma di rombododecaedro (una figura

cristalli ottaedrici, cubici e rombododecaedrici che potessero esistere ben conformati in istato

in istato microscopico nelle laminette, giova ricordare che le loro sezioni possono presentare l'

. apollonio, 53: minerali che, paghi, cristallizzano in rombododecaedri e spregiano

. tipico, proprio del romboedro; che ne ha la forma (una figura

esempio della arena... che pur bianca, aspra al tatto, diafana

. -anche: oggetto o cristallo che ha tale forma. lessona, 1271

tutte le facce sono rombi eguali, e che quindi ha due angoli solidi opposti regolari

prisma esagonale e regolare. non è che temidria delle modificazioni che produce la doppia

. non è che temidria delle modificazioni che produce la doppia piramide regolare. lo spato

, cristallizzano in romboedri o nelle forme che ne derivano. bombicci porta, 1-332:

romboidale, agg. geom. che ha forma di romboide o di rombo

, si veggono composte di tante laminette che affettano la figura romboidale piane e trasparenti

vol. XVII Pag.576 - Da SARCOSETTO a SARDANAPALICO (8 risultati)

/ che 'l mio danaio, che non di rapine / né d'angarieggiar raccòrrò

e nervi incisi. 2. che rivela la tendenza all'ozio, ad abitudini

dissoluta prodigalità di nomentano, descrisse poeticamente che tutti li ministri della sua sardanapalesca vita,

buffoni, gli si rappresentavano innanzi e che ogn'uno qualche presente della sua arte

, 2-84: non pensano mai ad altro che a farsi ben incipriare le parrucche,

. m. -ci). letter. che persegue i piaceri della gola.

4-187: non vorrei già con questa occasione che vi fusse chi di genio sardanapalico rinfacciasse

ora al nostro cuculo la poca stima che ha fra le vivande. 2.

vol. XVII Pag.577 - Da SARDANAPALO a SARDICE (43 risultati)

sardanapalo, sm. persona che conduce una vita dissipata, oziosa

] inchiuso con più di quaranta donne che sono sue proprie mogli, oltre molte

diede [gallieno] in tanta dappocaggine che contra lui si sollevarono trenta tiranni e

e aureliano, principe terribile e severo che gli succedette, il fé parere in suo

] ornavi del tuo riso i canti / che il lombardo punean sardanapalo / cui solo

solo è dolce il muggito de'buoi che dagli antri abduani e dal ticino / lo

un sardegnolo immigrato e di una calabrese che lo aveva fatto delirare per dieci anni,

un somaro sardegnolo, giurando al controllore che quello era un cane. -proprio

gli tirò il codice in petto, che c'avanzò poco che gli dessero i tre

in petto, che c'avanzò poco che gli dessero i tre giorni sardegnoli,

voi, fratelli, una sardella salata, che non il meglio abitante dell'oceano con

berni, in: ha presso un lago che mena carpioni / e trote e granchi

. citolini, 230: quelli che sono de tacque dolci, chiamati fluviatili,

è un piccol pesce di fiume, che s'assomiglia àll'acciuga di mare.

: nessuno di voi è così poco naturalista che non abbia gustato, o non sia

. figur. staffilata; bacchettata, percossa che lascia sulla pelle un segno luneo e

], no: non v'ha dubbio che... le così dette 'sardelle'

crùcoli » dice... « e che cos'è la sardella? » « bian-

chetta, bianchetti, pesciolini neonati, che noi chiamiamo anche 'rosa marina: la

. di tanti altri valent'uomini, che hanno introdotte nelle loro bellissime opere parole

muratori, cxiv-44- 216]: oh che libro è uscito da bologna da un certo

i libelli, i versacci, le cantafere che andarono attorno a quel tempo [l'

sardelle; ma sembra impossibile il mento che allor si faceva agli autori di quelle

toste / quivi de'falli lor, che convien quasi / star come le sardelle

, 18-146: sulle prime, tanto io che lo scol- zani, intenti a smaltire

(plur. m. -chi). che si riferisce, che è proprio

). che si riferisce, che è proprio della sardegna (il territorio,

maestro sanguigno, 108: dandovi ferma intensione che. ili nimici di pisa e nostri

. ili nimici di pisa e nostri che sono colla forsa e baldansa del nostro

tutte per noi e cacciati ne finno sì che la nostra donna e dolcie e buona

la nostra donna e dolcie e buona madre che dee meritando li buoni terrà noi per

sardesca e 'l tempo della fervida state, che molto abbattea i catalani di malattie e

libbre xxii per cascio messanese e sardésco che io li diei d'ottobre a die xvim

: sento lo morso de ste bestie che van a salti corno cavai sardeschi. b

dava la colpa al fresco della mattina, che ne fosse stata cagione [del dolore

di stomaco], strignendola di maniera che le fosse forza lasciarsi cadere, come fece

e scite, / e gente, più che qui sono, infinite? viani,

... overo forzatamente come quelli che si muoiono avvelenati dall'erba sardesca per

a scardassare lana sardesca: avere a che fare con una persona difficilissima da domare

luigi come folle, / se non che a scardassar s'aveva lana / che gli

non che a scardassar s'aveva lana / che gli parrà iù dura che sardesca.

lana / che gli parrà iù dura che sardesca. tesauro, 10-82: dopo alquanti

tassoni, xvi-872: scrive eunapio sardiano che procresio sofista armeno, oltre l'eloquenza,

vol. XVII Pag.578 - Da SARDIGNA a SARDO (50 risultati)

cui venivano buttate le carcasse degli animali che morivano in città e le cui carni non

, 1-24: qui 'l poeta fa che celidora trovi baldone nella sardigna;.

riva d'arno, così detto pel fetore che quivi sempre si sente a causa delle

a causa delle bestie del piè tondo, che morte si fanno in quel luogo scorticare

la sardigna. fagiuoli, 1-3-373: o che venga loro la rabbia nel cervello,

la rabbia nel cervello, in caso che n'abbian punto! noi altri uomini

noi altri uomini di qualch'età, che siam cavalli spallati affatto, che tutte

età, che siam cavalli spallati affatto, che tutte ci mandano alla sardigna? fanzini

nel caldaione non ci sarebbe rimasto altro che un barattolo d'unto per lubrificare un

eran valsi a farla ritornare a galla, che che, povera lulù!

valsi a farla ritornare a galla, che che, povera lulù! 2

si mantengono e si curano quegli infermi che sono oppressi da lunghe ed incurabili malattie

sardegna, con riferimento al clima insalubre che già gli antichi attribuivano a tale isola

sparvieri corsi e sardi o sardigni, che hanno il nome dalla corsica e sardigna ove

, 4-62: arrivassemo a uno fiume, che 'l chia- massemo el fiume delle sardine

molte. pantera, 1-93: le vettovaglie che si de- veno provedere per servizio dell'

salvini, v-4-3-4: sardine e sardelle credo che sieno quasi la medesima. f.

: deliberai da quel momento... che avrei messo un ventino nella macchina dei

elegante panino e l'oleosa sardina decapitata che quasi regolarmente vi depongono. soldati,

. sardinièro, agg. che riguarda la pesca delle sardine; attivo

bibbia volgar., x-502: quel che sedeva simile era all'aspetto d'iaspide

artificiosamente, et lo alite dii sardio, che è l'altra vena inseme coeunte.

sardi overo secondo alcuni sardo è pietra che si porta con le tavole di legno

accosta sì fortemente alle tavole delle navi che non si può cavare da quelle,

, 2: c'è il rischio che l'assenza di ideali lasci spazio alle 'piccole

(plur. m. -i). che propugna il sardismo come programma politico;

propugna il sardismo come programma politico; che sostiene l'autonomia della sardegna. -in

insieme di consuetudini, mentalità, tradizioni che si considerano caratteristiche del gruppo etnico sardo

). sardo1, agg. che è nato o che abita in sardegna;

sardo1, agg. che è nato o che abita in sardegna; che ne è

nato o che abita in sardegna; che ne è originario, che vi esercita la

sardegna; che ne è originario, che vi esercita la propria attività. -

d'i sardi, / e l'altre che quel mare intorno bagna. agostino giustiniani

giustiniani, 46: u re poi arrivato che fu in sardegna, o fussi per

pagò il debito del commune, come che avea promesso. m. soriano, lii-3-370

chini, catalani, biscaglini ed altri spagnuoli che vivono in mare continuamente. ojetti,

d'un'altra talvolta s'intendono peggio che tra sardi... e lombardi.

, prodigio di mirti, gli incensi che esali / prona, tu, ai cien

le altre infinite. 2. che si trova in sardegna, che vi è

2. che si trova in sardegna, che vi è prodotto. -sm. formaggio

le foglie di vite per piatto, che in quei giorni era la nostra cena

scappato passando attraverso le brecce dei reticolati che aveva aperto lui stesso, con un compagno

. ojetti, i-409: 'scribudùn', che in dialetto sardo vuol dire carne di

provenzale] per lei è lo stesso che il tedesco o il barbaresco o

t t. stor. che si riferisce, che è proprio del regno

. stor. che si riferisce, che è proprio del regno ardegna (cioè

del regno ardegna (cioè dello stato che nel xviii e alx sec. venne

fu retto dalla monarchia sabauda); che è proprio dell'apparato governativo, amministrativo

. leoni, 134: corre voce che la flotta sarda se ne vada. gozzano

mandare le prefazioni et il giorgio intero, che forsi si dedicherà a sua maestà sarda

vol. XVII Pag.579 - Da SARDO a SARDOO (51 risultati)

... per uno cavallo sardo che gli venne di sardingna. -razza

. sardo-còrso, agg. che si riferisce alla sardegna e alla corsica

non s'è preso altro [pesce] che raggie moc- cose, cani e anguillatti

da cascina, 119: li sardoni, che sono di sotto bianchi e

rosse: egli è rossa la sarda, che è chiamata anco e sardio e sardóne

contiene un succo amarissimo molto velenoso, che, se ingerito in quantità eccessiva,

dosi adeguate ha proprietà diureti che, antispasmodiche ed espettoranti; appioriso (

e genera un certo spasimo nelle labbra, che par veramente che sempre ridano coloro che

spasimo nelle labbra, che par veramente che sempre ridano coloro che se la mangiano.

che par veramente che sempre ridano coloro che se la mangiano. anguillara, 4-338

erba sardonica e ne attinge un letal umor che si dinunde in un riso funesto.

l'erba sardonica, onde possa dirsi che il rìso in essa sia prodotto da convulsione

.]: 'sardonia': sorta di pianta che ammazza gli uomini in modo che,

pianta che ammazza gli uomini in modo che, convulsi nella bocca, sembra che ridano

modo che, convulsi nella bocca, sembra che ridano. appartiene al genere 'ranunculus',

dal lat. [herba] sardonia, che è dal gr. hapscovia, femm

sardòno). miner. varietà di agata che presenta strati rosso-bruni alternati con strati biancastri

de la sardonica, / similemente quivi fa che veggi. giovanni da samminiato [petrarca

groppi gli rilucono in su l'ornamento che gli ingombra le spalle [al sacerdote]

: le dendriti più stimate sono quelle che trovansi nelle agate, nelle corniole,

diamine se piangeva la bimba! una lattante che sente tutt'a un tratto mutarsi in

tratto mutarsi in onice e sardonica la poccia che avea tra le labbra. d'annunzio

12-3-286: mi resta però qualche dubbio, che l'ala- bastrite di plinio fosse piuttosto

e forse anche agata sardonica, piuttosto che alabastro orientale. -monile ricavato da

un sardonico, una pietra incisa, che rimontava all'imperatore adriano, un gioiello

, e sardonychus, sm.), che è dal gr. < rap8óvu$ -uyo <

sardonico1. sardonicato, agg. che ha aspetto simile alla sardonica.

medie. riso sardonico: movimento convulsivo che tende e separa i muscoli labiali,

.. overo forzata- mente come quelli che si -muoiono avvelenati dall'erba sardesca per

'riso sardonico': specie di convulsione che contrae dal- l'una e dall'altra

, così chiamata perché somiglia all'effetto che produce un'erba che nasce in sardegna

perché somiglia all'effetto che produce un'erba che nasce in sardegna. dizionario dei termini

riso sardonico...: movimento convulsivo che tiene separate le labbra e le guance

dicesi, da una specie di ranoncolo che cresce in sardegna e che move questa

specie di ranoncolo che cresce in sardegna e che move questa maniera di riso in chi

. 2. per estens. che esprime o manifesta ironia amara, pungente

ironia amara, pungente, maligna, che tende a dissimulare il pensiero e il

tutto finto, e più tosto sardonico che vero. martello, 6-i-506: vedi tu

(670): aveva un non so che di sardonico in ogni sua parola,

detto il suo sorriso sardonico, avrei capito che non parlava sul serio. d'annunzio

della nonna della quale non si vede che la faccia espressiva, tra il tenero

rispose, con un dispiacere sardonico, che non poteva aderire alla mia richiesta, perché

, mostrando di nuovo quella serenità sardonica che mi aveva tanto sconcertato la sera dopo

: aveva un piglio aggressivo e sardonico che da tempo non gli avevo più veduto.

gli avevo più veduto. 3. che è incline allo scherno malvagio o ama gli

c. boito, iv-119: prima che avessi agio di pigliarmela col sardonico vecchietto

a immaginare una eugenia sardonica e sprezzante che avesse propalato la sua scoperta al padre.

= dal lat. sardonius o sardonicus, che provengono dal gr. aap8àvio <;

e stiramenti di bocca, per il che apparisce che i malati ridano; e però

di bocca, per il che apparisce che i malati ridano; e però fu detta

il riso sardonico. 2. che ha il sapore dell'erba suddetta.

vol. XVII Pag.580 - Da SARECCHIA a SARMATA (37 risultati)

sono la figura della donna sarettana, che pascette elia. musso, iii-395: qual

più nobil di sangue ultimi stanno / che mille tra staffieri e paggi avieno / riccamente

alla coverta di sargane e di drappi che. ili guarentieno da'quadrelli, e nelle

della famiglia sargassacee, dotate di aerocisti che ne assicurano il galleggiamento (per cui

, cii-v-373: queste sono certe erbe che le chiamano salgazzi, e vanno sopra la

favorisce il permanere di tali alghe, che formano un denso ammasso galleggiante (e

per la prima volta da cristoforo colombo che attraverso tale mare al ritorno dal suo

quadrate è coperta da queste alghe galleggianti che fanno parere il mare un prato estesissimo

montale, 1-133: in un'aura che avvolge i nostri passi / fitta e

moravia, 18-279: hai provato soltanto che maurizio e flavia e i loro genitori sono

dotta, lat. scient. sargassum, che è dallo spagn. sargazo (da

di fama / per le nobili sarge che ci manda. boccaccio, dee.,

, come salamone, nel far vista che si spartisse il figliuol vivo, comandò che

che si spartisse il figliuol vivo, comandò che se ne desse mezzo per uno.

suo abito in una rigorosa semplicità, che vuol dire d'una roba di qualità e

brembana si fanno panni fini e sarze, che mandansi àh'italia meridionale e centrale.

ant. sarge (poi serge), che è dal lat. volg.

. v.]: 'sargiaio': nome che si dava anticamente a colui che dipingea

nome che si dava anticamente a colui che dipingea le sarge da letto. =

sargia-, voce registr. dal d'alberti che lo attesta in baldinucci.

9-58: tra li saraghi, quii che è tenuto consuma la lencza in li

drappo variopinto di cotone o di seta che si avvolge intorno al corpo in modo da

azzurra, fregiata di complicati disegni, che ricoprivala come un ampio mantello. idem

, con un grand'orlo azzurro, che faceva doppiamente risaltare la bruna bellezza della

: nasce ancora intorno al nilo quella che chiamano sarifa. domenichi [plinio],

sce ancor intorno al nilo quella che chiamano sari alta due braccia, grossa

; la sua radice è sì dura che se ne fanno carboni per le fucine de'

= dal fr. sangue, che risale alla voce tupi sarighe attraverso il

: egli ordinò a'quei della falange che, percotendo con le sansse...

è posta tutta / la canaglia, che sol numero fa, / e qualche volta

capitano de'soldati con le lande, che chiamavano sarissofori, contra gli sciti.

(plur. m. -t). che appartiene alla popolazione scita dei sarmati,

a ovest), fondando un regno che prese il nome di sarmazia, di

: polachi si chiamano adesso quei popoli che già si dicevano sarmati di europa, e

schiavonia stabilirono già molti secoli il regno che si chiama al presente di polonia.

: l'arte sarmata, infine, che si riallaccia alla scita a partire dal ii

pietre, gli intrecci fantastici, ciò che conobbero e assimilarono gli artisti occidentali all'

vol. XVII Pag.581 - Da SARMATIANO a SARRACENIA (48 risultati)

o pure 'tolse il sarmata eroe', già che sarmato non si dice. oriani,

e regioni; proveniente da esse; che vi si riferisce. lubrano, 3-97

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio dei

-ci). che si riferisce, che è proprio dei sarmati o della sarmazia;

è proprio dei sarmati o della sarmazia; che proviene, che è originario della regione

o della sarmazia; che proviene, che è originario della regione anticamente occupata dai

prima in colore: perché di quelli che si cavano, il sarmatico, che è

quelli che si cavano, il sarmatico, che è trasparente, è bianco.

baltico. pantera, 1-62: giudicò che più commodo d'ogn'altro fosse l'

oceano settentrionale. 2. che abita, che è originario delle attuali regioni

2. che abita, che è originario delle attuali regioni russe (

più del mio bisogno. io non credo che il marchese orsi s'unisca con voi

nuovo innamorato di delia quanto lo sarebbe che io potessi amare una furia. -dell'

unio qui tutta: / e quei che 'l tanai solca, e quei che rade

quei che 'l tanai solca, e quei che rade / le sarmatiche biade, /

le sarmatiche biade, / e quei che calca la bistonia neve, / e quei

calca la bistonia neve, / e quei che 'l nilo e che l'oronte beve

/ e quei che 'l nilo e che l'oronte beve. -proprio,

taurici allori / e degli eoi, / che non fé per brillar l'ingra reina

3. geol. nella cronologia geologica, che si riferisce, che appartiene, a

cronologia geologica, che si riferisce, che appartiene, a un piano del miocene superiore

sarmatico: bacino oceanico del miocene, che si estendeva dal mar nero al bacino

sarmentino1 (sermentino), agg. che proviene dalla vite. proverbi toscani

/ finch'e'sono scappucciati, / o che in tasca gli han cacciati: /

. paganino bonafè, xxxvti-166: voglio che facci un sagramelo / de non insidire

, li sarmenti viviradici, propagini fanno, che ciascuno con meraviglia si diletta. palladio

vite, cioè quelli rami o sermenti che si mettono sotto terra per fare delle

e i sarmenti delle vigne, ancora che sien duri, che si possono rompere con

vigne, ancora che sien duri, che si possono rompere con le mazze e

del monte vien prodotto il cinamomo, che ai nuovi scermenti è somigliante. soderini

sermento di vite in una fossa, che ha da far col saperlo far barbicare,

fuva e un'altra per i fiocini, che son poi l'opera della sapientissima naturar

mazze di viti o sermenti. bisogna che il legno della vite sia ben maturo

, facessero come il buon contadino, che pota i sarmenti per crescere vigore alla

certe viti pampinifere dagli innumerevoli sermenti volubili che si distendevano su per la vasta muraglia

(i-1091): fu data la sentenza che turino fosse legato ad un gran palo

son sì vecchie e sì smunte / che s'agguagliano a quelle /...

ecco il rovo aspro e orrido, che non può, no, fornire l'odoroso

era un sermento di clematide appeso, che potevo giugnere a cogliere sollevandomi su la

. chim. composto presente nella sarmentocimarina che si presenta sotto forma di cristalli incolori

(ant. sermentósó), agg. che è provvisto di sarmenti, di rami

[il gelsomino] >ianta sarmentosa, che facilmente s'arrampica. milizia, i-165

altre piante sarmentose. 2. che ha le caratteristiche, in partic. la

la flessibilità, di un sarmento; che si protende e si allunga come un

fondamento di tutte le piante, dico che generano moltitudine di radici, e quelle

: ritiene la creatura nella matrice a quella che è per partorire la pietra sarmio,

di onde nasce così detta, quando che alla mano gli è legata.

, iv-36: fu eziandio tanta pestilenza che i corpi morti si portavano con le maggiori

vol. XVII Pag.582 - Da SARRACENIACEE a SARTIA (37 risultati)

piante tipo della famiglia delle sarracenie, che contiene erbe americane, tutte di padule

; questi fiori sono sostenuti da uno scapo che sorge fra le foglie; sono grandi

(maestro di banda reggimentale francese, che lo brevettò nel 1856) e dal

. chim. aglicone della sarsa- ponina che si presenta sotto forma di solido cristallino

bellamente le commedie di plauto, il sarsinate che i cesenati considerano come loro.

. m. -i). ant. che è originario del territorio della città umbra

facissero per loro si — gnore che corno pensano avino loro stipendio, non curano

. sarta, sf. donna che, in proprio o come dipendente,

abiti, e la sarta ha assicurato che quel della bambina verrà un bel vestitino.

piovuti d'ogni parte al povero acerbi che molti han bisogno del purgatorio.

le marine e le di canale, che nel colore paiono i collondini; altre tutte

. erizzo, lii-14-130: quelli che tengono le armi del signor, suonatori

etnol. termine di origine turca, che serve per indicare gli uzbeki sedentari e i

= adattamento di una voce turca che indica i mercanti che commerciavano tra le

una voce turca che indica i mercanti che commerciavano tra le genti del turchestan occidentale,

sarta). ciascuna delle manovre fisse che sostengono lateralmente e da poppa gli alberi

nave, assicurando la resistenza allo sforzo che il vento esercita sulle vele e alle oscillazioni

corda, fune, cavo o canapo che appartenga alle manovre di un'imbarcazione a

(e al plur. indica le funi che fermano le vele alle antenne).

-sartie di barcollamento-. quelle manovre fisse che, nei vascelli antichi, si usavano

-sartie false o di fortuna: sartie che, in caso di burrasca, si usano

di trinchetto. -sartie rovesce-, corde che assicurano le bigotte ai bordi delle gabbie

ben despazhai / e l'altra sartia che tu sai, / si ch'en conta

iii-166: le sarei sì guardare / che tengan al girare. dante, inf,

. ariosto, 39-28: fu mirabil ancor che vele e sarte / e remi avean

le sartie le costiere, cioè quelle funi che, legate al calcese o cima

e l'ingegno. parini, 522: che vai fidar la vita a vele e

giove il nono anno si volge / da che giungemmo, e già marciti i fianchi

, sarchie': più paia di cavi che, incappellati alla testa degli alberi, inferiori

. filarete, 1-i-368: vero è che gli era rimasto due o tre pile,

o per voluntà sua o per suo consiglio che fusse, ordinorono in quello luogo fame

2. per estens. cavo d'acciaio che, nei primi aeroplani, assicurava alla

e rallenta le già stanche sarte, / che son d'error con ignoranzia attorto.

e i remi furo / la volontà, che a tira ed a gorgoglio / d'

in preda ad un'arte / vana che adoro e che temo. 4

ad un'arte / vana che adoro e che temo. 4. vincolo,

fiorentin, capitan de la parte, / che, s'io dovessi cavalcar per arte

vol. XVII Pag.583 - Da SARTIAME a SARTORE (61 risultati)

le sarte è raccoglier tutti li amori che ci tengono congiunti al mondo, e spiccarli

, degna, alma scrittura, / che fa l'uom divo, più che

/ che fa l'uom divo, più che giove o marte, / mal può

ii-21-187: grazie dei 'rimatori siciliani', che è lavoro quasi compito. poco più

, 1557: 'mezza sartia': quel canapo che ha mezzana grossezza, e dicesi anche

partic.: l'insieme delle manovre fisse che sostengono l'alberatura di una nave.

un nome universale di tutte le funi che si adoprano ne i vascelli. bar etti

sue vele, fuoco del suo sartiame / che mostra fuori il pelo per falta di

del tanto, tanto cielo e tanto mare che quelle navi avevano corso. 2

. il complesso dei cavi d'acciaio che assicuravano le ali alla fusoliera nei primi

fusoliera nei primi aeroplani e di quelli che servivano come col- legamento fra i comandi

. -anche: l'insieme dei cavi che sostengono la navicella di un aerostato.

di collegamento o di comando di un aereo che si trovano esposti alla corrente.

di un paranco, sicché scorrano le corde che fossero troppo tese. guglielmotti, 1557

quali passa, in senso inverso all'azione che deve esercitare, aiutandolo a svolgersi e

[in cor azzini, 1-vi-123]: che niuno patrone o sartiatóre o il luocotenente

, 2-304: lei poteva anche darsi che fosse una sartina. 2.

. ciascuna delle sartie di piccole dimensioni che si usano per sostenere gli al- beretti

disus. sarte), sm. artigiano che, come lavoratore autonomo o in quanto

/... / dal sarto che tagliare / non vuol che 'l veggia.

/ dal sarto che tagliare / non vuol che 'l veggia. giacomo de'falconieri,

posa nostra amista, / vi priego che copriate la gonnella / che 'l sarto

/ vi priego che copriate la gonnella / che 'l sarto viene meno a nostra ancella

ch'i'fo come 'l sarto, / che per fretta trapassa spesso il punto.

longiano, iv-88: era fatto divieto che molinaio, sarto, panattiere e beccaio non

f. frugoni, 2-106: la veste che l'adomava, era bensì tagliata alla

alla moda, ma con tal maestria che serbava, ne'termini regolati, le misure

/ tutte involte in tali gonne / che a formar tutte lor parti / stanchi sian

età, a castelvecchio, un vecchiettino sarto che aveva militato in russia. piovene,

; e per essere obbedito / basta che io parli, basta che io alzi un

obbedito / basta che io parli, basta che io alzi un dito. -pietra

gran cosa il fregarla a la fede che si dà per via di due mani insensate

insensate? il fatto sta nel fracasso che ne fate voi uomini da sarti, e

da sarti, e non in quello che ne facciamo noi donne da scacchi. varchi

varchi, 24-34: colei è trincata che farebbe fare un uom da'sarti, e

uom da'sarti, e tanto taccagna che tirerebbe a un luì, non che a

taccagna che tirerebbe a un luì, non che a una collana di quella sorte.

ghirardacci, 3-249: imitassero il sarto che mille volte disegna et una sol volta taglia

, 1-ii-609: tutti conosciamo un tale che afferma: « ho un sartino napoletano

afferma: « ho un sartino napoletano che mi veste come un dio ».

: lei forse crede, signor tenente, che io sia un sartu- colo da poco

fatto a guisa di sarchiello o marretta e che più si assomiglia alla marra scopatola;

.. dice uno stornello: 'che sudiciume! / glialsera un pattumaro dalla fame

19-236: peporo, dalla barba steccolita che ci sarebbe stato bene dentro un sartoio

goldoni, xi-1191: signore delicate, / che gli abiti serbate / con tanta gelosia

a vespa, e qualche malignuzzo direbbe che ben ci sta, poiché non mancaci

cagna, 3-43: quel farfallone là, che l'anno scorso ballò tanto con la

ballò tanto con la mia vigia e che pareva perso per lei, si è

la mandò ad una sartorella sua conoscente che le sta a casa dirimpetto. fusinato,

gridar: « cara da dio! che bella! » ghislanzoni, 14-163: la

e delle sottane più atte a deprimere che a suscitare i salaci istinti di un ammiratore

, de'pannali e l'altre arti che si fanno con mani e con piedi.

: o sartori, io non so che conscienzia voi ve avete a guastare i panni

le costure m'ha trovate, 7 che non sarebbe cattivo sartore ». bandello

93: nato non era quel sartore / che doveva per lei tagliar la tonica.

gabbano, affatto lacero e minato, che non sapendo maneggiar l'ago nell'im-

im- bastirle, ci lasciò più crespe che punti. che egli medemo nel mirare

, ci lasciò più crespe che punti. che egli medemo nel mirare quei groppi diceva

udisse dalla terra ove sta seppellito con che gemito grave io lo accuso di non

fitta di visite fu l'ultima vigilia, che menò alla porta inquieta scarpari e sartori

i. frugoni, i-5-22: io, che sono un bell'umore, / fo in

vol. XVII Pag.584 - Da SARTORÉSSA a SASSAIOLA (46 risultati)

32-140: ma perché '1 tempo fugge che t'assonna, / qui farem punto

qui farem punto, come buon sartore / che com'elli ha del panno fa la

tecniche e delle attività artigianali o industriali che concernono la confezione di abiti.

chiunque alle loro spalle avrebbe potuto credere che parlassero di un vestito o di

da sartore. sartoriale, agg. che è proprio, che si riferisce all'

sartoriale, agg. che è proprio, che si riferisce all'attività, artigianale o

o ne deriva. -an che: che presenta le caratteristiche e le peculiarità

deriva. -an che: che presenta le caratteristiche e le peculiarità di

corpo, cinico e riarso, non fatto che d'eleganza sartoriale...

moravia, 21-160: ero lontanissima dal pensare che i miei vestiti potevano essere l'equivalente

regione anteriore e laterale della coscia, che si estende dall'estremità inferiore del bacino

bacino a quella superiore della tibia e che, contraendosi, fa sì che parto

e che, contraendosi, fa sì che parto assuma la posizione dei sarti quando

accavallano le gambe per sorreggere la stoffa che stanno cucendo. 0. rucellai

o sartorio; è messo tra quelli che piegano. carradori, ii: l'estremità

delirante, polipo esistenziale e terapeutico, che si vale dei tentacoli più inquietanti,

di sartriano. sartriano, agg. che è proprio, che si riferisce,

sartriano, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda l'opera

è proprio, che si riferisce, che riguarda l'opera, la poetica, il

di jean-paul sartre (1905-1980); che ne richiama la visione del mondo e

8-259: « il piano altro non è che la nuova aggiornata difesa del capitalismo »

di cesare, nata d'una sartrice che si teneva. dossi, iii-333:

giovanotti e la sartrice delle donne, che si ricambiano un fuoco non interrotto di storielle

fr. surtout, designante un ornamento che un tempo si collocava a centrotavola.

li quali se chiamano saru e cantano meglio che non fanno li papagalli, ma sono

sarzanèllo, sm. region. cinghia che, vibrando, mette in

cade zoso el panno de razo, che era dinanti al paradixo, dinanti al quale

quale remase uno sarzo fino a tanto che uno putino vestito a mo'de angelo

mia sasina / la gioia dilettosa / che amor m'ave presentato. anonimo, 1-586

è saxon / l'omo, avanti che passe l'ora. sanudo, lviii-453:

bisogni di frumenti, per le male sason che de ui se hanno avute,

martini, 1-i-569: la leggenda vuole che il debra johannes sia asilo a parecchi

i quali nessun cacciatore, per esperto che sia, riesce ad uccidere, perché s

frutto è una drupa; la corteccia, che ha sapore aromatico e odore simile a

arboro (donde si taglia il legno, che al presente portano di nuovo dalla florida

, chiamato sas- safràs) un arboro che vien ad essere di molta grandezza.

redi, 16-iv-115: francesco ximenez racconta che il legno del sassafrasso, tenuto in

delle laurinee (laurus sassafras), che è un albero che cresce nell'america del

sassafras), che è un albero che cresce nell'america del sud, nella

(passato nel linguaggio scient.), che è dallo spagn. sasafràs attraverso l'

, la cui natura è propia / che, poste al sole, l'arco del

partic.: cumuli di sassi e detriti che, per azione delle correnti, si

oltra alle balze e alle rotte sassaie, che toglievano ogni orma di via,.

ne'fiumi que'rialti di renai e sassaie che s'osservano massimamente quando i fiumi sono

di guida a quei pignoni o sassaie che in forma d'argini potenti io intenderei

l'amo, tutti que'pignoni, che sono in questa sponda, quelle sassaie,

vol. XVII Pag.585 - Da SASSAIOLO a SASSEO (58 risultati)

per quelle sue ordinanze di fantozzi in carretta che fra la mischia degli stradiotti vanno facendo

fucini, 720: il fatto è che spesso fra me e loro [i

monelli] accadevano battaglie di pugilato e sassaiuole che non finivano mai. d'annunzio,

tal furore e tale una sassaiuola, che i tre carabinieri della stazione di campostrino

perché mi bisogna far largo alla sassaiuola che sopra ciò vi si prepara dagli altri

prepara dagli altri. andate pur là, che ne toccherete delle buone. gigli,

a fare una sassaiuola contro sì gran virtù che passa in trionfo. d'annunzio,

: oggi acquidocci si chiamano quelle fosse che si fanno ne'poderi per scialo dell'

e letter. sassaiuòlo), agg. che vive o che cresce fra i sassi

), agg. che vive o che cresce fra i sassi, fra le rocce

, 9-88: di quegli [colombi] che vi si mettono, migliori sono i-sassaiuoli

un mare sassoso nutre ottimamente i pesci che da lui hanno il nome, i

e le codenere. 2. che partecipa a risse fatte a sassate. -anche

de'sassaiuoli era composto più d'uomini che di ragazzi, rare volte le sassate

di questi tre panni ogni uomo, che spada porti, si doveria far i ferraioli

, agg. appartenente alla dinastia iranica che regnò in persia dal 266 al 640

le proprie imprese. 2. che è proprio, che si riferisce, che

2. che è proprio, che si riferisce, che riguarda tale dinastia

che è proprio, che si riferisce, che riguarda tale dinastia, le sue tradizioni

veggo mai le coppie dei caratteristici arcieri che saettano, poggiano a terra il ginocchio

, 19-72: cascherò nelle man dei ragazzi che mi sasseranno. bacchelli, ii-222:

: un resto di timore trattenne quelli che lo volevano sassare. = denom

da sasso. sassarése, agg. che è nato o è originario o vive

sciabola alla porta. 2. che è proprio, tipico o si trova nella

gambe gli spilli, / chi dà sassate che pa- revon dure. aretino, vi-43

revon dure. aretino, vi-43: oh che bella sassata che io gli pianterei nel

aretino, vi-43: oh che bella sassata che io gli pianterei nel petto, se

/ e fischiano all'orecchio le sassate / che sembrano gra- gnuola a mezza state.

e ne uscì una turba di ragazzi che prese il carnefice a sassate e lo

un cane, tra una pioggia di sassate che gl'impedivano di tornare a dietro.

3-23: qualche mese fa ho saputo che hanno accolto a sassate l'ispettore comunale.

duro. caro, i-159: credevo che voi foste, come dire, un timone

, come dire, un timone, che deste delle sassate ad ognuno, ma non

delle sassate ad ognuno, ma non già che foste uno scavezzacollo ed uno scherano.

vi prometto, da quel- l'uom che sono, / che non gli sarà mica

quel- l'uom che sono, / che non gli sarà mica una sassata. verga

sassate (con valore aggett.): che merita critiche aspre e severe o duri

]: parla in un modo e vuol che s'intenda in un altro: capo

sasso. sassàtile, agg. che vive prevalentemente fra i sassi (un

i sassi (un animale); che cresce sulle rocce o si sviluppa in

, 1-48: menade troiano fu il primo che mangiasse il congro, non inferiore di

dentro la terra; sassatili, quelle che sono attaccate alle pietre o ai muri

: 'sassatile': dicesi di quelle piante che crescono sulle rocce o di quegli animali

crescono sulle rocce o di quegli animali che vivono sotto i sassi. = voce

come medicinale, in quanto si pensava che sciogliesse o riducesse i calcoli; barba

frica': così detta perché si è supposto che avesse forza di spezzare la pietra della

sorgendo dalle fenditure delle rocce, par che le abbia spezzate. 2.

appena gli ufiziali aveano rivolte le spalle, che tornavano a sasseggiarsi come prima.

mento, tempo giusto per un sassella, che... normalmente tocca la perfezione

tutti quanti [gli uccelli] / che stan per fiumi e per paludi e laghi

, ché questo è un sassèllo, che aspetta poco ». pascoli,

ch'è luce, / gremita, che alcuna ne resti / pel tordo sas-

appaiono i tordi sasselli, è segno che la caccia sta per finire. 2

. 2. locuz. dàgli, che è sassèllo: per incitare all'inseguimento

donna diceva: « giambracone, / che la duri »; ed il vecchio mansueto

; ed il vecchio mansueto, / che si vedeva fatto il lor zimbello: /

: l'altra [delle donne tebane] che si svellea le bionde chiome /.

: leon iii... non sapete che fu

vol. XVII Pag.586 - Da SASSERA a SASSIPETO (42 risultati)

quello alle cui istigazioni carlo magno, che egli avea coronato imperatore, convertì la

e dannosa opinione. x. che non si muove a pietà; insensibile,

meravigliarmi dell'anima sassea del muratori, che non solo non fu scosso come io lo

dal gradato impazzamento d'orlando, ma che lo condannò anzi di poco naturale.

è un fonte, del quale gufili che imprudentemente averanno beuto sì saranno insipienti:

pozione de epso fonte, ma colui che biberà è per avere li sensi saxei.

papini, i-65: l'anima vecchia che sperai sanabile / ri torna

di molluschi bivalvi della famiglia sassicavidi, che abitano in buche scavate in rocce calcaree

plur. zool. famiglia di molluschi che ha come genere principale la sassicava.

, dal corpo snello e lunghe ali, che vivono in luoghi rocciosi. savi

canto, ma son poche le specie che si possano tenere in gabbia. le

possano tenere in gabbia. le specie che vivono nel nord fanno migrazioni, quelle

, quelle dell'europa meridionale non fanno che escursioni. specie nota di questa famiglia

(ant. saxicola), agg. che vive in ambienti pietrosi, sulle rocce

serdinx, 1-177: io prego perseo che la testa scopra / di medusa vèr

/ melpomene cantare, inclita musa, / che il fiero teschio della na medusa /

sassìfico. sassifìcativo, agg. che trasforma in pietra, che pietrifica.

, agg. che trasforma in pietra, che pietrifica. imbriani, 8-50:

il cordoglio di ne- zagualpiglio, statuendo che la virtù sassificativa della ciaciunena dovesse aver

. m. -ci). letter. che trasforma in pietra (il volto di

, non men rimasi attonita e stupida che s'io avessi veduta la sassifica testa di

. genere di piante della famiglia sassifragacee che crescono in zone montuose fredde, per

, petali bianchi, gialli o rossi e che si credevano anticamente adatte come medicinali

nativa della cina e del giappone, ma che vive bene nel nostro clima all'ombra

piante, tipo della famiglia delle sassifraghee, che comprende pianticelle erbacee, con foglie intere

piante dicotiledoni polipetale a stami perigini, che comprende piante erbacee, di rado arbusti

due corna più o meno allungate, che s'aprono spesso in due valve settifere

la sassifragia è una pianta sorcolosa, che nasce tra sassi e in luoghi aspri.

radice è fissa nella pietra così tenacemente che non può scavarsi se non che con li

tenacemente che non può scavarsi se non che con li scarpelli e ferri aguzzi.

calcoli, e l'esperienza ha mostrato che col beveria se ne sono gettati innumerabili

. -gì). letter. ant. che spezza il sasso. - al ngur

auscultinsi. 2. scherz. che risolve ogni questione (con gioco di

. la frange. il perché credo che e'nostri lo chiamano sassifrago più tosto

lo chiamano sassifrago più tosto per questo che perché nasca in luoghi sassosi. muove

sassifumìfero, agg. letter. che espelle fumo e sassi (un vulcano

monza, 585: li sa- sinamenti che n'è stato fatto... de

.. de questi maladeti superiori, che pare se ingrasano a fame perder l'anima

. argelati, cxiv-3-549: il ladro che mi ha sassinato è tuttavia in prigione inconfesso

quali conosco mal convenire il verso e che in grazia del fanatismo pei versi ho dovuto

: la terza specie de'tordi è quella che da'greci fu chiamata iliaca, da

), agg. letter. ant. che predilige luoghi sassosi (un animale)

vol. XVII Pag.587 - Da SASSISMO a SASSO (44 risultati)

è anche stato tradotto con sassismo, che però ha assunto il senso più generale di

plur. m. -1). alpinista che pratica l'arrampicata libera. =

plinio], 697: tutti gli animali che nascono in sì gran mare sono certi

non ci ha mura né case, altro che sassi e una grande pietra dove sedette

a chi n'è colto, / che gli toglie non pur l'alma e la

non pochi sassi contro una levatrice, che fu vista accorrere da una partoriente, la

trambusto. d'annunzio, i-728: parola che da l'odio irrompi fuori / fischiando

pavese, 10-67: son lontani i mattini che avevo ven- t'anni / e domani

a ferire un suo garzone, / che con gli altri garzoni immantinente / a sassi

indicare a qualcuno, in tono perentorio che non ha alcuna alternativa. tommaseo [

a poco. panigarola, 1-38: commandato che alcuni sassi grandi fossero posti a turare

a turare l'entrata della spelonca e che alcuni pochi soldati de'più accorti ne restassero

guglielmini, 364: i sassi grossi, che si trovano negli alvei dei fiumi e

si trovano negli alvei dei fiumi e che col loro ostacolo impediscono il transito alle

, 497: tu [paolo iii] che 'l gran sasso tieni a cui l'

tutto il mondo eterno, / a che siam giunti mira, almo pastore.

l'arte mia divenghi degna dipingere le vittorie che nostro signor dio prepara a vostra maestà

cadendo il grave sasso volve, / che di cerere il don riduce in polve.

., 4-104: eran persone / che si stavano a l'ombra dietro al sasso

o fiumi o sassi o spine / far che dal corso il corndor decline. panigarola

là le mani gli sollevavano in modo che sino al tramontar del sole non permisero mai

al tramontar del sole non permisero mai che esse per istrachezza si abbassassero. gozzano,

/ rivedevo la tua bianca figura / che non avrei rivista. -scoglio.

, 25-26: questi è caco, / che, sotto 'l sasso di monte aventino

le grotte non bastano più e le casette che si costruiscono al piano per lo sfollamento

com'a quei, lasso, / che 'n vivo sasso -sua sementa face. dante

demon cornuti con gran ferze, / che li battien crudelmente di retro. mariano

di toro e il gioco dei sassi, che è antichissimo in questa città.

io non fossi impedito dal sasso / che la cervice mia superba doma,!.

-nell'inferno dantesco, ponte roccioso che consente il passaggio da una bolgia all'

inf, 23-134: s'appressa un sasso che da la gran cerchia / si move

da cristo prese l'ultimo sigillo, / che le sue membra due anni portamo.

/ vi sorge in mezzo un sasso che la cima / d'un bel muro d'

mezo e di circuito ha poco meno che diecinove miglia. è d'ogn'in-

apparì una gente / d'anime, che movieno i piè vèr noi. ^

, 222: la gente ria, che m'à posta in basso, / in

dagli appennini, le quali altro non sono che enormi massi di pietra nuda, si

alpi isolate, le quali non sono più che un masso di nuda pietra, come

lo mezzo veniva uno scolio di sasso che si scopriva sopra all'acqua dodici o tre-

centro è sasso e densissimo. il che si fa verisimile perché sasso ella è

.., vi s'aggiugne la calce che gli stringe e saldamente gli stabilisce e

baglione scrisse le vite di tutti coloro che in roma nel suo tempo usarono il

architettura. milizia, vii-459: si crede che gli egizi non sapessero far delle volte

pastori e untume di pecore e capre che, nel prudore delle secche, si

vol. XVII Pag.588 - Da SASSO a SASSO (48 risultati)

in iscaglie come l'alberese, che però non riceve pulimento. -sasso

, la quarzite,... che si presenta sotto forma di ciottolini bianchi

coltellino: pietra usata per costruzioni, che si sfalda facilmente se sottoposta al calore.

sasso coltellino è una sorta di sasso che serve per fabbricare, più tenero dell'alberese

spezza in falde sottilissime e taglienti, che paiono coltelli, donde ha avuto il nome

quieta come il rumore familiare delle acque che scendevan tra le felci, sul sasso

: sasso porcino è una sorta di sasso che nella scorza è sbiancato e dentro pende

è attissimo a murare, e la calcina che si fa di questo sasso è stimata

di cava ha una certa scorza sottilissima che pende in rossiccio, l'altro l'

, purg, 14-139: io sono aglauro che divenni sasso. boccaccio, viii-3-38:

scaramuccia, 14: non v'ha dubbio che far la prattica (disse un giorno

. 8. lapide o lastra che reca un'iscrizione o per lo più

piango le belle e graziose membra / che sto sasso felice fra lui serra, /

pulci, lxxxviii-ii-286: or morte, che nissun riguarda o teme, / a

comune moderno uso, quanto doveremo noi pensare che ne abbiano ad essere nella copia di

... deveno essere i veri epitaffi che è ai dire non le lodi,

è ai dire non le lodi, che possono esser comuni agli altri, ma

chiabrera, 1-i-406: perché nell'ora, che miei dì chiudesse / orrida morte sotto

così lascio, ma con patto / che ogni erede da me fatto, / quando

cuore di bernardo indurò in maniera, che, dove per altro stillava latte di

di carità, divenne crudo sasso, che ne pure battuto dalla verga di moisè

ben chi non scoppia; / più che al cor premo il pianto, più agli

de mi non te dole, / che de la morte e'son conzunta al passo

ella conversa fu in laur verde, / che mai per tempo alcun suo color perde

con modi villani e scortesi, è forza che gli altri non essendo di sasso ne

sasso? bottari, 5-125: bisognerebbe che m'insegnaste come si fa a ridursi

legno o d'altra cosa morta, che non debba apprezzarvi? da ponte, 216

sapor. verga, 8-156: farò quel che potrò... non ho il cuore

conoscenza. giordani, ii-1-160: vedete che io sono un sasso (voglio dire

un sasso (voglio dire, peggio che una bestia) in musica. brignetti,

. gelli, ii-54: donde viene che questi dotti sconfortano così gli altri dallo

gli altri dallo studiare, mostrando loro, che si duri maggior fatica che a portar

loro, che si duri maggior fatica che a portar il sasso della vernia, come

pane e 'sassi'i sassi (o quel che a me par pane e sassi)

. idem, iii-25-70: questo mostrare quel che non è, o come lo chiamerebbe

, e s'adira / con parole che i sassi romper ponno. rime anonime napoletane

/ tra i guelfi e'ghibelini, che non se lassa, / anche stano firmi

sassi pe'forni'non vuol dire altro che fare una cosa da pazzi, e però

pazzi, e però disse quel mio che, se tutti fossimo come messer nicia,

machiavelli, i-vl-305: appresso al desiderio arei che questi signori medici mi cominciassino adoperare,

venuto quel signore non pure a quelli che l'han conosciuto, ma che l'hanno

quelli che l'han conosciuto, ma che l'hanno anco inteso nominare. p

dice, e nascondere la mano, che un altro avesse, e non egli,

giovanotti fra i 35 e i 40 anni che oggi dirigono il pci hanno voluto lanciare

a terra questo sasso di sisifo, che è ricaduto già tante volte, benché spinto

: basta, il signor carlo vuole che si dimentichi quella scena., e noi

goldoni, ix-482: tal è l'amor che per te m'arde in seno /

per te m'arde in seno / che moverebbe a compassione un sasso. leoni

vol. XVII Pag.589 - Da SASSOCORNO a SASSOLITE (54 risultati)

fati, permettetemi, amici miei, che io li abbandoni alla moderna mitologia.

e dagli altrui dolori, se non che tremava talora airorrende fune dell'amata principessa,

mancato in alcuna maniera all'infinito rispetto che le devo. crudeli, 2-258:

, ma restai di sasso quando veddi che alla crudeltà si aggiunge la beffa e

poi restar di sasso, col proporgli che s'andasse subito insieme a casa della sposa

. verga, 1-137: « bisogna che tu passi nell'altra stanza », soggiunse

», soggiunse quindi rivolto a brusio che sembrava di sasso. moravia, ix-239:

: questa frase l'aveva appena proferita che rimanemmo tutti e quattro, rosetta,

moretti, ii-1075: colui [papini] che per decenni passò per il più inamabile

fona, 69: un giorno fu forza che, gittato anco quel poco di vergogna

anco quel poco di vergogna da parte che pare inseparabile dalla donna, mi risolvessi

chiesa': applicasi... a coloro che sotto preteso di zelo mormorano o fanno

prov. monosini, ni: sasso che non istà fermo, non fa muschio.

caricarsi. ibidem, 206: sasso che rotola non fa muschio; sasso che

che rotola non fa muschio; sasso che non sta fermo, non vi si ferman

sassatelli e mesticate di scaglie o pietre che si fendino... giovano alle

così chiarissima correre e tra variati sasseregli che 'l fondo coprivano che se narcisso

variati sasseregli che 'l fondo coprivano che se narcisso in quel luogo fusse passato

.. la sua [morte], che morrebbe da un picciol sassetto che gli

, che morrebbe da un picciol sassetto che gli era per cader in testa, e

on- ette dell'acqua stagnante, dopo che da alto vi sia caduto un

si trastullano seri seri. voi vedete che hanno sempre alle mani cose trovate per terra

per terra, nella loro via, che interessano soltanto loro e che perciò sol

loro via, che interessano soltanto loro e che perciò sol essi sembrano vedere: chioccioline

stesso dio, anzi di stritolarla più che quel sassicèllo svelto dalla montagna non stritolò

a uso di succhiello in punta, che discosterà i sassuoli ch'egli intoppi sotto

, 206: chi fu giammai sì stolto che anteponesse a'sassuoli del lito le madriperle

-sassuolétto. targioni pozzetti, 12-6-208: che si sieno accagliati in masselli piccolissimi,

lisi, 1-105: il sasserottolo, che egli fece cadere nel lago dall'alto

sott'occhio la mappa circolare del tempo che diviene spazio. -sassòttolo.

minute non si scegliano così, prima che gli uomini o i giovanetti da quelle

: interviene a questa gente bestiale quello che avverrebbe a un muratore senza più, che

che avverrebbe a un muratore senza più, che, trovata una pietra fine e rilucente

. sassocòrno, sm. roccia che si trova nei filoni di pietra serena

di legno sulle ginocchia colma di perline che sembrano un tesoro. = dal lat

sassolàio, sm. letter. persona che si dedica a studiare e a classificare

somma uno di questi cercapulci della natura, che seria mente spacciansi per confidenti

di sasso. sassolése, agg. che è proprio, che si riferisce,

sassolése, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda la cittadina

è proprio, che si riferisce, che riguarda la cittadina emiliana di sassuolo, in

pulce drento ad una calza, / che vadi in su in giù per istaffetta.

dalla casa, lx-3-152: nel licenziarsi che ferono questi due, lanciò so- lidora

iii-14: piccoli ciottoletti o sassolini, che paiono essere stati rotolati qualche volta pe'

esso sassuolino con uno maggiore, per lo che il dolore atrocissimo ed il rintronamento fece

si era messo a disegnare i passeri che saltellavano attorno sui sassolini, sui praticelli

attorno sui sassolini, sui praticelli aspettando che venissero lanciate loro delle briciole. pavese

studi storici. carducci, ii-1-93: che movimento ha preso quel tuo poema,

, al cui grande edificio tu ti lamenti che io non abbia voluto arrecare il mio

un bel sassolino alla storia gli aneddotisti che illustrano questi grandi abbottonati, perseguitandoli persino

! molti ne trovo scripti, ma che sia / come trarre una goccia d'un

, ii-14: la colpa dell'uno fu che il re avea trovato nel bicchiere un

nel bicchiere un moscino, dell'altro fu che avea trovato nel pane un sassolinétto.

acido borico emesso da soffioni boraciferi, che si deposita in aggregati appiattiti, di

una specie di boride: klaproth crede che sia composto di acido toracico, solfato

vol. XVII Pag.590 - Da SASSOMORTO a SASTROVOSO (55 risultati)

mente con grana fine disposta a falde, che assume la specificazione lavagnoso, marmoroso

ma però disposta a falde o sfoglie sottili che si fen dono facilmente m

, 12-6-350: attraversai il canale o fiume che prende il nome della valle:

prende il nome della valle: osservai che la di lui rena ed agliata

vuol sasso dolce, gentile, che cede al fuoco; la fiamma l'investe

. sassone, sàxone), agg. che è nato, abita o proviene dalla

dalla sassonia, regione della germania centroorientale che fu regno indipendente fino al 1871,

di tale regione. -anche: che appartiene o che discende dalle antiche popolazioni

. -anche: che appartiene o che discende dalle antiche popolazioni germaniche stanziate dal

in germania, ove si trovarono in tempo che i pruteni molestavano grandemente i poloni,

un'antichissima gente unna, tutta di nobili che, unitamente con due altre dtingari e

: mettetelo un poco in collera e ditegli che questi sassoni pretendono d'avere i primi

d'avere i primi maestri ai musica che sieno al mondo. lanzi, ii-277:

autore anonimo di un'ampia opera storica che, rielaborando cronache precedenti, narra le

signor sassi et io se sia lo stesso che l'annalista sassone stampato dall'eccard,

of più sostantivo. 3. che si riferisce allo stile architettonico di età

acuto e sottile, con- vien dire che tutto quel primo stile pesante chiamato 'sassone'

. sassoniano, agg. geol. che si riferisce al piano medio del permiano

(plur. m. -ci). che si riferisce agli antichi sassoni, alla

montanari, ii-346: non ha bastato finora che a'falsari sia destinato nelle leggi sassoniche

fine del secolo decimoquinto. 2. che si riferisce al regno di sassonia.

divolgato e da verissimi testimoni si conferma che ne la guerra sasso- nica voi,

leonardo, 2-413: i piani, che si interpongano infra li àlberi che non

, che si interpongano infra li àlberi che non hanno per sé alcuna ombra, forte

della lor chiarezza, e massimamente quelli che son vari dal verde, cioè terreni

dell'attramento secondo 'l suo genere è che sia sostanzia de parti simili minerali dissolubili

.. se ne trova alcuno fosco, che piega al nero e ha preso alquanto

r. da sanseverino, 77: longe che furono da rama circa miglia x,

la spagna] maggiore il doppio di quello che sia la francia, ma non è

fertile né così piena di gente, dal che nasce che molti terreni restano incolti,

piena di gente, dal che nasce che molti terreni restano incolti, oltre che è

nasce che molti terreni restano incolti, oltre che è assai montuosa e sassosa. brusoni

trovato il terreno sassoso e arenoso sì che non poteva insieme rassodarsi, si ritirarono

pozzetti, 6-13: se si debba credere che il globo terraqueo sia stato creato interamente

far mattoni della migliore [argilla] che si trovi, cioè che non sia arenosa

[argilla] che si trovi, cioè che non sia arenosa né sassosa.

(un corso d'acqua); che ha fondali rocciosi (un tratto di

, rare volte stanno in altre acque che di paludi o di laghi: percioché

: più ovano i pesci di acqua dolce che i pesci marini;...

;... son migliori quei che sono in fiumi sassosi che gli altri.

son migliori quei che sono in fiumi sassosi che gli altri. b. del bene

il cefìso ruscelli / sassosi pareangli, che varca / il salto d'un uomo.

per la strada della virtù, ancora che ella sia, come dicono, e sassosa

s ^ affaticano per un qualche tragetto che faccia veduta di menargli al medesimo alloggiamento

smentibile, per tutte le colline, che il maggiore era morto... in

smozzicati d'antiche porte. 3. che cresce o vive in luoghi petrosi o in

. redi, 16-i-23: or questo, che stillò dall'uve brune / di vigne

. 4. per simil. che ha consistenza simile a quella della pietra

procelle / e le sassose grandini, che spesso / rendon vane in un dì d'

. soderini, iii-236: i peri che fan le pere dure e sassose si

dirle, sassose non abbisognavan di foglie che le difendessero dalla gragnuola. spolverini,

sastrovosi e malagevoli. 2. che rende arduo il cammino della virtù.

carlo da sezze, ii-189: possiamo considerare che gli avenca come alla regina saba,

gli avenca come alla regina saba, che, dopo di aver cantinato per i

terribilissime tentazioni,... gionta che ella è alla presenzia del mistico saio-

vol. XVII Pag.591 - Da SASULINO a SATANASSO (64 risultati)

inferno a causa del peccato di orgoglio che lo portò a rivoltarsi contro dio suo

orio magno volgar.], 3-5: che vuol dire che a satan è etto

.], 3-5: che vuol dire che a satan è etto: « conserva

sua? » come può conservare quello che sempre desidera di disfare? bibbia volpar.

« perché tentò satana il cuore tuo che tu mentissi allo spirito santo? ».

torta guatatura. / o dio, allor che paura mi venne! catzelu [guevara

demonio gli disse [a gesù] che, mettendosi con le ginocchia in terra

dio... come il nulla che in quanto è pensato è la parodia dell'

, pigliati l'anima mia, fa'che io mi vendichi », ruggiva sordamente il

ruggiva sordamente il poveretto comprimendosi la testa che gli scoppiava. p. levi,

ha fatti? o perché ha permesso che il satàn li facesse? per i nostri

all'appellativo attribuito da cristo a pietro che gli suggeriva di sottrarsi alla passione,

. campailla, 1-2-57: uop'è che con gran zelo e fede viva /

satan'. pape è una intergezione greca, che manifesta l'affezione dell'anima, quando

a dire una parte di grammatica, che ha a dimostrare quella affezione dell'a-

a dimostrare quella affezione dell'a- nimo che è con stupore e maravigliarsi; e due

grande demonio; 'aleppe'è una dizione che ha a dimostrare l'affezione dell'animo

duole; sicché in somma puoi dire che questo padre di ricchezze gridasse, maravigliandosi

. idem, ii-3-378: è inutile che io avverta aver compreso sotto il nome di

sotto il nome di satana tutto ciò che di nobile e bello e grande hanno scomunicato

stesso, riparlandone anni dopo, confessava che « mai chitarronata (salvo cinque o

10 più una certa razza di satani che serbano... molte fattezze d'

dal gr. sa-ràv e sa-ràv, che a sua volta è dall'ebr. satàn

. scagliò al gobbo un maledetto calcio che se lo prende lo raddrizza, poverino.

ma no » satanassava il prete « ma che confusione mi andate facendo. io dico

dico, asserisco, giuro, spergiuro che la battaglia non può essere stata che qui

spergiuro che la battaglia non può essere stata che qui ». = denom.

, 6-ii-73: come hai tu piùe che gli altri satanassi a venire a me per

canzonetta, a questa turba cieca, / che satanasso guida ed ha 'n balia,

ed ha 'n balia, / e di'che tuttavia / fermo starò nel proposito mio

mio, / e lor nel lor, che ne gli paghi iddio. pulci,

così ti giuro: / io vò che satanasso sia il mio iddio, / o

quelle dei signori, no per altro che per esser messer satanasso suo compare.

le strofette con una voce di naso che avrebbe toccato il cuore a satanasso in persona

. jovine, 2-158: qualcuno diceva che nella gotta del gargano la statua dell'

statua dell'arcangelo non c'era piu, che c'era rimasto solo satanasso nero incatenato

era rimasto solo satanasso nero incatenato, che mordeva per la rabbia il piedistallo.

una catena in mano e dice: « che re di gloria vien alla mia corte

cavalca, iii-187: riprese san pietro, che lo pregava che [cristo] non

: riprese san pietro, che lo pregava che [cristo] non andasse in gerusalemme

vuoi tu ch'io beva il calice che mi ha dato il padre mio? »

., iii-266: david disse: « che è a me, e a voi,

uomo in israel? non conosco io che oggi sono stato fatto re sopra israel?

don giammaria... gli aveva risposto che gli stava bene, e questo era

il frutto di quella rivoluzione di satanasso che aveva fatto collo sciorinare il fazzoletto tricolore

-ministro, servo di satanasso: persona che ha carattere diabolico e perverso o anche

ho gran compassione a tutte quelle ville che sono oppresse da questi pestiferi cappelletti,

pestiferi cappelletti, i quali, mentre che crucciano gli altri, come ministri di

bar etti, 6-164: la cena che quell'oste o guardiano o portinaio di

cabeca. 2. figur. persona che abusa del proprio potere agendo in modo

, una fiera orrenda e strana, / che dicon che si chiama il re gradasso

fiera orrenda e strana, / che dicon che si chiama il re gradasso. manzoni

18-i-95: qui, era arrivata la voce che quel satanasso del re di prussia prima

1-i-376: io vi dico e vi prometto che cote- storo [volney e condorcet]

gli abati tanti satanassi / a sostener che ciò non si potea, / e trovan

della legge cristiana e dell'ebrea, / che tai decreti annullano e fan cassi.

, 13-536: « noi ci ricordiamo che uomo è messer guido vescovo »,

ammirativa. de marchi, i-992: che cosa gli mancava a quel satanasso per

così bello, non si ponno imaginare che sia quel satanasso, quel gran diavolo

falsi dèi erano così abbominevoli ed esecrande che un orecchio, anche mezzanamente pudico,

! oh, corpo di satanasso, che cosa mi tocca sentire! da ponte,

, un'eloquenza, un tratto / che ti fa cader giù se sei di sasso

): traggansi avanti questi giovanetti / che mostravan aver sì bravo core, / avvezzi

io, acciocché nessun forse sospetti / che dica queste cose per timore, /

vol. XVII Pag.592 - Da SATANEGGIARE a SATANOCRAZIA (53 risultati)

faldella, 13-125: bisogna dire che alla inaugurazione della mostra mondiale quei prezzi

catzelu [guevara], ii-47: quel che sotto l'abito monastico si vedrà ch'

deficit intellettuale. tutti questi posapiano che fanno i satanassi. -incaricarsi della

quei due signori galeotti faranno la figura che si meritano!.. questa sarà

morte] e grida: « o tu che non ischivi / 1 colpi, e

niccolini i tuoi versi per l'affetto che vi spira, e perché (sono sue

.. un intero filone di letteratura che mi riesce inesplicabile: quello in cui

specie poi se si tratta della sottospecie che ama sataneggiare, io precipito in uno

(plur. m. -ci). che appartiene a satana, che fa parte

). che appartiene a satana, che fa parte della sua schiera (un diavolo

agostini, 60: ahimè, chi dubita che queste mie infruttuose lagrime e questi miei

facoltà magiche, sataniche. siete stato voi che avete suscitato l'uragano in cielo e

di chi non si raccapezza, trasecolato che tanto fosse avvenuto di fuori della sua

giovanni crisostomo volgar. [tommaseo]: che è quel { { tanto

{ { tanto grande tumulto? che è quel vestimento satanico e diabolico?

l'altra satanica. 2. che si ribella orgogliosamente contro le costrizioni della

di rosso, repubblicano e satanico, che la fama del primo carducci, poi il

. 3. per estens. che ha carattere perverso, diabolico, trasgressivo

carattere perverso, diabolico, trasgressivo; che rivela malignità, perfidia (o,

gioco satanico e negando avvenire in esso che si sfuggano i lacci tesivi dal nimico

sfuggano i lacci tesivi dal nimico e che si resista alle suggestioni risvegliate dal senso

, ridurre al silenzio la satanica voce che fece dei miei ultimi anni un inferno

ogni sorta, il genere di letteratura che più gli piacque fu naturalmente quello che

che più gli piacque fu naturalmente quello che allora si diceva romantico, decadente e satanico

mi sono appassionato er tutti i poeti che cantarono la voluttà e la vita, dal

modernissimo gabriele d'annunzio: tutti nomi che a voi, ministri di dio, suoneranno

dottrine di pochi uomini delle tenebre, che fanno osceno mercato della religione santissima di

sm. concetto estetico delltdealismo romantico, che nasce dalla teorizzazione del brutto, del

del deforme e in generale di ciò che si contrappone alla concezione classica di bellezza

inizi fino a quella 'sorta di perfezione'che esso si dà nel satanico...

. dell'ottocento), atteggiamento, che assume spesso il carattere di una moda,

inutile un rapido accenno a quei romanzi che più si distinguono per la loro fisionomia

novelle 'diaboliques'di barbey d'aurevilly, che si divertiva a mescere il cattolicismo col

età romantica] s'insinuarono anche quelle che si chiamano più propriamente perversioni..

artista e immoralista, il distruttore, che aveva scontato l'audace ribellione con una caduta

, era il puro artista, il lucifero che il convenzionalismo sociale martirizzò. s.

-in senso concreto: elemento in un'opera che esprime tale atteggiamento estetico. r

r. ponghi, 25: peccato che, recentemente, la mostra del cinquecento

, ii-7-185: dolce donna, sei tu che mi perfezioni in satanismo; sei tu

mi perfezioni in satanismo; sei tu che coll'amor tuo e con le lodi

satanismo e a rappresentarlo, era necessario tale che, a modo suo, fosse un

caffè e ritrovi notturni, la volta che il caso lo mise in faccia alla

2. indirizzo proprio di alcune sette religiose che praticano il culto di satana e del

(plur. m. -i). che appartiene alla corrente estetica del satanismo;

appartiene alla corrente estetica del satanismo; che ostentata- mente esalta nelle opere il male

. alla filosofia popolare de'pagani, che nel vino è la verità. viani

, collerico. 2. che si dedica al culto di satana, che

che si dedica al culto di satana, che pratica riti occulti. - anche sostant

di martin scorsese, per non dire che della faccia, una lunga via di scricchiolii

al fondo della secolarizzazione non c'è che il ribaltamento, la pura satanità del

(plur. m. -ci). che si riferi sce al potere

'satanocrazìa': potere di satana, che si esercita nel mondo. der. 'satanocratico'

]: 'satanocrazia': potere di satana, che si esercita nel mondo. =

vol. XVII Pag.593 - Da SATANOLOGIA a SATELLITISMO (45 risultati)

non c'è una sa- tanologia, che pure sarebbe necessaria, perché il principe

viaggia una scatola grande come un panettone che e l'antenna satellitare di un miracoloso telex

una primaria lista di strumenti di lavoro che s'apriva con la richiesta di due elicotteri

satellitare, sm.): apparecchiatura che consente di determinare una posizione nello spazio

era portato il 'satellitare', una apparecchiatura che si mette m contatto con i satelliti e

67: la novità questa volta è stata che il naufrago ha usato il sistema satellitare

boiardo, 1-13: il popolo ateniese, che assai l'amava, gli concesse avere

atene. campofregoso, iii-22: quel che già con così longa scorta / de

corpo [di ciro]... che si chiamano satelliti, ornati e a

sicuro scampo e riparo alla sua persona che il castello di san marino. cuoco

marino. cuoco, 2-i-77: eccoti che un giorno, mentre pitta- gora era

tirannia, i perfidi intriganti furono i soli che fremerono all'udire che, all'antica

furono i soli che fremerono all'udire che, all'antica magistratura debole e serva

. i novatori smoderati apertamente... che i re son tutti tiranni..

: gli piacevano allora anco gli scritti che dava alla « biblioteca italiana » paride

loro satelliti i nobili, ne conseguiva che e corti e nobiltà pigliavano di spagna

satelliti, udendo sotto i piedi quel baccano che facea tremar le mura, glie si

scacciare dal suo cospetto quel pazzo insolente che aveva osato parlare così. -sf

3. astron. corpo celeste che ruota intorno a un pianeta primario,

furono scoperti a partire da galileo, che nel 1610 osservò quelli di giove,

(e si dicono satelliti regolari quelli che orbitano con bassa eccentricità, nella stessa

quello equatoriale del pianeta; irregolari quelli che non soddisfanno almeno una di tali condizioni

de'satelliti o l'istoria de'pianeti che girano intorno a giove e saturno.

sammonocodon. ma il bel sesso, che sentiva di avere del lunatico anzi che no

, che sentiva di avere del lunatico anzi che no, prendeva le difese di quel

luna senza luce, una piastra d'acciaio che luccica. come si vede che si

acciaio che luccica. come si vede che si tratta di un satellite spento! calvino

! calvino, 7-15: un corpo che scendeva a terra dal satellite restava per qualche

un'altra o un gruppo di persone che hanno stretti legami di sottomessa amicizia con

, senza una propria volontà politica, che venivano quasi satelliti strascinati nel vortice di

, queste sono le non leggiere magagne che viziano l'esposizione d'a chille stazio

. figur. stato, nazione, paese che si muove nell'ambito del potere di

, tirato giù il sipario sulla nazione che era stata spiritualmente suprema, la dichiararono

la dichiararono provincia o satellite, tanto che via via divenne cosa di lusso perfino

di lui per i loro fini: nientemeno che prussia e germania ed austria, senza

preso il sopravvento i problemi di efficienza che si presentano simili a quelli dell'economia

lange -tanto da aver portato a pensare che il basso tenore di vita specie nei paesi

all'inefficienza e alla mancanza di calcolo che non all'alto saggio di accumulazione.

san cono, un paese piccino piccino che adesso, in grazia degli autobus,

-emittente satellite: stazione emittente secondaria che riprende e ritrasmette il segnale di quella

laboratorio, navetta, stazione orbitante) che descrive un'orbita, generalmente ellittica, intorno

o si ha il propellente finanziario e organizzativo che occorre o si ricade ai pesci.

. anat. nervo satellite: tronco nervoso che accompagna il percorso di un'arteria.

un'arteria. -vena satellite: vena che accompagna un organo, in partic.

concessioni fatte a mao sul piano economico che spostano l'accento

vol. XVII Pag.594 - Da SATELLIZIO a SATIRA (44 risultati)

di guardie, soldati o persone armate che svolgono compiti di vigilanza, di polizia

non aveste comandato al satellizio di gerosolima che non osasse arrestare un solo de'vostri

custodi bastano ad un numero di prigionieri che, governati in altro modo, richiederebbero

consumatissimi di colà il darsi a credere che al guasto morale, ai soppiatti sobbollimenti e

pianeta primario (e anche l'influsso astrologico che ne deriverebbe); l'insieme dei

mamiani, 10-ii-403: 1 sistemi secondari che chiameremmo di satellizio, come, per

più libero contro i disertori dalla milizia che non contro i rei più esecrandi,

quei governi non fosse piuttosto a satellizio che a pubblica difesa. cattaneo, iii-2-147:

questo satellizio, vano è lo sperare che l'italia risorga. -stato soggetto al

montanelli, 131: né i popoli che s'accentrano intorno al popolo mediatore perdono la

satellizio2, agg. letter. che è satellite di un pianeta. campailla

: la perseveranza di quel nocciolo infrangibile che è lo stato-nazione, fatale all'evoluzione comu

nitaria europea e alle diverse regioni che lo stato stesso satellizza e sterilizza,

. ant. tipico di un satiro, che ne ricorda le fattezze, le caratteristiche

(e in partic. la vedova che si faceva bruciare sul rogo del marito)

v.]: 'macchine satinatrici': macchine che servono per impartire alle facce della carta

della carta una lucentezza, una levigatura che uguagliano, pareggiano quella impercettibile granitura che

che uguagliano, pareggiano quella impercettibile granitura che le rende ruvide e meno adatte a

sue facce una lucentezza, una levigatura che consentano di ottenere stampa più nitida,

. 3. oref. lavorazione che rende opaca e di aspetto serico la

o bolero d'un color marrone rugginoso che sembrava un altro corsettino inverosimilmente corto e

= dal fr. satin, che è dall'ar. zaitùm (nome della

. sabbióso, agg. che è di satino, che ne ha la

, agg. che è di satino, che ne ha la lucentezza e la levigatezza

guardava il cappotto di ottavia e concludeva che era proprio un cappotto da ragazza: rosa

costumi a lui contemporanei, con toni che vanno dall'ironia pacata e discorsiva fino

del cinquecento risente del modello oraziano, che influenza tariosto e numerosi autori minori;

vizi; e dicesi 'a satira', che era una toffania o vero scudella che si

, che era una toffania o vero scudella che si offeriva alli dii, piena d'

ogni cosa, come è la satira, che riprende ogni vizio e meschia li grandi

la satira... (per quello che donato vuole) trasse il suo nome

) trasse il suo nome dai satiri, che sono dei per lo più lordi e

e sfacciati, o pure da satira, che è una sorte di vivanda che,

, che è una sorte di vivanda che, come scrive festo, è composta di

del nome dell'autore); scritto che mette in ridicolo, con intenti moralistici

persone o di un singolo individuo o che discordano dall'ideale etico dello scrittore.

, quando comincia quasi esclamando: « che fanno queste onoranze che rimangono da li

esclamando: « che fanno queste onoranze che rimangono da li antichi, se per

da li antichi, se per colui che di quelle si suole ammantare male si

mondo, / e di napoli conta / che riten quel che '1 mar non

e di napoli conta / che riten quel che '1 mar non vole al fondo

ii-99: l'altro ier fé segno che era tariosto /... /.

... con le sue satire e che tosto / esser messo dovea ne la

, ii-6-19: le varianti del persio, che ho trascritte nei fogliolini, starebbero bene

vol. XVII Pag.595 - Da SATIRA a SATIRICA (36 risultati)

nome taccio, ché tu non pensi che io facci satira), vidi,

scocca! pellico, 2-176: la baia che monti sia stato esiliato è una satira

monti sia stato esiliato è una satira che si fa a questo pusillanime il quale

il quale scrive senza difficoltà tutto ciò che gli si comanda. leoni, 85

pavese, 5-152: venne il giorno che il sor matteo piantò una sfuriata alla

sfuriata alla moglie e alle figlie. gridò che era stufo di musi lunghi e di

la mattina, d'incontrare dei conoscenti che gli tiravano satire. -con valore attenuato

graziette, condito dagli attucci più buffi che si possano mai disegnare da brillo pittore.

quando di criticare un si compiace, / che non usi la satira mordace. alfieri

all'appicciccare il ridicolo sì alle cose che alle persone. 5. letter

monti o di mari o ai campagne che nelle satire si facevano. salvini, 6-125

è stato serbato) e in costumanze villaresche che ravvicina a quelle che erano vive ancora

in costumanze villaresche che ravvicina a quelle che erano vive ancora ai suoi giorni nella campania

-satirétta. fagiuoli, xi-58: -e che vende costei, / così stracciata e

? / -quest'è la poesia, / che povera mendica / a campar s'affatica

'tartana degl'influssi'... non era che un'imitazione di molti antichi poeti toscani

'piatto ricolmo, misto di frutta e legumi'che veniva offerto agli dèi (v.

sàtira2, sf. letter. donna che ha l'aspetto fisionomico del satiro.

priata come una spagnola, gli occhi giulivi che si donavano a tutti,..

... e due gran sopraccigli neri che si ricongiungevano sulla radice del naso dandole

. di satireggiare1), agg. che fa satira, che compone opere satiriche.

, agg. che fa satira, che compone opere satiriche. b.

. di satireggiare1), agg. che richiama l'aspetto di un satiro.

gozzi, i-5: miserabile quel scrittore che nel giustificarsi non vede in sé che meriti

che nel giustificarsi non vede in sé che meriti e argomenti da panegirici: trova

di que'tanti fra i nostri nobili che,... non sapendo come passar

caro, 12-i-115: la tentazione, che mostrava aver da satireggiare, è ita

io non vuò per tanto inferir quel che par che, satireggiando, accennasse un galantuomo

vuò per tanto inferir quel che par che, satireggiando, accennasse un galantuomo,

satireggiando, accennasse un galantuomo, cioè che stiano così le mogli a pigion corrente

satireggia. leopardi, i-15: egli pare che plauto talora, non volendo altro che

che plauto talora, non volendo altro che far ridere e satireggiare, della verisimiglianza

la minerva, xl-109: chi vorrà dire che giuvenale, che sì bene ha satireggiato

: chi vorrà dire che giuvenale, che sì bene ha satireggiato, non sia stato

filosofo, e di que'filosofi appunto che studiano l'uomo e che colla satira

que'filosofi appunto che studiano l'uomo e che colla satira pretendono di correggere i vizi