in questa terra fatta di materie volcaniche che ha nome italia, una corrente sotterranea
fuori di casa, elvelle sono quella cosa che vetano la borsa e rodono le ricchezze
. malpigli, xxxviii-29: tristo e colui che ne le man l'incappa, /
roba sotto il sole, la terra che il vicino può rodere nei confini e i
può rodere nei confini e i frutti che possono essere rubati, così non è sicura
non è sicura una persona della famiglia che esca dalla casa. -derubare, depredare
: vano e vengono infiniti turchi, che tutti rodono quel misero paese. leti
la più parte delle volpi incoronate, che rodono 1 popoli della europa.
le bande, le truppe della controrivoluzione che da anni rodevano i margini del paese
fra giordano, 3-167: dicono i santi che è l'avarizia che rode il tesoro
: dicono i santi che è l'avarizia che rode il tesoro che tu fai in
è l'avarizia che rode il tesoro che tu fai in cielo. onde il vizio
vizio dell'avarizia è un male, che 'l bene, che tu fai, ti
è un male, che 'l bene, che tu fai, ti rode e toglie.
sì aspirare, ai versi nostri, / che non gli roda il tempo o invidia
, 1-96: roma, le palme tue che in marmi e in oro / roder
adoro. fiamma, 11: voi, che amate quel ben che rodon gli anni
11: voi, che amate quel ben che rodon gli anni / e poco umor
mordaci a rodere la fama de'poveri missionari che propalavano, dicevano essi, massime sì
, te immune / cigno da tempo che il tuo nome roda / chiama gridando intorno
quando? parronchi, 9: un segreto che rimandare è dolce / perché la vita
grandi autori tanta aura della bassezza, che non è altro, dice il medesimo
, dice il medesimo • avanzati, che un poco di stummia che genera la proprietà
• avanzati, che un poco di stummia che genera la proprietà, che, quando
di stummia che genera la proprietà, che, quando è spiritosa, quasi vino generoso
autori fischiati e di tutti gli artisti che non riescono a vendere i loro lavori
vendere i loro lavori quello di gridare che la critica moderna è la cancrena che
gridare che la critica moderna è la cancrena che rode l'arte. cardarelli, 761
prezioso edificio di dignità e di coraggio che è il patriottismo e l'occidentalismo polacco
altro e poi un altro, tanto che in tutt'europa, da sessant'anni in
colonne, in cui entrava una mano e che bastavano a dare l'aria sufficiente
domenichi, 5-7: la infermità, che per una ostinata febre gli rodeva le
, hanno contratto qualche morbo fastidioso, che li va rodendo e consumando. ghislanzoni,
poi riseppi ch'era all'ospedale / e che la tisi dentro la rodeva. betocchi
e il male rode, rode, che finisce le piante come i cristiani.
collera. boiardo, 1-3-54: che argalia se svegli, attento aspetta: /
tutti i giorni sono eguali, avvenne che una mattina tisbe si svegliò perfettamente stufa
20-72: acceso di gran furore sicché parea che tutto si rodesse, elesse alquanti di
del mondo trarre altro, se non che biondello,... si facesse
ma dipoi ciascuno gli biasima. 11 che quando lor conoscono si rodono e infuriano.
: si parte tanto malcontento, / che molti giorni poi si rode e lima.
d'aver detto / contra noi cosa che sia men che degna. tasso, 19-
detto / contra noi cosa che sia men che degna. tasso, 19- 15
e in cotal guisa la vendetta agogna / che sua perdita stima il vincer tardi.
essa nacque; / io no, che di trovarmici mi rodo. alfieri, iii-1-265
fatto come sta e filato sì bene, che io spero che del vostro filo faremo
filato sì bene, che io spero che del vostro filo faremo de le camiscie a
le camiscie a la nostra padrona, che le serviranno in luogo di stropicciatoio, se
15. locuz. - avere che rodere: avere di che preoccuparsi.
. - avere che rodere: avere di che preoccuparsi. sarpi, i-1-41: la
stati la teniamo per esclusa: averanno che rodere. -dare da rodere a qualcuno
fr. serafini, 177: io so che voi roderete ferri e non clangerete boccone
voi roderete ferri e non clangerete boccone che vi sodisfaccia. -rodere i chiavistelli
algarotti, 1-iv-421: ridevasi di coloro che, a guisa di tignuole, si
sempre un libro, non altro leggevano che un autore o due e inetti gli credeva
un sano giudizio e a far sì che potessero un giorno esser letti essi medesimi
, 1-114: non immaginiamoci... che foscolo, come un topo di biblioteca
come un topo di biblioteca, non facesse che rodere libri, sfogliazzare volumi, accumulare
; scottato / non son io sol che ho tutti voi sui bracci: / ognun
quanti siam restò scornato / e convien che la roda e che la schiacci.
scornato / e convien che la roda e che la schiacci. -rodersi il
. detta porta, 2-12: ventre che non rode, mal volentieri ode.
espressione punto rodi: punto di ricamo che viene effettuato da sinistra a destra e
deriv. dal lat. rhodos, che è dal gr. 'pó$o;.
(plur. m. -ci). che ha un lato del colonnato più elevato
volto al meriggio, e il cortile che aveva questo portico più alto si dimandava
peristilio delle case antiche de'greci, che aveva le colonne della facciata a mezzodì
facciata a mezzodì più alte delle altre che adomavano le tre rimanenti facciate del cortile
quelli di rodi. 2. che segue lo stile rodiese di eloquenza.
salvini, 6-100: quelli... che imitavano lo stile dei tar- sesi,
tar- sesi, 0 oratori o poeti che e'fossero, tarsici si appellarono..
dei giovani, né vi ha de'veggenti che passasse tacendo. carducci, iii-12-209:
rodiana [nave] era tanto veloce che... entrava e usciva liberamente da
s s 2. che si riferisce all'ordine dei cavalieri di
1-61: io dubito molto... che per quanta pena si dessero per intendersi
alla rodiana: secondo uno stile architettonico che prevede che un lato del colonnato del peristilio
: secondo uno stile architettonico che prevede che un lato del colonnato del peristilio sia
rodìbile, agg. disus. che può venire eroso. targioni tozzetti,
rosura loro, colla saldezza de'massi che le compongono, dovecché, tratte fomacette e
del padrone, il quale mostra meravigliarsi che a genova non sia stato il tutto
rodicàbile, agg. letter. ant. che corrode. fr. colonna,
bravaccio. aretino, 25-111: acciò che tu non istimi che noi ci mi-
, 25-111: acciò che tu non istimi che noi ci mi- lantiamo come i taglia
catenacci e i mangia ferri, diciamoti che tu consideri a lo esercito che potremmo
, diciamoti che tu consideri a lo esercito che potremmo fare, venendoci in fantasia di
. rodìcino, agg. ant. che ha la polpa molto soda attaccata al
o duracine precoci, pesche armenice, che sono le albercocche. = deriv
. m. -ci). chim. che si riferisce al rodio. tommaseo
. v.]: 'rodico': aggiunto che unito ai nomi generici di acido,
rodio3. rodiése, agg. che è nato o abita nell'isola di
- anche sostant. 2. che si riferisce a rodi, con partic.
di accoppiamento son sempre le stesse, che dopo settant'anni girano ancora imperterrite come
. rodigiano, agg. ant. che è nato o vive a rovigo.
da esti tornarono alla repubblica. il che i rodigiani seguendo, con molte castella
. rodigino1, agg. che è nato o vive a rovigo; che
che è nato o vive a rovigo; che ne è originario. - anche
(lat. mediev. roda), che è dal nome personale germanico hrodico.
documenti visconti-sforza, ii-386: item che sia mantenuto a dicti conductori uno rodizéno
di più, vive protetta in gallerie che scava nel legno. = comp
dal d. e. i. (che l'attesta nel xix sec.).
li animali morti, in tal modo che le teste sole rimangono di fuori. li
rimangono di fuori. li quali acciò che più lungamente durino alla pena, prolungano la
vita con mangiare e con bere, infino che, dentro infracidati, lasciati siano al
lasciati siano al rodimento di quelli animali che nascere sogliono ne'corpi putridi. crescenzi volgar
5-19: anche si vogliono diligentemente guardare che le bestie non vadano ad esso [
nel letamaio così schifoso e così addolorato che il rodimento d'un rozzo tegolo era
. leonardo, 2-286: l'acqua che caderà infra ghiara mista con sabbione e
e più presta profondità... che cadendo in simplice e tenera lita, perché
dove non hanno le ripe alte e forti che gli ratengano e raffrenino dalle inondazioni e
il bisso è il fior de'lini, che per sottigliezza par zefiro filato, per
è lo tremore e 'l dolore, che crucciato e rodimento d'inte- riora,
crucciato e rodimento d'inte- riora, che fiaccamente di membra, quanto in ogni sentimento
in ogni sentimento fia tormento di quegli che nelle... pene sono posti.
'vapore rutilante': è quel vapore rosso che si svolge dall'acido nitrico, quando è
, 1281: 'rutilanza': stato di ciò che è rutilante. la rutilanza del sangue
rutilanza del sangue arterioso è dovuta all'ossigeno che i suoi globuli tengono disciolto; si
loro attività secretante propria. il sangue che ritorna da un organo infiammato contiene maggior
cubito / mirando e panni un sol che splenda e rutile, / e così verso
: dietro le nuvole è il sole / che rutila in sempiterno. misasi, 2-176
il silenzio della notte, le stelle che ad una ad una si erano accese
linati, 8-45: nell'aureo sangue che tinge tutto il superbo talamo del sole il
passavano rutilando i cocchi elastici e oscillanti che rapivano agli sguardi le effimere dello schermo
. pavese, 8-234: tieck dice che presiedere al rutilare dell'incosciente, giudicarlo
. rom. formula rutiliana: normativa che consentiva all'accjuirente dei beni di un
le due vacche e chi sa che altro ancora. ma chi possedeva
una specie di minerale di titano, che è di un color rosso assai vivace
. è questo l'ossido di titano, che altre volte dicasi scherlo rosso. p
tuo crespo e lucido oro, / che sembra fiamma rutila e sottile, / altro
rutila e sottile, / altro non manca che 'l divin decoro. cesareo,
tu puoi frenare il desiderio insano / che squassa a'venti la rutila teda. lucini
. graf, 3-134: era l'ora che il sol rutilo nelle / onde azzurre
del fuco, né raugel s'abbacina / che porta a giove le saette rutile.
una specie di minerale de titano, che è di color rosso assai vivace. bombicci
agli affari; ma assapora meglio la rutina che non ha voglia e mente ad
di fare la domanda: sapete che queste domande sono esaminate prima dal consiglio
, 1-114: la materia così sia temperata che quando sia impastata non si ataca
impastata non si ataca al nitro, ma che il ferro puro del mortario sia
volgar., 3-301: non credere che 'pesci del mare, ingrassati di
al corpo,... e che l'altre cose piene di fracidume, che
che l'altre cose piene di fracidume, che 'ghiottoni ingoiano incontanente...
per l'amor d'iddio. - che sarta se me ne scappasse uno? -ohibò
di collo a la schifezza, non che agli schifi. caro, i-156:
. lancellotti, 2-82: argomento io che fosse parchissimo e temperatissimo questo pomponio,
e temperatissimo questo pomponio, stando quello che uno scrive e l'altro conferma,
scrive e l'altro conferma, cioè che costui non ruttò mai in vita sua.
; e il sonno lo prese, / che doma ogni cosa: e riversava dalla
monti, dove vulcan bollendo insolfasi, / che gli occhi miei non sian bagnati et
non sian bagnati et umidi? / però che ove quell'acqua irata ingolfasi, /
girateli cinzio, iii-16-8: il sangue, che rutava, facea rossa, / l'
. rigurgitare con un rutto parte di ciò che si e mangiato o bevuto, mandandone
set gaudio, 54: vero è che mangian [i villani] persa /
altri possa me'soffrir lor alito, / che rutano, già sì ingralito / col
, già sì ingralito / col puzzaglioso che lor bocca versa, / che solo
col puzzaglioso che lor bocca versa, / che solo dio riversa. rinaldeschi, 1-162
erutta chi ammaestra. quello adunque si rutta che si mangia. buonafede, 2-i-171:
culto e l'amicizia degl'iddii, di che eran maestri e custodi e vantatori astutissimi
e vantatori astutissimi, non è meraviglia che i gimnosofisti, ruttando ghiande ed agli silvestri
dietro gli venivano... certi paflagoni che, con le suola allacciate ai piedi
7-502: quasi ruttando i singhiozzi, che a uno a uno gli rompevano dal fondo
grandissime fiamme e colle soe ignite faville che de fore gectava e ruptava multe belle
, il muggito, i tuoni orrendi / che fa- cean ne'suoi liti e 'ntorno
lo rutta con tanto impeto e strepito che agguaglia le bombarde, con tanta oscurità che
che agguaglia le bombarde, con tanta oscurità che paragona la notte. 7
: trippe, venite a incoronar costoro / che, in catedra ruttando barbarismi, /
un polmon pieno di vento, / che mantacando articoli parole / e rutti versi.
lxxix-l-374: ma 'l primo inno, che l'uom ruttò dal fondo, / fu
filantropo monsiù, i... i che con le mani a cintola si vanta
icché, mi fa a me? basta che unn'entrino in casa mia.
(femm. -tricé). ant. che rutta senza pudore. boccaccio
moscoviti]: la barba prolissa, che nudriscono e di cui tanto pregiansi, sempre
, 90: dovrebbe sembrargli più gradevole che farsi prender d'infilata da uno sciame di
cibo vince le forze dello stomaco, intanto che, non potendo cuocere ciò che dentro
intanto che, non potendo cuocere ciò che dentro cacciato v'è per conforto del
e dal diletto del gusto, convien che rimanga crudo, e questa crudezza manda fuori
ratti fiatosi, tiene afflitti i miseri che la intrinseca passion sentono, raffredda
g. manfredi, 85: la carne che sia cocta nelle teglie poco nutrica e
20-264: la puzza del sudiciume di che essi ulezzavano, i rotti di radici che
che essi ulezzavano, i rotti di radici che traevano, e con le corregge appresso
corregge appresso, le fu di più noia che non furono gli strazi del suo onore
ratto sprigionar l'aura maligna, / che peggio pute che commossa fogna. monti
l'aura maligna, / che peggio pute che commossa fogna. monti, 5-27:
da certi atti grossolani e sudici, che mostrano noncuranza di voi stessi e degli
, così armonioso, così sonoro, che non me ne dimenticherò fin che campo
sonoro, che non me ne dimenticherò fin che campo. soffici, i-175: arrivando
ella, chracerba / l'aveva più che su quell'alpi un fratto.
io: né men voglio quel diluvio / che gorgoglia in sulla vite / delle piaggie
: o fedele lettore, tu intendi che noi, saziati della sua grassezza, mandiamo
ruttóre, sm. elettrotecn. interruttore che apre e chiude un circuito elettrico mediante
scoppio, è un organo dello spinterogeno che interrompe la corrente di bassa tensione.
fr. rupteur (nel 1907), che è dal lat. ruptor -oris,
etnia (forse di ceppo etrusco) che fin verso la metà del i millennio
sono quei freschi nel tempio di apollo che sono più antichi di roma, il
ruvestino, agg. e sm. che è nativo o viene dal paese di
., 7-9 (1-iv-646): par che subito ruvidamente rispose. della casa,
magnanimo cesare ravidissimamente negare... che di sicilia, ove il grano abbondava,
oltraggiati e ruvidamente con ira rispondeva a quelli che trattavan seco. goldoni, iv-34:
nello sportellino e chiese ruvidamente: « che volete? » -con gesto sbrigativo
la camiscia e lo tirò sì ruvidamente che gliela stracciò indosso. tarchetti, 6-i-333
, e il cavaliere ferì lui sì nudamente che non riman per iscudo né per usbergo
non riman per iscudo né per usbergo che non gli mettesse il ferro di sua
, io: essi venivano sì nudamente che somigliavan folgore e tempesta.
calore a quel suo cavalluccio di legno che alla vita apparteneva per la sua forma
vestito ruvidamente, con un goletto stretto che gli segava il collo. -in uno
, i-ii: ha un andito in pendenza che dal gran portone porta al cortile;
ruvidamente, con tante teste di pietra che escono a fior di terra.
chi attende alla conduzione della macchina sabbiatrice che applica lo smeriglio alle scatole di fiammiferi
la macchina sabbiatrice (o 'ruvidatrice') che applica lo smeriglio (ruvido) agli
cui, mostrandosi quasi tutta nuda, parea che pietosamente riproverasse al fuggitivo teseo quanto al
quali vedute da lontano fanno bellissimo effetto, che per lo contrario poi osservate d'appresso
, 688: tollera la ruvidezza de'panni che ti ricuoprono, sicuro di mutarla in
delle droghe d'uso per la tintura, che rin- serranno le stoffe, le fanno
: pregavi a levarle questa ruvidezza, sì che sia contenta che la mi goda.
questa ruvidezza, sì che sia contenta che la mi goda. casti, ii-3-65:
ii-3-65: le ritiene certa timidezza / che esser pur suol di schiavitù l'effetto /
pur suol di schiavitù l'effetto / e che cissa sovente in ruvidezza. berchet,
di una ruvidezza e di un primitivismo che noi non possiamo sopportare in un professore di
4-1052: il filosofo di ginevra credeva che la libertà non potesse consistere che con una
credeva che la libertà non potesse consistere che con una certa ruvidezza di costumi.
buone creature c'hanno il cervello pastoso che d'ogni figura, cioè farfallone, sono
o sono della molto antica e di quella che più di ruvidezza in sé ha che
che più di ruvidezza in sé ha che di leggiadria. firenzuola, 190: abbinali
: e quel poco di ruvidezza antica, che a'tempi suoi ruvidezza non era,
. sacchi, 3-42-154: nessuno è che, ascoltando questi versi, non senta
in più d'una difficoltà o ruvidezza che ratterallo meco a non correre almeno,
casa] soprammodo qualche arcaismo e ruvidezza che s'incontra nel poema di dante.
? i tempi inchinano a severità e credo che certe ruvidezze possano riuscire indigeste alla censura
su la virtù di questa massima, che i nomi si tramutano per dirozargli da
fallo potremmo scusare e lodare ghirigoro più che gregorio, essendo più dolce quello che
che gregorio, essendo più dolce quello che questo per la interposizione della vocale fra
la sottra- zion deu't sull'ultimo che scema la fatica alla pronunzia. salvini
39-iii-144: tutti questi tre volgari linguaggi, che le più belle parti d'europa già
infemo..., cosa che conviene sommamente alla ruvidezza e squallore di
nel settimo circulo e dice ch'era tale che ogni occhio che il vedesse ne sarebbe
dice ch'era tale che ogni occhio che il vedesse ne sarebbe schifo...
. baldini, i-19: bisognava vedere che bravi toni di ruggine bagnata avevan
ruvidispido pungente, / dove il meno che si sente / è quel grano che s'
che si sente / è quel grano che s'appiatta / nella polve. =
arma portava la pistola... che spuntava con la sua poderosa culatta da
bertola, 1-8: nulla di più caro che quell'aria di sprezzatura, la quale
sprezzatura, la quale ci fa vedere che le cose furono pensate, dette,
gli dispiaceva non tanto per il rumore che se ne sarebbe fatto in firenze,
firenze, quanto anche per la tenerezza che nutriva vivissima per la sorella, sebbene
una tale ruvidità di modi da far credere che e'fosse tut- t'altro che il
credere che e'fosse tut- t'altro che il più amorevole dei fratelli. carducci,
e certa ruvidità è scusata nell'uomo che a pena ebbe tempo di rivedere alcuni
, 9-98: era il secondo tinto più che perso, / d'una petnna ruvida
mori de far perfetta folgia, / che sia ruvida, grosa e dura / corno
dal corso e letto suo: e doppo che lo veggono secco, vanno a raccorre
è, fra le pietre e sassi ruvidi che ivi siano. mattioli [dioscoride]
ha 'l cuoio del leon, che sembra / ruvido troppo a belle e dolci
duplicherà, perché quella parte di raggio, che andar dovea innanzi, si fermerà ivi
.. mi parvero assai più belle che buone,... con una scorza
ferro brama et appetisce sposo, / ben che raido sia, sia rugginoso. salvini
: 1 contadini dicono 'rabido'ciò che noi 'ruvido', opposto al 'morbido'. milizia
di legno la dietro, solitario, che s'apre su un canale quasi rustico
c. croce, 115: che cosa ha giovato a me il vestirmi di
è la polonia delle imagini di stanislao, che il rappresentano tutto solo, alla campagna
questo beato di statura più presto alta che mediogra, di aspetto venerando, con
aretino, 10-33: vien... che si colca ne l'ora stradebita..
., né potendo patire il compagno che non conosce, né il duro del
, si leva con il cancan) che mangi le corti. -con uso
rugoso o screpolato (la pelle); che ha la pelle spessa, piena di
grossa e prolissa né più né meno pugnente che le penne d'uno istrice. burchiello
veggo vizzute, ruvide, villose, / che par che l'eschin dalle male notte
, ruvide, villose, / che par che l'eschin dalle male notte. leonardo
le mani dure e ruvide, né so che mi dire. piccolomini, 8-157:
con la sua moglie [del padrone] che, da tesser un poco ruvida dal
. tassoni, xvt-218: vuole costui che le carni ruvide et i peli grossi e
, sotto ruvida e squallida guancia, che sia sotto molle e colorita. buonafede,
delfico, iv-37: bastò l'asserire che le femmine sono deboli, molli, lisce
sessi, ed in particolare su quelli che interessano lo stato coniugale. manzoni,
svanito, pensando all'abbondante capellatura disciolta che quelle mani avevano tante volte toccata. borgese
suo viso. -per estens. che ha la pelle vizza per l'età (
: perché sono molti [i cosacchi] che hanno lasciate le loro ruvide ed attempate
teneva al capo avvolta una succida benda che, attraversandogli la rugosa fronte, gl'aggrop-
, gl'aggrop- pava le nere chiome che, ruvide e disordinate, in guisa di
lingua per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva; quei capelli petulanti si
capelli petulanti si raddrizzavano tantosto più ruvidi che mai. pavese, 10-133: ha capelli
(il pelo di animale); che ha il pelo ispido e setoloso (un
seconda / non pic- ciol parte, che a guardar ne mena / lanose greggi e
del rosso, xxxvi-152: pochi saranno quei che pos- sin pronti salire / con quello
, me i più cocenti soli / allor che sin gli augelli riposano da'voli /
sin gli augelli riposano da'voli / e che rauche cicale fan risonar gli arbusti,
fiore di farina / di un grano che impallidisce e matura / intorno a case
da molti anni. 6. che ha un tono brusco, aspro; duro
altre parti possono le voci avere, che scemano loro grazia. perciò che e sciolte
, che scemano loro grazia. perciò che e sciolte e languide possono talora essere
è meno dispiacevole all'udito di quel che sia alla vista la incompostezza e rusticità
urlo atroce, bestiale, continuo così che veniva fatto di chiedersi come riprendesse fiato
e molestia ci recano tutte le parole che o di suono di lettere ruvide o
sanesi dicendo: la vera lingua è quella che sta in casa loro, la quale
alfieri, 8-374: il suono, ancor che ruvido, / unir vi giova al
scricchio, tutti i nove marinai inglesi che stavano sul ponte impallidirono. pascoli,
qualche voce ruvida. 7. che mostra un'indole selvatica e scontrosa;
mostra un'indole selvatica e scontrosa; che ha maniere rudi, brusche, scostanti (
2-20: dove esser solevi più trattabile che cera, or più ruvido mi pari che
che cera, or più ruvido mi pari che la più alta rovere che si trovi
mi pari che la più alta rovere che si trovi. sempronio, 20-29: resisti
. jovine, 282: il guardaboschi, che era uomo laconico e ruvido, negò
uomo laconico e ruvido, negò recisamente che vi fosse un lapide con la scritta
su tutti i visi della tristezza feroce che palesa 1 uomo malcontento: questo introduce
di quella ruvida ri sposta che le aveva data. -con uso
del banchetto, e a tua madre che ti sollecitava a far qualcosa, rispondesti
far qualcosa, rispondesti ruvido: « che c'è tra te e me, donna
il cortese volgar., 336: di che avverrà forse che questo cavaliere in alcun
., 336: di che avverrà forse che questo cavaliere in alcun modo se ne
spietatezza. carducci, iii-10-328: direste che a questo punto il povero guelfo si
per la quale era chiamato, ancor che de l'omicidio commesso aa vittore fosse
figlia delle ambrosie linfe: / di che le grazie un dì le belle membra /
scisti, / il ruvido liberatore / che fulminò 'la bestio: / la terreur du
una rubida tela / piuttosto di capecchio che di lino. f f
solo di cui si fidava tenendone, che era un mascalzone ruvido e villano.
riconoscere del loro errore quei ruvidi mariti che non usano mai né una graziosa parola
6- 76: non così facilmente allor che passa i del ruvido villan la falce
: piuttosto di ruvidi pastori avevano sembianza che di guerrieri attillati ed ordinati. tarchetti,
, grossolano, colle mani incallite, che vi lascierebbe morire di fame ».
per ischemo, detto fanciullo, allora che cominciò a maneggiare lo scettro con ruvida
senz'arte sprezzata / lo strenuo amor che a la milizia porta. metastasio,
affacciò fuor del balcone. 9. che urta la suscettibilità (la verità).
mescolato molto più con meco sua filosofia che teco sua poesia, non avendo qualche
de sanctis, 11-9: l'effetto che questo racconto produce sull'animo nostro nasce
e vorticose domande. 11. che risente della primitività di una lingua o
, 1-6: il primo... che dei nostri a ritrarre la vaga immagine
lima, non mi parea concedergli licenzia che così inculta venesse al vostro venerando conspecto
e d'arte e d'arme? / che il rinfrancare e disnodar la lingua /
loro la composizione è certo ignuda, non che mal vestita e ruvida, così,
gli anni gustate di quel divino poeta che alle fantasie delicate dyoggidì sembra incolto e
delicate dyoggidì sembra incolto e ruvido anzi che no, ed agli orecchi ammorbiditi da
, nel suo stile efficace ma ruvido, che per compilare un completo inventario dell'organismo
ma sa raccontare con ruvida grazia ciò che tutti sanno. -ostico, di difficile
di tal modo forse ingentilendo quelle voci che ora ci sembran sì ruvide nelle più
della filosofia per essere stati ricevuti meno che tutti gli altri nella familiarità della dicitura
avere una pulitezza e chiarezza di stile che dimestica le materie ruvide e selvagge.
ruvide e selvagge. -letter. che evoca un'immagine di asprezza selvaggia (
guerra! 'è una cosa ruida tanto che dà una rustichezza tanto grande che fa
tanto che dà una rustichezza tanto grande che fa inasprire la bocca. g. capponi
ruvida e rustica. -pitt. che manca di finezza, di grazia; pesante
: diconsi alcune volte 'ruvide'le figure che, disegnate o dipinte, hanno un aspetto
. / ma chi de'balli, che in diverso stile / eran guidati là con
attribuire alla tenuità e sottigliezza della pellicula che cuopre questo seme, la quale, non
triturata e polverizzata. di qui è che la farina riesce piuttosto ruvida anzi che
che la farina riesce piuttosto ruvida anzi che no. 16. molto forte
come si ritrova molte volte più di quello che bisognerebbe), allora, posti molti
stile un po'antiquato, ruvidette anzi che no e riottose. -ruvidìccio.
, con un panno indosso ruvidàccio, che poco costi. = dal lat.
diavoli entravano in razza pel troppo riposo che dava loro l'assedio. papini, iv-151
. per essere onesti sono tutt'altro che brocchi, e si può dire che
altro che brocchi, e si può dire che il loro nome risuoni sempre quando succede
farci sopra quelle razze e quei salti che i ragazzi di campagna fanno sul fieno
di lontano si sente la ruza della trebbiatrice che canta. = deverb. da ruzzare
da ruzzare. ruzzaiòlo1, agg. che ama giocare con salti e corse (
: 'ruzzaióne', segnatamente di cane: che suol razzare, fare il chiasso. pratesi
, 5-523: serse non fu altro che un povero cane. ruzzaióne com'era,
era, saltava abbaiando addosso alla gente che riscontrava. = deriv. da
, agg. (ruzante). che gioca, salta, corre (una persona
per adaggiarsi a riposo. 2. che ama motteggiare, scherzare. c.
samaritani con sì svenevole e ruzante metamorfosi che que'versi, potendo articolare le lor
, risuscitando quell'attore commediografo del 'soo che fu beolco detto n ruzzante.
levar da presso il letto una orribile fiamma che in un attimo gli empiè tutta la
te ne stai col cane, / e che gli metti in bocca il cacio e 'l
candor qualch'ombra reca / il ruzzar che fan confuse / co'poeti e ninfe e
mosca cieca. periodici popolari, ii-81: che vorrà essere?... il
leva leva d'uno di que'temporali che nettano l'aria e la coscienza?
f. alberti, lxxxvtii-i-103: vedrai che 'l ronzin ruzza in cavezza. caro
sì gioiosa stagione tutti festosi, ciò che sentivano e che vedevano, tutto contraffacevano;
tutti festosi, ciò che sentivano e che vedevano, tutto contraffacevano; udendo cantar
mirarlo, / il qual non puossi altro che in lui trovare. tommaseo, 1-184
. tommaseo, 1-184: un passerotto che ruzza per terra mi desta la memoria
nostro anno / affrontando il tramontano / che ruzza con la sua nevicata. -scorrere
cortona, 1-48: la quinta cosa da che vi conviene guardare... si
scherzare e 'l ruzare con veruna persona che strectamente non v'apartenga. piccolomini,
. piccolomini, 63: siene certissima che dio m'ha spirata a venirci,
la testa, / e s'accorse che adamo / e sua moglie ruzzavano / col
dì; / e dai gesti capì / che lo ringraziavano. tozzi, iv-186:
il ruzzar delle mani, / poi che insino alli stolti l'han per male.
3 minturno, 133: dispregio che si fa torcendo il viso o cacciando
ancora ualche volta alla scapestrata con quelli che gli davano 'un rovescio su 'l
infiammata. sercambi, 2-ii-280: paulo, che ma- lisioso era, pensò: «
monaco dè ruzare con mia sorella, che questo modo ha trovato per poter andare
. sermini, 329: per modo che di quello dolce ruzzare gemina ingravido.
leghe ed amicizie fatte co'prìncipi, che nelle scritture è spesso simboleggiato col ruzzare
: era un frate nella sagrestia, che ruzzava a certe grate con una monaca
, e volendosi baciar qualche volta, bisognava che per li buchi della grata fregasser certi
un altro; e credeva due giovinastri che ruzzassero. sanminiatelli, 11-93: avevano fame
/ ruzzavano tra lor non altrimenti / che disciolte polledre a calci e denti.
testa. ruscelli, 1-264: nel che potete chiarirvi se il voler uscir di
ruzar di suo fa scapucciare stranamente quei che sieno di così buona memoria e di buon
. guerrazzi, iv-41: vuoisi credere che, se fabrizio ovvero il presidente avessero avvertito
dietro adeguata remunera- zioncella. « visto che prima nun ce l'aveva, le ruzziche
. pasolini, 3-127: quelli che, come il cagone e gli altri,
legatura di corda, talvolta catramata, che tiene insieme le due travi che formano
catramata, che tiene insieme le due travi che formano l'ingegno per pescare i coralli
l'una co. l'altro tanto che di concordia insieme si trovarono prendendosi piacere
... te ne darò tante tante che io ti caverò il razzo del capo
pregio ti voglio concedere, a patto che... non ti venga più il
di più sotto il mantello certi gingilli che a suo credere dovean mettere in ruzzo
. linati, 9-36: dite mo', che razzo vi salta di voler uscire.
potrebbe essere / suo parente. -e che sì, che forse escegli / del capo
/ suo parente. -e che sì, che forse escegli / del capo il razzo
le maggiori e le più grasse risa che fusser mai state sentite, dicendo ognuno:
, dicendo ognuno: « io so che gli doverà uscire il razzo e lo amore
se veggono ch'io spenda e massime che e'ne cominciano a venire e'bambini,
convento] fanno due anni, mi pensavo che mi fussero usciti per sempre i razzi
sermini, 382: se le lepri che impregnano di razzo già delle madri loro
servigio, ché dio sa il bisogno che noi ne ariamo, dove che noi potremmo
bisogno che noi ne ariamo, dove che noi potremmo col sanarlo traigli il razzo
doni, 4-21: il toro, che non aveva più lattaraoli in bocca e che
che non aveva più lattaraoli in bocca e che gli era uscito il razzo dalla coda
avea più quell'alterezza né quella forza che soleva. bacchelli, 19-141: resteremo qui
profumarla colla polvere di nuova invenzione, che pure è la demiera moda di francia.
giovane sacerdote innamorato: sentì il ruzzo che... invase anche i cavalli
senza scampo. dissidio. oramai che c'è entrato il ruzzo tra loro,
alla ruzzola di qualcuno: schernirlo, che si rincorrono e fanno salti, capriole,
i paniuzzi, / e con divertimento più che matto / vedean calare a'fuscellini aguzzi
queste dita / una morsicatura femminile / che dice i denti e che misura / la
femminile / che dice i denti e che misura / la felicità della bocca /
facevate per imitazioni, per ruzzo giovanile auelìo che io a'tempi miei e i giovani
. baretti, 3-138: uh, che ostinatacelo! quanto ruzzo mena per un
, 10-157: senti come son ruzze. che spettegolìo di gallinelle. di
e peri. ruzzolantìssimo). che rotola rapidamente su socorer modon,
rompere le zolle. zolanti, infino / che non sian pervenute in fondo al piano.
elmo / ruzzolante tra i sco che si fa rotolare lungo una strada con la
mani o con l'aiuto di una cordicella che, av -scherz. inframmezzato
ammirazione osservato nello stare a veder costoro che giuocano a tirar con le ruzzole,
, le quali si veggono, uscite che son della mano, andar per aria con
e se ruzzolando urtano in qualche intoppo che le faccia sbalzare in alto, si
giuoco è forse la ruzzola de'nostri tempi che con gran forza di braccia si fa
: se così è, / bisogna che / sia stato al mondo solo / un
... un raggio di sole che venisse la mattina a rinfrangersi ne'vetn della
allorché si trovava un tratto della via che ci paresse opportuno, cominciavamo a fare
e. cecchi, 6-170: niente importava che, nel corso dell'ultimo decennio,
cinematografo avesse fatto tante conquiste per ciò che riguarda la costruzione del racconto, la
, la recitazione e la fotografia. che quelle goffe ruzzole di pellicola procedessero traballando
, 259: un certo non so chi che sta in su questi rigiri fino al
questi rigiri fino al andar mulinando così che, giusto suo potere, e'facesse
, alla ruzzola anche di quei fiorentini che non giran quel frullone il quale col
non son donna di me stessa e che il marito mio non si risolverà leggermente
uomo non vorrà torsi di qui, faro che almeno mi conceda dilungare i figliuoli da
so di qual parte d'italia, che non significa erba nota, come lo spiega
come lo spiega la crusca, ma che è qui adoperato dal signor zaccaria pel
'ruzola': bruco, sorta di vermicello che nasce da una farfalla del genere 'phaloena'
scapigliatoli. 2. figur. che presenta un irregolare andamento ritmico.
galileo, 3-1-177: -quello spago che il ruzzolante si lega al braccio e
alla ruzzola, e'la tira, che effetto fa in essa? -la costringe a
fece ruzzolare tra le unghie di carlotta che gli diede per proprio conto una rabbiosa
galileo, 3-1-179: si veggono quelli che giocano con palle di legno a chi
di popon sopra un giumento, / che, rottasi la corda, in un baleno
gocciola. calzabigi, 183: sembrami che una macina angolosa / ruzzoli sopra un
: la gropponata fu così brusca e violenta che il sacco, cadendo a terra,
somigli un guscio di noce, / che ruzzola con rumor secco. svevo, 8-124
ruzzolano giù per i gradini lisci e rosei che l'acqua discende in minuscole cascate.
come un convoglio artritico, arrugginito, che da prima cigola, sbuffa, si stacca
piovene, 3-202: questo grosso cane, che giulio aveva allevato in casa, era
sua proprietà esclusiva... voleva che non abbaiasse, che non sporcasse, non
.. voleva che non abbaiasse, che non sporcasse, non si ruzzolasse per
come baldini... è facile che si muova il nmprovero d'esser '
'troppo lui, sempre baldini', sia che passeggi per i boulevard di parigi sia
passeggi per i boulevard di parigi sia che ruzzoli nelle stradette di costantinopoli, come
sia ruzzolato in questa valle e di che pece vada tinto.
rapidamente da un interesse alsimili uccelli, che vanno ruzzolando per le pozze e paludi.
in rimbaud la meravigliosa forza della fantasia che... lo ruzzolò di passione in
. 28-305: tu detesti la modernità che sta scalcinando nella emiliani-giudici, 1-184: l'
acqua. non accadesse in te ciò che ora accade, tu ti ridurresti di 14
hanno il moto angustiava il pensiero che qualcuno potesse riconoscerlo perpetuo alle budella; /
come da una montazolo, / sì che a caronte io ruzzolo. gna,
gli anni ruzzolano. tanto nel sonno, che abbiamo ruzzolato il letto per correre ad
ungaretti, xi-323: bisogna riconoscere che l'uomo pende per una derivazione
un mezzo, per maggio', che deriverebbe comunque da rotèus. quanto
, ruzzolò una maledetta scala di legno che metteva assai ripida alla soffitta. capuana,
13: ci si aspetta sempre che invece di camminare ruzzoli e che alla
sempre che invece di camminare ruzzoli e che alla fine della ruzzolata si asciughi il sudore
e, quando furon stracchi brasiliano che, scrollando la spalliera del mio seggiolino e
tutta la strada, ruzzolando tutti i sassi che gli ca come un alpinista
dove questi stava appollaiato: « che fiume è quello? » il
equilibrio praga, 4-48: l'altro che s'era drizzato in fretta sul suo alla
la fantasia, la memoria... che ci guastano girare per i paesi seguiti da
filosofi, son divenuti degli ermafroditi, che non sono né filoioghi né filosofi. c
monelli, 3-166: non altra voce che quella dei torrenti fragorosi, non altro
dei torrenti fragorosi, non altro lavoro che il rodio dell'acque sotterranee e i
moretti, ii-219: anche i ragazzi che non ci avevano colpa avrebbero fatto il
pur così perentorio, non intende significare che non ne sia rimasta nessuna fuori.
fuori..., desiderando l'autore che il carrozzone di così folta narrativa,
il carrozzone di così folta narrativa, che le circostanze indussero a stipare, evitasse,
verga, 8-344: bianca più morta che viva scendeva le scale ruzzoloni, quasi
, andò ruzzoloni trascinando nella caduta coloro che gli eran vicini. viani, 4-68
di sette anni e « proprio ora che gli affari di suo marito andavano a
, xi-16: con gentilezze / non men che con prestezza, / in aria sollevando
tutto questo miracolismo folle..., che entra ruzzoloni in campi riservati e difficili
stesso. soderini, i-509: ancora che 'l vino sia debole, fa'bollire
grande travaglio dell'anima prese uno scivolone che per poco non lo mandò ruzzoloni.
, 6-391: il ruzzolone è una gara che si fa a ficulle un paio di
viene avvolta una sottile correggia di cuoio che termina con lo 'zeppolone', un
tavole tonde dalla figura del 'disco', che era un ruzzolone di pie tra o
di pie tra o di metallo, che gli antichi per esercizio di forza giocando
selve a giustiniane, un ruzzone di monte che nasconde nel sottosuolo un filone di marmo
speciosa', da cui si estrae un alcaloide che viene usato come insetticida.
sm. e f. invar. lettera che nell'alfabeto italiano occupa il diciassettesimo posto
fra la r e la t, e che corrisponde alla s dell'alfabeto latino e
greci. -fonet. segno grafico che indica in italiano la consonante linguale apicale
fra gli alveoli e la lingua, che nella parte mediana appare leggermente affossata (
sibilo, e come sibilante, piu spesso che come fricativa, viene infatti designata)
quali sarà scritto un gran 't', che significherà troncar la testa; nell'altro un
; nell'altro un grande 's', che significherà strangolare o appiccare; nell'altra
; nell'altra un gran 'p', che significherà passar per le picche. piccolomini
fa sentire. la semivocale è poi quella che con tal intoppo ha suono o ver
cani, come è ancora la 'r', che son dette lettere canine e sibilanti.
lettera di suono così vivace e snello che s'accompagna in principio delle parole con
parole con tutte le lettere dell'alfabeto fuori che con se medesima... ora
dietro la medesima s, nelle stroncature che si fanno nella fine de'versi, quando
, quando la riga è piena e che la parola non vi entra tutta, non
si divide la 's'(falla consonante che segue, ma va con lei
lunga. leopardi, i-1339: osservo che questi nomi greci che, passando in
i-1339: osservo che questi nomi greci che, passando in latino, hanno mudato
le proprietà e quasi la forma intera che hanno nel greco. carducci, iii-8-181
con la cediglia '5'— rappresenta un che di mezzo tra la 'z'e la 's'
bernari, 3-233: « la 's', che bella lettera! » andava dicendo mentre
! » andava dicendo mentre serviva. « che bella lettera! salute, saetta,
a s. s. intervenuto quello che noi castigliani diciamo qui per proverbio,
noi castigliani diciamo qui per proverbio, che gli stitici muoion di flusso. duodo,
ha trovati di numeri e di bontà che bastano allo effetto che lei desidera.
numeri e di bontà che bastano allo effetto che lei desidera. leoni, 86:
mobile su una curva e il vettore che rappresenta lo spostamento fra due punti.
aggett. a s indica genericamente ciò che ricorda le forme sicure e serpeggianti di
porgli altro barbazzale [al cavallo] che quello che communemente si usa ad 's'.
barbazzale [al cavallo] che quello che communemente si usa ad 's'.
testiera nel porta morso della briglia, che le punte vadano dentro e le teste di
saaliano, agg. geol. che, nella cronologia geologica, si riferisce
= deriv. dal ted. saale, che è dal nome del fiume saale,
. adoprasi principalmente per ammazzare gl'insetti che s'annidano ne'capegli ma produce del
di una specie di veratro... che cresce al messico. tramater [s
v.]: ^ sabadilla': pianta che ha il
commercio i semi di detta pianta, che sono acri, scottanti, e promuovono
; e principalmente per ammazzare gl'insetti che s'annidano ne'capegli. =
, dimin. di cebada 'orzo', che è dal lat. cibata. sabadillina
et è bevanda più usitata da'poveri che da'ricchi. tramater [s. v
aver ani, iii-165: ammiano marcellino racconta che i calcidonesi, assediati da valente,
giustizia,... onde è venuto che adelham è tanto come se dicessi re
delle palme, tribù delle corfinee, che contiene specie che crescono nella carolina
, tribù delle corfinee, che contiene specie che crescono nella carolina e nella virginia
nelle mani del signore dio sabaoth, che interpretato è dio degli eserciti. pegolotti
, ch'ogni superbia atterra, / volle che 'l movimento santo e giusto / di
. varchi, v-89: -le voci che essi per aramee o per ebraiche adducono,
voi tali? -già v'ho detto che d'alcune si può e d'alcune si
significa lodate dio, 'osanna', che vuol dire, salva, ti priego,
. = trascrizione di una voce ebraica che significa 'eserciti'che ricorre nell'antico testamento
di una voce ebraica che significa 'eserciti'che ricorre nell'antico testamento. sabasino,
. capodilista, 203: officiano cristiani etiopi che lì se chiamano sebasini. brasca,
delle mascalcie, 1-259: le altre malattie che vengono alli cavalli, come il male
vengono alli cavalli, come il male che si chiama in lingua arabica sabastìa (
. sabbatorio. -per estens.: che appartiene a una ristretta ed esclusiva cerchia
i-181: questo è il vero sabbato, che vuol dire requie, la resurrezione di
'memento, ut diem sabbati sanctifices', che risponde appropriatamente allo spirito santo, per
conta secondo quelli articoli del tempo, che paiono espressi nelle scritture, apparirà questo
apparirà questo sabatismo più chiaramente, però che si trova settimo: sicché la prima
settimo: sicché la prima etade quasi che il primo dì sia da adam infino
riposerà iddio, quando il dì settimo, che saremo noi, farà riposare in se
. agostino volgar., 1-8-141: quelli che... credettono la prima resurressione
lo numero di mille anni, quasi che si bisognasse nelli santi siccome di tanto
dopo le fatiche di semilia anni da che fu creato l'uomo. = deriv
/ scevro d'ogni tapina / cura, che fuom tropp'ange / e la letizia
simile. 2. disputa teologica che si teneva periodicamente il sabato.
]: 'sabbatina':... disputa che si fa nelle scuole di filosofia e
sabatino { sabbatinó), agg. che si riferisce al sabato; che svolge
. che si riferisce al sabato; che svolge una determinata azione il sabato.
oppure nato in giorno di sabato, oppure che è usato di fare alcuna cosa in
dalle pene del purgatorio di tutti coloro che portano il sacro scapolare del carmine,
madonna a s. si- mone stock che costituiscono il fondamento del privilegio sabatino;
, 15-n7: ben si vide la cura che la beata vergine tiene delfanime del purgatorio
tiene delfanime del purgatorio in quella rivelazione che ella fece a papa giovanni xxii, la
il medesimo papa in una sua bolla che... si chiama la bolla
sabbatina, nella quale il papa dichiara che quella sovrana regina... scenderebbe
, le quali sono queste, primo giudei che sono interpretatori confessori, secondo farisei,
. quinto marbonei dicono esser cristo colui che li ammaestrò in ogni cosa sabatizzare.
della settimana, consacrato a dio, che in esso concluse l'opera della creazione
. anonimo genovese, 1-1-184: che lo sabo, dì sagrao / chi
cavalca, 9-201: dice san gregorio che iddio diede al popolo suo a guardare e
e festeggiare il giorno del sabbato, che viene a dire requie. laude cortonesi
, iv-38 (1): non parea che 11 maistri ge lavorasen se non lo
tor via ogni polvere, ogni sucidume che per la fatica di tutta la passata settimana
settimo giorno della settimana. nome ebraico, che significa quiete e riposo, non solamente
, 7 (114): una casa che bruciò, pochi anni sono, e
., iii-33 (17): vegando che no poea gagunà'lo sacratissimo sabato santo
repone per fi'al sabbato sancto poi che è fatto lo sancto baptismo. leonardo,
passione. -sabato dell'olivo: quello che precede la domenica delle palme.
monistero, e giunsevi appunto quel giorno che gli altri secondo l'usanza, cioè il
. -sabato di passione: quello che precede la domenica di passione.
per essere tutti presenti ad un ritiro che intendeva fare nella prossima quaresima, cioè
fatto tornare un fratello dall'america, che so, dalla patagonia, uh, geloso
429: il volgo racconta non so che paurose fole di quel luogo, di quella
qualcosa. pataffio, 6: più che 'l sabato santo tu se'maggio. l
, 19-23: tu sei più lunga che 'l sabato santo: / assomma,
si conclude nulla'. -la settimana che non c'è sabatol sabato che vieneì
-la settimana che non c'è sabatol sabato che vieneì: per indicare ironicamente un tempo
tempo lontano da venire o un evento che non accadrà mai. de roberto,
si sarebbero fatti. « la settimana che non c'è sabato! » diceva
: si dice quando vogliamo descrivere uno che abbia da vivere scarsamente. 5
insacca in giove, non è sabato che piove. ibidem, 314: chi ride
non paga il sabato: per indicare che la giustizia divina prima o poi inesorabilmente
non sanza cagion si dice un motto / che il sabato non paga sempre cristo.
serdonati [tommaseo]: un giudeo che si mostrava molto zelante di guardare il
codici e sopra buone ragioni, vorrei vedere che cosa saprebber dire! ma sabato non
. sabbàtum, dal gr. uappatov, che a sua volta è dall'ebr.
suff. sabaudeggiante, agg. che ricorda lo stemma sabaudo.
di casa savoia del prof. cognasso, che insegna a torino. migliorini, 6-158
un filone storiografico nazionalista e sabaudista, che affonda le sue radici nel secolo scorso
le sue radici nel secolo scorso, ma che ha visto la sua massima affermazione negli
mito sabaudista. sabàudo, agg. che si riferisce dal punto di vista storico
venne attuata l'unità d'italia e che regnò fino all'istituzione della repubblica nel
.]: 'sabaudo': da sabaudia, che per savoia disse in versi u.
storia sabauda. 2. che appartiene alla dinastia dei savoia, che la
. che appartiene alla dinastia dei savoia, che la costituisce. - anche sostant.
emanuel filiberto: non invano del tutto, che il sabaudo seppe usufruttare per il suo
edificato da rappresentanti di casa savoia o che è stata loro sede. soldati,
chiese, di viuzze e ai muri, che si serrano e si arrampicano sul pendio
piemontese e sabaudo, con quel collo che non si piegava, dava, più che
che non si piegava, dava, più che ira, la nausea del troppo zucchero
. dal lat. tardo sapaudìa 'savoia', che è dal prelatino * sappus 'abete',
fonte. sabaudo-garibaldino, agg. che esalta l'azione e la figura dei
(plur. m. -ci). che si garibaldine di giosuè carducci.
v.]: 'sabasie': feste notturne che si celebravano in oriente, in grecia
). sabàzio, agg. che si riferisce a dioniso sabazio, divinità
annuale di streghe, spiriti e diavoli che aveva luogo sul blochsberg, durante la
volfango goethe pose il sabba classico, che arrigo boito vestì di suoni ondosi.
2. per estens. riunione di persone che, in preda a esaltazione collettiva,
anche noi inneggiato ai sabba occidentali poi che allora ci si sentiva lecito d'accogliere le
accogliere le indecisioni fratellevoli con quella amorevolezza che conviene ai nostri democratici costumi. ora
cauti, non tolleriamo più quei bordelli che gli ambiziosi e i torbi denominano ^
streghe. = fr. sabbat, che è dall'ant. sabat (nel xii
) 'riunione notturna di streghe e stregoni'che si teneva di sabato. cfr.
. m. -1). stor. che appartiene a una setta postriformata che si
. che appartiene a una setta postriformata che si opponeva alla santificazione del sabato.
: sortirono... gli apostolici, che carni- nano a piè nudi e si
cristo;... i sabbariti, che detestano il sabbato. = deriv
apparteneva a una delle varie sette postriformate che rimisero in vigore l'osservanza giudaica del
biblico. giuglaris, 150: che male non ha fatto nel mondo martin
.]: 'sabatari': ramo di anabattisti che osservano il sabato come i giudei e
il sabato come i giudei e pretendono che non sia stato abolito con alcuna legge
convertito al cristianesimo nel periodo delle origini che continuava a praticare l'osservanza delle leggi
.]: 'sabatari': setta di ebrei che, convertiti al cristianesimo nel suo cominciàmento
non reca [la sorgente] / fuor che al settimo dì d'acque tributo,
più nobili periodi annuali, ed era quello che constava di sette anni. tommaseo [
». 3. scherz. che cade di sabato. r. finzi
3i-i-i988], ii4: sembra proprio che berlusconi, deluso dalle bizze di pippo baudo
di investire i suoi miliardi in quello che tutto sommato rappresenta ancora l'aristocrazia della
fr. sabbatique (nel 1569), che è dal gr. aappatixó;.
(plur. m. -ci). che si riferisce al sabba. -
nire a capo di quel maledettissimo versetto che mi resterà impresso nella memoria finché
, 27: se tu avessi più fiorin che sabia, / eia sì li vorà
granar, lupin getti dove pruove, / che vuole sciabbia. boiardo, 1-40:
la sabia con la salsugine et altre demostrazioni che il mare gli fusse alcuna volta.
grossa. ariosto, 1-24: poi che la donna ritrovar non spera, / per
spera, / per aver l'elmo che 'l fiume gli asconde, / in quella
era sì fitto ne la sabbia / che molto avrà da far prima che l'
sabbia / che molto avrà da far prima che l'abbia. pigafetta, 138:
dei fiumi a'quali dà ricetto e che menan seco quantità di belletta e di
seco quantità di belletta e di sabbia che si depone nel fondo di esso, cresce
lapi dee di volume così piccolo, che facilmente possono essere trasportate dalle acque e
dividiamo in sabbia viva, cioè quella che è di puro quarzo e selce, e
e in sabbia morta, quella cioè che ha frammista della terra; e ognuno sa
v.]: diconsi 'sabbie cristalline'quelle che sembrano risultare da una cristallizzazione confusa,
letto deir oceano, ecc.: secondo che sono pure od impure, servono a
in ozio, / il cor sentì che il giorno era più breve. c.
de'quali il capriccio della sabbia, che il vento eccitava a sfrenati giochi, e
stabilito / ed accresciuto in guisa tal che viene, / asia e libia ingombrando,
la rabbia. leopardi, 26-95: che tra le sabbie e tra il vipereo morso
mortai deserto / non venni a te, che queste nostre pene / vincer non mi
basse erbose, di spaziosi boschi di albere che si stendono fino ai coltivi della mora
sabbia: venti fortissimi delle regioni aride che soffiano verticalmente sollevando sabbia e trasportandola lontano
8. -con riferimento all'immenso sabbione che forma il terzo girone del settimo cerchio
poeta struggesi d'abbracciarh. -polverino che un tempo serviva per asciugare l'inchiostro
, della noia sitibonda, della noia che aspira l'anima e il corpo.
scritto in quella sabbia di parole scritte che ho messo in fila nella mia vita
sabbia, variegati di strisce marezzate di neve che portano alla sonnolenza. -biondo
uno spilungone dai capelli color sabbia, che non parlava né russo ne polacco né
sabbia biliare: calcoli di dimensioni piccolissime che si riscontrano talvolta nella cistifellea. -sabbia
sabbia: compiere un'azione effimera, che verrà dimenticata in fretta. tommaseo [
fuor di speme / di cosa sia che nel pensier molt'abbia, / che mentre
sia che nel pensier molt'abbia, / che mentre più d'esseme privo geme,
la bocca me si sabbia, / che già più volte m'ha dato scadere,
. 2. per estens. che ha assunto un aspetto ruvido e opaco
. sabbiatura, sf. termoterapia che si pratica ricoprendo il corpo, o
, sulla lingua sottile di rena bianca che la bocca del fiume aveva formato di
contadino delle case rosse, una vecchia che andava a fare le sabbiature con un ombrello
scorrere l'impasto, provvisto di risalti che trattengono le particelle solide e pesanti in
diatessaron volgar., 47: qascun che olde le mie parole e non le
non le fae è similiante al mato che edifica la soa caxa sovra lo sabio
de marchi, ii-931: fu un sabbionaio che, scendendo sul fare dell'alba con
aqua e quando l'aqqua esseca pare che tutto è pedalasso e sabionara. balbi
faceva viaggio..., adoperando che le vie non fossero fangose o pericolose o
sabbionatóre, agg. e sm. che, nell'industria cappelliera, conferisce la
di fiori. -sabbia molto fine che un tempo serviva per asciugare l'inchiostro
la tavola a due posate con un mantiluccio che non copriva tutto il tappeto verde,
la polvere], si dèe vedere che quantitade ha di tenere di polvere,
e lazuro fin per sa- blon piu che no è per entro li nostri cuogoli sablon
li nostri cuogoli sablon e piu lazuro che no è de nu'polvere de tera ni
, la quale era molto alta, che l'avea fatto il vento. testi fiorentini
203: questo fiume divisava la provincia che ciesare guardaba da la provincia di roma
per lo sabione del suo letto, che è vermiglia. buti, 1-377: sabbione
far cavare prede, sabiono e creda, che bisogna per dicti edifici per adoperare alli
.. per vantaggio del sito, che era pianura larghissima, non troppo tenera né
misto di sabbione, chiamato 'pozzolana', che si trasporta qui in molte navi dalle
tocco dall'acqua s'insassa in guisa che viene ad agguagliare in durezza quelle stesse
questa [acqua] si è quella che viene di lungi dalle terre ove abbia gente
di lungi dalle terre ove abbia gente, che sia fiume ben corrente su sabbione.
, iv-8-29: non sofferse il re che fossono soppelliti in luogo sacro, ma in
aveva continuato ad allontanarsi per un sentiero che andava a perdersi nel sabbione.
talvolta di verso lo sabione con tanto caldo che, se gli uomini non fugissoro a
del genere umano, sì come è anco che vi siano deserti così grandi in terra
vi siano deserti così grandi in terra che nessuno possi protegerli, come nelli sabbioni
per sabbioni, / cerca il vapore, che, nei cupi / silenzi, mostri
, l'immenso deserto di rena torrida che forma il terzo girone del settimo cerchio
13-19: e 'l buon maestro « prima che più entre, / sappi che se
prima che più entre, / sappi che se * nel secondo girone », /
dire, « e sarai mentre / che tu verrai ne / l'orribil sabbione
pessima si stava / su l'orlo che, di pietra, il sabbion serra.
d'o- gnaltro quelli [orologi] che son con l'arena bianca, poiché
ffare lo potesse, varrebbe molto a colloro che carni- nano a portare netta melmetta,
. nasce nel terreno asciutto e presso che magro e dirupato e sabbionoso. landino
: dovendosi invetriare i mattoni, avertiscasi che non sieno di terra sabionosa né troppo
la difende per lunghissimo spazio il deserto, che chiamano sciamo, ed è una immensa
niente, per vostra fé, / che a'no me desconzassè / che n'
, / che a'no me desconzassè / che n'aesse el me contento; /
duri e irregolari; l'altra, che gli calcava d'avanti, aveva un fondo
poco poco, colla man leggiera, però che, se troppo il macinasse, verrebbe
quella parte dell'alveo o letto del fiume che sarà ghiarosa o sabbionegna. barbaro,
soderini, i-197: quelli [mattoni] che si vuole che riescano migliori deono essere
: quelli [mattoni] che si vuole che riescano migliori deono essere fatti di terra
zuccolo, 315: di annibaie si legge che nella giornata di canne dirizzo m modo
canne dirizzo m modo la fronte dell'esercito che il sole, che ivi si faceva
fronte dell'esercito che il sole, che ivi si faceva sentire gagliardo, e la
per le difficoltà del terreno sabbionizzo, che non si poteva sostenere in una larghezza
un buon tratto il paese tutto sabbioniccio, che un antedeluviano direbbe essere già stato un
: la sua crusta [del geode] che 'l rinchiude ed ove li cristalli si
si siano. di queste, quelle che del sabbioniccio sono partecipi presto vanno a
una nuvoletta nell'acqua, a modo che nell'urina l'hypo- stasi. g
su l'arenna in terra sabionil ben che ne fivimi ne venti la constrengan ne la
a poco croa e descorre via per che la no n'e stabel e descogga 'l
e fangosità e la grossezza terrestre deltacque che passano. parini, 422: affretta
calore. cattaneo, iii-3-180: a misura che l'altipiano insensibilmente s'avvalla, la
.. era un luogo deserto e sabbioso che franava in un canale d'acqua limacciosa
bruma e libeccio sulle dune / sabbiose che lingueggiano. -che presenta vaste zone
rimarrebbe arenosa e sabbiosa, di maniera che agevolissimamente si tritarebbe e ritornerebbe in sabbia
medico, è stato un calcolo sabbioso che si è disciolto in grande arena.
di pasta sabbiosa. 2. che è di colore grigio tortora. soldati
verso la luce sabbiosa della via principale che passava in fondo. 3.
giù nell'atrio il mucchio di quelli che dormivano per terra. = deriv.
9-87: se potessi vedermi tu diresti / che nulla è di roccioso in questo butterato
varie parti della nostra terra. quindi è che la dgia astronomica ed essoterica degli emanatisti
indiani; e vi domina un sabeismo che divinizza il firmamento, il sole,
ne trovò alla spiaggia in tanto numero che formava uno strato esteso a molta lunghezza.
zool. genere di policheti sedentari sabelleridi che comprende diverse specie che vivono aggregate in
policheti sedentari sabelleridi che comprende diverse specie che vivono aggregate in tubi di sabbia a
in tre regioni; comprende vari generi che vivono aggregati in tubi di sabbia da
iii secolo iniziato e guidato da sabellio, che sosteneva la dottrina teologica del monarchiani-
, si potev'egli accertar mai meglio che col cominciare a fabbricar sulla pietra quadrangolare
la dottrina de'sociniani. credevano essi che il padre, il figliuolo e lo
figliuolo e lo spirito santo non sono che attributi, emanazioni ovvero operazioni di dio
operazioni di dio, nel quale non riconoscevano che una sola persona. -che
(plur. m. -ci). che si riferisce alle antiche popolazioni dei sabelli
grazia; tu ne aggiungeresti a lui, che tiene un po'troppo della rusticità sabellica
con riferimento scherz. alla retorica fascista che esaltava gli italiani in quanto detentori delle
6-12: cercò di reprimere l'ammirazione che l'assunta destava in lui: un po'
(ant. savèlló), agg. che riguarda o che appartiene alle antiche
savèlló), agg. che riguarda o che appartiene alle antiche popolazioni italiche comprese
. sabèo, agg. che si riferisce o che appartiene alle antiche
sabèo, agg. che si riferisce o che appartiene alle antiche popolazioni abitanti l'attuale
unite in uno stato federativo con base tribale che si riconosceva nel dio nazionale almagah.
peze rosse, biacche e silimati, / che non han gli speziali, e più
han gli speziali, e più odori / che non è in tutto cypri o
sabei co'vostri incensi, cedete alla fragranzia che si sentiva per la giudea. grillo
cv-161: un odore così grato, che né il popolo arabo, né 'l sabeo
, 2-46 (ii-150): i poveri che nostro signor iddio non ponno d'incenso
egizi, oggi è in favore l'opinione che li fa salire dal elta nella tebaide
da la rogna de le palpebre dirò che gabet e sabet è quando il ciglio,
gabet e sabet è quando il ciglio, che si volge di fuori, appare rosso
pieni di rimedi contra tutte le infirmità che noiar si possono: lo spasimo, l'
. sabiano, agg. che è proprio, che si riferisce a
sabiano, agg. che è proprio, che si riferisce a umberto saba (1883-1957
. genere di piante della famiglia rubiacee che vive nelle regioni tropicali del sud america
delle cinconacee, tribù delle ameliee, che contiene nove specie originarie delle regioni intertropicali
v-214: per questo la misera savina più che gli altri alberi si truova sempre pelata
scomicamenti e simili; et è legname che ha odore grato, men acuto dell'
prevalere sull'altra scuola detta proculeiana); che vi appartiene. - anche sostant.
. v.]: 'sabiniani': nome che presero i discepoli e seguaci del giureconsulto
da sabino. sabino, agg. che si riferisce o che appartiene all'antico
sabino, agg. che si riferisce o che appartiene all'antico popolo dell'italia centrale
della sabina o all'attuale territorio laziale che vi corrisponde; che vi cresce o
attuale territorio laziale che vi corrisponde; che vi cresce o vi è prodotto.
[salci]... son quelli che gli antichi chiamavano greci, e questi
benedico l'albero della campagna sabina, che il primo di marzo del venticinquesimo anno
po'cadenzata, con quell'accento marchigiano che non si sa bene se si raddolcisca
comune anche ai sabelli e ai sanniti e che in origine avrebbe designato lo stesso popolo
lessico alquanto ridotto, limitato ai bisogni che le hanno prodotte. = alter,
priorato, 8-474: tutti gli ebrei che vi dierono per i piedi furono obbligati
legni, e s'adoprò più la sabla che il moschetto. d. contarmi,
var. (registr. dallo zaccaria, che l'attesta in san- sovino) proviene
. sabotàbile, agg. che può essere sabotato. - an
essere sabotato. - an che sostant. fenoglio, 5-i-514: antonio
zione, sviamento o ostruzionismo che mirano a ot tenere gli
: cioè indica un sistema di rappresaglia che consiste nel distrugfere o guastare gli istrumenti
il 'sabotage'avviene anche senza intenzione da che mondo è mondo: fatto ad arte si
... il sistema di rappresaglia che consiste nel distruggere o guastare gli strumenti o
parte dei lavoratori. pea, 3-244: che beneficio ne viene ai lavoratori, quando
constatare nel grande sciopero dei ferrovieri francesi che gli organizzatori del sabotaggio non riuscirono a
: altri son qui per esercitare ciò che tutti i tedeschi esercitano in tutte le parti
sua organizzazione, quegli atti di sabotaggio che ogni tanto colpivano le armate germaniche?
nel grande sciopero dei ferrovieri francesi, che gli organizzatori del sabotaggio non riuscirono a
si applica questo verbo a qualunque sistema che tenda ad alterare, impedire una data
c. carrà, 108: questo significa che si è spento in noi ogni desiderio
gramsci, 12-277: sono 'integralisti'quelli che disobbediscono a leone xiii e ne sabotano
può crederci così scemi da avere dimenticato che lo stesso trattato di rapallo fu sabotato
esteri. arbasino, 193: il 'barunèn'che da ragazzo si diverte a sabotare i
e dal 1690 nell'accezione moderna); che è da sabot 'zoccolo'(di
bella, sicura, affidabile, eterna, che ora vedeva distrutta sabotata impedita.
sm. (femm. -tricé). che compie un'azione di sabotaggio. -anche
propagandistico di ispirazione nazionalistica e futurista, che si adopera in qualsiasi modo per danneggiare
disfattista. marinetti, 2-i-462: dichiaro che non può sussistere il ministero dei sabotatori
degli schiaffeggiatoli degli ufficiali, un ministero che si difende coi carabinieri e coi poliziotti
spie. -in senso generico: che tende a impedire o a intralciare lo
usciti. 2. milit. militare che compie operazioni di danneggiamento dietro le linee
in israele, distinto da quelli che vi si sono stabiliti in seguito
sabulìcolo, agg. bot. che si riferisce a funghi che crescono in
bot. che si riferisce a funghi che crescono in terreni sabbiosi. =
la glarea, il sabulo o sabion che chiamano, e la arena.
sia di bisogno, il dirò. per che non de arenoso, né anche de
sia di bisogno, il dirò. per che non de arenoso, né anche de
tubo intestinale dai depositi di materia, che noi chiamiamo accrezioni di quei visceri,
chiamiamo accrezioni di quei visceri, e che i medici di alcune età hanno chiamate
di- consi 'saburre gastriche'certe sostanze mucose che si è creduto raccogliersi nello stomaco in
stomaco in seguito a cattive digestioni e che furono considerate talora come un prodotto alterato
. saburrale, agg. med. che si riferisce alla saburra, patinoso.
di una patina di epitelio desquamato, che evidenzia uno stato tossico. tramater [
s. v.]: 'saburrale': che indica 1'esistenza delle saburre, che
che indica 1'esistenza delle saburre, che è prodotto o formato da esse. onde
), agg. letter. ant. che serve da zavorra. fr.
carcandoli adosso cum lo corpo, per modo che cagia in- dreto rinversato.
spiaggia, per viaggiare, ecc., che si porta a spalla.
: sacca chiamano anche in oggi quella che portano sopra le spalle i frati mendicanti,
sopra le spalle i frati mendicanti, che una dietro, f altra dinanzi, quando
i titoli del 'corriere'e del 'roma', che portava in una sacca a tracolla,
di liberarsene mettendosi a orinare, cosa che poteva fare bene da quella posizione,
tanara, 287: la sacca inferiore che cade nel fosso serve per le quaglie
cade nel fosso serve per le quaglie che non di volo, ma pedicando vengono,
nella rete tallarghino e cadino nella sacca, che è nel fosso. d alberti [
.]: diconsi sacche anche quelle parti che nella ragna stanno raccolte fra le maglie
ragna stanno raccolte fra le maglie maggiori e che inviluppano gli uccelli, facendogli star pendenti
onde dicesi quando s'è tesa la ragna che si debbono far le sacche, altramente
tale stato di cose non v'ha dubbio che succedono interrimenti, come dipoi è seguito
penda una catenella sottile e tanto lunga che la sua sacca si stenda quanta è
: esser impossibile distendere una corda sì che resti tesa dirittamente e parallela all'orizzonte
si piega, né vi è forza che basti a tenderla rettamente. viviam, vi-105
a tenderla rettamente. viviam, vi-105: che poi la sacca naturale di simili catenuzze
: segmento di un tronco arterioso dilatato che costituisce l'aneurisma. -sacca piorroica:
l'aneurisma. -sacca piorroica: cavità che si forma in corrispondenza del colletto dei
dotati all'ingresso di un piccolo sfintere che regola l'entrata e l'accumulo del liquido
piaga aperta e fomenta la postema, che fa sacca e, scoppiando alla fine,
fine, verserà tutto il fetido marciume che conteneva. nievo, 805:
9. area e fascia sociale che resta ai margini di una società complessivamente
17-ix-198q], 31: i vari assessori che hanno cercato per lo meno di discutere
emarginazione, sono stati trattati poco meno che come rompiscatole. -in una realtà
-in una realtà sociale, fenomeno isolato che presenta aspetti specifici e insoliti rispetto al
piovene, 10-466: la vita americana, che ha fama d'essere uniforme, è
di scuse. genovesi, 5-224: prima che si giugnesse ad avere di queste mostre
. viani, 19-520: caffeanti, che con un po'di fondiglio e acqua
tassoni, xii-2-185: a questi giovani pare che sia il medesimo lo sbrigliare i cervelli
medesimo lo sbrigliare i cervelli degli italiani che lo sbrigliare i loro ginetti di spagna
loro ginetti di spagna: ma preghino dio che 'l male non faccia sacca, ché
: « dàllo a questo popolo, che mangi ». gigli, 4-208: se
volessi dire alla sanese e per traslato che non stimo un frullo e non ho
: vada dal ciarlasogni quel riccone, / che sebben puzza alquanto di somaro, /
fr. saccade 'movimento brusco e irregolare', che deriva dall'ant. saguer 'tirare'.
. m. -ci). medie. che si riferisce a minimi movimenti del globo
e più bossoletti /... che non ebbe mai / cantambanco. 2
vengono appesi i sacchi vuoti per impedire che siano rosicchiati dai topi. 3.
quando saldate e non guarite rifanno marcia, che non si vede. -enfiarsi
. rucellai, 4-54: 1loro stomachi, che in effetto vorreb- bon poco cibo per
il polso alla europa, andava persuaso che il male era tornato a far saccaia
. saccàio, sm. operaio che manovra una macchina usata per la fabbricazione
'sacchettaio': manovra e sorveglia una macchina che taglia, piega e incolla la carta
: appena io ebbi fatto quel pensiero, che cacciando le mani nel saccapane ne levai
e nell'intestino degli organismi animali, che scinde il saccarosio non fermen
: 'saccarasi': fermento del succo enterico che scinde lo zucchero in glucosio e fruttosio
'saccarato': nome generico dei com2. che è proprio, che si riferisce alla produzioneposti
dei com2. che è proprio, che si riferisce alla produzioneposti che fanno tanto l'
è proprio, che si riferisce alla produzioneposti che fanno tanto l'acido saccarico colle basi,
secondoché io avviso, non importa quegli che conducono dietro all'es- sercito le vettovaglie
le vettovaglie e gli arnesi, ma quegli che vanno principalmente per predare e mettere a
per predare e mettere a sacco e quegli che rubaldi si dicevano ancora. siri,
ancora. siri, v-1-506: acmer, che di grado di generale dell'armi persiane
maggior parte inermi e più atti alla fuga che alla battaglia, con...
sopra ischia, procida, capri, che teneano il governo angioino in molto sospetto
di napoli, capua, aversa, che dessero il guasto alle campagne. correnti,
, 2-i-317: non di rado accadeva che qualche banda di saccardi si aggirasse nelle
sf. chim. colorante sintetico solforato che serve per tingere lana e seta in rosso
. gruppo di composti organici verdi fluorescenti che si ottengono per la condensazione di fenoli
s. v.]: 'saccarico': che unito al nome di acido giova a
acido giova a denotare un acido speciale che si ottiene ossidando lo zucchero.
da saccaro1. saccarìcolo, agg. che coltiva la canna da zucchero. cattaneo
colonie agricole, orticole, saccaricole, policole che richiederebbero la sovvenzione d'un capitale producente
saccharide. saccarìfero, agg. che contiene zucchero. tommaseo [s
s. v.]: 'saccarifero': che contiene zucchero. saccarifera ha un
strane imprecazioni e grumi di cibo con alcool che già la prima digestione aveva parzialmente saccarificato
un liquido. dicesi 'saccarimetro'uno strumento che serve a determinare la quantità di zucchero
. m. -ci). chim. che è proprio, che si riferisce alla
. chim. che è proprio, che si riferisce alla saccarimetria. saccarìmetro
in una soluzione, basandosi sull'ipotesi che il saccarosio sia dotato di potere rotatorio
a prendere quell'intruglio raddolcito dalla saccarina che i triestini sperano abituati a considerare caffè
: non è cianuro ma saccarina, che io metto nel caffè perché ho il diabete
futura e tutte le signore mi hanno giurato che
fradeletto è l'oratoria fatta elegante persona e che dalla sua bocca escono fiumi d'eloquenza
, 38: essa non è altro che l'anidride d'un acido detto saccarinico,
l'anidride d'un acido detto saccarinico, che finora non si conosce allo stato libero
, sf. gruppo dei princìpi zuccherini che provocano la fermentazione alcolica. lessona,
genere di princìpi immediati de'vegetabili, che comprende la mannite e le varie specie
saccarino (saccarrino), agg. che contiene zucchero. vallisneri, iii-553:
s. v.]: 'saccarino': che ha natura di zucchero. cavour,
zucchero. cavour, vii-170: possiamo dire che non abbiamo stabilito il pareggio tra la
più generi: c'è una dolcezza che colma l'animo come una benedizione, e
cattiva qualità, saccarinosa, al platino, che stomaca, offusca la vista, dà
i moderni medici se 'l saccaro, che sotto spezie di mele scrissero dioscoride e
2-491: è... da concluder che il saccaro degli antichi et il nostro
graminee, ad un solo cotiledone, che ha per tipo l''arundo saccharifera'
saccarofìllo, agg. bot. che rileva, come effetto di fotosintesi,
foglia'. saccaròforo, agg. che contiene zucchero. piccola enciclopedia hoepli,
enciclopedia hoepli, 1-iii-3891: 'saccaroforo': che contiene zucchero. = voce dotta,
porto'. saccarògeno, agg. che produce zucchero. = voce dotta
i. saccaròide, agg. che presenta la struttura e l'aspetto granuloso
di marmo di carrara, sapete già che cosa sia il calcare che si chiama saccaròide
sapete già che cosa sia il calcare che si chiama saccaròide, come chi dicesse
imposto da deleus ad alcuni princìpi organizzati che partecipano alquanto dal sapore dello zucchero, e
, 1283: 'saccarolato': medicamento polverulento che risulta dal miscuglio e atto di zucchero in
). saccaròlice, agg. che ha come eccipiente lo zucchero (un
persone dette saccaroli, le quali fanno quelle che nelle altre provincie si fa da'mugnai
i. saccaromelasso, sf. melasso che contiene ancora circa il cinquanta per cento
appartengono i lieviti sporigeni o fermenti, che si riproducono per gemmazione o divisione della
; vive su substrati zuccherini in colonie che costituiscono i lieviti comuni della fermentazione alcolica
1550 microgrammi per litro: ed è verosimile che i saccaromiceti che inducono nella fermentazione propria
: ed è verosimile che i saccaromiceti che inducono nella fermentazione propria della birra sintetizzino
rappresentato dal- l'unica specie saccharomycoides ludwigi che si tro va nella linfa
esse sogliono prendere dai fiori il glucosio che nell'aspetto, nel colore e in
il saccarosio, comunemente chiamato zucchero, che viene estratto dalla canna o dalla barbabietola
: nome di medicamenti fatti di zucchero che s'imbeve con un olio essenziale. lessona
lessona, 1283: 'saccaruro': medicamento che si ottiene versando una tintura alcoolica o
eterea sopra zucchero bianco a pezzi, che si secca nella stufa, per togliergli l'
l'alcool o l'etere, e che in capo a ventiquattro ore si riduce in
terra per farvi dieci poderi a condizione che in cinque anni siano piantati regolarmente a viti
a insinuarsi dietro le saccate e le travi che difendono, un po'tardi, le
. saccato, agg. patol. che è raccolto in un sacco membranoso.
saccènte (sacènte), agg. che ostenta in modo sentenzioso e talvolta irritante
e talvolta irritante la propria erudizione; che fa sfoggio di una cultura più pretesa che
che fa sfoggio di una cultura più pretesa che reale. j j
: l'ingegno veramente meraviglioso assai più che a donne non si conviene; e questo
o presunzione, e fuggendo un certo vizio che si suole trovare nella maggior parte delle
, vo- endo giudicare ogni cosa, che vulgarmente le chiamano 'saccenti'. mini
parlatori, in una altra, senza pensare che eglino col mutare la pronunzia mutano anco
a'loro uffici, con attrito cosi soave che io avrei confuso la più saccente fisichessa
], iii-1-150: vedesi un uomo che è un sofista saccente, che non
un uomo che è un sofista saccente, che non vuole lasciare occasione di sfoggiare erudizione
non vuole lasciare occasione di sfoggiare erudizione, che dimostra il dimostrato. ferd. martini
: c'è il giornalista... che non raggiunge il sistema. che resta
. che non raggiunge il sistema. che resta sempre infante, saccente, che non
. che resta sempre infante, saccente, che non studia più perché deve scrivere,
egli ha voluto far tanto il saccente che noi ci ritroviamo come tu vedi, ma
dolente. guazzo, 1-55: io credo che possano gir del pari con questi e
mo'd'arrotare i coltelli, / già che di quei saccenti io ho toccato /
di quei saccenti io ho toccato / che 'mportuni or correggon questi or quelli / e
or correggon questi or quelli / e che si stiman nel petto aver plato, /
, 16-vi-186: chi è quel saccente che va dicendo che tutte le azioni maravigliose
: chi è quel saccente che va dicendo che tutte le azioni maravigliose e stupende sono
sentimento dei più era un vago sospetto che tutte quelle maraviglie fossero un monte di
bene purtroppo da noi è piuttosto scoraggiato che coltivato: i genitori spesso s'irntano
lippi, 6-24: il mostro, che mangiato avria salerno, /..
oracolo moderno, e come falce / che miete tutto il verde ombroso campo, /
o vo- gliam dire della aristofanica commedia che scrisse contro di loro saint-évremont, egli
di loro saint-évremont, egli non è dubbio che di gentilmente staffilargli non intendesse molière,
ridicole proscrizioni di suoni e di verbi che l'una donna lascia in balia dell'altra
-per estens. sentenziosamente perentorio, che mostra pretese di cultura o si picca
fu un senatore, rimasto anonimo, che si congratulò con un motto tra saccente
carducci, iii-5-289: l'istruzione artifiziata, che proviene dagli studi elementari delle lettere e
letture..., più appariscente che sostanziosa, più variabile che ferma, più
più appariscente che sostanziosa, più variabile che ferma, più saccente che ragionatrice.
più variabile che ferma, più saccente che ragionatrice. 2. disus.
lo viso lo faciesse conto, / che foste poi tutta bene spiaciente. anonimo,
arti di vergilio / e son saciente più che salamone. guittone, 46-3: una
): ancor ci ha altro, che detto non abbo: / che l'ammalato
altro, che detto non abbo: / che l'ammalato sì fa san venire,
: o giovane, io non dico che mai tu misuri la donna a canna,
quando tu la pigli; ma voglio che tu la misuri che ella sia buona,
pigli; ma voglio che tu la misuri che ella sia buona, sia savia,
siete, / qual è giuliana, che più che 'l sol luce? / l'
/ qual è giuliana, che più che 'l sol luce? / l'è grassa
a la chiesa, cantando più solennemente che si poteva, per mostrarsi ben saccente
: egli è pure una gran cosa che voi altre donne per esser tenute saccente
tenute saccente dichiarate di saper sempre ciò che voi sentite dire. lalli, 5-36
1-61: non posso poi non maravigliarmi che da persona saccente, che pretende aver
non maravigliarmi che da persona saccente, che pretende aver più letterume che non ha
saccente, che pretende aver più letterume che non ha proposcide un elefante, s'adducano
provare la semplicità della favola alcune novèlle che contengono o sola miseria, come quella di
, v-19: molti a stampar si mettono che né meno son buoni a maneggiar la
. giannone, 2-i-483: il concetto che si ha di voi è che siete un