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vol. XVII Pag.48 - Da ROMANZO a ROMBA (51 risultati)

di vita; insieme di elementi visivi che suscitano un senso di avventura. barilli

romanzo con quella poveretta. se non che le fui debitore di dolcissimi sentimenti per

? ci giudicavano novelli affatto nella vita, che ne avevamo già fornita tutta l'orditura

. betteioni, iv-332: voglio dire che non desidero farmi un amante di lei.

bene a mio marito. si dice che tutte le donne vogliono avere il loro

, per ora, e ho bisogno che tu mi aiuti a rinfrancarmi, parlandomi di

. « non saprei ». « quello che vuoi: i tuoi piccoli romanzi di

, seguita da uno stuolo di sfaccendati che almanaccavano chi sa quale terribile romanzo di

ghislanzoni, 16-37: quella donna, che il giorno innanzi io aveva veduta per

io aveva veduta per la prima volta, che sì ingenuamente aveva accolto le mie espansioni

felici, come usa dire tra la gente che vuol far sempre un romanzo della propria

giorno sulla novità. -non esistere che nei romanzi: essere frutto di un'

: essere frutto di un'invenzione letteraria che non trova riscontro nella realtà.

bene pubblico; questa chimera non esiste che nei romanzi. 7. dimin

. emiliani-giudici, ii-403: mi duole che il nome di alfieri sia stato..

colonnello e scudiero d'una regina, che sta così mal difendendosi dalla tentazione di

pessa reale e da un romanzùccio che non avrebbe mai dovuto avere pubblicità.

, iii-10-190: dio ci guardi dalle dissertazioni che, prendendo un aneddoto storico, deformato

, i drammi e le sconciature teatrali, che sono apparsi nei secoli. flaiano,

storico e leggendario (particolarmente noti quelli che trattano l'epopea del cid), diffuso

equicola, 353: a quel che segue degli spagniuoli prefazione altrimente non bisogna

carducci, iii-3-400: non è altro che la quartina ottonaria del romanzo spagnolo ridotta

loro. de sanctis, 7-499: che cosa sono queste ch'egli [berchet]

] chiama romanzi -oggi diremmo romanze -e che propone come modelli di nuova letteratura agli

agli italiani? sono antiche leggende germaniche che il poeta tedesco ricorda e narra.

su cui si canta un picciolo poema che porta tal nome diviso in stroffe, il

capitoli della bagliva di galatina, 251: che nulla persona ausa gectare o fare gectare

ibidem, 257: omne persona che gectasse bructarie alle fos- sate de la

il bavero e'suoi seguaci »), che potrebbe derivare dal lat. crist.

rombo;... è quel suono che rimane nelraria dopo qualche grande scoppio.

dipoi si leva una sì fatta romba / che pare i nembi s'armino a battaglia

di quaggiù si sentiva la romba della bufera che mugolava fra i castagni, mandando fino

di battaglioni, quelle terribili rombe di artiglierie che fecero scoperchiar le tombe e risorgere tutti

senti come tremano le mura? / che è mai questa romba? / la

crolla? / -è probo di gonnàri / che dà fuoco alla mina. paolieri,

cieco, 38-28: il drago, che menò così gran romba / con- tra

, appresso gli veniva, / piu quieto che una timida colomba, / né pur

, 17-132: 'romba': è quel suono che rimane nell'aria dopo qualche..

: quel continuo rintronamento e prolungata ondulazione che accompagna e seguita il suono della campana.

una devota melodia: / eran le squille che anzi al primo albore / salutavan la

madre era su l'uscio, poi che intese / un parlottare ed uno scalpicciare /

parapiglia / e l'or- ribil baruffa che vi è nata; / basta: lunge

: 'romba': in vece di rombo, che è il romore e suono che fanno

, che è il romore e suono che fanno le pecchie, calabroni o simili

chioccia, udendo la romba del nibbio che volge sopra il capo di essa le ampie

è propriamente tra gli aretini quel rumore che si sente talvolta dentro l'orecchio

carpine, andava con un gran batticuore che, dandogli una romba negli orecchi,

udito. tozzi, v-245: parve che tutta la notte mi venisse incontro, e

labbra contro labbra, adesso non sentirono che la romba incalzante del loro sangue.

sangue. landolfi, i-31: occorre che quel peso aumenti indefinitamente senza riposo senza

senza riposo senza respiro, fino a che il sangue si scateni in una

vol. XVII Pag.543 - Da SANTUARIO a SANZIONATO (2 risultati)

aperta dall'inosservanza e violazione della costituzione che non era nemmeno più 'octroyée', concessa

, compassionevoli ed umane, dobbiam pensare che non fossero assai contente dei fieri diritti maritali

vol. XVII Pag.544 - Da SANZIONATORE a SANZIONE (50 risultati)

tempo di rivoluzione e fino a tanto che un nuovo codice di provvide leggi tendenti tutte

mantenere il punto di vista italiano, che non è soltanto sentimentalità e ereditarietà di

sanzionati dalla storia nomi di piccoli uomini che passano per strada. sanzionatóre, agg

sanzionatòrio, agg. dir. che riguarda una sanzione, che ha natura

dir. che riguarda una sanzione, che ha natura o finalità di sanzione (un

, ceremonie e modi di vivere, che è proprio un perderci il cervello. magi

in ultima analisi sul poter 'coattivo'penale che si giudica anticipatamente pronto e risoluto a

, civili, penali: a seconda che riguardino la violazione di leggi amministrative (

(di natura amministrativa o penale) che colpiscono la violazione delle leggi tributarie.

leggi tributarie. -sanzioni pecuniarie: quelle che hanno per oggetto il pagamento di una

o penale). -sanzioni personali: quelle che colpiscono direttamente la persona o i diritti

(in contrapposto alle sanzioni reali, che colpiscono i beni). -sanzioni processuali

i beni). -sanzioni processuali: quelle che riguardano la violazione di norme processuali e

dunque alla 'minaccia', e non consiste che 'nella minaccia di un male che viene intimato

consiste che 'nella minaccia di un male che viene intimato come inevitabilmente conseguente alla contravvenzione

competenti', per sanzioni disciplinari, coloro che si permettessero un'esagerata indipendenza di giudizio

viaggiava verso roma. non c'era che da attendere il sequestro, l'

in seguito a un'attività di elemosiniere che nulla aveva a che fare con la sua

attività di elemosiniere che nulla aveva a che fare con la sua poesia. silone,

inefficaci. i parrocchiani neppure s'accorsero che per un certo tempo il loro curato

e i tesserati di una federazione sportiva che contravvengano a quanto è previsto dallo statuto

guerra mondiale, nei confronti di stati che violavano il diritto internazionale; sanzioni per

delle nazioni nel 1935 contro l'italia che aveva aggredito l'etiopia (e che vennero

che aveva aggredito l'etiopia (e che vennero dalla propaganda fascista definite le inique

di ferro dovrebbe sostituire il prezioso monile che ha consacrato le nozze, ed una

vi si potrebbe incidere: una dicitura che ricordasse la data del 18 novembre, ossia

balilla, di dimostrare contro le automobili che si fossero azzardate a circolare comunque.

e di poter dire e stampare quel che mi pare e piace senza nessuna paura di

, 5-1-118: ella è cosa troppo nota che la moralità non trova nella natura una

trova nella natura una sanzione sufficiente: e che solamente i premi ed i castigi della

li quali si suppongono di tanta integrità che si chiamano a sindicar li giudici secolari in

mentre essi non ponno essere giudicati d'altri che da maggior potestà ecclesiastica, secondo le

legge già approvata dal parlamento in modo che acquisti valore di legge. de nicola

legge abolitiva de'dritti feudali si dice che abbia incontrato ostacolo nella sanzione, perché in

dello stato quanto segue:... che la legge si potesse promuovere dalle assemblee

? balbo, 5-283: si potrebbe dire che la sanzione non appartiene propriamente a nessuno

appartiene propriamente a nessuno dei due poteri che discutono, ma solamente alla corona che

che discutono, ma solamente alla corona che non discute e sanziona o rigetta con

legge dev'essere dapprima esaminata dalle giunte che saranno da ciascuna camera nominate per i

, 1-14: basta... che lo speaker della camera dei comuni certifichi

vi è egli niente di più turpe che il vedere in alcuni governi i lupanari infami

scrittori, ma cura perpetua di que'pochi che, non conoscendo altra rappresentanza del pensiero

consenso de'leggitori, quella simpatia de'compatrioti che si chiama 'popolarità', e che è

compatrioti che si chiama 'popolarità', e che è insieme sanzione di ciò che s'

, e che è insieme sanzione di ciò che s'è voluto far per la patria

: le teoriche politiche hanno oggi più che mai bisogno di una sanzione religiosa. gozzano

ricevevano la sanzione del parlamento, senza che una distinta mente, un disinteressato voto

prima di porre la mia sanzione su ciò che fu ieri deliberato dal consiglio, io

deliberato dal consiglio, io stesso desidero che il popolo sia interrogato sotto la forma

lavori e delle spese; la sanzione che si doveva dare per l'acquisto della

vol. XVII Pag.545 - Da SANZIONISMO a SAPERE (69 risultati)

cui niuno de'greci avrebbe mai dubitato che non fosse una ninfa di diana cangiata

, xvii-215: or ricordami d'averti detto che, secondo l'opinione mia, la

quale perché è tutta mia non affermerò che sia certa mancando essa della sanzione del

791: padre mio, son tanto sicuro che questo mio proposito otterrà sanzione dalle opere

sanzione dalle opere di tutta la vita che vi chieggo fin d'ora perdono della mala

chieggo fin d'ora perdono della mala stima che vi ho lasciato concepire di me.

per se stesse così capitali e distinte che esigono quando si assumano, una sanzione pratica

società delle nazioni contro l'italia fascista che (nel 1935) aveva aggredito l'

società delle nazioni contro l'italia fascista che, nel 193 ^, aveva aggredito

, 5: si ammette... che le sanzioni militari provocherebbero lo sfacelo del

. marcaurelio, 151: ditemi voi che figura ci facciamo di fronte alle altre

facciamo di fronte alle altre agenzie serie che controllano, capite, controllano loro,

ai giornali dei paesi san- zionisti, che tutte le notizie riguardanti l'italia e l'

n-i-490: i grilli mi fanno ricordare che oggi mi ha scritto carocci dicendomi che non

che oggi mi ha scritto carocci dicendomi che non si trova la carta per stampare

parte del- l'onu) contro paesi che abbiano violato il diritto intemazionale.

(plur. m. -ci). che si riferisce alla situazione creata dall'applicazione

società delle nazioni contro l'italia fascista che, nel 1935, aveva aggredito l'

questo comitato era infatti giunto alla conclusione che le sanzioni economiche erano fallite.

io so benissimo / l'usanza di costor che ci governano: / che quando in

di costor che ci governano: / che quando in ozio son soli, o che

che quando in ozio son soli, o che perdono / il tempo a scacchi,

mescolare rob, cioè sapa, quantità che sia la mettà, e cuocila sopra foco

volgar., 2-15: alcuni dicono che le sorbe si possono lungo tempo serbare

: domandianne a maestro ridolfo, / che consigliò il signor messer pandolfo / che

/ che consigliò il signor messer pandolfo / che mangiasse l'aringhe con la sapa.

col fuoco più tal vino sferzo / e che si faccia e'tre quarti scemare,

spargo poi di acetto e sapa, / che all'altrui mensa tordo, starna o

inacidirsi, ed in molti luoghi ho trovato che si fa uso della sapa per conservarli

bolliva nei tini mentre procedevano le seminagioni che per san luca furono finite e festeggiate

sapa dolce di mosto rappreso al fuoco, che chiamavano 'i sughi'.

, parere come la sapa o più dolce che la sapa: avere un'indole molto

, / gli parve poscia più dolce che sapa. cacciaconti, 2-19: al parlar

2-19: al parlar sei più dolce che la sapa / e poi hai quel risguardo

, / martuccia mia, più dolce che la sapa, / che 'l sentir dir

più dolce che la sapa, / che 'l sentir dir d'altrui tanto ti noce

dolcissimo giacoppo, più saporito e dolce che mèle e sapa; e ne vo

3-261: era... più dolce che la sapa e non solo credeva,

, ma approvava alle due parole tutto quello che gli era detto. -piacere

era detto. -piacere più che la sapa alle mosche: moltissimo.

medici, ii-282: tu se'più bella che madonna lapa / e se'più bianca

eh mie mosche la sapa, / e che 'fichi fiori alla forfecchia.

se tu gli spac- cerìa: quando che no, / un'altra volta porta sapa

perdere nel porto d'amacao un navilio che era venuto del regno di siam,

carico di legno detto comunemente verzino, che loro in questo paese chiamano 'sapan'.

(cfr. milan. sapedà), che continua il lat. mediev.

. disus. cammino, sentiero che conduce a un campo. tana

sparsa di macchie giallo-rossicce, che intacca i giovani rami dei pioppi,

passata nel linguaggio scient.), che è dal gr. iantp8rfi 'pesce marino',

. faba, 67: quamvis deo che tu sci bontadoso omo in la persona,

tamen no die troppo currere, saipando che 'l savere vince la prodega. giamboni

. giamboni, 10-33: so bene che ci vieni e vai a tua posta,

letizia e vo ridendo / com'on che non si puote rallegrare /...

dante par., 8-137: perché sappi che di te mi giova, / un

mi giova, / un corollario voglio che t'ammanti. romanzo di tristano,

tristano. boccaccio, i-442: sappiendo che nell'alta torre dimorava, né potendo

mai stare ocioxo..., sapiando che la ociosità si è sentina e fontana

alla donna, la quale non sapeva a che s'adoperasse questo abito ogni notte il

suo manto. tortora, i-9: sapeva che gli eretici della francia portavano odio immenso

. metastasio, 1-iv-508: buon per me che la medesima padrona augustissima sa di certa

medesima padrona augustissima sa di certa scienza che io non ho la minima parte nell'

non ho la minima parte nell'ufficioso tradimento che le ha fatto il conte di canale

, o piuttosto dal non saper quel che si facesse o quel che vedessero. dannunzio

saper quel che si facesse o quel che vedessero. dannunzio, iìi-1-291: sapere

: sapere ch'ella è là, che non un giorno manca alla sua attesa

un giorno manca alla sua attesa, che nulla può sconfidarla.. comprendi il pericolo

. di salire alla camera dove sapevo che anna dormiva colla cugina, e mio padre

è il vocabolo usato in casi simih) che guglielmo piazza aveva unti i muri,

7-39: sospìcase la misera [anima] che 'l saccia onnechivigli. anonimo, i-486

vol. XVII Pag.546 - Da SAPERE a SAPERE (86 risultati)

e dilicato della persona per divina grazia che chi non sapea la vita sua credeva

chi non sapea la vita sua credeva che stesse pure di delizie e in conviti.

: iacopo d'appiano, sapendo il dì che le some dovevan partire di pisa,

sacramento, di dire i fatti segnalati che sa dell'altro, e così subito è

altro, e così subito è castigato quello che da molti è accusato. gioia,

: ti prego, duccetto, / tu che sai la pena mia, / che

che sai la pena mia, / che me ne faci un sonetto / e mandilo

. cielo d'alcamo, 136: sazzo che m'ami, àmoti di core paladino

, sapeano bene lo mio cuore, però che ciascuna di loro era stata a molte

nardi, ii-113: il marchese, che molto innanzi sapeva l'appetito dello impe-

, i-n-230: ella... dicea che il suo male non si potea coi

non si potea coi conforti alleggerire, che troppo era grande, che non sapeano

conforti alleggerire, che troppo era grande, che non sapeano da quale spina fosse trafitto

disse: « ora ci conviene trovare modo che si portino in luogo che non si

trovare modo che si portino in luogo che non si possa sapere ». porcacchi,

de'più notabili e de'più magnifichi signori che dallo imperadore federigo secondo in qua si

tu niuna femina del popolo di dio che volesse allattare questo fanciullo, e io

di argomento. delmino, 376: che dico io voler tener seco ragionamento pertinente

ragionamento pertinente al grande secreto? quasi che io molto ne sapessi. p.

. f. giambullari, 449: il che nientedimanco non era vero, né sapevano

di bellievre... è ministro che molto sa e poco parla. s.

mia bontà e purità, da poi che non ti curi di saperne più?

radunata del ballo, era invariabile la risposta che non ne sapevano niente.

, 232: guardise vostra signoria sino che 'l sole nasce del segno de vergine e

e de libra, perché marte, che so significatore de la infirmità ne la sua

>ria di punirti, io voglio / che ogni uom te sappia. arici,

allegrezza, sapendovi riuscito dalla grave malattia che testé afflisse i vostri giorni. d

mi misi a gridare, a quelli che sapevo i più veloci. -assol

negli occhi: « ditemi, voi che sapete, se egli è morto ».

g. bassani, 5-237: ora che la gente sapeva, poteva succedere di

treno a notte alta... senza che alcuno si permettesse i maliziosi « guarda

novellino, xxvtii-800: avenne un giorno che a questo signore fu appresentato delle parti

, / spira, di tale amor, che tutto 'l mondo / là giù ne

. sercambi, 2-ii-258: vi dico che non so da chi s'abbia saputo

non so da chi s'abbia saputo che 'l mio marito è ito a bologna.

è tanto naturale a tutti li uomini, che continuamente li sprona andarle investigando. tortora

ch'ella giugnesse all'orecchie di tutti prima che si sapesse la morte del cardinale.

cardinale. forteguerri, 17-89: amor, che fa gli amanti sospettosi, / fé

fa gli amanti sospettosi, / fé che ricciardo alla porta pian piano / si

, gli venne a offrire tutto quel che aveva. praga, 4-193: sep-

4-193: sep- pimo quella stessa sera che avevamo perduto il nostro povero padre.

discussioni dei giornali, vale a dire che il pubblico è affatto all'oscuro di

dai telefoni delle altane di difesa, che il velivolo montato da giuseppe miraglia è precipitato

giuseppe miraglia è precipitato in mare e che il pilota è in gravi condizioni. pecchi

stata in visita sopra questi fiumi e che scienza tiene del presente stato di quelli e

baci fur dati / dal (fi che i baci furono inventati. -in

., 6-3 (1-iv-544): il che poi sappiendosi per tutto, rimasero al

beffe. machiavelli, 1-i-251: pensando che, se... nel popolo si

fusse dipoi saputa la sua chiesta, che non ne nascesse qualche tumulto. g

, l'impaccio del pittore, il ridere che si fece del caso quando fu saputo

era fuggito con una dattilografa il disegnatore che doveva fornirmi gli spolveri. -fare

sapere) qualcosa a qualcuno, fare che qualcuno sappia qualcosa: informarlo di qualcosa

eo non m'oso lamentare / a quella che 'l meo cor non pò ubriare.

la risposta muto, / fate i saper che 'l fei perché pensava / già

fei perché pensava / già ne l'error che m'avete soluto. documenti dell'amiatino

amiatino tre-quattrocentesco, ciii-99: fu vero che francesco di ugolinuccio da montemarano venendo da

da todi, sì me fé sapere che buonconte di monal- deschi d'orvieto,

mia morte, ma fo saper loro che ho da passare gli 80 anni,.

sappia'è modo più cortese e più riverente che 'fatemelo sapere'. de roberto,

fece sapere ai capi del partito regio che aspettava la fine di quella 'carnevalata'.

pazzi, iii-161: aveva inteso per ispirito che già era giunto il confessoro per comunicarla

. mandamo a saperlo, e intendemo che appunto in quello che essa disse:

saperlo, e intendemo che appunto in quello che essa disse: « già è »

: quando lo seppi partito ebbi il presentimento che non sarebbe ritornato. -assol

chiocchia; / e quel savio gentil, che tutto seppe, / disse per confortarmi

con la tua mente, come farà quelli che sa poco e che copre il suo

come farà quelli che sa poco e che copre il suo difetto e come risponderà 'amen'

tua benedizione, ché egli non sa quello che tu dici? ottimo, i-287:

ambasciatori la lingua turca, è necessario che si riportino a quanto è loro riferito.

jahier, 2-108: dopo tanti scrittori che sapevano tutta la lingua, per dire la

dire la verità non mi son rimaste che poche fruste parole. moretti, iv-18

di lorenzo sterne... piero, che appena conosceva il foscolo, non sapeva

. niun'altra cosa sapeva più certa che sapere che non sapea niente.

altra cosa sapeva più certa che sapere che non sapea niente. -con valore

.. / et altri savi multi / che qui no so concolti, / tucti

volgar., 9-65: quelle cose che io ho potuto con verità sapere, fedelmente

, per gelosia furente di sapere quel che da altri poteva esser saputo, mi misi

lo fanciullo e mi- selo ennanzi sì che, anzi che avesse sette anni, seppe

mi- selo ennanzi sì che, anzi che avesse sette anni, seppe assai di

: a giudizio di tutti è uomo che sa di lettere. verga, 3-18:

tempo 'ntoni aveva pescato un camerata che sapeva di lettere, e si sfogava

, dice la novelletta antica del lupo che voleva leggere nei chiodi dell'unghia del

lettere; e infra le altre cose che leggeva, lesse una volta nel libro

volta nel libro delli evangeli quella parola che dice: l'albero che non fa

evangeli quella parola che dice: l'albero che non fa frutto sia tagliato e messo

servi di ferrara, 212: quilli che no sae létere o i quali no

vol. XVII Pag.547 - Da SAPERE a SAPERE (109 risultati)

, e di agire di conseguenza. -coloro che sanno: i filosofi (ed è

giamboni, 10-34: qui ha un valletto che da teneretto è nutricato in mia magione

, 4-131: vidi 'l maestro di color che sanno / seder tra filosofica famiglia.

, i-482: disse [platone] che allora sarebbe beato il mondo, quando li

sapere. mazza, ii-62: ippolito, che sai piu in là di tanti /

in là di tanti / fra lor che sanno e di saper dàn mostra.

dante, par., 28-72: costui che tutto quanto rape / l'altro universo

universo seco, corrisponde / al cerchio che più ama e che più sape.

corrisponde / al cerchio che più ama e che più sape. -intr.

1-177: s'è pur veduto finalmente che voi sapete di loica! manzoni, pr

: « oh! suggerire a lei che sa di latino! » interruppe ancora il

geografo pietro sensini e con vittorio rugarli che sapeva di sancrito e di persiano.

nella raccolta cittadella si sparse la nuova che in una casa situata verso le sponde del

del lamone aveva preso stanza un signore che ne sapeva più di un boccel- liere

, le quali quanto più di forza abbian che le palesi coloro il sanno che l'

abbian che le palesi coloro il sanno che l'hanno provate. niccolò da correggio,

l'altro già provai, / e sciò che sazi non si trovon mai / vedersi

non si trovon mai / vedersi quel che gli è nocivo manti. manzoni, pr

142): « il cuor mi dice che ci rivedremo ». certo il cuore,

sempre qualche cosa da dire su quello che sarà. ma che sa il cuore?

dire su quello che sarà. ma che sa il cuore? appena un poco di

il cuore? appena un poco di quello che è già accaduto. tommaseo [s

s. vj: 'lo so io quel che vuol dire apprender bene l'arte di

e così: 'lo so io quello che questo figliolo mi costa'. -unito col

, 1-ii-303: d'ogni nube, che in ciel fosse raccolta, / seppi la

gli antichi fedeli si allontanavano dall'imperatore che divenne sospettoso di tutti e tirannescamente crudele

desco / modesto degli uomini buoni / che sanno il travaglio, tu rendi il pan

lo sanno le mie povere ossa. e che spunzonate! lo sanno le mie povere

gira la chioma / con la penna che sa le tempeste. d'annunzio,

annunzio, i-735: le antenne eccelse che sanno la nube / tonante e la

intatte. guglielminetti, 2-47: voglio / che le mie dita sappiano la piega /

tempia. gozzano, i-158: le mine che già seppero il fuoco / esprimono i

brunita dal sole, nude le braccia che sanno l'angolo forte della vanga. g

13-93: cosa sarete voi / oggetti che sapevate il caldo della mia mano?

: il settentrion del primo cielo, / che né occaso mai seppe né orto.

di piastra e maglia come un paladino che non sappia tregue,... tra

sopranamente a cavallo, fuoro li primi che l'acqua passaro: un arcivescovo e

tobia e tobiolo, 1-18: potrebbe essere che iddio ti manderebbe alle mani quelle ch'

suo messo o viandante e corriere, che sapra quelle contrade, que'paesi.

. pascoli, 653: quelli cercava che non sanno il mare / né navi

osannano i soavi cherubini / del boccaccino che ne li occhi ignari / hanno l'

tremulo dei mari / e sanno i regni che non han confini? -conoscere

in uno bosco circa la sera, che era grandissimo freddo e nevicava forte, e

forte, e non v'era ignuno che sapessi la via. frachetta, 549:

conosciuto, l'aver persona fidata appresso che abbia notizia di quello e sappia le

un furetto. del bosco conosceva i sentieri che sanno solo le capre.

al quale iddio ha rivelato tutto quello che addiverrà nella nostra religione. intrichi d'

non sapete camillo, quel giovane bello che passa spesso di qua? - sì

passa spesso di qua? - sì che lo so. -intr. avere

, 7-2 (1-iv-596): tu che se'uomo e vai attorno, e dovresti

subitamente mi tolse uno de'maggiori benefici che la natura m'avea dato. monte,

, diede con tant'impeto addosso agli altri che, senza potersi porre in difesa,

difesa, furon prima o morti o disfatti che ben sapessero da chi egli erano assaliti

. carrà, 444: va pure notato che, ad un dato momento, quasi

si troverà in un campo di esperienze che dovranno fargli abbandonare la strada che pur

esperienze che dovranno fargli abbandonare la strada che pur gli aveva dato i grandi successi

partic. nelle espressioni non sapere quel che si fa, si dice. uguccione

purg., n-139: scuro so che parlo. bibbia volgar., ix-447:

« perdona a loro, padre, imperò che non sanno che si faccino ».

loro, padre, imperò che non sanno che si faccino ». laudario della compagnia

/ sengnor mio verace, / saccio bene che dal mio lato / son stato fallace

quando uno fa il male sappiendo quello che e'si fa, ma senza averlo

la discrezione, siché non sappia quel che si faccia. chiari, 2-ii-159: forse

2-ii-159: forse noi donne non sappiamo che si vogliamo noi stesse, perocché quasi

quasi sempre vogliamo delle cose contrarie e che si distruggono l'una coll'altra scambievolmente

sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica. carducci, ii-13-306: gli

, ii-13-306: gli stupidi cattivi, che fanno male ai buoni senza sapere che fanno

che fanno male ai buoni senza sapere che fanno, sono odiosi, bisognerebbe,

. pratolini, 3-188: lei dirà che farnetico dicendo questo, ma invece so quello

dicendo questo, ma invece so quello che mi dico. -in contesto filos

10-ii-546: l'esperienza cotidiana c'insegna che nell'universo a noi manifesto l'uomo solo

. leonardo, 2-169: i muscoli che movano le gambe non fanno ancora l'

non fanno ancora l'ofizio loro sanza che tomo lo sapi. 6.

prop. interrogativa indiretta). -non sapere che cosa dire, fare, pensare:

e scalzo,... non sappiendo che farsi, veggendo già sopravenuta la notte

, dove la notte potesse stare, che non si morisse di freddo. idem,

. idem, i-20: non sappiendo che partito prendere del subito annunzio, pur

vigoroso per rincorare i suoi, comandò che al morto corpo fosse data sepoltura. ser

giovanni, 3-11: galgano non sapea che si fare né che si dire.

: galgano non sapea che si fare né che si dire. bianco da siena,

119: ruina sentendo, / non sapie che mi dire, / se non i'

non i'mi t'arrendo, / però che non ne vò gire. poliziano,

il gran diserto: / non sa che farsi ornai la gente grama. straparola,

il passionato in tal pensieri, né sapendo che strada tenere, pur al fine s'

, pur al fine s'imaginò far cosa che gli riuscì secondo ch'egli voleva ed

stati costretti gli uomini quasi a non saper che credere né sopra che fondarsi. manzoni

a non saper che credere né sopra che fondarsi. manzoni, pr. sp.

v. pensare]: non so che pensare di questo lungo silenzio. fracchia

fracchia, 310: angela non sapeva che cosa pensare. 7. prevedere

valore en ella caonoscendo, / sao che salute avragio, / e del meo male

aita. ramberto malatesta, 243: so che vostra signoria me arà per escusato se

fine, perché si ha a disperare che sia accaduto quel che dovea e quello che

ha a disperare che sia accaduto quel che dovea e quello che si sapea tanto

che sia accaduto quel che dovea e quello che si sapea tanto prima? landolfi,

prima? landolfi, 2-96: sapeva bene che spettacolo lacerante lo attendeva, e però

più lentamente possibile. -in espressioni negative che esprimono incapacità di fare previsioni o incertezza

fuggir vèr la costa, / com'om che va, né sa dove riesca.

riesca. giusto ae'conti, ii-61: che fia di me non so: sassel

me non so: sassel colui / che tempra a'servi suoi mel con assenzio.

assenzio. sanudo, lii-14-109: quel che sarà, non lo sa. ramberto

giamboni, 10-7: non sa'tu che mia usanza è d'andare la notte

notte cu'io voglio perfettamente visitare, acciò che le faccende e le fatiche del dì

accedere al monte? / non sapei tu che qui è l'uom felice? lamento

tono di rimprovero: 'ma tu non sai che tu m'ha fradicio? che tu

sai che tu m'ha fradicio? che tu sei un gran seccatore? '

seccatore? '-in domande retoriche che negano l'effettiva competenza di qualcuno riguardo

g. gozzi, i-14-56: ma che ne sappiamo noi, a cui il decoro

dovete sapere, sappi, sappiate, voglio che tu sappia, che voi sappiate (

sappiate, voglio che tu sappia, che voi sappiate (seguite da una prop.

vol. XVII Pag.548 - Da SAPERE a SAPERE (100 risultati)

morao. latini, i-493: sacce che 'n due guise / lo fattor le

certanza. giamboni, 10-53: dè sapere che que'pecca di questo vizio che

che que'pecca di questo vizio che s'appella avarizia. panfilo volgar

volgar., 33: saipe fermamentre che se lo primer naucler che entrà

fermamentre che se lo primer naucler che entrà en mar fosse stado spavuroso, elo

, inf, 33-129: sap- pie che, tosto che l'anima trade / come

33-129: sap- pie che, tosto che l'anima trade / come fec'io,

, 1-1 (1-1v-43): sappiate che, quando io era piccolino, io bestemmiai

, 4-23: da sapere è ancora che ogni vino, che co'raspi e cortecce

sapere è ancora che ogni vino, che co'raspi e cortecce degli acini non

sapere ch'io anco prima patirò la morte che voi allato a me v'abbiate a

casalicchio, 475: avete da sapere che mi sento spasimare da una spina. genovesi

genovesi, 1-24: tu dèi sapere che in tutte le macchine che di molte e

dèi sapere che in tutte le macchine che di molte e diverse parti son composte

cu gravità. pascoli, i-19: sappi che è il contrario; e che è

sappi che è il contrario; e che è ragionevole che sia il contrario.

il contrario; e che è ragionevole che sia il contrario. -per dare maggiore

, per dare maggiore rilievo alla notizia che si tornisce, spesso in modo risentito

cosa è così: sappiatelo adesso, quel che dovevate sapere prima'... per

più rilevante diciamo: 'vi basti sapere che credono al suffragio universale'. m. maccari

non ha nemmeno risposto alla mia lettera che lo sollecitava al pagamento dei disegni pubblicati

dite questo per confortarmi: ben sapete che io so che le cose che al

per confortarmi: ben sapete che io so che le cose che al servigio di dio

ben sapete che io so che le cose che al servigio di dio si fanno,

sono tutte di paglia e di vinchiastri, che oca fatica è a ardere. castiglione

può vedere, è una di quelle città che in italia ha pochissime pari in qual

pochissime pari in qual si voglia cosa che a rendere nobile, popolosa e grassa

quel ch'e'non sa bene o par che non voglia sapere. imbriant, 3-219

». caproni, i-260: si sa che a una certa altezza / - è

interrogativo-esclamativo, oppure nelle domande retoriche sai che ti dico?, sai che cosa?

retoriche sai che ti dico?, sai che cosa?, per enfatizzare quanto si

diciamo 'buona persona, sai'intendiamo poco più che il semplice 'sappi'. ^ addio,

perché è il caso, sa? che la moglie abbia anche l'impudenza incosciente

parata per uscire a passeggio, gli pare che stia bene. cassola, 2-52:

bene. cassola, 2-52: « sa che cosa? » esclamo emilio tornato di

mi tacita con un: « sa che le dico? » -sai,

ne ricordo, sa? de'dispiaceri che ho avuti da lei. ne son

con tono lievemente interrogativo: per indicare che il fatto di cui si parla è

nella tua presenza... acciò che, date apparando, io possa pazientemente

applicacione sana e de bona voglia, che dio sa quanto desiderava la venuta sua

, 1-296: il grave misfatto, che al presente io sono per raccontarvi,

io sono per raccontarvi, sallo iddio che avevo diliberato, per rispetto del- l'

516): « no, signore, che non gli ho voluti aspettare que'diavoli

vossignoria illustrissima ». -per indicare che un fatto o un comportamento risultano oscuri

comitato di soccorsi in isvizzera, ma su che fondamento, dio lo sa. tarchetti

vi attendeva per quel mattino un amico che doveva giungervi sulla vaporiera da pallanza.

chissà, n. 1. -chi sa che, chi, come, cosa,

-va'a sapere!: per indicare che un fatto o un comportamento risultano oscuri

od opaca. -in espressioni negative che hanno valore di aw. o di

del tipo non so, non si sa che, chi, come, dove,

..., l'ombre di coloro che sono trapassati vedere, e non con

vedere, e non con quegli visi che io soleva, ma con una vista

so come, contentasi non so con che, sentesi non so quando, ammazza

sua vita alle sole sue gambe, che via gliela portarono salva, fuggendo non si

nella contemplazione ideale non si sa di che. -con uso enfatico non so

. -con uso enfatico non so che, non so che cosa: qualsiasi

uso enfatico non so che, non so che cosa: qualsiasi cosa (in partic

nelle espressioni dare, fare non so che, che cosa per). -non so

dare, fare non so che, che cosa per). -non so chi:

imprecisato, non ben noto. -non so che: v. nonsoché, e che3

raccontava di non so quale re svedese che a furia di viaggiare su e giù per

, non ben nota oppure oscura, che non si distingue per alcuna particolare qualità.

alcuna particolare qualità. -un non so che: v. che3, n. 1

e nonsoché. -un certo non so che: v. che3, n. 1

disse: « consorzio mio, ma che persona / incoia facciaro noi del nostro regno

chi mantuan crudo, impio tarlo, / che dà tal fama a la litteratura /

(non si sa mai) cinesi, che era una grande fabbrica da ogni punto

i-531: se tu sapessi el duol che l'alma attrista / e mostrar ti potessi

potessi el tristo core, / so che saresti più dolce in vista / e ti

sapeste! 'accenna a più cose che non si dicono, quasi sempre spiacevoli.

, quasi sempre spiacevoli. 'se sapesse che vivere è il mio! '. carducci

ancora. borgese, 6-62: sapessi che ha da sopportare fra le nozze e il

con l'altra il proprio spavento: che, così cresceva. « tu sapessi,

15. nelle espressioni con valore limitativo che si sappia, per quanto io sappia

. tiepolo, lii-5-73: non ama, che si sappia, alcuno, ma odia

10-i-137: è vero... che avanti aristotile, per quanto sappiamo, non

. m. zanotti, 1-6-360: maravigliomi che a stabilire una tal dottrina niuno,

iii-405: il padre latini francescano, che si lusingava dopo la morte di trachini

. 16. in espressioni del tipo che, chi tu sai, che, chi

del tipo che, chi tu sai, che, chi so io, lo so

, per alludere a persona o a cose che non si vogliono nominare. neri

stata / infra di noi l'omo che vi savete. manzoni, pr. sp

accennante a cosa nota altrui, e che non si vuole spiegare in presenza d'

ha il tempo: sbrigatevi di quel che sapete. andate subito dove sapete. scriverò

a chi sapete. comprerò la mercanzia che sapete. carducci, ii-2-119: a

ii-2-119: a torino altro non si fa che puramente approvare quel che si fa o

non si fa che puramente approvare quel che si fa o si pensa o si vuole

io non aspetto veramente nulla per quello che è collocazione. 17. nelle

collocazione. 17. nelle espressioni che, chi so io, so io altro

): molti i quali credevan forse che dovesse avere i capelli proprio d'oro,

l'uno più bello dell'altro, e che so io? cominciarono a alzar le

occhi fuori deila testa, e a gridare che, se avessi sposato raimondo, si

sposato raimondo, si sarebbe ammazzato, e che so io altro! carducci, ii-n-251

mantegazza, paolo ferrari, il massarani o che so io. b. croce,

. croce, iii-25-80: quegli altri signori che si piacciono nel definire l'arte 'creazione'

nel definire l'arte 'creazione'o 'esaltazione'o che so io, dovrebbero degnarsi di spiegare

il carattere di creazione nella perpetua creatività che è di tutte le forme spirituali. buzzati

i-807: questa stupenda creatura muore, che non ha ancora diciotranni, peritonite o

non ha ancora diciotranni, peritonite o che so io. -nelle espressioni che

che so io. -nelle espressioni che so, non so, usate come

vol. XVII Pag.549 - Da SAPERE a SAPERE (83 risultati)

per indicare che il dato che si sta per fornire è

per indicare che il dato che si sta per fornire è incerto o

fatto tornare un fratello dall'america, che so, dalla patagonia, uh, geloso

. alvaro, 16-124: l'impressione che mi fanno queste cose è la stessa che

che mi fanno queste cose è la stessa che provo leggendo certe pagine dei libri di

certe pagine dei libri di storia, che so? i testamenti dei martiri,

eccedere, s'intende: nello stesso modo che non conviene eccedere nel vino, non

, si sapeva, per sottolineare ironicamente che quanto accade era facilmente prevedibile.

so assai, so di molto, che ne so? grazzini, 4-137:

.. modo ironico... [che] per lo più denota disprezzo o

disprezzo o della cosa domandata o della persona che vuol sapere: 'so assai!.

come dire 'io ne so quanto voi che mi domandate'. dessi, 10-158: «

vista ». « e alle donne che ha detto? » « che ne so

alle donne che ha detto? » « che ne so io! » -tanto

so, quanto ne sapevo: per indicare che si continua a ignorare totalmente qualcosa,

mestiere, un'arte; avere le capacità che la loro pratica richiede per averle sviluppate

niente d'arme, sì come quelli che no l'usaro giae grande tempo, anzi

gara per aver degli operai milanesi, che son quelli che sanno bene il mestiere.

degli operai milanesi, che son quelli che sanno bene il mestiere. tommaseo,

perch'ei sappia di nuoto, / che non rimanga lì doglioso e rotto.

fanciulla esser sì vaga / d'aspetto e che sapea ben di liuto, / sperandone

. essere, se richiesto dall'inf. che regge). ritmo cassinese, xxxv-i-13

onde da lei sarai dimandato, acciò che sappi rispondere perfettamente. novellino, xxviii-876

xxviii-876: lascia fare a me, che molto lo so ben fare. dante

era pien di sonno a quel punto / che la verace via abbandonai. idem,

, par., 1-6: vidi cose che ridire / né sa né può chi

fiorentini, 54: ordiniamo e fermiamo che i capitani nuovi, i quali saranno li

chiamare due camarlinghi buoni e sufficienti, che sappiano leggere e scrivere. boccaccio,

presumeno tanto nel lor temerario sapere, che indubitamente si persuadeno che niuno ingannare li

temerario sapere, che indubitamente si persuadeno che niuno ingannare li sappia o possa.

, 2-2-90: erano uomini militari e che non sapevano vivere sanza guerra, che era

e che non sapevano vivere sanza guerra, che era la bottega d'onde cavavano ricchezze

la presenza vostra e di molti gentiluomini che quivi avevano desinato egli ci narrò la

pietosa istoria. onde avendomi voi imposto che volessi scriverla, vi promisi di farlo

47-50: insomma, tanto da fare che non ho saputo trovare un quarto d'

[s. v. j: orecchio che sa discemere i suoni più tenui.

discemere i suoni più tenui. mano che sa condurre i più delicati lavori.

): giannotto non stette per questo che egli, passati alquanti dì, non gli

ragioni la nostra [religione] era migliore che la giudaica. macinghi strozzi, 1-102

ginocchi; e se è il mio bene che vuoi, ad, fra è il

, per esprimere il senso di inadeguatezza che si prova nel descrivere una cosa ritenuta

/ ch'allor l'anima sente, / che dir noi sapre'io. p. e

, 8-9 (1-iv-756): sovvi dire che, quan d'ella va

59 (167): ti so dire che grattava male. g. m. cecchi

, 1-i-32: v vi so dir che la via non mette erba, / or

. nelli, i-323: ti so dire che menavo colpi da orbi. -mi

a fare esperienza di qualcosa, per garantire che tale cosa risulterà proprio quale è stata

. de'sommi, 1-40: fa'che ella impari col mio essempio e sapraimi

una specie di sfida, di richiamo che si fa all'esperienza altrui accennando che

che si fa all'esperienza altrui accennando che la cosa non è tanto agevole né tanto

calen di marzo / o rondine, che vieni / dai reami sereni l'oltremare

! parise, 5-86: « perché, che odore so? » ha detto con

gradevole. cavalca, 20-546: coloro che sostengono iddio mutano le pene in virtudi

avranno sete e nutricherannosi d'erbe della selva che di mele sanno. sercambi, 2-ii-50

leonardo, 2-44: se tu volessi che l'olio sapessi di buono e non ingrossazi

farina, buona acqua per impastarlo, che sia chiara di buone fonti e che

, che sia chiara di buone fonti e che non sappia né di fango né d'

odore. bruno, 3-636: voglio che sia punito appresso con questo, che questa

voglio che sia punito appresso con questo, che questa sera la sua minestra sia troppo

: a casa c'è quell'acqua che sa di ciliegia. -unito con

-unito con un compì, di termine che indica la persona che prova tale sensazione

, di termine che indica la persona che prova tale sensazione gustativa. d.

perché il vino gli seppe non altrimenti che fiele. t t -per

2-i-292: pensa ora, lettor e voi che udite, quanto senno fu quello di

aristotile a esser condutto a una cavestrella che anco li sapea la camicia di piscio,

1-263: viene lucia con un piattello che fumicava e mandava un odore che solleticava

un piattello che fumicava e mandava un odore che solleticava il palato. il marito fiuta

palato. il marito fiuta e gli pare che sappia di arsiccio, e grida come

la mia carta? sa di voi. che malinconia! sbarbaro, 1-42: sa

: s'era levato un vento, ma che sapeva d'erba marcia e di rane

. bassani, 5-86: era un odore che sapeva di 'fratti di terra', come

onde son venuti questi odori? di che tu sai, vecchio impazzato? nannini

arei voluto più tosto » gli disse « che tu avessi saputo di agli ».

v'erano uomini imbottiti di pelli, che sapevano di forte e di selvatico.

ariosto, 17-46: la donna fé che 'l re del grasso prese, /

gran becco intorno alle budelle, / e che se n'unse dal capo alle piante

unse dal capo alle piante, / fin che l'odor cacciò ch'egli ebbe inante

egli ebbe inante. / e poi che 'l tristo puzzo aver le parve, /

puzzo aver le parve, / di che il fetido becco ognora sape, / piglia

lo fé, ch'ella è sì grande che lo cape. parise, 11-119:

. parise, 11-119: le cavallette che silvia era abilissima a catturare sapevano di

sapere un luogo di qualcosa, per indicare che in tale luogo c'è un determinato

dell'aroma pungente e amaro delle coccole che tonfan sotto i muri dei cimiteri dagli

vol. XVII Pag.550 - Da SAPERE a SAPERE (70 risultati)

, il dispiacere, il dolore che se ne ricava. -sapere di

prudenzia delli uomini comincia una cosa che, per sapere allora di buono

di buono, non si accorge del veleno che vi è sotto. panzini [

essere cose leggiere e sapere più del plebeo che del nobile. segneri, iv-795:

alcune occorrenze determinate secondo quelle oppinioni che sono le più strette e le più severe

universale di risentirsi delle offese è precetto che manifestamente sa di pazzia: ma potrebbe

in cui l'illusione macchinistica assume aspetti che san di voluto e di arido.

per due, con una compostezza e unità che sapeva di esibizione. -mostrare qualche

muratori, 7-v-397: a me pare che quel suo formulario sappia ed abbia il gusto

. -con riferimento a entità concrete che suscitano una data sensazione. pavese

vino. calvino, 1-175: ogni cosa che vedeva gli sapeva di strazio o di

, irregolare come gl'impasti di terra che fanno i bambini, sembra un bestione

staatsoper come edificio è più chic fuori che dentro: la sala sa un po'tanto

politeama. -con riferimento a persone che per tratti fisici, morali o di

maraviglia se vedete molti e molti, che con quel dottorato e presbiterato sanno più di

di armento, mandra e stalla, che quei che sono attualmente strigliacavallo, capraio

, mandra e stalla, che quei che sono attualmente strigliacavallo, capraio e bifolco

16-2-14: fu di non picciola maraviglia che il saverio, che, oltre ad un

non picciola maraviglia che il saverio, che, oltre ad un nobile nascimento,

povero giovane, venuto dalla campagna e che ancora sapeva di pecoraio. savarese, 212

officina. -con riferimento a persone che suscitano sensazioni e evocano immagini di freschezza

sbarbaro, 1-112: a me parea che intimamente ella saver dovesse di casalingo pane

lamico, « avere figli con questi che sanno di bosco, pensa, >ensa

». caproni, i-57: sono donne che sanno / così bene di mare /

sanno / così bene di mare / che all'arietta che fanno / a te accanto

così bene di mare / che all'arietta che fanno / a te accanto al passare

pratolini, 3-74: è una fanciulla che sa di primavera. -con la

. -con la particella pronom. che indica la persona in cui l'impressione

2-176: non ci credo a queste lodi che mi sanno di ipocrisia. cardarelli,

dice oggi a parigi cor. una parola che, pero, mi sa di moda

una prop. subord. introdotta da che. arbasino, 3-82: posa un

pistola, si guardarono. « mi sa che questo ha colto nel segno » disse

il compì, di termine, della persona che prova tale sensazione). -in partic

6-62: mangia de queste vidande quelle che meglio te sapeno. bandello, 1-30 (

capi d'aglio ed una cipolla, che talora saperanno meglio al padrone che non fanno

, che talora saperanno meglio al padrone che non fanno i capponi. romoli,

romoli, 230: aj sani nodrisce quel che gli sa buono, pur che sia

quel che gli sa buono, pur che sia mangiato temperatamente e con misura.

seppe bona la venuta, / consiglio che ti guardi a la partuta. anonimo,

mi sa per voi mal sostenere, / che compimento d'altra gioia avere.

da voi disio cosa alcona, / sento che savi bona, / e che valor

sento che savi bona, / e che valor v'accresce in allegranza. novellino,

alla repubblica e al- rambasciadore seppe agrissimo che di nuovo avesse il governatore di milano

via di turcimani denunciato al cardinale duca che, se non gl'inviava prontamente e in

algarotti, 1-v-167: mi sapeva pur strano che in un secolo come si è il

, iii-2-193: specialmente gli seppe duro che un suo avversario, essendogli assegnata la

decentemente e temperatamente ne rappresentò la pazzia che fu lodato per essere rimasto nei termini della

, xii-131: forse le sapeva male che da quel medesimo muro da cui poco

., 5-232: quando lo villano udì che pure gli convenìa partorire, seppegliene molto

5-279: avevo inteso di non so che commedia che faceva fare la badessa di

: avevo inteso di non so che commedia che faceva fare la badessa di mondeggi,

sa mal del dispiacere e torto / che ha sofferto qui maestro sinolfo. carducci

. carducci, ii-is-219: in mezzo secolo che ho vissuto vidi gran cose.

poco sa dalla formica impari, / che sanza senno e sanza guida alcuna / per

, misura e discrezione nei comportamenti) che contraddistingue coloro che vivono secondo le leggi

discrezione nei comportamenti) che contraddistingue coloro che vivono secondo le leggi d'amore.

o giacomo da lentini, 411: poi che tanto sapite, / trovate alcuna guisa

sapite, / trovate alcuna guisa / che non siate riprisa / di sì gran

, n. 19. -non sapere che farsene di qualcuno o di qualcosa:

, n. 62. -non sapere che, quali pesci pigliare o prendere:

n. 8. -non sapere da che parte rifarsi o rivolgersi: v.

n. 53. -non sapere da che parte si levi il sole: v.

i-434: per quanto mi sia protestato che di numeri non ne so un'acca

interessarsene ulteriormente, di averci ancora a che fare. segneri, ii-27: all'

testi: tutti 1 testi, anche quello che egli aveva deciso di adottare, erano

. praga, 4-113: il sonno che a mia memoria non mi era mai

mi era mai mancato mai, tranne che nell'ultimo mese che precedette le mie

mancato mai, tranne che nell'ultimo mese che precedette le mie nozze,..

costo di venire a togliermi la febbre che mi ardeva. pavese, 7-81:

bisogna esserci nati, e io capisco che uno non ci sia nato: ma francesco

vol. XVII Pag.551 - Da SAPERE a SAPERE (72 risultati)

mille, un'ora ogni minuto: sembrargli che il tempo non trascorra a causa dell'

dell'impazienza; non vedere l'ora che si verifichi un dato evento. lancellotti

capo con gente dura e ringhiosa, che mi sapeva ogn'ora mille di rifarmi

]..., se udiva alcuno che dicesse male di lui, raggravasene;

il prestava largamente, mostrando in ciò che gli sapeva grado dell'iniuria ricevuta.

ricevuta. bencivenni, 4-100: disse che grande pro- ezza e grande cosa avea

1-iv-925): signori, di ciò che iersera vi fu fatto, so io grado

fatto, so io grado alla fortuna più che a voi. machiavelli, 1-i-44:

voi. machiavelli, 1-i-44: il bene che tu fai non ti giova, perché

oggi con voi commessa per ignoranzia, che consapevolmente per cosa del mondo fatta non

esso benignamente dice di farlo, e non che mal grado gli ne sappia, ma

donato di quelle cose e remunerato, che non solamente, senza obbligo averne,

, né dovevate saperne mal grado a quelli che vi facevano tali mostranze. p.

male, mi fai tenerezza e mi pare che anch'io ti voglio più bene.

d'uom pratico / e d'un che se le sappia bene. varchi, v-49

. sassetti, 279: alla prima che io m'imbarcai, il nostro piloto non

da capraia: per indicare scherz. che si parla di un fatto risaputo, che

che si parla di un fatto risaputo, che si fornisce una notizia che non è

risaputo, che si fornisce una notizia che non è tale in quanto relativa a

farebbe ceffo a questa 'fiorentinaria'(che così le proprietà nostre appella con barbarismo

e suo) censurerebbe così: 'confortavanlo che si ferisse'. sapevamcelo. l. salviati

-tant'è; la somma si è che fortunio / s'innamorò di lei. -sapevamcelo

-tanto sa altri quanto altri: per indicare che si può essere battuti in astuzia proprio

essere battuti in astuzia proprio dalla persona che si voleva raggirare. boccaccio, dee

danno e con le beffe, trovò che tanto seppe altri quanto altri. sacchetti

... e così avviene spesse volte che tanto sa altri quant'altri. tommaseo

potesse, / e'non è cosa che non si facesse. idem, 362:

venti non sa, di trenta non ha'che vale: 'quando non si è

sa meglio il pazzo i fatti suoi che il savio quegli degli altri...

più ne sa un pazzo a casa sua che un savio a casa d'altri.

: sa più il papa e un contadino che il papa solo. ibidem, 86

ibidem, 86: se non vuoi che si sappia, non lo fare. ibidem

ibidem, 117: lascia colui parlare che suol saper bene fare...

. ibidem, 123: beata quella casa che di vecchio sa. ibidem, 132

è meglio mangiare quanto s'ha, che dire quanto si sa. ibidem, 24

cristo... dio sa quel che fa. ibidem, 277: rivedi quello

fa. ibidem, 277: rivedi quello che sai. ibidem, 202: chi

si duole... chi fa quel che sa, più non gli è richiesto

, 328: chi cerca di sapere quel che bolle nella pentola d'altri, ha

ibidem, 332: non creder ciò che odi, non dir ciò che tu sai

creder ciò che odi, non dir ciò che tu sai. nievo, 401: le

cose vai meglio saperle da due bocche che da una. -la tua sinistra non

. -la tua sinistra non sappia quello che fa la tua destra: v.

g. cavalcanti, i-xlvii-6: nel profferer che cade 'n barbarismo, / difetto di

armi e la purità della vita, che la dolce conversazione la quale avea con

medici. marchetti, 5-93: o tu che in mezzo a così buie e dense

e un sapere affatto bastardo quel sapere che ne fa germogliar orgoglio nel cuore.

nella favella, e la storia di ciò che pensarono e fecero gli antipassati ci occupa

, ma un reditaggio... che con successivi incrementi si serba e tragitta

, dell'esperienza. barilli, i-200: che cosa sono il pensiero, la ragione

del pensiero disinteressato, si concede ai saperi che non servono a nulla. r.

(con valore aggett.): che possiede un'eccellente cultura; dottissimo.

, i-121: non permise la provvidenza divina che nascessero errori in un secolo in cui

2. alta capacità intellettuale e morale che consente di giudicare opportunamente, distinguendo

u'sì profondo / saver fu messo, che, se 'l vero è vero,

dine. testi fiorentini, 80: quelli che. nnon à savere poco li giova

. ceresa, 1-199: ben scio che tu ti giochi e che ti prehendi

: ben scio che tu ti giochi e che ti prehendi / exilarata gioia ovunque rugi

intellecto e svegli e'sensi, / e che ovunque è ragion, paventi e fugi

! età non è il sapere / che star suol in canuta. casalicchio, 408

splende l'eterno. perciò gli antichi che di poesia s'intendevano, ed anche

monre. i... i puoi che lo saper de dio / è empazato de

è empazato de l'amore, / che farai, oi saper mio? dante,

fissi / dal saper primo, da colui che a tutto / in cielo, in

. b. tasso, ii-81: che poss'io, s'a sì sublime segno

m'alza e tira? / dirassi almen che questo oscuro inchiostro / fé chiaro quanto

, ch'era nuovo in roma, credendosi che disegnassero a maraviglia, non ardiva accostarsi

vedere i loro disegni, se non che, trasportato dalla voglia, tanto si

tanto si avanzò a poco a poco che pose gli occhi su la cartella e

piante di bramante e di michelangelo apparisce che e le nicchie e le scale o

, anche in un vasto stato, che uno o due: perché quest'arte non

o due: perché quest'arte non insegnandosi che a pochi sgherri destinati a sostenere i

vol. XVII Pag.552 - Da SAPERFARE a SAPIDO (64 risultati)

264: quivi parimente intervengono alcune figure che formano in tutto unita invenzione capricciosa,

, rimira più tosto la ignoranzia di quello che 'loro fano, che lo sapire

di quello che 'loro fano, che lo sapire sopra ciò. dominici, 4-74

astuzia e buona fortuna, più tosto che sapere o prudenzia. nardi,

savio. mostacci, 151: om che si part'e alunga fa savere / da

, misura e discrezione nei comportamenti) che contraddistingue coloro che vivono secondo le leggi

nei comportamenti) che contraddistingue coloro che vivono secondo le leggi d'amore (

ami tolta per troppo savire: / dice che 'n altra parte ò mia intendanza.

: a ciascun c'amar vole / dico che deggia, se posi, guardare /

.. dice 'saggia': or che è più bello in donna che savere?

: or che è più bello in donna che savere? amico di dante, xxxv-ii-771

15: o salute d'ogni occhio che ti mira, / conforto d'ogni mente

. bondie dietaiuti, 289: poi che 'n gran soperchiala / toma per me

governo: /... / che farò, lassa, al più turbato verno

. lla industria de aniballo fu tanta che levao questi doi capitani dalli piedi loro

] più per il sapere di temistocle che per l'arme degli avversari. ghirardacci

intossicare le fontane. e per lo tossico che bebero granne parte de li romani foro

àe tanto... per suo savere che v'a recato a. ssé: chi

lui vogliendo delectare, / un dubio che me misi ad avire / a vui

ne son de sì folle sapire / che credono ch'amore sia niente.

i-47: hegel intese per sapere assoluto, che la conoscenza è in sé tutto il

cecco dascoli, 1171: più vai savere che tesor non vale. monosini, 41

: val più un'oncia di fortuna che mille libbre di sapere. idem,

150: non c'è avere che vaglia il sapere... la più

... la più bella cosa che sia è il sapere. idem, 222

idem, 222: felice è quel sapere che s'acquista col periglio altrui. idem

l'avere. forteguerri, 15-6: quei che aggiunge sapere, aggiunge affanno; /

affanno; / e men si dolgon quelli che men sanno. proverbi toscani, 74

ibidem, 294: non c'è avere che vaglia sapere. 12. spreg.

al predicare e fare il bene ciò che chiama 'spirito poetico, saper fare'.

: un domestico gallonato e con un aspetto che dimostrava la sua permanenza in una casa

vivere, di moda, di fatterelli emozionanti che hanno tef- fetto di piccoli lassativi mentali

lassativi mentali. calvino, 13-301: ciò che distacca groucho marx dagli altri grandi comici

dagli altri grandi comici dello schermo è che la sua maschera si presenta con gli attributi

, sapévilé), agg. ant. che conosce, che è informato, che

agg. ant. che conosce, che è informato, che è al corrente di

che conosce, che è informato, che è al corrente di un fatto,

a'omare la mia giovinezza, più che 'l debito ornata, dalla natura,

ovidio volgar., 6-130: avegna che lo guardiano ti contradicerà che no li possi

: avegna che lo guardiano ti contradicerà che no li possi scrivere, conciosiacosa che

che no li possi scrivere, conciosiacosa che l'ancella sapevile possa portar le taulelle

, 1-i-369: era stato sempre di parere che gli spagnuoli non l'attaccarebbono, sapevole

gli spagnuoli non l'attaccarebbono, sapevole che non cercavano che di uscir da quello

l'attaccarebbono, sapevole che non cercavano che di uscir da quello intrigo che con onore

cercavano che di uscir da quello intrigo che con onore. -con riferimento a

e dichiarò lo intendimento suo e disse che ciò avea fatto perché fra loro fossono

donde il duca di savoia ritirò i soldati che vi aveva introdotti e, sapevole di

una tale vittoria. 3. che può essere esaminato, conosciuto, indagato,

, ma non il tutto del molto che si può dire per declamar contro agl'i-

dire per declamar contro agl'i- gnoranti che, per accreditarsi sapevoli, si cuoprono,

fausto da longiano, 4-iii-53: da che s'intende gli uomini in vita pensare

avendo colui il quale nulla aveva sapevolmente che lecita non fusse perduto i lumi.

. v.]: 'sapidézza': proprietà che hanno certi corpi di far nascere la

pel gusto a quelle confetture troppo sapide che nel primo boccone saziano. fanzini, ii-159

vin di comiglia,... che toste tiene in serbo per l'intenditore;

per l'intenditore; né delle pappardelle che tindustre sua donna... con

sapido suo olio casalingo, di quello che sa d'oliva e che non piace a

, di quello che sa d'oliva e che non piace a quelli che non s'

oliva e che non piace a quelli che non s'intendono. monelli, 2-74:

apertura del chianti alle arie marine, che forse son esse a dare al vino

in tavola un vino delle sue parti che si spreme dalle 'orerie'(orecchie)

sapido d'alga e di granchio, che neltaria fredda, già percorsa dai languidi

vento. 3. figur. che denota acutezza e originalità unite a vivacità

. fastidiosi con la loro temperanza, che è indulgenza e ammirazione pei versi insipidi

vol. XVII Pag.553 - Da SAPIENCIA a SAPIENTE (45 risultati)

, perché rise, collo stesso compiacimento che metteva nel pronunciare le parole più scelte

bacchelli, 13-479: la verità era che si sentiva felice, con una vena

una vena di malinconia, di quella che ingentilisce e fa più sapida la felicità

sapienzia, oh veramente sapida scienzia, che assapori ogni nostro sapore, senza cui

sappiènté). ant. e letter. che sa, che è al corrente di

ant. e letter. che sa, che è al corrente di qualcosa; che

che è al corrente di qualcosa; che ne è consapevole. simintendi, 3-15

consapevole. simintendi, 3-15: fa'che... tu leghi lei non sapiente

con fermi legami. 2. che emana odore, che ha sentore di qualcosa

2. che emana odore, che ha sentore di qualcosa. fenoglio,

di invisibili ragazze. -figur. che presenta un determinato carattere o stile (

mi rallegro del suo trecen- teggiare, che in certi versi però avrei desiderato meno

sapiente di moderno. 3. che ha sapore intenso; saporito, sapido (

ha sapore sgradevolmente intenso e acre; che sa di rancido (l'olio).

qualche erudito pizzicagnolo, o pizzica- rolo che costì in roma voi vi sogliate dire,

ben bene assaporata, tengo fermissima opinione che gli sia per parere molto piccante e

. (superi. sapientissimo). che ha grande cultura, che possiede profonde

sapientissimo). che ha grande cultura, che possiede profonde conoscenze, in partic.

sapientissimo re, benedetto sia il ventre che portò tanta prudenza, quanta in te

tutta la perfezione del sangue loro, che è tenue e sottile, ascende al

ha incontrato il favore di tutti quelli che credono d'esser più sapienti perché hanno

della fede è più fisso in loro che la ragione nei sapienti di questo mondo

doria, 141: il sapiente è quello che forma i giudici sopra le idee che

che forma i giudici sopra le idee che ha con retto raziocinio ischiarito. foscolo

e il volere si acconcino a ciò che impera esternamente,... ma il

a cui sono attribuite massime e sentenze che riassumono in forma gnomica il pensiero morale

detto di sopra: li quali, avegna che fossero riputati così sapientissimi e a loro

spirito perfetto, o buon governo / che ciascheduna cosa in te riluce. betussi,

, 2-13: non ci sarebbe gran male che fossero ben bene umiliati dalla sapiente inghilterra

ben bene umiliati dalla sapiente inghilterra, che volge e svolge e sconvolge le nazioni

, né non sapente, sì conobbe tantosto che la damigella non era troppo salvatica.

: il pronostico e giudicio dell'esito che abbia ad aver questa malattia voglio.

: vi si vede un governo sapiente che sa gettare un discredito sovra l'uso

non era certo di quelle sapienti artigiane che sapevano rinnovare il desiderio anche dopo lunghissima

antichità diventa nero et è l'ultimo arboro che tra i dimestici germogli metta fuor le

è stato chiamato sapientissimo. 3. che rivela o che richiede o esige esperienza,

sapientissimo. 3. che rivela o che richiede o esige esperienza, attitudine,

, una dote, ecc.); che denota misura e controllo di sé,

, essendo cose notissime al mondo, poi che la pace conservata ne'suoi popoli,

fagiuoli, ix-41: voi avverate quel che dice giusto / quel detto sapientissimo e

certo dono di profezia si può credere che il presentimento sia un forte sentire,

domando con tristezza quanto tempo passerà prima che s'abbia il sapiente coraggio di procedere

netta la vostra figurina, colle linee sapienti che vi metteva la vostra sarta e il

vostra sarta e il profilo fine ed elegante che ci mettevate voi. d'annunzio,

ricorrenti per infiniti portici e loggiati, che un gioco sapiente di luci invisibili rendeva

vol. XVII Pag.554 - Da SAPIENTEMENTE a SAPIENZA (58 risultati)

, i sapientucci d'ogni risma par che vadano a nozze quando entrano nella stanza

14: ti confesso alla bella libera che mi ritenne più di tutto il timore d'

usare l'utilità loro [delle cose che ho scritto] e di reggerla sapientemente.

concludere la lega e con quello fine che sapientissimamente e cristianamente ricorda el cardinale.

sapiente- mente la republica de'veneziani volle che le onorate gesta de'maggiori fossero di

: « sfido io a moversi ora che è rovinato il ponte! » osservò il

osservò il cavallante. « mi pare che il ponticello della scuderia ci assicuri una

del matrimonio, oltre l'altre cose che furono da loro sapientissimamente instituite.

tommaseo]: se dànno in fisico che sapientissimamente le governi alla venuta di quel

. ramberto malatesta, 233: piacerne che la se resenta bene e sapientemente discorra

popolari, quasi ultima scaltrezza di un poeta che sa quanto poco gli convenga, nativamente

, poiché la giustizia ha fatto sapientemente ciò che doveva, l'equità deve pietosamente fare

doveva, l'equità deve pietosamente fare quello che può. carducci, ii-6-256: ho

luce della stanza. è difatti una luce che giuoca nel modo più mirabile e sempre

sapientéssa, sf. disus. donna che ostenta in modo irritante conoscenze più presunte

ostenta in modo irritante conoscenze più presunte che reali. 1. nelli,

1. nelli, iii-290: una donna che non sia altro che infa- rinacchiata di

iii-290: una donna che non sia altro che infa- rinacchiata di qualche dottrinuccia e voglia

sapiente1. sapientóne, agg. che ostenta spesso in modo irritante e sentenzioso

, infondatamente, la propria erudizione; che fa saccente sfoggio di una cultura più

saccente sfoggio di una cultura più presunta che reale (e ha valore iron.

non posso ommetterlo. voi sapientoni, che ci chiamate oscurantisti, spegner volete quel

, spegner volete quel tesoro di dottrina che la veneranda antichità ha raccolto e che

che la veneranda antichità ha raccolto e che non vi sentite l'animo d'apparezzare.

: venga domenico oliva, il sapientone, che quan- d'era in sui verd'anni

dell'elvira. 2. persona che ha compiuto vasti studi, fornita di

più certo e più completo, di ciò che riguarda i supremi princìpi dell'universo e

e di conclusione di tutte le cose che hanno essere. questa sola arriva al conoscimento

e li greci la chiamano teologia, che vuol dire scienza divina; e chiamasi

quale considera gli universali de tutte le cose che cascano in cognizione umana. vico,

: ella è sapienza, la facultà che comanda a tutte le discipline, dalle

s'apprendono tutte le scienze e l'arti che compiono l'umanità. muratori, n-61

distinzione aristotelica. balbo, 1-127: che fu l'antica filosofia, o, come

essi, l'antica sapienza? non altro che un ritorno per mezzo della ragione,

ma sì bene la malvagità di quelli che la mentirono. camina dunque tutta la

dante, conv., iii-xi-8: acciò che sia filosofo, conviene essere l'amore

conviene essere l'amore a la sapienza, che fa l'una de le parti benivolente

: leggendo... lo 'mperadore che non potea contrastare a la sa- pienzia

di costei, mandò comandando per le terre che venissero grammatici e rettorici in fretta a

cose speculative non pretermette alcuna virtù intellectiva che sono intelli- genzia circa e'princìpi,

savi giudicando (come è veramente) che i libri buoni e la sapienza siano il

sempre più la tristezza di quei pochi che vorrebbero far della sapienza un monopolio e

derio mio di conoscere quella sapienza di che fanno professione que'magi i quali appo

umano in quanto fondata più sulla sensibilità che sull'intelligenza. vico, 4-i-153:

vico, 4-i-153: la sapienza poetica, che fu la prima sa- ienza della gentilità

comune ai ciascun popolo o nazione, che regola la nostra vita socievole in tutte

in tutte le nostre umane azioni così che facciano acconcezza in ciò che ne sentono

azioni così che facciano acconcezza in ciò che ne sentono comunemente tutti di quel popolo o

sapienza popolare, non si può stringere che l'aria; ed anche questo è dubbio

molto colta. deledda, v-138: che lo zio non fosse un vaso di sapienza

3. insieme delle doti morali e intellettuali che consentono di giudicare e di comportarsi con

antiche aversitadi delle grandissime cittadi, veggio che non picciola parte di danni v'è messa

: nelle parti di grecia ebbe un signore che portava corona di re,..

pregione. il quale era di tanta sapiènzia che nello stelletto suo passava oltre le stelle

convignivole ne serà, eu prego ti che tu dibie esser omo. fiore [

tanta sapienza, / non potte far che gesono tenesse / per arte nulla ch'ella

ch'ella gli facesse, / sì che 'nver'lei tornasse la sua 'ntenza. passavanti

sapienza dei savi e il scaltrimento di coloro che son scaltriti

vol. XVII Pag.555 - Da SAPIENZIALE a SAPIENZIANO (48 risultati)

. lorenzo de'medici, 1-88: quegli che sono più prudenti indugiono più a pigliare

dell'uomo consiste nel fare il miglior uso che sia possibile di molte verità conosciute a

uomo; non potrebbe essere sapiente o felice che quando cessasse di desiderare. rosmini,

virtù sono i sommi beni di quegli esseri che posseggono le potenze dell'intelletto e della

grazia in asso / l'è veramente cosa che dimostra / quanto sia grande la sapienza

colmo del carro eravi una donna, che rappresentava la dea sapienzia vaga e riccamente

sapienzia tenersi el nome del misero, che partorisce una infamia sanza odio, che,

, che partorisce una infamia sanza odio, che, per volere el nome del liberale

necessitato incorrere nel nome di rapace, che partorisce una infamia con odio.

mondano, senza prendere in considerazione ciò che lo trascende. grazzini, 6-232:

. nicolò] la sapienza del mondo (che però è una sciocchezza appresso iddio)

. abbandonollo la sapienza della carne (che pure è la morte) quando egli fin

digiunare: segneri, i-24: considera che questa dottrina del mondo, se si ha

in voi e sapienza, / vò che questa donzella medichiate: / mettetevi ogni

difendersi con prove e con argo- meiiti che mostrassero quanta sia la sua sapienza nella

più rinomati del mondo, di uomini che con il loro artigianato, il loro stile

sapienze; ella aveva appunto quella bellezza che colpisce gli uomini al passaggio e li turba

sapienza, quanta è l'arte / che mostri in cielo, in terra e nel

pia, la tua clemenzia, / che sempre è pronta ver del peccatore / disposto

: viva jesù, eterna sapienzia, / che sana e purga ciascun cor immondo.

, 108: si duol la sapienza che gli uomini non s'innamorino delle sue

lasciando a dietro tutte le favole, direbbe che ne la trinità, dove tutte le

universo sommamente perfetto non usò altro mezzo che la proporzione, volendo che quella fusse non

altro mezzo che la proporzione, volendo che quella fusse non solo di tutte le

: queste due forze contrarie fra loro, che tendono scambievolmente a distruggersi, si concatenano

meccanismo ammirabile e degno di quella sapienza che ne formò le leggi e di quella provvidenza

ne formò le leggi e di quella provvidenza che ne veglia alla esecuzione! -con

dante, conv., iv-xxi-12: secondo che li distingue isaia profeta, sono [

iii-138: il libro della sapienza dice che la religione guarda e giustifica e dà allegrezza

. maestro di sapienza: magistrato pratese che sovrintendeva alle scuole pubbliche. g.

le scuole, le sapienze non importa che sieno troppo vicine alla principal piazza, ma

sieno troppo vicine alla principal piazza, ma che venghino in luoghi rimoti e senza strepito

pisa, uscito della sapienza, spiovuto che fu una grossa acqua, non andò molti

una grossa acqua, non andò molti passi che e'ne venne un'altra scossa.

più, è meglio un'oncia di fortuna che una libbra di sapienza: v.

, la mala coscienza e quella sapienzina che popola il mondo di beati meschini e

sciupìo tale delle lettere... che un povero assetato del vero si rassegna

). sapienziale, agg. che è proprio, che si riferisce alla

sapienziale, agg. che è proprio, che si riferisce alla sapienza in quanto sommo

quanto sommo grado di conoscenza di ciò che è più alto e sublime.

filosofi... non andassero sognando che iddio conosce l'essenzia sua, la

ancora il quinto [studio], che si potrebbe dire 'sapienziale'o della '

altrove (ne'sapienziali) sta scritto che i sogni estollono gli imprudenti e chi

chi vi crede viene assimilato a colui che tenta soffermare un'ombra ad inseguir leggera

soffermare un'ombra ad inseguir leggera auretta che va scherzando pei campi dell'aria.

fronte al dotto, al poeta sapienziale che dopo gli studi del curtius e dell'auerbach

ignorare, sta il letterato [dante] che scopre e sfrutta le possibilità del suo

giovani sapienziani, e voi altri tutti che aspirate ai tesori immortali di non caduca felicità

vol. XVII Pag.556 - Da SAPIENZIARIO a SAPONARIA (28 risultati)

sapienziàrio, agg. letter. che si occupa di questioni e di argomenti

. f. frugoni, iv-504: giunti che furono i due saggi a quella [

divina). guittone, 00-7: che 'n ciò fui dato -solo a 'ntendimento

piante dicotiledoni polipetale a stami perigini, che contiene grossi alberi, arbusti e piante

dei loro frutti contengono una sostanza mucilaginosa che produce sulla biancheria un effetto analogo a

di pini] è il sapinio, che nasce dall'albero chiamato picea domestica e

e questi hanno il guscio tanto tenero che si mangia insieme col frutto. scamozzi

26-285: sugli alberi detti sapini, che sono una specie d'abeti, nascono

talvolta sulle cime più alte certi talli che, invece di gettare le foglie dalle

. -con sineddoche: il legname che si ricava dalla parte inferiore del tronco

], 343: nell'abete la parte che è diverso è è terra

è sanza nodi. questa, nel modo che abbiamo detto scortecciata, è chiamata sappino

88: ella parte dell'abeto, che fu verso terra, è senza nodi,

, 127-49: per tal segnale, che ne'loro consigli non vogliono alcun troppo savio

è più adorno / dal padre quel figliuol che ito è attorno / e fatto ha

. d. carafa, 272: sempre che uno re o signore sapio crederite se

omini dappresso e volere da quilli consiglio che per lo suo bon sentemento conosce lo

. sapitóre, sm. ant. che è a conoscenza di un fatto.

famiglia delle sapotacee ('sapota'), che contiene 80 io specie proprie deiramerica tropicale

rami coperti di una corteccia fulva, che lascia trasudare un sugo bianco vischioso, che

che lascia trasudare un sugo bianco vischioso, che si adopera come febbrifugo: questo sugo

saponaceo. saponàceo, agg. che ha le qualità del sapone.

un sugo acqueo oleoso e salino, che gli artisti chiamano saponaceo e del quale

parte di un glucoside priva di zucchero che si ottiene dalla saponarina per idrolisi acida

; la saponaria ocymoides, erba perenne che cresce nelle montagne dell'europa occidentale

, pianta annuale originaria dell'europa meridionale che cresce in luoghi rocciosi da maggio ad

rosa o rossi; la saponaria puntila, che forma piccoli cuscini compatti su terreni acidi

. dipingendo per l'erba lanaria quella che volgarmente si chiama saponaria. garzoni,

vol. XVII Pag.557 - Da SAPONARINA a SAPONE (37 risultati)

neppure vederli, i teneri germogli erbosi che si erano aperti appena un varco tra.

egitto o del levante; si crede che appartenga alla gypsophila stiythium, che si

crede che appartenga alla gypsophila stiythium, che si usava per lo stesso scopo al tempo

. glucoside costituito da glucosio e saponaretina che si estrae dalle foglie della saponaria officinalis

(ant. saponaro), agg. che si riferisce, che riguarda il sapone

, agg. che si riferisce, che riguarda il sapone, la sua produzione.

le di cui particelle componenti, inumidite che siano, si uniscono tenacemente insieme e

chite': specie di terra saponaria o smettite che serve al disgrassamento delle lane.

saponaio. saponasi, sf. enzima che permette la trasformazione dei grassi in acidi

: 'saponasi': fer mento che trasforma i grassi in acidi grassi e glicerina

, sf. acqua contenente sapone disciolto che, agitata, produce abbondante schiuma.

schiuma, alquanto densa e consistente, che se ne ottiene con un lungo e insistito

. giovanni crisostomo volgar., 3-94: che tropo meglio netega l'aqua calda cha

otto volte per tutto il tempo da che incominciai a radermi la barba, per delle

: noi abbiamo un buon sapone / che fa saponata assai: / frega un pezzo

cavriolo, / per la gran saponata che vi accolse. -schiuma biancastra intorno

va con passo di scuola! pare che si scotti gli zoccoli toccando terra. epf

fama con quella sua barba a saponata, che gn dà un aspetto da leone che

che gn dà un aspetto da leone che ha molte preoccupazioni in famiglia.

e questi oggidì fanno una certa saponata che leva tutte le macchie. 5

di un sapone fluido) in acqua, che per le proprietà lubrificanti e refrigeranti sono

pass, di saponare), agg. che contiene sapone disciolto; mescolato con sapone

più liscia la pelle; liquidi, che sono spesso, in realtà, detergenti sintetici

di sappone stemprato, forma globi ampollosi che con lustro brillante volan per l'aree.

li presentammo un pezzo di sapone bianco, che in quelle parta non è di poca

capegli biondi erano talmente stimati dai germani che fra quei popoli quelli che ricevuto non

dai germani che fra quei popoli quelli che ricevuto non avevano dalla natura questo colore

allusione oscena. malatesti, 76: che giova, o tina, andar giù nel

duro, di colore bianco giallastro, che si ottiene riscaldando a vapore una miscela

donna accattivante, bella ma non bellissima che non sia né una bambolona..

tratto sì dolce e ligiero, / che seco trasse il zuffo tutto intiero.

mondo. rare, piccole anguille giallognole che è difficile vedere sotto la superficie grassa

vedere sotto la superficie grassa del sapone che intorbida l'acqua. 2.

. 2. figur. punizione che segue a un'azione colpevole o sconsiderata

elle si purgheranno / con tal sapon che sempre piagneranno. buonarroti il giovane,

queste isole e in terra ferma certi alberi che si chiamano de'pater nostri e del

e i suoi tuberi hanno una palla che ha tutte le proprietà del sapone.

vol. XVII Pag.558 - Da SAPONE a SAPONINA (28 risultati)

protossido di ferro in sesquiossido, con che il vetro si decolora. -sapone

. lippi, 6-20: egli, che da essa ebbe il sapone, i.

. magazzini, 19-137: è proverbio che una cosa che si fa presta e

, 19-137: è proverbio che una cosa che si fa presta e bene, si

si fa due volte bene; ed una che si fa presta e male, si

si fa una sola volta; ed una che si fa adagio e bene, si

sapone. nomi, 2-97: visto che il ranno i'gettava ed il sapone

i. nelli, ii-324: temo che la mia opera non abbia da far

. -lavare il capo d'altro che di sapone a qualcuno: rimproverarlo aspramente

bandello, 1-25 (i-318): poi che io per una vecchia insensata non volli

agli uomini lavare il capo d'altro che di sapone, me ne passerò via

16 di gennaio, lavando d'altro che di sapone la testa al nunzio, che

che di sapone la testa al nunzio, che, sfumando d'ira, se ne

nepf f ure da gran meraviglia che il sapone lo avesse mangiato europa.

, 1-216: quando s'à a che fare con certa gente, è come a

è come a lavare gli asini, che ci si perde il ranno e il sapone

dell'ultima volta, adoparò un saponaccio che sapeva di storace. = dal lat

tose. chi ostenta cultura o conoscenze che spesso non possiede; sapientone (e ha

georgofilo (geografo) e sai perfino che c'è l'inghilterra e la germania!

i-94: per loghiera di cisterne, in che si guarda l'olio, avanti che

che si guarda l'olio, avanti che si metta a cuocere, che conviene

, avanti che si metta a cuocere, che conviene che la saponeria se ne fornisca

si metta a cuocere, che conviene che la saponeria se ne fornisca e guardilo nelle

contra la parte di l'emo, dicendo che le saonarie se serarìa e seguirla gran

sapone. ariosto, vi-305: che fan col coltellin, che con le forbici

, vi-305: che fan col coltellin, che con le forbici / all'ugne,

le forbici / all'ugne, e che co i saponetti liquidi / e limoni alle

): la donna, avuta la certezza che la seguente notte deveva esser la sposa